Nell'Aula della Camera si è tenuta l'informativa del ministro della Giustizia Carlo Nordio e del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sul caso Almasri, con un successivo intervento al Senato. Entrambi i ministri hanno ribadito che il governo ha agito esclusivamente nell'interesse del Paese, con l'obiettivo di tutelare la sicurezza nazionale.
Il primo a intervenire è stato il Guardasigilli Nordio, seguito dal titolare del Viminale. Al termine delle loro dichiarazioni, hanno preso la parola i rappresentanti dei vari gruppi parlamentari.
Nordio ha chiarito che "la comunicazione della questura di Torino è arrivata al ministero ad arresto già effettuato" e ha sottolineato che "nell'atto della Corte Penale Internazionale ci sono una serie di criticità che lo rendono nullo".
Sulla vicenda si è espressa anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha criticato l'operato del ministro della Giustizia, affermando: "Parla da avvocato del torturatore".
Caso Almasri: Piantedosi difende la decisione sull'espulsione
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha chiarito la gestione del caso Almasri, sottolineando che la predisposizione dell’aereo già nella mattina del 21 gennaio rientrava tra le misure preventive adottate per garantire la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico. Secondo il ministro, tale iniziativa non era finalizzata a un’unica soluzione, ma aperta a diversi possibili scenari, incluso un eventuale trasferimento in un altro luogo di detenzione.
Piantedosi ha ribadito che, una volta venuta meno la condizione di restrizione della libertà personale – su disposizione della Corte d’Appello di Roma – l’espulsione si è rivelata la misura più adeguata per salvaguardare sia la sicurezza dello Stato sia l’ordine pubblico. Il titolare del Viminale ha inoltre sottolineato che la decisione rientra nelle prerogative assegnate dalla legge al ministero dell’Interno, confermando così la legittimità del provvedimento adottato.
Sicurezza nazionale: Piantedosi e Nordio difendono le scelte del Governo
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha ribadito la centralità della sicurezza nazionale e dell’ordine pubblico come pilastri fondamentali dell’interesse nazionale, sottolineando che la loro tutela è una prerogativa imprescindibile di ogni governo. “Dalla gestione dei flussi migratori alle iniziative di cooperazione allo sviluppo, dalla difesa degli interessi economici nazionali in aree geopoliticamente strategiche fino alla sicurezza dei nostri cittadini all’estero, il Governo continuerà ad agire con fermezza”, ha dichiarato Piantedosi. Ha poi precisato che l’esecutivo manterrà una linea chiara e determinata, operando sempre nell’interesse dell’Italia e dei suoi cittadini.
Sul caso Almasri, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha duramente criticato la Corte Penale Internazionale (Cpi), parlando di “un immenso pasticcio” nella gestione del mandato d’arresto. Secondo Nordio, la Corte avrebbe modificato il provvedimento cinque giorni dopo la sua emissione, ribaltandolo completamente senza informare preventivamente il Governo italiano. Il Guardasigilli ha annunciato l’intenzione di attivare i poteri previsti dalla legge per chiedere chiarimenti formali alla Cpi sulle incongruenze riscontrate. Ha inoltre evidenziato che la nuova decisione della Corte, presa il 24 gennaio 2025, è stata pubblicata online in lingua inglese senza essere ancora stata ufficialmente comunicata all’Italia.
Fonte varie agenzie