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Lunedì, 28 Aprile 2025

Il ricordo di Giovanni Paolo II tra fede, inclusione e legalità

Domenica 6 aprile nella chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Ammalati di Acireale è stata celebrata la Santa Messa in memoria di San Giovanni Paolo II, a distanza di venti anni dalla sua morte. La celebrazione eucaristica è stata presieduta da Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e concelebrata da don Arturo Grasso.

 La celebrazione è stata animata dall’Orchestra giovanile “Falcone Borsellino” della Fondazione “La Città Invisibile”, diretta dal M° Moises Pirela con la collaborazione del M° Carlos Medrano (musiche e arrangiamenti) e la M° Letizia Cunsolo (direzione coro).

Ha partecipato il Centro Custodia del Creato “Karol Wojtyla”, portando il bastone da montagna usato dal Papa Santo e mettendola a disposizione della venerazione dei fedeli.

 La Fondazione “La Città Invisibile”, attiva da 15 anni nella creazione di orchestre, composte da giovani provenienti da quartieri periferici di Catania e Adrano, si impegna nella promozione dell’inclusione sociale e della legalità attraverso la musica.

 Tra i suoi progetti di solidarietà, spicca l’iniziativa in Madagascar per la costruzione di aule scolastiche che ha offerto ad oltre 1.700 studenti malgasci l’opportunità di studiare lingue straniere, matematica e fisica, contribuendo così a migliorare le loro condizioni di vita

 “Abbiamo reso omaggio alla straordinaria testimonianza di fede, coraggio e amore di San Giovanni Paolo II. - Così ha esordito il vescovo Antonino Raspanti - “Il suo pontificato ha segnato profondamente la storia della Chiesa e del mondo”.

 Indelebile nella memoria di tutti è rimasto l’accorato grido ad Agrigento del Papa polacco nel 1993: “Lo dico ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio!”. Un appello forte e profetico contro ogni forma di violenza e sopruso, un monito ancora oggi attuale che ci invita a costruire una società fondata sulla verità e sul bene comune, seguendo la Legge di Dio.

 Così ha continuato il vescovo Raspanti: “La Legge di Dio è certamente giusta, poiché ci rende pienamente responsabili delle nostre azioni. Tuttavia, essa non ci offre solo un senso di responsabilità, ma ci ricorda anche che la salvezza e la misericordia provengono da Lui. Non possiamo uscire dal buio delle nostre trasgressioni da soli; è solo attraverso di Lui che possiamo trovare la via della speranza che ci conduce verso la luce.”

 “In questo giorno speciale – ha proseguito mons. Raspanti – desidero anche esprimere il mio sincero apprezzamento per l’Orchestra Giovanile Falcone Borsellino, che attraverso la musica trasmette valori di crescita e riscatto sociale”.

 “Per questi ragazzi – ha dichiarato Alfia Milazzo, presidente della “Città Invisibile” - l’appello lanciato da San Giovanni Paolo II, di non avere paura, di aprire e spalancare le porte a Cristo e di combattere la mafia è una chiamata a volgere il proprio impegno ad attivare una civiltà della vita”. 

 

Ha concluso: “Per questo noi abbiamo creato una scuola di vita e orchestra e oggi, a distanza di vent’anni dalla sua scomparsa, queste sue parole hanno un significato ancora più potente. Costruire la pace e combattere la violenza, sempre con la speranza e la carità”.

 

E anche in quest’occasione che cade in tempi difficili, in cui le minacce di una guerra in Europa e i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente, suscitano ai giovani ansia e sfiducia nel futuro, San Giovanni Paolo II continua a spronare con il messaggio lanciato in occasione della Giornata Mondiale Della Pace, il 1° gennaio 1985: “Quando io guardo a voi, giovani, sento una grande gratitudine e speranza. …Il futuro di pace sta nei vostri cuori”.

 

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