In primis, diciamo che una proposta, interessante, per la crescita del Mezzogiorno, viene da Invitalia(l’Agenzia per l’attrazione degli investimenti collegata al Ministero dello Sviluppo economico): creare lavoro giovanile, attraverso, l’autoimpiego, cioè, mediante la costituzione di ditte individuali, microimprese; poi, ci sono i fondi necessari per avviare l’attività se c’è ed è valida l’idea imprenditoriale. Invitalia, in realtà, pensa di poter convincere disoccupati e inoccupati meridionali, soprattutto, giovani e donne, che se hanno un’idea da sviluppare, se sono convinti di avere talento, possono porre, con convinzione, le basi per un proprio, prosperoso, futuro. In particolare, l’autoimpiego si può realizzare attraverso la forma del lavoro autonomo- costituendo una ditta individuale – per investimenti non superiori a 25.823 euro; oppure, attraverso la microimpresa- in forma di società di persone- per investimenti non superiori a 129.114 euro. Ancora, per realizzare idee di impresa, nel settore turistico o della fruizione di beni culturali e paesaggistici, sono stati definiti dei “ poli di attrazione” nelle regioni: Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con una particolare dotazione prelevata dal Programma Operativo Interregionale Attrattori culturali naturali e turismo cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale(Fesr). In conclusione, noi vediamo in questa proposta un nuovo modello di sviluppo sostenibile per il nostro Mezzogiorno in quanto, in concreto, dovrebbe permettere alle imprese e agli imprenditori di innovare, di esportare, di investire e di occupare i senza lavoro. Tutto questo, non è cosa da poco!