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Tra le numerose celebrazioni che costellano l’anniversario del centenario dell’ indipendenza della Finlandia, la compagnia aerea di bandiera Finnair lancia tre nuove collaborazioni gastronomiche per i suoi pasti a bordo che intendono promuovere la cultura alimentare finlandese e che sono realizzate in collaborazione con la Fondazione ELO, organismo dedicato alla promozione della cultura alimentare finlandese.

Per i viaggiatori in classe business che volano da e per Helsinki sui voli a lunga percorrenza tra il 4 ottobre e il 9 gennaio, lo chef Eero Vottonen, che ha già curato i Signature menu (menu firmati) di Finnair, ha elaborato un menu esclusivo sul tema “100 anni” per festeggiare le sfumature culinarie del cibo finlandese. I menu presentano prelibatezze come l'aringa baltica, il salmone marinato, la trota iridea, uno stufato tipico della Carelia e una zuppa di funghi porcini aromatizzata con bresaola d’alce. Lo scorso gennaio lo chef Vottonen, sostenuto dalla fondazione ELO, si è classificato sesto, su ventiquattro partecipanti, alla prestigiosa competizione Bocuse d'Or a Lione, in Francia.

"Mentre creavo il menu “centenario” per Finnair, ho pensato molto a ciò che la Finlandia e la sua cultura alimentare rappresentano per me", afferma Eero Vottonen. "È un grande onore per me collaborare con Finnair a questa iniziativa e sono entusiasta di avere l'opportunità di far scoprire i sapori della Finlandia a migliaia di passeggeri che transitano in Finlandia con Finnair".

Le variazioni del menu del centenario saranno servite anche nelle ambasciate finlandesi di tutto il mondo per contrassegnare le celebrazioni della Finlandia.

Per i clienti di classe economica sui voli a lungo raggio, dal 5 luglio al 9 gennaio, Finnair ha collaborato con la ELO Foundation e la scuola elementare di Cygnaeus a Turku per creare menu ispirati ai deliziosi e sani pasti scolastici della Finlandia.

I menu sono stati selezionati dagli studenti della scuola Cygnaeus di Turku durante un laboratorio presso i locali catering di Finnair e sono stati adattati per essere serviti a bordo. I pasti scelti dagli studenti includono portate tradizionali finlandesi come patate e polpette o maccheroni e casseruola di carne.

"L’ obiettivo principale di questa nostra collaborazione con la Fondazione ELO è di contribuire alla  promozione della cultura alimentare, sana e deliziosa, della Finlandia a centinaia di migliaia di passeggeri internazionali che volano con noi quest'anno", spiega Maarit Keränen, responsabile del servizio in volo presso Finnair . "Ad esempio, i pasti scolastici sani ed equilibrati sono un elemento essenziale e ben riconosciuto del sistema scolastico finlandese e siamo orgogliosi di evidenziare questi gustosi piatti come parte del nostro servizio in cabina".

"Siamo estremamente orgogliosi di collaborare con Finnair e di promuovere i pasti scolastici finlandesi in Finlandia e all'estero", afferma Seija Kurunmäki, direttore esecutivo della Fondazione ELO. "La Finlandia è stata il primo paese al mondo a servire i pasti scolastici gratuiti nel 1943. A poco a poco, i pasti scolastici sono diventati più variegati e sono oggi parte di uno strumento pedagogico olistico che si estende ben oltre il pranzo scolastico".

Finnair festeggerà anche i 100 anni della Finlandia offrendo il pane di segale e le torte di Carelia durante il servizio pasti a bordo dei suoi voli a lungo raggio.

