Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 19 Aprile 2024

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:494 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:524 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:710 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1319 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1439 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1274 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1445 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1493 Crotone

Inquinamento marino: si fa presto a dire plastica

Ottima idea, quella del Porto di Pisa, di riunire autorità marittime e rappresentanti della regione Toscana, della provincia di Pisa e del comune di Pisa, insieme con specialisti scientifici, per presentare nella sua realtà al pubblico il problema dei mari e delle coste invasi da rifiuti di plastica, e le conoscenze attuali su ciò che ne consegue per l’ecosistema e per l’uomo.

Il capitano di vascello Andrea Santini della direzione marittima livornese e il funzionario comunale pisano Marco Redini hanno fra l’altro sollevato la necessità dei controlli per il rispetto delle leggi contro l’abbandono dei rifiuti. La professoressa Cristina Panti dell’università di Siena ha esordito riconoscendo che in sé la plastica è una risorsa preziosa per moltissime attività umane, ma non si può ignorare che nel mondo la sua produzione ha avuto una crescita esponenziale (la docente ha proiettato un grafico che giustifica quest’aggettivo, usato invece molto spesso in modo del tutto errato, come semplice sinonimo di grande). Sicché occorre attenzione, per esempio, alla presenza di additivi dagli effetti sanitari sgraditi, come gli ftalati e il bisfenolo-A.

Che della plastica — o, meglio, delle plastiche, perché di tanti materiali diversi si tratta — non si possa fare a meno l’hanno detto il dottor Antonio Cecchi dei laboratori Archa, azienda privata pisana, e il professor Valter Castelvetro dell’università di Pisa. Il primo ha molto giustamente ammonito che occorre educare le persone a non abbandonare rifiuti nell’ambiente. Su questo punto, chi scrive sostiene da tempo che è necessario sanzionare con severità i contravventori, e dare la massima pubblicità ai casi sanzionati. Se è vero che il mare è grande e cogliere in fragrante i maleducati è difficile, è anche vero che il grosso della plastica arriva al mare dai fiumi, cioè dalla terra, dove sorprendere ogni tanto i colpevoli non è poi così arduo.

Le professoresse Patrizia Cinelli e Maurizia Seggiani dell’università di Pisa hanno chiarito un errore molto frequente nella mentalità diffusa, che confonde l’origine vegetale di certi materiali plastici con la biodegradabilità: non è affatto detto che queste due qualità si trovino nello stesso polimero. Hanno anche mostrato vasetti e bicchieri sperimentali fatti con PHA (poli-idrossi-alcanoati) che si degradano bene nell’acqua di mare, per quanto i loro effetti sulla fauna marina siano ancora allo studio.

Castelvetro ha smontato certe illusioni eccessive sul riciclo, che di fatto è possibile solo per alcuni tipi di plastica. La Germania — ha detto — sta risolvendo il problema con l’incenerimento. Ha poi insistito sul contributo enorme che alle microplastiche e nanoplastiche marine (la differenza sta nelle dimensioni delle particelle) viene dato dal lavaggio dei tessuti sintetici, in particolare dai tessuti in poliestere: le microfibre rilasciate finiscono nelle fogne e poi raggiungono i mari, entrando nella catena alimentare: non si sa con quali effetti per noi consumatori di pesce.

In sostanza, saremmo portati a concludere, pensar di risolvere il problema eliminando la plastica monouso (piatti, bicchieri, posate, bastoncini con fiocchi di bambagia, cannucce per bibite…) è una pia illusione, nel migliore dei casi.

Gianni Fochi, chimico della Normale di Pisa e giornalista scientifico

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI