Corriere Del Sud - edizione online https://www.corrieredelsud.it/ Giornale on-line, periodico politico economico culturale di formazione e informazione it-it G7 Capri: focus su Ucraina e crisi in Medio Oriente https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32617-g7-capri-focus-su-ucraina-e-crisi-in-medio-oriente.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32617-g7-capri-focus-su-ucraina-e-crisi-in-medio-oriente.html Nicola Lener, il capo della delegazione italiana per il G7, ha partecipato ieri all'ultima riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari. L'isola sta tornando alla vita dopo la pausa invernale: gli alberghi e i negozi di lusso hanno riaperto, tutti presenti sull'isola simbolo del 'bel vivere' italiano. I turisti, che già riempiono le strade, si muovono agilmente nonostante le misure di sicurezza: la riunione ministeriale si terrà al Grand Hotel Quisisana, vicino alla 'piazzetta', cuore dell'isola, e gli ingressi sono sorvegliati con discrezione. A breve distanza si trova anche il 'media center', che da oggi ospiterà i 250 giornalisti accreditati. Gli abitanti dell'isola non sembrano disturbati: accettano con naturale saggezza e filosofia l'agitazione di questi tre giorni. Molti negozi espongono il cartello 'Capri dà il benvenuto al vertice del G7'. E come afferma un albergatore locale, "Ha da passa' 'a nuttata'". L'isola di Capri, il gioiello di fronte a Napoli, è stata blindata in occasione della riunione dei ministri degli Esteri del G7, che si terrà da oggi fino a venerdì. In un periodo di intensa tensione internazionale, seguito all'attacco dell'Iran a Israele e all'anticipazione di una possibile risposta da parte di Israele, le misure di sicurezza sono state rafforzate: 1400 uomini sono stati dispiegati, tra cui agenti di polizia, carabinieri, vigili del fuoco (con sommozzatori) e agenti in borghese; sono state mobilitate unità cinofile, elicotteri e quasi tutte le specialità delle forze dell'ordine, inclusi gli artificieri. Per assicurare la protezione delle delegazioni e degli eventi, le forze dell'ordine sorvegliano tutti i punti strategici dell'isola. I controlli sono stati intensificati ai varchi di accesso alla zona del vertice, con posti di blocco al porto e nel centro, e droni per monitorare dall'alto e prevenire qualsiasi minaccia. Le forze dell'ordine mantengono anche una presenza discreta sui traghetti e gli aliscafi per monitorare gli arrivi. La sorveglianza marittima è affidata alla Capitaneria di Porto e alla Guardia di Finanza; per tre giorni sarà imposto un divieto di attracco a Marina Grande, con una motovedetta che vigila sulle acque antistanti la Grotta Azzurra. Lo spazio aereo sull'isola è naturalmente protetto. A Napoli, presso il molo degli imbarchi, sono stati rafforzati i dispositivi di sicurezza e intensificati i controlli nei luoghi sensibili, come sinagoghe e luoghi di culto. A Capri, alcune aree sono da oggi inaccessibili, con restrizioni al transito per agevolare il movimento delle delegazioni e assicurare l'efficienza dei soccorsi. È stato inoltre potenziato il piano sanitario per fornire assistenza medica immediata in caso di necessità, con ambulanze e un servizio di elisoccorso. Intanto gli Stati Uniti hanno annunciato l'imposizione di nuove sanzioni contro il programma missilistico e di droni dell'Iran in seguito all'attacco di questo fine settimana contro Israele, prevedendo che alleati e partner adottino misure simili. "Queste sanzioni, insieme ad altre azioni, mirano a mantenere una pressione costante per limitare e ridurre le capacità militari dell'Iran e per affrontare la vasta gamma dei suoi comportamenti problematici", ha affermato Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.. Le misure, come ha spiegato Sullivan in una dichiarazione, si concentreranno principalmente sul programma missilistico e sui droni, sulle entità che supportano le Guardie Rivoluzionarie e sul ministero della Difesa iraniano. "Ci aspettiamo che i nostri alleati e partner impongano presto le loro sanzioni", ha detto, "che serviranno a mantenere una costante pressione per limitare e ridurre la capacità e l'efficacia militare dell'Iran". Israele potrebbe rispondere all'Iran e un attacco è considerato "imminente". Seguendo l'offensiva di Teheran con droni e missili sul territorio israeliano sabato notte, la comunità internazionale si interroga sulla reazione del governo di Benyamin Netanyahu. Mentre analisti e osservatori non sono concordi, gli Stati Uniti prevedono che la risposta israeliana sarà probabilmente circoscritta e mirata a obiettivi specifici fuori dall'Iran, per prevenire un'escalation più estesa, secondo quanto riportato dai media americani che citano funzionari USA. Al posto di un attacco diretto all'Iran, che potrebbe rischiare di trascinare la regione in un conflitto totale, fonti americane hanno indicato a NBC che Israele potrebbe prendere di mira i 'proxies' iraniani, come le milizie in Siria o Hezbollah in Libano. Si prevede che la risposta israeliana all'attacco iraniano sarà contenuta e includerà azioni contro le forze militari iraniane e i loro alleati fuori dall'Iran, secondo quanto riportato. Teheran ha messo in guardia che eventuali attacchi ai suoi interessi all'estero potrebbero portare a un'escalation. Funzionari israeliani hanno informato gli Stati Uniti sulle potenziali contromisure, che potrebbero cambiare dopo l'attacco di questo weekend, senza fornire dettagli specifici. Non è chiaro quando avverrà una risposta israeliana, ma potrebbe accadere in ogni momento. Secondo quanto riportato da Channel 12, il gabinetto di sicurezza israeliano ha deciso di rispondere "con determinazione e forza" all'Iran per dimostrare che Israele "non lascerà senza risposta un attacco così serio". Tuttavia, lo stesso canale ha indicato che Israele non vuole scatenare un conflitto regionale e cerca di coordinarsi con gli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha chiesto a trentadue paesi, compresa l'Italia, di imporre nuove sanzioni all'Iran. "Questa mattina ho inviato lettere a 32 paesi e ho parlato con numerosi ministri degli Esteri e rappresentanti governativi di tutto il mondo, chiedendo di sanzionare il programma missilistico iraniano e di classificare il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica come organizzazione terroristica".   Fonte Agi e varie agenzie       Wed, 17 Apr 2024 15:49:51 +0000 Prima pagina Gaia Zucchi: "La Vicina di Zeffirelli" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32616-gaia-zucchi-la-vicina-di-zeffirelli.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32616-gaia-zucchi-la-vicina-di-zeffirelli.html Un Inno alla Solidarietà Femminile e alla Rinascita della Fede" Un evento senza precedenti sta per illuminare Napoli, fondendo letteratura, musica e spiritualità, e diffondendo un'aura di solidarietà femminile. Il 23 aprile alle 18:00, presso la Chiesa di San Potito in Via Salvatore Tommasi 1, si terrà il ritorno, dopo 12 mesi dal suo debutto, del libro di successo "La Vicina di Zeffirelli" di Gaia Zucchi, che celebra l'amicizia femminile e la scoperta personale della fede cattolica attraverso un dialogo profondo con il Maestro Franco Zeffirelli. L'attrice, invitata dall'associazione culturale e musicale "Ad Alta Voce Ets", presieduta dal Maestro Carlo Morelli, ha desiderato la presenza della sua amica e sostenitrice, l'imprenditrice Lorena Rutigliano, fondatrice della LM, nota per il suo impegno verso le donne e il sociale. L'evento, curato dall'architetto Daniela Rinaldini, vedrà la partecipazione di eminenti figure come il giornalista Rai Giovanni Occhiello, moderatore dell'incontro, Walter Garibaldi e Andrea Di Bella alle letture, e gli interventi musicali del "That's Napoli Live Show", Mariano Lambiase e Andrea Sensale. L'incontro, ad ingresso libero, segna il primo appuntamento per la rinascita della storica Chiesa di San Potito, recentemente restaurata, che ospita opere di Nicolò De Simone, Giacinto Diano, Luca Giordano e Andrea Vaccaro. Gaia Zucchi, nata nell'abbraccio di Roma antica e eterna, ha intessuto la sua trama di vita con i fili dell'arte e della nobiltà. Cresciuta nell'ombra di figure storiche, si è distinta sul palcoscenico della vita, dove ha imparato a trasformare ogni esperienza in una perla di saggezza. La sua biografia è un affresco vivente che racconta di trionfi e sogni, di scene e di pagine scritte con il cuore. Nata a Roma nel 1970, ha origini aristocratiche da parte di madre. Ha un fratello e una sorella, Marco e Simona. Il suo bisnonno era il generale Rodolfo Corselli, giornalista e saggista di arti militari; mentre il nonno era il tenente del Regio Esercito Aldo Zucchi, decorato alla memoria medaglia d'oro al valor militare. Si è diplomata in recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia,allora diretto da Lina Wertmüller, dove si è formata con docenti come Goliarda Sapienza e Attilio Corsini, e ha anche conseguito la laurea in psicologia. Ha lavorato come fotomodella e, successivamente, è stata interprete di fotoromanzi sulle riviste Cioè e Lanciostory. Sono seguiti molti spot pubblicitari televisivi e temporanee apparizioni come showgirl a Che tempo che fa, Scommettiamo che e altre trasmissioni RAI. Nel 1995 viene diretta da Tinto Brass nel film Fermo posta Tinto Brass. Gaia Zucchi è stata attiva nel mondo dello spettacolo soprattutto nell'ultimo decennio del XX secolo, avendo preso parte a numerosi spettacoli teatrali, quali Voglia matta - Anni 60 di Attilio Corsini, e varie produzioni cinematografiche e televisive. Nel 2023 ha pubblicato un libro autobiografico, La vicina di Zeffirelli, in cui è descritta l'amicizia da lei avuta con il regista Franco Zeffirelli, suo mentore artistico. È stata sposata col produttore cinematografico Francesco Papa. Dal matrimonio è nato Leonardo, anch'egli produttore. In seguito ha avuto una relazione col produttore discografico Tullio Mattone. Dalla relazione con l'imprenditore napoletano Massimo Mignano è nata invece la figlia Mia. In occasione del centenario della nascita di Franco Zeffirelli,è uscito il romanzo di Gaia Zucchi, “La Vicina di Zeffirelli” (De Nigris Editori). Un libro “irriverente” e dall’animo ribelle. Proprio come l’autrice, Gaia Zucchi, attrice non convenzionale che, per la prima volta, si racconta in un’esplosione di ironia e sincerità. È un susseguirsi di storie di sogni infranti ed esauditi, fughe dalla normalità per inseguire le gioie più immense e nascoste.  Ma anche segreti e aneddoti di una vita sopra le righe, vissuta con delicatezza. Un racconto che gira intorno alla grande amicizia con il Maestro Zeffirelli, per oltre quindici anni suo vicino di casa, mentore e fonte d’ispirazione. “Gironzolo nel parco della mia nuova villa e vedo un signore, con delle cesoie, tagliare delle porzioni di siepi.  Lo riconosco immediatamente. Due occhi blu potentissimi. Inizio a sognare, sarebbe meraviglioso mi dirigesse in una trentina di pellicole. Ha avuto una grande fortuna nel conoscermi”, questo il ricordo del primo incontro col famoso regista.  In Teatro è stata diretta da registi del calibro di Attilio Corsini e Luca Ronconi.    “La vicina di Zeffirelli”, la cui prefazione è stata scritta da Maria Giovanna Elmi, è il suo primo romanzo   Wed, 17 Apr 2024 15:46:00 +0000 Corriere letterario La 14ª edizione dello State of the Union https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32615-la-14-edizione-dello-state-of-the-union.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32615-la-14-edizione-dello-state-of-the-union.html La 14ª edizione dello State of the Union si terrà a Firenze dal 23 al 25 maggio 2024. Leader globali, esperti di vari settori, studenti, politici e giornalisti si congregheranno presso l'Istituto Universitario Europeo per discutere le questioni più pressanti dell'agenda europea. L'evento include due giorni di conferenze e un giorno aggiuntivo dedicato alla celebrazione dell'arte e della cultura europea, in vista delle imminenti elezioni europee. Le sessioni della conferenza saranno trasmesse in diretta streaming sul sito web della SOU e ampiamente diffuse. La conferenza esplorerà temi cruciali come i futuri ampliamenti dell'Unione Europea, la demografia, la democrazia, lo stato di diritto, la politica industriale, e le transizioni digitale e verde, tutti di fondamentale importanza per le elezioni europee di giugno 2024. La sostenibilità sarà un tema centrale, con dibattiti incentrati sulla transizione verso l'energia verde per promuovere la coesione regionale e contrastare il cambiamento climatico. La trasformazione digitale sarà un altro ambito di discussione significativo, con esperti che valuteranno strategie per incrementare la competitività, sviluppare un'infrastruttura pubblica digitale robusta e affrontare le sfide poste dalla regolamentazione dell'intelligenza artificiale e della blockchain. Inoltre, la conferenza tratterà questioni urgenti come il rafforzamento della democrazia, il contrasto alle interferenze esterne e la risoluzione del conflitto in Ucraina. Lo State of the Union 2024 offrirà eccitanti opportunità di networking per tutti i partecipanti e i partner, oltre a stimolanti discussioni, il tutto ambientato nelle magnifiche cornici di Firenze. L'evento inizierà giovedì 23 maggio 2024 nel campus dell'EUI situato sulle colline di Firenze. Il programma prevederà sessioni dal vivo focalizzate sull'esplorazione dei temi attraverso diverse prospettive accademiche e politiche. Saranno presenti numerose occasioni per il networking e eventi sociali, offrendo la possibilità di incontrare e dialogare con esponenti del mondo accademico, industriale, della società civile, nonché con responsabili politici e funzionari dell'UE. Il 24 maggio 2024, i partecipanti si raduneranno ancora una volta con capi di Stato, leader dell'UE e internazionali, rappresentanti del settore privato e della società civile, per offrire le loro prospettive sui temi della conferenza attraverso interviste e dialoghi di alto livello. Nel pomeriggio, la conferenza si trasferirà al Palazzo Vecchio, storica sede del municipio di Firenze. Tutte le sessioni saranno trasmesse in diretta streaming sul sito web della SOU. Sabato 25 maggio, in occasione dell'evento conclusivo di The State of the Union 2024, l'Archivio Storico dell'Unione Europea inviterà il pubblico a visitare gli archivi e Villa Salviati. Grazie alla collaborazione con il nostro partner FAI, sarà possibile esplorare i magnifici giardini e gli edifici storici della villa, nonché le innovative volte che custodiscono la memoria dell'Europa. L'UEO preserva e rende accessibili per la ricerca gli archivi forniti dalle istituzioni dell'UE, seguendo la regola dei trent'anni per l'accesso ai documenti archivistici. Inoltre, raccoglie e conserva documenti privati di persone, movimenti e organizzazioni internazionali che hanno contribuito all'integrazione europea. Infine, supporta la ricerca storica sull'Unione europea, stimola l'interesse pubblico verso l'integrazione europea e aumenta la trasparenza delle istituzioni dell'UE. La conferenza sullo stato dell'Unione vedrà la partecipazione di oltre 30 sessioni e 160 prestigiosi relatori, tra cui: • Rima Alaily, Corporate Vice President e Deputy General Counsel, Microsoft • Leila Benali, Ministro per la Transizione Energetica e lo Sviluppo Sostenibile, Marocco • Laurence Boone, Ex Segretario di Stato per gli Affari Europei, Francia • Josep Borrell Fontelles, alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza • Martin Dvořák, ministro degli Affari europei, Repubblica ceca • Pierre Gramegna, direttore generale, Meccanismo europeo di stabilità • Wopke Hoekstra, commissario per l'Azione per il clima, Commissione europea • Věra Jourová, vicepresidente per i Valori e la trasparenza, Commissione europea • Jakub Kalenský, vicedirettore, Centro europeo di eccellenza per la lotta alle minacce ibride • Enrico Letta, ex primo ministro, Italia, e presidente, Istituto Jacques Delors • Ursula Owusu-Ekuful, ministro delle comunicazioni e della digitalizzazione, Ghana • Marcelo Rebelo de Sousa, presidente della Repubblica, Portogallo • Katerina Sakellaropoulou, presidente della Repubblica, Grecia • Margaritis Schinas, Vicepresidente, Commissione europea • Anne-Marie Slaughter, CEO New America • Dubravka Šuica, Vicepresidente per la Democrazia e la demografia, Commissione europea • Laurence Tubiana, CEO, European Climate Foundation (ECF) I membri della stampa che parteciperanno alla conferenza avranno accesso a sale stampa dedicate, spazi per le interviste e supporto per facilitare il contatto con i relatori dell'evento.   