Francesco Zampini e Paolo Zou, jazz=chitarre in cd

"Unknown Path". È un sentiero sconosciuto quello intrapreso dal chitarrista Francesco Zampini nel suo omonimo album. E non tanto per il tipo di musica che ė jazz in piena regola. È il percorso in sé che si presenta come un tragitto che parte, si incammina già dal brano d'apertura "Dream Team" a passo di swing sostenuto dalla ritmica (il contrabbasso di Michelangelo Scandroglio e la batteria di Bernardo Guerra) solo che la carreggiata si apre a varchi imprevisti, come qui i ricorrenti echi spagnoli, i lunghi fraseggi della tromba di Alex Sipiagin già nella seguente "Last Hope", gli spazi di libera e collettiva elaborazione in "Mr X", le armonizzazioni suadenti di "Cyclic Episode", composta da Sam Rivers, da parte del pianoforte di Xavi Torres.
Nei ulteriori quattro brani - "Ternoot", "Song for Alba", "Whispers", "View from DH" - Zampini conferma ulteriormente il suo talento di compositore che ha acquisito, osserva Umberto Fiorentino nelle liner notes, un linguaggio melodico completo e contemporaneo mentre Sipiagin ne sottolinea la capacità di dar spazio agli altri musicisti lasciando loro la necessaria libertà di improvvisazione. 
Quello che inoltre si percepisce dalla sua musica è che, nonostante gli ampi spazi concessi alla creatività dei singoli e del gruppo, ci si muova verso una meta, si, non definita, ma sapendo di correre con un'incertezza per così dire calcolata.
Il jazz, volendo applicarvi la teoria di Luhmann, è un sistema del rischio tuttavia Zampini ha le tasche riempite di sassolini bianchi anzi neri coi quali tracciare il sentiero ai compagni di viaggio ed indicar loro la giusta direzione.

"Piscinas" è un compact che il chitarrista Paolo Zou ha consegnato alla label Dodicilune, diciamolo pure, per deliziare gli appassionati della sei corde.
Perché il suo strumento ha una particolarità nel raccordo a dir poco sinergico, sinagmallatico stretto con il basso fiondante di Stefano Rossi e la batteria "ad aria compressa" di Alessio Baldelli nelle varie atmosfere jazz soul funk hip hop latin popular che gli otto brani in scaletta, susseguendosi, diramano nell'aria.
Più che dialogo il loro appare una sorta di monologo a tre voci così come ogni assolo strumentale non ė mai "solo" rispetto al contesto triadico.
"Piscinas" , va precisato, è una spiaggia vicino Narbolia, paese d'origine di familiari del leader di formazione. L'omaggio non deve preludere a situazioni contaminanti di matrice etnica. Il luogo, scelto per l'immagine di copertina, può valere come occasione per ricordare agli immemori, ammesso che ce ne sia bisogno, che la regione sarda è da decenni terra di jazz e di jazzisti, di rassegne e concerti insomma ha di che dire la sua in materia. Zou, col suo chitarrismo solare e scattante, i cambi di ritmo attuati con sensibilità moderna e i riflessi rapidi mai sbrigativi, con il suo giusto soppesare accordi e disaccordi e l'accorto contrappesare linee di note e clusters, ne è un degno nonchè promettente rappresentante fra i più in vista della new generation italiana.

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