Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 19 Aprile 2024

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:492 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:522 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:708 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1318 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1438 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1273 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1443 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1491 Crotone

Dal 9 al 14 giugno il Centro Congressi di San Servolo a Venezia avrà l'onore di ospitare il workshop internazionale sul canto indiano tenuto dalla rinomata cantante Sunanda Sharma, erede artistica e allieva di punta della leggendaria cantante di Benares Girija Devi, recentemente scomparsa. 

Parte del workshop sarà anche incrociata al seminario sul documentario etnomusicologico tenuto dall'Istituto di Musiche Comparate della Fondazione Cini di Venezia in quei giorni, mentre il 16 giugno alle 16.30 la scuola musicale di Benares sarà celebrata con il primo e unico concerto di Sunanda in esclusiva in Italia e in esclusiva al Corriere del Sud presso la Fondazione sull'isola di San Giorgio. Sunanda Sharma non ha bisogno di presentazioni in Occidente, dove per 13 anni ha tenuto alla Royal Academy of Music di Londra e al SOAS le Summer school di canto indiano che venivano organizzate dall'Asian Music Circuit, forgiando così un numero di allievi che la seguono con devozione per le sue doti di insegnante. 

L'evento italiano sarà anche un'occasione di rinnovare la lunga tradizione di masterclass di musica indiana con grandi interpreti a Venezia iniziata negli anni '80 proprio con il famoso virtuoso del sitar Ravi Shankar. «È una gioia per me presentare ufficialmente al pubblico italiano un'artista di raro talento espressivo e tecnico quanto didattico come Sunanda Sharma, in quanto indologa studiosa di musica indiana e sua prima allieva italiana, proprio nel luogo speciale dove il mio amore per lo studio di questa tradizione è iniziato. Ho chiamato questo evento The call of the East from Varanasi to Venice proprio per sottolineare il legame di elezione tra Venezia e l'Oriente e, in particolare, tra la musica indiana e l'isola di San Giorgio.» dice l'organizzatrice Marged Trumper. 

La particolarità di Sunanda sta, oltre che nel suo riconosciuto raro talento di artista e insegnante, nella versatilità del suo vasto e prezioso repertorio tradizionale, assimilato con pazienza nel decennio di convivenza e servizio della sua maestra secondo il metodo di trasmissione orale e nella prosecuzione dell'apprendimento sino agli ultimi giorni di Girija Devi, nome tra quelli che hanno fatto la storia della musica colta indiana di questi due ultimi secoli. Il workshop, infatti, si propone di introdurre i partecipanti di tutti i livelli e background, che verranno a Venezia da Gran Bretagna, India e diverse parti d'Italia, ai numerosi generi del repertorio colto di Benares, dal classico khyal ai semiclassici thumri e vari altri generi stagionali di origine folk. Il workshop è suddiviso nel fine settimana introduttivo, adatto a tutti, e i successivi quattro giorni di approfondimento per chi desidera un'esperienza più completa. In India il canto è la base di tutto il repertorio anche strumentale ed è dunque la migliore porta di ingresso a tutta la musica indiana in generale. 

La thumri, in particolare, è cantata secondo la tradizione solo da pochissimi cantanti e richiede, oltre alle doti espressive innate, un metodo di apprendimento che tenga conto del testo e del contenuto poetico derivato dalla danza e insegnato da uno specialista, come nel caso di Sunanda. Il workshop sarà, dunque, un'occasione più unica che rara non solo per musicisti, cantanti e appassionati della spiritualità indiana, ma anche per studiosi e appassionati di letteratura e poesia indiana e non, etnomusicologia, danza, teatro e psicologia di approfondire l'espressione delle emozioni.

ForSec2018 cerca proprio di avvicinare cittadini, esperti ed istituzioni alla piattaforma di sicurezza integrata predisposta per fornire alla collettività tutela e protezione contro pericoli, rischi e possibili turbamenti degli ordinari rapporti civili, economici e sociali. È questo infatti l’elemento essenziale di Forum Security, associazione nata proprio dalla voglia di condividere e proporre risposte qualificate alle nuove istanze di allarme sociale. 

