“Rendere testimonianza a Cristo di fronte a tutti i popoli”. Si sono concluse con questo significativo messaggio le celebrazioni in onore della Madonna del Rosario che anche ieri, così come è accaduto per tutto il novenario nella chiesa dell’Ecce Homo, hanno fatto registrare una notevole partecipazione di fedeli. Due i momenti più intensi che hanno caratterizzato la giornata della festa esterna. Intanto la solenne processione che il parroco, padre Giovanni Bruno Battaglia, ha avuto modo di vivere per la prima volta, essendo stato nominato solo da qualche mese, rimanendo colpito dal fervore che gli abitanti del quartiere del centro storico di Ragusa, e non solo, hanno dimostrato nei confronti della Vergine, perpetuando quel filo indissolubile che lega tutti coloro che sono cresciuti sul territorio parrocchiale, compresi quelli che si sono trasferiti in altre zone della città, alla chiesa dell’Ecce Homo. Il simulacro, subito dopo la conclusione della messa pomeridiana, è stato trasportato dai portatori sul sagrato. E qui, tra lo scoppio dei mortaretti e una pioggia colorata di strisce di carta, è stato sistemato sul tradizionale carro per essere trasportato, come accade ogni anno, lungo l’itinerario che tocca le principali vie del quartiere. L’altro momento ricco di significato, che per il secondo anno si è realizzato e che ha riscosso un’attenzione non ordinaria da parte dei residenti, è il cosiddetto “Risveglio mariano”. La richiesta di solidarietà tangibile da parte dei componenti del comitato, dei ragazzi del catechismo e dell’oratorio, che sono andati a cercare le offerte per i più bisognosi, accettando anche generi alimentari, ha preso corpo in un modo completamente nuovo, grazie anche all’ausilio del corpo bandistico “Alessandro Scarlatti” diretto dal maestro Sebastiano Gurrieri. Il gruppo ha così percorso le varie strade del quartiere, annunciando il giorno di festa con l’esecuzione di gioiosi brani musicali. “La gente – afferma Paolo Antoci, che si è occupato dell’organizzazione di questo speciale momento – ha risposto ancora con maggiore attenzione rispetto alla prima edizione. Significa che abbiamo toccato le corde della sensibilità pur in un momento così difficile. Ma è proprio quando i problemi sono parecchi che la solidarietà diventa ancora più importante. Piccoli gesti che, così come è accaduto ieri mattina, si traducono in qualcosa di consistente per aiutare chi ha bisogno”. Dopo il trattenimento pirotecnico al rientro, il parroco e il comitato hanno dato appuntamento ai fedeli per i festeggiamenti del 2014.