Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Giovedì, 12 Dicembre 2024

Miracolo a Milano

Miracolo a Milano. Qualcuno ha sentito parlare la marijuana e lanciare questo messaggio: “Io non sono una droga”. Allora cominciamo con la classica explicatio terminorum: a. la marijuana è una sostanza psicoattiva che si ottiene dalle inflorescenze essiccate della cannabis indica; b. una sostanza psicoattiva è quella sostanza che è in grado di modificare lo stato psico-fisico di una persona; c. droga è una sostanza che provoca un temporaneo cambiamento psicofisico di chi ne fa uso; d. quando la usi la senti parlare. Marijuana è, quindi, una droga. Nel mondo anglosassone non c’è divisione terminologica tra farmaco e droga, entrambe si traducono col lemma drug e per i fautori della marijuana “terapeutica” se traduciamo in inglese le parole pronunciate a Milano: “I’m not a drug”, si rischia di smontare il castello della cannabis che deve essere prodotta massicciamente per “curare” tanti malati sempre più bisognosi. La cannabis rientra tra le droghe con effetti allucinogeni e Milano ci sta dando la prova di questo: l’erba parla! Ma la svolta epocale che si sta preparando al prossimo International Cannabis Expo di Milano è quella lanciata con lo slogan, col passaggio della cannabis da droga “leggera” a “non-droga” quando, invece, nelle ultime due edizioni della kermesse il titolo era European Psychedelic Hemp Fest. Spudoratamente adesso la kermesse milanese fa sparire tutto e rimane solo che non è una droga. Forse un po’ troppo, oppure gli organizzatori smerceranno cannabis senza principi attivi, senza effetti, o sperano che, dicendo che non è una droga, possano spianare la strada alla legalizzazione? Il mondo, invece, sembra accorgersi degli effetti preoccupanti dell’uso della cannabis. Dagli Stati Uniti, che sono un laboratorio a cielo aperto e che da anni ne sperimenta l’uso libero, arrivano ricerche che ne provano la pericolosità specialmente per gli adolescenti. Ovviamente la pericolosità per gli adolescenti può essere aggirata solamente dalla frase: “Io non sono una droga”. E allora via libera per tutti con buona pace della letteratura internazionale che da anni si spende per mostrare i danni diretti e indiretti sul sistema nervoso centrale tanto lanciare un grido di allarme, un appello a fare marcia indietro prima che sia troppo tardi. E proprio nell’interesse dei più giovani. Per non parlare poi del tema cannabis e gravidanza che sta diventando molto grave, e parliamo sempre degli Stati Uniti, ovviamente. E anche sull’uso alimentare arrivano i primi segnali di pericolo, sempre dagli States, gli Annals of Internal Medicine (aprile 2019) lanciano l’allarme sulla pericolosità (psicosi, intossicazione, disturbi cardiovascolari) per effetto di accumulo e perché si tende ad esagerare dato che l’effetto atteso tende a ritardare.  La storia ci insegna che mode e problemi arrivano presto anche da noi.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI