Corriere Del Sud - edizione online http://www.corrieredelsud.it/ Giornale on-line, periodico politico economico culturale di formazione e informazione it-it XI Premio Internazionale "Semplicemente donna" a Castiglion Fiorentino http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32337-xi-premio-internazionale-semplicemente-donna-a-castiglion-fiorentino.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32337-xi-premio-internazionale-semplicemente-donna-a-castiglion-fiorentino.html Eccoci arrivati alla serata di gala dell’XI edizione del Premio Internazionale “Semplicemente Donna”, un evento importante e ricco di grandi storie capaci di lasciare il segno: tra gli applausi e la commozione del pubblico ha portato sul palcoscenico del Teatro “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino le testimonianze e l’impegno di donne e uomini che, con coraggio e determinazione, hanno dedicato le proprie vite alla lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione. “Di fronte ai terribili fatti di cronaca delle ultime settimane, c’è oggi più che mai bisogno di parole e non di silenzi - commenta Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino – Eventi come il Premio Semplicemente Donna che, per il quinto anno consecutivo, torna a Castiglion Fiorentino, rivelano la propria utilità proprio in termini di comunicazione e nella capacità di raccontare storie di successo, ma anche di estremo dolore”. Una cerimonia intensa che si è aperta nel ricordo di Giulia Cecchettin, la cui morte ha riacceso, proprio in questi giorni, l’attenzione della cronaca italiana sul devastante fenomeno del femminicidio e sulla necessità di un cambio di passo a livello culturale, già tra le giovani generazioni.  Sostenuta anche quest’anno dal presenting sponsor Menchetti 1948, la manifestazione ha infatti dato vita a un’edizione di grande impatto emotivo ed educativo facendo tappa, in due giorni, in ben quindici istituti superiori della provincia aretina. È stata una grande emozione premiare anche quest’anno grandi donne che sono un esempio positivo per la società – dichiara Corrado Menchetti, titolare del Panificio Menchetti Pietro Srl –  Come realtà aziendale, condividiamo tutti i valori promossi da questa manifestazione, cercando di realizzare ciò che l’intera società civile dovrebbe fare: tutelare, supportare e non discriminare le donne, a tutti i livelli e in qualsiasi contesto”.   Vere protagoniste della serata sono state le tredici premiate di quest’anno che, dialogando con la giornalista di Sky Monica Peruzzi, hanno aperto il proprio cuore alla platea del “Mario Spina”, raccontando il proprio vissuto prima di ritirare, ciascuna nella propria categoria, il prestigioso riconoscimento. Nel corso della serata, è stato, infatti, approfondito l’impegno sociale e civile di due donne attive nella lotta contro la mafia: Annamaria Frustaci, sostituto procuratore del pool costituito da Nicola Gratteri a Catanzaro, e Tina Montinaro che, con l’associazione Quarto Savona Quindici, porta avanti i valori del marito Antonio, caposcorta del giudice Falcone, rimasto ucciso nella strage di Capaci. L’attivista iraniana Pegah Tashakkori ha ritirato il premio per i “Diritti umani”, mentre l’ex Giudice della Corte Penale Internazionale dell’Aja, Joyce Aluoch, meglio nota come Lady Justice, ha ricevuto il titolo “Donna per la pace”. Il tema degli abusi in ambito sportivo è stato affrontato da Daniela Simonetti, giornalista e presidente di Change The Game, e da Anna Basta, ex ginnasta che ha denunciato le vessazioni subite durante la sua permanenza nella Nazionale italiana delle Farfalle; mentre la categoria “Parità di genere” ha visto trionfare Monica Zanetti, la Lady F40 prima donna del team meccanico di casa Ferrari. E se il premio per il “Giornalismo” ha avuto il volto di Josephine Alessio, e quello per la “Ricerca scientifica” è andato a Delia Goletti, responsabile dell'Unità Semplice Dipartimentale di Ricerca Traslazionale l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive-IRCCS dello Spallanzani a Roma, la categoria “Imprenditoria per il sociale” è stata assegnata a Olga Urbani, manager del gruppo italiano leader nel mondo del tartufo. Il racconto di Paolo Picchio sull’attività della Fondazione Carolina, istituita in ricordo della figlia, ha aperto un focus sul cyberbullismo, mentre la menzione “Donna Coraggio” è stata assegnata a Grazia Biondi, una sopravvissuta che, con l’Associazione Manden, sostiene oggi tante donne vittime di violenza domestica ed economica. Anche quest’anno, è stato, infine, assegnato il Premio Speciale “SOS Villaggi dei Bambini”, ritirato da Glenda Pizzetti, giovane coordinatrice del Programma Mamma e Bambino del Villaggio SOS di Saronno. A sorpresa, l’XI edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna è stata dedicata alla memoria di Masha Amini, la giovane uccisa a Teheran nel 2022 dalla polizia religiosa dopo essere stata arrestata con l’accusa di aver indossato l’hijab in modo scorretto: una vicenda diventata simbolo del movimento “Donna, vita e libertà” e della rivoluzione contro il regime nazionale. “Con questa dedica abbiamo voluto mettere un ulteriore sigillo a quello che dovrebbe essere l’impegno della società civile per la costruzione di un futuro orientato alla non violenza – spiegano Angelo Morelli e Chiara Fatai, ideatori e organizzatori del premio – Ricordando Masha Amini e quanto le è successo, vogliamo ricordare tutte le donne che, a diverse latitudini del pianeta, soffrono in silenzio, ma che, non per questo, smettono di lottare per far librare alta la propria voce scuotendo l’opinione pubblica internazionale. Un esempio che, seppur con percorsi di vita molto diversi tra loro, le premiate di quest’anno hanno saputo tramandarci, dimostrandoci come qualsiasi forma di violenza e discriminazione sia, prima di tutto, una negazione dei diritti umani”.   Di seguito l’elenco completo delle categorie e dei premiati dell’edizione 2023: Pegah Tashakkori – categoria “Diritti umani” Hon. Joyce Aluoch – categoria “Donna per la pace” Grazia Biondi – categoria “Donna coraggio” Anna Basta – categoria “Donna e sport” Annamaria Frustaci – categoria “Impegno sociale e civile” Tina Montinaro – categoria “Impegno sociale e civile” Delia Goletti – categoria “Ricerca scientifica” Olga Urbani – categoria “Imprenditoria per il sociale” Monica Zanetti – categoria “Parità di genere” Paolo Picchio  – categoria “Uomo per i diritti umani” Daniela Simonetti – categoria “Informazione” Josephine Alessio – categoria “Informazione” Glenda Pizzetti – Premio speciale “SOS Villaggi dei Bambini”   Thu, 30 Nov 2023 18:15:52 +0000 Società e costume È morto a 100 anni Henry Kissinger http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32336-e-morto-a-100-anni-henry-kissinger.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32336-e-morto-a-100-anni-henry-kissinger.html È morto a 100 anni Henry Kissinger, ex segretario di Stato americano. Kissinger è morto nella sua casa nel Connecticut. Membro del Partito Repubblicano, fu Consigliere per la sicurezza nazionale e Segretario di Stato degli Stati Uniti durante le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford tra il 1969 e il 1977. Uomo politico stimato in tutto il Mondo e premio Nobel per la pace, fu consigliere di ben 12 presidenti da John Kennedy fino a Joe Biden. Celebre la sua frase “il potere è il massimo afrodisiaco”, Si impegnò nel rendere gli Usa una potenza globale, spesso anche con interventi controversi, come il sostegno al colpo di Stato di Augusto Pinochet del 1973. Nato il 27 maggio 1923 nella Città bavarese di Fürth lascia la Germania all’età di 15 anni a causa delle persecuzioni naziste e si trasferisce con la famiglia a New York. Dopo gli studi a Harvard entrò in politica divenendo membro del Partito Repubblicano e consigliere per la Sicurezza nazionale, sotto le presidenze di Richard Nixon e di Gerald Ford, tra il 1969 e il 1977 fu nominato segretario di Stato. Nel 1973 fu insignito del premio Nobel per la pace. All'inizio degli anni settanta Kissinger si rese protagonista di una innovativa politica estera, raggiungendo alcuni importanti successi per gli Stati Uniti, che gli valsero un grande prestigio internazionale e una crescente influenza all'interno dell'amministrazione Nixon. Peraltro, i suoi metodi politici 'spregiudicati', che non escludevano pesanti interferenze, anche militari, su governi e politici stranieri, per salvaguardare a tutti i costi il potere statunitense e impedire la sopravvivenza di realtà politiche ritenute ostili, come nel caso del Cile e dell'Argentina, sono stati aspramente criticati. "Il dottor Henry Kissinger, uno stimato studioso e statista americano, è morto oggi nella sua residenza nel Connecticut", ha annunciato in un comunicato la Kissinger Associates. Nel comunicato viene spiegato che le esequie saranno in forma privata, mentre una cerimonia commemorativa si svolgerà a New York. Non è stata fornita la causa del decesso. Kissinger era rimasto attivo anche da centenario, recandosi in Cina lo scorso luglio per incontrare il presidente Xi Jinping. Kissinger politicamente attivo fino agli ultimi giorni, tanto che lo scorso luglio prese parte all’incontro con il premier Meloni a Washington, fu un grande diplomatico a cui si deve il riavvicinamento con Pechino, e la negoziazione dei trattati di disarmo e gli accordi di pace. C’è chi lo ritiene una figura controversa della politica statunitense per aver avuto un ruolo nel bombardamento della Cambogia oltre ad alcune implicazioni nella defenestrazione di Salvador Allende in Cile.  Scrive la collega Rossella Fidanza nel suo articolo dove metto un po di paragrafi significative : Nel corso della sua vita Kissinger è stato responsabile di alcune delle peggiori atrocità della storia del mondo, questo è un dato di fatto ed è l’eredità che lascia e che abbiamo il dovere di condividere. Proprio non me la sento di unirmi alle voci ipocrite che da stamani riempiranno i nostri media per raccontarci “la grandezza” di questo “diplomatico”.. Scrive Rossella Fidanza sul suo articolo : Seymour Hersh, Bob Woodward e Carl Bernstein hanno tutti scritto storie che incolpano Kissinger per la prima serie di intercettazioni illegali messe in atto dalla Casa Bianca nella primavera del 1969 per mantenere il segreto sull’attentato in Cambogia. Oggi sappiamo molto di più sugli altri "crimini di Kissinger" scrive Rossella Fidanza sul suo articolo, sulle immense sofferenze che ha causato durante i suoi anni di incarico pubblico, scrive Popoff quotidiano in occasione dei 100 anni di Kissinger. “Ha dato il via libera a colpi di stato e ha permesso genocidi. Ha detto ai dittatori di uccidere e torturare in fretta, ha svenduto i curdi e ha gestito l’operazione sbagliata di rapimento del generale cileno René Schneider (nella speranza di ostacolare l’insediamento del presidente Salvador Allende), che ha portato all’omicidio di Schneider. La sua svolta post-Vietnam verso il Medio Oriente ha lasciato quella regione nel caos, ponendo le basi per le crisi che continuano ad affliggere l’umanità.” Henry Kissinger é arrivato a 90 anni con centinaia di accuse, ma senza essere stato portato in tribunale per crimini di guerra, contro l'umanitá e genocidio, scrive Rossella Fidanza e come voleva il giornalista Christopher Hitchens. Questo perché l'ex Segretario di Stato nell'amministrazione del presidente Richard Nixon, non solo fece la storia degli anni '70, ma da furbo, l'ha pure riscritta a suo favore con una serie di libri. Appena fuori dalle alte sfere del potere, ha sfornato 3 libri autobiografici  e ben 9 altri per spiegare il suo punto di vista e giustificare le sue azioni “discutibili.” L'ironia della sorte é che, nel 1973, gli fu persino conferito il Premio Nobel per la Pace assieme al leader vietnamita Le Duc Tho, il quale però lo rifiutó per non essere associato a Kissinger. Al conferimento del Nobel, il comico e musicista americano Tom Lehrer osservó che “Kissinger ha reso la satira politica obsoleta”. Un altro passo dal articolo di Rossella : L’attività di Kissinger ha avuto gravissime ripercussioni anche in Italia. Kissinger incontrò Aldo Moro a Washington il 25 settembre 1974. L’allora ministro degli Esteri italiano stava lavorando all’ingresso nella maggioranza di governo del partito comunista di Enrico Berlinguer. Dopo un breve colloquio, il segretario di stato congedò Moro con un invito raggelante: “O lei smette di fare queste cose o la pagherà cara, molto cara”. La profezia poi si avverò, ma a Kissinger né la magistratura né il Parlamento italiani hanno mai potuto fare una domanda. Parlando invece del suo coinvolgimento per la fine della guerra in Vietnam, c’è chi ritiene l’abbia prolungata per spingere verso la rielezione di Nixon alla Casa Bianca. In molti hanno reso omaggio alla memoria di Kissinger, come l’ex presidente George W. Bush che lo ha ricordato come una delle voci più influenti e ascoltate a livello mondiale. A stringersi alla famiglia anche il presidente giapponese Fumio Kishida che lo ha elogiato per il suo contributo per la stabilità in Asia.   Fonti :  Eurocomunicazione/agi/ Rossella Fidanza           Thu, 30 Nov 2023 18:09:45 +0000 Attualità È mottolese il campione nazionale di cioccolateria http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32335-e-mottolese-il-campione-nazionale-di-cioccolateria.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32335-e-mottolese-il-campione-nazionale-di-cioccolateria.html È salito sul gradino più alto del podio: con i suoi 27 anni, il mottolese Gianluca Trisolini è campione nazionale di cioccolateria nel concorso Belcolade Award 2023. È arrivato primo, dopo un percorso durato circa 6 mesi con decine e decine di concorrenti da tutta Italia. E il giovane pasticcere è stato in grado di conquistare la giuria con una ricetta davvero preziosa: cioccolato e attaccamento al territorio. Perché l’opera che ha realizzato - e che gli è valsa il prestigioso premio - è un una scultura di oltre un metro, un inno d’amore per Taranto e la Puglia abbinato al tema della sostenibilità. «Sono ancora incredulo. Nel nostro ambito, è tra i concorsi più importanti nel mondo della cioccolateria e pasticceria a livello nazionale. È stata un’esperienza fantastica, professionalmente stimolante e umanamente ricca di scambi. Ringrazio la giuria e gli organizzatori del concorso per questa grande opportunità. Il livello dei partecipanti era altissimo, con prove complesse. All’inizio la mia iscrizione è nata quasi per gioco, poi è stato un crescendo che mi ha portato a crederci sempre di più. Sino al traguardo. E adesso l’emozione è davvero tanta». La finale, a Milano, ha previsto tre prove: la realizzazione di una pralina a basso contenuto di zuccheri, di uno snack senza glutine e di una vera e propria scultura di cioccolato. Gianluca Trisolini ha ideato un progetto con focus Taranto, in rapporto al tema della sostenibilità richiesto da concorso. «Ho scelto di parlare della mia terra, creando una tartaruga in cioccolata posata sulle onde del mare, tra vari zampilli. Ho subito immaginato la tartaruga Caretta Caretta, animale a rischio estinzione che, nei nostri mari, trova un habitat ideale. E poi ho realizzato anche delle pale eoliche, simbolo di energia rinnovabile, e una dalia per sollecitare l’attenzione sul cambiamento climatico che riguarda la natura sotto molteplici aspetti». Un lavoro di straordinaria abilità che, ancora una volta, ha dimostrato il forte legame di questo ragazzo con le sue origini. Del resto, il suo attaccamento lo aveva già dimostrato con il “Mottolozzo”, dolce della tradizione italiana adattato nel nome e nel gusto alla città di Mottola – dove ha sede la sua pasticceria - composto da brioche e gelato artigianali e panna montata. Già premiato come miglior gelatiere emergente nazionale, giovane imprenditore del sud Italia, Gianluca Trisolini ha alle sue spalle anche una formazione in cake design e lavorazione del cioccolato. Adesso è anche neo campione d’Italia nel mondo della cioccolateria. In parallelo, coltiva la passione per la musica: è maestro di violino, diplomato al conservatorio Piccinni di Bari. A decretare i vincitori di Belcolade Award, una giuria di altissimo livello. A cominciare dal presidente, il Maestro Davide Malizia, campione mondiale di pasticceria e allenatore della Nazionale italiana di pasticceria che tra i suoi riconoscimenti vanta il Sucre d’or come miglior artista al mondo dello zucchero, la Stella del World Pastry Star, il premio Migliori Pasticceri del mondo by Iginio Massari e la pergamena nel Leone d’oro di Venezia per meriti professionali. Altri giurati: Francesco Elmi, Emanuele Valsecchi, Rocco Scutellà, Marco De Vivo, Luca Mannori (campione del mondo di pasticceria), Thierry Bamas (tra i suoi titoli, anche quello di Meilluer Ouvrier de France Pâtissier nel 2011). Thu, 30 Nov 2023 10:44:07 +0000 Taranto L'ex deposito ferroviario rinasce con il progetto Pinqua http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32334-l-ex-deposito-ferroviario-rinasce-con-il-progetto-pinqua.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32334-l-ex-deposito-ferroviario-rinasce-con-il-progetto-pinqua.html Ampi spazi verdi, un’area commerciale, un’altra residenziale ed una piazza che diventa identitaria in un percorso naturale di unione con il Parco lineare Sud. Prende forma il progetto di Riqualificazione ecologica dello spazio che ospita i beni dismessi delle Ferrovie nella zona dello Stadio “Oreste Granillo”. L’idea, realizzata dallo “Studio Cartolano – società d’ingegneria” nell’ambito del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare”, i cosiddetti “PinQua”, è stata illustrata dall’ingegnere Domenico Cartolano al sindaco Giuseppe Falcomatà ed all’assessore Domenico Battaglia, nel corso di una sessione dedicata al progetto ed alla quale hanno preso parte anche dirigenti e consiglieri comunali. «Con i PinQua – ha spiegato Falcomatà - si andrà a riqualificare un’altra zona della città, questa volta nella parte Sud. Abbiamo pensato ad un luogo connesso al Parco lineare che sia in grado di interpretare anche la naturale destinazione sportiva dell’area che, oltre allo stadio ed allo Scatolone, vede in corso i lavori di riqualificazione della piscina comunale e del "Palloncino".  Nell’ex area delle Ferrovie, dunque, verranno realizzati un importante Parco urbano, un complesso residenziale ed una bellissima piazza, connessa al territorio, che potrà ospitare spazi commerciali che, nella nostra idea, potrà diventare un moderno mercato per proporre prodotti tipici dell’artigianato locale come avviene nelle più grandi metropoli europee, dove le antiche zone mercatali sono punti di condivisione, di aggregazione e di recupero delle tradizioni». «I tempi di realizzazione sono molto ristretti - ha spiegato - perché il progetto rientra nella programmazione del Pnrr da concludere entro il 2026. La progettazione è stata condivisa con Invitalia e, quindi, oltre al progetto che è allo stato della fase definitiva, già esiste la ditta che si è aggiudicata i lavori». «Naturalmente – ha concluso il sindaco Giuseppe Falcomatà – si tratta di un percorso che vogliamo condividere con i cittadini e, prima di arrivare allo step esecutivo, presenteremo l’idea-progetto alla città per raccogliere, dalla viva voce dei quartieri in cui verrà realizzato l’intervento, possibili idee e suggerimenti in grado di integrarsi con la proposta finale». Thu, 30 Nov 2023 10:37:57 +0000 Reggio Calabria Potenza: Gli arcieri club lido lasciano il segno http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32333-potenza-gli-arcieri-club-lido-lasciano-il-segno.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32333-potenza-gli-arcieri-club-lido-lasciano-il-segno.html Ottima prestazione per il team del quartiere lido di Catanzaro alla manifestazione sportiva della città di Potenza, quattro i podi conquistati. Nella location del centro sportivo Caizzo di Potenza, organizzata dalla società sportiva Arcieri Lucani Potenza del  presidente Scuccimarra, sotto la perfetta guida di Luciano Spera e Nicola Taddei, domenica 26 novembre si è svolta una manifestazione sportiva di tiro con l’arco, valevole per le qualifiche ai prossimi campionati indoor di Pordenone del febbraio 2024. La società del quartiere Lido di Catanzaro, gli Arcieri Club Lido, partecipano all’evento con il settore giovanile gestito dal tecnico Demasi Pasquale, il quale con impegno e dedizione si concentra sull’intero settore dando consigli preziosi in materia di tecnica sportiva e approccio alle competizioni. I risultati ottenuti danno conferma della qualità sportiva dell’intero settore, infatti i giovani atleti conquistano quattro medaglie in totale, tre di oro e una di argento. Nell’olimpico juniores maschile Francesco Poerio Piterà Segna 583 punti con uno score nella seconda parte di gara di 297 punti su 300, Oro per Anastasia Poerio Piterà nel compound Juniores Femminile con un totale a fine gara di 560 punti, un altro oro va Fabio Ludovica che è in netto miglioramento e crescita sportiva, così come la seconda classificata (medaglia di Argento) Falcone Samanta che pur essendo della la casse giovanissima gareggia tra i ragazzi. Un grande ringraziamento va da parte della società ai genitori che accompagnano i ragazzi nella trasferte,  Maria Garcea e Gulia Sabrina, che allietano i viaggi dei ragazzi e sono di prezioso aiuto per il team societario. Un grazie per l’ottima accoglienza, il mister Demasi Paquale, lo riserva a Luciano Spera e Nicola Taddei, ottimi padroni di casa che accolgono i ragazzi della nostra società con calore e amicizia, facendoli sentire come se fossero a casa. Ora, continua il Mister Demasi ci concentriamo per i prossimi impegni sportivi per la stagione indoor ancora in corso.  Thu, 30 Nov 2023 10:35:27 +0000 Sport Azienda trapanese premiata in Europa per i suoi vini http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/32332-azienda-trapanese-premiata-in-europa-per-i-suoi-vini.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/32332-azienda-trapanese-premiata-in-europa-per-i-suoi-vini.html       Un oro e due argenti. Lo Zibibbo, il Nero d’Avola e lo Chardonnay di “Colomba Bianca-Biocantine di Sicilia” tra i migliori vini secondo la “International Bulk Wine Competition”.  La Fiera internazionale di Amsterdam ha premiato i migliori vini del 2023 nel segmento “sfusi”, che quantitativamente rappresenta quasi un terzo del mercato globale, di cui l’Italia è il secondo esportatore nella classifica mondiale, solo dopo la Spagna. Il presidente dell’azienda siciliana Leonardo Taschetta ha ricevuto il premio rappresentando un team, composto da enologi, agronomi e consulenti, che da anni opera per far crescere il brand Colomba Bianca in Italia e all’estero.    Medaglia d’oro per lo Zibibbo, «prodotto nelle zone collinari che vanno da Marsala verso le montagne di Salemi - spiega l’enologo dell’azienda Mattia Filippi – custodisce il carattere delle uve maturate grazie al clima mediterraneo litorale e a quello collinare e montuoso di Salemi, dunque composto da terreni a medio impasto sabbiosi, dove lo zibibbo si esprime al meglio dal punto di vista aromatico».  Medaglia d’argento per il Nero d’Avola, «espressione dell’entroterra della provincia di Trapani, da Marsala fino a Castelvetrano - ha aggiunto Filippi – solo qui i terreni argillosi incidono distintivamente sul Nero d’Avola, per ottenere vini con riconoscibile profondità che profumano di ciliegia e fragola».  Medaglia d’argento per lo Chardonnay «che offre al palato la leggiadria delle zone collinari dei Comuni di Vita, Salemi e ancora Calatafimi e Segesta - ha concluso l’enologo di Colomba Bianca – lascia percepire la finezza e i pregi delle uve raccolte nel cuore della provincia di Trapani, nella zona con ricca presenza di calcare e gesso. Dunque lo Chardonnay assume un profilo verticale e acquisisce grande sapidità».  «I premi di respiro europeo rappresentano un grande risultato per noi - ha affermato il presidente Taschetta, presente in fiera con l’enologo Francesco Asaro (in foto) - arrivano a coronamento di un percorso lungimirante intrapreso dalla nostra azienda con un team composto da agronomi, diretti dal nostro Filippo Paladino e dagli enologi. Questi riconoscimenti ci riempiono d’orgoglio e premiano gli sforzi profusi dai nostri piccoli viticoltori locali, sono loro da sempre il cuore pulsante della nostra esperienza produttiva».   L’ennesimo risultato di caratura internazionale per Colomba Bianca, come sottolineato dal direttore vendite e sviluppo commerciale dell’azienda Giuseppe Gambino: «Al podio siamo arrivati partendo dalla vigna e percorrendo ogni fase di vinificazione con innovazione, impegno e passione. La Fiera internazionale di Amsterdam dedica grande attenzione ai produttori di vini sfusi, dunque è più orientata a valorizzare le produzioni delle cooperative. Per noi ricevere un oro e due argenti è la conferma di un grande lavoro fatto negli anni. Curato dai nostri agronomi, passo dopo passo: dalla potatura alla vendemmia, dalla trasformazione delle nostre uve in vino, all’imbottigliamento. Vogliamo guidare solo progetti di qualità per puntare ad obiettivi di prestigio». «Da un lato i premi riconoscono l’impegno che è stato profuso lungo la filiera - ha concluso Taschetta - inoltre conferma che la nostra Cantina si sta evolvendo con vini di pregio, adesso riconosciuti a livello internazionale. Continueremo a lavorare bene con sguardo attento sui vitigni autoctoni e sui mercati internazionali».  Thu, 30 Nov 2023 10:31:42 +0000 Trapani Acireale: Inaugurate due nuove botteghe http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32330-acireale-inaugurate-due-nuove-botteghe.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32330-acireale-inaugurate-due-nuove-botteghe.html   Si è svolta lunedì 27 novembre, alla presenza di autorità istituzionali, associazioni e cittadini, l’attesa giornata di inaugurazione di due nuove botteghe nell’ambito della riqualificazione dell’area di piazza Marconi, sita nel centro storico del comune di Acireale. Si tratta della chiusura di un iter iniziato con una progettazione istruita in tempi record dal GAL Terre di Aci e consegnata nell’estate 2021. Un progetto unico nel panorama siciliano in quanto in grado di conciliare una partecipazione tra enti pubblici e privati. Il recupero di Piazza Marconi costituisce un intervento di grande importanza per tutto il territorio delle Aci: si tratta di un luogo di grande richiamo anche per i territori limitrofi, simbolico e metaforico, ma anche spazio di sociabilità e scenario privilegiato della vita privata e collettiva, nonché un qualificato spazio di accoglienza dei turisti dal quale partire per la visita della cittadina barocca e del territorio.  Due botteghe di privati sono state messe a disposizione di associazioni che con la loro attività contribuiranno alla rivitalizzazione del luogo. La prima, rinominata Casa del Danzastorie, costituirà un laboratorio artistico e letterario sulla cultura siciliana orchestrato dal noto artista danzastorie Giuseppe Alosha Marino. Il luogo nasce con una vocazione all’accoglienza e solidarietà, con l’idea di spronare i giovani nel credere alle proprie passioni e alimentarle: sarà un luogo di libero accesso per gli amanti dell’arte e della cultura, composto di due piani ove troveranno spazio esposizioni di opere d’arte per chiunque voglia raccontarsi, decorata al suo ingresso da un ampio murales colorato sulle pareti che narra le gesta acesi e dei grandi artisti siciliani. Sarà parte espositiva di opere d’arte e racconti, mentre un’altra sezione raggiungibile da scala a chiocciola sarà adibita a salotto culturale a disposizione anche di studenti e docenti, che potranno svolgervi lezioni in un ambiente impregnato di storia, per insegnare ai giovani alunni gli autori della nostra storia siciliana. Ad ispirare le sale, la femminilità di quella “Sicilia fimmina” come le divinità greche, l’Etna e le sue tipicità: come una madre e un’amante, si respira il suo profumo nell’aria, con l’intento di risaltarlo e di metterlo a conoscenza per rivalorizzare il significato della nostra terra molto spesso non conosciuta e ricca di stereotipi. La Casa del Danzastorie costituirà così uno spazio di performance artistica, laboratorio ed esposizione volto a favorire la conoscenza del territorio attraverso lo spirito della sicilianità, in grado di calendarizzare un programma ricco di eventi che, attraverso l’innovativo linguaggio proposto, si propongano di riportare la tradizione siciliana e locale all’attenzione dei più giovani, creando una “alleanza generazionale”.  La seconda bottega inaugurata a due passi è quella dedicata al Limone dell’Etna IGP, “oro dell’Etna” e della cultura siciliana, sempre disponibile con cadenza annuale nelle nostre terre. Un limone che nasce e si sviluppa su diversi ettari alle pendici del vulcano, che dona suoli ricchi di acqua e sostanze nutritive: uno dei tesori biologici peculiari dell’isola, da fragranza e profumi inconfondibili. E’ uno dei frutti generati dalla rete “Terra dei Limoni” e dal Consorzio di Tutela del Limone dell’Etna IGP recentemente riconosciuto dal Ministero per l’agricoltura, composti da più produttori e commercianti di agrumi del territorio, che si propongono di valorizzare il limone delle Aci anche come fonte di attrazione per il turismo locale. Saranno previsti, grazie alla sinergia tra i partner coinvolti, piccoli eventi all’aperto per la degustazione dei prodotti derivati e per la conoscenza organolettica e dei benefici del limone sulla salute.  Il progetto di riqualificazione nel suo complesso, con l’aiuto dei partner privati menzionati, mira quindi a realizzare una sorta di “teatro a cielo aperto” in cui tutti siano al contempo attori e spettatori della vita collettiva, riguadagnando l’orgoglio di sentirsi acesi in una ritrovata identità alla riscoperta delle proprie radici storico-culturali. Sul piano tecnico specifico, si tratta dell’attuazione dell’adempimento dell’Azione 2.2.1 del Piano di azione locale intitolato “Migliorare le infrastrutture e i servizi alla popolazione del Gal “Terre di Aci”, collegata alla sottomisura 7.2 Psr Sicilia 2014/2020, per il secondo ambito di intervento della strategia “sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, forestali, artigianali e manifatturieri)”. Il GAL Terre di Aci è già impegnato nello studio di ampliamento del progetto pilota di rigenerazione urbana. Thu, 30 Nov 2023 10:23:08 +0000 Catania Conclusa la terza edizione Festival dei Circoli del Cinema http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32329-conclusa-la-terza-edizione-festival-dei-circoli-del-cinema.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32329-conclusa-la-terza-edizione-festival-dei-circoli-del-cinema.html  Si è conclusa la terza edizione del Festival dei Circoli del Cinema che si è svolta al Cinema Lux di Messina.  La manifestazione, che ha riunito tutti i membri della Federazione Italiana dei Circoli del Cinema con sede in Sicilia, ha ospitato il Congresso regionale FICC Sicilia, dedicato a nuove prospettive di Media Education e alle opportunità offerte dal Piano Nazionale Cinema per la Scuola.  Al termine dell’assemblea è stato nominato nuovo segretario regionale Francesco Torre (Ass. Arknoah), che succede a Nino Genovese (Cineforum Orione), confermando, quindi, la presenza della segreteria regionale a Messina. Il nuovo esecutivo regionale sarà altresì composto da Angela Paratore (Cineforum Orione), Elio Cassarino (Stella Maris – Gela), Sebastiano Favitta (Movimento Continuo – Caltagirone), Gino Interi (Albatros – Chiaramonte Gulfi), Laura Mancuso Prizzitano (Uscita di sicurezza - Nicosia), Tiziana Spadaro (Cineclub 262), Franco Pace (Groucho Marx - Comiso).  Particolarmente significativa, tra i tanti eventi presentati nell’ambito del festival, la serata dedicata al tema del contrasto alla violenza di genere e, in particolare, alla memoria di Omayma Benghaloum, con la prima proiezione cittadina del cortometraggio “Omayma”, prodotto dall’Associazione Arknoah per la regia di Fabio Schifilliti. Questo evento, svoltosi in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha registrato un grandissimo successo da parte del pubblico messinese, che ha affollato tutte le repliche previste nel corso della serata e tributando calorosi applausi al termine delle proiezioni.  I partecipanti del Congresso hanno anche approvato il seguente documento politico da porre all’attenzione dei media, delle istituzioni e di tutti i cinecircoli d’Italia:  Oltre al finanziamento pubblico annuale previsto dalla Legge su cinema e audiovisivo per tutto l’associazionismo culturale cinematografico, l’occasione offerta dai due ministeri MiC e MIM tramite i bandi del Piano Nazionale Cinema per la Scuola rappresenta senza dubbio un imperdibile momento di sviluppo delle politiche di promozione e diffusione della cultura cinematografica e per la creazione di nuovo pubblico, che rivitalizza l’associazionismo cinematografico e consente ai cinecircoli di avere un ruolo attivo e legittimato sul piano nazionale e territoriale come partner privilegiato per l’importante funzione di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico e difesa dei diritti del pubblico e del cinema di qualità. Tanti anche a livello regionale i cinecircoli coinvolti nella terza edizione del Piano Nazionale Cinema Scuola in collaborazione con scuole di ogni ordine e grado e in progetti che hanno registrato larga partecipazione e il raggiungimento degli obiettivi costitutivi del bando ministeriale. Tuttavia, sono numerose le preoccupazioni che riguardano il proseguimento di questo percorso culturale a proposito del raggiungimento del traguardo di un proficuo ed ordinario rapporto di collaborazione tra cinecircoli, sale cinematografiche, professioni specialistiche del cinema e istituzioni scolastiche. L’assenza di adeguata valorizzazione del ruolo degli operatori di educazione visiva a scuola, opportunamente formati dal Ministero e in prima linea nelle attività fin qui realizzate, come pure il mancato rinnovo di meccanismi che incentivino gli istituti scolastici ad avvalersi di operatori culturali provenienti dal mondo dell’associazionismo cinematografico e di sale cinematografiche come luoghi deputati alla proiezione cinematografica, lasciano forti dubbi sulla possibilità che le future progettazioni possano adempiere agli obiettivi iniziali. Il Centro regionale FICC – SICILIA è fermamente  convinto che gli istituti scolastici debbano continuare a giovarsi di competenze esterne radicate nei territori di appartenenza, mantenendo un proficuo rapporto di collaborazione con i cinecircoli, le sale cinematografiche e i professionisti del cinema, affinché il Piano Nazionale Cinema Scuola continui a rappresentare quella possibilità di creazione di reti di sviluppo sociale e culturale allargati e di difesa della specificità dei percorsi didattici di Media Education e Film Literacy che solo una convergenza pubblico-privato e la presenza di professionalità esterne possono garantire.  Con l’intento di valorizzare il ruolo dell’associazionismo culturale e cinematografico e in difesa del pubblico, al fine di garantire maggiori opportunità per la visione di film di qualità e di filiere culturali non commerciali, Il Centro Regionale FICC – SICILIA propone anche l’avvio di un percorso di dialogo con istituzioni regionali e locali al fine di garantire un adeguato riconoscimento del ruolo dei cinecircoli anche tramite appositi strumenti legislativi (per esempio tramite modifica della vigente normativa riguardante il cinema) per la tutela dell’enorme pubblico che l’associazionismo rappresenta, soprattutto in territori privi di presidi culturali e di sale cinematografiche. Più concretamente, si propone l’organizzazione di un momento di confronto tra l’Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo e le associazioni cinematografiche regionali, e in questo senso si recepisce la necessità di una maggiore collaborazione tra le diverse federazioni nazionali e regionali di settore, auspicando la convergenza di strategie comuni e di politiche attive consorziate, anche al fine di rafforzare il ruolo complessivo degli enti di diffusione per la cultura cinematografica nei singoli territori e presso gli interlocutori istituzionali nazionali e regionali.  Fondamentale risulterà a questo proposito un lavoro di ricognizione delle reti associative consolidate nei territori, per comprendere numeri e target dei pubblici rappresentati e valore complessivo dell’intervento sociale e culturale svolto nei territori di riferimento, e per questo si conferisce incarico ai cinecircoli Arknoah di Messina e Cineclub 262 di Modica di provvedere ad effettuare un lavoro di ricerca che possa approfondire e aggiornare i dati della rappresentanza e l’elenco delle attività svolte.  Al fine di migliorare il dialogo tra i vari circoli che fanno riferimento al Centro Regionale FICC – Sicilia e per incoraggiare lo sviluppo di nuovi percorsi associativi, si propone infine per il prossimo biennio di aumentare le occasioni di dialogo e confronto anche con l’ausilio di strumenti digitali (per esempio tramite l’organizzazione di riunioni online), e si programma anche la creazione di adeguati strumenti di comunicazione e aggiornamento delle attività (come un sito internet e pagine social) con la prospettiva futura di avere un ufficio stampa che possa comunicare all’esterno le attività del centro regionale. Allo stesso tempo, si propone di valutare l’ipotesi di offrire ai circoli aderenti alla FICC – SICILIA e a quelli di nuova istituzione una serie di servizi quali ausilio alle procedure di creazione dei documenti costitutivi tramite attività di tutoraggio, creazione e manutenzione sito internet e pagina social, comunicazione, grafica, consulenza per licenze, programmazione e scelta titoli, noleggi film e pratiche Siae, dietro corresponsione di una quota annuale o richiedendo al Centro Nazionale FICC un contributo per il rimborso per le spese che tali servizi potranno richiedere. Thu, 30 Nov 2023 10:17:52 +0000 Messina L'Istituto “Duca degli Abruzzi” celebra i suoi 150 anni http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32328-l-istituto-duca-degli-abruzzi-celebra-i-suoi-150-anni.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32328-l-istituto-duca-degli-abruzzi-celebra-i-suoi-150-anni.html   Sulle note dell’inno nazionale, cantato dal coro dell’istituto “Dante Aligheri”, si è tenuta l’inaugurazione dell’anno 2023/2024 dell’Accademia Mediterranea della Logistica e della Marina Mercantile e l’apertura delle celebrazioni del 150° Anniversario dell’istituto “Duca degli Abruzzi”. Ad aprire i lavori e salutare i presenti la dirigente del “Duca degli Abruzzi di Catania”, Vice Presidente dell’ITS di Catania, Cavaliere della Repubblica e presidente della Rete Resil (Rete Nazionale delle Scuole di Logistica) Brigida Morsellino: ”L’I.T.S. Academy di Catania rappresenta un’eccellenza per il capoluogo etneo, per la Sicilia e per il territorio nazionale. Un’offerta formativa dove si formano tanti tecnici qualificati e tanti ufficiali. Naturalmente parliamo di figure professionali che rappresentano il nostro tessuto sociale produttivo e che contribuiscono concretamente allo sviluppo di un settore strategico per il Sistema Paese qual è quello della Mobilità Sostenibile e dei Trasporti- continua Morsellino- si tratta di settori nei quali è necessario investire e in cui trovano spazio giovani competenti e motivati che rappresentano il futuro e la parte migliore della società. E’ nostro dovere- quindi- sostenerli, orientarli e guidarli”. L’importanza della formazione è legata al valore delle persone. Quei valori come appartenenza, solidarietà, rispetto della Res Pubblica, senso del servizio e merito su cui si fonda la nostra costituzione. Concetti ribaditi nel corso dei vari interventi istituzionali fatti dall’assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Catania Andrea Guzzardi, dal Comandante Cosimo Bonaccorso (che ha portato i saluti dell’ammiraglio Antonio Ranieri), dal dirigente USR Emilio Grasso, dal dirigente del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura UniCT Matteo Ignaccolo (che ha portato i saluti del Magnifico Rettore Francesco Priolo), dal prof. Vincenzo Cupri del Dipartimento di Ingegneria UniMe, dall’Ammiraglio Rosario Marchese, dal prof. Claudio Gambino, dalla dott.ssa Maria Chiara Sormani (HR e relazioni industriali Confitarma) e dal comandante Ercolano. La formazione, fortemente legata al mondo accademico e istituzionale, si focalizza sulla ricerca con attività laboratoriali innovative. “Le idee vincenti non si creano per caso ma sono frutto di un complesso studio e di una forte radicalizzazione nel territorio in cui prendono forma- dichiara il presidente dell'ITS di Catania Prof. Ing. Antonio Scamardella- tanti risultati sono già stati ottenuti ma molti altri vanno ancora conquistati. È indubbio che, dalla didattica alla completezza della formazione, una realtà come l’ITS sia fortemente legata al mondo accademico anche sotto l’aspetto della ricerca con suoi laboratori e le attività innovative”. “Il Pnrr oggi dà la possibilità agli ITS, attraverso delle risorse specifiche, di avere una propria sede. Un luogo dove il mondo delle imprese, i ragazzi, la formazione e l’universo della ricerca possono incontrarsi e confrontarsi giornalmente-sottolinea il R.U.P. ITS Giuseppe Maria Sassano- da qui nasce il progetto del recupero dei locali dell’ex incremento ippico con lo scopo di dare vita ad un contesto che permetta ai nostri ragazzi di esprimere il massimo delle loro potenzialità”.   Un progetto che punta alla modernità ma che, contemporaneamente, non volta le spalle alle caratteristiche architettoniche del territorio in cui prende forma. La nuova sede dell’ITS di Catania è solo il primo tassello verso la strada del successo che si costruisce, giorno dopo giorno, per raggiungere obiettivi sempre più grandi. L’Accademia Mediterranea della Logistica e della Marina Mercantile fonda i suoi successi su idee vincenti che migliorano le figure professionali del domani. Un processo da portare avanti anche con il mondo imprenditoriale che collabora con l’ITS di Catania. Da qui le considerazioni sui possibili sviluppi del mondo del domani da parte del Marine HR Director Institore Grimaldi Group Dottor Marcello Pica, il Responsabile Personale e Comunicazione del Gruppo Caronte & Tourist dottor Tiziano Minuti, il vice Direttore di Alis Antonio Errigo, il rappresentante di Elettra ingegnere Francesco Morbidelli, il rappresentante di Next Fabio Spadaro, il rappresentante di Rimorchiatori Riuniti Dottor Di Pasquale, il rappresentante della Nicolosi Trasporti Aldo Randazzo e il General Manager di Infogestweb Claudio Carrano. A conclusione dell’evento il presidente Scamardella ha consegnato i diplomi ITS mentre la dott.ssa Morsellino ha mostrato ai presenti il nuovo logo celebrativo dei 150 anni del Politecnico del Mare “Duca degli Abruzzi”. Thu, 30 Nov 2023 10:14:13 +0000 Catania Aperta fino al 10 marzo 2024 la mostra “Pier Francesco Foschi (1502-1567) Pittore fiorentino http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32326-aperta-fino-al-10-marzo-2024-la-mostra-pier-francesco-foschi-1502-1567-pittore-fiorentino.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32326-aperta-fino-al-10-marzo-2024-la-mostra-pier-francesco-foschi-1502-1567-pittore-fiorentino.html La Galleria dell’Accademia di Firenze ha aperto al pubblico martedì 28 novembre 2023 la prima mostra monografica in Europa dedicata a Pier Francesco Foschi (1502-1567) pittore fiorentino, allievo di Andrea del Sarto, che ha collaborato anche con Pontormo, la cui lunga e fortunata carriera si svolse durante i decenni centrali del Cinquecento. L’esposizione è a cura di Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, Elvira Altiero, Funzionario Storico dell'arte, responsabile del dipartimento storico-artistico della Galleria dell’Accademia di Firenze, di Nelda Damiano, che ha curato la mostra Wealth and Beauty dedicata all’artista al Georgia Museum of Art, University of Georgia (Athens, USA), e di Simone Giordani, docente di storia dell'arte, studioso della pittura fiorentina rinascimentale e tardo rinascimentale e specialista del pittore Pier Francesco Foschi. “L’obiettivo di una rassegna così ampia e accurata - racconta Cecilie Hollberg, direttore della Galleria - è quello di fornire per la prima volta in Europa gli strumenti per comprendere la personalità artistica di un maestro come il Foschi e il suo ruolo nel contesto della pittura fiorentina del Cinquecento. Un artista da riscoprire, caduto nell’oblio dopo la sua morte. Grazie a questa nostra esposizione, oltre a mostrare opere dimenticate, sono state attivate importanti azioni di restauro di dipinti collocati in vari luoghi del territorio, come ad esempio una delle pale nella Chiesa di Santo Spirito a Firenze.” L’artista Pier Francesco Foschi nacque a Firenze da una famiglia di pittori. Il padre, dal quale apprese presumibilmente i primi rudimenti, era membro della bottega di Sandro Botticelli. Così come racconta il Vasari, si formò con Andrea del Sarto e le sue prime opere, infatti, sono stilisticamente influenzate dal classicismo del suo maestro: ne riflettono la grazia del disegno, l'uso raffinato di luci e ombre e l’audacia del colore. La sua carriera autonoma ebbe inizio già negli anni Venti del Cinquecento. Foschi ricevette numerose commissioni da famiglie di spicco di Firenze, come i Medici, i Pucci e i Torrigiani. Tra 1536 e 1537 fece parte, col Bronzino e Jacone, degli aiuti scelti dal Pontormo per la decorazione della loggia della villa di Careggi, voluta dal Duca Alessandro de’ Medici, e per quella della villa di Castello, commissionata da Cosimo I. Fu coinvolto, nel 1539, nella realizzazione degli apparati effimeri allestiti per le nozze del giovane duca con Eleonora di Toledo. Il suo successo raggiunse l’apice nel corso degli anni Quaranta del Cinquecento, quando si aggiudicò la commissione di ben tre pale d’altare per l’importante chiesa di Santo Spirito, le sue sole opere menzionate da Vasari, nella Vita di Andrea del Sarto. Insieme a Vasari, Bronzino, Michele di Ridolfo, Francesco da Sangallo e Giovann’Angelo Montorsoli, fu tra i maestri incaricati di riformare l’antica Compagnia di San Luca nell’Accademia del Disegno, tra il 1562 e il 1563. Negli ultimi anni della sua vita, ancora molto attivo, partecipò alle principali imprese collettive promosse dalla neonata Accademia: gli apparati effimeri per i funerali solenni di Michelangelo e quelli per le nozze di Francesco I con Giovanna d’Austria. Il pittore morì nel 1567 e fu sepolto a Santo Spirito alla presenza degli Accademici. Nonostante il successo riscosso in vita, dopo la sua morte, Pier Francesco Foschi cadde nella completa oscurità. Il Vasari non gli dedica una biografia ma ci tramanda poche note legate alla sua partecipazione a imprese collettive. Tale “dimenticanza” - come scrive Cecilie Hollberg nel saggio in catalogo - “…fu uno dei motivi del precoce oblio del Foschi”. Solo nel Novecento con la riscoperta del Manierismo e dei suoi protagonisti, il suo nome riaffiora più frequentemente negli studi, dapprima con qualche contributo filologico e, poi alla metà del secolo, con un breve studio seminale di Roberto Longhi (1952). Ad oggi gli interventi critici di maggior rilevanza rimangono gli articoli monografici di Antonio Pinelli (1967), imprescindibile per comprendere lo sviluppo artistico del Foschi, come possiamo percepire dal suo testo nel volume di questa mostra, e quello di Louis A. Waldman (2001), che ha aggiunto preziose informazioni e punti di riferimento cronologici per la ricostruzione della sua carriera. Non ultimo, il contributo di Simone Giordani, che si è occupato di Foschi dal 2007, e di Nelda Damiano, preziosi collaboratori nell’esposizione alla Galleria dell’Accademia di Firenze. La mostra La mostra riunisce circa quaranta opere autografe del Foschi, tra dipinti e disegni, tra cui la pala d’altare, la Sacra Famiglia con San Giovannino (1526-1530), appartenente alle collezioni della Galleria dell’Accademia di Firenze, un dipinto cruciale per capire la sua produzione giovanile e come ha fatto propri gli insegnamenti di Andrea del Sarto. È suddivisa in cinque sezioni che approfondiranno i principali aspetti della sua prolifica attività, a partire proprio dalla formazione presso Andrea del Sarto fino alle commissioni di grandi pale d’altare e ai numerosi ritratti, genere in cui ottenne notevole successo. Troviamo un importante nucleo di studi giovanili tratti da modelli del maestro, insieme ad accostamenti tra alcuni originali di Andrea del Sarto e le repliche che Foschi realizzò, confronti che serviranno per comprendere meglio la sua personalissima declinazione della maniera sartesca. In particolare, si offre per la prima volta il confronto tra il Sacrificio di Isacco di Andrea del Sarto del Cleveland Museum of Art, e la copia su tela dello stesso soggetto eseguita da Foschi, oggi conservata nella Villa di Poggio Imperiale a Firenze, e restaurata in occasione di questa mostra. Nella sezione dedicata alle pale d’altare, si espongono insieme elementi di polittici smembrati, come ad esempio la Pala della Madonna del Piano, realizzata nel 1539 per il convento di San Benedetto a Settimo (Cascina, Pisa), riunita con le sue predelle. Si presenta inoltre la straordinaria Resurrezione della basilica di Santo Spirito. L’esposizione propone una selezione di dipinti destinati alla devozione privata di soggetto mariano, insieme a rari e preziosi quadri legati ai temi dell'Antico Testamento. Si conclude con un cospicuo numero di ritratti, genere in cui Foschi ottenne notevole successo. Il pittore affronta tipologie diverse, dalle effigi a mezzo busto, di tono intimo e penetrativo, a quelle di formato ampio e solenne, ricche di elementi simbolici o allusivi allo status sociale dei personaggi raffigurati e dei loro interessi.   Le opere esposte provengono da musei pubblici e privati, enti ecclesiastici, gallerie d’arte e collezionisti privati tra i più famosi in Italia e nel mondo. La mostra “Pier Francesco Foschi (1502-1567) Pittore fiorentino sarà aperta fino al 10 marzo 2024.  Wed, 29 Nov 2023 18:48:32 +0000 Arte Cooperazione di difesa Turchia-Gran Bretagna, il vero "Marmo" ma non il Partenone http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32325-cooperazione-di-difesa-turchia-gran-bretagna-il-vero-marmo-ma-non-il-partenone.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32325-cooperazione-di-difesa-turchia-gran-bretagna-il-vero-marmo-ma-non-il-partenone.html Se ieri e oggi l'argomento principale dell'attualità è l'annullamento dell'incontro Mitsotakis-Sunak a Londra, una mossa britannica chiaramente "maleducata e inaspettata", torniamo indietro di qualche giorno. Il 23 novembre, invece, ad Ankara, dove è stato firmato un accordo tra i ministri della Difesa britannico e turco, Grant Shapps e Yasar Guler, sulla "cooperazione in materia di difesa". Che, a prima lettura, sembra piuttosto formale, da quelle concluse di volta in volta tra paesi amici, soprattutto all'interno della NATO. Pertanto, l'accordo, di logica generale e "quadro", prevede una più stretta cooperazione tra le industrie della difesa dei due paesi, la ricerca di ulteriori esercitazioni congiunte nel Mediterraneo e l'esplorazione di azioni di sicurezza congiunte in Medio Oriente e Nord Africa. Il ministro turco, tuttavia, ha precisato nelle sue dichiarazioni che la cooperazione riguarda anche il caccia nazionale Kaan, così come l'Eurofigher, due importanti piani della Turchia per il suo rinforzo aereo. Uno "stabile", cioè Kaan, che è considerato il grande "investimento nazionale" e l'altro, per gli Eurofighter, come soluzione provvisoria per l'aeronautica turca, sulla strada ben nota che segue, cercando alternative se e quando non otterrà gli F-16 dagli Stati Uniti. Il coinvolgimento del Regno Unito nello sviluppo di Kaan non è piccolo, poiché aveva iniziato a lavorare con BAE Systems nel 2017 per contribuire alla progettazione. Ha poi attraversato una fase di congelamento, ma di recente si è piuttosto rafforzato. Un'altra grande azienda britannica, Rolls Royce, aveva costituito nel 2017 una joint venture (TAEC) con l'azienda turca Kale Arge, con l'obiettivo di produrre un motore per il Kaan. Anche in questo caso abbiamo avuto un ritardo, principalmente a causa di una spaccatura politica tra Turchia e Gran Bretagna, a causa del coinvolgimento della prima in Siria, ma ancora una volta c'è stato un riscaldamento da qualche parte nel 2022. E naturalmente non dimentichiamo la nota azienda corazzata turca FNSS, che è una joint venture tra la turca Nurol e la BAE Systems (quest'ultima con il 49%). I due gruppi avevano un'altra joint venture nel settore della tecnologia aerospaziale, la BNA, dalla quale la BAE si ritirò. La Gran Bretagna ha approvato esportazioni di difesa verso la Turchia per un valore di 1,6 miliardi di sterline dal 2016, mentre ci sono già 146 licenze speciali di esportazione (per vari prodotti) sempre verso la Turchia, che rimangono "aperte" (cioè lo stesso prodotto può continuare a essere esportato senza revisione). Allo stesso tempo, ci sono diverse "licenze generali di esportazione" aperte, che possono includere una varietà di materiali ciascuna. Quindi, sebbene ci sia stato un congelamento britannico delle nuove licenze, dal 2019 come dicevamo, a causa del coinvolgimento turco in Siria (un embargo informale sui sistemi di difesa), alla fine del 2021 questo è stato revocato. La dimensione politica della convergenza Naturalmente, per essere onesti e per non cadere nei cliché sugli "inglesi filo-turchi", molti paesi hanno a volte collaborato con la Turchia in materia di difesa, hanno avviato insieme programmi di sviluppo, hanno stipulato accordi di difesa. Israele era un tempo uno dei principali partner di Ankara, offrendole velivoli senza pilota, aggiornamenti per carri armati (gli M-60 che andavano al livello Sabra) e aerei (i Phantom turchi che divennero una versione "Terminator" con esperienza IAI). Allo stesso modo, la Germania ha cooperato in modo significativo con Ankara con grandi vendite di armi e produzione locale (ad esempio i sottomarini T214 che la Turchia sta ora costruendo), la Spagna che ha contribuito a costruire la portaelicotteri Anadolu, a quanto pare gli Stati Uniti con enormi vendite pari al 60% delle importazioni turche per la difesa, il Canada, la Repubblica Ceca, la Francia, la Repubblica Ceca La Russia con l'S-400 e così via. Oggi, tuttavia, la cooperazione tra Gran Bretagna e Turchia nella tecnologia della difesa è ampia ed è stata rilanciata, mentre è anche "pressante" nei mercati turchi, ad esempio i trasporti A400 dell'aeronautica militare turca, che sono in parte prodotti in Gran Bretagna. C'è anche una frequente presenza di caccia e navi britanniche nelle esercitazioni turche, in un ottimo clima di comunicazione. E con il nuovo accordo, la cooperazione può essere ulteriormente estesa mettendo sul tavolo gli Eurofighter, anche se questi rimangono un'opzione difficile e costosa poiché la Germania persiste nella sua disputa sulla loro vendita alla Turchia. All'inizio di quest'anno, si è parlato anche di un possibile interesse turco per l'acquisizione delle fregate britanniche T23, alcune delle quali sono in fase di ritiro, ma anche questa rimane più una "discussione generale". Come soprattutto nella Marina, la Turchia ha tutti i suoi maggiori cantieri navali, pubblici e privati, che lavorano febbrilmente su nuove costruzioni di navi da guerra di progettazione nazionale, quindi non c'è alcuna logica per acquisire tecnologia straniera di seconda mano e completamente diversa (anche se mai per dire... mai). Dove vogliamo arrivare? Che la Turchia, da un lato, segua un proprio approccio geopolitico, con una forte divergenza di opinioni dai suoi "partner" europei all'interno della NATO, spesso anche offensiva (abbiamo visto Erdogan in Germania distribuire di recente insinuazioni velenose, che sono discutibili se i tedeschi se lo ricorderanno a lungo). D'altra parte, cerca alleanze e intese speciali e bilaterali, non solo difensive, naturalmente, ma molto più ampie, politicamente, economicamente, di investimento, sulla migrazione, sul turismo, ecc. Lì, ovviamente, si sente di più la parte "difensiva", se attuata con un buy/sale/joint venture. Quindi la convergenza di Gran Bretagna e Turchia è moderna, ha valore e può offrire alla Turchia una via d'uscita dai problemi critici di difesa tecnologica che si trova ad affrontare, ma anche servirla nella propria estroversione geopolitica, trovando un alleato di tipo occidentale in Medio Oriente e nel Mediterraneo. Perché non come contropartita alla cooperazione greco-francese, che ora ha un aspetto difensivo, ma soprattutto una percezione politica di allineamento. Azzardiamo un'ipotesi: che forse l'aiuto britannico sia anche un "appeasement" indiretto di Ankara con la tacita approvazione degli Stati Uniti. Che da un lato digrigna i denti in Turchia ma forse anche... indica la strada per Londra, per trovarvi conforto nell'"abbraccio occidentale". Ovvero, un'alternativa alla sincronizzazione con Mosca ma anche alla ricerca di un percorso completamente autonomo. Quindi l'intesa turco-britannica potrebbe avere un retroterra politico molto più ampio di qualsiasi questione di difesa. Le sculture del Partenone come spiegazione Visto che siamo passati al campo delle valutazioni, dissociamoci anche dall'interpretazione data all'annullamento di ieri dell'incontro dei due primi ministri, K. Mitsotakis e R. Sunak. Apparentemente inelegante, persino offensivo, in contrasto con la tradizione diplomatica britannica, che aderisce alle formalità. Ma anche essenzialmente questa cancellazione è stata fatta senza motivo! Come stentiamo a credere che Rishi Sunak, avendo in testa un volume incredibile di problemi, migrazioni, economici, sviluppi internazionali, sicurezza, Medio Oriente, Ucraina, attirando investimenti stranieri, abbia trovato tempo e "nervi" per essere infastidito, perché il Primo Ministro greco ha espresso in un'intervista alla BBC, le nostre posizioni fisse, corrette e ben note sulle Sculture del Partenone! Ripetiamo che le interpretazioni che circolano non ci sembrano convincenti. Come, ad esempio, Sunak ha reagito in questo modo per "radunare l'opinione pubblica britannica intorno a sé". Le sculture, tuttavia, non sono né un tema attuale né importante per la società britannica, tranne ovviamente in alcuni circoli accademici. A volte se ne discute perché è interessante e ha ramificazioni, ma non è qualcosa che farà "vibrare" l'opinione pubblica locale, soprattutto oggi che si toccano temi molto diversi e scottanti, il lavoro, la casa, i redditi, l'accuratezza, l'ordine pubblico. Inoltre, il fatto che il primo ministro greco abbia visto il leader dell'opposizione britannica, Keir Starmer del Labour, non può irritare Sunak, dal momento che si tratta ancora di un tipico incontro di un leader straniero con funzionari statali in Gran Bretagna. Qui, anche l'annuncio di Maximos sull'incontro con Starmer non fa menzione delle Sculture, che sono state discusse. Sottolineiamo anche il contrario: che Sunak aveva tutte le ragioni per vedere Mitsotakis. Poiché le gravi questioni comuni sono molte e devono essere discusse, principalmente la questione migratoria che in Gran Bretagna è diventata la prima linea, ma anche quella ucraina, mediorientale, la prospettiva di una politica di sicurezza comune e molte altre. Quindi il primo ministro britannico potrebbe facilmente ... Avrebbe dato la classica risposta che la questione "non riguarda il governo di Sua Maestà, ma è una questione che riguarda il British Museum, che si autogoverna". In pratica, Sunak, come ogni persona precedente nella sua posizione, non è formalmente "offeso" dalla richiesta greca, poiché afferma che la questione non lo riguarda nemmeno. Allora, quale scultura, quale "marmo" è stato quello che ha fatto il danno? Il Partenone? La cooperazione anglo-turca che si giudicava dovesse essere "annunciata" in modo poco elegante ai greci? Ma anche questo non sembra convincente, ripetiamo, la diplomazia britannica è di alto livello e si astiene da tale rozzezza. A meno che non si tratti di un atteggiamento davvero afasico e infantile di Sunak, che ha ignorato tutti i suoi obblighi istituzionali e i suoi consiglieri. Accadde qualcos'altro, che non è rinunciabile, e la Cariatide fu trovata reciprocamente conveniente al British Museum, per caricarli anche sulla sua testa. Ora che gli inglesi stanno raccogliendo il testimone delle reazioni e delle fughe di notizie, come verrà approvata la legislazione che vieta l'esportazione dei marmi? In altre parole, come se il tempo tra Grecia e Gran Bretagna si fosse congelato, tutte le altre cruciali questioni bilaterali e internazionali fossero state cancellate, e rimanesse solo il dibattito sulle sculture. Tuttavia, se la versione ufficiale è vera, è impressionante: la refurtiva di Elgin "ruba" così facilmente la scena e produce politica nel 2023!   Fonte Ptisi / author Christos G. Ktenas traduzione :  G.Labrinopoulos Wed, 29 Nov 2023 18:42:52 +0000 Economia Tregua fra Israele e Hamas fino a mercoledì http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32322-tregua-fra-israele-e-hamas-fino-a-mercoledi.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32322-tregua-fra-israele-e-hamas-fino-a-mercoledi.html L'accordo tra Israele e Hamas non si limita soltanto a fermare i combattimenti nella Striscia di Gaza e allo scambio tra prigionieri, ma riguarda anche il passaggio degli aiuti umanitari. Gli Stati Uniti, fanno sapere alti funzionari dell'amministrazione Biden, hanno dato l'ok all'invio di tre aerei militari che sbarcheranno in Egitto con a bordo aiuti destinati alla popolazione palestinese, dunque cibo, forniture mediche e attrezzature invernali. "Si tratterà di portare una serie di articoli medici, aiuti alimentari, articoli invernali, dato che l'inverno sta arrivando a Gaza - per la popolazione civile". La tregua tra Israele e Hamas è stata prorogata per consentire il rilascio di altri ostaggi e detenuti palestinesi e l'ingresso di aiuti nella Striscia di Gaza, dove la situazione umanitaria rimane "catastrofica". In vigore da venerdì mattina, l'accordo negoziato dal Qatar, con il sostegno di Egitto e Stati Uniti, ha consentito finora il rilascio di 50 ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza e di 150 palestinesi imprigionati in Israele. Inoltre, altri 19 ostaggi, per lo più lavoratori stranieri in Israele, sono stati rilasciati da Hamas, ma al di fuori di questo accordo che, in linea di principio, sarebbe dovuto durare quattro giorni, fino alle prime ore di oggi. La liberazione di 11 ostaggi israeliani, tutti con doppio passaporto e in gran parte minori, avvenuta in cambio del rilascio di 33 detenuti palestinesi è avvenuta la sera di lunedì, in quello che doveva essere l'ultimo scambio dell'ultimo giorno della tregua concordata la scorsa settimana. Ma oggi dal Qatar è invece giunta la notizia che la tregua è stata prolungata di altri due giorni, durante ognuno dei quali saranno liberati non meno di dieci ostaggi e 30 prigionieri palestinesi. Sono gli avvenimenti principali della 52ma giornata del conflitto scatenato lo scorso 7 ottobre dal sanguinoso attacco di Hamas nelle zone di Israele confinanti con la Striscia di Gaza. In tutto, gli ostaggi rilasciati da venerdì scorso sono 50. Tre degli undici che stanno facendo ritorno a casa 3 sono francesi, 2 tedeschi e 6 argentini, secondo quanto fatto sapere dal Qatar che svolge il ruolo di mediatore. L'autorità carceraria israeliana ha poi dichiarato che 33 detenuti palestinesi sono stati liberati "durante la notte" secondo i termini dell'accordo di tregua che ha permesso il ritorno degli ostaggi di Hamas. La mossa porta a 150 il numero di prigionieri liberati dopo la scadenza iniziale della tregua di quattro giorni, che può essere rinnovata. Inoltre, Hamas ha lasciato liberi 19 ostaggi in più rispetto a quelli stabiliti nell'accordo: si tratta in gran parte di thailandesi che lavoravano in Israele. L'estensione della tregua è stata accolta con favore dalla Casa Bianca che auspica di vederla ulteriormente prolungata, mentre il segretario dell'Onu Antonio Guterres l'ha considerata una "luce di speranza nelle tenebre della guerra" Poche ore prima della scadenza del termine, Stati Uniti e Qatar hanno annunciato la proroga di altri due giorni, fino alle 5 di giovedì, ora italiana, durante i quali dovrebbero essere rilasciati circa 20 ostaggi e 60 prigionieri palestinesi. "Le parti palestinese e israeliana hanno raggiunto un accordo per prolungare la pausa umanitaria a Gaza per altri due giorni", ha detto in una nota il portavoce diplomatico del Qatar, Majed al Ansari. Secondo i media israeliani il governo di Netanyahu ha già ricevuto una lista di dieci ostaggi che il gruppo islamico avrebbe rilasciato nel corso della giornata, senza però svelarne i nomi. Di notte, undici ostaggi israeliani erano stati rilasciati nella Striscia di Gaza, di cui sei provenienti da famiglie argentine: una madre e le sue due figlie adolescenti e la moglie di un argentino ancora tenuto prigioniero e le sue figlie gemelle di tre anni. Poco dopo, Israele ha rilasciato 33 palestinesi dalle sue prigioni. A Betania, in Cisgiordania, l'accoglienza dei prigionieri rilasciati si è conclusa con scontri con le forze di sicurezza israeliane in cui due giovani palestinesi sono stati uccisi. Secondo l'Ansa donne rapite in territorio israeliano e tenute in ostaggio da Hamas a Gaza sono state tenute in gabbia: lo riportano i media israeliani citando la dichiarazione di un membro del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi. Questa affermazione non è la prima nel suo genere, scrive il Jerusalem Post indicando che nei giorni immediatamente successivi agli attacchi del 7 ottobre, video di un canale Telegram di Hamas mostravano bambini rapiti tenuti in gabbia. Oggi è in arrivo in Egitto il primo di tre voli umanitari per Gaza organizzati dagli Stati Uniti. Lo ha annunciato un alto funzionario della Casa Bianca in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti. "Questi 'relief flights', resi possibili dalle capacità uniche dell'esercito americano, arriveranno nel Sinai del Nord e in Egitto con un carico di generi alimentari, medicinali e prodotti per affrontare l'inverno che saranno distribuite dall'Onu alla popolazione civile a Gaza", ha spiegato. Un nuovo avvertimento ai palestinesi che si trovano nel sud della striscia di Gaza ad astenersi dal cercare di raggiungere il settore nord è stato lanciato oggi in arabo su X dal portavoce militare israeliano Avichay Adraee. Israele, ha aggiunto, consente invece ancora a chi si trova nel settore nord di passare a sud. Adraee ha inoltre fatto sapere ai palestinesi di Gaza che è vietato loro entrare in mare e spingersi a meno di un chilometro dalla linea di demarcazione con Israele. "Per la vostra sicurezza, rispettate queste regole", ha concluso. Non c'è solo Hamas a sostenere lo sforzo bellico contro lo Stato ebraico. La Bbc riferisce infatti di almeno altri cinque gruppi che avrebbero abbracciato la lotta armata palestinese, con un addestramento iniziato nel 2020 a Gaza. Bbc Arabic e Bbc Verify scrivono che negli ultimi anni Hamas ha organizzato delle esercitazioni per allargare il fronte delle milizie a una coalizione più ampia   Fonte Agi /Ansa / Il giornale / e varie agenzie         Tue, 28 Nov 2023 17:02:05 +0000 Attualità Domenica 3 dicembre ingresso gratuito nei musei civici e siti archeologici di Roma http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32321-domenica-3-dicembre-ingresso-gratuito-nei-musei-civici-e-siti-archeologici-di-roma.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32321-domenica-3-dicembre-ingresso-gratuito-nei-musei-civici-e-siti-archeologici-di-roma.html Torna anche nel mese di dicembre l’opportunità di visitare gratuitamente, nella prima domenica del mese, gli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale e alcune aree archeologiche della città. Domenica 3 dicembre saranno aperte a ingresso libero l’Area Sacra di Largo Argentina (via di San Nicola De’ Cesarini di fronte al civico 10, dalle ore 9.30 alle ore 16.00 ultimo ingresso ore 15.00), l’area archeologica del Circo Massimo (dalle ore 9.30 alle ore 16.00, ultimo ingresso ore 15.00) e i Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana 09.00 – 16.30, ultimo ingresso un’ora prima della chiusura). L’offerta si completa con i seguenti Musei Civici aperti: Musei Capitolini; Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali; Museo dell’Ara Pacis; Centrale Montemartini; Museo di Roma a Palazzo Braschi; Museo di Roma in Trastevere; Galleria d’Arte Moderna; Musei di Villa Torlonia; Serra Moresca di Villa Torlonia; Museo Civico di Zoologia; Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco; Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese; Museo Pietro Canonica a Villa Borghese; Museo Napoleonico; Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina; Museo di Casal de’ Pazzi; Museo delle Mura; Villa di Massenzio. L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Ingresso libero compatibilmente con la capienza dei siti. Prenotazione obbligatoria solo per i gruppi al contact center di Roma Capitale 060608 (ore 9 - 19). A ingresso gratuito sia le collezioni permanenti che le esposizioni temporanee, a partire dai Musei Capitolini (piazza del Campidoglio 1) dove sarà possibile ammirare la nuova esposizione FIDIA ospitata nelle sale di Villa Caffarelli. La prima esposizione monografica dedicata al più grande scultore greco dell’età classica si compone di un percorso inaspettato e coinvolgente tra installazioni multimediali, reperti archeologici, originali greci e repliche romane, dipinti, manoscritti, disegni, alcuni esposti per la prima volta. A Palazzo dei Conservatori, nelle sale piano terra, prosegue la mostra I sommersi. Roma 16 ottobre 1943, a cura di Yael Calò e Lia Toaff, che commemora attraverso l’esposizione di documenti, giornali, disegni, fotografie ma soprattutto oggetti di vita quotidiana di persone – donne, uomini, bambini – le storie di chi quel giorno, da tutti i quartieri della Capitale, fu arrestato e non tornò mai più. Nella Pinacoteca Capitolina, ultimo giorno utile per ammirare la Deposizione di Cristo, spettacolare capolavoro del celebre pittore veneziano Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, il pittore più geniale e anticonformista del Rinascimento veneziano. Nella Sala degli Arazzi del Palazzo dei Conservatori la mostra VRBS Roma in cui ammirare il vetro dorato raffigurante la dea Roma, personificazione della città secondo l’iconografia diffusa, con l’elmo e la lancia, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia e per la prima volta esposto al pubblico. Nelle sale al terzo piano di Palazzo Caffarelli La Roma della Repubblica, secondo capitolo (dopo la mostra La Roma dei Re del 2018) del ciclo Il Racconto dell’Archeologia, basato principalmente sulle collezioni di proprietà comunale conservate nei magazzini e nei musei della Soprintendenza. La mostra è arricchita da contenuti multimediali che narrano in maniera evocativa e coinvolgente le vicende della storia repubblicana di Roma attraverso i secoli. Infine nella Sala della Lupa e dei Fasti antichi di Palazzo dei Conservatori, ne L’eredità di Cesare e la conquista del tempo, si narra la storia di Roma dalle sue origini fino agli albori dell’età imperiale, mentre a Palazzo Clementino è ospitata I Colori dell’Antico. Marmi Santarelli ai Musei Capitolini, un’ampia panoramica sull’uso dei marmi colorati, dalle origini fino al XX secolo, attraverso una raffinata selezione di pezzi provenienti dalla Fondazione Santarelli. Duplice offerta per i Musei di Villa Torlonia (via Nomentana 70). Nelle sale della dipendenza della Casina delle Civette sarà possibile ammirare la nuova esposizione Nel segno di Cambellotti. Virgilio Retrosi artista e artigiano. Il progetto espositivo, dedicato a Virgilio Retrosi (Roma 1892-1975), artista presente nelle collezioni del Museo di Roma con i 14 piatti da parata dedicati ai Rioni storici di Roma, intende presentare al grande pubblico la figura di un artista che ha dedicato la sua vita alle arti applicate. Al Casino dei Principi la prima mostra in Italia di FERRARI SHEPPARD (Chicago 1983), considerato attualmente uno degli artisti americani più interessanti delle ultime generazioni. L’esposizione, dal titolo “CRUCIBLE” e a cura di Ludovico Pratesi, presenta diciotto opere, delle quali undici realizzate appositamente per la mostra romana, oltre al video Be in My Mind. Al Museo di Roma a Palazzo Braschi prosegue l’esposizione Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini: un “incontro-confronto” tra venticinque modelli per sculture in marmo di Pietro Tenerani, che ritraggono personaggi di spicco della società italiana e internazionale dell’Ottocento, e le immagini fotografiche di Luigi Spina, tra i maggiori fotografi di arte contemporanei. Per il programma di arte italiana contemporanea QUOTIDIANA, ospitato nelle sale al piano terra e promosso dalla Quadriennale di Roma, in esposizione, per la sezione PAESAGGIO, le opere degli artisti Francesco Arena, Rossella Biscotti, Claire Fontaine, nata a partire da un testo di Daphne Vitali, mentre per la sezione PORTFOLIO sarà esposta l’opera The Adoubement. Ceremony for Extremophiles Bodies. Estremofilo 4 (2022) della giovane artista Camilla Alberti. (www.museodiroma.it) Nelle sale della Galleria d’Arte Moderna (via Francesco Crispi 24), numerose le proposte, fra cui “La poesia ti guarda". Omaggio al Gruppo 70 (1963-2023) una selezione di opere di uno dei sodalizi artistici più interessanti sorti nel contesto delle neoavanguardie e delle ricerche verbovisuali italiane, in occasione della ricorrenza dei sessant’anni dalla nascita del Gruppo 70. Le altre sale della GAM ospitano inoltre L'allieva di danza di Venanzo Crocetti. Il ritorno, una delle prime sculture di grande formato dedicate al tema della danza di Crocetti, che torna in tutta la sua magnificenza dopo circa due anni di un accurato e specialistico restauro da parte dei tecnici dell’ICR. E ancora, Laboratorio Prampolini #2 - Taccuini, disegni e progetti inediti dal Futurismo all'Art Club, un progetto esclusivo per mezzo del quale s’intende riportare l’attenzione sul multilinguismo artistico e l’interdisciplinarietà di Enrico Prampolini, nell’arco di tempo che va dagli anni Trenta ai Cinquanta del Novecento, all’apice quindi della carriera e dell’esuberanza progettuale dell’artista. Infine, nel chiostro-giardino è ancora possibile ammirare Sten Lex. Rinascita - Intervento artistico site specific e stendardo urbano, appositamente realizzato per la Galleria in collaborazione con Wunderkammern Gallery.. Il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese ospita la mostra El Dorado, a cura di Alessandra Mammì con opere di Renata Boero, Paolo Canevari, Valerio D'Angelo, Gianni Dessì, Rä di Martino, Flavio Favelli, Sabina Mirri, Elisa Montessori, Luigi Ontani e Alfredo Pirri. La figurazione a “fondo oro”, tecnica di cui si hanno tracce fin dall’epoca paleocristiana e bizantina, non ha mai smesso di attrarre gli artisti influenzando le loro pratiche e stimolando nuove interpretazioni fino a giungere alla contemporaneità. Al Museo Carlo Bilotti, sempre a Villa Borghese la mostra tense intense, con le opere di Barbara Doser e Hofstetter Kurt, esponenti dell'arte concettuale contemporanea austriaca. Un affascinante percorso espositivo costellato da video, installazioni, stampe di immagini, proiezioni e sculture, il cui filo conduttore è l'intreccio e la simultaneità degli opposti.  Al Museo delle Mura la mostra "Patrimonio Mondiale: la Natura e le Impronte Umane", che presenta alcune importanti testimonianze dei luoghi Patrimonio Mondiale, attraverso 51 immagini fotografiche di Michele Spadafora, suddivise in 7 aree tematiche: Civiltà scomparse, Natura e paesaggio, Disegno urbano, Architettura difensiva, Luoghi di culto, Tradizione e vita, Eredità del passato.  Tre le mostre che si possono ammirare al Museo di Roma in Trastevere (piazza S. Egidio, 1/b) in questa domenica a ingresso gratuito. La nuova esposizione Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli, in occasione del centenario della nascita dello scrittore Giorgio Manganelli presenta una cospicua mole di scritti da lui dedicati alle arti visive, oltre a opere d’arte esplicitamente ispirate ai suoi testi, soprattutto quelle degli artisti amici e compagnons de route. Nelle sale del piano terra Philippe Halsman. Lampo di genio, esposizione fotografica dedicata a Philippe Halsman, tra i più originali ed enigmatici ritrattisti del Novecento con oltre cento immagini di vario formato, tra colore e bianco e nero, che percorrono la sua intera carriera, selezionate da Contrasto e Archivio Halsman di New York.  Fanno eccezione alla gratuità: Helmut Newton. Legacy, al Museo dell’Ara Pacis (con ingresso alla mostra da Via di Ripetta n. 180) esposizione nata in accordo con la Newton Foundation, e curata da Matthias Harder e Denis Curti, che attraverso circa 250 fotografie, riviste e documenti racconta con un nuovo sguardo l’unicità, lo stile e il lato provocatorio del celebre fotografo.  la visita immersiva del Circo Massimo in realtà aumentata e virtuale, Circo Maximo Experience. Ingresso a tariffa ridotta per i possessori della MIC Card. Fonte Zètema Progetto Cultura. Tue, 28 Nov 2023 16:59:06 +0000 Cultura Amelie torna a stupire il lettore: “Falcone e Vespaziani - Alleanza per la Verità” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32320-amelie-torna-a-stupire-il-lettore-falcone-e-vespaziani-alleanza-per-la-verita.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32320-amelie-torna-a-stupire-il-lettore-falcone-e-vespaziani-alleanza-per-la-verita.html Il volume è appena uscito e già se ne parla molto : l’ultima pubblicazione della scrittrice Amalia Mancini (nota nell’ambiente letterario come Amelie) sta riscuotendo curiosità e forte interesse da parte del pubblico. Il titolo? “Falcone e Vespaziani - Un'Alleanza per la Verità”, al momento reperibile su Amazon. L’ autrice si immerge nell'incredibile mondo di due giganti della giustizia e racconta la storia poco conosciuta di una collaborazione, trasformata in amicizia, tra il giudice Giovanni    Falcone,  vittima  della  mafia  nella  tragica strage  di  Capaci del 1992,   e l'avvocato Giovanni Vespaziani, oggi novantaduenne (zio materno di Amelie). Durante gli eventi narrati nel libro, Vespaziani era il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Rieti, incaricato da Falcone di difendere il pentito di mafia Antonino Calderone. Le vicende storiche testimoniano questo contributo cruciale, che insieme a quelli di Tommaso Buscetta ed altri collaboratori di giustizia, ha permesso a Falcone di tracciare la strada per il leggendario maxiprocesso di Palermo contro Cosa Nostra. In un'Italia avvolta dall'ombra della corruzione e della violenza, il rispetto reciproco, la fiducia e l'impegno per la giustizia hanno tessuto un rapporto di stima tra il coraggioso combattente Falcone  e Vespaziani, anch’egli instancabile difensore della visione di un'Italia libera e onesta. Entrambi, insomma, custodi di un sogno comune per un Paese migliore. Il contenuto giornalistico di questo nuovo, ultimissimo  libro di Amélie è straordinario non solo perché’ rivela innumerevoli dettagli di una collaborazione epocale tra un magistrato coraggioso e un avvocato determinato, ma anche perché’ presenta un tesoro di contenuti inediti che porteranno nel cuore pulsante di una verità nascosta. Con 172 pagine cariche di rivelazioni, “Falcone e Vespaziani - Un'Alleanza per la Verità” si rivela molto più di una semplice lettura, trasformandosi in un'esperienza che cambierà la prospettiva del lettore  riguardo ai temi della giustizia, della verità e del coraggio. Amalia Mancini, nata a Rieti, ha trascorso gran parte della sua vita a Roma, dove ha conseguito la laurea in Lettere con 110 e lode e si è affermata come biografia, scrittrice, giornalista.  Apprezzata dalla critica anche come sceneggiatrice e poetessa, ha studiato a lungo il mondo del giornalismo, dedicandosi perfino ad una tesi sperimentale su questa professione. Numerosi sono i premi di settore che ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera, tra cui il Premio letterario Corrado Alvaro (conferito dalla Presidenza del Ministero per i Beni e Attività Culturali e dalla Fondazione Corrado Alvaro), il Premio Borromini (dedicato alla celebrazione del quarto centenario dalla nascita dello stesso, conferito dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Ufficio Centrale per i Beni Archivistici),  il Premio Capit Terzo Millennio consegnatole da Piero Angela, il Premio internazionale Altiero Spinelli, il Premio Viareggio Carnevale. Tra i prossimi impegni di Amalia Mancini a dicembre, il primo sarà a Salerno, presso la sede dello Yachting Club; il 2 in Costiera amalfitana, all’ Aula consiliare Comune di Minori; il giorno 11 a Palermo, all’interno del Palazzo Reale - Assemblea regionale della Sicilia, Sala Piersanti Mattarella. Per poi proseguire a Narni, ed approdare il prossimo anno a Roma (Sala della Protomoteca in Campidoglio il giorno 24 gennaio), e finalmente nella sua Rieti (data richiesta a gran voce da tanti lettori abituali, e al momento ancora da stabilire), Tivoli, Viterbo, Firenze, Siena, Arezzo…in un calendario in itinere e che si prospetta decisamente impegnativo per questa Autrice, attualmente anche presidente di giuria del Campionato Nazionale Cittadinanza e Costituzione. Tra i numerosi altri incarichi di cui si occupa, ricordiamo che Amalia Mancini è componente del Comitato di redazione del periodico di Informazione culturale “Cultura e dintorni”, e che vanta collaborazioni con varie testate giornalistiche.  Ha consolidato la sua carriera nel campo culturale, collaborando con il Ministero della Cultura per la stesura di biografie di artisti famosi come Totò, Corrado Alvaro, Borromini, Antonio Canova ed altri artisti illustri. Il risultato di questo impegno straordinario è stata la creazione di cataloghi che raccontano in modo avvincente e approfondito la vita e l'opera di questi grandi personaggi. Tra i suoi libri: “Lucio Battisti l’enigma dell’esilio”, “L’amore piace a tutti”, “La Tata dei Divi”. E’ coautrice del volume “Giovani e Droga, Perché?” e curatrice del libro “Le mie Prime vere Scarpe”. Con la prima edizione di “Emozioni Private”, che diversi siti specialistici hanno posto in testa alla classifica dei 10 migliori libri su Lucio Battisti, l’autrice ha vinto il Premio Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia Comitato Provinciale di Salerno 2019) e il Premio Internazionale Spoleto Art Festival Letteratura 2021. Ad “Emozioni private”, nella edizione ampliata pubblicata nel 2023, in occasione degli 80 anni dalla nascita di Lucio Battisti, sono stati assegnati il Premio Scriptura artistico letterario internazionale di Nola (Na), fondato, promosso e organizzato da Anna Bruno; il Premio Internazionale Salvatore Quasimodo per la sezione “Saggio o Tesi di laurea”; il Premio Cartesar Carlo de Iuliis; il Premio Internazionale Spoleto Art Festival Letteratura, il Premio Switzerland Literary Prize. Autrice finanche di 20 sillogi poetiche inedite, le sue opere abbracciano una vasta gamma di generi, dalle commoventi storie d'amore alle profonde analisi psicologiche, dalle affascinanti biografie ai volumi dedicati all’arte. Questo e molto altro, per una eccezionale interprete di vicende e sentimenti dei nostri giorni.   Fonte uff.stampa di Lisa Bernardini       Mon, 27 Nov 2023 15:12:30 +0000 Corriere letterario Rizzo e Alemanno contro il sistema e in campo per l''Indipendenza' http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32319-rizzo-e-alemanno-contro-il-sistema-e-in-campo-per-l-indipendenza.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32319-rizzo-e-alemanno-contro-il-sistema-e-in-campo-per-l-indipendenza.html Una alleanza per 'l'Indipendenza' nel nome della Costituzione "dove c'è anche traccia di Giovanni Gentile". Una alleanza "che non può che portarci a vincere". Gianni Alemanno scommette sul futuro del suo nuovo movimento -'Indipendenza' appunto il nome scelto- che sottoscrive a Roma l'intesa con l'ex  comunista Marco Rizzo. Formazione nuova di cui l'ex sindaco di Roma, ha svelato ieri simbolo (con fiocco tricolore) e programma e che potrebbe essere già in campo alle prossime europee. Un raggruppamento 'multipolare' che vede insieme ex di An, come Fabio Granata e Marcello Taglialatela, l'ex Casapound Simone Di Stefano, Massimo Arlechino, anche lui ex An e ideatore del simbolo. E personaggi appunto come Rizzo e Francesco Toscano, del gruppo di 'Democrazia sovrana e popolare'. Converge anche Cateno De Luca, sindaco di Taormina, presente in sala e tra gli intervenuti. Non manca un ex leghista come il veneto Vito Comencini, che promette il suo appoggio per le battaglie "identitarie". L'ex rifondazione comunista scandisce il programma: "Vogliamo un'Italia indipendente che non faccia parte della Nato e dell'Ue, che non sia sotto la dittatura dell'euro". Critiche al premier arrivano anche dall'ex leghista veneto, Vito Comencini. Il percorso è iniziato mesi fa: si è partiti dal comitato 'Fermare la Guerra' - che, ispirato dalle parole di Papa Francesco, chiedeva la risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina -, per arrivare al 'Forum dell’Indipendenza Italiana'. Alemanno è stato portavoce di entrambi e oggi si propone come ariete del nascente movimento che però sarà incentrato soprattutto sul "Noi". Un partito che andrà oltre destra e sinistra e che cercherà di parlare anche con il mondo del dissenso attirato da alcuni temi. Tra questi spiccano sicuramente il rifiuto dell'europeismo sfrenato e, soprattutto, dell'atlantismo e dell'iper atlantismo. "Uno dei 5 pilastri su cui si fondano i principi del nostro nostro movimento è la Dottrina sociale Cattolica", ricorda parlando con l'AGI Alemanno che non nasconde di essere stato ispirato più volte dalle parole di Papa Francesco sul mondo multipolare. Non sarà un partito cattolico in senso stretto, ma un movimento che guarderà con grande interesse al mondo dei credenti e avrà, tra i fari, la Dottrina sociale della Chiesa. Unirà alcune battaglie identitarie a difesa della famiglia tradizionale, della vita e contro l'aborto alla lotta per il diritto delle classi più svantaggiate e di una borghesia ormai schiacciata dalla grande finanza industriale e dalle multinazionali. Valori di destra dunque, ma idee di sinistra (citazione by Diego Fusaro, controverso filosofo torinese). La nuova creatura politica di Gianni Alemanno è pronta ad esordire (non si sa ancora se già alle elezioni europee del giugno 2024) e a stupire (l'obiettivo non dichiarato è superare l'asticella del 4%). Si chiamerà 'Movimento dell'Indipendenza Italiana' e, a farne parte, oltre all'ex sindaco di Roma ed ex ministro dell'Agricoltura, ci saranno, tra gli altri, l'ex CasaPound Simone Di Stefano; Massimo Arlechino, già ideatore del simbolo di Alleanza Nazionale, gli ex An Fabio Granata e Marcello Taglialatela e Nicola Colosimo, portavoce dei giovani di 'Magnitudo'. "L’Italia, per posizionarsi in un mondo multipolare, deve rilanciare il proprio rapporto con i paesi Brics Plus, sviluppando progetti di cooperazione economica, finanziaria e culturale, nel quadro di un positivo e rispettoso rapporto tra Occidente e Oriente, e cercando di coinvolgere le altre Nazioni europee in questi progetti con il 'Sud globale' che è uno spazio abitato da 6.4 miliardi di persone e che rappresenta un grande mercato potenziale per il nostro paese", si legge ancora nel documento. E, per fare questo, "bisogna mettere da parte ogni retorica sulla 'superiorità della civiltà occidentale' e sul 'pericolo delle autocrazie'". "Oggi nasce un nuovo movimento che ne mette insieme tanti. Così come sono tantissimi i temi e le proposte che faremo: dalla risposta alle emergenze del sociale, a quelle sanitarie e ai vaccini", conclude Di Stefano. E proprio ai vaccini e soprattutto a Big Pharma è dedicata la quinta e ultima parte del programma. "Le multinazionali del farmaco, Big Pharma, stanno costruendo la dittatura sanitaria - si legge -, cominciata con le campagne vaccinali per il Covid e oggi proiettata a conferire ad una Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) privatizzata il controllo della sanità mondiale e della salute di ognuno di noi e delle nostre famiglie".  "Non condivido il sarcasmo e il corale disprezzo manifestato in questi giorni verso Gianni Alemanno e Marco Rizzo e la loro presunta alleanza "rosso bruna", come è stata definita dai media allo scopo di screditare in partenza. Lo dico oggi in occasione del Forum per l’indipendenza italiana che ha indetto Alemanno a Roma, a cui parteciperà Rizzo. Conosco Alemanno da svariati anni e ho simpatia per Rizzo; condivido molte delle loro critiche al mainstream e all’establishment, al capitalismo globale, alla politica estera e alla politica sottomessa. Le loro idee sono tutt’altro che isolate, stravaganti o marginali; esprimono anzi un diffuso sentire e un più diffuso scontento, a partire dall’inevitabile delusione nei confronti dei governi che hanno guidato e guidano l’Italia da alcuni anni. Il caso Olanda o Argentina dovrebbe indurre a chiedersi come mai vincono spesso i leader e i movimenti più ostracizzati e screditati dai media". scrive Marcello Veneziani Fonte adnkronos/affaritaliani/marcello Veneziani/Agi e varie agenzie   Mon, 27 Nov 2023 15:09:36 +0000 Politica Inaugurata la mostra permanente “1908 CittàMuseoCittà" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32318-inaugurata-la-mostra-permanente-1908-cittamuseocitta.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32318-inaugurata-la-mostra-permanente-1908-cittamuseocitta.html E’ stata inaugurata al Museo Regionale di Messina l’esposizione permanente “1908 CittàMuseoCittà”, dedicata al terremoto che cambiò il volto alla Città dello Stretto.   Per questa esposizione, che si sviluppa su una superficie di 1000 metri quadrati, sono utilizzati gli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff).  La mostra, che sarà aperta al pubblico a partire da martedì 28 novembre, permetterà ai visitatori di camminare tra i reperti architettonici recuperati dalle macerie dopo il tragico sisma e di visionare documenti storici e filmati d’epoca.  La tecnologia ha il ruolo importante, perché grazie all’utilizzo di sofisticati occhiali, i fruitori potranno vivere la città di Messina prima che venisse distrutta dal terremoto, per poi accedere alla sala immersiva, in cui vivranno la tragica notte del 28 dicembre 1908.  Presenti alla cerimonia inaugurale gli assessori regionali ai beni Culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato e l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata.  L’assessore Scarpinato ha commentato: “Grazie a questa mostra viene realizzato un percorso affascinante ed emozionante per entrare in contatto con le memorie reali, fisiche e materiali della città, che mutò il suo volto a seguito del terremoto del 1908. Un’esposizione dotata di una parte fisica ed una virtuale, in cui i visitatori potranno vivere dal vero la città durante la tragica notte che ne mutò aspetto e assetti, per custodire il passato preservando la memoria. La data simbolica del regio decreto sottolinea l’impegno costante nel non dimenticare. Un monito per guardare al futuro con uno sguardo sempre rivolto al passato, per non perdere le tracce di quello che siamo stati e di quello che abbiamo vissuto”.  Quella di oggi, infatti, è una data simbolo, perché il 26 novembre 1914 fu emanato il regio decreto n. 1475, con cui fu istituito il Museo nazionale di Messina con il compito di raccogliere, custodire, allestire ed esporre le testimonianze artistiche della città dopo il terremoto.  L’assessore Amata ha aggiunto: “Inaugurare, questa mostra, che rappresenta la memoria storica di un tragico avvenimento che ha raso al suolo la mia Città, è stata una forte emozione. Messina è nata una seconda volta dopo il 1908 e, per questo motivo, è importante tramandare e non dimenticare un patrimonio fortemente identitario come quello che rappresenta autorevolmente la Città dello Stretto. E’ un appuntamento di grande interesse per la Città che rafforza significativamente e ulteriormente il forte connubio tra turismo e cultura. Voglio formulare, nella qualità di Assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il mio più vivo apprezzamento per l’iniziativa che implementa, tra l'altro, ulteriori occasioni sinergiche tra le diverse Istituzioni e la Città di Messina”.   Infine, il Direttore del Museo Regionale di Messina, Orazio Micali, ha dichiarato: “Oggi abbiamo posto una nuova pietra di ricostruzione di Messina, più immateriale che fisica. Questa mostra è un punto di partenza, da qui in avanti sarà compito della cittadinanza che dovrà interrogarsi per comprendere la reale portata di quell’evento. Ma l’impegno del Museo non finisce qui, anzi tutt’altro. Stiamo già lavorando alla crescita dei contenuti, al potenziamento delle sezioni, all’inserimento di ulteriori tecnologie pensando anche alle scuole e alle generazioni più giovani”.   La mostra “1908 CittàMuseoCittà” è realizzata in collaborazione con Capitale Cultura / ARtGlass, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive. Gli allestimenti sono curati da Floridia Allestimenti, gli impianti elettrici e speciali sono di Gaetano Previti e la promozione dell’evento è affidata allo studio creativo Sincromie. Mon, 27 Nov 2023 11:33:33 +0000 Messina Quinto risultato utile di fila per il Ragusa calcio http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32317-quinto-risultato-utile-di-fila-per-il-ragusa-calcio.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32317-quinto-risultato-utile-di-fila-per-il-ragusa-calcio.html   Quinto risultato utile di fila per il Ragusa che compie un altro piccolo passo in avanti in classifica, mettendo fieno in cascina, fortificando ancora di più la propria difesa visto che il gruppo azzurro è da tre partite che non subisce un goal. Sono alcuni degli aspetti salienti del pari a reti bianche di ieri a Portici per quanto concerne l’undici allenato da mister Giovanni Ignoffo che ha animato una gara accorta, a tratti dirompente, come accaduto nel frangente iniziale del primo tempo, e poi prudente per evitare di prenderle proprio nel finale quando, a quel punto, anche un punticino da portare a casa, come poi accaduto, sarebbe risultato prezioso. Ci ha pensato Freddi, con un paio di generosi interventi tra i pali, a chiudere in cassaforte il risultato di parità mentre, sempre nella parte finale della ripresa, con le azioni create da Mbaye e Brugaletta, il Ragusa stava “rischiando” di passare. In ogni caso, un’altra grande prova di maturità per l’intero gruppo come evidenzia l’allenatore. “Sì, è vero – sottolinea mister Ignoffo – ci abbiamo provato sino alla fine. Anche nel primo tempo abbiamo avuto tre-quattro situazioni potenzialmente molto pericolose in danno agli avversari che non abbiamo saputo sfruttare al meglio. C’è da dire che, in circostanze del genere, basta poi poco per rischiare anche di perdere la partita come stava succedendo. Quindi, ci prendiamo questo punto ma senza dimenticare che abbiamo sempre molto da lavorare e soprattutto da fare. Dobbiamo essere più cattivi nella fase finale. Riusciamo a creare, riusciamo ad arrivarci ma senza saper finalizzare con l’adeguata determinazione. E’ stata, comunque, una buona prestazione e sono contento di quanto fatto vedere dai nostri ragazzi”. Continua l’allenatore azzurro: “Da questa trasferta portiamo a casa una specifica consapevolezza e cioè che dobbiamo continuare a essere quadrati sotto certi punti di vista. Dobbiamo migliorare, lo ribadisco, la fase conclusiva. Se creiamo molto e poi sprechiamo, non va bene. Serve maggiore cinismo. Devo dire la verità. A un certo punto ho avuto anche paura di perderla nonostante avessi messo un altro giocatore offensivo per dare maggiore incisività alla nostra azione, maggiore qualità alla fase conclusiva. Non ci siamo riusciti ed è un peccato perché alla fine era una partita che possiamo considerare alla portata. Comunque, continuiamo il nostro percorso e ci prendiamo questo punto ottenuto sul campo di una squadra in crescita dove, secondo me, saranno molte le formazioni che troveranno difficoltà”. Mon, 27 Nov 2023 11:27:31 +0000 Sport Settimana europea riduzione rifiuti: incontro al liceo Spedalieri http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32316-settimana-europea-riduzione-rifiuti-incontro-al-liceo-spedalieri.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32316-settimana-europea-riduzione-rifiuti-incontro-al-liceo-spedalieri.html   Nella Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, l'assessorato alle Politiche per l’Ambiente, guidato da Salvo Tomarchio, ha condiviso con gli studenti del liceo "Nicola Spedalieri" un incontro di informazione e sensibilizzazione promosso nella sede della scuola dalla Società di regolamentazione del servizio gestione rifiuti (Srr) Catania area metropolitana. L'occasione è stata offerta dal progetto "Eco Speda-La spesa che non pesa", messo a punto dal liceo in sintonia con la campagna “Non farti imballare” del consorzio Gema. Il fulcro dell'iniziativa è stato il tema della sostenibilità ecologica delle scorie da imballaggio di uso quotidiano. La corretta gestione dei rifiuti derivanti dal packaging, con il considerevole numero di involucri e confezioni che caratterizzano sempre più il commercio soprattutto on-line, è fondamentale per la neutralizzazione delle potenzialità di compromissione ambientale dei materiali utilizzati, oltre che per la realizzazione di un ottimale riciclo. All’incontro, ospitato dalla preside Enza Ciraldo e moderato dalla docente Claudia Motta, hanno partecipato l’assessore alle Politiche per l’Ambiente Salvo Tomarchio, che con la direzione retta da Lara Riguccio ha collaborato all'evento, Rosario Cosentino del Dipartimento acqua e rifiuti della Regione Siciliana, Francesco Laudani presidente della Srr Catania area metropolitana,  i relatori Marco Mursia, Luca Doria, Fabrizio Patania, Calogero Picone  per i consorzi Comieco, Domus Ricycle- Corepla, Gema, Coreve.  Mon, 27 Nov 2023 11:24:22 +0000 Catania È iniziata la tregua tra Israele e Hamas http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32315-e-iniziata-la-tregua-tra-israele-e-hamas.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32315-e-iniziata-la-tregua-tra-israele-e-hamas.html La tregua di quattro giorni tra Israele e Hamas è cominciata alle 6 di mattina italiane di venerdì 24 novembre. La prima interruzione dei combattimenti arriva dopo un mese di invasione e circa due mesi di bombardamenti ininterrotti contro la Striscia di Gaza, a seguito degli attacchi di Hamas in Israele dello scorso 7 ottobre. Oltre a consentire l’accesso di aiuti umanitari per i civili palestinesi, ci sarà anche uno scambio di prigionieri e ostaggi. Un cessate il fuoco di almeno quattro giorni tra Israele e Hamas è entrato in vigore a Gaza. Lo ha reso noto la radio militare. Nel pomeriggio è attesa la liberazione di 13 ostaggi israeliani, per lo più donne e bambini. In seguito torneranno in libertà anche una trentina di donne e di minori palestinesi detenuti in Israele. La sospensione temporanea delle ostilità dovrebbe riguardare anche il confine settentrionale di Israele, dopo ripetuti scontri a fuoco tra l'esercito e gli Hezbollah libanesi. I negoziati che hanno portato a una tregua di quattro giorni nei combattimenti tra Israele e il gruppo armato palestinese Hamas erano cominciati già a pochi giorni dall’inizio della guerra, circa una settimana dopo il feroce attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre. Ci è voluto però un mese e mezzo e lo sforzo diplomatico di diversi paesi per soddisfare le richieste di entrambe le parti e arrivare infine a un accordo, che tuttora è comunque descritto come fragile e a rischio di saltare in ogni momento se qualcosa non dovesse andare secondo i piani. Per portare avanti le trattative nella massima segretezza le discussioni hanno dovuto coinvolgere solo poche persone. A Doha, in Qatar, è stato creato un gruppo di lavoro molto ristretto per coordinare le discussioni (una “cellula” speciale per la negoziazione degli ostaggi, come è stata definita), composto da funzionari statunitensi, qatarioti ed egiziani, oltre che israeliani. La “cellula” di Doha serviva a stabilire una via di comunicazione diretta con i funzionari di Hamas. Il Wall Street Journal ha definito le trattative «uno dei negoziati sugli ostaggi più complicati della storia moderna». L’accordo è stato confermato ufficialmente mercoledì. Se reggerà, dovrebbe portare a partire da venerdì pomeriggio alla liberazione di 50 ostaggi rapiti in Israele il 7 ottobre da Hamas e di 150 prigionieri palestinesi detenuti in Israele, oltre all’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, che Israele bombarda dal 7 ottobre e che ha invaso militarmente. Intorno a questi punti fermi però ci sono moltissimi dettagli sulle modalità e sulle condizioni per realizzare la tregua che hanno reso necessarie discussioni fino all’ultimo, facendo persino ritardare di un giorno l’inizio dell’accordo quando era già stato annunciato (da giovedì a venerdì). Lo svolgimento dei combattimenti ha influito moltissimo sulle difficoltà dei negoziati, che si sono interrotti più volte. Alcuni giornali internazionali, tra cui il Wall Street Journal e Associated Press, hanno parlato con diversi funzionari dei vari paesi coinvolti nelle discussioni per ricostruire come si sia arrivati all’accordo e quali siano stati i problemi più difficili da superare. La parte più difficile dei negoziati era dover mettere d’accordo due parti profondamente nemiche e agguerrite come Israele e Hamas, che al momento non hanno alcun canale di comunicazione diretto. Gran parte di questo compito era affidato alla presenza tra i negoziatori del Qatar, un paese che ha solidi rapporti con entrambi e che era già stato decisivo in passato in mediazioni di questo genere. Semplificando molto, la divisione degli sforzi diplomatici all’interno della “cellula” di Doha funzionava più o meno così: i funzionari del Qatar dovevano fare pressione sui leader politici di Hamas, la maggior parte dei quali vive proprio in Qatar col benestare dello stato; gli Stati Uniti dovevano fare pressione su Israele, loro storico alleato a cui forniscono grandi aiuti economici; l’Egitto invece doveva mantenere una linea di comunicazione con i leader di Hamas dentro la Striscia di Gaza, di cui si è guadagnato la fiducia in precedenti negoziazioni durante altre guerre con Israele. In particolare l’Egitto doveva parlare con Yahya Sinwar, il leader di Hamas nella Striscia che nel 2011 fu coinvolto in prima persona in un grande scambio di prigionieri, quando Israele liberò più di mille palestinesi per ottenere il rilascio di un singolo soldato israeliano detenuto da Hamas, Gilad Shalit. Il Servizio Penitenziario israeliano ha ricevuto la lista dei 39 detenuti palestinesi che saranno rilasciati oggi nell'ambito dello scambio con 13 ostaggi israeliani portati da Hamas a Gaza. Lo hanno riferito i media. Il Servizio ha iniziato a esaminare i 39 detenuti minorenni e donne e che saranno trasferiti nella prigione di Ofer in Cisgiordania poco prima di mezzogiorno, prima del loro rilascio in Cisgiordania o a Gerusalemme est. Duecento camion carichi di cibo, medicine e acqua per la Striscia di Gaza e cisterne di carburante dovrebbero entrare oggi dal valico di Rafah - fa sapere l'ufficio stampa del governo egiziano - ma finora solo 12 hanno varcato il confine, secondo quanto riferito da fonti della Mezzaluna rossa egiziana nel Nord Sinai. Hanno oltrepassato il confine anche tre autocisterne, che trasportano circa 90mila litri di carburante. Si prevede che oggi ne entreranno tra i 120mila e i 150mila litri. Sono stati intanto accolti 12 feriti e i loro accompagnatori L'esercito israeliano ha avvertito le masse di palestinesi sfollati nel sud della striscia di Gaza di astenersi dal cercare di tornare nella zona nord, malgrado l'inizio di alcuni giorni di cessate il fuoco. ''La guerra non e' ancora terminata - ha affermato in arabo il portavoce militare Avichay Adraee - la pausa umanitaria e' temporanea. La zona nord resta un'area di guerra. E' molto pericolosa, non andate verso nord. Resta permesso invece il transito da nord verso sud, sulla arteria Sallah a-Din. Gli spostamenti verso nord sono vietati e pericolosi''.  "Funzionari palestinesi" hanno detto agli sfollati palestinesi nel sud della Striscia che possono tornare nelle loro case al nord. Lo ha riferito Times of Israel aggiungendo che per questo l'esercito israeliano (Idf) ha lanciato volantini su Gaza avvertendo i residenti di non tornare al nord che, anche in con la tregua, resta ancora zona di guerra. Una delle condizioni dell'accordo raggiunto tra le parti - hanno ricordato i media - stabilisce che per tutti i giorni di tregua, la popolazione sfollata resti al sud. Gli Hezbollah libanesi assicurano di voler rispettare la tregua di quattro giorni, entrata in vigore stamani, senza sparare contro le postazioni militari israeliane dal sud del Libano. Parlando al quotidiano libanese L'Orient-Le Jour, una fonte di Hezbollah ha affermato: "Ci adeguiamo alla tregua decretata a Gaza a condizione che Israele non attacchi il sud del Libano. Se lo dovesse fare, non rimarremo certo con le mani in mano".  Dopo quasi 50 giorni di guerra tra Hezbollah e Israele, una calma tesa regna nel sud del Libano a ridosso della linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferiscono all'ANSA testimoni oculari a conferma di quanto riportato da media locali libanesi.  Nelle ultime 24 ore si era registrata un'escalation senza precedenti lungo il fronte di guerra tra Hezbollah e Israele con decine di razzi sparati dal Partito di Dio contro postazioni militari israeliane in Alta Galilea e con le intense repliche dell'aviazione e dell'artiglieria israeliane sul sud del Libano. L'Egitto non consentirà lo sfollamento forzato". Lo ha ribadito il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi in una conferenza stampa con i primi ministri spagnolo Pedro Sánchez e belga Alexander De Croo. "In Egitto abbiamo accolto nove milioni di persone, ma ciò è avvenuto in circostanze diverse rispetto alla Striscia di Gaza. Avevano problemi di sicurezza nei loro Paesi, come Siria, Libia, Yemen, Iraq o Sudan. Ma la situazione nella Striscia è totalmente diversa, ha continuato Al-Sisi. "Non permetteremo né accetteremo lo spostamento forzato o la liquidazione della causa palestinese", ha insistito. "Dobbiamo agire diversamente: far riconoscere lo Stato palestinese da parte della comunità internazionale e dalle Nazioni Unite. Al momento - ha aggiunto - si tratta di contenere l'escalation e fornire assistenza. L'Egitto ha fornito quasi il 70-75% degli aiuti nonostante le sue condizioni economiche, ma la comunità internazionale deve fornire aiuti sufficienti per 2,3 milioni di persone" . Il Regno Unito fornirà ulteriori 30 milioni di sterline in aiuti umanitari a Gaza: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico David Cameron in visita oggi nei territori palestinesi, citato dal Guardian. Oggi Cameron incontrerà i leader palestinesi e le agenzie umanitarie. "Ci auguriamo che oggi avvenga il rilascio degli ostaggi e invito tutte le parti a continuare a lavorare per il rilascio di ogni ostaggio. La pausa consentirà anche l'accesso agli aiuti salvavita per la popolazione di Gaza", ha dichiarato, "il nuovo impegno raddoppierà l'importo degli aiuti aggiuntivi che la Gran Bretagna ha impegnato per Gaza". Fonti : il Mattino / Post / Ansa / e varie agenzie     Fri, 24 Nov 2023 17:40:47 +0000 Prima pagina Aeronautica militare: "100+1" anni raccontati in un calendario http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32314-aeronautica-militare-100-1-anni-raccontati-in-un-calendario.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32314-aeronautica-militare-100-1-anni-raccontati-in-un-calendario.html Presentato a Palazzo Aeronautica il Calendario AM 2024. Generale Goretti: “Abbiamo tagliato il traguardo dei 100 anni con l'Aeronautica Militare all’avanguardia tecnologica. In questo anno del “100+1” ci aspettano le sfide del presente e del futuro” E’ stato presentato oggi, a Palazzo Aeronautica, a Roma, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, il Calendario AM 2024. “100+1” il nome scelto per questo nuovo progetto editoriale per rivivere insieme il percorso condiviso con gli italiani nel 2023, anno che la Forza Armata ha dedicato alle celebrazioni del Centenario della sua costituzione. Nell’anno che sta per volgere al termine infatti, l’Aeronautica ha dato il via a un “viaggio” ricco di appuntamenti, or­ganizzati in tutta Italia, per raccontarsi ripercorrendo il passato e mostrando ai cittadini la Forza Armata di oggi e gli obiettivi per il futuro. Nasce da qui la volontà di raccontare, attraverso le immagini scelte per “100+1 Calendario AM 2024”, i momenti più salienti di un cammino puntellato di eventi che ha portato l’Arma Azzurra nelle piazze, sulle spiagge e nei luoghi più rappresentativi del nostro Paese. “L’immagine di copertina di questo calendario – ha detto il Capo di Stato Maggiore riferendosi alla foto che ritrae le Frecce Tricolori in sorvolo sulla città di Roma – rappresenta fisicamente quello che è l’Aeronautica Militare: una Forza Armata compatta che gioca in squadra, un orgoglio nazionale frutto di passione e sacrificio di tutto il personale.  Cento anni sono trascorsi come un battito d’ali, in questo anno del “100+1” ci aspettano le sfide del presente e del futuro, con una Forza Armata che ha messo, mette e metterà sempre a disposizione di tutti coloro che aspirano a operare nella terza dimensione le proprie naturali e indiscusse competenze nel settore aerospaziale”. “Il 2023 resterà come una pietra miliare nella storia dell’Aeronautica Militare”, ha aggiunto il Generale Goretti. “Abbiamo celebrato questo primo Centenario con entusiasmo, fierezza e orgoglio, condividendo il nostro percorso con gli italiani e, al tempo stesso, con tutta la Difesa e con i più importanti settori della società civile, della ricerca scientifica e accademica, della cultura, dell’industria aerospaziale e dell’infor­mazione. Abbiamo tagliato il traguardo dei 100 anni con l'Aeronautica Militare all’avanguardia tecnologica, dotata di professionalità altamente specializzate che, con lo stesso spirito precursore dei primi anni, si proietta verso il futuro per continuare ad essere rilevante in un contesto geopolitico particolarmente sfidante. Ora guardiamo al futuro. Nel prossimo anno saremo impegnati all’estero su diversi fronti: ad esempio, saremo negli Stati Uniti e in Canada per rappresentare, attraverso la Pattuglia Acrobatica Nazionale, l’Italia nel mondo ed in quella occasione, i velivoli delle Frecce Tricolori si esibiranno anche a Los Angeles, per l’arrivo della Nave Vespucci, attualmente impegnata nel giro del mondo, a dimostrazione che la Difesa è compatta e unita anche al di fuori dei confini nazionali”. A seguire il Generale ha ricordato l’appuntamento, a gennaio prossimo, con il volo sulla Stazione spaziale internazionale del Colonnello Walter Villadei, impegnato con la missione Ax-3 di Axiom Space “perché – ha concluso - abbiamo iniziato con “Ali di Carta” ma finiamo nello spazio, in quanto è là che dobbiamo e vogliamo essere. Dobbiamo formare i giovani di domani affinché siano al passo con la tecnologia, perché i mezzi si possono costruire e modellare ma la testa deve poter volare alla stessa identica maniera della tecnologia, questa è la sfida del domani”. Nel Calendario AM 2024 ritroviamo un viaggio ideale che rivive nel racconto delle iniziative più importanti che hanno scandito la celebrazione dei primi 100 anni di storia dell’Aeronautica Militare e che hanno contribuito ad avvicinare ancora di più alla Forza Armata i cittadini per i quali opera quotidianamente, 365 giorni l’anno.  Dalla mostra “Ali di carta” dedicata alle più incredibili invenzioni dello scorso secolo, il cinema e il volo; al Simposio storico nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze, dalla cerimonia militare nella terrazza del Pincio, il 28 marzo, suggellata da un sorvolo aereo di tutti i velivoli della Forza Armata sulla città di Roma, all’AeroSpace Power Conference alla Nuvola di Fuksas, evento dedicato alle nuove tecnologie e agli sviluppi futuri in campo aerospaziale; dalla manifestazione aerea di Pratica di Mare, un air show che attraverso le esibizioni di velivoli storici ancora funzionanti e aerei di ultima generazione, insieme alla contestuale mostra storica “Campo 100”, ha consentito di vivere un’esperienza immersiva con l’Aeronautica Militare, toccando con mano le capacità dell’AM al servizio della collettività; all’inaugurazione del Museo Storico AM di Vigna di Valle, rinnovato nell’esposizione e nella concezione, in grado di attrarre con più incisività le giovani generazioni grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia; dal Simposio Tecnico Scientifico in Accademia Aeronautica a Pozzuoli, dove autorevoli esperti si sono riuniti per discutere la tematica dello sviluppo della capacità ipersonica, alla stagione acrobatica delle Frecce Tricolori, che hanno sorvolato, da maggio a novembre, ogni regione italiana nell’ambito dell’iniziativa denominata “AM abbraccia l’Italia”. Come ogni anno, la collaborazione tra Aeronautica Militare e Giunti Editore renderà possibile la distribuzione del Calendario 2024 attraverso la capillare rete di librerie, con oltre 250 punti vendita GIUNTI AL PUNTO, rendendolo disponibile in tutta Italia agli appassionati e al più vasto pubblico. Il progetto editoriale è stato promosso da Difesa Servizi che, già da tempo, ha inaugurato un nuovo percorso di valorizzazione dei calendari delle Forze Armate per la diffusione della cultura della Difesa attraverso la distribuzione e la commercializzazione nelle librerie Giunti. Fonte Aeronautica Militare / Stato Maggiore – V Reparto       Fri, 24 Nov 2023 17:23:08 +0000 Società e costume Le radici non gelano. Conflitto tra tradizione e modernità in Tolkien http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32313-le-radici-non-gelano-conflitto-tra-tradizione-e-modernita-in-tolkien.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32313-le-radici-non-gelano-conflitto-tra-tradizione-e-modernita-in-tolkien.html         Cinquanta anni fa moriva John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973). L’autore del Signore degli Anelli è stato ricordato da quanti lo hanno amato e continuano ad amare le sue opere. Ci fa piacere ricordarlo attraverso quanto ha scritto nel 2001 un grande appassionato di questo autore, il prof. Marco Tangheroni (1946-2004) che sicuramente oggi lo avrebbe ricordato e celebrato ampiamente. Nel 2001 uscì nelle sale la prima parte della rappresentazione filmica del Signore degli Anelli e un volume di Stefano Giuliano. Il prof. Tangheroni parla di entrambi, ma è nella prefazione al volume di Stefano Giuliano uscito nel 2001, Le radici non gelano. Conflitto tra tradizione e modernità in Tolkien, (Ripostes editore) che si ritrova il pensiero del medievista pisano con alcune interessanti riflessioni personali. Le riproponiamo dopo più di venti anni perché mantengono la loro freschezza e continuino ad essere uno stimolo a leggere o rileggere questo eterno capolavoro                                                                                                                                      “Un gran bel film, non ho dubbi”   Esso può piacere, è piaciuto, anche a chi non ha letto il libro. Ma – ed era la scommessa più difficile – può piacere, è piaciuto, anche a chi ha letto il libro e, magari, è convinto, come me, che il romanzo di Tolkien è un grande capolavoro, un classico del XX secolo. Ho sentito diversi appassionati del libro e li ho trovati concordi nell’esprimere una valutazione positiva. Non escludo che il giudizio di  anatici/filologi possa essere diverso; ma occorre saper rinunciare al confronto con le immagini elaborate nella propria mente e non esigere il rispetto di ogni dettaglio. Esso è stato giudicato il miglior film del 2001 dall’American Film Institute (Afi), vincendo anche per gli effetti digitali e la produzione: possiamo essere, per una volta, d’accordo. Nella sostanza, il regista Peter Jackson ha ben scelto gli attori, ricostruito felicemente gli ambienti, ben utilizzato i meravigliosi paesaggi della Nuova Zelanda (terra in cui il film è stato girato), riportato con chiarezza i dialoghi fondamentali. Anche i tagli – resi necessari dalla lunghezza del romanzo e, quindi, del film, pur diviso in tre parti – sono più che accettabili: quello più vistoso, che ha comportato la rinuncia al pur affascinante personaggio di Tom Bombadil, è ragionevole, trattandosi di episodi autoreferenziali. Né ci si deve scandalizzare del rilievo un po’ accresciuto dato al personaggio femminile di Arwen. Felice è risultato, va aggiunto, pure il doppiaggio italiano, del resto eseguito con la consulenza della Società Tolkieniana Italiana. Dirò anzi che, anche grazie all’uso dei flashback, il ritmo narrativo di questo primo episodio della trilogia è incalzante, distinguendosi dalla lentezza della prima parte dell’opera di Tolkien. Molti lettori hanno stentato a superare le prime duecento pagine, e non pochi si sono scoraggiati; anche se va subito aggiunto che, una volta entrati dentro al mondo tolkieniano, rileggerle è un piacere cui è bello  abbandonarsi. Il successo di questo primo film farà attendere con desiderio la possibilità di vedere gli altri due, già girati. Ma occorrerà, com’è noto, attendere i prossimi due Natali. Intanto, esso stimolerà l’ulteriore fortuna del romanzo, il quale, peraltro ha già avuto un successo duraturo con milioni e milioni di lettori (e di rilettori!), nei più diversi paesi, in diverse generazioni, con varie motivazioni. Alla faccia delle incomprensioni di molti critici. In Italia, poi, il silenzio dell’intelligenkia dominante costituì, a suo tempo, un vero e proprio “caso Tolkien”. Oggi, sconcertata ed impudente, parte della cultura di sinistra cerca improbabili recuperi. Questa non è la sede per approfondire il discorso. Dirò soltanto, per sfiorare polemiche che sono state vivaci nella cosiddetta cultura di destra, che questo romanzo è, a suo modo (il modo con cui può esserlo una storia ambientata in un’epoca pre-cristiana), un classico cristiano. Ed il film, anche da questo punto di vista, rispetta l’opera letteraria. È, infine, bene precisare che il successo e del libro e del film non devono essere interpretati come prova di una colossale crisi collettiva di razionalità, di una pericolosa perdita di senso della realtà. O, meglio, lo sono, come ha scritto Marco Respinti, «se per reale e razionale – magari fra loro coincidenti come vorrebbe Hegel – s’intende solo ciò che è fattuale in senso materiale e addirittura materialistico. No, se – come sta accadendo nella cultura popolare soprattutto a partire dall’ultimo quarto del secolo XX – della realtà e di ciò che non offende ma anzi esalta la ragione umana si ha – anche solo istintivamente, intuitivamente – una concezione diversa». Insomma. Lo abbiamo atteso per anni; non siamo rimasti delusi.   