Corriere Del Sud - edizione online https://www.corrieredelsud.it/ Giornale on-line, periodico politico economico culturale di formazione e informazione it-it Putin: "negoziati diretti per risolvere le cause del conflitto" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33507-putin-negoziati-diretti-per-risolvere-le-cause-del-conflitto.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33507-putin-negoziati-diretti-per-risolvere-le-cause-del-conflitto.html Mosca torna a proporre negoziati diretti con Kiev, "senza alcuna condizione preliminare", ha sottolineato Vladimir Putin, indicando il 15 maggio come possibile data di avvio. Il presidente russo nella notte ha così risposto all'appello rilanciato ieri dai "Paesi Volenterosi" per una tregua di 30 giorni. La proposta: appuntamento ad Istanbul "Proponiamo alle autorità di Kiev di riprendere i negoziati, interrotti da loro alla fine del 2022. Riprendere il dialogo diretto, e farlo senza alcuna condizione",  ha detto il capo del Cremlino. E iniziare senza indugio, già giovedì prossimo, 15 maggio, a Istanbul: là dove i colloqui si sono svolti in precedenza e là dove sono stati interrotti". L'Ucraina è disponibile a colloqui diretti con la Russia entro la fine di questa settimana solo se Mosca sottoscriverà prima un cessate il fuoco incondizionato. Questa la risposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla proposta, lanciata stanotte da Vladimir Putin, di avviare negoziati in Turchia il 15 maggio. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che giovedì si recherà in Turchia per un possibile colloquio diretto con Vladimir Putin, volto a ottenere un cessate il fuoco completo e duraturo nella guerra in corso tra Russia e Ucraina. La dichiarazione arriva dopo che Putin ha manifestato apertura al colloquio "senza precondizioni" a Istanbul, città che si propone ancora una volta come crocevia della diplomazia internazionale. Zelensky ha definito "positivo" il fatto che Mosca sembri prendere in considerazione la possibilità di porre fine al conflitto, pur sottolineando che la pace potrà iniziare solo con un cessate il fuoco effettivo, a partire da lunedì 12 maggio. La posizione degli Stati Uniti Posizione questa che sarebbe condivisa anche dagli Stati Uniti: "Come ha ripetuto più volte il Presidente Trump, fermare le uccisioni. Prima un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni e, durante questo periodo, avviare discussioni di pace globali. Non il contrario", ha detto l'inviato di Trump per l'Ucraina, Keith Kellogg. La Turchia svolge ormai da anni un ruolo fondamentale nei tentativi di mediazione tra Ucraina e Russia. Già nei primi mesi del conflitto, Ankara ha ospitato colloqui a Istanbul, dimostrandosi uno dei pochi attori accettabili da entrambe le parti. Il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha riaffermato la disponibilità turca a fare da mediatore e ha parlato direttamente con Putin, appoggiando l’idea di un incontro faccia a faccia con Zelensky. Il Cremlino ha confermato la telefonata tra Putin ed Erdoğan, durante la quale la Turchia ha garantito "tutta l’assistenza possibile" nell’organizzazione dei negoziati. Erdoğan, inoltre, ha parlato anche con Macron, definendo questa fase come un "punto di svolta storico" nella ricerca della pace. Il ruolo della Turchia nei negoziati tra Russia e Ucraina è reso possibile anche da una lunga e complessa relazione bilaterale con Mosca. I rapporti tra Ankara e il Cremlino sono caratterizzati da una combinazione di cooperazione economica, rivalità regionale e pragmatismo politico. Le relazioni tra Turchia e Ucraina: cooperazione oltre la guerra Al di là del ruolo di mediatore, la Turchia e l’Ucraina intrattengono rapporti bilaterali strategici. Negli anni recenti, Ankara ha fornito a Kiev droni da combattimento Bayraktar TB2, che sono stati utilizzati efficacemente durante le prime fasi dell’invasione russa. Inoltre, le due nazioni hanno firmato diversi accordi in ambito militare, commerciale ed energetico, rafforzando una cooperazione che va oltre la diplomazia di crisi. La Turchia ha sostenuto l’integrità territoriale dell’Ucraina sin dall’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e ha condannato più volte le violazioni del diritto internazionale. Tuttavia, mantiene una posizione di equilibrio, continuando i rapporti economici anche con Mosca, in particolare nel settore energetico e turistico. Intanto dal punto di vista energetico, la Turchia dipende fortemente dalle importazioni di gas russo. Progetti strategici come il gasdotto TurkStream rafforzano questa interdipendenza, rendendo Mosca un partner energetico chiave per Ankara. Allo stesso tempo, i due Paesi collaborano su grandi progetti infrastrutturali, come la costruzione della centrale nucleare di Akkuyu. Sul piano militare e della difesa, le relazioni sono più ambigue. Sebbene la Turchia sia membro della Nato, ha acquistato dalla Russia il sistema missilistico S-400, provocando tensioni con gli alleati occidentali. Questa mossa ha evidenziato la volontà turca di mantenere una politica estera indipendente e multipolare, spesso in contrasto con le aspettative di Bruxelles e Washington.In ambito regionale, Turchia e Russia si sono trovate su fronti opposti in vari conflitti – dalla Siria alla Libia, fino al Nagorno-Karabakh. Tuttavia, pur sostenendo schieramenti avversi, i due Paesi hanno sempre mantenuto un canale di comunicazione aperto e attivo, basato su un realismo politico che privilegia la gestione delle divergenze rispetto allo scontro diretto. La proposta di Putin e le accuse a Kiev In nottata il presidente russo aveva risposto alla richiesta di un cessate il fuoco di 30 giorni avanzata ieri durante il vertice di Kiev dei leader di Gran Bretagna, Francia, Germania e Polonia. In una insolita dichiarazione letta ai giornalisti in una sala cerimoniale del Cremlino nel cuore della notte, Putin ha accusato l'Ucraina di aver violato i precedenti cessate il fuoco, ma ha proposto a Kiev un incontro diretto a Istanbul per giovedì prossimo. "Siamo pronti per colloqui seri con l'Ucraina e vogliamo risolvere le cause profonde del conflitto", ha dichiarato Putin. Fonte varie Agenzie        Mon, 12 May 2025 13:33:48 +0000 Prima pagina "Habemus Papam!", Leone XIV: La pace sia con tutti voi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33505-habemus-papam-leone-xiv-la-pace-sia-con-tutti-voi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33505-habemus-papam-leone-xiv-la-pace-sia-con-tutti-voi.html Il fumo bianco della Cappella Sistina segna sempre uno dei momenti più commoventi della Chiesa Cattolica Romana. La frase "Habemus Papam!" (Abbiamo un Papa) è il culmine di un rito di più pagine legato a secoli di tradizione e simbolismo. Questo processo rituale, che inizia con il Conclave e termina con la benedizione di Urbi et Orbi (nella città di Roma e nella Chiesa ecumenica), non è solo un processo amministrativo, ma un'espressione vivente della storia continua della Chiesa. Raggiunta la maggioranza richiesta, al neoeletto viene chiesto se accetta l'incarico. Se la risposta è sì, sceglie un nuovo nome, di solito con un significato simbolico per la sua carriera papale. Poi il Protodiacono appare nella Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro e annuncia la storica frase: «Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!» ("Vi annuncio un grande evento gioioso: abbiamo un Papa!") Segue l'annuncio del nome politico e papale, mentre la folla in Piazza San Pietro esplode in un applauso entusiasta. Il momento dell'"Habemus Papam!" non è solo una formula rituale. Per gli 1,3 miliardi di cattolici nel mondo. È un simbolo della continuità della Successione Apostolica, un'espressione di unità spirituale in un mondo pieno di divisioni e un momento di speranza per una nuova guida. Alla fine, un altro outsider è stato eletto come 267° Papa. Si tratta del cardinale americano Robert Francis Prevost, nato a Chicago, negli Stati Uniti, il 14 settembre 1955. I primi commenti alla televisione italiana sulla scelta del Conclave sono stati imbarazzanti. "È certo che l'elezione di un candidato che non è stato tra i primi nomi ascoltati la scorsa settimana segnala ovviamente qualcosa di importante". Con queste parole i giornalisti italiani accolsero la notizia dell'elezione di Leone XIV, come dice il suo nome religioso. "Questo è un prete che deve aver fatto un ottimo lavoro nelle ultime 24 ore dietro le quinte del Vaticano", sottolineano alcuni altri commentatori, che si riferiscono a lui con la caratteristica frase "il cavallo oscuro di Piazza San Pietro". Il suo predecessore Francesco era stato eletto al quinto scrutinio ed era anche lui un outsider assoluto. Il nuovo papa fu eletto al quarto scrutinio e alla fine fu anche lui un outsider. È ovvio che il Vaticano non smette di stupirci. Il nuovo papa, 69 anni, appartiene all'Ordine di Sant'Agostino. Sostenne e difese le riforme promosse dal suo predecessore Francesco. Le sue prime dichiarazioni mostrano un gerarca favorevole a una Chiesa ancora più aperta, inclusiva, vicina ai fedeli, nota la prefazione della sua risposta da Roma del quotidiano francese Le Monde.   La biografia del nuovo Papa Nato a Chicago, Prevost vi trascorse la prima parte della sua carriera, lavorando per gli Agostiniani. È figlio di Louis Marius Precast e Mildred Martinez. Ha compiuto gli studi secondari presso il piccolo seminario dell'Ordine di Sant'Agostino nel 1973. Prevost ha conseguito una laurea in matematica presso l'Università di Villanova nel 1977. Ha prestato servizio in Perù dal 1985 al 1986 e dal 1988 al 1998 come parroco, ufficiale diocesano, professore di teologia e amministratore. È stato ordinato cardinale da Papa Francesco nel 2023. In precedenza è stato Vescovo di Chicago, in Perù, dal 2015 al 2023 ed è stato il precedente Generale dell'Ordine di Sant'Agostino dal 2001 al 2013. Nel 2015 il Cardinale Prevost è diventato cittadino naturalizzato del Perù, come confermato dal Registro Nazionale dei Cittadini del Perù. L'8 maggio 2025 è stato eletto Papa, scegliendo il nome papale di Leone XV, diventando così il primo Papa nato negli Stati Uniti e il primo proveniente dall'intero Nord America. Decidendo di diventare sacerdote, Prevost è entrato a far parte dell'Ordine di Sant'Agostino nel settembre 1977. Ha prestato il suo primo giuramento all'Ordine nel settembre 1978 e i suoi giuramenti ufficiali nell'agosto 1981. L'anno successivo ha conseguito un master in teologia presso la Catholic Theological Association di Chicago. Prevost è stato ordinato sacerdote dall'arcivescovo Jean Zadot per gli agostiniani a Roma il 19 giugno 1982. Ha conseguito la laurea in Diritto Canonico nel 1984 e il Dottorato in Diritto Canonico nel 1987 presso il Pontificio Collegio San Tommaso d'Aquino a Roma. Prevost è entrato a far parte della Missione Agostiniana in Perù nel 1985 e ha servito come rettore della Prelatura Territoriale di Chulukana dal 1985 al 1986. Tornò in Perù, trascorrendo i successivi dieci anni come capo del seminario agostiniano di Trujillo. Insegnò anche diritto canonico nel seminario vescovile e prestò servizio come prefetto degli studi. Prevost prestò servizio come giudice del Tribunale Ecclesiastico Distrettuale e membro del Collegio dei Consiglieri di Trujillo. Guidò anche una chiesa alla periferia della città. Nel 1998, Prevost è stato eletto della Provincia Agostiniana di Chicago ed è tornato negli Stati Uniti per assumere tale posizione l'8 marzo 1999. Nel 2000 ha permesso a padre James Ray, un sacerdote agostiniano, di risiedere nel monastero di San Giovanni di Pietra a Chicago. Nel 2001 è stato eletto per un mandato di sei anni come Abate Generale degli Agostiniani. È stato eletto per un secondo mandato di sei anni nel 2007. Dal 2013 al 2014 è stato direttore dell'educazione presso il Monastero di Sant'Agostino a Chicago, nonché primo consigliere e vicario provinciale della Provincia Madre del Buon Consiglio, che copre il Midwest degli Stati Uniti. Il 3 novembre 2014, Papa Francesco ha nominato Prevost governatore apostolico della diocesi di Chicago e vescovo titolare di Sufar. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 12 dicembre 2014, nella Cattedrale di Santa Maria a Tsiklagio. Il 26 settembre 2015 è stato nominato vescovo di Tsiklagio. Il 13 luglio 2019 è stato nominato membro del Sinodo per il Clero a Roma, anche se inizialmente aveva dichiarato che solo gli umili sono eleggibili. Il 15 aprile 2020 è stato nominato comandante apostolico di Kayao in Perù. Il 21 novembre 2020 Francesco lo ha nominato membro del Sinodo dei vescovi. Nell'ambito della Conferenza episcopale peruviana, Prevost ha fatto parte del consiglio permanente per il periodo 2018-2020. Era anche membro della leadership di Caritas Perù. Prevost ha avuto un'udienza privata con Francesco il 1° marzo 2021, alimentando le speculazioni su un nuovo incarico. Al sinodo del 30 settembre, Francesco lo ha promosso cardinale diacono della chiesa di Santa Monica degli Agostiniani a Roma. Il 6 febbraio 2025 Francesco ha promosso Prevost a cardinale-vescovo, collocandolo nella diocesi suburbana di Albano, in provincia di Roma. Prévost era considerato un possibile candidato alla carica papale dopo la morte di papa Francesco. Nel 2023 Papa Francesco lo ha nominato Commissario del Tribunale Episcopale, una posizione chiave all'interno della Curia Romana. L'ufficio ha il compito di valutare e proporre i candidati alla carica episcopale in tutto il mondo. Questo ruolo ha aumentato la visibilità e l'influenza di Prevost all'interno della Chiesa cattolica, elevando potenzialmente il suo profilo in vista di un eventuale futuro conclave papale.   "Pace nel mondo", auspica Papa Leone 14 nel suo primo messaggio Visibilmente commosso, il nuovo papa, Leone XIV, uscì sul balcone della basilica di San Pietro e salutò la folla che si era radunata di lì a poco in piazza e lo acclama con la frase "Lunga vita al Papa". "Pace a tutti, fratelli e sorelle. Questo è il primo saluto del Signore risorto, e che questo saluto raggiunga le vostre famiglie, in tutta la terra. Che la pace sia con voi. Questa è la pace del Signore risorto, una pace umile e persistente, viene da Dio che ci ama tutti, senza limiti", sono state le prime parole del cardinale americano Robert Francis Prevost, dopo la sua elezione alla più alta carica della Chiesa cattolica romana. "Ricordiamo ancora la voce debole di Papa Francesco che ha benedetto Roma, il mondo intero, la mattina di Pasqua. Permettetemi di continuare questa benedizione. Dio vi ama tutti. Il male non prevarrà. Senza paura, uniti, mano nella mano, andiamo avanti. Noi siamo discepoli del Signore, il mondo ha bisogno della sua luce. È il ponte perché Dio e il suo amore ci raggiungano. Aiutaci a costruire ponti con il dialogo, con l'incontro, tutti uniti come un solo popolo. Sempre in pace. Papa Francesco, grazie. Ringrazio tutti i Cardinali che mi hanno scelto per camminare insieme alla ricerca della pace e della giustizia e per lavorare, come donne e uomini di Gesù, e per annunciare il Vangelo con visione. Sono un figlio di Sant'Agostino, che disse: "Con te sono cristiano e per te vescovo". Tutti possiamo camminare insieme verso la patria per la quale Dio ci ha preparati. Un saluto speciale alla Chiesa di Roma: dobbiamo essere una Chiesa missionaria che costruisce dialogo e ponti, come questa piazza, a braccia aperte, dialogo e amore. A tutti voi, fratelli e sorelle, dico che voglio essere una Chiesa sinodale che cerca sempre la pace e sarà dalla parte di chi soffre. La Vergine è sempre al nostro fianco. Vi chiedo di pregare insieme per questa mia nuova missione, per la pace nel mondo. E noi chiediamo alla Vergine di benedirci", ha concluso il nuovo Pontefice. Anche Leone 14 disse che egli dona il perdono dei peccati, proprio come fecero i suoi predecessori quando entrarono in carica. La prima benedizione del Pontefice è stata accolta da più di 200.000 persone accorse in Vaticano, con bandiere provenienti da quasi tutti i Paesi cattolici. Resta da vedere se il nuovo papa si recherà a Nicea alla fine di maggio per incontrare il patriarca ecumenico Bartolomeo – come concordato con Francesco – in occasione del 1700 mo anniversario del primo Concilio ecumenico. I dettagli dell'incontro sono stati concordati e resta da stabilire se il nuovo papa parteciperà o sceglierà di inviare un rappresentante.Quali papi avevano il nome Leone Il nome del nuovo Primate della Chiesa Cattolica Romana, che appartiene all'ordine agostiniano, ha una lunga storia nella Chiesa Cattolica, e alcuni dei suoi predecessori si sono persino trovati sotto la spada dei governanti e si sono sottomessi ai loro concili. Leone I, noto anche come Leone Magno, fu il capo della Chiesa cattolica romana dal 440 al 461. Ebbe anche il soprannome di "Medico della Chiesa" ed ebbe il coraggio nel 452 di incontrare di persona Attila per impedire alle orde di quest'ultimo di invadere Roma. Leone II – Divenne noto come il "Pontefice breve o breve" in quanto rimase in carica dal 682 al 683 ed è l'uomo che ratificò la conclusione del Terzo Concilio di Costantinopoli. Leone III 795-816. Leone III è il Papa che nell'800 conferì a Carlo Magno il titolo di Imperatore del Sacro Romano Impero e lo trasformò da generale, generale e guerriero in una figura politica per l'allora mondo europeo. Carlo Magno ricambiò il "favore" offrendo protezione a Leone dai suoi oppositori, e con le sue stesse decisioni le terre papali sulla penisola italiana aumentarono in modo significativo. Leone IV 847-855. La sua opera importante è la fortificazione della città di Roma e la guerra che dichiarò contro i pirati saraceni. Leone V 903: Il secondo papato più breve. Leone V rimase sul soglio pontificio per un solo mese. Leone VI 928: Poco si sa di Leone VI, che ebbe anche un breve soggiorno a capo della Chiesa cattolica. Leone VII 936-939: Avvocato dell'umiltà e fervente sostenitore della vita monastica. Ha svolto un ruolo importante nella pace con l'Ungheria. Leone VIII 963-965: Per alcuni non è considerato Papa, ma per due anni si trovò a capo del dogma cattolico. Leone IX (San Leone IX) 1049-1054: il secondo santo nella lunga lista di primati della Chiesa cattolica che scelsero questo nome. Fu uno dei riformatori strutturali della dottrina cattolica ed è considerato l'uomo che avviò i processi che portarono allo scisma delle Chiese d'Oriente e d'Occidente. Leone X 1513-1521: papa della famiglia Medici; scomunicò Martin Lutero; supervisionò il primo periodo della Riforma. Leone XI – aprile 1605 (27 giorni): Conosciuto come "Papa Fulmine" a causa del suo pontificato estremamente breve. Rimase sul soglio pontificio meno del suo lontano predecessore Leone V. Leone XIII – 1823–1829: papa conservatore; si oppose al liberalismo moderno. Leone XIII – 1878–1903: famoso per l'enciclica Rerum Novarum sui diritti dei lavoratori. Un fervente difensore dei deboli e dei lavoratori. Per molti è passato alla storia come l'unico "Papa comunista". Il corso del nuovo Pontefice non sarà certo determinato dal nome che avrà scelto, ma è scontato che la scelta di un nome da parte di ciascun Papa sia un riferimento specifico al passato ecclesiastico cattolico e una "nota a piè di pagina" per il percorso che sceglierà di tracciare. Come è stato eletto il Papa – Cosa lo ha preceduto La fumata bianca è finalmente uscita dal camino della Cappella Sistina, durante la quarta votazione che si è svolta nel pomeriggio di giovedì (8/5) con l'elezione del nuovo Pontefice. È il 267° papa consecutivo della Chiesa cattolica romana, la cui elezione ha posto fine all'angoscia per i suoi oltre 1,4 miliardi di fedeli in tutto il mondo. Si noti che si tratta di uno degli incontri più brevi della storia, poiché il nuovo Papa è stato eletto solo il secondo giorno dopo l'inizio del processo. Il processo del conclave si concluse con successo, ma in seguito fu rivelata l'identità del nuovo Pontefice. La sua prima apparizione fu poi, sul balcone della Cappella Sistina, la cosiddetta Loggia. A dare l'annuncio dell'"Habemus Papam" è stato il cardinale Dominique Maberti. Infine, il secondo giorno del processo del Conclave, i 133 cardinali hanno eletto il successore del compianto Papa Francesco. Appena la fumata bianca è fuoriuscita dal camino, migliaia di persone in Piazza San Pietro sono scoppiate in un applauso, mentre le campane suonavano gioiosamente, per l'elezione di un nuovo Papa. Si stima che oggi in Piazza San Pietro in Vaticano fossero presenti più di 50.000 fedeli. In onore del nuovo Papa, la Guardia Svizzera ha fatto la sua comparsa in Piazza San Pietro, indossando le sue uniformi distintive e prendendo il suo posto in vista dello storico annuncio.   Fonte varie agenzie  Fri, 09 May 2025 13:33:10 +0000 Prima pagina Visita di Erdogan nei territori occupati di Cipro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33504-visita-di-erdogan-nei-territori-occupati-di-cipro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33504-visita-di-erdogan-nei-territori-occupati-di-cipro.html Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha inviato un messaggio di consolidamento politico e militare nei territori occupati di Cipro, durante la cerimonia di premiazione del TEKNOFEST nei Territori Occupati. Parlando con tono nazionalista e facendo riferimento alla superiorità tecnologica della Turchia, ha ribadito la posizione secondo cui la Turchia e i turco-ciprioti sono i "legittimi proprietari" della parte settentrionale di Cipro e ha promesso che la loro presenza nella regione continuerà "per molti secoli". "Questa non è solo una celebrazione, è un passo decisivo verso il futuro comune di una nazione e di due Stati con un solo cuore", ha detto, aggiungendo: "Noi, la nazione turca e i turco-ciprioti, siamo i proprietari di questa terra. Chi non lo sa, deve scoprirlo. Chi non l'ha sentito, dovrebbe sentirlo". Il presidente turco ha fatto ampio riferimento alla presenza militare e tecnologica del suo Paese, elencando i moderni sistemi d'arma che portano con orgoglio, come ha detto, la bandiera turca: i droni Bayraktar Kızılelma e Anka-3, il nuovo caccia KAAN, gli aerei da addestramento e offensivi Hürjet e Hürkuş, l'elicottero Atak-2 e la nave anfibia TCG Anadolu. "Ora siamo tra i primi tre paesi al mondo nella tecnologia dei droni. Continueremo a lavorare con lo stesso entusiasmo e determinazione. Con la fiducia che ci date, costruiremo una Turchia molto più forte e una Repubblica Turca di Cipro del Nord molto più prospera", ha detto. Erdogan ha ribadito di essere pronto a difendere i Territori Occupati "anche a costo della vita", onorando, come ha detto, i soldati e gli eroi del passato: "Questa terra è l'eredità dei nostri martiri. Ecco le nostre impronte, le nostre opere, i nostri ricordi indelebili". Ha anche fatto riferimento agli investimenti infrastrutturali che Ankara sta pianificando nei Territori Occupati, sottolineando che dopo il trasporto dell'acqua attraverso un gasdotto sottomarino, l'interconnessione elettrica è imminente: "Porteremo anche l'elettricità. Coloro che hanno imparato al buio avranno paura della luce", ha detto, commentando criticamente coloro che reagiscono alla presenza della Turchia a Cipro. In conclusione, ha descritto la cosiddetta "Repubblica turca di Cipro del Nord" di Ankara come un "centro di multiculturalismo, tolleranza e pace", avvertendo che a nessuno sarà permesso di "minare questo clima"   La Farnesina condanna la visita illegale di Erdogan Il carattere che si è tentato di dare alla visita illegale del presidente turco è pienamente correlato alla esacerbazione della retorica turca su una "soluzione a due Stati", rivelando allo stesso tempo le intenzioni della Turchia per il pieno controllo delle aree occupate di Cipro, ha detto il ministero degli Esteri cipriota in un comunicato. La Farnesina ha condannato il passaggio illegale del presidente turco Recep Tayyip Erdogan e di altri funzionari turchi nei territori occupati al fine di lanciare un progetto "che evidenzia e promuove l'entità separatista, in violazione del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". La visita fa seguito alle recenti dichiarazioni di Tatar sull'aspettativa di ulteriori azioni per promuovere lo pseudo-stato, nonché agli sforzi di Ankara per imporre la sua volontà ai turco-ciprioti su questioni relative all'identità culturale della comunità turco-cipriota, come evidenziato dallo sforzo di introdurre il velo nelle scuole. "Si aggiunge alle continue violazioni contro la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale della Repubblica di Cipro da cinquantuno anni, che la comunità internazionale ha condannato", sottolinea il Ministero degli Affari Esteri. Rileva che "in un momento di intenso fermento con l'obiettivo di creare le condizioni per la ripresa dei negoziati sotto l'egida delle Nazioni Unite e il raggiungimento di una soluzione al problema di Cipro sulla base delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza, nonché la nomina di ieri di Maria Angela Olgin Queyar, a inviato personale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la questione di Cipro, tali azioni e posizioni minano l'intero sforzo per progredire verso negoziati significativi, e sono un disprezzo del diritto internazionale e delle Nazioni Unite". Il governo, conclude il ministero degli Esteri, "rimane impegnato nell'obiettivo finale della riunificazione della nostra patria, sulla base del quadro concordato delle Nazioni Unite, e nella salvaguardia degli interessi ben compresi di tutti i ciprioti, in una patria libera da occupazioni e riunificata, membro dell'Ue".   Christodoulides: La realtà è che c'è stata un'occupazione illegale per 50 anni   "La realtà è che c'è stata un'occupazione illegale a Cipro per 50 anni", ha detto il presidente cipriota Nikos Christodoulides in dichiarazioni ai giornalisti a margine di un evento a Kyperounta, commentando i riferimenti di Erdogan alla "realtà", mentre in un altro punto delle sue dichiarazioni, Christodoulides ha detto che la stragrande maggioranza sostiene le politiche seguite dal governo. Ha anche fatto riferimento all'importante ruolo che la Repubblica di Cipro può svolgere, al fine di riunire i suoi vicini dove ci sono differenze tra loro. Nelle dichiarazioni ai giornalisti, Christodoulides, quando gli è stato chiesto della visita di Erdogan nelle aree occupate, ha detto che "ciò che spicca dalla visita di Erdogan nelle aree occupate è la forte reazione da parte dei nostri compatrioti turco-ciprioti".   "Una reazione che si sta rafforzando costantemente, abbiamo visto di recente le reazioni in relazione alla questione del velo, e penso che sia una visita che, in primo luogo, è dovuta a queste reazioni che non considero, per quanto riguarda il desiderio dei turco-ciprioti, la volontà dei turco-ciprioti, che avrà il risultato più positivo nella direzione che il signor Erdogan cerca". Aggiunto. Alla domanda su come si crei ottimismo nella mobilità per il problema di Cipro, visti i riferimenti provocatori di Erdogan alla "realtà", il presidente della Repubblica ha detto che "la posizione del signor Erdogan è nota", che "non ha detto nulla di nuovo". Commentando il riferimento del presidente turco alla "realtà", il presidente Christodoulides ha affermato che "la realtà è che c'è un'occupazione illegale a Cipro da 50 anni, un'occupazione che non è affatto diversa da quella giustamente condannata dalla comunità internazionale" e ha aggiunto che si riferisce al caso dell'Ucraina e che "questa è la fredda realtà che esiste a Cipro". Per quanto riguarda la mobilità, Christodoulides ha detto che "da parte turca dicevano che non ci sarebbe stata una riunione allargata, c'era una riunione allargata, dicevano che avrebbe portato a una situazione di stallo, non ha portato a una situazione di stallo, abbiamo una conferenza fissata per la fine di luglio", mentre "ieri l'ONU ha annunciato la nomina della signora Olgin, una nomina per la quale il contratto inizia il 12 maggio". "Pertanto, dobbiamo aspettarci che visiti Cipro dopo il 12 maggio e stiamo lavorando in modo che ci siano sviluppi nella direzione di risolvere il problema di Cipro", ha aggiunto. Ha anche detto che "la mobilità da parte nostra porterà altri sviluppi, sviluppi positivi nella direzione della ripresa dei colloqui", aggiungendo che "non ci siamo ancora". "Non sto cercando di abbellire la situazione o di presentare i dati in modo diverso, ma questa mobilità che esiste, come ha detto lo stesso Segretario generale, dopo sette anni è un passo importante", ha aggiunto. Il Presidente della Repubblica ha detto che "la nostra parte, quelli di noi che vogliono la fine dell'occupazione e la riunificazione della nostra patria, devono lavorare continuamente, avere un piano chiaro, una pianificazione chiara, sapere dove vogliamo andare" e ha aggiunto che "attraverso la nostra perseveranza i risultati arriveranno e spero che presto sentiremo altri sviluppi positivi". Rispondendo all'osservazione di un giornalista secondo cui la retorica di Erdogan e Tatar esiste solo due ore prima del suo incontro con Tatar, il Presidente della Repubblica ha detto che "sono noti, non mi aspettavo di sentire qualcosa di diverso da Erdogan o Tatar nelle loro dichiarazioni pubbliche". Ha detto che lunedì parteciperà a un nuovo incontro con un argomento specifico. "In passato ho detto che abbiamo fatto alcune promesse al Segretario generale delle Nazioni Unite, che devono essere attuate. Alcuni hanno iniziato a essere implementati e ci sono altre questioni che siamo pronti ad attuare da parte nostra", ha aggiunto.   La risposta di Atene   Qualsiasi azione per la formazione di fatti compiuti nei territori occupati costituisce uno sviluppo estremamente negativo, hanno detto fonti diplomatiche ad Atene oggi, domenica, poche ore dopo la visita del presidente turco Recep Tayyip Erdogan e le dichiarazioni ai territori occupati di Cipro. "In un momento in cui il Segretario generale delle Nazioni Unite sta compiendo uno sforzo significativo sulla questione cipriota, con la ripresa delle discussioni informali e la nomina di Maria Angela Olegin Quéyar come inviata personale, qualsiasi azione per formalizzare il fatto compiuto nei territori occupati costituisce uno sviluppo estremamente negativo", sottolineano le fonti diplomatiche greche.   Infine, chiariscono che "il perseguimento costante rimane la riunificazione di Cipro all'interno del quadro concordato delle Nazioni Unite, a beneficio di tutti i ciprioti, nonché della pace e della sicurezza internazionale". Si ricorda che durante la sua visita illegale alle aree occupate di sabato, Erdogan ha affermato, tra le altre cose, che "noi, la nazione turca e i turcociprioti, siamo i proprietari di questa terra. Chi non lo sa, deve scoprirlo. Chi non l'ha sentito, dovrebbe sentirlo".Condanna anche da parte della principale opposizione "La visita del presidente turco Erdogan nei Territori Occupati e le sue dichiarazioni provocatorie confermano l'intransigenza e la metodicità con cui il governo turco chiede la spartizione dell'isola e il riconoscimento dello pseudo-Stato", ha commentato Dimitris Mantzos, capo della Commissione Affari Esteri del PASOK-Movimento per il Cambiamento, a proposito delle dichiarazioni di Erdogan nei Territori Occupati. Il capo del settore PASOK-KINAL ha sottolineato che "l'unica realtà riconosciuta dalla comunità internazionale è l'occupazione militare illegale di una parte della Repubblica di Cipro a seguito dell'invasione turca del 1974 e la necessità storica di una soluzione giusta e sostenibile alla questione cipriota in applicazione del diritto internazionale e delle pertinenti risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite".SYRIZA condanna  "Condanniamo le dichiarazioni provocatorie del presidente turco Erdogan, dai territori occupati della Repubblica di Cipro. Questi minano gli sforzi per riprendere i negoziati sul problema di Cipro", sottolinea SYRIZA-Alleanza Progressista in una dichiarazione. Syriza chiede al governo "di adottare una strategia per affrontare le sfide turche, che rafforzi davanti alla comunità internazionale la prospettiva di riavviare i colloqui per una soluzione di una federazione bizonale, bi-comunitaria, senza garanzie e truppe di occupazione, sulla base delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, a beneficio di tutto il popolo cipriota, greco-ciprioti e turco-ciprioti". "Porre fine all'occupazione di una parte di un paese europeo che dura da 51 anni", sottolinea SYRIZA, e conclude: "Il governo mantiene una ferma posizione di degradazione del problema cipriota, ma anche di tacere sulle provocazioni turche. La rimozione del governo di Nuova Democrazia dalla politica estera attiva e multidimensionale della Grecia e la gestione della comunicazione delle relazioni greco-turche non solo non avvantaggia il paese, ma provoca anche gravi ripercussioni sui nostri interessi nazionali".   Fonte varie agenzie            Fri, 09 May 2025 13:28:41 +0000 Attualità Reddito di Libertà 2025: dal 12 maggio al via le nuove domande per le donne vittime di violenza https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33503-reddito-di-liberta-2025-dal-12-maggio-al-via-le-nuove-domande-per-le-donne-vittime-di-violenza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33503-reddito-di-liberta-2025-dal-12-maggio-al-via-le-nuove-domande-per-le-donne-vittime-di-violenza.html L’INPS, con il Messaggio n. 1429 del 7 maggio 2025, dà il via alla possibilità di presentare, dal 12 maggio 2025, le nuove domande per il Reddito di Libertà, il contributo economico destinato a sostenere l’autonomia abitativa delle donne vittime di violenza.  Le domande dovranno essere inoltrate tramite i Comuni - nel cui ambito è avvenuta la presa in carico da parte del centro antiviolenza e del servizio sociale, a prescindere dalla residenza o domicilio - utilizzando il modulo “SR208” disponibile nella sezione “Moduli” del sito istituzionale dell’INPS. L’accoglimento delle domande sarà determinato sulla base delle risorse regionali e dell’ordine cronologico di presentazione.  Le domande presentate nel 2025, comprese quelle ripresentate entro il termine del 18 aprile e che avranno priorità rispetto alle nuove istanze, resteranno valide fino al 31 dicembre 2025 e saranno accolte nei limiti delle risorse trasferite all’INPS entro tale data. In caso di mancata accettazione, si potrà presentare una nuova richiesta a partire dal 1° gennaio 2026.  Come specificato, inoltre, dalla circolare n. 54 del 2025, i Comuni possono consultare l’esito delle domande ripresentate nell’anno in corso accedendo alla sezione “Reddito di Libertà” del servizio “Trasmissione domande, istruzioni e software delle prestazioni sociali”. Fri, 09 May 2025 07:49:38 +0000 Economia Un evento musicale per suggellare il dialogo e l'amicizia tra nazioni https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33502-un-evento-musicale-per-suggellare-il-dialogo-e-l-amicizia-tra-nazioni.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33502-un-evento-musicale-per-suggellare-il-dialogo-e-l-amicizia-tra-nazioni.html Un appuntamento all’insegna del dialogo culturale e dell’amicizia tra nazioni: sabato 18 maggio, alle ore 16.30, la storica Basilica di Sant’Agnese fuori le Mura a Roma ospiterà un evento musicale di particolare rilievo, dedicato alla tradizione e all’anima corale della Grecia. Protagonista della serata sarà la regione della Calcidica, che porterà nella capitale italiana tre cori uniti in un’unica, emozionante esibizione. In primo piano, il coro dell’Associazione Culturale di Nea Moudania “O Faros”, guidato dalla direttrice Revekka Felekidou, figura di spicco nel panorama musicale ellenico. L’iniziativa, aperta gratuitamente al pubblico italiano e greco, intende valorizzare il patrimonio musicale della Grecia, promuovendo al contempo le eccellenze culturali e turistiche della Calcidica, territorio noto per i suoi paesaggi mozzafiato, la ricchezza storica e una solida offerta turistica. Situata a pochi chilometri da Salonicco, la regione è tra le mete più apprezzate del Paese. L’evento è organizzato con il patrocinio dell’Ente Nazionale Ellenico per il Turismo (G.N.T.O.) e il supporto di enti pubblici e privati, in un clima di cooperazione internazionale che fa della cultura e dell’arte strumenti di dialogo e comprensione reciproca. Una serata da non perdere, per lasciarsi trasportare dalla musica e riscoprire i legami profondi che uniscono i popoli del Mediterraneo.   Fri, 09 May 2025 07:46:49 +0000 Cultura Ultimo appuntamento con la 13ª stagione di “C’era una volta”: al Teatro Delle Arti va in scena “Anastasia, tra storia e leggenda” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/33501-ultimo-appuntamento-con-la-13-stagione-di-c-era-una-volta-al-teatro-delle-arti-va-in-scena-anastasia-tra-storia-e-leggenda.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/33501-ultimo-appuntamento-con-la-13-stagione-di-c-era-una-volta-al-teatro-delle-arti-va-in-scena-anastasia-tra-storia-e-leggenda.html Si conclude in grande stile la 13ª stagione di “C’era una volta”, la fortunata rassegna di family show ideata e prodotta dalla Compagnia dell’Arte al Teatro Delle Arti di Salerno. Domenica 11 maggio, con tre repliche (ore 11:00, 17:00 e 19:15), andrà in scena “Anastasia – tra storia e leggenda”, spettacolo scritto e diretto da Antonello Ronga, ispirato alla suggestiva vicenda della principessa Romanov scomparsa durante la Rivoluzione Russa. Tra atmosfere romantiche e magiche, lo spettacolo ripercorre il viaggio emozionante della giovane Anya, orfana senza passato che, guidata da un ciondolo misterioso, si mette sulle tracce della propria identità. Sullo sfondo, la gelida Pietroburgo degli inizi del Novecento e un’Europa attraversata da speranze e oscuri presagi. Accanto a lei, i due truffatori Dimitri e Vladimir, in cerca di una sosia della granduchessa per incassare la ricompensa promessa dall’imperatrice madre. A ostacolare la protagonista, però, sarà il malvagio stregone Rasputin, deciso a impedire il suo ritorno tra i Romanov. «Da sempre la storia dei Romanov affascina per i suoi misteri – dichiara Antonello Ronga – e questo spettacolo vuole essere il nostro piccolo omaggio a una vera principessa dal destino purtroppo incerto». Sul palco, insieme al regista Antonello Ronga, ci saranno Gianni D’Amato, Chiara D’Amato, Caterina D’Elia, Aurora Renata Ronga, Francesca Canale, Francesco Sommaripa, Giovanni D’Auria, Vittoria Noviello e Federico Mauro. Le coreografie, a cura del Professional Ballet, sono firmate da Fortuna Capasso. Le scenografie sono state realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Sabatini Menna – diretto dalla professoressa Renata Florimonte – nell’ambito del progetto PCTO – Classe Scenografica IV E, guidati dai docenti I. Mainenti, E. Elefante e dal tecnico A. Ascoli. Le scene virtuali sono firmate da Marcello De Martino, i costumi sono a cura di Paolo Vitale e Giada D’Ambro. Francesco Sommaripa firma anche la direzione di scena. Valentina Tortora cura la direzione organizzativa, Mauro Collina l’amministrazione, Monica Lamberti la segreteria. Servizio audio e luci a cura di GFM Service. Marù Ronga è assistente alla regia, Teresa Di Florio si occupa della comunicazione social, mentre Mara Gallo è la voce e il sorriso del botteghino. Con questo ultimo capitolo, la Compagnia dell’Arte chiude una stagione di grandi emozioni e partecipazione, confermandosi punto di riferimento per il teatro per famiglie. Ma il sipario si chiude solo per un attimo: è già pronta la 14ª edizione di “C’era una volta”, con cinque nuovi spettacoli per sognare ancora insieme. Sono già in vendita gli abbonamenti al costo di 140 euro, con prelazione riservata a chi vuole garantirsi un nuovo anno di favole, emozioni e magia. Fri, 09 May 2025 07:37:08 +0000 Salerno Lotta olimpica: Enrico Megna pronto per la finale nazionale del campionato italiano under15 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33500-lotta-olimpica-enrico-megna-pronto-per-la-finale-nazionale-del-campionato-italiano-under15.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33500-lotta-olimpica-enrico-megna-pronto-per-la-finale-nazionale-del-campionato-italiano-under15.html Il fine settimana il PalaFIJLKAM di Ostia ospiterà due importanti appuntamenti del calendario nazionale della Lotta Olimpica: i Campionati Italiani Under 15 e i Campionati Italiani Master, in programma sabato 10 e domenica 11 maggio 2025. Un evento che coinvolgerà complessivamente oltre 500 lottatori, confermando la vitalità del movimento giovanile e la partecipazione attiva delle categorie veterane. Il settore Lotta Olimpica della Accademia Karate Crotone sarà presente alla importante kermesse sportiva con il giovane lottatore crotonese Enrico Megna, un atleta che sicuramente lascerà il segno del suo passaggio. Ad accompagnarlo e seguirlo, in qualità di Coach,  sarà Andrea Esposito che insieme al tecnico Giampiero Monterosso ne ha seguito la preparazione sotto le direttive del Maestro Maurizio Tripaldi. Da Dirigenti e Tecnici della storica scuola crotonese un caloroso in bocca al lupo all’atleta ed a tutti i partecipanti a questa grande manifestazione sportiva. Il programma delle gare: Sabato 10 maggio – Gare U15 lotta libera maschile e femminile, con inizio alle ore 10:00 Categorie maschili: 34/38, 41, 44, 48, 52, 57, 62, 68, 75, 85 kg Categorie femminili: 29/33, 36, 39, 42, 46, 50, 54, 58, 62, 66 kg Domenica 11 maggio – Gare U15 greco-romana, con inizio alle ore 10:00 Categorie: 34/38, 41, 44, 48, 52, 57, 62, 68, 75, 85 kg A seguire, nel pomeriggio, spazio ai Campionati Italiani Master Le gare saranno aperte al pubblico e trasmesse in diretta streaming su FIJLKAM TV, il canale YouTube ufficiale della Federazione.   Fri, 09 May 2025 07:34:23 +0000 Crotone Cosenza Comics: il 10 e l’11 maggio arriva il festival! https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33499-cosenza-comics-il-10-e-l-11-maggio-arriva-il-festival.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33499-cosenza-comics-il-10-e-l-11-maggio-arriva-il-festival.html Cosenza Comics and Games, il più importante evento calabrese dedicato a fumetto, gioco e nerd culture, è finalmente qui! Dopo l’inaugurazione delle mostre al Museo del Presente, è arrivato il momento del festival, il weekend dedicato interamente a fumetti, giochi, attività interattive e incontri con grandi ospiti!  Da sabato 10 fino a tutta la giornata di domenica 11 maggio, ogni giorno a partire dalle 10:00, il Parco Acquatico S. Chiara di Rende ospiterà centinaia di appassionati che, come da tradizione, si raduneranno per un evento unico nel suo genere, pensato per la condivisione e l’aggregazione. Diventato ormai un appuntamento fisso per gli amanti di fumetti, videogiochi e cultura pop, Cosenza Comics and Games porterà anche quest’anno nel cuore della provincia un gran numero di spettacoli e ospiti speciali.  Sabato 10 maggio, alle ore 12:00, è previsto un incontro con la fumettista e illustratrice pluripremiata Agnese Innocente, uno dei talenti più sorprendenti e affermati del fumetto italiano e internazionale di oggi, che racconterà la sua carriera al pubblico del festival.  Sempre sabato è in programma un talk di Renato Novara, grande maestro del doppiaggio oltre che voce estremamente cara agli appassionati di animazione e serialità televisiva! Oltre al ruolo di Ted Mosby in “How I Met Your Mother”, Novara è celebre per aver interpretato Luffy in One Piece, il porcospino e icona videoludica Sonic e tantissimi altri personaggi.  Nel pomeriggio di sabato il palco si animerà con tante attività legate al cosplay e con lo show inedito “Winx Live Show & Cosplay” uno spettacolo imperdibile dedicato al mondo di Winx Club, con la partecipazione di Elisa Rosselli.  Domenica alle ore 11:00, in Auditorium, verrà presentato “Non Ha Smesso di Piovere”, il nuovo fumetto di Caterina Costa, la fumettista che ha realizzato il poster dell’evento.  Alle ore 15:00 un imperdibile incontro dedicato alla mitologia di “Neon Genesis Evangelion”, l’anime giapponese più innovativo degli ultimi anni e che proprio nel 2025 compie il suo trentesimo anniversario. Per l’occasione interverranno gli scrittori e divulgatori Eleonora Caruso e Alessandro Apreda, grandi esperti della serie oltre che di Giappone.  Alle 17:00 è previsto inoltre un incontro con Claudio Colica e con I Nerd Bori, il trio scoppiettante proveniente da Roma, che con ironia e sagacia commenterà il cinema moderno insieme al pubblico.  A chiusura della giornata di domenica è in programma poi lo spettacolare concerto musicale dei Miwa, la Cartoon Cover Band numero 1 in Italia! Con oltre 12 super musicisti la band ripercorrerà le musiche più belle di cinema e cartoni animati, riviste in chiave jazz.  Ogni giorno sono previste postazioni videogames, giochi di ruolo, laboratori LEGO per tutta la famiglia, giochi da tavolo e tante altre attività gratuite, messe a disposizione del pubblico da associazioni e realtà specializzati provenienti da tutta Italia! Fri, 09 May 2025 07:31:03 +0000 Cosenza Geraci si riempie… di bellezza: torna il concorso “Balconi, vicoli e angoli in fiore” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33498-geraci-si-riempie-di-bellezza-torna-il-concorso-balconi-vicoli-e-angoli-in-fiore.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33498-geraci-si-riempie-di-bellezza-torna-il-concorso-balconi-vicoli-e-angoli-in-fiore.html Anche quest'anno torna il concorso "Balconi, vicoli e angoli in fiore" a Geraci Siculo. Il borgo madonita, dunque, si riempirà di fiori e piante e trasformerà vicoli, piazzette e cortili, in luoghi perfetti da ammirare e fotografare. L'iniziativa, voluta dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Iuppa, nasce con l'intento di abbellire il comune con decorazioni floreali, ma anche per sensibilizzare i cittadini al rispetto per il territorio di appartenenza. Il concorso è aperto a tutti i cittadini che hanno il "pollice verde". Obiettivo è quello di trasformare scorci, angoli, balconi e piazzette in luoghi affascinanti. I partecipanti potranno mescolare l'uso di piante e fiori con antichi attrezzi agricoli, per rendere testimonianza anche del patrimonio etno-antropologico della collettività.  Anche quest'anno il comune non ha voluto imporre un tema. I cittadini potranno utilizzare qualsiasi pianta ornamentale, aromatica o di altre specie, annuale o perenne, erbacea o arbustica, con preferenza, però, per quelle fiorite. Vietati i fiori recisi e, ovviamente, le piante finte. L'iscrizione al concorso è gratuita. Il modulo di iscrizione si trova all'interno del sito istituzionale del comune di Geraci Siculo o può essere ritirato presso gli uffici comunale. L'iscrizione dovrà essere consegnata brevi manu o inviata via pec (protocollo@pec.comune.geracisiculo.pa.it) entro le ore 10 del 30 maggio 2025. Due le categorie previste dal concorso. La prima è "Balconi in fiore", che riguarda gli addobbi floreali realizzati su balconi, finestre e terrazze di civili abitazioni che si affacciano sulle vie del paese; la seconda è "Vicoli e angoli in fiore" e riguarda gli addobbi floreali realizzati nei vicoli e angoli del centro storico. Ci si può iscrivere a una sola categoria del concorso. Una giuria appositamente selezionata (composta da tre membri nominati dal sindaco), valuterà i lavori. Tra i criteri di valutazione, la combinazione dei colori, l'originalità della composizione e del lavoro, l'insediamento armonioso del verde nel contesto architettonico, l'armonia dell'allestimento, l'utilizzo di vasi in terracotta e fioriere e la combinazione con gli attrezzi agricoli. Sette i classificati per ogni categoria. "Riproponiamo anche quest'anno questa simpatica iniziativa - dice il primo cittadino di Geraci Siculo Luigi Iuppa - non solo per rendere più bello e attraente il nostro borgo, ma anche per coinvolgere l'intera comunità nella cura del nostro territorio". Fri, 09 May 2025 07:25:27 +0000 Palermo La magia della luce incontra il linguaggio del pixel: inaugurato il Museo multimediale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33497-la-magia-della-luce-incontra-il-linguaggio-del-pixel-inaugurato-il-museo-multimediale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33497-la-magia-della-luce-incontra-il-linguaggio-del-pixel-inaugurato-il-museo-multimediale.html    Nasce a Caltagirone (nei locali della Corte Capitaniale, in via Duomo 13) un Museo multimediale dedicato alla Scala illuminata, evento unico al mondo che si svolge le sere del 24 e 25 luglio e del 14 e 15 agosto e che rappresenta uno dei momenti più iconici e identitari della comunità calatina, richiamando ogni anno diverse migliaia di visitatori. Adesso, coglierne tutta la bellezza sarà possibile non soltanto assistendovi “live”, ma anche visitando questo museo. Si chiama “Luminaja” (dalle piramidi luminaje a cura di Natale Bonaiuto che, nel 1785, rappresentarono la prima forma di illuminazione artistica della Scala) ed è costituito principalmente da una sala multimediale, nata da un’idea e da un impegno concreto dell’associazione Genius Loci di Caltagirone - La Compagnia del Fare. Nel Museo anche una sala per l'attività didattica, una hall con totem e altro ancora, in un percorso immersivo alla scoperta del fascino della Scala illuminata. Attraverso la digitalizzazione, infatti, la magia della luce incontra il linguaggio dei pixel. Il progetto è stato realizzato nell’ambito del TOCC: Transizione Digitale Organismi Culturali e Creativi, finanziato dal Ministero della Cultura e Invitalia, con il patrocinio del Comune di Caltagirone. Come sottolineato dall’Amministrazione comunale, il Museo dedicato alla Scala illuminata si inserisce in un contesto più ampio che fa del centro storico di Caltagirone una sorta di museo diffuso, con il già costituito Museo del Fercolo, l’imminente Museo del Territorio, il potenziato Museo al Carcere borbonico e il prossimo trasferimento a Palazzo Libertini di San Marco delle più preziose collezioni del Museo regionale della Ceramica. ????? ?'????????: periodo estivo (da giugno a settembre) tutti i giorni dalle 10 alle 20; periodo invernale (da ottobre a maggio) da venerdì a domenica dalle 10 alle 18; festività e ricorrenze tutti i giorni dalle 10 alle 20. ????????: 5 euro; ridotto (3 euro) per bambini dai 6 ai 14 anni e studenti under 24; ridotto del 10% per gruppi (minimo 8); gratis per visitatori over 65, bambini under 6 e visitatori con disabilità + accompagnatore. Fri, 09 May 2025 07:22:23 +0000 Catania Pompei, Il Cardinale Re: “lo Spirito Santo ci dia il Papa di cui ha bisogno la Chiesa" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33496-pompei-il-cardinale-re-lo-spirito-santo-ci-dia-il-papa-di-cui-ha-bisogno-la-chiesa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33496-pompei-il-cardinale-re-lo-spirito-santo-ci-dia-il-papa-di-cui-ha-bisogno-la-chiesa.html Un singolare disegno provvidenziale fa coincidere l’8 maggio, festa della Madonna di Pompei, con il secondo giorno di Conclave. La preghiera di migliaia di fedeli, giunti nella Città mariana da tutta Italia e da numerose nazioni, per partecipare alla Santa Messa e recitare, a mezzogiorno in punto, la Supplica alla Vergine del Rosario, s’eleva al Cielo nel ricordo grato di Papa Francesco e perché il Padre illumini i Cardinali elettori e dia alla Chiesa un nuovo Pontefice, il buon Pastore che guiderà il popolo di Dio nel cammino d’un tempo difficile. A celebrare il rito e a guidare la recita della Supplica, preghiera mariana che il Beato Bartolo Longo compose nel 1883, è il Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio, che proprio ieri, nella Basilica di San Pietro e prima dell’ingresso dei confratelli cardinali nella Cappella Sistina, ha celebrato la “Missa pro Eligendo Romano Pontifice”. «Sono a Pompei – dice il Cardinale Re nell’introdurre il rito – perché sempre ho bisogno della Madonna di Pompei, ma sono lieto di essere qui anche per invitare tutti voi a pregare perché la Madonna intervenga presso lo Spirito Santo. Soffi forte perché sia eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e anche il mondo di oggi, travagliato da tante guerre». Più avanti, al termine della sua omelia, il Decano tornerà ancora a invocare il Padre e a chiedere l’intercessione della Madonna perché il Conclave elegga un «Papa che rafforzi la fede in un mondo caratterizzato da un grande progresso tecnico, ma che tende a dimenticare Dio. Di certo non ci negherà la sua protezione la Madonna, che invochiamo come Sovrana del Cielo e della terra, Regina delle vittorie, Madre nostra e nostra speranza».  Nel suo intervento il Cardinale commenta l’annuncio dell’Angelo Gabriele a Maria, la lettura appena proclamata, tratta dal Vangelo secondo Luca. «Per redimere l’umanità – spiega – Dio ha chiesto il consenso della Madonna. La sorte di tutti gli uomini e di tutte le donne è dipesa dal “sì” di una donna. Non si è trattato solo di accettare la maternità, ma di accettare tutto il progetto divino, fino al Calvario, dove la Madonna rimase in piedi, presso la croce. Come ben sottolineato nella Costituzione dogmatica Lumen Gentium, «Maria non fu strumento meramente passivo nelle mani di Dio, ma cooperò alla salvezza degli esseri umani con libera fede e obbedienza» (Lumen Gentium, 56). E da quel momento Maria è coinvolta, per decisione di Dio, in un meraviglioso ruolo di collaborazione per la salvezza dell’umanità, mediante la redenzione operata da Cristo. Da quel giorno la storia del mondo è cambiata, perché il Figlio di Dio è entrato nella storia umana e si è fatto uomo». La Madonna, la cui missione è «condurre ogni uomo e ogni donna a Dio», interviene nelle vicende dell’umanità. È dalla Croce, sul Calvario, che «Cristo assegnò alla Beata Vergine Maria una nuova maternità, che si estende da Giovanni a tutti i credenti, aprendo il cuore di sua madre ad una dimensione dell’amore che abbraccia tutti gli uomini e tutte le donne. (…). È ai piedi della Croce di Gesù morente che è nata la maternità spirituale della Madonna nell’orizzonte dell’intera umanità; una maternità animata dal desiderio di aiutarci a crescere spiritualmente e dalla premurosa attenzione a tutti i bisogni e a tutte le sofferenze di ogni creatura umana; sempre disponibile a venire in nostro soccorso». È alla Madonna che si affida l’umanità. È alla Madonna che si deve l’opera di Pompei, avamposto dell’evangelizzazione e della carità. E la Madonna ha avuto un apostolo, Bartolo Longo, presto santo, che il Cardinale definisce un «grande innamorato di Maria, ma anche grande operatore nel campo sociale in aiuto ai poveri e ai bisognosi. Attorno al Santuario di Pompei, egli volle far nascere una vera cittadella della carità». «La “Nuova Pompei” – afferma il Porporato – è un affascinante e concreto racconto dal vivo di come l'amore per Dio non può essere che amore per il prossimo. Questa è una terra che parla di Vangelo e nel linguaggio che il Vangelo predilige: quello delle opere. È per questo che la “Nuova Pompei” è come una parabola senza tempo che continua a testimoniare, ai nostri giorni, il primato dell'amore, la forza redentiva della Misericordia, la fecondità di quell’attenzione privilegiata ai poveri e agli indifesi che, quando è realmente praticata, non lascia solo tracce, ma trasforma e fa nuove tutte le cose. (…). Ma la storia, quella civile come quella ecclesiale, non si ferma. Anche in questo senso Pompei rappresenta un emblema forte: il suo campanile, di cui tra pochi giorni si celebrerà il centenario dell’inaugurazione, svetta, come pochissimi altri, su un tessuto urbano tra i più densamente abitati d’Europa. Non è un santuario “sopra al monte”, ma nel vivo di una Città che è al tempo stesso centro e periferia, segnata da due storie, quella antica che la maestosità degli Scavi lascia leggere come un libro miracolosamente aperto, e la “Nuova Pompei” dove il miracolo della carità è tanto nelle fondamenta quanto nel presente». Nell’accogliere il Cardinale Re, l’Arcivescovo di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo, esprime la riconoscenza di tutta la Chiesa della Città mariana e dei devoti della Vergine del Rosario. «Averla qui a Pompei, davanti al Santuario della Beata Vergine del Rosario per la Celebrazione eucaristica e la recita della Supplica di maggio, nel giorno in cui i Cardinali elettori sono riuniti in Conclave – dice rivolgendosi al celebrante – è un segno ineffabile del suo amore alla Chiesa e della devozione alla Madonna del Rosario alla quale affidiamo anche le nostre preghiere perché lo Spirito di Dio illumini e presieda ogni momento dei lavori. Oggi, infatti, in questo grande Cenacolo in cui, come gli Apostoli siamo perseveranti e concordi nella preghiera con Maria, la Madre di Gesù, la nostra Supplica avrà una speciale intenzione per il Papa che lo Spirito Santo donerà alla Chiesa. È a lui che penseremo quando reciteremo le parole: “benedici, in questo momento, il Sommo Pontefice”». «La Sua testimonianza e il suo esempio – afferma – ci insegnano ancora una volta come si possa amare e servire con zelo la Chiesa nell’unità del Corpo mistico di Cristo. Alla gratitudine non possiamo, perciò, non aggiungere la gioia per una presenza che avvertiamo davvero come un privilegio. Lei, che aveva qui presieduto la Celebrazione Eucaristica e la preghiera della Supplica nel 1996 e nel 2010 ed è stato qui pellegrino tante volte, ne è il primo celebrante, dopo che Papa Francesco, il 25 febbraio scorso, dalla cattedra della sofferenza del Gemelli, ha firmato il decreto per la canonizzazione del Beato Bartolo Longo. Nella sua presenza non possiamo che vedere il compimento, straordinario e misterioso, di un provvidenziale disegno divino, che viene da lontano e nel quale riconosciamo la materna intercessione di Maria». La Santa Messa, animata dal Coro Pompeiano “Don Franco Di Fuccia”, è stata concelebrata dall’Arcivescovo Salvatore Pennacchio, Presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica; dal Nunzio Apostolico Monsignor Luigi Travaglino; dal Vescovo ausiliare di Napoli, Monsignor Gaetano Castello, dall’Abate dell’Abbazia della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni, dom Michele Petruzzelli, e dal clero pompeiano. Hanno partecipato al rito anche gli accolti nelle Opere di Carità del Santuario, guidati dalle Suore domenicane “Figlie del Santo Rosario di Pompei”, dai Fratelli delle Scuole Cristiane e dai responsabili delle case famiglia del Centro per il bambino e la famiglia “Giovanni Paolo II”, che se ne prendono cura. I pellegrini sono stati accolti dalla musica del complesso bandistico “Bartolo Longo-Città di Pompei”. Ai fedeli, presenti sul sagrato della Basilica, si sono unite centinaia di migliaia di persone che hanno seguito il rito, in televisione e sui rispettivi siti, grazie alle emittenti Tv2000 e Canale 21. Thu, 08 May 2025 14:34:15 +0000 Prima pagina Ventidue testimonianze in un libro su san Giovanni Paolo II https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33495-ventidue-testimonianze-in-un-libro-su-san-giovanni-paolo-ii.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33495-ventidue-testimonianze-in-un-libro-su-san-giovanni-paolo-ii.html In occasione della canonizzazione di Giovanni Paolo II, la casa editrice Ares di Milano ha pubblicato nel 2014 un libro dove raccoglie una serie di interviste del giornalista vaticanista polacco Wlodzimierz Redzioch, “Accanto a Giovanni Paolo II. Gli amici & i collaboratori raccontano” (251 pagine; e.15,90). Si tratta di 22 interviste, compreso il contributo esclusivo del papa emerito Benedetto XVI. Quello di Redzioch, forse è il testo dove si raccolgono il maggior numero di testimonianze sul grande Papa polacco. Un testo che è diventato peraltro un bestseller tradotto in tutto il mondo. Włodzimierz Rędzioch nato a Czestochowa, per 25 anni al seguito di Giovanni Paolo II, ha intervistato i suoi più cari amici e più stretti collaboratori, realizzando un luminoso mosaico di testimonianze, un racconto corale in cui le esperienze personali si fondono offrendo a chi legge il ritratto vivo di quell'uomo "di un paese lontano" che è stato e continua ad essere così vicino a tutti noi. «All’inizio», scrive Rędzioch nella prefazione, «non immaginavo dove poteva arrivare la grandezza umana e spirituale di Giovanni Paolo II. Ma stando vicino a lui e ai suoi collaboratori a un certo punto mi sono reso conto che era un santo. Più scoprivo questa realtà e meno ne parlavo: mi sembrava di violare un segreto. Ora, però, che anche la Chiesa sta per riconoscere quello che in tanti avevamo capito, mi sono sentito di raccontare attraverso le voci dei suoi collaboratori la storia del santo Giovanni Paolo II». Con questo libro Redzioch intende far conoscere Karol Wojtyla, l'uomo, il sacerdote e il papa, raccontato da persone che lo hanno servito , che gli sono state accanto, che lo hanno aiutato a scrivere la storia della Chiesa e del mondo. I numeri dei ventisette anni di pontificato di Giovanni Paolo II sono straordinari: 146 viaggi apostolici in Italia e 104 all'estero, visitando 129 Paesi: 822 giorni in viaggio. Nelle 147 cerimonie di beatificazione ha proclamato beati 1.338 servi di Dio e nelle 51 cerimonie di canonizzazione ha proclamato 482 santi. Ha scritto 14 encicliche, 15 esortazioni apostoliche, 11 costituzioni, 45 lettere apostoliche, alle quali si aggiungono i messaggi annuali per la Giornata mondiale per la Pace, per la Giornata mondiale del Malato, per la Giornata mondiale della Gioventù, per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali. “In questi ventisette anni il Papa polacco ha cambiato il mondo: l'ha fatto non grazie a sofisticate strategie politiche, ma soprattutto perché è riuscito a toccare e cambiare i cuori della gente”. La prima intervista – l'ultima in realtà ad essere stata raccolta – è quella a Benedetto XVI. Il papa emerito, sapiente teologo, ripercorre i grandi temi dottrinali e pastorali di Giovanni Paolo II, ma restituisce in pochi cenni affettuosi anche l'immagine dell'amico sempre pronto al sorriso, dalla «straordinaria bontà e comprensione». Basta il ricordo dei "pranzi di lavoro" a cui il cardinale Ratzinger partecipava quando era prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede: pur nella serietà che s’imponeva, «c’era sempre posto anche per il buon umore». Ed ecco delinearsi le prime costanti di tutte le testimonianze: da un lato lo stupore per il lavoro instancabile di un uomo che spendeva tutto se stesso nell'annunciare Cristo («Mi riposerò in Cielo» disse una volta proprio a Ratzinger) e dall'altro la meraviglia e il conforto per la sua pronta disponibilità e per quello sguardo in cui amore e perdono non erano mai il frutto di uno sforzo, ma la conseguenza naturale della sua intima unità con Cristo, Redentore dell'uomo. «Solo a partire dal suo rapporto con Dio», dice Benedetto XVI, «è possibile capire anche il suo indefesso impegno pastorale» e quel «coraggio della verità», che è «un criterio di prim'ordine della santità». L'intensità della preghiera e la fiducia in Maria sono stati il suo inesauribile nutrimento spirituale. «Così come Maria non visse per se stessa ma per Lui, spiega Benedetto XVI, allo stesso modo egli imparò da Lei e dallo stare con Lei la completa e pronta dedizione a Cristo». Seguono le testimonianze degli amici di Cracovia, per i quali le porte del Vaticano erano sempre aperte – monsignor Andrzej Maria Deskur, il professor Stanislaw Grygiel, la dottoressa Wanda Póltawska, il cardinale Stanisław Nagy – e quelle dei segretari – il cardinale Stanislaw Dziwisz, monsignor Mieczyslaw Mokrzycki, e monsignor Emery Kabongo. Ci sono le interviste ai collaboratori che hanno lavorato con lui in Vaticano e nella diocesi di Roma – Joaquin Navarro-Valls, direttore della Sala Stampa Vaticana, e monsignor Pawel Ptasznik, i cardinali Camillo Ruini e Angelo Sodano – e ci sono le dichiarazioni, le confidenze e gli aneddoti del cardinale Tarcisio Bertone e di monsignor Javier Echevarría, attuale prelato dell’Opus Dei, del fotografo Arturo Mari e del giornalista Gian Franco Svidercoschi, del gendarme Egildo Biocca, organizzatore delle gite del Papa, e del medico personale dottor Renato Buzzonetti. Ciascuno offre il proprio ricordo personale, brano prezioso di una storia che ha cambiato il mondo. Una storia fatta di grandi gesti pubblici, di risonanza globale, ma anche sempre di quotidiane attenzioni, di fedeltà e amicizia espresse con discrezione. Le ultime voci sono quelle di coloro che a vario titolo sono stati coinvolti nei processi di beatificazione e canonizzazione: il postulatore monsignor Sławomir Oder, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, e le due donne miracolate per intercessione di Giovanni Paolo II, suor Marie Simon-Pierre Normand e Florybeth Mora Diaz. Pagina dopo pagina, la figura e il volto di Karol Wojtyla, la sua grandezza e la sua santità appaiono nitidamente, come è nitida e viva la sua presenza per gli amici che parlano di lui. È la comunione dei santi, l'alleanza viva tra la terra e il cielo. "Che cosa le manca di più di Giovanni Paolo II?" chiede Rędzioch a Grygiel. "Nulla mi manca tranne, ogni tanto, la sua presenza fisica. Tutto ciò che era essenziale e proprio della sua persona mi è sempre presente. La sua morte non ha distrutto nulla. Il nostro dialogo continua. Nel cuore della Chiesa, cioè nell’Eucaristia, non ci sono morti". Di queste interviste cercherò di cogliere qualche passaggio significativo delle varie testimonianze. Comincio dal cardinale Stanislaw Dziwisz: Wojtyla “ci ha aiutato a non avere paura della Verità, perché la verità è garanzia di libertà”. “Aveva una forza da gigante, perché era un gigante della fede”. “Il Papa parlava di nuova evangelizzazione, perché lui era un grande evangelizzatore. Nel mondo di oggi si può evangelizzare grazie ad autentici testimoni della fede”. Emery Kabongo, arcivescovo, già secondo segretario particolare di Papa Wojtyla, “mi colpiva sempre come accoglieva la gente. Si vedeva la sua gioia nell'incontrare gli altri. E si preoccupava di mettere subito ciascuno a suo agio.”. Il vescovo Andrzej Deskur sottolinea l'importanza dei santuari mariani per la nuova evangelizzazione: “I santuari mariani sono un capitale della Chiesa”, diceva Wojtyla quando era arcivescovo a Cracovia. E quando qualcuno accusava Giovanni Paolo II d'aver proclamato troppi santi e beati, lui rispondeva tranquillamente:la Chiesa esisteva proprio per generare, suscitare i santi. Non c'è mai abbastanza santità nella Chiesa! Il professore Stanislaw Grygiel, fa presente che Wojtyla voleva una Chiesa che diventasse un grande movimento. “Ogni parrocchia avrebbe dovuto essere un movimento. Altrimenti non era parrocchia viva”. Stanislaw Nagy, filosofo e cardinale, risponde alla domanda  del ruolo che ha avuto Wojtyla nel contrastare il regime comunista: “il regime comunista mirava a creare divisioni nella Chiesa polacca e tentò di mettere il cardinale primate Wyszynski contro il cardinale Wojtyla”, perché riteneva che Wojtyla era meno pericoloso del primate. Invece, “il cardinale Wojtyla era, in verità, completamente dedito alla causa della Patria e della Chiesa polacca e divenne il nemico numero uno dei comunisti quando, nella seconda parte degli anni Settanta, l'anziano primate si dimostrò, per ragioni anagrafiche, meno attivo. Per questo motivo il regime subì un autentico shock dopo l'elezione di Wojtyla a Pontefice”. Per quanto riguarda il patriottismo di Karol Wojtyla, monsignor Nagy sottolinea che il papa fu un grande patriota, ha dato testimonianza nel libro Memoria e identità. “Il Papa non nascondeva mai le radici polacche...”. Interessante l'intervista alla professoressa Wanda Poltawska, dove si racconta la storia di un'amicizia spirituale. Protagonista di un'esperienza terribile nei lager nazisti, utilizzata come cavia per esperimenti scientifici. Ha collaborato con Karol Wojtyla nell'ambito della difesa della vita e della famiglia. “Durante la mia prigionia al campo di Ravensbruck vedevo i nazisti buttare i neonati nei forni crematori, e per tutta la vita mi sono rimaste davanti agli occhi queste immagini strazianti...Per tale motivo mi sono ripromessa allora che, qualora fossi sopravvissuta, avrei studiato e avrei difeso la vita umana”. Per quanto riguarda la teologia del corpo, la dottoressa ricorda che lei ha collaborato a Cracovia alla stesura di quell'opera importante che è “Amore e responsabilità”. E ricorda ancora che Wojtyla ha dato il suo grande contributo nella preparazione dell'enciclica Humanae Vitae di Papa Paolo VI. Redzioch ricorda che Poltawska è stata lei stessa protagonista di una grazia ricevuta da Padre Pio in persona. Scoprendo di avere un cancro, Wojtyla si rivolse a padre Pio da Pietrelcina per la guarigione della sua amica, che avvenne. Padre Pio e Giovanni Paolo II erano due santi mariani, sensibili al messaggio della Madonna di Fatima. “Li univa la grande fede e le idee chiare che sono proprio delle persone che agiscono sotto l'ispirazione dello Spirito Santo. Intransigenti nei principi, cordiali e delicati verso i bisognosi”. Tra i collaboratori in Vaticano si distingue il portavoce del Papa Joaquin Navarro Valls , perno della comunicazione vaticana per oltre vent'anni, da buon giornalista, sa descrivere più di altri il Santo Padre. Wojtyla ci teneva molto ai rapporti con i Media. Anzi erano loro ad essere affascinati dal suo pontificato, attratti dai suoi magnifici modi espressivi, ma anche per quello e come lo diceva. Il processo di cambiamento nel mondo è iniziato nel 1979 con il primo viaggio di Giovanni Paolo II in Polonia, tutto è cominciato lì. Navarro Valls fa riferimento ad una lettera del Papa a Breznev, che probabilmente ha impedito l'invasione sovietica della Polonia. Riferendosi al papa, Navarro Valls dice: “una sua parola male interpretata dalla gente, avrebbe potuto scatenare una rivolta popolare che, a sua volta, avrebbe 'giustificato' la repressione armata”. Continua, il portavoce del papa, “quegli anni, dal 1979 all'89, sono stati un capolavoro di prudenza e di audacia che la sua saggezza e, soprattutto la sua preghiera tenevano ben unite in un bilanciamento efficace”. Giovanni Paolo II dialogava continuamente con Dio. Aveva bisogno di pregare continuamente. “La preghiera era il motore della sua esistenza”, dice monsignor Pawel Ptasznik. “Prima di tutto era assiduo nel recitare le tradizionali orazioni quotidiane, comprendendo il santo rosario, la lettura del breviario, l'adorazione e la meditazione”. Pregava per la Chiesa intera, ma non in astratto. Parlava della “geografia della preghiera”. Interessante anche l'intervista al cardinale Camillo Ruini, che ci ricorda che Wojtyla aveva una grande consapevolezza dell'importanza di Roma e della sua apertura universale. “Il rapporto con Roma non era qualche cosa di accessorio, era la radice stessa del pontificato”. Ruini, sostiene che “il Santo Padre riteneva che la Chiesa italiana non fosse abbastanza consapevole delle sue grandi ricchezze e potenzialità, anche della sua responsabilità”. Nella Lettera ai vescovi italiani del 1994, concludeva che “all'Italia è affidato il grande compito di conservare e alimentare per l'Europa quel tesoro di fede e cultura che è stato innestato a Roma dagli apostoli Pietro e Paolo”. Wojtyla aveva ben presente il concetto di Nazione, che non doveva essere qualcosa di chiuso, di antagonistico, doveva essere “una comunità di cultura dentro la quale crescono gli uomini, le famiglie e le civiltà”. Anche se non ha mai confuso il nazionalismo con la Nazione. Ruini sottolinea il grande impegno del papa per l'Europa, che bisognava costruirla sulla base della “sussidiarietà”, “l'Europa deve fare soltanto ciò che le singole nazioni non possono fare bene da sole. E' sbagliato voler imporre dall'alto degli standard 'europei' di vita sociale e famigliare”. Tra quelli che si prendevano cura del Papa, c'era Egidio Biocca, addetto alla sicurezza, racconta come si svolgevano le “gite” col Papa, le escursioni in montagna, sul Gran Sasso, al mare, furono più di cento. Altro interessante racconto è quello del medico personale del Papa, il dottore Renato Buzzonetti, per oltre 26 anni lo ha seguito ovunque, la persona che più di altri può testimoniare la “passione” del Pontefice soprattutto dopo aver subito l'attentato, diventò un “uomo dei dolori”. Un'esperienza che ha fatto nascere la lettera apostolica Salvifici doloris, sul senso cristiano della sofferenza. E poi le ultime settimane di vita che segnarono un vero e proprio calvario. Altra testimonianza particolare è quella del fotografo Arturo Mari, che aveva già seguito altri papi, anche qui si potrebbero raccontare diversi aneddoti che riguardano il pontefice polacco. Segue la testimonianza di monsignor Tarcisio Bertone, Javier Echevarria, del giornalista Gianfranco Svidercoschi, che sottolinea la missionarietà di Wojtyla, l'evangelizzazione che riguardava due piani: uno “esterno”, rivolto alle genti che non conoscono ancora Cristo, e uno “interno”, la cosiddetta “nuova evangelizzazione” in Occidente. Infine la testimonianza di chi ha operato la santificazione del Papa, (Verso la gloria degli altari). Thu, 08 May 2025 08:21:12 +0000 Corriere letterario A Reggio Calabria migliaia di fedeli per la processione del Santo patrono San Giorgio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33494-a-reggio-calabria-migliaia-di-fedeli-per-la-processione-del-santo-patrono-san-giorgio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33494-a-reggio-calabria-migliaia-di-fedeli-per-la-processione-del-santo-patrono-san-giorgio.html La statua di San Giorgio, Santo Patrono di Reggio Calabria al fianco della Madonna della Consolazione, è tornata a sfilare per le vie del centro cittadino per la processione che sta diventando una lieta tradizione per la città dello Stretto. Promossa dalla Diocesi e dalla comunità parrocchiale della Chiesa degli Artisti di San Giorgio al Corso, guidata da Don Nuccio Cannizzaro, la celebrazione eucaristica e la successiva processione sul Corso Garibaldi ha raccolto migliaia di fedeli, riuniti dalla devozione per il Santo Patrono. Il percorso, già sperimentato nelle scorse edizioni della processione, ha previsto la partenza dalla Chiesa degli Artisti verso piazza Italia, con una sosta di fronte Palazzo San Giorgio, sede municipale di Reggio Calabria, e a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana, per poi tornare indietro verso largo Colombo dove la statua ha effettuato l'ultima inversione prima di far rientro all'interno della Chiesa. A rendere omaggio al Santo Patrono, presente al corteo anche il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, insieme a diversi rappresentanti dell'Amministrazione comunale reggina, tra i quali gli Assessori Anna Briante, Giuggi Palmenta e Paolo Malara, oltre al presidente del consiglio comunale Enzo Marra e ai consiglieri Pino Cuzzocrea, Massimiliano Merenda, Maria Ranieri e Nino Malara. "E' stata come sempre un'emozione grande - ha affermato il sindaco Falcomatà a margine della processione - quella di San Giorgio è una tradizione che sta crescendo sempre di più, che suscita interesse tra la comunità, in senso spirituale chiaramente, ma anche per la parte dei festeggiamenti civili. Una novità di questi ultimi anni che sta già diventando una bellissima consuetudine, che riconnette la nostra comunità ad una tradizione spirituale tanto antica quanto importante, un simbolo identitario che Reggio deve continuare a valorizzare sempre di più". Il sindaco Falcomatà: "Una bella novità che è già diventata una lieta consuetudine, che riconnette la comunità reggina ad una tradizione tanto antica quanto importante" Thu, 08 May 2025 08:16:36 +0000 Reggio Calabria Lungomare Fest, 25 mila presenze per il ritorno dell’area pedonale di Ognina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33493-lungomare-fest-25-mila-presenze-per-il-ritorno-dell-area-pedonale-di-ognina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33493-lungomare-fest-25-mila-presenze-per-il-ritorno-dell-area-pedonale-di-ognina.html Successo di partecipazione per il primo appuntamento del 2025 di Lungomare Fest, dedicato all’animazione e alla solidarietà lungo il litorale pedonale di Ognina, da piazza Europa a piazza Mancini Battaglia, promosso dall’Amministrazione Comunale. Una giornata di intrattenimento all’aria aperta, animata da balli a ritmo di musica Swing e Country, con l’allegria di tante famiglie e, soprattutto, dei numerosissimi bambini, felici di poter correre e giocare negli ampi spazi fronte mare. Particolarmente apprezzati gli eventi ludico-sportivi, che si sono svolti all’insegna del divertimento nell’area adiacente alla rinnovata piazza Battiato (già piazza Nettuno), dotata di una grande zona fitness attrezzata anche per i giochi dei bambini, letteralmente presa d’assalto per l’intera giornata. Molto frequentati anche i playground per il basket e i materassi gonfiabili per il calcio dei più piccoli, accanto al gazebo promosso dall’associazione Corri Catania e a uno spazio dimostrativo curato da Ibiscus con i disegni dei ragazzi. Una manifestazione all’insegna della gioia e della socialità per celebrare il ritorno dell’area pedonale sul lungomare, a cui hanno partecipato il sindaco Enrico Trantino, gli assessori Parisi e Pesce, il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, in sinergia con il presidente regionale del Coni, Enzo Falzone, che percorso instancabilmente gli spazi del lungomare, tra le aree di maggiore affluenza. Per garantire ordine e pulizia lungo il tracciato pedonale di 1,8 chilometri, l’Amministrazione ha messo a disposizione una piccola motoape elettrica, fornita da Gema Spa, che ha operato costantemente svuotando i cestini e mantenendo pulita l’area. Secondo le stime, nel corso della giornata si sono registrate circa 25 mila presenze. Gradita anche la passeggiata con visita guidata al borgo marinaro di Ognina, curata dalla funzionaria comunale Elena Granata della Direzione Pubblica Istruzione, Pari Opportunità e Politiche Giovanili, anche in vista dei prossimi interventi di riqualificazione dell’area programmati dalla Giunta Trantino. I prossimi appuntamenti con la chiusura al traffico del lungomare sono fissati per sabato 3 maggio e domenica 4 maggio, in occasione dello spettacolare evento delle Frecce Tricolori, che per la prima volta si esibiranno a Catania. Il Comune renderà a breve noto un piano straordinario per parcheggi e viabilità, considerato il grande afflusso di pubblico previsto, sia per le prove di sabato pomeriggio che per il grande Air Show di domenica, organizzato dall’Aero Club Catania e dall’Aeronautica Militare, con il patrocinio e il sostegno attivo del Comune di Catania.   Thu, 08 May 2025 08:14:47 +0000 Catania La XXX edizione del Premio Ragusani nel mondo raddoppia le sorprese https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33492-la-xxx-edizione-del-premio-ragusani-nel-mondo-raddoppia-le-sorprese.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33492-la-xxx-edizione-del-premio-ragusani-nel-mondo-raddoppia-le-sorprese.html Un soffio di brezza estiva accarezza Piazza Libertà, preludio a un doppio appuntamento che si annuncia come un vero e proprio compendio dell'anima iblea proiettata nel vasto orbe terracqueo. Il Premio Ragusani nel Mondo, giunto alla sua XXX edizione, non è solo una ricorrenza, bensì una narrazione ininterrotta, un'epopea che dal lontano 28 agosto 1995 tesse la trama di un'identità comunitaria che germoglia fertile oltre i confini insulari. Nato quasi per serendipità, o forse guidato da un ineluttabile disegno del fato, il Premio ha saputo cristallizzare trent'anni di storie luminose, di eccellenze che, pur distanti fisicamente, mantengono un legame viscerale con la loro terra d'origine. Ed è proprio per celebrare questo traguardo singolare nel panorama nazionale, che l'edizione 2025 si sdoppia in un dittico di serate, il 25 e 26 luglio, illuminate da presenze istituzionali di primissimo piano. Su tutte, spicca l'arrivo della Banda della Marina Militare, un'istituzione musicale che incarna la maestria e il prestigio italiano nel mondo nel contesto dei complessi bandistici militari. Nondimeno, il palcoscenico si preannuncia ricco di ulteriori sorprese, custodite gelosamente nel fervore organizzativo. La serata inaugurale, un vero e proprio "amarcord" ibleo, ripercorrerà i fasti delle ventinove edizioni precedenti, con la viva voce di molti dei premiati che hanno contribuito a forgiare la lunga e prestigiosa storia della nota manifestazione culturale. In questa stessa occasione, farà il suo esordio una nuova e promettente sezione: il "Premio Giovani", un faro puntato sui talenti under 30 che hanno già impresso il loro sigillo di eccellenza nei rispettivi ambiti artistici e professionali. Un gesto di fiducia nel futuro, un segnale di incoraggiamento per coloro che raccoglieranno il testimone nel raccontare la Ragusa più autentica, quella che vince e prospera in ogni angolo del mondo. Poiché è ormai chiaro: la trentesima edizione non rappresenta un punto d'arrivo, ma un nuovo, vibrante capitolo di una storia ancora ricca di pagine da scrivere. Il culmine della kermesse, nella serata conclusiva di sabato 26 luglio, sarà dedicato alla presentazione di nuovi, illustri profili, incastonati nella solenne e vibrante cornice del concerto della Banda della Marina Militare. E non è escluso che le note incisive e, al contempo, armoniose dello stesso complesso bandistico possano risuonare anche in altri Comuni della Provincia - come da interlocuzioni in corso con diversi Sindaci - in un ideale prologo che suggellerebbe il legame indissolubile tra questo evento e il suo territorio. Numerose sono le ragioni che hanno proiettato il "Premio Ragusani nel Mondo" sotto i riflettori nazionali e internazionali, catalizzando l'attenzione del mondo dell'emigrazione, delle istituzioni pubbliche e degli ambienti diplomatici internazionali. Un evento che ha raccolto ammirazione universale, distinguendosi non solo per la sua impeccabile organizzazione, ma anche per gli innegabili risvolti culturali e sociali che lo innervano. Un territorio si definisce anche attraverso le storie di successo dei suoi figli sparsi nel mondo e in questo il Premio ha tracciato pagine memorabili, profondamente radicate nell'immaginario collettivo ibleo. In virtù di una notevole capacità di adattamento, la sua mission si è evoluta dal racconto delle sole storie di successo connesse all'emigrazione ad una celebrazione più ampia di tutte le espressioni di talento e valore della comunità ragusana, in Italia e all'estero, ritagliandosi nel tempo un ruolo significativo anche nella promozione del territorio ragusano. Il Premio ha saputo intessere una preziosa rete di competenze, professionalità e talento, un patrimonio unico messo a disposizione della comunità ragusana. Un costante punto di riferimento per l'Associazione Ragusani nel Mondo, il cui impatto avrebbe potuto essere ancora più incisivo con una maggiore sinergia da parte delle istituzioni pubbliche, spesso distanti da una piena comprensione della portata dell'evento e dalla necessità di coltivare collaborazioni organiche con le comunità iblee e siciliane nel mondo. Solo di recente si intravede una timida inversione di rotta. Questa rete si è rivelata anche un potente motore di promozione turistica, con molti premiati che hanno rappresentato un ponte per gruppi di conterranei desiderosi di riscoprire le radici della propria storia familiare. Negli anni, l'Associazione ha promosso l'arrivo di circa 3.000 persone, generando un cospicuo flusso di turismo di ritorno. Tuttavia, sono soprattutto i risvolti culturali a connotare l'essenza del Premio: la valorizzazione di profili umani e professionali di eccellenza, modelli di riferimento ispiratori per tutti, in particolare per le nuove generazioni, in quanto alimentano l'orgoglio di un'identità iblea forgiata da talento, intraprendenza, genialità, fantasia e operosità in ogni latitudine. Questa trentennale impresa, all'indomani delle celebrazioni, sarà oggetto di ulteriori approfondimenti con i settori socio-culturali della comunità iblea, suscitando curiosità e interesse. Molti aneddoti e significati reconditi attendono ancora di essere svelati, pur rimanendo il "Premio Ragusani nel Mondo" uno degli eventi con la maggiore risonanza nel tessuto sociale ibleo e non solo. Un racconto che continua, con la promessa di nuove e sempre più avvincenti storie da narrare. Thu, 08 May 2025 08:13:16 +0000 Ragusa Al via il processo di nomina del nuovo Pontefice https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33491-al-via-il-processo-di-nomina-del-nuovo-pontefice.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33491-al-via-il-processo-di-nomina-del-nuovo-pontefice.html In un momento storico particolarmente complesso tra i conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente e le aspettative diverse sul ruolo della Chiesa, oggi, dalle 16:30, avrà inizio il Conclave. Tutti i 133 cardinali si riuniranno per eleggere chi sarà a guidare il futuro dei cattolici. Il Conclave, con il suo rituale solenne e la sua tradizione millenaria, rappresenta uno degli eventi più seguiti e simbolici della Chiesa cattolica, unendo fede, storia e spiritualità in un momento decisivo per il futuro della cristianità. "Auguri... e doppi": il cardinale decano Giovanni Battista Re lo ha detto al cardinale e segretario di Stato Pietro Parolin, tra i candidati papabili, durante lo scambio della pace nella Messa Pro Eligendo Pontefice celebrata oggi nella Basilica di San Pietro. I due, poi, andando oltre il semplice segno liturgico, si sono scambiati grandi abbracci e sorrisi. L'augurio di Giovanni Battista Re, insomma, è apparso piuttosto informale ma carico di significato. Le sue parole, infatti, hanno subito attirato l’attenzione degli osservatori: si tratta di un semplice gesto cordiale o di un implicito endorsement in vista dell’imminente Conclave? Con l'inizio della prima riunione per l'elezione del nuovo Papa, ogni parola e gesto all’interno del Collegio cardinalizio viene letto in chiave simbolica. Ad alimentare le voci anche il fatto che Parolin è considerato uno dei favoriti più forti per succedere a Papa Francesco. Proprio lui, tra l'altro, presiederà il Conclave. Le norme della Universi Dominici Gregis La tempistica per l’inizio del Conclave è stabilita dalle norme della costituzione apostolica di Giovanni Paolo II, Universi Dominici Gregis, aggiornata da Benedetto XVI con il Motu Proprio dell’11 giugno 2007, e con quello più recente del 22 febbraio 2013. Secondo la Costituzione, il Conclave - dal latino cum clave cioè chiuso a chiave - inizia tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa, dopo i Novendiali, i nove giorni di celebrazioni in suffragio del Pontefice defunto. Più nel dettaglio, dal momento in cui la Sede Apostolica è legittimamente vacante, i cardinali elettori presenti devono attendere per quindici giorni interi gli assenti, fino a un massimo di venti giorni, se ci sono motivi gravi. Con il Motu Proprio Normas nonnullas si lascia, peraltro, al Collegio dei Cardinali la facoltà di anticipare l’inizio del Conclave se consta della presenza di tutti gli elettori.La Messa “pro eligendo Pontifice” e la processione verso la Sistina La mattina di mercoledì 7 maggio celebreranno tutti la solenne Messa “pro eligendo Pontifice”, la celebrazione eucaristica presieduta dal decano del Collegio cardinalizio il quale inviterà i confratelli a procedere nel pomeriggio verso la Sistina con queste parole: “Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo”. Da lì, quindi, la suggestiva processione in abito corale verso la Cappella michelangiolesca, all’interno della quale i porporati intoneranno l’inno Veni, creator Spiritus e prestano giuramento. La Sistina sarà allestita con i banchi per gli scrutini e la stufa dove saranno bruciate le schede delle votazioni. Per eleggere il Papa sarà necessaria una maggioranza qualificata di due terzi. Sono previsti quattro scrutini al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, e dopo la 33.ma o 34.ma votazione, comunque, si passerà direttamente, e obbligatoriamente, al ballottaggio fra i due cardinali che avranno ricevuto il maggior numero di voti nell’ultima votazione. Anche in questo caso, però, sarà sempre necessaria una maggioranza dei due terzi. I due cardinali rimasti in lizza, non potranno partecipare attivamente al voto. Se per un candidato i voti raggiungono i due terzi dei votanti, l'elezione del Pontefice è canonicamente valida. "Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa per la salvaguardia di quei valori fondamentali, umani e spirituali, senza i quali la convivenza umana non sarà migliore né portatrice di bene per le future generazioni - ha detto il cardinale Re a conclusione dell'omelia della messa -. La Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, intervenga con la sua materna intercessione, perché lo Spirito Santo illumini le menti dei Cardinali elettori e li renda concordi nell'elezione del Papa di cui ha bisogno il nostro tempo".   Fonte Vaticano libero quotidiano e varie agenzie           Wed, 07 May 2025 15:11:04 +0000 Prima pagina “La Sindone e il mondo”: ricordi di Bruno Barberis sulle sue esperienze sindoniche https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33490-la-sindone-e-il-mondo-ricordi-di-bruno-barberis-sulle-sue-esperienze-sindoniche.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33490-la-sindone-e-il-mondo-ricordi-di-bruno-barberis-sulle-sue-esperienze-sindoniche.html In occasione della recente inaugurazione della “Tenda della Sindone” a Torino, il Professor Bruno Barberis, docente di Fisica Matematica all’Università di Torino ed esperto in sindonologia, ha tenuto la conferenza “La Sindone e il mondo” sulle sue esperienze più significative. Ecco uno stralcio del suo intervento: “Da ormai 50 anni mi occupo della Sindone, da quando, dopo la laurea in Matematica, conseguita all’Università degli Studi di Torino nel 1975, e l’inizio della carriera universitaria nel Dipartimento di Matematica, iniziai per caso a interessarmi dell’argomento. Nello stesso istituto in cui lavoravo incontrai un anziano professore, Tino Zeuli che, all’epoca, era Presidente della Confraternita del Santissimo Sudario e del Centro Internazionale di Sindonologia che incominciò a coinvolgermi nei suoi studi sulla Sindone. Finora ho tenuto più di 3.800 conferenze non solo in tutte le regioni di Italia, ma anche in numerose nazioni sparse nei vari continenti. Ho parlato della Sindone a moltissime persone fra le più diverse per età, ceto sociale, cultura, fede, interessi e conoscenze. In questa occasione di incontro pubblico racconterò alcune delle esperienze più significative che ho vissuto cominciando da due esperienze italiane. Ricordo che a Giulianova, in Abruzzo, per ben 8 anni consecutivi, dal 2007 al 2014, ho tenuto numerose conferenze che hanno accompagnato la “Passio Christi”, una delle più suggestive e affollate rievocazioni storiche che ci sono in Italia della Passione di Gesù che animava per diverse serate le strade della città e che attirava fedeli da tutto l’Abruzzo. Nel 2009 a Forlì partecipai a una iniziativa del Vescovo dell’epoca, Monsignor Lino Pizzi, che convocò in Cattedrale circa 2.000 studenti delle scuole secondarie di II grado della città per i quali tenni 6 incontri distribuiti in 3 giorni. Per quanto riguarda invece le esperienze fatte al di fuori dai nostri confini nazionali, un ricordo particolare risale al 22 luglio 2006. Presso l’Istituto Pontificio Notre Dame di Gerusalemme che si trova a pochi passi dalla Basilica del Santo Sepolcro e di fronte alla Porta Nuova di Gerusalemme che immette nel quartiere cristiano della Città Vecchia. Fui invitato ad inaugurare una mostra permanente sulla Sindone intitolata “Chi è l’uomo della Sindone?” che è la prima e unica presente nella Terra Santa. Il merito di questa iniziativa è della Congregazione dei Legionari di Cristo che, da 50 anni, hanno ricevuto dalla Santa Sede, proprietaria di questo edificio, l’incarico di gestire questo importante punto di riferimento per i pellegrini che si recano a Gerusalemme. La mostra è ospitata in un’ala del grande palazzo sede del Centro e, essendo situata a pochi metri dalla Porta Nuova, costituisce per i numerosi pellegrini che la visitano un vero e proprio completamento del pellegrinaggio nei luoghi Santi della Città Vecchia. In America Latina (in Brasile, Perù e, per ben cinque volte, in Messico), ho avuto l’occasione di parlare della Sindone a grandi assemblee, in Università, parrocchie e comunità fra le più diverse, composte da centinaia di persone quasi tutte e ho riscontrato un altissimo interesse ed entusiasmo. Nel 2010 fui invitato in Perù a tenere 11 conferenze, a Lima e sulle Ande, in ambienti sociali diversissimi, dalle Università alle parrocchie e alle scuole, compresa quella che non dimenticherò mai e che ritengo la conferenza più importante ed emozionante tra tutte quelle che ho tenuto nella mia vita. Si svolse in una baracca situata sulle ripidissime pendici di una collina desertica nel cuore di una delle più grandi baraccopoli di Lima, detta “Pueblo Joven”, in cui vivono diverse centinaia di migliaia di persone, un popolo di poveri migranti senza futuro. Le abitazioni sono ammassate sulle pendici di una collina completamente desertica e sono composte di legno o di lamiera. Le scuole, gli ospedali, i negozi e tutti i servizi sono situati in città, cioè alla base di questa grande collina e, pertanto, non sono raggiungibili a piedi dagli abitanti che stanno in cima alla collina stessa che altrimenti dovrebbero percorrere a piedi diversi chilometri di strade ripide e sterrate, piene di buche o lunghissime scale di migliaia di gradini in ripida ascesa o discesa. Nelle baracche non arriva né l’elettricità né l’acqua corrente che è fornita da autobotti che, a pagamento, vengono riempite una volta alla settimana in grandi bidoni di plastica situati lungo la strada polverosa che attraversa la baraccopoli. Mancando la corrente elettrica non potei mostrare al pubblico nessuna diapositiva della Sindone e pertanto feci circolare fra i partecipanti alcune fotocopie dell’immagine sindonica spiegandola in lingua spagnola. Nonostante questa situazione limite, non dimenticherò mai non solo la grande attenzione che si leggeva sui volti di bambini, giovani e adulti, ma anche la profonda partecipazione e commozione: quante lacrime ho visto sul viso di quelle persone! Ecco perché è stata una esperienza veramente indimenticabile e che ritengo la più importante della mia vita sindonica”.   Wed, 07 May 2025 08:00:45 +0000 Cultura Tutti i colori di Tolosa, la “Città rosa” (ma non solo) https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33489-tutti-i-colori-di-tolosa-la-citta-rosa-ma-non-solo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33489-tutti-i-colori-di-tolosa-la-citta-rosa-ma-non-solo.html A Tolosa, capitale della regione sudoccidentale francese dell’Occitania, ogni angolo e ogni scorcio è una colorata pennellata d’artista. La tonalità dominante è sicuramente il rosa, colore a cui rimanda anche l’epiteto di “Ville rose”, per i mattoni dei suoi edifici che risaltano al tramonto. Ma non solo: sono tante le diverse cromie che caratterizzano e arricchiscono la tavolozza della città, tra cui il blu dei pigmenti che ne fecero la fortuna economica durante il Rinascimento, il verde dei suoi parchi e il rosso-nero della divisa della squadra di rugby locale. Incoronata come «Miglior Città 2025» dalla guida Best in Travel della Lonely Planet, è la meta ideale da visitare durante la bella stagione, quando le variegate sfumature danno il meglio di sé, anche approfittando della Giornata Mondiale del Colore (6 maggio).  Viola: tra romanticismo, sapori originali e passione calcistica  Nell’arcobaleno di cui si tinge la città di Tolosa spunta il viola, per via dell’antico legame tra la destinazione e la violetta. Leggenda vuole infatti che un soldato napoleonico ne abbia regalato un mazzetto alla sua amata, di ritorno dalle campagne d’Italia, e che lei abbia deciso di piantarlo. A fare il resto, la combinazione favorevole tra terreno e clima, tanto che nel XIX secolo si contavano fino a 600 famiglie coltivatori di violette. Sebbene con il tempo il commercio di questa pianta si sia ridimensionato negli anni, è ancora un’eccellenza locale: coltivate in gran parte nelle serre municipali che vantano oggi ben trecento varietà (di cui cento provenienti da altri paesi del mondo), ogni anno, a febbraio (al momento della fioritura), questo fiore viene celebrato con mercatini ed eventi nel corso della Festa della Violetta. Ma si può portare a casa anche in forme diverse, grazie ad alcune botteghe locali: la Maison de la Violette, che dal 1993 protegge e valorizza questo patrimonio regionale, e produce prelibatezze gourmet sia dolci sia salate, ma anche cosmetici e profumatori per la casa, e Papilles Cocktails (dalla vicina città occitana di Albi), con il suo originale cocktail alla violetta. Il fiore all’occhiello è poi la prima squadra di calcio maschile, il Toulouse Football Club (TFC), che omaggia la città con la sua divisa viola, portandola in alto nel massimo campionato francese.        Blu: tra pigmenti “magici” e botteghe artigiane  Altra tonalità la cui storia è estremamente intrecciata con quella della città è il blu, ricordo del passato glorioso di Tolosa. Infatti, durante il Rinascimento qui si commerciava il “pastel”, un pigmento dal colore blu intenso che si considerava quasi magico per il complesso processo di estrazione: si ricavava dalla pianta di pastel (o guado, in italiano), le cui foglie, pressate e ridotte in poltiglia, venivano lasciate essiccare per due settimane prima della lavorazione finale. Oggi, questa tradizione si può ritrovare in alcune botteghe come AHPY, che da oltre vent’anni valorizza questa tecnica antica creando abbigliamento e accessori tinti con il blu di pastel e che organizza anche laboratori di tintura, e La Maison du Pastel, che offre una vasta gamma di prodotti, dall’abbigliamento alla cosmetica.  Verde: l’anima green della città  E dal blu di pigmenti e prodotti tessili, si giunge alle placide acque del più grande fiume della regione, la Garonna, caratterizzate dal verde dei platani secolari che vi si riflettono. Altro corso d’acqua caratteristico, che scorre fino al Mediterraneo, è il Canal du Midi: Patrimonio mondiale dell'UNESCO, anche lui interamente costeggiato dai tipici platani del sud della Francia, è ideale da scoprire in bicicletta, a piedi o con escursioni in barca. Ma, per un’esperienza davvero coinvolgente, si può scegliere di cenare a bordo dell’Occitania, un ristorante-péniche galleggiante: imbarcazione che può accogliere fino a 80 ospiti, dove degustare raffinati piatti, cullati dal movimento delle acque e immersi nella vivace atmosfera primaverile della capitale occitana.  A chi volesse godere ancor di più di ogni sfumatura di questo colore, il verde, dall’effetto calmante e capace di stabilizzare l’umore, la meta offre numerosi parchi: luoghi dove lasciarsi andare a lunghe passeggiate, lezioni di yoga, picnic o al semplice relax. Tra i principali polmoni verdi di Tolosa, non meno di 170 in totale e ognuno con le sue peculiarità, sbocciano in tutta la loro bellezza, ad esempio, i più antichi che risalgono al XVIII secolo, come il Jardin des Plantes e quello du Gran Rond. Se il primo conserva ancora un centinaio di specie botaniche diverse, retaggio della sua funzione originaria (qui gli studenti analizzavano le piante medicinali), il secondo, un tempo rotatoria a servizio di quattro strade principali, è oggi un’esplosione di fiori, alberi, piante. A impreziosire l’anima “green”, ci sono poi: il Jardin Raymond VI, intorno al museo d’arte contemporanea; il Parc de la Reynerie, nei pressi dell’omonimo castello, giardino “alla francese” (organizzato dunque rigorosamente secondo leggi matematiche); infine l’esotico Giardino Giapponese, angolo di pace ispirato alla tradizione del Sol Levante.  Rosso-nero: dai Consoli del Campidoglio allo Stade Toulousain, la squadra di rugby della città  A chiudere la tavolozza di cromie tolosane c’è l’abbinata di rosso e nero, che ancora una volta uniscono la storia allo sport, come nel caso del viola. Simbolo di nobiltà e giustizia, questa combinazione di colori faceva infatti parte delle toghe dei Capitouls, i consoli del Capitole (il Campidoglio, oggi sede del Municipio), ovvero i magistrati della città. Oggi, invece, le due tinte sono indossate dai beniamini dello Stade Toulousain, squadra di rugby locale: la più titolata di Francia e d’Europa, fu fondata nel 1907 da Ernest Wallon che, in quanto giurista e professore di diritto, scelse per le divise questo accostamento in omaggio alla storia cittadina. Wed, 07 May 2025 07:57:54 +0000 Cultura Abbracci, racconti e miele: ecco come il progetto “Passiata” sta rivoluzionando l’agricoltura sociale a Ragusa https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33488-abbracci-racconti-e-miele-ecco-come-il-progetto-passiata-sta-rivoluzionando-l-agricoltura-sociale-a-ragusa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33488-abbracci-racconti-e-miele-ecco-come-il-progetto-passiata-sta-rivoluzionando-l-agricoltura-sociale-a-ragusa.html Il Progetto Passiata, acronimo di "Percorsi di Agricoltura sociale, sostenibili, inclusivi, animal friendly, abbinati alle trasformazioni agroalimentari", continua a tracciare un cammino significativo nel panorama dell'inclusione sociale a Ragusa. Nei giorni scorsi, presso la sede di Asp Ragusa in Piazza Igea, si è tenuto un seminario intermedio per valutare i progressi e i risultati ottenuti finora. All'incontro hanno partecipato il direttore amministrativo, dott. Massimo Cicero, e il direttore sanitario, dott.ssa Sara Lanza, insieme alla referente aziendale del progetto, dott.ssa Lucia Ingarao, al coordinatore Michele Gugliotta, ai referenti del Dipartimento di Salute Mentale e ai rappresentanti delle aziende partner, ovvero Cooperativa Terra Iblea, Azienda Agricola Cannella e Azienda Agricola Allibrio. Durante il seminario, sono state condivise testimonianze toccanti da parte dei ragazzi coinvolti nel progetto e dei rappresentanti aziendali. Queste testimonianze hanno evidenziato il reciproco percorso di crescita, formazione e socialità intrapreso. Il dott. Massimo Cicero ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti: "Il Progetto Passiata rappresenta un esempio virtuoso di come l'agricoltura sociale possa essere un potente strumento di inclusione e crescita personale”. Anche la dott.ssa Sara Lanza ha sottolineato l'importanza del progetto: “L'integrazione tra sanità, territorio e realtà produttive può generare percorsi significativi per i nostri giovani con disabilità. La partecipazione attiva e l'entusiasmo dei ragazzi sono la testimonianza più evidente del successo di questa iniziativa”. La referente aziendale, dott.ssa Lucia Ingarao, ha aggiunto: "Il progetto continua a evolversi grazie all'impegno congiunto di tutti i soggetti coinvolti. Le attività svolte nelle aziende partner stanno offrendo ai ragazzi esperienze concrete che arricchiscono le loro competenze e favoriscono l’autonomia, un’interessante prospettiva anche per il futuro. Dalla messa a dimora delle piantine ai segreti per realizzare i dolci della tradizione, alle tecniche di coltivazione. Un grazie di cuore a tutti gli operatori e le operatrici che con passione e dedizione svolgono le varie attività”. Durante l’incontro è stato proiettato un filmato che ha raccolto immagini delle varie attività svolte dai ragazzi nelle aziende partner, mostrando momenti di lavoro, apprendimento e condivisione. Il Progetto Passiata proseguirà nei mesi di maggio e giugno, con ulteriori attività finalizzate a consolidare le competenze acquisite e a preparare i ragazzi a una maggiore autonomia. La conclusione del progetto, redatto dal dott. Giovanni Capuzzello, rappresenterà non solo la fine di un percorso, ma l'inizio di nuove opportunità per i giovani coinvolti. Wed, 07 May 2025 07:53:31 +0000 Ragusa “Labia - Madri d’Amore”, la maternità nelle sue molteplici forme https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33487-labia-madri-d-amore-la-maternita-nelle-sue-molteplici-forme.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33487-labia-madri-d-amore-la-maternita-nelle-sue-molteplici-forme.html “Labia - Madri d’Amore”, l’ultimo progetto di ACTO Sicilia in onore della donna, madre, figura d’influenza sociale e di amore incondizionato, si svolgerà domenica 11 maggio a partire dalle ore 9 nella piazza di Ortigia. Una giornata di festa e di condivisione, di informazioni per accendere i riflettori sulla lotta al tumore ovarico: una giornata d’amore.  La presentazione all’Urban center di Siracusa, città scelta simbolicamente come rappresentazione di quella madre che culla la cultura, l’arte, l’accoglienza e l’amore. “Questo percorso di resilienza e solidarietà vuole sottolineare che essere madri non si limita alla biologia, ma può esprimersi attraverso gesti di amore e cura verso gli altri. Vogliamo inoltre sensibilizzare su un aspetto cruciale: il diritto alla maternità per le pazienti oncologiche”, afferma la presidente di ACTO Sicilia Annamaria Motta.  Alla presentazione hanno partecipato: Annamaria Motta, Presidente di ACTO Sicilia, Giusy Scandurra, Direttore dell'U.O.C. di Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliera per l'Emergenza Cannizzaro e ricercatrice presso l’Università “Kore” di Enna, nonché socia di ACTO Sicilia, Sonia Tiziana La Spina, Psicoterapeuta, psico-oncologo dell'U.O.C. di Oncologia Medica dell’Ospedale Cannizzaro, Francesco Italia, Sindaco di Siracusa, Edy Bandiera, Vicesindaco della città di Siracusa, Marco Zappulla, Assessore alle Politiche sociali, Agatino Catania, Contrammiraglio (A) delegato per la Sicilia orientale della Lega Navale Italiana, sezione di Siracusa, Sebastiano Floridia, Presidente Lega Navale Sezione di Siracusa e Gianni Saraceno, educatore sportivo Rugby Siracusa.  Domenica 11 maggio, in occasione della Festa della mamma e della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, ACTO Sicilia celebra la madre e l’amore materno con un’installazione di copertine di Land Art, frutto dei laboratori di Lanaterapia svolti da ACTO Sicilia nei reparti di oncologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania e di tante comunità, dalla Valsugana a Nicosia, a cui hanno partecipato pazienti, familiari e caregiver. Le copertine saranno donate ai minori del territorio. Per l’occasione di festa sarà anche proiettato un video racconto emozionale del progetto “Labia - Madri d’Amore”. Dalle 11.30 alle 13.30, inoltre, si svolgerà una veleggiata organizzata dalla Lega Navale Italiana sempre accanto ad ACTO Sicilia negli ultimi anni. Le imbarcazioni utilizzate sono state confiscate alla mafia.  Il progetto “Labia - Madri d’Amore” mira a sostenere le donne colpite da tumore ginecologico che non possono più diventare madri biologiche. “Labia - Madri d’Amore” offre sostegno psicologico e legale. Offre informazioni su adozione, affidamento e diritto alla maternità per pazienti oncologiche, anche alla luce della recente legge sull’oblio oncologico (n.193/2023). Una legge che rappresenta una grande conquista per il nostro Paese, ma che ha dei limiti. Ci sono ancora barriere da abbattere considerando i nuovi traguardi scientifici e i casi in cui la malattia viene cronicizzata. Ma ACTO Sicilia vuole lanciare il messaggio alle donne che vivono un problema oncologico che non si deve necessariamente partorire, prendere un bambino in affido o in adozione per dare “amore di madre”.   “Labia - Madri d’Amore” dimostra come nella vita non va tutto come pianificato, ma le vite non perdono significato nel dolore, tutt’altro. Questa alleanza lancia un messaggio d’amore fondamentale che merita tutto il nostro plauso e pieno supporto”, ha dichiarato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.  “Attraverso la bellezza e l’autorevolezza delle vostre anime riuscite in qualcosa di straordinario: trasformare un evento particolarmente triste come un tumore in un momento di bellezza, gioia e infinito amore. Come amministrazione cogliamo con gioia la scelta della nostra città per portare avanti valori universali come fa ACTO Sicilia”, ha affermato Edy Bandiera, vicesindaco di Siracusa.   “A Siracusa c’è una delle strutture più prestigiose della Lega navale italiana e sposiamo sempre iniziative sociali sulla fragilità come quella di ACTO Sicilia. I figli hanno bisogno di un ambiente sano e amorevole e un momento di fragilità non significa non averli più”, è il commento di Agatino Catania, Contrammiraglio (A) delegato per la Sicilia orientale della Lega Navale Italiana, sezione di Siracusa  ACTO Sicilia, Associazione Contro il Tumore Ovarico. A gennaio 2021 in Sicilia è stata costituita l'associazione “ACTO Sicilia -Alleanza Contro il Tumore Ovarico - ETS", fortemente voluta e fondata da pazienti, familiari e medici. L’ACTO - Alleanza Contro il Tumore Ovarico, è presente a livello italiano e la sua missione è quella di unire, in una vera e propria alleanza, pazienti, ricercatori, medici, strutture sul territorio, uomini e donne di buona volontà intenzionati a collaborare, ciascuno con le proprie competenze, al progetto comune di lotta contro il cancro all'ovaio e i tumori ginecologici in generale. Una rete efficace di supporto a pazienti e familiari, con servizi e progetti disegnati sui bisogni specifici, in modo da non sentirsi soli ad affrontare paure e tabù.   Wed, 07 May 2025 07:50:37 +0000 Siracusa Il progetto “Giochiamo a Crescere” in quinta commissione consiliare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33486-il-progetto-giochiamo-a-crescere-in-quinta-commissione-consiliare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33486-il-progetto-giochiamo-a-crescere-in-quinta-commissione-consiliare.html Si è svolta nei giorni scorsi una seduta della quinta commissione consiliare (Politiche sociali e della salute, sanità, politiche abitative) presieduta da Giovanni Latella i cui lavori sono stati caratterizzati dall’audizione di Laura Cirella in qualità di referente del Consorzio Macramè. Lo scopo principale è stato quello di far conoscere, al fine di supportarlo, il progetto “Giochiamo a Crescere” posto in essere proprio dal Consorzio Macramè. Dall’audizione sono emerse informazioni che descrivono una realtà virtuosa del territorio. Questo progetto, infatti, è stato selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ed ha preso forma grazie a un partenariato che unisce esperienze eterogenee  - pubblico, no-profit e università  - con l’obiettivo di ripensare e rinnovare le politiche territoriali per l’infanzia. L’iniziativa si fonda e sviluppa sulla solida esperienza del Consorzio Macramè nella gestione e pianificazione di interventi nell’ambito delle politiche sociali ed educative oltre che dei servizi di welfare e prossimità. GAC nasce infatti dall’esigenza di innovare i servizi dedicati all’infanzia e dalla volontà di connettere realtà territoriali che, negli anni, si sono distinte per il loro impegno nel contrasto alla povertà educativa minorile. Gli Spazi Gioco di “Giochiamo a Crescere” non sono semplici luoghi di custodia ma spazi di condivisione e crescita collettiva. Gli spazi-gioco hanno adottato il modello educativo GAC (Giochiamo a Crescere), sviluppato e testato nell’ambito del progetto, articolato in spazi ed attività pensati per genitori, operatori e bambini. GAC incarna i principi di “restituzione” e “autodeterminazione” delle comunità, offrendo non solo un nuovo servizio, ma anche un’opportunità di partecipazione attiva alla gestione condivisa dello Spazio. Il fulcro dell’iniziativa è l’attivazione della comunità educante, promuovendo la diffusione del metodo e il coinvolgimento delle famiglie non solo come utenti, ma come protagonisti di un percorso di crescita culturale ed empowerment. A fronte di uno scenario regionale con dati ancora sotto la media nazionale, è stata concepita e posta in essere una strategia composita di contrasto alla povertà educativa, quest'ultima intesa non solo come mancanza di servizi e opportunità di apprendimento non formale ma anche come isolamento e fragilità nelle relazioni, che rinsaldi l’alleanza tra mondo del terzo settore, istituzioni e comunità territoriali. “Giochiamo a Crescere” ha voluto e vuole continuare, pertanto, ad essere un modello sperimentale in cui il rafforzamento della comunità è l’antidoto primario alla povertà educativa, perché ricostruisce legami, educa alle emozioni e riporta le bambine e i bambini al centro di ogni intervento. Il progetto ha attivato tre “spazi-gioco” tra cui uno sul territorio comunale (Bocale-Pellaro) e gli altri due in provincia, a Taurianova e Gioiosa Jonica. L’attenzione della Commissione si è incentrata proprio sullo spazio-gioco cittadino per registrarne dati ed esperienza. Lo spazio-gioco di Bocale-Pellaro si trova presso l’ex scuola elementare di Bocale. Ha una capacità d’accoglienza di 16 bambini 0-3 anni e 20 bambini 3-6 anni. Nella prima annualità sono stati accolti 11 bambini 0-3 anni e 13 bambini 3-6 anni; nella seconda annualità 18 bambini 0-3 anni e 14 bambini 3-6 anni (i bambini che hanno frequentato anche solo per un periodo). Il servizio, al momento, è del tutto gratuito ed il Consorzio Macramè ha chiesto in audizione il supporto al Comune per far proseguire questa esperienza anche oltre il termine naturale di scadenza. Il presidente Giovanni Latella ha espresso elogio e pieno supporto ad un progetto divenuto modello per il settore di intervento; fatto che spinge l’Amministrazione comunale ad una valutazione concreta, di concerto con il settore Welfare, sulla possibilità di sostegno economico fattivo per consolidare ed allargare l’esperienza degli spazi-gioco anche ad altri quartieri cittadini. «Questi progetti  - ha dichiarato Latella - ci fanno fare un salto di qualità sul settore dei servizi e delle politiche sociali grazie ad un livello qualitativo di rilevanza nazionale e finanche europea. Come amministratori dobbiamo essere orgogliosi di queste realtà  - ha concluso  - e provare, con ogni mezzo a nostra disposizione, a creare quelle condizioni per garantire ad un servizio così prezioso di poter proseguire».   Wed, 07 May 2025 07:47:01 +0000 Reggio Calabria Carmine Torchia celebra l'anima ribelle di Leo Ferré al Museo del Rock https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33485-carmine-torchia-celebra-l-anima-ribelle-di-leo-ferre-al-museo-del-rock.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33485-carmine-torchia-celebra-l-anima-ribelle-di-leo-ferre-al-museo-del-rock.html Un'immersione profonda nell'universo di un poeta, di un anarchico, di un musicista che ha segnato un'epoca. Venerdì 9 maggio, alle ore 17:00, il cantautore Carmine Torchia si farà interprete dell'eredità di uno dei più grandi artisti della canzone francese: il leggendario Leo Ferré, maestro indiscusso al pari di Brel e Brassens.  Il cuore pulsante di Ferré – la sua indomita anarchia, la sua musica viscerale, la sua poesia che graffia l'anima – rivive con nuova intensità nel toccante album di Carmine Torchia: “Non c’è più niente. Carmine Torchia per Leo Ferrè”. Un atto d'amore di un artista calabrese che, da sempre stregato dal fascino di Ferré, ha compiuto un'impresa preziosa: tradurre in italiano gemme musicali che non avevano mai trovato voce nella nostra lingua.  Il Museo del Rock si trasformerà nel palcoscenico di un'esperienza unica: uno spettacolo di teatro-canzone dove la voce intensa di Torchia e la sua chitarra elettrica daranno nuova linfa vitale alle idee di Léo Ferré. Attraverso monologhi illuminanti, tratti dalla celebre intervista di Françoise Travelet, e attraverso le inedite traduzioni di canzoni potenti e commoventi, assisteremo a una rielaborazione musicale che ne rispetta l'essenza più profonda.  Non sarà solo un concerto, ma un viaggio alla riscoperta di un artista francese che negli anni '70 infiammò anche il pubblico italiano. E per chi vorrà scavare ancora più a fondo, un libro prezioso raccoglie i testi originali, le traduzioni e le illuminanti riflessioni di Mathieu Ferré, Enrico De Angelis e Andrea Satta, testimoniando l'impegno irrinunciabile di Ferré per la libertà e la pace.  Ad accompagnare questo viaggio emozionante, sul palco del Museo del Rock, Carmine Torchia dialogherà con Piergiorgio Caruso. Un'occasione preziosa per svelare le tappe del suo percorso artistico e per gettare luce sul delicato e appassionante lavoro di tradurre la musica, sulle scelte sonore che hanno dato forma a questo omaggio e sulle tematiche universali che risuonano nel pensiero libero e visionario di Ferré.  Carmine Torchia non è solo un musicista, è un'anima inquieta e creativa. Cresciuto nella sua Sersale (CZ), ha nutrito la sua vena artistica tra la pittura e gli studi di Architettura. Oggi vive nel cuore della Toscana, ma le sue radici calabresi vibrano ancora nella sua musica. Padre di Tristan, insegnante e disegnatore di sogni ("Rùanzi"), Torchia è un cantautore che semina parole e musica, portando la sua arte sui palchi di tutta Europa. Ha percorso l'Italia sulle orme di de Chirico con il suo progetto "Piazze d’Italia", un'avventura umana e artistica trasformatasi in un libro intenso, un cortometraggio suggestivo e uno spettacolo teatrale coinvolgente. Artista pluripremiato, con il Premio SIAE e il Premio AFI a Musicultura 2009, Carmine Torchia ci regala ora un atto d'amore verso un gigante della musica, un appuntamento da non perdere. Wed, 07 May 2025 07:42:39 +0000 Catanzaro A giugno torna Beer Bubbles, il festival delle birre artigianali https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33484-a-giugno-torna-beer-bubbles-il-festival-delle-birre-artigianali.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33484-a-giugno-torna-beer-bubbles-il-festival-delle-birre-artigianali.html A giugno torna il festival che è riuscito, con le birre artigianali, a unire persone e territori. Beer Bubbles non è solo un evento che promuove e valorizza le eccellenze agroalimentari, brassicole ed enogastronomiche di tutta l'Italia, è una famiglia, costruita in 9 anni, fatta di donne e uomini che hanno scelto di raccontarsi e di raccontare il proprio territorio attraverso un prodotto artigianale. Ma Beer Bubbles sono anche i giovani e le famiglie che ogni anno aspettano il mese di giugno per far festa e stare insieme in una delle piazze più belle della città. E proprio quest’anno l’occasione di fare festa non mancherà dato che Utopìa, l’organizzazione promotrice, trasformerà Piazza Politeama, tra allestimenti e musica, in uno spazio che ci farà rivivere gli anni 90, sì perché è proprio questo il tema che accompagnerà questa nona edizione. Da giovedì 12 a domenica 15 giugno, in Piazza Castelnuovo e Piazza Ruggero Settimo, si troveranno più di 150 birre artigianali, più di 10.000 litri di birra e oltre 50 prodotti agroalimentari. Inoltre previsti diversi talk e show cooking. Un’edizione esagerata, che prova ad accontentare ogni palato e che offre, in pieno centro della città, tante possibilità di divertimento. Il centro del capoluogo siciliano sarà un parco giochi di degustazioni e abbinamenti, giochi di affinità e contrasto per coloro a cui piace sperimentare e andare oltre. Beer Bubbles rappresenta ormai un punto di riferimento nel panorama della birra artigianale ma si è anche affermato tra gli eventi di promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari, sottolineando l’importanza della relazione tra i due settori in continuo fermento. Tante le novità e le collaborazioni, come quella con il Comune di Castelbuono, il Comune di Valledolmo, il GAL delle Madonie e CNA Palermo, e con enti come IDIMED – Istituto della Dieta Mediterranea e l’Associazione dei Cuochi di Sicilia. L’evento è patrocinato dal Comune di Palermo, dall’Assessorato delle Attività Produttive e dall’Assessorato dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Regione Siciliana. GIOVEDÌ, VENERDÌ, SABATO - dalle 16.00 alle 01.00 DOMENICA – dalle 11.00 alle 01.00 INGRESSO GRATUITO BICCHIERE + PRIMA DEGUSTAZIONE DI BIRRA ARTIGIANALE: 5,00 € Wed, 07 May 2025 07:39:20 +0000 Palermo Il profumo della Calabria a bordo della Nave Scuola Amerigo Vespucci https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33483-il-profumo-della-calabria-a-bordo-della-nave-scuola-amerigo-vespucci.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33483-il-profumo-della-calabria-a-bordo-della-nave-scuola-amerigo-vespucci.html Una delegazione di Coldiretti Reggio Calabria, composta da Francesco Bilardi, Delegato regionale Coldiretti Giovani Impresa Calabria, Salvatore Friscia, bergamotticoltore e presidente di sezione di Motta San Giovanni e Gino Vulcano, Direttore provinciale Coldiretti Reggio Calabria, è stata accolta a bordo della Nave Scuola Amerigo Vespucci, orgoglio della Marina Militare Italiana e autentico emblema del Made in Italy nel mondo.  Durante l’incontro Coldiretti ha voluto rendere omaggio all’equipaggio della Vespucci con un dono simbolico e fortemente identitario: una pianta di bergamotto, un cesto di frutti del pregiato agrume e alcune preziose boccette di olio essenziale di Bergamotto D.O.P., eccellenza esclusiva della provincia di Reggio Calabria.  Il bergamotto rappresenta non solo un tesoro agroalimentare unico al mondo, ma anche un autentico elemento culturale e simbolico. Il suo olio essenziale, apprezzato nell’alta profumeria internazionale, è il frutto di una tradizione antica che combina la maestria agricola calabrese con una biodiversità irripetibile.  “Abbiamo voluto donare alla Vespucci un pezzo della nostra terra”, ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto, “un profumo che racconta chi siamo, da dove veniamo e quanto sia importante custodire e promuovere le nostre radici. La Vespucci, ambasciatrice dell’Italia nel mondo, porterà con sé anche il profumo e l’identità della Calabria e in particolare di Reggio Calabria.”  Coldiretti rinnova così il suo impegno nel valorizzare l’agricoltura calabrese come leva di sviluppo economico e sociale e come elemento centrale dell’identità italiana che tutto il mondo ci invidia. La partecipazione all’evento rappresenta non solo una vetrina di eccellenze, ma anche un momento di orgoglio per tutto il comparto agricolo che, insieme all’Amerigo Vespucci, racconta il meglio dell’Italia nel mondo.   Attraverso i suoi viaggi nei porti internazionali, la Nave Amerigo Vespucci porterà anche l’inconfondibile essenza del bergamotto di Reggio Calabria, rafforzando così il connubio tra cultura, tradizione e promozione del vero Made in Italy.   Wed, 07 May 2025 07:35:42 +0000 Reggio Calabria La filiera Madeo si aggiudica il premio Better Future Award 2025 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33482-la-filiera-madeo-si-aggiudica-il-premio-better-future-award-2025.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33482-la-filiera-madeo-si-aggiudica-il-premio-better-future-award-2025.html Milano - Un prelibato prosciutto crudo di Suino Nero Italiano tagliato a coltello, presentato su un elegante piatto di carta kraft certificato FSC e confezionato in atmosfera modificata, pronto per essere servito e degustato: è una delle novità che Filiera Madeo, impresa familiare che da San Demetrio Corone (CS) ha esportato il buono della Calabria nel mondo, presenta a Tuttofood, la fiera internazionale che dal 5 all’8 maggio porta a Milano le più importanti tendenze globali in campo alimentare.  Il salume, che si è aggiudicato il titolo di “prodotto innovativo” del Better Future Award 2025, rappresenta la capacità di Filiera Madeo di offrire al consumatore – italiano e straniero – i sapori autentici della tradizione, proponendoli in modalità contemporanee.  “Siamo convinti – ha dichiarato Anna Madeo, CEO dell’impresa – che sia possibile e doveroso valorizzare l’immenso patrimonio enogastronomico italiano, portando sul mercato gioielli spesso dimenticati, che rappresentano la nostra ricchezza. Per farlo è necessario però superare logiche particolaristiche e fare squadra, creando sinergie e aggregazioni. La storia della nostra impresa dimostra che è possibile farlo, anche al Sud, e stiamo lavorando affinché un prodotto straordinario come il Suino Nero Italiano diventi un brand al pari del Pata Negra spagnolo”. Filiera Madeo, fondata nel 1984 sulle colline presiliane, grazie al coraggio e alla lungimiranza di Ernesto Madeo e oggi un Gruppo da quasi 28 milioni di euro di fatturato, è infatti l’artefice della riscoperta dell’antico e pregiato animale: all’inizio degli anni ’90 l’azienda inizia il complesso e fondamentale percorso di recupero della genetica originaria del "Suino Nero di Calabria", razza autoctona esistente da 2.700 anni, citata persino da Omero nell’Odissea. Il progetto “Suino Nero di Calabria”, varato nel 2001, è uno dei migliori esempi a livello europeo di filiera suinicola basata sulla massima valorizzazione di razze autoctone. Grazie a questo delicato lavoro di recupero di una specie in via d’estinzione, nel 2017 Madeo diventa capofila della Filiera Nazionale dei Neri d'Italia, una rete d'imprese che si sviluppa su 7 regioni e che raggruppa le 5 razze autoctone di Suino Nero Italiano 100% pure: il “Suino Nero di Calabria”, la “Mora Romagnola”, la “Cinta Senese”, il “Nero Casertano”, il “Nero dei Nebrodi”. L’obiettivo è promuovere sotto un unico brand le biodiversità e le produzioni di alta qualità. Fondamentale, in questo contesto il rispetto dei più alti standard di produzione, della salute e del benessere psicofisico dell’animale. “Alleviamo – spiega Anna Madeo –i nostri suini rigorosamente all’aperto, rispettando i naturali ritmi di accrescimento e riproduzione, garantendo alimentazione sana e assenza di antibiotici fin dalla nascita. I maiali si nutrono, come da natura, di erbe, radici, ghiande e olive del territorio a cui poi vengono integrati i cereali della filiera (mais, orzo, favino) e vegetali di stagione. Questa sana alimentazione, unita al rispetto dei giusti spazi vitali, determina il successo dell’allevamento e la salubrità e qualità del prodotto”. Un’attenzione costante e quasi maniacale al benessere animale che ha reso Madeo, nel corso degli anni, la Filiera di razza autoctona più importante d’Italia, i cui allevamenti del Suino Nero di Calabria sono stati premiati a livello internazionale dalla Compassion in World Farming (CIWF) - la più importante organizzazione no profit del mondo nell’ambito del benessere e della protezione degli animali da allevamento - con gli awards “Good Pig” e “Good Sow”. Ad Ernesto Madeo è stato infine riconosciuto il Brevetto Italiano per l’invenzione industriale del processo che permette di mantenere il pigmento nero originario del suino. Quello di Madeo è infatti “l’unico prosciutto tutto nero al mondo”.  Ma Madeo è molto più che Suino Nero: in fiera sarà possibile conoscere e assaggiare dal vivo tante altre specialità alimentari della Calabria, dall’nduja alla soppressata, passando per l’olio extravergine di oliva. Tue, 06 May 2025 07:14:06 +0000 Economia Mondello: una palestra della salute a cielo aperto https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33481-mondello-una-palestra-della-salute-a-cielo-aperto.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33481-mondello-una-palestra-della-salute-a-cielo-aperto.html Il successo della prima tappa di “Muoviti”, che si è svolta dall’1 al 4 maggio a Palermo, conta 3mila partecipanti alle attività fitness e centinaia di screening gratuiti del profilo lipidico. La spiaggia di Mondello si è trasformata in una palestra della salute a cielo aperto, dove migliaia di persone hanno potuto esplorare decine di discipline sportive e approcciarsi a informazioni salutari sull’importanza del movimento e dei corretti stili di vita. «Per 4 giorni abbiamo portato lo sport dove c’erano le persone, nell’affollata spiaggia di Mondello – afferma il cofondatore di “Muoviti” Andrea Ganci – abbiamo allenato migliaia di giovani, il pubblico ha apprezzato soprattutto il brazuca fitness, il pilates, lo yoga, il body flying training. Abbiamo fatto prevenzione e grazie ai test del profilo lipidico abbiamo anche intercettato casi che meriteranno approfondimento medico». «Lo sport è parte integrante di un percorso di salute multidisciplinare – aggiunge il consulente di Palestre Body Studio Giorgio Trupiano – fare attività fisica è importante per affrontare le cronicità, ecco perché in questi giorni abbiamo coinvolto tutti, farmacisti, medici, nutrizionisti, fisioterapisti. Con loro al nostro fianco abbiamo sensibilizzato la popolazione con la consapevolezza che fare movimento in modo personalizzato e continuativo ha un impatto positivo sulle funzioni cardiache, sul profilo lipidico, sulla sensibilità insulinica e sul benessere psicologico». L’evento, che ha visto partecipare in apertura anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e coinvolto negli screening anche l’assessore delle infrastrutture e della mobilità Alessandro Aricò, oltre a intrattenere e coinvolgere il pubblico, ha puntato l’attenzione sulla diagnosi precoce per monitorare ed eventualmente curare anche farmacologicamente alterazioni dei livelli di colesterolo LDL: gli screening gratuiti si sono svolti grazie al supporto non condizionante di Novartis Farma, che ha consentito di diffondere consapevolezza delle strategie fondamentali per contrastare le patologie cardiovascolari, attraverso la  diagnosi tempestiva e la piena adesione ai percorsi di prevenzione e cura. “Muoviti” - organizzata da Palestre Body Studio di Palermo e da O2 Sport Club di Paternò (CT), patrocinata dall’Assemblea Regionale Siciliana, dal CONI e dall’Ordine dei farmacisti della provincia di Palermo - continua con le tappe nelle province di Agrigento, Catania, Messina per coinvolgere la popolazione siciliana in un vortice di stimoli positivi, con attività di movimento adatte a ognuno e fondamentali per innalzare la qualità della vita e ridurre i rischi di patologie strettamente correlate alla sedentarietà. Da oggi (lunedì 5 maggio) a venerdì 9 maggio i bambini saranno protagonisti nella tappa di Sciacca in provincia di Agrigento: al Mangia’s Resort infatti è appena iniziato “Muoviti kids” che coinvolgerà i più piccoli in attività sportive e giochi di squadra per appassionarli e ridurne la tendenza alla sedentarietà. Il 24 e il 25 maggio l’evento si svolgerà in provincia di Catania, nella O2 Sport di Paternò, con percorsi sportivi personalizzati, attività fitness di gruppo, attività adattate per le persone con patologie croniche non trasmissibili affiancate da team di esperti. Per la prima volta nel 2025 nella tappa etnea saranno coinvolte in gare singole e di squadra anche persone con disabilità motorie e con sindrome di Down. Il 28 maggio i lavori proseguiranno con una giornata di approfondimento a Palazzo dei Normanni a Palermo, che aprirà il dibattito tra esperti e rappresentanti istituzionali con focus sullo sport, sulle palestre della salute e sullo sviluppo di stili di vita sani. Dal 9 al 12 giugno “Muoviti” tornerà nel territorio etneo, a Paternò (CT) nella O2 Sport in versione kids con attività pensate per coinvolgere i bambini. Dal 4 al 6 luglio “Muoviti” debutterà a Ustica, dove per la prima volta l’iniziativa metterà in movimento l’isola coinvolgendo tutti i partecipanti in attività sportive e di prevenzione. Il 19 luglio gli eventi si concluderanno in provincia di Messina, nel Belvedere di Taormina (ME) in Piazza IX Aprile dove turisti, passanti e appassionati saranno travolti dall’onda di “Muoviti”. “Muoviti” è supportata da Novartis, Merck Italia, Grimaldi Lines, Acqua Minerale San Benedetto, Sibeg Coca Cola, Crazy Tiger, Farmacia Mercadante Partanna, Infissi Costa, Leone Calzature, Il Centroottico Pisciotta, Plasso srl, Logistica Italiana, Casalasco spa.   Tue, 06 May 2025 07:11:06 +0000 Palermo Teatro delle Arti di Salerno: presentata la stagione teatrale 2025/2026 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/33480-teatro-delle-arti-di-salerno-presentata-la-stagione-teatrale-2025-2026.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/33480-teatro-delle-arti-di-salerno-presentata-la-stagione-teatrale-2025-2026.html È stata presentata questa mattina, nel Salone del Gonfalone del Comune di Salerno, la 22esima stagione teatrale del Teatro Delle Arti, diretto da Claudio Tortora, alla presenza del Sindaco Vincenzo Napoli, l’Assessore Alessandro Ferrara (Turismo e Cultura) e del Direttore del Teatro Pubblico Campano Alfredo Balsamo. Un momento importante per la cultura cittadina e regionale, che ha confermato il valore e la centralità del Teatro Delle Arti nella vita culturale salernitana. Il cartellone 2025/2026 si conferma tra i più ricchi e variegati della scena campana, con 10 spettacoli in abbonamento e 3 eventi fuori abbonamento, portando sul palco grandi nomi del teatro italiano e una proposta artistica capace di spaziare dalla comicità alla prosa contemporanea, dal teatro civile alla musica, con uno sguardo sempre attento all’attualità. “Siamo molto soddisfatti del cartellone di questa 22esima stagione, che rappresenta il frutto di un lavoro costante e appassionato. Il Teatro Delle Arti continua a crescere, sia in termini di qualità delle proposte che di pubblico. Anche quest’anno vogliamo offrire agli spettatori spettacoli che emozionano, fanno riflettere e divertono”, ha dichiarato il direttore artistico Claudio Tortora. Il cartellone in abbonamento: • 25 e 26 ottobre – “Un ponte per 2” Commedia brillante con Paolo Caiazzo e Antonello Costa, sull’incontro/scontro tra due mondi opposti costretti alla convivenza. • 8 e 9 novembre – “Il nuotatore di Auschwitz” Raoul Bova in un testo intenso, ispirato a una storia vera, scritto e diretto da Luca De Bei. • 15 e 16 novembre – “Anni 90” Massimiliano Gallo racconta il decennio degli eccessi e delle trasformazioni, tra ricordi, ironia e musica. • 13 e 14 dicembre – “Finché il giudice non ci separi” Biagio Izzo protagonista di una commedia graffiante sul matrimonio e le sue crisi. • 10 e 11 gennaio – “Benvenuti in casa Esposito” Con Giovanni Esposito e la regia di Alessandro Siani, una commedia esilarante tratta dal romanzo di Pino Imperatore. • 24 e 25 gennaio – “Romeo + Giulietta” La Compagnia dell’Arte rilegge Shakespeare in chiave moderna con regia di Antonello Ronga. • 14 e 15 febbraio – “Qualcosa è andato storto” Il ritorno di Carlo Buccirosso con una nuova commedia scritta e diretta da lui. • 28 febbraio e 1 marzo – “Il padrone” Nancy Brilli protagonista di un dramma domestico attuale e intenso. Regia di Pierluigi Iorio. • 7 e 8 marzo – “Jucature” Antonio Milo e Adriano Falivene raccontano l’ossessione del gioco in una commedia umana e coinvolgente. • 21 e 22 marzo – “Indovina chi viene a cena” Cesare Bocci e Vittoria Belvedere portano in scena un grande classico sul tema delle differenze culturali. Spettacoli fuori abbonamento: • 24 ottobre – “Un ponte per 2” Anteprima straordinaria prima del debutto ufficiale. • 12 dicembre – “Finché il giudice non ci separi” Replica straordinaria fuori abbonamento. • Data da definire – “Sapore di mare” Il musical di Paolo Ruffini e Fatima Trotta, diretto da Maurizio Colombi, che fa rivivere l’estate degli anni ’60 a Forte dei Marmi. Un omaggio alla carriera di Claudio TortoraNel corso della presentazione è stato inoltre annunciato un evento speciale per celebrare i sessant’anni di carriera di Claudio Tortora, figura centrale della scena teatrale salernitana e campana. L’appuntamento è per sabato 10 maggio alle ore 20:30 al Teatro Delle Arti, con uno spettacolo celebrativo a ingresso libero, su invito da ritirare presso il botteghino del teatro. Inoltre, giovedi 8 maggio alle ore 11:30, nella stanza del Sindaco presso Palazzo di Città, si terrà la cerimonia ufficiale di consegna di una targa celebrativa a Claudio Tortora da parte del Comune di Salerno, quale riconoscimento per il lungo e significativo percorso artistico e culturale compiuto nel corso della sua carriera. Una stagione che si preannuncia, dunque, all’insegna della qualità, del coinvolgimento del pubblico e del giusto tributo a un protagonista del teatro campano. Tue, 06 May 2025 07:08:52 +0000 Salerno Monumenti aperti nel cuore multiculturale di Roma https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33479-monumenti-aperti-nel-cuore-multiculturale-di-roma.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33479-monumenti-aperti-nel-cuore-multiculturale-di-roma.html Le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, il Museo di Arte Urbana sulle Migrazioni, il Magazzino Ufficio Scavi SDO e la Basilica Sotterranea di Porta Maggiore: questi i patrimoni capitolini che dal 23 al 25 maggio saranno protagonisti della XXIX° edizione di Monumenti Aperti, un'occasione per scoprire piccole e grandi gemme di comunità in un territorio molto vasto, quello del Municipio V, che si contraddistingue per un ricchissimo patrimonio sia materiale (archeologico, storico, artistico) che immateriale.  I monumenti saranno accessibili gratuitamente, venerdì 23 maggio dalle 10.00 alle 12.00 e sabato 24 dalle 10.00 alle 12.00, con l’eccezione della Basilica Sotterranea di Porta Maggiore che non sarà visitabile, ma oggetto di una lecito magistralis tenuta dai bambini della 4B del plesso Pisacane dell’I.C. Simonetta Salacone.  Il territorio nel suo complesso sarà poi esplorato grazie ad un’escursione urbana, prevista il 25 maggio dalle 10.00 alle 13.00 e intitolata “Sulle orme degli antichi Romei”, che porterà alla scoperta del passato e del futuro del Comprensorio Casilino.  Come per tutte le visite dell'iniziativa Monumenti Aperti, che celebra il patrimonio culturale italiano in 87 città aprendo al pubblico ben 800 monumenti, le visite ai siti storici sono gestite da guide turistiche d'eccezione: nel caso del Municipio V, saranno i ragazzi delle scuole elementari del territorio ad accogliere i visitatori e a condurli nel percorso di visita.  Si inizia quindi venerdì 23 maggio, dalle 10:00 alle 12:00, con il Magazzino dell’Ufficio Scavi SDO in via Pierozzi 38. Qui sono conservati materiali archeologici provenienti dagli scavi effettuati tra gli anni ’90 nell’ambito del grande progetto urbanistico del Sistema Direzionale Orientale. La visita, gestita dalle classi 1C e 2D del plesso Massaia dell’I.C. Artemisia Gentileschi, offrirà un’occasione unica per comprendere l’evoluzione dell’area tra Centocelle e Torre Spaccata, dai primi insediamenti rurali del VI secolo a.C. fino alle ville romane di epoca imperiale. Nel pomeriggio dello stesso giorno, dalle 15:00 alle 16:00, gli studenti della 4D dell’I.C. Simonetta Salacone terranno una lectio magistralis sulla Basilica sotterranea di Porta Maggiore. L’evento, che si svolgerà presso Casa Khan in via dell’Acqua Bullicante 28, vedrà i giovanissimi docenti raccontare in modo multisensoriale le meraviglie di questo edificio sacro sotterraneo di epoca tiberiana, famoso per i suoi raffinati stucchi a tema mitologico. Sabato 24 maggio, dalle 10:00 alle 11:00, si potrà invece visitare uno dei luoghi più suggestivi della Roma sotterranea: le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro in via Casilina 641. Si tratta del terzo complesso catacombale più esteso di Roma, ricco di affreschi paleocristiani del IV secolo e sviluppato su tre livelli. La parte esterna del sito è accessibile anche a persone con disabilità motorie, mentre l’accesso alle catacombe vere e proprie è limitato per motivi di sicurezza. L’accoglienza sarà curata dagli studenti dell’I.C. Simonetta Salacone. Sempre il 24 maggio, dalle 11:00 alle 13:00, sarà aperto al pubblico anche il Museo di Arte Urbana sulle Migrazioni (M.A.U.Mi), situato presso Casa Scalabrini 634 e gestito dall’ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione e lo Sviluppo . Il museo, che racconta le storie migratorie attraverso opere di muralismo contemporaneo realizzate da artisti come Diavù, Croma, Mr. Klevra e Gio Pistone, sarà illustrato e animato dai ragazzi della 2A e della 2F dell’I.C. Alberto Manzi. Il 25 maggio, con partenza da via Casilina 634 alle ore 10.00, è possibile partecipare all’escursione urbana lungo la via Labicana intitolata “Sulle orme degli antichi Romei: alla scoperta del passato e del futuro del Comprensorio Casilino”, a cura di APS Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros. Il percorso toccherà alcuni dei luoghi più emblematici del territorio – come il Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro – rivisitati in chiave contemporanea come patrimonio diffuso. Monumenti Aperti 2025, XXIX edizione, è coordinata a livello nazionale dalla OdV Imago Mundi: dalla prima edizione del 1997 sono state oltre 4 milioni le visite guidate, condotte da 160.000 studenti e 60.000 volontari che hanno raccontato e custodito oltre 1.700 monumenti in più di 160 comuni. Grazie al supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e alla collaborazione con un ampio partenariato del terzo settore, Monumenti Aperti - che nel 2018 è stata insignita del prestigioso Premio per il Patrimonio Culturale | Europa Nostra Awards dell'Unione Europea - si espande ulteriormente, portando la sua missione in ogni angolo del Paese. Tutti gli eventi sono su prenotazione. Per info: Facebook: @ecomuseocasilino - Instagram:@ecomuseocasilino Tue, 06 May 2025 07:06:40 +0000 Roma AISLA a bordo dell’Amerigo Vespucci: “Non chi comincia, ma quel che persevera” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33478-aisla-a-bordo-dell-amerigo-vespucci-non-chi-comincia-ma-quel-che-persevera.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33478-aisla-a-bordo-dell-amerigo-vespucci-non-chi-comincia-ma-quel-che-persevera.html Lunedì 5 maggio, il veliero più bello del mondo, l’Amerigo Vespucci, ha attraccato alla banchina nuova di Levante del porto di Reggio Calabria, dopo aver solcato gli oceani in un tour internazionale che l’ha portato nei cinque continenti. Una tappa importante non solo per la Marina Militare Italiana, ma anche per il mondo del Terzo Settore: tra le realtà presenti, anche AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. L’iniziativa, promossa dal Ministero per le Disabilità con il progetto “Italia e Inclusione, la persona al centro”, ha visto l’allestimento di stand tematici e la partecipazione a panel pubblici per promuovere l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Una scelta simbolica e concreta: portare la voce delle persone più fragili su una delle navi più iconiche della Repubblica italiana. AISLA, attraverso la sua sezione calabrese, ha raccontato il proprio impegno accanto alle persone con SLA e alle loro famiglie. “Iniziative come questa ci ricordano che l’inclusione è un percorso condiviso – spiega Francesca Genovese, presidente della sezione calabrese di AISLA –. È importante esserci, visibilmente e concretamente, nei luoghi che rappresentano l’identità del nostro Paese.” Sulla nave campeggia la targa con il motto che accompagna ogni navigazione dell’Amerigo Vespucci: “Non chi comincia, ma quel che persevera.” Una frase che AISLA sente profondamente sua. Perché il lavoro quotidiano dell’Associazione non è fatto di slanci episodici, ma di una presenza costante, tenace, paziente. “Perseverare, per noi, significa esserci ogni giorno. Anche quando la malattia spegne la voce, anche quando le istituzioni sono lente, anche quando la fatica sembra prendere il sopravvento.” Il progetto “Italia e Inclusione” vuole proprio questo: mettere al centro le persone, riconoscerne i diritti, favorire l’accesso alla vita sociale, culturale ed economica. Un obiettivo che richiede co-progettazione, ascolto e responsabilità condivisa. Per AISLA, significa ribadire con forza il diritto a un progetto di vita dignitoso anche nella disabilità complessa, come la SLA. “La nostra partecipazione a bordo dell’Amerigo Vespucci – conclude Genovese – è stata un’occasione preziosa per raccontare l’impegno che portiamo avanti ogni giorno, insieme a tanti caregiver, operatori, volontari e sostenitori. Ma è stata anche un’esperienza emozionante, che ci ha restituito il senso più profondo del nostro ‘navigare insieme’: non c’è mare troppo grande se la rotta è condivisa.” Il viaggio della nave prosegue, ma il messaggio lasciato al porto di Reggio Calabria resta forte e chiaro: l’inclusione non è un traguardo, è una rotta. E AISLA è pronta a percorrerla, ancora e ancora, accanto a chi ne ha più bisogno.   Tue, 06 May 2025 07:02:38 +0000 Reggio Calabria Convegno Fidapa sulla denatalità, una nuova questione sociale da attenzionare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33477-convegno-fidapa-sulla-denatalita-una-nuova-questione-sociale-da-attenzionare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33477-convegno-fidapa-sulla-denatalita-una-nuova-questione-sociale-da-attenzionare.html L’ I.i.s “Leonardo” di Giarre, ospiterà, giovedi, 08, maggio, alle 10, presso l’aula magna, il convegno distrettuale organizzato dalla task force ‘Piu’ salute” di Piera Bonaccorsi, su un tema di grande interesse ovvero: “L’Europa e la denatalità: una nuova questione sociale. Politiche e prospettive”. Ad accogliere le organizzatrici e le relatrici la dirigente scolastica dell’I.i.s “Leonardo” di Giarre, Tiziana D’Anna, che darà inizio ai saluti istituzionali che proseguiranno con i saluti del sindaco di Giarre, Leo Cantarella e della presidente distrettuale della Fidapa distrettuale Letizia Bonanno.  L’incontro sarà coordinato e moderato dalla presidente della Sezione Fidapa Giarre Riposto, Maria Privitera. A relazionare sul tema interverranno: Piera Bonaccorsi, già dirigente medico del reparto di ginecologia presso l’Ospedale di Acireale e ginecologa consulente presso la Casa di Cura “Falcidia” di Catania, che tratterà il tema “Denatalità e fecondazione assistita”.  “La denatalità nella prospettiva demografica” sarà il tema al centro della relazione della docente di statistica sociale al Dipartimento di Scienze Politiche e sociali presso l’Uncit, Daniela Ghio.   Giorgia Mavica, docente di sociologia generale del Dipartimento di Scienza della Formazione, presso l’Unict, relazionerà sul tema “Denatalità: questione sociale emergente e nuovi modelli di famiglia”.  “La Genitorialità in bilico in Europa: sarà il tema la centro dell’intervento della psicologa, Indira Portale. Al convegno è prevista la partecipazione delle presidenti delle sezioni della Fidapa della Provincia di Catania, di Siracusa e Taormina. Il convegno distrettuale coincide con l’Open Day Fidapa BPW Italy, che si celebra l’08 maggio. Si tratta, infatti, di un’intera giornata dedicata al “racconto” di cos’è la Federazione italiana donne arti professioni affari e quali sono le sue finalità e attività a sostegno di tutte le donne.   Tue, 06 May 2025 06:58:09 +0000 Catania Non sottomettiamoci a un Conclave di “carta”. https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33476-non-sottomettiamoci-a-un-conclave-di-carta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33476-non-sottomettiamoci-a-un-conclave-di-carta.html Benedetto XVI a suo tempo ci aveva messo in guardia dell'esistenza di un Concilio di carta, cioè raccontato dai mass media, e uno effettivo, vissuto dai Padri sinodali. Sta capitando la stessa cosa in questi giorni per quanto riguarda l'imminente Conclave. C'è una distanza siderale tra quanto viene percepito dall'opinione pubblica e quanto accade veramente. Certo era prevedibile lo scatenarsi ogni giorno, ogni ora, dei giornalisti con il cosiddetto “totopapa”. Quando la sede di Pietro è vacante, tutti diventano esperti “papologi”. Si fanno pronostici, si esprimono preferenze, si avanzano desideri, si indicano i pontefici, si fa il tifo per questo o per quell'altro cardinale. Tuttavia Mimmo Muolo su Avvenire del 30 aprile sostiene “che quasi mai i papi si sono succeduti tra loro in base al criterio della copia conforme”. (Farsi stupire dalla creatività, 30.4.25, Avvenire) Continua Muolo, “dopo Giovanni XXIII non è venuto Giovanni XXIV, ma Paolo VI, umanamente, spiritualmente e culturalmente assai diverso del suo predecessore. Ma questa diversità non gli ha impedito di portare a termine l'opera più bella del suo predecessore, il Concilio Vaticano II. E dopo Giovanni Paolo II non è venuto Giovanni Paolo III, ma Benedetto XVI”. Il riferimento ai due papi  santi Roncalli e Wojtyla non è casuale erano molto popolari tra la gente come il papa argentino, però questo non può essere l'unico criterio per scegliere un Papa. In questi giorni si parla di continuità, ma che cosa significa?innanzitutto continuità rispetto a che cosa? Anche in questo caso occorre guardare alla Storia della Chiesa. E' necessario non separare il Papa, chiunque egli sia, da quella storia o, peggio ancora, isolarlo dalla comunità ecclesiale, in una visione manichea, secondo cui tutto il positivo sta da una parte e il negativo dall'altra. Questa è la Chiesa di “carta” per tornare all'avvertimento di Papa Ratzinger. Il Papa deve essere espressione della Chiesa vera, cioè della comunità dei credenti. La continuità che dobbiamo invocare in questi giorni è quella rispetto all'azione dello Spirito Santo, che soffia dove vuole. Lasciamo dunque allo Spirito la libertà di indicare quale debba essere la linea della continuità, ai cardinali nella Sistina di discernere la sua voce scegliendo il candidato più idoneo. Soprattutto lasciamo che il nuovo Pontefice si muova secondo “quella continuità creativa (dove la creatività sta anche nella personale indole del nuovo Pontefice), che ha sempre caratterizzato il passaggio di testimone da un Papa all'altro”. Del resto è stato così con papa Francesco rispetto a Benedetto XVI. E comunque ogni Pontefice, per quanto riguarda il Magistero, è sempre in continuità con il deposito della fede di cui è custode, in quanto nessuno può mutarlo. Quello che succede in un conclave rimane un mistero, i vari papabili spesso poi non vengono eletti, basta andare a vedere gli ultimi conclavi, vedi l’elezione del cardinale Karol Wojtyla, san Giovanni Paolo II (1978-2005), dopo secoli di pontificati “italiani”, era uno sconosciuto, nessuno lo aveva ritenuto papabile.   Tue, 06 May 2025 06:52:32 +0000 Attualità Valorizzazione di arte e artigianato: oggi a Palazzo Reale di Palermo, la presentazione dell’installazione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33475-valorizzazione-di-arte-e-artigianato-oggi-a-palazzo-reale-di-palermo-la-presentazione-dell-installazione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33475-valorizzazione-di-arte-e-artigianato-oggi-a-palazzo-reale-di-palermo-la-presentazione-dell-installazione.html   Il sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo e l’assessore alla Cultura Claudio Lo Monaco, che è anche vicepresidente dell’Aicc (Associazione italiana città della ceramica) con delega alle isole, parteciperanno alla presentazione alla stampa - martedì 6 maggio, alle 12.30, a Palazzo Reale di Palermo - dell’installazione “Le città delle ceramiche. Visioni contemporanee dell’artigianato siciliano”, ospitata dalla Fondazione Federico II nel Cortile Maqueda del Palazzo, dopo essere stata esposta a Milano, alla Bit e alla Milano Design Week. L'allestimento si sviluppa come una "città simbolica" composta da volumi architettonici astratti, quali parallelepipedi e cilindri, che evocano edifici urbani contemporanei. La produzione di ceramiche artistiche trionfa soprattutto nelle città della ceramica: Caltagirone, Burgio, Collesano, Monreale, Santo Stefano di Camastra e Sciacca, che insieme hanno dato vita alle Strade della Ceramica Siciliana.      Saranno presenti il presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno, l’assessora del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Elvira Amata e i sindaci degli altri  Comuni coinvolti: Francesco Re, sindaco di Santo Stefano di Camastra; Enzo Galifi, sindaco di Burgio; Tiziana Cascio, sindaca di Collesano; Fabio Termine, sindaco di Sciacca; Alberto Arcidiacono, sindaco di Monreale. Tue, 06 May 2025 06:48:44 +0000 Catania A Reggio Calabria l'Aspromarathon 2025, il sindaco Falcomatà: "Un altro grande successo della Primavera Reggina. Grazie a chi lavora per realizzare questi grandi eventi" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33474-a-reggio-calabria-l-aspromarathon-2025-il-sindaco-falcomata-un-altro-grande-successo-della-primavera-reggina-grazie-a-chi-lavora-per-realizzare-questi-grandi-eventi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33474-a-reggio-calabria-l-aspromarathon-2025-il-sindaco-falcomata-un-altro-grande-successo-della-primavera-reggina-grazie-a-chi-lavora-per-realizzare-questi-grandi-eventi.html Il primo cittadino ha preso parte alla cerimonia di partenza della gara di mountain-bike giunta alla sua nona edizione. Insieme a lui il Vicesindaco metropolitano Carmelo Versace ed il Delegato allo Sport Giovanni Latella Ha preso il via, dal Lungomare “Italo Falcomatà”, la IX edizione dell’Aspromarathon con centinaia di ciclisti ai nastri di partenza, in sella alle loro mountain-bike, per l’organizzazione, impeccabile, del team reggino Rolling Bike ed il supporto della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Per il sindaco Giuseppe Falcomatà si tratta di «un altro grande successo per la “Primavera Reggina”». Nel ringraziare Roberto Mucciola ed il team Rolling bike, il sindaco ha sottolineato come «Reggio stia vivendo, nel giro di una settimana, il terzo importante evento a carattere nazionale».  «Veniamo dallo straordinaria riuscita dello Street Food, del concerto del Primo maggio, della festa per l'apertura del Centro Federale di Ciccarello - ha ricordato Giuseppe Falcomatà - e, adesso, registriamo la grande partecipazione della città l'Aspromarathon, quarta tappa del Trofeo dei Parchi Naturali, tra i circuiti più prestigiosi lungo sei regioni italiane con un forte richiamo, ogni anno, per un numero sempre più crescente di sportivi e appassionati». «Dietro questi eventi - ha continuato il sindaco - c’è un’organizzazione attenta, puntuale, quasi una sorta di catena di montaggio che spesso non si vede: l’allestimento dei villaggi, degli stands, il coordinamento della sicurezza, le attività di logistica. Una macchina impressionante che si muove grazie all’impegno, l'amore, la passione e la professionalità di chi rende possibile tutto questo». «Ancora una volta - ha spiegato Falcomatà - verranno esaltate le straordinarie bellezze del nostro patrimonio naturale, dalla montagna, al mare fino alla collina, a conferma che, anche così, si promuove l’immagine della nostra meravigliosa Reggio e si fa conoscere, agli occhi dell’Italia e del mondo, l’unicità del nostro territorio». Ad Aspromarathon partecipano oltre 500 atleti, con una presenza stimata di migliaia di persone, tra sportivi, accompagnatori, tecnici e familiari. «Una festa dello sport - ha commentato il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace - che, all’attività agonistica, unisce il richiamo turistico ed il rilancio del nostro comprensorio». «E’ l’ennesima dimostrazione - ha affermato Versace - di come i grandi eventi possano dare slancio all’economia generale del territorio. Le ricadute positive registrate negli ultimi ultimi giorni, in cui si è susseguita una moltitudine di iniziative a carattere nazionale ed internazionale, caratterizzano la grande programmazione messa in campo dall’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà che proseguirà, da qui alle prossime settimane, con la presentazione della futura Estate reggina». Secondo il consigliere delegato allo Sport, Giovanni Latella, «attraverso manifestazioni di questo genere si possono costruire percorsi virtuosi di crescita sociale delle nostre comunità». «Aspromarathon - ha detto - giunge dopo il Giro ciclistico della Città Metropolitana o la partita disputata, a Reggio Calabria, dalla Nazionale italiana di basket. Si tratta, dunque, di tre iniziative che, seguendo l’importante indirizzo politico dell’amministrazione, abbinano la promozione del territorio, lo sport, il turismo con risultati eccezionali sotto l’aspetto sociale ed economico».       Tue, 06 May 2025 06:42:22 +0000 Reggio Calabria Incontro con i genitori sui Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione all’Istituto “Carlo Levi” di Portici https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33473-incontro-con-i-genitori-sui-disturbi-dell-alimentazione-e-della-nutrizione-all-istituto-carlo-levi-di-portici.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33473-incontro-con-i-genitori-sui-disturbi-dell-alimentazione-e-della-nutrizione-all-istituto-carlo-levi-di-portici.html Un incontro di grande spessore e partecipazione si terrà mercoledì 7 maggio presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Levi” di Portici. L’evento, rivolto ai genitori degli studenti, avrà come tema centrale i disturbi dell’alimentazione e della nutrizione, una problematica sempre più preoccupante tra gli adolescenti. Ad intervenire nel corso dell’incontro sarà una squadra di esperti altamente qualificati, tra cui, la Dottoressa Giuseppina Bentivoglio, biologa nutrizionista, la Dottoressa Adele Magrelli, psicologa e coordinatrice del centro Food for Mind Napoli, la Dottoressa Rossana Terni, psicoterapeuta, sessuologa e terapeuta EMDR, la Dottoressa Maria Elena Porciello, medico chirurgo, esperta in medicina preventiva e nutrizione. Dopo un’introduzione del dirigente scolastico, Professor Giovanni Liccardo, che sottolineerà il valore educativo dell’iniziativa, prenderà la parola la Professoressa Ambra Viggiani, referente dei disturbi del comportamento alimentare che evidenzierà il ruolo della scuola come presidio educativo e di prevenzione e l’importanza di avere una figura di riferimento in ambito scolastico. Quindi la Dottoressa Bentivoglio illustrerà le principali problematiche legate ai disturbi dell'alimentazione, sottolineando l'importanza di un approccio multidisciplinare che coinvolga nutrizionisti, psicologi e famiglie. "È fondamentale che i genitori siano consapevoli dei segnali precoci dei disturbi alimentari, come cambiamenti nelle abitudini alimentari, isolamento sociale o preoccupazioni eccessive riguardo al peso corporeo. Un intervento tempestivo può fare la differenza nel percorso di recupero", afferma la Dottoressa Bentivoglio durante l'incontro. La Dottoressa Magrelli evidenzia come l’intervento precoce, anche a scuola, possa fare la differenza: “Gli insegnanti e i genitori sono i primi osservatori: se adeguatamente formati, possono riconoscere precocemente i segnali e orientare i ragazzi verso percorsi di cura”. La Dottoressa Terni approfondisce il legame tra disturbi alimentari ed emozioni, spiegando come spesso le difficoltà con il cibo riflettano traumi, ansia o difficoltà relazionali: “Il corpo diventa il linguaggio con cui si esprime un dolore più grande. Per questo è importante intervenire non solo sul sintomo, ma sulla storia che lo ha generato”. A chiudere la sessione sarà la Dottoressa Porciello, che ha affronterà gli aspetti medici e preventivi, sottolineando l’importanza di uno stile di vita equilibrato e della corretta informazione: “Non possiamo parlare di salute mentale senza parlare anche di salute fisica, alimentazione corretta, sonno, movimento. La prevenzione comincia da qui”. L’incontro si concluderà con uno spazio di confronto tra i genitori e gli esperti, durante il quale emergeranno domande e riflessioni a dimostrazione della necessità di creare spazi di ascolto e dialogo. La Professoressa Viggiani inoltre illustrerà alcune delle azioni già attive nell’istituto rivolte al benessere degli studenti, come sportelli d’ascolto, attività di sensibilizzazione, momenti di formazione ed informazione in collaborazione con esperti esterni. L’iniziativa rientra in un più ampio progetto di promozione della salute e del benessere e di prevenzione del disagio giovanile che l’Istituto “Carlo Levi” porta avanti con impegno e continuità grazie alla sensibilità del suo dirigente. “Siamo convinti che educare significhi anche prendersi cura della dimensione emotiva e sociale dei nostri studenti,” conclude il Professor Giovanni Liccardo.         Tue, 06 May 2025 06:38:16 +0000 Napoli Sguardi al futuro dopo l'XI edizione del "Premio San Valentino - Città di Atripalda" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33472-sguardi-al-futuro-dopo-l-xi-edizione-del-premio-san-valentino-citta-di-atripalda.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33472-sguardi-al-futuro-dopo-l-xi-edizione-del-premio-san-valentino-citta-di-atripalda.html Si sono spenti i riflettori sull’XI ed ultima Edizione del Premio San Valentino -Città di Atripalda 2025. Grazie alla determinazione e alla resilienza della Presidente ACIPeA, Lucia Gaeta, che anche in questa recente edizione è riuscita a far confluire centinaia di persone, fra poeti e artisti, da tutta Italia, isole comprese, giunta, come nelle precedenti edizioni, oltre i confini nazionali. Il suo principale obiettivo è stato quello di far conoscere orgogliosamente le bellezze storico-culturali della sua città natia, divenuta anche “città degli innamorati”. Una cerimonia particolarmente sentita dalla fondatrice Lucia Gaeta che in questa mission dedicata alla poesia ha costantemente investito cuore e anima negli ultimi undici anni, superando non poche difficoltà al fine di far crescere di anno in anno il prestigio della manifestazione. Si conclude così, fra gli applausi e gli apprezzamenti generali, un impegno ultradecennale che ha dato grandi soddisfazioni, per far posto ad una nuova sfida targata ACIPeA che vedrà nel corso del 2026 il suo debutto. A dare il via alla serata, assieme alla Presidente di ACIPeA e alla giornalista e saggista letteraria Daniela Cecchini, consolidata madrina dell’evento, è stato il primo cittadino di Atripalda, avv. Paolo Spagnuolo. La serata dello scorso 26 aprile, che ha avuto luogo presso l'Hotel Bel Sito le Due Torri in Manocalzati, ha visto la premiazione di poeti ed artisti delle sezioni adulti, nonché il conferimento di riconoscimenti alle eccellenze culturali e professionali prescelte; due nomi illustri del territorio irpino hanno ricevuto, infatti, il Premio alla Carriera Abellinum: il gen.le Antonio Caputo e la Presidente delle Donne del Vino, Daniela Mastroberardino. Un ulteriore Premio alla Carriera Abellinum è stato consegnato al pluripremiato poeta di Pontecagnano, Vittorio Di Ruocco, già vincitore del Premio San Valentino per tre edizioni consecutive, anche quest'anno classificatosi con ben due testi al primo e al secondo posto, conquistando così di diritto al riconoscimento più ambito. Colonna sonora della serata i Monagnan Duo, nelle persone di Verdiana Leone e Ivan Barbone. Di seguito i nomi dei premiati nei podi delle varie sezioni dell’XI Edizione del Premio San Valentino - Città di Atripalda 2025 : SEZIONE LINGUA 1) Maria Sapio da Napoli – Vienimi a cercare 2) Campagna Epifania Grazia da Nissoria (EN) – Se non mi trovi 3) Alba Contino da Squinzano (LE)- Per sempre noi SEZIONE VERNACOLO 1) Massimo De Mellis da Sant’Anastasia (NA) - A la fenesta toja, je vularrìa 2) Maria Clotilde Cundari da Napoli – Pazzo d’ammore 3) Santina Paradiso da Mazzarrone (CT) - Quannu 'u ma' cori fu arrubbatu SEZIONE AMORE MALATO 1) Annalena Cimino da Anacapri (NA) - Le rose orfane di dicembre 2) Francesca Patitucci da Salerno – Le tue rose rosse 3) Alfonso Gargano da Salerno – D’improvviso SEZIONE BACIO D'AMORE 1) Massimo Lo Pilato da Mirabella Eclano (AV) – Ho vissuto 2) Domenico Tonziello da Trentola Ducenta (CE) - Respiro di vento 3) D’Onofrio Serena da Cervinara (AV) – Preghiera d’amore SEZIONE ARTE 1) Modesto Furchì da Roma - Estasi 2) Gaetano Mele da Albano Laziale (RM) - Quell'abbraccio che ti trasporta dentro al sogno 3) D’Onofrio Serena (Sere NArt) da Cervinara – Siamo fatti di cuore SEZIONE WORLD WIDE 1) Lilla Omobono dal Canada – A toi – A te 2) Odujebe Oluwole Olaniyi dalla Nigeria - Let my kisses - Lascia che i miei baci 3) Gori Stafa dalla Florida – Touch - Tocco Cinque i Premi Città di Atripalda assegnati: Grazia Maremonti da Taranto, Giuseppe Vallario da Firenze, Aurelio Zucchi da Roma, Anna Francesca LA Rosa da Rende (CS) e Anna Santo Sgro da Agropoli (SA) Il Premio “Parole e Note” a cura dell’associazione gemellata “Artisti e Mercanti del Conte Ruggero”, è stato conferito al poeta romano Renato Fiorito, grazie all'eclettica artista Stefania Siani che ha scelto il suo testo “Legami” e l’ha musicato. Nella seconda giornata, quella del 27 aprile, la manifestazione si è svolta presso la Sala Consiliare del Comune di Atripalda con la premiazione dei giovanissimi poeti. Alla presenza di un folto pubblico, Lucia Gaeta ha dato il via alla cerimonia, dopo i saluti dell’assessore alla Pubblica Istruzione Lello Labate, dell’assessore alla Cultura Lello Barbarisi e di alcuni membri della giuria, tra i quali la prof. Giovanna Maffeo, il prof. Marciano Casale e la poetessa Laura Russo. Gli studenti che si sono distinti sul podio sono i seguenti: SEZIONE STUDENTI - MEDIE 1) Niglio Greta – A te, il mio tutto 2) Renzullo Sabino - Nel cielo tenue si accende la sera 3) Curcio Flavia - Attimi d'amore SEZIONE STUDENTI - SUPERIORI 1) Postiglione Giada - Quanto dura per sempre? 2) Bozzaotra Roberta - L'amore oltre l'eternità 3) Ferrigno Ludovica - Un verso nudo al fronte Presenti in sala anche i due vincitori primi classificati per le sezioni degli adulti: sez. Lingua, Sapio Maria, e sez. Vernacolo, Massimo De Mellis. La mattinata si è conclusa nella Piazzetta degli Artisti con l'inaugurazione dell’ultima stele in ceramica con le quattro poesie vincitrici del Premio San Valentino 2025. L’opera è stata sempre realizzata dal ceramista Giuseppe Tedeschi di Mugnano del Cardinale e resterà in buona compagnia, a futura memoria, con le altre dieci installazioni, ad abbellire la Piazzetta atripaldese. Tue, 06 May 2025 06:34:38 +0000 Cultura Mediterraneo orientale, l'Italia "sta" con la Turchia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33470-mediterraneo-orientale-l-italia-sta-con-la-turchia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33470-mediterraneo-orientale-l-italia-sta-con-la-turchia.html Il presidente Erdogan visita Roma per incontrare il primo ministro Meloni, i due paesi stanno approfondendo i loro legami con nuovi accordi commerciali e di difesa, puntando a 40 miliardi di dollari in scambi bilaterali e joint venture di droni e tecnologia aerospaziale. La collaborazione segna un crescente allineamento strategico nei settori della sicurezza, dell'energia e dell'innovazione. Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha accolto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Roma per il quarto vertice intergovernativo Italia-Turchia. Il vertice dei due Paesi ha riunito i principali ministri di entrambi i Paesi e oltre 500 imprese per un Business Forum bilaterale. Poiché i due paesi hanno superato l'obiettivo commerciale bilaterale di 30 miliardi di dollari, cinque anni prima del previsto, Meloni ed Erdogan hanno ora fissato un nuovo obiettivo a medio termine di 40 miliardi di dollari. "La dichiarazione congiunta che abbiamo adottato conferma la forza del nostro rapporto e pone le basi per rafforzare ulteriormente la nostra cooperazione", ha detto Meloni durante una conferenza stampa congiunta con Erdogan. Le due nazioni stanno rafforzando i loro legami economici e la cooperazione strategica in materia di difesa, energia e migrazione. Italia e Turchia stanno accelerando un partenariato globale, dal commercio alla tecnologia e alla difesa, con implicazioni strategiche per l'Europa, la NATO e il Mediterraneo."Con il presidente Erdogan, abbiamo discusso della difesa e della deterrenza della NATO, del continente europeo e della possibile cooperazione tra le nostre forze armate", ha detto il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto durante una visita ad Ankara all'inizio di questo mese. Concentrati sulla difesa. Un punto importante è l'approfondimento dell'alleanza nella tecnologia dei droni. L'azienda aerospaziale italiana Leonardo e la turca Baykar Technologies, guidata da Selchuk Bayraktar, genero di Erdogan, hanno recentemente firmato un memorandum d'intesa per avviare un'operazione congiunta sui sistemi aerei senza pilota (UAS). La partnership mira a sfruttare il mercato europeo della difesa dei veicoli aerei senza pilota (UAV) nel prossimo decennio. Il consorzio si concentrerà sulla progettazione, lo sviluppo, la produzione e la manutenzione di veicoli aerei senza pilota (UAV).Le aziende si concentreranno sull'Italia in località come Torino, Roma e Nerviano. L'Italia e la Turchia potrebbero potenzialmente allinearsi ulteriormente con i sistemi militari di prossima generazione, sottolineano fonti italiane. Una possibilità è la cooperazione nel programma GCAP di sesta generazione di aerei da combattimento, uno sforzo congiunto tra Italia, Regno Unito e Giappone. "Non sappiamo ancora dove andrà a finire il progetto dei droni", ha dichiarato Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo. "Ma siamo fiduciosi che i sistemi senza pilota e le nuove tecnologie siano necessarie". La cooperazione dell'Italia con la Turchia sottolinea il ruolo di Ankara come fornitore strategico dell'ecosistema della difesa europea, sia dal punto di vista industriale che operativo. Poiché l'UE prende in considerazione la possibilità di convogliare i capitali della difesa solo verso le imprese le cui catene di approvvigionamento sono pienamente stabilite nell'UE, ciò rimarginerebbe le imprese legate agli Stati Uniti, al Regno Unito, al Giappone e alla Turchia. Tale limitazione è una contraddizione per l'Italia e non solo, dati i suoi più ampi legami di difesa e la necessità di alleanze interoperabili e resilienti. Cosa stiamo guardando. La visita di Erdogan va oltre il protocollo, in quanto la Turchia è un partner strategico per l'Italia in un Mediterraneo che cambia, sostenuto da tre pilastri. Necessità strategica: Roma vede Ankara come un partner necessario seppur complesso per la stabilità del Mediterraneo, con interessi comuni nei settori della difesa, dell'energia e dell'alta tecnologia. Equilibrio geopolitico: mentre Ankara si riafferma nel Mediterraneo orientale, Roma sceglie l'impegno piuttosto che lo scontro per proteggere i propri interessi economici e strategici. Asse della resilienza: con l'attenzione degli Stati Uniti che si sposta sull'Indo-Pacifico, l'Italia mira a stabilire un asse di sicurezza flessibile con la Turchia per consolidare il suo ruolo in un panorama regionale instabile.In sostanza l'Italia, si oppone secondo fonti giornalistiche ai piani energetici di Grecia-Cipro-Israele ed Egitto-Grecia, promuovendo la Turchia. Sostengono la politica turca nel Mediterraneo orientale, in particolare in Siria, Libia e altrove, dove vivono e regnano le fazioni islamiste. "Le politiche dinamiche della Turchia, combinate con la sua "deviazione dalle norme democratiche", la rendono un fattore imprevedibile, ponendo rischi che superano le sue capacità di partner affidabile nel panorama attuale. L'acquisto del sistema missilistico russo S-400, nonostante le obiezioni della NATO, e la sua riluttanza ad allinearsi pienamente alle sanzioni occidentali contro la Russia all'Ucraina segnano un allontanamento dalle priorità di sicurezza collettiva. Questo atto di bilanciamento tra NATO e Russia, insieme al possesso di terre strategiche nel Mar Nero, posiziona la Turchia come un jolly che potrebbe minare le risposte europee unificate a minacce come l'aggressione russa.Gli interventi militari illegali della Turchia e le dispute territoriali con l'Unione europea. La Turchia ha occupato illegalmente Cipro del Nord dal 1974, controllando circa un terzo del territorio dell'UE, pur mantenendo una minaccia attiva di guerra (casus belli) contro la Grecia, membro dell'UE.Le frequenti sfide della Turchia alla sovranità greca nel Mar Egeo, tra cui violazioni, rivendicazioni illegali e provocazioni militari ai confini marittimi, suggeriscono la volontà di affermare la sovranità in modi che minano direttamente l'integrità territoriale dell'Europa. La politica estera della Turchia e il sostegno alle fazioni jihadiste in conflitti come la guerra civile siriana sono stati collegati a effetti destabilizzanti che colpiscono l'Europa, compresi i flussi di rifugiati e il potenziale ritorno di combattenti radicalizzati.La Turchia ha una lunga storia di ricatti o minacce agli alleati in cambio di concessioni   Il controllo della Turchia sulle rotte migratorie è stato utilizzato come strumento geopolitico, con Ankara che minaccia periodicamente di "aprire le porte" all'Europa, come si è visto durante le controversie con l'UE sugli accordi migratori. Con questa Turchia,secondo fonti giornalistiche il primo ministro italiano G. Meloni (e i suoi predecessori) vogliono far passare i propri piani nel Mediterraneo. Fonte Giornali e agenzie stampa Elleniche             Mon, 05 May 2025 15:51:44 +0000 Attualità Una conferenza sulla tutela del patrimonio culturale in tempi di crisi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33469-una-conferenza-sulla-tutela-del-patrimonio-culturale-in-tempi-di-crisi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33469-una-conferenza-sulla-tutela-del-patrimonio-culturale-in-tempi-di-crisi.html Si terrà giovedì 15 maggio 2025, presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Roma Tre (via Ostiense 234-236), la conferenza “Tutela del Patrimonio Culturale in Tempo di Crisi: Cooperazione Internazionale e Buone Pratiche”, promossa dall’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale – Sede di Roma, con il patrocinio dell’Ambasciata di Grecia in Italia e del Comune di Roma. L’iniziativa nasce dalla crescente preoccupazione per la sorte dei beni culturali nelle aree colpite, dove il patrimonio materiale e immateriale dei popoli è costantemente minacciato. A fronte di questo scenario, la cooperazione internazionale e la formazione di personale specializzato diventano elementi chiave per una protezione efficace. Protagonisti dell’incontro saranno il Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) e il Dipartimento dei Beni Culturali e delle Antichità della Polizia ellenica, da anni impegnati in attività congiunte per contrastare il traffico illecito di opere d’arte e salvaguardare i beni culturali. Tra i relatori figurano il Tenente Ekaterini Markidis e la Sottotenente Aggeliki Tsoukala per la Polizia greca, e il Colonnello Paolo Befera per l’Arma dei Carabinieri. Interverranno inoltre accademici come la professoressa Giuliana Calcani, direttrice del Laboratorio sul Falso dell’Università Roma Tre, e i professori Emanuele Bellini (Roma Tre) e Carlo Citter (Università di Siena), quest’ultimo in qualità di moderatore. Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Alberto D’Anna, dell’ambasciatore di Grecia in Italia Eleni Sourani e di un rappresentante del Comando Carabinieri TPC. La partecipazione è libera previa conferma all’indirizzo: ? inforome@helleniculturaldiplomacy.com. Chi siamo la sede di Roma dell’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale (HICD), l’unico istituto in Grecia interamente dedicato alla promozione della Diplomazia Culturale. Fondato nel 2017, l’HICD è un’organizzazione scientifica che si propone come ponte tra la Grecia e gli altri Paesi, con l’obiettivo di promuovere i valori culturali, la cooperazione internazionale e la creazione di un clima di fiducia reciproca. Attraverso attività di ricerca, divulgazione e sensibilizzazione, l’Istituto opera nei diversi ambiti della Diplomazia Culturale, organizzando seminari, mostre d’arte, conferenze, pubblicazioni, eventi musicali e teatrali, oltre all’assegnazione di premi e borse di studio. L’HICD collabora con enti statali greci, come il Ministero della Cultura, il Ministero degli Affari Esteri e l’Accademia di Diplomazia, oltre che con università, istituzioni accademiche e centri di ricerca, promuovendo programmi di scambio culturale a livello internazionale. Konstantina Pilafà,e il presidente dell’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale di Roma, e George Labrinopoulos, giornalista nonché responsabile della comunicazione e delle pubbliche relazioni di IEDC-Roma. La storia Petros Kapsaskis  è il fondatore dell’Istituto Ellenico per la Diplomazia Culturale, costituito il 25 marzo 2017; una Fondazione che vede coinvolti giovani di notevole levatura intellettuale e di buona volontà, nel progetto condiviso di valorizzazione e diffusione della Cultura ellenica nel mondo. L’Istituto della diplomazia Culturale a Roma ha lo scopo di promuovere in Italia l’immagine della Grecia e la sua cultura, classica ma anche e soprattutto contemporanea, mediante l’organizzazione, la gestione e la promozione di attività culturali, artistiche o ricreative di particolare interesse sociale.  l’Istituto Ellenico della diplomazia Cultura aspira a diventare il punto di riferimento per la promozione della cultura ellenica su tutto il territorio italiano ed all’estero, facendo rete con le istituzioni pubbliche e private che condividono i medesimi valori Konstantina Pilafa Da una sua intervista al Corriere del Sud :   Sono nata e cresciuta ad Atene, e da parte di mio padre ho radici in Asia Minore, che faccio del mio meglio per mantenere. Ho fatto gli ultimi due anni di liceo a Heraklion (Creta) e poi sono tornata ad Atene per studiare Educazione Pre-scolare, e mi sono specializzata in Bisogni Educativi Speciali con un focus sull’Ippoterapia. Mentre studiavo, allo stesso tempo lavoravo come maestra. E’ in quel periodo che ho capito che c’è qualcosa che non va con il sistema educativo in Grecia, e che il problema nasce da un vuoto culturale, perché anche l’educazione e l’istruzione fanno parte della cultura. Ho deciso quindi di tornare a studiare per trovare delle risposte a questi problemi, e ho preso un’altra laurea, in Civilizzazione Europea.    Mi sono poi trasferita in Italia per studiare Diplomazia Pubblica e Culturale all’Università di Siena e ho avuto la fortuna di avere il Professor Richard Higgott e il Professor Pierangelo Isernia come relatori della mia tesi, che mi hanno incoraggiato a svolgere una ricerca originale invece di una compilazione. Sono in Italia dal 2020, ma i legami con questo Paese sono molto più vecchi. Mia mamma ha studiato Farmacia all’Università di Siena, e alcuni dei suoi migliori amici erano italiani. Quindi ho sempre sentito grande vicinanza con la cultura italiana. Mon, 05 May 2025 15:46:22 +0000 Roma MIDA: 89° Mostra Internazionale dell’Artigianato https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33468-mida-89-mostra-internazionale-dell-artigianato.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33468-mida-89-mostra-internazionale-dell-artigianato.html Anche stavolta, a Firenze tra le mura antiche della Fortezza da Basso si svolge la 89-sima Mostra Internazionale dell’Artigianato in corso fino al 1° maggio. L’apertura ufficiale è stata presieduta da Lorenzo Becattini, Presidente di Firenze Fiera da Eugenio Giani, Presidente Regione Toscana, Sara Funaro, Sindaca Comune di Firenze, Massimo Manetti, Presidente CCIAA Firenze, Luca Tonini, Presidente CNA Toscana e Serena Vavolo per Confartigianato Nazionale. In apertura, un momento musicale con le musiche di Ennio Morricone - C’era una volta il West”, “Metti una sera a cena”, “Gabriel’s Oboe” – eseguite dal quartetto d’archi “Vocal Bowas” che hanno incantato i presenti. “E’ per me un piacere e un’emozione inaugurare questa importante fiera –ha dichiarato il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini - giunta alla sua 89sima edizione e che sta andando molto bene, un evento il cui successo e ‘longevità ‘è dovuto al lavoro di tutti e alle sinergie attivate negli anni con le istituzioni. Desidero quindi ringraziare in primo luogo il nostro azionariato: la Regione Toscana, il Comune di Firenze, la Città Metropolitana, la Camera di Commercio di Firenze, il Comune di Prato. Poi ICE, Fondazione CR di Firenze con OMA, Artex, Assocamere esteri, CNA, Confartigianato, Sicrea e infine Destination Florence e le delegazioni estere qui presenti, come quella dell’Oman e degli Emirati Arabi Uniti, con le quali si possono sviluppare in futuro collaborazioni interessanti anche per quello che riguarda il dialogo tra popoli così diversi e lontani. “Al termine di questa edizione il nostro impegno – conclude Becattini – è quello di lavorare subito per la 90sima edizione nella quale metteremo in campo le nostre tradizioni proiettate verso il futuro”. “MIDA 89” conferma anche quest’anno la sua vocazione internazionale con la presenza di numerosi espositori provenienti da 32 Paesi fra i quali: Cina, Egitto, Francia, Spagna, India, Indonesia, Giappone, Iran, Marocco, Nepal, Pakistan, Oman, Tunisia, Vietnam, Madagascar, Perù, Senegal, grazie anche ai rapporti con le principali Camere di Commercio Italiane all’estero (CCIE). Conosciuti per le loro alte tradizioni artigianali che si tramandato di generazione, nell’area del Nepal si possono trovare gioielli, ceramiche e tessiture realizzati con tecniche antiche; il collettivo del Sud Africa porta in Mostra oggetti  decorativi e funzionali, tra i quali, quelli realizzati secondo “l’arte del filo”  con l’uso di materiali riciclati - tappi di bottiglia, metallo di scarto,  cavi del telefono,  sacchetti di plastica -   oltre a quelli lavorati con perline, erba, cuoio, legno e argilla. Nello spazio riservato all’Iran non possono mancare i classici tappeti e manufatti legati all’arte della cesellatura, l’intarsio, l’intaglio oltre a quella della lavorazione dell’argento e dell’ oro in filigrana; come tappeti insieme a lampade e oggetti in pelle vengono proposti dagli espositori della Turchia. Oggetti in porcellana e in legno impreziositi dalla tipica lacca, gioielli in giada o seteconiugano la tradizione e la contemporaneità dell’artigianato della Cina e del Vietnam. Maschere tipiche e statuette, oggetti in vimini, scacchiere pregiate e piatti in legno dipintisono invece i manufatti del Senagal . Dal Marocco spezie e oggetti di uso quotidiano dove la tradizione incontra il design contemporaneo. I colori dell’arcobaleno declinati in accessori e tessuti ci raccontano l’artigianato tipico delPerù; mentre testimoniamo la destrezza manuale degli artigiani della Tunisia gli originaliricami degli asciugamani e gli accessori in vetro soffiato. Novità di questa edizione, il ricco programma di OFFICINE ESPERIENZIALI, organizzate da Artex, CNA Firenze, Confartigianato Firenze, LAO, Fondazione MUS.E, in collaborazione con Firenze Fiera: laboratori live con maestri artigiani, visite guidate agli spazi più suggestivi e segreti del fortilizio mediceo e cooking show ai quali sarà possibile partecipare gratuitamente su prenotazione. A MIDA89 l’artigianato tradizionale incontra il design per una prospettiva creativa contemporanea che supera la dicotomia tra ii due mondi. Ne è una testimonianza la mostra “Galleria dell’Artigianato. Essenza del fare”, promossa da Artex in collaborazione con Firenze Fiera, allestita lungo le suggestive mura medicee del Padiglione Cavaniglia. 24 le opere esposte, realizzate da maestri toscani che celebrano la manualità creativa affidandosi alla tradizione e a nuove sperimentazioni tecniche ed espressive. Alla Sala della Volta “Con.te.ne.re dall’oggetto al corpo. Varianti di scala nell'Artigianato e nel Design” è la mostra promossa da Fondazione CR Firenze, realizzata da OMA, Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte e curata da ADI Associazione per il Disegno Industriale, Delegazione Toscana, che si concentra, invece, sul tema del "contenimento" fisico e ‘metaforico’, esplorando la sua valenza funzionale e simbolica attraverso produzioni di artigianato e design italiano, l’utilizzo di materiali innovativi, multifunzionali e sostenibili.   Fri, 02 May 2025 15:24:32 +0000 Prima pagina Abitudini di consumo degli italiani nel 2025: tra risparmio, salute e tradizione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33467-abitudini-di-consumo-degli-italiani-nel-2025-tra-risparmio-salute-e-tradizione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33467-abitudini-di-consumo-degli-italiani-nel-2025-tra-risparmio-salute-e-tradizione.html In questo 2025 gli italiani sembrano avvicinarsi ai consumi con uno spirito più pragmatico, influenzato dall’incertezza economica e dall’inflazione che, inevitabilmente, incide sulle spese quotidiane e non solo. Il consumatore è quindi più riflessivo, attento al risparmio e, conseguentemente, ciò porta ad un cambio di abitudini nelle compere, con un aumento degli acquisti nei discount e dei prodotti a marchio del distributore. Ad ogni modo, la salute rimane una priorità e, in quest’ottica, le preferenze alimentari vanno verso alimenti semplici e freschi. La tradizione e le radici culturali orientano i consumatori verso la scelta di cibi locali e preparazioni casalinghe. Vediamo nel dettaglio qual è la situazione attuale. Risparmio e pragmatismo: il ritorno alla spesa intelligente Come sempre accade, l’aumento dell’inflazione e la conseguente riduzione del potere d’acquisto incidono sulle abitudini di spesa. Secondo il Rapporto Coop 2025, il 24% degli italiani prevede di aumentare la spesa nei discount, mentre il 29% intensificherà l’acquisto di prodotti a marchio del distributore. Si assiste così a un ritorno alla cosiddetta “spesa intelligente”, guidata dalle promozioni, dagli sconti e dalla scelta di prodotti più convenienti, ma con attenzione alla qualità. Le fasce di reddito più basse sono ovviamente quelle più penalizzate dalla perdita del potere di acquisto e, infatti, si riscontra una relativa riduzione del consumo di frutta, verdura e pesce. Salute e alimentazione consapevole Come accennato in apertura, la salute è sempre una priorità. Gli italiani tendono a privilegiare alimenti freschi, poco processati e, quando possibile, a chilometro zero. Le preferenze vanno a frutta, verdura, legumi, cereali integrali e fonti proteiche magre. Si assiste ad una riscoperta delle preparazioni casalinghe, una scelta che offre una maggiore garanzia di controllo sugli ingredienti e la loro qualità. La scelta delle preparazioni casalinghe non è quindi una scelta soltanto economica, ma anche salutistica. È un approccio che mostra una consapevolezza maggiore di ciò che si consuma. Tradizione e sostenibilità: un binomio sempre più forte La tradizione gastronomica italiana ha da sempre un’importanza fondamentale nelle scelte di consumo. Peraltro, la scelta di piatti regionali, ricette tradizionali e ingredienti locali sono per molti anche una scelta che va incontro alla sempre crescente attenzione alla sostenibilità. È noto, infatti, che privilegiare i prodotti locali comporta una riduzione dell’impatto ambientale legato ai trasporti. È anche un modo per supportare l’economia del territorio. Prestiti e pianificazione finanziaria: affrontare l’incertezza con gli strumenti giusti In un momento come quello attuale, non particolarmente brillante dal punto di vista economico, è importante valutare con attenzione le scelte che comportano esborsi economici rilevanti, come per esempio la ristrutturazione della propria casa, l’investimento in soluzioni energetiche sostenibili (per esempio un impianto fotovoltaico) o l’acquisto di un’autovettura. Per molti italiani, il ricorso a un prestito personale diventa una soluzione interessante per realizzare questi progetti senza creare problemi all’equilibrio del bilancio familiare. Per affrontare questi impegni, molti scelgono di preventivare le spese simulando le rate di un prestito. Infatti, grazie alla simulazione di prestito è possibile avere un’idea ben precisa dei costi del finanziamento e, soprattutto, della sua sostenibilità nel lungo termine. Un’Italia più attenta e più preoccupata Dal Rapporto Coop 2025 sopra citato emerge un quadro complesso, ma chiaro: gli italiani sono preoccupati dall’incertezza economica, ma sono anche più consapevoli delle difficoltà e attenti alle spese. L’88% degli italiani continuerà a fare affidamento su promozioni e offerte, mentre la crescita dei discount è vista come la più promettente (84% degli opinion leader). Si conferma anche il ruolo chiave dei prodotti a marchio del distributore, la cui quota di mercato potrebbe salire dal 23% al 29% nei prossimi 5-10 anni. L’adozione di strumenti digitali per il controllo delle spese come app e i simulatori di prestito potrà risultare molto utile per gestire con maggiore consapevolezza il bilancio familiare e consentire una maggiore serenità davanti ad eventuali spese impreviste. Fri, 02 May 2025 15:18:44 +0000 Economia Monterosso Etneo, Riapre la chiesa di Sant'Antonio di Padova dopo i lavori di ripristino https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33466-monterosso-etneo-riapre-la-chiesa-di-sant-antonio-di-padova-dopo-i-lavori-di-ripristino.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33466-monterosso-etneo-riapre-la-chiesa-di-sant-antonio-di-padova-dopo-i-lavori-di-ripristino.html Dopo il periodo di chiusura dovuto ai danni riportati durante il sisma del 26 dicembre 2018, la chiesa di Sant’Antonio di Padova, nella frazione di Monterosso Etneo, è pronta ad accogliere nuovamente i fedeli.Giovedì 1° maggio, alle ore 18.30, si terrà la cerimonia di inaugurazione alla presenza del vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Salvatore Scalia, del Sindaco di Aci Sant’Antonio, Quintino Rocca, dei responsabili della Curia acese don Angelo Milone e don Rosario Pappalardo, e del parroco don Alfio Vasta.I lavori, finanziati grazie ai fondi per la ricostruzione stanziati dal Commissario Straordinario per i comuni colpiti dal terremoto, hanno avuto un costo di circa 300mila euro. Gli interventi hanno riguardato il ripristino strutturale e il miglioramento sismico della chiesa, nel pieno rispetto del valore storico, architettonico e religioso dell’edificio sacro.Il parroco don Alfio Vasta ha dichiarato:“Questa riapertura è per noi motivo di grande gioia e gratitudine. La chiesa di Sant’Antonio di Padova è il cuore spirituale della nostra comunità di Monterosso. Oggi, finalmente, possiamo tornare a celebrare in questo luogo che ha visto generazioni di fedeli raccogliersi in preghiera. Ringrazio il vescovo, le istituzioni e tutti coloro che hanno reso possibile questo giorno. Il ritorno in chiesa è un momento di rinascita per l’intera comunità.”Il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Salvatore Scalia, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di questi momenti per il tessuto sociale dei territori colpiti:"Restituire un luogo di culto a una comunità significa restituirle identità e coesione. Continuiamo a lavorare affinché ogni borgo, ogni quartiere, ogni fedele ed ogni cittadino possa tornare a vivere pienamente i propri spazi di incontro, di cultura, di abitazione e di lavoro. È questa la vera ricostruzione: ridare vita e futuro ai territori colpiti”.Il programma prevede una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Raspanti. Seguirà un momento di festa comunitaria con la partecipazione di fedeli e cittadini.La riapertura di Sant’Antonio di Padova a Monterosso segue quella recente della chiesa di Santa Venera a Santa Venerina, confermando l’impegno costante nella tutela del patrimonio religioso e nella ricostruzione dei luoghi di culto danneggiati dal terremoto del 2018. Wed, 30 Apr 2025 08:32:53 +0000 Catania Il vero Francesco che non emerge sui media https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33465-il-vero-francesco-che-non-emerge-sui-media.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33465-il-vero-francesco-che-non-emerge-sui-media.html Puntualmente ogni volta che un Papa sale alla Casa del Padre, si assiste più o meno alle stesse reazioni dei fedeli, un'appassionata e confusa adesione all'operato del Papa appena defunto, magari dimenticando il suo essenziale Magistero che va seguito e studiato. E' capitato per Paolo VI, per Giovanni Paolo II, Benedetto XXVI. Per non parlare degli interventi sconcertanti di un certo giornalismo, forse obbligato a riempire le pagine dei giornali o delle trasmissioni televisive, pertanto, spesso si leggono articoli o si ascoltano interventi contenenti le peggiori banalità. Sui social è molto peggio, perché lì non vi sono freni inibitori e chiunque si sente in dovere di esprimere la propria opinione. Di solito vengono utilizzate le categorie destra/sinistra o conservatore/progressista, le uniche che forse capiscono coloro che scrivono, i quali poco o niente sanno di cose di Chiesa. “Il risultato è un po’ bizzarro, come se un Papa conservatore non dovesse privilegiare i poveri, come insegna il Vangelo, senza cadere nell’odio verso i ricchi tipico della lotta di classe, oppure non dovesse visitare i carcerati senza per questo dimenticare l’importanza della certezza della pena. Oppure, al contrario, ci si stupisce che un Papa considerato progressista condanni l’aborto e ricordi che il matrimonio è soltanto fra uomo e donna, come se il progresso consista nel dimenticare l’esistenza della natura per cui l’uomo è stato creato maschio o femmina”. (Marco Invernizzi, Che cosa hanno dimenticato di Papa Francesco?, 28.4.25, alleanzacattolica.org) E a proposito del Magistero di Papa Francesco c'è da segnalare uno splendido articolo di Susanna Tamaro sul Corriere della Sera del 24 aprile, (“Il suo tornare al Cuore La lezione che lascia in tempi di solitudine”) dove la scrittrice arriva a decantare la bellezza dell’ultima enciclica di Papa Francesco sul Sacro Cuore (Dilexit nos) passata completamente nel dimenticatoio anche tra noi cattolici. Uno scandalo autentico. Per la Tamaro l'enciclica Dilexit nos, si può considerare il suo testamento spirituale. “Sono rimasta colpita già allora dal silenzio mediatico che l'ha accolta, diversamente dalle popolarissime, almeno nelle citazioni, Laudato si' e Fratelli tutti. Avevo pensato allora — e lo penso ancor di più oggi — che questo pontefice così generosamente mediatico sia stato in fondo un Papa «à la carte». Esaltato e applaudito ogni qual volta diceva cose interpretabili secondo lo spirito del tempo, silenziato, se non redarguito, quando toccava gli argomenti tabù della società attuale. Fu disapprovato infatti quando con vigore ribadì che l'aborto era un omicidio o quando affermò che la colonizzazione dell'ideologia di genere portava molta confusione nel mondo, confondendo così la sua umana accoglienza alle persone diverse con l'approvazione di un progetto di sovraversione dell'ordine naturale del Creato”. Qualcuno ha giudicato il pontificato di Francesco soltanto con gli occhi europei e quindi ritenuto fallimentare perché nei dodici anni di Francesco gli italiani che frequentano la chiesa sarebbero diminuiti, dimenticando colpevolmente che i flussi storici devono essere giudicati cominciando da molto prima del loro inizio. La realtà è che la Chiesa non è l’Italia e nemmeno l’Occidente, ma è presente anche in Africa e Asia, dove cresce continuamente. “La Chiesa è il corpo mistico di Cristo e ha come scopo la salus animarum”, scrive Invernizzi. Purtroppo ci sono troppe persone che si credono credenti, ma in realtà credono soltanto alle loro opinioni, pensano e scrivono della Chiesa come se si trattasse di un partito. I giornalisti possono essere compresi, ma se sono fedeli cattolici la cosa si complica, perché mettono in dubbio i principi fondamentali della fede per seguire le loro fantasie. “La fede vera è quella semplice della vecchietta, che è certa che colui che prossimamente apparirà di fronte ai fedeli radunati in piazza San Pietro è il Pontefice, il vescovo di Roma successore degli Apostoli, il Vicario di Cristo. Al quale si deve obbedienza. Punto”.Anche se questo non significa smettere di cercare di capire, non vedere le difficoltà, fare finta di non vedere le divisioni che ci sono sempre state, da Giuda in poi. “Il problema pastorale della Chiesa è il mondo nel quale vive e opera, perché la Sposa di Cristo deve cercare di proporre la salvezza agli uomini del proprio tempo, i contemporanei, a partire da come sono e non da come si vorrebbe che fossero. Essa non è un circolo culturale, dove si producono elaborate riflessioni teologiche, per quanto importanti esse siano; la Chiesa predica Cristo, vero Dio e vero uomo, e la salvezza eterna nel suo nome”. Inoltre, c'è la Dottrina sociale della Chiesa serve a costruire un mondo dove sia più facile salvarsi e santificarsi proprio perché corrispondente al progetto salvifico di Dio sull’umanità. E' ovvio che la Chiesa vive nel proprio tempo e ne subisce gli influssi negativi, proprio perché cerca un dialogo necessario alla salvezza degli uomini cui si rivolge. Non può fare diversamente, senza rinunciare a se stessa e alla propria vocazione. Per dialogare deve avvicinarsi e correggere, e questa è la cosa difficile. Del resto, se si avvicina troppo al mondo viene subito accusata di “tradire la dottrina”, ma se non si avvicina non instaura nessuna relazione salvifica. Guardiamo a Gesù: Nostro Signore, parlava con tutti, senza preoccuparsi di scandalizzare: prostitute, nemici del popolo d’Israele, adultere, poveri o ricchi e potenti come Lazzaro, pur avendo un’attenzione privilegiata verso coloro che non avevano nulla nella vita. Le Beatitudini ce lo ricordano. Diceva loro la verità, con mitezza e anche fermezza, quando necessario. Forse del pontificato di Francesco si è dimenticato l'elemento più importante, anche se non è l'unico: lo spirito missionario, la “Chiesa in uscita”, come lo chiamava Papa Francesco quell’anelito a portare la salvezza e la verità agli uomini che non conoscono Cristo o lo hanno rifiutato. Il principale documento del pontificato, l’esortazione apostolica iniziale e programmatica, Evangelii gaudium, dedica il primo capitolo alla “trasformazione missionaria della Chiesa”. Per quanto riguarda l'Occidente questo atteggiamento si chiama “nuova evangelizzazione”, gli altri continenti sono nella prima fase dell’implantatio ecclesiae, ma in entrambi i casi si tratta di quell’urgenza apostolica che muoveva san Francesco Saverio (1506-1552), il grande missionario gesuita, e santa Teresina di Lisieux (1873-1897), la patrona delle missioni che non si è mai mossa dal suo convento. Questo è il lascito di Papa Francesco, o meglio una parte importante del suo pontificato, spesso dimenticata. “A molti può essere piaciuto il suo stile, ad altri no, in entrambi i casi dimenticando che gli uomini hanno diverse sensibilità e, se vi è chi viene attratto alla fede dalla semplicità e dall’umanità del tratto, anche di un Papa, altri possono invece apprezzare maggiormente uno stile sacrale o particolarmente austero. Ma quello che conta, quel che la Chiesa deve veramente cercare ogni giorno, con fatica e chiedendo il dono del discernimento, è la capacità di entrare in relazione con gli uomini del proprio tempo per trasmettere loro la fede che salva”. Allora, in attesa di ascoltare il Magistero del prossimo Papa, “rileggiamo Francesco prima di giudicare senza averlo letto, accogliamo il suo invito a trasformare in senso missionario ogni momento della vita della Chiesa perché, soprattutto nell’Occidente secolarizzato, è quello di cui c’è maggiormente bisogno”. Certo evangelizzare il mondo non è stato mai facile, basta leggere la Storia della Chiesa. Intanto ascoltiamo il suo insegnamento, che è la cosa più importante e duratura di un pontificato, in particolare la “chiamata”, tipicamente ignaziana, a cercare anzitutto e soprattutto la gloria di Dio, perché «Al di là del fatto che ci convenga o meno, che ci interessi o no, che ci serva oppure no, al di là dei piccoli limiti dei nostri desideri, della nostra comprensione e delle nostre motivazioni, noi evangelizziamo per la maggior gloria del Padre che ci ama» (Evangelii gaudium, 267). Tuttavia, il fatto che pochi abbiano ricordato la portata missionaria del pontificato di Francesco dice molto del modo superficiale e banale di affrontare i temi inerenti alla Chiesa di oggi. Wed, 30 Apr 2025 08:30:03 +0000 Attualità “Cavalli eretici”: la risposta di librino all’illegalità è la bellezza https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33464-cavalli-eretici-la-risposta-di-librino-all-illegalita-e-la-bellezza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33464-cavalli-eretici-la-risposta-di-librino-all-illegalita-e-la-bellezza.html Ventiquattro cavalli monumentali per correre controcorrente. Ventiquattro visioni poetiche per scardinare l’immaginario del degrado e dell’illegalità. Ventiquattro fotografie per costruire un altare dedicato alla Bellezza e al rispetto. Così nasce “Cavalli eretici di Librino”, la nuova installazione del Museo MAGMA, firmata da Antonio Presti e realizzata nell’ambito della Triennale della Contemporaneità dalla grande fotografa e reporter polacca Monika Bulaj, artista pluripremiata a livello mondiale, che lavora sui confini delle fedi e dei luoghi condivisi. Mentre le cronache riportano a Catania nuovi blitz che svelano una realtà di stalle abusive, corse clandestine e maltrattamenti, a Librino prende forma una risposta fatta di visioni, quelle che da oltre vent’anni animano l’azione del presidente della Fondazione Fiumara D’Arte. Un intervento artistico e sociale che proprio in questi giorni sta nascendo dietro la Porta delle Farfalle, simbolo di rinascita per il quartiere, che continua il grande disegno di Presti: quello di trasformare Librino in un museo a cielo aperto, un’opera viva che si rinnova al ritmo delle emozioni. Le immagini raccontano il cavallo non come simbolo di sfruttamento e illegalità, ma come creatura sacra, corpo libero in movimento, strumento di riscatto morale e sociale. Le fotografie monumentali, stampate su teli che arrivano fino a 9x6 metri, proprio in questi giorni sono in fase di installazione lungo il Cavalcavia che divide in due il quartiere. Un lavoro che nasce dopo una lunga immersione della fotografa Bulaj nei luoghi della legalità e della cura: l’Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia e l’ASD Maneggio L’Ulivo di Librino. Qui il cavallo non è protagonista di corse clandestine, né di macellerie equine, ma creatura luminosa, compagna dell’uomo, simbolo di dignità. «L’Istituto opera da 150 anni – ha affermato Ignazio Mannino, commissario straordinario dell’Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia – da tempo stiamo cercando di focalizzarci sugli aspetti sociali, e siamo felici di poter collaborare con il maestro Antonio Presti. Il cavallo è un animale molto socievole e, come il cane, instaura rapidamente un rapporto di empatia con l’uomo. Dunque combattiamo con tutte le forze ogni forma di maltrattamento che l’uomo compie nei suoi confronti. È importante che passino certi messaggi, riteniamo che soprattutto i giovani debbano essere formati ed educati». «Da sei anni gestiamo il maneggio nel cuore di Librino, frequentato ogni giorno da cittadini della zona - sottolineano Marco Parasole e Marika Giuffrida (28 e 25 anni) del Maneggio L’Ulivo di Librino - per noi il cavallo è serenità e rispetto. È parte del nostro quotidiano: una scelta di vita che ci ha fatto girare il mondo e che oggi ci lega profondamente a questo territorio. Al maneggio viviamo immersi tra trenta cavalli: la protagonista del progetto del maestro Presti è Asia. Per noi contribuire a quest’opera è un vero orgoglio». Sul ponte del cavalcavia, una scritta lunga 41 metri reciterà: “Cavalli, poesia e meraviglia in movimento, che corrono verso la libertà; il sogno e la speranza di un futuro migliore”. Due cavalli bianchi, cavalli della luce, incarnano poi l’impegno e la visione di questo progetto: restituire al quartiere e ai suoi abitanti un’immagine altra, possibile, potente. «I cavalli sono eretici perché si ribellano all’abitudine di una narrazione distorta - commenta il maestro Antonio Presti - perché manifestano la possibilità di scorgere e raggiungere la bellezza. Sono strumenti maieutici di conoscenza. La fotografia dunque diventa linguaggio propedeutico del Museo MAGMA: si fa abbraccio, sguardo, sogno. In questo percorso che durerà tre anni e continuerà per tutto il 2025 - con le prossime inaugurazioni delle “Grandi Madri” (opera fotografica di Lynn Johnson), dei “Cavalli Eretici” (opera fotografica di Monika Bulaj) e di “Cromatismo emozionale” (installazione monumentale di Paolo Bini, con 34 colonne che si ergono sulla montagna sacra di Librino), previste per venerdì 9 maggio - risponde a questa contemporaneità con la bellezza. E la bellezza, ancora una volta, salva, rigenerando la visione». Il cavallo nel tempo è stato molto più di un animale da lavoro o da compagnia: è stato alleato di conquista, messaggero di popoli, simbolo di libertà e mezzo di trasformazione: «Il cavallo è associato a nobiltà d’animo - continua Presti - segno della connessione tra uomo e natura, tra terra e cielo, legato all’ideale di onore, fedeltà, coraggio. È l’animale del viaggio, sia fisico che spirituale: simbolo di energia cosmica, emblema della libertà interiore, capace di viaggiare tra i mondi e di portare con sé pulsioni e slancio per la rinascita. Come Pegaso nella mitologia greca, porta verso l’elevazione». E nel progetto di Antonio Presti, questa simbologia viene riscattata: il cavallo non più oggetto di sfruttamento e violenza, ma immagine di sacralità perduta, specchio dell’anima collettiva, atto poetico in movimento. «Un ringraziamento va alla Regione Siciliana, al Comune di Catania, all’Università degli Studi di Messina e al Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo - conclude Presti - che hanno creduto nell’istituzione di questo Museo monumentale che, grazie alle alleanze orizzontali e a nuove energie, consentirà al quartiere di Librino di ritrovare luce e colore, restituendo all’Anima un varco che conduce all’esperienza del Sogno». Wed, 30 Apr 2025 08:27:34 +0000 Catania Al via il ciclo di incontri “Tutta n’atra storia”: una nuova narrazione della storia locale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33463-al-via-il-ciclo-di-incontri-tutta-n-atra-storia-una-nuova-narrazione-della-storia-locale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33463-al-via-il-ciclo-di-incontri-tutta-n-atra-storia-una-nuova-narrazione-della-storia-locale.html Venerdì 2 maggio, alle ore 17:30, nell’auditorium del Centro polivalente “Maurizio Rossi” di via Fontana Vecchia, è in programma il seminario “Le tradizioni della seta a Catanzaro”. Un appuntamento che apre il ciclo di incontri di approfondimento dal titolo “Tutta n’atra storia” connesso ad un articolato progetto ideato dal docente, storico e saggista, Giuseppe Ranieri, e che intende proporre una rilettura della storia locale attraverso la narrazione di eventi e personaggi che pur facendo parte del patrimonio storico, per varie ragioni, sono rimasti nell’ombra. Una vera operazione culturale che non solo ribalta il punto di vista della narrazione, ma crea nuovi appigli con il passato soprattutto per le giovani generazioni che difficilmente tra i banchi di scuola si appassionano ad una materia che sembra enucleare in maniera asettica date, nomi, battaglie. «Non viene suscitato l’interesse da parte dei ragazzi perché non arrivano a percepire che la storia “ufficiale” è il prodotto della sommatoria di tante storie “ufficiose”, di microstorie di gente comune, i cosiddetti ceti subalterni, che proprio per la loro inclinatura sociale al non aver nulla da perdere, hanno dato vita ad alcune delle pagine di storia più eroiche ed appassionanti di sempre che rischiano di essere sommerse da un’ondata di normalizzazione sociale che vuole espellere ogni avvenimento che non delinei la storia come una sorta di pacifica concessione assistenziale dall’alto e non il risultato di lotte, di rotture e cambiamenti, ma anche dalla mancanza di gente disposta a raccontarla e a saperla raccontare» spiega Ranieri. Da qui l’impegno della ricerca e della divulgazione attraverso il contributo di studiosi accreditati e di esperti che relazioneranno sugli argomenti proposti in questo percorso a tappe: la produzione della seta, l’epopea del Conte Centelles, l’assedio del 1528, il brigantaggio, la Catanzaro mazziniana con lo sfondo della tragica storia d’amore tra Rachele De Nobili e Domenico Marincola, fino ad arrivare al secolo nostro con la Brigata Catanzaro , poi il dopoguerra con l’occupazione delle terre, l’emigrazione forzata e molte altri accadimenti che hanno avuto un risvolto storico e sociale sul territorio. Nell’appuntamento d'esordio sarà la storica Sarah Procopio a relazionare su “I rapporti socio-economici nell’industria della seta. Il caso di Catanzaro”. Si parlerà della lavorazione della seta, ma dal punto di vista della manodopera, di chi sosteneva tramite le proprie braccia l’espansione economica e delle sue condizioni di vita, ma anche del perché non vi è rimasta traccia viva nel tessuto economico di questa storia. In apertura dei lavori è previsto un intervento introduttivo di Teresa Rizzo e Rosario Bressi, rispettivamente presidenti del Comitato Dante Alighieri di Catanzaro e di Arci Catanzaro, ossia gli enti che hanno concesso il proprio patrocinio al progetto. «Questa iniziativa – afferma Rizzo – è significativa per i risvolti che ne possono derivare. Promuovendo il senso di continuità con il passato, in un certo senso vogliamo onorare la nostra storia condivisa, fatta di microstorie, di vicende personali e sociali di una comunità alla ricerca di quella memoria che resiste oltre il tempo storico». Durante l’incontro che sarà, moderato dalla giornalista e coordinatrice del progetto, Rosita Mercatante, si cercherà anche di costruire un ponte tra passato e presente grazie al collegamento a esperienze attuali come il progetto Nido di Seta e una testimonianza letteraria in riferimento al romanzo "Seta Marina" di Pietro Comito. La voce di Concetta Mazzei rintraccerà il filo rosso che lega la produzione serica alla comunità Arbëreshë di Caraffa. Wed, 30 Apr 2025 08:19:59 +0000 Catanzaro La“Fauna del Bosco delle Fate”: porte aperte alla meraviglia per i piccoli esploratori https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33462-la-fauna-del-bosco-delle-fate-porte-aperte-alla-meraviglia-per-i-piccoli-esploratori.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33462-la-fauna-del-bosco-delle-fate-porte-aperte-alla-meraviglia-per-i-piccoli-esploratori.html Un viaggio entusiasmante e ricco di meraviglia quello vissuto dai piccoli esploratori dell’Istituto Comprensivo Ardito-Don Bosco di Lamezia Terme. Infatti nella scorsa settimana all’interno degli spazi del Plesso Francica, nella prima giornata e successivamente nella seconda giornata al Plesso Don Bosco, circa un migliaio di bambini su quattro turni, hanno avuto modo di conoscere e vedere con i propri occhi curiosi, quanto raccontato dagli “Amici dell’Antico Mulino delle Fate” durante l’immersione nel Bosco incantato dove da secoli si mescolano Storia e Mistero. Nei mesi scorsi, tutti gli studenti dell’istituto, accompagnati dai propri docenti, hanno partecipato all’evento “Mulino Didattico & Maestra Natura”, promosso e diretto dalle guide di Fata Gelsomina, a cui annualmente partecipano oramai migliaia di piccoli esploratori provenienti da tutta la Calabria e non solo. Il regno di Fata Gelsomina ricordiamo è vincitore del prestigioso Primo Premio Internazionale “La Fabbrica Nel Paesaggio” promosso dalla FICLU per l’UNESCO, e continua ad essere meta di migliaia di visitatori di tutte le età che partecipano ai diversi eventi “Macinare Cultura”. A raccontare e spiegare la fauna del bosco incantato è stato il presidente dell’Associazione Amici dell’Antico Mulino delle Fate, l’ingegnere Fabio Aiello, che arrivato dalla Svizzera, dove vive e svolge la sua professione, ha voluto riservare nella sua agenda queste due giornate insieme ai piccoli esploratori, presentando la “Magia & Mistero del Bosco delle Fate sulle sue orme”. La finalità dell’intervento è stato quello di educare i più giovani alla bellezza, al contatto diretto con la natura, permettere loro di conoscere le ricchezze storico culturali della loro terra non solo sui libri, far acquisire competenze fondamentali per la vita come l’autostima, il rispetto e le abilità sociali per consentire loro di incontrare le proprie vocazioni. Ha ricordato l’ingegnere ai piccoli che per andare avanti nella vita abbiamo solo due gambe, una si chiama “Conoscenza” e l’altra “Amore”, senza le quali non si riesce ad andare lontano. I video inediti proiettati, riassumono un lavoro costante di monitoraggio del Bosco incantato attraverso fototrappole, che l’ingegnere ha iniziato circa dieci fa, portato avanti con costanza e tanta pazienza. Gli stessi video rimarranno riservati proprio per il rispetto della stessa fauna. E’ stato spiegato ai piccoli esploratori che il “tutto e subito” è uno stile di vita che trascura la bellezza, la poesia dell’attesa e le virtu’ della lentezza. Durante l’incontro non sono state offerte quantità di sapere ma strumenti per ricercare! Sulle pareti dell’istituto sono apparsi i video che hanno illustrato la fauna: dal Colombaccio, al Tasso, dalla Ghiandaia all’Istrice, dalla Volpe alla Martora, dalla Poiana ai Cinghiali, dai Caprioli al Lupo, un luogo a pochi metri del Castello Normanno Svevo di Nicastro in perfetto equilibrio. In chiusura l’ingegnere ha ringraziato tutto il corpo docenti ed in particolare il Dirigente dottoressa Margherita Primavera, ringraziandola ancora una volta per la lungimiranza, la sensibilità e l’interesse dimostrato da sempre per il Regno di Fata Gelsomina e per le attività culturali organizzate dall’associazione Amici dell’Antico Mulino delle Fate. In futuro sono in programma nuove attività didattiche specifiche, che andranno ad integrare quanto già previsto, riservate ai soli istituti che si dimostreranno interessati. Wed, 30 Apr 2025 08:18:23 +0000 Catanzaro Crotone celebra la festa del lavoro nei Giardini di Pitagora: cultura, musica e comunità per un’intera giornata di festa https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33461-crotone-celebra-la-festa-del-lavoro-nei-giardini-di-pitagora-cultura-musica-e-comunita-per-un-intera-giornata-di-festa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33461-crotone-celebra-la-festa-del-lavoro-nei-giardini-di-pitagora-cultura-musica-e-comunita-per-un-intera-giornata-di-festa.html Giovedì 1° maggio, dalle ore 10:00 fino a mezzanotte, la città vivrà una vera e propria esperienza immersiva tra musica dal vivo, performance artistiche, attività sportive, street food, mercatini e laboratori per bambini. Un programma pensato per tutte le età e completamente gratuito, con l’obiettivo di valorizzare il Museo e Giardini di Pitagora come spazio culturale e luogo di incontro per la comunità. Un progetto di rigenerazione urbana e sociale L’evento si inserisce nel più ampio percorso di rigenerazione del Museo e Giardini di Pitagora, promosso dal Consorzio Jobel insieme al Comune di Crotone. Il sito, intitolato alla figura storica di Pitagora, è stato oggetto di interventi di riqualificazione volti a trasformarlo in un polo culturale multifunzionale, capace di accogliere attività didattiche, artistiche, scientifiche e ricreative. La Festa del Lavoro rappresenta uno dei primi grandi appuntamenti pubblici che testimoniano la rinascita di questo luogo simbolico. Musica, dialogo e inclusione: il programma La giornata inizierà con l’accoglienza del pubblico e un momento musicale introduttivo, seguito da un talk tematico dedicato al mondo del lavoro. Nel pomeriggio, spazio ai concerti di band locali e alla musica live, culminando in un DJ Set serale. Durante tutta la giornata saranno attive un’area relax con installazioni artistiche, uno street food festival, spazi per bambini e famiglie, una zona sportiva e un mercatino artigianale. Un evento per tutti Con una forte attenzione all’accessibilità, alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale, l’iniziativa punta a coinvolgere cittadini, associazioni e realtà imprenditoriali del territorio. La Festa del Lavoro 2025 non sarà solo una celebrazione, ma un’occasione concreta per riscoprire e riappropriarsi degli spazi pubblici in modo partecipato e creativo. Wed, 30 Apr 2025 08:12:09 +0000 Crotone Svelato il manifesto della VI edizione di Calabria Movie Short Film Festival firmato dall’artista Antonio Aricò https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33459-svelato-il-manifesto-della-vi-edizione-di-calabria-movie-short-film-festival-firmato-dall-artista-antonio-arico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33459-svelato-il-manifesto-della-vi-edizione-di-calabria-movie-short-film-festival-firmato-dall-artista-antonio-arico.html È una Medusa pop dai colori vibranti,  reinterpretata in chiave naïf, espressione di una drammaticità tutta mediterranea, la protagonista del manifesto ufficiale della nuova edizione del Calabria Movie Film Festival, la manifestazione dedicata al meglio della cinematografia breve con cortometraggi provenienti da tutto il mondo, in programma dal 28 al 31 luglio a Crotone. A firmarlo è Antonio Aricò, artista e designer calabrese di fama internazionale, noto anche per le sue collaborazioni con brand come Seletti, Alessi, Barilla e tanti altri.  La Medusa di Aricò, vestita dei colori della Magna Grecia, è un omaggio giocoso alla cultura classica della Calabria, capace di raccontare con freschezza e profondità la complessità identitaria del territorio. Un'immagine iconica, potente e allo stesso tempo vivace: la Gorgone con i suoi celebri riccioli di serpente diventa un simbolo contemporaneo, carico di teatralità e fascino. Le tonalità calde, i tratti essenziali e le linee fluide compongono una visione che fonde antico e moderno, perfettamente in linea con lo spirito del Calabria Movie Film Festival, che celebra il cinema indipendente come spazio di libertà creativa e di connessione culturale. Il festival, giunto alla sua sesta edizione, si conferma così una delle manifestazioni più vitali del panorama culturale del Sud Italia, capace di raccontare il territorio attraverso l’arte, il cinema e il design. Il merchandising ufficiale del festival, firmato da Aricò sarà progettato e prodotto da Naffintusi Srl.  Biografia Antonio Aricò è un designer e artista nato a Reggio Calabria. Dopo gli studi in Disegno Industriale al Politecnico di Milano e alla RMIT University di Melbourne, ha costruito una carriera internazionale collaborando con brand come Seletti, Alessi, Barilla e altri ancora. In ogni sua opera si riconosce l'impronta della sua poetica: ispirata alla tradizione, al fantastico, al romantico e all'antico, capace di nutrirsi di visioni oniriche e di contaminazioni tra simboli e linguaggi diversi. Aricò trasforma l'immaginario del Sud in prodotti e progetti dove design, arte e artigianato dialogano tra loro per toccare il cuore e la mente delle persone. Una produzione autentica, capace di tradurre in forme contemporanee l’emozione delle radici e il sogno della memoria.  La rassegna è prodotta da Calabria Movie APS, attiva dal 2020 che mira a promuovere un cinema inedito e di qualità nel territorio calabrese con il festival e al contempo creare un percorso culturale sul territorio con incontri ed eventi durante tutto l’anno. È ideata da tre giovani professionisti del cinema: Matteo Russo, Luisa Gigliotti e Antonio Buscema. Wed, 30 Apr 2025 07:55:58 +0000 Crotone Convegno a Noto su “Musica, cultura, territorio. Il ruolo delle istituzioni musicali nella formazione del pubblico” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33458-convegno-a-noto-su-musica-cultura-territorio-il-ruolo-delle-istituzioni-musicali-nella-formazione-del-pubblico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33458-convegno-a-noto-su-musica-cultura-territorio-il-ruolo-delle-istituzioni-musicali-nella-formazione-del-pubblico.html Il Salone delle Feste di Palazzo Nicolaci di Noto (Siracusa) sabato 3 maggio alle 9.30 ospiterà il convegno “Musica, cultura, territorio. Il ruolo delle istituzioni musicali nella formazione del pubblico”. Questo appuntamento si inserisce all’interno delle manifestazioni che celebrano i 50 anni del Festival Internazionale NotoMusica, organizzato dall’Associazione Concerti Città di Noto.  Il convegno sarà aperto dai saluti istituzionali di Corrado Figura, sindaco di Noto e da Rina Rossitto, Presidente dell’Associazione Concerti Città di Noto.  A seguire ci saranno gli interventi di: Graziella Seminara, docente di Musicologia dell'Università di Catania, che parlerà delle ragioni a fondamento di questo incontro, Antonino Marcellino, Presidente della Fondazione “Claudio Monteverdi” di Cremona, che si soffermerà sulle istituzioni musicali nelle città tardo-barocche del Val di Noto e il loro ruolo dopo il riconoscimento Unesco, Carmelo Galati, Presidente del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania che affronterà il tema della disseminazione della formazione musicale nel Val di Noto, Giovanni Cultrera, Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania, che interverrà sul ruolo culturale di un teatro di tradizione e Maria Rosa De Luca, Delegata del Rettore per la Terza Missione dell’Università di Catania, che si soffermerà su “Musica e formazione del pubblico nella Terza Missione delle università”.  Questo appuntamento si pone come un’importante occasione di riflessione e confronto sul ruolo che le istituzioni di produzione e di formazione possono svolgere per la promozione e la valorizzazione del patrimonio musicale e sull’elaborazione di strategie condivise volte a favorire un turismo vissuto come esperienza culturale completa, che coniughi l’ascolto della musica con la scoperta delle bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio. Wed, 30 Apr 2025 07:53:27 +0000 Siracusa Maria Santissima Addolorata a Comiso: venerdi’ sera insieme per conoscere meglio il beato Carlo Acutis https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33457-maria-santissima-addolorata-a-comiso-venerdi-sera-insieme-per-conoscere-meglio-il-beato-carlo-acutis.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33457-maria-santissima-addolorata-a-comiso-venerdi-sera-insieme-per-conoscere-meglio-il-beato-carlo-acutis.html In vista delle celebrazioni in onore di Maria Santissima Addolorata, che si tengono a Comiso ogni anno la terza domenica di maggio, il comitato dei festeggiamenti, l’Azione cattolica e il locale convegno di cultura beata Maria Cristina di Savoia hanno organizzato un incontro con la scrittrice Cecilia Galatolo, dottoressa in comunicazione sociale istituzionale della Chiesa, per meglio conoscere il beato Carlo Acutis, di cui era prevista la canonizzazione domenica 27 aprile. Tutto, però, è stato sospeso a causa della scomparsa dell’amato pontefice Papa Francesco. L’appuntamento, che avrà per titolo “Carlo Acutis: l’influencer di Dio”, si terrà venerdì 2 maggio alle 19,30 nella basilica di Santa Maria delle Stelle, chiesa Madre di Comiso. “Cecilia Galatolo, che su Carlo Acutis ha scritto diverse pubblicazioni – spiegano dal comitato dei festeggiamenti – ci permetterà con il racconto della sua straordinaria, seppur breve, vita, di capire che anche ai nostri giorni la santità deve e può essere l’obiettivo di ciascuno di noi. Soprattutto se, come Carlo, ci affidiamo alla Madonna e alla Santa eucarestia. E’, dunque, un appuntamento da non perdere e a cui invitiamo tutti, devoti, fedeli e non solo, a partecipare”. Wed, 30 Apr 2025 07:51:53 +0000 Ragusa Parco Nazionale della Sila, Rosaria Succurro accoglie il nuovo Commissario dell’Ente Liborio Bloise https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33456-parco-nazionale-della-sila-rosaria-succurro-accoglie-il-nuovo-commissario-dell-ente-liborio-bloise.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33456-parco-nazionale-della-sila-rosaria-succurro-accoglie-il-nuovo-commissario-dell-ente-liborio-bloise.html Rosaria Succurro, Sindaca di San Giovanni in Fiore e Presidente della Provincia di Cosenza, ha accolto nella sede del Parco nazionale della Sila, situata proprio nel territorio dello stesso Comune, il nuovo commissario dell’ente, Liborio Bloise, insieme al direttore del Parco, Ilario Trecosti. Nel dare il benvenuto al Commissario, la Sindaca Succurro ha espresso «gli auguri più sinceri di buon lavoro, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che il Parco nazionale della Sila riveste per la tutela dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile dell’intera area silana». «Il Parco – ha aggiunto Succurro – è una risorsa in termini naturalistici, economici, culturali e sociali. Siamo convinti che, sotto la guida del commissario Bloise, potremo continuare a strutturare un rapporto solido e proficuo tra il Comune di San Giovanni in Fiore e l’ente Parco, nel segno della collaborazione istituzionale, della valorizzazione delle risorse ambientali e – ha concluso Succurro – della crescita del territorio». Wed, 30 Apr 2025 07:49:40 +0000 Cosenza Italia-Turchia, Meloni ed Erdogan firmano dieci accordi bilaterali https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33455-italia-turchia-meloni-ed-erdogan-firmano-dieci-accordi-bilaterali.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33455-italia-turchia-meloni-ed-erdogan-firmano-dieci-accordi-bilaterali.html Diplomazia e affari si intrecciano nel vertice intergovernativo tra Italia e Turchia, ospitato oggi a Villa Pamphilj a Roma. L’incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è concluso con la firma di dieci accordi bilaterali, a conferma di una cooperazione sempre più solida tra i due Paesi. L’Italia si conferma quinto partner commerciale della Turchia, il secondo in Europa dopo la Germania e il primo nel Mediterraneo. Nel solo 2024, l’interscambio ha superato i 32 miliardi di dollari, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente. “Puntiamo a raggiungere quota 40 miliardi”, ha dichiarato Meloni durante la conferenza stampa congiunta. Al centro del vertice anche i temi della difesa, della sicurezza e delle crisi internazionali. Dall’Ucraina al Medio Oriente, i due leader hanno ribadito l’urgenza di una cooperazione su grano, immigrazione e approvvigionamenti strategici. Meloni ha ringraziato Erdogan per il ruolo di mediazione svolto dalla Turchia nel Mar Nero e per gli sforzi diplomatici avviati sin dall’inizio dell’invasione russa. Ankara, ha ribadito il presidente turco, “continuerà a sostenere ogni iniziativa di pace, nel rispetto dell’integrità territoriale dell’Ucraina e per la sicurezza del Mar Nero”. Il vertice di oggi, il quarto tra i due governi, ha visto la partecipazione di oltre 620 imprese – 345 italiane e 275 turche – con l’obiettivo di rafforzare una sinergia già strategica. Giorgia Meloni accoglie Recep Tayyip Erdogan, consapevole di essere il primo partner commerciale di Ankara nell’area mediterranea. Nonostante nel primo bimestre del 2025 si registra una contrazione nell’interscambio tra i due Paesi rispetto all’analogo bimestre del 2024. Secondo i dati diffusi dall’Agenzia Ice di Istanbul, la bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di Usd 96,950 mln.  A gennaio dello scorso anno, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a Usd 2,186 mld, ha registrato un incremento del 13% rispetto allo stesso mese del 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 16,3% (Usd 1,187 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 9,3%) e si sono attestate a USD 998,7 mln. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia pari a Usd 188,3 mln. L’Italia e la Turchia stanno rafforzando la loro cooperazione nel settore aerospaziale, con l’acquisizione di Piaggio Aerospace da parte di Baykar - azienda privata turca attiva nel settore della difesa ed in particolare nella produzione di aeromobili a pilotaggio remoto e sistemi di comando e controllo.  Questa collaborazione riguarda sia l’industria aerospaziale che altri settori chiave come le materie prime critiche, la siderurgia e la farmaceutica - nel gennaio 2024 le vendite in questo settore, per l’export italiano, sono state segnate da un +90,7%. Il player dei droni TB2, giunti alla ribalta della scena europea in occasione del loro costante utilizzo durante la guerra in Ucraina, in questo modo acquista sia il ramo aeronautico che quello motoristico dell’azienda italiana e annuncia di essere intenzionata a rilanciare l’occupazione. Rafforzando così il rapporto già avviato con lo sviluppo del satellite Gokturk-1, lanciato nel 2016.   il nuovo puzzle geopolitico di Ankara. Intanto accordi di difesa, programmi di addestramento e una base navale a Valona compongono il nuovo puzzle geopolitico di Ankara. Metodicamente e silenziosamente, la Turchia sta espandendo la sua penetrazione difensiva nei Balcani. Solo pochi giorni fa, la Grande Assemblea Nazionale turca ha ratificato una serie di accordi di difesa con quattro paesi balcanici: Albania, Kosovo, Romania e Macedonia del Nord, che erano stati firmati nei mesi scorsi. Il caso più caratteristico e allo stesso tempo preoccupante è quello dell'Albania, dove Ankara cerca non solo la vendita di sistemi d'arma e la formazione del personale, ma anche l'istituzione di una base navale, con il pretesto di rafforzare la NATO nella regione. Come rivelato da Real News, gli accordi hanno una durata iniziale di cinque anni e possono essere rinnovati. Esse includono clausole comuni e individuali che riflettono chiaramente l'intenzione della Turchia di consolidare l'influenza sui meccanismi militari e istituzionali di questi paesi. Tra le condizioni comuni spiccano lo scambio di informazioni classificate, la formazione di quadri nelle scuole militari turche, il trasferimento di know-how e tecnologia, lo svolgimento di esercitazioni congiunte, nonché la fornitura di supporto logistico, sia attraverso sovvenzioni che a condizioni finanziarie favorevoli. L'industria della difesa turca, e in particolare Baykar, del genero di Recep Tayyip Erdogan, sta emergendo come un beneficiario chiave, con i famosi droni Bayraktar al suo apice. Secondo fonti militari, un'enfasi particolare è posta sulla formazione dei giovani ufficiali, il che indica una strategia a lungo termine: l'integrazione degli standard, delle percezioni e dei metodi operativi turchi nelle forze armate degli Stati cooperanti. "Ankara sta tentando di costruire legami di dipendenza e influenza a livello militare con questi paesi", hanno detto i funzionari del ministero della Difesa greco. Il piano turco non è nuovo, ma viene attuato per la prima volta in modo così metodico e organizzato. L'Albania è il canale principale: i rapporti Erdogan-Rama sono stati stretti nel tempo, mentre già dal 2022 sono stati siglati accordi per la fornitura di droni Bayraktar TB2, oltre a quelli offerti in donazione a dicembre 2023. Allo stesso tempo, la Turchia sembra intenzionata a costruire una base navale a Valona, uno sviluppo con chiare implicazioni per la sicurezza nel Mar Ionio. In Kosovo, Ankara mantiene una forte presenza militare attraverso la KFOR, con una forza di 780 soldati, pur descrivendo il paese come un "partner strategico". La cooperazione si concentra principalmente sulla formazione della Forza di sicurezza del Kosovo (KSF), in vista della graduale integrazione delle dottrine turche. Di conseguenza, la Turchia ha già consegnato veicoli corazzati di fabbricazione turca alla Macedonia del Nord, mentre con la Romania sarebbe vicina a un accordo per la costruzione di quattro corvette di tipo Hisar, un'evoluzione delle corvette di classe Ada, con caratteristiche migliorate. Con la ratifica di questi accordi da parte dell'Assemblea nazionale turca e la loro pubblicazione nella Gazzetta del Governo, le Forze Armate turche hanno ora la possibilità di procedere con collaborazioni individuali con partner stranieri, senza la necessità di approvazione parlamentare. Fonti militari greche non nascondono la loro preoccupazione. Come notano in modo caratteristico, "la Turchia sta costruendo una rete di presenza militare nei Balcani, con il chiaro obiettivo di accerchiare la Grecia e ribaltare l'equilibrio sull'asse nord-sud". L'istituzione di una base navale a Valona e il rafforzamento della presenza di forze militari turche nei paesi confinanti con la Grecia creano nuovi dati e possibilmente portano a una revisione dei piani operativi del Pentagono greco, soprattutto nello spazio marittimo del Mar Ionio. Intanto la Turchia ha ripetutamente espresso la sua volontà di acquistare attrezzature avanzate per la difesa degli Stati Uniti, per un valore di 20 miliardi di dollari. L'obiettivo principale è quello di integrarlo nella ristretta cerchia di paesi che possono acquistare il jet da combattimento F-35. Si ricorda che la Turchia è stata esclusa dal programma nel 2019 per l'acquisto del sistema di difesa aerea russo S-400, sfidando gli avvertimenti espliciti dell'amministrazione Trump. Trump ha attivato il Countering America's Adversaries Through Sanctions Act (CAATSA), che impone sanzioni ai governi stranieri che effettuano acquisti significativi di attrezzature per la difesa dalla Russia. Al momento, solo 20 paesi appartengono al club degli F-35. Gli Stati Uniti e 19 dei loro stretti alleati beneficiano del jet da combattimento più avanzato del mondo. Sono inclusi Australia, Corea del Sud, Regno Unito, Israele, Italia, Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia. Entrare a far parte di questo "club" è forse l'ultimo segno di fiducia tra Washington e i suoi migliori partner. La Turchia è un alleato della NATO, ma non merita di essere inclusa in questo "club" esclusivo, ha riferito Newsweek. I problemi vanno ben oltre l'acquisizione da parte della Turchia dell'S-400, e Hakan Fidan, l'uomo che attualmente sta cercando di conquistare il favore di Washington, è al centro di questi problemi, notano Sinan Ciddi e Jonathan Schanzer. Prima di diventare ministro degli Esteri, aggiungono, Fidan ha guidato il servizio di intelligence turco (MIT) dal 2010 al 2023. Durante questo periodo, Fidan ha allontanato la Turchia dalle sue alleanze occidentali, allineandola con i regimi islamisti e i movimenti estremisti. Criticano anche Fidan per il ruolo centrale che ha svolto nel rendere la Turchia un rifugio sicuro per Hamas. Dal 2011 ha permesso all'organizzazione di operare sul suolo turco, raccogliendo fondi, reclutando membri e coordinando attacchi contro Israele. Hamas avrebbe ricevuto una promessa di 300 milioni di dollari dalla Turchia nel 2011 e attualmente mantiene uffici ad Ankara e Istanbul, con accesso alla leadership turca, tra cui il presidente Recep Tayyip Erdogan. Il 7 ottobre, mentre Hamas massacra 1.200 civili israeliani, il leader di Hamas Ismail Haniyeh sta festeggiando dalla Turchia. Il curriculum di Fidan non si limita ad Hamas. Riferiscono che la Turchia è diventata un forte sostenitore dei Fratelli Musulmani, permettendo al movimento islamista di consolidare la sua presenza in Turchia. Ankara ha difeso il governo dei Fratelli Musulmani di Mohamed Morsi in Egitto prima della sua caduta nel 2014. Ma, secondo i redattori dell'articolo del settimanale americano, in nessun altro luogo il sostegno di Ankara agli islamisti è stato più visibile che in Siria. Nei primi anni della guerra civile siriana, Fidan ed Erdogan hanno lavorato duramente per rovesciare Bashar al-Assad e stabilire un regime sunnita allineato con Ankara. Fidan ha sostenuto le fazioni jihadiste con legami con al-Qaeda e, infine, con lo Stato islamico. Nel 2014, la Turchia ha allentato i controlli alle frontiere, consentendo ai combattenti dello Stato islamico di attraversare la Siria. Sotto la guida di Fidan, la Turchia ha facilitato le attività di finanziamento dell'ISIS, tra cui la vendita di petrolio sul mercato nero e la vendita illegale di antichità, secondo la pubblicazione statunitense. Dalla caduta del regime di Assad nel dicembre 2024, Fidan ha pubblicizzato con orgoglio il ruolo di Ankara nella realizzazione dell'offensiva militare che ha portato al potere Hayat Tahrir al-Sham (HTS), un'organizzazione che è stata designata dagli Stati Uniti come affiliata ad al-Qaeda. HTS ora governa la Siria con il sostegno della Turchia.   La Turchia minaccia anche gli alleati regionali degli Stati Uniti, Grecia e Cipro La rivista americana critica anche le violazioni della marina turca nelle zone economiche esclusive di Grecia e Cipro. La Grecia è un alleato della NATO. Cipro è un membro dell'Unione Europea. Possiamo solo immaginare le minacce che dovranno affrontare se in futuro si troveranno di fronte agli F-35 turchi. Evidenziano poi il deficit democratico in Turchia. "Le istituzioni del paese sono degenerate da Erdogan, che è stato al potere per più di due decenni. Ha distrutto i media, la magistratura, l'esercito e altre istituzioni che un tempo erano i pilastri dell'orgoglioso, anche se imperfetto, ordine liberale della Turchia. In conclusione, si dice che solo la pressione sulla Turchia la spingerà a diventare l'alleato che l'America si aspetta di essere e sollecita: fino ad allora, Fidan non deve avere un altro incontro con il massimo diplomatico americano e la Turchia deve essere lasciata in disparte. Tue, 29 Apr 2025 14:48:28 +0000 Prima pagina Kazimierz Pichlak: medico, fotografo, artista https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33454-kazimierz-pichlak-medico-fotografo-artista.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33454-kazimierz-pichlak-medico-fotografo-artista.html Anna Caterina Stryjecka Ariano , mecenate delle arti da tutta la vita, ha dedicato il proprio impegno alla promozione della cultura e della bellezza, sempre affiancata dal suo marito oggi scomparso, Paolo Ariano. Le sue radici affondano profondamente in Italia e Polonia, due terre e cultura con un legame indissolubile. La sua visione è alla base di questo progetto, che celebra la connessione tra popoli e tradizioni. Il progetto nasce da una visione cross-culturale, con respiro globale, ed è pensato con un taglio di antropologia visiva, come raccolta etnografica di fotografie, antropologia medica, grazie alla musicoterapia, di diplomazia culturale e soft power, volto a rafforzare il dialogo tra diverse culture. I protagonisti di questa iniziativa sono intelligenze interdisciplinari dotate di grande curiosità, uniti dalla passione per la natura, il viaggio, la scoperta, la bellezza e la cultura, valori universali che vanno oltre ogni confine. Ideatrice del progetto: Anna Caterina Stryjecka Ariano Co-curatori: Antonio Lo Pinto , Cecilia Sandroni A Firenze, città simbolo di arte e cultura, prende vita la prima visione pubblica di questo straordinario progetto di cui le opere cinematografiche e fotografiche dell'autore Kazimierz Pichlak e del compositore e musicoterapeuta Jacek Szreniawa , sono protagonisti. In questo percorso immagini e musica si uniscono in un'esperienza unica e coinvolgente, aperta a tutti. L'evento di inaugurazione si svolto durante la giornata del 23 aprile , in due momenti e luoghi distinti. Ma anche su due scenari tematici distinti: la montagna e l'Africa.Alle ore 16:30 , presso GIUNTI ODEON Libreria e Cinema , centro culturale pulsante della città, con la proiezione del film “La Musica della Grande Montagna” . La giornata e proseguita  poi, alle 18:30 in un altro spazio dinamico e artistico della città, C2 CONTEMPORANEA/Spazio Arte di Antonio Lo Pinto , con l'inaugurazione della mostra fotografica " I Volti dell'Africa ". Un inno alla fratellanza, all'amicizia e alla pace tra i popoli, celebrando la bellezza della vita e il potere unificante della cultura e l'amore infinito per la montagna. La proiezione cinematografica “La Musica della Grande Montagna” , dell'autore Kazimierz Pichlak con la musica originale composta da Jacek Szreniawa ha avuto luogo a Firenze il 23 Aprile 2025 alle ore 16:30 presso GIUNTI ODEON Libreria e Cinema. La proiezione del film sarà preceduta da un'introduzione da parte dell'autore Kazimierz Pichlak e dell'ideatore del progetto Anna Caterina Stryjecka Ariano . Il film è un affascinante racconto fotografico e musicale sulle montagne, da diversi angoli del mondo. La Mostra fotografica “ I Volti dell'Africa ” del polacco Kazimierz Pichlak apre a Firenze il 23 aprile 2025 presso lo Spazio Espositivo C2 Contemporanea, con autore e curatori.Ideatrice del progetto: Anna Caterina Stryjecka Ariano Curatori: Antonio Lo Pinto e Cecilia Sandroni  C2 CONTEMPORANEA/Spazio di Arte di Antonio Lo Pinto , Via Ugo Foscolo, 6 - Firenze Chiusura mostra: 17 maggio 2025 Numero delle opere: 20. Formato foto: 70x100. Catalogo in italiano, polacco ed inglese " I Volti dell'Africa " di Kazimierz Pichlak sono ritratti di penetrante presenza. Non ci sono pose da studio fotografico, ma frammenti di vita catturati là dove si incontrano il fotografo viaggiatore e le persone ritratte. Queste ultime, immerse nel proprio ambiente e chi fotografa, invece, lontano dalla propria terra e ospite dell'Africa. Le fotografie in esposizione alla mostra sono un tentativo di catturare lo speciale ritmo di quel continente. Casimiro Pichlak Kazimierz Pichlak , chirurgo di professione, ma anche viaggiatore, poeta e fotografo. Vive sulle pendici dei Monti dei Giganti in Bassa Slesia. È un poeta, con 12 volumi pubblicati e numerosi premi ricevuti. È autore di più di una dozzina di mostre fotografiche individuali. Scatta fotografie per ricordare l'emozione di scoprire i frammenti belli e brutti del mondo. Fondamentalmente è un fotografo occasionale. Viaggia molto e cattura ciò che incontra lungo il cammino, dai primi raggi di sole sui giganti dell'Himalaya al volto pensieroso di un monaco etiope. Ogni tanto, si ritrova nel posto giusto al momento giusto e riesce a scattare una foto degna di nota. È Membro onorario dell'Associazione Nazionale Chirurghi Polacchi, ed è stato nominato cittadino onorario della propria grande regione polacca, la Bassa Slesia, per meriti nel campo della medicina, del settore sociale e della cultura. È padre orgoglioso di due figli e nonno di sette nipoti. Non nascondere il fatto di considerarsi un uomo realizzato e felice. Situato in una ex area industriale nel cuore della città di Firenze, nello storico quartiere di Porta Romana, lo spazio espositivo C2 sta diventando un punto di riferimento per artisti, galleristi e amanti delle arti. È un luogo di incontro, con un'ampia proposta di mostre d'arte ed eventi culturali. C2 è lo spazio espositivo e creativo dell'artista Antonio Lo Pinto , nato da una felice intuizione ed un sogno nel giugno del 2011. Lo studio dell'artista ha ospitato giovani talenti emergenti e grandi maestri, cui è stata riservata la stessa attenzione ed accoglienza. La visione C2 è una realtà ibrida ed alternativa ai tradizionali circuiti di promozione artistica: organizza, cura e presenta progetti di arte contemporanea, ospitando gli artisti fuori sede dentro lo spazio espositivo, che diventa anche casa transitoria dell'artista. C2 ha al suo più di 145 esposizioni, progetti curati e realizzati attivi con grandi fotografi quali George Tatge, Lucien Hervé, Donata Wenders, Carlo Fei. Con artisti quali Riccardo Guarneri, Marco Bagnoli, Lucio Pozzi. Con curatori come Pier Luigi Tazzi, Ivan Quaroni, Sergio Risaliti. L'artista Antonio Lo Pinto collabora con gallerie, Enti pubblici e privati, Istituzioni culturali nazionali ed internazionali. Oggi è lieto di ospitare il polacco Kazimierz Pichlak : medico, fotografo, esploratore, poeta, appassionato della montagna, della fotografia e del mondo.   Fonte ItaliensPR   Tue, 29 Apr 2025 14:44:29 +0000 Arte A Roma le botteghe storiche come risorsa culturale e turistica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33453-a-roma-le-botteghe-storiche-come-risorsa-culturale-e-turistica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33453-a-roma-le-botteghe-storiche-come-risorsa-culturale-e-turistica.html La Regione Lazio e la città metropolitana di Roma hanno confermato, presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi, il loro impegno concreto nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio commerciale e culturale del territorio, con il progetto dedicato alle botteghe, ai mercati e alle attività storiche.  All’evento sono intervenuti: Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio; Monica Lucarelli, assessore alle Attività produttive e Pari Opportunità di Roma; Lorenzo Tagliavanti, presidente Camera di Commercio di Roma; Romolo Guasco, direttore Confcommercio Roma; Maria Fermanelli, presidente CNA Roma; Andrea Rotondo, presidente Confartigianato Roma. Si tratta di un interesse strategico condiviso, che ha l’obiettivo di contrastare la progressiva scomparsa di mestieri e attività che, da generazioni, animano il tessuto urbano e sociale delle nostre città. La Regione Lazio ha stanziato complessivamente 5 milioni e duecentomila: nel 2024 è stato pubblicato l’avviso pubblico regionale per la salvaguardia e la valorizzazione delle botteghe e delle attività storiche del Lazio che ha messo a disposizione 2.400.000 euro con l’obiettivo di rilanciare realtà che rappresentano un autentico presidio di tradizione, saper fare e identità locale. Tra i progetti finanziati dal bando della Regione c’è il progetto di Roma Capitale “Come ‘na Vorta – Il Commercio com’era, come sarà”. Ideato dall’Assessorato alle Attività Produttive e Pari Opportunità, l’iniziativa si sviluppa lungo tre filoni principali: botteghe storiche, mercati rionali di tradizione e attività di commercio su area pubblica di riconosciuta storicità. Obiettivo del progetto è accompagnare queste realtà in un percorso di rilancio e valorizzazione che unisca tradizione, innovazione e sostenibilità, rafforzando il loro ruolo nei quartieri e nel sistema economico cittadino. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Lazio con oltre un milione di euro. Il cofinanziamento complessivo è di 1.700.286 euro, di cui 30% a carico di Roma Capitale, e prevede interventi diretti su: 189 botteghe storiche per un totale di 1.350.000 euro 17 mercati storici rionali per un valore di 242.857 euro, 94 attività storiche di commercio su area pubblica per un importo di 107.429 euro. Le azioni previste includono, per le botteghe, la creazione di un portale digitale, contributi per nuovi progetti e inserimento nei circuiti turistici; per i mercati, eventi, iniziative speciali e una piattaforma per migliorarne visibilità e accessibilità; per le attività su area pubblica, lo sviluppo del “banco tipo” e servizi integrati con l’offerta urbana e turistica. Il cronoprogramma prevede, a partire da aprile, l’avvio della progettazione delle attività; entro giugno sarà pubblicato un avviso pubblico per le botteghe storiche e le attività su suolo pubblico. Nella seconda metà dell’anno verranno avviate le prime erogazioni e saranno lanciati gli eventi territoriali nei mercati storici, accompagnati dalla realizzazione di un ecosistema digitale integrato per la promozione del commercio tradizionale. Per ampliare il numero delle botteghe storiche iscritte negli elenchi ufficiali, è stata lanciata una comunicazione pubblica rivolta a cittadine e cittadini, invitati a segnalare le attività artigianali che ritengono meritevoli di valorizzazione. L’obiettivo è quello di far emergere realtà ancora non riconosciute ufficialmente, ma che rappresentano un patrimonio vivo della città. «Fin dal primo giorno, con il Sindaco Roberto Gualtieri, abbiamo lavorato per riconoscere e sostenere il valore delle attività storiche come parte integrante della vita economica, sociale e culturale della città. Con ‘Come ‘na Vorta’ vogliamo dare nuovo slancio a queste realtà, sostenendole non solo nella tutela ma anche nella capacità di affrontare le sfide del presente. Le botteghe, i mercati e le attività su area pubblica con una storia radicata nel tempo sono per noi un patrimonio vivo: raccontano l’identità autentica di Roma, i suoi quartieri, le relazioni di comunità, il lavoro artigiano. A queste realtà offriamo non solo riconoscimento, ma anche strumenti per crescere, innovarsi e competere in un mercato sempre più complesso», ha dichiarato Monica Lucarelli. «La Regione Lazio pubblicherà entro maggio un nuovo bando, per complessivi 2.800.000 euro, per la salvaguardia e la valorizzazione delle botteghe e attività artistiche per riaffermare il valore delle attività tradizionali come elemento centrale di coesione sociale, economia di prossimità e memoria collettiva. Un impegno che proseguirà attraverso bandi, incentivi e politiche attive a favore del commercio locale e delle imprese storiche su tutto il territorio regionale. Tra le novità del nuovo avviso pubblico anche il censimento delle botteghe storiche che consente alle città di fondazione di essere iscritte nell’albo regionale, ottenendo agevolazioni e contributi. Per le fiere e i mercati si arriva fino a  14mila euro di finanziamento e per le botteghe storiche oltre 7mila euro. Il bando abbassa l’anzianità dell’attività da 70 anni a un minimo di 50 anni, e, nel caso in cui siano stati mantenuti identità e caratteristiche originarie, da 50 a 30 anni», ha sottolineato Roberta Angelilli.     Tue, 29 Apr 2025 07:48:04 +0000 Economia Maxi blackout in Spagna e Portogallo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33452-maxi-blackout-in-spagna-e-portogallo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/33452-maxi-blackout-in-spagna-e-portogallo.html Un vasto blackout ha colpito oggi la Spagna e il Portogallo, lasciando migliaia di utenti senza energia elettrica e connessione internet. L’interruzione ha provocato disagi diffusi alle comunicazioni, agli aeroporti e alle reti ferroviarie ad alta velocità in entrambi i Paesi, coinvolgendo anche la viabilità urbana, con semafori fuori uso e centri commerciali bloccati. Il governo spagnolo ha avviato un’indagine, affidata ai tecnici di Red Eléctrica — la società pubblica che gestisce la rete di trasmissione — e al National Cybersecurity Institute (INCIBE). Anche in Portogallo numerosi cittadini hanno segnalato interruzioni a partire dal primo pomeriggio. In via precauzionale, le autorità spagnole e portoghesi hanno invitato la popolazione a evitare spostamenti in auto fino alla risoluzione dell’emergenza. Attraverso un comunicato su X, Red Eléctrica ha annunciato l’attivazione dei protocolli di emergenza per il ripristino della rete, assicurando che "tutte le risorse disponibili" sono state mobilitate per individuare e correggere il guasto, a seguito di un improvviso "azzeramento" della fornitura di energia elettrica. Le cause del blackout restano per ora sconosciute, ma non si esclude nessuna pista, compresa quella di un possibile attacco informatico. Il maxi blackout che ha colpito Spagna e Portogallo sta provocando pesanti disagi non solo nelle principali città spagnole, ma anche oltre confine. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale L'Indépendant, interruzioni di corrente si registrano anche nel sud della Francia, in particolare nella regione dell'Occitania, con disservizi concentrati nell'area di Perpignan, nota come la "Catalogna francese". Nel frattempo, il blackout sta paralizzando anche il Masters 1000 di Madrid. Alcuni match, tra cui quello dell'azzurro Matteo Arnaldi, sono stati sospesi a causa dell’interruzione elettrica che dura ormai da oltre un'ora, complicando l'avvio della giornata sportiva. I blackout hanno colpito le comunicazioni, gli aeroporti, le reti di trasporto ad alta velocità, i semafori e i centri commerciali. Anche il National Cybersecurity Institute (Incibe) sta studiando la situazione del blackout nel caso in cui si tratti di un attacco informatico, ma al momento non hanno una conclusione.  Secondo quanto riporta El Pais, a Madrid, il servizio della metropolitana è interrotto a causa della mancanza di fornitura di energia elettrica. Al momento, anche il servizio della rete Madrid Cercanias è fuori servizio. A livello stradale, i semafori non funzionano, mentre i supermercati non lasciano entrare più clienti come misura di sicurezza. Il traffico ferroviario è fermo in tutta la penisola. Lo riferisce la società ferroviaria spagnola. Il governo ha chiesto agli spagnoli di evitare il più possibile di mettersi alla guida. Secondo quanto riferito da Le Figaro, una massiccia interruzione di corrente aveva colpito anche alcune regioni del sud della Francia, interconnesse alla rete spagnola. Un blocco che poi è stato risolto in poco tempo. Tue, 29 Apr 2025 07:46:14 +0000 Prima pagina Nuovo direttore per il Dipartimento di Storia dell’Arte dell'L’Accademia di Francia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33451-nuovo-direttore-per-il-dipartimento-di-storia-dell-arte-dell-l-accademia-di-francia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33451-nuovo-direttore-per-il-dipartimento-di-storia-dell-arte-dell-l-accademia-di-francia.html L’Accademia di Francia a Roma è lieta di annunciare la nomina del nuovo direttore del Dipartimento di Storia dell’Arte, Alessandro Gallicchio, che ha assunto pienamente le sue funzioni il 21 aprile 2025. Alessandro Gallicchio (1986, Italia) è docente di storia dell’arte contemporanea all’Università Sorbona, membro del centro André-Chastel e ricercatore associato presso il CETOBaC. Dopo aver conseguito il dottorato in storia dell’arte presso le università di Firenze, Paris-Sorbonne e Bonn (2016), porta avanti la sua ricerca utilizzando le metodologie sviluppate dalla storia sociale e politica dell’arte. In un primo momento si è interessato alle influenze del nazionalismo e dell’antisemitismo nella costruzione del discorso artistico, per poi interrogarsi su come la propaganda dei regimi totalitari si esprima non solo attraverso la critica d’arte, ma anche nello spazio urbano. A partire dalle tracce materiali lasciate dal fascismo italiano nei Balcani colonizzati, ha condotto uno studio sulla costruzione e l’interpretazione dei cosiddetti “patrimoni dissonanti”. Questo lavoro lo ha portato ad approfondire i processi di monumentalizzazione e le strategie visive messe in atto dal colonialismo, tematiche che affronta attraverso le teorie proposte dalla geografia dell’arte e dalle prospettive postcoloniali. Attualmente studia l’emergere di una nuova generazione di artisti pittori che hanno sviluppato una sensibilità per la rappresentazione delle “urbanità” nel Mediterraneo e nei Balcani. Nel 2021 è vincitore della borsa André Chastel di Villa Medici. È borsista dell’Accademia di Francia da settembre 2024 ad aprile 2025. Fondato nel 1970 su iniziativa di André Chastel (1912-1990), il Dipartimento di Storia dell’Arte promuove la ricerca in tutti gli ambiti della storia dell’arte, favorendo un approccio interdisciplinare e internazionale. In qualità di direttore del Dipartimento di Storia dell’Arte, Alessandro Gallicchio avrà in particolare il compito di gestire i progetti scientifici sviluppati da Villa Medici; organizzare la programmazione (convegni, giornate di studio e incontri) e la pianificazione editoriale (in particolare la rivista Studiolo); organizzare delle mostre; conservare, restaurare e valorizzare le collezioni assegnate o di cui l’Accademia è depositaria (circa 5 000 opere); consigliare e orientare i borsisti e i residenti durante il loro soggiorno; dare attuazione alla politica degli archivi e fondi documentali dell’Accademia e sovrintendere al buon funzionamento della biblioteca (oltre 38 000 volumi). Il comitato di selezione era composto da: Brigitte Marin, Direttrice dell’École française di Roma, Dominique de Font-Réaulx, Chargée de Mission presso la Presidente del Louvre, Antonella Fenech, Direttrice aggiunta del Centre André-Chastel, Sam Stourdzé, direttore, Simon Garcia, segretario generale e Lavinia Triglia, responsabile delle Risorse umane dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici.  Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, è un’istituzione francese che dal 1803 ha sede presso Villa Medici, una villa del XVI secolo circondata da un parco di 7 ettari che sorge sul Monte Pincio, nel cuore di Roma. Ente pubblico nazionale dipendente dal Ministero della Cultura, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici adempie oggi a tre missioni complementari: accogliere artisti, creatori e ricercatori di alto livello in residenza per soggiorni lunghi – della durata di un anno –, o più brevi; realizzare una programmazione culturale e artistica che integri tutti i campi delle arti e della creazione e che si rivolga a un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il suo patrimonio architettonico e paesaggistico e le sue collezioni.Il direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è Sam Stourdzé. Tue, 29 Apr 2025 07:43:56 +0000 Attualità Soccorso d'emergenza dell’Aeronautica Militare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33450-soccorso-d-emergenza-dell-aeronautica-militare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33450-soccorso-d-emergenza-dell-aeronautica-militare.html Questa mattina un elicottero HH-139B dell’80° Centro SAR (Search and Rescue) dell’Aeronautica Militare è intervenuto al largo dell’isola di Sant’Antioco per soccorrere una donna di 58 anni in difficoltà a bordo di una nave. L'operazione è stata attivata su richiesta del 13° Maritime Rescue Sub Centre (MRSC) di Cagliari e coordinata dal Rescue Coordination Centre del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara). L’equipaggio specializzato, composto da piloti, operatore di bordo e aerosoccorritore, è decollato dalla base di Decimomannu (Cagliari) e ha raggiunto l’imbarcazione, dove ha proceduto al recupero della donna utilizzando una barella calata sulla prua. La paziente è stata poi trasportata con urgenza all’ospedale Brotzu di Cagliari per ricevere le cure necessarie. Il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, da cui dipende l’80° Centro SAR, garantisce il servizio di ricerca e soccorso 24 ore su 24 in tutto il territorio nazionale, operando anche in condizioni meteorologiche estreme. Dalla sua fondazione, il reparto ha salvato oltre 7.500 vite. Dal 2018, inoltre, ha acquisito la capacità di intervento AIB (Antincendio Boschivo), contribuendo alla lotta agli incendi nell’ambito del dispositivo interforze della Difesa. Tue, 29 Apr 2025 07:41:20 +0000 Attualità Un anno alla scuola di Francesco Faa Di Bruno https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33449-un-anno-alla-scuola-di-francesco-faa-di-bruno.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33449-un-anno-alla-scuola-di-francesco-faa-di-bruno.html Dopo la pubblicazione in due volumi dell'Epistolario del Beato torinese, (ben 1319 pagine) curato dalla postulatrice suor Carla Gallinaro, le Suore minime di N.S. Del Suffragio, hanno pubblicato un libretto in occasione dei 200 anni della nascita del Beato Faa di Bruno, “Un pensiero del BEATO FRANCESCO FAA DI BRUNO, per ogni giorno dell'anno. (1825-2025)”. L'Epistolario è stato uno strumento fondamentale per inquadrare un personaggio, un uomo, proprio perchè dall'immediatezza delle lettere «si coglie il carattere dell'uomo e risultano evidenti le condizioni sociali e politiche in cui ebbe a vivere ed a operare». Anche il libretto, da utilizzare nello spazio delle preghiere mattutine, si coglie la spiritualità del grande padre fondatore della Congregazione religiosa delle suore minime di N.S. Del Suffragio. Il testo è presentato dalla Superiora Generale, Madre Monica Raimondo. Si tratta di “una piccola, ma preziosa guida pensata per accompagnare il tuo cammino lungo un anno”. Ogni mese, giorno per giorno, ci viene donato un pensiero nato dalla sensibilità umana, spirituale e sociale del Beato Francesco Faa di Bruno. Sono pensieri scritti dal beato, un uomo di intelligenza, di fede e di servizio. Il suo motto Dio-Scienza-Poveri, ci aiuti a tenere gli occhi ben svegli e a metterci in gioco nella società in cui viviamo. Si augura che i pensieri del beato ci diano la forza di vivere nella fede e nella carità e ci guidino nelle nostre azioni quotidiane. “Attraverso queste brevi meditazioni, ti propongo di rendere omaggio alla sua eredità, incoraggiando un cammino di vita che integri fede e ragione”. Dopo la raccolta dei pensieri, curata da suor Gallinaro, segue una biografia del beato, la preghiera per chiedere grazie e ottenere la canonizzazione del beato e la preghiera a Nostra Signora del Suffragio, la pubblicazione si chiude con alcune foto. Tue, 29 Apr 2025 06:47:18 +0000 Corriere letterario Barocco Globale”: Il mondo a Roma nel secolo di Bernini https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33448-barocco-globale-il-mondo-a-roma-nel-secolo-di-bernini.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33448-barocco-globale-il-mondo-a-roma-nel-secolo-di-bernini.html Cento opere in prestito dai più importanti musei del mondo per la prima mostra dedicata alle sorprendenti connessioni culturali nella Roma del Seicento, nodo di sinergie artistiche come nessun’altra capitale del mondo di allora. Capolavori di Bernini, Van Dyck, Poussin, Pietro da Cortona ed altri maestri del Barocco affiancati da preziosi manufatti delle più remote provenienze consentono di evidenziare – nell’anno del Giubileo universale cattolico - la dimensione multiforme e al contempo interconnessa della cultura seicentesca a Roma, avvezza più di ogni altra al confronto con mondi diversi e lontani. Le ragioni della mostra trovano la loro sintesi più evidente nel capolavoro esposto in apertura del percorso espositivo, il busto in marmi policromi di Antonio Manuel Ne Vunda (1608), ambasciatore del Regno del Congo, eccezionalmente concesso in prestito dalla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore su espressa volontà del Santo Padre. Le Scuderie del Quirinale presentano “BAROCCO GLOBALE. Il mondo a Roma nel secolo di Bernini”, un nuovo progetto espositivo e una grande produzione internazionale, dal 4 aprile al 13 luglio, a cura di Francesca Cappelletti (Direttrice generale della Galleria Borghese e professore ordinario di Storia dell’Arte all’Università di Ferrara) e Francesco Freddolini (professore associato di Storia dell’arte presso ‘Sapienza’ Università di Roma). Fondata sull’autorevolezza di un rigoroso impianto scientifico- storiografico che tiene conto dei progressi nel settore dei global studies, la mostra è organizzata da Scuderie del Quirinale e Galleria Borghese con la collaborazione  istituzionale di ViVE Vittoriano e Palazzo Venezia e Gallerie Nazionali d’Arte antica Barberini Corsini, con la partecipazione straordinaria della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore. Attraverso una sorprendente selezione di capolavori di pittura e scultura eseguiti dai grandi maestri del Barocco (Bernini, Van Dyck, Poussin, Pietro da Cortona, Lavinia Fontana, Nicolas Cordier, Pier Francesco Mola ed altri) affiancati da disegni, incisioni, arazzi, parati sacri e altri preziosi manufatti di provenienza europea e non europea, la mostra racconta per immagini l’impatto che vocazione universale e cosmopolita della città dei Papi ha avuto sulle Arti nel corso del Seicento, a partire dal grande disegno diplomatico di Paolo V Borghese che mise Roma al centro di una complessa rete di relazioni globali. Il titolo della mostra fa riferimento al rapporto tra la Roma seicentesca, intesa come centro-cardine del canone artistico occidentale, e gli universi culturali esterni ed estranei a quel canone; un rapporto generato dalla determinazione delle politiche pontificie a fomentare in chiave transculturale le relazioni diplomatiche con mondi lontani e diversi.“Roma è l’unico luogo dove qualunque forestiero si sente a casa”, scrisse nel 1581 Michel de Montaigne nel suo Viaggio in Italia. Sebbene il grande filosofo francese avesse in mente un cosmopolitismo riferito ad una dimensione europea, questa mostra riflette il senso della sua affermazione ripercorrendo una storia che lega la città ad un contesto globale più ampio, dalle Americhe, all’Africa e all’Asia. Una Roma, in altre parole, vista come snodo cruciale di una complessa rete di rapporti che abbracciavano l’intero mondo allora conosciuto. Il sottotitolo dato alla mostra - Il mondo a Roma nel secolo di Bernini – trova la sua compiuta e simbolica rappresentazione in apertura della mostra con lo scenografico allestimento di un eccezionale capolavoro del maestro scultore Francesco Caporale, capofila della scultura policroma protobarocca a Roma: il busto in marmi colorati di Antonio Manuel Ne Vunda, ambasciatore del Regno del Congo (1608), primo diplomatico africano a raggiungere la Santa Sede e primo uomo di origine africana tributato dell’onore di un monumento funebre in un luogo sacro, pari per prestigio e dignità a quelli dell’aristocrazia locale. Custodito nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, il busto è stato eccezionalmente concesso in prestito nell’anno del Giubileo su espressa volontà del Santo Padre Francesco e viene presentato a seguito del delicato intervento di restauro realizzato per l’occasione coi fondi di Ales SpA sotto la sovrintendenza della Direzione dei Musei e dei Beni Culturali del Governatorato della Città del Vaticano. Per la prima volta sarà dunque possibile ammirare la bellezza di questo straordinario manufatto in circostanze di fruizione ottimali e in dialogo con altre opere capaci di esaltarne la portata estetica, storica e simbolica. Davanti al ritratto sembrano, infatti, riemergere le ultime ore della vita del giovane africano dell’antico Regno del Congo, conclusasi alla vigilia della festa dell’Epifania del 1608 nel palazzo papale in Vaticano dopo un lungo e travagliato viaggio. Il suo arrivo a Roma fu interpretato dai contemporanei come una rievocazione della visita del Re Magio di pelle scura, Balthazar. La sua missione diplomatica fu celebrata in quanto simbolo della vitalità della Chiesa, capace di estendere il Vangelo ai più lontani popoli nel segno del dialogo e dell’apertura. Come sottolineato dall’Arciprete coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, il Cardinale Rolandas Makrickas, “il gesto del Santo Padre Francesco omaggia non solo lo storico legame tra la Santa Sede e l’Africa, ma anche l’iniziativa stessa della mostra nel prestigioso contesto delle Scuderie del Quirinale, centro nevralgico del panorama culturale della Capitale.” Il percorso della mostra L’apertura scenografica sul busto di Manuel Ne Vunda conduce alla prima sezione della mostra “L’Africa, l’Egitto, l’Antico”, concepita come focus specifico sul continente africano nelle varie accezioni culturali con cui venne interpretato ed evocato durante il XVII secolo, dall’interesse verso la sua dimensione etnografica sub-sahariana, reso evidente dall’introduzione frequente nella pittura e scultura di genere di figure di pelle scura (Valentin de Boulogne, Allegra compagnia con cartomante, 1631, dalle collezioni principesche del Lichtenstein; Nicolas Cordier, Giovane africano, 1607-12, dal Musée du Louvre) fino all’evocazione mitizzata dell’antico Egitto, un luogo e una civiltà remoti ove immaginare storie come “Cesare che rimette Cleopatra sul trono” (circa 1637), capolavoro di Pietro da Cortona prestato alla mostra dal Musée des Beaux-Arts di Lione.La sezione successiva si concentra sulla figura chiave di Gian Lorenzo Bernini e sulla commissione della Fontana dei Fiumi a piazza Navona, il più celebre soggetto ‘globale’ di tutta l’iconografia barocca, esponendone tra gli altri anche il monumentale bozzetto (modello di presentazione in terracotta, legno intagliato, ardesia, oro e argento, 1647-50, proveniente dalla collezione Forti Bernini – Eredi Bernini). Viene qui messo in evidenza come la figura corrispondente al Rio della Plata, personificazione allegorica del continente africano, mostri nella versione finale dell’opera tratti somatici inconfondibilmente africani subsahariani, essendo invece stata originariamente concepita da Bernini secondo l’iconografia tradizionale degli indigeni del Nuovo Mondo. Ciò a dimostrazione di una precoce consapevolezza da parte dell’artista della diffusione nelle Americhe di popolazioni deportate dall’Africa. La sezione seguente, “La Chiesa e il Mondo”, esplora il contributo che gli ordini religiosi e in generale l’attività missionaria ha dato nella tessitura di rapporti transculturali centrati su Roma. Sono qui presentati il suggestivo Ritratto di Nicolas Trigault (1617 circa), celebre missionario gesuita seguace di Matteo Ricci, effigiato in abiti cinesi nell’atelier di Rubens e conservato a Douai, Musée de la Chartreuse; la pala d’altare del Collegio de Propaganda Fide dipinta da Giacinto Gimignani raffigurante l’Adorazione dei Magi (1634-35), tema considerato simbolico della riconciliazione dei popoli sulla Terra; altre rappresentazioni che documentano la circolazione globale di immagini sacre, come le copie della Salus Populi Romani (la più antica e celebre icona sacra presente a Roma, in Santa Maria Maggiore) realizzate in Cina da artisti cinesi, e della Santa Cecilia di Carlo Maderno realizzata dall’artista indiana Nini, attiva alla corte Mughal (ca. 1610). La sezione successiva “Roma e la diplomazia globale” declina il tema delle ambascerie in relazione alla specificità di Roma come centro della Chiesa cattolica e si concentra soprattutto sui rapporti con culture islamiche, dalla Persia, all’Impero Ottomano, fino a spingersi alle relazioni con le comunità cristiane nel Giappone di primo Seicento. Accoglie il visitatore l’impressionante ritratto di Ali-qoli Beg, ambasciatore persiano a Roma nel 1609, effigiato dalla pittrice Lavia Fontana – capolavoro solo recentemente riscoperto e mai presentato al pubblico prima d’ora. La già sottolineata propensione della città ad accogliere stranieri è ripresa dalla presentazione di un progetto per l’apparato iconografico del catafalco di Sitti Maani, moglie persiana del viaggiatore romano Pietro della Valle alla quale fu dedicato un funerale solenne nel 1627 in Santa Maria in Aracoeli in modo non dissimile da Antonio Manuel Ne Vunda che, non dobbiamo dimenticarlo, fu ambasciatore e quindi rientra a pieno diritto anche nella storia delineata in questa sezione. Nella sezione “Collezionare il Mondo” troviamo oggetti provenienti da mondi lontani. La presenza di questi oggetti nel contesto della Curia papale a partire dal primo Cinquecento mostra quanto lunga e sedimentata fosse la storia di un collezionismo dagli interessi globali che crebbe nel secolo successivo e che si intrecciò con gli studi di antiquaria. Sono esposti in questa sala anche alcuni straordinari parati liturgici in piume di manifattura centro-americana, tra cui la preziosissima Mitra appartenuta a San Carlo Borromeo e donatagli da Papa Pio IV (un prestito eccezionale da parte della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano), o i paramenti sacri provenienti dalla Chiesa di Santa Maria in Vallicella concessi in prestito dalla Confederazione delle Congregazioni dell’Oratorio di San Filippo Neri e dalla Congregazione dell’Oratorio di Roma.La sezione, “Alterità tra immaginazione e letteratura” permette di aprire la prospettiva su una dimensione immaginaria e letteraria dei rapporti transculturali definiti attraverso le arti nella Roma della prima età moderna. Il ritratto di Maria Mancini Colonna travestita da Armida, la maga musulmana della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, dialoga con il Guerriero Orientale dipinto da Pier Francesco Mola (eccezionale prestito concesso dal Musée du Louvre) e con l’Andromeda di Rutilio Manetti. Appartenuto a Scipione Borghese, questo dipinto riassume una scelta iconografica che, per definire un’idea di bellezza, forzava le circostanze del mito. Andromeda, salvata da Perseo e da questi portata in Grecia, era infatti una principessa etiope, e per questo avrebbe dovuto avere la pelle scura, come infatti scrissero i poeti, da Ovidio a Petrarca. Gli artisti, tuttavia, si immaginarono un diverso ideale di bellezza, e Manetti, come tantissimi altri, riconfigurò il mito secondo un’idea di alterità molto più facile da integrare nei canoni estetici del contesto a lui familiare. L’ultima sezione - “Roma crocevia di culture” – è dedicata ai ritratti di Robert Shirley, il cattolico inglese Ambasciatore di Persia, e di sua moglie, Teresia Sampsonia, una donna circassa, anch’ella cattolica, sposata da Shirley in Persia. I due straordinari ritratti, dipinti da Anthony Van Dyck a Roma nel 1622 ma mai tornati in Italia prima d’ora, sono un prestito eccezionale del National Trust inglese ed una testimonianza unica di come la pittura sia stata in grado di dare forma e visibilità alle connessioni del mondo globale. Dopo aver attraversato l’Asia e l’Europa, I’Islam e il Cristianesimo, i due si legarono indissolubilmente a Roma ed il giovane Van Dyck seppe infondere nelle loro effigi quell’amore per la città che li accolse proprio in quanto crocevia di culture. Il percorso della mostra si conclude con il dipinto Annibale che attraversa le Alpi di Nicolas Poussin (1630 circa) che narra una storia tutta romana, eppure eminentemente transnazionale. Anche quest’opera, tornata per la prima a volta nella città dove venne realizzato, va in realtà considerata come un ritratto: rappresenta infatti l’effige dell’elefante Don Diego che, nato in India, attraversò due continenti per giungere fino a Roma. Ospitato a Palazzo Venezia dove attirò folle curiose di spettatori (fu il primo esemplare di elefante ad approdare a Roma dopo più di un secolo), Don Diego divenne un vero e proprio generatore di immaginazione esotica, evocatore di terre lontane e di relazioni mediate dai commerci e dalle missioni, dando corpo ai racconti dei viaggiatori e alle lettere degli emissari. Il dipinto di Poussin, realizzato per Cassiano dal Pozzo, rappresenta un unicum nella sua produzione, condividendo più analogie con le innumerevoli immagini di animali esotici che enciclopedicamente popolavano i volumi della letteratura scientifica – preciso interesse del committente - piuttosto che con i dipinti di storia classica che il pittore francese realizzò a Roma e nell’arco di tutta la sua carriera di pittore. “Il mondo a Roma negli affreschi al Quirinale” Per generosa iniziativa del Segretariato Generale, la Presidenza della Repubblica ha organizzato, a partire dal 4 aprile, il programma “Il mondo a Roma negli affreschi al Quirinale”, serie di visite speciali collegate alla mostra “Barocco globale” e principalmente dedicate a uno degli ambienti più importanti del Palazzo presidenziale, il Salone dei Corazzieri (già Sala Regia), dove si potrà ammirare lo straordinario ciclo di affreschi del 1616 nel quale furono immortalati – ad opera di Agostino Tassi, Giovanni Lanfranco, Carlo Saraceni ed altri - gli ambasciatori provenienti dall’Africa, Asia e Vicino ed Estremo Oriente, ricevuti a Roma da papa Paolo V nei primi anni del Seicento. Tra questi, oltre all’effigie dell’ambasciatore congolese Antonio Manuel Ne Vunda, anche quella, particolarmente approfondita dagli studi,  dell’ambasciatore nipponico Hasekura Tsunenaga che ricevuto dal papa al Quirinale solo pochi mesi prima della realizzazione degli affreschi. Matteo Lafranconi, Direttore Scuderie del Quirinale: “Con questa mostra, interamente dedicata alla dimensione globale delle politiche pontificie nel Seicento, le Scuderie del Quirinale intendono contribuire alla programmazione culturale della città nell’anno del Giubileo, proponendo una lettura della missione universale e cosmopolita della Città Eterna in grado di valicare i compartimenti della storia e, insieme, di farsi prezioso elemento di riflessione per il presente”. La città del Papa, delle feste sontuose e delle processioni solenni , dei palazzi e della vita isordinata degli artisti caravaggeschi, rivela una prospettiva nuova, quella di una città veramente globale in cui gli artisti guardano al mondo che si dispiega sotto i loro occhi, grazie alla continua presenza di  ambascerie straniere, dal Giappone, dalla Persia e dal Congo, all’arrivo di materiali preziosi da ogni parte del mondo.  Francesco Freddolini, Curatore della mostra: "Le opere che abbiamo raccolto ci proiettano in una storia che attraversava confini culturali, politici, religiosi, e allo stesso tempo convergeva alla corte dei Papi. Esplorare questa storia, con gli occhi di Bernini, Van Dyck, Poussin, degli altri artisti e del loro pubblico apre uno squarcio nuovo su Roma e il mondo e sul mondo a Roma”. Tue, 29 Apr 2025 06:43:44 +0000 Arte 25 aprile 1945, il ricordo di Patrizia Colì https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/33447-25-aprile-1945-il-ricordo-di-patrizia-coli.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/33447-25-aprile-1945-il-ricordo-di-patrizia-coli.html La professoressa Patrizia Colì ricorda così il 25 aprile 1945: “In occasione di questa ricorrenza, vorrei raccontare la storia di due vite che si sono sfiorate senza mai incontrarsi, il cui destino è stato diametralmente opposto. Il 25 Aprile si ricorda la liberazione dal nazifascismo e il sacrificio dei martiri caduti, ancora oggi simbolo di onore e gloria. Ricordo perlopiù chi a quell’orrore si oppose segretamente, anche a costo della vita, ma anche tutti coloro che alla dittatura si piegarono, obbedendo alle sue imposizioni, pur non condividendone gli ideali. Tra questi innumerevoli e coraggiosi sconosciuti, vorrei presentarvene due, Rodolfo Gazzano, prozio dell'erede chiavarese Micaela Ronco e Corrado Codigoni, protagonisti loro malgrado di una delle più grandi e sconosciute tragedie della storia della Marina Militare Italiana: l’affondamento del Conte Rosso. Due persone che, pur non conoscendosi, condivisero un’immensa tragedia umana: Rodolfo, nato in Piemonte, in una frazione di Garessio, il 4 febbraio del 1919 e Corrado, nato in Umbria, nelle vicinanze di Gubbio, il 26 gennaio del 1921. Entrambi trascorsero vite semplici, lavorando in campagna, allevando animali, fino al giorno in cui, giovanissimi, furono chiamati alle armi dall'Italia in guerra. Il loro destino si incrociò proprio sul Conte Rosso, un piroscafo transatlantico costruito da cantieri scozzesi e varato nel 1922 con un viaggio inaugurale da Genova a Buenos Aires. Dopo aver navigato in tutto il mondo, da New York a Shanghai, il piroscafo fu requisito nel 1935 dal governo di Mussolini e adibito al trasporto di truppe, dapprima in Africa e, poi, in Libia a partire dal 1940. I due giovani militari vennero imbarcati a Napoli il 24 maggio del 1941. Il Conte Rosso salpò con destinazione Tripoli, insieme ad altri due piroscafi l’Esperia e il Marco Polo e alla motonave Victoria. Sul Conte Rosso viaggiavano 280 uomini di equipaggio civile e 2.449 soldati tra avieri, carabinieri, fanti, genieri e carristi, tra questi ultimi lo zio Rodolfo. A scorta delle quattro navi c'erano un cacciatorpediniere e tre torpediniere. Verso le 04.00 del mattino, in prossimità dello stretto di Sicilia, dopo circa 12 ore dalla partenza, la scorta venne rafforzata da altri tre cacciatorpedinieri, due incrociatori e, per un breve tratto, da altri tre cacciatorpedinieri. Verso il tramonto erano quindi quattro le navi trasportanti truppe e nove le navi di scorta che si trovavano al largo delle coste di Augusta, sorvolate da alcuni idrovolanti in missione antisommergibile, vista la pericolosa prossimità all’isola di Malta. Sceso il buio, una parte della scorta rientrò ad Augusta, mentre le quattro navi e la scorta restante continuarono la navigazione. Erano le 20:33 quando il sottomarino inglese HMS UpHolder, da giorni in navigazione con soli due siluri restanti, incrociò la flotta e sparò, sfiorando alcune delle navi, ma centrando per ben due volte il Conte Rosso, che in soli 8 minuti si inabissò. I 2.729 uomini a bordo, molti dei quali vedevano per la prima volta il mare, come Corrado e Rodolfo, finirono nelle acque gelide, rese nere dalla notte e dal carburante disperso dalla nave. Non vi fu tempo per mettersi in salvo né per lanciare, se non due scialuppe. Le restanti tre navi trasportanti truppe proseguirono il loro viaggio verso Tripoli mentre la scorta, insieme ad altre navi allertate e dirottate sul luogo della tragedia, poi raggiunte da alcuni pescherecci arrivati da Augusta, cercarono di portare in salvo più vite possibile e di recuperare il maggior numero di corpi a cui dare una degna sepoltura. Solo 1.432 furono i superstiti, la metà delle persone a bordo; 239 furono le salme portate al porto di Augusta e numerosi furono i feriti accolti e aiutati durante l'emergenza dal calore umano della popolazione. Ben 1.058 ragazzi non tornarono mai a casa e furono dichiarati dispersi nel Mar Mediterraneo. A loro memoria, ad Augusta ogni 24 maggio, viene ancora oggi reso omaggio nei pressi di una targa a loro dedicata. Per un totale di 1.297 figli di tutta Italia che non fecero più ritorno, tra i quali lo zio Rodolfo. Tra i 1.432 scampati alla morte, ancora oggi la fortuna ha voluto che un testimone di questa immensa e dimenticata tragedia sia ancora in vita, Corrado. Il 26 gennaio 2025 Corrado, 104 anni compiuti, memoria vivente di una tragedia italiana che sacrificò, in una sola notte, migliaia di ragazzi che si trovarono sulla nave sbagliata, nel luogo sbagliato e nel momento sbagliato. L'omaggio va al suo coraggio e a tutti quegli audaci e valorosi ragazzi”. Thu, 24 Apr 2025 15:56:16 +0000 Storia La storia dei vini Bisson, celeberrimi a livello mondiale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33446-la-storia-dei-vini-bisson-celeberrimi-a-livello-mondiale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33446-la-storia-dei-vini-bisson-celeberrimi-a-livello-mondiale.html La Cantina degli Abissi Bisson di Sestri Levante, in provincia di Genova, vanta una antica tradizione storica e familiare nel settore vinicolo. La storia dei vini Bisson e della nascita dell’azienda è una narrazione fatta di passione, di amore, di innovazione e di una continua ricerca di quell’eccellenza che caratterizza tutti i vini prodotti dalla famiglia Lugano. Dalla creazione del primo spumante ligure, insignito della matricola n.1 della provincia di Genova, all’intuizione di creare uno spumante affinato in mare il passo è piuttosto breve.I vini Bisson nascono agli albori del 1978 quando Pierluigi Lugano, maestro d’arte e sommelier affermato, conscio delle potenzialità che intuiva esser nascoste negli aspri vini dei contadini liguri, decide di tentare “l’avventura” di valorizzazione delle uve della Riviera Ligure del Levante. Avvia così, assieme alla moglie Wally Bisson, la Bottega del Vino a Chiavari, fondando quindi l’azienda Bisson. Inizia quindi ad acquistare piccole partite d’uva dai contadini della zona e a vinificarle nella propria cantina. Applicando moderne tecniche di vinificazione, porta avanti numerosi esperimenti per capire come trattare le uve locali. Gli ottimi risultati ottenuti, hanno permesso di far “rivivere” quei vini liguri autoctoni che ormai erano praticamente scomparsi, come per esempio la “Bianchetta Genovese” ed il “Cimixià”, e di creare nuove intuizioni come il “Musaico”, vino rosso di spiccata personalità. Dopo alcuni anni passati a vinificare uve acquistate, consci del fatto che il vino nasce “in vigna”, decide di impiantare vigneti in proprio, al fine di realizzare un pieno controllo del processo qualitativo dei propri vini. Pierluigi Lugano, proprietario della società agricola, fa sapere che “La coltivazione a “rigorosa limitazione di Fitofarmaci” è l’ultima sfida che si sta portando avanti, con estrema convinzione, nei propri vigneti a garanzia di qualità e genuinità. “Ma lo sapete che io prima o dopo voglio provare a fare uno spumante?” Erano i primi degli anni ‘90 quando ho creato il mio primo spumante, ottenendo la matricola n.1 della provincia di Genova per quel tipo di prodotto”. Il successo ottenuto fino ad ora spinge Piero a tentare una nuova avventura: creare il primo spumante ligure. Un sogno, un’intuizione geniale e la continua ricerca dell’eccellenza lo porteranno, successivamente, a immaginare il primo spumante invecchiato sul fondale del mare: nasce lo Spumante degli Abissi. Continua Pierluigi “Abissi, con il suo spirito avventuroso, si distingue come il primo spumante al mondo ad aver abbracciato il mistero dei fondali marini per il suo affinamento. Sin dal lontano 2009, quando le prime bottiglie di spumante Abissi – annata 2008 – s’inabissarono con timore ed entusiasmo, abbiamo continuato con orgoglio a seguire la via tracciata da quel momento. Il nostro spumante, frutto dell’impegno con cui coltiviamo le uve nei nostri vigneti, viene confezionato con cura in bottiglie speciali, appositamente testate fino a resistere a pressioni di 24 atmosfere, e dotate di tappo a corona resistente alla corrosione. Queste bottiglie sono custodite all’interno di robuste gabbie in acciaio inossidabile, progettate per affrontare anche le condizioni più avverse, e vengono posizionate con attenzione a una profondità di 60 metri sui fondali di Sestri Levante, dove la temperatura costante di 15 gradi favorisce un affinamento di almeno 18 mesi. Qui, l’incessante movimento delle correnti marine dona al nostro spumante particolari profumi e struttura, rendendolo veramente unico. Avevo sei anni. Un compagno di scuola mi invitò a partecipare alla vendemmia nella vigna dei suoi genitori. Percorsi velocemente la rapida mulattiera con il cuore che batteva forte, non per la fatica, ma per l´emozione. Raccolsi tanti grappoli e mi resi utile alla pigiatura manuale. Il compenso fu un bellissimo cesto d´uva. Al ritorno a casa non trovai nessuno. Ne approfittai, pigiai l´uva in un vaso capiente e lo nascosi. Ogni giorno ripetevo le operazioni che osservavo nella cantina del mio amico. Quando la fermentazione si esaurì, con un colapasta travasai il vino nella bottiglia e non resistetti alla tentazione dell’assaggio. Mia madre notò il mio alito, mi mise alle strette e io confessai. Il castigo che ne seguì ci poteva stare, ma era nato il mio primo vino”. Da quella che in seguito verrà definita “una genialità intellettuale”, verso la fine degli anni ‘90 Piero Lugano inizia a sognare e studiare un modo per affinare il proprio spumante sui fondali del Mar Ligure. “Ho sognato di essere partecipe come invitato alle nozze di Cana… C’era Gesù giovane che dava disposizioni facendo riempire ai servi gli otri di pietra, e all’assaggio quel vino fu una meraviglia per tutti… Ero arrivato a quello che cercavo” - Prosegue Pierluigi Lugano. E così è cominciata la fase più affascinante del progetto, quella in cui ci si trova un foglio bianco davanti, e mille quesiti da superare. Un salto nell’ignoto, o meglio negli abissi, che richiede intuizione, coraggio e fantasia. -Paolo Massobrio, “Il signore degli Abissi”. Le sfide da affrontare sono molte, sia a livello burocratico che di produzione stessa del vino. A partire dalla scelta di una bottiglia che fosse in grado di reggere alla doppia pressione. E del tappo a corona, quello che in dialetto ligure viene chiamato “gretta”, ideato in una particolare lega capace di resistere ai tentativi di corrosione del mare. Il 20 maggio 2009 la barca da pesca di Piero Lugano, la Eleda II, salpa dal porto di Chiavari e prende il largo, pronta per la prima immersione, con il supporto della chiatta Messico, proveniente da Genova, con il suo carico di undici gabbie, ognuna contenente 550 bottiglie di spumante. Tramite una gru, le enormi gabbie vengono adagiate a 60 metri di profondità al largo di Cala degli Inglesi, nel cuore dell’Area Marina Protetta di Portofino. Il 20 luglio 2010, vengono recuperate le bottiglie dai fondali di Portofino. La prima riemersione è stata adrenalina pura, culminata con la prima bottiglia stappata a bordo. Nasce così Abissi, e porta con sé la gioia per l’invenzione di un metodo di invecchiamento mai visto prima”. Thu, 24 Apr 2025 15:46:48 +0000 Economia Annamaria Farricelli: uscita la sua sesta silloge poetica Abyssum https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33444-annamaria-farricelli-uscita-la-sua-sesta-silloge-poetica-abyssum.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33444-annamaria-farricelli-uscita-la-sua-sesta-silloge-poetica-abyssum.html E’ appena uscita sui principali canali distributivi on line la nuova silloge poetica di Anna Maria Farricelli: ABYSSUM, edizioni  Il Cuscino di Stelle. “La poesia è vita, senza poesia non c'è vita’” – dichiara l’Autrice. “Essa ne svela la bellezza nascosta e le emozioni più profonde. Senza poesia, il vivere diventa meccanico, privo di incanto e significato. È la poesia che dona voce ai silenzi e luce all' invisibile” – conclude. Il testo poetico di ABYSSUM presenta un ampio ventaglio di percorsi e analisi introspettive che prendono per mano il lettore, accompagnandolo in un viaggio alla scoperta della sua intimità più nascosta. Tanti i temi toccati, come frutti colti dall' albero della vita e dell' esperienza che solo un cuore sofferente e sensibile riesce a cogliere. È la poesia che spezza le catene del tempo.  Dal profondo e buio abisso del dolore, in un mondo restio ai sentimenti, ABYSSUM si dipana tra i ricordi del passato, i silenzi, le promesse, la ricerca del proprio io attraverso un viaggio che ha come meta un futuro di libertà, di nuovi sogni, nuovi colori, nuova vita ancora da scoprire. La prefazione descrive la sensibilità dell'autrice nel trasformare esperienze in parole evocative, spesso utilizzando immagini del mare e della natura come metafore esistenziali. La silloge include poesie che spaziano dalla nostalgia del passato alla speranza nel futuro, offrendo uno sguardo lirico sull'animo umano. Il volume presenta profonde riflessioni sul dolore e sulla capacità di rinascere, culminando in un'ode alla bellezza presente in ogni frammento dell'esistenza. Il prossimo 10 maggio, a Marina di Camerota (SA), Annamaria Farricelli e la sua ABYSSUM saranno presenti tra gli ospiti attesi della cerimonia di premiazione della 3a edizione del premio letterario “Calanca” in memoria di Cosimo Criscuolo, organizzata dall’Associazione culturale “il cuscino di stelle” con il supporto dell’Hotel Calanca di Marina di Camerota: un modo per conoscere da vicino una delle scrittrici e poetesse italiane più intense degli ultimi anni ed assistere al battesimo della sua sesta Silloge", che sarà presentata e commentata per l’occasione dal Presidente Editore de “Il Cuscino di Stelle”, Armando Iadeluca. Pluripremiata a livello nazionale ed internazionale, Annamaria Farricelli è riconosciuta per il suo contributo alla letteratura e alla poesia. La sua opera è caratterizzata da un profondo esame dell’anima e delle emozioni, spesso affrontando temi di rinascita e di speranza attraverso un linguaggio semplice, ma mai banale. Le sue “creature” sono raccolte in sillogi, antologie, racconti, romanzi.     Thu, 24 Apr 2025 15:35:30 +0000 Corriere letterario Il Gal “Serre Calabresi” investe sul turismo green con l’acquisto di 35 stazioni di ricarica per e-bike https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33442-il-gal-serre-calabresi-investe-sul-turismo-green-con-l-acquisto-di-35-stazioni-di-ricarica-per-e-bike.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33442-il-gal-serre-calabresi-investe-sul-turismo-green-con-l-acquisto-di-35-stazioni-di-ricarica-per-e-bike.html Per incentivare il turismo lento ed ecologico, per ampliare la fruizione delle bellezze paesaggistiche e ambientali, il Gal “Serre Calabresi” ha inteso investire per promuovere l'utilizzo della bicicletta per esplorare il territorio, con l’acquisto di 35 stazioni di ricarica per e-bike, una per ogni Comune ricadente nell’area del Gruppo di Azione Locale. «La mobilità sostenibile e il turismo green sono due dei principali pilastri che ispirano l’azione del Gal “Serre Calabresi”, non solo nelle attività legate all’attuazione del Pal “Spes”, ma anche in quelle realizzate grazie all’utilizzo di risorse a valere su altre risorse nazionali e comunitarie.  Nello sviluppo delle varie forme di turismo “leggero” e “slow”, spicca in modo significativo il cicloturismo. Il Consiglio di Amministrazione, rilevando un’economia nell’ultima riunione ha inteso puntare sul progetto “E-bike Chargers (Ebic)” che mira ad aumentare l’attrattività del territorio, valorizzandone il contesto naturale e ambientale, sentieri e vie già esistenti, come la Ciclovia dei Parchi, e che si integra con altri progetti in fase di attuazione, quali la Strategia nazionale delle Aree interne (Snai) del Versante Ionico-Serre e “Montagne del Sole”. Un turismo lento che si arricchisce dell’attrattività dei borghi, con interventi relativi all’accoglienza diffusa, alla vendita e alla somministrazione di prodotti tipici ed enogastronomici, alla nascita di botteghe artigiane» ha spiegato il presidente Marziale Battaglia. «Da qualche anno a questa parte, se i numeri del cicloturismo registrano costanti miglioramenti in termini di viaggiatori che scelgono questo tipo di esperienza per visitare i luoghi di interesse, una buona dose di merito è da ascriversi anche alla sempre maggiore diffusione delle biciclette elettriche. Sulla scorta di questa constatazione è stata rilevata la necessità di postazioni adeguate per la ricarica elettrica e di supporto tecnico, per sostenere il cicloturismo» ha osservato Alessandro Zito, responsabile di “E-bike Chargers”. Il progetto, infatti, prevede nello specifico, l’acquisto di 35 colonnine di ricarica per e-bike, dotate di cassetta degli attrezzi per interventi di manutenzione, da assegnare, in comodato d’uso, ai Comuni del territorio del Gal che ne garantiranno l’uso gratuito per tutti gli utenti. Sarà, inoltre, realizzata una mappa, accessibile via web, con la localizzazione delle stazioni. «L’Autorità di Gestione del Prs ha rilasciato il parere di coerenza programmatica al progetto e il Gal sta per procedere alla gara di acquisto delle stazioni di ricarica» ha informato Battaglia. «Favorire lo sviluppo di una mobilità sostenibile concorre alla valorizzazione del patrimonio ambientale, ma anche culturale, folkloristico, sportivo e ricettivo di tutti i comuni interessati» ha osservato il presidente. Thu, 24 Apr 2025 07:24:23 +0000 Catanzaro In sicilia nascerà il Museo del Vino https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33441-in-sicilia-nascera-il-museo-del-vino.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33441-in-sicilia-nascera-il-museo-del-vino.html Il Palmento Di Rudinì diventerà Museo del Vino. Il rilancio, la gestione e la riqualificazione è stata affidata dal Comune di Pachino all’Associazione Vivi Vinum Pachino e alla Cooperativa Le Terre di Ebe, unite in ATS. La convenzione è già stata siglata, seguirà l’evolvere di un impegno economico e di servizio che determinerà la rigenerazione di una risorsa del territorio finalizzata a custodire e diffondere conoscenza sulla storia della produzione vitivinicola. Hanno partecipato alla sigla il sindaco del Comune di Pachino Giuseppe Gambuzza, il dirigente dell’Ufficio Turismo e Cultura Mariano Tusa, l’assessore all’Agricoltura e Viticoltura Salvatore Lentinello, il presidente di Vivi Vinum Pachino Walter Guarrasi, il presidente della Cooperativa Terre di Ebe Maurizio Campo. Il Palmento, che risale al 1800, fu costruito in Sicilia dal Marchese Antonio Di Rudinì, purtroppo versa in stato di abbandono. Per il suo recupero il Comune di Pachino ha bandito l’affidamento: farne un Museo del Vino potrà tutelarne l’identità, saranno avviati i lavori di riqualificazione che ne valorizzeranno il pregio storico e NE garantiranno la fruizione in futuro. Continuano a concretizzarsi a Pachino, in provincia di Siracusa, gli ambiziosi orizzonti di Vino Connect Sicilia e del progetto "Il Credito Cooperativo acceleratore per lo sviluppo nelle aree dalla Val di Noto alla Val Di Mazara: terre dei vini”, gestito e coordinato dall’associazione Vivi Vinum in sinergia con la Bcc Pachino e la Bcc di San Cataldo, Federcasse, Confocooperative Sicilia, supportato da Azure Consulting e finanziato da Fondo Sviluppo Spa. L’Associazione Vivi Vinum Pachino e la Cooperativa Le Terre di Ebe, già impegnate per creare sinergia tra le cantine del territorio per potenziare nel tempo la performance della Sicilia del vino, raggiungono un nuovo obiettivo. Il Museo del Vino che nascerà al Palmento Di Rudinì richiamerà l’attenzione di turisti e appassionati, produttori e cultori del vino, imprenditori e sommelier, università e scuole.     Thu, 24 Apr 2025 07:22:03 +0000 Siracusa Nasce la Regata Culturale: un ponte tra mare, cultura e identità https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33440-nasce-la-regata-culturale-un-ponte-tra-mare-cultura-e-identita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33440-nasce-la-regata-culturale-un-ponte-tra-mare-cultura-e-identita.html È stato siglato il protocollo per l’attuazione della Regata Culturale, un progetto innovativo che si propone di rafforzare il legame tra Genova, il suo mare e l’identità culturale della Liguria. Sviluppato dal consigliere comunale delegato ai nuovi insediamenti aziendali Davide Falteri, su un’idea dell’artista Manuela Boni, il concept della Regata Culturale è un evento innovativo, a cadenza biennale, che vuole unire sport, cultura, turismo e imprese, creando nuove sinergie che valorizzano le tradizioni locali e promuovono l’identità culturale del territorio. Tra gli obiettivi di questo progetto: destagionalizzare l’offerta turistica, attrarre investimenti culturali e imprenditoriali, valorizzare i borghi e coinvolgere giovani, scuole, artisti e associazioni. «La Regata Culturale è un invito a guardare al futuro, unendo tradizione e innovazione, e posizionando Genova come baricentro di un grande progetto culturale, che trova nel mare il suo filo conduttore – ha spiegato il consigliere delegato ai nuovi insediamenti aziendali Davide Falteri - Siamo pronti a salpare insieme in questa nuova avventura, con la certezza che il nostro impegno porterà a risultati straordinari per Genova, che potrà essere un faro di cultura, sport e turismo nel Mediterraneo». «Rafforzare il rapporto tra città e mare è certamente uno degli obiettivi principali di questa manifestazione, così come lo è quello relativo al coinvolgimento dei giovani, tramite laboratori nelle scuole, percorsi formativi o scambi culturali con altre città internazionali – ha commentato l’assessore alla Cultura Lorenza Rosso - La Regata Culturale è un invito a guardare al futuro, fondendo tradizione e innovazione, e posizionando Genova come un faro di cultura e creatività nel Mediterraneo». «La Regata Culturale sarà un ulteriore volano per la nostra offerta turistica all season, fondamentale per attrarre investimenti e valorizzare i nostri borghi, coinvolgendo attivamente giovani, scuole, artisti e associazioni - ha affermato l’assessore al Turismo e allo Sport Alessandra Bianchi – Le collaborazioni internazionali, che si instaureranno con le altre città marittime del Mediterraneo arricchiranno questa esperienza contribuendo a creare tra di loro un legame unico ed indissolubile». Elementi chiave del concept:  - Educazione e partecipazione attiva: laboratori con artisti, navigatori e esperti, coinvolgendo scuole e università in percorsi formativi legati al mare e alle tecnologie digitali. - Collaborazioni internazionali: sinergie con altre città marittime, eventi gemellati e dialoghi culturali sul Mediterraneo, creando una rete permanente di città veliche culturali. - Impatto culturale, economico e sociale: narrazione dell’identità ligure, ma attiverà anche il settore creativo e turistico, creando opportunità per giovani imprenditori e rafforzando il senso di comunità  Tra gli eventi previsti: Musica in Regata Un musical sul mare, che si svolgerà a bordo di una nave durante il Salone Nautico, creando un ponte culturale tra Genova e Malaga attraverso uno scambio artistico.  Dal Libro all’Emozione Una mostra immersiva che, attraverso l’arte contemporanea, racconterà la connessione tra Genova e Barcellona, utilizzando la tecnologia per amplificare l’espressività umana. Premio Edmondo De Amicis - Il Diario di Bordo Un’iniziativa che coinvolgerà gli studenti in laboratori di scrittura creativa per la realizzazione di un diario che racconti esperienze ed emozioni legate al mare. Thu, 24 Apr 2025 07:17:15 +0000 Cultura Procida protagonista della blue economy https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33439-procida-protagonista-della-blue-economy.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33439-procida-protagonista-della-blue-economy.html Il 9 maggio alle ore 10:00, nella splendida cornice dell’Approdo Yachting Club Santa Margherita di Procida, si terrà un esclusivo convegno Blue Marina Awards in collaborazione con YACHTING SANTA MARGHERITA s.r.l. per trattare alcuni dei temi importanti portati avanti dall'iniziativa dei Blue Marina Awards, di cui ASSONAT-Confcommercio è il partner Istituzionale e il RINA l’ente tecnico, e verso i quali converge anche il Governo e l'Europa. Un incontro di alto profilo con esperti e istituzioni per delineare il futuro della nautica attraverso 5 pilastri fondamentali: energie rinnovabili, innovazione tecnologica, responsabilità sociale d’impresa, turismo sostenibile e valorizzazione del territorio, formazione necessaria per affrontare le nuove sfide ed esigenze del mercato in perenne evoluzione. Si parlerà quindi dei fattori chiave per migliorare il posizionamento strategico nel mercato delle strutture portuali turistiche nautiche. Un’occasione unica per approfondire strategie concrete, modelli innovativi e buone pratiche che stanno ridefinendo il settore in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità e sviluppo. Alla fine dell’evento un rinfresco con prodotti enogastronomici locali, perché ogni Marina ha una sua identità unica, ancorata a sapori, colori, tradizioni, cultura, arte e territori. Quindi il 9 Maggio i palati saranno acculturati da sapori unici che raccontano Procida! Dopo l’evento e con l’idea di creare qualcosa di unico e altamente esperienziale, sarà organizzata una degustazione olfattiva by Nobile 1942. Perché anche i profumi raccontano un territorio. La degustazione di ogni fragranza sarà un racconto olfattivo che racconta Procida con l’obiettivo di evocare o risvegliare un ricordo olfattivo sia per gli abitanti del luogo sia per i visitatori di passaggio. Un mare di opportunità ci attende: navigare verso il futuro è una scelta che possiamo fare insieme. L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione integrata del territorio: in serata, infatti, si terrà la Festa del Limone, a cura dell’Associazione Procida È. Un appuntamento ormai consolidato, in continuità con i successi delle scorse edizioni, che vedrà la Marina di Chiaiolella animarsi di luci, musica e profumi, celebrando l’eccellenza del limone pane procidano. Un evento che esprime al meglio la tradizione e l’identità affascinante del borgo marinaro, in perfetta sintonia con i temi di sostenibilità, cultura e valorizzazione territoriale al centro del convegno. Thu, 24 Apr 2025 07:14:51 +0000 Economia Crowdfunding, campagna “Liberi di giocare”: raccolti 3240 euro per i bambini di Ilula (Tanzania) https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33438-crowdfunding-campagna-liberi-di-giocare-raccolti-3240-euro-per-i-bambini-di-ilula-tanzania.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33438-crowdfunding-campagna-liberi-di-giocare-raccolti-3240-euro-per-i-bambini-di-ilula-tanzania.html Ci sono progetti che nascono dal cuore, che portano con sé il profumo della memoria, la forza della solidarietà e il desiderio profondo di lasciare un segno. “Liberi di Giocare” è uno di questi. La campagna di crowdfunding lanciata sulla piattaforma siciliana Laboriusa.it si è conclusa con successo, superando il traguardo prefissato di 2800 euro e raccogliendo dal basso 3240 euro di donazioni. Un risultato che racconta una storia di amore che attraversa i confini, di mani che si stringono da lontano per costruire un ponte tra chi dona e chi riceve. Il progetto nasce dall’incontro tra il Rotary Club Aetna Nord Ovest di Bronte e l’associazione CarlottaX, fondata da Alessandro e Carlo Amaro – marito e figlio di Carlotta Reitano – per continuare a far vivere, attraverso gesti concreti, l’anima generosa e luminosa di una donna straordinaria, di una professionista catanese scomparsa prematuramente. Carlotta, architetta, volontaria, prima presidente donna della Fondazione Architetti PPC di Catania, ha lasciato un'impronta indelebile in chi l’ha conosciuta. E oggi il suo spirito continua a risplendere nel sorriso dei bambini di Ilula, in Tanzania, dove – di fronte alla scuola costruita con il sostegno del Rotary – sorge un parco giochi che porta il suo nome. Con “Liberi di Giocare”, però, si è voluto andare oltre: acquistare 10 sedie a rotelle per altrettanti bambini con disabilità motorie. Un dono semplice, ma immenso. Perché una sedia a rotelle, in quei luoghi, non è solo un mezzo di trasporto: è la chiave per aprire le porte della scuola, per scoprire il mondo, per sentirsi finalmente parte di qualcosa. «È libertà. È infanzia che riprende il suo spazio. È dignità che si fa cammino – commenta il presidente di CarlottaX Alessandro Amaro - le sedie saranno consegnate direttamente dall’associazione, affinché ogni singola donazione, ogni singolo gesto d’amore arrivi integro a destinazione. Grazie a tutti coloro che hanno fatto la propria parte; grazie a chi ha donato, condiviso, sostenuto. E grazie ai vincitori del Premio di architettura dedicato a Carlotta, che hanno voluto contribuire a sostegno della causa. Il parco giochi costruito di fronte alla scuola di Ilula porta il nome di Carlotta e anche il suo spirito. Con “Liberi di Giocare” si aggiunge oggi un ulteriore tassello a questo sogno nato nel suo ricordo».     Thu, 24 Apr 2025 07:11:02 +0000 Catania Presentato alla Regione Siciliana il progetto Discovering Rural Sicily https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33437-presentato-alla-regione-siciliana-il-progetto-discovering-rural-sicily.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33437-presentato-alla-regione-siciliana-il-progetto-discovering-rural-sicily.html   E’ stato presentato mercoledì 16 Aprile nella Sala Pio La Torre del Palazzo dei Normanni il progetto Discovering Rural Sicily, nato dalla cooperazione di sette GAL siciliani per la promozione turistica e culturale di territori attrattivi e particolarmente identitari dell’isola. Per la prima volta i contenuti confluiscono in una piattaforma web, ruralsicily.com, che lega i diversi volti della Sicilia alla scoperta di un’isola lontana dalle solite mete turistiche, ma più vera e inesplorata: dal Belice fino alla Timpa, passando ai campanili delle Aci per scoprire le terre del Barocco, del nisseno e i peloritani. Nel sito, già attivo e che sarà via via arricchito, turisti e utenti troveranno tutte le indicazioni sui percorsi da poter seguire, i luoghi in cui dormire o mangiare e le info utili, come l’accessibilità dei luoghi, dedicate a quei turisti che necessitano di maggiori attenzioni. Veri e propri pacchetti potenziali che il turista potrà acquistare comodamente dal proprio dispositivo. Prende così forma la promozione congiunta di una Sicilia nascosta, celata, sconosciuta ai più. Dopo l’apprezzata presentazione a Milano, all’importante Bit, Discovering Rural Sicily ha visto un significativo momento di condivisione tra i sette GAL protagonisti di una storica cooperazione, per la quale tradizioni, culture, bellezze artistiche e architettoniche hanno trovato un comune filo narrativo per la promozione dell’isola. Finanziato dal Dipartimento regionale siciliano dell’agricoltura, Discovering Rural Sicily offre un percorso non solo digitale, ma realistico ed esperienziale, orientato su strade meno frequentate che collegano comuni borghi dal fascino millenario, per un turismo sostenibile che esalti beni culturali e filiere produttive: una proposta turistica innovativa definibile “glocal”. “Abbiamo vissuto un esempio lampante di come la cooperazione consenta ai GAL di condividere esperienze e di imparare assieme – sottolinea Roberto Barbagallo, presidente del GAL Terre di Aci e della rete dei GAL siciliani, sindaco di Acirale. - Al tempo stesso, la realizzazione di un’attività condivisa permette di sfruttare le risorse economiche in maniera più efficiente ed efficace. Grazie a questo processo di apprendimento creativo e condiviso, i progetti di cooperazione possono aggiungere un valore reale alle rispettive strategie di sviluppo locale”. Nel nuovo portale inaugurato, ruralsicily.com, turisti e operatori del settore hanno già a disposizione alcune informazioni su itinerari rurali e percorsi da non perdere. In futuro si implementeranno suggerimenti di viaggio sempre più approfonditi, come le esperienze da vivere, l’accessibilità dei luoghi o consigli su dove fermarsi a mangiare o dormire. Si potranno integrare dei veri e propri pacchetti “pre-confezionati” affidati a tour operator specifici. Nei prossimi mesi saranno varati “viaggi-prova” per testare i percorsi e far conoscere, ad alcuni selezionati tour operator, giornalisti e influencer, le potenzialità dei pacchetti. Le realizzazioni televisive grazie a Rural Sicily Nelle mattinate del 29 marzo e del 5 aprile 2025, la rete televisiva nazionale La7 ha trasmesso “L’ingrediente perfetto, a tu per tu con la Sicilia”, condotto da Mariagrazia Cucinotta ed interamente dedicato a tipicità ed eccellenze della Sicilia, in occasione del quale sono andati in onda anche i servizi realizzati tra i territori di Aci, Catena, Valverde, Acireale ed Aci Sant’Antonio Thu, 24 Apr 2025 07:06:28 +0000 Catania Sguardi a Sud: il 1° maggio, Simone Zanchini in concerto al Teatro Comunale di Mendicino https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33436-sguardi-a-sud-il-1-maggio-simone-zanchini-in-concerto-al-teatro-comunale-di-mendicino.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33436-sguardi-a-sud-il-1-maggio-simone-zanchini-in-concerto-al-teatro-comunale-di-mendicino.html La musica come viaggio, la fisarmonica come passaporto per mondi sonori inesplorati. Giovedì 1° maggio, ore 20.30, il Teatro Comunale di Mendicino diventerà crocevia di emozioni e improvvisazioni. A guidare il pubblico in questa avventura sensoriale sarà Simone Zanchini, uno dei fisarmonicisti più audaci e visionari della scena internazionale. Un artista che trasforma ogni esibizione in un’esperienza immersiva, viscerale, unica. Un concerto che non si ascolta soltanto, ma che si vive in ogni sua sfumatura. L’evento rientra nella rassegna di teatro contemporaneo “Sguardi a Sud” – giunta alla sua settima edizione, promossa dalla compagnia Porta Cenere con il patrocinio del Comune di Mendicino e il sostegno della Fondazione Carical. Un festival che continua a distinguersi per la qualità delle sue proposte, dove arte e sperimentazione trovano spazio per dialogare con il pubblico in modo diretto e profondo. Artista instancabile, Simone Zanchini ha all’attivo oltre 20 dischi, tournée internazionali e collaborazioni con nomi come Paolo Fresu, John Patitucci, Adam Nussbaum, Gabriele Mirabassi e i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Da anni in prima linea nella ricerca di nuovi linguaggi musicali, il celebre fisarmonicista porterà sul palco di Mendicino il concerto "Solo" che dissolve ogni barriera e sovverte ogni definizione. La sua musica è un incontro esplosivo di jazz, classica, elettronica, improvvisazione e accenni popolari, tutti intrecciati in una narrazione sonora che affascina e sorprende. Sotto le sue mani, la fisarmonica si trasforma, abbandonando le convenzioni e diventando una voce libera e inquieta, capace di sussurrare con delicatezza o di esplodere in un impeto travolgente. Il concerto – circa settanta minuti senza interruzioni – sarà un flusso ininterrotto di suggestioni sonore. Brani originali si alternano a riletture audaci di autori come Gershwin, Ellington, Parker e Piazzolla, intervallati da istanti di improvvisazione pura che conferiscono a ogni performance un carattere unico e irripetibile. «Sono sempre stato convinto che certi ronzii sonori che albergano nel nostro cervello sono solo nostri, trasmettibili solo attraverso le emozioni dell'improvvisazione e percepibili soltanto se si è armati di una buona "disponibilità» – così Simone Zanchini racconta la sua visione della musica. Parole che spiegano, più di qualsiasi definizione, cosa aspettarsi dal concerto del 1° maggio: un dialogo sincero tra artista e pubblico, senza barriere né copioni. Un atto di presenza totale, dove ogni suono nasce nel momento, senza possibilità di replica. In un tempo in cui tutto sembra dover rientrare in schemi rigidi e riconoscibili, l’arte di Zanchini arriva come un atto liberatorio. Il suo concerto è un invito ad abbandonare il controllo, a lasciarsi attraversare dal suono. Mario Massaro, direttore artistico di Sguardi a Sud: «Portare Simone Zanchini sul palco del Teatro Comunale di Mendicino significa offrire al pubblico un’esperienza fuori dall’ordinario. La sua musica è un atto creativo radicale, che sfugge alle etichette e si muove libera tra i generi. La sua presenza rappresenta perfettamente lo spirito di ‘Sguardi a Sud’: un festival nato per accogliere linguaggi liberi, visioni artistiche non convenzionali, esperienze che parlano al presente senza paura di sperimentare. Zanchini è un artista che non si limita a suonare: emoziona». Thu, 24 Apr 2025 07:04:38 +0000 Cosenza Medialab compie un anno https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33435-medialab-compie-un-anno.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33435-medialab-compie-un-anno.html MediaLab festeggia il suo primo anniversario. Nata un anno fa, con sede a Santa Margherita Ligure, in provincia di Genova, l’associazione ha saputo distinguersi come punto di riferimento per l’alfabetizzazione mediatica e l’educazione ai media in tutta la Liguria, coinvolgendo in poco tempo centinaia di persone e costruendo una rete di collaborazioni a livello nazionale ed europeo. Tra i risultati più significativi, oltre 500 cittadini liguri hanno partecipato al questionario sull’uso consapevole dei media, i cui dati saranno presentati il prossimo 19 giugno a Genova, nella prestigiosa cornice di Palazzo Tursi. L'associazione ha inoltre portato il suo contributo al Premio internazionale di giornalismo di Santa Margherita Ligure, che quest’anno sarà riproposto grazie al Gruppo Albergatori Santa Margherita Ligure – Portofino, e ha partecipato a workshop di rilievo come quello sulla comunicazione scientifica a Gaeta. Non sono mancate iniziative innovative come “Pausa Pranzo con MediaLab”, incontri online con esperti della comunicazione, e la realizzazione di corsi e lezioni nelle scuole e nelle università. Sul fronte delle collaborazioni, MediaLab ha stretto un accordo con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ha aderito al panel consultivo di NewsWise Europe, progetto della Guardian Foundation per l’alfabetizzazione mediatica nelle scuole primarie. In un solo anno, l’associazione ha più che raddoppiato i suoi iscritti e guarda al futuro con entusiasmo, portando avanti numerosi progetti con l'obiettivo di formare cittadini più consapevoli e capaci di navigare con spirito critico nel mondo dell’informazione. «Siamo molto contenti della risposta che abbiamo avuto circa le nostre attività - spiega la Presidente Francesca Scorcucchi - Abbiamo tante idee e tanti progetti pronti a partire». Il prossimo appuntamento aperto a tutti sarà l’incontro on line di lunedì 28 aprile dalle 13.00 alle 15.00 dal titolo "Intelligenza artificiale, etica del giornalismo e AI Act” a cui parteciperanno la giornalista Erica Manna e l’europarlamentare Brando Benifei, proprio uno dei relatori dell’AI Act. Il link per partecipare è disponibile sui canali dell’Associazione. Thu, 24 Apr 2025 06:56:38 +0000 Cultura Nel braccio della morte: l’avvocato statunitense a fianco dei condannati alla pena capitale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/33434-nel-braccio-della-morte-l-avvocato-statunitense-a-fianco-dei-condannati-alla-pena-capitale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/33434-nel-braccio-della-morte-l-avvocato-statunitense-a-fianco-dei-condannati-alla-pena-capitale.html Un cristiano nel braccio della morte. Il mio impegno a fianco dei condannati, con Prefazione di Papa Francesco (Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2024, pp. 192), più che una testimonianza autobiografica, è la condivisione di un’esperienza di vita forte e sconvolgente. Il protagonista è Dale Recinella, avvocato di successo a Wall Street (sede della Borsa di New York) che, dopo un’esperienza grave di malattia, decide a quarant’anni suonati di cambiare radicalmente vita dedicandosi ad una particolare “categoria” di poveri: i condannati a morte nelle carceri statunitensi, assistendoli spiritualmente come “cappellano laico”. La sua storia di accompagnamento e sostegno delle persone condannate alla pena capitale ed ai loro familiari è una testimonianza della vicinanza misericordiosa di Dio agli esclusi ed ai dimenticati, come raccontato in occasione del suo intervento all’incontro “Papa Francesco. Misericordia e missione”, che si è tenuto al Meeting di Rimini il 24 agosto 2024. Attraverso gli oltre trent’anni di ministero nelle carceri, infatti, Recinella ha sperimentato direttamente «che accompagnare quanti sono ai margini dentro ai recinti di filo spinato significa entrare nella misericordia di Dio. […] Poco a poco, un appuntamento di preghiera per volta, gli uomini diventano più che semplici nomi sulle divise carcerarie blu. Emergono persone reali, con storie reali e vite reali» (Dale Recinella, Meglio accendere una candela che maledire il buio, L’Osservatore Romano, 24 agosto 2024, p. 4). Si capisce quindi come il tono narrativo del libro Un cristiano nel braccio della morte riesca a coinvolgere il lettore in una storia incredibile e di grande impatto emotivo perché l’Autore, classe 1951, laureato in legge e in teologia, insieme alla moglie Susan, dopo l’esperienza personale d’incontro e di conversione a Gesù ha deciso fin dal 1998 di accompagnare spiritualmente i condannati a morte in alcuni dei penitenziari della Florida. Si tratta di uno Stato nel quale il metodo ordinario di esecuzione è l’iniezione letale e, pochi giorni dall’appena citato intervento di Recinella al “Meeting per l’amicizia fra i popoli” di Comunione e Liberazione, ovvero il 29 agosto del 2024, con tale brutale metodo è stata eseguita l’ultima (per ora) sessantottesima esecuzione della pena capitale eseguita in Florida dal 1997 ad oggi. La vicenda umana e spirituale di Dale Recinella è conosciuta in Italia anche per gli articoli scritti negli ultimi anni per il quotidiano ufficioso della Santa Sede L’Osservatore Romano. Il suo recente libro-testimonianza, però, descrive a tutto tondo come sia stato possibile che un uomo, con in testa ben altri traguardi da raggiungere nel proprio futuro, sia diventato “a tempo pieno” il cappellano, da professionista laico, marito e padre di famiglia, dei condannati alla pena capitale. Una missione sempre più difficile e delicata se, come rileva Papa Francesco nella sua Prefazione, le esecuzioni capitali ormai, lungi dal fare giustizia, alimentano un senso di odio e di vendetta che si trasforma in un veleno pericoloso sia per i condannati sia per il corpo delle nostre società civili. «A Dale Recinella vorrei quindi - aggiunge il Pontefice -, dire un grazie sincero e commosso: perché la sua azione di cappellano nel braccio della morte è una tenace e appassionata adesione alla realtà più intima del Vangelo di Gesù, che è la misericordia di Dio, il suo amore gratuito e indefesso per ogni persona, anche per coloro che hanno sbagliato. E che proprio da uno sguardo d’amore, come quello di Cristo sulla croce, possono trovare un senso nuovo al loro vivere e, anche, al loro morire». «Il Vangelo - ribadisce a tal proposito il Santo Padre - è l’incontro con una Persona viva che cambia la vita: Gesù è capace di rivoluzionare i nostri progetti, le nostre aspirazioni e le nostre prospettive. Conoscere Lui vuol dire riempire di significato la nostra esistenza perché il Signore ci offre la gioia che non passa. Perché è la gioia stessa di Dio» (Papa Francesco, La pena di morte non fa giustizia ma è un veleno per la società, L’Osservatore Romano, 19 agosto 2024, p. 7). Quello di Recinella e di tutti i “cappellani delle carceri”, conclude Papa Francesco nella Prefazione, è in definitiva «un compito difficilissimo, rischioso e arduo da praticare, perché tocca con mano il male in tutte le sue dimensioni: il male compiuto verso le vittime, e che non si può riparare; il male che il condannato sta vivendo, sapendosi destinato a morte certa; il male che, con la pratica della pena capitale, viene instillato nella società. Sì, come ho più volte ribadito, la pena di morte non è in alcun modo la soluzione di fronte alla violenza che può colpire persone innocenti. Le esecuzioni capitali, lungi dal fare giustizia, alimentano un senso di vendetta che si trasforma in un veleno pericoloso per il corpo delle nostre società civili. Gli Stati dovrebbero preoccuparsi di permettere ai detenuti la possibilità di cambiare realmente vita, piuttosto che investire denaro e risorse nel sopprimerli, come fossero esseri umani non più degni di vivere e di cui disfarsi. Nel suo romanzo “L’idiota” Fëdor Dostoevskij sintetizza così, in maniera impeccabile, l’insostenibilità logica e morale della pena di morte, parlando di un condannato alla pena capitale: “È una violazione dell’anima umana, niente altro! È detto: “Non uccidere”, e invece, perché lui ha ucciso, altri uccidono lui. No, è una cosa che non dovrebbe esserci”. Proprio il Giubileo dovrebbe impegnare tutti i credenti per chiedere con voce univoca l’abolizione della pena di morte, pratica che, come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, “è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona!” (n. 2267). Inoltre, l’azione di Dale Recinella, senza dimenticare l’importante apporto di sua moglie Susan come traspare dal libro, è un grande dono per la Chiesa e per la società degli Stati Uniti, dove Dale vive e opera. Il suo impegno come cappellano laico, proprio in un posto davvero disumano come il braccio della morte, è testimonianza viva e appassionata alla scuola della misericordia infinita di Dio. Come il Giubileo straordinario della Misericordia ci ha insegnato, non dobbiamo mai pensare che possano esistere un nostro peccato, un nostro sbaglio o una nostra azione che ci allontanino definitivamente dal Signore. Il suo cuore è già stato crocifisso per noi. E Dio può solo perdonarci. Certo, questa infinita misericordia divina può anche scandalizzare, come scandalizzava tante persone al tempo di Gesù, quando il Figlio di Dio mangiava con i peccatori e le prostitute. Lo stesso fratello Dale deve far fronte a critiche, rimostranze e rifiuti per il suo impegno spirituale accanto ai condannati. Ma non è forse vero che Gesù ha accolto nel suo abbraccio un ladrone condannato a morte? Ebbene, Dale Recinella ha davvero capito e testimonia con la sua vita, ogni volta che supera la porta di una prigione, in particolare quella che lui chiama “la casa della morte”, che l’amore di Dio è senza confini e senza misura. E che anche il più turpe dei nostri peccati non deturpa agli occhi di Dio la nostra identità: restiamo suoi figli, da lui amati, da lui custoditi e considerati preziosi» (Papa Francesco, Città del Vaticano, 18 luglio 2024). Per il suo impegno sociale e spirituale Dale Recinella ha ottenuto negli ultimi vent’anni molteplici riconoscimenti da importanti istituzioni statunitensi e internazionali. Solo per citarne alcuni nel 1997 la Notre Dame University (Indiana) l’ha nominato Cittadino e credente esemplare, nel 2000 i cappellani dell’Union Correctional Institution della Florida l’hanno insignito del riconoscimento di Cittadino volontario dell’anno e, da ultimo, la Pontificia Accademia per la Vita (PAV) gli ha assegnato nel 2019 il premio Custode della vita destinato «a personalità non appartenenti all’ambito accademico che, nella vita privata e professionale, si sono distinte per significative azioni a sostegno tutela e promozione della vita umana». Thu, 24 Apr 2025 06:49:36 +0000 Pagina tre Travel On Set: un format innovativo in diverse regioni d’Italia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33432-travel-on-set-un-format-innovativo-in-diverse-regioni-d-italia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33432-travel-on-set-un-format-innovativo-in-diverse-regioni-d-italia.html A Golfo Aranci (SS), l’artista Danila Tropea – attrice, doppiatrice e scrittrice – è stata ospite d’onore durante una speciale lezione di doppiaggio organizzata dalla scuola Travel On Set a Golfo Aranci, in Sardegna. L’evento, strutturato come un workshop intensivo, ha permesso agli allievi di vivere un’esperienza immersiva nel mondo del doppiaggio professionale, arricchita dalle testimonianze dirette e dalle tecniche condivise dalla Tropea. Nata a Messina il 1° novembre 1981, Danila Tropea ha costruito una solida carriera nel settore dello spettacolo, dopo una laurea con lode al DAMS. Ha prestato la voce a numerosi personaggi per cinema, TV e animazione, distinguendosi per versatilità e sensibilità interpretativa. Tra i suoi lavori più noti, spiccano ruoli in versioni italiane di celebri serie Netflix come The Crown, Stranger Things e Bridgerton, che hanno permesso agli studenti di confrontarsi dal vivo con la pratica del doppiaggio di contenuti internazionali ad alto impatto culturale. Travel On Set è un format innovativo nato tra gli Stati Uniti e la Svizzera, ideato da Ermelinda Maturo e sviluppato con Angela Bellia, con l’obiettivo di costruire un ponte tra culture, esperienze e opportunità formative a livello globale. Oggi, il progetto opera in diverse regioni d’Italia (con tre sedi solo in Sicilia) e in quattro città degli Stati Uniti, dove stanno nascendo percorsi sperimentali dedicati ai giovani talenti nel mondo dell’audiovisivo. In questo panorama, la Sardegna – con la sua bellezza paesaggistica e la sua identità culturale – si conferma terra fertile per la formazione artistica. Golfo Aranci, in particolare, sta emergendo come polo attivo e creativo, grazie all’impegno di professionisti del settore e alla partecipazione appassionata degli studenti. A coronamento del percorso formativo, per la fine di giugno è previsto l’annuncio ufficiale dei candidati selezionati che voleranno negli Stati Uniti per un’esperienza diretta nel cuore pulsante dell’industria dell’intrattenimento. Travel On Set continua così a promuovere connessioni reali tra territori e professionisti, offrendo agli artisti in formazione strumenti concreti per affermarsi nel panorama internazionale, con uno sguardo rivolto alle produzioni globali che plasmano l’immaginario collettivo contemporaneo. Thu, 24 Apr 2025 06:40:33 +0000 Moda e spettacolo Papa Francesco ci ha lasciati https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33430-papa-francesco-ci-ha-lasciati.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/33430-papa-francesco-ci-ha-lasciati.html Il Lunedì dell'Angelo alle 7,35 Papa Francesco ci ha lasciati, con un breve comunicato la notizia della sua scomparsa è stata data dal cardinale camerlengo Kevin Joseph Farrell circa due ore più tardi. Il porporato di origine irlandese è apparso davanti alle telecamere nella cappella di Santa Marta: «Carissimi fratelli e sorelle - le sue parole -, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino» La Chiesa entra in sede vacante, decadono tutti i capi dicastero e rimangono in carica solamente il camerlengo, il vicario di Roma, il penitenziere e il vicario del Vaticano. Intanto il cardinale decano Giovanni Battista Re ha già convocato i cardinali per la prima congregazione che avrà luogo domani mattina nell'Aula del Sinodo. Dopo più di un mese di malattia, sembrava averla superata, soprattutto dopo l'ultima apparizione pubblica nella domenica di Pasqua. Il Papa sofferente ha impartito la benedizione dalla Loggia centrale di San Pietro ed ha augurato la buona Pasqua ai fedeli. L'ultimo atto di generosità è stato il bagno di folla a via della Conciliazione sulla jeep bianca con il saluto a diversi bambini. Aveva concesso ieri mattina, l'ultima udienza a Santa Marta al vicepresidente degli Stati Uniti d'America J. D. Vance, ma Francesco ha anche avuto modo di salutare il premier della Croazia, Andrej Plenkovic. Il Papa è riuscito così a cancellare le tante e diverse speculazioni sul mancato saluto al numero due dell'amministrazione Trump e c'era stato chi aveva esultato per il mancato incontro, dando un colore politico alla vicenda. Tutti smentiti la mattina di Pasqua dalle immagini del Pontefice, assistito da don Juan Cruz Villalón e dall'assistente sanitario Massimiliano Strappetti, che regalava le uova di cioccolato per i figli del vicepresidente americano. E qui non posso sottolineare che il Papa è il Papa, non può essere piegato ai nostri schemi politici, il Papa non può essere di destra o di sinistra. Il Papa deve essere sempre ascoltato anche quando le sue parole non sono di nostro gradimento. Anche se, “Obbedire non significa capire tutto e capirlo subito: spesso comporta anche il sacrificio della propria opinione”. Oggi nel nostro mondo impregnato di relativismo, che ha influenzato anche la Chiesa c'è un rifiuto pratico del principio dell’obbedienza e dell’ascolto, per cui si giudicano gli atti del Pontefice alla luce del proprio sentire e non viceversa. Il cattolico oggi dovrebbe riscoprire due parole fondamentali: obbedienza e unità. Troppo spesso la figura di Papa Francesco ha suscitato reazioni contrastanti sui mass media in genere. Da una parte certe frange che si definiscono ultra tradizionalisti, lo hanno criticato aspramente per le sue “sparate”, dall’altra, un certo mondo laicista arrivava ad adularlo, ad usarlo, facendolo diventare addirittura un paladino del partito del politicamente corretto. Ad entrambi gli schieramenti, occorre segnalare alcuni suoi interventi per esempio contro l'aborto: “I ginecologi abortisti sono dei Killer prezzolati”, e poi, “Un aborto è un omicidio. Si uccide un essere umano. E su questo non si può discutere. Si uccide una vita umana. E le donne hanno il diritto di proteggere la vita”. Un altro tema che ricorrerà di frequente nel suo pontificato è stato quello delle colonizzazioni ideologiche. Al centro di tutto la convinzione di Francesco è che «la crisi della famiglia è una realtà sociale. Poi ci sono le colonizzazioni ideologiche sulle famiglie, modalità e proposte che ci sono in Europa e vengono anche da Oltreoceano. Poi quello sbaglio della mente umana che è la teoria del gender, che crea tanta confusione». L'elogio del re Baldovino di Belgio, difensore della vita che non firmato la legge omicida. il Papa ha dato tanti segnali di testimonianza forte, che pochi giornali hanno ripreso. In qualche mio intervento ho ricordato la beatificazione di ben 127 religiosi, uomini e donne, uccisi in “odium fidei”, dagli anarco-comunisti, durante la guerra civile spagnola tra il 1936 e il 1939. Papa Francesco ha guidato la Chiesa dal 2013 a oggi, per dodici anni. Venuto “dalla fine del mondo”, cioè da un continente come l’America Latina, così lontano dall’Europa, dove erano nati e vissuti i suoi predecessori, ha governato la Chiesa con uno stile molto diverso da loro. Infatti, dopo i “giganti nella santità”, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, tutti e tre canonizzati in tempi strettissimi (il primo e l’ultimo a furor di popolo) e dopo il predecessore Benedetto XVI, il più grande teologo del secolo XX, Francesco ha voluto mettere i poveri al centro dell’attenzione pastorale. “Nulla di nuovo nella vita del cristianesimo,- scrive Marco Invernizzi - che da Cristo in poi ha sempre ricordato il dovere di privilegiare i poveri, che non sono soltanto quelli cui mancano i beni materiali fondamentali, ma coloro che nella loro esistenza sono stati privati di tutto ed è loro rimasto soltanto Dio”. Il Papa ha voluto ricordare questa verità tipicamente cristiana con una sottolineatura molto personale, certamente influenzata dalle sue origini argentine e latinoamericane, dove la povertà è molto più diffusa e visibile che nei Paesi europei. Papa Francesco tante volte ci ha invitati ad andare “fuori”, nelle “periferie” del mondo, auspicava una Chiesa “in uscita” a cercare gli altri, i lontani. Accanto all’opzione preferenziale per i poveri, Francesco ha voluto mettere la missione al centro del proprio magistero. Una missione che comporta l'evangelizzazione non solo in Asia e in Africa, dove sta crescendo la fede, ma anche una missione caratterizzata dalla necessità di una seconda evangelizzazione in Europa, dove i fedeli diminuiscono anche se non manca la felice sorpresa di adulti che chiedono il Battesimo, come recentemente è accaduto in Francia. Sicuramente Papa Francesco ha guidato la Chiesa in un tempo molto difficile, dopo il passaggio drammatico della rinuncia al pontificato di Benedetto XVI, un tempo segnato dall’incremento delle guerre locali, parti di quella “terza guerra mondiale a pezzi”, come il Papa ha magistralmente definito la situazione attuale. La morte di un Pontefice è sempre un momento di grande rilevanza nella storia della Chiesa. Intanto perché il Papa rappresenta il culmine di un corpo sociale, verso il quale è giusto che arrivi tutta la preghiera dei fedeli, dai suoi fratelli cardinali e vescovi ai fedeli sperduti nelle periferie del mondo. Wed, 23 Apr 2025 08:07:21 +0000 Attualità Quarta edizione dei Blue Marina Awards: un’opportunità per tutti i porti e gli approdi turistici https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33429-quarta-edizione-dei-blue-marina-awards-un-opportunita-per-tutti-i-porti-e-gli-approdi-turistici.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/33429-quarta-edizione-dei-blue-marina-awards-un-opportunita-per-tutti-i-porti-e-gli-approdi-turistici.html Al via la quarta edizione dei Blue Marina Awards, l'iniziativa dedicata a valorizzare e supportare i porti e gli approdi turistici italiani in un percorso di crescita virtuoso e sostenibile. Da martedì 15 Aprile 2025 a martedì 15 Luglio 2025 sono aperte le iscrizioni gratuite attraverso il sito ufficiale. Completata l’iscrizione sul sito dei Blue Marina Awards, il partecipante riceverà in automatico una email che lo indirizzerà alla piattaforma del RINA dove dovrà compilare i suoi dati anagrafici che saranno verificati dal RINA. Verificata la completezza dei dati anagrafici forniti, il richiedente riceverà il link per poter accedere alla piattaforma del RINA e partecipare all’edizione Blue Marina Awards 2025, compilando le domande oggetto di valutazione. Il termine ultimo per completare la piattaforma RINA di valutazione è il 31 Luglio 2025. La manifestazione, di cui ASSONAT-Confcommercio, l’Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici, è partner istituzionale, non è una competizione, ma un'occasione di confronto e crescita per tutti i partecipanti. Attraverso il RINA, ente tecnico dei Blue Marina Awards, ogni struttura riceverà gratuitamente una guida dettagliata che fotograferà la situazione attuale rispetto a oltre ottanta indicatori cruciali nei settori della sostenibilità ambientale ed energetica, dell'accoglienza turistica, dell'inclusività, dell'innovazione tecnologica e della sicurezza. L'approccio dei Blue Marina Awards è pragmatico e orientato al miglioramento continuo, permettendo a porti e approdi turistici di identificare concretamente opportunità di sviluppo e rafforzare così il proprio posizionamento strategico nel mercato turistico-nautico. Le strutture che soddisferanno gli standard di eccellenza stabiliti e riportati nel regolamento di partecipazione pubblico e scaricabile sul sito, riceveranno il prestigioso riconoscimento BMA, valido per 12 mesi. Oltre a poter ottenere il riconoscimento come ogni edizione saranno conferiti importanti premi di valore economico. L'iniziativa, che sta innescando un processo virtuoso, è un percorso che permette ai porti e approdi turistici di confrontarsi, individuare dove poter migliorare ed essere protagonisti di una crescita continua ed essere sempre più attrattivi in un mercato in continua evoluzione. Per favorire la partecipazione e la corretta compilazione , che ricordiamo essere gratuita, il 5 Maggio alle ore 11:00 si terrà un webinar online organizzato dal RINA per:  Chiarire modalità e requisiti per partecipare ai Blue Marina Awards Presentare criteri di valutazione e strumenti forniti dal RINA Supportare porti e approdi nella candidatura  Come per le edizioni precedenti, anche questa del 2025 prevede, prima dell'evento conclusivo di premiazione che si svolgerà a fine ottobre a Roma, un fitto calendario di eventi itineranti per diffondere e approfondire i temi promossi dai Blue Marina Awards.  I prossimi in calendario sono:  9 Maggio: Procida 23 Maggio: Andora 12 Giugno: Marina di Puntaldia  L’iniziativa dei Blue Marina Awards, perfettamente allineata al Piano del Mare e agli obiettivi Europei in temi di blue economy e turismo sostenibile, contribuisce e accompagna la crescita e destagionalizzazione dei porti e approdi turistici, per supportarli a diventare volani di benessere e porte di accesso al turismo esperienziale, centri di eccellenza ben integrati al tessuto socio-economico circostante, passe-partout fra terra e mare. Una manifestazione dedicata ai porti e agli approdi turistici per sostenerli nel percorso di innovazione e cambiamento, mirato a rafforzare il loro posizionamento strategico, supportandoli nella valutazione delle loro performance e nell'identificazione di opportunità di miglioramento, contribuendo così a una crescita continua e alla competitività nel mercato. Un percorso semplice e meritocratico, senza giurie, basato esclusivamente su criteri oggettivi e trasparenti garantiti dal RINA.  Per maggiori informazioni e iscrizioni: www.bluemarinaawards.com  Ufficio Stampa Blue Marina Awards  Walter Vassallo tel. 3494343996 Wed, 23 Apr 2025 08:05:11 +0000 Economia Nella Cattedrale di Acireale la Santa Messa per papa Francesco https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33427-nella-cattedrale-di-acireale-la-santa-messa-per-papa-francesco.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/33427-nella-cattedrale-di-acireale-la-santa-messa-per-papa-francesco.html In una Cattedrale raccolta nel silenzio della preghiera, si è celebrata, martedì 22 aprile, la Santa Messa in suffragio di Papa Francesco, che ha reso l'anima a Dio il giorno seguente alla Pasqua.La liturgia è stata presieduta dal vescovo di Acireale e presidente della CESi, Mons. Antonino Raspanti, e concelebrata dal Cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, e da numerosi presbiteri della diocesi. Presente anche la Comunità del Seminario Vescovile.Un momento di intensa partecipazione, nella quale la comunità ecclesiale si è stretta attorno alla memoria del Pontefice, rendendo grazie per il suo fecondo ministero petrino.Nel corso dell’omelia, il vescovo Raspanti ha tracciato un profilo umano e spirituale di Papa Francesco, sottolineando come egli abbia vissuto la sofferenza degli ultimi tempi offrendola interamente a Dio, per il bene della Chiesa e dell’intera umanità.“Il Signore – ha affermato – ha accolto questo dono proprio a Pasqua, quando il sepolcro è vuoto e la vita vince la morte”.Raspanti ha evidenziato come Papa Francesco abbia saputo attualizzare la Parola di Dio con linguaggi nuovi, incarnandola nelle situazioni più drammatiche dell’umanità e traducendola in gesti concreti di misericordia verso immigrati, carcerati, poveri e scartati.“Uomo semplice e figlio di emigrati – ha detto – ha vissuto il distacco con il passato aprendosi alla novità. Per questo motivo è riuscito a ridare freschezza e purezza alla Chiesa, Sposa di Cristo”.Con voce commossa, il vescovo ha ricordato come il Papa “ci ha spinti ad essere missionari, a uscire verso le periferie, a farci prossimi a ogni umanità ferita”."Oggi - ha aggiunto - il Santo Padre contempla il volto di Dio, non più sacramentalmente, e può finalmente comprendere il mistero del dolore che tante volte ha condiviso: le guerre, le ingiustizie, gli immigrati inghiottiti dal mare”.“Papa Francesco – ha concluso – ci ha lasciato un’eredità grande, che ora siamo chiamati a portare avanti. Dal cielo continuerà la sua missione, facendo sentire la sua presenza accanto a chi è dimenticato, a chi non ha voce, a chi vive ai margini". Wed, 23 Apr 2025 07:59:11 +0000 Catania Anche il Comprensivo Mandatoriccio protagonista del Run 4 Hope https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33426-anche-il-comprensivo-mandatoriccio-protagonista-del-run-4-hope.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33426-anche-il-comprensivo-mandatoriccio-protagonista-del-run-4-hope.html   Il bisogno oggettivo di far acquisire, sin da piccoli, il senso della generosità, dell’altruismo e della condivisione, oltre ai valori dello sport e della sana competizione. Partendo da questi presupposto l’Istituto comprensivo Mandatoriccio, guidato dalla dirigente scolastica Mirella Pacifico, ha aderito senza esitazione alla Run4Hope Massigen, il  Giro d’Italia podistico solidale non competitivo articolato su venti staffette regionali attuate in contemporanea in tutta Italia, con l’obiettivo di raccogliere nuovi fondi per sostenere la ricerca sui tumori che colpiscono i bambini. Beneficiaria è infatti la Fondazione Airc per la ricerca sul Cancro. La scuola mandatoriccese è stata coinvolta in due distinti momenti: nella prima fase, nella staffetta Mirto Crosia – Calopezzati centro, pianificata dall’Associazione Athlos di Mirto e, nella seconda tappa, Calopezzati centro – Pietrapaola scalo, strutturata dall’Associazione  Corri Castrovillari.  Si è dato il via all’azione di solidarietà nel cortile antistante la delegazione comunale di Mirto. All’evento erano presenti gli studenti del Comprensivo Crosia Mirto e del Liceo e Ite del plesso scolastico di Mirto, guidati rispettivamente dai dirigenti scolastici Rachele Anna Donnici e Sara Giiulia Aiello. Durante un momento di interazione curato dal sociologo specialista Antonio Iapichino, a cui hanno preso parte attiva il sindaco di Crosia, Maria Teresa Aiello, docenti delle scuole crosiote e il presidente dell’Athlos, Andrea Ponzi, è stata sottolineata l’importanza dell’iniziativa di carattere nazionale. Da qui il via, dapprima a una sorta di marcia cittadina, poi, lungo il serpentone d’asfalto della strada statale 106, scortati dalla Polizia locale di Crosia e di Calopezzati, con il supporto lungo il percorso di due unità mobili di ‘Calabria Soccorso’ e la partecipazione al seguito del Gruppo ciclisti ‘Valle del Trionto’, si è giunti nel centro storico calopezzatese dove, ad attendere gli atleti sono stati alunni, docenti e personale Ata della scuola primaria e secondaria di secondo grado del plesso di Calopezzati del più ampio Istituto comprensivo di Mandatoriccio. Una vera e propria festa, con diversi  interventi, iniziando dalla ‘padrona di casa’, la dirigente scolastica Mirella Pacifico, che con la professionalità e l’eleganza che la contraddistingue, ha sottolineato, soprattutto  alle nuove generazioni, l’importanza della ricerca scientifica e il bisogno di fare prevenzione.  A seguire un’altra tappa: Calopezzati – Pietrapaola, promossa dalla Corri Castrovillari, associazione di atletica leggera guidata da Gianfranco Milanese e coordinata sul territorio da Karyna Hlukhova e Leonardo Filippelli.  All’evento hanno partecipato sia la scuola primaria che secondaria di primo grado del plesso di Pietrapaola dell’Istituto comprensivo di Mandatoriccio, a cui non hanno fatto mancare la presenza la ds Mirella Pacifico e il sindaco di Pietrapaola,  Manuela Labonia. Dunque, una giornata ricca di entusiasmo in cui si è messo in luce,  come lo sport, con la sua carica emotiva, il suo vigore e la sua forza impressa dagli atleti sia uno dei  linguaggi più appropriati e proficui  per far veicolare un messaggio dal peso immenso Wed, 23 Apr 2025 07:57:00 +0000 Cosenza Don Di Noto ricorda papa Francesco: una carezza costante per Meter e per i bambini vittime https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33425-don-di-noto-ricorda-papa-francesco-una-carezza-costante-per-meter-e-per-i-bambini-vittime.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33425-don-di-noto-ricorda-papa-francesco-una-carezza-costante-per-meter-e-per-i-bambini-vittime.html “Con affetto e stima, Papa Francesco ha sempre fatto sentire la sua vicinanza.” Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione Meter, ricorda con commozione e gratitudine il sostegno costante di Papa Francesco verso la Giornata Bambini Vittime e verso l’intera missione dell’associazione.  Dal primo telegramma ricevuto nel dicembre 2013, fino ai tanti messaggi successivi inviati in occasione della Giornata, Sua Santità non ha mai fatto mancare la sua voce, la sua preghiera e il suo incoraggiamento. Momento memorabile e di svolta fu l’Udienza privata del 2021, un vero spartiacque per Meter, riconosciuto ufficialmente nella e per la Chiesa. Quella giornata rappresentò non solo un segno di attenzione, ma un impegno tangibile a favore della lotta contro ogni forma di abuso sui minori.  “Sugli abusi bisogna fare ancora tanto”, ha detto Papa Francesco, ribadendo il suo impegno costante nel combattere ogni forma di violenza sui più piccoli. Questo messaggio ha sempre risuonato nel cuore della missione dell’associazione Meter.  “Quando, dalla Piazza, mi salutò chiamandomi per nome e cognome – racconta don Di Noto – sentii la forza di una carezza paterna che raggiunge tutti i bambini vittime, i sopravvissuti agli abusi. Fu un segno di amore e di fiducia che ci accompagna tutt’ora, ogni giorno.”  Oggi, mentre piangiamo la scomparsa di Papa Francesco, il ricordo di questi gesti di vicinanza diventano ancora più forte e significativi. La sua parola e la sua presenza hanno illuminato il nostro cammino e continueranno a guidarci. La sua eredità spirituale e morale rimane viva in ogni passo che compiamo nella protezione dell’infanzia e nella lotta contro ogni forma di violenza.  Il 4 maggio 2025, presso la Basilica di San Pietro, si terrà la XXIX Giornata Bambini Vittime, un appuntamento che, come ogni anno, rinnova l’impegno di Meter nel sensibilizzare e denunciare gli abusi su minori, in sintonia con i valori e gli insegnamenti che Papa Francesco ci ha trasmesso. La sua vicinanza, anche oltre la sua morte, resta un faro di speranza per chi lotta per la tutela dei più vulnerabili.   Wed, 23 Apr 2025 07:54:55 +0000 Siracusa Basket Rende: dal 13 giugno al via l'attesissimo Campus estivo con tante attività sportive e giochi per i bimbi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33424-basket-rende-dal-13-giugno-al-via-l-attesissimo-campus-estivo-con-tante-attivita-sportive-e-giochi-per-i-bimbi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33424-basket-rende-dal-13-giugno-al-via-l-attesissimo-campus-estivo-con-tante-attivita-sportive-e-giochi-per-i-bimbi.html Con la chiusura dell'anno scolastico avrà inizio un importante servizio di supporto alle famiglie.  