Centro Italia devastato dal terremoto

E' di 73 vittime, secondo la Protezione civile, il bilancio del sisma che la scorsa notte ha devastato il Centro Italia, mentre la terra continua a tremare. 'Qualche centinaio' i feriti e un numero imprecisato di dispersi.

 

Il paragone è automatico. Accumuli, Amatrice e Arquata come L'Aquila. Il sisma di magnitudo 6.0 che ha colpito l'area compresa tra Marche, Umbria e Lazio appartiene allo stesso fenomeno di "stiramento dell'Appennino".

La prima scossa si è registrata alle 3.36 del mattino mentre quella che ha colpito L'Aquila il 6 aprile 2009 avvenne alle 3.32. "È una zona ad altissimo rischio sismico in cui incidono faglie sismogenetiche simili a quelle che secoli passati hanno fatto già registrare gravi episodi sismici", spiega all'agenzia Adnkronos Andrea Tertulliani, sismologo dell'Ingv. Quest'area, evidenzia il sismologo Tertulliani, "è un'area Appenninica dove incidono faglie sismogenetiche simili a quelle che hanno già fatto registrare nei secoli scorsi terremoti imponenti".

Le vittime accertate finora sono 73. In particolare, la maggior parte dei morti sono ad Amatrice e Accumuli (53), nel reatino, e ad Arquata del Tronto (20), nelle Marche

Il terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito Rieti e l'area compresa fra Lazio, Umbria e Marche è avvenuto in una zona ''ad alta sismicità'', nella quale storicamente si sono verificate forti scosse. Il forte terremoto più recente, di magnitudo 5.9, ha colpito Norcia nel 1979, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), e altri forti terremoti sono avvenuti fra '600 e '700. Il più violento, di magnitudo stimata 7, colpì Norcia e Cascia nel gennaio 1703.

Parlando con il Corriere del Sud Fabio Tortorici “Sul nostro Pianeta, si verificano, in media, ogni anno, almeno un paio di terremoti distruttivi ed in Italia un sisma di magnitudo superiore a 6.3. ogni 15 anni in media. Ciò dovrebbe spingere ad una maggiore cultura della prevenzione sismica e della protezione civile”. Lo ha dichiarato a noi  poco fa Fabio Tortorici , Presidente della Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi , commentando quanto sta accadendo in queste ore in Italia

“È necessario un continuo aggiornamento delle mappe di pericolosità sismica del territorio nazionale – ha proseguito Tortorici - e per far ciò sarebbe indispensabile la presenza dei geologi in ogni comune, con una loro distribuzione accurata sul territorio e non lacunosa come allo stato attuale.

Gli studi di microzonazione sismica, cioè di suddivisione di un dato territorio in zone omogenee  sotto il profilo della risposta a un terremoto di riferimento atteso, tenendo conto delle interazioni tra onde sismiche e condizioni geologiche, topografiche e geotecniche locali, hanno dato i loro risultati; infatti, i fabbricati realizzati dopo l’entrata in vigore delle nuove Norme Tecniche sulle Costruzioni (NTC) del 2008, hanno meglio resistito alla scossa di questa notte.

La  microzonazione sismica ha una importante dimensione “sociale”,  perché la conoscenza delle risposte dei vari siti è una condizione imprescindibile per prendere decisioni di governo del territorio. I risultati sono di grande utilità nella:pianificazione territoriale e urbanistica (per orientare la scelta di nuovi insediamenti e infrastrutture, per definire le priorità degli interventi sull’esistente); questo tipo di studi sono il futuro della geologia sismica e della prevenzione dai terremoti.

Ma una realistica classificazione sismica del territorio nazionale, una pianificazione urbanistica una progettazione che segua i criteri antisismici non basta. Ma una delle condizioni fondamentali per  la sicurezza del territorio è anche una “cultura diffusa”della prevenzione sismica, dal mondo politico ed istituzionale ai bambini delle scuole primarie”.

