Donald Trump ha sospeso temporaneamente la consegna da parte degli Stati Uniti di tutti gli aiuti militari all'Ucraina, riporta il New York Times, che cita ufficiali e funzionari Usa. La decisione, dopo lo scontro di venerdì scorso con Zelensky e una serie di incontri del presidente degli Stati Uniti con i responsabili della Sicurezza nazionale, era stata confermata da un funzionario della Casa Bianca anche alla Cnn.
Il New York Times come la Cnn riporta inoltre che il sostegno a Kiev sarebbe ripreso quando Trump avrebbe ritenuto di aver accertato l'impegno in buona fede dell'Ucraina nei negoziati di pace con la Russia.
Gli Stati Uniti hanno fornito 65,9 miliardi di dollari di assistenza militare all'Ucraina dall'invasione russa del febbraio 2022, ma ulteriori contributi sono dunque in bilico dopo che Trump ha ordinato la sospensione degli aiuti militari a Kiev. Gli Stati Uniti e l'Ucraina potrebbero firmare l'accordo sulle terre rare già oggi. Lo rende noto Abc News, che cita due fonti informate sui colloqui, secondo cui il presidente Usa Donald Trump avrebbe indicato ai suoi principali consiglieri la volontà di concludere l'accordo presto
Così dopo l'ordine di Donald Trump di mettere "in pausa" gli aiuti militari a Kiev Volodymyr Zelensky tende la mano agli Usa. In un lungo post sui social il presidente ucraino è tornato sul alterco avvenuto in mondovisione con il tycoon cercando di guardare avanti. "Il nostro incontro alla Casa Bianca venerdì non è andato come doveva. È un peccato che sia andata così. È ora di sistemare le cose", ha scritto Zelensky auspicando per il futuro "cooperazione e comunicazioni costruttive". Allo stesso tempo il presidente ucraino si è detto pronto a "lavorare sotto la guida del presidente Trump" per "ottenere una pace duratura" in quando "nessuno di noi vuole una guerra senza fine".
"Ho ricevuto una lettera da Zelensky che si dice pronto a sedersi al tavolo della pace e a firmare l'accordo sui minerali" afferma Donald Trump nel suo discorso sullo Stato dell'Unione davanti al Congresso.
Zelensky ha individuato il primo passo di una ipotetica road map in una "tregua aerea e marittima" a patto che la Russia "faccia lo stesso". Quanto all'accordo per le terre rare saltato dopo l'incontro fallimentare di Washington "l'Ucraina è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato conveniente", ha dichiarato Zelensky aggiungendo di considerarlo come "un passo verso una maggiore sicurezza" dell'Ucraina.
Prima di tendere il ramoscello d'ulivo al presidente americano Zelensky ha avuto una conversazione telefonica con il premier britannico, Keir Starmer, impegnato nel ruolo di pontiere. Downing Street ha fatto sapere che Londra ha accolto con favore il "fermo impegno di Volodymyr Zelensky nel garantire la pace" sottolineando che "nessuno desidera la pace più di Kiev". Il leader ucraino, dal canto suo, ha ringraziato Starmer "per i consigli e il supporto in questo momento difficile".
È tempo di sistemare le cose. Vorremmo che la cooperazione e la comunicazione future fossero costruttive", aveva scritto Zelensky su X, esprimendo apprezzamento per quanto fatto dagli Stati Uniti per aiutare l'Ucraina a mantenere la sua sovranità e indipendenza. "E ricordiamo il momento in cui le cose sono cambiate quando il presidente Trump ha fornito all'Ucraina i Javelin. Ne siamo grati".
Per quanto riguarda l'accordo "su minerali e sicurezza", aveva aggiunto Zelensky, "l'Ucraina è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato conveniente". Consideriamo questo accordo come un passo verso una maggiore sicurezza" e "spero davvero che funzionerà in modo efficace".
L'Ucraina è pronta a sedersi al tavolo delle trattative "al più presto", aveva proseguito Zelensky, secondo cui "nessuno desidera la pace più degli ucraini. Il mio team e io siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura".
"Le prime fasi per mettere fine alla guerra"
"Siamo pronti a lavorare rapidamente per mettere fine alla guerra e le prime fasi potrebbero essere il rilascio dei prigionieri e una tregua dei cieli (divieto di missili, droni a lungo raggio, bombe sulle infrastrutture energetiche e civili) e la tregua in mare immediatamente, se la Russia farà lo stesso - aveva concluso Zelensky - Quindi vogliamo procedere molto rapidamente attraverso tutte le prossime fasi e lavorare con gli Stati Uniti per concordare un solido accordo finale".
"Pace raggiungibile con leadership Usa e Ue"
"La pace è necessaria per tutti noi. Una pace giusta con garanzie di sicurezza chiare. E' assolutamente raggiungibile insieme alla leadership degli Stati Uniti e a tutta l'Europa", aveva poi scritto il presidente ucraino dopo aver parlato al telefono con il premier britannico Keir Starmer "degli sviluppi in corso" e dei "prossimi passi".
"Stiamo coordinando le nostre posizioni e facendo tutto il possibile per arrivare a una pace garantita il prima possibile e porre fine a questa guerra", ha aggiunto Zelensky esprimendo la sua gratitudine alla Gran Bretagna "per i consigli e il sostegno in questo periodo difficile". "Ricorderemo sempre tutto quello che i britannici hanno fatto per gli ucraini e per la nostra sicurezza condivisa".
Fonte varie agenzie