Il Premio Internazionale di Pedagogia “Elisa Frauenfelder” a Pina Amarelli e Livia Iaccarino

La cultura del cibo va custodita, valorizzata, tramandata e insegnata. È questo il senso di un prestigioso premio internazionale di pedagogia assegnato a due donne simbolo della cultura enogastronomica italiana: Pina Mengano Amarelli, presidente della secolare azienda di liquirizie “Amarelli” di Rossano Calabro e Livia Adario Iaccarino, fondatrice dello storico Boutique Hotel Ristorante “Don Alfonso 1890” di Sant’Agata sui Due Golfi, il ristorante italiano più famoso del mondo.

Entrambe sono state insignite ieri del Premio Internazionale “Elisa Frauenfelder”, ideato e promosso dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli in collaborazione con altre undici Università internazionali (dalla Spagna agli Stati Uniti) e con alcune delle più prestigiose istituzioni scientifiche italiane (dalla Società Italiana di Pedagogia all’Opera Nazionale Montessori). Un progetto nato con l’obiettivo di conservare e promuovere l’eredità scientifica e umana di una delle più importanti studiose della pedagogia italiana contemporanea scomparsa poco più di un anno fa il 31 dicembre 2017 dopo oltre mezzo secolo di lavoro accademico. Il Premio Frauenfelder, come spiega il suo coordinatore scientifico Fabrizio Manuel Sirignano, professore ordinario di Pedagogia generale al Suor Orsola, “guarda soprattutto al futuro per offrire ai giovani studiosi un esempio straordinario di rigore scientifico, innovazione pedagogica e passione per lo studio, intesi come volano di una autentica emancipazione e trasformazione sociale”.

“Un esempio della profonda unità tra la cultura umanistica e quella imprenditoriale che ha caratterizzato la più nobile tradizione meridionale. Stimata studiosa e docente di diritto, si è impegnata nella guida dell’antica azienda di Rossano Calabro che, dal 1731, data della sua fondazione, ha raggiunto fama e prestigio mondiali valorizzando, con amore e sapienza, la liquirizia calabra, ritenuta dall’Enciclopedia Britannica la migliore al mondo”. Sono queste le motivazioni del riconoscimento a Pina Amarelli, già insignita dalla Presidenza della Repubblica dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, che con Livia Iaccarino si è aggiudicata la prima edizione del Premio Frauenfelder nella sezione “Donne nelle Istituzioni, nella cultura e nell’arte” che costituisce una sezione speciale del Premio accanto alle sezioni di Scienze pedagogiche, Cultura e innovazione e Maestri d'Italia.

Per la fondatrice di “Don Alfonso 1890” le ragioni del premio assegnato da una prestigiosa giuria internazionale presieduta dal Rettore del Suor Orsola, Lucio d’Alessandro, risiedono “nell’originalità della sua attività professionale e imprenditoriale nella quale da anni affianca all’attività storica nel campo dell’enogastronomia (alla sua scuola si sono formati importanti cuochi che hanno fatto grande la cucina italiana, sotto il segno della felice combinazione tra rigore tecnico e creatività liberatrice) un grande impegno nella valorizzazione e nella divulgazione dell’identità culturale meridionale e mediterranea”. Un impegno declinato anche sul versante della ricerca, come membro del Comitato scientifico del MedEatResearch, il primo centro di ricerca universitario italiano specificamente dedicato alla Dieta Mediterranea (fondato e diretto dagli antropologi Marino Niola ed Elisabetta Moro), e del Dottorato di ricerca in “Identità e pratiche di distinzione sociale attraverso il consumo alimentare” dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.

Nella sezione Maestri d’Italia la favola pedagogica del Bibliomotocarro lucano e il riconoscimento alla docente ‘eroe’ Franca Di Blasio accoltellata da un suo alunno in una scuola del casertano

In chiusura della cerimonia la premiazione della sezione “Maestri d’Italia” dove c’è stato il premio a due ‘eroi’ della pedagogia contemporanea. Franca Di Blasio, docente presso l’Istituto Bachelet-Majorana di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, sfregiata da una coltellata di un suo alunno lo scorso anno già insignita dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. A lei il Premio Internazionale “Elisa Frauenfelder” perché “incarna eroicamente quei valori e quelle qualità che ogni docente dovrebbe avere quotidianamente nella propria esperienza professionale e per essere stata esempio di umanità, di passione autentica, di tenerezza, di capacità di dialogo e di sensibilità avendo mostrato di fronte all’aggressione subita da parte di un suo studente una profonda responsabilità formativa ed educativa che non solo la scuola deve ritrovare ma che la società tutta ha bisogno di riscoprire”.

Antonio La Cava, maestro lucano in pensione, di recente nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, riceverà il Premio Internazionale “Elisa Frauenfelder” proprio nell’anno del ventennale della sua straordinaria invenzione pedagogica: il bibliomotocarro. Un motocarro adibito a biblioteca con cui negli ultimi 20 anni ha percorso oltre 200mila chilometri per portare libri ai bambini delle scuole elementari dei paesi più piccoli e isolati della Basilicata, dove spesso non ci sono biblioteche o librerie.

 

 

 

 

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