La formula invecchiamento attivo è stata scelta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per sottolineare la necessità di responsabilizzare le persone anziane a partecipare a pieno titolo alla vita della comunità. Oggi la longevità è una longevità attiva. Le persone non invecchiano con gli stessi ritmi e con le stesse modalità. Ed è un errore immaginare il mondo di domani “come il mondo di oggi con più anziani, perché avere 80 anni fra 20 anni non sarà come avere 80 anni oggi”. Si pensava, infatti, che le malattie delle persone anziane fossero pressoché invincibili, invece si registrano quotidianamente progressi che non mirano solo a far sopravvivere, ma a vivere bene.
Insomma il futuro non sarà popolato da vecchi decrepiti, ma persone prestanti nel corpo e nella mente. E qualche studioso arriva a sostenere provocatoriamente che le nostre società stanno diventando più giovani, perché si vive più a lungo e meglio, e non già più vecchie.
I numeri nel nostro territorio, sull’aumento degli anziani, dicono che a Manfredonia sono 10.229 (i dati si riferiscono al dicembre 2012), cioè il 18,18% della popolazione. I minori (per tali si intendono tutti coloro compresi tra gli 0 e i 14 anni) sono 8.791. Se allarghiamo ulteriormente la prospettiva dobbiamo tenere in considerazione che nell’Ambito, cioè i quattro Comuni del Piano Sociale di Zona (Manfredonia, Mattinata, Monte Sant'Angelo e Zapponeta), gli anziani sono complessivamente 15.000 e la percentuale aumenta avvicinandosi al 19% dei residenti.
Di questi la maggior parte gode di buona salute; le problematiche tipiche dell’anziano sono collegate all’inattività, all’ozio, all’inazione, al senso di inutilità. “Partecipare alla vita, ad una comunità – dice l’Assessore Paolo Cascavilla - significa dare la vita, prendersi cura e avere la possibilità di continuare a dare aiuto. L’anziano non deve solamente ricevere solidarietà dalla società, deve anche reciprocare solidarietà. Negare all’anziano la possibilità di rendersi utile e sentirsi utile nei confronti degli altri è la più grave pena che gli si può infliggere. Non è lecito allontanare dalla rete della reciprocità una persona solo perché ha raggiunto una certa età ed è andata in pensione”.
“Il pianeta anziani - prosegue Cascavilla - presenta molti aspetti ai quali si può rispondere in maniera creativa e originale. Ci saranno nuovi interventi per le non autosufficienze, per la cura a domicilio, ma devono essere gli stessi anziani e le associazioni che li organizzano, che devono sentirsi portatori di una cultura di solidarietà. Non si può pensare solo a richieste di socializzazione o del modo di trascorrere il tempo libero. Ci si può prendere cura dell’ambiente, curare i rapporti intergenerazionali, i luoghi collettivi (parchi giochi e verde), orti sociali, accompagnamento a scuola di bambini piccoli, nonni vigili e tanto altro”.
L’invecchiamento può non spaventare, quindi, se chi ha energie da spendere si rimette in gioco... e non solo per praticare footing o ballo!
Mercoledì 20 novembre prossimo ci sarà qui a Manfredonia, presso Palazzo Celestini alle ore 18, un appuntamento significativo sul tema dell’invecchiamento attivo. Saranno presenti: Angelo Riccardi - Sindaco di Manfredonia, Paolo Cascavilla - Assessore alla Solidarietà del Comune di Manfredonia, Michele Spinelli - Presidente Consulta Anziani, Michele Vaira - Delegato ANT Manfredonia. Seguiranno interventi programmati. Tutti sono invitati a partecipare.