I ragazzi d'età compresa tra i 5 e 12 anni potranno usufruire del Campus estivo: iniziativa che prevede sport, giochi di intrattenimento, visione video e tanto altro nell'orario mattutino dalle 8.30 alle 13.30. A darne annuncio sono i protagonisti del basket rendese che stanno per terminare i relativi campionati agonistici.  “I genitori potranno contattarci per ricevere info sui costi che daranno ampie possibilità di scelta con tariffe settimanali e giornaliere e sconti per appartenenti allo stesso nucleo familiare. Prenota subito”, annunciano dal club Bim Bum Basket Rende. L'appuntamento è, come sempre, al Polifunzionale di Quattromiglia. Dal 13 giugno, dunque, da lunedì a venerdì e dalle 8,30 alle 13.30, tante attività sportive e giochi. L'estate è il momento perfetto per coltivare passioni, fare nuove amicizie e crescere, sia come persone che come sportivi. Per i giovani amanti del basket, il campus estivo al Polifunzionale di Quattromiglia rappresenta un'occasione unica per immergersi completamente in questo sport, migliorare le proprie abilità e vivere un'esperienza indimenticabile. Partecipare a un campus estivo dedicato al basket, ma non solo, non significa solo affinare la tecnica e i fondamentali del gioco, ma anche sviluppare valori importanti come il lavoro di squadra, la disciplina e la resilienza. Il Polifunzionale di Quattromiglia offre un ambiente stimolante e ben attrezzato, dove i ragazzi possono allenarsi sotto la guida di istruttori qualificati e condividere la loro passione con altri giovani. "Un campus estivo non è solo un luogo di allenamento, ma un laboratorio di vita, dove i giovani imparano a superare le sfide, a collaborare e a credere in se stessi”, rilanciano dalla società biancorossa. Oltre agli allenamenti, il campus offre attività ricreative e momenti di socializzazione che arricchiscono l'esperienza dei partecipanti. È un'opportunità per creare ricordi indelebili, stringere nuove amicizie e, perché no, scoprire talenti nascosti. Per i genitori, il campus estivo rappresenta una scelta ideale per garantire ai propri figli un'estate attiva e stimolante, lontana dalla monotonia e dalle distrazioni digitali. Per i ragazzi, è un'occasione per vivere il basket in modo autentico, divertente e formativo.     Wed, 23 Apr 2025 07:51:28 +0000 Cosenza Reggio Calabria e Bielorussia: a Palazzo San Giorgio si rinnova un' amicizia che resiste al tempo ed alle difficoltà https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33422-reggio-calabria-e-bielorussia-a-palazzo-san-giorgio-si-rinnova-un-amicizia-che-resiste-al-tempo-ed-alle-difficolta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33422-reggio-calabria-e-bielorussia-a-palazzo-san-giorgio-si-rinnova-un-amicizia-che-resiste-al-tempo-ed-alle-difficolta.html Si è svolto nella mattinata di martedì 22 aprile, presso il Salotto Rosso di Palazzo San Giorgio, un incontro istituzionale tra il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il Consigliere dell’Ambasciata della Repubblica di Bielorussia in Italia, Kiryl Piatrouski, e il Console Onorario della Repubblica di Bielorussia per la Calabria e la Sicilia, Franco Milasi.  Un momento di grande valore simbolico e umano che ha rinsaldato i profondi legami di amicizia e solidarietà tra la comunità reggina e il popolo bielorusso; nati all’indomani della tragedia di Chernobyl e cresciuti attraverso il tempo grazie all’impegno di tante famiglie del territorio, all’azione del Consolato Onorario ed al supporto costante delle Istituzioni locali.  Il Consigliere Piatrouski ha espresso sincera gratitudine per la calorosa accoglienza ricevuta ricordando il ruolo fondamentale che Reggio Calabria ha avuto nell’ospitare centinaia di bambini bielorussi, definiti “piccoli ambasciatori di Bielorussia”, che hanno trovato nella città una seconda casa, portando con sé al ritorno l’immagine di un’Italia amica.  «In questi tempi difficili – ha dichiarato Piatrouski – è ancora più importante mantenere vivi i rapporti tra i nostri popoli. Oggi siamo qui non solo per ringraziare, ma per continuare a costruire ponti culturali, umanitari e, speriamo presto, anche commerciali».  Il Console Onorario Franco Milasi ha sottolineato come il legame tra Reggio Calabria e la Bielorussia abbia radici profonde e concrete: «Sono passati quasi 39 anni dall’incidente di Chernobyl, ma molte di quelle storie vivono ancora qui. Alcuni bambini accolti allora oggi lavorano, studiano o si sono integrati perfettamente nel nostro tessuto sociale. È un onore per noi averli tra i cittadini reggini».  Nel corso dell’incontro è stata inoltre ribadita la volontà comune di riprendere il percorso per l’attivazione di un gemellaggio tra Reggio Calabria e la città bielorussa di Mogilëv, già avviato in passato ma temporaneamente sospeso a causa delle criticità internazionali. Un'iniziativa che, come sottolineato dai presenti, rappresenterebbe un ulteriore passo avanti nella costruzione di un dialogo stabile e fruttuoso tra i due territori.  Il Sindaco Falcomatà ha accolto con affetto la delegazione, rievocando con emozione i ricordi dell’infanzia, quando, da bambino, vide tante famiglie della città aprire le porte delle loro case con naturale generosità. «La nostra è una città dalla forte vocazione all’accoglienza. Questo incontro ci ricorda che i valori della solidarietà e dell’accoglienza sono parte integrante del nostro patrimonio umano tradizionale: non a caso lo slogan per il riconoscimento di Capitale della Cultura è stato proprio quello di Reggio Cuore del Mediterraneo».  Durante l’incontro, si è parlato anche di possibili sviluppi commerciali tra le imprese reggine e quelle bielorusse, con particolare interesse per il settore agroalimentare. La delegazione visiterà, infatti, i massimi esponenti della Camera di Commercio, gettando le basi per nuove collaborazioni rispetto all’interscambio commerciale su alcuni prodotti.  Il Sindaco ha omaggiato il Consigliere Piatrouski con una copia di una pubblicazione realizzata in occasione del 50° anniversario della scoperta dei Bronzi di Riace, simbolo della millenaria storia e della ricchezza culturale della Città di Reggio Calabria ricevendo, a sua volta, dei doni di oggetti e prodotti simbolo della Bielorussia.   Wed, 23 Apr 2025 07:46:07 +0000 Reggio Calabria In Sila le residenze montane d'artista. Dal 22 al 27 aprile appuntamento a Camigliatello con Mery Rigo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33421-in-sila-le-residenze-montane-d-artista-dal-22-al-27-aprile-appuntamento-a-camigliatello-con-mery-rigo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33421-in-sila-le-residenze-montane-d-artista-dal-22-al-27-aprile-appuntamento-a-camigliatello-con-mery-rigo.html Continuano le tappe e gli appuntamenti con High Wellness South Italy, che è un progetto promosso dal Ministero del Turismo e di FSC rivolto al benessere dell’umanità. Benessere e salute sono temi di sempre, resi oggi ancora più cruciali dal benessere dell’ambiente che ci circonda come la natura di cui siamo parte e con la quale siamo relazionati. Il paesaggio naturale è ciò di cui dobbiamo prenderci cura per curarci. Se la natura è malata vuol dire che, di conseguenza, ci ammaleremo anche noi.  Così è per Mery Rigo che ha addirittura sviluppato, oltre a delle opere, una teoria chiamata “Dendrocene” da sostituire a quella attuale dell’Antropocene, era in cui l’uomo ha solo sfruttato la natura artificializzando il pianeta. L’artista Mery Rigo durante la residenza montana d’artista nella Sila, da ieri e fino al 27 aprile, a seguito di passeggiate, visite mirate e non nei boschi silani, realizzerà opere ispirate al quel territorio. I lavori che da esso risulteranno saranno presentati la mattina della domenica prossima, 27 aprile alle ore 11, presso l'hotel Camigliatello (Cs) con una conferenza in cui parteciperanno, oltre l’artista Mery Rigo, il curatore Giacinto Di Pietrantonio e l’artista Maurizio Orrico. Rigo non è nuova a queste “imprese” e alla terra calabra come nel settembre del 2019, durante la residenza ai BoCs Art di Cosenza durante la quale esplorò il Pollino Calabro alla ricerca di una delle particolarità dentroceniche più antiche d’Europa, il Pino Loricato, verso il quale puntò il suo interesse artistico con foto e pitture, intitolando l’opera con il nome del pino ritratto Italicus. Ora la sua attenzione con foto, disegni, schizzi e pitture si rivolge verso la Sila, non solo sui suoi alberi Giganti, patrimonio dell’Umanità, ma anche verso il sovra bosco e il sottobosco, perché gli alberi sono sempre parte di un complesso ecosistema.  La Calabria è una terra di straordinaria bellezza naturale, caratterizzata da un territorio montano che ospita tre parchi nazionali, un parco regionale e numerose riserve naturali. Questi luoghi offrono un patrimonio ambientale unico, con paesaggi mozzafiato e una biodiversità che merita di essere valorizzata. Il progetto High Wellness South Italy nasce con l'obiettivo dirilanciare il turismo montano nel Sud Italia ed in Calabria attraverso investimenti mirati e una strategia di valorizzazione delle aree naturali L'iniziativa si basa su un modello innovativo che punta a creare un parco digitale territoriale, un sistema integrato che raccoglie tutte le attività e attrazioni legate alla montagna  Creare pacchetti turistici inclusivi, pensati anche per persone con esigenze speciali è solo uno dei molteplici obiettivi posti. La nuova tappa in Sila, insieme ad artisti e personalità culturali importanti, va anche in questa direzione. Il progetto High Wellness South Italy rappresenta una grande opportunità per la Calabria, non solo per il turismo, ma anche per la preservazione dell’economia montana e la lotta allo spopolamento dei piccoli centri. Grazie a una rete ecologica che unisce le diverse aree montane, la regione punta a diventare un punto di riferimento per il turismo outdoor e sostenibile. La montagna del Sud ha molto da offrire: natura incontaminata, esperienze autentiche e un futuro che guarda alla sostenibilità.    Wed, 23 Apr 2025 07:44:26 +0000 Cosenza Grande successo all'Auditorium San Francesco di Chiavari, in provincia di Genova, per lo Spettacolo in Musica: "LA MIA VOCE ", ovvero l'Arte di essere ribelli. https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33417-grande-successo-all-auditorium-san-francesco-di-chiavari-in-provincia-di-genova-per-lo-spettacolo-in-musica-la-mia-voce-ovvero-l-arte-di-essere-ribelli.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33417-grande-successo-all-auditorium-san-francesco-di-chiavari-in-provincia-di-genova-per-lo-spettacolo-in-musica-la-mia-voce-ovvero-l-arte-di-essere-ribelli.html I bambini e le loro famiglie hanno accolto festosamente, nell’Auditorium strapieno, i giovani talenti della SCUOLA DELLA VOCE di Chiavari che sono tornati a incantare il pubblico con il loro annuale appuntamento primaverile, quest'anno con uno spettacolo dedicato alle indimenticabili musiche dei celebri film Disney. La Direttrice della Scuola, la cantante lirica Sara Nastos, ha curato personalmente l'allestimento e la regia dello spettacolo, grazie ad un gioco di squadra che ha coinvolto allievi, genitori e tutto lo staff dell’Associazione culturale Tigullio eventi nella figura della Presidente Barbara Possagnolo, di cui la Scuola è il ramo didattico. I giovani artisti, accompagnati dalle melodie del Maestro Andrea Vulpani alle tastiere, hanno dato vita a performance emozionanti, arricchite da scene suggestive e costumi colorati. L'evento è stato patrocinato dal Comune di Chiavari, Assessorato alla Cultura, confermando l'impegno della Scuola nel promuovere la cultura e l'arte tra i giovani, ma non solo. Infatti, attraverso la passione per il Teatro e la Musica, la Scuola sta attuando uno scambio generazionale molto proficuo per combattere i disagi giovanili, dovuti alle molteplici problematiche odierne, tra cui la digitalizzazione selvaggia. Ragazzi e ragazze di diverse etnie sono diventati la grande famiglia Madrigal e hanno aperto lo spettacolo col difficilissimo ensemble contrappuntistico del film Encanto: "Non si nomina Bruno", prova del fatto che dietro le quinte vi è un grande studio della tecnica del canto, del ritmo, delle armonizzazioni, del movimento scenico e teatrale. Sono seguite diverse canzoni solistiche impegnative come Frozen, Anastasia, Oceania, interpretate magistralmente da voci pulite e cristalline, che svettavano nell'acuto con facilità e maestria. Quindi il duetto da Aladdin, dove i protagonisti hanno riprodotto il celebre "Il mondo è mio" su un vero e proprio tappeto persiano originale! I maestosi costumi teatrali completavano la scena. Il quadretto con le musiche da "Mary Poppins" ha coinvolto le bimbe più piccine della Scuola scaldando i cuori e fatto cantare il pubblico insieme ai giovani solisti.  Ma non vi posso non svelare il gran finale che ha mandato in fibrillazione il pubblico, dopo la scena della Sirenetta e della strega del mare: in quel momento c' è stato un vero e proprio colpo di scena che verranno scoperte nelle prossime repliche dello Spettacolo " La mia voce". Il meraviglioso e magico spettacolo messo in scena ha inoltre offerto un importante momento di unione e di condivisione fra il pubblico degli adulti e i ragazzi che si sono magistralmente esibiti dimostrando grande capacità artistica. Questo significativo evento ha creato una sinergia e compartecipazione valoriale per quanto riguarda la parte contenutistica rappresentata dalla morale e dall’etica insita nelle favole narrate e riproposte attraverso l’elemento canoro e scenografico. Infatti il pubblico ha rivissuto importanti momenti della propria storia di vita in cui venivano raccontate loro queste storie che hanno rappresentato il loro passato e sono state significative per far riflettere e vivere al meglio il presente per proiettarsi in un futuro di maggiore e più forte consapevolezza. Sara Nastos ha seguito professionalmente i ragazzi esprimendo al meglio l’arte della maieutica considerandoli come figli da amare valorizzando sempre di più le loro competenze e capacità artistiche in un clima di stima e fiducia familiare e amicale. L’ambientazione scenografica in legno recante la scritta “La mia voce” è stata offerta da David Macchioni, gestore della Locanda del Lago delle Lame a Rezzoaglio, famosa per il Celtic Festival nel mese di luglio che è portato avanti da quasi 40 anni. Tale dicitura ha ulteriormente evocato l’elemento immaginifico rappresentato dalla magia del timbro vocale che identifica e riconosce ciascuno di noi nella nostra unicità e specificità umana. I costumi sono stati scelti e realizzati con grande rispondenza al contesto storico, sociale e culturale a cui rimandava ogni favola. Ho ritenuto di grande fantasia e arte creativa il fatto di portare in scena un aquilone per fare immaginare il volo magico narrato nella storia di Mary Poppins. I ragazzi hanno dimostrato grande capacità e abilità artistica nello svolgere una esibizione molto impegnativa e complessa. Questo aspetto rappresenta un’ulteriore volontà formativa e di crescita professionale che caratterizza la Scuola della Voce che ha il merito di valorizzare e migliorare le doti e le competenze canore degli studenti che dimostrano di possedere passione e vocazione musicale. In questo senso la scuola si pone come unica realtà in grado di fare emergere e strutturare in maniera professionale le varie abilità artistiche. Il Comune di Chiavari si dimostra sempre attento e disponibile nel promuovere iniziative legate alla valorizzazione del territorio e delle persone che ne fanno parte creando una forte rete strutturale di coesione e di condivisione valoriale, artistica e culturale. Tue, 22 Apr 2025 08:54:37 +0000 Moda e spettacolo Rossosimona, debutta a Rende il 23 aprile Il musical “Alice (dove sono le meraviglie?) https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33416-rossosimona-debutta-a-rende-il-23-aprile-il-musical-alice-dove-sono-le-meraviglie.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33416-rossosimona-debutta-a-rende-il-23-aprile-il-musical-alice-dove-sono-le-meraviglie.html Un classico della letteratura dell’infanzia per un nuovo adattamento teatrale che diverte, sorprende e fa riflettere, diretto dal talentuoso performer cosentino Francesco Mastroianni, che vanta collaborazioni con il Globe Theatre di Gigi Proietti e la presenza in produzioni internazionali quali “Jesus Christ Superstar” e “Mafiamamma”. Debutta domani, 23 aprile, al cineteatro Garden di Rende il musical “Alice (dove sono le meraviglie?)”, una produzione di Teatro Rossosimona inserita nel programma di distribuzione teatrale 2025 di Tirreno Festival curato da Dedo Eventi, con doppia programmazione: matinée per le scuole e replica serale con inizio alle 20.30. Una versione attualizzata dell’eroina di Lewis Carroll nella quale - spiega Mastroianni, che oltre ad aver curato drammaturgia e regia è anche in scena – “viene dato valore allo smarrimento della protagonista in quella delicata fase di passaggio dall’età dell’innocenza al mondo degli adulti. Il paese delle meraviglie, e i suoi abitanti, non sono altro che lo specchio della vita di Alice e dei suoi rapporti familiari e sociali”. Il ruolo di Alice è affidato alla giovanissima Raffaella Zagordo, selezionata fra gli allievi del “Performing Arts Studio Mirella Castriota” insieme a Benedetta Bilotto, Sofia Cundari, Francesca Froio, Paolo Rendace, Vincenzonilo Stellato e Sara Zanolini. Ad affiancarli un gruppo di performer professionisti con un background di tutto rispetto – Donato Altomare, Gea Andreotti, Giulia Maffei, Linda Gorini, oltre allo stesso Mastroianni –, in scena con Mirko Iacquinta, Alessia Mandoliti e Gabriella Sarubbo. Da segnalare anche le coreografie di Angela Tiesi, la direzione di scena di Patrizia Castriota e la direzione di produzione di Lindo Nudo; completano i credits Jacopo Andrea Caruso (responsabile tecnico), Vittorio Falbo (fonico) e Raffaele Iantorno (macchinista). Lo spettacolo sarà in replica al teatro Odeon di Paola il 24 aprile, al cineteatro Vittoria di Diamante il 26 e 29 aprile, all’auditorium Massimo Troisi di Morano Calabro il 27 e 28 aprile.  Gli eventi riportati rientrano nel “Programma di  Produzione Teatrale – Annualità 2025”. Tue, 22 Apr 2025 08:52:23 +0000 Cosenza Verso il completamento dell’Istituto Commerciale, Turistico e Alberghiero di Condofuri https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33415-verso-il-completamento-dell-istituto-commerciale-turistico-e-alberghiero-di-condofuri.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33415-verso-il-completamento-dell-istituto-commerciale-turistico-e-alberghiero-di-condofuri.html Sono in fase di ultimazione i lavori per la realizzazione della nuova sede dell’Istituto Commerciale, Turistico e Professionale Alberghiero nel Comune di Condofuri. Il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, accompagnato dal dirigente del Settore Edilizia Scolastico Giuseppe Mezzatesta ha effettuato un sopralluogo presso il cantiere per verificare l’avanzamento degli interventi. Il progetto prevede tre corpi di fabbrica, denominati A, B e C, destinati a uso scolastico; tra le strutture previste vi sono una palestra con travi portanti in legno lamellare; un edificio adibito a spogliatoi; una centrale tecnologica; scale esterne di sicurezza; una passerella pedonale; la sistemazione dell’intera area esterna di pertinenza; la fornitura di arredi e attrezzature; oltre alla realizzazione completa degli impianti tecnologici e degli allacciamenti alle reti pubbliche di energia elettrica, acqua, fognatura e gas. La storia dell’Istituto è lunga e articolata: i lavori, avviati oltre quindici anni fa, sono stati più volte interrotti e ripresi per diverse criticità; l’ultima interruzione è avvenuta nell’autunno del 2020, a seguito di un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura de L’Aquila nei confronti dell’impresa appaltatrice. Ad oggi, la maggior parte delle strutture è stata realizzata; rimangono da completare alcuni impianti, le pavimentazioni, le impermeabilizzazioni delle coperture, le tinteggiature interne e parte della sistemazione esterna. Con il finanziamento ulteriore PNRR sono state completate le aree esterne del lotto su cui insistono i fabbricati costituenti l'Istituto Alberghiero di Condofuri, rendendole fruibili e complete degli impianti già previsti dal progetto originario e per i quali sono state realizzate gran parte delle opere accessorie. Grazie a un ulteriore finanziamento di 520.190,17 euro, ottenuto dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria attraverso i fondi del Ministero dell’Istruzione, previsti dalla Legge 160/2019 e successivamente confluiti nel PNRR – Missione 4, Componente 1, Investimento 3.3, è stato possibile completare le aree esterne del lotto, rendendole pienamente funzionali e coerenti con il progetto originario. I lavori di completamento delle aree esterne hanno previsto la realizzazione dei marciapiedi e delle superfici pavimentate; la ridistribuzione della viabilità interna con l’aggiunta di un secondo accesso carrabile; la sistemazione di aiuole e aree verdi; il completamento della recinzione perimetrale con il rifacimento dei muretti fronte strada e l’installazione di nuovi parapetti in cemento armato sormontati da recinzione metallica. Sono inoltre stati completati l’impianto di illuminazione esterna; la rete di raccolta e smaltimento delle acque piovane, integrata da pozzetti, caditoie e griglie di intercettazione collegate al sistema dei pluviali esistenti; l’impianto di irrigazione con la posa delle tubazioni di adduzione in corrispondenza delle varie aree verdi all’interno del lotto. Il cronoprogramma aggiornato prevede che la struttura sarà pienamente fruibile a partire da settembre 2026; entro tale data, si prevede il completamento di tutti gli impianti fino al raggiungimento della certificazione antincendio e dell’agibilità formale dell’edificio; il completamento delle rifiniture interne e delle tinteggiature; l’installazione delle controsoffittature in tutti gli ambienti; l’inserimento dei sistemi di allarme e videosorveglianza; e l’installazione di un ascensore. «Un’opera strategica – ha dichiarato il Vicesindaco Carmelo Versace – che, grazie all’impegno congiunto dell’Amministrazione Comunale di Condofuri e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, si avvia finalmente verso il completamento. Parliamo di un progetto fondamentale per il territorio dell’area grecanica, che rappresenta una reale opportunità di sviluppo per la formazione dei giovani e per l’intero tessuto economico e sociale». «Questo traguardo – ha aggiunto – è il risultato della grande e costante attenzione al territorio dimostrata dal Sindaco Giuseppe Falcomatà e da tutta l’Amministrazione Metropolitana. L’obiettivo è continuare a camminare insieme per raggiungere risultati concreti, sempre più ambiziosi e in grado di generare valore per le nostre comunità». Un ringraziamento particolare è stato rivolto al dirigente del settore Edilizia scolastica, arch. Giuseppe Mezzatesta, e al RUP Antonino Familiari per l’impegno e la dedizione dimostrati nel portare avanti un’opera tanto complessa quanto necessaria. La Città Metropolitana, conclude Versace, continuerà a investire nella sicurezza e nell’ammodernamento degli edifici scolastici, attraverso una puntuale programmazione degli interventi e il ricorso a tutte le opportunità di finanziamento, per garantire agli studenti del territorio ambienti moderni, sicuri e pienamente funzionali.     Tue, 22 Apr 2025 08:50:32 +0000 Reggio Calabria A Messina anteprima nazionale di “Hidden - Sepolto nell’ombra” scritto e diretto da Giuseppe Lo Conti https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33414-a-messina-anteprima-nazionale-di-hidden-sepolto-nell-ombra-scritto-e-diretto-da-giuseppe-lo-conti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33414-a-messina-anteprima-nazionale-di-hidden-sepolto-nell-ombra-scritto-e-diretto-da-giuseppe-lo-conti.html La Multisala Apollo di Messina ospiterà l’anteprima nazionale del film “Hidden - Sepolto nell’ombra”, scritto e diretto dal messinese Giuseppe Lo Conti. L’evento è in programma giovedì 24 aprile alle 20.30.  Questo thriller psicologico, prodotto da Dark Eagle Film Production di Giuseppe Lo Conti e Insurgence, vede nel cast Daniele Ferrari, Sara Pallini, Raffaele Taddei, Leonie Reéne Klein, Antonio Corazza, Elena Faccio, Emanuela Trovato e Giovanni Carta.  Il regista e produttore Giuseppe Lo Conti, originario di Savoca (Messina), parteciperà alla proiezione e presenterà al pubblico presente in sala il suo ultimo lavoro.   “Ogni storia che scrivo nasce da una mia necessità di raccontare qualcosa che arrivi fin nel profondo di chi la ascolterà o guarderà. Hidden rappresenta un progetto profondamente personale. Come Regista ho voluto raccontare una storia che ‘costringa’ a guardarsi dentro lasciando intendere che mai nulla, nella vita reale, è come sembra. Quest’Anteprima Nazionale per me è un momento di grande gioia e di sicura emozione, ma anche di responsabilità. Sin da ragazzino ho sognato il momento in cui un mio film sarebbe stato proiettato in un cinema ‘vero’ e adesso provo emozioni e sensazioni indescrivibili. Credo che la sala cinematografica sia il luogo migliore, o meglio, l’unico luogo dove immergersi a pieno in un’esperienza così. Ho lavorato tanto per arrivare a questo punto, partendo da un piccolo paesino come Savoca, arrivando a collaborare con una produzione e distribuzione di Los Angeles, la Insurgence per la quale ringrazio ancora tantissimo il CEO Mario Niccolò Messina e la Produttrice Associata Roberta Sparta. Sono orgoglioso del cammino fatto e questi sono i momenti per i quali facciamo il nostro mestiere, per cercare di lasciare un segno, toccare l'anima di chiunque decida di guardare i nostri lavori. Questa uscita segna una tappa importante nel mio percorso intrapreso ed il pubblico avrà l'occasione di scoprire in anteprima un'opera che lascerà un segno, in attesa della sua uscita in streaming”, dichiara Giuseppe Lo Conti.  Sinossi “Hidden - Sepolto nell’ombra”: Dopo una brutale aggressione, Giulia e Tommaso cercano di ricostruire la loro vita in una nuova città, lontano dal passato che li ha segnati. Ma l’ombra di Andrea, il loro persecutore, continua a tormentarli. Quando Tommaso viene incaricato di vendere una casa, scopre che lì è stata uccisa Sofia, e che il presunto proprietario potrebbe essere l’assassino. La tensione cresce quando Andrea incastra Tommaso per un nuovo omicidio, portandolo all'arresto. Nel frattempo, Giulia scompare, e Tommaso, deciso a salvarla, inizia una disperata ricerca della verità. Indagando, scopre inquietanti esperimenti su bambini, tra cui se stesso. La sua identità si sgretola quando realizza che Andrea e lui sono uniti da un legame indissolubile: un’anima spezzata dalla violenza e dalla follia. Mentre la sua personalità oscilla tra bene e male, Andrea elimina chiunque si frapponga al suo cammino, fino a ricominciare da capo in un'altra città, portando con sé il peso di una verità che nessuno conoscerà mai.  Breve Biografia di Giuseppe Lo Conti, Regista e Produttore  Giuseppe Lo Conti, 39 anni. Regista e Produttore Cinematografico, proprietario della Casa di Produzione Cinematografica Dark Eagle Film Production. Da 12 anni creo film e cortometraggi per lo più thriller/horror ed ho vinto parecchi premi tra America, Londra, Asia, Berlino e Italia.   Dopo il successo del mio primo Lungometraggio thriller, “Haunted Identity”, auto prodotto e ancora oggi disponibile su Amazon Prime Video, con il quale ho vinto premi importanti come Miglior Regia, Miglior Fotografia, Miglior Sceneggiatura al Los Angeles Movie Award 2021, sono stato in selezione ai David di Donatello 2021, agli Oscar 2022 e vincitore come Miglior Regia al Dallas Film Festival (tra i più importanti per farsi notare dalle grandi produzioni). Ho girato un corto thriller/horror a Roma nel 2023, “Twins”, il quale è stato in concorso al Venezia Film Festival (dove parteciperò come ospite) e al Sundance. In tutto il primo anno dalla sua creazione, Twins ha ottenuto ben 16 vittorie in giro per il mondo tra cui i più importanti il Premio Fellini a Roma, il Premio Kubrick a Londra, il Premio Orson Wells a Parigi e il Premio Hitchcock a San Francisco. Da questo corto ho ottenuto la possibilità di fare il film al quale il corto è ispirato in collaborazione con la Insurgence di Los Angeles, di proprietà di Mario Niccolò Messina.  C’è già in cantiere un nuovo progetto che mischierà la suspance del Maestro Hitchcock e l'horror di James Wan. La pre produzione è prevista per maggio 2025.   Tue, 22 Apr 2025 08:49:00 +0000 Messina Presentazione del libro di Alex Criscuolo nell'ambito del Maggio dei Libri 2025 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33412-presentazione-del-libro-di-alex-criscuolo-nell-ambito-del-maggio-dei-libri-2025.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33412-presentazione-del-libro-di-alex-criscuolo-nell-ambito-del-maggio-dei-libri-2025.html Sabato 3 maggio alle ore 17,30 all’Abbazia del Santo Salvatore de Telesia, verrà presentato il libro “Finché durerà la lotta dell'errore colla verità - Chiesa, Stato e Risorgimento: il caso di mons. Luigi Sodo, vescovo di Telese o Cerreto” di Alex Criscuolo edito da Il Pozzo di Giacobbe per la collana Triticum. evento promosso dall’Associazione Storica Valle Telesina nell’ambito della Rassegna Il Maggio dei Libri 2025. L’autore del testo è direttore dell’Archivio Storico della Diocesi di Cerreto Sannita – Telese Sant’Agata de’ Goti e della Biblioteca diocesana “Sisto V”. E’ dottorando presso la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana. Dal 2023 è membro dell’Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa. Questo libro cerca di comprendere gli eventi che caratterizzarono il lungo e travagliato episcopato di Monsignor Luigi Sodo, vescovo della diocesi di Telese o Cerreto dall’estate del 1853 fino alla sua morte nel 1895. Rifuggendo da qualsivoglia intento celebrativo e apologetico, si tenta di inserire la sua esperienza nel quadro generale dei delicati rapporti venutisi ad instaurare, nel corso del XIX secolo, tra la gerarchia ecclesiastica del Meridione d’Italia e le nuove istituzioni sorte in seguito all’affermazione dei principi liberali, al crollo del regime assolutistico borbonico e alla nascita del nuovo Stato unitario. A tal fine si procede a tracciare un quadro sintetico della situazione politica ed ecclesiale che è andata formandosi in Italia in quel particolare clima di instabilità e di fermento che caratterizzò gli anni che vanno dalla fine del secolo XVIII alla seconda metà del secolo XIX. I saluti introduttivi verranno fatti da Fabio Romano, Sindaco di S. Salvatore Telesino, introduce e coordina la presentazione per l’Associazione Storica Valle Telesina Antonio Vitale, cultore della materia in Diritto Ecclesiastico e Canonico presso l’Università Giustino Fortunato di Benevento e studente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Giuseppe Moscati” di Benevento. La relazione sarà effettuata da Donatello Camilli, Parroco di San Lorenzello e Responsabile dell’Ufficio Tecnico – Edilizia di Culto e Beni culturali, concluderà l’autore del volume Alex Criscuolo, Responsabile diocesano Archivio Storico e Biblioteche. Nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale dei libri quale elemento chiave della crescita personale, culturale e civile, Il Maggio dei Libri (https://www.ilmaggiodeilibri.cepell.it/) è una campagna nazionale che invita a portare i libri e la lettura anche in contesti diversi da quelli tradizionali, per intercettare coloro che solitamente non leggono ma che possono essere incuriositi se stimolati nel modo giusto. Tutti possono contribuire organizzando iniziative che si svolgano fra il 23 aprile e il 31 maggio e registrandole nella banca dati della campagna, su questo sito. Nella sua missione, Il Maggio dei Libri coinvolge in modo capillare enti locali, scuole, biblioteche, librerie, festival, editori, associazioni culturali e i più diversi soggetti pubblici e privati. In Italia ma non solo: ogni anno, infatti, la campagna varca i confini nazionali unendo nella comune passione per la lettura diverse realtà, come le scuole italiane all’estero. Grazie alla collaborazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel corso delle edizioni si sono svolti appuntamenti in numerosi Paesi tra cui: Argentina (Buenos Aires e Morón), Belgio (Bruxelles, Liegi e il sito UNESCO Blegny-Mine), Brasile (San Paolo), Canada (Toronto), Croazia (Albona e Zara), Francia (Lione e Parigi), Germania (Berlino e Monaco di Baviera), Grecia (Atene), Perù (Lima), Romania (Bucarest), Slovenia (Koper e Pirano), Spagna (Barcellona e Sitges), Svizzera (Basilea, Lugano e Poschiavo) e Turchia (Smirne), oltre a iniziative organizzate da numerosi Istituti Italiani di Cultura, Ambasciate e Consolati all’estero di tutto il mondo. Tue, 22 Apr 2025 08:42:35 +0000 Corriere letterario La Giornata Mondiale della Terra viene celebrata con l’evento speciale “CUSTODI DELLA TERRA" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33411-la-giornata-mondiale-della-terra-viene-celebrata-con-l-evento-speciale-custodi-della-terra.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/33411-la-giornata-mondiale-della-terra-viene-celebrata-con-l-evento-speciale-custodi-della-terra.html L’Associazione Zonta Club Portofino Tigullio Paradiso, insieme all’Associazione di Promozione Sociale In Te Fasce, dedica un evento alla protezione e valorizzazione del nostro pianeta, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, che si terrà oggi, 22 Aprile 2025 alle ore 16,30, con ingresso libero, presso l’Auditorium San Francesco di Chiavari. L’evento prevede una serie di interventi tenuti da esperti di diversi settori che guideranno in un viaggio alla scoperta di pratiche sostenibili e tematiche fondamentali per la tutela dell’ambiente: Paesaggio terrazzato e costruire in pietra a secco Donatella Murtas - direttrice di ITLA ITALIA APS (International Terraced Landscapes Alliance ITALIA) Agricoltura sostenibile Federica Calzia - agricoltrice Alimentazione sostenibile Linda Enrica Sacchetti, Alice Peltran, Veronica Casilli- Nutrizionisti per l’Ambiente Storia del bosco in Liguria e risorse comuni Anna Stagno - archeologa, professoressa di archeologia rurale e del paesaggio dell’Università di Genova Cura del territorio al femminile Alessandra Rotta - architetto storica dell’urbanistica, membro del Comitato Scientifico Eu.Clipa Italia (European Climate Pact) Moderatrice: Cristina Oneto - giornalista di Teleradiopace. Descrizione e finalità dell’evento “Custodi della Terra” è un’iniziativa volta a sensibilizzare la comunità sulla necessità di adottare pratiche sostenibili per proteggere il nostro pianeta. Attraverso interventi appassionanti e concreti, approfondiremo temi chiave come: Il paesaggio terrazzato e costruire in pietra a secco: Scopriremo l'arte antica della costruzione dei muretti a secco, una pratica che non solo conserva il paesaggio naturale ma contribuisce anche alla biodiversità e alla prevenzione dell'erosione del suolo. L’agricoltura Sostenibile: Esploreremo tecniche e innovazioni per un'agricoltura che rispetti l'ambiente, riduca l'uso di risorse non rinnovabili e favorisca la fertilità del suolo a lungo termine. L’Alimentazione sostenibile: Parleremo dell'importanza di una dieta equilibrata e sostenibile, evidenziando il legame tra ciò che mangiamo, la salute personale e l'impatto ambientale. La storia del bosco in Liguria e la gestione delle risorse comuni: offrono un esempio significativo di come le comunità locali abbiano interagito con il loro ambiente nel corso dei secoli. La cura del territorio al femminile: faremo un viaggio - tra passato e presente - per scoprire come e perché la cura del territorio sia affidata alla donna L’evento è un invito aperto a esperti, appassionati e cittadini che desiderano contribuire attivamente alla salvaguardia della Terra. Insieme possiamo essere i Custodi della Terra.   Tue, 22 Apr 2025 08:37:37 +0000 Cultura Il Santuario di Pompei si stringe nella preghiera per il Papa https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33409-il-santuario-di-pompei-si-stringe-nella-preghiera-per-il-papa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33409-il-santuario-di-pompei-si-stringe-nella-preghiera-per-il-papa.html Silenzio e preghiera. La notizia della morte di Papa Francesco, giunta improvvisa dopo la Pasqua di Risurrezione, ha fatto scendere su Pompei una profonda tristezza, rimarcata dal suono delle campane a lutto. Il dolore si è fatto subito preghiera e il Rosario ha raccolto la commozione dei fedeli, che come ogni giorno stanno giungendo in Santuario. L'Arcivescovo Tommaso Caputo, insieme a tutto il clero della Città mariana, ai diaconi, ai religiosi, ai laici, si è raccolto in preghiera dinanzi al Quadro della Madonna di Pompei, la cara Immagine dinanzi alla quale Francesco pregò nella sua visita del 21 marzo 2015. Quello che tanti devoti stanno percorrendo oggi è un pellegrinaggio che si sta ammantando di mestizia, un sentimento confortato dalla certezza dell'abbraccio del Santo Padre con il Signore, che ha tanto amato, servendolo con amore e dedizione, riconoscendolo nei piccoli del Vangelo. Papa Francesco amava in modo speciale il Santuario e il Santuario amava tanto il Santo Padre. Continuerà ad esserci vicino dal Cielo. Il 21 marzo 2015, andando via, davanti alla Basilica, disse: "Abbiamo pregato la Madonna, perché ci benedica tutti: voi, me, e tutto il mondo. Abbiamo bisogno della Madonna, perché ci custodisca. E pregate per me, non dimenticatevi". Continueremo a pregare per lui ogni giorno, certi che il Santo Padre, oggi accanto al Padre e alla sua Mamma celeste, continuerà a pregare per noi dal Paradiso.   Tue, 22 Apr 2025 08:27:52 +0000 Napoli Presentata a palazzo San Giorgio la “Primavera reggina” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33408-presentata-a-palazzo-san-giorgio-la-primavera-reggina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33408-presentata-a-palazzo-san-giorgio-la-primavera-reggina.html Iniziative di grande spessore sociale, sportivo e culturale caratterizzeranno la “Primavera reggina” che da ora, e fino al 21 giugno prossimo, accenderanno la città dello Stretto e la sua provincia. A illustrare gli eventi il Sindaco Giuseppe Falcomatà, il Vicesindaco della Città metropolitana, Carmelo Versace, l’Assessore alla Programmazione, Carmelo Romeo, il delegato alla Cultura per Metrocity, Filippo Quartuccio, e il delegato comunale al Turismo, Giovanni Latella. «È stato un esperimento felice – ha chiarito il Sindaco Falcomatà - noi abbiamo voluto dare un’organizzazione agli eventi che nella bella stagione vengono organizzati, aprendo una manifestazione d’interesse, nel solco dell’Estate reggina e di “Reggio città Natale”, chiedendo alle associazioni di presentare le loro proposte. È stato un successo di partecipazione e la conferma di quanto le associazioni della nostra città non solo siano il motore e il cuore pulsante delle attività culturali cittadine, ma anche di proposte di qualità eccezionale, sotto il profilo artistico, culturale, sociale e sportivo. E poi ci saranno iniziative dall’Amministrazione comunale e dalla Città metropolitana. Alcune sono una novità e mi riferisco a “Reggio Street food” e alle attività organizzate in onore del Santo Patrono, San Giorgio. Poi ci sono eventi iniziati lo scorso anno senza pretese e che adesso si confermano in maniera attesa e convincente dalla cittadinanza, ovvero il concerto del Primo maggio, Madiscool league, l’AsproMarathon ed eventi che daranno lustro a Reggio, come l’arrivo dell’Amerigo Vespucci dal 2 al 6 maggio e l’apertura, il 3 maggio a Ciccarello, del Centro federale Figc, il glorioso campo restituito alla collettività e intitolato a Simone Neto dall’Acqua. Una città che continua a confermare la sua voglia di partecipare, di godere degli spazi restituiti alla collettività e, soprattutto, di essere considerata sempre di più non come una meta di passaggio, ma come una vera destinazione». Il Vicesindaco metropolitano Carmelo Versace ha sottolineato: «Queste non sono iniziative “spot”, ma eventi che nascono con l’idea di consolidarsi nel tempo. Ogni edizione è un tassello di un progetto più ampio, capace di raccontare il territorio e le sue eccellenze. Il nostro obiettivo è offrire ai cittadini e ai turisti un palinsesto strutturato e riconoscibile». Versace ha quindi annunciato la prima edizione del “Reggio Street Food Fest”, in programma sul Lungomare nei pressi della stazione Lido, con la partecipazione di aziende locali e realtà provenienti anche da regioni vicine. «Un progetto su cui lavoriamo da un anno, fortemente voluto dal Sindaco – ha aggiunto – che vuole anche essere un “ponte del gusto” con la città metropolitana di Messina. Accanto a questa iniziativa, dal 24 al 27 aprile ci saranno gli artigiani itineranti. Previsto inoltre il Memorial Michele Viola, giro ciclistico che vedrà la partecipazione straordinaria dell’atleta Domenico Cozzolino». L’Assessore Romeo ha ringraziato le associazioni. «Questa rassegna, forse più ancora di quelle estive e natalizie, ha una forte rilevanza perché costruita quasi interamente grazie al contributo del mondo associativo. È un sistema che abbiamo sperimentato con la candidatura di Reggio a Capitale Italiana della Cultura 2027, che ha generato entusiasmo e partecipazione. Oggi presentiamo circa 60 eventi in soli due mesi, un segnale concreto della vitalità del nostro territorio. Come Amministrazione vogliamo trasformare Reggio in una vera meta turistica, valorizzando non solo il patrimonio culturale ma anche quello umano e valoriale». Il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ha ribadito: «Il tessuto associativo cittadino è il cuore pulsante di questo percorso virtuoso iniziato con la candidatura a Capitale della Cultura. Dove non arriva l’Amministrazione, ci sono le associazioni; dove le associazioni hanno bisogno di supporto, l’Amministrazione è pronta a sostenerle. La vera forza sta nel lavorare insieme, ed è ciò che abbiamo fatto con la nostra programmazione culturale». Infine, il consigliere comunale delegato al Turismo, Giovanni Latella, ha evidenziato: «Reggio sta vivendo un momento di rinascita, anche grazie al prezioso lavoro delle associazioni culturali, sociali e sportive. Con questa programmazione, vogliamo offrire ai cittadini e ai visitatori occasioni di svago, allegria e coinvolgimento. La città ha tanto da offrire e sempre più persone lo stanno scoprendo».     Thu, 17 Apr 2025 08:23:36 +0000 Reggio Calabria Provincia di Cosenza, Succurro: «Siamo pronti a costruire una scuola a Kaolack. La cooperazione è un dovere verso il futuro» https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33407-provincia-di-cosenza-succurro-siamo-pronti-a-costruire-una-scuola-a-kaolack-la-cooperazione-e-un-dovere-verso-il-futuro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33407-provincia-di-cosenza-succurro-siamo-pronti-a-costruire-una-scuola-a-kaolack-la-cooperazione-e-un-dovere-verso-il-futuro.html   «La Provincia di Cosenza è pronta a costruire una scuola a Kaolack, in Senegal, coinvolgendo imprese sensibili a partecipare. Lo faremo perché crediamo nella cooperazione tra territori, nella condivisione delle responsabilità e nella forza educativa delle istituzioni». Lo ha annunciato la Presidente Rosaria Succurro nel suo intervento di mercoledì 16 aprile, a Somone (Senegal), all’Assemblea generale dei Dipartimenti del Senegal, in rappresentanza della Provincia di Cosenza e dell’Unione delle Province d’Italia. La Presidente ha definito la cooperazione decentrata «uno strumento essenziale per affrontare le grandi questioni del nostro tempo» e ha sottolineato l’importanza di rafforzare le relazioni tra le comunità locali, anche perché nella provincia di Cosenza è presente una nutrita comunità senegalese, rappresentata dall'associazione AseCo, guidata da Ibrahim Diop, presente alla stessa Assemblea. Per questo, ha significato Succurro, «bisogna investire sull’istruzione, sulla mobilità sostenibile, sulla digitalizzazione dei servizi pubblici e sul trasferimento delle competenze». «Crediamo in un’alleanza concreta tra le nostre comunità – ha aggiunto – e riteniamo che lo sviluppo passi dalla costruzione di relazioni fondate sulla fiducia, sul rispetto e sulla conoscenza reciproca. Da parte nostra c’è l’impegno a trasformare queste idee in azioni, coinvolgendo le scuole, le università, le imprese e la società civile». Nel corso del suo intervento, la Presidente ha illustrato il profilo territoriale della Provincia di Cosenza, tra le più grandi d’Italia, e ha parlato delle attività in corso per migliorare le condizioni di vita dei senegalesi, sottolineando come «l’inclusione e l’accoglienza siano elementi centrali dello sviluppo, non fattori accessori». «In Calabria – ha aggiunto Succurro – esistono comunità storiche, come quelle arbëreshë, che sono esempio concreto di perfetta integrazione e valorizzazione delle diversità. Questo modello può essere applicato anche al rapporto con i cittadini senegalesi, con l’obiettivo di realizzare scambi formativi, culturali e progettuali». Succurro ha richiamato il nuovo Programma di Partenariato Italia-Senegal 2024-2026. «È un’opportunità importante da cogliere con coraggio, perché – ha spiegato – mette a disposizione risorse, idee e strumenti per attuare progetti condivisi». E ha rilanciato la proposta di istituire un tavolo permanente tra Province italiane e Dipartimenti senegalesi, «al fine di costruire una rete istituzionale stabile e capace di produrre risultati». «La Provincia di Cosenza – ha concluso la Presidente – è pronta a fare la sua parte. Vogliamo contribuire alla costruzione di un futuro più giusto, equo e sostenibile. La scuola che realizzeremo a Kaolack sarà il simbolo di questo doveroso impegno». Thu, 17 Apr 2025 08:21:28 +0000 Cosenza De Chirico e il teatro: una rara mostra dell'artista italiano al Serlachius, in Finlandia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33405-de-chirico-e-il-teatro-una-rara-mostra-dell-artista-italiano-al-serlachius-in-finlandia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33405-de-chirico-e-il-teatro-una-rara-mostra-dell-artista-italiano-al-serlachius-in-finlandia.html Creatore di arte metafisica, Giorgio de Chirico con il suo lavoro nel campo della scenografia e il suo rapporto con la città di Roma sono al centro della mostra “De Chirico e il teatro”, inaugurata recentemente al museo Serlachius. È la prima volta che il lavoro dell'artista viene presentato in modo così esteso in Finlandia'artista italiano Giorgio de Chirico (1888–1978) è noto per aver creato il movimento dell'arte metafisica negli anni '10. I suoi dipinti raffigurano spazi e paesaggi bizzarri in cui elementi architettonici e prospettive creano un'atmosfera onirica. De Chirico è considerato uno degli innovatori più significativi della pittura del XX secolo. La mostra al Serlachius espone le scenografie e i costumi di de Chirico per l'Opera di Roma, nonché scenografie e costumi finiti. Sono inoltre presenti molti dei suoi dipinti e disegni della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, tra cui opere mai esposte prima al pubblico. La mostra è curata dall'artista Hannu Palosuo, dal regista teatrale Italo Nunziata, che ha lavorato all'Opera di Roma, e dalla curatrice Cornelia Bujin. I loro contatti diretti con le istituzioni artistiche di Roma e la prospettiva unica sull'arte di de Chirico hanno contribuito a portare la mostra a Serlachius. Un grande amante dell'opera De Chirico amava l'opera e disegnò scenografie e costumi per decine di produzioni. Era uno scrittore prolifico e spesso usava espressioni legate all'arte scenica, come "saliamo sul palcoscenico dell'arte" o "il cielo come una tenda". Il rapporto personale dell'artista con l'opera e l'arte in generale viene trasmesso ai visitatori attraverso i testi murali della mostra, che anche presenta due produzioni eseguite all'Opera di Roma: Otello di Rossini e I Puritani di Vincenzo Bellini, originariamente create per l'Opera di Firenze ma eseguiti anche a Roma. La terza produzione in mostra è il balletto Le Bal di Vittorio Rieti, originariamente creato per l'Opera di Monte Carlo ma in seguito vista a Roma. La scenografia di de Chirico per I Puritani causò un enorme scandalo nel 1933, cambiando significativamente il ruolo della scenografia nell'opera. De Chirico aveva adottato dai Ballets Russes il metodo parigino di inserire la scenografia e la scenografia dei costumi come parte integrante del testo e della coreografia dell'opera. Il pubblico dell'Opera di Firenze non era ancora pronto per questo approccio. L’artista non dipinse le scenografie che disegnava; lo fecero abili pittori di scenografie. Le scenografie per la mostra sono state realizzate anche all'Opera di Roma basandosi sugli schizzi dell'artista e utilizzando vecchie tecniche. Anche i costumi realizzati per le produzioni e gli abiti che de Chirico prese in prestito per le sue grandi feste saranno in prestito dall'opera. Dipinti della carriera successiva Come accennato, la mostra presenta numerosi dipinti, disegni e schizzi della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. Una sala ricrea l'atmosfera della sua casa-studio a Roma. Ci sono disegni mai esposti prima, che l'artista realizzò seduto all'opera, osservando il pubblico e il palco. I dipinti esposti appartengono per lo più all'ultima parte della sua carriera, quando tornò ai temi metafisici e barocchi della sua giovinezza, creando un'arte più raffinata; la mostra è una narrazione anche della sua storia del rapporto con Roma. La mostra è allestita presso la sede centrale del Museo Serlachius a Mänttä dal 15 marzo al 17 agosto 2025. È organizzata in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, il Teatro dell'Opera di Roma, il Maggio Musicale Fiorentino e la Fondazione Cerratelli. Una pubblicazione correlata alla mostra ne approfondirà i temi; l’uscita del libro, disponibile in finlandese e inglese, è prevista nell'aprile 2025. (gn) Thu, 17 Apr 2025 08:15:55 +0000 Arte A Miami Beach l’Oscar dei Porti a Nicola Liguori https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33404-a-miami-beach-l-oscar-dei-porti-a-nicola-liguori.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33404-a-miami-beach-l-oscar-dei-porti-a-nicola-liguori.html L’imprenditore e produttore di successo Nicola Liguori, CEO di NYV Entertainment, è stato premiato martedì 8 aprile 2025 con il prestigioso riconoscimento “Oscar dei Porti” durante una cerimonia esclusiva tenutasi nella celebre Versace Mansion di Miami Beach. Il premio è stato consegnato dal noto Roberto Onofri, direttore artistico dell’evento, che sarà trasmesso da RAI Italia, la rete televisiva italiana più importante. Il riconoscimento celebra i risultati straordinari di Liguori come connettore culturale, creativo ed imprenditoriale tra gli Stati Uniti e l’Italia. Riservato alle personalità italiane più influenti all’estero, l'Oscar dei Porti è stato in passato conferito a figure di spicco, come Francesco Totti (leggendario calciatore), Carlo Conti (direttore del Festival di Sanremo), Maria Giovanna Elmi (giornalista e conduttrice storica della RAI) e RAF (uno fra gli artisti pop italiani più conosciuti). In questa edizione, Nicola Liguori è stato celebrato per il suo ruolo di “ponte vivente tra mondi che solo in apparenza sono lontani: tra Roma e Miami, tra l’Italia e gli Stati Uniti, tra cultura e business” - come dichiarato nella motivazione ufficiale del premio. Il riconoscimento sottolinea la sua capacità di fondere armoniosamente arte, cinema, musica e creatività con marketing, impresa e internazionalizzazione, rendendolo una figura chiave nel dialogo culturale transatlantico. «Sono profondamente onorato di ricevere questo premio accanto a rappresentanti iconici del mio Paese che stanno abbattendo barriere, lasciando un segno attraverso l’eccellenza. Questo riconoscimento non solo mi commuove, ma alimenta anche la mia passione nel continuare la mia missione di collegare Italia e Stati Uniti attraverso progetti che favoriscano una sinergia globale, riunendo culture, industrie e visioni per un futuro più creativo, collaborativo e ispirato», ha dichiarato Liguori. Alla serata di gala hanno partecipato le organizzazioni italiane più influenti di Miami, con la direzione di Roberto Onofri, leggendario DJ e direttore artistico dell’evento sponsorizzato da RAI Italia, noto per le sue collaborazioni con icone come Britney Spears, Michael Jackson e Liza Minnelli. L'evento ha celebrato non solo il talento di Liguori, ma anche il suo impatto duraturo nella costruzione di relazioni significative, progetti innovativi e sinergie globali. Come CEO di NYV Entertainment LLC, Liguori guida un’azienda focalizzata sulla produzione di film, televisione, video e musica, sviluppando, al contempo, progetti di comunicazione strategica, creatività e partnership tra Italia e Stati Uniti. Il suo approccio innovativo è stato fondamentale per l’espansione culturale e imprenditoriale di talenti, brand e iniziative su entrambe le sponde dell’Atlantico, attraverso una comprovata esperienza nella collaborazione con grandi aziende multinazionali. Questo premio rappresenta una nuova tappa nella carriera internazionale di Nicola Liguori e rafforza la sua mission di unire culture, industrie e visioni, dimostrando che, laddove la creatività si allinea ad uno scopo, è possibile superare i confini e generare un impatto reale.   Thu, 17 Apr 2025 08:13:35 +0000 Moda e spettacolo A Tim Burton il Premio internazionale "Lorenzo il Magnifico" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33398-a-tim-burton-il-premio-internazionale-lorenzo-il-magnifico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33398-a-tim-burton-il-premio-internazionale-lorenzo-il-magnifico.html La Florence Biennale annuncia l'attesa XV Edizione, che si svolgerà presso la Fortezza da Basso a Firenze dal 18 al 26 ottobre 2025 . Questa prestigiosa mostra internazionale d'arte contemporanea e design della città medicea è un'esposizione culturale che si distingue dalle altre biennali per il suo format. Infatti, ad essere il fulcro , in qualità di espositori e pertanto protagonisti, sono gli artisti e designer in prima persona, selezionati dopo un'accurata valutazione dal Comitato Curatoriale. L'obiettivo di questa formula innovativa è quello di voler costituire una preziosa ed efficace occasione per tutti gli artisti di presentare il proprio lavoro direttamente agli operatori culturali e al grande pubblico, in un contesto indipendente e multanime che crea spontaneamente l'opportunità e le condizioni per un dialogo diretto . Attraverso un ricco programma di appuntamenti collaterali quali conferenze , mostre, performance, proiezioni e iniziative didattiche , la biennale offre diverse opportunità di incontro tra artisti e visitatori, che possono confrontarsi su vari aspetti dell'arte e della cultura, con una particolare attenzione al tema centrale dell'edizione in corso. Quello scelto per l'edizione 2025 è "The Sublime Essence of Light and Darkness. Concepts of Dualism and Unity in Contemporary Art and Design", dedicato al primordiale ed eterno connubio tra luce e oscurità, da sempre al centro della ricerca artistica, scientifica, filosofica e letteraria. La XV Florence Biennale annovera in concorso le seguenti categorie artistiche: Arte ceramica, Arte digitale, Arte e Design del gioiello, Arte Tessile e Fiber Art, Disegno, Grafica d'arte e Calligrafia, Fotografia, Installazione d'arte, Mixed Media, Performance Art, Pittura, Scultura, Video Art con la partecipazione di centinaia di artisti provenienti da oltre 80 Paesi e 5 continenti . D'altra parte, le categorie annoverate per il settore design sono: Design architettonico e urbano, Design industriale e del prodotto, Design della moda e del gioiello, Design degli interni, Design della comunicazione e della grafica, Design della tecnologia e del gioco . PRESENTAZIONE DEL FORMAT La Florence Biennale, fondata nel 1997 da Pasquale e Piero Celona insieme a un comitato di artisti, curatori e critici d'arte, viene diretta da Jacopo Celona , affiancato dall'event manager e curatore Giovanni Cordoni . Ogni edizione si svolge su 11.000 metri quadrati di terreno e si avvale della partecipazione di circa 600 artisti provenienti da oltre 80 Paesi con più di 1.500 opere , selezionati con cura per garantire una straordinaria varietà di stili. Tra questi, diversi ospiti speciali vengono invitati a partecipare per la loro rilevanza nel panorama artistico internazionale. Oltre ad offrire un ampio calendario di mostre tematiche, progetti speciali, ospiti d'onore e prestigiose anteprime nazionali, la Florence Biennale consegna 2 premi alla carriera dedicati alle categorie di arte e design. Gli artisti espositori che si distinguono per le opere in concorso nelle categorie artistiche di riferimento ricevono il Premio Internazionale “Lorenzo il Magnifico” , assegnato da una Giuria Internazionale costituita da personalità di rilievo del mondo dell'arte e della cultura. Questo riconoscimento è intitolato così al fine di ricordare e omaggiare Lorenzo de' Medici , detto “il Magnifico”, per sottolineare la fiorentinità della manifestazione e per connetterti idealmente alla sua importante storia artistica nella figura emblematica del grande mecenate e promotore delle Arti del Rinascimento. Questo premio è affiancato dal Premio “Lorenzo il Magnifico” alla Carriera – destinato a interpreti e istituzioni di cui siano emersi particolari meriti artistici o contributi al mondo della cultura – e dal Premio “Lorenzo il Magnifico” del Presidente , che viene conferito agli artisti a cui viene riconosciuto un particolare merito nello sviluppo e diffusione dell'arte contemporanea odierna, a discrezione e giudizio del Presidente della Florence Biennale Pasquale Celona . Fra i premiati alla Carriera per l'arte delle edizioni passate ricordiamo Marina Abramović (2009), Gustavo Aceves (2019), Refik Anadol (2019), Sauro Cavallini (in memoriam, 2017), David Hockney (2003), Christo & Jeanne-Claude (2005), Ferrari & Pininfarina (2003), Gilbert & George (2007), Arata Isozaki (2017), Anish Kapoor (2013), Michelangelo Pistoletto (2021), Oliviero Toscani (2021), Franco Zeffirelli (2019) e David LaChapelle (2023). Per la 4° volta consecutiva, una sezione sarà dedicata anche al mondo del design . Questa particolarmente recente introduzione ha assunto un valore significativo nell'anno in cui si è celebrato il 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, il cui genio è da sempre associato alla progettualità tecnico-scientifica, oltre che artistica. È proprio a questa grande personalità che sono intitolati i premi della sezione design. Ai migliori designer espositori nelle 6 categorie, viene conferito il Premio Internazionale “Leonardo da Vinci” per il Design , assegnato come per la sezione arte da una Giuria Internazionale composta da eminenti personalità del settore. Il Premio Internazionale “Leonardo da Vinci” alla Carriera viene conferito a persone e/o organizzazioni che si sono distinte con i loro lavori dando un importante contributo alla creatività e all'innovazione. Infine, ai Designers cui viene riconosciuto un particolare merito nello sviluppo e diffusione del Design è destinato il Premio “Leonardo da Vinci” del Presidente , a discrezione e giudizio del Presidente della Florence Biennale Pasquale Celona . Nel corso delle passate edizioni, alcuni dei premiati alla Carriera per la sezione Design sono stati Salvatore e Wanda Ferragamo (2019), Elsa Peretti di Tiffany & Co . (2019), Paula Scher (2019), Vivienne Westwood (2021) e Santiago Calatrava (2023). In occasione della XV edizione, la Florence Biennale assegna il Premio internazionale "Lorenzo il Magnifico" alla Carriera al regista e artista americano Tim Burton , che verrà premiato in presenza martedì 21 ottobre 2025 presso l'area teatro di Florence Biennale, alla Fortezza da Basso di Firenze. Fonte  EVENTO: XV BIENNALE DI FIRENZE Mon, 14 Apr 2025 13:31:58 +0000 Arte Da via Cava alla tomba degli atleti: ecco la notte bianca degli ipogei https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/33396-da-via-cava-alla-tomba-degli-atleti-ecco-la-notte-bianca-degli-ipogei.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/33396-da-via-cava-alla-tomba-degli-atleti-ecco-la-notte-bianca-degli-ipogei.html L’occasione è di quelle imperdibili: poter entrare nella Tomba degli Atleti, generalmente non fruibile, e negli ipogei di via Cava, prima della loro chiusura per i previsti lavori di ristrutturazione. E poi avere la possibilità di scendere nei sotterranei di palazzi storici e scoprire l’altro volto di Taranto. Quello più nascosto e misterioso, autentico ed emozionante al tempo stesso. Tutto questo accadrà nella magica “Notte Bianca degli Ipogei” in programma sabato 19 aprile in città vecchia, dalle ore 18 a mezzanotte. Il format ideato da Taranto Grand Tour e realizzato con il patrocinio morale di Confcommercio Taranto, darà la possibilità a residenti e turisti di fruire di dieci siti appositamente selezionati, tutti aperti in contemporanea e in via straordinaria. A cominciare, appunto, dalla Tomba degli Atleti di via Crispi, grazie alla collaborazione con il circuito Taranto Sotterranea. Si tratta in assoluto di uno dei più importanti monumenti funerari di età arcaica che la città custodisce. Di pianta quadrangolare, fu rinvenuta e scavata in due fasi (nel 1917 e nel 1921). Insieme al corredo che fu ritrovato, sia all’esterno e all’interno dei sarcofagi, rappresenta una preziosa testimonianza della cultura aristocratica tarantina, con particolare riferimento alla pratica dei banchetti e all’atletismo. All’interno della tomba, poi, per immergersi appieno nelle atmosfere di un tempo, sarà offerta una degustazione di vino in collaborazione con Cantine Palmieri. Sempre nel corso della serata, grazie alla disponibilità degli uffici del Patrimonio del comune di Taranto, sarà possibile visitare l’ipogeo funerario e il frantoio Normanno di via Cava che, nelle prossime settimane, saranno oggetto di interventi di riqualificazione. Il tour prosegue anche nell’ipogeo Portacci e in quelli dei palazzi Galeota, Antonelli, Barion Santamato, Stola, Spartera e Galizia. Un itinerario ricco di fascino per muoversi tra gli ambienti sotterranei di quella che fu l’Acropoli greca e ammirare tagli di cava e blocchi di età greca, resti di strutture romane e medievali.  «Da quando è stata ideata – commentano i promotori - La Notte Bianca degli Ipogei, continua a richiamare tantissimi appassionati e curiosi. A migliaia, infatti, hanno scelto di cogliere questa opportunità. Si tratta di un evento diffuso di valorizzazione del patrimonio storico e culturale che ha come focus la città vecchia, che merita di essere considerata davvero il cuore pulsante di Taranto e sulla quale stiamo investendo grandi energie». Il progetto mira, in senso più ampio, alla creazione di un prodotto turistico innovativo, complice la valorizzazione e messa in rete di molteplici attrattori culturali.  Con un solo biglietto, al costo di 10 euro e con inclusa la degustazione di vino, sarà possibile accedere in autonomia a tutti i dieci siti. L’ingresso è gratuito per i minori sotto i 12 anni. I biglietti disponibili, per ragioni di sicurezza e per garantire la migliore fruizione possibile, sono limitati: una volta raggiunta la capienza massima la vendita dei ticket sarà interrotta. Info e acquisto ticket: 338.8524409. A causa della conformazione degli ambienti da visitare, il tour è sconsigliato a portatori di disabilità motorie. Il giorno dell'evento, dalle ore 17:30, all'Info Point di piazza Castello sarà possibile convertire la prenotazione on line in ticket cartaceo, ritirando anche la mappa con le indicazioni sulla localizzazione dei vari punti di interesse. Inoltre, ogni ipogeo sarà presidiato da personale specializzato che fornirà informazioni sui luoghi visitati. Quelli che un tempo erano gli ipogei, ambienti sotterranei usati per scopi tra loro diversi (produttivi, abitativi, di culto o ricoveri per animali) sono oggi un prodotto turistico dalle straordinarie potenzialità. Tutto da scoprire. Mon, 14 Apr 2025 08:30:02 +0000 Taranto Il Palacalafiore esplode di gioia con migliaia di bambini per i "Me contro Te" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33395-il-palacalafiore-esplode-di-gioia-con-migliaia-di-bambini-per-i-me-contro-te.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/33395-il-palacalafiore-esplode-di-gioia-con-migliaia-di-bambini-per-i-me-contro-te.html E’ stato un autentico doppio trionfo il megashow dei Me contro Te al Palacalafiore di Reggio Calabria, andato in scena sabato e domenica davanti a migliaia di bambini, accompagnati da mamme e papà arrivati da tutta la Calabria. Colori, luci, effetti pirotecnici, coriandoli, musica, coreografie, continue sorprese e, soprattutto, l’entusiasmo incontenibile dei piccoli fan del celebre duo, hanno fatto esplodere di felicità il palasport calabrese dei grandi eventi che, mai prima d’ora, aveva visto tanti bambini insieme a far festa. Oltre sei mila le presenze registrate al Palacalafiore. Il clima di gioioso delirio si è vissuto sin dal primissimo pomeriggio con l’arrivo nel piazzale di Pentimele dei piccoli addobbati a festa, con tutti i gadget di  Luì e Sofì, i Me contro Te, un vero fenomeno nato sul web. L’evento, che ha festeggiato anche in Calabria i loro 10 anni da record, prodotto da Vivo Concerti, rientrava nella 39° edizione di Fatti di Musica, il Festival del Live d’autore diretto da Ruggero Pegna. “La gioia dei bambini non ha prezzo, credo che sia stata qualcosa di meraviglioso, emozionante ed indimenticabile! Anche mia figlia è stata una loro fan ed ho voluto ringraziarli personalmente per il loro modo pulito e positivo di contribuire alla crescita dei più piccoli!”, ha affermato il promoter che, per effettuare l’evento, ha dovuto combattere con problemi tecnici del palasport e burocratici fino all’ultimo istante. Attesi da un entusiasmo febbrile, i Me Contro Te, veri nomi Luigi Calagna e Sofia Scalia, attori, cantanti e scrittori, entrambi di Palermo, hanno saputo incantare il loro pubblico, contagiando tutti di festosa allegria al ritmo delle loro canzoni, ognuna con milioni di views su youtube e nelle loro pagine social. Con una carriera iniziata nel 2014, Luì e Sofì vantano numeri incredibili: più di 3000 video, 10 miliardi di visualizzazioni, 7 milioni di iscritti al loro canale Youtube, oltre 3 milioni su Tik Tok e 1,5 milioni su Instagram. Dopo la pubblicazione del primo video, la carriera di Luì e Sofì è stata un continuo successo, a cominciare dalla serie televisiva Like Me su Disney Channel del 2017. L’anno dopo hanno pubblicato il primo libro Divertiti con Luì e Sofì. Il fantalibro dei Me contro Te e i singoli Signor S, Princesa e Kira e Ray. Dopo altri due libri e il brano La vita è un circo, hanno condotto il game show Disney Challenge Show - Me contro Te e hanno debuttato al Cinema con il film Me contro Te - Il Film: la vendetta del signor S, con un super incasso. Nel 2020 è arrivato il primo album: Il Fantadisco dei Me contro Te, disco di Platino. Nel 2021 e nel 2022 sono stati protagonisti dei film Me contro Te - Il Film: il Mistero della Scuola Incantata,  vincitore del Biglietto D’Oro e del David di Donatello per lo Spettatore, e Me Contro Te - Il Film: Persi nel Tempo. Dopo il successo della prima stagione, nel 2023 è uscita la seconda stagione della serie Me Contro Te - La Famiglia Reale su Prime Video e il quinto film Me Contro Te – Vacanze in Transilvania, seguito dall’ album di brani natalizi Natale con Luì & Sofì. A giugno, poi, è arrivato il sesto film della saga del Signor S, “Operazione Spie”, a chiudere una sequenza trionfale. Va in archivio così, con un grande successo, un altro appuntamento da incorniciare di un progetto come Fatti di Musica che, nelle sue 39 edizioni, ha introdotto allo spettacolo dal vivo varie generazioni di calabresi, vantando ad oggi oltre 2000 eventi e circa tre milioni di spettatori, portando fin qui decine di star mondiali da Elton John a Sting, le grandi  Opere moderne, eventi televisivi e spettacoli di ogni genere, un progetto riconosciuto tra i grandi eventi storicizzati del  brand Calabria Straordinaria.     Mon, 14 Apr 2025 08:28:14 +0000 Reggio Calabria Scienza, medicina e futuro: la cerimonia di consegna della borsa di studio “Vanda Marsico” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33394-scienza-medicina-e-futuro-la-cerimonia-di-consegna-della-borsa-di-studio-vanda-marsico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/33394-scienza-medicina-e-futuro-la-cerimonia-di-consegna-della-borsa-di-studio-vanda-marsico.html Si terrà questo pomeriggio, alle ore 17.30, presso il Regal Garden di Zumpano, la cerimonia di consegna della 1ª Borsa di Studio “Vanda Marsico”, promossa dalla Fidapa BPW Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) sezione di Cosenza. Un evento che unisce memoria, scienza, educazione e futuro, in omaggio alla figura di una donna straordinaria e alla missione, tutta al femminile, di coltivare il talento nelle discipline scientifiche e medico-sanitarie. L’evento intende celebrare la memoria della professoressa Vanda Marsico, prima donna a ricoprire il ruolo di primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Annunziata di Cosenza, docente universitaria e figura centrale nella vita associativa della Fidapa. La borsa di studio, del valore di 1.000 euro, è stata istituita per premiare giovani laureate magistrali e a ciclo unico nei corsi di Biologia, Fisica, Chimica, Scienze della Nutrizione, Farmacia e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, che abbiano discusso una tesi sperimentale tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2024. La vincitrice di questa prima edizione è la dott.ssa Vanessa Profiti, selezionata da una commissione scientifica altamente qualificata, tutta al femminile, composta da esperte nei settori della medicina, della ricerca e della farmacia. A presiederla è stata Svetlana Siprova, ricercatrice dell’Istituto di Nanotecnologia del CNR e socia FIDAPA, affiancata dalla Dott.ssa Maria Teresa Pagliuso, medico chirurgo e vicepresidente della sezione di Cosenza, dalla Dott.ssa Assunta Tarsitano, anche lei medico chirurgo e referente per la salute, dalla Dott.ssa Cristiana Dolce, farmacista, e dalla dott.ssa Maria Teresa Quintieri, laureata in Biologia e socia Fidapa. La presidente della Fidapa di Cosenza, Lucia Nicosia, dichiara con emozione: «È per me un grande onore poter celebrare oggi un momento così significativo: la consegna della prima edizione della nostra borsa di studio intitolata a Vanda Marsico. Questa borsa è molto più di un premio: è un progetto che parla di fiducia, speranza e futuro. Perché credere nei giovani significa credere in un domani migliore. E noi vogliamo essere parte attiva di questo cambiamento. Ringraziamo l'Università della Calabria per l'ampia diffusione della nostra iniziativa». L’evento sarà moderato dalla giornalista Rosa Cardillo e vivrà anche di momenti affettivi e commemorativi, grazie alle testimonianze delle amiche più care di Vanda Marsico e socie onorarie della Fidapa di Cosenza: Anna Maria Bevilacqua Odoardi, Maria Savarese Pellegrini, Nella Matta Rocca. Tra gli interventi in programma, quelli delle professioniste che hanno condiviso con Vanda Marsico momenti significativi della sua carriera: dott.ssa Anna Maria Mancini, dirigente medico ASL di Catanzaro, della dott.ssa Rosa Gallo, dirigente medico anestesista e rianimatore, e della dott.ssa Agata Mollica, presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza. Molte le presenze istituzionali e del mondo culturale: Rosa Correale, vicario del Prefetto, Pina Incarnato, assessore all’Urbanistica del Comune di Cosenza delegata dal sindaco Franz Caruso; Orlandino Greco, sindaco di Castrolibero; Rossana Baccari, direttrice della Galleria Nazionale di Cosenza; la professoressa Antonella Leggio, relatrice della tesi della vincitrice; l’avvocato Roberto Ruggeri e Anna Maria Marsico, rispettivamente figlio e sorella della professoressa. Commovente anche la presenza della signora Luciana, che ha accompagnato Vanda Marsico fino ai suoi ultimi giorni. Angela Costabile, psicologa e delegata all’orientamento dell’Università della Calabria, sottolinea l’impegno della FIDAPA nel coinvolgere le istituzioni educative e professionali: «Questa iniziativa vuole abbattere gli stereotipi di genere che ancora oggi frenano l’accesso delle ragazze alle carriere scientifiche e medico-sanitarie. La borsa di studio è un forte segnale culturale e sociale». Vincenzo Pezzi, direttore del Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione (DFSSN) dell’Università della Calabria: «Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere la Dott.ssa Vanda Marsico nella sua veste instancabile di organizzatrice di iniziative e progetti sociali tutti mirati ad aiutare gli ultimi e le persone che vivevano situazioni di disagio e di sofferenza. Per queste sue qualità l’ho sempre ammirata molto così come ho sempre apprezzato l’attenzione che rivolgeva all’educazione dei giovani. Trovo, quindi, particolarmente significativo che la FIDAPA abbia istituito questa borsa di studio mirata a premiare i giovani della nostra terra che si impegnano e ottengono risultati di eccellenza così come ha fatto la dott.ssa Marsico lungo tutta la sua vita prima come medico e poi come donna impegnata per il sociale. Il Dipartimento che ho l’onore di dirigere ha l’obiettivo di formare giovani nelle discipline sanitarie che possano svolgere un ruolo nell’assistenza o la cura diretta dei pazienti o nella ricerca mirata ad individuare nuove terapie». Giovanna Vingelli, delegata del rettore alle Pari opportunità: «È importante lavorare in sinergia fra diversi attori: l’associazionismo, il privato sociale, il mondo della scuola e dell’università. Ricordare modelli di ruolo, come Vanda Marsico, e valorizzare donne brillanti è un incentivo per tutte le giovani, per confermare che non esistono ambiti scientifici e disciplinari poco ‘attraenti’ o ostili. Con l’augurio di continuare su questa strada, rinnovo i miei complimenti alla sezione di Cosenza della Fidapa». Con questa prima edizione, la Fidapa di Cosenza pone le basi per una tradizione che guarda al futuro con entusiasmo e visione, sostenendo il talento femminile e onorando la memoria di una donna che ha fatto la storia della medicina calabrese. Mon, 14 Apr 2025 08:26:27 +0000 Cosenza Iniziano i riti della settimana santa a Ragusa https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33393-iniziano-i-riti-della-settimana-santa-a-ragusa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33393-iniziano-i-riti-della-settimana-santa-a-ragusa.html Le confraternite sono tornate ad animare le viuzze della città antica di Ragusa dando il via ai riti del Quarantore di adorazione del Santissimo sacramento. I fedeli hanno partecipato in gran numero agli appuntamenti di ieri. Processioni che hanno coinvolto chi era presente, immergendolo in significati ricchi di messaggi spirituali e di notevole tradizione, gli stessi che vengono fuori in occasione dei suggestivi riti della Settimana santa. Sono stati, dunque, i componenti delle confraternite, antiche associazioni di fedeli, a rendere vivi, uno dopo l’altro, i cortei religiosi dei rispettivi simulacri caratterizzati, oltre che dalla presenza dei devoti, anche dalle note eseguite dalla banda musicale “San Giorgio – Città di Ragusa”. Il tono mesto delle differenti esecuzioni ha reso il quadro d’insieme ancora più emozionante. Ricco di fascino, poi, il transito dei simulacri tra le varie vie. Prima l’uscita dalla chiesa in cui risiede ogni confraternita, poi la processione verso il Duomo di San Giorgio per l’adorazione del Santissimo Sacramento, quindi il rientro nel sito di provenienza. La prima processione è stata quella della confraternita Addolorata dalla chiesa dell’Itria di salita Commendatore. Da qui, dopo essere stato portato in piazza Repubblica, il simulacro di Santa Maria Addolorata è transitato per via del Mercato sino a raggiungere piazza Duomo e quindi l’ingresso nella chiesa Madre. La seconda processione, animata dalla confraternita Maddalena, è stata caratterizzata dall’uscita dalla chiesa omonima di corso XXV aprile. Dopo il transito in piazza Pola, l’avvio verso San Giorgio. L’ultima processione, quella proveniente dalla chiesa dell’Annunziata, animata dalla confraternita “Santissimo Rosario – Sciabica”, ha messo in rilievo il simulacro di Gesù alla Colonna che, anche in questo caso, è stato condotto, per il fervorino eucaristico, all’interno del Duomo. Oggi, Lunedì santo, si continua. Alle 17 in chiesa Madre la solenne esposizione del Santissimo Sacramento, alle 18,15 al duomo e nella chiesa di San Giacomo apostolo le sante messe. Alle 18,45 la processione del gruppo statuario “Gesù nell’orto degli ulivi” da parte dell’arciconfraternita di San Giacomo apostolo dall’omonima chiesa all’interno del Giardino ibleo. Alle 19, al duomo, il fervorino eucaristico della stessa confraternita. Alle 20, poi, la processione con “La Pietà”, della confraternita “Buona morte”, dalla chiesa di Santa Maria dello Spasimo (Santa Lucia) in via Torrenuova. Alle 20,30, in chiesa Madre, il fervorino eucaristico della relativa confraternita. Mon, 14 Apr 2025 08:24:42 +0000 Ragusa Alla Galleria d’Arte Moderna di Roma la retrospettiva "Nino Bertoletti. 1889-1971" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33390-alla-galleria-d-arte-moderna-di-roma-la-retrospettiva-nino-bertoletti-1889-1971.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33390-alla-galleria-d-arte-moderna-di-roma-la-retrospettiva-nino-bertoletti-1889-1971.html Pittore e illustratore ma anche collezionista, mercante d’arte e giornalista in dialogo con l’avanguardia e i neoclassici, amico di artisti come Giorgio de Chirico, Cipriano Efisio Oppo e Fausto Pirandello ma anche di letterati come Luigi Pirandello e Massimo Bontempelli e in contatto con critici come Roberto Longhi e Lionello Venturi, Nino Bertoletti (Umberto Natale Bertoletti, Roma, 1889-1971) è stato un artista di straordinaria poliedricità, il cui profilo non può essere ridotto alla sola figura del pittore. A questa figura straordinaria di intellettuale, a più di trent’anni dall’ultima mostra dedicata al suo lavoro, dall’11 aprile al 14 settembre 2025, la Galleria d’Arte Moderna di Roma dedica la retrospettiva Nino Bertoletti. 1889-1971, a cura di Pier Paolo Pancotto, che ne affronta la complessità artistica e intellettuale. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzata in collaborazione con l'Archivio Nino e Pasquarosa Bertoletti, la mostra attraversa l’intera produzione di Bertoletti con opere pittoriche, disegni e illustrazioni realizzati tra il 1902 e la fine degli anni Sessanta (oltre ad un raro filmato che, a distanza di quasi un secolo, ne rende visibili le sembianze), in un percorso cronologico che cerca di restituire la ricchezza di una produzione che, per carattere, l’artista tenne nascosta ai più, e di cui in gran parte sono andate perse le tracce. L’atteggiamento riservato, che lo porta in alcuni momenti a scomparire dalle occasioni espositive – come tra la IV Secessione del 1916 e la II Biennale romana del 1923 – e il carattere votato alla sobrietà hanno contribuito a rendere la sua figura sfuggente e, fino a oggi, parzialmente sconosciuta. Un’operazione che – come furono l’antologica a Palazzo Barberini a Roma nel 1974, nata per volere della moglie Pasquarosa e promossa da Giovanni Sangiorgi col contributo di Jacopo Recupero, Giorgio de Chirico, Libero de Libero, Renato Guttuso, Carlo Levi, e la personale a Palazzo Rondanini alla Rotonda a Roma nel 1990, curata da Valerio Rivosecchi e Maurizio Fagiolo dell’Arco – ha il sapore della riscoperta dopo molti anni di silenzio, e si propone di riportare luce sulla figura dell’artista nella sua città e nel contesto in cui è nato, è morto e ha speso l’intera esperienza individuale e professionale. La mostra Nino Bertoletti. 1889-1971 presenta opere provenienti principalmente dall’Archivio, da collezioni private e da musei come la Galleria d’Arte Moderna, i Musei di Villa Torlonia e il Museo di Roma Palazzo Braschi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea da cui trapela l’influenza delle continue visite a musei e mostre in tutta Europa, lo studio appassionato dei grandi maestri del passato – da Goya a Courbet, da Velázquez a Géricault, Cézanne e Degas – la vicinanza ad autori coevi come Armando Spadini, e la sua cultura letteraria, testimoniata da una selezionata biblioteca in cui troviamo volumi francesi, tedeschi, inglesi e italiani. Come rileva Pier Paolo Pancotto nel testo in catalogo, “dopo un espressionismo iniziale, Bertoletti volge presto a una visione più organica e stabile della composizione pittorica. Una solidità strutturale, la sua, che, introdotta dalla virata ‘neoclassica’ alla Biennale romana del 1923, s’assesta subito dopo su un più cauto realismo a tratti ‘magico’, a tratti alimentato da eco provenienti dalla cultura figurativa antica sotto l’influenza dei fantasmi di un passato che egli stesso coltiva costantemente attraverso preziose letture, visite ai musei internazionali e un contatto diretto con le opere dei grandi maestri, alcune delle quali possedute come collezionista, altre alienate come antiquario. Emblematici, in tal senso, i lunghi itinerari compiuti in Francia e Spagna nel 1925, in Spagna, Portogallo e Svizzera nel 1939, a Genova, Milano, Bellinzona, Zurigo, Winterthur, Baden, Venezia nel 1946, alternati a lunghi e ripetuti soggiorni in varie città d’Italia e d’Europa, Venezia e Parigi in particolare. Senza dimenticare il precocissimo viaggio di ‘formazione’ compiuto in Germania nel 1906: nato per completare il suo apprendistato in campo professionale, in linea con le imprese di famiglia, si trasforma in occasione per conoscere la lingua e la cultura tedesca; e per comprendere, forse, una volta per tutte, la propria vocazione.” Le opere che troviamo nelle prime due sale, realizzate tra gli anni Dieci e Trenta del Novecento – dagli esordi pittorici nell’ambito della Secessione fino agli anni Venti, nella prima sala, e poi negli anni Trenta, nella seconda sala – sono quelle del periodo più intenso del suo percorso, quando partecipa ripetutamente alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma e collabora all'organizzazione di eventi istituzionali, progettando anche un intervento architettonico per via della Conciliazione e contribuendo alla decorazione di un cantiere dell'Eur a Roma. Dopo un espressionismo iniziale, il linguaggio pittorico approda a una visione più organica e stabile della composizione, per poi assestarsi nella direzione di un realismo quasi magico, a tratti alimentato da una cultura figurativa antica che costantemente studia e coltiva, come dimostrano le opere esposte nella terza sala, che concentrano la produzione del secondo dopoguerra. Uno spazio importante nella mostra è dedicato alla produzione grafica e alle illustrazioni – filone della produzione di Bertoletti fin qui poco indagato – con cui si chiude il percorso espositivo. La carriera di Nino Bertoletti si sviluppa in parallelo a quella della moglie Pasquarosa (1896-1973), pittrice di rilievo con cui condivide viaggi ed esperienze culturali, oltre al grande amore per l’esercizio creativo. Pasquarosa – alla quale non solo insegna a dipingere, ma anche a leggere e a scrivere, e con la quale condivide un continuo scambio di segrete e amorevoli collaborazioni – è la sua eterna musa e leitmotiv del suo repertorio. In mostra la ritroviamo nelle sembianze della modella adolescente come in quelle della giovane madre, fino a ritratti in cui è una signora e poi una donna anziana, la cui bellezza viene interpretata ormai solo attraverso il filtro del cuore. Con la mostra Nino Bertoletti. 1889-1971 la Galleria d’Arte Moderna di Roma restituisce visibilità a un artista la cui poliedricità intellettuale costituisce il tratto distintivo del suo operato. Con un percorso che racconta l’impegno in campo pittorico, grafico, architettonico, giornalistico e pubblico, la mostra fotografa un interprete originale e rappresentativo della stagione precedente il secondo conflitto mondiale, quando multiformità d’ingegno e varietà d’azione erano una nota di merito. Il catalogo che accompagna la mostra – edito da Dario Cimorelli Editore, con saggi di Pier Paolo Pancotto, Flavia Matitti, Francesca Romana Morelli, Dina Saponaro, Lucia Torsello, Marinella Mascia Galateria, Valerio Rivosecchi – approfondisce il lavoro pittorico di Bertoletti ma anche quello nella grafica, nell'architettura e nella programmazione culturale, sottolineando la sua natura innovativa di attore culturale a 360 gradi. La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzata in collaborazione con Archivio Nino e Pasquarosa Bertoletti. A cura di Pier Paolo Pancotto. Servizi museali: Zètema Progetto Cultura. Sponsor: Intesa Sanpaolo; Tenderstories; Italiacommunications - A Strategic Communication Agency; Assocomunicatori – Associazione Nazionale Comunicatori di Impresa. Con il sostegno di: Dual-Aspect Studio e GLF Costruzioni. Catalogo: Dario Cimorelli Editore. Fonte  Zètema Progetto Cultura     Thu, 10 Apr 2025 15:34:30 +0000 Arte Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33389-omaggio-a-carlo-levi-l-amicizia-con-piero-martina-e-i-sentieri-del-collezionismo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33389-omaggio-a-carlo-levi-l-amicizia-con-piero-martina-e-i-sentieri-del-collezionismo.html In occasione del cinquantenario dalla scomparsa di Carlo Levi, la Galleria d’Arte Moderna di Roma ospita, dall’11 aprile al 14 settembre 2025, la mostra Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo, dedicata al lungo percorso artistico del pittore, scrittore e intellettuale torinese, in rapporto al legame umano, intellettuale e artistico intrattenuto con Piero Martina, pittore anch’egli torinese, sostenuto dallo stesso Levi sin dai primi anni di carriera. Alla base del progetto espositivo c’è la collaborazione tra la Fondazione Carlo Levi di Roma e l’Archivio Piero Martina di Torino che ha permesso di ricostruire oltre tre decenni di sodalizio fra i due artisti, basato sulle esperienze di vita condivise in ambito artistico politico e sociale (la battaglia per un’arte europea, la dissidenza nei confronti del fascismo, l’approdo a Roma nel periodo della ricostruzione post-bellica). Oltre sessanta opere provenienti dalla Fondazione Carlo Levi e dall’Archivio Piero Martina, oltre che da importanti istituzioni culturali e collezioni pubbliche e private, che, nonostante gli esiti espressivi in certe stagioni molto diversi tra loro, risultano accomunate da un identico sguardo di umana partecipazione e dal desiderio di indagare senza retorica la realtà del nostro Paese. Centrale nel progetto espositivo è anche il legame di Levi con Roma, città dove visse stabilmente dal 1945 fino alla morte, e che rappresentò una fonte d’ispirazione continua, oltre che luogo d’impegno civile da ritrarre come il simbolo di un’Italia in trasformazione; una città dove volle attrarre, per una breve stagione, anche l’amico Martina. A completare il percorso espositivo è la storia di un’altra amicizia, quella tra Linuccia Saba, figlia di Umberto Saba e compagna di Carlo Levi, e Angelina De Lipsis Spallone, nota collezionista romana che, dalla morte del pittore, ha arricchito la propria collezione privata (oltre 300 quadri) con l’acquisizione di diciannove dipinti inediti di Levi, oggi finalmente visibili nella speciale sezione di chiusura della mostra romana. L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Fondazione Carlo Levi, Archivio Piero Martina e la Collezione Angelina De Lipsis Spallone. È curata da Daniela Fonti e Antonella Lavorgna (Fondazione Carlo Levi) e Antonella Martina (Archivio Piero Martina) mentre la sezione dedicata alla Collezione Angelina De Lipsis Spallone è curata da Giovanna Caterina De Feo. Catalogo: Silvana Editoriale. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. L’esposizione si inserisce all’interno della programmazione, avviata nel 2024, con cui la Sovrintendenza Capitolina celebra il centenario dell’istituzione della Galleria d’Arte Moderna (1925-2025). IL PERCORSO ESPOSITIVO Carlo Levi è un pittore già affermato quando, negli anni Trenta, il giovane Piero Martina si affaccia sulla scena artistica torinese. Il legame tra i due si approfondisce in occasione della prima mostra di Martina alla Galleria Genova nel 1938, presentata dallo stesso Levi che lo sostiene e incoraggia nella ricerca di un linguaggio espressivo autonomo. Nella prima sezione dal titolo La formazione, l’ambiente intellettuale torinese, sono poste a raffronto le opere rappresentative di questo periodo, incentrato sulla cultura figurativa del gruppo dei “Sei di Torino” che Levi aveva contribuito a fondare. Se le opere di quest’ultimo sono caratterizzate - dopo un avvio di figurazione dai volumi netti sotto la luce (quasi “realismo magico”) - dall’approdo ad una pennellata morbida e avvolgente di natura più sensuale (Le officine del gas, 1926; Lelle seduta con cappellino, 1933), la pittura di Martina si rivela come uno schermo vagamente colorato e iridescente che nasconde le cose invece di rivelarle (Interno dello studio con cappello, 1937, Figura con maschera, 1938, Ritratto di donna con cappello, 1937). La seconda sezione Da Torino a Roma: suggestioni, aperture e nuove ricerche accompagna il visitatore nel passaggio dal periodo torinese, in cui il fascino discreto della loro città si rivela nei ritratti di familiari e amici, nelle nature morte e negli scorci cittadini realizzati dai due artisti (Tramonto con la Mole, del 1942, di Piero Martina), al periodo immediatamente successivo caratterizzato dalla tragica incombenza della guerra e dai continui spostamenti dei due. Tra il 1934 e il 1938 Carlo Levi conosce diversi arresti e il confino in Lucania, la persecuzione della polizia fascista e le leggi razziali che lo costringono a una vita di continuo nomadismo tra l’Italia e la Francia. Ma non si interrompono le occasioni di incontro e confronto con l’amico, con il quale condivide il comune senso di perdita a seguito del bombardamento delle loro case a Torino, nel 1942. In questo stesso anno realizzano l’uno il Ritratto dell’altro. Dalle atmosfere lievi e intimiste dei primi lavori, nei primi anni Quaranta Piero Martina si avvicina ai linguaggi contemporanei più antiaccademici (la Scuola Romana, ad esempio) e passa a un uso del colore più fermo e studiato (Ragazza al clavicembalo, 1940; Rose e conchiglie, 1942). Levi, invece, a partire dal suo confino lucano si lascia catturare dai temi del sociale rappresentando la miseria dei contadini del sud Italia, abbandona le trasparenze del periodo precedente per concentrarsi su strutture più robuste, dense e “ondose”, che definiscono uno spazio percepito come mobile e trascorrente (Autoritratto con fornello, 1935 Tetti di Roma, 1951). Dopo una breve parentesi fiorentina nel 1943 e l’esperienza alla Biennale del 1948, alla quale entrambi partecipano, arriva un punto di svolta agli inizi degli anni Cinquanta quando Martina, quarantenne, si stabilisce a Roma dove Levi risiedeva già dal 1945. Insieme frequentano i vivaci circoli artistici della Capitale, centro nevralgico di un movimento di riconquista delle libertà espressive sacrificate durante il ventennio e di energie convergenti da tutta Europa, nelle arti come nella letteratura, nel cinema e nella fotografia. È La stagione dell’impegno civile - titolo della terza sezione della mostra – che coincide con un momento di acuto confronto sociale nel paese e con una fase di profonda consapevolezza nei due artisti, del ruolo degli intellettuali nei confronti dei contadini e della classe operaia. Sono di questa fase, infatti, le opere più sperimentali di Martina legate ai temi del lavoro operaio (La Tessitrice n.2, 1952, La manifattura tabacchi, 1956), e la pittura scabra di Levi in cui ritrae le difficili condizioni delle classi subalterne e contadine del Sud (Il Ragazzo Aleandro, 1952, Fratelli, 1953, Contadine rivoluzionarie, 1951). Il lungo decennio della “ricostruzione” lascia il posto, negli anni Sessanta e oltre, a una ricerca più personale da parte dei due artisti, lontano dal dibattito contemporaneo. La quarta sezione, Il nudo e il paesaggio, temi coinvolgenti, accoglie alcuni lavori delle loro ultime stagioni pittoriche, dominate da un orizzonte tematico simile in cui prevale un rinnovato interesse per la natura, un vagheggiato Eden popolato da nudi e silhouette, antiche divinità e inattese apparizioni. Anche questa volta, però, la resa pittorica è quasi all’estremo opposto: figure in primo piano, assottigliate e indecifrabili, caratterizzano i dipinti di Martina, la cui pittura – sia che si concentri sulla rappresentazione di paesaggi che su quella di nudi corporei – sembra ritrarsi dal fondo per apparire come un connubio indissolubile tra luce e colore (come in Paesaggio meridionale, 1949 e Alberi e Nudi nella vigna verde, 1961). Al contrario Levi sperimenta una materia densa e afosa, rappresentazione di un mondo vegetale drammatico e onirico. I nudi e i paesaggi dai colori levigati degli anni giovanili, lasciano ora il campo a opere complesse come Donne furenti del 1934 o Alberi del 1964. Conclude il percorso espositivo la sezione Le opere di Carlo Levi nella Collezione di Angelina De Lipsis Spallone. Medico e amante dell’arte, Angelina De Lipsis Spallone (1926-2020) è stata una collezionista dallo sguardo attento alla migliore arte nazionale e internazionale del suo tempo. Fa parte di questa collezione un importante corpus di diciannove dipinti inediti di Carlo Levi, esposti ora per la prima volta, acquisiti grazie all’amicizia con Linuccia Saba, figlia di Umberto e compagna di Levi negli anni romani. La raccolta di opere leviane racconta quasi per intero il percorso dell’artista: dagli esordi, con la Natura morta del 1926, il Piccolo nudo di poco successivo o il giovanile Autoritratto in rosa del 1928, agli anni Trenta, segnati dall’esperienza dei “Sei di Torino” (La Donna sul divano, il Ritratto sulla sedia a sdraio (Francesca) e la Donna col cagnolino) e dall’influenza espressionistica su alcuni suoi lavori (La Raccoglitrice di Conchiglie, il Nudo di Palazzo Altieri e una Natura Morta). Di questo periodo è anche Il Nudo di donna che reca sul verso Donna con il cappellino, un intenso ritratto di Paola Olivetti. A seguire, si passa alla svolta neorealista degli anni Cinquanta con il Ciclo della Lucania rappresentato dal dipinto La Madre, per poi concludere la sezione con le ultime stagioni pittoriche degli anni Sessanta e Settanta rappresentate dagli alberi e dalle vedute del Ciclo di Alassio (La Vigna, Il Paesaggio di Alassio con falò, L’erpice e gli Attrezzi) e dai quadri della serie degli Amanti, un tema elaborato dall’artista già negli anni Trenta e diventato molto ricorrente nell’ultimo ventennio del suo percorso, con i profili di un uomo e di una donna che si fondono, unendosi in un unico abbraccio.   Fonte  Zètema Progetto Cultura   Thu, 10 Apr 2025 15:31:04 +0000 Arte Memoria, Cultura, Bellezza: Monumenti aperti 2025 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33387-memoria-cultura-bellezza-monumenti-aperti-2025.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/33387-memoria-cultura-bellezza-monumenti-aperti-2025.html 800 monumenti, 87 città, 19 regioni: dal 3 maggio al 9 novembre 2025, Monumenti Aperti  è pronta a celebrare il patrimonio culturale italiano con un evento diffuso che attraversa l’intero Paese, aprendo le porte di abbazie, castelli, chiese, musei etnografici e luoghi reconditi e poco conosciuti per un viaggio nell’anima nascosta del Bel Paese. Un itinerario corale tra storia, arte e comunità, che racconta la bellezza di un’Italia senza tempo, intrecciando memorie e identità in un’unica, grande narrazione collettiva. Quest’anno Monumenti Aperti si presenta sotto il titolo di “Dove tutto è possibile”, un invito a lasciarsi sorprendere, a guardare con occhi nuovi la nostra straordinaria eredità culturale, a creare connessioni tra passato e futuro. Perché ogni testimonianza artistica racconta non solo la sua storia, ma anche quella delle persone che l’hanno vissuta e la custodiscono con passione. Dal 3 maggio al 9 novembre, il viaggio tra i patrimoni segreti del nostro paese, tra le gemme archeologiche e storiche preziose della nostra penisola, si articolerà in due grandi momenti: a maggio un focus speciale sulla Sardegna, con oltre 60 comuni coinvolti insieme a Benevento, Chieti, Cosenza, Perugia e l’Ecomuseo Casilino di Roma; tra ottobre e novembre un percorso che attraverserà tutta l’Italia, da Trieste a Siracusa, passando per Torino, Mantova, Venezia, Ferrara, Palermo e molte altre città, per un totale di oltre 80 comuni. Dal Teatro Romano di Chieti alla Basilica sotterranea di Porta Maggiore a Roma, dalle pietre d’inciampo dell’antico Ghetto di Venezia al Palazzo dei Diamanti di Ferrara; e ancora da Cagliari con la Necropoli punica di Tuvixeddu, la più grande del Mediterraneo, a Mantova con il Museo Virgilio dedicato al grande poeta latino, passando per il Parco del Pollino tra Calabria e Basilicata, dove natura e arte si fondono alla perfezione, ogni luogo aprirà le sue porte per accogliere i visitatori in un cammino emozionante tra memoria, cultura e bellezza. Restituendo il patrimonio alle comunità che lo abitano e a quanti lo vivono da vicino e da lontano, Monumenti Aperti 2025 vuole regalare un’esperienza a tutti gli effetti immersiva ponendo le basi per la valorizzazione di luoghi fisici e la creazione di spazi immateriali dove tutto è possibile per i cittadini e i turisti dei comuni che la accolgono. Non solo visite guidate, ma anche musica, teatro, performance artistiche e momenti di incontro e scambio con le comunità locali, per trasformare ogni luogo in un laboratorio di memoria e di grande partecipazione. L’iniziativa diffusa vive infatti grazie all’impegno di oltre 20.000 studenti e volontari e saranno proprio loro a raccontare i luoghi simbolo, le meraviglie culturali, le storie meno conosciute e le identità dei territori che ci circondano. La XXIX edizione, coordinata a livello nazionale dalla cagliaritana OdV Imago Mundi, segna una tappa importante: dalla prima edizione del 1997, nata in Sardegna, sono state oltre 4 milioni le visite guidate, condotte da 160.000 studenti e 60.000 volontari, in gran parte studenti di ogni ordine e grado, che hanno raccontato e custodito oltre 2.063 monumenti in più di 170 comuni prima della sola Sardegna, ma nel corso degli anni anche del Piemonte, dell’Emilia-Romagna, della Puglia, della Lombardia e del Lazio. Grazie al supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e alla collaborazione con un ampio partenariato del terzo settore, Monumenti Aperti - che nel 2018 è stata insignita del prestigioso Premio per il Patrimonio Culturale | Europa Nostra Awards dell'Unione Europea - si espande ulteriormente, portando la sua missione in ogni angolo del Paese. Il Presidente di Imago Mundi Massimiliano Messina dichiara: «Monumenti Aperti giunge alla ventinovesima edizione, e si fa sempre più vicina la tappa importante, fondamentale, della trentesima. Sarà infatti un anno speciale, il prossimo, come speciale è questo in corso, su più fronti. Soprattutto perché lo sviluppo della dimensione nazionale ha assunto connotati di grande rilevanza, grazie proprio al progetto finanziato dal Ministero del Lavoro che, in collaborazione con le ACLI regionali insieme a numerosi operatori culturali, ci consente di essere presenti e realizzare la manifestazione in quasi tutte le regioni italiane. La manifestazione è un grande spazio di valorizzazione del nostro patrimonio dove i sogni diventano realtà aperte a infinite possibilità, per scuole, associazioni, studenti e studentesse, volontari e volontarie, Comuni e comunità, i protagonisti storici della manifestazione». Fonte Uff. St. Monumenti Aperti       Wed, 09 Apr 2025 11:27:50 +0000 Arte Sanità e anomalie, il consigliere comunale di Ragusa Federico Bennardo intervista il Presidente della Gondazione Gimbe Nino Cartabellotta https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33385-sanita-e-anomalie-il-consigliere-comunale-di-ragusa-federico-bennardo-intervista-il-presidente-della-gondazione-gimbe-nino-cartabellotta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33385-sanita-e-anomalie-il-consigliere-comunale-di-ragusa-federico-bennardo-intervista-il-presidente-della-gondazione-gimbe-nino-cartabellotta.html Il consigliere comunale di Ragusa, Federico Bennardo, nella sua qualità di componente del comitato Domani in salute, ha intervistato il presidente della fondazione Gimbe, il siciliano Nino Cartabellotta. Senza fini di lucro, la fondazione ha lo scopo di favorire la diffusione e l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche con attività indipendenti di ricerca, formazione e informazione scientifica, al fine di migliorare la salute delle persone e di contribuire alla sostenibilità di un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico. “Con il dott. Cartabellotta – dice il consigliere Bennardo, tra l’altro medico anche quest’ultimo – abbiamo affrontato una serie di questioni che si ripercuotono sulla salute di tutti noi. Come sempre, le sue risposte sono state non solo esaustive ma anche capaci di fornire ulteriori spunti di riflessione”. A cominciare dal decreto attuativo per la riforma di accesso alla facoltà di Medicina. “Non ritengo sia la strada migliore – ha detto Cartabellotta – perché molte facoltà non sono assolutamente organizzate a poter gestire questo semestre filtro. Quindi, dove si faranno le lezioni? Si resusciterà la Dad? In più non sono previste risorse aggiuntive per il semestre filtro. Quindi, le università dovranno sostanzialmente appoggiarsi sulle risorse già disponibili. E poi quello che è il grande problema, a mio avviso, rappresentato dal fatto che noi oggi registriamo una grande fuga di medici dal Servizio sanitario nazionale. Rischiamo di formare con il denaro pubblico nuovi medici che però andranno a lavorare per il privato o all'estero. Quindi non credo che in questo momento quella prospettata sia una soluzione efficace”. Cartabellotta ha poi parlato delle liste di attesa. “Abbiamo compiuto un monitoraggio – ha detto – sullo status di attuazione dei decreti attuativi del decreto legge concernente le liste d'attesa. Esattamente sei mesi dopo la conversione in legge, risultava pubblicato un solo decreto attuativo. C'è stata una grossissima polemica ma, di fatto, siamo arrivati a inizio aprile e questo ulteriore decreto nuovo non è ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Significa che i tempi continuano ad allungarsi e, quindi, in sostanza, la polemica che contrastava la nostra denuncia è stata fondata sul nulla”. Cartabellotta si è anche soffermato sull’eccesso di prescrizione soprattutto sul piano della diagnostica che, in parte, è voluto anche dal paziente, ma dall'altro non tutela assolutamente nulla “perché oggi – ha detto il presidente della Gimbe – stanno crescendo anche le azioni legali per l'eccesso di diagnosi che poi portano alla identificazione di patologie che, di fatto, non avrebbero mai determinato problemi al paziente. Parliamo di terapie con effetti collaterali e dell’eccesso di prescrizioni soprattutto dei test diagnostici visto che il medico, oggi, non utilizza più il ragionamento ipotetico deduttivo”. Infine, Cartabellotta ha analizzato quello che viene definito come “il più grande non detto della sanità italiana, a prescindere da che colore politico sia il governo nazionale, e cioè la privatizzazione del Servizio sanitario nazionale. Se tu indebolisci il servizio pubblico e il privato avanza, non sembrano esserci altre strategie per fermare questa tendenza anche perché il bisogno alla salute, che riguarda tutti indistintamente, è un po’ come il pane. E non se ne può fare a meno”.   Wed, 09 Apr 2025 08:28:21 +0000 Ragusa S-carte: Trasformare scarti in arte, cultura e sostenibilità https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33384-s-carte-trasformare-scarti-in-arte-cultura-e-sostenibilita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33384-s-carte-trasformare-scarti-in-arte-cultura-e-sostenibilita.html Arriva per la prima volta a Crotone lo spettacolo "S-carte", una straordinaria performance teatrale che fonde arte, cultura ed educazione ambientale in un'esperienza unica e coinvolgente. Promosso dal Consorzio Jobel, in collaborazione con Legambiente Crotone e Ubimaior Another Beach Project, il progetto "S-carte" vuole sensibilizzare soprattutto i giovanissimi, attraverso un linguaggio creativo e innovativo, sull’importanza della sostenibilità e del rispetto per l'ambiente. "S-carte" debutterà ufficialmente in città nell'ambito della prestigiosa Paper Week Comieco 2025, offrendo al pubblico crotonese un'opportunità inedita di riflettere sulla valorizzazione creativa degli scarti e sul riciclo dei materiali, temi oggi più che mai cruciali per il futuro del nostro pianeta. Attraverso una narrazione poetica e intensa, interpretata magistralmente dall'attrice Francesca Di Traglia, con la regia di Giulio Costa e le musiche di Giulia Bertasi, lo spettacolo mette in scena il ciclo della carta, esplorando simbolicamente e concretamente il rapporto tra l'uomo e i materiali da lui creati e trasformati. Lo spettacolo sarà proposto in repliche speciali dedicate agli studenti della scuola primaria, nelle mattinate del 9 e 10 aprile, presso gli auditorium degli istituti scolastici “M.G. Cutuli – Don Milani” e “M. Montessori”. Il culmine di questa iniziativa sarà la rappresentazione aperta a tutta la cittadinanza il 10 aprile alle ore 17.00 presso la sede Fabbrica, in via M. Alicata 18, Crotone. "S-carte" rappresenta un dono culturale rivolto ai giovani studenti e all'intera comunità, una celebrazione dell’arte come strumento di educazione e cambiamento sociale. Questo progetto ribadisce l’impegno condiviso di Consorzio Jobel, Legambiente Crotone e Ubimaior Another Beach Project nella diffusione di una cultura ambientale autentica e partecipata, capace di coinvolgere attivamente le nuove generazioni nella costruzione di un futuro più sostenibile e consapevole. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare a questo imperdibile spettacolo, per vivere insieme un momento emozionante e unico di arte, cultura e impegno verso un futuro più sostenibile. Un’occasione coinvolgente e poetica per riflettere sul rapporto tra esseri umani e materiali, a partire... dalla carta Wed, 09 Apr 2025 08:25:38 +0000 Crotone La Democrazia Cristiana ha contribuito a scristianizzare il Paese? https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33382-la-democrazia-cristiana-ha-contribuito-a-scristianizzare-il-paese.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33382-la-democrazia-cristiana-ha-contribuito-a-scristianizzare-il-paese.html Le domande poste dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene ha innescato un ampio e interessante dibattito sulla cultura politica che sta alla base della rappresentanza politica cattolica in Italia del dopoguerra, un percorso che parte dalla Dc di De Gasperi fino ai Dem di Romano Prodi e compagnia. In particolare  nei giorni scorsi si è aperto un dibattito su Lanuovabussola: “Per il futuro dell'Europa bisogna davvero rifarsi a De Gasperi, Schuman e Adenauer? C'è chi lo mette in discussione”. Due interventi in particolari, hanno affrontato la questione: Giovanni Formicola (De Gasperi non era alternativo a Ventotene, 3.4.25) Sostanzialmente Formicola sostiene che quello dei padri fondatori cattolici dell'Unione Europea è un mito, la realtà è che il progetto democristiano ha contribuito alla rivoluzione, all'affermazione di un'agenda relativista e laicista. Su questo tema si può leggere un mio studio (Quelle colpe della Democrazia cristiana, 1/15 2002, Corriere del Sud) L'altro intervento è di Riccardo Cascioli, (C'è un ingiusto pregiudizio anti-democristiano, 3.4.25) “Il richiamo ai Padri Fondatori dell'Europa può essere equivoco, ma si deve riconoscere che questa Unione Europea non è l'erede di De Gasperi e soci. E non si può liquidare la storia della DC in quattro battute”. Per il momento intendo soffermarmi sul testo di Formicola che non entra nello “scontro” su Ventotene ma si sofferma sulla “cattolicità”, di Schuman, Monnet, Adenauer e De Gasperi, sulla cosiddetta “divisata”. “In realtà, quei signori - delle cui buone intenzioni non discuto, ma so quale via è lastricata di buone intenzioni - erano cattolici di una specie particolare: erano democristiani, cioè cattolici democratici”. A questo proposito Formicola cita Gramsci, che era anche “uno studioso che gli permetteva di scorgere i germi della Rivoluzione ovunque fossero annidati”. Il comunista sardo coglie del cattolicesimo democratico tutta la vena progressista, conformemente alla sua natura di espressione politico-sociale del modernismo teologico: «Il modernismo non ha creato “ordini religiosi” ma un partito politico, la democrazia cristiana» (Gramsci, Quaderni del carcere, II, 1384), cioè, «modernismo significa politicamente democrazia cristiana» (ibid., 1305); «Il cattolicismo democratico fa ciò che il comunismo non potrebbe: amalgama, ordina, vivifica e si suicida. […] Perciò non fa paura ai socialisti l’avanzata impetuosa dei popolari […]. I popolari stanno ai socialisti come Kerensky a Lenin» (Gramsci, I popolari, in L’Ordine Nuovo, anno I, n. 24, 1-11-1919, 286). A questo punto la “Lettera”, fa parlare gli esponenti democristiani a partire da De Gasperi: «Noi ci siamo definiti “un Partito di centro che si muove verso sinistra”» (Intervento al Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana, del 31 luglio-3 agosto 1945), e se non fosse stato chiaro ribadisce, «La democrazia Cristiana [è un] partito di centro inclinato a sinistra, [che] ricava quasi la metà della sua forza elettorale da una massa di destra» (Discorso al III Congresso Nazionale della Democrazia Cristiana, Venezia 2/5-6-1949). Pertanto, è proprio su questa linea che si muoverà, con le parole e i fatti, tutta la classe dirigente democristiana. Un altra cosa sono gli elettori, la base, fondamentalmente venivano ingannati. Peraltro, la Lettera di Formicola non fa riferimento all'ostracismo di De Gasperi nei confronti del vero vincitore delle elezioni del 18 aprile 1948, quel Luigi Gedda che con i suoi Comitati Civici contribuì molto alla vittoria della Dc nei confronti del Fronte Popolare. Leopoldo Elia, più volte parlamentare, ministro ed anche presidente della Corte costituzionale, dirà che «De Gasperi avvertiva il pericolo che fare dell’anticomunismo la ragione dominante della propria fortuna politica poteva alimentare tendenze reazionarie [e non sia mai!]» (L. Elia, Dossetti, Lazzati e il patriottismo costituzionale, in L. Elia e Pietro Scoppola, A colloquio con Dossetti e Lazzati. Intervista di Leopoldo Elia e Pietro Scoppola (19 novembre 1984), il Mulino, Bologna 2003 ,147). Non solo i parlamentari, anche gli intellettuali cattolici democratici come  Pietro Scoppola, ha ulteriormente – ed autorevolmente – confermato questa tesi sull’azione e l’identità politica autentiche della DC: «In sostanza, la Dc ha sempre raccolto un elettorato prevalentemente moderato, che è stato tuttavia coinvolto in una politica prevalentemente diretta (tranne alcune parentesi) ad un ampliamento verso sinistra delle basi di consenso alla democrazia e alla funzione di governo» (ibidem, 132). Un'altra dichiarazione a dir poco farneticante, “estremista” è quella di Ciriaco De Mita: «Quando gli storici si occuperanno di fatti e non solo di propaganda spiegheranno che il grande merito della DC è stato quello di avere educato un elettorato che era naturalmente su posizioni conservatrici se non reazionarie a concorrere alla crescita della democrazia. La DC prendeva i voti a destra e li trasferiva sul piano politico a sinistra» (Corriere della Sera, Intervista all’on. Ciriaco De Mita, 23-8-1999). E ancora le dichiarazioni di un Dc «moderato», un Doroteo doc come Flaminio Piccoli non teme affatto l’ipotesi di un accordo a sinistra. “È dagli anni ’60 – afferma – che la Dc non è più anticomunista. Anzi, se fosse stato per noi il Pci sarebbe rimasto al potere ben oltre la vicenda Moro. Non fummo mica noi a dire basta, sa? Fu Mosca a ordinare a Berlinguer di uscire dal governo…”» (Sebastiano Messina, «Muoviti Dc, il nemico non c’è più», in la Repubblica, 16-3-1990). Per Formicola questa politica democristiana viene da lontano, non è “un effetto di una degenerazione intellettuale di uomini convinti, e perciò spaventati, che il comunismo e il progressismo fossero ineluttabili, e che non si potesse contrastarli, ma si dovesse patteggiare con loro”. No. Il peccato è originale, si trova ne «Il partito popolare italiano […] è nato come un partito non cattolico, aconfessionale come un partito a forte contenuto democratico […] che non prende la religione come elemento di differenziazione politica» (don Luigi Sturzo, Discorso a Verona 16-3-1919), là dove il «forte contenuto democratico», non può significare altro che relativista-laicista, su princìpi e prassi. Quindi, ha solo ragione il pensatore cattolico brasiliano Plinio Corrêa de Oliveira quando afferma che «La Democrazia Cristiana non è altro che un dispositivo ideologico e politico specificamente fatto per trascinare verso l’estrema sinistra uomini di destra e soprattutto centristi ingenui». In conclusione la lettera pone una domanda: possiamo pensare davvero che quei signori avessero in mente di attuare l'autentica Dottrina Sociale della Chiesa, cioè di fondare una restaurata Europa cristiana, non laicista né secolarizzata, bensì soggetta alla regalità sociale di Cristo e che quindi la UE sarebbe un tradimento delle loro idee democristiane, cioè rivoluzionarie? Wed, 09 Apr 2025 08:21:07 +0000 Corriere letterario Accademia Karate Crotone: 2 Ori, 2 Argenti e 1 Bronzo alle qualificazioni cadetti https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33381-accademia-karate-crotone-2-ori-2-argenti-e-1-bronzo-alle-qualificazioni-cadetti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33381-accademia-karate-crotone-2-ori-2-argenti-e-1-bronzo-alle-qualificazioni-cadetti.html Si è svolta domenica 6 aprile ad Acri (CS), nel nuovo palazzetto dello sport, la Fase regionale di qualificazione al Campionato italiano cadetti.    La delegazione crotonese dell’ASD Accademia Karate Crotone ha visto la presenza di un team ridotto formato da Priscilla Panunzio Kata e kumite, Greta Nicoletta, Anselmo Greco, Giuseppe Iessi e Vincent Paura. L’AKC ha comunque presenziato nelle due specialità raccogliendo cinque qualificazioni. Priscilla Panunzio ha rinnovato la sua leadership di categoria conquistando 2 medaglie d’oro: una nel Kata ed una nel kumite 47 kg. Nella categoria 54kg manca per un soffio la qualificazione Greta Nicoletta che si è piazzata comunque ad un onorevole 5° posto. In campo maschile Giuseppe Iessi sfiora il massimo alloro conquistando la medaglia d’Argento nei 47 maschili; ancora un’altra medaglia d’Argento è giunta ad opera di Vincent Paura nella categoria 70kg, mentre la medaglia di Bronzo è andata ad Anselmo Greco che ha chiuso il cerchio delle premiazioni per l’AKC Crotone. Il M° Rosario Stefanizzi, insieme ai coach Angelo Arditi e Gino Greco che hanno accompagnato e seguito gli atleti, sono rimasti abbastanza soddisfatti del risultato portato a casa pensando già al lavoro di rifinitura da affrontare in vista delle finali nazionali previste per fine maggio e dove i giovani crotonesi ancora una volta saranno protagonisti di una finale nazionale. Wed, 09 Apr 2025 08:18:31 +0000 Crotone Vinitaly: Coldiretti/terranostra, cresce enoturismo in Puglia da degustazioni 3d a pilates in vigna fino ad astrotasting https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/33380-vinitaly-coldiretti-terranostra-cresce-enoturismo-in-puglia-da-degustazioni-3d-a-pilates-in-vigna-fino-ad-astrotasting.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/33380-vinitaly-coldiretti-terranostra-cresce-enoturismo-in-puglia-da-degustazioni-3d-a-pilates-in-vigna-fino-ad-astrotasting.html Dalle degustazioni 3D, con gli occhiali virtuali  per visitare le vigne mentre si assaggia il vino, al pilates e alla pittura tra i filari, fino all’astrotesting, cresce il fenomeno dell’enoturismo con un aumento previsto delle presenze del 10% rispetto allo scorso anno. Ad affermarlo è un’analisi di Coldiretti e Terranostra diffusa in occasione del Consiglio nazionale dell’associazione agrituristica a Casa Coldiretti al Vinitaly. Un luogo simbolico per ricordare come il turismo del vino stia acquisendo a livello economico un peso sempre maggiore e rappresenta ormai una risorsa per l’intero Paese.  In Puglia, nel Leccese, si combinano degustazioni reali a tour virtuali della cantina e della vigna con gli occhiali 3D, ma si può anche fare pilates o yoga tra i filari o osservare le stelle e le costellazioni sorseggiando un calice di rosso con l’astrotasting. A trainare il fenomeno – rileva Coldiretti Puglia - è soprattutto la spinta all’innovazione che viene dalle aziende vitivinicole, capaci di intercettare la domanda verso un tipo di turismo sempre più esperienziale che proviene da italiani e stranieri. Alle tradizionali degustazioni si sono così aggiunte attività che vanno dall’arte allo sport fino al wellness.  Un segnale importante viene in tale ottica anche dal nuovo Piano Ue per il vino – ricorda Coldiretti - presentato dalla Commissione Europea che riconosce l'enoturismo come un elemento chiave per diversificare e rafforzare il settore vinicolo europeo, contribuendo allo sviluppo economico delle regioni rurali e rispondendo alle nuove tendenze del mercato.   “Solo i produttori di vino possono raccontare con autenticità la naturalità del loro prodotto: conoscono ogni fase, dalla vigna alla bottiglia, e ne custodiscono storia, territorio e passione – sottolinea la presidente di Terranostra Dominga Cotarella -. Questo legame diretto diventa un valore aggiunto per i consumatori sempre più attenti alla sostenibilità e alla trasparenza. In questo contesto, l’enoturismo sta diventando un potente volano di sviluppo per le aree interne, favorendo economia locale, valorizzazione culturale e promozione di pratiche agricole virtuose”.  L’enoturismo, se adeguatamente promosso in Puglia, sarebbe un moltiplicatore di ricchezza con un aumento potenziale del 20% di turisti e un valore aggiunto che potrebbe aumentare di 480 milioni di euro, valorizzando attraverso i vini il territorio anche in chiave turistica e recuperando le antiche tradizioni legate alla cultura enogastronomica, afferma Coldiretti Puglia sulla base dei dati dello studio di SRM del gruppo Intesa Sanpaolo, secondo cui la Puglia presenta grandi potenzialità nella diversificazione dell’offerta turistica, proprio attraverso l’enogastronomia.  Un turista italiano su 3 (32%) posiziona la Puglia sul podio delle 3 migliori regioni italiane per il turismo enogastronomico, con percorsi innovativi – aggiunge Coldiretti Puglia - dell’enoturismo esperienziale per turisti italiani e stranieri che anche nel 2024 hanno preso d’assalto cantine e strutture agrituristiche con l’obiettivo di vivere esperienze nel mondo del vino.  L’identikit delle preferenze degli enoturisti è tracciato dall’indagine Coldiretti/Ixe’ sul fenomeno, con 15 milioni di italiani che hanno avuto esperienze di turismo in cantina. Ben 8 cittadini su 10 si dichiarano poi intenzionati a farlo, un potenziale bacino di assoluto interesse per la crescita del settore. Accanto alle tradizionali degustazioni di abbinamento di vino e ai corsi di cucina, non mancano le attività innovative che catturano l’interesse degli appassionati. Un 24% dichiara di essere interessato a pratiche sportive e salutistiche nelle vigne, tanto che ci sono strutture che propongono yoga e pilates in mezzo ai filari o percorsi in bicicletta, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Ma c’è anche un 26% che punta alla vinoterapia e ad attività di benessere con prodotti ricavati dalla vita e dal vino, trainati dalla crescita dell’agriwellness, mentre un 31% chiede concerti e spettacoli organizzati in mezzo ai vigneti.  La Puglia si sta imponendo grazie alla capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili -  Coldiretti Puglia – grazie alla popolarità internazionale di eccellenze varietali uniche, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Negroamaro, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio con l’enoturismo. Wed, 09 Apr 2025 08:15:24 +0000 Lecce 30 libri in 30 giorni: si presenta il volume “La Terra dei Giganti" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/33379-30-libri-in-30-giorni-si-presenta-il-volume-la-terra-dei-giganti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/33379-30-libri-in-30-giorni-si-presenta-il-volume-la-terra-dei-giganti.html Nell’ambito dell’iniziativa “30 libri in 30 giorni” promossa da BCsicilia, si presenta giovedì 10 aprile 2025 alle ore 17,30 presso Casa San Filippo Sede del Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento il volume curato da Alfonso Lo Cascio e Antonino Filippi “La Terra dei Giganti. Studi di Archeologia e Storia in memoria di Giovanni Mannino”. Dopo i saluti di Roberto Sciarratta, Direttore del Parco e di Elio Di Bella, Presidente BCsicilia di Agrigento, è previsto l’intervento di Nuccia Gulli, Archeologa della Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento. Conducono i curatori dell’opera. L’iniziativa è promossa dal Parco valle dei templi di Agrigento BCsicilia e Angelo Mazzotta editore. Il volume, dedicato allo studioso Giovanni Mannino, raccoglie il contributo di 19 studiosi: Giuseppina Battaglia, Alberto Cazzella, Massimo Cultraro, Franco D’Angelo, Rosanna De Simone, Sara Di Salvo, Antonino Filippi, Rossella Giglio Cerniglia, Caterina Greco, Domenico Laudicina, Alfonso Lo Cascio, Giuseppe Lo Iacono, Marcello A. Mannino, Ferdinando Maurici, Giulia Recchia, Alberto Scuderi, Francesca Spatafora, Sebastiano Tusa, Stefano Vassallo. Il libro è pubblicato da Angelo Mazzotta editore. Le dinamiche storiche e archeologiche che hanno interessato la Sicilia e l’Isola di Malta dalla Preistoria al Medioevo sono il tema dei contributi che arricchiscono questo volume, scritto da specialisti del settore, con approfondimenti sulle più recenti scoperte, frutto di scavi, indagini nel territorio e nei magazzini dei musei siciliani. Si scopre così che le nostre conoscenze sulle antiche culture testimoniate nell’Isola si legano strettamente all’attività di ricerca di un uomo, Giovanni Mannino, che per oltre mezzo secolo è stato uno dei protagonisti della cultura siciliana e al quale, come dimostra la sua lunga bibliografia, molto dobbiamo sulle attuali conoscenze in diverse discipline, dall’Archeologia alla Speleologia. I curatori del libro: Alfonso Lo Cascio, giornalista pubblicista, è Presidente regionale di BCsicilia. Direttore della rivista Espero e di “Galleria, Rassegna semestrale di cultura”. Tra le sue pubblicazioni: “La riserva di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto”, “Un eroe semplice”. “1943: la Reconquista dell’Europa”, “Il futuro delle città. Memoria, identità, bellezza, nuovo umanesimo”. Antonino Filippi, è laureato in Archeologia presso l’Università di Palermo ha condotto un progetto di Dottorato di ricerca sulla Protostoria siciliana presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Vicedirettore nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia, con l’incarico di Responsabile scientifico della rivista “Archeologia”. È socio ordinario dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria. Wed, 09 Apr 2025 08:12:30 +0000 Agrigento Giovedì alla Camera di Commercio di Palermo gli esperti di MFLaw https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33378-giovedi-alla-camera-di-commercio-di-palermo-gli-esperti-di-mflaw.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33378-giovedi-alla-camera-di-commercio-di-palermo-gli-esperti-di-mflaw.html In un contesto economico nazionale in continua evoluzione, la Sicilia - con la più alta crescita di Pil in Italia rilevata dall’Istat (+0,7% nel 2023) - è una delle regioni in cui il tessuto economico ha meglio reagito ai colpi delle crisi degli ultimi anni, ma nel 2024 la regione ha mostrato qualche segnale di rallentamento. Ad esempio, dopo anni di costante incremento, il tasso di crescita delle imprese, secondo i dati di Unioncamere, si è ridotto dallo 0,52% del 2023 (il settimo più alto d’Italia) allo 0,47% dell’anno scorso, scendendo di una posizione, e se sono nate 21.630 attività, ben 19.411 hanno chiuso battenti, con un risicato saldo positivo di 2.219 unità. Inoltre, dal 2021 al 2024, 65 aziende in difficoltà hanno avuto accesso alla composizione negoziata della crisi d’impresa imboccando la via d’uscita dal tunnel e già 5 (il 7,7%) hanno concluso l’iter con successo, grazie all’impegno della Commissione paritetica che si riunisce mensilmente presso l’Assessorato regionale Attività produttive. Ma nel 2024 la tendenza si è invertita: i default sono aumentati con 806 aziende finite nella morsa della crisi, di cui 668 liquidazioni giudiziali e 33 liquidazioni coatte amministrative; parallelamente, 29 aziende hanno avuto accesso alla composizione negoziata, cui si sono aggiunti 3 concordati semplificati, 28 accordi di ristrutturazione del debito e 45 concordati preventivi. Dunque, di fronte ai primi segnali d’allerta, le imprese siciliane farebbero bene a premunirsi in tempo, anche in vista dell’imminente impatto dei dazi Usa, introducendo maggiori misure interne di prevenzione e più flessibilità organizzativa e finanziaria per adattarsi efficacemente ai cambiamenti. Da parte loro, le istituzioni regionali potrebbero intervenire con norme innovative e mettendo a disposizione strumenti evoluti laddove le misure esistenti non siano più sufficienti. Per favorire questi processi, in Sicilia sono presenti la competenza e il bagaglio di esperienze di MFLaw - Società tra Avvocati per azioni con una rete di oltre 90 professionisti, sedi a Roma, Milano e Palermo e in programma l’apertura di nuovi uffici anche a Catania – che, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi locali della sede di Palermo in piazza Castelnuovo, ha organizzato per giovedì 10 aprile, alle ore 16,30, presso la sala  “Terrasi” della Camera di commercio Palermo Enna, in via Emerico Amari, 11, un confronto con istituzioni e imprese su “Gli adeguati assetti e strumenti organizzativi, normativi, amministrativi, tributari e finanziari per le imprese come nuove opportunità di sviluppo”. MFLaw, con oltre vent'anni di esperienza nei settori del banking & finance, real estate, diritto amministrativo, diritto sportivo, diritto tributario e consulenza legale d’impresa, incontrerà le imprese per approfondire come gli adeguati assetti organizzativi, normativi, amministrativi, tributari e finanziari possano rappresentare nuove opportunità di sviluppo per la tenuta ed il successo del tessuto imprenditoriale. Il convegno esplorerà le principali sfide che le aziende si trovano ad affrontare, analizzando come l’adozione di strumenti strategici possa essere una leva fondamentale per accrescere la competitività, favorire l'innovazione e garantire una crescita sostenibile. Interverranno, tra gli altri, Roberto Lagalla, sindaco di Palermo; Gaetano Galvagno, presidente dell'Ars; Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività produttive; Dario Cartabellotta, D.g. del dipartimento regionale Attività produttive; Calogero Guagliano, D.g. dell’Irfis-FinSicilia; Alessandro Albanese, presidente della Camera di commercio Palermo Enna. Il programma prevede la suddivisione in tre Panel e una Round Table finale: PRIMO PANEL (ore 17:00):
Le istituzioni: alleate strategiche per la crescita delle imprese
 SECONDO PANEL (ore 17:30):
Gli adeguati assetti e strumenti per il successo imprenditoriale TERZO PANEL (ore 18:15):
Il contesto tecnico, normativo e fiscale per una sana gestione imprenditoriale ROUND TABLE FINALE (ore 18:45):
Tra tradizione e innovazione: l’importanza di consulenti qualificati per il futuro delle imprese. Il convegno sarà un'opportunità unica per approfondire le strategie e gli strumenti necessari a fare crescere le imprese in un contesto economico e normativo in continua evoluzione. Al termine dei lavori seguirà un rinfresco per gli ospiti, occasione per un conviviale scambio di opinioni e una messa a confronto delle idee che matureranno durante il dibattito.   I dati nazionali sulla composizione negoziata della crisi d’impresa In Italia, secondo l’ultimo monitoraggio di Unioncamere pubblicato a marzo, negli ultimi quattro anni 40.617 imprese sono finite intrappolate nella rete della crisi. La riforma che ha introdotto la composizione negoziata della crisi d’impresa ha di fatto aiutato molte di queste aziende in difficoltà a imboccare la via verso l’uscita dal tunnel evitando il fallimento, ma adesso pare che da sola non basti più. La novità normativa, dalle appena 39 composizioni negoziate del 2021, ha registrato poi un boom passando alle 594 del 2023, mentre le liquidazioni giudiziali sono scese da 8.720 del 2021 a 7.685 del 2023 e le liquidazioni coatte amministrative da 372 a 222. In mezzo ci stanno le altre misure introdotte dalla riforma, che nel 2023 hanno visto 69 concordati semplificati, 335 accordi di ristrutturazione del debito, 678 concordati preventivi. Nel 2024, però, i dati di Unioncamere mostrano che, mentre è aumentato ancora il ricorso alle procedure negoziate, c’è stato un rimbalzo dei fallimenti. Se, da un lato, le composizioni negoziate aperte sono cresciute a 1.089, i concordati semplificati a 85, gli accordi di ristrutturazione del debito a 326 e i concordati preventivi a 762, dall’altro lato le liquidazioni giudiziali sono salite a 9.203 e le liquidazioni coatte amministrative a 236. E si conferma il trend positivo di 85 concordati semplificati, 326 accordi di ristrutturazione del debito e 762 concordati preventivi. Nei quattro anni le composizioni chiuse con successo sono 205 (il 20,5%). Dunque, alla luce di tutti questi dati è evidente che occorra invece prevenire i rischi all’interno delle aziende rafforzando le strategie di management, economiche e finanziarie di lungo termine, ancor più adesso che le imprese sono obbligate a riposizionarsi sui mercati alla luce dei dazi imposti dall’amministrazione Usa. L’articolo 3 del Codice della crisi e dell’insolvenza obbliga ad adottare al proprio interno “adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili” per rilevare tempestivamente i primi segnali di crisi; obbligo al quale, avverte Unioncamere, hanno ottemperato solo 22.806 imprese sulle 662.244 che hanno depositato il bilancio dell’esercizio 2023. Wed, 09 Apr 2025 08:09:33 +0000 Palermo Quartetto jazz Mediterraneo: musiche, luoghi e tempi dell'anima https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33375-quartetto-jazz-mediterraneo-musiche-luoghi-e-tempi-dell-anima.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33375-quartetto-jazz-mediterraneo-musiche-luoghi-e-tempi-dell-anima.html Sabato 12 e domenica 13 aprile, il Museo del Sassofono di Maccarese ospita due appuntamenti musicali di grande fascino, che promettono di coinvolgere pubblici diversi attraverso linguaggi artistici ricercati e profondi. Due serate consecutive che vedranno alternarsi le atmosfere solari del jazz mediterraneo e le suggestioni intense della musica elettroacustica contemporanea, confermando ancora una volta il ruolo del museo come luogo dinamico e vivo, dove la cultura musicale si intreccia con la bellezza e il valore di uno spazio unico nel panorama internazionale. Il primo concerto, sabato 12 aprile alle ore 21:00, è affidato al Mediterranean Jazz Quartet , formazione capitanata da Nicola Buffa alla chitarra, affiancato da Francesco Bignami al pianoforte, Bruno Zoia al contrabbasso e Cesare Botta alla batteria e percussioni. Il gruppo propone una musica originale, che nasce dal contributo creativo di tutti i suoi componenti, e si nutre delle influenze artistiche del bacino del Mediterraneo, con sonorità che richiamano la tradizione latina, le scale orientali e le forme del jazz contemporaneo. Il concerto prende il titolo dal nuovo progetto discografico Una Favola Mediterranea , un percorso che si sviluppa anche attraverso i brani tratti dai precedenti album del quartetto: Immagini di Roma , Sangue Latino e La Musica Dentro . Le composizioni, melodiche, evocative e ritmicamente ricche, si articolano su strutture solide e al tempo stesso aperte all'improvvisazione, in un equilibrio riuscito tra radici e contemporaneità. Un sound fresco e autentico, che parla una lingua musicale universale ma profondamente italiana. Il concerto sarà preceduto, alle ore 20, da un'apericena a cura del Museo, per una serata completa tra gusto e musica: il costo del biglietto di ingresso è di € 18,00 + € 1,00 di prevendita (acquistabile su Liveticket.it e presso la biglietteria del Museo) mentre l'apericena facoltativa ha un costo opzionale di € 17,00. Domenica 13 aprile, alle ore 18:30, il Museo ospiterà invece il concerto Echoes of the Time , una riflessione sonora sulla contemporaneità che si traduce in cinque opere tra voce, strumenti ed elettronica. Le composizioni, firmate da Francesco Telli, Christian Banasik, Giorgio Nottoli e Giovanni Costantini, affrontano temi profondi e attualissimi: dal femminicidio al trauma del presente, dalle migrazioni alla dimensione interiore del respiro. Le due prime assolute, Eco dopo Narciso di Telli e Echoes of Time di Banasik (commissionata dalla Kunststiftung NRW), dialogano con lavori come Trama sospesa di Nottoli e Anchors in Waves di Costantini, in un susseguirsi di atmosfere immersive. Interpreti d'eccezione come la voce intensa e sperimentale di Virginia Guidi, la viola raffinata di Luca Sanzò e il sassofono di Enzo Filippetti, da anni protagonista della scena elettroacustica internazionale, daranno corpo a una serata di grande densità emotiva. La regia del suono sarà affidata agli stessi compositori Banasik e Nottoli, punti di riferimento nella ricerca musicale elettronica. Il concerto, ad ingresso gratuito, è un invito all'ascolto profondo, dove ogni suono si fa linguaggio e ogni pausa racconta una storia. Nella mattinata, alle ore 11:00, è in programma anche un'originale visita guidata alle collezioni del museo che prevede delle performance musicali dal vivo. La visita è a cura del direttore del museo Attilio Berni con tema: “Il saxofono e le sue metamorfosi”. Gli eventi di domenica 13 sono gratuiti previo pagamento del biglietto di ingresso al museo. Il Museo del Saxofono, nato dalla passione e dalla visione di Attilio Berni – musicista, collezionista e direttore artistico – è oggi considerato un vero gioiello nel panorama museale italiano. Inaugurato nel 2019 a Maccarese, a pochi chilometri da Roma, rappresenta il più grande centro espositivo al mondo dedicato al sassofono. La collezione permanente conta oltre seicento strumenti, alcuni dei quali rari o addirittura unici, tra cui il sassofono più piccolo e quello più grande mai costruito, oltre a pezzi storici appartenuti a giganti del jazz e della musica classica. Accanto agli strumenti, il museo ospita spartiti, accessori, grammofoni, documenti e memorabilia che raccontano la storia affascinante di questo strumento simbolo del Novecento.  Ma il Museo del Saxofono è anche un centro culturale attivo, dove la musica si suona, si ascolta e si vive: concerti, mostre, eventi, attività didattiche si susseguono in un programma ricco e coinvolgente che ha come missione quella di far conoscere, valorizzare e far amare la cultura musicale in tutte le sue forme.     Tue, 08 Apr 2025 14:04:49 +0000 Moda e spettacolo Secondo incontro all’IC Gatti-Manzoni-Augruso sull’integrazione scolastica e le emergenze educative https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33372-secondo-incontro-all-ic-gatti-manzoni-augruso-sull-integrazione-scolastica-e-le-emergenze-educative.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33372-secondo-incontro-all-ic-gatti-manzoni-augruso-sull-integrazione-scolastica-e-le-emergenze-educative.html “Spettabile comunità di Lamezia, assessori, servizi sociali, associazioni, dateci una mano a gestire i nostri alunni più difficili. In alcuni contesti, l’azione educativa richiede una forte alleanza tra tutti noi”. L’appello della dirigente scolastica Antonella Mongiardo è stato raccolto dalle istituzioni, a cui la preside dell’Istituto comprensivo Gatti-Manzoni-Augruso di Lamezia Terme ha inviato una lettera per proporre una collaborazione permanente tra forze sociali, mirata a far fronte alle più urgenti emergenze educative della realtà scolastica, rappresentate dagli alunni di alcuni plessi periferici provenienti da un contesto famigliare e sociale particolarmente problematico.  La dirigente ha visto una tempestiva risposta da parte degli assessori comunali Annalisa Spinelli, che guida l’assessorato alla Cultura e all’Istruzione, e Tonia Rizzo (assessore ai Servizi sociali), con le quali si è tenuto oggi 7 aprile, nell’ufficio di presidenza della sede centrale della scuola “Gatti-Manzoni-Augruso”, un tavolo inter-istituzionale sulla tematica dell’integrazione scolastica e delle emergenze educative. Al tavolo hanno preso parte, oltre alla dirigente Mongiardo e alle assessore Spinelli e Rizzo, anche l’assistente sociale del Comune di Lamezia Terme Stefania Leopoldo, il presidente, la vice presidente e la responsabile intercultura dell’Opis (Osservatorio permanente inclusione scolastica) rispettivamente Alfredo Saladini, Michela Cimmino e Fiorella Careri e la referente dell’associazione “Donne e Futuro Aps” Bianca Lillo. In rappresentanza della scuola hanno preso parte al tavolo anche la vice-preside Angelina Materasso, il direttore dei servizi generali e amministrativi Anna Leonardis, il referente del plesso Mancuso Antonio Barrilà. Si tratta del secondo tavolo tecnico tenutosi quest’anno all’IC Gatti-Manzoni-Augruso, dopo l’incontro di ottobre nell’ufficio di presidenza al quale avevano presenziato il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro, gli assessori Spinelli e Rizzo, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale ing. Pasqualino Nicotera, il geometra Lucchino, l’ing. Giovanni De Vito, responsabile del servizio di prevenzione e protezione della scuola. Durante la riunione sono stati affrontati dai rappresentanti istituzionali diversi aspetti della vita scolastica, riguardanti soprattutto la gestione di alcuni plessi periferici che presentano importanti criticità legate al difficile contesto socio-culturale e alle emergenze educative a cui la scuola deve dare risposte, anche in collaborazione con le associazioni sociali operanti sul territorio. Si è parlato, in modo particolare, del plesso Mancuso, che in corso d’anno è stato temporaneamente trasferito da via Dunant alla sede centrale, dove sono state sistemate due pluricassi. Ci si è soffermati, in particolare, sull’opportunità di passare dalle pluriclassi alla formazione di classi omogenee per età anagrafica, al fine di evitare squilibri nelle dinamiche di classe che potrebbero incidere negativamente nel processo di scolarizzazione e di integrazione scolastica. La dirigente ha fatto presente come in corso d’anno sia i docenti che le famiglie hanno espresso questa richiesta a tutela degli equilibri di classe, resi ancor più critici proprio dal divario anagrafico degli alunni.  Il referente Barrilà ha esposto le principali criticità rilevate nel corso di quest’anno scolastico, che la scuola ha attenzionato nei diversi incontri tra scuola e famiglie. I presenti hanno condiviso all’unanimità questa posizione. Bianca Lillo ha esposto la difficile situazione dell’integrazione scolastica e sociale dei ragazzi di etnia rom, che richiede un coinvolgimento attivo e concreto da parte delle istituzioni, con un inserimento più uniforme ed equilibrato di questi alunni in tutte le scuole della città. L’assessore Spinelli e i presidi Careri e Saladini, nell’esprimere un plauso alla dirigente scolastica Antonella Mongiardo per aver intrapreso un coinvolgimento di tutta la comunità sociale nella gestione della problematica, hanno evidenziato come “questo processo di integrazione sia importante farlo iniziare fin dai primi an di scuola dell’infanzia. Iniziare un percorso insieme, in questa direzione, è l’unico modo possibile per poter realizzare una piena integrazione”. In particolare i dirigenti scolastici Mongiardo, Careri e Saladini hanno ribadito l’importanza di collegare gli obiettivi didattici previsti nel PTOF della scuola con dei progetti extrascolastici da realizzare in sinergia con le associazioni di volontariato anche durante la settimana e in orario scolastico, prevedendo laboratori con alunni dei diversi plessi e uscite periodiche all’esterno della scuola, per consentire loro di scoprire e vivere direttamente le risorse della città. La preside ha chiesto agli assessori presenti in rappresentanza dell’amministrazione comunale, nell’ipotesi di una ubicazione degli alunni di Mancuso presso il plesso Davoli, di interessarsi per l’attivazione di una corsa di scuolabus che agevoli il percorso casa-scuola degli alunni residenti nel quartiere “Ciampa di Cavallo”. Una parte attiva nella collaborazione è stata garantita anche dall’assessore Rizzo e dai servizi sociali del comune nella persona della dottoressa Stefania Leopoldo. Nel corso della interlocuzione, si è dedicata particolare attenzione all’integrazione scolastica degli alunni di etnia rom, inquadrata in un più ampio programma di rigenerazione urbana e integrazione sociale di alcuni quartieri periferici della città. In conclusione dei lavori, i presenti hanno sottolineato l’importanza di questi incontri e il valore della vicinanza tra le istituzioni in direzione della formazione dei giovani, soprattutto nei territori caratterizzati da emergenze educative.  La dirigente Mongiardo ha ribadito “l’importanza di gestire la complessità della nuova scuola con spirito di squadra e di confronto, in sinergia con le istituzioni e con le risorse umane e professionali che, a vario titolo, ci aiutano a portare avanti la mission scolastica”. Un’alleanza educativa nella quale un prezioso contributo ci proviene anche dalle forze dell’ordine, in particolare dal Commissariato di Polizia di Stato di Lamezia Terme, diretto da Antonio Turi, partner dell’IC “Gatti Manzoni Augruso” in un percorso di formazione/informazione sulla legalità che si sta svolgendo in tutti i plessi della scuola, coinvolgendo i ragazzi in momenti sensibilizzazione su tematiche importanti, come il rispetto delle regole, il bullismo e il cyberbullismo, i diritti e i doveri connessi alle tecnologie informatiche.  “Un ringraziamento a tutti gli attori che hanno risposto al nostro appello - ha detto la dirigente Mongiardo - solo lavorando in sinergia e in rete, Scuola, Istituzioni e associazioni del Terzo settore, si potranno sviluppare interventi concreti e sostenibili, promuovendo attività interculturali che favoriscono la partecipazione attiva alla vita scolastica e sociale”. Tue, 08 Apr 2025 06:29:56 +0000 Catanzaro Il Grande Reset: dalla pandemia sanitaria a quella climatica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33371-ilgrande-reset-dalla-pandemia-sanitaria-a-quella-climatica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33371-ilgrande-reset-dalla-pandemia-sanitaria-a-quella-climatica.html Dal 1971, si riunisce annualmente a Davos, cittadina sciistica della Svizzera, il World Economic Forum (WEF), una community fondata dall’economista tedesco Klaus Schwab che è fondatore e direttore esecutivo, caratterizzata– si legge sulla quarta di copertina del libro – «dalla cooperazione ai massimi livelli tra colossi industriali e finanziari, importanti leader politici mondiali, realtà sovranazionali, banche centrali, […] accademie, media e influencer globali». l World Economic Forum di Davos è spesso oggetto di grande confusione. Maurizio Milano, con il suo libro, “Il Pifferaio di Davos. Il Great Reset del capitalismo: protagonisti, programmi e obiettivi”, pubblicato da D’Ettoris Editore (Crotone, 2024; Pag. 336; e. 23,90), offre una prospettiva basata su affermazioni e documentazioni tratte dai libri del Prof. Klaus Schwab, in particolare da “The Great Resert”, un libro da leggere, che contiene un programma da attuare. Il testo di Milano paradossalmente raccoglie una serie di fatti, che sembrano “complotti”, ma non lo sono. Già nella Premessa si pone la domanda: il Great Reset del Forum di Davos è un complotto o è la realtà? Nel libro di Schwab c'è scritto tutto, quindi è un programma alla luce del sole. Il Pifferaio di Davos, basa su un’accurata consultazione delle fonti ufficiali del Forum e include citazioni dello stesso Schwab presenti nei suoi numerosi scritti. “Nessun complottismo, quindi: non si sente proprio la necessità di aggiungere ipotesi o forzature fantasiose e indimostrabili alla narrazione pubblica”. Si tratta, scrive Milano di “dichiarazioni scritte nero su bianco dal WEF ed enunciate nei moltissimi video ufficiali, facilmente reperibili in rete, appaiono a volte già così inquietanti da far nascere il sospetto che non siano state davvero espresse, o che siano travisate o forzate”. Milano ha fatto un lavoro monumentale e certosino nello stesso tempo, ha raccolto e approfondito tutte queste fonti che si possono rintracciare tranquillamente. Sforzandosi il più possibile di eliminare una certa soggettività, lasciando parlare i fatti, le dichiarazioni dei protagonisti. Maurizio Milano, analista e consulente finanziario attivo nell’apostolato culturale di Alleanza Cattolica, ricostruisce i programmi e gli obiettivi del WEF attingendo a quanto pubblicato dai suoi principali esponenti. Il «Grande Reset» è il nome assegnato dallo stesso Schwab alla «missione» del WEF: «agevolare la transizione verso un mondo nuovo, sostenibile, inclusivo e resiliente, superando il modello economico basato sul libero mercato, sulla micro, piccola e media impresa e sul governo nazionale, verso una governance mondiale, sia a livello di pianificazione economica sia a livello di decisioni politiche e di controllo»; un’agenda globalista che va attuata aggirando le eventuali resistenze dei corpi elettorali e, per ammissione dello stesso Schwab, infiltrando i governi”. Il pifferaio di Davos è diviso in due parti: nella prima si delinea il Grande Reset nelle sue linee generali, si dimostra la contiguità di impostazione e di intenti dell’Agenda ONU 2030 con gli imperativi di Davos e si elencano i molti partner associati stabilmente al WEF: grandi realtà industriali del settore automobilistico, energetico, farmaceutico; gruppi finanziari; colossi mondiali come Amazon, Apple, Google, Meta (Facebook) e Microsoft, e fondazioni quali la Bill & Melinda Gates Foundation e le Open Society Foundations di George Soros. Un capitolo di questa parte è dedicato all’epidemia CoVID-19, salutata da Schwab come «un’opportunità per ripensare, reimmaginare e resettare il nostro mondo», che ha favorito la crescita del consenso verso «l’attuazione di straordinarie misure di confinamento e restrizioni dei diritti individuali». La seconda parte del libro individua tredici fronti distinti su cui il WEF esercita la sua influenza, dedicando un capitolo a ciascuna tessera del mosaico. Alcuni fronti sono attinenti specificamente all’economia come, per esempio, la limitazione dell’uso del contante e l’attribuzione alle imprese di «pagelle di sostenibilità», utili a valutarne l’allineamento tanto ai diktat dell’ideologia climatista quanto a quelli dell’ideologia woke e LGBTQIA+. Altre tessere del mosaico riguardano più direttamente l’uomo e le sue abitudini, l’alimentazione, i mezzi di trasporto, nonché l’auspicio di una decrescita demografica. il libro di Milano si chiude con delle indicazioni operative per chi intende a opporsi a questo Reset del mondo promosso dalle élites tecnocratiche. Per esempio, si sottolinea l’urgenza di «promuovere, innanzitutto sul piano culturale e quindi anche sul piano pratico, anche fiscale, la natalità, ridando centralità alla famiglia»; rivendicando «il principio di sussidiarietà e il ruolo primario dei corpi intermedi, con la difesa della proprietà privata, della libertà e dell’autonomia della famiglia» e recuperando «le radici cristiane che hanno creato la nostra cultura, e con la fede ritrovare anche la ragione e il semplice buon senso». Per l'autore del libro, “urge una contro-narrazione per rompere l’incantesimo, mostrare che il Re è nudo e scendere finalmente dalla Montagna Incantata di Davos. Per un salutare ritorno al reale, prima che il reale ci presenti il conto”. Forse è utile precisare che Il pifferaio di Davos è stato pubblicato prima della rielezione di Donald John Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America. Pertanto sembra che la politica di Trump tende a scardinare le conquiste di Davos, anche quanto ha sostenuto recentemente Maurizio Milano nei suoi interventi presentando il suo libro. Il saggio è per tutti, una lettura facile, per comprendere quello che l'ideologia climatista, il socialismo verde, ci sta preparando. Il libro ha una struttura molto efficace. È diviso in capitoletti non troppo lunghi e alla fine di ognuno di essi l’autore propone una sintesi riassuntiva di quanto detto. All’inizio c’è una doverosa informazione su cosa sia il Forum di Davos. “Qui il lettore che non sia addentro al problema rimane stupito dalla enorme concentrazione di potere concentrata nella Community di Davos che, alla fine, rimane un ente, diciamo così, del privato-sociale, ma che costituisce una “rete” globale di società e di persone capaci di esercitare una enorme influenza sulla politica, l’economia, la finanza e la cultura. Si tratta senz’altro di una espressione del Deep State, perché questa influenza sulla politica globale, avviene spesso sotterraneamente mediante la rete dei contatti, ma nello stesso tempo i dati della potenza di Davos si possono desumere semplicemente dal suo sito internet”. (Stefano Fontana, Il pifferaio di Davos. L’analisi di Maurizio Milano sul Great Reset del capitalismo 30.5.24, Osservatorio Vant Thuan). Il libro fa i nomi (I Protagonisti) di chi guida il Great Resert, a parte Schwab, ci sono finanziari, imprenditori, leader politici. Sono tanti i temi esplorati da Maurizio Milano, nella Prima Parte, ripercorre il perseguimento del Great Reset durante il biennio Covid, che Schwab considerava nei suoi scritti come la grande occasione per la svolta e la radicale ristrutturazione del mondo. Illustra quindi la “grande narrazione” che è stata predisposta, massicciamente diffusa e sostanzialmente imposta come nuovo Verbo, per arrivare a mostrare la coincidenza di tutto ciò con gli obiettivi ONU del 2030 sullo sviluppo sostenibile. “L’autore sottopone tutto questo processo a sostanziale critica, mostrando come dietro vi sia prima di tutto una errata concezione dell’uomo ed evidenziando poi la singolare convergenza di liberalismo e capitalismo in tutti questi passi compiuti”. Milano parla di un “socialismo liberale” e, quando entra nel campo specifico di sua competenza, ossia nell’economia, parla di “socialismo finanziario”, come un sottoprodotto del socialismo liberale. Non c’è nessuna dietrologia e nessun complottismo nell'analisi di Milano, ma la spiegazione precisa e sobria di quanto è avvenuto e del perché è avvenuto, come monito verso quello che potrebbe venire. Questa prima parte è “di quadro” ed è la più importante per la comprensione dell’ideologia che anima il Great Reset. La seconda parte è analitica ed esamina come il Nuovo Inizio viene attuato nei diversi ambiti, dalla finanza all’energia, dall’auto alla casa, dal cibo ai consumi … Importantissime le analisi di tre ambiti particolari e decisivi: Il Grande Reset della famiglia, quello della società e quello dell’uomo. Perché il progetto Davos non riguarda solo l’economia o la politica. Si tratta di un progetto molto più ambizioso: la riplasmazione della realtà secondo intenti e metodologie gnostiche, la creazione di un “nuovo Adamo” dai connotati transumani. E comunque secondo Fontana, “quello che emerge dal libro è inquietante. Una “grande  narrazione” ci induce tutti a pensare nello stesso modo e occulta il vero volto della realtà, si va verso un sistema dirigistico e di controllo pianificato e pervasivo, si crea un clima costante di paura, si riduce l’umano al piano orizzontale, si crea una società palliativa deresponsabilizzante in cui tutti sia considerati “malati”. Sarebbe interessante presentare qualche tema in particolare, ma poi il mio intervento diventa troppo esteso. In qualche recensione si è puntata l'attenzione sul  “grande reset dell’identità”, destinato a limitare ulteriormente la nostra libertà. Si potrebbero presentare altri interessanti grandi reset come quello dell'auto, dove Milano pone diverse domande fondamentali, per esempio sulle batterie elettriche. Il grande reset delle città da 15 minuti, delle abitazioni, del cibo. Il WEF sta orchestrando un colpo di stato globale per instaurare un nuovo ordine mondiale guidato da un élite tecnocratica? Un “Great Reset”, che porterebbe a: perdita di libertà individuale e sovranità nazionale; aumento delle disuguaglianze sociali; maggiore sorveglianza e controllo governativo? Occorrerà che gli Stati diventino Stati di Polizia, con un modello di Security preso dagli Stati totalitari come la Cina? Milano critica duramente il WEF, definendolo un’organizzazione antidemocratica e pericolosa per la libertà e la prosperità. Il suo libro ha generato un vivace dibattito, suscitando pareri contrastanti tra lettori e critici. Indipendentemente dalle opinioni che si possono generare sul WEF e sul “Great Reset”, il libro di Milano è senza dubbio un’opera stimolante, che provoca su temi attualissimi, e che incoraggia il lettore a formarsi una propria opinione. Tue, 08 Apr 2025 06:26:36 +0000 Corriere letterario “Melodie in... Salotto”: un viaggio nell'eleganza del pianoforte in compagnia del duo Nicora-Baroffio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33370-melodie-in-salotto-un-viaggio-nell-eleganza-del-pianoforte-in-compagnia-del-duo-nicora-baroffio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33370-melodie-in-salotto-un-viaggio-nell-eleganza-del-pianoforte-in-compagnia-del-duo-nicora-baroffio.html Con il concerto “Melodie in... salotto”, sabato 12 aprile alle 20.30, presso l'Auditorium del Centro Commerciale Culturale di Ragusa, continua la 30ª stagione concertistica di “Melodica – La Musica dell'Anima”. Organizzata dall’Associazione Melodica sotto la direzione artistica della pianista Diana Nocchiero, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ragusa e dell'Assessorato Turismo Sport e Spettacolo della Regione Sicilia, la rassegna si conferma un punto di riferimento per gli appassionati della grande musica. Protagonisti della serata saranno Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio, un duo pianistico di straordinaria sintonia ed eleganza, che offrirà un raffinato repertorio per pianoforte a quattro mani, immergendo il pubblico in un'atmosfera intima e suggestiva, tipica della musica da salotto ottocentesca. Il programma del concerto spazierà da composizioni che esaltano energia e vivacità, ad opere di intensa drammaticità e virtuosismo, fino a melodie appassionate e ritmicamente colorate. La perfetta intesa artistica tra i due musicisti darà vita a un’esibizione avvolgente e coinvolgente, capace di far vibrare le corde dell’anima degli ascoltatori. “Il Duo Nicora-Baroffio rappresenta un esempio perfetto dell’eleganza e dell’intensità che la musica per pianoforte a quattro mani riesce a trasmettere – ha dichiarato Diana Nocchiero, direttrice artistica della rassegna – Il concerto regalerà al pubblico un’esperienza unica, un’occasione preziosa per lasciarsi incantare dalla magia del pianoforte con fascino e leggerezza”. Attivo dal 1993, il Duo Nicora-Baroffio ha calcato i palcoscenici di prestigiose sale da concerto in Italia e all'estero, ottenendo unanime consenso di pubblico e critica. La ricerca musicale di Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio spazia dal repertorio tradizionale alle trascrizioni d'autore, con una particolare attenzione alle opere dell’Ottocento. L'ingresso all'auditorium del Centro Commerciale Culturale, sito in via Giacomo Matteotti n. 61 a Ragusa, è consentito dalle ore 20.00, con inizio del concerto alle ore 20.30. Biglietto intero € 10, ridotto per studenti fino a 20 anni € 5. Ingresso gratuito per i minori di anni 8. Per info e prenotazioni telefonare al 366 9790999 e 3492993208, Tue, 08 Apr 2025 06:22:41 +0000 Ragusa “L’infinito non basta”: un romanzo che tocca le corde dei sentimenti collettivi e universali https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33364-l-infinito-non-basta-un-romanzo-che-tocca-le-corde-dei-sentimenti-collettivi-e-universali.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/33364-l-infinito-non-basta-un-romanzo-che-tocca-le-corde-dei-sentimenti-collettivi-e-universali.html Il romanzo dello scrittore Saverio Simonelli “L’infinito non basta”, edito dalla casa editrice Città Nuova, ci riporta nel mondo ottocentesco tratteggiato con sapienza di richiami storici e letterari che fanno rivivere i più importanti personaggi che hanno segnato il periodo della musica classica, fra cui Beethoven e Franz Liszt. La narrazione si dispiega fra continui intrecci e richiami alla vita degli attori che sembra intersecarsi, ora volutamente ora casualmente, in ampie volute armoniose che creano scenari di una trama strutturata in modo tale da rendere il racconto avvincente e coinvolgente. Colpisce la particolarità dei dettagli e la descrizione degli ambienti storico-sociali dell’epoca in cui vengono descritti i vissuti di tali personalità calate in un ambiente quotidiano e familiare. Saverio Simonelli riprende, inserendola in una atmosfera realistico-fiabesca, la vita di Herman Grimm, figlio di Wilhelm, uno dei due fratelli autori delle celebri fiabe. Quest’ultimo desidera emulare il padre raccontando la vita di Franz Liszt, musicista sublime in grado, in gioventù, di improvvisare in maniera tale da commuovere addirittura un diffidente Beethoven, ma che ora è atteso da una sfida: conciliare il talento con le esigenze della vita. Ogni capitolo del libro suggella e sviluppa le vicende dei protagonisti che si susseguono in una brillante composizione melodica caratterizzando la scena con note ad effetto sorpresa che stupiscono il lettore e lo invogliano sempre di più nel proseguire la lettura così coinvolgente di questo romanzo. Vengono descritti in modo sublime i sentimenti che legano gli attori delle storie fra di loro in un completo spettro cromatico composto dalle svariate emozioni e sensazioni che rappresentano una umanità universale. E’ facile immedesimarsi in questi racconti di un tempo senza tempo frutto della contemplazione immaginifica che si rende realtà concreta nella sua rappresentazione umana e valoriale. Infatti, dopo le tante conquiste ottenute, l’eccelso pianista si trova a dover gestire un amore difficile, una figlia sfuggente e spinosa, una vocazione tardiva. Accanto a lui un giovane e talentuoso di nome Ludwig, in fuga dal destino di musicista iscritto nel suo nome ma che, proprio come Liszt, è costretto a fare i conti con l’amore e con la figura paterna. Nel romanzo vengono affrontati vari temi che approfondiscono le storie e le tradizioni locali dei paesi internazionali con una forte attenzione agli aspetti e alle componenti della profonda umanità collettiva. In questi echi e in questi rimandi così attenti e pertinenti si rivela la professionalità degli studi approfonditi compiuti da Saverio Simonelli, giornalista e vicecaporedattore del Tg2000, che è laureato in filologia germanica e traduttore di testi. Formatosi come filologo germanico si muove da sempre nell'alveo della grande tradizione classico romantica tedesca, con un interesse particolare anche per la produzione letteraria delle isole britanniche che traspare particolarmente agli inizi della sua produzione. Nel romanzo è molto sentito l’aspetto religioso che si esplica e si rivela come componente teologica che indirizza i personaggi verso una finale “rivelazione” e conoscenza interiore che svela l’intelligenza della fede e il valore dei miracoli. Come nelle fiabe, padri e figli intrecciano i propri destini: riuscirà Herman a districarne la trama? “Ora sotto il cielo di Roma, sotto quel cielo che dovrebbe essere così chiaro desidera il silenzio. Saluta solo con un cenno due carbonai che gli passano accanto scendendo verso il Tevere. Uno di fianco all’altro. Neanche loro parlano. Sotto i lecci scorge il questurino che sbadigliando compie l’ultimo giro fino alle Botteghe Oscure, dove sa che si gioca d’azzardo. Nessuno di loro guarda il cielo. E sua madre chissà se lo sta guardando il cielo o se pensa a lui lassù a Parigi. Neanche lei sa quello che lui sta per fare a Roma. Nessuno lo sa. Quanto gli piace questa cosa. E’ proprio da lui, sì, pensa, so ancora sorprendere il mondo”. L’elemento fiabesco rivela tutta la sua efficacia come insegnamento di vita che i protagonisti scoprono nel dipanarsi delle vicende storiche e personali. La bellezza e unicità di questo romanzo risiede nell’abilità di saper incrociare e far rivivere i vissuti di personaggi così noti nel mondo culturale calandoli in una dimensione calda e quotidiana che tocca le corde dei sentimenti collettivi universali.        Tue, 08 Apr 2025 06:03:17 +0000 Corriere letterario Grande attesa per la Masterclass di sassofono a cura di Nicole Johänntgen https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/33359-grande-attesa-per-la-masterclass-di-sassofono-a-cura-di-nicole-johaenntgen.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/33359-grande-attesa-per-la-masterclass-di-sassofono-a-cura-di-nicole-johaenntgen.html Il sassofono diventa grande protagonista al Conservatorio Fausto Torrefranca di Vibo Valentia con la Masterclass di alto perfezionamento a cura della sassofonista e compositrice tedesca Nicole Johänntgen, figura di riferimento nel jazz contemporaneo, e coordinata dal Mº Marina Cesari, docente di sassofono presso il Conservatorio Torrefranca. La Masterclass si svolgerà venerdì 4 e sabato 5 Aprile, presso l’Aula Magna della nuova sede del Conservatorio (ex Collegio dei Gesuiti). Al termine delle attività didattiche della prima giornata, seguirà, alle ore 18:00, il concerto, organizzata da AMA Calabria, del trio formato da Nicole Johanntgen, sassofono, Victor Hege, basso tuba, e Pius Baschnagel, percussioni, che con la sua esibizione, che potremmo definire un mosaico sonoro in continuo divenire, sarà protagonista di un imperdibile omaggio alla musica. «Con questa Masterclass - spiega Marina Cesari –siamo felici di affrontare e approfondire con un’artista straordinaria lo studio di tecniche del sassofono moderno molto stimolanti e largamente utilizzate nelle composizioni per questo strumento. Sarà l’occasione per lavorare, suonare e studiare su della musica che supera ogni distinzione di genere. Inoltre, per Nicole Johänntgen questa è una delle prime Masterclass in Italia e siamo davvero felici che il nostro Conservatorio abbia avuto la possibilità di ospitarla». Il direttore del Conservatorio, M° Vittorino Naso, nel sottolineare come la Master Class rappresenti «un importante contributo alla qualità dell’offerta formativa del nostro Conservatorio», evidenzia come questa costituisca «un’esperienza interessante ed estremamente formativa per i partecipanti che avranno modo di arricchire il proprio bagaglio artistico e culturale con una musicista di spicco nel panorama jazz contemporaneo, capace di unire tradizione e innovazione, con una visione artistica sempre in evoluzione». Nicole Johänntgen è una sassofonista e compositrice jazz. Ha studiato sassofono, composizione e arrangiamento a Mannheim presso la State University of Music and Performing Arts. Nicole è in tournée in tutto il mondo e ha ricevuto diversi premi internazionali. Nel 2013 ha fondato in Svizzera il programma “SOFIA Support of Female Improvising Artists” che sostiene le donne del jazz nelle aree del networking, della musica e del music business. Gestisce inoltre il “Kids Jazz Club” ed è attualmente una delle influencer di sassofono di maggior successo sui social media. Maggiori informazioni sono disponibili consultando la sezione eventi del sito istituzionale del Conservatorio. Fri, 04 Apr 2025 08:21:51 +0000 Vibo Valentia Curarsi in Calabria. L'importanza della comunicazione per ridurre la mobilità passiva https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33357-curarsi-in-calabria-l-importanza-della-comunicazione-per-ridurre-la-mobilita-passiva.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33357-curarsi-in-calabria-l-importanza-della-comunicazione-per-ridurre-la-mobilita-passiva.html In Calabria è presente tanta "Buona Sanità" e specifiche eccellenze sanitarie a livello nazionale. Gli ultimi dati fanno ben sperare, i report di Gimbe sulla sanità in Calabria, nel 2023, hanno registrato un miglioramento sui dati LEA. Eppure la nostra terra è tra le regioni italiane con il più alto tasso di mobilità sanitaria passiva. ll 25,75% dei residenti si sposta in altre regioni per ricevere cure mediche; un problema significativo causato dalla carenza di strutture e servizi locali, che spesso costringe le persone a spostarsi frequentemente verso i principali ospedali e centri di cura delle aree urbane. Ecco perché la comunicazione gioca un ruolo fondamentale nella riduzione di questa mobilità passiva, attraverso l'informazione corretta. Su queste traiettorie, dunque, si è organizzato uno dei congressi medici più interessanti del periodo. Appuntamento a Catanzaro, presso la sala Oro della Cittadella regionale, il prossimo 16 aprile. “Curarsi in Calabria. L'importanza della comunicazione per ridurre la mobilità passiva”, il titolo, eloquente, scelto dai dottori Gianfranco Filippelli e Massimo Martino che sono anche i responsabili scientifici, oltre che, rispettivamente, Direttore UOC di Oncologia Medica ASP di Cosenza Coordinatore ROCal e Direttore UOC di Ematologia e CTMO A.O. di Reggio Calabria.  L'evento, organizzato dal provider Xenia di Francesca Mazza, è stato realizzato grazie al contributo incondizionato di “Gilead creating possible”. L'inizio è previsto per le ore 14,30 con relatori e presenze importanti. Dalla “mobilità passiva in ambito sanitario e le sue conseguenze, sostenibilità e farmaci innovativi”, con il Dott. Ernesto Esposito Sub Commissario per il piano di rientro sanitario; alla “migrazione sanitaria: un fenomeno dalle enormi implicazioni sanitarie, economiche e sociali”, con il Dott. Nino Cartabellotta Presidente Fondazione GIMBE. Dal “Giornalismo e diritto alla salute: come comunicare efficacemente” con Riccardo Giacoia Capo Redattore Tgr Calabria e Francesco Mannarino giornalista di Gazzetta del Sud al “Ruolo delle Aziende Ospedaliere” con la Dott.ssa Tiziana Frittelli, Commissario Straordinario AO di Reggio. E poi, ancora, a seguire: "il Ruolo delle Aziende Sanitarie”, con Il Dott. Antonello Graziano Direttore Generale Asp di Cosenza fino alla “Best practice in ambito oncologico- LA ROCal Rete Oncologica Regione Calabria”, con il Dottor Gianfranco Filippelli Direttore UOC di Oncologia Medica Asp Cosenza. Ed infine: “Nuove strategie organizzative e comunicative per gli Screening Oncologici: Connessioni con la ROCal”, con il Dott. Franco Lucia Dirigente Settore Assistenza Territoriale Regione Calabria; le “Best practice in ambito ematologico e CAR-T”, con il Dott. Massimo Martino Direttore UOC di Ematologia e CTMO A.O. di Reggio Calabria e la tavola rotonda con la conduzione di Lucia Di Furia dirigente Settore assistenza territoriale Regione Calabria e Attilio Sabato, direttore Ten tv, sulla “Mobilità passiva: come una buona comunicazione può ridurre i DRG di fuga”, alla presenza della dott.sa Simona Carbone, Commissario Aou Dulbecco, del Dott. Massimo Gentile (SIE), del Dott. Nino Iaria (CIPOMO), della dottoressa Angela Piattelli, presidente nazionale Società italiana Psiconcologia (Sipo), della dottoressa Anna Maria Stanganelli, Garante della Salute Regione Calabria, della dottoressa Giusy Sembianza, Ail sezione Reggio Calabria- Vibo, del Dott. Salvatore Turano (AIOM), della dottoressa Concetta Stanizzi, vice presidente nazionale Lilt e di tutti i partecipanti.  “Questo convegno rappresenta una opportunità importante per riflettere sulle soluzioni pratiche che la comunicazione e la tecnologia possono offrire alla sanità calabrese, per ridurre la mobilità passiva dei pazienti e migliorare l'accesso alle cure. La sinergia tra innovazione digitale, formazione dei professionisti sanitari e comunicazione efficace potrà portare a un cambiamento positivo nel sistema sanitario regionale, con un impatto significativo sulla vita dei cittadini e sull'efficienza complessiva del servizio sanitario”, hanno voluto rimarcare Filippelli e Martino. Rafforzare la comunicazione tra istituzioni sanitarie locali, cittadini e professionisti per garantire una gestione ottimale delle risorse sanitarie e un migliore accesso ai servizi sul territorio è certamente uno degli obiettivi del convegno.   Fri, 04 Apr 2025 08:17:14 +0000 Catanzaro Bagheria, conferenza su: “Come nasce una stella” promossa da BCsicilia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33355-bagheria-conferenza-su-come-nasce-una-stella-promossa-da-bcsicilia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33355-bagheria-conferenza-su-come-nasce-una-stella-promossa-da-bcsicilia.html Promossa da BCsicilia Sede di Bagheria, in collaborazione con “Specula Panormitana” e INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) si terrà sabato 5 aprile 2025 alle ore 16,30 presso la Sede BCsicilia – Dimora Storica Mineo – Cirrincione in via Sant’Elia, 5 a Bagheria, la conferenza dal titolo “Come nasce una stella”. Dopo la presentazione di Maria Giammarresi, Presidente BCsicilia Bagheria, è prevista la relazione di Mario Giuseppe Guarcello, astronomo e divulgatore presso l’INAF Osservatorio Astronomico di Palermo. Conclusioni di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia. Per informazioni Email: bagheria@bsicilia - Tel. 3394121267 Fb: BCsicilia Bagheria. Giuseppe Mario Guarcello si è laureato in Fisica a Palermo con una tesi sull’evoluzione dei dischi protoplanetari nella Nebulosa dell’Aquila nel 2006, conseguendo il dottorato di ricerca nel 2010 presso la stessa Università. Trasferitosi lo stesso anno a Boston (USA) per un post-doc di quattro anni presso il centro di ricerca in astrofisica dell’Università di Harvard, collabora al progetto internazionale Chandra Cygnus OB2 Legacy Project. Torna in Italia nel 2014, per un periodo di post-doc ancora di quattro anni presso l’INAF - Osservatorio Astronomico di Palermo. Nel 2018 verrà assunto come ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica, e diventa primo ricercatore, sempre nell’Osservatorio Astronomico di Palermo. Da alcuni anni guida un progetto internazionale che coinvolge una sessantina di ricercatori europei, americani e sudamericani. Collaboratore in 15 progetti internazionali, fungendo da reviewer in riviste scientifiche e comitati per l’assegnazione dei progetti scientifici in telescopi e missioni spaziali, ed è responsabile di cinque progetti finanziati dalla NASA e un progetto INAF. Autore di svariate pubblicazioni scientifiche svolge anche un’intensa attività di divulgazione.   