La fiducia in se stessi rende liberi

Crotone - L'otto febbraio insieme alla prof. ssa Asturi siamo andati alla Bibblioteca Frassati della Fondazione D'Ettoris. Hanmo proiettato due film molto interessanti sul tema della diversità:" La mia fedele compagna" e " Il circo della farfalla". Il primo film " La mia fedele compagna" è ispirato al libro di Brad Cohen. E' la storia vera di Brad Cohen che da bambino si era gravemente ammalato della sindrome di Tourette, la sua fedele compagna. Brad aveva un sogno: fare l'insegnante. Da bambino veniva deriso da tutti i suoi compagni e non era amato dagli insegnanti, perché lo consideravano un elemento di disturbo. Brad cambia molti istituti e non vuole più andare a scuola, fino a quando incontra un preside che lo accetta e lo tratta come tutti gli altri alunni. Questo preside lo aiuta negli studi e Brad capisce che da grande vuole essere un insegnante. Diventato adulto sarà di nuovo rifiutato e dovrà cambiare molte scuole, ma alla fine Brad troverà una scuola dove sarà accettato e lui potrà insegnare. La frase che più mi ha colpito è :"E' molto importante superare i propri sogni per credere" che ci fa capire che non bisogna mai arrendersi. Il secondo film, precisamente un cortometraggio, è "Il circo della farfalla". Il protagonista è Sammy, un bambino che vive in un circo e ha con se un barattolo con un bruco. Durante un viaggio lui e la sua carovana incontrano un altro circo dove il fenomeno più ammirato è Will. Will è un uomo deforme che viene guardato e deriso da tutti. Mr. Mendez lo trova magnifico, ma Will non è abituato agli uomini e gli sputa in faccia. Successivamente Will segue Mr. Mendez nel suo circo, il quale lo considera non un fenomeno, ma una risorsa. Mr. Mendez dice una frase molto importante:" Più grande è la lotta, più grande sarà il trionfo" che significa che bisogna essere combattivi e forti per essere vincenti. Will dopo un po' di tempo ha un incidente: cade in acqua e rischia di morire, ma grazie alla sua volontà riesce a rialzarsi e ha una nuova occasione. Il bruco che Sammy ha nel barattolo intanto si è trasformato in una splendida farfalla. Il film vuole spiegare che anche chi è diverso può essere meraviglioso.

Giulia Manica

I A, Giovanni XXIII


Il cortometraggio-The Butterlly Cireus (Il circo della farfalla), porta con se importanti riflessioni sulla vita, è stato interpretato da Nick Vujicic nel ruolo di Will, l'uomo senza nessun arto, che tale è non solo nel film, ma anche nella vita: affetto dalla rarissima tetramelia  è privo di tutti e quattro gli arti. Nel film, Il signor Méndez è il proprietario di un circo che per caso si ferma in un luna park e visita il"padiglione delle mostruosità umane", dove c'è anche Will, che se ne sta in mostra e attende che gli amanti dello strano spettacolo sfilino davanti a queste "strane" persone:"Una perversione della natura - se così lo si può chiamare - un uomo, a cui Dio stesso ha voltato le spalle!", dice chi presenta questo macabro show quando apre la tendina e mostra Will agli spettatori. Ma qualcosa cambia quando Will per caso incontra il signor Méndez: lui guarda Will con occhi diversi. Prima lo rifiuta, ma poi lo segue. Il signor Méndez dirige un altro tipo di spettacolo:"Signori e signore, ciò di cui ha bisogno questo mondo è di un po' di stupore". Il suo circo porta in pista artisti che si "muovono pieni di forza, colore ed eleganza", ognuno di loro ha da presentare qualcosa di "straordinario", ognuno di loro ha trovato qualcosa in cui eccellere, qualcosa di positivo da "ammirare". A contatto con loro Will praticamente "rinasce", sfidato dalla frase di Méndez:"Se solo tu potessi vedere la bellezza che può nascere dalle ceneri, se tu potessi vedere ciò che di meraviglioso c'è in te". Will capisce che quegli attori del Circo sono "rinati" dalle ceneri della loro precedente vita...Ma Will è perplesso e non crede di farcela. "Un vantaggio su tutti loro tu ce l'hai"- gli dice Méndez­ "più grande è la lotta e più glorioso il trionfo!". Will subisce la meravigliosa metamorfosi, come quella del bruco che diventa farfalla, che poi spicca il volo. La storia del film mostra ciò cheavviene nella maggior parte delle persone; la tendenza a giudicare gli altri dalle apparenze, e a guardare noi stessi concentrandosi su cosa non va, su ciò che ci manca.