Stefano Giuliano e Tolkien Prefazione al volume Le radici non gelano. Conflitto tra tradizione e modernità in Tolkien   Tolkien, com’è noto, non sempre apprezzava i recensori, i commentatori, gli studiosi del Signore degli Anelli. Mi pare di poter dire che l’importante volume di Stefano Giuliano sarebbe sfuggito al suo biasimo o alle battute salaci con cui liquidava certi interventi. Intanto per una prima ragione: questo autore prende sul serio la sua mitologia; nella sua verità, potremmo dire, cioè nella verità di un mondo “sub-creato”, un secondary world, per esprimersi secondo i termini di Tolkien stesso. Certo, battendo la strada aperta soprattutto da Shippey, basata sull’importanza della filologia per Tolkien narratore, e quindi sull’analisi del rapporto con le diverse tradizioni mitiche, da quelle classiche a quelle celtiche, da quelle anglosassoni a quelle germaniche, qualche rischio Giuliano l’avrebbe potuto correre. Tolkien non amava, in modo particolare, la ricerca delle proprie “fonti”. Ma, si può subito dire, un autore, se ha ragione di pretendere che le analisi critiche si fondino, innanzitutto, sulle sue opere, e non sulla sua biografia o sulle sue stesse dichiarazioni, una volta pubblicati i propri libri – in specie con lo straordinario successo del Signore degli Anelli – non può impedire che gli studi ne approfondiscano la genesi e le interpretazioni. In qualche modo, le sue opere non gli appartengono più; almeno in modo esclusivo. Può soltanto esigere che esse siano serie e quanto più possibile solide. E a me pare che la fatica di Giuliano presenti senz’altro queste caratteristiche di serietà e solidità. La ricerca, nella mitologia, del “materiale” col quale Tolkien costruì il suo mondo non deve limitarsi ad un accumulo di possibili suggestioni. Occorre distinguere ed il nostro autore lo fa – i miti, o gli elementi di miti, che sembrano proprio essere stati recepiti, da quelli che presentano certe assonanze o analogie, ma che non possono essere con certezza considerate come fonti, essendo, magari soltanto assonanze ed analogie tra miti, di quelle che costituiscono la problematica così discussa da diffusionisti e comparatisti, per non parlare del problema degli archetipi. È necessario, poi, essere attenti alle differenze e alle distinzioni. Prendo, dalle pagine che seguono, un esempio. Giuliano ci presenta il personaggio di Gandalf e ne indica i tratti in comune con Merlino e Odino; ma è altrettanto attento ad indicare le «importanti divergenze»: «Merlino e Odino potevano mutare forma a piacimento e trasformarsi in uomini o animali, qualità che Gandalf non possiede affatto, e che invece caratterizza fortemente Sauron, Ugualmente l’aspetto orbo di Odino si ritrova nella mostruosa fisionomia monoculare dell’oscuro Sire e non certo in quella di Gandalf. Infine, l’intima correlazione di Odino con la guerra e la violenza (. . .) nonché la sua azione deliberata nel provocare dissidi tra gli uomini e la morte dei suoi protetti (. . .) si pongono come ulteriori differenze di non poco conto». Inoltre, sottolinea il nostro autore, «un ulteriore elemento separa Gandalf tanto da Merlino che da Odino. Si tratta del sentimento della compassione», manifesto più volte nei confronti sia dei vivi sia dei morti, nemici compresi. Giuliano non lo dice, e forse non lo pensa, ma io vedo in questo aspetto un esempio di quei tratti cristiani largamente presenti in questo racconto “pre-cristiano”. A Frodo, che reagisce impetuosamente al disvelamento iniziale della storia dell’anello più potente di tutti rimpiangendo la mancata uccisione di Gollum da parte di Bilbo, Gandalf risponde «Fu lapietà a fermargli la mano. Pietà e misericordia: egli non volle colpire senza necessità». E ancora: «Molti tra i vivi meritano la morte. E parecchi che sono morti avrebbero meritato la vita. Sei forse tu in grado di dargliela? E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi». Frodo apprende comunque la lezione, come dimostrerà più volte in seguito. Un discorso analogo si può fare, seguendo il nostro autore, per il personaggio centrale del romanzo, lo Hobbit Frodo. Ciò sia per la pietà, che ha in comune con Gandalf, sia per l’itinerario che percorre in un viaggio che ha carattere ascetico, anche se – ma sarebbe necessaria una discussione dei termini – è eccessivo, come fa il Giuliano, definire la sua figura come quella di un “mistico”. Certo, egli non è un tipico eroe dell’epica (con quel suo continuo porsi in discussione), né un antieroe, come pure è stato detto: avventatamente, come dimostra l’autore di questo libro. Altre notazioni felici troviamo nelle pagine che presentano la figura di Aragorn, che ha indubbiamente diversi aspetti in comune con Artù. Ricordo, in particolare, quanto Giuliano scrive a proposito del potere. Contro certe letture – non estranee al primo successo del romanzo nei campus universitari americani – egli ci ricorda che, come mostra il viaggio di Aragorn a Minas Tirith, teso alla riaffermazione della propria regalità, accanto a un potere «volto al dominio degli esseri viventi e delle cose», c’è, nel Signore degli anelli, un potere «che si ispira a principi trascendenti, che governa senza il bisogno di comandare, teso alla salvaguardia del benessere e dell’identità culturale della comunità». In Aragorn sono evidenti, anche se fortemente rielaborati, i temi, tipici dell’epica medievale, del ritorno del re e del risanamento della terra desolata. Tipicamente medievale, come scrive Giuliano, riprendendo osservazioni di altri interpreti, è anche la concezione del male propria del romanzo, che ha precisi tratti agostiniani e tomisti. Come appare in Sauron: il male come non-essere. Cito: «Nella prospettiva tolkieniana, il Male non è un’entità a sé stante, ma si denota piuttosto come assenza, vuoto, ombra, oscurità, alterazione fisica; lo Spettro dei Tumuli e i Cavalieri Neri sono fantasmi, il Balrog è una forma scura nell’ombra, gli Orchi hanno fattezze mostruose, Shelob è un ragno abnorme e raccapricciante, il corpo di Saruman, appena morto, avvizzisce e da esso si leva un fumo grigio, ecc.». Sauron, il Grande, il Nemico, l’Oscuro Sire, è ridotto ad un occhio, dai contorni «di fuoco, mentre nel globo vitreo della cornea gialla e felina, vigile e penetrante, si apriva, nel buio di un abisso, la fessura nera della pupilla come una finestra sul nulla», come appare a Frodo nello specchio di Galadriel. E’ questo un punto importante per una corretta lettura del Signore degli Anelli. Non vi è traccia di manicheismo. Il Bene e il Male non sono affatto su un piano di parità. Sauron – scrive opportunamente Giuliano – non può creare, può solo infettare e corrompere. E di fronte al male ognuno è responsabile della propria scelta, in virtù del libero arbitrio. Una scelta cui nessuno può sottrarsi, perché «potete rinchiudervi in un recinto, ma non potete impedire per sempre al mondo di penetrarvi». Una scelta da compiere ispirandosi a valori perenni: «Il bene e il male non sono mutati in un anno, e non sono una cosa presso gli Elfi e i Nani e un’altra tra gli Uomini. Tocca a ognuno di noi discernerli». È anche falsa l’impressione, che pure fu di non pochi tra i primi lettori e critici, che il romanzo presenti una troppo rigida contrapposizione tra personaggi esclusivamente buoni e personaggi tutto male. Già lo abbiamo notato accennando alla figura di Frodo. Del resto anche gli Orchi furono un tempo elfi e i Cavalieri Neri grandi guerrieri e re. Anche in Gollum, al culmine del processo di sdoppiamento della personalità provocato dal possesso prolungato dell’anello, conserva una personalità positiva, anche se dominata dall’altra. Ma il personaggio che meglio offre una articolata analisi dei meccanismi corruttori di una sapienza originaria è Saruman. Già gran maestro dell’ordine degli Stregoni, egli non si è accontentato del sapere tradizionale, ma si è dato ad invenzioni, compresa la diabolica polvere da sparo, a complesse enormi costruzioni e ad incroci genetici; non ha saputo resistere ad una smodata e presto non disinteressata sete di conoscenza; si è fatto sedurre dalla tentazione del potere (tentazione cui devono resistere tanti personaggi, dalla grande dama elfica Galadriel a Frodo e allo stesso Gandalf; solo l’antico, il più antico di tutti nella Terra di mezzo, Tom Bombadil è da essa immune); aspira ad un governo tecnocratico dominato da pochi saggi e, dopo la distruzione del dominio di Isengard, lo attuerà nella Contea, organizzandovi un regime di stampo comunistico; ha voluto rompere un’oggetto per scoprire come è fatto; ha lasciato il bianco per farsi “multicolore e cangiante”. Dopo la distruzione del suo dominio da parte degli Ent, i pastori di alberi, la sua voce risuonerà ancora suadente e melodiosa. Ma una risata di Gandalf è il preludio allo svelamento e all’annientamento del suo ultimo inganno, come una risata di Galadriel vince le tentazioni dello specchio ed una risata di Eowin è premessa alla smentita alla profezia che rendeva sicuro il Nazgûl. Il riso arricchisce la tradizionale contrapposizione tra la lue e l’ombra, tra il sole e la notte, così ricorrente nel romanzo. Ho cercato di mettere rapidamente in evidenza alcuni aspetti dell’interpretazione che del Signore degli Anelli dà l’autore di questo libro, accennando, ancor più rapidamente, a qualche riflessione personale. Ma altri aspetti sono ugualmente, o anche maggiormente importanti nell’impostazione di Giuliano. Come il tema del “viaggio nella terra dei morti”, di cui egli mostra la ripetuta utilizzazione nel romanzo. O l’indagine, presente nello stesso titolo del suo libro, sulla posizione di Tolkien nei confronti della tradizione e della modernità. Su questo punto avrei da fare qualche considerazione su una certa rigidità interpretativa, pur non sostanziale, bensì di accentuazione dei toni. Mi limiterò a dire che “l’evasione del prigioniero” (l’espressione è di Tolkien stesso) non è un rifiuto della realtà del presente in quanto presente, ma una condanna di molti dei tratti che la modernità ha assunto, e in misura minacciosamente crescente. Per questo Tolkien ci teneva a chiarire che la sua non era “la fuga del disertore”. Se è vero che non si può presentare la guerra del Signore degli Anelli come una rappresentazione ispirata alla seconda guerra mondiale (il che pure fu detto), è anche vero che scrivendo a un figlio negli anni del grande conflitto istituì un parallelo tra Sauron ed il nazismo, una delle grandi incarnazioni del Male nel XX secolo. Così come è indiscutibile il carattere comunista, e non semplicemente e genericamente moderno, della riorganizzazione sarumaniana della contea, non inutile appendice alla conclusione della grande storia con la vittoria su Sauron e l’incoronazione del re ritrovato e restaurato. Ma la discussione dovrebbe essere articolata e vasta. Non è questo – nella presente sede – il mio compito. Dopo aver presentato temi e personaggi principali del Signore degli Anelli, nella seconda parte del libro Giuliano riprende e segue, dall’inizio all’epilogo, la trama del romanzo, accompagnando i molti episodi con un commento ricco di rinvii alle possibili fonti, più o meno dirette, letterarie, folkloriche e mitiche. Il lettore del Signore degli Anelli lontano da un po’ di tempo dalle pagine di Tolkien potrà qui trovare un’ottima guida ad un opportuno “ripasso”. Più difficile, nonostante la scioltezza del racconto, pensare a questo libro come ad un’introduzione al grande romanzo; ma non voglio escludere la possibilità che qualcuno, magari fin qui erroneamente convinto che il Signore degli Anelli sia soltanto un bel libro di avventure fantastiche, possa trovare una sollecitazione alla sua prima lettura. Certo è che anche i buoni conoscitori del romanzo saranno comunque indotti all’ennesima rilettura, sollecitati dai molti stimoli e dai molti suggerimenti dell’importante volume del Giuliano che molto fa riflettere, molto meditare. E non è davvero poco. Marco Tangheroni Università di Pisa, Festa di Ognissanti 2001.   Fri, 24 Nov 2023 11:28:49 +0000 Corriere letterario Giornata nazionale dell'albero a Reggio Calabria: sei nuove piante sul Ponte della Libertà http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32312-giornata-nazionale-dell-albero-a-reggio-calabria-sei-nuove-piante-sul-ponte-della-liberta.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32312-giornata-nazionale-dell-albero-a-reggio-calabria-sei-nuove-piante-sul-ponte-della-liberta.html L'iniziativa curata dal Consigliere delegato al Decoro Urbano Massimiliano Merenda in collaborazione con il Vicesindaco Paolo Brunetti che ha preso parte, a Catona, all'iniziativa dell'Istituto Comprensivo "Radice Alighieri" Sei nuovi alberi sono stati messi a dimora lungo il viale della Libertà, tra via Manfroce ed il vico I di via Lia a San Brunello. «E' stato un bel modo per celebrare la “Giornata nazionale dell'albero”», ha commentato il consigliere delegato al decoro urbano, Massimiliano Merenda, ringraziando «i dipendenti del servizio comunale per l'“Agricoltura ed il verde pubblico”, i lavoratori della società “in house” Castore e l'azienda che ha fornito le piante». «Nello specifico - ha continuato Merenda - si tratta di “Cercis Siliquastrum”, una specie arborea ornamentale, dai colori particolarmente vivaci e molto affascinante nel periodo di fioritura. Si può ammirare nei giardini pubblici e per le strade proprio per la sua grande capacità di resistere all’inquinamento». «In questa circostanza – ha concluso il consigliere comunale – vorrei anche sottolineare l’attenzione mostrata dal sindaco Giuseppe Falcomatà e dal vicesindaco, delegato all’Ambiente, Paolo Brunetti, rispetto ad un settore importante per la comunità e per i cittadini che possono vivere spazi decisamente più armonici». E proprio in occasione della "Giornata nazionale dell'albero", stamane il vicesindaco Paolo Brunetti ha preso parte all'evento organizzato dall'istituto comprensivo "Radice-Alighieri" di Catona, presso il cortile della scuola secondaria di primo grado, sottolineando «la bontà dell'iniziativa ed il grande impegno mostrato dagli alunni e dalle alunne sui temi legati al rispetto dell'ambiente e dell'ecologia». Un pensiero lo ha quindi rivolto alla memoria del capitano Natale De Grazia, cui la scuola ha dedicato una targa. Fri, 24 Nov 2023 11:09:22 +0000 Reggio Calabria  Liceo Classico e Università Mediterranea: simposio sull’intelligenza artificiale http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32311-liceo-classico-e-universita-mediterranea-simposio-sull-intelligenza-artificiale.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32311-liceo-classico-e-universita-mediterranea-simposio-sull-intelligenza-artificiale.html                Si è tenuto giorno 22 novembre nell’Aula Magna Quistelli l’incontro sul tema “L’intelligenza artificiale ha filosofia?”. Sono intervenuti: il professor Gianluca Romeo, che, dopo aver presentato i saluti della Dirigente del Liceo Classico  “T. Campanella” Carmen Lucisano,  ha sottolineato  come il rapporto con l’Università Mediterranea consenta al Liceo Classico di  fare innovazione, il dottor Vittorio Calaprice, analista politico alla Rappresentanza italiana della Commissione europea, e il professor Daniele Cananzi, docente di Filosofia del Diritto dell’Università Mediterranea, che ha introdotto i lavori e formulato le conclusioni.  Presenti all’incontro, altamente formativo, gli alunni delle classi quinte del Liceo Classico. Il professore Cananzi ha evidenziato che amplificare con supporti informatici le facoltà cognitive degli esseri viventi costituisce il punto di convergenza che accomuna le varie direzioni di ricerca sull’AI, tuttavia occorre chiedersi quale filosofia e quale etica debbano governare i processi dell’intelligenza artificiale. Se  è vero che alcune riflessioni filosofiche sono debitrici degli  studi svolti in questo campo, è difficile negare  che molti studi in AI richiedono preliminari considerazioni di natura filosofica per la definizione del quadro all'interno del quale svolgere la ricerca. Se il fine è quello di realizzare una macchina in grado di acquisire informazioni dall'esperienza,  questa non deve essere priva comunque di un controllo umano. L’uomo rimane sempre, per complessità, irriducibile alla macchina  e alla dicotomia software-hardware. Il dottor Vittorio Calaprice ha evidenziato come la regolamentazione delle applicazioni di intelligenza artificiale costituisca un passo fondamentale verso un uso responsabile  di questa  tecnologia. Si è soffermato sull’AI Act  sottolineando che il suo obiettivo è assicurare che i sistemi AI utilizzati all’interno dell’Unione Europea siano completamente in linea con i diritti e i valori dell’UE, garantendo il controllo umano, la sicurezza, la privacy, la trasparenza, la non discriminazione e il benessere sociale e ambientale. La partecipazione degli alunni del Liceo Classico è stata attiva e propositiva, tanto che la conferenza si è aperta ad un proficuo dibattito.  Sono stati discussi e approfonditi aspetti tecnici, giuridici e filosofici. Gli allievi  sono consapevoli del fatto che all’Intelligenza Artificiale e  alla filosofia  appartiene uno spazio di riflessione comune e maggiore di quanto possa apparire in superficie, la loro influenza reciproca è costante. I successi  raggiunti  e raggiungibili grazie all’AI derivano non solo dallo sviluppo tecnologico, ma anche da una maggior comprensione del funzionamento della mente umana, di come l’uomo osserva ed analizza i problemi. Un incontro vivace all’insegna dell’innovazione, della  riflessione interdisciplinare e della valorizzazione del pensiero.     Fri, 24 Nov 2023 11:06:27 +0000 Reggio Calabria Abbiamo bisogno di figure paterne http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32309-abbiamo-bisogno-di-figure-paterne.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32309-abbiamo-bisogno-di-figure-paterne.html In questi giorni dopo l'assassinio della povera Giulia Cecchettin abbiamo ascoltato e letto un profluvio di commenti, alcuni aberranti a cominciare dai sinistri che son partiti lancia in resta per combattere la “crociata” contro il patriarcato e i maschi sempre e comunque selvaggi. Ha cominciato la stessa sorella di Giulia, che invece di chiudersi nel dolore ha lanciato una specie di appello generico accusando tutti i maschi di patriarcato. Certamente le sue parole sono musica per le orecchie di una certa sinistra, che voleva sentire proprio questo. A proposito come mai non abbiamo sentito  una parola, una manifestazione contro quel cattivo “patriarcato” all'interno delle comunità islamiche che ha fatto fuori la povera Saman e tante altre donne? Un'altra dichiarazione è quella del Ministro Antonio Tajani, che ha purtroppo debordato (sempre se l'abbia pronunciata). Di fronte alla mattanza di donne, vittime della follia degli uomini. “Come uomo chiedo scusa a tutte le donne, a cominciare da mia moglie e da mia figlia per quello che fanno gli uomini”. Ho letto diversi commenti, ne prendo qualcuno tra i più significativi. A cominciare da quello di don Antonello Lapicca è intervenuto su fb con una interessante nota cogliendo alla radice la vera questione: “L'odio per il patriarcato è l'odio mascherato verso Dio Padre. La follia di questa società che, eliminando Dio padre e con lui il padre, pretende di instaurare una fraternità di rivoluzionaria memoria, libera ed egalitaria. Ma senza Dio Padre gli uomini si trasformano in fratellastri di menzogna, senza identità, orfani condannati a mendicare vita gli uni dagli altri, senza mai saziare la fame inestinguibile d'amore”. Continua don Antonello: “È questa una generazione che sorge dalla più grave delle mancanze, figlia del taglio violento con il proprio Padre, fonte unica di vita e amore”. Sullo stesso tema è intervenuto padre Francesco Solazzo, che fa un elogio dell'ambiente patriarcale, dove lui è cresciuto. Senza giri di parole scrive:“A questi criminali, manca proprio il patriarcato (quello vero e genuino, non la caricatura di cui si parla in questi giorni). Questi criminali sono stati educati dai media, dai giornali, dai film: è questa la realtà. Sono stati educati a pensare che ogni capriccio è diritto, che è bello essere guidati unicamente dal ventre e dai genitali. Un esempio celebre è quello di Alessandro Serenelli che uccise S. Maria Goretti: quando molti anni dopo l'evento funesto ebbe cambiato realmente vita e uscì dal carcere, fu egli stesso ad ammettere che furono i cattivi giornali e i cattivi libri ad averlo abbrutito fino al punto di arrivare ad accoltellare una bambina che non si piegava a ai suoi insani desideri. Quindi, cari amici giornalisti, registi, attori e strimpellatori d'ogni genere, non colpevolizzate il patriarcato, perché i colpevoli siete voi. Io non sono Filippo Turetta, perché Filippo Turetta è opera vostra”. Infine un altro intervento meritevole di attenzione è quello di Massimo Gandolfini, dottore  in neurochirurgia e presidente del Family Day, pubblicato dal quotidiano “La Verità” (L'uomo ha cancellato Dio dalla sua vita. Così qualsiasi dolore diventa violenza, 22.11.23) Certo di fronte a un fatto di morte così dolorosissimo, dovremmo fare silenzio e pregare. Ma non basta, segue la naturale ricerca del perché, per tentare di dare risposte a tanta disumanità. Tutti si interrogano e avanzano spiegazioni di ogni genere, ma spesso si ripete, “per l’ennesima volta, un copione che, purtroppo, abbiamo detto e ascoltato ad ogni tragico appuntamento”. Neanche Gandolfini ha la pretesa di esaurire il problema, è d'accordo sulle “pene più dure, di norme giuridiche di prevenzione più stringenti, di programmi di educazione scolastica e culturale incentrati sul tema della violenza di genere: tutto vero, tutto importante, tutto necessario”. Ma queste sono misure parziali, occorre fare uno sforzo di analisi della “condizione morale in cui tutti noi, oggi, viviamo”. Esiste una “cultura diffusa” che caratterizza questo nostro tempo il terreno fertile dove allignano e si sviluppano odio e violenza. Di genere e non di genere, perché la radice è unica. Una “cultura diffusa”, trasmessa dallo strapotere delle agenzie della comunicazione di massa, che sta condizionando e rimodellando la nostra “coscienza comune”, imponendo che ogni valore assoluto di riferimento debba essere riletto, manipolato, decostruito,[...]”. Pertanto, per Gandolfini, se questa è la situazione, di fondo, “appare molto parziale e semplicistico prendersela solo con le famiglie e con l’educazione scolastica, con il “patriarcato” e la cultura sessista: se pensiamo a Caivano può essere così, ma se pensiamo a Filippo Turetta, cresciuto in ambiente familiare ed educativo ottimi, i conti non tornano”. E' indispensabile una riflessione più profonda: “chi e che cosa ha così tragicamente manipolato le coscienze, le menti, i pensieri, i sentimenti di quelle povere “brave persone”? Tentare una risposta è doveroso, anche se scomodo, difficile, anche doloroso e, soprattutto, non politicamente corretto: perché si tratta di avere il coraggio di dire che l’aver cancellato Dio dalla storia dell’uomo, l’aver costruito e deificato un “superuomo” cittadino di un nuovo umanesimo che può fare a meno di Dio, ponendolo al centro dell’universo, “etsi Deus non daretur”, sta provocando la perdita della dimensione umana, di creatura, che riconosce valori e norme iscritte nella legge naturale, che l’uomo stesso non si è dato, ma che deve imparare a conoscere e servire”. Pertanto in una società così delineata, “tutto è possibile, fruibile, addirittura lecito, al fine di ottenere felicità, soddisfazione, appagamento o, almeno, lenimento del dolore. La cultura della felicità ad ogni costo, la cui cifra fondamentale è la negazione di ogni senso e significato del dolore e della sofferenza, fisica e spirituale – coniugata con la visione di un uomo infinitamente potente, dotato di libertà assoluta e pieno possessore dei suoi diritti – sta producendo la società dell’ “homo homini lupus”(Plauto), l’unica soluzione diventa la cancellazione del dolore, con la droga, il suicidio, l’eutanasia fino all’omicidio”. Continua Gandolfini, pertanto,“Amore e odio, nel cuore dell’uomo, sono sentimenti fortissimi perché strutturanti la vita stessa, e la linea di separazione fra i due è terribilmente fragile, al punto che assai spesso il primo si trasforma nel secondo. Così l’amore – parola vergognosamente manipolata tanto da diventare possesso per la soddisfazione personale, basta guardare fiction, telenovelas, pubblicità, slogan mediatici, con corpi trattati come pupazzi per il godimento – scompare nel suo significato originale di donazione per la felicità dell’amato, e diventa solo capriccio e piacere, potendosi trasformare in ’odio violento quando l’altro non corrisponde, rifiuta e si allontana”. L'unica via d'uscita per il professore  “è quella di ritornare a Colui che duemila anni fa ci aveva indicato il fondamento della vita comune “Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amato”. Occorre tornare a Gesù Cristo. All'inizio del mio intervento avevo fatto riferimento all’assenza del padre nel compito educativo in famiglia. Il tema viene affrontato in un interessante volumetto di qualche anno fa del professore Claudio Risé, “Il mestiere di Padre”, edito da San Paolo. Un testo che potrebbe aiutarci a comprendere certi disagi della nostra gioventù. Scrive Risè: “Ad insegnare all’uomo- maschio a diventare tale è sempre stato il padre e una serie di figure che lo affiancavano: dal maestro d’arti e mestieri, all’insegnante, all’istruttore militare, a quello ginnico (sopravvissuto, ma non basta). Senza questa iniziazione – scrive Risé – l’uomo non si sente tale a livello profondo”. Interessante il racconto estratto da un testo di uno studioso americano, dove un giovane uomo cresciuto con la madre lesbica, circondata da un gruppo di donne intraprendenti, l’uomo alla fine si ritrova senza una sua identità istintuale, sessuale, nessun padre gliel’aveva trasmessa. Infatti, “il giovane senza padre, che non viene ‘iniziato’ al maschile, non ha volto: è portatore di un’identità debole, e ha paura”. Così secondo Risé, “Il padre assente, insomma, già figlio matrizzato a sua volta, tende a diventare un eterno adolescente, in perenne ricerca di rassicurazioni narcisistiche alla sua esistenza”. Tuttavia, secondo lo psicanalista, tutte queste patologie scompaiono, quando il padre accetta di fare il mestiere di iniziatore dei figli. Certamente è “un lavoro complesso, abbastanza impopolare, difficile da mettere a fuoco, anche perché richiede di andar contro pregiudizi, luoghi comuni, e superficialità di ogni genere”.Un altro aspetto che il libro di Risè prende in considerazione è quello della scuola. Anche qui si nota una mancanza di docenti uomini. La femminilizzazione del corpo insegnante nella scuola italiana, ma anche in tutto l’Occidente, è un dato di fatto documentato. E l’assenza nella scuola della figura maschile può portare a un disturbo che può influire nella psiche degli allievi, che non vedono una figura simile a quella paterna. Risè, è fortemente critico della nostra “società dove le attività educative, di addestramento e formazione dei giovani, a tutti i livelli (tra cui la scuola e la famiglia), non sono più svolte da figure maschili, legate all’immagine archetipica del padre e alla sua particolare energia. Bensì da figure femminili, che rimandano al mondo della madre, con la sua diversa energia e cultura [...]”. Fri, 24 Nov 2023 10:54:43 +0000 Cultura Lamezia Cuore 2023: molto più che un semplice congresso di Cardiologia http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32308-lamezia-cuore-2023-molto-piu-che-un-semplice-congresso-di-cardiologia.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32308-lamezia-cuore-2023-molto-piu-che-un-semplice-congresso-di-cardiologia.html Nelle giornate del 17 e 18 novembre scorso, presso l’Hotel Marechiaro di Gizzeria Lido, si è tenuto il congresso di cardiologia denominato “Lamezia Cuore”. L’edizione del 2023 è stata ricca di novità: dall’impiego massiccio della tecnologia, con minore spreco di carta, al corso BLS dell’American Heart Association; dai talk al termine di ogni sessione alle video registrazioni, in merito a tecniche e strumenti di ultima generazione, spiegate da cardiologi di fama nazionale ed internazionale. Ciò che, però, ha reso il congresso ancor più stimolante per gli oltre 150 partecipanti, è stato il contest denominato “Cardiological Challenge”, che ha incoronato Tommaso Scarpino come “Medico del Cuore 2023” e Simona Starvaggi come “Infermiere del Cuore 2023”.  Nel corso dell’iniziativa, che ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, della Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli e del Magnifico Rettore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Giovanni Cuda, sono stati consegnati due encomi. Il primo è stato assegnato al Dr. Roberto Ceravolo, responsabile scientifico di Lamezia Cuore, per l’opera meritoria profusa sul territorio. Il secondo, invece, è stato assegnato al Dr. Giuseppe Colangelo, per aver salvato la vita ad una giovane donna colpita da infarto a bordo di un treno.  Cogliendo l’occasione della presenza delle istituzioni, sono state presentate, inoltre, tre iniziative che hanno coinvolto e coinvolgeranno l’interland lametino nei prossimi mesi: Per un respiro in più, Cuori in attesa ed Un battito tra le dita.  Infine, il Dr. Ceravolo ha insignito del premio “Lamezia Cuore” il Dr. Sandro Gelsomino, in qualità di “calabrese che, con la sua grande professionalità e le sue immense doti umane, porta in alto, a livello internazionale, il nome della nostra regione”.    Thu, 23 Nov 2023 11:22:11 +0000 Catanzaro Carlottaxail: con 30 tablet si viaggia oltre la corsia http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32307-carlottaxail-con-30-tablet-si-viaggia-oltre-la-corsia.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32307-carlottaxail-con-30-tablet-si-viaggia-oltre-la-corsia.html   Fare “Un viaggio oltre la corsia”. Curarsi e continuare a comunicare, scoprire, leggere, vivere. La condizione di isolamento protettivo dei pazienti oncoematologici riduce il rischio di infezioni. Per questo l’accesso ai parenti è vietato nei reparti dedicati alla loro degenza e alle terapie. Lo sapeva bene il presidente della Fondazione degli Architetti di Catania Carlotta Reitano, scomparsa prematuramente il 18 settembre 2020. E lo sanno bene anche le centinaia di persone che ogni giorno sono sottoposte alla chemioterapia al Policlinico di Catania. Tuttavia con la tecnologia si può infrangere la condizione di isolamento dei pazienti, ecco perché da adesso sarà possibile l’uso autonomo e individuale di 30 tablet per dare la possibilità ad ognuno di collegarsi in digitale con familiari e amici, di viaggiare con la mente guardando un documentario o un film, di ascoltare la musica, di immergersi nella lettura, di giocare e intrattenersi come meglio si vuole. L’acquisto dei tablet, e non solo, è stato possibile grazie al crowfonding lanciato per il progetto sociale “Un viaggio oltre la corsia” realizzato da laboriusa.it, promosso da AIL Catania, l’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, in collaborazione con “CarlottaXAIL”, realtà etnea nata in memoria dell’architetto Carlotta Reitano. Hanno partecipato alla consegna dei dispositivi Francesco Di Raimondo direttore dell’Ematologia del Policlinico, Giuseppe Palumbo professore associato dell’Ematologia del Policlinico, Riccardo Bottino presidente AIL Catania, Alessandro Amaro vice presidente AIL e marito di Carlotta Reitano, Sabrina Tosto vice presidente di CarlottaXArchitettura, Desirè Russo tesoriere di CarlottaXArchitettura, Martina Arena segretaria di CarlottaXArchitettura, Eleonora Bonanno attuale presidente della Fondazione degli Architetti di Catania. L’obiettivo di “Un viaggio oltre la corsia” è stato superato al 137%: la raccolta fondi ammonta a 10.845 euro - di cui 6.847 euro con il crowfunding e la restante somma con il sostegno di enti e aziende virtuose - ha coinvolto 47 donatori su laboriusa.it, l’Ordine e la Fondazione degli Architetti di Catania, STMicroelectronics a Catania e GAe Engineering a Torino. Il budget ha consentito ad AIL Catania l’acquisto dei 30 tablet, ma anche del modem, del ripetitore per la connessione, dell’arredo per gli ambulatori e la realizzazione di box. Tutti i dispositivi digitali di AIL Catania saranno affidati gratuitamente ai pazienti in cura al Policlinico di Catania. «La componente psicologica è importante, soprattutto per chi è in terapia e necessita di lunghi ricoveri - sottolinea Francesco Di Raimondo direttore dell’Ematologia del Policlinico - il nostro reparto è blindato ma gli strumenti digitali possono ridurre il peso dell’isolamento durante il percorso di cura». «Grazie alle donazioni abbiamo acquistato i tablet che saranno a disposizione dei pazienti oncoematologici – ha affermato Riccardo Bottino presidente AIL Catania – e contribuiranno a farli rimanere in contatto con il mondo esterno». «A giugno abbiamo costituito l’associazione CarlottaX – spiega Alessandro Amaro vice presidente AIL e marito di Carlotta Reitano – continueremo ad operare per favorire l’innovazione in architettura per supportare la ricerca e in ambito sociale a servizio della comunità». «AIL ha supportato questa raccolta fondi – aggiunge Giuseppe Palumbo professore associato dell’Ematologia del Policlinico - con 6 data manager che lavorano qui al Policlinico in spazi dedicati contribuisce anche alla realizzazione di analisi fondamentali sulla qualità di vita dei pazienti e su parametri specifici, il loro lavoro è fondamentale perché favorisce l’accesso a nuovi farmaci altrimenti non disponibili in Italia». «Il crowfunding per l’acquisto dei tablet ci ha visti partecipi – spiega Eleonora Bonanno presidente della Fondazione degli Architetti di Catania – perché Carlotta Reitano è nel nostro cuore, con il suo impegno professionale ha dato tanto alla comunità degli architetti e noi continueremo a promuovere tutte le attività legate a lei e a CarlottaXArchitettura per incoraggiare nuovi talenti in tutta Italia». «Oggi con i 30 tablet – afferma Assia La Rosa fondatrice di Laboriusa.it – un altro progetto di crowfounding va nel segno.  La gente laboriusa è certa che dal basso si può fare tanto, insieme abbiamo superato l’obiettivo prefissato devolvendo complessivamente 6.847 euro alla causa di CarlottaXAIL». Thu, 23 Nov 2023 11:17:37 +0000 Catania Pallamano: Un'altra scofitta per l'Andimoda Ragusa http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32306-pallamano-un-altra-scofitta-per-l-andimoda-ragusa.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32306-pallamano-un-altra-scofitta-per-l-andimoda-ragusa.html   Arriva un’altra sconfitta, nel campionato di Serie B, per l’Andimoda Ragusa sul campo della Pallamano Girgenti ad Agrigento. Il sette ibleo allenato da Salvatore Russo è stato costretto ad arrendersi con il risultato di 39-31 (20-11 il primo tempo) dopo che, soltanto a metà della ripresa, gli iblei hanno cercato di ricucire lo strappo, anche abbastanza evidente, che era maturato dopo la prima frazione. Gara condizionata, nel finale, dai due cartellini rossi che sono stati comminati a Pavone e a Giummarra, ragione per cui i ragusani hanno dovuto disputare l’ultima parte del match senza avere la possibilità di potere contare sulla squadra al completo. “Resta il rammarico – sottolineano dall’Andimoda Ragusa – perché questa, al pari delle altre, era una partita di certo molto abbordabile visto che, tra l’altro, il primo tempo era iniziato abbastanza bene salvo prendere la presa nei confronti degli avversari prima della chiamata negli spogliatoi. Nella ripresa pensavamo di riprenderla ma poi le due espulsioni ci hanno tagliato praticamente le gambe. E’ necessaria, per quanto ci riguarda e lo sappiamo, maggiore concentrazione in difesa perché la nostra è una disciplina sportiva che non può consentire alcuno svarione in questa parte del campo in quanto altrimenti, come abbiamo visto, si paga un tributo troppo elevato”. Thu, 23 Nov 2023 11:14:50 +0000 Ragusa Urbanistica, sinergia istituzionale per rilanciare "Catania città Universitaria" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32305-urbanistica-sinergia-istituzionale-per-rilanciare-catania-citta-universitaria.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32305-urbanistica-sinergia-istituzionale-per-rilanciare-catania-citta-universitaria.html   Cento milioni di euro, fondi che in futuro possono anche raddoppiare, destinati a rendere ancora più forte il legame tra l’Università e la Città di Catania. A palazzo degli elefanti è stato presentato il piano di riqualificazione e rigenerazione urbana delle aree dismesse del vecchio ospedale Vittorio Emanuele, già in parte avviato con il museo dell’Etna che sta sorgendo nel plesso principale e più in generale della collina di Montevergine, in cui sorsero i primi nuclei originari della città di Catania. La proficua  collaborazione fra il Comune e l’Università di Catania, la Regione Siciliana, l’Accademia di Belle Arti e l’Ersu è stata evidenziata nell’incontro in municipio alla presenza del sindaco Enrico Trantino, del Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, del vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo La Greca, del presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, il presidente della commissione consiliare urbanistica Erio Buceti, i capigruppo consiliari Bottino, Capuana, Caserta, Trovato,  il direttore generale Unict Giovanni La Via, la sovrintendente ai beni culturali Donatella Aprile, il presidente dell’Ersu Salvo Sorbello, il direttore dell’Accademia di Belle Arti Gianni Latino, l’ingegnere capo del genio civile etneo Gaetano Laudani, il presidente del primo municipio Francesco Bassini. “La forte sinergia fra Città e Università, voluta dalle rispettive Amministrazioni e il contributo fattivo delle altre istituzioni, a cominciare dal consiglio comunale con cui condivideremo il percorso, segna una grande svolta per la città di Catania - ha detto il sindaco Enrico Trantino-. Un piano lanciato tre anni addietro dall’allora presidente della Regione Musumeci e che ha già portato alla demolizione del vecchio Santa Marta, all’avvio dei lavori per il museo dell’Etna e ora prosegue nel nucleo di Montevergine e dell’Antico Corso e non solo,  con nuove importanti iniziative  per contribuire a fare di Catania una <<città universitaria>>, a misura dei suoi abitanti e promuovere una trasformazione basata sulla cultura, dell'accoglienza, per fare della nostra città un ecosistema urbano sostenibile”. Il dettaglio delle realizzazioni è stato annunciato dal Rettore Unict Francesco Priolo: “Nell’area dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, grazie alla concessione in comodato gratuito da parte della Regione siciliana, costruiremo circa 3mila nuovi posti aula, in una zona che è a pochissima distanza dai dipartimenti di Scienze umanistiche, Scienze della formazione e Giurisprudenza. Inoltre saremo in grado di allestire circa 300 posti letto; altri 300 verranno ricavati nell’area dell’ex ospedale Ascoli-Tomaselli e 90 nell’area di via Androne, vicino al dipartimento di Scienze biologiche. In tal modo, il numero di posti letto complessivi a disposizione degli studenti fuorisede, gestiti dall’Ersu, passerà dagli attuali 600 a quasi 1300, per cercare di coprire tutte le richieste degli aventi diritto e dare una risposta concreta a un'esigenza cronica, nella nostra città. La maggior parte dei fondi che utilizzeremo per tutti questi progetti, provengono da bandi competitivi che siamo riusciti a vincere grazie a progetti credibili che infatti sono stati accolti e finanziati. In totale, per quanto riguarda l’edilizia universitaria, questa amministrazione è stata in grado di “drenare” oltre 100 milioni di euro per cambiare letteralmente volto all’Ateneo, rendendolo più capiente, accogliente, funzionale ed efficiente”. Secondo i tecnici, i primi cantieri di questi progetti in cui sono previste anche ampie zone a verde potrebbero aprire già a maggio e nell’arco di un triennio potrebbero essere quasi tutti completati. Grande soddisfazione è stata espressa dal vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo La Greca che è stato  il <<tessitore>> della sinergia interistituzionale tra il Comune, l’Università e gli altri enti preposti:“La rigenerazione urbana delle aree dismesse, a seguito del potenziamento e della ricollocazione degli ospedali cittadini: Vittorio Emanuele, Santa Marta e Santo Bambino, ma anche dell’Ascoli Tomaselli, -ha spiegato il vicesindaco La Greca- è una questione centrale per trasformare Catania e per promuovere una vita migliore dei suoi abitanti. Per questa finalità reputiamo centrale il contributo del consiglio comunale, quale parte integrante di questa fase particolarmente fertile e ricca di grandi aspettative a cui oggi si aggiungono ulteriori e più grandi novità per consentire la ripresa di una fra le porzioni urbane ai margini del nostro centro storico” Tra i finanziamenti ottenuti anche il progetto di recupero dello storico edificio della Clinica Medica che sarà trasformato in uno moderno studentato per oltre 200 posti letto. Con lo stesso canale è stato finanziato il progetto presentato per l’edificio retrostante posto lungo la Via Teatro Greco che chiude la cortina del complesso del Monastero dei Benedettini. Altri due edifici del complesso dell’OVE, fra i quali la ex clinica chirurgica, sono stati finanziati e saranno adibiti a poli didattici che rafforzeranno la presenza sempre più centrale dell’università sulla collina di Montevergine. Nell’ala orientale dello stesso padiglione San Marco è collocata, in fase di previsione, la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti che avrà finalmente una destinazione all’altezza della sua tradizione. Il progetto definitivo è in corso di finanziamento. Gianni Latino, Direttore Abact ha detto: “Per l’Accademia di Belle Arti di Catania questo è un progetto in divenire per il quale è stata presentata una richiesta di finanziamento al MUR e che ha una valore straordinario: dopo oltre 50 anni, avremo finalmente una sede ufficiale. Oltre 5mila mq dedicati alla Didattica e all’Arte progettati dallo Studio Guicciardini e Magni - come gli altri padiglioni del Museo e dell’Università - e che l’Accademia avrà in comodato d’uso per 30 anni grazie alla sinergia dell’allora presidente  Musumeci con la nostra presidente Lina Scalisi”. Si tratta di opere che ammontano a 48 milioni di Euro. Se sommati ai 24 milioni dello stanziamento complessivo per il Museo dell’Etna si raggiunge la rilevante cifra di 72 milioni di Euro ai quali si aggiungeranno i finanziamenti per gli interventi sugli spazi pubblici aperti che renderanno possibile la rigenerazione dell’intera area urbana. L’intervento sarà completato con l’inserimento di ulteriori attrezzature culturali e sociali da destinare ad associazioni e al terzo settore presenti in città, oltre ad una consistente dotazione di aree a verde sostituiva degli edifici da demolire a cura della Regione Siciliana. In particolare, nello spazio posto tra il plesso San Marco e il Monastero dei Benedettini è previsto il ripristino integrale della “Silva” benedettina, collegata al monastero dal Ponte Battaglia. L’ERSU, inoltre, ha avuto finanziati per un importo di 10,6 milioni di Euro i lavori per un’altra residenza studentesca che occuperà parte dell’ex Ospedale Santo Bambino lungo la via Plebiscito. È il caso di ricordare che tutte queste strutture sono servite dalla linea della Metropolitana i cui lavori sono in  fase avanzata. Complessivamente fra le opere finanziate, considerati i costi per le demolizioni che saranno eseguite dal Genio Civile di Catania e gli investimenti comunali per gli spazi pubblici in quest’area urbana sono stati mobilitati finanziamenti per oltre 100 milioni di Euro. Un ulteriore finanziamento di 25 milioni di Euro per le altre residenze universitarie che saranno collocate nel padiglione dell’Ospedale Tomaselli, in un complesso strategico posto a cerniera fra la Cittadella Universitaria e il Policlinico destinati agli studenti delle facoltà scientifiche. A questo si affianca l’importante progetto dell’HTCC che sorgerà in sostituzione dell’edificio del Maurizio Ascoli lungo la via Passo Gravina. Thu, 23 Nov 2023 11:10:57 +0000 Catania Urbanistica, sinergia istituzionale per rilanciare "Catania città Universitaria" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32304-urbanistica-sinergia-istituzionale-per-rilanciare-catania-citta-universitaria.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32304-urbanistica-sinergia-istituzionale-per-rilanciare-catania-citta-universitaria.html   Cento milioni di euro, fondi che in futuro possono anche raddoppiare, destinati a rendere ancora più forte il legame tra l’Università e la Città di Catania. A palazzo degli elefanti è stato presentato il piano di riqualificazione e rigenerazione urbana delle aree dismesse del vecchio ospedale Vittorio Emanuele, già in parte avviato con il museo dell’Etna che sta sorgendo nel plesso principale e più in generale della collina di Montevergine, in cui sorsero i primi nuclei originari della città di Catania. La proficua  collaborazione fra il Comune e l’Università di Catania, la Regione Siciliana, l’Accademia di Belle Arti e l’Ersu è stata evidenziata nell’incontro in municipio alla presenza del sindaco Enrico Trantino, del Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, del vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo La Greca, del presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, il presidente della commissione consiliare urbanistica Erio Buceti, i capigruppo consiliari Bottino, Capuana, Caserta, Trovato,  il direttore generale Unict Giovanni La Via, la sovrintendente ai beni culturali Donatella Aprile, il presidente dell’Ersu Salvo Sorbello, il direttore dell’Accademia di Belle Arti Gianni Latino, l’ingegnere capo del genio civile etneo Gaetano Laudani, il presidente del primo municipio Francesco Bassini. “La forte sinergia fra Città e Università, voluta dalle rispettive Amministrazioni e il contributo fattivo delle altre istituzioni, a cominciare dal consiglio comunale con cui condivideremo il percorso, segna una grande svolta per la città di Catania - ha detto il sindaco Enrico Trantino-. Un piano lanciato tre anni addietro dall’allora presidente della Regione Musumeci e che ha già portato alla demolizione del vecchio Santa Marta, all’avvio dei lavori per il museo dell’Etna e ora prosegue nel nucleo di Montevergine e dell’Antico Corso e non solo,  con nuove importanti iniziative  per contribuire a fare di Catania una <<città universitaria>>, a misura dei suoi abitanti e promuovere una trasformazione basata sulla cultura, dell'accoglienza, per fare della nostra città un ecosistema urbano sostenibile”. Il dettaglio delle realizzazioni è stato annunciato dal Rettore Unict Francesco Priolo: “Nell’area dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, grazie alla concessione in comodato gratuito da parte della Regione siciliana, costruiremo circa 3mila nuovi posti aula, in una zona che è a pochissima distanza dai dipartimenti di Scienze umanistiche, Scienze della formazione e Giurisprudenza. Inoltre saremo in grado di allestire circa 300 posti letto; altri 300 verranno ricavati nell’area dell’ex ospedale Ascoli-Tomaselli e 90 nell’area di via Androne, vicino al dipartimento di Scienze biologiche. In tal modo, il numero di posti letto complessivi a disposizione degli studenti fuorisede, gestiti dall’Ersu, passerà dagli attuali 600 a quasi 1300, per cercare di coprire tutte le richieste degli aventi diritto e dare una risposta concreta a un'esigenza cronica, nella nostra città. La maggior parte dei fondi che utilizzeremo per tutti questi progetti, provengono da bandi competitivi che siamo riusciti a vincere grazie a progetti credibili che infatti sono stati accolti e finanziati. In totale, per quanto riguarda l’edilizia universitaria, questa amministrazione è stata in grado di “drenare” oltre 100 milioni di euro per cambiare letteralmente volto all’Ateneo, rendendolo più capiente, accogliente, funzionale ed efficiente”. Secondo i tecnici, i primi cantieri di questi progetti in cui sono previste anche ampie zone a verde potrebbero aprire già a maggio e nell’arco di un triennio potrebbero essere quasi tutti completati. Grande soddisfazione è stata espressa dal vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo La Greca che è stato  il <<tessitore>> della sinergia interistituzionale tra il Comune, l’Università e gli altri enti preposti:“La rigenerazione urbana delle aree dismesse, a seguito del potenziamento e della ricollocazione degli ospedali cittadini: Vittorio Emanuele, Santa Marta e Santo Bambino, ma anche dell’Ascoli Tomaselli, -ha spiegato il vicesindaco La Greca- è una questione centrale per trasformare Catania e per promuovere una vita migliore dei suoi abitanti. Per questa finalità reputiamo centrale il contributo del consiglio comunale, quale parte integrante di questa fase particolarmente fertile e ricca di grandi aspettative a cui oggi si aggiungono ulteriori e più grandi novità per consentire la ripresa di una fra le porzioni urbane ai margini del nostro centro storico” Tra i finanziamenti ottenuti anche il progetto di recupero dello storico edificio della Clinica Medica che sarà trasformato in uno moderno studentato per oltre 200 posti letto. Con lo stesso canale è stato finanziato il progetto presentato per l’edificio retrostante posto lungo la Via Teatro Greco che chiude la cortina del complesso del Monastero dei Benedettini. Altri due edifici del complesso dell’OVE, fra i quali la ex clinica chirurgica, sono stati finanziati e saranno adibiti a poli didattici che rafforzeranno la presenza sempre più centrale dell’università sulla collina di Montevergine. Nell’ala orientale dello stesso padiglione San Marco è collocata, in fase di previsione, la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti che avrà finalmente una destinazione all’altezza della sua tradizione. Il progetto definitivo è in corso di finanziamento. Gianni Latino, Direttore Abact ha detto: “Per l’Accademia di Belle Arti di Catania questo è un progetto in divenire per il quale è stata presentata una richiesta di finanziamento al MUR e che ha una valore straordinario: dopo oltre 50 anni, avremo finalmente una sede ufficiale. Oltre 5mila mq dedicati alla Didattica e all’Arte progettati dallo Studio Guicciardini e Magni - come gli altri padiglioni del Museo e dell’Università - e che l’Accademia avrà in comodato d’uso per 30 anni grazie alla sinergia dell’allora presidente  Musumeci con la nostra presidente Lina Scalisi”. Si tratta di opere che ammontano a 48 milioni di Euro. Se sommati ai 24 milioni dello stanziamento complessivo per il Museo dell’Etna si raggiunge la rilevante cifra di 72 milioni di Euro ai quali si aggiungeranno i finanziamenti per gli interventi sugli spazi pubblici aperti che renderanno possibile la rigenerazione dell’intera area urbana. L’intervento sarà completato con l’inserimento di ulteriori attrezzature culturali e sociali da destinare ad associazioni e al terzo settore presenti in città, oltre ad una consistente dotazione di aree a verde sostituiva degli edifici da demolire a cura della Regione Siciliana. In particolare, nello spazio posto tra il plesso San Marco e il Monastero dei Benedettini è previsto il ripristino integrale della “Silva” benedettina, collegata al monastero dal Ponte Battaglia. L’ERSU, inoltre, ha avuto finanziati per un importo di 10,6 milioni di Euro i lavori per un’altra residenza studentesca che occuperà parte dell’ex Ospedale Santo Bambino lungo la via Plebiscito. È il caso di ricordare che tutte queste strutture sono servite dalla linea della Metropolitana i cui lavori sono in  fase avanzata. Complessivamente fra le opere finanziate, considerati i costi per le demolizioni che saranno eseguite dal Genio Civile di Catania e gli investimenti comunali per gli spazi pubblici in quest’area urbana sono stati mobilitati finanziamenti per oltre 100 milioni di Euro. Un ulteriore finanziamento di 25 milioni di Euro per le altre residenze universitarie che saranno collocate nel padiglione dell’Ospedale Tomaselli, in un complesso strategico posto a cerniera fra la Cittadella Universitaria e il Policlinico destinati agli studenti delle facoltà scientifiche. A questo si affianca l’importante progetto dell’HTCC che sorgerà in sostituzione dell’edificio del Maurizio Ascoli lungo la via Passo Gravina. Thu, 23 Nov 2023 11:10:55 +0000 Catania Il Comune di Reggio Calabria si prepara alla nuova programmazione Pn Metro Plus 2021-2027 http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32303-il-comune-di-reggio-calabria-si-prepara-alla-nuova-programmazione-pn-metro-plus-2021-2027.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32303-il-comune-di-reggio-calabria-si-prepara-alla-nuova-programmazione-pn-metro-plus-2021-2027.html Il Comune di Reggio Calabria al lavoro sulla nuova programmazione Pn Metro Plus 2021-2027. Mentre è in via di ultimazione la spesa dei fondi previsti dal Pon Metro 2014-2020, che come da cronoprogramma nazionale si chiuderà entro il mese di dicembre, la compagine amministrativa guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà ha già attivato la fase di programmazione della nuova linea di finanziamento destinata ai Comuni capoluogo delle Città Metropolitane. Un incontro operativo tenutosi a Palazzo San Giorgio ha avviato le attività per la predisposizione del nuovo programma di investimenti che il Comune di Reggio Calabria gestirà nei prossimi anni per lo sviluppo di servizi ed infrastrutture innovativi. Insieme al sindaco Giuseppe Falcomatà, erano presenti il Vicesindaco Paolo Brunetti, ed i Consiglieri delegati Giuseppe Giordano e Carmelo Romeo, il Direttore Generale dell'Ente Demetrio Barreca, la Dirigente Carmen Stracuzza ed il funzionario responsabile Tommaso Cotronei. Il nuovo programma, al via dal 2024, prevede un'evoluzione ed un ampliamento della propria azione rispetto alla precedente programmazione, coinvolgendo ambiti di intervento innovativi e strettamente correlati allo sviluppo territoriale come le azioni di rigenerazione urbana, il contrasto al disagio socio-economico e abitativo nelle periferie, la mobilità green, progetti di inclusione e innovazione sociale, accesso all’occupazione, interventi di natura ambientale e di economia circolare, risparmio energetico degli edifici e delle infrastrutture, offerta innovativa di servizi digitali, promozione sviluppo sociale anche attraverso la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza. La prima discussione sul tema, per ciò che riguarda il Comune di Reggio Calabria, ha aperto le porte ad una fase di studio e di ricerca sugli obiettivi ed i target di realizzazione del nuovo PN Metro Plus, in continuità con i programmi di spesa già realizzati con il precedente Pon Metro, ma secondo una logica innovativa che proporrà una nuova visione strategica dello sviluppo cittadino. Tra gli obiettivi già indicati quello del sostegno all'occupazione e della formazione dei giovani ai fini dell'inserimento professionale, il tema della digitalizzazione, dell'abbattimento delle barriere architettoniche, dell'edilizia residenziale pubblica, della mobilità, della gestione degli spazi condivisi, delle aree pedonali e del sistema dei parcheggi, della transizione energetica e dell'implementazione del circuito cittadino per la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata. "Aspetti - ha spiegato il sindaco Falcomatà - che contribuiscono a generare un'idea di città più moderna, più accogliente, che regoli i propri servizi, le infrastrutture, gli spazi ed i beni comuni, misurandoli sulle aspettative della comunità e sulla vocazione del contesto urbano. Naturalmente sarà un percorso partecipato, che partirà dall'ascolto del territorio e dalla valorizzazione delle buone pratiche che si stanno già realizzando nelle altre città metropolitane, con le quali continuiamo a intrattenere proficue relazioni, e su modelli di governance basati sulle esperienze positive delle altre metropoli europee". "La nuova programmazione è una nuova occasione strutturale che utilizzeremo per proseguire il percorso di sviluppo già avviato, in linea con obiettivi che vanno ben oltre i cicli politici di mandato e che guardano alla Reggio del futuro. In questo senso vogliamo essere ambiziosi, coordinando la nostra idea di sviluppo in coerenza con gli obiettivi individuati dal Masterplan per Reggio Calabria che ha già avviato i suoi incontri partecipativi. In questi anni abbiamo avuto modo di confrontarci con autorità urbane che programmano il proprio sviluppo da qui ai prossimi decenni. E' questa la sfida per Reggio: uscire dalla logica emergenziale e pensare una visione per lo sviluppo a lungo termine del territorio". Thu, 23 Nov 2023 11:05:50 +0000 Reggio Calabria Esiste un progetto politico neocattolico? http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32302-esiste-un-progetto-politico-neocattolico.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32302-esiste-un-progetto-politico-neocattolico.html Non capita spesso essere citati su una rivista, in un libro, certamente fa piacere, anche se la rivista o il contesto non ti è favorevole. Casualmente mi accorgo della citazione navigando sulla rete. Ecco uno dei tanti aspetti positivi di internet. Ma prima di passare alla citazione vera e propria vorrei presentare la rivista e soprattutto il tema che affronta in questo numero. Si tratta di “Genesis”, rivista della Società Italiana delle Storiche, (XVIII/1, 2019), pubblicata dalla Casa editrice Viella di Roma. Effettivamente dando uno sguardo sia alla Redazione, che al Direttivo i nomi sono tutte donne, così come il Comitato Scientifico, naturalmente anche chi dirige la rivista. E già questo aspetto incuriosisce. In questo numero (ben 206 pagine) si affronta il tema: “Patrie, popoli, corpi”, che è anche il titolo del saggio introduttivo di Stefania Bernini, col sottotitolo: “genere e famiglia nell'era dei nuovi nazionalismi”. La rivista fa riferimento al Congresso mondiale delle famiglie a Verona del 29-31 marzo 2019, che allora ha suscitato molte critiche e discussioni dei movimenti LGBTQ. Un congresso che aveva lo scopo di “celebrare e difendere la famiglia naturale come sola unità stabile e fondamentale della società”. E' stato un vero e proprio evento, tuttavia secondo la Bernini, il convegno ha messo in luce la centralità della famiglia, del corpo (soprattutto delle donne) e del genere, un aspetto che occupa l'interesse dei movimenti populisti e nazionalisti europei e americani. Inoltre l'autrice fa riferimento anche ad un Seminario romano dell'anno precedente organizzato dalla stessa rivista Genesis, proprio sui temi affrontati peraltro in questo numero. Bernini chiarisce qual è il tema della discussione, è quello sovranista e l'affermazione di un'idea rigidamente familista, chiarendo che “la retorica sovranista rimpiange e riafferma il primato della famiglia 'naturale' fondata sull'unione tra un uomo e una donna e caratterizzata in primo luogo dalla presenza di una 'mamma' e di un 'papà', descritte come figure dai ruoli chiaramente distinti, complementari e insostituibili”. In ultima analisi il sovranismo ha nostalgia di una famiglia “tradizionale”, saldamente patriarcale e immutabile, legata a una nazione, a una società con una unicità etnica e culturale, escludendo il diverso, sia esso immigrato o appartenente a una minoranza sessuale. Inoltre, la rivista è convinta che il sovranismo intende controllare i corpi e la sessualità, soprattutto delle donne. Un irrigidimento tipico della Chiesa cattolica, che è rimasta a questa concezione almeno fino al pontificato di Karol Wojtyla, che vedeva nella famiglia e nella sacralità della vita, una funzione storica e fondamentale per le nazioni. A conclusione del saggio la Bernini è convinta che sia il populismo che il sovranismo hanno “nostalgia dell'inesistente”, cioè una “nostalgia di tornare a un passato mai esistito”. Si tratta di “un immaginario famigliare per dare forma a un disegno politico, utile ad ancorare un progetto di trasformazione socio-politica a un sentimento di nostalgico conservatorismo”. Pertanto, il tentativo degli “autoproclamati avvocati” del valori famigliari, è inutile secondo la Bernini perchè ogni famiglia è costruzione, immaginazione, mito. Qualsiasi famiglia è sottoposta a un costante processo di revisione, critica, riaffermazione. Il saggio a cui presto maggiore attenzione è quello di Massimo Prearo, “Family Day, movimenti mobilitazioni anti-gender: un progetto politico neocattolico”, a pagina 21 della rivista. L'argomento viene introdotto, iniziando dal 2010, con riferimento alla politica europea e internazionale, mettendo insieme i vari esponenti illiberali e ultraconservatori come Orban, Bolsonaro e Trump. Mentre per il caso italiano il riferimento è alla forza del leghismo di Salvini e compagni, un neopopulsmo nazionalista di forte impronta cattolica. E qui vengono evocati le solite tesi leghiste, che conosciamo bene, con l'obiettivo di dare forma e contenuti a una presenza cattolica nello spazio pubblico italiano, per condurre a un vero cattolicesimo militante, quello caratteristico della mobilitazione anti-gender. Naturalmente il servizio fa riferimento ai mesi in cui la Lega governava in alleanza con i  5Stelle. Figurarsi cosa avrebbe scritto oggi Prearo che esiste un vero e proprio governo di Centro-destra guidato dalla Meloni. Continuando a descrivere il saggio di Prearo al 2° paragrafo tenta di “comprendere la dimensione cattolica dal fenomeno anti-gender”.  Individuando i concetti e le categorie del fenomeno. Non è facile, perché il fenomeno è complesso. Tuttavia Prearo si riferisce alla campagna anti-gender dei gruppi e asociazioni che fanno riferimento all'attivismo Pro-life, a cominciare dai due Family Day. Dopo aver nominato la francese La ManifPour Tous (LMPT). Il saggio si pone alcune domande: Come caratterizzare questo nuovo corso del cattolicesimo politico? Questo progetto politico del cattolicesimo militante? Naturalmente Prearo è convinto che ci sono diverse forme, occorre entrare nell'ingarbugliato ginepraio dell'integralismo, tradizionalismo, neoconservatorismo, dei cattolici identitari, dei reazionari, dei contro-rivoluzionari. Inoltre si fanno i nomi delle forze politiche che fanno riferimento a Forza Nuova o Casa Pound. Ma anche al Partito del Popolo della Famiglia, ai Movimenti per la Vita, a Citzen go, al Family Day-Difendiamo i nostri figli. Infine al Cammino neocatecumenale di cui fanno parte diversi leader della causa anti-gender come Massimo Gandolfini, Jacopo Coghe, Maria Rachele Ruiu, Filippo Savarese. Tuttavia Prearo avverte che non tutto il mondo cattolico aderisce alle posizioni radicali della lotta contro “la teoria del gender”. Dopo questo mosaico di riferimenti, l'autore si chiede: si può parlare di nuova destra cattolica? Nuovi democristiani? Nuovi cattolici conservatori, o semplicemente neoconservatori? Comunque sia Prearo, lo scrive chiaramente il suo intento è quello di tentare “di mettere in evidenza in questo studio è dunque la cornice insieme politica e religiosa che forma tale progetto”. Un tentativo di dare un nome a questo progetto ideologico. “Dalla piazza al Parlamento: la traiettoria politica del movimento anti-gender”. In questo paragrafo a partire dal 2013 si fa la storia in quattro sequenze, del movimento nato intorno alle due grande manifestazioni del Family Day. Si sottolinea che questo popolo orfano di una rappresentanza politica che poteva essere quella democristiana, riesce a lanciare lo slogan: “Renziciricorderemo”. Gandolfini alla fine potrà sostenere che “la nostra azione pre-politica e culturale ha indiscutibilmente aumentato il tasso valoriale del centro-destra. Tutti i leader dello schieramento, con toni e intensità diverse, durante la campagna elettorale hanno riportato al centro del dibattito la lotta al gender, il contrasto all'inverno demografico, la difesa della vita [...]”. Sostanzialmente sono stati premiati la Lega e Fratelli d'Italia che hanno sposato l'agenda anti-gender. Tutto questo è stato chiamato strategia della “contaminazione”. Continuando l'analisi di Prearo, al par. 4, tenta di descrivere la “genealogia prepolitica (e cattolica) del movimentismo anti-gender”. Il tipo umano che esce da questo movimento. Chi sono? Come possono essere descritti? Si tratta di “neoconservatori cattolici o di “tradizionalisti cattolici?”. Di “cattolici identitari” o di “neofondamentalisti cattolici?”, o addirittura,“Cattofascisti?”. Sempre riferendosi a Gandolfini, per Prearo il suo nucleo progettuale movimentista mira a ricostruire la “casa politica dei cattolici”, a partire dalla difesa e promozione dei principi non negoziabili, un progetto vero e proprio neocattolico. In questo contesto Gandolfini fa un riferimento alla storia del movimento cattolico in Italia, al peso che potrebbe avere un eventuale “voto cattolico”, come lo ebbe nel 1948, con Luigi Gedda, che attuò la politica dei principi con i cosiddetti Comitati Civici, che poi hanno dato la vittoria il 18 aprile del '48 a De Gasperi. “Noi è questo che vogliamo fare”, ha detto Gandolfini. “Il richiamo alla figura poco conosciuta di Luigi Gedda è altamente significativo e rimanda ad un'altra componente del Family Day da cui deriva senza dubbio questa riflessione di strategia politica: il reggente nazionale di Alleanza Cattolica, Marco Invernizzi”. E Prearo individua in Invernizzi, l'artefice dell'ipotesi politica e la strategia cattolica movimentista identitaria del gruppo “difendiamo i nostri figli”. Per meglio comprendere la genealogia che possa permettere di definire il progetto del Family Day, secondo Prearo, è necessario riferirsi  allo stesso Invernizzi, che peraltro colloca la figura di Gedda nel contesto storico richiamato da Gandolfini. Infatti Gedda va collocato nell'azione pre-politica, con l'obiettivo di assemblare una base elettorale di cattolici anti-comunisti e anti-fascisti, che si riconoscono nei valori cattolici, fedeli alla Chiesa cattolica romana e al pontefice. A questo proposito in un articolo Invernizzi, ricorda la definizione che diede Paolo VI, in un discorso ai Comitati Civici il 30 gennaio 1965. Un vero programma di azione formativa e informativa. Pertanto Prearo individua tre aspetti nei “neocattolici del terzo millennio”: il posizionamento intra-cattolico; la strategia d'azione e la cornice politica. Il saggio chiarisce che il progetto del Family Day non si riconosce nel cattolicesimo conservatore liberale, per intenderci alla Berlusconi, ma neanche a quello dei cosiddetti tradizionalisti della Fraternità sacerdotale S. Pio X, che non riconosce il Vaticano II. Inoltre evidenzia pure che “l'intransigenza “etica” del popolo del Family Day è in totale contraddizione con il cattolicesimo 'progressista' di sinistra o di centro-sinistra che propone una profonda trasformazione della Chiesa cattolica [...]”. I Cattolici progressisti che si sono opposti alla “crociata” anti-gender. Dopo aver sottolineato le tesi classiche (anti-femminismo, anti-omossessualità, antiabortista etc) dell'attivismo del popolo del Family Day, Prearo insiste nel definire il progetto come neocattolico, rinnovandone i contenuti dell'anti-comunismo e dell'anti-gender. E' un progetto movimentista nato maggiormente all'interno del gruppo neocatecumenale, che fa a meno del coinvolgimento diretto della CEI. Giustamente Prearo evidenzia che il movimentismo neocattolico guidato sostanzialmente da Gandolfini, si presenta come un attore autonomo, ma che guida tutte quelle realtà politico-religiose di tanti gruppi militanti che animano questo popolo nato nei due megaraduni di Roma. Infine nel saggio si dà conto della cornice politica a tutto questo che abbiamo descritto e qui finalmente arriviamo alla mia citazione. Un aspetto caratterizzante di questo progetto neocattolico, che lo distingue da altri, è quello della sua strategia che rimpiazza il discorso politico e confessionale con un discorso “antropologico”. Un discorso che deve avere una logica teorica-politica laica, aconfessionale e apolitica. Sostanzialmente l'autore del saggio fa presente che questo nuovo progetto si discosta da quelli precedenti, tipo quello tradizionalista che si rifà ad una cristianità storica, praticamente il progetto neocattolico, “si iscrive politicamente in un centro-destra modernista [...]Dismette l'ostentazione dei simboli e delle immagini religiose [...]”.Ponendosi, “in un dialogo aperto nei confronti di tutte le forze politiche in un'ottica di negazione aperta e dunque di scambio elettorale su proposte concrete”. E' questa la strategia che ha portato a stabilire progressivamente un accordo  elettorale con la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Interessante in riguardo a quest'ultima, una sua dichiarazione, che mi sembra profetica: “Ringrazio, tra le tante realtà impegnate, anche il Comitato Difendiamo i Nostri Figli di Massimo Gandolfini e la Onlus Pro-Vita. Una volta al Governo Fratelli d'Italia sarà garante delle istanze promosse negli ultimi due Family Day, che costituiscono un punto centrale del nostro programma”. Ritornando a Gandolfini, il saggio fa presente che il leader cattolico bresciano ora scrive per il quotidiano filoleghista diretto da Maurizio Belpietro, “La Verità”. Inoltre Gandolfini il 22 settembre 2018, partecipa a Milano ad un convegno organizzato dal Forum delle associazioni familiari dal titolo “Inverno demografico. L'allarme per una nazione a rischio di estinzione”. (qui alla nota 44 è citato il mio articolo sull'evento con riferimento alla pubblicazione del Corriere del Sud, del 29 settembre 2018. Scrive Prearo nella nota: “E' interessante notare che Domenico Bonvegna è anche autore di una recensione del libro di Marco Invernizzi su Luigi Gedda dal titolo 'Luigi Gedda, un leader cattolico per il nostro tempo', che termina su questa sorta di apologia dell'approccio 'prepolitico' ribadito più volte da Gandolfini: “Inoltre mi pare interessante sottolineare in questi tempi di sfascio della politica italiana, un aspetto importante che aveva colto il professore Gedda, la necessità di un'azione pre-politica, che non escluda quella politica, ma costituisce la premessa del suo rinnovamento e della sua qualità”. Cfr.”IMG Press”, 19 ottobre 2012. Infine, Prearo fa presente che al Convegno di Milano era presente l'allora ministro Lorenzo Fontana, che ha poi partecipato anche a quello di Verona. Thu, 23 Nov 2023 10:57:17 +0000 Cultura Accordo raggiunto tra Israele-Hamas su tregua e ostaggi http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32301-accordo-raggiunto-tra-israele-hamas-su-tregua-e-ostaggi.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32301-accordo-raggiunto-tra-israele-hamas-su-tregua-e-ostaggi.html Accolgo con grande sollievo  l'accordo per garantire il rilascio degli ostaggi presi da Hamas durante il cruento assalto contro Israele del 7 ottobre. Un accordo che permetterà anche una pausa umanitaria quanto mai necessaria a Gaza. Continueremo a lavorare per il rilascio di tutti gli ostaggi e per una pace duratura in Medio Oriente. Oggi pensiamo alle famiglie che potranno finalmente riabbracciare i propri cari. Ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ''Secondo il piano concordato il processo del rilascio dei primi ostaggi deve iniziare già domani'': lo ha detto alla radio militare il ministro degli esteri Eli Cohen. ''Noi non precisiamo l'ora specifica''. In risposta ad una domanda, Cohen ha precisato che Israele non si è impegnato ad un ''cessate il fuoco'', bensì ad ''una pausa di 4 giorni''. ''Il significato del 'cessate il fuoco' è che dopo il fuoco non c'è una sua ripresa. Noi parliamo invece di una pausa, in cui scopo è la liberazione di ostaggi. Sono due concetti del tutto diversi. La differenza è enorme'' Il rappresentante di Hamas, Moussa Abu Marzouk, ha dichiarato in un'intervista ad Al Jazeera che la tregua temporanea concordata tra il gruppo terroristico palestinese e Israele entrerà in vigore domani alle 10.00. L'annuncio arriva dopo che Israele ha raggiunto un accordo con Hamas per una sospensione di quattro giorni dei combattimenti e il rilascio di almeno 50 dei circa 240 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre, in cambio del rilascio di 150 minorenni e donne palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Le famiglie degli israeliani tenuti in ostaggio a Gaza vivono oggi una giornata di grande tensione in attesa che Hamas, entro stasera, informi Israele dell'identità di quanti (almeno 10) saranno liberati domani, nel contesto degli accordi relativi al cessate il fuoco. Nell'ambito dell'accordo, come riporta Ynet, Israele ha già indicato ad Hamas una lista dei circa 100 nomi di ostaggi israeliani. "Lo scambio di ostaggi tra Israele e Hamas avrà luogo oggi o domani", secondo quanto annunciato dal presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, di rientro da una visita in Algeria. "È dovere di tutti, Turchia inclusa, lavorare per la liberazione di civili innocenti. Non credo che Hamas abbia maltrattato gli ostaggi nelle proprie mani", ha detto il presidente turco. L'accordo è stato approvato nella notte dal governo israeliano. All'inizio della riunione di governo, tenutasi dopo le riunioni separate dei gabinetti di guerra e di sicurezza, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato: "Non fermeremo la guerra dopo il cessate il fuoco", lo riferisce Haaretz. Anche il ministro Benny Gantz è intervenuto all'apertura della riunione, affermando che lo schema di accordo "è difficile e doloroso dal punto di vista umano, ma è l'accordo giusto". Secondo Haaretz, l’accordo tra Israele e Hamas prevederebbe il rilascio di 30 bambini, 8 madri e altre 12 donne prese in ostaggio dai terroristi durante l’attacco del 7 ottobre in cambio di 150 prigionieri palestinesi. Si tratterebbe di uno scambio di donne e bambini, secondo i media israeliani, e non comprende detenuti per omicidio. Ma il governo si presenta diviso di fronte all'ipotesi, infatti i ministri di estrema destra Ben-Gvir e Smotrich si oppongono all'accordo sugli ostaggi, il ministro Sa'ar è indeciso; il leader dello Shas dice che il partito ultraortodosso voterà a favore. Nella lista che Israele ha pubblicato con i 300 nomi di donne e di minorenni palestinesi fra cui saranno scelti quanti saranno liberati (150, nella prima fase) in cambio degli ostaggi figurano, secondo la radio pubblica Kan, sostenitori e sostenitrici di Hamas, al-Fatah, Fronte popolare e Jihad islamica. Dopo la liberazione potranno rientrare nelle loro abitazioni, in Cisgiordania o a Gerusalemme est. Fra i nomi che hanno destato l'attenzione della stampa quelli di Asraa Jabas (38 anni), condannata a 11 anni di detenzione per aver fatto esplodere una bombola di gas ad un posto di blocco di Gerusalemme; Hanan Barghuti (59 anni), una ''fiancheggiatrice di terrorismo'' che risulta avere problemi medici; e Atef Jaradat (50 anni), la madre di un attentatore palestinese responsabile di un omicidio che nascose l'arma del delitto. Il detenuto più giovane incluso nella lista ha 14 anni. Sei ospedali in Israele sono pronti a ricevere gli ostaggi che saranno rilasciati nell'ambito dell'accordo sugli ostaggi, lo scrive Haaretz. Hanno allestito apposite aree per riceverli, separate dagli altri pazienti e dai media. In accordo con il Ministero della Salute, le strutture coinvolte sarebbero il Centro medico Sheba di Tel Hashomer, il Centro medico Shamir, gli ospedali Wolfson, Soroka e Ichilov e il Centro medico pediatrico Schneider. Fonti di Hezbollah hanno detto ad Al Jazeera che pur non avendo partecipato ai negoziati per la tregua tra Israele e Hamas si uniranno "alla cessazione dei combattimenti La situazione nella Striscia di Gaza è andata ormai "oltre il limite della criticità". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. "Dobbiamo aiutare le persone nella Striscia di Gaza che soffrono a causa degli eventi attuali, questo è il nostro sacro dovere", ha aggiunto Putin durante una riunione con membri del governo.  Fonte varie agenzie e Palazzo Chigi   Wed, 22 Nov 2023 14:35:26 +0000 Prima pagina Natale '23 con il Premio Internazionale BOOKS for PEACE http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32300-natale-23-con-il-premio-internazionale-books-for-peace.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32300-natale-23-con-il-premio-internazionale-books-for-peace.html Il 17 dicembre presso Palazzo Cesi, storica sede della Casa Generalizia dei Salvatoriani in via della Conciliazione, i big della Cultura e delle Attività Sociali saranno insigniti del Premio Internazionale LIBRI per la PACE 2023  Tra gli eccellenti premiati nella chiusura natalizia annoveriamo il Dr. Salvatore Calleri Presidente Fondazione Caponnetto (www.antonino caponnetto.it), Renato Scalia Presidente Ass.ne Gli Amici di Daniele, la Dr.ssa Cecilia Sandroni founder della piattaforma di diritti umani e cultura www.italiensPR.com, il Dr. Stefano Tamburini scrittore e giornalista, autore di "Il Prezzo da pagare" (storie di donne e uomini ribelli, quando lo sport diventa lotta per i diritti umani e civili), il Dr. Astutillo Malgioglio, medico ex portiere di Roma, Lazio e Inter, protagonista di un costante e coraggioso impegno a favore dell'assistenza e dell'integrazione dei bambini affetti da distrofia, AGESCI Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani. Il riconoscimento BOOKS for PEACE – books for peace.org- viene concesso alle organizzazioni ed alle persone che si prodigano per promuovere la Cultura, l'Integrazione, la Pace, i Diritti Umani e lo Sport a livello mondiale. Tra le principali tematiche di questa edizione, patrocinata dall’Agenzia delle Nazioni Unite UNFPA Albania (a cui l’evento è dedicato), dalla FICLU (Federazione delle Associazioni UNESCO Italia) e dai club UNESCO di Brasile, Tangeri e Mauritania, figurano la vita, la maternità, la lotta contro l’infibulazione e il contrasto al fenomeno delle spose bambine. “Sono molto felice dello sviluppo e del successo che sta avendo il Premio Books for Peace nel mondo - ha detto il presidente Internazionale del Premio Antonio Imeneo -. “Quest’anno abbiamo un motivo di orgoglio in più, abbiamo premiato il Premio Nobel per la Pace 2018, il medico congolese Denis Mukwegw, la vice presidentessa del Parlamento Europeo, Pina Picierno. Abbiamo anche co-organizzato un’edizione del Concerto di beneficenza del Tour Noi di Katia Ricciarelli, Francesco Drosi e Francesco Zingariello per Books for Peace & FISPES Lazio (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) al Teatro San Babila di Milano. Chiuderemo in bellezza le attività nel dicembre prossimo con un grande regalo che idealmente metteremo sotto l’albero di Natale”. Presente in 5 Continenti e in 61 Paesi, il riconoscimento “Books for Peace” – booksforpeace.org- viene concesso alle organizzazioni e alle persone che si prodigano per promuovere la cultura, l’integrazione, la pace, i Diritti umani e lo sport a livello mondiale. Fonte ItaliensPR   Wed, 22 Nov 2023 14:27:08 +0000 Corriere letterario Putin torna davanti al G20 http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32299-putin-torna-davanti-al-g20.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32299-putin-torna-davanti-al-g20.html Per la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin parteciperà, anche se da remoto, a un vertice del G20. Mercoledì, a otto giorni dalla fine della presidenza indiana, si terrà un summit online a livello di capi di Stato e di governo, convocato dal premier Narendra Modi. In agenda c’è certamente il tentativo di avvicinarsi a un compromesso sul nuovo Patto di Stabilità, sul quale per ora le distanze fra Roma e Berlino sono marcate. C’è una ricognizione sul conflitto fra Israele e Hamas, sul quale i due governi hanno già coordinato le loro posizioni, e infine una anche sulla guerra in Ucraina. Scholz è l’unico leader europeo che può riprendere un dialogo con Putin, e si è già dichiarato disponibile. Quella che i diplomatici chiamano way out, una soluzione onorevole per entrambe le parti della guerra, farà parte del faccia a faccia lontano dalle delegazioni. Si tratta di un cambiamento importante la strategia di Putin, il quale non aveva preso parte ai due vertici precedenti delle venti economie più importanti del pianeta, né a quello che si era tenuto in Indonesia, l'anno scorso, né a quello di due mesi fa, in presenza, a Nuova Delhi. Secondo quanto apprende l'Adnkronos da fonti Ue, i leader europei che fanno parte del G20 "hanno deciso di comune accordo di non modificare i piani per la loro partecipazione al vertice" nonostante la presenza di Putin, che a marzo è stato colpito da un mandato di arresto della Corte penale internazionale dell'Aja. Si tratterebbe del primo contatto diretto, seppure a distanza, tra il presidente russo - che non aveva partecipato neanche online né al G20 in Indonesia l'anno scorso né a quello a Nuova Delhi a settembre - ed alcuni leader europei. Del gruppo fanno parte Italia, Germania, Francia oltre all'Ue, rappresentata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel. La premier italiana Giorgia Meloni parteciperà da remoto da Berlino, dove sarà per il vertice intergovernativo con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Cosi qualcosa si stia muovendo in tal senso non è un mistero, gli esperti legano il loro cauto ottimismo alle elezioni americane del prossimo anno, che costringeranno i due sfidanti - Biden e Trump, o chiunque Democratici e Repubblicani infine candideranno -, a dire già in campagna elettorale una cosa definitiva e possibilmente risolutiva sull'argomento,e  sta permettendo la discesa in campo della diplomazia, e l'appuntamento di domani è un primo concreto segnale di un possibile dialogo. Per Giorgia Meloni sarà una giornata doppiamente speciale. Per un casuale incastro di date, oltre all’onore di concludere un accordo intergovernativo molto importante, parteciperà da Berlino alla conference call conclusiva del G20 a presidenza indiana: lo farà dallo studio del Cancelliere Scholz, che la ospiterà per l’occasione, un evento che rischia di oscurare il Piano d’azione stesso. Alla riunione a distanza infatti parteciperanno sia Vladimir Putin che Xi Jinping, e non è detto che all’ultimo momento non decida di essere presente anche Joe Biden. Inutile descrivere le implicazioni che un confronto di questo tipo, che durerà almeno un’ora, potrà sprigionare, a cominciare dal conflitto tra Kiev e Mosca. Mezzo governo tedesco e mezzo governo italiano. Per siglare un patto fra i due esecutivi che è valso più di un anno di negoziati e che completa un triangolo di relazioni speciali europee che si muove fra tre Capitali: Parigi, Berlino e Roma. Il Piano d’azione che verrà firmato dopodomani nei saloni della Cancelleria porterà il livello della cooperazione fra Italia e Germania a un livello molto più alto, in tutti i principali settori sensibili, dall’industria all’energia, dalla difesa alle consultazioni sulle politiche europee. E chiuderà un ciclo di rapporti strategici già esistenti, con il recente Trattato del Quirinale tra Italia e Francia e il più consolidato Trattato di Aquisgrana tra Germania e Francia.  Il leader russo, che parteciperà al G20 di Roma in collegamento video, è giunto al suo quarto mandato presidenziale. Ex agente sovietico, è diventato prima premier e poi presidente della Federazione russa. Secondo molti osservatori, la sua ascesa è accompagnata da un graduale processo di arretramento democratico Vladimir Putin nasce a San Pietroburgo il 7 ottobre 1952. Con la sua famiglia vive all'interno di una kommunalka, le abitazioni di epoca comunista con servizi condivisi con altri nuclei familiari. Due fratelli, uno morto nei primi anni di età e l'altro di malattia, per le conseguenze dell'assedio di Leningrado della Seconda guerra mondiale. Nonostante le condizioni poco agiate della famiglia, con la madre impiegata come operaia e il padre ex sommergibilista dell'esercito, Putin riesce comunque ad intraprendere gli studi nella sua città natale. Nel 1975 arriva una laurea in diritto internazionale a Leningrado. La svolta arriva subito dopo. Putin infatti in quello stesso anno si arruola nel Kgb, il potente servizio segreto dell'Unione Sovietica. Per i primi dieci anni Putin opera in Russia. Nel 1983, si sposa con Ljudmila Škrebneva, e hanno due figlie: Marija, nata nel 1985, ed Ekaterina, nel 1986. Nel 1985 Putin è inviato a Dresda, nell'allora Germania Est. Qui lavora in stretta collaborazione con la Stasi, il servizio segreto della Repubblica democratica tedesca. Putin rimane in Germania per cinque anni. Si tratta di un periodo delicato, con la caduta del muro di Berlino del 1989 e il crollo dei sistemi comunisti dell'Est Europa. Nel 1990 viene richiamato dal Kgb in patria, mentre l'Urss si avvia verso il declino.   Fonti varie agenzie di stampa      Tue, 21 Nov 2023 14:03:37 +0000 Prima pagina Intervista in esclusiva a Kostantina Pilafa http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32297-intervista-in-esclusiva-a-kostantina-pilafa.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32297-intervista-in-esclusiva-a-kostantina-pilafa.html Petros Kapsaskis  è il fondatore dell’Istituto Ellenico per la Diplomazia Culturale, costituito il 25 marzo 2017; una Fondazione che vede coinvolti giovani di notevole levatura intellettuale e di buona volontà, nel progetto condiviso di valorizzazione e diffusione della Cultura ellenica nel mondo. L’Istituto della diplomazia Culturale ha lo scopo di promuovere all’estero l’immagine della Grecia e la sua cultura, classica ma anche e soprattutto contemporanea, mediante l’organizzazione, la gestione e la promozione di attività culturali, artistiche o ricreative di particolare interesse sociale.  l’Istituto Ellenico della diplomazia Cultura aspira a diventare il punto di riferimento per la promozione della cultura ellenica su tutto il territorio italiano ed all’estero, facendo rete con le istituzioni pubbliche e private che condividono i medesimi valori Ora la diplomazia culturale oltre ad Ancona e in Calabria arriva a Roma e apre il suo Ufficio. Presidente della diplomazia culturale di Roma è Kostantina Pilafa che ci ha concesso un'intervista in esclusiva per il corriere del Sud : 1) Chi e Kostantina Pilafa, e come sei finita in Italia ? Per studio o per lavoro ? Sono nata e cresciuta ad Atene, e da parte di mio padre ho radici in Asia Minore, che faccio del mio meglio per mantenere. Ho fatto gli ultimi due anni di liceo a Heraklion (Creta) e poi sono tornata ad Atene per studiare Educazione Pre-scolare, e mi sono specializzata in Bisogni Educativi Speciali con un focus sull’Ippoterapia. Mentre studiavo, allo stesso tempo lavoravo come maestra. E’ in quel periodo che ho capito che c’è qualcosa che non va con il sistema educativo in Grecia, e che il problema nasce da un vuoto culturale, perché anche l’educazione e l’istruzione fanno parte della cultura. Ho deciso quindi di tornare a studiare per trovare delle risposte a questi problemi, e ho preso un’altra laurea, in Civilizzazione Europea. Mi sono poi trasferita in Italia per studiare Diplomazia Pubblica e Culturale all’Università di Siena e ho avuto la fortuna di avere il Professor Richard Higgott e il Professor Pierangelo Isernia come relatori della mia tesi, che mi hanno incoraggiato a svolgere una ricerca originale invece di una compilazione. Sono in Italia dal 2020, ma i legami con questo Paese sono molto più vecchi. Mia mamma ha studiato Farmacia all’Università di Siena, e alcuni dei suoi migliori amici erano italiani. Quindi ho sempre sentito grande vicinanza con la cultura italiana.2) Come avete deciso con Petros di aprire a Roma un centro per la diplomazia culturale ? E come sei stata scelta di essere il Presidente Ho finito la mia Laurea Magistrale a dicembre 2022, ma purtroppo subito dopo sono dovuta rientrare in Grecia a causa della perdita dei miei genitori. Dopo alcuni mesi sono tornata in Italia e ho visto l’annuncio per un tirocinio presso l’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale. Ho fatto il colloquio proprio con Petros; siamo rimasti a telefono per circa due ore, tanto che da un certo punto in poi mi sono scordata la natura della conversazione! Abbiamo parlato di tutto, dalla filosofia alla politica globale, e alla fine Petros mi ha proposto di aprire la sede di Roma dell’Istituto. Petros ha un forte legame con la città di Roma e stava proprio cercando una persona adatta per aprire questa sede. Per me è stata una grande sorpresa, ma Petros mi ha mostrato fiducia e io, dopo averci pensato, sono stata entusiasta di accettare. 3) esiste ad Ancona un altro centro avete collaborazione o ogni centro è autonomo ? In Italia ci sono altre due sedi, una ad Ancona e una in Calabria. Quella di Ancona, che è sotto la presidenza di Haris Koudounas, è stata la prima ad essere aperta fuori dalla Grecia. Ogni sede è autonoma ma collabora con le altre per scambiare idee e organizzare eventi, non solo in ambito italiano, ma anche internazionale. Abbiamo tutti esperienze e background diversi, e questo ci permette di trarre ispirazione gli uni dagli altri. E’ davvero una grande fortuna, e il grande vantaggio dell’interdisciplinarietà. 4 ) quali sono i tuoi programmi avendo presentato il centro da poco dove sono stato presente , e quali sono le strategie e le iniziative per fare funzionare questo centro ? Per poter rispondere a queste domande, vorrei innanzitutto spiegare che cos'è la Diplomazia Culturale, perché non tutti sono familiari con la distinzione tra Diplomazia tradizionale e Diplomazia Culturale. La Diplomazia Culturale non è un concetto nuovo, infatti la proiezione della cultura nazionale all'estero, o "esportazione della cultura nazionale", come la chiama il Prof. G. Paschalidis, fa parte delle politiche estere delle potenze europee dal 1870 circa. Nella prima metà del XX secolo, tutte le potenze europee hanno iniziato a utilizzare la cultura nazionale come strumento di proiezione esterna; la Diplomazia Culturale è diventata una questione di interesse nazionale e si è gradualmente istituzionalizzata. Solo nell'ultimo decennio le cose sono cambiate: la Diplomazia Culturale non è più uno strumento per "conquistare cuori e menti" a fini strategici, ma è andata oltre. La Diplomazia Culturale contemporanea può essere vista più come una cooperazione a lungo termine e come una condivisione di valori e fiducia che va al di là delle agende governative. Di conseguenza, attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, riusciamo a costruire basi più profonde con altre culture. Quindi, per rispondere alla sua domanda, il nostro piano è quello di costruire ponti trovando o evidenziando elementi condivisi tra Grecia e Italia e, soprattutto, di creare una rete di partner creativi a lungo termine in ogni campo. Per la nostra inaugurazione abbiamo scelto di organizzare una conferenza, alla quale ci avete onorato con la vostra presenza. Il titolo di questa conferenza era "Under the Same Sky" (“Sotto lo stesso cielo”), infatti il cielo è sempre stato un simbolo di speranza e di desiderio. Ogni volta che abbiamo bisogno di riprendere fiato o di riposare gli occhi, abbiamo la tendenza a guardare le stelle. Per noi questo significa che, nonostante i nostri confini geografici, siamo sempre interconnessi, e guardiamo in alto cercando di trovare i nostri pezzi mancanti. Per quanto riguarda i progetti futuri, vorrei condividerne uno in particolare. Nel 2024 ricorre il 200° anniversario della morte del grande poeta romantico Lord Byron, che ha dato la vita per l'indipendenza della Grecia. Pertanto, vorremmo organizzare un evento il prossimo marzo, per onorare questo straordinario filelleno che morì a Messologhi. 5) Sei autonoma o avrai collaborazione con Atene ? Siamo connessi con Atene, ma con un alto grado di autonomia. Petros è comunque molto presente e disponibile. Sicuramente ci saranno occasioni di collaborare e organizzare eventi congiunti.   BREVI NOTE BIOGRAFICHE DEL FONDATORE  PETROS KAPSASKIS Peter (Petros) Denis Kapsaskis è nato ad Atene, ma la sua famiglia proviene da Zante (isola ionica della Grecia), dove si stabilì intorno al 1534. Ha vissuto sette anni a Roma, dove ha compiuto gli studi medi e superiori; ha frequentato la “Panteion University of Athens” dove si è laureato in Scienze Politiche e Storia. Successivamente ha lavorato presso il Ministero degli Affari Esteri e l’Accademia Diplomatica di Atene, (nel settore del diritto del mare). In seguito, dopo aver completato il servizio militare, si è trasferito a Londra, dove ha lavorato come stage all'Ambasciata Greca a Londra ed ha completato con successo i suoi studi post-laurea in Sicurezza e Geopolitica al “Royal Holloway University of London”. Ora sta proseguendo i suoi studi con il dottorato sulla Diplomazia culturale e la Politica estera. Nel 2017 ha fondato l’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale. Mon, 20 Nov 2023 17:34:15 +0000 Società e costume 60 anni fa l'attentato a JFK http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32296-60-anni-fa-l-attentato-a-jfk.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32296-60-anni-fa-l-attentato-a-jfk.html Il 22 novembre ricorreranno i 60 anni dall'omicidio Kennedy: i proiettili che quel giorno assassinarono a Dallas il 35º presidente degli Stati Uniti d'America colpirono al cuore la sua nazione e sconvolsero il mondo intero John Kennedy fu assassinato mentre attraversava, con la sua limousine presidenziale, una piazza gremita di sostenitori entusiasti. Una folla di gente accalcata a ridosso delle staccionate, accorsa per applaudire la coppia più glamour del tempo: il bel Presidente e la sua iconica consorte, Jacqueline Kennedy. Seduta al suo fianco, sui sedili posteriori della decappottabile, stretta in un elegante tailleur, Jackie è la prima a gettarsi sul marito per tentare di rianimarlo dopo un primo sparo di fucile lo colpisce in testa. Le raccapriccianti immagini di quella morte violenta hanno marcato la memoria di intere generazioni. La televisione in Europa stava muovendo i primi passi e la radiocronaca dell'attentato (la sfilata presidenziale negli Stati Uniti era stata trasmessa in diretta) arrivò come un fulmine a ciel sereno, lasciando l'Occidente ammutolito e spaventato. Erano anche gli anni della guerra fredda e del confronto serrato con l'Urss. L'Occidente si sentì perso, mentre l'America era in balia degli eventi, alle prese con un sogno che stava andando in frantumi. Lee Harvey Oswald, attivista castrista ed ex marine, fu arrestato di lì a poco, con l'accusa di esser l'unico esecutore materiale dell'attentato. Fu questa la conclusione della famosa commissione d'inchiesta (1963-194) voluta dal nuovo Presidente, Lyndon B. Johnson. Commissione che ebbe ben pochi elementi su cui lavorare visto che anche Harvey Oswald, poco dopo aver sparato i colpi mortali fu a sua volta freddato da un sicario prima di andare a processo. Da quel momento fino ai giorni nostri si sono inseguite le teorie più disparate sul mandante dell'attentato. A distanza di inchieste, libri-verità, interviste, documentari, film kolossal e rivelazioni shock, la morte di JFK resta avvolta nel mistero, schiacciata fra legittimi dubbi e improbabili teoremi complottisti. Basti dire che anche pochi mesi fa, lo scorso settembre, è uscita in libreria l'ennesima biografia clamorosa - "The Final Witness" - a firma di un ex agente dei servizi segreti  che mette in dubbio, con nuovi elementi, la teoria del proiettile unico e del coinvolgimento di un unico uomo armato. Lo stesso Walter Veltroni, da sempre grande ammiratore e studioso dei Kennedy, è tornato a esprimersi sull’assassinio di JFK presentando il suo ultimo libro ("I fratelli che volevano cambiare il mondo. La storia di John e Bob Kennedy", Feltrinelli, 2023). “Un filmato - ha affermato - dimostra che non fu colpito solo da dietro ma anche da davanti (...) Chi è stato tra i petrolieri del Texas, la mafia, gli esuli cubani e la Cia? Non lo so e non lo sapremo mai. Lui aveva rotto le scatole a un sacco di gente”. Di Kennedy anche le nuove generazioni - quelle che lo studiano sui libri di storia - ricordano soprattutto la celebre frase del suo discorso d’insediamento (1961): "Non chiedete che cosa il vostro paese può fare per voi; chiedete che cosa potete fare voi per il vostro paese". Anche se breve, la presidenza di JF Kennedy fu segnata da diversi eventi significativi della Storia moderna, come la guerra fredda, lo sbarco nella Baia dei Porci, la Crisi dei missili di Cuba, la costruzione del Muro di Berlino, la corsa allo spazio, gli antefatti della Guerra del Vietnam e l'affermarsi del Movimento per i diritti civili degli afroamericani. Il suo posizionamento politico a tali fatti attirò sicuramente su di lui gli occhi di molti. Fonte Agi e varie agenzie Mon, 20 Nov 2023 17:30:17 +0000 Prima pagina Destinati a essere sottomessi http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32294-destinati-a-essere-sottomessi.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32294-destinati-a-essere-sottomessi.html Mercoledì scorso la trasmissione “Fuori dal coro” condotta da Mario Giordano su rete 4 di Mediaset, il giornalista ha “confezionato” un interessante e ben documentato reportage sulla questione Islam in Europa, con riferimenti all'Italia. Giordano ha introdotto il tema ricordando la povera bambina inglese di otto mesi, Indy Gregory, uccisa per ordine di un giudice inglese, che fiscalmente ha rispettato il cosiddetto protocollo inglese. Ma una società, un mondo che non è in grado di rispettare e condanna a morte una bambina, è destinato ad essere “sottomesso”. A Chi? Ad una cultura, ad una religione identitaria come l'islam, in particolare, a quella fondamentalista che imperversa in tutta Europa e che soprattutto quest'ultima, sembra opportunamente piegarsi ai dettami della cultura islamica. Per certi aspetti sembrerebbe che Giordano oltre ai libri e ai servizi di Giulio Meotti, abbia letto il poderoso e articolato studio, “L'Islam in Europa” della prof.ssa Silvia Scaranari pubblicato nell'ultimo numero della rivista Cristianità, organo ufficiale di Alleanza Cattolica (n. 422, luglio-agosto 2023). La questione islamica o musulmana è sempre attuale, soprattutto in queste settimane che si é “svegliato” il terrorismo del movimento filo palestinese di Hamas con un terribile sanguinoso attentato nei confronti del popolo israeliano, che ha causato la violenta reazione dell'esercito israeliano. Naturalmente con questo non vogliamo sostenere che tutto il mondo musulmano sia fatto di terroristi come Hamas pronti ad attaccare l'Occidente, per fortuna. La Scaranari ammette che studiare la complessa e variegata presenza islamica in Europa non è cosa facile, tuttavia si può tentare di disegnare un quadro sommario dei fatti. Se prima negli anni, '60, l'immigrazione di persone di religione musulmane in Europa avveniva singolarmente, perché c'era bisogno di manodopera. Successivamente è cresciuta con i ricongiungimenti familiari, modificando il modus vivendi della comunità. Prima i lavoratori musulmani accettavano di vivere la pratica religiosa a livello individuale e privato, ora con la presenza di mogli e figli, cominciarono a sentire il bisogno di avere luoghi di culto, di alimenti conformi alle norme coraniche, di spazi di sepolture, di negozi di abbigliamento tradizionale, di cure sanitarie separate da maschi e femmine. Dagli anni '90 si è generata un nuovo e forte e caotico flusso migratorio, che ha coinvolto Paesi lontani dall'Europa come il Bangladesh, il Pakistan, lo Sri Lanka. Tutti Paesi con un Islam variegato, fatto di diverse scuole giuridiche e nazionali, poi c'è l'Islam che riguarda gli Stati, in particolare quello dell'Arabia Saudita o del ricco Qatar, che fanno parte della Lega del mondo islamico. Questi con caratteristiche “missionarie”, “prendono iniziative e cercano di coagulare fra loro i fedeli emigrati, favorendo una serie di attività, come la costruzione di moschee, l'istituzione di fondazioni culturali e di banche, la creazione di scuole coraniche...”. Lo studio della Scaranari elenca alcuni luoghi di culto, finanziati dai Paesi musulmani a partire dalla moschea di Roma, iniziative analoghe sono quelle di Colonia, finanziata dalla Turchia di Erdogan. Sempre in Germania dovrebbe sorgere un gigantesco complesso edilizio a Francoforte sul Meno, finanziato dal Qatar. Grandi moschee sono in costruzione in diversi Paesi. Per esempio, nella sola Albania, c'è un progetto di costruirne duemila. Ultimo progetto è quello di costruire di una mega moschea di diecimila quadrati a Strasburgo di ventotto cupole con minareti di 44 metri. Quando c'è l'intervento degli Stati islamici, fa notare la professoressa torinese, c'è sempre la volontà di non far perdere l'identità ai propri concittadini emigrati. Il contrario di quello che pensano glie europei, che si illudono, immaginano che queste emigrati musulmani a poco a poco si integrano e vengono assorbiti diventando cittadini europei. Prima o poi sulla questione islamica occorrerà aprire un tavolo di discussione e soprattutto smetterla di guardare il fenomeno al puro livello umanitario, anche perchè negli ultimi tempi è cresciuto il coinvolgimento degli Stati di origine. Anche la Scaranari sottolinea il grande impegno “missionario” in Europa del governo qatariano  di Abdullah Bin Nasser al-Thani della famiglia reale del Qatar. Esiste la più grande e influente organizzazione umanitaria controllata dai salafiti, il suo fondatore sarebbe legato ad al Qaida. A questo proposito rileva la Scaranari che un po' ovunque a Londra, Parigi, a Berlino, esistono dei centri chiamati “King Fahd Academy” che “devono favorire la reislamizzazione dei giovani musulmani e offrire un'immagine accattivante, pacifica e quasi suadente dell'islam agli occhi degli europei”. Oltre a queste forme di appartenenza, esiste un islam politico, in particolare quello radicale dei Fratelli Musulmani. Ha diverse sfaccettature, si passa da una reislamizzazione dal basso a quella dei colpi di Stato o atti terroristici volti a destabilizzare i governi. Poi viene descritto l'islam delle confraternite, molto attivo. Successivamente si prende in considerazione del fenomeno abbastanza preoccupante che é quello dell'islam cosiddetto “sfuggente”, del web. Quest'ultimo è presente tra i giovani, apertamente in polemica con le autorità dei Paesi di provenienza. “E' un mondo facile preda dei gruppi radicali e jihadisti, che sono molto presenti in rete e che hanno elaborato una valida strategia di comunicazione soprattutto con i giovanissimi, molto proiettati, come tutti i loro coetanei, a vivere un mondo virtuale” In questo mondo è reso più facile la diffusione di materiale estremista, accelerando il processo di radicalizzazione. E' un mondo che rappresenta un problema sia per le comunità islamiche che per l'ordine pubblico. Legato a quest'aspetto esiste anche l'islam “Fai da te”, sempre presente sul web. Qui la Scaranari fa presente che non sempre, in particolare la maggioranza dei giovani, vive l'islam, del resto come molti giovani cristiani, con pratiche ridotte al minimo, con molti compromessi. A questo punto lo studio avvia una domanda fondamentale per la questione che si sta trattando. Come vive l'Europa questo forte impatto col mondo musulmano? Intanto in Europa si è ragionato riconoscendo a tutti la libertà religiosa, come diritto fondamentale, ha concesso diverse richieste agli immigrati di origine musulmana: macellazione halal, menù halal nelle scuole, aperture di centri culturali e moschee. Dopo queste aperture ci si aspettava da queste comunità ordine e trasparenza. Purtroppo non è stato così, “moschee, scuole, centri culturali si sono trasformati in punti di coagulo e di formazione all'islam radicale”. Spesso il controllo sui fedeli, in particolare sulle donne è diventato più pesante del Paese d'origine. “La comunità tende a irrigidire le norme e i costumi per non rischiare di perdere la propria identità e il proprio senso di appartenenza alla Umma e per marcare la distinzione rispetto al mondo occidentale, infedele e 'satanico'”. Allora ecco apparire i matrimoni combinati anche con minori, se non addirittura con bambine, controllo sistematico in certi quartieri delle città europee del rispetto del digiuno. Attenzione quartieri dove gli stessi poliziotti si rifiutano di entrare per i pericoli in cui potrebbero incorrere. In Francia ci sarebbero almeno 1514 quartieri (circa 859 comuni) circa quattro milioni di francesi, che vivono con una legge islamica, chiamata dal politicamente corretto, “diversamente legale”. Questo è un fenomeno che penalizza altre comunità come quella ebrea, che subiscono attacchi antisemiti e pressioni, fino all'isolamento, tanto da indurli esasperati ad abbandonare certi quartieri a maggioranza islamica. Pertanto non si può parlare di integrazione dove questi gruppi di musulmani diventano maggioranza. “Invece di promuovere l'integrazione, si cade nell'esclusione reciproca”. Un altro fattore che non fa comprendere la questione dell'islam in Europa è quello di una certa retorica esistente tra gli europei e gli immigrati musulmani, mi riferisco all'islamofobia che ha conquistato quegli europei per la paura, l'indignazione e la rabbia suscitate dal terrorismo. Certo è un grave errore generalizzare e vedere in ogni musulmano un potenziale terrorista. Tuttavia è difficile non ammettere che i terroristi erano e sono anche musulmani. Così di fronte al barbaro attentato alle Torri Gemelle di New York nel 2001, ai preti uccisi in Francia, e alle stragi dei cristiani in Nigeria e in Congo, alcuni ambienti musulmani, invece di riconoscere l'orrore di questi selvaggi attentati commessi dai loro correligionari, “hanno incominciato ad accusare il mondo occidentale di fare di tutta l'erba un fascio, hanno sostenuto che l'islam è una religione di pace e protestano ovunque si mette in dubbio le loro buone intenzioni, imponendo l'idea che qualunque osservazione critica verso l'islam sia animata da ostilità, sia cioè appunto 'islamofobia'”. La libertà di parola viene censurata anche sui media, chi cerca di dire la verità, è costretto ad autocensurarsi, se non lo fa finisce come il professore Samuel Paty o come i giornalisti di Charlie Hebdo. Poi si prendono in esame gli aspetti demografici legati alla realtà musulmana confrontati con quelli degli europei. Da decenni l'Europa è esposta a un calo demografico, da poco i politici hanno preso consapevolezza del pericolo. Le proiezioni ci dicono per esempio che la popolazione della sola Nigeria nel 2058 supererà quella di tutta l'Europa, dove il tasso di natalità nelle comunità islamiche è decisamente superiore. Attualmente in alcuni Paesi della Francia, la popolazione musulmana supera il 20 % e poi c'è l'aspetto delle scuole da esaminare, dove c'è una presenza multietnica abbastanza significativa. Pertanto in simili contesti non è possibile parlare di integrazione: “la presenza di numeri così forti porta necessariamente a un cambio di cultura, di usi, di costumi...e si rischia di arrivare a un cambio di norme giuridiche”. Un imam in Danimarca ha reclamato decisamente la liceità delle spose-bambine, perché conforme alle consuetudini dei Paesi di provenienza di molti migranti, i giudici danesi invece di rispondere con un secco NO, hanno risposto che il problema va studiato. Tuttavia per la Scaranari in Europa si sta assistendo a preoccupanti fenomeni di sostituzione culturale, invece che l'auspicata politica di integrazione graduale del mondo musulmano. Certamente l'Europa nella sua lunga storia ha affrontato massicce ondate di immigrazione, ma nel nostro secolo stiamo assistendo a qualcosa di diverso. Le popolazione piombate sull'impero romano spesso avevano un atteggiamento di gratitudine per quello che trovavano. “Gli stessi popoli barbari, con la loro sete di dominio, riconobbero il patrimonio culturale esistente e ne fecero tesoro”.  Ma adesso con un islam identitario forte con un senso di rivalsa, tutto cambia anche perchè dall'altra parte c'è un atteggiamento dimissionario e suicida degli europei. Oggi, in diversi casi, “assistiamo a una immigrazione che disprezza l'Europa, le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra storia e che assume un atteggiamento di sfrontatezza e di rivendicazione”. Anzi spesso questi popoli sono convinti di avere una superiorità culturale, talvolta “dominati da una sete di “vendetta” contro il Vecchio Continente, evidenziandone solamente le colpe e negandone i meriti”. Con queste premesse in certi quartieri e scuole delle città europee si crea un clima di suggestione collettiva, di “jihadismo d'atmosfera”, da cui vengono condizionati sia i musulmani che i non musulmani, un misto di paura, di tacito consenso, di condivisione, spesso per opportunismo e per quieto vivere. Chi non è disposto a piegarsi a questa perversa atmosfera, è costretto a cambiare città o quartiere. Lo studio di Silvia Scaranari si chiude con delle interessanti riflessioni socio-politiche mettendo a confronto l'islam radicale che non può essere paragonato all'iper-tradizionalismo di qualche comunità cattolica: la visione coranica come verità religiosa, sociale, politica, vuole sottomettere il mondo, come ricorda Remi Brague. Di fronte abbiamo “l'uomo occidentale post-moderno, privo di verità a cui fare riferimento, non è capace di comprendere una simile prospettiva esistenziale e finge che tutto l'islam sia pace e fratellanza”. L'Occedete spesso non comprende che gli Stati islamici, “non desiderano assolutamente l'integrazione, anzi operano per l'esatto contrario”. Anzi insiste la professoressa, “L'integrazione in Occidente è vista come un pericolo, il rischio di acquisire abitudini, culture e usi degli 'infedeli' e per questo si prodigano in sforzi significativi di reislamizzazione”. Occorre mettere in guardia l'uomo occidentale, quello cristiano che ragiona con le nostre categorie, per comprendere quelle dell'islam, è un errore epocale. “Le belle parole “libertà religiosa”, “accoglienza”, “fratellanza” non bastano, occorre riempirle di significato e, soprattutto impiantare dei 'paletti' entro cui possono stare, altrimenti non è integrazione ma anarchia, in cui vince il più forte”.   Fri, 17 Nov 2023 15:27:05 +0000 Attualità Il Qatar cerca un accordo tra Hamas e Israele http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32293-il-qatar-cerca-un-accordo-tra-hamas-e-israele.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32293-il-qatar-cerca-un-accordo-tra-hamas-e-israele.html Il Qatar sta cercando di negoziare un accordo tra Hamas e Israele che includa il rilascio di circa 50 ostaggi civili da Gaza in cambio di un cessate il fuoco di tre giorni. Lo ha detto a Reuters un funzionario informato sui negoziati. L'accordo, coordinato con gli Stati Uniti, prevede anche che Israele rilasci alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e aumenti gli aiuti umanitari consentiti a Gaza, ha detto il funzionario. Se andasse in porto, l'intesa segnerebbe il più grande rilascio di ostaggi detenuti da Hamas da quando il gruppo terrorista palestinese ha fatto irruzione oltre il confine di Gaza, attaccando il Sud di Israele e facendo oltre 230 ostaggi. Hamas ha accettato le linee generali di questo accordo, ma Israele no e sta ancora negoziando i dettagli, ha detto il funzionario. Non si sa quante donne e bambini palestinesi Israele libererebbe dalle sue carceri come parte dell'accordo. Israele sta cercando di ridurre al minimo le vittime civili a Gaza, ma "sfortunatamente non ci stiamo riuscendo". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un'intervista alla Cbs in cui ha sottolineato come ad Hamas "non interessi nulla" dei palestinesi. Un raid aereo delle forze israeliane ha ucciso 10 persone a est di Khan Younis. Lo riportano alcuni media palestinesi. L'attacco ha colpito anche una casa di famiglia ad al-Qarara, a est di Khan Younis, nel sud di Gaza L'esercito israeliano ha continuato a perquisire l'ospedale principale di Gaza alla ricerca di nascondigli di Hamas, mentre il territorio palestinese è stato tagliato fuori dalle telecomunicazioni a causa della "mancanza di carburante", ha dichiarato l'ONU. Il governo di Hamas nel territorio ha dichiarato che i soldati israeliani hanno "distrutto" diverse strutture dell'ospedale al-Shifa, un enorme complesso a Gaza City al centro della guerra. Dal sanguinoso attacco di Hamas al suo territorio, il 7 ottobre, Israele ha giurato di "annientare" il movimento islamista, classificato come organizzazione terroristica da Stati Uniti, Unione Europea e Israele. L'esercito israeliano ha bombardato senza sosta il piccolo territorio e dal 27 ottobre ha lanciato un'operazione di terra che ha portato a pesanti scontri con i miliziani di Hamas e alla morte di 51 soldati. L'operazione lanciata mercoledì contro l'ospedale Al Shifa, privo di acqua ed elettricità, ha scatenato le proteste della comunità internazionale, preoccupata per i circa 2.300 civili presenti al suo interno, secondo le Nazioni Unite. Sempre nella notte nella città cisgiordana di Jenin affermano che tre persone sono state uccise e sette ferite durante un'operazione militare israeliana. Due delle persone uccise appartenevano ai Ponti di Jenin, una milizia locale. Lo rende noto il quotidiano Haaretz Secondo il rapporto, alcune persone sono state ferite in un attacco aereo e altre dal fuoco vivo. Due dei feriti sarebbero in gravi condizioni. I rapporti affermano anche che l'IDF ha circondato l'ospedale Ibn Sina della città L'esercito israeliano ha fatto sapere di aver recuperato il corpo della soldatessa Noa Marciano, preso in ostaggio da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre e morta nella Striscia di Gaza. I resti sono stati trovati in un edificio vicino all'ospedale di al-Shifa che le truppe continuano a perquisire. Lunedì il Movimento islamico aveva diffuso un video della 19enne in cui la mostrava quattro giorni dopo essere stata sequestrata e poi immagini del suo corpo senza vita, sostenendo che sia stata uccisa nei bombardamenti israeliani della Striscia. I pm di Roma hanno aperto un'inchiesta sulla morte dei cittadini italiani Evitar Kipnis, sua moglie Liliach Lea Havron e Nir Forti uccisi da Hamas durante gli attentati dello scorso 7 ottobre. Nello specifico, secondo quanto si apprende, sono due i due fascicoli aperti dalla Procura con ipotesi di reato di attentato con finalità di terrorismo e omicidio. Entrambi sono a carico di ignoti.   Fonte Agi / Varie agenzie     Fri, 17 Nov 2023 15:23:12 +0000 Prima pagina A Roma torna Musei in Musica http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32292-a-roma-torna-musei-in-musica.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32292-a-roma-torna-musei-in-musica.html Sabato 25 novembre torna l’annuale appuntamento in notturna con “Musei in Musica”, la manifestazione – giunta quest’anno alla sua 13a edizione – promossa da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, organizzata da Zètema Progetto Cultura e con la radio partnership di Dimensione Suono Soft. Divenuta ormai un punto fermo della stagione autunnale cittadina, l’iniziativa proporrà l’apertura straordinaria dalle 20.00 alle 2.00 del mattino di domenica dei Musei Civici di Roma Capitale e di numerosi altri spazi espositivi e culturali della città, consentendo a cittadini e turisti, con un biglietto d’ingresso pari a 1 euro (o gratuitamente dove espressamente indicato), di scoprire per la prima volta, o semplicemente riscoprire in veste notturna, le sorprendenti opere d'arte delle collezioni permanenti e delle mostre temporanee attualmente in corso. Come da tradizione, a fare da contrappunto alle visite del pubblico, saranno i tantissimi eventi musicali e spettacoli dal vivo organizzati per l’occasione all’interno di musei civici e di molte altre istituzioni italiane e straniere. In tutto saranno oltre 50 gli spazi che rimarranno aperti, all’interno dei quali si potranno visitare circa 50 mostre e assistere a oltre 100 eventi, tra momenti di intrattenimento e visite guidate. L’edizione di quest’anno di Musei in Musica sarà poi caratterizzata dalla concomitanza con la GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e celebrata il 25 novembre di ogni anno per ricordare un brutale assassinio avvenuto nel 1960, nella Repubblica Dominicana, dove le tre sorelle Mirabal, considerate rivoluzionarie, vennero torturate e uccise. In ricordo di quel momento e contro ogni forma di violenza subita dalle donne, gli artisti e le artiste che si esibiranno durante Musei in Musica 2023, si faranno promotori di messaggi di sensibilizzazione leggendo o interpretando brani musicali dedicati al delicato tema. Sui loro indumenti si potranno vedere fiocchetti di colore arancione, simbolo cromatico per rappresentare un futuro migliore, libero dalla violenza contro le donne e le ragazze. Tra i Musei Civici coinvolti: Musei Capitolini, Museo dell’Ara Pacis, Mercati di Traiano – Musei dei Fori Imperiali, Museo di Roma, Centrale Montemartini, Galleria d’Arte Moderna, Museo di Roma in Trastevere, Musei di Villa Torlonia (Casino Nobile, Casina delle Civette, Casino dei Principi, Serra Moresca), Museo Civico di Zoologia, Museo Napoleonico, Museo Pietro Canonica, Museo delle Mura, Museo Carlo Bilotti, Museo di scultura antica Giovanni Barracco, Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, Museo di Casal de’ Pazzi, Planetario di Roma. In questi musei l’accesso sarà completamente gratuito per i possessori della MIC card. A questi si aggiungeranno alcuni dei luoghi più significativi della città – università, accademie, ambasciate e istituti stranieri, spazi espositivi e culturali – che saranno eccezionalmente aperti in orario serale. In quasi tutti gli spazi aperti sarà possibile assistere a spettacoli dal vivo con la musica che sarà protagonista della lunga notte attraverso i suoi innumerevoli generi: dal jazz al pop, dal tango alla musica popolare, dal rock alla musica corale, dal flamenco alla classica, dall’opera alla canzone d’autore.   EVENTI SPECIALI E APERTURE STRAORDINARIE   Tra le opportunità solitamente offerte da una manifestazione come Musei in Musica c’è la possibilità di ammirare luoghi insoliti, difficilmente accessibili al grande pubblico. È il caso, ad esempio, del SENATO DELLA REPUBBLICA (dalle 20.00 alle 24.00, ultimo ingresso ore 23.30) e della CAMERA DEI DEPUTATI (dalle 18.00 alle 22.00, ultimo ingresso ore 21.30) che aderiscono all’iniziativa mettendo a disposizione, il primo, un programma di visite guidate di Palazzo Madama (Ingresso gratuito. Modalità di accesso su www.senato.it/relazioni-con-i-cittadini), il secondo, la visita di Palazzo Montecitorio e della mostra 1948 – 2023. 75° Anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione (Ingresso gratuito con prenotazione sul sito internet della Camera dei Deputati). Sul piazzale antistante, ad aprire simbolicamente la serata, ci sarà il consueto appuntamento con la musica della Banda Militare dell’Esercito Italiano diretta dal Maestro Maggiore Antonella Bona, che si esibirà ogni 45’ dalle 18.00 alle 21.30. Altro esempio è rappresentato da PALAZZO LATERANENSE, in piazza di Porta San Giovanni, eccezionalmente aperto dalle 18.00 alle 22.00 (ultimo ingresso ore 21.30) e pronto ad accogliere il pubblico, dalle ore 18.30, con il concerto diffuso a cura del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “Santa Cecilia” eseguito dall’Ensemble “Concerto Regio” composto da Giulia Ferradelschi (soprano) e Edoardo Blasetti (tiorba e chitarrone). I due artisti saranno protagonisti di un viaggio nelle composizioni dei maggiori autori del Seicento italiano eseguito con strumenti d’epoca. A conferire un carattere di eccezionalità ad una manifestazione come questa è, senza dubbio, il connubio tra eventi musicali e luoghi iconici della città, che si fondono nella notte dando vita a momenti intensi e suggestivi. È così che diventano speciali le aperture straordinarie di VIVE - VITTORIANO E PALAZZO VENEZIA (dalle 19.30 alle 22.30, ultimo ingresso ore 21.45), al cui interno prenderanno vita le visite Da Mozart a Rossini con suggestioni sonore, letterarie e artistiche ad impreziosire il viaggio attraverso le epoche storiche (ore 19.30, 20.30 e 21.30); o del PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO (dalle 20.00 alle 23.00, ultimo ingresso ore 22.30) che, nella sua apertura straordinaria della Cura Iulia (Ingresso Largo Salara Vecchia), consentirà di ammirare la mostra Copernico e la Rivoluzione del Mondo ma soprattutto di assistere al concerto del percussionista Luca Rossi (voce e tammorra), con le sue musiche danzanti, antiche preghiere del sud, tammurriate e serenate d’amore eseguite insieme a Giovanni Parrillo (pianoforte, fisarmonica e voce). Sarà eccezionalmente aperto in notturna anche il MUSEO EBRAICO DI ROMA (dalle ore 20.00 alle ore 01.00, ultimo ingresso ore 00.15), che consentirà di prendere parte ad un altro momento speciale della serata: il concerto dal titolo La Musica Ebraica nei film, con brani tratti da Train de vie, Jona che visse nella balena, Il violinista sul tetto, Prendimi l’anima. Per l’occasione sarà possibile visitare, grazie alle guide del museo, la mostra Roma 1948. Arte italiana verso Israele (dalle 20.15 alle 00.15 – partenze ogni 60’). Si segnalano, inoltre, le aperture dell’ACQUARIO ROMANO – CASA DELL’ARCHITETTURA (dalle 20.30 alle 23.30, ultimo ingresso ore 23.00) che ospiterà l’evento Callas For Ever, un tributo a Maria Callas in occasione del centenario dalla nascita eseguito da Le Div4s Italian Sopranos (voci) e dal pianista Davide Dellisanti (prima e terza replica ingresso gratuito, seconda replica ingresso a 1€. Prenotazione su Eventbrite) e permetterà di visitare la mostra MM XX II – Un tempo dentro al tempo, disegni di Conrad Bercah; l’AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA ENNIO MORRICONE che ospiterà all’interno del Museo Aristaios (ingresso gratuito dalle 20.00 alle 23.00, ultimo ingresso ore 22.45) il concerto Fabula a cura del contrabbassista Rocco Castellani, oltre a un programma di visite guidate su prenotazione a cura della Fondazione Musica per Roma (visiteguidate@musicaperroma.it). Sarà a cura dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, invece, l’apertura con visite guidate alle 20.00, alle 21.00 e alle 22.00 del MuSA Museo degli strumenti musicali (ingresso gratuito dalle 19.30 alle 23.00, ultimo ingresso ore 22.30); il CONSERVATORIO DI SANTA CECILIA (ingresso gratuito dalle 20.45 alle 22.30, ultimo ingresso ore 20.55) che ospiterà alle ore 21.00 nella sede di via dei Greci il concerto Donna, musica, libertà con Barbara Parisi (voce) e Riccardo Biseo (pianoforte). I due eseguiranno brani del classico repertorio jazz e canzoni pop italiane e internazionali. Durante l’esibizione saranno proiettate immagini a sostegno dell’eliminazione della violenza sulle donne. A cura di Civita Mostre e Musei, in collaborazione con il Conservatorio di Santa Cecilia. Eccezionalmente aperti e gratuiti saranno infine il SACRARIO DELLE BANDIERE DELLE FORZE ARMATE in via dei Fori Imperiali (dalle 20.00 alle 02.00, ultimo ingresso ore 01.15), il museo dell’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ (dalle 20.00 alle 21.30) con il concerto del Coro delle Mani bianche, la musica del cuore al Museo dell’ISS e un programma di visite guidate (prenotazione obbligatoria scrivendo a museo@iss.it o al numero 06 49902945); l’ISTITUTO SUPERIORE ANTINCENDI (dalle 21.00 alle 24.00, ultimo ingresso ore 23.00), al cui interno si terrà il concerto Fuochi di gioia – Melodie della tradizione operistica europea con brani bandistici eseguiti dalla Banda del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, dal Coro di Santa Cecilia con la partecipazione del pianista Denis Volpi; il COMANDO DEI VIGILI DEL FUOCO – MUSEO STORICO DI OSTIENSE (dalle 20.00 alle 02.00, ultimo ingresso ore 01.00) con visite guidate contingentate al museo e alla mostra Roma città del fuoco. APPUNTAMENTI ED EVENTI NEL SISTEMA MUSEI DI ROMA CAPITALE La notte della musica all’interno dei Musei Civici non può che prendere avvio dal suo centro simbolico: Piazza del Campidoglio con i suoi MUSEI CAPITOLINI. Il museo pubblico più antico del mondo ospiterà numerose performance in alcuni dei suoi iconici spazi. Come l’Esedra di Marco Aurelio, ad esempio, al cui interno si terrà il concerto Errichetta Preview a cura di Officina delle Culture. L’ensemble di musica e voce Amorklab, dalla grande esperienza nel mondo del jazz e della musica classica, si lascerà andare ai ritmi delle musiche balcaniche, turche, greche e mediorientali, mentre, a seguire, la festa diventerà esperimento di incontro tra il pianista, arrangiatore e compositore Edaordo Petretti e i Tam Tam Morola, percussionisti virtuosi e molto amati per energia e festosità. Repliche delle 20.30, 22.00, 23.30 e 00.30. All’interno della Pinacoteca Capitolina, nella Sala Pietro da Cortona, avrà luogo, invece, Musei InCanto, un viaggio alla scoperta della grande musica operistica con celebri ouverture e arie eseguite alle 21.00, 23.00 e 24.00 da una versione ridotta della Europa InCanto Orchestra diretta dal Maestro Germano Neri. Opera che sarà protagonista anche nel Salone di Palazzo Nuovo, dove i giovani talenti della IV edizione di “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma si esibiranno, alle 21.30 e alle 22.30, nel concerto Inganni e Corteggiamenti eseguendo brani dalle opere di Mozart, Verdi e Puccini. Come di consueto, a completare la programmazione in piazza del Campidoglio, saranno i concerti di musica tradizionale della Sala della Protomoteca (ingresso gratuito). Quest’anno ad alternarsi nell’ampio salone di Palazzo Senatorio saranno l’Ambasciata del Regno dell’Arabia Saudita che proporrà la performance di musica tradizionale Athematic Saudi vibes through traditional instruments melodies (ore 20.45), e l’Ambasciata del Venezuela con il concerto Un viaggio musicale verso l’America Latina, eseguito dall’ensemble Camerata In Symphonia (ore 22.00) Sul versante opposto di via dei Fori Imperiali, immersi nello scenario suggestivo dei MERCATI DI TRAIANO – MUSEO DEI FORI IMPERIALI prenderà vita un evento unico e significativo. Grazie all’impegno dell’Associazione Musicale e Culturale Sette Note Romane, i visitatori potranno assistere, in continuità dalle 20.30 alle 00.30 al concerto Inclusive Music at Mercati di Traiano con l’esibizione della Blind Inclusive Orchestra, la prima orchestra sinfonica che include musicisti ciechi e ipovedenti a musicisti normo vedenti, e quella del Laboratorio di Musica d’Insieme del Liceo Musicale “Farnesina” di Roma, la cui formazione conta studenti con Bisogni Educativi Speciali. Durante l’evento verranno eseguiti brani di stile e generi differenti, passando dalla musica orchestrale all’assolo di pianoforte, dall’ensemble di fiati, pianoforte e percussioni al canto lirico. La grande musica pop e i suoni del jazz saranno i protagonisti del doppio spettacolo in programma alla CENTRALE MONTEMARTINI in via Ostiense 106. Nella Sala Macchine troverà spazio, in continuità dalle 20.30 alle 00.30, il format ormai riconosciuto di Spaghetti Unplugged a cura dell’Associazione Culturale Spaghetti Art. Con la conduzione di Michela Conforti e Riccardo Zianna, lo spettacolo porterà sul palco giovani artisti emergenti per un repertorio di brani originali e celebri cover. A chiudere la serata l’esibizione della Spaghetti Band. Nella Sala del Treno di Pio IX, invece, a cura dell’Associazione Castellum si renderà omaggio al grande artista jazz Nicola Arigliano, nell’anno del centenario dalla sua nascita. Il progetto multimediale Son rimasto così, senza fiato! Centenario di Nicola Arigliano avrà come protagonisti i due musicisti Giampaolo Ascolese e Elio Tatti, che racconteranno l’uomo e l’artista, nei suoi pregi e difetti e, soprattutto, nel talento che l’ha portato a essere un personaggio nell’Olimpo dei grandissimi del jazz. A completare il progetto, le sequenze video e le immagini progettate da Gerlando Gatto. Repliche alle ore 21.00, 22.30 e 23.30. Diverse le proposte anche al MUSEO DI ROMA a Palazzo Braschi. Nell’ampio cortile d’ingresso, si terrà alle ore 20.15, 21.15, 22.45 e 00.15, il Marlon Banda Show a cura dell’Associazione Inca Italia, spettacolo bizzarro con una banda di quattro musicisti senza direttore che, tra situazioni esilaranti, abiti buffi e trovate comiche, porteranno avanti un concerto in cui la musica si adatterà alla follia degli eventi. Nel Salone d’Onore, intratterranno il pubblico Riccardo Fassi e la Tankio Band con il loro progetto Le città invisibili. Dieci quadri musicali dal romanzo di Italo Calvino. Una suggestione in musica che ripercorre i nove capitoli del libro e quel viaggio attraverso città immaginarie e luoghi remoti. L’evento a cura dell’Associazione Concertistica Romana andrà in scena alle ore 20.45, 21.45 e 23.15. Nella Sala di Nemi, al terzo piano del museo, avrà luogo, invece, il concerto Solo Noi – Acoustic Tour del duo Daudia che proporrà una performance con brani originali, editi e inediti, caratterizzati dalla raffinatezza di strumenti come la chitarra e l’ukulele, in versione acustica. A cura dell’Associazione Daudia. Orari repliche: 22.15, 23.45 e 00.45. Con Impetus Flamenco dell’Associazione È arrivato Godot si andrà dal MUSEO DELL’ARA PACIS fino al sud della Spagna per conoscere da vicino le diverse forme della musica flamenca, massima espressione culturale della regione andalusa. Lo spettacolo, in programma sul piano del monumento, si basa sulle radici più pure e tradizionali del flamenco, in cui le virtuosistiche note della chitarra suonata da Andrea Mercati e Alessandro Alexjem Lamoratta andranno a fondersi con maestria ai ritmi percussivi di Mattia Farese, accompagnando le movenze energiche e conturbanti della danzatrice Laura Stella. Repliche alle ore 21.30, 22.30 e 00.30. Sul palco dell’Auditorium salirà invece, la Lake Jazz Orchestra diretta dal Maestro Luca Rizzo che proporrà alle ore 21.00, 22.00, 23.00 e 24.00, un secolo di musica jazz attraverso le sonorità tipiche della big band tradizionale. Durante la session Power of Big Band, proposta dall’Associazione Culturale Studio 111, il pubblico potrà ascoltare i grandi classici del genere partoriti da geni della musica quali George Gershwin, Duke Ellington, Buddy Rich, Quincy Jones, Henry Mancini, Sammy Nestico e tanti altri. A rafforzare il legame tra Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e la notte di Musei in Musica ci penserà anche l’evento musicale a cura Abraxa Teatro in programma al MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE. Con Melodie nel tempo – Voci di donne si darà spazio, voce e presenza alle donne e alla loro musica, presentandole nella triplice figura di autrici, di interpreti e di esecutrici. Protagoniste saranno le tre artiste Matilde Politi (alle ore 21.00), Nicoletta Salvi (alle ore 22.30 e 23.30) e Yva & Toy George (alle ore 00.30) che si alterneranno in scena per offrire al pubblico un viaggio musicale in tre tappe che rappresenti al meglio il connubio musica/donne di ieri, di oggi e di domani. Ideato dall’Associazione Gruppo Danza Oggi, l’evento Accordeon in strade urbane – Suoni, voce e corpi prende il titolo dallo strumento protagonista dell’appuntamento musicale stesso in programma al CASINO NOBILE, uno degli spazi dei MUSEI DI VILLA TORLONIA. Sarà una live jam session in cui i corpi della GDO/UDA company e le coreografie di Ilenja Rossi, incontreranno i suoni avvolgenti dello strumento dalle radici indo-gitane prodotti da Marco Lo Russo Rouge, concertista, compositore e docente al conservatorio. La loro performance si ripeterà alle ore 20.30, 21.30, 22.30, 23.30 e 00.30. Poco distante, sempre immersa nel verde di Villa Torlonia, si potrà ammirare la bellezza della SERRA MORESCA, luogo magico che per una sera sarà ancora più valorizzato dall’evento El amor brujo a cura dell’Associazione Fabrica Harmonica. Alle ore 21.00, 22.00, 23.00 e 24.00, si ripeterà un itinerario poetico-musicale spagnolo tra ‘800 e ‘900 con protagonisti Alba Grazioli, che leggerà poesie e brani di grandi autori spagnoli, e il duo pianistico spagnolo composto da Pilar Martìn e Àlvaro Saldaña. La GALLERIA D’ARTE MODERNA di via Crispi sarà lo scenario per una vera e propria sfida tra poesia e musica, tra voce e suoni elettronici, tra scrittura teatrale e improvvisazioni musicali. Slam! Il ‘900 poesia e musica in Galleria, a cura dell’Associazione Muovileidee, ricalcherà lo stile delle slam battles per indurci a riflettere sull’importanza delle parole e si muoverà su un contesto ampio come quello novecentesco, che verrà attraversato tramite le influenze dei suoi artisti maggiori. A guidare la sfida davanti al pubblico saranno un’attrice, una cantante improvvisatrice e un tastierista improvvisatore. Repliche alle ore 21.00, 22.00, 23.00 e 24.00. Si intitolola RiTe TiMe, il progetto che Cinzia Tedesco, artista tra le più apprezzate nel panorama musicale nazionale e internazionale, porterà in scena nelle sale del MUSEO CARLO BILOTTI – ARANCIERA DI VILLA BORGHESE (ingresso gratuito). L’evento, a cura di Xilema srl, costituisce per la Tedesco un ulteriore passaggio di un percorso verso il ritorno a un jazz di taglio moderno negli arrangiamenti, nelle sonorità e nel groove. Ad affiancarla, nel progetto e nella serata, sono Pino Jodice al pianoforte e keyboards (autore anche degli arrangiamenti), con Mauro Arduini al contrabbasso e Davide Pettirossi alla batteria. Durante le repliche delle ore 20.30, 21.30 e 22.30, l’ensemble proporrà un ampio repertorio con brani, tra gli altri, di Kenny Wheeler, Chick Corea, Lyle Mays oltre alle “song” americane degli anni ’90. A cura dell’Associazione Culturale Controchiave sarà, invece, lo spettacolo al MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANA E DELLA MEMORIA GARIBALDINA (ingresso gratuito) dal titolo Il sogno di una rivoluzione sociale. L’eredità morale della Repubblica Romana. Gli artisti in scena ripercorreranno i momenti salienti di quel periodo attraverso un percorso in cui si intrecceranno letture di brani storici, articoli della Costituzione e canti popolari che vanno dalla fine del ‘700 fino alla metà del secolo scorso. Orari repliche: 21.00, 22.30 e 24.00. Dalla musica classica al jazz, dalla musica popolare a quella contemporanea, dalla musica tradizionale europea a quella extraeuropea. Il Concerto del Quintetto di clarinetti della Banda Musicale dell’Aeronautica Militare, in programma al MUSEO NAPOLEONICO alle 20.30, 22.00 e 24.00 (ingresso gratuito), sarà un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso i più differenti generi musicali. Ad accompagnare il pubblico saranno i cinque musicisti F. Bertuccio, R. Santiano, M. Buonocore, C. Ripa e C.R. Scura. Si intitola In principio era il battito. Suoni, canti e racconti dalla nascita del mondo il suggestivo spettacolo al MUSEO DELLE MURA (ingresso gratuito), in cui il cast tutto al femminile composto dal Taika Trio di Rita Superbi, Catia Castagna, Marilena Bisceglia (percussioni giapponesi) e dalle voci di Chiara Casarico (voce recitante e canto) e Tiziana Scrocca (voce recitante) si cimenterà in un grande tributo in musica e parole alla Madre Terra. Partendo dal ritmo ancestrale del tamburo, simile al battito del cuore, le artiste daranno il via a un processo di rigenerazione che arriverà fino alla mente attraverso il canto e la parola. Alle ore 21.00, 22.00, 23.00 e 24.00. A cura dell’Associazione Culturale Il Naufragarmèdolce. Musica popolare e “medicamentosa” sarà quella proposta da Sparatrapp nell’esibizione al MUSEO DI CASAL DE’ PAZZI (ingresso gratuito) a cura dell’Associazione Finisterre. Alle ore 20.30, 21.30, 22.30 e 23.00, il quartetto “terapeutico” composto da Camillo “Milo” De Felice, Elia Ciricillo, Daniele Mattei e Simone Pulvano entrerà in scena con abiti improbabili per proporre un intrattenimento costruito sull’alternanza tra ballate, tarantelle, gag ad effetto e poesie surreali. Infine, al MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA è in programma l’esibizione del quartetto di sassofoni Ialsax Quartet composto da Gianni Oddi, Filiberto Palermini, Stefano Rossi e Stefano De Sanctis. Nell’evento Classica, Jazz e non solo…con Ialsax Quartet, a cura dell’Associazione Roma Sinfonietta, verranno proposti tre interventi musicali, alle ore 21.00, 22.00 e 23.30, durante i quali prenderà vita un viaggio musicale che parte da Bach, Mozart, Rossini e arriva al jazz di H.C. Handy, Nick La Rocca, passando per le colonne sonore di Ennio Morricone, Nino Rota e Nicola Piovani, il tango di Astor Piazzolla, l’inconfondibile George Gershwin e un omaggio ai Beatles. A completare il programma della serata anche l’apertura straordinaria del PLANETARIO DI ROMA che proporrà alle ore 21.00 e 22.30 lo spettacolo di musica dal vivo, elettronica e acustica Cinquemila fili di luce l’evento, un volo musicale attraverso il cielo stellato in compagnia della compositrice, pianista e cantante kazaka Angelina Yershova. Ingresso con bigliettazione ordinaria e prevendita obbligatoria su www.planetarioroma.it. In conclusione, è previsto un calendario di visite guidate a disposizione del pubblico che sceglierà di visitare il MUSEO DI SCULTURA ANTICA GIOVANNI BARRACCO (ingresso gratuito), il MUSEO PIETRO CANONICA A VILLA BORGHESE (ingresso gratuito) e la CASINA DELLE CIVETTE a Villa Torlonia. ACCADEMIE, AMBASCIATE E ISTITUTI DI CULTURA STRANIERI   Non solo spazi museali. Musei in Musica 2023 conta tra le proprie fila anche alcune delle più riconosciute Istituzioni straniere cittadine che accoglieranno eccezionalmente e in forma gratuita il pubblico in orario serale con musica, mostre e le bellezze artistiche contenute nei propri edifici. Tra le opportunità per il pubblico si segnalano: l’apertura dell’ACCADEMIA D’UNGHERIA, dalle 20.00 alle 01.00 (ultimo ingresso 00.45), dove si potrà assistere a una doppia replica (ore 20.30 e 22.30) di un concerto per violino e cimbalom tenuto da Marco Valabrega e Luigi Gaggero oltre a poter visitare Palazzo Falconieri e le sue mostre Variazioni Icône di Vera Molnár e Il Castello del Principe Barbablù di János Kass; l’AMBASCIATA DI ROMANIA che, nell’orario di apertura dalle 20.00 alle 21.00, proporrà il concerto dal titolo A ritmo di chitarra classica, a cura del musicista Laurențiu Topală Inoltre, apertura straordinaria anche dell’ISTITUTO SVIZZERO che dalle 11.00 alle 23.00 (ultimo ingresso ore 22.30) con la mostra collettiva Poetry for revolutions: A Group Show with Manifestos and Proposal, dell’AMBASCIATA DEL BRASILE (dalle 20.00 alle 22.00, ultimo ingresso ore 21.45) con le visite guidate al piano nobile di Palazzo Pamphilj (4 visite con gruppi da 20 persone - 30 minuti ciascuna. Prenotazioni sul sito dell’Ambasciata); e dell’ISTITUTO CERVANTES (dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 02.00, ultimo ingresso ore 01.30) con la mostra Teatri del pittore spagnolo Pedro Cano.   UNIVERSITÀ PUBBLICHE E PRIVATE   Musei in Musica 2023 vedrà la partecipazione attiva di numerose università del territorio cittadino che apriranno eccezionalmente i loro spazi per proporre un ampio programma di mostre, visite guidate e spettacoli musicali totalmente gratuiti. Si comincia con la SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA che terrà aperte, dalle 20.00 alle 24.00, molte sedi del suo Polo Museale. Info consultabili sul sito: www.uniroma1.it. Come simbolica inaugurazione della serata segnaliamo, alle ore 20.00, il concerto Resister non si può al ritmo del jazz al Museo dell’Arte Classica, con grandi classici del genere e musiche di cartoni animati rivisitate in chiave jazz. A seguire, alle ore 22.00, Carte Che Cantano, un viaggio musicale tra cartografia, immagini e plastici con Serena Cataldi, Filiberto Ciaglia e Sandra Leonardi. Il museo proporrà, inoltre, visite guidate alle 21.30, alle 22.30 e alle 23.00 e l’apertura della mostra Alla ricerca del bello. Trent’anni di Martenot a Roma a cura di Loris Liberatori. Doppio concerto anche per il Museo di Storia della Medicina: alle 20.30 saranno i successi di musica rock e pop italiani e internazionali a tenere banco nel concerto Girovagando a ritmo di rock a cura de Gli Ottovi inclusi, mentre alle 22.30, con Alchemies della Salt Street Band, ci si ispirerà ai processi alchemici per valorizzare gli accordi di alcuni brani pop e rock. Registro completamente differente, invece, per il Museo del Vicino Oriente, Egitto e Mediterraneo che proporrà, alle ore 20.30, il concerto Dall’allemanda alla giga: la danza secondo Bach con gli archi di MuSa Classica Luca Marinucci (violino), Viola Matilde Cocchi (viola), Marco Valerio Cesarett Salvi (violoncello). A disposizione dei visitatori anche le visite guidate, alle 20.00 e alle 22.00, del museo e della mostra La Mummia di Ramses. Il Faraone immortale È previsto per le 21.30, invece, l’inizio del concerto Il soul e il Gospel del coro MuSa Blues diretto dal Maestro Giorgio Monari con Ermanno Piccone (voce e pianoforte) e Ilaria Muccari (chitarra), all’interno del MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea. Qui si potrà visitare anche la mostra Szymborska e il mondo – collage, a cura di Luigi Marinelli con la collaborazione di Gaia Fiorentino e Anna Jagietto. Apertura anche per il Museo delle Antichità Etrusche e Italiche al cui interno si potrà visitare la mostra Caere. Storie di dispersioni e recuperi, con visite guidate in partenza alle 21.00 (ogni 30 min.), e assistere, alle ore 22.00, al concerto con sei sonate da camera di Anna Bon: una rara compositrice del Settecento eseguito dai solisti di MuSa Classica Dora Strukan Garrone (flauto) e Leonardo Timpano (cembalo). Alle ore 22.30, la programmazione ci condurrà al Museo delle Origini per assistere al concerto Carolando – La danza fra Medioevo e Rinascimento degli strumentisti di EtnoMuSa Riccardo Bernardini (flauti e ciaramella) e Matilde Becherini (viella), che daranno vita a un excursus sullo sviluppo dell’arte coreutica. A disposizione dei visitatori anche visite guidate al museo e alla mostra di Nina Torp Methods of Patternmaking / Between knowing and speculation Conclude la programmazione alle ore 23.00 al MUST – Museo Universitario di Scienze della Terra, il concerto ‘Tis Autumn – Omaggio ad Ella Fitzgerald & Joe Pass con gli strumentisti di MuSa Jazz Sonja Ilic (voce) e Francesco Chieffo (chitarra). In programma anche visite guidate alla mostra Terra: che sorpresa! Anche l’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE aderirà alla 13a edizione di Musei in Musica con l’apertura dei suoi spazi di Piazza della Repubblica (dalle 20.00 alle 24.00, ultimo ingresso ore 22.30) dove si potrà assistere, alle ore 21.00, alle 22.00 e alle 23.00, al concerto Il MuSEo di Roma Tre sulle note della Roma Tre Orchestra con i violoncellisti Alessandro Guaitolini e Angelo Maria Santisi  e si potranno visitare il MuSEd – Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” e la mostra Caro Giornalino… Due secoli di stampa periodica per ragazzi   Ulteriori possibilità per i visitatori saranno quelle proposte dall’UNIVERSITÀ LUISS GUIDO CARLI (dalle 20.00 alle 24.00, ultimo ingresso ore 23.00) che ospiterà alle ore 20.00 il concerto I Ruggenti Anni ’20 a Villa Alberoni della Blue Moon Jazz Band insieme a visite guidate di Villa Alberoni e dell’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI LINK CAMPUS UNIVERSITY (dalle 20.00 alle 22.30, ultimo ingresso ore 21.30), dove si terranno due repliche (ore 20.30 e ore 21.30) del concerto lirico dal titolo Le eroine dell’amore, in collaborazione con l’Associazione Accademia Musicale Internazionale. Le arie tratte dalle opere di Mozart, Donizetti, Puccini, Verdi, Dvorak saranno eseguite da Hanna Kim (soprano), Meri Gongadze (soprano), Jin Seok Park (tenore), Yoon Ho Jeong (baritono) sotto la direzione del Maestro Cristina Park MUSEI E MOSTRE Tra le mostre visitabili: Ai MUSEI CAPITOLINI si potranno apprezzare, inoltre, le mostre La Roma della Repubblica. Il racconto dell’archeologia (Palazzo Caffarelli), VRBS ROMA (Sala degli Arazzi), I colori dell’antico. Marmi Santarelli (Palazzo Clementino) e I sommersi. Roma 16 ottobre 1943 (Palazzo dei Conservatori, Sale del piano terra). Infine, sarà ancora possibile ammirare il quadro La Deposizione di Cristo di Jacopo Tintoretto, eccezionalmente esposto nella Pinacoteca Capitolina fino al prossimo 3 dicembre, e il progetto multimediale L’eredità di Cesare e la conquista del tempo (Sala della Lupa e dei Fasti antichi). Doppia opportunità per i visitatori del MUSEO DI ROMA. Al primo piano di Palazzo Braschi si potrà visitare la mostra Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini in cui venticinque ritratti in gesso di Pietro Tenerani dialogano con le fotografie di Luigi Spina, mentre le sale del piano terra continueranno a ospitare Quotidiana, il programma di mostre dedicato alla scoperta di fenomeni e autori dell’arte italiana del XXI secolo co-prodotto da La Quadriennale di Roma. Ampia l’offerta per gli amanti della fotografia: si va dal MUSEO DELL’ARA PACIS con l’esposizione Helmut Newton. Legacy, dedicata a uno dei fotografi più amati di tutti i tempi a cento anni dalla sua nascita, al MUSEO DELLE MURA con Patrimonio Mondiale: la Natura e le Impronte Umane, in cui lo sguardo del fotografo Michele Spadafora si poggia su 39 Siti del Patrimonio Mondiale. Fino ad arrivare al MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE che propone la mostra Philippe Halsman. Lampo di genio, con gli scatti di uno dei più originali ed enigmatici ritrattisti del Novecento. In aggiunta, al primo piano del museo di piazza Sant’Egidio sarà a disposizione anche la mostra Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli. Altra duplice proposta è quella della GALLERIA D’ARTE MODERNA, all’interno della quale si potranno visitare Laboratorio Prampolini #2 e L'allieva di danza di Venanzo Crocetti. Il ritorno mentre i MUSEI DI VILLA TORLONIA proporranno Ferrari Sheppard. Crucible al Casino dei Principi e la novità Nel segno di Cambellotti. Virgilio Retrosi artista e artigiano, al suo primo giorno di apertura alla Casina delle Civette. Infine, all’interno di Villa Borghese, si potranno visitare le mostre Barbara Doser | Hofstetter Kurt tense intense al MUSEO CARLO BILOTTI - ARANCIERA DI VILLA BORGHESE e El Dorado al MUSEO PIETRO CANONICA. Ad arricchire la proposta culturale contribuiranno inoltre i molti spazi espositivi che hanno aderito e che resteranno eccezionalmente aperti in orario serale proponendo le rispettive mostre. Tra questi: il PALAZZO ESPOSIZIONI ROMA che aprirà le proprie porte dalle 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso ore 01.00) consentendo di visitare quattro esposizioni: Don McCullin a Roma, Boris Mikhailov: Ukrainian Diary, L’avventura della Moneta e Macchine del tempo. Il viaggio dell’universo inizia da te, aperta al pubblico proprio da sabato 25 novembre. Dalle 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso ore 01.30) anche il MACRO sarà aperto e accessibile gratuitamente per tutti quei visitatori che vorranno ammirare le mostre Hear Alvin Here, …E Prini, Vicolo della Penitenza 11/A, The Bidet and the Jar, Atti visivi dell’insurrezione, Profondità in campo, Retrofuturo, Experimental Jetset. In Piazza Venezia, rimarrà aperto dalle 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso ore 01.00) anche PALAZZO BONAPARTE e la mostra attualmente ospitata dedicata a Escher (ingresso ridotto a €12,00 – Bambini da 4 a 11 anni €5,00). Infine, per i più piccoli, apertura serale anche per VIGAMUS - THE VIDEO GAME MUSEUM OF ROME (dalle 10.00 alle 24.00, ultimo ingresso ore 23.30) che proporrà visite guidate alle mostre Game zero 5885 – le origini del videogioco e WWOG! – Weird World Of Games!. Fonte Zetema   Fri, 17 Nov 2023 15:18:08 +0000 Arte Disgelo tra Usa e Cina, incontro tra Biden e Xi http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32291-disgelo-tra-usa-e-cina-incontro-tra-biden-e-xi.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32291-disgelo-tra-usa-e-cina-incontro-tra-biden-e-xi.html Il 15 novembre il presidente statunitense Joe Biden e quello cinese Xi Jinping hanno ristabilito, nel corso di un incontro vicino a San Francisco, negli Stati Uniti, un dialogo che era sospeso da un anno. Ma hanno anche ribadito le loro divergenze, in particolare su Taiwan. Organizzato a margine del vertice dell’Asia-Pacific economic cooperation (Apec), l’incontro ha permesso di ripristinare le comunicazioni militari ad alto livello, sospese da più di un anno, hanno affermato le due superpotenze.Il presidente statunitense, 80 anni, ha assicurato che in caso di crisi i due leader potranno alzare il telefono e parlarsi. Washington e Pechino hanno anche deciso di creare un gruppo di esperti per discutere dei rischi associati all’intelligenza artificiale. L’incontro, com’era ampiamente previsto, non ha però permesso di risolvere le divergenze fondamentali tra i due paesi. Biden ha invitato Xi a “rispettare il processo elettorale” a Taiwan, dove nel gennaio 2024 si terranno le elezioni presidenziali e legislative. Il presidente cinese ha invece chiesto a Biden di “smettere di fornire armi a Taiwan”, perché “la riunificazione è inevitabile”. Washington si aspetta inoltre che la Cina, partner dell’Iran e della Russia, non aggravi le principali crisi internazionali, tra cui il conflitto tra Israele e Hamas e la guerra in Ucraina. Xi non metteva piede negli Usa dal 2017, quando alla Casa Bianca c'era Trump. Biden ha dato il benvenuto al presidente cinese - che in passato aveva definito "un dittatore" - in una location tenuta segreta dalle parti sino all'ultimo, per timore di contestazioni: la storica tenuta Filoli, 40 km a sud di San Francisco. E' qui che i capi delle due superpotenze hanno cercato possibili punti di incontro sui principali dossier bilaterali e globali, anche se le divergenze non mancano e i rispettivi team dovranno continuare a confrontarsi. L'incontro tra Biden e Xi Jinping a San Francisco non rappresenta un reset, ma una ripresa del dialogo a tutti i livelli, anche militari, per, ha detto il presidente americano alomologo cinese, "fare in modo che la competizione non sfoci in conflitto" e "gestire responsabilmente la competizione" fra i due Paesi. Una stretta di mano, un faccia a faccia che serve ad avviare il disgelo. "La Cina non intende entrare in guerra con nessuno", ha precisato Xi. "La Cina non ha alcun piano per sostituire gli Stati Uniti e gli Usa non dovrebbero avere piani per sopprimere la Cina: i due Paesi dovrebbero promuovere una cooperazione reciprocamente vantaggiosa", ha quindi spiegato Xi La prima intesa è stata trovata sul clima, poche ore prima del vertice, quando Usa e Cina hanno firmato una dichiarazione comune in cui si impegnano a lavorare insieme contro "una delle più grandi sfide del nostro tempo", intensificando la cooperazione sul metano e sostenendo gli sforzi globali per triplicare l'energia rinnovabile entro il 2030. Il documento tace sull'uso del carbone e sul futuro dell'energia fossile ma in ogni caso si tratta di un segnale positivo, anche in vista dell'imminente Cop28. Xi ha poi affrontato il tema delle sanzioni imposte da Washington a Pechino, sottolineando come queste "in materia di controllo delle esportazioni, verifica degli investimenti e sanzioni unilaterali danneggiano gravemente gli interessi legittimi della Cina". Il presidente cinese ha quindi spiegato di ritenere "importante che gli Usa prendano sul serio le preoccupazioni della Cina e adottino passi tangibili per revocare le sanzioni unilaterali in modo da fornire un ambiente equo, giusto e non discriminatorio per le imprese cinesi". Lo sviluppo e la crescita della Cina, "guidati dalla sua logica intrinseca, non saranno fermati da forze esterne", ha aggiunto Xi. Prove di equilibrismo poi su Taiwan. Per Xi, la riunificazione con Taiwan "è un processo inarrestabile" e rappresenta "la questione più importante e delicata nelle relazioni fra Cina e Stati Uniti". "Gli Stati Uniti dovrebbero intraprendere azioni concrete per onorare il proprio impegno di non sostenere l'indipendenza di Taiwan, smettere di armare Taiwan e sostenere la riunificazione pacifica della Cina", ha aggiunto il presidente cinese. Biden, secondo un funzionario statunitense, ha messo in chiaro che la posizione Usa è di mantenere la pace, la stabilità e lo status quo a Taiwan, chiedendo a Xi di rispettare il processo elettorale in corso. Il presidente Xi Jinping ha espresso vicinanza agli Usa per i danni sociali causati dal Fentanyl, l'oppiaceo in prevalenza sintetizzato in Cina. "Vorrei farvi sapere che la Cina è profondamente solidale con il popolo americano, soprattutto con i giovani, per le sofferenze che il Fentanyl ha inflitto loro", ha detto Xi, intervenendo a San Francisco alla cena di gala della comunità business Usa Cina. "Il presidente Biden e io abbiamo concordato di istituire un gruppo di lavoro sulla lotta al narcotraffico per promuovere la nostra cooperazione e aiutare gli Stati Uniti a contrastare l'abuso di droga", ha aggiunto il leader cinese. In cambio dell'aiuto di Pechino, Washington potrebbe revocare le sanzioni contro l'istituto di scienze forensi, accusato di collaborare alla repressione degli uiguri nello Xinjiang. Tra i risultati dati per acquisiti alla vigilia, il ripristino della hotline militare, cancellata da Pechino dopo la controversa visita dell'allora speaker Nancy Pelosi a Taiwan nel 2022. Previsto anche un impegno a limitare l'uso dell'intelligenza artificiale nelle armi nucleari. "Pace e sviluppo globali" sono i due binari del vertice indicati da Pechino alla vigilia dell'incontro, il primo di persona dopo un anno ma il settimo tra i due leader, che si conoscono dal 2011, quando entrambi erano vicepresidenti. "Il mondo è abbastanza grande per la convivenza e per il successo di Cina e Stati Uniti - ha detto infatti Xi incontrando Biden -: le relazioni bilaterali fra i due Paesi sono le più importanti e sarebbe irrealistico per una delle parti cercare di rimodellare l'altra". Per Stati Uniti e Cina "voltarsi le spalle non è un'opzione", ha aggiunto il presidente cinese, sottolineando come le relazioni fra i due Paesi non siano mai state facili "negli ultimi 50 anni" e come, pur dovendo affrontare diversi problemi, siano sempre "andate avanti". "Xi Jinping è un dittatore nel senso che è colui che è alla guida di un Paese comunista". Lo ha detto Joe Biden al termine della conferenza stampa seguita al faccia a faccia con il presidente cinese. Biden ha messo in evidenza con il presidente cinese "l'universalità dei diritti umani e la responsabilità di tutti i Paesi a rispettare gli impegni internazionali sui diritti umani". Lo riferisce la CasaBianca, sottolineando che il presidente Usa ha sollevato i suoi timori sugli abusi dei diritti umani della Cina, inclusi quelli nello Xinjiang, in Tibet e a Hong Kong. Fonte Sky e varie agenzie   Thu, 16 Nov 2023 16:55:46 +0000 Prima pagina Grande successo al Sacro Cuore di Ragusa http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32290-grande-successo-al-sacro-cuore-di-ragusa.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32290-grande-successo-al-sacro-cuore-di-ragusa.html   Seicento ingressi. Un successo senza precedenti. Una festa straordinaria. Tutti assieme per celebrare, con salsiccia e frittelle, la serata di San Martino. Un momento speciale quello tenutosi sabato sera nel salone teatrale della parrocchia Sacro Cuore di Gesù dove gli organizzatori hanno saputo aggregare al meglio chi ha partecipato. E poi la musica di Damiano Scollo e i balli a rendere il tutto ancora più coinvolgente. Insomma, meglio di così non si poteva sperare. Lo dice lo stesso parroco, il sacerdote Marco Diara. “Avevamo avuto sentore, dalle telefonate ricevute per le prenotazioni – sottolinea – che sarebbe andata bene. Ma così abbiamo superato, e di molto, ogni più rosea previsione. Ringrazio i componenti del comitato e tutti coloro che si sono dati da fare sul fronte organizzativo. Ringrazio chi ha partecipato facendoci vivere momenti di unione che hanno contrassegnato in positivo un appuntamento ormai diventato fisso nella tradizione di questa parrocchia. Sono molto contento che sia passato il messaggio dello stare assieme all’insegna del rispetto e dell’attenzione nei confronti degli altri. Direi che è andato tutto bene e che questa festa di San Martino rimarrà a lungo impressa nei nostri cuori. Questo ci fornisce lo stimolo per organizzare altri momenti aggregativi durante l’anno”. Thu, 16 Nov 2023 11:47:05 +0000 Ragusa All’Unical evento-dibattito sulle produzioni audiovisive promosso dal DiBEST con Filmare Festival http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32289-all-unical-evento-dibattito-sulle-produzioni-audiovisive-promosso-dal-dibest-con-filmare-festival.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32289-all-unical-evento-dibattito-sulle-produzioni-audiovisive-promosso-dal-dibest-con-filmare-festival.html Si è svolto all’Università degli Studi della Calabria un affollato evento di alto valore culturale e scientifico su “Le produzioni audiovisive - tutela del mare -  sostenibilità ambientale “  promosso dal Dipartimento di Biologia, Ecologia, e Scienze della Terra (DiBEST) in stretta collaborazione  con Filmare Festival – i cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente – che ha chiuso di fatto l’edizione 2023 con la consegna dei Premi ai vincitori delle opere in concorso.   All’evento, voluto e coordinato dalla Prof.ssa Elvira Brunelli del DiBEST, sono intervenuti il Commissario Straordinario di Calabria Film Commission Anton Giulio Grande, il direttore Rai Calabria Massimo Fedele, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente (DIAm ) Giuseppe Mendicino e il prof. Mario Maiolo Referente del Corso di Laurea in Tecnologie del Mare e della Navigazione. Sull’importanza del cinema e dell’audiovisivo la Dott.ssa Angela Maiello, docente di Cinema e Media mentre sulle tematiche sociali è intervenuta la prof.ssa Giovanna Vingelli, Delegata del Rettore Pari Opportunità e docente del Dipartimento di Scienze e Politiche Sociali ( DiSPeS).  Nel corso dell’evento, dopo la sezione scientifica tenuta dai docenti Unical, sono stati consegnati i Premi del Filmare Festival 2023: Anton Giulio Grande ha consegnato il premio “miglior regia” per la “La Pescatora “è stato consegnato a Lucia Lorè che ha vinto anche il Premio di “miglior attrice”. Il premio di “miglior attore“ è stato consegnato ad Andrea Pannofino, figlio d’arte, e premiato per l'interpretazione nel corto "Anche il riccio respira" del giovane regista calabrese Domenico Pietropaolo. Premio Speciale Filmare “Fotografare il mare” consegnato a Francesco Sesso più volte Campione mondiale di foto subacquea ed apprezzato Ricercatore DIAm dell’UniCal.  I Premi sono stati realizzati dal maestro orafo Michele Affidato.  Un saluto ai lavori è stato portato anche da Michele Guardia, sindaco di Sangineto, comune che da due anni ospita l’evento finale del Festiva. Presenti anche Cataldo Minò sindaco di Cariati e la brava cantautrice e compositrice Antea premiata da Filmare per  la sua musica e le sue produzioni video clip  che promuovono le tematiche ambientali.  Conclusione migliore dell’edizione 2023 – con la solita e perfetta conduzione di Francesca Russo - per il Filmare Festival non poteva esserci mentre l'Ass. Culturale Calabriartes di Enzo De Carlo e dalla DRB di Beniamino Chiappetta organizzatori del Festival, sono già al lavoro per la prossima edizione, per la quale si preannunciano già le novità dell’istituzione anche di un’apposita “Sezione documentarista/scientifica” per le opere audiovisive a carattere ambientale che volessero concorrere, corroborate proprio da una serie di attività culturali che saranno realizzate di concerto ai due Dipartimenti (DiSPeS e DiBEST) dell’Unical con i quali Filmare e la DRB hanno stipulato Protocolli d’Intesa per la realizzazione di attività congiunte, mentre già si delinea l’inserimento nel progetto della quarta edizione Filmare 2024 di nuovi Partners sia Istituzionali che del Terzo Settore.    Filmare ha avuto quest'anno il sostegno della Calabria Film Commission, il riconoscimento del Ministero della Cultura - Direzione generale Cinema e audiovisivo-, il patrocinio editoriale di Rai Calabria e le strette Collaborazioni con l'ENEA, con il Ministero della Transizione ecologica, Confapi Calabria, il FLAG "La Perla del Tirreno " e l'UNPLI - Comitato provinciale di Cosenza-,  nonchè il patrocinio dei Comuni ospitanti le serate del Festival (Scalea, Soverato, Cariati , Sangineto e l'Associazione Laghi di Sibari).  Thu, 16 Nov 2023 11:36:18 +0000 Cosenza Alluvione in Toscana: L’Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica parla di Rischio Idrogeocementizio http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32288-alluvione-in-toscana-l-associazione-italiana-ingegneria-naturalistica-parla-di-rischio-idrogeocementizio.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32288-alluvione-in-toscana-l-associazione-italiana-ingegneria-naturalistica-parla-di-rischio-idrogeocementizio.html Il Presidente A.I.P.I.N. e docente Università di Firenze, ha indossato i gambali e unendosi agli altri volontari, armato di pale, ha spalato il fango, in Toscana.  Federico Preti  – Presidente Nazionale A.I.P.I.N. e docente di idraulica e Difesa Territorio dell’Università degli Studi di Firenze  ha dichiarato: “ Non dovremmo parlare di Dissesto Idrogeologico ma di Rischio Idro-Geo-Cementizio. Ed è nuovo termine coniato da noi. Campi Bisenzio è un comune della Piana Firenze-Prato-Pistoia, la zona più urbanizzata della Toscana secondo il rapporto ISPRA sul Consumo di Suolo. Il nome del paese sta sicuramente a significare “campi coltivati attraversati dal fiume Bisenzio”, ma oggi abbiamo un corso d’acqua ristretto e rettificato da argini che proteggono importanti infrastrutture produttive”. L’Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica – A.I.P.I.N. – parla di Rischio Idrogeocementizio.  “Dal Dissesto Idrogeologico al RISCHIO IDROGEOCEMENTIZIO. L’Associazione Italiana di Ingegneria Naturalistica conia, da oggi, tale nuovo termine. Siamo in presenza di Rischio IdroGeoCementizio. Piove sul bagnato, ma gli Angeli del Fango non si fermano: e poi? Campi Bisenzio è un comune della Piana Firenze-Prato-Pistoia, la zona più urbanizzata della Toscana secondo il rapporto ISPRA sul Consumo di Suolo. Il nome del paese sta sicuramente a significare “campi coltivati attraversati dal fiume Bisenzio”, ma oggi abbiamo un corso d’acqua ristretto e rettificato da argini che proteggono importanti infrastrutture produttive (i ben noti capannoni). A dimostrazione che siamo ancora un paese civile e solidale, le strade di Campi (come qui si abbrevia) sono invase da ragazzi e adulti che volontariamente aiutano i cittadini colpiti (quale miglior medicina all’”ansia climatica” …), mentre è in corso la conta dei danni. Dalle prime stime si parla di 300 milioni di danni in quel comune su un’area di 800 ettari, a fronte dei 500 milioni in Toscana: cerchiamo di fare anche noi qualche conto. Se avessimo ancora avuto il Bisenzio libero di scorrere fra campi coltivati, avremmo avuto 10 o 100 volte meno danni. Ma c’est la vie: lo sviluppo ha portato infrastrutture che valgono di più di un ettaro di terreno o un mancato raccolto. Si tratta quindi di un danno pari a circa 400 euro al metro quadro edificato, quasi la metà di quanto speso per costruire, persi in un colpo solo (in realtà ci sono anche la automobili da buttare, le materie prime e la merce danneggiate nei magazzini, le foto di famiglia che galleggiavano negli scantinati, etc.) ”. Lo ha affermato Federico Preti, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica, Docente di idraulica, esperto di difesa del terrritorio dell’Università di Firenze.  “È arrivata tanta acqua, ma da dove e quanta? Questa è la domanda che bisognerebbe porsi. Le piogge avevano un tempo di ritorno stimato in un centinaio di anni (secondo dichiarazioni del Lamma), ma localmente dovrebbe essere stato superato, visto che le opere idrauliche sono progettate per piene duecentennali. Il fatto è che a parità di pioggia l’acqua sarebbe arrivata in minor quantità e in più tempo se fosse stata trattenuta a monte (calcolato in circa il 10%: quanto ora dobbiamo  stoccare nelle casse di espansione a valle). Significa che la stessa quantità di acqua ora arriverebbe ogni 70 anni, invece ogni 100 anni ne arriva un altro quasi 10% in più. Il problema è che la pericolosità è così aumentata del 50%  (i processi in natura nono sono direttamente proporzionali, sovente): invece di 300 milioni di danni ne avremmo avuti 200, anche se non ci sono più solo campi da allagare. Quanto sopra è un esempio pratico della valutazione del RISCHIO, data dalla moltiplicazione fra il valore economico dei beni esposti vulnerabili e della PERICOLOSITÀ. Sempre ISPRA, pubblica ogni anno il rapporto sul Dissesto Idrogeologico in cui si elencano Comuni colpiti e purtroppo vittime. In realtà erosione, frane, piene e esondazioni sarebbero fenomeni naturali – ha concluso Preti -  ma creano danni se si costruisce e vive in zone a Rischio. Facciamo allora chiarezza: i due rapporti sul Consumo di Suolo e sul Dissesto Idrogeologico dovrebbero, insieme, costituire un unico rapporto, quello sul RISCHIO IDROGEOCEMENTIZIO. Coniamo questo termine, che è più chiaro ed onesto. Meglio di “idrogeoedilizio” (non addossiamo la colpa a chi si è costruito la sua casetta, autorizzata da qualche “Ente preposto”, magari in virtù di opere idrauliche che, purtroppo, a volta inducono a sentirsi più sicuri). Meglio anche di “idrogeoantropico” (è vero siamo ormai nell’Antropocene, cambi climatici compresi e senza limiti al cosiddetto sviluppo, ma l’Uomo aveva anche creato un Paesaggio armonico e sostenibile, fino ad un certo punto …, speriamo che non sia di non ritorno): ad esempio, nel caso dell’erosione si distingue fra “naturale” (che porta la sabbia alle nostre spiagge) o “normale” (quella che è controllata o ridotta dalle sistemazioni idraulico-agrarie o forestali), ben diverse da  quella “accelerata”, fuori controllo).  Nella presentazione del recente libro “Oltre il fango”, Mario Tozzi sostiene che occorrono “quelle opere della manutenzione ordinaria e straordinaria, ma sapienti, puntuali e nel contesto di interventi dolci (Ingegneria Naturalistica, qualcuno la chiama)”. E il nostro Florin Florineth, compianto maestro di tale disciplina recentemente scomparso, aveva scritto l’opera “Piante al posto del cemento”. Sono le cosiddette Nature Based Solutions, di cui ora tanti parlano come di un nuovo toccasana, ma sono proprio quelle che l’AIPIN (Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica), promuove e, soprattutto, realizza concretamente con esperienza pluridecennale”. Thu, 16 Nov 2023 11:27:40 +0000 Attualità Dalla Columbia University alla Scuola Primaria Principe di Piemonte, arriva la conferenza in Neuroscienze, formato bambino http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32287-dalla-columbia-university-alla-scuola-primaria-principe-di-piemonte-arriva-la-conferenza-in-neuroscienze-formato-bambino.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32287-dalla-columbia-university-alla-scuola-primaria-principe-di-piemonte-arriva-la-conferenza-in-neuroscienze-formato-bambino.html  Si terrà alla Scuola Primaria Principe di Piemonte di Reggio Calabria il prossimo 18 novembre 2023 la conferenza:  Esplorando il mondo del cervello, un’avventura per giovani scienziati.   L'evento, tenuto dal Dott. Alfredo Spagna, Direttore del Corso di Laurea in Neuroscienze e Comportamento presso il Department of Psychology della Columbia University, coinvolgerà circa 300 bambini dalle seconde alle quinte classi.  La Dirigente Dott.ssa Maria Morabito, che ha accolto subito la proposta divulgativa, ha commentato: "Il nostro istituto è sempre stato un terreno fertile per iniziative innovative e stimolanti, e la conferenza rappresenta un nuovo e affascinante spunto nel panorama delle attività proposte ai nostri bambini.  La nostra scuola si impegna costantemente a fornire esperienze educative che vanno al di là delle aule tradizionali, e l'introduzione dei nostri alunni al meraviglioso mondo delle neuroscienze è un passo significativo in questa direzione. L'incontro offrirà ai nostri studenti un'opportunità unica di esplorare il funzionamento del cervello umano attraverso attività coinvolgenti e interattive, guidate da uno dei massimi esperti del settore.  La collaborazione con il Dott. Spagna, Direttore di un prestigioso Corso di Laurea presso la Columbia University, inorgoglisce la nostra scuola e aggiunge un tocco di prestigio alle nostre iniziative educative. La sua partecipazione riflette il nostro impegno costante nel fornire ai nostri alunni occasioni di apprendimento arricchenti e stimolanti.  Voglio ringraziare il corpo docente per il sostegno continuo che rende possibile l'organizzazione di eventi così significativi. Siamo certi che la conferenza sarà un'esperienza indimenticabile per i nostri bambini, ispirandoli a esplorare il mondo della scienza e della conoscenza con curiosità e passione."  Insieme, continueremo a plasmare il futuro dei nostri giovani studenti, offrendo loro opportunità di apprendimento che vanno oltre i confini convenzionali.”  L’idea di introdurre i bambini al meraviglioso mondo del cervello umano offre un'opportunità unica per soddisfare la loro curiosità incessante e rispondere ai numerosi "perché" che emergono nella loro quotidianità.  La conferenza del Dott. Alfredo Spagna prevede un coinvolgimento attivo degli studenti in varie attività connesse all'argomento, inclusa la costruzione di un modello semplificato del cervello, giochi della memoria e attività interattive legate all'esplorazione di illusioni ottiche. L'incontro culminerà in una sessione interattiva di domande e risposte, offrendo ulteriori spunti di apprendimento e divertimento.   "Studiare le neuroscienze fin dalla giovane età non solo alimenta la curiosità e lo spirito scientifico dei bambini, ma li aiuta anche a comprendere meglio se stessi e gli altri", afferma il Dottor Spagna. L'apprendimento delle funzioni del cervello fornisce agli studenti gli strumenti necessari per per affrontare le sfide dello studio, per riconoscere e comprendere le proprie emozioni e per comunicare in modo più efficace.  "Questo studio precoce delle neuroscienze può ispirare alcuni di loro a diventare i futuri scienziati che faranno progressi incredibili nella comprensione della mente umana e dell’organo che la produce: il cervello", inoltre il Professore  sottolinea che il mondo ha sempre bisogno di menti curiose e creative che possano contribuire a risolvere i problemi del futuro. “L’incontro mira ad ispirare e guidare attraverso il gioco, questi giovani studenti nel loro percorso di apprendimento, incoraggiandoli a esplorare il mondo affascinante delle neuroscienze e a considerare il ruolo cruciale che potrebbero svolgere nella comprensione del cervello umano”  Si tratta di un primo evento, che sicuramente lascerà aperto un canale comunicativo tra la scuola reggina e la Columbia University.   Thu, 16 Nov 2023 11:21:34 +0000 Reggio Calabria L'Ue non fornirà 1 milione proiettili entro marzo 2024 in Ucraina http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32284-l-ue-non-fornira-1-milione-proiettili-entro-marzo-2024-in-ucraina.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32284-l-ue-non-fornira-1-milione-proiettili-entro-marzo-2024-in-ucraina.html L'Unione Europea probabilmente non sarà in grado di realizzare il suo piano di fornire all'Ucraina un milione di proiettili di artiglieria entro marzo 2024 a causa dello stato della produzione dell'industria della difesa e degli ostacoli burocratici: lo ha reso noto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, confermando indiscrezioni dell'agenzia di stampa Bloomberg in questo senso. Lo riporta Ukrainska Pravda. "Purtroppo l'agenzia Bloomberg dice la verità", ha detto il ministro al canale United News: è "improbabile che venga rispettato", ha aggiunto riferendosi al  piano Ue. Kuleba ha sottolineato che la causa di questo problema non è la mancanza di volontà politica, ma "lo stato deplorevole dell'industria della difesa", così come "molte cose non sincronizzate, molta burocrazia". "L'Unione Europea sta lavorando per eliminare questi problemi, ed è per questo che, a Berlino, ho invitato l'Unione Europea a sviluppare una politica globale nel campo delle industrie della difesa", ha aggiunto. All'inizio della guerra in Ucraina, la Germania era inizialmente cauta nell'offrire a Kiev forniture militari dirette, ma poco dopo l'invasione della Russia il cancelliere Olaf Scholz ha riformulato gli obblighi morali della Germania di aiutare a resistere all'aggressione russa. Con la Russia e l'Ucraina ancora impegnate in combattimenti dopo quasi due anni e un importante conflitto israelo-palestinese in corso, l'Unione europea e la Nato si stanno facendo strada in un nuovo caotico ordine di sicurezza mondiale e la più grande economia europea sta scuotendo le idee vecchie di decenni su quale sia il vero scopo delle sue Forze armate. "Molti di noi ricordano ancora i racconti di guerra dei nostri genitori o dei nostri nonni - ha detto - e per i più giovani è quasi inconcepibile la guerra in Europa, molti di loro danno voce al loro orrore. La questione centrale è se si permette al potere di prevalere sulla legge: se permettiamo a Putin di riportare indietro le lancette dell'orologio al XIX secolo e all'era delle grandi potenze o se siamo in grado di tenere sotto controllo i guerrafondai come Putin, questo richiede la nostra forza". Il discorso ha rappresentato una svolta importante non solo nel conflitto ucraino, ma anche nel modo in cui il governo tedesco discute di strategia militare, che data la storia del Paese sino al 1945 è stata a lungo un argomento difficile. Sino agli ultimi anni, contribuire alla sicurezza mondiale attraverso la Nato anziché aumentare unilateralmente la potenza militare tedesca si è rivelato sufficiente per evitare di riaprire discussioni scomode su ciò che una Germania "forte" potrebbe significare per l'Europa. Oltre 830 strutture mediche in Ucraina sono state completamente o parzialmente ricostruite: lo ha reso noto il ministero della Sanità, come riporta Ukrinform. "A quasi metà novembre 2023, 834 strutture mediche in tutta l'Ucraina erano già state completamente o parzialmente ricostruite - si legge in un comunicato -. Di queste, 421 strutture sono state completamente ricostruite e altre 413 sono state parzialmente ricostruite". Secondo il ministero, la maggior parte delle strutture ricostruite si trovano nelle regioni di Mykolaiv, Dnipropetrovsk , Kiev, Kharkiv, Chernihiv e Kherson. Nel complesso, dall'inizio della guerra la Russia ha danneggiato 1.468 strutture mediche e ne ha completamente distrutte altre 193 a livello nazionale. Le strutture delle regioni di Kharkiv, Donetsk, Mykolaiv, Dnipropetrovsk, Kherson, Zaporizhzhia, Kyiv e Chernihiv sono state quelle maggiormente colpite. Intanto sul altro fronte prosegue l'esercito israeliano ha avviato "un'operazione precisa e mirata" contro Hamas nell'ospedale al-Shifa, il più grande ospedale di Gaza, invitando i terroristi ad arrendersi. "Sulla base delle informazioni di intelligence e di una necessità operativa, le forze dell'Idf stanno portando avanti un'operazione precisa e mirata contro Hamas in un'area specifica dell'ospedale Shifa", ha detto l'Idf nel comunicato. "L'operazione non intende danneggiare i pazienti, il personale medico o i cittadini presenti nell'ospedale", ha sottolineato l'esercito israeliano aggiungendo che la direzione dello Shifa è stata allertata prima che le truppe israeliane entrassero nel complesso. Sul suo account in ebraico X, l'Idf avrebbe anche fatto capire che una volta all'interno della struttura, avrebbe continuato ad essere presente, dicendo: "Nel prosieguo dell'operazione, si prevede che incubatrici, attrezzature mediche e alimenti per bambini saranno trasferiti all'ospedale". Il Qatar sta cercando di negoziare un accordo tra Hamas e Israele che includa il rilascio di circa 50 ostaggi civili da Gaza in cambio di un cessate il fuoco di tre giorni. Lo ha detto a Reuters un funzionario informato sui negoziati. L'accordo, coordinato con gli Stati Uniti, prevede anche che Israele rilasci alcune donne e bambini palestinesi dalle carceri israeliane e aumenti gli aiuti umanitari consentiti a Gaza, ha detto il funzionario.   Fonte Agi Sky24 msn e varie agenzie Wed, 15 Nov 2023 17:10:37 +0000 Attualità Il Comune di Cosenza plaude all'idea di Europa degli studenti del Telesio http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32281-il-comune-di-cosenza-plaude-all-idea-di-europa-degli-studenti-del-telesio.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32281-il-comune-di-cosenza-plaude-all-idea-di-europa-degli-studenti-del-telesio.html Studenti del Liceo Telesio ospiti della Commissione Cultura del comune di Cosenza che ha voluto conferire loro una targa al merito, quello di aver saputo raccontare l'Europa che tutti vorremmo! Durante l'incontro infatti è stato trasmesso il video prodotto dai ragazzi della 4C CamBio in occasione della partecipazione alla terza edizione del Premio Nazionale Ventotene. La loro idea di Europa sta conquistando tutti! Dalla giuria del Concorso Nazionale che li ha visti trionfare con il primo posto assoluto tra le scuole superiori di tutta Italia, alle istituzioni locali; prima del comune già la vicepresidente della Giunta regionale Giuseppina Princi ha espresso, in una lettera aperta indirizzata al Liceo, le congratulazioni per il grande risultato conseguito, riservandosi di avere i ragazzi ospiti della cittadella. L’evento in comune si è svolto nella sala consiliare di palazzo dei Bruzi, a fare gli onori di casa il consigliere Domenico Frammartino, presenti assieme ai ragazzi le professoresse Francesca Costanzo e Barbara Marchio, che hanno coordinato gli studenti nel loro lavoro; il Dirigente scolastico Domenico De Luca, che ha spiegato come la dimensione del Telesio vada anche oltre l'Europa, il Liceo infatti ospiterà a breve 13 ragazzi da Houston ed è impegnato in progetti che lo vedono inserito in reti internazionali con premi Nobel e prestigiosi atenei. Quanto al premio Ventotene, De Luca ha ribadito come il video premiato rappresenti un nuovo modo innovativo di fare didattica, capace di tradurre le conoscenze in competenze spendibili. Presente alla cerimonia anche la Costituzionalista dell'Unical, Prof.ssa Donatella Loprieno, la quale ha ricordato come ancora in Europa, da dopo la seconda guerra mondiale, non ci siano guerre e di come sia compito dei giovani far camminare sulle proprie gambe i valori che Spinelli e Rossi auspicavano, in particolar modo difendendo la libertà, i diritti umani e la pace. Spunti di riflessione sono arrivati anche da diversi consiglieri comunali che, nel prendere la parola, hanno voluto complimentarsi per un lavoro che rappresenta l’autenticità ed originalità dei nostri giovani, a cui la commissione cultura di Cosenza ha dedicato un’apposita sezione.   Wed, 15 Nov 2023 11:13:22 +0000 Cosenza Christmas Town: 10mila metri quadrati di parco tematico a Catania http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32280-christmas-town-10mila-metri-quadrati-di-parco-tematico-a-catania.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32280-christmas-town-10mila-metri-quadrati-di-parco-tematico-a-catania.html  Inizia il count-down per l’evento di 2512 che dall’8 al 30 dicembre trasformerà il centro fieristico “Le Ciminiere” in una Christmas Town di 10mila metri quadrati: il primo e il più grande parco tematico del Sud Italia. Cresce l’attesa del pubblico aspettando Natale 2023. Nel planetario si scoprirà il viaggio della brillante cometa che orientò i re Magi fino a Betlemme. In una delle grandi piazze interne al centro fieristico si pattinerà sul ghiaccio su una pista di 250 metri quadrati. Immerse in milioni di luci e avvolte dal caratteristico profumo dei bastoncini di zucchero saranno allestite le giostre a tema. Per conoscere Babbo Natale basterà bussare alla porta di casa sua, sarà aperta dagli elfi e nello stesso villaggio ci sarà anche la stalla delle renne parlanti. L’incanto del Natale non ha età, a Catania il parco tematico punta a coinvolgere tutti in un programma fitto di eventi con giocolieri, mangiafuoco, maghi che si esibiranno negli anfiteatri della Christmas Town. Ci saranno due parate al giorno, al mattino e al pomeriggio, con tanti personaggi: dalla scintillante banda musicale degli schiaccianoci alle mascotte del mondo delle favole. Nel villaggio passeggiando tra addobbi, presepi, cioccolatini, torroni e leccornie sarà possibile anche fare shopping natalizio. Pronti all’abbraccio e ai selfie ci saranno Vincent ed Avril di Sylvanian Families e le principesse di Disney Princess. Grandi sorprese riserverà PlayMobil con gigantografie da innumerevoli pezzi. Tra i mattoncini Lego i bambini incontreranno Batman. A tutte le ore si potrà salire a bordo del trenino Peg Perego. Nella Disco Christmas i deejay mixeranno le play-list a tema. Per chi ama il cinema nella sala da 400 posti saranno proiettate le memorabili pellicole dei più bei film di Natale. Wed, 15 Nov 2023 11:07:39 +0000 Catania Servizi sociali: una "casa" per i senza dimora a Nesima nel segno dell'inclusione e dell'arte http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32277-servizi-sociali-una-casa-per-i-senza-dimora-a-nesima-nel-segno-dell-inclusione-e-dell-arte.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32277-servizi-sociali-una-casa-per-i-senza-dimora-a-nesima-nel-segno-dell-inclusione-e-dell-arte.html Una struttura di accoglienza fornita di tutti i comfort per offrire alle persone senza dimora una “casa” e percorsi di inclusione favoriti da assistenza legale, sanitaria, ma anche attività laboratoriali all'insegna dell'arte e della manualità. La struttura di via Filippo Eredia 17, a Nesima Superiore, con  i suoi 49 ospiti - in gran parte stranieri provenienti da Tunisia, Marocco, Iraq - ha aperto le porte alla città in una mattinata di condivisione e presentazione dei servizi. Sono intervenuti l'assessore ai Servizi sociali Bruno Brucchieri, insieme con il presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi e l'assessore Giuseppe Gelsomino,   l'arcivescovo Luigi Renna, la viceprefetto aggiunto Federica Nicolosi in rappresentanza del prefetto Maria Carmela Librizzi, diversi consiglieri comunali in particolare della VIII Commissione "Politiche sociali" presieduta da Melania Miraglia. Hanno partecipato anche la direttrice dei Servizi sociali Lucia Leonardi, con la responsabile del servizio Marcella Signorelli e Valentina Genovese, la presidente della cooperativa Mosaico, Claudia Pasqualino, il responsabile della Caritas Salvo Pappalardo, numerosi altri rappresentanti istituzionali e del terzo settore, dell'associazionismo e del mondo dell'arte, tra i quali il giovane performer francese Maxence Seva. “Questa struttura, che si aggiunge a quella di via Delpino con 25 posti letto  da poco riaperta - ha detto l'assessore Brucchieri - è nata da un progetto del distretto socio sanitario 16, che comprende, con Catania capofila, i comuni di Misterbianco e Motta Sant'Anastasia. Qui non ci  si  limita ad accogliere ma si promuovono iniziative in sinergia con le associazioni e le cooperative e tutti gli enti del terzo settore che offrono un aiuto costante e prezioso. Sono le unità di strada a individuare coloro i quali hanno maggiormente bisogno e a cercare di portarli all'interno della nostra struttura che è tra l'altro pet-friendly:  accoglie anche gli animali d'affezione che di solito vengono messi da parte  e sono motivo di esclusione. Cerchiamo di fare inclusione a 360 gradi”. Il nuovo servizio, affidato alla cooperativa sociale "Il Mosaico" con le risorse nazionali del fondo povertà, dispone di uno sportello legale dedicato e  persegue anche l'obiettivo del reinserimento dei senza tetto nel tessuto sociale con una serie di attività individuali,  tra cui l’espressività artistica che è caratteristica peculiare del progetto. L'immobile, in passato utilizzato anche come Sprar per i migranti, offre 50 posti letto (al momento sono presenti 41 uomini e 8 donne) ed è in grado di accogliere anche i cani che eventualmente accompagnano chi viene ospitato negli alloggi. E' disposto su due piani con terrazza e camere quasi tutte con bagno privato; nella zona antistante offre un ampio cortile e un piccolo giardino recintato, già utilizzato come orto urbano, oltre ai servizi docce e lavanderia gestiti insieme coi fruitori. La sorveglianza notturna è assicurata da due vigilantes, ex ospiti di una struttura d'accoglienza pienamente inseriti nel contesto sociale e lavorativo cittadino. Il collegamento con il centro città è garantito dalla fermata Nesima della metropolitana di Catania distante appena trecento metri e da linee del trasporto pubblico urbano e interurbano. L'incontro di questa mattina  all'interno della struttura è stato preceduto da un momento di raccoglimento e preghiera, su invito dell'arcivescovo Renna, per la giovanissima Chiara Adorno travolta e uccisa due giorni fa mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in prossimità del Policlinico e della Cittadella universitaria.   Wed, 15 Nov 2023 10:54:43 +0000 Catania Convocato da Mattarella il Consiglio Supremo di Difesa http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32275-convocato-da-mattarella-il-consiglio-supremo-di-difesa.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32275-convocato-da-mattarella-il-consiglio-supremo-di-difesa.html Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per lunedì 20 novembre il Consiglio supremo di Difesa. Come si legge in una nota del Quirinale, l’ordine del giorno prevede “un’informativa aggiornata sui conflitti in Ucraina, in Israele e nella Striscia di Gaza; sulle altre principali aree di crisi; sulla sicurezza interna ed esterna e sugli interessi globali del Paese”. Durante la riunione, inoltre, si discuterà anche dell’evoluzione degli scenari globali, dell’architettura di sicurezza e della “governance nazionale dei nuovi domini emergenti: cibernetico, spaziale, sottomarino e cognitivo”. Il Consiglio supremo della Difesa è un organo previsto dall’articolo 87 della Carta costituzionale e il suo compito è esaminare problemi generali politici e tecnici attinenti alla sicurezza e alla difesa nazionale. È presieduto dal capo dello Stato ed è composto dal presidente del Consiglio, dai ministri degli Esteri, dell’Interno, dell’Economia, della Difesa e dello Sviluppo economico e dal comandante delle forze armate italiane. Solitamente partecipano per prassi anche il segretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, il segretario generale alla presidenza della Repubblica e il segretario del Consiglio supremo di difesa.  A seconda delle circostanze, possono essere invitati a partecipare anche altri membri del mondo politico o militare, così come esperti in specifici ambiti del mondo industriale, scientifico ed economico. La funzione principale di quest’organo è dare al presidente della Repubblica tutte le informazioni riguardo all’orientamento del governo in materia di sicurezza e difesa, oltre a servire come sede permanente ove discutere e approfondire argomenti legati a questi due settori. In questo modo, tutte le componenti dell’assetto istituzionale del nostro Paese vengono messe nella condizione di esercitare le loro funzioni seguendo una linea d’azione condivisa, che tiene conto delle varie aree di competenza e dei loro legami. La convocazione del Consiglio supremo, la definizione del suo ordine del giorno e la presidenza delle sedute sono competenze esclusive del capo dello Stato. L’ultimo Consiglio supremo è stato convocato dal capo dello Stato il 13 giugno. In quell’occasione, si è discusso anche delle questioni relative alla gestione dei flussi migratori e all’ammodernamento delle forze armate, alla luce dei nuovi investimenti previsti nel settore della Difesa. Il 24 febbraio 2022, il giorno dell’inizio della guerra in Ucraina, ne era stato organizzato uno d’urgenza. Il Consiglio supremo della Difesa è un organo previsto dall’articolo 87 della Carta costituzionale e il suo compito è esaminare problemi generali politici e tecnici attinenti alla sicurezza e alla difesa nazionale. È presieduto dal capo dello Stato ed è composto dal presidente del Consiglio, dai ministri degli Esteri, dell’Interno, dell’Economia, della Difesa e dello Sviluppo economico e dal comandante delle forze armate italiane. Solitamente partecipano per prassi anche il segretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, il segretario generale alla presidenza della Repubblica e il segretario del Consiglio supremo di difesa. A seconda delle circostanze, possono essere invitati a partecipare anche altri membri del mondo politico o militare, così come esperti in specifici ambiti del mondo industriale, scientifico ed economico. Fonte il Giornale e varie agenzie         Tue, 14 Nov 2023 12:58:15 +0000 Attualità Presentato alla stampa estera il libro OxyPolitik, il nuovo saggio di Raffaele Rio http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32274-presentato-alla-stampa-estera-il-libro-oxypolitik-il-nuovo-saggio-di-raffaele-rio.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32274-presentato-alla-stampa-estera-il-libro-oxypolitik-il-nuovo-saggio-di-raffaele-rio.html È stato presentato alla stampa estera il libro OxyPolitik, il nuovo saggio di Raffaele Rio, Presidente di Demoskopika. Hanno partecipano Raoul “Nobody” Chiesa, Nino Cartabellotta (Presidente Fondazione GIMBE) e Carlo Canepa (Responsabile editoriale) Durante la conferenza stampa l'autore ha spiegato cosa scrive il suo saggio : Il numeroso esercito dei politicanti sta consapevolmente diffondendo il suo oppioide: l’OxyPolitik. E lo sta facendo sfruttando principalmente i social, da Facebook a Twitter, passando per TikTok e Instagram. Ha puntato sui social perché sa perfettamente che sono vere e proprie estensioni da cui le persone fanno sempre più fatica a liberarsi; anzi, ne risultano, in qualche modo, “dipendenti”. Il tutto si metabolizza nella piena e cinica consapevolezza che l’opinione pubblica, soprattutto quella tanto fedele ai social network, è quasi sempre distratta, risultando attenta soltanto in brevi frazioni di tempo. Pochi contenuti, quindi, possibilmente ripetitivi e semplificati all’ennesima potenza e serviti al mercato del consenso con tanto di foto e video per accattivare maggiormente l’attenzione con ridotti sforzi mentali. Una allarmante deriva (social)qualunquista che scarnifica messaggi, contenuti e proposte dei rappresentanti del popolo. E intanto criticità e problemi permangono condizionando l’agire politico e la gestione della cosa pubblica.L’Italia ha un debito pubblico da oltre 2.800 miliardi di euro, incubo dei decisori istituzionali, che complica qualsiasi processo di crescita economica; l’Italia è al 74esimo posto su 209 paesi per qualità dei servizi pubblici in compagnia di Botswana, Polonia, Tonga, India, Vietnam, Ruanda e Costa Rica; l’Italia è il quinto paese europeo dove si pagano più tasse; l’Italia è al 58esimo posto al mondo nella classifica della complessità fiscale; l’Italia ha un contenzioso tributario fatto da 240mila ricorsi per un valore complessivo delle controversie pari a 30 miliardi di euro; l’Italia ha una criminalità organizzata sempre più infiltrata nelle istituzioni politiche ai vari livelli, capace di controllare centinaia di migliaia di voti; l’Italia presenta un divario crescente tra Sud e Nord in numerosi indicatori macroeconomici; l’Italia è contraddistinta da un tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno, soprattutto quello giovanile, tra i più alti d’Europa.Se la ’ndrangheta si presentasse oggi alle elezioni politiche in Italia con un proprio simbolo (infografica 1) e una propria lista, la ‘Ndranghetocrazia, otterrebbe circa 700mila voti (infografica 2) eleggendo otto parlamentari, cinque deputati e tre senatori. Un peso politico identico ai voti ottenuti dai Repubblicani di Trump alle elezioni presidenziali del 2020 nello stato del Connecticut (715 mila voti) e dai Democratici di Biden nel Nevada (703 mila voti) oppure alla somma del consenso ottenuto dallUnione Cristiano Democratica (CDU) e dal Partito Socialdemocratico (SPD), alle Elezioni Federali del 2021 nello Stato di Brandeburgo, pari a 684mila preferenze ottenute (infografica 3). Ma il sodalizio criminale di origine calabrese non ama “mostrarsi in pubblico” scegliendo una strategia più conveniente: sostenere, attraverso i Gruppi di Condizionamento Elettorale, espressione diretta delle oltre 400 ’ndrine sparse nei territori italiani, candidati “appetibili” dell’intero arco costituzionale, condizionando la scelta dei rappresentanti istituzionali e, di conseguenza, ottenendo un ruolo significativo nella gestione, nel controllo degli enti pubblici centrali e locali, nel consolidamento delle relazioni con i gruppi politici, con il sistema burocratico e, infine, all'accaparramento delle gare d’appalto. In testa per capacità di condizionamento del voto elettorale della ’ndrangheta, si posizionerebbe il Mezzogiorno, all’interno del quale le ’ndrine potrebbero contare su un mercato potenziale di circa 300mila preferenze, ossia poco meno della metà del consenso complessivo italiano “estorto”. Ovviamente in cima si colloca la Calabria in cui si palesa un alto livello di condizionamento politico-elettorale delle oltre 300 ’ndrine attive sul territorio. A seguire l’area del Nord Ovest con Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che subirebbe il potere di condizionamento dei sodalizi criminali ’ndranghetisti per ben 190 mila voti, pari al 27% del dato complessivo. E, ancora, nei sistemi sociali del Centro-Italia (Lazio, Toscana, Umbria e Marche) con Roma in prima fila, si concentrerà una quota del potere di condizionamento per ben 140 mila preferenze. Infine, nel Nord-Est, la forza coercitiva elettorale della ’ndrangheta esprimerebbe il suo minore potere (70 mila voti), seppur altrettanto preoccupante e significativo concentrati prioritariamente in Emilia-Romagna. Diffusa indifferenza e generalizzata sfiducia sull’efficacia degli interventi statali è, infine, il sentimento che prevale tra i cittadini residenti nei comuni i cui consigli sono stati sciolti per fenomeni di infiltrazione o condizionamento di tipo mafioso. Un orientamento medio ottenuto analizzando gli ultimi dieci anni dei riscontri realizzati dalle commissioni straordinarie per “misurare” i rapporti tra cittadinanza e amministrazione negli enti locali che coinvolgerebbe ben 560 mila cittadini su una popolazione di riferimento pari a circa un milione di residenti. In particolare, un cittadino su tre (31,3%) che vive nei comuni commissariati per infiltrazione mafiosa ha manifestato una generale indifferenza sull’operato degli organi di gestione straordinaria. Per il 17% della popolazione locale interessata prevale il senso di rassegnazione, mentre il 9,1% ritiene la presenza delle commissioni straordinarie una perdita di tempo e il 2,9% ha manifestato un sentimento di paura evitando di affrontare l’argomento. Esistono, inoltre, altri due orientamenti diametralmente opposti che si ritiene utile far emergere. Da un lato, il provvedimento di scioglimento viene considera to funzionale a un complotto politico (10,1%) o conseguenza di un errore delle istituzioni (8,2%). Sul versante opposto, l’atteggiamento prevalente dei cittadini che apprendono dello scioglimento del consiglio comunale del comune dove vivono è di indignazione per quanto accaduto (21,4%). Sono sette le Regioni italiane che nel 2021 non sono riuscite a garantire pienamente le cure essenziali. È questo il dato più forte che emerge dai risultati del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il nuovo sistema di garanzia pubblicato dal Ministero della Salute. È principalmente il Sud a registrare un livello di sofferenza maggiore nell’erogazione dei servizi sanitari. E la politica italiana come si è mossa? I risultati dell’analisi puntuale e indipendente dei programmi elettorali condotta dalla Fondazione Gimbe per le elezioni politiche in Italia nel settembre del 2022 restituiscono un quadro deludente. Se da un lato alcune tematiche (riforma della sanità territoriale, potenziamento organico del personale sanitario e superamento delle liste di attesa) sono comuni alle principali coalizioni e schieramenti politici, dall’altro per la combinazione di ideologie partitiche, scarsa attenzione per la sanità e limitata di visione di sistema, le proposte sono frammentate, spesso strumentali, non sempre coerenti e senza alcuna valutazione dell’impatto economico. E, cosa ancora più inquietante, nessuna forza politica ha elaborato un adeguato piano di rilancio per la sanità pubblica, in grado di contrastare la strisciante privatizzazione, al fine di garantire a tutti i cittadini il diritto costituzionale alla tutela del nostro bene più prezioso: la salute. Nel 2022, elaborando i dati Eurostat, l’Italia ha registrato il suo record storico della pressione fiscale, con il 43,7% del Pil che va nelle casse dello Stato. Nel 1995, infatti, l’ammontare del prelievo operato dallo Stato e dagli altri enti pubblici sotto forma di imposte, tasse e tributi, si era attestato al 40,3%. Per operare, inoltre, un confronto con tutti gli altri paesi, risulta necessario utilizzare i dati al 2021. E così emerge che l’Italia, con il 43,6%, è il quinto paese europeo dove si pagano più tasse. Peggio soltanto Danimarca (48,3%), Francia (47%), Belgio (46%) e Austria (43,7%). La media dell’Unione Europea, invece, si attesta sul 41,6% del Prodotto interno lordo. Ma quante tasse si pagano in Italia? Tasse e imposte, a tutti i “livelli fiscali territoriali”, sarebbero quasi 70 ripartite nel modo seguente tra le categorie individuate, anche se in qualche caso interscambiabili: imprese e associazioni (18), persone fisiche (7), auto e trasporti (13), casa e immobili (10), tasse sul consumo energetico (4), tasse relative a procedimenti e atti legali e amministrativi (6), imposte su attività finanziarie e di trading (5), altre imposte (4). La guerra in Ucraina ha rallentato la ripresa e ha fatto aumentare i prezzi non solo dell’energia, ma anche di tanti altri prodotti, molti dei quali necessari alla produzione agricola. In coincidenza con lo scoppio del conflitto in Ucraina, la variazione tendenziale (ossia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) dei prezzi di energia elettrica e combustibili ha subìto, elaborando i dati Istat, un rialzo più che rilevante principalmente nell’ultima parte del 2022 e nei primi mesi del 2023: mediamente il 130% nell’ultimo trimestre del 2022 e il 42% nel primo trimestre del 2023. E, inoltre, il conflitto avrebbe generato, al mese di settembre 2022 secondo una recente stima di Demoskopika, una perdita di valore aggiunto pari a oltre 16 miliardi di euro. A soffrire maggiormente i settori cosiddetti energivori: trasporti, prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, chimica, prodotti metallurgici, costruzioni. Oltre 2,3 milioni, inoltre, le aziende attive nei settori maggiormente legati all’energia. Oltre 7 dichiarazioni su 10 di esponenti politici risultano prive di fondamento, di dati e fatti in grado di garantire loro accuratezza, veridicità e credibilità. Dato ancora più allarmante se si prova a quantificarlo: su 1.097 esternazioni da parte dei rappresentanti del popolo, ben il 76,3% risulta, totalmente o parzialmente falsa.  È quanto contenuto in Oxy Politik che ha provato a tracciare una classifica delle principali forze politiche italiane che si sono contraddistinte per un livello maggiore di dichiarazioni non confermate da fatti, dati e fonti, o solo parzialmente confermate. Qual è, dunque, la classifica dei partiti Pinocchio? (infografica 4). In vetta, si colloca il movimento della Lega di Salvini, con un rapporto tra dichiarazioni scorrette e parzialmente scorrette che arriva all’88,6% dei casi monitorati. Immediatamente dopo si posiziona Forza Italia con l’83,6%. Sopra la media del sistema italiano, altre due soggetti dell’agone politico. Impegno Civico di Luigi Di Maio, nato nell’agosto del 2022 in occasione delle elezioni politiche, ma già contraddistinto da un elevato livello di dichiarazioni poco veritiere: per lui un terzo posto nel medagliere con il 77,8%. E subito a seguire, Italia Viva dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi con il 76,6%. Al di sotto del dato medio italiano (76,3%), le rimanenti forze politiche che si è riusciti a monitorare per numerosità delle dichiarazioni dei loro esponenti negli anni. Da Fratelli d’Italia, partito dell’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni (75,5%), al Movimento 5 Stelle (75,3%), al Partito Democratico (67,7%). Elaborando, infine, dichiarazioni con dati, fatti e verdetti per come rilevati dall’autore di Oxy Politik, i migliori piazzamenti spettano all’Alleanza Verdi e Sinistra e ad Azione di Calenda & Company rispettivamente con il 66,1% e il 64%. La popolarità non è gratuita, tutt’altro. Uno sforzo per la classe politica battente bandiera italiana che comporta investimenti economici. Per avere un’idea, seppur parziale e indicativa, degli investimenti della propaganda politica sui social, si è analizzata la raccolta pubblicitaria su Facebook e Instagram, accedendo alla libreria delle inserzioni e limitando la ricerca all’Italia e alla categoria “Temi sociali, elezioni e politica”. In termini di raccolta pubblicitaria, il peso delle principali forze politiche vale quasi 4 milioni di euro in circa quattro anni. Ma quale soggetto politico ha investito di più? Analizzando i dati della raccolta per i social del gruppo Meta (Facebook e Instagram), sicuramente la Lega di Salvini che con quasi un milione di euro rappresenta un quarto (24,8%) del totale degli investimenti complessivi dei soggetti politici italiani. A seguire il Partito Democratico che, nell’arco temporale considerato, ha versato nelle casse di Mark Zuckerberg oltre 592 mila euro e, a pochissima distanza, Fratelli D’Italia con più di 579 mila euro investiti in inserzioni su Facebook e Instagram. Molto attivi sul versante social-pubblicitario anche le due forze politiche dell'ormai tramontato “Terzo polo”, Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi rispettivamente con 352 mila euro e 348 mila euro di spesa totalizzata per la propaganda elettorale. (infografica 5). Esiste un nesso tra la partecipazione al voto e l’uso dei social network? I dati, seppur espressione di un’analisi preliminare, sembrerebbero sostenere questa l’ipotesi. Mentre, infatti, il livello di affluenza si riduce negli anni (75,2% nel 2013, 72,9% nel 2018 e 63,9% nel 2022 per le elezioni politiche) in direzione diametralmente opposta si muove la quota di cittadini che usa le reti sociali (54,9% nel 2013, 65,2% nel 2018 e 67,2% nel 2022). Inoltre, per avere un’idea ancora più evidente dell’astensionismo o del “voto mancato”, è sufficiente applicare alle tre singole competizioni elettorali poc’anzi osservate, il tasso medio di affluenza alle urne che si è registrato in Italia fino al 1976, pari al 93,17% ottenendo, in qualche modo, la quota di italiani che ha rinunciato ad andare a votare: nel 2013, con una simile affluenza si sarebbero recati alle urne 7,6 milioni di italiani in più, nel 2018 oltre 9,4 milioni di individui fino ad arrivare alla più recente elezione del 2022 che avrebbe, nella nostra simulazione, visto una maggiore partecipazione al voto pari a ben 13,5 milioni di elettori. Se, infine, si prova a generare una previsione per l’immediato futuro sulla base dei trend storici e dei comportamenti dell’elettorato attivo fino ad ora registrati, potrebbe verificarsi che in occasione delle prossime elezioni politiche previste, alla loro data naturale, nel 2027, si recheranno alle urne circa il 54%, poco più della metà, quindi, degli aventi diritto al voto. Un risultato, dunque, scarno per qualsiasi maggioranza che uscisse vittoriosa dalle urne e, soprattutto, poco edificante per la democrazia italiana e per le sue istituzioni di rappresentanza. Le maggiori sigle sindacali italiane perdono migliaia di iscritti all’anno. I numeri non lasciano spazio a dubbi: dal 2011 al 2022, i tesserati hanno registrato una contrazione di circa 850mila persone, di cui oltre 582 mila residenti nelle realtà regionali del Mezzogiorno, pari a poco meno del 70% della contrazione complessiva. È la Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (Cisl), in valore assoluto, a subire il maggiore decremento con un calo di ben 491 mila iscritti seguita dalla Confederazione Generale Italiana del Lavoro (Cgil) con meno 476 mila tesserati. In controtendenza, l’Unione Italiana del Lavoro (Uil) che nell’arco temporale considerato fa registrare un incremento di poco meno di 118 mila iscritti. Anche l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) raccoglie i dati sulle adesioni ai sindacati dai siti dei sindacati stessi. La densità sindacale (Trade Union Density), definita come il numero di iscritti netti al sindacato (escludendo cioè coloro che non fanno parte della forza lavoro, disoccupati e lavoratori autonomi) in proporzione al numero dei dipendenti, conferma un calo manifesto delle iscrizioni ai sindacati italiani a partire dal 2013: dal 35,7 al 32,5 segnando il minimo storico degli ultimi 20 anni. L’83,7% dei giovani italiani ritiene che l’incitamento all’odio in rete comporti “conseguenze sulla vita reale degli offesi” a cui fa immediatamente eco una consistente quota del 79,5% che lo ritiene una “forma molto grave di aggressione dell’altro”. A chiudere l’orientamento di condanna la percezione di chi pensa che l’hate speech sia un fenomeno “legato a maleducazione” di chi lo commette (76,9%). Sul versante “giustificazionista”, inoltre, il 41,3% ritiene che le social insidie siano una “modalità tipica della comunicazione online” (41,3%) mentre per il 27,2% “sono solo parole”. Il 25,6% pensa che l’hate speech “evita che l’odio si esprima nella vita reale” e per il 20,4% risulta un “modo accettabile per ridurre la rabbia”.    Fonte  Raffaele Rio, presidente di Demoskopika   Tue, 14 Nov 2023 12:52:43 +0000 Corriere letterario Il più grande scultore greco dell’età classica in mostra ai Musei Capitolini http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32273-il-piu-grande-scultore-greco-dell-eta-classica-in-mostra-ai-musei-capitolini.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32273-il-piu-grande-scultore-greco-dell-eta-classica-in-mostra-ai-musei-capitolini.html Frammento dal fregio nord del Partenone con oplita Da Atene, Acropoli Marmo pentelico 447-438 a.C. Atene, Museo dell’Acropoli, inv. Acr. 3369 Consentito l’uso stampa dell’immagine solo per promuovere la mostra. Credito da citare: © Hellenic Ministry of Culture /Acropolis Museum Per la prima volta in Italia, dal 24 novembre 2023 al 5 maggio 2024 presso i Musei Capitolini – Villa Caffarelli a Roma, una esposizione monografica dedicata a FIDIA, il più grande scultore greco dell’età classica. Protagonista dell’Atene di Pericle, il cui nome è noto a tutti per la realizzazione di opere come il Partenone e le sue decorazioni scultoree e il colosso di Zeus ad Olimpia, descritto quale una delle Sette Meraviglie del mondo antico, il suo genio creativo ha impresso un marchio indelebile nell’immaginario collettivo e continua a essere fonte di ispirazione per i contemporanei. La mostra FIDIA, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Claudio Parisi Presicce con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, inaugura il ciclo di cinque esposizioni “I Grandi Maestri della Grecia Antica” che intende far conoscere al grande pubblico i principali protagonisti della scultura greca. Una serie che acquisisce ancora più significato a Roma, città da cui provengono importantissime testimonianze dell’attività di Fidia e di altri artisti greci, tramite le preziose copie di età romana di capolavori originali per la maggior parte andati perduti. La prima esposizione, dedicata a FIDIA, guiderà i visitatori alla scoperta di questo artista simbolo dell’arte greca classica, proponendo un percorso inaspettato e sorprendente che ripercorre la vita, la carriera e il clima storico-culturale in cui operò, tra istallazioni multimediali, reperti archeologici, originali greci e repliche romane, dipinti, manoscritti, disegni. Oltre 100 opere provenienti dai più importanti musei del mondo, quali il British Museum di Londra, il Museo dell’Acropoli e Museo Archeologico Nazionale di Atene, il Museo di Olimpia, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Metropolitan Museum of Art di New York, i Musei Vaticani, il Museo del Louvre di Parigi, nonché da importanti istituzioni italiane come il Museo Archeologico di Bologna, l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, il Museo Archeologico di Napoli e l’Archivio Cambellotti. Tra i reperti esposti segnaliamo alcuni frammenti originali del fregio partenonico, prestati eccezionalmente dal Museo dell'Acropoli di Atene e mai usciti prima dalla Grecia; il vaso con incisa la scritta "Pheidiou eimi" (Sono di Fidia) proveniente dal Museo Archeologico di Olimpia, uno dei rari oggetti personali appartenuti a un personaggio celebre dell'antichità e giunti fino a noi; la replica dello scudo dell’Atena Parthenos, il cosiddetto scudo Strangford -  copia di epoca romana in marmo pentelico dell’originale appartenente alla statua di Atena realizzata in oro e avorio e collocata nella cella nel Partenone - proveniente dalla collezione del British Museum; la statuetta in bronzo di un artigiano, della metà del I secolo a. C., raffigurante probabilmente Fidia stesso e proveniente dal Metropolitan Museum of Art di New York; la testa dell’Atena Lemnia in marmo, copia augustea di un originale fidiaco, del Museo Civico Archeologico di Bologna; il Codice Hamilton 254 (Staatsbibliothek zu Berlin), manoscritto quattrocentesco contenente la prima immagine del Partenone arrivata in Europa, uno schizzo eseguito dall’umanista Ciriaco de’ Pizzicolli di Ancona.   Fonte Zetema e  © Hellenic Ministry of Culture /Acropolis Museum     Tue, 14 Nov 2023 12:49:13 +0000 Arte Mana Chuma Teatro approda in Tunisia http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32272-mana-chuma-teatro-approda-in-tunisia.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32272-mana-chuma-teatro-approda-in-tunisia.html Una nuova avventura per Mana Chuma Teatro. Martedì 14 novembre alle 13:00, i poeti Massimo Barilla ed Elizabeth Grech saranno a Tunisi, ospiti della scrittrice, giornalista e produttrice di programmi culturali Emna Louzir, in diretta su Autour de Midi, programma quotidiano dell’emittente RTCI Radio, in cui ogni martedì vengono intervistati uomini e donne di cultura per saperne di più sulla loro carriera e sul loro lavoro. Caporedattore di diverse riviste, conduttrice e produttrice per la televisione nazionale tunisina, Emna Louzir ha pubblicato diverse raccolte di poesie e ha vinto il premio nazionale di poesia Zoubeida Bchir.  Mercoledì 15 novembre alle 19:00, ospiti del centro di documentazione sul patrimonio tunisino Beit el Bennani, Massimo Barilla ed Elizabeth Grech saranno impegnati in un nuovo progetto: Parole come onde / Les mots comme des vagues / Words Like Waves, un evento multilingue – in calabrese, italiano, francese, inglese, maltese e arabo – in collaborazione con Sabrine Ghannoudi, attrice di cinema e teatro, poetessa, fondatrice di “Notre Dame des Mots”, un appuntamento tra scrittrici che si tiene una volta al mese in luoghi culturali diversi.  Parole come onde è un viaggio attraverso le lingue del Mediterraneo. Le parole infatti vanno e vengono, si trasformano, si innestano, s’intrecciano, s’integrano e raccontano un patrimonio comune che solo la poesia può valorizzare fino in fondo. Questo progetto vuole avviare un percorso letterario creando uno spazio per la contaminazione poetica in nuovi territori, ospitando ad ogni scalo poeti di lingue diverse.  Beit el Bennani, che ospita questa prima tappa, è un centro di documentazione sul patrimonio tunisino fondato e diretto da Mohamed Bennani. Si tratta di un luogo magico, vicino alla Medina di Tunisi, che ospita e organizza diversi eventi culturali. Ogni settimana, intellettuali tunisini e stranieri si incontrano in questo luogo per un momento conviviale a base di couscous e per scambiare idee, opinioni, punti di vista, progetti. Mon, 13 Nov 2023 12:30:50 +0000 Cultura La Pallacanestro Viagrande beffata nel finale dalla Stella Palermo http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32271-la-pallacanestro-viagrande-beffata-nel-finale-dalla-stella-palermo.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32271-la-pallacanestro-viagrande-beffata-nel-finale-dalla-stella-palermo.html Seconda sconfitta stagionale, per la Pallacanestro Viagrande, battuta tra le mura amiche del “PalaTomarchio” dalla Stella Basket Palermo per 63-64. Il match della terza giornata della Serie B femminile è un'altalena di emozioni. Le etnee partono col piede premuto sull'acceleratore e guadagnano subito un break di 14-0. Le ospiti sono tramortite, ma non perdono lucidità e pazientemente risalgono la china fino al 20-13 della prima sirena. Nella seconda frazione le distanze vengono limate ulteriormente, perché dopo il momentaneo canestro del +10, firmato da Giulia Spampinato sul 34-24, le ospiti riescono ancora una volta a ricucire il break con il centro di Toure Lam e con il 2 su 2 di Riccobono dalla lunetta. Si va alla pausa lunga sul 34-28. Al rientro in campo le palermitane tornano a portata d'aggancio con la tripla di Giulia Niccoli (34-31). Le etnee tentano un nuovo allungo con Lombaro e Spampinato, che le ricacciano momentaneamente sul -5 (41-36), ma il break successivo della Stella (0-6) permette il sorpasso con Toure Lam ancora efficace sotto la plancia per il 41-42. Nel finale di frazione Viagrande allunga ancora con la tripla di Scordino e il canestro di Lombardo (49-44), che poi aggiunge un centro dalla “linea di carità”, ma la tripla di Kronfuss riaccorcia ancora le distanze scrivendo il 50-47 della penultima sirena. Negli ultimi dieci minuti le padrone di casa provano il nuovo sprint con il centro di Scordino e la doppia tripla di Martina Lombardo, che porta i conti sul 58-51. Palermo si rifà sotto, sull'asse Malara – Toure Lam(59-56). L'uno-due di Annalisa Scordino riaggiorna lo score sul 63-56. Negli ultimi due minuti Manuela Riccobono piazza due centri dall'arco, che riportano le ospiti in linea di galleggiamento, sul 63-62 ad un minuto dalla fine. A dieci secondi dalla fine Viagrande perde una palla sanguinosa e consente a Riccobono di firmare il canestro del sorpasso. Sull'azione seguente il lancio lunghissimo all'indirizzo di Scordino sorprende le ospiti, ma alla giocatrice etnea, complice il rientro delle avversarie, non riesce l'appoggio a canestro a fil di sirena. Finisce 63-64. A fine gara coach Tania Seino commenta: “Avevamo iniziato la gara con la giusta intensità e mentalità. E' stato un match caratterizzato dal grande agonismo e qualche errore di concentrazione, nel finale, non ci ha permesso di portare a casa il risultato. Questo deve spingerci a lavorare ancora più duramente. Ogni giocatrice deve prendersi le proprie responsabilità, perché nessuno può permettersi di allentare la concentrazione o di risolvere da sola le gare. Mai lamentarsi, mai scoraggiarsi e soprattutto giocare sempre di squadra. Con qualche rotazione in più sono sicura che questa squadra potrà portare a casa risultati con più continuità”. Martina Lombardo, top scorer del match con 21 punti, fa eco all'allenatrice: “E' stata una partita dai due volti. Abbiamo cominciato bene, impattando la gara per come l'avevamo preparata in settimana. Sapevamo che la Stella Palermo è squadra aggressiva e all'inizio siamo riuscite a contenerla. Abbiamo fatto in maniera importante almeno il primo quarto e mezzo. Nel terzo parziale siamo entrate scariche e l'inerzia si è ribalta. Ci hanno messo le mani addosso e abbiamo sofferto la pressione. Alla fine tutto quello che è successo fa parte della pallacanestro. Non è questione di chi ha perso palla, di chi ha fatto un fallo o meno. Sono tanti eventi che, messi insieme, condizionano la gara. Dovremo ripartire da quanto di buono fatto nel primo quarto e mezzo e dall'intensità, che comunque non è mai mancata su tutti i 40'. Chiaro che soffriamo un po' il fatto di non avere tantissime rotazioni. Con qualche cambio in più possiamo fare meglio, perché siamo quelle del primo quarto e mezzo. Personalmente? Vengo da una categoria diversa, nella quale le responsabilità vengono un po' meno. Devo capire che in alcuni frangenti devo gestire bene la situazione e prendermi responsabilità importanti. Stasera, a livello personale, non è andata malissimo. Ma conta poco, se non porti a casa i due punti è poca roba”. Mon, 13 Nov 2023 12:22:00 +0000 Sport Reggio Calabria: Volley Reghion quarta vittoria in campionato http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32270-reggio-calabria-volley-reghion-quarta-vittoria-in-campionato.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32270-reggio-calabria-volley-reghion-quarta-vittoria-in-campionato.html   Reggio Calabria. Seconda vittoria consecutiva per la Volley Reghion che, dopo aver vinto lo scorso weekend il match esterno contro la Com. Fer., si ripete davanti al proprio pubblico contro la BricoCity. Vittoria netta quella della formazione allenata da Cesare Pellegrino, che inanella il quarto successo in campionato e vola in quinta posizione, al termine di una giornata che ha dato altre precise indicazioni su quello che sarà il proseguo del torneo. Nel match del PalaColor, la Reghion si è imposta 3-0 grazie ai parziali di 25-13, 25-18, 25-16, confermando quanto di buono visto in queste prime giornate di campionato. Surace in cabina di regia, capitan Fiorini e Sara Speranza bande, De Franco e la Panetta al centro, con Giulia Speranza opposta e Ponton libero la formazione schierata contro le siciliane, ripescate dopo la retrocessione subita lo scorso anno: non si è fidato dunque Pellegrino, che è riuscito a schierare il suo sestetto titolare grazie al recupero della Panetta, uscita anzitempo nel match di Palermo. Nei primi due set, l'equilibrio iniziale si è rotto a metà gioco, con le reggine brave ad amministrare e aumentare il vantaggio accumulato, mentre la conquista del terzo parziale è arrivata grazie all'ottimo avvio, seguito da una gestione tranquilla del punteggio. «Siamo felicissime per questa vittoria in casa più che meritata - spiega Antonella De Franco, centrale della Volley Reghion e autrice del punto finale del match di sabato - abbiamo avuto qualche difficoltà nei primi due set, ma siamo state brave a non mollare ed a restare unite. Questo dimostra che siamo una squadra». In virtù dei risultati maturati sugli altri campi, con la vittoria della capolista Modica in casa della V. Valley FuniviaEtna e del successo arrivato al tie-break da La Saracena contro la Races Finance, la Reghion adesso si trova appaiata in quinta posizione proprio col San Lucido, mentre la V. Valley adesso è lontana solo due lunghezze. Prossimo match di campionato in casa della Todo Sport VV, che vincendo in quel di Paola, non è più fanalino di coda. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina facebook ed il profilo instagram “Volley Reghion”. Mon, 13 Nov 2023 12:17:43 +0000 Sport “Coltiviamo Cultura”: incontro tra le eccellenze agricole siciliane e l’eleganza di Palazzo Arezzo di Trifiletti http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32269-coltiviamo-cultura-incontro-tra-le-eccellenze-agricole-siciliane-e-l-eleganza-di-palazzo-arezzo-di-trifiletti.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32269-coltiviamo-cultura-incontro-tra-le-eccellenze-agricole-siciliane-e-l-eleganza-di-palazzo-arezzo-di-trifiletti.html   È più che positivo il bilancio della tappa siciliana di “Coltiviamo Cultura”, l’iniziativa ogni che apre le porte delle dimore storiche in tutta Italia per ospitare le aziende agricole del territorio, che si è tenuta ieri a Palazzo Arezzo di Trifiletti a Ragusa in occasione della Festa dell’Agricoltura. Ad organizzarla i Giovani di Confagricoltura (ANGA) e l’Associazione delle Dimore Storiche Italiane (ADSI). In totale, per questa seconda edizione, sono state 13 le dimore storiche aderenti all’iniziativa e circa quaranta le aziende agricole in otto regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Calabria e Sicilia. In una giornata baciata dal sole, le imprenditrici e gli imprenditori di ANGA hanno accolto i numerosi turisti italiani e stranieri in un palazzo che è uno scrigno di bellezza rara nel cuore pulsante di Ragusa Ibla, presentando con orgoglio le loro eccellenze: dalle farine ai vini, dalle marmellate ai prodotti cosmetici, passando per le produzioni da agricoltura idroponica e i prodotti dolciari. Un biglietto da visita in cui c’è tutta la passione di chi crede nel futuro ed è in campo per costruirlo.  Soddisfatto il presidente di ANGA Sicilia, Edoardo Orlando: “Una straordinaria giornata in cui abbiamo avuto modo di porre al centro lo stretto legame tra il mondo agricolo e quello delle dimore storiche, mostrando a cittadini e istituzioni la centralità di questo potente connubio. Abbiamo bisogno di strutturare un turismo esperienziale che sappia esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio, per un racconto autentico della nostra identità territoriale”. Anche il presidente di ANGA Ragusa, Lorenzo Cannella, traccia un bilancio positivo della giornata: “Abbiamo fatto un gran lavoro, i nostri stand sono stati visitati da un gran numero di visitatori che, oltre ad apprezzare l’eleganza e la bellezza di stucchi, architetture e arredamenti storici del Palazzo, hanno voluto conoscere le nostre storie aziendali e i nostri prodotti. Abbiamo davvero unito bellezze monumentali e produzioni innovative e di qualità, dimostrando la ricchezza enogastronomica e storico-culturale di un territorio che merita di essere conosciuto e visitato”. Mon, 13 Nov 2023 12:10:26 +0000 Ragusa Armando Neri: città ostaggio del valzer delle poltrone http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32268-armando-neri-citta-ostaggio-del-valzer-delle-poltrone.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32268-armando-neri-citta-ostaggio-del-valzer-delle-poltrone.html L’amministrazione comunale non ha ancora approvato il bilancio consolidato, violando così i termini previsti dall’articolo 151, comma 8, del TUEL il quale prevede espressamente che entro il 30 settembre l'Ente approva il bilancio consolidato con i bilanci dei propri organismi e enti strumentali e delle società controllate e partecipate. Si tratta di una circostanza molto grave dal punto di vista politico, anche per le conseguenze che questa violazione comporta a danno della Città. Infatti, la legge (Decreto Legge 113/2016) stabilisce che in caso di mancato rispetto dei termini previsti per l’approvazione del bilancio consolidato, gli Enti inadempienti non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione. Si tratta di una sanzione gravissima, nella quale il Comune è incorso. È assurdo che lo stesso Ente che dice di voler assumere personale tramite concorsi, si ponga nella condizione di non poterlo fare, esponendosi alla sanzione prevista per le amministrazioni che non approvano il bilancio consolidato entro il 30 settembre. Questa circostanza, della quale mi sono accorto appena insediato, denota incapacità politica evidente nel programmare ed attuare le scadenze essenziali per legge, nonché incuria e sciatteria da parte di questa maggioranza nei confronti della Città e dei cittadini. Il bilancio consolidato, infatti, è uno strumento essenziale di trasparenza, poiché rappresenta in modo veritiero la situazione economica dell’Ente, così come delineata attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate. "Questa vicenda - afferma l'avvocato Neri - è l’emblema di ciò che affermo da quando ho ripreso il mio impegno politico per la Città, a seguito dell’assoluzione nel processo Miramare: La Città ed i cittadini non sono nemmeno nei pensieri di questa maggioranza, che sta tenendo la Città ostaggio di un lungo e deplorevole valzer delle poltrone che – come ho già dichiarato – serve soltanto a soddisfare interessi politici personali e di partito, che a me non interessano per niente. Questa assoluta noncuranza verso le esigenze di chi vive quotidianamente Reggio, che mi ha condotto a continuare il mio servizio alla Città dai banchi dell’opposizione, ha addirittura comportato stavolta la mancata approvazione di un atto di contabilità pubblica essenziale per l’Ente, in termini di legalità e trasparenza. E non si venga a dare la colpa a Dirigenti e funzionari. Sono stato Assessore con delega al Bilancio, quindi conosco a menadito la capacità e la professionalità dei funzionari e dei Dirigenti di quel Settore. Il problema è politico e risiede nell’indifferenza di questa amministrazione verso le esigenze dei cittadini e nell’incapacità di programmare con efficacia le azioni di governo che la Città merita. Da consigliere dell’opposizione continuerò a vigilare in senso costruttivo sull’operato di una maggioranza in cerca di equilibri ormai inesistenti e che mira a soddisfare solo se stessa, relegando negli sgabuzzini ciò che invece davvero è importante: l’interesse della Città. Sono infatti passati 20 giorni dal rientro del Sindaco, ancora non è stato fatto neanche un Consiglio Comunale per discutere delle condizioni della Città".   Mon, 13 Nov 2023 12:06:56 +0000 Reggio Calabria Riunione dei componenti dell'Osservatorio contro la dispersione scolastica http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32267-riunione-dei-componenti-dell-osservatorio-contro-la-dispersione-scolastica.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32267-riunione-dei-componenti-dell-osservatorio-contro-la-dispersione-scolastica.html Si è svolta in data 10 novembre, alle ore 11,00, presso la Prefettura UTG di Ragusa una riunione, anche da remoto, tra i componenti dell’Osservatorio per l’attuazione del Protocollo d’Intesa volto a prevenire la dispersione scolastica e la devianza giovanile e ad assicurare la piena attuazione delle funzioni di tutela dei minorenni o dei giovani adulti destinatari di provvedimenti giudiziari civili e penali.  Presenti, tra gli altri firmatari del Protocollo, il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, dott. Roberto Di Bella, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania, dott.ssa Carla Santocono; il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott.ssa Monica Monego; il Comm. Capo Rosalba Capaccio della Questura di Ragusa e la Dott.ssa Viviana Assenza dell’Area Territoriale di Ragusa dell’Ufficio Scolastico Regionale. Analizzati i dati forniti dall’Ufficio Scolastico Provinciale relativamente ai casi di dispersione registrati nel primo bimestre dell’anno scolastico in corso, il Prefetto Ranieri ha condiviso con i partecipanti un piano di interventi immediatamente attuabili per l’efficacia dell’azione di contrasto e prevenzione del fenomeno. Per l’effettiva sensibilizzazione dei nuclei familiari di minori soggetti in età scolare, è stato concordato l’invio alle famiglie di comunicazioni informative sulle conseguenze del mancato adempimento degli obblighi scolastici, previste dal recente Decreto Legge n. 123 del 15 settembre 2023 (c.d. Decreto Caivano). Si è convenuto, oltre alla calendarizzazione di specifiche riunioni tecniche e operative con i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Provinciale, i Dirigenti Scolastici degli istituti del territorio e i Sindaci della provincia, e alla collaborazione con la Questura di Ragusa, per il costante raccordo nell’attività di monitoraggio presso gli Istituti scolastici dei nuovi casi di evasione o abbandono scolastico, di verificare la fattibilità dell’attuazione, presso un nucleo di Istituti scolastici “pilota”, del prolungamento dell’orario scolastico, con la collaborazione di associazioni di volontariato, per quanto concerne la realizzazione di attività extracurriculari, e dei Comuni, per la disponibilità del servizio mensa a tutela delle fasce meno abbienti. Richiamando il monito del Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, il quale ha ricordato che la dispersione scolastica è il primo indice di povertà educativa, che può condurre anche alla dichiarazione di adottabilità dei minori interessati, il Prefetto Ranieri ha confermato l’impegno dell’Osservatorio sul piano operativo per la piena attuazione degli impegni assunti. Mon, 13 Nov 2023 11:58:25 +0000 Ragusa Concluso il nuovo Corso di Alta Formazione “Fiscalità Agricola" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32266-concluso-il-nuovo-corso-di-alta-formazione-fiscalita-agricola.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32266-concluso-il-nuovo-corso-di-alta-formazione-fiscalita-agricola.html Si è concluso il Corso di Alta Formazione  “Fiscalità Agricola”, il primo in Italia,  nato a seguito protocollo di intesa tra Coldiretti e il Dipartimento di Scienze aziendali e giuridiche dell’UniCal. Soddisfazione per l’alto valore didattico da parte dei 30 partecipanti, provenienti anche da altre regioni,  che, hanno potuto aggiornare la formazione, acquisendo competenze specialistiche  fondamentali che consentono di fornire alle imprese agricole ed agroalimentari servizi avanzati e innovativi. Il corso è stato diretto dal Prof. Muleo, con l’ausilio del comitato scientifico di Coldiretti, composto dal dott.  Gennaro Vecchione e dal dott. Attilio Salerno.  Il percorso di studi ha  approfondito diversi temi di grande attualità: partendo dal diritto tributario, ha   analizzato gli aspetti della fiscalità agricola, approfondendo, con esperti delle diverse aree di Coldiretti nazionale e docenti dell’Università della Calabria, e di altre Università  tra cui il prof. Sartori dell’Università di Milano Bicocca curatore dell’aggiornamento  del noto manuale di diritto tributario Tesauro.  anche tematiche non fiscali, ma fondamentali nella gestione delle aziende e per la rapida e costante evoluzione dell’agricoltura, quali: le politiche Ue, l’importanza del fascicolo aziendale, (dott. Belcampo, responsabile Caa), il ruolo del credito bancario (dott. Pirone, Responsabile Simec), il lavoro in agricoltura e la legge sul caporalato( Magrini capo area lavoro Coldiretti ), le diverse forme contrattuali ed altri aspetti giuridici (illustrati dall’avv. Murgida ufficio legislativo). Il presidente Coldiretti Calabria Franco Aceto ha  commentato positivamente lo svolgimento del corso e ha ringraziato il prof. Salvatore Muleo e il Direttore del Dipartimento prof. Alfio Cariola e tutti gli esperti che si sono alternati. Il successo del   corso – ha concluso -consolida  il rilievo economico e sociale del settore agricolo ed agroindustriale”. Mon, 13 Nov 2023 11:49:28 +0000 Cosenza Il ministro israeliano Netanyahu dichiara possibile un accordo con Hamas http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32265-il-ministro-israeliano-netanyahu-dichiara-possibile-un-accordo-con-hamas.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32265-il-ministro-israeliano-netanyahu-dichiara-possibile-un-accordo-con-hamas.html Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che "potrebbe esserci" un potenziale accordo con Hamas su ostaggi, ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli, affermando che potrebbe ostacolare i delicati negoziati per liberare le persone prese in ostaggio dal gruppo militante il 7 ottobre. "Penso che meno ne dico, più aumenterà le possibilità che si materializzi", ha detto in un'intervista a "Meet the Press" di NBC News. Alla domanda della conduttrice Kristen Welker su quanto vicino fosse Israele a liberare gli ostaggi, Netanyahu ha detto che nessun accordo era stato raggiunto finché le sue forze non avevano iniziato l'operazione di terra a Gaza. "Abbiamo sentito che c'era un accordo imminente di questo o quel tipo e poi abbiamo appreso che era tutto uno scherzo. Ma nel momento in cui abbiamo iniziato l'operazione di terra, le cose hanno cominciato a cambiare", ha detto. Incalzato sulla possibilità che esista un potenziale accordo per il rilascio di altri ostaggi, Netanyahu ha risposto: "Potrebbe esserci". Qualsiasi accordo è "il risultato di pressioni, pressioni militari", ha detto, prima di elogiare il lavoro delle forze di difesa israeliane. "Questa è l'unica cosa che potrebbe creare un accordo e se un accordo è disponibile. Bene, ne parleremo quando sarà lì. Lo annunceremo se sarà realizzabile". Alla domanda se sapesse dove sono tenuti tutti gli ostaggi in questo momento, Netanyahu ha detto: "Sappiamo molto, ma non andrò oltre". l primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato in un'intervista alla NBC della possibilità di un accordo per il rilascio di alcuni dei circa 240 ostaggi rapiti da Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, una condizione che ha detto essere indispensabile per qualsiasi cessate il fuoco. "Meno ne parlo, più è probabile che si concretizzi", ha detto Netanyahu, senza approfondire i negoziati per il rilascio degli ostaggi, poco prima del 38 giorno di guerra scatenato il 7 ottobre da un sanguinoso attacco del movimento islamista che ha ucciso circa 1.200 persone, per lo più civili, e senza precedenti nella storia di Israele. Israele si opporrà al ritorno dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) a Gaza dopo la guerra contro Hamas. Lo ha annunciato il primo ministro Benjamin Netanyahu durante la conferenza stampa a Tel Aviv, sottolineando che “le pressioni internazionali non ci fermeranno“. “Non ci sarà un’autorità civile che educhi i propri figli a odiare Israele, a uccidere gli israeliani, a eliminare lo Stato di Israele. Non potrà esserci un’autorità che paga le famiglie degli assassini in base al numero di quanti hanno ucciso. Non può esistere un’autorità il cui leader 30 giorni dopo non abbia ancora condannato il terribile massacro” ha dichiarato il premier, riferendosi al presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas. “Deve esserci qualcos’altro lì. Ma in ogni caso dobbiamo avere un controllo di sicurezza” ha aggiunto. Netanyahu ha assicurato che “qualsiasi pressione internazionale non cambierà la nostra convinzione che è nostro diritto e dovere difenderci“. “I leader mondiali devono continuare a mostrare il loro sostegno a Israele e non cedere ad alcuna pressione” ha aggiunto Netanyahu, secondo cui “se vogliamo la pace e la sicurezza e garantire il futuro dello Stato di Israele, dobbiamo eliminare Hamas“. Ha poi lanciato un monito al Hezbollah nel giorno in cui c’è stato anche un nuovo discorso del leader della formazione sciita, Hassan Nasrallah. Israele è “totalmente preparato” sul fronte settentrionale, ovvero verso il confine con il Libano, ha dichiarato, spiegando di aver avvertito Hezbollah che entrare in guerra con Israele sarebbe un “errore fatale” che “determinerebbe il destino del Libano“. Riferendosi a Hamas, il primo ministro ha sottolineato che Israele “non si fermerà finché non avrà completato la sua missione” e che il suo unico scopo è “la vittoria“, aggiungendo che Hamas ha “perso la presa” su Gaza e non ha “nessun posto dove nascondersi“. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto contrario a un cessate il fuoco "immediato" nella Striscia di Gaza, mentre in tutto il mondo si moltiplicano le richieste in tal senso a seguito dei bombardamenti dell'esercito israeliano. "Ammetto liberamente che non credo che gli appelli per un cessate il fuoco immediato o per una lunga pausa - che equivarrebbero quasi alla stessa cosa - siano giusti, perchè in fin dei conti ciò significherebbe che Israele darebbe ad Hamas la possibilità di riprendersi e di procurarsi nuovi missili", ha dichiarato durante un dibattito organizzato da un quotidiano regionale tedesco, Heilbronner Stimme. L'Unione Europea chiede pause umanitarie immediate nella Striscia di Gaza, dove metà degli ospedali non sono più operativi, condanna Hamas per l'utilizzo dei civili come scudi umani, ed esorta Israele a ricorrere al "massimo contenimento" per proteggere i civili nella guerra in corso. Il futuro dell'enclave palestinese è sul tavolo della riunione dei ministri degli Esteri dei 27 a Bruxelles e l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, si è detto "profondamente preoccupata per l'aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza" "Non dobbiamo parlare solo della situazione odierna a Gaza. Dobbiamo cominciare a pensare alla soluzione per il post-guerra. È qualcosa che i ministri dovrebbero concentrarsi nella discussione. Cosa succederà dopo, come possiamo affrontare la situazione a Gaza non solo con la ricostruzione ma per offrire una soluzione integrata alla questione palestinese. Questo è il vero problema politico che dobbiamo affrontare: ossia la soluzione definitiva al conflitto tra Israele e Palestina che ha raggiunto questo alto livello di orrore", ha dichiarato Borrell. "Dobbiamo cercare la pace per loro. La soluzione per Gaza non può essere isolata. Mi confronterò con i ministri che cosa ne pensano, che cosa sostengono e cosa respingono", ha aggiunto il capo della diplomazia di Bruxelles.   Mon, 13 Nov 2023 11:40:56 +0000 Prima pagina Premio Amalia Guglielminetti http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32264-premio-amalia-guglielminetti.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32264-premio-amalia-guglielminetti.html Negli ambiti del progetto culturale "Caffè Letterario La Luna e il Drago", per la promozione del territorio e del genius loci, ideato e curato da ANNA MONTELLA, Presidente del "Premio Amalia Guglielminetti", scrittrice, operatrice culturale e della comunicazione, promotrice culturale, già giornalista pubblicista, esperta in marketing no profit e comunicazione sociale, è stato recentemente istituito il "PREMIO AMALIA GUGLIELMINETTI" - per la valorizzazione della figura femminile nel campo delle Arti, delle Lettere e delle Scienze - che, verrà assegnato ogni anno a "Figure femminili di grande rilievo per il loro versatile operato culturale nel panorama nazionale contemporaneo". In occasione della prima edizione 2023, il riconoscimento è stato conferito alla nostra stimata collaboratrice DANIELA CECCHINI, Giornalista freelance, scrittrice appassionata di poesia, press office, critico letterario ed operatrice culturale impegnata nel sociale; con trascorsi come modella e testimonial di campagne pubblicitarie per noti marchi, attrice per il piccolo e il grande schermo e per fotoromanzi Grand'Hotel. Nata a Roma, dove ha compiuto gli studi universitari in Giurisprudenza e Scienze dell'Amministrazione laureandosi "cum Laude", è Accademica onoraria presso note istituzioni di caratura internazionale. Ha ricevuto ambiti riconoscimenti per il contributo alla promozione culturale, alla divulgazione della poesia e per l'impegno profuso nell'ambito giornalistico e sociale attraverso la sua proficua attività umanistica e per aver contribuito a valorizzare la ricerca letteraria, giornalistica, strutturale e creativa. AMALIA GUGLIELMINETTI - nata a Torino nel 1881, è una scrittrice, giornalista d'avanguardia, brillante poetessa che, attraverso la lettura della sua voce lirica e prosastica, emerge come una donna emancipata, libera, moderna, alla continua ricerca di sé. Amalia Guglielminetti è stata uno dei più clamorosi casi di "damnatio memoriae" della letteratura novecentesca, sprofondata ingiustamente nell'oblio. La sua opera non ha trovato posto nelle antologie scolastiche. Persino le sue ultime volontà relative alle modalità di sepoltura - una tomba a piramide con l’iscrizione “Essa è pur sempre quella che va sola” - e l’istituzione di un premio a suo nome, sono rimaste inascoltate. Infatti, se per il recupero letterario ed umano dell’artista, in anni recenti, si siano adoperati in diversi attraverso pubblicazioni di ampio respiro, lo stesso non si è verificato per quanto riguarda quel suo desiderio di un Premio a lei dedicato, rimasto a tutt'oggi disatteso. A circa 8o anni dalla sua scomparsa, è il progetto culturale Caffè Letterario La Luna e il Drago, nella figura di Anna Montella, a raccoglierne il testimone. Fri, 10 Nov 2023 17:47:03 +0000 Cultura Fotoreporter presenti all'attacco del 7 ottobre http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32263-fotoreporter-presenti-all-attacco-del-7-ottobre.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32263-fotoreporter-presenti-all-attacco-del-7-ottobre.html Un sito pro-israeliano, ha puntato l'attenzione sulla loro presenza sulla scena di quei crimini, portando alla luce foto da loro ritenute 'compromettenti' Sotto accusa ci sono alcuni freelance di Gaza indicati come autori degli scatti del 7 ottobre: Hassan Eslaiah, Yousef Masoud, Ali Mahmud, Hatem Ali, Mohammed Fayq Abu Mustafa e Yasser Qudih. In particolare, di Eslaiah il sito ha diffuso un video da lui stesso postato su X - e nel frattempo cancellato - in cui lo si vede, senza elmetto o giubbotto che lo segnali come 'stampa', davanti a un carro armato israeliano in fiamme con la didascalia, "in diretta dall'interno degli insediamenti della Striscia di Gaza". Le loro foto dei terroristi di Hamas che irrompono nei kibbutz vicini a Gaza, rapiscono civili e incendiano carri armati israeliani la mattina del 7 ottobre hanno fatto il giro del mondo. Ora i quattro fotografi che hanno scattato quelle immagini - diffuse da Associated Press, Cnn e Reuters - sono finiti al centro delle polemiche dopo che HonestReporting, un sito pro-israeliano, ha puntato l'attenzione sulla loro presenza sulla scena di quei crimini, portando alla luce foto compromettenti. Un'altra foto, sempre segnalata da Honest Reporting, mostra Eslaiah abbracciato al leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, con quest'ultimo che gli dà un bacio sulla guancia. Anche Masoud era presente sulla scena del carro armato in fiamme, come Abu Mustafa e Qudih che riprendevano uomini armati che si infiltravano in Israele e infierivano sul corpo di un soldato estratto dal mezzo corazzato. l sito pro-Israele ora si interroga su cosa ci facessero questi fotografi sul posto "cosi' presto, in quello che normalmente sarebbe stato un sabato mattina tranquillo? Era tutto coordinato con Hamas? Le rispettabili agenzie di stampa, che hanno pubblicato le loro foto, approvavano la loro presenza in territorio nemico, insieme agli infiltrati terroristi?". Il dubbio sollevato è se i fotografi, tutti o in parte, fossero a conoscenza dell'attacco di Hamas in anticipo. "Se ci fossero giornalisti che sapevano del massacro, che sono rimasti in silenzio e hanno scattato foto mentre i bambini venivano massacrati, non sarebbero diversi dai terroristi e la loro punizione sarebbe severa", ha twittato Benny Gantz, ex capo di Stato maggiore e membro del gabinetto di guerra israeliano. Le autorità dello Stato ebraico hanno chiesto spiegazioni ai media internazionali, i quali hanno immediatamente preso le distanze. La Cnn ha fatto sapere di "essere a conoscenza dell'articolo e della foto riguardanti Hassan Eslaiah, un fotoreporter freelance che ha lavorato con numerosi organi di stampa internazionali e israeliani". Anche se in questo momento non abbiamo trovato motivo di dubitare dell'accuratezza giornalistica del lavoro che ha svolto per noi, abbiamo deciso di sospendere ogni legame con lui". Da parte sua, l'Ap ha sottolineato che "non era a conoscenza degli attacchi del 7 ottobre prima che accadessero", ribadendo che "utilizza immagini scattate da freelance in tutto il mondo, inclusa Gaza". Stessa linea di Reuters che ha negato "categoricamente di essere a conoscenza dell'attacco o di aver mandato giornalisti 'embedded' con Hamas il 7 ottobre". L'agenzia britannica ha spiegato di aver "acquisito foto di due fotografi freelance basati a Gaza che erano al confine la mattina del 7 ottobre, con i quali non aveva lavorato in precedenza. Le immagini pubblicate da Reuters sono state scattate due ore dopo che Hamas ha lanciato razzi sul sud di Israele e più  di 45 minuti dopo che Israele ha reso noto che uomini armati avevano attraversato il confine". Per poi precisare che "lo staff giornalistico di Reuters non era sul posto nei luoghi menzionati nell'articolo di HonestReporting".     Fonte Agi e varie agenzie Fri, 10 Nov 2023 15:19:43 +0000 Attualità Inaugurazione della sede dell'H.I.C.D. a Roma http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32262-inaugurazione-della-sede-dell-h-i-c-d-a-roma.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32262-inaugurazione-della-sede-dell-h-i-c-d-a-roma.html Il 10 novembre 2023 si svolge la cerimonia di inaugurazione del nuovo Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale presso l'Osservatorio Astronomico di Roma a Monte Porzio Catone. L’H.C.I.D. ha deciso di festeggiare l’apertura della nuova sede con l’evento, a tema astronomico, “Under the same sky”, in forma di conferenza sull’intersezione tra la Diplomazia Culturale e le Scienze Astronomiche con la partecipazione di esperti di entrambi i settori. La scelta dell’astronomia come tema centrale del primo evento della sede a Roma è dettata dal voler collegare temi moderni e attuali. La cultura greca, come quella italiana, è ricca di storia e tradizioni che si tramandano da generazioni. Al di là dei tratti più conosciuti, quali la filosofia, l’architettura, o la gastronomia, Grecia e Italia condividono anche relazioni culturali profondamente radicate a livello scientifico, dall’antichità classica all’età contemporanea.  La diplomazia culturale è l’arte di costruire ponti tra le nazioni, favorendo la comprensione, la cooperazione e la pace. È proprio tra le varie sfaccettature della diplomazia culturale che vogliamo inserire l’astronomia e celebrare l'inaugurazione della sede di Roma. L'astronomia ha la capacità di superare i confini nazionali, conferendo un punto di vista più ampio, e di avvicinare le persone attraverso lo scambio culturale e l’osservazione del cielo notturno, che suscita meraviglia a Roma come ad Atene. Scoprire il nostro posto nell’universo ispira un sentimento di cittadinanza globale: viviamo tutti sotto lo stesso cielo L’istituto Ellenico della Diplomazia Culturale (Hellenic Institute of Cultural Diplomacy, H.I.C.D.) è un’organizzazione scientifica non governativa fondata ad Atene il 25 marzo 2017, la cui missione è quella di riaffermare e promuovere la visione della Grecia, al proprio interno e nel mondo. È l’unico promotore per la ricerca, promozione e studio della Diplomazia Culturale in Grecia e si propone di sviluppare attività, come la ricerca e la sensibilizzazione, per promuovere i princìpi della Diplomazia Culturale.  Le attività svolte dall’Istituto includono: consulenza per la promozione della Cultura e sostegno ai gruppi sociali più vulnerabili; seminari, mostre d'arte, conferenze, programmi di scambio culturale, istituzione e assegnazione di premi e borse di studio. La nascita dell’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale è stata dettata dalla necessità di ricostituire la diversità culturale greca e di ridefinirsi nel mondo non più in termini di riproduzione, ma di creazione. L’ H.I.C.D. desidera essere leader nella promozione della vita intellettuale greca contribuendo a valorizzare giovani artisti e alla creazione di un bagaglio culturale.  