Fri, 04 Apr 2025 08:12:08 +0000 Palermo AMA Calabria, risate contagiose e riflessione con “Il viaggio del papà” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33354-ama-calabria-risate-contagiose-e-riflessione-con-il-viaggio-del-papa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33354-ama-calabria-risate-contagiose-e-riflessione-con-il-viaggio-del-papa.html Divertimento e riflessione su argomenti di attualità. Sono questi gli elementi su cui è costruita la commedia “Il viaggio del papà” con Maurizio Casagrande, andata in scena ieri sera al Teatro Comunale di Catanzaro, nella prima delle due repliche con le quali si conclude la stagione teatrale di AMA Calabria, associazione diretta da Francescantonio Pollice. Il viaggio del papà" è un'opera che pulsa di vita, un'esperienza teatrale che afferra l'anima e trascina in un vortice di emozioni. Il testo, nato dalla sinergia creativa di Maurizio Casagrande e Francesco Velonà, è un gioiello di equilibrio, dove la leggerezza della narrazione si fonde con la profondità dei temi trattati. Con una sensibilità che commuove, i due autori ci conducono attraverso il labirinto di un rapporto padre-figlio segnato da incomprensioni e silenzi. Con un coraggio che scalda il cuore, ci mostrano anche il volto oscuro della nostra società, la crisi climatica che incombe, l'urgenza di proteggere il nostro pianeta. Casagrande e Velonà, nel tessere la trama di questa vicenda, impugnano la penna con la delicatezza di un pittore che accarezza la tela, dipingendo quadri di vita vibranti di contrasti. L'ironia danza leggiadra con la malinconia, la fragorosa risata si fonde con la quieta riflessione. Ogni parola è una piuma che si libra nell'aria, un sussurro che invita lo spettatore a un viaggio interiore, alla riscoperta della preziosa bellezza che lega gli esseri umani. È grazie alla regia illuminata dell'attore napoletano che il palcoscenico si trasforma in un regno incantato, un luogo etereo dove i confini tra la concretezza e l'immaginazione si dissolvono. Gli attori, animati da una passione contagiosa, infondono vita a personaggi che si imprimono nell'anima, figure indimenticabili che ci accolgono nel loro mondo, facendo sentire il pubblico parte integrante del loro destino. La storia racconta di Geppy (Maurizio Casagrande), un uomo che ha costruito la sua esistenza sull'egoismo e la superficialità, che subisce una svolta inaspettata quando si trova a dover affrontare la paternità di un figlio con il quale ha un pessimo rapporto: lui titolare di un’azienda d’imballaggi in plastica e suo figlio, Nino (Michele Capone), che combatte l’inquinamento atmosferico. Questo incontro forzato, unito a un naufragio su un'isola di plastica, diventa il catalizzatore di un viaggio interiore che lo porterà a riconsiderare i valori della sua vita. Ad incantare la scena e a interagire con Geppy e Nino, ecco apparire la sirena, mirabilmente interpretata da Ania Cecilia. Il suo personaggio è un soffio di surrealtà, una pennellata di magia che trasfigura l'austera ambientazione dell'isola di plastica. È lei, con la sua eterea presenza, a tessere fili invisibili che influenzano il tortuoso cammino di crescita e la faticosa conquista della comprensione reciproca tra padre e figlio.  Artista poliedrica, apprezzata cantautrice dalla voce potente e vibrante di pathos, Ania Cecilia infonde nelle sue canzoni l'urgenza del messaggio ambientalista, elevandosi a portavoce di una causa vitale. Ma la sua sirena non è solo monito: la sua presenza scenica è un delicato equilibrio tra il sorriso inatteso e la pausa riflessiva, un contributo prezioso che irrora di nuova profondità l'intera narrazione. Ma l’irresistibile forza trainante de “Il viaggio del papà” è la presenza scenica di Maurizio Casagrande. La sua comicità è un'eruzione vulcanica, un'esplosione di risate che incendia il teatro. Ogni battuta è un dardo scagliato con precisione chirurgica, che colpisce nel segno e fa vibrare il pubblico. Con il suo personaggio incarna un uomo egocentrico e superficiale, che si nasconde dietro la maschera dell'imprenditore di successo, ma che in realtà è un concentrato di ignoranza e fragilità. Quella di far ridere per lui è un'arte sottile, un equilibrio perfetto tra ironia, sarcasmo e umorismo surreale. Per tutto lo spettacolo gioca con le parole, con i gesti, con le espressioni del viso, creando situazioni comiche che sono al tempo stesso divertenti e profonde. Le sue battute non sono mai volgari, ma sempre intelligenti e pertinenti, capaci di far ridere e riflettere allo stesso tempo. Irresistibili sono i jingles da lui inventati sulla base di canzoni famose. In ogni istante si conferma maestro nel trasformare la superficialità in comicità. Geppy è un concentrato di contraddizioni, un uomo che si crede un dio ma che in realtà è un bambino viziato; riesce a far ridere il pubblico con la sua arroganza, con la sua ignoranza e con la sua incapacità di affrontare la realtà. Ma allo stesso tempo, riesce a far emergere la sua umanità, la sua fragilità, la sua paura di essere solo. Ne “Il viaggio del papà” la sua comicità è un'arma potente, che usa per smascherare le ipocrisie della società, per denunciare l'inquinamento, per criticare i rapporti umani. Ma è anche una forma di catarsi, un modo per esorcizzare le paure e le angosce del nostro tempo. Con una storia apparentemente semplice riesce nell’intento di far ridere, di far riflettere sul senso della vita, sull'importanza dei legami familiari e sulla necessità di proteggere il nostro pianeta. Interessanti i momenti canori in cui, oltre ad Ania Cecilia, è impegnato Maurizio Casagrande. L’attore dimostra di essere in possesso di una buona vocalità. Con i brani scritti dalla cantautrice, viene sintetizzato il messaggio che vuole dare lo spettacolo. Nella scenografia essenziale, ma di cruciale importanza, che evoca l'isola di plastica, il contrasto tra i colori vivaci dei rifiuti e la desolazione del paesaggio cattura immediatamente l'attenzione. Gli oggetti di plastica, decontestualizzati e trasformati in elementi scenici, acquistano una nuova, inquietante bellezza, diventando silenziosi e eloquenti testimoni del nostro impatto ambientale. A completare il quadro, sullo sfondo del palcoscenico, il mare è sempre presente, con i suoi suggestivi tramonti e le sue delicate albe, quasi a ricordare la bellezza originaria minacciata dalla presenza invasiva della plastica. In questo scenario surreale, la ballerina di popping Arianna Pucci incarna gli animali che popolano l'isola, contribuendo a creare un'atmosfera metaforica e onirica con le sue movenze evocative. Insieme a lei, Giovanni Iovino si cala nei panni di un novello Wilson, con un ironico richiamo al film "Cast Away", ma con un'anima che si sente Pinocchio, eternamente alla ricerca del gatto e della volpe, aggiungendo un ulteriore livello di comicità e imprevedibilità alla scena. Con un finale inatteso e toccante, "Il viaggio del papà" non si esaurisce con la chiusura del sipario, ma lascia germogliare nello spettatore una profonda riflessione, sublimata da un vibrante duetto tra Maurizio Casagrande e Ania Cecilia. Questa intensa canzone suggella una storia dal lieto fine, accolta da un caloroso e prolungato applauso del pubblico, un'ovazione che si è fatta ancora più sentita dopo le sentite parole rivolte dalla scena da Maurizio Casagrande. "Il viaggio del papà" si conferma così il sigillo perfetto per un'altra stagione teatrale di successo, un'esperienza da custodire nella memoria. Stasera si replica al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme. L’evento è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria – Settore Teatro.   Fri, 04 Apr 2025 08:10:31 +0000 Catanzaro “Sipari di Carta”: letteratura e teatro in dialogo a Ragusa Ibla https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33344-sipari-di-carta-letteratura-e-teatro-in-dialogo-a-ragusa-ibla.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33344-sipari-di-carta-letteratura-e-teatro-in-dialogo-a-ragusa-ibla.html Il Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla, in sinergia con il Libero Consorzio Comunale di Ragusa, presenta un nuovo evento culturale: “Sipari di Carta – letteratura e teatro in dialogo scenico”, un festival che unisce appunto letteratura e teatro in una narrazione profonda e coinvolgente. L'evento, che si svolgerà dall'11 al 13 aprile 2025, si articolerà tra il suggestivo Teatro Donnafugata e il prestigioso Palazzo La Rocca, offrendo al pubblico un'occasione unica di esplorare il mondo della scrittura e della scena attraverso incontri, dibattiti e spettacoli. Sarà un festival, con la direzione della scrittrice Costanza DiQuattro, che va oltre la presentazione di libri. L'idea alla base di "Sipari di Carta” nasce dalla volontà di superare la tradizionale formula delle presentazioni editoriali, dando vita a un vero e proprio spazio di confronto tra scrittori, attori e spettatori. La rassegna vedrà protagonisti autori che hanno un forte legame con il mondo del teatro e della scena. I loro libri non saranno soltanto oggetto di presentazione, ma diventeranno il punto di partenza per conversazioni e spettacoli dal vivo, guidando il pubblico in un viaggio affascinante tra scrittura, arte e creatività. Si inizia l’11 aprile alle ore 18 a Palazzo La Rocca con Antonella Frontani che presenta “Il silenzio della marea” (Garzanti), un romanzo intenso che esplora le profondità dell'animo umano. Alle 20 ci si sposta al Teatro Donnafugata con Diego De Silva, che racconta “I titoli di coda di una vita insieme” (Einaudi), seguito da un reading musicale con il Trio Malinconico, un momento in cui parole e note si fonderanno in un'unica, emozionante armonia. Il 12 aprile alle ore 20, sempre al teatro, Massimo Polidoro, noto divulgatore scientifico, guiderà il pubblico in un viaggio tra scienza, mistero e illusionismo con “La meraviglia del tutto” (Mondadori). Un incontro che sarà un mix tra dibattito e spettacolo. Si torna a Palazzo La Rocca nel pomeriggio del 13 aprile alle ore 18 con Emanuela Ersilia Abbadessa che presenta “La suggeritrice” (Neri Pozza), un’opera che si addentra nel cuore del teatro attraverso la figura di chi lavora dietro le quinte. Alle ore 20 al Teatro Donnafugata il regista Roberto Andò, partendo dal libro “Il coccodrillo di Palermo” (La nave di Teseo), offrirà una riflessione sul suo ruolo nel panorama teatrale italiano. L’obiettivo è quello di creare un’esperienza culturale immersiva. “Vogliamo creare uno spazio in cui la parola scritta si trasformi in dialogo scenico - spiega la DiQuattro - Sarà un vero e proprio scambio di idee, pensieri e performance, che porti il pubblico a riflettere e a emozionarsi come solo il teatro sa fare”. Un viaggio nella cultura pensato per chi desidera immergersi nell'intreccio tra parola scritta e rappresentazione scenica. Anche il direttore del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Nitto Rosso, sottolinea il valore di questa iniziativa: “Crediamo fermamente che la cultura sia il motore di crescita di un territorio. Con 'Sipari di Carta' vogliamo dimostrare quanto sia importante valorizzare il connubio tra letteratura e teatro, offrendo al pubblico un’esperienza formativa e allo stesso tempo coinvolgente”. L'ingresso agli eventi è gratuito, ma è necessaria la prenotazione contattando il numero 334 2208186. “La scelta di rendere gratuito e pienamente fruibile questo evento - spiega Patrizia Valenti, commissario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa - punta ad una diffusione maggiore della cultura, un’ulteriore occasione di crescita non solo per la comunità di Ragusa, ma per tutti coloro che amano il teatro e la letteratura”. Tue, 01 Apr 2025 08:52:44 +0000 Ragusa L'A.P.E. vola a Crotone per sensibilizzare sull'endometriosi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33343-l-a-p-e-vola-a-crotone-per-sensibilizzare-sull-endometriosi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33343-l-a-p-e-vola-a-crotone-per-sensibilizzare-sull-endometriosi.html L'appuntamento è fissato per lunedì 7 aprile alle ore 17:30 al Rotary club piazza Castello 36 di Crotone, dove si terrà una conferenza gratuita e aperta a tutti sul tema dell'endometriosi. L'evento, organizzato da Inner Wheel Crotone con il supporto di A.P.E. (Associazione Progetto Endometriosi), intitolato "Endometriosi: accendiamo l'informazione", vedrà la partecipazione di numerosi specialisti del settore medico insieme a rappresentanti di associazioni impegnate nel supporto alle donne che soffrono di questa patologia. Tra i relatori figurano il dott. Domenico Galea, Direttore U.O.C del reparto di ginecologia e ostetricia dell'ASP Magna Grecia Crotone, la dr.ssa Serena D'Agostino e la dr.ssa Raffaella De Sole, entrambe dirigenti medici ginecologhe ostetriche nella stessa struttura. Sarà presente anche la dr.ssa Giulia Monti, psicologa e psicoterapeuta, a testimonianza dell'importanza del supporto psicologico per chi affronta questa condizione. Maria Teresa Iannone, volontaria dell'APE (Associazione Progetto Endometriosi), porterà la sua preziosa testimonianza. «L'endometriosi non è solo un problema fisico, ma una condizione che impatta profondamente sulla qualità della vita quotidiana delle donne. Iniziative come questa sono fondamentali per rompere il silenzio e far capire alle donne che soffrono che non sono sole»: ha dichiarato la Iannone. I saluti iniziali saranno affidati a Rita Caiazza Procopi, presidente Inner Wheel Crotone, mentre quelli finali a Donatella Maestri, deputy rappresentante nazionale Inner Wheel. L'iniziativa rappresenta un'importante occasione per sensibilizzare la comunità su una patologia che colpisce numerose donne ma che spesso viene diagnosticata con ritardo a causa della scarsa conoscenza dei suoi sintomi. L'A.P.E., Associazione Nazionale di Pazienti attiva dal 2006, continua così il suo impegno nella divulgazione e sensibilizzazione su questa patologia che, secondo le stime, colpisce circa il 10% della popolazione femminile in età riproduttiva. Una malattia cronica che può causare dolore intenso, problemi di fertilità e impattare significativamente sulla qualità della vita delle donne che ne soffrono. Per informazioni: www.apendometriosi.it Cos’è l’endometriosi? L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. I sintomi più diffusi sono: forti dolori mestruali ed in concomitanza dell’ovulazione, cistiti ricorrenti, irregolarità intestinale, pesantezza al basso ventre, dolori ai rapporti sessuali, infertilità nel 35% dei casi. Per una malattia di cui non si conoscono ancora le cause, per la quale non esistono cure definitive né percorsi medici di prevenzione, per limitare i danni che l’endometriosi provoca, è fondamentale fare informazione per creare consapevolezza! L’A.P.E. è una realtà nazionale che da 20 anni informa sull’endometriosi, nella consapevolezza che l’informazione sia l’unica prevenzione ad oggi possibile. Tue, 01 Apr 2025 08:51:26 +0000 Crotone Isola Comics 2025, un successo la prima edizione: battuto anche il maltempo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33341-isola-comics-2025-un-successo-la-prima-edizione-battuto-anche-il-maltempo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33341-isola-comics-2025-un-successo-la-prima-edizione-battuto-anche-il-maltempo.html Si è svolta con successo la prima edizione di Isola Comics 2025, un prosieguo del progetto iniziato lo scorso anno con il “Magna Grecia Comics”, peccato solo per il maltempo che ha compromesso parte della giornata di domenica costringendo anche molti iscritti, provenienti da fuori provincia, a rinunciare alle sedute. In totale sono stati circa 400 i partecipanti alle varie lezioni, nove in tutto, tenute dai maestri disegnatori tra il centro cittadino e la frazione di Le Castella. A seguire da vicino l’organizzazione dell’evento è stato l’Assessore Andrea Liò: “La cosa bella è stato vedere gente arrivare da vari punti della Calabria, ciò vuol dire che l’argomento è interessante e l’augurio è quello di renderlo sempre più coinvolgente e farlo diventare un appuntamento fisso del territorio”. Lo stesso Liò si sofferma poi sui ringraziamenti: “Voglio ringraziare Andrea Yuu Dentuto, uno dei maggiori esponenti internazionale dei Manga che ci ha dato una grossa mano ad organizzare l’evento coinvolgendo altri fumettisti di fama internazionale e ringrazio anche tutti loro per aver arricchito queste giornate. Poi ringrazio la Proloco di Isola per la piena collaborazione nella giornata di sabato a Isola e il Polo Museale (MiC) e la Provincia di Crotone per quella di domenica”. “Infine ma non per ultimi – conclude Liò – ringrazio la scuola nella persona della d.ssa Anna Iannone e la piena collaborazione e la scuola paritaria per l’ampia partecipazione cosi come ringrazio tutti coloro che hanno partecipato”. Nel corso dell’evento i fumettisti presenti, oltre ai corsi gratuiti, hanno realizzato anche centinaia di disegni inediti ai bambini presenti, hanno firmato copie di fumetti e si sono soffermati per molto tempo con gli stessi studenti. Nella giormata di sabato, il Comune di Isola Capo Rizzuto, nella persona del Sindaco Maria Grazia Vittimberga, ha voluto omaggiare i fumettisti con una targa ricordo realizzata dal maestro orafo Pasquale Mercurio. Ad essere premiati sono stati: Andrea Yuu Dentuto, disegnatore ufficiale di Lupin III, Pasquale Ferrara, fumettista Dc Comics per gli USA; Giuseppe Sansone, fumettista Disney; Elio Michelotti, scrittore e sceneggiatore; Cristina D’Auria, esperta di cultura giapponese; Piero Angelini, illustratore e gallerista di mostre di fumetto. Premio anche per Daniele Statella, fumettista Bonelli (Tex, Dylan Dog etx) e Astorina (Diabolik etc), assente a causa di un incidente d’auto. Tue, 01 Apr 2025 08:45:04 +0000 Crotone Parto in anonimato e sicuro: aggiornate le linee guida adottate in tutti i Centri nascita della ASL Bari https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33338-parto-in-anonimato-e-sicuro-aggiornate-le-linee-guida-adottate-in-tutti-i-centri-nascita-della-asl-bari.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33338-parto-in-anonimato-e-sicuro-aggiornate-le-linee-guida-adottate-in-tutti-i-centri-nascita-della-asl-bari.html Partorire in anonimato garantendo la salute del neonato e della madre in un contesto assolutamente protetto. Nei cinque Centri Nascita della ASL Bari è possibile sin dal 2014, quando sono state adottate le linee guida aziendali (delibera 2384 del 14 dicembre 2014) aggiornate di recente (con delibera 552 del 17 marzo scorso) su impulso della Direzione generale e del Dipartimento Gestione Avanzata del Rischio Riproduttivo e Gravidanza a rischio, in attuazione del DPR 396 del 2000 il quale consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’ospedale in cui è nato. «Un evento estremamente delicato – commenta il Direttore generale ASL Bari, Luigi Fruscio - che rende necessario fornire le giuste e pronte tutele alla madre e al neonato, a beneficio dei quali la ASL mette in campo una vera propria rete di protezione fatta di procedure chiare, semplici e definite, strutture adeguate e professionisti preparati». Secondo la procedura denominata “Parto in anonimato e abbandono di neonato in ospedale”, infatti, la donna avrà a disposizione «un percorso protetto e sicuro – spiega il direttore di Dipartimento dr. Paolo Volpe - all’interno del quale riceverà tutta l'assistenza necessaria per partorire in sicurezza e il nascituro verrà immediatamente accudito dal punto di vista sanitario e tutelato giuridicamente». Le linee guida contengono, in dettaglio, tutte le indicazioni operative e le procedure previste per i casi di parto in anonimato, dall’accesso e presa in carico della donna sino alla gestione dei dati sanitari e anagrafici e, in ultimo, le segnalazioni inviate all’Autorità giudiziaria competente per le successive procedure di affidamento del bambino. Un iter complesso per cui è necessario sostenere, accogliere e informare adeguatamente le donne affinchè le loro scelte siano libere e consapevoli. Anche per questo le linee guida coinvolgono direttamente la Direzione Medica di Presidio, l’assistente sociale, i medici, infermieri e ostetriche di reparto chiamati a tutelare la salute del neonato e della partoriente ma anche ad ottemperare alle incombenze legate alla attestazione di nascita e alle comunicazioni con l’Autorità giudiziaria. Le linee guida aziendali prevedono, inoltre, che tutto il personale ospedaliero sia tenuto alla massima riservatezza sull'evento, a protezione delle fragilità coinvolte e per la tutela del neonato, oltre che per la correttezza delle procedure giuridiche necessarie. Le strutture ASL Bari, inoltre, forniscono in ogni momento alla donna l’assistenza sociale e psicologica necessarie ad affrontare una situazione così delicata. La donna viene supportata e aiutata, affinché possa valutare meglio le proprie scelte, attraverso un colloquio di sostegno con l’assistente sociale dell’Ospedale, il consulto con uno psicologo del Dipartimento Gestione Avanzata del Rischio Riproduttivo e Gravidanza a rischio, oppure tramite il supporto del Consultorio familiare territoriale. A chi rivolgersi? La donna per qualsiasi informazione può rivolgersi direttamente ai Servizi Sociali Ospedalieri e ai Punti Nascita delle unità operative di Ostetricia e Ginecologia degli Ospedali Di Venere e San Paolo di Bari, Altamura, Monopoli e Corato, oppure chiedere chiarimenti alle unità operative di Pianificazione familiare dell’Ospedale San Paolo e del Presidio Integrato di Triggiano, al Servizio EvƏ dedicato alla Salute sessuale, nonché ai Consultori familiari presenti su tutto il territorio della ASL Bari, in cui operano professionalità in grado di fornire consigli sull’intero percorso da intraprendere. Per informazioni: 6230365 (Servizi Sociali Ospedalieri) 6240059 (EvƏ - Servizio di Salute sessuale) Mon, 31 Mar 2025 07:56:52 +0000 Bari Coldiretti Puglia: maratona ‘fuggi a foggia’ merenda a km0 contro cibi spazzatura e ultra-trasformati https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/33337-coldiretti-puglia-maratona-fuggi-a-foggia-merenda-a-km0-contro-cibi-spazzatura-e-ultra-trasformati.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/33337-coldiretti-puglia-maratona-fuggi-a-foggia-merenda-a-km0-contro-cibi-spazzatura-e-ultra-trasformati.html L’attività sportiva è accompagnata da una sana e corretta alimentazione con la dieta mediterranea che si è classificata, ancora una volta, come migliore dieta al mondo, mentre incombono le insidie di cibi spazzatura, ultra-trasformati e a base cellulare, oltre ad etichette allarmistiche che demonizzano alcuni prodotti agroalimentari sani. Ad  affermalo è Coldiretti Puglia, in occasione della Maratona ‘Fuggi a Foggia’, dove negli stand Coldiretti e Campagna Amica lungo il percorso di 10 Km è stata  offerta agli sportivi la merenda a Km0.  Coldiretti, come richiesto da illustri scienziati, domanda che vengano fatti studi medici clinici e preclinici prima di dare il via libera ai cibi cellulari e di fermentazione di precisione per tutti i prodotti compresi quelli già presentati prima del 1 febbraio 2025. Un tema importante che intera l’intera popolazione e secondo un'indagine Noto Sondaggi 2024, sette italiani su 10 si dichiarano contrari al consumo di carne, latte e altri cibi fatti in laboratorio, l'8% in più rispetto al 2023.  Un ruolo importante per la salute che – precisa la Coldiretti regionale – è stato riconosciuto ad oltre un decennio dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuta il 16 novembre 2010. L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari – continua la Coldiretti – si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno.  Ma sulla dieta mediterranea pesano minacce come il via libera dell’Unione Europea all’immissione sul mercato degli insetti come nuovi alimenti o l’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze terroristiche. Si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea – conclude Coldiretti Puglia – quando è inaccettabile spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti orientandolo a preferire prodotti di minore qualità anche perché l’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera come nel sistema di etichettatura a batteria, e non certo sullo specifico prodotto   Mon, 31 Mar 2025 07:55:27 +0000 Foggia Formaggi storici e sbocchi verso nuovi mercati: a Ragusa il convegno voluto da corfilac e confcooperative https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33336-formaggi-storici-e-sbocchi-verso-nuovi-mercati-a-ragusa-il-convegno-voluto-da-corfilac-e-confcooperative.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33336-formaggi-storici-e-sbocchi-verso-nuovi-mercati-a-ragusa-il-convegno-voluto-da-corfilac-e-confcooperative.html E’ in programma mercoledì 2 aprile, a Ragusa, nella sede dell’assessorato allo Sviluppo economico, centro direzionale zona artigianale, contrada Mugno, il convegno avente per tema “Internazionalizzazione, concentrazione dell’offerta e sbocchi verso nuovi mercati”. E’ organizzato dal Corfilac in collaborazione con Confcooperative Sicilia. L'evento, che inizierà alle 9,30, vedrà la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti istituzionali e operatori economici, con l'obiettivo di discutere strategie innovative per la valorizzazione e la promozione delle produzioni casearie tradizionali siciliane nei mercati nazionali ed internazionali. In particolare, il programma della giornata prevede l’intervento di Nisio Paganin, presidente caseifici GranTerre leader nella produzione e commercializzazione dei grandi formaggi stagionati italiani (Grana Padano, Asiago, Dop del Parmigiano Reggiano) e l’intervento di Tommaso Di Matteo, direttore di Sprint Sicilia (Sportello regionale per l’internazionalizzazione del sistema delle imprese). A parlare del ruolo della cooperazione nel settore lattiero-caseario ci sarà, poi, Gianluca Pierangelini in rappresentanza di Confcooperative Fedagripesca nazionale. Tra le presenze illustri già annunciate anche quella del presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini. Nel pomeriggio, tra l’altro, è prevista la visita della struttura del Corfilac da parte dei relatori e degli ospiti a cui seguirà, sempre nella stessa sede, un incontro di approfondimento. “E’ un primo grande momento di confronto sulle produzioni casearie tradizionali siciliane a cui stiamo fornendo il nostro contributo – commenta il presidente Confcooperative territoriale Ragusa, Luca Campisi – ci siamo resi subito disponibili perché riteniamo che occasioni del genere consentano di garantire una crescita di tutto il sistema economico di riferimento. Ci sono prospettive molto interessanti proprio grazie al Corfilac che occorre cogliere al volo. E ritengo che questo momento ci indicherà chiaramente quale la strada da percorrere. Invitiamo tutti gli interessati a partecipare consapevoli che, proprio attraverso questo percorso, si potrà arrivare a tagliare traguardi molto interessanti”. “Il Corfilac si è sempre speso per fornire agli allevatori e ai produttori di formaggi storici siciliani percorsi di alto valore formativo - spiega la presidente Cinzia Caggia - per dare risalto al lavoro prezioso che queste persone svolgono quotidianamente. Abbiamo approfittato di un bando Psr misura 16.1 per sviluppare percorsi di crescita professionale nel settore della comunicazione e del marketing dei formaggi siciliani portando a conoscenza le tecniche di neuromarketing, ma anche sviluppando percorsi formativi sulla stagionatura dei formaggi. Con il convegno su concentrazione dell'offerta e approccio al marketing internazionale desideriamo indicare i percorsi necessari da perseguire per una valorizzazione sempre maggiore dei formaggi storici siciliani anche in campo internazionale, perché riteniamo che fare bene da solo non basti, è importante comunicare e saper valicare i confini isolani e nazionali”. Mon, 31 Mar 2025 07:53:13 +0000 Ragusa Assistenza pediatrica: a Bari per un approfondimento sulle tecniche di sedo-analgesi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33334-assistenza-pediatrica-a-bari-per-un-approfondimento-sulle-tecniche-di-sedo-analgesi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33334-assistenza-pediatrica-a-bari-per-un-approfondimento-sulle-tecniche-di-sedo-analgesi.html Bari ha ospitato un evento formativo di grande rilievo nel campo della pediatria e dell’anestesia, intitolato "Tecniche di Sedo-Analgesia per Procedure Diagnostiche in Pazienti dell’Età Evolutiva". Questo corso, articolato in tre edizioni, ha coinvolto un totale di 16 pediatri e 34 anestesisti, con l’obiettivo di fornire strumenti pratici e teorici per una gestione ottimale della sedazione nei piccoli pazienti sottoposti a procedure diagnostiche e terapeutiche. A dare prestigio e scientificità all’iniziativa sono stati due professionisti crotonesi, il Referente alla formazione e aggiornamento, dirigente medico dell’ASP di Crotone, dott. Tommaso Sorrentino e il coordinatore delle professioni sanitarie ASP Crotone, dott. Daniele Ermanno. I due relatori hanno guidato i partecipanti attraverso un percorso di approfondimento sulle tecniche di sedo-analgesia, illustrando approcci innovativi e condividendo esperienze cliniche di grande valore. L’importanza della sedo-analgesia in pediatria La gestione del dolore in età pediatrica rappresenta una delle sfide più delicate per i professionisti sanitari. Bambini e adolescenti, infatti, non solo presentano una diversa percezione del dolore rispetto agli adulti, ma spesso vivono con ansia e timore le procedure mediche, anche quelle meno invasive. Un approccio adeguato alla sedazione e al controllo del dolore può quindi migliorare significativamente l’esperienza del paziente e facilitare il lavoro degli operatori sanitari. L’obiettivo del corso è stato proprio quello di fornire ai pediatri e agli anestesisti gli strumenti per garantire interventi sicuri, efficaci e a misura di bambino, riducendo al minimo il disagio e i rischi associati alle procedure diagnostiche e terapeutiche. Un programma ricco e articolato Il percorso formativo ha previsto un’alternanza tra lezioni teoriche e momenti di esercitazione pratica, favorendo un apprendimento dinamico e interattivo. La prima parte del corso è stata dedicata alla valutazione e misurazione del dolore nel paziente pediatrico, un aspetto fondamentale per determinare l’approccio terapeutico più adeguato. Il dott. Daniele Ermanno ha illustrato le diverse scale di valutazione utilizzate in pediatria, sottolineando l’importanza di adattare il metodo di rilevazione dell’intensità del dolore in base all’età e alle capacità comunicative del bambino. Successivamente, il dott. Tommaso Sorrentino ha approfondito il tema della sedo-analgesia in età pediatrica, spiegando le principali indicazioni cliniche e le modalità di applicazione. È stata posta particolare attenzione alla distinzione tra sedazione lieve, moderata e profonda, analizzando i criteri di scelta più adeguati in base al tipo di procedura da eseguire e alle condizioni del paziente. Un altro momento di grande interesse è stato l’approfondimento sulle tecniche non farmacologiche di sedazione, nuovamente condotto dal dott. Ermanno. Durante questa sessione sono state illustrate strategie alternative all’uso dei farmaci, come la distrazione, l’uso di dispositivi interattivi, la musicoterapia e il supporto psicologico. Questi metodi, spesso sottovalutati, si rivelano invece estremamente efficaci per ridurre lo stress e migliorare la compliance del bambino durante le procedure mediche. Dopo una breve pausa, i lavori sono ripresi con un focus sulle tecniche farmacologiche di sedazione e i principali farmaci impiegati, a cura del dott. Sorrentino. In questa sessione sono stati analizzati i farmaci più utilizzati per la sedo-analgesia pediatrica, con particolare attenzione a dosaggi, modalità di somministrazione, indicazioni e controindicazioni. Sono stati inoltre illustrati protocolli di sicurezza per la gestione della sedazione in ambienti non ospedalieri, come ambulatori e strutture sanitarie territoriali. Un altro aspetto cruciale affrontato durante il corso è stata la gestione pratica delle procedure comuni che richiedono sedazione. Il dott. Sorrentino ha guidato i partecipanti attraverso l’analisi di interventi come prelievi ematici complessi, riduzioni di fratture, posizionamento di cateteri venosi e altri trattamenti invasivi, spiegando come garantire la massima sicurezza e comfort per il paziente. Dopo la pausa pranzo, il corso è entrato nella fase più interattiva con una sessione dedicata all’analisi di casi clinici e all’esercitazione sul posizionamento dell’accesso intraosseo. Quest’ultima pratica, essenziale nelle emergenze pediatriche quando l’accesso venoso risulta difficile o impossibile, è stata spiegata nel dettaglio e testata dai partecipanti attraverso simulazioni e dimostrazioni pratiche.   L’evento ha ricevuto il plauso della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica (SIMEUP). La presidente nazionale, dott.ssa Stefania Zampogna, ha espresso grande soddisfazione per la qualità del corso, sottolineando come iniziative di questo tipo rappresentino un tassello fondamentale per la crescita professionale di medici e infermieri impegnati nell’emergenza pediatrica. Zampogna ha evidenziato l’importanza della diffusione di protocolli aggiornati e della formazione continua per garantire un'assistenza sempre più sicura ed efficace ai bambini che necessitano di procedure diagnostiche e terapeutiche invasive. Ha inoltre sottolineato il valore della collaborazione tra professionisti di diverse realtà sanitarie, un aspetto che arricchisce il bagaglio di competenze e favorisce lo scambio di esperienze cliniche.  Un elemento chiave del successo dell’evento è stata l’eccellente organizzazione curata nei minimi dettagli. La logistica impeccabile e il programma ben strutturato hanno permesso ai partecipanti di vivere un’esperienza formativa completa e altamente professionale. Un ruolo fondamentale nella realizzazione del corso è stato svolto dal responsabile scientifico, dott. Giovanni Pompeo Ciccarone, che con grande competenza e dedizione ha coordinato l’evento, garantendo un alto livello qualitativo dei contenuti. Ciccarone, professionista stimato e con una lunga esperienza nella gestione delle emergenze pediatriche, ha saputo creare un ambiente formativo stimolante, favorendo l’interazione tra i partecipanti e i relatori. Il suo impegno nel promuovere la diffusione delle migliori pratiche in ambito pediatrico è stato particolarmente apprezzato, così come la capacità di rendere accessibili concetti complessi attraverso un approccio pratico e interattivo. Un evento di grande valore per il futuro dell’assistenza pediatrica L’evento ha dimostrato come la collaborazione tra diverse realtà sanitarie possa favorire un arricchimento reciproco e contribuire al miglioramento delle cure, con un unico obiettivo comune: garantire ai bambini un’esperienza medica il più possibile serena, sicura ed efficace.   Mon, 31 Mar 2025 07:48:42 +0000 Bari Turismo in crescita per la destinazione turistica unica Enjoy Barocco https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33329-turismo-in-crescita-per-la-destinazione-turistica-unica-enjoy-barocco.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/33329-turismo-in-crescita-per-la-destinazione-turistica-unica-enjoy-barocco.html Il nuovo rapporto turistico di marzo 2025, redatto dall’Osservatorio dello Sviluppo Locale Enjoy Barocco, conferma il grande interesse per la destinazione turistica unica che racchiude i territori del GAL Terra Barocca, ovvero i Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina. Tra i dati più incisivi spicca l’incremento medio del 5,8% della domanda per soggiorni estivi, con picchi di prenotazione nelle prime settimane di agosto, in particolare per check-in il 09 e il 16 per la domanda nazionale. Dal report, che sarà presentato nel dettaglio e in anteprima sabato 29 marzo al convegno sulle destinazioni turistiche promosso dal GAL Terra Barocca all’auditorium Floridia di Modica, emergono inoltre dinamiche interessanti nei flussi turistici internazionali: la domanda potenziale del mercato statunitense, seppur al momento in leggera flessione rispetto al 2024, conferma la sua leadership con una permanenza media in crescita e andamento simile sembra mostrare il turismo tedesco. Questi dati, insieme all’aumento significativo delle ricerche da parte dei nuclei familiari – che ora rappresentano il 38% delle prenotazioni – evidenziano come la destinazione turistica unica Enjoy Barocco si stia consolidando come meta family-friendly. La fonte dati è Lybra Destination, che analizza in tempo reale i dati delle ricerche di pernottamento di un campione significativo di strutture alberghiere ed extralberghiere del territorio. Se ne parlerà durante le varie sessioni del convegno previsto a Modica favorendo il confronto tra istituzioni, operatori ed esperti del settore. Tra i relatori della prima sessione spiccano nomi di rilievo come Giovanni Battaiola, presidente di Trentino Marketing, Bruno Bertero, direttore generale dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Francesco Tapinassi, direttore Toscana Promozione Turistica, Claudio Dell’Accio, presidente dell’Associazione Italiana Destination Manager, Federica Montaguti, ricercatrice senior presso il Ciset dell’Università Cà Foscari, e Andrew Agius Muscat, segretario generale della Mediterranean Tourism Foundation. A seguire una sessione dedicata proprio ad Enjoy Barocco e alle attività svolte. Nella sessione pomeridiana, il confronto si concentrerà sulle Destination Management Organization (DMO) con i rappresentanti delle varie Dmo siciliane. Il dibattito, che vedrà anche interventi nell’ambito della “Turismo e sviluppo locale”, si concluderà con l’intervento degli assessori regionali Elvira Amata e Salvatore Barbagallo. Le DMO rappresentano oggi strumenti essenziali per la promozione e la governance turistica, capaci di coordinare attori pubblici e privati per valorizzare il patrimonio artistico, paesaggistico ed enogastronomico della nostra regione. Queste organizzazioni non solo facilitano la definizione di strategie integrate di marketing territoriale, ma favoriscono anche l’adozione di innovazioni tecnologiche e la sostenibilità, trasformando il potenziale turistico in un motore di sviluppo economico e culturale. Fri, 28 Mar 2025 10:20:23 +0000 Ragusa Pensa Tu: arriva a Vibo l’evento dedicato alla divulgazione scientifica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/33328-pensa-tu-arriva-a-vibo-l-evento-dedicato-alla-divulgazione-scientifica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/33328-pensa-tu-arriva-a-vibo-l-evento-dedicato-alla-divulgazione-scientifica.html Arriva a Vibo Valentia Pensa Tu, il festival della scienza e della curiosità! Dopo le precedenti edizioni svolte con successo nella provincia di Cosenza, il festival si espande e raggiunge il vibonese con un nuovo evento dedicato alla divulgazione e al sapere scientifico.  L’evento si svolgerà nella seconda settimana di aprile, successivamente al festival organizzato dal Liceo Scientifico G. Berto Vibo Valentia, che per altro sarà coinvolto nel grande percorso espositivo di Pensa Tu.  Pensa Tu: Vibo Valentia, inizierà giovedì 10 e terminerà sabato 12 aprile.  L’evento si svolgerà presso il Complesso Valentianum, situato in Piazza S. Leoluca a Vibo Valentia e sarà possibile accedere ogni giorno dalle ore 10:00 e fino al tardo pomeriggio. Al suo interno il pubblico potrà trovare una vasta area espositiva con stand gestiti da enti e associazioni dediti alla ricerca scientifica, alla divulgazione e alla tutela dell’ambiente, oltre che diverse mostre selezionate per questa edizione. In programma anche talk con protagonisti tanti comunicatori della scienza!   Fra le varie realtà coinvolte, parteciperanno l’Associazione Paleontologica e Paleoartistica A.P.P.I., impegnata da anni nella divulgazione legata al mondo preistorico con un importante focus sulla ricostruzione degli organismi estinti e con interessanti approfondimenti sui personaggi che hanno fatto la storia della paleontologia.  A presentare una mostra dedicata all’astrofotografia e a discutere i progressi dello studio del cosmo sarà invece impegnato il team di Passione Astronomia, attualmente il più grande portale italiano di divulgazione sul tema astronomico.  Nel corso delle tre giornate sono anche previsti dei matinèe per le scuole, che potranno partecipare con una visita alle mostre e al percorso degli espositori. Le scuole possono partecipare previa prenotazione che deve necessariamente avvenire con un messaggio all’indirizzo di posta elettronica info@pensatu.it  Il pubblico, invece, potrà accedere al festival tramite l’acquisto di un ticket sul sito Liveticket. Per i bambini sotto i 6 anni l’accesso sarà gratuito.  L’evento è patrocinato dal Comune di Vibo Valentia ed è organizzato da Orizzonte degli Eventi, in collaborazione con il Centro Studi e Formazione Sigma, l’associazione Persefone & Co., l’Associazione Paleontologica A.P.P.I. e Passione Astronomia.  Tutti i dettagli sui biglietti, il programma e gli ospiti dell’evento verranno rilasciati settimanalmente sui canali social del festival (@pensatufestival), inclusi Instagram e Facebook.   Fri, 28 Mar 2025 10:16:27 +0000 Vibo Valentia Giornata Nazionale sulla Baby Shake Syndrome: Istruttori di Simeup in prima linea https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33327-giornata-nazionale-sulla-baby-shake-syndrome-istruttori-di-simeup-in-prima-linea.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33327-giornata-nazionale-sulla-baby-shake-syndrome-istruttori-di-simeup-in-prima-linea.html Il 3 aprile si celebra la Giornata Nazionale sulla Baby Shake Syndrome, un’importante occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle forme più gravi di maltrattamento infantile: la Sindrome del Bambino Scosso (SBS – Shaken Baby Syndrome). L'Evento a Crotone L’evento è organizzato dalla SIMEUP Crotone in collaborazione con Terre des Hommes e si terrà Giovedì 3 aprile presso Caritas, Via Raimondi 14, Crotone. Durante la giornata, i soci SIMEUP saranno presenti per sensibilizzare la popolazione sui pericoli della SBS e sulle strategie per prevenirla. L'evento è patrocinato dal Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, a conferma dell'importanza di questa iniziativa per la tutela dei più piccoli. Cos’è la Baby Shake Syndrome? La SBS è una lesione cerebrale grave che si verifica quando un neonato o un bambino piccolo viene violentemente scosso. Questo gesto, spesso sottovalutato o compiuto in momenti di frustrazione, può provocare danni irreparabili al cervello, con conseguenze che vanno dalla disabilità permanente alla morte. Nei casi più gravi, la sindrome può portare al coma o al decesso, con un tasso di mortalità che si attesta su una morte ogni quattro casi. Obiettivo della Giornata L’obiettivo della Giornata Nazionale è diffondere conoscenza e consapevolezza sui pericoli della SBS, affinché genitori, caregiver e tutta la comunità possano prevenirla. Gli Istruttori Nazionali SIMEUP saranno presenti con punti informativi dedicati a genitori, nonni, insegnanti e a chiunque sia a contatto con i neonati. Verranno illustrate le conseguenze dello scuotimento violento e fornite informazioni su come proteggere i più piccoli da questo rischio. Inoltre, durante la giornata verranno trattate anche le manovre di disostruzione pediatrica, fondamentali per intervenire in caso di emergenza. Come Prevenire la SBS Prevenire la Baby Shake Syndrome è possibile con semplici accorgimenti: Informarsi e sensibilizzarsi: conoscere le conseguenze dello scuotimento aiuta a evitarlo. Chiedere aiuto: in momenti di difficoltà, è importante rivolgersi a familiari, amici o specialisti. Imparare tecniche di gestione dello stress: pause, respirazione controllata e supporto psicologico possono aiutare a evitare gesti impulsivi. Diffondere consapevolezza: parlare di SBS con chi si prende cura dei bambini è essenziale per proteggere i più piccoli. Unisciti alla Campagna Invitiamo tutti a partecipare alla Giornata Nazionale sulla Baby Shake Syndrome, condividendo informazioni, partecipando agli eventi e aiutando a diffondere il messaggio: mai scuotere un bambino! Fri, 28 Mar 2025 10:15:00 +0000 Crotone Progetto “Bibliobus: il Sistema Bibliotecario Lametino ospite dei nidi d’Infanzia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33320-progetto-bibliobus-il-sistema-bibliotecario-lametino-ospite-dei-nidi-d-infanzia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33320-progetto-bibliobus-il-sistema-bibliotecario-lametino-ospite-dei-nidi-d-infanzia.html I nidi d’Infanzia Comunali di Via Conforti, Via Spartivento e Via Giovanni XXIII, coordinati dalla Dottoressa Elena Mastroianni e gestiti dalla Cooperativa Sociale Gialla, hanno ospitato il Sistema Bibliotecario Lametino con il progetto “Bibliobus, la biblioteca con le ruote”. Il progetto nasce con l’obiettivo di promuovere la lettura fin dalla tenera età. I bambini hanno avuto l’opportunità di vivere una nuova esperienza, che ha portato la biblioteca direttamente al nido. “Il nostro progetto educativo – dichiara la coordinatrice pedagogica Elena Mastroianni - dà molta importanza alla lettura, sostenitrice dello sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini. I libri, la lettura di storie, la stessa manipolazione del libro, rappresentano per i bambini una grande occasione per promuovere buone pratiche e sollecitare la voglia di conoscenza. Ho accolto con piacere la proposta del Sistema Bibliotecario Lametino di proporre questo progetto alla fascia 0-3 anni, non solo per coinvolgere i bambini in una nuova esperienza, ma per sensibilizzare anche i genitori riguardo l’importanza della lettura con i propri figli e tutti i vantaggi che questa comporta. A tal proposito, un sentito ringraziamento per queste giornate va a tutti i volontari e ai collaboratori del Sistema, i quali, grazie alla loro passione e al loro impegno, hanno avuto un ruolo fondamentale nel suscitare l’interesse dei nostri bimbi”. Thu, 27 Mar 2025 10:17:25 +0000 Catanzaro Isola Comics 2025: il programma completo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33316-isola-comics-2025-il-programma-completo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/33316-isola-comics-2025-il-programma-completo.html Venerdì 28 marzo, scuola Madonna degli Angeliore 11.00 Conferenza Stampa Sabato 29 marzo Isola Capo Rizzuto:Lezioni di Disegno – Cine Teatro Eraclea, Isola Capo RizzutoLezione 1 Ore 10.00 con Giuseppe Sansone (Disney) “Disegniamo personaggi umoristici! ”Lezione 2 Ore 10.50 con Pasquale Ferrara (DC COMICS) “Strumenti e tecniche di colorazione”Lezione 3 Ore 11.40 con Piero Angelini (direttore artistico di eventi) “Creare una locandina di successo” Ore 16.00 in Piazza del Popolo:Intrattenimento con gonfiabili, musica e personaggi a tema con Dj Enzino Staff Staff e allestimento tavoli firma copie degli artisti con live session Ore 17.00 Cine Teatro EracleaMeeting con gli artisti e consegna targhe presso Cine Teatro EracleaDomenica 30 marzo Le Castella:Lezione di Disegno - Sala Specchi Castello AragoneseLezione 4 ore 10.00 Incontro con Daniele Statella (Bonelli, Astorina) “Come disegno il mio Martin Mystere”Lezione 5 Ore 10.50 Incontro con Giuseppe Sansone (Disney) “Disegniamo personaggi DisneyLezione 6 Ore 11.40 Incontro con Daniele Statella (Bonelli, Astorina) “Come disegno il mio Diabolik”Lezione di Disegno - Sala Museo del Mare Le CastellaLezione 8 ore 10.00 Incontro con Andrea Yuu Dentuto (Nippon Shock) “creazione di un Manga”Lezione 9 ore 11.00 Incontro con Pasquale Ferrara (DC COMICS) “Il nostro Super-Eroe”Lezione 10 Ore 16.00, Castello Aragonese Lezione di lingua e cultura Giapponese a cura di Momiji Ore 17.00 in Piazza Uccialì: Intrattenimento con gonfiabili, musica e personaggi a tema con Dj Enzino Staff e allestimento tavoli firma copie degli artisti con live session e omaggio a Isola Capo Rizzuto Wed, 26 Mar 2025 10:30:49 +0000 Crotone Roberto Bozzo presente il suo primo album da solista "Gente che sa vivere" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33313-roberto-bozzo-presente-il-suo-primo-album-da-solista-gente-che-sa-vivere.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/33313-roberto-bozzo-presente-il-suo-primo-album-da-solista-gente-che-sa-vivere.html La Pro loco di Soveria Mannelli con il patrocinio del comune, propone un nuovo appuntamento di grande valore artistico e culturale. Il 29 Marzo dalle ore 18.30 presso Piazza Bonini - Officina della Cultura e della Creatività, Roberto Bozzo , cantautore cosentino già noto per essere componente dei K-byte e dei Sabatum Quartet, presenterà il suo primo album da solista "Gente che sa vivere" . Il disco rappresenta una prima volta per diversi motivi. È il primo lavoro da solista e il primo che non segue un unico genere musicale, ma offre una grande varietà stilistica, linguistica, strumentale e semantica. Le 13 tracce che compongono l’album, realizzato a Cosenza presso il Tape Lab Studio, utilizzano quattro lingue (vernacolo, italiano, inglese e spagnolo) e si avvalgono di una ricca strumentazione. Roberto Bozzo , grazie alla sua versatilità musicale, nella fase di registrazione ha suonato diversi strumenti, affiancato dalla collaborazione di talentuosi artisti calabresi che hanno impreziosito gli arrangiamenti. Per quest'opera introspettiva e autoironica dove trova spazio anche la musica della tradizione come il brano "A Cavarella" Suveritana, del quale, per l'occasione, verrà proiettato il videoclip scritto e diretto da Antonio Arena con Roberto Bozzo e Miriam Luna protagonisti, Giovanni Altomare, Michele Berlingere, Cesare Fuoco, Miriam Maione e Domenick Chirillo alla giocoleria, con le coreografie di Marianna Serravalle e Antonella Villella, direttore della fotografia e operatore di macchina Francesco Stumpo e il montaggio di Antonio Arena. L'evento avrà inizio alle 18.30 con i saluti degli ospiti e la proiezione del videoclip "A Cavarella Suveritana", a seguire una confidenziale chiacchierata con l'autore che infine omaggerà il pubblico col suo spettacolo musicale . Durante l'evento sarà possibile usufruire dello stand gastronomico di prodotti tipici locali e non solo.  Non mancate! Wed, 26 Mar 2025 10:22:42 +0000 Catanzaro Fiabe, isole e narratrici: seminario e lezione-concerto a Palermo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33312-fiabe-isole-e-narratrici-seminario-e-lezione-concerto-a-palermo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33312-fiabe-isole-e-narratrici-seminario-e-lezione-concerto-a-palermo.html Giovedì 3 e venerdì 4 aprile la sede di Palermo della LUMSA ospiterà un evento in occasione dell’uscita del volume di Elena Emma Sottilotta Seekers of Wonder: Women Writing Folk and Fairy Tales in Nineteenth-Century Italy and Ireland (Princeton University Press). Anche a partire dallo studio di quattro intellettuali dedite alla raccolta di fiabe della tradizione popolare (Gonzenbach per la Sicilia, Deledda per la Sardegna, Wilde e Gregory per l’Irlanda), il libro mette a fuoco il modo in cui lo studio della tradizione folclorica nell’Ottocento, secolo dell’alfabetizzazione popolare, ha offerto spazio a itinerari di impegno politico e culturale femminile in aree percepite e rappresentate come periferiche.  Il primo appuntamento si svolgerà giovedì 3 aprile alle 17.00 nella sede di MARTHA - Music Art House Academy (www.marthapalermo.it) con una lezione dal titolo Storie, fiabe, racconti. L’incanto tra letteratura e musica che vedrà Leonardo Acone (ordinario di Storia della pedagogia all’Università di Napoli L’Orientale) nel ruolo di narratore e pianista, con musiche di Robert Schumann, Fryderyk Chopin e Alexander Scriabin. È necessario prenotare attraverso il modulo forms.gle/8s71ikem9XNA7aSr8.  Venerdì 4 aprile alle 9.30, nella sede della LUMSA in via Filippo Parlatore 65, avrà luogo una discussione seminariale con Elena Emma Sottilotta (Università di Cambridge). Dopo il saluto del direttore del Dipartimento Giampaolo Frezza, dialogheranno con l’autrice Leonardo Acone, Rosario Perricone (Accademia di Belle Arti di Palermo, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino), Livia Romano (Università di Palermo), Vincenzo Schirripa (LUMSA). L’evento è offerto come lezione aperta a insegnanti e operatori culturali. È realizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza, economia e comunicazione in partenariato con il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e con MARTHA - Music Art House Academy nell’ambito dei rapporti di cooperazione culturale intessuti attorno all’offerta didattica del corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria. Per ulteriori informazioni scrivere a forprimariapalermo@lumsa.it.   Wed, 26 Mar 2025 10:20:07 +0000 Palermo La chirurgia toracica del “Mater Dei” hospital diventa “robotica” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33310-la-chirurgia-toracica-del-mater-dei-hospital-diventa-robotica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33310-la-chirurgia-toracica-del-mater-dei-hospital-diventa-robotica.html Asportato un voluminoso tumore del Timo in un giovane paziente mediante il robot "Da Vinci". L’intervento è stato effettuato dal  dott. Rocco LEGGIERI, Primario della Chirurgia Toracica del Mater Dei Hospital di Bari, con il dott. Silvio ORLANDO, chirurgo toracico, assistito dal dott. Luigi BUSIELLO, I° aiuto anestesista, ed il dott. Mario TEDESCO, Primario di Anestesia-Rianimazione. L' approccio robotico – spiega il dott. Leggieri – mi ha consentito di isolare il tumore dai tessuti circostanti con estrema precisione e con una visione tridimensionale. L'intervento è stato particolarmente delicato e complesso in quanto il tumore giungeva in stretto contatto con le strutture vascolari intratoraciche, ad elevato rischio di emorragia massiva. Grazie al robot "Da Vinci" ho potuto asportare il tumore in totale sicurezza mediante tre piccole incisioni da 1 cm ciascuno, con un recupero totale del paziente a poche ore dal risveglio. Il chirurgo, con una formazione specifica avanzata, controlla il robot da una console, visualizzando una visione 3D ad alta definizione della zona anatomica da trattare. Il robot è dotato di strumenti estremamente fini ed articolabili che possono muoversi in modo estremamente preciso.  La tecnica robotica migliora i risultati in Chirurgia Toracica, riducendo il dolore post-operatorio, perfezionando l'accuratezza e riducendo i tempi di ricovero. L’ utilizzo del robot apre un nuovo capitolo della Chirurgia Toracica diretta dal dott. Rocco LEGGIERI, improntata sull' innovazione e sulla qualità, in ottica di Chirurgia di Precisione, soprattutto in ambito oncologico. Il Mater Dei Hospital di Bari si pone quindi in un contesto di alta tecnologia e di  eccellenti professionisti che quotidianamente lavorano in equipe offrendo una risposta sanitaria di alto profilo. Wed, 26 Mar 2025 10:14:15 +0000 Bari 37ª Edizione del Premio Charlot https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/33309-37-edizione-del-premio-charlot.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/33309-37-edizione-del-premio-charlot.html Salerno si prepara a ospitare la 37ª edizione del Premio Charlot, uno degli eventi più attesi nel panorama del cabaret italiano, che quest’anno si terrà dal 11 al 18 ottobre 2025 in tre prestigiosi teatri della città. Un appuntamento imperdibile per gli amanti della comicità, con una programmazione ricca di sorprese e tantissimi ospiti di calibro nazionale e internazionale. Il festival, ideato e diretto da Claudio Tortora, si svolgerà con ingresso gratuito e vedrà una serie di spettacoli distribuiti tra il Teatro Delle Arti, il Teatro Augusteo e il Teatro Verdi. In particolare, sono previsti tre appuntamenti al Teatro Delle Arti, uno al Teatro Augusteo e due al Teatro Verdi, con l’obiettivo di portare la magia del cabaret nelle diverse location della città. Quest’edizione del Premio Charlot presenta una grande novità: spazio ancora una volta ai giovani talenti del cabaret. Infatti, il festival dedicherà ben due serate allo Charlot Giovani, un’iniziativa pensata per dare visibilità ai comici emergenti. Il pubblico sarà protagonista assoluto della serata, chiamato a votare la migliore esibizione, decretando così il vincitore del prestigioso premio. Il Premio Charlot è sostenuto e finanziato dalla Regione Campania e organizzato dal Comune di Salerno, che ancora una volta confermano il loro impegno nella promozione della cultura e dello spettacolo. Il supporto delle istituzioni è fondamentale per la realizzazione di questo evento, che negli anni ha saputo conquistare un pubblico sempre più numeroso. La risata sarà al centro di ogni serata, ma anche la qualità artistica e la scoperta di nuovi talenti, che continueranno a fare del Premio Charlot una vetrina importante per il cabaret italiano e internazionale. Wed, 26 Mar 2025 10:12:03 +0000 Salerno La celebrazione della Santa Messa per il percorso verso il Diaconato https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/benevento/33308-la-celebrazione-della-santa-messa-per-il-percorso-verso-il-diaconato.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/benevento/33308-la-celebrazione-della-santa-messa-per-il-percorso-verso-il-diaconato.html Nell’anno liturgico corrente, presso la Chiesa Santa Maria di Costantinopoli a Benevento, si è tenuta la Santa Messa per l'Ammissione al percorso come candidati al Diaconato Permanente. I neo ammessi, dopo un percorso di studi di due anni, sono stati: Mauro Caccese e Carlo Cavallo (già Accolito). La Santa Messa dedicata è stata presieduta dall'Arcivescovo Sua Eccellenza Reverendissimo Felice Accrocca insieme al clero della Diocesi di Benevento. Mauro Caccese, della parrocchia Santissima Addolorata, è stato accompagnato dal suo parroco Don Gaetan Kilumba Papa e dal diacono della parrocchia Addolorata Aristide Ingordigia che ha guidato il rito, Carlo Cavallo, appartenente alla Basilica Madonna delle Grazie, è stato accompagnato dai sacerdoti dell'Ordine dei frati Minori padre Lino e Padre Davide, partecipante anche Don Pompilio Cristino, parroco della parrocchia Santa Maria di Costantinopoli. Erano presenti alla celebrazione il Priore dell'ospedale Fatebenefratelli fra Lorenzo Gamos, la comunità delle suore che opera all'interno del Fatebenefratelli, le suore Francescane di Ognissanti, la comunità delle suore Carmelitane e la comunità delle suore del Preziosissimo Sangue. È stata una bellissima celebrazione con un'omelia da parte dell'Arcivescovo molto sentita che ha messo in risalto l'importanza della figura del diacono all'interno della Chiesa. I canti sono stati curati dalla corale del coro di Santa Maria di Costantinopoli diretto dal maestro Antonella Micco. È stata una celebrazione molto sentita e molto bella, così come riferito da tutte le persone presenti che hanno partecipato alla santa messa e, successivamente, hanno preso parte al buffet che si è tenuto all'interno del campetto della chiesa Santa Maria di Costantinopoli in cui i neo ammessi hanno invitato tutte le persone che hanno partecipato alla santa messa per festeggiare insieme il lieto evento come se fosse un'Agape fraterna. Mauro Caccese, futuro diacono e studente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Giuseppe Moscati” di Benevento, fa sapere che: “È stato un evento molto significativo che non deve passare inosservato perché questo è motivo di Evangelizzazione e di Missione della stessa Chiesa nel mondo. Questa giornata ha rappresentato un importante momento di unione e di condivisione fraterna collettiva nel Signore per intraprendere il primo passo ufficiale e formale nella strada verso il diaconato. La scelta di intraprendere questo percorso di fede è nata e si è sviluppata nel tempo: da sempre ho sentito questa vocazione che era in me ancora in fase germinale e è maturata quando ho conosciuto la mia amata moglie Maria: infatti la mia prima vocazione era al matrimonio, poi quando ho conosciuto Maria il tutto si è evoluto. Grazie a lei infatti sono stato pienamente affiancato e sostenuto in questa importante scelta di vita condivisa che abbiamo intrapreso insieme in quanto anche Maria ha studiato, proprio come me, teologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Benevento che è stato per noi fondamentale nel guidarci e nell’approfondire questo cammino di fede. La teologia, proprio come ci hanno insegnato i nostri docenti, non è solo un apprendimento di studio, ma è anche la formazione dell’essere umano inteso nella sua totalità in comunione con Dio che ci ha creati con l’amore che noi stessi dobbiamo portare e diffondere nel mondo aiutando il prossimo. Ho potuto mettere in pratica questo spirito fraterno di solidarietà e di condivisione grazie alla professione di infermiere che svolgo all’Ospedale Sacro Cuore di Gesù - Fatebenefratelli di Benevento che mi ha dato la possibilità di rendermi sempre di più uno strumento operoso nelle mani del Signore per aiutare gli ammalati. Il mio riferimento di vita, a cui devo molto nella realizzazione di tutte queste scelte di vita, è il medico beneventano San Giuseppe Moscati a cui mi sono sempre ispirato nel portare avanti la mia missione di aiuto collettivo e condiviso. In particolare, oltre alle sue doti umani e professionali, ci tengo a ricordare anche l’elemento di positiva economia sociale che caratterizzava questo fondatore della scienza medica. Infatti lui, sopra il suo tavolo nello studio medico in cui riceveva i pazienti, era solito posizionare un cappello rivolto verso l’alto, come se fosse un contenitore, indicando sopra la seguente dicitura “Chi può lasci. Chi non può prenda”. Ritengo che questo sia un gesto di umanità e benevolenza di profonda carità e vicendevole scambio sociale nel raggiungimento del fine comune che caratterizza tutti noi: chi può aiutare, aiuti, chi ha bisogno si faccia aiutare, sempre nel principio guida dell’interesse reciproco verso il benessere e l’amore condiviso per cui Dio ci ha creato”. Wed, 26 Mar 2025 10:07:24 +0000 Benevento Palermo è la Capitale italiana del volontariato 2025 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33304-palermo-e-la-capitale-italiana-del-volontariato-2025.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33304-palermo-e-la-capitale-italiana-del-volontariato-2025.html Capitale italiana del volontariato è il titolo assegnato da CSVnet – associazione nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato -, con il patrocinio di ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani -, alla città che ha saputo valorizzare il contributo di volontari, associazioni e amministrazioni locali nella costruzione del bene comune. Palermo è la quarta città ad avere questo titolo. Il titolo di Capitale italiana del volontariato 2025 è stato ottenuto grazie alla sinergia di Amministrazione comunale, CeSVoP – Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo, Caritas diocesana, Forum Terzo Settore Sicilia. Il CeSVoP ha chiesto agli altri partner a partecipare al Bando nazionale promosso da CSVnet (associazione nazionale dei CSV), da Forum nazionale del Terzo settore e dalla Caritas italiana con il patrocinio dell’ANCI. Il progetto presentato ha superato la valutazione e ciò ha portato all’ottenimento del titolo. Protagonisti comunque saranno i volontari e la cittadinanza che si lascerà coinvolgere dallo slogan: “Il volontariato che non ti aspetti… il tuo!”.  Volontariato a Palermo e in Sicilia. Dati di scenario Dati non profit ed ETS in Sicilia Al 31 gennaio 2025 in Sicilia 9.906 ETS iscritti al RUNTS di cui: le ODV (2.143) rappresentano il 22%, le APS (3.525) il 36%, le Imprese sociali (3.399) il 34%, gli altri ETS (839) 8%. Nella città di Palermo 1.444 ETS, nel dettaglio: 283 OdV, 495 APS, 463 Imprese sociali e 203 altri ETS. Istat 2022 enti non profit in Sicilia 23.272, stima per Palermo città quasi 3.400 enti Istat 2021 volontari negli enti non profit (solo realtà organizzate e non gruppi informali o singoli cittadini) in Sicilia 183.635 (di cui 41.096 dai 14 ai 29 anni di età; 81.170 dai 30 ai 54 anni; 36.220 dai 55 ai 64 anni; 25.149 dai 65 anni in su). Nella città di Palermo si può stimare la presenza di oltre 27.000 volontari attivi negli enti non profit, senza considerare il volontariato dei gruppi informali e dei singoli cittadini. La programmazione dell’Amministrazione Comunale e la sinergia con il volontariato La città di Palermo con questa esperienza punta a capitalizzare il percorso di valorizzazione dei territori, iniziato ormai da tempo, e che mira a consolidare un modello che promuove percorsi di prevenzione; partecipazione; coinvolgimento e co-produzione, e che si propone di ridefinire l’identità della città promuovendo in particolare l’empowerment di bambini/e giovani. All’interno di questo modello particolare attenzione viene dedicata a fattori di sviluppo quali: − PREVENZIONE intesa come promozione individuale e sociale; − PARTECIPAZIONE intesa come sensibilizzazione - coinvolgimento - co-produzione; − PROTEZIONE intesa come sviluppo di fattori di protezione interni al cittadino e di condizioni che       costituiscano confini di sicurezza e nello stesso tempo dialogo tra contesti, istituzioni, enti, soggetti. In particolare sono attive presso le Circoscrizioni di Decentramento della città di Palermo, delle esperienze di “Comunità educanti” sorte come un istituto di partecipazione che coinvolge soggetti istituzionali, del privato sociale e singoli cittadini, con una funzione CONSULTIVA e con l’intento di mettere a sistema tutte le risorse: economiche, strutturali ed umane presenti nel territorio. L’idea fondamentale è quella di elaborare proposte rilevando i bisogni specifici “dal basso” e di provare a programmare una “Visione futura” della Circoscrizione collegandola alla Visione ed ai Valori della Città. In linea con questa visione della città di Palermo, il Sindaco e l’Assessore alle Politiche Socio Sanitarie, hanno sostenuto la realizzazione di una rete di servizi di prossimità su base Circoscrizionale, che trovano nel Servizio Sociale il fulcro attorno al quale ruotano servizi specifici, quali ad esempio gli sportelli territoriali dell’Agenzia per l’Inclusione Sociale e Abitativa (composti da equipe multidisciplinari che operano a supporto del Servizio Sociale) e vari altri servizi per le famiglie, attivati a valere su varie fonti di finanziamento quali il PON METRO, il Fondo Povertà, il Fondo di Solidarietà Comunale, e rivolti anche alla grandissima platea di beneficiari dell’Assegno di Inclusione. Le attività che si andranno a realizzare nell’ambito di Palermo Capitale del volontariato confluiscono nel sistema di reti Istituzionali, del terzo Settore e di comuni cittadini, già attive nei territori delle Circoscrizioni di Decentramento, e andrebbero a potenziare il grande valore rappresentato dagli Enti di volontariato che aderiscono al Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo, arricchendone ulteriormente le finalità sociali e di valorizzazione delle comunità locali.    Le attività di Palermo Capitale del Volontariato comprendono momenti in cui il volontariato animerà le piazze dei vari quartieri della città e momenti di riflessione e approfondimento sui temi della solidarietà e dello sviluppo della comunità. Inoltre, sarà una straordinaria occasione di riflessione su temi importanti con il coinvolgimento del volontariato siciliano e nazionale.   Tue, 25 Mar 2025 11:31:10 +0000 Palermo La fine della storia e la necessità di Dio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/33299-la-fine-della-storia-e-la-necessita-di-dio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/33299-la-fine-della-storia-e-la-necessita-di-dio.html La modernità, lo sappiamo, si è identificata sostanzialmente con tre fattori: a) la storia dell’uomo in ogni sua variante, da quella individuale a quella sociale; b) la secolarizzazione che ha prodotto infine l’immanentismo assoluto; c) il controllo della natura da parte dell’uomo. Basta leggere le opere fondamentali dedicate alla filosofia della storia da Karl Löwith (1897-1973) a Henri Marrou (1904-1977) per comprendere che il Moderno si è preteso dominio esclusivo della storia umana, dunque luogo e condizione essenziale della Weltgeschichte, ovvero della storia del mondo. In questo preciso senso, il Moderno ha trovato in Hegel – e non poteva che essere così – il suo mèntore filosofico ideale. Infatti, nel disegno hegeliano di una filosofia della storia conchiusa in sé stessa e in se stessa autolegittimantesi, nel dominio storico e logico di una razionalità assoluta, si celebravano i fasti della modernità di Napoleone, dello Stato etico e del primato teoretico dello Spirito Assoluto. Marx e il materialismo storico sono certamente il frutto maturo e, ad un tempo, contraddittorio, di questa figura di razionalismo assoluto immanentista. Il comunismo e l’ideologia violentemente statolatrica del totalitarismo staliniano, strumenti del controllo totale della società, compiono in maniera tragicamente esemplare il percorso del razionalismo assoluto hegeliano. Sarà questa la lettura che tanto Lenin quanto Togliatti daranno del comunismo come pensiero della rivoluzione e dell’egemonia del Partito sulla società. Su questo fondamento nasce e sulla crisi di questo fondamento entra profondamente in crisi l’intero progetto del Moderno. Caduto il Muro di Berlino, del Moderno non si potrà più ragionare secondo gli schemi originari. E ciò condizionerà inevitabilmente anche le concezioni politiche radicalmente anticomuniste quali il liberalismo (oggi, a dire il vero, da ripensare interamente) e il socialismo democratico e liberale. Cosa accade, in sostanza, con l’implosione del “comunismo di Stato” e, dunque, del progetto ideologico del Moderno? In primo luogo, un fatto: la fine della storia. Il politologo statunitense Francis Fukuyama, in realtà, non ha avuto tutti i torti, da buon allievo di Hegel e Kojève, a scrivere un saggio come il noto La fine della storia e l’ultimo uomo (1992). Salvo che il suo schema, riduttivamente occidentalista con ritorni di matrice razionalistica e infine ideologica, il che introduce un’immagine di Occidente liberaldemocratico un po’ artificiosa (anche se non irreale, come molti suoi critici hanno detto, prendendo un abbaglio), non spiega le successive vicende in cui è coinvolta la modernità, non più identificabile con la storia universale del mondo. Finisce, così, la storia come Storia Universale del Mondo, come Weltgeschichte, e questo evento, del tutto imprevisto, ha molte ripercussioni sul presente. Una prima evidente conseguenza è l’emergere di un multiversum storico, cioè di molte storie regionali e locali, che si pongono oggi in modo nuovo ed originale al centro delle vicende mondiali dell’umanità, pur rimanendo, almeno a prima vista, sul piano geografico e culturale, in periferia. Ma così non è: la periferia del mondo non è più distante dal centro dei grandi fatti mondiali, dalle precipitazioni ed accelerazioni delle crisi, anche, spesso, dalle catastrofi mondiali. Inoltre, continenti come l’Africa, tanto quella settentrionale, quanto quella sub-sahariana e, ancora, la Cina, l’India, la Russia, ma anche la Cecenia e la Nuova Zelanda, e paesi come la Svezia, la Danimarca e la Norvegia, sono in questo tempo assai centrali e cruciali: mille storie uniche che sembrano trovare una nuova identità in un concetto divenuto, di fatto, un grande contenitore astratto, la globalizzazione, un concetto ancora sostanzialmente da pensare, nei suoi fondamenti. Ecco, dunque, che la secolarizzazione e l’immanentismo assoluto non forniscono più le chiavi ermeneutiche per comprendere il disfacimento del modello originario che fa capo alla modernità. E perché? Intanto, a causa della presenza invasiva di alcuni fenomeni di fondamentalismo religioso, i quali si rovesciano poi in nichilismi violenti. Il terrorismo islamico è il trait d’union tra la disgregazione della modernità, che non ha mai toccato profondamente le radici culturali, etiche e sociali dell’Islam e l’Occidente scristianizzato, da un lato, e dall’altro fortemente debitore a Benedetto XVI di una visione della storia compiuta sia sul versante teologico, sia sul versante politico. Benedetto XVI è il Papa che parla alla storia, drammaticamente immerso in essa, come ha detto agli ebrei durante le giornate della gioventù a Colonia. E questo Pontefice, inoltre, non recide affatto il legame con la verità, quando dialoga con l’Islam, distinguendo perfettamente tra l’apertura a tutti i semina Verbi, cioè i segni del Divino, seguendo la sensibilità teologica e la dottrina dei Padri della Chiesa e lo svuotamento del messaggio cristiano, che deve essere sempre incentrato decisamente sulla Verità di Cristo. E quando il fondamento è altro, avviene lo svuotamento del Cristianesimo. Su questa base spirituale, con un forte impianto cristologico, la realtà del Cristianesimo si concreta come sostanza viva della storia, pur alla fine del suo percorso moderno, e riapre il discorso, anche sul piano intellettuale, sui fondamenti della Cristianità. L’esito della riscoperta della Croce di Cristo: la centralità di un Cristo non compassionevole, repellente anche a Nietzsche, ateo raziocinante e perciò non piegato al “pensiero unico” del devozionalismo caritatevole. E veniamo all’ultimo punto: l’impossibilità dell’uomo di dominare la natura. E così il cerchio si chiude, lasciando dietro di sé molti frammenti e spezzoni problematici, quasi ci trovassimo di fronte ad uno specchio rotto difficilmente ricomponibile in ogni sua parte. In breve: oggi non c’è più l’homo faber. Dunque, scomparso l’uomo storico secolarizzato e dominatore della natura, cessa di esistere anche l’homo faber in quanto tale. Storia e natura risultavano compresi, nel Moderno, in un unico disegno universale. Oggi non è più così. In sostanza, non è più l’uomo a dominare la natura attraverso l’uso tecnicamente calibrato degli strumenti tecnologici, concepiti come mezzi sempre positivi e adatti a migliorare la vita dell’uomo, ma è la tecnologia a dominare l’uomo. La tecnologia si trasforma in entità autonoma, indipendente dal controllo dell’uomo. I laboratori sono ricettacoli di un nichilismo tecnocratico divenuto dominante e, insieme, inquietante. Ecco il cortocircuito immanente all’azione umana. Un paradosso permanente che non può essere fronteggiato soltanto sul piano teorico e analitico, ma comporta un impegno etico e pratico. Di qui la ripresa dell’umiltà come antidoto antico alla prepotenza arrogante delle tecnostrutture. L’affidamento, nonostante tutto, alla strumentazione tecnologica, acriticamente assunta come la chiave della “salvezza” umana, produce una strana specie di nichilismo. Un nichilismo che risulta come inevitabile esito della debolezza dell’uomo, non più dominatore della natura e degli strumenti tecnologici, dei loro esiti sperimentali e pratici. Un nichilismo radicalmente differente da quello tematizzato sia da Nietzsche che da Heidegger, per non parlare di quello, insostenibile e teoreticamente infondato, di Severino. Un altro modello di nichilismo che chiude definitivamente l’epoca della modernità. Finisce, così, quella epoca moderna dominata dall’homo faber e inizia il momento storico del nichilismo tecnologico e tecnocratico. Non serve più Heidegger e la retorica del “solo un dio ci può salvare”. Servono nuove categorie. Il Soggetto cartesiano, tecnocrate e dominatore, capace di costruire certezze teoretiche ed epistemologiche da applicare alla natura, con il preciso obiettivo di conoscerla, non esiste più. Tue, 25 Mar 2025 11:18:35 +0000 Pagina tre La Festa del Cioccolato e del Vino di Alcamo ha sfiorato le 10mila presenze https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/33298-la-festa-del-cioccolato-e-del-vino-di-alcamo-ha-sfiorato-le-10mila-presenze.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/33298-la-festa-del-cioccolato-e-del-vino-di-alcamo-ha-sfiorato-le-10mila-presenze.html Una grande festa del gusto e dell’intrattenimento: questa la fotografia della terza edizione del Ciokowine Fest, la Festa del Cioccolato e del Vino, che si è svolta ad Alcamo per tre giorni, tra Piazza Ciullo, il Collegio dei Gesuiti ed il Castello dei Conti di Modica. Una manifestazione enogastronomica capace di crescere così tanto in soli tre anni da sfiorare le 10 mila presenze. Un evento nato da un’idea dell’Associazione Sts, diretta da Erasmo Longo e Giuseppe Fiore che ha raggiunto in pieno l’obiettivo che si era predisposto, cioè quello di creare e promuovere attività che possano contribuire allo sviluppo turistico di Alcamo, attraverso il vino e il cioccolato. Non solo un evento dedicato a grandi e piccini, ma anche un’occasione per esaltare il gemellaggio tra le Città di Alcamo e Modica, che nell’antichità facevano parte di un’unica Contea, quella dei Conti di Modica. Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori Erasmo Longo e Giuseppe Fiore dell’Associazione Sts, che hanno commentato con queste parole la tre giorni di festa: “un grande successo per il quale dobbiamo ringraziare tutti quelli che hanno creduto dal primo giorno in questa manifestazione -  hanno dichiarato – Un evento che dal primo anno ad oggi è cresciuto molto, grazie all’impegno costante di chi ha lavorato dietro le quinte con noi, delle istituzioni che hanno creduto al nostro progetto e dei nostri sponsor che ci hanno supportato con grande spirito di collaborazione. Prefissarsi degli obiettivi non è mai semplice, ma grazie al supporto di tutti siamo riusciti anche con grande successo a fare uscire la manifestazione dai confini di Alcamo, per coinvolgere gli appassionati di vino e cioccolato di tutta la Sicilia. Proseguiremo nel nostro progetto tentando ogni anni di alzare sempre di più l’asticella”. Il ‘Ciokowine fest’, oggi, è considerato il punto di incontro tra le eccellenze delle due Città, Modica con il suo rinomato cioccolato ed Alcamo con il suo vino, famoso in tutto il mondo. E in questi tre giorni di grandi ‘golosità’, si sono alternarti diversi eventi enogastronomici e di intrattenimento musicale, anche per i più piccoli, spettacoli itineranti ed artisti di strada, Cioko-lab, Cioko-art, Cioko-school, Cioko-game village e Cioko-mascotte e live-show per tutti, perché il Ciokowine Fest è dedicato ai Wine-lovers e Cioko-lovers di tutte le età. Ma anche inedite Master-class ed interessanti Cooking-show con numerosi nomi di prestigio della cucina italiana, di cui direttore artistico è stato Peppe Giuffrè. L’edizione 2025 si è sviluppata con la collaborazione tra Associazione Sts, comune di Alcamo il cui sindaco è Domenico Surdi, assessorato comunale al turismo guidato da Donatella Bonanno, Assessorato Regionale alle Attività Produttive diretto da Edy Tamajo, Assesorato Regionale all’Istruzione e Formazione guidato da Mimmo Turano, Assessorato al Turismo Regionale con alla guida Elvira Amata, la Camera di Commercio di Trapani, il cui presidente è Giuseppe Pace, la Confcommercio e la Unioncamere Sicilia. La direzione tecnica è stata curata dell’Associazione Sts, diretta da Erasmo Longo e Giuseppe Fiore e della Agave Spettacoli di Andrea Randazzo. Foto di Giuliana Stabile. Mon, 24 Mar 2025 11:38:01 +0000 Trapani Matera, Città dei Sassi, si prepara ad accogliere la XIV Edizione del Premio Moda® https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33294-matera-citta-dei-sassi-si-prepara-ad-accogliere-la-xiv-edizione-del-premio-moda.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33294-matera-citta-dei-sassi-si-prepara-ad-accogliere-la-xiv-edizione-del-premio-moda.html Nel cuore dei magici Sassi di Matera, Patrimonio dell'UNESCO e Capitale Europea della Cultura 2019, si preparano ad accogliere la XIV edizione del Premio Moda® "Città dei Sassi". Dal 9 all'11 luglio 2025, questo evento di risonanza internazionale trasformerà la città in un palcoscenico di stile, celebrando l'eccellenza, la creatività e l'innovazione della moda. La città si vestirà a festa per celebrare la moda e rendere omaggio a un'icona di stile senza tempo:  Grace Kelly. Sarà un'occasione unica per ammirare le creazioni di stilisti, artigiani e creativi italiani e stranieri, in una cornice di incomparabile bellezza. Il Premio Moda® "Città dei Sassi" si conferma una "vetrina" prestigiosa per i professionisti del settore, offrendo loro l'opportunità di ottenere visibilità a livello internazionale grazie alla presenza di importanti esponenti del mondo della moda, della stampa e della televisione. L'evento si articola in due sezioni principali: Concorso Internazionale per Stilisti (Haute Couture e Prêt-à-Porter): Aperto a studenti, diplomati, professionisti e appassionati di moda senza limiti di età o titoli di studio. Premio Moda® "Couturier" 2025: Dedicato a stilisti, case di moda e fashion designer affermati, che avranno l'opportunità di presentare una collezione di massimo 10 outfit, inediti o già realizzati, oltre ad un outfit da dedicare all’attrice Grace Kelly. Punti salienti dell'edizione 2025: Omaggio a Grace Kelly: Gli abiti ispirati all'attrice, realizzati dai concorrenti e dai partecipanti del Premio Moda® "Couturier", sfileranno durante l'evento. Al termine  delle sfilate, sarà assegnato il Premio Moda® Cinema. Premio ModArt Exhibition: Una mostra speciale, dal 13 al 20 luglio 2025 presso l'Antica Dimora Palazzo Malvinni Malvezzi, che vedrà esposti gli abiti ispirati a Grace Kelly, insieme a opere di pittura e fotografia, per un connubio perfetto tra moda e arte. Opportunità per i giovani stilisti: Il concorso offre una piattaforma unica per mostrare il proprio talento, ottenere visibilità e creare contatti importanti nel settore. Riconoscimento per i "Couturier": Il Premio Moda® Couturier celebra la carriera e l'originalità di stilisti italiani e stranieri, selezionati dall'organizzazione o segnalati da esperti del settore.  Informazioni Utili: Date: 9-11 luglio 2025 (sfilate l'11 luglio) Scadenza iscrizioni: 30 marzo 2025 (concorrenti) Sezioni: Haute Couture e Prêt-à-Porter Requisiti: Nessun limite di età o titolo di studio per il concorso stilisti Partecipazione Premio Moda® Couturier 2025: Su invito e/o scadenza iscrizione di partecipazione 15 maggio 2025 Mostra: dal 13 al 20 luglio 2025 Location: Sassi di Matera, Palazzo Malvinni Malvezzi Contatti: premiomoda2025@gmail.com Il Premio Moda® e Premio ModArt Exhibition è organizzato dall'APS "Officina della Cultura" E.T.S. di Matera e si svolge con l'alto patrocinio della Regione Basilicata, dell'APT Basilicata, della Provincia di Matera, del Comune di Matera, della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e di altre prestigiose istituzioni. Inoltre, gode della partnership di Fashion Channel e di altri media. Mon, 24 Mar 2025 11:27:09 +0000 Moda e spettacolo Le Città dell’Olio della Calabria ripartono con una nuova squadra https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33276-le-citta-dell-olio-della-calabria-ripartono-con-una-nuova-squadra.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33276-le-citta-dell-olio-della-calabria-ripartono-con-una-nuova-squadra.html Le Città dell’Olio della Calabria sono sempre più protagoniste all’interno dell’Associazione nazionale presieduta da Michele Sonnessa che riunisce oltre 500 città italiane a vocazione olivicola. Una ripartenza che avviene nel segno di una rinnovata partecipazione e fiducia nel futuro da parte dei 20 Comuni soci con l’elezione del nuovo Coordinamento regionale.  Una nuova squadra alla guida della quale c’è Flavio Stasi Sindaco del Comune di Corigliano Rossano riconfermato all’unanimità nel ruolo di Coordinatore regionale. Eletti anche i Coordinatori Provinciali: per la provincia di Cosenza Virginia Mariotti Sindaco del Comune di San Marco Argentano, per la provincia di Reggio Calabria Michele Conia Sindaco del Comune di Cinquefrondi e per la provincia Crotone Antonio Ammirati Sindaco del Comune di Cotronei. L’assemblea di soci calabresi ha riconfermato anche il proprio Consigliere nazionale nella persona di Carmelo Versace Vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria.  Oltre all’elezione delle nuove cariche, l’assemblea dei soci calabresi si è confrontata sulle iniziative da realizzare entro la fine dell’anno per promuovere la nascita di vere e proprie Comunità dell’Olio: la Camminata tra gli Olivi, La Merenda nell’Oliveta, il Concorso nazionale Turismo dell’Olio e il programma educativo per le scuole Olio in Cattedra. Ma il confronto ha riguardato anche i progetti a lungo termine legati al contrasto dell’abbandono dei terreni olivicoli, alla Carta degli Oli e al Club di prodotto.  “Auguri sinceri di buon lavoro a Flavio Stasi e alla sua nuova squadra da parte di tutti noi. Sono certo che con la sua azione puntuale farà crescere il protagonismo delle Città dell’Olio venete all’interno della nostra grande rete. Oggi più che mai, è necessario unire le forze, progettare in rete per ottenere risultati importanti nella diffusione della cultura dell’olio, nella valorizzazione del paesaggio olivicolo e nella costruzione di un’offerta turistica mirata alla conoscenza del prodotto e del territorio” ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente dell’Associazione Città dell’Olio.  “Ringrazio il Presidente Sonnessa e i colleghi per la fiducia. Questa conferma è una grande responsabilità che intendo onorare perseguendo con costanza e determinazione gli obiettivi che ci siamo dati. Al mio fianco ci saranno i neoeletti coordinatori provinciali Mariotti, Conia e Ammirati e il Consigliere Versace che hanno dimostrato un grande senso di attaccamento alla nostra Associazione e la volontà di mettersi in gioco. Contiamo su di loro perché tante nuove sfide ci attendono per valorizzare l’olio extravergine d’oliva e il paesaggio olivicolo del nostro territorio dando nuovo impulso all’oleoturismo. Insieme, sono certa, faremo un ottimo lavoro al servizio delle Città dell’Olio della Calabria” ha dichiarato il Coordinatore regionale Flavio Stasi.   Thu, 20 Mar 2025 08:01:45 +0000 Società e costume Fondazione Baroni premia di 11 progetti su ricerca scientifica, assistenza, sport inclusivo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33272-fondazione-baroni-premia-di-11-progetti-su-ricerca-scientifica-assistenza-sport-inclusivo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33272-fondazione-baroni-premia-di-11-progetti-su-ricerca-scientifica-assistenza-sport-inclusivo.html Un'iniezione di risorse per l’inclusione, la ricerca e lo sport: la Fondazione Baroni assegna 350 mila euro per finanziare 11 progetti innovativi a sostegno delle persone con disabilità. Un fenomeno in crescita che richiede maggiori risorse e interventi mirati: Secondo Istatdata, nel 2022 301.317 individui hanno usufruito di un servizio sociale professionale, un valore in crescita di oltre il 40% rispetto al 2012. Questo trend risulta particolarmente marcato nelle regioni del Centro Italia: nello stesso anno, 57.873 persone hanno richiesto assistenza, segnando un incremento del 49% rispetto al dato di dieci anni prima. I fondi saranno assegnati giovedì 20 marzo alle ore 18, al Circolo Aniene di Roma (Lungotevere dell'Acqua Acetosa, 119), durante un evento che vedrà la partecipazione di atleti, rappresentanti del mondo istituzionale, culturale, del terzo settore e dello spettacolo. La conduttrice televisiva Greta Mauro, insieme al presidente della Fondazione Baroni Giuseppe Signoriello, premierà le associazioni e gli enti di ricerca vincitori dei bandi 2024. I progetti selezionati vanno dalla ricerca scientifica all’assistenza, fino allo sport inclusivo. Ma non solo: la serata sarà soprattutto un racconto sul valore delle diversità e sulla forza dei sogni, con gli interventi del testimonial della Fondazione Baroni, lo schermidore paralimpico medaglia Parigi 2024 Edoardo Giordan, del presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, del giornalista Massimo Martinelli, dell’attrice Giulia Bevilacqua, della conduttrice Eleonora Daniele, dell’atleta Caterina Banti, doppio oro olimpico (Tokyo e Parigi), della giovane booktoker Sara Ciafardoni e del giornalista e conduttore Stefano Buttafuoco. Nel corso della serata sarà anche assegnato il Premio Fondazione Baroni al Giornalismo Inclusivo, quest’anno alla prima edizione. La Fondazione Baroni La Fondazione Giovan Battista Baroni è stata costituita nel 1972. Sin dai primi anni ha sostenuto numerosi progetti ed iniziative di solidarietà a favore di enti, associazioni e persone affette da deficit e lesioni neurologici e motori. In cinquant’anni di attività la Fondazione Baroni ha destinato circa 8 milioni euro tra opere di bene e ricerca scientifica. La Fondazione promuove e sostiene iniziative e progetti volti a migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate per favorire il loro diritto ad una vita di inclusione piena e consapevole. Thu, 20 Mar 2025 07:44:09 +0000 Roma Il convegno “HOMO VIATOR - Il Giubileo e i Cammini” a Benevento progetta itinerari condivisi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/benevento/33269-il-convegno-homo-viator-il-giubileo-e-i-cammini-a-benevento-progetta-itinerari-condivisi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/benevento/33269-il-convegno-homo-viator-il-giubileo-e-i-cammini-a-benevento-progetta-itinerari-condivisi.html Il Comitato provinciale UNPLI di Benevento, nella sua azione mirata allo sviluppo del territorio attraverso la promozione di tutte le sue risorse, tra cui quelle culturali, storiche, paesaggistiche, organizza il convegno “Homo Viator – Il Giubileo e i Cammini” giovedì 20 marzo 2025 presso il Salone Biblioteca Arcivescovile “F. Pacca” alle ore 16 con la partecipazione del Professore Giovanni Liccardo, moderatore dell’iniziativa. Dopo i Saluti Istituzionali dei rappresentanti degli enti territoriali, presenteranno l’approfondimento tematico che intende tracciare le linee guida a un percorso di collaborazione in rete per la progettazione di itinerari religiosi, culturali, storico-archeologici e naturalistici, possibilmente connessi a Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa. Per l’occasione sarà presentata la nuova normativa regionale sugli Eco-Musei e gli Albi Regionali e Statali dei Cammini e saranno illustrati i cammini devozionali attivi sul nostro territorio: Cammino di San Nicola nel Sannio, il Cammino di San Bartolomeo, il Cammino dell’Angelo Michele in Campania, nella prospettiva di una significativa valorizzazione delle “Antiquae Viae” (sannite, romane e medievali) e dei percorsi della memoria, del culto, del patrimonio antropologico del Sannio. L’incontro è promosso nell’ottica di una condivisione di “Buone Pratiche” promosse dagli esperti relatori per la diffusione della cultura dei Cammini e per promuovere le linee guida che consentano agli operatori coinvolti di comprendere l’iter di progettazione per il recupero dei fondi a sostegno delle attività per la valorizzazione dell’economia delle aree interne a rischio di spopolamento. Questi sono i relatori presenti al tavolo di lavoro e il loro relativo contributo: PROF. Don MARIO IADANZA Direttore della Biblioteca Capitolare e del Museo Diocesano di Benevento: Pellegrini e Pellegrinaggi; Dott. FELICE PASTORE Vice Direttore Nazionale Gruppi Archeologici d’Italia Direttore del Coordinamento tecnico ATS “Principati e Terre dei Longobardi del Sud- Intesa per gli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Campania: L'Eredità Culturale dei Longobardi del Sud ; Dott. NINO CAPOBIANCO Presidente della Proloco di Fragneto Monforte: il Cammino di San Nicola nel Sannio; ING. LUIGI SORRENTINO Direttore Regionale Campania dei Gruppi Archeologici d’Italia: L’Educazione al Patrimonio nelle Scuole; Prof. DOMENICO CAIAZZA Presidente Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro - Intesa per gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Campania: I Cammini  Religiosi e Culturali; PETRONILLA LIUCCI, Ote Campania, - Direttrice Nazionale del tavolo di coordinamento e di lavoro del settore Terme e Benessere Termale per l’Osservatorio Italiano Nazionale  no profit (OINP) APS-ETS  delegato ai progetti USACLI provinciale di Benevento “Salus per Aquam”  Benessere e Sport. Per i saluti finali il Sindaco di Apollosa Danilo Parente, di Montesarchio Morena Cecere e l’Assessore alla cultura del Comune di Bonea Rita Malfi chiuderanno il tavolo di lavoro con la loro testimonianza di promotori del Cammino di San Nicola nel Sannio. Il pomeriggio di studio, aperto al pubblico, avrà inizio dopo i saluti di benvenuto dell’Arcivescovo di Benevento Monsignor Felice Accrocca. L’evento è aperto al pubblico, partecipano gli Operatori Culturali, le Pro Loco, le Associazioni, degli Operatori del Turismo e tutti i Comuni  interessati  allo sviluppo delle iniziative  di sviluppo delle aree interne attraverso lo sport e il turismo lento , per la promozione del Cammino di San Nicola nel Sannio, del Cammino dell’Arcangelo, del Cammino di San Bartolomeo nel Sannio, principali attori coinvolti  per la riqualificazione dei borghi sanniti. Il Comitato provinciale UNPLI di Benevento organizza l’evento in collaborazione con il Centro studi Arti e Tradizioni popolari "La Takkarata/Samnites"; Cammino di San Nicola nel Sannio; il Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro-Intesa per gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Campania; l’ATS Principati e Terre dei Longobardi del Sud; (ATS dei Comuni di Salerno- Benevento- Capua); i Gruppi Archeologici d’Italia; l’Osservatorio Nazionale No profit dello Sport e del Terzo Settore (OINP APS-ETS); l’USACLI Provinciale di Benevento, in cooperazione con l’Arcivescovato di Benevento, la Fondazione Bonazzi ETS. Thu, 20 Mar 2025 07:36:07 +0000 Benevento Premio CarlottaXArchitettura 2025, vince la rigenerazione contemporanea sul Lago di Garda https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33267-premio-carlottaxarchitettura-2025-vince-la-rigenerazione-contemporanea-sul-lago-di-garda.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33267-premio-carlottaxarchitettura-2025-vince-la-rigenerazione-contemporanea-sul-lago-di-garda.html “Perfetta commistione tra approccio al restauro, inserimento nel contesto, sensibilità nel trattamento dei materiali, rifunzionalizzazione dell’antico e inserimento sapiente e contemporaneo di nuovi manufatti architettonici”. Queste le motivazioni che hanno decretato i vincitori del Premio internazionale CarlottaXArchitettura 2025, che ieri ha visto la cerimonia di consegna ai primi classificati Filippo Bricolo e Francesca Falsarella Associati (Castelnuovo del Garda, Verona) con il progetto “Resort Corte Renèe”.  Oggetto della valutazione, la ristrutturazione conservativa di un casale dell’800, “dove il nuovo elemento è stato disegnato in modo da riproporre le tre condizioni presenti nella vecchia costruzione: l’evidenza del processo costruttivo, l’imperfezione materica generata dalle modalità costruttive stesse e la nudità (assenza di finiture coprenti)”. A decretarlo è stata la giuria presieduta da Mario Cucinella - attualmente impegnato in Giappone per il padiglione Italia Expo 2025 Osaka - e composta da: Francesco Miceli (consigliere nazionale CNA), Veronica Leone (presidente Ordine APPC Catania), Walter Parlato (presidente Ordine APPC Palermo), Eleonora Bonanno (presidente Fondazione OAPPC Catania) e Giovanna Latis (architetto milanese). Sessantotto i progetti pervenuti da tutta Italia (e anche dall’estero) per la quinta edizione di un evento che - dopo Catania, Milano e Torino -  (17 marzo) è approdato a Palazzo dei Normanni (Palermo), per assegnare riconoscimenti a chi si è distinto nelle categorie recupero, interior design, under 35 e progettazione architettonica. Un’iniziativa nata in memoria dell’arch. Carlotta Reitano (prima donna presidente della Fondazione etnea degli architetti, scomparsa prematuramente nel 2020), con l’obiettivo di esplorare idee e progetti che, attraverso un approccio etico della professione, si sono distinti trasformando, favorendo, tutelando e sviluppando la cultura del territorio. “Carlotta ha lasciato in chi l’ha conosciuta un sentimento di stima e rispetto, ma soprattutto una positività contagiosa, seminando valori che oggi stimolano le iniziative in suo ricordo - sottolinea Alessandro Amaro, marito e presidente dell’associazione CarlottaX - questa iniziativa ripercorre il suo volere: valorizzazione dei giovani, contaminazione di idee, passione per la professione”. Tra innovazione e trasformazione, tra memorie passate e nuove visioni contemporanee, il Premio ha visto sul palco AACM Chinello Morandi (progetto Kindle Rain / “Premio under 35)”; Studio Facchinelli Daboit Saviane (realizzazione di una nuova scuola secondaria di primo grado nel Comune di Alpago / “Premio Architettura”); GMA Architecture (progetto Gironda Palazzo di Ravenna / “Premio interior design”); Rossella D’Angelo (Premio Città di Catania); Rosa Vetrano (Premio Città di Palermo).   Thu, 20 Mar 2025 07:31:04 +0000 Palermo Giornata riciclo: da biogas a compost fai da te per concimare orti e giardini https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33258-giornata-riciclo-da-biogas-a-compost-fai-da-te-per-concimare-orti-e-giardini.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33258-giornata-riciclo-da-biogas-a-compost-fai-da-te-per-concimare-orti-e-giardini.html Con la carenza di materie prime si riscopre il valore dell’economia circolare grazie alla crescita delle attività green che vanno dall’uso degli scarti per la produzione di oggetti alla condivisione di beni e servizi, dalla riparazione dei prodotti domestici al trattamento dei rifiuti, dalla produzione di biogas agricolo fino al riutilizzo dei rifiuti trasformandoli in concime con il compost fai da te per nutrire orti e giardini. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, in occasione del  Global Recycling Day, la Giornata Mondiale del Riciclo che si celebra il 18 marzo, quando in Puglia secondo i dati del rapporto sui rifiuti urbani 2024 dell’ISPRA, sono stati prodotti in 1 anno oltre 1,8 milioni di tonnellate di rifiuti urbani. Attraverso una serie di piccoli accorgimenti è possibile disfarsi dei rifiuti alimentari – spiega Coldiretti Puglia - ricavandone del concime da poter riutilizzare per la coltivazione di piante e fiori. Funzionale sia per le piante sui terrazzi che per i giardini, è possibile utilizzare gli scarti alimentari o delle lavorazioni dell’orto per produrre dell’ottimo concime. La compostiera è lo strumento adatto – aggiunge Coldiretti Puglia - può essere un contenitore in plastica o in legno, con prese d’aria in modo da evitare fenomeni di putrescenza, o anche un semplice cumulo in giardino. In una compostiera si possono gettare tutti gli scarti organici con particolare preferenza verso quelli vegetali, limitando quelli d’origine animale. Infatti il contenuto di carbonio presente in gran quantità nelle piante nel compost deve essere 30 a 1 rispetto all’azoto contenuto nelle proteine animali. Una volta gettati, questi scarti saranno “aggrediti” da batteri compostatori che in presenza di ossigeno, tenderanno a degradare questi rifiuti formando in circa 6 mesi un terriccio “appetitosissimo” per le nostre piante. Per garantire la presenza di ossigeno è opportuno non gettare materiali plastici o di vetro o ancora di metallo nella compostiera. In caso contrario fenomeni di putrescenza causeranno l’emissione di cattivi odori e di gas climalteranti, come ad esempio il metano. È quel che accade nelle discariche, dove la mescolanza di prodotti plastici e organici crea un mix davvero pericoloso per l’ambiente e la salute. È invece assolutamente vietato l’utilizzo di materiali plastificati, carta oleata per alimenti, riviste patinate o con stampe a colori, tessuti, filtri di aspirapolvere e scarti di falegnameria trattati chimicamente. Dopo qualche mese (da 3 a 6), si otterrà un primo composto – aggiunge Coldiretti Puglia - formato da materiale grossolano e una polvere simile a terriccio. Attraverso un setaccio è possibile separare le due parti rimettendo i residui nella compostiera e cospargendo invece l’orto con il concime già pronto. Un pugno alla base di ogni pianta è il quantitativo perfetto. Per chi avesse poco spazio, il compost può essere prodotto anche in vasi di terracotta, avendo cura di rigirare il contenuto più volte durante la settimana. Utilizzando gli scarti prodotti dagli alimenti acquistati nei mercati di Campagna Amica o producendolo nell’orto di casa i consumatori avranno la garanzia che verrà “nutrito” in modo corretto e sano. L’economia circolare mette infatti a disposizione diversi strumenti – insiste Coldiretti – per ridurre gli sprechi e promuovere il riciclo. Se da un lato in media nella spazzatura finiscono 75 grammi di cibo al giorno di prodotti alimentari a persona– continua Coldiretti – dall’altro i consumatori sono diventati più sensibili agli sprechi, con ben il 94% attento a evitare di buttare nella spazzatura il cibo che acquista secondo Coldiretti/Censis. Il cibo che resta dopo pranzi e cene rappresenta una fetta rilevante degli sprechi alimentari che – sottolinea Coldiretti – possono essere combattuti con la riscoperta dei piatti che valorizzano gli avanzi. Sono così tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che – continua Coldiretti – non sono solo una ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo una usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del territorio come – conclude la Coldiretti – come la frittata di pasta, il timballo o il pancotto alle verdure. LA LISTA DEI MATERIALI DA COMPOSTAGGIO: scarti di frutta e verdura fiori recisi e resti di piante pane e gusci d’uova qualche avanzo di carne, pesce, salumi e formaggi fondi di caffè e filtri del thè foglie e paglia segatura rami e scarti di falegnameria carte e cartone con assenza di vernici piccole quantità di bucce di agrumi piccole quantità di cenere lettiere di cani e gatti tracce di piante resistenti alla degradazione (es. aghi di pino) Elaborazioni Coldiretti Puglia su dati Campagna Amica Tue, 18 Mar 2025 10:18:05 +0000 Bari Napoli Accoglie il Primo Reading Party in Campania: Un'Esperienza Letteraria Collettiva https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33255-napoli-accoglie-il-primo-reading-party-in-campania-un-esperienza-letteraria-collettiva.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33255-napoli-accoglie-il-primo-reading-party-in-campania-un-esperienza-letteraria-collettiva.html Napoli si prepara ad ospitare un evento culturale innovativo nel cuore del suo centro storico. Sabato 22 marzo, dalle 17:00 alle 19:30, Reading Rhythms e Libri Sottolineati approdano per la prima volta in Campania con un formato originale che sta conquistando gli appassionati di lettura in tutto il mondo. Un Salotto Letterario in un Palazzo Storico La cornice scelta per questo debutto è di assoluto prestigio: A'Mbasciata, un affascinante spazio all'interno di Palazzo Venezia, edificio del XIV secolo che per quattro secoli ha ospitato gli ambasciatori della Serenissima nel Regno di Napoli. Situato in Via Benedetto Croce 19, nel cuore dei Decumani, questo luogo carico di storia si trasformerà in un rifugio per bibliofili e appassionati lettori. Non un Book Club, ma un'Esperienza Condivisa A differenza dei tradizionali circoli di lettura, il Reading Party propone un formato originale: ogni partecipante porta con sé il proprio libro e legge in silenzio, condividendo lo spazio con altri lettori. L'atmosfera, curata nei minimi dettagli e arricchita da un sottofondo musicale delicato, alterna momenti di lettura individuale a pause di socializzazione, durante le quali i presenti possono scambiare impressioni e consigli sui libri. "È un'opportunità per ritagliarsi del tempo di qualità dedicato alla lettura, lontano dalle distrazioni quotidiane", spiegano gli organizzatori. "Un'esperienza immersiva che permette di scoprire nuovi titoli attraverso il confronto con altri appassionati, in un contesto sociale stimolante e inclusivo." Musica e Atmosfera Suggestiva Ad arricchire l'esperienza, la serata sarà accompagnata dal suono evocativo dell'handpan, uno strumento musicale capace di fondere ritmo, melodia e armonia in un'unica vibrazione. A suonarlo sarà Domenico Amato, giovane artista di strada originario di Salerno, che con il suo talento trasformerà il Reading Party in un viaggio sensoriale unico. L'handpan, composto da due calotte in ferro unite a formare una cassa armonica, produce un suono ancestrale e avvolgente, perfetto per creare un'atmosfera di raccoglimento e ispirazione. Gli Organizzatori L'evento è organizzato da Antonio Roberto e Alessio Ruggiero, founder di Libri Sottolineati. Il loro impegno nella promozione della lettura e nella creazione di nuovi spazi di condivisione culturale ha portato alla realizzazione di questo primo Reading Party campano, in collaborazione con Reading Rhythms. Il Primo Evento del Genere in Campania L'iniziativa segna un importante passo per la diffusione di questa formula innovativa nel Sud Italia. Dopo il successo riscontrato in altre città d'Italia, Napoli si prepara ad accogliere questa nuova dimensione letteraria nel suo ricco panorama culturale. Per partecipare è sufficiente portare il libro che si sta leggendo e lasciarsi avvolgere dall'atmosfera unica di questo evento. I biglietti sono disponibili sulla piattaforma Lu.ma (https://lu.ma/bqr1cq5i). L'appuntamento è fissato per sabato 22 marzo, dalle 17:00 alle 19:30, presso A'Mbasciata in Via Benedetto Croce 19. Un'occasione imperdibile per gli amanti della lettura e per chiunque desideri sperimentare una nuova forma di condivisione culturale nel magnifico scenario del centro storico partenopeo. Tue, 18 Mar 2025 10:08:36 +0000 Napoli Studio sui pigmenti dei colori usati negli affreschi di Pompei https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33249-studio-sui-pigmenti-dei-colori-usati-negli-affreschi-di-pompei.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33249-studio-sui-pigmenti-dei-colori-usati-negli-affreschi-di-pompei.html E’ stato appena pubblicato l'articolo scientifico dal titolo Pompeian pigments. A glimpse into ancient Roman colouring materials sulla prestigiosa rivista internazionale Journal of Archaeological Science. La ricerca è il frutto di una fruttuosa collaborazione del Parco Archeologico di Pompei con il gruppo di ricerca di Mineralogia e Petrografia del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio, in collaborazione con gli studiosi del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse dell’Università Federico II di Napoli. L'indagine ha avuto come oggetto lo studio dei pigmenti rinvenuti in alcuni eccezionali contesti pompeiani, che vanno dal III secolo a.C. all'eruzione del 79 d.C., coprendo la quasi totalità della tavolozza pittorica degli antichi pittori. La gamma cromatica è composta da pigmenti naturali e sintetici, inorganici e organici e la composizione dei pigmenti è stata rivelata grazie a un approccio analitico non invasivo che combina la microscopia con la spettroscopia, concepito per preservare tali beni per il futuro. Tale approccio ha permesso di scoprire che gli artisti mescolavano sapientemente le materie prime per ottenere un'innumerevole gamma di tonalità cromatiche. "Questo studio rappresenta un significativo passo avanti nella comprensione delle tecniche pittoriche degli antichi Romani", ha dichiarato Celestino Grifa, professore associato di Petrografia e Petrologia presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio. "La possibilità di quantificare accuratamente i composti coloranti nelle miscele ci ha permesso di rivedere il processo artistico delle pitture murali, che prevedeva miscelazione dei pigmenti puri -in particolare il blu egizio, il bianco e il rosso piombo- che venivano sapientemente proporzionati per creare la palette desiderata.” Un risultato eccezionale dello studio è stato il primo utilizzo, finora conosciuto, di un nuovo colore grigio in cui la presenza di barite e alunite, forniscono la prima prova dell'utilizzo del solfato di bario nel Mediterraneo in epoca antica. Tale collaborazione prevede anche lo studio dei colori negli affreschi pompeiani, cogliendo le possibilità scientifiche offerte dai nuovi ritrovamenti negli scavi in corso, dove le analisi diagnostiche non invasive vengono condotte coordinandosi con le operazioni di restauro. L’ultima campagna ha riguardato la stanza rossa della “Casa del Tiaso”. “È uno studio essenziale anche ai fini del restauro degli affreschi pompeiani, che sono molto fragili e richiedono una conoscenza approfondita per una corretta conservazione. – aggiunge il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtrieghel - Simili analisi sono già in corso per la megalografia dionisiaca recentemente scoperta. Esemplare sinergia tra ricerca e tutela che esprime l’eccellenza italiana in questo settore.” Grifa C., Germinario C., Pagano S., Lepore A., De Bonis A. Mercurio M., Morra V., Zuchtriegel G., Hay S., Esposito D., Amoretti V. (2025). "Pompeian pigments. A glimpse into ancient Roman colouring materials". Journal of Archaeological Science, Volume 177. Mon, 17 Mar 2025 15:27:17 +0000 Napoli Il Rosolio di bergamotto ITALICUS®, Giuseppe Gallo racconta la storia https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33241-il-rosolio-di-bergamotto-italicus-giuseppe-gallo-racconta-la-storia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33241-il-rosolio-di-bergamotto-italicus-giuseppe-gallo-racconta-la-storia.html Il Rosolio di bergamotto ITALICUS® è stato creato da Giuseppe Gallo che ha saputo riportare in auge l’antica categoria del Rosolio, ormai quasi dimenticata. Arricchito da note di bergamotto calabrese, ITALICUS® è realizzato utilizzando i migliori ingredienti italiani per ricreare un vero e proprio “sorso d’Italia”. Il design sorprendente della bottiglia, capolavoro di Stranger & Stranger, incarna la storia e il patrimonio italiani e racconta come il Rosolio in passato fosse il simbolo del tradizionale momento dell'aperitivo. Lanciato il 1° settembre 2016, ITALICUS® è uno degli aperitivi più premiati a livello globale. Giuseppe Gallo, ci racconta come è nata la passione e l'interesse per il rosolio di Bergamotto? L’dea di riportare in auge il Rosolio è nata da una visione avuta negli anni in cui facevo ricerche sui Vermouth e gli Amari nella liquoristica italiana all’università di Torino. Il bergamotto invece arriva da un dolce ricordo che porto con me dall’infanzia: mia mamma, infatti, preparava dei liquori fatti in casa con diversi agrumi e frutti tipici del sud Italia, tra cui i bergamotti calabresi. Considerando la mia missione e la mia voglia di portare il Made in Italy in giro per il mondo, ho fuso entrambi gli elementi in un prodotto: ITALICUS, Rosolio di Bergamotto in cui la tradizione del rosolio si unisce all’unicità del bergamotto calabrese IGP. Le sue origini di Battipaglia la legano ai territori e ai luoghi in cui è nato anche il bergamotto: ce ne vuole parlare? L’Italia è uno dei Paesi al mondo con più ricche tradizioni artigianali e con risorse naturali uniche. Essendo nato e cresciuto nella zona della Costiera Amalfitana e avendo scoperto l’uso del bergamotto in cucina e in pasticceria, durante le mie prime esperienze lavorative, da qui ho avuto l’idea (e sono stato il primo a farlo) di portare il sapore unico di questo agrume nel mondo dei cocktails. Il bergamotto calabrese è uno dei frutti più pregiati che coltiviamo in Italia e la cui essenza viene usata in alcuni dei profumi più conosciuti al mondo. Il suo sapore e le qualità aromatiche degli oli essenziali rendono ITALICUS unico nel suo genere, con alla base la ricetta storica del Rosolio di Torino, modernizzato per il consumatore contemporaneo, che cerca dei sapori freschi da miscelare in drinks classici, come lo Spritz. Come è maturata e si è concretizzata l'idea della iniziativa "Art of Italicus Aperitivo Challenge" e da quanto tempo va avanti? Questo è il settimo anno del programma Art of Italicus Aperitivo Challenge, un’iniziativa nata dal desiderio di premiare i bartender per la loro creatività e fantasia. Per noi, infatti, i bartender sono artisti che creano opere d’arte in forma liquida e ITALICUS come brand ha una connessione molto forte con l’arte, l’architettura e la storia italiana ed è per questo che vuole promuovere l’eccellenza del Made in Italy nel mondo. Con Art of Italicus i partecipanti alla competition quest’anno devono creare una rivisitazione dello Spritz, ispirandosi alla storia di ITALICUS e a qualsiasi forma d’arte. Quali sono gli ingredienti tipici del liquore rosolio di Bergamotto e con quali abbinamenti culinari può venire maggiormente valorizzato nel suo sapore? Come detto, ITALICUS Rosolio di Bergamotto è fondato sulla ricetta del Rosolio di Torino: una base di camomilla romana, melissa, rose gialle, genziana e lavanda, arricchita con gli oli essenziali delle bucce di bergamotto calabrese e cedro siciliano. L’ITALICUS Spritz si abbina molto bene con del parmigiano o delle olive verdi di Castelvetrano, ideale per l’aperitivo, con delle bruschette al pomodoro o del carpaccio di ricciola. Questo prodotto italiano può essere anche considerato una forma di riconoscimento e veicolo di diffusione internazionale dei nostri valori culturali, sociali e enogastronomici all'estero? Assolutamente, sì. Il nostro obiettivo è quello di diffondere la quintessenza del Made in Italy a livello internazionale, promuovendo la tradizione liquoristica ed enogastronomica italiana: a partire dal logo, ispirato all’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, passando per la bottiglia che richiama le colonne degli edifici dell’antica Roma, fino al colore turchese intenso che rievoca il mare di Amalfi. Il tutto completato da un liquore al 100% naturale e certificato vegano, per rappresentare la qualità del Made in Italy in tutta la sua eccellenza. Thu, 13 Mar 2025 18:10:22 +0000 Società e costume Nordés Gin: la maxia pura della Galizia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33239-nordes-gin-la-maxia-pura-della-galizia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33239-nordes-gin-la-maxia-pura-della-galizia.html Nella cornice iconica di Piazza di Spagna a Roma, presso il Centro Multimediale Interattiva dell’Ambasciata di Spagna è stato presentato per la stampa il Nordés Gin, un interessante prodotto del gruppo Osborne che nasce non lontano da Santiago de Compostela, a Vedra.  “La sua origine a Vedra si riflette nella Magia Pura (o come si dice in galiziano: Maxia Pura) di Nordés, ci spiega la Dott.ssa Lourdes Bustamante. Ed è proprio qui che oggi si trova la Casa Nordés, un luogo progettato per consentire di scoprire le radici di Nordés e il suo processo di distillazione e macerazione nel suo luogo di nascita e di origine: la Galizia. Un immancabile appuntamento per i visitatori che qui possono vivere un’esperienza immersiva, sensoriale ed educativa.”  L’iconica bottiglia di Nordés si ispira alla ceramica di Sargadelos, un’arte ceramica tipica di Galizia, che riflette la centralità di questa regione spagnola e i colori della sua bandiera: azzurro e bianco ma il contenuto del distillato della pregiata uva Albarigno più altre cinque essenze proveniente dall’’oltre oceano fanno sì che il Gin Nordés arrivi ad essere così apprezzato in tutto il mondo !  Il Dott. Mirko Cagnazzo ha spiegato l’importanza sul mercato di questa bevanda presente in 50 paesi del mondo con una quota di mercato attuale del 29% nella categoria premium gin. “L’Italia è un paese di vitale importanza per il brand, il secondo infatti dopo la Spagna”, conclude Cagnazzo. Nell’anno 2024 Nordés è cresciuto del +33% rispetto al 2023 nel Belpaese ed è atteso l’ambizioso obiettivo del 15% di volume di vendite in Italia.” Thu, 13 Mar 2025 17:57:38 +0000 Roma Riparte il Messina Opera Film Festival con il concorso cortometraggi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33227-riparte-il-messina-opera-film-festival-con-il-concorso-cortometraggi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33227-riparte-il-messina-opera-film-festival-con-il-concorso-cortometraggi.html Il Messina Opera Film Festival, che si è concluso con grande successo di pubblico e critica solo qualche mese fa, ha già avviato la sua macchina organizzativa per l'edizione 2025. Le date dell'evento sono state ufficializzate: si svolgerà dal 29 novembre al 7 dicembre presso la Sala Laudamo ed altri spazi culturali della città. È stato inoltre pubblicato il regolamento per il concorso di cortometraggi, la sezione del Festival dedicata alla creatività contemporanea ispirata all'opera lirica. Il bando è già online ed è scaricabile dal sito del Festival. Nella scorsa edizione sono state sedici le opere in concorso tra cui undici di provenienza internazionale. Ad aggiudicarsi il Premio Emi Mammoliti per il Miglior cortometraggio è stato Josephine della regista Antonia Bain e prodotto dalla Scottish Opera di Edimburgo. Il corto Brainland di Chiara D’Anna è stato insignito del Premio Speciale della Giuria e il Premio alla Migliore interpretazione è andato a Omar Martì per il film Paraules d’un somriure di Albert Muns, Alex Pérez, David Pinol. Il nuovo bando prevede l’ammissione al concorso di opere italiane e internazionali, con una durata massima di 15 minuti (titoli inclusi), che presentino storie ispirate a opere liriche, ai loro personaggi o compositori, o che utilizzino musica, cori o arie tratte da opere liriche, oppure che siano ambientate in un contesto teatrale lirico. Vista la particolarità del tema, sono accettate anche opere già presentate in altre manifestazioni. Come nell’edizione appena trascorsa il concorso è stato ampliato a livello internazionale, grazie all'approdo del Festival sulla piattaforma FilmFreeway, che offre una significativa visibilità all’estero. Da quando la piattaforma solo qualche giorno fa è stata aperta, sono già stati ricevuti oltre duecento cortometraggi. Gli interessati possono iscrivere le loro opere inviando un link all'indirizzo email info@messinaoperafilmfestival.it oppure attraverso la piattaforma FilmFreeway. Lo scorso anno una significativa rilevanza al concorso è stata offerta dalla partnership con MyMovies, la piattaforma di cinema più importante in Italia che ha offerto una vetrina online alle opere garantendo una visibilità alle opere oltre i confini cittadini. La manifestazione sta quindi confermando la crescita esponenziale di visibilità, con la conferma dell'apprezzamento per l'innovativa fusione tra cinema e opera lirica, che rimane l'unico evento che valorizza entrambe le forme d'arte che fanno parte del patrimonio culturale italiano. Anche quest'anno, i riconoscimenti saranno tre: Il Premio Emi Mammoliti per il miglior cortometraggio (con una dotazione di € 1.200,00), il Premio Speciale della Giuria (con una dotazione di € 500,00), e il Premio per la migliore interpretazione (con una dotazione di € 300,00).  In occasione della diffusione del regolamento cortometraggi è stata anche annunciata la nuova denominazione della manifestazione di Messina Opera Film Festival con l’acronimo MOFF, in luogo di quella usata negli anni precedenti e ciò al fine di agevolare l’immediata riconoscibilità della tematica a cui il festival si ispira. Wed, 05 Mar 2025 09:56:16 +0000 Messina Intesa tra Enpa e Carabinieri per la Tutela della Salute https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33223-intesa-tra-enpa-e-carabinieri-per-la-tutela-della-salute.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33223-intesa-tra-enpa-e-carabinieri-per-la-tutela-della-salute.html Il Presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Carla ROCCHI, e il Comandante del Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, Generale di Brigata Raffaele COVETTI, hanno sottoscritto nel mese di febbraio un Protocollo di intesa che persegue lo scopo di sviluppare sinergie volte a favorire la tutela della salute e del benessere degli animali da reddito e da affezione. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è un Reparto dell’Organizzazione Speciale dell’Arma dei Carabinieri con una dipendenza funzionale dal Ministero della Salute, ripartito su 3 Gruppi per la Tutela della Salute, 1 Reparto Operativo e 38 Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS) radicati sul territorio Nazionale, con compiti istituzionali afferenti sia alla sicurezza alimentare, sanitaria e farmaceutica, sia alla verifica dei requisiti di legge nei luoghi di lavoro. L’Enpa, presente con le sue 158 sedi territoriali sulla Penisola, persegue lo scopo di tutelare i diritti di tutti gli animali, senza distinzione di razza e di specie, gestisce rifugi e strutture nonché sedi veterinarie e Cras (Centri di Recupero per Animali Selvatici), concretizzando attività di soccorso e, tramite le proprie Guardie Zoofile, di vigilanza e repressione dei reati a danno degli animali. L’accordo definisce le modalità d’interazione tra le due organizzazioni nell’ambito della promozione di attività di studio e ricerca nel settore, con specifico riferimento agli aspetti connessi alla protezione degli animali, alla realizzazione di attività formative finalizzate all’accrescimento professionale sulla specifica materia, nonché allo scambio di informazioni utili all’adozione di efficaci azioni di prevenzione e repressione degli illeciti specifici. Le parti, altresì, concorreranno alla realizzazione di eventi didattici, formativi ed informativi sulle tematiche sviluppate congiuntamente, pubblicando i risultati delle attività rispettivamente svolte. “E’ un privilegio per noi sottoscrivere un protocollo di intesa operativo con i Carabinieri dei NAS”, ha dichiarato Carla ROCCHI, Presidente Nazionale dell’ENPA. “Il denominatore comune – ha aggiunto ROCCHI – è il benessere degli animali ma soprattutto la salute. Evocando l’approccio One Health, va tutelata insieme e con tenacia la salute di ogni forma di vita del pianeta”. “L’Arma dei Carabinieri”, ha evidenziato il Generale di Brigata Raffaele COVETTI, “condivide in toto gli alti valori promossi dall’ENPA a tutela del mondo animale, il cui benessere rientra tra i molteplici obiettivi istituzionali di ciascuno dei NAS che mi onoro di avere alle dipendenze”. Fonte Enpa / Comando Carabinieri    Tue, 04 Mar 2025 17:31:01 +0000 Società e costume Lo chef del gelato Gabriele Fiumara nuovo Maestro Gelatiere Ambasciatore del Gusto Doc Italy https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33217-lo-chef-del-gelato-gabriele-fiumara-nuovo-maestro-gelatiere-ambasciatore-del-gusto-doc-italy.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33217-lo-chef-del-gelato-gabriele-fiumara-nuovo-maestro-gelatiere-ambasciatore-del-gusto-doc-italy.html Originario di Santa Teresa di Riva (ME), è considerato una delle figure di spicco nel panorama della gelateria italiana e vanta importanti premi nazionali e internazionali: lo chef del gelato Gabriele Fiumara è stato riconosciuto come Maestro Gelatiere Ambasciatore del Gusto Doc Italy.  In questa categoria rientrano tutti coloro che sono considerati delle eccellenze nel loro settore e nel proprio territorio di appartenenza.  Questo premio, che gli è stato conferito dall’Associazione Doc Italy nel corso di un evento svoltosi a Roma, nasce con l’obiettivo di promuovere l’Italia e le sue Eccellenze attraverso eventi esclusivi. Oltre a Gabriele Fiumara sono state premiate altre personalità del settore agroalimentare che promuovono l’Italia nel Mondo, dando un contributo di valore al nostro Paese.  Un nuovo e prestigioso traguardo per Gabriele Fiumara, originario di Santa Teresa di Riva (Messina) che è considerato una delle figure di spicco nel panorama della gelateria italiana e vanta importanti premi nazionali e internazionali.  “Ringrazio l’Associazione Doc Italy per questo riconoscimento. Un premio che mi motiva ulteriormente in vista dell’appuntamento con i Campionati Mondiali di Gelateria in programma il prossimo anno. Io e il mio team ci stiamo già preparando e ci impegneremo per rappresentare al meglio l’Italia in questa competizione”, dichiara lo chef del gelato Fiumara. Tue, 04 Mar 2025 09:29:21 +0000 Messina Tumori, pazienti sempre più coinvolti nelle decisioni: confronto nazionale a Messina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33215-tumori-pazienti-sempre-piu-coinvolti-nelle-decisioni-confronto-nazionale-a-messina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33215-tumori-pazienti-sempre-piu-coinvolti-nelle-decisioni-confronto-nazionale-a-messina.html Non bisogna considerare solo la patologia e la cura, ma anche le esigenze fisiche, emotive, sociali e spirituali di ogni paziente e renderlo sempre più consapevole e partecipe attivo delle decisioni che riguardano il suo trattamento e il suo percorso: è il tema centrale dell’evento satellite del “Cracking Cancer Forum 2025”, che riunirà a Messina le più autorevoli società scientifiche in ambito oncologico e le associazioni più rappresentative. Appuntamento martedì 18 marzo, ore 10, all’hotel Royal nel congresso, cui prenderanno parte oltre 100 illustri specialisti e alcuni relatori per una giornata di interessante confronto a più voci, che toccherà numerosi argomenti scientifici e di politica sanitaria.  “I pazienti ormai sono diventati protagonisti nella lotta ai tumori - spiega il prof. Vincenzo Adamo, responsabile scientifico del congresso - siedono nei tavoli istituzionali nazionali insieme con noi medici per trasmettere le loro istanze ed esigenze e proporre soluzioni fattive alle criticità. Cose impensabili anni e anni fa, l’oncologia ha fatto passi da gigante negli ultimi due decenni e oggi stiamo concentrando i nostri sforzi al fine di garantire la centralità del paziente nella gestione della malattia con un approccio ancora più efficace e olistico. Ogni terapia è sartoriale e diversa dall’altra, perché ogni paziente è diverso dall’altro. L’assise messinese vedrà il coinvolgimento dei massimi esperti del campo per fare luce sulle peculiarità del PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) per specifici tumori, già attivo in molte regioni come la Sicilia, che prende in carico l’utente a 360 gradi fin dalla diagnosi; su comunicazione, ascolto attivo, empatia e percezione, quattro concetti-strumenti oggi assolutamente fondamentali; sul ruolo del terzo settore nel supporto oncologico; sulla presenza degli psicologi”.  All’evento, dal titolo “Non dimentichiamoci della centralità del paziente oncologico - oggi verso il futuro” parteciperanno diversi autorevoli rappresentanti istituzionali ed esperti del territorio siciliano e alcuni relatori di altre regioni tra cui: il responsabile scientifico del Cracking Cancer Forum Gianni Ammuni, il direttore della comunicazione di AIOM (associazione italiana oncologia medica) Mauro Boldrini, il presidente FAVO (federazione volontariato in oncologia) Francesco De Lorenzo, l’eccellente esperto di terapia immuno-oncologica dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli Paolo Ascierto, la presidente di Salute Donna onlus Anna Maria Mancuso, la presidente di Fondazione Incontra Donna Adriana Bonifacino e la presidente dell’Associazione Pre.zio.sa di Torino Maria Peano.   Highlights sui progressi della radioterapia oncologica, nel carcinoma della mammella metastatico e in quello alla prostata, le novità terapeutiche, le prospettive dell’immunologia e delle CAR-T e tanti altri temi saranno trattati nell’evento che è accreditato ai fini ECM e ha iscrizione gratuita. Tue, 04 Mar 2025 09:23:59 +0000 Messina La comunita' educante del Capo rigenera spazi per i bambini e le bambine del quartiere https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33214-la-comunita-educante-del-capo-rigenera-spazi-per-i-bambini-e-le-bambine-del-quartiere.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/33214-la-comunita-educante-del-capo-rigenera-spazi-per-i-bambini-e-le-bambine-del-quartiere.html La comunità educante del quartiere Capo di Palermo, costituita grazie all'impegno di nove realtà che sul territorio insistono da diversi anni e nata grazie al progetto patto educativo Capo sostenuto da Con i Bambini, ha innescato un processo che sperimenta azioni concrete sul campo. L’ultima è stata la rigenerazione e sistemazione degli spazi delle associazioni che lavorano quotidianamente con i bambini e le bambine del posto. Grazie ad anni di educativa di strada, di incontri, di progetti, di connessioni, la comunità educante del Capo ha guadagnato la fiducia delle famiglie. Il quartiere, povero di spazi aggregativi per i più piccoli, ha recuperato degli spazi dove adesso i bambini e le bambine si riuniscono per diverse attività due volte a settimana, il lunedì e il giovedì pomeriggio. Le realtà che fanno parte della comunità sono: la cooperativa sociale Bond Of Union, il Teatro alla Guilla, il Comune di Palermo, Centro Amazzone, gruppo Palermo 15 – Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani, IISS Francesco Ferrara, M.A.S.C.I. (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) Palermo 3° Aquile Randagie, l’associazione NaKa, il Dipartimento di Architettura dell’università di Palermo e anche la Fondazione Innovazione Urbana di Bologna. "Uno dei principali problemi che abbiamo riscontrato nel quartiere è stato l'assenza di spazi dedicati ai bambini e le bambine - spiega Paola Pizzo di Bond Of Union, coordinatrice del progetto - le famiglie hanno solo la parrocchia come riferimento. Così abbiamo ritenuto necessario rendere più accoglienti i nostri spazi e aprirli alle attività. Abbiamo ristrutturato il Teatro alla Guilla, la sede di Bond of Union e quella degli Scout. Adesso, dopo aver creato per diversi anni relazioni con le famiglie, riusciamo a fare attività con i ragazzi due volte a settimana in quella che è diventata la nostra base: la scuola che quattro anni fa il Comune di Palermo ha affidato agli Scout: l’Ugdulena". Gli interventi realizzati nello specifico sono stati: alla Guilla un camerino con una zona dedicata alle armadiature e postazioni trucco, nella cooperativa Bond of Union una parete attrezzata, nel cortile dell'Agesci è stata sistemata la pavimentazione del cortile con un nuovo massetto e un nuovo rivestimento. Il lavoro più corposo è stato realizzato al MASCI (ex scuola Ugdulena), dove sono stati realizzati lavori nel cortile ed è stato ripitturato il pavimento. Una stanza è stata riprogettata e riallestita con impianto elettrico e la creazione di una libreria con dei tavoli, anche i bagni e il salone sono stati ristrutturati. A breve saranno anche realizzate delle postazioni studio con delle scrivanie. I progetti per il recupero degli spazi sono stati realizzati con l'ausilio degli studenti del dipartimento di Architettura coordinati dal professore Leone. Tue, 04 Mar 2025 09:22:02 +0000 Palermo La battaglia culturale dei conservatori https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/33206-la-battaglia-culturale-dei-conservatori.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/33206-la-battaglia-culturale-dei-conservatori.html La settimana scorsa ho sottolineato il discorso storico del vicepresidente americano J.D. Vance a Monaco, oggi ne sottolineo un altro, altrettanto storico, della nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che peraltro possono essere ascritti entrambi al campo conservatore, che di mese in mese si sta allargando. Meloni è intervenuta sabato scorso in video collegamento alla Conservative Political Action Conference (CPAC), la kermesse annuale che riunisce i conservatori statunitensi. Apre la manifestazione JD Vance, la chiude il presidente Trump. Si tratta del “più grande e influente raduno di conservatori al mondo”. La CPAC, nata nel 1974 su iniziativa dell’ex presidente Usa Ronald Reagan, ha riunito nei pressi di Washington, da giovedì sera e per tre giorni, i più influenti rappresentanti della destra statunitense. Quest’anno la kermesse sarà dedicata a celebrare la vittoria di Donald Trump che sabato sera ha tenuto il discorso conclusivo dell’evento. Sempre nello stesso giorno, c'è stato l'intervento del Presidente argentino Javier Milei, a quello della Premier Giorgia Meloni. Non è la prima volta che la premier Meloni partecipa alla CPAC, è già successo nel 2019 e nel 2022. Alla convention partecipano sia parlamentari di FdI, che della Lega. Intanto c'è da segnalare negli stessi giorni, un altro evento annuale sempre di conservatori che si è svolto in Inghilterra, promosso da Alliance for  Responsible Citizenship, ARC (Alleanza per la Cittadinanza Responsabile), dove ha partecipato Nicola Procaccini, co-presidente del Gruppo Ecr al Parlamento europeo ed esponente di Fratelli d’Italia. Procaccini dopo aver evocato Margaret Thatcher, William F. Buckley Jr.,Buckley, Ronald Reagan e molti altri furono i cosiddetti “fusionisti”, costruttori di coalizioni che cambiarono il mondo. Grazie a questi leader, l’Occidente ha conosciuto una prosperità economica senza precedenti, si è unito attorno a una causa comune ed è riuscito a vincere la Guerra Fredda. “Come leader del Gruppo conservatore al Parlamento europeo, vedo ogni giorno l’importanza di costruire nuove coalizioni e trasformarle in un movimento capace di ottenere la vittoria. Abbiamo visto esempi simili in tutto il mondo: con la vittoria di Donald Trump e Javier Milei, con la reinvenzione del Partito conservatore canadese guidato da Pierre Poilievre e con la nuova direzione del Partito Liberale australiano sotto Peter Dutton”. Procaccini nella sua relazione fa riferimento a personalità come Margaret Thatcher, William F. BuckleyJr., Ronald Reagan, furono i cosiddetti “fusionisti”, costruttori di coalizioni che cambiarono il mondo. Grazie a questi leader, l’Occidente ha conosciuto una prosperità economica senza precedenti, si è unito attorno a una causa comune ed è riuscito a vincere la Guerra Fredda. Ancora oggi beneficiamo dell’ordine mondiale che essi hanno contribuito a stabilire. Procaccini si augura di “riunire i conservatori sotto un’unica bandiera”, in un fusionismo moderno, con una convinzione fondamentale: fermare l’avanzata del socialismo, del wokismo e del progressismo in Occidente, e riportare il buon senso al centro della politica. Tornando al discorso di Giorgia Meloni al CPAC di Washington, la nostra premier ha fatto un discorso equilibrato, secondo Marco Invernizzi “va anche apprezzato il suo equilibrio nel tenere insieme il sacro diritto alla legittima difesa del popolo ucraino, l’alleanza storica e fondamentale dell’Italia con gli USA, senza perdere il legame con l’Europa. Un equilibrio difficile, un compito che ha bisogno del nostro affetto e delle nostre preghiere. Noi infine non lasciamoci ingannare e imitiamo s. Ignazio, che nel tempo della tribolazione invitava a non cambiare le decisioni già prese. Non odiamo nessuno e vogliamo cooperare con tutti, proprio in un’ottica cattolica, cioè universale: l’Occidente è un bene, è stato un dono, e può ritornare a esserlo”. (La situazione internazionale, 24.2.25, alleanzacattolica.org) Certo viviamo tempi complicati, non facili. E' un mondo sempre più complesso, a partire da quell’evento epocale che è stato il 1989, quando il Muro della divisione e della vergogna venne abbattuto a Berlino dai cittadini finalmente liberi di attraversarlo. Giovanni Cantoni, fondatore di Alleanza Cattolica, “lo ripeté continuamente negli anni successivi: nasceva un mondo complicato, senza più un paradigma di assoluta evidenza. Non che prima del 1989 fosse tutto semplice, ma c’erano il mondo comunista e quello che gli si opponeva, con tante differenze, certo, ma unito nel rifiuto dell’ideologia marxista”. Oggi il relativismo è penetrato profondamente dappertutto: “destre controrivoluzionarie e destre che vogliono fare saltare il sistema liberale, conservatori legati alla tradizione occidentale e conservatori aperti alle suggestioni liberal, cattolici fedeli alla dottrina sociale e altri cattolici che nemmeno sanno cosa sia, sinistre di diversi tipi, occidentali a volte, più spesso pro-pal, cioè contro Israele, ora e sempre”. Non ci sono strade semplici. Intanto ci accontentiamo di queste dichiarazione politiche, dei buoni propositi, l'ho scritto in un post su Fb, a me basta che il mio capo del Governo dica e pensa queste cose...poi sulle questioni economiche non sono esigente, so che non è facile risolvere o sciogliere i tanti nodi che durano da decenni, almeno da 50 anni, ora non si può pretendere che si risolve tutto in qualche anno. Forse non bastano neanche cinque anni. Le società occidentali e quindi l'Italia, non si cambiano per decreto o semplicemente perché si è installato un buon governo. Ci vuole tempo, pazienza e soprattutto un progetto culturale, che attualmente non si vede. Anche se questi congressi dei conservatori, fanno ben sperare. Certo, la politica serve, i provvedimenti esecutivi anche, ma se qualcuno pensasse di potere cambiare con pochi gesti, spesso “urlati” sopra le righe, temo sia destinato a una ennesima delusione”. Rileggendo  il discorso di Giorgia Meloni emergono diversi elementi di riflessione oltre i punti sottolineati giustamente dai media su Europa, Ucraina aggredita, pace giusta e duratura. Un discorso di identità e di valori. Meloni apre il discorso ribadendo l’orgoglio nazionale italiano e il legame profondo con gli Stati Uniti, enfatizzando una visione dell’Occidente come civiltà fondata su principi di libertà, uguaglianza e sovranità popolare. “L’Italia, è una Nazione straordinaria, legata agli Stati Uniti da un vincolo indissolubile forgiato dalla storia e dai valori condivisi”. “Non ci vergogneremo mai di quello che siamo,” e nella sala è esploso un applauso scrosciante. Una dichiarazione di sfida, una risposta ferma a chi cerca di minare l’identità occidentale, contro la cancel culture e l’ideologia woke che minacciano di dividere, indebolire e si pone anche come contraltare alle narrazioni globaliste. La coerenza dei conservatori. Una delle forze del discorso è la volontà di evidenziare la coerenza dei conservatori: “Noi conservatori facciamo quello che diciamo. Facciamo quello che è giusto, combattiamo per quello in cui crediamo”: La gente, “votano per noi”, ha detto, «perché difendiamo la libertà, amiamo le nostre nazioni, vogliamo rendere sicuri i confini, preserviamo i cittadini e i lavoratori dall’ambientalismo folle di sinistra, difendiamo la famiglia e la vita, combattiamo contro il wokismo, proteggiamo il nostro sacro diritto alla fede e la libertà di parola. Ci battiamo per il buon senso. Un discorso che ha saputo toccare le corde più profonde dell’animo conservatore, un richiamo a difendere ciò che è sacro, ciò che dà senso alla vita. “La battaglia è dura, ma la scelta è semplice: vogliamo assecondare il declino o combatterlo?». Un lessico nuovo quello della premier italiana che lega l’attuale successo delle destre a una rinascita valoriale mentre collega le battaglie della sinistra al declino. Evoluzione contro involuzione, rinascita contro decadenza, cambiamento contro status quo, speranza contro rassegnazione. Un modo sicuramente abile per oltrepassare le categorie destra-sinistra”. (Annalisa Terranova,Giorgia Meloni al Cpac, un nuovo lessico tra libertà e Occidente, 24.2.25, Libero) Meloni, auspica una rinascita dell’Occidente. Attenzione, “L’Occidente che non può darsi senza Europa e non può concepirsi senza America”. «Io credo ancora nell’Occidente», ha detto la premier, «nell’Occidente non come luogo fisico, ma come civiltà. Civiltà nata dall’incontro con la filosofia greca, il diritto romano e i valori cristiani. Civiltà costruita e difesa nei secoli con il genio, le energie e i sacrifici di moltissimi. Con la parola Occidente definiamo un modo di concepire il mondo nel quale la persona è al centro, la vita è sacra, gli uomini nascono uguali e liberi, e quindi la legge è uguale per tutti, la sovranità appartiene al popolo e la libertà viene prima di ogni altra cosa». Naturalmente, il suo appello all’unità dell’Occidente, non è quello relativista delle attuali classi dirigenti europee, ma quello fondato, sono sue parole, sulla filosofia greca, il diritto romano e i valori cristiani. Occidente che per quanto riguarda la politica estera, significa sostegno all’Ucraina: Meloni celebra il coraggio e la determinazione del popolo ucraino, presentandolo come esempio di difesa della libertà contro un’aggressione ingiusta. Ci vuole veramente faccia tosta o poca capacità di comprendonio da parte delle sinistre a definire il discorso della Meloni l’ennesima dimostrazione di “vassallaggio”. Il discorso di Giorgia Meloni al CPAC ha saputo incarnare la speranza di molti conservatori: una leader forte, coerente, che difende senza compromessi i valori in cui credono. Un faro in un mondo che sembra aver perso la bussola. Mario Sechi ci racconta come si misura la grandezza di un leader. Dai fatti, contano soltanto i fatti, non le chiacchiere degli avversari né i complimenti interessati, ma la cronaca delle cose che accadono. (Grandi e piccoli: trovate le differenze, 25.2.25, Libero) Guardando alla cronaca di una sola giornata, 24 febbraio di Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri, basta segnalare il vertice con il leader degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan, per la firma di accordi economici del valore di 40 miliardi di dollari. E poi dulcis in fundo, chiusura della giornata con il botto, conferenza stampa di Donald Trump e Emmanuel Macron nello Studio Ovale a Washington, con il presidente degli Stati Uniti d’America che decide di rimarcare «la leadership molto forte» di «Giorgia». Immaginate tutti i sinistri e aspiranti leaderini dell’opposizione. “La realtà è più forte della propaganda, Meloni è una professionista come non se ne vedevano da tempo, è del mestiere, ha mangiato fin da piccola «minestra e politica» (conio di Francesco Cossiga), e questo la rende diversa, temprata, naturalmente non infallibile, ma di gran lunga una delle figure più brillanti dello scenario internazionale. Governare è difficile, in questi tempi lo è ancor di più, ma gli italiani sanno che Meloni e il centrodestra sono una garanzia di stabilità”.   Wed, 26 Feb 2025 16:52:37 +0000 Politica Fabio Conestà: È un chiaro attacco alle forze dell’ordine prese di mira https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33204-fabio-conesta-e-un-chiaro-attacco-alle-forze-dell-ordine-prese-di-mira.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33204-fabio-conesta-e-un-chiaro-attacco-alle-forze-dell-ordine-prese-di-mira.html Un incendio, divampato all'alba di ieri, ha distrutto quindici automobili della polizia di Stato ad Albano Laziale (dieci erano auto di servizio e cinque erano vetture private degli agenti). Le macchine si trovavano tutte nel parcheggio interno del commissariato del comune dei Castelli. Le automobili andate a fuoco sono 9 della polizia stradale e 6 del commissariato. Nell'attacco due poliziotti, uno della stradale e uno del commissariato, hanno riportato intossicazioni da fumo e al momento sono in ospedale per ulteriori accertamenti. Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha espresso solidarietà e  vicinanza agli agenti del commissariato locale: "Qualsiasi siano le cause dell'incendio che, per fortuna, ha causato solo danni materiali, esprimo vicinanza e ogni tipo di supporto a tutte e tutti gli agenti del commissariato per quanto accaduto. Gli uffici comunali si sono attivati per quanto di nostra competenza. Macchine della polizia in fiamme, qualche giorno fa anche quelle dei Carabinieri. Conestà (Mosap): «Segnale preoccupante contro le divise» «Quanto accaduto nella notte nel parcheggio del commissariato di Albano Laziale, è gravissimo. Un incendio ha distrutto dieci auto, tra quelle di servizio e altre private dei colleghi. È tutto carbonizzato. Pare che qualche giorno fa, un episodio analogo sia capitato alle auto dei carabinieri a Castel Gandolfo, circostanza che rafforza la tesi del dolo. È un chiaro attacco alle forze dell’ordine prese di mira». Così Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap). «Chiediamo che sia fatta piena luce su entrambe le vicende e che eventuali responsabili siano individuati e adeguatamente puniti. Si tratta di veri e propri atti intimidatori che non lasciano presagire nulla di buono e che vedono nel mirino servitori dello Stato. Serve una risposta pronta e decisa a tutela di chi garantisce la sicurezza dei cittadini». Intanto  In data odierna una delegazione del Mosap guidata dal Segretario Generale Fabio Conestà e composta dal Segretario Nazionale Marco Ciavatta, dal Segretario regionale Toscana Lorenzo Vacca, dal Segretario provinciale di Lucca Luigi Lucignano e dal Vice Segretario provinciale Valter Milani ha incontrato il Questore di Lucca Dott. Edgardo Giobbi. L’incontro si è svolto in un clima cordiale e costruttivo, caratterizzato da un dialogo aperto e dalla condivisione di idee e proposte. Durante l’incontro sono stati affrontati alcuni punti: la carenza di personale, seppur in questa provincia non raggiunge dati critici che si registrano in altri presidi sul territorio nazionale, merita comunque attenzione.  La speranza è che il Dipartimento, in vista dei prossimi movimenti, possa integrare gli organici con l’invio di personale, anche in considerazione della forte spinta e vocazione turistica che hanno città come Viareggio e Forte dei Marmi che necessitano, quindi, un costante e capillare controllo del territorio. In particolare nella città di Viareggio, che conta oltre 60.000 abitanti, si ritiene necessaria una maggiore presenza di personale da affiancare a chi già svolge il proprio lavoro con forte spirito di abnegazione, questo per garantire un controllo più efficace e a tutela della sicurezza pubblica e del benessere dei cittadini.  Il Questore Giobbi ha manifestato disponibilità al dialogo e all’ascolto delle problematiche presentate, assicurando il massimo impegno per trovare soluzioni concrete e tempestive. Il MOSAP continuerà a monitorare attentamente l’andamento della situazione, mantenendo un costante confronto con l’Amministrazione e rimanendo sempre al fianco dei colleghi, al fine di tutelare i loro diritti e migliorare le condizioni di lavoro. Fonte Mosap     Wed, 26 Feb 2025 16:42:47 +0000 Roma GIPSY KINGS in concerto a Taormina, unica data italiana al Teatro Antico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33197-gipsy-kings-in-concerto-a-taormina-unica-data-italiana-al-teatro-antico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/33197-gipsy-kings-in-concerto-a-taormina-unica-data-italiana-al-teatro-antico.html È ufficiale! La Patagonia Pictures ha annunciato la sola, esclusiva data italiana del loro tour mondiale: “GIPSY KINGS BY ANDRÉ REYES in concerto”. Venerdì 8 agosto 2025 ore 21.00 al Teatro Antico di Taormina (ME). Un imperdibile appuntamento che li vedrà protagonisti nella suggestiva cornice siciliana di uno dei luoghi più incantevoli del pianeta. Biglietti già disponibili su Ticketone.  Capitanati da André Reyes, gli unici originali GIPSY KINGS fanno tappa nel Belpaese con il loro grande spettacolo. Riconosciuti universalmente fra le migliori live band della rumba flamenca, scateneranno il pubblico al ritmo travolgente di “Bamboléo”, “Djobi, djoba”, “Baila me” e l’immancabile “Volare”.  L’avventura inizia nel 1978, quando la più famosa residente di Saint-Tropez, Brigitte Bardot, li invita a intrattenere una festa privata. Diventano subito un fenomeno internazionale, guadagnandosi un disco d’oro negli Stati Uniti come primo gruppo gipsy. Seguono sessanta milioni di album venduti ed oltre trent’anni di successi on stage. Sulla scena da oltre tre decenni, André Reyes mantiene vivo il nome della mitica formazione gitana portando sul palco tutta l’energia sprigionata dal loro straordinario sound. Con gli incomparabili arrangiamenti e la potente sezione ritmica che li rendono inimitabili, l’inconfondibile patrimonio artistico di famiglia declinato attraverso quella musica evergreen che ha costruito la leggenda dei GIPSY KINGS.  Un repertorio senza tempo che ha conquistato intere generazioni. Dall’appassionata reinterpretazione di “One love”, incisa insieme a Ziggy Marley, alla versione spagnola di “You’ve got a friend in me”, per la colonna sonora originale di “Toy story 3” della Disney-Pixar. Dall’adattamento di “Hotel California” degli Eagles, inserita all’interno del film “Il grande Lebowski”, fino al coinvolgente omaggio a Domenico Modugno con “Volare”. Una full immersion di intramontabili hits che promette di essere entusiasmante, scatenando il pubblico italiano al ritmo travolgente di “Bamboléo”, “Baila me” e “Djobi, djoba”.  “GIPSY KINGS BY ANDRÉ REYES in concerto”. Venerdì 8 agosto 2025 ore 21.00, presso il Teatro Antico di Taormina. Biglietti disponibili sul circuito online Ticketone e nei punti vendita ad esso collegati.  ANDRÉ REYES Nato nel 1967 ad Arles in Francia, è un membro fondatore dei Gipsy Kings, acclamati a livello internazionale.  Otto anni or sono si è avventurato in un nuovo capitolo della sua carriera artistica fondando la band, giustamente chiamata “GIPSY KINGS BY ANDRÉ REYES”. In questa entusiasmante impresa, collabora con la sua famiglia, inclusi figlio, nipoti e cugini, formando un ensemble dinamico che continua ad affascinare il pubblico di ogni dove. Vincitore del “Sacem 2012”, il premio internazionale della Società dei compositori di Francia, riceve successivamente il Latin Grammy Award. Sulla scena da oltre tre decenni, rimane una figura centrale nel vibrante arazzo del flamenco, lasciando un segno indelebile nel pop mondiale e preservando il patrimonio musicale degli unici originali Gipsy Kings per le generazioni a venire. Mon, 24 Feb 2025 10:51:43 +0000 Messina Nicoletta De Lucia e la sua passione per la moda https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33174-nicoletta-de-lucia-e-la-sua-passione-per-la-moda.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33174-nicoletta-de-lucia-e-la-sua-passione-per-la-moda.html Nicoletta De Lucia, giovanissima studentessa dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Giuseppe Moscati” di Benevento, ha appena finito di fare shooting fotografici come modella appassionata di moda. Nicoletta, ragazza molto curata nell’abbigliamento, sempre glamour e molto studiosa, fa sapere che: “Da sempre sono appassionata di moda e mi piace esprimere questo aspetto giocoso della mia personalità. Infatti, come abbiamo studiato durante le lezioni di Psicologia di cui ho appena sostenuto molto positivamente l’esame, l’abito fa il monaco e amo far emergere, anche tramite i vestiti che indosso, chi sono. Ritengo che cambiare il proprio look sia una modalità di comunicazione simbolica per farsi conoscere dagli altri calandosi e interpretando i vari e diversi ruoli che la società contemporanea richiede. E’ inoltre un modo per rivelare alle persone il nostro essere e fa parte di un percorso di crescita umana: infatti nel periodo adolescenziale è usuale indossare abiti più corti e sbarazzini, mentre nell’età adulta è più forte il desiderio di vestirsi in modo elegante. Credo che sia importante l’apertura mentale e mettersi sempre in gioco in una tensione volta al miglioramento personale in ambito collettivo per cercare di raggiungere sempre nuovi e migliori obiettivi di vita così come questi studi ci stanno insegnando. Ritengo che la moda sia in grado di cambiare e “modellare” le nostre vite. Tutti noi, infatti, acquistiamo e indossiamo un capo di abbigliamento che ci rappresenta personalmente, perciò si può parlare di un rapporto e di una relazione intrinseca fra noi e la moda. Quest’ultima rispecchia anche la società e la tradizione storico-culturale che si evolve e si modifica nel tempo insieme all’abbigliamento di città e regioni, fra cui i costumi tipici locali che vengono esibiti e indossati durante le feste e le ricorrenze sociali di paese. Oggi ci troviamo in un contesto di vita in cui il vestirci e la moda servono soprattutto per distinguerci dagli altri oppure per esprimere e rappresentare esteriormente un cambiamento interiore. Quando in ambito personale decidiamo di cambiare, in primis ci modifichiamo a livello mentale come mindset e, secondariamente, come tipologia di abbigliamento scelto conseguentemente. La moda è anche un linguaggio culturale che trasmette un messaggio valoriale e morale all’interno della società in cui viviamo e, soprattutto in questi tempi, si lega anche alla tecnologia che ha cambiato e trasformato completamente questo mondo ideale rendendolo più fruibile e accessibile attraverso la produzione e il commercio. Questo cambiamento influenza in particolare i giovani e il loro modo di vestirsi in maniera abbastanza simile l’uno all’altro omologandosi per una paura intrinseca dell’abbandono e del rifiuto sociale e, questo comportamento, purtroppo non permette di far emergere la vera personalità di ogni giovane. La moda deve essere per i ragazzi un modo entusiasmante per potersi esprimere, ma può comportare anche dei rischi legati alla propria personalità e autostima. E’ fondamentale che i giovani affrontino e superino questa sfida in primis con se stessi e poi con la società da cui devono venire accolti nella diversità e tipicità di ognuno: solo così è possibile essere veramente liberi. Seguendo la massa e i prodotti commerciali imposti da logiche economiche e pubblicitarie non si è veramente liberi, dobbiamo ricordare che Dio ci ha creati diversi, ma unici e è proprio in tale diversità che l’essere umano può esprimere la sua unicità”. Tue, 18 Feb 2025 17:21:48 +0000 Società e costume Foibe, una memoria scomoda https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/33170-foibe-una-memoria-scomoda.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/33170-foibe-una-memoria-scomoda.html Sono passati circa vent'anni dall’istituzione del Giorno del Ricordo, e ancora la memoria delle Foibe è abbastanza scomoda e perfino divisiva.  Ancora oggi, qualcuno tenta di cancellare questa tragedia con la menzogna e la violenza. Tuttavia, ha perfettamente ragione Guido Giacometti, profugo istriano, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che segnala “una maggiore consapevolezza di cosa possa corrispondere ai termini “foibe” ed “esodo”, ma la situazione è tutt’altro che ottimale”. Giacometti ha fatto un primo bilancio sul sito di alleanzacattolica.org (Giorno del Ricordo. Un primo bilancio, 16.2.25) Un documento del Viminale permette di avere un primo bilancio approssimativo. Il documento elenca i comuni che nel 2024, per il Giorno del Ricordo, hanno predisposto qualcosa in più rispetto alla sola prescritta esposizione delle bandiere a mezz’asta. Anche non considerando i 3.000 comuni più piccoli, arriva al solo 5% la percentuale di quelli che hanno fatto perlomeno una semplice deposizione di fiori, sino ad organizzare conferenze o rappresentazioni teatrali. Poi c'è da tenere conto le associazioni che controllano i canali informativi, quasi tutti di sinistra, composto da una rete capillare sul territorio formata dalle sezioni ANPI, ANED, ARCI, Istituti Storici della Resistenza, CGIL, ecc., che trova fraterna accoglienza in larga parte del corpo insegnanti, soprattutto nel centro-nord Italia. Peraltro, da segnalare in particolare che l’ANPI, ma non solo, considera un disvalore l'anticomunismo. “Questo è inaccettabile - scrive Giacometti - per chi, come i giuliano-dalmati, hanno subito il regime comunista, essendo rimasti al di là della Cortina di ferro. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella su questo punto è stato molto chiaro: i giuliano-dalmati hanno avuto, “il destino di passare direttamente dalla oppressione nazista a quella comunista. E di sperimentare, sulla propria vita, tutto il repertorio disumanizzante dei grandi totalitarismo del Novecento, diversi nell'ideologia, ma così simili nei metodi di persecuzione controllo, repressione, eliminazione dei dissidenti”. Inoltre nella nota l'esule istriano denuncia che sono anni che queste associazioni di sinistra hanno accesso preferenziale nelle scuole e sulla stampa locale, ben sapendo che, «chi controlla il passato controlla il futuro» (Orwell, 1984). Del resto ci sono Comuni che si prestano a patrocinare conferenze, incontri dove ancora si fanno delle contro-celebrazioni del Giorno del Ricordo. Mentre nella Chiesa giustamente si ricordano i preti uccisi dai nazisti, ma si sorvola su quelli uccisi dai comunisti. A questo proposito Giacometti ricorda tre giovani beati il cui martirio, per mano dei partigiani comunisti e in odio alla fede, è stato riconosciuto dalla Chiesa: Lojze Grozde, studente di 20 anni di lingua slovena; Francesco Bonifacio, sacerdote di 32 anni di lingua italiana; Miroslav Bulesic, sacerdote di 27 anni di lingua croata. San Giovanni Paolo II, durante la proclamazione del beato Grozde, disse: “Lojze Grodze è solo una delle innumerevoli vittime innocenti del comunismo che alzano le palme del martirio come ricordo e monito indelebili”. E tra gli uccisi nelle foibe ci sono i martiri i cui nomi sono noti solo a Dio e che intercedono per noi. Mon, 17 Feb 2025 17:31:13 +0000 Storia I carabinieri restituiscono una stele funeraria alla Spagna https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33157-i-carabinieri-restituiscono-una-stele-funeraria-alla-spagna.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33157-i-carabinieri-restituiscono-una-stele-funeraria-alla-spagna.html Oggi , alle ore 12:30, presso l’Ambasciata di Spagna a Roma, il Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha restituito a S.E. l’Ambasciatore Miguel Fernández-Palacios Martínez una stele con iscrizione funeraria di età romana asportata dal Complesso Archeologico di Merida (Spagna). L’indagine, che ha consentito il recupero del bene, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Roma e ha avuto origine a seguito di un’attività info-investigativa finalizzata a contrastare la commercializzazione di reperti archeologici importati illecitamente, avviata su attivazione Interpol nel contesto di Cooperazione Internazionale di Polizia, che segnala la vendita di un’ara funeraria romana su una nota piattaforma di e-commerce. Successivamente i militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Velletri (RM), hanno proceduto al sequestro del bene custodito presso l’abitazione di un collezionista romano e, con la collaborazione degli esperti funzionari archeologi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area metropolitana di Roma e la Provincia di Rieti, che effettuavano una meticolosa analisi epigrafica, appurava che la stele funeraria era indiscutibilmente autentica e di epoca romana, oltre che di rilevante interesse storico archeologico. Inoltre, le indagini consentivano di accertare che il bene risultava asportato illecitamente dal Complesso Archeologico di Merida, dove era stato rinvenuto nel 1994 nel corso di una campagna di scavi regolarmente autorizzata dalle autorità locali, le stesse che ne avevano denunciato il furto presso il Commissariato di Polizia Nazionale di quel centro il 5 dicembre 2013. I funzionari del Ministero della Cultura spagnolo richiedevano la restituzione del suddetto bene archeologico, in quanto pertinente al patrimonio culturale dello Stato. Il 10 aprile 2024 veniva emesso dal Tribunale di Velletri il relativo decreto di dissequestro e restituzione alle Autorità della Spagna. Mon, 10 Feb 2025 17:08:36 +0000 Roma Coldiretti Puglia: carciofi oltre 5 volte il loro prezzo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33148-coldiretti-puglia-carciofi-oltre-5-volte-il-loro-prezzo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/33148-coldiretti-puglia-carciofi-oltre-5-volte-il-loro-prezzo.html I prezzi dei carciofi lievitano di oltre 5 volte dal campo alla tavola, una forbice sempre più larga che parte da 0,20 euro a capolino in campagna fino ad oltre 1 euro a capolino sui banchi di mercati e grande distribuzione, con l’invasione di carciofi dall’estero, per cui servono controlli serrati anche dei vigili dell’annona per verificare l’origine dei prodotti in vendita. E’ Coldiretti Puglia che torna a denunciare l’invasione di carciofi provenienti da Egitto e Tunisia sul mercato all’ingrosso, una concorrenza sleale che si ripercuote sui prezzi del pregiato violetto di Brindisi crollati fino a 20 centesimi a capolino che non riescono a coprire gli aumenti dei costi di produzione, complice anche il rallentamento dei consumi di ortaggi, una situazione inaccettabile in uno scenario di crisi che andrebbe affrontata con maggiore serietà senza speculare sugli anelli più deboli della filiera, gli agricoltori e i consumatori.    Va riposta una particolare attenzione – aggiunge Coldiretti Puglia – alla provenienza dei prodotti acquistati con un deciso orientamento a sostenere gli acquisti di prodotti Made in Puglia per aiutare lavoro ed economia. In Puglia si producono 1.245.400 quintali di carciofi – ricorda Coldiretti Puglia – di cui 475mila solo nella provincia di Brindisi, una delle aree vocate soprattutto per i carciofi di pregio, tanto da essersi assicurata il riconoscimento comunitario della IGP (indicazione Geografica Protetta) al carciofo brindisino.  “Con l’inflazione alimentare che rallenta i consumi, le famiglie sono costrette a tagliare gli acquisti, mentre i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura, scenario che ha ingenerato rincari dei prezzi, spesso ingiustificabili, con una differenza enorme tra il costo dei prodotti in campagna e quelli al dettaglio”, denuncia Giovanni Ripa, presidente di Coldiretti Brindisi, nel sottolineare che “nei vari passaggi dal campo alla tavola si annidano speculazioni che vanno stanate anche dai Vigili dell’Annona, per cui serve una vigilanza serrata sull’origine dei prodotti ortofrutticoli sui banchi che arrivano dai Paesi Nord Africani, come Egitto, Tunisia e Marocco”.  Considerata la stortura nella organizzazione del sistema distributivo – dice Coldiretti Puglia - si sta diffondendo sempre più la vendita diretta dei prodotti agricoli in azienda, opportunità sia per il produttore che per il consumatore nell’ottica della sicurezza alimentare e di un rapporto trasparente azienda-cittadino. La conferma del fatto che in molti paesi, dall’Africa al Sudamerica fino all’Asia, è permesso l’uso di pesticidi pericolosi per la salute che sono stati banditi nell’Unione Europea spesso da decenni, senza dimenticare il fatto che le coltivazioni sono realizzate in condizioni di dumping sociale per il basso costo della manodopera. Un fattore che va tenuto in considerazione nella stipula degli accordi commerciali che, in assenza dell’applicazione del principio di reciprocità, finiscono per danneggiare aziende agricole e cittadini, come nel caso del Mercosur. Coldiretti è assolutamente favorevole agli scambi internazionali e punta a una continua crescita delle esportazioni. Tuttavia, mentre le nostre aziende sono tenute a rispettare rigorosi obblighi quando esportano, non si comprende perché l’Europa non applichi gli stessi criteri.  Occorre anche armonizzare il sistema relativo all’uso di fitosanitari all’interno dei Paesi Ue, attualmente inadeguata a garantire agli agricoltori italiani parità di regole rispetto agli altri. Un problema che ha concorso a ridurre fortemente il potenziale produttivo favorendo chi può contare su costi di produzione più bassi e utilizza pesticidi da noi vietati. L’Italia è così passata da essere un paese esportatore ad avere un saldo in volumi negativo, importando più ortofrutta di quella venduta all’estero.  Spesso, peraltro, i produttori di frutta e verdura si trovano nell’impossibilità di difendere i propri raccolti a causa della mancanza di sostanze fitosanitarie adeguate (in Italia l’utilizzo di fitofarmaci, si è ridotto del 50% negli ultimi 30 anni e i prodotti utilizzati sono passati da oltre un migliaio a circa 300), mentre – conclude Coldiretti Puglia - tardano ad essere rese disponibili le Tea, le nuove tecnologie non Ogm per il miglioramento genetico. Mon, 10 Feb 2025 09:29:35 +0000 Bari Gli aeroporti finlandesi in lenta ma costante ripresa di traffico https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33146-gli-aeroporti-finlandesi-in-lenta-ma-costante-ripresa-di-traffico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33146-gli-aeroporti-finlandesi-in-lenta-ma-costante-ripresa-di-traffico.html Secondo il gestore aeroportuale nazionale Finavia, nel 2024 i 20 aeroporti finlandesi hanno fatto registrare 19,6 milioni di passeggeri, con un incremento del 7 % rispetto all'anno precedente, tuttavia, dalla fine della pandemia,  la Finlandia è tra i mercati del traffico aereo in più lenta ripresa in Europa. "Sebbene il numero di passeggeri negli aeroporti Finavia sia aumentato del 7% lo scorso anno, siamo ancora al 25 % in meno rispetto al numero di passeggeri del 2019 (26 milioni)", ha spiegato la compagnia in una nota. Finavia ha affermato che la ripresa del traffico aereo finlandese tra Asia ed Europa è ostacolata dall'attuale invasione dell'Ucraina da parte della Russia e dalla conseguente chiusura dello spazio aereo russo. Peraltro, secondo Finavia, lo scorso anno gli aeroporti della Lapponia hanno registrato un aumento del 19 % nel numero di passeggeri, un record assoluto: circa 1,8 milioni di passeggeri sono transitati  negli aeroporti della regione di Rovaniemi, Kittilä, Ivalo, Kuusamo e Kemi-Tornio; nel 2023 questi aeroporti hanno servito 1,5 milioni di passeggeri. L'aeroporto di Rovaniemi ha fatto registrare 948.000 passeggeri, con un aumento del 29 % rispetto al 2023. Finavia dichiara che le cifre dei passeggeri in Lapponia riflettono l'elevata domanda nella stagione turistica invernale. Negli aeroporti regionali del resto del Paese si è registrato un aumento del 10% del numero di passeggeri, che ha raggiunto i 3,3 milioni. L'aeroporto di Helsinki-Vantaa, il più movimentato della Finlandia, ha visto un aumento del 6,5 % negli arrivi e nelle partenze dei passeggeri, pari a 16,3 milioni di passeggeri. La società attribuisce la crescita alle compagnie aeree più grandi che hanno incrementato rotte in uscita, aggiungendo che la maggior parte delle compagnie aeree ha aumentato il numero di passeggeri serviti. Finavia evidenzia che l'aumento globale dei viaggi di piacere e il contemporaneo declino dei viaggi d'affari sono stati evidenti anche in Finlandia. Le destinazioni europee dagli aeroporti finlandesi che hanno avuto il maggior numero di passeggeri sono state Germania, Svezia, Spagna e Regno Unito; il, numero di passeggeri è aumentato anche sui voli da e per le tradizionali destinazioni del Mediterraneo, come Grecia (+9,2%), Croazia (+7,7%), Italia (+6,9%) e Spagna (+6,0%). Fuori dall'Europa, le destinazioni più popolari sono state Giappone, Stati Uniti e Thailandia. Fri, 07 Feb 2025 18:17:21 +0000 Società e costume Giuseppe Sermonti e Roberto Fondi, grandi e dimenticati https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/33145-giuseppe-sermonti-e-roberto-fondi-grandi-e-dimenticati.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/33145-giuseppe-sermonti-e-roberto-fondi-grandi-e-dimenticati.html Due giganti del pensiero scientifico italiano, tanto grandi quanto dimenticati: Giuseppe Sermonti (1925-2018) e Roberto Fondi (1943-2024). Quest’ultimo ci ha lasciato in silenzio, com’era vissuto, e nel silenzio più assoluto dei media nazionali quasi nessuno si è accorto della sua scomparsa.  Giuseppe Sermonti aveva avuto una maggiore visibilità, scrittore prolifico dagli anni 1970 e grazie all’editore Rusconi, aveva raggiunto un pubblico ampio con scritti che andavano dalla critica allo scientismo e all’evoluzionismo darwiniano, al mondo delle favole, a racconti brevi, sempre legati al mondo della scienza. Magistrali le “Commedie da tavolo” dove tratteggia le vite drammatiche di molti grandi Scienziati nella tempesta (Di Renzo editore, 2002). Roberto Fondi è legato a Sermonti dalla pubblicazione di Dopo Darwin. Critica all’evoluzionismo (Rusconi, 1980), è un paleontologo, Sermonti è genetista e i due sono «in sintonia massima per quanto riguarda la pars destruens del darwinismo, ma si differenziano nettamente per la pars construens», come ben argomenta Roberto Marchina nel suo volume Evoluzionismo biologico e fede in Dio (Amazon, 2024), omaggio a questi due illustri scienziati. Un volume prezioso per la descrizione accurata dell’evoluzionismo darwiniano e neodarwiniano in tutti i suoi aspetti: dalla terminologia, alla storia con i suoi principali esponenti, dall’origine della vita alle “prove” a sostegno della teoria dell’evoluzione. Tutto questo nella prima parte del volume (pag. 18-83). La seconda (pag. 84-138) è dedicata al ricordo di Giuseppe Sermonti e di Roberto Fondi approfondendo il loro pensiero e la loro critica all’evoluzionismo darwiniano: «un omaggio dovuto dato che hanno pagato di persona, in termini di carriera e di onore, queste loro posizioni». Del pensiero di Sermonti si sottolinea il “significato” delle forme dei viventi «che esistono là fuori in potenza di vita, un po’ come le idee di Platone che trascendono le applicazioni terrene (si pensi, per esempio, all’idea del bene). Fondi, da paleontologo, vede la discontinuità nell’apparizione delle forme viventi, la mancanza di anelli di congiunzione e che le varie forme si succedono nel tempo e propone il suo pensiero: «il paradigma olista, organicista di Aristotele e Linneo, riveduto e corretto dalle acquisizioni della fisica moderna». Roberto Marchina spiega molto bene il pensiero del paleontologo senese che dice: «È illusorio pretendere di giustificare il “fenomeno vivente” nella sua globalità, riconducendolo semplicemente alla logica lineare ed a-finalistica implicita all’evoluzionismo darwiniano e neo-darwiniano». C’è qualcosa di più e più profondo, «la logica della vita è circolare, non lineare» dove i viventi «risultano parti integranti di un organismo più ampio, armonicamente organizzato» come ricorda il fisico Giuseppe Arcidiacono citato da Marchina. Significative altre due citazioni. La prima di Sermonti: «La mia ostilità al darwinismo, che ha segnato la mia vita (e guastata la reputazione e la carriera) non è derivata dall’insoddisfazione per le teorie di Darwin ma dal fatto che quelle teorie si sono imposte come religione di stato, alla maniera del lysenkoismo sovietico». A proposito del pluralismo scientifico il pensiero di Roberto Fondi è riassunto sempre nella stessa pagina (85): «Si. Auspico soprattutto che ogni scienziato possa dire liberamente ciò che pensa ed anche avanzare le tesi più audaci e rivoluzionarie, senza il timore di dover essere ostracizzato in partenza e messo all’indice solo perché alcuni suoi colleghi particolarmente potenti e in grado di dettare legge, non tollerano le sue idee». Proprio questa nostra società aperta, plurale, inclusiva ha dimostrato tutta la sua chiusura e grettezza con persone non allineate al pensiero unico dominante. Roberto Marchina compie un gesto quasi di riparazione nei loro confronti. Da laureato all’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Pietro Martire di Verona e impegnato nella catechesi nella sua parrocchia, dedica la terza parte del libro e l’appendice a neodarwinismo e ateismo attraverso l’analisi del pensiero di Telmo Pievani e di Richard Dawkins. L’appendice riporta i principali documenti della Chiesa sul tema dall’Humani generis (1950) di Pio XII fino al magistero di san Giovanni Paolo II senza dimenticare l’importante apporto del card. Joseph Ratzinger. Il volume, di 197, pagine vede la prefazione di Stefano Serafini amico e grande conoscitore del pensiero dei due scienziati. Fri, 07 Feb 2025 18:14:36 +0000 Scienza Milano Cortina 2026 celebrates “One year to go” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/33130-milano-cortina-2026-celebrates-one-year-to-go.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/33130-milano-cortina-2026-celebrates-one-year-to-go.html A un anno esatto dalla Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Milano Cortina 2026, in programma allo Stadio San Siro di Milano, inizierà il conto alla rovescia ufficiale che segnerà la tappa fondamentale verso i Giochi del 2026. La cerimonia istituzionale per celebrare "One Year to Go" è in programma giovedì 6 febbraio al Teatro Strehler di Milano, quando il Comitato Olimpico Internazionale inviterà ufficialmente i Comitati Olimpici Nazionali (NOC) e i loro migliori atleti a partecipare ai prossimi Giochi invernali, che si terranno dal 6 al 22 febbraio 2026. Il presidente del CIO Thomas Bach consegnerà simbolicamente gli inviti ai presidenti e ai rappresentanti dei NOC in una cerimonia a porte chiuse alla quale parteciperanno le massime autorità dei territori ospitanti e la Fondazione Milano Cortina 2026. Orologio con conto alla rovescia di Omega Il conto alla rovescia per i Giochi Olimpici si materializzerà anche in Piazzetta Reale, a Milano. A pochi passi dal Duomo di Milano, l'Omega Countdown Clock mostrerà i giorni, le ore, i minuti e i secondi che separano l'Italia e il resto del mondo dai Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026. Il 6 febbraio segna un importante passo avanti anche nella vendita dei biglietti. In quella data, le oltre 350.000 persone che si sono registrate sulla piattaforma ufficiale di Fondazione Milano Cortina 2026 riceveranno uno slot di tempo dedicato per acquistare i biglietti, senza code o attese online, per assistere ai prossimi Giochi Olimpici Invernali. La vendita generale dei biglietti per i Giochi Olimpici aprirà ad aprile con un piano tariffario inclusivo, garantendo che oltre il 20% dei biglietti sarà disponibile a meno di 40 euro e il 57% a meno di 100 euro, rendendo l'esperienza olimpica unica accessibile a tutti. Torna la settimana dei Giochi invernali nelle scuole italiane Dal 3 al 7 febbraio, Milano Cortina 2026 coinvolgerà nuovamente le scuole italiane con la seconda edizione della Winter Games Week. Dopo il successo del 2024, Fondazione Milano Cortina 2026, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e del Merito, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e il Comitato Paralimpico Italiano, offrirà una settimana formativa con moduli dedicati ai principi educativi dello sport e ai valori olimpici e paralimpici, coinvolgendo studenti di tutto il Paese. Sport per tutti nelle città olimpiche L'atmosfera olimpica avvolgerà i territori ospitanti dei Giochi invernali per celebrare "One Year to Go". A Milano , giovedì 6 febbraio, alle 17:30, alla presenza dell'Assessore allo Sport del Comune di Milano Martina Riva, dei vertici di Fondazione Milano Cortina 2026, Samsung ed Enel, verrà inaugurato nel cuore di Piazza Duomo il Milano Cortina 2026 Sport Village Powered by Samsung & Enel. Uno spazio pubblico che permetterà ai visitatori di vivere l'emozione degli sport invernali. Per quattro settimane, turisti e cittadini milanesi potranno partecipare gratuitamente a laboratori culturali e digitali e provare due discipline olimpiche: Hockey su ghiaccio e Curling. Grazie a due campi sportivi e al supporto continuo degli istruttori, i visitatori potranno usufruire di lezioni di 30 minuti per avvicinarsi a questi sport affascinanti. Il Milano Cortina 2026 Sport Village Powered by Samsung & Enel sarà aperto tutti i giorni fino al 6 marzo 2025. Una campagna dedicata nei territori olimpici La campagna ONE YEAR TO GO, pensata per tutti i territori olimpici e paralimpici del 2026, si ispira a Tina, la mascotte ufficiale, che rappresenta lo spirito dinamico e contemporaneo italiano. La campagna, progettata in inglese per raggiungere un vasto pubblico internazionale, trasmette un messaggio chiaro e di impatto : One Year to Go . A un anno esatto dai Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, Tina ci ricorda l'appuntamento con una scultura di ghiaccio di "-1" su uno sfondo innevato. La campagna è in diretta sui canali Out of Home di Milano per due settimane e sarà amplificata da altre città ospitanti e partner nazionali e internazionali sui loro canali digitali. La campagna sarà trasmessa sui canali Out of Home di Milano per due settimane e sarà amplificata dalle città ospitanti e dai partner nazionali e internazionali attraverso i loro canali digitali. Cortina d'Ampezzo ospita uno spettacolo in Piazza Roma In Piazza Roma, giovedì 6 febbraio dalle ore 18.00, Cortina d'Ampezzo festeggerà "One Year to Go" con un emozionante evento che segnerà l'inizio dei 365 giorni che separano l'evento dalle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Inoltre, a febbraio, il curling sarà protagonista a Cortina, allo Stadio Olimpico del Curling, dove Airbnb ospiterà "Curling Experience and Stay", una serie di eventi pensati per avvicinare più persone a questo sport, che ha portato Stefania Constantini e Amos Mosaner sul tetto del mondo ai Giochi invernali del 2022.   