Crotone - A marzo, io e la mia classe, abbiamo assistito alla proiezione di un film molto toccante (presso la biblioteca Pier Giorgio Frassati), che parlava della libertà di stampa, vietata ai tempi di Hitler. Questo film si intitolava “
Ilaria Buzza
Anna Frank III C
Questo film mi ha indotto, personalmente, a riflettere su cosa significhi essere libero. Essere libero significa non essere soggetto al dominio o all’autorità altrui, avere la facoltà di agire a proprio arbitrio, senza subire costrizioni esterne, che ne limitano, moralmente e materialmente, la propria volontà. Durante
Domiziana Cappa
Anna Frank III C
Il 13 gennaio 2012, la mia classe, III E, assieme alla professoressa Asturi di lettere, è
andata alla biblioteca Frassati per trattare come argomento il nazismo.Per questa tematica, abbiamo visto il film: "
guerra di Hitler distrugge l'Europa, un gruppo di coraggiosi giovani universitari,
decide di ribellarsi al nazismo.Proprio così, nacque la "Rosa Bianca", un movimento di opposizione al Terzo Reich.
Sophie Scholl, è l'unica donna che si unisce al gruppo.Quest'ultima, un giorno, assieme al fratello Hans, vennero arrestati mentre
distribuivano volantini all'università.Per diversi giorni, Sophie, venne interrogata, da un ufficiale della Gestapo, e
quest'interrogatorio, può essere definito un vero e proprio duello psicologico, nel
quale la giovane ragazza, per niente intimorita, riuscì anche a disarmare con coraggio
e forza il suo avversario, ma le prove erano schiaccianti e l'ufficiale le offre di evitare
la condanna a morte se rinnegava le proprie idee, ma Sophie rifiutò firmando da sola
la sua condanna a morte insieme al fratello e ad un loro amico.Vedendo questo film mi ha colpito molto l'interrogatorio, la ragazza con coraggio
affronta l'ufficiale aggrappandosi alla fede in Dio, dove emerge giustizia vera e
riscatto delle sofferenze, senza aver paura di morire, richiamando così i valori di
fratellanza e uguaglianza fra gli uomini, mentre per l'ufficiale emerge una mente
inquadrata, e ubbidienza cieca ad un regime totalitario e dispotico.Questo interrogatorio mette in risalto l'umanità di Sophie e la freddezza autoritaria e dittatoriale dell'ufficiale.Guardando il film, colpisce molto e stupisce il coraggio della ragazza che si ribella
senza paura alla schiavitù e al dominio nazista, accettando e scegliendo di morire pur
di non rinunciare in ciò che crede.
BASILE Giulia Maria Rita
III E Giovanni XXIII
Giorno 13-01-2012, io e la mia classe 3°E accompagnati dalla
professoressa Asturi siamo andati alla Biblioteca Frassati per portare avanti
il progetto "Dossier Storia". E' stato trattato il nazismo con diverse riflessioni
e poi abbiamo avuto l'opportunità di vedere il film "
trama è la seguente: mentre la guerra di Hitler distrugge, terrorizza e devasta
tutta l'Europa, un piccolo gruppo di giovani e coraggiosi universitari decide
di ribellarsi al nazismo che continuava incessantemente a causare morti
innocenti. Una matura combattente audace e tenace di nome Sophie Scholl si
congiunge al gruppo. Vive con il fratello Hans e insieme scrivono sui muri
frasi rivolte al nazismo e alla guerra ma sfortunatamente distribuendo
volantini ai ragazzi universitari nel tentativo di diffondere le idee create e
pensate dal gruppo e dai lei, venne notata e condotta in una caserma dove
peraltro la separarono subito dal fratello. Nei giorni seguenti l'interrogatorio
di Sophie da parte di un ufficiale della Gestabo, la ragazza tenne testa:mentii, negò, ricorse a strategie, lo affrontò con fierezza pur di difendere il fratello e i compagni. I fratelli Scholl furono i primi ad affrontare il processo.
Nel corso di un breve dibattimento furono reputati colpevoli e ghigliottinati il
giorno stesso. Gli altri membri chiave del gruppo, vennero processati e
furono anch'essi trovati colpevoli e decapitati nei mesi successivi. Il
movimento creato contro il nazismo di nome"
rappresentazione della forma di opposizione alla tirannia. lo penso che in un momento drammatico come l'ascesa di Hitler, una donna come tante altre si sia distinta perché ha portato avanti le sue idee contro quelle naziste. Ha
affrontato infine la morte senza segni di paura o pentimento sul suo volto.
Aveva dato tutta se stessa per far trionfare la bontà, i diritti e la libertà dei
singoli. Ciò a cui aspirava principalmente era che ogni individuo potesse
vivere in un mondo umano, senza torture o ingiustizie.
Dominici Danila
III E Giovanni XXIII
Il mese scorso al “Leggifilm” ho visto “
La cosa che mi ha colpito del film è stato il coraggio di questi ragazzi che pur essendo giovani sono riusciti a opporsi al Nazismo e a diffondere i loro ideali. A me è piaciuto molto il personaggio di Sophie Scholl perché è stata lei a dare coraggio ai genitori e agli altri ragazzi, la sua ultima frase è:
“ IL SOLE SORGE ANCORA” come per lanciare un messaggio di speranza.
Martina De Cola
Anna Frank III C
I ragazzi della Rosa Bianca mi hanno fatto capire il coraggio, la forza che hanno dimostrato a lottare per qualcosa in cui credevano, in cui riversavano le proprie speranze. Essi hanno dato il cuore, la loro volontà, la loro costanza, il loro lavoro e non si sono arresi. Nonostante le difficoltà, i pericoli che correvano, hanno voluto lottare fino alla fine, sono voluti andare avanti fino alla morte.
Sophie Scholl si affidava a Dio, pregava, e vedeva nel cielo azzurro, nel sole che splendeva, la speranza di andare avanti, di non arrendersi mai. I ragazzi della Rosa Bianca sapevano i rischi e i pericoli che correvano nel protestare contro Hitler, ma non gli davano importanza; volevano far capire alle persone che la guerra con lui si sarebbe prolungata, aggravata, e non sarebbe mai finita. Purtroppo dovevano farlo di nascosto, lasciando volantini senza che nessuno li vedesse, altrimenti, come è accaduto poi, sarebbero stati mandati in galera e sottoposti alla pena di morte con la ghigliottina. Solo pochi avrebbero fatto quello che hanno fatto loro. Bisogna sempre farsi valere, lottare per quello in cui si crede e non arrendersi mai.
Sara Monaco
Anna Frank III E