La protesta dei trattori, a Sanremo

Dalla Valdichiana a Roma, pronti a organizzare un presidio che giovedì rischia di paralizzare la Capitale. Passo lento e inesorabile, con il rumore dei motori che sovrasta il caos del traffico cittadino, i trattori, e soprattutto chi li guida, sono decisi a manifestare non soltanto a Roma. Presidi, cortei e blocchi stradali si moltiplicano ovunque in tutta Italia. Da venerdì scorso, fino alla mezzanotte i trattori saranno in presidio nella Valle del Sele, a Battipaglia, con alcuni sindaci che hanno aderito alla protesta degli agricoltori contro le politiche europee.

Ho aperto le porte, e non torno indietro.Se ci sarà qualcuno che avrà piacere di esserci, lo accolgo, non c'è nessun cambio di idea rispetto a ieri da parte mia". Amadeus ribadisce la disponibilità a dare spazio alla protesta dei trattori a Sanremo, ma precisa: "Nessuno mi ha chiamato. Se ci sarà qualcuno che contatterà la Rai, farà sapere chi sono le persone o la persona che ha desiderio di essere presente, lo valuteremo assolutamente".

"Io ho fatto l'istituto agrario, mi hanno detto 'vai a zappare la terra' e ho zappato davvero nella mia vita, e so anche guidare il trattore. La terra è estremamente importante, ci sono tanti lavoratori, non ne faccio una questione politica, ma è la politica che a volte sposa le cause. C'è gente che ha una difficoltà enorme e io sono a favore delle persone: ripeto io non ne faccio una questione politica e non sono contro qualcuno"

Intanto "La Commissione propone il Regolamento sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (Sur), che è il valido obiettivo di ridurre i rischi dei prodotti chimici per la produzione vegetale, ma la proposta Sur è diventata un simbolo di polarizzazione ed è stata respinta dal Parlamento europeo e non ci sono più progressi nemmeno in seno al Consiglio, quindi dobbiamo fare qualcosa ed è per questo che proporrò al Collegio (dei Commissari dell'Ue) di ritirare questa proposta. Ovviamente l'argomento resta ed è necessario portare avanti un maggiore dialogo e un approccio diverso", ha affermato von der Leyen durante la sessione plenaria del Parlamento europeo. La proposta di ritiro del regolamento sui pesticidi non è in ogni caso prevista per oggi, dovrà prima essere discussa dal collegio dei commissari, non si sa ancora quando.

"Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori sentono l'impatto della guerra di Russia, dell'inflazione, l'aumento del costo dell'energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto", ha detto la presidente dell'esecutivo Ue.

Il ritiro della proposta di regolamento sull'uso sostenibile dei fitofarmaci (Sur) salva il 30 per cento delle produzioni alla base della dieta mediterranea, dal vino al pomodoro, messe a rischio dall' irrealistico obiettivo di dimezzare l'uso di agrofarmaci. È quanto sostiene il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.

Il provvedimento – sottolinea Coldiretti in una nota – avrebbe avuto un impatto devastante sulla produzione agricola dell'Unione europea e nazionale aprendo di fatto le porte all'importazione da paesi extra Ue che non rispettano le stesse norme sul piano ambientale, sanitario e del rispetto dei diritti dei lavoratori. Serve un approccio realistico per sostenere l'impegno dell'agricoltura verso la sostenibilità che ha già portato l'Italia a classificarsi come la più green d'Europa con il maggior numero di imprese agricole che coltivano con metodo biologico su circa un quinto della superficie agricola totale e il taglio record in un decennio del 20 per cento sull'uso dei fitofarmaci che restano essenziali per garantire la salute delle coltivazioni.

Non a caso in Italia – continua la Coldiretti – oltre otto prodotti su dieci pericolosi per la sicurezza alimentare provengono dall'estero (86 per cento), sulla base delle elaborazioni del sistema di allerta Rapido (Rassf). Sul totale dei 317 allarmi rilevati nel 2022, 106 scaturivano da importazioni da altri Stati dell'Unione europea (33 per cento) e 167 da Paesi extracomunitari (53 per cento), e solo 44 (14 per cento) hanno riguardato prodotti con origine nazionale.

"La battaglia per garantire dignità e giusto reddito agli agricoltori italiani non si ferma", precisa sempre il presidente della Coldiretti, sottolineando che non sarà accettato nessun taglio alle risorse economiche della Politica agricola comune (Pac) agli agricoltori poiché oggi occorre assicurare l'autonomia alimentare dei cittadini europei e favorire il ricambio generazionale.

"È una vittoria anche italiana l'annuncio della Commissione europea del ritiro della proposta legislativa sui pesticidi", ha commentato la premier Giorgia Meloni in una nota, intestando il risultato e la decisione dell'Ue. "Fin dal suo insediamento, infatti, il governo italiano sta lavorando in Europa, con grande concretezza e buon senso, per tracciare una strada diversa da quella percorsa finora e coniugare produzione agricola, rispetto del lavoro e sostenibilità ambientale. Proseguiremo in questa direzione".

Intanto resteremo qui per 5 giorni, se necessario": è il monito degli agricoltori del nord delle Marche che manifestano a Pesaro. Nella mattinata, il corteo per le vie della città, poi il raduno davanti al casello autostradale, dove un centinaio di trattori stazionano in un'area verde che non ostacola il traffico.

I problemi non derivano solo dalle politiche europee. La filiera lunga è ciò che più stritola i produttori. Mal digesto il mancato rinnovo nell'ultima legge di bilancio delle agevolazioni Irpef. Su questo punto il governo ha fatto sapere che è disposto ad una marcia indietro, aumentando da 5 a 8 miliardi la quota di fondi pnrr.

 

Fonte Varie agenzie


 

 

 

 

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