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Dieci sale espositive, centinaia di reperti che vanno dall’Età Preistorica a quella Medievale, due piani da visitare e zero barriere architettoniche: da ieri pomeriggio Noto ha ritrovato il suo Museo Civico Archeologico, allestito nei bassi del Complesso Monumentale del Santissimo Salvatore - Ex Monastero delle Benedettine, in pieno corso Vittorio Emanuele. Ieri l’inaugurazione, alla presenza del Soprintendente di Siracusa Salvatore Martinez e del direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai Carlo Staffile. Da domani sarà aperto al pubblico.

 

“Dopo tanta fatica e il coinvolgimento di tante persone e tanti Enti - ha detto il sindaco Corrado Bonfanti - riapriamo un Museo che è espressione ritrovata delle nostre radici. Un Museo che aveva cominciato le sue attività nel 1965, per poi chiudere i battenti definitivamente nel 1986. Sono passati 35 anni, dunque. Ho la necessità e il desiderio di ringraziare tutte le persone che si sono impegnate in questo lungo lavoro collettivo: Sovrintendenza, Parco Archeologico, professionisti e tante altre strutture intermedie che hanno reso meno difficile il percorso, oltre alle maestranze e alle Ditte che hanno appaltato lavori e servizi. Non è stato facile, sia chiaro, perché c’è voluto un approccio delicatissimo a millenni di storia che solo figure competenti ci hanno permesso di ricostruire, con innesti legati anche alla nuova tecnologia che renderanno più avvincente la visita al Museo. E mi ritengo anche fortunato: se le elezioni amministrative non fossero state rinviate, non sarei arrivato ad inaugurare questa nostra creatura, il nostro Mucian”.

 

Noto ritrova dunque le sue origini, tra manufatti e oggetti risalenti a decine di campagne di scavi realizzate tra Monte Finocchitto e la Necropoli di Castelluccio, con l’epigrafe del Gymnasium recuperata a Noto Antica e i resti del santuario di Demetra e Kore dell’antica Eloro, la colonia Greca sul mare. E’ un viaggio tra le origini di Noto, arricchito dalle ricostruzioni al computer e, al momento, anche da un cratere prestato dal Museo Archeologico Regionale di Siracusa Paolo Orsi.

 

“Avete fatto un bellissimo lavoro - ha commentato il Sovrintendente di Siracusa Salvatore Martinez -  all’interno di questo grandissimo contenitore, grazie anche alla sinergia dei vari Enti coinvolti. Noi dobbiamo condividere spazi, per condividere il nostro patrimonio artistico ed archeologico che spesso finisce in capannoni nascosti e difficili da visitare”.

 

Prima del taglio del nastro e della prima visita alle sale, il sindaco Bonfanti ha presentato il direttore del Museo, l’archeologo netino Paolo Marini, egittologo, curatore e coordinatore delle mostre itineranti del Museo Egizio di Torino, con cui partirà presto una collaborazione, ringraziando un’altra archeologa netina, Laura Falesi, curatrice dell’allestimento del Museo, finalmente riaperto dopo 35 anni di inattività.

 

“Un pensiero doveroso - ha concluso il sindaco Bonfanti - deve essere poi rivolto a Gioacchino Santocono Russo, studioso di archeologia e artefice del primo Museo Civico Archeologico di Noto inaugurato nel 1965. Di Paolo Orsi, Luigi Bernabò Brea e Giuseppe Voza, non finiremo mai di esserne riconoscenti per averci restituito le nostre radici”.

Da mercoledì scorso a Lido di Noto è disponibile una nuova J.O.B. (Join on the beach) Chair. E’ stata donata al Comune di Noto dall’Avis di Noto, nel segno della condivisione e della solidarietà: sarà utilizzata dai bagnini della Protezione Civile Avcn di Noto per permettere a chi ha problemi di deambulazione di poter fruire della spiaggia e del mare in totale sicurezza.

 

Stamattina la simbolica cerimonia di consegna, presenti il sindaco Corrado Bonfanti, l’assessore al Welfare Roberta Garofalo con il dirigente di settore Claudio Corte, il presidente Avis Noto Paolo Saetta con tutto il nuovo direttivo appena insediatosi, i bagnini dell’Avcn di Noto impiegati nel progetto “Spiagge Sicure” per l’assistenza ai bagnanti e il dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola.