Fonte State of Union   Wed, 17 Apr 2024 15:41:50 +0000 Attualità Calcio a 5: la Pirossigeno Cosenza U17 campione provinciale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32614-calcio-a-5-la-pirossigeno-cosenza-u17-campione-provinciale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32614-calcio-a-5-la-pirossigeno-cosenza-u17-campione-provinciale.html La Pirossigeno Cosenza Under 17 vince la finale contro la Nuova Real Sorrento e si laurea campione provinciale, staccando contemporaneamente il pass per accedere alle finali regionali. Breve ma intenso il campionato provinciale di categoria, letteralmente dominato dai lupacchiotti, ripresisi prontamente dopo un iniziale passo falso.  Nella finale disputata ieri i rossoblù, opposti ad una squadra che ha dimostrato di saper difendere molto bene, passano in vantaggio con una rete di A. Madera prima di subire il gol del pari per effetto di una sfortunata autorete. Prima dell'intervallo è Dentini a sfiorare due volte la marcatura. Sono le prove generali del gol, che arriva nella ripresa con una splendida rovesciata da figurina Panini. Il classe 2007 è scatenato e va ancora a bersaglio con uno scavetto a scavalcare il portiere. Occasioni anche per M. Soliberto che impegna più volte l'estremo difensore avversario. Torna in partita la Nuova Real Sorrento con la rete del momentaneo 3-2 ma è ancora Dentini a chiudere definitivamente i giochi siglando il definitivo 4-2 che vale la tripletta personale e il successo della Pirossigeno.  Visibilmente soddisfatto a fine gara il tecnico rossoblù Pietro Cimino: "I miei sono stati formidabili, non hanno mollato un attimo. Eccellente il contributo dei ragazzi aggregati dall'Under 19, segno dell'ottimo lavoro svolto dal mio collega mister Alfarano".  Esprime la propria gioia per il risultato raggiunto anche Marco Soliberto, Responsabile del Settore Giovanile: "Si è rivelata ottima la scelta del club di investire nei giovani creando un settore che parte dai 4 anni. Decisione lungimirante e coraggiosa, mirata a far crescere il movimento del Calcio a 5 nel nostro territorio".  I lupacchiotti saranno presenti sabato al PalaCosentia in occasione dell'importantissimo match della prima squadra con la Sandro Abate Avellino e riceveranno il giusto tributo degli sportivi e tifosi rossoblù. Tue, 16 Apr 2024 08:09:09 +0000 Cosenza Infortuni sul lavoro: un'intesa per favorire i pazienti https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32613-infortuni-sul-lavoro-un-intesa-per-favorire-i-pazienti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32613-infortuni-sul-lavoro-un-intesa-per-favorire-i-pazienti.html Una sinergia tra Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Catania, UniCt e Inail per garantire ai medici formazione e informazione, e ai pazienti, tutela e prestazioni efficaci. È quanto è emerso dal convegno “I certificati medici nella tutela degli infortuni sul lavoro” che si è svolto il 13 aprile presso l’Aula Magna “Ferdinando Latteri” della Torre Biologica di Catania. Il Convegno, organizzato dall’OMCeO di Catania, Inail e Università etnea ha trattato i temi burocratico-amministrativi che ogni medico deve conoscere riguardo le certificazioni mediche e la tutela dell’infortunio sul lavoro, gli adempimenti telematici, l’idoneità al rientro professionale, l’Accordo Inail - Fondo Sanitario Nazionale del 2019 per i rapporti economici connessi all’erogazione delle prestazioni.  Il confronto, primo di altri che le parti hanno fatto intendere di voler promuovere in futuro, è stato alimentato da protagonisti regionali e nazionali. Moderato da Patrizio Rossi (sovrintendente sanitario centrale Inail) e Cristoforo Pomara (professore ordinario e direttore Scuola di specializzazione in Medicina Legale di UniCt) il dibattito ha visto la partecipazione di Venerando Rapisarda (professore ordinario di Medicina del Lavoro di UniCt), Alfio Saggio (presidente OMCeO di Catania) e Agatino Cariola (direttore Centrale Rapporto Assicurativo INAIL).  «Non è un bel momento per la sanità italiana, e la recente lettera scritta dai 14 scienziati lo conferma - ha affermato Alfio Saggio, presidente OMCeO di Catania - cerchiamo con questi confronti di sopperire a determinati disguidi che si sono creati sulla certificazione degli infortuni. Abbiamo voluto questo momento di aggiornamento con Inali e UniCt per cercare di mettere a punto un protocollo d’intesa per snellire pratiche e iter amministrativi e favorire i pazienti, specialmente quando incappano negli infortuni sul lavoro». «Siamo lieti di aver avviato una collaborazione con l’Ordine - ha dichiarato Diana Artuso, direttrice Inail Catania - siamo partiti dalla condivisione di un pensiero comune: mettere al centro le esigenze dei pazienti e degli infortunati. Questi ultimi, devono trovare interlocutori preparati, che siano consapevoli dei diritti, delle prestazioni e delle tutele che vengono assicurati dall’Istituto». «Il tema riguarda tutti i medici che si trovano ad interagire con un paziente che ha avuto un infortunio sul lavoro, e questo avviene nei Pronto Soccorso e anche presso gli studi di medicina generale», ha aggiunto Giuseppe Distefano, responsabile scientifico del Corso. «Il tema del convegno è essenziale perché il ruolo dei medici è diventato fondamentale anche ai fini di assicurare le giuste tutele agli infortunati sul lavoro e i soggetti che hanno contratto malattie professionali - ha affermato Agatino Cariola, direttore centrale Rapporto Assicurativo Inail - il ruolo che essi svolgono nella redazione dei certificati medici indirizza l’utente ad avere la giusta prestazione». «Alla luce degli eventi di cronaca che tragicamente siamo costretti a seguire - ha concluso Cristoforo Pomara - l’attività certificativa soprattutto nell’ambito dell’infortunistica è fondamentale. Il certificato assume un atto che la Repubblica paragona all’atto notarile. Al medico è demandato un ruolo importante che è quello di una corretta certificazione, che è un marker importante per valutare anche la correttezza di un datore di lavoro nei confronti del dipendente».   Tue, 16 Apr 2024 08:02:58 +0000 Catania Nuova sala per il Museo di Palazzo Pretorio di Prato https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32612-nuova-sala-per-il-museo-di-palazzo-pretorio-di-prato.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32612-nuova-sala-per-il-museo-di-palazzo-pretorio-di-prato.html Sono passati dieci anni dalla cerimonia ufficiale di inaugurazione del Museo del PalazzoPretorio di Prato che aprì il 12 aprile 2014, dopo un complesso restauro del Palazzo, iniziato nel 1998, sede dal 1912 del Museo Civico. E molti sono stati i progetti realizzati, guidati da un unico obiettivo: essere interprete della contemporaneità di ogni tempo e diventare sempre più inclusivo. “Festeggiamo i 10 anni dall’apertura del Museo di Palazzo Pretorio con la presentazione di una nuova sala, a dimostrazione che il Pretorio non è mai rimasto fermo: mostre, nuove sale, linguaggi inclusivi, un polo culturale autism friendly, sono la testimonianza di come l’arte sia capace di coinvolgere tutti con la sua bellezza e la sua capacità di comunicare. Da oggi al primo piano si potranno ammirare opere del ‘400 e ‘500 provenienti dai depositi, grazie alla volontà di investire per valorizzare il patrimonio esistente”, dichiara Matteo Biffoni Sindaco del Comune di Prato. Un anniversario significativo, quello del decennale, che il Museo condivide con la comunità rendendo godibili diciassette opere chefino ad ora sono state custodite nei depositi e adesso trovano collocazione nella nuova sala “Dai depositi al museo: dipinti del Quattrocento e del Cinquecento”, posta al primo piano nell’area recentemente restaurata dell’antico Monte dei Pegni. Il percorso espositivo così si amplia con un nucleo di maestri del Quattrocento che documentano il clima culturale che si riflette nelle tante botteghe attive a Firenze e nelle periferie; e con la preziosaraccolta di Sacre Famiglie e di Madonne con Bambino del secolo XVI composta da dieci dipinti. La nuova sala rientra in un progetto di ampliamento dell’offerta museale che vedrà a breve altri due spazi dedicati, rispettivamente,“Prato prima di Prato” con reperti archeologici provenienti dal territorio e dalla vicina area di Gonfienti, sede di un insediamento etrusco del VI secolo avanti Cristo, arricchito anche da contenuti multimediali, e al Museo del Risorgimento, con una raccolta di cimeli dell’antico Museo del Risorgimento che dai primi del Novecento fu allestito nel Pretorio e ancora conservati nei depositi. “In questi dieci anni, il Museo civico di Palazzo Pretorio è diventato un punto di riferimento nel panorama non solo toscano. Un lavoro costante - in prima fila la Direttrice Rita Iacopino, tutto lo staff ed il Comitato scientifico - ha consentito di intrecciare relazioni e consolidare ed arricchire un patrimonio inestimabile. La scelta dell'amministrazione di ampliare il percorso della Collezione recupera l'idea del progetto di Gae Aulenti e Bianca Ballestrero e restituisce con ancora maggiore aderenza la storia non solo artistica del nostro territorio”, aggiunge Simone Mangani, Assessore alla cultura del Comune di Prato.  Questi allestimenti si aggiungono al recente percorso parallelo multisensoriale arricchito di contenuti interattivi, opere da toccare e da ascoltare, guide nella lingua dei segni, nuovi device multimediali. Il Museo celebra il decennale proponendo anche un originale programma di eventi, performance, danza, laboratori, musica, incontri a tema e attività, rivolte a pubblici diversi.   “DAI DEPOSITI AL MUSEO: DIPINTI DEL QUATTROCENTO E DEL CINQUECENTO” Per rendere il patrimonio sempre più fruibile, al percorso espositivo si aggiungono diciassette dipinti fino ad ora conservati nei depositi del Museo di Palazzo Pretorio. “Consapevoli che un museo debba essere aperto e fruibile, proponiamo questa scelta di tele e tavole dipinte nella convinzione che tutto il patrimonio conservato debba essere sempre più visibile e accessibile. Molte delle opere presentate non hanno attribuzioni certe o sono state realizzate da maestri poco conosciuti: facendole uscire dalla penombra dei depositi, le mettiamo a disposizione di studiosi e di ricercatori che possano concorrere a svelarne la loro storia. Questa sala diventa dunque un luogo di studio, aperto a tutti”, spiega Rita Iacopino Direttrice del Museo di Palazzo Pretorio. Le opere esposte nella nuova sala sono state presentate al pubblico in occasione di mostre temporanee, oppure hanno trovato posto in precedenti allestimenti del Museo Civico. Sono dunque altricapolavori delle collezioni comunali, non inseriti nel percorso pensato per la riapertura del Pretorio nel 2014. Questi dipinti trovano finalmente una collocazione adeguata in una delle sale dell’antico Monte dei Pegni, grazie all’ampliamento degli spazi espositivi restaurati e inaugurati con la mostra Legati da una cintola. Bernardo Daddi e l’identità di una città nel settembre 2017. Il nucleo di dipinti di maestri del Quattrocento apre uno spaccato su nomi meno noti, ma protagonisti di quella temperie culturale animata dalle tante botteghe che soprattutto a Firenze contribuiscono allo sviluppo di temi e modi stilistici derivati dagli artisti più importanti. Gli scambi tra botteghe maggiori e botteghe minori che lavorano in prossimità e che condividono spesso fornitori e committenti concorrono a diffondere e a ripetere modelli, ma anche ad aggiornare stile e tecnica e a tramandare le professionalità. Questo il clima narrato dalle bellissime tavole dipinte, pensate soprattutto per la devozione privata in cui accanto ad attribuzioni consolidate emergono le incertezze su nomi che ripetono caratteristiche e particolari riconducibili, più che a un autore, a una bottega o a un ambito di influenza. Solo Tommaso di Piero Trombetto, grazie a studi che ne hanno ricostruito l’iter artistico, è un pittore documentato a Prato: a lui e alla sua bottega si deve il perdurare del linguaggio di Filippino Lippi nel territorio pratese con accenti popolari e di semplificazione dei temi, che si traducono in un linguaggio facilmente comprensibile. Il bel tondo con la Madonna con Bambino esemplifica il ritardo di questo linguaggio ancora fortemente legato alla traduzione di modelli quattrocenteschi a confronto con le Sacre famiglie qui esposte che - di poco successive - parlano già un linguaggio cinquecentesco.   La piccola raccolta di Sacre Famiglie e di Madonne con Bambino del secolo XVI è composta da dieci dipinti: la bellezza e la vivacità artistica delle composizioni fa emergere la ricchezza della terra di Prato, in cui, all’ombra della grande Firenze, si cimentano personalità meno note che dalla capitale medicea si irradiano nelle periferie, rielaborando un linguaggio condizionato dalla cultura artistica dominante. Come già nel Quattrocento, modelli di dipinti dei maestri famosi si propagano anche nel Cinquecento, diffondendo repliche di opere spesso su esplicita richiesta del committente. I modelli sono quelli di Raffaello e soprattutto di Andrea del Sarto, considerato l’artista più copiato nel panorama artistico del periodo al quale Vasari riconosce il primato dell’invenzione, del disegno e del colorire e che Filippo Baldinucci considera «il miglior pittore che abbia avuto la Toscana». Si copia per studio o per inganno, ma nelle versioni qui esposte, di tipo “interpretativo”, prevale l’esercizio di omaggio al maestro, reinterpretando - in modo talvolta veramente originale - modelli di opere in quel tempo visibili a Firenze o conosciute attraverso i disegni preparatori. L’abbondanza di questi esemplari, alcuni dei quali provenienti dall’Ospedale della Misericordia e Dolce, testimonia una cultura periferica, ma non per questo meno attenta al sentire contemporaneo, in cui prevalgono quelle istanze devote che prima con Fra’ Bartolomeo e poco dopo con Andrea del Sarto segnano la cultura artistica pratese dominata da Pierfrancesco Riccio, maggiordomo e segretario di Cosimo I de’ Medici, collegato all’ambiente fiorentino riformato e protettore di artisti quali ZanobiPoggini e Giorgio Vasari, nonché benefattore dell’Ospedale della Misericordia. Il restauro di gran parte delle opere esposte in questa sala è stato sostenuto dal Lions Club Prato Castello dell’Imperatore e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.   