Maria Brio

IA, Giovanni XXIII

Giorno otto  febbraio siamo andati alla biblioteca Frassati e abbiamo visto un film intitolato “La mia fedele compagna”. Questa storia parla di un bambino che fin dai sei anni era affetto della sindrome di Turette che lo faceva abbaiare come un cane. Crescendo capì che il suo destino era di fare l'insegnante, ma ovviamente nessun preside prenderebbe mai un uomo che abbaia. Quando era sul punto di arrendersi trovò la scuola giusta per insegnare. Gli insegnanti e gli alunni lo accolsero senza problemi e così questo uomo realizzò il suo sogno. Il significato di questo film è di non arrendersi mai, di avere coraggio e credere in se stessi. Successivamente abbiamo visto un cortometraggio intitolato “Il circo della farfalla”, che parla di un uomo nato senza braccia e senza gambe e prese coraggio di tuffarsi in una piscina. È stato bello vedere che persone meno fortunate sono riuscite a realizzare i propri sogni.

 

 Alessia Oliverio
 
I A, Giovanni XXIII

Sabato otto febbraio siamo andati alla biblioteca Frassati dove abbiamo visto un film che si intitolava "La mia fedele compagna". La storia parla di un bambino di nome Brad che aveva una sindrome chiamata tourette che consisteva nell’emettere dei versi. A scuola lo scherzavano tutti perché  sembrava che lo faceva apposta per mettersi in evidenza, anche il padre lo sgridava sempre non sapendo di questa sindrome e quando lo scoprì gli chiese scusa. Lui voleva fare il professore, ma nessuno lo accettava per quei strani versi che faceva. Quando perse le speranze gli arrivò una chiamata da parte di una scuola e lui diventò professore. l genitori dei bambini non volevano che dovesse insegnare ai propri figli, ma loro erano contenti di seguire le sue lezioni e alla fine gli diedero un premio come migliore insegnante. Questo film insegna che è molto importante avere fiducia nei propri sogni, inoltre bisogna avere coraggio, autostima, speranza, perseveranza e non arrendersi mai al primo ostacolo perché tutto è possibile anche una cosa che sembra difficile si può avverare. Oltre al film abbiamo visto un cortometraggio di pochi minuti ambientato nell'Ottocento  e si chiamava "Il circo della farfalla". C'era un uomo senza braccia e senza gambe ed era ormai depresso e si vedeva come un mostro. Lui era in un circo dove veniva scherzato da tutti e gli lanciavano anche dei pomodori. Ad un certo punto venne portato al "circo della farfalla" dove il proprietario per il suo bene lo ignorava quando aveva bisogno di aiuto, e quando cadde in acqua si rialzò da solo e così gli ritornò il coraggio. l personaggi delle storie esistono davvero, nella prima la persona viene rappresentata da un attore , ma nella seconda il protagonista è proprio lui un uomo senza braccia e senza gambe, tutti e due i personaggi esistono realmente. In questa storia ci sono delle frasi che mi hanno colpito come quella che dice:- Se tu solo vedessi la bellezza che può nascere dalle ceneri-, significa che una cosa che non serve a niente può diventare importante. Anche l'altra frase che dice:- Più grande è la lotta più grande è il trionfo-, perché insegna che una persona con tanta fatica fa una cosa e alla fine è soddisfatta di quello che fa perché è riuscito a farla da solo…

 

