Cantine Mediterranee e Podere Don Giovanni oggi fidanzati, futuri sposi !

E’ sana, vigorosa, non inferiore al miele imetteo. Niente di meglio produce la mia Cavelle, il Villaggio paterno reso famoso del mio ingegno. Lì sono nato e quali siano i miei costumi ed il mio talento te lo dirà questa dolce uva che ti mando”. Con queste parole Giannantonio Campano, l’eminente umanista nato nel 1429 a Cavelle, piccolo villaggio di Galluccio, accompagna il dono di uve locali al  Cardinale di Pavia Jacopo Ammannati.

Davvero salubri e intonsi i luoghi del comprensorio di Galluccio, comune in provincia di Caserta ai piedi della falda sud orientale del Monte Camino, in cui è situato il Podere Don Giovanni.

Nei giorni scorsi,  presso l'azienda vitivinicola Podere Don Giovanni si è celebrata la partnership fra due produttori campani, Podere Don Giovanni e Cantine Mediterranee, che unendosi vogliono aumentare la loro penetrazione nel mercato, soprattutto estero.

Il sindaco di Galluccio, Francesco Lepore, intervenendo all’incontro con gli addetti al settore,  ha sottolineando come con la sua giunta sta puntando alla valorizzazione dell’enogastronomia del territorio: “Proprio in questi giorni  - ha detto il sindaco - si sta svolgendo la Sagra dell’uva, che si concluderà  con il concerto di Enzo Avitabile, per valorizzare il prodotto vino e la gastronomia del paese. Puntiamo sull’accoglienza in un territorio incontaminato con un paesaggio collinare bellissimo”.

La conferenza stampa di presentazione è stata moderata da Luigi Farina di spaghettitaliani.com, dove è stato illustrato il progetto che porterà a breve alla costituzione di un nuovo brand.

L’agronomo Salvatore Martino, ha illustrato le origini del Podere Don Giovanni: “Il Podere nasce nel 2008, quasi dal nulla, dalla volontà del Dr  Giovanni Severino. Oggi siamo arrivati ad avere una superficie di circa 10 ettari fra uliveti e vigneti. La produzione di vino si basa sull’Aglianico e sulla Falanghina, secondo il disciplinare del Galluccio DOC, cercando di sfruttare al massimo la vocazione del territorio. L’impianto del vigneto venne concepito, sin dal 2008, con l’obbiettivo di produrre vini di alta qualità, con vigneti con alta densità d’impianto; 5.200 piante per ettaro, producendo poca uva per ogni ceppo, per aumentarne la qualità. Le olive sono di una varietà locale, per rispettare il più possibile le caratteristiche del territorio vulcanico, visto che ci troviamo ai piedi del vulcano spento di Roccamonfina.  Da qualche anno - ha concluso Salvatore Martino - si produce olio biologico e da quest’anno anche il vino sarà bio”.

Giovanni Severino, proprietario del Podere Don Giovanni ha così commentato: “Dopo 10 anni di produzione pensavo che era arrivato il momento di chiudere l’azienda. Ma l’incontro con Vincenzo Napolitano di Cantine Mediterranee  mi ha fatto tornare sui mei passi aprendo nuove prospettive che mi rendono molto fiducioso”.

Vincenzo Napolitano, proprietario di Cantine Mediterranee,  una delle poche aziende italiane a produrre vini che hanno la certificazione ebraica “kosher”,  ha anticipato gli obbiettivi delle due aziende: “La partnership che è nata  si riassume con una sola parola, rete, che è l’unico mezzo che può aiutare le piccole e medie aziende ad arrivare a dei mercati che non potrebbero raggiungere da sole. Noi facciamo parte della rete di imprese Mercati Italiani, che ha l’obbiettivo di proporre agli imprenditori un vasto paniere di prodotti, in tal modo con un solo interlocutore riescono a reperire contemporaneamente diversi tipi di prodotti, agevolandolo anche la logistica, visto che si può così ridurre la quantità di prodotti acquistati".  Vincenzo Napolitano ha così concluso: "Le nostre produzioni sono complementari fra di loro, quella di Cantine Mediterranee è prettamente vesuviana e beneventana, mentre quella di Podere Don Giovanni è casertana, con i vigneti autoctoni del Galluccio DOP, quindi rientra nel concetto di rete di cui parlavo prima. Come progetto futuro abbiamo intenzione di fondere i due marchi, creando un unico brand, con un restyling delle etichette. Per lanciare questa nuova realtà  parteciperemo a manifestazioni in Europa e in altri continenti, per rafforzare la nostra presenza all’estero, che ci vede già oggi presenti in Cina, Taiwan, Nord Europa, Africa, Stati Uniti  e da poco anche in India”.

L'Azienda Cantine Mediterranee porta avanti dal 1946 la volontà di dare seguito ad una antica tradizione vinicola familiare e con l’entusiasmo e la passione ha consolidato negli ultimi 10 anni anche la sua introduzione sui mercati internazionali. Cantine Mediterranee tende a valorizzare i vini tipici della Campania, con particolare riguardo all’area vesuviana, al Sannio beneventano e all’Irpinia: culle di antiche tradizioni  vitivinicole da cui si ricavano vini famosi in tutto il mondo.

Podere Don Giovanni è una azienda vitivinicola ed olivicola, fondata circa 20 anni fa dalla famiglia Severino, tra boschi secolari di castagni e deliziosi borghi medievali, ci si perde in un’oasi di tranquillità, scoprendo, poco a poco, scenari indimenticabili e sospesi nel tempo. Lungo sentieri e piccoli borghi, si possono ammirare straordinarie testimonianze storiche, che raccontano di un passato fatto di fede e d’ingegno architettonico. Il Podere è alle pendici del vulcano spento di Roccamonfina e dello storico borgo medievale di Sipicciano. Castagneti, oliveti secolari coltivati secondo il protocollo biologico e vigneti fanno da cornice ad un panorama unico, che comprende il golfo di Gaeta e la storica abbazia di Montecassino.

Dopo la presentazione è stata effettuata la visita all'azienda Podere Don Giovanni  che si è conclusa con un happening finale, dove alcuni volontari si sono prestati alla pigiatura dell'uva con i piedi nei tini.

I numerosi presenti hanno brindato con i vini delle due aziende sulla terrazza del Podere Don Giovanni a cui è seguito un ricco buffet preparato dallo Chef Antonio Arfè, della Gastronomia Arfè, con l’aiuto dello Chef Vincenzo Patricelli, con i prodotti offerti da alcune aziende partecipanti alla rete Mercati Italiani.

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