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Sabato 7 luglio sarà un giorno speciale per la Repubblica di San Marino.

Si apre, infatti, la Galleria Nazionale San Marino, il nuovo museo d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino, con un nuovo allestimento e nuovi servizi, come lo spazio per la consultazione degli archivi, delle bibliografie, della fototeca e dell’emeroteca, che renderanno la fruizione degli ambienti particolarmente attraente, in linea con quanto le grandi istituzioni museali italiane e internazionali offrono ai loro visitatori.

 

L’evento si tiene in occasione del X anniversario dell'Iscrizione di San Marino nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO.

 

La Galleria Nazionale San Marino, avrà sede stabile nelle Logge dei Volontari, un magnifico edificio realizzato alla fine degli anni trenta, ristrutturato per l'occasione.

Il museo è un progetto degli Istituti Culturali promosso dalla Segreteria di Stato Cultura della Repubblica di San Marino, in collaborazione con il MA*GA di Gallarate (VA), ordinato da Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, rispettivamente direttore e curatore progetti speciali dell’istituzione varesina, e si presenta con un allestimento che raccoglie una selezione di opere, tutte appartenenti alla Collezione d'Arte Contemporanea dello Stato di San Marino, composta da più di mille esemplari, di alcuni dei nomi più conosciuti della storia italiana del Novecento, quali Renato Guttuso, Emilio Vedova, Sandro Chia, Enzo Cucchi, Corrado Cagli, Giuseppe Spagnulo, Enzo Mari, Luigi Ontani e altri, accanto a quelle di importanti autori della scena artistica sammarinese: Marina Busignani Reffi, Walter Gasperoni, Gilberto Giovagnoli e Patrizia Taddei.

 

Il percorso, suddiviso in quattro aree, corrisponde ad altrettanti nuclei storico-tematici, ognuno dei quali offre un focus di approfondimento su un particolare evento nella storia dell’arte di San Marino del XX secolo, come le Biennali Internazionali di San Marino, il Progetto Spagnulo/Manzoni, la Scala Santa di Enzo Cucchi, l’intervento di Maurizio Cattelan.

 

La prima sezione - Il secondo dopoguerra tra realtà e astrazione - presenta gli autori essenziali per tracciare i contorni del dibattito teso tra realtà e astrazione nel secondo dopoguerra in Italia: dal realismo sociale di Renato Guttuso, qui con La resa (1945), opera rappresentativa, per impegno politico e ricerca estetica, del clima culturale e artistico dell’Italia appena uscita dalla guerra e dal fascismo, all’astrattismo diEmilio Vedova che con Foresta Vergine - Dal Diario del Brasile (1954) si rende fautore di una pittura segnico-gestuale di grande carica espressiva che rompe gli schemi, facendo proprie le istanze più aggiornate dell’informale europeo e americano. Tra questi due poli, s’inseriscono i lavori di Renato Birolli e di Corrado Cagli, che cercano un tipo di pittura sospesa tra astrazione e figurazione. Birolli, con Vigna (1952) adotta un linguaggio figurativo sintetico e non naturalistico capace di leggere la poesia delle piccole cose, le foglie, i rami, in tutta la loro essenza e immediatezza; analogamente, Cagli con The Arunta Boat (1951) propone un’immagine figurativa in cui l’elemento onirico-fantastico s’intreccia felicemente con segni primitivi. A questi maestri si affianca Achille Perilli che con Diagramma della realtà umana (1958) si situa nel clima informale della seconda metà degli anni cinquanta.

All’informale conduce anche Vita embrionale (1960), il dipinto dell’artista sammarinese Marina BusignaniReffi, capace di chiudere in una espressione formale sintetica, energica e a un tempo libera, non descrittiva, il sentimento delicato e profondo della maternità.

 

La seconda sezione - Arte contemporanea e linguaggi sperimentali - copre un ampio arco temporale, che si muove tra gli anni settanta e novanta e che si concentra sui linguaggi sperimentali che si sviluppano a partire dall’arte concettuale fino alla fotografia contemporanea e mette in luce una linea di continuità tra opere e autori molto eterogenei, ma accomunati da un medesimo sguardo sperimentale verso le arti visive.

 

Figura fondamentale in questo senso è Patrizia Taddei, prima artista di San Marino tra gli autori collezionati dalla Galleria Nazionale a progettare e realizzare nel 1973 un intervento performativo di carattere concettuale, documentato attraverso una serie di fotografie. L'artista riflette, in parallelo con le esperienze concettuali e poveriste dell'Italia dell'epoca, sull'idea di confine e limitazione, in relazione alla propria condizione di cittadina di un piccolo Stato.