Flavia Gallo

I A, Giovanni XXIII


L'otto febbraio siamo andati presso la biblioteca Frassati, per il secondo incontro, seguendo il progetto Leggi Film. Abbiamo visto un film che mi è piaciuto tanto che si intitola: La mia fedele compagna, in cui il protagonista è Brad Cohen. Questo uomo è esistito veramente, ed è diventato un insegnante. Lui fin da piccolo, aveva una malattia, detto sindrome di Tourette. Ma il suo sogno era di diventare un insegnante. Dopo aver completato l’università e aver preso la laurea, decide di trovare una scuola che non è al completo con gli insegnanti. Il padre di Brad Cohen non voleva che lui diventasse un insegnante, ma un muratore perché se fosse stato un insegnante, gli alunni lo avrebbero preso in giro. Ma alla fine Brad ebbe l'opportunità di diventare un insegnante importante è tutto grazie agli alunni che lo rispettano, poi lui si sposa, così finisce la sua storia. lo ho capito che il film porta un messaggio, cioè: avere fiducia in se stessi, perciò mi è piaciuto. Dal momento che avevamo tempo, abbiamo visto un cortometraggio: Il circo della farfalla, che tratta di un uomo che si chiama Will. E' un uomo senza arti che viene trattato male da ogni circo; Ma viene accolto dal circo di Mister Mendez.. E alla fine, grazie al padrone del circo lui ebbe coraggio e trovò un talento in se cioè nuotare da solo, ed ebbe ammiratori. Ciò che ho visto mi è piaciuto molto perché comunica lo stesso insegnamento, quello di non arrendersi mai, ma continuare ad andare avanti ed avere fiducia in se stessi.


Marco Md

IA, Giovanni XXIII



L'otto  febbraio 2014, io e la mia classe, accompagnati dalla professoressa Asturi, siamo stati alla biblioteca Frassati dove abbiamo potuto visualizzare un film molto bello, ''La mia fedele compagna'' e un cortometraggio molto significativo, ''Il Circo della Farfalla''. Il film parla della storia realmente accaduta di Brad Cohen che, pur avendo la sindrome di Tourette è riuscito, contro tutti e tutto, a realizzare il suo sogno: diventare un bravo insegnante. Questo film mi ha fatto riflettere su quanto coraggio, quanta forza di volontà e quanta determinazione ci vogliono nella vita per superare ostacoli come quelli che ha dovuto superare Brad Cohen, ma alla fine lui realizza il suo più grande sogno e questo mi fa sperare che altre persone con la sua stessa malattia o comunque in difficoltà, possano prendere coraggio da lui e farcela nello stesso modo.Il cortometraggio parla di un ragazzo, Will, invalido dalla nascita a causa di una rara malattia, che lo ha privato delle braccia e delle gambe. La gente lo guarda con orrore e disgusto e i bambini gli tirano dei pomodori. Ma il signor Mendez, direttore del Circo della Farfalla, lo guarda con occhi diversi e capisce che può fare molto di più andando oltre le apparenze. All'inizio Will crede di non riuscire a superare i propri limiti, ma il signor Mendz gli ricorda che "più grande è la lotta, più glorioso sarà il trionfo" e che anche per lui esiste la speranza e la grandezza. Così, quando Will, dopo aver scoperto di saper nuotare, si tuffa da un'altezza di 50 metri in una piscina piena d'acqua, affronta una prova di coraggio e anche lui ora può spiccare il volo come una farfalla. Spero che la storia di questo piccolo circo e dei suoi artisti possa spingere le persone, a superare ostacoli impossibili, a guardarli in faccia come fa Will e a non arrendersi mai.

