“Dopo l’estate riprenderanno i lavori al porto di Castellammare”. Lo ha affermato stamattina l’assessore regionale alle Infrastrutture Domenico Torrisi che, con il responsabile del procedimento, l’ingegnere Salvatore Pirrone ed il deputato regionale Mimmo Turano, ha incontrato al castello arabo-normanno il sindaco Nicolò Coppola. L’assessore regionale Nico Torrisi ed il Rup, hanno sottolineato che, riprenderanno “contemporaneamente sia i lavori di messa in sicurezza per il completamento del prolungamento del molo foraneo, sia i lavori del secondo stralcio”. Il sindaco Nicolò Coppola ha espresso soddisfazione per le affermazioni dell’assessore Torrisi e dell’onorevole Turano: «Quello che è successo deve essere per noi un importante insegnamento -ha detto il sindaco Nicolò Coppola- . Alla ripresa dei lavori, gestiti dall’assessorato regionale, seguiremo con attenzione l’iter, coinvolgendo e siglando protocolli con le forze dell’ordine, i sindacati, le associazioni, come già facciamo per qualsiasi altro appalto, in modo da tentare di chiudere definitivamente le porte al malaffare poiché adesso occorre dare il massimo impulso ad un’opera che la città attende da troppo tempo». I lavori di messa in sicurezza del porto sono stati finanziati per un importo di oltre ventiquattromilioni di euro e, nel 2010, sono stati fermati per il sequestro del cantiere per l’ipotesi di reato di utilizzo di cemento impoverito. A luglio del 2010 il cantiere fu dissequestrato parzialmente. La Procura della Repubblica, a fine novembre del 2013, ha disposto il dissequestro e la restituzione delle aree, ma i lavori non sono ripresi per una serie di problemi burocratici. Per il primo stralcio di lavori si è resa necessaria una perizia di variante poiché dopo quattro anni dal fermo, parte di quanto già realizzato è risultato danneggiato: per la verifica sono stati effettuati anche dei rilievi subacquei. Per la messa in sicurezza del porto rimangono da realizzare lavori per circa sette milioni di euro che, come sottolineato stamattina dal responsabile del procedimento, saranno effettuati sempre dalla ditta aggiudicataria dell’appalto, il consorzio Coveco, tramite la società Atlante. I lavori del secondo stralcio, già finanziati con circa quindici milioni di euro, dopo la gara espletata all’Urega e lo scorrimento della graduatoria, saranno effettuati dalle ditte Sics e Cfc Costruzioni.