I festeggiamenti della Regione Lombardia per il traguardo di un anno al via Il 6 febbraio, alle ore 17:00, la Regione Lombardia organizza uno spettacolo di pattinaggio sincronizzato presso la pista di pattinaggio su ghiaccio di Piazza Città di Lombardia. Dopo lo spettacolo, il pubblico potrà pattinare gratuitamente fino alle ore 20:00. Saranno presenti ospiti speciali Tina e Milo, le mascotte dei Giochi del 2026. Una speciale celebrazione è prevista anche a Sondrio venerdì 14 febbraio, con interventi delle autorità istituzionali e l'esibizione dei migliori atleti della Nazionale Italiana. L'evento pubblico avrà luogo in Piazza Garibaldi, a partire dalle ore 16:30. Tra i presenti ci saranno Giovanni Malagò, Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, e Marco Scaramellini, Sindaco di Sondrio. A seguire, si svolgerà il Gran Galà del Pattinaggio di Figura.  Le Olimpiadi della Cultura fanno tappa a Livigno e Trento Tra il 5 e l'8 febbraio, Livigno, sede di eventi di freestyle skiing e snowboard, ospiterà " Circles, the Journey of the Games ", uno spettacolo teatrale nell'ambito del programma Cultural Olympics. Questo programma multidisciplinare di Fondazione Milano Cortina 2026 promuove i valori olimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport in Italia. All'interno dell'Alpine Sky Theatre, un luogo iconico e fiabesco di Livigno, la compagnia Kataklò Athletic Dance Theatre metterà in scena un grande racconto corale che attraversa la storia degli sport invernali e della montagna, dall'antichità al futuro, per un'immersione nella magia dei Cinque Cerchi. Le Olimpiadi della Cultura porteranno le celebrazioni anche a Trento, dove il 6 febbraio inaugurerà la mostra PERFORMANCE . Allestita presso Le Gallerie di Trento, curata dalla Fondazione Museo Storico del Trentino e dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con il Museo Olimpico di Losanna e parte del progetto espositivo triennale "Anelli di Congiunzione", la mostra esplora il delicato rapporto tra tecnica e sport all'interno della narrazione della storia olimpica e paralimpica.   Bormio dà il via ai festeggiamenti per -1 a Milano Cortina 2026! Bormio è pronta per l'evento Olympic Flash Mob, un evento straordinario che unisce sport, valori locali e linguaggio inclusivo. I protagonisti saranno i bambini, dalla scuola materna alle scuole medie, che ricreano le immagini iconiche delle Olimpiadi sullo sfondo della cittadina, che ospiterà le gare di sci alpino e sci alpinismo durante le prossime Olimpiadi invernali. Il magico video del flash mob verrà lanciato il 6 febbraio sui canali ufficiali di Bormio. Il 7 febbraio, in Piazza del Kuerc alle 17:00, esattamente un anno prima della discesa libera maschile sulla leggendaria pista Stelvio, verranno svelati gli attesissimi Anelli Olimpici, coinvolgendo le nuove generazioni, i residenti, gli operatori e i turisti.   A Roma il legame tra l'Italia e lo Spirito Olimpico con Coca-Cola Il 4 febbraio 2025, Coca-Cola, Worldwide Olympic and Paralympic Partner, ospiterà una tavola rotonda presso l'American Studies Center di Roma per discutere del legame tra l'Italia e lo spirito olimpico. Sarà presente anche Andrea Varnier, CEO della Fondazione Milano Cortina 2026, e verrà svelata una ricerca su questo tema.  Atleti Visti con Vista Milano Cortina Il 6 febbraio Visa, Worldwide Payment Technology Partner di Milano Cortina 2026, annuncerà l'ingresso di un nuovo membro nel Team Visa, a cui seguirà il lancio di una nuova campagna di comunicazione che metterà in risalto il forte legame tra il brand e i valori dei Giochi Olimpici e Paralimpici. Il Gruppo FS illumina la Stazione di Milano Centrale Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Mobility Partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026, celebrerà l'evento One Year To Go illuminando la Stazione di Milano Centrale con i colori della bandiera italiana. Un momento simbolico per celebrare un anno all'inizio dell'evento olimpico.  Casa Randstad con Giuliano Razzoli Il 6 febbraio alle 18:45, Randstad Italia, HR Partner di Milano Cortina 2026, inaugurerà Casa Randstad con un evento esclusivo con Giuliano Razzoli, medaglia d'oro nello slalom olimpico alle Olimpiadi di Vancouver 2010, Zoran Filicic, giornalista e commentatore sportivo, e il CEO Marco Ceresa. L'evento, a cui possono partecipare solo su invito, si terrà presso Randstad Box in Via S. Vigilio, Milano. Conto alla rovescia con AB InBev a Livigno AB InBev, con Corona e Corona Cero, sponsor ufficiale della birra analcolica dei Giochi Olimpici e Paralimpici Milano Cortina 2026, festeggerà il conto alla rovescia con un evento esclusivo a Livigno il 6 febbraio, dalle 11:00 alle 16:00, presso il Mottolino di Livigno, per brindare ai prossimi momenti d'oro e promuovere la moderazione e il consumo responsabile.  Salomon festeggia nello store di Milano Per tutta la giornata del 6 febbraio, Salomon porterà la celebrazione del One Year To Go nel suo store di Corso Garibaldi a Milano, dove verranno distribuite card personalizzate e gadget a tema con ogni acquisto. A partire dalle 17:30, il campione olimpico Antonio Rossi sarà in store per un meet & greet dedicato. Alle 18:00, i runner della Running Art Experience creeranno un percorso dedicato sull'app Strava per questa giornata di festeggiamenti.  Il programma dei Test Event prende il via con Fondazione Milano Cortina 2026 È ufficialmente partito il programma dei test event, con un fitto calendario di gare internazionali e nazionali su neve e ghiaccio per testare vari aspetti organizzativi, simulando le condizioni dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026. Dal 14 al 16 febbraio si terranno al Forum di Assago, Milano, le finali dell'ISU Short Track World Tour, per una tre giorni all'insegna della velocità e dell'adrenalina [ Biglietti ISU - International Skating Union - TicketOne ]. Pochi giorni dopo, tra il 19 e il 20 febbraio, il Forum di Assago ospiterà tutto il talento e la magia degli atleti del pattinaggio di figura  I Giochi di Sanremo Il 12 febbraio 2025, Milano Cortina 2026 tornerà per la quinta volta consecutiva sul palco del Festival di Sanremo 2025. Sarà l'occasione per svelare entusiasmanti novità che coinvolgeranno tutta Italia nel cammino verso le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026. Mon, 03 Feb 2025 17:18:17 +0000 Sport Don Álvaro Granados (1964-2025), il realismo umano della santità https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/33125-don-alvaro-granados-1964-2025-il-realismo-umano-della-santita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/33125-don-alvaro-granados-1964-2025-il-realismo-umano-della-santita.html Quello del sacerdote e teologo spagnolo don Álvaro Granados (1964-2025) è stato un esempio di santità molto "normale", di quella «classe media della santità» di cui Papa Francesco ci ha parlato nell’Esortazione Apostolica “Gaudete et exultate” sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo (19 marzo 2018, n. 7). Non certo “normale” è stato il sacrificio che, negli ultimi sette anni della sua vita, il Signore gli ha chiesto portando sul suo corpo la “croce” della SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), una malattia degenerativa che gli ha interdetto progressivamente tutte le funzioni vitali. «È una malattia pesante, dura - ha detto della SLA -, ma mi ha permesso di maturare e soprattutto di capire quali sono le cose che veramente contano nella vita. Oltre al valore della fede cristiana, in questi anni di infermità, ho scoperto e riscoperto il grande valore delle relazioni umane, ciò per cui vale veramente la pena lottare in questo mondo. Chi ha molte relazioni con le persone è ricco, chi non ne ha è povero» (Giuseppe Muolo, “Ho la Sla, ma resto sacerdote fino in fondo”, Avvenire, 30 maggio 2024). La forza per resistere ed offrire la malattia gli è sempre venuta dal Vangelo. Ma quali sono i passi che gli sono stati più di forza e di conforto nel momento della sofferenza? «C’è l’imbarazzo della scelta - ha risposto nel corso di un’intervista al quotidiano dei Vescovi italiani -. Ma mi ricordo spesso il passo della vedova al tempio, che con due spiccioli riesce a entusiasmare Cristo, cioè Dio. Io penso che offrendo a Lui le piccole cose della mia malattia, gli acciacchi, un dolore improvviso, un momento di disagio, è come se mi avvicinassi al comportamento della vedova. Non sto dando niente concretamente, ma per Dio è tanto, è tutto. Lo riempie di amore. Offrendo i piccoli e grandi disagi che attraverso, posso colmare di gioia il cuore di Dio. Questo mi entusiasma e mi aiuta a dare un senso alla mia malattia». Anche la parte finale della sua esistenza don Álvaro l’ha vissuta ad imitazione «di coloro che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio» (Gaudete et exultate, n. 7). Pochi giorni prima di morire nella sua piccola stanza della parrocchia di san Josemaría Escrivá, nel quartiere Ardeatino di Roma, dove ha vissuto per due periodi - per un totale di quindici anni - intervallati dal servizio accademico e pastorale prestato sempre nella Capitale ma abitando altrove, il sacerdote ha detto a una delle sue sorelle: «Chiedo al Signore la grazia di conservare la vita, così da potergli dare gloria con la mia malattia finché Lui lo vorrà». Per tutti quelli che venivano a trovarlo, ha testimoniato il suo collega di università e “vicino di stanza” nella parrocchia di san Josemaría Escrivá Daniel Arasa Villar, don Álvaro «aveva una parola di conforto e, quando era più difficile per lui parlare, un orecchio attento con uno sguardo compassionevole. È evidente che, con il passare del tempo, l'affetto (la carità) stava plasmando la sua personalità e allargando il suo cuore. Non mancava mai di essere grato per un servizio, anche quando la maschera del ventilatore gli impediva quasi di parlare». Nato a Madrid nel 1964, Álvaro Granados si era laureato in legge all'Università di La Laguna (Tenerife) nel 1988. Si è poi trasferito a Roma per studiare teologia nella Pontificia Università della Santa Croce (PUSC), dove ha conseguito anche un dottorato in filosofia nel 1996. È stato ordinato sacerdote della Prelatura personale dell’Opus Dei nel 1994 e, dal 1995 al 2006, ha lavorato come formatore presso il Seminario internazionale Sedes Sapientiae. È stato anche Rettore del Collegio Sacerdotale Tiberino e, nel 2009, ha conseguito il dottorato in Teologia Pastorale presso l'Università Lateranense. A tale disciplina don Granados ha dedicato il suo ultimo volume, La casa costruita sulla sabbia. Manuale di teologia pastorale (Edizioni Santa Croce, Roma 2022, pp. 392), che esprime nel modo più efficace la situazione dei cristiani che vivono nella post-modernità, ovvero individui immersi in un contesto nel quale la fede è diventata culturalmente impossibile.  Il presupposto da cui parte nell’impostazione di questo libro è pienamente condivisibile: occorre rinsaldare le fondamenta sabbiose su cui poggia l’esistenza cristiana oggi, cui lo spirito del Concilio e la successiva rivoluzione del Sessantotto ha dato il “colpo di grazia”. Come evangelizzare dunque l’uomo contemporaneo? Come rinsaldare la sua fede? Quali ostacoli culturali impediscono di raggiungere un’esistenza cristiana matura? «L’idea di fondo - afferma - è che la Nuova evangelizzazione a cui è chiamata la Chiesa “in questa ora magnifica e drammatica della storia”, come ha definito l’epoca contemporanea san Giovanni Paolo II nella Christifideles laici, impone ancora una Prima evangelizzazione, non in senso cronologico, ma come impostazione di fondo presente in ogni segmento della pastorale. Una Prima evangelizzazione che tenga conto dell’humus culturale in cui vive l’uomo contemporaneo, della sua particolare sensibilità, dello stile di vita, dei motivi di una certa svogliatezza verso il discorso religioso e di uno sguardo distorto nei confronti dell’annuncio cristiano». L’attuale crisi del “processo per diventare cristiani” può essere invertita quindi solo prendendo atto della reale situazione storica, rimodellando la teologia pastorale non solo a partire dalla pur doverosa precisione delle formulazioni (fides quae), ma anche sulla base delle caratteristiche dei destinatari e del loro contesto (fides qua). Infatti, come sostiene don Álvaro, «i tentativi di ripristinare questo processo sono falliti perché si sono concentrati quasi esclusivamente sul rinnovamento della catechesi, quando in realtà sono tutti gli elementi del processo che richiederebbero un ripensamento: la Prima evangelizzazione, la catechesi, la famiglia come luogo di trasmissione della fede, la questione educativa, la pastorale dei sacramenti, l’omelia e la pietà popolare». Con la sua intensa attività pastorale e il suo modo esemplare di vivere la vocazione sacerdotale, nonostante i limiti imposti dalla malattia, Álvaro Granados ha lasciato un segno profondo in tutti noi che lo abbiamo conosciuto, come è stato anche dimostrato dai suoi affollati funerali, celebrati il 26 gennaio 2025 da mons. Fernando Ocáriz nella parrocchia intitolata al fondatore dell’Opus Dei alla presenza di oltre 600 persone. Nell’omelia della cerimonia funebre, fra l’altro, il Prelato dell’Opera che ha avuto modo di conoscere bene don Álvaro ha testimoniato di lui: «da più di sette anni affetto da una malattia molto grave, non si ribellò. Prese su di sé il giogo che il Signore gli aveva offerto. E se agli occhi di tutti il suo fardello sembrava ogni giorno più pesante, egli lo portava come se ogni giorno fosse più leggero, mentre il suo cuore diventava più dolce e umile, più identificato con il cuore di Gesù». Sono da tempo continue le visite alla tomba di don Álvaro, collocata in un cimitero civile, anzi nel cimitero più grande d’Italia, il Flaminio-Prima Porta di Roma, nel quale è sepolto anche il suo connazionale Joaquín Navarro-Valls (1936-2017), altra esistenza come la sua donata alla Chiesa tramite l’Opus Dei. L’indimenticabile portavoce di Papa Giovanni Paolo II e, fino al 2006, di Benedetto XVI, ha scritto parole sulla santità che si attagliano perfettamente ad Álvaro Granados: «l'immagine plastica della santità, come spesso è stata presentata per tanti secoli, ci può far pensare che solo alcune circostanze eccezionali siano adatte a fare da cornice alla vita di un santo. Eppure, quando veramente abbiamo conosciuto un santo, quando la nostra stessa vita si è incrociata con la sua, non possiamo che modificare quell'idea della santità. Del resto, che essere santo sia una meta per tutti i cristiani non è stato un concetto comune negli scritti degli autori spirituali, almeno negli ultimi dieci o dodici secoli. Ancor meno comune è in questi autori l'idea che le realtà che oggi chiamiamo "civili" e che negli scritti spirituali sono catalogate come mondo - in altre parole, tutto ciò che costituisce la professione, la famiglia, le relazioni sociali, ecc. - non solo possono fare da scenario della santità, ma sono, di fatto, il mezzo, lo strumento e la materia della santità» (Il realismo umano della santità, L’Osservatore Romano, 6 ottobre 2002). Mon, 03 Feb 2025 13:34:27 +0000 Pagina tre Restituiti reperti archeologici all'Ambasciata dell'Iraq https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33121-restituiti-reperti-archeologici-all-ambasciata-dell-iraq.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33121-restituiti-reperti-archeologici-all-ambasciata-dell-iraq.html L’incessante attività svolta dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale per la salvaguardia dei beni culturali illecitamente sottratti, finalizzata anche al rispetto della Convenzione Unesco siglata a Parigi il 14 novembre 1970, ha consentito al Nucleo TPC di Monza di individuare e sequestrare cinque reperti di interesse archeologico provenienti dall’Iraq che saranno restituiti all’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq in Roma il 29 gennaio 2025. Trattasi di quattro coni in terracotta con iscrizioni reali commemorative della costruzione di edifici templari ad opera del re Gudea di Lagash (circa 2200-2150 a.C.) e di una tavoletta cuneiforme risalente alla III Dinastia di Ur (2100-2000 a.C.), nello specifico al 4° anno del regno di Amar-Suen (2044 a.C.) in quanto nel testo è menzionata una formula di datazione riconducibile al nome del sovrano. Il contenuto, formato da 11 righe tra recto e verso, è un documento amministrativo con un elenco di prigionieri di guerra assegnati al tempio di Shara di Umma e presi in consegna dal governatore della città. L’attività investigativa trae origine da una segnalazione trasmessa al Comando Carabinieri TPC di Roma dalla stessa Ambasciata irachena dopo che propri funzionari avevano individuato alcuni manufatti archeologici iracheni posti in vendita sul sito internet di una nota casa d’aste milanese. L’immediata attività investigativa svolta dai militari del Nucleo TPC di Monza, finalizzata all’accertamento sull’autenticità e provenienza dei beni in questione, permetteva alla competente Autorità giudiziaria di Milano di disporre il sequestro dei cinque reperti archeologici, risultati effettivamente di provenienza irachena, databili tra il III-II millennio a.C. ed esportati illecitamente da quei territori. Le successive indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica meneghina, consentivano di deferire in stato di libertà i due proprietari dei beni posti in vendita oltre che un dipendente della stessa casa d’aste, contestando ai tre indagati la violazione penale in materia di “alienazione di beni culturali” (art. 518-novies del Codice Penale). Tale attività di tutela di beni di interesse storico-culturale testimonia ancora una volta il ruolo centrale dell’Arma dei Carabinieri che, tramite la specialità del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale che opera da oltre cinquant'anni, è quotidianamente impegnata a garantire anche la sicurezza e la tutela del patrimonio artistico nazionale e internazionale, attraverso la prevenzione e la repressione delle violazioni alle normative di settore, ma anche operando in completa e proficua sinergia con le Autorità giudiziarie e Forze di Polizia italiane e straniere, oltre che con le Istituzioni pubbliche e private e con gli stessi cittadini.  Fonte Carabinieri TPC/Uff.St. Wed, 29 Jan 2025 17:44:10 +0000 Roma Stefania Craxi: "Mio padre, un patriota e statista senza sé e senza ma" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/33100-stefania-craxi-mio-padre-un-patriota-e-statista-senza-se-e-senza-ma.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/33100-stefania-craxi-mio-padre-un-patriota-e-statista-senza-se-e-senza-ma.html Ad Hammamet, dove si sono svolte le celebrazioni per il 25° anniversario della morte di Bettino Craxi, Stefania Craxi ha ricordato il padre con parole ferme e appassionate. "Craxi è stato un patriota, amava l’Italia e gli italiani. Non si può dire: 'Craxi è stato uno statista sì, ma i processi…'. O Craxi è stato uno statista o è stato un corrotto", ha dichiarato aprendo le cerimonie in omaggio all’ex leader socialista. Una richiesta di onestà morale Nel suo discorso, Stefania Craxi ha chiesto al Paese di guardare al passato con maggiore chiarezza e onestà intellettuale. "Dopo 25 anni, si deve avere il coraggio di parlare di Craxi senza sé e senza ma. Non si può celebrarlo come statista e contemporaneamente esaltare Mani Pulite: sarebbe una contraddizione troppo grande e un’ipocrisia che continua a pesare sulla coscienza dell’Italia repubblicana". Un’eredità riformista moderna La senatrice ha sottolineato l’importanza dell’eredità politica e culturale lasciata da Bettino Craxi. "Mio padre ha consegnato al Paese un riformismo moderno, adatto ai tempi. Le sue intuizioni sono state raccolte negli anni soprattutto dai governi di centrodestra". Tra queste, ha menzionato il ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo, l’impegno a ridurre il divario tra Nord e Sud del mondo e l’idea di una sinistra che per la prima volta osava parlare di patria. "Craxi fu il primo a far esporre la bandiera italiana in tutti gli uffici pubblici, segno tangibile del suo amore per il Paese. Inoltre, condusse una battaglia fondamentale per restituire alla giustizia il suo vero ruolo: essere al servizio del cittadino e non uno strumento di lotta politica. L’uso politico della giustizia ha provocato danni enormi e distorsioni profonde nel nostro Paese". Il riconoscimento istituzionale Nel corso della cerimonia, Stefania Craxi ha ringraziato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, per la sua presenza, definendola "un atto di giustizia e verità". Ha ricordato anche altre personalità che negli anni hanno reso omaggio a Craxi ad Hammamet, tra cui Antonio Tajani, Marcello Pera e Pierferdinando Casini. Tuttavia, ha sottolineato una mancanza: "Nessun esponente di rilievo del centrosinistra ha mai calcato la sabbia di Hammamet". Un leader divisivo, ma centrale nella storia italiana La figura di Bettino Craxi continua a suscitare dibattito, ma le parole di sua figlia a Hammamet invitano a una riflessione più profonda e onesta sul ruolo di uno degli statisti più influenti e controversi della storia italiana. Un uomo che, nel bene e nel male, ha segnato un’epoca e lasciato un’eredità che continua a far discutere. La firma apposta 'A nome di tanti italiani' sul registro dei presenti alla commemorazione nel piccolo cimitero all'ombra della Medina di Hammamet e il mazzo di fiori bianchi e rossi sulla lapide con la scritta 'La mia libertà equivale alla mia vita'. E' l'omaggio del presidente del Senato Ignazio La Russa volato in Tunisia per partecipare alle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della morte di Bettino Craxi. Alla cerimonia, accanto ai figli Stefania e Bobo e a simpatizzanti e amici, anche il vicepremier Antonio Tajani. La presenza di La Russa e Tajani "rimette ordine nelle pagine della storia", commenta Nicola Carnovale, direttore generale della Fondazione Craxi. Del resto, nelle parole del presidente del Senato e del vicepremier emerge la volontà di porre l'accento su Craxi come "grande figura della storia", per dirla con La Russa. Che osserva anche come "non sarebbe dovuto accadere che dovesse morire qui in esilio". "Craxi - sottolinea Tajani - è stato uno dei grandi protagonisti della storia politica italiana del dopoguerra". "E' stato uno dei grandi protagonisti della politica estera italiana insieme ad Andreotti e Berlusconi - prosegue Tajani - un uomo che ha avuto sempre il coraggio di difendere le proprie idee, pagando anche con l'esilio le proprie scelte, vittima di un giustizialismo dissennato". Nella giornata dedicata alla commemorazione di Bettino Craxi, il dibattito politico si accende con una serie di riflessioni. Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama, ha voluto sottolineare un aspetto che ritiene significativo: "In tutti questi anni, molte personalità istituzionali e politiche di spicco sono venute ad Hammamet per rendere omaggio a Craxi, restituendogli l'onore che merita. Tra questi, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che era già venuto in visita privata qualche anno fa, Antonio Tajani quando era presidente del Parlamento Europeo, e ancora Marcello Pera e Pierferdinando Casini. Tuttavia, nessun esponente di rilievo del centrosinistra ha mai calpestato la sabbia di Hammamet per un gesto di memoria o riconoscimento". Michele Simone, vicesegretario del Nuovo Psi, ha accolto positivamente la presenza di La Russa: "Bettino Craxi era, prima di tutto, un riformista autentico, sincero e convinto. Oggi anche il presidente del Senato ha voluto rendergli omaggio, e per questo lo ringraziamo". L’omaggio al leader socialista sembra quindi assumere un significato duplice: da un lato, come riconoscimento della figura politica di Craxi, dall’altro, come terreno di confronto tra diverse visioni della memoria storica e del panorama politico contemporaneo. Fonte varie agenzie e ansa     Mon, 20 Jan 2025 17:42:39 +0000 Politica Un’ascetica per essere liberi nell’ambiente digitale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/33096-un-ascetica-per-essere-liberi-nell-ambiente-digitale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/33096-un-ascetica-per-essere-liberi-nell-ambiente-digitale.html   Uno dei padri fondatori dell’informatica, conosciuto come lo scienziato che per primo si è occupato delle intelligenze artificiali, quasi un secolo fa ci ha messo in guardia rispetto agli inganni ed i pericoli delle macchine. Parlo del matematico, logico e filosofo britannico Alan Turing (1912-1954), i cui risultati teorici hanno profondamente influenzato lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale (IA) così come la conosciamo adesso.Dalla rivisitazione del pensiero di questo grande uomo di scienza, nonché dalla riflessione sull’esperienza che dal 2009 al 2013 ho avuto come direttore del trimestrale Nuova civiltà delle macchine nel cui comitato scientifico sono stati, fra gli altri, filosofi, sociologi e politologi di grande rilievo come Norberto Bobbio (1909-2004), Nicola Matteucci (1926-2006), Luciano Pellicani (1939-2020), Vittorio Mathieu (1923-2020), Dario Antiseri e Marcello Pera, ho elaborato una prospettiva che potrà risultare originale ma che, comunque, credo sensato proporre per l’età che stiamo attraversando. Credo, infatti, che in un periodo storico come l’attuale di esplorazione dell’Intelligenza Artificiale in molti settori e ambiti relazionali sia necessario praticare una vera e propria ascetica per essere - o per rimanere - liberi nell’ambiente digitale che stiamo costruendo con il progressivo e pervasivo utilizzo dell’IA. Non sembri insolito proporre una “ascetica”, ovvero una specie di educazione spirituale dell’uomo, per far fronte all’Intelligenza Artificiale, anzitutto perché solo nell’ambito interiore è possibile ricavarsi e difendere quello spazio di autonomia e di distacco intellettuale rispetto ai meccanismi del digitale e in genere della tecnica e del moderno che mi pare essenziale per non perdersi nell’indistinto e nei tecnicismi.Diciamo così: a) il mondo della comunicazione non è solo un insieme di strumenti a disposizione. È un ambiente. Un ambiente che ci osserva e raccoglie su di noi dati e poi ci invia messaggi. Pensiamo all’internet degli oggetti (The Internet of Things-IoT): il frigorifero di casa o l’aspirapolvere raccolgono su di noi dati che vengono poi processati e che portano magari a dei messaggi sul nostro IPhone. È un mondo che ci condiziona in molti modi. E che tende a imporci un modello di razionalità che è la sua: binaria, probabilistica, puramente quantitativa. Tutto ciò diviene molto più potente con l’Intelligenza Artificiale che è a tutti gli effetti un soggetto che interagisce con noi. La sua “saggezza” non è legata all’esperienza di vita e al sentimento ma ai risultati dell’elaborazione quantitativa dei nostri stessi dati attraverso gli algoritmi. Ebbene l’IA vuole che anche noi ragioniamo così. In modo standardizzato. Guardiamo come escono i film prodotti con gli algoritmi: sempre più superficiali, uniformi, trame sempre uguali le une alle altre. Noi finiamo così per appiattirci. O in alternativa dobbiamo tornare a far riferimento all’interiorità, alla dimensione spirituale. Il filosofo francese Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) diceva che di fronte alla corruzione della civilizzazione che rende sempre più artificiali occorre far appello al sentimento, all’essere contro l’apparire. Il teologo italiano naturalizzato tedesco Romano Guardini (1885-1968) parlava appunto di ascetica per non essere sudditi della tecnologia. Dobbiamo essere realisti ma proteggere quanto vi è di unico nell’essere umano.Lo dico a ragion veduta se penso solo a come funziona il “congegno” dell’Intelligenza Artificiale rispetto all’uomo, ai suoi pensieri, alla sua vita. Questo congegno funziona catturando e immagazzinando informazioni sui suoi interlocutori umani (sembra un film di fantascienza ma non è così), processandole e creando i Big data. Questi ultimi, che sono insiemi di dati digitali che possono essere rapidamente processati da banche dati centralizzate, producono a loro volta nuove informazioni da utilizzare in mille modi: dal marketing alla profilazione o semplicemente alla gestione delle notifiche o nuovi contatti sui vari Social Network. Questo nelle società liberali. In regimi non liberali, come ad esempio in Cina, l’uso che si fa dei dati raccolti è assai più schedatorio e potenzialmente repressivo. Ma chi sa se anche da noi prima o poi... Naturalmente il “congegno” è indifferente a criteri di bene o male, di verità o non verità. Se una falsa notizia (Fake news) ha successo, la stessa gira in rete più e meglio di notizie vere ma che impressionano o colpiscono di meno sull’immaginario collettivo. Per lo stesso motivo non i filosofi ma gli influencer sono sempre più i maître a penser della Rete. Un’altra cosa importante: il “congegno” è stato studiato per osservare e PREVEDERE, l’obiettivo in definitiva è rendere tutto PREVEDIBILE. Il sogno di chi ha progettato il nuovo mondo - non a caso molti tra loro erano psicologi comportamentisti - è rendere le comunità umane soprattutto prevedibili. Ma anche uniformate, sedate. Il sogno è quello che ci muoviamo tutti come facciamo noi in strada: fermi al rosso e poi tutti in movimento al verde. Ma questo non solo nel traffico ma in ogni ambito. Questo sempre venendo incontro alle nostre inclinazioni precedentemente raccolte e indirizzandole.La psicologa sociale statunitense Shoshana Zuboff ha detto che, come i capitalisti dell’Ottocento costruirono le loro fortune adoperando la natura e la forza fisica dell’uomo lavoratore come materie prime, così gli attuali “capitalisti della sorveglianza” digitale usano la natura interna dell’uomo, emozioni, pulsioni, desideri come materia prima per sfruttarlo. Forse questa può sembrare una visione troppo pessimistica ma, in sintesi, il ragionamento funziona così. L’analogia della Zuboff mi sembra in fondo calzante. Si cavavano materie prime nel vecchio capitalismo (minerali, combustibili etc.) si cavano materie prime dagli uomini oggi (gusti, emozioni, interessi etc. La natura la si può utilizzare bene o male. Questo vale anche per la natura dell’uomo. Può esser stimolata per produrre frutto o essere manipolata o anche iperstimolata. Pensiamo ai giovani! E comunque i rischi sono subito evidenti: il rischio di vedere l’uomo come prodotto – nel digitale così come nelle biotecnologie – è evidente. Ma c’è un altro rischio: l’economico tende a incorporare e sottomettere l’uomo al suo meccanismo. È quella che si chiama alienazione. Pensiamo a quanto ci trasmise fin dal 1936 il grande comico e regista Charlie Chaplin (1889-1977) nel film Tempi moderni (Modern Times)… Che fare dunque? Anzitutto occorre individuare la linea rossa. Essenziale sarebbe l’educazione e la formazione per scoprire sé stessi invece di adattarci ai modelli del “congegno”. La nostra civiltà è nata nei deserti o nelle celle dei monaci attraverso il dialogo tra uomo e Dio nel quale si è costituita la nostra interiorità. Oggi l’uomo sarà in dialogo sempre più con l’intelligenza artificiale. Non è la stessa cosa. Questa sostituirà la interiorità o sapremo preservarla innanzitutto attraverso educazione, cultura, tradizione e spiritualità? Dipende solo da noi… Fri, 17 Jan 2025 10:22:01 +0000 Pagina tre Il gelatiere Francesco Mastroianni porta il Tartufo di Pizzo al Sigep World 2025 https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33087-il-gelatiere-francesco-mastroianni-porta-il-tartufo-di-pizzo-al-sigep-world-2025.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33087-il-gelatiere-francesco-mastroianni-porta-il-tartufo-di-pizzo-al-sigep-world-2025.html Il maestro gelatiere lametino Francesco Mastroianni, titolare delle gelaterie e pasticcerie Casa Mastroianni, sarà presente anche quest’anno al Sigep World di Rimini, in programma dal 18 al 22 gennaio 2025.  Mastroianni prenderà parte all’evento in due importanti vetrine: quella della Regione Calabria e quella di APEI - Ambasciatori Pasticceri dell'Eccellenza Italiana, associazione guidata dal celebre maestro pasticcere Iginio Massari. Francesco Mastroianni, figura di spicco nell’arte gelatiera italiana e membro dell’associazione APEI, parteciperà attivamente a diversi momenti clou del Sigep. La sua presenza offrirà al pubblico l’opportunità di scoprire e apprezzare una delle specialità più rappresentative della tradizione calabrese: il Tartufo di Pizzo. Il primo appuntamento con Mastroianni è fissato per sabato 18 gennaio, presso lo stand della Regione Calabria, situato al padiglione A1, stand 135. Qui, dalle ore 14:30 alle 15:00, il maestro presenterà il Tartufo di Pizzo, un simbolo dell’identità calabrese nel panorama del gelato italiano.  Successivamente, lunedì 20 gennaio alle ore 16:30 e martedì 21 gennaio alle ore 15:00, Francesco Mastroianni sarà protagonista presso lo stand dell’associazione APEI - Ambasciatori Pasticceri dell'Eccellenza Italiana, situato nel padiglione Hall Sud, stand 43. In queste occasioni, il pubblico potrà assistere alla celebrazione del Tartufo di Pizzo, un prodotto che incarna passione, tradizione e innovazione.  La partecipazione di Mastroianni al Sigep World rappresenta un importante riconoscimento del suo talento e un’occasione unica per promuovere l’eccellenza gastronomica calabrese su scala internazionale.  Thu, 16 Jan 2025 17:46:10 +0000 Società e costume “Differenti con metodo. Architetti e disegner dallo IUAV: opere dal 1960 al 1990” https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33076-differenti-con-metodo-architetti-e-disegner-dallo-iuav-opere-dal-1960-al-1990.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/33076-differenti-con-metodo-architetti-e-disegner-dallo-iuav-opere-dal-1960-al-1990.html “Differenti con metodo. Architetti e disegner dallo IUAV: opere dal 1960 al 1990”  dedicata a Luciano Gemin / Giuseppe Davanzo e Livia Musini / Vittorio Rossi / Marilena Boccato e Gian Nicola Gigante / Roberto Pamio / Paolo Bandiera e Umberto Facchin, in corso con successo al Museo Bailo di Treviso, curata da Luciano Setten direttore artistico di [e]DesignFestival, con Mario Gemin, Giuseppe Cangialosi e Luca Facchini, è anche un’importante occasione di riflessione su un periodo che è stato non solo cruciale nei dibattiti e nelle politiche di progettazione urbana e territoriale, e nella definizione del ruolo pionieristico di Treviso nella storia del design, ma pure fondamentale per la trasformazione della società, delle sue mode e abitudini. Proprio con questo obbiettivo la mostra è accompagnata da un densissimo programma di TALKS - come nello stile dei progetti di [e]DesignFestival - a cura di Paola Bellin che la accompagneranno per tutta la durata dell’esposizione, al Museo Bailo, al Museo Nazionale Collezione Salce (con la contemporanea esposizione dei manifesti che a rotazione danno vita alla mostra collaterale “Differenti con metodo. Società, design, architettura dagli anni ’50 agli anni ‘80”) e alla Fondazione Benetton Studi Ricerche.   I prossimi appuntamenti saranno giovedì 16 gennaio al Bailo e venerdì 17 gennaio al Museo Collezione Salce. Al centro dell’incontro di giovedì (ore 18.00 al Museo Bailo) saranno i grandi docenti della scuola veneziana SCARPA, ALBINI, GARDELLA, ZEVI, SAMONA’, TRINCANATO con i quali si sono formati i protagonisti di “Differenti con metodo”. Maestri dell’architettura e del design che nell’esposizione vengono ricordati in un’apposita sezione e attraverso alcune opere scelte per evocare le passioni artistiche o collezionistiche dei diversi architetti e designer e dei loro stessi Maestri ( come per alcuni dipinti e sculture realizzate dalla Trincanato ). Il talk vede l’intervento di Alessandro Brodini, docente di Storia dell’architettura all’Università degli Studi di Firenze, dove è presidente del corso di laurea quinquennale in Architettura e referente per il curriculum di Storia dell’architettura nel dottorato in Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale. Introduce Marta Baretti, architetta, consigliere dell’Ordine degli Architetti della provincia di Treviso, direttrice editoriale della rivista Pièra. Tra le prime in Italia, nel 1926 viene fondata la Scuola superiore di architettura, che successivamente prende il nome di Istituto Universitario di Architettura di Venezia. A partire dal 1945, Giuseppe Samonà ne assume la direzione e imposta un progetto di completa riorganizzazione della didattica e della ricerca. Convocando a Venezia personalità emergenti in ambito nazionale, Samonà riesce nell’arco di un breve periodo a trasformare lo Iuav in una scuola di eccellenza, che è stata punto di riferimento per l’insegnamento dell’architettura. La sua lungimirante politica di reclutamento dei professori inizia nella seconda metà degli anni Quaranta, con la chiamata di Bruno Zevi, Luigi Piccinato e Saverio Muratori. Ai tre professori romani, si aggiungono successivamente progettisti provenienti da Milano, come Ignazio Gardella, Lodovico Barbiano di Belgiojoso e Franco Albini. Queste figure di spicco si affiancano a personalità di consolidata “tradizione” veneziana, come Carlo Scarpa e Egle Renata Trincanato. Il talk analizza il contributo di questo eccezionale corpo docente, che tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ha operato in un corso di studi improntato, secondo la visione di Samonà, a una didattica progettuale basata sul concetto di unità tra architettura e urbanistica. Focus del discorso sarà soprattutto il contributo di Carlo Scarpa, con particolare riferimento alla sua attività di progettista per lo Iuav, ovvero per il cinquecentesco monastero dei Tolentini, trasformato negli anni Sessanta nella sede principale dell’ormai famoso Istituto. Il secondo appuntamento della settimana, venerdì 17 gennaio, sarà a Santa Margherita ed è dedicato al poema di Alessandro De Bei: un sincero omaggio ad Arturo Martini in monologo dialogante con Caterina, una Musa-sirena creata dalla penna di Bruna Graziani; la sirena rimanda al delfino, l'emblema di Aldo Manuzio. Caterina, Musa ideale e idealizzata che ricostruisce caratteri della Civiltà Cortese ed evoca in maniera plastica le figure dei compagni mentori di Martini nel primo periodo trevigiano e nei tempi delle Avanguardie a Ca' Pesaro, cioè Giovanni Comisso e il grande e sfortunato artista veneziano Gino Rossi. Al Museo Collezione Salce sarà possibile vedere esposta la seconda serie di manifesti che raccontano gli anni in cui gli architetti di DIFFERENTI CON METODO si sono formati e sono diventati professionisti in un particolare momento per il design e per la forte crescita economica: nuovi prodotti invadono tutti i campi, dagli elettrodomestici ai liquori, dalle automobili ai concorsi per auto e moda, dalle macchine da cucire alle radio, dai saloni del mobile ai grandi magazzini. Ancora una volta la Collezione Salce ci offre dal passato quei tasselli fondamentali per capire il presente. Al Museo Bailo a Treviso, una mostra coinvolgente e necessaria per ricordare i protagonisti del design e dell’architettura trevigiana degli ultimi sessant’anni accomunati dalla formazione in quella fucina straordinaria che fu lo IUAV di Venezia, con alcuni dei maggiori Maestri italiani nel corpo docente - Franco Albini, Ignazio Gardella, Bruno Zevi, Giuseppe Samonà, Egle Trincanato e Carlo Scarpa - e in città le grandi archistar internazionali, come Frank Lloyd Wright, Le Corbusier e Louis I. Kahn. Tra progetti innovativi, relazioni professionali, dibattiti culturali, trasformazioni urbane e dei territori, grandi cambiamenti del tessuto socio-economico, amicizie e interessi personali. Un’esposizone con tanti importanti eventi collaterali, promossa da [e]DesignFestival e coorganizzata con la Città di Treviso e i Musei Civici di Treviso, in collaborazione con FATV-Fondazione Architettura Treviso e Forma Ubis; curata da Luciano Setten direttore artistico di [e]DesignFestival,  con Mario Gemin, Giuseppe Cangialosi e Luca Facchini.   Fonte Uff.st.Villaggio Globale International Antonella Lacchin   Tue, 14 Jan 2025 16:54:11 +0000 Società e costume Presentato il programma del 50esimo Festival Internazionale “NotoMusica 2025” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33073-presentato-il-programma-del-50esimo-festival-internazionale-notomusica-2025.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/33073-presentato-il-programma-del-50esimo-festival-internazionale-notomusica-2025.html Il Teatro Tina Di Lorenzo di Noto (Siracusa), ha ospitato la presentazione ufficiale delle attività del Cinquantennale e del 50esimo Festival Internazionale NotoMusica, organizzato dall’Associazione Concerti Città di Noto. L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del sindaco di Noto, Corrado Figura che, nel suo intervento ha voluto rivolgere un ringraziamento al Maestro Corrado Galzio, fondatore nel 1975 dell’Associazione Concerti Città di Noto. Il primo cittadino netino ha dichiarato: “Se oggi siamo tutti qui a celebrare questo traguardo lo dobbiamo a Galzio, un vero e proprio visionario che ha posto in essere quel processo di rinnovamento e resilienza che oggi appartiene a Noto che è considerata a livello internazionale come un modello da seguire per i servizi di alta qualità che offre. L’Associazione Concerti è patrimonio non solo della città di Noto, ma è un patrimonio dell’umanità per quello che rappresenta la musica e per la capacità di essere percepiti a livello internazionale come una realtà importante. Tutte le istituzioni hanno il dovere di partecipare a questo momento di crescita perché NotoMusica è il cuore pulsante di questa città e le iniziative cittadine del 2025 ruoteranno intorno alle attività dell’Associazione Concerti”. A seguire ha preso la parola Rina Rossitto, Presidente dell’Associazione Concerti Città di Noto che, dopo aver salutato il presidente onorario Alberto Frasca seduto fra il pubblico, ha dichiarato: “L’associazione concerti è nata in un momento storico in cui non solo Noto ma tutto quello che oggi è il distretto sud era un territorio ancora da scoprire e arido dal punto di vista culturale. Galzio ha avuto l'intelligenza di capire che Noto poteva essere il centro della rinascita culturale dell'intera area geografica. Due sono stati i suoi obiettivi nel veicolare l'associazione l'altissima qualità dell'offerta musicale e culturale e un'attenzione costante alla formazione dei giovani come la storia di questi 50 anni può testimoniare. Per questo oggi rappresenta un prezioso patrimonio per la città. Noi continuiamo e continueremo la nostra attività creando e cementando connessioni e azioni con le altre realtà associative e istituzionali che insistono nel territorio, ponendo la massima attenzione agli inevitabili cambiamenti di una società in continuo divenire, senza mai dimenticare i valori e i principi dei quali il maestro è stato indimenticabile esempio”. Nel corso della conferenza sono poi intervenuti Paolo Patanè (Dir. Distretto turistico del Sud-Est) e Frankie Terranova (Insegnante - comitato organizzatore), che hanno contestualizzato la nascita dell’associazione con il momento storico che stava attraversando Noto, evidenziando la visione del Maestro Galzio che ha valorizzato il centro storico della città e di tutta la Val di Noto. A seguire sono intervenuti i protagonisti delle attività collaterali delle celebrazioni del cinquantennale: Graziella Seminara (Musicologa e docente dell’Università di Catania), Francesco Parisi (Direttore Orchestra di fiati dell’Ist. Musicale Città di Noto), Paolo Manciagli (Pres. Rotary Club Noto), Luisa Mazza (Artista, Performer), Nunzia Spugnetti (Pres. Ass. I delfini di Lucia), Concetto Veneziano (Dir. Scolastico Ist. M. Raeli) e Gilda Bojardi (direttore responsabile della rivista Interni). Il Direttore Artistico dell’Associazione Concerti, Ugo Gennarini ha poi reso noto il cartellone di eventi che saranno inaugurati al Teatro Tina Di Lorenzo domenica 19 gennaio alle 20.30 dal concerto del Maestro Uto Ughi, autentico simbolo della grande tradizione violinistica italiana, con Francesco Nicolosi, rinomato pianista apprezzato a livello internazionale. Il secondo appuntamento in programma sarà sabato 22 febbraio alle 20.30 al Teatro Tina Di Lorenzo con La Giga Ensemble, che sarà diretta da Marco Terlizzi. Sabato 15 marzo alle 19.00 il Salone delle feste di Palazzo Nicolaci ospiterà Variable Trio formato da Mariapia Tricoli al pianoforte, Gaetano Adorno alla viola e Carmelo Dell’Acqua al clarinetto. Sempre il Salone delle Feste di Palazzo Nicolaci, domenica 6 aprile alle 19.00 ospiterà l’evento Calamus Clarinet Ensemble, che vedrà protagonista il solita Joë Christophe, clarinettista di fama internazionale, che si è aggiudicato il primo premio al Concorso ARD di Monaco (2019) Il Teatro Tina Di Lorenzo domenica 13 aprile alle 20.30 ospiterà “Mille Bolle Blue” con la voce di Nicky Nicolai che sarà accompagnata da Stefano Di Battista al sax, Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria. Domenica 11 maggio alle 20.30 al Teatro Tina di Lorenzo andrà in scena l’Orchestra della Camerata Polifonica Siciliana, insieme a Haiou Zhang al pianoforte, che saranno diretti dal Maestro Giovanni Ferrauto su musiche di Mozart. Il 25 maggio alle 19.00 il Salone delle feste di Palazzo Nicolaci ospiterà l’esibizione di Alfredo Anastasio al violoncello e Gabriele Rapisarda al pianoforte. Domenica 15 giugno alle 20,30 il Teatro Tina Di Lorenzo ospiterà l’Orchestra di Fiati dell’Istituzione Musicale “F. Mulè” - Città di Noto diretta dal Maestro Francesco Parisi. A questa prima parte della stagione seguirà una sessione autunnale che si aprirà con il concerto della Soundtrack Sicily Orchestra diretta da Paolo Vivaldi con un programma dal titolo “La Sicilia di Nino Rota - Le indimenticabili colonne sonore per Fellini, Visconti e Zeffirelli”. La stagione del cinquantennale si concluderà con due appuntamenti in occasione delle festività natalizie. In programma “Le noci dello Schiaccianoci” - Fiaba di Natale in poesia e musica di Lina Maria Ugolini, anche voce narrante, con l’Ensemble Novecento nelle più belle pagine del capolavoro di Chaikovsky e infine il Gran Concerto di fine anno con i valzer di Strauss per celebrare il 200° anniversario dalla nascita del grande compositore austriaco. Il Direttore artistico Gennarini ha poi comunicato che il 50° Festival Internazionale NotoMusica si svolgerà dal 26 luglio al 12 agosto e sarà ospitato, come di consueto, al Cortile del Collegio dei Gesuiti con orario di inizio per tutti gli spettacoli alle 21.15. Il programma è stato anticipato dai saluti video di Richard Galliano, Danilo Rea e Simona Molinari, che hanno così annunciato la loro presenza a Noto. Il Festival vedrà esibirsi quest’anno: -       lo Janoska Ensemble in “Le Quattro Stagioni in Janoska Style”. Questa formazione è composta da Ondrej Janoska (violino), Roman Janoska (violino), Julius Darvas (contrabbasso) e Frantisek Janoska (pianoforte); -       Danilo Rea e Luciano Biondini alla fisarmonica che si esibiranno in “Cosa sono le nuvole” un viaggio tra i poeti della canzone italiana reinterpretati in un connubio perfetto tra poesia ed emozione; -       Richard Galliano New York Tango Trio. Il noto fisarmonicista sarà accompagnato da Adrien Moignard (chitarra) e Diego Imbert (contrabbasso); -       la pianista Gilda Buttà che eseguirà musiche di Chopin, Liszt, Debussy, Nyman e con un omaggio a Morricone e le celebri colonne sonore proprio da lei stessa interpretate e registrate per il grande Maestro; -       Enrico Rava Fearless Five. Il grande jazzista sarà accompagnato da Francesco Diodati (chitarra), Matteo Paggi (trombone), Francesco Ponticelli (contrabbasso) ed Evita Polidoro (batteria); -       Simona Molinari accompagnata da Claudio Filippini (pianoforte, tastiera), Egidio Marchitelli (chitarre), Nicola Di Camillo (basso elettrico) e Fabio Colella (batteria).   E’ stato, inoltre, annunciato il nome del vincitore del concorso per la realizzazione del Logo celebrativo del cinquantennale e della grafica coordinata per il Festival, il cui tema è “Notomusica 50 - Storie, Memorie, Visioni”, che è stato vinto dalla graphic designer Adriana Putaggio Misso di Marsala (Trapani).   A conclusione un momento musicale con il Duo Andrea Maria Virzì, flauto e Federica Reale al pianoforte che hanno eseguito di Donizetti la Sonata in do magg.- Largo, Allegro e di F. Borne la Fantasia brillante su temi della Carmen di Bizet. Mon, 13 Jan 2025 17:42:54 +0000 Siracusa “Discipline of Freedom” di Davide Perico e Mellow Dive https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33066-discipline-of-freedom-di-davide-perico-e-mellow-dive.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/33066-discipline-of-freedom-di-davide-perico-e-mellow-dive.html I musicisti Davide Perico e Mellow Dive  annunciano l’uscita del loro nuovo progetto musicale, Discipline of Freedom, prevista per il 31 gennaio 2025 su tutte le principali piattaforme digitali. L’album,  concettuale,  è ispirato al capolavoro filosofico di Friedrich Nietzsche Così parlò Zarathustra, e si compone di otto tracce che esplorano temi fondamentali quali la trasformazione, il superamento di sé e la crescita esistenziale. Attraverso una combinazione unica di jazz fusion e lofi beats, l’album si propone di trasportare l’ascoltatore in un viaggio sonoro e filosofico, alla scoperta di nuove possibilità di evoluzione personale. Ogni brano di questo lavoro approfondisce un aspetto specifico della filosofia nietzschiana, utilizzando il linguaggio universale della musica per tradurre idee complesse in emozioni tangibili. Discipline of Freedom vede anche la partecipazione di artisti di spicco come Yotsugi e Francesco James Dini (FJD), offrendo un’esperienza musicale ricca di contaminazioni, sperimentazione e intensità. Nella circostanza, Davide Perico e Mellow Dive si sono spinti oltre i limiti della loro consueta produzione strumentale, includendo quattro brani cantati. L’intento è quello di amplificare la forza del messaggio artistico e filosofico, rispondendo con eleganza e profondità al caos dei tempi moderni. La loro musica, pur rimanendo sempre delicata e poetica, alza simbolicamente il volume per veicolare con decisione un messaggio di rinnovamento e trasformazione. Un vinile esclusivo per celebrare l’arte Per gli appassionati di musica e arte, è stata realizzata una speciale edizione in vinile di Discipline of Freedom. Questa versione, con l’artwork stampato direttamente sul disco, non sarà disponibile in commercio, ma potrà essere vinta partecipando a un’estrazione esclusiva. Davide Perico Davide Perico vive attualmente in provincia di Milano. Professionista versatile e competente,  molto apprezzato nel panorama musicale e audio, si è diplomato in studi classici e successivamente in ingegneria del suono. Esperto musicista, suona pianoforte, tastiere, basso elettrico, chitarra, ed ha oltre trent’anni di esperienza come produttore, tecnico del suono e compositore di musica per film e videogiochi. Specializzato nella creazione di composizioni elettroniche e orchestrali, Davide Perico nutre una profonda passione per la realizzazione di colonne sonore per film, videogiochi e progetti multimediali. È inoltre ampiamente riconosciuto per il suo lavoro come produttore nel genere lofi e beats, con brani inclusi in importanti playlist editoriali su piattaforme come Spotify, Apple Music e Amazon Music. La sua carriera lo ha visto lavorare come FOH Engineer con artisti internazionali di fama, tra cui Yellow Jackets, Scott Henderson, Gary Willis e molti altri.  Tra il 1997 e il 2002 è stato Resident FOH Engineer presso il Live Club, uno dei principali locali di musica live in Italia. E’  noto anche per il suo contributo a colonne sonore di videogiochi come Zerospace, Darkrise e The Repair House, oltre a film come Darkness Within e The Cobbler’s Wife. Ha inoltre realizzato sound design per videogiochi, con progetti degni di nota come Tennis Esports per Oculus Quest 2 e Destructure – Among Debris.  È altamente qualificato nell’utilizzo di software audio professionali come Pro Tools, Nuendo, Wwise e FMOD, oltre a software visivi come Maxon Cinema 4D e la suite Adobe. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti.  Uno dei più recenti è “Fair Play for Life”  del  Comitato Nazionale Italiano Fair Play, Associazione benemerita del CONI, per aver creato l’inno dell’ evento omonimo, che nel 2025 festeggerà la quarta edizione. Alcuni video musicali da lui creati in computer grafica hanno raccolto consensi e premi all’interno di importanti festival cinematografici internazionali (Vesuvius International Film Fest, Black Swan International Film Festival, Best Music Video Award, Buzz Vicious Underground Film Festival, London International Film Festival, Andromeda Film Festival, Paris Film Festival, Berlin Shorts Award, International Music Video Awards…). Davide Perico ha  consolidato talento nel fondere generi diversi, e questo lo ha reso una figura unica nel mondo della musica per film, con una particolare predilezione per le atmosfere immersive e sperimentali.     Fri, 10 Jan 2025 14:34:14 +0000 Moda e spettacolo NASA: il pompaggio di grandi quantità di acqua ha alterato la rotazione terrestre https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/33035-nasa-il-pompaggio-di-grandi-quantita-di-acqua-ha-alterato-la-rotazione-terrestre.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/33035-nasa-il-pompaggio-di-grandi-quantita-di-acqua-ha-alterato-la-rotazione-terrestre.html Il pompaggio secondo la NASA, riportato da CNN, di grandi quantità di acqua dal terreno tra il 1993 e il 2010 ha alterato in modo significativo la rotazione terrestre, secondo un nuovo studio.Livelli allarmanti di estrazione di acque sotterranee hanno inclinato la Terra di quasi 80 centimetri a est durante quel periodo, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters. Studi precedenti hanno dimostrato che la posizione dell'asse terrestre cambia rispetto alla crosta, con il pianeta che ruota in modo leggermente diverso mentre l'acqua si muove. Utilizzando modelli climatici, gli scienziati hanno calcolato che gli esseri umani hanno pompato 2.150 gigatonnellate di acque sotterranee dal 1993 al 2010, equivalenti a più di 6 millimetri di innalzamento del livello del mare. Mentre la capacità dell'acqua di modificare la rotazione terrestre è stata scoperta per la prima volta nel 2016, il contributo specifico delle acque sotterranee a questi cambiamenti di rotazione è rimasto sconosciuto. Il nuovo studio ha modellato i cambiamenti osservati nello spostamento dell'asse del pianeta e nel movimento dell'acqua. In primo luogo, ha valutato l'effetto delle sole calotte glaciali e dei ghiacciai e poi ha preso in considerazione diversi scenari di ridistribuzione delle acque sotterranee. "L'asse terrestre sta cambiando molto. Il nostro studio mostra che tra le cause legate al clima, la ridistribuzione delle acque sotterranee ha in realtà il maggiore impatto sullo spostamento degli assi", ha detto Ki-Weon Seo, geofisico dell'Università Nazionale di Seoul. È stato riscontrato che l'asse si muove di 78,5 centimetri o 4,3 centimetri all'anno se si tiene conto della ridistribuzione delle acque sotterranee di 2.150 gigatonnellate. "Sono preoccupato e sorpreso che il pompaggio delle acque sotterranee sia un'altra fonte di innalzamento del livello del mare", ha detto il dott. Seo.Dall'America e dall'India l'impatto maggiore I risultati suggeriscono che la posizione da cui viene pompata l'acqua sotterranea è importante per quanto l'asse terrestre potrebbe muoversi. Ad esempio, gli scienziati hanno affermato che la ridistribuzione dell'acqua dalle medie latitudini ha un impatto maggiore. Secondo lo studio, nel periodo dal 1993 al 2010, la maggior parte dell'acqua è stata distribuita nel Nord America occidentale e nell'India nordoccidentale, situati alle medie latitudini. Gli sforzi dei paesi per rallentare i tassi di esaurimento delle acque sotterranee, specialmente in queste aree sensibili, possono teoricamente porre rimedio alla situazione, ma solo se sostenuti per decenni. Poiché l'asse terrestre si sposta di diversi metri entro un anno, i cambiamenti dovuti al pompaggio delle acque sotterranee non comportano il rischio di cambiare le stagioni, hanno detto i ricercatori. Ma è stato dimostrato che lo spostamento dell'asse ha un impatto sul clima su grandi scale temporali geologiche. Intanto uno studio ha rivelato che un lago in California nasconde una quantità "impressionante" di un elemento estremamente prezioso. Ovviamente non bisogna giudicare un lago dalla sua superficie, perché sotto il Salton Sea, nel sud della California, attendeva gli scienziati una sorpresa monumentale. Il lago più grande dello stato si trova in cima a una riserva di litio, qualcosa che gli scienziati già sapevano. Tuttavia, quello che non sapevano era esattamente quanto ci fosse sotto questo elemento chimico. Nel tentativo di scoprirlo, il Dipartimento dell'Energia (DOE) ha finanziato uno studio che ha iniziato la ricerca nel Salton Sea per cercare di analizzare esattamente quanto litio si trovava sotto l'enorme corpo idrico. Il governatore della California Gavin Newsom ha definito il Salton Sea "l'Arabia Saudita dell'estrazione del litio" e i risultati dello studio dimostrano certamente perché. In precedenza era stato stimato che ci fossero circa quattro milioni di tonnellate di litio sotto il lago, ma l'anno scorso è stato rivelato che in realtà potrebbero esserci 18 milioni di tonnellate, noto anche come "oro bianco" a causa del suo valore e del suo aspetto. Per fare un confronto, questo sarebbe sufficiente per alimentare più di 382 milioni di batterie per veicoli elettrici. Alla luce della nuova scoperta, il giacimento californiano è il più grande del mondo. A partire dall'anno scorso, una tonnellata di litio valeva circa 29.000 dollari, quindi, tenendo presente tale importo, il Salton Sea potrebbe nascondere merci per un valore di 540 miliardi di dollari. Uno dei 22 autori dello studio, Michael McKibben, professore di geochimica presso l'Università della California a Riverside, ha dichiarato a proposito dei risultati: "Questo è uno dei più grandi depositi di salamoia di litio al mondo. "Questo potrebbe rendere gli Stati Uniti completamente autosufficienti per quanto riguarda il litio e smettere di importarlo attraverso la Cina". Altri nel settore hanno salutato la scoperta come decisamente "enorme". Sammy Roth, editorialista sul clima del Los Angeles Times, ha dichiarato a The Show di Radio KJZZ: "È noto da molto tempo che c'è un mucchio di litio, un po' in profondità sotto l'estremità meridionale del Salton Sea". Roth ha continuato: "Ci sono state aziende per decenni che hanno cercato di estrarre il litio da lì, e soprattutto nell'ultimo decennio poiché i veicoli elettrici e l'accumulo di energia nella rete elettrica sono diventati una grande necessità. Ma questo nuovo rapporto del governo federale è davvero un numero accattivante. Hanno scoperto che c'è potenzialmente abbastanza litio per alimentare le batterie di 382 milioni di veicoli elettrici, che è più veicoli di quelli attualmente in circolazione negli Stati Uniti. Quindi, se potessimo ottenere tutto quel litio, sarebbe enorme". Fri, 29 Nov 2024 17:37:19 +0000 Scienza Al Museo Nazionale Romano, la mostra "Gabriele Basilico. Roma" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33029-al-museo-nazionale-romano-la-mostra-gabriele-basilico-roma.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/33029-al-museo-nazionale-romano-la-mostra-gabriele-basilico-roma.html La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in collaborazione con il Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps, il MUFOCO - Museo di Fotografia Contemporanea e l’Archivio Basilico, presenta la mostra Gabriele Basilico. Roma. In occasione dell’ottantesimo anniversario dalla nascita del grande maestro della fotografia italiana, l'esposizione restituisce un inedito spaccato della sua ricerca visiva. L’apertura al pubblico è prevista da giovedì 12 dicembre 2024 a domenica 23 febbraio 2025 nelle sale di Palazzo Altemps a Roma.   Curata da Matteo Balduzzi e Giovanna Calvenzi, la mostra presenta per la prima volta al pubblico un itinerario che attraversa le principali ricerche realizzate da Gabriele Basilico su Roma, città profondamente amata e intensamente frequentata dal fotografo milanese. Una selezione di oltre cinquanta opere in un percorso narrativo pensato appositamente per dialogare con gli spazi e le collezioni di Palazzo Altemps.   Filo conduttore della mostra è il legame tra Gabriele Basilico e la Città Eterna, costruito grazie a venti incarichi professionali ricevuti dal fotografo tra il 1985 e il 2011 e alle numerose campagne fotografiche che ne sono scaturite. Elementi fondamentali della ricerca di Basilico, come la stratificazione di epoche e stili e la dialettica tra monumenti e tessuto edilizio ordinario, trovano a Roma una propria apoteosi, fornendo al fotografo l’opportunità di raccontare anche una città moderna che sa includere simultaneamente le architetture imponenti, vivida espressione della modernità razionalista insieme ai templi, agli archi e palazzi della storia più antica dentro alla stessa grandiosa monumentalità.                                                                                                                                       Il percorso espositivo è articolato in due nuclei principali e spazia dagli affondi nell’architettura razionalista alla compresenza di edifici civili e monumentali come principio costante del tessuto urbano romano, dalle diverse sfaccettature del Colosseo, ai lavori che esplorano il rapporto tra figura umana e architettura contemporanea. Cuore pulsante della mostra e punto di congiunzione tra le due sale è il focus dedicato all’archivio del fotografo, che presenta 60 fogli originali di provini a contatto e una vasta selezione di appunti che Gabriele Basilico ha prodotto nel corso dei sette progetti principali realizzati su Roma, per un totale di oltre 250 immagini.   La mostra Gabriele Basilico. Roma accende i riflettori sulla straordinaria indagine dedicata alla condizione urbana che caratterizza la ricerca di Gabriele Basilico ed evidenzia il modo in cui il fotografo ha saputo dialogare con una delle città più ricche di riferimenti iconografici al mondo, traendone immagini che offrono punti di vista nuovi e inaspettati.   Amplia e completa il progetto espositivo la pubblicazione edita da Electa, promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, in collaborazione con il MUFOCO - Museo di Fotografia Contemporanea e con l’Archivio Gabriele Basilico, e curata da Angelo Piero Cappello, Giovanna Calvenzi e Matteo Balduzzi. Fonte  Ministero della Cultura Wed, 27 Nov 2024 18:04:18 +0000 Roma Portici - Evento: Sguardo consapevole sui pericoli dei fuochi d’artificio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33019-portici-evento-sguardo-consapevole-sui-pericoli-dei-fuochi-d-artificio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33019-portici-evento-sguardo-consapevole-sui-pericoli-dei-fuochi-d-artificio.html Presso l’auditorium della Parrocchia Sacri Cuori di Gesù e Maria di Portici, in Via Federico Rossano 1, sabato 4 dicembre alle ore 10 si è svolgerà il convegno dal titolo “Non farti prendere la mano – Sguardo consapevole sui pericoli dei fuochi d’artificio”, promosso dal Dirigente scolastico dell’ISIS Carlo Levi di Portici, Professor Giovanni Liccardo. Il convegno, coordinato nei suoi aspetti logistico-organizzativi dalla referente di Scuola Professoressa Assunta Esposito, Referente legalità, con l’intervento del Personale della Questura di Napoli  - Nucleo artificieri della Polizia di Stato, vuole essere il luogo di trasmissione di un messaggio di prevenzione e di sensibilizzazione sull’uso dei fuochi di artificio; soprattutto in relazione ai gravi incidenti che si verificano durante le festività natalizie e di fine anno, emerge infatti l’esigenza di sensibilizzare i giovani sull’uso incauto o inadeguato dei fuochi d’artificio e dai pericoli da essi derivanti. Agenti esperti del Commissariato incontreranno gli studenti per spigare loro la disciplina dei "botti", per indicare quelli vietati e soprattutto quelli pericolosi. Il Professor Giovanni Liccardo, ideatore dell’iniziativa, ci fa sapere che “Non si tratterà però solo di una lezione di scuola, ma di una sorta di laboratorio dove ai ragazzi verranno mostrati filmati e artifici pericolosi, affinché possano memorizzarne la forma e capirne la pericolosità. Sul mercato ci ritroveremo tra pochi giorni vecchi e nuovi botti perché la voglia di fare festa contagia, specie per fine anno, molti italiani che hanno una vera e propria passione per i fuochi d'artificio, non sempre innocui, spesso pericolosissimi: dunque, la campagna di sensibilizzazione non può essere tralasciata dalla Scuola. Non a caso, dal punto di vista statistico i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni sono i più colpiti dalle esplosioni e gli organi più interessati sono mani e occhi. Spesso sono proprio loro, i più giovani che credono di mostrare il loro coraggio usando i fuochi in modo spavaldo, a meravigliarsi dei danni che possono provocare giochi pirotecnici apparentemente innocui. Del resto, la visione didattica della cultura della sicurezza è da sempre all’attenzione dell’IIS “C. Levi”. E l’ambizione di tale obiettivo e la complessità del problema che riguarda la vita di ciascuno, spiegano l’impegno profuso a questo scopo dalla Scuola, a molti livelli, sia per quanto concerne l’ambiente di lavoro sia relativamente agli aspetti educativi. Protagonisti di tale compito sono i docenti, in quanto registi dell’azione educativa che si connota per la sua interdisciplinarietà; la cultura della sicurezza infatti, nella sua ampia articolazione implica molteplici elementi: le strutture, la didattica, l’organizzazione scolastica, le convinzioni personali, la normativa, le sanzioni. Al Dirigente il compito di essere un abile regista che studia i fondamenti teorici, cerca le risorse, seleziona gli strumenti, coordina i soggetti e lavora in prima persona con gli studenti. Ne va del nostro futuro. E il futuro sta nelle mani dei ragazzi che la società affida alla scuola. Dunque, un compito enorme, evidentemente, si prospetta ai docenti ai quali compete educare attraverso l’istruzione, promuovere l’assunzione di corretti comportamenti grazie alla prospettazione dei diversi ambiti disciplinari di cui hanno padronanza, sviluppare competenze, grazie all’acquisizione di conoscenze aggiornate e critiche, nonché di sensibili abilità, accompagnare la crescita delle giovani generazioni perché esse sappiano porsi nel mondo con piena e responsabile consapevolezza”. Tue, 19 Nov 2024 17:03:49 +0000 Napoli Portici - Un convegno sulla prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33018-portici-un-convegno-sulla-prevenzione-dei-disturbi-del-comportamento-alimentare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/33018-portici-un-convegno-sulla-prevenzione-dei-disturbi-del-comportamento-alimentare.html Presso l’auditorium della Parrocchia Sacri Cuori di Gesù e Maria di Portici, in Via Federico Rossano 1, si è svolgerà il convegno dal titolo “Chiedere aiuto è il primo grande passo per rinascere – Prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare”, promosso e organizzato dal Dirigente scolastico dell’ISIS Carlo Levi di Portici, Professor Giovanni Liccardo. Il Professor Giovanni Liccardo, ideatore dell’iniziativa, ci fa sapere che “L’attenzione ai temi dei disturbi dell’alimentazione è molto forte nell’IIS “C. Levi”, che già dallo scorso anno ha attivato uno specifico sportello di ascolto. L’argomento del convegno è relativo ad un’epidemia nascosta, come la definisce il Ministero della Salute nel report che analizza il numero dei casi di disturbi del comportamento alimentare (DCA): secondo i dati della Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, oggi colpiscono più di 55 milioni di persone a livello mondiale, oltre 3 milioni in Italia. Perciò questo interesse pedagogico-didattico nasce dalla necessità di andare incontro all’esigenza di porre la giusta attenzione ai problemi legati al cibo; il modo in cui ci nutriamo e la qualità della vita sono, infatti, fortemente correlati: un’alimentazione quantitativamente e qualitativamente corretta assicura una buona crescita e previene l’instaurarsi di malattie in costante aumento nelle società del benessere. In questa situazione, tra l’altro, sempre più adolescenti oggi si vergognano per le imperfezioni del proprio corpo e troppo frequentemente derivano la propria autostima più dalla propria immagine che non dalle loro capacità e competenze. I vissuti di inadeguatezza degli adolescenti e la rigidità dei modelli estetici imperanti cui si ispirano li inducono spesso ad attaccare il proprio corpo nutrendolo troppo o troppo poco. Dunque, il convegno vuole essere un’occasione per stimolare e facilitare nelle alunne e negli alunni, nelle studentesse e negli studenti la consapevolezza della relazione tra cibo ed emozioni, e inoltre quello di promuovere la salute e prevenire l’insorgenza di problematiche alimentari in soggetti sani, di età a rischio”. Offrirà il suo contributo alla discussione il Dott. Pierluigi Pecoraro, Direttore U.O.C. SIAN e Referente Aziendale Programma PP01 dell’ASL Napoli3sud; la struttura, in particolare, ha attivato da tempo un Centro di II livello "Obesità in età evolutiva" che accoglie bambini e adolescenti che presentano diversi gradi di obesità; inoltre, eroga prestazioni altamente qualificate e specialistiche, mediante un'equipe multidisciplinare, formata da Biologi Nutrizionisti Specialisti in Scienza dell' Alimentazione, Psicologi - Psicoterapeutici e Laureati Magistrali in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate e in rete con i Pediatri di Libera Scelta, come previsto dalle Linee Guida SIP e SIEDP, che prevedono un intervento multiprofessionale, quale trattamento efficace in grado di modificare gli stili di vita attraverso un percorso di cura integrato e centrato sul bambino e sulla sua famiglia. Il convegno, la cui promozione si deve all’ottima organizzazione della referente della Scuola Professoressa Ambra Viggiani, è stato progettato in collaborazione con il centro napoletano "Food for Mind", la rete diffusa e completa per la cura dei disturbi del comportamento alimentare fondata dal dott. Leonardo Mendolicchio; il centro è coordinato dalla Dott.ssa Giuseppina Bentivoglio, Biologa e Nutrizionista. Tra l’altro, i centri "Food For Mind" presenti sul territorio nazionale sono da qualche tempo in partenariato con il reparto di riabilitazione di Auxologico Piancavallo e con la comunità “Lo Specchio” e offrono ai loro assistiti una rete completa per la cura dei DAN; di fatto, in Italia sono l’unica realtà presente sul territorio che può vantare tale possibilità. Le Dottoresse Tiziana Persico e Adele Magrelli sono precisamente nel gruppo di professionisti del centro "Food for Mind" di Napoli. Tue, 19 Nov 2024 16:52:02 +0000 Napoli Articolo tagliente del direttore del Giornale Ellenico, Estia Manolis Kottakis https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/33003-articolo-tagliente-del-direttore-del-giornale-ellenico-estia-manolis-kottakis.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/33003-articolo-tagliente-del-direttore-del-giornale-ellenico-estia-manolis-kottakis.html Il direttore del giornale Ellenico Estia Manolis Kottakis ha pubblicato un articolo tagliente contro i leader europei per la loro posizione negli ultimi anni. Il direttore del giornale "Estia" nel suo articolo sul giornale "Democracy" e Newsbreak, definisce Macron, Scholz e persino il primo ministro greco come "divertenti" perché hanno servito la politica dei democratici in Ucraina e sono diventati nemici della Russia, cosa che l'Europa paga finanziariamente.. Sì! Tutti i governi di ramo dei Democratici nel vecchio continente, compreso il nostro, hanno ora ricordato l'Europa e la necessità della sua "maturità geopolitica". E andarono a... Budapest per confessarci il loro dolore. Che coincidenza! Donald Trump doveva essere eletto presidente degli Stati Uniti perché Macron, Scholz, Tusk, il nostro, il fatidico di questo continente, pensassero alla dottrina di un'Europa autonoma. C'è voluto Trump per essere eletto con opinioni ben note sugli obblighi dell'UE nei confronti dell'America per affidare al clero di Bruxelles il banchiere Draghi per scrivere un rapporto sul futuro dell'Europa. Troppo tardi per le lacrime... L'Europa ha avuto un'enorme opportunità per la sua maturità geopolitica. In un momento in cui ha dovuto resistere, erigere ostacoli e dire il grande "no" allo scoppio della guerra tra America e Russia sul suo suolo, nel suo stesso cortile. Allora, sì, sarebbe diventato ideologicamente autonomo e sarebbe diventato maggiorenne geopoliticamente e avrebbe protetto i suoi Stati, il suo territorio e i suoi popoli. Era ovvio che gli interessi strategici dell'Unione, che aveva un bisogno vitale di energia a basso costo, non coincidevano - nel migliore dei casi, con gli interessi americani. Eppure! Invece di dire al clero democratico (che dai tempi di Clinton e Albright ha saputo come iniziare guerre senza uscita che non può vincere, senza sapere come uscirne) "no, no, no", invece di insistere sull'attuazione da parte dell'Ucraina degli accordi di Minsk, è diventato la coda politica dei democratici. Diventando così un suicidio ideale dal punto di vista economico e il rappresentante dell'Occidente per gestire e "caricare" per suo conto la sconfitta di Zelensky da un punto di vista geopolitico! Una sconfitta che non solo non gli appartiene – ha la firma larga dei democratici – ma che paga a caro prezzo. Mentre parliamo, i destini dell'Europa stanno vacillando. La Germania sta affrontando enormi problemi economici, la deindustrializzazione e un'ondata di fallimenti incombenti nei suoi giganti aziendali, mentre il governo degli sfortunati dipendenti di Scholz-Baerbock è a brandelli. La sua caduta è solo questione di tempo. La Francia dello sfortunato leader Macron è governata dal governo di minoranza di Michel Barnier, che non durerà a lungo. La Grecia ha un governo insensato e sconsiderato, che non ha nemmeno pensato di inviare un osservatore, un dirigente del Pireo, nello staff di Trump per osservare le elezioni dall'interno (è stato così in passato), poiché Nuova Democrazia e i Repubblicani dovrebbero essere partiti fratelli. Di quale formazione in Europa dovremmo quindi parlare? In effetti, i fatidici leader europei hanno concesso due anni a questa parte, durante la guerra, l'implacabile "shorting" di azioni di banche e società, che, con la "discesa" dell'economia europea, stremata com'è, finiranno per cadere nelle mani degli investitori americani per un pezzo di pane. E, invece degli Stati Uniti d'Europa, l'UE diventerà il 51° stato dell'economia statunitense. "Raggiungimento della maggiore età"! Se le cose andranno così, allora il modo in cui tutti i leader della regione, compreso Orban, si sono comportati in questi due anni, sarà insegnato nelle università nel 2050, nel corso di Relazioni internazionali intitolato "Come difendere o non difendere il proprio interesse nazionale". Francia, Germania, Polonia, Grecia e altri hanno armato Zelensky con le armi.  Nel nostro caso, il nostro territorio ad Alexandroupolis è stato utilizzato anche per sostenere la fornitura di carburante e cibo all'Ucraina. Francia, Germania, Polonia, Grecia si sono unite alle sanzioni di Biden, che miravano, secondo una dichiarazione pubblica di un ex vice ministro degli Esteri greco, "all'esaurimento economico della Russia, alla provocazione di una rivolta popolare a Mosca e, infine, alla caduta di Putin"! Che sta ancora "cadendo". Ogni settimana la rozza propaganda che mette a tacere i popoli dell'Unione europea fa cadere il dittatore Putin. Una settimana è stato abbattuto dagli oligarchi "scontenti", la successiva dai generali "infastiditi", la terza dagli studenti e dalle manifestazioni per Navalny, ed è ancora lì. Niente di tutto questo si è rivelato vero. Al fine di servire servilmente la dottrina dei democratici, la leadership dipendente dall'Europa e i media mainstream integrati hanno persino fatto concessioni all'acquis democratico: hanno vietato il funzionamento e la trasmissione di informazioni sul nostro territorio da parte di Russia Today e Ria Novosti. Hanno limitato l'informazione. Quanta fiducia avevano nella forza e nella risonanza delle loro argomentazioni... Allo stesso tempo, l'"isolato" Orbán è stato strategicamente paziente ed è ora un interlocutore privilegiato sia di Trump che di Putin. Avendo assicurato al suo paese un basso costo per il suo approvvigionamento energetico. Mentre l'Europa sconfitta e tollerata dagli Usa (che vogliono prezzi bassi sul mercato petrolifero) viene umiliata dal contrabbando di petrolio dal Paese di cui voleva mandare il leader allo sgabello della Corte Penale Internazionale: la Russia. Personalmente, aborro le caratterizzazioni personali e gli epiteti cosmetici. Ma poiché appartengo a una generazione che è cresciuta indossando le dieci stelle dell'Unione sul loro abito, ci sono momenti in cui non puoi evitarli. A coloro che oggi si atteggiano a leader dell'Europa e accusano tardivamente l'Unione di "ingenuità geopolitica": purtroppo non siete solo fatali.. Wed, 13 Nov 2024 17:33:08 +0000 Politica Decima edizione di “Storie di Donne”: compleanno con fair play https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32997-decima-edizione-di-storie-di-donne-compleanno-con-fair-play.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32997-decima-edizione-di-storie-di-donne-compleanno-con-fair-play.html La decima edizione di “Storie di Donne” si è svolta a Roma lo scorso 8 novembre presso la Sala Giunta del CONI al Foro Italico. Si è trattato di un appuntamento a lungo atteso, organizzato dall’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS di Anzio guidata dalla giornalista Lisa Bernardini, quest’anno in collaborazione strategica con il Comitato Nazionale Italiano Fair Play (CNIFP) guidato da Ruggero Alcanterini, ed ACSI – Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero presieduta da Antonino Viti. “Storie di Donne” ha il merito di portare all’attenzione del pubblico e della comunicazione quelle donne, note o meno, che si sono distinte nel campo delle professioni e, con abilità e dedizione, hanno saputo portare un contributo rilevante alla società contemporanea. Donne del mondo dello spettacolo, imprenditrici, scrittrici, registe, attiviste, scienziate e intellettuali si sono avvicendate nel tempo sul palco della rassegna e hanno ritirato il premio loro conferito per onorarne la carriera professionale. Per molti secoli, le donne sono state lontane dal mondo professionale, private della libertà di scelta e relegate in ambito domestico; ma oggi, con le loro abilità e le loro competenze, contribuiscono in maniera rilevante all’avanzamento dei saperi. L’edizione del decimo anno ha seguito una particolare declinazione fair play ed un fil rouge sociale, soffermandosi sull’importanza della prevenzione della salute. Le premiate 2024 di “Storie di Donne” – Special Fair Play Edition sono state S. E. Sig.ra Eleni Sourani, Ambasciatrice della Repubblica Ellenica in Italia; il Tenente Colonnello Giulia Cornacchione, tra le primissime donne ufficiali dell’esercito, che ha combattuto contro un tumore e racconterà le incredibili iniziative per la ricerca in cui si è adoperata, radunando 3000 commilitoni e dedicandosi ad encomiabili raccolte fondi; Ginevra Barboni, figlia e nipote d'arte - fotografa, regista, docente di Cinema - con predisposizione a trattare temi sociali; la D.ssa Michela Perrotta, biologa e ricercatrice, nonché CEO You Emergency Group, Presidente You Donna APS, docente di Marketing e Comunicazione già responsabile marketing per alcune multinazionali nel settore della salute (che al tavolo ha parlato di tutti i progetti che intrattiene con ACSI da tempo); Grazia Urbano, stilista (Premio Speciale), da anni sensibile al tema della salute, ed organizzatrice di eventi di moda in Italia e all’estero, organizzando sfilate anche con malate oncologiche. Assenti giustificate nell' occasione, ma a pieno titolo nella lista delle premiate di quest’anno, la giornalista TG2 Laura Berti - Responsabile della rubrica Medicina 33, ed Annalisa Minetti, atleta paralimpica e Responsabile Nazionale Pluridisabilità ACSI, oltre che cantante. A coordinare gli interventi è stato Anthony Peth, conduttore Tv e testimonial AISOS - Associazione Italiana Studio Osteosarcoma. L’iniziativa culturale è stata inaugurata da una formazione da camera tutta in rosa della Banda dell’Esercito Italiano, con la direzione del Maggiore Antonella Bona (quest’ultima tra le premiate di “Storie di Donne” 2023). Ad aprire  l 'appuntamento, tre brani che hanno regalato emozioni a tutti  i presenti” :  “Tema d’amore” ( tratto da -Nuovo Cinema Paradiso- Morricone), “Libertango” (Astor Piazzolla)  e – tutti in piedi – “Canto degli Italiani”. Molti gli ospiti prestigiosi accorsi all' evento, come il Vice Capo Missione dell' Ambasciata di Grecia a Roma, Ministro Plenipotenziario Sig.ra Christina KARAGIORGA, ed il Consigliere Signora Dimitra MAZARAKI, Capo dell'Ufficio della Diplomazia Pubblica. Al seguito, il giornalista della Stampa Estera George Labrinopoulos e Konstantina Pilafa Presidente dell’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale di Roma. In ordine casuale, hanno presenziato tra gli altri all'appuntamento anche la  contessa Luciana Marcellini Gaddi- Hercolani (la più giovane nuotatrice olimpica della storia, a 12 anni), il prefetto Fulvio Rocco De Marinis, la cantante e conduttrice Gio’ Di Sarno, la Prof. Giovanna Del Vecchio Blanco Associato di Gastroenterologia dell'Università degli Studi Roma Tor Vergata, lo sceneggiatore e scrittore Marco Tullio Barboni, l’imprenditore Daniele Losquadro. S.E ELENI SOURANI AMBASCIATORE DI GRECIA IN ITALIA Nata a Salonicco nel 1960. Si è laureata alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Atene nel 1982 ed è entrata nel servizio diplomatico del Ministero degli Affari Esteri nel 1984. Da allora ha ricoperto diversi incarichi presso il Ministero degli Affari Esteri e all’estero. È stata il primo diplomatico greco, donna, a prestare servizio in un Paese dell’Africa subsahariana dal 1988 al 1992 (Zimbabwe), il primo Console Generale donna a Vancouver e il primo Console Generale donna a Gerusalemme durante il turbolento periodo 2002-2005. Ha, inoltre, prestato servizio presso l’Ambasciata di Grecia in Armenia, ha rivestito l’incarico di Vice Rappresentante Permanente di Grecia presso L'OSCE durante la Presidenza ellenica e Ambasciatore Greco in Danimarca (2013-2016). È stata anche la prima donna Ambasciatore di Grecia in Albania (2016-2019). Dal maggio 2022 è Ambasciatore della Repubblica Ellenica in Italia. Ha prestato servizio presso la Direzione “NATO” del Ministero degli Affari Esteri nonché presso la Direzione “Russia”. E stata Direttore della Direzione Medio Oriente e Direttore della Direzione “Turchia” come Direttore dell’Ufficio Diplomatico del Viceministro di Stato per i Greci all’estero. Dal gennaio 2020 all’aprile 2022 è stata Consigliere Diplomatico del Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis. Ha il grado di Ambasciatore. È stata insignita della Gran Croce dell’Ordine della Fenice (Grecia), della Gran Croce dell’Ordine dei Cedri (Libano), della Gran Croce del Patriarcato di Gerusalemme, della Gran Croce dell’Ordine di Dannebrog (Danimarca) e della Croce di Cavaliere dell’Ordine di Skanderbeg (Albania).Parla inglese e francese. È sposata ed è madre di un figlio. Mon, 11 Nov 2024 18:07:04 +0000 Sport L’Ekipe Orizzonte conquista il big-match del quarto turno https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32989-l-ekipe-orizzonte-conquista-il-big-match-del-quarto-turno.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32989-l-ekipe-orizzonte-conquista-il-big-match-del-quarto-turno.html L’Ekipe Orizzonte conquista il big-match del quarto turno di Serie A1 di pallanuoto femminile, battendo il Plebiscito Padova tra le mura amiche della piscina di Nesima (CT). Oggi pomeriggio le catanesi hanno infatti superato le venete con un netto 14-7 nell’anticipo di campionato, guidando la partita sin dall’inizio. Ottima prestazione e partenza decisa per le ragazze allenate da Martina Miceli, affiancata come sempre in panchina dal presidente Tania Di Mario e dall’assistant coach Renato Caruso, con il primo tempo vinto 5-1 dalle padrone di casa. A favore dell’Ekipe Orizzonte anche la seconda e la terza frazione, conquistate rispettivamente per 2-1 e 3-0, ininfluente il 5-4 per le biancoscudate nell’ultimo parziale. Scettro di top scorer del match condiviso da Dafne Bettini e Charlize Andrews con tre gol a testa, mentre Bronte Halligan, Marta Giuffrida ed Erica Hardy sono andate a segno due volte ciascuno. Una rete anche per Giulia Viacava e Morena Leone. Al fischio finale bilancio affidato alla numero 8 dell’Ekipe Orizzonte: «Abbiamo giocato una bella partita – ha detto Chiara Tabani – e anche oggi ci siamo divertite a stare in acqua insieme e ad affrontare un match che per noi ha sempre un fascino particolare. C’è un atteggiamento molto positivo da parte di tutte noi, a partire dai nuovi innesti, con grande voglia di allenarsi e far bene. Stiamo lavorando tanto e siamo consapevoli che abbiamo ancora la possibilità di migliorare molto, ma siamo anche contente di ciò che stiamo facendo in questo inizio di stagione. Come sempre abbiamo l’obiettivo di dimostrare ciò che valiamo, andando avanti partita per partita con grande serenità per raggiungere i traguardi che ci siamo prefissate. Andremo in acqua con questo spirito anche in Coppa, per conquistare il miglior risultato possibile». Sabato 9 novembre alle 19:00 l’Ekipe Orizzonte affronterà a Budapest (HUN) il BVSC Manna, per la seconda giornata del girone D di Champions League. IL TABELLINO DEL MATCH: EKIPE ORIZZONTE-CS PLEBISCITO PD 14-7 Parziali: 5-1, 2-1, 3-0, 4-5 EKIPE ORIZZONTE: L. Celona, B. Halligan 2, R. Jutte, G. Viacava 1, M. Giuffrida 2, D. Bettini 3, C. Andrews 3, C. Tabani, G. Gagliardi, E. Hardy 2, A. Longo, M. Leone 1, G. Condorelli, S. Moschetti. All. Miceli CS PLEBISCITO PD: L. Teani, Sabbadin, B. Cassarà, M. Schaap 2, G. Delli Guanti, N. Muissu, A. Millo, P. Pedley 2, Y. Al Masri 2, F. Bozzolan, V. Sgrò, A. Grigolon 1, C. Giacon. All. A. Millo Arbitri: Severo e Castagnola Note: Uscite per limite di falli Cassarà (P), Jutte (O) e Pedley (P) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Orizzonte 5/9 + 4 rigori e Plebiscito 2/10 + un rigore. Teani (P) para un rigore ad Andrews a 1’47” del terzo tempo. Celona (O) subentra a Condorelli a 5’00 del quarto tempo.   Wed, 06 Nov 2024 17:34:05 +0000 Sport In Val di Susa, un'Associazione di Astrofili dal 1973 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32978-in-val-di-susa-un-associazione-di-astrofili-dal-1973.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32978-in-val-di-susa-un-associazione-di-astrofili-dal-1973.html L'Associazione Astrofili Segusini APS (AAS), fondata il 9 ottobre 1973, opera da allora con continuità in Valle di Susa per la ricerca e la divulgazione astronomica. Il Presidente Andrea Ainardi ci fa sapere che: “Dal novembre 1973, ininterrottamente fino ad oggi, l'AAS pubblica un bollettino aperiodico denominato "Circolare interna". La pubblicazione contiene articoli su argomenti di attualità e di cultura generale con particolare attinenza all'astronomia; sono inoltre pubblicate effemeridi calcolate specificatamente per la Valle di Susa su fenomeni astronomici di particolare interesse; infine sono riportati i risultati delle osservazioni effettuate dai soci e le attività dell'Associazione. Dal 2006 pubblica inoltre una newsletter telematica aperiodica denominata "Nova", dedicata a fenomeni e argomenti di più stretta attualità. La Circolare interna e la Nova sono distribuite gratuitamente a soci, scuole, biblioteche, altre associazioni e a chiunque ne faccia richiesta. Complessivamente sono state pubblicate più di settemila pagine. I contenuti delle pubblicazioni sono stati spesso citati o riportati su altri siti Internet, su riviste di settore, su quotidiani e periodici, anche a carattere nazionale; inoltre, alcune associazioni di astrofili in Italia inoltrano ai propri soci e simpatizzanti le pubblicazioni dell’AAS. L'AAS dispone, sin dal 1996, di un sito Internet (dal 2003 è operativo l'attuale www.astrofilisusa.it) dal quale, tra le altre cose, sono liberamente scaricabili, in formato pdf e a colori, tutte le Circolari interne e le Nova pubblicate negli ultimi anni. L'AAS ha dal 1993 la disponibilità di un osservatorio astronomico concepito per la ricerca, il Grange Observatory (https://www.grangeobs.org) a Bussoleno (TO), sede del Centro di calcolo AAS, che ospita un riflettore Newton/Cassegrain di 300 mm di diametro con camera CCD. L'osservatorio, che si occupa principalmente di astrometria (misure di posizione di asteroidi e comete allo scopo di raffinare i loro elementi orbitali), fa parte della rete dell'International Astronomical Union (cod. MPC 476) dal 14 maggio 1995 e collabora con NASA/JPL per il modello del Sistema Solare DE405, e successivi, dal 1997. Dal febbraio 2009 l'AAS è referente scientifico del Planetario di Chiusa di San Michele, per il quale, nel 2014, ha curato l'implementazione tecnica. Dal 9 ottobre 2012 con la firma di una Convenzione con la Città di Susa, l'AAS ha un osservatorio astronomico, SPE.S. - Specola Segusina, e la Sede sociale, al Castello della Contessa Adelaide in Susa. L'AAS è Delegazione Territoriale UAI - Unione Astrofili Italiani (codice DELTO02). L'AAS è iscritta al Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale - Sez. Provincia di Torino (n. 44/TO)”. Mon, 04 Nov 2024 17:47:36 +0000 Scienza Ricordando Roberto Fondi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32946-ricordando-roberto-fondi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32946-ricordando-roberto-fondi.html Nessuno si è accorto della scomparsa di Roberto Fondi. Nessuno, anche tra quelli più vicini ad alcune sue idee come la critica nei confronti dell’evoluzione darwiniana. La notizia era apparsa solamente sul sito del Corriere di Siena del 14 maggio scorso con queste parole: “La comunità accademica di Siena e il mondo della scienza piangono la scomparsa del professore Roberto Fondi, stimato docente del Dipartimento di Geologia dell'Università di Siena. Aveva 81 anni e da tempo combatteva contro una inesorabile malattia. Nato a Montale nel 1943, il professor Fondi si è distinto nel corso della sua carriera per il contributo significativo nel campo della paleontologia dei vertebrati. Amato e stimato dagli studenti, la sua ricerca, che ha spesso sfidato le convenzioni, si è concentrata sullo studio di metodologie tassonomiche quantitative, un approccio che ha portato a nuove comprensioni nella classificazione scientifica. Ma Roberto Fondi non è stato solo un accademico di grande valore, ma anche un intellettuale di profonda cultura, noto per la sua critica rigorosa all'evoluzionismo darwiniano insieme a Giuseppe Sermonti. I suoi studi e le numerose pubblicazioni, tra cui tre libri fondamentali per la ricerca ormai introvabili (tra questi "Dopo Darwin: Critica all'evoluzionismo" e "La révolution organiciste") hanno contribuito a posizionarlo tra i più eminenti studiosi a livello mondiale. In gioventù, Fondi ha avuto anche un ruolo attivo in politica, militando nella destra nazionale e nei primi anni ‘70 punto di riferimento di Ordine Nuovo a Siena. A metà anni ‘90 è stato tra i fondatori del Circolo culturale Federico II, legato ad Alleanza Nazionale, dimostrando il suo costante interesse per il dialogo culturale e politico. Un aspetto meno noto, ma altrettanto importante della sua vita ha riguardato la vicinanza e il seguito del pensiero del filosofo Julius Evola, che ha influenzato profondamente il suo percorso intellettuale e che lo ha portato ad approfondire le tematiche sul pensiero tradizionale, l'esoterismo e l'apertura alle correnti culturali più stimolanti della filosofia europea. Il Professore Roberto Fondi lascia un'eredità di conoscenza e di passione per la ricerca oltre ad un grande contributo al mondo accademico e al dibattito culturale. La sua scomparsa è una grande perdita per la comunità scientifica e per la destra sociale. Le esequie si terranno in forma strettamente privata. Riposerà al cimitero di Sant'Andrea a Montecchio (Siena)”. Parole che ben descrivono la vita e le opere di Fondi che si laurea nel 1968 in Scienze Naturali all’Università di Siena. Si occupa di anatomia comparata dei molluschi e dal 1970 è cultore della materia presso la Facoltà di Paleontologia sempre a Siena. Nel 1975 si reca a Tucumán, in Argentina, dove studia tassonomia demogenetica con Alfredo Sacchetti, direttore del Centro de Investigaciones Demogeneticas. Abbandona la ricerca della filogenesi degli organismi e si dedica alla ricerca tipologica. Nel 1976 insegna per un anno micropaleontologia. È membro del Centro Internazionale di Comparazione e Sintesi e membro corrispondente italiano del Centrum Argentino. Tiene relazioni a numerosi convegni e lezioni sul tema della critica paleontologica all'evoluzionismo. Nel 1980 si butta in un’avventura “rischiosa”: la critica all’evoluzionismo. Lo fa assieme ad un altro grande scienziato, Giuseppe Sermonti (1925-2018) e gira l’Italia a presentare il volume pubblicato dall’editore Rusconi. Nel 1980 Fondi ha 37 anni e una carriera accademica ancora davanti, il gesto è forte, l’establishment scientifico è tutto schierato dall’altra parte, ma la Scienza, quella vera va proclamata senza paura. Sermonti e Fondi lo fanno scientificamente e siamo per sempre grati a questi due personaggi che ci lasciano l’insegnamento dell’onestà scientifica e intellettuale. Fondi prende strade che lo allontaneranno dal pensiero del prof. Sermonti e chiarisce in una intervista a Giovanni Monastra la sua idea alternativa di critica all’evoluzionismo: l’organicismo. Nel 1993 diventa ordinario di Paleontologia al Dipartimento di Geologia dell'Università di Siena. Dal 1969 e il 2011 ha al suo attivo 63 pubblicazioni, per lo più sul tema della critica all'evoluzionismo (non solo paleontologico) tradotte in inglese e francese. Altre pubblicazioni reperibili anche nei siti di libri usati: Organicismo ed evoluzionismo. Intervista sulla nuova rivoluzione scientifica (a cura di G. Monastra, Padova/Roma, 1984, Il Corallo/Il Settimo Sigillo); La rivoluzione organicista. Entretien sur les nouveaux courants scientifiques (con prefazione di R. Chauvin, introduzione di G. Monastra; completamente riscritto, edizione francese di Organicismo ed evoluzionismo ; Parigi, 1986, Livre-Club du Labyrinthe); Università riformata o demolita? (Milano, 2003, ASEFI). Di seguito l’ultima intervista che il professor Fondi ha rilasciato ad una pubblicazione del suo paese natale, Montale (Pistoia), che sintetizza il suo pensiero sull’evoluzionismo.   Roberto Fondi – un paleontologo contro l’evoluzionismo Share di Giacomo Bini Noi di qua, il trimestrale, Testata Giornalistica Quarrata Montale Agliana, marzo 2023 Nonostante abbia messo radici a Siena fin da quando aveva poco più di 10 anni, Roberto Fondi ha sempre conservato un grande affetto per il nostro territorio e, in modo particolare, per quello della Stazione di Montale. Nel 1943, infatti, mentre gli aerei nordamericani attraversavano il cielo sganciando i loro carichi distruttivi, egli nasceva proprio lì, nella casa dei suoi nonni, ben conosciuta in tutta la zona in quanto includente, oltre alla parte abitativa, anche una rivendita di sali, tabacchi e generi alimentari combinata con una macelleria e un salumificio. A Siena, una volta terminati gli studi classici e poco dopo aver conseguito la laurea in Scienze Naturali presso la locale Università, è stato assunto nel corpo docente di quest’ultima quale insegnante di Paleontologia, ruolo che egli ha svolto dal 1970 al 1999. Fin dal suo primo ingresso nel mondo accademico, comunque, Fondi è risultato rivelarsi come un soggetto del tutto fuori dal coro, come testimoniano i suoi articoli e i suoi purtroppo ormai introvabili libri: “Dopo Darwin: Critica all’evoluzionismo”, “La révolution organiciste” e “Università riformata o demolita?” In sintesi si può dire che in Italia – ma forse anche nel resto dell’Europa – Fondi è stato l’unico paleontologo professionista che ha osato dichiararsi apertamente come anti-evoluzionista. Com’è iniziata la sua passione per la paleontologia? «Siccome fin da quando frequentavo le elementari sono stato affascinato, come tanti altri ragazzi, dal mondo dei dinosauri e di tutte le altre forme di vita che hanno popolato il nostro pianeta e che poi sono scomparse, per saperne di più ho deciso di fare il paleontologo». Qual è il contributo della paleontologia alle scienze della natura? «La Paleontologia ha dato due formidabili e fondamentali contributi. In primo luogo, ha dimostrato che la vita sul nostro pianeta, da quando è comparsa fino ai giorni nostri, non è rimasta sempre la stessa così come la vediamo attualmente (e come generalmente si è creduto fino a tutto il XVIII secolo: basti pensare a Linneo), ma si è diffusa e perpetuata nel corso del tempo cambiando ripetutamente di configurazione ed aumentando generalmente in complessità». Questo dato di fatto è quello che si definisce evoluzione? «L’uso del termine “evoluzione biologica” è da ritenersi appropriato soltanto a condizione che sia inteso unicamente in senso generico: come dire cioè, ad esempio, l’evoluzione degli stili architettonici, o delle armi da fuoco, o dei casi di suicidio nel corso del tempo. Diventa invece inappropriato e fuorviante se lo si intende nel senso indicato dai seguaci dell’evoluzionismo (tutti gli – ismi vanno sempre accolti in modo critico!), ossia del paradigma secondo cui l’evoluzione biologica consisterebbe né più né meno che in un mero processo di “discendenza con modificazione da progenitura comune”, cioè implicante la connessione ereditaria diretta e la spiegazione con gli antecedenti, e perciò descrivibile semplicemente – come hanno creduto Lamarck, Erasmus e Charles Darwin e tutti i loro epigoni – tramite il canonico modello lineare dell’albero genealogico. In piena conformità con la logica di tipo ordinario, insomma, l’evoluzione della vita non sarebbe altro che il risultato di un processo deterministico-causale svolgentesi all’insegna della continuità, della diacronicità (post hoc, ergo propter hoc), della località e della divergenza». Perché secondo lei l’evoluzionismo è sbagliato? «La Paleontologia dimostra il contrario – e qui risiede il suo secondo formidabile e fondamentale contributo alle scienze della natura – ci presenta un panorama inaspettato e sconcertante ove dominano la discontinuità, l’interazione non-lineare, la sincronicità, la non-località e la convergenza. Per dirla in modo più terra-terra: gli ipotetici alberi genealogici che dovrebbero descrivere l’evoluzione delle forme di vita sulla Terra si presentano sistematicamente… con i rami amputati! La miriade di punti di ramificazione che dovrebbero corrispondere ai progenitori comuni (i famosi “anelli di congiunzione”) postulati dagli evoluzionisti rivela, insomma, di essere né più né meno come l’araba fenice: “che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa”. E poiché questo quadro vale per tutti i gruppi viventi, sarebbe davvero anomalo aspettarsi che soltanto il genere umano vi faccia eccezione».   Thu, 17 Oct 2024 15:36:45 +0000 Scienza UE, Draghi chiede una cessione di sovranità https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32924-ue-draghi-chiede-una-cessione-di-sovranita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32924-ue-draghi-chiede-una-cessione-di-sovranita.html Il futuro del Vecchio Continente si presenta quindi ricco di sfide, non solo economiche ma anche sociali e politiche. Dopo sessant'anni di prosperità, i decenni a venire sembrano essere particolarmente ardui, inducendo a considerare quale direzione l'Unione Europea possa prendere di fronte alle minacce menzionate. L'idea che nove Stati membri con opinioni condivise possano essere sufficienti per superare gli ostacoli nella promozione delle riforme necessarie alla trasformazione dell'economia europea è espressa in un articolo di opinione ospitato dal Financial Times. L'articolo sottolinea che quasi tutti concordano sul fatto che la maggior parte delle raccomandazioni di Mario Draghi per incrementare la produttività sono valide. Tuttavia, nessuno si aspetta che gli Stati membri consentano alla necessaria cessione di sovranità o alla concentrazione delle risorse richieste per realizzarle. Se qualcosa deve essere fatto, sostiene l'autore, non avverrà attraverso i metodi tradizionali. Ma cosa accadrebbe se, invece, si potesse identificare un gruppo di nazioni che si fidano a sufficienza l'una dell'altra e che condividono preferenze politiche simili, tanto da formare una "coalizione di volenterosi" per una maggiore integrazione, come auspicato da Draghi e altri? Le disposizioni dei trattati dell'UE per la "cooperazione rafforzata" permettono a soli nove Paesi di agire con il pieno sostegno delle istituzioni dell'UE, anche quando un accordo più ampio sembra incerto. L'autore invita a guardare verso il nord: i tre membri baltici dell'UE e i tre paesi scandinavi collaborano già come "Sei Nordico-Baltici". I Paesi scandinavi hanno accordi di viaggio senza passaporto e libertà di movimento da 70 anni. Questi Paesi condividono visioni comuni su argomenti che vanno dalla regolamentazione finanziaria e fiscale alla difesa, sicurezza, commercio e clima.  Aggiungendo l'Irlanda e i Paesi Bassi, si costituirebbe quella che alcuni anni fa era nota come la "Nuova Lega Anseatica", formando i mercati dei capitali più sviluppati dell'UE. Insieme, questi otto Paesi si avvicinano alla Francia in termini di popolazione, con economie di dimensioni simili. Non è difficile immaginare che un blocco coeso come questo possa reclutare altri Paesi - magari diversi a seconda dei settori politici - per mantenere il quorum di nove Stati per la cooperazione rafforzata, conclude l'articolo. Fonte FT   Thu, 10 Oct 2024 15:48:03 +0000 Politica Lipari - Al Chiostro normanno di San Bartolomeo un convegno internazionale su chiese e monasteri https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32919-lipari-al-chiostro-normanno-di-san-bartolomeo-un-convegno-internazionale-su-chiese-e-monasteri.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32919-lipari-al-chiostro-normanno-di-san-bartolomeo-un-convegno-internazionale-su-chiese-e-monasteri.html È il Chiostro normanno di San Bartolomeo, straordinario monumento d’epoca medievale scoperto per caso nel 1978 sull’acropoli di Lipari dal grande archeologo Luigi Bernabò Brea, il protagonista del convegno “Difendere gli spazi sacri. Chiese e monasteri fortificati nel Mediterraneo medievale (IX e XIV secolo)”, secondo appuntamento sulle architetture medievali nel Mediterraneo che dal 3 al 5 ottobre vede in dialogo a Lipari architetti, archeologi e storici dell’arte giunti in Sicilia da Grecia, Croazia, Francia, Spagna, Marocco, Tunisia, Malta e Italia. “Un progetto – ha spiegato Rosario Vilardo, architetto e direttore del Parco archeologico delle Eolie che ospita la manifestazione – che punta studiare i monasteri fortificati di tutto il Mediterraneo, a partire da quello di Lipari, con la sua cittadella arroccata sul promontorio, la sua cattedrale, il chiostro di San Bartolomeo e le mura erette a protezione sin dall’epoca greca”. Oggi la presentazione del libro “I chiostri nell’area mediterranea”, a cura di Arianna Carannante e Fabio Linguanti (ed. All’insegna del Giglio) con un focus proprio sul monumento medievale di Lipari, uno dei meno studiati del Mediterraneo medievale e che gli studiosi hanno visitato nuovamente, ieri, alla luce degli studi più recenti. Tra le novità, quella relativa alla data di costruzione, avviata alla fine dell’XI secolo e conclusa nel primo ventennio del XII. Il convegno, che segue la prima edizione del 2022 dedicata proprio ai chiostri, è un progetto del Parco archeologico delle Eolie – Museo archeologico Luigi Bernabò Brea della Regione Siciliana e del Laboratoire d'archéologie médiévale et moderne en Méditerranée (LA3M) dell’Università Aix Marseille.  Realizzato con il sostegno dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e del Dipartimento BBCC, è ideato da Rosario Vilardo e da Fabio Linguanti, architetto PhD storia dell’architettura (Politecnico di Torino / LA3M - Aix Marseille Université), curatore scientifico della rassegna. Che aggiunge: “Partire da Lipari, significa partire dal monumento principale del suo medioevo: la cattedrale e il suo chiostro normanno. Con i contributi di studiosi da tutto il Mediterraneo – prosegue Linguanti - ragioniamo sui rapporti fra le architetture religiose e quelle fortificate nel periodo medievale, fra il IX e il XIV secolo”. Fra i temi della seconda giornata Istria e Dalmazia, con Miljenco Jurkovic, archeologo (Uni Zagabria), che parlerà di alcuni monasteri fortificati del litorale adriatico orientale; tre i contributi sulla Grecia con Athanasios Semoglou (Aristotele Uni Thessalonike) e gli studi sulle pitture murali bizantine nei monasteri del Monte Athos, centro spirituale la cui scuola di pittura influenzò l’arte ortodossa; l’archeologo Alessandro Taddei (Uni Sapienza, Roma) sul complesso monastico di Hosios Loukas in Beozia, mentre Carlo Berardi (Uni Michigan, USA) illustrerà le ultime novità sulla Chiesa di Kosmosoteira a Feres. Quindi si torna in Italia con gli studi sui monasteri del Gargano a cura di Angelo Cardone (Uni Bari) e in Toscana, con gli archeologi Alberto Agresti e Lorenzo Crescioli, per importanti aggiornamenti sull’Abbazia di Settimo a Scandicci, condotti con la direzione scientifica di Ursula Wierer, Soprintendente BBCCAA di Firenze: evidenziato un complesso sistema di fossati, ponti e torri che consentiva ai monaci cistercensi di proteggere l’abbazia, centro economico del territorio. Ancora sul territorio italiano, a Roma, con il racconto delle strutture fortificate di Sant’Agnese fuori le mura, a cura di Daniela Esposito e Francesca Lembo Fazio (Uni Sapienza, Roma) e Federico Marazzi (Uni Suor Orsola Benincasa, Napoli). Sempre Marazzi approfondirà il tema della trasformazione dei monasteri da “civitas dei a castrum fidei” con focus sull’Italia centro-meridionale. Quindi la Calabria con le grange (aziende agricole e pastorali) fortificate, a cura di Francesco Cuteri ed Elena Di Fede (Accademia Belle Arti Catanzaro). Conclude la seconda giornata di studi lo sguardo sulle abbazie tra Alto Lazio e bassa Toscana con gli interventi di Renzo Chiovelli (Uni Sapienza, Roma) Giulia Maria Palma (Uni Lione) e Vania Rocchi. Sabato 5 ottobre, terza e ultima giornata del convegno vede protagonista l'area tirrenica settentrionale del Mediterraneo, con interventi su Francia, Italia del nord e Sardegna. Si inizia con Nicolas Faucherre (LA3M Aix-Marseille Université) e le “cattedrali del mare” di Maguelone e Agde, chiese fortificate connesse all’istituzione di una guardia marittima sostenuta degli istituti religiosi. A seguire Marie Pier Bonetti (LA3M Aix-Marseille Université) sulla chiesa abbaziale di Saint Victor a Marsiglia completata da torri, campanili, sale d'armi, recinti e camminamenti merlati dall’abate poi divenuto papa Urbano V. Quindi Pierre Laffont (Uni Rennes) con un eccezionale documento custodito nella Biblioteca Nazionale di Francia: un manoscritto (metà XV sec.) conosciuto come Armoriale di Guillaume Revel ricco di illustrazioni e disegni di castelli, città e villaggi del tempo. Un documento di eccezionale valore perché si tratta della più antica rappresentazione figurativa di questi monumenti. Tre i contributi dedicati alla Liguria: si inizia con Genova e Yoshie Kojima (Uni Tokyo) sulla Chiesa di Santa Maria del Castello e il ruolo dei “magistri antèlami”, corporazione medievale di costruttori itineranti, generalmente di origine lombarda e legati ai Cistercensi. Una iscrizione li indica infatti come autori della chiesa nel quartiere storico del Molo. Ancora in Liguria con il monastero di Sant’Eugenio a Bergeggi, oggetto di studio di Alessandra Panicco (Politecnico di Torino); infine chiese e fortificazioni a Porto Venere, a cura di Simone Caldano (Associazione Piemonte Medievale). In chiusura la Sardegna e Cagliari con il Santuario di Nostra Signora di Bonaria, nella relazione di Valeria Carta (Uni Cagliari). Fri, 04 Oct 2024 15:30:36 +0000 Messina Santa Severa: al castello torna Verde in scena https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32891-santa-severa-al-castello-torna-verde-in-scena.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32891-santa-severa-al-castello-torna-verde-in-scena.html Dopo il successo delle precedenti edizioni, Il 28 e 29 settembre, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 al Castello di Santa Severa, spazio della Regione Lazio gestito dalla società in house LAZIO crea d’intesa con il Mic e il Comune di Santa Marinella, a pochi km da Roma, torna per l’edizione autunnale la mostra mercato nazionale di piante insolite e rare “Verde In Scena”. Anche stavolta, numerose le novità per quanto riguarda gli espositori: alcuni infatti debutteranno per la prima volta nel Lazio, e per questo hanno scelto Verde in Scena e il castello di Santa Severa. Saranno presenti circa cinquanta espositori provenienti da tutte le regioni d’Italia e dal Costarica, con piante insolite e rare dei cinque continenti che soddisferanno i collezionisti ed i neofiti delle varie tipologie botaniche: piante tropicali, mediterranee, cactacee e succulente, palme. A questi si aggiungeranno prodotti artigianali, miele, prodotti per il benessere e il tempo libero, substrati per la coltivazione, editoria di settore e molto altro, dislocati nel borgo, sulla Spianata, nel Cortile  delle Barrozze, sul piazzale della Guardia e nella Manica Lunga in caso di pioggia. Nel piazzale del Fontanile, prospiciente l’ingresso al Castello, saranno presenti alcuni stand di street food di qualità, con cibi che soddisferanno sia i palati più raffinati che i bambini, oltre a varie etichette di vino e birra artigianale. Lo staff di Verde in Scena assisterà i visitatori in caso di necessità, anche con un servizio di carriole per accompagnare gli acquirenti fino all’ ampio parcheggio e depositare le piante acquistate agli stand. Il costo del biglietto di ingresso alla mostra mercato è di 7€, e la biglietteria sarà gestita da CoopCulture. Nella stessa biglietteria si potrà acquistare il biglietto per accedere ai Musei  del Castello con la riduzione speciale se abbinato a quello di  Verde in scena al costo di 5€ anziché 8€ . Con il biglietto di ingresso ai musei, si ha diritto a tre ore gratuite di sosta. Ingresso gratuito per portatori di handicap e loro accompagnatori e per bambini fino a 12 anni. L’evento si svolgerà anche in caso di pioggia. I cagnolini saranno graditi, accompagnati al guinzaglio nelle aree all’aperto.   fonte R.Presciuttini Uff.St.   Tue, 24 Sep 2024 15:49:16 +0000 Roma Pachino (SR) - Festa della Vendemmia: in Sicilia la passione per il vino conquista il pubblico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/32890-pachino-sr-festa-della-vendemmia-in-sicilia-la-passione-per-il-vino-conquista-il-pubblico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/32890-pachino-sr-festa-della-vendemmia-in-sicilia-la-passione-per-il-vino-conquista-il-pubblico.html Dalle vigne alla pigiatura, la vendemmia delle uve di Sicilia ha trasformato Pachino in un crocevia di eventi che ha richiamato un grande successo di pubblico. Lo sviluppo dell’identità, la valorizzazione della filiera vitivinicola, il recupero dei rituali della comunità e la spinta all’enoturismo hanno potenziato la terza edizione della Festa della Vendemmia che si è svolta in Sicilia. Oltre ad accogliere migliaia di visitatori attratti dalla passione per i vini, dalle cantine rinomate e dal fitto programma di eventi, la celebrazione della vendemmia ha concretizzato lo start di un nuovo percorso di progresso per la comunità del Nero d’Avola. La Festa della Vendemmia -  a Pachino (SR) dal 20 al 22 settembre – è stata organizzata da Vivi Vinum Pachino in collaborazione con la nuova Cooperativa di Comunità Le Terre di Ebe, con il patrocinio del Comune di Pachino, ed anche grazie al progetto Vino Connect Sicilia, l’acceleratore della filiera vitivinicola siciliana, in sinergia con la Bcc Pachino e la Bcc di San Cataldo, Federcasse, Confocooperative Sicilia, supportato da Azure Consulting e finanziato da Fondo Sviluppo Spa. «Con arte, cultura e tradizioni – ha spiegato presidente dell’associazione Vivi Vinum Pachino Walter Guarrasi - abbiamo celebrato tutti i vini della nostra terra, particolarmente nota per la sua eccellente produzione di Nero d’Avola, abbiamo recuperato i rituali della vendemmia sui binari storici della Stazione del Vino, la ferrovia storica sulla quale torneranno presto a viaggiare treni turistici. Vogliamo riqualificare la nostra comunità produttiva stimolandone l’economia, continueremo a sviluppare interesse enoturistico e l’identità enogastronomica del territorio». Tra le note di Iva Zanicchi e i sentori dei vini degustati da migliaia di visitatori nei banchi d’assaggio, la festa ha coinvolto il pubblico. Durante la conferenza “La Vendemmia: Mestieri, Lavoro e Rito” il sindaco del Comune di Pachino Giuseppe Gambuzza con la sigla del protocollo d’impegno per la valorizzazione della mustata, ha garantito in sinergia con il presidente Guarrasi, di perseguire l’obiettivo di introdurre questo antico dolce siciliano risalente al ‘400, nel registro dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). Al focus “La Ferrovia del Vino: da via del commercio a nuova opportunità per l’Enoturismo” ha partecipato Pietro Fattori, responsabile delle Comunicazioni Esterne della Fondazione Ferrovie dello Stato che ha annunciato la restituzione all’esercizio della linea Noto-Pachino, con importanti risvolti per il territorio i treni viaggeranno nuovamente sulle rotaie e creeranno nuovi flussi turistici. Il fermento del Palio delle botti ha attraversato le vie di Pachino, sul podio della gara che ha visto concorrere numerose squadre la Cantina Barone Sergio con la botte di BCC Pachino ha conquistato il terzo posto, Voga con la botte dell’Azienda Feudo Ramaddini si è aggiudicata il secondo posto e la Cantina Sissiri con botte propria ha vinto. Saro Di Pietro dell’Azienda Rudinì ha ricevuto la “Pampina d’Oro” del 2024, un pregiato riconoscimento per la sua valorosa esperienza che conta ben 55 vendemmie. Dopo le visite delle cantine e l’accurata valutazione della giuria presieduta dal sommelier e giornalista enogastronomico Luigi Salvo, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “I vini dello Scagno” che ha visto competere le etichette più stimate del territorio, ecco i premiati: si è distinto il vino innovativo Di Perla Marina Feudo Ramaddini, il vino bianco Mamà 2023 Sissiri, il vino rosato Luigia 2023 Barone Sergio, il vino rosso Saia 2021 Feudo Maccari, il vino speciale Zizzo 2022 Passito di Nero d'Avola Cammisuli, il vino territoriale Cecile Cantina Marilina, per il rapporto qualità/prezzo Saro Cantina Rudinì, per il packaging Apollonia Rosato Sultana. Quella del 2024 è stata l’annata dei dessert per “La vendemmia nel Piatto”, la gara che ha premiato le dolci ricette che hanno esaltato tra gli ingredienti il vino, l’uva passa, il mosto e ogni derivato. Tra le prelibate preparazioni hanno conquistato la giuria i dolci dei primi classificati Paola Scirè & Giuseppe Acquaviva, dei secondi classificati Licia Cannarella & Andrea Vassalli, e della terza classificata Lucia Morana.   Mon, 23 Sep 2024 15:57:19 +0000 Siracusa Visita in Finlandia di Filippo Grandi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32886-visita-in-finlandia-di-filippo-grandi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32886-visita-in-finlandia-di-filippo-grandi.html L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, l’italiano Filippo Grandi, ha effettuato una visita ufficiale in Finlandia durante la quale ha incontrato il Presidente della Repubblica Alexander Stubb , il Primo Ministro Petteri Orpo e il Ministro per il Commercio Estero e lo Sviluppo  Ville Tavio; ha avuto incontri anche con la Commissione Affari Esteri del Parlamento e con i rappresentanti delle organizzazioni della società civile finlandese Il Presidente Alexander Stubb, incontrando  l'Alto Commissario Grandi presso il Palazzo presidenziale di Helsinki, lo ha ringraziato per il suo ruolo guida nell'assistenza e nella protezione delle persone sfollate in tutto il mondo. A sua volta, Grandi si è detto onorato di aver incontrato il Presidente Stubb e lieto di sentirlo affermare il sostegno finlandese al lavoro dell'UNHCR, congratulandosi con lui per la sua leadership nel sostenere un sistema di pace e sicurezza globale più efficace, cruciale anche per prevenire le crisi umanitarie dei rifugiati. Incontrando il primo ministro Orpo, Grandi lo ha ringraziato per il caloroso benvenuto e le discussioni costruttive, aggiungendo di essere stato incoraggiato nel sentire riaffermare il forte sostegno della Finlandia al lavoro di UNHCR a livello globale, e apprezzando  l’ impegno della Finlandia su questioni complesse come le sfide dei rifugiati e delle migrazioni, e i modi per affrontarle in modo pragmatico e basati sui principi. Gli incontri si sono focalizzati sulla situazione umanitaria e dei rifugiati a livello globale e su questioni di attualità in Europa, nonché sulle relazioni tra l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e la Finlandia, sulla cooperazione con il settore privato e l'importanza di aiutare coloro che si trovano in una situazione particolarmente vulnerabile. "L'assistenza umanitaria della Finlandia dà priorità all'aiuto a coloro che si trovano nelle situazioni più vulnerabili. Nelle nostre decisioni sui finanziamenti umanitari nel 2024, ci siamo concentrati sul supporto alla fornitura di assistenza umanitaria nelle più grandi crisi di rifugiati del mondo. L'UNHCR è uno dei principali destinatari dei nostri finanziamenti umanitari e la Finlandia continuerà a supportare l'organizzazione per garantire che gli aiuti raggiungano i più bisognosi",  ha dichiarato  il Ministro per il commercio estero e lo sviluppo Tavio, incontrando Grandi, che lo ha ringraziato per avergli comunicato di un nuovo contributo di 13 milioni di euro all’UNHCR per le opere in Sudan, Sahel e Ucraina, che porta a 32 milioni di euro annui il contributo totale fella Finlandia, uno sforzo altamente apprezzato. L'Alto Commissario per i Rifugiati Filippo Grandi è a capo dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dal 2016; l'UNHCR fornisce assistenza e protezione essenziali a rifugiati, richiedenti asilo, sfollati interni e apolidi in tutto il mondo.(gn)       Mon, 23 Sep 2024 15:37:35 +0000 Politica Ue, Fitto nominato vicepresidente esecutivo per la Coesione e Riforme https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32874-ue-fitto-nominato-vicepresidente-esecutivo-per-la-coesione-e-riforme.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32874-ue-fitto-nominato-vicepresidente-esecutivo-per-la-coesione-e-riforme.html Congratulazioni a Raffaele Fitto per la nomina a Vice Presidente Esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme. Un riconoscimento importante che conferma il ritrovato ruolo centrale della nostra Nazione in ambito UE. L’Italia torna finalmente protagonista in Europa. In bocca al lupo Raffaele, siamo certi che svolgerai benissimo il tuo incarico nell’interesse dell’Europa e dell’Italia, ha scritto il Presidente Giorgia Meloni su X Ursula von der Leyen ha presentato il suo team. Alla Commissione europea sono stati convocati anche Teresa Ribera (Spagna), Stephane Sejourne (Francia), Kaja Kallas (Estonia), Henna Virkkunen (Finlandia) e Roxana Minzatu (Romania). Raffaele Fitto sarà vice presidente esecutivo della Commissione europea con la delega alla Coesione e alle Riforme. Lo ha annunciato la presidente Ursula von der Leyen. "Raffaele Fitto assumerà il ruolo di vicepresidente esecutivo con delega alla Coesione e alle Riforme. Avrà la responsabilità della politica di coesione, dello sviluppo regionale e urbano. La sua vasta esperienza contribuirà a modernizzare e potenziare gli investimenti per la coesione e le strategie di crescita." Questo è stato annunciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen durante una conferenza stampa al Parlamento europeo. "È fondamentale che la composizione del Collegio rifletta l'importanza di un Paese fondatore dell'UE come l'Italia", ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante una conferenza stampa. "Il Parlamento europeo conta 14 vicepresidenti, inclusi due dell'Ecr. Questo è stato un fattore determinante nella mia decisione per la composizione del Collegio, che sottolinea il ruolo dell'Italia", ha proseguito, riferendosi alla vicepresidenza esecutiva conferita a Raffaele Fitto. La nuova Commissione europea sarà composta da sei vicepresidenti esecutivi, quattro donne e due uomini, come annunciato dalla presidente Ursula von der Leyen in conferenza stampa questa mattina. Teresa Ribera, spagnola, sarà la prima vicepresidente esecutiva con delega per "una transizione pulita, giusta e competitiva". Henna Virkkunen, finlandese, si occuperà di sovranità digitale, sicurezza e democrazia. Stephane Séjourné, francese, gestirà la prosperità e la strategia industriale. Kaja Kallas, estone, già annunciata, sarà l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza. Roxana Minzatu, romena, avrà la delega per le persone, le competenze e la formazione. Infine, Raffaele Fitto, si dedicherà alla coesione e alle riforme. Tue, 17 Sep 2024 15:46:23 +0000 Politica Sangiuliano indagato a Roma per peculato https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32858-sangiuliano-indagato-a-roma-per-peculato.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32858-sangiuliano-indagato-a-roma-per-peculato.html Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura, è indagato dalla procura di Roma per peculato e rivelazione e diffusione di segreto d'ufficio, in un caso che coinvolge anche Maria Rosaria Boccia. La notizia, anticipata dal *Corriere della Sera*, ha origine da una denuncia presentata dal portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, presso il posto di polizia della Camera dei deputati. La gravità delle accuse ha portato all’iscrizione di Sangiuliano nel registro degli indagati, un passo che riflette la serietà con cui la magistratura sta affrontando la questione. Il caso verrà presto trasferito al tribunale dei ministri, considerata la posizione ricoperta da Sangiuliano fino a poco tempo fa, rafforzando l’attenzione su questa vicenda giudiziaria. Parallelamente, la procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha avviato un’indagine per verificare eventuali danni erariali, sotto la guida del procuratore regionale Paolo Luigi Rebecchi. Questo doppio livello d'indagine, sia penale che contabile, sottolinea l'importanza di far luce sull’eventuale uso improprio di risorse pubbliche. L’avvocato Silverio Sica, legale di Sangiuliano, ha definito l’indagine un "atto dovuto" a seguito dell’esposto di Bonelli, ma ha precisato che, al momento, non ci sono ulteriori commenti da fare, segnalando la necessità di discutere la questione con il suo assistito. Un altro elemento centrale della vicenda riguarda la partecipazione di Maria Rosaria Boccia a una trasmissione televisiva su Rete4, condotta da Bianca Berlinguer. Anche qui il legale ha minimizzato le implicazioni, sostenendo che non vi sia nulla da temere rispetto a un possibile coinvolgimento in violazioni legate all'uso di fondi pubblici. Da parte sua, Sangiuliano ha dichiarato di essere favorevole al fatto che la Corte dei Conti stia esaminando la vicenda, vedendo in questo un’opportunità per chiarire ogni aspetto e dimostrare la sua estraneità alle accuse. L’ex ministro ha assicurato che nessun fondo pubblico del Ministero della Cultura è stato utilizzato per coprire le spese di viaggi o trasferimenti della signora Boccia, cercando così di dissipare i dubbi sollevati nell'inchiesta. Questo caso, che tocca figure di alto profilo, pone l’attenzione non solo sulla gestione delle risorse pubbliche, ma anche sul delicato rapporto tra politica, etica e trasparenza nell’uso dei fondi statali. Sarà cruciale vedere come si evolveranno le indagini, soprattutto considerando la risonanza pubblica che una questione di tale portata può generare, mettendo alla prova l'integrità delle istituzioni. Intanto la Camera ha respinto la mozione di sfiducia al ministro del Turismo Daniela Santanchè presentata da Francesco Silvestri (M5s) e altri e appoggiata da tutte le opposizioni tranne Italia Viva. Presenti in Aula 337 deputati, di cui hanno espresso voto 334, i 'sì alla sfiducia raccolti sono stati 121, mentre i 'no' 213. Fonte varie agenzie        Tue, 10 Sep 2024 16:11:24 +0000 Politica In arrivo Premio a Lugano per la soprano Lucia Rubedo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32853-in-arrivo-premio-a-lugano-per-la-soprano-lucia-rubedo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32853-in-arrivo-premio-a-lugano-per-la-soprano-lucia-rubedo.html Un altro prestigioso riconoscimento si aggiunge alla già brillante carriera di Lucia Rubedo. L’artista è stata infatti premiata con un Award Speciale allo Switzerland Literary Prize, un importante premio culturale svizzero giunto alla sua quarta edizione, che ha l’obiettivo di unire le popolazioni del mondo attraverso la condivisione di emozioni e la valorizzazione delle culture linguistiche. Questo premio rappresenta un punto d’incontro tra persone, culture e sensibilità, in un contesto che riflette la ricchezza storica, culturale e paesaggistica della Svizzera. Lucia Rubedo, visibilmente emozionata, ha raccontato il suo percorso artistico: «Ho iniziato il mio viaggio musicale da bambina, avvicinandomi allo studio del pianoforte a nove anni, ma è nel canto che ho trovato la mia vera vocazione». Nonostante gli studi classici, culminati con una laurea al Conservatorio di Milano sotto la guida del soprano Manuela Bisceglie, Lucia ha sempre sentito il bisogno di sperimentare, superando i confini di un singolo genere musicale per cercare nuove forme espressive. «Lo studio della musica per cercare l’eccellenza non è mai finito», ha aggiunto, sottolineando l’impegno costante che la spinge a migliorare ogni giorno. Questa dedizione l’ha portata a ricevere numerosi riconoscimenti, e l’ultimo premio ricevuto a Lugano segna l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera internazionale. La cerimonia di premiazione del Switzerland Literary Prize si terrà sabato 28 settembre presso il Lux Art House a Massagno, Lugano, con ingresso libero. L’evento vedrà la partecipazione non solo di scrittori e letterati provenienti da tutto il mondo, ma anche di personalità illustri della cultura, del giornalismo, dell’arte e dell’imprenditoria. Oltre a Lucia Rubedo, tra i premiati ci saranno anche Valeria Ancione (alla carriera), Clarissa Domenicucci (per il giornalismo), Luigi Fontana (Best Seller fuori concorso) e Arianna Dalla Zanna (per l’imprenditoria). Il riconoscimento ricevuto da Lucia Rubedo segue una serie di successi che hanno scandito il suo percorso nel mondo della musica. Con il suo primo album, “Canto”, prodotto dalla Candle Studio di Milano, la cantante ha confermato il suo talento, già riconosciuto con il premio “Voce rivelazione dell’anno” al Teatro Ghione di Roma e il “Premio della Musica” al Teatro della Regina di Cattolica. In merito al suo recente successo, Lucia ha dichiarato: «Il riconoscimento di un talento è quanto di più bello si possa ricevere, se nasce dalla condivisione con chi ti ascolta. Questa condivisione non è altro che un privilegio: quello di poter entrare nell’animo delle persone e fare un piccolo viaggio insieme. Ogni emozione, positiva o negativa, è un tassello che mi aiuta a costruire la mia strada». Lucia Rubedo si conferma una delle voci più interessanti e poliedriche del panorama musicale, e il premio ricevuto in Svizzera è solo l’inizio di un percorso che promette nuovi traguardi e successi internazionali.         Mon, 09 Sep 2024 15:35:46 +0000 Moda e spettacolo Il Villaggio Olimpico di Bardonecchia, una realtà internazionale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32848-il-villaggio-olimpico-di-bardonecchia-una-realta-internazionale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32848-il-villaggio-olimpico-di-bardonecchia-una-realta-internazionale.html Nella perla delle montagne olimpiche piemontesi, il Villaggio Olimpico è un hotel a tre stelle di qualità che offre i propri servizi di ospitalità a famiglie e gruppi. Si trova pochi metri dagli impianti di risalita e al centro del paese di Bardonecchia (https://www.villaggiobardonecchia.it/site/). La Direttrice Mary Testa Fralia ci fa sapere che: “Il Villaggio Olimpico dal 2011 è gestito dalla cooperativa sociale “DOC – giovani e culture in movimento” (https://cooperativadoc.it/), cooperativa con sede a Torino che ha 35 anni di esperienza nella progettazione educativa, gestione alberghiera, erogazione di percorsi formativi e progettazione di iniziative di housing residenziale e progetti di impatto sociale. Il Villaggio Olimpico è un hotel a 3 stelle con 310 camere che può ospitare quasi 1000 ospiti, all’interno della struttura troviamo 2 ristoranti, bar, discoteca, piscina interna, servizi per bambini, un teatro con 300 posti, zone studio e per conferenze, oltre i campi polivalenti e da beach volley, il tutto per offrire una vacanza a 360° per tutte le tipologie di ospiti e per vacanze sia estive che invernali. La gestione commerciale è a carico di Keluar, tour operator torinese (https://keluar.it/) nato nel 1997 grazie all’esperienza consolidata della cooperativa D.O.C. nel settore dell’ospitalità e dell’organizzazione di soggiorni vacanza per bambini e ragazzi, oltre alla gestione di numerose strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere su tutto il territorio nazionale. L’attività è annuale, con due brevi chiusure a fine stagione invernale ed estiva, chiudiamo il 2023 con 135000 giornate presenze e con un previsionale di chiusura del 2024 di 140000 giornate presenze. Persino durante il terribile periodo pandemico del Covid siamo riusciti a rimanere aperti e abbiamo portato avanti le nostre attività di ricezione turistica. Risultati ottenuti grazie all’impegno e alla professionalità di tutti i soci impiegati sia presso la struttura che negli uffici della sede centrale, impegno che ha come obiettivo la cura del cliente e la sua soddisfazione. Il nostro tipo di ospitalità è caratterizzato dalla convivenza fra ogni tipo di cliente, tra cui i disabili e persone di diversa provenienza internazionale e culturale”. Il personale e lo staff che lavora al Villaggio Olimpico è gratificato e soddisfatto dell’ambiente professionale. Il famoso pasticcere della struttura, Nicola Sansone, raggiunto al Villaggio Olimpico dalla sua simpaticissima moglie Margherita De Pasquale proveniente da Bari, ci informa che: “Sono praticamente nato pasticcere in quanto la mia famiglia aveva una pasticceria a Mola di Bari in cui ho iniziato a lavorare. Successivamente ho svolto la mia attività sulle grandi navi da crociera raggiungendo la qualifica di capo pasticcere e lavoro al Villaggio Olimpico da ormai 15 anni. Mi trovo molto bene in questa realtà di tipo familiare, è un ambiente rilassante e la Direttrice ci mette nelle condizioni di poter dare il massimo di noi stessi dandoci libertà e espressione creativa, oltre che le attrezzature necessarie e di ultima generazione di cui abbiamo bisogno per svolgere l’attività al meglio. I dolci che produco sono gli stessi che faccio a casa, sono a buffet e utilizzo prodotti di qualità e freschi per realizzare ogni tipo di torta. Vivere lontano da casa è una scelta di vita che sacrifica la famiglia, in particolare mia moglie e i miei figli, però l’ho sempre fatto volentieri proprio perché qui si vive e si lavora bene”.  Anche il capo sala del ristorante, Dan Popa, è dello stesso parere: “Lavoro qui da 15 anni e mi sono sempre trovato bene, ci sono brave persone e la Direttrice ha creato un clima familiare di accoglienza e di condivisione di valori umani che apprezzo molto e mi fa sentire meno la nostalgia della mia famiglia che vive in Romania”. Laura Milito, che insieme alla bravissima Melania De Martinis, lavora alla reception-accoglienza clienti dice che: “Dal 2016 lavoro al Villaggio Olimpico e la Direttrice gestisce questa struttura con una logica imprenditoriale basata su un ambiente accogliente e familiare, i clienti non sono numeri, ma persone rispettate nelle loro esigenze. Fra colleghi ci aiutiamo molto reciprocamente e sono felice di lavorare in questo contesto così stimolante, anche la montagna ha il suo fascino e mi piace vivere qui”. Il cameriere in sala che si occupa del buffet Marco Di Vita informa che: “Sono molto grato alla Direzione del Villaggio Olimpico per avermi assunto a lavorare qui dopo un periodo molto difficile per me. Infatti, durante la pandemia legata al Covid, ho dovuto chiudere l’attività commerciale che gestivo a Torino e perciò sono rimasto disoccupato. Ho 50 anni e, alla mia età, è molto difficile trovare un nuovo lavoro ma, grazie a questa importante opportunità professionale, sono riuscito a mettermi in gioco e riprendere in mano i fili della mia vita che, per la disperazione umana che stavo vivendo, si stavano sempre più assottigliando, ma qui sono rinato come persona con la mia dignità e il mio costante impegno”. Sat, 07 Sep 2024 08:41:55 +0000 Sport Appropriatezza prescrittiva e spesa farmaceutica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32817-appropriatezza-prescrittiva-e-spesa-farmaceutica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32817-appropriatezza-prescrittiva-e-spesa-farmaceutica.html Si è svolto a Roma, al Hotel Nazionale il tavolo di confronto con le Istituzioni col tema: “Appropriatezza prescrittiva e corretta informazione fattori chiave Nella gestione del Dolore Cronico”. Uso inappropriato dei FANS: urgenza sanitaria e sociale: “Basta con le eccessive prescrizioni, l’automedicazione e il ricorso al Dr. Web”   Il report OSMED indica che l’inappropriatezza prescrittiva dei Fans è in costante e gravosa crescita per il Servizio Sanitario Nazionale, i Servizi Sanitari Regionali e per la salute, con potenziale rischio di importanti effetti collaterali. 9 volte su 10 sono prescritti in modo inappropriato al di fuori delle indicazioni di rimborsabilità del SSN (AIFA Nota 66) e a pazienti che potrebbero trarre lo stesso, o un migliore beneficio, da altri tipi di farmaci con minori rischi di effetti collaterali.   Il dolore lieve e moderato preoccupa circa 13 milioni di italiani, con costi economici stimati a 36,4 miliardi di euro, di cui 25,2 di costi indiretti. L’ultimo rapporto OSMED conferma il trend in aumento del consumo dei FANS, con un tasso di crescita del 20% nel 2022 rispetto al 2021. Nella scelta terapeutica di ricorrere a un FANS, andrebbe tenuto conto sia del profilo complessivo beneficio/rischio del farmaco, sia delle controindicazioni o fattori di rischio predisponenti l’insorgenza di effetti collaterali. Gli esperti segnalano un diffuso e inappropriato utilizzo di questi farmaci, nonostante le chiare indicazioni della Nota 66, con gravi rischi per la salute tra cui infarto, ictus, diabete, ipertensione, osteoporosi, glaucoma e cataratta. L'età relativamente giovane dei pazienti trattati, rispetto alle patologie previste dalla Nota che sono più comuni negli anziani, evidenzia ulteriormente l'uso improprio dei FANS, con conseguente aumento dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale.   Inappropriatezza delle prescrizioni: dati allarmanti   Studi recenti condotti su una popolazione di oltre 9 milioni di assistiti hanno evidenziato un elevato uso inappropriato e fuori indicazione dei FANS. Le patologie indicate nella Nota 66 (Artropatie su base connettivitica; osteoartrosi in fase algica o infiammatoria; dolore neoplastico; attacco acuto di gotta) colpiscono più frequentemente pazienti anziani (75-84 anni), ma un terzo dei pazienti analizzati aveva un’età inferiore ai 54 anni, indicando un uso inappropriato dei FANS. Inoltre, la bassa percentuale di pazienti con patologie reumatiche (0,1-1,0%) e oncologiche (11,9%) previste dalla Nota suggerisce che i FANS vengono spesso prescritti per indicazioni non rimborsabili, contravvenendo alle linee guida della Nota 66. Un ulteriore problema riscontrato è la prescrizione di ibuprofene ad alti dosaggi, spesso al di fuori delle raccomandazioni. È noto alla comunità scientifica che la gran parte dei FANS orali possono causare gravi effetti indesiderati a livello del tratto gastrointestinale alto. In tale contesto, la medicina generale riveste un ruolo fondamentale nella prescrizione appropriata dei farmaci (il paracetamolo risulta la prima scelta nella gestione del dolore lieve e moderato in assenza di stato infiammatorio). Sulla base di queste evidenze, Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Angelini Pharma, ha promosso dei tavoli regionali di confronto tra esperti e istituzioni su appropriatezza prescrittiva e corretta informazione, fattori chiave nella gestione del dolore cronico. Gli incontri, che si sono svolti in Campania, Marche, Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia, Toscana e Sicilia, hanno portato a definire una roadmap per migliorare l’appropriatezza prescrittiva basata su tre punti: centralità del MMG nella definizione della terapia, attivazione del monitoraggio delle prescrizioni soggette alla Nota 66, lotta alle fake news e all’autocura.   1. Centralità del MMG nella definizione della terapia   “L’obiettivo è trasformare le informazioni al paziente in atto medico: i medici organizzati nelle AFT sono in grado di migliorare le performance di cura, di effettuare esami diagnostici di primo livello sul paziente e di considerare con cognizione di causa opzioni terapeutiche mirate e con minori effetti collaterali anche nel dolore cronico, capaci di tenere conto della storia clinica del paziente e delle sue comorbilità e dunque centrate sulla precipua natura del dolore e sulla situazione clinica del paziente”, hanno sostenuto Giovanni de Maria e Nicola Calabrese, dirigenti FIMMG Puglia. “La presa in carico del paziente affetto da dolore cronico - aggiunge Luigi Sparano, segretario della Fimmg di Napoli - deve avere come principale riferimento il medico di medicina generale, fulcro del team multidisciplinare di cura anche nell’ambito delle articolazioni aggregative dei gruppi di medici attivi in ciascun quartiere (AFT)”.   “La medicina generale - sottolinea Roberto Venesia, Segretario FIMMG Piemonte, Responsabile nazionale area Farmaco Fimmg e membro esperto della Cabina di Regia Piano Nazionale Cronicità - può contribuire efficacemente a garantire l’appropriatezza delle cure del dolore cronico passando da un’assistenza “reattiva” a un’assistenza “proattiva”, attraverso l’adozione di nuovi approcci assistenziali, professionali e organizzativi, come le AFT previste dal recentissimo accordo regionale. L’utilizzo di sistemi informativi evoluti, che possano supportare il medico nelle attività assistenziali, l’adeguata e costante formazione e la creazione dei team multiprofessionali che puntano al miglioramento continuo (gestione integrata) con una chiara condivisione dei ruoli e del lavoro tra medico di medicina generale e specialista, sono le basi sulle quali fondare la centralità e insostituibilità del medico di famiglia nella gestione del dolore cronico lieve e moderato”.   2. Attivazione monitoraggio delle prescrizioni soggette alla Nota 66   “Il problema dell’inappropriatezza prescrittiva dei farmaci contro il dolore cronico lieve e moderato e dell’iperconsumo di farmaci quali FANS e oppioidi non indicati specificamente per questo tipo di dolore è un’emergenza non solo della regione Piemonte, ma nazionale”, ha detto Carla Rolle, Direttore dell’Assistenza farmaceutica territoriale dell’ASL Città di Torino. “In questi casi si deve avere una governance integrata tra direttori di distretto e medici della medicina generale per definire corrette terapie antalgiche, per evitare che il medico di famiglia si senta solo nell’affrontare questa situazione. Formazione ai medici di famiglia e specialisti e il monitoraggio delle prescrizioni farmaceutiche sono gli strumenti per affrontare l’inappropriatezza prescrittiva e l’iperconsumo di FANS”. “La nostra ASL - continua Mariano Fusco, responsabile dipartimento farmaceutico ASL Napoli 2 Nord - affianca i medici per formare e informare con feedback puntuali capaci di correggere il tiro rispetto alle linee guida tracciate in questo, come in altri settori della pratica clinica quotidiana. Da un nostro monitoraggio nel 2023 sappiamo che delle 50 mila confezioni di FANS prescritte, in 9 casi su 10, si è trattato di prescrizioni inappropriate fatte al di fuori delle regole di rimborsabilità definite dalla Nota 66. Se poi consideriamo che complessivamente sono state erogate 500 mila confezioni con una prevalenza di acquisto diretto spesso in automedicazione del paziente senza consultare un medico, il dato dell’inappropriatezza risulterebbe ancora più elevato”. “Ogni anno - enfatizza Fulvio Ferrante, Direttore del Dipartimento della Diagnostica e Assistenza Farmaceutica dell'ASL Frosinone - la Regione Lazio individua specifici ambiti su cui operare la revisione delle prescrizioni, attraverso l'uso di indicatori di appropriatezza. Si auspica per il futuro un'integrazione sempre più efficiente tra ospedale e territorio, con l'obiettivo di seguire il paziente in tutte le fasi della malattia. Questo permetterebbe di orientare il paziente in un percorso diagnostico-terapeutico univoco e condiviso, garantendo una sensazione di protezione e tutela. Inoltre, questo approccio mira a una corretta allocazione delle risorse e al controllo della spesa farmaceutica. È essenziale migliorare e facilitare la comunicazione tra i diversi livelli assistenziali all'interno delle aziende sanitarie: medici di medicina generale, direzioni di distretto, direzioni dei presidi, medici ospedalieri, specialisti e farmacisti ospedalieri e territoriali. Questo approccio mira a migliorare la qualità delle prescrizioni mediche”.   3. Lotta alle fake news e all’autocura   Secondo Andrea Giacomelli, Presidente Federfarma Regione Toscana, spesso si identifica la terapia del dolore con le cure palliative a favore di malati terminali, mentre il dolore cronico è un problema ampiamente diffuso e sottovalutato che va affrontato in tutti gli ambiti e in tutti i percorsi di cura. “Nel dialogo con i pazienti e i loro familiari - spiega - si verifica che spesso si ricorre ad un 'fai da te' nella terapia del dolore, che induce ad associare ai farmaci prescritti dal medico, anche FANS ed altri dolorifici di libera vendita oltre che a integratori vari. Per contribuire a superare le criticità le farmacie sul territorio possono partecipare a campagne di informazione sul tema del dolore e delle relative terapie, partecipare a programmi di assistenza domiciliare, preparare dosaggi personalizzati, partecipare ad iniziative strutturate di dialogo e scambio di informazioni con i medici di medicina generale e gli specialisti”.   “I giovani spesso hanno comportamenti pericolosi - conclude Mirene Anna Luciani, Vice Segretario FIMMG Regione Toscana -ricercando sovente risposte nei social media o presso gli amici, per dolori a carico del rachide cervicale o lombosacrale, in altri casi dolori legati a coliche gastrointestinali, oppure odinofagie per faringiti di origine virale, e dolori legati al sovraccarico fisico o a microtraumi in ambito sportivo e cefalee. I principali errori sono curarsi da soli per tipologie di dolore mai insorte in precedenza, chiedere consigli ad amici, vicini e parenti non medici, informarsi attraverso fonti non autorevoli, abusare di farmaci antinfiammatori, o accedere impropriamente al pronto soccorso oppure a visite specialistiche sin dai primi sintomi. È importante, invece, che le persone consultino il proprio medico di fiducia, che le visiterà ed imposterà il corretto iter diagnostico/terapeutico. Il medico, inoltre, conoscendo bene le patologie dalle quali i suoi assistiti sono affetti, le loro intolleranze/allergie e le loro comorbidità, potrà prescrivere la corretta terapia antidolorifica, ma anche approfondire, se necessario, per ricercare la causa del dolore”.     Thu, 18 Jul 2024 15:24:15 +0000 Scienza ll Fair Play fa tappa al Meeting Internazionale “Sport e Solidarietà” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32794-ll-fair-play-fa-tappa-al-meeting-internazionale-sport-e-solidarieta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32794-ll-fair-play-fa-tappa-al-meeting-internazionale-sport-e-solidarieta.html Solidarietà alla vigilia dei Giochi di Parigi possa contribuire a sostanziare l’appello per la Tregua Olimpica e il diritto allo sport per tutti», conclude il Presidente, sottolineando l’alto valore di questa manifestazione. Il grande popolo degli appassionati di atletica leggera si gusterà nel complesso una manifestazione di elevato profilo tecnico, con nomi dal panorama internazionale. Al Meeting lignanese tornerà, come ormai da splendida e quasi ventennale abitudine, la Nazionale Giamaicana’. La NAF, che svolge il ruolo di tutor dei giamaicani, grazie al gemellaggio con la Federazione caraibica, offrirà al pubblico del Teghil l’opportunità di osservare da vicino diversi atleti del Team mondiale guidato dalla  pluri campionessa mondiale e olimpica della velocità Shericka Williams e da Kishane Thompson numero uno al mondo quest'anno, pronti poi a volare a Parigi per le imminenti Olimpiadi. Sono oltre 120 gli atleti attesi al 35° Meeting di Lignano, in rappresentanza di oltre trenta Paesi del mondo. Nel 2023 il Meeting si è classificato 5° al mondo nel Ranking della Federazione Mondiale della Serie Challenger e 47° in tutto il Tour dei Meetings di Atletica al mondo in una classifica di 992 eventi. Nelle diverse specialità sono già tanti gli atleti top che hanno confermato la loro presenza, e l’adesione è ancora in corso. Qualche nome tra i tanti che già hanno aderito: oltre ai giamaicani,  Samuele Ceccarelli e Luke Bezzina (100 metri maschili), Candace Hill (100 metri femminili), Giorgia Bellinazzi, Aurora Berton. E poi ancora, Ama Pipi (400 metri femminili), Alexandra Bell  e Sophie O’Sullivan (800 metri femminili), James Preston (800 metri maschili), Giada Carmassi (100 ostacoli). Meeting Lignano fa rima anche con Memorial Ottavio Missoni (400 ostacoli maschili). Quest’anno, i favori del pronostico vanno allo sloveno Matic Ian Gucek, vicecampione del mondo a livello under 20. Altri nomi protagonisti: Ivana Španović (salto in lungo femminile) ed occhi puntati anche sulla lunghista Tiffany Flynn;  Zane Weir e Roger Steen (lancio del peso). Dentro il Meeting, infine, importanza sempre vitale assume l’inclusione sociale. In anteprima alle stelle dell’atletica mondiale, lo stadio Teghil ospiterà il Meeting regionale FVG e regioni limitrofe, riservato alle categorie giovanili, promozionali e master. Almeno 500 atleti daranno vita a una bellissima festa di sport e confronto generazionale tra i giovani e meno giovani tesserati del territorio del NordEst italiano, per scaldare l’atmosfera in vista dell’inizio delle gare delle stelle. Quest’anno si celebrerà perfino la Guardia di Finanza, che  compie il suo 250° anniversario della sua fondazione, e che nel corso dell’evento sarà presente allo Stadio Teghil organizzando la “Staffetta del Grifone”. Il Meeting Lignano avrà la copertura televisiva assicurata da Rai Sport e sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma Atletica TV. Questo e molto altro, per un evento da non perdere.   Tue, 09 Jul 2024 15:02:25 +0000 Sport 40 giovani a scuola di sostenibilità alle Egadi per la Summer school https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/32792-40-giovani-a-scuola-di-sostenibilita-alle-egadi-per-la-summer-school.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/32792-40-giovani-a-scuola-di-sostenibilita-alle-egadi-per-la-summer-school.html Quaranta giovani siciliani a scuola d’ambiente nell’area marina protetta più grande d’Europa. Ha preso il via, nell’arcipelago delle isole Egadi, la Summer School, un programma di educazione ambientale che si propone di formare i ragazzi sui temi della tutela dell’ambiente, la salvaguardia dei mari, i cambiamenti climatici, le politiche di sviluppo sostenibile e le nuove tecnologie che consentono di ridurre l’impatto dell’uomo sul pianeta. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Solemar Eventi, è svolta in collaborazione con il National Geographic, il Comune di Favignana-Isole Egadi, l’Area marina protetta “Isole Egadi” e il contributo di Bolton Group-Rio Mare che illustrerà ai ragazzi i suoi progetti per la pesca sostenibile. Fino a domenica 14 luglio i ragazzi parteciperanno a lezioni mattutine e conosceranno tutte le isole dell’arcipelago attraverso escursioni via terra e via mare. Parteciperanno ad attività di ricerca condotte da esperti ed operatori del settore ambientale e dagli Explorer del National Geographic Giovanni Chimienti, Marta Musso, Davide Brunetti e Martina Capriotti, biologi marini. La Summer School fa parte del programma collaterale del Marettimo Italian Film Fest, il festival dedicato al cinema made in Italy, la cui quinta edizione si svolgerà sulla più selvaggia delle Egadi dal 16 al 20 luglio 2024. Lunedì 15 luglio un preview di attività con il talk, alle ore 19, “L’olio, sapore e cuore mediterraneo” a cura dell’Associazione nazionale Città dell’Olio Sicilia occidentale e, alle ore 21.30, con la presentazione e la proiezione del film “Un’estate a Favignana” di Carlo Sironi, girato interamente nell’isola madre delle Egadi. Per cinque giorni Marettimo accoglierà alcuni dei maggiori protagonisti del cinema italiano con un ricco programma di proiezioni a cielo aperto, incontri e dibattiti, degustazioni e spettacoli. L’appuntamento è organizzato dall’Associazione culturale SoleMar-Eventi con il contributo dell’assessorato al turismo della Regione Siciliana e del Ministero della cultura. Sui palchi di Scalo nuovo e Scalo di mezzo ogni sera andranno in scena documentari, film e cortometraggi usciti nelle sale cinematografiche nell’ultimo anno. Al tramonto del sole, concerti e spettacoli gratuiti. Cuore dell’evento sarà come sempre il Premio Stella Maris, assegnato alle fiction di maggior successo, agli attori più noti, ai personaggi dell’anno, alla carriera. Tra gli ospiti attesi, Giancarlo Giannini, Giuseppe Zeno, Anna Safroncik, e altre personalità di spicco nel panorama dell’intrattenimento internazionale. Per completare la festa, tanti momenti dedicati all’approfondimento, allo spettacolo e all’enogastronomia siciliana con un focus sul food e sulle eccellenze delle isole Egadi. Presentatori d’eccezione Pierluigi Diaco, Alessio Orsingher, Giordano Bruno Guerri e Gabriella Carlucci.   Tue, 09 Jul 2024 09:01:33 +0000 Trapani Taormina Film Festival: Cariddi d’oro alla carriera a un produttore italiano https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32782-taormina-film-festival-cariddi-d-oro-alla-carriera-a-un-produttore-italiano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32782-taormina-film-festival-cariddi-d-oro-alla-carriera-a-un-produttore-italiano.html Due affermate personalità del cinema italiano occuperanno una posizione importante all’interno della 70ma edizione del Taormina Film Festival. Ester Pantano, attrice, autrice e cantante, sarà la madrina della 70ma edizione del Taormina Film Festival. Dopo la serata evento dei Nastri d’argento il 12 luglio, l’attrice catanese sarà sul palco per la Serata inaugurale dei Gala al Teatro Antico sabato 13 luglio e accompagnerà la cerimonia di chiusura del 19 luglio. Uno fra i più importanti e visionari produttori italiani, Carlo Degli Esposti, fondatore di Palomar, riceverà il Cariddi d’oro alla carriera per l’eccellenza nella produzione cinematografica e televisiva, un premio che per la prima volta viene assegnato a un produttore italiano. Attivo in Sicilia sin dal 2006 (la sua prima produzione sull’isola è Oltre Selinunte di Salvo Cuccia), Carlo Degli Esposti ha saputo, come nessun altro prima di lui, in particolare grazie al successo delle serie Il commissario Montalbano, Maltese, Il romanzo del commissario Vanina, Un vicequestore a Catania e Màkari, valorizzare il territorio, scoprire talenti locali e diffondere l’immagine della Sicilia a livello internazionale. La sera di domenica 14 luglio sul palco del Teatro Antico il grande produttore riceverà il premio, accanto a lui Ester Pantano, interprete della fortunata serie Màkari. Degli Esposti sarà inoltre protagonista di una Lezione di Cinema sulla sua carriera e sul rapporto fra film/serie e valorizzazione del territorio, che prenderà la forma di una conversazione fra il produttore, l’Assessore Amata, il critico cinematografico Enrico Magrelli e il direttore del TFF Marco Müller, che si terrà Il 15 luglio alle ore 13.00 nella Sala 2 del Palazzo dei congressi. Dopo il Centro Sperimentale di Cinematografia, e l’esordio sul grande schermo nel 2018 in Notti magiche di Paolo Virzì, Ester Pantano studia a New York, Los Angeles e Londra. Al successo e all’immediata popolarità della versatile artista catanese contribuiscono alcune serie televisive molto amate: prima fra tutti Màkari, prodotta da Palomar in collaborazione con Rai Fiction, di cui è protagonista per tutte e tre le stagioni – e anche autrice del testo e interprete della canzone sigla della terza stagione. E poi sempre su Rai Uno Imma Tataranni - Sostituto procuratore, Love Club su Amazon Prime e I leoni di Sicilia (Nastro d’Argento Grandi Serie 2024 come miglior serie drama). Ne I leoni Ester interpreta Giuseppina Saffiotti Florio e per la serie ha composto e cantato la Ninna Nanna.  Ha recentemente scritto il suo primo spettacolo con accompagnamento orchestrale, che debutterà a breve per la sua regia e racconta una storia (in quattro lingue diverse) di emancipazione e impegno sociale attraverso l’arte di diverse cantanti donne. Il produttore Carlo Degli Esposti fonda a Roma nel 1986 Palomar una delle più prestigiose e longeve case di produzione italiane, protagonista della scena cinetelevisiva contemporanea. Prestigiose sono le sue produzioni cinematografiche: fra i più recenti successi, basterebbe citare Palazzina Laf di Michele Riondino (trionfatore ai recenti Nastri d’argento con ben 5 premi,oltre a3 David di Donatello), Cento domeniche, di Antonio Albanese. Senza dimenticare alcuni titoli importanti degli anni precedenti, come i film di Mario Martone (tra cui il premiatissimo Il giovane favoloso) oppure La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi (Orso d’argento per la Migliore Sceneggiatura alla Berlinale 2019), Volevo nascondermi di Giorgio Diritti (Orso d’argento a Elio Germano come Migliore Attore alla Berlinale 2020, Nastro dell’anno 2020 e ben 7 David di Donatello tra cui quello per il Miglior Film e il Migliore Attore Protagonista), La vita davanti a sé di Edoardo Ponti con Sophia Loren con cui ha ottenuto un Golden Globe e una candidatura agli Academy Awards Nell’ambito parallelo delle serie per la televisione, è stata di Palomar la scelta geniale di adattare per il piccolo schermo Il commissario Montalbano, fenomeno mondiale tratto dai romanzi di Andrea Camilleri e venduto in oltre 70 Paesi. A seguire, due serie che hanno anch’esse rappresentato un clamoroso modello virtuoso di  cineturismo per la nostra isola, Vanina – Un vicequestore a Catania di Davide Marengo (con Giusy Buscemi nel ruolo della protagonista eponima) e Màkari di Michele Soavi, Monica Vullo e Riccardo Mosca - con Ester Pantano nel ruolo della protagonista femminile. Senza dimenticare, altre serie premiate come Call My Agent - Italia di Luca Ribuoli, Studio Battaglia di Simone Spada, il fenomeno Braccialetti rossi di Giacomo Campiotti, Monterossi di Roan Johnson dai romanzi di Alessandro Robecchi. E infine I delitti del Bar Lume di Roan Johnson e Milena Cocozza, dai romanzi di Marco Malvaldi,  e il successo internazionale (è stato venduto in 132 paesi) de Il nome della rosa, con John Turturro e Rupert Everett, adattamento dell’acclamato bestseller di Umberto Eco per la regia di Giacomo Battiato. Una carriera di successo per Palomar che negli anni ha raccolto un ricchissimo palmarès che  comprende 1 Golden Globe, 1 nomination agli Oscar, 2 Orsi d’argento, 25 Nastri d’Argento fra film e serie, oltre 30 David di Donatello e 5 Globi d’oro. Fri, 05 Jul 2024 06:40:22 +0000 Messina I trent'anni del Comitato Fairplay, e i premi nel Salone d'Onore del Coni https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32767-i-trent-anni-del-comitato-fairplay-e-i-premi-nel-salone-d-onore-del-coni.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32767-i-trent-anni-del-comitato-fairplay-e-i-premi-nel-salone-d-onore-del-coni.html Un'idea che è innanzitutto un valore, nata nel mondo dello sport ma che è diventata uno stile di vita: il fair play. Celebrato venerdì 28 giugno nel Salone d’Onore del Coni, al Foro Italico di Roma, con l'iniziativa “FAIR PLAY for LIFE”, promossa dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play presieduto da Ruggero Alcanterini, che celebra i trent'anni di attività. I premi "FAIR PLAY for LIFE" sono stati assegnati a personalità di vari settori, dallo sport alla cultura, dall'informazione alla società civile. Tra i premiati, all'evento presentato dalla giornalista della stampa estera Lisa Bernardini, figura anche Philippe Housieaux, ex olimpionico e punto di riferimento nel settore della comunicazione, nonché leader dell’European Fair Play Movement. L'evento si è aperto con l'Inno nazionale eseguito dalla banda dell'esercito e con il discorso del presidente del Coni Giovanni Malagò: "Sono felice di essere qui. È un grande momento per lo sport italiano, abbiamo anche il Tour de France che parte da Firenze. Oggi, vista la situazione della nostra società, c'è un grande bisogno di Fair Play, non solo nello sport. Il Comitato ha una straordinaria capacità di agire in questo senso, anche attraverso il lavoro volontario. Grazie di cuore. Viva lo Sport. Viva l'Italia". Il presidente del CNIFP, Ruggero Alcanterini, ha aggiunto: "Promuoviamo i valori dello sport. Tra meno di un mese inizierà l'Olimpiade, che sarà speciale per il contesto storico in cui avrà luogo. Il Fair Play è più importante che mai." Cosi la mattina del 28 giugno 2024, dopo il grande successo della prima e seconda edizione, è tornata l’iniziativa “FAIR PLAY for LIFE”, ospitata presso il Salone d’Onore del CONI ed indetta dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play presieduto da Ruggero Alcanterini. Con il patrocinio del CONI e la presenza del  Presidente Giovanni Malago’, e con il patrocinio anche di Sport e Salute (intervenuta al riguardo la Prof.ssa Maria Spena), l’evento si è svolto in collaborazione strategica con ACSI - Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero presieduta da Antonino Viti, e il supporto dell’ Associazione Culturale Occhio dell’Arte APS condotta dalla giornalista della Stampa Estera Lisa Bernardini.  Partners per il 2024, ONA (Osservatorio Nazionale Amianto) e Associazione MOVE (Arte, Sport, Spettacolo, Cultura). Arrivato dall’estero dove vive, tra i premiati della mattinata Philippe Housiaux, ex olimpionico e leader nel campo della comunicazione, nonché attuale guida dell’ European Fair Play Movement.  Con l’abbraccio in sala di un discreto gruppo di ciclisti e delle loro amate biciclette al seguito, che hanno reso allegro, vivace e colorato il Salone d’Onore, sono stati consegnati riconoscimenti a prestigiose carriere e a talenti trasversali: dall’informazione (Paolo Borrometi, Davide Di Santo), allo sport (Nicola Spadea – circondato dall’affetto di alcuni suoi alunni del Chris Cappell College di Anzio; Emanuele Bruno – premiato a sorpresa nell’occasione; Federica Cappelletti, Rossana Ciuffetti, Michela Moretti Girardengo, Andrea Perugini, Antonio Lopizzo), dallo spettacolo (Vittorio Storaro e Carla Vistarini) alla società civile (Arianna Dalla Zanna, Antonella Di Tonno,  Pasquale Montilla, Anna Pasotti). A fine premiazione, brindisi offerto dalla Azienda Talamonti, eccellenza abruzzese. Presenti all’happening esponenti rappresentativi delle nostre Forze Armate, a partire da una nutrita formazione della Banda dell’Esercito Italiano (diretta per l’occasione dal Maggiore Antonella Bona) che, in questo 2024, festeggia il compleanno dei 60 anni, e che ha omaggiato i presenti di un breve, intenso concerto. Ben 4 i brani presentati: Inno nazionale, Inno Olimpico, Cavalcata delle Valchirie (per ricordare il film Oscar “Apocalipse Now” in omaggio alla presenza in sala di Vittorio Storaro), Inno Olimpico.  Coinvolte le Istituzioni, a cominciare dall’Onorevole Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, e dalla Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, l’Onorevole Eugenia Roccella, che hanno fatto pervenire i rispettivi saluti attraverso due  coinvolgenti contributi video, proiettati ad inizio evento. Ha  fatto recapitare un altrettanto carismatico messaggio scritto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto. Saluti scritti anche dall’Onorevole Federico Mollicone, Presidente Commissione VII Camera Cultura Istruzione Scienza Ricerca Editoria Sport. Parterre de rois. Tra gli altri, sono intervenuti  S.E. Henry Okemba, Ambasciatore Repubblica del Congo; il Generale Roberto Angius, Capo di Stato Maggiore del Comando Logistico; il Generale di Brigata Aerea  Urbano Floreani, Capo del 5 Reparto Comunicazione dello Stato Maggiore Aereonautica,  accompagnato dal Ten. Colonnello Luigi Spagnoletti; il Prof. Attilio Parisi, Rettore Università degli Studi di Roma “Foro Italico”.   Per quanto riguarda volti esponenti dei campi più disparati, si sono riconosciuti il cantante Amedeo Minghi; la soprano Lucia Rubedo, da poco decretata “Voce Rivelazione dell’Anno” al Teatro Ghione; la cantautrice venezuelana Gisela Josefina Lòpez;  i compositori Claudio Simonetti e Marco Werba; lo stilista Vincenzo Merli; la cantante Giò Di Sarno; la conduttrice sportiva Antonella Biscardi, figlia dell’indimenticabile Aldo; André De La Roche, uno dei migliori ballerini jazz al mondo, celebre e indiscusso protagonista del musical di Bob Fosse, "Dancing", rappresentato ininterrottamente per 5 anni in tutto il mondo. Da lì, una carriera straordinaria, anche come coreografo. Non è mancato all’appello nemmeno un recordman della Cultura: Luciano Baietti, l’uomo con il Guinnes World Record di più lauree al mondo (ne ha ben 18!). E poi il Prefetto più glamour che ci sia, Rocco Fulvio De Marinis, lo chef dei vip Paolo Celli, lo stilista Vincenzo Merli, il doppiatore Giovanni Brusatori … George Labrinopoulos giornalista della stampa estera, e del Corriere del Sud e responsabile stampa del Instituto Ellenico della Diplomazia Culturale Roma , e la Presidente del Instituto Ellenico della Diplomazia Culturale di Roma Kostantina M Pilafà.... tanti protagonisti anche dal mondo della cultura e dell’intercultura  della Capitale. L’appuntamento – trasversale – è stato dedicato alla difesa dei valori fondanti una Società di Pace – con un inno appositamente composto dal musicista internazionale e sound designer Davide Perico, fatto risuonare ad inizio evento – ed ha avuto lo slogan “L’Italia che vorrei, l’Italia del Fair Play!”. Ad accompagnare la manifestazione e i riconoscimenti, il conforto dell’idea che il merito e la competenza debbano essere essenziali per il raggiungimento di ogni traguardo. Tra gli argomenti toccati: l’origine del concetto del Fair Play, la genesi del CNIFP, il valore della memoria, le regole corrette (dell’informazione, ma non solo),  la lotta alla mafia, i multiformi talenti nel mondo femminile, la tutela della salute.    Fonte Uff.St L.Bernardini  Mon, 01 Jul 2024 16:13:55 +0000 Sport Cervello, risorse record per ricerca italiana: 115 milioni da PNRR per programma MNESYS https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32747-cervello-risorse-record-per-ricerca-italiana-115-milioni-da-pnrr-per-programma-mnesys.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32747-cervello-risorse-record-per-ricerca-italiana-115-milioni-da-pnrr-per-programma-mnesys.html L’Italia si pone all’avanguardia in Europa nello studio delle neuroscienze: dalla creazione di avatar digitali del cervello umano per studiare la risposta a farmaci e malattie, allo sviluppo di nuovi biomarcatori per la diagnosi precoce, fino all’identificazione di nuovi bersagli cellulari e molecolari per approcci farmacologici innovativi. Questi gli obiettivi di MNESYS, un Cern italiano della ricerca sul cervello, finanziato dal Pnrr con uno stanziamento record di 115 milioni di euro a supporto di oltre 200 progetti che coinvolgono 500 scienziati provenienti da 25 fra atenei pubblici e privati, enti di ricerca e imprese, per la prima volta insieme per migliorare la conoscenza del cervello e il suo funzionamento, sia in condizioni normali che patologiche. Un progetto integrato, unico, innovativo e multidisciplinare in cui si fondono medicina e tecnologie digitali, anche al fine di ricreare il cervello su piattaforme informatiche per prevenire le malattie del sistema nervoso e curarle con terapie modellate sui pazienti. Sono stati presentati nei giorni scorsi al “Primo Forum Nazionale Delle Neuroscienze – MNESYS” a Napoli, i risultati e le prospettive per il futuro del progetto MNESYS, il più ampio programma di ricerca sul cervello mai realizzato in Italia. Si tratta di 150 miliardi di neuroni in grado di realizzare ulteriori miliardi di connessioni attraverso le sinapsi (100 trilioni), le superstrade del cervello che messe in fila coprono 160.000 chilometri, pari a un terzo della distanza tra la Terra e la Luna, e risiedono in due emisferi cerebrali, con un volume di pochi centimetri cubici e un peso medio inferiore a un chilo e mezzo. Tutto questo per consentirci, grazie al cervello, di avere funzioni motorie, parlare, percepire gli stimoli dell’ambiente esterno, provare emozioni, elaborare ricordi e pensieri. Tuttavia c’è ancora molto da scoprire e la ricerca scientifica sta indagando sui suoi meccanismi per capire come funziona, ma anche perché non funziona bene, come cambia nel corso della vita e con l’avanzare dell’età portando alle malattie del sistema nervoso e non soltanto a quelle neurodegenerative. Dalle diverse forme di demenza, con cui convivono in Italia un milione di persone, di cui 600.000 con malattia di Alzheimer, alle 400.000 persone colpite dal Parkinson, fino alla sclerosi multipla che interessa circa 90.000 persone. Numeri molto elevati anche per i casi di ictus con 200.000 nuove diagnosi ogni anno e circa 1 milione di persone che vivono con gli esiti invalidanti della malattia, mentre la depressione affligge quasi 3 milioni di italiani. Complessivamente, il Ministero della Salute stima che le malattie del sistema nervoso abbiano nel nostro Paese un’incidenza di nuovi casi ogni anno pari al 7,5% della popolazione italiana e una prevalenza del 30%. In questo contesto l’Italia si lancia nella sfida più affascinante e misteriosa per migliorare la conoscenza del cervello e giungere al trattamento delle malattie più diffuse, per diventare punto di riferimento internazionale con il progetto MNESYS, la prima e più ampia “brain venture” realizzata nel nostro Paese. E’ interessante rilevare le tematiche sempre attuali della fenomenologia e delle neuroscienze approfondite nel volume “Conosci te stesso – Elementi di psicologia” del Professore Giovanni Tagliaferro, docente di Psicologia Generale e delle Religioni, in cui, a proposito dell’esperienza empatica si afferma che “il neurobiologo Gallese auspica una nuova scienza che persegua la comprensione dell’esperienza e non solo la verifica formale delle teorie ed è per questo che aspetti importanti della riflessione fenomenologica trovano oggi evidenti riscontri nei risultati dell’indagine neuro scientifica dell’intersoggettività. L’autore, attraverso i suoi studi sui neuroni mirror sostiene che quando interagiamo con gli altri li riconosciamo come simili a noi ancor prima di ogni possibile interpretazione: ne deriva che la comprensione dell’altro non dipende solo dai processi logici ed inferenziali, come sostenuto dalla teoria della mente cognitivista”.  MNESYS è strutturato in sette macro-progetti (Spoke) a cui contribuiscono ricercatori di diversi enti, circa 70 per Spoke, ciascuno dei quali dedicato a specifiche tematiche che possono rappresentare una particolare funzione del cervello: dal neurosviluppo alla cognitività, oppure un processo patologico comune a diverse malattie come la neurodegenerazione. Ciascuno Spoke, coordinato da una università, è articolato in circa 30 progetti di ricerca, che coinvolgono di volta in volta alcuni degli istituti scientifici, università e imprese partecipanti al progetto.   Tue, 25 Jun 2024 13:52:14 +0000 Scienza Giornate dell'archeologia al Parco archeologico di Pompei https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/32724-giornate-dell-archeologia-al-parco-archeologico-di-pompei.