
Un ferito in ospedale in codice rosso, tre salvati dalle macerie. L'edificio medievale in largo Corrado Ricci era in fase di restauro
Tra la folla di turisti che alzano i telefoni per scattare foto e immortalare la scena ai Fori Imperiali, l’attenzione resta tutta concentrata sulla sorte di un quinto operaio, ancora intrappolato all’interno della Torre dei Conti dopo il doppio crollo avvenuto questa mattina.
Il primo cedimento si è verificato intorno alle 11:15. Quattro operai sono rimasti coinvolti: tre sono riusciti a restare aggrappati alle impalcature, mentre un quarto è stato estratto dalle macerie e trasportato d’urgenza in ospedale in codice rosso.
Un secondo crollo si è poi verificato intorno alle 12:40, proprio mentre i Vigili del Fuoco stavano tentando di recuperare un altro lavoratore, rimasto bloccato all’interno della struttura. Le sue condizioni, inizialmente ignote, hanno trovato un filo di speranza solo nel pomeriggio, quando il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha riferito che “abbiamo segnali che sia ancora vivo”. Il prefetto ha spiegato che i soccorritori, durante il primo intervento, “sono riusciti a mettere delle protezioni, preservando così dall’ulteriore crollo”.
Sul posto sono impegnate numerose squadre dei Vigili del Fuoco, con l’ausilio delle unità Speleo e Usar (Urban Search and Rescue), oltre ad ambulanze, Polizia e Polizia di Roma Capitale.
A seguire da vicino le operazioni di soccorso e la messa in sicurezza del sito anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la presidente del Municipio I, Lorenza Bonaccorsi, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, il prefetto Giannini e il sovrintendente capitolino ai beni culturali, Claudio Parisi Presicce.
La Torre dei Conti, uno dei monumenti medievali più imponenti della Capitale, era oggetto di un intervento di restauro e consolidamento finanziato con fondi del PNRR, nell’ambito del progetto “Caput Mundi”, per un importo di quasi sette milioni di euro.
La Torre dei Conti aveva già subito diversi crolli in passato, in particolare durante i terremoti del 1348 e del 1630. Le uniche notizie precise riguardano però un terzo crollo, quello 26 ottobre 1644, quando un sisma non particolarmente forte danneggiò la struttura medievale e le case contigue causando la morte di due persone. "Cadendo oppresse molte case contigue dove restarono morti doi uomini, e quattro muli, e andò a male molta robba", annotavano le cronache dell'epoca.
Solo nel 1690 la Torre dei Conti fu rafforzata da Papa Alessandro VIII che vi fece aggiungere i due robusti contrafforti di rinforzo tuttora esistenti.


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