“Parteciperemo alle primarie di coalizione con una nostra proposta politica e un nostro autorevole candidato. D’altronde siamo stati noi a proporle per primi all’indomani dell’annuncio delle dimissioni del governatore Scopelliti. Noi già allora pensavamo a come dare una nuova classe dirigente alla Regione Calabria, mentre altri che oggi fanno i paladini delle primarie erano impegnati a trastullarsi su come allungare questa legislatura e sostituire Scopelliti con un vicegovernatore”.
Questa è la decisione scaturita ieri sera (venerdì 6 giugno) dalla riunione di coordinamento regionale di Fratelli d’Italia – Allenaza Nazionale. Una riunione che si è protratta fino a tarda sera e che ha fatto da preambolo all’assemblea regionale di giovedì prossimo, a Lamezia, durante la quale il partito di Giorgia Meloni annuncerà il nome del proprio candidato alle primarie di coalizione.
“Noi siamo la reale forza innovatrice del centrodestra calabrese – dichiarano congiuntamente Gianfranco Turino e Franco Bevilacqua, rispettivamente portavoce regionale e presidente della costituente regionale di FdI-AN – e ambiamo portare questo vento di cambiamento nella politica regionale. Parteciperemo alle primarie con pari dignità rispetto agli altri partiti della coalizione e se chiaramente troveremo un sistema di regole condivise”.
Ed è proprio sulle regole che c’è qualche perplessità da parte degli esponenti di FdI.
“Abbiamo le idee chiare su come svolgere le primarie – continua il portavoce regionale - e vorremmo poterci confrontare con gli amici del centrodestra magari seduti intorno ad un tavolo invece che sulla carta stampata. Leggo con enorme sorpresa che qualcuno ha anche indicato la data in cui svolgerle. Ci manca solamente – conclude Turino - che il senatore Gentile, che appartiene a quel partito il cui leader ha la grande colpa di aver fatto saltare le primarie del PdL, ci indichi anche chi debba vincere le primarie calabresi così da evitarci la fatica di farle. Noi siamo pronti a metterci in discussione e a mettere le nostre idee a giudizio dei calabresi, ma siamo meno pronti a correre accanto a chi rappresenta la vecchia politica consociativista ed oggi sostiene il governo Renzi”.