I solenni festeggiamenti in onore di San Giuseppe, tenutisi nel meno consueto periodo settembrino, sono stati chiusi, domenica a Giarratana, dalle due tradizionali processioni che hanno ravvivato le vie del centro. La prima a mezzogiorno quando l’uscita del simulacro è stata salutata da una folla festante di fedeli e devoti che hanno voluto rendere onore al patriarca. Sono gli stessi che hanno seguito con trasporto il giro per le vie del nucleo storico del centro montano. In serata, poi, alle 20,30, sempre dalla chiesa Madre, l’uscita serale alla presenza dei rappresentanti istituzionali. Il percorso seguito ha toccato le vie principali della Perla degli Iblei sino al rientro, registratosi a tarda sera. Subito dopo, il simulacro è stato riposto nella cappella dell’altare maggiore. Prima, però, c’è stato spazio per lo spettacolo pirotecnico in piazza Vittorio Veneto curato dalla ditta Arte Pirotecnica di Giovanni Trebbia di Militello in Val di Catania. Un altro momento partecipato e significativo, ieri, della giornata conclusiva dei festeggiamenti, è stato rappresentato dalla tradizionale cena sul sagrato della chiesa Madre grazie alla quale è stato possibile raccogliere i fondi che saranno poi devoluti in beneficenza. Il parroco e il comitato hanno voluto ringraziare l’associazione culturale Terrantica per l’organizzazione della mostra artistica, i portatori del simulacro del santo patriarca, oltre al Comune, i vigili urbani e la locale stazione dei carabinieri. Le due processioni sono state accompagnate dalla banda musicale “Vincenzo Bellini” di Giarratana. “Oltre che nella sicura protezione – ha detto il parroco don Mariusz Starczewski, con il vicario don Giovanni Piccione – la Chiesa confida anche nell’insigne esempio di Giuseppe, un esempio che supera i singoli stati di vita e si propone all’intera comunità cristiana quali che siano in essa la condizione e i compiti di ciascun fedele”. Anche quest’anno, dunque, la comunità dei fedeli di Giarratana ha avuto l’opportunità di celebrare per due volte il santo patriarca, nel tradizionale periodo di marzo e in quello un po’ meno usuale di settembre. Numerosi i sostenitori dei solenni festeggiamenti tra cui l’impresa Eco.Seib di Giuseppe Busso. Dopo la reposizione del simulacro nella cappella dell’altare maggiore, l’appuntamento è stato rinnovato alla prossima primavera quando San Giuseppe tornerà di nuovo tra i propri devoti e fedeli.