Dalla formazione speranze per i giovani del Mezzogiorno

La formazione, per i giovani del Sud, è determinante per la carriera lavorativa, ma, anche, per la partecipazione sociale e politica, secondo quanto è emerso dal “Rapporto giovani 2017”. In particolare, il 69% dei laureati ha affermato di aver preso parte ad attività pubblica, come petizioni e manifestazioni, a fronte del 49,7% di quanti hanno la licenza media o inferiore. Ancora, i nostri giovani sperano di poter lavorare per mantenersi agli studi, all’Università, capovolgendo il pregiudizio giovanilista e qualunquista; e qui noi pensiamo, ad onor del vero, che la scossa dovrà venire dalla riforma del lavoro. Intanto, diciamo, per dovere di cronaca, che in Puglia, a Lecce, una spinta al lavoro è passata da Unisalento: in occasione della “Settimana del lavoro” dove c’è stata una grande partecipazione di laureandi e laureati per un dialogo tra forza lavoro, di giovani qualificati, e imprese; in un giorno si sono registrate 400 iscrizioni di giovani e 50 aziende disposte ad assumere. In conclusione diciamo, senza mezzi termini, che, affinchè, le speranze dei giovani del Mezzogiorno diventino, realtà di vita sociale, è necessario che tutte le istituzioni: Governo nazionale, Istituzioni locali, Università, scuole e imprese creino le condizioni per ridurre concretamente la disoccupazione giovanile, dando, largo spazio, alle assunzioni giovanili, a tempo indeterminato.

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