Accanto a Patrizia Taddei, s’incontrano le opere di due maestri dell'arte italiana quali Giuseppe Spagnulo eMimmo Jodice, che si concentrano su San Marino. Jodice ha lavorato a un progetto fotografico dedicato proprio alla Città e al Monte Titano nel 1990; Spagnulo ha realizzato una serie di sculture, disegni e bozzetti per una scenografia che accompagna una composizione musicale di Giacomo Manzoni andata in scena al Teatro Titano nel 1991 e qui pubblicata, per la prima volta, nella sua interezza.

 

Il terzo nucleo di opere della Galleria - Un nuovo classicismo tra tradizione e innovazione - riflette sul ritorno alla pittura, caratteristico dell’arte europea degli anni ottanta, dalla Transavanguardia di Chia e Cucchi al Citazionismo di Ontani alle posizioni più indipendenti come quelle di Enzo Mari.

La Transavanguardia è rappresentata in collezione da Prima Bella Mostra Italiana (1995), un’opera a quattro mani di Sandro Chia ed Enzo Cucchi che condensa l’idea di fondo del movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva come territorio espressivo in cui figurazione classica e infantile, segno descrittivo e sommario, riferimenti a figure ancestrali, utilizzo non accademico di materie e tecniche, conducono a un linguaggio libero e sostenuto da una grande energia creativa.

 

Collocata all’esterno della sede della Galleria Nazionale, ma con essa profondamente legata per storia e linguaggio, è La Scala Santa di Enzo Cucchi, opera permanente realizzata nel 1987 sulle pareti della “Scala Santa” dell’ex Monastero di Santa Chiara oggi Università di San Marino.

Allo stesso 1987 appartiene l’opera Lingua di un ½ giapponese di Gilberto Giovagnoli, artista sanmarinese che si muove, in sintonia con la Transavanguardia italiana, in un ambito prevalentemente pittorico, cui si affianca Walter Gasperoni che con B – 1° (1973) mette in campo un universo di segni, di spazi, di campiture cromatiche del tutto personale.

Chiudono questa terza sezione due opere di Luigi Ontani e di Enzo Mari, diverse per tecnica e intenti, eppure accomunate da una sorta di spirito irriverente che le rende preziose nel panorama della collezione della Galleria Nazionale.

 

Da un lato, Luigi Ontani con L’uccello all’appello del cappello (1995-1997) inscena il dialogo tra un mitico cantastorie-giullare medioevale, portatore di infinite e meravigliose narrazioni popolari, esperto nell’arte della musica e dell’intrattenimento e un piccolo uccellino a sua volta simbolo di un potere sovrannaturale, pronto ad accompagnare il giullare con il suo canto e ad amplificarne la voce.

Dall’altro, Enzo Mari con Dialogo tra Fidia, Galileo, Duchamp, i sette nani, l’Idiota, risponde con un raffinato progetto filosofico caratterizzato da grande ironia e libertà di mezzi; si tratta di un’allegoria costituita da 23 pezzi in gesso, legno, ceramica, ferro, carta, stoffa, vetro, bronzo, ottone, cemento, progettata e realizzata da Mari per la XLII Biennale di Venezia del 1986, esposta a San Marino nel 1988.

 

Lungo il suo percorso, la Galleria Nazionale propone inoltre un Archivio Performativo dedicato ai progetti realizzati negli anni più recenti, fino alla stretta contemporaneità, che rientra nelle attività di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio UNESCO della Repubblica di San Marino e la cui caratteristica sarà quella di essere costantemente aggiornato con nuovi allestimenti.

 

 

Il sistema scolastico finlandese è noto in tutto il mondo per essere considerato il migliore. Un momento importante della giornata scolastica degli alunni finlandesi è rappresentato dall’ora del pranzo: ogni giorno viene offerto loro un pasto gratuito ed equilibrato a scuola. E questa disposizione è in vigore da almeno 70 anni poiché la Finlandia è stato il primo paese al mondo nel 1948 a stabilire per legge che ogni alunno dovesse ricevere a un pasto gratuito a scuola. Il pranzo scolastico gratuito offerto a tutti è una delle caratteristiche della società e dello sviluppo scolastico finlandese.

La Finlandia e la Svezia sono gli unici paesi al mondo dove lo stato offre un pasto gratuito a tutti gli allievi ogni giorno scolastico.

Sin dall’inizio il pranzo gratuito a scuola è stata una garanzia per l’eguaglianza: senza distinzione fra le classi sociali è stato offerto a tutti e così ha reso possibile la partecipazione più completa alla vita scolastica. Il pranzo viene preparato seguendo le raccomandazioni nutrizionali nazionali.
In Finlandia ogni giorno vengono serviti ca 900 000 pranzi scolastici. Il prezzo degli ingredienti è di circa 1 euro per porzione e il pasto deve coprire 1/3 del fabbisogno energetico giornaliero.

