“C'é stata una grande mobilitazione della città e di tutto il mondo politico e il primo atto concreto sarà la presentazione all’Ars di una mozione unitaria in cui si chiede al governo regionale di mettere come primo punto all’ordine del giorno dei fondi comunitari 2014-2020 le risorse necessarie per la realizzazione della seconda pista di Fontanarossa e dell’interramento della linea ferroviaria, progetto che consentirebbe di far tornare l’aeroporto di Catania nella serie A degli scali europei”.
Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco al termine dell’incontro con la deputazione europea, nazionale e regionale della Sicilia orientale, l’assessore regionale ai Trasporti Nino Bartolotta, i vertici di Sac e Camera di Commercio e rappresentanti di parti sociali e categorie produttive, svoltosi nell’aula consiliare del Palazzo degli elefanti per discutere sulle iniziative da intraprendere dopo il mancato inserimento dell’aeroporto di Fontanarossa nell’elenco Core Network Ten-T (Trans European transport network).
“Mi ha fatto molto piacere – ha spiegato Bianco – che oggi, senza fare differenze di colore politico, tutti si siano impegnati, nel corso di un ampio e articolato dibattito, a combattere questa battaglia di fondamentale importanza per per lo sviluppo economico dell’intera Isola. Catania possiede il più importante aeroporto del Sud ed è ingiusto che sia stato escluso dalla lista dei grandi scali europei, anche perché si tratta di una struttura in grande crescita e di importanza strategica”.
“Per questo – ha sggiunto il Sindaco - dobbiamo impegnare il governo regionale, quello nazionale e l’Unione europea a trovare i finanziamenti per realizzare l’interramento della rete ferroviaria che consenta la realizzazione di una seconda pista per lo scalo, indispensabili per accogliere nuove linee internazionali che ci consentiranno, tra qualche anno, di avere 18 milioni di passeggeri".
Nel corso dell’incontro l’Ad di Sac Gaetano Mancini ha spiegato appunto come l’azienda abbia “sviluppato la progettazione dell'allungamento della pista sulla base di un progetto delle Ferrovie dello Stato che risolve le interconnessioni tra pista e rotaia. Un progetto che pochi anni fa veniva considerato impossibile e che oggi permetterebbe i voli intercontinentali e intermodalità treno-aereo”.
Mancini ha plaudito all’iniziativa del Sindaco di Catania, sottolineando come sia indispensabile “imporre all’Europa, con il concorso di tutte le forze politiche, una logica di progettualità di sistema che guardi all'area vasta della Sicilia Orientale e alle sue infrastrutture, aeroporti, porti, ferrovie, interporto e assi stradali. Il presidente della Sac Enzo Taverniti ha sottolineato come Fontanarossa sia stata fortemente penalizzata dal fatto che “l’Europa ha deciso l’esclusione sulla base di parametri fermi al 2006, quando ancora non esisteva lo scalo di Comiso, che opera con Catania in un'ottica di sistema puntando tutto sull'intermodalità”.
“Dobbiamo – ha sottolineato Taverniti – puntare inoltre sulle realizzazioni rapide, per esempio realizzando nei pressi dell'aeroporto catanese la stazione della metropolitana della Ferrovia circumetnea, che ha una programmazione quinquennale”.
E l’assessore regionale Bartolotta ha spiegato come debba essere “il territorio a indicare alla Regione come questo collegamento intermodale debba essere realizzato. Noi saremo comunque al fianco della città”.
“Bisognerà decidere – ha detto - se dovremo procedere con le Ferrovie dello Stato, con un progetto a lunga scadenza che si concluderà nel 2021, oppure utilizzare parte dei finanziamenti già ricevuti dalla Ferrovia Circumetnea con un progetto che in cinque anni renderebbe operativo il collegamento tra il centro della città e l’aeroporto. Attendiamo le proposte del sindaco Bianco in un incontro che fissiamo già da adesso nel mese di gennaio”.
Bianco si è detto molto soddisfatto della riunione, “anche perché una cosa è parlare come sindaco di Catania, una cosa è parlare rappresentando tutta la deputazione per fare sentire la propria voce a livello regionale, nazionale ed europeo. Voglio ringraziare oggi tutti gli intervenuti, abbiamo dimostrato che anche esponenti di partiti lontani tra loro possono lavorare insieme per il bene di un territorio”.
Alla riunione erano presenti – oltre alla presidente del Consiglio comunale Francesca Raciti, al segretario generale della Camera di Commercio etnea Alfio Pagliaro e al direttore generale del Comune Antonella Liotta – i senatori Ornella Bertorotta (M5s), Venera Padua (Pd) e Andrea Vecchio (Scelta civica), i deputati nazionali Luisa Albanella (Pd), Giovanni Burtone (Pd) e Giulia Grillo (M5s), il vicepresidente dell’Ars Salvo Pogliese (Forza Italia), i deputati regionali Antony Barbagallo (Pd), Marco Forzese (Drs), Angela Foti (M5s), Lino Leanza (Art.4) , Antonio Malafarina, Concetta Raia (Pd), Valeria Sudano (Art.4) e Gianfranco Vullo (Pd). Per i sindacati erano presenti Angelo Villari, Rosaria Rotolo e Angelo Mattone, segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil e con loro Giacomo Rota e Giuseppe De Caudo (Cgil), Rosario Maurini (Uil), Bartolo Curia (Ugl). C’erano poi Giuseppe Giansiracusa, presidente provinciale della Lega delle cooperative, il vicepresidente di Confindustria Antonello Biriaco, il vicedirettore di Confcommercio Francesco Sorbello, Giovanni Pappalardo e Luigi Zagario di Coldiretti, Viviana Marano DI Sicilia convention bureau.