Ad oggi l’Istituto conta ben 16 sedi in diverse città greche e all’estero, tra Europa, Africa e America. Lavorando a stretto contatto con enti pubblici e privati, organizzazioni accademiche e scientifiche sia in patria che nel mondo, ogni istituto è responsabile dello sviluppo e della realizzazione di una serie di attività culturali, con la supervisione della sede centrale di Atene. Impegnandosi nella ricerca e nello sviluppo dei diversi campi della Diplomazia culturale, l'H.I.C.D. mira a costruire ponti di fiducia e cooperazione e a promuovere il dialogo tra le diverse culture. Ciò contribuisce a rafforzare i legami diplomatici regionali e multilaterali, a migliorare le relazioni tra le nazioni e a comunicare valori e principi universali che solo la cultura può trasmettere. È in occasione della giornata della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, 10 novembre, che quest’anno si inaugura la nuova sede dell’H.I.C.D. a Roma Fonte H.I.C.D.   Bianca Chellini Fri, 10 Nov 2023 15:16:00 +0000 Roma Federico Bianca, prosegue il trend di successi http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32257-federico-bianca-prosegue-il-trend-di-successi.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32257-federico-bianca-prosegue-il-trend-di-successi.html Riconoscimenti meritati per il sempre più affermato scrittore e letterato siciliano, a cui è stato appena consegnato il Premio Filippo Reale. Dopo il primo posto della sezione Narrativa Saggio di Etna Book con i racconti del suo “Riscatto” (alcuni erano già apparsi su antologie e concorsi nazionali), per i tipi di Felici Editore, Federico Bianca continua a ricevere innumerevoli consensi professionali. Lo scorso 5 Novembre, all’interno del Castello Normanno di Adrano (Ct), si è svolta la premiazione della sesta edizione del Premio Filippo Reale. Il riconoscimento è intitolato a Filippo Reale, poeta e drammaturgo dell'Adrano dell'800. Nato nel 1809 e morto nel 1877, Reale fece parte delle più prestigiose accademie di cultura, siciliane e non. Socio fondatore dell'Accademia Gioenia di Catania, fu tra i principali animatori delle Accademie di Stesicorea di Catania e Zelantea di Acireale.  Scrisse la tragedia “Maria Stuarda” e il poema epico “Costantino”. Questo premio viene assegnato ogni anno, su segnalazione di una giuria qualificata, a personaggi siciliani che si sono distinti in ambiti quali storia, letteratura, musica, teatro, medicina, scienza, giornalismo. Federico Bianca è stato insignito del premio per la sezione narrativa, “visti i suoi studi e i suoi meriti”, si legge nella motivazione del Consiglio Direttivo e della Presidenza del Comitato per la Cultura. A consegnare materialmente l’onorificenza sono stati il presidente del Premio, il Dott. Filippo Marotta Rizzo, e l’avvocato Massimo Mallucci, presidente nazionale di “Italia Reale”, alla presenza del Dott. Giuseppe D’Urso nelle vesti di Direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico di Catania e della Valle dell'Aci, che ha patrocinato la manifestazione.  Bianca ha dichiarato nell’occasione: “È un grande onore ricevere tale riconoscimento. Il Premio Reale si è sempre contraddistinto per la sua ricerca di talenti siciliani, in un’ottica che riunisce l’amore per le radici della nostra terra e il gusto per la novità e l’originalità degli interessi culturali e artistici”. Ha poi proseguito, felice: “Nel mio caso, la grande tradizione letteraria siciliana – mi riferisco a Verga, Pirandello, Ercole Patti, Rosso di San Secondo, Nino Savarese, Brancati, Sciascia - si amalgama con la mia passione per il cinema, il fumetto, il mondo di Hollywood e la grande letteratura europea. Il Castello Normanno, con il suo bellissimo museo, è una splendida cornice, ideale per sintetizzare tradizione e contemporaneità”. A conclusione dell’evento, Bianca ha sottolineato: “Dopo le presentazioni a Castel Ursino, Etna Comics, la Società Storica Catanese, il Battiati Jazz Festival, Pisa e Carrara (dove sono stato ospite del mio editore, Fabrizio Felici), il Salone del Libro di Torino, la Fiera Internazionale del Libro di Brindisi e la vittoria di Settembre dell’Etna Book Festival, sono felice che la mia opera ‘Riscatto’ abbia potuto trovare qui ospitalità e apprezzamenti.  Colgo infine l’occasione per ringraziare gi amici più stretti che mi hanno da sempre aiutato con questo libro, tra cui Sissi Sardo, Marilina Giaquinta, Antonio Celano, Fabrizio Felici, Simone Taormina, Federica Giovannone, Alfio D’Agata, Daniele Gangemi”. Federico Bianca, classe 1982, si avvicina al mondo della letteratura, dei fumetti e del cinema sin da bambino. Diploma di Maturità Classica, e poi Laurea triennale in Lettere Moderne. A seguire, la Laurea Specialistica in Filologia Moderna e un Dottorato di Ricerca in Italianistica. Da siciliano innamorato della sua terra, continua a viverci, specializzato nell’insegnamento della lingua italiana agli stranieri. Tutor esterno alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, nonché docente di ruolo di materie letterarie negli istituti secondari di secondo grado. Oltre a “Riscatto”, finora ha pubblicato tre monografie per Convivio Editore: “Lolita, un mito euroamericano tra romanzo e sceneggiatura”; “Carlo Alianello nella cultura italiana e europea”; “Giovanni Papini: la vita, le opere, la poetica”.  Fonte : L.b.d. Communication srls (lbdcommunicationsrls@gmail.com       Wed, 08 Nov 2023 15:57:18 +0000 Corriere letterario Alla Frassati inaugurata una splendida sala di lettura per bambini http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32256-alla-frassati-inaugurata-una-splendida-sala-di-lettura-per-bambini.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32256-alla-frassati-inaugurata-una-splendida-sala-di-lettura-per-bambini.html Nella giornata di sabato 28 ottobre, presso la Biblioteca Pier Giorgio Frassati è stata inaugurata la nuova sala di lettura per bambini realizzata con i finanziamenti che il Cepell ha assegnato a BOOK BABY BOOM!, progetto avviato lo scorso Aprile che nel contesto del bando Leggimi 0-6 la Fondazione D’Ettoris ha vinto classificandosi al quinto posto su scala nazionale. Dopo la benedizione dei locali effettuata da mons. Alessandro Saraco, parroco della Basilica Cattedrale di Crotone, il nastro è stato tagliato dall’Assessore alla cultura l’avvocato Nicola Corigliano e da Maria Grazia D’Ettoris, direttrice della biblioteca, la quale ha dichiarato che la realizzazione della sala era un sogno del fondatore che nutriva un profondo interesse verso la formazione dei bambini, ragione per cui tutte le attività storicizzate della Fondazione sono state e tutt’ora sono indirizzate alle nuove generazioni al fine di incentivare in esse la lettura e lo sviluppo dello spirito critico. La sala, pensata al seguito dell’esperienza di storytelling urbana condotta quest’estate, è stata progettata per essere un rigoglioso giardino culturale, luogo di ritrovo per i più piccoli e per le loro famiglie, dove poter proseguire anche l’esperienza dei laboratori gratuiti di lettura ad alta voce che si terranno, a partire dal mese di Novembre, ogni secondo giovedì del mese. La sua frequentazione è quindi un’importante occasione sia per implementare la valorizzazione del centro storico cittadino sia per conoscere nella concretezza il nobile scopo che la rete progettuale intende perseguire: potenziare sul territorio l’accesso alla lettura dei bambini fin dal periodo perinatale nella sottovalutata fascia d’età 0-6 anni. Sono state tante le famiglie che con i loro piccoli hanno preso parte all’inaugurazione assistendo al momento più importante della mattinata: la lettura ad alta voce degli albi illustrati curata dalle operatrici bibliotecarie, seguita dalla fase di esplorazione dei libri, fondamentale per far comprendere la magia che si nasconde dietro di essi. Alla cerimonia sono stati presenti alcuni partner del progetto: il Comune di Crotone, la Biblioteca Comunale ‘Armando Lucifero’, l’I.C Don Milani rappresentato dalla dirigente Maria Graziella Bellezza, l’Associazione Baubò e l’asilo nido Bimbi a Bordo, alleati imprescindibili in questo importante percorso di promozione pedagogico – culturale. Si ringraziano l’associazione Leggere Coccole di Bari della dott.ssa Maria Angela Lacalamita che per BOOK BABY BOOM! ha consigliato la bibliografia e ha tenuto e terrà corsi di formazione e la Fimp sez. Crotone per aver entrambi inviato i loro auguri non riuscendo ad essere presenti per impegni inderogabili, con i quali la Fondazione D’Ettoris lavora costantemente in sinergia al fine di costruire una rete continua sul territorio di diffusione della lettura e dei suoi benefici. New entry è il Centro Salute Turano, anch’esso presente all’evento, con il quale si sta costruendo un nuovo spazio di collaborazione. I veri protagonisti della giornata sono stati però i bambini che con il loro entusiasmo e la loro gioia hanno compreso e comprendono sempre il valore delle cose, anche di quelle più semplici come i libri.     Tue, 07 Nov 2023 16:51:13 +0000 Crotone Un evento contro la violenza di genere http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32255-un-evento-contro-la-violenza-di-genere.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32255-un-evento-contro-la-violenza-di-genere.html Evento organizzato dalla Associazione Assadakah per sensibilizzare contro la violenza di genere. Ospiti relatori: Inas Mekkawy, capo missione diplomatica Lega Araba Roma; Asmahan al Toqi, decano Consiglio Ambasciatori arabi Roma; Zeinab Ismail, presidente Consiglio Amministrazione Moschea al Huda Roma. Infine, premio Assadakah all’artista marchigiana Francesca Guidi. Partners per l'occasione: il Movimento dei Focolari, Welcome Association Italy, Associazione culturale Occhio dell’Arte APS. Diretta dell’evento a cura di Eurocomunicazione. Un incontro fortemente voluto dalla Associazione Assadakah avra’ luogo a Roma il prossimo 24 novembre, a partire dalle ore 18.00, presso il Focolare Meeting Point di Via del Carmine nr. 3. L’Italia nel mondo Arabo e il mondo Arabo in Italia:  è questo l’obiettivo che si propone da tanti anni il giornalista corrispondente della Stampa Estera in Italia Talal Khrais (National News Agency Lebanon NNA, Reporter), responsabile dell’Úfficio delle Relazioni Internazionali di Assadakah, con la totale stima di Roberto Roggero, che di Assadakah  ne è Editore, amministratore e Direttore Responsabile. In un clima di cooperazione interculturale ed interreligiosa, per ribadire un autentico “no” a tutte le violenze di genere,  illustri ospiti si riuniranno per l’occasione, auspicando di far riflettere sul clima di intolleranza che sta prendendo sempre più preoccupante spazio in tutto il mondo (in alcune aree geografiche più di altre). L’appuntamento, la cui organizzazione ha la collaborazione sia del Movimento dei Focolari che della Welcome Association Italy, sarà ad ingresso libero, seppur con necessità di prenotazione causa posti limitati, e perseguirà l’intento di sortire effetto di  sensibilizzazione  contro ogni atto di forza e ferocia, per favorire atti concreti di dialogo, rispetto, pace.  Relatori per l’occasione: Inas Mekkawy, capo missione diplomatica Lega Araba Roma; Asmahan al Toqi, decano Consiglio Ambasciatori arabi Roma; Zeinab Ismail, presidente Consiglio Amministrazione Moschea al Huda Roma. Durante l’incontro – a cui potranno aggiungersi prestigiosi ospiti dell’ultima ora attualmente non previsti -  verrà consegnato il Premio Assadakah all’artista Francesca Guidi per il suo forte impegno sociale ed interculturale. La nota performer ed operatrice culturale, sempre al fianco dei piu’ deboli,  giungerà nell’Urbe direttamente dalle Marche, dove abita. La comunicazione stampa sarà gestita dall’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS.  Diretta evento a cura di Eurocomunicazione   Fonte occhiodellarte Tue, 07 Nov 2023 16:43:37 +0000 Roma All'Accademia di Pozzuoli un simposio sulla capacità ipersonica http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32254-all-accademia-di-pozzuoli-un-simposio-sulla-capacita-ipersonica.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32254-all-accademia-di-pozzuoli-un-simposio-sulla-capacita-ipersonica.html L’evento si terrà giovedì 9 e venerdì 10 novembre con la partecipazione dei maggiori esperti nel settore provenienti dal mondo della Difesa, del comparto aerospaziale italiano, nonché docenti e studenti delle più prestigiose realtà universitarie italiane e straniere “Una nuova sfida: sviluppare la capacità ipersonica”, questo il titolo del simposio tecnico-scientifico organizzato dall’Aeronautica Militare nell’ambito delle iniziative che hanno accompagnato il 2023 per il Centenario della Forza Armata e che vedrà riuniti presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, il 9 e 10 novembre prossimi, i maggiori esperti nel settore provenienti dal mondo della Difesa, del comparto aerospaziale italiano, nonché docenti e studenti delle più prestigiose realtà universitarie italiane e straniere. Circa sei mesi di ricerca ed analisi da parte di oltre 80 tra tecnici, scienziati ed esperti civili e militari del settore verranno riassunti, nella due giorni del simposio, attraverso l’esposizione di cinque panel tematici che faranno una sintesi degli studi condotti su varie aree ritenute di interesse per sviluppare in futuro le capacità ipersoniche: dall’aerodinamica alle comunicazioni, dai propulsori ai materiali, dagli spazioporti al diritto spaziale, fino agli aspetti legati alla fisiologia umana nello spazio. Un tema, quello della tecnologia ipersonica, di grande attualità e rilevanza per la confluenza di sfide ed opportunità che porta con sé, con implicazioni di vasta portata per l’ingegneria aerospaziale, per la difesa nazionale e per l’esplorazione scientifica. In un’era - come quella in cui stiamo entrando - caratterizzata da una sempre maggiore dipendenza dalla velocità e dalla capacità di adattarsi e reagire, fattori che nell’immaginario collettivo sono da sempre strettamente legati alle forze aeree e spaziali, il simposio di Pozzuoli vuole rappresentare uno sguardo su un futuro ormai prossimo, quello che andrà “oltre Mach 5”, e che per la complessità delle tecnologie coinvolte necessita di uno sforzo coordinato in termini di ricerca, sviluppo ed investimenti. Il simposio, che sarà aperto dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, rappresenta solo l’atto conclusivo di questo lungo e complesso progetto di ricerca multidisciplinare avviato dalla Forza Armata in sinergia con il mondo accademico e dell’industria, ed ha l’obiettivo di indicare una prospettiva politico-strategica in un settore di significativa importanza per la Difesa nazionale, che possa essere anche da stimolo per il consolidamento di una “economia della Difesa” quale forza motrice per l’innovazione tecnologica del Paese. Al termine dei lavori verrà presentato in anteprima un documento conclusivo dei lavori, che verrà messo successivamente a disposizione della comunità scientifica e dei decisori militari e politici nazionali, che riassume le possibili linee di azioni per lo sviluppo della capacità ipersonica come leva strategica per la competitività del Sistema-Paese. In collegamento dagli Stati Uniti, interverranno anche il Colonnello Luca Parmitano, pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare ed astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), e Nicola Pecile, in passato pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare ed attualmente pilota collaudatore negli Stati Uniti di veicoli suborbitali. Fonte Aeronautica Militare   Tue, 07 Nov 2023 16:41:10 +0000 Scienza Da ieri ingresso gratuito nei musei civici e siti archeologici di Roma Capitale http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32251-da-ieri-ingresso-gratuito-nei-musei-civici-e-siti-archeologici-di-roma-capitale.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32251-da-ieri-ingresso-gratuito-nei-musei-civici-e-siti-archeologici-di-roma-capitale.html Domenica 5 novembre, prima domenica del mese, è tornata la tradizionale possibilità di visitare gratuitamente gli spazi del Sistema Musei di Roma Capitale e alcune aree archeologiche della città. Tra queste l’Area Sacra di Largo Argentina (via di San Nicola De’ Cesarini di fronte al civico 10, dalle ore 9.30 alle ore 16.00 ultimo ingresso ore 15.00), l’area archeologica del Circo Massimo (dalle ore 9.30 alle ore 16.00, ultimo ingresso ore 15.00) e i Fori Imperiali (ingresso dalla Colonna Traiana 09.00 – 16.30, ultimo ingresso un’ora prima della chiusura). Questi i Musei Civici aperti: Musei Capitolini; Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali; Museo dell’Ara Pacis; Centrale Montemartini; Museo di Roma a Palazzo Braschi; Museo di Roma in Trastevere; Galleria d’Arte Moderna; Musei di Villa Torlonia; Serra Moresca di Villa Torlonia; Museo Civico di Zoologia; Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco; Museo Carlo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese; Museo Pietro Canonica a Villa Borghese; Museo Napoleonico; Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina; Museo di Casal de’ Pazzi; Museo delle Mura; Villa di Massenzio. L’iniziativa è stata promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Ingresso libero compatibilmente con la capienza dei siti.  A ingresso gratuito sia le collezioni permanenti che le esposizioni temporanee, a partire dai Musei Capitolini (piazza del Campidoglio 1) dove, a Palazzo dei Conservatori, nelle sale piano terra, è allestita la mostra I sommersi. Roma 16 ottobre 1943, a cura di Yael Calò e Lia Toaff, che commemora attraverso l’esposizione di documenti, giornali, disegni, fotografie ma soprattutto oggetti di vita quotidiana di persone – donne, uomini, bambini – le storie di chi quel giorno, da tutti i quartieri della Capitale, fu arrestato e non tornò mai più. Nella Pinacoteca Capitolina, è possibile ammirare, per la prima volta a Roma, la Deposizione di Cristo, spettacolare capolavoro del celebre pittore veneziano Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, il pittore più geniale e anticonformista del Rinascimento veneziano. Nella Sala degli Arazzi del Palazzo dei Conservatori la mostra VRBS Roma in cui ammirare il vetro dorato raffigurante la dea Roma, personificazione della città secondo l’iconografia diffusa, con l’elmo e la lancia, rinvenuto nel corso degli scavi per la realizzazione della stazione della Metro C a Porta Metronia e per la prima volta esposto al pubblico. Nelle sale al terzo piano di Palazzo Caffarelli La Roma della Repubblica, secondo capitolo (dopo la mostra La Roma dei Re del 2018) del ciclo Il Racconto dell’Archeologia, basato principalmente sulle collezioni di proprietà comunale conservate nei magazzini e nei musei della Soprintendenza. La mostra è arricchita da contenuti multimediali che narrano in maniera evocativa e coinvolgente le vicende della storia repubblicana di Roma attraverso i secoli. Infine nella Sala della Lupa e dei Fasti antichi di Palazzo dei Conservatori, ne L’eredità di Cesare e la conquista del tempo, si narra la storia di Roma dalle sue origini fino agli albori dell’età imperiale Ai Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali (via IV Novembre 94), con la mostra Imago Augusti. Due nuovi ritratti di Augusto da Roma e Isernia, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nell’intenso dialogo dell’imperatore con il sé stesso giovane. Due teste-ritratto marmoree di Augusto, rinvenute in occasione degli scavi archeologici condotti presso la via Alessandrina a Roma, nell’area del Foro di Traiano, e lungo la via Occidentale a Isernia, permettono un confronto animato tra due momenti della vita dell’imperatore . Il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese ospita la mostra El Dorado, a cura di Alessandra Mammì con opere di Renata Boero, Paolo Canevari, Valerio D'Angelo, Gianni Dessì, Rä di Martino, Flavio Favelli, Sabina Mirri, Elisa Montessori, Luigi Ontani e Alfredo Pirri. La figurazione a “fondo oro”, tecnica di cui si hanno tracce fin dall’epoca paleocristiana e bizantina, non ha mai smesso di attrarre gli artisti influenzando le loro pratiche e stimolando nuove interpretazioni fino a giungere alla contemporaneità. Al Casino dei Principi di Villa Torlonia (via Nomentana 70) la prima mostra in Italia di FERRARI SHEPPARD (Chicago 1983), considerato attualmente uno degli artisti americani più interessanti delle ultime generazioni. L’esposizione, dal titolo “CRUCIBLE” e a cura di Ludovico Pratesi, presenta diciotto opere, delle quali undici realizzate appositamente per la mostra romana, oltre al video Be in My Mind. Al Museo di Roma a Palazzo Braschi (piazza San Pantaleo 10 - piazza Navona 2) prosegue l’esposizione Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini: un “incontro-confronto” tra venticinque modelli per sculture in marmo di Pietro Tenerani, che ritraggono personaggi di spicco della società italiana e internazionale dell’Ottocento, e le immagini fotografiche di Luigi Spina, tra i maggiori fotografi di arte contemporanei. Per il programma di arte italiana contemporanea QUOTIDIANA, ospitato nelle sale al piano terra e promosso dalla Quadriennale di Roma, in esposizione, per la sezione PAESAGGIO, la mostra degli artisti Roberto Pugliese e Quayola, nata a partire da un testo di Valentino Catricalà, mentre per la sezione PORTFOLIO, Federica Francesconi espone l'opera Clickbait (2022), un dittico monocromo di grandi dimensioni. Nelle sale della Galleria d’Arte Moderna (via Francesco Crispi 24), numerose le proposte, fra cui l’installazione Tellurica di Pino Genovese e Alberto Timossi: due opere ambientali che mettono in dialogo le materie utilizzate dai due artisti con lo spazio architettonico tardo-cinquecentesco del museo. Le altre sale della GAM ospitano inoltre L'allieva di danza di Venanzo Crocetti. Il ritorno, una delle prime sculture di grande formato dedicate al tema della danza di Crocetti, che torna in tutta la sua magnificenza dopo circa due anni di un accurato e specialistico restauro da parte dei tecnici dell’ICR. E ancora, Laboratorio Prampolini #2 - Taccuini, disegni e progetti inediti dal Futurismo all'Art Club, un progetto esclusivo per mezzo del quale s’intende riportare l’attenzione sul multilinguismo artistico e l’interdisciplinarietà di Enrico Prampolini, nell’arco di tempo che va dagli anni Trenta ai Cinquanta del Novecento, all’apice quindi della carriera e dell’esuberanza progettuale dell’artista. Infine, Osvaldo Peruzzi - Splendore geometrico futurista, una mostra sintetica ma esaustiva della parabola espressiva del pittore Osvaldo Peruzzi (1907-2004), uno degli ultimi futuristi a divulgare le tesi rivoluzionarie del movimento marinettiano. Nel chiostro-giardino è ancora possibile ammirare StenLex. Rinascita - Intervento artistico site specific e stendardo urbano, appositamente realizzato per la Galleria in collaborazione con Wunderkammern Gallery.  Al Museo Carlo Bilotti, sempre a Villa Borghese, la mostra tense intense, con le opere di Barbara Doser e Hofstetter Kurt, esponenti dell'arte concettuale contemporanea austriaca. Un affascinante percorso espositivo costellato da video, installazioni, stampe di immagini, proiezioni e sculture, il cui filo conduttore è l'intreccio e la simultaneità degli opposti.  Al Museo delle Mura la mostra "Patrimonio Mondiale: la Natura e le Impronte Umane", che presenta alcune importanti testimonianze dei luoghi Patrimonio Mondiale, attraverso 51 immagini fotografiche di Michele Spadafora, suddivise in 7 aree tematiche: Civiltà scomparse, Natura e paesaggio, Disegno urbano, Architettura difensiva, Luoghi di culto, Tradizione e vita, Eredità del passato.  Tre le mostre che si possono ammirare al Museo di Roma a Trastevere  in questa domenica a ingresso gratuito. La nuova esposizione Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli, in occasione del centenario della nascita dello scrittore Giorgio Manganelli presenta una cospicua mole di scritti da lui dedicati alle arti visive, oltre a opere d’arte esplicitamente ispirate ai suoi testi, soprattutto quelle degli artisti amici e compagnons de route. Nelle sale del piano terra Philippe Halsman. Lampo di genio, esposizione fotografica dedicata a Philippe Halsman, tra i più originali ed enigmatici ritrattisti del Novecento con oltre cento immagini di vario formato, tra colore e bianco e nero, che percorrono la sua intera carriera, selezionate da Contrasto e Archivio Halsman di New York. Infine, le sale del museo ospitano XIV PREMIO PHOTO IILA - “METAMORFOSI URBANE. Città e comunità sostenibili” con l’esposizione dei migliori scatti della nuova edizione del premio dedicato a fotografi latinoamericani under 35  Fanno eccezione alla gratuità: Helmut Newton. Legacy, al Museo dell’Ara Pacis (con ingresso alla mostra da Via di Ripetta n. 180) esposizione nata in accordo con la Newton Foundation, e curata da Matthias Harder e Denis Curti, che attraverso circa 250 fotografie, riviste e documenti racconta con un nuovo sguardo l’unicità, lo stile e il lato provocatorio del celebre fotografo    Fonte : Zètema Progetto Cultura. Mon, 06 Nov 2023 17:15:46 +0000 Arte Aumentano le esportazioni di vini della Galizia, sempre più popolari anche in Italia http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32250-aumentano-le-esportazioni-di-vini-della-galizia-sempre-piu-popolari-anche-in-italia.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32250-aumentano-le-esportazioni-di-vini-della-galizia-sempre-piu-popolari-anche-in-italia.html Secondo i dati dell'ultimo rapporto dell'Osservatorio del mercato del vino di Spagna (OEMV), l'anno scorso la Galizia ha esportato quasi 18 milioni di litri di vino, per i quali ha fatturato 59 milioni di euro. Seguendo l'andamento del resto della Spagna, questi dati rappresentano una leggera diminuzione delle quantità vendute, ma un considerevole aumento del fatturato, il che significa che il prezzo medio di un litro di vino galiziano viene pagato all'estero a 3,29 euro, una cifra molto più alta rispetto alla media spagnola, situata a 1,25 euro al litro. Se parliamo del fatturato di queste esportazioni, quello della Spagna nel suo insieme è cresciuto del 3,5%, mentre in Galizia l'aumento è stato dell'1,8% nel 2022. Il comportamento delle diverse province e denominazioni della Galizia è irregolare, anche se la maggioranza mantiene una tendenza al rialzo. Pontevedra fa eccezione, ed è quella con il fatturato di gran lunga più alto, essendo passata dai 26 milioni di euro del 2021 ai 35,2 milioni del 2022. La regione di Ourense, invece, ha aumentato i suoi proventi da esportazioni del 5%, raggiungendo i 17 milioni di euro. "Le vendite sfuse in Galizia sono diminuite negli ultimi dieci anni, mentre la crescita della produzione di vini a denominazione di origine rispetto ai vini da tavola è costante", afferma Pablo Buján, direttore commerciale di Bodegas Martín, uno dei principali produttori della regione. Questo sembra essere la conferma della continua ascesa della qualità dei vini galiziani, oggi particolarmente in voga anche nei mercati esteri, Italia in primis. Dalle nostre parti possono essere acquistati online presso l’enoteca specializzata Svino.it che propone una variegata collezione composta da oltre 50 etichette. Il settore vitivinicolo della Galizia è rappresentato da quasi 500 aziende vinicole, nelle quali lavorano più di 10.000 persone, e genera nella comunità un movimento economico di 230 milioni di euro. Il paesaggio delle cantine è un mix di aziende di spicco come Castro Ventosa e Bodega Rafael Palacios, e giovani realtà innovative come Daterra Viticultores e Silice Viticultores. Negli ultimi anni il settore enologico galiziano è riuscito a diventare un punto di riferimento, ottenendo importanti riconoscimenti sia all'interno che all'esterno della Spagna. Evidenziare e mettere in risalto il buon lavoro delle aziende che compongono questo settore è l'obiettivo con cui è nata qualche anno fa la Cata dos Viños e Augardentes de Galicia, associazione che nelle scorse settimane ha realizzato un evento per premiare le migliori produzioni id vini galiziani. Nel corso di una serata di gala che si è tenuta nel maniero di Quián sono stati consegnati i premi ai migliori vini dell'anno. Tra le etichette premiate troviamo Abelán, un vino di Rías Baixas prodotto da Terras do Abelán, e Viña Vella, un vino Ribeira Sacra della cantina SAT Virxen dos Remedios. Si sono aggiudicati rispettivamente i titoli di miglior vino bianco e miglior rosso della Galizia di quest'anno. Per quanto riguarda l'elenco dei vincitori, le migliori produzioni di ciascuna denominazione di origine hanno ricevuto un riconoscimento. Per la denominazione O Ribeiro, il vino bianco Godello Juan Míguez ha ricevuto l'Acio de Ouro. Per Valdeorras il primo premio è andato al vino Godello di Joaquín Rebolledo, mentre nelle Rías Baixas la cantina premiata è stata Veiga de Princesa. Per la Ribeira Sacra il miglior vino rosso è stato l’etichetta Matilde Nieves della bodega Rectoral de Amandi, mentre tra i bianchi l’ha spuntata il vino A Monterrei Vía Arxéntea. Tra le etichette di vini della Galizia capaci di ottenere ogni anno diversi riconoscimenti vale infine la pena menzionare anche il bianco a base di uve Godello Sorte Antiga Do Valdeorras della cantina Rafael Palacios ed il rosso da uve Mencia Valtuille La Vitoriana 2020 Do Bierzo della cantina Castro Ventosa. È grazie a vini di grande qualità come questi che la Galizia si sta facendo sempre più spazio nel panorama enologico mondiale.   Fri, 03 Nov 2023 17:18:03 +0000 Economia Santanchè: "Il turismo deve essere protagonista in Europa" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32248-santanche-il-turismo-deve-essere-protagonista-in-europa.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32248-santanche-il-turismo-deve-essere-protagonista-in-europa.html Il ministro Daniela Santanchè ha partecipato alla riunione informale dei ministri del Turismo dell’Unione europea. Un incontro che, riferisce il ministro, è stato improntato al rafforzamento della cooperazione e all’adattamento delle politiche settoriali e in cui si sono definiti i pilastri sui quali fondare la crescita e lo sviluppo del comparto che, nel 2019, a livello europeo, ha visto coinvolte complessivamente quasi 21 milioni di persone rappresentando il 5% del valore aggiunto totale lordo. Al centro della riunione, la prima dell’era post-Covid, temi come resilienza, sostenibilità – nelle sue varie declinazioni –, digitalizzazione e innovazione, miglioramento delle competenze professionali, tutti affrontati in un clima di fattiva e proficua collaborazione. “Questa ministeriale sul turismo ha offerto l’opportunità di scambiare opinioni e affrontare temi cruciali per il futuro del turismo. Uno su tutti la sostenibilità ambientale ed economica, ma anche sociale, che è imprescindibile – in queste sue tre forme – per garantire la prosperità dell’industria. Un altro tema qualificante è stato quello del turismo come strumento di scambio, crescita e formazione, nonché come mezzo di dialogo, partecipazione e finanche di diplomazia; una riflessione di estrema attualità visto il contesto geopolitico che stiamo attraversando. Il turismo può essere un elemento prezioso e strategico, in questo momento complesso” ha commentato il ministro Santanchè, che prosegue: “Le discussioni affrontate sono state importanti e in linea con la nostra visione strategica. È quindi fondamentale continuare a mantenere alta la discussione a livello europeo affinché il turismo non sia lasciato marginale, ma diventi sempre più protagonista e veicolo di interscambio. In linea con questo obiettivo, il mio ministero sta organizzando il primo forum internazionale che metterà in luce, appunto, la trasversalità del turismo – che in Italia vogliamo rendere assoluto punto di forza e prima leva economica della Nazione”. I contenuti dei lavori dei ministri sono stati sintetizzati nella Dichiarazione di Palma “Il percorso verso la sostenibilità sociale del turismo nella UE” adottata a conclusione della riunione. Fonti  Ministero del Turismo Tue, 31 Oct 2023 15:30:04 +0000 Economia "Musica degenerata" al Vicenza Opera Festival http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32247-musica-degenerata-al-vicenza-opera-festival.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32247-musica-degenerata-al-vicenza-opera-festival.html Sabato 28 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza, nell'ambito della VI edizione del Vicenza Opera Festival, la Budapest Festival Orchestra diretta dal maestro Iván Fischer è stata protagonista di un concerto dal titolo “Musica Degenerata”, ovvero la musica proibita all'epoca del Terzo Reich. Ad affiancare l'orchestra ungherese sono stati due solisti d'eccezione: il violista Maxim Rysanov e la voce di Nora Fischer. Il programma disegnato dal maestro Fischer comprende brani di compositori che subirono l’ostracismo del regime nazista come Hanns Eisler, Paul Hindemith, Erwin Schulhoff e Kurt Weill. Eisler, allievo di Schönberg e amico di Bertold Brecht, fu costretto a lasciare la Germania nel 1933 e trascorse poi una quindicina d'anni peregrinando fra vari paesi europei e gli Stati Uniti. Rientrò nel 1949 stabilendosi nella parte di Berlino controllata dai sovietici. Le opere di Hindemith, un pilastro del repertorio contemporaneo, furono inizialmente esaltate dal regime nazista, ma nel 1938 vennero incluse nel triste elenco della “musica degenerata”. È del 1935/36 il Concerto per viola e piccola orchestra da camera “Der Schwanendreher”, nel quale i temi arcaici germanici sono elaborati da Hindemith in una forma magistralmente moderna. Sorte peggiore toccò a Erwin Schulhoff, autore cecoslovacco di origine ebraica che nel 1941 fu internato nel campo di concentramento di Wülzburg ove trovò la morte l'anno successivo. Infine Kurt Weill – celebre il suo binomio con Bertold Brecht – che dopo Parigi e Londra trovò riparo negli Stati Uniti ove trascorse il resto della sua vita. Il concerto della Budapest Festival Orchestra testimonia ancora una volta il forte impegno sociale del maestro Fischer, artista che attraverso il linguaggio universale della musica si pone l'obiettivo di trasmettere al pubblico messaggi profondi che parlano di inclusione, convivenza, solidarietà e pace. Ne sono un esempio i concerti nelle sinagoghe abbandonate, gli eventi pensati per le nuove generazioni di ascoltatori e per gli anziani, gli spettacoli musicali dedicati ai bambini affetti da autismo e alle loro famiglie. Anche a Vicenza, nei giorni del Festival, Iván Fischer ha deciso di portare la musica della sua orchestra fra coloro che non possono ascoltarla dal vivo. Due quartetti d'archi composti da strumentisti della Budapest Festival Orchestra si sono infatti esibiti venerdì 27 per gli ospiti della casa di riposo “Ottavio Trento” e per i degenti e il personale sanitario dell'Ospedale Civile. «Quest’anno il nostro concerto sarà incentrato su una pagina davvero speciale della storia della musica – scrive il maestro Fischer nel programma di sala – la “Entartete Musik”, ovvero la “Musica degenerata”, come veniva chiamata dalle autorità del regime nazista tedesco negli anni Trenta. Eseguiremo musiche scritte da compositori che furono banditi e ridicolizzati dai nazisti o per le loro origini ebraiche, o a causa del loro pensiero di Sinistra. All'epoca questi lavori erano considerati dannosi e decadenti e i loro autori furono censurati e ridotti al silenzio. Oggi scopriamo invece quanto questa musica sia meravigliosa. E anche molto divertente! Io penso che la musica debba avere un unico aspetto politico: promuovere la comprensione e la comunicazione tra persone diverse. Ma a volte i regimi cercano di usarla per i loro scopi e la dividono in buona e cattiva musica. Dunque ho pensato che sarebbe stato giusto eseguire i brani di questi autori nel magnifico Teatro Olimpico, che oltre alla sua incomparabile bellezza è anche un tempio della libertà e della tolleranza. Palladio e Scamozzi costruirono questo teatro per gli artisti che sarebbero venuti dopo di loro, quindi sono sicuro che sarebbero felici di ascoltare la musica di questi eccellenti compositori del XX secolo. Sono altrettanto sicuro che il programma piacerà molto al pubblico e che tutti si renderanno conto di quanto folle sia stato proibire l'ascolto e la diffusione di questi capolavori». Mon, 30 Oct 2023 14:47:53 +0000 Società e costume "Giggetto al Portico d’Ottavia" compie cento anni http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32246-giggetto-al-portico-d-ottavia-compie-cento-anni.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32246-giggetto-al-portico-d-ottavia-compie-cento-anni.html "Giggetto al Portico d’Ottavia", icona della tradizione gastronomica giudaico-romanesca, compie 100 anni e ha invitato tutta la “città eterna” a celebrare questo importantissimo anniversario. La festa, nell’ambito della quale è stato possibile assistere alla master class sulla preparazione dei famosi “carciofi alla giudia” e ascoltare le canzoni romane, si è svolta lunedì scorso. La storia dell’autentico ristorante inizia dopo la Prima Guerra Mondiale al Ghetto ebraico, nel cuore pulsante di uno dei quartieri più antichi di Roma, quando Luigi Ceccarelli, noto come "Giggetto", e sua moglie Ines decisero di acquistare una vecchia osteria. Oggi da Giggetto si è già arrivati alla terza generazione. Un tuffo nella storia culinaria: un viaggio alla “città eterna” è incompleto senza una visita al "Giggetto". È il luogo ideale dove immergersi nella cultura e nella storia di Roma attraverso la sua straordinaria cucina. “Nel 1923 la comunità locale era molto forte e molto unità. Pur non essendo della religione ebraica, mio nonno, grazie alla sua ottima reputazione, è stato ben accolto al Ghetto in quell’epoca”, spiega Marco Ceccarelli, nipote del fondatore e co-proprietario del locale, “I suoi primi clienti erano i fagottari che si portavano da mangiare da casa. La gente era molto esigente e l’oste era molto disponibile. Mio nonno era una persona affabile e aveva pure il vino buono. Mia nonna invece era la grande risparmiatrice. Durante la Seconda guerra mondiale, all’epoca fascista, loro hanno salvato tantissimi ebrei. Mia nonna sapeva cucinare molto bene, mio nonno veniva dalla Ciociaria ed era un grande intenditore di vino. Hanno unito le due forze e le due capacità e si sono dedicati ai piatti tradizionali e alla cucina ebraica-romana. In quell’epoca qui al Ghetto c’erano tantissime osterie ma loro si distinguevano sia per la buona cucina che per il vino buono. Dopo un secolo, cerchiamo di farlo anche noi nonostante le sfide che affrontiamo. La vera essenza di Giggetto risiede, naturalmente, nei suoi piatti. Sin dal 1923, questo luogo divenne celebre per la sua cucina ricca di sapori genuini e il calore dell'accoglienza romana. Con duecento coperti interni e 120 all'aperto, Giggetto offre il delizioso vino di Frascati e le prelibate pietanze preparate con tanta cura, tra tutte, gli ineguagliabili "carciofi alla giudia" e il baccalà di altissima qualità. L'accoglienza calorosa e familiare del personale contribuisce a rendere l'esperienza ancora più speciale, facendo sentire i clienti come a casa. "La nostra clientela è principalmente composta da romani, affiancati dai turisti italiani, soprattutto provenienti dal Nord", spiega Claudio Ceccarelli. "La vera prova del nostro DNA ci è stata fornita durante la pandemia: quando abbiamo riaperto dopo il lockdown, abbiamo lavorato intensamente, ma senza stranieri, e quei pochi presenti erano residenti a Roma. Continuiamo a proporre la cucina romana e abbiamo clienti che ci dicono: “Qui veniva mio nonno”. Questo dice tutto!" Qualche statistica interessante: nel weekend il locale riesce a ospitare fino a mille di persone; durante la settimana: 200-300 coperti al giorno; enorme consumo dei carciofi: 300 unità al giorno. Ma qual è il segreto della longevità di Giggetto? Affrontando le guerre, la pandemia, le crisi finanziarie ed energetiche i proprietari di Giggetto hanno sempre saputo attirare l'attenzione di notabili, artisti, personaggi storici, soprattutto dei romani comuni e dei turisti, rendendolo il locale un luogo dove il passato si fonde armoniosamente con il presente. Nel corso degli anni i proprietari di Giggetto hanno dedotto “una formula vincente” che funziona perfettamente da oramai 100 anni e si basa su: presenza dei proprietari 7 giorni alla settimana; il rispetto della tradizione (le ricette sono sempre le stesse tramandate da Luigi (Giggetto) Ceccarelli); il personale fedele che fa parte della famiglia allargata, con camerieri che lavorano al locale da oltre mezzo secolo; attenzione verso la qualità dei prodotti: per esempio, il Giggetto è l’unico ristorante a Roma che ordina il baccalà direttamente dall’Islanda e punta sui produttori piccoli, come il guanciale della Valnerina, per sostenere le realtà locali; mantenimento del giusto equilibrio tra prezzo e qualità nonostante l’aumento dei prezzi. “La nostra forza è quella di essere qui sempre presenti. Non siamo quei ristoratori che non ci sono mai. Come mio padre siamo maniacali nella cura nel nostro locale. Mio padre mi diceva: “Ricordati bene, compri i prodotti di qualità perché così già stai al 50%. E se poi dopo la cucini bene, hai fatto il massimo. E poi se le cose vanno male non ti affacciare a vedere gli altri perché non è la colpa degli altri, ma la colpa è tua”, spiega Claudio Ceccarelli, che aggiunge: “I prezzi per le nostre materie sono raddoppiati e per mantenere la stessa qualità abbiamo fatto una via di mezzo, un aggiustamento del 15%”. Ad Maioram “Da Giggetto”! Mon, 30 Oct 2023 14:44:56 +0000 Economia Accademia Tiberina: in programma prestigiosi eventi culturali http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32243-accademia-tiberina-in-programma-prestigiosi-eventi-culturali.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32243-accademia-tiberina-in-programma-prestigiosi-eventi-culturali.html In occasione del 210° anno dalla fondazione dell'Accademia Tiberina, oltre a tutte le attività coerentimente collegate e volte al raggiungimento dei comuni obiettivi umanistico - culturali prefissati dall'Accademia stessa, i Dipartimenti istituzionali, in sinergia e piena collaborazione, hanno promosso due Bandi a concorso, intitolati in primis al fondatore G. Belli ea due Accademici recentemente scomparsi, Francesco Lami e Brunello Gentile. I due bandi: I° Concorso Internazionale di Arti visive “Dalla Poesia alla Pittura” e I° Concorso Letterario Internazionale sono scaricabili - in lingua italiana, in spagnolo e in inglese - sul sito web ufficiale dell'Accademia: www.accademiatiberina.it dal 15 settembre 2023, dato che ha segnato l'inizio delle iscrizioni. Inoltre, è possibile reperire i bandi e la documentazione ad essi collegata anche al seguente link: https://accademiatiberina.it/bandi-e-concorsi/ Sul sito verranno periodicamente pubblicati aggiornamenti relativi ai concorsi e, in itinere, quant'altro gli gli organizzatori riterranno rilevante rendere noto. Entrambi i concorsi prevedono la partecipazione gratuita delle Scuole. Si evidenzia che per eventuali chiarimenti e/o informazioni è possibile scrivere a:  direzioneletteratura@accademiatiberina.it  oppure  direzionearte@accademiatiberina.it  Le opere dovranno essere inviate entro e non oltre le ore 24:00 del 15 marzo 2024. La cerimonia di premiazione avrà luogo il 5 luglio 2024 nella splendida cornice della Sala dei Cinquecento a Firenze, con inizio alle ore 17,30. La Giuria del I° Concorso Letterario Internazionale, nominata dall'organizzazione del Premio, è composta da illustri personalità del mondo culturale con comprovata esperienza, ed è inserita in elenco: Presidente  Onorario: Alessandro Quasimodo - Regista. Attore – Presidente di Premi Letterari Internazionali – Poeta e Scrittore. Presidente Giuria: Antonietta Micali - Direttrice Dipartimento Letteratura dell'Accademia Tiberina, Insegnante, Poetessa internazionale, Scrittrice, critico letterario, Saggista, Membro Comitato Organizzatore Panorama International Festival “2023 e Membro della Giuria per la Biennale Hynnography Project della Writers Capital International Fondation. Vice Presidente di Giuria: Franco Spada - Direttore Dipartimento Arte dell'Accademia Tiberina, Grafico, Curatore di Mostre e Membro Comitato Organizzatore Panorama International Festival “2023.Joan Josef Barceló – Poeta, Scrittore, Pittore e Scultore Internazionale Consigliere capo Writers Capital Fondation ( Chief Advisor Writers Capital Foundation ) Editore Associato Writers Capital Edition (Associate Editor Writers Capital Edition) Membro FIAG – Fantapia International Group Korea (Membro della FIAG –FantapiaInternational Group Korea) Membro del Comitato Direttivo BIEAF 2023 Korea (BIEAF 2023 Steering Commitee Member – Korea). Antonio Barracato - Poeta, Scrittore, regista, fotografo e Presidente del Premio Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa Città di Cefalù e Presidente del Concorso Internazionale di Corto Poesia Italiana. Pierfranco Bruni - Poeta e Scrittore, Saggista, Candidato al Premio Nobel della Letteratura. Giorgia Catalano - Poetessa, scrittrice, critico letterario e speaker radiofonica. Daniela Cecchini - Giornalista freelance. Corrispondente dall'Italia per il magazine francese “La Voce”. Ufficio Stampa. Accademica e Società Onoraria presso Istituzioni di notevole levatura internazionale. Scrittrice e critico letterario. Pluripremiata alla cultura, alla carriera e all'eccellenza. Daniela de Scorpio - Poetessa - Pittrice; Scultrice, Accademica Tiberina. Nuccia Di Gennaro - Funzionario Incardinato al Servizio Cultura della Città Metropolitana di Messina. Irene Doura – Kavadia – Segretario Generale della Writers Capital Foundation (Segretary General Capital Fondation) Capo Edizioni Writers International Editor (Editor in Chef a Writers International Edition) Direttore di Accademy International Language Centres. Luca Filipponi - Presidente del Premio Internazionale Letterario e di Arti Visive “Art Menotti Festival di Spoleto” (Festival dei due Mondi), Critico d'Arte e Organizzatore di Eventi. Rita Iacomino - Presidente dell'Associazione “Rette Parallele” e del Premio “Parole in Transito”, poetessa, scrittrice, critico letterario e organizzatrice di eventi. Arjan Kallco - Poeta, scrittore, giornalista e ambasciatore di cultura nel mondo. Meri Lolini - Scrittrice, Critico Letterario. Lorenzo Masi - Direttore Operativo Premio Lord Byron Porto Venere Golfo dei Poeti. Anna Montella - Scrittrice, operatrice culturale e della comunicazione, già giornalista pubblicista, promotrice culturale, ideatrice/curatrice del progetto Culturale Caffè Letterario La Luna e il Drago, responsabile Segreteria della Camerata dei Poeti di Firenze. Ester Palma - Giornalista del Corriere della Sera e Scrittrice Tinto - Nicola Prudente – Scrittore, Autore, Conduttore Radio e Conduttore televisivo di programmi: “Camper e Linea Verde Orizzonti” Rai1, sempre su Rai1 ha fatto parte del cast fisso di Antonella Clerici “La Prova del cuoco”, “Decanter” Rai2 e “Mica Pizza e Fichi” La7 e tanti altri ancora.Federico Toro - Scrittore e curatore di testi della nota rivista Confidenze. La Giuria del I° Concorso Internazionale di Arti visive “Dalla Poesia alla Pittura”, nominata dall'organizzazione del Premio, è composta da illustri personalità del mondo culturale con comprovata esperienza, ed è inserita in elenco: Presidente Onorario: Cav  . Dott. Franco Antonio Pinardi - Presidente dell'Accademia Tiberina di Roma. Presidente Giuria: Franco Spada - Direttore Dipartimenti Arte dell'Accademia Tiberina, Grafico, Curatore di Mostre e Membro Comitato Organizzatore Panorama International Festival “2023. Vice Presidente di Giuria: Antonietta Micali - Direttrice Dipartimento Letteratura dell'Accademia Tiberina, Insegnante, Giornalista Freelence Poetessa, Scrittrice, critico letterario, Saggista, Membro Comitato Organizzatore Panorama International Festival “2023 e Membro della Giuria per la Biennale Hynnography Project della Writers Capital International Fondation.Membro dell'Academia Mundial de Cultura e Literatura. Ha ricevuto premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Franca Balla - Pittrice, Accademica Tiberina e Maestra D'Arte. Joan Josef Barcelo - Poeta, Scrittore, Pittore e Scultore Internazionale Consigliere capo Writers Capital Fondation (Chief Advisor Writers Capital Foundation) Editore Associato Writers Capital Edition (Associate Editor Writers Capital Edition) Membro FIAG – Fantapia International Group Korea (Member of FIAG –FantapiaInternational Group Korea) Membro del Comitato Direttivo BIEAF 2023 Korea (BIEAF 2023 Steering Commitee Member – Korea). Pierfranco Bruni - Poeta e Scrittore, Saggista, Candidato al Premio Nobel della Letteratura. Daniela Cecchini - Giornalista freelance. Corrispondente dall'Italia per il magazine francese “La Voce”. Ufficio Stampa. Accademica e Società Onoraria presso Istituzioni di notevole levatura internazionale. Scrittrice e critico letterario. Pluripremiata alla cultura, alla carriera e all'eccellenza. Irene Doura – Kavadia – Segretario Generale della Writers Capital Foundation (Segretary General Capital Fondation) Capo Edizioni Writers International Editor ( Editor in Chef a Writers International Edition) Direttore di Accademy International Language Centres. Luca Filipponi - Presidente del Premio Internazionale Letterario e di Arti Visive “Art Menotti Festival di Spoleto” (Festival dei due Mondi), Critico d'Arte e Organizzatore di Eventi. Rita Iacomino - Presidente dell'Associazione “Rette Parallelee e del Premio Letterario “Parole in Transito”, poetessa, scrittrice, critico letterario e organizzatrice di eventi. Lorenzo Masi - Direttore Operativo Premio Lord Byron Porto Venere Golfo dei Poeti.Anna Montella - Scrittrice, operatrice culturale e della comunicazione, già giornalista pubblicista, promotrice culturale, ideatrice/curatrice del progetto Culturale Caffè Letterario La Luna e il Drago, responsabile Segreteria della Camerata dei Poeti di Firenze. Ester Palma – Giornalista del Corriere della Sera. Marica Pinardi - Poetessa, Accademica Tiberina. Tinto - Nicola Prudente - Scrittore, Autore, Conduttore Radio e Conduttore televisivo di programmi: “Camper e Linea Verde Orizzonti” Rai1, sempre su Rai1 ha fatto parte del cast fisso di Antonella Clerici “La Prova del cuoco”, “ Decanter” Rai2 e “Mica Pizza e Fichi” La7 e tanti altri ancora. Pasquale Rineli - Poeta, Scrittore, Accademico Tiberino. Francesco Scolaro – arch. Critico e Storico dell'Arte. Alessandro Scolaro-Dott. in Scienze Amministrative e Poeta. Prof.ssa Venera Torrisi - Poetessa - Accademica Tiberina, Presidente Ass. Musicale F. Musmarra di Catania. Enti Patrocinanti e Protocolli Intesa: Comune di Firenze - Writers Capital International Fondation - Associazione Culturale Rette Parallele - Progetto Culturale “La Luna e il Drago” - Parco Letterario Salvatore Quasimodo, Roccalumera (Me) Partner e Media: Menotti Art Festival Spoleto - Associazione Culturale "Cenacolo Letterario Italiano" - Associazione Culturale Portus Veneris - Radio 107 Milano - Well TV – Associata SKY - WRN WebRadioNetwork Brembate (MI) - Radio Freedom – Milano - Radio Satelitevisión de América Santiago de Chile. Fri, 27 Oct 2023 12:04:33 +0000 Cultura Il nuovo libro di Paola Scarsi "La prima Vespa non si scorda mai" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32241-il-nuovo-libro-di-paola-scarsi-la-prima-vespa-non-si-scorda-mai.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32241-il-nuovo-libro-di-paola-scarsi-la-prima-vespa-non-si-scorda-mai.html La Vespa fa parte della storia del nostro Paese e di quella personale di moltissime persone, perché è oggetto di un amore incondizionato e profondo. Questo libro - realizzato in collaborazione con la Fondazione Piaggio - raccoglie tante e diverse storie di vita vissuta con la Vespa: a parlare sono grandi viaggiatori, collezionisti, artisti, piloti, scrittori, attori: c’è chi in Vespa è andato a Capo Nord a chi ci ha fatto il giro del mondo, chi ha dato il primo bacio e chi ci ha fatto il viaggio di nozze, chi l’ha usata come soggetto artistico e chi le ha dedicato una canzone. Paola Scarsi ripropone la formula dell’opera condivisa, del libro a più voci, con l’innovazione della polisensorialità: inquadrando i numerosi Vesepia Code presenti nelle 208 pagine di testo con l’App gratuita Vesepia si accede alle gallerie fotografiche e ai video che fanno da corollario ad ogni storia LA PRIMA VESPA NON SI SCORDA MAI : Emozioni e avventure con la mitica due ruote dalla viva voce dei protagonisti” è stato presentato nel Museo Piaggio durante una serata-evento coinvolgente e partecipata. “Un meraviglioso affresco – scrive il presidente della Fondazione Piaggio Riccardo Costagliola nella prefazione - Un insieme di pennellate multicolori, un cocktail di emozioni, di ricordi, di sogni e di esperienze di vita. Paola ha incontrato e raccolto le storie di personaggi più disparati: sportivi, uomini di spettacolo, grandi viaggiatori, persone più o meno famose ma tutte accomunate dalla stessa passione, quella per la Vespa. Il risultato del suo lavoro è un meraviglioso affresco, perché i singoli racconti si intrecciano e si fondono fino a restituirci un’immagine armoniosa della Vespa e a farci comprendere il perché di un mito che tutto il mondo ci invidia”. “L’Autrice ha raccolto e descrive sensazioni, esperienze e sentimenti forti che sono comuni a chi appartiene al mondo Vespa” gli fa eco Roberto Leardi, Presidente Vespa Club d’Italia. Tanti sono i protagonisti del libro: dai grandi viaggiatori come Edi Fadelli le cui Vespa sono esposte al Museo Piaggio a Alessio Boni che ha interpretato Enrico Piaggio nell’omonimo del film per la tv; da Loris Capirossi che ha iniziato la sua vita su due ruote proprio con una Vespa 50 a Luca Capocchiano che da Genova a Genova ha fatto il giro del mondo a 80 all’ora; Ilario Lavarra ha fatto 82.000 chilometri intorno al continente americano e ancora Marzia Patrignani, figlia del mitico Roberto che nel 1964 andò dall’Italia al Giappone in occasione delle Olimpiadi; Fabio Cofferati che ha emulato il viaggio di Patrignani fermandosi a soli 43 chilometri dall’arrivo causa restrizioni da Covid; Sean Hepburn Ferrer, figlio di Audrey Hepburn che – dice - oggi sarebbe stata regina di Instagram, Andrea Delsoldato che da Parma è andato in Bangladesh per conoscere la bambina adottata a distanza; e poi decani del Vespismo come Filippo Di Stefano che guida la Vespa dal 1948 e non ha ancora smesso, Luigi Frisinghelli, Presidente e conservatore del Registro Storico Vespa che ha 86 anni e da più di 70 va in Vespa e il catanese Claudio Musumeci, vincitore di innumerevoli gare e gimcane nato nel 1942 che guida la Vespa da quando ha 16 anni; Ivo Pulcini, il felice possessore della Vespa di “Vacanze Romane”e Simone Sciutteri che con la sua Vespa 50, ha conquistato il Guinness dei Primati; l’artista Marco Lodola che crea le “Vespa che non volano”; il Boss delle Vespe Denys Maiorino e tante persone il cui nome è meno conosciuto ma che hanno fatto imprese ugualmente memorabili: dal primo bacio al viaggio di nozze in Vespa, dal compleanno della Vespa festeggiato a Pontedera a un “viaggetto” a Capo Nord di tre inseparabili amici, da chi ha fatto veri e propri percorsi di crescita personale a chi ha realizzato Musei grandi e piccoli, come Claudio Sarra a Roma, Pietro Mariotti a Trevignano Romano o Giacomo Palla a Città di Castello, da Nina Zilli e la sua lunga spensierata vacanza alla stessa Paola Scarsi che da giovane grafica all’ufficio pubblicità della Piaggio venne premiata per un lavoro particolarmente ben fatto: l’etichetta che avrebbe portato Gilles Villeneuve sulla tuta. (*) più avanti l’elenco completo dei protagonisti. Sono tutti uniti dal comune denominatore dall’amore per questa piccola e immortale due ruote e nel raccontare le proprie emozioni ed avventure parlano della Vespa con affetto e talvolta con un pizzico di nostalgia per quell’ineffabile senso di libertà che offre. “Quando ho iniziato il progetto di questo libro – dice Paola Scarsi - ho pensato che avrei sicuramente incontrato tanti appassionati, tanti viaggiatori, tanti estimatori… ma mai avrei pensato di scoprire un mondo parallelo e meraviglioso. Sì, perché tutti, ma proprio tutti, amano la Vespa. Per me ha sempre avuto un ruolo particolare sin da quando ero molto piccola, perché i miei genitori avevano fatto il viaggio di nozze in Vespa, partendo da Genova per andare a pescare nelle Valli di Cuneo, e spesso lo ricordavano. Mio padre Sandro faceva il grafico pubblicitario e tra i suoi più grandi successi c’è il famosissimo manifesto pubblicitario degli anni ’60 con l’elefantino sulla Vespa ripreso nella copertina del libro. Infine anche io, negli anni ’80, ho lavorato come grafica all’ufficio Pubblicità e Marketing nella direzione generale della Piaggio & C. a Genova. Da tutti questi fattori è nata l’idea di questo libro”. I PROTAGONISTI Marcella Alosi: Sulla Vespa il mio primo bacio, quello vero; Maria Concetta Ancora: A 15 anni la Vespa mi faceva sentire libera; Monia Badalamenti : Quando a 16 anni guidavo la mia Vespa 50 PK bianca tutta la mia timidezza spariva; Paolo Balboni : Collezionista e artista, ha ricoperto la sua PX 125 a puntine con fotografie di particolari dei Murales del Muro di Berlino; Rita Serena Bartezzati : Quelle estati sul Lago di Garda… il rumore dell’accensione e del motore della Vespa è per me, ancora oggi, sinonimo di libertà e avventura; Silvano Bertaina : I miei genitori in gita al Sestriere in Vespa negli anni ’60; Fabio Bianchi : L’adolescenziale girovagare in Vespa è stato occasione di stimolo e arricchimento del mio bagaglio esperienziale, emozionale e di conoscenza; Eugenio Blasetti: Il collezionista esteta che rimpiange quel rumore tantan tanta tantan tipico dei primi modelli della Vespa; Alessio Boni : Il protagonista del film per la tv “Enrico Piaggio - Un sogno italiano” e la sua Special Azzurra metallizzata: “Ero timido, ma in Vespa mi sentivo grande e padrone del mondo”; Valerio Boni : 940,118 km percorsi in 24 ore no-stop con una Vespa 50; Giorgio Càeran : La tecnologia ha cambiato il mondo… e anche i viaggi in Vespa. Negli anni Settanta feci un viaggio in Vespa verso l’India: qual è la differenza con oggi?; Mauro Calcinotto, Carlo Pizzi e Tullio Alessandro Ponti : Tre amici da Solaro (Mi) a Capo Nord e ritorno; Loris Capirossi : La Vespa ha fatto parte di tutta la mia adolescenza; oggi ho una “Vespa da cross”; Luca Capocchiano : Da Genova a Genova, il giro del mondo a 80 all’ora; Pippo Cappellano e Marina Cappabianca : Nel nostro documentario “Forever Vespa – Storia di un mito italiano” il ritrovamento archeologico di una Vespa preistorica; Luciano Celi: Da Torino a (quasi) Massa Carrara sotto il diluvio e un insegnamento: a volte per portare a termine un progetto bisogna dividerlo in due e avere solo un po’ di pazienza in più; Anna Chigi: Avevo 16 anni e la mia Vespa era fichissima; Maria Anna Chimenti : Se in veranda il trait d’union è la Vespa…; Claudio Cicchetti : La scocca portante, evoluzione architettonica e produttiva delle due ruote, un vero salto di specie che ha introdotto la terza dimensione; Fabio Cofferati : Ho distrutto la prima Vespa con una mazzetta da muratore (avevo forse 5 anni) poi sono diventato un grande viaggiatore; Loredana Cornero: “Mamma, sono io, non ti preoccupare, sto bene” “Forza mi dia il telefono...Signora mi sente? Sono il poliziotto di guardia al Pronto soccorso, sua figlia è qui ha avuto un incidente, sì con la Vespa..”; Andrea Costa: Dalla passione per la Vespa, per la grafica e la fotografia sono nate le sue “Vespette”, opere d’arte con i tratti della Pop Art; Dario Della Vecchia: La memoria storica Vespistica di Ischia, dove le Vespa hanno fatto storia; Andrea Delsoldato: Da Parma al Bangladesh per conoscere Kakuli, la bambina adottata a distanza; Filippo Di Stefano : Pioniere del Vespismo in Calabria, vincitore di innumerevoli trofei, guida la Vespa dal 1948 e non ha ancora smesso; Roberto Donati : Appassionato responsabile dello Sviluppo Culturale e Storico del Vespa Club d’Italia ha creato la mostra Vespare; Luca Faccioli : 1600 chilometri in un giorno - da Bologna a Barletta e ritorno - per comprare una Vespa 125 TS rosso Kathmandu che caricò nel bagagliaio; Edi Fanelli: Il sale di un viaggio è scoprire come i nativi vivono, le loro abitudini, passioni, usi e costumi. Come la vita, anche il viaggio è un saliscendi e un continuo divenire di curve; Gabriele Ferraresi : Quante volte, ben prima dei fatidici 14 anni, ho rubato la Vespa di papà per andarmene da solo a zonzo… Perché guidare una Vespa mette in uno stato d’animo speciale; Maria Rosaria Fortini : La prima volta che un amico mi diede un passaggio sulla sua  Vespetta 50 mi sentii come sospesa: avevo l’impressione che le due ruote non toccassero terra; Lorenzo Franchini : Tra i massimi esperti di letteratura Vespistica. La Vespa ispira chi viaggia con lei e ci si può trovare a viaggiare in Vespa anche sulle pagine di un libro; Luigi Frisinghelli: Presidente e conservatore del Registro Storico Vespa, ha 86 anni e da più di 70 va in Vespa; Andrea Gentili : La prima Vespa che non si scorda mai... è quella che vidi a 3 anni nelle vetrine del concessionario Piaggio di corso Sempione angolovia Filelfo a Milano; Sean Hepburn Ferrer : Mia mamma oggi sarebbe la Regina di Instagram: Vacanze Romane è stata prima grande campagna di product placement della storia; Ilario Lavarra : 82.000 chilometri intorno al continente americano, solo, in totale libertà con una Vespa Sprint Veloce del 1970; Giulia Lazzaretti : Il viaggio di nozze in Vespa di sua mamma Mila Sgarbi, o meglio il “loro” viaggio di nozze perché lei era già nata e partì insieme a papà e mamma; Francesco Ledda : La mia prima Vespa già si chiamava Marta. Anche mia figlia si chiama Marta: e il legame tra loro è strettissimo; Eugenio Leone : Pontedera “Città dei motori” e Vespa; Maria Cristina Locori: Durante un campo scuola, sulla Vespa aragosta di Francesco, inseguimmo il sole per non farlo tramontare; Marco Lodola : L’artista che crea le “Vespa che non volano” Gian Marco Lupi : Due Vespa 50, un padre e un figlio “special” da Gorizia a Roma e ritorno Denys Maiorino : L’appassionato Boss delle Vespe: restauri e restyling per lui non hanno segreti Elena Manigrasso: Il viaggio in Vespa dal Cadore alla Puglia di due cari amici di famiglia, Vittoria e Mirko, con la loro cagnetta Lucky; Pietro Mariotti : La mia “Vespa therapy” durante la cura; Franco Mazzotta : Il viaggio in Vespa di suo padre: nel 1955 da Merano alla Calabria; Stefano Medvedich : 19mila chilometri in Vespa: da Gallipoli a Dar-es-Salaam il suo lunghissimo viaggio attraverso 19 Stati africani; Massimiliano Morelli: Roberta, bionda con gli occhi azzurri, sulla sua Vespa bianca, pareva un’amazzone. Una volta mi invitò a fare un giro e fu per me un indimenticabile momento nel tramonto dell’adolescenza; Francesco Muroni : Un Vespista talmente affezionato alla sua Vespa da averne festeggiato i 40 anni dall’immatricolazione al Museo Piaggio di Pontedera; Claudio Musumeci : Nato nel 1942 a Catania, tra i più affermati e longevi partecipanti a gare e gimcane vespistiche, è salito in Vespa a 16 anni e deve ancora scenderne; Lorenzo Pacilli : Coast to coast italiano in Vespa 50: da Trieste a Ventimiglia lungo la costa, isole comprese; Giacomo Palla : Dal suo Scooter Vintage Museum a Città di Castello una Vespa per Papa Francesco; Marzia Patrignani : Lei e suo padre Roberto, un mito per il mondo vespistico, e il loro raro rapporto di amore con la Vespa: la felicità esiste; Gianluca Pellegrinelli: Il giro del mondo in Vespa, perché si deve dare concretezza ai propri sogni; Ivo Pulcini: Il felice possessore della Vespa di “Vacanze Romane”; Flavio Risi: La sua Vespa PK50XL racconta…; Claudio Sarra : Nel suo Museo Vespa nel centro di Roma anche il suo videoclip di “Roma in Vespa”, brano musicale dedicato alla Vespa; Paola Scarsi : In Vespa 50 sulla pista di Imola, un’ora prima della partenza del Gran Premio 1981; Simone Sciutteri : Con Peyton, la sua Vespa 50, ha conquistato il Guinness dei Primati nella categoria Longest Journey on a 50 cc; Silvestro Serra: Se il loden e il montgomery erano di destra e l’eskimo di sinistra, la Vespa era l’ONU; Stefano Sfrappa: Dal magazzino dei miei ricordi e delle mie emozioni emergo preponderanti i giri in Vespa, la felicità e quel senso di pieno appagamento che regalavano; Chiara Troubetzkoy, Angelica Migone e Giulia Stringa : Tre amiche in Vespa in Costa Azzurra; Ingrid Louise Van Marle: Da una Vespa arancione di ventesima mano, a una Vespa 150 Primavera, tutta d’oro. In mezzo alcuni titoli mondiali di pattinaggio a rotelle e tante altre Vespa; Doris Zaccone : Il mio primo bacio su un PX bianco; Nina Zilli: Un mese in Vespa in giro per l’Italia con la mia migliore amica: avevamo 18 anni, pochi soldi, speranze grandi come montagne e un profondo senso di libertà. PAOLA SCARSI, nata a Genova, vive a Trevignano Romano. Ha due figli, Matteo e Camilla. È giornalista, fotografa, motociclista; negli anni ’80 ha lavorato come grafica all’ufficio Pubblicità e Marketing della Piaggio. È autrice per Erga de “Lo ScaldaCuore - cento personaggi noti e meno noti raccontano il loro primo bel ricordo” e di “Oltre il Covid: 365 idee per superare la crisi”. Ha pubblicato gli e-book “Le feste delle altre religioni” e “Noi creiamo lavoro - Storie di imprenditori immigrati”. Esperta di economia e tematiche sociali, cura uffici stampa da oltre 30 anni: dai grandi concerti rock alle principali realtà del terzo settore italiano.    Fonte P.Scarsi     Fri, 27 Oct 2023 11:53:18 +0000 Corriere letterario A Roma il novembre è nordico http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32239-a-roma-il-novembre-e-nordico.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32239-a-roma-il-novembre-e-nordico.html Dal 2 al 28 novembre Roma svela il suo legame con le culture nordiche per la 2a edizione di Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma promosso dalle Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, il Circolo Scandinavo e i quattro Istituti culturali e scientifici nordici: l’Accademia di Danimarca, l’Istituto di Finlandia a Roma, l’Istituto di Norvegia in Roma, l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, che si uniscono in questa occasione per divulgare un ricco programma di iniziative per valorizzare il legame storico dei Paesi Nordici con la città di Roma e per creare nuovi momenti di scambio attraverso mostre, conferenze, concerti e proiezioni. Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma offre una panoramica della cultura nordica, più di 20 eventi in tutta la città di Roma, molti gratuiti, spaziando tra l’architettura, l’arte visiva, la poesia, la musica, la ricerca, il cinema. Dopo il successo dello scorso anno saranno a Roma artisti, registi, ricercatori, accademici e musicisti nordici per presentare i loro lavori, e verranno anche celebrate figure storiche di rilievo: da scrittori come Stig Dagerman e drammaturghi e autori come Henrik Johan Ibsen, designer come Harri Koskinen e i salotti culturali internazionali storici, e ancora mostre, proiezioni e appuntamenti per apprendere le lingue nordiche. La rassegna è inoltre occasione per raccontare numerosi luoghi a Roma particolarmente importanti per gli esponenti del mondo nordico come il Cimitero Acattolico, Palazzo Corsini, Palazzo Capranica, la Residenza dell’Ambasciatore di Svezia. Attraverso una mappa interattiva online è possibile riscoprire le tracce nordiche in città, una guida nel programma e nei luoghi di Novembre Nordico. Per questa edizione Novembre Nordico viene anticipato da una piccola anteprima di due eventi a fine ottobre. Il 26 ottobre la Residenza dell’Ambasciatore di Svezia ospita la presentazione (in lingua inglese) del romanzo Kvinnokungen (Il Re donna), il nuovo libro della scrittrice svedese Kristina Sjögren, sulla Regina Cristina di Svezia che fu la prima donna a diventare monarca in Svezia (1632-1654) e in seguito, dopo la sua abdicazione, diventò una grande protagonista della vita culturale romana oltre icona di stile, il suo approccio alle questioni di genere fu rivoluzionario. Il 27 ottobre inaugura la mostra personale di Nina Torp METHODS OF PATTERNMAKING / Between knowing and speculation presso il Museo delle Origini della Sapienza Università di Roma. Nella sua prima mostra personale in Italia, l'artista norvegese Nina Torp presenta un video, sculture e interventi in tessuto, legno, carta e ceramica, che indagano le possibilità interpretative del campo dell'archeologia. Il progetto, in mostra fino al 22 dicembre, fa parte del "The Farfa Valley Project", un progetto di scavo archeologico interdisciplinare di grotte utilizzate nel Neolitico nell'area laziale. Nina Torp terrà anche un talk il 10 novembre in cui approfondirà il suo progetto biennale di collaborazione interdisciplinare con Cecilia Conati Barbaro e il Museo delle Origini dell'Università Sapienza di Roma. Dal 31 Ottobre al 5 Novembre va in scena lo spettacolo Sinfonia d'autunno, un omaggio al celebre maestro svedese Ingmar Bergman con la regia di  Rosario Tronnalone al Teatro di Documenti di Roma. La musica diventa l’unico linguaggio con il quale le protagoniste sono in grado di comprendere e col quale comunicare. Ciò appare con solare evidenza nella scena chiave della doppia esecuzione del preludio, metafora del rapporto che lega e separa madre e figlia. La rassegna si apre ufficialmente il 2 novembre presso l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma con la mostra di Sophie Westerlind dal titolo She affect us, indeed. Sophie Westerlind (Stoccolma, 1985) costruisce un corpus pittorico che, a partire da fotografie inedite e d’archivio, ritrae soggetti dislocati nei luoghi che l’artista ha frequentato e vissuto durante gli ultimi dieci anni. Il risultato è una geografia fatti di affetti e ricordi, che suggerisce una riflessione sul ruolo politico e identitario dell’Europa contemporanea. Per gli amanti dell’architettura, lunedì 6 novembre presso l’Institutum Romanum Finlandiae di Villa Lante al Gianicolo si tiene il seminario su Reima Pietilä, architetto e teorico finlandese: L'interno dell'esterno nell'architettura finlandese in occasione del centenario della sua nascita. L'accademico Reima Pietilä (1923-1993) è conosciuto come una figura eccezionale nel campo dell'architettura finlandese e internazionale. Novembre Nordico è l'occasione ideale per approfondire i suoi legami con l'Italia, a partire dagli archivi, tra cui quello personale di Helsinki e alcuni archivi italiani come la Fondazione Bruno Zevi e l'Archivio Progetti IUAV di Venezia. Lo stesso giorno, lunedì 6 novembre, per gli appassionati di teatro e letteratura, presso l’Istituto di Norvegia, si tiene la conferenza su Henrik Johan Ibsen con il Prof. Giuliano D‘Amico  (Centro di studi ibseniani, Università di Oslo), la Prof.ssa Maria Cristina Lombardi (Università L’Orientale, Napoli). Il dott Stanislao de Marsanich, presidente dei Parchi Letterari, rappresenterà il Parco letterario dedicato a Ibsen a Skien, in Norvegia. Segue l’8 novembre la conferenza con il prof. Francesco D’Angelo Dalla Norvegia a Gerusalemme: il viaggio di re Sigurd Jórsalafari (1107-1111) presso l’Istituto di Norvegia a Roma. Ricercatore in storia medievale e Guest researcher all’Istituto di Norvegia in Roma, D’Angelo farà rivivere al pubblico il viaggio straordinario che fece il re norvegese Sigurd Magnússon, il primo sovrano cristiano a visitare la Terrasanta dopo la crociata di Gerusalemme. Dall'Inghilterra alla Spagna musulmana, dalla Sicilia a Gerusalemme, fino a Costantinopoli: uno degli episodi meno conosciuti e più affascinanti della grande storia delle crociate che unisce ai tratti tipici delle scorrerie vichinghe a quella tensione spirituale di cui è permeata tutta l'epoca, e che farà guadagnare al suo giovane protagonista fama imperitura. Immancabili protagonisti nel programma di Novembre Nordico sono i concerti di musica classica, il primo il 9 novembre al Teatro Palladium vede come protagonista il giovane talento norvegese Tiril Holand insieme ad Alessandro Guaitolini, violoncello solista, Roma Tre Orchestra (archi) e Alessandro Alonzi, direttore e cembalo ne “La gloria del Barocco”. Tiril Holand (classe ‘99) a 14 anni è stata ammessa al programma per talenti Giovani Musicisti a Trondheim, ricevendo nello stesso anno una borsa di studio dalla Helgeland Sparebank. È stata selezionata come solista per Giovani Solisti dell'Helgeland due volte - a 15 e 19 anni - con il Concerto per violoncello di Elgar. Il concerto propone un viaggio alla scoperta di due dei più grandi compositori del periodo barocco, Luigi Boccherini e Antonio Vivaldi. Per chi volesse regalarsi una gita fuori porta, gli stessi musicisti suoneranno anche il 5 novembre nella Chiesa di San Silvestro a Viterbo. Sempre il 9 novembre porte aperte alla Residenza dell’Ambasciatore di Svezia per un evento di letteratura e storia, accompagnato da un aperitivo light. La sovrintendente di Villa San Michele a Capri, Kristina Kappelin, farà conoscere l’affascinante storia del noto medico e scrittore svedese Axel Munthe (1857–1949) e la sua opera Villa San Michele, ancora oggi un posto magico e punto di riferimento per artisti svedesi e italiani. Durante la serata Tomas Bacoccoli, imprenditore e scrittore italo-svedese, presenta il suo libro “Ritorno in Umbria”, in cui racconta come staccarsi dalla quotidianità che viveva a Stoccolma per trasferirsi con tutta la famiglia in un vigneto fatiscente a Corciano per prendersi cura del padre malato di Alzheimer. Il calendario riprende dopo pochi giorni, giovedì 16 novembre con un evento dedicato a Harri Koskinen, uno dei designer finlandesi contemporanei più famosi al mondo, protagonista della conferenza ospitata presso la Rinascente Roma Tritone a cura di Arianna Callocchia. Koskinen presenta in esclusiva e in anteprima per l’Italia, una selezione di alcuni dei suoi progetti di product ed interior design signicativi per il loro approccio sostenibile. Durante l’incontro verrà presentato anche l’approccio di Artek alla sostenibilità attraverso gli iconici sgabelli Stool 60, progettati da Alvar Aalto nel 1933. L’azienda finlandese fabbrica da 90 anni questo leggendario oggetto di design. Si prosegue con la musica, il 18 Novembre si esibisce alla Casa del Jazz il Cecilia Sanchietti Swedish Quintet. COLOURS è il nuovo album di Cecilia Sanchietti, batterista e compositrice italiana con base in Svezia e in Italia, che uscirà il prossimo gennaio con l’etichetta Parco della Musica Record.  Il risultato di questo lavoro è un suono elettrico, jazz/world music, vicino alle atmosfere lounge rock. E per chi ama le gite fuori porta, lo stesso giorno Novembre Nordico si sposta a Tolfa (RM) per il Tolfa Gialli&Noir, festival letterario dedicato al genere giallo, in cui Helene Flood, psicologa e scrittrice norvegese, presenta il suo primo romanzo, La terapeuta, già stato venduto in ventitré paesi ancor prima della pubblicazione in Norvegia ed è stato nominato per il Norwegian Booksellers’ Prize nel 2019. Il 21 novembre presso la Residenza dell’Ambasciatore norvegese si terrà l’evento In The Garden of Arctic, a cura della Reale Ambasciata di Norvegia, un evento prezioso per presentare il prossimo lavoro dello scrittore e giornalista Davide Sapienza. In the Garden of Arctic fa parte di ARCTICulation - titolo generale del programma ufficiale di Bodø 2024 - Capitale Europea della Cultura. L’evento prevede una conferenza con l’introduzione dell’Ambasciatore norvegese Johan Vibe, la presentazione del progetto di Davide Sapienza con la moderazione di Lorenzo Pavolini, e l’intervento del Teatro Nordland per presentare “The Trail Way”, progetto di interventi culturali lungo la ferrovia del Nordland. Inoltre si potrà partecipare a brevi percorsi fotografici con Davide Sapienza nel giardino della residenza, sulle orme dei quattro cammini geopoetici che faranno parte del programma di Bodø 2024. A cavallo tra geografia, natura, poesia e storia, In the Garden of Arctic svela l’Artico come un luogo vicino, un destino comune, un giardino pronto ad accogliere e coinvolgere nella sua stratificata bellezza, da Roma fino a Bodø. Sapienza, in collaborazione con il Nordland Teater e il Nordland Nasjonalparksenter, racconta l’Artico come luogo di complessità, di storie intrecciate e sottili sensibilità (geo)poetiche. Sempre il 21 novembre si tiene presso l’Istituto di Norvegia in Roma la Conferenza su Santa Birgitta di Svezia nella Roma medievale. “St. Birgitta of Sweden in medieval Rome: On the trail of two English superfans, Cardinal Adam Easton and Margery Kempe” con la borsista in residenza Prof. Laura Saetveit Miles, Università di Bergen professoressa presso il Dipartimento di Letteratura Britannica e Lingue Straniere dell'Università di Bergen (UiB), Norvegia. Il 22 novembre l’Ambasciata di Finlandia & Institutum Romanum Finlandiae presentano in anteprima, presso il Cinema Nuovo Olimpia, il film Fallen leaves di Aki Kaurismäki, il celebre regista finlandese, premiato a maggio al Festival di Cannes con il Prix du Jury, il Premio della Giuria. Il film (in lingua originale con sottotitoli in italiano) narra la storia di un uomo e una donna che si incontrano per caso nella notte ad Helsinki e cercano di trovare il primo, unico e definitivo amore della loro vita. Sempre il 22 novembre il fotografo danese di fama mondiale Søren Solkær presenta in un talk Black Sun: il magnifico viaggio degli storni dalla Danimarca a Roma i suoi due libri fotografici "Black Sun" e "Starling"negli spazi dell’ Accademia di Danimarca. Ispirandosi alla pratica divinatoria degli antichi romani nella lettura del volo degli uccelli in stormi, Søren Solkær ha trascorso sei anni seguendo e fotografando la migrazione degli stormi dall'Irlanda e l'Inghilterra, passando dalla Danimarca e dai Paesi Bassi fino alla Sardegna, a Roma e alla Catalogna. Negli ultimi tre inverni si è trovato in cima ai tetti di Roma che offrivano una vista sui punti di raccolta più popolari per i milioni di stormi che arrivano nella Capitale ogni sera nel periodo invernale. Il 23 novembre gli spazi del Circolo Scandinavo accolgono Cent’anni di Stig Dagerman: un racconto a più voci a cura degli studenti di Scandinavistica di Milano. La letteratura di Stig Dagerman, genio ribelle e tormentato, anarchico convinto e inquisitore della contemporaneità, vive ancora in articoli, poesie e prosa, a 100 anni dalla sua nascita. L’incontro si propone di restituire questa pluralità in una presentazione a più voci fatta da testimonianze biografiche e letture di testi al fine di comprendere le svariate e personali immagini dell’autore. Sabato 25 novembre, porte aperte alla Scuola Finlandese di Roma (Rooman Suomi-koulu). In programma una lezione sulle feste e tradizioni finlandesi, la possibilità di partecipare alle attività della scuola e un assaggio dei più famosi “schiaffi alla cannella” (korvapuustit) di Roma, accompagnati da un buon caffè finlandese. Il 26 novembre al via i corsi online di lingue nordiche (svedese, norvegese, danese, finlandese e islandese) promossi dall’Istituto Culturale Nordico. Durante il laboratorio introduttivo di lingue nordiche si possono imparare tante piccole curiosità, modi di dire e qualche frase. Luisella Sari, esperta di filologia germanica e storia scandinava farà luce su tre secoli di storia scandinava definiti "Epoca vichinga". Superando lo stereotipo cui la fama li ha condannati, Sari nel corso del suo intervento ne presenta un ritratto fedele, riportandoli dalla dimensione del mito a quella della realtà attraverso il supporto di dati archeologici e di informazioni ricavabili dalle iscrizioni runiche, le uniche fonti scritte lasciate dagli uomini e dalle donne di quei secoli nella loro lingua e di cui la Svezia è particolarmente ricca. Il programma si chiude martedì 28 Novembre presso l’Accademia di Danimarca con il talk del regista danese Bjarke Underbjerg sul processo creativo del suo documentario ibrido EUPHORIA, nel quale racconta la storia di cinque giovani donne che attraversano il continente europeo. Thu, 26 Oct 2023 14:38:59 +0000 Società e costume Al Casino dei Principi di Villa Torlonia la mostra “FERRARI SHEPPARD. CRUCIBLE” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32237-al-casino-dei-principi-di-villa-torlonia-la-mostra-ferrari-sheppard-crucible.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32237-al-casino-dei-principi-di-villa-torlonia-la-mostra-ferrari-sheppard-crucible.html Sarà ospitata dal 27 ottobre al 7 gennaio 2024 al Casino dei Principi di Villa Torlonia la prima mostra in Italia di FERRARI SHEPPARD (Chicago 1983), considerato attualmente uno degli artisti americani più interessanti delle ultime generazioni. L’esposizione, dal titolo “CRUCIBLE” e a cura di Ludovico Pratesi, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Nelle sale del Casino dei Principi l’artista presenta diciotto opere, delle quali undici realizzate appositamente per la mostra romana a Villa Torlonia oltre al video Be in My Mind, allestito nella sala da pranzo dell’edificio, decorata con tempere murali che rappresentano vedute del Golfo di Napoli, esposto per la prima volta al pubblico. Le tele di Ferrari Sheppard descrivono la way of life americana del terzo millennio. L’artista colloca personaggi fortemente caratterizzati in atmosfere domestiche e quotidiane, con uno stile neo espressionista e cromaticamente vivace, non così lontano, nella sua essenzialità, dalle iconografie proposte, nel corso del Ventennio, dai maestri della Scuola Romana, ben rappresentati nel vicino Museo del Casino Nobile, con le quali Sheppard idealmente si confronta.  L'atmosfera storica del secondo dopoguerra torna anche in una serie di quadri ispirati al clima di libertà vissuto in Italia ma non solo, nei giorni subito successivi alla liberazione, quando la musica jazz era stata utilizzata dai soldati americani come arma contro il regime. Ma la storia è solo un pretesto, uno spunto di riflessione, una suggestione: “Considero i miei dipinti come immagini senza tempo, profondamente emozionali, come profumi” dice Sheppard in un’intervista. Un elemento distintivo delle sue opere è anche la presenza della foglia d’oro che collega simbolicamente l’artista con l’arte bizantina e medievale europea, culture ed espressioni che rappresentano per Sheppard una grande fonte d’ispirazione. L’artista integra però l’oro con l’acrilico e il carboncino, smorzandone così il valore: “Nonostante il costo elevato, l’oro non è più speciale degli altri materiali che uso, non ci sono gerarchie. Ogni tecnica apporta una qualità speciale”. Il titolo della mostra, Crucible (in italiano “Crogiuolo”) indica la capacità di questa pittura di includere suggestioni provenienti da fonti differenti, dall’arte medievale al graffitismo americano. Il lavoro di Sheppard trae origine dalla vita travagliata vissuta dall’artista durante l’adolescenza. “Sono cresciuto nei quartieri popolari di Chicago, mio fratello spacciava droga, e quasi ogni giorno venivano minacciati con armi da fuoco. Erano tempi bui, e per sopravvivere ho dovuto costruirmi una corazza attraverso l’arte” racconta in una recente intervista al Los Angeles Times. “Questa pittura, attraversata da energie vitali e dinamiche, celebra l'umanità delle persone nere   aggiunge il curatore - incontrate dall'artista nel corso della sua vita, tra Chicago, Los Angeles e diverse città in Africa dove ha vissuto. Sono dipinti profondamente influenzati dai ricordi e dall’esperienza vissuta anche nel mondo della musica che evocano un senso di nostalgia ma anche di dinamismo tipico della scena urbana di Los Angeles”.                                             Accompagna la mostra un libretto, in formato tascabile, distribuito gratuitamente ai visitatori con un testo del curatore, un’intervista all’artista e le immagini delle opere allestite nelle sale del Casino dei Principi. Ferrari Elite Sheppard (nato il 3 marzo 1983 a Chicago) vive e lavora a Los Angeles. È un artista visivo contemporaneo afroamericano, noto per i suoi dipinti vibranti e ibridi che fondono figurativismo e arte astratta. Oltre ad essere un pittore, Sheppard è scrittore, fotografo e produttore discografico. Dopo aver studiato all’Art Institute di Chicago, ha esposto al Los Angeles Museum of Art e in diverse gallerie negli Stati Uniti e in Europa.  Fonte Zetema Thu, 26 Oct 2023 14:28:52 +0000 Arte Book Baby Boom: una nuova sala lettura per piccini http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32236-book-baby-boom-una-nuova-sala-lettura-per-piccini.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32236-book-baby-boom-una-nuova-sala-lettura-per-piccini.html Sabato 28 Ottobre la Fondazione D’Ettoris, presso i locali della Biblioteca Pier Giorgio Frassati inaugurerà la sala lettura destinata ai bambini. La realizzazione è stata possibile grazie ai finanziamenti del Cepell ottenuti con la vincita su scala nazionale del bando Leggimi 0-6 che ha permesso l’avviamento dallo scorso Aprile del progetto Book Baby Boom! che ha come obiettivo la diffusione sul territorio della lettura ad alta voce nella fascia d’età 0-6 anni. Attraverso corsi ed eventi totalmente gratuiti rivolti a famiglie ed operatori culturali, la Fondazione sta perseguendo tale scopo e al fine di potenziare l’accesso al libro in qualità di oggetto magico, al seguito dell’esperienza estiva dei laboratori urbani itineranti di storytelling, ha pensato di realizzare una sala di lettura dedicata all’infanzia che possa essere un rigoglioso giardino culturale, luogo di ritrovo per i più piccoli e le loro famiglie, dove poter proseguire anche l’esperienza dei laboratori di lettura ad alta voce.  Alle ore 9.30 dinanzi alle autorità verranno brevemente discusse le fasi del progetto e come esse stiano procedendo, a seguire, alle ore 10.30 verrà tagliato il nastro e i bambini potranno assistere ad un momento di lettura di albi illustrati curato dalle operatrici bibliotecarie. È un’importante occasione per valorizzare il centro storico cittadino e per concretizzare lo scopo che la rete progettuale intende perseguire insieme ai partner, alleati imprescindibili in questo importante percorso di promozione pedagogico-culturale. Tutti i nuovi acquisti finanziati dal Cepell sono stati distribuiti tra i partner e a breve verranno avviati due nuovi corsi destinati alla formazione dei genitori tenuti l’uno dalla dott.ssa Lacalamita dell’associazione partner Leggere Coccole di Bari e l’altro dalla dott.ssa Leonarda Fascia, psicologa e psicoterapeuta di Milano specializzata in psicoterapia sistemico relazionale. Per maggiori informazioni contattare: 0962 905308; biblioteca@fondazionedettoris.it Wed, 25 Oct 2023 14:46:21 +0000 Crotone Cessione del quinto: come funziona questo tipo di prestito? http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32229-cessione-del-quinto-come-funziona-questo-tipo-di-prestito.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32229-cessione-del-quinto-come-funziona-questo-tipo-di-prestito.html Fra le tante forme di prestito personale che è possibile richiedere, una delle più note è sicuramente la cessione del quinto, una forma di finanziamento rivolta a due specifiche categorie di persone: pensionati e lavoratori dipendenti (sia pubblici che privati). Nel primo caso si parla più specificamente di cessione del quinto sulla pensione, mentre nel secondo caso di caso di cessione del quinto sullo stipendio, oggetto di questo articolo. Questa particolare tipologia di prestito è una forma di prestito non finalizzato. Ciò significa che il richiedente può utilizzare la somma ricevuta nel modo che ritiene più opportuno. La curiosa denominazione di questo finanziamento deriva dal fatto che chi ha contratto il debito lo rimborsa mensilmente con una trattenuta in busta paga che non può superare il 20% (ovvero un quinto) dello stipendio netto. Nella pratica la rata mensile stabilita per contratto viene pagata dall’azienda (privata o pubblica) tramite una trattenuta sullo stipendio. Questa caratteristica rende la cessione del quinto un prestito che ha un profilo di rischio inferiore rispetto ad altri. Cessione del quinto sullo stipendio: chi può richiederla? Come per qualsiasi tipo di prestito a titolo oneroso, sono diversi i requisiti necessari per la richiesta di una cessione del quinto. Per quanto riguarda i requisiti anagrafici, è sempre necessario essere maggiorenni, mentre per l’età massima possono esserci differenze fra una banca e l’altra. Di norma i limiti massimi vanno dai 75 agli 81 anni. Altri requisiti necessari sono l’essere residenti nel territorio italiano e titolari di un reddito certo e documentabile. Infine, è necessario essere dipendenti di Amministrazioni statali, pubbliche e parapubbliche oppure di società private con almeno 16 dipendenti (S.p.A., S.r.l., S.c.a.r.l., Enti, Fondazioni, Onlus). Quanto è possibile richiedere con la cessione del quinto e quale può essere la durata del prestito? Anche in questo caso potrebbe esserci qualche differenza fra un istituto bancario e l’altro, ma in linea generale l’importo massimo che essi concedono ammonta a 75.000 euro (che peraltro è il limite massimo previsto per i prestiti personali dal Decreto Legislativo 141 del 13 agosto 2010). Per quanto concerne la durata del prestito di solito si va dai 24 a i 120 mesi. A chi richiedere la cessione del quinto sullo stipendio? Tutti gli istituti bancari prevedono la possibilità di richiedere questa tipologia di finanziamento. Per avere un’idea dell’impegno che andremo ad assumerci per tutta la durata del prestito, le banche mettono a disposizione sui loro portali dei simulatori con i quali è possibile effettuare una prova che, a seconda dell’importo richiesto, permette di conoscere anticipatamente quale sarà l’importo della rate mensile, il numero di rate nonché il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Il TAEG è un indicatore che riveste un’importanza fondamentale quando si richiede un qualsiasi tipo di finanziamento e non soltanto una cessione del quinto, è infatti un indice che mostra percentualmente il costo effettivo di un prestito perché oltre agli interessi – che sono il costo più rilevante dei finanziamenti – prende in considerazione anche tutte le altre spese. Il TAEG è quindi molto utile anche per confrontare le varie proposte di finanziamento di istituti diversi. Mon, 23 Oct 2023 06:03:13 +0000 Economia Sesta edizione del progetto “Sport Ability in Disability” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32228-sesta-edizione-del-progetto-sport-ability-in-disability.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32228-sesta-edizione-del-progetto-sport-ability-in-disability.html Trenta, fra bambini e adolescenti autistici, per 2 volte a settimana, svolgeranno attività sportiva in gruppi di coetanei neurotipici. Riparte Sport ability in disability un caposaldo della mission del Cus Catania che mira all’inclusone sociale. Il progetto, giunto alla sua sesta edizione, è stato voluto nel 2018 dall’attuale presidente Luigi Mazzone e dalla coordinatrice del SAD Roberta Bottino e si è sviluppato nel tempo attraverso la costante partnership col Progetto Aita e, dal 2022, con il supporto di Enel Cuore. Si rivolge a bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 16 anni, con disabilità e in particolare con disturbo dello spettro autistico, al fine di portarli a svolgere attività sportive di vario genere, organizzate secondo le esigenze e le competenze di ciascuno dei partecipanti, in un contesto di gioco strutturato, non a fini terapeutici. Punto di forza dell’attività è la presenza dei tutor, uno psicologo o un pedagogista formato nei disturbi del neurosviluppo, che seguono i bambini durante le attività.  9 sport praticati Come successo l’anno scorso, sono nove le discipline coinvolte. Sport ability in disability si svolge all’interno dei corsi sportivi del Centro avviamento allo Sport previsti dall’ente universitario sportivo, Cus Catania, dove bambini e ragazzi con autismo avranno modo di cimentarsi con le seguenti attività: arrampicata sportiva, atletica, basket, calcio, ginnastica ritmica, pallavolo, rugby, scherma e tennis. L’obiettivo del progetto è quello di aumentare la qualità degli spazi relazionali condivisi. Ma ci sono altre finalità, ugualmente importanti, come sviluppare competenze e strategie e migliorare le abilità cognitive. Il tutto per arrivare ad accrescere il livello d’inclusione sociale ma anche a sviluppare e potenziare le competenze espressive, comunicative e relazionali. Nella sesta edizione, come avvenuto nella precedente, saranno coinvolti, come detto, 30 giovani.                                                                                                                                    “Considero l’organizzazione e la crescita negli anni del progetto “Sport ability in disability” come un fattore determinante dell’attività del Consiglio da me presieduto - spiega il presidente del Cus Luigi Mazzone -. Sport e inclusione sociale sono parte integrante e fondante della missione, anche etica, che il Cus Catania vuole costantemente perseguire. Nella mia professione di neuropsichiatra infantile ho sempre ricercato le modalità per dare un reale supporto ai ragazzi affetti da qualche vulnerabilità. Reputo sia necessario provare ad elaborare progetti che portino benefici, non solo a questi giovani, ma anche alle loro famiglie che si trovano a vivere una condizione difficile e cercano supporti validi e professionali. È ciò che garantiamo al Cus Catania attraverso la presenza di tutor che favoriscono l’integrazione reale dei ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico, il tutto attraverso processi inclusivi”.   “Molte volte in sede di parent training - spiega Roberta Bottino, psicoterapeuta e coordinatrice del progetto -  sento parlare delle esperienze negative vissute dai genitori con figli affetti da disturbi del neurosviluppo al momento dell’inserimento in strutture sportive. Questo, raccontano, avviene perché molto spesso l’organizzazione di queste attività presenta delle lacune ed è affidata a personale non esperto. Le famiglie, dunque, sono costrette ad abbandonare il percorso. Altro fattore è quello delle difficoltà motorie di chi soffre di autismo, che portano inevitabilmente a maggiori ostacoli da superare rispetto ai coetanei. Ecco che la figura dell’operatore specializzato diventa fondamentale. Per questo motivo, nel progetto “Sport ability in disability” sono presenti i tutor, psicologici e pedagogisti che aiutano i bambini nel processo di inclusione sociale tramite lo sport, obiettivo precipuo del progetto, e anche nell’iniziazione dell’attività sportiva. Le figure che abbiamo individuato sono di supporto ai ragazzi sia a livello relazionale che motorio”. Fri, 20 Oct 2023 07:19:02 +0000 Catania Coldiretti Puglia, Al via raccolta cotone 100% made in Italy a San Severo http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32227-coldiretti-puglia-al-via-raccolta-cotone-100-made-in-italy-a-san-severo.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32227-coldiretti-puglia-al-via-raccolta-cotone-100-made-in-italy-a-san-severo.html Al via la raccolta del cotone 100% italiano grazie alla riscoperta di una fibra naturale che in Puglia coinvolge oltre 100 ettari grazie a una riscoperta della coltivazione da parte del mondo della moda che sempre di più cerca tessuti nazionali per le sue creazioni. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base del report “2023, il ritorno del cotone italiano” diffuso in occasione dell’entrata in azione delle raccoglitrici nei campi della Capitanata, in contrada Valle di Iaccio a San Severo in provincia di Foggia, nell’azienda agricola Luciani. Con la raccolta partita in ritardo per l’andamento del clima con le piogge di giugno e il caldo persistente fino alla prima metà di ottobre - spiega Coldiretti Puglia - il cotone italiano 2023 è di qualità eccellente, anche per la nuova varietà a fibra media, con una resa superiore del 15% rispetto allo scorso anno e una produzione di oltre 35 quintali ad ettaro, con quotazioni di 140 euro al quintale se biologico e 110 euro al quintale se tradizionale. La coltivazione costa tra gli 800 e i 1.200 euro ad ettaro per l’acquisto dei semi, la concimazione, l’irrigazione, la manodopera, il gasolio per i macchinari e la raccolta. Il cotone inoltre rappresenta una ottima coltura da rinnovo, che consente di allargare le rotazioni con colture da reddito, rispondendo ad una esigenza fondamentale, in particolare per l’agricoltura biologica.   La pianta, la Gossypium, appartiene alla famiglia delle Malvacee, teme il freddo e la carenza d’acqua, cresce bene in zone molte esposte al sole e alla luce e si adatta a vari tipi di terreno, basta che non siano troppo compatti e con ristagni idrici che aumentano il rischio di marciume delle radici. Dopo circa tre mesi dalla semina – spiega Coldiretti - le piante sono già cresciute e hanno l'aspetto di arbusti di media altezza. In cima agli steli ci sono grandi fiori di colore giallo pallido o bianco dai quali arriva il frutto, che è una vera e proprio capsula. Quando il frutto è maturo, i filamenti si distendono e la capsula si apre naturalmente liberando una bambagia soffice. Il cotone – evidenzia Coldiretti - è naturale al 100%, biodegradabile, ecologico e riciclabile, composto al 95% da cellulosa, ipoallergenico, permeabile all’aria e traspirante, e ideale per la tintura e la stampa. E non è un caso che esista una sola varietà nazionale ufficiale, la "Gela" alla quale la ricerca agronomica sta cercando di affiancare altre varietà che ben si adattano al territorio italiano. Il ritorno del cotone in Italia è anche il risultato della tropicalizzazione del clima che ha già fatto registrare negli ultimi anni l’introduzione di nuove specie coltivate in sud Italia come il mango, l’avocado e le banane e che ha fatto spostare molto a nord l’areale di presenza della coltivazione dell’olivo. “Il ritorno della coltivazione del cotone è un’ottima dimostrazione della capacità delle imprese agricole di scoprire e sperimentare nuove frontiere e soddisfare i crescenti bisogni dei nuovi consumatori”, afferma il presidente di Coldiretti Foggia, Mario de Matteo, nel sottolineare che proprio da queste esperienze di green economy si aprono opportunità di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale della nostra regione”. Il cotone, la più importante pianta tessile al mondo, è presente in tutte le aree geografiche con Cina, Stati Uniti, India, Pakistan che sono i maggiori produttori, mentre in Europa viene coltivato in Grecia e Spagna. Un tempo diffusa anche in Italia, in molte aree della Puglia, della Calabria, della Sicilia fra l’Agrigentino e la piana di Gela, è stata abbandonata a partire dagli anni ’60 per l’avvento delle fibre sintetiche, lo strapotere del prodotto straniero e il peso dei costi di produzione considerato che la raccolta all’epoca avveniva esclusivamente a mano. In Italia, dove le importazioni nel 2022 hanno superato i 212 milioni di chili per un valore di oltre 1,3 miliardi di euro, la coltivazione del cotone torna alla ribalta per rispondere alla grande richiesta di fibre e tessuti 100% Made in Italy. Aldilà della tessitura per l’abbigliamento, il cotone ha un utilizzo molteplice – spiega Coldiretti – dal mangime per la zootecnia all’olio per cosmesi e farmaceutica, mentre la pianta, in grado di raggiungere anche i tre metri di altezza a seconda della varietà, può essere ridotta in trucioli da sfruttare come combustibile nelle centrali termiche per il recupero energetico della biomassa vegetale. Dalla fibra – continua Coldiretti - si producono anche cotone idrofilo e ovatta. Nell’Italia patria dell’alta moda il ritorno della coltivazione del cotone – sottolinea la Coldiretti - è la risposta degli agricoltori alla richiesta da parte dei consumatori di produzioni sempre più 100% Made in Italy, dalla tavola all’abbigliamento. Un impegno concreto – conclude la Coldiretti - di fronte all’esigenza di garantire sostenibilità ambientale e sociale nei processi di filiera. Fri, 20 Oct 2023 07:12:20 +0000 Moda e spettacolo L’Italia si presenta come Ospite d’Onore per l’edizione 2024 della Fiera del Libro di Francoforte http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32226-l-italia-si-presenta-come-ospite-d-onore-per-l-edizione-2024-della-fiera-del-libro-di-francoforte.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32226-l-italia-si-presenta-come-ospite-d-onore-per-l-edizione-2024-della-fiera-del-libro-di-francoforte.html   Sarà un’Italia che metterà in campo un ampio spettro di voci e idee diverse e a volte agli antipodi, che si confronteranno in un proficuo dialogo articolato in numerosissimi dibattiti e incontri per presentare un orizzonte letterario e culturale che prende nutrimento dalle radici del glorioso passato della cultura italiana. “Radici nel Futuro”, orgogliosa del suo passato ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro, l’Italia si presenterà così, dopo 36 anni, alla vetrina editoriale più prestigiosa a livello internazionale, la Fiera Internazionale del Libro di Francoforte che la vedrà presente in qualità di Ospite d’Onore della 76ª edizione nel 2024. Un racconto inserito nel quadro delle solide tradizioni culturali, letterarie e artistiche del nostro Paese, che, animato dalla tensione creativa tra passato e futuro, proprio grazie a questa è in grado di ampliare l’orizzonte culturale di riferimento, far fronte alle sfide che la società presenta, e definire le tendenze letterarie dei prossimi anni che tanto entusiasmano lettori in tutto il mondo. Un’occasione da non perdere per raccontare quanto è cambiato da 36 anni fa, quando l’Italia partecipò come Ospite d’Onore alla Fiera sempre prestando attenzione alle nuove istanze creative future. Ispirati dal motto “Radici nel futuro”, nel corso del prossimo anno circa 120 tra autori e operatori del settore animeranno dibattiti, spettacoli musicali e mostre d’arte in Germania. "Molti di noi conoscono l'Italia, ma forse solo alcuni aspetti del Paese. Con il programma Ospite d'Onore, tuttavia, la Fiera del Libro intende puntare i riflettori sulla cultura e soprattutto sulla letteratura attuale del Paese ospite - non solo durante i cinque giorni della Fiera, ma durante l'intero anno dell'Ospite d'Onore. Da quando nel 2018 è stato firmato il contratto per la partecipazione dell'Italia come Ospite d’Onore, sono già stati messi in atto diversi programmi di promozione della traduzione, che formano parte fondamentale del programma dell’Ospite d’Onore. Pertanto, sono molto impaziente di vedere nel prossimo anno numerose nuove traduzioni di autori italiani che saranno presentate al pubblico di lettori tedeschi e internazionali. Alla Fiera del Libro di quest'anno saranno già presenti numerosi scrittori italiani con eventi in quartiere fieristico e nella città di Francoforte", afferma Juergen Boos, direttore della Frankfurter Buchmesse. "Se dovessi descrivere con due aggettivi la cultura italiana che si presenterà a Francoforte nel 2024 sceglierei ‘consapevole’ e ‘sorridente’ perché riflettono bene una maturità ed una curiosità che sono le migliori premesse per andare incontro al futuro. Puntiamo ad offrire un’immagine non stereotipata della Nazione, capace di valorizzare una storia culturale senza eguali ma che al tempo stesso non limiti la propria ambizione nell'esaltare al massimo la creatività delle avanguardie. Ci piacerebbe mostrare a Francoforte una letteratura che veicoli la nostra ricchezza e la nostra vocazione alla libertà. Fare tutto questo con animo sereno è il modo migliore per confermare una componente importante della nostra identità” ha siglato Mauro Mazza, Commissario Straordinario del Governo presentando la sua visione per questa importante vetrina internazionale. "Trattandosi di una kermesse di rilevanza globale, la Buchmesse 2024 rappresenta un’occasione di eccezionale importanza per il nostro Paese e per la sua cultura, intesa come incontro e confronto virtuoso fra storia, arte, musica, teatro, cinema, moda e paesaggio. Visto il carattere poliedrico dell’evento, il Ministero della Cultura, che qui mi onoro di rappresentare, è impegnato in tutte le sue articolazioni a contribuire al conseguimento del migliore risultato. In quest’ottica, il Ministero e, segnatamente, la Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore attuano politiche di tutela, valorizzazione e sostegno per ciò che potremmo chiamare “costellazione del libro”, che ricomprende le biblioteche, la lettura e la cosiddetta “filiera del libro”. Sarà per noi quindi una preziosa occasione per ripercorrere il nostro variegato e complesso tessuto culturale, un momento di riflessione di noi come comunità che sappia restituirci – come in uno specchio – ciò che in positivo fa dell’Italia l’Italia” ha commentato Paola Passarelli, Direttore generale del Ministero della Cultura - Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore. “L’Italia che sarà Ospite d’Onore il prossimo anno alla Buchmesse è un Paese dove operano oltre 5mila editori e che pubblica più di 80mila libri a stampa ogni anno. Il livello di pluralismo editoriale italiano è, mi permetto di dire, un unicum in Europa. Francoforte è la nostra occasione per far conoscere all’estero, ancor meglio di quanto sia conosciuto oggi, questo patrimonio eterogeneo di voci, di idee e di storie. Tutte quante” ha dichiarato Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE). “Dal 2010 a oggi il numero di diritti di traduzione venduti all’estero dagli editori italiani è quasi raddoppiato e nel 2022 sfiora gli 8mila contratti. Esportiamo molti libri per bambini e ragazzi, circa un titolo ogni tre, ma anche molta saggistica, narrativa, fumetti, libri illustrati. Fri, 20 Oct 2023 07:04:14 +0000 Cultura Mostra sul giudice Rosario Livatino al Museo e Giardini di Pitagora di Crotone http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32223-mostra-sul-giudice-rosario-livatino-al-museo-e-giardini-di-pitagora-di-crotone.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32223-mostra-sul-giudice-rosario-livatino-al-museo-e-giardini-di-pitagora-di-crotone.html “Sub tutela dei”, è questo il titolo della mostra sul giudice Rosario Livatino, magistrato siciliano assassinato dalla mafia nel 1990, a soli 37 anni, e proclamato Beato nel 2021. Meno di due anni dopo, Paolo Borsellino fu vittima della stessa violenza mafiosa. La mostra è molto importante per moltissimi motivi: vuol far conoscere la figura di un uomo che ha operato per tutta la sua carriera nell’agrigentino, un esempio per le nuove generazioni, in ricordo di una persona eccezionale, non solo per il motivo per cui è morto, ma soprattutto per il motivo per cui è vissuto. La sua fede, infatti, permeava tutta la sua vita, dalla professione che esercitava a tutto ciò che compiva nel quotidiano.  L’inaugurazione avverrà al Museo e Giardini di Pitagora di Crotone - luogo altamente simbolico per la città e l’esercizio della giustizia - il 20 ottobre 2023 alle ore 10:00. La giornata verrà introdotta da una poesia del poeta Davide Rondoni ed evocherà l’agguato e l’uccisione, oltre a ricordare una o più frasi particolarmente significative. Sempre nella prima parte saranno presentate le due associazioni grazie alle quali la mostra è stata pensata e realizzata: la LAF, Libera Associazione Forense e il Centro Studi Rosario Livatino.  La mostra prevede un percorso diviso in quattro sezioni con testi, immagini, video e un audio che rievoca l’agguato e che introduce al percorso. La prima sezione è dedicata alla formazione personale di Rosario Livatino e al contesto sociale e umano in cui è vissuto e cresciuto. La seconda sezione è dedicata alla figura di Livatino come magistrato e alla sua concezione come magistrato quale operatore di giustizia. La terza sezione è dedicata al martirio e alla causa di beatificazione. Nella quarta sezione, infine, si dà atto dell’eredità lasciataci. All’inizio della mostra, i visitatori saranno accolti da una ricostruzione audio dei momenti di vita del cosiddetto giudice; poi, una carrellata di pannelli sulla vita, la fede e l’impegno nell’esercizio della giustizia in un territorio non facile del nostro Paese. Alcuni video completeranno il percorso.  Di tutti i grandi eroi che la magistratura ha offerto che hanno dato vita per la giustizia, Rosario Livatino fu il più giovane e questo, probabilmente, lo avvicina ai giovani. Questo, infatti, è stato il desiderio dell’evento:  presentare un esempio, forse imitabile, di come il lavoro, la coerenza, la lealtà, la serietà, portano a risultati. La mostra è rivolta alla cittadinanza tutta, con un’attenzione particolare agli studenti. La sua fruibilità è importante soprattutto per le scolaresche, poiché Livatino fu un mentore e un esempio da seguire. Questo è l’aspetto più importante dell’evento: trovare il modo che il ricordo di Rosario Livatino riempia le menti, le emozioni e i cuori dei ragazzi. I più piccoli perché potranno emozionarsi; i più grandi perché potranno elaborare un pensiero al futuro e alla giustizia.  Sarà possibile visitare la mostra fino al 31 di ottobre, tutti i giorni alle ore 09:00/12:30 della mattina, e alle ore 16:00/19:30 del pomeriggio. Wed, 18 Oct 2023 07:51:53 +0000 Crotone Giovani del Sud Italia più sensibili a progetti sostenibili, parola di Adecco http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32221-giovani-del-sud-italia-piu-sensibili-a-progetti-sostenibili-parola-di-adecco.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32221-giovani-del-sud-italia-piu-sensibili-a-progetti-sostenibili-parola-di-adecco.html Milano, 17 ottobre 2023 – I giovani della Generazione Z del Sud Italia risultano i più sensibili agli impegni delle aziende verso la sostenibilità. Lo evidenzia una ricerca di Adecco, società di The Adecco Group che sviluppa e valorizza il capitale umano, che approfondisce quali sono i driver principali nella loro scelta del lavoro in un osservatorio in partnership Teleperformance. Se il fattore più determinante per i giovani del Sud Italia, come per il resto del Paese, rimane lo stipendio, con il 62% delle preferenze, l’attenzione alle tematiche ambientali è rilevante per il 10% del campione. Un risultato più altro rispetto ad altre aree del Paese, come il Nord-Ovest, dove questo dato si ferma al 7%. Al contrario, per i giovani nel Sud Italia risulta meno importante rispetto ad altri coetanei il bilanciamento vita-lavoro. Sebbene questo dato raggiunga comunque il 31% delle preferenze, in altre aree ottiene punteggi più alti, come ad esempio il 34% del Nord-Est. Gli unici che invece dimostrano lo stesso interesse per le tematiche ambientali sono i giovani del Centro Italia, anche loro al 10%. La ricerca evidenzia infine che, nonostante lo stipendio sia il driver principale delle scelte, la Gen Z non rinuncia ai propri interessi e alla crescita professionale: ben sei su dieci sono disposti ad accettare uno stipendio più basso per avere un ruolo gratificante e in linea con gli studi compiuti. Probabilmente anche per questa ragione ben il 74% dei giovanissimi che già lavorano si dichiarano soddisfatti della propria occupazione. Più che sul lavoro, infatti, sembra che sia la ricerca dello stesso a creare preoccupazioni alle giovani generazioni: per il 68% questa viene effettuata con sentimenti negativi, legati principalmente a preoccupazione (38%), ansia (31%) o rassegnazione (12%). Dati importanti per comprendere il mercato del lavoro futuro e attuale, considerando che, in Italia, già il 20% del totale degli assunti appartiene alla Gen Z. “L’ingresso sempre più ampio della Gen Z nel mondo del lavoro impone alle aziende riflessioni approfondite per comprenderne desideri e aspettative. Le differenze culturali fra le generazioni devono essere analizzate nel profondo, per implementare strategie che possano essere efficaci nell’attrarre talenti. Questa ricerca di Adecco, nata proprio per ascoltare la Gen Z, fornisce gli strumenti per comprendere cosa serve per essere attrattivi verso i più giovani e avviare quindi percorsi che rendano il mondo aziendale più coinvolgente e interessante per questa nuova generazione” commenta Virginia Stagni, Chief Marketing Officer di The Adecco Group Italia.   Tue, 17 Oct 2023 09:24:35 +0000 Società e costume WeddingExpò alle porte: esposizioni, contest, spettacoli, talkshow, cooking show ospiti e masterclass http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32219-weddingexpo-alle-porte-esposizioni-contest-spettacoli-talkshow-cooking-show-ospiti-e-masterclass.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32219-weddingexpo-alle-porte-esposizioni-contest-spettacoli-talkshow-cooking-show-ospiti-e-masterclass.html C’è grande attesa per il Wedding Expo da parte delle coppie di futuri sposi: oltre 400 già iscritte sul portale per partecipare agli eventi della fiera e, soprattutto, al contest “Ti regaliamo il matrimonio”. Sta per aprire i battenti, dunque, la kermesse che accenderà i riflettori sul mondo del wedding a tutto tondo con aziende espositrici provenienti da tutta la regione per ravvivare un comparto, quello dei matrimoni, capace di muovere l’economia, coinvolgendo una miriade di aziende e generando crescita su tutto il territorio. Esposizioni, contest, spettacoli, talkshow, cooking show ospiti e masterclass in un’unica location, dal 19 al 22 ottobre 2023. E la location è straordinaria, con oltre 5000 metri quadri e accesso totalmente gratuito, allestiti presso la Perla di Villa San Giovanni, ricreando la magica atmosfera della festa per eccellenza, quella nuziale. Un ricco e variegato programma e la presenza di un nome di calibro nazionale, Angelo Garini, wedding planner conosciuto in tutt’Italia come l’architetto delle spose che, da Milano, sarà presente a Reggio Calabria per tutti i 4 giorni della kermesse. Inaugurazione giovedì 19, alle ore 16 e 30, con Garini testimonial d’eccezione, e si proseguirà con la prima delle divertenti prove alle quali gli sposi si sottoporranno per vincere il matrimonio; subito dopo è prevista l’estrazione di una fantastica crociera come luna di miele della quale si farà omaggio a una fortunata coppia di futuri sposi. E da lì partiranno le intense giornate con i talkshow, uno dei quali vedrà protagonista lo stesso Garini, inoltre verranno trattati  temi di interesse economico: “Le opportunità dell’agevolato per le PMI nel 2023-2024” e la “Tutela e il benessere dell'azienda”; poi le degustazioni di cucina nazionale e internazionale, l’incontro con le home personal shopper, le sfilate, compresa quella delle spose che si sottoporranno in modo autoironico e divertente a questa e a tanti altri giochi per riuscire a vincere il concorso. Tue, 17 Oct 2023 09:04:07 +0000 Reggio Calabria Molinaro: domani a tutta forza a Gioia Tauro per difendere la centralità del Porto http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32217-molinaro-domani-a-tutta-forza-a-gioia-tauro-per-difendere-la-centralita-del-porto.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32217-molinaro-domani-a-tutta-forza-a-gioia-tauro-per-difendere-la-centralita-del-porto.html “La parola d’ordine  domani nella manifestazione davanti al Gate del porto di Gioia Tauro, alla quale parteciperò,  sarà la strenua difesa della portualità di questa fondamentale infrastruttura marittima della nostra Regione. La scellerata accelerazione sulla transizione ecologica – afferma Pietro Molinaro Presidente della Commissione antindrangheta - prevista dalla direttiva 2023/959 ETS, che, intende tagliare di oltre la metà le emissioni di CO2 nel vecchio continente entro il 2030, ha inserito anche i trasporti marittimi, imponendo alle compagnie navali di compensare annualmente le proprie emissioni inquinanti. Una tassa iniqua, scellerata e pesante sul prezzo dei permessi – evidenzia - che non renderà appetibile  il porto della Piana e favorirà  porti come quelli del Nord Africa che non hanno nessuna limitazione riproponendo il concetto di “concorrenza sleale” che ci vede penalizzati anche in altre situazioni. La Commissione UE, con una direttiva fredda e non ragionata, senza valutarne le conseguenze, dispone la limitazione dei nostri diritti: una scelta molto costosa per la nostra regione in termini di occupazione e trasporto merci sia che venga misurato in peso che in valore e l’impatto sarà notevole deprimendo l’economia. La Regione ritiene il Porto di Gioia Tauro fondamentale per l’economia regionale e su questo sta investendo perché è punto di riferimento strategico per il transhipment nel Mediterraneo. Su questo non si faranno sconti a nessuno, la nostra regione non può pagare un prezzo così altissimo! Tue, 17 Oct 2023 07:03:01 +0000 Reggio Calabria Rigenerazione urbana per dare nuova linfa all'economia crotonese http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32216-rigenerazione-urbana-per-dare-nuova-linfa-all-economia-crotonese.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32216-rigenerazione-urbana-per-dare-nuova-linfa-all-economia-crotonese.html “È stata una stagione in bianco e nero quella appena finita. Partita tardi, ha avuto come motore trainante la ristorazione e il turismo, ma commercio e terziario sono stati settori in sofferenza. Ecco perché stiamo continuando a lavorare per fare in modo che Crotone e provincia non solo possa godere il prossimo anno di un’estate più fiorente, ma che anche i mesi futuri possano dare vitalità e linfa alla città”. Il presidente dell'area territoriale di Crotone di Confcommercio Calabria Centrale Antonio Casillo traccia il bilancio del periodo estivo e punta alla rigenerazione urbana per creare le condizioni affinché nel prossimo periodo anche il centro storico della città possa essere vivo e dinamico: “La ristorazione, i locali e gli esercizi commerciali hanno ridato vita ad una bellissima area della città contribuendo anche a renderla più sicura grazie alle luci sempre accese e al via vai di cittadini e cittadine. Stiamo programmando eventi ed iniziative che siano attrattive e che contribuiscano ad attirare la comunità e allo stesso tempo siano utili. Per fare questo è importante anche la sinergia con le istituzioni preposte affinché si possa ragionare in termini di agenda urbana”. “Il centro storico ha necessità di tornare ad essere vivo come il lungomare cittadino ed essere un riferimento per il comprensorio. Non è accettabile che i nostri giovani si spostino fuori nei weekend o nei giorni di festa per trovare la un punto d’incontro quando è possibile averla nel cuore della città, dando loro occasioni di svago e allo stesso tempo generando linfa per l’economia cittadina e occupazione”, continua Casillo. Confcommercio è al lavoro per trovare le soluzioni adeguate a ridare vitalità al centro città affinché sia sempre più riqualificato e vivo nel rispetto delle esigenze dei residenti. Tue, 17 Oct 2023 06:58:19 +0000 Crotone Serie A pallanuoto: Cosenza presenta la squadra all'Oktober Fest di Rende http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32215-serie-a-pallanuoto-cosenza-presenta-la-squadra-all-oktober-fest-di-rende.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32215-serie-a-pallanuoto-cosenza-presenta-la-squadra-all-oktober-fest-di-rende.html È tempo di archiviare velocemente la pratica con Padova per la squadra di pallanuoto femminile di Cosenza. Mercoledì sera, 18 ottobre, quarta giornata di campionato fuori casa, a Trieste. Partita prevista per le ore 20 nella vasca del Polo Natatorio Bianchi. "Mercoledì andiamo in casa Trieste, sicuramente Padova ci ha dato qualche consapevolezza in più, di chi siamo, ha rafforzato i nostri obiettivi e sicuramente siamo un gruppo che ha voglia di fare bene e che sta lavorando in un'unica direzione", le parole di Carola Sesti che anticipano il match. "Trieste è una squadra composta da giocatrici ottime ma non vogliamo solo figurare in questo campionato. Nonostante noi contiamo di due assenze importanti, la nostra mancina Alice Mandelli e il nostro centro Enmily Salcedo, andiamo a Trieste per provarci e chissà, toglierci qualche soddisfazione", il pensiero dell'atleta cosentina. Domenica sera, intanto, grande festa con la presentazione ufficiale della squadra nel corso dell'Oktober Fest a Rende. Tra fiumi di birre e brocche all'insù, il presidente Francesco Manna ha presentato tutti i dirigenti, lo staff tecnico e soprattutto le ragazze protagoniste della serie A1. In un clima festoso incredibile, le migliaia di visitatori hanno potuto applaudire la Cosenza pallanuoto ed inorgoglirsi per una squadra sportiva che porta il nome della città in tutta Italia. Presenti, per l'occasione, anche il presidente del Consorzio Olio di Calabria Igp, Massimino Magliocchi, ed il direttore Giuseppe Perri. Hanno voluto brindare alla presentazione della squadra anche i master e tutti gli associati delle varie categorie. Prosit! Tue, 17 Oct 2023 06:52:48 +0000 Cosenza Ibla Buskers: la festa dell'arte di strada che illumina Ragusa Ibla http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32214-ibla-buskers-la-festa-dell-arte-di-strada-che-illumina-ragusa-ibla.