«Ci sono persone sotto le macerie, è un macello», ha detto nella notte subito dopo la prima scossa il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. L'intera fila di abitazioni lungo quello che era il corso di Amatrice è completamente collassata e le macerie delle facciate crollate occupano tutta la sede stradale.

«Un paese cancellato». A Pescara del Tronto, frazione del comune di Arquata del Tronto, nell'ascolano i soccorritori da ore scavano per cercare i dispersi. «È difficile ipotizzare quante persone ci siano sotto le macerie - racconta un soccorritore all'agenzia Adnkronos - perché in estate in tanti rientrano qui in paese per trascorrere le ferie. Temiamo che il bilancio possa aggravarsi».

«È uno scenario apocalittico, c'erano grossi gruppi di persone rientrate nel paese d'origine per le vacanze, non sappiamo quante persone di preciso siano state sorprese dal sisma mentre dormivano», ha detto il presidente delle Marche Luca Ceriscioli, giunto in elicottero ad Arquata e Pescara del Tronto. «La macchina dei soccorsi è partita - ha spiegato - e si stanno ancora cercando i dispersi».

Il terremoto di oggi nell'Italia centrale «è paragonabile, per intensità, a quello dell'Aquila» ha spiegato il capo del dipartimento Protezione civile, Fabrizio Curcio. «Il sistema di protezione civile è pienamente efficiente, vi sono difficoltà a raggiungere alcune località ed è stato già attivato il Genio militare. Le prestazioni sanitarie sono assicurate», ha aggiunto. È stato mobilitato l'Esercito per far fronte all'emergenza terremoto.

Dopo la prima forte scossa, in poco più di tre ore la terra ha tremato altre 39 volte fra Lazio, Umbria e Marche. Lo indicano i dati riportati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). In tutto si sono contate oltre 300 scosse. Le più forti successive alla principale sono state registrate finora nella zona di Norcia (Perugia): la prima con una magnitudo di 5.4 avvenuta alle 4.33, preceduta appena un minuto prima, alle 4.32, da una scossa di magnitudo 5.1. Un'ulteriore e forte scossa, di 4.9 gradi, si è avvertita distintamente alle 14, causando la sospensione momentanea delle operazioni di soccorso. 

Facebook ha attivato il suo servizio Safety check, che consente agli utenti di segnalare che sono in sicurezza in caso di pericolo.

Sono state 39 in poco più di tre ore le principali scosse di terremoto, di magnitudo pari o superiore a 3, avvenute fra Lazio, Umbria e Marche a partire dalle 3:36, quando un terremoto di magnitudo 6 ha colpito Rieti. Le più forti scosse successive alla principale sono state registrate finora nella zona di Norcia (Perugia): la prima con una magnitudo di 5.4 avvenuta alle 4:33, preceduta appena un minuto prima, alle 4:32, da una scossa di magnitudo 5.1.

E' lo 'stiramento' dell'Appennino, ossia il processo di estensione da Est a Ovest, il meccanismo all'origine del terremoto di magnitudo 6 che ha colpito Rieti alle 3:36 del 24 agosto, con numerose repliche in una zona di circa 30 chilometri compresa fra Lazio, Marche e Umbria. Lo indicano le prime analisi condotte dai sismologi dell'Ingv. "Il tipo di movimento osservato dai dati sismici indica una faglia estensionale, simile a quella all'origine dei terremoti più recenti e vicini, ossia quello de L'Aquila del 2009 e quello di Colfiorito del 1997", ha detto all' ansa il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv. "Anche quei terremoti - ha aggiunto - erano stati superficiali, avvenuti come questo alla profondità compresa fra 8 e 10 chilometri, cosa che spiega i forti scuotimenti".

Le decine di repliche sono sempre meno intense, ma per i sismologi dell'Ibgv l'andamento della situazione è "imprevedibile", al momento è cioè impossibile escludere scosse confrontabili a quella principale. 

"L'andamento della magnitudo è andato calando nelle repliche osservate finora, ma è presto per trarre conclusioni", ha rilevato il sismologo Alessandro Amato, dell'Ingv. "Al momento non si possono escludere scosse confrontabili alla principale perché siamo ancora nelle prime ore di una situazione in evoluzione, il cui andamento è imprevedibile", ha rilevato ai giornalisti un altro sismologo dell'Ingv, Andrea Tertulliani. 

Nella sala sismica dell'Ingv si sta lavorando per registrare e analizzare la distribuzione delle repliche, che sembrano circondare la zona dell'epicentro. "La scossa principale - ha aggiunto alle agenzie stampa Amato - è al centro delle distribuzione delle repliche alle due estremità della faglia.  

Nell'arco delle prime 2-3 ore le più forti si sono concentrate ai bordi della zona colpita, in un raggio di 30 chilometri". Le repliche sono state oltre 40 solo nelle prime tre ore e si sono registrate sia a Sud della zona dell'epicentro, fino ad Amatrice, e a Nord fino a Norcia. "Stiamo valutando - ha concluso Amato - se questi dati possano essere un indizio per capire come potrà evolvere la situazione".

Qui non c'è più niente. Solo macerie. Veramente impressionante. Sembra un bombardamento". Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, giunta a Pescara del Tronto, frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. "Ora - dice Boldrini originaria delle Marche che si trovava nella sua Regione parlando con i Giornalisti sul posto - bisogna penare a chi sta sotto. C'è grande mobilitazione e sforzo corale. Si è sentito forte a 150 km". E per il dopo: "La filosofia delle New Town porta tante disfunzioni". "Qui è molto peggio dell'Aquila, non ho mai visto una distruzione come questa": lo afferma uno dei soccorritori della Protezione Civile Marche a Pescara del Tronto spazzata via dal terremoto che ha colpito il centro Italia. Le ricerche di sopravvissuti proseguono con grande difficoltà: i volontari cercano di rimuovere le macerie dal paese, mentre nel silenzio passano i carri funebri. Le vittime sarebbero almeno 20

Continuano senza sosta i lavori dei soccorritori a Pescara del Tronto, frazione di Arquata, rasa al suolo dallo sciame sismico che ha colpito l'area. Dalle macerie è stata estratta viva un'anziana signora, Rosa, sotto choc e ferita, ma apparsa in condizioni stabili. I soccorritori si arrampicano sulle macerie pericolanti nel tentativo di farsi strada. Durante l'inverno nella frazione risiede un centinaio di residenti, ma le forze dell'ordine sottolineano che in questo periodo c'erano anche molti turisti. Una bambina di 18 mesi, è morta nell'ospedale di Ascoli Piceno, dov'era stata ricoverata questa mattina. La bimba è stata sorpresa dal terremoto, mentre dormiva, nella casa delle vacanze in cui si trovava con i genitori ad Arquata del Tronto. La bimba, Marisol Piermarini, aveva solo 18 mesi. Feriti i genitori, il papà Massimiliano e la mamma Martina.

Secondo le agenzie si stampa sul posto non ce l'ha fatta Vito, il nonno di Leone e Samuele, i fratellini di 6 e 4 anni salvati a Pescara del Tronto, la frazione di Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno completamente distrutta dal sisma 6.0 di questa notte. La nonna, Vitaliana, è stata estratta viva dalle macerie dopo aver salvato i due nipotini. Il più piccolo è stato protetto dal corpo della nonna. Uno dei due zii dei fratellini, Riccardo Vertecchi, ha riferito che erano arrivati domenica da Fregene (Roma) dove risiedono i genitori dei piccoli, Francesca e Mauro. Riccardo ha partecipato alle operazioni di soccorso: "Ho visto la testa di una statua della madonnina staccata in mezzo alle macerie e l'ho riattaccata". Le case, racconta chi scende dal paese, sono crollate una addosso all'altra.

