A nostro modesto avviso, la burocrazia può essere l’intoppo per la crescita del Mezzogiorno. Vediamo perché. La burocrazia: è il Potere delle pubbliche Amministrazioni nel rispetto delle Leggi e dei Regolamenti; nei fatti, però, può diventare: lungaggine dei procedimenti amministrativi, ovvero, un ostacolo imprevisto ed inatteso se “attuata, con pedanteria ed eccessivo formalismo, da parte di alcuni impiegati pubblici”(Cfr. Dizionario Mondadori, Edizione 1984). A questo punto, vediamo perché, la burocrazia frena lo sviluppo del Mezzogiorno. Il Rapporto Pmi Mezzogiorno di Confindustria e Cerved, con la collaborazione di Srm ha affermato, senza mezzi termini: ”Tempi troppo lunghi rispetto alle esigenze dell’ impresa. E quest’ultima, di conseguenza, rinuncia all’investimento”. C’è da dire, anche, che, a volte, si è in presenza di norme incomprensibili, per gli stessi tecnici e amministrativi della pubblica amministrazione; pertanto, di fronte al rischio di incorrere in errori o, in atti contrari alle norme, la macchina amministrativa si ingessa e non prende decisioni definitive. Tuttavia, va detto, senza mezzi termini, che le piccole e medie imprese del Mezzogiorno tornano ad investire e potrebbero farlo in modo, più consistente, grazie ad una crescente solidità finanziaria e patrimoniale. Purtroppo, la velocità burocratica, con cui tale processo si compie non è, ancora, sufficiente a recuperare, in tutti i territori meridionali, le fette di tessuto imprenditoriale perdute con la crisi. In conclusione, diciamo che sconfiggere i ritardi amministrativi, in particolare nel Sud, debba essere un obiettivo fondamentale della Politica nazionale.