L’idea dell’associazione nasce da Maria Grazia Santini, che riesce a far incontrare, dopo anni di collaborazione e amicizia, accademici, professionisti e imprenditori che hanno fatto dell’idea della sicurezza un aspetto importante del proprio modo di vedere ed operare. Negli ultimi anni la sicurezza pubblica è stata minacciata da numerosi eventi: dall’attentato delle Torri Gemelle, alla proliferazione del terrorismo internazionale fino ai conflitti in Africa e in Asia che contribuiscono alle migrazioni di massa. 

L’Associazione promuove, dunque, la cultura della sicurezza, con gli strumenti che ritiene più idonei e congeniali: o Organizzando eventi e incontri per mettere a disposizione dei Cittadini competenze e conoscenze; o Creando consapevolezza nei ragazzi con incontri mirati sui temi più critici; o Creando rete, valorizzando e condividendo le competenze di chi ha a cuore la sicurezza; o Stimolando risposte concrete ai bisogni emergenti; o Collaborando con le istituzioni laddove se ne presenti l’opportunità o Condividendo con i propri soci ed amici, situazioni, notizie, leggi, e tutto ciò che potrebbe aiutare a comprendere e conoscere i fenomeni che potrebbero andare ad impattare sulla sicurezza.  

Tali eventi hanno ampliato la vulnerabilità del sistema globale rendendo più complessa la tutela della sicurezza della collettività. Nella convinzione che la sicurezza sia un bene fondamentale per il libero esercizio dei diritti, precondizione del pieno sviluppo della personalità umana e del riconoscimento della pari dignità, Forum Security si impegna a promuovere ogni azione diretta a favorire la cultura della sicurezza, declinata in ogni sua possibile accezione, affinché essa diventi patrimonio condiviso e consapevole di ogni cittadino.    

Sono tantissimi gli elementi che rendono Forum Security un’associazione “vincente”, a partire dai soci fondatori. Maria Grazia Santini, ex dirigente di Pubblica Sicurezza, con il grado di Dirigente Superiore, è stata per anni Coordinatore Responsabile per l’aviation security degli aeroporti della regione Lombardia anche attraverso la funzione di Membro del Nucleo Ispettivo Nazionale, realizzata in tutti gli aeroporti italiani. Roberto Sergnese, Presidente e Direttore della formazione del centro di addestramento security ATS di Vizzola Ticino (VA) è anche capo progetto per lo sviluppo del CBT Simulscan, uno dei più diffusi simulatori di RX. Un’altra punta di diamante dell’associazione è il professor Marco Lombardi, Direttore di ITSTIME, Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies, Centro di ricerca del Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica, dove è professore ordinario di sociologia e insegna crisis  management, intelligence e attività di contrasto al terrorismo. 

E poi, Radu Solomon, Direttore Generale presso Quaser Certificazioni, l’organismo di certificazione riconosciuto dal Ministero dell’Interno per gli Istituti di Vigilanza. Dulcis in fundo, Irene Casarico che oltre ad essere vicepresidente dell’associazione Forum Security è responsabile del progetto start up, comunicazione e attività istituzionali, vanta trentennale esperienza in società private multinazionali. Ma non è tutto, Forum Security si avvale anche della collaborazione volontaria di esperti, analisti e giornalisti italiani ed europei che la rendono un alleato importante per gli organi istituzionali e decisionali. L’Associazione, pertanto, rappresenta e cura gli interessi dei propri associati, tutti professionalmente impegnati nel settore della sicurezza con attività di formazione, ricerca, informazione, produzione di tecnologie e buone pratiche. 

Tra i tanti riconoscimenti che sta collezionando, a meno di un anno dalla istituzione, Forum Security è stata accreditata il 30 novembre 2017 nell’elenco dei rappresentanti di interesse del consiglio regionale della Lombardia. La presenza ai tavoli della Regione, nei vari livelli, è intesa a promuovere sinergie fra i propri associati e le Istituzioni per sensibilizzare e favorire la “Sicurezza” come parte integrante delle attività delle PP. AA condividendo proposte, analisi, ricerche, incontri e tutte quelle attività inerenti la cultura della sicurezza nei più svariati ambiti come ricerca, formazione, certificazione, analisi e prevenzione del rischio, tecnologie della sicurezza, sicurezza nella grande distribuzione, nei grandi eventi, nei trasporti e nei luoghi sportivi. Per questa ragione gli associati agiscono anche come mentori e tutor di start up e neo imprenditori le cui iniziative hanno rilevanza sulla sicurezza dei cittadini, della comunità e delle aziende: l’eccellenza, insomma, di chi ha l’onere e l’onore di fare sicurezza per davvero! 