Dico grazie a chi da subito da stanotte alle 3,37 si è mobilitato, i volontari, la Protezione civile, la macchina della solidarietà si è messa subito in modo.ì Dico grazie a tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude". Lo ha detto il Premier Renzi nel corso di una breve conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il premier ha spiegato che "In queste ore il lavoro continua e dobbiamo attrezzarci per l'emergenza delle prossime ore, giorni e settimane. Ma ora la priorità è scavare" e ha annunciato che nel tardo pomeriggio si recherà nelle zone colpite dal sisma

Il premier Renzi che ha seguito dal Palazzo Chigi le operazioni di soccorso,sarà nel tardo pomeriggio nelle zone colpite. Ringrazia tutti i soccorritori e 'tutti coloro che sono intervenuti e hanno scavato a mani nude e assicura: 'Non lasceremo nessuno da solo. L'Italia piange i propri connazionali e mostra al mondo intero le lacrime ma anche il cuore grande dei volontari, della protezione civile e delle istituzioni'. Il ministero dell'Economia rende noto che il Fondo per le emergenze nazionali dispone di 234 milioni che saranno utilizzati per la gestione delle esigenze immediate

"Siamo, come sempre, in solidarietà con la nazione italiana e siamo pronti a fornire assistenza in qualsiasi modo possiamo". Così il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker in una lettera inviata al premier Matteo Renzi in cui si dice "profondamente rattristato dalla notizia del terremoto che ha colpito l'Italia centrale". Juncker porge quindi a nome personale e della Commissione "le più profonde condoglianze", mentre i "pensieri vanno alle famiglie e agli amici" delle vittime del sisma.

"La Francia si tiene pronta a fornire alle autorità italiane tutto il supporto che dovesse rivelarsi necessario nelle ore e nei giorni a venire". Lo afferma in una nota l'Eliseo. Il presidente Francois Hollande ha espresso al presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi "la solidarietà e l'affetto di tutto il popolo francese" di fronte alla "terribile tragedia" del sisma, precisa ancora il testo.

Nel suo messaggio di condoglianze al premier Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha trasmesso la "compassione" del popolo tedesco per il terremoto. Lo ha riferito una portavoce dell'esecutivo di Berlino in apertura della conferenza stampa governativa del mercoledi'. Merkel si e' detta "profondamente colpita" nell'apprendere del terremoto in Italia centrale, ha riferito la portavoce leggendo il testo inviato a Renzi. "Le immagini della devastazione sono scioccanti. Di fronte al dolore e alle grande distruzione, voglio trasmetterle la profonda compassione del popolo tedesco. La prego di portare ai familiari delle vittime nostre sincere condoglianze. Ai feriti auguriamo una pronta guarigione", conclude il messaggio.

Il sindaco di Accumoli Stefano Petrucci ha dichiarato che 'non c'è una casa che sia agibile. Dovremo allestire tendopoli per tutta la popolazione. Di notte nonostante sia agosto ci sono circa 10 gradi'. 2.500 gli sfollati, duemila dei quali sono villeggianti per la stagione estiva: 'Cercheremo di assisterli tutti, ma sarebbe meglio che lascino il paese', ha aggiunto il sindaco. Dieci i dispersi, oltre ai morti già estratti dalle macerie. Due tendopoli saranno allestite a Pascara ed Arquata del Tronto per accogliere gli sfollati. E ad Accumoli sono arrivati anche il capo della protezione civile Curcio ed il ministro Delrio che spiega: 'Stiamo lavorando per aiutare tutti i feriti, organizzare il campo per stasera perché in queste zone farà freddo quindi dobbiamo garantire la massima assistenza.

L'emergenza verrà organizzata in quattro campi. Troveremo le risorse, ce la faremo'. Timori anche per il patrimonio culturale nelle zone più colpite. Piccole crepe si sono aperte nella struttura esterna di mattoncini del Duomo di Urbino, che è stato completamente transennato. Non si segnalano invece danni al Palazzo Ducale. La cattedrale era stata sottoposta ad un intervento di restauro dopo il sisma del 1997, che aveva fatto crollare anche parte delle statue della facciata. Il ministero dei beni culturali ha allertato le sue unità di crisi per valutare gli eventuali danni al patrimonio per Lazio Umbria e Marche, in azione la task force italiana dei Caschi Blu della Cultura. A Roma sottoposto a verifiche il Colosseo.

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