10 ANNI DEL MUSEO DI PALAZZO PRETORIO: IL RACCONTO DI UNA VISIONE IN DIVENIRE. EVENTI, PERFORMANCE, INCONTRI Il Museo celebra il decennale proponendo anche un originale programma di eventi, performance, danza, laboratori, musica, incontri a tema e attività, rivolte a pubblici diversi, a sottolineare la centralità del museo nella vita culturale cittadina. Il Pretorio continua ad essere palcoscenico di azioni performative nel progetto di Teresa Megale “La scena del Pretorio - La reinvenzione performativa (2014-2024)”, dove l’attrice, autrice e regista Elena Bucci (15 aprile), il ballerino, coreografo e artista Virgilio Sieni (15 maggio) e la compagnia teatrale Binario di scambio (30 maggio)entrano in dialogo con il prezioso patrimonio artistico e la variegata articolazione spaziale del museo, nel segno della contaminazione con la creatività contemporanea. Perdura il rapporto di collaborazione con le istituzioni cittadine, tra cui si ricordano la Camerata Strumentale con la Scuola di Musica G. Verdi, che fin dall’apertura ha accompagnato con concerti e momenti musicali l’attività museale e che è partner consolidato di “Colazione ad Arte”, la fortunata iniziativa che da anni si ripete la prima domenica del mese; è rafforzata la collaborazione con i musei del sistema della PratoMusei, inoltre sono stati sempre più stringenti negli anni i rapporti con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, soprattutto per la gestione del Mulino e degli scavi di Gonfienti, e con la Fondazione Casa Pia dei Ceppi, con la quale da poco è stato stipulato un accordo di collaborazione per la valorizzazione di Palazzo Datini. Tra le iniziative legate a musica, cinema e letteratura in programma anche #PretorioYoung, con gli studenti della 3cl del Liceo Linguistico Livi di Prato che, guide per un giorno, ci conduconoalla scoperta del Museo attraverso un percorso interattivo che lega l'arte alla musica (25 maggio). Questa iniziativa rappresenta un momento di restituzione molto importante, visto il legame sempre più forte che si è instaurato negli anni con tutti gli istituti scolastici della città e della provincia. Altri eventi come la proiezione del docufilm Salomè. Genio e passione di Gabriele Cecconi e Francesco Tasselli, incentrato sulla vicenda di Lucrezia Buti e del Banchetto di Erode, dipinto da Filippo Lippi nel Duomo di Prato (10 maggio) o la presentazione di Sentieri, nuovo testo poetico di Giovanni Nuti, -accompagnato dalle musiche del Maestro Marco Baracchino (6 giugno) – sono un’ulteriore testimonianza della variegata attività del museo. Dal 20 al 29 aprile il museo ospiterà la mostra PretorioAPERTO – 10 anni 1000 sguardi, in collaborazione con la Fondazione Opera Santa Rita con i lavori di alcuni ragazzi con sindrome dello spettro autistico del Centro “Silvio Politano” che, ispirati alla collezione del Pretorio, offrono una chiave di lettura alternativa di alcune opere, secondo il loro punto di vista; uno spazio di confronto, conoscenza e dialogo con le diversità. Nel Segno e nel Colore è invece l’esposizione dedicata all’artista Primo Tamagnini, a cura di Giulia Ballerini, con opere inedite mai esposte. Tamagnini, classe 1936, continua ancora oggi la sua produzione con freschezza e rinnovata ricerca (24 maggio). Con questa mostra si inaugura una nuova rassegna dedicata ad artisti pratesi contemporanei viventi come. Tamagnini, espressione della vivacità artistica della nostra città. Tra gli appuntamenti, visite guidate alla nuova sala Dai depositi al museo: dipinti del Quattrocento e del Cinquecento (13 aprile) e l’incontro La costruzione del museo: una conversazione con gli architetti Marco Magni, Piero Guicciardini e Francesco Procopio e col grafico Stefano Rovai, che parleranno del progetto di allestimento del Museo (17 aprile) e della sua modernità a dieci anni dalla realizzazione. Non mancano in calendario tante attività per famiglie e bambini, che rappresentano dei momenti di particolare condivisione del nostro patrimonio con tutta la comunità. Tue, 16 Apr 2024 07:59:15 +0000 Arte 3 milioni per il completamento del Lido Comunale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32611-3-milioni-per-il-completamento-del-lido-comunale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32611-3-milioni-per-il-completamento-del-lido-comunale.html Il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, insieme all’assessore con delega al Lido Comunale Carmelo Romeo, ha incontrato ieri a Palazzo San Giorgio il deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro ed i consiglieri comunali del partito Antonino Maiolino, Federico Milia e Roberto Vizzari. L’incontro è stato l’occasione per la trasmissione ufficiale al Comune di Reggio Calabria del Decreto attuativo del Ministero della Cultura, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che prevede un finanziamento di 3 milioni di euro dettato dall’emendamento alla Legge di Bilancio 2023 firmato dal parlamentare reggino, divenuto parte sostanziale dei finanziamenti già previsti per la realizzazione del nuovo Lido comunale. «Da palazzo San Giorgio lanciamo un messaggio positivo di grande collaborazione – ha spiegato Falcomatà – per il quale ringrazio il Deputato Francesco Cannizzaro. Il decreto di finanziamento che ci è stato consegnato costituisce una parte importante che si aggiunge alle quote già individuate ed ai lavori già in corso per la riqualificazione complessiva del nostro Lido comunale. Il primo progetto, da 1,5 milioni, è già andato in appalto ed i lavori sono già in corso, con l'abbattimento di alcune cabine e la rigenerazione di tutte le aree esterne. Altri 2,5 milioni arrivano invece dalla Soprintendenza, progetto per il quale è già in corso la conferenza dei servizi e che prevede la riqualificazione delle cabine. I tre milioni dell’emendamento Cannizzaro, che formalmente giungono oggi tramite il Decreto attuativo del Ministero della Cultura di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, risultano fondamentali per il completamento dell’opera. E' una buona notizia, nel concreto, ma soprattutto il segno di come le istituzioni siano in grado di unirsi e collaborare di fronte ad argomenti fondamentali per il futuro del nostro territorio». «Il progetto in fase di ultimazione – ha concluso il primo cittadino – intende mantenere l’anima popolare che ha sempre caratterizzato il lido, una struttura storica per la nostra Città. Ma in una parte, quella centrale, le cabine verranno accorpate e nasceranno degli spazi ricettivi più grandi e confortevoli, da utilizzare anche fuori dal periodo estivo, che consentiranno nel tempo la destagionalizzazione dell’offerta turistica. Ed in questo contesto sarà naturalmente riqualificata anche la storica Torre Nervi, che tornerà ad essere una delle strutture di pregio più rappresentative del nostro fronte mare. Ci sono buone prospettive poiché abbiamo già ricevuto delle proposte sul successivo utilizzo del Lido, ma aspettiamo prima di completare i lavori». «Ringrazio il Sindaco Falcomatà e la sua struttura per il garbo istituzionale con cui ci hanno accolti. L’incontro odierno – ha affermato l’On. Cannizzaro – è stata la dimostrazione tangibile di come si possa fare opposizione anche in termini concreti, lavorando per la Città, per il bene comune, pur restando diametralmente opposti nelle rispettive posizioni e convinzioni politiche. Insieme ai membri del Gruppo consiliare del mio partito, Maiolino, Milia e Vizzari, abbiamo simbolicamente voluto consegnare il decreto attuativo per sensibilizzare la Giunta comunale sull’importanza di questo atto e delle cifre che porta in dote, con l’obiettivo di far tornare il Lido comunale ai fasti d’un tempo, ridando il giusto valore sociale ad un bene fondamentale tanto per i cittadini di Reggio quanto in chiave turistica. Siamo costruttori di futuro. Ecco perché Forza Italia continuerà a fare opposizione politica a questa Amministrazione comunale, ma sempre con lo stesso fine: lavorare affinché il nostro territorio possa avere lo sviluppo che merita».   Tue, 16 Apr 2024 07:51:30 +0000 Reggio Calabria "Eleonora Duse raccontata… ai ragazzi e alle ragazze": un progetto didattico innovativo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32610-eleonora-duse-raccontata-ai-ragazzi-e-alle-ragazze-un-progetto-didattico-innovativo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32610-eleonora-duse-raccontata-ai-ragazzi-e-alle-ragazze-un-progetto-didattico-innovativo.html Negli ambiti del progetto “Undulna” (dal titolo di una lirica di Gabriele D’Annunzio) - che celebra il centenario di Eleonora Duse e il suo rapporto con la letteratura - sotto la direzione scientifica del prof. Pierfranco Bruni, componente del Comitato Nazionale Celebrazioni Duse del Ministero della Cultura e responsabile unico della Comunicazione, prende forma, fra le varie iniziative, l’idea di coinvolgere le giovani generazioni nel progetto de quo. A tal fine, al video ufficiale di "Undulna" è stato abbinato anche un breve filmato di circa sei minuti, che condensa in una breve sessione temporale le notizie rilevanti afferenti al percorso artistico ed umano della Duse attraverso l'utilizzo di un linguaggio scorrevole e fruibile, nonché di una grafica accattivante. “Eleonora Duse raccontata… ai ragazzi e alle ragazze”, questo il titolo del lavoro scaturito da una idea di Anna Montella, che ne ha curato anche la realizzazione video-grafica. L'ideazione del progetto matura e prende forma in una logica di micro-learning, un promettente ambito in tendenza crescente a livello educativo, fortemente influenzato dal web e dall’evoluzione registrata dai contenuti digitali e basato sulla creazione di piccole unità di conoscenza: un approccio la cui applicazione nella didattica offre la possibilità di strutturare percorsi di apprendimento agili e innovativi. Dunque, pillole di insegnamento "lean", focalizzate su un argomento specifico. Il concetto di fondo è infatti che più le unità didattiche sono piccole e dettagliate, più rimangono impresse nella mente di qualsiasi studente, di ogni età ed ogni livello culturale ed accademico, che in questo modo sostanzialmente le interiorizza con maggiore facilità. Tue, 16 Apr 2024 07:46:59 +0000 Cultura "Naturosa Bike & CO. Ragusa": Ancora risultati a Palermo e Terracina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32609-naturosa-bike-co-ragusa-ancora-risultati-a-palermo-e-terracina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32609-naturosa-bike-co-ragusa-ancora-risultati-a-palermo-e-terracina.html Ancora un altro fine settimana ricco di stimoli per la Naturosa Bike & Co. Ragusa. A Palermo, i piccoli sono stati impegnati, sabato scorso, nel Bicimparo caratterizzato da giochi di abilità e sprint mentre il giorno successivo hanno disputato la prima prova della Coppa Sicilia giovanissimi sul monte Pellegrino. Il gruppo ibleo è stato accompagnato dal presidente Giuseppe Nascondiglio e dal diesse Gianluca Zaccaria. A partecipare ad entrambi gli appuntamenti in mountain bike sono stati: Mattia Boscarino, Carlo Avola, Paolo Alì, Flavio Parisi, Lorenzo Gualato, Michele Scala, Giulio Pelliccia e Simone Pluchino. Su strada, invece, la Naturosa Ragusa è stata di scena a Terracina, nel Lazio, per il trofeo Falcone, la kermesse a cui hanno partecipato tutti i team più in forma d’Italia. La squadra iblea era presente con Giovanni Distefano che è arrivato al traguardo con il gruppo, un po’ più attardati Flavio Schembari e Luciano Marino. Non è partito, invece, Samuele Basile a causa di un forte raffreddore. Il team è stato accompagnato, in questo caso, da Maurizio Schembari e si è dovuto confrontare con un nutrito numero di avversari: solo nella categoria juniores erano in 140. “Ancora una volta – sottolinea il presidente Nascondiglio – una prestazione sopra le righe da parte di tutti i nostri ragazzi, sempre considerando che ci confrontiamo con realtà nazionali. E però l’unico modo per crescere ancora è questo. Noi ci crediamo ed è per tale ragione che ci stiamo provando. E continueremo a farlo sino a che non arriveranno le risposte che auspichiamo”. Fri, 12 Apr 2024 08:39:25 +0000 Ragusa Basilicata e Calabria unite per il “POLLINORIENTEERING” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32608-basilicata-e-calabria-unite-per-il-pollinorienteering.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32608-basilicata-e-calabria-unite-per-il-pollinorienteering.html Martedì 9 aprile, nella sede istituzionale dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, presso il complesso monumentale Santa Maria della Consolazione a Rotonda, è stato presentato in anteprima il progetto “POLLINORIENTEERING 2025”, manifestazione sportiva internazionale di corsa orientamento, in programma dal 23 al 27 aprile 2025. Si tratta di un evento di altissimo livello con due gare inserite nel calendario ufficiale FISO che coinvolgerà centinaia di atleti italiani e accompagnatori e culminerà con la XXX edizione del LATINUM CERTAMEN - Coppa dei Paesi Latini, la cui organizzazione è stata assegnata all’Italia. L’importantissima manifestazione è stata affidata dalla Federazione Italiana Sport Orientamento a: ASDSportleader, ASD Estrema Outdoor e Polisportiva Valle Argentino, tre associazioni sportive di riconosciuta esperienza organizzativa a livello nazionale che pur residenti in regioni diverse hanno già raccolto con successo nel 2019 i frutti di una sinergia tecnico-organizzativa. Presenti all’incontro il presidente del Parco del Pollino, Valentina Viola; il presidente del GAL Pollino, Domenico Pappaterra; il direttore del GAL La Cittadella del Sapere, Gaetano Mitidieri; il presidente della Federazione Italiana Sport Orientamento, Sergio Anesi; i rappresentanti dei comuni; il delegato Sport e Salute Basilicata, Matteo Trombetta e numerosi operatori del territorio. Angelo Napolitano e Sandro Passante, responsabili del comitato organizzatore, hanno ribadito che la riuscita di un evento complesso come questo, passa dalla condivisione con le Istituzioni direttamente interessate, Ente Parco Nazionale del Pollino in primis, Regioni Calabria e Basilicata, GAL, Province di Cosenza e di Potenza, oltre ai Comuni di Rotonda, Saracena, Mormanno, deputate alla tutela, alla promozione  e alla valorizzazione del territorio in collaborazione con gli operatori del luogo. «Il 2025 sarà un anno importante per il nostro territorio – ha dichiarato Valentina Viola, presidente del Parco del Pollino - perché avremo l’onore di ospitare due gare Fiso e la XXX edizione del LATINUM CERTAMEN. La FISO ha scelto il Parco del Pollino che sarà protagonista insieme ai comuni di Saracena, Rotonda, Mormanno, a tutto il territorio e alle realtà imprenditoriali». «Devo esprimere la mia gratitudine alla FISO e al suo presidente per aver scelto il nostro territorio  - ha dichiarato Domenico Pappaterra, presidente del Gal Pollino – Grazie anche al generale Sandro Passante, Armando Nuzzone e ad Angelo Napolitano perché attraverso le loro associazioni si potrà realizzare questo primo grande obbiettivo che noi supporteremo». «Queste attività – ha evidenziato Gaetano Mitidieri, direttore del GAL La Cittadella del Sapere – possono essere un vero attrattore per un possibile sviluppo dell’area. Supporteremo questo evento inserendolo nella nuova programmazione che avrà inizio a gennaio 2025». «Ho visto tanto entusiasmo, tanta preparazione, un alto livello di competenza – ha dichiarato Sergio Anesi, presidente della Federazione Italiana Sport Orientamento – ma soprattutto ho visto il territorio che è vicino a questa proposta della FISO, una proposta che vedrà tre gare con centinaia e centinaia di persone provenienti da tutta l’Italia e da 21 nazioni estere che garantiranno al territorio una visibilità notevole nei giorni dell’evento ma che poi saranno anche dei buoni testimonial. Un’opportunità dunque per la Basilicata e la Calabria di richiamare l’attenzione sui propri territori».   