DIPARTIMENTO DI SOCIOLOGIA Convegno Venerdì 18 maggio 2018 Cripta Aula Magna, ore 9.30-13.00 Largo A. Gemelli, 1 - Milano Ore 9.30-10.15 

Introduzione al Convegno Marco LOMBARDI, Itstime, Università Cattolica del Sacro Cuore Maria Grazia SANTINI, Forum Security Ore 10.15-10.45 Resilienza e sicurezza. Quale relazione alla luce delle attuali minacce? 

Barbara LUCINI, Itstime, Università Cattolica del Sacro Cuore Ore 10.45-12.30 Tavola rotonda Sicurezza e partecipazione: consapevolezza della società civile e risposta istituzionale Modera: Marco LOMBARDI, Itstime, Università Cattolica del Sacro Cuore Partecipano: Claudio BERTOLOTTI, Forum Security e Progetto Te.Si Stefano 

DAMBRUOSO, Magistrato Barbara 

LUCINI, Itstime, Università Cattolica del Sacro Cuore Gian 

Guido NOBILI, Area Sicurezza Urbana e Legalità - Regione Emilia-Romagna e Coordinatore FISU (Forum Italiano Sicurezza Urbana) Emanuele 

RICIFARI, Direzione Nazionale Anticrimine della Polizia di Stato 

Maria Grazia SANTINI, Forum Security Ore 12.50-13.00 Dibattito 

 

 

 

 

 

Soveria Mannelli è tra i borghi più belli del Mediterraneo. A decretarlo è l’Associazione I Borghi più belli d’Italia che ha inserito il comune calabrese nella nuova Guida I borghi più belli del Mediterraneo curata dal giornalista Claudio Bacilieri e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro Italia Mediterraneo.

 

Sono 135 i borghi prescelti tra 17 Paesi che si affacciano sulle sponde del Mare Nostrum. A fare compagnia a Soveria Mannelli ci sono, tra gli altri, bellissimi borghi come Ansouis in Francia,  Mojácar in Spagna, La Valletta a Malta, Baalbek in Libano, Dana in Giordania, Kakopetria a Cipro, Göreme in Turchia, Moschiena in Croazia e gli italiani  Burano, Alberobello, Monreale, Cefalù, Erice, Altomonte, Acciaroli, Laigueglia.

 

Ognuno di questi luoghi è una traccia di salvezza, un angolo dove rifugiarsi, nascondersi e vivere. Storie, climi e territori diversi, meraviglie spesso sconosciute non solo dal punto di vista geografico, ma anche storico e culturale.

 

Deviazione per la virtù è l’invito rivolto nella guida ai viaggiatori e turisti che desiderano conoscere Soveria Mannelli, borgo che contraddice “l’idea di una Calabria spezzata da catastrofi antiche e nuove”.


 

Il Sindaco Leonardo Sirianni ha espresso soddisfazione per questo riconoscimento manifestando l’orgoglio di essere stati accomunati alla straordinaria bellezza dei luoghi citati - i borghi più belli del Mediterraneo-.

 

“E’ una vetrina importante che ci onora e allo stesso tempo ci responsabilizza”.

 

“Gli amministratori che ci hanno preceduto hanno voluto e saputo riscoprire la storia e le tradizioni di questo luogo. Da parte nostra devo dire che abbiamo avuto l’opportunità, continuando nel solco di anni di amministrazione consapevole e lungimirante, di coltivare e far crescere il senso di appartenenza attraverso la valorizzazione di un patrimonio fatto di “bellezzapaesaggistica, culturale, artistica, di storia, tradizioni artigiane e gastronomiche. Crediamo profondamente che non sia la mera sontuosità ma la pura bellezza a decretare l’identità di un luogo”. Puntando su quest’ultima crediamo sia possibile, anzi oggi assolutamente necessario, diffondere l’immagine di una Calabria diversa da quella che emerge dai media; di quella Calabria che ha incantato il cuore e la mente dello stuolo di viaggiatori che nel corso del tempo ha avuto la ventura di imbattersi nella nostra Terra”.

 

 

 

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI