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Rischia una "punizione" il medico che sconsiglia le vaccinazioni

Disinteressati, 'pigri', male informati e calcolatori e : sono questi i quattro gli 'identikit' di chi non vuole i vaccini o li ignora. A tracciarli è la ricerca condotta dalle università tedesche di Erfurt e Aquisgrana, in collaborazione con l'americana Rutgers University, basata sull'analisi dei fattori che influenzano le decisioni relative ai vaccini.

I 'disinteressati' non mostrano il minimo interesse riguardo ai vaccini. Per sensibilizzarli gli esperti raccomandano campagne tese a indurre una maggiore consapevolezza relativa alle infezioni; sono utili anche informazioni tese a sfatare falsi miti, come quello di un presunto legame tra autismo e vaccini, e a rafforzare atteggiamenti positivi verso le vaccinazioni.

Si propongono inoltre un cambio delle politiche vaccinali, fino eventualmente a rendere le vaccinazioni obbligatorie, o incentivi, come multe per chi non si vaccina e ricompense in denaro per chi lo fa.
Per i 'pigri', che sono definiti come coloro cui manca forza di volontà e si lasciano scoraggiare dalle difficoltà legate a spostamenti e costi, si raccomandano strategie tese a facilitare l'atto della vaccinazione, oltre a informazioni da fonti qualificate e strumenti che favoriscano l'autogestione e il controllo, come l'utilizzo di alert via sms o telefonate una volta scelta la vaccinazione.

I 'male informati', definiti come coloro che hanno una conoscenza non corretta che distorce il rischio percepito delle vaccinazioni e indebolisce la fiducia, sono il gruppo considerato più difficile da convincere. In questi casi si raccomanda essenzialmente l'accesso a informazioni che sfatano miti da fonti affidabili, come i medici.

I 'calcolatori' sono coloro che soppesano pro e contro e possono scegliere di non vaccinare se le informazioni sono contraddittorie. Con loro, secondo i ricercatori, e' importante insistere sui benefici sociali dei vaccini, sfatare miti e dare informazioni aggiuntive sulla necessità di vaccinarsi e magari degli incentivi.

la ricerca pubblicata sulla rivista Policy Insights from the Behavioral and Brain Sciences si è basata sull'analisi degli articoli finora pubblicati su questo tema ed ha suddiviso in quattro categorie chi non vuole i vaccini, tracciando altrettanti identikit basati su quattro criteri (compiacenza, convenienza, fiducia e calcolo) e individuando per ognuno di essi delle possibili azioni tese a modificarne i comportamenti.

Intanto sta rischiando una punizione il medico che diffonde informazioni non scientifiche sconsigliando le vaccinazioni il provvedimento è allo studio da parte del ministero della Salute. Per il medico 'infedele', che diffonde cioè informazioni che non hanno un fondamento scientifico circa la pericolosità dei vaccini, potrebbero dunque essere previste 'punizioni' di tipo deontologico e disciplinare, fatto salvo il reato penale nel caso in cui dovesse verificarsi un decesso riconducibile alla mancata vaccinazione.

Il medico che diffonde informazioni non scientifiche sconsigliando le vaccinazioni potrebbe rischiare una 'punizione', dal richiamo da parte dell'Ordine fino alla radiazione dall'Albo. E' l'ipotesi allo studio, secondo quanto si apprende, nel provvedimento,che dovrebbe arrivare a breve, per l'obbligo delle vaccinazioni a scuola.

In vista del Piano Vaccinale, di cui si sta discutendo proprio in questi giorni al Ministero della Salute, gli esperti del gruppo di lavoro ministeriale hanno intanto anticipato 10 principi guida, con punti innovativi quali 'etica e formazione'. Si indica tra l'latro che la vaccinologia faccia parte dei corsi universitari e venga inserita anche fra gli obiettivi della formazione continua per tutta l'area sanitaria.

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