L’orienteering è una disciplina sportiva che si svolge nei boschi e nei borghi e rappresenta uno strumento strategico per la promozione e la valorizzazione di territori come il Parco Nazionale del Pollino in quanto permette di estendere la stagione turistica tradizionale, distribuire la domanda sportivo-turistica più ampiamente nell’area, attrarre nuovi flussi di visitatori e creare o consolidare un’immagine favorevole per un determinato territorio. La COPPA DEI PAESI LATINI nasce nel 1994 per promuovere lo sport come elemento trainante nei processi di integrazione e contribuire in modo efficace a diffondere la cultura del rispetto e della convivenza fra persone provenienti da paesi e culture diverse, accomunati, in questo caso, dal fatto di avere, come lingue ufficiali e predominanti, degli idiomi di derivazione latina. Attualmente sono 21 i Paesi componenti della Coppa dei Paesi Latini:Spagna, Francia, Italia, Portogallo, Romania, Belgio, Brasile, Colombia, Mozambico, Argentina, Venezuela, Svizzera, Uruguay, Cile, Costarica, Paraguay, Perù, Guatemala, Ecuador, Messico, Repubblica Dominicana. Fri, 12 Apr 2024 08:33:52 +0000 Sport Il Gargano vola con Ariosa, un festival unico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32607-il-gargano-vola-con-ariosa-un-festival-unico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32607-il-gargano-vola-con-ariosa-un-festival-unico.html Bolle di sapone, mongolfiere, falchi, aeromodelli e ultraleggeri in volo, un concerto all’alba, sospeso tra cielo e terra, Yoga e Tai Chi, danza aerea e osservazioni astronomiche: dal 19 al 21 aprile si respirerà un’aria magica a San Giovanni Rotondo. ARIOSA, il festival che si dà delle arie celebra un elemento vitale. Il programma è stato presentato a Foggia, nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana. “È un ulteriore tassello di promozione turistica della nostra città, famosa in tutto il mondo grazie a San Pio, ma che ha tanto altro da offrire – ha affermato il Sindaco di San Giovanni Rotondo, Michele Crisetti -. Partendo proprio da Padre Pio, venuto a San Giovanni Rotondo per respirare aria buona, abbiamo costruito un festival che racchiude elementi identitari della nostra terra, con uno sforzo di originalità. Ci sembra il modo migliore per promuovere l’intero territorio”. Il Gargano vola con ARIOSA. Il festival è organizzato dal Comune di San Giovanni Rotondo e curato dalla società Pugliaidea, con il patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Foggia, e con il contributo della BCC San Giovanni Rotondo. È un evento unico nel suo genere nel Sud Italia. “San Giovanni Rotondo presenta tutta una serie di attrattori da valorizzare – ha spiegato la project manager Ester Fracasso -. E anche l’aria può diventare un attrattore turistico. È una sorta di rivoluzione: un territorio si ‘vende’ l’aria, perché è un bene prezioso, ma soprattutto, ormai, l’aria buona è rara”. Il festival si inserisce in un’azione integrata di promozione turistica, intensificata in vista del Giubileo 2025, e culminata nel progetto San Giovanni Rotondo Accogliente per Vocazione, nuovo brand della città. Il Comune di San Giovanni Rotondo, peraltro, fa parte dell’Associazione Città dell’Aria che riunisce amministrazioni comunali, aeroclub, avioclub, associazioni e soggetti pubblici e privati legati alla tradizione del volo, con lo scopo di valorizzare e promuovere l’avioturismo. Alla presentazione della prima edizione di ARIOSA sono intervenuti anche il Maestro Antonio Aucello, direttore artistico del Concerto per l’Aria, Nicola Loviento, Presidente del Foto Cine Club Foggia, e Graziano Ercolino, Presidente dell’Associazione AliGargano Odv e gestore dell’Aviosuperficie del Gargano. Al termine della conferenza stampa è stato proiettato il video di lancio dell’evento, realizzato da Mario Clarendon in stop motion. IL PROGRAMMA | Il festival ARIOSA si aprirà venerdì 19 aprile, alle 18, in Piazza dei Martiri. Sarà inaugurata la mostra fotografica ‘Sguardi Ariosi’ a cura del Foto Cine Club Foggia e Provo.Cult Aps Ets San Giovanni Rotondo. Nel chiostro di Palazzo di Città, invece, alle 18.30, è previsto l’incontro ‘L’aria ci fa belli’ con esperti di salute e benessere. Artisti di strada e la Rizzaband animeranno l’APERIOSA, aperitivo al centro storico con prodotti di eccellenza locale a cura dell'Associazione Pirgiano Borgo Antico Aps. La prima giornata si chiuderà con uno spettacolo di danza aerea in Piazza dei Martiri. Intenso il programma di sabato 20 aprile, a partire dalle 6, con la musica all’alba del Concerto per l’Aria nel piazzale del nuovo Santuario di Padre Pio. Si esibirà anche l’Aria Sonora Quartet, formazione nata per l’occasione, con percussioni, contrabbasso, fiati dal mondo e didgeridoo. Dalle 10, nell’Aviosuperficie del Gargano, in Contrada Macerone, sono previste esperienze di volo ultraleggero a cura dell’Associazione AliGargano Odv in collaborazione con AliGargano Asd, un’esibizione acrobatica di aeromodelli, un’esibizione di volo del Falco Sacro e musica dal vivo con la Dizzie Jazz Band. Al Parco del Papa, sempre dalle 10, sono previsti laboratori olistici di Yoga e Tai Chi e un laboratorio teatrale. Nel corso della giornata, il gruppo Astrogargano accompagnerà i visitatori alla scoperta dei tesori nascosti dell’aria con l’osservazione del sole e del cielo notturno al telescopio. Dalle 17 c’è un flashmob dedicato ai bambini con le bolle di sapone e alle 18 si vola in mongolfiera. Domenica 21 aprile, alle 10, da Corso Regina Margherita partiranno un’escursione di trekking al Monte Castellana e una visita al centro storico di San Giovanni Rotondo. Partecipa alle iniziative anche il Club per l’Unesco di Foggia. Il Festival si chiuderà con il concerto finale, Suonòvia, in Corso Regina Margherita. Fri, 12 Apr 2024 08:30:14 +0000 Cultura Un calabrese all'Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32606-un-calabrese-all-accademia-del-belcanto-rodolfo-celletti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32606-un-calabrese-all-accademia-del-belcanto-rodolfo-celletti.html Sono stati selezionati tra Martina Franca, Bruxelles e Vienna i nuovi allievi dell'Accademia del Belcanto "Rodolfo Celletti", promossa dalla Fondazione Paolo Grassi, in collaborazione con il Festival della Valle d'Itria, e annoverata tra le scuole di eccellenza nazionale operanti nell'ambito dell'altissima formazione musicale. In seguito alle audizioni svoltesi presso Les Ateliers de la Monnaie di Bruxelles (15-16 gennaio), la Kaisersaal di Vienna (18-19 gennaio) e la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca (9-11 febbraio), a fronte delle oltre duecento candidature pervenute da tutto il mondo, sono stati scelti ventidue allievi cantanti (otto soprani, cinque mezzosoprani, quattro tenori, quattro baritoni e un basso-baritono) e tre allievi maestri collaboratori su tre posti disponibili. In quest’ultima categoria, in particolare, figura anche il nome del M° Eugenio Aiello, classe 2000 di Martirano Lombardo, laureato, con il massimo dei voti e lode, in pianoforte al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza. Un traguardo prestigioso giunto al termine di un lungo percorso avviato all’età di nove anni, che nel tempo ha portato il giovane pianista martiranese a vincere numerosi premi in concorsi internazionali di musica, sia in veste di solista sia come componente di ensemble cameristici, a intraprendere una florida attività concertistica in tutta la regione e a ricoprire il ruolo di docente di pianoforte presso l’Associazione Musicale “Amici della Musica” di San Mango D’Aquino (Cz). Un background ora arricchito dall’importante approdo all'Accademia "Rodolfo Celletti" di Martina Franca, una delle principali realtà italiane a fornire a giovani cantanti lirici una formazione altamente specifica nei diversi aspetti della tecnica, dello stile e dell’interpretazione del Belcanto italiano (da Monteverdi al protoromanticismo), senza trascurare l’analisi e la pratica di studio in ambiti diversi del teatro musicale occidentale, tra i quali le più diverse espressioni della contemporaneità. I corsi di alto perfezionamento lirico della Fondazione Paolo Grassi, cui si aggiungeranno delle giornate di work-experience durante il 50° Festival della Valle d’Itria e in concerti e produzioni musicali promosse dalla stessa Fondazione, partiranno il prossimo 15 aprile e vedranno impegnati venticinque giovani artisti provenienti da Italia, Belgio, Francia, Spagna, Ungheria, Russia, Ucraina, Giappone e Nuova Zelanda. Eugenio Aiello Nato a Lamezia Terme nel 2000, studia pianoforte sin dall’età di 9 anni. Ha studiato presso l’istituto musicale “Sebastiano Guzzi” di Lamezia Terme, sotto la guida del M° Ferruccio Messinese, e ha continuato i suoi studi presso il liceo Musicale “T. Campanella” di Lamezia Terme, sotto la guida dei Maestri Maria Caterina Cristallo e Stefania Gualtieri, dove si diploma con il massimo dei voti e lode. Ha partecipato a numerose rassegne e ha vinto numerosi premi in concorsi internazionali di musica, sia in veste di solista che come componente di ensemble cameristici: tra questi, il concorso “Città di Filadelfia” (2019, I° Premio Assoluto), il concorso internazionale “Giovani Musicisti” (Paola, 2018 e 2019, rispettivamente I° Premio Assoluto e II° Premio), il concorso “Città di Corigliano-Rossano” (2019, I° Premio Assoluto) e il concorso “Gustav Mahler” (Trebisacce, 2022, II° Premio). Oltre all’attività di pianista solista e al suo impegno negli ensemble cameristici, ha svolto il ruolo di contrabbassista nell’Orchestra Sinfonica Giovanile della Calabria e svolge regolarmente il ruolo di maestro accompagnatore e preparatore al pianoforte, sia in contesti strettamente accademici che nelle masterclass di perfezionamento per cantanti lirici. Inoltre, ha partecipato a molti corsi di formazione AMA Calabria autorizzati dal MIUR nei campi della vocalità, della direzione corale e orchestrale e dell’improvvisazione. Ha partecipato a diverse masterclass di perfezionamento strumentale di pianoforte e di musica da camera sotto la guida di maestri di fama nazionale e internazionale, quali Alexander Hintchev (2020,2021), Antonio Pompa Baldi (2021), Angelo Arciglione (2021, 2023), Luis Pipa (2023), Alberto Miodini (2023) e Luigi Ceci (2023). Ha inoltre intrapreso una vivace attività concertistica che lo vede protagonista nei principali centri della regione e, da settembre 2022, ricopre il ruolo di docente di pianoforte presso l’Associazione Musicale “Amici della Musica” di San Mango D’Aquino (CZ). Nel mese di luglio 2022 consegue il diploma accademico di primo livello in pianoforte con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza, sotto la guida del M° Antonella Calvelli. Attualmente frequenta i bienni accademici di secondo livello di pianoforte e musica vocale da camera per pianisti presso la medesima istituzione, rispettivamente sotto la guida dei maestri Antonella Calvelli e Luca Bruno. Molto attivo anche in ambito pop, partecipa, in qualità di session man, alle registrazioni di diversi cantautori e musicisti calabresi, mentre dal 2023 è tastierista della band 20th Road.   Fri, 12 Apr 2024 08:25:57 +0000 Catanzaro L'infettivologo Andreoni interviene su Cusano TV https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32605-l-infettivologo-andreoni-interviene-su-cusano-tv.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32605-l-infettivologo-andreoni-interviene-su-cusano-tv.html “La sanità è stata bistrattata e dimenticata da tantissimo tempo. Abbiamo avuto una riduzione progressiva del personale, una mancanza di investimenti sulle strutture, non c’è stata programmazione sulle assunzioni sia del personale infermieristico, sia medico, e questo è un problema che procede da tantissimi anni. Non vedo in questo momento nessuna svolta nell’ambito della sanità”.  A parlare è Massimo Andreoni, professore ordinario di Malattie Infettive presso l'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, intervenuto nello studio di Cusano Italia Tv durante “L’imprenditore e gli altri”, programma condotto da Stefano Bandecchi.  “La sanità italiana è una buona sanità perché, se la confrontiamo ad altre sanità nel mondo, effettivamente non lascia indietro nessuno – ha proseguito Andreoni - detto questo, sta peggiorando progressivamente proprio perché senza investimenti non si sta al passo con i tempi e questo porterà nel breve periodo a gravi difficoltà. Andare all’estero per cercare di avere indicazioni in tal senso è abbastanza incomprensibile – ha dichiarato il professore - per gestire la sanità oggi serve soprattutto pragmatismo che in Italia non c’è.  Aldilà di quella retorica basata soltanto sull’acquisizione dei voti, c’è bisogno di avere la coscienza e il pragmatismo di poter dire cosa posso e non posso fare, e fare quindi quello che posso fare nel migliore dei modi. Oggi si parla di CAR-T per la cura di tumori, ma possiamo pensare che il nostro paese, come qualsiasi altro paese, sia in grado di garantire tutto questo?”.  E sulla mancanza dei reparti di neuropsichiatria infantile in alcune regioni, Andreoni ha poi voluto aggiungere: “Di vergogne se ne dovrebbero dire tante. Si pensi allo stato dei pronto soccorsi in Italia o alle rianimazioni. Quello che è venuto a mancare è stata la buona gestione. Alcune volte si ha la sensazione di essere gestiti da persone che non hanno idea di cosa sia l’ospedale, di che cosa sia la sanità, di che cosa sia la sanità sul territorio”, ha evidenziato il professore. “Persone che pensano all’oggi senza avere una visione sul futuro, non riescono a capire quali siano gli investimenti che devono essere fatti per migliorare la sanità. Il più delle volte si parla di trovare delle soluzioni più per il consenso che per metterle in pratica. Basti vedere la carenza di personale specialistico”, ha concluso Andreoni. Tue, 09 Apr 2024 08:41:56 +0000 Attualità Agrumicultura: Innovazione e unità per prosperare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32604-agrumicultura-innovazione-e-unita-per-prosperare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32604-agrumicultura-innovazione-e-unita-per-prosperare.html In occasione del convegno molto partecipato intitolato "Le sfide dell’agrumicoltura del futuro", tenutosi ieri presso il Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell'Università di Catania, la Presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, Federica Argentati, ha posto l'accento sull'importanza dell'innovazione organizzativa e della collaborazione per il futuro dell’agrumicoltura della regione.  Argentati ha evidenziato il significativo know-how siciliano in termini di produzione, trasformazione, commercializzazione, ricerca scientifica, “ma per avanzare ulteriormente, - continua - dobbiamo puntare sulla capacità di fare sistema”, facendo eco alle parole dell'Assessore dell'Agricoltura della Regione Siciliana, l'On. Luca Sammartino. La Presidente ha poi ribadito l'importanza di superare le divisioni e di lavorare insieme, evidenziando i successi ottenuti in passato dallo stesso Distretto, e sottolineando l'urgenza di adottare un approccio innovativo e organizzato.  “Non possiamo permetterci di riposare sugli allori; l'agrumicoltura è cambiata e dobbiamo evolverci con essa. È cruciale che riflettiamo su come utilizzare al meglio le nostre risorse e i nostri successi per rimanere competitivi”, continua Argentati, chiedendo una maggiore regolamentazione e coordinamento tra gli strumenti e le iniziative esistenti.  Infine, ha lanciato un appello all'Assessore Sammartino e agli stakeholder del settore, invitandoli a una riflessione congiunta sul futuro dell'agrumicoltura siciliana, enfatizzando la necessità di un dialogo aperto e di strategie integrate per promuovere non solo la produzione, ma anche la tutela dell'ambiente, il paesaggio e i diritti dei consumatori.  “Il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia rappresenta tutta la nostra comunità. È il momento di agire insieme per assicurare che il nostro settore non solo sopravviva, ma prosperi nell'era globale”, conclude Argentati. Tue, 09 Apr 2024 08:38:32 +0000 Catania Italicus si prepara per il Vinitaly con il vino aperitivo Savoia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32603-italicus-si-prepara-per-il-vinitaly-con-il-vino-aperitivo-savoia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32603-italicus-si-prepara-per-il-vinitaly-con-il-vino-aperitivo-savoia.html ITALICUS, liquore che ha portato l’aperitivo italiano a base di Rosolio di Bergamotto in giro per il mondo, cresce circa del 20% rispetto all’anno fiscale 2023 e raggiunge i primi 10 milioni di euro di fatturato con previsioni di crescita tra il 20-30% nei prossimi anni. Forte di questi risultati, Italspirits parteciperà per la prima volta a Vinitaly dal 14 al 17 aprile a Verona, assieme ad ITALICUS e SAVOIA Vino Aperitivo nell’area dedicata a Vinitaly mixology, la sezione espositiva riservata ai miscelati a base di vini, liquori e distillati.  In questi anni ITALICUS ha compiuto un viaggio significativo nel panorama degli spirits, un percorso caratterizzato dalla diffusione della cultura dell’ospitalità nei bar e dello stile italiano nella miscelazione. Il cammino di questo aperitivo moderno, che richiama i sapori di un tempo, e della sua iconica bottiglia acquamarina dal design ispirato all’epoca romanica e al Rinascimento, ha raggiunto oltre 40 paesi, dall'Australia alle Americhe, girando per tutta Europa. Lo scorso anno, ITALICUS ha iniziato la distribuzione anche in Messico, nei Balcani, nella Repubblica Ceca e in Slovacchia e quest’anno arriverà in Cina, Turchia, Malta, Libano e Canada.  Per Giuseppe Gallo, mixologist di fama internazionale, CEO e fondatore di Italspirits, le previsioni di crescita si attestano al 30% su base annua: crescita determinata dalla qualità del prodotto, dallo spirito di innovazione, dal coinvolgimento della community internazionale dei bartender e dall’attenzione dei consumatori nella scelta di acquistare prodotti realizzati con ingredienti naturali e di origine chiara. La partecipazione al Vinitaly non fa che sottolineare la crescente brand awareness nel settore Horeca e tra i professionisti del settore. Nei prossimi anni, inoltre, tramite la piattaforma di Italspirits, l'azienda svilupperà sempre più iniziative rivolte ai consumatori, per esempio attivando collaborazioni con chef stellati e campagne di promozione nelle maggiori località di vacanza e sulle terrazze estive.  Consolidamento all’estero tra i punti di forza  Con l'apertura di nuovi mercati, ITALICUS, creato dallo stesso Giuseppe Gallo rivisitando la quasi dimenticata categoria del rosolio, ha così dimostrato un impegno costante verso il suo consolidamento a livello globale, soprattutto in paesi come Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania. Paesi questi ultimi che ne hanno particolarmente apprezzato l’essenza, sia come elemento chiave di nuovi cocktail sia come prodotto da assaporare anche da solo, gustandone gli elementi naturali, come il bergamotto IGP calabrese e i cedri siciliani, e l’aroma fresco con note di agrumi unite a quelle delle spezie.  Negli USA, ITALICUS è presente in catene di distribuzione di rilievo come Total Wines, Bev Mo, ABC Wine & Spirits, a cui si aggiungono altri distributori di primo piano come Waitrose nel Regno Unito e Nicolas Cavist in Francia.  La community dei bartender al centro della strategia di ITALICUS  Ogni anno, inoltre, il brand promuove iniziative di alto livello con l’obiettivo di diffondere il valore dell’arte della miscelazione e della creatività. Tra queste spicca l’Art of ITALICUS Aperitivo Challenge: competizione internazionale nata per promuovere il legame di ITALICUS con l’arte e il design, che mette in risalto il talento dei bartender nel creare vere e proprie opere d’arte da bere, sperimentando ingredienti, tecniche di miscelazione e presentazioni esclusive. Quest’anno per questa challenge sarà la sesta edizione e vedrà coinvolti più di 750 bartender provenienti da 13 paesi di tutto il mondo. La finale si svolgerà a Roma il prossimo 12 maggio al The Court Cocktail Bar dove verrà proclamato l’Italicus Bar Artist of the Year: appuntamento quest’ultimo che anticipa il Roma Bar show, l’altro importante evento a cui prenderà parte Italspirits (13-14 maggio). SAVOIA Americano Rosso e SAVOIA Orancio – gli altri due prodotti più giovani di Italspirits, gli unici vini aperitivi certificati vegani– da due anni hanno invece attivato ogni gennaio la Vegan Road by SAVOIA, un percorso del gusto che celebra il primo mese dell’anno dedicato all’alimentazione consapevole con drink vegani e a basso contenuto alcolico  *** A proposito di ITALICUS® - Il Rosolio di bergamotto ITALICUS® è stato creato da Giuseppe Gallo, che ha saputo riportare in auge l’antica categoria del Rosolio, ormai quasi dimenticata. Arricchito da note di bergamotto calabrese, ITALICUS® è realizzato utilizzando i migliori ingredienti italiani per ricreare un vero e proprio “sorso d’Italia”. Il design sorprendente della bottiglia, capolavoro di Stranger & Stranger, incarna la storia e il patrimonio italiani e racconta come il Rosolio in passato fosse il simbolo del tradizionale momento dell'aperitivo. Lanciato il 1° settembre 2016, ITALICUS® è uno degli aperitivi più premiati a livello globale. Grazie alla sua unicità, ITALICUS® è già stato protagonista indiscusso di numerosi cocktails: dalla creatività e dall’esperienza dei migliori bartender del mondo sono nati alcuni abbinamenti caratteristici di ITALICUS®, che hanno portato nei locali più di tendenza l’ITALICUS SPRITZ, realizzato con ITALICUS® e Prosecco o Champagne, l’ITALICUS & TONIC, miscelato con una Tonica agrumata per una versione low-abv di gustare l’aperitivo con un gusto fresco e leggero. ITALICUS® Rosolio di Bergamotto ha ricevuto il premio come Best New Spirit 2017 al prestigioso Tales of the Cocktail Spirited Awards e, negli anni dal 2024 al 2019, è stato eletto tra i primi marchi di liquori di tendenza da Drinks International. Ulteriori riconoscimenti includono: Medaglia d’oro nel 2018, 2019 - Women's Wine and spirits awards; Miglior nuovo spirit europeo - Mixology Awards 2017 a Berlino; miglior prodotto - FIBAR 2017; Medaglia d’oro - Packaging awards 2017; Contemporary Awards TROPHY - International Wine & Spirits Competition; Packaging Trophy - Harpers Design 2017; Medaglia d'oro - San Francisco World Spirits Competition 2017; Platinum Best of Luxury - Pentawards 2017; Medaglia d’oro per l’Aperitivo italiano dell'anno - New York International Spirits Competition 2016; Miglior nuovo prodotto - Bar Awards 2016; Certificato di qualità ECCEZIONALE - Difford’s Guide 2016. L'Ampolla d’Oro assegnata dalla Guida Spirito Autoctono 2022. A proposito di SAVOIA AMERICANO – È un vino aperitivo creato dall'innovatore dell'industria delle bevande Giuseppe Gallo. Realizzato con una miscela di oltre 20 botaniche in una storica distilleria di Torino, mostra un profilo aromatico audace, tipicamente “americano”, fornisce un perfetto punto di contatto tra amari rossi e vermouth dolci per una gamma di classici cocktail italiani. SAVOIA Americano è l’unico bitter rosso vegan friendly perché anche il suo colore non è originato dalla cocciniglia ma da ingredienti di origine vegetale (patata rossa e betacarotene). Ha una bassa gradazione alcolica ed è povero di zuccheri per rispondere ai consumatori più attenti. 18.6% come l'anno dell'unificazione d’Italia nel 1861. A proposito di SAVOIA ORANCIO – Il nuovo aperitivo pronto da bere che trae ispirazione dallo spirito nobile e avventuriero dell'Italia. Le note aromatiche agrumate ed esotiche di SAVOIA ORANCIO riconducono ai sapori d’Oriente, quelli narrati nei racconti leggendari di Marco Polo. Il gusto di questo vino aperitivo è una combinazione di agrumi e frutti rossi, armonizzati con spezie ispirate alla via della seta, zenzero, zafferano e melograno. Le fragranti e complesse note dell’Orange Wine arricchiscono il profilo dolce-amaro donando freschezza. In questa tipologia di vini le bucce sono lasciate a macerare nel mosto per una lunga macerazione che dà vita a un vino corposo e persistente. Il prolungato contatto con le bucce, infatti, conferisce al vino un profilo aromatico unico e il peculiare colore ambrato. Ha una bassa gradazione alcolica (ABV 17.2%). A proposito di Giuseppe Gallo - L’idea di creare e lanciare ITALICUS® è di Giuseppe Gallo, una delle figure più autorevoli e rispettate dell’industria del bere miscelato. Rinomato a livello internazionale e riconosciuto per le sue capacità di mixologist, ora Gallo dedica il suo tempo all'educazione e allo sviluppo del marchio all'interno del commercio attraverso ITALSPIRITS. La passione per il patrimonio della cultura del bere italiano lo ha portato a realizzare un sogno: riscoprire la categoria del Rosolio come aperitivo lanciando ITALICUS®. Oggi Giuseppe Gallo è CEO e fondatore di ITALICUS (dopo la partnership annunciata ad aprile con il gruppo Pernod Ricard). ART OF ITALICUS – ART OF ITALICUS® APERITIVO CHALLENGE è la competizione ideata da ITALICUS Rosolio di Bergamotto nel 2018 per eleggere il migliore aperitivo ispirato all’arte tra quelli creati dai bartender di tutta Europa. Il contest ha lo scopo di celebrare il cocktail come forma d’arte liquida, esaltandone aromi e profumi.  Con l’obiettivo di innovare la tradizione dell’aperitivo, incoraggiando lo sviluppo di una forma d’arte tanto inconsueta quanto contemporanea, ART OF ITALICUS® APERITIVO CHALLENGE permette a bartender professionisti, e non, di essere eletti a veri e propri artisti del cocktail e dell’aperitivo, creando nuovi abbinamenti freschi e creativi e realizzando in forma liquida la loro idea di arte. Il vincitore dell’Aperitivo Challenge nel 2018 è Johan Evers, dalle Svezia con il suo aperitivo cocktail Bergamia, ispirato all’unione artistica perfetta degli ingredienti, oggi proprietario di ABC Gemma. Celia Bugallo, spagnola e bartender al Kwãnt bar di Londra nel 2019, è stata incoronata ITALICUS Bar Artist nel 2019 con The Three of US, un cocktail ispirato dall’arte del flamenco. Nel 2020, la terza edizione del contest dedicato ai bartenders è stata supportata a livello digitale con un’edizione GLO-CAL, con l’obiettivo di connettere le comunità locali attraverso i canali globali del brand. Nel 2022 è stata nominata ITALICUS Bar Artist of the Year Nathalie Wenko ed a seguire nel 2023 l’Italiano Fabrizio Candino, con il suo cocktail In-Vite ispirato all’arte dell’Ospitalità, proprietario del bar Palermitano Sartoria Miscelazione Democratica.  Nel 2020, viene lanciata l’ART OF ITALICUS® CREATIVE TALENT, in collaborazione con Moniker Art Fair, un contest ideato per ispirare e supportare artisti emergenti con la creazione di un’opera d’Arte creata per esaltare la storia di ITALICUS e l’Aperitivo Italiano.   Tue, 09 Apr 2024 08:33:57 +0000 Economia Criteria Nazionali 2024, Gianluca Pittelli conquista l'argento https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32602-criteria-nazionali-2024-gianluca-pittelli-conquista-l-argento.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32602-criteria-nazionali-2024-gianluca-pittelli-conquista-l-argento.html Uno strabiliante Gianluca Pittelli conquista l’argento nei 100 rana ai Criteria Nazionali Giovanili 2024 e diventa vice campione italiano. Un risultato enorme e ricco di significato, che premia il talento, la determinazione e i sacrifici di un atleta che, dopo aver calcato il gradino più alto del podio della kermesse italiana, si è posto sempre nuovi obiettivi e, giorno dopo giorno, non si sta risparmiando per raggiungerli.   «È un onore portare ai Criteria il nome dell’Arvalia Nuoto Lamezia, ma anche quello di Massimo Borracci – aveva dichiarato poche ore prima della partenza l’atleta crotonese -. Ho vinto nel 2022 i 100 rana, poi per vari problemi non siamo riusciti ad arrivare dove volevamo arrivare, ma quest’anno ce la mettiamo tutta!».   E così è stato. Proprio ieri mattina, infatti, il giovanissimo Gianluca Pittelli ha fatto suo il secondo posto nei 100 rana con il tempo di 1’02.32.   «Questo risultato è il segno tangibile che, con impegno e sacrificio, tutto è possibile, basta volerlo!», ha dichiarato Carmen Mazzei, direttrice della piscina comunale “Salvatore Giudice” di Lamezia Terme, subito dopo aver appreso la notizia.   Inevitabile anche il commento di Simone Bernardini, presidente della Arvalia Nuoto Lamezia: «Complimenti a Gianluca per la determinazione che mette in vasca quotidianamente, un grande abbraccio a Francesco Strangis, che sta portando avanti con professionalità ed equilibrio la strada tracciata dal nostro Maestro (Massimo Borracci, ndr), un affettuoso incoraggiamento al lavoro incessante ed efficace di Niccolò De Giorgio e Simone Nicotera. I meriti sportivi si racchiudono nel lavoro di tutti i giorni che portano in vasca i nostri ragazzi. Alla Società la soddisfazione di contribuire alla crescita dei giovani nuotatori, uomini e donne di valore, prima che campioni». Tue, 09 Apr 2024 08:28:58 +0000 Sport L'Associazione "Passi Consapevoli" alla Fiera dei Grandi Cammini di Milano https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32601-l-associazione-passi-consapevoli-alla-fiera-dei-grandi-cammini-di-milano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32601-l-associazione-passi-consapevoli-alla-fiera-dei-grandi-cammini-di-milano.html Hanno espresso entusiasmo ed interesse nei confronti del Cammino della Magna Grecia le migliaia di visitatori della Fiera dei Grandi Cammini di Milano, svoltasi in occasione dell’evento “Fa’ la cosa giusta”, organizzato dalla Casa Editrice "Terre di Mezzo" nei giorni scorsi a Milano. “Con orgoglio, la nostra associazione ‘Passi consapevoli – Cammino e meditazione’ ha rappresentato la propria terra esponendo la propria iniziativa progettuale nello stand dedicato della Regione Calabria, insieme ad altri affermati cammini calabresi e inaugurando, così, la prima presenza ufficiale ad una fiera nazionale  – è il commento della presidente dell'associazione Adele Scorza - La fiera è stata caratterizzata da un tripudio di colori e meravigliose immagini trasmesse da tutto il territorio, un incrocio straordinario di esperienze, incontri, scoperte e curiosità. Ancora una volta il cammino si è rivelato essere portatore di vitalità, dinamismo, desiderio, novità, trasformazione, dialogo con sé e con l’altro, cultura, conoscenza, intuizione, umanità, apertura, amicizia, sintonia, accoglienza, pace e consapevolezza. Le migliaia di visitatori presenti alla fiera hanno evidenziato la diffusione sempre più ampia del bisogno di ritrovarsi percorrendo le vie dell’autenticità, dell’essenzialità, del contatto con la natura, e dell’ascolto silenzioso per riscoprire il senso della propria esistenza. Il confronto con gli altri cammini ha evidenziato come questo bisogno stia riuscendo anche a smuovere l’economia di interi territori, che hanno saputo organizzarsi per dare risposta a questa nuova tipologia di richieste”. “Ai molti interessati abbiamo illustrato le tappe del Cammino, la possibilità di ricevere la credenziale ed il testimonium ma, soprattutto, abbiamo spiegato come il Cammino da noi ideato si caratterizzi dal punto di vista della consapevolezza con cui proponiamo che venga percorso – ha spiegato la Scorza – Una connotazione che da sola non basta per decretare il successo dell’iniziativa ma che va sicuramente arricchita col miglioramento delle infrastrutture legate all’itinerario”. L'evento ha evidenziato, infatti, anche l'importante ruolo svolto dagli enti locali nel promuovere e sostenere l'organizzazione dei cammini, contribuendo allo sviluppo economico delle comunità e alla valorizzazione dei territori. L'associazione Passi Consapevoli Cammino e Meditazione ha stipulato protocolli d’intesa con numerosi comuni del crotonese onde garantire le condizioni di fruibilità dei percorsi sul Cammino della Magna Grecia in via di realizzazione ma ben pochi, al momento, hanno dato seguito agli impegni del Protocollo di intesa. “L’associazione auspica che i comuni firmatari tornino, con rinnovato impegno, a dare la necessaria attenzione agli impegni assunti - ha concluso la presidente Adele Scorza - per sostenere con le proprie insostituibili risorse e competenze la realizzazione del Cammino della Magna Grecia volto a perseguire finalità di promozione e sviluppo non solo culturale ma anche turistico ed economico di tutto il territorio crotonese”. Fri, 05 Apr 2024 09:33:00 +0000 Crotone Tornano le motociclette storiche con l’Asi Motoday 2024 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32600-tornano-le-motociclette-storiche-con-l-asi-motoday-2024.