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32214-ibla-buskers-la-festa-dell-arte-di-strada-che-illumina-ragusa-ibla.html Tra le meraviglie del barocco e le stradine suggestive di Ragusa Ibla, si è sviluppata la straordinaria 28esima edizione di Ibla Buskers, la festa degli artisti di strada. Con più di 70 spettacoli in tre giorni e decine e decine di artisti provenienti da varie parti del mondo, il festival è tornato ad attirare ancora una volta migliaia di spettatori che, nelle diverse location, si sono sistemati in cerchio per assistere alle varie performance. Boom di presenze sabato e domenica anche grazie ad un clima favorevole che ha attirato migliaia di spettatori da tutta la Sicilia, ma anche da altre parti d'Italia. Turisti provenienti da lontano, inclusi spagnoli, americani e francesi, hanno affollato le strade di Ragusa Ibla per essere parte di questa magica esperienza. Un aspetto centrale dell’edizione numero 28, è stato il “Focus” dedicato quest’anno al palo cinese, una disciplina in cui forza, concentrazione e arte si fondono per esprimere emozioni. Sono stati Alexandre Duran, Laia Planel Viladrich e Vittorio Catelli a catalizzare l’attenzione per questa disciplina molto particolare. Tra i progetti speciali grande interesse per il “Flash” che porta insieme vari artisti di discipline diverse a creare una produzione esclusiva che nasce proprio durante i giorni del festival. Protagonisti sono stati Booardih, Sirje Tolonen, Selma Hellman, Lorena Menade e Daniel Lovera Bautista, tra hula hoops, musica, corda volante, cinghie, tessuti aerei. Ieri è stata la giornata conclusiva del festival con un crescendo di spettacoli coinvolgenti, fin da metà pomeriggio, che si sono sviluppati dai giardini iblei alla Palestra di Santa Maria la Nova (da segnalare il duo Kaos con i loro numeri sulla bicicletta e Mr. Dyvinetz con la ruota cyr, da Piazza Duomo a Piazza Marini, quest’ultima riscoperta come luogo di aggregazione. L’edizione 2023 si è conclusa presso l’ex Distretto Militare, con il "Gran Galà dei Saluti" condotto dal direttore artistico Salvo Frasca, con la colonna sonora live di Luigi “Lullo” Mosso e il suo teatro musicale e a cui hanno partecipato tutti gli artisti di questa edizione di Ibla Buskers proponendo ciascuno una riduzione delle proprie esibizioni. Tra loro Rasid Nikolic, maestro delle marionette, il Circo Bipolar, con il suo mix esplosivo di circo e teatro di strada, Andrea Menozzi e il suo teatro fisico, la Barcelona Kino Orchestra con la varietà di stili musicali da tutto il mondo, Damien e le sue storie coinvolgenti, gli acrobati Los Colgados, Mariano Guz e le sue magiche ed enormi bolle di sapone, i divertentissimi Papito e Mr. Jones, gli artisti del Circo Ramingo, la musica di Amir Project e gli straordinari tamburelli del maestro Peppe Leone. Il festival ha scelto di mettere al centro dei suoi sforzi la rigenerazione urbana del quartiere Fiumicello, noto anche come il quartiere dello Spirito Santo. Questa zona, ricca di storia e di importanza culturale, è il prolungamento naturale del Parco Urbano della Vallata di Santa Domenica di Ragusa Superiore e del corso d'acqua che attraversa la città. Per riportare l'attenzione su questa preziosa area, il festival ha ospitato performance artistiche mozzafiato, installazioni uniche, attività coinvolgenti per i più giovani e spettacoli sorprendenti. In questa zona anche la Kids Circus Zone a cura di Lou See e Pata Tina con laboratori per bambini e ragazzi. Come sempre il festival è promosso dall’associazione Edrisi, guidata da Ciccio Pinna (che con Frasca cura la direzione artistica) e Antonio La Cognata (direzione organizzativa) e da un nutrito team di volontari che si spendono da mesi per l’organizzazione perfetta della manifestazione con il sostegno del Comune di Ragusa e il supporto di vari sponsor privati. Per rendere l'evento ancora più accessibile, il servizio "BuskersBUS" ha offerto corse speciali da e per l'evento, collegando agevolmente Ragusa Superiore con Ragusa Ibla grazie alla collaborazione sinergica con Sais Trasporti che ha facilitato gli spostamenti degli spettatori tramite sette bus navetta. Interessante e riuscita anche la collaborazione con gli sponsor tecnici della mobilità, Elerent con i monopattini elettrici e Innova Move per le moto elettriche, che hanno permesso i microspostamenti da una parte all’altra del quartiere. Ringraziamenti per il supporto fornito vanno alle forze dell’ordine e alla protezione civile. Per rivivere l'atmosfera magica di Ibla Buskers, foto e video sui canali social e sul sito web ufficiale www.iblabuskers.it Tue, 17 Oct 2023 06:43:36 +0000 Ragusa Partito il MIA 2023 http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32209-partito-il-mia-2023.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32209-partito-il-mia-2023.html Presentato in una conferenza stampa al cinema Barberini di Roma, introdotta dalla Direttrice del MIA Gaia Tridente e alla quale hanno partecipato Francesco Rutelli, Presidente ANICA, Chiara Sbarigia, Presidente APA, Luca Di Persio, Direttore Centrale Marketing e Innovazione ICE, e Lorenza Lei,Regione Lazio,  è partito il MIA 2023 il  Mercato Internazionale Audiovisivo diretto da Gaia Tridente che si svolge a Roma dal 9 al 13 Ottobre nelle sue storiche sedi di Palazzo Barberini e del Cinema Barberini. Il Mercato romano si presenta alla sua 9a edizione  con oltre 80 eventi tra dibattiti e incontri, interventi, interviste e corsi, 5 content  showcase - da quest'anno tutti internazionali , 4 pitching forum,  50 proiezioni per il merrcato e 11 presentazioni di film ancora in fieri. E ancora, 9 premi, 5 esperienze immersive in realtà virtuale, una sala tecnologica dotata di uno schermo LED curvo Absen Cinema passo 2.5 di 8 metri per 4 e di un tappeto sensoriale per le demo di virtual production, 2 live podcast. 121 i progetti selezionati che saranno presentati tra Co-Production Market & Pitching Forum e Content Showcase, con titoli in sviluppo e work in progress, provenienti da ben 47 paesi. L’edizione del MIA di quest’anno porta a compimento un processo di maturazione sviluppatosi nel corso degli anni che ha garantito al mercato una crescita continua e il riconoscimento internazionale da parte di tutta l’industria audiovisiva. Il MIA 2023 si presenta ricco e ampio in termini di contenuti e di ricerca, con un programma ambizioso ed “esteso”, che coniuga un attento lavoro di studio e ricerca del comparto industriale nelle varie categorie di formato e di generi di cui il MIA si occupa, per trasformarlo in uno strumento chiave per lo sviluppo del mercato nazionale e internazionale. Una fucina di discussione e confronto per i maggiori player del mercato, un fondamentale snodo di co-produzione e di vendita, con potenzialità di crescita ancora ampie per soddisfare le necessità del complesso ecosistema audiovisivo. Il MIA rappresenta un unicum nel settore, uno dei pochi appuntamenti professionali a mettere realmente insieme industria e creatività. E’ dedicato a un'ampia gamma di generi e formati, rappresentando le istanze di tutti gli interlocutori della filiera e anticipando i temi e gli spazi del futuro, che troveranno una nuova sede proprio in questa edizione del mercato. Un teatro ideale per un business che si basa sulla visionarietà degli imprenditori, sulla loro passione e dedizione e sul rischio che si corre quando si lavora su un prodotto immateriale. Tra le opere italiane presentate nei content showcase del MIA 2023, troviamo Sono ancora vivo, con la regia di Roberto Saviano, un progetto di animazione tratto dal suo racconto grafico autobiografico. Sempre tra i progetti di animazione anche il lungometraggio Fiammetta con la sceneggiatura di Enzo D’Alò, sulla storia di Fiammetta e Boccaccio. In ambito Doc, l’esordio alla regia dell’attrice Kasja Smutniak con Walls dedicato alla drammatica questioni dei migranti al confine tra Polonia e Bielorussia. Per i Drama, Miss Fallaci, nuova serie originale di Paramount+ per l’Italia prodotta da Minerva Pictures e Paramount Television International Studios, in associazione con RedString Pictures, che vede Miriam Leone come protagonista nei panni della giovane Oriana Fallaci; e ancora Fireworks di Susanna Nicchiarelli prodotta da Fandango e Rai Fiction. Tra i film Per amore di una donna di Guido Chiesa prodotto da Colorado Film Production e Vivo film con Rai Cinema. Tra le opere internazionali, la serie A Prophet, co-produzione internazionale di  CPB Films e Media Musketeers Studios, Co-prodotta da UGC, Orange Studio, Entourage Series e Savon Noir, per OCS tratta dall’omonimo film di Jacques Audiard del 2009;  l’attesa serie The Count of Monte Cristo, diretta da Bille August e prodotta da Palomar, in collaborazione con DEMD Productions, Rai Fiction e France TV.  E ancora il nuovo atteso progetto di animazione del creatore di Paw Patrol Keith Chapman, PaddyPaws; e Savages! il nuovo lungometraggio in stop-motion del pluripremiato regista Claude Barras candidato all’Oscar nel 2017.  Per i film, Persona non grata di Antonin Svoboda, fondatore del collettivo austriaco Coop99 filmproduktion insieme ai colleghi registi e produttori Jessica Hausner e Barbara Albert; En vigília, opera prima di Vigília Collective, Clara Serrano Llorens e Gerard Simó Gimeno, prodotto da Ringo Media e ancora il terzo lungometraggio del portoghese André Gil Mata, Sob a chama da candeia/The Flame of a Candle. Il MIA è oggi uno dei principali appuntamenti di mercato internazionali dedicati all’industria audiovisiva. Nato nel 2015 e cresciuto grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali), presieduta da Francesco Rutelli e APA (Associazione Produttori Audiovisivi) presieduta da Chiara Sbarigia, gode del supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e del contributo di Creative Europe MEDIA. Riceve inoltre il sostegno del Ministero della Cultura, del Sponsor ufficiale della manifestazione è Unicredit. Il MIA 2023 ha ricevuto anche per questa edizione il patrocinio di Eurimages, il fondo del Consiglio d'Europa per la co-produzione, la distribuzione, esposizione e la digitalizzazione delle opere cinematografiche europee. Anche per questa edizione è attiva la piattaforma MIA Digital che consentirà agli accreditati di accedere anche da remoto a tutte le sessioni (in diretta e a richiesta).(gn) Mon, 16 Oct 2023 06:54:10 +0000 Economia Al via ‘Italia Riflessa’: la nuova campagna firmata Xiaomi http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32208-al-via-italia-riflessa-la-nuova-campagna-firmata-xiaomi.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32208-al-via-italia-riflessa-la-nuova-campagna-firmata-xiaomi.html Quanti volti custodisce una città? E quante storie si celano dietro ognuno di essi? Quante possono rivelarsi essere straordinarie pur nella loro semplicità? A volte, poi, basta uno scatto per raccontare una vita intera, per raccontarne l’essenza, come quel salto rubato quasi per caso da Henri Cartier-Bresson dietro la stazione ferroviaria di Saint-Lazare. Ogni scatto fotografico può così trasformarsi in un'istantanea di momenti umani autentici e Xiaomi traduce tutto questo all’interno del suo ultimo progetto “Italia Riflessa”, dedicato all'arrivo sul mercato di Xiaomi 13T Series, in grado di offrire al pubblico un’esperienza fotografica di livello professionale grazie alla collaborazione con Leica. Un viaggio alla scoperta delle città di Roma, Napoli e Milano, un omaggio all’arte della fotografia capace di catturare la vita nella sua essenza più pura, rivelandone la bellezza, una storia alla volta. Scatti che raccontano una storia Partendo dal titolo della nuova serie di smartphone ‘Il capolavoro in ogni storia’, il progetto vede tre fotografi Certified by Leica, Carmine Benincasa, Nicola D'Orta e Federica Cocciro, catturare con lo smartphone gesti e vite di persone comuni nelle varie città. Il giro è partito il 10 ottobre e vede, tra i protagonisti dei primissimi scatti, tre creatori di contenuti immersi nei loro contesti urbani: Francesca Noè conosciuta come amilanopuoi, Carolina Cosentino in arte Piaceridiroma e Ilmenestrelloh alterego di Marco Marfella, insieme ai quali le storie vengono scoperte nelle varie città e raccontate tramite i canali sociali. Gli scatti che emergono in questo viaggio sono testimonianze di storie genuine, per l’occasione selezionate e raccontate da una voce e una penna d’eccezione. Il narratore Francesco Oggiano, infatti, nel corso delle tappe italiane, trasformerà gli scatti in parole tessendo insieme le storie individuali per creare narrazioni collettive, suddivise per tematiche, che prenderanno poi vita nella pagina dedicata al progetto “Italia Riflessa”: https://event.mi.com/it/italia-riflessa. “Il capolavoro in ogni storia. Questo recita lo slogan della serie Xiaomi 13T, ed è lo spunto usato per dare vita a questo progetto. Una riflessione, fatta dei ritratti firmati Leica e delle parole di Francesco Oggiano, sulle storie che ci circondano nel quotidiano. Storie in cui rivedersi e dalle quali imparare qualcosa di nuovo, che aspettano solo di essere catturate” - afferma Davide Lunardelli, responsabile Marketing Xiaomi Italia. Il progetto, già in diretta sui canali sociali di Xiaomi Italia con il video di avvio prende vita inoltre in una delle puntate del podcast Xiaomi ‘Storie di Smart Life’, che vede Oggiano come ospite e in cui si metteranno a confronto i legami, le passioni e le storie raccontate nelle tre città. A chiusura, la realizzazione dell’evento fisico e aperto al pubblico ‘Talk in Store’ - presso lo Xiaomi Store Italia di Arese i giorni 11 e 12 novembre - durante il quale Francesco Oggiano racconterà le storie di “Italia Riflessa”, insieme ai fotografi e ai creatori, per poi inaugurare una mostra per dare la possibilità al pubblico di immergersi nelle storie dei protagonisti della campagna. Il progetto “Italia Riflessa” è la declinazione sociale di una campagna multimediale più ampia ed articolata che, partita il giorno del lancio della nuova Xiaomi 13T Series, andrà avanti fino alla fine di ottobre. Xiaomi porta lo slogan "Il capolavoro in ogni storia" sulle principali emittenti TV (con una concentrazione sui grandi eventi sportivi), in DOOH, nelle principali stazioni ferroviarie d'italia, e sul digital e social con campagne di impatto. Per rimanere aggiornati sulle attività del marchio in Italia, si segua Xiaomi su Facebook, Instagram, Twitter, Telegram, TikTok e sulla Xiaomi Community.  Xiaomi Xiaomi Corporation è stata fondata nell'aprile 2010 e si è quotata al Main Board della Borsa di Hong Kong il 9 luglio 2018 (1810.HK). Xiaomi è un'azienda di elettronica di consumo e di produzione intelligente che ha come fulcro gli smartphone e l'hardware intelligente collegati da una piattaforma IoT.Abbracciando la visione di "stringere amicizia con gli utenti e diventare l'azienda più cara nel loro cuore", Xiaomi afferma di perseguire costantemente innovazione, esperienza utente di alta qualità ed efficienza operativa. L'azienda costruisce senza sosta prodotti a prezzi onesti per consentire a tutti nel mondo di godere di una vita migliore grazie alla tecnologia innovativa. Xiaomi è una delle aziende leader al mondo nel settore degli smartphone. Nel giugno 2023, la MAU di MIUI ha raggiunto circa 606 milioni a livello globale. L'azienda ha anche creato la piattaforma AIoT (AI+IoT) leader a livello mondiale, raggiungendo 654,5 milioni di dispositivi intelligenti connessi alla sua piattaforma (esclusi smartphone, laptop e tablet) al 30 giugno 2023. I prodotti Xiaomi sono presenti in oltre 100 Paesi e regioni del mondo. Nell'agosto 2023, Xiaomi è stata inclusa nella lista Fortune Global 500 per il quinto anno consecutivo, posizionandosi al 360° posto. Xiaomi fa parte dell'Hang Seng Index, dell'Hang Seng China Enterprises Index, dell'Hang Seng TECH Index e dell'Hang Seng China 50 Index. (gn) Mon, 16 Oct 2023 06:47:16 +0000 Economia Anversa - 52° Campionato del Mondo di Ginnastica Artistica M/F Tecchi: “ragazzi straordinari che meritano l’Olimpo” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32207-anversa-52-campionato-del-mondo-di-ginnastica-artistica-m-f-tecchi-ragazzi-straordinari-che-meritano-l-olimpo.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32207-anversa-52-campionato-del-mondo-di-ginnastica-artistica-m-f-tecchi-ragazzi-straordinari-che-meritano-l-olimpo.html Il Presidente FGI, federazione Italiana della Ginnastica, Gherardo Tecchi ha raggiunto in Belgio la delegazione guidata dal consigliere federale Vittorio Massucchi, per stare vicino agli atleti azzurri impegnati nella 52ª edizione dei Mondiali di Artistica. “I ragazzi sono stati straordinari – ha dichiarato il numero uno della ginnastica, sugli spalti dello Sportpaleis Antwerpen insieme al Segretario Generale Roberto Pentrella - Anzi, ormai per loro certe prestazioni sono diventate normali. Ci siamo presentati ad Anversa da campioni d’Europa e siamo riusciti a centrare l’obiettivo principale, il alsciapassare per Parigi. Adesso la strada è in discesa e ci divertiremo. Mi voglio complimentare con il direttore tecnico Giuseppe Cocciaro e con tutto il suo gruppo, anche con gli atleti che sono rimasti a casa. Una delle nostre missioni statutarie è quella di consegnare alla preparazione olimpica del Coni il maggior numero di qualificati e, contando anche i sette posti della ritmica, siamo già a dodici, il massimo che si poteva fare, fin qui. Ora tocca all’artistica femminile. La squadra degli uomini mancava da Londra 2012, finalmente ce l’abbiamo fatta! E’ una gioia indescrivibile per tutto il nostro movimento. La ginnastica è una grande famiglia e sono sicuro che questo ennesimo risultato di vertice farà sentire orgogliosa tutta la base, dalla quale vengono i nostri campioni”. Il massimo dirigente della più antica delle Federazioni italiane, Ente morale dal 1896, si è poi soffermato sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’Accademia internazionale di Desio. “Non è mia abitudine commentare le sentenze. Prendo solo atto che, allo stato attuale, la posizione garantista della Federazione, che a gennaio lasciò la Maccarani alla guida delle Farfalle, fu corretta. Se allora avessimo anticipato l’esito del processo sportivo, sotto la pressione di quello mediatico, oggi l’Italia poteva non avere una squadra di ritmica alle Olimpiadi, e sarebbe stato un danno inappellabile, anche per il CONI. Allo stesso modo non sta a me giudicare parole o frasi di chi è chiamato a giudicare, e credo che a chiarirne il significato debba essere colui che le ha pronunciate. Di sicuro nel mio vocabolario violenza e affetto non sono sinonimi, ma contrari. Adesso aspettiamo le motivazioni ufficiali e soprattutto l’esito delle indagini della procura di Monza, con la quale collaboriamo dalla prima ora, con grande trasparenza, per il bene delle nostre ginnaste”. (gn) Mon, 16 Oct 2023 06:44:15 +0000 Sport Tra arte e letteratura, il Festival di Luca Filipponi vola http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32200-tra-arte-e-letteratura-il-festival-di-luca-filipponi-vola.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32200-tra-arte-e-letteratura-il-festival-di-luca-filipponi-vola.html Nel Chiostro di San Nicolò Roof Garden Theatre mi e stato conferito il Premio Internazionale Spoleto Festival Art Letteratura 2023 per il mio libro “L’ Italia dei Giganti” (Pegasus Edition). Come è noto il mio libro parla di un Italia che non c'è più con le interviste di Francesco Cossiga, di Sandro Pertini, di Giulio Andreotti, di Bettino Craxi, oltre ad un inedito Papa Giovanni Paolo, e per me sono i cinque grandi personaggi che hanno fatto la storia della politica italiana negli anni a cavallo tra il 1980 e il ’90... Ringrazio la Giuria del Premio il prof.Luca Filipponi e Paola Biadetti e la mia cara amica Lisa Bernardini. Il premio letterario ed. 2023 della nota manifestazione spoletina a guida del Prof. Luca Filipponi (Menotti Art Festival) è  stato particolarmente straordinario, con 40 editori top italiani e 50 premiati per le varie sezioni,  a partire dalla Presidente della Commissione,  Anna Maria Petrova,  anche lei stessa premiata a sorpresa per il suo ultimo libro diffuso in Italia e Bulgaria.  Iniziato il 22 settembre, si è concluso il 25 settembre, con presenze letterarie ed artisti provenienti da tutto il mondo.  Oltre 60 eventi in 5 giorni per un totale di 3000 artisti  coinvolti e 120 spazi espositivi utilizzati, il Menotti Art Festival, promosso dal team capitanato dal presidente Luca Filipponi, con il direttore artistico Angelo Sagnelli e la direttrice Paola Biadetti, ha avuto anche quest’anno uno strepitoso  successo. Una kermesse in piena e costante crescita, che arricchisce la città di Spoleto di artisti e letterati provenienti da tutta Italia, grazie a una serie di appuntamenti di alto livello con protagonisti legati al mondo dell’arte e della cultura. Rilevante la collaborazione con varie fondazioni d’arte, come l’accademia Tiberina, fondata da Gioacchino Belli e presieduta da Franco Antonio Pinardi. Tante le iniziative di successo, fra le quali il concerto del Soprano Tania di Giorgio e la mostra delle borse gioiello realizzate dalla stilista Eleonora Altamore. Presso il complesso monumentale San Nicolò, a Spoleto,  si è tenuta la cerimonia di premiazione  di quello che è stato definito dai media come il nuovo Campiello della letteratura italiana con ben 40 editori in una sana competizione condotta magistralmente dal direttore artistico Angelo Sargelli. Per l’occasione le Poste hanno organizzato  un annullo filatelico e le cartoline celebrative dedicate proprio al Menotti Art Festival in partnership con l’accademia Auge, la fondazione Francesco Terrone e la collaborazione tecnica della Geko gold che ha provveduto a consegnare ai professori Francesco Petrino e Andrea Sirotti Gaudenzi  il premio Spoleto art festival letteratura Gold. Madrina dell’evento la giornalista e artista Marta Krevsun che ha ricevuto un premio speciale.  Durante la questa edizione della kermesse, sono stati ricordati il critico d’arte letterario Carlo  Roberto Sciascia e Italo Calvino che fu ospite a Spoleto di Gian Carlo Menotti nel 1958 nel 1959. I premiati della sezione Letteratura del Festival:  Baruffaldi Marco, Bonfilio Margherita,  Bottone Alfonso, Brocchi Francesco, Puccio Nunzio, Campagna Epifania Grazia, Carucci Felice, Cenci Ambra, Cinti Gabriella,  Coni Teresa Anna, Croce Roberto, De Chiara Giuseppe, De Giovanni Neria, De Zanet Giancarlo, Evangelista Valentina, Focarelli Carlo, Galles Patrice, Giustiniani Vito Vincenzo, Gobbicchi Alessandro, Iacomino Rita, Labrinopoulos George (stampa estera)  Longobardi Bagnale Mario, Mancini Amalia, Mancinotti Claudia,  Maniscalco Gaspare, Manna Anna, Maria Emanuela, Matteo Sara, Micali Antonietta, Micozzi Mario (In ricordo dello stesso scomparso), Morelli Sabrina,  (finalista al premio Strega e Campiello), Morsellino Brigida, Natali Silvio, Peccioli Mauro, Pecora Michele (autore della hit Era Lei), Anna Maria Petrova, Petruzzelli Mariangela, Procaccini Angela, Ranise Raffaella, Riccardi Fernando, Rizzi Maria, Verducci Vittorio, Sirotti Gaudenzi Andrea,    Sorrentino Mena, Stefanini Anna Maria, Testa Francesco, Ruffo Alessandro, Tirletti Sergio, Torrisi Venera, Vallicelli Marco, Van der Toorn Maggie.    Premi speciali:  Augusto Celsi, tenore Valerio Giuffrè, filosofo Peluso Francesco   Giovani artisti: nella serata si sono esibiti i Briganti della via Appia in uno spettacolo musicale,  ed Emanuela Mari  con un interessante monologo inedito.   Conclusione finale alla grande, con il premio Thomas Schippers e con alcune performance artistiche.   In evidenza la mostra del critico Enzo Dall'Ara con Tesei Marilena, Mietti Lidia, Bruno Retini, e le opere di Lorenza Altamore, sopravvissute all'alluvione dell'Emilia Romagna.    Tra le grandi riconferme, anche l'associazione Aion Arte Di Massimo Bigioni e Stefania Montori, e  Costiera Arte di Silvio Amato.   Soddisfatto Luca Filipponi, il Deus ex machina di una operazione culturale festivaliera (spoletina) che ha successo da tantissimi anni: "Ottima la reazione degli albergatori e dei commercianti,  che hanno gradito il sold out per tutta la durata della manifestazione".       Mon, 25 Sep 2023 15:01:54 +0000 Corriere letterario Lisa Bernardini tra i premiati di Milano Golden Fashion 2023 http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32199-lisa-bernardini-tra-i-premiati-di-milano-golden-fashion-2023.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32199-lisa-bernardini-tra-i-premiati-di-milano-golden-fashion-2023.html La Sesta edizione di Milano Golden Fashion ideato e diretto da Graciela Saez si è  svolta il  22 Settembre 2023 e ha celebrato ancora una volta l'eleganza, la creatività e l'impegno sociale. Ha presentato  l'evento il carismatico Anthony Peth, con la  collaborazione della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili di Milano. Patrocinio del Comune di Milano. Dieci gli  stilisti provenienti da tutto il Mondo. Tra i premiati alla carriera: l' Onorevole Michela Brambilla (assente giustificata), la giornalista della stampa estera Lisa Bernardini, per il sociale Diana De Marchi,  le direttrici di testata Manuela Pacelli e Lorella Ridenti, il Fashion Director Leonardo Angelo. L' Award per la comunicazione internazionale è stato dunque conferito a Lisa Bernardini, rinomata professionista che ha residenza ad Anzio da tantissimi anni,  riconoscendole  il suo straordinario contributo nel connettere la moda con la comunicazione. La moda va oltre l'abbigliamento; è un linguaggio universale che parla di creatività, espressione e cultura. La comunicazione gioca un ruolo fondamentale nel trasmettere il messaggio dietro ogni creazione. E Lisa Bernardini, anche apprezzata ufficio stampa e Presidente dell'' Associazione culturale Occhio dell'Arte APS con sede sempre nella graziosa cittadina neroniana, ha incarnato perfettamente le motivazioni di questo  riconoscimento grazie a  tanti anni di duro lavoro. 'Sono felice di questa motivazione di premio" - fa sapere la Bernardini. "Sono sempre stata una persona creativa e dedita a comunicare al meglio e con perseveranza il mio impegno professionale, profuso  con eclettismo, passione culturale e volontà ferrea. Spero di continuare a non deludere le persone che hanno creduto e continuano a credere in me. La moda va attenzionata perché rispecchia i cambiamenti della nostra società. Le mode  però passano, mentre a restare è sempre lo stile. Mi auguro, pertanto,  di avere sempre stile nel mio mestiere". Mon, 25 Sep 2023 14:59:34 +0000 Società e costume Calabria: volontari in piazza e comuni illuminati per la Giornata Nazionale Sla http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32195-calabria-volontari-in-piazza-e-comuni-illuminati-per-la-giornata-nazionale-sla.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32195-calabria-volontari-in-piazza-e-comuni-illuminati-per-la-giornata-nazionale-sla.html Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la XVI Giornata Nazionale SLA organizzata da AISLA, nata per commemorare il primo sit-in dei pazienti SLA a Roma nel 2006, si presenta come un evento di straordinaria rilevanza per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di combattere la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e dimostrare solidarietà alle persone colpite da questa terribile malattia. In Calabria, sono circa 200 le famiglie che, ogni giorno, combattono contro questa malattia neurodegenerativa che provoca la progressiva paralisi dei muscoli volontari. Purtroppo, non esiste ancora una cura definitiva per questa malattia. Le celebrazioni inizieranno il 16 settembre, al calar del sole, con l'iniziativa "Coloriamo l'Italia di verde". Grazie al patrocinio di ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani, centinaia di monumenti in tutto il Paese si illumineranno di verde. Questo gesto simbolico rappresenta un messaggio di speranza, testimoniando la resilienza e la determinazione delle famiglie che lottano contro la SLA. In Calabria, saranno illuminati Piazza San Pasquale di Chorio, Palazzo della Maddalena a Campo Calabro, il Monumento ai Caduti e la Fontana Muta a Palmi, e il Palazzo Comunale di Pianopoli. ONU gesto di unità e sostegno di una comunità che continua a credere nella possibilità di trovare una cura. Per continuare ad essere al fianco delle famiglie, domenica 17 settembre ci sarà la possibilità di incontrare i volontari nella piazza San Pasquale a Chorio e in Piazza Kennedy a Cosenza, offrendo il proprio sostegno ad AISLA. I fondi raccolti saranno destinati all'"Operazione Sollievo", un'iniziativa che permette all'Associazione di fornire gratuitamente una vasta gamma di servizi per le famiglie che devono convivere con la SLA. Tra questi servizi vi sono il trasporto attrezzato, l'acquisto o il noleggio di ausili, il supporto psicologico domiciliare. Per contribuire a questa iniziativa, con una donazione di soli 10 euro, sarà possibile avere una pregiata Barbera d'Asti DOCG. Sono stato distribuite 20.000 bottiglie in tutto il Paese grazie ai partner storici di AISLA, tra cui la Regione Piemonte, il Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato, la Camera di Commercio di Alessandria-Asti, la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, l'Unione industriale della Provincia di Asti e Visit Piemonte. Inoltre, la Fondazione Mediolanum si è impegnata a raddoppiare i primi 50.000 euro raccolti, coinvolgendo i Family Banker di Banca Mediolanum nella promozione dell'iniziativa. Si ringraziano in particolare gli uffici dei consulenti finanziari di Catanzaro, in via Giovanni Jannone. Contribuire alla Giornata Nazionale SLA non significa solamente donare, ma rappresenta un gesto concreto di generosità di un Paese che si preoccupa dei suoi cittadini più deboli. I piccoli e grandi gesti, uniti insieme, possono fare la differenza.   Thu, 21 Sep 2023 14:09:40 +0000 Catanzaro In Trastevere la mostra "Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32194-in-trastevere-la-mostra-illustrazioni-per-libri-inesistenti-artisti-con-manganelli.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32194-in-trastevere-la-mostra-illustrazioni-per-libri-inesistenti-artisti-con-manganelli.html Uno straordinario spaccato della vita culturale a Roma e a Milano, tra gli anni Sessanta e Ottanta, ricostruito attraverso la collaborazione fra Giorgio Manganelli, uno dei maggiori scrittori del Novecento, e undici artisti del suo tempo (Lucio Fontana, Fausto Melotti, Carol Rama, Toti Scialoja, Gastone Novelli, Achille Perilli, Franco Nonnis, Gianfranco Baruchello, Giovanna Sandri, Giosetta Fioroni e Luigi Serafini) è proposto nella mostra "Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli", ospitata dal 22 settembre al 7 gennaio 2024 al Museo di Roma in Trastevere. L'esposizione, a cura di Andrea Cortellessa, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giorgio Manganelli. Organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Catalogo edito da Electa. A Roma Giorgio Manganelli (Milano, 15 novembre 1922 - Roma , 28 maggio 1990) ha intrattenuto le sue maggiori relazioni con il mondo dell'arte fra gli anni Sessanta e Settanta, intrecciando sodalizi - per esempio con Gastone Novelli, Gianfranco Baruchello e Toti Scialoja - altrettanto, se non più profondi, di quelli tenuti con letterati della stessa generazione. Si colloca invece negli anni Ottanta prevalentemente a Milano una seconda fase, in stretta complicità con Lea Vergine che a Manganelli commissionò una serie di testi per le mostre da lei curate, introducendolo così all'"altra metà dell'avanguardia" (come l'aveva definita lei), cioè ad artiste come Carol Rama. In mostra al Museo di Roma in Trastevere circa 60 opere tra pittura, scultura, grafica, fotografia, libri e documenti, provenienti da importanti collezioni private ma anche dalle Fondazioni degli artisti coinvolti e dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea. L'esposizione analizza la cospicua mole di scritti di Manganelli dedicati alle arti visive, che abbracciano un considerevole repertorio sia in termini cronologici che tipologici (per la prima volta raccolti da Cortellessa nel 2022, in occasione del centenario della sua nascita, e da poco pubblicati da Adelphi nel volume Emigrazioni oniriche). Il fulcro dell'esposizione è dedicato al ciclo delle ventitré tavole di Gastone Novelli su Hilarotragoedia, il libro d'esordio di Manganelli pubblicato nel 1964: le tavole, tutte dello stesso formato (35 x 50 cm) e conservate in due diverse collezioni private di Milano, sono presentate nel loro insieme per la prima volta a Roma proprio in quest'occasione. In un'altra sezione della mostra vengono approfonditi i legami con due grandi artisti, oggi al massimo delle loro fortune, che Manganelli ebbe modo di frequentare in periodi diversi: Gianfranco Baruchello, recentemente scomparso, e appunto Carol Rama. Sono presenti opere di importanti artisti dei quali Manganelli ha scritto e che erano con lui in rapporti di amicizia e collaborazione, come Achille Perilli, Giosetta Fioroni e Toti Scialoja e anche di due grandi maestri del Novecento come Fausto Melotti e Lucio Fontana, ai quali Manganelli ha dedicato importanti scritti. In esposizione anche uno spazio che ospita opere degli artisti suoi amici e compagnons de route, o da lui commentate nei suoi pezzi mentre nell'ultima sala è possibile ammirare libri rari e di pregio, pieghevoli delle mostre d'antan e altri memorabilia di quel tempo. Fra questi, le due diverse edizioni della Pulcinellopaedia di Luigi Serafini (commentata da Manganelli in un articolo del 1985), designer dalle opere misteriose con il quale lo scrittore vagheggiò di realizzare un fumetto noir a quattro mani. Questo libro "non nato" ovviamente non è qui esposto ma rimane un esempio perfetto dell'inesistenza, così tangibile ed evidente, riferita nel titolo stesso della mostra. Il titolo della mostra è lo stesso di un articolo che Giorgio Manganelli scrisse per la rivista "FMR", nella rubrica Salons, che nell'87 lo stesso Franco Maria Ricci raccolse in un fastoso volume. Era dedicato alla pittura surrealista accusata di essere "letteraria", in particolare a Paul Delvaux: quei dipinti erano "illustrazioni", ma appunto di libri "inesistenti", mai (o forse non ancora) scritti. A corredo dell'esposizione, da settembre a dicembre 2023, verrà proposto anche un ciclo di incontri, dal titolo "Manganelli con artisti", ideato e coordinato dal curatore Andrea Cortellessa. In ogni incontro verrà approfondito il legame fra lo scrittore e uno o più degli artisti in mostra, in particolare fra quelli attivi a Roma dagli anni Sessanta a oggi, da Gastone Novelli a Luigi Serafini, l'incontro col quale concluderà il ciclo e idealmente, con esso, la mostra.   Fonte Zetema Thu, 21 Sep 2023 14:07:00 +0000 Roma Matilde Pettinari “World Top Model Italia 2023” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32192-matilde-pettinari-world-top-model-italia-2023.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32192-matilde-pettinari-world-top-model-italia-2023.html Lo scorso 16 settembre 2023 a Torre dell'Orso nel Salento, presso la splendida location Araba Fenice Village, si è svolta la finale nazionale del “World Top Model 2023”, prestigioso concorso di bellezza che, giunto alla sua XXXIII edizione, si conferma tra gli eventi di punta della Fashion Industry Internazionale. La vincitrice è la diciottenne Matilde Pettinari, studentessa di Jesi (Ancona). Matilde, oltre allo scettro di “World Top Model Italia 2023”, ha vinto, come altre concorrenti, un contratto esclusivo di lavoro, supervisionato personalmente dal Presidente di giuria Guido Dolci della prestigiosa Agenzia Internazionale Major Model Management e rappresenterà l’Italia alla finale mondiale del "World Top Model 2023", che avrà luogo a Monte Carlo nel prossimo dicembre 2023. Al secondo posto si sono classificate ex aequo Vittoria Basso, 23 anni, di Como e Alessia Bertolli, 16 anni, di Varese. Quindi, grande successo di bellissime modelle in passerella ed un parterre di personaggi noti del mondo della moda e dello spettacolo. La serata, organizzata da Fiore Tondi - Patron dell'evento - è stata condotta da Francesca Cavalera - Top Model - ed Annachiara Navone - WTM Italy 2021. Special Guest Lele Dinero, meglio noto come il John Travolta Italiano. Fra gli applausi, hanno sfilato le 70 modelle finaliste, selezionate fra oltre 2000 candidate in tutte le Regioni italiane. La priorità del Patron Fiore Tondi era che tutte le modelle finaliste si aggiudicassero, come premio, una settimana gratuita presso l'Accademia del "World Top Model" nel periodo compreso tra maggio e settembre 2024. Il concorso, che si è sempre svolto in splendide location italiane e alla presenza di professionisti del settore, ha accolto negli anni testimonial importanti come Claudia Schiffer, Valeria Mazza, Grace Jones, Nina Moric, Brigitte Nielsen, Markus Schenkenberg, Randi Ingerman, Richard Clayderman, Zucchero, Gabriella Carlucci, Alessia Marcucci, Renato Balestra, Aldo Coppola. Le più belle città del mondo hanno, invece, ospitato nelle precedenti edizioni la finale mondiale; fra esse Zurigo, Limone sul Garda, Berlino, Palma di Maiorca, Roma, Budapest, Milano, Lugano, Praga, Manila, Santo Domingo, Cali, Lima, Santa Cruz, Buenos Aires, Montevideo, Miami e Monte Carlo. Tue, 19 Sep 2023 15:27:21 +0000 Moda e spettacolo Grande successo per la mostra "I volti di Aism" nella Galleria di Palazzo San Giorgio http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32190-grande-successo-per-la-mostra-i-volti-di-aism-nella-galleria-di-palazzo-san-giorgio.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32190-grande-successo-per-la-mostra-i-volti-di-aism-nella-galleria-di-palazzo-san-giorgio.html Ha suscitato uno straordinario successo generando l'interesse di migliaia di visitatori la mostra "I volti di Aism" realizzata dalla Sezione Provinciale di Reggio Calabria dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla ed allestita presso la Galleria di Palazzo San Giorgio dal 28 agosto fino al 3 settembre. Il progetto "I volti di Aism" nasce da un'idea dei ragazzi del Servizio Civile Universale anni 2022/2023 e 2023/2024, realizzato con l'intento di rappresentare i volti dei soci, dei volontari, dei caregiver e di tutti coloro che sostengono l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. "La finalità della mostra - spiegano gli organizzatori - è far capire che, oltre la patologia, c’è sempre la persona con i suoi interessi, desideri, progetti, obiettivi". Un plauso per la brillante riuscita della manifestazione è giunto dal Consigliere delegato Carmelo Romeo, presidente della Commissione Salute dell'Ente che proprio nei giorni scorsi aveva udito il Direttivo provinciale dell'Associazione. "Un successo davvero straordinario - ha affermato Romeo - che rende merito al lavoro di questi ragazzi che con tanta passione e spirito di servizio hanno realizzato un percorso espositivo di grande interesse, capace di rappresentare al meglio il mondo della solidarietà che ruota attorno all'Aism reggina" Autori delle fotografie sono stati Alessandra Melina, Chiara Puleio, Elena Sirio, Gaetano Lo Presti Giunta e Filippo Laganà, aiutati e supportati da Elisa Pizzonia, Silvia Piccolo, Giusy Giordano e Concy Valerioti. "Un ideale comune denominatore è individuato nel filo rosso che accomuna tutte le foto, filo che unisce i soggetti fotografati pur mantenendo le peculiarità proprie di ognuno. Lo scopo del progetto - spiegano ancora i ragazzi - è far capire che, oltre la malattia, c’è sempre la persona nella sua interezza al centro, far conoscere il mondo di AISM e tutto ciò che gravita attorno alle persone con Sclerosi Multipla ed alla sezione provinciale presente sul territorio". Alla realizzazione della mostra hanno collaborato, per l’allestimento della mostra, lo studio fotografico PosaBi di Bruno Giordano ed il Centro Servizi Volontariato dei Due Mari di Reggio Calabria. Sat, 16 Sep 2023 15:59:06 +0000 Reggio Calabria Monterosso Almo - Festa grande per san Giovanni http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32188-monterosso-almo-festa-grande-per-san-giovanni.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32188-monterosso-almo-festa-grande-per-san-giovanni.html Spettacolari i fuochi pirotecnici di ieri sera, molto dopo mezzanotte, che hanno concluso i solenni festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, patrono e protettore di Monterosso Almo. Tutta la città si è stretta attorno al simulacro del precursore, dando testimonianza della propria devozione per questa figura carismatica. Ieri sera, alla Facciata, il tradizionale rientro della processione con il simulacro del santo patrono portato a spalla dai fedeli. E, quindi, a seguire, la riflessione dettata dal vescovo, mons. Giuseppe La Placa, che è voluto rimanere sino a tardi ad ammirare l’entusiasmo dei devoti locali nei confronti della figura del Battista, tra l’altro patrono anche della diocesi Ragusa. Subito dopo ha preso il via lo spettacolare trattenimento piromusicale curato dalla ditta La Rosa International Fireworks di Bagheria. Insomma, tutto è riuscito per il meglio nel contesto di una manifestazione religiosa che arriva dritta al cuore dei monterossani i quali, non a caso, hanno partecipato in massa alle fasi clou delle celebrazioni. L’impresa ecologica Busso Sebastiano, la ditta che gestisce il servizio di igiene ambientale in paese, si è occupata di effettuare un’azione di pulizia straordinaria per garantire il pieno ripristino dei luoghi interessati dalla festa e dal passaggio della processione. Prima della seconda uscita della giornata e della conseguente processione per le vie del paese, c’era stata la celebrazione eucaristica presieduta dal sacerdote Roberto Asta, vicario generale della diocesi. Nel pomeriggio, inoltre, si era tenuta la tradizionale cena che, anche in questo caso, come gli altri appuntamenti della giornata, aveva fatto registrare una notevole partecipazione di pubblico. Soddisfazione da parte del parroco, don Giuseppe Antoci, e dei componenti del comitato dei festeggiamenti per la piena riuscita delle iniziative inserite nel calendario delle celebrazioni. Molto seguita, in mattinata, la solenne celebrazione eucaristica presieduta, anche in questo caso, dal vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, a cui ha fatto seguito la tradizionale “Nisciuta” del simulacro del santo patrono tra squilli di trombe, lancio di una moltitudine di ‘nzaiarieddi e spettacoli pirotecnici. Un altro momento molto spettacolare che i presenti hanno seguito con grande attenzione e trepidazione. Dopo mezzanotte, quindi, si è consumato il rientro della processione e la reposizione del simulacro del santo patrono sull’altare maggiore. Sat, 16 Sep 2023 15:50:27 +0000 Ragusa Trani - Grande successo per la "Notte delle Lanterne" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/32187-trani-grande-successo-per-la-notte-delle-lanterne.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/32187-trani-grande-successo-per-la-notte-delle-lanterne.html Grande successo di pubblico per la terza edizione di “Notte delle lanterne” un evento di condivisione, aggregazione, promozione, valorizzazione e esaltazione dei prodotti di qualità del territorio, delle materie prime sostenibili, innovative e a km 0 che si è tenuto giovedì 31 Agosto e Venerdì 1 Settembre a Trani.  "Notte delle lanterne" è un evento che prende forma attraverso un percorso di degustazione di prodotti tipici del territorio, caratterizzato dalle incantevoli lanterne pugliesi accompagnato da musica live e ospiti. Dopo due edizioni ai piedi della Cattedrale di Trani, quest’anno, la location, è stata il Monastero di Santa Maria di Colonna a Trani.   Con il Patrocinio dell'assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e con il sostegno economico del Comune di Trani in collaborazione anche con  l’Istituto alberghiero “ A. Moro” e dell’Associazione “Trani Autism Friendly”, e la presenza del presidente Associazione Cuochi, lo Chef Michelangelo Sparapano, che vanta numerose collaborazioni televisive, tra queste diverse edizioni della Prova del cuoco con Antonella Clerici, su Rai 1.L’Evento, offre un momento spettacolare di grande valore, ai cittadini, turisti e visitatori.   Durante la serata finale attesissimo il momento dedicato alla premiazione del miglior prodotto, assegnato a Terre Divine, per la sostenibilità assegnato all’associazione Time Out, prodotto innovativo a Sabino Leone, prodotto della tradizione a Conte Spagnoletti Zeuli e al miglior enologo, dottor Cristoforo Pastore. A condurre l’evento è stato Kevin Dellino, già reduce dal successo della sua trasmissione televisiva Punto di vista, in onda ogni mercoledì in prima serata su Cusano Italia Tv al fianco di Emilio Fede, con lui sul palco anche l’ospite d’onore della terza edizione Beppe Convertini, il sindaco Amedeo Bottaro ed il vice sindaco Fabrizio Ferrante.   L’ Associazione Culturale Forme con i suoi diversi ambiti d’azione crea e sperimenta nuove “FORME espressive” di attività legate al mondo delle comunicazioni, della moda, del marketing, del mondo editoriale e dell'enogastronomia. Propone e realizza progetti di forte spessore culturale, recuperando, riqualificando ed esaltando il patrimonio storico, artistico, culturale, figurativo, letterario, editoriale, gastronomico, ed ambientale del territorio, creando le condizioni di impatto attrattivo turistico. Collabora con aziende Private ed Enti Pubblici per l’organizzazione di eventi mirati principalmente alla promozione del territorio. Oramai alla terza edizione : NOTTE DELLE LANTERNE , evento ideato da Cesare Natalicchio responsabile eventi dell’Associazione Forme diretto dall’impeccabile Elena Brulli entra di diritto nell’elenco delle manifestazioni più caratteristiche dell’estate al Sud, e che vanta un importante interessamento da parte del pubblico e dei turisti. Appuntamento al prossimo anno per la terza edizione. Complimenti a tutti!   Foto Malvina Battiston Sat, 16 Sep 2023 15:40:49 +0000 Barletta Chiaramonte Gulfi - San Vito, conclusa la festa http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32184-chiaramonte-gulfi-san-vito-conclusa-la-festa.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32184-chiaramonte-gulfi-san-vito-conclusa-la-festa.html Una devozione senza fine. E’ quella tornata a perpetuarsi ieri sera quando fedeli e soprattutto devoti hanno assistito al tradizionale appuntamento dell’uscita del simulacro del patrono San Vito dalla chiesa Madre di piazza Duomo a Chiaramonte Gulfi. Un rito antico, a conclusione dei solenni festeggiamenti, tornato a rivivere con sempre maggiore forza. Un rito, dopo la santa messa presieduta dal vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, tenuto in onore del simulacro del martire giovinetto, salutato da grida di giubilo e acclamanti, provenienti da tutti coloro che hanno avuto modo di esprimere, attraverso la gioia e la letizia, l’attaccamento al santo. Il simulacro, su un mezzo motorizzato, è stato portato in processione accompagnato dalle marce sinfoniche delle bande cittadine. Il suggestivo corteo, con il clero cittadino, i rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, ha preso il via dal cuore del centro storico ed è andato avanti snodandosi tra le suggestive viuzze di Chiaramonte Gulfi. Come da tradizione ormai immemore, la statua del Patrono è stata portata in visita nelle chiese di San Giovanni Battista, San Filippo e Santissimo Salvatore. Ad ogni sosta, un momento di preghiera. In piazza Duomo, poi, il tradizionale messaggio di fede, dopo la benedizione della città con la reliquia di San Vito, in cui sono state messe in luce le peculiarità della figura del santo, molto apprezzate tra i cristiani per la valenza del messaggio, legato alle fede e alla solidarietà, che il martire ha inteso trasmettere. A tarda notte, poi, al piazzale San Vito, il rientro del simulacro del santo patrono nella sua chiesa a cu ha fatto seguito lo spettacolo pirotecnico applaudito dai presenti. Il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, con il presidente sezionale di Chiaramonte, Danilo Scollo, che si sono occupati di supportare la comunicazione esterna delle celebrazioni con l’obiettivo di fare in modo che la festa potesse essere sempre più conosciuta oltre i confini cittadini, dicono: “Si è chiusa una bella edizione della festa, caratterizzata da grande semplicità ma allo stesso tempo molto intensa. Meglio non si poteva sperare”.       Sat, 16 Sep 2023 14:23:04 +0000 Ragusa Giarratana - San Bartolomeo, conclusa una delle feste più belle di sempre http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32182-giarratana-san-bartolomeo-conclusa-una-delle-feste-piu-belle-di-sempre.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32182-giarratana-san-bartolomeo-conclusa-una-delle-feste-piu-belle-di-sempre.html E’ andata in archivio, con il grandioso spettacolo pirotecnico iniziato all’1,30 della notte appena trascorsa, una delle edizioni dei solenni festeggiamenti di San Bartolomeo, patrono principale di Giarratana, più bella di sempre. E’ stata, quella di ieri, una giornata non solo ricca di appuntamenti ma caratterizzata da momenti molto suggestivi che hanno contribuito a rafforzare ancora di più l’identità di un popolo che si è stretto in maniera compatta attorno al proprio santo Patrono. Ma non solo. La presenza di un numero imponente di visitatori, come non si registrava ormai da anni, testimonia circa il fatto che le scelte compiute dal comitato, con la supervisione del parroco, il sacerdote Francesco Mallemi, sono indirizzate a far sì che questa devozione possa estendersi il più possibile oltre i confini cittadini. Spettacolare, ieri a tarda notte, dopo la processione serale, il rientro del simulacro, non prima del panegirico dello stesso parroco che, alla presenza del sindaco, Lino Giaquinta, ha inteso rimarcare quanto la collettività di Giarratana sia chiamata a identificarsi con il proprio Patrono che ha voluto testimoniare la verità a discapito della propria vita. Una identificazione che può avvenire attraverso le cose più semplici, rendendo testimonianza di attenzione nei confronti di chi ci sta vicino e che ha bisogno di sostegno. Durante la processione serale, un altro momento spettacolare è stato rappresentato dall’intrattenimento piromusicale in piazza Grande che, curato dalla ditta Zio Piro di Gianni Vaccalluzzo di Belpasso, ha lasciato tutti i presenti a bocca aperta con l’esecuzione di fuochi pirotecnici a tempo di musica. In serata, inoltre, dalla chiesa Madre, lo storico stendardo, accompagnato dal corpo bandistico Gioacchino Rossini di Pedalino, aveva raggiunto la processione al suo arrivo presso la chiesetta della Madonna delle Grazie. Per non aggiungere altro sulla spettacolare “Sciuta” della mattina che aveva già lasciato intendere che la giornata sarebbe andata avanti sotto il segno di iniziative, come in effetti è stato, con una marcia in più rispetto agli anni precedenti. Il momento finale la riposizione del simulacro nella nicchia centrale dell’altare maggiore della chiesa a lui dedicata, la stessa che lo ospita tutto l’anno. Al termine, il parroco e il comitato hanno ringraziato tutti coloro che hanno collaborato per la perfetta riuscita di una festa molto impegnativa e che ha dimostrato di essere sempre più diventata un momento di aggregazione per devoti, fedeli e visitatori provenienti da ogni dove.         Sat, 16 Sep 2023 14:13:27 +0000 Ragusa DonnaFugata Film Festival 2023: un trionfo di cinema e arte http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32180-donnafugata-film-festival-2023-un-trionfo-di-cinema-e-arte.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32180-donnafugata-film-festival-2023-un-trionfo-di-cinema-e-arte.html Il DonnaFugata Film Festival, giunto con orgoglio alla sua 15esima edizione, ha regalato una cascata di emozioni e spettacoli mozzafiato. Il richiamo del cinema, dell'arte e della cultura ha affascinato il pubblico, trasformando il Castello di Donnafugata a Ragusa in un'incantevole spazio di creatività e ispirazione. L'evento, che si è concluso sabato 12 agosto per la sua prima parte, ha dato vita a una straordinaria esperienza che continuerà a Comiso, nel cortile della Fondazione Bufalino, dal 21 al 29 settembre. In un'atmosfera carica di aspettative, il festival ha aperto le sue porte a una variegata schiera di ospiti: dallo sceneggiatore e regista Enzo Monteleone ("Mediterraneo", "Il capo dei capi") alla pluripremiata montatrice Cecilia Zanuso ("Pasolini, un delitto italiano", "Il capitale umano"); dall'attrice Eleonora Giovanardi ("Quo vado", "Evelyne tra le nuvole") all'attore e doppiatore Luca Biagini (voce di John Malkovich, Michael Keaton, Colin Firth, dr. House); da Giorgio Glaviano, presidente di Writers Guild Italia, il sindacato degli sceneggiatori italiani, allo scrittore e giornalista Ugo Barbara. Fino agli attori, registi e sceneggiatori Ricky Tognazzi e Simona Izzo, una coppia non solo dietro le quinte, ma anche nella vita, che ha trascorso diverse serate al festival, regalandosi ai fan sempre con grande garbo e generosità. Questi artisti eclettici hanno piacevolmente intrattenuto il pubblico con discorsi appassionati sui loro film e sul mondo del cinema nel suo complesso, senza lesinare divertenti incursioni nel privato. La serata di chiusura al Castello è stata un affascinante culmine di emozioni. Ha avuto inizio con un sentito omaggio a Massimo Troisi, celebrato attraverso la presentazione del libro del nipote del grande comico, Stefano Veneruso. L'evento ha poi offerto un toccante tributo al talento di Ugo Tognazzi, indimenticabile attore e regista, grazie al personale e intimo ricordo di Ricky Tognazzi e Simona Izzo. Ancora una volta, il festival ha dimostrato la sua capacità di intrecciare il passato, il presente e il futuro del cinema, onorando le icone che hanno plasmato l'arte cinematografica. Uno dei momenti più attesi e partecipati è stato il concerto "Note da Oscar" dei Chroma Ensemble, un'esperienza sonora e visiva in cui i talentuosi musicisti guidati dal maestro Marco Cascone hanno eseguito alcune delle più belle colonne sonore, tratte da film celeberrimi. L'esecuzione impeccabile e coinvolgente ha trasportato il pubblico e gli ospiti in un viaggio attraverso le emozioni e la storia del cinema. I quattro schermi sotto le stelle, che hanno trasformato il Castello in una vera e propria multisala a cielo aperto, hanno ospitato una selezione di film iconici che ha catturato l'immaginazione degli spettatori. Dai classici come "Ritorno al futuro" e "Amici miei" fino alle risate scatenate da "Altrimenti ci arrabbiamo" e all'incanto di "Fantasia" di Walt Disney, ogni film ha aggiunto un tassello a questo grande affresco  cinematografico. La prima parte del festival, appena conclusa, è stata segnata da un record assoluto di partecipazione e affluenza di pubblico, che ha confermato l'attrattiva e l'impatto del DonnaFugata Film Festival sulla comunità e sugli appassionati di cinema. "È stata una celebrazione straordinaria dell'arte e della cultura, capace di ricordare al pubblico la forza travolgente dell'esperienza cinematografica come luogo del sogno, della riflessione e della condivisione", ha dichiarato il direttore artistico Andrea Traina, incantato dalla passione e dalla dedizione di tutti coloro che hanno reso possibile questo evento. Va ricordato che il festival è stato fondato da Salvatore Schembari e che quest'anno ha avuto l'onore di ospitare come guest director un grande professionista, dallo spiccato valore umano, come Enzo Monteleone. Il DonnaFugata Film Festival ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di unire l'arte cinematografica con la bellezza di luoghi suggestivi, creando un connubio unico di emozioni, cultura e divertimento. Dopo questo successo travolgente, l'attesa per la seconda parte a Comiso è ormai palpabile. Il festival è un tributo al cinema in tutte le sue sfaccettature, una celebrazione di storie, passioni e visioni che rendono questa forma d'arte così preziosa e indimenticabile.   Tue, 05 Sep 2023 14:56:11 +0000 Ragusa A Chioggia è arrivato l’Uomo del Mistero, tra arte, fede e tecnologia http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32178-a-chioggia-e-arrivato-l-uomo-del-mistero-tra-arte-fede-e-tecnologia.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32178-a-chioggia-e-arrivato-l-uomo-del-mistero-tra-arte-fede-e-tecnologia.html La mostra internazionale The Mystery Man (l’Uomo del Mistero) ha aperto ufficialmente le porte al pubblico. All’interno della suggestiva chiesa trecentesca di San Domenico a Chioggia (Venezia) si può vivere un viaggio immersivo e unico attraverso l’arte e la storia che culmina nella spettacolare scultura tridimensionale e iperrealistica raffigurante l’uomo della Sacra Sindone. The Mystery Man – che ha debuttato con grandissimo successo lo scorso anno in Spagna - ha viaggiato per migliaia di chilometri per essere accolta per la prima volta in Italia, nella città di Chioggia, sede in cui resterà fino al 7 gennaio 2024. L’esposizione è organizzata come un vero e proprio percorso in sei sale in cui la tecnologia di ArtiSplendore gioca un ruolo fondamentale per vivere un’esperienza il più immersiva possibile. La mostra si apre con la prima sala completamente dedicata a Gesù di Nazareth, in cui sono presenti diversi testi sulla storia del personaggio e del suo volto. Si ripercorre, successivamente, la sua condanna a morte attraverso la riproduzione di diversi oggetti: le monete di Giuda, una corona di spine, la croce e infine il sepolcro, al cui interno appare un ologramma della sepoltura. Successivamente, si effettua un focus sulla storia della Sindone, la sua scoperta e l’arrivo a Torino. All’interno della sala immersiva è possibile immergersi fisicamente nella storia dell’immagine di Cristo nel corso dei secoli, studiando le prime rappresentazioni per giungere fino ad oggi. Fulcro della sala del videomapping è una riproduzione della Sindone sulla quale è proiettata la storia del lenzuolo, nonché le analisi e gli studi forensi che si sono susseguiti nel corso degli anni. L’ultima sala accoglie il pezzo forte dell’intera mostra: la scultura tridimensionale e iperrealistica totalmente fedele all’immagine dell’uomo Santa Sindone, The Mystery Man. Il corpo è il culmine di una ricerca storica, scientifica, religiosa e artistica durata più di dieci anni e a cura di Álvaro Blanco. La scultura - realizzata in lattice e silicone, con capelli naturali - rappresenta un uomo giacente totalmente nudo di circa 1.78 metri di altezza 75 kg di peso. L’opera non presenta alcuna presunzione artistica, lasciando parlare solamente la naturalità e il realismo con cui è stata concepita e realizzata. Sul suo corpo sono presenti numerose ferite riconducibili alle torture e alla crocifissione, il volto è tumefatto e i capelli sono intrisi di sudore e sangue: i segni della passione. Come l’uomo della Sindone, anche sul corpo tridimensionale ci sono ferite ai piedi e ai polsi causate dai chiodi, una spalla slogata, una gamba contratta per la rottura di un tendine, il naso deviato dai colpi al volto e alla testa, ed inoltre i capelli sono scarmigliati e sporchi di un misto di sangue e sudore.  “Sono orgoglioso che Chioggia, città unica la mondo, ospiti una mostra unica al mondo, un'esposizione internazionale importantissima sia dal punto di vista artistico che da quello scientifico. Per questo ringrazio di cuore tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile questo evento che abbiamo il piacere di accogliere in città fino al 7 gennaio 2024 e che è iniziato nella sua preparazione a ottobre del 2022. La rappresentazione iperrealistica dell'uomo della Sindone è frutto di 15 anni di studi approfonditi compiuti sia sulla Sacra Sindone che su numerosi testi storico-scientifici. Invito tutti a venire a visitare questa incredibile esposizione, un’occasione unica per farsi trascinare anche emotivamente dal percorso creato dal curatore Alvaro Blanco e che termina nella sala che ospita la ricostruzione dell’uomo del mistero, “vegliato” dal grande crocifisso ligneo della Chiesa di San Domenico. Un’esperienza immersiva da non perdere!” ha dichiarato Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia. intervenendo alla presentazione. “Siamo davvero felici di essere stati accolti da questa meravigliosa città” afferma a sua volta Francisco Moya, CEO di ArtiSplendore. “La mostra è davvero speciale: questo corpo iperrealistico non è mai stato realizzato; è la prima volta che si può vedere il volto di colui che ha lasciato la propria impronta sul lenzuolo. È un’esposizione unica, perché proprio le persone, attraverso le emozioni e i sentimenti che provano dinanzi alla scultura, dimostrano che è una rappresentazione completamente diversa dalle altre.” "In quel corpo martoriato, in quel carico di sofferenza, vediamo rispecchiate le storie di tanti perseguitati del nostro tempo. Ma la misteriosa immagine della Sindone offre anche una luce di speranza, perché è icona del Sabato Santo e preludio di una vita nuova" afferma Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media vaticani. Vivere la mostra The Myster Man è un’esperienza totalizzante, un’immersione all’interno della storia e del mistero. La Sindone è una reliquia intrisa di scienza, mistero e fede, a cui centinaia di persone nel corso dei secoli hanno cercato di dare una risposta. Ma dinanzi al corpo di The Mystery Man, le parole si fermano e gli occhi spalancano. Un’opera cruda e violenta che mostra il dolore senza veli. The Mystery Man risveglia il cuore, tocca l’anima e sfida la scienza.  Dopo Chioggia, sraà trasferita in altre località da definire e, si spera, anche a Roma per il Giubileo del 2025.   The Mystery Man Chiesa di San Domenico, Chioggia (Venezia) 1° agosto 2023 – 7 gennaio 2024 Per maggiori informazioni: https://themysteryman.com/   Thu, 24 Aug 2023 13:12:24 +0000 Arte Incoronata la Vergine della Montagna di Polsi in Capistrano http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32171-incoronata-la-vergine-della-montagna-di-polsi-in-capistrano.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32171-incoronata-la-vergine-della-montagna-di-polsi-in-capistrano.html Si è svolta, venerdì 21 luglio, nella Chiesa matrice In Piazza Renoir a Capistrano (VV), l’incoronazione della statua lignea della B.V. della Montagna di Polsi. Le due nuove corone d’oro, realizzate dal maestro orafo Michele Affidato, vanno ad impreziosire il simulacro della Madonna della Montagna di Polsi. Un incarico di grande prestigio, che la Parrocchia di San Nicola ed il suo parroco Don Antonio Calafati, hanno conferito al maestro orafo, vero e proprio punto di riferimento nel campo dell’arte sacra. Le due corone sono il risultato della fusione dei monili in oro di ex voto, donati da generazioni di capistranesi.  La fusione dell’oro si era svolta, nel mese di agosto dello scorso anno, proprio nella ricorrenza della solennità dedicata alla Madonna della Montagna. In quell’occasione avevano partecipato un gran numero di fedeli, che hanno potuto assistere ad uno dei riti più antichi e suggestivi, che si perde nella notte dei tempi. Ogni singolo gioiello è stato fuso nel crogiuolo, assieme a tanti altri, per dar vita ad una nuova ed unica opera. Insieme ai suoi collaboratori, Affidato, ha poi dato avvio alle varie fasi di progettazione e lavorazione per la creazione delle opere. Le corone sono state realizzate interamente a mano con cesellatura di elementi floreali e lavorazioni a rilievo. A queste, sono state incastonate pietre naturali suddivise in topazi azzurri, ametiste e quarzo citrino. La cerimonia di incoronazione della statua della Madonna della Montagna insieme al restauro della “Cappella della Vergine di Polsi”, ovvero l’Altare Maggiore della Chiesa Matrice (risalente al ‘700), testimoniano ancora una volta il forte legame di fede della comunità capistranese che si perpetua da oltre 260 anni. Venerdì, davanti a numerosi fedeli, si è dunque concluso il percorso che ha portato all’incoronazione della Madonna della Montagna, officiata da Don Nunzio Maccarone, Vicario Generale di Mileto - Nicotera - Tropea, insieme al parroco della parrocchia di San Nicola, padre Antonio Calafati, ed altri sacerdoti della Diocesi.  Michele Affidato, al termine del rito, ha proceduto all’illustrazione dell’iter che ha portato alla creazione delle due corone. Una creazione di arte sacra, questa, che si aggiunge alle tantissime altre, realizzate da Affidato per le Madonne in varie parti del mondo. Infatti come si ricorda, il maestro orafo ha realizzato i nuovi diademi per la Madonna polacca di Czestochowa e quelli per l’Effige della B.V. del Santuario di Doylestown negli Stati Uniti d’America. Ha anche dato forma a due fermagli da piviale raffigurante lo Stemma Papale realizzati per Papa Benedetto XVI e Papa Francesco. Ed ancora il prestigioso incarico ricevuto dalla CCEE in occasione del 50° Anniversario dell’istituzione del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa dove ha realizzato dei bassorilievi raffiguranti i Santi Patroni d’Europa consegnati a Papa Francesco, Papa Benedetto ed al Presidente On. Sergio Mattarella. Senza poi tralasciare le diverse opere che realizza per il Vaticano insieme a tante insegne episcopali per Cardinali e Vescovi. Da anni, ormai, al maestro vengono commissionati opere che vanno a valorizzare sempre di più il vasto patrimonio artistico della Chiesa e non solo. Mon, 31 Jul 2023 15:01:19 +0000 Crotone Marcello Nitti espone a Martina Franca http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32170-marcello-nitti-espone-a-martina-franca.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32170-marcello-nitti-espone-a-martina-franca.html Puntuale, come la vivace e densa estate culturale locale, è ritornata a Martina Franca, perla della Valle d'Itria, una nuova mostra di fotografie d'arte del fotografo Marcello Nitti. La nuova esposizione, intitolata, anche in onore ai numerosi visitatori esteri che affollano la cittadina pugliese,  "SURREALISTIC LIFE" , ( vita surrealista) è aperta nella cittadina pugliese dal 23 giugno per concludersi in agosto. Per la sua realizzazione, Marcello Nitti ha realizzato 10 immagini di varie dimensioni che riflettono il suo pensiero surrealista e romantico applicato alla fotografia. Tutte le foto sono analogiche e realizzate sia a colori che in bianco/nero. Il docente di letteratura Piero Russano ha introdotto l'inaugurazione; inoltre, come lo scorso  anno, sono esposte, nella forma 'mattonelle' , poesie di Barbara Gortan.  La mostra è visitabile nella stradina del centro storico di Martina Franca dalle ore 17 e fino all'inizio del tramonto, senza luci artificiali che la illuminino ma solo con luce naturale. L'autore, nell'invito al pubblico, dichiara di sperare " di restituire attraverso le immagini momenti di armonia e di riflessione". Tutte le foto sono realizzate con Hasselblad 500 C/M, e tutte le stampe e la comunicazione sono realizzate da Printme di Taranto.  Marcello Nitti è nato, da mamma nocese a Taranto, dove continua a vivere, con frequenti periodi a Noci. Per oltre 30 anni ha sviluppato il suo rapporto con la fotografia, sfidando la sua pazienza e ampliando i suoi limiti e continuando a sperimentare. Una volta soddisfatto di aver catturato la visione, che può richiedere anche un anno e che lo impegna anche a posizionarsi in posizioni scomode per lunghi periodi di tempo, con un solo clic ferma l’immagine. Poi, senza alcuna manipolazione digitale, la traspone su carta fine art con inchiostro di alta qualità in vari formati. Ha al suo attivo varie mostre in Puglia e già cinque mostre in Svezia, a Stoccolma e Göteborg, tra il 2015 ed il 2023. Ogni foto è numerata, firmata, autenticata e garantita. Mon, 31 Jul 2023 14:56:29 +0000 Taranto Si è conclusa la quinta edizione InCastro Festival che ha colorato di arte il borgo di Castroreale http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32169-si-e-conclusa-la-quinta-edizione-incastro-festival-che-ha-colorato-di-arte-il-borgo-di-castroreale.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32169-si-e-conclusa-la-quinta-edizione-incastro-festival-che-ha-colorato-di-arte-il-borgo-di-castroreale.html Si è conclusa la quinta edizione di InCastro Festival, l’evento multidisciplinare che unisce danza, musica e paesaggio, con la direzione artistica di Giorgia Di Giovanni e Pierfrancesco Mucari e la direzione organizzativa di Danila Blasi, sostenuto da: Ministero della Cultura, Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Comune di Castroreale e Unione dei Comuni – Valle del Patri. La tematica dell’edizione 2023 è stata Abilità nell’Abitare, a conferma della vocazione di questo festival multidisciplinare al coinvolgimento diffuso del borgo di Castroreale (Messina) e della sua comunità, valorizzando anche le specificità del luogo. I direttori artistici, Giorgia Di Giovanni e Pierfrancesco Mucari tracciano un bilancio positivo di questa edizione appena conclusa: “Sentirci dire che con le nostre performance abbiamo colorato di arte il borgo di Castroreale, ci rende felici e orgogliosi. Hanno raggiunto il nostro piccolo comune ben 35 ragazzi di diverse fasce età e provenienti da tutta Italia, che hanno frequentato i nostri laboratori. Quest’anno in particolare ci siamo sentiti supportati tantissimo dalla comunità, che ha aiutato negli allestimenti, nella logistica e che, in generale, è stata coinvolta a pieno dal nostro progetto artistico e, proprio questo, era uno dei nostri obiettivi principali. Ringraziamo i ristoratori, gli operatori commerciali e le famiglie che hanno ospitato artisti e collaboratori del Festival. Infine, un grazie speciale va ai nostri meravigliosi artisti ed artiste che hanno lavorato in modo incredibile sui luoghi. Anche la direttrice organizzativa Danila Blasi si dice soddisfatta: “E' stato bellissimo vedere il borgo intero trasformarsi in un immenso teatro a cielo aperto, Vedere le piazze allestite con mobili antichi, abiti ottocenteschi, semafori, automobili anni settanta, balle di fieno, diventare tanti piccoli e grandi palcoscenici. Seguire gli spettacoli itineranti per le vie del centro. Divertirsi a scoprire dove fossero incastonati i performer, in quali vicoli, in quale portoni, in quale balconi. Possiamo dire che Castroreale è stata decisamente abitata da InCastro per tutta la durata del festival”.   Le artiste e gli artisti: Virgilio Sieni  Giuseppe Comuniello Spartaco Cortesi  Delfina Stella Giuseppe Muscarello Maud de la Purification  Cristiano Calcagnile  Gianni Mimmo  Pierfrancesco Mucari Collettivo Macula | Priscilla Pizziol & Edoardo Sgambato Erin Mee Emanuela Serra Alessandro Pallecchi Arena Giorgia Gasparetto Vitus Denifl Michele Di Stefano Philippe Barbut Sebastiano Geronimo Mariana Cerino Calazans Manfredi Perego Chiara Montalbani Silvia Dezulian Filippo Porro  Lorenzo Covello Gabrio Bevilacqua Rori Palazzo  Antonio Maggio Simona Scaduto   Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni PinDoc /Produzione e Promozione Danzacontemporanea Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza Zerogrammi IterCulture  Balletto Civile Balletto Civile/Michela Lucenti mk TIR Danza AZIONI fuori POSTO   Elenco partner: Associazione Culturale Andromeda Banda Musicale "M° Settimo Sardo" Centro Internazionale di Studi UNIVERSITEATRALI dell’Università degli Studi di Messina Istituto Comprensivo L. Capuana Fondazione Fiumara d’arte PinDoc Rete Teatri Riflessi – IterCulture Pubblimer Insegne Luminose Studio Sozzi, C.E.D.  Studio Sottile  I Tintori Della Provvidenza    Con il sostegno di: Al Duomo, Grani antichi e Caffè Amiamo Castroreale Casa Faranda Castro Pub Azienda Contrada Crizzina Don Chisciotte Ristorante La Casa di Maria B&B Piccolo Museo della Moto – Circolo Alza Valvola Sylvaticus Decor casa  La zappa e il lombrico  Farmacia Dott. Vincenzo Venuto Coppola e Maranzano - Pasta Secca Artigianale  DivinExperiences Le Cose Buone Della Botteguccia  Oleificio Mandanici snc  Mulino Coppolino  macelleria Bellinvia di Torre pescheria La perla Marina Una Finestra sulle Eolie  ASAC Pro Loco Artemisia Castroreale    Mon, 31 Jul 2023 14:52:10 +0000 Messina Proteste per il reddito di cittadinanza http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/32168-proteste-per-il-reddito-di-cittadinanza.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/32168-proteste-per-il-reddito-di-cittadinanza.html Manifestazione a Napoli davanti alla sede dell'Inps, in via De Gasperi, per protestare contro l'abolizione del reddito di cittadinanza. Una delegazione dei manifestanti che questa mattina ha organizzato un presidio contro l'abolizione del reddito di cittadinanza sta incontrando il direttore dell'ufficio Inps di Napoli, in via De Gasperi. Quella di oggi è di fatto la prima manifestazione organizzata dopo l'sms che ha annunciato venerdì scorso la cancellazione del sussidio. In piazza tra le 30 e le 50 persone tra aderenti al sindacato Usb e a Potere al Popolo oltre a una serie di percettori del reddito di cittadinanza. A vigilare sulla manifestazione uno spiegamento di forze dell'ordine. Solo in provincia di Napoli sono 21.500 le famiglie che percepivano il reddito. Al momento la situazione, sulla quale vigila uno spiegamento di forze dell'ordine, è tranquilla."Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù", Questo lo striscione di Potere al Popolo, che ha organizzato il presidio assieme al sindacato Usb, esposto all'esterno della sede dell'Inps. In piazza, a manifestare, circa 50 persone. Una delegazione dei manifestanti ha incontrato il direttore dell'ufficio Inps di Napoli. Questa è di fatto la prima manifestazione organizzata dopo l'sms che ha annunciato venerdì scorso la cancellazione del sussidio. In piazza tra le 30 e le 50 persone tra aderenti al sindacato Usb e a Potere al Popolo oltre a una serie di percettori del reddito di cittadinanza. A vigilare sulla manifestazione uno spiegamento di forze dell'ordine. Solo in provincia di Napoli sono 21.500 le famiglie che percepivano il reddito. 533 mila cittadini, per un totale di 208 mila nuclei familiari. Numeri in costante crescita rispetto al 2021 e al 2022, che fanno della Campania la prima regione per numero di persone destinatarie della misura di contrasto alla povertà. Se si considera l'importo medio, stimato in 663 euro, a giugno il reddito di cittadinanza in Campania è costato oltre 353 milioni. Su un totale di 169 mila famiglie a livello nazionale, sono circa 43 mila quelle campane (22 mila tra Napoli e provincia) che hanno ricevuto il messaggio che sospende il diritto al sussidio a partire da agosto. Negli ultimi mesi e anni ci sono state numerose truffe messe in atto per riscuotere il reddito pur non avendone diritto. Considerando solo il periodo tra giugno del 2021 e ottobre 2022, in provincia di Napoli sono state accertate oltre 4mila truffe e rintracciati circa 15 milioni, finiti nelle tasche di circa 660 'furbetti'. Una ventina di ex percettori del reddito di cittadinanza sono in presidio davanti alla sede dell'Inps di Napoli, per protestare contro la stretta del Governo sul sussidio. Con loro manifestano anche alcuni attivisti di Potere al popolo e Usb, che hanno promosso il sit-in. "Le guerre tra poveri le vincono i ricchi", recita uno striscione. Su un altro campeggia, invece, la scritta "Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù". Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal direttore della sede Inps di Napoli, Roberto Bafundi. Ecco chi lo percepirà ancora  : persone con dipendenze, donne vittime di violenza, persone in carico ai servizi psichiatrici: sono alcune delle tipologie che rientrano tra quelle che potranno continuare a percepire il Reddito di cittadinanza fino a fine 2023 e poi chiedere dal 2024 l'Assegno di inclusione sociale. E' quanto prevede la legge sulle nuove misure contro la povertà ma l'elenco completo dovrebbe essere contenuto nel decreto attuativo della legge che non è ancora uscito. Resta il problema del termine per la presa in carico da parte dei servizi sociali che è stato spostato dal 30 giugno al 31 ottobre creando un possibile un buco nel quale le famiglie potranno restare senza sussidio in attesa di essere prese in carico dai servizi sociali.    Secondo la legge oltre alle famiglie che hanno un componente minore, disabili o over 60 - spiega il ministero del Lavoro nelle slide di spiegazione della nuova normativa - "potranno continuare ad usufruire del Reddito di cittadinanza fino a fine 2023 i nuclei con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. "Sono da considerarsi in condizioni di svantaggio, ad esempio, spiega il ministero, le persone in carico ai servizi per le persone con disabilità, le persone in carico ai servizi per le dipendenze le persone in carico ai servizi per le donne vittime di violenza, le persone in carico ai servizi psicologici per la salute della persona, le persone in carico ai servizi per le malattie psichiatriche le persone senza fissa dimora, le quali versino in una condizione di povertà tale da non poter reperire e mantenere un'abitazione in autonomia e in carico ai servizi sociali territoriali".   Fonte varie agenzie ansa e Agi Mon, 31 Jul 2023 13:17:23 +0000 Napoli I falsi miti della Rivoluzione francese http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32162-i-falsi-miti-della-rivoluzione-francese.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32162-i-falsi-miti-della-rivoluzione-francese.html I manuali di Storia raccontano che il 14 luglio scoppia la Rivoluzione Francese con la cosiddetta “Presa della Bastiglia”. Per Rino Cammilleri è il “mito di fondazione”, anche se sostanzialmente fu una “presa per i fondelli”, come ha scritto Vittorio Messori, che peraltro la abbina ad altre due prese, anch'esse “prese per i fondelli”, quella di Porta Pia e quella del Palazzo d'Inverno. La Bastiglia assediata da una settantina di insorti, tra delinquenti comuni, disertori e prostitute, si recarono alla fortezza sperando di trovare armi. Leggo dal testo di Cammilleri, “Fregati dalla scuola. Breve guida di liberazione ad uso degli studenti da affiancare al normale manuale”, (Effedieffe, 1997) La fortezza, “era presidiata da invalidi svizzeri, e deteneva alcuni falsari, un giovane depravato (fatto internare dalla famiglia) e due pazzi [...]”. Il governatore della Bastiglia invitò a pranzo gli assedianti, ma finì decapitato. Lo stesso avvenimento è stato trattato da Jean Dumont, ne “I falsi miti della Rivoluzione Francese” (Effedieffe, 1989), lo storico francese, che ha preferito il contatto diretto con gli archivi, invece di svolgere la professione nelle università. Dumont è diventato un punto di riferimento per tre generazioni di studiosi di Storia, avendo rivisto, annotato, commissionato oltre mille opere storiche. Così leggo nell'introduzione di Giovanni Cantoni. Il prezioso testo smonta ad una ad una le menzogne create ad arte sui vari miti della Rivoluzione Francese. Inoltre spiega perché si rifiuta di festeggiare di celebrare le menzogne, le incapacità, le ignominie e infine,“la morte di quanto ci sta a cuore”. In sintesi il libro si rifiuta di festeggiare il 1789. La prima è quella della pretesa “presa della Bastiglia da parte del popolo di Parigi”. Questo mito è la più grande costruzione della propaganda rivoluzionaria, montata nel corso della seduta dell'Assemblea succeduta ai fatti accaduti, allo scopo di trasformarli in un avvenimento storico. Poi il pittore David fu incaricato di dipingere un quadro che creasse il mito della Bastiglia. Gli stessi futuri capi rivoluzionari ammettono che si è trattato di un'azione di sparuti gruppi di vagabondi e di disertori, soprattutto stranieri. Il popolo di Parigi si è tenuto ostentatamente alla larga da quell'azione, contrariamente da quanto pretendono di far vedere le illustrazioni stampate appena dopo. I capi rivoluzionari appaiono soltanto dopo, quando comincia lo sfruttamento politico. “Non si è trattato di nessuna 'presa' ma di un ingresso dalla porta, aperta per ordine del governatore”. Ormai con questa narrazione sono d'accordo i più importanti storici di sinistra come Michel Vovelle, che parla di “interpretazione simbolica”. Dal 14 luglio 1789, la superpotenza del mondo di allora, finì travolta dalla follia rivoluzionaria, con la ghigliottina che lavorava a tempo pieno contro i “sospetti”, i “traditori”, i preti. “Senza il golpe – scrive Cammilleri – che a un certo punto eliminò Rebespierre nessun francese sarebbe rimasto vivo”. Il testo di Dumont è corredato da diverse tavole che rappresentano la Rivoluzione nella realtà dei fatti. Una delle prime rappresenta la catastrofica situazione economica della Francia sotto la Rivoluzione. La chiusura dei laboratori e gli operai nella disperazione. Una incisione che smonta la menzogna della pretesa “modernizzazione” portata dalla Rivoluzione. Il deputato conservatore inglese Edmund Burke, può scrivere: “I francesi [della Rivoluzione] si sono dimostrati i più abili artefici di rovina che mai siano esistiti al mondo [...]”. Altra menzogna da sfatare è “il popolo al potere” sotto la Rivoluzione. Niente affatto governano le bestie feroci della borghesia. “La Rivoluzione fu un martirologio operaio. Rappresentò la disperazione per gli uomini e le donne del popolo che la miseria faceva cadere per inedia nelle strade e portava al suicidio”. Ecco rappresentata in due pagine “la carestia del pane”. Non ci fu durante la Rivoluzione neanche la pretesa della felicità del popolo. Di una grande evidenza è la tavola che rappresenta le teste decapitate delle varie classi sociali in Francia. Praticamente le vittime nobili della ghigliottina erano molto meno numerose di quelle del popolo. Per Dumont la menzogna maggiore è quello di nascondere il vero progetto della Rivoluzione: l'anticristianesimo. Il suo unico vero progetto sia iniziale che finale era l'anticristianesimo totalitario. Il 14 luglio 1792 e nei giorni successivi avvengono massacri di sacerdoti un po' dappertutto in Francia. La Chiesa viene laicizzata, separandola da Roma, mentre i sacerdoti hanno l'obbligo di prestare giuramento alla Costituzione civile del clero. Ogni sacerdote refrattario in un individuo “sospetto” può essere trasferito o imprigionato. La 3a parte del testo si occupa del Terrore poliziesco e l'arresto dei “sospetti”, che comparivano davanti ai cosiddetti “Tribunali del popolo”. Il Terrore giacobino viene descritto senza giri di parole all'origine dei crimini totalitari moderni a cominciare dal Gulag sovietico o i Lager nazionalsocialisti. Del terrore giacobino saranno esemplari discepoli il KGB, la Gestapo, i Khmer rossi di Pol Pot. Il terrore poliziesco è meticoloso quanto universale: “da quando siamo liberi non possiamo più uscire dalla città senza passaporto”. Ma a volte non è sufficiente nel proprio comune di residenza occorre esibire anche il certificato di civismo, rilasciato dal comitato rivoluzionario di quartiere, in cui risiede la feccia della società. Senza certificato di civismo non vi è possibilità di nutrirsi, serve per comprare il pane e altri alimentari. Inoltre lungo la strada viene richiesto il passaporto sull'abbigliamento, dapprima solo per gli uomini, poi anche per le donne. C'è il controllo sistematico della coccarda tricolore, guai chi viene trovato senza. Peraltro fa notare Dumont, durante questi controlli, bisogna essere sempre entusiasti obbligatoriamente. Attenzione durante il terrore ci deve essere sempre una classe di individui punibili sempre e comunque. Con la Rivoluzione francese nascono le deportazioni e i campi di concentramento e di sterminio. 75.000 sacerdoti deportati, la metà del clero francese. “Bisognava rimandare questi appestati nei lazzaretti di Roma e dell'Italia”, tuonava l'ispiratore di questa deportazione il deputato Maximin Isnard. Un razzismo anticlericale, anticristiano molto simile a quello antigiudaico dei nazionalsocialisti. Siccome bisognava costruire l'uomo nuovo, allora con i cosiddetti massacri di settembre, si mette in atto un crimine eugenetico, un olocausto ordinato dai giacobini “filosoficamente puri” che annientano, compresi i sacerdoti, tutti i prigionieri politicamente e intellettualmente impuri. Un massacro di tutti quelli che possono rappresentare un insulto al Contratto Sociale di Jean-Jacques Rousseau. Una gigantesca epurazione razzista poi copiata da Adolf Hitler. Naturalmente poi viene raccontato il genocidio del popolo vandeano, quasi 600.000 vittime. Un genocidio che fino al 1989 era stato nascosto dalla storia ufficiale, ma che poi grazie soprattutto al professore Reynald Secher, è stato raccontato e conosciuto in Francia e in tutto il mondo.         Wed, 26 Jul 2023 15:46:08 +0000 Storia Rimini, ottimi i risultati della Società Ginnastica Magna Graecia http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32161-rimini-ottimi-i-risultati-della-societa-ginnastica-magna-graecia.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32161-rimini-ottimi-i-risultati-della-societa-ginnastica-magna-graecia.html La Società Ginnastica Magna Graecia A.S.D., anche quest’anno, ha partecipato alle Finali Nazionali della Ginnastica in Festa Summer Edition, svoltisi a Rimini dal 23 Giugno al 2 Luglio. Le gare hanno visto coinvolti: 17.000 ginnasti di 749 società diverse, su 25 campi di gara nei 6 padiglioni della Fiera di Rimini. La rappresentativa della S.G.Magna Graecia A.S.D., composta da 21 atleti, dopo essere entrati tutti nella finale, ha ottenuto significativi piazzamenti: la maggior parte tra i primi 15 ginnasti migliori in Italia. I titoli Nazionali conquistati dalla Società sono i seguenti: -Diego Perziano, Campione Nazionale, liv.LA, cat.J1. -Lorenzo Merigliano, Campione Nazionale Silver, liv.LA, cat.A2. -Squadra Campione Nazionale Silver, Liv.LA, Cat.Open, composta da: Diego Perziano, Lorenzo Merigliano, Diego Conte, Valentino Frisenda. -Marisol Paparo, Campionessa Nazionale al volteggio, Promogym Individuale, cat.3^ Fascia. -Rebecca Stasi, Vicecampionessa Nazionale al volteggio, Promogym Competitiva, cat. 2º Fascia. -Federica Grotteria, terza classificata, Promogym Competitiva, specialità volteggio, cat.2º Fascia. -Squadra Terza classificata, Campionati Nazionali, Promogym Competitiva, cat.1º Fascia, composta da:Irene Iacometta, Martina Martino. Spicca inoltre il sesto posto della squadra femminile, su 52 partecipanti, composta da: Rossana Tringale, Benedetta Trocino, Gaia Lamberti e Sofia Muto. Inoltre, in occasione della Manifestazione, il Direttore Tecnico della Societa, Prof.ssa Elettra Cammariere, è stata insignita della Benemerenza Federale dal Presidente della F.G.I. Gherardo Tecchi. Wed, 26 Jul 2023 15:41:27 +0000 Crotone Protocollo d'Intesa tra Caritas di Potenza ed Asp: “bagno caldo” e “taxi solidale” per rafforzare l'assistenza domiciliare http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/32151-protocollo-d-intesa-tra-caritas-di-potenza-ed-asp-bagno-caldo-e-taxi-solidale-per-rafforzare-l-assistenza-domiciliare.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/32151-protocollo-d-intesa-tra-caritas-di-potenza-ed-asp-bagno-caldo-e-taxi-solidale-per-rafforzare-l-assistenza-domiciliare.html E' stato sottoscritto il 4 luglio un importante Protocollo d'Intesa tra Caritas Diocesana di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo ed Asp  finalizzato ad attuare il progetto di implementazione dell’agenda socioassistenziale in cure domiciliari con l'attivazione sperimentale di una struttura di prossimità fisica e virtuale per pazienti con situazioni di fragilità tutelate. Il Progetto in questione prevede che la UOC Critica Territoriale Cure Domiciliari e Palliative dell’ASP di Potenza abbia competenza nella realizzazione delle attività con il fondamentale coinvolgimento di Caritas in qualità di Organizzazione no-profit che cooperi nella realizzazione delle attività tenuto conto delle comprovate competenze, della professionalità e dell’esperienza del personale volontario anche in virtù della presenza di una struttura operativa ovvero di un Centro d’Ascolto nel quartiere Bucaletto a Potenza, individuato nel Progetto ai fini dell’allocazione della struttura di prossimità. Il Protocollo avrà validità sino al 31.12.2024. Caritas Diocesana di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo si impegna, per garantire la corretta realizzazione del progetto, a mettere a disposizione il proprio Osservatorio Diocesano dove da anni, attraverso la piattaforma OSPO Web, vengono censiti bisogni, risorse ed interventi per ogni singola persona/famiglia che accede presso i Centri di Ascolto per richieste di aiuto e la rete dei Centri di Ascolto già presenti in città (1 Diocesano e 13 Parrocchiali). Azioni specifiche di natura sociale: “bagno caldo” e “taxi solidale” Il progetto ha una ratio prettamente sanitaria e sociale al fine di sostenere al tempo stesso le famiglie dei pazienti, dalla mobilità alla cura della persona. Con il “Taxi Solidale” saranno consentiti gli spostamenti dei pazienti per l’esecuzione di esami strumentali o interventi presso strutture ospedaliere o ambulatoriali. Tale servizio usufruirà di un mezzo di trasporto acquistato dall’ASP di Potenza e la gestione spetterà alla Caritas Diocesana che, a tal fine, individuerà, mettendoli a disposizione, i propri volontari (nel numero di 2). Le prestazioni di Taxi Solidale verranno organizzate secondo un calendario di 2-3 giornate settimanali preventivamente programmate. I volontari di Caritas Diocesana impiegati nello svolgimento del servizio Taxi solidale riceveranno apposita copertura assicurativa per responsabilità civile. Con il servizio “Bagno Caldo” a domicilio sarà garantita l'igiene ai pazienti allettati: l’attrezzatura verrà acquistata dall’ASP di Potenza mentre l’esecuzione del servizio verrà garantita dai volontari di Caritas Diocesana. Si prevede personale OSS, ritenendo necessaria la presenza di operatori dotati di specifiche competenze. Sarà, inoltre, garantita l’attivazione di una centrale spoke di Telemedicina, da attuarsi a mezzo di una dotazione informatica di telemedicina e per la valutazione multidimensionale; nello svolgimento del predetto servizio dovranno essere coinvolti operatori OSS, individuati dalla Caritas Diocesana. L’ASP metterà a disposizione, per la gestione del mezzo “Taxi Solidale”, una card carburante ricaricabile trimestralmente con apposita determina dirigenziale e la Caritas Diocesana si impegna a trasmettere trimestralmente le ore effettive espletate per le attività di “bagno caldo” e di “taxi solidale”.    Thu, 13 Jul 2023 08:52:36 +0000 Potenza Book Baby Boom, personale sanitario e libri: un entusiasmante incontro http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32150-book-baby-boom.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32150-book-baby-boom.html Il 15 e il 21 giugno sulla piattaforma Google Meet sono stati tenuti dalla dott.ssa Leonarda Fascia, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva, due seminari indirizzati al personale sanitario a contatto con il mondo dell’infanzia sui benefici e sull’importanza della lettura condivisa precoce dalla gravidanza ai 6 anni di vita. La formazione – come spiegato nell’introduzione da Antonio D’Ettoris –  è parte fondamentale del progetto Book Baby Boom, vinto dalla Fondazione D’Ettoris posizionandosi al 5 posto su scala nazionale e finanziato dal Cepell, che intende diffondere e rivalutare l’importanza della lettura nella sottovalutata fascia d’età 0-6. Partnership strategica è la Fimp – Federazione Italiana Medici Pediatri sezione Crotone che ha esteso a livello regionale l’evento. Secondo la Convenzione sui diritti del bambino  del 1989 “I bambini hanno il diritto allo sviluppo in tutti gli aspetti della loro vita compreso lo sviluppo fisico, emotivo, cognitivo, psicosociale, sociale e culturale”. La Fimp, aderendo al progetto, concretizza dunque l’obiettivo di prendersi cura del bambino a 360 gradi, del suo benessere fisico e psichico. I pediatri, come emerso dall’intervento del dott. Martino Barretta presidente della Fimp – sezione Crotone, necessitano per mezzo di una formazione legata alla lettura di migliorare le proprie competenze sia per “vedere il bambino tutto intero”  durante le visite e le attività di screening del neuro sviluppo sia per dialogare con le famiglie cercando di conferir loro nuove competenze genitoriali che consentano di avere “una diversa lettura dei comportamenti e dei bisogni del bambino” aiutandolo nel suo sviluppo relazionale e cognitivo oltre che organico, e di contrastare la povertà educativa a livello sociale. Il cervello dei bambini è come un giardino in cui crescono le sinapsi, le connessioni tra neuroni, ragione per la quale va curato sin dalla gravidanza. La dott.ssa Fascia ha spiegato infatti che già a 8 settimane di vita intrauterina l’embrione è capace di ascoltare e ciò è testimoniato dal fatto che diversi bambini ricordano passaggi di testo o frasi ascoltate durante la gestazione. La lettura durante la gravidanza ha quindi numerosi benefici: porta il bambino alla maturazione delle aree cerebrali, costruisce il legame affettivo con la madre, riduce stress e depressione ed aumenta l’autostima. I media digitali, diventati ormai pervasivi, devono essere dunque evitati per i gravi danni che creano, dal momento che sul bambino provocano incapacità di controllo impulsivo ed emotivo, disturbi del sonno e dell’alimentazione, ed impattano negativamente sullo sviluppo dell’attaccamento, della comunicazione e delle interazioni sociali conducendo all’isolamento. Dopo aver indicato ai pediatri come curare la sala d’attesa e aver rimarcato loro il ruolo del libro durante la visita come strumento di ascolto e di osservazione delle competenze e delle abilità del bambino, nel secondo incontro la dott.ssa Fascia si è soffermata sulle tipologie di libri da far sperimentare ai piccoli a seconda del neuro sviluppo e delle loro eventuali fragilità e patologie. Il libro diventa così un medium relazionale tra il paziente, la malattia, le emozioni negative che questa comporta, i medici e il terapeuta e viene fatto rientrare nel ‘maternage’, ossia nell’approccio di cure materne giacché è risaputo che la gestione della paura e del dolore influiscono sul decorso clinico. A seconda della situazione si può scegliere di leggere un emotional book, un silent book, o un libro che ricorda la situazione clinica del bambino. Significativo è stato infine l’intervento del dott. Domenico Capomolla, consigliere del direttivo regionale della Fimp Calabria, che ha rimarcato quanto sia importante l’aggiornamento medico da questo punto di vista dal momento che le università si soffermano soltanto su una formazione basata sul corpo e sull’addestramento del medico nel riconoscere le patologie trascurando l’aspetto mentale che invece per la fascia d’età 0-6 è fondamentale curare per il futuro del bambino, concetto che nelle università non viene mai spiegato. I seminari hanno riscosso successo e si sono conclusi con un dibattito di domande e risposte tra gli operatori sanitari e la dott.ssa Fascia. Thu, 13 Jul 2023 08:36:07 +0000 Crotone L'organico comunale si arricchisce di dieci nuovi funzionari http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32146-l-organico-comunale-si-arricchisce-di-dieci-nuovi-funzionari.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32146-l-organico-comunale-si-arricchisce-di-dieci-nuovi-funzionari.html Con la firma del contratto e la destinazione operativa, hanno preso servizio lo scorso 3 luglio le dieci nuove unità, vincitrici del concorso espletato dall’Amministrazione Comunale per la qualifica di funzionario di categoria “D”. All’adempimento, oltre al settore Personale e alla Segretaria generale dell’Ente, erano presenti il sindaco, Nicola Fiorita e l’assessora al Personale, Marinella Giordano. È stata proprio quest’ultima a commentare positivamente la conclusione della procedura concorsuale esprimendo “grande soddisfazione” per l’obiettivo raggiunto. “La carenza di risorse umane di cui soffre il Comune – ha spiegato Giordano – è cosa risaputa ed è per questo che con il sindaco abbiamo profuso ogni sforzo possibile affinché i tre posti, originariamente previsti dal bando, potessero aumentare di numero senza al contempo costituire un costo aggiuntivo per le casse comunali. Abbiamo raggiunto l’obiettivo approfittando anche dei pensionamenti che nel frattempo erano sopravvenuti e oggi, dunque, possiamo godere di ben dieci funzionari di categoria D. Il che pensiamo costituisca un risultato ragguardevole, alla luce del fatto che a beneficiarne sarà la funzionalità di settori di primaria importanza come le Grandi Opere, la Suac, il Personale, le Politiche Sociali, le Finanze, l’Istruzione, la Segreteria Generale e la Presidenza del Consiglio. Sul piano della formazione – ha concluso l’assessora – c’è da aggiungere che partiamo da una situazione di vantaggio, visto che la metà dei nuovi funzionari ha già una consolidata esperienza, avendo partecipato alle prove selettive da esterni ma essendo già nei ranghi dei dipendenti comunali con una diversa categoria di appartenenza”. Thu, 13 Jul 2023 06:54:44 +0000 Catanzaro Catanzaro vera e propria capitale degli Architetti del sud Italia http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32144-catanzaro-vera-e-propria-capitale-degli-architetti-del-sud-italia.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32144-catanzaro-vera-e-propria-capitale-degli-architetti-del-sud-italia.html Catanzaro vera e propria capitale degli Architetti del sud Italia. Tutti i presidenti degli Ordini di questa area geografica si sono dati appuntamento sabato 1 e domenica 2 luglio nel quartiere lido del capoluogo di regione Calabrese, per il 1° Coordinamento degli Ordini degli Architetti P.P.C. del sud Italia. Una occasione inedita che ha visto protagonista l’Ordine di Catanzaro, tra i fondatori di questo Coordinamento, ad ospitare i presidenti degli Ordini degli Architetti di Calabria, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata, per la prima volta seduti ad un tavolo appositamente convocato, a discutere un denso Ordine del giorno, fatto di riflessioni in tema del prossimo Testo Unico dell’edilizia, del codice dei Beni Culturali e dell’ordinamento della professione, oltre ad approfondite analisi sulle posizioni del Coordinamento all’Interno della prossima Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti P.P.C. programmata a metà luglio a Roma. Gli Ordini del Sud, così confederatisi alla ricerca di fattive soluzioni ai comuni problemi delle aree del sud Italia e dei professionisti che vi operano, lavorano da oltre un anno per poter parlare con voce unica alle istituzioni nazionali.  La scelta di Catanzaro come sede per questa prima riunione pone indiscutibilmente il capoluogo di regione Calabrese come pietra miliare per il Coordinamento che vede partire da qui nuove proposte per gli Architetti del sud affinché le istanze di questa metà della nostra nazione vedano un più coeso sistema di tutela ed una nuova fucina di proposte per la comunità degli Architetti. I lavori sono stati diretti dal Coordinatore arch. Francesco Livadoti, presidente dell’Ordine di Crotone, che da qualche mese è subentrato, nel quadro dell’annuale rotazione degli incarichi, all’arch. Raffaele Cecoro, presidente dell’Ordine di Caserta. Grande soddisfazione per il presidente dell’Ordine di Catanzaro, arch. Eros Corapi, che ha coordinato lo sforzo di tutto il Consiglio dell’Ordine di Catanzaro per la realizzazione di questo memorabile evento. Palese la soddisfazione di tutti i presidenti convenuti, che hanno potuto godere dell’accoglienza calabrese, concentrandosi sui temi di cui all’Ordine del giorno. Dall’intenso e proficuo lavoro di questa due giorni è nato un pregnante e significativo documento di sintesi che gli Ordini degli Architetti del Sud Italia ratificheranno nei prossimi giorni e sosterranno in seno alla prossima Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti P.P.C. italiani di Roma. Thu, 13 Jul 2023 06:45:20 +0000 Catanzaro La mostra “Philippe Halsman. Lampo di genio” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32138-la-mostra-philippe-halsman-lampo-di-genio.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32138-la-mostra-philippe-halsman-lampo-di-genio.html Sarà dedicata a Philippe Halsman, tra i più originali ed enigmatici ritrattisti del Novecento, la mostra Philippe Halsman. Lampo di genio, ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 6 luglio al 7 gennaio 2024. L’esposizione, a cura di Alessandra Mauro, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è organizzata da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con BNL BNP Paribas e Leica Camera Italia. Il catalogo è edito da Contrasto. Ha firmato 101 copertine di LIFE, più di chiunque altro fotografo; ha creato ritratti straordinari per la loro forza e lo scavo psicologico; è riuscito a far saltare di fronte al suo obiettivo teste coronate, scienziati, capi di stato e divi dello schermo; con Salvador Dalí ha inventato immagini come vere performance artistiche. È Philippe Halsman, tra i più grandi ritrattisti della storia della fotografia, in grado di lavorare sempre tra sguardo e introspezione, intuizione immediata, lampi di genio e tecnica raffinata. Questa prima retrospettiva italiana ne celebra il lavoro con una serie di immagini straordinarie, realizzate con ironia e profonda leggerezza. Nato a Riga, in Lettonia nel 1906, Halsman comincia la sua carriera di fotografo a Parigi negli anni Trenta, lavorando per riviste come Vogue e Vu. Negli anni Quaranta, in piena guerra e grazie all’amicizia di Albert Einstein, riesce a ottenere un visto per gli Stati Uniti e, una volta sbarcato a New York, la sua fama di grande ritrattista si consolida ancora di più. Dalle collaborazioni con le grandi testate, agli intensi ritratti per lo show business hollywoodiano, Halsman ha creato un genere e uno stile unico e rivoluzionario. Le sue fotografie sono frutto di una vulcanica creatività e delle sinergie che scattano nell’incontro con grandi e illustri amici. Come Salvador Dalì, con cui realizza una serie di ritratti in cui l’artista e il fotografo si fondono magicamente realizzando una serie straordinaria di immagini. Tutti si prestano al “gioco” di Halsman, alla dolce tortura di essere fotografati in uno studio, con luci, fondale e macchinari ingombranti. Halsman inventa anche un metodo per divertire e sorprendere i suoi soggetti: li fa saltare di fronte all’obiettivo. Nasce così “jumpology”, un gioco con il quale è riuscito a far saltare da Marilyn Monroe ai Duchi di Windsor inaugurando un modo tutto nuovo di fotografare. In mostra al Museo di Roma in Trastevere 100 immagini di vario formato, provenienti dall’Archivio Halsman di New York, spaziando tra il colore e il bianco e nero, ripercorrono la sua intera carriera. Un’occasione unica per entrare in contatto con le sue grandi creazioni, comprendere quale sia la chiave creativa delle sue immagini: a metà tra documento e invenzione, come è proprio nella tradizione dei grandi ritrattisti cui è chiesto di interpretare il soggetto facendolo emergere, o nascondere, dietro il suo personaggio anche a costo di inventare una forma particolare, personalissima, di documento fotografico. Foto dopo foto, in mostra si entra nell’universo di Halsman, in un gioco visivo tra il fotografo, la personalità da riprendere e lo spettatore. Come ha detto Halsman, “Il risultato finale è un’altra superficie da penetrare, questa volta grazie alla sensibilità di chi guarda. Spetta infatti a lui decifrare l’inafferrabile equazione tra il foglio di carta fotografica e la profondità dell’essere umano”. Attraverso le immagini del fotografo, ricostruiamo i volti della cultura e dello spettacolo del Novecento. Fonte Zetama   Fri, 07 Jul 2023 16:12:25 +0000 Arte Catanzaro pioniera al sud sul fronte dell'efficientamento energetico http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32129-catanzaro-pioniera-al-sud-sul-fronte-dell-efficientamento-energetico.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32129-catanzaro-pioniera-al-sud-sul-fronte-dell-efficientamento-energetico.html Un programma senza precedenti che vede la città di Catanzaro pioniera in Calabria e al Sud sul fronte del risparmio energetico e della riduzione degli sprechi sul fronte dell’edilizia scolastica. E’ stato presentato a Palazzo de Nobili l’ambizioso programma di interventi previsti nella convenzione Consip SIE4 (Servizio  integrato energia e dei servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni) a cui l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Fiorita ha aderito, e che riguarderà 52 scuole del territorio per i prossimi 9 anni. Semplificazione dei processi, integrazione dei servizi “chiavi in mano”, sistemi di controllo efficaci per l’intera durata del contratto, con miglioramento della qualità del servizio: queste le caratteristiche della convenzione di cui è titolare, in qualità di capofila, Ecosfera Servizi - Energy Service Company (ESCo) di rilievo nazionale con sede a Roma - in partenariato con ConMar e Graded.   Grazie ad un nuovo modello di gestione centralizzata degli impianti termici, elettrici e di climatizzazione degli edifici scolastici, si stima che il Comune di Catanzaro nell’arco dei nove anni possa conseguire risparmi economici per 1milione 400mila euro (più un ulteriore risparmio derivante da interventi straordinari) e, sul fronte energetico, risparmio di metano per 1.417.000 kWh/anno e di energia elettrica per 194.000 kWh/anno. Il progetto si articolerà principalmente su due ambiti: sul fronte termico, si prevede la sostituzione delle caldaie - prediligendo la tipologia “a condensazione” molto più efficiente -, l’adeguamento normative delle centrali, l’isolamento di coperture e l’attivazione di un sistema di monitoraggio dei consumi; sul fronte elettrico, si prevede la sostituzione dei corpi illuminanti in favore di soluzioni a led ad alta efficienza energetica che garantiscono un ottimale comfort illuminotecnico.   “L’amministrazione ha fortemente voluto dare il via ad un nuovo sistema per definire e garantire la manutenzione programmata, ordinaria e straordinaria, di tutti i plessi scolastici comunali”, ha commentato il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. L’obiettivo primario è quello di privilegiare il risparmio energetico, puntando al contempo sulla razionalizzazione finanziaria per assicurare il miglior servizio possibile a beneficio della comunità scolastica”. “Catanzaro è la prima grande città del Sud ad aver stipulato un’intesa di questo genere – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Catanzaro, Raffaele Scalise - che fa seguito alla parziale rimodulazione degli interventi previsti in Agenda Urbana nella direzione di favorire l’efficientamento energetico degli immobili comunali. L’obiettivo e l’auspicio è quello di riuscire ad incidere positivamente in un settore strategico per l’ente, dimostrando la capacità di programmare a medio e lungo termine”.    “Ecosfera Servizi con i partner ConMar e Graded – è orgogliosa di poter avviare con il Comune di Catanzaro (primo grande comune del sud, nel lotto 15 del bando Consip SIE4, ad aderire alla convenzione) un percorso di rigenerazione energetica fondato sui principi e sulle politiche di sostenibilità ambientale che devono sempre di più caratterizzare l’agire comune”, ha detto Floriana Tomassetti, amministratore unico di Ecosfera Servizi Spa. “Felici di poter lavorare sulle scuole di un importante Capoluogo del Sud, migliorando il comfort e la vivibilità per migliaia di studenti e per il personale scolastico: un tassello importante, insieme al risparmio per le casse pubbliche. In termini di semplificazione, l’amministrazione avrà a disposizione un unico interlocutore per la gestione impiantistica ed energetica di ben 52 plessi scolastici. Soddisfatti anche dei risvolti ambientali: gli interventi messi in campo permetteranno di ridurre ogni anno l’immissione, nell’aria che respiriamo, di circa 570 tonnellate di anidride carbonica, pari alla capacità di assorbimento di CO2 di 25mila alberi. Una buona amministrazione prepara al futuro, e qui lo state facendo egregiamente. Catanzaro diventa un grande esempio di buona amministrazione per tutto il Mezzogiorno”.   Wed, 05 Jul 2023 12:35:44 +0000 Catanzaro Parte da Palermo la quinta edizione della settimana Internazionale del Liberty denominata " L'Art Nouveau week " http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32127-parte-da-palermo-la-quinta-edizione-della-settimana-internazionale-del-liberty-denominata-l-art-nouveau-week.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32127-parte-da-palermo-la-quinta-edizione-della-settimana-internazionale-del-liberty-denominata-l-art-nouveau-week.html Si è svolta questa mattina presso Villa Igea la conferenza stampa di presentazione della quinta edizione della Settimana Internazionale del Liberty denominata  "L'Art Nouveau week ". L'iniziativa, promossa dall'associazione Italia Liberty le cui attività sono curate da Andrea Speziali insieme al comitato scientifico, parte da Palermo e si articolerà in tutta Europa dall'8 al 14 luglio con un palinsesto ricco di appuntamenti, tra visite guidate, mostre, performance, convegni e spettacoli con il patrocinio di Ministero della Cultura e dell'Enit.  Di seguito la dichiarazione dell'assessore alla cultura Giampiero Cannella intervenuto questa mattina all'incontro. "Palermo è una città che si caratterizza per la presenza di molteplici periodi storici di cui ne è testimonianza. Oltre al periodo normanno, Il liberty è uno dei momenti più caratterizzanti della storia di Palermo che ha lasciato tracce profonde non soltanto nell’architettura ma anche nell’arredo, nei complementi d’arredo, nel gusto, nella moda e quindi riscoprire quel periodo e valorizzarlo significa dare una visione e un’immagine di Palermo anche a livello internazionale fuori dai cliché e dagli stereotipi che finora hanno caratterizzato la nostra città. Per questo l’amministrazione sta lavorando con tutta una serie di soggetti per valorizzare questo percorso liberty in tutte le sue declinazioni. Una delle prime cose che abbiamo fatto, per esempio, è stata la mostra su Basile, presso l’archivio storico comunale, dove abbiamo esposto alcuni documenti inediti compresi i piani costruttivi del Teatro Massimo. Abbiamo inoltre ridenominato i cantieri culturali alla Zisa, aggiungendo la denominazione officine Ducrot per riscoprire la vocazione originaria di quello spazio. E ancora, stiamo lavorando con studiosi, ricercatori e istituzioni per poter valorizzare ancor di più il percorso liberty palermitano". Wed, 05 Jul 2023 12:26:56 +0000 Palermo Book Baby Boom: Leggere Coccole a Crotone http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32125-book-baby-boom-leggere-coccole-a-crotone.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32125-book-baby-boom-leggere-coccole-a-crotone.html Sabato 24 giugno la dott.ssa Maria Angela Lacalamita dell’associazione di Bari ‘Leggere Coccole’ è giunta a Crotone in vista degli eventi in programma riguardanti il progetto di lettura per la fascia d’età 0-6 anni ‘Book Baby Boom’ finanziato dal Cepell. La giornata è iniziata presso i locali della biblioteca ‘Piergiorgio Frassati’ della Fondazione D’Ettoris con la full immersion dedicata alla formazione degli operatori culturali e bibliotecari che hanno frequentato in questi mesi le prime otto lezioni su piattaforma digitale del corso ‘Il cantastorie e la valigia degli attrezzi’. In tanti con entusiasmo hanno ascoltato la dott.ssa Lacalamita parlare della lettura ad alta voce e di come impostare la voce, imparando a distinguere – come scrive Bruno Tognolini in ‘Leggimi Forte’ – la ‘voce di fiume’ dalla ‘voce di pietra’. Successivamente la teoria è stata messa in pratica attraverso una serie di esercizi teatrali basilari che hanno aiutato i corsisti a conoscere la respirazione diaframmatica, a gestire lo spazio e la fantasia, e a modulare l’intonazione della voce. I partecipanti al corso sono stati infine suddivisi in gruppi e hanno potuto sperimentare singolarmente la lettura ad alta voce di un libro a propria scelta. Nel pomeriggio si è svolto ‘Com’è bello passeggiar con Mary’ l’evento dedicato ai più piccoli al quale hanno preso parte le famiglie con i loro bimbi dai 2 ai 6 anni che hanno avuto modo di ascoltare una serie di letture itineranti in tre tappe: dal chiosco della villa comunale ci si è spostati prima presso la magica location della torre aiutante del castello Carlo V poi presso il fossato. L’accesso ai locali della fortezza è stato gentilmente concesso dal Comune di Crotone partner della Fondazione D’Ettoris in questo progetto. La dott.ssa Lacalamita si è cimentata nella lettura di libri illustrati simpaticissimi come ‘Gelato!’ di Elisabetta Pica e Silvia Borando ed ‘Ecco il lupo’ di Alexandre Rampazo che hanno tanto meravigliato e divertito il pubblico. Durante l’ultima tappa del percorso i bimbi più grandi hanno continuato ad ascoltare attentamente le magiche storie lette da Mari, i più piccoli invece si sono dedicati all’esplorazione dei libri toccandoli e sfogliandoli. Tutti quanti, dai corsisti alle famiglie, sono rimasti entusiasti e non vedono l’ora di rincontrare Mari che tornerà a settembre nella città di Pitagora. Fri, 30 Jun 2023 13:51:13 +0000 Crotone Portfolio Cafè, esposta presso il Bar Lux la mostra “Buen Camino!Il viaggio della vita, passo dopo passo” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32123-portfolio-cafe-esposta-presso-il-bar-lux-la-mostra-buen-camino-il-viaggio-della-vita-passo-dopo-passo.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32123-portfolio-cafe-esposta-presso-il-bar-lux-la-mostra-buen-camino-il-viaggio-della-vita-passo-dopo-passo.html Sarà inaugurata domani, alle ore 17, e rimarrà esposta fino al 31 luglio, la mostra fotografica “Buen Camino!Il viaggio della vita, passo dopo passo” allestita presso i locali del Bar Lux. La mostra è realizzata da Claudia Gaetana Rubino, socia nonché componente del Direttivo del Gruppo Fotoamatori Crotone, nell’ambito dell’iniziativa Portfolio Cafè. La mostra di Rubino, racconta il Cammino che da secoli i pellegrini compiono verso Santiago de Compostela, quale metafora della vita e percorso interiore. Attraverso le dodici immagini esposte presso il Bar Lux, viene raccontata la fatica della strada, la solitudine, l’arrivo in Cattedrale ma anche il rimettersi in viaggio verso Finisterre, dove il sole tramonta per lasciare spazio ad un nuovo giorno.  “Ogni cammino è metafora del ‘pellegrinaggio terreno’, ossia la vita stessa – spiega Claudia Rubino -  Ecco perché l’intento di questo lavoro non è di tipo documentaristico ma allegorico.  I pellegrini procedono tra le asperità e gli ostacoli, affrontando salite improvvise e ripide discese, posando i piedi su sassi, erba, terra, sabbia, asfalto; bagnandosi il viso con la pioggia, superando la grandine, sfidando il sole cocente, pregando e imprecando, seguendo indicazioni chiare o decidendo la direzione da scegliere ad un bivio; in completa solitudine o condividendo il pane con uno sconosciuto,  assaporando in consapevolezza  il ‘qui e ora’. Anche quando giungono alla meta, non si fermano, ma proseguono e, dalle ceneri di ciò che erano, rinascono come persone nuove”.  “Continua anche per i mesi estivi l’appuntamento della nostra associazione col Portfolio Cafè – è il commento del Presidente del Gruppo Fotoamatori Crotone Domenico Perpiglia – In questo caso è la nostra socia Claudia Rubino che, con le sue immagini, ci conduce per mano a viaggiare lontano, sui passi dei pellegrini che da secoli si mettono in viaggio, a piedi, verso la tomba di San Giacomo Apostolo, percorrendo oltre ottocento chilometri a piedi. Al contempo ci fornisce gli spunti iconici per riflettere sul cammino come percorso interiore e sulla nostra stessa vita, un viaggio che, lungi dall’essere un mero inanellarsi di passi, rappresenta, invece, una crescita costante alla ricerca di un senso superiore”. Per informazioni visitare il sito www.gruppofotoamatoricrotone.it o scrivere all’indirizzo email gruppofotoamatoricrotone80@gmail.com Fri, 30 Jun 2023 13:24:42 +0000 Crotone All’Ocean Live Park di Genova è arrivata WindWhisper, la prima barca http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32121-all-ocean-live-park-di-genova-e-arrivata-windwhisper-la-prima-barca.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32121-all-ocean-live-park-di-genova-e-arrivata-windwhisper-la-prima-barca.html Una giornata intensa ed emozionante. All’Ocean Live Park è arrivata WindWhisper Racing Team che ha vinto la terza tappa della VO65 Sprint Cup di The Ocean Race aggiudicandosi la vittoria finale. Ma è stato anche il giorno della visita del presidente del Coni Giovanni Malagò, della premiazione della Regata 999 con protagonisti i ragazzi dei Centri educativi sociali del Comune di Genova e di due importanti incontri sui temi della sostenibilità.   Un benvenuto al sapore di pesto. La barca polacca ha tagliato il traguardo in soli sei nodi di vento alle 12:27:52 con un tempo finale di 10 giorni 23 ore 17 minuti e 52 secondi. Le altre imbarcazioni sono attese nella giornata di Martedì 27 giugno. Sul molo dell’Ocean Live Park ad attendere i vincitori il Sindaco di Genova Marco Bucci che come primo atto ha offerto a ogni membro dell’equipaggio un piatto di trofie al pesto. Poi festa grande sul palco con la premiazione affidata all’assessore allo sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi.   La giornata stata contrassegnata anche dalla visita del presidente del Coni Giovanni Malagò che ha visitato il Fiv Experience Village e l’area dedicata a Genova 2024 Capitale dello Sport accompagnato dal presidente della Federazione italiana Vela, Francesco Ettorre, e dalla stessa Alessandra Bianchi. “Portare qui The Ocean Race è un’altra grande scommessa vinta”, ha sottolineato Malagò. “Per Ocean Race le varie istituzioni hanno giocato insieme, compatte e oggi siamo qui per onorare l’organizzazione. Oggi sento e vedo che Genova è il centro del mondo e dell’attenzione nello sport e soprattutto della vela. Stamattina, parlando con altri colleghi dello sport, dicendo di andare a Genova tutti mi hanno chiesto se fosse per Ocean Race. Penso che Genova oggi sia un riferimento prezioso sul tema della sostenibilità. La vela rispetto ad altri ha la sostenibilità e il rispetto ambientale nel dna. Genova è una di quelle città che sta vivendo un periodo di entusiasmo anche per questi eventi e l’amministrazione ha fatto molto bene ed è un dato di fatto. Dall’Ocean Race a Genova 2024 qui lo sport è davvero un fatto re di crescita e di straordinaria visibilità».   A Genova è stata presentata anche l’impresa di Luca Rosetti e Alessandro Torresani, gli unici solitari italiani al via della prossima Minitransat, classica e prestigiosa regata oceanica in partenza da Les Sables d’Olonne (Francia) il prossimo 24 settembre. Non poteva esserci un contesto migliore della “Mini6.50 Academy”, ospitata e voluta dalla Federazione Italiana Vela in concomitanza con il Grand Finale del giro del mondo, per presentare un’altra prestigiosa sfida bagnata dal blu intenso dell’Atlantico.   “Siamo orgogliosi di essere al centro del mondo sportivo e della vela in queste intense giornate”, sorride l’assessore allo Sport del Comune di Genova, Alessandra Bianchi. “La presenza del presidente Malagò impreziosisce ancora di più questo Ocean Live Park e conferma quanto sia importante questo evento e tutto il lavoro che Genova sta svolgendo dal punto di vista sportivo in vista di un anno importante come il 2024 in cui saremo Capitale Europea dello Sport”.   Genova “punto di riferimento” sui temi della sostenibilità. In attesa dell’Ocean Summit di domani, l’Ocean Live Park ha ospitato due importanti forum. È stata presentata, in anteprima mondiale, l’Agenda condivisa dei sindaci per la transizione, un piano comune che vedrà la collaborazione tra i comuni - con Genova capofila - e la Commissione europea. Al centro della giornata, oltre al tema dell’acqua come risorsa sempre più preziosa, il confronto tra l’agenda europea e i piani di lavoro delle realtà locali, con il reciproco impegno di fare fronte comune. “Presentare oggi la prima agenda di transizione comune dei sindaci è un punto di arrivo ma anche di partenza verso un ambizioso lavoro in sinergia dedicato alla cultura e tutela degli oceani”, spiega il Sindaco di Genova Marco Bucci. “La EU Mission Charter nasce per costruire un nuovo modo di rapportarsi con il mare e con l’acqua, oro blu che sta alla base delle nostre vite. Le città a vocazione portuale hanno il dovere di impegnarsi e attivarsi per tutelare l’ambiente marino e sostenere concretamente la blue economy: Genova sta lavorando per diventare la città pilota per sviluppare l’economia del mare nel rispetto dell’ambiente”. La Missione “Oceani e Acqua” si pone come obiettivo quello di velocizzare il processo di rigenerazione della salute dei mari e dei bacini di acqua dolce, nel rispetto delle politiche internazionali. Genova è stata la prima città europea ad aver aderito alla Missione già nel settembre 2022 e ha promosso la coalizione dei sindaci. Gli obiettivi di sostenibilità dovranno essere perseguiti da tutti i soggetti coinvolti che dovranno fare squadra e tagliare tutti insieme il traguardo del 2030. Oggi, oltre  ai rappresentanti delle realtà locali italiane e spagnole che hanno già aderito alla Missione e ai messaggi di saluto della presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e del ministro degli Esteri Italiano, già presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, sono intervenuti i rappresentanti della Commissione Europea tra cui Kestutis Sadauskas vice direttore generale DGMARE, il parlamentare europeo genovese, Marco Campomenosi, il vice ministro Italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il presidente di Gruppo IREN Luca Dal Fabbro e rappresentanti di Università, di Banca Europea degli Investimenti, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, la Guardia Costiera, la Marina Militare e 40 Sindaci fra quelli italiani e spagnoli aderenti alla Coalizione.   Genova ha tenuto a battesimo anche "Eyes on Plastic", un progetto pilota per l'applicazione delle tecnologie aerospaziali alle attività di monitoraggio e individuazione di cumuli di plastica sul territorio e nel mare, per dare un futuro di benessere e sostenibilità all'ecosistema marino, a tutto l'ambiente e all'umanità.  Al progetto stanno lavorando Esa (Agenzia Spaziale Europea), Enel e Comune di Genova attraverso un Protocollo d'intesa che mira alla messa a terra di una progettualità inserita nel solco dei grandi programmi europei e globali di contrasto e raccolta di plastiche abbandonate nel mare e nell'ambiente.  Al convegno hanno partecipato l'assessore comunale al Porto Francesco Maresca, il parlamentare europeo Marco Campomenosi, il direttore marittimo della Liguria ammiraglio Sergio Liardo, l'Head of Electrification di Enel Sonia Sandei e Davide Coppola, Head of Space Applications Initiatives di Esa.   Sono stati i ragazzi della Regata 999 dei Municipi di Genova a dare il benvenuto alla prima imbarcazione che ha concluso The Ocean Race. Gli oltre 80 ragazzi erano presenti all'Ocean Live Park per la premiazione della Regata, realizzata dal Comune di Genova - Genova Blue District, Job Centre - all'interno del progetto C-City Genova Città Circolare. Dopo la vivacissima cerimonia, che ha visto vincere il Municipio Centro Est, i ragazzi hanno animato l'area dell'Innovation Village, cimentandosi nei tantissimi laboratori e esperienze proposte nei 9 stand delle soluzioni innovative per la tutela del mare e dell’ambiente. Secondo posto per Municipio Centro Ovest e terzo per Municipio Valpolcevera; quarto posto ex aequo per tutti gli altri partecipanti, nel nome della condivisione e della sportività.    Nel pomeriggio, l'Innovation Village ha ospitato il Sea Forum, un incontro tra esperti per approfondire il legame tra Genova e il mare in ottica della promozione di spazi inclusivi e accessibili attraverso l’innovazione, il rinnovamento, l’arte e la cultura nelle città costiere.   