Dagli investimenti alle priorità del Mezzogiorno

A nostro modesto avviso, ben vengano gli investimenti del Governo nazionale per  il Mezzogiorno ma, è necessario, anche, che vengano calibrati, ovvero misurati, con priorità, ovvero, con maggiore precedenza e importanza a problemi, ancora, non risolti. In primis,  noi diciamo che per il Mezzogiorno deve migliorare l'ambiente in cui le imprese operano, in primo luogo con riferimento alla tutela della legalità; poi il Sud non è solo un capitolo del piano di rilancio, ma, anche, il luogo, in cui attuarlo, con più urgenza e determinazione; il Sud ha bisogno di una fiscalità di vantaggio, un accesso al credito e Zes(leggi: Zone economiche speciali) per attrarre al Sud, maggiori investitori. Ancora, il Governo accelerando sul Piano per il Sud, deve intervenire per rendere più competitivi i territori del Sud, con infrastrutture materiali e immateriali: ferrovie: l'alta velocità è un diritto fondamentale per il Sud; poi, reti digitali, formazione e ricerca. Nel particolare, in tema di ricerca e Università, il Mezzogiorno avrebbe bisogno, da parte del Governo, di un piano di lungo periodo di rafforzamento degli ambiti della formazione e della ricerca, per disporre di un motore interno di crescita, soprattutto, del rapporto formazione-lavoro dei giovani meridionali.

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