Dall’Unione del Sud e dell’Italia un “NO!” compatto alle trivelle

In primis, diciamo che sul fronte del Sud è stato espresso uncompatto ” no!” alla costruzione delle trivelle da parte dei Presidenti delle Regioni: Puglia, Basilicata e Calabria, affrontando una sfida importante per la tutela dell’ambiente. Ancora, Il 1° agosto sarà presentato a Bari, il programma della terza edizione dell’evento “Giù le mani dal nostro mare” che partirà l’8 agosto da Licata, passerà,poi, da varie località del Sud Italia. Peraltro, non bisogna dimenticare che queste regioni sono predisposte al turismo, in quanto, vivono di pesca,- in particolare, la protezione dei cetacei nella zona, rischia definitivamente di essere compromessa- ed agricoltura biologica. A questo punto diciamo, senza mezzi termini, che pur essendo di tutto rispetto l’iniziativa delle suddette regioni, in quanto,è da considerare un importante primo passo, in avanti,ad essa, poi, dovranno seguire altri passi importanti, da una unione di tutte le regioni, del Sud e dell’Italia intera. Questo lo diciamo, in quanto, le trivelle o le cosiddette “navi dei veleni” sono presenti nello Jonio e in tutto il mare Mediterraneo.E dulcis in fundo, diciamo che, a livello nazionale, Lega Ambiente ha chiesto al Governo italiano di vietare l’utilizzo dell’airgum per la ricerca di idrocarburi in tutto il mare italiano. Purtroppo, il rumore prodotto da un airgum è pari a 100.000 volte quello di un motore di un jet, con pericoli per i cetacei e per la pesca.Speriamo di portare a casa questo risultato: difendere la bellezza dei nostri fondali.

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