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/32724-giornate-dell-archeologia-al-parco-archeologico-di-pompei.html Giochi di bambini nell’antica Pompei e visite straordinarie alla Villa B di Lucius Crassius Tertius a Oplontis e ai depositi del Museo archeologico di Stabia Il Parco Archeologico di Pompei partecipa alle Giornate dell'archeologia il 14, 15 e 16 giugno con iniziative dedicate ai bambini e ai giochi d’infanzia antichi e visite guidate straordinarie in alcuni siti. Protagonisti a Pompei i bambini, i quali sabato 15 giugno, dalle 10.00 alle 13.00 presso la Palestra grande degli scavi potranno cimentarsi, assieme agli adulti che hanno ancora voglia di giocare, nei diversi giochi con cui i bambini pompeiani si divertivano. Una serie di postazioni nel giardino della palestra consentirà, sotto la guida dei rievocatori in costume del Gruppo storico Oplontino, Gruppo Archeologico Kyme e Militum Schola, di conoscere i giochi dell’infanzia degli antichi pompeiani, sperimentandone l’attualità: il gioco dell'omilla e il gioco dell'orca o della fossetta, il Ludus Casellorum (giochi di lancio delle noci o con le noci); il Sortium, che consisteva nell'indovinare quante noci o sassolini ci fossero in un sacchetto, il Pari e dispari, un gioco di mano, simile ad una morra semplificata, il Loculus Archimedius, un rompicapo rinvenuto nel famoso "Codice C" di Archimede in cui 14 tessere possono formare un quadrato in 536 combinazioni, il Tiro al bersaglio con il giavellotto. L’attenzione sui bambini ritorna anche attraverso gli scavi in corso a Pompei, che hanno di recente portato in luce alcuni disegni a carboncino realizzati da bambini in alcuni ambienti della Casa dei Pittori a Lavoro, quali la mano di un bambino, che doveva avere circa 7 anni, profilata a carboncino e disegni di combattimenti gladiatori. Testimonianza di come, allora come ora, i piccoli fossero capaci di divertirsi con poco e di come gli strumenti del gioco siano rimasti sostanzialmente gli stessi. Ma anche di quanto, come in questo caso, anche i più piccoli venissero a contatto con una forma estrema di violenza spettacolarizzata. Il 14, 15 e 16 agli scavi di Oplontis invece è in programma l’apertura straordinaria della cosiddetta Villa B di Oplontis, nota anche come Villa di Lucius Crassius Tertius. Più che una villa, in base ai materiali rinvenuti e alla funzione degli ambienti è probabile che si trattasse di un'azienda dedita alla lavorazione di prodotti agricoli e all'imbottigliamento e del commercio del vino, dotata di un quartiere residenziale al piano superiore. All'interno del complesso, che risale alla fine del II sec. a.C., è stato rinvenuto un anello sigillo di Lucius Crassius Tertius, probabilmente il proprietario dell'edificio, che dà nome al complesso. Il complesso sarà visitabile grazie all'università del Texas e al team del professore John Clarke che, durante la campagna di scavo in corso, accompagnerà i visitatori. L’apertura è dalle ore 16.00 alle ore 18.00, durante la quale i ricercatori potranno descrivere le attività in corso. Si accede con il biglietto acquistato per la villa A. Al Museo Archeologico di Stabia, inoltre, sabato 15 giugno saranno previste visite speciali presso i depositi archeologici, dedicate al tema "Dallo scavo alla conservazione": i depositi archeologici come luoghi di ricerca a cura dalla Direttrice del Museo Maria Rispoli e guidate dalle archeologhe Serenella Scala e Maria Cristina Napolitano. Le visite didattiche sono incluse nel costo del biglietto di ingresso al museo. Fonte PA-POMPEI - UF.ST.   Wed, 12 Jun 2024 13:05:41 +0000 Napoli Trionfo del Made in Italy, i Sorce arrivano a Singapore https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/32636-trionfo-del-made-in-italy-i-sorce-arrivano-a-singapore.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/32636-trionfo-del-made-in-italy-i-sorce-arrivano-a-singapore.html La prima Giornata nazionale del Made in Italy, che si è celebrata per la prima volta il 15 aprile 2024, ha visto protagonisti anche quattro giovani siciliani. Quattro giovani cugini, Giorgio, Filippo, Alberto e Giorgio Sorce, promotori di un progetto gastronomico ad Agrigento, ora approdano a Singapore. Nel giorno che celebra l’eccellenza dei prodotti e della cucina del nostro paese, la “Famiglia Sorce” - così amano definirsi - vive appieno l’esaltazione della tradizione siciliana e italiana con un’offerta che sfonda all’estero. La pizza e i prodotti gastronomici siciliani arrivano a Singapore. Giorgio, Filippo, Alberto e Giorgio Sorce, sono i promotori del Progetto Sitàri, nato ad Agrigento nel 2013.  Tre di loro sono fratelli, il quarto è un loro cugino. La loro è la storia di un’impresa “Made in Italy”, nata interamente in Sicilia: una storia controcorrente, rispetto a quanto accade oggi. Negli anni in cui tanti giovani sono costretti ad emigrare all’estero per costruire il loro futuro, Giorgio, Alberto, Filippo e Giorgio hanno scelto di rimanere in Sicilia, di costruire nell’isola le radici del loro progetto economico, che è anche un progetto di vita. La loro ambizione era quella di rivoluzionare il settore della pizza ad Agrigento. Le loro famiglie li aiutano concretamente, partecipando alla gestione quotidiana del locale, della sala dove consigliano vini ai clienti, fino alla cassa e alle varie necessità operative di Sitàri. Una figura chiave è rappresentata da nonno Giorgio, omonimo di due dei ragazzi e loro grande ispiratore. Nonno Giorgio gestisce “l’orto degli aromi” assieme ai nipoti e ha trasmesso loro l’amore per la cucina di qualità. Nonostante i suoi 86 anni, nonno Giorgio continua a prendersi cura delle ultime capre e pecore, producendo un formaggio eccezionale che arricchisce alcune delle pizze offerte da Sitàri.  E ora il Progetto Sitàri varca le frontiere e porta all’estero un brand che parlerà di sicilianità anche oltre Oceano. In particolare a Singapore.  A giugno aprirà il nuovo locale “Fortuna”, nel centro di Singapore, con il lancio del nuovo brand che porta il Gruppo Sitàri alla conquista dell’Asia. Loro partner sarà Egon Marzaioli, convinto investitore all’estero in un progetto che affiancherà la trattoria alla pizzeria in puro stile Sorce.  Egon Marzaioli è un giovane imprenditore di successo con radici italiane profonde, suo padre è casertano e sua madre siciliana. Ha già dimostrato le sue capacità manageriali e imprenditoriali all'estero, in particolare con il successo del Gruppo Fortuna a Sydney. Durante una vacanza con Giorgio Sorce, Egon viene catturato dalla passione e dal racconto di Giorgio riguardo la sua pizzeria Sitàri ad Agrigento, così come dall'unico concetto di pizza che essa rappresenta. Colpito dalla qualità e dall'autenticità della proposta di Sitàri, Egon, che stava già pianificando di aprire il suo ristorante "Fortuna" a Singapore, vede un'opportunità unica di ampliare l'offerta del suo futuro ristorante includendo una pizzeria di alta qualità.  Questa decisione è motivata non solo dalla volontà di portare una pizza di qualità superiore all'estero ma anche dall'intento di creare un connubio tra il successo già testato di Sitàri e il nuovo progetto di Fortuna. Egon comprende l’importanza di unire forze con un brand già affermato per garantire il successo del suo ristorante a Singapore e, al contempo, esportare l’eccellenza della cucina italiana in Asia.  La collaborazione tra Egon e la Famiglia Sorce porta alla nascita del nuovo locale “Fortuna”, situato nel cuore di Singapore. Il lancio di questo nuovo brand rappresenta un passo audace verso la conquista del mercato asiatico, con una formula vincente che combina la pizza in puro stile Sorce e una trattoria tradizionale, offrendo così un'ampia gamma di piatti che celebrano l'arte culinaria italiana. Grazie a questa sinergia, Egon e la Famiglia Sorce avviano un progetto ambizioso, frutto di sacrifici, studio approfondito e una visione condivisa di successo e qualità.  Protagonisti indiscussi saranno i prodotti della tradizione italiana che ammaliano gli abitanti della metropoli asiatica che, con la sua forte vocazione turistica, moltiplicherà la capacità di penetrazione dell’arte culinaria e agroalimentare del Belpaese. Le straordinarie materie prime del territorio siculo, come l’immancabile pomodoro Siccagno di Valledolmo o la deliziosa ricotta dei pastori locali, e tanti altri gioielli dello sconfinato firmamento di delizie rendono famosa l’Italia nel mondo: Sitàri le propone con il sigillo dell’alta qualità, cifra distintiva di un’attività che si è imposta negli anni in Sicilia guadagnandosi importanti riconoscimenti come i ‘due spicchi’ del Gambero Rosso e il Premio speciale ‘Pizza e territorio’.  La conferma di una scelta vincente: “Puntiamo tutto sugli ingredienti delle nostre pizze che siano proprio le eccellenze del territorio” ha commentato Giorgio Sorce ricordando che la famiglia, con Sitàri, è stata la prima a entrare nella Guida del Gambero ad Agrigento, e che la valorizzazione delle nostre eccellenze è uno degli obiettivi dell’offerta dei maestri pizzaioli. Un team familiare coeso che grazie a duri sacrifici e tanto studio avvia ora un progetto intraprendente, grazie alla collaborazione con Egon Marzaioli, che consentirà di ampliare la proposta affiancando alla pizzeria anche la trattoria, per la creazione di menu che saranno espressione dell’arte culinaria italiana. Anche Egon, infatti, pur essendo radicato all’estero con riuscite esperienze pregresse del Gruppo Fortuna a Sydney, vanta un pedigree tutto italiano: papà casertano, mamma siciliana e una grande capacità manageriale che lo ha portato a cogliere le potenzialità degli chef agrigentini.  Insieme ricomporranno a Singapore i fasti del Regno delle due Sicilie grazie a “Fortuna”, che vanterà in cucina la direzione del grande Omar Tutino di Agrigento, già capopartita di pasticceria con lo chef Antonino Cannavacciuolo al ristorante dell’Hotel Villa Crespi, e con altre pregresse esperienze da chef in diversi contesti internazionali e nazionali. Questo si unirà alla garanzia dei prodotti di alta qualità italiani, per una proposta in cui “la tradizionalità rimane la base dei nostri piatti – spiega Giorgio Sorce -, ma non mancherà la contemporaneità e… chissà… qualche contaminazione ‘locale’ che dia corpo alla creatività che ci contraddistingue”. È il caso di “chicche” come il dolce “Tra Oriente e Occidente”, un incontro culinario fra la Sicilia e Singapore per “un omaggio al luogo che accoglierà il nostro nuovo progetto – racconta Giorgio – e alla nostra terra che ci ha educato gusto e palato”. Una delizia a forma di rosa realizzata con la tecnica dello shokupan: un fiore lievitato, che ha una forte simbologia in entrambi paesi. Un pane giapponese al latte morbidissimo, diffuso anche in Corea e Cina, che letteralmente significa “pane alimentare”, presentato in forma di rosa, così che ogni commensale possa staccare un petalo e intingerlo in una ciotola di ricotta di pecora e cannella.     Tue, 23 Apr 2024 07:04:59 +0000 Agrigento Basilicata e Calabria unite per il “POLLINORIENTEERING” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32608-basilicata-e-calabria-unite-per-il-pollinorienteering.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32608-basilicata-e-calabria-unite-per-il-pollinorienteering.html Martedì 9 aprile, nella sede istituzionale dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, presso il complesso monumentale Santa Maria della Consolazione a Rotonda, è stato presentato in anteprima il progetto “POLLINORIENTEERING 2025”, manifestazione sportiva internazionale di corsa orientamento, in programma dal 23 al 27 aprile 2025. Si tratta di un evento di altissimo livello con due gare inserite nel calendario ufficiale FISO che coinvolgerà centinaia di atleti italiani e accompagnatori e culminerà con la XXX edizione del LATINUM CERTAMEN - Coppa dei Paesi Latini, la cui organizzazione è stata assegnata all’Italia. L’importantissima manifestazione è stata affidata dalla Federazione Italiana Sport Orientamento a: ASDSportleader, ASD Estrema Outdoor e Polisportiva Valle Argentino, tre associazioni sportive di riconosciuta esperienza organizzativa a livello nazionale che pur residenti in regioni diverse hanno già raccolto con successo nel 2019 i frutti di una sinergia tecnico-organizzativa. Presenti all’incontro il presidente del Parco del Pollino, Valentina Viola; il presidente del GAL Pollino, Domenico Pappaterra; il direttore del GAL La Cittadella del Sapere, Gaetano Mitidieri; il presidente della Federazione Italiana Sport Orientamento, Sergio Anesi; i rappresentanti dei comuni; il delegato Sport e Salute Basilicata, Matteo Trombetta e numerosi operatori del territorio. Angelo Napolitano e Sandro Passante, responsabili del comitato organizzatore, hanno ribadito che la riuscita di un evento complesso come questo, passa dalla condivisione con le Istituzioni direttamente interessate, Ente Parco Nazionale del Pollino in primis, Regioni Calabria e Basilicata, GAL, Province di Cosenza e di Potenza, oltre ai Comuni di Rotonda, Saracena, Mormanno, deputate alla tutela, alla promozione  e alla valorizzazione del territorio in collaborazione con gli operatori del luogo. «Il 2025 sarà un anno importante per il nostro territorio – ha dichiarato Valentina Viola, presidente del Parco del Pollino - perché avremo l’onore di ospitare due gare Fiso e la XXX edizione del LATINUM CERTAMEN. La FISO ha scelto il Parco del Pollino che sarà protagonista insieme ai comuni di Saracena, Rotonda, Mormanno, a tutto il territorio e alle realtà imprenditoriali». «Devo esprimere la mia gratitudine alla FISO e al suo presidente per aver scelto il nostro territorio  - ha dichiarato Domenico Pappaterra, presidente del Gal Pollino – Grazie anche al generale Sandro Passante, Armando Nuzzone e ad Angelo Napolitano perché attraverso le loro associazioni si potrà realizzare questo primo grande obbiettivo che noi supporteremo». «Queste attività – ha evidenziato Gaetano Mitidieri, direttore del GAL La Cittadella del Sapere – possono essere un vero attrattore per un possibile sviluppo dell’area. Supporteremo questo evento inserendolo nella nuova programmazione che avrà inizio a gennaio 2025». «Ho visto tanto entusiasmo, tanta preparazione, un alto livello di competenza – ha dichiarato Sergio Anesi, presidente della Federazione Italiana Sport Orientamento – ma soprattutto ho visto il territorio che è vicino a questa proposta della FISO, una proposta che vedrà tre gare con centinaia e centinaia di persone provenienti da tutta l’Italia e da 21 nazioni estere che garantiranno al territorio una visibilità notevole nei giorni dell’evento ma che poi saranno anche dei buoni testimonial. Un’opportunità dunque per la Basilicata e la Calabria di richiamare l’attenzione sui propri territori».   L’orienteering è una disciplina sportiva che si svolge nei boschi e nei borghi e rappresenta uno strumento strategico per la promozione e la valorizzazione di territori come il Parco Nazionale del Pollino in quanto permette di estendere la stagione turistica tradizionale, distribuire la domanda sportivo-turistica più ampiamente nell’area, attrarre nuovi flussi di visitatori e creare o consolidare un’immagine favorevole per un determinato territorio. La COPPA DEI PAESI LATINI nasce nel 1994 per promuovere lo sport come elemento trainante nei processi di integrazione e contribuire in modo efficace a diffondere la cultura del rispetto e della convivenza fra persone provenienti da paesi e culture diverse, accomunati, in questo caso, dal fatto di avere, come lingue ufficiali e predominanti, degli idiomi di derivazione latina. Attualmente sono 21 i Paesi componenti della Coppa dei Paesi Latini:Spagna, Francia, Italia, Portogallo, Romania, Belgio, Brasile, Colombia, Mozambico, Argentina, Venezuela, Svizzera, Uruguay, Cile, Costarica, Paraguay, Perù, Guatemala, Ecuador, Messico, Repubblica Dominicana. Fri, 12 Apr 2024 08:33:52 +0000 Sport Iniziati i lavori al Teatro Antico di Taormina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32581-iniziati-i-lavori-al-teatro-antico-di-taormina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32581-iniziati-i-lavori-al-teatro-antico-di-taormina.html Sono iniziati al Teatro Antico di Taormina i lavori di restauro conservativo del “porticus post scaenam”, il retro della scena che si apre a sud sul grandioso paesaggio dell’Etna e del mare. Un intervento voluto e programmato dal Parco archeologico Naxos Taormina, diretto dall’archeologa Gabriella Tigano, che segue a distanza di circa settant’anni lo storico restauro del grande archeologo Luigi Bernabò Brea, al quale si deve l’attuale configurazione del complesso monumentale con cui da allora (1958-59) è conosciuto in tutto il mondo.   A sostenere il progetto si è unita anche American Express che, con il coordinamento di Artfin, ha partecipato allo studio progettuale architettonico, propedeutico a questi interventi di restauro e conservazione di uno dei monumenti più iconici del patrimonio archeologico siciliano.  «Anche stavolta, come è accaduto nel 2022 per il restauro delle gradinate, non sarà necessario interrompere la fruizione del sito da parte dei visitatori che anzi, laddove possibile, osservano con interesse e curiosità i restauratori all’opera – ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, durante il sopralluogo effettuato insieme con la direttrice del Parco archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano – I lavori saranno completati entro l’inizio dell’estate e della consueta stagione degli spettacoli».  Strategica, per consentire la fruizione dei visitatori durante i lavori di restauro, la configurazione del ponteggio “su misura”, realizzato nelle due ali del post scena e che ha salvaguardato lo scenario, unico al mondo, dove il paesaggio e la natura diventano un unicum con il monumento. Una scelta che, se da un lato ha reso più complicato il lavoro dei restauratori – per intervenire sull’intero prospetto devono infatti scendere e salire dalle singole impalcature anziché spostarsi in orizzontale da un lato all’altro del ponteggio – ha consentito di non intaccare il panorama tanto caro ai visitatori, sia pure temporaneamente incorniciato dal cantiere di restauro. Senza contare che, non potendosi agganciare al monumento, il ponteggio ha richiesto una sofisticata soluzione ingegneristica ed è stato progettato come struttura autoportante. Al suo interno comode scale consentono anche agli studiosi di essere “a tu per tu” con la parete del post scena (un grandioso edificio a tre piani di età imperiale romana) e di poter osservare da vicino il monumento e alcuni elementi architettonici e decorativi anche a quote solitamente irraggiungibili. Grazie, infatti, a queste impalcature di oltre 12 metri d’altezza sono stati raggiunti alcuni ambienti dell’ultimo piano con frammenti di scale che conducono al terzo livello della scena e sino ad oggi inaccessibili per gli studiosi.  «È un momento fondamentale per lo studio del teatro – spiega la direttrice e archeologa Gabriella Tigano - L’edificio post scaenam sarà, infatti, oggetto di analisi mirate che consentiranno di acquisire nuovi dati sui materiali da costruzione utilizzati. Come la composizione dei conglomerati antichi, ma anche dei mattoni di rivestimento, sia antichi che moderni, che presentano stati avanzati di degrado: dati indispensabili per procedere con il restauro di questo settore del monumento».  Questo primo lotto di interventi riguarda la parte di teatro più compromessa e danneggiata dal tempo e dagli agenti atmosferici, già scrupolosamente mappata col rilievo laser 3D ad altissima risoluzione fatto realizzare dal Parco nel 2021 e che ha consentito di ottenere un modello digitale tridimensionale vicinissimo alla realtà. Il lavori saranno completati entro l’inizio dell’estate e della consueta stagione degli spettacoli. “Si procederà per piccoli lotti – spiega Daniela Sparacino, architetto e dirigente del Parco Naxos Taormina – a cominciare dall’alto e procedendo verso il basso, in modo da smontare progressivamente i ponteggi che più impattano alla vista alterando la percezione del monumento e la sua iconica integrazione nel paesaggio”.  I lavori di restauro in corso sono interamente finanziati dal Parco Naxos Taormina per un importo di circa 500 mila euro. Il progetto è del “Laboratorio per l’Architettura Storica stp srl” di Palermo, il direttore dei lavori è l’architetto Saverio Renda, l’impresa esecutrice è la ditta “Siqilliya srl” di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) con la direzione tecnica dell’architetto/conservatore Francesco Mannuccia. Nota informativa sull'intervento di restauro Oggetto di questo primo lotto di interventi è il grandioso edificio a tre piani, ricollegabile alla fase di ristrutturazione d’età imperiale romana, parzialmente distrutto dal terremoto del 365 d.C. (al pari della frons scaenae), al cui interno insisteva, fino a qualche settimana fa, un impalcato di sicurezza, montato in occasione del G7 nel 2017. L’edificio, una costruzione in conglomerato cementizio e laterizi, si sviluppava anticamente su tre piani: uno ipogeico (costituito da un unico lungo corridoio, oggi utilizzato per il montaggio dei camerini degli attori), uno mediano (alla quota della scena, costituito da un portico di grande altezza a sette arcate, coperto da volta a botte ribassata) e uno superiore, che completava da sud la parte superiore della scena.  Wed, 27 Mar 2024 08:29:31 +0000 Messina Carnevale tra Vibo e le frazioni, soddisfazione dell’amministrazione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/32500-carnevale-tra-vibo-e-le-frazioni-soddisfazione-dell-amministrazione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/32500-carnevale-tra-vibo-e-le-frazioni-soddisfazione-dell-amministrazione.html Due giorni di grande partecipazione, entusiasmo e divertimento per il Carnevale di Vibo Valentia, che ha animato anche le frazioni e portato sana allegria tra grandi e piccini. All’indomani degli eventi, l’amministrazione comunale di Vibo Valentia guidata dal sindaco Maria Limardo, tramite il consigliere delegato allo Spettacolo, Antonio Schiavello, esprime soddisfazione per la riuscita della manifestazione e ringrazia tutti coloro che hanno collaborato. “Dopo il rinvio per maltempo nel giorno consueto, abbiamo voluto recuperare i festeggiamenti perché sappiamo quanto la gente ci tenga, e soprattutto i più giovani. Il Carnevale è una festa di colori, musica e divertimento, e con poche risorse - spiega Schiavello - crediamo di essere riusciti nel nostro intento. Sabato pomeriggio nel capoluogo ed a Bivona, domenica pomeriggio a Vibo Marina, e dopo l’evento di sabato scorso che si era comunque svolto a Porto Salvo (dove il ricavato di una raccolta fondi servirà ad acquistare un defibrillatore), con la fondamentale collaborazione delle associazioni del territorio - Dog Days, Mamma che festa - fino alla parrocchia di Bivona ed al coinvolgimento delle scuole che hanno risposto presente al nostro invito, siamo riusciti a creare un movimento che ha riscosso grande apprezzamento da parte delle famiglie. La sfilata delle mascherine con la premiazione, la musica con tante performance, il raduno dei giganti a Vibo Marina, insieme al carro allegorico della scuola materna Santa Chiara di Mileto, sono state solo alcune delle attrazioni. Un insieme di iniziative che ha trasformato il weekend appena trascorso in due giorni di passione e allegria. Per questo mi sento di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, anche solo con la presenza, alla riuscita del nostro Carnevale”. Tue, 20 Feb 2024 08:22:57 +0000 Vibo Valentia Una mostra permanente “1908 CittàMuseoCittà" al Museo Regionale di Messina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32375-una-mostra-permanente-1908-cittamuseocitta-al-museo-regionale-di-messina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32375-una-mostra-permanente-1908-cittamuseocitta-al-museo-regionale-di-messina.html E’ stata inaugurata al Museo Regionale di Messina l’esposizione permanente “1908 CittàMuseoCittà”, dedicata al terremoto che cambiò il volto alla Città dello Stretto.  Per questa esposizione, che si sviluppa su una superficie di 1000 metri quadrati, sono utilizzati gli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff). La mostra, che sarà aperta al pubblico a partire da martedì 28 novembre, permetterà ai visitatori di camminare tra i reperti architettonici recuperati dalle macerie dopo il tragico sisma e di visionare documenti storici e filmati d’epoca. La tecnologia ha il ruolo importante, perché grazie all’utilizzo di sofisticati occhiali, i fruitori potranno vivere la città di Messina prima che venisse distrutta dal terremoto, per poi accedere alla sala immersiva, in cui vivranno la tragica notte del 28 dicembre 1908. Presenti alla cerimonia inaugurale gli assessori regionali ai beni Culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato e l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata. L’assessore Scarpinato ha commentato: “Grazie a questa mostra viene realizzato un percorso affascinante ed emozionante per entrare in contatto con le memorie reali, fisiche e materiali della città, che mutò il suo volto a seguito del terremoto del 1908. Un’esposizione dotata di una parte fisica ed una virtuale, in cui i visitatori potranno vivere dal vero la città durante la tragica notte che ne mutò aspetto e assetti, per custodire il passato preservando la memoria. La data simbolica del regio decreto sottolinea l’impegno costante nel non dimenticare. Un monito per guardare al futuro con uno sguardo sempre rivolto al passato, per non perdere le tracce di quello che siamo stati e di quello che abbiamo vissuto”. Quella di oggi, infatti, è una data simbolo, perché il 26 novembre 1914 fu emanato il regio decreto n. 1475, con cui fu istituito il Museo nazionale di Messina con il compito di raccogliere, custodire, allestire ed esporre le testimonianze artistiche della città dopo il terremoto. L’assessore Amata ha aggiunto: “Inaugurare, questa mostra, che rappresenta la memoria storica di un tragico avvenimento che ha raso al suolo la mia Città, è stata una forte emozione. Messina è nata una seconda volta dopo il 1908 e, per questo motivo, è importante tramandare e non dimenticare un patrimonio fortemente identitario come quello che rappresenta autorevolmente la Città dello Stretto. E’ un appuntamento di grande interesse per la Città che rafforza significativamente e ulteriormente il forte connubio tra turismo e cultura. Voglio formulare, nella qualità di Assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il mio più vivo apprezzamento per l’iniziativa che implementa, tra l'altro, ulteriori occasioni sinergiche tra le diverse Istituzioni e la Città di Messina”. Infine, il Direttore del Museo Regionale di Messina, Orazio Micali, ha dichiarato: “Oggi abbiamo posto una nuova pietra di ricostruzione di Messina, più immateriale che fisica. Questa mostra è un punto di partenza, da qui in avanti sarà compito della cittadinanza che dovrà interrogarsi per comprendere la reale portata di quell’evento. Ma l’impegno del Museo non finisce qui, anzi tutt’altro. Stiamo già lavorando alla crescita dei contenuti, al potenziamento delle sezioni, all’inserimento di ulteriori tecnologie pensando anche alle scuole e alle generazioni più giovani”. La mostra “1908 CittàMuseoCittà” è realizzata in collaborazione con Capitale Cultura / ARtGlass, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive. Gli allestimenti sono curati da Floridia Allestimenti, gli impianti elettrici e speciali sono di Gaetano Previti e la promozione dell’evento è affidata allo studio creativo Sincromie. Thu, 28 Dec 2023 16:01:14 +0000 Messina È mottolese il campione nazionale di cioccolateria https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32335-e-mottolese-il-campione-nazionale-di-cioccolateria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32335-e-mottolese-il-campione-nazionale-di-cioccolateria.html È salito sul gradino più alto del podio: con i suoi 27 anni, il mottolese Gianluca Trisolini è campione nazionale di cioccolateria nel concorso Belcolade Award 2023. È arrivato primo, dopo un percorso durato circa 6 mesi con decine e decine di concorrenti da tutta Italia. E il giovane pasticcere è stato in grado di conquistare la giuria con una ricetta davvero preziosa: cioccolato e attaccamento al territorio. Perché l’opera che ha realizzato - e che gli è valsa il prestigioso premio - è un una scultura di oltre un metro, un inno d’amore per Taranto e la Puglia abbinato al tema della sostenibilità. «Sono ancora incredulo. Nel nostro ambito, è tra i concorsi più importanti nel mondo della cioccolateria e pasticceria a livello nazionale. È stata un’esperienza fantastica, professionalmente stimolante e umanamente ricca di scambi. Ringrazio la giuria e gli organizzatori del concorso per questa grande opportunità. Il livello dei partecipanti era altissimo, con prove complesse. All’inizio la mia iscrizione è nata quasi per gioco, poi è stato un crescendo che mi ha portato a crederci sempre di più. Sino al traguardo. E adesso l’emozione è davvero tanta». La finale, a Milano, ha previsto tre prove: la realizzazione di una pralina a basso contenuto di zuccheri, di uno snack senza glutine e di una vera e propria scultura di cioccolato. Gianluca Trisolini ha ideato un progetto con focus Taranto, in rapporto al tema della sostenibilità richiesto da concorso. «Ho scelto di parlare della mia terra, creando una tartaruga in cioccolata posata sulle onde del mare, tra vari zampilli. Ho subito immaginato la tartaruga Caretta Caretta, animale a rischio estinzione che, nei nostri mari, trova un habitat ideale. E poi ho realizzato anche delle pale eoliche, simbolo di energia rinnovabile, e una dalia per sollecitare l’attenzione sul cambiamento climatico che riguarda la natura sotto molteplici aspetti». Un lavoro di straordinaria abilità che, ancora una volta, ha dimostrato il forte legame di questo ragazzo con le sue origini. Del resto, il suo attaccamento lo aveva già dimostrato con il “Mottolozzo”, dolce della tradizione italiana adattato nel nome e nel gusto alla città di Mottola – dove ha sede la sua pasticceria - composto da brioche e gelato artigianali e panna montata. Già premiato come miglior gelatiere emergente nazionale, giovane imprenditore del sud Italia, Gianluca Trisolini ha alle sue spalle anche una formazione in cake design e lavorazione del cioccolato. Adesso è anche neo campione d’Italia nel mondo della cioccolateria. In parallelo, coltiva la passione per la musica: è maestro di violino, diplomato al conservatorio Piccinni di Bari. A decretare i vincitori di Belcolade Award, una giuria di altissimo livello. A cominciare dal presidente, il Maestro Davide Malizia, campione mondiale di pasticceria e allenatore della Nazionale italiana di pasticceria che tra i suoi riconoscimenti vanta il Sucre d’or come miglior artista al mondo dello zucchero, la Stella del World Pastry Star, il premio Migliori Pasticceri del mondo by Iginio Massari e la pergamena nel Leone d’oro di Venezia per meriti professionali. Altri giurati: Francesco Elmi, Emanuele Valsecchi, Rocco Scutellà, Marco De Vivo, Luca Mannori (campione del mondo di pasticceria), Thierry Bamas (tra i suoi titoli, anche quello di Meilluer Ouvrier de France Pâtissier nel 2011). Thu, 30 Nov 2023 10:44:07 +0000 Taranto Azienda trapanese premiata in Europa per i suoi vini https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/32332-azienda-trapanese-premiata-in-europa-per-i-suoi-vini.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/32332-azienda-trapanese-premiata-in-europa-per-i-suoi-vini.html       Un oro e due argenti. Lo Zibibbo, il Nero d’Avola e lo Chardonnay di “Colomba Bianca-Biocantine di Sicilia” tra i migliori vini secondo la “International Bulk Wine Competition”.  La Fiera internazionale di Amsterdam ha premiato i migliori vini del 2023 nel segmento “sfusi”, che quantitativamente rappresenta quasi un terzo del mercato globale, di cui l’Italia è il secondo esportatore nella classifica mondiale, solo dopo la Spagna. Il presidente dell’azienda siciliana Leonardo Taschetta ha ricevuto il premio rappresentando un team, composto da enologi, agronomi e consulenti, che da anni opera per far crescere il brand Colomba Bianca in Italia e all’estero.    Medaglia d’oro per lo Zibibbo, «prodotto nelle zone collinari che vanno da Marsala verso le montagne di Salemi - spiega l’enologo dell’azienda Mattia Filippi – custodisce il carattere delle uve maturate grazie al clima mediterraneo litorale e a quello collinare e montuoso di Salemi, dunque composto da terreni a medio impasto sabbiosi, dove lo zibibbo si esprime al meglio dal punto di vista aromatico».  Medaglia d’argento per il Nero d’Avola, «espressione dell’entroterra della provincia di Trapani, da Marsala fino a Castelvetrano - ha aggiunto Filippi – solo qui i terreni argillosi incidono distintivamente sul Nero d’Avola, per ottenere vini con riconoscibile profondità che profumano di ciliegia e fragola».  Medaglia d’argento per lo Chardonnay «che offre al palato la leggiadria delle zone collinari dei Comuni di Vita, Salemi e ancora Calatafimi e Segesta - ha concluso l’enologo di Colomba Bianca – lascia percepire la finezza e i pregi delle uve raccolte nel cuore della provincia di Trapani, nella zona con ricca presenza di calcare e gesso. Dunque lo Chardonnay assume un profilo verticale e acquisisce grande sapidità».  «I premi di respiro europeo rappresentano un grande risultato per noi - ha affermato il presidente Taschetta, presente in fiera con l’enologo Francesco Asaro (in foto) - arrivano a coronamento di un percorso lungimirante intrapreso dalla nostra azienda con un team composto da agronomi, diretti dal nostro Filippo Paladino e dagli enologi. Questi riconoscimenti ci riempiono d’orgoglio e premiano gli sforzi profusi dai nostri piccoli viticoltori locali, sono loro da sempre il cuore pulsante della nostra esperienza produttiva».   L’ennesimo risultato di caratura internazionale per Colomba Bianca, come sottolineato dal direttore vendite e sviluppo commerciale dell’azienda Giuseppe Gambino: «Al podio siamo arrivati partendo dalla vigna e percorrendo ogni fase di vinificazione con innovazione, impegno e passione. La Fiera internazionale di Amsterdam dedica grande attenzione ai produttori di vini sfusi, dunque è più orientata a valorizzare le produzioni delle cooperative. Per noi ricevere un oro e due argenti è la conferma di un grande lavoro fatto negli anni. Curato dai nostri agronomi, passo dopo passo: dalla potatura alla vendemmia, dalla trasformazione delle nostre uve in vino, all’imbottigliamento. Vogliamo guidare solo progetti di qualità per puntare ad obiettivi di prestigio». «Da un lato i premi riconoscono l’impegno che è stato profuso lungo la filiera - ha concluso Taschetta - inoltre conferma che la nostra Cantina si sta evolvendo con vini di pregio, adesso riconosciuti a livello internazionale. Continueremo a lavorare bene con sguardo attento sui vitigni autoctoni e sui mercati internazionali».  Thu, 30 Nov 2023 10:31:42 +0000 Trapani All'Accademia di Pozzuoli un simposio sulla capacità ipersonica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32254-all-accademia-di-pozzuoli-un-simposio-sulla-capacita-ipersonica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32254-all-accademia-di-pozzuoli-un-simposio-sulla-capacita-ipersonica.html L’evento si terrà giovedì 9 e venerdì 10 novembre con la partecipazione dei maggiori esperti nel settore provenienti dal mondo della Difesa, del comparto aerospaziale italiano, nonché docenti e studenti delle più prestigiose realtà universitarie italiane e straniere “Una nuova sfida: sviluppare la capacità ipersonica”, questo il titolo del simposio tecnico-scientifico organizzato dall’Aeronautica Militare nell’ambito delle iniziative che hanno accompagnato il 2023 per il Centenario della Forza Armata e che vedrà riuniti presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, il 9 e 10 novembre prossimi, i maggiori esperti nel settore provenienti dal mondo della Difesa, del comparto aerospaziale italiano, nonché docenti e studenti delle più prestigiose realtà universitarie italiane e straniere. Circa sei mesi di ricerca ed analisi da parte di oltre 80 tra tecnici, scienziati ed esperti civili e militari del settore verranno riassunti, nella due giorni del simposio, attraverso l’esposizione di cinque panel tematici che faranno una sintesi degli studi condotti su varie aree ritenute di interesse per sviluppare in futuro le capacità ipersoniche: dall’aerodinamica alle comunicazioni, dai propulsori ai materiali, dagli spazioporti al diritto spaziale, fino agli aspetti legati alla fisiologia umana nello spazio. Un tema, quello della tecnologia ipersonica, di grande attualità e rilevanza per la confluenza di sfide ed opportunità che porta con sé, con implicazioni di vasta portata per l’ingegneria aerospaziale, per la difesa nazionale e per l’esplorazione scientifica. In un’era - come quella in cui stiamo entrando - caratterizzata da una sempre maggiore dipendenza dalla velocità e dalla capacità di adattarsi e reagire, fattori che nell’immaginario collettivo sono da sempre strettamente legati alle forze aeree e spaziali, il simposio di Pozzuoli vuole rappresentare uno sguardo su un futuro ormai prossimo, quello che andrà “oltre Mach 5”, e che per la complessità delle tecnologie coinvolte necessita di uno sforzo coordinato in termini di ricerca, sviluppo ed investimenti. Il simposio, che sarà aperto dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, rappresenta solo l’atto conclusivo di questo lungo e complesso progetto di ricerca multidisciplinare avviato dalla Forza Armata in sinergia con il mondo accademico e dell’industria, ed ha l’obiettivo di indicare una prospettiva politico-strategica in un settore di significativa importanza per la Difesa nazionale, che possa essere anche da stimolo per il consolidamento di una “economia della Difesa” quale forza motrice per l’innovazione tecnologica del Paese. Al termine dei lavori verrà presentato in anteprima un documento conclusivo dei lavori, che verrà messo successivamente a disposizione della comunità scientifica e dei decisori militari e politici nazionali, che riassume le possibili linee di azioni per lo sviluppo della capacità ipersonica come leva strategica per la competitività del Sistema-Paese. In collegamento dagli Stati Uniti, interverranno anche il Colonnello Luca Parmitano, pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare ed astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), e Nicola Pecile, in passato pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare ed attualmente pilota collaudatore negli Stati Uniti di veicoli suborbitali. Fonte Aeronautica Militare   Tue, 07 Nov 2023 16:41:10 +0000 Scienza Trani - Grande successo per la "Notte delle Lanterne" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/32187-trani-grande-successo-per-la-notte-delle-lanterne.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/32187-trani-grande-successo-per-la-notte-delle-lanterne.html Grande successo di pubblico per la terza edizione di “Notte delle lanterne” un evento di condivisione, aggregazione, promozione, valorizzazione e esaltazione dei prodotti di qualità del territorio, delle materie prime sostenibili, innovative e a km 0 che si è tenuto giovedì 31 Agosto e Venerdì 1 Settembre a Trani.  "Notte delle lanterne" è un evento che prende forma attraverso un percorso di degustazione di prodotti tipici del territorio, caratterizzato dalle incantevoli lanterne pugliesi accompagnato da musica live e ospiti. Dopo due edizioni ai piedi della Cattedrale di Trani, quest’anno, la location, è stata il Monastero di Santa Maria di Colonna a Trani.   Con il Patrocinio dell'assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e con il sostegno economico del Comune di Trani in collaborazione anche con  l’Istituto alberghiero “ A. Moro” e dell’Associazione “Trani Autism Friendly”, e la presenza del presidente Associazione Cuochi, lo Chef Michelangelo Sparapano, che vanta numerose collaborazioni televisive, tra queste diverse edizioni della Prova del cuoco con Antonella Clerici, su Rai 1.L’Evento, offre un momento spettacolare di grande valore, ai cittadini, turisti e visitatori.   Durante la serata finale attesissimo il momento dedicato alla premiazione del miglior prodotto, assegnato a Terre Divine, per la sostenibilità assegnato all’associazione Time Out, prodotto innovativo a Sabino Leone, prodotto della tradizione a Conte Spagnoletti Zeuli e al miglior enologo, dottor Cristoforo Pastore. A condurre l’evento è stato Kevin Dellino, già reduce dal successo della sua trasmissione televisiva Punto di vista, in onda ogni mercoledì in prima serata su Cusano Italia Tv al fianco di Emilio Fede, con lui sul palco anche l’ospite d’onore della terza edizione Beppe Convertini, il sindaco Amedeo Bottaro ed il vice sindaco Fabrizio Ferrante.   L’ Associazione Culturale Forme con i suoi diversi ambiti d’azione crea e sperimenta nuove “FORME espressive” di attività legate al mondo delle comunicazioni, della moda, del marketing, del mondo editoriale e dell'enogastronomia. Propone e realizza progetti di forte spessore culturale, recuperando, riqualificando ed esaltando il patrimonio storico, artistico, culturale, figurativo, letterario, editoriale, gastronomico, ed ambientale del territorio, creando le condizioni di impatto attrattivo turistico. Collabora con aziende Private ed Enti Pubblici per l’organizzazione di eventi mirati principalmente alla promozione del territorio. Oramai alla terza edizione : NOTTE DELLE LANTERNE , evento ideato da Cesare Natalicchio responsabile eventi dell’Associazione Forme diretto dall’impeccabile Elena Brulli entra di diritto nell’elenco delle manifestazioni più caratteristiche dell’estate al Sud, e che vanta un importante interessamento da parte del pubblico e dei turisti. Appuntamento al prossimo anno per la terza edizione. Complimenti a tutti!   Foto Malvina Battiston Sat, 16 Sep 2023 15:40:49 +0000 Barletta Marcello Nitti espone a Martina Franca https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32170-marcello-nitti-espone-a-martina-franca.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32170-marcello-nitti-espone-a-martina-franca.html Puntuale, come la vivace e densa estate culturale locale, è ritornata a Martina Franca, perla della Valle d'Itria, una nuova mostra di fotografie d'arte del fotografo Marcello Nitti. La nuova esposizione, intitolata, anche in onore ai numerosi visitatori esteri che affollano la cittadina pugliese,  "SURREALISTIC LIFE" , ( vita surrealista) è aperta nella cittadina pugliese dal 23 giugno per concludersi in agosto. Per la sua realizzazione, Marcello Nitti ha realizzato 10 immagini di varie dimensioni che riflettono il suo pensiero surrealista e romantico applicato alla fotografia. Tutte le foto sono analogiche e realizzate sia a colori che in bianco/nero. Il docente di letteratura Piero Russano ha introdotto l'inaugurazione; inoltre, come lo scorso  anno, sono esposte, nella forma 'mattonelle' , poesie di Barbara Gortan.  La mostra è visitabile nella stradina del centro storico di Martina Franca dalle ore 17 e fino all'inizio del tramonto, senza luci artificiali che la illuminino ma solo con luce naturale. L'autore, nell'invito al pubblico, dichiara di sperare " di restituire attraverso le immagini momenti di armonia e di riflessione". Tutte le foto sono realizzate con Hasselblad 500 C/M, e tutte le stampe e la comunicazione sono realizzate da Printme di Taranto.  Marcello Nitti è nato, da mamma nocese a Taranto, dove continua a vivere, con frequenti periodi a Noci. Per oltre 30 anni ha sviluppato il suo rapporto con la fotografia, sfidando la sua pazienza e ampliando i suoi limiti e continuando a sperimentare. Una volta soddisfatto di aver catturato la visione, che può richiedere anche un anno e che lo impegna anche a posizionarsi in posizioni scomode per lunghi periodi di tempo, con un solo clic ferma l’immagine. Poi, senza alcuna manipolazione digitale, la traspone su carta fine art con inchiostro di alta qualità in vari formati. Ha al suo attivo varie mostre in Puglia e già cinque mostre in Svezia, a Stoccolma e Göteborg, tra il 2015 ed il 2023. Ogni foto è numerata, firmata, autenticata e garantita. Mon, 31 Jul 2023 14:56:29 +0000 Taranto Proteste per il reddito di cittadinanza https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/32168-proteste-per-il-reddito-di-cittadinanza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/32168-proteste-per-il-reddito-di-cittadinanza.html Manifestazione a Napoli davanti alla sede dell'Inps, in via De Gasperi, per protestare contro l'abolizione del reddito di cittadinanza. Una delegazione dei manifestanti che questa mattina ha organizzato un presidio contro l'abolizione del reddito di cittadinanza sta incontrando il direttore dell'ufficio Inps di Napoli, in via De Gasperi. Quella di oggi è di fatto la prima manifestazione organizzata dopo l'sms che ha annunciato venerdì scorso la cancellazione del sussidio. In piazza tra le 30 e le 50 persone tra aderenti al sindacato Usb e a Potere al Popolo oltre a una serie di percettori del reddito di cittadinanza. A vigilare sulla manifestazione uno spiegamento di forze dell'ordine. Solo in provincia di Napoli sono 21.500 le famiglie che percepivano il reddito. Al momento la situazione, sulla quale vigila uno spiegamento di forze dell'ordine, è tranquilla."Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù", Questo lo striscione di Potere al Popolo, che ha organizzato il presidio assieme al sindacato Usb, esposto all'esterno della sede dell'Inps. In piazza, a manifestare, circa 50 persone. Una delegazione dei manifestanti ha incontrato il direttore dell'ufficio Inps di Napoli. Questa è di fatto la prima manifestazione organizzata dopo l'sms che ha annunciato venerdì scorso la cancellazione del sussidio. In piazza tra le 30 e le 50 persone tra aderenti al sindacato Usb e a Potere al Popolo oltre a una serie di percettori del reddito di cittadinanza. A vigilare sulla manifestazione uno spiegamento di forze dell'ordine. Solo in provincia di Napoli sono 21.500 le famiglie che percepivano il reddito. 533 mila cittadini, per un totale di 208 mila nuclei familiari. Numeri in costante crescita rispetto al 2021 e al 2022, che fanno della Campania la prima regione per numero di persone destinatarie della misura di contrasto alla povertà. Se si considera l'importo medio, stimato in 663 euro, a giugno il reddito di cittadinanza in Campania è costato oltre 353 milioni. Su un totale di 169 mila famiglie a livello nazionale, sono circa 43 mila quelle campane (22 mila tra Napoli e provincia) che hanno ricevuto il messaggio che sospende il diritto al sussidio a partire da agosto. Negli ultimi mesi e anni ci sono state numerose truffe messe in atto per riscuotere il reddito pur non avendone diritto. Considerando solo il periodo tra giugno del 2021 e ottobre 2022, in provincia di Napoli sono state accertate oltre 4mila truffe e rintracciati circa 15 milioni, finiti nelle tasche di circa 660 'furbetti'. Una ventina di ex percettori del reddito di cittadinanza sono in presidio davanti alla sede dell'Inps di Napoli, per protestare contro la stretta del Governo sul sussidio. Con loro manifestano anche alcuni attivisti di Potere al popolo e Usb, che hanno promosso il sit-in. "Le guerre tra poveri le vincono i ricchi", recita uno striscione. Su un altro campeggia, invece, la scritta "Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù". Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal direttore della sede Inps di Napoli, Roberto Bafundi. Ecco chi lo percepirà ancora  : persone con dipendenze, donne vittime di violenza, persone in carico ai servizi psichiatrici: sono alcune delle tipologie che rientrano tra quelle che potranno continuare a percepire il Reddito di cittadinanza fino a fine 2023 e poi chiedere dal 2024 l'Assegno di inclusione sociale. E' quanto prevede la legge sulle nuove misure contro la povertà ma l'elenco completo dovrebbe essere contenuto nel decreto attuativo della legge che non è ancora uscito. Resta il problema del termine per la presa in carico da parte dei servizi sociali che è stato spostato dal 30 giugno al 31 ottobre creando un possibile un buco nel quale le famiglie potranno restare senza sussidio in attesa di essere prese in carico dai servizi sociali.    Secondo la legge oltre alle famiglie che hanno un componente minore, disabili o over 60 - spiega il ministero del Lavoro nelle slide di spiegazione della nuova normativa - "potranno continuare ad usufruire del Reddito di cittadinanza fino a fine 2023 i nuclei con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. "Sono da considerarsi in condizioni di svantaggio, ad esempio, spiega il ministero, le persone in carico ai servizi per le persone con disabilità, le persone in carico ai servizi per le dipendenze le persone in carico ai servizi per le donne vittime di violenza, le persone in carico ai servizi psicologici per la salute della persona, le persone in carico ai servizi per le malattie psichiatriche le persone senza fissa dimora, le quali versino in una condizione di povertà tale da non poter reperire e mantenere un'abitazione in autonomia e in carico ai servizi sociali territoriali".   Fonte varie agenzie ansa e Agi Mon, 31 Jul 2023 13:17:23 +0000 Napoli I falsi miti della Rivoluzione francese https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32162-i-falsi-miti-della-rivoluzione-francese.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32162-i-falsi-miti-della-rivoluzione-francese.html I manuali di Storia raccontano che il 14 luglio scoppia la Rivoluzione Francese con la cosiddetta “Presa della Bastiglia”. Per Rino Cammilleri è il “mito di fondazione”, anche se sostanzialmente fu una “presa per i fondelli”, come ha scritto Vittorio Messori, che peraltro la abbina ad altre due prese, anch'esse “prese per i fondelli”, quella di Porta Pia e quella del Palazzo d'Inverno. La Bastiglia assediata da una settantina di insorti, tra delinquenti comuni, disertori e prostitute, si recarono alla fortezza sperando di trovare armi. Leggo dal testo di Cammilleri, “Fregati dalla scuola. Breve guida di liberazione ad uso degli studenti da affiancare al normale manuale”, (Effedieffe, 1997) La fortezza, “era presidiata da invalidi svizzeri, e deteneva alcuni falsari, un giovane depravato (fatto internare dalla famiglia) e due pazzi [...]”. Il governatore della Bastiglia invitò a pranzo gli assedianti, ma finì decapitato. Lo stesso avvenimento è stato trattato da Jean Dumont, ne “I falsi miti della Rivoluzione Francese” (Effedieffe, 1989), lo storico francese, che ha preferito il contatto diretto con gli archivi, invece di svolgere la professione nelle università. Dumont è diventato un punto di riferimento per tre generazioni di studiosi di Storia, avendo rivisto, annotato, commissionato oltre mille opere storiche. Così leggo nell'introduzione di Giovanni Cantoni. Il prezioso testo smonta ad una ad una le menzogne create ad arte sui vari miti della Rivoluzione Francese. Inoltre spiega perché si rifiuta di festeggiare di celebrare le menzogne, le incapacità, le ignominie e infine,“la morte di quanto ci sta a cuore”. In sintesi il libro si rifiuta di festeggiare il 1789. La prima è quella della pretesa “presa della Bastiglia da parte del popolo di Parigi”. Questo mito è la più grande costruzione della propaganda rivoluzionaria, montata nel corso della seduta dell'Assemblea succeduta ai fatti accaduti, allo scopo di trasformarli in un avvenimento storico. Poi il pittore David fu incaricato di dipingere un quadro che creasse il mito della Bastiglia. Gli stessi futuri capi rivoluzionari ammettono che si è trattato di un'azione di sparuti gruppi di vagabondi e di disertori, soprattutto stranieri. Il popolo di Parigi si è tenuto ostentatamente alla larga da quell'azione, contrariamente da quanto pretendono di far vedere le illustrazioni stampate appena dopo. I capi rivoluzionari appaiono soltanto dopo, quando comincia lo sfruttamento politico. “Non si è trattato di nessuna 'presa' ma di un ingresso dalla porta, aperta per ordine del governatore”. Ormai con questa narrazione sono d'accordo i più importanti storici di sinistra come Michel Vovelle, che parla di “interpretazione simbolica”. Dal 14 luglio 1789, la superpotenza del mondo di allora, finì travolta dalla follia rivoluzionaria, con la ghigliottina che lavorava a tempo pieno contro i “sospetti”, i “traditori”, i preti. “Senza il golpe – scrive Cammilleri – che a un certo punto eliminò Rebespierre nessun francese sarebbe rimasto vivo”. Il testo di Dumont è corredato da diverse tavole che rappresentano la Rivoluzione nella realtà dei fatti. Una delle prime rappresenta la catastrofica situazione economica della Francia sotto la Rivoluzione. La chiusura dei laboratori e gli operai nella disperazione. Una incisione che smonta la menzogna della pretesa “modernizzazione” portata dalla Rivoluzione. Il deputato conservatore inglese Edmund Burke, può scrivere: “I francesi [della Rivoluzione] si sono dimostrati i più abili artefici di rovina che mai siano esistiti al mondo [...]”. Altra menzogna da sfatare è “il popolo al potere” sotto la Rivoluzione. Niente affatto governano le bestie feroci della borghesia. “La Rivoluzione fu un martirologio operaio. Rappresentò la disperazione per gli uomini e le donne del popolo che la miseria faceva cadere per inedia nelle strade e portava al suicidio”. Ecco rappresentata in due pagine “la carestia del pane”. Non ci fu durante la Rivoluzione neanche la pretesa della felicità del popolo. Di una grande evidenza è la tavola che rappresenta le teste decapitate delle varie classi sociali in Francia. Praticamente le vittime nobili della ghigliottina erano molto meno numerose di quelle del popolo. Per Dumont la menzogna maggiore è quello di nascondere il vero progetto della Rivoluzione: l'anticristianesimo. Il suo unico vero progetto sia iniziale che finale era l'anticristianesimo totalitario. Il 14 luglio 1792 e nei giorni successivi avvengono massacri di sacerdoti un po' dappertutto in Francia. La Chiesa viene laicizzata, separandola da Roma, mentre i sacerdoti hanno l'obbligo di prestare giuramento alla Costituzione civile del clero. Ogni sacerdote refrattario in un individuo “sospetto” può essere trasferito o imprigionato. La 3a parte del testo si occupa del Terrore poliziesco e l'arresto dei “sospetti”, che comparivano davanti ai cosiddetti “Tribunali del popolo”. Il Terrore giacobino viene descritto senza giri di parole all'origine dei crimini totalitari moderni a cominciare dal Gulag sovietico o i Lager nazionalsocialisti. Del terrore giacobino saranno esemplari discepoli il KGB, la Gestapo, i Khmer rossi di Pol Pot. Il terrore poliziesco è meticoloso quanto universale: “da quando siamo liberi non possiamo più uscire dalla città senza passaporto”. Ma a volte non è sufficiente nel proprio comune di residenza occorre esibire anche il certificato di civismo, rilasciato dal comitato rivoluzionario di quartiere, in cui risiede la feccia della società. Senza certificato di civismo non vi è possibilità di nutrirsi, serve per comprare il pane e altri alimentari. Inoltre lungo la strada viene richiesto il passaporto sull'abbigliamento, dapprima solo per gli uomini, poi anche per le donne. C'è il controllo sistematico della coccarda tricolore, guai chi viene trovato senza. Peraltro fa notare Dumont, durante questi controlli, bisogna essere sempre entusiasti obbligatoriamente. Attenzione durante il terrore ci deve essere sempre una classe di individui punibili sempre e comunque. Con la Rivoluzione francese nascono le deportazioni e i campi di concentramento e di sterminio. 75.000 sacerdoti deportati, la metà del clero francese. “Bisognava rimandare questi appestati nei lazzaretti di Roma e dell'Italia”, tuonava l'ispiratore di questa deportazione il deputato Maximin Isnard. Un razzismo anticlericale, anticristiano molto simile a quello antigiudaico dei nazionalsocialisti. Siccome bisognava costruire l'uomo nuovo, allora con i cosiddetti massacri di settembre, si mette in atto un crimine eugenetico, un olocausto ordinato dai giacobini “filosoficamente puri” che annientano, compresi i sacerdoti, tutti i prigionieri politicamente e intellettualmente impuri. Un massacro di tutti quelli che possono rappresentare un insulto al Contratto Sociale di Jean-Jacques Rousseau. Una gigantesca epurazione razzista poi copiata da Adolf Hitler. Naturalmente poi viene raccontato il genocidio del popolo vandeano, quasi 600.000 vittime. Un genocidio che fino al 1989 era stato nascosto dalla storia ufficiale, ma che poi grazie soprattutto al professore Reynald Secher, è stato raccontato e conosciuto in Francia e in tutto il mondo.         Wed, 26 Jul 2023 15:46:08 +0000 Storia Protocollo d'Intesa tra Caritas di Potenza ed Asp: “bagno caldo” e “taxi solidale” per rafforzare l'assistenza domiciliare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/32151-protocollo-d-intesa-tra-caritas-di-potenza-ed-asp-bagno-caldo-e-taxi-solidale-per-rafforzare-l-assistenza-domiciliare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/32151-protocollo-d-intesa-tra-caritas-di-potenza-ed-asp-bagno-caldo-e-taxi-solidale-per-rafforzare-l-assistenza-domiciliare.html E' stato sottoscritto il 4 luglio un importante Protocollo d'Intesa tra Caritas Diocesana di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo ed Asp  finalizzato ad attuare il progetto di implementazione dell’agenda socioassistenziale in cure domiciliari con l'attivazione sperimentale di una struttura di prossimità fisica e virtuale per pazienti con situazioni di fragilità tutelate. Il Progetto in questione prevede che la UOC Critica Territoriale Cure Domiciliari e Palliative dell’ASP di Potenza abbia competenza nella realizzazione delle attività con il fondamentale coinvolgimento di Caritas in qualità di Organizzazione no-profit che cooperi nella realizzazione delle attività tenuto conto delle comprovate competenze, della professionalità e dell’esperienza del personale volontario anche in virtù della presenza di una struttura operativa ovvero di un Centro d’Ascolto nel quartiere Bucaletto a Potenza, individuato nel Progetto ai fini dell’allocazione della struttura di prossimità. Il Protocollo avrà validità sino al 31.12.2024. Caritas Diocesana di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo si impegna, per garantire la corretta realizzazione del progetto, a mettere a disposizione il proprio Osservatorio Diocesano dove da anni, attraverso la piattaforma OSPO Web, vengono censiti bisogni, risorse ed interventi per ogni singola persona/famiglia che accede presso i Centri di Ascolto per richieste di aiuto e la rete dei Centri di Ascolto già presenti in città (1 Diocesano e 13 Parrocchiali). Azioni specifiche di natura sociale: “bagno caldo” e “taxi solidale” Il progetto ha una ratio prettamente sanitaria e sociale al fine di sostenere al tempo stesso le famiglie dei pazienti, dalla mobilità alla cura della persona. Con il “Taxi Solidale” saranno consentiti gli spostamenti dei pazienti per l’esecuzione di esami strumentali o interventi presso strutture ospedaliere o ambulatoriali. Tale servizio usufruirà di un mezzo di trasporto acquistato dall’ASP di Potenza e la gestione spetterà alla Caritas Diocesana che, a tal fine, individuerà, mettendoli a disposizione, i propri volontari (nel numero di 2). Le prestazioni di Taxi Solidale verranno organizzate secondo un calendario di 2-3 giornate settimanali preventivamente programmate. I volontari di Caritas Diocesana impiegati nello svolgimento del servizio Taxi solidale riceveranno apposita copertura assicurativa per responsabilità civile. Con il servizio “Bagno Caldo” a domicilio sarà garantita l'igiene ai pazienti allettati: l’attrezzatura verrà acquistata dall’ASP di Potenza mentre l’esecuzione del servizio verrà garantita dai volontari di Caritas Diocesana. Si prevede personale OSS, ritenendo necessaria la presenza di operatori dotati di specifiche competenze. Sarà, inoltre, garantita l’attivazione di una centrale spoke di Telemedicina, da attuarsi a mezzo di una dotazione informatica di telemedicina e per la valutazione multidimensionale; nello svolgimento del predetto servizio dovranno essere coinvolti operatori OSS, individuati dalla Caritas Diocesana. L’ASP metterà a disposizione, per la gestione del mezzo “Taxi Solidale”, una card carburante ricaricabile trimestralmente con apposita determina dirigenziale e la Caritas Diocesana si impegna a trasmettere trimestralmente le ore effettive espletate per le attività di “bagno caldo” e di “taxi solidale”.    Thu, 13 Jul 2023 08:52:36 +0000 Potenza Dal 23 al 25 aprile a Garbatella sarà festa della Resistenza https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32036-dal-23-al-25-aprile-a-garbatella-sara-festa-della-resistenza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32036-dal-23-al-25-aprile-a-garbatella-sara-festa-della-resistenza.html Far conoscere in modo più approfondito una pagina fondamentale della storia cittadina, nazionale ed europea, come è stata quella della lotta per la Liberazione tra il 1943 e il 1945 e avere un’occasione per confrontarsi con i valori e i principi su cui si fonda la nostra Repubblica democratica. Sono queste le motivazioni alla base della Festa della Resistenza, che si terrà il 23, 24 e 25 aprile a Roma, alla Garbatella. L’evento – promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, curato da Electa e realizzato col supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura e la collaborazione del Municipio Roma VIII, della Federazione Unitaria Italiana Scrittori e la media partnership di Rai Radio 3 e Rai Play Sound – si svolgerà in vari spazi del quartiere: l’Archivio Flamigni, il Teatro Palladium e la Biblioteca Hub Culturale Moby Dick, anch’essi partner dell’iniziativa, che affacciano su piazza Bartolomeo Romano, e poi nella piazza Damiano Sauli. Il programma dei tre giorni proporrà molti temi legati alla Resistenza, che verranno approfonditi con: lezioni, concerti, proiezioni di film, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, tavole rotonde, laboratori per ragazzi e mostre. Ci saranno poi percorsi sulla memoria territoriale in giro per Garbatella e un “Pranzo della Liberazione” organizzato dal Municipio VIII in piazza Sauli. Tutto questo con l’obiettivo di coinvolgere le cittadine e i cittadini nella riscoperta di quella stagione di lotte e di passioni che è stata la Resistenza, animata da un movimento partigiano composto da forze di ispirazione politica e ideologica di vario tipo ma unite dall’antifascismo e dall’amore per la libertà, che sono state alla base dell’Italia democratica di oggi. Il ricco programma di iniziative, ideato da Gabriele Pedullà, è stato costruito assieme a un Comitato scientifico composto da alcuni tra i più importanti studiosi che hanno approfondito e spiegato la Resistenza attraverso temi e discipline diverse: Alessandro Campi, Stefano Carrai, Lucia Ceci, Chiara Colombini, Davide Conti, Victoria de Grazia, Filippo Focardi, Sergio Luzzatto, Giancarlo Monina, Ilaria Moroni, Silvio Pons, Michela Ponzani, Adriano Roccucci e Nadia Urbinati. Numerose le personalità di ogni orizzonte che interverranno, tra docenti universitari, giornalisti, artisti, musicisti e storici; qualche nome a titolo di esempio: Ambrogio Sparagna, Ezio Mauro, Marco Damilano, Gad Lerner, Paolo Taviani, Marco Belpoliti, Umberto Gentiloni, Sergio Flamigni, Ascanio Celestini, Isabella Insolvibile, Marino Sinibaldi, Benedetta Tobagi, oltre al sindaco, Roberto Gualtieri. Porteranno le loro testimonianze anche rappresentanti varie associazioni partigiane e di ex combattenti e deportati come: Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi),Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (Aned), Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (Anppia), Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (Anfim), Federazione Italiana Associazioni Partigiane (Fiap), Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (Anpc), Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza (Irsifar). fonte zetema   Mon, 17 Apr 2023 15:01:44 +0000 Storia Chi sono le vittime dell'attentato di via Rasella https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32017-chi-sono-le-vittime-dell-attentato-di-via-rasella.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32017-chi-sono-le-vittime-dell-attentato-di-via-rasella.html Continua il linciaggio della sinistra contro Ignazio La Russa per le sue frasi sull’attentato di Via Rasella, (certamente approssimative, sulle caratteristiche dei militari “tedeschi”) si va da un sindacalista in libertà che si è sentito autorizzato di inveire minacciosamente contro, rispolverando una retorica violenta e aggressiva. Mentre il solito fotografo radical chic che si è permesso di apostrofare il presidente del Senato definendolo come “il solito pseudo fascistello”. Mentre tutto l'ambaradan delle sinistre chiede le dimissioni, mettendo in atto una raccolta di firme. Non bastano le scuse di La Russa. Non sono mancate le parole di Corrado Augias intervistato ieri sera da Gramellini su Rai 3, che ha trattato La Russa quasi come un deficiente, un ignorante, un pover'uomo che non conosce la Storia. Chissà chi ha frequentato e frequenta La Russa, probabilmente conoscono una pseudo storia parallela. Bene. Ripeto noi non abbiamo problemi di affrontare i temi storici, anzi affrontiamo volentieri anche quelli più complessi e divisivi. Marco Cimmino, docente di Storia sul quotidiano Libero ha spiegato, cercando di non prestarsi ad analisi ideologicamente inquinate, chi erano veramente i soldati tedeschi di via Rasella. (Marco Cimmino, Via Rasella, lo storico Cimmino: chi sono state davvero le vittime, 1.4.23, Libero). A Roma scrive Cimmino, c'erano i gappisti che miravano a fare attentati proprio per poi scatenare l’inevitabile rappresaglia dei tedeschi nazisti. “Ma i gappisti avevano, probabilmente, anche un secondo obbiettivo, se vogliamo assai più sotterraneo, in quanto assai più imbarazzante. La sicura rappresaglia avrebbe colpito, presumibilmente, ostaggi già nelle mani della polizia fascista: carcerati antifascisti, ebrei, renitenti e così via. A Regina Coeli, la maggioranza dei prigionieri politici era composta da resistenti non comunisti: il loro sacrificio avrebbe eliminato, per così dire, parte della concorrenza. So che pare un ragionamento orribile, tuttavia, in altri casi le fortissime rivalità all’interno della Resistenza produssero simili aberrazioni: basti Malga Porzus per tutte”. Secondo Cimmino i gappisti agirono autonomamente, anche perché nel Cln, non tutti condividevano la loro strategia insurrezionale. Ma veniamo alle vittime dell’attentato: trascurando i danni collaterali, i trentatre morti di via Rasella furono immediatamente ascritti al novero dei nazisti, quando non addirittura delle SS. Del resto è “abbastanza diffuso quello di rubricare come nazisti tutti i militari tedeschi, tra il 1939 e il 1945, non tenendo conto di quella che è, in tutti i fenomeni storici di questo tipo, la maggioritaria “zona grigia”. Non tutti i soldati tedeschi erano dei fanatici nazisti: esistevano anche i militari di leva puri e semplici e, nel caso dei morti di via Rasella, perfino dei tedeschi che erano lì proprio per il loro scarsissimo nazismo”. La descrizione di Cimmino la dedichiamo all’ex deputato del Pd Emanuele Fiano, che ieri sera a rete 4 intervistato ha detto di aver fatto uno studio su questi soldati “tedeschi”. “Tanto per cominciare, i caduti del “Bozen” erano, tecnicamente, italiani, divenuti tedeschi in virtù dell’annessione dell’Alto Adige all’Alpenvorland. E non erano soldati in senso stretto né SS: erano reclute di una sorta di polizia ausiliaria, l’Ordnungspolizei.  Perdi più, questi Tirolesi erano prevalentemente cattolici praticanti, assai tiepidi verso il nazismo e molto poco bellicosi: subivano scherzi e vessazioni dai veri soldati tedeschi e venivano frequentemente insultati per la loro scarsa fede nel Capo e per la loro poca marzialità. Erano, insomma, qualcosa a metà tra un reparto di punizione e un gruppo male assortito di militari di second’ordine. Non erano musicisti e non erano nemmeno antinazisti in senso stretto, ma, certamente, erano tutt’altro che un reparto d’élite fiero del proprio nazionalsocialismo e che marciava impettito: erano dei poveracci, reclutati in malo modo a Bressanone o Brunico e mandati in territorio ostile per far loro scontare il proprio spirito religioso. Carnefici e vittime, in un gioco degli specchi che è difficile decifrare fino in fondo: il bene e il male, spesso, nella storia, giocano a rimpiattino. E non sempre i buoni sono assolutamente buoni e i cattivi assolutamente cattivi”. Per il momento mi fermo nel prossimo intervento racconterò di un attentato simile a quello di via Rasella compiuto sempre dai partigiani comunisti in quel di Piazzale Loreto a Milano.   Wed, 05 Apr 2023 14:52:58 +0000 Storia Inaugurazione Sale Vanvitelli Reggia di Caserta https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/31948-inaugurazione-sale-vanvitelli-reggia-di-caserta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/31948-inaugurazione-sale-vanvitelli-reggia-di-caserta.html Inaugurate oggi le Sale Vanvitelli, percorso espositivo negli Appartamenti Reali della Reggia di Caserta dedicato all'architetto che, proprio oggi, il 1° marzo di 250 anni fa, moriva. La mostra permanente rientra nel progetto "1773 -2023 Luigi Vanvitelli il Maestro e la sua eredità", promosso e sostenuto dal Museo Reggia di Caserta, in collaborazione con il Comune di Caserta.   Gli ambienti, retrostanti della Sala delle Guardie del Corpo del Palazzo reale, sono luogo privilegiato e, da oggi, sempre visitabile di narrazione dell’opera di Luigi Vanvitelli. L'esposizione celebra l'eredità, materiale e immateriale, del Maestro quale genio del Settecento italiano ed europeo attraverso la valorizzazione di alcuni beni delle collezioni della Reggia di Caserta e il linguaggio digitale che consentirà di fruire di contenuti complessi.   "Omaggiare Luigi Vanvitelli in occasione dei 250 anni della sua morte è doveroso - afferma il direttore Tiziana Maffei - Il programma annuale delle celebrazioni sostiene tre linee di azione: conoscenza, divulgazione e cura condivisa della sua eredità. Con l’apertura delle nuove sale consentiamo al grande pubblico del museo d’intraprendere il viaggio di emozione della Reggia avendo gli strumenti per comprendere meglio l’artefice della sua realizzazione e vivere con maggiore consapevolezza le suggestioni del più grande lascito del Maestro".   Il percorso museale si snoderà lungo quattro sale.   Nella prima, “La chiamata del Re”, Luigi Vanvitelli si presenta e accoglie il visitatore. La scultura dell'architetto - modello preparatorio di quella posta nella omonima piazza del centro di Caserta - apre l'esposizione mentre alla sua destra, su un player multimediale, si materializzano i suoi ricordi: dalla formazione, alle committenze, passando per le sue vicende biografiche. Sono esposti in questi spazi "Ritratto di Luigi Vanvitelli", olio su tela di Giacinto Diano; il modello in gesso di Onofrio Buccini raffigurante Vanvitelli; il modello ligneo della facciata della Reggia di Caserta.   Nella sala 2, “La Dichiarazione dei Disegni”, la narrazione museale prosegue con il progetto della Reggia di Caserta: dalla presentazione dei disegni alla posa della prima pietra. Un allestimento riconducibile a quello con cui il maestro mostrò il suo piano originario per la Reggia di Caserta ai Sovrani nel 1751. Sono qui esposte le prime tavole e disponibili approfondimenti su un supporto tattile: dalla rielaborazione del progetto nella Dichiarazione dei Disegni del 1756, ad alcuni passi delle lettere, alle celebrazioni della posa della prima pietra.   Nella terza sala prende vita il cantiere vanvitelliano. Restituendo al visitatore le espressioni dell'architetto sulla scelta delle maestranze, dei macchinari e delle materie prime, sull’intenzione di rendere la Reggia il centro di un nuovo piano regolatore per la città, sulle invenzioni realizzate, si dà la possibilità di vivere l’esperienza brulicante e il fermento della sua opera. Il racconto sulla grande parete interattiva è accompagnato anche qui da opere appartenenti al patrimonio museale.   Nell'ultima stanza “L’eredità del Maestro Luigi Vanvitelli: la Reggia di Caserta", in uno spazio interamente video-proiettato, il visitatore assisterà alla nascita del Complesso architettonico costituito da Piazza, Palazzo, Parco e Acquedotto. Nel grande schermo l’evoluzione costruttiva dell’opera è raccontata attraverso la successione degli elementi chiave che caratterizzano il Complesso Vanvitelliano. Il percorso espositivo - dall’idea al progetto, dall’esecuzione alle suggestioni attuali anche di luoghi non accessibili normalmente al pubblico - sintetizza il senso profondo di vent’anni di lavoro dell’architetto e la sempre incredibile Meraviglia della Reggia di Caserta.   Tiziana Maffei, cura e coordinamento del progetto  “Sale Vanvitelli” Vincenzo Mazzarella e Anna Cipparrone, concept, ricerca storico-artistica e redazione contenuti di base Luciano Turchetta con la collaborazione di Vincenzo De Luce, progetto museografico Opera Laboratori, allestimento Punto Rec Studios s.r.l., progettazione e sviluppo del percorso immersivo multimediale Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, elaborazione grafica e progetto identità visiva Si ringrazia tutto lo staff del Museo, il Nucleo Reggia dell'Associazione nazionale carabinieri, le ditte Vincenzo Modugno srl, Hera Restauri, CIAL Allarmi, CT Impianti e Siass srl. Le Sale Vanvitelli sono visitabili tutti i giorni, in piccoli gruppi, negli orari di ordinaria apertura degli Appartamenti Reali, fatta eccezione per le giornate di gratuità e per eventuali esigenze di sicurezza e tutela. L'accesso è incluso nel costo ordinario del biglietto di ingresso agli Appartamenti reali e dell'abbonamento Reggia Card 2023. Gratuità e riduzioni come previste per legge.   Fonte Reggia di Caserta   Thu, 02 Mar 2023 14:14:22 +0000 Napoli Guglielmo Giuseppe Chaminade a un passo dalla ghigliottina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/31916-guglielmo-giuseppe-chaminade-a-un-passo-dalla-ghigliottina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/31916-guglielmo-giuseppe-chaminade-a-un-passo-dalla-ghigliottina.html Insisto nello studio di figure di santi o quasi santi per lo più sconosciuti che hanno segnato la Storia della Chiesa. Voglio presentare la figura di un prete francese, attraverso il libro di Rino Cammillleri, “Guglielmo Giuseppe Chaminade. Un prete tra due rivoluzioni”, (Piemme, 1993). Visse in Francia tra il 1761 e il 1850, operando principalmente a Bordeaux. Da giovane sacerdote visse gli anni terribili della Rivoluzione francese e durante il “Terrore” fu più volte a un tiro dalla ghigliottina. Alla fine, fu costretto come tanti altri religiosi all’esilio ritornato in Francia, organizzò la ricostruzione spirituale della sua patria. Tra le tante iniziative di apostolato Chaminade è conosciuto per aver fondato “Le Figlie di Maria Immacolata” e “La società di Maria”. Chaminade è il fondatore dei Marianisti, un nome poco noto in Italia, ma l’originalità del suo carisma e la valorizzazione del laicato, hanno anticipato di un secolo e mezzo le intuizioni del Concilio Vaticano II. Cammilleri è uno storico che per decenni ha curato una rubrica “Il Santo del giorno” su Il Giornale, è autore di diversi libri, tra questi “I Santi militari”, “I Santi di Milano”. Il libro oltre a raccontare la storia di questo sacerdote francese ripercorre la storia della nazione francese, in particolare gli anni più bui del Paese transalpino. Nella prefazione il professore Franco Cardini scrive: “Il nome di Guillaume-Joseph Chaminade è assente dalla maggior parte delle pubblicazioni che trattano del Sette-Ottocento, incluse quelle di storia della Chiesa e del cristianesimo e quelle che si dicono cattoliche”. Tuttavia per Cardini, non è “poi così strano se la storia di un Occidente che vuol presentarsi come fondato sulla libertà e sulla tolleranza censuri figure come quella del padre Chaminade”. Probabilmente si evita di parlarne per non evocare gli orrori, le persecuzioni, i furti, gli assassinii commessi contro la Chiesa cattolica e i suoi membri durante la Rivoluzione francese. Non solo poi alla fine, trattando figure come Chaminade, ma ce ne sono tante altre sia in Francia che in Italia, “si dovrebbe mostrare come la carità, l’assistenza, l’educazione nei sistemi d’ancien regime erano tutti affidati alla Chiesa”. E quando essa non fu più in grado- in quanto spogliata e perseguitata – di assolvere a quei compiti, assistenza e pubblica istruzione decaddero rapidamente in quanto i governi laici, non erano capaci di assolvere quel compito. Il sacerdote esule in Spagna, secondo Cardini è stato ispirato per la missione che lo attendeva “nel santuario della Vergine del Pilar a Saragozza, quella stessa Vergine che gli spagnoli vollero Capitana Generale delle loro truppe durante la guerra del 36-39”. E sarà una coincidenza se proprio i Marianisti hanno fra i loro santi, dei martiri della guerra civile spagnola. Il libro di Cammilleri racconta i vari passaggi dell’attività apostolica svolta da Chaminade attraverso le varie fasi della storia francese: il Terrore, il Termidorio, il Consolato, l’Impero, la Restaurazione e la monarchia di Luigi Filippo. Narra le peripezie, le ansie e i dolori di un uomo perseguitato nelle sue certezze. Il testo di Cammilleri descrive alcuni episodi che hanno visto Chaminade sfuggire alle varie perquisizioni dei giacobini che lo cercavano in tutti i modi per portarlo sul patibolo. Oltre alla vita del sacerdote sono interessanti da leggere le “digressioni” storiche che Cammilleri propone al lettore. Sono dei messaggi controcorrente che sfatano alcuni miti intorno alla Rivoluzione dell’89. A cominciare da quello della Francia povera: era uno dei Paesi più prosperi del mondo, forse anche il più potente. Per quanto riguarda i giacobini e i vari clubs che avevano preso il potere e sprofondato la Francia nel Terrore, che si definivano “il popolo”, erano in tutto seimila persone, quasi tutti residenti a Parigi, che imposero il loro volere al resto del paese. Interessante la descrizione di Cammilleri del periodo del “Terrore” in Francia. I due regnanti prigionieri dei giacobini e il piccolo erede, completamente isolato, al buio in uno stanzino umido, senza servizi igienici, in pratica verrà lasciato morire così. “Nel giro di soli tre anni, - scrive Cammilleri - la prima superpotenza del mondo si ritrovò allo sfacelo, in mano a un pugno di fanatici sempre assetati di sangue e ossessionati dall’idea del ‘complotto’, nomi che sono passati alla storia non perchè fossero grandi ma perché era grande quel che riuscirono in breve tempo a distruggere, Danton, Marat, Robespierre, Saint-Just e decine di altri, tutti accomunati dall’astrazione sociale (grafomani e legulei di provincia, senza arte né parte), dalle tare psichiche e fisiche (Marat era un ex pornografo malato di scrofole, Saint-Just inclinava all’omosessualità, Robespierre soffriva di nervi), dall’ambizione smisurata” In pratica, questi capi rivoluzionari, “morirono tutti ammazzati, perché la Rivoluzione era qualcosa di più grande di quelli che l’avevano messa in moto: era un processo metafisico di grandezza satanica, che divorava i suoi figli”. Il metodo giacobino di colpire i “nemici del popolo”, farà scuola. Da questo momento “ogni rivoluzione sociale e politica, ogni utopia che pretende di realizzarsi e cozzerà contro la sua impossibilità teorica e pratica, avrà la necessità di creare il ‘nemico’”. A questo punto la Rivoluzione prende di mira il clero, con un decreto vengono espulsi tutti i preti, religiosi “refrattari”, quelli che non hanno giurato per la Rivoluzione. Due settimane di tempo per abbandonare la Francia, se non lo fai ti aspetta la morte. Immaginate la difficoltà per quei tempi che si viaggiava a piedi o a cavallo. Non furono pochi quelli che restarono e quindi salirono sul patibolo. Il nostro protagonista raggiunse Saragozza in Spagna, ma anche qui in esilio i preti francesi non erano ben visti. Chiusa la fase “calda” della Rivoluzione, subentra quella “fredda” del consolato di Napoleone. Il Primo Console chiudeva la lugubre stagione dei massacri e della disperata resistenza dei Vandeani concedendo al paese la libertà religiosa. Così Chamenade ritorna in Francia, dove trova un paese semispopolato e circa ventimila cittadini eliminati. Certo ancora la situazione non era favorevole alla Chiesa, ma Chamenade e i suoi si danno da fare a cominciare dalla signorina Marie Therese Lamourous, sua figlia spirituale, che si occupava delle ragazze abbandonate di strada. A poco a poco si avvicinano al prete diversi giovani volenterosi, collaboratori che vedono in Chamenade un religioso carismatico pronto a tutto. Inizia a organizzare le persone in congregazioni, i “Padri di famiglia”, che si occupavano degli ospedali e delle prigioni; le ragazze ebbero l’Associazione delle dame del Ritiro. Comincia a dettare le regole e poi le riunioni, gli incontri, i ritiri, l’apostolato. Chamenade comprende dell’importanza dei buoni libri. “Raccoglieva avidamente tutte le pubblicazioni atte a edificare, cedeva ai librai il vino che produceva a Saint-Laurent in cambio di libri”. Durante la Rivoluzione aveva salvato dalla distruzione o dalla dispersione un numero incredibile di libri, tutti gelosamente da lui custoditi. Precisa Cammilleri che il bello è che nonostante i tanti impegni, i libri li leggeva, li studiava e li annotava. Ha subito investito quello che aveva in una biblioteca circolante gratuita. Nella diocesi di Bordeaux arrivò ad avere ben 173 depositi di libri pronti per essere diffusi in tutta la Francia. Per quanto riguarda l’associazionismo religioso proposto dal sacerdote francese, Cammilleri ne descrive le caratteristiche nell’11 capitolo. Si trattava di un’associazione del tutto nuova, senza abito, esistenza giuridica, però posta sotto la protezione di Maria, sterminatrice di tutte le eresie. L’associazione, “la società di Maria” “la nuova associazione sarebbe stata il tallone della Vergine per schiacciare il capo all’errore”. Ma per farlo spesso il nostro temporeggiava, si prendeva il suo tempo. Interessante la sintesi che ne fa Cammilleri su l’intuizione di Chamenade: La presenza dei preti e dei laici nella stessa associazione religiosa.”La Chiesa Cattolica - scrive Cammilleri - ha per missione di annunciare sempre la stessa cosa a generazioni di volta in volta nuove, guai perciò se non sapesse parlare un linguaggio di volta in volta comprensibile a ciascuna di esse. Da duemila anni è un adattarsi continuo alle esigenze dei tempi e dei luoghi per additare il Cielo via via al soldato romano, al cavaliere medievale, al mercante cinese, al borghese fiammingo, allo schiavo africano,[...] Per fare questo la Chiesa ha inventato quell’autoriforma continua che sono i Concili, ed ha sguinzagliato per le vie del mondo e nelle varie epoche i suoi uomini migliori, con la consegna di escogitare sempre nuovi modi di essere efficaci ‘pescatori d’uomini’”. Ecco, nell’epoca di Chamenade era arrivato il tempo dei laici e il Nostro l’aveva capito bene. In questo secolo stupido che pensa che la religione sia affare dei preti, sono i laici che possono sconcertare i nemici della religione. L’idea di Chaminade era chiara: ammettere i laici a tutte le funzioni e gli incarichi della Società che non richiedessero lo stato sacerdotale. “Preti e laici insieme, uniti da uno scopo comune: la moltiplicazione dei cristiani. Cioè l’apostolato”. Ci sarebbero da affrontare altri temi come quello dell’insegnamento delle scuole aperte da Chamenade, il suo metodo. Anche l’insegnamento doveva contribuire a moltiplicare i cristiani. La religione doveva avere lo spazio necessario senza togliere niente alle altre discipline. Occorreva mettere ordine alle idee, dopo che la Rivoluzione aveva fatto tanto danno. “Chaminade andava avanti come una valanga, creando, inventando, escogitando, sperimentando ogni sorta di scuole, metodi, opere educative: ‘lo spirito filosofico corrompe tutte le età, tutte le condizioni e i sessi, impiegando molto destramente mezzi di tutti i generi”. Per questo il sacerdote “metteva in piedi differenti generi di opere e formiamo o facciamo formare dei soggetti ben capaci di liberarsi di esso”. La seconda edizione del 2001 del libro di Cammilleri, c’è la postfazione scritta dal Superiore Generale dei Marianisti padre David Joseph Fleming, concludo con le sue parole dopo la sua beatificazione, di Chamenade, avvenuta il 3 settembre 2000, “il nostro Fondatore non appartiene più alla nostra Famiglia: fa parte del patrimonio di tutta la Chiesa e dell’umanità. Donando il padre Chaminade a tutta la Chiesa, il papa Giovanni Paolo II ci ha mostrato un nuovo volto del Fondatore che bisogna approfondire. Il Santo Padre ci sorprendeva tutti quando diceva, nella sua omelia per la beatificazione, che il nuovo Beato “ricorda ai fedeli il loro dovere di escogitare continuamente nuove modalità per essere testimoni della fede, soprattutto per avvicinare tutti coloro che sono lontani dalla Chiesa e non hanno a disposizione i mezzi ordinari per giungere alla conoscenza di Cristo”. Il Santo Padre ha espresso il senso della novità del padre Chaminade. Ha messo in rilievo il nostro Fondatore come protagonista di una “nuova evangelizzazione” nella sua epoca e come modello apostolico per la nostra”.     Thu, 02 Feb 2023 15:32:49 +0000 Storia Bollette, Coldiretti: torna il fai da te in cucina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31711-bollette-coldiretti-torna-il-fai-da-te-in-cucina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31711-bollette-coldiretti-torna-il-fai-da-te-in-cucina.html Il caro bollette nel carrello spinge oltre 8 italiani su 10 (81%) a preparare in casa dalle conserve al pane, dalla pasta alla salsa di pomodoro per risparmiare e ridurre gli sprechi, ma anche per garantirsi un’alimentazione più genuina, naturale e 100% nazionale. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in occasione della festa dei Nonni al Villaggio Coldiretti di Milano, con i consigli per fronteggiare la crisi risparmiando a tavola senza rinunciare al gusto, ma anche a Monopoli e a Lecce nei mercati contadini di Campagna Amica con le ricette anti spreco raccontate dai senior che tramandano ‘trucchi’ e tradizioni rurali per non buttare il cibo avanzato. In cima alla classifica dei prodotti più preparati dagli italiani in casa c’è la pizza, seguita da pasta, salsa di pomodoro, pane, conserve e marmellate, ma sulla spinta del caro carrello c’è anche chi sceglie il fai da te anche per lo yogurt e il gelato, secondo Coldiretti. Se fare in casa la pizza consente di non rinunciare ad uno dei simboli del Made in Italy senza andare a cena fuori in pizzeria, con il prezzo della pasta rincarata del 25,8% nel giro di un anno, anche preparare tagliatelle, tortellini, lasagne o ravioli in casa è tornato di grande attualità di fronte ai rincari shock. Se in passato erano peraltro soprattutto i più anziani ad usare il matterello adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione, grazie anche alle nuove tecnologie e all’arrivo sul mercato di farine da grani antichi che consentono di portare in tavola un prodotto di alta qualità. Un’opportunità anche per fare in casa il pane, soprattutto dopo che il costo di panini e pagnotte non è mai stato così alto nell’Ue, trasformando il prodotto più presente sulle tavole degli italiani quasi in un bene di lusso. Ma l’inflazione spinge anche la preparazione delle conserve in casa secondo una tradizione del passato sembrava destinata a perdersi. La preparazione più gettonata – spiega Coldiretti - è quella della trasformazione del pomodoro. Una pratica che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie. Non meno diffusi sono i sott’oli cioè con ortaggi di stagione come zucchine e melanzane che vengono precedentemente lavati e scottati in acqua, aceto o vino, fatti asciugare, messi in vaso con diversi aromi e sterilizzati. Immancabili poi tra le conserve fatte in casa sono le marmellate. Una volta scelta, la frutta preferita va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. Una opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo – informa la Coldiretti – si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare sprechi che quasi tre italiani su quattro (71%) si sono impegnati a ridurre o annullare nell’ultimo anno secondo le elaborazioni Coldiretti/Ixe’. L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque – conclude la Coldiretti – comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono valere anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione. Tue, 04 Oct 2022 11:31:50 +0000 Bari Castellammare del Golfo - Premio persona dell'anno a Gregory Bongiorno https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31546-castellammare-del-golfo-premio-persona-dell-anno-a-gregory-bongiorno.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31546-castellammare-del-golfo-premio-persona-dell-anno-a-gregory-bongiorno.html È Gregory Bongiorno la “Persona dell’Anno” 2021: al presidente di Sicindustria è stato consegnato sabato sera il “Premio Città di Castellammare del Golfo” nell’aula consiliare di palazzo Crociferi. Il premio, raffigurante lo stemma della città di Castellammare del Golfo – realizzato dall’artista Giuseppe Bosco- è stato consegnato a Gregory Bongiorno dal sindaco Nicolò Rizzo e da Rosaria Vitale, presidentessa dell’associazione “Kernos” che ha organizzato il premio in collaborazione con il Comune. «Abbiamo voluto riconoscere l’imprenditore e l’uomo: il giusto equilibrio che fa di una persona motivo di orgoglio della nostra città e di tutto il territorio» -hanno detto all’unisono il sindaco Nicolò Rizzo e la presidentessa dell’associazione Kernos Rosaria Vitale, premiando Gregory Bongiorno, 47 anni, sposato, padre di due figli. La motivazione del premio “Persona dell’anno”: «Il suo impegno imprenditoriale per Castellammare del Golfo si concretizza fin dal 2005, quanto diventa consigliere delegato dell’azienda Agesp operante in Italia nel settore dei Servizi Ambientali con oltre 300 dipendenti. Si è battuto per diffondere la legalità nel nostro territorio, ma anche per il potenziamento dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani – Birgi. La sua attività rivolta ai settori produttivi più vulnerabili, lo ha indotto a sottoscrivere importanti protocolli per l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese, oltre ad interventi finanziari e commerciali – si legge nelle motivazioni del premio al castellammarese presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno-. Ma la commissione ha guardato anche all’uomo, al padre di famiglia a chi non esita a sdraiarsi sul tappeto di casa e giocare con i propri figli con la Playstation, o assecondarli nei loro impegni adolescenziali. È estremamente riservato ma il suo cellulare è sempre acceso, la sua porta sempre aperta ai bisogni degli altri». La seconda edizione del premio «E’ già in cantiere la seconda edizione del premio che in primo piano vede la città di Castellammare del Golfo che ha molti figli illustri dei quali siamo orgogliosi: tantissime le eccellenze castellammaresi, cittadini che si impegnano quotidianamente in più settori o che compiono azioni meritevoli perché nell’interesse della comunità -afferma il sindaco Nicolò Rizzo-. Ci scusiamo ancora con chi merita e non è stato citato o menzionato ma a partire dalla seconda edizione del premio. sempre in collaborazione con l’associazione Kernos e la sua Commissione che ringraziamo ancora, attenzioneremo più nominativi di cittadini e azioni meritevoli di citazione». Le sette menzioni di merito Una commissione ha esaminato i nominativi di cittadini ritenuti meritevoli di riconoscimento purché di origine castellammarese o con stretti legami alla città ed oltre al premio alla persona dell’anno sono state consegnate 7 menzioni di merito ex aequo -La prima a Mario Corso, premiato dall’architetto Giovanni Picciuca perché “Ha reso orgogliosa la nostra Città di Castellammare del Golfo per essere stato esempio di onestà compiendo un gesto di grande valore etico” (La consegna ai carabinieri di un portafogli pieno di denaro ritrovato in terra) -Seconda menzione per lo studente Francesco Stabile, dell’istituto Superiore Piersanti Mattarella premiato dalla professoressa Mirella Rizzo perché “Ha impedito che un’azione di bullismo scolastico potesse degenerare, preservando l’incolumità delle persone coinvolte ed evitando danni alle strutture scolastiche”. -Terza menzione di merito per i “Trekker del Golfo” Gianni La Piana e Vito Lentini, consegnata dall’assessore Maria Tesè “per aver trasmesso valori solidaristici compiendo, nel rispetto degli animali e della natura, una difficile impresa destinata a chi ne ha più bisogno. La Città di Castellammare del Golfo esprime affettuosa ammirazione”. -Quarta menzione di merito per la violinista Laura Sabella che ha deliziato i presenti suonando due brani e premiata da Mario Maimone perché   “il suo talento coinvolge per l’evidente sensibilità artistica. Castellammare del Golfo plaude alla virtuosa orchestrale, orgoglio della nostra terra”. -Quinta menzione di merito per Faro Como, premiato da Rosaria Vitale perché “maestro nell’arte comunicativa e anima del teatro popolare siciliano. Fondatore della compagnia teatrale Filodrammatica del Golfo, ha mantenuto alto il livello di prestigio della Città di Castellammare del Golfo su importanti palcoscenici italiani ed esteri”. -Sesta menzione per il vigile del fuoco Vincenzo Ligotti, premiato da Francesco Bianco “per avere coordinato e partecipato, presso le terme segestane, all’operazione di salvataggio di quattro persone in pericolo di vita per l’esondazione del Fiume Caldo in data 24/10/2021. Il ringraziamento della Città di Castellammare del Golfo”. -Settima menzione di merito per il capitano medico Giovanni Asaro, premiato dal presidente del consiglio comunale Mario di Filippi “per aver partecipato ad azioni militari di respiro internazionale. Ufficiale medico animato da entusiasmo e alto senso del dovere, è esempio e orgoglio per la Città di Castellammare del Golfo”.  Una targa alla memoria  Il sindaco Nicolò Rizzo ha anche consegnato alla figlia Alice, una targa alla memoria di Pietro Angelo - morto di Covid19- perché   “lavoratore modello del servizio antincendio boschivo della Forestale di Castellammare del Golfo, si è speso per la collettività non preoccupandosi di mettere a rischio la propria vita e portando a termine pericolose operazioni di salvataggio di concittadini in difficoltà ed in difesa dell’amato ambiente naturale”. Sat, 21 May 2022 07:22:32 +0000 Trapani Coldiretti: al via l'agrididattica per i bambini con i contadini https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31485-coldiretti-al-via-l-agrididattica-per-i-bambini-con-i-contadini.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31485-coldiretti-al-via-l-agrididattica-per-i-bambini-con-i-contadini.html Al via l’agrididattica per alunni e studenti a scuola e in campagna in Puglia, frutto dell’intesa sottoscritta tra il Ministero dell’istruzione e la Confederazione Nazionale Coldiretti. E’ quanto annuncia Coldiretti Donne Impresa Puglia che con Campagna Amica hanno organizzato le lezioni di educazione alimentare e sostenibilità ambientale a scuola e nelle 300 fattorie della Puglia.   L’Ufficio Scolastico regionale della Puglia, sensibile ai temi della sana e corretta alimentazione, ha invitato gli istituti scolastici di ogni ordine e grado ad aderire al percorso formativo di Coldiretti che consente l’integrazione tra le lezioni di educazione alimentare in classe con attività esperienziali complementari come le visite nelle fattorie didattiche, nei mercati di Campagna Amica e negli orti urbani, con una adesione straordinaria – annuncia Coldiretti Donne Impresa Puglia – delle scuole di tutta la Puglia che coinvolgerà oltre 30mila alunni e studenti. Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche migliaia di alunni, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Il progetto per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare riguarda le lezioni di agridattica a scuola, con la necessità di garantire al contempo che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a Km0, quando più di un pugliese su quattro (28%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all’anno per 585.000 studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo. L’obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. I percorsi virtuosi sull’approvvigionamento delle mense scolastiche con il cibo a Km0 dovranno diventare prioritari, considerato che una netta maggioranza del 71% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più. Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni, la Coldiretti sollecita a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzino le realtà produttive locali e riducano i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni, valorizzando i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura. Le fattorie didattiche sono aziende agricole multifunzionali che grazie alla legge di orientamento possono fare formazione in campo per le nuove generazioni puntando – precisa la Coldiretti – sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile. Le fattorie didattiche possono svolgere un ruolo fondamentale – evidenzia Coldiretti Donne Impresa Puglia - nel sostenere le famiglie e i genitori, in particolare le madri, che rientreranno al lavoro in concomitanza con la fine delle lezioni scolastiche e al fine di offrire servizi educativi con particolare attenzione al benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi. Per questo la Coldiretti mette a disposizione, delle autorità sanitarie, politiche e amministrative competenti, la sua rete di Fattorie Didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno ai genitori e ai bambini.     Wed, 20 Apr 2022 12:54:34 +0000 Bari Sant'Onofrio - Concluso il progetto “Comunichiamo” del Forum Famiglie Calabria https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/31446-sant-onofrio-concluso-il-progetto-comunichiamo-del-forum-famiglie-calabria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/31446-sant-onofrio-concluso-il-progetto-comunichiamo-del-forum-famiglie-calabria.html Invecchiamento attivo e solidarietà fra le generazioni – Intergenerazionalità, questo l’obiettivo del progetto “Comunichiamo”, finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ”con  Ente capofila il  Forum nazionale delle Associazioni familiari. Il progetto che ha avuto come coordinatore per la Calabria Onofrio Casuscelli, si è concluso con un convegno finale: “Sperimentiamo la "Silver Economy" finalizzato a diffondere a tutti gli stakeholder coinvolti, in modo particolare le associazioni, che hanno svolto diverse iniziative, i risultati ottenuti in termini di: cooperazione tra le generazioni, sviluppo del territorio e miglioramento qualitativo della vita sociale dei giovani e, in particolare, degli anziani per favorire il processo di "invecchiamento attivo. La crisi della natalità sta favorendo giocoforza i processi di desertificazione in essere nei piccoli comuni, dove riuscire a conservare e accrescere il patrimonio demografico e il coinvolgimento sociale dei giovani e' vitale per preservarne l'esistenza. Per questo urgono politiche serie e strutturate per rendere appetibile la permanenza de giovani nei medesimi territori e rilanciare la natalità in tutto il Paese. Queste le considerazioni scaturite dal convegno promosso dal Forum delle Associazioni Familiari in collaborazione con Istat e della presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia, tenutosi alla presenza di Gian Carlo Blangiardo, presidente Istat, Tiziana Zannini, Direttrice generale dell’Ufficio Politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gigi De Palo, Presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari e Emma Ciccarelli, vicepresidente, Paolo Proietti, amministratore Fast (Federazione per l'Accoglienza e lo Sviluppo Turistico).Il progetto, avviato un anno fa in cinque comuni in Italia ha avuto per la Calabria il Comune di Sant’Onofrio (VV) e ha visto coinvolte diverse associazioni. . E’ stata  fornita una fotografia sulla condizione dei giovani e sui loro rapporti con le altre generazioni e si e' avvalso dei risultati della "Ricerca statistica sulla condizione giovanile e i rapporti tra generazioni con focus sui piccoli comuni", a cura dell'Istat, mediante la quale si e' proceduto a calcolare un indice detto di "attrattivita' giovanile", per sintetizzare la capacità di ogni comune italiano di esercitare una forza attrattiva (o espulsiva) nei riguardi della popolazione giovane. Tra buone pratiche avviate e nuove sperimentazioni, il progetto ha dato vita a modelli metodologici e linee-guida per favorire l'intergenerazionalità come leva di riattivazione socio-culturale dei territori.”Sono molto soddisfatto dei risultati del progetto – ha commentato il Coordinatore per la Calabria Casuscelli – abbiamo consolidato alcuni percorsi importanti e c’è stato un reale protagonismo del mondo associativo con la nascita anche di associazioni, quali l’ammodernamento della biblioteca, la ripresa di percorsi storico culturali quali il cippo della via Popilia e l’attualizzazione di personaggi che hanno dato lustro a Sant’Onofrio come Pasquale Marcello e lo sport come attività che integra le diverse generazioni. Il presidente del Forum Famiglie Calabria Claudio Venditti ha dichiarato che il progetto proseguirà con focus specifici di approfondimento per consolidare le indicazioni e i risultati ottenuti”: Sat, 09 Apr 2022 07:35:11 +0000 Vibo Valentia Coldiretti: con clima tropicale boom avocado e mango made in Italy https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31310-coldiretti-con-clima-tropicale-boom-avocado-e-mango-made-in-italy.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31310-coldiretti-con-clima-tropicale-boom-avocado-e-mango-made-in-italy.html Crescono i consumi di frutti tropicali, con la Puglia che registra una impennata delle coltivazioni di avocado, mango e melograni Made in Puglia insieme a tante altre produzioni esotiche di largo consumo come le bacche di aronia, le bacche di goji, le banane e il lime. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati diffusi con l'annuncio della terza edizione del Tropical Fruit Congress, in programma a Macfrut 2022 che registrano un aumento dei consumi di di frutti tropicali del  45-50% nel quadriennio 2017-2020. “Anche a seguito dei cambiamenti climatici in atto e alla tropicalizzazione si è passati da pochi ettari piantati con i superfrutti esotici ad oltre 500 ettari con un incremento esponenziale negli ultimi anni. Il fenomeno della frutta esotica in Puglia, spinto anche dall’impegno di tanti giovani agricoltori, è un esempio della capacità di innovazione delle imprese agricole pugliesi nel settore ortofrutticolo che troppo spesso viene però ostacolata da un ritardo organizzativo, infrastrutturale e diplomatico”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.  Originario della zona che dalle montagne centrali ed occidentali del Messico arriva fino alle coste del Pacifico dell’America Centrale – spiega Coldiretti Puglia -  l’avocado è un frutto tropicale che ha trovato nel clima del sud Italia un perfetto habitat a cui adattarsi. A Castellaneta sono state piantumate altre 32mila piante di avocado, mentre in Salento si parla di 100mila piante di avocado e 8mila piante di mango e altrettante piante di lime, mentre fanno capolino timidamente le coltivazioni di banane 100% made in Puglia. Le rosse bacche della Pianta di Goji spesso definite frutti della salute per le loro funzioni antiossidanti e antiinfiammatorie grazie a sostanze nutritive – dice Coldiretti Puglia - che danno alle Bacche di Goji tali caratteristiche sono rilevate in grande quantità, molto di più che in altri vegetali per una dieta sana e naturale tanto che la Bacca prodotta dalla Pianta di Goji è centrale nell'alimentazione di molte zone dell'Asia orientale. Le bacche di aronia arrivano dall'America, ma ormai sono diffusissime nell'Est Europa – aggiunge Coldiretti Puglia - hanno numerose proprietà benefiche, dovute soprattutto al loro elevato apporto di antiossidanti. Il segmento di mercato della frutta esotica sta crescendo vertiginosamente considerato che oltre sei consumatori su 10 (61%) acquisterebbero banane, manghi, avocado tricolore se li avessero a disposizione invece di quelli stranieri, secondo un sondaggio Coldiretti-Ixè. Il 71% dei cittadini sarebbe inoltre disposto a pagare di più per avere la garanzia dell’origine nazionale dei tropicali. Una scelta motivata dal maggiore grado freschezza ma anche dal fatto che l’Italia – precisa la Coldiretti – è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%), quota inferiore di 1,6 volte alla media dell’Unione Europea (1,3%) e ben 7 volte a quella dei Paesi extracomunitari (5,5%). Quello delle piante tropicali Made in Italy – sottolinea la Coldiretti – è un fenomeno destinato a modificare in maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni, ma anche le scelte produttive delle stesse aziende agricole per gli effetti del surriscaldamento determinati dalle mutazioni del clima. Il 2021 in Italia – spiega Coldiretti – è stato fino ad ora il dodicesimo anno più caldo della Storia da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800 con una temperatura superiore di 0,69 gradi rispetto alla media storica nei primi 10 mesi secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr. E non è un fatto isolato ma strutturale in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine – conclude la Coldiretti – anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003. Fri, 11 Feb 2022 14:36:33 +0000 Bari Coldiretti: in Puglia è fungo mania https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31292-coldiretti-in-puglia-e-fungo-mania.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31292-coldiretti-in-puglia-e-fungo-mania.html L’emergenza Covid spinge la voglia di salute e sicurezza dei consumatori con un boom degli acquisti di funghi, con il cardoncello che ha varcato i confini regionali, conosciuto e apprezzato ormai anche nelle altre regioni italiane. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati raccolti nelle principali fungaie pugliesi, con una performance molto positiva per un prodotto prelibato che piace a tutti, considerato da vegetariani e vegani un’alternativa alla carne, perché contiene proteine di buona qualità e per la sua consistenza molto funzionale a numerose preparazioni gastronomiche. La crescita delle vendite in Italia e all’estero sostiene l’aumento della produzione coltivata nelle fungaie che in Puglia è variegata dal cardoncello al prataiolo (o champignon bianco e crema), dal tartufo al porcino, dal Pleurotus Cornucopiae al Pleurotus Ostreatus, fino al pioppino,  al Salmineus il fungo rosso dell’amore e alle cornucopie, ma è proprio il cardoncello ad essere balzato in cima alla lista degli acquisti.   “Il cardoncello soprattutto negli ultimi due anni – spiega Gianvito Altieri, referente del settore fungicoltura della Coldiretti Puglia – si è affermato sui banchi della grande distribuzione anche in altre regioni d’Italia. La Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, compresi tartufi e funghi spontanei”. Ma con il Covid c’è stata una vera e propria svolta autarchica – aggiunge Coldiretti Puglia - in quattro famiglie su dieci (44%) che hanno portato in tavola cibi di propria produzione, spingendo anche la coltivazione dei funghi a casa propria con i kit fai da te. “Anche per i funghi cardoncelli, la coltivazione è possibile anche con kit che consentono di raccogliere i propri funghi abbastanza agevolmente nel giro di una ventina di giorni”, conferma Altieri. I funghi cardoncelli sono noti ed apprezzati fin dall’antichità. Anche nel MedioEvo li si consumava abitualmente ed erano molto graditi. Ai tempi si riteneva che essi avessero proprietà afrodisiache, infatti in Santo Uffizio li mise all’indice in quanto alimento capace di distrarre i Cristiani durante le penitenze. Alcuni esperti li definiscono funghi “onesti” – conclude Coldiretti Puglia - proprio perché non sono confondibili con altre varietà, ma anche discreti e democratici, perché il loro sapore è gustoso senza esagerare, valorizza tutti i sapori senza coprirne o sovrastarne alcuno.   Mon, 07 Feb 2022 14:06:41 +0000 Bari Rete Imprese Villa Franca: Consuntivo 2021 e previsioni di sviluppo per il 2022 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/31288-rete-imprese-villa-franca-consuntivo-2021-e-previsioni-di-sviluppo-per-il-2022.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/31288-rete-imprese-villa-franca-consuntivo-2021-e-previsioni-di-sviluppo-per-il-2022.html Lo scorso 31 gennaio, presso la sala ricevimenti di Casa Resta a Francavilla Fontana, si è tenuta la riunione del Comitato di Gestione di Rete Imprese Villa Franca e l’assemblea dei soci per la presentazione ed approvazione de Conto Consuntivo 2021. L’occasione è stata utile per approfondire la conoscenza tra gli imprenditori e i consulenti intervenuti, al fine di creare le giuste sinergie e collaborazioni tra gli operatori. Obiettivo principale è, infatti, la creazione di progetti che portino ben presto sviluppo economico e occupazione nel nostro territorio. A seguito dell’ultimo incontro di gennaio con il sindaco Antonello Denuzzo, l’assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce, il consigliere regionale Maurizio Bruno, il consigliere provinciale Mimmo Tardìo e il dirigente del settore Urbanistica Leonardo Scatigna, gli imprenditori di Rete Imprese Villa Franca hanno preso atto della volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di dare una svolta definitiva all’area Pip. In particolare, il sindaco Denuzzo aveva dichiarato che la variante alle norme tecniche di attuazione, così come approvata dalla Regione, sarebbe approdata in Consiglio Comunale nella prima occasione utile. In tal modo si potrà riprendere, sicuramente già dalla convocazione di questa settimana, l’iter che porterà all’adozione definitiva nei termini temporali previsti dalla legge. Ottenuto ciò, sarà finalmente possibile l’insediamento delle attività commerciali e dei servizi nell’area Pip, e l’assessore Lonoce, supportato dal dirigente Scatigna, potrà proseguire il suo lavoro per la soluzione delle altre problematiche presenti, tuttora gravate dall’obsolescenza di diversi strumenti regolatori, quali il piano particolareggiato e il regolamento per gli espropri. Si spera, dunque, che gli imprenditori, come richiesto espressamente dal consigliere regionale Bruno, possano ricevere ben presto dall’Amministrazione Comunale un cronoprogramma che, se rispettato, possa permettere di usufruire delle opportunità offerte dal PNRR e dalla ZES Jonica finalmente in avvio. Ed è rimarcando questi aspetti che il vicepresidente della Rete Vincenzo Di Castri chiede di portare avanti il progetto per il completamento della zona industriale, affinché si possano realizzare le strade, l’illuminazione e gli espropri che permettano ad altri imprenditori di investire creando nuove attività e occupazione. Con l’avvio recente della consultazione preliminare di mercato per la locazione del centro di carico intermodale di Francavilla Fontana, tra l’altro, l’Amministrazione Comunale potrà anche valutare i progetti di Rete Imprese Villa Franca, permettendo il recupero di una struttura abbandonata da anni e nella quale sono stati investiti ingenti fondi pubblici senza alcun beneficio per la collettività. Il presidente della Rete Francesco Fullone è certo che se queste premesse saranno confermate, Rete Imprese Villa Franca sarà protagonista di progetti non solo locali, ma anche relativi a comuni limitrofi che già “bussano alla porta”, assumendo un’importanza sempre maggiore anche a livello regionale. Fri, 04 Feb 2022 15:14:00 +0000 Brindisi Coldiretti: Messa di ringraziamento con benedizione degli ulivi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/31149-coldiretti-messa-di-ringraziamento-con-benedizione-degli-ulivi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/31149-coldiretti-messa-di-ringraziamento-con-benedizione-degli-ulivi.html Giornata del Ringraziamento a Lecce, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), per rendere grazie per il raccolto dei campi e benedire gli ulivi pronti ad essere piantati, un gesto di speranza per la rinascita del Salento dopo la grave infezione causata dalla Xylella che ha fatto seccare gli olivi, con la messa celebrata in occasione proprio della giornata mondiale degli alberi 21 Novembre nata per tutelare la natura e la ricchezza botanica italiana. Oltre 300mila nuovi alberi, quasi 8 milioni di metri quadrati aggiuntivi di parchi e giardini, 16mila nuovi terrazzi e balconi fioriti nei prossimi tre anni grazie alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici. In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante. Una spinta a rendere più belle le case e le città ma anche un contributo a ridurre l’inquinamento e a contrastare i cambiamenti climatici che deve essere accompagnato anche dall’impegno dei comuni tra i quali pero’ – sottolinea la Coldiretti regionale – più di 1 capoluogo di provincia su 2 (54%) è ancora fuorilegge sul verde urbano per non aver rispettato legge 10 del 2013 che impone a tutti i Comuni con oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato. Una esigenza in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi. Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali. Giornata del Ringraziamento a Lecce, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), per rendere grazie per il raccolto dei campi e benedire gli ulivi pronti ad essere piantati, un gesto di speranza per la rinascita del Salento dopo la grave infezione causata dalla Xylella che ha fatto seccare gli olivi, con la messa celebrata in occasione proprio della giornata mondiale degli alberi 21 Novembre nata per tutelare la natura e la ricchezza botanica italiana. Oltre 300mila nuovi alberi, quasi 8 milioni di metri quadrati aggiuntivi di parchi e giardini, 16mila nuovi terrazzi e balconi fioriti nei prossimi tre anni grazie alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici. In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante. Una spinta a rendere più belle le case e le città ma anche un contributo a ridurre l’inquinamento e a contrastare i cambiamenti climatici che deve essere accompagnato anche dall’impegno dei comuni tra i quali pero’ – sottolinea la Coldiretti regionale – più di 1 capoluogo di provincia su 2 (54%) è ancora fuorilegge sul verde urbano per non aver rispettato legge 10 del 2013 che impone a tutti i Comuni con oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato. Una esigenza in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi. Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali. Wed, 24 Nov 2021 10:15:08 +0000 Lecce Castellammare del Golfo - Wine export manager e tecnico per la sostenibilità alimentare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31032-castellammare-del-golfo-wine-export-manager-e-tecnico-per-la-sostenibilita-alimentare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31032-castellammare-del-golfo-wine-export-manager-e-tecnico-per-la-sostenibilita-alimentare.html Aperte le iscrizioni ai corsi di alta specializzazione post diploma ed a titolo gratuito per “tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali- wine export manager 2.0” e il corso per “tecnico della sostenibilità alimentare”: altre due nuove qualifiche professionali che è possibile conseguire frequentando l’“Emporium del Golfo” uno degli 11 Istituti Tecnici Superiori (ITS) della Regione Siciliana. «Il Comune di Castellammare è tra i soci fondatori della fondazione “Emporium del Golfo” che ha come scopo l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con la creazione e la formazione di figure altamente specializzate -sottolinea il sindaco Nicolò Rizzo-ed al passo con le moderne tecnologie e competenze. Invitiamo i giovani diplomati che intendono specializzarsi ad iscriversi ai corsi per diventare professionisti nel settore agroalimentare con opportunità lavorative certamente più ampie». Fino al 20 ottobre, è possibile iscriversi ai corsi post diploma di durata biennale proposti dall'ITS Emporium del Golfo che consentono di conseguire il diploma di tecnico superiore con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework). Per favorire la circolazione in ambito nazionale ed europeo, il titolo è corredato dall’EUROPASS diploma supplement. Pubblicato anche l’avviso pubblico per il programma “garanzia giovani” con corsi formativi di inglese o informatica: avranno una durata di 180/200 ore e sono rivolti ai corsisti NEET (Not in Education, Employment or Training) ovvero non studenti e non lavoratori di età compresa tra i 18 ed i 29 anni (https://forms.gle/trRC8uXoU4jCZGBNA) Wed, 06 Oct 2021 14:06:09 +0000 Trapani Dopo 35 anni riapre il Museo Civico Archeologico di Noto https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/31010-dopo-35-anni-riapre-il-museo-civico-archeologico-di-noto.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/31010-dopo-35-anni-riapre-il-museo-civico-archeologico-di-noto.html Dieci sale espositive, centinaia di reperti che vanno dall’Età Preistorica a quella Medievale, due piani da visitare e zero barriere architettoniche: da ieri pomeriggio Noto ha ritrovato il suo Museo Civico Archeologico, allestito nei bassi del Complesso Monumentale del Santissimo Salvatore - Ex Monastero delle Benedettine, in pieno corso Vittorio Emanuele. Ieri l’inaugurazione, alla presenza del Soprintendente di Siracusa Salvatore Martinez e del direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai Carlo Staffile. Da domani sarà aperto al pubblico.   “Dopo tanta fatica e il coinvolgimento di tante persone e tanti Enti - ha detto il sindaco Corrado Bonfanti - riapriamo un Museo che è espressione ritrovata delle nostre radici. Un Museo che aveva cominciato le sue attività nel 1965, per poi chiudere i battenti definitivamente nel 1986. Sono passati 35 anni, dunque. Ho la necessità e il desiderio di ringraziare tutte le persone che si sono impegnate in questo lungo lavoro collettivo: Sovrintendenza, Parco Archeologico, professionisti e tante altre strutture intermedie che hanno reso meno difficile il percorso, oltre alle maestranze e alle Ditte che hanno appaltato lavori e servizi. Non è stato facile, sia chiaro, perché c’è voluto un approccio delicatissimo a millenni di storia che solo figure competenti ci hanno permesso di ricostruire, con innesti legati anche alla nuova tecnologia che renderanno più avvincente la visita al Museo. E mi ritengo anche fortunato: se le elezioni amministrative non fossero state rinviate, non sarei arrivato ad inaugurare questa nostra creatura, il nostro Mucian”.   Noto ritrova dunque le sue origini, tra manufatti e oggetti risalenti a decine di campagne di scavi realizzate tra Monte Finocchitto e la Necropoli di Castelluccio, con l’epigrafe del Gymnasium recuperata a Noto Antica e i resti del santuario di Demetra e Kore dell’antica Eloro, la colonia Greca sul mare. E’ un viaggio tra le origini di Noto, arricchito dalle ricostruzioni al computer e, al momento, anche da un cratere prestato dal Museo Archeologico Regionale di Siracusa Paolo Orsi.   “Avete fatto un bellissimo lavoro - ha commentato il Sovrintendente di Siracusa Salvatore Martinez -  all’interno di questo grandissimo contenitore, grazie anche alla sinergia dei vari Enti coinvolti. Noi dobbiamo condividere spazi, per condividere il nostro patrimonio artistico ed archeologico che spesso finisce in capannoni nascosti e difficili da visitare”.   Prima del taglio del nastro e della prima visita alle sale, il sindaco Bonfanti ha presentato il direttore del Museo, l’archeologo netino Paolo Marini, egittologo, curatore e coordinatore delle mostre itineranti del Museo Egizio di Torino, con cui partirà presto una collaborazione, ringraziando un’altra archeologa netina, Laura Falesi, curatrice dell’allestimento del Museo, finalmente riaperto dopo 35 anni di inattività.   “Un pensiero doveroso - ha concluso il sindaco Bonfanti - deve essere poi rivolto a Gioacchino Santocono Russo, studioso di archeologia e artefice del primo Museo Civico Archeologico di Noto inaugurato nel 1965. Di Paolo Orsi, Luigi Bernabò Brea e Giuseppe Voza, non finiremo mai di esserne riconoscenti per averci restituito le nostre radici”. Mon, 27 Sep 2021 14:17:27 +0000 Siracusa L'Avis di Noto ha donato al Comune una nuova J.O.B. Chair https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30941-l-avis-di-noto-ha-donato-al-comune-una-nuova-j-o-b-chair.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30941-l-avis-di-noto-ha-donato-al-comune-una-nuova-j-o-b-chair.html Da mercoledì scorso a Lido di Noto è disponibile una nuova J.O.B. (Join on the beach) Chair. E’ stata donata al Comune di Noto dall’Avis di Noto, nel segno della condivisione e della solidarietà: sarà utilizzata dai bagnini della Protezione Civile Avcn di Noto per permettere a chi ha problemi di deambulazione di poter fruire della spiaggia e del mare in totale sicurezza.   Stamattina la simbolica cerimonia di consegna, presenti il sindaco Corrado Bonfanti, l’assessore al Welfare Roberta Garofalo con il dirigente di settore Claudio Corte, il presidente Avis Noto Paolo Saetta con tutto il nuovo direttivo appena insediatosi, i bagnini dell’Avcn di Noto impiegati nel progetto “Spiagge Sicure” per l’assistenza ai bagnanti e il dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola.   “Grazie di cuore all’Avis di Noto - ha detto il sindaco Bonfanti - che ha voluto donare questa J.o.b. Chair che permetterà a chi ha problemi di deambulazione di poter arrivare in spiaggia e godersi il nostro mare in totale sicurezza. Da 10 anni anni, attraverso la Protezione Civile, assicuriamo l’assistenza a tutti i bagnanti e posso affermare che quella per i diversamente abili è il nostro fiore all’occhiello. Ringrazio tutta l’Avis di Noto: ancora una volta si è dimostrata attenta alle esigenze del territorio ed auguro buon lavoro al nuovo direttivo presieduto da Paolo Saetta”.   “Siamo stati portavoce della volontà dei nostri donatori - ha aggiunto Paolo Saetta, nuovo presidente Avis di Noto - grazie ai quali è stato possibile portare avanti questa iniziativa che riteniamo sia molto utile e importante. Iniziativa che ci permette di diffondere la nostra attività e, ci auguriamo, di riuscire a trovare sempre più donatori di sangue”.   Un appello, quest’ultimo, rilanciato dal dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola. “C’è sempre bisogno di mettersi a disposizione degli altri - ha detto - perché spesso donare il sangue aiuta a salvare la vita, di un parente ma anche di uno sconosciuto. Dobbiamo stare vicini a chi ha bisogno e oggi ne abbiamo avuto un esempio molto importante”. Mon, 02 Aug 2021 08:37:38 +0000 Siracusa In visita a Noto l'ambasciatrice polacca in Italia S. E. Anna Maria Anders https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30855-in-visita-a-noto-l-ambasciatrice-polacca-in-italia-s-e-anna-maria-anders.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30855-in-visita-a-noto-l-ambasciatrice-polacca-in-italia-s-e-anna-maria-anders.html Lo scorso venerdì pomeriggio il sindaco Corrado Bonfanti ha accolto in città l’ambasciatrice di Polonia nella Repubblica Italiana S. E. Anna Maria Anders, accompagnata da Krzysztof Czarniecki, addetto alla Difesa dell’ambasciata polacca in Italia, e dal Colonnello Miroslaw Jaros, comandante della guarnigione polacca alla base di Sigonella. Il momento istituzionale si è svolto nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio. Presenti anche il Presidente del Consiglio comunale Veronica Pennavaria e la Giunta comunale. L’ambasciatrice Anders ha firmato il libro degli ospiti illustri, tra le cui pagine ci sono anche le firme dell’ex Primo Ministro del Regno Unito Tony Blair e degli ambasciatori di Turchia e Cina in Italia, con una dedica speciale alla città ed ai netini. Qui si è svolto anche un simbolico scambio di omaggi: il sindaco Bonfanti le ha consegnato alcuni libri su Noto, mentre l’ambasciatrice Anders ha ricambiato con la consegna di due preziosi gemelli da camicia.  “È una visita graditissima quella dell’ambasciatrice Anna Marie Anders - ha detto il sindaco Bonfanti - nel nome di Igor Mitoraj, al quale abbiamo dedicato la nostra mostra open-air sulle scalinate della nostra straordinaria Cattedrale. L’ambasciatrice è figlia del Generale Wladyslaw Anders, che a capo del 2º Corpo d’armata polacco si è distinto nelle azioni di liberazione dal nazifascismo di molte nostre città. Il 18 maggio 1944 liberò Cassino, mentre il 21 aprile 1945, liberò Bologna e la bandiera polacca fu issata sulla sommità della Torre degli Asinelli. Una giornata storica, che non dimenticheremo mai: sono anche i rapporti internazionali come questi che permettono di far crescere la nostra Noto”. La delegazione polacca si è poi postata in Cattedrale, dove è stata celebrata una messa in polacco, officiata da don Lukasz Matuszczak (cappellano del contingente polacco alla base di Sigonella) e don Eugenio Boscarino. Al termine la visita alla mostra dello scultore polacco Igor Mitoraj, le cui opere e la cui figura sono state presentate da Grazyna Czogala, presidente dell’associazione Italo-Polacca Triskeles. L’ambasciatrice Anders ha poi incontrato a Palazzo Nicolaci le comunità di connazionali che vivono e lavorano a Noto e nella Sicilia Orientale, su invito dell’assessore Marta Fitula, originaria della Polonia, per poi far rientro in sede.   Tue, 15 Jun 2021 14:01:31 +0000 Siracusa La tradizione napoletana nel Regno di Napoli https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30829-la-tradizione-napoletana-nel-regno-di-napoli.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30829-la-tradizione-napoletana-nel-regno-di-napoli.html Avevo promesso in conclusione del suggestivo studio di Francisco Elias de Tejada, “La Monarchia tradizionale” di sviluppare il tema dell’ultimo capitolo in riguardo al Regno di Napoli. De Tejada, studioso e filosofo spagnolo, nonché esponente del carlismo politico spagnolo, è vissuto a Napoli per sette anni, peraltro sposando una donna napoletana. Nella parte conclusiva del testo, pubblicato in Italia per la prima volta, dalle Edizioni dell’Albero nel 1966, affronta il tema della tradizione di Napoli, per certi versi si tratta di un inno alla napoletanità. È uno studio che Tejada aveva accarezzato già dagli anni dell’infanzia. E’ un richiamo del sangue che lo ha spinto “a cercare notizie su quel paese azzurro e oro in cui le memorie dei miei antenati e la curiosità dell’incantesimo tessevano leggende”, nonostante tutto senza mettere piede in via Toledo. Già si sentiva Napoletano di cuore. I suoi antenati erano partiti da Napoli tre secoli fa ai tempi del re Filippo IV, per stabilirsi in Estremadura. Tejada ritornando nel 1956 a Napoli, precisa che ha trovato un’altra città rispetto all’immagine che i suoi gli avevano tramandato. “Non era il regno di Napoli, ma una provincia dipendente da signori che la governavano da Roma, dove la lingua ufficiale era il toscano ed i soldati vestivano uniformi piemontesi. Non era la capitale del primo degli stati della penisola italiana […]”. L’unica cosa che rimaneva a Napoli “era la grazia popolare, ma purtroppo questa grazia era disprezzata dagli stessi napoletani, primi attori nel drammatico suicidio collettivo che riduceva il napoletanismo al ‘folklore’”. Era la Napoli del realismo di Salvatore Di Giacomo, “in quella disgraziata Peppenella che batte il marciapiede senza pane né acqua”. Tejada è consapevole che ora il popolo napoletano ignora il suo passato, quando Napoli era libera e indipendente, la Napoli di oggi è avvolta in un fatalismo orientalizzante. E’ interessante citare le parole del filosofo spagnolo che si esercita in una dura e spregiudicata requisitoria della Napoli odierna. “Ora la sua classe media, ubriaca di garibaldinismo, alla ricerca di vantaggi personali, continua a vagare nella leggenda nera forgiata nel XIX secolo contro Napoli tradizionale; l’aristocrazia decadente o decaduta, oscillante tra la frenesia di rinnegare le proprie glorie per essere più in armonia coi tempi e un isolamento mortale; il clero impegnato in un vaticanismo di marca democristiana che sogna una repubblica guelfa nella quale Napoli non conta”. In questo caos Tejada nota che “alcuni, sono socialisti ed altri monarchici savoiardi, alcuni papalini, altri garibaldini, alcuni rivolti verso Mosca ed altri verso il Vaticano…ma nessuno pensa a Napoli, nessuno è napoletano”. Addirittura, Tejada arriva al punto di scrivere che per sette anni si è sentito nella città partenopea come una belva in gabbia, una fiera isolata pronta ad assalire, ma appoggiato dalla sua eredità del sangue (hidalguia) e dal giuramento fatto ai suoi morti di chiarire la passione napoletana, in che cosa consiste la tradizione napoletana, cioè, l’anima della mia adorata Napoli. In sintesi, Tejada espone la storia del regno di Napoli a partire dal XVI secolo, da quando comincia ad esistere come entità sociale, grazie a Ferdinando il Cattolico, che “doma la ribelle nobiltà e pone il bene comune napoletano al di sopra delle ambizioni politiche di infiniti monarchi reucci quasi onnipotenti, capaci di vendere il Regno allo stesso Turco, come più di una volta avevano pensato di fare”. Tejada ripete spesso che Napoli è Regno e non monarchia che naviga come una nave senza timoniere. A questo punto il nostro studioso fa riferimento ai diversi passaggi delle dinastie che governarono il regno scontrandosi con i nobili e principi rivoltosi. Pertanto, per Tejada “il regno di Napoli acquista solida struttura quando i suoi re domineranno la nobiltà rivoltosa […] cioè, quando il regno napoletano entra nella confederazione delle Spagne”. Il segno più evidente di questa entità politica al di sopra dell’anarchia delle epoche precedenti furono “la presenza dei procuratori popolari alle riunioni di ‘Cortes’ introdotte da Alfonso il Magnanimo come adattamento napoletano alle libere istituzioni catalane”. Il rappresentante del re cattolico preferiva fare ricorso al popolo napoletano e lo convocava immediatamente a “Cortes”. “Con la formazione del Regno nasce la tradizione napoletana, perché si delinea il corpo politico istituzionale che permetterà di differenziare Napoli dagli stati vicini non quale mobile mucchio di anarchiche sabbie feudali, ma quale corpo politico dotato di una struttura robusta e permanente”. Tejada è preciso nella descrizione della composizione del sistema politico di quel tempo: “Il vicerè, il Sacro Consiglio Collaterale, la Corte della Vicaria, la cancelleria organizzata da Ferdinando il Cattolico nel 1505, i parlamenti con rappresentanza popolare, i seggi della capitale dotati di potere deliberanti, intessono una trama coerente che era il meglio che si potesse attuare in quel tempo ed in quelle congiunture”. In pratica esisteva una forte alleanza tra la Corona ed il popolo, a tal punto che quando la nobiltà aizzò le sommosse del 1547 contro don Pedro di Toledo, non furono rivolte contro il re delle Spagne, ma contro le angherie dei signorotti, infatti il tumulto di Masaniello, “fu una reazione contro i soprusi dei nobili, come testimonia Paolo Antonio di Tarsia nel suo ‘Tumultos de la ciudad y rayno de Napoles’, quando da un lato segnala che i napoletani ‘si sono dimostrati vassalli leali al loro Re, anche nell’impeto delle sommosse e dei tumulti’ e dall’altro che erano insorti a causa delle ‘prepotenze perpetrate dai potenti sulla povera gente’””. Ecco l’intento di Tejada di dimostrare l’esistenza di un Regno con un corpo politico autonomo, con istituzioni proprie, con un particolare diritto, con consigli e Corte separati, modellati da Ferdinando il Cattolico e rafforzati dai suoi successori, sempre in una unione profonda tra la Corona e il popolo. Nel terzo paragrafo lo scrittore spagnolo evidenzia le caratteristiche della Cultura napoletana. È interessante leggere queste pagine, perché si scopre un mondo sconosciuto di letterati, studiosi, facenti parte a pieno titolo della cultura italiana: il miglior poeta in toscano che viveva a Napoli era Benito Gamet, nato a Barcellona, molto più dotto di tanti altri più conosciuti. Tejada fa alcuni nomi: Bernardino Martirano, Fabrizio Luna, Benedetto di Falco, Luigi Tansillo. Questi scrittori napoletani secondo Tejada, “vivono nella speranza di vedere l’Italia intera intorno al trono dei loro re, ed aspirano parimenti alla monarchia universale di Carlo V”. Ad una prima abitudine di servirsi del toscano, si arrivò poi ad una successiva offensiva antitoscana, come si può dedurre dagli scritti di altri autorevoli studiosi. La cultura napoletana è presente nel campo del Diritto, della scienza giuridica, una caratteristica di Napoli, nei secoli XVI e XVII, a cominciare da Andrea d’Isernia. Tejada per conoscere meglio le varie scuole napoletane invita a leggere il suo Napoles hispanico (pubblicato in Italia, in sei volumi da Controcorrente). “Per identificare le energie intellettuali di tanti giureconsulti che fecero di Napoli la culla della scienza giuridica. Sorgono così una serie di scuole che compongono il più ricco mosaico di studi giuridici di cui abbia memoria, non superato né prima né dopo da nessun popolo”. Questa cultura napoletana fu possibile perché i re delle Spagne furono “fermi al loro credo tradizionalista di rispettare la personalità storica del regno, anche quando suggerimenti provenienti dagli stessi napoletani li incitavano alla castiglianizzazione del Regno napoletano”. Tejada porta l’esempio di Tommaso Campanella che consigliava a Filippo III nella Monarchia di Spagna di “spagnolizzare” il Regno napoletano con l’imposizione della lingua e degli usi e le leggi di Castiglia. Il buon re della vera Napoli ha rifiutato il consiglio. Con l’indipendenza culturale nelle lettere e nel diritto il Regno napoletano ebbe una missione storica: “difendere la verità cattolica del Cristo contro i nemici del nord e del sud, contro il protestantesimo e l’Islamismo”. Tejada rileva che si tratta di un compito che lui chiama, “guerra intellettuale”, ma che benissimo si può intendere come una “battaglia delle idee”. Comunque sia Tejada precisa che anche se è difficile per alcuni comprendere questa “guerra”, certamente, la genialità storica di allora “salvò la Cristianità dall’essere divorata dai suoi nemici, mercè i sacrifici che con gli altri popoli della Confederazione spagnola, i miei antenati affrontarono coraggiosamente”. Tejada a questo punto può scrivere che quei popoli federati nella monarchia spagnola furono strumenti di Dio. “Se il Protestantesimo e l’Islamismo non poterono chiudere il cerchio che avrebbe stritolato quella Cristianità che ancora sopravviveva alla rivoluzione antropocentrica europea, fu perché Iddio si servì dei nostri popoli come strumento della Sua gloria e perché i nostri antenati poterono consacrarsi completamente alla impresa di combattere le battaglie del Signore nei leggendari ‘tercios’ o nei banchi di Trento, nelle flotte di guerra o nella stampa dei libri”. E’ un accostamento affascinante questo di Tejada: “la massima gloria della tradizione napoletana è codesto senso missionario, codesta guerra intellettuale contro l’Islam e contro l’Europa. Ignorarla o disconoscerla è voler ignorare o disconoscere coscientemente l’essenza del Regno di Napoli”. Attenzione serve fare una precisazione, L’Europa che Tejada contrasta è quella nata dalle idee illuministe, dalla Rivoluzione francese, le idee di Voltaire e di Rousseau. Tuttavia, i più grandi scrittori napoletani, una infinità di nomi proposti da Tejada, hanno avversato i vari padri dell’Europa, da Lutero a Machiavelli, fino a Bodin, a Hobbes. Infatti, la mentalità assolutista tipicamente europea sconosciuta nelle Spagne, teorizzata da Jean Bodin, “era incompatibile con la mentalità della Napoli tradizionale”. Pertanto, conclude il paragrafo sostenendo che “il pensiero politico napoletano, come quello spagnolo in generale, fu antieuropeo, antiluterano, antimachiavellico, antibodiano, schiettamente aderente alla Controriforma. L’Islam e l’Europa furono i nemici nazionali. Fino al 1700 il Regno formò un blocco con il resto dei popoli della monarchia federata ispanica difendendo il teocentrismo intransigente della Cristianità di fronte alla nuova civiltà antropocentrica europea”. Dopo queste affermazioni si comprende meglio il perché nei libri di Storia i combattenti di questa monarchia federata, a cui fa riferimento lo scrittore spagnolo furono derisi e per secoli considerati reietti dell’umanità. Insomma, per Tejada la Napoli tradizionale si fissò su tre punti: “la difesa intransigente del Cristianesimo cattolico, il mantenimento appassionato delle libertà del Regno inteso come corpo politico perfetto e totale, il fervido servizio al Re, capitano dell’impresa della Controriforma e paladino della Cristianità missionaria”. Era evidente che un Paese con questo curriculum non poteva che essere osteggiato dai corifei della Rivoluzione europea. Pertanto, la storia dei popoli spagnoli degli ultimi tre secoli “sarà la lotta delle rispettive tradizioni spagnole contro l’estraneo spirito europeo”. Infatti, Per Tejada, anche lo sviluppo del Regno di Napoli, “si identificherà con la polemica intorno alla sua tradizione assalita dall’assolutismo francese nel secolo XVIII, dal garibaldinismo liberale nel secolo XIX e dal sogno ‘romano’ del fascismo nel secolo XX che si succederanno lottando gli uni contro gli altri senza mai permettere una soluzione autenticamente napoletana”. Il secolo XVIII vede il trionfo delle idee europee sulle Spagne, divise e spezzettate. Anche l’anima nazionale napoletana viene straziata. Scrive Tejada: “l’eroico idealismo della difesa della Cristianità viene sostituito dal volgare pragmatismo di moda alla corte di Versailles”. I letterati come Genovesi, Beccaria, Filangeri, Pagano, “disprezzano la loro storia per inginocchiarsi ai piedi dell’idolo Voltaire”. Anche nel Diritto, Napoli ora scopiazza formule straniere. “Solo il popolo protesta e continua a parlare napoletano, quel napoletano che gli eruditi disdegnano, come disdegnano le lettere, la filosofia e la giurisprudenza napoletane facendo a gara nel portare a termine un vero e proprio suicidio nazionale […]”. Tejada, applica le triste parole di Ferdinando Galiani e intravede un furore collettivo dei napoletani nel rinnegare le proprie tradizioni. Una parte del popolo napoletano abbandonato a sé stesso cercò di continuare ad essere napoletano, tra questi Giambattista Vico, che “rappresenta l’ultima voce tradizionale con la sua avversione alla cultura moderna, con la sua lotta contro il pensiero europeo, fedele alla comune tradizione spagnola, fedele a Francisco Suarez […] nemico di Hobbes e Machiavelli, quali empi, distruttori della giustizia, scandali del pensiero […]”. Giambattista Vico, ultimo nome della Tradizione napoletana. Tejada non è tenero con i Borboni, perché hanno fatto perdere l’amore dei napoletani nei confronti dei monarchi spagnoli, proprio per il napoletanismo, “rimasto incompreso dai Borboni francesi”. Siamo nel 1799, Vincenzo Cuoco potrà dire, “il popolo non amava più il re […] amava ancora la sua religione, amava la patria, e odiava i francesi”. Ancora Tejada sostiene che nel XVIII secolo “la tradizione napoletana perde il senso della monarchia autentica, ma sente la nostalgia delle libertà spagnole, continua ad odiare l’Europa, e crede nella realtà tradizionale di Napoli. Il suo grido di battaglia sarà l’evviva la ‘Santa Fede’ ed il ‘popolo napoletano’”. Così che Antonio Capece Minutolo, il Principe di Canosa, più che una soluzione monarchica (imbrigliata nell’assolutismo) auspicava una repubblica aristocratica in unione con i “cavalieri della Città”. L’aspirazione del Canosa era quella di avere “una Napoli fedele alla tradizione nazionale dei tempi spagnoli, tradizione più che intuita che conosciuta […]”. Ma tutti quei pensatori a Napoli come in Spagna che auspicavano un governo tradizionale, basato sulle libertà concrete, non soffocato dal liberalismo e dall’assolutismo, rimasero senza ascolto. Pertanto, nel 1860 sentenzia Tejada, “i liberali trionfarono sugli assolutisti ed i piemontesi sostituirono i francesi. Napoli non moriva allora, già era morta da 150 anni quando era uscita dalla confederazione monarchica delle Spagne”. Ora dagli antichi grandi ideali, il popolo napoletano conserva solamente la fede cattolica, e le stupide minoranze, stanno lavorando per abbattere l’unico baluardo che resta della vera tradizione. Lo studio di Tejada si conclude con una passeggiata simbolica nella vecchia via Toledo, meta prediletta da tanti napoletani purosangue. E anche qui a passeggio con l’amico fraterno Silvio Vitale, l’ultimo tradizionalista napoletano, continua la polemica nei confronti di quei napoletani che ignorano la tradizione napoletana e se ne vantano pure. Tra questi Tejada mette il comandante Achille Lauro che non ha creato cattedre, centri di cultura, case editrici, patrocinare ricerche, per una vera rivolta spirituale, per salvare il salvabile della tradizione napoletana. E’ la solita deficienza che si riscontra in tutte le cosiddette politiche di destra o pseudo destra.     Mon, 07 Jun 2021 13:10:13 +0000 Storia Castellammare del Golfo - Al via il secondo week end dedicato all'inclusione sociale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30782-castellammare-del-golfo-al-via-il-secondo-week-end-dedicato-all-inclusione-sociale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30782-castellammare-del-golfo-al-via-il-secondo-week-end-dedicato-all-inclusione-sociale.html Al via il secondo week end dedicato all'inclusione sociale: dopo il riscontro della prima settimana, “DisabilidaMare” torna sul lungomare di Castellammare del Golfo, alla spiaggia Playa, per abbattere le barriere grazie alle attività che il Comune ha programmato in collaborazione con la Fipsas, la Capitaneria di Porto e la Direzione di Rai per il Sociale. Il progetto - coordinato e ideato dalla “Gianfaby production” - riparte con delle giornate formative dedicate a ragazze e ragazzi diversamente abili. Un percorso che faranno con il pluricampione del mondo Stefano Makula che proporrà nell’area del lido senza barriere ‘Darsena’, nel pieno rispetto della normativa anti contagio da covid 19, attività volte alla scoperta del mondo marino. Il secondo dei tre week end riparte oggi, con 5 disabili che inizieranno con l'approccio all'acqua e con delle tecniche di respirazione e stage per altre persone con disabilità di stand up paddle (SUP), variante del surf, variante del surf, con il progetto “sup for all” organizzato da Sup Around Sicily con Gioacchino Migliore e Gabriele Pizzo, primi in Europa ad aver costruito un Sup per disabili. Nel pomeriggio corso di Yoga con Alice Palermo e torneo di bocce, con la collaborazione delle associazioni Fiore Daphne ed Insieme si può Odv, ma anche attività di StreetArt - a cura dell’associazione di volontariato TrinArt - che prevede la realizzazione di un murales a ira di Spos art (info 3291968423). Possibile anche visitare il museo del mare “Uzzareddu” di Antonino Paradiso. Domani - sabato 22 maggio - invece si comincia con lo stage di apnea, che affronterà il tema della vestizione e dell'utilizzo dei materiali, per passare a degli esercizi per corpo e mente da parte di stand up paddle (SUP). In più anche un workshop di Arte Urbana, e nel pomeriggio spazio a Nadia Lauricella, 26enne siciliana affetta da focomelia che, con Rosario Farruggia, si racconterà, insieme all’influencer Nina Rima presso la sala conferenze dell’Hotel “Punta Nord-Est” (per info e accesso contingentato: 3202110066) La domenica mattina, fra corso di apnea e giro in SUP, la spiaggia Playa si colorerà grazie a “Un aquilone per amico” a cura dell'associazione “Genitori di buona volontà”. Poi, alle 11 alla spiaggia Playa, l'esibizione di Nadia Lauricella ed i volontari di Motor life. Nel pomeriggio la consegna degli attestati a tutti i ragazzi che hanno partecipato al weekend. ‘DisabilidaMare’, - nome del format gratuito - terminerà il 31 maggio e lo farà con una giornata particolare, quella in cui verrà coinvolto il Polo Statale I.S.S. ‘Piersanti Mattarella’: agli studenti, infatti, verranno proposte le ‘lezioni di mare’ dove i 15 disabili che hanno preso parte ai corsi di Stefano Makula, esponenti della Guardia Costiera, ed esperti interagiranno con gli alunni prima dell’inizio della stagione estiva. Sarà Stefano Makula a concludere la giornata con i racconti dal blu, l’incontro in Turchia con lo squalo bianco e il record di Ponza. Fri, 21 May 2021 15:59:03 +0000 Trapani Salemi - Torna il turismo crocieristico in uno dei Borghi più belli d'Italia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30651-salemi-torna-il-turismo-crocieristico-in-uno-dei-borghi-piu-belli-d-italia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30651-salemi-torna-il-turismo-crocieristico-in-uno-dei-borghi-piu-belli-d-italia.html Costa Crociere e Comune di Salemi ancora insieme. Il turismo crocieristico torna nella cittadina in provincia di Trapani, che dal 2016 è inserita nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia. Dopo lo stop dovuto alla pandemia, la compagnia di navigazione prevede di riprendere i suoi viaggi nella stagione estiva e tra questi ci saranno gli itinerari nel Mediterraneo, con tappa in Sicilia. Si rinsalda, quindi, l'intesa che già in passato aveva portato i turisti che viaggiano a bordo di Costa Crociere a Salemi: una proposta accolta con favore dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Venuti.I crocieristi che arriveranno a Palermo per visitare il capoluogo siciliano avranno anche la possibilità di ammirare le bellezze architettoniche e di usufruire della proposta culturale di Salemi: dal castello normanno-svevo al caratteristico centro storico, passando per la ex Chiesa Madre e il ricco polo museale. L'immagine della cittadina trapanese continuerà a essere diffusa a bordo delle navi di Costa Crociere con un video realizzato dalla compagnia."Siamo lieti e onorati di proseguire nella collaborazione con Costa Crociere - afferma Venuti -. Salemi, evidentemente, ha riscosso un buon successo nella precedente esperienza e così la nostra città sarà nuovamente nel bouquet offerto dalla compagnia ai propri viaggiatori. Un accordo importante che rappresenta anche l'ulteriore conferma delle grandi potenzialità del nostro territorio, apprezzato da uno dei brand più importanti del settore crocieristico. Potenzialità che stiamo cercando di ampliare con diverse leve che puntano tutte a un unico obiettivo: lo sviluppo". "Costa Crociere è da oltre 70 anni impegnata nel valorizzare il patrimonio turistico italiano presso un pubblico internazionale portando, insieme al tricolore delle sue navi, lo stile e l'ospitalità tipici del nostro Paese in tutto il mondo", dichiara Rossella Carrara, Vice President Corporate Relations & Sustainability di Costa Crociere. "Oggi più che mai come Costa Crociere vogliamo essere attori di un rilancio del turismo, vero motore economico e culturale dell'Italia, che passi non solo dalla promozione delle grandi città d'arte ma anche dall'inclusione di quelle destinazioni meno note ma ugualmente capaci di offrire un'esperienza autentica, quella delle tradizioni e del saper fare - aggiunge -. Salemi, uno dei borghi più belli d'Italia, è infatti una delle mete proposte in occasione degli scali delle navi Costa a Palermo e siamo lieti di contribuire a farne conoscere la sua bellezza e il suo fascino senza tempo". Tue, 06 Apr 2021 13:19:47 +0000 Trapani Da “L’Attimo fuggente” ad una proposta educativa cattolica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/30468-da-l-attimo-fuggente-ad-una-proposta-educativa-cattolica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/30468-da-l-attimo-fuggente-ad-una-proposta-educativa-cattolica.html Ambientato nel 1959 in un collegio maschile del Vermont, L'Attimo fuggente (Dead poets society) è un film americano del 1989 diretto da Peter Weir e sceneggiato da Thomas Schulman. La trama sembra anticipare la radicale spinta al cambiamento che animò la contestazione giovanile degli anni ’60 e che prese di mira l'istituzione scolastica prima e quella familiare in seguito. In 129 minuti Weir ritrae un’adolescenza sensibile e fragile, in contrapposizione ai genitori, invogliata all’anticonformismo da un nuovo insegnante di lettere moderne, John Keating (l’attore Robin Williams) che spinge gli alunni ad accettare una metodologia e una filosofia d'apprendimento “innovativi”. Ispirandosi al carpe diem di Orazio, ai versi di Thoreau (“Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita”), a quelli di Pitts (bisogna cogliere “la rosa quando è il momento / che il tempo lo sai vola / e lo stesso fiore che sboccia oggi / domani appassirà”), i ragazzi sono invitati a “non uniformarsi al gregge” e a “scoprire se stessi”, ma, come ha spiegato il critico Franco Olearo, il professor Keating «manca di trasmettere il valore di alcuni principi assoluti irrinunciabili» e, nel complesso, il film «appare molto manicheo: i bravi e i sensibili da una parte, i cattivi e gli inflessibili dall’altra» (https://familycinematv.it). Così il regista oppone il preside e gli altri professori che si ispirano al motto “tradizione, onore, disciplina, eccellenza” ai giovani ragazzi che sono invitati a non reprimere i propri impulsi e a “ragionare” con la loro testa dallo stesso Keating (informale nel vestire, irriverente nel parlare), declamatore di poesie e convinto istigatore all’edonistico principio del “succhiare tutto il midollo della vita”. Quando il sensibile Neil, avversato dal padre che non gradisce il suo impegno teatrale, si suicida, i nodi vengono al pettine. Keating viene mandato via, anche se acclamato da quel "Capitano, Mio Capitano" che dà voce alla manifestazione di solidarietà degli studenti plagiati dal suo metodo. Gli insegnamenti di Keating presentano molte falle perché non suggeriscono i principi ideali a cui ispirarsi nella vita. Il film, che regala momenti di grande intensità emotiva, è un prodotto furbo e demagogico, che con il suo dolciastro sentimentalismo ricatta lo spettatore, costringendolo a schierarsi con il carismatico Keating e i ragazzi “anticonformisti”. L’alternativo professore, umanamente parlando, possiede tutte quelle caratteristiche che non possono non renderlo un idolo. Anche il gesto del far salire in piedi sui banchi gli studenti per vedere le cose da una prospettiva entusiasma. Ma dal “suo” stile educativo emergono: un certo nichilismo (“l'uomo non è che cibo per i vermi, il suo destino è di diventare freddo come il marmo ed essere concime per i fiori”); una buona dose di superficialità; una certa contraddittorietà rispetto alla tanto declamata necessità di guardare le cose in profondità e da angolazioni diverse, perché l'orizzonte che Keating offre ai ragazzi è l'assurdità, il non-senso. Se pensiamo che letterati e filosofi, anche non credenti, si sono seriamente impegnati per cercare un senso alla vita, Keating fa esattamente il contrario: sprona sì i suoi ragazzi a vivere fino in fondo l'esistenza ma li priva della ricerca dei perché della vita. La “pedagogia” de L’Attimo fuggente non riesce a trasmettere ai ragazzi le virtù della fortezza e del coraggio dinanzi alle difficoltà, della determinazione e della tenacia nelle lotte della vita (tanto che Neil arriva al suicidio vedendo la morte come la via d'uscita migliore). Keating, nella sua concezione antropologica, affida poteri salvifici ai sogni. Ma il sogno, che è molto diverso dall'ideale, è sinonimo di illusione e pretesa sulla realtà. «Ideale e utopia non sono la stessa cosa - ricordava il grande sacerdote ed educatore don Luigi Giussani (1922-2005) -. Sogno e utopia nascono dalla testa, dalla fantasia. Invece l’ideale è il centro della realtà. L’ideale è quella soddisfazione verso cui ti lancia il cuore, qualcosa di infinito che si realizza in ogni istante. […] Ogni vero ideale richiama Dio. L’ideale si distingue dal sogno perché nasce dalla natura, nasce nel cuore dell’uomo. Perciò non tradisce. Seguilo, non ti tradirà. Sogno e utopia ti portano via dalla vita» (https://it.clonline.org). La coscienza della realtà secondo la totalità dei suoi fattori dovrebbe far emergere in tutti che nell'essere umano c’è una ferita, il peccato originale. Il trascurare ciò può aprire il varco a una concezione onnipotente, ipertrofica ed egoistica dell'io e delle sue possibilità. Weir, inoltre, identifica famiglia e scuola come delle sovrastrutture totalmente negative. Poteva mettere in luce le contraddizioni rispetto alla loro funzione naturale, ma si è spinto oltre arrivando a rappresentarle come strutture di potere, di ingabbiamento dell'io, di frustrazione, stravolgendone la loro vera identità. Mentre prima il gruppo di amici si ritrova in gruppi di studio, si organizzava, ognuno portava la propria abilità in una materia particolare, si vivevano momenti di vita quotidiana in comune (a pranzo, nelle camere del college ecc.), ci si confrontava, ci si imitava, insomma si cresceva, dopo l’arrivo del professor Keating il gruppo si ritrova in una caverna, si rifugia nella sessualità, nel fumo, nell’alcool. Così tra gli esiti più prevedibili di una pedagogia-antropologia alla Keating possiamo mettere in conto un vitalismo irrazionale, la perdita della percezione del tempo (per soddisfare il solo desiderio presente), la pretesa nei confronti della realtà e la conseguente fragilità psicologica di fronte alla delusione e al male. «Dal momento in cui è diventato usuale affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra esistenza - ha scritto il già citato fondatore del movimento Comunione e Liberazione -, una tale follia ha coinciso coll'uccidere la parola destino con cui la parola Dio si identifica. E soltanto se c'è un destino l'istante ha corposità, è valore, e funzione di qualcosa. In caso contrario […] la vita diviene una serie di occasioni perdute, un rimpianto di ciò che non è stato e che avrebbe potuto essere» (Luigi Giussani, La coscienza religiosa nell’uomo moderno, Jaca Book, Milano 1985, p. 43). Quando ciò che conta è vivere emozioni, sentimenti, non la verità di ciò che si vive, la vita diventa una continua rincorsa a consumare emozioni sempre più forti, come vediamo ai nostri giorni nella cultura dello sballo a tutti i costi. In questo L’Attimo fuggente è stato davvero profetico! L'autonomia e l'indipendenza dei ragazzi sono certo importanti mete educative da perseguire, ma perché questo accada è necessaria una compagnia adulta, autorevole, che solleciti la responsabilità del ragazzo, lo spinga a confrontarsi con una proposta precisa. I valori proposti ne L’Attimo fuggente, invece, sono quelli di libertà delle azioni umane spinte dall’istintualità. Valori atei legati alla sola vita terrena. Superando in chiave cristiana e dunque pienamente umana la prospettiva del personaggio Keating, è da proporre un piano educativo che si fondi: sul superamento del nichilismo; sul cercare di conciliare le varie discipline scolastiche con “i perché fondamentali della vita”, dando così la giusta prospettiva ad ogni scienza positiva; sul superamento dei sentimenti passeggeri e delle emozioni a vantaggio dei criteri di verità, giustizia, amore e felicità; sul prendere atto che c’è nell'essere umano una ferita originale che non si può trascurare. L’ordine, il silenzio, il rispetto, la disciplina, hanno i loro aspetti positivi. Se è da stigmatizzare il rapporto freddo e formale degli insegnanti con i loro alunni, tuttavia in una classe scolastica applicare le minime regole di buona educazione è assolutamente necessario. La scuola è un ambiente che educa. Se è vero che la conoscenza non è un semplice passaggio nozionistico, tuttavia anche nozioni e dati sono importanti. Scuola e famiglia, che nel film sono intenzionalmente rappresentate negativamente, quasi come una caricatura, tali da suscitare antipatia e da giustificare qualsiasi ribellione nei loro confronti, nella realtà sono due agenzie educative insostituibili, senza le quali masse di giovani crescerebbero senza saperi e privi di molte e diversificate esperienze, alcune buone altre cattive, tutte importanti per il proseguo della vita. Una sana pedagogia non può basarsi sulle emozioni. È necessario far capire la verità di ciò che si vive! Tue, 02 Feb 2021 14:16:00 +0000 Pagina tre Mitilicoltura sostenibile, sperimentazione al via con cooperative e Università https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30457-mitilicoltura-sostenibile-sperimentazione-al-via-con-cooperative-e-universita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30457-mitilicoltura-sostenibile-sperimentazione-al-via-con-cooperative-e-universita.html Allevare i mitili in modo più sostenibile e rispettoso dell’ecosistema marino si può. Accade a Taranto grazie ad un progetto che coinvolge l’Università, il mondo cooperativo della ricerca scientifica e, soprattutto, i mitilicoltori locali. L’obiettivo è sostituire, nelle fasi di allevamento dei mitili, i materiali tradizionali come il nylon, a favore di altri, ecocompatibili e innovativi, in grado di degradarsi qualora finiscano in mare. L’attività di sperimentazione vede insieme la Cooperativa HYDRA - Istituto di Ricerca per la Pesca e l’Acquacoltura di Lecce, il gruppo di Tecnica delle Costruzioni del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e la Cooperativa Mytilus Tarenti di Taranto. Area di sperimentazione sarà il Mar Piccolo di Taranto, che vanta peculiari caratteristiche geo-morfologiche del territorio e una storica tradizione nella mitilicoltura, che lo pone al primo posto in Puglia per numero di impianti. Il progetto è finanziato dalla misura 2.47 del PO FEAMP Puglia 2014/20, finalizzata a sperimentare soluzioni innovative per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi nella mitilicoltura, attraverso la cooperazione fra esperti scientifici e imprese acquicole pugliesi. «Con il progetto MIAMI (Materiali Innovativi per l’Allevamento dei Mitili), si stanno ricercando le migliori soluzioni per ridurre l'impatto ambientale sui fondali marini e sulla costa a seguito di possibili rotture delle reti di contenimento dei mitili, avviando così percorsi virtuosi all’interno di questa importante filiera produttiva». Così anticipano i promotori, spiegando poi che una delle fasi più delicate della lavorazione è il cosiddetto “reincalzo”, durante il quale migliaia di retini in plastica, incidentalmente o per distrazione, finiscono in mare con gravi danni per l’ambiente marino. A questo proposito, è già partita la fase di studio e individuazione di tecnopolimeri adatti per la realizzazione di bio-calze affidabili dal punto di vista tecnico e in grado di degradarsi una volta disperse in mare. Un lavoro minuzioso, considerando che il materiale deve avere carichi di rottura adeguati e rispondere alle esigenze di lavoro dei mitilicoltori. «Uno dei punti di forza della nostra attività, spiega il gruppo di lavoro, è la preziosa sinergia con i mitilicoltori locali, che testeranno in prima persona la funzionalità degli attrezzi innovativi, avendo un ruolo di primo piano non solo nella filiera ma anche nella progettazione a lungo termine, finalizzata ad un sistema di allevamento di mitili sempre più eco-sostenibile e a vantaggio della collettività. Da qui, la progettazione e l’uso di calze di diversa lunghezza e diametro, a seconda delle fasi di “reincalzo”, alle quali si aggiungeranno reti biodegradabili di grammatura differente per l’insacchettamento e la vendita finale dei mitili. «Per Taranto, concludono Cooperative e Università, è un settore prezioso che necessita di azioni mirate per valorizzare sempre più la “Cozza Tarantina”, prodotto d’eccellenza, simbolo indiscusso del territorio. Come in ogni sperimentazione e attività di ricerca innovativa, non sappiamo quali potranno essere i risultati, ma ci auguriamo possano rappresentare una risposta concreta ai bisogni dei mitilicoltori e a quello più generale del territorio tarantino che, soprattutto in questi ultimi anni, sta incentivando l’adozione di pratiche che riducano l’impatto sulle risorse e sull’ecosistema marino, da proteggere e valorizzare».       Thu, 28 Jan 2021 14:00:15 +0000 Taranto Castellammare del Golfo - Variazione al bilancio: il consiglio comunale approva la manovra di oltre un milione e settecentomila euro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30325-castellammare-del-golfo-variazione-al-bilancio-il-consiglio-comunale-approva-la-manovra-di-oltre-un-milione-e-settecentomila-euro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30325-castellammare-del-golfo-variazione-al-bilancio-il-consiglio-comunale-approva-la-manovra-di-oltre-un-milione-e-settecentomila-euro.html Il consiglio comunale ha approvato la variazione al bilancio di previsione che per il 2020 prevede una manovra di un milione e 776.646,23 euro: 14 i consiglieri presenti nella seduta convocata su piattaforma a distanza dal presidente Mario di Filippi ed il provvedimento è stato approvato con i voti favorevoli di 11 consiglieri (contrari i tre consiglieri di minoranza Coppola, D'Aguanno e Di Gregorio). Soddisfazione espressa dal sindaco Nicolò Rizzo e dall’assessore al bilancio Giuseppe Cruciata che hanno ringraziato il consiglio comunale «per aver responsabilmente approvato nei termini legge previsti il bilancio e adesso la sua variazione». La variazione di bilancio vede per il 2020 un accertamento di maggiori entrate per 1.253.170,47 euro e di minori spese per 523.475,76 euro, nonché un accertamento di minori entrate per 786.685,15 euro e di maggiori spese per 989.961,08 euro per un importo complessivo a pareggio di 1.776.646,23 euro. «Impinguiamo alcuni capitoli per programmare interventi con uno strumento finanziario rispondente alle esigenze della città: aumentate le entrate grazie a finanziamenti quali ad esempio il parco giochi inclusivo, l'efficientamento energetico delle scuole, cantieri di lavoro per rifare i marciapiedi in alcune vie ed abbiamo predisposto -spiegano il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore al Bilancio Giuseppe Cruciata- maggiore spesa per la viabilità e le infrastrutture stradali e per la copertura di debiti fuori bilancio per altri 190 mila euro. Al riguardo abbiamo chiesto a tutti gli uffici di fare una ricognizione per avere contezza di quei pagamenti rimasti inevasi. Intendiamo diminuire quanto più possibile la documentazione cartacea per cui tra le maggiori spese vi sono anche somme predisposte per il potenziamento del servizio informatico. Maggiori spese annuali sempre per il randagismo per il quale abbiamo già attivato una convenzione con l’Asp per la sterilizzazione e stiamo avviando una campagna per incentivare l'adozione con agevolazioni sulla Tari e tentare di diminuire i costi eccessivi aumentati per il corrente anno di altri 125mila euro». Il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore Giuseppe Cruciata fanno poi presente che «ci sono minori entrate per 265 mila euro tra Ici ed Imu, per 230 mila euro tra Tari e lotta all’evasione Tarsu. Minori entrate per 135mila euro anche per i parcheggi a pagamento e 50mila euro circa di minori introiti per pubblicità, imposta di soggiorno e sanzioni amministrative. Inoltre una diminuzione di spese postali e di aggio per 90mila euro e diminuzione di introiti pari a 44mila euro anche nel campo scolastico per la mancata attivazione della mensa e del trasporto ed altre economie-concludono il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore Giuseppe Cruciata- legate alle spese del personale, a incarichi per esame pratiche di sanatoria e minori costi per rette di ricovero». Tra le maggiori entrate dell’Ente ci sono 500mila euro con i decreti statali, 167mila euro dalla Regione. Quindi contributo regionale per la valutazione del rischio sismico nelle scuole pari a 126.537,64 euro, 42 mila e 500 euro per il finanziamento del parco giochi inclusivo che nascerà dentro il parco urbano villa Olivia, 90mila euro per l'efficientamento energetico delle scuole Pitrè e Mignosi ed un altro contributo di 70mila euro per la riqualificazione edifici scolastici. Inoltre finanziamento di due cantieri di lavoro per il rifacimento dei marciapiedi del centro storico per 175.685,44 euro ed i contributi di progettazione per la messa in sicurezza e la realizzazione di marciapiedi di collegamento di diversi tratti stradali, nonché per la progettazione della strada pedonale denominata via Euclide che collega il parcheggio del cimitero con piazza Petrolo per complessivi 128.897,00 euro. Mon, 30 Nov 2020 10:48:40 +0000 Trapani A Taranto si preparano operatori per la gestione del turismo legato al mare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30182-a-taranto-si-preparano-operatori-per-la-gestione-del-turismo-legato-al-mare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30182-a-taranto-si-preparano-operatori-per-la-gestione-del-turismo-legato-al-mare.html Turismo culturale ed economia del mare, il mare di Taranto protagonista del biennio di alta specializzazione ITS "Management 4.0 del turismo per lo sviluppo di una blue destination", in partenza entro ottobre 2020, grazie al Protocollo di Intesa tra Comune di Taranto e Fondazione ITS Turismo e Beni Culturali della Puglia. L'obiettivo è quello di formare 25 tecnici esperti nella gestione della filiera dell’Economia del Mare e delle nuove forme di turismo (esperienziale, lento, emozionale,ecc..) che, attraverso la valorizzazione e la messa in rete di tutte le risorse territoriali, operino per una effettiva integrazione, nell’ottica di una gestione di destinazione per l’economia del mare. La valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione del territorio sono una componente della programmazione e dello sviluppo economico di Ecosistema Taranto e comportano ricadute positive sia in ambito strettamente turistico, sia in ambito culturale ed economico, contribuendo alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla promozione del diversificato patrimonio di un territorio. Le iscrizioni sono aperte su itsturismopuglia.gov.it e saranno accettate fino al raggiungimento del numero massimo di candidature previste. Il 7 ottobre alle 10, a Palazzo Pantaleo, a Taranto,  l’assessore allo Sviluppo Economico, Promozione Territoriale e Turismo Fabrizio Manzulli e la presidente della fondazione “ITS per l’Industria dell’Ospitalità e del Turismo Allargato” Giuseppina Antonaci, presentano il percorso di studi su citato. La collaborazione tra l’ente e l’Istituto Tecnico Superiore è nata a inizio agosto con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa finalizzato proprio all’avvio di questa attività di alta formazione con lo scopo di preparare figure professionali in grado di far fronte alle esigenze del turismo del mare e del turismo nautico, prevedendo anche una collaborazione con Costa Crociere.  Tue, 06 Oct 2020 13:10:06 +0000 Taranto Arte e fotografia si incontrano in cortile a Martina Franca https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30145-arte-e-fotografia-si-incontrano-in-cortile-a-martina-franca.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30145-arte-e-fotografia-si-incontrano-in-cortile-a-martina-franca.html Da venerdì 18 fino al 30 settembre, nella splendida cornice del cortile di uno palazzi settecenteschi più suggestivi di Martina Franca, sito lungo corso Vittorio Emanuele al n. 38, è in corso tutti i giorni la mostra dal titolo INCONTRI IN CORTILE con i dipinti realizzati da Vito Marzo e le fotografie di Marcello Nitti, ad ingresso libero nel pieno rispetto nelle norme anti-covid. Uno spazio espositivo originale e che, in un certo modo, rompe con la tradizione dello spazio chiuso di una galleria per offrire un accesso aperto e libero, inserito in un contesto di una cittadina nota per la vivacità dei suoi fermenti culturali. Gli acquerelli di Vito Marzo in mostra sono stati realizzati in gran parte nel periodo della chiusura, e hanno come tema alcune immagini femminili e sensazioni di attesa, solitudine, riflessione; a sua volta, Marcello Nitti ha già realizzato rinomate mostre delle  sue fotografie all’estero, in Svezia, e quelle esposte in cortile sono un estratto delle sue tematiche illustrative, qui sintetizzate in giochi di trasparenze monocromatiche. L'allestimento è ideato e realizzato secondo criteri minimalisti, che rispettano il contenuto delle opere allo stesso tempo valorizzando il contenitore che le accoglie. La mostra si offre quasi come un contrappunto tra due forme espressive che spesso si assimilano a seconda dei contenuti trattati e delle quali spesso è difficile distinguere la caratteristica artistica o documentaria. Tue, 22 Sep 2020 08:31:30 +0000 Taranto Inaugurata la scuola di musica Musicainscena The School https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/30141-inaugurata-la-scuola-di-musica-musicainscena-the-school.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/30141-inaugurata-la-scuola-di-musica-musicainscena-the-school.html E’ stata inaugurata questo pomeriggio, alle ore 16, in via Gelsi Rossi, a Salerno, la Scuola di Musica “Musicainscena The School” Yamaha Music Point, diretta dal Maestro Dino Di Leo. Il taglio del nastro della nuova scuola di musica, è stato fatto dal Maestro Di Leo e dal Managing Director della Yamaha Raffaele Volpe. Subito dopo il brindisi di buon augurio, c’è stata la presentazione dei docenti e dei corsi che si terranno nella struttura. Le lezioni di pianoforte classico/moderno, di tastiera e canto pop e musica d’insieme saranno tenute proprio dal direttore Di Leo, le lezioni di chitarra classica, acustica ed elettrica saranno tenute da Marco De Simone, quelle di batteria da Massimo Sammartino, quelle di violino da Shaady Mucciolo, quelle di violoncello da Serena Giordano, quelle di arpa da Assunta Caputo, quelle di basso elettrico da Vincenzo Autuori, quelle di sassofono da Rosa Pia Genovese e Davide Marchese, quelle di fisarmonica da Marco Di Domenico e quelle di percussioni, tammorra e canto popolare da Christian Brucale. “Siamo felici di aver sostenuto il maestro Dino Di Leo, - dichiara il Managing Director della Yamaha Raffaele Volpe - nella realizzazione di questo suo sogno, siamo felici di vedere soprattutto come è riuscito a realizzarlo. Yamaha c’è e ci sarà sempre per Dino Di Leo, che ha fatto questo grande investimento dando lustro al nostro marchio e ai nostri corsi. Quindi noi saremo sempre presenti e pronti a sostenerlo anche per iniziative future”. Emozionato, soddisfatto e felice il direttore della scuola il maestro Dino Di Leo… “In questa scuola si terranno corsi con il metodo Yamaha, ovvero, che permettono un approccio molto pratico e non prettamente orientato alla teoria della musica. Seguiremo un programma didattico che coprirà tutti gli aspetti tecnici e musicali e le capacità necessarie per suonare i vari strumenti. Sono corsi permetteranno a tutti, bambini, adolescenti e adulti, di divertirsi fin da subito a suonare lo strumento prescelto. Le lezioni sono collettive e sono condotte a piccoli gruppi di allievi. Si imparerà anche a leggere la notazione musicale, a fare musica d’insieme, ad accompagnare le canzoni. Inoltre ci tengo a sottolineare una cosa che reputo di fondamentale importanza, ovvero, che la Yamaha school  è diventata  ente di formazione accreditato presso il Ministero dell'Istruzione pubblica  e questo è un riconoscimento molto prestigioso”. La Scuola di Musica “Musicainscena The School” Yamaha Music Point, aprirà ufficialmente le sue porte per gli open day dei corsi collettivi ed individuali, il 19 e 20 settembre e poi il 26 e 27 settembre dalle ore 10,30 alle ore 13,30 e dalle ore 17,30 alle ore 20,30, per partecipare basta prenotarsi telefonando ai numeri 3476208073 – 089 9309623. Tue, 22 Sep 2020 08:10:48 +0000 Salerno Inaugurato a Porto Empedocle il parco letterario realizzato grazie alle donazioni M5S Siciliav https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/30096-inaugurato-a-porto-empedocle-il-parco-letterario-realizzato-grazie-alle-donazioni-m5s-siciliav.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/30096-inaugurato-a-porto-empedocle-il-parco-letterario-realizzato-grazie-alle-donazioni-m5s-siciliav.html Grazie alle donazioni del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars a Porto Empedocle nell’Agrigentino sono state installate e inaugurate questa mattina le sei panchine letterarie dedicate al genio di Andrea Camilleri, a poco più di un anno dalla scomparsa e a Luigi Pirandello. La presentazione delle panchine alla cittadinanza è avvenuta alla presenza dei portavoce del Movimento 5 Stelle all’Ars Giorgio Pasqua, Stefania Campo (presidente dell’associazione Movimento 5 Stelle), Roberta Schillaci (vice presidente dell’associazione Movimento 5 Stelle), Giovanni Di Caro, Luigi Sunseri, Nuccio Di Paola, Jose Marano, oltre che del sindaco della città Ida Carmina, autorità e altri portavoce M5S a più livelli istituzionali. Per la realizzazione del progetto, l’Associazione “Movimento Cinque Stelle Sicilia” ha donato 20.000 euro mentre le panchine sono state realizzate dall’associazione A Tutta Vita. A realizzare le opere, sotto il coordinamento di Chiara Giordano e della presidente dell’associazione  A Tutta Vita, D’Asta, sono state le artiste Antonina e Giovanna Bommarito, due giovanissime sorelle originarie di Terrasini. Antonina, 20 anni, diplomata al liceo artistico, è una studentessa del corso di laurea in Beni Culturali a Palermo, mentre Giovanna, appena 17 anni, è una studentessa del Liceo artistico «Catalano» di Palermo. “Oggi Porto Empedocle - spiegano i deputati Ars - il Movimento 5 Stelle dà prova concreta di vicinanza ai cittadini e alle istituzioni locali, supportando le nostre amministrazioni a voler realizzare progetti in grado di valorizzare luoghi e creare nuove opportunità di lavoro. Se si muove un’associazione, si muove una città, si impegnano giovani, si crea rigenerazione urbana e si incentiva il turismo culturale. Abbiamo sposato con entusiasmo il progetto della nostra sindaca di Porto Empedocle, Ida Carmina, di realizzare un parco letterario proprio nella città che ha dato i natali ad Andrea Camilleri e quale miglior occasione se non farlo proprio in vista dell’anniversario della sua nascita, il 6 settembre. Oggi è una grande festa non solo per Porto Empedocle, ma per tutta la Sicilia. Grazie a qeusta iniziativa la città potrà incuriosire i sui visitatori attraverso un vero e proprio percorso letterario che si snoda nelle vie cittadine che rappresenta dunque un valore aggiunto alla bellezza di questa città”.  “Porto Empedocle e la Sicilia tutta - aggiungono ancora i deputati - sono un simbolo concreto di accoglienza. Le persone che, per ragioni diverse, si trovano clandestinamente in Sicilia vanno trattate con dignità perché, prima di ogni cosa, sono esseri umani. Non sono tollerabili strutture totalmente inappropriate, poco sicure e mal allestite come la tensostruttura di Porto Empedocle che la nostra sindaca Ida ha voluto far smantellare. Le continue fughe dai centri d’accoglienza come quello di Siculiana delle scorse ore ne sono la triste dimostrazione. Lo Stato ha il dovere di governare il processo dell’accoglienza, dallo sbarco fino al rimpatrio o al permesso di soggiorno. I flussi migratori sia di tipo umanitario che economico sono fonti di enormi speculazioni, esiste una vera e propria filiera della tratta di esseri umani. Siamo fermamente convinti che diminuendo i flussi di denaro che girano attorno all’immigrazione diminuiranno anche il flussi migratori”. “Stamattina - ha detto la sindaca di Porto Empedocle Ida Carmina - ho tenuto a ribadire il ringraziamento mio personale e della mia città ai deputati regionali del Movimento 5 Stelle per aver condiviso il progetto di fare di questa città una pagina di letteratura vivente. Abbiamo voluto collocare le  panchine, in posti  di particolare rilievo e significato per la storia della città che si lega a doppio filo a quelle personali e letterarie di questi due figli della nostra terra e ambasciatori della sicilianità nel tempo e nel mondo”. “Ringrazio Stefania Campo per averci dato l’opportunità di realizzare questo progetto - dichiara la presidente dell’associazione A Tutta Vita Roberta D’Asta - in continuità con quanto già realizzato a Terrasini. Ma ringrazio anche gli straordinari volontari dell’associazione A Tutta Vita, l’artigiano Giuseppe Mineo che ha realizzato le panchine, la coordinatrice della logistica, Chiara Giordano, l’agenzia Nubes per il supporto sulla comunicazione. L’obiettivo è stato quello di rendere omaggio a tutte quelle eccellenze che hanno fatto della Sicilia una terra con un patrimoniale artistico e culturale senza pari. Grazie alle artiste Giovanna e Antonina Bommarito per la professionalità e la sensibilità artistica dimostrata nella realizzazione delle panchine. Oltre al patrimonio naturalistico del territorio, le panchine vogliono essere simbolo di accoglienza e integrazione, in un porto, quello della moderna Vigata, che per storia e vocazione non si è mai sottratto al dovere di salvare vite” - conclude.   Tue, 08 Sep 2020 08:47:59 +0000 Agrigento Si è concluso l'educational tour Tour Taranto Opera Festival https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30095-si-e-concluso-l-educational-tour-tour-taranto-opera-festival.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30095-si-e-concluso-l-educational-tour-tour-taranto-opera-festival.html Si è concluso con un buon riscontro l’educational tour inserito nel programma del Tour Taranto Opera Festival. Nel capoluogo ionico e nella provincia, sono stati presenti per alcuni giorni 12 tra operatori turistici, rappresentanti di agenzie di viaggio e giornalisti del turismo provenienti da tutta Italia, coinvolti in un percorso che ha abbracciato musica, cultura e gusto. La delegazione di esperti del mondo del turismo ha preso parte con interesse all’educational tour guidato dai promotori della manifestazione. E’ stata ricevuta a Palazzo di Città, nella sede del Comune di Taranto, in piazza Castello, dall’assessore al turismo Fabrizio Manzulli e dall’assessore alla cultura e vicesindaco Fabiano Marti; ha partecipato, poi, ad un aperitivo nella Città Vecchia. Nel pomeriggio, dopo la sosta all’Hotel Plaza (in cui è stato previsto anche il pernottamento), gli ospiti hanno visitato il Marta, Museo archeologico nazionale di Taranto, il Castello Aragonese, la Cattedrale di San Cataldo e i vicoli della Città Vecchia. In serata, hanno preso parte all’ultimo concerto del Tour Taranto Opera Festival: “Due voci ed un trio” (Francesca Ruospo, mezzosoprano, Nico Franchini, tenore, trio Domenico Savino composto da Luigi Di Fino, Francesco Amatulli e Paolo Cuccaro); è seguito un percorso enogastronomico sul canale navigabile, con l’assaggio di vini, formaggi, olio extravergine del territorio, prodotti da forno e pietanze calde, come le orecchiette e verdure preparate secondo la tradizione. In un’altra giornata, la delegazione ha fatto visita ai delfini in Mar Grande, con partenza dal Molo Sant’Eligio. E’ seguito un tour nella terra delle 100 masserie di Crispiano, con, in conclusione, un aperitivo in un vigneto di Masseria Mita. In particolare, l’educational tour è stato organizzato da Go4Sea e dal Taranto Opera Festival. Storia, musica e sapori, con visite guidate nei luoghi di maggiore interesse storico ed architettonico, percorsi gastronomici pugliesi ed appuntamenti musicali di prestigio, sono stati il denominatore dell’intero progetto “Tour Taranto Opera Festival”, pensato dagli organizzatori del Taranto Opera Festival con il coinvolgimento di partner istituzionali e di due tour operator: Go4sea e Todo Modo. E’ questo il valore aggiunto dell’iniziativa, sposata appieno dai due tour operator, che hanno puntato, attraverso l’offerta variegata pensata intorno ai singoli appuntamenti, a coinvolgere turisti e visitatori, promuovendo Taranto e il territorio tarantino. Il Tour Taranto Opera festival è stato promosso dal Taranto Opera Festival, dall’associazione musicale Domenico Savino e dal Comune di Taranto (assessorato alla cultura), che ha dato il patrocinio; ha goduto anche del patrocinio della Regione Puglia e ha visto come collaboratori Antonella Masella experience, Touring Club Italiano (Taranto), Banca di Taranto ed Eni (in qualità di main sponsor). La proposta ha riscontrato un grande successo di pubblico e di critica: gli appuntamenti hanno ricevuto il pieno delle prenotazioni. Gli operatori turistici e i giornalisti del turismo hanno mostrato interesse e curiosità per le iniziative, che hanno fatto conoscere da vicino alcuni aspetti dell’offerta turistica di Taranto e della sua provincia. L’obiettivo è stato promuovere, attraverso la fruizione di varie iniziative, la città di Taranto ed il territorio tarantino. Taranto ha mostrato il suo volto più bello, rimarcando che è la città che nell'ultimo anno ha incrementato molto i servizi per il turismo. Fare sistema con gli operatori è necessario, soprattutto per portare avanti l’obiettivo del “turismo esperienziale”, puntando su una proposta variegata e sulle visite, oltre che nei siti di maggiore interesse storico, in luoghi a contatto con la natura. Tue, 08 Sep 2020 08:38:18 +0000 Taranto Taranto, ottimismo per l’estate turistica 2020 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30075-taranto-ottimismo-per-l-estate-turistica-2020.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30075-taranto-ottimismo-per-l-estate-turistica-2020.html L’estate turistica 2020 a Taranto, non ancora conclusa, ha di fatto registrato un incremento per gli arrivi e le presenze rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In particolare, si registra un incremento rilevante a Taranto città e lungo la costa. «I primi dati derivanti dalle comunicazioni raccolte su un campione del 50% delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere sono positivi per l’intera regione - ha affermato l'assessore al Turismo del Comune di Taranto Fabrizio Manzulli -, ma soprattutto per alcune zone della Puglia, tra cui la nostra Taranto. È ipotizzabile che Taranto città e tutta la costa abbiano fatto registrare un incremento superiore alla media regionale». Quella di Taranto è una crescita che continua dal 2018 e che ha portato quasi a triplicare gli arrivi in pochi anni. E per il 2020, nonostante la durissima pandemia, si va verso una riconferma di questa tendenza. «Tra qualche mese tireremo le somme di questa stagione estiva - ha aggiunto Manzulli - ma nel frattempo dobbiamo già pensare alla prossima stagione al fine di non farci trovare impreparati. Dobbiamo puntare a potenziare servizi per i turisti, ma anche per i cittadini, affinché alla crescita turistica possa accompagnarsi una migliore accoglienza per chi decide di trascorrere un periodo di ferie in città e una migliore vivibilità per i residenti. Un percorso che faremo insieme alle associazioni di categoria e agli operatori turistici, che sono i veri protagonisti di questa crescita di Taranto, senza dimenticare la centralità dei cittadini e, quindi, dei residenti, perché un Borgo Antico senza anima perde la sua autenticità. La storia e le tradizioni non vanno cancellate». Recentemente, il sindaco Rinaldo Melucci e l’assessore Manzulli,  avevano un ampio sopralluogo nella rada di Mar Grande e in Mar Piccolo , ampio nei temi affrontati e negli approcci adottati, quelli relativi al turismo culturale legato al mare di Taranto e allo sviluppo della “economia azzurra”. In particolare, lo specifico interesse si riferisce alla possibilità d’inserimento del patrimonio culturale “vista mare” e legato ai servizi di turismo esperienziale in un processo unico di sviluppo economico e valorizzazione, che agisca su questi due elementi, ma che al contempo produca un risultato complessivo sul territorio. «Continua il processo di messa a sistema cui si rivolgono gli sforzi progettuali e di pianificazione dei servizi turistici – il commento del primo cittadino –, da presentare alle prossime fiere internazionali di settore in cui Taranto sarà protagonista». La valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione del territorio, infatti, sono una componente della programmazione e dello sviluppo economico di “Ecosistema Taranto” e comportano ricadute positive sia in ambito strettamente turistico, sia in ambito culturale ed economico, contribuendo alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla promozione del diversificato patrimonio di un territorio. Un nuovo elemento di studi sul turismo, quindi, aperto dall'introduzione del tema della creatività nella progettazione e nella fruizione turistica, e dall'interesse per uno specifico oggetto della fruizione culturale legata agli itinerari culturali “vista mare”. In questo contesto si colloca il bando pubblico, che governerà vendita e riqualificazione delle numerose unità immobiliari che compongono i 7 edifici appartenenti al Comune di Taranto oggetto del bando, e che è disponibile sul sito dell’ente al  link. Ci sarà tempo fino al 20 novembre perché imprese, agenzie, società o privati cittadini presentino le loro proposte. Allegate al bando sono disponibili le schede degli immobili e ogni proposta, al fine di redigere la graduatoria, sarà valutata secondo tre parametri principali: ecosostenibilità, destinazione progettuale e contratto di sponsorizzazione. Gli aggiudicatari avranno un anno di tempo per avviare il cantiere. «Con la pubblicazione del bando – ha commentato il sindaco Melucci – il progetto “case a 1 euro” inizia il suo ambizioso percorso. L’interesse verso questa opportunità ha prodotto corrispondenza proveniente da tutto il mondo, il fascino di Taranto e della sua storia si è già rivelato un potente attrattore. Un euro è un contributo simbolico per un obiettivo epocale: ripopolare dopo decenni la Città Vecchia, la nostra Isola Madre». L’Amerigo Vespucci a Taranto Intanto, un’attrattiva in più premia i visitatori in questi giorni nel capoluogo ionico: la nave più bella del mondo, l’Amerigo Vespucci, è arrivata il 22 agosto a Taranto, e, dopo il suggestivo attraversamento del canale navigabile, è ora alla fonda in mar Piccolo, non lontano dal castello Aragonese. Lo splendido veliero, nave-scuola della Marina Militare, sosta nella città dei due mari per concludere la campagna di addestramento 2020 degli allievi ufficiali, partita lo scorso 29 giugno da Livorno. «Il profilo inconfondibile del Vespucci si staglia di nuovo sul panorama del golfo di Taranto - le parole del sindaco Rinaldo Melucci -, un’immagine che racchiude l’essenza di un rapporto secolare, quello tra Taranto e la Marina Militare. Un’immagine di eccezionale bellezza che racconta il destino di Taranto, “capitale di mare” che grazie agli sforzi che abbiamo compiuto negli ultimi anni si riappropria di un ruolo e di una ricchezza che aveva perso per strada».     Thu, 27 Aug 2020 08:48:40 +0000 Taranto La Cultura Rinnova: il filo rosso del Progetto di Tropea capitale italiana della cultura 2022 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/30064-la-cultura-rinnova-il-filo-rosso-del-progetto-di-tropea-capitale-italiana-della-cultura-2022.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/30064-la-cultura-rinnova-il-filo-rosso-del-progetto-di-tropea-capitale-italiana-della-cultura-2022.html A circa dieci giorni dall’invio al MIBACT, si svelano il senso e le ragioni del filo conduttore del progetto Tropea Capitale Italiana Della Cultura.  “La Cultura Rinnova”, con cui la “La Perla del Tirreno” propone non solo se stessa ma tutta la Calabria al prestigioso riconoscimento, non è frutto di pura creatività, affonda, invece, le radici nella storia cittadina ed è il simbolo dello spirito del documento che vuol essere una proposta profondamente legata al contesto.  “Si è voluto elaborare un prodotto culturale autentico, e non artificioso, che rispecchiasse l’anima della Città e della Regione” osserva il Sindaco Giovanni Macrì “ecco perché nel percorso elaborato tutto è legato alle vicende della Gente di Calabria e di quella che, nel tempo, ha edificato il magico sito di Tropea, sia dal punto di vista materiale che spirituale.”. Per chiarire il senso della frase che dà il nome al Dossier e le motivazioni che ne hanno determinato la scelta, occorre partire da Piazza Ercole, cuore della Città entro le mura. Nello storico slargo, che ospita anche il busto del filosofo Pasquale Galluppi, si eleva un essenziale fabbricato, molto amato dai Tropeani: il Sedile di Portercole. Edificato nel 1703, per ospitare il parlamento dei Nobili di Tropea, da sempre e con ragioni diverse è stato vissuto intensamente dalla Città tanto che oggi oltre ad essere la sede della Pro Loco è diventato il salotto buono che apre le sue porte agli eventi più esclusivi oltre ad accogliere incontri delle realtà associative importanti per la crescita del territorio. É proprio da questo luogo, carico di simboli che esprimono la storia della Comunità, che inizia il percorso chiarificatore dello slogan e per farlo occorre alzare lo sguardo e puntare in alto. Lo Stemma del Sedile, posto sopra la loggia, bellissimo e fascinoso, è la chiave esplicativa: un leone coronato, affiancato da un altro leone e un’idra, sono sormontati da una fenice che sorge dalle fiamme stringendo nel becco un nastro con la frase “Renovant incendia nidos”. Questo il suggerimento, legato alle radici, da cui si è partiti per tracciare il motto e il fil rouge dell’intero fascicolo.                                                                        . La Cultura rinnova significa riconoscere il valore insostituibile del sapere che consente di superare la qualsivoglia difficoltà recuperando l’energia necessaria a rialzarsi e a ricominciare. La fenice, uccello di fuoco, resuscita dalle proprie ceneri dopo la morte, “Post fata resurgo”, divenendo simbolo di rinascita spirituale. “La cultura, come rinnovamento e carica vitale vuol essere il principio ispiratore e la stella polare anche in riferimento alla nostra terra, la Calabria” continua il Sindaco Macrì “che, come ogni sud del mondo, è stata più volte ferita ma è riuscita e riesce a risollevarsi, sempre orgogliosa e fiera. Ecco perché siamo sempre più convinti della bontà della scelta che ci vede candidati in questo prestigioso e ambizioso torneo. Ce l’abbiamo messa tutta e la condivisione anche istituzionale della Regione, nelle sue varie articolazioni ed espressioni, ne è la più gratificante dimostrazione. Attendiamo fiduciosi gli esiti della competizione con la certezza di non aver sprecato tempo nel raccogliere organicamente le eccellenze di una Regione splendida come la nostra.”. La Cultura Rinnova è un ottimo punto di ripartenza anche in riferimento alla congiuntura vissuta e la fenice che rinasce dalle sue ceneri, legata alla storia tropeana, spinge a rimettersi in gioco con forza fiduciosi nell’oggi e nel domani: è questo il messaggio più forte di Tropea Capitale Italiana della Cultura 2022 ed è proprio il caso di dire, usando la celebre espressione latina, “Nomen omen”.    Wed, 05 Aug 2020 05:28:26 +0000 Vibo Valentia Castellammare del Golfo - Ritornano le zone a traffico limitato in centro città https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30047-castellammare-del-golfo-ritornano-le-zone-a-traffico-limitato-in-centro-citta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30047-castellammare-del-golfo-ritornano-le-zone-a-traffico-limitato-in-centro-citta.html «Dopo esserci confrontati con attività, associazioni e cittadini ritorniamo ad attivare la limitazione di accessi e sosta in centro ricordando che sono in vigore precise misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso. Le zone a traffico limitato sono state ridimensionate ma occorre consentire la vivibilità del centro storico e regolamentare il traffico anche in questa fase dell’emergenza da Covid-19. L'anno scorso, dopo un lungo periodo di sperimentazione ed adattamento, la ztl in centro è stata bene accolta da residenti e visitatori che adesso la richiedono e anche per questo riattiviamo le misure anche se limitate e senza i bus navetta». Lo affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore alla Viabilità Vincenzo Abate, comunicando che dal 1 agosto al 15 settembre, nelle zone centrali di Castellammare ripartono le zone a traffico limitato dopo l'approvazione con delibera di giunta del regolamento comunale per la disciplina di Ztl e aree pedonali. Anche quest'anno i cittadini hanno a disposizione la WebApp “Mobilità sostenibile Castellammare del Golfo” al link https://arcg.is/1bbbGe «Occorre rendere pedonali alcune zone nevralgiche della città in modo che il centro cittadino sia più accogliente perché  le zone a traffico limitato hanno positive ricadute in termini di sicurezza- proseguono il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore alla Viabilità Vincenzo Abate-, tutela dell'ambiente, rispetto del diritto al riposo e alla quiete pubblica, fruizione dei beni. Per velocizzare le procedure i residenti ed aventi diritto che lo scorso anno hanno ottenuto il pass transito e sosta per auto, motocicli e veicoli elettrici potranno riutilizzarlo gratuitamente anche quest’anno. Per il rilascio di nuovi pass dovrà essere presentata domanda alla polizia municipale anche nel caso di cambio residenza o mezzo».  Divieto di transito e sosta dalle 21 alle 3 tutti i giorni di agosto e a settembre solo il venerdì, sabato e domenica in corso Garibaldi (da via XX Settembre), in via Largo Castello (arancione), nel quartiere Madrice (zona viola), nella ztl Nord (area rossa, a nord di via G. Marconi, corso B. Mattarella, via canale Vecchio) e ztl sud (area blu, compresa tra corso B. Mattarella, via canale vecchio, corso Garibaldi, via Quintino Sella e via villa Galante), zona “Timpa” (via arciprete Militelli e largo Petrolo nel tratto di fronte hotel Al Madarig). Ztl nel quartiere “Chiusa” (area rossa) tutto il giorno tutti i giorni dal 1 agosto al 15 settembre così come nella ztl nel borgo di Scopello (marrone) che rimarrà chiuso al traffico tutto il giorno.   La Ztl in viale Zangara cioè la “cala marina” (area azzurra), ad agosto sarà in vigore tutti i giorni dalle ore 21 alle 3. La domenica dalle ore 17 alle 3. Inoltre dalle ore 22 all’una non sarà più possibile accedere alla Marina dalla via Alberto Mario. Il venerdì e sabato alla cala marina da giorno 1 settembre e fino al 15, la ztl sarà in vigore dalle ore 21 alle 3. Le domeniche di settembre dalle ore 17 alle ore 3. Area pedonale anche in zona “Petrolo” tutti i giorni di agosto dalle ore 21 alle ore 3 e solo il venerdì e sabato a settembre. Nelle domeniche di settembre chiusura anticipata alle ore 17 e fino alle 3. L’area pedonale “Petrolo” è attiva tra via Marina di Petrolo e via Marconi (all'altezza del distributore di carburante “GP Service”) e piazza Santangelo ed i parcheggi pubblici e privati continueranno ad essere accessibili, previo controllo del personale presente al presidio del varco che verificheranno il raggiungimento del limite di capienza consentendo anche l'alternanza dei mezzi in entrata ed uscita. Piazza Europa area pedonale tutti i giorni, fino al 15 settembre. Rimangono aree pedonali permanenti (gialle) il corso Bernardo Mattarella (tra corso Garibaldi e via Alcide De Gasperi), Piazza Madonna delle Grazie, corso Garibaldi basso, piazza Petrolo, via Fiume, via Bolzano, piazza Madrice Thu, 30 Jul 2020 12:58:18 +0000 Trapani Festival dei sensi: l'unico safari culturale dedicato alle emozioni https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30031-festival-dei-sensi-l-unico-safari-culturale-dedicato-alle-emozioni.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30031-festival-dei-sensi-l-unico-safari-culturale-dedicato-alle-emozioni.html Torna dal 28 al 30 agosto il Festival dei sensi, la manifestazione che per un  week end intero animerà con lezioni di altissima qualità, argomenti inattesi, mostre speciali e conversazioni sorprendenti la mitica valle dei trulli. Le emozioni sono al centro di questa nuova edizione.  Un safari culturale – nelle parole di chi lo ha ideato, Milly Semeraro - che per primo ha aperto al pubblico i luoghi più belli e sconosciuti di quell’angolo di Puglia, da Martina Franca a Cisternino, alla scoperta di autentici gioielli che sarebbero altrimenti rimasti segreti. “Non basterebbe una pagina per elencare le scoperte di questi anni – prosegue la curatrice - dalle dimore principesche alle antiche cave dismesse, dai ponti ai trulli diroccati. Senza mai tradirli, questi luoghi, senza camuffarli, mostrandoli per quello che sono”.  Ma le scoperte non si esauriscono qui, al Festival dei Sensi idee e temi lontani dagli usuali approcci accademici, esperti di fama internazionale e talvolta anche persone semplici, daranno vita a un programma fuori dal comune, a una manifestazione pensata per persone curiose del mondo, amanti della cultura e appassionate di paesaggio: una comunità sempre più numerosa proveniente da tutta Italia che ogni anno a fine agosto si ritrova in Valle d’Itria.  Si comincia il 28 agosto con l'inaugurazione, quando il Festival tornerà alla Masseria San Paolo di Martina Franca, luogo dalla bellezza intatta, dove si potranno ammirare al pascolo alcuni tra i più splendidi cavalli murgesi di tutta la Puglia. Ad attendere il pubblico un programma intrigante con il quale, anche in questa edizione, si confronteranno nomi di altissimo prestigio. E già l’immagine di copertina, che più scherzosa non si potrebbe, lancia un messaggio: al Festival dei Sensi si gira al largo dal melodramma. Così, l’unico cuore si potrà avvistare in un appuntamento che verte sulle relazioni tra le persone e i robot -Cuore matto, matto da legare- dove anziché Little Tony, troverete il sociologo Derrick De Kerckhove, eminente allievo di Marshall Mac Luhan, in compagnia di Edoardo Fleischner, spumeggiante analista multimediale. Oltre ai ragionamenti sul futuro e sulle emozioni artificiali ci saranno naturalmente anche quelli sulle emozioni “sempre attuali”, come l’agognata Felicità, con Paolo Legrenzi, professore emerito di psicologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, che suggerirà anche dei modi per avvicinarsi al mitico obiettivo. Non mancherà il gioco della seduzione e dei segnali estetici nel mondo animale, con Giorgio Vallortigara, un pioniere della neuroscienza italiana. Poi una parola senza tempo, Bambini, raccontata da un maestro come Alberto Oliverio, emerito di psicobiologia che insegna la stessa materia nell'Università di Roma La Sapienza. Si scopriranno anche le emozioni degli altri, e l’antropologo Adriano Favole partirà dall’Oceania per arrivare fino ai riti funebri in streaming e all’iconico smiley, simbolo incontrastato degli emoticon contemporanei. Un architetto giardiniere autorevole come Antonio Perazzi, noto anche per i libri e le molte rubriche –una forte confidenza con la penna è quasi naturale quando si è nipoti di Oriana Fallaci-, propugnatore di una filosofia che vuole i giardini ecologicamente integrati nell’ambiente che li circonda, progettati in modo da richiedere un consumo minimo di risorse e di manutenzione. E poiché dall’architettura al paesaggio il passo è breve, Mario Cucinella, noto per il suo impegno nell’architettura sostenibile -e autore del primo progetto del genere, realizzato per la prima volta in Italia più di vent’anni fa- interrogato dal critico Manuel Orazi, dirà la sua sulla Città emozionale. Il Festival dei Sensi è anche l’opportunità di incontrare personalità fuori dal comune, come Franco Toselli: cinquant’anni di ininterrotta, poetica esplorazione nei territori dell’arte contemporanea. Un percorso che lo porta a muoversi in spazi espositivi dalle caratteristiche ambientali mutevoli, dove si avvicendano gli artisti più rappresentativi del panorama internazionale. Toselli ha realizzato mostre memorabili, prendendo parte alle avventure dei maggiori movimenti: idee, lavoro, sogni, in una intensa conversazione con la storica dell'arte Angela Vettese, autorità in materia. In questo anno emotivo, torna a far capolino nel programma del Festival anche il teatro, con un doppio sguardo: la grande tradizione napoletana di Isa Danieli, una vita con le vele ampiamente spiegate al teatro di Eduardo, al cinema della Wertmuller, e perfino al mega sceneggiato Un posto al sole, continua imperterrita –e assegnataria per ben tre volte del premio Ubu- a solcare tutti i mari del palcoscenico; e poi il mitico Teatro dell’Elfo, tra i punti di riferimento della cultura milanese, impersonato da Elio De Capitani e Cristina Crippa. La conversazione, dal giusto titolo Ragione e sentimento, sarà condotta dal filosofo Armando Massarenti. “Non è un festival che cerca il consenso facile, ed è il suo bello - dice ancora Milly Semeraro - indipendente e spartano”. Nessuna sorpresa quindi, se la rassegna proporrà un tema che più contemporaneo di così non si potrebbe: Le emozioni della politica. La politica delle emozioni. Elsa Fornero dialogherà con Francesco Merlo.  Il festival, inoltre, inaugurerà a Martina Franca, nel Palazzo Ducale, il 28 agosto la mostra Puglia 1900 – 1950. Lo sguardo del Touring Club Italiano. 55 Fotografie provenienti dall’archivio Touring Club Italiano, gran parte delle quali inedite, oltre a curiosità d'epoca. La mostra, aperta solo per un mese, chioserà le Giornate Europee del Patrimonio, dedicate quest'anno alla formazione continua veicolata attraverso il patrimonio culturale e materiale, immateriale e digitale. Saline, trulli, piazze, ulivi, chiese, facce che non si dimenticano.   Il Festival dei sensi ha il patrocinio della Regione Puglia, dei comuni di Martina Franca, Locorotondo e Cisternino, della Città Metropolitana di Bari e del FAI. Mon, 27 Jul 2020 06:36:51 +0000 Taranto Cuore Amico: distribuiti oltre 10mila pacchi alimentari https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/29826-cuore-amico-distribuiti-oltre-10mila-pacchi-alimentari.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/29826-cuore-amico-distribuiti-oltre-10mila-pacchi-alimentari.html Continua l’opera di Cuore Amico che dalla fine di marzo, ha cambiato momentaneamente mission. In questo particolare momento di crisi economica dovuta alle misure di distanziamento e dunque allo stop del mondo del lavoro sono tantissime le famiglie in difficoltà.In modo silente, mantenendo il completo anonimato dei tanti richiedenti, la Onlus del Presidente Paolo Pagliaro ha già distribuito oltre 10mila pacchi alimentari, muovendosi in tutto il Salento, di comune in comune, di parrocchia in parrocchia, da associazione in associazione, con lo slogan che bisogna andare avanti perché nessuno deve rimanere indietro.Su questa linea di pensiero, in questi giorni, Cuore Amico ha iniziato a donare direttamente ai Vescovi delle diocesi salentine in modo da dare un aiuto sostanziale a chi è sempre in prima linea per aiutare il prossimo.La prima tappa è stata dal Vescovo della diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, Mons. Vito Angiuli e successivamente ci sarà l’incontro con Mons. Michele Seccia dell’Arcidiocesi di Lecce. Un importante incontro fondato sull’unità di intenti per il bene comune e sui buoni rapporti, sempre più saldi, tra l’associazione Cuore Amico e la Chiesa. «Questo è un gesto rilevante innanzitutto per la quantità dei generi alimentari di prima necessità che sono stati donati, per la caritas e per tutti i poveri, che già serviamo ma di cui sappiamo che il numero è aumentato. Al di là della quantità, però, il gesto mi sembra significativo proprio per l’interessamento ed il restare vicini alle persone, e farlo  come dice lo “stemma” con un cuore amico, perché non basta solo donare, bisogna farlo col cuore, perché i generi alimentari sono importanti ma ciò che conta è il cuore, è la solidarietà. - Afferma Mons. Vito Angiuli - Ed io voglio ringraziare perché il gesto acquista un valore di simbolo, una moltiplicità di soggetti ma che lavorano tutti in maniera sinergica per portare un po’ di aiuto in questo momento di grande difficoltà; e diventa anche un augurio per tutti noi, come il melograno simbolo dell’abbondanza». Infine il Vescovo di Ugento plaude all'iniziativa della onlus salentina: «Va bene mettere in evidenza gesti come questo perché le persone vedano ciò che si fa».  «Siamo scesi in campo per aiutare le famiglie e le persone in difficoltà, sono tantissime le chiamate alla nostra segreteria e questo ci ha dato la vera misura del problema. In questo momento la gente ha bisogno di noi e noi ci siamo. Abbiamo incominciato nell’ultima settimana di marzo, siamo andati in giro ovunque, in tantissimi paesi del nostro Salento e abbiamo ascoltato storie, incrociato sguardi, respirato la difficoltà. Adesso abbiamo deciso di voler dare un altro segnale di generosità forte, che poi è la generosità dei salentini, e stiamo donando direttamente ai Vescovi delle diocesi della provincia di Lecce, perché siamo convinti che soprattutto loro hanno bisogno, per i tanti fedeli, di una mano e proprio loro conoscono meglio di altri, vivendola in prima persona, la situazione. Chiudo con un messaggio intrinseco a questo momento: noi ci saremo fino a quando ci sarà bisogno ma aspettiamo che tutto passi presto e arrivino adeguate misure di sostegno da parte del Governo, in modo che riparta il mondo del lavoro e l’economia inizi a respirare, perché il popolo salentino non è un popolo che vuole vivere di carità ma è un popolo orgoglioso, formato da grandi lavoratori, che ha solo bisogno di rimettersi in piedi». Queste le dichiarazioni di Paolo Pagliaro, presidente di Cuore Amico. Sat, 16 May 2020 07:46:56 +0000 Lecce Natale, Coldiretti: a Foggia spesa +29% rispetto alla media europea https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/29416-natale-coldiretti-a-foggia-spesa-29-rispetto-alla-media-europea.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/29416-natale-coldiretti-a-foggia-spesa-29-rispetto-alla-media-europea.html In provincia di Foggia la spesa di una famiglia per le festività natalizie sarà in media pari a 620 euro, il 13% in più rispetto al resto d'Italia e addirittura il 29% in più rispetto alla media europea. E' il risultato dell'analisi elaborata da Coldiretti e Campagna Amica, in occasione dell'inaugurazione del primo Mercato dei Contadini in Via San Lazzaro 22 a Foggia con la mostra delle eccellenze agroalimentari della Capitanata a disposizione dei consumatori nel pieno centro cittadino. La famiglia foggiana conserva tradizioni radicate sul cibo per le feste - spiega Coldiretti - dove non possono mancare le tradizionali anguille, oltre a spigole, cozze, mazzancolle, scampi, canocchie, cannelli, seppie e polpi, gallinella e triglie, per passare agli acquisti di carne locale come agnello per gli ‘spamparill’, turcinelli, il ‘cappello del prete’ per la brasciola, le puntine di maiale, in dialetto foggiano ‘indracchi’, le cotiche, la ventresca e la salsiccia a punta di coltello per il ragù, con le tavole ricche di sottoli, formaggi freschi e stagionati, salumi, verdure e ortaggi cucinati nei modi più disparati, con il pancotto in bella mostra al centro delle tavole. La carrellata di dolci è ritenuta immancabile con le cartellate, i mostacciuoli, le mandorle atterrate ricoperte di cioccolata e l'ostia di Monte Sant'Angelo ripiena di mandorle zuccherate. “Con il progetto economico ‘Campagna Amica’, è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente  attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei Mercati di Campagna Amica e nelle Botteghe regionali, che contano 9.000 giornate di apertura, 750 produttori coinvolti, 22mila giornate lavorative (tra lavoro autonomo e dipendente), 6.500 tonnellate di prodotto commercializzato. I Mercati di Campagna Amica sono divenuti punti di incontro e di prossimità dove, oltre alla vendita diretta, trova spazio la comunicazione, l’informazione, il racconto attorno al cibo, spesso salvato dall’estinzione grazie al lavoro dei custodi della biodiversità, i nostri agricoltori che quotidianamente si impegnano nella produzione e al contempo nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente”, commenta con soddisfazione il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, per l'apertura del Mercato cittadino a Foggia. Alla vigilia della festività dell’Immacolata che apre ufficialmente lo shopping delle feste, a Foggia è stato preso d’assalto il ‘Salone dei Sigilli di Campagna Amica della Capitanata’, il primo appuntamento dedicato al Natale a tavola, la tradizione più radicata nella cultura dei pugliesi, con la preparazione fai da te dei tradizionali cesti da mettere sotto l’albero, con i tutor contadini che hanno guidato i consumatori su come allestire la tavola di Natale a Km0. “La famiglia foggiana  mensilmente per il cibo 457 euro – ha detto il presidente di Coldiretti Foggia, Giuseppe De Filippo – con un prepotente ritorno alla dieta mediterranea e l’aumento della spesa per l’olio d’oliva (+11%), frutta e verdura (entrambe con +4%), pane e pasta (+1%) nonché la riscossa della carne dopo anni di costante calo dei consumi, di pesce e formaggi. Contro la crisi della quarta settimana diviene determinante il riequilibrio nei rapporti tra imprese agricole, distribuzione e consumatori con accordi e controlli per la verifica dei margini. Nei Mercati di Campagna Amicai c’è una guida naturale al consumo consapevole, grazie al quale il 56 per cento delle famiglie  ha ridotto gli sprechi facendo la spesa in modo più oculato magari direttamente dal produttore con l’acquisto di cibi più freschi che durano di più, il 34 per cento ha ridotto le dosi acquistate, il 27 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cento prestando più attenzione alla data di scadenza”. Grande attività per la pescheria del Mercato – continua Coldiretti - per far conoscere caratteristiche, qualità ed aiutare a fare scelte di acquisto consapevoli, con il pesce a miglio zero offerto direttamente dai pescatori, al centro delle ricette natalizie della tradizione. Spazio alle degustazioni dei piatti provinciali storici delle feste e alla carrellata dei dolci natalizi, con l’approfondimento di Coldiretti su ‘La spesa a tavola dei foggiani’, con le previsioni su quanto spenderanno le famiglie della provincia per Natale e su quali saranno i prodotti maggiormente acquistati.  La vendita diretta permette di avere a disposizione cibi più freschi, che durano più a lungo, visto che non devono percorrere lunghe distanze – aggiunge Coldiretti Puglia - permettendo di ridurre al massimo gli sprechi. Accanto ai tradizionali luoghi di acquisto dei cibi delle feste un crescente successo viene così rilevato per i mercati degli agricoltori di Campagna Amica che per le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura,  dove spesso – conclude la Coldiretti – si realizzano anche show cooking degli agrichef per aiutare la riscoperta delle ricette natalizie del passato.     Mon, 09 Dec 2019 15:31:39 +0000 Foggia Continua l’avanzata della Xylella https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/29226-continua-l-avanzata-della-xylella.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/29226-continua-l-avanzata-della-xylella.html Continua l’avanzata della Xylella fastidiosa con altri 73 ulivi infetti nelle province di Taranto e soprattutto Brindisi, dove si sta rischiando di assistere a quanto già accaduto ad Oria e Francavilla. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dei risultati delle analisi che si riferiscono ai campioni di olivi prelevati durante il secondo monitoraggio 2019 e pubblicati su Infoxyella, di cui 38 a Ostuni, 5 a Fasano, 2 a Latiano, 6 a Ceglie Messapica, 2 a Montemesola, 1 a Monteiasi e 19 a Carovigno. “Le nuove infezioni accertate confermano che continua la virata e l’avanzata della malattia sul fronte tarantino verso Matera, mentre la numerosità delle infezioni riscontrate a Carovigno – lamenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - disegnano uno scenario oscuro già visti nei casi di Oria e Francavilla, dove per non abbattere 47 ulivi malati, con espianti bloccati dai ricorsi al TAR, sono morti  3100 alberi, consentendo al vettore di continuare ad infettare migliaia di esemplari anche monumentali, così come sta aumentando il numero di ulivi infetti conclamati a Fasano. La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l'Italia potesse conoscere, che ‘cammina’ ad una velocità impressionante, considerato che in 6 anni il danno del patrimonio olivetato ha superato 1,6 miliardi di euro”. “Non esistono cure per salvare gli ulivi monumentali infetti da Xylella, unica strada per tentare di salvarli è la pratica dell’innesto. E’ necessario che la Regione Puglia recuperi i gravi ritardi e definisca quanto prima “un protocollo” tecnico di utilizzo, in modo da avere riferimenti chiari. L’innesto può rappresentare una speranza per il mondo produttivo olivicolo-oleario, ma soprattutto può rappresentare la speranza della tutela paesaggistica soprattutto della Piana degli Ulivi Monumentali”, insiste Muraglia. “Continua a mancare una strategia condivisa e univoca tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro ai territori che hanno perso l’intero patrimonio olivicolo e paesaggistico”, aggiunge ancora Muraglia. “Per la lotta alla malattia il Consiglio regionale ha assunto un orientamento chiaro il 31 maggio 2018, approvando un ordine del giorno all'unanimità che prevede la discussione sul tema Xylella attorno al tavolo istituzionale, di cui Coldiretti Puglia chiede da anni invano la convocazione urgente perché il dramma della Xyella in Puglia continua ad essere affrontato e gestito a pezzi, senza una strategia condivisa anche dai differenti enti preposti della Regione Puglia”, conclude il presidente Muraglia. La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) – precisa la Coldiretti - ha lanciato l’allarme sulla diffusione della Xylella che minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo con il contagio che avanza inarrestabile verso nord.  Sotto accusa però ci sono anche le responsabilità comunitarie a partire – sottolinea la Coldiretti – dal sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione – conclude Coldiretti - si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che provato stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale anche con l’avvio di una apposita task force. Fri, 25 Oct 2019 08:03:26 +0000 Brindisi "La Bellezza... la via che conduce a Dio" , intervista a Salvatore Faraci https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/28394-la-bellezza-la-via-che-conduce-a-dio-intervista-a-salvatore-faraci.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/28394-la-bellezza-la-via-che-conduce-a-dio-intervista-a-salvatore-faraci.html In occasione della conferenza "La Bellezza... la via che conduce a Dio", tenutasi a Caltanissetta, abbiamo rivolto alcune domande ai relatori, qui proponiamo un estratto della conversazione con l'arch. Salvatore Faraci, docente di storia dell'Arte. Marc Chagall scrisse che "i pittori per secoli hanno intinto il loro pennello in quell'alfabeto colorato che è la Bibbia", pensa che oggi gli artisti possano essere ancora ispirati dal Magistero della Chiesa Cattolica? … Paolo VI colse, con la sua grande sensibilità verso le cose dell’arte, il bisogno di liberare gli artisti dalle imposizioni riguardanti il rispetto del concetto di imitazione, della tradizione e dei canoni dell’arte; si scusò con essi (discorso del 7 maggio 1964), riaffermando l’amicizia della Chiesa con il mondo dell’arte. Benedetto XVI , san Giovanni Paolo II e oggi papa Francesco, hanno promosso eventi (per esempio il Giubileo del 2000) legati a ricorrenze, alle opere e ai maestri dell’arte, per sottolineare l’importanza del lavoro creativo degli artisti, “della spinta propulsiva generata dall’atto creativo, espressione eletta del trascendente, incarnazione della presenza divina…”, nel costante riferimento alla bellezza, “quale splendore di verità”. Gli artisti di oggi, nella molteplicità delle forme e dei linguaggi, possono e devono avere uno stretto legame con il Magistero della Chiesa, che può trasmettere questa grande ricchezza di stimoli presenti nei documenti. E’ importante anche il ruolo delle Commissioni, a partire dalla Pontificia Commissione per i Beni culturali di Roma, fino alle Commissioni Diocesane legate al territorio; queste ultime devono avere la competenza in materia, aperti alle sensibilità e ai linguaggi artistici del nostro tempo, in un dialogo continuo con gli operatori. Le chiese locali devono avvertire anche l’urgenza di formare i futuri sacerdoti all’arte sacra, al raggiungimento di adeguate competenze nella gestione degli spazi sacri, sempre affiancati da esperti del settore. Le comunità ecclesiali devono promuovere iniziative per l’acquisizione dell’”alfabeto della bellezza”, quello che ci insegna a provare un’intima emozione, una gioia profonda, tanta serenità di fronte a un’opera d’arte, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni. Sembra che l'architettura ecclesiastica contemporanea abbia perso il senso del sacro e soprattutto del bello, come ribaltare questa tendenza? Anche l’architettura sacra, a partire dal secolo che ci ha preceduti, prima del Concilio Vaticano II, ha sperimentato (mi riferisco all’Italia) nuove forme e nuovi linguaggi, utilizzando i materiali edilizi e le tecniche costruttive “moderne”. Spesso i risultati sono stati disastrosi, brutture e bruttezze hanno dominato la scena italiana, associate a goffi tentativi di imitare l’architettura classica negli schemi compositivi in pianta e nei prospetti. Architetture disarmoniche, spesso “capannoni”, contenitori dove la comunità non si identificava e manifestava un disagio nel vivere quegli spazi, che tutt’oggi non aiutano a pregare, a celebrare. Ma abbiamo avuto anche esempi di “buone architetture sacre”: cito soltanto i progetti di Giovanni Michelucci, Renzo Piano, Mario Botta, Paolo Portoghesi, Ludovico Quaroni nella chiesa di Gibellina, ma ce ne sono ancora tanti… Una grande occasione è stato il concorso internazionale “la chiesa del 2000”, indetto dalla curia di Roma per le nuove chiese del Giubileo. Meritatissimo vincitore è stato Richard Meier con la chiesa di “Dio Misericordioso”. In questo nuovo secolo non mancano le sperimentazioni per arrivare a progettare spazi sacri, anche con l’utilizzazione di materiali eco-compatibili; nuovi linguaggi, liberi da correnti predefinite, a volte producono brutte architetture, specialmente quando non promuovono soluzioni che aiutano l’assemblea attorno all’altare delle celebrazioni a sentirsi “comunità”. Vorrei prendere alcuni spunti dall’intervento che il cardinale Gianfranco Ravasi ha fatto nella facoltà di Architettura di Reggio Calabria l’8 settembre del 2017 (youtube: “Ravasi, il progetto dello spazio sacro, 08.09.2017”) per ribadire alcuni punti fermi, fondamentali nella progettazione delle chiese: 1) l’”antropologia dello spazio”, la chiesa è lo spazio dove la persona si ritrova, sta bene, non viene meno la sua identità; 2) la “teologia dello spazio”, il tempio, spazio “finito” che deve contenere Dio, “infinito”, dove i fedeli cantano e fanno la liturgia, incontrano Dio e i fratelli; 3) dialogo tra “spazio interno e spazio esterno alla chiesa”, significa dare dignità allo spazio sacro e al contesto in cui si colloca; 4) “la luce”, che non significa soltanto illuminare con finestre gli spazi interni, ma trasferire la “Trascendenza nell’immanenza” attraverso la luce naturale o artificiale che aiuta il fedele a celebrare e vivere gli spazi; 5) la bellezza, che non è estetismo, nella costruzione di spazi che aiutano a vivere intensamente l’umanità e la trascendenza del popolo di Dio; 6) l’architettura e l’arredo sacro devono trovare punti di incontro, devono conciliarsi le figura professionali dell’architetto e dell’artista nella definizione degli arredi, dei poli liturgici; infine 7) la funzione fondamentale dell’acustica, che deve favorire la comprensione della Parola proclamata e la liturgia che si celebra. Da questi punti fermi si deduce che è fondamentale la formazione dei professionisti che si cimentano nella progettazione degli spazi sacri, in stretta collaborazione con gli organismi diocesani e centrali preposti che devono promuovere la bellezza nell’architettura sacra, la “via che conduce a Dio”, in tutte le sue componenti. Fri, 11 Jan 2019 15:22:47 +0000 Caltanissetta "La Bellezza... la via che conduce a Dio", intervista a padre Salvatore Rumeo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/28393-la-bellezza-la-via-che-conduce-a-dio-intervista-a-padre-salvatore-rumeo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/28393-la-bellezza-la-via-che-conduce-a-dio-intervista-a-padre-salvatore-rumeo.html In occasione della conferenza "La Bellezza... la via che conduce a Dio", tenutasi a Caltanissetta, abbiamo rivolto alcune domande ad uno dei relatori, Padre Salvatore Rumeo, parroco della Chiesa Sacro Cuore di Caltanissetta, e Direttore dell'Ufficio Catechistico e Servizio per l'Insegnamento della Religione Cattolica per la diocesi di Caltanissetta. Padre Salvatore, durante l'edificazione della Sagrada Família, Antoni Gaudí iniziò un percorso parallelo di edificazione della chiesa e del suo edificio spirituale. Può oggi la bellezza essere "la via che conduce a Dio", anche per chi si trova lontano dalla fede?Vicini o lontani da Dio. Dentro o fuori il mistero della grazia. Dio continua ad essere segno di contraddizione per molti. La Bibbia racconta di strade che avvicinano a Dio o portano fuori da ogni grazia. O fedeli al Suo Vangelo o contro Dio. Dirsi lontani dalla fede significa prendere le distanze da Dio e da ogni forma di trascendenza. Eppure anche per chi è lontano c’è uno spiraglio di luce, una nota che può trasformarsi in una stupenda melodia, una pennellata che può diventare un affresco di giovinezza. E il cammino è lungo e faticoso. Perché ci si trova immersi nella strada che conduce alla bellezza non solo quando si è dentro i canoni tradizionali della meraviglia o della bellezza oggettiva, ma anche quando la bellezza si svela a noi nella Luce del mistero rivelato in Cristo Gesù, «il più bello tra i figli degli uomini»: anche nelle pieghe più nascoste delle nostre sofferenze, fisiche o spirituali. La stessa bellezza può senza dubbio costituire una via per avvicinare l'anima al cielo e a quella patria celeste dove ogni inquietudine troverà appagamento. La chiesa per questo non dovrà tralasciare il dialogo con i non credenti e far della bellezza la chiave per un sereno confronto. Pensa che la bellezza, oltre ad incoraggiare l'animo umano a ritrovare il cammino, possa essere portatrice di speranza ed un valido aiuto per non sprofondare nella disperazione? Studiosi, pensatori, spiriti liberi, guru dell’ultima ora, predicatori social, dipingono in modo nefasto le ore della nostra terra propugnandosi come i veri guaritori di turno di questa nostra amata terra. In verità troppa sofferenza ruota dentro e fuori il cuore dell'uomo. Viviamo tempi in cui la speranza trova poca cittadinanza. Siamo avvolti da tragedie mondiali e sofferenze comuni, quelle della porta accanto...! Un vero umanesimo non può che ridire la speranza a più voci e non possiamo tacere come cristiani la profetica forza che viene dalla resurrezione di Gesù. Molti secoli hanno trovato nella Bellezza la strada per uscire dal buio e ritrovare la via del ritorno. Siamo chiamati a ri-pensare la polis come luogo di tutti e la bellezza come comune denominatore e piattaforma per progettare un futuro per tutti e non per pochi. Un cuore egoista non può prestare servizio alla causa della bellezza. Diamo la bellezza vera in mano a tutti e porteremo Dio nel cuore di tanti.         Fri, 11 Jan 2019 15:17:48 +0000 Caltanissetta I e II posto al concorso Sala e Barman per gli allievi del Don Pino Puglisi di Centuripe https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/28256-i-e-ii-posto-al-concorso-sala-e-barman-per-gli-allievi-del-don-pino-puglisi-di-centuripe.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/28256-i-e-ii-posto-al-concorso-sala-e-barman-per-gli-allievi-del-don-pino-puglisi-di-centuripe.html Un oro e un argento per gli allievi dell’Istituto professionale per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera "Don Pino Puglisi" di Centuripe. Al “Concorso Juniores “Finger Cocktail Service”: Concorso in squadra “Sala, Cucina e Bar” , che ha visto la partecipazione degli allievi delle scuole alberghiere italiane competere  sul tema" Simposium Abruzzo", gli studenti selezionati si sono cimentati nella creazione di nuove ricette di cocktail composte da succhi, sciroppi, frutta fresca, acque gassate, spumanti e prodotti tipici delle diverse senza tralasciare il mix perfetto con le tipicità abruzzesi. Nella rassegna internazionale italian style 2018 - organizzata da "Ristoworld", le giurie, costituite dalle più alte cariche delle associazioni di categoria del settore food & beverage della Siciliati, hanno decretato vincitori del concorso, al 2° posto, Giuliana Leanza, Luca Todaro e Flavio Biondi che hanno presentato in italiano ed inglese il cestino di lenticchia rossa  PAT con filetto di maialino croccante adagiato su purè di patate guarnito da corallo e foglia di menta, rotolo di  crema di riso ripieno con vellutata di zucca ricoperto di nocciola polvere di fiore di zafferano ed il suo petalo e filetto di orata in olio cottura alle mandorle su maionese all' aceto di mele e cracker di farro accarezzata da zucca disidrata. Il tutto è stato accompagnato da un cocktail a base di liquore di genziana abruzzese, arancia bionda "novellino" e centrifugato di fichidindia dell'Etna D.O.P. Primo posto, invece per lo chef intagliatore centuripino Giuseppe Rosano, che ha presentato un’opera a tema floreale. Giuseppe pratica questa straordinaria tecnica tailandese da qualche anno e la passione e l'amore per il bello gli hanno permesso di conseguire un risultato altissimo, conquistando il 1º posto e l'oro assoluto. La vittoria degli allievi del don Pino Puglisi costituisce un altro punto a favore per l’Istituto alberghiero di Centuripe, che , attraverso la promozione della gastronomia etnea ed ennese, forma professionisti in questo  fantastico settore che non conosce crisi. Wed, 14 Nov 2018 14:21:42 +0000 Enna Matera città del Natale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/28220-matera-citta-del-natale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/28220-matera-citta-del-natale.html Dopo l’ambito riconoscimento di Capitale Europea della Cultura 2019 Matera si appresta a vivere il titolo di Città del Natale 2018, proprio alla vigilia del suo anno magico. A Matera quest’anno il Natale inizierà prima di ogni altra parte d’Italia dal giorno di Santa Cecilia, giovedì 22 Novembre, a domenica 25 Novembre, con i Mercatini di Natale sotto la neve artificiale nel centro storico da sempre considerato il salotto buono della città, il vero Santa Claus, quello più popolare d’Europa con la barba vera, protagonista di campagne pubblicitarie sulle reti televisive nazionali che aspetterà i bambini per le tradizionali letterine presso il Castello Tramontano al Centro della città ed il Fast food con i bocconi del conte ed i dolci caratteristici del Natale,  non mancheranno degustazioni di vini e caldarroste delle quali la Basilicata è tra i principali produttori in Italia. Tutto questo nell’atrio del Castello. Non mancheranno la pista di ghiaccio, le luminarie e, soprattutto, tanto Spirito Natalizio che si respirerà a Matera per tutto il periodo del Natale. Le associazioni locali di Confcommercio e Confesercenti hanno invitato tutti i commercianti ad allestire per l’occasione le vetrine dei loro negozi. Offerte da parte di tutte le strutture ricettive per i soggiorni in questi quattro giorni. E’ sicuramente questo un esempio reale di destagionalizzazione del turismo. Matera ha guadagnato la vittoria di Capitale Europea della Cultura 2019 per le sue bellezze paesaggistiche e storico-artistiche, quella di Città del Natale per lo spirito natalizio che il suo territorio riesce a dispensare. Il suo peculiare territorio procura a tutti coloro che lo visitano, emozioni indescrivibili per tutti i dodici mesi dell’anno, ma a Natale l’atmosfera è straordinariamente coinvolgente. Il nuovo brand Città del Natale, ideato dall’Associazione Culturale Events & Promotion di Roma e diretto da Antonio Rubino Organizzazioni, che parte quest’anno proprio da Matera, promuove le città che, più di altre, vivono il Natale nella sua interezza, alla riscoperta delle proprie tradizioni che possono essere sì diverse, ma proprio per questo affascinanti. Il know how di Città del Natale è perché, in questi luoghi inizia prima di ogni altra parte d’Italia e coincide con il giorno di Santa Cecilia, una delle feste più popolari della tradizione che segna l’inizio dell’Avvento in tante città del Sud Italia, l’alba dei festeggiamenti natalizi, in netto anticipo rispetto a tutti gli altri paesi in cui si respira aria di festa solo dall’Immacolata o da Santa Lucia. Il ripetersi di antiche usanze rende vivo il legame con il passato. Come dicevamo, in alcune città del Sud, il 22 Novembre vive la tradizione di preparare le pettole fritte, addobbare l’albero di Natale ed iniziare a raccogliere le statue per preparare il presepe. Matera citta del Natale 2018 quest’anno promuoverà le tradizioni della città dei sassi con il Patrocinio del Comune di Matera A Matera, dunque, saranno allestiti i Primi mercatini di Natale d’Europa, insieme a quelli di Bolzano, Vienna, Strasburgo, Stoccolma, Dresda. Trasuderanno di autentico spirito natalizio nel bellissimo Centro storico adibito esclusivamente ad isola pedonale. L’altra grande novità sarà la Neve artificiale che emozionerà tutti i visitatori che potranno acquistare gli oggetti, gli addobbi, le statue, i presepi, ma anche i primi regali da mettere rigorosamente sotto l’albero di Natale, frutto del proprio ingegno di abili e creativi hobbisti, tra i fiocchi di neve come se ci si trovassimo in una città del Nord Europa, sempre che la neve non cada anche a Matera e renda inutile quella finta. A circa 250 metri dal centralissimo centro storico sorge il meraviglioso Castello Tramontano, su una collinetta chiamata di Lapillo, all’interno di un parco dove sarà installata la pista di ghiaccio. Davanti al bellissimo castello che gli antichi materani, stanchi di essere vessati dal tiranno Conte, riuscirono a conquistare, assassinandolo nella Via denominata ‘del riscatto, bella quanto suggestiva. E’ proprio qui, davanti al Castello che giungerà il Vero SANTA CLAUS, quello con la barba vera della pubblicità televisiva nazionale su tutte le reti televisive di una grande catena di Supermercati. Per   la verità, i Santa Claus saranno due e sui social tutti potrete scegliere chi dei due siederà nella Casa davanti al Castello, da mezzogiorno a mezzanotte, aspettando tutti i bambini che gli porteranno la letterina. Sandro o Ambrogio? Chi sarà il vero Santa Claus? Sulla pagina Facebook di Santa Claus potrete deciderlo voi. Il Castello di Tramontano sarà illuminato con delle video proiezioni e luci fantastiche. Infine profumi e sapori della tradizione natalizia davanti al castello, ad iniziare dalle pettole, il vin brûlé, le caldarroste, i bocconi prelibati del Conte, i vini, la cioccolata e tante altre ghiottonerie. L’atmosfera sarà fantastica, con degli artisti di strada che saranno i benvenuti a Matera città del Natale 2018.   Tue, 30 Oct 2018 15:41:32 +0000 Matera Confartigianato: come prevenire la corruzione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/28195-confartigianato-come-prevenire-la-corruzione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/28195-confartigianato-come-prevenire-la-corruzione.html Giovedì 18 ottobre 2018, presso la sede provinciale di Confartigianato Imprese Foggia, si è tenuto il primo di una serie di appuntamenti dedicati alle evoluzioni normative con cui sono chiamate a confrontarsi le aziende del territorio. “I sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione” è infatti il titolo del seminario gratuito dedicato all’approfondimento della certificazione UNI ISO 37001 come asset per la prevenzione della corruzione in tutte le realtà aziendali. Organizzato da Confartigianato in collaborazione con Bureau Veritas Italia, leader a livello mondiale nella verifica, valutazione ed analisi dei rischi in ambito qualità, ambiente, salute e sicurezza e responsabilità sociale, l’appuntamento si è aperto con il saluto del presidente della Federazione PMI di Confartigianato, Vincenzo Simeone, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, “una delle prime organizzate sul tema”, argomento quanto mai attuale per la vita delle imprese perché “il fenomeno corruzione è articolato, complesso e produce conseguenze terribili per l’economia. Spesso si parla di “rivoluzione” culturale: è vero, la produzione di norme e la repressione da sole non bastano a contenere il problema. Per noi di Confartigianato – ha spiegato il presidente – esiste un punto fermo da cui partire: la corruzione produce solo arretratezza, rappresenta un freno alla crescita, un peso per l’economia ed un ostacolo allo sviluppo delle imprese. Strumenti come quello che presentiamo oggi, la certificazione ISO 37001, permettono alle nostre organizzazioni di tenere sotto controllo il rischio e sviluppare una sana cultura della trasparenza e della legalità”. E’ toccato all’avvocato Sandra Melillo, esperta in Diritto penale di impresa, disegnare l’attuale contesto normativo italiano in materia di anticorruzione, contesto particolare poiché nato “nel 2001 sotto la spinta e la pressione delle normative europee” che hanno di fatto “ribaltato il dogma che voleva le società non perseguibili per reati penali, introducendo elementi di novità rispetto al passato, come la responsabilità ibrida, ed una serie di sanzioni particolarmente afflittive, culminanti con la confisca”. Il quadro si è ulteriormente definito nel 2012 “con una riforma epocale che ha messo a fuoco il ruolo del mediatore, ha codificato l’evoluzione del concetto di tangente ed ha fissato per la prima volta la nozione di prevenzione, attraverso l’istituzione dei piani triennali anticorruzione. Un adeguamento normativo” – ha concluso l’avvocato Melillo - “che nel giro di poco tempo, dal 2012 al 2018, ha permesso al paese Italia di salire dal 74esimo al 50esimo posto nella graduatoria della Trasparency International”. Quali sono i vantaggi offerti da una certificazione ISO 37001? A questa domanda hanno provato a rispondere Claudia Strasserra e Maurizio Genna, rispettivamente Certification division-sustainability sector manager e Ict sector manager di Bureau Veritas Italia, società internazionale di certificazione presente in 18 regioni italiane. “La scelta di certificarsi produce una serie di vantaggi economici ma non solo. Costituisce sia un supporto per enti e società che devono adempiere  agli obblighi legislativi previsti in materia sia, più in generale, un’opportunità per tutte le imprese che intendono acquisire nel tempo una capacità di controllo maggiore dei rischi e dei costi collegati al fenomeno corruzione. Inoltre - hanno spiegato i responsabili di Bureau Veritas -, nei rapporti con la P.A., l’azienda, certificandosi, dimostra serietà, affidabilità e sensibilità sul problema, con ricadute positive sul calcolo dei punteggi di bandi e gare d’appalto. La certificazione, infatti, consente di ottenere non solo un alto rating per trasparenza e legalità ma rappresenta l’attestazione della buona reputazione dell’impresa”.   Fri, 19 Oct 2018 13:28:57 +0000 Foggia Mirabilia Network da oggi conta fra i soci 17 Camere di commercio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27935-mirabilia-network-da-oggi-conta-fra-i-soci-17-camere-di-commercio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27935-mirabilia-network-da-oggi-conta-fra-i-soci-17-camere-di-commercio.html Da progetto di rete a associazione che coinvolge sempre più Camere di Commercio italiane e estere, Mirabilia Network punta sempre lo sguardo all’Europa ed è parte integrante di un protocollo d’intesa fra Unioncamere nazionale e MIBACT. L’associazione Mirabilia Network, costituita a dicembre 2017 da Unioncamere nazionale e dalle 13 Camere di Commercio che promuovono i luoghi riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, ha tenuto, questa mattina alla Camera di commercio di Matera la prima assemblea dei soci. Organo sovrano dell'associazione, l’assemblea dei soci ha deliberato l’ingresso, come soci ordinari, delle Camere di commercio di Benevento, Crotone, Messina e della Sicilia orientale –Siracusa, Catania e Ragusa. Si amplia, così, a 17 Camere di commercio la partecipazione all’associazione Mirabilia Network. Da oggi ne fanno parte Unioncamere nazionale e le Camere di commercio di Bari, Benevento, Caserta, Crotone, Genova, Matera, Messina, Molise, Pavia, Perugia, Potenza, Riviera di Liguria, Sassari, Sicilia orientale, Udine, Venezia Giulia e Verona. Tenuta a Matera in omaggio alla città in cui nel 2010 è nato il progetto di rete fra Camere di commercio Mirabilia, alla prima assemblea dei soci hanno partecipato il Segretario Generale dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio Giuseppe Tripoli e i presidenti e i segretari generali delle 17 Camere di commercio. “La caratteristica di Mirabilia è di sviluppare con equilibrio tanti settori – ha sottolineato Segretario Generale dell’Unioncamere Giuseppe Tripoli - la promozione turistica genera un ecosistema fra saperi tecnologici e consente la crescita delle piccole e medie imprese del settore culturale e creativo, oltre che del turismo e dell’enoagroalimentare. Il settore turistico genera una filiera da 250 miliari di euro all’anno. In Italia abbiamo 53 siti Unesco distribuiti in 18 regioni, ed è nei luoghi Unesco che è concentrato il 40 percento delle imprese culturali e creative del Paese. Un settore che attrae talenti e che riverbera i suoi effetti su tutte le altre imprese. Il valore di progetti come Mirabilia è in questa capacità generatrice di sviluppo economico oltre che culturale. Ed è per questo che, a fine maggio, Unioncamere ha inserito il progetto di valorizzazione in chiave turistica dei territori “Mirabilia Network” nel protocollo siglato con il MIBACT”. Da progetto di rete nazionale, Mirabilia si è aperto all’Europa: sono attive relazioni con Camere di commercio spagnole, greche, croache, bulgare e slovene oltre che con 10 Camere di commercio francesi per un vero sviluppo di un network europeo. “Un lavoro coordinato dal responsabile della sede Unioncamere a Flavio Burlizzi e concretizzato dal segretario generale della Camera di commercio di Matera Luigi Boldrin – ha ricordato il presidente della Camera di commercio di Matera e primo presidente dell’associazione Mirabilia, Angelo Tortorelli – c’è grande attenzione a Mirabilia da parte dell’Unione europea”. Attenzione dimostrata anche con la disponibilità del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani che, presente a Matera per la Festa di Avvenire, questa sera incontrerà i presidenti e i segretari  generali delle Camere di commercio dell’associazione Mirabilia Network. Chiave europea che si riverbera anche sulla settima edizione della Borsa internazionale del turismo culturale. L’evento annuale di Mirabilia si terrà a ottobre a Pavia e in Francia. “Rispetto alle date annunciate abbiamo anticipato la VII Borsa internazionale del turismo culturale a venerdì 26 e sabato 27 ottobre l’evento a Pavia – ha detto il Segretario generale delle Camere di Commercio di Matera e Pavia Luigi Boldrin – perché dal 29 al 30 ottobre la VII Borsa internazionale del turismo culturale proseguirà in Francia come Mirabilia en France”. All’assemblea dei soci è intervenuto, portando il saluto dell’amministrazione comunale di Matera, il sindaco Raffaello De Ruggieri. Wed, 27 Jun 2018 13:48:29 +0000 Matera Presentato il concerto Paolo Fresu & Orchestra di fiati R. D’Ambrosio di Montescaglioso https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27930-presentato-il-concerto-paolo-fresu-orchestra-di-fiati-r-d-ambrosio-di-montescaglioso.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27930-presentato-il-concerto-paolo-fresu-orchestra-di-fiati-r-d-ambrosio-di-montescaglioso.html Tradizione e innovazione per il concerto clou del Matera Spring Music Festival. Venerdì 29 giugno, con inizio alle ore 21, nell’abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso si terrà il concerto che vedrà protagonisti l’Orchestra di fiati “Rocco D’Ambrosio” di Montescaglioso e un solista d’eccezione: il jazzista Paolo Fresu. Tradizione con l’Orchestra di fiati Rocco D’Ambrosio, erede della tradizione bandistica della città di Monteescaglioso, e innovazione con l’apporto da solista di Paolo Fresu. Innovazione anche nell’esecuzione dei brani, che spazieranno dal repertorio classico della banda a arragiamenti per banda di composizioni del jazzista. Il concerto, organizzato e promosso dal Laboratorio Arte, Musica e Spettacolo (Lams) Matera e dall’associazione culturale Rocco D’Ambrosio, è stato presentato questa mattina a Matera. “L’abbazia di Montescaglioso sarà cornice di un concerto unico – ha affermato, nel corso dell’incontro con i giornalisti, Giovanni Pompeo, direttore artistico del Lams  - il pubblico potrà ascoltare i brani che sono propri della tradizione bandistica, come le più belle arie d’opera di Verdi, Puccini e Rossini, con le parti da soliste che saranno eseguite alla tromba da Paolo Fresu. Nella seconda parte del concerto, proporremo alcune composizioni dello stesso Fresu arrangiate per la formazione bandistica. Il programma di sala del concerto – ha proseguito Giovanni Pompeo, che venerdì 29 giugno dirigerà l’orchestra di fiati – sarà costruito nei due giorni precedenti, quando proveremo con Paolo Fresu. Il concerto rientra in un progetto di alta formazione”. Progetto illustrato dal sindaco di Montescaglioso Vincenzo Zito: “L’abbazia benedettina di San Michele Arcangelo è un luogo ricco di storia, un monumento restaurato che necessitava di contenuti. L’amministrazione comunale, attraverso accordi come quello sottoscritto con il Lams per il settore musicale, ha ideato il progetto Civitars promosso da Ales (ex Arcus). Un progetto, finanziato dal Ministero per i Beni culturali e il Turismo, che consentirà alla nostra abbazia di divenire un Centro di eccellenza delle arti del Mediterraneo, su quattro assi portanti: la musica, l’arte culinaria, l’archeologia e il restauro”.  “Il concerto doveva essere a ingresso gratuito – ha poi precisato il sindaco Zito - a causa dell’elevato numero di richieste e considerato che lo spazio per il pubblico non è molto ampio, siamo stati costretti a prevedere un biglietto di ingresso del costo di 5 euro”. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il presidente della Fondazione Matera – Basilicata 2019, Salvatore Adduce, e il vice sindaco di Matera Nicola Trombetta. “Un connubio "inedito" per salvaguardare, valorizzare e proiettare nel futuro la tradizione musicale delle bande da giro – ha detto il presidente della Fondazione Matera – Basilicata 2019 Adduce, ricordando che le bande da giro saranno protagoniste della cerimonia d’apertura del 2019 – un concerto che rientra in quella “dimensione europea” delle iniziative culturali che l’Europa ci chiede”. “Paolo Fresu che suona con l’Orchestra di fiati di Montescaglioso è un concerto che sarà in grado di raccogliere il gradimento di più generazioni e dei più diversi estimatori dei generi musicali – ha affermato il vice sindaco di Matera, Trombetta – Matera non può essere la sola protagonista di questa felice stagione, deve abbracciare i territori limitrofi. Progetti di alta qualità, come quello realizzato a Montescaglioso dall’amministrazione comunale e dal Lams, troveranno a Matera sempre la massima attenzione e collaborazione istituzionale”. Apprezzamento e soddisfaIone è stata espressa dalla dirigente dell’Ufficio sistemi culturali e turistici della Regione Patrizia Minardi, che in un messaggio agli organizzatori del concerto ha scritto: “la programmazione culturale tra Regione Basilicata e MiBACT ha saputo costruire, in maniera costante e integrata, con attenzione e passione appuntamenti di qualità e momenti di formazione del pubblico. Con il 2018 iniziamo un nuovo cammino con il Fus, mettendo in primo piano, ancora una volta la costruzione della filiera culturale, l’occupazione del personale artistico e la valorizzazione dei luoghi potenzialmente vocati all’ascolto della musica“.   Informazioni e biglietti 29 giugno – ore 21 – Montescaglioso – Abbazia di San Michele Arcangelo PAOLO FRESU & ORCHESTRA DI FIATI “R. D’AMBROSIO” DI MONTESCAGLIOSO Il Jazz incontra la più pura tradizione bandistica con un “solista” d’eccezione Biglietti euro 5,00 (in vendita dalle ore 20,00 nel luogo del concerto) Mon, 25 Jun 2018 08:17:03 +0000 Matera Cala il sipario su "Tutti in Calabria" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/27908-cala-il-sipario-su-tutti-in-calabria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/27908-cala-il-sipario-su-tutti-in-calabria.html Cala il sipario sul quarto torneo di beach volley tra le tifoserie di Superlega "Tutti in Calabria"! L’evento tenutosi presso il villaggio “Baia di Zambrone”, a Zambrone (VV) ha constatato diverse prime volte! La prima volta in cui la squadra vincitrice in carica (Molfetta) non ha potuto difendere il proprio scettro, la prima volta storica di Piacenza che è non è arrivata ultima e soprattutto la prima volta di Vibo che dopo tre terzi posti consecutivi nelle tre edizioni precedenti sbaraglia la concorrenza senza mai perdere una partita e alza con merito l’ambito trofeo!! Ma andiamo con ordine! Dopo l’arrivo tra giovedì e venerdì delle varie squadre del torneo Vibo Civitanova Piacenza Modena e Verona, nonché anche delle altre tifoserie non partecipanti ma comunque presenti Ravenna Latina e Molfetta, il torneo ha avuto il suo apice di pathos, agonismo e spettacolarità nelle tre sfide incrociate da quelle che da tutti erano considerate le tre squadre favorite Vibo Civitanova e Modena!! Civitanova sembra perdere colpi perdendo entrambe le sfide e qualificandosi solo grazie alle vittorie con Piacenza e Verona; Vibo, dal canto suo, vince tutte le gare del girone soprattutto il big match contro Modena in un incontro tiratissimo finito al terzo set! Sabato si completano le ultime gare del girone con la vittoria storica anch’essa in tre set di Piacenza su Verona in un autentico scontro diretto che decide l’ultima semifinalista!! Le semifinali incrociate Vibo- Piacenza e Modena- Civitanova di sabato stravolgono letteralmente i programmi!! Vibo fatica parecchio contro la straordinaria difesa dei lupi biancorossi avendo la meglio solo in quattro set tirati e incerti fino alla fine; ma la sorpresa vera e propria arriva dall’altro match con Civitanova, in enorme difficoltà nei match di venerdì, che cambia volto e mostra le sue armi migliori infliggendo un pesante 3-0 a Modena, arrivata seconda nel gironcino iniziale!! La Lube nel cuore è ancora in finale per il quarto anno consecutivo contro i padroni di casa del volley club G Callipo. La finale, nel pomeriggio è un miscuglio di emozioni altalenanti da una parte e dall’altra con Civitanova che scatta subito molto forte dai blocchi di partenza vincendo il primo set, ma che poi subisce nel secondo set la reazione di Vibo con un pesante 25-9! Si arriverà al quinto, dopo un terzo set appannaggio sempre di Vibo e un quarto deciso su pochissimi punti (24-26) in favore di Civitanova! Nell’ultimo parziale però la formazione di casa mostra più grinta, più orgoglio e più voglia di vincere conquistando finalmente questo trofeo che mancava nella bacheca giallorossa!! Nella finalina (3-4 posto) facile la vittoria di Modena su Piacenza che quindi finisce sul podio! Il sabato sera è la serata di gala con la cena tra tutti i tifosi arrivati in Calabria, con la presenza tra gli altri del Team manager della Tonno Callipo Peppe Defina, degli sponsor, ed altre autorità del comune di Zambrone, con in testa il vice sindaco! Poi la premiazione con l’apoteosi dei campioni di Vibo, la consegna di cestini e targhe e la nomina dei due miglior giocatori del torneo Sara Freddoni di Civitanova e Daniele Carini di Modena!! Il loro premio, grazie all’apporto della Fipav, nella figura in particolare del suo presidente Carmelo Sestito, assente x motivi federali, sono state due magliette dei due atleti della nazionale, De Gennaro e Giannelli! Tutto conclusosi sotto una cornice straordinaria di fuochi di artificio e taglio della torta che hanno sancito la fine di questa manifestazione! Da oggi tutto ciò sarà storia in attesa che questi 364 giorni passino in fretta per dare il via alla quinta edizione! Wed, 20 Jun 2018 07:57:00 +0000 Vibo Valentia Protocollo d'intesa fra le Camere di commercio di Matera e Pavia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27896-protocollo-d-intesa-fra-le-camere-di-commercio-di-matera-e-pavia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27896-protocollo-d-intesa-fra-le-camere-di-commercio-di-matera-e-pavia.html Le Camere di Commercio di Matera e Pavia propongono un modello all’interno del sistema camerale con un protocollo d’intesa. Il documento consentirà di presentarsi unite sullo scenario internazionale che si aprirà, nel 2019, con Matera Capitale europea della cultura. Firmato questa mattina nella città dei Sassi dal presidente della Camera di commercio di Pavia Franco Bosi e dal presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, il testo del protocollo prevede iniziative di collaborazione e s’inserisce appieno nell’ambito delle nuove competenze attribuite alle Camere di commercio dalla recente riforma in materia di valorizzazione del patrimonio culturale nonché di sviluppo e promozione del turismo. La firma, avvenuta nella sede della Camera di commercio di Matera al termine della riunione fra le due giunte camerali, rappresenta il primo passo su un percorso di promozione di iniziative della città di Pavia e della sua provincia nell’ambito di Matera Capitale europea della cultura 2019, con particolare riferimento ai settori agro-alimentare, artigiano e turistico. In discussione durante l’incontro diversi temi fra cui l’opportunità di condividere iniziative promozionali e il progetto Mirabilia Network. “Da questo presupposto partiamo per costruire relazioni più solide e durature a cominciare dalla Borsa internazionale del Turismo culturale di Mirabilia che si terrà, dal 28 al 30 ottobre a Pavia. – affermano i presidenti Angelo Tortorelli della Camera di commercio di Matera e Franco Bosi della Camera di commercio di Pavia – Sotto il profilo dell'offerta turistica ed enogastronomica Matera e Pavia sono complementari e forme congiunte di promozione fra i territori potranno solo accrescere i flussi turistici”. Alla riunione ha partecipato anche il sindaco di Pavia Massimo Depaoli, che ha sottolineato la grande collaborazione con l’ente camerale sulla promozione turistica e che ha salutato la firma del protocollo d’intesa come scambio di buone pratiche fra territori lontani ma paragonabili sotto gli aspetti di vivibilità e vivacità culturale. A suggellare questo scambio culturale si è svolta la sera precedente la firma una degustazione enogastronomica con prodotti tipici e di qualità dei rispettivi territori. Ai fornelli un team di cuochi pavesi e materani che hanno valorizzato con ricette della tradizione di altissimo valore salumi, formaggi, riso e pasta, ortaggi, vini, prodotti da forno e frutta. Tue, 19 Jun 2018 13:48:34 +0000 Matera Alla Camera di commercio il CONAI ha presentato il progetto: “Matera capitale europea della cultura 2019" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27831-alla-camera-di-commercio-il-conai-ha-presentato-il-progetto-matera-capitale-europea-della-cultura-2019.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27831-alla-camera-di-commercio-il-conai-ha-presentato-il-progetto-matera-capitale-europea-della-cultura-2019.html Un progetto di alta formazione per creare nuove competenze nel settore della gestione integrata dei rifiuti con particolare attenzione al riciclo degli imballaggi, per creare “lavori verdi”, green jobs. Un progetto in piena linea con l’azione “Be Green, Be Matera 2019” messa in campo dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e volta a rendere gli eventi del percorso verso il 2019 più sostenibili. E’ quello presentato nei giorni scorsi alla Camera di commercio di Matera dal CONAI il Consorzio Nazionale Imballaggi. Consorzio privato senza fini di lucro e che offre una risposta delle imprese private ad un problema di interesse collettivo: quello ambientale, il Conai ha incontrato a Matera i referenti della Fondazione Matera Basilicata 2019, della Regione, dell’Agenzia di Promozione Territoriale, dell’Università degli Studi della Basilicata e del Comune di Matera. Walter Facciotto, direttore generale del CONAI, ha illustrato il progetto di alta formazione che prevede: un master e un mini master destinati a laureati e due seminari per addetti ai lavori, privati e pubblici. L’incontro alla Camera di commercio di Matera non è stata una semplice presentazione delle azioni che il CONAI metterà in campo nelle Regioni del Sud Italia a partire dalla Basilicata, ma un momento interlocutorio con i rappresentati di enti e istituzioni per condividere con loro ulteriori attività che rafforzino l’impegno nella creazione di green jobs. “L’etica del “riciclo, riduco, riuso”, evitando inefficienze e sprechi, è già uno dei capisaldi di Matera 2019. Con l’impegno del CONAI vogliamo rafforzare il tema della sostenibilità ambientale promuovendo corsi di alta formazione per avere professionisti sempre più qualificati nel settore della gestione integrata dei rifiuti – afferma Angelo Tortorelli, presidente dell’ente camerale materano – Con La Fondazione Matera 2019 e l’Università degli Studi della Basilicata, la Camera di commercio di Matera sta valutando alcune proposte nate nel corso del recente incontro. Come ente camerale, ad esempio, potremmo formare giovani laureati sui temi della certificazione ambientale e dei marchi ambientali applicate alle strutture ricettive per un turismo sostenibile”.         Wed, 30 May 2018 16:17:50 +0000 Matera La Camera di commercio di Matera premia la classe V A dell’ISS Giovanni Battista Pentasuglia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27818-la-camera-di-commercio-di-matera-premia-la-classe-v-a-dell-iss-giovanni-battista-pentasuglia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27818-la-camera-di-commercio-di-matera-premia-la-classe-v-a-dell-iss-giovanni-battista-pentasuglia.html Un lavoro corale, non solo per il progetto di alternanza scuola-lavoro ma anche nella realizzazione del video che ha ottenuto il primo premio, a livello territoriale per la provincia di Matera, al Concorso Storie di Alternanza. A vincere questa prima fase del concorso è stata la classe V A del corso d’informatica dell’Istituto tecnico settore tecnologico Liceo scientifico opzione Scienze applicate “Giovanni Battista Pentasuglia” di Matera. Classe che parteciperà, come da bando, alla fase nazionale del Premio Storie di Alternanza. Gli alunni della V A sono stati premiati, questa mattina all’IIS Pentasuglia, dal presidente della Camera di commercio di Matera Angelo Tortorelli e dalla presidente della commissione giudicante la docente Elvira Bianco. Nel consegnare ai ragazzi gli attestati, il presidente Tortorelli ha sottolineato l’importanza dell’alleanza fra scuola e imprese: “Il premio Storie di Alternanza, promosso da Unioncamere e dalle Camere di commercio italiane, vuole valorizzare e dare visibilità ai racconti di progetti d’alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici italiani di secondo grado – ha detto Angelo Tortorelli, presidente della Camera di commercio di Matera – racconti che, come nel caso del video realizzato dalla V A dell’IIS Pentasuglia, mettono in risalto la positiva interazione che nasce fra scuola e imprese grazie ai percorsi di alternanza scuola – lavoro”. Gli alunni del Pentasuglia di Matera, coordinati dal docente Franco Lascaro e con l’ausilio di tutto il corpo docente, hanno realizzato un video racconto di quasi sei minuti. Dalla sceneggiatura, alla ripresa e montaggio delle immagini, i ragazzi sono stati protagonisti del video. In pochi minuti hanno condensato il lavoro svolto in un’azienda di medie dimensioni di Gravina in Puglia: «Progettazione e realizzazione di un Database per la gestione del personale della società FEMA». La Camera di commercio di Matera ha assegnato anche un secondo premio, nei giorni scorsi i docenti e gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore "Isabella Morra" di Matera hanno ricevuto gli attestati di merito. Tue, 29 May 2018 15:39:27 +0000 Matera Serata di festa con Povia alle officine Cantelmo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/27717-serata-di-festa-con-povia-alle-officine-cantelmo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/27717-serata-di-festa-con-povia-alle-officine-cantelmo.html Pienone alle Officine Cantelmo di Lecce ieri sera per il concerto di Povia. È stata una serata di festa tra parole, pensieri, concetti, musica e beneficienza: tutto il ricavato delle offerte, perché l’ingresso era gratis, è stato devoluto all’associazione Onlus Cuore Amico. Il cantautore lombardo di origini Pugliesi, che già precedentemente si doveva esibire a Lecce al teatro Paisiello ma poi vide cancellare la sua presenza improvvisamente dopo le proteste e le pressioni della comunità Lgbt, ha ringraziato l’organizzatore dell’evento, Paolo Pagliaro, per aver voluto ristabilire la democrazia sancendo la vittoria del libero pensiero sulla censura. Durante lo spettacolo, unico nel suo genere, Povia ha espresso più volte il concetto di Libertà come linea guida di una società che rischia di omologarsi sul pensiero di pochi perdendo di vista i veri valori. Senza nessuna paura di essere politicamente scorretto ha trattato con sagacia, ironia, e intelligenza, ma in modo serio, spiegando e documentando temi molto importanti: finanza e poteri forti, politica, immigrazione,  razzismo, economia, amore, denunciando gli attacchi ai bambini da parte delle lobby farmaceutiche e parlando contro la teoria gender, contro i radical chic, contro la barbara pratica dell’utero in affitto, e contro tutte quelle situazioni che vogliono omologare il pensiero altrui, ha poi affrontato la delicata questione meridionale in chiave revisionista. Il cantautore non è mai stato banale.Durante il concerto, molto partecipato dal pubblico, Povia non ha esitato a mostrare il cartello No Tap sposando una causa molto cara ai salentini.La serata si è chiusa con l’abbraccio ai tantissimi bambini presenti in sala. Un grande successo per Povia e per la democrazia.     Mon, 23 Apr 2018 12:17:21 +0000 Lecce Aprocal: La Calabria pioniera della biodiversità https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/27667-aprocal-la-calabria-pioniera-della-biodiversita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/27667-aprocal-la-calabria-pioniera-della-biodiversita.html Doppio risultato strategico per APROCAL al convegno regionale tenutosi qualche giorno fa. Da un lato, gli apicoltori produttori calabresi hanno visto riconosciuto a livello istituzionale il peso del loro ruolo, fondamentale per l’attivazione della misura straordinaria 10.1.9 "Apicoltura per la Preservazione della biodiversità" del PSR Calabria 2014-2020. Dall’altro, è stato fatto un passo importante nella discussione per l’adozione di una certificazione che attesti e protegga l’origine del miele calabrese. I dati recenti della Banca Dati Apicoltura regionale dicono che in Calabria ci sono circa 750 aziende apistiche che gestiscono, in oltre 2.000 apiari, circa 80.000 alveari con una produzione lorda vendibile, relativa al solo miele, stimabile in più di 20 milioni di Euro. Si tratta quindi di un settore dal grande potenziale, da sostenere attraverso interventi mirati di valorizzazione e salvaguardia. Alessandro Zanfino, dell’Autorità di Gestione PSR 2014/2020 Regione Calabria, ha spiegato come la misura 10.1.9 sia orientata a supportare progetti per la biodiversità, un settore definito “strategico per il futuro”. Per il dirigente regionale il contributo economico riconosciuto agli allevatori apistici rappresenta un vero e proprio “premio per la realizzazione della biodiversità”. Anche Mauro di Zio, vice presidente nazionale di Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, ha parlato di biodiversità e apicoltura in termini strategici: “dove c’è apicoltura c’è biodiversità” ha detto, aggiungendo che “è essenziale consolidare la spesa storica in termini di finanziamenti all’agricoltura e strutturare il mondo dell’apicoltura in Calabria, dove la biodiversità è presente in maniera preponderante e la qualità dell’ambiente è altissima”. A indicare la direzione in questo senso è stato Giuseppe Cefalo, presidente nazionale di UNAAPI - Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani, il quale ha detto chiaramente che “la crescita non può prescindere da una dimensione associativa, perché un apicoltore solo è un apicoltore morto”. Un riferimento diretto alla necessità di superare gli antichi individualismi per convergere in gruppi organizzati di produttori come APROCAL. A questo punto, come ha dichiarato Raffaele Denami, del Dipartimento Agricoltura Regione Calabria, il Dipartimento si farà promotore di una serie di incontri per definire gli step successivi e l’APROCAL dovrà dotarsi di una struttura tecnica per supportare gli apicoltori nella compilazione della domanda informatizzata. Sul versante della certificazione d’origine si è iniziato a fare chiarezza sul fatto che prima di pensare al tipo di certificazione (igp o dop) vanno individuate le caratterizzazioni dei mieli, per poi concentrarsi sulla filiera (chi produce, che cosa, a chi vende) e infine individuare di conseguenza lo strumento di certificazione più adeguato. Maria Lucia Piana, uno dei massimi esperti italiani di miele, ha evidenziato la possibilità di individuare nuove direttrici per caratterizzare il miele calabrese nell’ottica di una certificazione d’origine, superando le tre tradizionali differenziazioni: organolettica, botanica, geografica. In tal senso un suggerimento è arrivato dal professore Vincenzo Palmeri dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il quale ha parlato di una possibile dop “Miele di Calabria”. Il presidente di APROCAL, Gaetano Mercatante, ha sintetizzato il risultato del convegno: “É stato il primo momento di discussione per trattare il tema della certificazione d’origine, ora dobbiamo analizzare le varie zone di produzione per capire le potenzialità produttive in termini di specie mellifere e di salubrità. Passo dopo passo APROCAL è stata pioniera anche nel campo della salvaguardia dell’habitat naturale, avendo avuto il merito di individuare nella biodiversità il tema centrale per il futuro”. Thu, 12 Apr 2018 12:59:21 +0000 Vibo Valentia Pomodoro, Coldiretti Puglia: etichettatura per futuro 2.0 del comparto https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/27591-pomodoro-coldiretti-puglia-etichettatura-per-futuro-2-0-del-comparto.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/27591-pomodoro-coldiretti-puglia-etichettatura-per-futuro-2-0-del-comparto.html La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 47 del 26 febbraio 2018 del decreto interministeriale per l’origine obbligatoria sui prodotti come conserve e salse, oltre al concentrato e ai sughi, che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro, firmato dall’ex Ministro per le Politiche Agricole Martina, di concerto con quello dello Sviluppo Economico Calenda sarà uno strumento di tutela e promozione della produzione pugliese, in particolare della provincia di Foggia e la base di partenza per il futuro del comparto, secondo quanto emerso nel corso del convegno organizzato oggi a Foggia. “Il 40 percento del pomodoro italiano viene proprio dalla Capitanata - precisa Lorenzo Bazzana, Responsabile Settore Ortofrutta - Area Economica della Coldiretti Nazionale – e la provincia di Foggia è leader nel comparto con 3.500 produttori di pomodoro che coltivano mediamente una superficie di 26 mila ettari, per una produzione di 22 milioni di quintali ed una Produzione Lorda Vendibile di quasi 175.000.000 euro. Dati ragguardevoli se confrontati al resto d’Italia con i suoi 55 milioni di quintali di produzione e i 95mila ettari di superficie investita. A completare il quadro è da precisare che, pur essendo investiti a pomodoro 32mila ettari di superficie in Puglia, la maggior parte degli stabilimenti della trasformazione – in totale 223 – sono fuori regione, in particolare, 134 in Campania e 32 in Emilia Romagna.  E’ evidente, dunque, il danno arrecato alle imprese agricole pugliesi e alle produzioni tipiche e di qualità regionali dalle 82.000 tonnellate di concentrato di pomodoro provenienti dalla Cina per produrre salse ‘italiane’”. Per la Coldiretti l’etichetta deve riportare obbligatoriamente la provenienza della materia prima impiegata per la frutta e verdura trasformata come i derivati del pomodoro, come chiede peraltro l’84 per cento degli italiani secondo la consultazione pubblica on line sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal ministero delle Politiche Agricole, che ha coinvolto 26.547 partecipanti sul sito del Mipaaf. Il consiglio della Coldiretti è, comunque, di preferire i prodotti, concentrato o sughi pronti, che volontariamente indicano sulla confezione l’origine nazionale 100% del pomodoro utilizzato. “Si tratta di una attesa misura di trasparenza per produttori e consumatori dopo che dall’estero – rileva il Presidente di Coldiretti Foggia, Giuseppe De Filippo - sono arrivati nel 2017 ben 170 milioni di chili di derivati di pomodoro che rappresentano circa il 25% della produzione nazionale in equivalente di pomodoro fresco. Un fiume di prodotto che per oltre 1/3 arriva dagli Stati Uniti e per oltre 1/5 dalla Cina e che dalle navi sbarca in fusti da 200 chili di peso di concentrato da rilavorare e confezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro. Nel 1985 il pomodoro da industria veniva pagato 180 lire. L’attuale prezzo è identico a quell’anno dell’anno scorso e del 1985. Ovviamente gli industriali continuano a chiedere di ridurre la produzione nazionale perché ritenuta eccessiva, mentre continuano inarrestabili gli sbarchi di pomodoro concentrato dall’estero, un affronto alle nostre produzioni di qualità made in Italy”. “I derivati del pomodoro – aggiunge il Direttore di Coldiretti Foggia, Marino Pilati - sono il condimento più apprezzato dagli italiani che ne consumano circa 30 chili a testa all’anno a casa, al ristorante o in pizzeria secondo le stime della Coldiretti. Ad essere preferiti, sono stati nell’ordine le passate, le polpe o il pomodoro a pezzi, i pelati e i concentrati. Finalmente sarà possibile fare scelte di acquisto consapevoli e decidere se acquistare prodotti che arrivano da migliaia di chilometri di distanza spesso senza garantire gli standard di sicurezza europei oppure pomodori Made in Italy per sostenere l’economia e il lavoro sul territorio e l’indicazione dell’origine consentirà di valorizzare la qualità delle produzioni tricolori”. La Cina - sottolinea la Coldiretti - ha conquistato il primato nel numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, da parte dell’Unione Europea, secondo una elaborazione della Coldiretti sulla base della Relazione sul sistema di allerta per gli alimenti relativa al 2015. Su un totale di 2967 allarmi per irregolarità segnalate in Europa, ben 386 (15 per cento) - precisa la Coldiretti - hanno riguardato il gigante asiatico. Il decreto – spiega la Coldiretti – prevede che le confezioni di tutti i derivati del pomodoro, sughi e salse prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture: a) Paese di coltivazione del pomodoro: nome del Paese nel quale il pomodoro viene coltivato; b) Paese di trasformazione del pomodoro: nome del paese in cui il pomodoro è stato trasformato. Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE. Se tutte le operazioni avvengono nel nostro Paese si può utilizzare la dicitura "Origine del pomodoro: Italia". Per consentire lo smaltimento delle scorte – continua la Coldiretti - i prodotti che non soddisfano i requisiti previsti dal decreto, perché immessi sul mercati sul mercato o etichettati prima dell’entrata in vigore del provvedimento, possono essere commercializzati entro il termine di conservazione previsto in etichetta.   Wed, 21 Mar 2018 17:51:29 +0000 Foggia Via Crucis in costume d'epoca per le vie del centro storico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27586-via-crucis-in-costume-d-epoca-per-le-vie-del-centro-storico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27586-via-crucis-in-costume-d-epoca-per-le-vie-del-centro-storico.html Si terrà domenica 25 marzo (Domenica Delle Palme) la XXXI edizione della Via Crucis in costume d'epoca, che attraverserà le strade del centro storico cittadino. Come da tradizione, anche quest’anno, alle ore 18, da piazza Flavio Gioia, partirà la rievocazione della Via Crucis, che attraverserà piazza Portanova, via Dei Mercanti, via Dei Canali, via Tasso, per concludersi in Largo Abate Conforti. Organizzata dalla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie e San Bartolomeo di Salerno la Via Crucis in costume d’epoca, come detto è giunta alla sua XXXI edizione e vede tra i partecipanti decine e decine di residenti del centro storico, che per un giorno indossano i costumi dell’epoca per dare vita alla passione e alla crocifissione di Gesù Cristo.La Direzione artistica è affidata a Giovanni Giordano che insieme con il Sacerdote della Comunità Don Alessandro Gallotti è sempre attento allo spirito religioso della rappresentazione. Tra i tanti che prenderanno parte alla manifestazione, ricordiamo che Gesù sarà interpretato da Fabio Lamberti, Maria da Grazia Torraca, Pilato da Armando Giordano, il Centurione Ebraico da Rosario Giordano. Appuntamento quindi domenica, 25marzo, alle ore 18 in piazza Flavio Gioia, per la XXXI edizione della Via Crucis in costume d’epoca. Wed, 21 Mar 2018 17:30:57 +0000 Salerno Recupero di 37 opere d'arte effettuato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27543-recupero-di-37-opere-d-arte-effettuato-dal-comando-carabinieri-tutela-patrimonio-culturale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27543-recupero-di-37-opere-d-arte-effettuato-dal-comando-carabinieri-tutela-patrimonio-culturale.html I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) in esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno, che concordava con le risultanze investigative prodotte, hanno sequestrato 37 opere d’arte di epoca compresa tra il XVI e XX sec., tra cui spiccano per importanza 5 pale d’altare sottratte da due chiese della provincia de L’Aquila, chiuse al culto perché dichiarate inagibili a seguito del sisma del 2009 ed un dipinto attribuito al Maestro Guido Reni.   Il gruppo criminale, effettuava furti di pregevoli opere d’arte che poi andavano ad arricchire l’arredo di alcune ville di lusso della costiera amalfitana, accrescendo il loro fascino per i turisti stranieri, che ne beneficiavano nei loro soggiorni di vacanza. L’operazione, avviata a settembre 2017, s’inquadra nel novero delle attività preventive e repressive attuate dal Comando TPC e, in particolare, in quelle info-operative svolte sul mercato clandestino di beni d’arte, che hanno permesso di acquisire elementi su imprenditori che avevano, nella loro disponibilità, numerosi beni di natura antiquariale di probabile provenienza furtiva. Gli ulteriori approfondimenti investigativi, coordinati della Procura della Repubblica di Salerno, hanno consentito di identificare sia personaggi dediti alla ricettazione di opere d’arte antica, sia collezionisti, pronti ad acquistare beni culturali senza verificarne, pur di ampliare la loro raccolta, la lecita provenienza. Le successive perquisizioni e la comparazione delle immagini dei beni rinvenuti con quelli censiti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC, hanno confermato la corrispondenza di 37 opere, permettendo di risalire a 16 furti perpetrati, negli ultimi 20 anni, in varie province italiane e di denunciare a piede libero 3 persone. Questo importante recupero consentirà, a breve, di rendere nuovamente fruibile al pubblico opere d’arte di inestimabile valore storico, artistico e devozionale, tra cui si evidenziano, per importanza, le cinque pale d’altare risalenti al XVII-XVIII sec., sottratte in data antecedente al dicembre 2012, dalle Chiese di San Nicola a Capestrano (AQ) e San Giacomo Apostolo a Scoppito (AQ), due tavole del XVI sec., parte del polittico della Chiesa di “San Rocco” di Formia (LT) dell’artista Gerolamo Stabile e il dipinto, raffigurante “Cristo che prega nell’orto” attribuito al pittore bolognese Guido Reni, sottratto nell’agosto del 2012 a una famiglia nobiliare napoletana.   Wed, 14 Mar 2018 18:09:29 +0000 Salerno Grande successo per il Convegno 'Una scelta oltre la vita' https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/27478-grande-successo-per-il-convegno-una-scelta-oltre-la-vita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/27478-grande-successo-per-il-convegno-una-scelta-oltre-la-vita.html Si può definire una prova superata a pieni voti quella degli studenti delle classi quarte ad indirizzo Sanitario dell’IISS “E. Majorana” di Brindisi organizzatori del convegno sulla tematica della donazione degli organi dal titolo "Una scelta oltre la vita" tenutosi questa mattina sabato 24 febbraio 2018 a partire dalle ore 9:30 presso l’Aula Magna dell'Istituto di via Montebello nel quartiere Santa Chiara del Capoluogo Adriatico. Gli alunni delle classi 4^A e 4^B ad indirizzo Tecnologico-Sanitario hanno relazionato con entusiasmo e competenza sulla importanza etica e medico-scientifica alla base della scelta di diventare donatori di Organi, Tessuti e Cellule in vita e la rilevanza dei trapianti come terapia salva-vita davanti ad una platea composta da genitori, insegnanti, alunni delle terze classi e rappresentanti di altre associazioni di volontariato e alla presenza del Dirigente Scolastico dell’IISS “E. Majorana” Salvatore Giuliano e alla Presidente Provinciale Aido Brindisi Carmen Di Coste. A moderare gli interventi una allieva che dividerà il ruolo con il giornalista Nico Lorusso, Addetto Stampa Aido Brindisi. L’iniziativa, intesa come evento conclusivo del progetto di alternanza Scuola-Lavoro, dall’omonimo titolo, è il frutto di un protocollo d'intesa siglato tra i vertici del Gruppo Comunale Aido - Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule “Marco Bungaro” di Brindisi e la scuola superiore di secondo grado brindisina e si è svolto nei mesi di gennaio-febbraio 2018. Il convegno, trasmesso anche in Diretta Streaming sulla pagina Facebook di Aido Brindisi con un seguito di oltre 100 spettatori, ha quindi visto come assoluti protagonisti gli scolari, 60 ragazzi dell’Istituto Majorana che, coordinati dai Tutor Aido si sono divisi in ben 14 gruppi di lavoro ognuno dei quali è stato impegnato nella propria attività in un contesto di continuità e sinergia con tutti gli altri. Tra loro hanno poi scelto i compagni che, seduti al tavolo in qualità di relatori, con interventi specifici hanno idealmente preso per mano il pubblico presente relazionando su quanto appreso durante il percorso formativo che hanno frequentato attivamente L’incontro si è concluso con la consegna degli attestati ad opera del Dirigente Scolastico Salvatore Giuliano e la consegne delle magliette Aido. Il Gruppo Comunale “Marco Bungaro” ha così dato vita all’atto conclusivo del Progetto "Una scelta oltre la vita", idea rientrante nel Decreto Scolastico “Buona Scuola”, che prevede i percorsi di alternanza scuola-lavoro anche presso o su proposta di organizzazioni del Terzo Settore e negli enti no profit e di volontariato. Nel particolare Aido Brindisi ha così offerto ai giovani studenti un cammino formativo, della durata di circa 40 ore, durante il quale hanno operato Medici specializzati, Psicologi, Professionisti della comunicazione e Volontari Tutor appositamente selezionati e alternatisi tra lezioni frontali Medico Sanitarie e Psico-Socio-Pedagogiche finalizzate, ma non esclusivamente, alla promozione della cultura della donazione di organi, tessuti e cellule.      Mon, 26 Feb 2018 15:56:58 +0000 Brindisi Convegno sul sovraindebitamento alla Camera di Commercio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27244-convegno-sul-sovraindebitamento-alla-camera-di-commercio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27244-convegno-sul-sovraindebitamento-alla-camera-di-commercio.html Le contingenze della vita possono portare a contrarre debiti, è capitato anche a Maurizio Costanzo. A raccontarlo è stato lo stesso Costanzo in collegamento video da Roma con la sala convegni della Camera di Commercio di Matera dove, ieri mattina, si è svolto un incontro dibattito sul sovraindebitamento. “Quando ero un ragazzo, ho fatto anch’io dei debiti – ha detto Costanzo - avevo 17 anni, mio padre era venuto a mancare a mia madre e mia zia si erano ammalate. Iniziavo allora a lavorare come giornalista e, per gli impegni lavorativi, non potevo accudirle. Ho contratto dei debiti per garantire ai miei familiari la necessaria assistenza. Per fortuna il lavoro è proseguito nel migliore dei modi e ho potuto estinguere i debiti”. In un periodo storico ancora sotto lo scacco della crisi economica, i cui effetti si faranno sentire ancora a lungo come dichiarano gli economisti, riuscire a estinguere i debiti può risultare più complesso. Esistono degli strumenti di legge, come quello della Composizione delle crisi da sovraindebitamento: una seconda chance che può portare fino all’esdebitazione: il beneficio della liberazione dei debiti non onorati.  A gestire l’iter per il sovraindebitamento è l’Organismo Sovraindebitamento Unioncamere Basilicata, unico soggetto in Basilicata a essere iscritto (n.59 dal luglio 2016) al Registro tenuto dal Ministero della Giustizia. Ed è per divulgare sempre più questa possibilità, riservata a imprenditori e consumatori, che la Camera di Commercio di Matera ha organizzato il convegno Se potessi avere mille euro al mese. Perché le famiglie s’indebitano, rimedi per non essere travolti. All’incontro, con testimonial il giornalista Maurizio Costanzo, hanno partecipato due classi del Liceo scientifico Dante Alighieri e dell’Istituto tecnico commerciale Adriano Olivetti di Matera. Nutrito il parterre dei relatori, all’incontro hanno portato i saluti istituzionali il Prefetto Antonella Bellomo e il sindaco Raffaello De Ruggieri. seguirà I lavori, moderati dal giornalista Edmondo Soave, sono stati introdotti  dal presidente del Tribunale di Matera Giorgio Pica. A relazione sugli aspetti tecnici sono stati l’avvocato Paolo Porcari, la vice segretario generale Unioncamere Tiziana Pompei e la psicologa Caterina Rotondaro. Don Basilio Gavazzeni, della Fondazione lucana antiusura Mons. Vincenzo Cavalla, ha offerto una sua riflessione. “Da ottobre 2016 l’Organismo Sovraindebitamento Unioncamere Basilicata ha offerto consulenza gratuita a quanti si sono rivolti per ottenere informazioni – ha spiegato il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli - delle tante richieste d’aiuto giunte, sono 32 le domande depositate e, per 17 di queste, è già stato avviato l’iter. Le altre 15 sono in fase d’istruttoria. Delle 17 pratiche istruite, 13 casi riguardano la provincia di Matera e 3 quella di Potenza. Riteniamo che ci siano ancora molte famiglie che potrebbero rivolgersi al nostro sportello, in via Lucana a Matera, o a quello aperto presso la Camera di commercio di Potenza. Un senso del pudore a rappresentare le situazioni di difficoltà, spesso, porta a non chiedere aiuto. Con il convegno di questa mattina abbiamo voluto trasmettere il messaggio che esiste una possibilità per liberarsi dei debiti e l’invito e a rivolgersi ai nostri uffici per valutare se si può accedere allo strumento del sovraindebitamento”. Tutte le informazioni per conoscere chi può e quali requisiti deve avere per accedere a questo strumento di legge, quali documenti e in che tempistica presentarli, sono rintracciabili sul sito di Unioncamere Basilicata al link http://www.bas.camcom.it/P42A202C13S10/Crisi-da-sovraindebitamento--la-modulistica.htm L’ufficio Mediazione della Camera di Commercio di Matera – in via Lucana, 82 - tel. 0835.338411 – è a disposizione per offrire informazioni e supporto. Tue, 12 Dec 2017 14:06:28 +0000 Matera Il premio Charlot nella casa di Charlot https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27105-il-premio-charlot-nella-casa-di-charlot.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27105-il-premio-charlot-nella-casa-di-charlot.html La trentesima edizione del Premio Charlot, inizia con un importante riconoscimento, sicuramente il più importante ricevuto in questi tre decenni, in cui la manifestazione ideata e curata da Claudio Tortora, si è dedicata alla ricerca di giovani talenti della comicità e a premiare le eccellenze italiane del mondo del teatro, del cinema, della televisione ecc… Infatti sabato 4 novembre il patron Claudio Tortora è volato fino a Ginevra dove ad attenderlo c’era Eugene Chaplin, figlio del grande Charlie. Con lui, Tortora, si è recato prima sulla tomba del “Vagabondo” per un momento di preghiera e poi nell’ex residenza di Charlie Chaplin ora divenuta Museo, (inaugurato la scorsa primavera in occasione del quarantennale della sua dipartita) per donare la statuetta di ceramica del Premio Charlot, quella che ogni estate viene consegnata come Premio ai vincitori delle categorie cinema, teatro, libri, televisione, ecc…. “E’ stato un momento di grande soddisfazione. – ha commentato Claudio Tortora – L’accoglienza ricevuta dalla famiglia Chaplin è stata straordinaria. Un riconoscimento, questo che abbiamo avuto, che premia più di tutto un cammino di trent’anni. Una grande organizzazione quella del Museo. Un vero esempio di come si tutela e si promuove un’immagine internazionale, come quella di Chaplin. Esorbitante il numero di visitatori da tutto il mondo. In questo l’Italia ha tantissimo da imparare perché di storie da raccontare, di personaggi, ma ancor più di beni architettonici, musei, monumenti e quant’altro, noi ne abbiamo tantissimi. Se chi è addetto alla promozione di tutto questo, decidesse di andare a vedere come si fa, Vevey vicino a Ginevra, non è poi tanto distante. Trent’anni di Premio Charlot sono ora nel museo di Charlie Chaplin, ma ancor più in quella che era la sua casa ora diventata museo, il castello di Manoir de Ban sur Corsier come si fa a non emozionarsi?”   Wed, 08 Nov 2017 17:20:18 +0000 Salerno Beni culturali e Intelligence nell'ultima giornata della BMTA https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27049-beni-culturali-e-intelligence-nell-ultima-giornata-della-bmta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27049-beni-culturali-e-intelligence-nell-ultima-giornata-della-bmta.html L’attività di investigazione delle forze dell’ordine, prima tra tutte quella dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, sono oggi allargate all’azione dei professionisti e alla sensibilità dei cittadini. Il web aiuta e fornisce gli strumenti moderni, ma nelle Università di tutt’Italia sorgono Master di specializzazione in questo campo. È il concetto di Cultura e Bene Culturale che è cresciuto e proprio questo elemento di modernità è stato colto dal Convegno che ha un po’ rappresentato l’evento di chiusura della XX Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. Protagonista è stato Fabrizio Parrulli, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, leader nel mondo con la loro attività nata nel 1969 per la prevenzione e la repressione. Focus sulle novità: effervescenza nel settore della vendita on line; ritrovamento della testa di Tiberio di Sessa Aurunca, recuperata qualche mese fa in un museo di Cleveland in Ohio; creazione di iTPC, app per conoscere le principali opere da ricercare in tutto il mondo (solo le principali sono 22mila); la task force che dal 2016 è pronta a mettere a disposizione la propria conoscenza nelle aree di crisi (già intervenuta nell’agosto del 2016 nelle aree colpite dal terremoto); l’addestramento del personale e delle forze di polizia in Iraq. Il Comandante Parrulli ha rivelato che oltre 21mila opere sono state messi in sicurezza da agosto, oltre a quelle di Ischia, dopo il terremoto di questa estate. Accanto alle forze di polizia nascono quindi nuove professionalità. Ne hanno parlato Mario Caligiuri, Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, che ha ricordato come le guerre del XXI secolo saranno economiche e culturali, mentre dal web e dalle sue informazioni dipenderà la capacità di contrastarle e come sarà necessario tenere sotto controllo l’immigrazione e la nuova Via della Seta, che non è solo una strategia economica e commerciale, ma una strategia di sicurezza nazionale; e Tsao Cevoli, Direttore del Master in Archeologia Giudiziaria e Crimini contro il Patrimonio Culturale del Centro Studi Criminologici di Viterbo, che ha ricordato i dati: si stima che dall’Italia, dagli anni Settanta ad oggi, siano stati portati via 1.500 reperti, che 3 reati contro il patrimonio vengono scoperti ogni giorno in Italia, che 15 milioni di contesti archeologici sono stati distrutti dagli anni Settanta a oggi. Sono intervenuti Stefano De Caro Direttore Generale dell’ICCROM, Rossella Muroni Presidente Nazionale di Legambiente, Paolo Matthiae Archeologo e Direttore della Missione archeologica in Siria della “Sapienza” Università di Roma. Hanno salutato il Direttore della Borsa Ugo Picarelli; il Segretario Generale MiBACT Carla Di Francesco, il Consigliere di Amministrazione del Parco Archeologico di Paestum Alfonso Andria, il Sindaco di Capaccio Paestum Francesco Palumbo che ha ricordato l’ideale collegamento tra la Rosa del Deserto, il Museo di Palmira, e la tipica Rosa di Paestum. Ha moderato la giornalista Cinzia Dal Maso.  Un eccezionale crocevia di autorità, ricercatori e testimonial di livello internazionale, una straordinaria occasione di diplomazia culturale in cui il dialogo tra Paesi trova sempre più, di anno in anno, una sede privilegiata, un luogo unico di approfondimento e divulgazione per addetti ai lavori, operatori turistici e culturali, viaggiatori e appassionati: si conferma un evento originale nel suo genere la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico conclusasi oggi a Paestum.  Il Ventennale del format di successo, testimoniato dalle prestigiose collaborazioni di organismi internazionali quali UNESCO e UNWTO (le Nazioni Unite della Cultura e del Turismo), ha attirato in quattro giorni - dal 26 al 29 ottobre - oltre 12.000 visitatori tra il Parco Archeologico, il Museo Archeologico Nazionale e la Basilica Paleocristiana, suggestive location della XX edizione.   La BMTA, ideata e organizzata dalla Leader srl con la direzione di Ugo Picarelli, è promossa e sostenuta da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum.  Dodici eventi unici al mondo tutti in una Borsa. ArcheoExperience, laboratori e rievocazioni nella più grande rassegna di Archeologia Sperimentale in Italia, con 120 archeotecnici e rievocatori provenienti da diverse regioni italiane che hanno fatto rivivere, lungo la Via Magna Grecia e presso il Foro Romano nel Parco Archeologico, le antiche tecniche di produzione e lavorazione degli oggetti adoperati dai nostri lontani antenati e le scene di vita quotidiana con accampamenti, addestramenti, dimostrazioni di combattimenti, rituali e cucine da campo.   Oltre 70 tra conferenze e incontri, con ben 400 relatori, hanno offerto una ricchissima e ampia panoramica su più fronti, dagli ArcheoIncontri (presentazioni di progetti culturali e di sviluppo territoriale), ad ArcheoLavoro (l’orientamento post diploma e post laurea con presentazione dell’offerta formativa a cura delle Università presenti nel Salone), ArcheoStartUp (presentazione delle nuove imprese culturali e progetti innovativi nelle attività archeologiche) e gli Incontri con i Protagonisti.  ArcheoVirtual, l’innovativa Mostra internazionale e il Workshop dedicati alle tecnologie multimediali, interattive e virtuali in collaborazione con CNR ITABC Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali.  Centoventi gli espositori di cui 25 Paesi esteri nell’unico Salone Espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico, di circa 300 mq, con le new entry di Etiopia, Mongolia, San Marino e Sud Africa e la partecipazione importante delle regioni italiane del Centro-Sud oltre a Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto.   Dedicato all’opportunità di business nel turismo culturale il Workshop con i buyers esteri selezionati dall’ENIT e provenienti da 8 Paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svizzera). All’International Archaeological Discovery Award intitolato a Khaled al-Asaad hanno portato la loro testimonianza i tre figli dell’archeologo di Palmira - Waleed, Fayrouz e Omar - con cui la Borsa si è impegnata a svolgere, il prossimo anno, un momento di confronto sul futuro di Palmira.Integrare sul sito ufficiale www.bmta.it la lingua araba si è confermata una scelta molto positiva: fino al 29 ottobre si sono registrati quasi 40.000 mila accessi, con un incremento di oltre il 30% rispetto alla precedente edizione e 100.000 mila pagine visitate. Tra le più visionate, oltre al programma, si annoverano quelle relative agli espositori presenti e quella riservata al Premio dedicato alla memoria di Khaled Al-Asaad.Dodici le dirette streaming disponibili sia su Facebook che sul sito per un totale di 20 ore di trasmissione live: più di 8.550 visualizzazioni totali su Facebook. Maggiore interesse è stato dimostrato nei riguardi della conferenza su “La tutela del patrimonio culturale, la difesa dell'arte e il ruolo dell'intelligence” (2797 visualizzazioni) e l’“International Archaeological Discovery Award Khaled al-Asaad” (1517 visualizzazioni).   Durante i giorni dell’evento sono stati superati i 18.000 like sulla pagina Facebook della Borsa sulla quale, solo in questo mese, hanno interagito quasi 20.000 persone. L’hashtag #BMTA2017 è stato nuovamente trend topic su Twitter per tutti e quattro i giorni della manifestazione confermandosi stabilmente nei primi quaranta risultati delle tendenze italiane nel corso dell’intera giornata e toccando l’apice venerdì 27 quando si è collocato in sedicesima posizione. La Borsa è stata protagonista anche di molteplici Instagram Stories e di fotografie sul medesimo social che hanno ritrattato la bellezza delle location e immortalato i momenti più significativi di questa edizione.Il Ventennale della BMTA ha visto premiato anche il suo fondatore e ideatore Ugo Picarelli per la sua opera di raccordo svolta “con professionalità, passione e competenza”. È stato il Segretario Generale della World Tourism Organization Taleb Rifai a consegnare al Direttore Picarelli il riconoscimento speciale da parte dell’UNWTO, con la seguente motivazione: “In riconoscimento del contributo significativo di Ugo Picarelli allo sviluppo sostenibile del turismo archeologico e culturale, per la sua visione straordinaria e il suo impegno a favore del turismo e della partnership culturale nell’area Mediterranea e oltre”.   Il Direttore della Borsa Ugo Picarelli in chiusura della XX edizione ha dichiarato: “Il sostegno e il patrocinio morale delle Nazioni Unite del turismo e della cultura, con Unesco e Organizzazione Mondiale del Turismo testimoniano l’impegno della Borsa in questi lunghi venti anni. La promozione delle destinazioni turistiche archeologiche e il confronto sul dialogo interculturale fanno sì che la Borsa sia sempre più riconosciuta best practice internazionale di relazioni e opportunità. Tutto questo è estremamente importante nel contesto attuale che la società contemporanea vive in quanto oggi più che mai la diplomazia culturale è non solo la politica estera dei Paesi che con responsabilità cercano di assolvere a questo compito, ma soprattutto per trovare le soluzioni perché nel nostro pianeta ci sia soprattutto pace e serenità affinché il turismo possa essere sempre quello strumento di conoscenza e di sviluppo locale e di occupazione dei territori. È estremamente importante che la Borsa è sempre più riconosciuta tramite di relazioni a favore della cooperazione culturale. Con l’augurio che l’Italia, che ha un patrimonio ineguagliabile soprattutto per la diversità della sua offerta, possa intercettare sempre più una domanda internazionale legata al turismo culturale, diamo appuntamento alla 21esima edizione dal 25 al 28 ottobre 2018”.   Un programma cui hanno dato il loro straordinario contributo tanti Enti ma anche tante Associazioni, con la partecipazione prestigiosa di: Ignazio Abrignani Presidente Osservatorio Parlamentare per il Turismo e Vice Presidente Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, Mai bint Mohammed Al-Khalifa Presidente dell’Autorità per la Cultura e le Antichità del Bahrein, Fayrouz, Waleed e Omar Asaad, Moncef Ben Moussa Direttore del Museo del Bardo di Tunisi, Mounir Bouchenaki Consigliere Speciale del Direttore Generale Unesco, Antimo Cesaro Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo, Tith Chanta Vice Ministro del Turismo del Regno di Cambogia, Silvia Costa Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, Stefano De Caro Direttore Generale dell’ICCROM, Eva Degl’Innocenti Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Carla Di Francesco Segretario Generale MiBACT, Dana Firas Presidente del Petra National Trust, Meaza Gebremedhin Vice Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica Democratica Federale d’Etiopia, Paolo Giulierini Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Antonio Lampis Direttore Generale Musei del MiBACT, Carmelo Malacrino Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Paolo Matthiae Archeologo e Direttore della Missione archeologica in Siria “Sapienza” Università di Roma, Massimo Osanna Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Fabrizio Parrulli Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Antonia Pasqua Recchia Consigliere del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’attuazione della riforma del Ministero, la ricerca e la programmazione, Taleb Rifai Segretario Generale Unwto, Fryad Rwandzi Ministro della Cultura, del Turismo e delle Antichità della Repubblica d’Iraq, Mohamad Saleh Ultimo Direttore per il Turismo di Palmira, Francesco Scoppola Direttore Generale Educazione e Ricerca del MiBACT, Francesco Sirano Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Gianni Torrenti Coordinatore Commissione Beni e Attività culturali e Assessore alla cultura, sport e solidarietà Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Tusa Archeologo e Soprintendente del Mare Regione Siciliana, Vladan Vukosavljevic Ministro della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia, Gabriel Zuchtriegel Direttore del Parco Archeologico di Paestum.   Tue, 31 Oct 2017 11:02:19 +0000 Salerno Rimpatriata cancellarese in terra emiliana https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/27042-rimpatriata-cancellarese-in-terra-emiliana.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/27042-rimpatriata-cancellarese-in-terra-emiliana.html Nella penultima domenica di ottobre, si è rinnovato il conviviale appuntamento con i numerosi  cancellaresi sparsi in Emilia Romagna. Un appuntamento attesissimo che quest’anno ha visto la partecipazione istituzionale del sindaco di Cancellara - Fancesco Genzano - seguìto da alcuni amministratori. La rimpatriata si è tenuta in un ristorante di Casalecchio di Reno in un clima festoso e amichevole dove i convenuti hanno percepito una sensazione di fratellanza, poiché accomunati dal medesimo senso di appartenenza alla propria terra di origine e dalla quale sono stati "strappati" per motivi di lavoro o di studio. Una fuga iniziata fin dai tempi della “valigia di cartone” che ancora oggi si ripete e non solo per ragioni di studio. Tra ricordi nostalgici, nuove conoscenze, baci, abbracci e tante emozioni, si è felicemente conclusa la grande rimpatriata tra cancellaresi in terra emiliana. Una terra generosa che li ha adottati, offerto lavoro e benessere, ma che non potrà  mai sostituirsi emotivamente al paese natio, del quale i cancellaresi rimarranno eternamente “innamorati”. Il primo cittadino ha ringraziato e salutato tutti a nome dell’intera comunità cancellarese, ritenendosi pienamente soddisfatto per aver condiviso una piacevole giornata con tanti compaesani e orgoglioso di appartenere a una terra accogliente e ricca di tradizioni. E come da tradizione, non poteva mancare il brindisi collettivo con l’allegra compagnia per auspicare futuri incontri sempre più numerosi e sorprendenti.   Mon, 30 Oct 2017 10:47:50 +0000 Potenza A Nardò da dicembre La Fabbrica8, la casa delle arti https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/27040-a-nardo-da-dicembre-la-fabbrica8-la-casa-delle-arti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/27040-a-nardo-da-dicembre-la-fabbrica8-la-casa-delle-arti.html Cos’è La Fabbrica8 Un luogo unico in cui trovare un temporary restaurant, teatro cabaret, live music, concept bar, street food e corsi di cucina: esiste, si trova a Nardò, si chiama La Fabbrica8 e aprirà ufficialmente le sue porte dal prossimo 8 dicembre. L’impronta è netta ed è tutta metropolitana, dettagli urban e reminiscenze industriali che lasciano spazio all’arte e alla filosofia della condivisione. Una casa delle arti, centro nevralgico per tutto il Salento, attorno al quale ruoteranno attori, musicisti, chef e artisti di levatura nazionale. Il primo teatro cabaret del Salento La novità assoluta per la provincia leccese è senza dubbio il teatro cabaret, il cui palcoscenico sarà calcato già nei fine settimana di dicembre 2017 e gennaio 2018 da alcuni dei nomi più noti del panorama comico italiano, come Ficarra e Picone, Mago Forest, Nuzzo e Di Biase, Giovanni Cacioppo, Paolo Caiazzo, Pino e gli Anticorpi. L’idea è dare vita ad un teatro tematico alla maniera milanese e newyorkese. Il venerdì sarà live Un’area sarà dedicata alla live music: una resident band composta da sette musicisti si esibirà ogni venerdì riproponendo i classici della musica italiana in chiave moderna, alternando arrangiamenti jazz e swing, per allietare quanti vorranno ascoltare comodamente seduti a degustare un panino gourmet o un calice di buon vino. Ma non mancheranno gli ospiti, musicisti che troveranno alla Fabbrica8 la loro casa dell’arte. L’enogastronomia d’eccellenza: fra street food e temporary restaurant Alle eccellenze enogastronomiche è dedicato l’altro polo attrattivo de La Fabbrica8, declinato in tre forme. Lo street food ogni sabato, quando nella “piazza” della struttura, si alterneranno specialità regionali tipiche italiane, dal pane e panelle della Sicilia alle tigelle toscane, passando per la farinata ligure. Un Temporary Restaurant che vedrà ogni settimana un menu pensato da uno chef ospite, così da permettere agli avventori di sperimentare i dettagli di alcune delle cucine più rinomate d’Italia. Tra le prime ad essere ospitate nella “cucina” della Fabbrica8, i piatti siciliani con Marco Zavatteri dal ristorante Brancato di Siracusa, le declinazioni del panettone con Cosimo Russo dal ristorante Aqua di Porto Cesareo, la cucina campana con Luigi Lionetti dal ristorante Monzù di Capri, la Puglia in chiave moderna con Domingo Schingaro dal ristorante Due Camini di Fasano, del noto resort Borgo Egnazia. A lezione dagli chef Infine, un ricco programma di corsi di cucina, della durata di tre giorni, per la formazione per aspiranti chef o semplici appassionati. Tra le prime proposte i piatti della cena della vigilia di Natale, le farine e il loro impiego, la cucina campana rivisitata, la cucina biologica a chilometro zero. I due padroni di casa I due padroni di casa della Fabbrica8 sono Manuel Cirignaco, giovanissimo e creativo imprenditore salentino del settore ristorazione, e Attilio De Razza, produttore cinematografico, fra gli altri, di tutti i film di Ficarra e Picone e vincitore del David di Donatello 2017 come miglior produttore dell’anno per il pluripremiato film “Indivisibili”. Una fabbrica che rinasce e cambia pelle: la storia Nata nei primi del Novecento come manifattura dei tabacchi, la struttura conserva il fascino del passato, di quando centinaia di donne svolgevano un lavoro duro, con uno spirito collaborativo, allegro e responsabile. Nei primi anni '60 subì le influenze del capitalismo intensivo delle grandi multinazionali, che la portarono alla cessazione definitiva di ogni attività. Negli anni '80 venne ritrovata in totale stato di abbandono, con gli interni devastati da vandali e le pareti imbrattate. Un coraggioso imprenditore locale, Luciano Barbetta, vide del potenziale, la acquistò per farne un laboratorio tessile e, con molta cura e dedizione, recuperò gli interni conservando la struttura originaria. Nel 2010 l'immobile venne lasciato per un ambiente più grande, e rimase chiuso fino al 2015, quando un nuovo imprenditore ne rimase affascinato. Pensò bene di ridare vita a quel luogo, reinventando gli spazi per varie espressioni d'arte. Un polo attrattivo per i giovani, volto a riempire i vuoti delle serate invernali di paese e ridare smalto, stimolo e prestigio con una nuova realtà. L’8 e il concetto filosofico di spazio Il progetto della Fabbrica8 ruota attorno alla concezione filosofica di "spazio", luogo di intersezione tra il mondo delle idee e quello degli enti finiti. Ognuno di noi nella propria esistenza ha la possibilità di creare i propri spazi, di vivere quelli comuni e di utilizzare quelli che gli altri ci mettono a disposizione. Per Sorokin la concezione di spazio non è altro che l'insieme di individui, gruppi e manufatti ma anche di sistemi di significato che egli individua in 8 punti: linguaggio, scienza, filosofia, religione, arte, etica, diritto e tecnica. L'idea de La Fabbrica si basa proprio sull'evidenziare uno spazio sociale per stimolare incontri, scambi culturali, partecipazione e passione per l'arte e per tutto ciò che aiuta a far crescere una comunità intorno ad uno spazio d'élite. Ecco perché "La Fabbrica8", il numero che richiama i sistemi di significato e che mette in evidenza gli 8 servizi differenti che La Fabbrica proporrà. Mon, 30 Oct 2017 10:32:56 +0000 Lecce Paestum - Cooperazione tra Siti Unesco, progetto della Regione con ruolo centrale della BMTA https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27039-paestum-cooperazione-tra-siti-unesco-progetto-della-regione-con-ruolo-centrale-della-bmta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27039-paestum-cooperazione-tra-siti-unesco-progetto-della-regione-con-ruolo-centrale-della-bmta.html L’Ambasciatore Francesco Caruso, Consigliere ai Rapporti Internazionali e all’Unesco del Presidente della Regione Campania, ha annunciato questa mattina, nel corso della XX Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, l’idea di un Progetto, da presentare alla Commissione Europea, per la valorizzazione di tutti i Siti Unesco del Mediterraneo in cooperazione tra i vari Paesi interessati. “La sede di Paestum, con la sua Borsa – ha spiegato Caruso - potrà essere incubatore o trampolino di lancio e la Regione Campania vuole essere pilota di questa strategia”. Hanno partecipato all’incontro Paolo Giulierini Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Massimo Osanna Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Francesco Sirano Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Gabriel Zuchtriegel Direttore del Parco Archeologico di Paestum, Vladan Vukosavljevic Ministro della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia, Moez Eddine Sinaoui Ambasciatore della Repubblica Tunisina in Italia, che hanno mostrato interesse per l’idea. Nell’ambito dell’incontro è stato riconosciuto il ruolo centrale del Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Ugo Picarelli in questa operazione di contatto e di intreccio di relazioni internazionali, volte al recupero di finanziamenti utili alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale dei Paesi del Mediterraneo. L’appuntamento è al prossimo anno e alla prossima edizione della Borsa, per valutare lo stato dell’arte dell’elaborazione o della valutazione che il progetto avrà ricevuto dalla Commissione Europea. Tablet con sensori subacquei per ammirare, nel corso della visita-immersione, come era la Villa con ingresso a Protiro al Parco Archeologico della Città Sommersa di Baia in età romana: è l’ultima frontiera della sfida per la fruibilità del patrimonio in fondo al mare presentata alla BMTA dal Direttore del Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea (NIAS) Barbara Davidde nel corso della Conferenza “Ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale sommerso mediterraneo” organizzata in collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Uno strumento interattivo che valorizzerà e renderà ancora più suggestiva ed emozionale la visita nel sito, sviluppato dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro MiBACT grazie al progetto internazionale iMareculture finanziato con fondi europei. La realtà aumentata sott’acqua è solo l’ultima di una lunga serie di tecniche innovative che negli ultimi anni hanno permesso non solo di tutelare, ma anche di rendere accessibili ai turisti i tesori sul fondo del Mediterraneo. “Il turismo subacqueo è diventata una realtà effettiva soprattutto nelle piccole aree – ha evidenziato Sebastiano Tusa, Archeologo e Soprintendente del Mare Regione Siciliana – l’interesse sempre più vasto, unito allo sviluppo di tecniche e metodiche, hanno fatto sì che oggi tutti possono fare immersioni e ammirare i reperti sotto il mare. In Sicilia, per assicurarci che tutto ciò avvenga in sicurezza, abbiamo stretto accordi con i diving club che ci aiutano anche nella custodia e nell’ottimizzazione della visita installando, ad esempio, i pannelli informativi accanto ai reperti”. Ben 27 i Parchi realizzati in 12 anni dalla speciale Soprintendenza che dirige, vere e proprie aree archeologiche subacquee visitabili e godibili anche grazie a palmari che si possono mettere al polso e che, con un sensore puntato sui pannelli informativi, offrono al turista sub tutte le descrizioni e informazioni utili.   Sistemi elettroacustici, osservazione diretta con i sommergibili e immersione tradizionale il circuito integrato utilizzato dai più autorevoli specialisti a livello internazionale dell’archeologia subacquea intervenuti alla conferenza, mostrando le meraviglie ammirabili nei fondali del Mediterraneo, dalla Villa sottomarina ad Epidauro e la Britannic, la sorella del Titanic, affondata nelle vicinanze di Kea presentati dalla studiosa greca  Angeliki Simosi (Director of The Ephorate of Underwater Antiquities Hellenic Ministry of Culture and Sports), agli oltre 150 siti tra sarcofagi, pietre da macina, relitti navali, colonne e capitelli sotto le coste della Turchia mostrati da Harun Ozdas (Institute of Marine Sciences and Technology Università di Izmir “Dokuz Eylül”). “Buone pratiche che l’Unesco riunirà in un unico registro per renderle accessibili a tutti gli studiosi” ha assicurato Arturo Rey de Silva, Associate Specialist for the Underwater Cultural Heritage Programme dell’Unesco. “La sistematizzazione delle conoscenze, la ricognizione e standardizzazione delle buone pratiche sarà la nostra futura missione”, ha concluso Elena Calandra Direttore dell’Istituto Centrale per l’Archeologia, Direzione Generale ABAP Archeologia, Belle Arti e Paesaggio MiBACT, mentre il neo Segretario Generale del MiBACT Carla di Francesco ha ipotizzato un potenziamento del Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea  dell’ICA per sviluppare strutture, mezzi, intelligenze e formazione utili alla valorizzazione del patrimonio sommerso italiano. Sat, 28 Oct 2017 12:30:48 +0000 Salerno La Camera di Commercio di Matera a Barcellona https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27023-la-camera-di-commercio-di-matera-a-barcellona.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27023-la-camera-di-commercio-di-matera-a-barcellona.html Azioni sinergiche e di supporto alle imprese lucane e del materano in territorio spagnolo, eventi di promozione per Matera 2019 e la possibilità di realizzare progetti in ambito comunitario, sono stati questi i temi dell’incontro di mercoledì 25 ottobre fra la Camera di Commercio di Matera e la Camera di Commercio italiana di Barcellona. Nella città catalana il presidente Angelo Tortorelli e il segretario Luigi Boldrin della Camera di Commercio di Matera hanno incontrato il presidente Igor Garzesi e il segretario Federica Falzetta della Camera di Commercio italiana di Barcellona. “C’è grande interesse per la città di Matera e per l’imminente anno in cui sarà Capitale europea della Cultura. Interesse che abbiamo potuto riscontrare nei giorni scorsi a Verona e, adesso, anche a Barcellona. – afferma il presidente della Camera di Commercio di Matera Angelo Tortorelli – con il presidente Garzesi abbiamo avuto un positivo confronto su iniziative di promozione, destinate al pubblico catalano, per Matera 2019. Attività da realizzare tramite la Camera di Commercio di Matera e che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi”. Il tavolo di lavoro ha posto l’accento anche su possibili accordi fra alcune Camere di Commercio spagnole nel cui territorio insistono beni Unesco, come Terragona con l’Ensemble Archeologico di Tárraco. Non da ultimo si sono poste le basi per la realizzazione di progetti comuni in ambito europeo. Fri, 27 Oct 2017 15:15:04 +0000 Matera Mondiali Master di scherma, i risultati dei foggiani: Oro a squadre per Nicastro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26977-mondiali-master-di-scherma-i-risultati-dei-foggiani-oro-a-squadre-per-nicastro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26977-mondiali-master-di-scherma-i-risultati-dei-foggiani-oro-a-squadre-per-nicastro.html Ottimi risultati per gli atleti del Circolo Schermistico Dauno di Foggia impegnati a rappresentare l’Italia ai XXI Campionati del Mondo Master (Veterans Fencing World Championship) in corso a Maribor, in Slovenia. Ieri, splendido successo di Carlo Nicastro che nella sciabola maschile a squadre, ha vinto il titolo mondiale assieme agli altri azzurri Stefano Lanciotti, Giulio Paroli, Riccardo Carmina, Fabrizio Filippi e Francesco Eugenio Negro. Il team italiano, dopo aver chiuso il girone con due vittorie e nessuna sconfitta, hanno battuto nei quarti la Russia per 30-13 e in semifinale la Germania per 30-27, per poi trionfare nella finalissima, contri la Gran Bretagna per 30-19. Nell’individuale, la corsa di Carlo si era fermata nel tabellone a 16, contro l’altro italiano Filippo Carlucci (che ha vinto 10-9), dopo che il foggiano aveva battuto nel tabellone a 64 l’austriaco Felix Lee per 10-8 e nel tabellone a 32 il tedesco Hart. Ottimi risultati, anche per la fiorettista foggiana Maria Grazia Lattanzio, che mercoledì aveva conquistato il decimo posto individuale nella categoria A –migliore delle italiane- mentre ieri è giunta sesta nella prova a squadre, assieme a Mariagrazia Michieli, Gianna Cirillo, Gianna Della Corte e Mariella Nicolosi. Ottimo anche l’obiettivo centrato oggi da Gabriella Lo Muzio nell’individuale di sciabola categoria A: la foggiana è stata la prima delle azzurre, conquistando il 13° posto, dopo aver perso di misura contro la quotatissima tedesca Friederike Janshen per una sola stoccata, 9-10. Un bilancio più che positivo, considerando che Carlo Nicastro e Maria Grazia Lattanzio erano esordienti in una prova mondiale, mentre Gabriella Lo Muzio aveva già vestito la casacca azzurra ai Mondiali di Stralsund (Germania) lo scorso anno, piazzandosi tra le 16.     Fri, 20 Oct 2017 15:13:45 +0000 Foggia Alternanza Day, alla Camera di Commercio di Matera positivo confronto fra dirigenti scolastici, associazioni di categoria e imprese https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/26974-alternanza-day-alla-camera-di-commercio-di-matera-positivo-confronto-fra-dirigenti-scolastici-associazioni-di-categoria-e-imprese.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/26974-alternanza-day-alla-camera-di-commercio-di-matera-positivo-confronto-fra-dirigenti-scolastici-associazioni-di-categoria-e-imprese.html “Un incontro proficuo quello di giovedì pomeriggio alla Camera di Commercio di Matera che ha visto la partecipazione attenta e qualificata di dirigenti scolastici, associazioni di categoria e imprese sul tema dell’Alternanza scuola-lavoro”. E’ quanto afferma il presidente della Camera di Commercio di Matera all’esito dell’appuntamento organizzato per divulgare le iniziative e i servizi messi in campo dal sistema camerale per dare ulteriore impulso all’alternanza scuola-lavoro e per presentare i bandi pubblici per contributi/voucher a imprese che partecipano a questi percorsi di professionalizzazione delle competenze acquisite a scuola. I contributi/voucher intendono favorire la progettazione di percorsi di qualità e concorrono coprire le spese che le imprese che ospitano gli studenti sostengono. “A breve i bandi saranno pubblicati sul sito dell’ente camerale – prosegue il presidente Tortorelli – per accedervi è necessario che le imprese siano iscritte al Registro Nazionale per l’alternanza scuola-lavoro (RASL) istituito presso le Camere di commercio. Per effettuare tale iscrizione, che ricordo è  del tutto gratuita, è possibile chiedere assistenza alla Camerali di Commercio di Matera”. I bandi emessi dalle Camere di commercio in ciascun territorio si possono consultare sulla pagina web di UNIONCAMERE: http://www.unioncamere.gov.it/P42A0C3489S147/contributi-alle-imprese-per-l-alternanza.htm Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i risultati del Progetto Excelsior e il premio “Storie d’Alternanza”. Dedicato a tutti gli studenti che effettuano i percorsi di alternanza scuola-lavoro e che vorranno raccontare la propria esperienza con un breve video, il premio “Storie d’Alternanza” consentirà, dopo una selezione a livello provinciale, di concorrere a livello nazionale a un cospicuo premio in denaro. Per partecipare al Premio è necessario inviare alla Segreteria organizzativa di Unioncamere all'indirizzo e-mail: storiedialternanza@unioncamere.it e alla Camera di Commercio di Matera : cciaa@mt.legalmail.camcom.it la seguente documentazione: 1) domanda di iscrizione;2) racconto in forma di video; 3) scheda di sintesi relativa ai risultati del progetto di Alternanza scuola-lavoro;4) liberatoria. La documentazione deve pervenire entro: Sessione II semestre 2017 - dal 1 settembre al 27 ottobre 2017 e Sessione I semestre 2018 - dal 1 febbraio al 20 aprile 2018. Fri, 20 Oct 2017 14:56:50 +0000 Matera Mesagne da scoprire, una serie di appuntamenti autunnali per valorizzare i beni culturali della città https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/26965-mesagne-da-scoprire-una-serie-di-appuntamenti-autunnali-per-valorizzare-i-beni-culturali-della-citta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/26965-mesagne-da-scoprire-una-serie-di-appuntamenti-autunnali-per-valorizzare-i-beni-culturali-della-citta.html Si chiama “Mesagne da Scoprire, visite guidate d’autunno tra storie e racconti” ed è un vero e proprio programma articolato per promuovere e valorizzare i beni culturali della Città tramite visite guidate che si terranno nei fine settimana di ottobre e novembre. L’iniziativa è promossa dall’Associazione promoCultura, dall’Assessorato alla Cultura e dall’Info Point Turistico di Mesagne. Tra gli obiettivi, sfruttando anche la positiva ondata turistica sviluppatasi durante la scorsa estate, c’è anche quello di contribuire a rendere Mesagne una città attrattiva anche fuori stagione. Si inizia domenica 22 ottobre alle 18.00 con una visita guidata gratuita al Centro Storico. Sarà questa l'occasione per fare una piacevole passeggiata serale tra le viuzze e le piazze alla scoperta di uno dei centri storici più caratteristici e affascinanti della Puglia. La visita guidata sarà un percorso suggestivo con la possibilità di ascoltare le storie e i racconti, molti dei quali poco conosciuti, che hanno caratterizzato la storia di Mesagne e i suoi luoghi più caratteristici. Domenica 29 ottobre alle 18.00 ci sarà poi l’occasione per scoprire il Museo del Territorio e la storia dei Messapi; i visitatori potranno così ammirare i reperti di eccezionale valore custoditi nel museo cittadino e scoprire importanti ed eccezionali testimonianze archeologiche che testimoniano l’antichissima storia della Città; questo appuntamento richiede il ticket d’ingresso al Museo.   Si continua poi domenica mattina 5 novembre alle 10.00 con “Il Castello Segreto”; sarà questa una visita guidata gratuita esclusiva ed eccezionale con accesso straordinario agli ambienti particolari in genere non visitabili e chiusi al pubblico: dalle prigioni al pergolato, dalle cisterne dell’olio al loggiato, dal piano ammezzato alla gran sala, ambienti che raccontano l’affascinante storia del Castello che va dall’età medioevale a quella moderna. Si potrà quindi scendere eccezionalmente nelle antiche prigioni tramite una piccola scala a chiocciola, per poi continuare la visita passeggiando per il caratteristico loggiato dal quale ammirare il panorama della Città. Si potranno poi osservare da vicino come mai prima d’ora, con una breve sosta, le merlature, le feritoie e le caditoie dell’antico torrione orsiniano. Sarà questo un percorso emozionante che porterà il visitatore a scoprire le storie, le leggende e i racconti di uno dei monumenti più importanti della Puglia meridionale. A completare il programma ogni sabato pomeriggio sarà offerto un servizio di accoglienza e di visite guidate presso il Castello e il Museo del territorio. Per partecipare alle visite guidate domenicali è necessario prenotare e per avere maggiori informazioni è possibile contattare anche con con whatsapp il numero 3280014735 o rivolgersi all’Info Point Turistico sito nel Castello e che risponde al numero telefonico 0831738898.     Thu, 19 Oct 2017 05:19:54 +0000 Brindisi Piccolo Teatro di Foggia: Al via la XXII stagione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26900-piccolo-teatro-di-foggia-al-via-la-xxii-stagione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26900-piccolo-teatro-di-foggia-al-via-la-xxii-stagione.html Parte sabato 14 ottobre la nuova attesa stagione del  Piccolo Teatro di Foggia, che celebra il traguardo della XXII edizione con una straordinaria proposta di spettacoli, appuntamenti, eventi e laboratori organizzati in sinergia con alcune delle più vivaci realtà culturali del territorio. Infatti, la programmazione 2017/2018 si annuncia quanto mai ricca di interessanti novità, come spiega Dino La Cecilia che, insieme a Fabio Conticelli, guida l’Associazione Culturale Palcoscenico nella gestione quello che è ormai da considerare una vera e propria “officina creativa” nel cuore della città. “Da quattro anni stiamo portando avanti, con molta soddisfazione, il nostro progetto di condivisione di spazi, idee ed energie. Quest’anno  abbiamo deciso di rilanciare la formula delle alleanze progettuali per proporre al nostro pubblico nuove esperienze. Alle tradizionali produzioni di teatro dialettale, sette spettacoli prodotti dalla compagnia residente,  si aggiungono i quattro appuntamenti della  nuova rassegna di teatro famiglia, organizzato in collaborazione con  la compagnia Crew Slup di Paolo Citro, e uno spettacolo  inedito di Nuova Drammaturgia, “Suonavo ad Auschwitz” che ho scritto e interpretato”. Aggiunge, poi La Cecilia: “Spazio quest’anno, poi, alla sperimentazione con il progetto Percorsi d’arte una sorta di cartellone "Extra", con pièces di teatro contemporaneo, danza e concerti che saranno dislocati anche fuori dal palco, negli spazi del foyer e delle sale laboratori destinati ad ospitare mostre e performances estemporanee. Un inedito esperimento di commistioni artistiche, realizzato anche grazie alla collaborazione dell’asso. Belcanto di Maria Gabriella Cianci e Davide Longo .” Particolarmente nutrito anche il programma relativo alla formazione. Come illustra l’attore e regista:  “Sono ben quattro, infatti, le proposte artistiche riservate a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alle arti sceniche. Dalle lezioni di Flamenco, Danze spagnole e Teatro-danza di Est Ovest-Danza di Fausta Maiorino alla Scuola di Musica Moderna  La Bequadro  - coordinata dal musicista Luca di Maggio -  che propone corsi di batteria, chitarra, basso e piano per adulti e piccini,dal Corso di dizione condotto dal dott. Pierpaolo Orlando al  Laboratorio di esercitazioni sceniche a cura di Dino La Cecilia. A inaugurare questo entusiasmante programma uno spettacolo di cabaret musicale:  “Nu variete' da manecomije”. Si tratta  di una rivisitazione del varietà che ha chiuso l’apprezzato cartellone   della scorsa stagione,  riproposto per accontentare il numeroso pubblico di appassionati che a grande richiesta ha voluto di nuovo  in scena  Dino La Cecilia, Fabio Conticelli, Angelo Fulchini, Tonia Di Maggio, Rosario Curcelli, Alfredo Scarano, Oreste Delle Donne, Lello Damato e Ciro Carnevale con la straordinaria partecipazione della Unza Unza Band. Un appuntamento all’insegna della comicità corale e la musica in programma due week end di seguito - 14, 15, 21 e 22 ottobre  alle ore 20.30  - per iniziare con brio una stagione che si annuncia quanto mai innovativa. Conclude La Cecilia: “Questo è un anno importante per lo staff del Piccolo Teatro, che ha deciso  di impegnarsi per rispondere alle nuove richieste di un pubblico sempre  più vasto – per età e gusti – e molto attento alla qualità delle nostre proposte. Una stagione in cui, forti delle radici della tradizione,  intendiamo proiettarci verso le nuove frontiere dell’impresa culturale. Infatti, stiamo anche  realizzando un nuovo sito web e potenziando la nostra presenza sui social”. Si ricorda che l’ingresso è riservato ai soli soci. Per tesserarsi basta rivolgersi alla Segreteria aperta tutti i giorni ( escluso il lunedì) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.30. Wed, 11 Oct 2017 15:13:59 +0000 Foggia Al teatro sociale di Fasano al via "FestivAbile" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/26830-al-teatro-sociale-di-fasano-al-via-festivabile.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/26830-al-teatro-sociale-di-fasano-al-via-festivabile.html “AccordiAbili” è l’Associazione di Promozione Sociale presieduta dal maestro Vincenzo Deluci, musicista jazz reso tetraplegico da un incidente d’auto e che grazie alla all’informatica e alla robotica, è riuscito a riprendere a suonare la tromba con il supporto di ausili tecnologici. Il sodalizio fasanese, sin dalla sua nascita, si è posto l’obiettivo di avvicinare un disabile all’utilizzo di uno strumento musicale attraverso la realizzazione di strumenti su misura o adattamenti di strumenti preparati per ogni specifica disabilità motoria. L’esperienza fatta finora ha consentito di concretizzare il sogno di suonare a svariati disabili. Alcuni di loro si esibiranno giovedì prossimo, 5 ottobre, alle ore 20:30, sul palco del Teatro Sociale, in una serata a loro dedicata: il “FestivAbile”, un evento ad ingresso gratuito che sarà coordinato da Davide Saccomanno che è anche il direttore del corso “La musica per tutti”, organizzato in collaborazione con il Laboratorio Urbano di Fasano che ha dato la possibilità a molti disabili di approcciarsi alla musica. Anche Vincenzo Deluci si esibirà nella serata del “FestivAbile” che sarà anche occasione per il lancio della raccolta fondi finalizzata alla realizzazione della terza edizione del corso “La musica per tutti”. L'iniziativa del FestivAbile rientra nel progetto, approvato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, “Giovane bene collettivo - spazio per la creatività giovanile”, di cui l'associazione “Le Nove Muse” è capofila e l’associazione “AccordiAbili” è partner della rete. Sicuramente il “FestivAbile” sarà occasione di socializzazione e confronto non solo sulle problematiche legate alla disabilità, ma soprattutto sulla musica che è uno straordinario motore riabilitativo e terapeutico nonché un modo, probabilmente il migliore, per condividere le emozioni. Wed, 04 Oct 2017 08:55:01 +0000 Brindisi A Foggia la V Giornata Europea delle Fondazioni https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26756-a-foggia-la-v-giornata-europea-delle-fondazioni.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26756-a-foggia-la-v-giornata-europea-delle-fondazioni.html Domenica 1° ottobre 2017 si terrà la quinta edizione della Giornata Europea delle Fondazioni, iniziativa ideata da Dafne (Donors and Foundations Networks in Europe), l’organizzazione che riunisce le associazioni di fondazioni del continente, a cui aderiscono in Italia Acri, che associa le Fondazioni di origine bancaria, e Assifero, l’associazione che riunisce altre fondazioni ed enti di erogazione. Si tratta di un’occasione per conoscere un po’ meglio le fondazioni: enti spesso sconosciuti al grande pubblico, ma che insieme al mondo del volontariato e del terzo settore concorrono ad alimentare e innovare il welfare nel nostro Paese. Alla celebrazione della Giornata Europea aderiscono molte fondazioni che da nord a sud organizzano eventi, convegni e spettacoli, momenti per incontrare le loro comunità a favore delle quali intervengono in diversi campi: dal welfare all’istruzione, dalla cultura all’ambiente. Come ogni anno, anche la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia aderirà all'iniziativa. Le celebrazioni partiranno domenica 1 ottobre con una giornata di apertura straordinaria della sede dell'ente, in via Arpi 152, (dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20): curiosi ed appassionati avranno l'occasione di visitare l'antico palazzo della Fondazione, la splendida collezione d'arte moderna e contemporanea in esposizione permanente e la mostra di illustrazioni "Il mare racconta", allestita nella galleria della Fondazione in occasione della manifestazione "Aspettando Buck".   Domenica 8 ottobre 2017, invece, presso la sala "Rosa del Vento" del palazzo della Fondazione, lo scrittore Ivan Cotroneo sarà il protagonista di un incontro pubblico, incentrato sul tema scelto dall'Acri per promuovere l'iniziativa: "E' una questione di educazione. Comunità e crescita delle nuove generazioni". L'incontro sarà moderato dalla professoressa Mariolina Cicerale. Note sull'autore Ivan Cotroneo è nato a Napoli, il 21 febbraio del 1968. Nato a Napoli, dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza si trasferisce a Roma, dove nel 1992 si diploma in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. I suoi primi approcci con il cinema avvengono grazie al regista Pappi Corsicato, per il quale Cotroneo scrive l'episodio La stirpe di Iana incluso nel film collettivo I vesuviani e la sceneggiatura del lungometraggio Chimera. Nel 1999, edito da Bompiani, pubblica una raccolta di citazioni intitolata Il piccolo libro della rabbia. Nello stesso anno ha collaborato alla sceneggiatura di In principio erano le mutande di Anna Negri, assieme a Renato De Maria e Francesco Piccolo ha scritto la sceneggiatura di Paz!, portando sul grande schermo i personaggi creati da Andrea Pazienza. Nel 2003 collabora con Daniele Luchetti e Stefania Montorsi per Dillo con parole mie e scrive per Alex Infascelli il cortometraggio L'ultimo giorno. Nel 2003 pubblica il suo primo romanzo, Il re del mondo, mentre nel 2005, sempre edito da Bompiani pubblica il romanzo Cronaca di un disamore. Cotroneo ha lavorato come sceneggiatore per diverse produzioni televisive, come fiction e miniserie tv, come Un posto tranquillo e Raccontami una storia. Sempre per la televisione, ha fatto parte del team di autori del programma L'ottavo nano, di Serena Dandini e Corrado Guzzanti, per la Dandini è stato inoltre autore per tre stagioni del talk show Parla con me. Oltre al cinema e alla televisione, Cotroneo lavora anche per il teatro, ha adattato l'edizione italiana di Closer di Patrick Marber e Le regole dell'attrazione di Bret Easton Ellis, inoltre ha scritto alcuni spettacoli comici e ha scritto per Claudio Gioè il monologo Se stanotte sono qui. Nel 2007 collabora alla sceneggiatura di Piano, solo, adattamento cinematografico di un libro di Walter Veltroni, nello stesso anno pubblica il suo terzo romanzo, La kryptonite nella borsa. Nel 2008 scrive assieme a Maria Sole Tognazzi L'uomo che ama, film d'apertura del Festival Internazionale del Film di Roma 2008, e torna a scrivere la televisione, con la fiction Tutti pazzi per amore, di cui è autore del format originale, e un nuovo adattamento televisivo di Pinocchio. Nel 2009 ha scritto insieme a Sandro Petraglia e Fidel Signorile la sceneggiatura di "La prima linea" di Renato de Maria, e insieme a Barbara Alberti, Walter Fasano e Luca Guadagnino la sceneggiatura di "Io sono L'amore". Insieme a Ferzan Ozpetek nello stesso anno scrive la sceneggiatura del film di Mine vaganti, vincitore del Globo d'Oro 2010 per la migliore sceneggiatura e candidato, per la sceneggiatura, al David di Donatello e al Nastro d'argento 2010. Nell’ottobre del 2007 Bompiani pubblica il suo quarto libro, Un bacio. Sta lavorando all'adattamento cinematografico del suo romanzo "La kryptonite nella borsa", la cui sceneggiatura è scritta, oltre che da Cotroneo, da Monica Rametta e Ludovica Rampoldi. Il film verrà prodotto dalla Indigo Film di Francesca Cima e Nicola Giuliano. È il traduttore ufficiale per l’Italia delle opere di Hanif Kureishi e Michael Cunningham. Thu, 28 Sep 2017 13:34:02 +0000 Foggia Presentato a Barletta il progetto della Cittadella della Musica Concentrazionaria https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/26656-presentato-a-barletta-il-progetto-della-cittadella-della-musica-concentrazionaria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/26656-presentato-a-barletta-il-progetto-della-cittadella-della-musica-concentrazionaria.html C' è il sogno di un singolo uomo che è già Storia, e ora quel sogno si è aperto alla condivisione con il resto del mondo. E' il sogno del musicista pugliese Francesco Lotoro che ha passato gli ultimi trent'anni in giro per il mondo raccogliendo la musica scritta da artisti internati, e spesso uccisi, nei lager militari e civili di tutto il mondo, dal 1933 al 1953. Una ricerca dagli esiti monumentali che mostra come l'arte possa intersecarsi con la vita al punto da diventare un fattore  indispensabile per la stessa sopravvivenza. Tutto il materiale raccolto attende ora di avere una sede appropriata per la quale Lotoro ha scelto la sua Barletta, città dove lo scorso 17 settembre è stato presentato il progetto della Cittadella della Musica Concentrazionaria. Si tratta di un complesso polifunzionale e multimediale di 9 mila metri quadri, suddiviso in cinque sezioni (Campus delle Scienze Musicali, Biblio-mediateca Musicale, Museo dell'Arte Rigenerata, Teatri Nuovi Cantieri, Libreria Internazionale del Novecento)  che nascerà nell'area e nelle strutture storiche della ex Distilleria cittadina, come hanno spiegato l'architetto Nicolangelo Dibitonto, autore del progetto di recupero e riqualificazione, e lo stesso Francesco Lotoro. Un'operazione di altissimo valore culturale, morale, e anche urbanistico, che la Fondazione Istituto di Letteratura Concentrazionaria, presieduta da Lotoro, ha promosso ai massimi livelli, come testimonia il finanziamento di 5 milioni di euro già stanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, cifra che ora dovrà necessariamente essere integrata da altri fondi affinché l'iniziativa vada a buon fine. Intanto il vortice di vite ed emozioni di cui è pregna l'innumerevole quantità di spartiti musicali riportata alla luce da Lotoro, non ha mancato di toccare la sensibilità di pubblico, istituzioni e giornalisti che domenica scorsa hanno gremito la sala dello splendido Palazzo della Marra dove si è svolto l'incontro moderato dal giornalista RAI Michele Peragine, seguito da una visita al cantiere della Cittadella e da un concerto presso il Teatro Comunale Curci. “La grande soddisfazione che provo oggi – ha detto Francesco Lotoro – è di percepire come il sogno della Cittadella della Musica Concentrazionaria non sia più solo mio, ma nostro, di questa città e di una generazione di uomini e donne che da oggi si assume un grande compito: quello di disegnare le linee della storia della musica dei prossimi anni e riaprire questa immensa “biblioteca di Alessandria” che è il patrimonio musicale creato nei lager. Per me è un onore consegnare tutto ciò alla mia città con l'obbligo morale e storico di dare a questa musica il nome di "Letteratura musicale" che significa rendere onore ai compositori, far diventare normale la loro opera, farla entrare nella letteratura musicale come quella di Bach e degli altri musicisti del passato. Il materiale musicale recuperato sarà custodito nel Museo della Musica Rigenerata, che abbiamo scelto di denominare così in antitesi all'espressione “musica degenerata” usata con disprezzo dai gerarchi del Terzo Reich. Mi preme infine ricordare che grazie alle ricerche fatte dal maestro Paolo Candido, la biblioteca della Cittadella avrà anche una sezione dedicata ai compositori e musicisti barlettani come Giovanni Leonardo Primavera, Giuseppe Curci, Renato Virgilio, Vincenzo Gallo, Antonio Gallo, Giuseppe Fanciulli, Giovanni Petrucci, Daniele Varola, Raffaella De Nittis, Giuseppe De Leone e altri”. Di grande interesse le prospettive delineate dall'intervento di Giuseppe Langella, professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “I have a dream..., ha esordito, aggiungendo che “è muovendo da questo semplice anelito che molti uomini hanno seguito il proprio pensiero e cercato di realizzarlo, e così molte idee apparentemente utopiche sono diventate realtà. Tuttavia, affinché un sogno diventi realtà è necessario che tutti lo condividano ed è impossibile non condividere un progetto come questo, nel quale si difende la dignità di tutti i musicisti morti nei lager e dei sopravvissuti. In gioco c'è la difesa ad oltranza dei valori umani ed è per questo che l'Università Cattolica ha dato il suo pieno e incondizionato assenso al progetto. Una delle forme in cui vorremmo dar corpo a questa collaborazione è la organizzazione di summer school destinate a coloro che vorranno studiare e quindi conoscere meglio la musica scritta in cattività da compositori famosi ma che non hanno avuto la fortuna di uscire vivi da quei terribili luoghi di morte. Il mio invito dunque è: siate orgogliosi e custodite questo progetto”. Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Regione Puglia  ha a sua volta definito il progetto della Cittadella“pienamente in linea con la logica che spinge la Regione a volerlo valorizzare e finanziare e cioè quella di rendere fruibile il territorio tutto l'anno, il che significa destagionalizzare e internazionalizzare, offrendo quanto di meglio abbiamo ai turisti che arrivano per ammirare le nostre bellezze artistico-architettoniche e paesaggistiche. Stiamo infatti investendo tanto affinché il nostro territorio esca definitivamente da una condizione di sottosviluppo, allineandosi ai migliori standard internazionali. In tale direzione, nell'ambito del progetto regionale Smart-In, abbiamo inserito la Cittadella della Musica Concentrazionaria fra le risorse culturali di maggior rilievo della Puglia.” E' quindi intervenuto Riccardo Pacifici, già presidente della Comunità ebraica di Roma e da sempre attento alle più importanti problematiche dell’ebraismo italiano, che ha elogiato il lavoro condotto sinora da Lotoro, invitando le Istituzioni ad accompagnare con maggior forza e convinzione la costruzione e la crescita della Cittadella perché possa un giorno diventare autentico “luogo di Vita e Arte ebraica”, lungi da aspetti commemorativi e memorialistici che sono pur importanti ma non rendono l’idea dell’energia pulsante, del colore e della ricchezza sonora di questa letteratura musicale. Ha quindi sottolineato l’importanza storica, morale e umana della Cittadella anche nei riguardi dello Stato d’Israele (non a caso l’ambasciatore israeliano a Roma Ofer Sachs ha inviato a Lotoro una bellissima lettera di supporto al progetto, letta pubblicamente durante la conferenza) e la preziosità del Campus delle Scienze Musicali interno alla Cittadella come luogo specificatamente dedicato alla musica ebraica. Riccardo Pacifici ha inoltre donato alla Cittadella l’immenso archivio fonografico e cartaceo di suo padre Emanuele, storico e testimone della Shoah, e per tal ragione, il Polo Nazionale della Musica Ebraica che nascerà nell'ambito della Cittadella sarà dedicato a Emanuele Pacifici. “Il canto e la musica – ha concluso Riccardo Pacifici - sono l'essenza della vita degli Ebrei. Per noi, quelli ritrovati non sono canti e musiche per non dimenticare, ma sono come il segno stesso della vita, rappresentano la continuità della vita e dobbiamo tentare di ribaltare l'immaginario collettivo che vede negli Ebrei soltanto vittime della Shoah. Noi ci siamo, vogliamo raccontare, vogliamo esserci!” Il Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, ha invece ricordato come il recupero dell'area storica dell'ex Distilleria sia da tempo al centro della progettualità amministrativa del Comune: “Quello che per molti è un sogno – ha dichiarato - per me è un assillo. E' noto infatti come questo luogo costruito a fine '800 sia stato sempre sotto i riflettori. In quell'area si sarebbe potuto costruire e invece va dato atto ai cittadini di essersi opposti con forza all'abbattimento, e anzi di aver voluto la salvaguardia della distilleria, simbolo della vivacità e capacità imprenditoriale dei barlettani e quindi della storia locale. Abbiamo così deciso di sostenere il progetto della Cittadella puntando sul finanziamento pubblico e privato, lasciando che assolva ad una funzione pubblica perché la cultura deve essere fruibile da tutti. Ritengo che questo progetto possa essere da esempio per tutto quello che c'è ancora da fare in questa città”. Fra le varie personalità che hanno seguito l'incontro c'erano anche Giuseppe Mastromatteo, ordinario di Politica Economica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano, e il regista franco-argentino Alexandre Valenti, autore del docufilm The Maestro, una coproduzione franco–italiana realizzata nel 2015 in versione televisiva e cinematografica che racconta la straordinaria opera di ricerca compiuta da Francesco Lotoro nell'arco di 30 anni. Tratto dal volume “Le Maestro” del giornalista e scrittore francese Thomas Saintourens, il docufilm è stato presentato in anteprima assoluta a Barletta e quindi in successione presso la sede Unesco di Parigi, al Los Angeles Italia Film Festival, nelle sale e sulla TV italiane e via via in altri Paesi. E' di ieri la notizia della sua vittoria al Film Festival di Pale, in Bosnia, dove il prossimo 23 settembre si terrà la cerimonia di premiazione. Thu, 21 Sep 2017 15:43:56 +0000 Barletta Karate, Federica Caccavella bronzo al 32° Open Internazionale di Lignano Sabbiadoro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26562-karate-federica-caccavella-bronzo-al-32-open-internazionale-di-lignano-sabbiadoro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26562-karate-federica-caccavella-bronzo-al-32-open-internazionale-di-lignano-sabbiadoro.html Tribuna gremita al Palasport Ge.Tur di Lignano per la gara di Karate Internazionale denominata “32° Open Mondiale di Lignano Sabbiadoro”. L’evento, svoltosi il 26 e 27 agosto scorsi, ha coinvolto 20 Nazioni, 265 Club e 1321 atleti. Ottimo il livello tecnico, garantito dalla presenza di atleti affermati, molti dei quali appartenenti alla Squadra Nazionale Giovanile ed a Club stranieri. L’atleta cintura nera Federica Caccavella, allieva del Maestro Cosimo Leone, ha conquistato la medaglia di bronzo nella categoria WKF Juniors 53 kg. L’ostinazione di Federica a far bene non è stata scalfita nemmeno dal gran caldo, che ha reso ancora più duri gli allenamenti che hanno preceduto la preparazione della gara. Intanto la stagione agonistica prosegue senza soluzione di continuità per la giovane karateka della Asd “LEONE”, che sarà impegnata il 24 settembre a guadagnarsi la qualificazione ai prossimi Campionati Italiani Juniores.   Mon, 04 Sep 2017 08:47:01 +0000 Foggia Cancellara - Successo di pubblico per gli intramontabili Cugini di Campagna https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26494-cancellara-successo-di-pubblico-per-gli-intramontabili-cugini-di-campagna.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26494-cancellara-successo-di-pubblico-per-gli-intramontabili-cugini-di-campagna.html Un autentico bagno di folla - domenica 16 luglio - nella piazza principale di Cancellara per assistere al concerto dei Cugini di Campagna, organizzato in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Carmine. La band, fondata da oltre 40 anni ad opera dei “cespugliosi” gemelli Michetti, ha letteralmente incantato i presenti con l’esibizione di brani musicali che hanno fatto da colonna sonora a tantissime storie d’amore. Ivano, lo showman del gruppo, ha ripercorso la loro longeva carriera musicale che ha avuto il suo esordio  con “Anima mia”, la mitica canzone riproposta nel corso degli anni in varie lingue e da artisti d’eccezione: Dalida, Frank Sinatra, Claudio Baglioni ecc… L’eccentrico look, in netto contrasto con la delicatezza delle canzoni, ha sbalordito i presenti e ha contribuito a consolidare nel tempo la loro identità oltre alla particolare voce in falsetto, attualmente affidata al giovane Daniel Colangeli. In un clima festoso e coinvolgente, i Cugini di Campagna hanno intrattenuto piacevolmente il pubblico, regalando emozioni e facendo sprofondare i meno giovani nei favolosi anni settanta, quando per ascoltare una canzone si ricorreva al juke-box o si aspettava il venerdì alle ore 13.00 per sintonizzarsi sul 2° canale radio dove veniva trasmesso il programma “Hit Parade” presentato dalla storica voce di Lelio Luttazzi. Durante lo spettacolo, con un’insolita performance, hanno eseguito il famoso brano “Malafemmina”, in omaggio al grande Totò. Infine, sulle note della canzone “Anima mia”, cantata in compagnia di alcuni volontari del pubblico, i Cugini di Campagna hanno salutato e ringraziato tutti per la calorosa accoglienza. E come ogni festa che si rispetti, la serata si è conclusa con una scintillante cascata di fuochi d’artificio. Fri, 21 Jul 2017 13:15:48 +0000 Potenza Cancellara - Straordinario successo a Bucine per il “Festival delle Regioni” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26333-cancellara-straordinario-successo-a-bucine-per-il-festival-delle-regioni.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26333-cancellara-straordinario-successo-a-bucine-per-il-festival-delle-regioni.html Si è conclusa domenica 28 maggio - a Bucine - la 14^ edizione del Festival delle Regioni: la kermesse che ospita ogni anno 20 regioni italiane rappresentate da comuni e associazioni varie. Una delegazione di Cancellara composta da Amministratori e componenti della Pro Loco, accompagnati rispettivamente dal sindaco Francesco Genzano e dalla Presidente Donata Claps, ha avuto il prestigioso compito di rappresentare la Basilicata, terra generosa e ricca di reconditi tesori. Non è la prima volta che il comune di Cancellara e la Pro loco partecipano al tradizionale appuntamento che coinvolge tantissime associazioni presenti sul territorio nazionale ed estero e dove si intrecciano culture e tipicità di ogni genere, dando origine ad un caleidoscopio di variegate e colorate sensazioni. A fare la differenza quest’anno, ci ha pensato il gruppo folk “La Rondinella” che a suon di organetto, canti e tarantelle ha invaso allegramente le strade di Bucine. Ospite speciale del gruppo cancellarese è stata Rita Funghini, meglio conosciuta come la barbiera di Arezzo dal sangue lucano, che con la sua esplosiva simpatia ha conquistato l’intera delegazione. La festosa manifestazione ha rappresentato per Cancellara e per le delegazioni intervenute una straordinaria vetrina per promuovere le eccellenze di ciascuna regione, destinate talvolta a rimanere sopite. Dunque, un’Italia che grazie all’impegno solerte e operoso dell’Associazione “Bucine un comune in fiore”, continua a darsi appuntamento ogni anno nella ridente e ospitale cittadina toscana per un proficuo scambio di esperienze e per rinsaldare il comune senso di appartenenza ad un Paese ricco di tradizioni, sapori e inesauribili risorse. Thu, 01 Jun 2017 12:23:28 +0000 Potenza Cancellara - Pellegrinaggio a Maratea in onore del Santo Patrono https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26301-cancellara-pellegrinaggio-a-maratea-in-onore-del-santo-patrono.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26301-cancellara-pellegrinaggio-a-maratea-in-onore-del-santo-patrono.html Nella mattinata del 13 maggio, quando i primi raggi di sole indoravano il borgo di Cancellara, un gruppo di pellegrini, ancora assonnato, si apprestava a raggiungere Maratea per assistere ai solenni festeggiamenti di San Biagio. A guidarlo c’era don Giuseppe Calabrese, accompagnato dal primo cittadino Francesco Genzano e alcuni amministratori che hanno accolto di buon grado l’invito del sindaco di Maratea, Domenico Cipolla. Non è un caso che il sindaco di Maratea abbia esteso l’invito ad un comune così distante dal suo e il motivo della scelta è proprio San Biagio, in quanto è il Patrono di entrambi i comuni. Si, perché l’amatissimo San Biagio, Vescovo e Martire, oltre ad essere Patrono e compatrono di tantissimi comuni sparsi in Italia e nel mondo è anche il Patrono di Cancellara dove viene festeggiato il 3 febbraio, data del suo martirio. Sebbene la data e i riti religiosi si differenzino molto, entrambi i comuni sono devotissimi al Santo e questa condivisione è iniziata a Cancellara quando, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, è intervenuta una delegazione di Maratea e in tale circostanza fu presentato il libro “San Biagio a Maratea” dell’autrice Tina Polisciano. Da qui è nato l’impegno da parte di don Giuseppe e del Sindaco di Cancellara di voler ricambiare la visita a Maratea durante i festeggiamenti del Santo Patrono. Promessa mantenuta, dunque! Un gesto molto apprezzato dal sindaco Cipolla che ha reso pubblico durante i saluti alle autorità intervenute, esprimendo viva gratitudine nei confronti del comune di Cancellara per la sua presenza e riservando all’intero gruppo una calorosa accoglienza. A presenziare ai solenni festeggiamenti c’erano numerose confraternite e diversi comuni, nonché il Prefetto della provincia di Potenza, Giovanna Stefania Cagliostro e il consigliere regionale Mario Polese. Presente anche Mons. Sirufo in sostituzione dell’Arcivescovo Orofino che ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica, congratulandosi, durante l’omelia, con il gruppo di Cancellara per la partecipazione decisamente considerevole. Molto caratteristica  la processione  con il busto di San Biagio che si è snodata tra viuzze suggestive e tappezzate da petali di fiori lanciati al suo passaggio da finestre e balconi. Al termine della processione, il busto di San Biagio è stato riposto nella Chiesa dell’Annunziata per essere riportato il giorno successivo nella Basilica Pontificia, sede definitiva del Santo. Il pellegrinaggio dei cancellaresi a Maratea è stato anche un modo per ammirare i paesaggi mozzafiato, la lussureggiante vegetazione, i vertiginosi strapiombi, la bellezza senza fine del mare cristallino e non ultimo, la maestosità della statua del Redentore che dall’alto del monte S. Biagio, sospesa tra cielo e mare, sovrasta l’intera città. Senza dimenticare, ovviamente, l’obiettivo primario del viaggio, ovvero rilanciare la figura di San Biagio nei suoi molteplici aspetti, condividendone nel contempo il culto con la città di Maratea e consolidare i rapporti appena nati, in vista di un auspicabile gemellaggio fra i due comuni. Durante il percorso in autobus si è tenuta una lezione “itinerante” da parte del prof. Saracino e don Giuseppe Calabrese, rispettivamente sulle origini del culto di S. Biagio a Maratea e sulle apparizioni della Madonna di Fatima ai tre pastorelli, ricorrendone il centenario proprio quel giorno.   