Con l’arrivo delle altre barche attese e l’Ocean Summit, la giornata di martedì 27 sarà segnata da un’ondata di felicità. Protagonista di un charity event unico nel suo genere nella storia della nautica sarà Alice Leccioli con il suo esoscheletro “Felicità”, così lo battezzò la ventunenne ferrarese affetta dalla nascita da diparesi spastica quando nel 2019 una donatrice anonima, a seguito di una campagna di sensibilizzazione, le regalò EKSO. Si tratta di un esoscheletro riabilitativo robotizzato per la deambulazione di persone con deficit motori agli arti inferiori (paraplegie e tetraplegie complete e incomplete, emiplegie, sclerosi multipla, ictus). Un gioiello della tecnologia distribuito in Italia dalla genovese Emac e figlio delle ricerche della californiana Ekso Bionics di Richmond. All’Ocean Live Park Alice grazie al suo esoscheletro e accompagnata da Paolo Moretti, direttore della UOC di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini, salirà per la prima volta a bordo di una barca per lanciare una campagna crowdfunding Gaslininsieme per l’acquisto di un robot riabilitativo destinato al reparto di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini. Fri, 30 Jun 2023 13:10:46 +0000 Scienza il 28/6 in Cittadella evento promosso da AISLA http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32114-il-28-6-in-cittadella-evento-promosso-da-aisla.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32114-il-28-6-in-cittadella-evento-promosso-da-aisla.html Malattie neurodegenerative. Il 'nuovo' paradigma assistenziale" è il titolo dell'iniziativa, promossa dalla comunità Sla calabrese, che si terrà mercoledì 28 giugno, dalle ore 14, presso la sala verde della Cittadella di Catanzaro. Si tratta di un momento di riflessione e confronto con le istituzioni calabresi, gli operatori sanitari e la Cittadinanza, sull'assistenza domiciliare per le malattie neurodegenerative ad alta complessità assistenziale e le cure palliative, per celebrare la ricorrenza dei 40 anni di attività dell'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla), e dei 10 anni dalla scomparsa dei soci fondatori di Aisla Calabria, Maurizio Casadidio e Osvaldo Pieroni. Dopo i saluti istituzionali del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, della presidente nazionale Aisla Onlus, Fulvia Massimelli, e della presidente Aisla Calabria, Francesca Genovese, il programma dell'evento si svolgerà in due parti. Nella prima sarà sviluppato il tema sotto il profilo giuridico e clinico, con gli interventi del giudice della Corte costituzionale, Luca Antonini, e del medico palliativista, Daniela Cattaneo. Nella seconda parte, invece, nella quale verrà approfondito il tema delle buone prassi per la presa in carico della persona con Sla in Calabria, si confronteranno il direttore sanitario del Centro clinico San Vitaliano di Catanzaro, Bonaventura Lazzaro, il dirigente medico responsabile pneumologia territoriale dell'Asp di Cosenza, Giovanni Malomo, la neurologa dell'Asp di Reggio Calabria, Fortunata Tripodi, il commissario straordinario dell'Asp di Catanzaro, tenente generale medico Antonio Battistini, la dirigente del settore programmazione dell'offerta ospedaliera e sistema delle emergenze-urgenze del dipartimento salute della Regione Calabria, Maria Pompea Bernardi. Modererà il dibattito Daniela Infantito, avvocato Foro di Trieste. Tue, 27 Jun 2023 14:04:00 +0000 Catanzaro Al via l'Estate romana 2023 http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32103-al-via-l-estate-romana-2023.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32103-al-via-l-estate-romana-2023.html Quattro mesi di eventi in tutta la città tra proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, concerti, mostre, incontri, visite guidate, laboratori per bambini e ragazzi e tanto altro. È questa l’Estate Romana 2023 – che inizia oggi e che continuerà fino al 15 ottobre – promossa da Roma Capitale, in collaborazione con la Siae e i servizi di comunicazione di Zètema Progetto Cultura, presentata oggi al Teatro India, dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, e dall’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor. Sarà diffusa su tutto il territorio cittadino, sono coinvolti i territori di tutti i 15 Municipi della città, con eventi di ogni dimensione: rassegne di cinema, concerti, spettacoli teatrali e festival ma anche piccoli eventi a dimensione di quartiere. Un’Estate Romana che sarà all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’accessibilità per tutti. Elemento caratterizzante di questa edizione sarà il cinema, con ben 24 arene all’aperto che punteggiano tutta la città e che saranno realizzate dai vincitori del bando Estate Romana 2023-2024, oltre che da varie istituzioni culturali cittadine. ·Quanto ai progetti vincitori del Bando, sono 14 quelli che daranno vita in diversi periodi dell’estate a proiezioni cinematografiche. Di questi progetti, 10 sono risultati vincitori della sezione 3 del Bando, specificamente riservata alle arene a ingresso gratuito: San Lorenzo Cinema con Sapienza (Municipio II), Il Cinema Oltre – Arena Cinema Parco Labia (Municipio III), Cinema sul tetto – Visioni periferiche (Municipio V), Cinematic – Così lontani così vicini (Municipio V), Karawan – Festa di Cinema Commedie e Culture (Municipio V), La periferia raccontata dal Cinema (Municipio VI), Cinema alle Mura… e non solo (Municipio VII), Punta sacra Film Fest (Municipio X), Cinecorviale Estate (Municipio XI), Ciak Cinema Arena (Municipio XV). Altre 4 arene sono poi previste da altrettanti progetti della sezione 1 del Bando, quella generale, come: Notti di Cinema a Piazza Vittorio (Municipio I), Isola del Cinema presenta: Cantieri dell’Immaginario (Municipio I), Arena Garbatella, (Municipio VIII), l’Arena Cinevillage Monteverde (Municipio XII). Ci saranno poi numerose altre iniziative gratuite dedicate al cinema e ai suoi protagonisti che verranno realizzate grazie al sostegno di Roma Capitale. Le tre arene dell’iniziativa Cinema in Piazza della Fondazione Piccolo America con un programma di proiezioni fino al 16 luglio, nelle arene di San Cosimato a Trastevere (Municipio I), del Casale della Cervelletta nella Riserva Naturale Valle dell'Aniene (Municipio IV) e al Parco di Monte Ciocci a Valle Aurelia (Municipio XIII). Diverse poi le iniziative organizzate dalla Fondazione Cinema per Roma, a partire – dopo il grande successo dell’anno scorso – dalla seconda edizione di Roma Cinema Arena, la grande arena da 1.000 posti situata al Parco degli Acquedotti. Sempre a cura della Fondazione Cinema per Roma, si svolgerà all’aperto – nel Teatro Ettore Scola, immerso nel verde di Villa Borghese – anche la programmazione estiva di Casa del Cinema (Municipio II). Con il progetto ZCI – Zone a Cinema Illimitato, frutto della collaborazione di Zètema Progetto Cultura e Fondazione Cinema per Roma, la settima arte verrà portata in tre diversi territori: a Tor Bella Monaca, con l’arena cinematografica di via dell’Archeologia (VI Municipio), a Corviale (XI Municipio), con la sala all’aperto presso la Biblioteca Renato Nicolini, e a Monte Mario (XIV Municipio), con l’arena allestita nel comprensorio di Santa Maria della Pietà. Inoltre, Alice nella Città per conto di Cinema per Roma organizzerà al Laghetto di Villa Ada (Municipio II) l’arena del Floating Theatre. Ci sarà infine cinema all’aperto anche presso il Teatro India (Municipio XI) che ospiterà un’arena estiva con una rassegna di cinema italiano sul teatro e la città di Roma, curata dalla Fondazione Cinema per Roma in co-realizzazione con la Fondazione Teatro di Roma. Ma l’Estate Romana 2023 sarà anche molto altro; qui di seguito una selezione degli eventi e delle rassegne previste in città per questa edizione: Bando biennale 2023-2024 L’avviso pubblico biennale “Estate Romana 2023 -2024” pubblicato il 16 marzo scorso è stato pensato per selezionare progetti culturali in grado di attirare un pubblico più ampio possibile e dal carattere diffuso, coinvolgendo i territori di tutti i Municipi di Roma Capitale. Nell’avviso, inoltre, ai proponenti è stata richiesta una particolare attenzione alle tematiche ambientali, per quanto riguarda gli allestimenti e l’organizzazione, e l’accessibilità per tutti. Oltre alle arene cinematografiche finanziate con l’avviso e già sopra elencate, qui di seguito, a titolo di esempio, alcuni dei progetti vincitori della sezione generale (la n°1) del bando, i primi classificati per ogni Municipio: Eventi che cominciano nel mese di giugno Sull’isola pedonale di via Pesaro e in altri luoghi del V Municipio è in programma la X edizione di Bande de Femmes, il festival di illustrazione e fumetti che propone tra giugno e agosto incontri con scrittrici, scrittori e artisti, ma anche live painting e mostre ospitate da librerie indipendenti e da studi d’artista del quartiere Pigneto; A largo Alessandrina Ravizza (Municipio XII) prenderà il via a giugno (fino a settembre) l’arena Cinevillage Monteverde (tra quelle già elencate) con un palinsesto di proiezioni di anteprime, incontri con registi e attori, eventi speciali appuntamenti culturali e spettacoli dal vivo, oltre a un villaggio dello sport realizzato in collaborazione con il Coni; Appuntamento al parco di Torre del Fiscale (Municipio VII) per Attraversamenti Multipli, festival che tra giugno e luglio proporrà 45 appuntamenti in dialogo con la natura urbana. In programma performance ed eventi site specific presentati da 19 compagnie, di cui 5 internazionali, laboratori e talk; Prende il via a giugno anche il Youth Fest, festival multidisciplinare focalizzato sulla creatività under 30 che coinvolge giovani artisti, e artisti provenienti dall’Italia e dall’estero selezionati da una giuria under 25. Fino a luglio al Teatro India (Municipio XI), spettacoli, concerti, mostre, proiezioni, incontri, passeggiate urbane e workshop per gli studenti. Eventi che cominciano nel mese di luglio A luglio appuntamento con la III edizione di Sempre più fuori, la rassegna multidisciplinare che al Goethe Institut e all’Accademia Tedesca di Roma a Villa Massimo nel Municipio II propone una serie di eventi (presentazioni di libri, performance, spettacoli, proiezioni e una mostra fotografica) pensati per favorire l'incontro di culture e abilità diverse; Arcadia Urbana – Festa di Teatro Eco-Logico a Roma è in programma a luglio al Parco delle Valli di via Conca d’Oro (Municipio III). Una rassegna teatrale all’insegna della sensibilità ecologica: sfruttando la morfologia e le strutture già esistenti, gli eventi si svolgeranno senza l’utilizzo di corrente elettrica. Si prosegue ad agosto con: ·Energie Creative. Espressioni dal vivo nel territorio la rassegna teatrale, musicale e di danza che in diverse sedi del Municipio XIII (Teatro Aurelio, piazza Ormea, piazza Pio IX, parco Paparelli, largo S. Maria delle Fornaci, centro culturale Aurelio) proporrà otto appuntamenti all’insegna dell’inclusività e multiculturalità, con protagonisti artisti ed artiste emergenti e performer affermati; ·Roma Città Aperta darà vita, nel Municipio IV, a una serie di appuntamenti open visit negli atelier dei numerosi artisti e artiste coinvolti, con la guida di esperti di arte contemporanea e la presentazione di mediatori culturali; Cous Cous Unplugged presenterà nel Municipio XIV, nell’area parcheggio dell’Istituto comprensivo Pablo Neruda in via Casal del Marmo, un festival che esplora i temi della vita in periferia, della forza della musica e delle parole, della sostenibilità ambientale e dell’intercultura; ·All’anfiteatro del porto turistico di Roma di Ostia Lido (Municipio X), si svolgerà la settima edizione di Teatri d’Arrembaggio: piraterie, incanti e castelli di sabbia, manifestazione rivolta a un pubblico intergenerazionale con appuntamenti teatrali per adulti e ragazzi, spettacoli di stand up comedy con anteprime e artisti emergenti, e laboratori multidisciplinari; Scenarte. 29° Festival di teatro urbano porterà nel Municipio XV (tra Isola Farnese, Cesano, Labaro) vari spettacoli di compagnie italiane e internazionali, laboratori per anziani e per tutti, una mostra di pittori locali; Anomalie. La sperimentazione in periferia porterà nel Municipio VI (Parco delle Canapiglie e Teatro Tor Bella Monaca), la XVI edizione del festival dedicato al Nuovo Circo contemporaneo e alle Periferie, con la partecipazione di artisti italiani e internazionali. A settembre poi: Decima festival che nel quartiere Torrino nel Municipio IX proporrà attività rivolte a diverse fasce di età, tra teatro, concerti di musica elettronica e dj set, festival di cortometraggi con grande attenzione ad artisti emergenti, laboratori e conferenze; La XIV edizione di Festival della Letteratura di Viaggio si terrà tra la Biblioteca Casa delle Letterature e il Palazzetto Mattei a villa Celimontana (Municipio I) e si articolerà in presentazioni di libri e incontri con autori e giornalisti, laboratori di scrittura, film-making e fotografia, percorsi di trekking urbano con appuntamenti riservati a persone diversamente abili, workshop per operatori professionali del settore turismo; Chiasma – Interazioni Festival, la manifestazione multidisciplinare di arti e culture contemporanee che in diverse sedi nel Municipio VIII – tra cui Teatro Palladium e Spazio Rossellini – proporrà 20 appuntamenti tra performance, spettacoli di teatro e danza, concerti, tavole rotonde e workshop con la partecipazione di oltre 40 artisti singoli, relatori e compagnie anche dal respiro internazionale. A completare l’offerta del bando biennale anche tre manifestazioni che si svolgeranno in tre aree caratterizzate per l’elevata attrattività di pubblico durante la stagione estiva (previste nella sezione 2 dell’Avviso):   Tra giugno e agosto sulla penisola del laghetto di Villa Ada (Municipio II) si accendono i riflettori della nuova edizione del Villa Ada Festival. In cartellone concerti, Dj set, stand up comedy, presentazioni editoriali, mostre e installazioni site-specific, new media arts, videomapping e laboratori. Tra gli artisti attesi: Marlene Kuntz, Elodie, Ben Harper e Franz Ferdinand; ·A Villa Celimontana (Municipio I) da giugno a settembre torna Village Celimontana, storica manifestazione dedicata alla musica jazz. Accanto ai concerti, in programma un calendario di incontri, lezioni di ballo, laboratori musicali per bambini e ragazzi e talk sulla storia del jazz; Concerti, stand up comedy, laboratori di scrittura musicale e fumetto, lezioni di danza, dibattiti, e bookcrossing sono gli ingredienti di Piazza Gianicolo, in programma da giugno a settembre a piazzale Garibaldi (Municipio I). Altri Eventi Oltre a quelli elencati finora, l’Estate Romana 2023 offrirà anche molti altri eventi proposti e realizzati dalle principali istituzioni culturali cittadine. Qui alcuni esempi: LETTERATURA Tra gli appuntamenti più attesi della stagione estiva c’è LETTERATURE – Festival internazionale di Roma, giunto quest’anno alla XXII edizione, a cura dell’Istituzione Biblioteche di Roma. Allo Stadio Palatino, nel cuore della Roma antica, un programma di cinque serate a ingresso gratuito (3, 5, 9, 11 e 13 luglio) dal titolo La memoria del mondo in omaggio all’opera di Italo Calvino del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita. Tra gli ospiti Margaret Atwood, William T. Vollmann, Fernando Aramburu, Jeanette Winterson, David Diop, Maaza Mengiste; Anche quest’anno il Festival sarà preceduto da un’anteprima alla Casa delle Letterature con alcuni appuntamenti, tra i quali l’incontro con la Cinquina del Premio Strega 2023 (16 giugno) e quello con Anna Maria Gehnyei, in arte Karima 2g (22 giugno); MUSICA Il Teatro dell’Opera di Roma firma una nuova stagione di grandi eventi alle Terme di Caracalla con un cartellone estivo di 50 serate tra opera, danza, teatro, musica sinfonica, jazz e pop. Fino al 10 agosto, un programma trasversale in cui non mancherà un omaggio a Giuseppe Verdi, nell’ambito del progetto “VIVA Verdi”, e che vedrà in scena grandi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale tra cui Roberto Bolle, Myung-Whun Chung, Derek Deane e Moni Ovadia; Ancora un omaggio a Giuseppe Verdi per l’apertura il 12 luglio della programmazione estiva dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Sempre nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, quattro i concerti in cartellone fino al 20 luglio: un programma di alto livello, all’insegna della grande musica colta, che vedrà ospiti sul palco artisti quali Gianandrea Noseda, David Garrett e Stefano Bollani; ·È un’estate all’insegna di tour e concerti delle più grandi star nazionali e internazionali quella del Roma Summer Fest, la rassegna a cura della Fondazione Musica per Roma. Fino al 27 settembre nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone oltre 40 artisti saranno protagonisti di una stagione unica, tra cui Bob Dylan, Sting, Ludovico Einaudi, Caetano Veloso ed Elvis Costello. Per quanto riguarda la musica italiana, un cartellone per un pubblico di ogni età, da Antonello Venditti e Francesco De Gregori fino a Carl Brave, Madame, Tananai, Baustelle e tanti altri; Fino al 6 agosto appuntamento con Summertime, la stagione estiva prodotta dalla Fondazione Musica per Roma alla Casa del Jazz che porta al pubblico le migliori proposte del jazz contemporaneo italiano e internazionale. Oltre 60 tra concerti e spettacoli con focus specifici dedicati ai nuovi talenti italiani e stranieri (Rising stars), alle nuove tendenze (New Waves), alle grandi orchestre (Large Ensembles), ai virtuosi di basso, chitarra e sassofono (Guitar, Bass & Sax Heroes) e alla contaminazione (Cross over). TEATRO L’estate della Fondazione Teatro di Roma accenderà i riflettori negli spazi all’aperto del Teatro India e del Parco di Villa Torlonia. Due suggestivi luoghi sotto le stelle che dal 24 giugno al 27 luglio vedranno alternarsi: un interessante festival di circo contemporaneo “Circoinfest”, un laboratorio intensivo di teatro e cura nell’opera cechoviana del “Piero Gabrielli”, tre concerti del Teatro dell’Opera di Roma e altri cinque appuntamenti in collaborazione con il Municipio II. DANZA È in corso in questi giorni “Corpo Libero” la prima edizione della Festa della Danza, che è stata una sorta di manifestazione di apertura dell’Estate Romana e che proseguirà fino a domenica 18 giugno. Si tratta di un’importante novità nel panorama culturale della città, una serie di appuntamenti dedicati alla danza, con eventi diffusi sul territorio all’insegna della partecipazione, dell’intrattenimento e della condivisione, di spazi e linguaggi. Oltre 500 le danzatrici e i danzatori coinvolti, per un totale di 45 compagnie professionali e circa 125 repliche di spettacoli diffusi in tutti i 15 Municipi cittadini; Inoltre, appuntamento a partire dal 6 settembre con la 38ᵃ edizione del Romaeuropa Festival, a cura della Fondazione Romaeuropa, che torna con un’ampia programmazione diffusa in 13 spazi della Capitale con 90 spettacoli, 300 repliche e oltre 500 artisti provenienti da tutto il mondo per esplorare le “geografie” del nostro tempo, tra musica, danza, teatro, nuovo circo, creazioni per l’infanzia e arti digitali. ARTE A tutti questi appuntamenti si aggiungono poi le numerose mostre in programma a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, del Palazzo delle Esposizioni, del Mattatoio e del MACRO.   Fonte Zetema     Thu, 15 Jun 2023 12:43:23 +0000 Roma Presentato a Roma il “Festival Morellino Classica 2023” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32097-presentato-a-roma-il-festival-morellino-classica-2023.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32097-presentato-a-roma-il-festival-morellino-classica-2023.html È stato presentato a Roma i giorni scorsi il “Festival Morellino Classica 2023” organizzato dall’associazione culturale “La Società della Musica” che è anche destinatario di due prestigiosi riconoscimenti artistici e culturali: Antonio Bonfilio fondatore della rassegna è stato insignito il 7 dicembre in Campidoglio del Premio Nazionale Lucio Colletti 2022 per la Musica (Decreto del Presidente della Camera dei Deputati N° 1736/06) e il pianista Pietro Bonfilio, direttore artistico del Festival si esibirà in concerto il 6 novembre prossimo al Teatro alla Scala di Milano all’interno della programmazione principale della Stagione 2023. Oltre ai soggetti istituzionali e imprenditoriali, di fondamentale importanza è il coinvolgimento delle Istituzioni didattiche. La partecipazione ai programmi delle scuole musicali e accademie di Grosseto e provincia, attraverso una selezione degli allievi più dotati, pone l’attenzione sulla necessità dello studio musicale tra i giovani e sottolinea la viva attività presente sul territorio, per far emergere le eccellenze di cui è ricco. Grande importanza riveste la collaborazione con le prestigiose accademie internazionali tra cui l’Accademia Chigiana di Siena, Georg Solti Academy di Castiglione della Pescaia-Londra-Ginevra, Ikacademy di Bangkok, Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, Scuola di Musica di Fiesole, Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, Conservatorio “Rinaldo Franci” di Siena, Conservatorio “Luigi Boccherini” di Lucca, con l’esibizione dei loro straordinari allievi dei corsi di perfezionamento provenienti da tutto il mondo. In virtù di questa caratterizzazione il Festival, fin dalla prima edizione, ha ottenuto il riconoscimento di “alto profilo culturale e per questo meritorio” da parte del Ministero dei Beni Culturali.   I LUOGHI DEL FESTIVAL Il Festival è un appuntamento di largo respiro che si svolge nel periodo da aprile a settembre e nel periodo invernale per i concerti natalizi, in una varietà di posti, tra natura incontaminata, luoghi storici e prestigiose aziende. Tutti i concerti hanno la piacevole caratteristica, considerata la calda stagione, di svolgersi in un ambiente dal clima ideale. I numerosi luoghi, circa 20, sono inoltre, tra i più suggestivi del territorio di Scansano e della Maremma Toscana e sono di fondamentale importanza storica: sito etrusco di Ghiaccio Forte, Castello di Montepò (1300 circa), Piazza di Massa Marittima (1100), Chiesa di San Biagio di Montorgiali (1540), Convento del Petreto (1274), Teatro Castagnoli (1852), Santuario di San Giorgio di Montorgiali (1200 circa), Castello di Potentino (1150), Chiesa romanico-gotica di Roccalbegna (1300 circa), Chiesa di San Giorgio di Montemerano (1340), Castello di Manciano (1118), Piazza del Castello di Montemerano, Cassero Senese di Roccalbegna, Castello della Marsiliana di epoca medievale, Cassero Senese, Duomo di Grosseto, Teatro degli Industri di Grosseto (1819), Cattedrale di Sovana (VIII sec.), Vescovado della Fortezza Orsini di Pitigliano (1250), Sinagoga di Pitigliano (1598), Castello Aldobrandesco di Arcidosso (1100), Monte Labro Torre Giurisdavidica nel Parco Faunistico del Monte Amiata, Duomo di Pitigliano (1509), Chiesa di San Giovanni di Scansano (1276), Teatro Niccolini di Firenze (1650), sito paleontologico e archeo-minerario di Baccinello, frazione di Scansano. Altri luoghi di prestigio dell’itinerario musicale: Hotel Il Pellicano (ha ospitato il concerto dei Solisti della Scala nell’edizione 2013), Fattoria Le Pupille, Azienda Val delle Rose Famiglia Cecchi, Tenuta dell’Ammiraglia Frescobaldi, Teatro sull’Acqua di Sasseta Alta, Viveterna Panoramic Terrace di Castiglione della Pescaia, Fazioli Pianoforti Show Room Milano. Quest’anno il Festival terrà il concerto d’apertura in uno dei più antichi teatri della Toscana e dell’Italia, lo farà seguendo la sua tendenza e vocazione ad espandersi oltre i confini dei Comuni del Morellino e oltre la Maremma. Il 19 giugno, infatti al Teatro Poliziano di Montepulciano lo spettacolo di musiche, con l’Orchestra Danze Costumi della Tradizione Culturale Coreana, con il Patrocinio di Banca TEMA, in collaborazione con Istituto Coreano di Cultura a Roma e Ambasciata di Corea in Italia. Il 27 giugno prenderà il via la XII edizione con il concerto inaugurale e la presentazione del programma generale nella sala Marraccini della sede centrale di Banca TEMA Grosseto con la giovane talentuosa arpista di Treviso Virginia Pestugia, vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali, perfezionatasi al Mozarteum di Salisburgo. Eseguirà un programma con musiche di J. S. Bach, M. Ravel, G. Fauré, J. Cras. Il 1 luglio nel Palazzo delle Esposizioni di Scansano si esibirà il Duo Fiamma Nola flauto e Anthony Signorelli chitarra, giovani musicisti formatisi al Conservatorio “L. Boccherini” di Lucca e perfezionatisi con il celebre chitarrista Giampaolo Bandini. I giovani concertisti interpreteranno nell’occasione l’Histoire du Tango di A. Piazzolla e la Sonatina op. 205 di M. Castelnuovo-Tedesco. Questi due primi appuntamenti vogliono rimarcare l’attenzione, da sempre dimostrata dal Festival, verso i giovani musicisti di grande talento che si distinguono nel percorso dei loro studi di perfezionamento e dar loro la possibilità di accostarsi ai nomi importanti dei musicisti internazionali che fanno parte della rassegna. Il Festival riparte, dunque, con brio musicale, freschezza esecutiva e speranza nella migliore gioventù musicale italiana. Ciò alla luce dei risultati riscossi nell’ultima stagione e nel suo primo decennio, non solo dal punto di vista artistico dove può vantare la partecipazione di tanti nomi della musica internazionale, ma anche in termini di riconoscimenti dalla stampa, dal mondo dello spettacolo e della cultura nazionale.  Siamo come sempre determinati a proseguire con la motivazione e la passione che ci hanno portato fin qui e ci hanno permesso negli ultimi anni di affrontare anche la difficile emergenza non solo sanitaria ma anche economica, riuscendo, seppur con grande difficoltà, a non fermare mai la musica. E sappiamo quanto questo sia stato apprezzato dal nostro pubblico e dal mondo della cultura e dell’arte. Con la prossima stagione continua, dunque, la progettualità culturale che la rassegna ha fin qui realizzato con oltre 280 concerti in 30 luoghi diversi allo scopo di arricchire sempre di più il territorio di un’offerta musicale copiosa e di qualità, rendendolo turisticamente sempre più ricercato e appetibile. Molti dei prossimi concerti saranno realizzati nel Teatro Castagnoli, cuore del Festival, che in tutti questi anni abbiamo contribuito a far conoscere anche oltre il territorio poiché è un piccolo gioiello storico-architettonico che sorprende il turista che non s’aspetta di trovare in un piccolo borgo della Maremma, un teatro vero e proprio dalle pregiate fattezze cittadine e sorprende anche il musicista che, in virtù di una eccellente acustica della sala, pari a quella dei più noti teatri d’opera o sale da concerto, ha piacere di esibirvisi.     Il 7-8-9 luglio, infatti, ci sarà la “tre giorni pianistica” denominata Morellino Piano Festival, un festival nel festival, dedicata esclusivamente al pianoforte nelle sue varie forme espressive: 3 giorni, 4 concerti, 7 pianisti con la collaborazione di straordinari pianisti internazionali tra cui la pianista moscovita Polina Osetinskaya, una delle più acclamate pianiste al mondo che aprirà i concerti dedicati al pianoforte in Duo con l’altra star della viola, anch’egli proveniente da Mosca, Maxim Novikov. Seguirà il Duo Schiavo Marchegiani, tra i più apprezzati al mondo con musiche di W. A. Mozart, J. Brahms, G. Rossini; inoltre il pianista Valerio Premuroso con musiche di A. Scriabin. Significativo, per molti aspetti non solo musicali, la presenza dei tre pianisti più rappresentativi de “Les Amateurs Virtuoses” di Parigi: Julien Kurtz, Martin Brice, Thomas Yu con musiche di M. Ravel, A. Scriabin, F. Chopin. F. Liszt. “Les Amateurs Virtuoses” è una realtà unica nel suo genere, in quanto offre eccezionali opportunità di esecuzione ai pianisti dalla doppia vita professionale, poiché oltre alla loro passione per il pianoforte e alle loro competenze e grandi doti musicali che ne fanno eccellenti musicisti al pari e talvolta superiori dei loro colleghi professionisti, la maggior parte eccelle anche in altre professioni, in campi così diversi come l'ingegneria, l'architettura, la medicina, l'insegnamento, la chimica, l’informatica. Per tutto il mese di luglio sarà allestita a cura del Festival nel Palazzo delle Esposizioni adiacente al Teatro la mostra personale del pittore della pittrice Zita Magnani dal titolo “La mia Maremma” Ad ogni edizione il Festival aggiunge uno o più nuovi luoghi nell’itinerario musicale e sarà così anche quest’anno; il nostro cammino musicale si arricchirà di un luogo molto importante dal punto di vista archeologico e paesaggistico: sito etrusco di Ghiaccio Forte di Scansano con il concerto all’alba che rientra nel programma del Festival dopo 4 anni di assenza. Il colle di Ghiaccio Forte che domina il corso dell’Albegna offre un’ampia visuale sull’intera valle, il mare e l’entroterra. Nel VI secolo a.C. accoglieva un santuario etrusco dedicato a divinità salutari, legate alla fertilità della terra, degli animali e dell’uomo. Questo suggestivo luogo, sarà il palcoscenico archeologico-naturalistico del concerto all’alba del 2 luglio con inizio alle ore 5.30 del mattino con gli Ottoni della Cappella Musicale Pontificia Sistina direttore Giuseppe Calabrese musiche di J. S. Bach, G. Gabrieli, G. F. Handel, A. Vivaldi, T. Albinoni. Il prestigioso ensemble, formazione musicale che accompagna tutte le celebrazioni e i cerimoniali del Pontefice e del Giubileo. Il 15 luglio Karen Shahgaldyan violino e Maxim Novikov viola vedràl’esibizione di due celebrità provenienti dalla Russia e dall’Armenia nella Chiesa di San Giorgio di Montemerano. Il 16 luglio nell’antico Chiostro del Petreto (1280) si terrà il concerto del flautista Giuseppe Nova, tra i più importanti al mondo nel suo strumento, accompagnato al clavicembalo da Maurizio Fornero, con musiche di Telemann, C. P. E. Bach, J. C. Bach, A. Vivaldi, A. Corelli.   Musica Letteratura Pittura:   nell’ambito delle ricorrenze dei 110 anni dalla prima pubblicazione de À la recherche du temps perdu di Marcel Proust, il 22 luglio si terrà al Teatro Castagnoli di Scansano un appuntamento che unisce la musica alla letteratura con il direttore del Festival, il pianista Pietro Bonfilio che eseguirà musiche di C. Debussy, M. Ravel, E. Satie e con le voci recitanti degli attori Matteo Munari, Diletta Masetti, Giovanni De Giorgi, Luca Tanganelli, Elena Crucianelli, Zoe Zolferino, diretti dal regista Marco Filiberti L’altro importante appuntamento con i libri si terrà nel magnifico Castello di Potentino a Seggiano, di proprietà dei discendenti dello scrittore inglese Graham Greene, il 17 agosto e vedrà l’incontro poliedrico di vari aspetti e molteplicità della musica e della storia dei suoi strumenti, della tecnica e dei segreti della liuteria italiana da Stradivari ad oggi, tenuto da uno dei più apprezzati liutai italiani Stefano Trabucchi da Cremona, intervistato dal giornalista Roberto Messina in occasione della presentazione del libro “Il violino svelato” Academ Editore. Protagonista del concerto il celebre violinista Davide Alogna che oltre ad eseguire musiche per violino solo, darà esempi sonori delle varie voci dei preziosi violini di liuteria nelle varie epoche storiche attraverso i magnifici esemplari Stradivari, Guarneri del Gesù, Amati. Anche quest’anno, come ogni anno, avremo in programma non solo grande musica classica ma anche grande musica jazz. Da Israele Guy Mintus pianoforte un incredibile pianista che coniuga la tradizione ebraica alla musica classica, al canto lirico e ai classici del jazz proponendo composizioni originalissime eseguite con virtuosismo ineguagliabile, in Duo con il soprano Daniela Skorka. Il concerto si terrà il 23 luglio nella splendida tenuta di Val delle Rose di Grosseto   Il 13 agosto al castello di Potentino si esibirà Svetlana Bereznaya clavicembalista, pianista e organista. Svetlana Berezhnaya è Honoured Artist of Russia (2000) è uno dei primi cinque più importanti organisti russi. È una musicista illuminata artisticamente, con una visione unica e totale sulle enormi possibilità dell'organo. Moltissime sono le originali trascrizioni e adattamenti compositivi di opere per organo scritte da Svetlana Berezhnaya, utilizzate da musicisti in tutto il mondo. Per il pubblico del Festival e per gli amanti della tastiera, Svetlana si esibirà al pianoforte e al clavicembalo per una unica data in Italia. Contemporaneamente all’esibizione, il pittore spagnolo Carlos Pardo esporrà alcuni dei suoi quadri e dipingerà all’ascolto della musica, ispirato da essa. Gli strumenti a corda pizzicate sono una costante della nostra rassegna. Oltreché allo strumento della chitarra, l’attenzione del festival si è rivolta negli anni all’arpa. Come abbiamo visto è proprio l’arpa ad inaugurare la Stagione 2023 e sarà l’arpa lo strumento protagonista il 15 agosto nella romanica chiesa di San Giorgio a Montemerano a pochi chilometri da Scansano, borgo designato tra i più belli d’Italia. Tale appuntamento vedrà l’esibizione di una delle più apprezzate arpiste al mondo, Floraleda Sacchi. Ancora una formazione al femminile il 20 agosto con EsTrio, trio da camera tra i più apprezzati: Laura Gorna violino – Cecilia Radic violoncello – Laura Manzini pianoforte. EsTrio ha saputo raccogliere la tradizione della grande scuola italiana della Fondazione Stauffer, dell’Accademia Chigiana e della Scuola di Musica di Fiesole. Ha tenuto concerti per le maggiori istituzioni concertistiche in tutto il mondo al fianco anche di grandi musicisti quali Salvatore Accardo, David Finckel, Bruno Canino, Bruno Giuranna, Toby e Gary Hoffmann. Musiche di L. Boulanger, G. Gershwin/J. Heifetz, A. Piazzolla, N. Boulanger, L. Bernstein. Questo concerto si terrà al teatro Castagnoli di Scansano e concluderà la XII Stagione di Morellino Classica Festival.  Per tutto il mese di agosto sarà allestita a cura del Festival nel Palazzo delle Esposizioni adiacente al Teatro la mostra personale del pittore Antonio Chessa dal titolo “la musica nella mia pittura”. Verrà esposto nello stesso periodo il quadro “Il pianista” di Sandro Chia, creato appositamente per il Festival, donatoci dal grande pittore fiorentino e divenuto il logo per l’immagine del Festival. Prima di concludere la presentazione del programma, aggiungo la presenza il 29 luglio ancora in Teatro di uno dei soprani più importanti della storia della Lirica, Dame Felicity Lott, accompagnata al pianoforte da Bourges Maunoury Jacqueline. Felicity Lott, immenso soprano inglese, dallo smisurato repertorio operistico, non c’è grande teatro al mondo che non l’abbia ospitata, insignita delle più prestigiose onorificenze britanniche e francesi “Per i servizi alla musica”, ci onora della sua presenza per un appuntamento memorabile ed esclusivo per il nostro Festival, unica data in Italia, per la Maremma e per la Toscana. La XII edizione del Festival si concluderà il 6 gennaio 2024 con il Concerto del Nuovo Anno con l’opera lirica “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi con la Compagnia Lirica dell’Associazione Musicale Coreana in Italia. Fri, 09 Jun 2023 08:48:38 +0000 Roma La battaglia sulle Ztl a Roma non accenna a placarsi http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32095-la-battaglia-sulle-ztl-a-roma-non-accenna-a-placarsi.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32095-la-battaglia-sulle-ztl-a-roma-non-accenna-a-placarsi.html La battaglia sulle Ztl a Roma non accenna a placarsi, ancora una volta a prendere le parti dei cittadini è Fabrizio Santori, consigliere della Lega che non le manda certo a dire al Sindaco Gualtieri. Anche se è arrivata la marcia indietro del Comune sui nuovi divieti di circolazione imposti in Fascia verde a partire da novembre non si ferma la protesta. Intanto un dietrofront, quello di Roma Capitale, che ha il sapore della resa di fronte alle continue e pressanti proteste dei cittadini che, oltre a manifestare in Campidoglio e a travolgere il provvedimento con oltre 98 mila firme (tante quelle raccolte dalla petizione online del consigliere leghista Fabrizio Santori), ultimamente hanno iniziato a "sabotare" la nuova segnaletica stradale posizionata in corrispondenza dei varchi. Ma senza dubbio ha pesato anche il dissenso registrato all’interno del centrosinistra capitolino, che ha chiesto al sindaco Roberto Gualtieri e all’assessore Eugenio Patanè una sostanziale revisione dei divieti. “Pm10 e biossido di azoto (NO2) a Roma sono sotto i limiti da oltre un anno e mezzo, i divieti che il Campidoglio vuole imporre ai romani con la nuova fascia verde sono ingiustificati: lo dicono i dati dell’Arpa. Il sindaco Gualtieri alla guida della città la smetta di scimmiottare misure copiate di sana pianta da realtà ambientali, strutturali e socioeconomiche non commensurabili alla Capitale e che comporterebbero un gravissimo danno destinato a travolgere in particolare le fasce più deboli dei suoi abitanti, ormai stanchi di tollerare qualsiasi presa per i fondelli”. Lo dichiara in una nota il consigliere Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio, a proposito della nuova fascia verde. “La delibera deve essere cancellata. Le deroghe e le modifiche che propone il Campidoglio nel tentativo di imporre comunque un divieto inutile, anzi, estremamente dannoso all’economia della città e soprattutto ai cittadini meno abbienti, sono inaccettabili. Il Sindaco convochi presto il tavolo tecnico che la Lega chiede da settimane: è un fatto che i dati del 2018, sui quali poggia la delirante delibera ecochic, non corrispondono a quelli che si registrano oggi, quando tra mille disservizi e disagi, tra mezzi pubblici scarsi, vecchi e inquinanti, lavori in ritardo e strade non lavate da anni, i cittadini che hanno potuto hanno fatto la propria parte”, conclude Santori. La delibera è sospesa - ha detto alla piazza - ma sono solo parole perché non ci sono atti. Tutti noi vogliamo dei risultati, quelli del confronto di oggi non sono sufficienti perché la giunta avrebbe dovuto ritirare oggi stesso la delibera. Hanno già aperto un tavolo con la regione e il governo per capire  E allora allo stesso tempo hanno detto che apriranno un confronto con i comitati, e i consiglieri e i cittadini". In piazza del Campidoglio centinaia di cittadini romani hanno manifestato qualche giorno fa,contro le nuove limitazioni al traffico e la mega fascia verde che scatterà dal 1° novembre e che metteranno al bando migliaia di autoveicoli, impedendogli anche la sosta.  La Lega è stata la prima forza politica a lanciare una raccolta di firme online e su tutti i municipi per bloccare l'istituzione dei nuovi varchi Ztl a Roma. Di seguito la nota: "Non bastano i confini allargati fino al Gra, ma nella delibera che istituisce la fascia verde più grande d'Europa  con i mezzi pubblici sul podio del peggior servizio, la squadra Pd  guidata dal sindaco Gualtieri annota pure la proposta, a dir poco 'indecente', di rottamare la propria auto di non nuova motorizzazione ottenendo in 'premio' un abbonamento ai mezzi pubblici del valore di circa 250 euro. E manco a dirlo, per un solo anno. Una beffa che non è possibile sopportare: la delibera deve essere ritirata. I trasporti non migliorano, la situazione è disastrosa. La Lega non ci sta e lancia una raccolta di firme per bloccare la scelta di attivare addirittura varchi con telecamere per fermare i romani che non possono acquistare auto nuove". Lo ha dichiarato il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori. Così ieri, dopo giorni di riflessione e valutazioni tra uffici e giunta, le modifiche alla delibera sulla Ztl Fascia verde sono state illustrate alla maggioranza Si parte dallo slittamento di un anno delle misure più pesanti, ad esempio lo stop alle auto diesel Euro 4 (oltre 146mila veicoli nella Capitale) che non scatterà più tra cinque mesi, come previsto dal cronoprogramma iniziale, ma esattamente un anno dopo, a novembre 2024. Per quanto riguarda le automobili a benzina di classe Euro 3, invece, se ne riparlerà a fine 2025.  Ma anche a quel punto lo stop sarà solo parziale, visto che è previsto un sistema di permessi (a chilometraggio o a ingresso) che consentirà ai veicoli più vecchi di accedere comunque alla Fascia verde senza incorrere in sanzioni. Ora per il Comune si tratta solo di far «digerire» l’alleggerimento dei divieti alla Regione Lazio. E comincerà a farlo proprio nell’incontro previsto per oggi con il governatore Francesco Rocca in cui Roma Capitale esporrà le proprie proposte finalizzate, da un lato, a garantire la riduzione dell’inquinamento imposta dal Piano regionale sulla qualità dell’aria, e dall’altro a non infierire sulla popolazione evitando di costringere i cittadini a un costoso e immediato cambio d’auto. E dato che una delle critiche più pesanti alla delibera sulla nuova Ztl ambientale riguarda la sua ampiezza - da viale Palmiro Togliatti a est fino a via Pineta Sacchetti a ovest, e da via di Vigna Murata a sud fino alla Salaria - la giunta Gualtieri ha ovviato al problema identificando un secondo perimetro decisamente ridotto rispetto al primo. Così le dichiarazioni rilasciate in una nota dal capogruppo della Lega in Campidoglio, a proposito della nuova fascia verde. Santori sottolinea “La delibera deve essere cancellata. Le deroghe e le modifiche che propone il Campidoglio nel tentativo di imporre comunque un divieto inutile, anzi, estremamente dannoso all’economia della città e soprattutto ai cittadini meno abbienti, sono inaccettabili. Il Sindaco convochi presto il tavolo tecnico che la Lega chiede da settimane: è un fatto che i dati del 2018, sui quali poggia la delirante delibera ecochic, non corrispondono a quelli che si registrano oggi, quando tra mille disservizi e disagi, tra mezzi pubblici scarsi, vecchi e inquinanti, lavori in ritardo e strade non lavate da anni, i cittadini che hanno potuto hanno fatto la propria parte” conclude Santori.   Fri, 09 Jun 2023 08:35:25 +0000 Roma La Grecia torna alle elezioni il 25 giugno, Mitsotakis vuole la maggioranza assoluta http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32079-la-grecia-torna-alle-elezioni-il-25-giugno-mitsotakis-vuole-la-maggioranza-assoluta.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32079-la-grecia-torna-alle-elezioni-il-25-giugno-mitsotakis-vuole-la-maggioranza-assoluta.html Il premier e leader del partito conservatore greco Kyriakos Mītsotakīs, uscito vincente dalle elezioni di domenica, chiede un nuovo voto: "Ci stiamo dirigendo verso nuove elezioni (...) il prima possibile", ha dichiarato Mitsotakis durante un incontro con il presidente della Repubblica, Katerina Sakellaropoulou "possibilmente il 25 giugno" ha aggiunto. Nonostante la vittoria schiacciante con oltre il 40% dei voti, Mitsotakis non raggiunge il suo obiettivo di una maggioranza assoluta dei seggi nel nuovo Parlamento e dunque porterà il Paese di nuovo alle urne prima di luglio per consolidare il risultato. E una vittoria schiacciante, quella del partito conservatore di Kyriakos Mitsotakis nelle elezioni parlamentari di ieri in Grecia. Tuttavia, è chiaro che Mitsotakis non raggiunge il suo obiettivo di una maggioranza assoluta dei seggi nel nuovo Parlamento e dunque porterà il Paese di nuovo alle urne entro luglio per consolidare il risultato. Nuova Democrazia (ND) ottiene il 40,8% dei voti (su risultati ancora parziali), in netto vantaggio sulla sinistra dell'ex premier Alexis Tsipras, che si ferma al 20% dei voti, davanti al partito socialista Pasok-Kinal che incassa l'11,6%. Salutando la sua vittoria come "un terremoto politico", Mitsotakis, al timone dal 2019, ha già fatto capire che vuole andare a nuove elezioni, che potrebbero tenersi alla fine di giugno o all'inizio di luglio, e gli consentiranno, se confermerà questa performance, di ottenere la maggioranza assoluta. "Il risultato ha dimostrato che ND ha il consenso dei cittadini a governare da solo", ha detto il leader conservatore.   Le elezioni di ieri si sono svolte infatti con un nuovo sistema elettorale proporzionale, che elimina l'assegnazione dei 50 seggi al partito più votato, ma quando si tornerà a votare il premio di maggioranza verrà reintrodotto: e al governo di destra basterà il 37% dei voti per governare con la maggioranza assoluta dei seggi. Mitsotakis, laureato ad Harvard ed ex consulente di McKinsey, è arrivato al voto con il vento in poppa. La Grecia gode quasi di buona salute economica: la disoccupazione e l'inflazione sono diminuite, la ripresa del turismo post-Covid ha portato la crescita al 5,9% nel 2022.   Il risultato è un duro colpo per Tsipras, che ha perso la sua quarta battaglia elettorale consecutiva dopo essere stato premier dal 2015 al 2019, mandato durante il quale ha condotto i negoziati molto difficili con i creditori che fecero quasi uscire la Grecia dall'euro. Tsipras ha lasciato sul terreno un terzo dei voti ottenuti nel 2019, e in alcune aree è perfino arrivato alle spalle del partito socialista Pasok-Kinal, guidato dal 44enne Nikos Androulakis.   Un'altra vittima del voto è stato l'ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, il cui partito di sinistra anti-austerità MeRA 25 non arriva in Parlamento. Del resto, il migliore alleato del governo di destra sono state le divisioni dell'opposizione, che è andata al voto frammentata e conflittuale. Mitsotakis ha commentato: "Correremo più velocemente, per migliori stipendi, posti di lavoro, un migliore sistema sanitario, una Grecia più forte" e ha aggiunto: "Sono fiero e sento il peso della responsabilità per un risultato così importante". Il voto di ieri è il primo della Grecia da quando la sua economia ha cessato di essere sotto stretta supervisione da parte di istituti di credito internazionali che avevano fornito fondi di salvataggio durante la quasi decennale crisi finanziaria del Paese. La politica, per Kiriakos Mitsotakis, è cosa di famiglia dai primi istanti di vita. Si dice «nato prigioniero politico», perché quando il 4 marzo 1968 è venuto al mondo era ai domiciliari, imposti al suo clan dalla giunta militare. Quando aveva sei mesi di vita i suoi lo portarono in Turchia, in un esilio che sarebbe durato sei anni. Poi i colonnelli sono caduti. I Venizelos-Mitsotakis no. Certo Kiriakos Mitsotakis non è il solo politico greco ad appartenere a una dinastia. Il suo ex ministro dei Trasporti, che poi si è dimesso in seguito al tragico incidente ferroviario di Tempi, il 1 marzo scorso, è nipote di presidente, un altro dei tre Kostas Karamanlis che si sono avvicendati nella politica del Paese, uguali persino nel nome. A marzo si è dimesso, scusandosi per le colpe infrastrutturali che hanno portato al peggiore incidente ferroviario della storia greca (57 morti, 85 feriti).  Alle elezioni di maggio si è ricandidato ancora con Nea Demokratia, e gli elettori — della sua circoscrizione di Serres, in Macedonia Centrale — hanno perdonato anche lui. Poi ci sono i Papandreou; i Bakoyannis — come il 47enne Costas, sindaco di Atene, anche lui di Nea Demokratia — imparentati ancora con i Mitsotakis. Ma nessuno riesce come Kiriakos Mitsotakis, ora alle soglie del secondo mandato, a presentarsi come un «uomo nuovo», quasi un outsider, al servizio della svolta del Paese verso il progresso. Dal 2019, quando Mitsotakis è diventato premier per la prima volta, Tsipras e il suo partito sono sempre stati di sei punti percentuali fissi sotto di lui, nei sondaggi. Ma il voto di ieri ne ha divorati altri 14. Come è stato possibile? «Il vero avversario della sinistra non è nemmeno Mitsotakis, ma la sinistra stessa. Continua a non trovare un’identità dopo gli anni della crisi», spiegava al Corriere la notista politica di Kathimerini Dora Antoniou. Il partito socialista Pasok, andato bene dopo anni di vacche magre, ha fatto palesemente incetta di voti di Syriza. Bene anche i comunisti del KKE. «E poi Syriza ha inanellato errori clamorosi». Quasi incredibili. Venerdì, secondo il corriere della sera,a poche ore dal silenzio elettorale, l’ex ministra di Tsipras Theano Fotiou ha detto che «le riforme le deve pagare la classe media». Cioè chi guadagna, e lo ha ripetuto, «più di cinquemila euro l’anno». Il giorno prima l’ex ministro George Katrougalos si era fatto scappare un «tasseremo gli autonomi» che lo ha costretto a ritirarsi dalle elezioni. «E a parte queste boutade, l’assenza di una politica economica credibile da parte di Syriza, a cui la gente non ha ancora perdonato l’austerity del 2015, è costata carissima».  Nemmeno le politiche migratorie dure — sottolinea il corriere della sera,la costruzione e la proposta di prolungamento di un muro con la Turchia per fermare chi arriva dall’Asia centrale; il video di pochi giorni fa che mostra la guardia costiera greca abbandonare in mare un gommone di donne e bambini - gli costano troppo dissenso. L’economista radicale Yanis Varoufakis, il cui partito alle elezioni è rimasto sotto la soglia di sbarramento e quindi archiviato, ha parlato di una «orbanizzazione» o di una «erdoganizzazione» del Paese, con la vittoria di Mitsotakis: pugno duro, paura per lo stato di diritto, sovranismo e liberismo economico. Una ricetta che ai greci, reduci da un decennio nero di osservati speciali dell’economia europea, evidentemente non fa paura. Mitsotakis si propone soprattutto come l’uomo della crescita, e delle riforme che «per metterle in atto», ha detto nel discorso in cui ratificava la vittoria elettorale, «hanno bisogno del mandato pieno degli elettori». Tradotto: con il voto di ieri Nea Demokratia guadagna 146 deputati. Ne mancherebbero cinque per la maggioranza assoluta, e nulla osterebbe alla vecchia tradizione politica del «mercato delle vacche»: si potrebbe, e si è sempre fatto, convincere qualche deputato neoeletto a passare con i conservatori. O si potrebbe tentare un’alleanza improbabile con i socialisti, i cui telefoni il governo di Mitsotakis ha intercettato fino all’estate scorsa in uno scandalo che non è costato, nei sondaggi, neppure un decimale. Ma anche questa strada resterà percorsa solo formalmente, e a breve Kiriakos Mitsotakis rimetterà il mandato di formare il governo nelle mani della Presidente della Repubblica. Che lo passerà al secondo classificato, Tsipras: il quale però non ha i numeri, né gli alleati, per una proposta concreta. Venticinque giorni dopo il nulla di fatto — dunque si pensa il 25 giugno o il 2 luglio — la presidente riconvocherà le urne. Con la nuova legge elettorale, che ritorna ai vecchi, cospicui premi di maggioranza (fino a 50 deputati), Mitsotakis sarà primo ministro praticamente per acclamazione, e potrà governare da solo. Fonte corriere della sera . rai..e varie agenzie Thu, 25 May 2023 08:38:34 +0000 Politica Elezioni Grecia: trionfa la destra di Mitsotakis ma non ha la maggioranza assoluta http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32078-elezioni-grecia-trionfa-la-destra-di-mitsotakis-ma-non-ha-la-maggioranza-assoluta.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32078-elezioni-grecia-trionfa-la-destra-di-mitsotakis-ma-non-ha-la-maggioranza-assoluta.html Nuova Democrazia perde la maggioranza assoluta, ma comunque tiene a oltre 20 punti percentuali di distanza Syriza, che esce sconfitta anche peggio di ND. I socialisti del Pasok, i Comunisti e Soluzione Greca (ECR) vincono e aumentano i voti. Evidentemente le politiche di ND non sono state ritenute sufficienti, anche se hanno portato a un fisco più leggero e un aumento delle paghe minime. Syriza è deludente, non è una vera opposizione, e riconquista spazio il vecchio avversario di sinistra moderata del Pasok, che sembrava destinato a sparire. Successo per i comunisti mentre i conservatori si appoggiano a EL. Probabilmente il prossimo governo vedrà una spinta verso destra con un’alleanza ND e EL, che qualche conseguenza a livello europeo la potrebbe avere. Si avvicina sempre di più il momento in cui ci sarà un’alleanza conservatrice anche a Bruxelles. Il premier e leader del partito conservatore greco Kyriakos Mītsotakīs, uscito vincente dalle elezioni di domenica, chiede un nuovo voto: "Ci stiamo dirigendo verso nuove elezioni (...) il prima possibile", ha dichiarato Mitsotakis durante un incontro con il presidente della Repubblica, Katerina Sakellaropoulou "possibilmente il 25 giugno" ha aggiunto. Nonostante la vittoria schiacciante con oltre il 40% dei voti, Mitsotakis non raggiunge il suo obiettivo di una maggioranza assoluta dei seggi nel nuovo Parlamento e dunque porterà il Paese di nuovo alle urne prima di luglio per consolidare il risultato. Le nuove elezioni dovranno tenersi con un diverso sistema elettorale, approvato proprio durante il governo di Nea Dimokratia, che assegna direttamente un bonus di seggi, fino a un massimo di 50, al partito vincitore. "Prima si chiude questa questione in sospeso, meglio è, per discutere dei veri problemi della società greca": ha dichiarato il premier uscente durante l'incontro con la presidente della Repubblica Katerina Sakellaropoulou, quando gli aveva conferito il mandato esplorativo per formare un nuovo governo. Cosi il premier e leader del partito conservatore greco Kyriakos Mītsotakīs, uscito vincente dalle elezioni di ieri, chiede un nuovo voto "possibilmente il 25 giugno" Mitsotakis ha sottolineato che non ci sono le condizioni per le trattative e ha quindi annunciato che nel pomeriggio restituirà il mandato esplorativo. Il premier ha poi ribadito che con il prossimo sistema elettorale, visto il risultato di ieri, "Nea Dimokratia avrà una forte maggioranza". Dopo avere ricevuto il mandato esplorativo, Mitsotakis ha chiamato il leader di Syriza Alexis Tsipras, come riporta il sito di Kathimerini. Secondo la prassi prevista dalla Costituzione, quando Mitsotakis rinuncerà al mandato, la presidente della Repubblica convocherà il leader del secondo partito, ovvero Tsipras, per tentare la formazione di un governo.   I greci alle urne hanno confermato la loro fiducia nel premier uscente Mitsotakis, capo del partito conservatore di Nea Dimokratia, che stacca l'opposizione. Il risultato non appare però sufficiente a formare un governo monocolore senza far ricorso a un'eventuale coalizione. E Mitsotakis quindi rinuncia a un mandato esplorativo per ripresentarsi al voto il 25 giugno, con un sistema elettorale che gli potrà garantire una più sicura maggioranza. La Borsa di Atene vola dopo l'esito elettorale, e con la riconferma della fiducia nel premier uscente, e scende il rendimento del titolo di Stato a 10 anni. "Un terremoto politico". Così il premier uscente, a capo del partito conservatore di Nea Dimokratia, ha definito ieri il miglior risultato conseguito dai conservatori in Grecia dal 2007. Il suo partito ha ottenuto il 40,79%, superando di oltre 20 punti il rivale di sinistra Syriza, guidato dall'ex premier Alexis Tsipras, che si è fermato al 20,07. Nea Dimokratia ha ottenuto così 146 seggi nel Parlamento composto da 300 parlamentari e non è riuscita ad aggiudicarsi, per poco, la maggioranza assoluta. Il risultato non è stato dunque sufficiente a formare un governo monocolore e senza far ricorso a un'eventuale coalizione. La terza forza politica, il Pasok, ottiene l'11,46% e festeggia il risultato (nelle elezioni del 2019 aveva preso l'8%) soprattutto perché, di fronte al crollo vertiginoso di Syriza, il partito è tornato a crescere. Soddisfatto del risultato è anche il Partito comunista greco (Kke) che aumenta in questa tornata i consensi, ottenendo il 7,21% rispetto al 5,30% di quattro anni fa. Un leggero incremento dei voti va anche a Soluzione greca (Elliniki lisi) partito di estrema destra che entra in Parlamento con il 4,45% (nel 2019 aveva ottenuto il 3,70%). La Borsa di Atene vola dopo l'esito delle elezioni con la riconferma della fiducia nel premier uscente Kyriakos Mitsotakis. In picchiata il rendimento del titolo di Stato a dieci anni "I dati delle urne sono chiari: il messaggio è che Nea Dimokratia è autonoma", ha osservato il premier uscente, spiegando che il sistema "proporzionale porta a vicoli ciechi": "Alle prossime elezioni dimostreremo che quello che hanno voluto i cittadini, l'autosufficienza di Nea Dimokratia, verrà confermato matematicamente". "Oggi votiamo per salari più alti, votiamo per posti di lavoro più numerosi e migliori, per un Paese più forte, con un ruolo importante in Europa, con confini protetti". Lo ha dichiarato il premier uscente greco Kyriakos Mitsotakis fuori dal seggio elettorale in cui si è recato a votare questa mattina, nel sobborgo a nord di Atene di Kifisià. Davanti ai giornalisti, il leader del partito conservatore di Nea Dimokratia si è detto "assolutamente certo che domani sarà un giorno ancora migliore per il nostro Paese".Ad Atene ha votato questa mattina anche il segretario di Syriza Alexis Tsipras. Fuori dal suo seggio nel quartiere di Kypseli, il leader dell'opposizione ha dichiarato che oggi i greci hanno la possibilità di "lasciarsi alle spalle quattro anni di disuguaglianze e ingiustizie" e un "governo arrogante che non sente i bisogni dei molti". Il segretario di Syriza ha poi concluso: "Il cambiamento oggi è nelle mani del nostro popolo". Dopo la vittoria di Nea Dimokratia di Kyriakos Mitsotakis, che nelle elezioni di domenica ha ottenuto il doppio dei voti di Syriza, il partito di sinistra guidato dall’ex premier Alexis Tsipras, ci aspettiamo titoli che lamentano l’avanzata della destra in Europa. Qualcuno accenna persino ad un effetto Giorgia Meloni, la quale ha dovuto ricredersi da quando, nel 2015, scriveva  “Tsipras, in Grecia, è distante da noi anni luce, ma il risultato delle elezioni in Grecia racconta il fallimento delle politiche della Troika e la voglia di libertà che arriva dai popoli europei. Noi, in Italia, lavoriamo per costruire una risposta credibile a quel bisogno e la nostra stella polare è l’interesse nazionale. Perché la risposta non è l’internazionale dei popoli, ma la riscoperta delle patrie”. Qualche anno dopo, quando si parlava di Mes (una questione ancora aperta nonostante il nuovo corso di FdI), Meloni preconizzava che, aderendo al trattato, l’Italia rischiava di ‘’fare la fine della Grecia’’. La storia la conosciamo. La coalizione di sinistra guidata da Tsipras vinse le elezioni nel gennaio del 2015 e si trovò ad affrontare una situazione drammatica. La Grecia aveva perso un quarto del suo PIL, più di un terzo della popolazione era a rischio di povertà o di esclusione sociale, mentre la disoccupazione aveva raggiunto quasi il 22%. Erano necessarie severe misure di risanamento della finanza pubblica, ma Tsipras promise che avrebbe seguito un’altra linea, in sostanza – come si diceva allora – contro l’austerità. Mandò a negoziare in sede europea il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, un pittoresco economista che lo consigliava di rifiutare il pacchetto di aiuti, senza badare a quali fossero le conseguenze.  La giustizia greca ha deciso di escludere dalle prossime elezioni politiche del 21 maggio i neonazisti di Alba Dorata. La decisione è stata presa dalla Corte Suprema greca che ha vietato che il partito politico fondato da un ex dirigente della formazione neonazista, che sta scontando una pesante pena detentiva, possa presentare le liste. Ilias Kassidiaris, ex portavoce di Alba Dorata e leader del partito di estrema destra Les Hellènes, non potrà quindi candidarsi, come ambiva, alle elezioni che si terranno tra meno di tre settimane. La Corte suprema ha stabilito che la candidatura di Kasidiaris è contraria alla legge che vieta la partecipazione alle elezioni di chi ha condanne, anche con sentenza di primo grado, per diversi reati gravi, tra cui quello di associazione per delinquere, reato per il quale Kasidiaris è stato condannato nel 2020 a 13 anni. Attualmente l'ex leader sta scontando la pena nel carcere di Domokos, a nord di Atene. La legge a cui ha fatto riferimento la Corte, che da prassi si esprime sulla legittimità della candidatura dei partiti, era stata votata il 9 febbraio scorso in Parlamento, con l'obiettivo di escludere dalle elezioni il partito "Greci per la patria" di Kasidiaris, che secondo le previsioni avrebbe potuto superare la soglia di sbarramento. Intanto l’ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, sospettata di essere coinvolta nel presunto caso di corruzione Qatargate, ha dichiarato che non tornerà in Grecia, sua terra natale, fino a quando non sarà riconosciuta la sua “innocenza”. In un’intervista all’edizione domenicale del quotidiano greco “To Vima”, Kaili ha dichiarato: “Se non riesco a convincere la giustizia belga della mia innocenza, non tornerò mai più nel mio Paese d’origine”. Kaili è sospettata di aver favorito per diversi anni le istanze di alcune potenze straniere, tra cui il Qatar, in merito ad alcune decisioni del Parlamento europeo, in cambio di pagamenti in denaro.   Kaili ha sempre respinto tutte le accuse e venerdì è stata rilasciata dal carcere e trasferita agli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico. “Nel dicembre del 2022, quando sono stata informata dai media delle accuse contro il mio compagno e padre di mia figlia (Francesco Giorgi), tutto il mio mondo è crollato”, ha raccontato Kaili al quotidiano greco. “Sono passati tempi in cui pensavo di porre fine a questa tortura (…) ma il pensiero di mia figlia mi ha sostenuto”, ha aggiunto l’eurodeputata. Fonte varie agenzie Tue, 23 May 2023 13:23:35 +0000 Politica La mostra “IL GIRO. Una storia d’Italia” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32077-la-mostra-il-giro-una-storia-d-italia.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32077-la-mostra-il-giro-una-storia-d-italia.html Attraverso i raggi di una bicicletta si può anche leggere il Paese. È quello che si propone la mostra IL GIRO. Una storia d’Italia ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 24 maggio al 18 giugno. Un inedito corpo fotografico riguardante la storia del Giro d’Italia - più di cento immagini - tratte in grandissima parte dall’Archivio Storico Riccardi, che racconta, dal 1909 a oggi, uno spaccato dell’Italia molto significativo. Con una minuziosa attenzione non solo alle cronache, ma anche alle innovazioni tecniche e al contorno pubblicitario che alimentano la passione e la mitologia popolare, l’esposizione offre al visitatore una narrazione di sorprendente spessore storico che illumina molti aspetti della società contemporanea. Un complesso di informazioni visive d’impatto, dirette ad appassionati di ciclismo, di fotografia, di costume, di antropologia e di sociologia. La mostra è promossa da Roma Capitale, con il contributo dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ed è organizzata da AGR srl in collaborazione con Archivio Storico Riccardi, con il sostegno di Enel, partner della Maglia Rosa, e di RCS Sports & Events. Coordinamento del progetto di Stefano Di Traglia. A cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado. Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. La mostra rientra nelle iniziative di comunicazione e diffusione territoriale relative all’intervento PNRR - Missione 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo  Il racconto si snoda non solo attraverso i grandi protagonisti del Giro d’Italia – da Fausto Coppi e Gino Bartali, passando per Gimondi, Moser e Saronni fino ad arrivare a Marco Pantani e Vincenzo Nibali - ma gli scatti descrivono anche l’evoluzione di questo splendido sport e fanno scoprire la passione fatta di inseguimenti e cadute, vittorie in volata e salite estenuanti fissate nella memoria collettiva di più generazioni. Un intero paese unito intorno ai suoi eroi, inseguiti con lo sguardo dai bordi delle strade, seguiti attraverso le radioline o i televisori. Istantanee di un’epoca trascorsa, ma quanto mai attuale, in cui, spesso, Roma appare come meravigliosa scenografia. L’ALLESTIMENTO E IL PERCORSO L’allestimento parte dalla prima edizione del Giro del 1909 e termina con un pannello vuoto in attesa di poter inserire, dal giorno successivo alla premiazione, la foto del vincitore dell’edizione 2023, che sarà realizzata il 28 maggio a Roma proprio nel corso dell’ultima tappa. Si comincia dagli storici scatti effettuati ai campioni delle primissime edizioni fino ad arrivare ai nostri giorni: un excursus temporale che va dai trionfi sgranati dei primi anni del secolo scorso, alle pose naturali dei grandi protagonisti del ciclismo del dopoguerra, da Fausto Coppi “a tu per tu” con Pio XII, al presidente della Repubblica Giovanni Gronchi che dà il via alla partenza del Giro d’Italia. Esposta anche la bicicletta utilizzata nel 1945 da Fausto Coppi, il quale con la casacca della Lazio ciclismo e grazie alla iniziativa dell’imprenditore romano Edmondo Nulli poté tornare alle corse, alla fine della seconda guerra mondiale. L’esposizione si completa con la proiezione di filmati realizzati con materiali provenienti dalle Teche Rai riguardanti momenti e protagonisti di storiche edizioni del Giro d’Italia. È prevista inoltre, con la collaborazione di Roma Capitale, una mostra fotografica off in forma ridotta rispetto a quella del Museo di Roma in Trastevere ma non meno suggestiva, allestita in Piazza Anco Marzio a Ostia nei giorni di venerdì 26 e sabato 27 maggio 2023. Un video con tutte le foto esposte sarà proiettato nello schermo gigante posizionato sul palco dove nelle due serate saranno organizzati alcuni spettacoli musicali e teatrali a tema. Alessandro Onorato, assessore a Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda: “Il Giro si conferma una grande festa di sport, ma anche un formidabile mezzo attraverso il quale raccontare e portare Roma nel mondo, con i suoi luoghi iconici e le sue bellezze. Un evento unico in grado di unire sano agonismo, storia e tradizione, come raccontano questi scatti unici dell’Archivio Riccardi in mostra al Museo In Trastevere e in piazza Anco Marzio ad Ostia. Il Grande Arrivo in via dei Fori Imperiali è solo l’ultimo degli appuntamenti che abbiamo programmato per far vivere la Corsa Rosa in tutta la città, dai quartieri al centro. Un grande evento internazionale, che genera ricadute positive sull’economia turistica, sull’indotto e sull’occupazione”. "La città si arricchisce di eventi per il Giro d'Italia, una delle competizioni sportive più antiche del nostro Paese. Sono passati 114 anni dalla prima edizione. Allora il ciclismo era lo sport nazionale per eccellenza e i suoi campioni erano popolarissimi, festeggiati come eroi. Eppure, l'emozione di veder sfrecciare le due ruote tra le strade delle nostre città continua ad essere la stessa di allora. Questa mostra è l'occasione per rivivere le tappe che hanno segnato la storia d'Italia, per ricordare i vincitori e tutti gli sportivi legati a questa competizione. Perché il Giro d'Italia è un po' lo specchio in cui il nostro Paese riconosce la propria identità". Così l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.   GLI AUTORI Carlo Riccardi (1926-2022), testimone della nascita della Cisl nel 1950, oltre ad esserne il fotografo ufficiale e il custode della storia fotografica, ne è stato anche protagonista in qualità di Segretario generale del Sindacato Artisti FIS CISL negli anni ’80. Riccardi è anche il primo paparazzo della Dolce Vita che ha iniziato a fotografare in via Veneto già negli anni 40. Nella sua lunga carriera ha documentato sei elezioni papali e ha raccolto in un grande archivio settant’anni di storia italiana con oltre tre milioni di immagini. Maurizio Riccardi (1960), fotografo, è direttore dell’Agenzia di documentazione fotografica Agr. Dirige l’Archivio Riccardi e opera su tutta la sfera della comunicazione multimediale. Ha pubblicato numerosi libri. Nel 2011 ha dato vita alla galleria Spazio5, punto di riferimento culturale a Roma. Giovanni Currado (1980), giornalista e fotografo, autore di diversi reportage in Asia e Africa. È responsabile editoriale dell’Archivio Fotografico Riccardi ed è stato direttore editoriale della collana I fotografici della casa editrice Armando. Dal 2009 ha realizzato decine di mostre fotografiche e firmato numerosi libri e cataloghi fotografici con Maurizio Riccardi.       Fonte Zetema   Tue, 23 May 2023 13:20:15 +0000 Sport Dal 23 al 25 aprile a Garbatella sarà festa della Resistenza http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32036-dal-23-al-25-aprile-a-garbatella-sara-festa-della-resistenza.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32036-dal-23-al-25-aprile-a-garbatella-sara-festa-della-resistenza.html Far conoscere in modo più approfondito una pagina fondamentale della storia cittadina, nazionale ed europea, come è stata quella della lotta per la Liberazione tra il 1943 e il 1945 e avere un’occasione per confrontarsi con i valori e i principi su cui si fonda la nostra Repubblica democratica. Sono queste le motivazioni alla base della Festa della Resistenza, che si terrà il 23, 24 e 25 aprile a Roma, alla Garbatella. L’evento – promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, curato da Electa e realizzato col supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura e la collaborazione del Municipio Roma VIII, della Federazione Unitaria Italiana Scrittori e la media partnership di Rai Radio 3 e Rai Play Sound – si svolgerà in vari spazi del quartiere: l’Archivio Flamigni, il Teatro Palladium e la Biblioteca Hub Culturale Moby Dick, anch’essi partner dell’iniziativa, che affacciano su piazza Bartolomeo Romano, e poi nella piazza Damiano Sauli. Il programma dei tre giorni proporrà molti temi legati alla Resistenza, che verranno approfonditi con: lezioni, concerti, proiezioni di film, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, tavole rotonde, laboratori per ragazzi e mostre. Ci saranno poi percorsi sulla memoria territoriale in giro per Garbatella e un “Pranzo della Liberazione” organizzato dal Municipio VIII in piazza Sauli. Tutto questo con l’obiettivo di coinvolgere le cittadine e i cittadini nella riscoperta di quella stagione di lotte e di passioni che è stata la Resistenza, animata da un movimento partigiano composto da forze di ispirazione politica e ideologica di vario tipo ma unite dall’antifascismo e dall’amore per la libertà, che sono state alla base dell’Italia democratica di oggi. Il ricco programma di iniziative, ideato da Gabriele Pedullà, è stato costruito assieme a un Comitato scientifico composto da alcuni tra i più importanti studiosi che hanno approfondito e spiegato la Resistenza attraverso temi e discipline diverse: Alessandro Campi, Stefano Carrai, Lucia Ceci, Chiara Colombini, Davide Conti, Victoria de Grazia, Filippo Focardi, Sergio Luzzatto, Giancarlo Monina, Ilaria Moroni, Silvio Pons, Michela Ponzani, Adriano Roccucci e Nadia Urbinati. Numerose le personalità di ogni orizzonte che interverranno, tra docenti universitari, giornalisti, artisti, musicisti e storici; qualche nome a titolo di esempio: Ambrogio Sparagna, Ezio Mauro, Marco Damilano, Gad Lerner, Paolo Taviani, Marco Belpoliti, Umberto Gentiloni, Sergio Flamigni, Ascanio Celestini, Isabella Insolvibile, Marino Sinibaldi, Benedetta Tobagi, oltre al sindaco, Roberto Gualtieri. Porteranno le loro testimonianze anche rappresentanti varie associazioni partigiane e di ex combattenti e deportati come: Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi),Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (Aned), Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (Anppia), Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (Anfim), Federazione Italiana Associazioni Partigiane (Fiap), Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (Anpc), Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza (Irsifar). fonte zetema   Mon, 17 Apr 2023 15:01:44 +0000 Storia Palermo aderisce a “Cities With Nature” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32026-palermo-aderisce-a-cities-with-nature.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32026-palermo-aderisce-a-cities-with-nature.html Palermo ha aderito a “Cities With Nature”, la piattaforma che connette città, governi subnazionali, comunità ed esperti del settore, in uno spazio internazionale, integrando politiche, persone, idee, sul tema della biodiversità nel tessuto urbano. I dettagli dell'iniziativa, che nasce nel 2018 in Canada sotto forma di partnership, sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta a Palazzo delle Aquile, alla presenza del sindaco Roberto Lagalla, dell’assessore alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta, che è stato il promotore del progetto e la responsabile globale della rete Stefania Romano. La piattaforma d'azione Cities With Nature è riconosciuta dalla Convenzione sulla diversità biologica come il "luogo" in cui le città monitorano, si confrontano e riferiscono sui loro impegni e sugli obiettivi che riguardano la biodiversità a livello nazionale e globale. Cities With Nature fornisce strumenti, casi studio e altri materiali di conoscenza per informare, educare e ispirare città e comunità su una vasta gamma di argomenti, raggruppati in aree tematiche, relativi alla natura urbana: biodiversità, ecosistemi e ambiente edificato, cambiamenti climatici e riduzione del rischio di disastri, salute e benessere sociale, affari, economia e finanze e governance e gestione. Per quanto riguarda Palermo, tanti sono i progetti in programma e riguardano la mobilità dolce, le piste ciclabili, la piantumazione di nuove alberature, l'implementazione di mezzi di trasporto non inquinanti, la riqualificazione della Favorita. Cities With Nature permetterà, inoltre, un gemellaggio con altri grandi centri d’Europa e del resto del mondo (è già previsto quello con la città di Istanbul), centri che si sono già da tempo avviati verso la completa transizione ecologica. «Siamo felici che Palermo entri a far parte di Cities with nature - ha dichiarato il sindaco Lagalla -. Faremo parte di una importante rete internazionale che ci darà la possibilità di un ampio confronto sul tema della rigenerazione urbana, ma soprattutto ci fornirà strumenti utili per la valorizzazione del nostro patrimonio naturale e per rendere il nostro territorio ancora più attrattivo. Migliorare la qualità dell’ambiente significa migliorare la qualità della vita dei cittadini, che è certamente un obiettivo di questa amministrazione». Per l'assessore Carta «Palermo non è nuova a interventi sul tema della rigenerazione vegetale, abbiamo diverse sfide ambientali in corso, ma non abbiamo mai misurato adeguatamente l’impatto sociale di questo tipo di interventi, ed è arrivato il momento di farlo. Questa rete ci consente di iniziare a pensare alla città in termini di produzione di benessere, una città capace di prendersi cura dei suoi cittadini. Entrare a far parte di questa rete internazionale ci fa onore e fa parte di una sfida più ampia, che è quella della rigenerazione urbana per rendere Palermo più vivibile in termini di sostenibilità e di servizi al cittadino». «E' un onore essere oggi qui, a Palermo - ha detto Stefania Romano - per raccontare questa importante sfida. Avere Palermo dentro questa iniziativa internazionale è un inizio molto importante per il nostro territorio. Cities With Nature può essere pensata come una piattaforma che mette insieme numerosi soggetti istituzionali in grado di fornire alle città aderenti strumenti utili a integrare la natura nelle loro politiche urbanistiche, con notevoli ricadute in termini di benessere». Thu, 06 Apr 2023 13:28:52 +0000 Palermo Sansonetti: "Colombo ha ammesso che Mani Pulite fu colpo di Stato" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32024-sansonetti-colombo-ha-ammesso-che-mani-pulite-fu-colpo-di-stato.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32024-sansonetti-colombo-ha-ammesso-che-mani-pulite-fu-colpo-di-stato.html Piero Sansonetti durante la conferenza stampa con Renzi, all'Associazione della Stampa Estera fa una rivelazione :  "Se Colombo racconta il vero, il pool di Mani Pulite commise un reato piuttosto serio: violò l’articolo 338 che punisce la minaccia a corpo politico, un atto che è difficile non considerare un vero e proprio colpo di Stato". Così Piero Sansonetti durante la conferenza stampa con Renzi per il lancio della nuova direzione de Il Riformista. "Tangentopoli fu un colpo di Stato": il concetto pubblicato su Il Riformista è tanto chiaro quanto sconvolgente. Gherardo Colombo, ex pm del pool Mani Pulite,"racconta di uno scambio che i magistrati avrebbero proposto ai politici finiti sotto inchiesta: impunità in cambio di confessioni. E"lo mette nero su bianco"nellʼintroduzione al libro "LʼUltima Repubblica" di Enzo Carra, lʼultimo portavoce della Dc scomparso il 2 febbraio. Un tentato golpe nel 1992 tentò di rovesciare la democrazia. A denunciarlo oggi è Enzo Carra scrive il Riformista . Sì, perché Enzo Carra parla. Parla ancora. A tutti. L’oscenità delle manette con cui lo volevano umiliare non lo ha messo a tacere. È morto lo scorso 2 febbraio, l’ultimo portavoce della Democrazia Cristiana. Ma poco prima di morire ha affidato all’amico Vincenzo Scotti, patron della Link Campus e della casa editrice Eurilink, un testo. Un manoscritto denso di rivelazioni, informazioni, ricostruzioni. Un memoriale inestimabile, soprattutto perché costruisce un terreno di confronto con la controparte – i magistrati della Procura di Milano – che ci permette di leggere anche i disegni dei Pm senza più tanti filtri. Senza infingimenti. Che dietro la furia giustizialista di Mani Pulite si celasse una sorta di rivoluzione atta a sostituire per via giudiziaria la classe politica che aveva governato l’Italia per quattro decenni era noto ormai da tempo. Che uno dei magistrati-rockstar di quel pool che, a suon di avvisi di garanzia e carcerazioni preventive, rase letteralmente al suolo la Prima Repubblica potesse arrivare fare certe rivelazioni, è invece una novità assoluta scrive S.di Bartolo su porro.it. Queste le sconvolgenti rivelazioni del membro del pool milanese che racconta, senza neanche troppi giri di parole, la proposta indecente avanzata dalla Procura meneghina alla “politica”, intesa nella sua accezione più ampia, ovvero in quanto potere politico. In pratica, una sorta di trattativa segreta Stato-Tangentopoli, come la definisce Piero Sansonetti dalle colonne del Riformista, con un potere dello Stato, quello giudiziario, che di fatto propose alla politica di abdicare per aver in cambio l’immunità. Sconvolgente, sì. Ed anche illegale, dal momento in cui la proposta in questione rappresenta una palese violazione del codice penale, e, nella fattispecie, dell’art. 338, che punisce, ed anche abbastanza severamente (le pene prevedono fino a sette anni di reclusione), la minaccia a corpo politico dello Stato. Gherardo Colombo, l’ex Pm che è stato nei primi anni novanta uno dei cinque grandi protagonisti dell‘inchiesta “Mani Pulite” – quella che rase al suolo la prima Repubblica – ha scritto una introduzione al libro di Enzo Carra (uscito postumo in libreria in questi giorni) nella quale ci svela un aspetto finora sconosciuto di quella stagione. Sconosciuto e sconvolgente. Le rivelazioni le fa il giornale "Il Riformista". Ci dice che nel luglio del 1992, quando le indagini erano ancora alle prime battute, fu suggerito ai politici di confessare i propri delitti e di uscire dalla vita pubblica in cambio dell’impunità. Colombo dice esattamente che se i politici avessero accettato le condizioni dei Pm, in cambio non avrebbero avuto “a che fare con la giustizia penale”. In pratica fu proposta una trattativa segreta Stato-Tangentopoli .  Ovviamente del tutto illegale scrive il Riformista . Dal punto di vista del codice penale, se Colombo racconta il vero, il pool commise un reato piuttosto serio. Violò l’articolo 338 che punisce severamente la “minaccia a corpo politico”. Nella sua ricostruzione dei fatti, Colombo non parla di singoli politici, o di imputati: parla di “politica”, al singolare, cioè si riferisce esattamente del “soggetto collettivo” al quale, evidentemente, fu proposta la trattativa con la minaccia del carcere. L’articolo 338 del codice penale prevede pene fino a sette anni di reclusione. Ovviamente i reati sono caduti in prescrizione, però resta la ferita allo Stato. Come scrive il Riformista Se davvero la procura di Milano chiese a quella che allora era la classe dirigente, legittimamente eletta, di farsi da parte, minacciando altrimenti l’arresto e il carcere, compì un atto che è difficile non considerare un vero e proprio colpo di Stato. Non in senso metaforico, simbolico: nel senso pieno e letterale della parola. L’accordo non ci fu. La politica si dimostrò migliore della magistratura. Il ricatto non funzionò. E però la Storia ci dice che il disegno politico della Procura di Milano – sempre se è vero quello che dice il dottor Colombo – fu comunque portato avanti, con gli arresti sistematici, con l’aggiramento del Gip, con i mandati di cattura a rate, col sistema delle relazioni ottenute in cambio di scarcerazioni o con nuovi mandati di cattura, con una lunga scia di suicidi. Ed eliminò dalla scena tutta la classe politica di governo, più o meno come succedeva spesso in America Latina. Cinque partiti sottolinea il Riformista che avevano governato l’Italia per quarant’anni, distrutti. E il partito forte dell’opposizione di sinistra, il Pci, colpevole come gli altri ma salvo perché complice dei pubblici ministeri e traditore dei sodali con cui aveva sempre spartito il “bottino”. Che poi bottino non era, ma finanziamento illecito. Tutto era partito da Milano, da quella che diventerà proprio allora la procura più famosa e vezzeggiata d’Italia e che oggi piange le proprie macerie. E proprio a Milano i due tesorieri della Dc e del Pci avevano illustrato ai magistrati il meccanismo del trenta per cento nella spartizione delle tangenti che gli imprenditori pagavano alla politica sulle grandi opere. Avevano anche spiegato che nella quota destinata al Pci, due terzi andavano nelle casse della segreteria nazionale occhettiana e un terzo era destinato alla minoranza “migliorista”. Questa parte del finanziamento illecito dei partiti rimase però in ombra, per motivi generali (ai magistrati era utile avere un partito importante che appoggiava la loro inchiesta) e anche relativi all’impronta di sinistra dei principali uomini del pool. Continua sui suoi articoli il giornale il Riformista : Mani Pulite e Mani Sporche. Tutto sta a intendersi, per giudicare questi trent’anni, quelli che ci separano da un piccolo episodio che creò una grande valanga politica, un colpo di Stato senza armi. Ma con il sangue, quello dei morti suicidi, da Sergio Moroni a Gabriele Cagliari e gli altri quaranta. Le vittime di quella rivoluzione che assunse un nome da Stato Etico, quello di Mani Pulite. Il contraltare di chi aveva invece le Mani Sporche. La storia la scrivono i vincitori, questo lo si sa. Ed è chiaro che da quei due anni tremendi che furono il 1992 e il 1993, quelli delle bombe con le uccisioni di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, e in contemporanea le inchieste di Tangentopoli, chi uscì con le ossa rotta fu la Politica. Insomma, la “trattativa” non si poté concretizzare per l’indisponibilità della politica a farsi da parte, ma i magistrati trovarono comunque altre vie per mettere in atto, con la connivenza dei media e della ‘grande finanza’, il golpe mediatico-giudiziario che nel biennio ’92-‘94 soppresse dalla scena politica i partiti storici della prima Italia repubblicana. Fonte Il Riformista / Porro.it   Thu, 06 Apr 2023 13:22:32 +0000 Politica Finale scudetto, l’Ekipe Orizzonte si aggiudica il primo round http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32021-finale-scudetto-l-ekipe-orizzonte-si-aggiudica-il-primo-round.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32021-finale-scudetto-l-ekipe-orizzonte-si-aggiudica-il-primo-round.html L’Ekipe Orizzonte si aggiudica il primo round dei quarti di finale scudetto di pallanuoto femminile. Oggi pomeriggio le catanesi hanno infatti vinto la sfida d’andata contro il Bogliasco 1951 con il punteggio di 17-7 in casa delle liguri. La squadra allenata da Martina Miceli ha provato a prendere subito il largo, vincendo 5-2 il primo tempo, ma il Bogliasco è riuscito a imporre il 4-4 nel secondo parziale. Rossazzurre più sciolte nelle ultime due frazioni di gioco, vinte rispettivamente 3-1 e 5-0. Claudia Marletta è stata la top scorer del match con cinque gol, mentre Alice Williams è andata a segno tre volte. Due reti a testa per Bronte Halligan, Veronica Gant e Valeria Palmieri, una ciascuno per Giulia Viacava, Dafne Bettini e Morena Leone. Al termine della partita, bilancio finale affidato alla numero 9 dell’Ekipe Orizzonte: “La vittoria di oggi – dice Gaia Gagliardi – fa sicuramente bene al nostro morale, anche se non abbiamo giocato al massimo delle nostre potenzialità. Un successo che però ci regala ottimismo, dato che adesso saremo totalmente concentrate sul campionato, malgrado la sconfitta in Champions League contro il Sabadell. Adesso quindi pensiamo solo ai playoff scudetto, che diventano il nostro unico obiettivo. Di certo oggi non abbiamo avuto il giusto approccio alla partita, ma con il passare del tempo ci siamo riprese”. La sfida di ritorno dei quarti di finale dei playoff scudetto contro il Bogliasco 1951 si giocherà sabato 8 aprile alle 15:00 alla piscina di Nesima (CT). IL TABELLINO DEL MATCH: NETAFIM BOGLIASCO 1951-EKIPE ORIZZONTE 7-17 Parziali: 2-5; 4-4; 1-3; 0-5 NETAFIM BOGLIASCO 1951: V. Uccella, A. Riccio, P. Di Maria 4, G. Cuzzupe’, A. Mauceri, G. Millo 2, B. Rosta, R. Rogondino, M. Paganello 1, G. Lombella, M. Carpaneto, D. Spampinato, M. Oberti. All. Sinatra EKIPE ORIZZONTE: L. Celona, B. Halligan 2, C. Grasso, G. Viacava 1, V. Gant 2, D. Bettini 1, V. Palmieri 2, C. Marletta 5, G. Gagliardi, A. Williams 3, A. Longo, M. Leone 1, G. Condorelli. All. Miceli Arbitri: Rovida e Romolini Note: Uscite per limite di falli Marletta (C) e Spampinato (B) nel terzo tempo, Mauceri e Rogondino (B) nel quarto. Nel primo tempo Rogondino (B) fallisce un rigore (parato da Condorelli). Wed, 05 Apr 2023 15:27:34 +0000 Sport Chi sono le vittime dell'attentato di via Rasella http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32017-chi-sono-le-vittime-dell-attentato-di-via-rasella.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32017-chi-sono-le-vittime-dell-attentato-di-via-rasella.html Continua il linciaggio della sinistra contro Ignazio La Russa per le sue frasi sull’attentato di Via Rasella, (certamente approssimative, sulle caratteristiche dei militari “tedeschi”) si va da un sindacalista in libertà che si è sentito autorizzato di inveire minacciosamente contro, rispolverando una retorica violenta e aggressiva. Mentre il solito fotografo radical chic che si è permesso di apostrofare il presidente del Senato definendolo come “il solito pseudo fascistello”. Mentre tutto l'ambaradan delle sinistre chiede le dimissioni, mettendo in atto una raccolta di firme. Non bastano le scuse di La Russa. Non sono mancate le parole di Corrado Augias intervistato ieri sera da Gramellini su Rai 3, che ha trattato La Russa quasi come un deficiente, un ignorante, un pover'uomo che non conosce la Storia. Chissà chi ha frequentato e frequenta La Russa, probabilmente conoscono una pseudo storia parallela. Bene. Ripeto noi non abbiamo problemi di affrontare i temi storici, anzi affrontiamo volentieri anche quelli più complessi e divisivi. Marco Cimmino, docente di Storia sul quotidiano Libero ha spiegato, cercando di non prestarsi ad analisi ideologicamente inquinate, chi erano veramente i soldati tedeschi di via Rasella. (Marco Cimmino, Via Rasella, lo storico Cimmino: chi sono state davvero le vittime, 1.4.23, Libero). A Roma scrive Cimmino, c'erano i gappisti che miravano a fare attentati proprio per poi scatenare l’inevitabile rappresaglia dei tedeschi nazisti. “Ma i gappisti avevano, probabilmente, anche un secondo obbiettivo, se vogliamo assai più sotterraneo, in quanto assai più imbarazzante. La sicura rappresaglia avrebbe colpito, presumibilmente, ostaggi già nelle mani della polizia fascista: carcerati antifascisti, ebrei, renitenti e così via. A Regina Coeli, la maggioranza dei prigionieri politici era composta da resistenti non comunisti: il loro sacrificio avrebbe eliminato, per così dire, parte della concorrenza. So che pare un ragionamento orribile, tuttavia, in altri casi le fortissime rivalità all’interno della Resistenza produssero simili aberrazioni: basti Malga Porzus per tutte”. Secondo Cimmino i gappisti agirono autonomamente, anche perché nel Cln, non tutti condividevano la loro strategia insurrezionale. Ma veniamo alle vittime dell’attentato: trascurando i danni collaterali, i trentatre morti di via Rasella furono immediatamente ascritti al novero dei nazisti, quando non addirittura delle SS. Del resto è “abbastanza diffuso quello di rubricare come nazisti tutti i militari tedeschi, tra il 1939 e il 1945, non tenendo conto di quella che è, in tutti i fenomeni storici di questo tipo, la maggioritaria “zona grigia”. Non tutti i soldati tedeschi erano dei fanatici nazisti: esistevano anche i militari di leva puri e semplici e, nel caso dei morti di via Rasella, perfino dei tedeschi che erano lì proprio per il loro scarsissimo nazismo”. La descrizione di Cimmino la dedichiamo all’ex deputato del Pd Emanuele Fiano, che ieri sera a rete 4 intervistato ha detto di aver fatto uno studio su questi soldati “tedeschi”. “Tanto per cominciare, i caduti del “Bozen” erano, tecnicamente, italiani, divenuti tedeschi in virtù dell’annessione dell’Alto Adige all’Alpenvorland. E non erano soldati in senso stretto né SS: erano reclute di una sorta di polizia ausiliaria, l’Ordnungspolizei.  Perdi più, questi Tirolesi erano prevalentemente cattolici praticanti, assai tiepidi verso il nazismo e molto poco bellicosi: subivano scherzi e vessazioni dai veri soldati tedeschi e venivano frequentemente insultati per la loro scarsa fede nel Capo e per la loro poca marzialità. Erano, insomma, qualcosa a metà tra un reparto di punizione e un gruppo male assortito di militari di second’ordine. Non erano musicisti e non erano nemmeno antinazisti in senso stretto, ma, certamente, erano tutt’altro che un reparto d’élite fiero del proprio nazionalsocialismo e che marciava impettito: erano dei poveracci, reclutati in malo modo a Bressanone o Brunico e mandati in territorio ostile per far loro scontare il proprio spirito religioso. Carnefici e vittime, in un gioco degli specchi che è difficile decifrare fino in fondo: il bene e il male, spesso, nella storia, giocano a rimpiattino. E non sempre i buoni sono assolutamente buoni e i cattivi assolutamente cattivi”. Per il momento mi fermo nel prossimo intervento racconterò di un attentato simile a quello di via Rasella compiuto sempre dai partigiani comunisti in quel di Piazzale Loreto a Milano.   Wed, 05 Apr 2023 14:52:58 +0000 Storia I Carabinieri restituiscono 61 cinquecentine alla Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31979-i-carabinieri-restituiscono-61-cinquecentine-alla-biblioteca-ludovico-ii-de-torres-di-monreale.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31979-i-carabinieri-restituiscono-61-cinquecentine-alla-biblioteca-ludovico-ii-de-torres-di-monreale.html Il 17 marzo 2023, alle ore 11.30, presso il prestigioso Salone “Roma” del Palazzo Arcivescovile di Monreale, il Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, Ten. Col. Gianluigi Marmora, ha restituito al Direttore della Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale, Don Giuseppe Ruggirello, 61 libri, di grande valore storico e culturale, risalenti al XVI secolo, trafugati negli anni ‘80 del secolo scorso. Alla cerimonia di restituzione erano presenti: -     il Procuratore della Repubblica di Palermo, Dott. Maurizio De Lucia; -     il Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, Dott.ssa Claudia Ferrari; -     l’Arcivescovo di Monreale, Mons. Gualtiero Isacchi; -     il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Roma, Generale di Brigata Vincenzo Molinese; -     il Comandante del Gruppo Carabinieri TPC di Roma, Ten. Col. Andrea Ilari; -     il Vice Presidente del “Getty Museum” di Los Angeles, Dott. Stephen W. Clark; ed altre Autorità civili e militari. L’esito positivo dell’attività d’indagine è il frutto del coordinamento della Procura della Repubblica di Palermo e della costante collaborazione esistente tra il Nucleo Carabinieri TPC di Palermo ed i responsabili della Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale. Le 61 cinquecentine, oggetto di furto avvenuto negli anni ’80 all’interno della Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale, sono state individuate dai Carabinieri del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo sul sito web del “Getty Research Institute”, durante il monitoraggio quotidiano dei siti internet. Gli ulteriori approfondimenti, sviluppati mediante la collaborazione dell’Arma territoriale, certificavano che l’Ufficio Esportazione delle antichità e degli oggetti d'arte della Sicilia della locale Soprintendenza non aveva mai rilasciato alcuna autorizzazione per l’esportazione dei beni librari. A seguito della Rogatoria Internazionale avanzata dalla Procura della Repubblica di Palermo, i responsabili del “Getty Museum” di Los Angeles riconoscevano la validità della rivendicazione e restituivano spontaneamente i beni, nell’ambito di una collaborazione ormai decennale con i Carabinieri dell’Arte. Alcune cinquecentine costituiscono delle vere e proprie rarità, mentre altre sono esemplari unici al mondo, quali: “Li grandissimi apparati e reali trionfi fatti per il re & regina di Franza nel la città di Baiona, nell'abboccamento della regina catholica di Spagna Li grandissimi apparati e reali trionfi fatti per il re & regina di Franza nel la città di Baiona, nell'abboccamento della regina catholica di Spagna doue si narra l' honoratissimo accetto, il combattere uno castello incantato, combattimenti in mare, uccisione d'una balena & altri mostri marini, combattimenti a campofranco, con ninfe, soni & canti, & un castello che andava da se stesso, & altre cose, come leggendo intenderete. In Padova, 1565”; "Successo della giostra fatta nella inclita Città di Verona Ordinata per i Clarissimi Rettori di Terra ferma, l'anno 1567 del carnevale. In Padoa, Per Lorenzo Pasquati, 1567”; “Relatione di qvanto e successo nello sponsalitio della Catholica Maestà del re Philippo, di cui ordine, & à Suo nome il serenissimo prencipe Carlo arciduca d'Austria sposo la serenissima principessa Anna figlia dell 'imperatore Massimiliano, e della serenissima imperatrice donna Maria nella città di Praga”;la cui coperta, le miniature e le illustrazioni calcografiche sono di notevole fattura. Riguardo alle descrizioni dei libri restituiti, lo stesso “Getty Research Institute” indicava, in quasi tutte le note di catalogazione, elementi che riconducono all’Arcivescovo Ludovico II De Torres di Monreale, quali le manoscritture apposte sul frontespizio di ogni esemplare quali: “L. Arcivescovo di Monreale” ovvero “L. Archiepisc. Montisregal”, “L. Arcivesc.° di Monr.le”, “L. Archiepisc.° di Monr.le” e similari che tuttora si trovano nei libri custoditi presso la biblioteca monrealese. Tali contrassegni si trovano riportati esclusivamente sulle migliaia di libri che il Cardinale portò da Roma a Monreale, contrassegnati con la propria firma, accompagnati da una Bolla Pontificia di Papa Clemente VIII del 22 gennaio 1593, che stabiliva l’inalienabilità a pena di scomunica latae sententiae (ossia la pena del diritto canonico così congiunta al precetto, cui si incorre per il fatto stesso di averlo trasgredito) per chiunque avesse sottratto un libro, anche se con l’intento di prenderlo in prestito o per poco tempo o se ne fosse appropriato a qualsiasi titolo. La Bolla Pontificia può essere ancora letta nell’epigrafe marmorea posta accanto all’ingresso della Biblioteca. Di fondamentale importanza si è rivelata la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” del Ministero della cultura e gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la più grande del mondo con oltre 1,4 milioni di files relativi a beni da ricercare.  Fonte Uff.St.Carabinieri Fri, 17 Mar 2023 14:59:37 +0000 Palermo Presidenza svedese della UE: Il ministro Urso incontra gli ambasciatori UE a Roma http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/31972-presidenza-svedese-della-ue-il-ministro-urso-incontra-gli-ambasciatori-ue-a-roma.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/31972-presidenza-svedese-della-ue-il-ministro-urso-incontra-gli-ambasciatori-ue-a-roma.html Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha incontrato presso l’Ambasciata di Svezia a Roma gli ambasciatori dei 26 Paesi appartenenti all'Unione Europea. L'incontro, ospite l’ambasciatore svedese Jan Björklund  è stato l'occasione per un ampio confronto sulle iniziative che sta mettendo in essere l'Italia sul piano industriale ed economico. Un momento particolarmente importante anche in vista dei prossimi appuntamenti sul piano comunitario, fondamentali per delineare una rinnovata politica industriale europea che sia competitiva, pragmatica e sostenibile. Nel suo programma relativo alla competitività la Presidenza svedese si prefigge di adoperarsi per garantire che l'ambizione di una maggiore competitività europea sia il principio guida. L'invasione russa dell'Ucraina, la crisi energetica e l'aumento dell'inflazione comportano sfide significative per le imprese europee. Per farvi fronte sono necessarie misure di emergenza a breve termine. Tuttavia, le misure di crisi temporanee non possono diventare la "nuova normalità" e l'UE deve tracciare una rotta su come gestirà le sfide e le crisi future. È quindi necessario mettere la competitività in primo piano. Solo attraverso imprese competitive è possibile, secondo la Svezia, creare una crescita sostenibile, accelerare le transizioni verde e digitale, aumentare la resistenza economica e rafforzare l'importanza geopolitica dell'UE. Le misure a livello comunitario devono basarsi su valori fondamentali come l'apertura, la libertà di circolazione, una concorrenza effettiva, quadri normativi uniformi e favorevoli alla crescita e l'innovazione. La presidenza contrassegna il 30° anniversario dell'avvio del mercato interno che ritiene è un punto di partenza naturale per stabilire un percorso per rafforzare la competitività dell'UE a lungo termine. Urso, nel Consiglio Competitività UE del 2 marzo scorso, aveva specificato come “il mercato unico europeo si trova oggi ad affrontare la duplice transizione verde e digitale in un contesto molto diverso del passato: prima la pandemia, poi la guerra della Russia in Ucraina, quindi le misure della amministrazione Biden realizzate per rispondere alla sfida della Cina hanno sconvolto gli assetti della globalizzazione e ci impongono di prendere atto della realtà, per esempio per quanto riguarda l’autonomia strategica europea sulle materie prime critiche, sulle tecnologie verdi e digitali. La Commissione europea deve adeguare le politiche comuni alle nuove realtà economiche e sociali. Nel settore autoveicoli abbiamo dato un segnale di allarme nella convinzione che occorra procedere con una visione pragmatica e non ideologica e nei colloqui che abbiano avuto ci siano resi conto che le nostre riflessioni trovano sempre maggiore consenso. Speriamo che la ragione prevalga nei prossimi dossier, dal regolamento CO2 sui mezzi pesanti a quello sull’EURO 7, sui quali chiediamo un approccio di neutralità tecnologica, così come sugli altri provvedimenti che hanno conseguenze sulla competitività del sistema industriale, come quelli sull’imballaggio, sull’ecodesign, sulle acque reflue”. Wed, 15 Mar 2023 13:33:18 +0000 Politica Il vero squadrismo in Italia è quello anarco-comunista http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/31966-il-vero-squadrismo-in-italia-e-quello-anarco-comunista.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/31966-il-vero-squadrismo-in-italia-e-quello-anarco-comunista.html In questi giorni stiamo assistendo a un dibattito surreale in merito alla tragedia dei migranti a Cutro, ma poi ancora per la “scazzottata” tra gruppi di studenti davanti al liceo “Michelangiolo” di Firenze. Addirittura per quest'ultimo episodio il Pd e le altre forze di sinistra ha convocato una manifestazione di protesta antifascista, contro le destre al governo e in particolare contro il ministro Valditara, reo di aver offeso la preside di un liceo fiorentino, che ha scritto una lettera contro il nascente pericolo fascista e prendendosela contro chi “Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri”, cioè contro il Governo Meloni. A proposito dello squadrismo nelle aule, è intervenuto con un editoriale il direttore Punzi quel quotidiano online, Atlanticoquotidiano.it, “Chi vive e ha vissuto le aule scolastiche e universitarie sa perfettamente come vanno le cose – con alti e bassi praticamente dagli anni ’60. Gli studenti (e a quanto pare anche presidi e rettori) di sinistra ritengono scuola e università territorio loro. Ne occupano aule e spazi a tempo indefinito con il silenzio-assenso. Guai se altri studenti, che la pensano diversamente, osano fare iniziativa politica, organizzare convegni o anche solo volantinare. La vivono come un’invasione e reagiscono di conseguenza. Subito arrivano gli squadristi a strapparti il volantino, ribaltarti il banchetto, insultarti e minacciarti, quando va bene. Ciò che è accaduto al liceo Michelangiolo di Firenze, la vera notizia, è semmai che questa volta lo squadrismo rosso ha trovato pane per i suoi denti, uscendo perdente dalla rissa: per una volta le hanno prese, l’intimidazione non è andata a segno. Fine della storia. Da qui il grande scandalo politico”. (Federico Punzi, Lo squadrismo in Italia c’è, ma è quello rosso nelle piazze e nelle aule, 7.3.23, atlanticoquotidiano.it) Mentre invece ci sono voluti  mesi perché trovasse spazio in qualche trafiletto sui giornali o talk tv il vero pestaggio, a Bologna, ai danni di studenti di destra, che ha portato al rinvio a giudizio di otto studenti di sinistra. In pratica la sinistra ha trasformato una zuffa tra adolescenti in una spedizione squadrista.“Una mistificazione pura e semplice su cui hanno fabbricato un caso politico – come solo loro, con l’aiuto delle note corazzate mediatiche, sanno fare – convocato il loro “popolo”, al seguito dei soliti slogan da guerra civile (no pasaran), e sancito una linea di opposizione al governo”. Pertanto, la manifestazione di Firenze del trio della nuova sinistra radicalpopulista, Landini, Conte, Schlein, contro il fantasma del fascismo, che hanno creato loro stessi. è stata una sceneggiata indegna. Un fascismo immaginario evocato a cominciare dalla feroce campagna elettorale della scorsa estate. Dove si intravedeva un prossimo stravolgimento della Costituzione da parte delle “destre”, il pericolo di una nuova Marcia su Roma, la necessità di un nuovo Cln per evitare il pericolo antidemocratico e autoritario alle porte, sono stati solo alcuni dei tanti allarmi infondati e tuttavia urlati nelle piazze italiane, nonché rilanciati da stampa e televisioni internazionali. Ecco che i nuovi apprendisti stregoni dopo la tragedia di Cutro (io l’avevo detto a qualche amico, la sinistra aspetta che un clandestino si suicida in acqua, per poi dare la colpa alla truce Meloni) hanno riacceso i fuochi e l’inebriante violenza scaturita nelle ultime settimane. Tuttavia la manifestazione di Firenze si collega a quella degli anarco-comunisti di Torino. Il collegamento è stato fatto da Luca Volontè su Lanuovabq.it. E’ significativo che anche a Firenze c’erano gruppi certamente legati agli anarchici di Torino, e ai centri sociali. Gruppi che imbracciavano bandiere anarchiche e quelle titine, orgogliosamente mostrate dai comunisti jugoslavi quando infoibavano gli italiani non comunisti. E che dire degli slogan pieni di violenza: “ "Il maresciallo Tito ce l’ha insegnato, uccidere un fascista non è reato". Sulla manifestazione di Torino ha ragione Punzi a criticare l’operato della polizia, “Ve li ricordate i poliziotti in borghese che inseguivano uno ad uno coloro che osavano sfidare il divieto di manifestare contro il Green Pass, disposto con semplice circolare del Viminale? Ma non c’era alcun pericolo fascista, allora… E ve li ricordate i “veri liberali”, anche di centrodestra, venirci a spiegare che quei sabati pomeriggio erano la rovina dei commercianti di Milano?”. Punzi ci invita a confrontare le immagini di allora con quelle viste sabato scorso a Torino, “dove la polizia è praticamente rimasta a guardare mentre gli anarchici mettevano a ferro e fuoco mezza città, distruggendo auto e vetrine”. Certo, ci sono le riprese e le indagini, come usa dire, faranno il loro corso. “Ma intanto i danni non sono stati impediti, si è lasciato fare, il “corteo” è stato addirittura autorizzato dalla Questura. Se per qualcosa il ministro dell’interno Piantedosi dovrebbe dimettersi, è per Torino, non per le parole – severe ma tristemente vere, se siamo onesti – sul naufragio di Cutro”. Ebbene, scrive Volontè, in merito alla lotta armata anti-Stato degli anarco-comunisti, “pochissimi quotidiani hanno dedicato un rimprovero e nessun politico di sinistra, tantomeno uno del “trio rosso” presente in piazza, ha rivolto un cenno di rimprovero. C’è una violenza giustificabile, quella che da sempre è ritenuta tale dall’informazione (anche all’interno della Rai), cultura e politica di sinistra, dagli anni ‘70 e ‘80: è giustificabile la violenza dei compagni che sbagliano per eccesso, non per i gesti di violenza in sé. Tutto già visto, insomma. Moltissimi ricordiamo quel clima. E molti editoriali di allora assomigliano a ciò che in questi mesi stanno scrivendo editorialisti di giornali come La Stampa e Repubblica ; e sull’asserita lotta antifascista “attuale” speculano anche in tanti nella televisione di Stato, ovviamente pagati dai contribuenti”. (Luca Volontè, Sinistra incendiaria. Se le violenze sono solo quelle “di destra”, 6.3.23, lanuovabq.it). Non abbiamo notato dichiarazioni di rilievo di nessun uomo o donna di sinistra (tranne il sindaco di Torino costretto a farfugliare qualcosa per ovvi motivi) contro lo scempio e le violenze compiute dagli anarchici a Torino. Ancora, avete ascoltato per caso “la stessa foga da editorialisti e politici di sinistra nel denunciare il violento striscione e i cartelli contro il merito scolastico e le immagini a testa capovolta del primo ministro Giorgia Meloni e del ministro Valditara affissi al liceo classico Carducci di Milano, nei pressi di Piazzale Loreto?”. Naturalmente il fuoco acceso, con le violenze verbali dell’estate scorsa, sta attecchendo. La “triade rossa” e i loro sodali stanno pericolosamente gettando benzina sul fuoco della violenza e lo fanno consapevolmente, nascondendo l’incapacità di proposte con caos e urla. Tutto già visto, e per questo ancora più grave. Thu, 09 Mar 2023 15:21:32 +0000 Politica L'antica Roma rivive nel parco Roma World http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/31955-l-antica-roma-rivive-nel-parco-roma-world.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/31955-l-antica-roma-rivive-nel-parco-roma-world.html I giorni scorsi nella sala della Stampa Estera a Roma è stato presentato ai giornalisti il nuovo mega progetto per la capitale italiana. Roma World presenta l’arrivo della Roma Imperiale: il Parco a tema dell’Antica Roma si espande e annuncia il piano di sviluppo 2024-2030.   Il turismo a Roma   Con 15 Milioni di arrivi e oltre 34 milioni di presenze nel 2022, Roma si avvia a superare flussi turistici pre-Covid. Numeri come: #4 Destinazione turistica al mondo per Trip Advisor, #1 World Food destination e #7 tra le World Best Cities 2023 (Resonance consulting), raccontano dell’enorme appeal turistico mondiale della città eterna. Ma la breve permanenza media (2,5 giorni) e l’alta incidenza di prime visite (70%) mostrano un potenziale inespresso, anche a causa della scarsa offerta di entertainment moderno e contemporaneo, che si possa affiancare al grande appeal storico, archeologico e religioso della città, nonché la ridotta proposta serale e di esperienze family friendly.   Roma World. Un nuovo parco a tema storico.   In questo scenario nasce il progetto Roma World: un nuovo Parco tematico che intende riportare gli ospiti indietro nel tempo, per godersi un’esperienza immersi nella natura e vivere una giornata da Antichi Romani.  Roma World fare vivere ai turisti la Roma Antica, cosa e come l’hanno immaginata in decenni di film e racconti sull’Impero, da Ben Hur al Gladiatore - così Stefano Cigarini, Amministratore Delegato di Cinecittà World Spa - A Roma, Roma la vedi, a Roma World, Roma la vivi!? Roma World è un progetto di Cinecittà World, 1 parco tematico del Centro Sud Italia, con oltre mezzo milione di visitatori, il più alto tasso di crescita nel settore (+360% in 5 anni) e infrastrutture a Castel Romano già pronte ad accogliere questo nuovo progetto di experience park, che si inserisce nel crescente trend del turismo esperienziale-ecosostenibile ed immerso nei boschi e nella campagna.   2023 Roma World: la parte già realizzata   Roma World riapre ai suoi ospiti a partire da venerdì 24 marzo. È un villaggio delle legioni Romane, attualmente sviluppato su 6 ettari, dove l’ospite riscopre il contatto con la natura, mangia come gli antichi Romani, diventa Gladiatore per un giorno, fa shopping tra le bancarelle dell’antico mercato, incontra gli animali della fattoria, ammira il volo dell’aquila e di altri rapaci, si perde tra i sentieri nei boschetti di sughere. Tra le novità del 2023 luci e suoni del suggestivo bosco magico.   Entrati dal Portale ci attende il Castrum, Accampamento Militare con torri e fortificazioni, al centro del prato l’Arena dei Gladiatori, dove assistere agli spettacoli o imparare le tecniche di combattimento guidati dai rievocatori del Gruppo Storico Romano. Nella Taberna, il ristorante del parco, si mangia come gli antichi Romani, tra carni, bevande e piatti d’epoca. Il mercato degli artigiani ci fa scoprire oggetti, costumi e tecniche di 2000 anni fa. Gli amanti dell’outdoor possono trascorrere la notte nelle tende dei Legionari.    La fattoria del villaggio ospita animali domestici come Capre, Pecore, Mucche nane, maialini, Oche, Papere, Galline, Conigli e Asini. I bambini possono divertirsi con un giro in Pony o Cammelli, tra i giochi delplayground nel bosco o con il tiro con l’arco. Nell’Arena dei Rapaci hanno luogo gli Spettacoli di Falconeria: dal volo dell?aquila agli attacchi dei falchi sulla preda, dall’ipnotico sguardo del gufo alla singolarità del barbagianni. Si può interagire con gli animali, diventando Falconieri per un giorno. Chi ama la natura apprezzerà i sentieri del bosco e il Tour Botanico, accompagnati da guide, alla scoperta della biodiversità tra sughere, ginestre, mirti e macchia mediterranea.   Il Piano di sviluppo 2024-2030   Fase 1: Estate 2024 il grande spettacolo live Roma on Fire La prima fase dello sviluppo prevede la realizzazione di uno show storico Roma on Fire, da oltre 5 Milioni tra set e produzione, con debutto previsto il 1 Giugno 2024. Celebrerà la grandezza di Roma, tra corse delle bighe e parate dell’esercito, giochi e battaglie fino all’incendio di Roma del 64 d.C. ai tempi di Nerone. Il tutto nello spettacolare set di Ben Hur, film kolossal del 1959, con Charlton Heston, pluripremiato con 11 Oscar, rifatto nel 2016 con star del calibro di Jack Houston e Morgan Freeman. Il set peraltro si presenterà nuovo e trasformato nel Circo Massimo per una produzione prevista nel 2023.   Fase 2: 2025 Arriva la Roma Imperiale  Per l’anno del Giubileo l’obiettivo è l’inaugurare, intorno al Circo Massimo, con un impegno stimato in ca 10 milioni la Roma Imperiale. 12 ettari di Roma ricostruita nel momento del suo massimo splendore: i fori imperiali e i templi, il Teatro e la suburra ricca di botteghe e commercianti. Un grande set indoor/outdoor popolato di personaggi, per immergere nella storia ospiti, turisti e pellegrini.   Fase 3: 2026-2030 L’Impero Com’è noto, Rome wasn’t built in a day?, la fase 3 prevede infatti la realizzazione delle principali provincie dell’impero, diviso in aree tematiche, per un totale di 70 ettari di parco (oltre il doppio di Cinecittà World). Un progetto da oltre 80 milioni con l’aggiunta progressiva di Pompei, con una experience ride legata alla famosa eruzione del vulcano del 79 d.C., la Gallia con un villaggio immerso nei boschi, tra alberi a fusto altissimo, il Villaggio dei Barbari, con le sue tradizioni ed architetture vichinghe. Dal lato opposto del parco l’Antico Egitto con le piramidi ricostruite, ricche di labirinti da visitare, Gerusalemme e il Marocco con le sue caratteristiche costruzioni. Ogni area conterrà oltre agli edifici, le esperienze le attrazioni e ristorazione a tema, oltre a possibilità di pernottare immersi nella storia. Un viaggio nel mondo antico di 2000 anni fa. Siete pronti a vivere un giorno da antico Romano? ?Che la Storia abbia inizio! Mon, 06 Mar 2023 13:43:54 +0000 Roma Inaugurazione Sale Vanvitelli Reggia di Caserta http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/31948-inaugurazione-sale-vanvitelli-reggia-di-caserta.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/31948-inaugurazione-sale-vanvitelli-reggia-di-caserta.html Inaugurate oggi le Sale Vanvitelli, percorso espositivo negli Appartamenti Reali della Reggia di Caserta dedicato all'architetto che, proprio oggi, il 1° marzo di 250 anni fa, moriva. La mostra permanente rientra nel progetto "1773 -2023 Luigi Vanvitelli il Maestro e la sua eredità", promosso e sostenuto dal Museo Reggia di Caserta, in collaborazione con il Comune di Caserta.   Gli ambienti, retrostanti della Sala delle Guardie del Corpo del Palazzo reale, sono luogo privilegiato e, da oggi, sempre visitabile di narrazione dell’opera di Luigi Vanvitelli. L'esposizione celebra l'eredità, materiale e immateriale, del Maestro quale genio del Settecento italiano ed europeo attraverso la valorizzazione di alcuni beni delle collezioni della Reggia di Caserta e il linguaggio digitale che consentirà di fruire di contenuti complessi.   "Omaggiare Luigi Vanvitelli in occasione dei 250 anni della sua morte è doveroso - afferma il direttore Tiziana Maffei - Il programma annuale delle celebrazioni sostiene tre linee di azione: conoscenza, divulgazione e cura condivisa della sua eredità. Con l’apertura delle nuove sale consentiamo al grande pubblico del museo d’intraprendere il viaggio di emozione della Reggia avendo gli strumenti per comprendere meglio l’artefice della sua realizzazione e vivere con maggiore consapevolezza le suggestioni del più grande lascito del Maestro".   Il percorso museale si snoderà lungo quattro sale.   Nella prima, “La chiamata del Re”, Luigi Vanvitelli si presenta e accoglie il visitatore. La scultura dell'architetto - modello preparatorio di quella posta nella omonima piazza del centro di Caserta - apre l'esposizione mentre alla sua destra, su un player multimediale, si materializzano i suoi ricordi: dalla formazione, alle committenze, passando per le sue vicende biografiche. Sono esposti in questi spazi "Ritratto di Luigi Vanvitelli", olio su tela di Giacinto Diano; il modello in gesso di Onofrio Buccini raffigurante Vanvitelli; il modello ligneo della facciata della Reggia di Caserta.   Nella sala 2, “La Dichiarazione dei Disegni”, la narrazione museale prosegue con il progetto della Reggia di Caserta: dalla presentazione dei disegni alla posa della prima pietra. Un allestimento riconducibile a quello con cui il maestro mostrò il suo piano originario per la Reggia di Caserta ai Sovrani nel 1751. Sono qui esposte le prime tavole e disponibili approfondimenti su un supporto tattile: dalla rielaborazione del progetto nella Dichiarazione dei Disegni del 1756, ad alcuni passi delle lettere, alle celebrazioni della posa della prima pietra.   Nella terza sala prende vita il cantiere vanvitelliano. Restituendo al visitatore le espressioni dell'architetto sulla scelta delle maestranze, dei macchinari e delle materie prime, sull’intenzione di rendere la Reggia il centro di un nuovo piano regolatore per la città, sulle invenzioni realizzate, si dà la possibilità di vivere l’esperienza brulicante e il fermento della sua opera. Il racconto sulla grande parete interattiva è accompagnato anche qui da opere appartenenti al patrimonio museale.   Nell'ultima stanza “L’eredità del Maestro Luigi Vanvitelli: la Reggia di Caserta", in uno spazio interamente video-proiettato, il visitatore assisterà alla nascita del Complesso architettonico costituito da Piazza, Palazzo, Parco e Acquedotto. Nel grande schermo l’evoluzione costruttiva dell’opera è raccontata attraverso la successione degli elementi chiave che caratterizzano il Complesso Vanvitelliano. Il percorso espositivo - dall’idea al progetto, dall’esecuzione alle suggestioni attuali anche di luoghi non accessibili normalmente al pubblico - sintetizza il senso profondo di vent’anni di lavoro dell’architetto e la sempre incredibile Meraviglia della Reggia di Caserta.   Tiziana Maffei, cura e coordinamento del progetto  “Sale Vanvitelli” Vincenzo Mazzarella e Anna Cipparrone, concept, ricerca storico-artistica e redazione contenuti di base Luciano Turchetta con la collaborazione di Vincenzo De Luce, progetto museografico Opera Laboratori, allestimento Punto Rec Studios s.r.l., progettazione e sviluppo del percorso immersivo multimediale Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, elaborazione grafica e progetto identità visiva Si ringrazia tutto lo staff del Museo, il Nucleo Reggia dell'Associazione nazionale carabinieri, le ditte Vincenzo Modugno srl, Hera Restauri, CIAL Allarmi, CT Impianti e Siass srl. Le Sale Vanvitelli sono visitabili tutti i giorni, in piccoli gruppi, negli orari di ordinaria apertura degli Appartamenti Reali, fatta eccezione per le giornate di gratuità e per eventuali esigenze di sicurezza e tutela. L'accesso è incluso nel costo ordinario del biglietto di ingresso agli Appartamenti reali e dell'abbonamento Reggia Card 2023. Gratuità e riduzioni come previste per legge.   Fonte Reggia di Caserta   Thu, 02 Mar 2023 14:14:22 +0000 Napoli I nuovi appuntamenti di Roma Culture 2023 http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/31943-i-nuovi-appuntamenti-di-roma-culture-2023.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/31943-i-nuovi-appuntamenti-di-roma-culture-2023.html In partenza una nuova settimana di iniziative di Roma Culture con gli eventi proposti dalle istituzioni culturali cittadine e con la programmazione di PPP 100 - Roma racconta Pasolini, dedicata alla celebrazione del centenario pasoliniano. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito PPP100 – ROMA RACCONTA PASOLINI Per la rassegna Alfabeto Pasolini, il ciclo di incontri a cura delle Biblioteche di Roma affidati a scrittori ed esperti per esplorare, attraverso venti parole chiave, l’immaginario pasoliniano, il 23 febbraio alle 11, presso la Biblioteca Raffaello, in programma il penultimo appuntamento durante il quale la scrittrice Igiaba Scego affronterà il tema Periferie/Mondo. L’incontro, a ingresso libero, potrà essere seguito anche in diretta streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di Biblioteche di Roma. Nell’ambito del progetto espositivo Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO coordinato e condiviso da Azienda Speciale Palaexpo di Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica e MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo che hanno voluto celebrare, nelle rispettive sedi museali, la figura del regista, scrittore e artista, il 26 febbraio, a Palazzo delle Esposizioni termina la mostra Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO. Il corpo poetico, a cura di Giuseppe Garrera, Cesare Pietroiusti, Clara Tosi Pamphili e Olivier Saillard (co-curatore per la sezione dedicata ai costumi). Un’accurata selezione di oltre 700 pezzi per comporre un ritratto “corporeo” e inedito dell’intellettuale italiano. Il sabato alle 16.30 e la domenica alle 11 con una maggiorazione al biglietto di ingresso, sarà possibile prendere parte alle ultime visite guidate alla mostra a cura di Coopculture (max 25 persone). Nell’ambito dell’esposizione, il 22 febbraio alle 18.30 in Sala Auditorium verrà presentato il libro Misteri dei ministeri di Augusto Frassineti (Einaudi). Seguirà la proiezione del documentario Capelli quasi biondi, occhi quasi azzurri. 78 lettere a Pier Paolo Pasolini diretto da Simona Risi, soggetto di Mimmo Frassineti e Valentina Presti Danisi con la sceneggiatura di Donata Scalfari (Italia, 2022). Intervengono Mimmo Frassineti (fotografo), Andrea Gialloreto (storico della letteratura), Simona Risi (regista), Donata Scalfari (giornalista e sceneggiatrice). Modera Giuseppe Garrera. Ingresso libero fino a esaurimento posti. . Il 26 febbraio alle 18, inoltre, sempre in Sala Auditorium, appuntamento con Appunti per una visita al Museo Pasolini con Ascanio Celestini, presentato dal Museo delle Periferie. Ascanio Celestini immagina che cosa dovrebbe contenere un ipotetico museo dedicato a Pier Paolo Pasolini con l’obiettivo di ricostruire la storia, attraverso la paziente raccolta di cimeli storici, artistici e sentimentali. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Al MAXXI prosegue ancora fino al 12 marzo Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO. Il corpo politico a cura di Hou Hanru, Bartolomeo Pietromarchi e Giulia Ferracci. In questa esposizione la chiave di lettura dell’opera pasoliniana è restituita attraverso le voci di artisti contemporanei le cui opere evocano l’impegno politico dell’autore e l’analisi dei contenuti sociali ispirati alle sue opere. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica ore 11-19; la biglietteria è aperta fino a un’ora prima. Alla Galleria d’Arte Moderna di via Crispi fino 4 giugno è invece visitabile l’esposizione Pasolini pittore, che si è di recente arricchita di ulteriori 30 opere, e che attraverso oltre 150 lavori mette a fuoco le capacità pittoriche di Pasolini nel contesto della storia dell’arte del Novecento ATTIVITÀ DELLE BIBLIOTECHE È stata inaugurata in via Flaminia Nuova 834 - 836 la nuova Aula Studio Euclide dell’Istituzione Biblioteche di Roma. La struttura, che occupa uno spazio di 250 mq all’interno del Centro Euclide, raccoglie circa 1.600 titoli disponibili per il prestito, una postazione per la consultazione del catalogo online, il servizio PIM (servizio di prestito interbibliotecario che consente di prenotare online e ricevere in loco tutti i titoli presenti sul catalogo delle Biblioteche di Roma) e, ancora, un’aula lettura corredata di sistema di illuminazione LED e dotata di più di 60 postazioni di studio, con prese di ricarica per i portatili, divani con schienale insonorizzato e Wi-Fi. Lo spazio accoglie, inoltre, scatti del fotografo americano Brendan Pattengale, un’esplorazione dei metodi fotografici e della percezione del colore che riprende la tradizione della fotografia paesaggistica. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19. Tra le diverse iniziative proposte dalle Biblioteche di Roma, questa settimana si segnalano due appuntamenti. Il 22 febbraio alle 11 alla Biblioteca Vaccheria Nardi la scrittrice di fantasy Licia Troisi, amatissima dalle giovani generazioni e non solo, risponderà alle domande formulate dai ragazzi del PCTO del Liceo Benedetto da Norcia e dialogherà con il pubblico presente. L'incontro è aperto a tutti, info 06.45460491. Il 27 febbraio invece, alle 18, alla Casa delle Letterature in programma la presentazione del libro Age Pride. Per liberarci dai pregiudizi sull'età di Lidia Ravera (Einaudi, 2023). Interviene l’autrice con Maura Gancitano. Ingresso libero fino a esaurimento posti. KIDS Tra gli eventi dedicati da Biblioteche di Roma ai bambini e ai ragazzi nel segno della lettura e delle attività culturali, il 22 febbraio alle 16.30 alla Biblioteca Vaccheria Nardi, torna Tana per i libri!, letture ad alta voce per bambine e bambini dai 3 ai 7 anni, a cura del personale della biblioteca e delle volontarie del Servizio civile Il 23 febbraio alle 16.30, alla Biblioteca Casa dei Bimbi, in collaborazione con l’Associazione Albatros, torna Voglio raccontarti una storia, dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni; un laboratorio di lettura in cui si cercherà di dar vita alle storie dei libri utilizzando varie forme artistiche, dal teatro alle arti visive Il 24 febbraio alle 10.30, presso la Biblioteca Villa Leopardi, proseguono le Letture sul tappeto, letture a bassa voce rivolte ai piccolissimi (6-12 mesi) e alle mamme in dolce attesa Il 28 febbraio alle 14.30, alla Biblioteca Flaminia nuovo appuntamento con Playing&Stories, il laboratorio sul gioco di ruolo e narrazione condivisa, per ragazze e ragazzi dagli 11 anni in su. Il gioco proposto sarà L’Unico Anello edito dalla casa editrice “Giochi Uniti”, nel quale i ragazzi si caleranno nella grande ambientazione fantasy creata da Tolkien  Si segnala infine il progetto Esplorazioni in Biblioteca, in corso fino ad aprile, che attraverso incontri e laboratori intende avvicinare bambini e ragazzi di 6-13 anni ai temi scientifici in modo interattivo e coinvolgente. Tra scienza, gioco e scoperta, bambini e ragazzi potranno conoscere e svelare, divertendosi, misteri e meraviglie del nostro Pianeta. Al Teatro del Lido di Ostia il 24 febbraio alle 11 appuntamento con l’evento finale del progetto LA CROCIATA DEI BAMBINI - per i diritti dell’infanzia e contro ogni guerra, finanziato da Roma Capitale – Scuole Aperte. Per l’occasione Carme Solé Vendrell, illustratrice de La crociata dei bambini, edito da Orecchio Acerbo, creerà un’opera dal vivo e incontrerà gli studenti del Municipio Roma X. L’evento, a ingresso gratuito, è promosso da Liceo F. Enriques, Teatro del Lido di Ostia, Orecchio Acerbo Editore, Piccola Polis, Magazzino dei Semi, Municipio Roma X; in collaborazione con Goethe-Institut Rom, Amnesty International Italia e Università Roma Tre. Il 26 e 27 febbraio va in scena La storia di Aligaspù, il primo spettacolo di teatro di figura interamente realizzato attraverso la tecnica degli origami giapponesi. Un viaggio in un mondo fantastico, fatto di concetti semplici, riconoscibili, universali, di e con Viviana Mancini con la regia di Cristiano Petretto. Orari: domenica alle 17.30, lunedì alle ore 9 e alle 10.30 (per bambini dai 3 anni in su). Tra gli appuntamenti per bambini e famiglie promossi dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, si segnala che al Planetario di Roma, il 25 febbraio alle 12 i più piccoli con i loro genitori potranno partecipare allo spettacolo giocoso e interattivo Girotondo tra i Pianeti, che trasformerà la sala in una rampa di lancio verso i pianeti. Il 26 febbraio invece alle 12 le famiglie potranno partecipare allo spettacolo Accade tra le stelle e, accompagnati da Gabriele Catanzaro nei panni dello stravagante Dottor Stellarium, andare alla scoperta di pianeti, satelliti, comete, asteroidi e stelle cadenti, mentre alle 18, in Vita da Stella con il dottor Stellarium i bambini, accompagnati sempre dallo stravagante dottore, potranno scoprire tutte le stelle che si vedono in una notte e nel pomeriggio. Nella Sala Fontana del Palazzo delle Esposizioni, dal 23 febbraio al 26 marzo, apre al pubblico la mostra Facciamo pace?! - La voce dei bambini sulla guerra, organizzata da Azienda Speciale Palaexpo e Comunità di Sant'Egidio. La guerra in Ucraina ha riportato il tema della pace al centro del dibattito internazionale e ha rivelato con più chiarezza come tante parti del mondo, vicine e lontane, siano colpite da conflitti e violenze. Il percorso espositivo vuole portare all’attenzione del pubblico le difficoltà e le sofferenze vissute nella guerra, dando voce a coloro che ne sono le prime e più innocenti vittime: i bambini. Protagonisti di questo racconto sono i minori che frequentano le "Scuole della Pace", promosse dalla Comunità di Sant'Egidio in ogni parte del mondo. Una sezione della mostra è dedicata alle riflessioni sulla pace e la guerra fatte da bambini italiani che hanno incontrato loro coetanei fuggiti dai conflitti e accolti qui in Italia. Un'altra parte della mostra ripercorre il vissuto dei bambini e dei ragazzi durante la Seconda guerra mondiale attraverso alcuni scritti dell'Archivio Diaristico nazionale. Uno sguardo sul passato che aiuta a comprendere come la pace che l'Europa occidentale vive da anni non vada sprecata. La mostra è aperta a tutti ma è concepita per essere fruita, in modo particolare, da un pubblico giovane e soprattutto dai bambini. Ingresso libero dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20, con ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Per le visite guidate e i laboratori rivolti alle scuole, è richiesta la registrazione Nell’ambito della mostra Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO. Il corpo poetico, il 26 febbraio alle 11 appuntamento con Modelli in sartoria, letture e laboratorio in Atelier per famiglie con bambini dai 3 ai 6 anni. Il mondo della moda e i suoi segreti attraverso le illustrazioni dei libri dello Scaffale d’arte: abiti, copricapi e accessori protagonisti di un laboratorio per grandi e piccoli per immaginare e realizzare insieme abiti straordinari, in uno spazio allestito come una vera sartoria. Al Teatro Tor Bella Monaca il 26 febbraio alle 17 va in scena I vestiti nuovi dell’Imperatore, adattamento della celebre favola di Hans Christian Andersen a cura e con la regia di Santa Spena. Un Re vanitoso, interessato più al suo aspetto che al suo regno, è alla ricerca di qualcuno che gli possa cucire l’abito più bello mai indossato da un imperatore. Si propongono a sua maestà due sarti che vengono pagati a peso d’oro per cucire l’incredibile vestito. Ma non tutto andrà come previsto. Con Flavio Lombardi, Valentina Coletta, Marilisa Sposito, Matteo Fiori, Daniele Filogna e Giulia Taloni. Tornano i Family Concert dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, gli appuntamenti dedicati a giovani, studenti e famiglie che intendono avviare un rapporto leggero e vivo con l’esperienza dell’ascolto musicale. Il 26 febbraio alle 11.30 in Sala Santa Cecilia è in programma l’introduzione al concerto, che segue alle ore 12, Schubertiade: sul palco il Quartetto Henao, affiancato al violoncello da Luigi Piovano, eseguirà il Quartettsatz op. 12 in do minore D 703 e il Quintetto in do maggiore op. 163 D 956 di Schubert. Nell’ambito della programmazione del Teatro di Roma – Teatro Nazionale, dal 27 febbraio al 6 marzo torna al Teatro India Lo scrittojo di Pirandello, spettacolo del Laboratorio Teatrale Integrato “Piero Gabrielli” per la regia di Roberto Gandini. L’azione scenica parte dal grande scrittoio che domina la scena: seduto fra le sue carte Luigi Pirandello in persona che si trova improvvisamente davanti le sue “creature”: la Figliastra dei Sei personaggi in cerca d’autore, il ragionier Belluca de Il treno ha fischiato, il Dottor Fileno da La tragedia di un personaggio, la Signora Perella de L’uomo, la bestia e la virtù. Protagonisti dell’allestimento sono un gruppo di sei attori della Piccola Compagnia – Francesca Astrei, Roberto Baldassari, Antonietta Bello, Edoardo Maria Lombardo, Gabriele Ortenzi (che si alterna con Danilo Turnaturi) e Fabio Piperno – che hanno esplorato alcune delle novelle e delle opere teatrali di Pirandello grazie all’improvvisazione e al gioco scenico. TEATRO E DANZA Prosegue la programmazione del Teatro di Roma – Teatro Nazionale con la prima nazionale di Nottuari di Fabio Condemi, dal 22 febbraio al 5 marzo al Teatro India, spettacolo ispirato ai racconti di Thomas Ligotti, tra i maggiori scrittori contemporanei di weird e horror, per esplorare i lati oscuri del reale facendo sbiadire le linee di confine dal sogno all’incubo, in un ipnotico vagare. Per la prima volta la scrittura di Thomas Ligotti viene portata in scena attraverso la cifra drammaturgica e registica di Condemi, che traspone questa “narrativa del mistero” costruendo lo spettacolo come una sorta di galleria d’arte, alla ricerca della rappresentazione dell’orrore che penetra il reale e le esistenze. A completare questa complessa architettura scenica, le ipnotiche composizioni musicali di Paolo Spaccamonti e l’eclettica drammaturgia dell’immagine di Fabio Cherstich. Sul palco: Carolina Ellero, Julien Lambert e Francesco Pennacchia.   In occasione dei cento anni dalla nascita di Giorgio Albertazzi, torna in libreria l’autobiografia del maestro del teatro italiano, Un perdente di successo (BUR editore). Il Teatro di Roma, di cui Albertazzi è stato direttore artistico, accoglie la prima nazionale dell’opera dell’interprete che ha tracciato un segno profondo nel nostro teatro il 28 febbraio alle 17 nella Sala Squarzina del Teatro Argentina e vedrà gli interventi di Pino Strabioli e Mariangela D’Abbraccio. Modera Eugenio Murrali (ingresso libero). Al Teatro dell’Opera di Roma dal 25 febbraio al 2 marzo è in scena La Bayadère, in una nuova versione coreografica di Benjamin Pech da Marius Petipa che, dopo aver creato una fortunata edizione del Lago dei cigni per il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, si confronta con un’icona della tradizione classica, in un nuovo allestimento con scene e luci firmate rispettivamente da Ignasi Monreal e Vinicio Cheli. La musica di Ludwig Minkus è affidata alla bacchetta di Kevin Rhodes. Un cast di ospiti internazionali si affiancherà ai danzatori romani. Olga Smirnova, al debutto al Costanzi, si alternerà con Maia Makhateli nel ruolo di Nikija, la baiadera innamorata e segretamente sposa del guerriero Solor, interpretato da Jacopo Tissi e Victor Caixeta. Gli artisti saranno affiancati dall’Orchestra, le étoiles, i primi ballerini, i solisti e il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretti da Eleonora Abbagnato. Spettacoli: sabato e da martedì a giovedì ore 20, domenica ore 16.30. In occasione della Bayadère si terrà il secondo appuntamento degli Incontri con la danza: il 24 febbraio alle ore 16 Marinella Guatterini affronterà, secondo la propria personale prospettiva, un’analisi del balletto. In programma anche l’Anteprima giovani prevista sempre per il 24 febbraio alle ore 19, dedicata al pubblico under26. Il 27 febbraio, inoltre, alle ore 19, la Scuola di Danza sarà protagonista di una Lezione dimostrativa, la prima dall’arrivo di Eleonora Abbagnato che, oltre al Corpo di Ballo, dallo scorso settembre dirige anche la Scuola della Fondazione capitolina. Nel corso della serata, la Direttrice presenterà al pubblico gli insegnanti, gli allievi dei vari livelli di formazione e le diverse discipline oggetto dello studio quotidiano nelle sale di una delle più antiche e prestigiose scuole di danza italiane. Il programma si concluderà con la presentazione di brani estratti dal repertorio classico, Raymonda e La Bayadère, con il contemporaneo e con le danze di carattere. Ospite d’onore della serata il danzatore Simone Agrò, già allievo diplomato alla Scuola di Danza e attualmente solista del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma. Si conclude il 25 febbraio la XVII edizione di Equilibrio, il festival dedicato alla danza contemporanea con la curatela di Emanuele Masi promosso da Fondazione Musica per Roma, con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo. Appuntamento il 22 febbraio alle 21, nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, con Olivier Dubois che presenterà in prima italiana Tragédie, new edit, un poema coreografico per 18 danzatori, riallestito a dieci anni di distanza dalla sua creazione con un casting internazionale, coprodotto con il supporto di Mattatoio. Una danza ipnotica, incessante e ossessiva, in cui figure completamente nude e immerse in un’oscurità a tratti quasi assoluta da cui appena si percepiscono, si muovono fantasmatiche su una sequenza di dodici passi: una pulsazione sonora che scandisce il ritmo del dodecasillabo alessandrino della tragédie francese. Una coreografia sulla mobilità dell’incoscienza, della natura che ci guida, sull’istinto naturale che ci conduce dal buio della notte verso un possibile sole. Al termine dello spettacolo si terrà un incontro con il coreografo. Il Festival si chiude il 25 febbraio alle 21, sempre in Sala Petrassi, con la prima italiana del Ballet de l’Opéra de Lyon che eseguirà una nuova versione della coreografia di FOLK-S firmata dal Leone D’Oro Alessandro Sciarroni. Nel 2016 il coreografo italiano ha creato questo pezzo ispirandosi allo “Schuhplatter”, danza popolare bavarese: per la sua riscrittura all'Opéra, Sciarroni ha prodotto The Collection, trasmettendo questa tecnica molto antica ai danzatori di uno dei più importanti corpi di ballo d’Europa. Da una sequenza ritmica inquietante, ripetuta all’infinito, emergono figure che seguono una propria logica. Il gruppo si trasforma come una materia organica che viene sempre ricostituita. Tra costrizione e autonomia, gioco e trance, The Collection offre un'esperienza percettiva estrema sulle molteplici declinazioni di una forma tradizionale, fino al suo esaurimento. Da non perdere, inoltre, alle 19.30 in Sala Ospiti, la proiezione del documentario di Matteo Maffesanti Will you still love me tomorrow, che racconta la storia del lavoro FOLK-S di Alessandro Sciarroni: la voce del coreografo e quella degli interpreti tracciano il filo narrativo, raccontando il viaggio intrapreso insieme, dalla riflessione sui fenomeni popolari di danza folk antica sopravvissuti alla contemporaneità, che porterà alla creazione della coreografia. Ingresso gratuito previo ritiro voucher fino ad esaurimento posti disponibili. Al Teatro Tor Bella Monaca, in Sala Grande, il 24 e 25 febbraio alle 21 Lo Stanzone delle Apparizioni e Loft Produzioni portano in scena Eretici, spettacolo tratto dall’omonimo libro di Tomaso Montanari, dove l’autore racconta alcuni degli “eretici” che hanno attraversato la Storia – Tina Anselmi, Caravaggio, Rosa Luxemburg, Don Lorenzo Milani, Lev Tolstoj, Virginia Woolf – in una lettura molto particolare, per costruire anticorpi contro il più pericoloso virus in circolazione: il pensiero unico. Lo stesso Montanari è sul palco con Daniela Morozzi e il sassofonista jazz Stefano ‘Cocco’ Cantini. Un reading fuori dai canoni tradizionali con la regia di Matteo Marsan. Il 26 febbraio alle 17.30 appuntamento con DI QUANDO. Storie di personaggi e fatti, non puramente casuali con Gianmarco Nucciotti. Un racconto brillante di storie vere scritto da Senio Nucciotti e diretto da Manfredi Rutelli: storie di miti che non torneranno più, storie di personaggi e fatti non puramente casuali. Musica dal vivo della Leggera Electric Folk Band. In Sala Piccola, seconda e ultima replica il 25 febbraio alle 21 per Io per te come un paracarro di e con Daniele Parisi. Una storia narrata da un attore solo, parlata a più voci, tragica e comica suo malgrado. Il 28 febbraio, sempre alle 21, va in scena Io so e ho le prove. Lo spettacolo, libero adattamento del libro omonimo di Vincenzo Imperatore, racconta la conversione di un ex-manager bancario che, dopo un quarto di secolo al servizio della più importante banca italiana, ne è uscito denunciandone tutte le nefandezze. Un racconto per corpo e parole scritto, diretto e interpretato da Giovanni Meola, ma anche per suoni e rumori con gli interventi della musicista e rumorista, nonché attrice muta, Daniela Esposito. Ispirato dall’omonimo romanzo di Maurizio Torchio, Cattivo è lo spettacolo in scena il 25 e 26 febbraio al Teatro Biblioteca Quarticciolo. La storia di un detenuto condannato all’ergastolo (interpretato da Tommaso Banfi) e dimenticato nella cella di isolamento di un carcere-isola che accende l’attenzione sulla questione dell’ergastolo ostativo, una pena “senza fine” e senza speranza di essere ridotta o convertita. La regia è di Giuliana Musso. Orari: sabato alle ore 21, domenica alle ore 17. Presso il Teatro del Lido di Ostia il 25 febbraio alle 17.30, quinto appuntamento a ingresso gratuito della rassegna Condividere le emozioni a cura di Luciano Meldolesi. Il pomeriggio sarà dedicato a Luca Ronconi che, nel corso della sua carriera, ha realizzato più di 200 regie tra prosa e lirica: un’opera infaticabile a cui ha sempre affiancato un’intensa attività didattica. Al Teatro Villa Pamphilj, in occasione della Giornata Mondiale della Commedia dell’Arte, il 26 febbraio sono in programma una serie di interessanti attività. Si parte alle ore 11 con una lezione-spettacolo aperta a tutti, attori e amanti della Commedia, a cura di Marco Luly nel corso della quale verranno presentati gli aspetti più peculiari e i principali protagonisti di questa forma di teatro. Seguirà un laboratorio teatrale in cui i partecipanti potranno provare le maschere e i movimenti di alcuni personaggi. Nella sala del teatro, inoltre, verranno esposte maschere in cuoio del maestro Giancarlo Santelli (biglietti presso la biglietteria del teatro). Alle 14, c’è Un palcoscenico per i Commedianti, laboratorio dedicato a giovani attori e attrici che frequentano scuole e corsi di teatro i quali potranno presentare brevi scene, monologhi, dialoghi, lazzi legati al mondo della Commedia dell’Arte e delle maschere. Al termine della giornata verranno premiate le due migliori interpretazioni che avranno la possibilità di partecipare a due workshop a scelta tra quelli in programma al Teatro Villa Pamphilj nel 2023. Alle 16 va in scena Pulcinella nella Luna, spettacolo di e con Federico Moschetti: un esperimento a metà fra teatro di strada e storytelling. Stanco di non trovare risposte in un mondo spesso più assurdo di lui, Pulcinella decide di cercarle sulla Luna. MUSICA Prosegue la programmazione di Musica per Roma all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il 23 febbraio, nel Teatro Studio Borgna, torna RETAPE, la rassegna a cura di Ernesto Assante dedicata alle nuove proposte della scena musicale italiana. Questa settimana, attesi la cantautrice triestina Chiara Vidonis e i Domovoi, duo composto dai fratelli Daniele e Matteo Failla. Stessa sala il 24 febbraio per i Tupa Ruja, vincitori del Premio Alberto Cesa – Folkest 2022, prestigioso riconoscimento dedicato alla world music, che si presentano con una nuova formazione. Al nucleo composto dalla cantautrice Martina Lupi e dal polistrumentista Fabio Gagliardi, fondatori del gruppo nato nel 2006, si aggiungono Stefano Vestrini alla batteria e percussioni e Nicola Cantatore alle chitarre. Grande attesa, il 25 febbraio in Sala Sinopoli, per il ritorno di James Senese. Il sassofonista partenopeo, da oltre cinquant’anni sulla scena, sarà affiancato sul palco da Fredy Malfi (batteria), Rino Calabritto (basso) e Alessio Busanca (tastiere). Dopo averla vista sul palco di Sanremo come arrangiatrice e direttrice d’orchestra per Elodie, il 25 febbraio in Sala Studio Borgna, arriva Carolina Bubbico per presentare dal vivo il suo album di inediti Il dono dell’ubiquità, pubblicato nel 2020, in cui l’artista esplora vari universi sonori, creando chiaroscuri tra l’acustico e l’elettronico, tra ballabili groove, canzoni intime e sonorità world. Con lei sul palco, Filippo Bubbico (tastiere, cori, chitarra, basso), Giacomo Riggi (tastiere, cori, percussioni), Dario Congedo (batteria), Aurora De Gregorio e Chiara Corallo (cori). The Musical Box, l’unica band autorizzata e supportata dai Genesis, arriva il 28 febbraio in Sala Sinopoli per presentare il nuovo spettacolo The Lamb Lies Down on Broadway, omaggio all’ultimo album di Peter Gabriel con la storica band britannica. Tre gli appuntamenti di questa settimana alla Casa del Jazz. Si parte il 24 febbraio alle 21 con il Freak Machine Trio di Giovanni Falzone che eseguirà una serie di suoi brani caratterizzati da forti componenti ritmiche e melodiche intrise di suggestioni che vanno dal folk mediterraneo al punk rock. Con Falzone (tromba ed elettronica), sul palco Giuseppe La Grutta (basso elettrico) e Andrea Bruzzone (batteria). Il 25 febbraio, sempre alle 21, è la volta del pianista Fausto Ferraiuolo che si presenta accompagnato da Igor Legari al contrabbasso e Francesco Merenda alla batteria per esplorare insieme le sue composizioni e in particolare l’album Blue and Green. Il 26 febbraio alle 11 tornano le Lezioni di Jazz di Stefano Zenni dedicate in questa X edizione ad Africa in jazz/Jazz in Africa. Questa settimana si parlerà de Il jazz e l’Africa immaginaria: breve viaggio nell’Africa immaginaria e reale vista dai discendenti degli schiavi. Per i concerti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il pianista Evgeny Kissin farà ritorno il 22 febbraio alle ore 20.30 sul palcoscenico della Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. L’artista vanta con l’Accademia un fecondo legame avviato nel 1991 e mai interrotto: da allora, infatti, è stato ospite ben 28 volte. Il pianista aprirà il concerto con la Fantasia cromatica e fuga BWV 903 di Bach, un dittico fra i più straordinari del repertorio cembalistico. Quindi sarà la volta della Sonata K 311 di Mozart che apre con un Allegro con spirito, pagina di intensa evidenza melodica. Seguono un Andante con espressione e quindi un brillante Rondò. La prima parte del concerto si chiuderà con lo Scherzo n. 2 di Chopin. Nella seconda parte del programma Kissin interpreterà alcuni brani di Rachmaninoff: Lilacs op. 21 n.5, trascrizione dell’omonimo Lied per voce e piano, dai Preludi op. 32 il n. 8 e dall’op. 23 il n. 10 e una selezione dalle nove Etudes-Tableaux op. 39. Atteso dal pubblico è il ritorno del direttore austriaco Manfred Honeck che il 23 febbraio alle 19.30 (repliche il 24 febbraio alle 20.30 e il 25 febbraio alle 18) salirà sul podio dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia e, come lo scorso anno, per un programma interamente dedicato a Mozart. Honeck, ospite di Santa Cecilia fin dal 2013, è Direttore Musicale della Pittsburgh Symphony Orchestra. Il concerto verrà aperto dalla Sinfonia n. 40 di Mozart mentre nella seconda parte sarà la volta della Messa in do minore K 427. Completano il cast i soprani Lea Desandre e Rosa Feola, il tenore Mauro Peter e il basso Davide Giangregorio al suo debutto ceciliano. In occasione del concerto, lo Spazio Risonanze dell’Auditorium, ospiterà il 24 febbraio alle ore 19 Preludio, un invito al concerto, conferenza introduttiva con la musicologa Carla Moreni che approfondirà i brani del programma sinfonico eseguito dall’Orchestra e dal Coro dell’Accademia. CINEMA Al Nuovo Cinema Aquila proseguono le proiezioni in corso: Decision to leave di Park Chan-Wook (Corea del Sud, 2022; disponibile anche in v.o. sottotitolata), il film d’animazione Marcel – The Shell di Dean-Fleischer-Camp (USA, 2021), Tutta la bellezza e il dolore (USA, 2022; v.o. sottotitolata), documentario di Laura Poitras, e Holy Spider, film diretto da Ali Abbasi (Francia/Germania/Svezia/Danimarca, 2022, disponibile anche in v.o. sottotitolata). In cartellone, inoltre, in versione originale sottotitolata, Jarman – Wittgenstein (Gran Bretagna, 1993), il film biografico diretto da Derek Jarman, ultimo lavoro di fiction del cineasta inglese prima della sua scomparsa, a causa dell’AIDS, nel 1994, che narra la storia del filosofo Ludwig Wittgenstein. Nel cast anche la musa per eccellenza del regista, Tilda Swinton, nella parte della stravagante Lady Ottoline Morrell. In arrivo in programmazione anche Klondike di Marina Er Gorbach (Ucraina/Turchia, 2022; in v.o. sottotitolata), film vincitore di due Premi a Berlino e di uno al Sundance. I biglietti sono acquistabili esclusivamente presso il botteghino del cinema.Nella Sala Cinema del MACRO il 23 febbraio alle 19, per la rassegna cinematografica 16MM RUN, realizzata in collaborazione con Villa Lontana, viene proposta la proiezione di What Maisie Knew della regista, fotografa e scrittrice franco-americana Babette Mangolte. Il film, del 1974, è stato realizzato con la macchina da presa in soggettiva dal punto di vista di una bambina ed è una rilettura dell’omonimo romanzo di Henry James. Quest’opera, in cui si possono notare i riferimenti di Mangolte sia alla danza che alla performance, è anche un esperimento di cinema narrativo: quasi privo di dialoghi, è costituito da situazioni sceniche che si ripetono, si evolvono e cambiano. Vede la partecipazione, tra gli altri, di Kate Manheim, Yvonne Rainer, Jerry Bauman e Philip Glass. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. INCONTRI Nell’ambito della programmazione di Musica per Roma, il 26 febbraio alle 11 la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone ospita un nuovo appuntamento delle Lezioni di Storia. Ad accompagnare il pubblico nel corso della mattinata sarà Chiara Colombini, ricercatrice dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, che parlerà di Ferruccio Parri e la libertà. Nella sua lunga esistenza Parri ha attraversato gran parte del Novecento italiano. Per lui, uno dei capi della Resistenza sotto lo pseudonimo di “comandante Maurizio”, la libertà non è mai stata un concetto astratto, ma una questione concreta, fatta di dignità e di giustizia.   Per il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, il 22 febbraio alle 16 la Sala Squarzina del Teatro Argentina ospita Osservare il mondo da Campo Marzio. Italo Calvino e Roma con Fabio Pierangeli e letture di Maurizio Mosetti, primo appuntamento di Il 996 – Belli da Roma all’Europa, ciclo di incontri a cura del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli per approfondire la produzione letteraria e poetica di uno dei massimi interpreti della cultura della nostra città. Ingresso libero.  Nella Sala Auditorium del Palazzo delle Esposizioni, appuntamento il 24 febbraio alle 18.30 con Un anno di guerra. Un’occasione unica di riflessione sulla guerra, a un anno dall’aggressione russa all’Ucraina, affidata a Silvio Pons, professore di Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa, presidente della Fondazione Gramsci, in conversazione con Federico Varese, direttore del Dipartimento di Sociologia dell'Università di Oxford. Introduce Marco Delogu. ARTE Nell’ambito delle iniziative promosse dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, si segnala che il 26 febbraio terminano le mostre Riccardo Venturi. Stati d’infanzia – Viaggio nel paese che cresce al Museo di Roma in Trastevere e Stefano Lazzari. Tra le mura al Museo delle Mura. Per quest’ultima esposizione da non perdere quindi il 25 febbraio dalle 10.30 alle 12.30, la visita guidata alla mostra con il curatore Tommaso Strinati e con l'artista Stefano Lazzari. Prosegue ancora Circo Maximo Experience, l’emozionante visita immersiva in realtà aumentata e virtuale del Circo Massimo. Attraverso l’utilizzo di visori VR, il visitatore potrà immergersi totalmente nella storia del sito grazie alle ricostruzioni architettoniche e paesaggistiche di tutte le sue fasi storiche. La narrazione è disponibile in italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese e giapponese; dal martedì alla domenica dalle 10 alle 16 (ingresso ogni 15 minuti, l’ultimo alle 14.50). Per il ciclo aMICi il 22 febbraio sono in programma due visite guidate: alle 15.30 alla mostra I Romanisti. Cenacoli e vita artistica da Trastevere al Tridente, in corso al Museo di Roma in Trastevere, a cura di Roberta Perfetti e Silvia Telmon, con Tommaso Silvestrini e Martina Tramontana; alle 16 la visita a cura di Nicoletta Bernacchio La distruzione della Velia nelle opere di Barosso e Ferretti, nell’ambito della mostra 1932, l’elefante e il colle perduto, in corso ai Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali. Si prosegue poi il 23 febbraio alle 14.45 con l’incontro Il Principe. Gudea di Lagash e la sua immagine al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, a cura di Alessandro Di Ludovico, e alle 16.30 con la visita a tema al Museo Napoleonico I pittori francesi nella collezione del Museo Napoleonico, a cura di Marco Pupillo. Inoltre, il 24 febbraio alle 11 Nicoletta Bernacchio guiderà la visita I Fori dopo i Fori. Alla scoperta delle fasi medievali e moderne che si svolgerà dal Foro di Traiano a quello di Cesare passando sotto Via dei Fori Imperiali con un percorso su passerelle senza barriere architettoniche (appuntamento alla biglietteria nei pressi della Colonna Traiana). Archeologia in Comune propone il 23 febbraio alle 15.15 la visita guidata, a cura di Fiora Giovino, al Complesso archeologico di San Paolo alla Regola (appuntamento in via di San Paolo alla Regola 16). L’itinerario didattico Esquilino settentrionale, territorio di confine, tra le Mura Serviane di piazza Manfredo Fanti, i Trofei di Mario e l’Acquedotto di via Pepe, è invece previsto per il 25 febbraio alle 9.30 con Letizia Silvestri (appuntamento al Giardino dell’Acquario Romano in piazza M. Fanti). Infine, il 28 febbraio alle 15 Alessandra Cerrito condurrà la visita al Museo Archeologico e alla villa romana dell’Auditorium Flaminio (appuntamento all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone in via Pietro de Coubertin 10). Al Planetario di Roma tanti gli spettacoli: Space opera per intraprendere un viaggio interplanetario, con una visuale a 360°, interamente basato sulle note della suite “Op.32: The Planets” di Gustav Holst (22, 23, 24 e 28 febbraio alle 16 e il 25 febbraio alle 10); Planetario: ritorno alle stelle per avventurarsi in una visita guidata dello spazio e del tempo (il 22, 23, 24 e 28 febbraio alle 17 e alle 18; il 25 febbraio alle 11, alle 16 e alle 18; il 26 febbraio alle 10, alle 11 e alle 16.. Infine, si segnala che per il ciclo di conferenze Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale che si svolgono al Museo di Roma, in presenza e online, il 28 febbraio alle 16.30 si terrà l’incontro dedicato al mestiere del curatore dal titolo Le collezioni del Museo di Roma. Presentazione dei primi due volumi con i relatori Sergio Guarino e Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. Saranno presenti gli autori dei due volumi: Federico De Martino e Angela Maria D'Amelio. La partecipazione in presenza è libera e gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili. Per seguire l’incontro online è invece necessario compilare sul web il modulo di prenotazione entro le ore 14 del giorno stesso della conferenza; si riceverà poi una mail con il link all’aula virtuale sulla piattaforma ...  Al Palazzo delle Esposizioni giunge a conclusione, il 26 febbraio, la mostra a cura di Daniela Lancioni intitolata Mario Merz. Balla, Carrà, de Chirico, de Pisis, Morandi, Savinio, Severini. Il 25 febbraio alle 18 e il 26 febbraio alle 12.30 sarà possibile partecipare alle ultime visite guidate a cura di Coopculture (per un massimo di 25 persone) con un supplemento al prezzo di ingresso.   Al MACRO il 26 febbraio si conclude la mostra Philippe Thomas declines his identity dedicata all'artista francese Philippe Thomas (1951-1995) e alla sua ricerca sul concetto di autorialità.  Proseguono ancora le altre mostre in corso: Rome is still falling che presenta un nucleo di venti opere di Robert Smithson, realizzate tra il 1960 e il 1964 (fino al 21 maggio); Pendio piovoso frusta la lingua, personale di Diego Perrone che unisce opere degli ultimi vent’anni di produzione dell’artista italiano con cinque nuovi lavori: due opere/display, una distorsione dello spazio, un video e una serie fotografica (fino al 19 marzo); Isekai che presenta la sperimentazione sonora della  compositrice e artista Fatima Al Qadiri (Kuwait) con un percorso che attraversa tutta la sua produzione, dagli esordi alle collaborazioni con il cinema (fino al 12 marzo); Hanuman Books 1986-1993 dedicata alla casa editrice fondata nel 1986 dall’artista Francesco Clemente e dall’editor e curatore Raymond Foye (fino al 5 marzo); Deep Publishing del collettivo trandisciplinare Åbäke dedicata al mondo del graphic design (fino al 5 marzo).  Ultimi giorni al Mattatoio per vedere ancora le due mostre in corso che chiuderanno il 26 febbraio: Jonas Mekas. Images Are Real, progetto espositivo a cura di Francesco Urbano Ragazzi allestito nel Padiglione 9b, che presenta un'ampia selezione delle opere cinematografiche del regista lituano Jonas Mekas, dagli anni ‘60 alla fine degli anni ’10 del nostro secolo, e William Klein ROMA Plinio De Martiis, a cura di Daniela Lancioni e Alessandra Mauro, allestita nel Padiglione 9a, incentrata sulla Roma degli anni ’50 e che mette a confronto lo sguardo di William Klein, acclamato fotografo di fama mondiale, e quello di Plinio De Martiis, leggendario gallerista romano, che da giovane abbracciò la professione di fotografo con risultati sorprendenti.   Presso il foyer del Teatro del Lido di Ostia è in chiusura il 26 febbraio la mostra Teatri Minuti a cura del Gruppo Teatrale Burattinmusica. Un’installazione che unisce i teatrini in miniatura alla musica elettronica, in un percorso personale fruibile dal proprio smartphone e scandito da 8 teatrini di “marionette” ai quali corrispondono altrettante brevi composizioni musicali della durata di un minuto ciascuna. Ingresso gratuito dal venerdì alla domenica dalle 17 alle 20.  Al Teatro Villa Pamphilj prosegue fino al 13 marzo la mostra I burattini della quarantena a cura di Fernanda Pessolano. L’artista ha realizzato tutti i burattini con materiali, oggetti e giochi custoditi nel suo laboratorio, appartenuti a mamme e nonne di amici, scarti di traslochi, mercatini km 0, avanzi di installazioni e laboratori per bambini, ma anche giochi dei figli. Un diario simbolico, sintetico e immaginario fatto a mano con oggetti e stoffe, non come soluzione ma come ricerca e memoria. fonte Zetema   Thu, 23 Feb 2023 08:04:44 +0000 Roma “Guerra e pace: vittime del dovere” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/31934-guerra-e-pace-vittime-del-dovere.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/31934-guerra-e-pace-vittime-del-dovere.html Venerdì 17 febbraio 2023 nella sala Laudato si’ del Campidoglio, a Roma, l’Osservatorio nazionale amianto (Ona) e il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, hanno organizzato il convegno: “Guerra e pace: vittime del dovere”. Si potrà  seguire l'evento dalle ore  9.30  anche sulla diretta dei canali Facebook e Youtube dell’Associazione nazionale amianto. Al centro dell’incontro le problematiche che si trovano ad affrontare gli appartenenti alle forze armate e forze dell’ordine, compresi i vigili del fuoco, che si sono ammalati o sono morti per causa di servizio, e le loro famiglie. Si parlerà anche delle novità nelle terapie per curare determinate malattie, quali quelle causate dai metalli pesanti e dall’uranio impoverito a cui vengono esposti i militari nelle missioni di pace all’estero o in alcune zone italiane. Ma anche per il mesotelioma e il tumore del polmone, causati dall’amianto. Un convegno importante, che permette di soffermarsi su alcuni dati che parlano di una vera emergenza. L’uranio impoverito, infatti, ha portato alla morte 400 persone solo tra coloro che sono rientrati dall’ex Jugoslavia, e ha fatto ammalare 7.500 soggetti. Riguardo all’amianto, i dati epidemiologici parlano di 3mila - 4mila morti nella sola Marina Militare, circa mille per l’Esercito e altrettanti per l’Aeronautica Militare. Questi dati del VII rapporto mesoteliomi dell’Inail sono fermi al 2018 e, in alcuni casi, al 2017, dove viene riportato che i casi di mesotelioma nella “difesa militare” sono sottostimati a 982, con un’incidenza del 4,4%. L’obiettivo dell’Ona  è sempre quello di mantenere alta l’attenzione su determinate tematiche e coinvolgere le istituzioni a più livelli perché si impegnino a risolvere. Fra i relatori del convegno,  oltre all’avvocato Bonanni,  figurano nomi come quello del consigliere di Cassazione Nicola De Marinis, del professore di Diritto del Lavoro Fabrizio Proietti, del colonnello Carlo Calcagni, del dottor Pasquale Montilla, del generale e architetto Giampiero Cardillo, del presidente del Comitato nazionale italiano fair play Ruggero Alcanterini. fonte L.Bernardini Thu, 16 Feb 2023 14:30:43 +0000 Roma Ad Helsinki una Turandot che affascina http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31924-ad-helsinki-una-turandot-che-affascina.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31924-ad-helsinki-una-turandot-che-affascina.html La Turandot di Giacomo Puccini, che ha debuttato alla Opera Nazionale di Finlandia il 27 gennaio e che ha subito affascinato il pubblico, sarà trasmessa in diretta streaming gratuitamente sul servizio di streaming Stage24 dello stesso teatro dell’Opera e sul servizio OperaVision delle compagnie d'opera europee giovedì 16 febbraio alle 17:50 (CET). OperaVision fornirà i sottotitoli per l'opera in inglese, italiano e finlandese, e lo spettacolo potrà essere visto in tutto il mondo su https://operavision.eu/performance/turandot-2. Una registrazione dello spettacolo sarà disponibile per la visione fino al 23 agosto 2023. L'emittente finlandese Yle è responsabile dell'audio dal vivo e realizza una registrazione audio per la radio, che sarà trasmessa sabato 18 marzo su YLE Radio 1.  L'opera Turandot di Giacomo Puccini ebbe la sua prima mondiale a Milano nel 1926. È la storia della principessa Turandot che pone tre domande ai suoi corteggiatori. Chi non risponde correttamente perde la vita. Alla fine, il principe Calaf sorprende Turandot sopravvivendo alla prova. Insieme all'affascinante storia, la popolarità di Turandot è giustificata dalla sua bellissima musica, in particolare la famosa aria "Nessun dorma". La svedese Sofia Adrian Jupither, regista della nuova Turandot dell'Opera Nazionale Finlandese,sottolinea la dimensione psicologica dell'opera e collega i temi della storia alla società contemporanea. “A livello generale, la storia di Turandot vale per tutti noi: ci fa riflettere su chi e cosa dovremmo essere nella nostra società. Le persone spesso vogliono costringersi a vicenda in compartimenti e vedere gli altri solo attraverso i propri preconcetti. Guardo Turandot come un oggetto di oppressione da parte delle strutture di potere: la sua vita pubblica come principessa è solo una facciata che è costretta a difendere”, dice la regista Jupither. Le scenografie di Turandot sono di Erlend Birkeland, i costumi sono stati disegnati da Maria Geber e le luci sono di Ellen Ruge. Nella diretta del 16 febbraio Astrik Khanamiryan sarà Turandot, Mikheil Sheshaberidze Calaf e Reetta Haavisto Liù. Lo spettacolo è diretto dall’affermato romano Pietro Rizzo. Turandot è una coproduzione dell'Opera Nazionale Finlandese e dell'Opera di Malmö. Mon, 13 Feb 2023 15:22:55 +0000 Moda e spettacolo Guglielmo Giuseppe Chaminade a un passo dalla ghigliottina http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/31916-guglielmo-giuseppe-chaminade-a-un-passo-dalla-ghigliottina.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/31916-guglielmo-giuseppe-chaminade-a-un-passo-dalla-ghigliottina.html Insisto nello studio di figure di santi o quasi santi per lo più sconosciuti che hanno segnato la Storia della Chiesa. Voglio presentare la figura di un prete francese, attraverso il libro di Rino Cammillleri, “Guglielmo Giuseppe Chaminade. Un prete tra due rivoluzioni”, (Piemme, 1993). Visse in Francia tra il 1761 e il 1850, operando principalmente a Bordeaux. Da giovane sacerdote visse gli anni terribili della Rivoluzione francese e durante il “Terrore” fu più volte a un tiro dalla ghigliottina. Alla fine, fu costretto come tanti altri religiosi all’esilio ritornato in Francia, organizzò la ricostruzione spirituale della sua patria. Tra le tante iniziative di apostolato Chaminade è conosciuto per aver fondato “Le Figlie di Maria Immacolata” e “La società di Maria”. Chaminade è il fondatore dei Marianisti, un nome poco noto in Italia, ma l’originalità del suo carisma e la valorizzazione del laicato, hanno anticipato di un secolo e mezzo le intuizioni del Concilio Vaticano II. Cammilleri è uno storico che per decenni ha curato una rubrica “Il Santo del giorno” su Il Giornale, è autore di diversi libri, tra questi “I Santi militari”, “I Santi di Milano”. Il libro oltre a raccontare la storia di questo sacerdote francese ripercorre la storia della nazione francese, in particolare gli anni più bui del Paese transalpino. Nella prefazione il professore Franco Cardini scrive: “Il nome di Guillaume-Joseph Chaminade è assente dalla maggior parte delle pubblicazioni che trattano del Sette-Ottocento, incluse quelle di storia della Chiesa e del cristianesimo e quelle che si dicono cattoliche”. Tuttavia per Cardini, non è “poi così strano se la storia di un Occidente che vuol presentarsi come fondato sulla libertà e sulla tolleranza censuri figure come quella del padre Chaminade”. Probabilmente si evita di parlarne per non evocare gli orrori, le persecuzioni, i furti, gli assassinii commessi contro la Chiesa cattolica e i suoi membri durante la Rivoluzione francese. Non solo poi alla fine, trattando figure come Chaminade, ma ce ne sono tante altre sia in Francia che in Italia, “si dovrebbe mostrare come la carità, l’assistenza, l’educazione nei sistemi d’ancien regime erano tutti affidati alla Chiesa”. E quando essa non fu più in grado- in quanto spogliata e perseguitata – di assolvere a quei compiti, assistenza e pubblica istruzione decaddero rapidamente in quanto i governi laici, non erano capaci di assolvere quel compito. Il sacerdote esule in Spagna, secondo Cardini è stato ispirato per la missione che lo attendeva “nel santuario della Vergine del Pilar a Saragozza, quella stessa Vergine che gli spagnoli vollero Capitana Generale delle loro truppe durante la guerra del 36-39”. E sarà una coincidenza se proprio i Marianisti hanno fra i loro santi, dei martiri della guerra civile spagnola. Il libro di Cammilleri racconta i vari passaggi dell’attività apostolica svolta da Chaminade attraverso le varie fasi della storia francese: il Terrore, il Termidorio, il Consolato, l’Impero, la Restaurazione e la monarchia di Luigi Filippo. Narra le peripezie, le ansie e i dolori di un uomo perseguitato nelle sue certezze. Il testo di Cammilleri descrive alcuni episodi che hanno visto Chaminade sfuggire alle varie perquisizioni dei giacobini che lo cercavano in tutti i modi per portarlo sul patibolo. Oltre alla vita del sacerdote sono interessanti da leggere le “digressioni” storiche che Cammilleri propone al lettore. Sono dei messaggi controcorrente che sfatano alcuni miti intorno alla Rivoluzione dell’89. A cominciare da quello della Francia povera: era uno dei Paesi più prosperi del mondo, forse anche il più potente. Per quanto riguarda i giacobini e i vari clubs che avevano preso il potere e sprofondato la Francia nel Terrore, che si definivano “il popolo”, erano in tutto seimila persone, quasi tutti residenti a Parigi, che imposero il loro volere al resto del paese. Interessante la descrizione di Cammilleri del periodo del “Terrore” in Francia. I due regnanti prigionieri dei giacobini e il piccolo erede, completamente isolato, al buio in uno stanzino umido, senza servizi igienici, in pratica verrà lasciato morire così. “Nel giro di soli tre anni, - scrive Cammilleri - la prima superpotenza del mondo si ritrovò allo sfacelo, in mano a un pugno di fanatici sempre assetati di sangue e ossessionati dall’idea del ‘complotto’, nomi che sono passati alla storia non perchè fossero grandi ma perché era grande quel che riuscirono in breve tempo a distruggere, Danton, Marat, Robespierre, Saint-Just e decine di altri, tutti accomunati dall’astrazione sociale (grafomani e legulei di provincia, senza arte né parte), dalle tare psichiche e fisiche (Marat era un ex pornografo malato di scrofole, Saint-Just inclinava all’omosessualità, Robespierre soffriva di nervi), dall’ambizione smisurata” In pratica, questi capi rivoluzionari, “morirono tutti ammazzati, perché la Rivoluzione era qualcosa di più grande di quelli che l’avevano messa in moto: era un processo metafisico di grandezza satanica, che divorava i suoi figli”. Il metodo giacobino di colpire i “nemici del popolo”, farà scuola. Da questo momento “ogni rivoluzione sociale e politica, ogni utopia che pretende di realizzarsi e cozzerà contro la sua impossibilità teorica e pratica, avrà la necessità di creare il ‘nemico’”. A questo punto la Rivoluzione prende di mira il clero, con un decreto vengono espulsi tutti i preti, religiosi “refrattari”, quelli che non hanno giurato per la Rivoluzione. Due settimane di tempo per abbandonare la Francia, se non lo fai ti aspetta la morte. Immaginate la difficoltà per quei tempi che si viaggiava a piedi o a cavallo. Non furono pochi quelli che restarono e quindi salirono sul patibolo. Il nostro protagonista raggiunse Saragozza in Spagna, ma anche qui in esilio i preti francesi non erano ben visti. Chiusa la fase “calda” della Rivoluzione, subentra quella “fredda” del consolato di Napoleone. Il Primo Console chiudeva la lugubre stagione dei massacri e della disperata resistenza dei Vandeani concedendo al paese la libertà religiosa. Così Chamenade ritorna in Francia, dove trova un paese semispopolato e circa ventimila cittadini eliminati. Certo ancora la situazione non era favorevole alla Chiesa, ma Chamenade e i suoi si danno da fare a cominciare dalla signorina Marie Therese Lamourous, sua figlia spirituale, che si occupava delle ragazze abbandonate di strada. A poco a poco si avvicinano al prete diversi giovani volenterosi, collaboratori che vedono in Chamenade un religioso carismatico pronto a tutto. Inizia a organizzare le persone in congregazioni, i “Padri di famiglia”, che si occupavano degli ospedali e delle prigioni; le ragazze ebbero l’Associazione delle dame del Ritiro. Comincia a dettare le regole e poi le riunioni, gli incontri, i ritiri, l’apostolato. Chamenade comprende dell’importanza dei buoni libri. “Raccoglieva avidamente tutte le pubblicazioni atte a edificare, cedeva ai librai il vino che produceva a Saint-Laurent in cambio di libri”. Durante la Rivoluzione aveva salvato dalla distruzione o dalla dispersione un numero incredibile di libri, tutti gelosamente da lui custoditi. Precisa Cammilleri che il bello è che nonostante i tanti impegni, i libri li leggeva, li studiava e li annotava. Ha subito investito quello che aveva in una biblioteca circolante gratuita. Nella diocesi di Bordeaux arrivò ad avere ben 173 depositi di libri pronti per essere diffusi in tutta la Francia. Per quanto riguarda l’associazionismo religioso proposto dal sacerdote francese, Cammilleri ne descrive le caratteristiche nell’11 capitolo. Si trattava di un’associazione del tutto nuova, senza abito, esistenza giuridica, però posta sotto la protezione di Maria, sterminatrice di tutte le eresie. L’associazione, “la società di Maria” “la nuova associazione sarebbe stata il tallone della Vergine per schiacciare il capo all’errore”. Ma per farlo spesso il nostro temporeggiava, si prendeva il suo tempo. Interessante la sintesi che ne fa Cammilleri su l’intuizione di Chamenade: La presenza dei preti e dei laici nella stessa associazione religiosa.”La Chiesa Cattolica - scrive Cammilleri - ha per missione di annunciare sempre la stessa cosa a generazioni di volta in volta nuove, guai perciò se non sapesse parlare un linguaggio di volta in volta comprensibile a ciascuna di esse. Da duemila anni è un adattarsi continuo alle esigenze dei tempi e dei luoghi per additare il Cielo via via al soldato romano, al cavaliere medievale, al mercante cinese, al borghese fiammingo, allo schiavo africano,[...] Per fare questo la Chiesa ha inventato quell’autoriforma continua che sono i Concili, ed ha sguinzagliato per le vie del mondo e nelle varie epoche i suoi uomini migliori, con la consegna di escogitare sempre nuovi modi di essere efficaci ‘pescatori d’uomini’”. Ecco, nell’epoca di Chamenade era arrivato il tempo dei laici e il Nostro l’aveva capito bene. In questo secolo stupido che pensa che la religione sia affare dei preti, sono i laici che possono sconcertare i nemici della religione. L’idea di Chaminade era chiara: ammettere i laici a tutte le funzioni e gli incarichi della Società che non richiedessero lo stato sacerdotale. “Preti e laici insieme, uniti da uno scopo comune: la moltiplicazione dei cristiani. Cioè l’apostolato”. Ci sarebbero da affrontare altri temi come quello dell’insegnamento delle scuole aperte da Chamenade, il suo metodo. Anche l’insegnamento doveva contribuire a moltiplicare i cristiani. La religione doveva avere lo spazio necessario senza togliere niente alle altre discipline. Occorreva mettere ordine alle idee, dopo che la Rivoluzione aveva fatto tanto danno. “Chaminade andava avanti come una valanga, creando, inventando, escogitando, sperimentando ogni sorta di scuole, metodi, opere educative: ‘lo spirito filosofico corrompe tutte le età, tutte le condizioni e i sessi, impiegando molto destramente mezzi di tutti i generi”. Per questo il sacerdote “metteva in piedi differenti generi di opere e formiamo o facciamo formare dei soggetti ben capaci di liberarsi di esso”. La seconda edizione del 2001 del libro di Cammilleri, c’è la postfazione scritta dal Superiore Generale dei Marianisti padre David Joseph Fleming, concludo con le sue parole dopo la sua beatificazione, di Chamenade, avvenuta il 3 settembre 2000, “il nostro Fondatore non appartiene più alla nostra Famiglia: fa parte del patrimonio di tutta la Chiesa e dell’umanità. Donando il padre Chaminade a tutta la Chiesa, il papa Giovanni Paolo II ci ha mostrato un nuovo volto del Fondatore che bisogna approfondire. Il Santo Padre ci sorprendeva tutti quando diceva, nella sua omelia per la beatificazione, che il nuovo Beato “ricorda ai fedeli il loro dovere di escogitare continuamente nuove modalità per essere testimoni della fede, soprattutto per avvicinare tutti coloro che sono lontani dalla Chiesa e non hanno a disposizione i mezzi ordinari per giungere alla conoscenza di Cristo”. Il Santo Padre ha espresso il senso della novità del padre Chaminade. Ha messo in rilievo il nostro Fondatore come protagonista di una “nuova evangelizzazione” nella sua epoca e come modello apostolico per la nostra”.     Thu, 02 Feb 2023 15:32:49 +0000 Storia Progetti Pnrr, firma protocollo d'intesa tra Comune e Guardia di Finanza http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31904-progetti-pnrr-firma-protocollo-d-intesa-tra-comune-e-guardia-di-finanza.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31904-progetti-pnrr-firma-protocollo-d-intesa-tra-comune-e-guardia-di-finanza.html   Oggi, presso la Sala Giunta di Palazzo delle Aquile, sede dell’Amministrazione Comunale di Palermo, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Guardia di Finanza di Palermo e il Comune di Palermo. Il documento, siglato dal Sindaco, Prof. Roberto Lagalla e dal Comandante Provinciale Gen. B. Domenico Napolitano, prevede una stretta collaborazione, nell’ambito dei rispettivi fini istituzionali e in attuazione del quadro normativo vigente, allo scopo di consolidare il sistema di prevenzione e contrasto delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari del Comune di Palermo, con specifico riguardo agli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’intesa protocollare, in linea con il contenuto del Regolamento UE 241/2021, ove viene prevista, tra l’altro, l’adozione, da parte degli Stati membri beneficiari, di adeguate misure di prevenzione e tutela, consentirà alla Guardia di Finanza di accedere, in maniera rapida ed efficace, a una gran mole di dati, notizie, informazioni che permetteranno di implementare le analisi di contesto già avviate, utili a orientare e rafforzare l’azione di prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti economici e finanziari in danno del bilancio del Comune di Palermo, dello Stato e dell’Unione Europea.  Oltre al Sindaco e al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza erano presenti Il Dr. Paolo Basile, Ragioniere generale del Comune di Palermo, Il Prof. Angelo Cuva, Coordinatore del Tavolo Tecnico fiscalità e bilanci degli enti locali della Città Metropolitana di Palermo e il T. Col. Nicola Coppola del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.  Il Sindaco di Palermo, Prof. Roberto Lagalla, ha sottolineato come “l’intesa tra il Comune e la Guardia di Finanza, oltre a essere strategica, rappresenti un ulteriore e solido muro di contrasto a qualsiasi tentativo di infiltrazione criminale nei progetti finanziati dal Pnrr. In questo momento sono una sessantina le operazioni finanziate dal Pnrr per il Comune di Palermo che hanno già avuto il via libera dallo Stato per un totale di circa 800 milioni di euro. Sono orgoglioso della firma di questo protocollo che rappresenta uno strumento di garanzia e trasparenza sull’utilizzo di fondi necessari per il bene della città e ringrazio la Guardia di Finanza per il prezioso contributo e il supporto che saprà dare in questo ambito al Comune”. Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Gen. B. Domenico Napolitano ha a sua volta sottolineato l’importanza del protocollo che garantisce un più rapido e aggiornato flusso informativo tra Comune e Guardia di Finanza che consentirà di affinare ancor di più quegli alert di rischio determinanti ai fini dei controlli. Il Generale Napolitano ha, inoltre, precisato che l’attività della Guardia di Finanza non rallenterà in alcun modo il dispiegamento delle risorse, ma sarà sempre diretta, d’intesa con il Comune, ad assicurare la corretta destinazione e un più trasparente impiego delle medesime risorse.       Mon, 30 Jan 2023 17:38:08 +0000 Palermo L'alba sulla terra. Alla scoperta delle origini della vita http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/31875-l-alba-sulla-terra-alla-scoperta-delle-origini-della-vita.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/31875-l-alba-sulla-terra-alla-scoperta-delle-origini-della-vita.html L'uomo, fin dalle epoche più remote, ha sempre cercato di penetrare i misteri sulla comparsa della vita sulla nostra Terra, mistero che tale rimane anche alla fine della lettura del volume L'alba sulla terra. Alla scoperta delle origini della vita (tab edizioni, 2022) scritto da Alessandro Giorgetti, biologo, già ordinario di Zootecnica Speciale all’ Università di Firenze. Ovviamente non è un racconto "giallo" e non c'è nessun assassino da scoprire, quindi, la lettura resta interessante e stimolante perché vengono presentate in modo semplice e ben comprensibile le varie definizioni di vita (Cap. l) che ci introducono in un mondo dove si riscontrano difficoltà da parte degli stessi scienziati a trovare una definizione condivisa. Giorgetti conclude il primo capitolo con una sintesi: la vita come noi la conosciamo è caratterizzata da una nascita e una morte, nel mezzo ci sono le funzioni fondamentali: alimentarsi, espellere i prodotti di rifiuto, crescere, reagire all'ambiente, riprodursi. Semplice e lineare. Questa vita si fonda su delle basi, degli "elementi plastici" che costituiscono il materiale che permette a questa vita di "essere": idrogeno, carbonio, ossigeno, azoto che assieme ad altri macroelementi formeranno le molecole «più o meno complesse, sia di natura organica che inorganica». Tutto questo servirà alla nascita della cellula. Le cose cominciano a complicarsi quando si parte con l'indagine sulla nascita della Terra e la comparsa della vita (Cap. 3). È l’”alba" che ci interessa maggiormente e più stimola l'immaginazione e la curiosità non solo del mondo scientifico. Forse 4.1 miliardi di anni fa c'era già qualche forma vivente, ma non tutte le fonti concordano. «Anche se non sappiamo esattamente come sono andate le cose possiamo ipotizzare», questo è il leitmotiv di tutte le ricerche storiche sulle origini della vita: ipotizzare. Non c'era nessuna telecamera nascosta a registrare l'evento e «forse quando sarà stata messa a punto una macchina del tempo potremo sperare di avere delle risposte» conclude Giorgetti, ma, nel frattempo non è inutile cercare di capire il più scientificamente possibile come la vita sia apparsa sulla Terra. Forse nel mare, ma «non troppo in superficie a causa dell'azione negativa delle radiazioni ultraviolette» o forse nell'atmosfera. «Alcune tendenze di pensiero attuali, che per le origini della vita fanno riferimento a substrati solidi come sede dei processi di sintesi delle prime macromolecole organiche, possono in teoria giustificare sia origini in ambiente liquido che aereo su una superficie». Dalla cellula procariote, abbastanza “semplice” si passa a quella eucariote, molto più grande e complessa e siamo nell'Algonchiano (Precambriano). «La cellula eucariote. possiede un nucleo, delimitato da una membrana, che contiene il materiale genetico e diversi tipi di organuli specializzati per lo svolgimento di altrettante funzioni». Con la comparsa di queste cellule compare la riproduzione sessuata con tutto quello che ne deriva: aumentano gli scambi genetici, la variabilità di ciascuna specie e così via. Come si sono formati questi mattoni indispensabili? «Non è chiaro (...), molto probabilmente attraverso l'associazione di più cellule procariote caratterizzate da differenti specializzazioni», cellule che «rappresentano anche un passaggio evolutivo fondamentale per la successiva comparsa di organismi pluricellulari, sia vegetali che animali». Ma bisogna aspettare il cambriano per assistere al Big Bang della vita. Ma «come si sono originati i primi esseri viventi?», è la domanda che apre il capitolo 4. Le risposte sono molteplici, «ma (…) nessuna (…) può avere la pretesa, dal punto di vista scientifico, di rappresentare la verità assoluta». Le ipotesi sulle “origini”, secondo Giorgetti, sono raggruppate in due famiglie: creazionismo e abiogenesi. Tutte le religioni riconoscono un Dio creatore e «particolarmente articolata è la storia della Creazione presso le fedi abramitiche» con la narrazione descritta nella Genesi (1, 11-31) condivisa «da ebrei e cristiani almeno fino a tutto il Medioevo». Da quel momento in poi si comincia a mettere in dubbio la narrazione letterale fino a rivalutare le teorie abiogenetiche. Questo nonostante molti scienziati abbiano dimostrato che la vita nasce dalla vita e che la generazione spontanea non esiste: Francesco Redi (1626-1697) lo dimostra per gli insetti, l’abate Lazzaro Spallanzani (1729-1799) per i protozoi e Louis Pasteur (1822-1895) per i batteri. Proprio Pasteur dette il colpo di grazia definitivo a questa teoria che, però, risorse nel secolo scorso con l’abiogenesi moderna e la teoria di Alexandr Oparin (1894-1980) - John Bordon Haldane (1892-1964) che cercarono di dimostrare scientificamente la nascita della vita. Stanley Miller (1930-2007) e Harold Hurey (1983-1981) cercarono con un esperimento (1953) la conferma che «non andò oltre la sintesi di due aminoacidi (…) molto lontana dal definirsi “vita”». Infatti, sono continuati gli esperimenti e la formulazione di nuove teorie: Leslie E. Orgel (1927-2007) propose l’Rna come molecola originaria della vita anche se rimaneva la difficoltà di assemblarlo «senza un adeguato corredo enzimatico». Il solito dilemma: sono nate prima le proteine o gli acidi nucleici, l’uovo o la gallina? Sidney W. Fox (1912-1998) «si può considerare uno tra i più autorevoli rappresentanti del primato proteico». Ma «dava per scontato che miscele di aminoacidi fossero presenti sulla Terra» e che «da questi si potesse passare a macromolecole». Mentre Oparin ipotizzava la nascita della vita nel mare, Fox la vedeva sulla terra disponendo gli aminoacidi su pezzi di lava calda dove si sarebbero formati i “proteinoidi” che, col dilavamento, sarebbero arrivati al mare «organizzandosi in microsfere delimitate da una membrana semipermeabile». Tutto ancora da dimostrare, almeno in laboratorio. Se il mondo a Rna trova dei limiti nella sua complessità, Orgel ha pensato a qualcosa di più semplice, il Tna (acidi treonucleici), simili all’Rna e più semplici da sintetizzare, ma, qualsiasi mondo si ipotizzi, l’ostacolo insormontabile è il «passaggio successivo all’organizzazione di macromolecole enzimatiche o polinucleotidiche che è quello della cellularizzazione; infatti, un conto è una macromolecola organica e un conto è una cellula organizzata». In conclusione, come ebbe a dire Fred Hoyle (1915-2001) nel 1982, «la comparsa spontanea di un organismo unicellulare da una casuale combinazione di composti chimici è probabile quanto il montaggio di un Boeing 747 a opera di un tornado che attraversi un deposito di rottami». Se già l’origine della vita e della prima cellula riconosce notevoli difficoltà, i passaggi ulteriori fino ad arrivare alle specie viventi attuali, che sembra abbiano finito di evolversi, comportano altre difficoltà. Per risolverle è entrato in scena il darwinismo, da Charles Darwin (1809-1882): «quelli che hanno maggior successo riproduttivo hanno caratteristiche che conferiscono loro un migliore adattamento all’ambiente (fitness); attraverso la selezione naturale le generazioni successive si arricchiscono così degli individui dotati dei caratteri più vantaggiosi e da qui deriva una progressiva differenziazione nel tempo di una qualsiasi specie rispetto alle situazioni precedenti». Ma la selezione naturale non basta ecco che entrano in scena le mutazioni che «molto raramente portano ad un miglioramento della fitness». Entra allora in campo la deriva genetica e i flussi genici che «possono spiegare la nascita di nuove specie o, al limite, di generi diversi», ma per la macroevoluzione «cioè quella che dovrebbe spiegare l’esistenza di famiglie, ordini, classi e addirittura regni diversi le cose si fanno più complicate». Interessanti le critiche a selezione naturale e mutazioni fatte da Lynn Margulis che vede come motore dell’evoluzione l’«associazione simbiotica tra organismi appartenenti a taxa diversi». Complesso è spiegare certi organi e strutture solamente con l’azione del Caso che, in queste situazioni dovrebbe avere una «intelligenza e una volontà che non dovrebbero essere sue caratteristiche». Le critiche aumentano e nuove ipotesi si presentano: l’ipotesi Gaia e l’Intelligent Design. La prima «vede la Terra nel suo insieme come un sistema vivente con «la biosfera (…) entità autoregolante in grado di mantenere costantemente ordine nel sistema tramite il controllo di entrambe le sue componenti biotica (…) e abiotica». C’è chi vede in questo una nuova teleologia che spiega la non accettazione da parte del mondo scientifico. L’Intelligent Design (ID) vede la vita biologica funzionare «in modo troppo complesso per essere spiegata solamente con la selezione naturale, le mutazioni casuali e il drift, ma deve essere il risultato di un Intelligent Designer». L’ID nasce negli anni novanta del secolo scorso al Discovery Institute di Seattle grazie a Stephen Meyer e Jonathan Wells autore di Icons of Evolution: Science or Myth? Altri autori di riferimento sono Michael Behe con il suo Darwin’s Black Box (1996) che descrive la “complessità irriducibile” di molte strutture biologiche che difficilmente possono essere nate «per caso o con aggiunte successive». Altro autore citato da Giorgetti è William Dembski, filosofo e matematico che afferma come i sistemi a complessità irriducibile «non possono essere spiegati dalla teoria dell’evoluzione darwiniana; da ciò si dedurrebbe la necessità dell’intervento di un progettista intelligente che abbia creato la vita o comunque guidato l’evoluzione». «L’ID non nega né l’evoluzione né la possibilità di derivazione dei primi esseri viventi da molecole inorganiche», ma contesta «solo il “motore” di tali eventi: non il caso ma un progettista intelligente». Le teorie sono tante e la ricerca delle origini della vita vede molti scienziati dedicarsi a queste ricerche «allo scopo di contribuire a una migliore comprensione di una serie di possibili eventi che (…), comunque, per ovvie ragioni, non potranno mai sollevarsi al di sopra della “teoria” ed essere scientificamente dimostrati come verità assoluta». Tue, 24 Jan 2023 15:07:34 +0000 Scienza Festival d’Autunno, una sfida vinta http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/31841-festival-d-autunno-una-sfida-vinta.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/31841-festival-d-autunno-una-sfida-vinta.html «E’ stato un Festival d’Autunno pieno di emozioni. Una nuova sfida che volevo affrontare e credo di esserci riuscita». Con queste parole Antonietta Santacroce ha introdotto questa mattina la conferenza stampa, tenutasi alla Camera di Commercio di Catanzaro, che ha suggellato una XIX edizione innovativa e dai contenuti culturali multidisciplinari. Presenti alla conferenza il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, insieme ad altri due rappresentanti del Comune del capoluogo calabrese, l’assessore alla Cultura, Donatella Monteverdi, e l’assessore al turismo, Antonio Borelli, il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, e Stefano Alcaro, responsabile dell’Alta Formazione dell’UMG di Catanzaro. L’idea di espandere le proposte del Festival è stata supportata da spettacoli le cui dimensioni artistiche diverse sono state indirizzate a soddisfare un pubblico più ampio. Dalla musica pop alla lirica, dalla musica popolare alla sinfonica, dal teatro alla danza, agli spettacoli multidisciplinari, con produzioni originali appositamente ideate per il Festival e tante prime nazionali, ogni aspetto del Festival ha vissuto momenti di assoluta eccezionalità. I venti spettacoli di questa edizione, racchiusi nel titolo ‘Istanti in Musica. Viaggio nel tempo’, sono stati accomunati da una identità più contemporanea, tesa a rappresentare l’arte a tutto tondo. Un percorso che ha confermato l’interesse per l’evoluzione che le arti hanno sviluppato nel corso degli anni; aspetto che ha messo in evidenza l’attenzione del Festival d’Autunno a proposte sempre più ricercate, rendendolo una delle manifestazioni calabresi maggiormente riconosciute sul nostro territorio LA DICHIARAZIONE DI TONIA SANTACROCE. «Avere proposto venti spettacoli che hanno spaziato dalla danza alla musica di ogni genere, alla recitazione, inserendo in cartellone 5 produzioni originali, 3 coproduzioni con enti importanti come Taormina festival, balletto del sud e AMA Calabria, 6 prime nazionali ha posto Catanzaro e il Festival d’Autunno alla ribalta nazionale. Una grande offerta culturale e non solo spettacolistica alla quale si sono aggiunti anche l’incontro dibattito tra gli studenti e gli artisti in cartellone, per coinvolgere sempre di più i giovani al teatro rendendoli protagonisti. A tal fine ho promosso anche un concorso per giovani talenti e concerti con tre orchestre costituite in gran parte da musicisti della nostra regione, eventi presenti in cartellone accanto a nomi di calibro internazionale come Tony Hadley, Cristian De Sica, Chiara Francini, Luca Ward e tanti altri al fine di coinvolgere target di pubblico differenti e aprire il Festival a tutti. La pandemia e la crisi economica hanno cambiato le abitudini del pubblico e per questo è fondamentale avere il supporto degli Enti per cui mi auguro che il rapporto con le istituzioni presenti oggi a questo tavolo d’impotenza ulteriormente. Il supporto di Comune, Camera di Commercio e Regione è di vitale importanza per lo sviluppo del festival ecco perché lavoreremo da subito sinergicamente a una co-programmazione. Spero anche che la regione pubblichi i bandi culturali già nei primissimi mesi del prossimo anno in modo da consentire una programmazione coordinata per tempo. Il nuovo indirizzo dato dall’assessore Princi mi fa ben sperare, basti pensare che la graduatoria dei 2 bandi sulla cultura è stata presentata a soli due mesi dalla loro scadenza, merito anche dei dirigenti che la affiancano e nello specifico della dottoressa Amatruda che è la dirigente di settore». Apprezzamenti da parte del sindaco Fiorita per il quale «questa è stata una edizione straordinaria perché completa e capace di toccare corde diverse e pubblici diversi. Il Festival d’Autunno è stato capace di dire tutto quello che un Festival deve esprimere. Dobbiamo ritenerci fortunati di avere una rassegna di tale importanza, alla quale il Comune non farà mancare il suo sostegno». Le parole di Fiorita sono state supportate dagli assessori Monteverdi e Borelli. «La Camera di Commercio – ha aggiunto il Presidente Pietro Falbo - resterà al fianco del Festival d’Autunno. Quella intrapresa con Tonia Santacroce, che giudico una direttrice illuminata, è una partnership entusiasta». Lo ha detto il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo, nel suo intervento alla conferenza stampa di chiusura del Festival d’Autunno». LA SCOPERTA DEI BORGHI. Una delle novità di quest’anno è stata la volontà di far conoscere alcuni tra i luoghi più incantevoli della nostra provincia. Con i nostri concerti siamo riusciti a mettere in risalto alcuni borghi. Location suggestive in cui il tempo sembra essersi fermato come la Grangia di Sant’Anna di Montauro, risalente all’anno Mille, lo straordinario palazzo baronale dei Marchesi di Francia a Santa Caterina dello Jonio, e il parco archeologico urbano “Gianmartino” di Tiriolo, che custodisce meravigliose testimonianze risalenti al III secolo a.C. LA “SUMMER EDITION”. Nella sessione estiva il Festival d’Autunno ha generato un melting pot musicale che ha coniugato diversi generi e stili, un itinerario ideale che si è sviluppato nel corso di concerti che hanno ripercorso la nostra storia. A inaugurare questa edizione è stato il superbo concerto di Tony Hadley, ex voce degli Spandau Ballet, proseguendo con l’excursus musicale dal barocco al contemporaneo del Salime Quintet, la musica cantautorale, dedicata a Piero Ciampi e Pino Pavone, di Peppe Fonte e la celebrazione del tango di Sergio Muniz. I linguaggi musicali popolari di Riccardo Tesi, nei due concerti tenuti a Tropea e Catanzaro, hanno creato atmosfere intense. Di grande interesse la scrittura musicale di Giovanni Mazzuca che, con Giuseppe Arnaboldi, Franco Salime e Pietro Grande, con i suoi straordinari arrangiamenti ha presentato uno spettacolo in cui ha riletto alcune pagine della musica da Mozart ai Pink Floyd. Il cinema non poteva non avere la sua parte nel cartellone del Festival d’Autunno. Il quartetto composto da Fabio Lannino, Diego Spitaleri, Antonino Salladino e Francesco, jr. Foresta, hanno eseguito in sincrono con la proiezione le musiche de ‘Il fantasma dell’opera’, diretto da Gaston Leroux. Parte essenziale dei film sono le colonne sonore. Alle più belle composizioni per i film che l’Orchestra Sinfonica della Calabria diretta dal M° Alberto Veronesi ha reso omaggio a Ennio Morricone in un viaggio sonoro che attraverso le immagini ha fatto rivivere emozioni mai sopite. NEXT MUSIC GENERATION. Anche quest’anno i cantanti e i musicisti calabresi hanno avuto ampio spazio in cartellone accanto agli artisti più blasonati. Espressioni musicali diverse si sono confrontate con le loro proposte originali o con personali esecuzioni di brani famosi. La giuria ha premiato il duo Shamsi, composto da Sara Rotella e Andrea Mellace per l’atipicità della loro esibizione, in cui voce e vibrafono hanno creato atmosfere jazz singolari. Gli stessi musicisti hanno condiviso il concerto con Laura Screnci, terza classificata, sottolineando l’interesse del direttore artistico Santacroce per i talenti della nostra regione. IL TEATRO POLITEAMA E LE PRODUZIONI DEL FESTIVAL. Tra prime nazionali e produzioni originali, la seconda sessione del Festival d’Autunno si è svolta nel Teatro Politeama di Catanzaro. Con la simpatia che li contraddistingue, Christian De Sica e Chiara Francini nei rispettivi spettacoli si sono messi in gioco raccontando la loro vita fatta di aneddoti divertenti e di spunti di riflessione. L’attore romano, nel corso dello spettacolo, è stato sollecitato dalle domande postegli da Pino Strabioli e si è esibito in performance canore con una big band. La danza è stata al centro con tre spettacoli profondamente suggestivi e diversi. ‘Fordlandia’ presentato in prima nazionale, ha visto in scena la mitica “ballerina del decennio” Lucia Lacarra danzare con Matthew Golding, immersi nella musica e nelle immagini a tutto schermo, in un viaggio tra realtà e sogno. ‘Traviata, Maria Callas il mito’, coprodotto dal Festival con la Compagnia Balletto del Sud, è stato un sentito omaggio alla diva greca con le immortali musiche di Verdi miscelate a quelle del greco Xenakis e le coreografie di Fredy Franzutti. L’innovativo e sorprendente ‘Blu infinito’ di Evolution Dance Theatre, ha entusiasmato con il lavoro di Anthony Heinl, uno dei più apprezzati coreografi internazionali. Già componente e coreografo dei Momix, Heinl è riuscito a creare un mondo in cui gli effetti scenici e i ballerini hanno trasportato il pubblico dove tutto è lasciato all'immaginazione. I ricordi e i tributi sono stati l’oggetto di altre due produzioni del Festival d’Autunno. ‘Attra_verso l'universo. Viaggio nel tempo’ è stato uno spettacolo, diretto da Carlos Branca, in cui la musica ha svolto un ruolo essenziale di supporto e di pretesto per introdurre ogni storia, ogni testo narrato da Luca Ward. La musica lirica ha trovato la sua giusta collocazione in un altro tributo a Maria Callas. Nella produzione lirico sinfonica del Festival d’Autunno, ‘Vissi d’arte. Omaggio a Maria Callas’, il soprano Amarilli Nizza e il tenore Fabio Armiliato, due tra i più acclamati protagonisti nei principali teatri del mondo, per l’occasione accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Calabrese diretta da Filippo Arlia, hanno eseguito le arie più famose del melodramma italiano. IL FESTIVAL PER IL SOCIALE. Il Festival, attento alle problematiche sociali, ha anche inserito in cartellone una commedia per sensibilizzare i giovani sulla tematica importantissima della contro la violenza sulle donne. Annamaria De Luca con la sua ‘Teresa. Il lato femminile della ‘ndrangheta’, con le due matinée organizzate per le scuole della città di Catanzaro, è riuscita a scardinare emotivamente i cuori degli studenti che le hanno tributato lunghi applausi. I SOCIAL. Per quanto riguarda la comunicazione attraverso i social, il Festival - anche quest’anno - ha puntato sulle sue pagine Facebook e Instagram che sono diventate punto di riferimento di un pubblico variegato anche grazie all’uso di post sponsorizzati. Ciò ha consentito di raggiungere una platea regionale e nazionale che, oltre alla stampa tradizionale, ha potuto conoscere il cartellone anche attraverso la rete. Grafiche dedicate, inviti esclusivi alla partecipazione da parte degli artisti, video dei backstage, fotogallery e videogallery sono stati tra i contenuti più apprezzati, così come le “pillole” live degli spettacoli che hanno subito restituito il senso della qualità delle messe in scena. Un lavoro capillare che ha visto la pubblicazione, in circa quattro mesi di attività, di quasi 300 post su ogni singolo canale, con la definizione di apposite campagne finalizzate all’engagement degli utenti. L’attività social è stata anche utile per dare risposta alle domande che sono state poste dai follower, aumentati di oltre 400 unità nel corso del Festival.   La XIX edizione del Festival d’Autunno è stata la prima di un percorso culturale nuovo e Antonietta Santacroce non mancherà di riservare nuove sorprese con il prossimo cartellone, al quale sta già lavorando. Wed, 21 Dec 2022 14:49:19 +0000 Catanzaro Ciminna, studenti del progetto Erasmus in visita ai luoghi del film “Il Gattopardo” http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31839-ciminna-studenti-del-progetto-erasmus-in-visita-ai-luoghi-del-film-il-gattopardo.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31839-ciminna-studenti-del-progetto-erasmus-in-visita-ai-luoghi-del-film-il-gattopardo.html Studenti del progetto Erasmus di sei nazionalità diverse, in visita a Ciminna ai luoghi del celebre film “Il Gattopardo” guidati da BCsicilia. I giovani, provenienti da Spagna, Bulgaria, Croazia, Turchia, Polonia e Italia, hanno aderito al programma dal titolo “S.O.F.T. Start Our Future Today – soft skills trainomg in introducing the label market in studentes”, nato dall’esigenza di preparare i ragazzi a vivere in condizioni di economia di mercato e consentire di acquisire conoscenze e competenze pratiche che facilitino l’attuazione di piani professionali. Durante il soggiorno a Ciminna oltre a sviluppare il loro percorso didattico sull’autogestione del tempo, l’organizzazione del lavoro, la comunicazione efficace e il lavoro di squadra, la dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Lascari ha voluto far scoprire agli alunni i luoghi del film “Il Gattopardo”, ispirato al famoso romanzo di Giuseppe Tomasi Lampedusa. La visita alla mostra è stato realizzata in collaborazione con BCsicilia e il Centro Studi “La Donnafugata del Gattopardo”. Gli allievi sono stati accompagnati dalle insegnanti, prof.ssa Francesca Pollaccia e prof. Giovanni Sapore, alla più grande mostra fotografica ospitata nei locali dell’ex pretura che racconta i ciak, i personaggi e i fuoriscena di uno tra i maggiori capolavori della filmografia internazionale. A raccontare ai giovani i tre mesi in cui il paese venne trasformato nella indimenticabile “Donnafugata” del romanzo, resa celebre dal regista Luchino Visconti, è stato il Presidente della sezione locale di BCsicilia Giuseppe Cusmano, che ha spiegato con accuratezza l’eccezionale galleria di immagini realizzati durante la lavorazione, le “scene tagliate” e la partecipazione “corale” dei cittadini di Ciminna alla realizzazione della famosa pellicola. Ampio apprezzamento tra gli studenti per la bellissima e ricca esposizione che fa rivivere una tra le più belle storie mai raccontate dal cinema italiano. Wed, 21 Dec 2022 10:38:58 +0000 Palermo Claudia Conte: da Firenze una risposta straordinaria http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31830-claudia-conte-da-firenze-una-risposta-straordinaria.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31830-claudia-conte-da-firenze-una-risposta-straordinaria.html Una grande serata all’insegna della solidarietà. Con gli occhi dei bambini, il Christmas charity event ideato dall’imprenditrice culturale e anchorwoman Claudia Conte fa il pieno di donazioni nel suo debutto fiorentino. La cifra totale raccolta, che servirà a sostenere l’opera preziosa dell’UNICEF Innocenti – Global Office of Research and Foresight, ha raggiunto i 200mila euro. «Un risultato straordinario che ci riempie di gioia – sottolinea Claudia Conte (che per l’occasione ha indossato un abito di Alberta Ferretti) –. I gesti di solidarietà non sono mai scontati, dobbiamo ringraziare la generosità dei numerosi partecipanti alla serata e delle aziende che hanno deciso di compiere un gesto vero, concreto, che ci aiuterà in questa preziosa opera di sostegno dell’Unicef e dei bambini». La serata, organizzata a Palazzo Vecchio all’interno del Salone dei Cinquecento e in collaborazione con il Comune di Firenze, ha vissuto diversi momenti di emozioni e intrattenimento grazie alle performance dei numerosi artisti presenti che si sono succedute sul palco. Una delle più gradite dal pubblico presente, oltre 250 persone, e totalmente inattesa, è stata quella che ha visto Paola Turci, presente alla serata insieme alla moglie Francesca Pascale, cantare ‘O sole mio accompagnata al violino dal sindaco Dario Nardella, che in seguito si è esibito da solo anche sulle note di (e non poteva essere altrimenti in una giornata speciale come il 13 dicembre) Santa Lucia e Mattinata fiorentina. Ad applaudirli, tra gli ospiti, anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini assieme alla compagna produttrice Francesca Verdini. Molto apprezzate anche le esibizioni di Annalisa Minetti, che ha cantato Invincibile, Pino Calabrese che ha recitato la poesia Tre ppiccerille di Eduardo de Filippo, e gli interventi sul palco degli attori Chiara Francini, Roberta Giarrusso, Daniel McVicar e del maestro e ambasciatore dell’UNICEF Italia Beppe Vessicchio La serata, che ha avuto il patrocinio della Regione Toscana, ha visto inoltre la partecipazione del presidente Eugenio Giani, del direttore generale dell’UNICEF Italia Paolo Rozera, del prefetto di Firenze Valerio Valenti, del prefetto di Pistoia Licia Donatella Messina, della vicesindaca di Firenze Alessia Bettini, dell’assessora all’Educazione Sara Funaro, dell’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re, del direttore del Museo del Novecento Sergio Risaliti, della presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida, del presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, del presidente della Fondazione Marini San Pancrazio Carlo Carnacini, dei produttori cinematografici Andrea Occhipinti e Maite Bulgari e di varie personalità del mondo dell’industria e della finanza. Presenti anche diversi influencer molto popolari sui social media come Luca Campolunghi, Emily Shaqiri e Asia Busciantella. La serata di fundraising è stata possibile grazie al sostegno di aziende donatrici: Nexi, Tim, Engineering Ingegneria Informatica, Alma Società tra Avvocati, Base Digitale Group, Cedacri, Credit Factor ed Europa Factor, Eagle Pictures, Fenix Entertainment, Garbo Produzioni, Generalfinance, Ilbe e TaTaTu, LUCKY RED, Oxy Capital Italia, Pegaso 2000, Piccini 1882, Portobello SpA, RINA Prime Value Services e Gabetti Property Solutions, Value Italy SGR, Confindustria Firenze, Carratelli Luxury Homes, Cassetti Gioielleria dal 1926. Partner tecnici: Sammontana Italia; Mastercard; Zonin 1821; Tenuta Sette Ponti e Feudo Maccari; Hotel Helvetia & Bristol Florence; Le Cirque Catering & Banqueting Firenze, ICE Independent celebrities endorsements, The Luxury Beauty Salon.Media partner: Firenze Made in Tuscany Magazine Gruppo Editoriale; MyMovies.it.           Fri, 16 Dec 2022 14:42:19 +0000 Moda e spettacolo AMA Calabria, grande entusiasmo per Anbeta Toromani, Amilcar Moret Gonzalez e Alessandro Macario http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/31798-ama-calabria-grande-entusiasmo-per-anbeta-toromani-amilcar-moret-gonzalez-e-alessandro-macario.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/31798-ama-calabria-grande-entusiasmo-per-anbeta-toromani-amilcar-moret-gonzalez-e-alessandro-macario.html La danza è andata in scena nella sua forma più pura. Lontano dai merletti e dai colori accesi che di solito fanno da corollario ai balletti, ‘Preludes’, con Anbeta Toromani, Amilcar Moret Gonzalez e Alessandro Macario, ha scelto l’aspetto più intimo ed essenziale di questa arte, facendo respirare al pubblico un ritorno alle origini del mondo della danza. Lo spettacolo è andato in scena ieri sera per la stagione teatrale di AMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice, al Teatro Comunale di Catanzaro, e sostenuto dal Ministero della Cultura - Direzione Generale dello Spettacolo e dalla Regione Calabria nell’ambito del progetto Calabria Straordinaria. I tre ballerini, con le loro linee pulite e con i corpi che spesso formavano forme geometriche perfette ricercate dalle coreografie di Massimo Moricone, sono riusciti a trasportare il pubblico in una dimensione intima sin dal momento in cui si apre il sipario. La scenografia essenziale, lineare e scura, trova i suoi punti luce nelle figure, che vengono illuminate sul palcoscenico. La magia di un’atmosfera intima si avverte sin dalle prime note del pianoforte suonato da Sofia Vasheruk. E’ questo il punto di partenza per i grand jeté e le piroette che Anbeta Toromani, Alessandro Macario e Amilcar Moret Gonzalez eseguono egregiamente sulle note dei ‘Preludi’ di Fryderyk Chopin, in memoria di Evgenij Polyakov. La musica dal vivo che accompagna i ballerini, è quel quid in più che rende la scena maggiormente vicina al pubblico. In un vortice emotivo i tre danzatori appaiono creature eteree mentre si muovono sul palcoscenico, e al tempo stesso esprimono sentimenti terreni con la sensualità delle coreografie di Moricone. C’è il ricordo nostalgico e solenne di un Maestro nei ‘Preludi’ di Chopin, c’è l’attrazione nel pas de deux di Toromani e Macario durante il ‘Prélude à l’après-midi d’un faune’ di Claude Debussy che, nei primi secondi, assume persino le fattezze di un tango, danza passionale per eccellenza. ‘Preludes’ ha una struttura performativa aperta. La fine di ogni performance lascia una sospensione interiore negli spettatori, ansiosi di assistere al prossimo balletto. Un continuum che trova la sua conclusione con il pas de trois finale, sulle note della ‘Ciaccona’ di Johann Sebastian Bach, con una serie di movimenti ascendenti, ritmicamente esasperati, che suscitano l’ammirazione dei presenti, tra i quali numerosi allievi di scuole di danza, che si sono lasciati andare ad un finale, lungo applauso di apprezzamento per la performance dei tre ballerini. I prossimi appuntamenti di AMA Calabria si terranno il 2 dicembre al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme con Mariangela D’Abbraccio e Giorgio Pasotti in ‘Hamlet’, una messa in scena moderna del personaggio di William Shakespeare, per uno spettacolo immersivo, emozionante e coinvolgente; saranno due le repliche del ‘Discorso sul metodo dell’attor comico’ di Flavio Oreglio, il 3 dicembre al Teatro Comunale di Catanzaro e il 4 dicembre a Caulonia all’Auditorium Casa della Pace ‘Frammartino’ di Caulonia. Questo dell’ex attore di Zelig sarà un tributo simultaneo a Cartesio (Discorso sul metodo) e Petrolini (Discorso dell’attor comico), simboli dei grandi amori di Flavio Oreglio, scienza/filosofia e cabaret. Il sottotitolo ‘Aprosdoketon’ invece significa inatteso, inaspettato e la “sorpresa” costituisce l’intima essenza di quel gioco mentale che è il ridere. Tue, 29 Nov 2022 15:01:32 +0000 Catanzaro L’Ass. Camera di Commercio IACRAI al Forum Italia-Africa Business Week 2022 http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/31794-l-ass-camera-di-commercio-iacrai-al-forum-italia-africa-business-week-2022.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/31794-l-ass-camera-di-commercio-iacrai-al-forum-italia-africa-business-week-2022.html Esordio lampo ed in grande stile dell'Associazione Camera di Commercio IACRAI (Italia - Abkhazia - Russia - Africa - India) presieduta da Vittorio Gigliotti. A pochi giorni della sua nascita, con l'inaugurazione della Sede Internazionale a Lamezia Terme il 5 novembre ed un incontro pubblico che ha visto la partecipazione di un numeroso pubblico, tra cui esponenti politici locali e regionali,  la neo-delegata per l'Etiopia, dott.ssa Senait Mario, ha partecipato all’ “Italia Africa Business Week 2022". Organizzato dal Presidente Cleophas Adrien Dioma, l'evento internazionale si è tenuto a Roma il 16 e 17 c.m. ed ha visto la presenza di importanti personaggi del mondo dell'economia, dell'imprenditoria e della finanza africana oltre a numerose realtà che si sono confrontate sulle tematiche più attuali per dar vita a nuovi accordi e creare nuove opportunità tra l'Italia e il Continente Africano. Fulcro del Forum sono state le possibilità di interscambi economici e commerciali e gli investimenti, come dichiarato da Serge Ekue, presidente della West African Development Bank, che durante il suo intervento ha invitato gli italiani "a investire in Africa Occidentale che resta un'area dinamica con una crescita economica forte ed una popolazione giovane e piena di energia con bisogni sociali che devono essere colti".  "È stata una straordinaria occasione per incontrarsi - ha dichiarato la dott.ssa etiope Senait Mario - e per portare avanti vari progetti. Tutto questo dimostra come dobbiamo puntare sulla nostra Camera di Commercio (IACRAI), come strumento per intensificare i rapporti e gli scambi commerciali pensando già da ora ad una prossima importante manifestazione con la quale si possa mettere insieme imprenditori italiani con quelli dell’Africa”. Soddisfazione è stata espressa da Vito Grittani, Ambasciatore a.d. presso il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Abkhazia per l'Italia che ha fortemente voluto e determinato la nascita di questa Associazione, e Vittorio Gigliotti, presidente della Camera di Commercio IACRAI, che nel ringraziare Vito Grittani  per il suo impegno e il suo legame indissolubile con la Calabria, ha ribadito come "dalla Calabria stessa, grazie alla C.d.C. IACRAI, parte una importante sfida nel campo economico e commerciale per la nostra Regione che, mi auguro, anche con l'aiuto di quella politica "sensibile e dotata di buonsenso", possa essere protagonista, sia attraverso eventi di rilievo internazionale che relazioni con l'estero nella crescita e nello sviluppo economico e sociale della nostra terra”. Tue, 29 Nov 2022 14:25:56 +0000 Catanzaro Conclusa la Festa del Cioccolato a Cosenza http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31779-conclusa-la-festa-del-cioccolato-a-cosenza.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31779-conclusa-la-festa-del-cioccolato-a-cosenza.html Edizione risoluta e coraggiosa questa del 2022 che ha fronteggiato il post pandemia e raccolto la sfida proposta dall'Amministrazione comunale a porsi come evento principale dell'animazione dell'area di Piazza dei Bruzi, snodo cittadino fondamentale che media fra la zona storica e quella moderna. Ormai da anni infatti la Festa del Cioccolato dà il via alle rassegne autunnali e invernali nell'intero territorio dell'area urbana, di cui anche la Piazza sarà protagonista. Tantissimi gli avventori che hanno voluto tenere fede anche quest'anno alla tradizione ben augurante della ciocco crêpes o del waffellino cioccolatoso di ottobre a Cosenza. L'intera Città ha sfidato infatti pregiudizi e diffidenza e ha partecipato o meglio sperimentato con godimento la location proposta per il 2022 imparando a ri-scoprire ed apprezzare nuove aree cittadine in una nuova veste fatta di cioccolato nell'attesa di rivedere la Festa nel suo luogo naturale, Corso Mazzini. In quest'ottica si è espresso Pino De Rose della Publiepa, garante del successo dello storico evento insieme alla CNA provinciale, con il patrocinio della città di Cosenza. "Siamo commossi dal sostegno e dall'amore dei cosentini per la Festa del Cioccolato che indentificano ormai come propria - dichiara Pino De Rose della Publiepa - soprattutto dopo la difficoltosa ripartenza dovuta alla pandemia, la Città di Cosenza meritava il ritorno dell'evento di tradizione ventennale, un cardine della valle bruzia ovvero una kermesse storicizzata che rappresenta i cosentini nell'intero stivale. Non si può che ringraziare quindi il Sindaco, Franz Caruso e tutta l'Amministrazione Comunale, che, con CNA Cosenza, hanno reso possibile la ripartita di un evento importante per la promozione dell'artigianato alimentare, colonna portante della Calabria. Siamo già pronti - continua De Rose - per l'organizzazione della ventesima edizione che si terrà l'anno prossimo, nel 2023, augurandoci che il primo cittadino confermi - in occasione della celebrazione ventennale - lo spostamento nel suo luogo naturale, nonché arteria pulsante della città di Cosenza, ovvero Corso Mazzini." Anche quest'anno abbiamo avuto gli espositori selezionati accerchiati da sguardi affamati, da grandi e piccini che hanno gradito e apprezzato ogni singolo prodotto proposto dai diversi maestri cioccolatieri. Presenti inoltre i fichi glassati, al cedro, al bergamotto, ovvero l'agroalimentare della regione - sposato al cibo degli dei - che ha avuto grande successo grazie alle diverse varianti con cui questi prodotti sono stati trattati e proposti al pubblico. L'evento, come sempre, ha coinvolto - inoltre - i più piccoli grazie ai laboratori di Isabella Mascaro, maestra cioccolatiera di 'Nonsolocioccolato', che ha aperto le porte della propria arte, mettendola a disposizione della curiosità dei bambini, confermando in fine la partecipazione di oltre trecento presenze di piccoli pasticceri. I più golosi sono stati deliziati dalle prelibatezze dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Tommasi/Mancini capitanati dagli chef Fabbricatore e Trentinella, partner storici della manifestazione fin dalle primissime edizioni. Apprezzata anche la presenza della Federazione Provinciale dei Cuochi Italiani con il loro presidente chef Spina. Tante le esibizioni dal Gothic Horror Fashion con Coreografie a cura di Art Show Dance Academy Makeup e Stylist a cura di Moema Academy, al Tango87100 che ha presentato il CioccoTango (la Milonguita) con Dj Ciccio Aiello , alle evoluzioni di Telemare che ha  presentato lo streetshow dei Compà Dreush di break dance e l’Alma Caribe di Alessandro e Claudia che hanno presentato "NONsoloCIOCCOlatino" con il maestro Francisco Scornaienchi. Le serate sono state allietate dalle dirette e dalle interviste di Radio Città Metropolis, radio ufficiale dell’Evento Non ci resta che attendere il ventennale della Festa e tutte le meraviglie che porterà! Fri, 11 Nov 2022 17:17:41 +0000 Cosenza Inaugurato oggi l'asilo nido comunale Drago http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31761-inaugurato-oggi-l-asilo-nido-comunale-drago.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31761-inaugurato-oggi-l-asilo-nido-comunale-drago.html «Oggi è un giorno bellissimo per la quarta circoscrizione e per l’intera città. Da quando la nuova Amministrazione si è insediata abbiamo spinto affinché venissero aperte subito le iscrizioni così da rendere il nido operativo per l’anno scolastico in corso. Un ringraziamento va a tutte e tutti coloro che si sono adoperati per la riapertura del Drago tra cui il consigliere comunale Abbate, il presidente della Quarta circoscrizione Giuseppe Di Vincenti e tutti i consiglieri. La direzione è tracciata: con i fondi del PNRR la città di Palermo vedrà sorgere sei nuovi asili nido e altri sette saranno riqualificati, ristrutturati e messi in sicurezza». Mon, 31 Oct 2022 14:33:56 +0000 Palermo Francobollo dedicato alla Camera di Commercio di Cosenza http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31734-francobollo-dedicato-alla-camera-di-commercio-di-cosenza.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31734-francobollo-dedicato-alla-camera-di-commercio-di-cosenza.html Il 5 ottobre 2022, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo della serie tematica “ Eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicato alla Camera di Commercio di Cosenza in occasione del 210° anniversario della istituzione, relativo al valore della tariffa B pari a 1,20€. La vignetta raffigura la sede della Camera di Commercio di Cosenza su cui svetta, in alto a sinistra, lo stemma istituzionale storico. Completano il francobollo le legende “Camera di Commercio di Cosenza” e “dal 1812”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. Bozzettista: Fabio Abbati Tiratura: trecentomilaquindici esemplari Foglio: quarantacinque esemplari Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia su carta: bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente; grammatura: 90 g/mq; supporto: carta bianca, Kraft monosiliconata da 80 g/mq; adesivo: tipo acrilico ad acqua, distribuito in quantità di 20 g/mq (secco); formato carta e formato stampa: 40 x 30 mm; formato tracciatura: 46 x 37 mm; dentellatura: 11 effettuata con fustellatura; colori: quadricromia. Sempre mercoledì, 5 ottobre alla sede nazionale di UnionCamere a Roma, è stata la cerimonia dell’annullo del francobollo e il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, ha dichiarato: “Si tratta di un evento di grande valore simbolico non solo per il nostro ente ma per tutto il territorio che rappresentiamo, e che ci ha offerto l'opportunità di mostrare ancora una volta, a livello nazionale, la nostra provincia come eccellenza produttiva ed economica del Paese. Quello che stiamo celebrando - aggiunge Algieri - è un anniversario che in un'epoca di incertezze come quella che stiamo nostro malgrado vivendo, rappresenta il segno tangibile di come i pensieri e le idee di valore sopravvivono agli uomini e alle cose e, nella loro persistenza, si tramandano ed evolvono nel tempo, in un incessante lavoro di cerniera tra passato e futuro". La Camera di Commercio - sostiene Algieri - è un ente pubblico del tutto particolare, un corpo intermedio governato dai corpi intermedi che rappresentano le forze produttive del territorio. Una rappresentanza forte che comporta una grande responsabilità. Una rappresentanza che, per quanto riguarda Cosenza, era già presente in nuce in quella Società Economica di Calabria Citra che vedeva la luce più di due secoli fa in una Calabria allora napoleonica e che ha continuato ad evolversi nel corso del tempo, attraversando la restaurazione borbonica e le insurrezioni risorgimentali, l'unificazione del Paese e le terribili guerre della prima metà del '900, fino ai giorni nostri, per essere sempre al fianco delle imprese, nei momenti di crisi come in quelli di rinascita. Molto è cambiato in 210 anni, è vero - sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Cosenza - ma possiamo affermare che rimane certamente attuale quello che ancora oggi riteniamo essere il nostro ruolo principale: contribuire attraverso la promozione e il supporto all'attività d'impresa, allo sviluppo economico e sociale del nostro territorio e al benessere dell'intero Paese." La cerimonia, alla quale sono intervenuti, oltre al presidente Algieri, il presidente Unioncamere, Andrea Prete, e il Vice ministro del Mise Gilberto Pichetto Fratin - è detto in una nota - è stata anche l'occasione per una riflessione sul ruolo economico della provincia, nell'approfondimento sul tema: 'Il ricco Mezzogiorno: Cosenza, eccellenza produttiva ed economica del Paese” con una relazione del segretario generale Censis, Giorgio De Rita, cui è seguita discussione con Francesco Giorgino, professor of practice Università Luiss Guido Carli e Gian Paolo Manzella, dirigente Fondo europeo per gli investimenti. I lavori coordinati dal segretario generale della Camera di Commercio di Cosenza, Erminia Giorno, si sono poi conclusi con la presentazione ufficiale del francobollo negli interventi di Antonio Palma, presidente Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, e Fabio Gregori, responsabile filatelia di Poste Italiane". L’annullo primo giorno di emissione è disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Roma V.R. mentre i prodotti filatelici correlati (correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi) è disponibile presso gli Uffici Postali con sportello filatelico e gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona oltre che sul sito poste.it. Fri, 21 Oct 2022 13:02:32 +0000 Cosenza Bollette, Coldiretti: torna il fai da te in cucina http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31711-bollette-coldiretti-torna-il-fai-da-te-in-cucina.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31711-bollette-coldiretti-torna-il-fai-da-te-in-cucina.html Il caro bollette nel carrello spinge oltre 8 italiani su 10 (81%) a preparare in casa dalle conserve al pane, dalla pasta alla salsa di pomodoro per risparmiare e ridurre gli sprechi, ma anche per garantirsi un’alimentazione più genuina, naturale e 100% nazionale. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in occasione della festa dei Nonni al Villaggio Coldiretti di Milano, con i consigli per fronteggiare la crisi risparmiando a tavola senza rinunciare al gusto, ma anche a Monopoli e a Lecce nei mercati contadini di Campagna Amica con le ricette anti spreco raccontate dai senior che tramandano ‘trucchi’ e tradizioni rurali per non buttare il cibo avanzato. In cima alla classifica dei prodotti più preparati dagli italiani in casa c’è la pizza, seguita da pasta, salsa di pomodoro, pane, conserve e marmellate, ma sulla spinta del caro carrello c’è anche chi sceglie il fai da te anche per lo yogurt e il gelato, secondo Coldiretti. Se fare in casa la pizza consente di non rinunciare ad uno dei simboli del Made in Italy senza andare a cena fuori in pizzeria, con il prezzo della pasta rincarata del 25,8% nel giro di un anno, anche preparare tagliatelle, tortellini, lasagne o ravioli in casa è tornato di grande attualità di fronte ai rincari shock. Se in passato erano peraltro soprattutto i più anziani ad usare il matterello adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione, grazie anche alle nuove tecnologie e all’arrivo sul mercato di farine da grani antichi che consentono di portare in tavola un prodotto di alta qualità. Un’opportunità anche per fare in casa il pane, soprattutto dopo che il costo di panini e pagnotte non è mai stato così alto nell’Ue, trasformando il prodotto più presente sulle tavole degli italiani quasi in un bene di lusso. Ma l’inflazione spinge anche la preparazione delle conserve in casa secondo una tradizione del passato sembrava destinata a perdersi. La preparazione più gettonata – spiega Coldiretti - è quella della trasformazione del pomodoro. Una pratica che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie. Non meno diffusi sono i sott’oli cioè con ortaggi di stagione come zucchine e melanzane che vengono precedentemente lavati e scottati in acqua, aceto o vino, fatti asciugare, messi in vaso con diversi aromi e sterilizzati. Immancabili poi tra le conserve fatte in casa sono le marmellate. Una volta scelta, la frutta preferita va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. Una opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo – informa la Coldiretti – si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare sprechi che quasi tre italiani su quattro (71%) si sono impegnati a ridurre o annullare nell’ultimo anno secondo le elaborazioni Coldiretti/Ixe’. L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque – conclude la Coldiretti – comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono valere anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione. Tue, 04 Oct 2022 11:31:50 +0000 Bari "Alta Moda Caput Mundi" premia lo stilista Carlo Alberto Terranova http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31649-alta-moda-caput-mundi-premia-lo-stilista-carlo-alberto-terranova.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31649-alta-moda-caput-mundi-premia-lo-stilista-carlo-alberto-terranova.html Domenica 11 settembre 2022, nella splendida  location del Teatro Centrale di Roma, si è svolto  l'evento "PREMIO ALTA MODA CAPUT MUNDI", organizzato dal Direttore Artistico Steven Torrisi, che ha dichiarato - “Ho voluto fortemente questo premio, per rilanciare il territorio di Roma attraverso la moda, la cultura e la storia grazie a questo progetto internazionale, che unisce la moda e la cultura, intesa come una efficace vetrina della città aperta al mondo; sono sicuro di riportare l’alta Moda a Caput Mundi”. A pochi passi dall’incantevole piazza Venezia, una serata davvero speciale, nel corsi della quale sono state consegnate le statuette alla categoria Vip e targhe speciali alle eccellenze che gravitano nell'universo della moda. Nel corso della manifestazione, la cui conduzione è stata  affidata all'attrice Natalie Caldonazzo, è stato premiato il noto stilista di Alta Moda Carlo Alberto Terranova, delfino dell'indimenticabile Maestro Fausto Sarli e in passerella sono stati presentati alcune sue preziose ed inconfondibili creazioni. Nel parterre erano presenti vari ospiti del mondo dello spettacolo, della cultura, dell'informazione e della politica, fra i quali: Manuela Arcuri, Massimo Boldi, Savino Zaba, Patrizia Miriglini, Cristina Ciacci, Angelo Petruccetti, Turchese Baracchi, il cantante Narciso, Metis Di Meo, Arianna David, Nando Moscariello, Antonio Zequila, il mago Heldin, l'onorevole Massimo Romagnoli, l'imprenditore Salvatore Starita, la giornalista Patrizia Algerini, l'Atelier Maria Celli Spose, Mario Ermito e Linda D. e gli stilisti: Alviero Martini Nino Lettieri Anton Giulio Grande Carlo Alberto Terranova Giovanni Cannistra’ Barbara Basciano. Gli invitati sono stati  accolti con un cocktail di benvenuto dell’azienda vinicola Casale del Giglio  e, a seguire,  all’interno del teatro con un brindisi di apertura della tenuta Schiavon. Hanno collaborato alla realizzazione dell'evento Hair Stylist Italia Concept, Makeup Jonathan Tabacchiera,  Tenuta Schiavon e  Casale Del Giglio, Agenzia The Fashion Management, Agenzia Infantino Consulting, Event Manager/Producer Terry Devol e la responsabile del coordinamento la giornalista Patrizia Faiello, titolari dell’agenzia TP Blondes Management. Le interviste audio/video sono state realizzate dal giornalista Cesare Deserto e trasmesse all’interno del suo programma “Un caffè nel Deserto” in onda in Italia fm 90.0, a New York su Radio ICN e a Tenerife su Radio Axel 24 fm. Le foto pubblicate sono del Ph Roberto Magno. Wed, 14 Sep 2022 09:01:56 +0000 Moda e spettacolo Business della cannabis: corsi universitari e controversie http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/31618-business-della-cannabis-corsi-universitari-e-controversie.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/31618-business-della-cannabis-corsi-universitari-e-controversie.html La discussione intorno alla cannabis light va avanti ormai da qualche anno: c’è chi ancora non riesce a staccarsi dall’immagine legata alla droga e chi la considera solo un prodotto naturale con diversi benefici. In realtà più che di opinioni si tratta di informazione. Il punto focale della questione è la differenza fra CBD e THC, ovvero le due principali sostanze che compongono la canapa. La seconda è la causa degli effetti psicotropi ed è tuttora  illegale, il CBD, invece, non dà assuefazione né ha controindicazioni. E’ questo che c’è alla base dei prodotti come l’olio o i cristalli CBD - per saperne di più in merito, clicca qui. Con la nascita di nuovi prodotti a base di quella che viene definita cannabis light è nato quindi un business, che si prospetta divenire molto redditizio in futuro. Servono quindi professionisti del settore, che si devono formare presso corsi specializzati. È così che sono nati veri e propri corsi universitari: prima negli Stati Uniti, quasi sempre pionieri nelle novità a livello sociale, poi anche in Europa e in Italia. L’obiettivo? Formare  una sorta di sommelier della marijuana, che sappia riconoscerne qualità e origine per indicarne l’uso migliore in commercio. Corsi universitari all’estero, di cosa trattano Come detto, le prime università a fare formazione in materia di cannabis sono state quelle statunitensi. I corsi sono diversi in base al punto di vista dal quale si affronta l’argomento. C’è quello prettamente scientifico: studi e ricerche che ogni giorno scoprono nuove applicazioni e benefici della cannabis, anche e soprattutto in campo medio. E poi c’è tutta la questione economico-legale. Stiamo parlando di un mercato in forte espansione: si stima che entro il 2028 varrà 123 miliardi di euro in Europa, pari al 70% di quello che è il complessivo fatturato del settore farmaceutico continentale.  Insomma, non si può improvvisare, né lasciare che questo settore cresca sotto regolamentazioni poco chiare. Per questo anche in Italia si stanno facendo i primi passi. Università pioniere in Italia: Roma, Padova, Milano Il primo ateneo italiano che ha aperto corsi di studio legati alla cannabis ha sede nella capitale, ovvero l’Università La Sapienza di Roma. Tra i corsi della laurea magistrale di Scienze Applicate, nel 2019 è comparso questo titolo: “Analisi socio-economica del mercato della cannabis”. Un percorso accademico quindi non prettamente scientifico, ma incentrato sulle commistioni economiche e sociali dell’uso della cannabis light. A Padova invece l’Università degli Studi ha istituito un corso di Cannabiologia vero e proprio, che quindi affronta la materia da un punta di vista più tecnico. L’obiettivo è formare professionisti che potranno operare nel settore medico-sanitario, anche come consulenti, data la sicuramente sempre più ampia applicazione del CBD in campo medico. Infine, l’Università degli Studi di Milano, nella figura del dipartimento di Scienze Farmaceutiche, ha aperto un corso di perfezionamento diviso fra momenti di didattica e applicazione pratica in laboratorio. Si parte dagli aspetti agro-alimentari della canapa, per poi esaminarne gli effetti clinici e terminare con l’analisi del quadro legislativo. La normativa: confusione e controversie Il quadro normativo italiano – come quello di altri Paesi Europei – non è ancora così chiaro. Partiamo da un presupposto: tutti i prodotti a base di CBD con una concentrazione di THC inferiore allo 0,2% sono legali e possono essere commercializzati. Questo è un concetto chiaro, affiancato però da alcune controindicazioni: è possibile usare il CBD a scopo cosmetico o alimentare, ma non è possibile consumarlo per combustione, ovvero fumarlo. La questione è regolata dalla legge  242, entrata in vigore nel 2017, e riguarda anche la coltivazione e la produzione di canapa. Qualsiasi rivenditore deve sempre essere in possesso della documentazione relativa all’origine del prodotto che sta vendendo per eventuali controlli, pena pesanti sanzioni. A livello europeo poi ci sono regole diverse in base ai diversi Stati, anche per quanto concerne il trasporto di prodotti a base di CBD fra un Paese e l’altro. Una confusione che non facilita, al momento, il commercio, ma neppure lo ha frenato. E’ indispensabile, però, che nei prossimi anni si arrivi a una maggiore chiarezza e coerenza a livello internazionale, per non creare confusione nei consumatori. Usare prodotti certificati Nel frattempo, chiunque può acquistare prodotti a base di cannabis, rivolgendosi sempre a rivenditori qualificati. In questo modo si avrà la certezza di avere articoli con la corretta percentuale di THC. Ovviamente è possibile l’acquisto online, per esempio sull’eCommerce Justbob, uno dei leader di questo settore. Fra gli articoli più venduti potrete trovare l’olio di CBD, che si assume per via sublinguale e che aiuta a contrastare lo stress, gli stati ansiosi e l’insonnia.     Tue, 19 Jul 2022 06:15:59 +0000 Scienza Festino di Santa Rosalia, celebrata oggi la Messa a Palazzo delle Aquile http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31616-festino-di-santa-rosalia-celebrata-oggi-la-messa-a-palazzo-delle-aquile.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31616-festino-di-santa-rosalia-celebrata-oggi-la-messa-a-palazzo-delle-aquile.html Di seguito la dichiarazione del sindaco Roberto Lagalla in occasione della Messa celebrata oggi dall'Arcivescovo Corrado Lorefice a Palazzo delle Aquile e le foto del tradizionale omaggio floreale dei Vigili del Fuoco alla statua di Santa Rosalia. “La nuova amministrazione comunale deve essere guidata da una politica del fare, dell’incontro e della solidarietà”. Lo ha detto il sindaco Roberto Lagalla nel corso della Santa Messa a Palazzo delle Aquile, officiata dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, in occasione dei festeggiamenti di Santa Rosalia. “Il Festino – ha aggiunto il sindaco Lagalla - è l’occasione per affidare alla Santuzza e alla sua benevolenza le speranze della nostra città. L’arcivescovo Lorefice ha consegnato alla nuova amministrazione comunale un incoraggiamento, ma anche un monito, affinché possa lavorare in maniera efficace e generosa, in modo da poter aiutare i cittadini, invece di pensare a se stessa e ai propri privilegi”. Thu, 14 Jul 2022 12:12:20 +0000 Palermo All'International Music Festival Alfonso Rendano, grande esibizione del duo Floccari-Cardace http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31604-all-international-music-festival-alfonso-rendano-grande-esibizione-del-duo-floccari-cardace.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31604-all-international-music-festival-alfonso-rendano-grande-esibizione-del-duo-floccari-cardace.html Si è svolta dal 20 al 22 giugno, presso la famosa Villa Rendano della città di Cosenza, la seconda edizione dell'International Music Festival Alfonso Rendano. Un evento organizzato dalla Fondazione Attilio ed Elena Giuliani con la direzione artistica della pianista Daniela Roma, che ha l’obiettivo di far conoscere la musica del compositore calabrese Alfonso Rendano. A inaugurare il Festival è stato il concertista di fama internazionale Leslie Howard, il quale ha trasportato il pubblico nella magia musicale di F. Liszt. Importante è stato anche  il programma del 21 giugno dedicato in particolar modo, alla musica dei compositori calabresi. Sono stati eseguiti infatti, alcuni brani di Rendano dalla pianista Daniela Roma  e con grande orgoglio per la città di Crotone, il “Duo Résonance” formato dal soprano lirico Teresa Cardace e dalla pianista e ricercatrice Angela Floccari, ha potuto far entrare per la seconda volta,  nel cuore e nella mente di tutto il pubblico presente la bellezza della musica  di Vincenzo Scaramuzza. Le due artiste si erano già esibite presso L’Hotel san Giorgio di Crotone il 20 giugno 2021, in occasione della serata di gala conclusiva del progetto “Vincenzo Scaramazza, genio internazionale della musica”, organizzato dalla Fondazione D’Ettoris. Un progetto che ha visto l’uscita di un docufilm con Sebastiano Somma per la regia di Maria Pia Cerulo e di una monografia curata dalla stessa pianista Angela Floccari. Le due musiciste hanno eseguito brani di autori e musiche composte nel tardo 800. Sono state presentati brani di Enrico Salfi e romanze di Alessandro Longo. Ma hanno dedicato inoltre, parte del loro concerto  al protagonista della serata Alfonso Rendano eseguendo arie tratte dall’opera del Maestro”Consuelo”. Il ricco programma di autori di Teresa Cardace e Angela Floccari ha colpito piacevolmente tutti i presenti esercitando grande fascino. Thu, 30 Jun 2022 14:14:14 +0000 Cosenza San Giovanni in Fiore: inaugurata dopo 32 anni la messa in esercizio della diga di Re di Sole http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31583-san-giovanni-in-fiore-inaugurata-dopo-32-anni-la-messa-in-esercizio-della-diga-di-re-di-sole.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31583-san-giovanni-in-fiore-inaugurata-dopo-32-anni-la-messa-in-esercizio-della-diga-di-re-di-sole.html Venerdì scorso è stata inaugurata la messa in esercizio della diga di Re di Sole, situata nel territorio di San Giovanni in Fiore, dopo 47 anni dall’avvio dei lavori e 32 dalla loro conclusione. Oltre alla sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che ha dato i saluti istituzionali e ringraziato le autorità presenti, all’iniziativa sono intervenuti Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura della Regione Calabria, Katia Gentile, presidente della VI commissione del Consiglio regionale calabrese, Salvatore Gargiulo, presidente del Consorzio integrale di bonifica dei bacini meridionali del Cosentino, Sergio Sicoli, direttore della Direzione generale per le dighe calabresi, Giacomo Giovinazzo, dg del dipartimento regionale Agricoltura, Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria, Paola Granata, presidente di Confagricoltura della provincia di Cosenza, e Luca Pignataro, presidente della Cia Calabria Nord. «Si tratta – commenta la sindaca Succurro – di un fatto storico di enorme importanza, considerata la desertificazione e la siccità del pianeta. Ora la diga assicura l’acqua agli agricoltori locali, che tra l’altro coltivano la patata Igp della Sila. Al territorio restituiamo un’opera pubblica che era stata abbandonata e dimenticata, con conseguente, grave danno per l’agricoltura e lo stesso servizio idrico comunale, dato il frequente utilizzo dell’acqua potabile per irrigazione». «Il risultato odierno si deve all’intenso lavoro di squadra tra il Consorzio di bonifica, la Regione Calabria guidata dal presidente Roberto Occhiuto, la Direzione generale per le dighe e il nostro Comune, a riprova – conclude Succurro – che volere è potere e che i problemi si possono sempre risolvere con la volontà e la collaborazione». Wed, 22 Jun 2022 08:17:10 +0000 Cosenza Castellammare del Golfo - Premio persona dell'anno a Gregory Bongiorno http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31546-castellammare-del-golfo-premio-persona-dell-anno-a-gregory-bongiorno.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31546-castellammare-del-golfo-premio-persona-dell-anno-a-gregory-bongiorno.html È Gregory Bongiorno la “Persona dell’Anno” 2021: al presidente di Sicindustria è stato consegnato sabato sera il “Premio Città di Castellammare del Golfo” nell’aula consiliare di palazzo Crociferi. Il premio, raffigurante lo stemma della città di Castellammare del Golfo – realizzato dall’artista Giuseppe Bosco- è stato consegnato a Gregory Bongiorno dal sindaco Nicolò Rizzo e da Rosaria Vitale, presidentessa dell’associazione “Kernos” che ha organizzato il premio in collaborazione con il Comune. «Abbiamo voluto riconoscere l’imprenditore e l’uomo: il giusto equilibrio che fa di una persona motivo di orgoglio della nostra città e di tutto il territorio» -hanno detto all’unisono il sindaco Nicolò Rizzo e la presidentessa dell’associazione Kernos Rosaria Vitale, premiando Gregory Bongiorno, 47 anni, sposato, padre di due figli. La motivazione del premio “Persona dell’anno”: «Il suo impegno imprenditoriale per Castellammare del Golfo si concretizza fin dal 2005, quanto diventa consigliere delegato dell’azienda Agesp operante in Italia nel settore dei Servizi Ambientali con oltre 300 dipendenti. Si è battuto per diffondere la legalità nel nostro territorio, ma anche per il potenziamento dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani – Birgi. La sua attività rivolta ai settori produttivi più vulnerabili, lo ha indotto a sottoscrivere importanti protocolli per l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese, oltre ad interventi finanziari e commerciali – si legge nelle motivazioni del premio al castellammarese presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno-. Ma la commissione ha guardato anche all’uomo, al padre di famiglia a chi non esita a sdraiarsi sul tappeto di casa e giocare con i propri figli con la Playstation, o assecondarli nei loro impegni adolescenziali. È estremamente riservato ma il suo cellulare è sempre acceso, la sua porta sempre aperta ai bisogni degli altri». La seconda edizione del premio «E’ già in cantiere la seconda edizione del premio che in primo piano vede la città di Castellammare del Golfo che ha molti figli illustri dei quali siamo orgogliosi: tantissime le eccellenze castellammaresi, cittadini che si impegnano quotidianamente in più settori o che compiono azioni meritevoli perché nell’interesse della comunità -afferma il sindaco Nicolò Rizzo-. Ci scusiamo ancora con chi merita e non è stato citato o menzionato ma a partire dalla seconda edizione del premio. sempre in collaborazione con l’associazione Kernos e la sua Commissione che ringraziamo ancora, attenzioneremo più nominativi di cittadini e azioni meritevoli di citazione». Le sette menzioni di merito Una commissione ha esaminato i nominativi di cittadini ritenuti meritevoli di riconoscimento purché di origine castellammarese o con stretti legami alla città ed oltre al premio alla persona dell’anno sono state consegnate 7 menzioni di merito ex aequo -La prima a Mario Corso, premiato dall’architetto Giovanni Picciuca perché “Ha reso orgogliosa la nostra Città di Castellammare del Golfo per essere stato esempio di onestà compiendo un gesto di grande valore etico” (La consegna ai carabinieri di un portafogli pieno di denaro ritrovato in terra) -Seconda menzione per lo studente Francesco Stabile, dell’istituto Superiore Piersanti Mattarella premiato dalla professoressa Mirella Rizzo perché “Ha impedito che un’azione di bullismo scolastico potesse degenerare, preservando l’incolumità delle persone coinvolte ed evitando danni alle strutture scolastiche”. -Terza menzione di merito per i “Trekker del Golfo” Gianni La Piana e Vito Lentini, consegnata dall’assessore Maria Tesè “per aver trasmesso valori solidaristici compiendo, nel rispetto degli animali e della natura, una difficile impresa destinata a chi ne ha più bisogno. La Città di Castellammare del Golfo esprime affettuosa ammirazione”. -Quarta menzione di merito per la violinista Laura Sabella che ha deliziato i presenti suonando due brani e premiata da Mario Maimone perché   “il suo talento coinvolge per l’evidente sensibilità artistica. Castellammare del Golfo plaude alla virtuosa orchestrale, orgoglio della nostra terra”. -Quinta menzione di merito per Faro Como, premiato da Rosaria Vitale perché “maestro nell’arte comunicativa e anima del teatro popolare siciliano. Fondatore della compagnia teatrale Filodrammatica del Golfo, ha mantenuto alto il livello di prestigio della Città di Castellammare del Golfo su importanti palcoscenici italiani ed esteri”. -Sesta menzione per il vigile del fuoco Vincenzo Ligotti, premiato da Francesco Bianco “per avere coordinato e partecipato, presso le terme segestane, all’operazione di salvataggio di quattro persone in pericolo di vita per l’esondazione del Fiume Caldo in data 24/10/2021. Il ringraziamento della Città di Castellammare del Golfo”. -Settima menzione di merito per il capitano medico Giovanni Asaro, premiato dal presidente del consiglio comunale Mario di Filippi “per aver partecipato ad azioni militari di respiro internazionale. Ufficiale medico animato da entusiasmo e alto senso del dovere, è esempio e orgoglio per la Città di Castellammare del Golfo”.  