Doppia inaugurazione, ieri sera, in piazza Orvieto, nella frazione di Granieri, alla presenza del sindaco Fabio Roccuzzo e del vicesindaco Paolo Crispino, su iniziativa dell’associazione “La Voce di Una è la Voce di Tutte Odv” col patrocinio dell’Amministrazione comunale e con la collaborazione dell’associazione “Quelli che Granieri”, che ha così ripreso le proprie attività: dell’Endopank, la panchina gialla ideata dall’associazione “La Voce di Una è la Voce di Tutte Odv” per la sensibilizzazione sull’endometriosi, e della panchina rossa contro la violenza sulle donne (a cura delle associazioni “Triskele” e “Show People”). Entrambe sono state benedette dal parroco, don Giacomo Montes.
Oltre al sindaco e al vicesindaco, sono intervenuti la delegata della frazione, Concetta “Titti” Metrico (neo responsabile dello sportello Sinalp per la provincia di Catania), la tutor dell’associazione “Quelli che Granieri” Denise Maria Murgo, il ginecologo Pasquale Fatuzzo, la delegata sindacale SinalpSicilia e coordinatrice del progetto “Zero molestie”, Natascia Pisana, le rappresentanti delle associazioni Triskele (Natascia Palermo) e Show People (Giusi Aliotta). Contributi, con la lettura di alcuni pensieri, sono arrivati dai giovani Luana Garretto e Matteo Cabibbo. Servizio fotografico e video a cura di Giorgia Cabibbo, Toni Picone e Mario Roccuzzo.
Lo scopo del progetto “Sediamoci sul giallo: Endopank “, che ha già visto l’installazione di altre Endopank sul territorio italiano, è quello di sensibilizzare e parlare di una patologia – l’endometriosi - che risulta essere quasi sconosciuta sia dalle donne che dai loro medici; eppure essai colpisce più si 3 milioni di donne in Italia. Il problema, infatti, sta nella diagnosi tardiva, circa 7 anni di ritardo, in quanto i sintomi vengono spesso confusi con quelli di un ciclo mestruale un po’ più doloroso del solito. L’unica arma che si ritrovano le donne è ricorrere sempre ai centri specializzati per potere, quindi, ottenere una diagnosi precoce e ridurre la possibilità di avere danni permanenti e invalidanti. Quanto alla panchina rossa, con essa si intende dire no a qualsiasi tipo di violenza sulle donne e lanciare un messaggio di sostegno a chi continua a vivere nella paura.