Tue, 23 May 2017 12:11:49 +0000 Potenza Cancellara - Rita l'aretina, barbiera per passione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26114-cancellara-rita-l-aretina-barbiera-per-passione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26114-cancellara-rita-l-aretina-barbiera-per-passione.html Da sempre il termine barbiere è associato alla figura maschile ma non per Rita, la singolare barbiera di Arezzo che da circa quarant’anni è alle prese con forbici e rasoi per una clientela esclusivamente maschile. Non ancora maggiorenne, Rita si sentiva “intrappolata” a Rigutino, frazione di Arezzo dove risiedeva con la famiglia; sognava di vivere in città e l’occasione le fu fornita da un annuncio per apprendista barbiere che non si fece sfuggire. Fu assunta presso una barberia di Arezzo e dopo un’adeguata formazione si mise in società con due colleghi, di cui Aldo, prematuramente scomparso, al quale era legata da una profonda riconoscenza e al solo ricordo le brillano gli occhi. Da circa quattordici anni, Rita lavora da sola nel suo storico salone e nel frattempo i clienti si sono moltiplicati. Nonostante le interminabili code, sembra che gli avventori non siano poi tanto dispiaciuti poiché l’attesa è ripagata dall’atmosfera cordiale che si respira, dal caffè che si sorseggia, dalle orchidee che allietano lo sguardo e dalla garbata esuberanza della padrona di casa. Sì, perché Rita non si limita solo a fare barba e capelli, ma ama coccolare i suoi clienti, tutti indistintamente: dal bambino di un anno al vecchietto di novant’anni, dallo studente squattrinato al ricco imprenditore. Altamente professionale e generosamente affabile, Rita conosce di ciascun cliente la propria storia, disposta sempre ad ascoltare e offrire ad ognuno il dovuto riguardo senza mai cedere al pettegolezzo. L’insegna del suo salone è l’unica che rimane accesa fino a tarda sera e lei è ancora lì, pronta per ricominciare. Si trasforma in un vulcano quando in Tv ci sono le partite, soprattutto dove i giocatori sono anche suoi clienti e ne approfitta per ammirarne il “taglio”. La sua singolarità non conosce limiti ed è per questo che non è passata inosservata allo scrittore e giornalista Giorgio Ciofini che nel suo libro “Il Can de' Svizzeri” l’ha pittorescamente descritta. Nelle sue vene scorre anche sangue lucano e precisamente di Cancellara, un suggestivo borgo medievale dove da bambina trascorreva le vacanze dalla nonna che abitava nel castello. Da qualche anno ha ripreso a frequentare il paese per ricomporre il puzzle della sua famiglia, regalando ogni volta un’esplosione di entusiasmo a parenti ed amici. Sat, 01 Apr 2017 15:21:45 +0000 Potenza Il Percorso Oncologico regionale riparte da Lecce https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/26042-il-percorso-oncologico-regionale-riparte-da-lecce.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/26042-il-percorso-oncologico-regionale-riparte-da-lecce.html Gestire la malattia oncologica in ogni sua fase per migliorarne il percorso all’interno della struttura sanitaria. E con effetti positivi sulla vita dei pazienti, dentro e fuori una corsia d’ospedale. E’ il progetto DMO Disease Management Optimization, ovvero ottimizzazione della gestione della malattia, realizzato da ARES Puglia, ASL Lecce e BIP Life Sciences, con il contributo di Roche, nell’Ospedale “Vito Fazzi”. Un “laboratorio” ideale per disegnare un percorso omogeneo in cui prendersi cura dei pazienti oncologici, con i loro bisogni e patologie specifiche alle quali offrire risposte efficaci ed efficienti, migliorando allo stesso tempo la capacità delle strutture e delle professionalità sanitarie di gestire, in modo semplice e preciso, la complessità. Anche eliminando, o riducendo al minimo, sprechi, ridondanze e criticità. Un anno di impegno, dal giugno 2015 al giugno 2016, per verificare e puntellare - partendo dal progetto-pilota di Lecce - la “spina dorsale” del Percorso Oncologico regionale. I cui primi risultati sono stati presentati giovedì scorso nel Polo Oncologico “Giovanni Paolo II”, fulcro operativo del progetto assieme alla Direzione Sanitaria della Asl Lecce, alla Chirurgia Toracica e alla Radioterapia del “Vito Fazzi”, sotto il coordinamento di Giovanni Gorgoni, direttore Ares Puglia, di Ettore Attolini, dirigente Programmazione Sanitaria Ares Puglia, e del direttore sanitario ASL Antonio Sanguedolce. Fondamentali i dati raccolti ed elaborati che, a partire dal focus sul carcinoma del colon retto e del polmone, riflettono un quadro di graduale quanto effettivo miglioramento delle modalità con le quali la Sanità pugliese, e in particolare leccese, sta affrontando la lotta quotidiana contro la malattia oncologica. Un confronto non sempre facile, ad esempio sul versante della crescita della quota di pazienti presi in carico tramite team multidisciplinare: 2,5% per il colon retto, 5% per il carcinoma polmonare. Numeri ancora limitati su cui bisognerà concentrare gli sforzi, ma che costituiscono l’humus su cui innestare il cambiamento in atto. Tendenza certificata, per il colon retto, da performance più marcate in termini di riduzione della degenza media per i pazienti operati (2,4 giorni, meno 15%), oppure nel tempo medio d’accesso alla chemioterapia, calcolato in 6,9 settimane, quindi entro il range di 4-8 previsto dalle linee guida, così come per la mortalità post-operatoria: inferiore al 2% nei 30 giorni successivi per interventi programmati e al 10% per quelli urgenti. Numeri positivi confermati anche sul fronte del carcinoma polmonare, dove la mortalità post-operatoria è infatti inferiore al 2% e 3%, rispettivamente nei 30 e 90 giorni successivi all’intervento. Richiederà un maggiore impegno, invece, riuscire ad abbassare la degenza media dei pazienti in fase pre-operatoria: sono 2 (a Lecce) e 3 (in media in regione) le giornate ancora da “limare” per raggiungere la soglia attesa di 12 giorni. Più incoraggianti i tempi di ricovero connessi con un intervento maggiore programmato, che a Lecce non superano gli 8,3 giorni, quindi sotto la soglia fissata a 9, così come la riduzione del 60% del tempo medio trascorso tra il sospetto diagnostico e la prima visita specialistica (12 giorni nel 2015). Analisi, monitoraggio e rimodulazione hanno riguardato anche i pazienti operati entro un mese dalla diagnosi, la cui quota è cresciuta costantemente. Ed è stata valutata positivamente la progressiva concentrazione delle attività nei centri regionali di riferimento, come avvenuto nella Chirurgia Toracica del “Fazzi”, reparto d’eccellenza con circa 200 interventi l’anno, mentre a livello regionale operano ancora diverse strutture con volumi di attività programmata inferiore alla soglia minima attesa di 65 casi l’anno. Ad un livello più profondo rispetto alle cifre, va quindi letto l’approccio globale alla malattia oncologica, che mette in gioco le attuali modalità di gestione clinica ed assistenziale del paziente, identifica gli ambiti di miglioramento del percorso, approfondendo gli elementi epidemiologici, clinici, organizzativi ed economici e quindi generando elementi quantitativi in grado di supportare un confronto costruttivo all’interno del gruppo di lavoro regionale. Il traguardo, indicato dal direttore Gorgoni, è già in vista: «Definire in modo condiviso le priorità di intervento per migliorare il percorso a parità di risorse. Abbiamo perciò tracciato le linee guida dell’iniziativa che fa di Lecce il punto di riferimento per un modello innovativo, perfettamente in sintonia con le direttive regionali, che ha come obiettivo principale la verifica, attraverso un modello scientifico, del percorso dedicato al paziente oncologico». «Partire dai dati – ha sottolineato il dg Silvana Melli – è fondamentale per riorganizzare e ricalibrare i servizi in termini di terapia e di risultati finali: il Polo Oncologico del “Fazzi” è il luogo giusto e d'eccellenza per la presa in carico adeguata e continuativa del paziente». Linea condivisa dal direttore sanitario Antonio Sanguedolce, che a maggior ragione ha rimarcato «l’importanza di riallineare i dati amministrativi ed economici con quelli più squisitamente clinici, che insieme danno la misura e il valore del lavoro svolto all’interno del percorso oncologico». Una “strada” che ha trovato nell'esperienza di Lecce un test tanto attendibile da poter essere replicato su scala regionale. Sat, 18 Mar 2017 17:49:33 +0000 Lecce Nicola Maria Nocera responsabile nazionale del settore Protezione Civile Libertas https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25901-nicola-maria-nocera-responsabile-nazionale-del-settore-protezione-civile-libertas.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25901-nicola-maria-nocera-responsabile-nazionale-del-settore-protezione-civile-libertas.html La giunta nazionale del Centro Nazionale Sportivo Libertas, nella seduta del 27 gennaio 2017, ha deliberato su proposta del Presidente Nazionale Prof. Luigi Musacchia ha deliberato la nomina di responsabile nazionale del settore Protezione Civile a Nicola Maria Nocera presidente della Prociv Augustus Vibo Valentia affiliata al Centro Provinciale Sportivo Libertas di Vibo Valentia. Nocera vanta oltre 20 anni di esperienza nel mondo della protezione civile, di cui 14 nella Croce Rossa. Da 4 anni è presidente e rappresentante legale della Prociv Augustus Vibo Valentia. Ha iniziata la collaborazione con il mondo Libertas circa 2 anni fa  collaborando con  il Centro Provinciale Sportivo Libertas di Vibo Valentia e il Centro Regionale Sportivo Libertas Calabria alla promozione ed organizzazione dei corsi di formazione incentrati sul blsd. Soddisfazione espressa dal manager sportivo Francesco De Caria: da presidente provinciale Libertas esprimo viva soddisfazione per tale nomina. Da parte nostra massimo supporto. Thu, 16 Feb 2017 09:35:47 +0000 Vibo Valentia Cancellara, l’Arcivescovo Sirufo in visita alla sezione Unitre https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/25823-cancellara-l-arcivescovo-sirufo-in-visita-alla-sezione-unitre.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/25823-cancellara-l-arcivescovo-sirufo-in-visita-alla-sezione-unitre.html Nei giorni scorsi il neo Arcivescovo di Acerenza, S.E. Mons. Francesco Sirufo, è stato ospite presso la sezione Unitre di Cancellara. A fare gli onori di casa nella gremita saletta è stato il Presidente dell’Associazione, prof. Rocco Saracino, che ha illustrato le attività svolte nel corso dell’anno e le iniziative future. Mons. Sirufo, dopo aver ringraziato tutti per la calorosa accoglienza, ha lodato i numerosi anziani seduti tra i “banchi di scuola” che oltre a mantenere attiva la mente, sono da stimolo ai più giovani. L’argomento proposto dal presule “dall'Ebraismo al Cristianesimo” è stato anticipato dalla distribuzione di uno schema dove erano riportate le tappe fondamentali che hanno determinato il passaggio dall'Ebraismo al Cristianesimo. Con estrema chiarezza, Mons. Sirufo ha raccontato fatti e personaggi che hanno scandito la storia del popolo Ebraico fino all'origine del Cristianesimo, evidenziando differenze e similitudini tra le due religioni. Ha accennato, inoltre, alle varie lacerazioni avvenute all'interno della Chiesa a partire dal Grande Scisma d’Oriente, seguito dalla Riforma Luterana e infine dalla nascita della Chiesa Anglicana, auspicando che il Movimento Ecumenico con le numerose iniziative, possa portare un giorno non lontano all'Unità dei Cristiani. Al termine della conferenza, è seguito un momento di convivialità, durante il quale l’Arcivescovo si è “mimetizzato” con gli allievi per scambiare alcune opinioni. Presenti all'incontro don Giuseppe Calabrese, parroco di Cancellara, Don Michele Cillis e Francesco Genzano, sindaco di Cancellara, con il quale l’Arcivescovo si è intrattenuto per un'amichevole conversazione.           Fri, 03 Feb 2017 13:48:32 +0000 Potenza Sgarbi: il Museo Limen come la Triennale di Milano https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25782-sgarbi-il-museo-limen-come-la-triennale-di-milano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25782-sgarbi-il-museo-limen-come-la-triennale-di-milano.html Continua il successo del Museo Lìmen della Camera di Commercio di Vibo Valentia che già aveva portato alla proroga della mostra fino al 18 febbraio p.v., e ora arriva uno dei più importanti critici d’arte viventi, il prof. Vittorio Sgarbi, che ritorna a Vibo dopo che nel 2010 aveva inaugurato il Premio Internazionale Lìmen Arte e nel 2011 aveva visitato la relativa edizione. Ad accoglierlo alla Camera di Commercio, ieri come allora, il presidente dell’Ente Michele Lico, che lo ha accompagnato nella visita alle diverse sale destinate al Museo, illustrandogli le varie tappe che hanno garantito alla Città un presidio culturale di qualità e le progettualità per promuovere legalità, formazione, lavoro e servizi innovativi proprio attraverso l’arte e la cultura, anticipando i temi della riforma del sistema camerale. Sgarbi, nell’occasione accompagnato dal prof. Mario Caligiuri e con a seguito un nutrito gruppo di amici e curiosi, si è soffermato su ogni opera, con la curiosità che lo contraddistingue, non mancando commenti e considerazioni con la verve che gli è propria e che trasforma le sue espressioni di pensiero in vere e proprie lezioni su artisti, scuole e movimenti. In particolare Sgarbi ha posto l’accento sulla capacità della Camera di Commercio di accogliere tanti giovani artisti, che rappresentano la nuova avanguardia e la nuova frontiera della creatività. Una evidenza dei valori che stanno prendendo piede e che è difficile oggi definire in maniera certa Quindi il Museo d’Arte Lìmen è per Sgarbi testimonianza della provvisorietà della contemporaneità che, paradossalmente, trova stabilità proprio nel Museo. Soddisfazione del presidente Michele Lico e del Direttore Donatella Romeo che hanno accolto i complimenti dell’autorevole critico che ha paragonato l’organizzazione degli spazi e l’allestimento a quelli della Triennale di Milano. Fri, 27 Jan 2017 15:26:26 +0000 Vibo Valentia Il Liceo Farinato di Enna primo in Sicilia nella classifica di Ludum https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/25740-il-liceo-farinato-di-enna-primo-in-sicilia-nella-classifica-di-ludum.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/25740-il-liceo-farinato-di-enna-primo-in-sicilia-nella-classifica-di-ludum.html Il Liceo Farinato di Enna è il primo liceo siciliano nella graduatoria da Ludum, lo Science Center isolano. La classifica è stilata in base ai voti conseguiti il primo anno di Università dagli studenti provenienti dai Licei Scientifici della Sicilia sud orientale e quelli provenineti dal Farinato di Enna sono tra i primi per rendimento. I dati sono ottenuti da una analisi delle statistiche fornite dalla fondazione Agnelli. “Il segreto? – dice il dirigente scolastico Anna Marmo -  Un corpo docente, che da 14 anni sono orgogliosa di dirigere, stabile ed entusiasta, impegnato ad accrescere la motivazione allo studio e a guidare i giovani alla scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali”.  Il Farinato, infatti, si avvale di un sistema formativo aperto alle innovazioni tecnologiche ed agli stimoli culturali del territorio. Un sistema completo che cura globalmente, e con la stessa passione, sia l’ambito umanistico che scientifico, dando pertanto una preparazione a trecentosessanta gradi e consentendo così la scelta di qualsiasi facoltà universitaria. Una crescita culturale permeata da una ottica di  provincia che qui sa essere una forza. “Una gratificazione per tutti noi, docenti, il personale non docente, gli studenti – continua la Marmo - Una valutazione che non può che far piacere alle famiglie dei ragazzi che animano la quotidianità della scuola, ma anche a quelle di chi da queste aule ha avuto lo slancio giusto per il proprio futuro. Una spinta a fare bene da parte di tutti docenti e discenti, mantenendo alto l’impegno silenzioso e fattivo delle singole componenti come in ogni squadra vincente”. Sat, 21 Jan 2017 14:15:53 +0000 Enna Cancellaresi a Bologna per un conviviale incontro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/25297-cancellaresi-a-bologna-per-un-conviviale-incontro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/25297-cancellaresi-a-bologna-per-un-conviviale-incontro.html Una settantina di compaesani si sono dati appuntamento a Bologna il 23 ottobre scorso intorno ad una tavola riccamente imbandita. Tutti originari di Cancellara, un minuscolo e suggestivo borgo situato nel cuore della Basilicata. Non erano compagni di classe e nemmeno affiliati di un’Associazione, ma semplicemente un insieme di persone accomunate dalla voglia di rinsaldare vecchi e nuovi  legami e condividere il comune senso di appartenenza alla propria terra d’origine. Un gruppo, dunque,  piuttosto eterogeneo che comprendeva lavoratori, pensionati e studenti dimoranti nel comune di Bologna e dintorni. Una sorta di appuntamento al buio dove non sono mancate sorprese e “carrambate”. L’incontro, permeato da forti emozioni, ha raggiunto il suo culmine durante la lettura di un inaspettato, quanto gradito messaggio inviato dal primo cittadino di Cancellara - Francesco Genzano - che, nel rammaricarsi per la mancata presenza, ha manifestato la sua vicinanza a tutti i partecipanti. Ha promesso, inoltre, di non mancare in futuro e di impegnarsi affinché questo evento diventi un appuntamento fisso da rinnovare annualmente. Tanta soddisfazione per Rocco Erario, Giuseppe Scarfiello e Franco Caputo ai quali va il merito per aver organizzato l’evento che si è svolto all'insegna della spontaneità e della convivialità, dove ciascun partecipante si è sentito membro di una grande famiglia e fiero di appartenere ad una terra per la quale non esistono tempi o distanze in grado di affievolire il profondo legame che li tiene uniti sin dalla nascita. Mon, 31 Oct 2016 09:14:33 +0000 Potenza Due nuove cinture nere nel Karate foggiano https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/25273-due-nuove-cinture-nere-nel-karate-foggiano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/25273-due-nuove-cinture-nere-nel-karate-foggiano.html Nella grande famiglia della Asd LEONE Karate Foggia si fa festa per un’importante novità: domenica scorsa a Conversano, in occasione degli Esami Regionali di graduazione per cintura nera 1°, 2° e 3° Dan, due giovani atlete della società foggiana hanno conseguito il grado di cintura nera I Dan. Caterina Greco (diciotto anni, atleta agonista che vanta la partecipazione a svariati Campionati Italiani) e Incoronata Cianci (soltanto sedicenne ma già promettente agonista) hanno superato brillantemente il difficile esame di fronte alla prestigiosa commissione federale composta da maestri  di altissimo livello, quali il Maestro benemerito cintura nera 8° Dan Vito Simmi, il Maestro benemerito cintura nera 7° Dan Carmelo Malleo e dal vice Presidente del Comitato Regionale FIJLKAM e Maestro cintura nera 5° Dan Sabino Silvestri. Le atlete hanno eseguito alla perfezione varie tecniche di kihon (esercizi di base con tecniche di calci e pugni codificate), kata (tecniche codificate rappresentanti un combattimento immaginario contro più avversari) e kumite (combattimento libero attraverso la dimostrazione di tecniche di proiezione). Grande soddisfazione espressa dal Maestro Cosimo Leone, al fianco delle karateche foggiane da circa dieci anni, per l’impegnativo percorso che ha condotto all’agognato traguardo. Fri, 28 Oct 2016 08:20:15 +0000 Foggia Il centro storico conquistato dall’Innovation bar https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/trani/25212-il-centro-storico-conquistato-dall-innovation-bar.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/trani/25212-il-centro-storico-conquistato-dall-innovation-bar.html Per una sola serata, quella del 16 Ottobre scorso, il centro storico tranese è divenuto un punto d’aggregazione informale per gente incuriosita dal format immediato dell’Innovation bar. Artisti locali con opere in mostra, musica innovativa, aperitivo gratuito prodotto con ingredienti biologici o a chilometro zero, per una proposta vicina a chi di “innovazione” ha sempre sentito parlare, rinunciando ad approfondire per la paura di confrontarsi con un linguaggio tecnico e ostico. Un’iniziativa sostenuta anche dal Comune di Trani con la chiusura al traffico della centralissima via Mario Pagano, che ha permesso all’incredibile afflusso di interessati – circa 300 le presenze confermate  –  di conoscere e usufruire con comodità dei servizi proposti, tra i quali l’applicazione NIDOnet, disponibile gratuitamente su Play Store per rimanere aggiornati sulle prossime tappe in programma. Tra gli ospiti e relatori dell’evento, Maurizio Lotito, founder di Postpickr, Marcella Loporchio, crowd mentor, Maria Teresa Amoruso, direttrice del portale Sì Puglia, e Giancarla Trizio, founder e CEO di Tou.Play. La serata ha coinvolto gli esercenti della zona e le rispettive attività commerciali, trasformando per poche ore via Mario Pagano in un piccolo salotto dell’innovazione.  Abbiamo raccolto le parole di Elio Palumbieri, presidente dell’associazione, a margine dell’evento: "Trani è anche cultura e innovazione, e non c’è risposta migliore di questa per chi ancora dipinge il meridione come un luogo spento e senza iniziativa. Siamo orgogliosi di aver vissuto con i tranesi una serata che ha ridestato interesse per il nuovo, al punto da avere in serbo per questa città un altro appuntamento targato Innovation bar" .   Wed, 19 Oct 2016 14:37:22 +0000 Trani Libertà di espressione negata https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/25176-liberta-di-espressione-negata.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/25176-liberta-di-espressione-negata.html La Costituzione della Repubblica italiana all’art. 21 recita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Addirittura la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo all’art. 19 recita: “Ogni individuo ha diritto alla libertà d'opinione e d'espressione, il che implica il diritto di non venir disturbato a causa delle proprie opinioni”. Ma evidentemente la libertà di manifestazione del pensiero, che è uno dei diritti fondamentali riconosciuti negli ordinamenti democratici, trova sempre meno spazio in Italia. Un esempio lampante di questa deriva totalitaria è quanto accaduto nei giorni scorsi a Caserta dove si è tenuta una «Marcia per la vita» che ha come obiettivo la salvaguardia della vita nascente minacciata da un sempre crescente numero di aborti permessi dalla contestata legge 194. Il corteo, che si è snodato lungo le strade del centro cittadino, ha visto la libera partecipazione di numerosi gruppi studenteschi. La bontà della manifestazione, tuttavia, non ha evitato polemiche strumentali scatenate da sparute sigle associative e sindacali che hanno avuto come obiettivo il primo promotore della manifestazione, il preside Paolo Mesolella dell’Isiss «Foscolo» di Teano. In particolare sono stati contestati la presunta costrizione degli studenti alla partecipazione alla marcia e la presunta violazione della imparzialità e laicità della scuola su un tema così importante come quello della vita. Quanto al primo punto, urge chiarire che gli istituti scolastici possono consentire la partecipazione dei propri alunni a manifestazioni inerenti anche materie non curriculari. È evidente la previa autorizzazione scritta dei genitori di quegli studenti che intendono aderire. Tutte formalità adempiute dagli istituti scolastici coinvolti. In merito al secondo punto, invece, dovrebbe essere ovvio a tutti che la promozione da parte della scuola di attività a tutela della vita e la formazione civica degli studenti al rispetto della vita nascente e alla non violenza hanno finalità altamente educative e non divisive. Inoltre non v’è stata alcuna violazione della laicità in quanto la difesa dei nascituri non è affatto monopolio della sfera religiosa. Eppure coloro che si oppongono alla maturazione umana dei giovani hanno ottenuto da parte del Ministero l’invio di ispettori presso gli istituti scolastici interessati nonché il richiamo dei rispettivi presidi. È palesemente incoerente l’atteggiamento di coloro che si vantano di essere paladini della libertà di espressione e delle libertà civili e che contemporaneamente intendono ledere il principio dell’autonomia scolastica e della libertà di insegnamento. La verità è che forze politicizzate hanno dimostrato con pretesti ideologici di voler difendere la libertà e la Costituzione a giorni alterni, di non aver alcun rispetto per le idee altrui e soprattutto di adottare atteggiamenti violenti e questi si divisivi. Pare evidente la lesione di principi ulteriori quali il pluralismo delle proposte formative, la libertà di insegnamento, l’autonomia scolastica – tanto decantate quando si vuol imporre anche ai più piccoli discenti una visione pervertita dell’essere umano –. La scuola pubblica – e per riflesso pezzi consistenti di quella privata, sempre più abbandonata e minacciata –, pare diventare sempre più una scuola di regime, indirizzata dalle potenti lobby internazionali di cui ha più volte parlato Papa Francesco e che vogliono stravolgere le radici antropologiche della nostra esistenza. Ci pare esser stata ben diversa la reazione di certi burocrati ministeriali allorquando in diverse realtà italiane gruppi associativi gay hanno distribuito – senza alcun preventivo avviso o parere ai genitori – materiale disgustoso o realizzato spettacoli vari per propagandare le unioni omosessuali e l’utero in affitto. Ci sono già diversi casi in Italia di docenti «inquisiti» per le loro posizioni a favore della famiglia naturale e della Vita, e che al momento stanno affrontando – o hanno da poco affrontato – dolorosi contenziosi e situazioni di mobbing. Forse siamo ad una svolta epocale nell’ambito dei principi che presiedono il nostro ordinamento? È l’ora che le Istituzioni e i cittadini prendano coscienza di quanto sta accadendo. ALLEANZA CATTOLICA GIURISTI PER LA VITA COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI DI CASERTA COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI DI NAPOLI FONDAZIONE CENACOLI DI MARIA ASSOCIAZIONE ORA ET LABORA Thu, 13 Oct 2016 08:28:55 +0000 Caserta Serie B: Nissa Rugby, presentazione del progetto prima squadra https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/25123-serie-b-nissa-rugby-presentazione-del-progetto-prima-squadra.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/25123-serie-b-nissa-rugby-presentazione-del-progetto-prima-squadra.html Si è svolta mercoledì scorso alle ore 12:00 nella sala gialla di Palazzo del Carmine, la  conferenza stampa per la presentazione del progetto prima squadra nel campionato nazionale di serie B della società nissena Nissa Rugby asd, al tavolo erano presenti otre al sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo e all’assessore con delega allo sport Carlo Campine il  presente dell’Amatori Messina Nello Arena e il presidente della Nissa Rugby Giuseppe Lo Celso, che hanno presentato all’amministrazione ed alla stampa il progetto che porterà la città di Caltanissetta a disputare il campionato nazionale di serie B. La neonata unione tra due realtà che oramai sono acclamate sia a livello regionale che nazionale potrà rappresentare l’intera isola a livello nazionale. A guidare la squadra sono stati chiamati due  tecnici argentini Daniel Insurralde e Adrian Giusto che avranno il compito di portare in alto la squadra. Entusiasta il sindaco Ruvolo per quello che il progetto vuole realizzare e per come due grandi società lavorino in sinergia per arrivare allo scopo prefissato. Dello stesso parere l’assessore Campione che oltre ad appoggiare totalmente quello che sta realizzando la Nissa Rugby, plaude la società nissena per tutto il lavoro svolto con i settori giovanili. Univoce le parole dei due presidenti delle società coinvolte nel progetto, a fine conferenza Arena ha voluto presentare ufficialmente la maglia con la quale le nuova franchigia affronterà il campionato che riporterà otre gli stemmi delle città di Caltanissetta e Messina anche gli stemmi delle due società Nissa Rugby e Amatori Messina Mon, 10 Oct 2016 05:39:13 +0000 Caltanissetta Attesi migliaia di pellegrini per l'arrivo della Reliquia di Santa Rita ad Enna https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/25102-attesi-migliaia-di-pellegrini-per-l-arrivo-della-reliquia-di-santa-rita-ad-enna.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/25102-attesi-migliaia-di-pellegrini-per-l-arrivo-della-reliquia-di-santa-rita-ad-enna.html Una settimana dedicata a Santa Rita da Cascia e alla sua reliquia quella in programma ad Enna dall'8 al 16 ottobre che attrarrà migliaia di devoti provenienti da tutta la Sicilia.  Sará don Giuseppe Fausciana, parroco della chiesa di Sant'Anna, che organizza, insieme al "Convegno Maria Cristina di Savoia" , e con il patrocinio del Comune, questo evento, a partire dal 6 ottobre prossimo,  alla volta di Cascia dove si custodisce e si venera il Reliquiario con la Santa Reliquia di un pezzo d'osso “uncinato”, contenuto in una piccola rosa d'oro.  Il 7 ottobre presso la Basilica di Santa Rita di Cascia , avverrà la Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Rettore della Basilica di Santa Rita , Padre Mario De Santis e da Don Giuseppe Fausciana . Subito dopo la Santa Messa il Reliquiario della Santa verra' consegnato in modo solenne dalla Madre Badessa  del Monastero di Santa Rita, Suor Natalina Todeschi, davanti alle  consorelle e al Rettore, al parroco di Sant'Anna , e partirá alla volta di Enna. Sarà una settimana di celebrazioni nel capoluogo, che si aprirà con l'arrivo della Reliquia Sabato 8 ottobre alle ore 17 e 30 , dalla Chiesa piccola di Sant'Anna si muoverà ' un corteo storico , allestito dalla "officina Medievale " che rappresenterà  le varie fasi della vita di Santa Rita e  sarà accompagnato e seguito  dal Sindaco, Maurizio Di Pietro e dall'amministrazione comunale, da autorità civili, militari e religiose, rappresentanze di varie comunità ed associazioni religiose e laicali, e club Service di Enna e dei paesi vicini .Ogni rappresentanza recherà un cesto di Rose , simbolo di Santa Rita , ed un " cesto della Misericordia " contenente offerte  di diversa natura da destinarsi, a scelta di ciascun gruppo partecipante , a diversi soggetti destinatari della Misericordia . Il corteo giungerà alla Chiesa nuova di Sant'Anna dove si terrà la Solenne Concelebrazione, presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo Monsignor Rosario Gisana . Al termine avverrà la cerimonia della benedizione delle rose . Nell'auditorium della parrocchia, per salutare la reliquia della Santa, si terrà , in serata , l'esibizione del coro Lirico Sinfonico della Città di Enna.  Durante la settimana la Reliquia  verrà portata da Don Giuseppe , con i suoi Ministri Straordinari dell'eucarestia, a Valguarnera, Calascibetta e Gela ,  visiterà gli ammalati della nostra comunità, i carcerati e gli anziani delle case di riposo , ed incontrerà le confraternite di Enna " dice Melina Greco, presidente provinciale del Convegno Maria Cristina di Savoia, vera anima, insieme a don Fausciana, della concessione della reliquia ad Enna -  Anche i ragazzi delle scuole andranno a visitare la reliquia e riceveranno una particolare benedizione insieme ai lori insegnanti ed ai dirigenti scolastici che li accompagneranno . " La novità assoluta sará l'appuntamento del 9 ottobre alla parrocchia di Sant'Anna con  la celebrazione del congresso  Ritiano, - dice Don Fausciana - É il primo che si celebra nella nostra diocesi e vedrà confluire i devoti della Santa da tutta la regione Sicilia nonché le rappresentanze della Sicilia degli iscritti alla"Pia Unione Primaria Santa Rita da Cascia " guidati dalla Responsabile Regionale Lilla Buggemi . Venerdì 14 ottobre, al Teatro Garibaldi si terrà una conferenza organizzata dalla sezione di Enna del " Convegno Maria Cristina di Savoia " dal titolo " Rita riflesso della Misericordia del Signore " . Tra i relatori, il direttore editoriale della rivista di Rinnovamento nello Spirito, Luciana Leone,  Eleonora Chiavetta di Giovanni, delegata regionale e vice presidente nazionale del "Convegno Maria Cristina di Savoia" e Don Giuseppe Fausciana .  " La presenza della reliquia di Santa Rita nella città di Enna offre a tutta la comunità una importante riflessione sulla misericordia a partire dalla testimonianza di Rita che ha vissuto la sua fede all'insegna del perdono -  conclude Don Fausciana - attraverso la testimonianza dei santi è possibile costruire il tessuto ecclesiale del presente. Sono i Santi , infatti, che indicano il modo in cui è possibile rendere attuale il Vangelo, la buona notizia dell'avvento del regno di Dio" .  Il prezioso Reliquiario è stato realizzato dai Padri Agostiniani nel 2007, in seguito alla visita, a Cascia, nell'ottobre del 2006 di Sua Eccellenza Mons. Giancarlo Bregantini, allora Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace che, in quella circostanza, manifestó il desiderio di portare nella sua Diocesi una Peregrinatio di una Reliquia di Santa Rita . Un'idea che piacque alla madre Badessa, alle suore, ai padri e al rettore che diedero l'avvio ai preparativi per la realizzazione dell'artistico Reliquiario per porre un pezzo d'osso del suo corpo. Le suore anziane, parlando con la Madre Badessa, ricordarono che, in una delle ultime ricognizioni del corpo della Santa, erano stati presi tre piccoli ossi ed erano tenuti nel Monastero. Cosí la prima pellegrinatio del reliquiario venne fatta a San Luca (RC). Da allora ad oggi la reliquia ha raggiunto tanti luoghi  d'Italia ed è stata visitata da migliaia di pellegrini . Wed, 05 Oct 2016 07:04:31 +0000 Enna Genzano di Lucania - A Palazzo Dell’Agli successo straordinario per l’anteprima nazionale di ‘Malombra’ https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/24977-genzano-di-lucania-a-palazzo-dell-agli-successo-straordinario-per-l-anteprima-nazionale-di-malombra.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/24977-genzano-di-lucania-a-palazzo-dell-agli-successo-straordinario-per-l-anteprima-nazionale-di-malombra.html Ha compiuto 99 anni e torna in scena con rinnovato vigore grazie all’acquisizione di suoni, rumori e musica di grande impatto. Il film muto ‘Malombra’ - del 1917, per la regia di Carmine Gallone, tratto dal romanzo di Fogazzaro, restaurato dalla Cineteca di Bologna - rivive una seconda vita grazie all’inedita e straordinaria operazione di sonorizzazione nata da un’intuizione del Maestro Pasquale Menchise e dal sostegno della Lucana Film Commission. Un sostegno ampio, riconosciuto all’intero e più ambizioso progetto che, da qui ai prossimi tre anni, proseguirà con la composizione di colonne sonore anche per altre due celebri pellicole che hanno segnato la storia del cinema muto dei primi decenni del secolo scorso: ‘Cabiria’ e ‘Napolen’. Emozionante l'anteprima nazionale della versione musicata di ‘Malombra’, ieri sera, nella cornice dello storico Palazzo Dell’Agli a Genzano di Lucania. Durante la proiezione le partiture musicali, composte dal Maestro Pasquale Menchise - talento orgogliosamente lucano, riconosciuto in tutto il mondo e che, tra l’altro, il prossimo primo ottobre dirigerà l’Orchestra del teatro ‘San Carlo’ di Napoli al Musikverein di Vienna - e dal Maestro Luca Salvadori - che ha già firmato colonne sonore per film di grande rilievo come, solo per citarne alcuni, ‘Le fate ignoranti’, ‘La finestra di fronte’, ‘La ricerca della felicità’ e per fiction tv come ‘Nerone’, ‘Soraya’, ‘Un posto tranquillo’ - sono state eseguite dal vivo dall'ensemble di quintetto d’archi, flauto, clarinetto e pianoforte (1°violino: Gerardo Sathià Ungaro; 2°violino: Massimo Rosa; viola: Carmine Caniani; violoncello: Vito Stano; contrabbasso: Bruno Pace; flauto: Domenico Picciani; clarinetto: Gennaro Chirico; pianoforte: Francesco Paolillo) magistralmente diretto dallo stesso Maestro Menchise. “Avrei potuto organizzare questa anteprima nazionale di ‘Malombra’ – ha spiegato il Maestro Menchise  –  in qualsiasi altro posto o città. Ma ho voluto che fosse qui, a Genzano. Il progetto sul cinema muto, a cui sto lavorando insieme al Maestro Salvadori, è molto interessante e, al tempo stesso, molto impegnativo. Ho voluto che fosse inteso come un regalo alla  comunità genzanese e all’intera Basilicata perché credo fermamente che lo sviluppo dei nostri territori possa e debba, sempre più, passare attraverso la leva della cultura e che, proprio, dall’incrocio di cinema e musica possano derivare valide prospettive di crescita”. “In un film muto – ha spiegato il Maestro Salvadori – la musica deve coprire l’intera durata del film: in questo caso, abbiamo dovuto comporre 75 minuti di musiche. A mancare, infatti, non sono solamente i dialoghi, ma c’è assenza totale di qualsiasi voce, suono, rumore, pausa o esitazione: è proprio questa la difficoltà quando devi scrivere musica per i film muti, in bianco e nero, che hanno innegabilmente ancora oggi un fascino straordinario. Il lavoro di squadra condotto per mesi con il mio amico, il Maestro Menchise, è stato appassionante e siamo davvero molto soddisfatti del risultato raggiunto, un mix inedito di musica classica d’orchestra e, anche, qualche incursione di suoni elettronici”. Presente all’anteprima il sindaco di Genzano di Lucania, Roco Cancellara, ha salutato con vivo apprezzamento per il progetto che “certamente l’intera comunità – ha detto – è lieta di ricevere in dono. E’ quanto mai doveroso rinnovare l’impegno e la volontà di dare seguito all’intuizione di costruire, in particolare, attorno alla narrazione del castello di Monteserico e al mito di Lyda Borelli validi progetti di promozione culturale nel solco del cinema muto e della grande musica d’orchestra di rilievo internazionale”. Il giorno prima, sempre a Palazzo Dell’Agli, è stata l’occasione per approfondire il tema  “Cinema e territorio: cultura e turismo” alla presenza dell’on. Salvatore Margiotta, componete della Commissione Vigilanza Rai; del direttore generale Apt Basilicata, Mariano Schiavone; del direttore Lucana Film Commission, Paride Leporace; del giornalista Rocco Brancati; del professore e docente Unibas Angelo Lucano Larotronda; dell’attore e regista Giuseppe Pambieri. Entrambi gli appuntamenti sono stati promossi nell’ambito della terza edizione de “Il castello si racconta”, a cura dell’Amministrazione comunale di Genzano e in collaborazione con la locale Pro-Loco, l’Orchestra da Camera e Sinfonica lucana e la Cineteca Lucana. Tue, 20 Sep 2016 07:19:25 +0000 Potenza 15 mila presenze alla festa di Confartigianato ad Enna https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24899-15-mila-presenze-alla-festa-di-confartigianato-ad-enna.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24899-15-mila-presenze-alla-festa-di-confartigianato-ad-enna.html E’ stata una tre giorni di festa la prima edizione di “Artigianando 2016”, evento organizzato dalla Confartigianato con il patrocinio del Comune che ha festeggiato l’artigiano e la sua famiglia. Quindicimila le presenze che hanno visitato i 35 stand allestiti nel centro storico della città. Ieri sera la cerimonia di premiazione sul palco di Piazza Umberto che aveva visto, per l’inaugurazione, celebrata giovedì scorso,  tutto il gotha della Confartigianato nazionale, tra cui il presidente Giorgio Merletti,  regionale e provinciale. Il presidente provinciale, Maurizio Gulina, il suo vice, Peter Barreca, e il segretario, Enzo Mantegna hanno consegnato, a ciascuno standista, un gadget in ricordo di questa festa. Premiati gli artigiani più anziani, un maestro falegname di Troina , 81 anni, iscritto da artigiano dal 1959, Nunzio Giuseppe La Ferrera e Salvatore Agliozzo, 23 anni, ennese, anche lui maestro falegname dal 2014 . Premiati anche i responsabili della associazioni sportive, la Uisp,  ADP Dojo Karate, ASD Polisportiva Progetto Enna Sport 2000, La Clave che, con le loro esibizioni, hanno animato le aree dello sport. “ Artigianando 2016 è andata oltre le aspettative . 15 mila presenze è un successo della manifestazione che ha incontrato il favore non sono degli ennesi, ama dei tanti che sono arrivati da fuori provincia e dei tantissimi turisti che hanno affollato l’area food. La cosa che ci inorgoglisce di più è, dopo avere tanto faticato per cercare gli standisti che credessero in questo progetto, oggi raccogliere il plauso dei tanti che si sono fidati di noi e di quelli che già ci chiedono di partecipare ad una prossima edizione.”. Erano anni che non si vedeva tanta gente in giro per la città. IL centro storico si è popolato di famiglie e giovani e meno giovani a testimonianza che quando si organizzano manifestazioni che dietro hanno un progetto, la gente torna a riappropriarsi della città.  Tutto ha funzionato al meglio. Anche l’avere previsto due aree parcheggio, villa Farina e Cimitero,  con bus navette anche abilitate al trasporto per disabili, che hanno fatto la spola tra le zone di sosta e  l’area fiera. Vincente è stata la scelta di affiancare all’area espositiva tutta una serie di attrazioni per piccoli e grandi. Il luna park,  organizzato da l’Animazione Il Delfino, le aree sport, con tante associazioni che si sono esibite nei tre giorni , la musica e l’area dello street food . Sono, infatti, quasi 4000 mila i ticket venduti dalla Confartigianato per accedere agli stand del food, con una presenza costante e massiva di consumatori che ha affollato piazza 6 Dicembre apprezzando le prelibatezze preparate da ristoratori, panettieri, pasticceri, e degustando un buon calice di vino . Suggestiva poi la sfilata di acconciature della scuola Cea di Catania con sede anche a Nicosia. Le ragazze hanno sfilato, con la direzione artistica del maestro Giovanni Botano, lungo la passerella allestita in piazza Vittorio Emanuele. Tra queste anche Vanessa Ardone, Miss Nissoria, Miss Estate 2016 alla Scala della Moda, I^ classificata provinciale e II^ alle finali nazionali del concorso Bellezze di Sicilia. Apprezzati anche i tanti concerti e le performance musicali, tra i quali la cantante catanese Cristina Russo, la vincitrice dell’edizione 2016 del Microfono d’Oro, l’ennese Ilenia Navarra e friends e l’esibizione della Bma, Accademia del Musical e della Canzone, così come anche il grande Roberto Cohiba. “Chiusa con grande soddisfazione la prima edizione, lavoriamo già a progettare la festa del prossimo anno. Vogliamo rendere questo un appuntamento fisso, nel cuore della Sicilia e, dunque facilmente raggiungibile da tutte le province.  Un momento di confronto, di festa ma anche di speranza per il comparto artigiano, ancora forte in Italia e nel nostro territorio “.   Tue, 13 Sep 2016 11:44:09 +0000 Enna Il primo Buskers Fest del centro Sicilia, oltre 50 artisti di strada per le vie del centro storico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24601-il-primo-buskers-fest-del-centro-sicilia-oltre-50-artisti-di-strada-per-le-vie-del-centro-storico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24601-il-primo-buskers-fest-del-centro-sicilia-oltre-50-artisti-di-strada-per-le-vie-del-centro-storico.html Laboratori di riciclo e riuso creativo, piazza della danza, piazza letteratura, degustazione e vendita di prodotti tipici locali, mercato dell’altro consumo e dell’artigianato prodotto in loco ma, soprattutto, numerosissimi spettacoli di Street Art. Enna e il suo centro storico diventeranno teatro del primo Buskers Fest del centro Sicilia, giovedì 29 e venerdì 30 luglio. Due intere giornate dedicate all’arte di strada; sarà possibile ammirare le performances di circa 50 artisti, di cui circa 35 professionisti del settore (acrobati, equilibristi, giocolieri, trampolieri, maghi, teatranti, musicisti, mangia fuoco, danzatrici, ect.); e poi ben 2 laboratori (giocoleria e riuso creativo) per bambini in fascia pomeridiana. E ancora, un mercatino del gusto e uno dell'artigianato con 11 associazioni di categoria coinvolte; hanno già confermato 60 stand. “Un successo senza precedenti, - affermano soddisfatti i componenti dell’associazione che organizza l’evento, La Fabbrica, - questi sono numeri da capo giro”. “L’Enna Buskers Fest – continuano - è pensato come un modello di rigenerazione artistica e culturale del centro storico. Fondamentale la collaborazione con altre associazioni culturali e di categoria presenti sul territorio. L’idea portante del progetto è la rivitalizzazione culturale della nostra città. Gli organizzatori aggiungono: “gli artisti, per questa prima edizione, sono tutti siciliani. Una scelta etica, così da promuovere le eccellenze della nostra terra oltre al nostro territorio”. “La promozione turistica, - concludono - con il coinvolgimento della Pro Loco Proserpina e del Distretto turistico “Dea di Morgantina” sarà determinante e garantirà la conoscenza del territorio ennese attraverso la distribuzione di materiale informativo e pubblicitario”. Nel progetto sono coinvolti anche diversi Grest coi loro bambini coinvolti nell'allestimento della città con striscioni e festoni. E ancora, un contest Instagram, una mostra fotografica alla Galleria Civica, e pittori che terranno delle estemporanee d'arte in giro per la città. La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Enna che ha sposato l'iniziativa. Per l’occasione, il centro storico sarà chiuso al traffico; è possibile beneficiare del servizio bus navetta Pisciotto-Cimitero dove sarà possibile parcheggiare l'auto. Per ulteriori dettagli, visitare il sito internet ennabuskersfest.com Tue, 19 Jul 2016 09:25:05 +0000 Enna Il Corteo Barocco vince il concorso di Nicosia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24539-il-corteo-barocco-vince-il-concorso-di-nicosia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24539-il-corteo-barocco-vince-il-concorso-di-nicosia.html Il gesto più bello dopo un lungo e faticoso pomeriggio fra le salite di Nicosia, è arrivato dall’Araldo delle Grida del Corteo Barocco di Noto. L’associazione netina ha vinto il concorso ennese per cortei storici di Sicilia e Peppe Montalto, salendo sul palco a ritirare il premio, ha consegnato la targa ricevuta dai rappresentanti istituzionali del Comune di Nicosia, ad Angelo Vella quale capo-delegazione del Corteo, perché simbolicamente era stato tutto il gruppo ad aver meritato quel riconoscimento. Un nobile gesto da un nobile uomo e non solo per il portamento e la rappresentatività del ruolo: “Abbiamo onorato la nostra città in quel di Nicosia – ha detto Montalto esprimendosi sul suo profilo social -. Ci siamo distinti in tutto, come si è soliti fare e i "miei" figuranti (consentitemi il possessivo) sono stati letteralmente un colpo d'occhio. Una gioia indescrivibile, onore a loro, onore al Corteo Barocco e onore all'inestimabile tesoro che risponde al nome di Noto. Non è stato facile per l'itinerario quasi impossibile e dalla pendenza in certi tratti molto difficoltosa, mantenere il portamento, la compostezza, la signorilità nel proporci. Ed è stato fatto, come sempre, tutto ugualmente alla perfezione. Nessuna sbavatura e i complimenti per noi sono andati al di là dell'immaginabile. Ho avuto al seguito un gruppo meraviglioso. Grandi sotto ogni aspetto”. Miglior riconoscimento, dunque, non poteva arrivare per i circa 40 figuranti del Corteo Barocco di Noto, se non dall’Araldo delle Grida, che ha sintetizzato il messaggio e gli apprezzamenti ricevuti per aver vinto il "Corteo Storico Carlo V Visita Nicosia - Civitas Costantissima", dedicato alla visita che l’imperatore Carlo V effettuò nell’ottobre del 1535 a Nicosia. A fare da contorno anche l’esibizione di un gruppo di Musici e Sbandieratori Città di Noto, sempre puntuali e precisi come ha aggiunto il capo-delegazione Angelo Vella: “Si è creato un unicum importante – ha detto – che ci permette di ottenere ancor più consensi di quanto già non ricevessimo, ogni qualvolta facciamo esperienze simili. E tutti questi apprezzamenti ricevuti a Nicosia e la grande attesa che riveste la nostra associazione, è segno che negli anni abbiamo lasciato un segnale importante fra cortei storici di Sicilia e non solo. Merito di tutti, soprattutto dei figuranti che anche in situazioni non sempre idonee riescono a dare il meglio di sé con grande professionalità”. Il gesto più bello dopo un lungo e faticoso pomeriggio fra le salite di Nicosia, è arrivato dall’Araldo delle Grida del Corteo Barocco di Noto. L’associazione netina ha vinto il concorso ennese per cortei storici di Sicilia e Peppe Montalto, salendo sul palco a ritirare il premio, ha consegnato la targa ricevuta dai rappresentanti istituzionali del Comune di Nicosia, ad Angelo Vella quale capo-delegazione del Corteo, perché simbolicamente era stato tutto il gruppo ad aver meritato quel riconoscimento. Un nobile gesto da un nobile uomo e non solo per il portamento e la rappresentatività del ruolo: “Abbiamo onorato la nostra città in quel di Nicosia – ha detto Montalto esprimendosi sul suo profilo social -. Ci siamo distinti in tutto, come si è soliti fare e i "miei" figuranti (consentitemi il possessivo) sono stati letteralmente un colpo d'occhio. Una gioia indescrivibile, onore a loro, onore al Corteo Barocco e onore all'inestimabile tesoro che risponde al nome di Noto. Non è stato facile per l'itinerario quasi impossibile e dalla pendenza in certi tratti molto difficoltosa, mantenere il portamento, la compostezza, la signorilità nel proporci. Ed è stato fatto, come sempre, tutto ugualmente alla perfezione. Nessuna sbavatura e i complimenti per noi sono andati al di là dell'immaginabile. Ho avuto al seguito un gruppo meraviglioso. Grandi sotto ogni aspetto”. Miglior riconoscimento, dunque, non poteva arrivare per i circa 40 figuranti del Corteo Barocco di Noto, se non dall’Araldo delle Grida, che ha sintetizzato il messaggio e gli apprezzamenti ricevuti per aver vinto il "Corteo Storico Carlo V Visita Nicosia - Civitas Costantissima", dedicato alla visita che l’imperatore Carlo V effettuò nell’ottobre del 1535 a Nicosia. A fare da contorno anche l’esibizione di un gruppo di Musici e Sbandieratori Città di Noto, sempre puntuali e precisi come ha aggiunto il capo-delegazione Angelo Vella: “Si è creato un unicum importante – ha detto – che ci permette di ottenere ancor più consensi di quanto già non ricevessimo, ogni qualvolta facciamo esperienze simili. E tutti questi apprezzamenti ricevuti a Nicosia e la grande attesa che riveste la nostra associazione, è segno che negli anni abbiamo lasciato un segnale importante fra cortei storici di Sicilia e non solo. Merito di tutti, soprattutto dei figuranti che anche in situazioni non sempre idonee riescono a dare il meglio di sé con grande professionalità”. Tue, 12 Jul 2016 08:02:35 +0000 Enna A Galatone incontro con Hafez Haidar, candidato al Premio Nobel per la Pace https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/24523-a-galatone-incontro-con-hafez-haidar-candidato-al-premio-nobel-per-la-pace.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/24523-a-galatone-incontro-con-hafez-haidar-candidato-al-premio-nobel-per-la-pace.html Venerdì 8 luglio 2016, presso il Palazzo Marchesale di Galatone, si è svolta la seconda serata del “Festival dell’Arte e della Cultura” organizzato dall’Associazione Culturale Internazionale “VerbumlandiArt” nell'ambito dell'Estate Galatea, promossa dall'Assessorato alla Cultura della città salentina. Tema dell’incontro, di straordinaria attualità, il dialogo interculturale e interreligioso: “La Pace attraverso il Dialogo: l’era della discussione”. Interessanti analisi, testimonianze ed approfondimenti sono emersi nel corso della conversazione che Rosa Nicoletta Tomasone, scrittrice e presidente del Centro Culturale “Luigi Einaudi” di San Severo, e Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, per molti anni amministratore e vice sindaco dell’Aquila, hanno tenuto con il prof. Hafez Haidar, candidato al Premio Nobel per la Pace. Hafez Haidar, poeta e romanziere, libanese per nascita ed italiano d’adozione, è docente di Lingua e Letteratura Araba presso l'Università degli Studi di Pavia. Considerato uno dei maggiori studiosi delle religioni a livello mondiale, ha scritto, curato e tradotto numerose opere ed è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti. E’ promotore ai massimi livelli del dialogo tra religioni e dell’integrazione culturale tra i popoli. Primario impegno della sua vita è quello di promuovere e favorire il dialogo tra il mondo cristiano e quello islamico, un’operosa convivenza e un comune impegno per la Pace, sulla base dei principi posti a fondamento delle due culture e religioni. Nato nel 1953 a Baalbeck, antica città romana in Libano, Hafez Haidar ha studiato Filosofia Greca e Araba all’Università di Beirut. Nel 1978 si trasferisce in Italia, studiando dapprima a Perugia e poi all’Università di Milano, dove si è laureato in Lettere Moderne e poi specializzato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica. Nel 1986 ha abbandonato la carriera diplomatica per dedicare tutta la sua attività all’insegnamento e alla scrittura, come ponte di dialogo tra culture e religioni. Molto conosciuti e diffusi i suoi libri di narrativa, saggistica e poesia, pubblicati dalle principali case editrici. Ha presentato e condotto la serata e il dibattito Luigi De Giorgi, dirigente scolastico in pensione, con la collaborazione di Regina Resta, presidente dell’associazione VerbumlandiArt, e di Maria Teresa Infante, consigliere dell’associazione con delega alla Poesia. Nel corso della serata sono stati conferiti i seguenti riconoscimenti: Attestato di Gran Merito ad Hafez Haidar, poeta e scrittore, Borisav Blagojevic, poeta e scrittore (Serbia), Carlo Roberto Sciascia, critico d’arte e docente, e Nadia Celi, critico d’arte. Targa “Premio alla Carriera” a Rosa Nicoletta Tomasone, Goffredo Palmerini, Wojtek Pankiewicz, docente Università del Salento, Enrico Longo, operatore culturale già dirigente scolastico. Targa “Premio alla Cultura” a Rosaria Ricchiuto, attrice e regista. Nel corso della serata Don Giuseppe Venneri ha presentato il progetto “Peace Together Uganda” destinato ai bambini orfani e poveri di Pajule (Uganda), organizzato dal Centro Missionario Diocesano di Nardò-Gallipoli in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali di Galatone. Tue, 12 Jul 2016 07:03:27 +0000 Lecce The Matrix Reloaded rivive in DanzAndria Passion Show 2016 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/24454-the-matrix-reloaded-rivive-in-danzandria-passion-show-2016.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/24454-the-matrix-reloaded-rivive-in-danzandria-passion-show-2016.html Ennesimo successo per la scuola di danza “Monton de Estrellas” di Gianpaolo Brescia, che conclude questo anno accademico. Piazza gremita, emozioni e adrenalina pura in occasione della sesta edizione di DanzAndria Passion Show, tenutosi domenica scorsa nella centrale Piazza Catuma ad Andria. Il saggio di fine anno si è ispirato al famoso film di fantascienza The Matrix Reloaded, dove il Maestro con il suo team e tutti i suoi allievi di varie fasce di età e di corsi, si sono esibiti sulle colonne sonore futuristiche con passi di salsa, merengue e bachata. Non solo momento di aggregazione e di spettacolo, ma anche di inclusione sociale per la partecipazione e l’esibizione di due allievi con sindrome di down che hanno emozionato il pubblico. Non è mancato il clima caraibico: tripudio di colori per gli abiti realizzati da Gino Iannone, per le scenografie, il make-up fashion realizzato dall’Accademia Effe.Di e la sfilata moda mare, a cura di Lambo biancheria. Presenti, in rappresentanza del sindaco di Andria, la Presidente del Consiglio comunale di Andria Laura Di Pilato, l’assessore Gianluca Grumo e l’assessore Giuseppe Raimondi, che sul palco si sono complimentati con l’organizzazione per lo show e per aver trasmesso con passione la danza e aver integrato i più giovani. “Sono estremamente felice e soddisfatto del successo ottenuto per la sesta edizione del DanzAndria Passion Show, spiega il Maestro della scuola di danza “Monton de Estrellas”, Gianpaolo Brescia. Continuo a ricevere tanti complimenti che mi danno sempre più forza di andare avanti in meglio e di trasmettere la mia passione agli allievi. Ringrazio vivamente tutti i miei allievi che con dedizione contribuiscono ogni anno a rendere unico il mio spettacolo, ringrazio ancora tutto il mio staff e Gino Iannone, che ha curato tutta la parte scenografica e costumistica”. Ma, appena, si chiude un anno accademico già si pensa al prossimo, infatti la scuola di danza “Monton de Estrellas” di Andria cerca di apportare grandi novità all’interno del proprio Staff di professionisti, per dare ai propri allievi la possibilità di studiare nuove discipline e tecniche. Oltre ad aver riconfermato per l’anno accademico 2016/2017 i campioni mondiali Karen Forcano e Ricardo Vega per tecnica prese e salsa cabaret, la “Monton de Estrellas” avrà l’onore di ospitare da ottobre e per tutto l’anno Adrian e Mileydi. Direttamente da Cuba, saranno per la prima volta in Italia qui ad Andria e si occuperanno di insegnare la vera essenza dei balli cubani con lezioni di rumba, timba, santeria cubana e afro. Wed, 06 Jul 2016 05:26:59 +0000 Andria Latiano - Concluso il progetto "Diritti a Scuola" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/24408-latiano-concluso-il-progetto-qdiritti-a-scuolaq.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/24408-latiano-concluso-il-progetto-qdiritti-a-scuolaq.html Si è concluso nei giorni scorsi a Latiano con un evento pubblico il progetto Diritti a Scuola promosso dalla Regione Puglia e realizzato dalle maestre delle scuole elementari dei plessi Bartolo Longo e Filippo Errico in collaborazione con alcune docenti esterne incaricate per il progetto. L’eccellente risultato raggiunto nasce anche da una intensa e proficua collaborazione tra le istituzioni scolastiche, l’Assessorato alla Cultura della Città di Latiano e le associazioni del territorio. I protagonisti del percorso sono stati 40 bambini che, con diligenza ed entusiasmo, hanno partecipato ogni giorno alle attività proposte, ottenendo grandi risultati su più livelli. La prima tappa del progetto ha visto i bambini impegnati con Claudio Santoro che ha curato le visite guidate alle Masserie Grottole e Partemio e alla Cripta di San Giovanni raccontando la magia delle erbe spontanee e della flora autoctona. Guidati da Christian Napolitano i bambini hanno avuto modo di conoscere il patrimonio archeologico presente a Muro Tenente approfondendo quanto scoperto con i laboratori creativi finalizzati alla realizzazione di trozzelle, anfore e altri monili con pasta di sale e cartapesta con la supervisione dei ragazzi del Liceo Palumbo impegnati nel progetto di Alternanza Scuola-Lavoro. Oltre alle visite guidate, le attività hanno toccato l'arte con dipinti e storie raccontate e poi trasferite su tela con materiali di riciclo a cura dell'artista Tiziana Bardaro. Grande chiusura con Tonino Papadia con la notte di San Giovanni sulle tradizioni popolari con la collaborazione di Erminia Parlati e Mauro Rubino e ancora con Claudio Santoro che ha guidato i ragazzi nella conoscenza e costruzione dei giochi antichi. Una esperienza importante per i ragazzi, che, dopo i laboratori e le attività didattiche, hanno arricchito il proprio bagaglio di vita. Mon, 04 Jul 2016 06:03:03 +0000 Brindisi La festa della Musica dedicata ai detenuti https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24303-la-festa-della-musica-dedicata-ai-detenuti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24303-la-festa-della-musica-dedicata-ai-detenuti.html La Festa della Musica ha fatto tappa anche dentro la Casa Circondariale di Enna “Luigi Bodenza” con un appuntamento che ha visto i detenuti protagonisti di un caffè concerto. L’iniziativa era inserita nel cartellone della Festa della Musica di Enna, organizzata da Luigi Orofino di Mille metri in Musica, che si è svolta al Belvedere Marconi. All’evento, promosso dall’associazione “Spiragli”, che da anni opera con i suoi volontari e il suo presidente Giuseppe Petralia all’interno della struttura, hanno partecipato sua eccellenza il prefetto di Enna, Maria Rita Leonardi, e una cinquantina di ospiti esterni. Il presidente del Tribunale di Sorveglianza, magistrato competente per il carcere di Enna, Renata Fulvia Giunta, impossibilita a partecipare per motivi istituzionali, ha inviato un caloroso saluto a tutta la comunità penitenziaria e agli ospiti presenti. Tra il giardino del carcere e la sala polivalente, i visitatori hanno consumato i prodotti offerti da alcune ditte ennesi, rosticceria, vini e cocktail, serviti da uno staff di detenuti, guidati dai maestri pasticceri dell’Ampe, Liberto Campisi e Angelo Cascio, indossando i grembiuli generosamente offerti dalla cantina Tasca di Almerita. Grazie alla partnership con Confartigianato e Cna, l’Associazione Maestri Pasticceri Ennesi, che hanno fatto da raccordo con le aziende, la Festa della Musica del carcere, ha avuto una forte connotazione territoriale. Con gli arancini della rosticceria Europa e della pasticceria Caruso, i prodotti di Di Dio Store e del Caseificio Cavalcatore , i vini della Tommy’s Wine Enoteca e del Boulevard Cucaracha, i fiori di Sinfonia Floreale e La Palma, i servizi della cartoleria Napoli e i gadget della tipografia Incisiva. “La musica unisce aldilà delle razze, religione e sesso” ha detto il direttore della casa Circondariale, Letizia Bellelli, in apertura. Applausi a scena aperta per il gruppo di detenuti extracomunitari che, guidati dall’attore Franz Cantalupo e dal maestro batterista Francesco Argento, accompagnato dal presidente della Associazione Mousikè Andrea Barbarino, si sono esibiti con le percussioni e le danze tipiche dell’Africa nera con intermezzi della musica del dj Franz Scavuzzo. Il video della esibizione è stato trasmesso in differita alla Festa della Musica di Enna, che era in corso di svolgimento al Balvedere Marconi. “ E’ stato un evento che ha unito la musica, l’integrazione e la solidarietà realizzato grazie alla generosità e all’impegno di tanti, primi fra tutti le associazioni di categoria, il direttore dell’area trattamentale del Carcere, Cettina Rampello, che ha coordinato la festa, tutto il personale del Corpo di Polizia penitenziaria, in testa il comandante Marco Pulejio , che hanno garantito la sicurezza del carcere. La somma raccolta sarà destinata al “Fondo detenuti indigenti”, gestito dal volontari del carcere”. Thu, 23 Jun 2016 13:28:24 +0000 Enna La bellezza secondo Roger Scruton https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/24244-la-bellezza-secondo-roger-scruton.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/24244-la-bellezza-secondo-roger-scruton.html “Personalmente, penso che stiamo rischiando di perdere la bellezza. E vi é il pericolo che, con questa, perderemo anche il senso della vita”. Così si esprime uno degli ultimi filosofi puri del Vecchio Continente, l’inglese Roger Scruton, il quale ha pubblicato un saggio assai impegnativo e molto politicamente scorretto su un tema di perenne attrazione – l’idea di bellezza – (R. Scruton, La bellezza. Ragione ed esperienza estetica, Vita & Pensiero, Milano, Euro 16,00) che pur partendo da orientamenti di partenza ‘altri’ (Scruton è anglicano) arriva, da non cattolico, a sposare i contenuti nella migliore tradizione estetica cattolica rispolverando classici d'annata e antiche lezioni d'autore. Il risultato è un testo formidabile, etichettato ovviamente già come fuori moda dalla cultura egemone, perchè vi compaiono – e anzi vi dettano letteralmente lo spartito – termini ormai scottanti come ‘verità’, ‘ragione’, ‘vita’ e ‘morte’. Già la premessa metodologica è quantomai provocatoria per un pubblico tendenzialmente relativista: il filosofo è convinto infatti che “la bontà e la verità non si contrappongono mai e la ricerca dell'una é sempre compatibile con il giusto rispetto dell'altra” (pag. 12) il che vuol dire essenzialmente due cose, tutt'altro che scontate al giorno d'oggi. Anzitutto che il bene e il vero esistono sul serio e non sono concetti filosofici immaginari o termini vuoti del vocabolario, quindi, in secondo luogo, che è possibile ad ognuno comprenderli e realizzarli personalmente. Riguardo alla bellezza, evocando sullo sfondo San Tommaso d'Aquino, l’Autore aggiunge che la sua esperienza, come il giudizio che essa determina, rappresentano “una prerogativa degli esseri razionali” (pag. 35) dal momento che solo gli esseri razionali nutrono interessi estetici: d'altra parte, un'osservazione attenta al reale non dovrebbe fare molta fatica a cogliere che la razionalità degli uomini “é coinvolta dalla bellezza [almeno] come lo é dal giudizio morale e dalla convinzione scientifica” (pag. 39). Se siamo onesti con noi stessi, riflettendo sulle scelte piccoli e grandi del nostro quotidiano, anche senza avere studiato tomi enciclopedici, ci accorgiamo immediatamente che “in una vita realmente vissuta il gusto é una componente fondamentale” (pag. 57). Insomma, checché ne pensi l'ultimo critico d'arte che va in tv ad elargire sciocche filastrocche prese per oro colato e condite da applausi in quantità (del tipo “non é bello ciò che é bello ma è bello ciò che piace”), l'argomentazione seria di Scruton si fonda sul fatto (un fatto, non un'idea) che la bellezza di per sé costituisca un valore reale e universale, profondamente radicato nella nostra natura razionale (solo l'uomo giudica il bello e ne prova piacere). Inoltre, per il filosofo britannico “nella nostra esperienza il bello e il sacro sono contigui [e] i nostri sentimenti per l'uno si riversano costantemente sul territorio rivendicato dall'altro” (pag. 73). Questo é forse il punto più delicato in assoluto dello studio e il campo oggi più minato perché associare il bello direttamente al sacro é quanto di più anti-moderno e contemporaneamente contro-rivoluzionario si possa fare. Tuttavia, per il non-cattolico Scruton le cose stanno davvero così. Anzi, il fatto che il sacro sia stato di fatto espulso dall'arte contemporanea alla fine spiegherebbe logicamente anche come mai il brutto, l’osceno e persino l'orrido e l'indecente siano diventati così comuni nelle tele dei pittori e nelle rappresentazioni teatrali. Tuttavia, “il punto non é solo che gli artisti, i direttori, i musicisti e altre figure che hanno a che fare con l'arte sono in fuga dalla bellezza. Ci troviamo davanti al desiderio di sciupare la bellezza, con atti di iconoclastia estetica. Ovunque la bellezza ci tenda un agguato, può intervenire il desiderio di prevenirne l'attrattiva, facendo sì che la sua esile voce non sia udibile dietro le scene di dissacrazione” (pag. 148). Tutto questo è paradossale, se non proprio assurdo, dal momento che invece “l'esperienza della bellezza ci spinge anche ad andare al di là di questo mondo, in un 'regno di fini' in cui il nostro desiderio ardente di immortalità e di perfezione trova finalmente una risposta. Come affermavano sia Platone, sia Kant, quindi, il sentimento nei confronti della bellezza é prossimo alla mentalità religiosa, poiché emerge da un senso umile del vivere con imperfezioni pur aspirando all'unità suprema con il trascendente” (pag. 149). Illuminanti tal proposito le considerazioni senza peli sulla lingua rivolte all'irreligiosa cultura di massa postmoderna, talvolta violentemente anti-cristiana, e alla banalizzazione che essa veicola continuamente dell'amore umano e del suo fine. “La forma umana é sacra per noi perchè reca il segno dell'incarnazione. La profanazione intenzionale della forma umana, attraverso la pornografia del sesso o la pornografia della morte e della violenza, é diventata, per molti, una sorta di compulsione. E, questa profanazione, che sciupa l'esperienza della libertà, é anche una negazione dell'amore. Si tratta di un tentativo di rifare il mondo come se l'amore non ne facesse più parte. Questa é certamente la caratteristica più importante della cultura postmoderna [...] una cultura senza amore, che ha paura della bellezza perché é turbata dall'amore” (pagg. 151-152). Per questo, insiste Scruton, “chiunque abbia a cuore il futuro dell'umanità dovrebbe studiare il modo di infondere nuova vita nell''educazione estetica', come la definiva Schubert, che ha come scopo l'amore della bellezza” (pag. 158). Il punto centrale è che in un'epoca in cui la fede va declinando (alcuni sociologi per la verità parlano già, abbastanza esplicitamente, di un Europa post-cristiana) l'arte con il suo semplice e silenzioso esserci “rende duratura testimonianza della fame spirituale e dell'ardente desiderio di immortalità della nostra specie [...] perciò, l'educazione estetica conta oggi più che in qualsiasi periodo storico precedente” (pag. 159). Eppure, ciononostante, il degrado dell'arte, sotto gli occhi di tutti, non é mai stato più evidente. Lontano da schematismi, interpretazioni di maniera, correnti e canoni manualistici, la battaglia decisiva, ancora una volta, pare allora giocarsi nel cuore umano di ognuno, attore o spettatore che sia. Viene in mente qui l'indimenticabile Fëdor Dostoevskij, la sua finissima metafisica in prosa e i Fratelli Karamazov quando lo scrittore russo fa dire a Dmitrij Karamazov quelle parole celebri, letterarie, insieme metaforiche e sempre valide: “La Bellezza é una cosa terribile. E' la lotta tra Dio e Satana e il campo di battaglia è il mio cuore”. Difficile ribattere che stesse parlando a vanvera uno che non se intendeva. D'altra parte, basta dare un'occhiata ai capolavori oggettivi di sempre dell'arte slava (e non solo) per comprendere come mai, a partire dall'artista stesso, realizzare un'opera d'arte volesse dire quasi sempre cercare d'illuminare con luci, riflessi e colori, conferendogli un'attrattiva inedita pro populo, le pagine più ardue della teologia cristiana. Per concludere, insomma, “la vera arte é un appello alla nostra natura superiore, un tentativo di affermare l'altro regno, quello in cui prevale l'ordine morale e spirituale [...] Ecco perché l'arte conta. Senza la ricerca consapevole della bellezza, rischiamo di cadere in un mondo di abituale dissacrazione e di piaceri che generano dipendenza, un mondo in cui il valore dell'esistenza umana intesa come esperienza che vale la pena vivere non é più percepibile con chiarezza [...[ La bellezza sta scomparendo dal nostro mondo perchè viviamo come se fosse priva di importanza; e viviamo così perchè abbiamo perso l'abitudine al sacrificio e cerchiamo sempre, con ogni mezzo, di evitarlo. La falsa arte del nostro tempo, macchiata di kitsch e dissacrazione, ne é un segno. Fare riferimento a questo aspetto della nostra condizione non significa sollecitare la disperazione. E' un segno distintivo degli esseri razionali il fatto che essi non vivono solo – o nient'affatto – nel presente. Essi hanno la libertà di disprezzare il mondo che li circonda e di vivere in maniera diversa. L'arte, la letteratura e la musica della nostra civiltà ce lo ricordano, e, inoltre, indicano la strada che é sempre aperta davanti a loro: la strada che permette di uscire dalla dissacrazione alla volta di ciò che é sacro e sacrificale. E ciò, in poche parole, é quello che ci insegna la bellezza” (pagg. 162-164). La prossima pubblicazione di Scruton, in uscita per D’Ettoris, è la traduzione di ‘How to be a conservative’ un manifesto ragionato del conservatorismo come pensiero, gusto e modo di vivere. Da non perdere. Thu, 16 Jun 2016 13:20:44 +0000 Pagina tre Focu sul trattamento percutaneo delle valvole cardiache https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/24237-focu-sul-trattamento-percutaneo-delle-valvole-cardiache.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/24237-focu-sul-trattamento-percutaneo-delle-valvole-cardiache.html Una due giorni di lavoro intensa, ma nello stesso tempo, proficua. Le tappe di Trapani, Sciacca e Agrigento hanno chiuso, almeno per il momento, la serie di “focus sul trattamento percutaneo delle valvole cardiache”, tenuti in tutta la Sicilia dal professor Corrado Tamburino, Direttore dell’Unità U.O.C. Cardiologia con UTIC P.O. Ferrarotto Catania, e dalla sua equipe. La due giorni ha preso il via, martedì 14 giugno all’Hotel Tonnara di Bonagia di Trapani; si è proseguito a Sciacca, all’Ospedale Giovanni Paolo II, per, poi, chiudere i lavori ad Agrigento, all’Ospedale San Giovanni di Dio. Il risultato, come nel caso dei precedenti, appuntamenti, è stato eccellente. Numerosi i partecipanti ai tre corsi: specialisti della cardiologia, medici di base, ma anche persone comuni interessate all’argomento e alla possibilità di curare determinate patologie cardiovascolari con un trattamento, quello percutaneo, poco invasivo rispetto alla chirurgia. A Trapani, come a Sciacca e Agrigento è stato il Prof. Corrado Tamburino ad aprire i lavori incentranti, come da programma, su Tavi, insufficienza mitralica ed auricola. L’argomento Tavi è stato introdotto da Tamburino con quello che è diventato, ormai, un must dei discorsi del coordinatore dei corsi: “Nel giro di 5 anni il trattamento percutaneo soppianterà la chirurgia”. La conclusione del tour di focus è stata anche occasione per tracciare un bilancio di questa esperienza. “Il bilancio – dichiara il professor Corrado Tamburino – è certamente favorevole, perché abbiamo affrontato delle tematiche moderne, riguardanti la cardiologia interventistica strutturale. Una branca di cardiologia trattata pochissimo centri. Esiste una grande esigenza, per l’utenza medica, di conoscere quali sono gli sviluppi tecnologici e i risultati clinici, sia immediati che a distanza, di queste tecniche innovative che hanno necessità di una super specializzazione e di centri adeguatamente formati.” Si è trattato, dunque, di un aggiornamento di fondamentale importanza dedicato sia agli specialisti di cardiologia, sia ai medici di base. La base di partenza è stata l’informazione: il paziente, infatti, deve conoscere quali sono le nuove possibilità di cura di patologie che, fino a qualche tempo fa, non potevano essere affrontate con un intervento, per l’invasività di quest’ultimo soprattutto su soggetti anziani. Il trattamento percutaneo, invece, ha rivoluzionato il modo di intendere e di intervenire in cardiologia, ma i pazienti devono essere informati e ad informarli devono essere i medici di base e gli specialisti. L’obiettivo dei corsi voluti dal professor Tamburino è proprio quelli di diffondere, in tutta la Sicilia, il “verbo” del trattamento percutaneo provando a capire le migliori metodologie, anche per la scelta dei pazienti. Proprio per questo, durante, i corsi è stato dato ampio spazio all’interattività: dopo gli interventi di Tamburino e dei suoi collaboratori, infatti, si è dibattuto di casi reali, provando a capire in quali situazioni si può intervenire con il trattamento percutaneo e in quali no. “Gli interventi con catetere su valvole cardiache – continua Tamburino – sono riservati ai pazienti anziani, oltre gli 80 anni, o ai pazienti che, anche in età più giovani, hanno un rischio cardiochirurgico troppo elevato. Un numero di pazienti che aumenta sempre di più, pazienti che tempo fa venivano rifiutati dal cardiochirurgo e che, verosimilmente, andavano incontro alla morte. Oggi questa categoria di pazienti può beneficiare di interventi a rischio bassissimo, con una possibilità elevatissima di risoluzione del problema”. Una rivoluzione, dunque, per i pazienti, in termini di quantità e qualità di vita.   Thu, 16 Jun 2016 12:18:45 +0000 Agrigento L'atleta ennese Pietro Scavuzzo vince i campionati giovanili https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/23971-latleta-ennese-pietro-scavuzzo-vince-i-campionati-giovanili.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/23971-latleta-ennese-pietro-scavuzzo-vince-i-campionati-giovanili.html Primo posto ai Campionati Giovanili Studenteschi, per l’allievo del Liceo Scientifico “Farinato” di Enna, Pietro Scavuzzo, 15 anni, che si sono disputati allo stadio delle Palme di Palermo. Scavuzzo, con un tempo di 15” 2 sui 110’ ostacoli, si è piazzato così sul podio, al primo posto, guadagnando il pass per partecipare ai Campionati Italiani Stedenteschi, in programma a Roma il prossimo 31 maggio e 1 giugno, dove l’atleta ennese porterà i colori del Liceo Scientifico ennese, prima scuola in Sicilia ad avere avviato, lo scorso anno, una sezione sportiva del liceo scientifico. Una disputa,  quella allo Stadio delle Palme, non semplice per Pietro, che ha dovuto ripetere la gara, insieme ai malcapitati della sua batteria, perché i cronometristi avevano sbagliato a prendere il tempo. Scavuzzo cresciuto con la società sportiva “Pro Sport 85”, ha affinato le sue qualità grazie anche alla professionalità dell’insegnante di Educazione Fisica del liceo sportivo ennese,  Manuel Monasteri, che ha da subito investito sul giovane talento. Pietro Scavuzzo è, infatti, da 4 anni leader indiscusso, nel panorama regionale, di ostacoli veloci. Sat, 21 May 2016 12:39:12 +0000 Enna AICS, tre "leonesse" conquistano il titolo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/23955-aics-tre-qleonesseq-conquistano-il-titolo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/23955-aics-tre-qleonesseq-conquistano-il-titolo.html Sabato 14 e domenica 15 si è svolto al Palasport di Andria il Campionato Nazionale di Karate Sportivo AICS organizzato dal comitato regionale AICS e dal comitato regionale FIJLKAM. Nella due giorni di gara si sono affrontati oltre 750 atleti cintura nera e marrone. Gli atleti foggiani della Asd “LEONE” hanno fatto incetta di riconoscimenti nel Kumite: ben 7, infatti, sono state le medaglie vinte e 9 gli atleti del Maestro Cosimo Leone partecipanti. Le leonesse che hanno conquistato il titolo italiano sono: Desiree Eronia nella categoria Esordienti A femminile (12 – 13 anni) 47 kg, Chiara Mele negli Esordienti A 68 kg ed Eleonora Pepe nei Cadetti (16 – 17 anni) 53 kg. Brillanti le prove delle vincitrici delle medaglie d’argento Federica Caccavella, che nei Cadetti 53 kg ha disputato una finale tutta in casa contro la compagna di squadra Eleonora Pepe, e Giorgia Giannetti, ancora alle sue prime esperienze di gara, impegnata nella Juniores (18-19-20 anni) 50 kg. A completare i premi le due medaglie di bronzo di Valentina Ronchi negli Esordienti B (14 – 15 anni) 63 kg, anche lei agli esordi in queste prestigiose competizioni, e di Mohammad Khouchan che ha gareggiato nella Senior (oltre 21 anni) 75 kg. Ottimi anche i due quinti posti di Maria Aurora Corvino e Pasquale Moffa che hanno permesso alla Società di piazzarsi al quarto posto nella classifica generale ad un passo dal podio. All’evento erano presenti il Maestro Giuseppe Zaccaro, arbitro mondiale e responsabile nazionale della commissione arbitri FIJLKAM, il Maestro Sabino Silvestri, vice presidente FIJLKAM settore Karate, il Maestro Antonio Lallo Thu, 19 May 2016 06:09:02 +0000 Andria Gettonopoli, si indaga anche a Caltanissetta? https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/23948-gettonopoli-si-indaga-anche-a-caltanissetta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/23948-gettonopoli-si-indaga-anche-a-caltanissetta.html “Dietro il sequestro degli atti della commissioni consiliari potrebbe esserci gettonopoli? Bene l'attenzione della magistratura potrebbe mettere argine a quello che sembra un fenomeno tutt'altro che insignificante a Palazzo del Carmine, come i numeri messi assieme dal M5S locale hanno evidenziato”. Ha appreso con soddisfazione, il deputato regionale nisseno del M5S Giancarlo Cancelleri, la notizia del sequestro di atti delle commissioni, dietro al quale potrebbe esserci una indagine sul fenomeno gettonopoli. “Se è così – afferma Cancelleri - l'attenzione della magistratura non potrebbe essere che salutare per le casse del Comune. L'indagine, infatti, finirebbe col limitare in futuro un fenomeno che al Comune di Caltanissetta sembra tutt'altro che trascurabile. I dati raccolti dagli attivisti del M5S locale infatti parlano di qualcosa come quasi 1200 commissioni fatte in un anno e di un costo del Consiglio comunale di oltre 350 mila euro”. Prima di Caltanissetta il M5S aveva scoperchiato il pentolone gettonopoli un po' ovunque in Sicilia, scoprendo di tutto: dalle commissioni lampo di Palermo (anche meno di 5 minuti) con toccate e fughe di consiglieri (sedute singole di 5, 10 minuti), alle commissioni messe in piedi per i motivi più assurdi, come alcune ad Acireale, fatte per seguire la sfilata dei carri allegorici. Sulla insufficiente trasparenza degli atti comunali a Caltanissetta il M5S ha anche prodotto una interrogazione all'Ars. Thu, 19 May 2016 05:37:50 +0000 Caltanissetta Automobilismo, Domenico Morabito vince a Fasano https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/23927-automobilismo-domenico-morabito-vince-a-fasano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/23927-automobilismo-domenico-morabito-vince-a-fasano.html Enorme la soddisfazione di Elisa Denisi e Giuseppe Denisi, rispettivamente direttore sportivo e presidente della Scuderia reggina Piloti per Passione di Sambatello per il prestigioso successo del pilota Domenico Morabito nella 59° Coppa Selva di Fasano. Nella cronoscalata pugliese che ha registrato ben 32 iscritti soltanto tra le bicilindriche, Domenico Morabito con la sua Fiat 500 (preparata da padre Rocco) splendente con la nuova livrea, grazie ad una intelligente ed accorta linea di guida è salito sul gradino più alto del podio del Gruppo VBC. Vittoria tenacemente voluta per il portacolori della Scuderia Piloti per Passione, ma conquistata sul filo dei centesimi: 28 sul secondo classificato Pasquale Coppola e 55 sul terzo classificato Antonio Ferragina, a dimostrazione di una gara durissima ed al tempo stesso entusiasmante. Per gli amanti delle statistiche e dei tempi, Domenico Morabito con il numero 327 sulle fiancate ha vinto con il tempo complessivo nelle due manche di 6’ 19” e 18 (M1 3’ 10” e 45 - M2 3’ 08” e 73), davanti a Coppola Pasquale che ha concluso la gara con il tempo complessivo di 6’ 19” e 46 (M1 3’ 10” e 96 - M2 3’ 08” e 50), lasciando la terza piazza a Ferragina Antonio che ha fatto registrare al cronometraggio il tempo complessivo di 6’ 19” e 73 (M1 3’ 09” e 66 - M2 3’ 10” e 07). Eppure nella prima manche Angelo Mercuri (poi costretto al ritiro) aveva fatto tremare il sangue nelle vene a tutti i piloti della classe VBC realizzando un ottimo 3’ 08” e 56 lasciando intendere che la vittoria nel gruppo non era facile. Morabito che si è classificato 1° di Gruppo e 1° di classe è riuscito a conquistare il successo dopo il terzo posto maturato nelle qualifiche. Domenico Morabito, figlio d’arte, ovvero figlio del pluricampione italiano Rocco Morabito, nel 2015 si è laureato Campione Italiano Minicar 700 alla guida della sua Fiat 500 preparata dallo stesso padre. Padre, sempre al fianco di Domenico ed al tempo stesso preparatore tecnico del bolide e supertifoso. Una gara quella in provincia di Brindisi che ha visto ai nastri di partenza “appena” 256 autovetture per uno spettacolo che ha appagato il pubblico nelle due manche di gara, di questa 59 Coppa Selva di Fasano, gara di velocità in salita valida quale seconda prova del Campionato Italiano Velocità della Montagna. Il successo è arriso al sassarese Omar Magliona (Norma M20 FC), davanti al catanese Domenico Cubeda (Osella PA2000), ed al fasanese Francesco Leogrande (Lola B99/50-Judd). Nella stessa domenica altra soddisfazione per la Scuderia “Piloti per Passione” è giunta da San Giorgio Albanese ove nel locale 1° slalom, il pilota della Scuderia di Sambatello, Carmelo Barbaro ha conquistato il 3° posto assoluto con la sua Elia Avrio, alle spalle di Casillo e Piria. In vista dei prossimi impegni lo staff del Direttore Sportivo Elisa Denisi sta seguendo gli ultimi “ritocchi”  che i tecnici stanno apportando alle vetture per poter, quindi, avere  la disponibilità, di tutti i piloti della Scuderia “Piloti per Passione”; per la disputa del 1° Slalom di Gambarie - organizzato proprio dalla Scuderia presieduta dal Dott. Giuseppe Denisi – (aggiornamenti su https://www.facebook.com/groups/601202553368625/ ) in programma il prossimo 5 Giugno sul caratteristico ed impegnativo tracciato da Mannoli a Gambarie realizzato sul percorso della cronoscalata Santo Stefano Gambarie. La foto di Domenico Morabito è uno scatto di Arcangelo Palumbo. Wed, 18 May 2016 12:25:18 +0000 Brindisi Sicilia Outlet Village, Stefania Petyx "giudice d'onore" per “Stile a 4 zampe” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/23571-sicilia-outlet-village-stefania-petyx-qgiudice-donoreq-per-stile-a-4-zampe.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/23571-sicilia-outlet-village-stefania-petyx-qgiudice-donoreq-per-stile-a-4-zampe.html «Amo tutti i cani, follemente e indistintamente, ecco perché durante la sfilata saranno i padroni a fare la differenza». Stefania Petyx scherza divertita sull’evento “Stile a 4 zampe”, che la vedrà protagonista a Sicilia Outlet Village, sabato 30 aprile, a partire dalle 16.00 in Piazza Eventi. Ad accompagnarla ci sarà naturalmente l’inseparabile bassotta che da pochissimo le ha regalato la gioia di diventare “nonna”, dando alla luce quattro teneri cuccioli. Sarà infatti l’amata giornalista di Striscia la Notizia a decretare la coppia cane-padrone più glamour dell’Isola: davanti alla giuria da lei presieduta sfileranno in passerella i partecipanti del casting fotografico lanciato nelle scorse settimane sulle pagine Facebook e Instagram di Sicilia Outlet Village, con l’hashtag ufficiale #stilea4zampe. «Trovo divertentissima l’idea di fare una foto con il proprio amico peloso per partecipare a un concorso – afferma la Petyx – non vedo l’ora di scoprire cosa accomuna queste coppie», perché si sa, “tale cane, tale padrone”. «La somiglianza è un classico – continua – conto quindi sulla creatività dei siciliani per far venire fuori il carattere, la personalità e l’amore che ci legano ai nostri fedeli amici». Appuntamento dunque per sabato 30 aprile nella piazza del Village, non solo per le coppie cane-padrone che fino al 20 aprile avranno totalizzato più like su canali social, ma anche per tutti gli amanti degli amici a quattro zampe. Nella stessa giornata infatti, a conclusione della sfilata, alle 17.30, spazio all’abilità dei cani con dimostrazioni di agility e una lezione con un esperto comportamentista cinofilo. Tue, 19 Apr 2016 13:55:46 +0000 Enna DDL "Cirinnà", il comitato "Si alla Famiglia" auspica un sereno dibattito https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/23321-ddl-qcirinnaq-il-comitato-qsi-alla-famigliaq-auspica-un-sereno-dibattito.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/23321-ddl-qcirinnaq-il-comitato-qsi-alla-famigliaq-auspica-un-sereno-dibattito.html Abbiamo appreso con un certo disappunto che venerdì 8 c.m. presso la biblioteca comunale Scarabelli di Caltanissetta è previsto un “incontro/dibattito” sul ddl “Cirinnà” organizzato dal PD. Il disappunto nasce dall’amara costatazione che i relatori siano anche tra i firmatari ed i principali sostenitori del testo originario del ddl “Cirinnà”, che all'art. 5 con la “stepchild adoption” avrebbe legittimato “de facto” la pratica della “maternità surrogata”: i senatori Sergio Lo Giudice e Giuseppe Lumia. Ci poniamo anche alcune domande. Chissà se sarà eventualmente  possibile intervenire dalla platea per rivolgere “scomode” domande ai relatori ed avanzare anche dubbi e perplessità, o si rischia di far la fine che han fatto centinaia di pacifiche  “Sentinelle in piedi" in tutta Italia e cioè essere presi a colpi di uova, urla, spintoni e violenze dai "democraticissimi" gruppi LGBT? Ci chiediamo anche a che titolo l’assessore alla cultura dott.ssa Castiglione abbia deciso di intervenire all’evento ed in particolare se la sua presenza voglia rappresentare la posizione ufficiale dell’amministrazione Ruvolo in merito al ddl Cirinnà o sarà li a dibattere eventualmente da "altre posizioni" in un incontro così chiaramente orientato? E se non svolgerà questo ruolo non vi era altro da fare in una città che sta letteralmente affondando ? Vorremmo infine chiedere all’assessore Marina Castiglione se come donna non possa provare un certo disagio di fronte al senatore Lo Giudice che assieme al “marito” il nisseno Michele Giarratano ha acquistato un figlio affittando l’utero di una donna. E  chi tra i presenti, a far parte del coro, al pomeriggio nel PD locale, ritenesse di essere " credente" si sente proprio al massimo della coerenza? Ci chiediamo inoltre se la nostra assessora alla cultura sia a conoscenza del fatto che più di 200 personalità italiane del femminismo, della cultura, dell’arte, del cinema, della letteratura e del sociale hanno firmato un manifesto contro la pratica dell’utero in affitto. E si tratta di nomi importanti. Tra tutti Dacia Maraini, Cristina Comencini, Giuseppe Vacca presidente della “Fondazione Gramsci”, Aurelio Mancuso esponente di spicco dell’associazionismo gay. Ci chiediamo infine cosa pensino i dirigenti ed i tesserati del PD nisseno – assessora compresa -- del fatto che una personalità PD come Livia Turco abbia definito quella della “maternità surrogata” o “utero in affitto” “una PRATICA semplicemente ABOMINEVOLE”. Thu, 07 Apr 2016 12:33:08 +0000 Caltanissetta Supersano - "Incontri d'Autore", Simone mele presenta il suo nuovo libro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23295-supersano-qincontri-dautoreq-simone-mele-presenta-il-suo-nuovo-libro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23295-supersano-qincontri-dautoreq-simone-mele-presenta-il-suo-nuovo-libro.html Ha scritto, stampato e venduto, superando le 4 mila copie, "l'ozio è il padre dei vizi, lo zio il padre dei cugini" libretto che ha reso celebre a Lecce e provincia Simone Mele. Ha pensato di rifarlo, ed ecco che lo scorso dicembre è arrivato "Lo scemo del villaggio", giochi di parole che muovono il sorriso pescando nella ricchezza della lingua italiana, calembour, un'ironia giocosa e disincantata. "Lo scemo del villaggio" ha poi conquistato i famosi inviati di Striscia la notizia Fabio e Mingo ed è diventato l'inviato dal Salento per "Luciano - L'Amaro Quotidiano" in onda su Telenorba. Le sue battaglie, per lo più contro le nevrosi del linguaggio e del pensiero, sono anche su Facebook e su youtube. Sabato 9 aprile alle ore 19 Simone Mele sarà ospite della rassegna "incontri d'Autore" organizzata dall'associazione "Fuori dal Comune" nella suggestiva cornice di Palazzo Ferrazzi in via Vittorio Emanuele 109 per presentare il suo ultimo libro. Dialoga con l'autore Antonio Merico. CHI E’ SIMONE MELE Classe '71. Dopo tumultuosi anni da liceale e svariati colpi accademici a vuoto si tuffa da autodidatta in studi matti e disperatissimi non disdegnando la strada come palestra di vita. Civetta con la filosofia orientale accarezzando l'idea di diventare monaco zen e ritirarsi di buon grado. Coltiva da sempre il calembour e l'ironia come arma di difesa nei confronti degli stereotipi e dei luoghi comuni. Dall'amore per il lessico nasce la sua prima opera "L'ozio è il padre dei vizi, lo zio è il padre dei cugini” Caso editoriale locale. Dal successo del libro inizia un avventura nel mondo della comicità. Sketch e cabaret diventano dei contenitori nei quali il Mele ha la possibilità di raccontare le sue storie che diventano un format dal titolo paradigmatico LO SCEMO DEL VILLAGGIO anche titolo della sua seconda fatica. Thu, 07 Apr 2016 05:42:43 +0000 Lecce Latiano - Catello Maresca presenta il libro “Male Capitale” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/23284-latiano-catello-maresca-presenta-il-libro-male-capitale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/23284-latiano-catello-maresca-presenta-il-libro-male-capitale.html Ha inferto un durissimo colpo alla Camorra, trascorre la vita sotto scorta e ha scritto due libri sull'ascesa e il patrimonio dei clan malavitosi e la vita dei boss in latitanza. Venerdì 8 aprile alle ore 19,30 Catello MARESCA, magistrato della Direzione Antimafia di Napoli che il 7 dicembre 2011, stanandolo da un bunker a Casapesenna, non molto lontano da Casal di Principe (Caserta), catturò il boss del clan dei casalesi Michele ZAGARIA, presenterà IN ESCLUSIVA presso la Taberna Libraria di Latiano, come UNICA TAPPA IN PUGLIA il suo nuovo originalissimo libro “Male Capitale – La misera ricchezza del clan dei Casalesi” (editore Giapeto) Siamo a Napoli, in una terra brutalizzata anche nell'ambiente, una terra dove per "affari", per denaro, si violentano le proprie radici, l'aria che si respira, si uccide il futuro. Il magistrato, nella sua opera, racconta la mafia campana attraverso la parodia, mostrandola per quello che è: falsità e idolatria, un impero costruito su emblemi falsi, contornati da un lusso volgare, che testimonia una grandezza inesistente e inutile. Debole di contenuti di fronte all’avanzare delle indagini, alle manette e ai sequestri patrimoniali. Per esorcizzare il clan decapitato dall'arresto di Zagaria, Maresca nel libro cambia il nome del clan dei Casalesi con “il clan dei Caponesi”. Il suo fondatore Antonio Bardellino diventa “Antonio Porcellino”. Il boss Francesco Schiavone detto Sandokan, diventa Francesco Liberone detto “la Perla di Labuan”; lo stesso Michele Zagaria diventa “Bagaria”. La città di Marcianise “Puccianise” e Casapesenna è “Casapennata”. Nomi falsi che però descrivono fatti veri, precisi e puntuali, vicende che hanno riempito la cronaca giudiziaria. Catello MARESCA è anche autore del libro “L'ultimo bunker” pubblicato quattro anni fa, un'opera che ha analizzato con minuzia di particolari e dettagli sconosciuti le fasi investigative della cattura di Zagaria, utilizzando un linguaggio a metà tra la cronaca giornalistica e il romanzo e mettendo a nudo il ragionamento dei boss, il loro modo di difendersi e dove si nascondono. I rifugi sotterranei che hanno raggiunto una sofisticazione e un confort sorprendenti, bunker dove i capiclan si rintanavano come topi, ricavati nelle terre devastate dall’inquinamento prodotto dallo smaltimento scellerato dei rifiuti In merito a questa vittoria dell’antimafia rispetto all’intricato sistema di criminalità organizzata, lo stesso Magistrato Catello MARESCA dichiarò “I tre anni della caccia a Zagaria sono stati intensi e istruttivi: auguro a ogni collega di avere la fortuna di vivere un’esperienza del genere. È stato un insieme di sentimenti e sensazioni unici, spesso contrastanti: esaltazione ed euforia quando capti indicazioni positive, delusione e rammarico quando i risultati non arrivano.” Dopo la pausa Pasquale, la rassegna "Cultura spettacolo e ..." organizzata dalla Taberna Libraria di Latiano, in collaborazione con Chez Vous di Piero FUMAROLA e Centro Studi Meridiani di Latiano, patrocinata dell'Amministrazione Comunale di Latiano e di Francavilla Fontana, riprende quindi con un appartamento davvero imperdibile. Wed, 06 Apr 2016 12:38:26 +0000 Brindisi Festa in piazza Duomo con Cuore Amico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23150-festa-in-piazza-duomo-con-cuore-amico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23150-festa-in-piazza-duomo-con-cuore-amico.html Cuore Amico è solidarietà, unità, passione sociale, reciprocità, comunione, condivisione, amore! In una Piazza Duomo bagnata dal sole, con i ramoscelli di ulivo che sventolavano nelle mani dei fedeli che hanno celebrato  la Domenica delle  Palme, si è svolta la consegna delle  auto attrezzate e  dei contributi alle famiglie beneficiarie della XV edizione del Progetto Salento Solidarietà. Dopo la consueta benedizione delle autovetture da parte di S.E. Monsignor Domenico D’Ambrosio, ha avuto inizio l’attesissima cerimonia. Un modo speciale per dire: “Grazie Salento”, grazie per essere riusciti nuovamente a scuotere gli animi, a scalfire l’indifferenza, ad abbattere il muro della vergogna, a vincere la diffidenza e a restituire un sorriso a tanti bambini. E alle loro famiglie che, con dignità e coraggio tentano di guardare al futuro con fiducia e speranza. L’associazione onlus CuoreAmico ideata e fondata dal presidente Paolo Pagliaro, in  15 anni ha aiutato 559 bambini delle province di Lecce e Brindisi, acquistato e donato 140 auto attrezzate, raggiungendo l’incredibile cifra di 4milioni, 340mila e 108 euro.  Ma la macchina della solidarietà non conosce freni:  in questa nuova  edizione alla famiglia del Progetto Salento Solidarietà si sono aggiunti altri 10 bambini e due nuove auto  attrezzate che vedremo scorrazzare per il Salento. Mon, 21 Mar 2016 14:04:16 +0000 Lecce “Gladio rossa”: l’apparato paramilitare del PCI https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/23052-gladio-rossa-lapparato-paramilitare-del-pci.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/23052-gladio-rossa-lapparato-paramilitare-del-pci.html Con l’espressione “Gladio rossa” viene comunemente indicata una struttura paramilitare di natura clandestina, organizzata nel 1945 e sciolta nel 1974, costituita da ex partigiani e militanti del PCI. Il nome venne coniato dalla stampa presentando l'apparato come simmetrico ed opposto alla funzione anticomunista di “Gladio”, l’organizzazione segreta italiana inserita nella rete “Stay behind” coordinata dalla NATO, sorta nel secondo dopoguerra in quasi tutti i Paesi occidentali europei (inclusi paesi neutrali come Svizzera e Austria) allo scopo di contrastare un’eventuale invasione sovietica. Sull’argomento negli ultimi anni vi sono state diverse pubblicazioni; fra queste possono essere ricordate il libro del Professore Gianni Donno, consulente della commissione Mitrokhin (e in precedenza della commissione stragi) e ordinario di Storia contemporanea presso l'Università di Lecce, La gladio rossa del PCI (1945-1967), edito da Rubbettino nel 2001, che presenta la prima documentazione organica sulla struttura paramilitare del PCI con ampio contributo in termini di documenti d’archivio. Donno nella sua pubblicazione distingue due fasi, la prima delle quali tra gli anni 1945-1954, nella quale si determina la formazione dell'apparato paramilitare, sottolineando come al momento del disarmo delle disciolte formazioni partigiane le armi più moderne ed efficienti non furono restituite e venne invece creato un nucleo di azione clandestino (con base soprattutto nel centro e nel nord del paese), costituito in maggioranza di ex-membri delle brigate comuniste Garibaldi. Tale forza clandestina sarebbe stata direttamente dipendente dalle strutture dirigenti del Partito Comunista Italiano, in particolare da Pietro Secchia. Nelle intenzioni dei dirigenti del PCI tale forza poteva essere utilizzata con successo in un intervento armato volto alla costituzione di uno stato comunista in Italia, appoggiato da un sollevamento della popolazione. Il fatto che Mosca fosse costantemente informata dell'esistenza della forza paramilitare è confermato in un rapporto dell'ambasciatore sovietico ai suoi superiori, 15 giugno 1945, il quale riferisce che «i partigiani del Nord continuano a nascondere le loro armi» e la circostanza è confermata anche da Victor Zaslavsky nel suo libro Lo stalinismo e la sinistra italiana (edito da Mondadori nel 2004) a proposito delle elezioni del 18 aprile 1948, alla vigilia delle quali il PCI riteneva che la DC non avrebbe riconosciuto un esito elettorale favorevole al Fronte popolare. Zaslavsky sottolinea come l'apparato paramilitare fu tenuto in stato di allerta per tutta la durata della campagna elettorale, pronto ad intervenire in tale eventualità. Nell'imminenza delle elezioni il segretario del PCI Palmiro Togliatti chiese un incontro con l'ambasciatore sovietico Kostylev per chiedere «se si deve, nel caso di una o più provocazioni da parte dei democristiani, iniziare l’insurrezione armata delle forze del Fronte democratico popolare per prendere il potere». Nel corso del colloquio, che ebbe luogo il 23 marzo 1948 in un luogo segreto fuori Roma, riferì che i membri dell'apparato paramilitare erano stati allertati (soprattutto nell'Italia settentrionale), rassicurandolo sul fatto che prima di lanciare un'eventuale insurrezione armata avrebbe chiesto il consenso di Mosca. La risposta del governo sovietico giunse il successivo 26 marzo: Mosca fece sapere che soltanto in caso di attacco alle sedi del PCI i militanti avrebbero dovuto imbracciare le armi ma, «per quanto riguarda la presa del potere attraverso un'insurrezione armata, consideriamo che il PCI in questo momento non può attuarla in nessun modo». La circostanza nella quale l’ipotesi di insurrezione generale fu prossima a realizzarsi si ebbe in occasione dell' attentato a Togliatti del 14 luglio 1948. Zaslavsky indica che l'organizzazione paramilitare del partito ritenne che fosse giunto il momento di agire, indipendentemente dal consenso di Mosca e il Paese fu teatro di disordini, occupazioni di fabbriche ed edifici pubblici, blocchi stradali, scioperi, requisizioni di mezzi militari, assalti alle forze dell'ordine, con un bilancio di morti e feriti (come è noto il rischio di un’insurrezione generale fu scongiurato dall’intervento dello stesso Togliatti dall’ospedale). Nella riunione del Consiglio dei ministri del 19 luglio 1948 si affermò che «Il tentativo insurrezionale c'è stato, tanto che a Milano i carabinieri hanno fatto denunce per atto di insurrezione contro i poteri dello Stato. Dopo aver visto in un'ora assumere dai comunisti posizioni di battaglia, non si può negare l'esistenza di programmi prestabiliti» (riportato nel saggio, “I timori di guerra civile nelle discussioni dei governi De Gasperi», di Aldo G. Ricci, in AA.VV., a cura di Fabrizio Cicchitto, L’influenza del comunismo nella storia, Rubbettino 2008, p. 86). Una interessante prospettiva sull’argomento è quella del libro di Salvatore Sechi Compagno cittadino – Il PCI tra via parlamentare e lotta armata, edito da Rubbettino nel 2006, che investiga il tema della struttura paramilitare del PCI alla luce delle fonti d’archivio dei rappresentanti statunitensi in Italia. Sechi rende noto come la prima relazione "occidentale" conosciuta sull'articolazione dell'organizzazione venne redatta a Milano, nel febbraio 1947, dal console statunitense. Quest’ultimo riportò che, «A capo dell'apparato vi sarebbero Longo, Sereni e Grieco, a loro volta comandanti dalla sezione Comintern di Ginevra-Lisbona. Le operazioni militari sono gestite dall'ex-partigiano Cino Moscatelli. L'articolazione interna è suddivisa in vari nuclei e settori comandati dalla legazione sovietica in Milano di Via Filodrammatici 5» (S. Sechi, op. cit., p. 350). Secondo le fonti americane la forza così costituita avrebbe contato tra i 130.000 e 160.000 miliziani, mentre altre stime ritenute più attendibili li valuterebbero in circa 77.000. L'organizzazione paramilitare comunista avrebbe ottenuto aiuti di uomini, armi e mezzi dalla Jugoslavia e sarebbe stata guidata da combattenti addestrati dai sovietici o da ex-comandanti partigiani. Secondo altre fonti l'apparato ebbe contatti anche con la Politická škola soudruha Synka (trad It.: “Scuola politica del compagno Synka”), la formazione armata attiva in Cecoslovacchia. Che le strutture paramilitari del partito fossero finalizzate a compiti offensivi lo dimostra il fatto che i militanti comunisti italiani venivano militarmente addestrati oltre cortina a tre livelli, guerriglia, sabotaggio e intercettazione, del tutto sproporzionati se si accettasse l'ipotesi dei soli compiti difensivi. La struttura paramilitare del PCI fu predisposta al fine di sostenere una possibile insurrezione armata in Italia ed, alla bisogna, per operare come "quinta colonna" in caso d'attacco da parte dell'Unione Sovietica sul continente europeo. Sat, 12 Mar 2016 15:13:08 +0000 Pagina tre Agrigento - Venerdì doppio appuntamento con Le Soste di Ulisse https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/23004-agrigento-venerdi-doppio-appuntamento-con-le-soste-di-ulisse.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/23004-agrigento-venerdi-doppio-appuntamento-con-le-soste-di-ulisse.html Venerdì 11 marzo una giornata da non perdere per appassionati e gourmet della città dei Templi. Gli chef de Le Soste di Ulisse,  l’associazione che riunisce i migliori ristoranti gourmet e gli charme hotel della Sicilia si riuniranno per la prima volta ad Agrigento per un doppio imperdibile appuntamento. Alle 18,00, in occasione della Sagra del Mandorlo in Fiore 2016, gli chef Pino Cuttaia, Angelo Treno e Damiano Ferraro al PalaFOOD parleranno dell'uso della mandorla nella cucina gourmet. Alle 20,00 appuntamento all’Hotel Villa Athena di Agrigento, nell’ incantevole cornice della Valle dei Templi per un evento esclusivo per celebrare l’eccellenza enogastronomia siciliana, interpretata da quattro grandi chef siciliani. Si comincia con un aperitivo sulla terrazza che si affaccia sull’imponente Tempio della Concordia , poi la cena all’interno del ristorante La Terrazza degli Dei. Per la prima volta quattro grandi chef insieme per sorprendere con piatti inediti per un menù dal sapore innovativo, per celebrare la bellezza della Valle dei Templi, riconosciuta dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Lo chef due stelle Michelin Pino Cuttaia de La Madia di Licata, Damiano Ferraro del ristorante Capitolo Primo di Montallegro; Salvatore Gambuzza executive chef della Terrazza degli Dei dell’Hotel Villa Athena ed Angelo Treno del ristorante AL Fogher di Piazza Armerina, in abbinamento si potranno degustare i vini dell’azienda Firriato. In un contesto di natura ed archeologia di importanza mondiale, la professionalità degli chef da una parte e l’eccellenza della materia prima dall’altra, in un connubio straordinario. L’hotel Villa Athena e Le Soste di Ulisse con questo evento intendono promuovere la cucina d’autore della Sicilia, che negli ultimi anni ha visto crescere notevolmente la qualità della propria offerta gastronomica ed il numero dei ristoranti che hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Wed, 09 Mar 2016 15:55:43 +0000 Agrigento Agrigento, da ENOtria i prodotti di eccellenza de La Perla del Sud https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22993-agrigento-da-enotria-i-prodotti-di-eccellenza-de-la-perla-del-sud.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22993-agrigento-da-enotria-i-prodotti-di-eccellenza-de-la-perla-del-sud.html Dal pomodoro Datterino, alla Melanzana Perlina, dal pomodoro black chocolate al ciliegino. Questi ed altri prodotti, come il concentrato di datterino arricchiranno il gustoso menu di ENOtria per una serata esclusiva all’insegna del gusto. L’enoteca di Via Atenea dedicherà sabato 12 marzo una serata ai prodotti che meglio esprimono la forza e la brillantezza del sole di Sicilia; il tutto, come sempre, accompagnato da ottimi vini selezionati da ENOtria. La parmigiana, una delle ricette della cucina siciliana, più conosciute ed apprezzate sarà proposta in diverse versioni per andare incontro ai gusti di tutti. Inoltre anche delle proposte originali dai cocktail ai panini, alle insalate, per valorizzare al meglio i prodotti de La Perla del Sud, a cominciare dalla Melanzana Perlina, una piccolissima melanzana che pesa appena 35 grammi, dalla buccia sottile e la forma allungata, nata da un progetto di miglioramento della melanzana ragusana. La Perla del Sud è un’azienda agricola interamente a conduzione familiare, specializzata nella produzione orticola (raccolta, confezionamento e commercializzazione dei prodotti). Il pregio di questo tipo di gestione risiede sia nel recupero di sistemi di coltivazione caduti in disuso, sia nella possibilità di acquisire quelle innovazioni del processo produttivo in sintonia con scelte che privilegiano la qualità. Gli ortaggi vengono coltivati in serre, che si estendono su di una superficie di circa 30.000 mq. L’azienda si trova nella Sicilia Sud-Orientale, nel territorio di Vittoria, in provincia di Ragusa; le serre in cui nostri prodotti sono coltivate si trovano tra Ragusa e Santa Croce Camerina, dove avviene anche il confezionamento dei prodotti. Il territorio, caratterizzato da un clima mite e da una elevata insolazione consente di produrre, anche in inverno, ortaggi di elevata qualità. La gamma di prodotti comprende che verranno presentati nel corso della serata comprende: il pomodorino datterino, il pomodorino ciliegino, il pomodoro vesuviano e il ramato. il peperone a polpa spessa verde, giallo e rosso; la melanzana tonda, lunga e tonda viola e, fiore all’occhiello della nostra produzione, la Baby melanzana “Perlina”, un ortaggio che pesa in media 35 grammi, dalla buccia sottile e la forma allungata, che nasce da un progetto di miglioramento della melanzana ragusana.   Wed, 09 Mar 2016 09:47:34 +0000 Agrigento Il mercato di Francavilla Fontana diventa pulito e sostenibile https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/22971-il-mercato-di-francavilla-fontana-diventa-pulito-e-sostenibile.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/22971-il-mercato-di-francavilla-fontana-diventa-pulito-e-sostenibile.html Il mercato di Francavilla Fontana (Br) diventa pulito e sostenibile grazie all’Ecomercato, un intervento strutturato che sarà avviato sabato 12 marzo, ideato e realizzato dall’associazione EMS – Ente Modelli Sostenibili, una delle realtà del network CulturAmbiente Group e con il sostegno dalla Monteco srl, gestore del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani della città. Il progetto è realizzato su proposta dell’ANTA – Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente coordinamento provincia di Brindisi, partner del progetto, e grazie al patrocinio dall’Amministrazione Comunale. Dopo gli interventi già avviati a Mesagne (Br) e Novoli (Le), il modello di riduzione dell’impatto ambientale sarà sperimentato in uno dei mercati più estesi del Salento, con una presenza di circa 240 ambulanti in un’area di 47mila mq nel quartiere Pescheria. Grande novità di questa nuova applicazione del modello dell’Ecomercato è la collaborazione attiva della ditta Monteco che, oltre a sostenere economicamente il progetto, ha offerto supporto tecnico-organizzativo e formazione tecnica agli informatori impiegati sul campo. L’iniziativa per rendere pulita e accessibile l’area mercatale urbana che in occasione del mercato settimanale si riempie di rifiuti abbandonati. Il progetto prevede il monitoraggio dei punti di raccolta per differenziare lo scarto umido negli appositi bidoni e la distribuzione di buste per la raccolta di carta e plastica grazie all’intervento di un team di informatori ecologici formati dagli esperti ambientali di E.M.S. e Monteco. Gli informatori accompagneranno i cittadini e operatori commerciali nel corretto conferimento dei rifiuti ogni sabato mattina fino a settembre 2016 per dare nuova vita a vetro, plastica, carta, metalli e rifiuto umido, gestire la raccolta di imballaggi e cartoni e lasciare l’area pulita. La quantità prodotta durante il mercato, infatti, incide in maniera significativa nel computo complessivo del totale prodotto per ogni Comune con un impegno economico per i costi di conferimento che interessa sia l’Amministrazione che i cittadini. «Abbiamo accolto la sfida di adattare il modello dell’Ecomercato – spiega Ilaria Calò, presidente di E.M.S. – Ente Modelli Sostenibili – a Francavilla Fontana, uno dei mercati più estesi e frequentati del Salento e ringraziamo la Monteco per la preziosa alleanza: questo ci permette di affinare il servizio, lavorando in sinergia con chi gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in città». Il primo Ecomercato in Puglia è stato avviato a Novoli nell’autunno del 2014 con ottimi risultati: dal monitoraggio semestrale è stato riscontrato un incremento in media del 15% della raccolta differenziata di carta e plastica dei giorni successivi al giorno del mercato. CulturAmbiente group è un network di tre realtà non profit unite da una storia decennale di impegno a tutela dell’ambiente ed è costituita dall’omonima organizzazione di volontariato, dall’associazione di promozione sociale E.M.S. – Ente Modelli Sostenibili e dalla neonata cooperativa di lavoro InnovAction. Tra le esperienze più significative del network, l’ideazione di Ecofesta Puglia, vincitrice nel 2012 del bando del Miur sulla Social Innovation e l’introduzione della prima compostiera elettromeccanica di comunità in Puglia. Tue, 08 Mar 2016 15:10:13 +0000 Brindisi Eclettica riapre la vecchia pista di pattinaggio chiusa da 15 anni, il M5S Sicilia finanzia il progetto con 120 mila euro a fondo perduto https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/22853-eclettica-riapre-la-vecchia-pista-di-pattinaggio-chiusa-da-15-anni-il-m5s-sicilia-finanzia-il-progetto-con-120-mila-euro-a-fondo-perduto.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/22853-eclettica-riapre-la-vecchia-pista-di-pattinaggio-chiusa-da-15-anni-il-m5s-sicilia-finanzia-il-progetto-con-120-mila-euro-a-fondo-perduto.html La pista di pattinaggio, grande oltre 3000 mq e chiusa da 15 anni, viene restituita alla collettività. L’area non più abbandonata (accanto la piscina), riprende vita con il Cantiere Party di eCLettica, domenica 21 febbraio, dalle ore 16, in via Rochester, a Caltanissetta. Si tratta del progetto vincitore del concorso di idee Boom Polmoni Urbani, promosso dal MoVimento 5 Stelle Sicilia in collaborazione con Farm Cultural Park di Favara. Street Factory eCLettica aprirà poi al pubblico tra pochi mesi (finiti i lavori di adeguamento). All’associazione eCLettica vanno 120 mila euro a fondo perduto che saranno erogati a tranche annuali di 40 mila euro; l’iniziativa è finanziata con le somme cui rinunciano mensilmente i deputati a sala d’Ercole. “Boom Polmoni Urbani – affermano le deputate Cinquestelle che più da vicino hanno seguito tutta l’operazione Gianina Ciancio e Claudia La Rocca – è un’esperienza molto importante per noi, ci ha dato la prova che ci sono siciliani che vogliono mettersi in gioco e che non vogliono vivere di assistenzialismo, i vincitori hanno tutte le carte in regola per innescare un circolo virtuoso, per portare avanti uno sviluppo reale”. La vecchia pista di pattinaggio viene riqualificata come piattaforma pioneristica ricreativa,  il progetto intende realizzare un polo attrattivo sportivo-culturale e di aggregazione sociale a Caltanissetta, attraverso la riqualifica dell’impianto in disuso, integrandone all’interno lo skatepark comunale, anch’esso in totale degrado poiché ubicato in un’area inadatta e mai gestita. Oltre all’ambito di intervento sportivo, l’idea mira ad un connubio artistico-culturale realizzando una “Street Factory”, la prima nel suo genere in Italia e in tutta Europa. Il programma di domenica prevede la presentazione del progetto, dalle 16; e quindi, degustazioni “cusipodarisiduna” e “cuvolirestariresta”. Protagonisti del pomeriggio gli sport di strada, skate, pattini, bmx, hockey, basket, free climbing. Sarà previsto una spazio dedicato alle diverse forme d’arte e quindi la galleria e giardino d’arte, street art, scultura, installazioni, arredo urbano, videoproiezioni, musica. E inoltre, un’area sarà dedicata in modo permanente al green con la micro filiera a km0, orti urbani, aiuole didattiche, chiosco genuino, conferimento cittadino di raccolta materiali di riuso e riciclo ed energia rinnovabile. Eclettica si avvale di altri partners quali Prism promozione internazionale Sicilia-mondo, il Comune di Caltanissetta, Slow Food Enna e Caltanissetta, Push IT Rosk & Loste, Chilometro7, Sale&Pepe, l’iIng. Donato Mancuso, Red Fox Hockey, AlterErgo Factory, Hitechsolutions Randazzo Michele. Per info scrivere a info@streetfactory.it, o consultare il sito www.streetfactory.it. Ricordiamo che il progetto di Eclettica si è classifico al primo posto del concorso Boom Polmoni Urbani, ed è stato selezionato da una giuria esterna di professionisti composta da Caterina Seia, esperta in economia della cultura, dal giornalista Emilio Casalini e da Annibale D’Elia, esperto di innovazione sociale e politiche giovanili. In totale i progetti finanziati sono tre, gli altri due rispettivamente a Mazara del Vallo, “Periferica”, e  a Catania, “Trame di quartiere”, vengono fuori da una scrematura che ha visto ai blocchi di partenza oltre 120 proposte progettuali. Sat, 20 Feb 2016 15:28:58 +0000 Caltanissetta Le tradizioni siciliane alla Sagra del Mandorlo in Fiore https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22827-le-tradizioni-siciliane-alla-sagra-del-mandorlo-in-fiore.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22827-le-tradizioni-siciliane-alla-sagra-del-mandorlo-in-fiore.html Il secondo weekend della Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento, che ha preso il in via lo scorso 11 febbraio e che continuerà fino al prossimo 13 marzo, sarà dedicato alle tradizioni siciliane ed alla siciliani, come le sue migliori espressioni artistiche e culturali.Sabato 20 febbraio al PalaMandorlo saranno di scena gli episodi dei cicli epici tradizionali con le colorate marionette tradizionali dell’Opera dei Pupi, con due intensi spettacoli che si terranno alle ore 9,00 ed alle ore 11,00.Dalle 16,30 le vie cittadine saranno invase dalla gioiosa quanto contagiosa sonorità folcloristica siciliana. Gruppi folcloristici siciliani, nei costumi tradizionali, sfileranno per le strade di Agrigento, per poi alle 21,00 salire sul palco del PalaMandorlo, per un’esibizione che porterà in scena le musiche ed i balli tradizionali siciliani.Domenica 21 febbraio dalle ore 10,00 la Festa dei Carretti Siciliani. Decine di carretti, provenienti da tutta la Sicilia, invaderanno le strade di Agrigento per rivitalizzare le antiche tradizioni siciliane.I cocchieri, che indosseranno i tradizionali costumi siciliani, guideranno la sfilata dei carretti in legno, costruiti e dipinti a mano dai valenti maestri siciliani, verranno trainati da maestosi cavalli parati a festa, con scintillanti e colorati addobbi.I carretti siciliani saranno preceduti dai gruppi folcloristici siciliani, provenienti da tutta la Sicilia, e seguiti da un corteo di cavali Andalusi e Frisoni.Dalle 14,00, inoltre, sarà possibile ammirare i carretti che rimarranno in esposizione fino alle ore 18,00.Alle ore 16,00 in scena i gruppi folcloristici siciliani che si esibiranno al PalaMandorlo in un travolgente spettacolo folcloristico tradizionale.Sabato e domenica, inoltre, presso il PalaFOOD, di Piazza Vittorio Emanuele, dalle 19,00 alle 23,00 sarà possibile degustare le migliori espressioni dello street food siciliano.15 febbraio 2016Sagra del mandorlo in Fiore 2016SABATO 209,00 – Opera dei Pupi PalaMandorlo11,00 - Opera dei Pupi PalaMandorlo16,30 – Sfilata dei gruppi folk siciliani da piazza Pirandello a piazza Cavour21,00 –  Esibizione di gruppi folk siciliani PalaMandorlo (ingresso libero)Dalle 19,00 alle 23,30 – Street food siciliano – PalaFOOD (Piazza Vittorio Emanuele)DOMENICA 2110,00 – Sfilata dei gruppi folk e dei carretti siciliani. Corteo di cavalli Andalusi e Frisoni da piazza Pirandello a piazza CavourDalle 14,00 alle 18.,00 – Esposizione dei carretti e degli addobbi- piazza Vittorio Emanuele16,00- Esibizione di gruppi folk siciliani PalaMandorlo (ingresso libero)Dalle 19,00 alle 23,30 – Street food siciliano – PalaFOOD (Piazza Vittorio Emanuele) Tue, 16 Feb 2016 17:37:24 +0000 Agrigento Tutto pronto per l'inizio della Sagra del Mandorlo in Fiore 2016 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22755-tutto-pronto-per-linizio-della-sagra-del-mandorlo-in-fiore-2016.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22755-tutto-pronto-per-linizio-della-sagra-del-mandorlo-in-fiore-2016.html Tutto pronto per l'inizio della Sagra del Mandorlo in Fiore 2016 che prenderà il via giovedì con il Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”. Ma sarà un gesto di solidarietà a dare il via al Festival: i ragazzi del gruppo della Russia, “Eralash” di Cheliabinsk alle ore 10, 00 di domani (mercoledì 10 febbraio) faranno visita ai bambini ricoverati presso il Reparto di Pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento dove porteranno un sorriso, una carezza ed anche momenti di folklore. “Un bel gesto da parte degli organizzatori del Festival con i quali abbiamo da anni istaurato una alleanza”. A dichiararlo Giuseppe Gramaglia  Primario del Reparto di Pediatria.“Grazie ai Bambini del Mondo - continua Gramaglia - anche in ospedale arriva la Sagra, portando un po’ di allegria ma anche amore per i nostri piccoli degenti”. “I Bambini del mondo sono pronti ad aprire la Sagra del Mandorlo in Fiore 2016, coniugando il folklore con la promozione umana e sociale per difendere i diritti dei minori e per continuare a diffondere nel mondo i grandi valori della  pace, della fratellanza e della concordia tra  popoli”.  A dichiararlo Giovanni Di Maida, co-fondatore e presidente del Festival.Sono sette i gruppi internazionali partecipanti che arrivano da: Albania, Artistic Ensemble  “Kaltersia” di Tirana; Bulgaria, Dance Ensemble “ Plamache” di Sofia; Georgia,  Children Ensemble “Merani” di Tiblisi; Corea,  “Woori -Doori” di Seul; Polonia, “Mali Gorzowiacy” di Gorzów Wielkopolski; Russia, “Eralash” di Cheliabinsk e Italia, “I Tamburellisti di Otranto”, Puglia. Con loro i gruppi agrigentini: Gergent, Oratorio Don Guanella, I Piccoli del Val D’Akragas, I Picciotti da Purtedda, Fabaria Folk  e Herbessus. Il primo appuntamento con il Festival del folklore è con le scuole agrigentine, per loro infatti, presso il PalaMandorlo di piazza Vittorio Emanuele, si terranno giovedì 11 febbraio due spettacoli, inizio ore 9,30, il primo e 11,30 il secondo, con la presenza di tutti i gruppi internazionali partecipanti e con loro anche i gruppi agrigentini. Nel pomeriggio alle ore 16,00 i gruppi internazionali partecipanti al Festival “I Bambini del Mondo”, nominati dall’Unicef, Ambasciatori di pace nel mondo, per la promozione dei grandi valori di fratellanza, solidarietà e concordia tra i popoli, saranno ricevuti presso il Collegio dei Filippini dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto, per il saluto ufficiale della città.Sempre al PalaMandorlo si terranno gli spettacoli in programma venerdì 12 febbraio alle ore 9,30 e 11,30. Sempre venerdì alle ore 20,30 ancora spettacolo e l’assegnazione del “Premio: Italia, Immagini e Pensieri”, a cura della Società Dante Alighieri. Tue, 09 Feb 2016 14:08:05 +0000 Agrigento “Il via libera UE alla commercializzazione delle viti del Salento primo atto concreto contro la Xyella” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/22152-il-via-libera-ue-alla-commercializzazione-delle-viti-del-salento-primo-atto-concreto-contro-la-xyella.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/22152-il-via-libera-ue-alla-commercializzazione-delle-viti-del-salento-primo-atto-concreto-contro-la-xyella.html “Il via libera del Comitato fitosanitario dell’UE alla commercializzazione delle viti salentine è un primo risultato concreto nella lotta alla Xylella e una risposta alla preoccupazione che ho posto a Bruxelles in occasione del workshop del COPA – Cogeca il 12 e 13 novembre scorsi che questa area della Puglia dovesse essere sottoposta ad una quarantena ingiusta e infinita, diventando alla fine un deserto, prospettiva inaccettabile contro cui ci batteremo in ogni sede. Già la certificazione che il contagio non riguardasse la vite faceva ben sperare che potesse essere eliminata dall'elenco delle specie ospiti del ceppo CoDiRO sottoposte a regolamentazione. Lo studio che certifica il fatto che Il ceppo di Xylella per il genere Vitis, denominato CoDiro, e rinvenuto a Lecce, non contamina la vite protegge i 39 milioni di valore delle esportazioni Made in Italy realizzati nel 2014 di talee innestate e barbatelle di vite, messe a rischio da ingiustificate misure protezionistiche adottate da diverse Paesi”. E’ positivo il commento del Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla notizia che il Comitato fitosanitario dell’UE ha deciso di permettere senza restrizioni sull'intero territorio europeo la commercializzazione delle barbatelle di vite salentine, autorizzando l’uso di uno specifico trattamento a caldo prima della vendita. Le misure sono completate da ispezioni ufficiali nei campi di produzione. Destava molta preoccupazione la situazione dei vivaisti salentini e di un comparto che fattura 20milioni di euro l'anno, con una produzione di 12 milioni di piante e 70mila giornate lavorative garantite all'indotto, bloccato per la malattia e per l'embargo di Paesi come Francia, Marocco, Algeria.." "Il prossimo passo è dare sostanza al laboratorio scientifico a cielo aperto, comprendente l’intera area dichiarata infetta da Xylella fastidiosa - aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - dove si possa realizzare un’infrastruttura immateriale che sia nodo di una rete di relazioni tra ricerca scientifica e aziende agricole, tra ipotesi scientifiche e trasferimenti di conoscenze, tra formazione degli operatori e informazione dei cittadini. La decretazione del Salento come unica area europea affetta da Xylella e la formazione di uno stabile cordone sanitario a nord di Lecce devono essere affrontate costruendo traiettorie di futuro per olivicoltori, frantoi e cooperative salentini”. “Dovremo trattare le barbatelle dormienti una volta estirpate in una vasca a 45 gradi – spiega il Presidente del Consorzio Vivaisti Viticoli Pugliesi, Ferdinando Miggiano – e non ci è richiesto alcun altro intervento e soprattutto nessun ulteriore campionamento. E’ certamente una notizia molto positiva. Il trattamento viene già usato con successo per eliminare la “flavescenza dorata”, dove talee, barbatelle e innesti vengono trattati in fase di quiescenza, rendendoli commercializzabili verso le zone protette dell’UE”. Resta ancora da definire il quadro delle piante ornamentali – ricorda Coldiretti - che in Puglia ha raggiunto i 185 milioni di euro di valore, con un incidenza dell’11,4 percento del valore della produzione regionale su quella nazionale. Dal punto di vista percentuale, considerato il quadro nazionale, i maggiori incrementi sul numero di aziende in termini assoluti si sono avuti in  Puglia con un aumento di 632 unità. Nel sub-comparto del vivaismo la Puglia è emergente, tanto da contribuire in misura rilevante, negli ultimi dieci anni, alla crescita nel Mezzogiorno, dove le aziende salgono a 1.651 unità (+643) per una superficie di 1.552 ettari (+783). In Puglia gli investimenti di aree (1.619 ettari) risultano superiori rispetto alla Sicilia anche se sono relativi ad un numero di aziende inferiore (1.416 unità). Tue, 24 Nov 2015 08:43:16 +0000 Andria Maria Rosaria Madonna «Sono con studenti e insegnanti» https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/20950-maria-rosaria-madonna-lsono-con-studenti-e-insegnantir.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/20950-maria-rosaria-madonna-lsono-con-studenti-e-insegnantir.html “Sono solidale con docenti, studenti, personale amministrativo e genitori che stanno manifestando in questi giorni il loro dissenso contro il progetto di riforma della scuola del Governo Renzi.” Si esprime in questi termini Maria Rosaria Madonna, candidata a un posto nel Consiglio regionale della Campania, per le elezioni del 31 maggio 2015, nella lista Caldoro Presidente. “La scuola - sottolinea Madonna - da sempre è la maggiore agenzia educativa, luogo di coesione sociale e di formazione, in cui i docenti operano con professionalità ma, soprattutto, tenendo ben saldo il principio costituzionale della libertà di insegnamento. La riforma proposta dal Governo Renzi - incalza Madonna - lede dalle fondamenta questo principio, in quanto vorrebbe affidare alla discrezionalità del singolo, nello specifico il dirigente scolastico, la scelta su chi e come dovrebbe insegnare. Inoltre, il ddl ha un’impostazione privatistica, tema che, peraltro, non dovrebbe appartenere a uno schieramento di sinistra. I giovani - prosegue la candidata casertana - sono la risorsa più importante del nostro territorio, rappresentano la scommessa sul futuro, la qualità della formazione dovrebbe, quindi, rappresentare l’obiettivo prioritario di ogni Governo. Non si potrà mai avere la qualità mortificando la professionalità dei docenti italiani che, oltretutto, rispetto agli standard europei, hanno stipendi inferiori. Mi auguro che ci sia un totale ripensamento sul ddl, nel pieno rispetto delle istanze che l’intero mondo scolastico sta portando avanti. Le politiche giovanili – conclude Madonna - rappresentano uno dei punti fondamentali del mio programma elettorale. La sfida, per potere inserire i giovani nel mondo del lavoro, si gioca principalmente sul terreno della formazione e dell’informazione. Fornendo supporti concreti, si potrà incentivare l’imprenditoria giovanile, dando la possibilità di crearsi spazi di lavoro autonomo nei più svariati settori, non ultimo, visto che siamo in Campania felix, quello agricolo, che potrebbe rappresentare un ottimo sbocco occupazionale.” Thu, 07 May 2015 12:54:41 +0000 Caserta Presentata a Caltanissetta Ala l’Associazione Libera Allevatori https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/20442-presentata-a-caltanissetta-ala-lassociazione-libera-allevatori.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/20442-presentata-a-caltanissetta-ala-lassociazione-libera-allevatori.html “La recrudescenza di reati contro il comparto dell’agricoltura e dell’allevamento in Sicilia sono il frutto di una organizzazione criminale che, contrariamente a quanto fa lo Stato, si è accorta che nelle campagne siciliane si fa economia. Questi reati vanno però combattuti dagli stessi soggetti che combattono la mafia e con strumenti adeguati come le intercettazioni”. A dichiararlo è l’Assessore Regionale all’Agricoltura Nino Caleca, intervenuto a Caltanissetta in occasione della presentazione della neonata associazione “Ala”, l’associazione composta da allevatori che hanno deciso di fare rete contro l’abigeato, le ecomafie ed i reati connessi al comparto agricolo e zootecnico. L’Associazione Ala Libera Allevatori, opererà in sinergia con le prefetture siciliane ed i sindaci costituendosi parte civile nei processi per furti di bestiame avvalendosi di personale legale e specifiche competenze. Alla presentazione cui ha preso parte anche il presidente della Commissione Antimafia all’Ars Nello Musumeci, hanno partecipato decine di allevatori ed imprenditori provenienti da tutta l’isola tra cui il noto imprenditore Salvatore Zappalà. “Siamo tornati indietro di 100 anni – ha dichiarato il presidente della commissione antimafia all’Ars Nello Musumeci – quando era la mafia a controllare le campagne. Ebbene oggi purtroppo dobbiamo lavorare per fare in modo che la mafia termini di essere più efficiente dello Stato”. Rappresentate le associazioni di categoria, l’assessorato regionale alla Sanità ed il mondo veterinario. A presiedere l’associazione è un giovane allevatore ennese, Stefano Di Maria, anch’egli protagonista suo malgrado di furti di bestiame e danneggiamenti nella sua azienda agricola. A raccogliere il grido d’allarme degli allevatori siciliani il deputato dell’NCD Alessandro Pagano che a Montecitorio ha presentato una apposita interrogazione al Governo Renzi sulla necessità di un maggiore presidio sul territorio con la richiesta di potenziamento di organico delle forze dell’ordine. “Risulta chiaro – ha dichiarato Pagano - che la criminalità organizzata sta andando a colpire laddove ha capito che si produce reddito. Dietro tali reati ci sono azioni ben pianificate che occorre individuare e reprimere con pene certe”. I numeri di tale business sono impietosi. Nel 2014 almeno 100mila animali sono stati rubati per essere destinati alla macellazione clandestina. A questi vanno poi aggiunti i capi (soprattutto cavalli di razza e tori) sottratti agli allevamenti per usarli come riproduttori o per chiedere il riscatto. L’abigeato è una delle voci più rilevanti del fatturato della cosiddetta “agromafia”, l’insieme dei fenomeni malavitosi a danno delle campagne che secondo la Direzione nazionale antimafia produce un giro di affari di 7,5 miliardi di euro, tra furti di bestiame, attrezzature e mezzi agricoli, racket, estorsioni, il cosiddetto “pizzo” anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, truffe nei confronti dell’Unione Europea e caporalato. “Non vogliamo essere lasciati soli in questa battaglia – dichiarano gli allevatori – chi denuncia un furto, dato che nel nostro paese non ci sono pene certe, corre sempre il rischio di trovarsi i malviventi dietro casa la sera. Chiediamo per questo motivo un intervento immediato delle forze dell’ordine, un maggiore controllo del territorio ma auspichiamo che le forze dell’ordine abbiano i mezzi adeguati per poterlo fare, sia in termini di numero che di equipaggiamento”. Gli operatori del comparto zootecnico siciliani aderenti ad Ala, si ritroveranno le prossime settimane a Nicosia in provincia di Enna per incontrare ancora operatori del comparto zootecnico ed i sindaci dell’area centro orientale della Sicilia. Mon, 23 Feb 2015 11:12:36 +0000 Caltanissetta La Nissa Rugby riparte da Catania https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/19790-la-nissa-rugby-riparte-da-catania.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/19790-la-nissa-rugby-riparte-da-catania.html La Nissa Rugby asd riparte da Catania, battuti i Briganti di Librino per 13 a 66. ​Partita dalle due facce, in una prima fase, solita Nissa sprecona, che nel primo tempo costruisce tanto gioco ma stenta a concludere (solo 3 mete), e spumeggiante nel secondo tempo dove dimostra finalmente il suo valore, mettendo in atto un gioco fatto di velocità, di continuità di avanzamento, di mete in prima fase, di veloci scambi tra compagni di linea, eludendo la difesa avversaria che non riesce a prendere nessuno dei protagonisti dell’azione. ​E’ finalmente il gioco tanto predicato dai tecnici della squadra, un gioco adatto alle caratteristiche dei giocatori, un gioco di squadra svolto da ogni singolo giocatore che dimostra fiducia nei compagni in sostegno, che sostiene opportunamente e che, per tutto ciò, trova facilmente la meta. ​Come detto all’inizio, avevamo visto la solita Nissa, che svolge un grandissimo volume di gioco, ma che, vuoi  i numerosi errori individuali, vuoi l’ostinata aggressività di avversari mai domi, “Briganti” non solo di nome ma anche di fatto, fatica non poco a segnare, nonostante “drive” avanzanti da touche, gioco in penetrazione ben assistito, punti d’incontro giocati velocemente e parecchie azione di gioco al largo in cui manca solo l’ultimo passaggio. ​L’infermeria piena di titolari, da Carbone a Nicolosi a Valenti, da un lato ha dato la possibilità di giocare a chi è stato meno coinvolto in questa prima parte di campionato, come Platania, Guglielmino, Pereira, De Fazio, e dall’altro ha costretto, nel puro segno del nostro sport, a chiedere qualche sacrificio in più a giocatori non ancora completamente recuperati come Lo Celso e Catania, lasciando solo un posto in panchina per Ventorino e Caratozzolo, sempre a disposizione ma con la preoccupazione di non aggravare il loro stato un po’ ancora precario. ​I sostituti non più giovanissimi come Tringali e Patti (veri guerrieri in campo !) e gli emergenti come Taschetta e Cambria, subentrati ai titolari hanno fatto del loro meglio e in qualche caso anche di più. ​La mediana Aimi e Gorgone ha sviluppato molto gioco che ha finito per mettere alla corda anche i più agguerriti avversari. ​Il reparto delle terze linee sta crescendo notevolmente, nonostante la forzata assenza di Capitan Carbone, con Salvo Catania (non ancora recuperato e non al meglio della condizione, ma, onestamente, non ce ne siamo accorti !!) e con Antony Viscuso e Salvo Ivan, brillantemente impegnati anche da saltatori in touche; la prima linea, nonostante i frequenti cambi comincia a imporre spinta e personalità anche in mischia chiusa. ​Il reparto dei ¾ ha oggi vissuto una grande giornata di gloria, con Jonathan Strazzeri riconosciuto “man of the match” anche dagli sportivissimi avversari e come tale premiato nel contesto del terzo tempo, con un rientrante Graziano Murabito, quasi sempre all’altezza della situazione, un emergente Dario De Fazio con qualche ombra difensiva, un Carmelo Viglianesi un po’ titubante e non ancora completamente recuperato, un Emiliano Di Maura che stenta a trovare la personalità da estremo, nonostante incrementi il risultato con i suoi piazzati, fortunatamente un po’ più precisi del solito, e che ha reso sicuramente di più quando è stato schierato da ¾ centro. ​Prestazione opaca anche per l’arbitro, reo di avere concesso ai “Briganti” un calcio piazzato non passato sopra la traversa, e per un “ingeneroso” cartellino giallo per placcaggio “quasi alto” assegnato a Emiliano Di maura, che, suo malgrado, gli costerà una “guantiera di pasticcini” (secondo le rigide regole della squadra). ​La battaglia a distanza con il Cus Catania continua con lo stesso divario di punti  (19 a 15) ma con una consapevolezza della squadra e con un ritrovato “gioco” che lascia ben sperare nel futuro. ​Domenica prossima la partita casalinga con Le Aquile del Tirreno chiuderà questo primo scorcio di campionato con il girone di andata e si riprenderà a giocare dal 30 novembre con il girone di ritorno. Il lavoro di queste tre settimane (sosta per i test match di novembre della Nazionale italiana, impegnata nella preparazione del “Six Nations”) sarà preziosissimo per migliorare ancora la prestazione della squadra nissena impegnata in questa grande avventura. Formazione della Nissa Rugby asd: 15 Di Maura, 14 Viglianesi, 13 Strazzeri, 12 Murabito, 11 De Fazio, 10 Gorgone, 9 Aimi, 8 Catania, 7 Salvo, 6 Viscuso, 5 Guglielmino, 4 Pereira, 3 Lo Celso, 2 Platania Biagio, 1 Emma A disposizione: 16 Venturino, 17 Patti, 18 Bongiorno, 19 Taschetta, 20 Cambria, 21 Tringali, 22 Caratozzolo Tabellino: Primo tempo: 15' meta Catania trasformato da Di Maura 30' meta Strazzeri trasformata da Di Maura 38' meta Viglianesi trasforma da Di Maura Secondo tempo: 5' meta Pereira non trasformata da Di Maura 13' meta Catania trasformata da Di Maura 14' meta Aimi non trasformata da Di Maura 16' meta Strazzeri trasformata da Di Maura 20' meta Andrea Lo Celso 28' meta Tringali trasformata da Di Maura 33' meta Strazzeri trasformata da Di Maura   Mon, 27 Oct 2014 11:46:55 +0000 Caltanissetta Il CTIM e il ricordo dei caduti del Micca a Barletta https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/19137-il-ctim-e-il-ricordo-dei-caduti-del-micca-a-barletta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/19137-il-ctim-e-il-ricordo-dei-caduti-del-micca-a-barletta.html Ha scritto Hemingway che l’uomo non è fatto per la disfatta, può essere distrutto ma non vinto. Rivolgere un pensiero ai caduti del Micca (due ufficiali, 62 fra sottufficiali e marinai e anche un operaio) che sono stati ricordati dall’ANMIG G. Carli sez. Barletta lo scorso 27 luglio, è significativo per il CTIM. Nella chiesa di S. Cataldo in Puglia si ricorderà un sacrificio e un gesto di coraggio, oltre che di dedizione alla causa. “Il concetto stesso di sconfitta come ci ricorda l’autore de Il vecchio e il mare si presta a molteplici interpretazioni. Quella che mi piace sottolineare – osserva il Segretario Generale del Ctim, Roberto Menia – è che sopra tutto c’è l’uomo: con le sue emozioni, i suoi impulsi, le sue genialità. A quelle virtù messe in atto dai caduti della Micca va il pensiero del Ctim”. Il sottomarino Pietro Micca, appartenente al tipo «Bernardis» a semplice scafo con controcarene laterali e doppi fondi resistenti fu progettato negli anni 30 dal capitano del Genio Navale ingegner Cavallini (uno dei principali progettisti di sommergibili italiani); fu però di notevoli dimensioni (anche se non fu il più grande sommergibile italiano in termini di dislocamento lo fu in termini di lunghezza, con 90 metri), molto complesso e soprattutto molto costoso, per cui non fu riprodotto in più unità. Dopo la consegna alla Regia Marina fu dislocato a Taranto, in seno al IV Gruppo Sommergibili. Con l’ingresso dell’Italia nel secondo conflitto mondiale il Micca si trovava già in missione (al tempo era inquadrato nella XVI Squadriglia Sommergibili di La Spezia e comandato dal capitano di fregata Vittorio Meneghini) da una settimana; nella notte del 12 giugno 1940 effettuò la posa di 40 mine nei pressi del porto di Alessandria d'Egitto. A inizio aprile 1941, mentre era in navigazione da Taranto a Lero, avvistò a sud di Creta un convoglio che attaccò lanciando due siluri da 1500 metri: furono avvertiti due scoppi (ma non esistono riscontri), mentre il sommergibile si allontanava in immersione. Giunto a Lero, il 5 aprile, fu gravemente danneggiato dallo scoppio di un siluro scivolato fuori da uno dei tubi di poppa (altre fonti attribuiscono l’esplosione ad una mina); trainato in porto, dopo le prime riparazioni d’emergenza, si portò a Taranto dove furono effettuate le grandi riparazioni, protrattesi da giugno a novembre del 1941. Nel '42 avrebbe dovuto incontrarsi al largo di Santa Maria di Leuca con un’unità scorta, la Bormio; ma fu individuato dal sommergibile britannico Trooper che, alle 6.05 de 29 luglio, gli lanciò una sventagliata di sei siluri uno dei quali centrò il Micca a mezza nave, provocandone il repentino affondamento a 3 miglia per 207° dal faro di Santa Maria di Leuca. Il comandante Scrobogna e 17 fra ufficiali, sottufficiali e marinai furono sbalzati in mare e tratti in salvo da barche di pescatori dalla Bormio sopraggiunta poco dopo; con il Micca scomparvero due ufficiali, 62 fra sottufficiali e marinai e anche un operaio. Secondo varie fonti parte dell'equipaggio rimasto intrappolato nel relitto (adagiato a 72 metri di profondità) non morì subito: si udirono rumori per due giorni dopo l'affondamento, e secondo alcuni pescatori il terzo giorno furono sentiti degli spari. Wed, 30 Jul 2014 14:21:31 +0000 Barletta Premio Biol, domani gran finale con 600 bambini a Castel del Monte https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/17931-premio-biol-domani-gran-finale-con-600-bambini-a-castel-del-monte.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/17931-premio-biol-domani-gran-finale-con-600-bambini-a-castel-del-monte.html   Tutto pronto per il gran finale del XIX Premio Biol, domani, con Castel del Monte invaso da 600 bambini all’insegna dell’olio biologico e del consumo sostenibile. Anche quest’anno è dunquededicata alle generazioni future del BiolKids la chiusura della kermesse concorsuale organizzata dal CiBi e promossa da Regione Puglia - Area Politiche per lo sviluppo rurale, Camera di Commercio di Bari e Città di Andria,che da mercoledì vede Andria capitale mondiale dell’olivicoltura biologica. Conclusi oggi i lavori della Giuria internazionale: i 27 esperti (provenientianche da Gran Bretagna, Spagna, Grecia, Germania, Tunisia, Usa, Giappone, India e Cina)hanno valutato i finalisti tra gli oltre425 oli provenienti da 17 Paesi, sullo sfondo della tradizionale mostra degli oli all’Oratorio Salesiani. Archiviato anche il convegno internazionale sull'olio d'oliva biologico tra produzione e mercato, col suo focus su Cina, Giappone e Usa, ci si concentra ora sulla spettacolare giornata conclusiva didomani, venerdì 21, incentrata appunto sul BiolKids. Quest’ultimo è promosso con l’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, col prezioso supporto del Gal Le Città di Castel del Monte - che, dice il suo direttore Paolo De Leonardis,“ha sposato il progetto con entusiasmo peressere al passo con un futuro che parla di rispetto, valori tradizionali e sostenibilità” - e in collaborazione con l’Acu. Da febbraio il progetto ha visto percorsi formativi e laboratori di assaggio degli oli bio per gli alunni (e seminari per docenti e insegnanti) di 26 quarte e quinte classi di scuole primarie delle sei province pugliesie - novità di quest’anno - anche sette classi calabresi, sarde e liguri, coinvolgendo in tutto 800 ragazzi. Dunque, la giornata BiolKids partiràalle 9 all’Oratorio, dove 30minigiurati affiancheranno gli esperti del panel senior per individuare l’olio in gara più affine ai giovani palati. Poi raggiungeranno alle 11 Castel del Monte, dove dalle 9 ben 600 scolarianimeranno “I laboratori della terra e del villaggio sostenibile”allestiti all’Altro Villaggio dei Padri Trinitari, alle pendici del Castello: fino alle 15, si alterneranno le attività - a cura di Masseria dei Monelli, Sibilla Potenza e IISS “E. Di Savoia” di Bari - che accoglieranno i ragazzi pugliesi e i rappresentanti di quelle calabresi, sarde e liguri, all’insegna dei laboratori Le EcoBombe, Mi porto l’orto, Facciamo le Intorchiàte, Le foglie d’olivo, Lo spaventapasserino, Il telaio umano, I portapensieriBiolKids, Incorniciamo la natura e le analisi sensorialidei Gustodesk. Le attività saranno poi sospese per il grande corteo, con animazioni del Trio di Biolmusici, che alle 11.30 porterà bambini e docenti al piazzale del Castello, per la proclamazione degli oli vincitori del Premio Biol, a cui interverranno anche l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, il presidente della Camera di commercio di Bari Alessandro Ambrosi, il sindaco di Andria Nicola Giorgino con l’assessore comunale allo Sviluppo economico Benedetto Miscioscia, il direttore del GalPaolo De Leonardis e il coordinatore del BiolNino Paparella. Per i bambini la giornata proseguirà con il bio pranzo BiolKids e la ripresa dei laboratori. Alle 18.30 epilogo ad Andria, alle Officine San Domenico, per l’ultima “Biol Officina”, con un incontro pubblico sul miele bio, tenuto da Daniela Caretto (Premio BiolMiel), Vincenzo Panarelli (cenni su norme ed etichette) e l’esperto Giuseppe Rosini (ApiPuglia); in parallelo il laboratorio di videoarte “Organico; dalle 21BiolBar in collaborazione con la LILT, con vendita di cibi bio per beneficenza, e nutrizionisti ad illustrare i vantaggi salutistici del biologico; a seguire, concerto gratuito dei Saluti da Saturno. Il Premio Biol è patrocinato da Provincia Bat, Ifoam, AgroBioMediterraneo, e si svolge in collaborazione con Associazione BiolItalia, Gal - Le Città di Castel del Monte, Consorzio Puglia Natura, Lilt e Axiom Group. Thu, 20 Mar 2014 15:03:34 +0000 Andria Seminario Claai alla Camera di Commercio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/16731-seminario-claai-alla-camera-di-commercio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/16731-seminario-claai-alla-camera-di-commercio.html   Si è tenuto, presso la Camera di Commercio di Caserta, il seminario dal titolo “DM 37/08: CONOSCENZA E APPLICAZIONE “Stato dell’arte”, promosso dalla CLAAI provinciale e dal Collegio dei Periti Industriali di Caserta. L'incontro, organizzato da Antonio Razzano, responsabile del Polo Tecnologia e Ambiente CLAAI, e dal coordinatore della Commissione Impianti Elettrici ed Elettronici del Collegio dei Periti Antonio Rauccio, è stato un proficuo momento di informazione e chiarimento in merito al decreto ministeriale 37/08 e di largo confronto con la platea costituita principalmente da professionisti del settore. "Il seminario ci ha aiutato a comprendere una legge complessa e dalle mille sfaccettature - ha dichiarato uno dei professionisti presenti - E' importante che un sindacato di categoria si cali nei problemi reali e quotidiani di noi professionisti ed artigiani". Presenti all'incontro, moderato da Giuseppe Iodice e Silvana Narducci, il Presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone, il Presidente Provinciale CLAAI Adelaide Tronco, il Presidente del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati Michele Merola, il Coordinatore del Polo Tecnologia e Ambiente Antonio Razzano, il Coordinatore della Commissione impianti elettrici ed elettronici Antonio Rauccio, il Responsabile dell’Ufficio Accertamenti e Verifiche della Camera di Commercio Anselmo Augusto Tommasone. La trattazione Tecnica è stata affidata ai relatori Antonio Rauccio, Anselmo Augusto Tommasone, Salvatore Corradini, Antonio Di Vaia, Michele Corletti e Pietro Delle Cave. L'ampia partecipazione all'iniziativa (del tutto gratuita) ha convinto gli organizzatori ad approfondire ulteriormente questo tema e di proporre nuovi argomenti su cui far luce, per venire incontro alle esigenze dei tecnici e degli artigiani costretti a farsi strada ogni giorno tra le mille leggi e norme non sempre di facile comprensione. Tue, 12 Nov 2013 15:00:13 +0000 Caserta Gli Studenti del Convitto Nazionale di Maddaloni omaggiano la giovane Medaglia d’Oro Carlo Santagata https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/16366-gli-studenti-del-convitto-nazionale-di-maddaloni-omaggiano-la-giovane-medaglia-doro-carlo-santagata.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/16366-gli-studenti-del-convitto-nazionale-di-maddaloni-omaggiano-la-giovane-medaglia-doro-carlo-santagata.html   Dal primo formale intervento pubblico avuto in qualità di Rettore del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni, il prof. Michele Vigliotti, ha chiarito il suo scopo: contribuire a formare le persone del “domani”, consci dei veri eroi della Storia e della nostra Terra. Già il 12 settembre scorso il prof. Vigliotti anticipò l’iniziativa di portare dei Fiori Bianchi ad un giovane eroe Carlo Santagata, raccontando tra l’altro, un episodio personale che lo vide contribuire a far “riscoprire” e valorizzare la stele che ricorda il sacrificio umano e del come, da quanto ciò accadde, ogni anno accompagna con profonda partecipazione i suoi alunni in loco per ricordare la “nostra storia”. Carlo Santagata è stato, volendo accennare a qualche elemento biografico, un eroe della resistenza ed insignito della medaglia d’oro. Giovanetto nel 1943 sacrificò la propria vita in nome dei valori quali la patria e la libertà. Carlo Santagata nacque a Portici (NA) il 18 settembre 1927,dopodiché si trasferì a Capua con la sua famiglia nel 1936. Era conosciuto da tutti come un giovane buono e di grande coraggio, tant’è che, appena sedicenne, prese parte alla Guerra di Liberazione, subito dopo l’armistizio. La partecipazione degli alunni delle classi terze del Liceo Classico annesso al Convitto Nazionale "Giordano Bruno" di Maddaloni è avvenuta lo scorso 8 ottobre. In quella occasione si sono recati gli alunni ed una rappresentanza del corpo docente, oltre il Rettore prof. Michele Vigliotti, a Capua, per rendere omaggio, offrendo un fascio di fiori bianchi, sulla stele che ricorda l' uccisione dell'eroe bambino Carlo Santagata, posta nella strada a lui intitolata, sotto un albero di gelso al quale, il giovanissimo eroe della nostra terra fu impiccato, il mattino del 5 ottobre 1943, da un gruppo di soldati nazisti, che incattiviti e inferociti dall’odio verso gli italiani ormai ex-alleati e considerati traditori dopo l’8 settembre, infierirono ulteriormente, sparando raffiche di mitra sul corpo del giovane, ormai già morto. Carlo Santagata riposa nel cimitero di Capua tra gli eroi e gli uomini illustri. Sulla stele che lo ricorda si legge la motivazione della Medaglia d’oro di cui Carlo Santagata è stato insignito: "Giovane sedicenne,pur reso edotto del pericolo cui andava incontro,si impegnava,da solo,in azioni di guerriglia contro le truppe tedesche ripieganti tra S.Maria C.V. e Capua.Catturato dal nemico,seviziato ed impiccato,immolava la sua giovane esistenza con serenita' e virile coraggio. Luminoso esempio del tradizionale eroismo della gioventù italiana".  “Un esercito ben armato e forte di milioni di soldati – ha ricordato il Rettore, prof. Vigliotti - si era squagliato come neve al sole, ed un re che era il simbolo vivente dell’unità della nazione era fuggito alla chetichella, senza lasciare ordini e direttive…. invece un povero ragazzo affamato e all’oscuro di tante cose, con coraggio prendeva il fucile per riscattare quell’onore, e donava la sua giovane vita in uno slancio di solidarietà e di patriottismo che nessuno che abbia cuore e sentimento potrà mai dimenticare”. Con la l’appuntamento dell’8 ottobre 2013, a cui a distanza di pochi giorni segue l’11 ottobre 2013 un'altra importante commemorazione e ricordo, quella dedicata a Franco Imposimato, continuano con una certa periodicità le attività di promozione della cultura, storia e territorio di Maddaloni a cura e nel Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni.     Fri, 11 Oct 2013 08:47:18 +0000 Caserta AssoTutela: “Asl Frosinone verso il declino” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/frosinone/15851-assotutela-asl-frosinone-verso-il-declino.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/frosinone/15851-assotutela-asl-frosinone-verso-il-declino.html “Due Poli ospedalieri come Alatri e Sora declassati, il nosocomio di Anagni cancellato, neanche 4000 operatori in servizio, contro i 6000 di cui ci sarebbe bisogno e una atavica carenza di posti letto per acuti”. Ė la situazione della sanità frusinate, analizzata dal presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che dichiara: “Non si può uccidere un uomo morto, l’atto aziendale va rivisto sulla base delle esigenze della popolazione. Le strutture sanitarie a Frosinone e provincia - argomenta Maritato - hanno già subito una pesante battuta d’arresto con la creazione della cosiddetta ‘macroarea’, idea della precedente amministrazione che non ha fatto altro che penalizzare una provincia già povera di strutture. Ci chiediamo da chi sia composta la commissione dei cosiddetti ‘saggi’ che hanno provveduto alla stesura dell’atto aziendale e quante risorse aziendali siano state destinate a tale gruppo. Se questi sono i saggi – chiosa il presidente – non credo che la sanità regionale sia destinata a compiere grandi passi avanti”. Wed, 04 Sep 2013 13:33:52 +0000 Frosinone “Montemarano Wine Excellence” parte nel migliore dei modi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/avellino/15818-montemarano-wine-excellence-parte-nel-migliore-dei-modi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/avellino/15818-montemarano-wine-excellence-parte-nel-migliore-dei-modi.html   Taglio del nastro ufficiale e grande affluenza di pubblico, nonostante il giorno infrasettimanale. E’ partita nel migliore dei modi la manifestazione Montemarano Wine Excellence, la rassegna enogastronomica che unisce cantine e imprenditori locali nella promozione dell’Aglianico di Montemarano, in programma fino a domenica 1 settembre.Coniugare sviluppo locale, filiera corta e responsabilità sociale di impresa, con l’attenzione ai temi della solidarietà. Obiettivi ambiziosi, per un evento che si preannuncia ricco di sorprese. Sapori ed odori nel centro storico di Montemarano, con gli stand enogastronomici ed artigianali pronti a “coccolare” i visitatori. Il programma di oggi (venerdì 30 agosto) Degustazioni di grappe in piazza del Popolo, mostra dei quadri “Oli e pastelli” dei maestri Luigi Grassia e Alessandro Minichiello nella sede di “Amo Montemarano”. E alle 20 il concerto di musica classica della Corale di Sant’Ippolisto diretta da maestro Simone Basso nella cattedrale di Santa Maria Assunta.   Asta di solidarietà Alla degustazione del vino e dei prodotti tipici del territorio, le Cantine Unite di Montemarano hanno voluto associare l’impegno a sostegno delle attività di ActionAid Italia, attraverso due aste nelle quali saranno battute alcune tra le loro migliori bottiglie di vino. Il ricavato andrà a favore di Operazione Fame, la campagna di ActionAid per il diritto al cibo. Le due aste questa sera di venerdì 30 e sabato 31, sempre alle ore 20, vedranno come ‘battitori’ due noti artisti irpini, Carlo Maria Todini ed Eugenio Corsi.Gli attivisti di ActionAid saranno presenti durante le 4 serate per sensibilizzare il pubblico e fornire informazioni sul lavoro dell’organizzazione.   Il programma di sabato 31 agosto Si parte con il trekking attraverso i sentieri del bosco di Montemarano alle 9.30. In mattinata è previsto anche un convegno su “Aglianico: le difficoltà di promuovere in Italia e all’estero questo vino”, con il sindaco di Montemarano, Beniamino Palmieri, ed esperti del settore. Alle 10.30 e alle 15.30 sarà possibile una visita guidata nei vigneti delle aziende di Montemarano. Alle 17 è previsto il simposio a cura della Pro Loco ProMontemarano “In vino veritas – valore e valori del vino irpino” presso l’auditorium del Comune. Alle 19 stage di danza a cura della Scuola di Tarantella Montemaranese. Fri, 30 Aug 2013 14:09:33 +0000 Avellino AssoTutela: “Asl di Latina, si soffoca in Rianimazione” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/latina/15595-assotutela-asl-di-latina-si-soffoca-in-rianimazione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/latina/15595-assotutela-asl-di-latina-si-soffoca-in-rianimazione.html “Ė un paradosso. Proprio il reparto in cui si dovrebbero riportare i malati gravissimi a condizioni di vivibilità accettabili, ristabilendone in primo luogo la respirazione, in questi giorni di afa sconsiderata si soffoca per malfunzionamento dei condizionatori”. La denuncia arriva da Michel Emi Maritato, presidente di AssoTutela, che spiega da quanto tempo l’Associazione tenga sotto controllo l’efficienza degli impianti refrigeranti degli ospedali regionali. “Siamo in prima linea per controllare che non si verifichino disagi ai cittadini ricoverati nelle strutture regionali e alla direzione della Asl, che amministra l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, sono arrivate segnalazioni dal mese di giugno, sia da parte dei parenti che dei ricoverati e soprattutto degli operatori. Proprio i dipendenti – continua Maritato – sono esasperati per la sciatteria con cui si esegue l’ordinaria manutenzione degli impianti. E non solo. Anche situazioni apparentemente di facile risoluzione, come la riparazione di una zanzariera, per l’ufficio tecnico della Asl di Latina diventano problemi insormontabili, come accaduto di recente nel reparto di Medicina. Chiediamo alla Regione Lazio trasparenza sulla destinazione dei 33 milioni e 600 mila euro destinati nel mese di giugno - con immediata liquidità a ogni ospedale per 1 milione e 600 mila euro – per le manutenzioni urgenti delle strutture”. Mon, 29 Jul 2013 15:58:18 +0000 Latina Ritorna “Ozi di Capua”, dal 19 al 28 Luglio un calendario ricco di eventi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/15411-ritorna-ozi-di-capua-dal-19-al-28-luglio-un-calendario-ricco-di-eventi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/15411-ritorna-ozi-di-capua-dal-19-al-28-luglio-un-calendario-ricco-di-eventi.html Dopo il successo dello scorsa edizione, con circa 50.000 presenze, ritorna, a partire da venerdì 19 luglio 2013, presso il Parco delle Fortificazioni della città di Capua, la manifestazione “Ozi di Capua”, organizzata dalla Pro Loco di Capua presieduta da Maurizio Orsi e patrocinata da Regione Campania, Provincia di Caserta, Camera di Commercio di Caserta, Comune di Capua, Ente Provinciale per il Turismo e Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane, che con un calendario ricco di eventi per tutte le fasce di età animerà il territorio fino a domenica 28 luglio. “La Pro Loco di Capua – dichiara il Presidente Maurizio Orsi organizzatore della manifestazione – ha profuso il massimo sforzo per garantire anche quest’anno alla città di Capua e alla provincia di Caserta l’organizzazione degli Ozi di Capua. Il successo di pubblico e i consensi ricevuti lo scorso anno ci hanno dato ragione su un punto sostanziale: il localismo della proposta si deve integrare con la globalità del marketing.  Le Istituzioni devono comprendere che il territorio è un’entità complessa, composta da attori, risorse e relazioni che è necessario valorizzare partendo dal suo spirito, dalla sua vocazione: è in questo senso che si può parlare di marketing territoriale. Non si possono lasciar morire eventi che promuovono e qualificano il territorio. Desidero ringraziare – conclude Orsi – l’Amministrazione Comunale di Capua e tutti coloro, in particolar modo Andrea Rauso, che, a vario titolo, hanno creduto in me e stanno collaborando per la riuscita di un evento che qualifica ulteriormente il territorio casertano”.   “Ozi di Capua – ha aggiunto il Sindaco Carmine Antropoli -  rappresenta  un appuntamento di grande valenza culturale ed attrattiva. L’encomiabile lavoro degli organizzatori permetterà di ammirare rappresentanze carnascialesche di grande pregio provenienti da varie parti d’Italia e del mondo. Il successo ottenuto nel corso della prima edizione è il frutto dell’intelligente impegno profuso da Maurizio Orsi, nel quale l’Amministrazione Comunale ha sempre creduto. Ozi di Capua si configura come istanza progettuale che trova nel Comune un interlocutore attento e da tempo impegnato nell’opera di tessitura di una trama ricca di riscoperte di giacimenti  culturali di assoluto rilievo. La valorizzazione di tali risorse – chiosa Antropoli - si trasforma, così, in un’ulteriore occasione di rivalutazione della nostra comunità”. “… Fu una pausa non di riposo ma di piaceri quella che caratterizzò la sosta di Annibale e delle sue truppe a Capua nel 212 a.C., una tappa intermedia sulla strada per Roma dopo la vittoria di Canne che si rivelò fatale, perché due anni di vita spensierata, buon vino e gli “Ozi” di allora si rivelarono più forti del più forte esercito. Secoli dopo, ancora Capua, fece da scenario a una delle tragedie dell'umanità, la distruzione della città con il sacco del 1501 voluto da Cesare Borgia per vendicarsi delle nozze negategli da Federico d'Aragona, sovrano di Napoli, con la figlia Carlotta ...”   Grazie ad una brillante intuizione di Maurizio Orsi, Imprenditore e Presidente della Pro Loco di Capua, quest’arco di storia è stato racchiuso e rappresentato dall’evento “Ozi di Capua”, che anche quest’anno proporrà al pubblico  un articolato programma, nel quale spiccano le seguenti iniziative:  Venerdì, 19 luglio 2013, alle ore 21:00, presso il Parco delle Fortificazioni, Inaugurazione con Anteprima del Carnevale Estivo e Social Dance con DJ e Animazione. Sabato, 20 luglio 2013, si comincia alle ore 18:00, con il Carnevale dei Bambini, presso il Parco delle Fortificazioni dove sarà allestito un vero e proprio “Paese dei Balocchi” per i più piccini, con giochi, musica e gonfiabili. Alle ore 19:00, da Piazza San Francesco, partirà la Grande Parata del Carnevale Estivo di Capua con ben undici  gruppi carnascialeschi tra i più importanti e suggestivi d’Italia che sfileranno per la città sulle note della U.S. Naval Forces Europe Band (la banda musicale della N.A.T.O.) che suonerà in esclusiva per gli Ozi di Capua.   Questi i gruppi che si esibiranno a Capua: Ravinis e il suo Carnevale Artistico (Paluaro – Udine); il Carnevale d’Abruzzo (Alba Adriatica – Teramo); Lis Mascaris (Castions di Strada – Udine);  Carnevale Figlio di Bocco (Castiglion Fibocchi  - Arezzo); Le Maschere del Castello di Anna Lorenzetti (Camerata Picena –Ancona) che in occasione del Carnevale Estivo di Capua ha preparato un esclusivo e particolare costume di farfalla (vedi foto allegata); Carnevale di Misterbianco che sfilerà con gli esclusivi abiti del carnevale catanese; Carnevale di Venezia con l’Associazione Amici del Carnevale; Carnevale di Manfredonia (Foggia); Girlesque Street Band, l’unica band italiana tutta al femminile direttamente dalla Toscana; Telefunk’n Marching Band (Roma); Guggen Band Muja (Muggia – Trieste).   Alle ore 20:00, in Piazza dei Giudici, avrà luogo la presentazione dei gruppi folkloristici e delle band con Erennio De Vita. Alle Ore 21:30, i gruppi si ritroveranno e si esibiranno presso il Villaggio del Carnevale, che sarà allestito nel Parco delle Fortificazioni. A seguire il Radio Marte Show con il Dj Gigi Soriani e la Vocalist Mary Boccia che intratterranno il pubblico fino a notte fonda con musica, balli e schiuma party. Domenica, 21 luglio 2013, dalle ore 10:00 “Scopriamo la Città” con visite guidate al patrimonio storico e artistico di Capua. A partire dalle ore 19:00 la Grande Parata sarà riproposta con partenza da Via Napoli e con l’aggiunta de “La Brincadeira”,  un importantissimo gruppo proveniente da Barcellona (Spagna) che farà tappa a Capua in occasione del proprio tour europeo. Ritrovo alle ore 21:30 al  Villaggio del Carnevale, presso il Parco delle Fortificazioni, con il Radio Marte Show e la presenza del Vocalist Gigio Rosa e del Dj Gigi Soriani.   A partire da Venerdì 19 luglio fino a Domenica 28 luglio 2013, presso il Parco delle Fortificazioni, avrà luogo il PizzaFest organizzato con  l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani con la partecipazione delle più importanti pizzerie partenopee.   Mercoledì 24 e Giovedì 25 luglio, tra il centro storico di Capua e il Parco delle Fortificazioni, avrà luogo il “Capua Buskers Festival”, il festival riservato ad Artisti di Strada provenienti da tutto il mondo. Domenica, 29 luglio 2013,  sarà ricordato il Sacco di Capua, “uno dei più funesti episodi che la terra abbia esposto al cielo”, con una grande rappresentazione storica con più di 200 figuranti che evocheranno le scene di battaglia di quel tragico giorno. Questo il programma: Si inizierà alle ore 10:30, tra le strade della città, con percorsi a tema nei luoghi simbolo del Sacco che saranno ripetuti più volte nell'arco della giornata.  Alle ore 19:00, sfilata dei 200 figuranti con costumi del '500 per le strade del centro storico con i Cavalieri della Pergamena Bianca, i Trombonieri di Sant'Anna all'Oliveto, gli Sbandieratori di Cava de' Tirreni, la Corte storica del Liceo Luigi Garofano, il Corteo medievale di Sant'Angelo in Formis "Ricorda, Racconta, Cammina...". Seguiranno la Rievocazione dell'Eccidio con la rappresentazione storica dei momenti più cruenti della strage e il Lancio delle Rose nelle acque del Volturno. Alle ore 21.00, presso il Parco delle Fortificazioni, sarà di scena il “Palio delle Ottine”, con spettacoli equestri e premiazione della contrada vincitrice con “Il Palio di Sant’Agata” realizzato dal maestro Gerardo Iorio del Museo D'Arte Contemporaneo di Capua. Con “Ozi di Capua” cultura, teatro, musica, arte si misceleranno tra loro dando vita ad un unico grande spettacolo dal vivo, ambientato nella cornice di una città d’arte come Capua, che, per l’occasione si trasformerà in un accogliente salotto all’aperto.  Il centro storico della città di Capua sarà animato in ogni suo angolo, coinvolgendo tutte le attività commerciali e offrendo al visitatore/turista numerose occasioni di scoperta, conoscenza e svago.   Tue, 16 Jul 2013 13:36:29 +0000 Caserta Alla scuola Lombardi Radice presentato il percorso formativo Ponmania https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/15071-alla-scuola-lombardi-radice-presentato-il-percorso-formativo-ponmania.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/15071-alla-scuola-lombardi-radice-presentato-il-percorso-formativo-ponmania.html Ieri mattina, sabato 8 giugno 2013, con inizio alle ore 10.00, presso il II Circolo Didattico “Lombardi Radice” di Via Roma, si è concluso la prima esperienza del percorso formativo dal titolo “PONMANIA” per l’ attuazione del Piano Integrato  annualità 2011, con una manifestazione briosa organizzata con i bambini coinvolti nei diversi corsi/progetti. Il ventaglio di offerte formative è stato di ben 6 moduli/corsi ( Comunicazione verbale e corporea (Arti marziali-Teatro); Inglese 1 e 2, Matematicamente, Ricicliamo con arte e Informatica azione C-1-FSE-2011-581 per Migliorare i livelli di conoscenze e competenze dei giovani -Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave) e, in mani esperte, ha ravvivato l’ambiente formativo della nostra scuola portando una ventata di freschezza, di novità e di motivazioni che hanno reso decisamente più efficace gli esiti apprenditivi degli alunni interessati. Gli alunni hanno potuto recuperare e/o potenziare le competenze disciplinari attraverso didattiche laboratoriali innovative ed accattivanti; hanno espresso le loro potenzialità, consolidando altresì l’autostima, i rapporti interpersonali e comportamentali, nell’ottica di una sana e consapevole convivenza civile. Esperti e Tutor hanno accolto le famiglie per illustrare l'iter formativo e gli esiti a cui gli alunni sono pervenuti. Gli interventi caratterizzati dall'utilizzo da parte degli Esperti di metodologie e strategie innovative (cooperative learning, uso della LIM, ricerca azione, metodo sperimentale, learning by doing, apprendimento costruttivistico) hanno suscitato interesse, impegno, motivazione e desiderio di crescita, attraverso una partecipazione costante alle attività pomeridiane che si concluderanno con la manifestazione finale. Oltre ad essere un momento di festa e spensieratezza per tante famiglie, questo evento rappresenta il risultato di un lavoro di equipe che, integrando risorse e competenze, dimostra come la scuola pubblica italiana, anche in questa fase , possiede un patrimonio umano motivato, professionale e responsabile. Un ringraziamento "speciale" alla Dirigente scolastico dott.ssa Emilia Nocerino che ha sempre creduto nella opportunità formativa del PON e alla DSGA Dott.ssa Antonella Grasso, a tutto lo staff impegnato nel progetto ed al personale ATA per il costante supporto organizzativo. Mon, 10 Jun 2013 15:40:44 +0000 Caserta Caivano - Wwf e guardie zoofile dell’EMPA scoprono deposito illegale di rifiuti speciali e pericolosi in via Sant’Arcangelo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/14961-caivano-wwf-e-guardie-zoofile-dellempa-scoprono-deposito-illegale-di-rifiuti-speciali-e-pericolosi-in-via-santarcangelo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/14961-caivano-wwf-e-guardie-zoofile-dellempa-scoprono-deposito-illegale-di-rifiuti-speciali-e-pericolosi-in-via-santarcangelo.html   Nella giornata di lunedeì, il Nucleo delle guardie giurate zoofile - venatorie ed ambientali del WWF Italia, in collaborazione con l’ E.M.P.A. (Ente Mediterraneo Protezione Animali), hanno effettuato un controllo mirato a contrastare i reati di maltrattamento animale, bracconaggio, e attività anti-ambientali sul territorio. L’operazione ha riguardato nella fattispecie Via Sant’Arcangelo, dove veniva scoperto in aperta campagna, in presenza di coltivazioni agricole attualmente ancora in atto, un deposito illegale di rifiuti speciali e pericolosi composto da un cumulo di pannelli ondulati e canne fumarie presumibilmente in cemento-amianto, comunemente denominato “eternit”, nonché numerosi pneumatici fuori uso ed altro materiale proveniente da attività edile. La natura e la qualità del materiale individuato hanno fatto supporre alle Guardie la provenienza da una singola impresa edile. Le suddette Guardie hanno denunziato i fatti alla Procura della Repubblica ed alle altre Istituzioni competenti. “Abbandonare questo tipologia di rifiuti” –hanno affermato il Capo Nucleo Provinciale delle Guardie zoofile EMPA Giuseppe Salzano, ed il coordinatore delle guardie giurate del WWF per la Provincia di Napoli Bruno Cajano – “configura il “Reato ambientale”, previsto dal D.Lgs. 152/2006, oltre al danno per l’ecosistema ed il pericolo per la salute umana. È stato, infatti, scientificamente provato che non esiste una soglia minima d’inalazione di fibre d’amianto per contrarre i tumori, quindi ogni minima quantità può essere cancerogena. La bonifica dell’area contaminata” – hanno aggiunto i due volontari – “spetterà al Comune di appartenenza del sito in questione, quindi al Comune di Caivano. Il fenomeno dello smaltimento abusivo di rifiuti tossici, accompagnato dai relativi roghi, sta assumendo sempre di più proporzioni di notevole rilevanza e rappresenta il primo fattore di rischio per la salute della popolazione campana poiché” – hanno tenuto a sottolineare Salzano e Cajano – “genera di conseguenza la dispersione ed il deposito di polveri di amianto e di diossina sulle colture e l’inquinamento, altresì, delle falde acquifere”. Il Wwf e l’EMPA annunciano alla cittadinanza ulteriori azioni di contrasto al fenomeno in collaborazione con gli altri Corpi di Polizia presenti sul territorio. Fri, 31 May 2013 16:37:32 +0000 Caserta