“Miglior cibo scolastico” un concorso per i cuochi delle mense

Per definire la migliore alimentazione scolastica in Finlandia, ogni due anni viene organizzato un concorso per i cuochi delle mense. Quest’anno, a marzo, l’ambasciatore di Finlandia in Italia Janne Taalas è stato il presidente della giuria a Helsinki e ha avuto il piacere di ospitare la squadra vincente nella sua residenza a Roma il 12 giugno scorso.

Lo scopo del concorso è di far aumentare il rispetto verso i pasti scolastici e verso i professionisti che lavorano nelle mense, così come produrre nuove ricette per tutte le cucine scolastiche finlandesi.
Durante il concorso le squadre finaliste di tre cuochi preparano zuppe, secondi (a base di carne o pesce) e piatti vegetariani.  La giuria giudica l’aspetto e il gusto dei piatti e la loro adattabilità all’uso delle mense scolastiche.

Il concorso vuole puntare l’attenzione sulle seguenti domande: come si fa a preparare pasti gustosi per i bambini con un costo di un euro a porzione? Come si può ridurre lo spreco nelle mense e aumentare l’ecologicità dei pasti?

Nella residenza dell’ambasciatore sono intervenuti i rappresentanti degli organizzatori dell’originale concorso: Jutta Kontinen e Ari Korte della Continental Foods Finland mentre era presente il trio femminile di cuoche vincitrici del concorso, tutte provenienti dalla città di Joensuu, Finlandia centrale e della scuola di Eno: Anne Kinnunen, Meerit Kärki e Leena Koponen. Esse lavorano alla mensa dove giornalmente vengono preparati ca 700 pasti scolastici, la ditta che gestisce la mensa si chiama Polkka – Pohjois-Karjalan tukipalvelut Oy. Secondo i vincitori i piatti preferiti scolastici dei bambini della zona dove lavorano sono: frittelle di spinaci, bastoncini di pesce e diversi porridge, specialmente il porridge di orzo.

Intanto cresce la popolarità dei piatti vegetariani nelle scuole finlandesi. Anche la squadra di Joensuu vuole aumentare l’uso delle verdure e degli ingredienti a chilometro zero nei piatti, come le mele e i frutti di bosco locali in autunno.

E questo è menù vincente, che è stato fatto gustare agli ospiti dell’ambasciatore nella sua residenza:
Zuppa di carote e wurstel
Paella di pollo
Patate al forno
Purea di ceci
Insalata di cavolo cinese, ananas e piselli

Certamente un menù insolito per i gusti degli studenti italiani ma, bisogna ammetterlo, avendolo provato, abbastanza saporito ed equilibrato.

Sarà più facile e conveniente visitare la Terra del Mito grazie all’accordo sottoscritto oggi pomeriggio, tra EAV e Parco Archeologico dei Campi Flegrei, con un biglietto unico e collegamenti rapidi: è il Cuma Express che garantirà una connessione veloce e confortevole dal cuore della città di Napoli, dalla storica stazione di Montesanto, fino all'area flegrea.

Elettrotreni di ultima generazione, gli ET500, saranno utilizzati in questo percorso: vagoni provvisti di aria condizionata con capacità di 68 posti a sedere numerati e 2 posti disabili. I biglietti costeranno al massimo 10 euro, saranno acquistabili on-line e comprenderanno l'ingresso ai monumenti dell'area flegrea (Anfiteatro Flavio, Terme di Baia, Castello-Museo archeologico e Scavi di Cuma).

Il servizio prevede l'effettuazione di 4 corse, in andata e ritorno, nelle domeniche e nei festivi dal 1 luglio al 30 settembre con quattro fermate intermedie nelle stazioni di Mostra, Pozzuoli, Fusaro e Torregaveta.

Il viaggiatore potrà salire e scendere con lo stesso biglietto nel corso di una giornata visitando i maggiori siti del Parco Archeologico dei Campi Flegrei.



«L’idea del Cuma Express parte sulla base del modello del Campania Express, in via sperimentale soltanto la domenica – commenta il presidente EAV, Umberto De Gregorio - ma nel prossimo anno vorrebbe diventare un progetto definitivo da estendere anche ai giorni feriali». «È il primo step per un nuovo sistema dei trasporti a supporto della rete monumentale e territoriale dalla forte vocazione turistica – dichiara Paolo Giulierini, direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei – Lo considero un buon primo passo. Sono certo che questo treno dedicato darà buoni risultati durante la sperimentazione, consentendo a chi sceglie Napoli, le isole o la costiera, di potersi muovere più agevolmente anche verso i Campi Flegrei, esplorando la Campania».

La collaborazione tra EAV e Parco Archeologico dei Campi Flegrei rientra tra le operazioni per migliorare le risorse, organizzare i servizi e generare capacità di attrazione, inserendo questa preziosa area come meta di successo nei circuiti turistici.

 

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