Una targa alla memoria  Il sindaco Nicolò Rizzo ha anche consegnato alla figlia Alice, una targa alla memoria di Pietro Angelo - morto di Covid19- perché   “lavoratore modello del servizio antincendio boschivo della Forestale di Castellammare del Golfo, si è speso per la collettività non preoccupandosi di mettere a rischio la propria vita e portando a termine pericolose operazioni di salvataggio di concittadini in difficoltà ed in difesa dell’amato ambiente naturale”. Sat, 21 May 2022 07:22:32 +0000 Trapani Intitolazione rotonda a Luigi Cortese http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31488-intitolazione-rotonda-a-luigi-cortese.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31488-intitolazione-rotonda-a-luigi-cortese.html Stamattina ha avuto luogo l’intitolazione della rotonda (via Salvatore Cappello) a Luigi Cortese, comandante partigiano, parlamentare regionale e docente universitario. Ha partecipato alla cerimonia, in rappresentanza della Città di Palermo, l’assessore alle Attività economiche, Cettina Martorana. Erano presenti i figli di Gino Cortese, Domenico ed Enrico, nonchè Angelo Ficarra, presidente vicario dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI). L’assessore Martorana esprime apprezzamento per l’intitolazione di questa rotonda a Gino Cortese che ha vissuto la propria vita ribellandosi alle ingiustizie, difendendo gli ultimi, guidando la Sicilia verso l’ingresso nella società democratica e divenendo educatore ai valori dell’Italia da costruire negli anni della Resistenza. Per il sindaco Leoluca Orlando Palermo rende omaggio alla memoria di Luigi Cortese, partigiano, protagonista dell’antifascismo, della lotta di liberazione che è fondamento della nostra Carta Costituzionale. "Cortese - ha aggiunto il sindaco - appartiene a quella generazione coraggiosa che contro ogni totalitarismo ha lottato per costruire un'Italia democratica e libera. Ha saputo guidare, con grande forza e in tempi difficili, la Sicilia nel cammino di liberazione dal potere politico-mafioso. E ha dedicato il suo impegno politico in difesa dei valori di giustizia e solidarietà verso gli ultimi, stando sempre accanto agli invisibili". Thu, 21 Apr 2022 11:58:15 +0000 Palermo Coldiretti: al via l'agrididattica per i bambini con i contadini http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31485-coldiretti-al-via-l-agrididattica-per-i-bambini-con-i-contadini.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31485-coldiretti-al-via-l-agrididattica-per-i-bambini-con-i-contadini.html Al via l’agrididattica per alunni e studenti a scuola e in campagna in Puglia, frutto dell’intesa sottoscritta tra il Ministero dell’istruzione e la Confederazione Nazionale Coldiretti. E’ quanto annuncia Coldiretti Donne Impresa Puglia che con Campagna Amica hanno organizzato le lezioni di educazione alimentare e sostenibilità ambientale a scuola e nelle 300 fattorie della Puglia.   L’Ufficio Scolastico regionale della Puglia, sensibile ai temi della sana e corretta alimentazione, ha invitato gli istituti scolastici di ogni ordine e grado ad aderire al percorso formativo di Coldiretti che consente l’integrazione tra le lezioni di educazione alimentare in classe con attività esperienziali complementari come le visite nelle fattorie didattiche, nei mercati di Campagna Amica e negli orti urbani, con una adesione straordinaria – annuncia Coldiretti Donne Impresa Puglia – delle scuole di tutta la Puglia che coinvolgerà oltre 30mila alunni e studenti. Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche migliaia di alunni, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Il progetto per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare riguarda le lezioni di agridattica a scuola, con la necessità di garantire al contempo che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a Km0, quando più di un pugliese su quattro (28%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all’anno per 585.000 studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo. L’obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. I percorsi virtuosi sull’approvvigionamento delle mense scolastiche con il cibo a Km0 dovranno diventare prioritari, considerato che una netta maggioranza del 71% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più. Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni, la Coldiretti sollecita a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzino le realtà produttive locali e riducano i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni, valorizzando i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura. Le fattorie didattiche sono aziende agricole multifunzionali che grazie alla legge di orientamento possono fare formazione in campo per le nuove generazioni puntando – precisa la Coldiretti – sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile. Le fattorie didattiche possono svolgere un ruolo fondamentale – evidenzia Coldiretti Donne Impresa Puglia - nel sostenere le famiglie e i genitori, in particolare le madri, che rientreranno al lavoro in concomitanza con la fine delle lezioni scolastiche e al fine di offrire servizi educativi con particolare attenzione al benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi. Per questo la Coldiretti mette a disposizione, delle autorità sanitarie, politiche e amministrative competenti, la sua rete di Fattorie Didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno ai genitori e ai bambini.     Wed, 20 Apr 2022 12:54:34 +0000 Bari Sant'Onofrio - Concluso il progetto “Comunichiamo” del Forum Famiglie Calabria http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/31446-sant-onofrio-concluso-il-progetto-comunichiamo-del-forum-famiglie-calabria.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/31446-sant-onofrio-concluso-il-progetto-comunichiamo-del-forum-famiglie-calabria.html Invecchiamento attivo e solidarietà fra le generazioni – Intergenerazionalità, questo l’obiettivo del progetto “Comunichiamo”, finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ”con  Ente capofila il  Forum nazionale delle Associazioni familiari. Il progetto che ha avuto come coordinatore per la Calabria Onofrio Casuscelli, si è concluso con un convegno finale: “Sperimentiamo la "Silver Economy" finalizzato a diffondere a tutti gli stakeholder coinvolti, in modo particolare le associazioni, che hanno svolto diverse iniziative, i risultati ottenuti in termini di: cooperazione tra le generazioni, sviluppo del territorio e miglioramento qualitativo della vita sociale dei giovani e, in particolare, degli anziani per favorire il processo di "invecchiamento attivo. La crisi della natalità sta favorendo giocoforza i processi di desertificazione in essere nei piccoli comuni, dove riuscire a conservare e accrescere il patrimonio demografico e il coinvolgimento sociale dei giovani e' vitale per preservarne l'esistenza. Per questo urgono politiche serie e strutturate per rendere appetibile la permanenza de giovani nei medesimi territori e rilanciare la natalità in tutto il Paese. Queste le considerazioni scaturite dal convegno promosso dal Forum delle Associazioni Familiari in collaborazione con Istat e della presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia, tenutosi alla presenza di Gian Carlo Blangiardo, presidente Istat, Tiziana Zannini, Direttrice generale dell’Ufficio Politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gigi De Palo, Presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari e Emma Ciccarelli, vicepresidente, Paolo Proietti, amministratore Fast (Federazione per l'Accoglienza e lo Sviluppo Turistico).Il progetto, avviato un anno fa in cinque comuni in Italia ha avuto per la Calabria il Comune di Sant’Onofrio (VV) e ha visto coinvolte diverse associazioni. . E’ stata  fornita una fotografia sulla condizione dei giovani e sui loro rapporti con le altre generazioni e si e' avvalso dei risultati della "Ricerca statistica sulla condizione giovanile e i rapporti tra generazioni con focus sui piccoli comuni", a cura dell'Istat, mediante la quale si e' proceduto a calcolare un indice detto di "attrattivita' giovanile", per sintetizzare la capacità di ogni comune italiano di esercitare una forza attrattiva (o espulsiva) nei riguardi della popolazione giovane. Tra buone pratiche avviate e nuove sperimentazioni, il progetto ha dato vita a modelli metodologici e linee-guida per favorire l'intergenerazionalità come leva di riattivazione socio-culturale dei territori.”Sono molto soddisfatto dei risultati del progetto – ha commentato il Coordinatore per la Calabria Casuscelli – abbiamo consolidato alcuni percorsi importanti e c’è stato un reale protagonismo del mondo associativo con la nascita anche di associazioni, quali l’ammodernamento della biblioteca, la ripresa di percorsi storico culturali quali il cippo della via Popilia e l’attualizzazione di personaggi che hanno dato lustro a Sant’Onofrio come Pasquale Marcello e lo sport come attività che integra le diverse generazioni. Il presidente del Forum Famiglie Calabria Claudio Venditti ha dichiarato che il progetto proseguirà con focus specifici di approfondimento per consolidare le indicazioni e i risultati ottenuti”: Sat, 09 Apr 2022 07:35:11 +0000 Vibo Valentia In attesa del nuovo album di inediti di Sergio Cammariere http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31418-in-attesa-del-nuovo-album-di-inediti-di-sergio-cammariere.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31418-in-attesa-del-nuovo-album-di-inediti-di-sergio-cammariere.html In attesa del nuovo album di inediti la cui uscita è prevista per l’autunno, Sergio Cammariere pubblica in vinile PIANO NUDO (Parco della Musica Records/Jando Music), il suo secondo lavoro solo piano che raccoglie 18 brani in stile modern jazz, disponibile da venerdì 25 marzo. Cammariere, con il suo pianismo ricercato, “spoglia” la musica dalle parole, alterna melodie e momenti di improvvisazione, trascinando l’ascoltatore in un viaggio senza tempo nel suo mondo sognante. Apre la tracklist La rotta degli alisei, brano che è stato accompagnato dal videoclip per la regia di Miriam Rizzo e la fotografia di Daniele Ciprì, con la partecipazione di Leo Gullotta, mentre Girotondo per Greta, insieme a Chanson du temps retrouvé e Ritorno a Casa, costituisce la colonna sonora del film di Fabio Teriaca Nonno Matteo, candidato ai David di Donatello 2021. Tra gli altri brani, che spaziano tra blues, jazz e musica classica, Le foto di Carlo, dedicato al grande attore Carlo Delle Piane scomparso recentemente, Lampedusa, ispirato dalle storie di migranti che giungono sull'isola e quelli che non arrivano inghiottiti dal Mediterraneo, Bar Bogart, il bar che negli anni '80 fu gestito dallo stesso Cammariere a Firenze, Le luci spente del luna park, Lettera a mia madre, L'ultima voce prima del silenzio, e tanti altri ancora. PIANO NUDO è prodotto da Giandomenico Ciaramella per Jando Music, Sergio Cammariere per Grandeangelo SRL e Aldo Mercurio. Inoltre, Cammariere riprende la sua avventura live, ecco i prossimi concerti annunciati: 13 aprile Napoli - Teatro Acacia, 21 aprile Valenza (AL) - Valenza Jazz City Festival, 28 aprile Soleto (LE) – Teatro, 5 maggio Roma- Auditorium Parco della Musica (con orchestra), 20 maggio Cremona – Sergio Cammariere special trio (prima nazionale con Ares Tavolazzi e Alfredo Golino) – Auditorium Arvedi, Museo del Violino. TRACKLIST PIANO NUDO: 1. La rotta degli alisei, 2. Chanson du temps retrouvé, 3. Altalena, 4. Girotondo per Greta, 5. Lampedusa, 6. L’ultima voce prima del silenzio, 7. Adeus nunca mais, 8. Ritorno a casa, 9. La ballerina del carillon, 10. Bar Bogart, 11. Lo scherzo del gatto, 12. Lettera a mia madre, 13. Le foto di Carlo, 14. Le luci spente del luna park, 15. Marcia degli elfi e dei folletti, 16. Il mare del nord, 17. Torno di notte, 18. Il giardino degli oleandri. NOTE BIOGRAFICHE Sergio Cammariere è un artista e compositore completo, sempre sorprendente, carico di umanità, capace ancora di commuoversi. La sua storia musicale ultratrentennale, che l’ha portato dalle assi polverose di una parrocchia di Crotone al palco del Festival di Sanremo, sempre con la stessa passione per la musica e lo stesso desiderio di libertà, è un cammino che - in un avvicendarsi di occasioni di ispirazione, ostacoli e incontri fecondi - ha portato alla formazione di uno degli artisti più originali, talentuosi e sensibili del nostro tempo. Sempre creativo, in continua evoluzione e ricerca, ha pubblicato insieme a Cosimo Damiano Damato “Libero nell’aria” (Rizzoli), libro in cui ricostruisce il suo percorso ostinato per la realizzazione del proprio sogno. In attesa del nuovo album di inediti, a dicembre 2021 è uscito “Sergio Cammariere in concerto al Teatro Sistina” il disco del suo memorabile concerto del 2003.  Uff.St.Lisa Bernardini Fri, 25 Mar 2022 14:54:31 +0000 Moda e spettacolo Biblioteca comunale: Cerimonia della donazione ritratto cardinale Rampolla http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31404-biblioteca-comunale-cerimonia-della-donazione-ritratto-cardinale-rampolla.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31404-biblioteca-comunale-cerimonia-della-donazione-ritratto-cardinale-rampolla.html Si è svolta ieri pomeriggio nella sala Emma Alajmo della Biblioteca comunale “Leonardo Sciascia” in piazzetta Brunaccini la cerimonia di donazione di un ritratto del cardinale Mariano Rampolla del Tindaro. Presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, l'assessore alle CulturE, Mario Zito e la direttrice della Biblioteca comunale, Eliana Calandra. "Il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro - ha commentato il sindaco Leoluca Orlando - ha rappresentato un'altra Chiesa. Una Chiesa lontana dai veti e vicina alla società, un messaggio fortissimo e attuale grazie alla rivoluzione di Papa Francesco. Questa donazione, per la quale ringrazio la famiglia, è segno di attenzione per la città di Palermo. E l'ingresso nel Famedio, in questo luogo straordinario della nostra città, è un riconoscimento molto importante ad una figura la cui esperienza umana si iscrive nella storia della Chiesa e del territorio siciliano". L'assessore Zito ha sottolineato che "Oggi viviamo pienamente un omaggio straordinario, per il quale ringrazio la famiglia Rampolla del Tindaro. Attraverso le storie di questi uomini e queste donne, attraverso i loro ritratti, facciamo memoria per raccontare il nostro territorio. Così continua il cammino artistico e culturale della città di Palermo". "Questo ritratto - ha detto Eliana Calandra - entra di diritto a far parte del Famedio, ovvero della collezione di ritratti dei siciliani illustri della Biblioteca comunale" Il ritratto, realizzato da Luciano Schimmenti e donato alla Biblioteca da Ida Rampolla del Tindaro, è una riproduzione di quello presente nella galleria del Vaticano dedicata ai Cardinali Segretari di Stato, entrando a far parte del Famedio dei Siciliani Illustri. Nel corso della cerimonia, don Guido Colombo, sacerdote della Congregazione San Paolo, è intervenuto  su “Il Cardinale Rampolla del Tindaro: un Sacerdote, un Vescovo, un Diplomatico siciliano”. A seguire c'è stato anche l'intervento di Ida Rampolla del Tindaro, discendente del cardinale e donatrice del ritratto. Fri, 18 Mar 2022 10:56:56 +0000 Palermo Trent'anni dall'inizio di Mani Pulite http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/31364-trent-anni-dall-inizio-di-mani-pulite.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/31364-trent-anni-dall-inizio-di-mani-pulite.html Una pagina della nostra storia che ha modificato radicalmente il panorama partitico e politico della fine del secolo scorso. In un momento che vedeva la fine dell’impero sovietico e il crollo del comunismo, almeno di quello europeo e con esso la fine, nominale, dei partiti comunisti, “Mani pulite” smantella i partiti che, almeno in parte, si erano opposti al comunismo. Su Il Foglio del 18 febbraio il direttore Claudio Cerasa, commentando una lettera, traccia un sintetico bilancio parlando del pool di magistrati che dettero il via a quella pagina storica e si chiede: “Chi c’era nel pool? C’era Antonio Di Pietro poi candidato col centrosinistra. C’era Gerardo D’Ambrosio, divenuto poi senatore del Pd. C’era Gherardo Colombo, indicato nel 2012 dal Pd nel cda della Rai e oggi a capo della commissione per la legalità del Comune di Milano (centrosinistra). C’era Francesco Saverio Borrelli, che nel 2017 sostenne la candidatura di Walter Veltroni alla guida del Pd. C’era Francesco Greco, che ieri un sindaco del Pd, Roberto Gualtieri, ha scelto come consulente della legalità del comune di Roma.” Queste “coincidenze” chiariscono una pagina di storia poco chiara? Lo chiediamo a Roberto Pertici,  docente di Storia contemporanea all’Università di Bergamo. “Effettivamente ci sono aspetti ancora poco chiari in tutta questa storia, nei suoi meccanismi e nelle sue connessioni internazionali. Nessun paese occidentale ha vissuto una crisi di sistema di queste dimensioni, paragonabile solamente a quanto accaduto nei paesi comunisti dopo la caduta del Muro di Berlino. Cosa è stato veramente “Mani pulite”? “Un pool di magistrati che ha spazzato via il Partito Socialista, la Democrazia Cristiana, il Partito Repubblicano, quello Socialdemocratico e quello Liberale : cioè le forze che avevano innervato la vita politica della Prima Repubblica. Una serie di partiti storici, che corrispondevano alle grandi correnti ideali della storia italiana dell’ultimo secolo”. Forse perché il sistema di finanziamento ai partiti vedeva la corruzione in primo piano.  Ma esistevano partiti veramente puliti? “Per partiti di quel tipo i costi della politica erano molto alti: non solo nel momento delle frequenti campagne elettorali, ma nella loro vita quotidiana (stampa, strutture edilizie, iniziative pubbliche, funzionari di partito). Al tempo stesso, essi svolgevano un ruolo di raccordo fra cittadini e Stato che fu per alcuni decenni di grande importanza, tanto che nel 1974 fu votata una legge che prevedeva un finanziamento pubblico a loro favore (la cosiddetta legge Piccoli). Ma essa evidentemente non bastò, perché da parte dei partiti continuò il ricorso a finanziamenti illeciti, in buona parte ricavati da tangenti sulle commesse pubbliche.  Questa prassi era comune a tutti i partiti, anche se in misura diversa, in relazione al loro peso specifico nei meccanismi del potere. Ne era parzialmente fuori il Partito Comunista per il semplice fatto che aveva ricevuto da sempre finanziamenti cospicui da parte dell’Unione Sovietica. Il libro di Valerio Riva L’oro di Mosca pubblicato nel 1999, fornisce delle cifre piuttosto impressionanti: nel 1978 e nel 1979 si parla ancora di 4 milioni di dollari e il flusso continuò fino agli ultimi anni attraverso diversi canali. Una volta finito il comunismo, il capitalismo italiano, che aveva sempre dovuto pagare queste tangenti, insieme ad alcuni ambienti internazionali, ritenne che era l’ora di farla finita con questo sistema. Altre volte si erano aperte grandi inchieste sulla corruzione, ma sempre erano state insabbiate. Nei mesi di “Mani Pulite” si creò un legame rocambolesco tra una parte della magistratura e alcuni grandi giornali, che facevano riferimento ad alcuni settori dello Stato e a poteri economici e finanziari, per azzerare la classe politica”. Qual era il loro progetto? “Su questo la discussione storiografica è ancora molto aperta. Questi ambienti economici e finanziari hanno sempre avuto bisogno di un “partito regime”: il grande centro “liberale” dopo l’unità d’Italia, il fascismo per vent’anni, la Democrazia Cristiana per cinquanta. Un partito affidabile, che gestisca lo Stato e li lasci liberi di fare i loro affari senza preoccuparsi più di tanto della dialettica politica: insomma garantisca stabilità. Io credo che questa nuova forza l’avessero identificata nel partito successore del Partito Comunista, il Pds poi Ds: gli ex comunisti, che intanto si stavano convertendo con grande e disinvolta rapidità all’economia di mercato, che cercavano di dare prova di affidabilità alle istituzioni europee e agli ambienti atlantici, furono ritenuti interlocutori degni di considerazione, per il loro (si diceva) senso dello Stato e per la loro fama di buoni e onesti amministratori. Dopo la bufera giudiziaria, poi, non avevano più rivali”. Ma qualcosa è andato storto. Ci fu chi, come Giuliano Urbani, cominciò a chiedersi a chi si sarebbe rivolta quella parte del paese (probabilmente maggioritaria) rimasta sostanzialmente senza rappresentanza politica. Sembra che costoro si siano rivolti prima a Mario Segni, allora sulla cresta dell’onda, per proporgli di capitanare un’aggregazione di forze, fra cui inevitabilmente ci sarebbero dovute essere anche Alleanza Nazionale e la Lega di Bossi. Segni non riuscì a superare la pregiudiziale antifascista e il suo quarto d’ora inesorabilmente passò. Gianni Agnelli, a cui pure alcuni si erano rivolti, non aveva certo voglia di confondersi con la politica, ma fece il nome di Berlusconi: “Lui forse è uomo capace di farle, le cose che chiedete”. La storia successiva è fin troppo nota: Berlusconi “scese in campo” e, inaspettatamente, vinse le elezioni del ‘94. Ma il Centro destra non diventò mai il “partito regime” e Berlusconi non divenne mai un uomo dei “poteri forti”. “Certo. Il famoso avviso di garanzia anticipato dal Corriere della Sera fece cadere dopo pochi mesi il primo governo Berlusconi. Qualche anno dopo, in un pubblico dibattito alla Versiliana a Marina di Pietrasanta, chiesi a Paolo Mieli, l’allora direttore del Corriere, se lo avrebbe rifatto. “Forse non lo rifarei più, ma a quel tempo per noi fu una scoop troppo grosso”. Dopo trent’anni si può dire che il Pci/Pds/Ds/Pd, che non era riuscito nell’intento di bloccare la discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994, si appresti ora a diventare il nuovo partito regime? “Difficile dare una risposta precisa.  Se, nonostante l’evidente appoggio degli ambienti che contano e la poca consistenza dei suoi avversari, Il PD non è riuscito finora è diventarlo del tutto, è stato per  i suoi limiti, per le divisioni che lo percorrono, per la debolezza dei suoi leader.   Mon, 07 Mar 2022 15:00:09 +0000 Politica Coldiretti: con clima tropicale boom avocado e mango made in Italy http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31310-coldiretti-con-clima-tropicale-boom-avocado-e-mango-made-in-italy.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31310-coldiretti-con-clima-tropicale-boom-avocado-e-mango-made-in-italy.html Crescono i consumi di frutti tropicali, con la Puglia che registra una impennata delle coltivazioni di avocado, mango e melograni Made in Puglia insieme a tante altre produzioni esotiche di largo consumo come le bacche di aronia, le bacche di goji, le banane e il lime. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati diffusi con l'annuncio della terza edizione del Tropical Fruit Congress, in programma a Macfrut 2022 che registrano un aumento dei consumi di di frutti tropicali del  45-50% nel quadriennio 2017-2020. “Anche a seguito dei cambiamenti climatici in atto e alla tropicalizzazione si è passati da pochi ettari piantati con i superfrutti esotici ad oltre 500 ettari con un incremento esponenziale negli ultimi anni. Il fenomeno della frutta esotica in Puglia, spinto anche dall’impegno di tanti giovani agricoltori, è un esempio della capacità di innovazione delle imprese agricole pugliesi nel settore ortofrutticolo che troppo spesso viene però ostacolata da un ritardo organizzativo, infrastrutturale e diplomatico”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.  Originario della zona che dalle montagne centrali ed occidentali del Messico arriva fino alle coste del Pacifico dell’America Centrale – spiega Coldiretti Puglia -  l’avocado è un frutto tropicale che ha trovato nel clima del sud Italia un perfetto habitat a cui adattarsi. A Castellaneta sono state piantumate altre 32mila piante di avocado, mentre in Salento si parla di 100mila piante di avocado e 8mila piante di mango e altrettante piante di lime, mentre fanno capolino timidamente le coltivazioni di banane 100% made in Puglia. Le rosse bacche della Pianta di Goji spesso definite frutti della salute per le loro funzioni antiossidanti e antiinfiammatorie grazie a sostanze nutritive – dice Coldiretti Puglia - che danno alle Bacche di Goji tali caratteristiche sono rilevate in grande quantità, molto di più che in altri vegetali per una dieta sana e naturale tanto che la Bacca prodotta dalla Pianta di Goji è centrale nell'alimentazione di molte zone dell'Asia orientale. Le bacche di aronia arrivano dall'America, ma ormai sono diffusissime nell'Est Europa – aggiunge Coldiretti Puglia - hanno numerose proprietà benefiche, dovute soprattutto al loro elevato apporto di antiossidanti. Il segmento di mercato della frutta esotica sta crescendo vertiginosamente considerato che oltre sei consumatori su 10 (61%) acquisterebbero banane, manghi, avocado tricolore se li avessero a disposizione invece di quelli stranieri, secondo un sondaggio Coldiretti-Ixè. Il 71% dei cittadini sarebbe inoltre disposto a pagare di più per avere la garanzia dell’origine nazionale dei tropicali. Una scelta motivata dal maggiore grado freschezza ma anche dal fatto che l’Italia – precisa la Coldiretti – è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%), quota inferiore di 1,6 volte alla media dell’Unione Europea (1,3%) e ben 7 volte a quella dei Paesi extracomunitari (5,5%). Quello delle piante tropicali Made in Italy – sottolinea la Coldiretti – è un fenomeno destinato a modificare in maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni, ma anche le scelte produttive delle stesse aziende agricole per gli effetti del surriscaldamento determinati dalle mutazioni del clima. Il 2021 in Italia – spiega Coldiretti – è stato fino ad ora il dodicesimo anno più caldo della Storia da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800 con una temperatura superiore di 0,69 gradi rispetto alla media storica nei primi 10 mesi secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr. E non è un fatto isolato ma strutturale in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine – conclude la Coldiretti – anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003. Fri, 11 Feb 2022 14:36:33 +0000 Bari San Giovanni in Fiore: autismo, parte il progetto di assistenza dei bambini http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31308-dal-prossimo-martedi-15-febbraio-10-bambini-affetti-da-disturbi-dello-spettro-autistico-inizieranno-un-progetto-terapeutico-multidisciplinare-tra-i-piu-completi-d-italia-che-abbiamo-voluto-e-strutturato-per-favorirne-la-migliore-integrazione-a-livello-scolastico-e-sociale-lo-afferma-in-una-nota-la-sindaca-di-san-giovanni-in-fiore-rosaria-succurro-che-precisa-i-piccoli-saranno-seguiti-dal-centro-lo.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/31308-dal-prossimo-martedi-15-febbraio-10-bambini-affetti-da-disturbi-dello-spettro-autistico-inizieranno-un-progetto-terapeutico-multidisciplinare-tra-i-piu-completi-d-italia-che-abbiamo-voluto-e-strutturato-per-favorirne-la-migliore-integrazione-a-livello-scolastico-e-sociale-lo-afferma-in-una-nota-la-sindaca-di-san-giovanni-in-fiore-rosaria-succurro-che-precisa-i-piccoli-saranno-seguiti-dal-centro-lo.html «Dal prossimo martedì 15 febbraio, 10 bambini affetti da disturbi dello spettro autistico inizieranno un progetto terapeutico multidisciplinare tra i più completi d’Italia, che abbiamo voluto e strutturato per favorirne la migliore integrazione a livello scolastico e sociale». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che precisa: «I piccoli saranno seguiti dal centro Logos di Cosenza. Il Comune, che con propri mezzi attiverà un trasporto dedicato, pagherà le spese degli interventi terapeutici, di logopedia, ABA, attività psicomotorie e riabilitative. Sono inoltre previste delle visite ai bambini da parte degli specialisti coinvolti, sia a casa che a scuola, oltre che colloqui periodici tra psicologi e i genitori dei piccoli». «Anche in collaborazione con gli insegnanti di sostegno, i bimbi – continua la sindaca Succurro – avranno quindi un’assistenza integrale e qualificata insieme ai loro genitori, che nella settimana corrente abbiamo incontrato assieme ai responsabili del centro Logos e a rappresentanti dell’associazione Angsa, alla cui sezione locale abbiamo peraltro affidato lo Sportello autismo, punto di riferimento della rete istituzionale, professionale e familiare che abbiamo costruito». «Intendiamo sviluppare – conclude la sindaca Succurro – ulteriori forme di sostegno. Questo progetto sarà accompagnato da iniziative complementari di ascolto e sensibilizzazione. Ringrazio l’assessore comunale alle Politiche sociali, Claudia Loria, e i Servizi sociali del municipio per l’importante contributo che hanno dato». Fri, 11 Feb 2022 14:31:27 +0000 Cosenza Coldiretti: in Puglia è fungo mania http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31292-coldiretti-in-puglia-e-fungo-mania.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31292-coldiretti-in-puglia-e-fungo-mania.html L’emergenza Covid spinge la voglia di salute e sicurezza dei consumatori con un boom degli acquisti di funghi, con il cardoncello che ha varcato i confini regionali, conosciuto e apprezzato ormai anche nelle altre regioni italiane. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati raccolti nelle principali fungaie pugliesi, con una performance molto positiva per un prodotto prelibato che piace a tutti, considerato da vegetariani e vegani un’alternativa alla carne, perché contiene proteine di buona qualità e per la sua consistenza molto funzionale a numerose preparazioni gastronomiche. La crescita delle vendite in Italia e all’estero sostiene l’aumento della produzione coltivata nelle fungaie che in Puglia è variegata dal cardoncello al prataiolo (o champignon bianco e crema), dal tartufo al porcino, dal Pleurotus Cornucopiae al Pleurotus Ostreatus, fino al pioppino,  al Salmineus il fungo rosso dell’amore e alle cornucopie, ma è proprio il cardoncello ad essere balzato in cima alla lista degli acquisti.   “Il cardoncello soprattutto negli ultimi due anni – spiega Gianvito Altieri, referente del settore fungicoltura della Coldiretti Puglia – si è affermato sui banchi della grande distribuzione anche in altre regioni d’Italia. La Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, compresi tartufi e funghi spontanei”. Ma con il Covid c’è stata una vera e propria svolta autarchica – aggiunge Coldiretti Puglia - in quattro famiglie su dieci (44%) che hanno portato in tavola cibi di propria produzione, spingendo anche la coltivazione dei funghi a casa propria con i kit fai da te. “Anche per i funghi cardoncelli, la coltivazione è possibile anche con kit che consentono di raccogliere i propri funghi abbastanza agevolmente nel giro di una ventina di giorni”, conferma Altieri. I funghi cardoncelli sono noti ed apprezzati fin dall’antichità. Anche nel MedioEvo li si consumava abitualmente ed erano molto graditi. Ai tempi si riteneva che essi avessero proprietà afrodisiache, infatti in Santo Uffizio li mise all’indice in quanto alimento capace di distrarre i Cristiani durante le penitenze. Alcuni esperti li definiscono funghi “onesti” – conclude Coldiretti Puglia - proprio perché non sono confondibili con altre varietà, ma anche discreti e democratici, perché il loro sapore è gustoso senza esagerare, valorizza tutti i sapori senza coprirne o sovrastarne alcuno.   Mon, 07 Feb 2022 14:06:41 +0000 Bari Rete Imprese Villa Franca: Consuntivo 2021 e previsioni di sviluppo per il 2022 http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/31288-rete-imprese-villa-franca-consuntivo-2021-e-previsioni-di-sviluppo-per-il-2022.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/31288-rete-imprese-villa-franca-consuntivo-2021-e-previsioni-di-sviluppo-per-il-2022.html Lo scorso 31 gennaio, presso la sala ricevimenti di Casa Resta a Francavilla Fontana, si è tenuta la riunione del Comitato di Gestione di Rete Imprese Villa Franca e l’assemblea dei soci per la presentazione ed approvazione de Conto Consuntivo 2021. L’occasione è stata utile per approfondire la conoscenza tra gli imprenditori e i consulenti intervenuti, al fine di creare le giuste sinergie e collaborazioni tra gli operatori. Obiettivo principale è, infatti, la creazione di progetti che portino ben presto sviluppo economico e occupazione nel nostro territorio. A seguito dell’ultimo incontro di gennaio con il sindaco Antonello Denuzzo, l’assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce, il consigliere regionale Maurizio Bruno, il consigliere provinciale Mimmo Tardìo e il dirigente del settore Urbanistica Leonardo Scatigna, gli imprenditori di Rete Imprese Villa Franca hanno preso atto della volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di dare una svolta definitiva all’area Pip. In particolare, il sindaco Denuzzo aveva dichiarato che la variante alle norme tecniche di attuazione, così come approvata dalla Regione, sarebbe approdata in Consiglio Comunale nella prima occasione utile. In tal modo si potrà riprendere, sicuramente già dalla convocazione di questa settimana, l’iter che porterà all’adozione definitiva nei termini temporali previsti dalla legge. Ottenuto ciò, sarà finalmente possibile l’insediamento delle attività commerciali e dei servizi nell’area Pip, e l’assessore Lonoce, supportato dal dirigente Scatigna, potrà proseguire il suo lavoro per la soluzione delle altre problematiche presenti, tuttora gravate dall’obsolescenza di diversi strumenti regolatori, quali il piano particolareggiato e il regolamento per gli espropri. Si spera, dunque, che gli imprenditori, come richiesto espressamente dal consigliere regionale Bruno, possano ricevere ben presto dall’Amministrazione Comunale un cronoprogramma che, se rispettato, possa permettere di usufruire delle opportunità offerte dal PNRR e dalla ZES Jonica finalmente in avvio. Ed è rimarcando questi aspetti che il vicepresidente della Rete Vincenzo Di Castri chiede di portare avanti il progetto per il completamento della zona industriale, affinché si possano realizzare le strade, l’illuminazione e gli espropri che permettano ad altri imprenditori di investire creando nuove attività e occupazione. Con l’avvio recente della consultazione preliminare di mercato per la locazione del centro di carico intermodale di Francavilla Fontana, tra l’altro, l’Amministrazione Comunale potrà anche valutare i progetti di Rete Imprese Villa Franca, permettendo il recupero di una struttura abbandonata da anni e nella quale sono stati investiti ingenti fondi pubblici senza alcun beneficio per la collettività. Il presidente della Rete Francesco Fullone è certo che se queste premesse saranno confermate, Rete Imprese Villa Franca sarà protagonista di progetti non solo locali, ma anche relativi a comuni limitrofi che già “bussano alla porta”, assumendo un’importanza sempre maggiore anche a livello regionale. Fri, 04 Feb 2022 15:14:00 +0000 Brindisi Welfare: Il contributo di ANCI Puglia alla programmazione regionale http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31281-welfare-il-contributo-di-anci-puglia-alla-programmazione-regionale.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31281-welfare-il-contributo-di-anci-puglia-alla-programmazione-regionale.html Ieri mattina il Presidente di ANCI Puglia Domenico Vitto e il delegato al Welfare Pasquale Chieco hanno incontrato l’Assessora regionale al welfare Rosa Barone per consegnare il documento programmatico che sintetizza il contributo dei Comuni pugliesi al Piano regionale delle politiche sociali, in fase di imminente approvazione. Il documento, elaborato da un gruppo di lavoro istituzionale, composto da diversi sindaci e assessori dei Comuni pugliesi, individua alcune delle priorità d’intervento che occorre affrontare nello sviluppo delle politiche di welfare dei prossimi anni. “Le politiche sociali, - ha dichiarato il presidente Domenico Vitto - rappresentano un uno degli ambiti d’intervento prioritari per l'Anci e per i Comuni pugliesi, fondamentali per fornire risposte ai bisogni dei cittadini, in particolare in questa contingenza storica caratterizzata dall’emergenza epidemiologica”. Per il sindaco Pasquale Chieco: “La proficua collaborazione con l’Assessorato regionale al welfare è una costante del lavoro di ANCI Puglia, che si conferma in questa occasione. I Comuni pugliesi partecipano attivamente al processo di costruzione del nuovo Piano regionale delle politiche sociali, condividendo con la Regione Puglia l’obiettivo di rafforzare il sistema dei servizi, consolidando l’approccio al welfare di tipo comunitario, nella prospettiva della promozione della coesione sociale.” Nei prossimi giorni il Piano sarà formalmente approvato dalla Regione e i Comuni e gli Ambiti sociali pugliesi avranno un nuovo strumento di lavoro per programmare i servizi sul proprio territorio. Tue, 01 Feb 2022 14:24:33 +0000 Bari Il designer finlandese Ervin Latimer lancia il suo marchio a Pitti Uomo 101, di Firenze http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31235-il-designer-finlandese-ervin-latimer-lancia-il-suo-marchio-a-pitti-uomo-101-di-firenze.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31235-il-designer-finlandese-ervin-latimer-lancia-il-suo-marchio-a-pitti-uomo-101-di-firenze.html Nonostante le difficoltà legate all'aggravarsi della pandemia, Pitti Immagine ha confermato  l’avvio di Pitti Uomo 101 con 600 marchi alla Fortezza da Basso di Firenze dall'11 al 13 gennaio 2022. Nelle stesse date e nella stessa sede, quest'anno, si svolge anche Pitti Immagine Bimbo 94. Il designer finlandese Ervin Latimer ha scelto Pitti Uomo 101 per il debutto di Latimmier, il nuovo marchio che mira a ridefinire il modo in cui si affronta la mascolinità nella moda e nell'abbigliamento. Il lancio, supportato dall'evento Fashion in Helsinki, è in programma per il 12 gennaio, a Palazzo Pucci a Firenze, dalle 21.00 alle 22.00, e fa parte della rassegna “Palazzo Finlandese”. Ervin Latimer si è laureato alla Università Aalto University di Helsinki e ha alle spalle una carriera internazionale nella moda, avendo lavorato per marchi come 1017 Alyx 9SM. Le sue creazioni sono state immortalate sulle pagine di testate come Vogue USA e Vogue Italia, e al momento i suoi lavori sono in mostra al Museo del Design di Helsinki. Oltre all’attività di designer, Latimer ha scritto e tenuto conferenze su temi all’intersezione tra cultura dei generi, antirazzismo, mascolinità e moda.  Per lo stilista, “la definizione di maschile è ristretta. La nostra nuova collezione non è unisex, né si definisce ‘menswear’, ma piuttosto si rivolge a chiunque voglia evidenziare o esaminare il maschile dentro di sé. “La moda dovrebbe liberarci, non limitarci. Mettiamo in discussione sia chi possa esprimere il concetto di maschile sia che tipo di abbigliamento può farlo. Inoltre, ampliamo il concetto di moda nordica. La nostra collezione comprende completi e camicie, ma anche abiti e gonne. Il linguaggio del nostro design attinge dalla storia dell'abbigliamento maschile con un approccio contemporaneo e dettagli curati di alta qualità”. Il nuovo marchio è chiamato Latimmier dal cognome del designer. Latimmier è un termine del francese antico che significa "interprete" o "traduttore". Aggiunge Latimer che“oltre ai materiali e al design sostenibili, abbiamo bisogno di uno scopo più profondo per giustificare l’esistenza dell’abbigliamento. Al momento l'industria della moda sembra portarsi avanti con materiali ecologici, diversità o una forte visione del design, ma il nostro obiettivo è combinare tutto questo in modo significativo". Il marchio vuole farsi promotore del cambiamento nel settore anche in altri modi: dando uno scopo più profondo all’abbigliamento e affrontando diversità, rispetto e sostenibilità in maniera più radicale e sistematica. Tra le iniziative, anche una settimana lavorativa di 4 giorni e un ciclo di collezioni più lento. Infatti, “gli obiettivi della nostra azienda sono ambiziosi. Vogliamo dimostrare che allargare il concetto di maschile con l'abbigliamento non è un affare di nicchia o una semplice moda superficiale. Tutti possono unirsi a noi in questo viaggio verso il cambiamento”. Il lancio di Latimmier fa parte della serie "Palazzo Finlandese" di SSAW Magazine e Juni Communication che presenta designer finlandesi al mercato internazionale. Nel 2019 l'evento ha lanciato Rolf  Ekroth e nel 2020 Fiskars di Maria Korkeila. La Finlandia è stata la guest nation di Pitti Uomo nel 2018.  Il lancio è organizzato con il supporto dell'evento Fashion in Helsinki. che è un appuntamento annuale dedicato a giovani designer e nuovi marchi emergenti, e si svolgerà a giugno 2022 a Helsinki.  Thu, 13 Jan 2022 14:59:24 +0000 Moda e spettacolo Coldiretti: Messa di ringraziamento con benedizione degli ulivi http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/31149-coldiretti-messa-di-ringraziamento-con-benedizione-degli-ulivi.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/31149-coldiretti-messa-di-ringraziamento-con-benedizione-degli-ulivi.html Giornata del Ringraziamento a Lecce, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), per rendere grazie per il raccolto dei campi e benedire gli ulivi pronti ad essere piantati, un gesto di speranza per la rinascita del Salento dopo la grave infezione causata dalla Xylella che ha fatto seccare gli olivi, con la messa celebrata in occasione proprio della giornata mondiale degli alberi 21 Novembre nata per tutelare la natura e la ricchezza botanica italiana. Oltre 300mila nuovi alberi, quasi 8 milioni di metri quadrati aggiuntivi di parchi e giardini, 16mila nuovi terrazzi e balconi fioriti nei prossimi tre anni grazie alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici. In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante. Una spinta a rendere più belle le case e le città ma anche un contributo a ridurre l’inquinamento e a contrastare i cambiamenti climatici che deve essere accompagnato anche dall’impegno dei comuni tra i quali pero’ – sottolinea la Coldiretti regionale – più di 1 capoluogo di provincia su 2 (54%) è ancora fuorilegge sul verde urbano per non aver rispettato legge 10 del 2013 che impone a tutti i Comuni con oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato. Una esigenza in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi. Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali. Giornata del Ringraziamento a Lecce, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), per rendere grazie per il raccolto dei campi e benedire gli ulivi pronti ad essere piantati, un gesto di speranza per la rinascita del Salento dopo la grave infezione causata dalla Xylella che ha fatto seccare gli olivi, con la messa celebrata in occasione proprio della giornata mondiale degli alberi 21 Novembre nata per tutelare la natura e la ricchezza botanica italiana. Oltre 300mila nuovi alberi, quasi 8 milioni di metri quadrati aggiuntivi di parchi e giardini, 16mila nuovi terrazzi e balconi fioriti nei prossimi tre anni grazie alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici. In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante. Una spinta a rendere più belle le case e le città ma anche un contributo a ridurre l’inquinamento e a contrastare i cambiamenti climatici che deve essere accompagnato anche dall’impegno dei comuni tra i quali pero’ – sottolinea la Coldiretti regionale – più di 1 capoluogo di provincia su 2 (54%) è ancora fuorilegge sul verde urbano per non aver rispettato legge 10 del 2013 che impone a tutti i Comuni con oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato. Una esigenza in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi. Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali. Wed, 24 Nov 2021 10:15:08 +0000 Lecce Settimana sociale nazionale, Coldiretti: in Puglia oltre 200mila persone in povertà assoluta http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31074-settimana-sociale-nazionale-coldiretti-in-puglia-oltre-200mila-persone-in-poverta-assoluta.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31074-settimana-sociale-nazionale-coldiretti-in-puglia-oltre-200mila-persone-in-poverta-assoluta.html Sostenibilità sociale, ambientale ed economica, sviluppo delle aree rurali, difesa della proprietà intellettuale, rispetto dei diritti dei lavoratori, tutela delle biodiversità, contrasto ai cambiamenti climatici e lotta allo spreco, alla fame e alla povertà sono alcuni degli importanti impegni sui quali occorre ora passare atti. E’ quanto afferma la Coldiretti che con una delegazione di giovani italiani, accompagnati dal Consigliere Ecclesiastico Nazionale di Coldiretti, Monsignor Nicola Macculi, sta partecipando alla 49ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani sul tema ‘Il Pianeta che Speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso’, alla presenza del Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dei Vescovi Italiani, del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, Sergio Gatti, direttore generale Federcasse, Stefano Russo,  segretario generale della CEI, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, del Vescovo di Taranto, Filippo Santoro, dei Sindaci di Taranto, Rinaldo Melucci  e Brindisi, Riccardo Rossi, con i direttori di Coldiretti della Puglia e di Taranto, Pietro Piccioni e Aldo De Sario. L’emergenza Covid ha impoverito più di una famiglia su quattro (28,8%) che ha dichiarato nel 2020 un peggioramento della situazione economica rispetto all’anno precedente – ricorda Coldiretti Puglia - con oltre 200mila persone che in Puglia si trovano in una situazione di povertà assoluta. La punta dell’iceberg delle difficoltà in cui si trova la Puglia è rappresentata dal numero cresciuto esponenzialmente di persone a rischio povertà, con un’incidenza media pari al 30,4%. Si tratta del valore più elevato degli ultimi quindici anni – aggiunge Coldiretti Puglia - dove fra i nuovi poveri sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Le iniziative solidali sono tanto più importanti considerato che l’avanzare dell’emergenza coronavirus ha fatto salire di oltre 200mila i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto anche per mangiare per effetto della crisi economica e sociale provocata dalla pandemia e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro. Una catastrofe sociale senza precedenti dal dopoguerra contro la quale – aggiunge Coldiretti Puglia – è importante garantire interventi anche sul piano alimentare a chi si trova in difficoltà. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti regionale – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. Contro la povertà – sottolinea la Coldiretti regionale – è cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini. Con la crisi un numero crescente di persone è stata costretta a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente – sottolinea la Coldiretti – ai pacchi di aiuto alimentare, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia. Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. In realtà il piano di aiuti pubblico– continua la Coldiretti – è stato già anticipato nei fatti dall’impegno di quasi 1 italiano su 3 (30%) che ha partecipato quest’anno a iniziative di solidarietà, fa beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza Covid. Nel 2020 sono stati oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti e Campagna Amica per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia Covid. Si tratta – conclude la Coldiretti – della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento.   Fri, 22 Oct 2021 13:18:14 +0000 Bari Castellammare del Golfo - Wine export manager e tecnico per la sostenibilità alimentare http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31032-castellammare-del-golfo-wine-export-manager-e-tecnico-per-la-sostenibilita-alimentare.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31032-castellammare-del-golfo-wine-export-manager-e-tecnico-per-la-sostenibilita-alimentare.html Aperte le iscrizioni ai corsi di alta specializzazione post diploma ed a titolo gratuito per “tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali- wine export manager 2.0” e il corso per “tecnico della sostenibilità alimentare”: altre due nuove qualifiche professionali che è possibile conseguire frequentando l’“Emporium del Golfo” uno degli 11 Istituti Tecnici Superiori (ITS) della Regione Siciliana. «Il Comune di Castellammare è tra i soci fondatori della fondazione “Emporium del Golfo” che ha come scopo l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con la creazione e la formazione di figure altamente specializzate -sottolinea il sindaco Nicolò Rizzo-ed al passo con le moderne tecnologie e competenze. Invitiamo i giovani diplomati che intendono specializzarsi ad iscriversi ai corsi per diventare professionisti nel settore agroalimentare con opportunità lavorative certamente più ampie». Fino al 20 ottobre, è possibile iscriversi ai corsi post diploma di durata biennale proposti dall'ITS Emporium del Golfo che consentono di conseguire il diploma di tecnico superiore con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework). Per favorire la circolazione in ambito nazionale ed europeo, il titolo è corredato dall’EUROPASS diploma supplement. Pubblicato anche l’avviso pubblico per il programma “garanzia giovani” con corsi formativi di inglese o informatica: avranno una durata di 180/200 ore e sono rivolti ai corsisti NEET (Not in Education, Employment or Training) ovvero non studenti e non lavoratori di età compresa tra i 18 ed i 29 anni (https://forms.gle/trRC8uXoU4jCZGBNA) Wed, 06 Oct 2021 14:06:09 +0000 Trapani Arrivano le castagne 100% made in Puglia http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31026-arrivano-le-castagne-100-made-in-puglia.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31026-arrivano-le-castagne-100-made-in-puglia.html Arrivano le prime castagne pugliesi, un patrimonio della biodiversità a rischio di estinzione in Puglia, con i superbi castagneti che campeggiano sul Gargano, tra Vico del Gargano, Carpino, Ischitella e Cagnano, nel basso Salento tra Supersano, Alessano e ai Paduli, sulla Murgia, strappati a fatica ai virus alieni e al mal dell’inchiostro. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base del monitoraggio della produzione in Puglia dell’albero del pane, il castagno. “Si tratta di un ritorno atteso di un prodotto molto gradito dai consumatori che è a rischio di estinzione in Puglia anche per la presenza del cinipide galligeno del castagno proveniente dalla Cina. Contro questa minaccia è stata avviata una capillare guerra biologica, così come la difesa contro il mal dell’inchiostro”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. A pesare - sottolinea Coldiretti Puglia - sono stati, oltre al clima, gli attacchi del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. Il mal dell’inchiostro, invece, è una malattia provocata dall’agente patogeno Phythophthora cambivora – spiega Coldiretti Puglia - ovvero un fungo appartenetene alla classe degli Oomycetes che provoca danni visibili dalle macchie necrotiche che hanno una caratteristica forma a “lingua di fuoco”. E’ proprio questa la storia di Peppe Calabrese, un agricoltore eroico di Vico del Gargano, che si prende cura di un castagneto di 80 anni, strappato al cinipede del castagno attraverso la lotta biologica con la diffusione dell’insetto antagonista naturale Torymus sinensis e dal 29 settembre – racconta Coldiretti Puglia – ha iniziato la raccolta della prelibata varietà di castagne San Michele. “L’umidità del mese di settembre ha provocato un calo del raccolto, ma la qualità è straordinaria – dice Peppe Calabrese – con la castagna dalla buccia lucida che viene via molto facilmente e il frutto è molto dolce”. Si resta ancora lontani – sottolinea la Coldiretti - dai fasti produttivi del passato per quello che Giovanni Pascoli chiamava “l’italico albero del pane”, simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Basti ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili. Le castagne sono consumate dall’uomo fin da tempi immemorabili, ne parla per primo lo storico greco Senofonte, vissuto tra il 430 e il 355 A. C, che definisce il castagno “l’albero del pane”, poi nel 40 a.c. Marziale. Di castagne parla ancora Virgilio (il quale suggerisce d’innestare il castagno sul faggio) che le ricorda cucinate con il latte e mangiate con il formaggio. Per secoli un vero alimento, o un obbligato surrogato, grazie alle castagne, tante comunità rurali hanno potuto fronteggiare carestie, crisi economiche. Poi un lento abbandono con lo spopolamento delle aree interne della nostra penisola. Il rischio è quello di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e dalla Grecia, considerato che le importazioni nel 2019 sono risultate pari a ben 32,8 milioni di chili di castagne, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. Ancora peggiore è la situazione dei trasformati, per i quali non vi è l’obbligo di etichettatura di origine e per le farine di castagne che, non avendo un codice doganale specifico, non è neppure dato a sapersi quante ne vengano importate. Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, la Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o quelle sagre che si potranno svolgere in questi giorni dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne. Un patrimonio che continua a essere presente nelle tradizioni alimentari autunnali degli italiani da consumare – conclude la Coldiretti – in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.   Tue, 05 Oct 2021 12:42:04 +0000 Bari Dopo 35 anni riapre il Museo Civico Archeologico di Noto http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/31010-dopo-35-anni-riapre-il-museo-civico-archeologico-di-noto.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/31010-dopo-35-anni-riapre-il-museo-civico-archeologico-di-noto.html Dieci sale espositive, centinaia di reperti che vanno dall’Età Preistorica a quella Medievale, due piani da visitare e zero barriere architettoniche: da ieri pomeriggio Noto ha ritrovato il suo Museo Civico Archeologico, allestito nei bassi del Complesso Monumentale del Santissimo Salvatore - Ex Monastero delle Benedettine, in pieno corso Vittorio Emanuele. Ieri l’inaugurazione, alla presenza del Soprintendente di Siracusa Salvatore Martinez e del direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai Carlo Staffile. Da domani sarà aperto al pubblico.   “Dopo tanta fatica e il coinvolgimento di tante persone e tanti Enti - ha detto il sindaco Corrado Bonfanti - riapriamo un Museo che è espressione ritrovata delle nostre radici. Un Museo che aveva cominciato le sue attività nel 1965, per poi chiudere i battenti definitivamente nel 1986. Sono passati 35 anni, dunque. Ho la necessità e il desiderio di ringraziare tutte le persone che si sono impegnate in questo lungo lavoro collettivo: Sovrintendenza, Parco Archeologico, professionisti e tante altre strutture intermedie che hanno reso meno difficile il percorso, oltre alle maestranze e alle Ditte che hanno appaltato lavori e servizi. Non è stato facile, sia chiaro, perché c’è voluto un approccio delicatissimo a millenni di storia che solo figure competenti ci hanno permesso di ricostruire, con innesti legati anche alla nuova tecnologia che renderanno più avvincente la visita al Museo. E mi ritengo anche fortunato: se le elezioni amministrative non fossero state rinviate, non sarei arrivato ad inaugurare questa nostra creatura, il nostro Mucian”.   Noto ritrova dunque le sue origini, tra manufatti e oggetti risalenti a decine di campagne di scavi realizzate tra Monte Finocchitto e la Necropoli di Castelluccio, con l’epigrafe del Gymnasium recuperata a Noto Antica e i resti del santuario di Demetra e Kore dell’antica Eloro, la colonia Greca sul mare. E’ un viaggio tra le origini di Noto, arricchito dalle ricostruzioni al computer e, al momento, anche da un cratere prestato dal Museo Archeologico Regionale di Siracusa Paolo Orsi.   “Avete fatto un bellissimo lavoro - ha commentato il Sovrintendente di Siracusa Salvatore Martinez -  all’interno di questo grandissimo contenitore, grazie anche alla sinergia dei vari Enti coinvolti. Noi dobbiamo condividere spazi, per condividere il nostro patrimonio artistico ed archeologico che spesso finisce in capannoni nascosti e difficili da visitare”.   Prima del taglio del nastro e della prima visita alle sale, il sindaco Bonfanti ha presentato il direttore del Museo, l’archeologo netino Paolo Marini, egittologo, curatore e coordinatore delle mostre itineranti del Museo Egizio di Torino, con cui partirà presto una collaborazione, ringraziando un’altra archeologa netina, Laura Falesi, curatrice dell’allestimento del Museo, finalmente riaperto dopo 35 anni di inattività.   “Un pensiero doveroso - ha concluso il sindaco Bonfanti - deve essere poi rivolto a Gioacchino Santocono Russo, studioso di archeologia e artefice del primo Museo Civico Archeologico di Noto inaugurato nel 1965. Di Paolo Orsi, Luigi Bernabò Brea e Giuseppe Voza, non finiremo mai di esserne riconoscenti per averci restituito le nostre radici”. Mon, 27 Sep 2021 14:17:27 +0000 Siracusa L'Avis di Noto ha donato al Comune una nuova J.O.B. Chair http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30941-l-avis-di-noto-ha-donato-al-comune-una-nuova-j-o-b-chair.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30941-l-avis-di-noto-ha-donato-al-comune-una-nuova-j-o-b-chair.html Da mercoledì scorso a Lido di Noto è disponibile una nuova J.O.B. (Join on the beach) Chair. E’ stata donata al Comune di Noto dall’Avis di Noto, nel segno della condivisione e della solidarietà: sarà utilizzata dai bagnini della Protezione Civile Avcn di Noto per permettere a chi ha problemi di deambulazione di poter fruire della spiaggia e del mare in totale sicurezza.   Stamattina la simbolica cerimonia di consegna, presenti il sindaco Corrado Bonfanti, l’assessore al Welfare Roberta Garofalo con il dirigente di settore Claudio Corte, il presidente Avis Noto Paolo Saetta con tutto il nuovo direttivo appena insediatosi, i bagnini dell’Avcn di Noto impiegati nel progetto “Spiagge Sicure” per l’assistenza ai bagnanti e il dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola.   “Grazie di cuore all’Avis di Noto - ha detto il sindaco Bonfanti - che ha voluto donare questa J.o.b. Chair che permetterà a chi ha problemi di deambulazione di poter arrivare in spiaggia e godersi il nostro mare in totale sicurezza. Da 10 anni anni, attraverso la Protezione Civile, assicuriamo l’assistenza a tutti i bagnanti e posso affermare che quella per i diversamente abili è il nostro fiore all’occhiello. Ringrazio tutta l’Avis di Noto: ancora una volta si è dimostrata attenta alle esigenze del territorio ed auguro buon lavoro al nuovo direttivo presieduto da Paolo Saetta”.   “Siamo stati portavoce della volontà dei nostri donatori - ha aggiunto Paolo Saetta, nuovo presidente Avis di Noto - grazie ai quali è stato possibile portare avanti questa iniziativa che riteniamo sia molto utile e importante. Iniziativa che ci permette di diffondere la nostra attività e, ci auguriamo, di riuscire a trovare sempre più donatori di sangue”.   Un appello, quest’ultimo, rilanciato dal dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola. “C’è sempre bisogno di mettersi a disposizione degli altri - ha detto - perché spesso donare il sangue aiuta a salvare la vita, di un parente ma anche di uno sconosciuto. Dobbiamo stare vicini a chi ha bisogno e oggi ne abbiamo avuto un esempio molto importante”. Mon, 02 Aug 2021 08:37:38 +0000 Siracusa Coldiretti lancia l'allarme cinghiali http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/30907-coldiretti-lancia-l-allarme-cinghiali.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/30907-coldiretti-lancia-l-allarme-cinghiali.html Con l’emergenza Covid che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto proliferano, con un aumento del 15%, i cinghiali che invadono città e campagne in Puglia. E’ quanto emerge dalla stima di Coldiretti Puglia, in occasione della protesta di agricoltori, cittadini e istituzioni in tutta Italia a partire da piazza Montecitorio a Roma con mobilitazioni nelle principali città capoluogo di regione, a Bari con l’invasione gialla di oltre 1000 agricoltori e allevatori sul  Lungomare Nazario Sauro dinanzi al Palazzo della Regione Puglia. I branchi – sottolinea la Coldiretti regionale - si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone. La situazione è diventata insostenibile nelle campagne con danni per almeno 15 milioni di euro all’anno alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti Puglia - viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale. Senza dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute che ribadisce come i cinghiali abbiano una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana (Psa) e dunque una delle misure necessarie in Italia è la gestione numerica della popolazione di questi animali. L’azione dunque secondo il Piano – continua la Coldiretti Puglia – deve essere indirizzata alla riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. In Italia dopo il lockdown per l’emergenza Covid i cinghiali hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari – sottolinea la Coldiretti – con gli animali selvatici nelle città alla ricerca di cibo tra i rifiuti, nei parchi e addirittura nei cortili delle case con evidenti rischi per la salute. C’è chi si è ritrovato un cinghiale in piscina, chi li ha incrociati in mare e anche chi – evidenzia la Coldiretti – li ha fotografati mentre si godono la siesta su un materasso abbandonato accanto ai bidoni della spazzatura. La Coldiretti chiede che le Regioni si coordinino strettamente con lo Stato e operino in modo risoluto per attuare le misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali, affinchè: gli agricoltori possano avanzare richiesta di intervento e procedere direttamente in quanto muniti di apposita licenza; l’attività di coordinamento delle azioni di contenimento e prelievo spettino alla polizia municipale e provinciale; gli agricoltori vengano coadiuvati dalle stesse forze dell’ordine, da guardie venatorie volontarie ma possano delegare le attività a cacciatori abilitati iscritti all’apposito registro regionale; il calendario venatorio venga allargato fino a comprendere i mesi che vanno da settembre a gennaio; che la regia complessiva di tali azioni di contenimento e prelievo sia affidata al prefetto in quanto “competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza. Tue, 13 Jul 2021 14:11:27 +0000 Bari Pompei - Il 30 giugno, il Santuario apre anche di notte http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/30879-pompei-il-30-giugno-il-santuario-apre-anche-di-notte.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/30879-pompei-il-30-giugno-il-santuario-apre-anche-di-notte.html Il 30 giugno, il Santuario di Pompei torna ad aprirsi di notte grazie alla nuova edizione de “Una notte in Santuario”. Organizzata dall’Associazione Pompei Tutors, l’iniziativa prevede una visita guidata notturna dello straordinario e affascinante luogo di culto fondato dal Beato Bartolo Longo alla fine dell’Ottocento. Un percorso tra fede, arte, storia e racconto che offrirà ai cittadini pompeiani e a tutti i visitatori la conoscenza della Nuova Pompei e della sua storia, ricca di particolari e aneddoti affascinanti. Un modo per far innamorare ancora di più tutti di questa straordinaria città e del suo singolare passato. Fascino e suggestione accompagneranno i visitatori durante il percorso, lungo il quale potranno lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera di questo luogo che racchiude interessanti aspetti religiosi e storico-artistici. I percorsi guidati partiranno alle 20.00, alle 20.45 e alle 21.15. Il tour, della durata di circa quarantacinque minuti, prevede la visita del pronao d’ingresso, della Basilica, della Facciata monumentale e, infine, novità di questa edizione, anche del nuovo portale, con la spiegazione di don Battista Marello, il sacerdote artista che lo ha realizzato e che, per la prima volta, illustrerà ai visitatori il significato della sua opera. Il nuovo portale è stato inaugurato il 5 maggio scorso, giorno del 120° anniversario dell’inaugurazione della Facciata Monumentale dedicata alla Pace Universale. Per partecipare all’iniziativa occorre effettuare la prenotazione: ogni tour prevede, infatti, un massimo di 25 persone. L’ingresso sarà da Piazza Bartolo Longo. A fare da guida saranno i Tutors e, il ricavato del biglietto, del costo di 2 euro, servirà per l’autofinanziamento dell’Associazione che ha dato vita all’iniziativa. Fri, 25 Jun 2021 09:00:58 +0000 Napoli In visita a Noto l'ambasciatrice polacca in Italia S. E. Anna Maria Anders http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30855-in-visita-a-noto-l-ambasciatrice-polacca-in-italia-s-e-anna-maria-anders.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30855-in-visita-a-noto-l-ambasciatrice-polacca-in-italia-s-e-anna-maria-anders.html Lo scorso venerdì pomeriggio il sindaco Corrado Bonfanti ha accolto in città l’ambasciatrice di Polonia nella Repubblica Italiana S. E. Anna Maria Anders, accompagnata da Krzysztof Czarniecki, addetto alla Difesa dell’ambasciata polacca in Italia, e dal Colonnello Miroslaw Jaros, comandante della guarnigione polacca alla base di Sigonella. Il momento istituzionale si è svolto nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio. Presenti anche il Presidente del Consiglio comunale Veronica Pennavaria e la Giunta comunale. L’ambasciatrice Anders ha firmato il libro degli ospiti illustri, tra le cui pagine ci sono anche le firme dell’ex Primo Ministro del Regno Unito Tony Blair e degli ambasciatori di Turchia e Cina in Italia, con una dedica speciale alla città ed ai netini. Qui si è svolto anche un simbolico scambio di omaggi: il sindaco Bonfanti le ha consegnato alcuni libri su Noto, mentre l’ambasciatrice Anders ha ricambiato con la consegna di due preziosi gemelli da camicia.  “È una visita graditissima quella dell’ambasciatrice Anna Marie Anders - ha detto il sindaco Bonfanti - nel nome di Igor Mitoraj, al quale abbiamo dedicato la nostra mostra open-air sulle scalinate della nostra straordinaria Cattedrale. L’ambasciatrice è figlia del Generale Wladyslaw Anders, che a capo del 2º Corpo d’armata polacco si è distinto nelle azioni di liberazione dal nazifascismo di molte nostre città. Il 18 maggio 1944 liberò Cassino, mentre il 21 aprile 1945, liberò Bologna e la bandiera polacca fu issata sulla sommità della Torre degli Asinelli. Una giornata storica, che non dimenticheremo mai: sono anche i rapporti internazionali come questi che permettono di far crescere la nostra Noto”. La delegazione polacca si è poi postata in Cattedrale, dove è stata celebrata una messa in polacco, officiata da don Lukasz Matuszczak (cappellano del contingente polacco alla base di Sigonella) e don Eugenio Boscarino. Al termine la visita alla mostra dello scultore polacco Igor Mitoraj, le cui opere e la cui figura sono state presentate da Grazyna Czogala, presidente dell’associazione Italo-Polacca Triskeles. L’ambasciatrice Anders ha poi incontrato a Palazzo Nicolaci le comunità di connazionali che vivono e lavorano a Noto e nella Sicilia Orientale, su invito dell’assessore Marta Fitula, originaria della Polonia, per poi far rientro in sede.   Tue, 15 Jun 2021 14:01:31 +0000 Siracusa La tradizione napoletana nel Regno di Napoli http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30829-la-tradizione-napoletana-nel-regno-di-napoli.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30829-la-tradizione-napoletana-nel-regno-di-napoli.html Avevo promesso in conclusione del suggestivo studio di Francisco Elias de Tejada, “La Monarchia tradizionale” di sviluppare il tema dell’ultimo capitolo in riguardo al Regno di Napoli. De Tejada, studioso e filosofo spagnolo, nonché esponente del carlismo politico spagnolo, è vissuto a Napoli per sette anni, peraltro sposando una donna napoletana. Nella parte conclusiva del testo, pubblicato in Italia per la prima volta, dalle Edizioni dell’Albero nel 1966, affronta il tema della tradizione di Napoli, per certi versi si tratta di un inno alla napoletanità. È uno studio che Tejada aveva accarezzato già dagli anni dell’infanzia. E’ un richiamo del sangue che lo ha spinto “a cercare notizie su quel paese azzurro e oro in cui le memorie dei miei antenati e la curiosità dell’incantesimo tessevano leggende”, nonostante tutto senza mettere piede in via Toledo. Già si sentiva Napoletano di cuore. I suoi antenati erano partiti da Napoli tre secoli fa ai tempi del re Filippo IV, per stabilirsi in Estremadura. Tejada ritornando nel 1956 a Napoli, precisa che ha trovato un’altra città rispetto all’immagine che i suoi gli avevano tramandato. “Non era il regno di Napoli, ma una provincia dipendente da signori che la governavano da Roma, dove la lingua ufficiale era il toscano ed i soldati vestivano uniformi piemontesi. Non era la capitale del primo degli stati della penisola italiana […]”. L’unica cosa che rimaneva a Napoli “era la grazia popolare, ma purtroppo questa grazia era disprezzata dagli stessi napoletani, primi attori nel drammatico suicidio collettivo che riduceva il napoletanismo al ‘folklore’”. Era la Napoli del realismo di Salvatore Di Giacomo, “in quella disgraziata Peppenella che batte il marciapiede senza pane né acqua”. Tejada è consapevole che ora il popolo napoletano ignora il suo passato, quando Napoli era libera e indipendente, la Napoli di oggi è avvolta in un fatalismo orientalizzante. E’ interessante citare le parole del filosofo spagnolo che si esercita in una dura e spregiudicata requisitoria della Napoli odierna. “Ora la sua classe media, ubriaca di garibaldinismo, alla ricerca di vantaggi personali, continua a vagare nella leggenda nera forgiata nel XIX secolo contro Napoli tradizionale; l’aristocrazia decadente o decaduta, oscillante tra la frenesia di rinnegare le proprie glorie per essere più in armonia coi tempi e un isolamento mortale; il clero impegnato in un vaticanismo di marca democristiana che sogna una repubblica guelfa nella quale Napoli non conta”. In questo caos Tejada nota che “alcuni, sono socialisti ed altri monarchici savoiardi, alcuni papalini, altri garibaldini, alcuni rivolti verso Mosca ed altri verso il Vaticano…ma nessuno pensa a Napoli, nessuno è napoletano”. Addirittura, Tejada arriva al punto di scrivere che per sette anni si è sentito nella città partenopea come una belva in gabbia, una fiera isolata pronta ad assalire, ma appoggiato dalla sua eredità del sangue (hidalguia) e dal giuramento fatto ai suoi morti di chiarire la passione napoletana, in che cosa consiste la tradizione napoletana, cioè, l’anima della mia adorata Napoli. In sintesi, Tejada espone la storia del regno di Napoli a partire dal XVI secolo, da quando comincia ad esistere come entità sociale, grazie a Ferdinando il Cattolico, che “doma la ribelle nobiltà e pone il bene comune napoletano al di sopra delle ambizioni politiche di infiniti monarchi reucci quasi onnipotenti, capaci di vendere il Regno allo stesso Turco, come più di una volta avevano pensato di fare”. Tejada ripete spesso che Napoli è Regno e non monarchia che naviga come una nave senza timoniere. A questo punto il nostro studioso fa riferimento ai diversi passaggi delle dinastie che governarono il regno scontrandosi con i nobili e principi rivoltosi. Pertanto, per Tejada “il regno di Napoli acquista solida struttura quando i suoi re domineranno la nobiltà rivoltosa […] cioè, quando il regno napoletano entra nella confederazione delle Spagne”. Il segno più evidente di questa entità politica al di sopra dell’anarchia delle epoche precedenti furono “la presenza dei procuratori popolari alle riunioni di ‘Cortes’ introdotte da Alfonso il Magnanimo come adattamento napoletano alle libere istituzioni catalane”. Il rappresentante del re cattolico preferiva fare ricorso al popolo napoletano e lo convocava immediatamente a “Cortes”. “Con la formazione del Regno nasce la tradizione napoletana, perché si delinea il corpo politico istituzionale che permetterà di differenziare Napoli dagli stati vicini non quale mobile mucchio di anarchiche sabbie feudali, ma quale corpo politico dotato di una struttura robusta e permanente”. Tejada è preciso nella descrizione della composizione del sistema politico di quel tempo: “Il vicerè, il Sacro Consiglio Collaterale, la Corte della Vicaria, la cancelleria organizzata da Ferdinando il Cattolico nel 1505, i parlamenti con rappresentanza popolare, i seggi della capitale dotati di potere deliberanti, intessono una trama coerente che era il meglio che si potesse attuare in quel tempo ed in quelle congiunture”. In pratica esisteva una forte alleanza tra la Corona ed il popolo, a tal punto che quando la nobiltà aizzò le sommosse del 1547 contro don Pedro di Toledo, non furono rivolte contro il re delle Spagne, ma contro le angherie dei signorotti, infatti il tumulto di Masaniello, “fu una reazione contro i soprusi dei nobili, come testimonia Paolo Antonio di Tarsia nel suo ‘Tumultos de la ciudad y rayno de Napoles’, quando da un lato segnala che i napoletani ‘si sono dimostrati vassalli leali al loro Re, anche nell’impeto delle sommosse e dei tumulti’ e dall’altro che erano insorti a causa delle ‘prepotenze perpetrate dai potenti sulla povera gente’””. Ecco l’intento di Tejada di dimostrare l’esistenza di un Regno con un corpo politico autonomo, con istituzioni proprie, con un particolare diritto, con consigli e Corte separati, modellati da Ferdinando il Cattolico e rafforzati dai suoi successori, sempre in una unione profonda tra la Corona e il popolo. Nel terzo paragrafo lo scrittore spagnolo evidenzia le caratteristiche della Cultura napoletana. È interessante leggere queste pagine, perché si scopre un mondo sconosciuto di letterati, studiosi, facenti parte a pieno titolo della cultura italiana: il miglior poeta in toscano che viveva a Napoli era Benito Gamet, nato a Barcellona, molto più dotto di tanti altri più conosciuti. Tejada fa alcuni nomi: Bernardino Martirano, Fabrizio Luna, Benedetto di Falco, Luigi Tansillo. Questi scrittori napoletani secondo Tejada, “vivono nella speranza di vedere l’Italia intera intorno al trono dei loro re, ed aspirano parimenti alla monarchia universale di Carlo V”. Ad una prima abitudine di servirsi del toscano, si arrivò poi ad una successiva offensiva antitoscana, come si può dedurre dagli scritti di altri autorevoli studiosi. La cultura napoletana è presente nel campo del Diritto, della scienza giuridica, una caratteristica di Napoli, nei secoli XVI e XVII, a cominciare da Andrea d’Isernia. Tejada per conoscere meglio le varie scuole napoletane invita a leggere il suo Napoles hispanico (pubblicato in Italia, in sei volumi da Controcorrente). “Per identificare le energie intellettuali di tanti giureconsulti che fecero di Napoli la culla della scienza giuridica. Sorgono così una serie di scuole che compongono il più ricco mosaico di studi giuridici di cui abbia memoria, non superato né prima né dopo da nessun popolo”. Questa cultura napoletana fu possibile perché i re delle Spagne furono “fermi al loro credo tradizionalista di rispettare la personalità storica del regno, anche quando suggerimenti provenienti dagli stessi napoletani li incitavano alla castiglianizzazione del Regno napoletano”. Tejada porta l’esempio di Tommaso Campanella che consigliava a Filippo III nella Monarchia di Spagna di “spagnolizzare” il Regno napoletano con l’imposizione della lingua e degli usi e le leggi di Castiglia. Il buon re della vera Napoli ha rifiutato il consiglio. Con l’indipendenza culturale nelle lettere e nel diritto il Regno napoletano ebbe una missione storica: “difendere la verità cattolica del Cristo contro i nemici del nord e del sud, contro il protestantesimo e l’Islamismo”. Tejada rileva che si tratta di un compito che lui chiama, “guerra intellettuale”, ma che benissimo si può intendere come una “battaglia delle idee”. Comunque sia Tejada precisa che anche se è difficile per alcuni comprendere questa “guerra”, certamente, la genialità storica di allora “salvò la Cristianità dall’essere divorata dai suoi nemici, mercè i sacrifici che con gli altri popoli della Confederazione spagnola, i miei antenati affrontarono coraggiosamente”. Tejada a questo punto può scrivere che quei popoli federati nella monarchia spagnola furono strumenti di Dio. “Se il Protestantesimo e l’Islamismo non poterono chiudere il cerchio che avrebbe stritolato quella Cristianità che ancora sopravviveva alla rivoluzione antropocentrica europea, fu perché Iddio si servì dei nostri popoli come strumento della Sua gloria e perché i nostri antenati poterono consacrarsi completamente alla impresa di combattere le battaglie del Signore nei leggendari ‘tercios’ o nei banchi di Trento, nelle flotte di guerra o nella stampa dei libri”. E’ un accostamento affascinante questo di Tejada: “la massima gloria della tradizione napoletana è codesto senso missionario, codesta guerra intellettuale contro l’Islam e contro l’Europa. Ignorarla o disconoscerla è voler ignorare o disconoscere coscientemente l’essenza del Regno di Napoli”. Attenzione serve fare una precisazione, L’Europa che Tejada contrasta è quella nata dalle idee illuministe, dalla Rivoluzione francese, le idee di Voltaire e di Rousseau. Tuttavia, i più grandi scrittori napoletani, una infinità di nomi proposti da Tejada, hanno avversato i vari padri dell’Europa, da Lutero a Machiavelli, fino a Bodin, a Hobbes. Infatti, la mentalità assolutista tipicamente europea sconosciuta nelle Spagne, teorizzata da Jean Bodin, “era incompatibile con la mentalità della Napoli tradizionale”. Pertanto, conclude il paragrafo sostenendo che “il pensiero politico napoletano, come quello spagnolo in generale, fu antieuropeo, antiluterano, antimachiavellico, antibodiano, schiettamente aderente alla Controriforma. L’Islam e l’Europa furono i nemici nazionali. Fino al 1700 il Regno formò un blocco con il resto dei popoli della monarchia federata ispanica difendendo il teocentrismo intransigente della Cristianità di fronte alla nuova civiltà antropocentrica europea”. Dopo queste affermazioni si comprende meglio il perché nei libri di Storia i combattenti di questa monarchia federata, a cui fa riferimento lo scrittore spagnolo furono derisi e per secoli considerati reietti dell’umanità. Insomma, per Tejada la Napoli tradizionale si fissò su tre punti: “la difesa intransigente del Cristianesimo cattolico, il mantenimento appassionato delle libertà del Regno inteso come corpo politico perfetto e totale, il fervido servizio al Re, capitano dell’impresa della Controriforma e paladino della Cristianità missionaria”. Era evidente che un Paese con questo curriculum non poteva che essere osteggiato dai corifei della Rivoluzione europea. Pertanto, la storia dei popoli spagnoli degli ultimi tre secoli “sarà la lotta delle rispettive tradizioni spagnole contro l’estraneo spirito europeo”. Infatti, Per Tejada, anche lo sviluppo del Regno di Napoli, “si identificherà con la polemica intorno alla sua tradizione assalita dall’assolutismo francese nel secolo XVIII, dal garibaldinismo liberale nel secolo XIX e dal sogno ‘romano’ del fascismo nel secolo XX che si succederanno lottando gli uni contro gli altri senza mai permettere una soluzione autenticamente napoletana”. Il secolo XVIII vede il trionfo delle idee europee sulle Spagne, divise e spezzettate. Anche l’anima nazionale napoletana viene straziata. Scrive Tejada: “l’eroico idealismo della difesa della Cristianità viene sostituito dal volgare pragmatismo di moda alla corte di Versailles”. I letterati come Genovesi, Beccaria, Filangeri, Pagano, “disprezzano la loro storia per inginocchiarsi ai piedi dell’idolo Voltaire”. Anche nel Diritto, Napoli ora scopiazza formule straniere. “Solo il popolo protesta e continua a parlare napoletano, quel napoletano che gli eruditi disdegnano, come disdegnano le lettere, la filosofia e la giurisprudenza napoletane facendo a gara nel portare a termine un vero e proprio suicidio nazionale […]”. Tejada, applica le triste parole di Ferdinando Galiani e intravede un furore collettivo dei napoletani nel rinnegare le proprie tradizioni. Una parte del popolo napoletano abbandonato a sé stesso cercò di continuare ad essere napoletano, tra questi Giambattista Vico, che “rappresenta l’ultima voce tradizionale con la sua avversione alla cultura moderna, con la sua lotta contro il pensiero europeo, fedele alla comune tradizione spagnola, fedele a Francisco Suarez […] nemico di Hobbes e Machiavelli, quali empi, distruttori della giustizia, scandali del pensiero […]”. Giambattista Vico, ultimo nome della Tradizione napoletana. Tejada non è tenero con i Borboni, perché hanno fatto perdere l’amore dei napoletani nei confronti dei monarchi spagnoli, proprio per il napoletanismo, “rimasto incompreso dai Borboni francesi”. Siamo nel 1799, Vincenzo Cuoco potrà dire, “il popolo non amava più il re […] amava ancora la sua religione, amava la patria, e odiava i francesi”. Ancora Tejada sostiene che nel XVIII secolo “la tradizione napoletana perde il senso della monarchia autentica, ma sente la nostalgia delle libertà spagnole, continua ad odiare l’Europa, e crede nella realtà tradizionale di Napoli. Il suo grido di battaglia sarà l’evviva la ‘Santa Fede’ ed il ‘popolo napoletano’”. Così che Antonio Capece Minutolo, il Principe di Canosa, più che una soluzione monarchica (imbrigliata nell’assolutismo) auspicava una repubblica aristocratica in unione con i “cavalieri della Città”. L’aspirazione del Canosa era quella di avere “una Napoli fedele alla tradizione nazionale dei tempi spagnoli, tradizione più che intuita che conosciuta […]”. Ma tutti quei pensatori a Napoli come in Spagna che auspicavano un governo tradizionale, basato sulle libertà concrete, non soffocato dal liberalismo e dall’assolutismo, rimasero senza ascolto. Pertanto, nel 1860 sentenzia Tejada, “i liberali trionfarono sugli assolutisti ed i piemontesi sostituirono i francesi. Napoli non moriva allora, già era morta da 150 anni quando era uscita dalla confederazione monarchica delle Spagne”. Ora dagli antichi grandi ideali, il popolo napoletano conserva solamente la fede cattolica, e le stupide minoranze, stanno lavorando per abbattere l’unico baluardo che resta della vera tradizione. Lo studio di Tejada si conclude con una passeggiata simbolica nella vecchia via Toledo, meta prediletta da tanti napoletani purosangue. E anche qui a passeggio con l’amico fraterno Silvio Vitale, l’ultimo tradizionalista napoletano, continua la polemica nei confronti di quei napoletani che ignorano la tradizione napoletana e se ne vantano pure. Tra questi Tejada mette il comandante Achille Lauro che non ha creato cattedre, centri di cultura, case editrici, patrocinare ricerche, per una vera rivolta spirituale, per salvare il salvabile della tradizione napoletana. E’ la solita deficienza che si riscontra in tutte le cosiddette politiche di destra o pseudo destra.     Mon, 07 Jun 2021 13:10:13 +0000 Storia Forum Scientifico "Energia ed AMBIENTE" http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/30825-forum-scientifico-energia-ed-ambiente.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/30825-forum-scientifico-energia-ed-ambiente.html Il Rotary Club Roma  Castelli Romani, presieduto dall’Avv. Maria Elisa Lucchetta Quercia, ha organizzato per la mattinata del  29 maggio 2021 il  Forum scientifico dal titolo “Energia ed Ambiente”; l’iniziativa si svolgerà a Castel Gandolfo presso il Centro Mariapoli, con inizio alle ore 9.30, e tratterà l'impatto ambientale delle fonti energetiche, a beneficio del territorio ma non solo. Sottolinea la Presidente Maria Elisa Lucchetta Quercia: “Noi organizzatori auspichiamo, tra relatori in presenza e collegamenti a distanza, di coinvolgere un considerevole panel di esperti in materia, dai prestigiosi curricula e dalle inconfutabili esperienze professionali, con la possibilità di condividere questo forum con  chiunque sia interessato e si colleghi nei luoghi virtuali dove sarà annunciata  la visione streaming in diretta”.                                                     Alcune sinergie di rilievo accompagneranno l’organizzazione di questo convegno, tra cui  quelle con l’ Associazione ASTRI  (Associazione di Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana), presieduta dal Fisico Nucleare Sergio Bartalucci, che precisa : “La transizione ecologica, che punta nella direzione delle energie rinnovabili come soluzione al problema dei cambiamenti climatici, impone una seria riflessione, scientificamente fondata e scevra da pregiudizi ideologici, sulle conseguenze che ne derivano per l’economia e l’ambiente di un Paese sviluppato come l’Italia”. Il Forum sarà dedicato ad un tema specifico nel quadro della problematica energetico-ambientale, e cioè il costo, economico ed ambientale, delle varie fonti di energia, raggruppate in 3 settori: le fonti fossili (FEC), carbone, petrolio e gas, le fonti rinnovabili (FER), solare, eolico, idroelettrico, geotermico, biomasse ed altre minori, e il nucleare da fissione (NUCL). L’obiettivo che si prefiggono gli organizzatori è  di contribuire ad una presa di coscienza della realtà complessa che fa scenario al dibattito sul futuro energetico dell’umanità, in cui motivazioni di stampo ideologico, improntate a visioni spesso grossolanamente errate della storia del progresso scientifico e tecnologico, non dovrebbero trovare posto. Oltre alla Dr. M. Elisa Lucchetta, che porterà i saluti del Rotary Club Roma Castelli Romani, sarà presente il Fisico Sergio Bartalucci, che introdurrà i prestigiosi relatori, tra quelli in presenza e quelli in collegamento video. In ordine sparso, si alterneranno gli interventi della Prof. Emilia Costa (UniRoma1 - ASTRI), il Dr. Enrico Mariutti (Pres. IsAG), il Prof. Pierangelo Sardi (ex Cons. CNEL - ASTRI), l’ Ing.Massimo Sepielli (ENEA - ASTRI), il Prof. Angelo Spena (Uniroma2 - ASTRI). Un contributo prezioso giungerà anche da parte del Dr. Enrico (Chicco) Testa (Presidente FISE/Assoambiente). In collegamento dalla Basilicata, parleranno Marco Zipparri nelle vesti di Sindaco di  Marsicovetere - (PZ) e l’ Avv. Cinzia Pasquale (Pres. CFA). Infine, dall’Istituto L. Pasteur di Parigi, si collegherà anche il  Dr. Valerio Laghi (Rotaract  Club Roma Castelli Romani). Il coordinamento sarà affidato al  Dr. Marco Ferrazzoli, Capo Ufficio stampa CNR-Consiglio nazionale delle ricerche. Il Rotary, fondato a Chicago il 23 febbraio 1905 dall’Avvocato Paul Harris, è  un’associazione internazionale di servizio tra le più rappresentate e le più rappresentative al mondo, ed è costituita da uomini e donne  provenienti dal mondo degli affari e delle professioni, che si impegnano per realizzare progetti umanitari e di assistenza alle comunità, incoraggiare il rispetto di rigorosi principi etici in tutti i campi, soprattutto in ambito professionale, diffondendo pace e buona volontà tra i popoli della Terra. Il Forum è dedicato ad un tema specifico nel quadro della problematica energetico-ambientale, e cioè il costo, economico ed ambientale, delle varie fonti di energia, raggruppate in 3 settori: le fonti fossili (FEC), carbone, petrolio e gas, le fonti rinnovabili (FER), solare, eolico, idroelettrico, geotermico, biomasse ed altre minori, e il nucleare da fissione (NUCL). Il costo economico deve (o dovrebbe) tener conto di tutti costi inerenti alla costruzione, installazione, gestione, manutenzione, all’ammortamento del capitale investito e allo smaltimento a fine vita di un impianto di produzione di energia, e quindi basarsi su quello che si chiama tecnicamente Levelized Cost of Electricity (LCOE). A questo occorre aggiungere un’attenta valutazione della “qualità” dell’energia prodotta, che porta ad una netta distinzione fra energia programmabile e energia non-programmabile, essendo questa non-sostenibile se il fattore capacità, ossia il rapporto tra energia prodotta ed energia massima producibile, diviene molto basso. Il rischio, infatti, è che nei periodi di alta produttività venga superata la domanda di energia, generando instabilità nella rete con possibili blackout e aggiungendo costi ulteriori per gli utenti, conseguenti allo stop forzato degli impianti programmabili. Il costo ambientale è meno facile da quantificare, perché deve tener conto di aspetti non parametrizzabili in modo universamente condiviso, come ad esempio l’aspetto estetico (basti pensare alle pale eoliche) e in buona parte soggettivi, come ad esempio la percezione del rischio che hanno gli abitanti delle zone che devono ospitare grandi impianti energetici, di qualunque tipo essi siano, per non parlare dell’impatto sulla salute umana e sulla qualità della vita. Un altro aspetto spesso trascurato è occupazione del suolo, delle acque interne e delle coste marine di un Paese da parte d’impianti FER per produzione intensiva d’energia, che comporta limitazioni per altri usi, come quello agricolo ed abitativo e quindi può avere un impatto sui costi. E questo è dovuto alla bassissima resa energetica del solare e dell’eolico, in termini di potenza elettrica per unità di superficie, in confronto agli altri sistemi convenzionali di produzione, in particolare il nucleare (da 150 a 500 volte minore). Allo stesso modo l’approccio ben noto del Life Cycle Assessment (LCA) non dà quasi mai risultati univoci e convincenti quando applicato ad impianti energetici, spesso perché si trascura l’impatto ambientale determinato dalla crescente necessità di materie prime, e non solo di combustibili, per la loro realizzazione. Quello che appare evidente, ma non banale, è che i costi complessivi delle scelte energetiche vanno valutati singolarmente per ogni Paese, con le sue caratteristiche specifiche, che non permettono quindi facili confronti con altri Paesi con caratteristiche diverse. In questo senso sarebbe opportuno che i policy-maker adottassero scelte energetiche che tengano in maggior conto queste specificità, invece di conformarsi a decisioni prese da organismi internazionali o appiattirsi sulle posizioni di Paesi dominanti. L’obbiettivo del Forum è quindi di contribuire ad una presa di coscienza della realtà complessa che fa scenario al dibattito sul futuro energetico dell’umanità, in cui motivazioni di stampo ideologico, improntate a visioni spesso grossolanamente errate della storia del progresso scientifico e tecnologico, non dovrebbero trovare posto.   Fri, 04 Jun 2021 13:36:08 +0000 Scienza Castellammare del Golfo - Al via il secondo week end dedicato all'inclusione sociale http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30782-castellammare-del-golfo-al-via-il-secondo-week-end-dedicato-all-inclusione-sociale.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30782-castellammare-del-golfo-al-via-il-secondo-week-end-dedicato-all-inclusione-sociale.html Al via il secondo week end dedicato all'inclusione sociale: dopo il riscontro della prima settimana, “DisabilidaMare” torna sul lungomare di Castellammare del Golfo, alla spiaggia Playa, per abbattere le barriere grazie alle attività che il Comune ha programmato in collaborazione con la Fipsas, la Capitaneria di Porto e la Direzione di Rai per il Sociale. Il progetto - coordinato e ideato dalla “Gianfaby production” - riparte con delle giornate formative dedicate a ragazze e ragazzi diversamente abili. Un percorso che faranno con il pluricampione del mondo Stefano Makula che proporrà nell’area del lido senza barriere ‘Darsena’, nel pieno rispetto della normativa anti contagio da covid 19, attività volte alla scoperta del mondo marino. Il secondo dei tre week end riparte oggi, con 5 disabili che inizieranno con l'approccio all'acqua e con delle tecniche di respirazione e stage per altre persone con disabilità di stand up paddle (SUP), variante del surf, variante del surf, con il progetto “sup for all” organizzato da Sup Around Sicily con Gioacchino Migliore e Gabriele Pizzo, primi in Europa ad aver costruito un Sup per disabili. Nel pomeriggio corso di Yoga con Alice Palermo e torneo di bocce, con la collaborazione delle associazioni Fiore Daphne ed Insieme si può Odv, ma anche attività di StreetArt - a cura dell’associazione di volontariato TrinArt - che prevede la realizzazione di un murales a ira di Spos art (info 3291968423). Possibile anche visitare il museo del mare “Uzzareddu” di Antonino Paradiso. Domani - sabato 22 maggio - invece si comincia con lo stage di apnea, che affronterà il tema della vestizione e dell'utilizzo dei materiali, per passare a degli esercizi per corpo e mente da parte di stand up paddle (SUP). In più anche un workshop di Arte Urbana, e nel pomeriggio spazio a Nadia Lauricella, 26enne siciliana affetta da focomelia che, con Rosario Farruggia, si racconterà, insieme all’influencer Nina Rima presso la sala conferenze dell’Hotel “Punta Nord-Est” (per info e accesso contingentato: 3202110066) La domenica mattina, fra corso di apnea e giro in SUP, la spiaggia Playa si colorerà grazie a “Un aquilone per amico” a cura dell'associazione “Genitori di buona volontà”. Poi, alle 11 alla spiaggia Playa, l'esibizione di Nadia Lauricella ed i volontari di Motor life. Nel pomeriggio la consegna degli attestati a tutti i ragazzi che hanno partecipato al weekend. ‘DisabilidaMare’, - nome del format gratuito - terminerà il 31 maggio e lo farà con una giornata particolare, quella in cui verrà coinvolto il Polo Statale I.S.S. ‘Piersanti Mattarella’: agli studenti, infatti, verranno proposte le ‘lezioni di mare’ dove i 15 disabili che hanno preso parte ai corsi di Stefano Makula, esponenti della Guardia Costiera, ed esperti interagiranno con gli alunni prima dell’inizio della stagione estiva. Sarà Stefano Makula a concludere la giornata con i racconti dal blu, l’incontro in Turchia con lo squalo bianco e il record di Ponza. Fri, 21 May 2021 15:59:03 +0000 Trapani Noto - Ecco l'infiorata dedicata a Dante http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30773-noto-ecco-l-infiorata-dedicata-a-dante.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30773-noto-ecco-l-infiorata-dedicata-a-dante.html “Dopo l’Infiorata della resistenza, adesso l’Infiorata della ripartenza”. Con queste parole il sindaco Corrado Bonfanti ha dato il via alla 42^ edizione dell’Infiorata di via Nicolaci, quest’anno dedicata a Dante Alighieri, il Sommo Poeta. Fino a tarda sera i maestri infioratori netini hanno lavorato per trasformare l’elegante via del centro storico netino in un prezioso e profumato tappeto infiorato che, causa restrizioni antiCovid-19, non sarà visitabile. Sono stati 8 i bozzetti realizzati, nel rispetto delle normative attualmente in vigore e con il presidio delle forze dell’ordine e dei volontari di Protezione Civile e della Croce Rossa, tutti ispirati a Dante Alighieri: il selciato di via Nicolaci si apre con gli ultimi versi dell’Inferno “E quindi uscimmo a riveder le stelle” e si chiude con gli ultimi versi del Paradiso, e dunque della Divina Commedia, “L’amor che move il sole e l’altre stelle”. Un forte richiamo, dunque, alla voglia di normalità in vista, anche, dell’ormai sempre più probabile ritorno della Sicilia in zona Gialla e con una stagione turistica ormai alle porte. “Oggi il mio pensiero è rivolto ai nostri maestri infioratori - ha commentato il sindaco Corrado Bonfanti - che con maestria, dedizione ed impegno ogni anno trasformano via Nicolaci in una galleria d’arte effimera. E’ grazie a loro che ogni anno offriamo l’immagine di una città in cui si respira arte e si rigenera l’animo. Un ringraziamento anche al presidente, ai componenti del consiglio direttivo e a tutti i figuranti del Corteo Barocco, rievocazione storica dei nostri antenati, presenza irrinunciabile nel “Saluto alla Primavera” e testimoni nel mondo della nostra storia attraverso gli eleganti e curati abiti settecenteschi, così come a tutti i volontari coinvolti in questa 42^ edizione della nostra Infiorata. Ringraziamento speciale all’assessore al Turismo Giusi Solerte, al settore Turismo e a tutti i settori comunali, impegnati in prima linea per la perfetta riuscita dell’evento”. Hanno realizzato gli 8 bozzetti: il liceo Artistico Matteo Raeli, le associazioni Petali d’Arte, Opificio 4, Perla del Sud, Maestri Infioratori, CulturArte, l’Istituzione Musicale Città di Noto e il gruppo di Corrado Roccaro. L’associazione Pro Noto, in collaborazione con i ragazzi del progetto Casa Tobia, ha invece curato l’allestimento delle colonnine che decorano il selciato di via Nicolaci. Stasera gli ultimi appuntamenti, con Salvo La Rosa e Mimmo Contestabile a condurre la lunga diretta, trasmessa sul profilo Facebook del Comune di Noto ed anche su Video Regione, canale 16 del digitale terrestre, e su Tgs, canale 15 del digitale terrestre. Spazio allo spettacolo: si comincia alle 18:30, con il Corteo Barocco, con una mostra di abiti storici che ripercorre la storia di Noto, per poi proseguire alle 20 con il concerto Dolce StilNoto che vedrà esibirsi sul sagrato del Santissimo Salvatore i cantautori Mario Incudine e Carlo Muratori. Gran finale, poi, con lo spettacolo di luci e suoni, sempre sul sagrato del Santissimo Salvatore, a cura di Elisa Nieli.   Sat, 15 May 2021 08:57:09 +0000 Siracusa Marco Tangheroni, un gigante della storia medievale http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30751-marco-tangheroni-un-gigante-della-storia-medievale.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30751-marco-tangheroni-un-gigante-della-storia-medievale.html In questa ennesima recensione intendo celebrare, un professore, uno storico, uno studioso che possedeva un talento raro: non solo di spiegare il passato ma, di spiegare i compiti e le responsabilità dello storico. Tangheroni ci ha lasciato prematuramente l'11 febbraio 2004, a causa di una malattia renale, che aveva bisogno di tre trasfusioni del sangue alla settimana, una“lunghissima e drammatica storia sanitaria”,- sono parole sue, scritte sempre nel 2002 -, un autentico calvario vissuto come una buona battaglia ha trovato significativo epilogo nella ricorrenza liturgica della Madonna di Lourdes.   E' stato professore ordinario di Storia medievale, ha insegnato nelle Università di Barcellona, Cagliari, Sassari e Pisa. Oltre a questi incarichi istituzionali, è stato anche socio fondatore di Alleanza Cattolica. Cercherò di presentare Tangheroni attraverso il saggio “Della Storia. In margine ad aforismi di Nicolás Gómez Dávila”, a cura di Cecilia Iannella e con la Presentazione. Marco Tangheroni di David Abulafia, Sugarco, (Milano 2008, pp. 144, € 15,00). Tangheroni è autore di una ricca produzione storiografica e pubblicistica. “Della Storia” è stata pubblicata postuma grazie alla revisione redazionale di Cecilia Iannella, docente  del dipartimento di Medievistica dell'Università di Pisa, dove Tangheroni era direttore. L'opera nasce da un seminario svoltosi nello stesso dipartimento sui temi relativi alla “Riflessione epistemologica sulla conoscenza storica”, che rappresentano il contenuto centrale dell'opera stessa. Nella Nota la curatrice fa parlare lo stesso professore che presenta il suo metodo di fare Storia, “Un discorso che procede piuttosto per associazione di idee, sovente pure per associazione di citazioni, senza preoccupazioni di rigore trattatistico, di disposizione sistematica, di tendenza alla completezza [...]Non rinunciando, tuttavia, ad un certo tono colloquiale, non alieno dalla parentesi, aperto talora ai ricordi personali. [...]In fondo, le considerazioni qui svolte sono da considerare come frutto di lezioni, in parte realmente tenute, del resto. Queste pagine sono state scritte col giro mentale di un professore che sta colloquiando con i suoi studenti” (p. 26). Nella presentazione David Abulafia, fa un ritratto scientifico e umano del professore Tangheroni, che sapeva parlare con una voce chiara, simpatica ed originale che al gran pubblico e anche ai colleghi medievisti”. Io ricordo benissimo le sue lezioni con la cadenza tipicamente pisana, toscana. L’opera si articola in un’introduzione, otto capitoli e un’appendice, ognuno concepito come commento a uno o più aforismi del colombiano Nicolás Gómez Dávila (1913-1994), riconducibili, fra i tanti prodotti del pensatore iberoamericano, al tema della storiografia e della sua conoscenza. Tangheroni si è avvicinato alla lettura dei testi di Gomez Davila, attraverso la mediazione dell’amico Giovanni Cantoni, reggente nazionale e fondatore di Alleanza Cattolica, associazione di cui lo storico è stato autorevole esponente fin dai suoi inizi. Cantoni a cui è dedicato il saggio, ha contribuito a far conoscere Gómez Dávila al pubblico italiano con alcuni suoi saggi e soprattutto con il testo, Per una civiltà cristiana nel terzo millennio. La coscienza della Magna Europa e il quinto viaggio di Colombo, Sugarco, (Milano 2008). Per il professore Tangheroni la Storia è ricerca della verità, una descrizione vera del passato, così come la scienza è descrizione vera del mondo. Certo Tangheroni era consapevole che la “verità” dello storico rimane sempre una “verità relativa”, che non pretende mai di essere verità oggettiva, o almeno definitiva. Tuttavia Tangheroni possedeva una grande capacità di intendere il lavoro dello storico, che era non solo di spiegare il passato, ma come vedremo in questo libretto, «di spiegare i compiti e le responsabilità dello storico. Questo libro apre la via verso la storiografia libera da pregiudizi ideologici, umanistica (nel senso migliore della parola) e anche umile, perchè noi, studiosi delle vite dei nostri antecessori, dovremmo sempre agire con umiltà nei nostri tentativi di ricostruire le vite degli uomini e donne che hanno realmente respirato, pensato e sognato». Nell'introduzione vengono indicati non solo alcuni fra i maestri e le opere di cui Tangheroni si dichiara debitore, come lo storico del Medioevo, docente nello stesso dipartimento pisano, Cinzio Violante (1921-2001), e lo storico francese Henri Marrou (1904-1977), ma anche l’ambito entro cui collocare il valore e il ruolo della riflessione epistemologica. Quello dello storico è innanzitutto un lavoro di ricerca, di conoscenza e di rappresentazione del passato, che si esprime in testi e in opere. Lo storico, secondo Tangheroni, non dovrebbe mai rinunciare a “una certa inquietudine […]non come una parentesi, ma come qualcosa che si intreccia strettamente col suo lavoro quotidiano”, interrogandosi su che cosa conosce, come conosce e quali sono i limiti della sua conoscenza. Sono questi i problemi che hanno attirato lo studioso pisano fin da giovane studente universitario a Pisa e a Cagliari, poi da ricercatore e docente, come si può attestare dai suoi studi di storia medievale  - mediterranea, sarda, pisana e toscana in particolare - con una sequenza d’interessi fra cui rientrano, oltre quelli economici, quelli religiosi, politici e sociali. «I fili con cui è costruita la trama dei singoli capitoli, oltre che dagli aforismi gomezdaviliani, sono rappresentati da una messe di riferimenti a testi di metodologia storica, dagli esempi tratti dalla storia medievale, e non solo, dalle ricerche personali e da osservazioni di carattere filosofico e scientifico che Tangheroni tratta con rispetto e cautela, a conferma di uno degli aspetti della sua dimensione umana e culturale: l’apertura a mondi epistemologici diversi da quello proprio». (Sandro Petrucci, recensione a “Della Storia. In margine ad aforismi di Nicolas Gomez Davila, in Cristianità n. 351, 2009) Nel primo capitolo, (Della complessità, dei limiti e del mistero della storia), si ragiona sulla complessità, che riguarda la storia non solo come passato ma anche come conoscenza, e che è dimenticata o sottovalutata sia dagli storici dilettanti e dai curiosi della materia, desiderosi di ottenere facili spiegazioni, sia dagli storici professionisti. Tangheroni a questo proposito, condivide l’avvertimento di Gómez Dávila: “Lo storico che parla di causa, e non di cause, deve immediatamente essere valutato negativamente”. E' stata la storiografia marxista, che secondo Gomez Davila, a usare “un lessico di dieci parole […] per spiegare la storia”. Tangheroni, ricorda come alcune formule - per esempio, “crisi della borghesia” o “rifeudalizzazione”, siano utilizzate meccanicamente, soprattutto in opere di sintesi come i manuali scolastici. Altre formule del «riduzionismo semplificante, più sofisticate e più insidiose, sono individuate nella cosiddetta dietrologia e nel decostruttivismo». Anche qui c'è un orientamento di ispirazione marxista secondo cui «compito dello storico è svelare gl’interessi della classe sociale dominante, le cui scelte costituiscono sovrastrutture dei rapporti economici». Pertanto per lo storico pisano, occorre avere sempre presente che gli avvenimenti storici sono complessi, e che bisogna fare i conti con i limiti dello storico e della possibilità di conoscere il passato. Avere sempre presente questa questione significa che va coltivata l'esegesi delle fonti, le cui attendibilità e plausibilità vanno continuamente verificate.“Solo riconoscendo i propri limiti la ragione fonda la validità del proprio operare”. D'altro canto all’origine dell’operare dello storico ci deve essere sempre una lezione di umiltà. Infatti, “[…] lo storico non è Dio” . La ricerca dello storico non si deve basare su illazioni, su apparenze, ma su certezze Al centro della conoscenza storica vi dev'essere, il dialogo fra lo storico e il passato, attraverso le testimonianze rimaste. Lo storico secondo Tangheroni,“[…] non può restituire a quei morti tutta la vita”, perché li conosce solo parzialmente e di ciò deve tener conto, ma il suo talento consiste innanzitutto nel saper porre“domande intelligenti […] le domande giuste al momento giusto”; in questo modo “[…] lo storico trasforma i morti in morti parlanti […]. In ogni caso, sullo sfondo rimane un mistero della storia, non perché vi siano realtà volutamente occultate, ma perché non solo la spiegazione — non si deve spiegare tutto e forzatamente — bensì anche la conoscenza risulta sempre limitata, pure nei casi in cui la documentazione si presenta particolarmente ricca. Nel secondo capitolo, (Dell’originalità nella ricerca storica nonché dei rapporti di questa con le scienze umane), si analizza la tentazione dell’originalità, subita dallo storico anche accademico, spesso condizionato nella scelta delle sue ricerche dalle mode e dall’ambiente in cui è immerso. Questa tentazione è caratteristica, in modo particolare, dalla cosiddetta “nuova storia”, versione della scuola francese delle Annales di cui viene discusso un particolare orientamento, che in qualche caso ha condotto a uno snaturamento della conoscenza storica: la ricerca di uno stretto rapporto con le altre scienze umane. Questa scuola ha conosciuto esiti positivi, ma spesso sono stati gli storici a farsi condizionare dalle categorie delle altre discipline, in particolare dalla sociologia, come anche dalla psicoanalisi, mentre i rapporti con le scienze giuridiche hanno conosciuto un affievolimento, forse perché queste conservano tratti più tradizionali. E tuttavia lo storico secondo Tangheroni, non dev'essere condizionato dalle altre discipline, ma deve basarsi sul lavoro personale, sulla penetrazione continua, sull'interrogare ripetutamente il passato. “[…] molto dipende dalla maturazione della [sua] personalità” e dalla consapevolezza dello specifico della sua ricerca, che dovrà condurlo ad affrontare il dialogo con le altre scienze umane non da posizioni subalterne o deboli, ma sapendo correggere e adattare ogni stimolo. Un altro rischio per il professore pisano, tra l'altro, meno avvertito, è l’eccessiva specializzazione della ricerca storica, anche se il professore non è contro la specializzazione, soltanto che mette in guardia da due pericoli: restringere a tal punto il campo d’indagine da conoscere “tutto, ma sul quasi-niente”; non comprendere adeguatamente un argomento circoscritto, perché slegato da un quadro più ampio e destinato a divenire un frammento isolato e ultimamente inesplicabile. Lo storico dovrebbe mantenere viva la curiosità, che lo aiuta a cogliere la complessità. Lo storico deve rapportarsi in modo ampio e profondo con l’umano del passato, evitando di ridurlo a situazioni particolari per quanto studiate in modo dettagliato. Pertanto lo storico attraverso il suo lavoro di ricerca, entra in relazione con i protagonisti del passato: essi «hanno caratteri di uguaglianza — la natura umana — e di diversità, la cultura, gli ambienti e le condizioni». A conclusione di questo capitolo si trova un rinnovato richiamo ai documenti: l’incontro fra storico e passato avviene nella faticosa, paziente, ma anche suggestiva lettura delle fonti e delle carte raccolte in quegli archivi che hanno, anch’essi, la propria storia. Nel terzo capitolo, (Del determinismo e della causalità), lo storico pisano definisce il determinismo come “la dottrina della necessità causale” che, applicata dal campo della fisica a quello storico, stabilisce “una relazione necessaria (appunto: determinata) tra gli eventi passati e il presente, come tra il presente e gli eventi futuri”. L’esito di tutto questo è che la storia “[…] vista come uno svolgimento necessario, in cui si dispiega una forza immanente, provvidenziale e razionale”. Le conseguenze di una tale impostazione sono,“sia l’impossibilità di esprimere qualsiasi giudizio di valore, sia la difficoltà di concepire criteri di responsabilità individuale”. Sostanzialmente si tratta di ridurre gli individui a “pure cause efficienti, strumenti di una forza che è più grande di loro e che persegue i suoi fini a dispetto delle loro intenzioni”. Nel quarto capitolo, (Della critica di Kierkegaard a Hegel), Tangheroni ha il merito di valorizzare il pensiero del filosofo danese Søren Kierkegaard (1813-1855). e di mostrare la rilevanza della categoria della “possibilità”, per cui ogni evento, implica la libertà degli uomini che ne sono protagonisti: niente nel passato è già scritto prima che avvenga. Si tratta di una lezione dalle grandi implicazioni non solo storiografiche. Contrariamente a quanto comunemente si afferma, la storia si fa proprio con i se, “[…] cioè ricostruendo il passato nella ricchezza delle sue possibilità, anche proprio per meglio intendere le possibilità diventate realtà” Nel lungo quinto capitolo, (Del generale e dell’individuale), anche in questo capitolo Tangheroni sviluppa molte sollecitazioni di Gómez Dávila, giungendo a una serie di conclusioni sulla definizione della conoscenza storica. Una delle constatazioni importanti è che ogni fatto storico è unico e irripetibile: “la storia non si ripete”.  Lo storico pisano sottolinea quanto la conoscenza storica sia debitrice al cristianesimo, cioè all’idea dell’uomo come imago Dei. Per cui la persona è irriducibile ad ambienti, culture, condizioni economiche o sociali. L’idea cristiana dell’uomo non solo ha liberato la storia da una visione ciclica, ma ne evita anche la tentazione riduzionistica. Per una parte della storiografia la storia collettiva o la storia di quanto si ripete, del regolare, contiene quei tratti scientifici che sfuggono invece alla storia individuale. Esempio di una tale impostazione, aldilà del valore storiografico e dell'importanti contributi che ha lasciato, è lo storico francese Fernand Braudel (1902-1985). «Il lavoro dello storico, mira a collocare i fatti in un contesto, in un racconto, in un ordito testuale ragionevole, ma non conclusivo [...]». Per il nostro esiste una pericolosa deriva storiografica che giunge a considerare i concetti non strumenti cognitivi, ma realtà oggettive, quasi fossero fatti storici. “I concetti ed i termini sono da maneggiare con prudenza”. La scelta del linguaggio da utilizzare nella rappresentazione del passato, è un terreno particolarmente problematico e insidioso. Nel breve sesto capitolo, (Della storia, dei sistemi, delle strutture), Tangheroni pone l’indagine sul significato di una delle espressioni più ricorrenti nel recente vocabolario storiografico, cioè “sistema”, rappresenta un esempio di quanto lo storico debba essere attento al linguaggio che utilizza, spesso proveniente da altre scienze umane, in particolare la sociologia, per non rimanerne irretito, ma per saper servirsene al meglio. Alcune delle riflessioni svolte nelle pagine precedenti vengono riprese nel settimo capitolo, (Della verità della storia), con ulteriori declinazioni e conclusioni. Innanzitutto la conoscenza storica “[…] è ricerca della verità, di una descrizione vera del passato, così come la scienza, secondo la definizione galileiana, è descrizione vera del mondo”. Comunque sia, la verità che lo storico raggiunge con la sua ricerca e con il suo studio è sempre relativa, ma all’origine del lavoro dello storico non può esservi un atteggiamento scettico, bensì di fiducia, di colloquio, di quella simpatia che traspare in alcune pagine dello studioso pisano verso i pochi o tanti documenti che possono offrirci informazioni intelligibili sul passato più o meno remoto. Lo storico medievista, risponde alla solita domanda, che spesso viene posta nelle scuole: A cosa serve, dunque, la storia? Di solito si tende a rispondere che la sua utilità consiste nel comprendere il presente, è un refrain quasi ossessivo che troviamo nei manuali scolastici. Per Tangheroni è un’operazione del tutto anti-storica, la riduzione dei secoli trascorsi a quello attuale. Niente di più errato. Richiamandosi a un altro aforisma del pensatore colombiano —“Lo storico non si installa nel passato con l’intento di intendere meglio il presente. Quello che siamo stati non ci interessa per ricercare ciò che siamo. Quello che siamo interessa per ricercare ciò che siamo stati. Il passato non è la meta apparente dello storico bensì quella reale”. All’inizio dell’ottavo capitolo, (Dell’utilità della storia e del rapporto passato-presente), Tangheroni contesta il ricordato convincimento, dimostrando «che esso conduce inevitabilmente a compiere una selezione che sacrifica la complessità del passato sulla base dell’idea che solo quanto ha avuto continuità o conseguenza nel presente è meritevole di essere studiato». Invece, il passato va conosciuto per quello che è stato, nella sua totalità, per quanto possibile. Tangheroni insiste:“il passato è passato. Può sembrare una banalità, ma non lo è. Esso è diverso dal presente, anche quando è un passato recente o recentissimo”. Peraltro per Tangheroni, la storia, non offre risposte alle domande essenziali sull’uomo, come fanno la filosofia e la teologia, ma aiuta a capire che l’uomo non è Dio. In conclusione, “[…] la vera utilità della storia consiste […] nell’abituare all’incontro con l’altro da noi, con civiltà e culture lontane nel tempo, senza appiattimenti sul Novecento”.     Mon, 10 May 2021 13:15:00 +0000 Storia Festa della mamma, Coldiretti: fiori dal 60% dei pugliesi e cuori solidali http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/30747-festa-della-mamma-coldiretti-fiori-dal-60-dei-pugliesi-e-cuori-solidali.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/30747-festa-della-mamma-coldiretti-fiori-dal-60-dei-pugliesi-e-cuori-solidali.html Restano fiori e piante i regali più gettonato con il 60% dei pugliesi che sceglie calle, lilium, fiori di campo e primule  per la festa della mamma, ma il 19% dei cittadini non ha potuto acquistare alcunché per colpa della crisi causata dal Covid. E' quanto rileva Coldiretti Puglia, sulla base dell'analisi svolta nei mercati contadini di Campagna Amica della Puglia. Per tutte le mamme nei mercati a Foggia e a Taranto i contadini di Campagna Amica hanno preparato omaggi floreali Made in Italy con il vademecum su come conservare al meglio piante e fiori ma anche assicurargli una “seconda vita”, oltre a regali contadini come saponi al latte di asina, sacchetti di erbe aromatiche, dolcetti di mandorla e vasetti di miele, accompagnati da poesie e ricette. Nel mercato di Brindisi non solo piante e fiori, ma anche spazio alla solidarietà per aiutare le famiglie in difficoltà, dalla spesa sospesa di Campagna Amica all’operazione Solo Dal Cuore l’iniziativa promossa da Coldiretti Donne Impresa insieme ai volontari del Cuamm Medici con l’Africa. "La forza delle donne e delle mamme contadine è anche nella capacità di mobilitazione per iniziative di solidarietà come il progetto “Prima le mamme e i bambini” con il quale le imprenditrici agricole della Coldiretti stanno sostenendo la raccolta di donazioni per la costruzione in Africa di un reparto di maternità e di una scuola per neo ostetriche a Rumbek, in Sud Sudan. Abbiamo creato una rete femminile collegata a un simbolo, un cuscino a forma di cuore realizzato dalle agrisarte di Sant’Erasmo isola della laguna di Venezia, cucendo insieme due tessuti, uno Made in Italy l’altro Wax africano la cui imbottitura è in fibra naturale di mais e ortica", ha spiegato la responsabile nazionale e regionale di Coldiretti Donne Impresa, Floriana Fanizza. A fronte di una maggioranza assoluta che dona fiori, c’è - precisa Coldiretti regionale - quasi 1 cittadino su 5 (19%) che quest’anno non regalerà nulla a causa della crisi economica, mentre un ulteriore 12% non fa mai regali in queste occasioni. Il segnale del forte impatto che la pandemia ha avuto sulle disponibilità economiche degli italiani, oltre che sulle categorie produttive. Il fatto che la stragrande maggioranza dei cittadini si sia indirizzato verso un omaggio floreale rappresenta una boccata di ossigeno per il Vivaio Puglia, uno tra i settori più colpiti dall’emergenza Covid con un danno stimato dalla Coldiretti Puglia pari a 120 milioni di euro. Dopo 2 mesi di chiusure con la Puglia per 8 settimane in zona rossa e arancione, la festa della mamma è il primo appuntamento che apre uno spiraglio di speranza con i cittadini pugliesi in zona gialla da lunedì 10 maggio. I CONSIGLI COLDIRETTI PER CONSERVARE I FIORI Acquistare fiori in ottimo stato, senza ammaccature o foglie di colore scuro e con lo stelo abbastanza robusto. Giunti in casa accorciare il gambo tagliando i 3- 4 cm finali dello stelo, non con le forbici che schiaccerebbero i canali di transito dell’acqua all’interno del fiore, ma con un coltello affilato e con un taglio netto e obliquo. Cambiare l’acqua ogni giorno, e fare attenzione che sia sempre fresca e pulita. Sciogliere nell’acqua un’aspirina o 3-4 gocce di candeggina per litro d’acqua al fine di impedire la formazione di batteri che ostruirebbero i canali per portare l’acqua al fiore. Evitare l’esposizione alla luce diretta e le correnti d’aria sia calda sia fredda e la vicinanza a fonti di calore. Tenere i fiori lontani dalla frutta che ne accelera la maturazione e ne accorcia la vita. Un fiore, come un ricordo, è per sempre. Quando inizia a deperire, essiccalo e conservalo per abbellire la tua casa Sat, 08 May 2021 08:47:44 +0000 Bari Noto - Palazzo Ducezio, il sindaco Bonfanti riceve la bandiera della Croce Rossa Italiana http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30731-noto-palazzo-ducezio-il-sindaco-bonfanti-riceve-la-bandiera-della-croce-rossa-italiana.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30731-noto-palazzo-ducezio-il-sindaco-bonfanti-riceve-la-bandiera-della-croce-rossa-italiana.html Una delegazione di volontari del Comitato di Noto della Croce Rossa Italiana con la presidente prof.ssa Antonina Coletta, ha consegnato questa mattina la bandiera con croce rossa su fondo bianco al sindaco Corrado Bonfanti. Sarà esposta a Palazzo Ducezio per tutta la settimana, celebrando così la Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in programma poi sabato 8 maggio. In quell’occasione, inoltre, il Comune illuminerà di rosso un monumento.    E’ stata l’occasione per condividere le tante attività che in questi anni hanno visto protagonista il Comitato di Noto, riassunte dalla presidente prof.ssa Coletta. Dal supporto nelle attività di accoglienza negli hub vaccinali presenti in città alla consegna dei farmaci e delle spese a domicilio in piena pandemia nel 2020, fino al prossimo corso per l’utilizzo del defibrillatore che i volontari terranno all’istituto superiore Matteo Raeli. Un impegno continuo, uno spirito di condivisione e un’etica comportamentale che durante questa settimana saranno “raccontati” anche ai giovani degli istituti comprensivi Melodia e Maiore, ai quali saranno distribuiti saponette e gel disinfettati donati proprio dalla CRI e dall’azienda Palmolive.   “Esporremmo con grande orgoglio a Palazzo Ducezio la bandiera della Croce Rossa Italiana - ha commentato il sindaco Corrado Bonfanti - ed esprimo il mio più grande apprezzamento al Comitato di Noto ed ai suoi volontari per essere stati sempre presenti, in un periodo che ci ha messo tutti a dura prova. Abbiamo sempre avuto davanti agli occhi una divisa rossa, che ci ha dato senso di tranquillità e serenità: il Comitato di Noto è cresciuto tantissimo, in numero di volontari e di attività, ma soprattuto è cresciuto in professionalità. Viva la Croce Rossa Italiana”. Tue, 04 May 2021 13:34:11 +0000 Siracusa L’Ust Cisl Ragusa Siracusa aderisce alla Giornata mondiale della salute http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30662-l-ust-cisl-ragusa-siracusa-aderisce-alla-giornata-mondiale-della-salute.html http://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30662-l-ust-cisl-ragusa-siracusa-aderisce-alla-giornata-mondiale-della-salute.html Anche l’Ust Cisl Ragusa Siracusa, così come sta facendo il sindacato a livello nazionale, aderisce all’iniziativa avanzata dal comitato italiano della campagna europea Diritto alla cura, promossa su Facebook: un click per “liberare” i brevetti dei vaccini da BigPharma con un milione di firme, una necessità urgente e indilazionabile (https://www.facebook.com/right2cure.it). “Non si può perdere altro tempo – sottolinea la segretaria generale dell’Ust Cisl Rg Sr, Vera Carasi – occorre “liberare” i brevetti dei vaccini dal controllo di BigPharma, con una sospensione almeno temporanea. Oggi, 7 aprile, ci sarà una diretta Facebook, dalle 18 alle 19:30, con decine di artisti e personalità della cultura e della scena nazionale, fra i più amati e prestigiosi, per una Giornata mondiale della salute davvero speciale: un cl