Gianluca Pugliese

 IA, Giovanni XXIII



"La mia fedele compagna" e "Il circo della farfalla" sono due film, se dovessi scegliere e dire quale è il più bello non saprei scegliere perché tutti e due i film parlano del coraggio, della forza, e dell'aiuto. "La mia fedele compagna" parla di un bambino Brad Cohen che a scuola gli "amici" lo prendevano in giro perché aveva una malattia la "tourette" i sintomi di questa malattia sono alcuni versi che il soggetto fa molto spesso. Anche i professori lo prendevano in giro o lo punivano perché credevano che lo faceva per mettersi in mostra, nemmeno i genitori lo capivano, tanto che il padre lo sgridava e lo picchiava. Quando i genitori divorziarono la madre cominciò a preoccuparsi così portò Brad da un medico che le disse quale era il suo problema. Insegnanti e genitori lo cominciarono a capire. Per non essere scherzato dagli amici il preside della scuola spiegò agli alunni il problema che aveva Brad, così non lo presero più in giro. Lui desiderava tanto fare l'insegnante. Diventato grande all' età di 30 anni fece domanda a un sacco di scuole, ma nessuno lo voleva perché credevano che con la sua malattia non ce la poteva fare. Ma quando fece domanda a un' alta scuola lo accettarono anche con la malattia. Brad iniziò a insegnare, ma prima raccontò ai bambini il problema che aveva. l bambini lo accettarono. Brad li faceva giocare, ma nel frattempo anche imparare, era gentilissimo e ha voluto dimostrare che anche con qualche problema se si ha stima in se stessi si possono fare tantissime cose. Il film "Il circo della farfalla" parla di un uomo senza arti chiamato Will, fu preso da un uomo di un circo che lo mise dietro una tenda in modo tale che la gente pagasse per vederlo e per tirargli i pomodori addosso. Tutti gli dicevano che anche Dio gli aveva voltato le spalle. Un uomo di un circo chiamato" il circo della farfalla" gli chiese se voleva andare nel suo circo, ma lui gli rispose di "no" perché pensava che lo faceva solo per guadagnare, ma si accorse che aveva sbagliato, così si fermò davanti al camioncino del circo, quando lo videro lo presero e gli fecero vedere quello che sapevano fare. Lo stesso uomo che gli aveva detto di andare con lui gli disse "che anche Dio gli ha voltato le spalle", Will si arrabbiò, ma l'uomo gli disse una frase bellissima "se tu solo vedessi la bellezza che può nascere dalle ceneri" cioè che dal dolore e dalle sofferenze possono nascere delle cose straordinarie. Un giorno andarono a un laghetto per rinfrescarsi, ma Will si ritrovò ad attraversare un tronco  sull'acqua, lui chiedeva aiuto, ma tutti facevano finta di non sentirlo. Arrivato a metà del tronco cadde in acqua e scoprì che riusciva a nuotare, così fece parte del circo. Sono tutti e due dei film stupendi e mi piacerebbe rivedere dei film simili.

Roberta Mellino

I A, Giovanni XXIII





Il giorno otto Febbraio noi della classe I A siamo andati con la prof.ssa Asturi alla Biblioteca Frassati della Fondazione D’Ettoris a vedere un film e un cortometraggio. Il film si chiamava “LA MIA FEDELE COMPAGNA", e parla di un signore di nome Bred Cohen, che già da quando era piccolo aveva una malattia cioè la Sindrome di Tourette che erano dei tic involontari che non riusciva a controllare. Per questa malattia lui era deriso, ma solo una persona riuscì a capirlo, il Preside della Scuola, che durante una recita scolastica lo chiamò e spiegò a tutti quello che aveva Bred. Così come tutti anche lui ebbe un sogno, cioè quello di diventare un insegnante, e pur facendo molti colloqui nessuno lo sceglieva a causa della malattia. Solo una scuola lo accettò e così dopo un po' di tempo divenne l'insegnante migliore. Questa storia mi fa capire che gli ostacoli della vita si dovrebbero sempre superare. Poi abbiamo visto il cortometraggio che si intitola“IL CIRCO DELLA FARFALLA" che parla di un signore di nome Will che era un uomo senza braccia e senza gambe che faceva parte di un circo dove tutti lo deridevano, ma un signore chiamato Mendèz che era un proprietario di un altro circo lo prese a simpatia e appena Will lo seppe si intrufolò nel suo furgone e quando lo videro si spaventarono, ma poi lo accolsero come se fosse un loro    amico. In questo cortometraggio si vede che all' inizio Will non ha fiducia in se stesso, ma grazie al signor Mèndez ha fiducia in se stesso e questa fiducia la prende in un momento in cui lui riesce a nuotare. E da quel momento Will fece parte del“CIRCO DELLA FARFALLA" saltando in una piscina da una distanza di 50 metri. Questo cortometraggio mi fa capire di avere sempre fiducia in se stessi e poi all'interno del cortometraggio abbiamo due frasi importanti: “SE TU SAPESSI VEDERE LA BELLEZZA CHE ESCE DALLE CENERI" e”PIÙ GRANDE E’LA LOTTA, PIÙ GRANDE È IL TRIONFO". Questo film e questo cortometraggio hanno un cosa in comune cioè che Bred e Will sono riusciti a superare i loro ostacoli.