 

“Grazie di cuore all’Avis di Noto - ha detto il sindaco Bonfanti - che ha voluto donare questa J.o.b. Chair che permetterà a chi ha problemi di deambulazione di poter arrivare in spiaggia e godersi il nostro mare in totale sicurezza. Da 10 anni anni, attraverso la Protezione Civile, assicuriamo l’assistenza a tutti i bagnanti e posso affermare che quella per i diversamente abili è il nostro fiore all’occhiello. Ringrazio tutta l’Avis di Noto: ancora una volta si è dimostrata attenta alle esigenze del territorio ed auguro buon lavoro al nuovo direttivo presieduto da Paolo Saetta”.

 

“Siamo stati portavoce della volontà dei nostri donatori - ha aggiunto Paolo Saetta, nuovo presidente Avis di Noto - grazie ai quali è stato possibile portare avanti questa iniziativa che riteniamo sia molto utile e importante. Iniziativa che ci permette di diffondere la nostra attività e, ci auguriamo, di riuscire a trovare sempre più donatori di sangue”.

 

Un appello, quest’ultimo, rilanciato dal dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola. “C’è sempre bisogno di mettersi a disposizione degli altri - ha detto - perché spesso donare il sangue aiuta a salvare la vita, di un parente ma anche di uno sconosciuto. Dobbiamo stare vicini a chi ha bisogno e oggi ne abbiamo avuto un esempio molto importante”.

Lo scorso venerdì pomeriggio il sindaco Corrado Bonfanti ha accolto in città l’ambasciatrice di Polonia nella Repubblica Italiana S. E. Anna Maria Anders, accompagnata da Krzysztof Czarniecki, addetto alla Difesa dell’ambasciata polacca in Italia, e dal Colonnello Miroslaw Jaros, comandante della guarnigione polacca alla base di Sigonella.

Il momento istituzionale si è svolto nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio. Presenti anche il Presidente del Consiglio comunale Veronica Pennavaria e la Giunta comunale. L’ambasciatrice Anders ha firmato il libro degli ospiti illustri, tra le cui pagine ci sono anche le firme dell’ex Primo Ministro del Regno Unito Tony Blair e degli ambasciatori di Turchia e Cina in Italia, con una dedica speciale alla città ed ai netini. Qui si è svolto anche un simbolico scambio di omaggi: il sindaco Bonfanti le ha consegnato alcuni libri su Noto, mentre l’ambasciatrice Anders ha ricambiato con la consegna di due preziosi gemelli da camicia. 

“È una visita graditissima quella dell’ambasciatrice Anna Marie Anders - ha detto il sindaco Bonfanti - nel nome di Igor Mitoraj, al quale abbiamo dedicato la nostra mostra open-air sulle scalinate della nostra straordinaria Cattedrale. L’ambasciatrice è figlia del Generale Wladyslaw Anders, che a capo del 2º Corpo d’armata polacco si è distinto nelle azioni di liberazione dal nazifascismo di molte nostre città. Il 18 maggio 1944 liberò Cassino, mentre il 21 aprile 1945, liberò Bologna e la bandiera polacca fu issata sulla sommità della Torre degli Asinelli. Una giornata storica, che non dimenticheremo mai: sono anche i rapporti internazionali come questi che permettono di far crescere la nostra Noto”.

La delegazione polacca si è poi postata in Cattedrale, dove è stata celebrata una messa in polacco, officiata da don Lukasz Matuszczak (cappellano del contingente polacco alla base di Sigonella) e don Eugenio Boscarino. Al termine la visita alla mostra dello scultore polacco Igor Mitoraj, le cui opere e la cui figura sono state presentate da Grazyna Czogala, presidente dell’associazione Italo-Polacca Triskeles. L’ambasciatrice Anders ha poi incontrato a Palazzo Nicolaci le comunità di connazionali che vivono e lavorano a Noto e nella Sicilia Orientale, su invito dell’assessore Marta Fitula, originaria della Polonia, per poi far rientro in sede.

 

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