Tregua fra Israele e Hamas fino a mercoledì

L'accordo tra Israele e Hamas non si limita soltanto a fermare i combattimenti nella Striscia di Gaza e allo scambio tra prigionieri, ma riguarda anche il passaggio degli aiuti umanitari. Gli Stati Uniti, fanno sapere alti funzionari dell'amministrazione Biden, hanno dato l'ok all'invio di tre aerei militari che sbarcheranno in Egitto con a bordo aiuti destinati alla popolazione palestinese, dunque cibo, forniture mediche e attrezzature invernali. "Si tratterà di portare una serie di articoli medici, aiuti alimentari, articoli invernali, dato che l'inverno sta arrivando a Gaza - per la popolazione civile".

La tregua tra Israele e Hamas è stata prorogata per consentire il rilascio di altri ostaggi e detenuti palestinesi e l'ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria rimane "catastrofica". In vigore da venerdì mattina, l'accordo negoziato dal Qatar, con il sostegno di Egitto e Stati Uniti, ha consentito finora il rilascio di 50 ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza e di 150 palestinesi imprigionati in Israele. Inoltre, altri 19 ostaggi, per lo più lavoratori stranieri in Israele, sono stati rilasciati da Hamas, ma al di fuori di questo accordo che, in linea di principio, sarebbe dovuto durare quattro giorni, fino alle prime ore di oggi.

La liberazione di 11 ostaggi israeliani, tutti con doppio passaporto e in gran parte minori, avvenuta in cambio del rilascio di 33 detenuti palestinesi è avvenuta la sera di lunedì, in quello che doveva essere l'ultimo scambio dell'ultimo giorno della tregua concordata la scorsa settimana. Ma oggi dal Qatar è invece giunta la notizia che la tregua è stata prolungata di altri due giorni, durante ognuno dei quali saranno liberati non meno di dieci ostaggi e 30 prigionieri palestinesi. Sono gli avvenimenti principali della 52ma giornata del conflitto scatenato lo scorso 7 ottobre dal sanguinoso attacco di Hamas nelle zone di Israele confinanti con la Striscia di Gaza.

In tutto, gli ostaggi rilasciati da venerdì scorso sono 50. Tre degli undici che stanno facendo ritorno a casa 3 sono francesi, 2 tedeschi e 6 argentini, secondo quanto fatto sapere dal Qatar che svolge il ruolo di mediatore. L'autorità carceraria israeliana ha poi dichiarato che 33 detenuti palestinesi sono stati liberati "durante la notte" secondo i termini dell'accordo di tregua che ha permesso il ritorno degli ostaggi di Hamas.
La mossa porta a 150 il numero di prigionieri liberati dopo la scadenza iniziale della tregua di quattro giorni, che può essere rinnovata.

Inoltre, Hamas ha lasciato liberi 19 ostaggi in più rispetto a quelli stabiliti nell'accordo: si tratta in gran parte di thailandesi che lavoravano in Israele. L'estensione della tregua è stata accolta con favore dalla Casa Bianca che auspica di vederla ulteriormente prolungata, mentre il segretario dell'Onu Antonio Guterres l'ha considerata una "luce di speranza nelle tenebre della guerra"

Poche ore prima della scadenza del termine, Stati Uniti e Qatar hanno annunciato la proroga di altri due giorni, fino alle 5 di giovedì, ora italiana, durante i quali dovrebbero essere rilasciati circa 20 ostaggi e 60 prigionieri palestinesi. "Le parti palestinese e israeliana hanno raggiunto un accordo per prolungare la pausa umanitaria a Gaza per altri due giorni", ha detto in una nota il portavoce diplomatico del Qatar, Majed al Ansari.

Secondo i media israeliani il governo di Netanyahu ha già ricevuto una lista di dieci ostaggi che il gruppo islamico avrebbe rilasciato nel corso della giornata, senza però svelarne i nomi.

Di notte, undici ostaggi israeliani erano stati rilasciati nella Striscia di Gaza, di cui sei provenienti da famiglie argentine: una madre e le sue due figlie adolescenti e la moglie di un argentino ancora tenuto prigioniero e le sue figlie gemelle di tre anni. Poco dopo, Israele ha rilasciato 33 palestinesi dalle sue prigioni. A Betania, in Cisgiordania, l'accoglienza dei prigionieri rilasciati si è conclusa con scontri con le forze di sicurezza israeliane in cui due giovani palestinesi sono stati uccisi.

Secondo l'Ansa donne rapite in territorio israeliano e tenute in ostaggio da Hamas a Gaza sono state tenute in gabbia: lo riportano i media israeliani citando la dichiarazione di un membro del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi.

Questa affermazione non è la prima nel suo genere, scrive il Jerusalem Post indicando che nei giorni immediatamente successivi agli attacchi del 7 ottobre, video di un canale
Telegram di Hamas mostravano bambini rapiti tenuti in gabbia.

Oggi è in arrivo in Egitto il primo di tre voli umanitari per Gaza organizzati dagli Stati Uniti. Lo ha annunciato un alto funzionario della Casa Bianca in
un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. "Questi 'relief flights', resi possibili dalle capacità uniche dell'esercito americano, arriveranno nel Sinai del Nord e in Egitto con un carico di generi alimentari, medicinali e prodotti per affrontare l'inverno che saranno distribuite dall'Onu alla popolazione civile a Gaza", ha spiegato.

Un nuovo avvertimento ai palestinesi che si trovano nel sud della striscia di Gaza ad astenersi dal cercare di raggiungere il settore nord è stato lanciato oggi in arabo su X dal portavoce militare israeliano Avichay Adraee. Israele, ha aggiunto, consente invece ancora a chi si trova nel settore nord di passare a sud. Adraee ha inoltre fatto sapere ai palestinesi di Gaza che è vietato loro entrare in mare e spingersi a meno di un chilometro dalla linea di demarcazione con Israele. "Per la vostra sicurezza, rispettate queste regole", ha concluso.

Non c'è solo Hamas a sostenere lo sforzo bellico contro lo Stato ebraico. La Bbc riferisce infatti di almeno altri cinque gruppi che avrebbero abbracciato la lotta armata palestinese, con un addestramento iniziato nel 2020 a Gaza. Bbc Arabic e Bbc Verify scrivono che negli ultimi anni Hamas ha organizzato delle esercitazioni per allargare il fronte delle milizie a una coalizione più ampia

 

Fonte Agi /Ansa / Il giornale / e varie agenzie

 

 

 

 

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