Chiara Bossio

I A, Giovanni XXIII

Sabato otto febbraio 2014, siamo andati io e la mia classe,con la professoressa Asturi alla biblioteca Frassati per svolgere il secondo incontro del progetto Leggi Film. Il film che abbiamo visto si intitolava:"La mia fedele compagna" ed è tratto da una storia vera che racconta la vita del signor Brad Cohen e della sua malattia chiamata la sindrome di tourette, esso vive negli Stati Uniti. Questa malattia lo portava a fare dei versi strani con la bocca, sua madre decise di portarlo da un medico per capire cosa avesse, perché sembrava che lui lo facesse apposta. Brad diventò grande e decise che voleva fare l'insegnante, fece molti colloqui e dove si presentava parlava della sindrome di tourette e per questa malattia e per i versi che faceva non lo volevano come insegnante. Brad finalmente venne preso come insegnante in una scuola; lui faceva divertire i bambini durante la lezione, tra tutti i bambini a cui lui insegnava ce ne era una in particolare di nome Heather che morì dopo qualche tempo per un tumore. Alla fine dell'anno passò nella scuola un ispettore che valutò come esso insegnava e gli venne dato il premio come miglior insegnante. Il film "La mia fedele compagna" è un film molto bello ed educativo che si basa sull'autostima, perché anche quando tutti ti dicono che non ce la farai, basta non demoralizzarsi e credere in ciò che si vuole fare, per arrivare alla fine dell'obbiettivo prefissato.

Alessandra Rullo 

I A, Giovanni XXIII

 

L'otto febbraio io e la mia classe accompagnati dalla professoressa Asturi siamo andati alla biblioteca Frassati e abbiamo visto due film. Il primo che abbiamo visto si intitola "La mia fedele compagna".Questo film parla di un ragazzo che da quando era piccolo aveva un malattia che si chiama Tourette. Questo ragazzo secondo gli insegnanti era elemento di disturbo e veniva spesso messo in punizione, finché non conobbe un preside che lo spronava a non abbattersi. Quando diventò grande ebbe il desiderio di diventare insegnante fa colloqui in ventiquattro scuole finché alla venticinquesima lo assumono e diventa così un insegnante,vince anche un premio come miglior docente. Dopo questo film abbiamo visto un cortometraggio intitolato "il circo della farfalla". In questo corto c'era un uomo che era nato senza braccia e senza gambe. Tutti i bambini e gli uomini lo prendevano in giro e gli tiravano dei pomodori finché una sera un uomo,assiste alla presentazione di questo uomo e lo vuole aiutare,così l'uomo senza braccia e senza gambe va con il proprietario del circo della farfalla. Un giorno quelli che lavoravano nel circo e lui andarono al lago e Will era su delle rocce e voleva entrare in acqua così li chiamò, ma nessuno di loro si girò verso di lui, ma non perché non gli volevano bene anzi lo volevano aiutare a fare le cose da solo. Il proprietario del circo gli disse:«più grande è la lotta e più grande è il trionfo». Così lui camminò su delle rocce, ma cadde i n    acqua: tutti lo cercarono e rimasero sconvolti quando all'improvviso Will uscì dall'acqua nuotando. Questo film e questo corto mi hanno fatto capire che non devo mai mollare.