La bellezza senza tempo di Roma ospita l’immenso patrimonio artistico e culturale dell’Italia, disseminato nei suoi Borghi. Nasce da un intreccio che offre mille suggestioni la straordinaria mostra - evento  fino  al prossimo  9 giugno sarà ospitata nella ambientazione eccezionale delle Terme di Diocleziano, in Viale Enrico de Nicola,  a Roma. “Ai confini della Meraviglia” sarà un affascinante percorso espositivo ed esperienziale per immergersi nell’Italia più autentica, quella rappresentata da circa 1000 borghi di 18 Regioni, che hanno aderito all’iniziativa  interregionale Borghi - Viaggio Italiano.  Un viaggio meraviglioso, un evento che sarà un modo unico, coinvolgente e di estrema suggestione per presentare, ai turisti italiani e internazionali, l’enorme patrimonio di queste splendide località disseminate su tutto il territorio nazionale, che rappresentano non soltanto il meglio del paesaggio italiano, ma anche la storia del nostro Paese, la ricchezza di monumenti ed arte che ci pone ai vertici assoluti nel mondo, le tradizioni, le culture e produzioni uniche, lo stile di vita slow e tipico dell’identità italiana.

 

La Regione Calabria sarà presente alle Terme di Diocleziano il giorno 19 maggio,portando all’attenzione dei visitatori un patrimonio che in Calabria trova la sua massima espressione, tra castelli arroccati, viste mozzafiato, folklore, dall’entroterra alla costa. Luoghi non più solo fisici, ma anche luoghi della mente, che raccontano di popoli che, nel corso dei secoli, hanno lasciato tracce indelebili del loro passaggio e della loro permanenza. Esporranno 15 Borghi, cui vanno ad aggiungersi 5 Borghi marinari e 5 Borghi d’autore: Aieta (Cosenza), Altomonte (Cosenza), Bova (Reggio Calabria), Civita (Cosenza), Fiumefreddo Bruzio (Cosenza), Gerace (Reggio Calabria), Melissa (Crotone), Miglierina (Catanzaro), Morano (Cosenza), Oriolo (Cosenza), Roseto Capo Spulico (Cosenza), Scilla (Reggio Calabria), Santa Severina (Crotone), Stilo (Reggio Calabria), Taverna (Catanzaro), Cortale (Catanzaro), Pizzo (Vibo Valentia), San Giovanni in Fiore (Cosenza), San Luca (Reggio Calabria), Badolato (Catanzaro), Diamante (Cosenza), Isola Capo Rizzuto (Crotone), Tropea (Vibo Valentia), 

 

 

Il programma

Nella giornata di venerdì 19 maggio ci si potrà imbattere in artigiani impegnati a forgiare con antica maestria tessuti, ceramiche e strumenti musicali: un gruppo di donne attenderà all’arte del ricamo e della tessitura, utilizzando anche antichi telai. Accanto a loro esporranno ceramisti provenienti da diversi borghi calabresi e un liutaio che illustrerà le diverse fasi della produzione di una chitarra.

 

“I Borghi si raccontano” è lo spazio dedicato soprattutto ai più giovani, dove le storie dei vecchi borghi saranno messe in scena, tra mito e realtà.

 

Insieme a quello della “Pacchiana”, costume tradizionale calabrese, si potranno ammirare gli abiti arberëshe e grecanici, che con gli occitani rappresentano le minoranze linguistiche della nostra regione.Susciterà certamente stupore e curiosità la Pupazza: un’imponente statua di due metri d’altezza, ricoperta di foglie di ulivo e portata in processione la Domenica delle Palme.Il colore rosso dei peperoncini e la fragranza inconfondibile del cedro caratterizzeranno l’allestimento, riportando i visitatori indietro nel tempo, per conoscere da vicino le tradizioni secolari, tenute in vita da un popolo – quello calabrese – strettamente legato alle proprie origini. Un legame tramandato anche grazie a narrazioni, canti, serenate e balli popolari, affidati per l’occasione a gruppi folk e cantastorie.

Durante la giornata, gli orafi Gerardo Sacco e Michele Affidato esporranno le loro creazioni.

 

Sarà esposta anche una copia del Codex Purpureus Rossanensis, manoscritto del VI sec. che nel 2015 è stato riconosciuto Patrimonio dell'umanità ed inserito dall'Unesco tra i 47 nuovi documenti del Registro della memoria mondiale.