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32600-tornano-le-motociclette-storiche-con-l-asi-motoday-2024.html L’Asi Motoday è pronto a far riaccendere le motociclette storiche di tutta Italia per dare il via alla nuova stagione radunistica. L’appuntamento si svolge domenica 7 aprile 2024 in modalità “diffusa”: i club federati Asi di tutta Italia organizzano eventi indipendenti scegliendo, per questa edizione, le basiliche e le cattedrali presenti sul proprio territorio. Il tutto verrà condiviso con collegamenti in diretta streaming sui canali web e social dell’Automotoclub Storico Italiano. Il Veteran Car Club Ibleo ha stabilito di promuovere l’iniziativa a partire dalle 9 in piazza San Giovanni, quindi dinanzi alla cattedrale omonima. Il raduno proseguirà sino alle 12,30/13 e sarà l’occasione per gli appassionati di ammirare la bellezza delle moto storiche nel contesto di uno scenario impareggiabile, quale quello del centro storico cittadino. Saranno più di trenta le moto storiche prestigiose che potranno essere ammirate dagli appassionati. Ci sarà pure la collaborazione del Vespa Club. “Esprimiamo ancora una volta tutto il nostro entusiasmo – sottolinea il presidente del Vcci, Antonino Provenzale – per una manifestazione che ha già riscosso, nelle precedenti edizioni, un lusinghiero successo. Come sempre, cerchiamo di diffondere la passione per le due ruote d’epoca che hanno molta storia e molte storie da raccontare”. Fri, 05 Apr 2024 09:28:54 +0000 Ragusa Strike up the Band: a Tagliacozzo la Grande Banda del Cilento https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32599-strike-up-the-band-a-tagliacozzo-la-grande-banda-del-cilento.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32599-strike-up-the-band-a-tagliacozzo-la-grande-banda-del-cilento.html “Strike up the band” è una celeberrima song di George Gershwin, che esprime splendidamente la sferzata d’energia che sa regalare la banda quando sfila e quando si esibisce in concerto, nel cosiddetto servizio di piazza. Il comune di Tagliacozzo, per la sua festa, ovvero quella del Volto Santo – in calendario il sabato e la domenica dopo Pasqua - da sempre la festa della Municipalità della Città, che l’amministrazione comunale si impegna ad organizzare, ha scelto per questa domenica 7 aprile, la grande tradizione della scuola di fiati salernitana, rappresentata dal Premiato Concerto Bandistico – La Grande Banda del Cilento – diretta dal M° Nicola Pellegrino.  E’ una festa particolare, questa di Tagliacozzo, molto sentita, che rievoca un evento di circa quattrocento anni fa. Infatti, in data imprecisata, a cavaliere tra il XVII e il XVIII secolo, un Principe di Casa Colonna, Duca di Tagliacozzo, fece dono all’ Università, del dipinto raffigurante l’immagine del Cristo sofferente impressa sul velo della Veronica. La donazione del Principe di Casa Colonna riguardò anche alcuni beni immobili, la cui rendita è destinata alle esigenze di spesa per gli annuali festeggiamenti. La tela, custodita dalle Monache benedettine del Monastero dei S.S. Cosma e Damiano, reca sul retro due iscrizioni. La prima, con grafia del XVIII secolo, recita “Questa Sacratissima immagine l’ha toccata il Sacratissimo Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo che si conserva nella Basilica Vaticana in Roma ed è la sua vera Effigie”. La seconda “Questa Sacra Effigie nel luglio del 1896 fu fatta restaurare dal Prosindaco D. Giuseppe Valentini”. Il cerimoniale di questa ricorrenza, unica per la fusione tra l’aspetto religioso devozionale e quello civile e laico, vuole che il Sindaco di   Tagliacozzo con la Giunta e l’intero Consiglio Comunale, alla sera del sabato, siano accolti dal Parroco della Chiesa Madre dei Santi Cosma e Damiano per ricevere dalla Madre Badessa delle Monache benedettine la Sacra Effigie ed esporla alla venerazione dei fedeli. L’indomani, nella Piazza dell’Obelisco, da un balcone appositamente parato viene mostrata alla folla, mentre il Prelato tiene l’omelia al popolo presente. Al termine della predica, viene impartita la benedizione, mentre la fontana dell’Obelisco manda in aria i propri zampilli e le campane suonano a festa, tra scambi di “colombelle e cavallucci”, dolcetti confezionati dalle stesse monache.  Nel pomeriggio, al termine del canto dei Vespri, il Sindaco restituisce il Volto Santo alle Monache a cementare quell’indissolubile “legame” con la Chiesa locale, esempio di unità e civiltà della comunità di Tagliacozzo. “La festa che come municipalità e come comunità ci apprestiamo a solennizzare è l’evento principale della nostra Città – ha dichiarato il Sindaco Vincenzo Giovagnorio – e rappresenta la nostra identità, riassuntiva delle tradizioni e delle memorie più care ai tagliacozzani. Dal Consiglio comunale del sabato mattina, per la consegna delle civiche benemerenze a persone e associazioni meritevoli, al ritrovarsi in Piazza dell’Obelisco per il rito culminante con la benedizione del Quadro, fino al godere delle note della banda che, quest’ anno porterà qui la grande tradizione  della scuola di fiati salernitana, che annualmente tiene il concerto a chiusura della festa, tutto è legato da un afflato comune, indicativo di quanto, questa nostra Comunità, oggi come ieri, senta il bisogno di stare insieme e di condividere, con tante persone che vengono da fuori, l’occasione più importante, il bene spirituale più prezioso e vitale che possiede”. Diversi i punti salienti del programma della due giorni a partire dalla Commemorazione dell’ LXXX anniversario della celebrazione della Pasqua ebraica del 7 aprile del 1944 celebrata dalla famiglia Orvieto-Pacifici con l’aiuto di Don Gaetano Tantalo, in epoca di rastrellamenti nazisti, il concerto nel bel Teatro Talia “Pacem in Terris”  con l’Orchestra giovanile della Diocesi dei Marsi diretta da Massimiliano De Foglio e la domenica la musica col giro d’apertura che vedrà protagonista il Complesso bandistico Città di Tagliacozzo e matinée, promenade e concerto con la Grande Banda del Cilento. “Sono onorato dell’ invito del Sindaco Vincenzo Giovagnorio – ha affermato il M° Nicola Pellegrino – che ha scelto la grande Banda del Cilento, formazione giovane nata solo quattordici anni, or sono, quasi per gioco, presso l’ Istituto comprensivo “Gino Rossi Vairo” di Agropoli. Una banda che suona con l’obiettivo di incuriosire ed emozionare il pubblico, e non solo intrattenere frutto di un bilanciato amalgama di giovanissimi musicisti dei licei e professionisti dei conservatori campani. Una formazione la nostra che si fa forte del direttore artistico Raffaele Papa, il quale ha scelto per questo prestigioso evento, promosso da dirigenti che ben conoscono la musica – promotori, tra l’altro, di un ormai storico festival estivo di rilievo nazionale - non imponendo alcun limite alla scelta dei vari programmi, la nostra trascrizione del Nabucco di Giuseppe Verdi, che verrà eseguita durante il matinée, repertorio marciabile di grande tradizione con le perle composte da Giovanni Orsomando, Ernesto Abbate, Nicola Centofanti, Francesco Marchesiello e tanti altri, per la promenade pomeridiana mentre, per il concerto serale, in programma ancora due trascrizioni da opere il Boris Godunov di Modest Petrovič Musorgskij e la Traviata di Giuseppe Verdi, con  solisti il flicornino di Antonio Fedullo, il flicorno soprano di Giovanni Milo, il flicorno tenore di Vincenzo Tangredi, Giovanni Reda al baritono e Massimiliano Luciano in veste di clarinetto concertista, riservando il finale alla musica leggera con Carrambata di Walter Farina e altre pagine dedicate ai fiati”. Fri, 05 Apr 2024 09:24:00 +0000 Cultura Prosegue il restyling di Palazzo Alvaro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32598-prosegue-il-restyling-di-palazzo-alvaro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32598-prosegue-il-restyling-di-palazzo-alvaro.html Proseguono i lavori di manutenzione straordinaria e messa a norma della terrazza di Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria. L’attività contempla l’efficientamento energetico e degli impianti di climatizzazione dell’antico edificio. In queste ore, infatti, la ditta incaricata, attraverso l’utilizzo di una gru che ha reso necessaria la chiusura al transito della via adiacente al palazzo, sta provvedendo alla completa rimozione del corposo impianto di areazione sistemato in cima all’immobile di pregio. L’intervento, dunque, si è reso necessario per via delle condizioni ormai vetuste dell’impermeabilizzazione sia del terrazzo che della volta a padiglione che sovrasta l’aula consiliare e molti altri ambienti. L’importo del progetto ammonta a circa 600 mila euro ed è seguito dal settore Edilizia, guidato dal dirigente, Giuseppe Mezzatesta, rup Loredana Brianti, con la progettazione e direzione lavori dell’architetto Umberto Sorrenti. L’obiettivo, oltre a migliore radicalmente la qualità impiantistica energetica di Palazzo Alvaro, è quello di rendere fruibile il cosiddetto “Giardino d’inverno”, un ampio spazio, ad oggi mai utilizzato, che impreziosirà il livello più alto dell’edificio e che potrebbe rappresentare un ulteriore punto d’incontro per la cittadinanza in cui svolgere attività artistiche e culturali. Nel complesso delle attività di cantiere sono previste, altresì, la realizzazione di un massetto in aderenza, la posa in opera di barriera a vapore e di uno strato isolante, la realizzazione del massetto cementizio desolidarizzato previa stesura di uno strato separatore orizzontale, la stesura di impermeabilizzante, la posa in opera della pavimentazione del terrazzo di tipo galleggiante, costituita da lastroni in cemento vibrocompresso con finitura in ciottoli montati a secco così da consentire, anche in futuro, che gli eventuali interventi manutentivi sul manto impermeabilizzante possano avvenire smontando e rimontando la pavimentazione senza distruggerla. Fri, 05 Apr 2024 09:17:02 +0000 Reggio Calabria Psichiatria: intervista al prof. Di Fiorino https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32596-psichiatria-intervista-al-prof-di-fiorino.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32596-psichiatria-intervista-al-prof-di-fiorino.html Nel 1924, cento anni fa, nasceva Franco Basaglia, medico psichiatra, ritenuto il padre della legge 180. Legge promulgata nel 1978, in un clima culturale e sociale segnato dal 1968 e con un parto “precipitoso” per evitare il referendum proposto dai radicali; approvata, fra l’altro, nei giorni del sequestro dell’on. Aldo Moro. La legge confluisce, poi, nella 833 del dicembre dello stesso anno che istituiva il sistema sanitario nazionale. In questa legge i tre articoli che si riferiscono alle cure psichiatriche parlano di modalità di ricovero e dell’istituzione di piccoli reparti all’interno dei nosocomi civili, ed è questa la vera novità della legge.  Per ricordare questo personaggio e le vicende che hanno visto la nascita e l’applicarsi della 180, parliamo col prof. Mario Di Fiorino, medico psichiatra, già primario all’Ospedale Versilia di Lido di Camaiore (LU).  «La “legge Basaglia” contiene già elementi di ambiguità proprio nel nome: il primo firmatario fu infatti l’onorevole democristiano Bruno Orsini. Su questa ambigua paternità si è spesso giocato, da parte dei basagliani, per dire che Basaglia non l’amava, quella legge, l’avrebbe voluta diversa, e considerando le posizioni antipsichiatriche di Basaglia, meno male che non è andata del tutto come avrebbe desiderato!» Cosa avrebbe voluto Basaglia? «Come afferma Domenico Fargnoli in un articolo pubblicato su Left nel 2018: “lo psichiatra veneziano non voleva reparti psichiatrici negli ospedali generali: lui avrebbe preferito un “network di appartamenti anticrisi”, sullo stile delle case-famiglia inglesi realizzate da Ronald Laing e finite in un clamoroso fallimento. (…)”. Basaglia era ossessionato dall’istituzionalizzazione e dalla negazione di un luogo di cura, la sua radicalità emerge chiaramente proprio dal confronto con la posizione espressa da Laing. Lo stesso Basaglia scrive (1972) che Laing ripropone la costruzione di un “asilo” che risponda – fuori da ogni burocrazia organizzativa ed istituzionale- al bisogno di riparo, di protezione, di tutela di chi vive un’esperienza “diversa”. Un luogo dove il diverso possa esprimersi senza limitazioni e dove si impari a convivere con esso. Ma la conclusione di Basaglia appare venata di pessimismo: "Auguriamo a lui che il suo asilo riesca a non diventare un’istituzione"». Basaglia sembra ossessionato dall’idea che possano rinascere strutture simili ai vecchi manicomi. «Sì, nega la necessità di un luogo per la follia e la sua posizione è una posizione isolata anche all'interno della prospettiva antipsichiatrica o di psichiatria alternativa. Si rifà al pensiero di Michel Foucault che, ignorando l'aspetto propositivo e costruttivo, vede le istituzioni come emanazioni del potere che vogliono controllare, “sorvegliare e punire” la diversità e la devianza. Il pensiero di Foucault ha rappresentato in Italia, per decenni, una sorta di pensiero unico, di dittatura soft, completamente abbracciato dalla anti-psichiatria».  Molti muri sono crollati, molte idee “di sinistra” sono state messe in discussione: il posto fisso, l’articolo 18, i rapporti con i sindacati, per limitarci a quanto attiene al mondo del lavoro. L’unico “santino” di sinistra che è rimasto intoccabile è proprio la legge 180, il pensiero di Basaglia e la sua figura politica. «Qualunque proposta di discussione e di modifica alla legge, determina una levata di scudi e reazioni che prima ancora di una discussione chiudono la porta al confronto, con affermazioni ormai trite ma sempre efficaci nel linguaggio mediatico di “voler rifare il manicomio”. Il mondo della sinistra in senso lato, ed il mondo degli intellettuali italiani sembra su questo punto ancora ancorato al pensiero del secolo scorso: si è abiurato e messo in discussione tutto, si sono riviste tutele, contratti, lo stesso concetto di mercato; l’unica cosa che ha attraversato il secolo perfetta nel suo concepimento sembra essere la legge 180». Ma in Italia di cosa ci sarebbe bisogno? «Basterebbe fare diventare il nostro paese un paese normale con degli ambienti dove chi ha bisogno possa rimanere per un certo periodo…». Nel resto d’Europa come ci si comporta in campo psichiatrico? «In tutti i paesi, nessuno escluso, ci sono strutture psichiatriche in senso stretto con trenta-quaranta posti letto (negli Usa si trovano anche strutture più grandi) dove le persone possono essere trattenute anche tre/quattro mesi. In Italia la degenza media è di sette giorni. Venti anni dopo la riforma, un’Agenzia ha fatto una ricognizione per vedere dove erano i malati e quali strutture erano a disposizione. In Italia c’erano 17mila posti in strutture residenziali a dimostrazione che il numero dei posti letto non si erano ridotti, ma, prima della riforma, erano strutture con personale qualificato; adesso sono gestite da cooperative o personale volontario, il cosiddetto privato sociale. Le persone con problematiche di lieve entità riescono ad essere accolte e seguite, quelle più gravi escono. Quando sono fuori possono essere pericolosi per loro stessi e per gli altri. Non sono consapevoli della loro malattia, si sentono perseguitati, non assumono i farmaci, ma alcool e droghe, delinquono. Se condannati prima c’erano gli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), ma ora che sono chiusi, dovrebbero trovare ospitalità nelle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) che hanno la metà dei posti degli Opg e devono rimanere nei piccoli reparti ospedalieri di psichiatria con notevoli disagi e pericoli per gli operatori sanitari». E chi ci rimette sono i malati più gravi e le loro famiglie. Purtroppo, a volte, anche gli stessi operatori sanitari come ci ricorda la tragica vicenda della dott.ssa Barbara Capovani, psichiatra a Pisa, che un anno fa, il 21 aprile 2013, veniva barbaramente uccisa. Mario Tobino, anche se aveva visione sacrale e romantica della follia, aveva provato a mettere in guardia dal pericolo dell’abbandono e delle molte morti che potevano essere messe in conto della legge 180, ma le sue parole sono scivolate via come “lacrime nella pioggia”. Wed, 03 Apr 2024 08:53:27 +0000 Cultura Successo per l'evento "La Panchina Blu" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32595-successo-per-l-evento-la-panchina-blu.