 

Renda Benedetta

I A, Giovanni XXIII



In questo film il regista si è ispirato alla vera storia di Brad Cohen il quale nonostante avesse la "sindrome di Tourette" ha sfidato gli ostacoli incontrati per portare a termine il sogno di diventare insegnante.La malattia che lui scopre di avere grazie all'aiuto della madre lo porta ad avere dei tic nervosi che gli fanno emettere suoni improvvisi ad alta voce.Secondo noi la maggior parte delle persone che non l'avevano capito non avevano mai studiato a fondo la malattia e soprattutto non la conoscevano perché a noi è bastato andare sul computer alla "sindrome di Tourette" e abbiamo letto che i gesti e i suoni del malato sono incontrollabili, cioè non dipendono da lui.Nel film, a partire dal padre e a finire con tutti i presidi che l'hanno valutato solo esteriormente, ognuno consigliava di intervenire con la volontà, con il proprio controllo di quelle azioni scoordinate,mentre la malattia non si può gestire da soli.Il ragazzo però ha un atteggiamento positivo nei confronti di questa sindrome, infatti la chiama "la mia fedele compagna" e questo ci fa capire che lui, grazie all'aiuto di sua madre che lo ha sempre sostenuto e grazie alla stima che ha di se stesso l'ha considerata "una compagna" nel senso che la sua vicinanza era ben accolta da lui.Quando finalmente un preside lo assume nella sua scuola, lui realizza un sogno che durava da molto tempo, e che gli regalerà grandi emozioni come educatore.Verrà addirittura premiato come miglior insegnante e questo ci deve fare pensare che quando nessuno crede in noi dobbiamo essere forti e non disperare perché prima o poi qualcuno si accorgerà del nostro lavoro.Inoltre, vedendo questo film, abbiamo capito che anche nella malattia ci vuole l'entusiasmo per credere nei propri sogni.

 Maria Pia Tricoli, Federica Arcuro, Martina Tudisco

I A, Anna Frank

E' una storia commovente quella di Bran Cohen, affetto dalla "sindrome di Tourette". Dobbiamo ammettere non avevamo mai sentito nominare tale malattia e abbiamo subito voluto approfondire che cosa si trattasse: è un disturbo neurologico che si manifesta con dei tic motori e fonatori, altamente invalidante. Brad Cohen era ancora un bambino quando iniziò a manifestare queste problematiche e,grazie alla testardaggine della madre si scoprì che soffriva di questa sindrome. Deriso dai compagni e allontanato dagli insegnanti,Brad iniziò ad odiare la scuola, ma grazie a un preside che prese a cuore la sua situazione,cominciò ad amare la scuola fino al punto di voler diventare egli stesso insegnante. Naturalmente il suo è stato un cammino molto lungo e faticoso, ma la sua perseveranza ha fatto si che potesse realizzare il suo sogno. Nella sua tormentata vita ha dovuto superare tanti ostacoli, perché i presidi delle scuole nelle quali si presentava e si proponeva come insegnante, appena sentivano del suo problema, si rifiutavano di dargli una possibilità. Ma la sua testardaggine e l'affetto di bambini che, a differenza degli adulti, non vedevano nulla di strano nella sua malattia se non qualche stranezza accompagnata, però, da una grande e divertente abilità educativa gli hanno permesso di coronare il suo desiderio. Brad Cohen è stato molto coraggioso perché ha affrontato le difficoltà con grande caparbietà, come tutti i malati dovrebbero fare, perché non devono mai vergognarsi delle loro condizioni.

