Grillo caccia i senatori dimissionai

Continuano le espulsioni di chi dissente dalla linea del leader pentastellato. E continuano le epurazioni via blog con post che espongono le fotografie dei parlamentari "traditori" da cacciare.
Adesso a finire nella black list del comico genovese sono Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani. "I senatori eletti come portavoce del M5S hanno rassegnato le loro dimissioni dal Senato e le hanno presentate ufficialmente al presidente del Senato, Piero Grasso - ha sentenziato Grillo sul blog - questo gesto non è stato motivato da particolari situazioni personali, familiari o di salute, come solitamente avviene in questi casi, ma come gesto politico in aperto conflitto e contrasto con quanto richiesto dal territorio, stabilito dall'assemblea dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, confermato dai fondatori del M5S e ratificato dagli iscritti certificati in Rete, in merito ai quattro senatori espulsi".
Grillo 'caccia' i cinque senatori dimissionari dal Movimento: "Si sono isolati e non possono continuare ad essere rappresentanti ufficiali nelle istituzioni. Bencini, Bignami, Casaletto, Mossini e Romani, sono fuori dal M5s" avverte il leader M5s dal blog.

Laura Bignami risponde a Grillo su Twitter: 'Movimento 5 Espelle: grazie Beppe senza di te non avrei mai fatto questa esperienza! !! Non ti curare ti ho già perdonato.!!!!'. Ironico anche Lorenzo Battista, uno dei 4 senatori già espulsi dal Movimento: ''Highlander! Resterete tu e Roberto. Ottima prova di democrazia". Battista ha confermato la volontà di creare un nuovo gruppo al Senato degli 'ex' ma, ha sottolineato, "adesso non ci sono i numeri". "Penso che alla fine se andranno i migliori - ha proseguito Battista - vedo i miei colleghi che mentono, ma anche lo stesso Grillo. Come quando ha fatto quel post in cui diceva agli iscritti come votare: ha detto una serie di bugie
"Grillo non ha la cultura del dissenso, questo è il problema principale - ha spiegato Bocchino intervenendo ad Agorà - il pensiero critico in un movimento così variegato, che prende consensi da destra e da sinistra, è fondamentale". Al Senato il desiderio degli epurati è di formare un nuovo gruppo. Al momento, però, i numeri non ci sono.
"Alla fine se andranno i migliori - ha commentato Battista a Radio Città Futura - vedo i miei colleghi che mentono, ma anche lo stesso Grillo".

Il malcontento per le espulsioni e le faide interne sta gravemente erodendo i consensi di Grillo e agitando gli animi degli stellati.
Oggi è stata intercettata una busta con proiettili a Orellana e Battista. Nella missiva, intercettata al centro di smistamento di Roserio, erano citati anche Bocchino, Campanella e Paola De Pin, la senatrice uscita dal M5S qualche mese fa.

"È stato loro chiesto se confermassero o meno la propria posizione e l'hanno ribadita - ha sottolineato il comico genovese - i senatori dimissionari si sono pertanto isolati dal Movimento 5 Stelle e non possono continuare ad esserne rappresentanti ufficiali nelle istituzioni". Un scelta dittatoriale che ha fatto infuriare la base grillina. Tanto che altri cinque senatori starebbero pensando di lasciare il movimento. "Se espelliamo tutti i senatori che lavorano, che rispettano le regole e che restituiscono i soldi - ha commentato Fabrizio Bocchino - andrà a finire che svuoteremo il M5S di quelle competenze necessarie per cambiare il paese".

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