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32595-successo-per-l-evento-la-panchina-blu.html L'evento “La Panchina Blu” organizzato presso il Centro Diurno Mario e Bruno de Luca a Catania in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza e la Sensibilizzazione sull'Autismo, ha registrato una partecipazione straordinaria da parte della comunità di Catania e dei suoi dintorni, dimostrando un forte sostegno per la causa dell'inclusione e della sensibilizzazione sull'autismo. Un'iniziativa che ha raccolto un profondo interesse e coinvolgimento da parte dei partecipanti, evidenziando l'importanza di promuovere una maggiore consapevolezza e comprensione sui temi dell'autismo.  Durante l'evento, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di interagire e condividere momenti di gioia e solidarietà con i ragazzi del centro diurno e le loro famiglie. La realizzazione e l'inaugurazione della Panchina Blu, con il contributo dell’artista Turi Papale e i minori del centro aggregativo dell’Ass. Spazio47,  hanno rappresentato un momento simbolico di grande significato, evidenziando l'importanza dell'accoglienza e dell'integrazione  nella nostra società.  Inoltre, durante l'evento è stato presentato con entusiasmo il progetto del “Tavolo Tecnico”, programmato per il 18 aprile 2024, che mira a promuovere il dialogo e l'azione concreta tra istituzioni, famiglie e associazioni familiari legate al tema dell'autismo.  Al centro dell’attenzione anche il coinvolgimento dei giovanissimi della “Città dei Ragazzi”, Andrea, Francesco, Orazio e tanti altri che,  grazie al contributo di Eris Formazione, hanno potuto sperimentarsi nel mondo del lavoro, nello specifico del banqueting, servendo agli ospiti il rinfresco. Un’occasione unica per scoprire nuove opportunità, in un quartiere come quello degli Angeli Custodi, vittima dell’abbandono scolastico e spesso del lavoro irregolare o illecito.  Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo evento le famiglie e i ragazzi, gli operatori e i volontari, nonchè i promotori del centro diurno, Cooperativa Villaggio del Magnificat e Cooperativa Un Altro Modo, che insieme alle associazioni familiari Comunità Papa Giovanni XXIII, Un futuro per l’Autismo e Autismo Oltre,  hanno reso possibile la sua realizzazione, e che ogni giorno operano per garantire percorsi di cura, inclusione e integrazione.   Wed, 03 Apr 2024 08:45:55 +0000 Catania Decreto DD SSN dell'8/3/2024: sciolte altre 23.411 cooperative https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32594-grazie-al-decreto-dd-ssn-dell-8-3-2024-sciolte-altre-23-411-cooperative.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32594-grazie-al-decreto-dd-ssn-dell-8-3-2024-sciolte-altre-23-411-cooperative.html Con grande soddisfazione, Confcooperative Calabria accoglie l'iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) diretto dal Ministro Adolfo Urso, relativa alla rimozione di 23.411 cooperative inattive dal Registro delle Imprese, di cui 1.192 calabresi. Questa misura si aggiunge alla precedente azione di ottobre, che aveva già visto la cancellazione di oltre 4.000 entità di cui 290 in Calabria.  Camillo Nola, Presidente di Confcooperative Calabria sottolinea: «Questo intervento del MIMIT rappresenta un passaggio cruciale nel contrasto alla falsa cooperazione, un fenomeno che danneggia l'intero tessuto economico e sociale del nostro paese. La pulizia del Registro delle Imprese è un'azione concreta che va ben oltre il simbolico, e testimonia l'impegno del Ministero nel promuovere un ecosistema del lavoro sano e un'economia trasparente. Le 1.192 realtà cooperative sciolte in Calabria dimostrano che, come sempre segnalato, il nostro modello viene spesso usato in maniera impropria. Ci stiamo battendo da anni in tutte le sedi per contrastare queste distorsioni dello strumento cooperativo e continueremo a vigilare e segnalare tutte le anomalie.»  Confcooperative Calabria si impegna a continuare il lavoro al fianco del MIMIT, partecipando attivamente ai tavoli di lavoro degli Ispettorati Territoriali del Lavoro (ITL) e promuovendo sul territorio azioni mirate a salvaguardare la vera cooperazione. «La lotta contro la cattiva impresa, che genera cattivo lavoro e cattiva economia, è una priorità assoluta. È fondamentale estirpare queste realtà nocive per garantire lo sviluppo di un sistema cooperativo sano, etico e produttivo, fondamentale per il rilancio dell’economia della regione e del paese», conclude il Presidente Nola. Wed, 03 Apr 2024 08:42:41 +0000 Economia Il Primitivo di Manduria Doc celebra il suo cinquantesimo anniversario al Vinitaly https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32593-il-primitivo-di-manduria-doc-celebra-il-suo-cinquantesimo-anniversario-al-vinitaly.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32593-il-primitivo-di-manduria-doc-celebra-il-suo-cinquantesimo-anniversario-al-vinitaly.html Il Primitivo di Manduria festeggia 50 anni in Doc e il Consorzio di Tutela si prepara a festeggiare questa straordinaria ricorrenza alla 56ª edizione del Vinitaly, in programma a Verona dal 14 al 17 aprile, con uno stand innovativo e tante degustazioni e approfondimenti, il tutto per offrire agli enoappassionati un'esperienza unica e indimenticabile.  Nello stand C4 Padiglione 11, si proporranno assaggi e degustazioni riservati a un pubblico di operatori B2B, giornalisti ed esperti di settore. Una ricca selezione di oltre 40 etichette porterà i visitatori in un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria Dop, testimoni di una straordinaria area vinicola.  Molti saranno i focus di approfondimento, ad iniziare da  lunedì 15 aprile 2024, dalle 15:00 alle 16:00, con una straordinaria degustazione presso la Sala Convegni – Enoteca Puglia dal titolo "50 anni in Doc - Mezzo Secolo di Eccellenza, tra storia e degustazione". I sommelier del Consorzio di Tutela guideranno una verticale di cinque annate diverse di Primitivo di Manduria DOC, offrendo agli ospiti l'opportunità di esplorare l'evoluzione del vino. L’ingresso è gratuito fino alla disponibilità di posti. Per partecipare è necessario prenotarsi all’indirizzo di posta elettronica eventi@consorziotutelaprimitivo.com o rivolgersi direttamente allo stand C4 in fiera.  A seguire altre degustazioni guidate presso lo stand del Consorzio di Tutela previste per martedì 16 aprile: due sessioni saranno curate da Vinoway (prenotazioni: eventi@vinoway.com) e condotte dal grande sommelier Eros Teboni (dalle 11:00 alle 12:00; dalle 12:30 alle 13:30).  Il Primitivo di Manduria sarà inoltre partner di "Benvenuti in Puglia", in un evento esterno in programma per lunedì 15 aprile 2024 presso la straordinaria Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, a pochi passi da Piazza delle Erbe, nel cuore pulsante di Verona. Durante questa occasione, il Consorzio sarà protagonista di un importante momento degustativo di eccellenti etichette.   “Cinquant'anni fa, il 30 ottobre 1974, il Ministero dell’Agricoltura riconobbe la Denominazione di Origine Controllata del Primitivo di Manduria, decreto poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 marzo 1975.   – spiega Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - Questo riconoscimento normativo traccia l’inizio di un percorso lungo 50 anni durante il quale la nostra denominazione ha assunto un ruolo determinante nel panorama enoico pugliese, italiano e mondiale”.  "Il Primitivo di Manduria si distingue per la straordinaria complessità aromatica, data in particolare dai vecchi impianti ad alberello. - conclude Pastorelli -  Ma oltre al territorio e al vitigno ci sono i nostri viticoltori e le nostre aziende che negli ultimi anni hanno contribuito a rendere grande la nostra denominazione nel mondo attraverso un lavoro certosino che inizia in vigna e finisce in cantina. La costante sinergia tre le filiere produttive è stata fondamentale per raggiungere il traguardo dei 50 anni che oggi celebriamo. I nostri viticoltori, veri custodi della relazione tra il vitigno e il terroir, coltivano uve di alta qualità anche in piccole ma efficienti cantine. Grazie alla loro esperienza e all'uso sapiente della tecnologia, trasformano il frutto del loro lavoro in un vino eccellente, portando il nostro messaggio nel mondo attraverso ogni bottiglia."   Wed, 03 Apr 2024 08:37:44 +0000 Economia Ritorna Calabria Movie Film Festival https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32592-a-crotone-ritorna-calabria-movie-film-festival.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32592-a-crotone-ritorna-calabria-movie-film-festival.html   A Crotone dal 1 al 4 agosto torna il Calabria Movie International Short Film Festival, la manifestazione dedicata al meglio della cinematografia breve, che per festeggiare la sua quinta edizione, lancia la novità: “Shorts to future”, l’unico evento industry del Sud Italia che incoraggia alla realizzazione di un lungometraggio, partendo da un’idea di corto.  Realizzato anche quest’anno in partnership con la Scuola Holden di Torino e la casa di produzione pugliese Cattive Produzioni,  Shorts to Future è un format innovativo che guarda al futuro del cinema italiano, partendo dalla valorizzazione delle idee di lungometraggio di giovani talenti, per favorire l’incontro con produttori cinematografici interessati a nuove opportunità.  L’obiettivo è offrire a giovani autori e autrici un’occasione concreta e proficua di formazione e di training intensivo per affrontare al meglio il momento in cui si gioca il futuro della propria opera: il pitching day.  Il pitching day di Shorts to Future è un evento stimolante e vantaggioso per i produttori alla ricerca di nuove collaborazioni,  che possono fiorire e trasformarsi in capolavori cinematografici. La scadenza per presentare le candidature è il 31 maggio (info e regolamento su sito di calabriamovie). La scadenza per partecipare al concorso dei cortometraggi è invece fissata al 10 giugno   Il percorso (5 giorni di formazione e networking) che si terrà nei giorni del festival, è rivolto a giovani under-35, residenti in Italia. Nello specifico, l'iniziativa incoraggia la partecipazione di autori (anche in coppia) che abbiano già realizzato un cortometraggio, il quale costituirà la base per lo sviluppo della propria opera prima di lungometraggio, e che sono alla ricerca di un produttore o co-produttore per realizzare o completare il proprio progetto. In palio per il progetto vincitore la possibilità di aggiudicarsi un corso di scrittura avanzata tenuto dalla scuola Holden di Torino del valore di 500€.  Dichiarano dall’organizzazione: “In questi cinque anni, il nostro festival ha rappresentato un punto di riferimento per la cinematografia breve nel sud Italia, promuovendo il talento emergente da una parte e valorizzando l’identità regionale dall’altra, tutto attraverso l’occhio del cinema. Con l’iniziativa “Shorts to Future” vogliamo guardare al futuro del cinema incoraggiando giovani talenti a trasformare le loro idee di corti in lungometraggi avvincenti. Attraverso il pitching day, abbiamo creato uno spazio dinamico in cui autori e produttori possono connettersi, collaborare e trasformare visioni in capolavori cinematografici. Quest’anno soffiamo la candelina numero cinque, e siamo emozionati nel raccontarlo perché anno dopo anno, sforzo dopo sforzo, con dedizione, passione e sacrificio, abbiamo trasformato un piccolissimo esperimento in una realtà di cui andare fieri ed orgogliosi".  La locandina La locandina di quest’anno - in una fusione tra antico e moderno - rivisita la mitica Medusa, simbolo di trasformazione, i cui serpenti diventano pellicole sinuose, intrecciandosi in un omaggio alle radici culturali e alle nuove narrazioni del cinema. La palette di colori, con toni di arancio e nero, fa eco all'antica pittura vascolare della Magnia Grecia, mentre i fasci di luce che emananano dagli occhi evocano i proiettori cinematografici, in un cenno al poster iconico di "Metropolis" di Fritz Lang. L'opera, che suggerisce anche la forma di un albero, simboleggia la crescita e la continuità della tradizione artistica e cinematografica, radicata nella storia ma sempre protesa verso il futuro. È firmata da Francesco Tortorella, artista multidisciplinare e professionista creativo nato a Reggio Calabria e ora residente a Roma.  La rassegna è prodotta da Calabria Movie APS, attiva dal 2020 che mira a promuovere un cinema inedito e di qualità nel territorio calabrese con il festival e al contempo creare un percorso culturale sul territorio con incontri ed eventi durante tutto l’anno. È ideata da tre giovani professionisti del cinema: Matteo Russo, Luisa Gigliotti e Antonio Buscema.  L’iniziativa è prodotta dall’associazione Calabria Movie Short Film Festival. Promossa da Confartigianato Imprese Calabria. Main sponsor: Marino Bus e Michele Affidato. Wed, 03 Apr 2024 08:34:09 +0000 Crotone Al via il Festival del carciofo romanesco https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32591-al-via-il-festival-del-carciofo-romanesco.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32591-al-via-il-festival-del-carciofo-romanesco.html Eccoci alla 3* edizione del Festival del Carciofo Romanesco: nel centro di Roma 4 giorni all’insegna della cultura, del gusto e della salute per il fegato Lunedì 8 Aprile ore 11 l’inaugurazione con il Ministro Francesco Lollobrigida     Il Festival del Carciofo Romanesco giunge alla terza edizione e accende i riflettori ancora una volta sul centro di Roma. Si parte domenica 7, ma l’inaugurazione con il taglio del nastro si tiene lunedì 8 aprile alle 11 a via del Portico d’Ottavia, alla presenza anche del Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e delle autorità locali. Si andrà avanti fino a mercoledì 10. Per quattro giorni sulle tavole di oltre 20 ristoranti del quartiere ebraico e dei rioni storici di Trevi, Ripa e Campo de' Fiori si serviranno piatti tradizionali e originali a base di carciofi, mettendo a frutto le ricette delle nonne tramandate di generazione in generazione e l’inventiva degli chef. Grandi aspettative dopo il successo degli anni scorsi: nell’edizione 2023, in 4 giorni sono stati consumati oltre 40mila carciofi. MENU’ AD HOC, DEGUSTAZIONI, ESIBIZIONI E STORNELLI - Ogni ristorante proporrà menù ad hoc al prezzo standard di 35€ e metterà a disposizione delle degustazioni all’ingresso del quartiere ebraico. A rendere ancor più caratteristica la manifestazione ci sarà il contesto circostante che evocherà la romanità più genuina, con gli stornelli dei figli di Alvaro Amici e le esibizioni di artisti di strada. Il Festival del Carciofo romanesco è l’unico grande evento fieristico che si svolge nel I Municipio e rende così il centro storico protagonista. A distinguere l’iniziativa da altre fiere o sagre è proprio il luogo dove partirà e dove si terrà la maggior parte dell’evento, il quartiere ebraico al centro di Roma, dove il carciofo ha trovato le sue prime ricette, per poi diventare orgoglio per i romani e attrattiva per i turisti. Romani e turisti potranno così apprezzare i prodotti del territorio nelle loro diverse versioni: dalla vignarola con fave e asparagi, alle fettuccine sino alla pasta corta, passando per la pasta fresca ripiena; secondi come abbacchio, coratella, frittate, ma anche pesce come il baccalà, oltre ovviamente alle versioni tradizionali dei carciofi alla romana e alla giudìa. A coronare le degustazioni i dessert, con i gelati al gusto carciofo. IL CARCIOFO ROMANESCO, TRADIZIONE E SALUTE A TAVOLA – “Semo romani, ma romaneschi di più” è lo slogan, parafrasato dai versi del cantautore romano Lando Fiorini, che identifica il carciofo come punto di riferimento della Capitale. Il carciofo, infatti, è un prodotto del territorio laziale, e questa iniziativa è anche gemellata con la storica Sagra di Ladispoli che si tiene a metà mese, e viene così valorizzato e riscoperto, ma è anche un ingrediente fondamentale della tradizione culinaria romana e giudaico-romanesca, che ne hanno declinato l’uso in numerose ricette, celebri in tutto il mondo, grazie alle quali frotte di turisti giungono ogni giorno al Portico d'Ottavia. Ma