Il vino rosso Campione del Mondo del 2017 è il Terre Della Baronia 2014 dell’Azienda Agricola G. Milazzo di Campobello di Licata che grazie all’altissimo punteggio conseguito conquista la Gran Medaglia d’oro e il titolo di Vino Rosso Rivelazione dell’edizione numero 24 del Concours Mondial de Bruxelles, che si è tenuto in questi giorni a Valladolid, in Spagna nella regione Castiglia e León.

Il Concours Mondial de Bruxelles è uno dei più prestigiosi e rigorosi concorsi enologici internazionali. Un concorso dai numeri impressionanti. Tre giorni di degustazioni, 320 degustatori, 2.400 calici, 2.000 litri d’acqua e 2.000 panini, per assaggiare alla cieca 9.080 vini.

La giuria della 24ª edizione era composta da sommelier, giornalisti specializzati e esperti, provenienti da oltre 50 paesi.

La Sicilia ottiene risultati molto lusinghieri: il premio per il vino Rosso rivelazione, 6 gran medaglie d’oro, 18 medaglie d’oro e ben 39 medaglie d’argento. 

A sbalordire i risultati dell’Azienda Agricola G. Milazzo che arricchisce un plamares che non ha paragoni a livello internazionale.

Ottiene riconoscimenti per tutte le tipologie di vino: con gli spumanti metodo classico, con i vini bianchi e con i vini rossi, per un totale di ben 11 medaglie.

Il Terre della Baronia rosso, che proprio poche settimane fa si era aggiudicato la medaglia d’argento al Challenge International du Vin di Bordeaux, si aggiudica il punteggio più alto nella categoria vino Rosso. Si tratta di un vino Biologico ottenuto da due vitigni autoctoni: il -Nero d’Avola e il Perricone. 

Il Maria Costanza Rosso ottiene due medaglie d’oro con l’annata 2013, come già avvenuto nel concorso enologico del Vinitaly e al Challenge International du Vin di Bordeaux.

Medaglia d’oro per il Duca di Montalbo 2002, già medaglia d’oro al Challenge International du Vin di Bordeaux.

“Il premio rivelazione e le medaglie d’oro ottenute per i vini rossi premiano la scelta trentennale della nostra azienda di percorrere una strada originale per la valorizzazione del Nero d’Avola. Un lungo lavoro che si connota per essere il risultato della sperimentazione portata avanti in oltre 30 anni di ricerca sui cloni della varietà siciliana per eccellenza, per individuare il miglior adattamento al nostro terroir”. Così Saverio Lo Leggio, Amministratore Delegato dell’azienda di Campobello di Licata commenta i risultati del Concours Mondial de Bruxelles.

“I vini rossi – spiega Lo Leggio – sono i più premiati della nostra collezione, grazie ad un terroir unico, ad uno scrupoloso lavoro in vigna e a un lungo affinamento in bottiglia che li rende estremamente morbidi, complessi ed eleganti.

Questi riconoscimenti premiano la nostra scelta di puntare sui vitigni autoctoni e sui vini da lungo invecchiamento. Negli anni abbiamo ottenuto risultati eccezionali, impensabili per una piccola azienda siciliana, la cosa che riteniamo straordinaria, e per la quale non ringrazieremo mai abbastanza i nostri collaboratori è il fatto di riuscire a confermarli in un contesto sempre più competitivo”.

Il Terre della Baronia Rosso deve il suo nome al terroir unico in cui vengono coltivate le viti: nove aree e sub aree, in cui si trovano le porzioni di vigneto di area Munti che sono state scelte proprio perché più ricche di sostanza organica e di struttura, e di un profilo argilloso che esalta l’espressione del territorio regalando una particolare ricchezza gustativa e olfattiva .

Qui sono state impiantate delle selezioni clonali di Nero d’Avola che ogni anno danno risultati straordinari.

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