 Giuliano Pugliese

Maria Elena Ciampà


I A, Anna Frank



IN QUESTA STORIA IL PROTAGONISTA E' UN RAGAZZO CRESCIUTO CON UN'AMICA MOLTO SPECIALE LUI LA CONSIDERAVA SPECIALE ,MA IN VERITA' LA SUA PATOLOGIA LO RENDEVA RIDICOLO AGLI OCCHI DI AMICI E INSEGNANTI. BREAD COEN,CONVIVEVA CON LA SIDROME DI TOURET CHE LO PORTAVA AD EMettere DEGLI STRANI SUONI ANCHE QUANDO DOVEVA STARE IN SILENZIO A SCUOLA.LA STORIA Cl PORTA IN UN MONDO CRUDO, MA REALE, LA SOLITA GIOSTRA DI CHI VIVE CON UN HANDICAP.Viene CONSIDERATO un DIVERSO PROPRIO NEL MONDO CHE LUI ODIAVA e POI GRAZIE AD UN PRESIDE CHE LO COMPRENDE LO AIUTA AD AMARE IL MONDO SCOLASTICO. BRED DOPO ESSERE STATO RIFIUTATO DA ventiquattro SCUOLE PER QUESTA SINDROME RIESCE FINALMENTE A TROVARE UN POSTO DI LAVORO REALIZZANDO l SUOI SOGNI. E' MOLTO DIFFICILE VIVERE IN UNA SOCIETA' DOVE TUTTO DEVE ESSERE PERfetto NON C'E' SPAZIO PER GLI ALTRI SOPRATTUTTO SE SI E' DIVERSI. DOBBIAMO CERCARE DI ANDARE PIU' A FONDO DELLE APPARENZE E DOMANDARCI SE CHI Cl STA DI FRONTE VIVE SITUAZIONI ESTREME E DIVERSE DALLE NOSTRE.

Emanuel Manica

I A, Anna Frank

Questo è un film che parla di un uomo che fin da piccolo ha la sindrome di Tourette e per questo la chiama "La mia fedele compagna".Questo uomo, Brad Cohen, voleva fare l'insegnante perché il preside della sua vecchia scuola, gli disse che chiunque avesse un sogno, non doveva fermarsi davanti a nessuno ostacolo e così fece lui: non si arrese mai. Questa malattia è molto rara e chi ne è affetto fa dei versi strani involontariamente. Io penso che le persone   che hanno un sogno, debbano fare tutto il possibile per coronarlo anche se ci sono difficoltà. Chi non ci riesce, non si deve fermare fino a quando non raggiunge il suo obbiettivo come ha fatto Brad Cohen, che non si è arreso, nonostante avesse questa sindrome e nessuno lo voleva a insegnare nelle scuole, anche se era molto portato per quel lavoro. Alla fine, quando Brad Cohen viene assunto in una scuola, riceve anche un premio come migliore insegnante, perché tutti i suoi alunni gli volevano molto bene ed era quello che lui voleva. lo, da grande, farò come lui, non mi arrenderò fino a quando non riuscirò a coronare il mio sogno e spero che sia così per tutti.

Barbara Scavelli

I A, Anna Frank

Il giorno 27 febbraio sono ritornato con la mia classe alla biblioteca D'Ettoris. La nostra professoressa di italiano ci ha fatto vedere un film dal titolo "La mia fedele compagna", ispirato alla storia vera di Brad Cohen che, nonostante gli sia stata diagnosticata già da piccolo la sindrome di tourette, è riuscito, superando tanti pregiudizi e difficoltà, a realizzare il suo sogno di diventare insegnante. Ho trovato questo film piacevole, semplice e molto interessante perché parla di una malattia particolare che può manifestarsi nei bambini e che non conoscevo. Non ho mai visto una persona affetta da questa malattia, ma mi rendo conto che chi ne è colpito vive con molto disagio; oltretutto e' una malattia per la quale ancora oggi non vi è una cura precisa. Penso che il film sia piaciuto a tutti anche per la sua morale; questo film insegna a credere sempre in sé stessi, a non farsi condizionare dai pregiudizi degli altri ed a non mollare mai quando si vuole realizzare un proprio sogno.In seguito abbiamo visto un cortometraggio dal titolo " il Circo della Farfalla", che ha come protagonista Will, un uomo senza arti che, dopo aver vissuto a lungo senza reagire al suo handicap, decide di farsi aiutare e di tirar fuori il suo coraggio e le sue qualità. Questo film mi ha fatto un po' impressione; all'inizio sembra strano e difficile da seguire, e soltanto verso la fine si capisce chiaramente il suo significato. Questo cortometraggio ci insegna che bisogna reagire alle proprie malattie o diversità e ricercare in sé stessi quelle qualità per cui farsi conoscere ed apprezzare dagli altri, accrescendo così la propria autostima.

 Matteo Gigliarano e Angelo Gabriele Bellino

I D, I.C. Vittorio Alfieri

 

 

 

 

 

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