il carciofo è anche un alimento cardine della dieta mediterranea, base di un corretto stile di vita per preservare la salute partendo dalla prevenzione. È un ottimo depurativo per il fegato se consumato crudo, come spiegano i nutrizionisti. L'iniziativa è ideata da Confesercenti e promossa da Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Regione Lazio, Centro Agroalimentare Roma, Azienda speciale Agro Camera (Camera di Commercio di Roma), Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare – ISMEA, ARSIAL- Regione Lazio, Comune di Roma e I Municipio, Coldiretti. "Questo evento è un tributo all'identità culinaria del territorio romano che, oltre a celebrare il carattere unico del carciofo come simbolo delle nostre tradizioni, ci ricorda la maestria dei ristoratori nell'interpretarlo in piatti che mantengono intatto il gusto autentico che la storia ci tramanda. Promuovendo e preservando i prodotti di eccellenza, non solo favoriamo la ristorazione di qualità, ma anche un patrimonio culturale che si riflette nei sapori delle nostre tavole". Così Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. “Il carciofo romanesco – dichiara l’assessore al Bilancio e all’Agricoltura della Regione Lazio, Giancarlo Righini - rappresenta un’eccellenza del nostro territorio che va tutelato e valorizzato. Questo evento, quindi, ha tutta la nostra approvazione ed è nostra intenzione accompagnarlo con politiche di sostegno che coinvolgano tutta la filiera agroalimentare, che deve diventare sempre di più anche uno straordinario volano turistico ed economico”. “Valorizzare e promuovere i nostri tesori, compresi quelli alimentari, è fondamentale per una città come Roma famosa nel mondo per il suo grande patrimonio storico e culturale ma anche per la sua cucina unica ed inimitabile. Con grande piacere abbiamo deciso di sostenere ancora una volta questo Festival dedicato a un ingrediente fondamentale della tradizione culinaria romana: il carciofo. Il pezzo forte di tantissimi ristoranti e trattorie, fra le vie e le piazze più suggestive della Capitale. Non è un caso che sia fra le pietanze più amate dai romani e apprezzatissimo anche dai turisti”. Lo ha detto l’assessore a Turismo, Grandi Eventi, Moda e Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato. “Grazie agli organizzatori e alle attività che hanno creduto nel progetto e aderito a questa terza edizione del Festival. Roma – ha aggiunto l’assessore Onorato - custodirà gelosamente questo appuntamento: siamo convinti che possa diventare un'attrazione ulteriore per tutti coloro che visitando la nostra città non disdegnano la buona tavola”. “Il festival permette di valorizzare i prodotti del territorio e le migliori tradizioni, in linea con il nostro lavoro quotidiano – sottolinea Lorenza Bonaccorsi, Presidente Municipio I – Il nostro impegno è finalizzato a offrire cibo di qualità che favorisca lo sviluppo di un turismo consapevole, che rispetti i luoghi che incontra e possa apprezzarne le ricchezze più genuine. Siamo pertanto orgogliosi di poter ospitare questa manifestazione, che peraltro è l’unica iniziativa fieristica che si svolge nel centro di Roma”. “Da parte di Confesercenti Roma e Lazio proviamo grande soddisfazione per questa iniziativa – sottolinea il Presidente di Confesercenti Roma e Lazio, Valter Giammaria – Noi ci adoperiamo ogni giorno per valorizzare il prodotto offerto dai nostri esercizi sia ai turisti che ai cittadini: con il Festval del Carciofo Romanesco mettiamo al centro un prodotto del territorio, storico e genuino, che viene proposto nelle diverse versioni ideate dalla professionalità degli operatori. Il risultato è una prelibatezza che racconta pagine di storia, rendendo la ristorazione un valore aggiunto nel godere delle meraviglie della città di Roma”. “Con il Festival del Carciofo Romanesco abbiamo l’opportunità di recuperare le tradizioni culinarie che affondano le radici nel passato e di proporre piatti in chiave moderna e innovativa, valorizzando così la ristorazione, che è uno dei punti di forza dell’attrazione di Roma agli occhi dei turisti – evidenzia Livio Proietti, Commissario straordinario ISMEA – La cucina italiana, che è in attesa del riconoscimento quale patrimonio dell'Unesco,  sancisce così ancora una volta un legame tra il territorio e la popolazione, diventando un simbolo culturale oltre che un piacere per il palato”. “Il festival si caratterizza per la possibilità di degustare il carciofo nelle diverse varianti in cui può essere proposto – commenta Angelo Di Porto, Presidente Assoturismo Roma – Inoltre, il luogo centrale in cui si svolge, il quartiere ebraico nel cuore di Roma, dove le ricette del carciofo alla romana e alla giudia sono nate e si sono tramandate, aggiunge un’atmosfera particolare all’esperienza sensoriale. Nei ristoranti che propongono la cucina giudaico-romanesca, infatti, si valorizza un patrimonio storico-culturale che  evoca la cucina povera”. “La terza edizione del Festival del Carciofo Romanesco ritengo sia una grande opportunità non solo per celebrare un prodotto che da millenni ha un legame ancestrale con la nostra città – sia nelle ricette più tradizionali della nostra cucina romana che in abbinamento con il gelato - ma anche per cercare di inserire il carciofo romanesco all’interno di una visione di filiera molto più ampia” commenta Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti di Roma e Lazio. LA PRESENTAZIONE DELL’ORGOGLIO DEL “MADE IN ROME” – Il Festival del Carciofo Romanesco è stato presentato con la Conferenza Stampa del 2 aprile presso l’Università Mercatorum nello splendido Palazzo Costaguti di Piazza Mattei, alla presenza dei rappresentanti di Ministero, Regione, Comune e Municipio assieme a Confesercenti. Moderati dal giornalista Daniel Della Seta, autore e conduttore della rubrica “L’Italia Che Va…” GrP Radio RAI e della rubrica TV “In Punta di Forchetta”, dopo i saluti di Giovanni Cannata, Rettore dell’Università Mercatorum, sono intervenuti Valter Giammaria, presidente Confesercenti Roma e Lazio; Giancarlo Righini, Assessore Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste Regione Lazio; Alessandro Onorato, Assessore Grandi Eventi, Sport, Turismo, Roma Capitale; Angelo Di Porto, Presidente Assoturismo Roma; Livio Proietti, Commissario straordinario ISMEA; Claudio Pica, Presidente FIEPET Roma. Tue, 02 Apr 2024 16:19:01 +0000 Attualità Teatro dell'Opera: 'La sonnambula' con Lisette Oropesa https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32589-teatro-dell-opera-la-sonnambula-con-lisette-oropesa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32589-teatro-dell-opera-la-sonnambula-con-lisette-oropesa.html Segna il ritorno all’Opera di Roma del soprano americano Lisette Oropesa, dopo i successi del film-opera La traviata diretto da Mario Martone e della tournée in Giappone sempre con il capolavoro verdiano, la nuova produzione de La sonnambula di Vincenzo Bellini in scena dal 9 al 17 aprile. Per la prima volta, Oropesa affronta il ruolo di Amina e si confronta con la celebre scena del sonnambulismo, un’autentica sfida per la vocalità del soprano lirico leggero. Accanto a lei altre star del belcanto come John Osborn, che interpreta Elvino, Roberto Tagliavini, nella parte del Conte Rodolfo, e Monica Bacelli, in quella di Teresa. Sul podio sale invece Francesco Lanzillotta, che torna al Costanzi dopo L’elisir d’amore diretto nella scorsa stagione.  La nuova produzione dello spettacolo è affidata alla coppia di registi francesi Jean-Philippe Clarac e Olivier Deloeuil noti come “Le lab”, al loro debutto in Italia, che firmano la regia, scene e luci. Il collettivo artistico comprende Christophe Pitoiset (Collaboratore alle scene e alle luci), Luc Bourrousse (Drammaturgia), Pascal Boudet e Timothée Buisson (Video). Le riprese video proiettate durante lo spettacolo sono realizzate in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica e sono state realizzate presso la sede di Palazzo Barberini. In un dramma dove i virtuosismi del bel canto belliniano svelano i più remoti meandri dell’inconscio, il tema del sonnambulismo ispira ai due registi – che firmano anche scenografie e costumi – una messa in scena multimediale, in cui sogni e frammenti di realtà si fondono per esplorare la psiche di Amina e degli altri protagonisti del dramma. «In maniera forse paradossale, abbiamo incentrato questo allestimento non tanto sul risveglio della sonnambula – raccontano Jean-Philippe Clarac e Olivier Deloeuil – quanto sul suo addormentarsi, che viene mostrato all’inizio dello spettacolo. L’allestimento si sviluppa sotto forma di installazione performativa, nella Galleria Elvezia, una galleria d’arte pop-up collocata sul palcoscenico del Teatro Costanzi.  Lo spettacolo offre un viaggio all’interno del sonno agitato della protagonista, una giovane che vive in uno stato di dormiveglia, in un regime sensoriale alterato. Attraverso l’uso di video registrati in una camera d’albergo romana, nel quartiere del Teatro dell’Opera e a Palazzo Barberini, seguiamo il viaggio interiore di Amina fino al giorno del suo matrimonio con Elvino». Collettivo artistico con sede a Bordeaux, Clarac-Deloeuil > le lab mette in scena lavori multidisciplinari, esplorando le possibili dimensioni performative della grande musica. Le loro creazioni – «esperienze per testare il tempo presente» – sono inscindibili dal contesto sociale e politico in cui nascono e vengono rappresentate.  Oltre ai registi Jean-Philippe Clarac e Olivier Deloeuil, fanno parte del collettivo “Le lab” Ricky Martin e Christophe Pitoiset (Luci), Benjamin Juhel, Pascal Boudet e Timothée Buisson (Video), Julien Roques (Design grafico), Luc Bourrousse (Drammaturgia) e Lodie Kardouss (Collaborazione artistica). Clarac-Deloeuil > le lab collabora regolarmente con prestigiose istituzioni europee, come La Monnaie di Bruxelles, l’Opéra Comique di Parigi, la Fundaçao Gulbenkian di Lisbona, lo Staatstheater di Norimberga e l’ABAO Bilbao Opera. Nel 2018, gli allestimenti di Peer Gynt, Schubert Box e Madama Butterfly hanno ricevuto il premio Meilleurs Créateurs d’Éléments Scéniques dall’Association Professionnelle de la Critique de Théâtre, Musique et Danse. «La sonnambula è senza dubbio un titolo che rappresenta uno dei più alti slanci creativi di Bellini – dice Francesco Lanzillotta – sviluppati all’interno di una trama semplice, dai toni innocenti e idilliaci.  I pentagrammi di questo titolo sono ricolmi di melodie. Il genere semiserio al quale La sonnambula appartiene, depurato dall’elemento comico, così come i toni idilliaci di cui sopra, non eliminano però i conflitti che in quest’opera si dipanano fra i protagonisti. Proprio l’incomprensione, con il conseguente conflitto tra i due innamorati, ci svela inoltre una visione dell’amore come possesso da parte di Elvino. L’idillio quindi non si materializza a prescindere ma si conquista con fatica, attraverso l’acquietarsi della conflittualità». Direttore Principale Ospite del Teatro dell’Opera di Varna in Bulgaria dal 2010 al 2014, Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica Toscanini dal 2014 al 2017 e Direttore Musicale del Macerata Opera Festival dal 2017 al 2021, Lanzillotta è regolarmente ospite di importanti compagini orchestrali, come l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra Nazionale della RAI di Torino, la Tokyo Philharmonic Orchestra e dell’Opéra national de Montpellier. Negli ultimi anni ha inoltre debuttato alla Semperoper di Dresda, alla Staatsoper di Vienna e a La Monnaie di Bruxelles. Nel ruolo della protagonista Amina una star dei palcoscenici internazionali, il soprano americano di origini cubane Lisette Oropesa. Conosciuta e apprezzata per la sua tecnica vocale impeccabile, per la musicalità raffinata e le intense doti d’interprete, Oropesa è tra i soprani lirico-leggeri più richiesti di oggi. Nel corso della sua carriera si è già misurata e distinta in opere come Lucia di Lammermoor di Donizetti e I Puritani, sempre di Bellini, che condividono con La sonnambula la presenza di celebri scene di alterazione mentale, di cui l’ultima aria di Amina, Ah! non credea mirarti, costituisce una variante di sonnambulismo. Insignita nel 2023 del Premio Abbiati della critica italiana e del titolo di “Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres” in Francia, nel settembre dello stesso anno è stata protagonista con l’Opera di Roma della tournée in Giappone dove, al Bunka Kaikan di Tokyo, ha interpretato Violetta ne La traviata di Verdi. Accanto a lei sul palco, nel ruolo di Elvino, il tenore John Osborn, Premio Bellini d’Oro 2014, che torna all’Opera di Roma dopo aver cantato Nemorino ne L’elisir d’amore dello scorso anno; il conte Rodolfo è invece interpretato dal basso Roberto Tagliavini, ospite regolare di prestigiosi palcoscenici internazionali con un repertorio che spazia tra Mozart, Bellini, Donizetti e Verdi. La molinara Teresa è il mezzosoprano Monica Bacelli, altra interprete di riferimento del belcanto italiano e vincitrice del Premio Abbiati della critica musicale italiana 1997. Nelle parti di Lisa e Alessio sono impegnati invece il soprano Francesca Benitez e il basso Mattia Rossi (quest’ultimo dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma). Il Coro del Teatro dell’Opera di Roma è diretto da Ciro Visco. Nelle repliche dell’11, 13 e 16 aprile Amina è interpretata da Ruth Iniesta, Elvino da Marco Ciaponi, il conte Rodolfo da Manuel Fuentes. Composta da Vincenzo Bellini in soli due mesi, La sonnambula è un’opera seria in due atti su libretto di Felice Romani, tratto a sua volta da La Somnambule, ou L’arrivée d’un nouveau seigneur, un ballet-pantomime di Jean Aumer e Eugène Scribe, e da La Somnambule, comédie-vaudeville dello stesso Scribe e Germain Delavigne. Debutta a Milano nel marzo del 1831, ottenendo fin da subito grande successo. Ambientata in un villaggio in Svizzera, in un’epoca non precisata, vede protagonisti due giovani promessi sposi, Amina ed Elvino. Quando Amina, però, viene trovata addormentata la notte prima delle nozze nella stanza del conte Rodolfo, Elvino la accusa di tradimento e rompe il fidanzamento. Non crederà alla sua innocenza fin quando una sera, Amina, nuovamente sonnambula, viene vista camminare sui tetti. A quel punto i due amanti si riconcilieranno tra le gioie di amici e parenti. Dopo la prima di martedì 9 aprile, ore 20.00, trasmessa in diretta su Radio3 Rai, La sonnambula di Bellini torna in scena giovedì 11 (ore 20), venerdì 12 (ore 20), sabato 13 (ore 18), domenica 14 (ore 16.30), martedì 16 (ore 20) e mercoledì 17 aprile (ore 20). Il debutto del nuovo allestimento sarà preceduto dalla Lezione di Opera che Giovanni Bietti terrà sabato 6 aprile alle ore 17.  Fonte Teatro dell'Opera di Roma  Tue, 02 Apr 2024 16:04:49 +0000 Società e costume Trent'anni di Gallerie Canesso https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32588-trent-anni-di-gallerie-canesso.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32588-trent-anni-di-gallerie-canesso.html Magnifici capolavori che “tornano a casa” per festeggiare i 30 anni della Galleria che li ha posti sul mercato per accompagnarli verso grandi musei e collezionisti di diversi continenti. Accade dal 16 maggio al 28 giugno 2024 nelle due Gallerie di Maurizio Canesso, l’una a Parigi, al 26 di Rue Lafitte, la seconda a Milano in via Borgonovo 24. Maurizio Canesso, per la sua sede milanese, ha voluto uno spazio espositivo immerso nel verde in quella che era la serra del giardino di Casa Valerio, uno dei palazzi storici di Milano, proprio dietro la Pinacoteca di Brera. Un luogo dove appassionati d’arte, curatori e collezionisti sono di casa. Nelle due Gallerie Canesso, a Milano e Parigi, si potranno ammirare dipinti di grandissimo livello,  Evaristo Bachenis, Bernardo Strozzi, Alessandro Magnasco, Gian Paolo Lomazzo, Giuseppe Bonito, Gaspare Travesi, Tanzio da Varallo e di altri Mastri del Barocco e del Rinascimento italiano. Tra le opere esposte anche un’opera del cosiddetto “Maestro della tela jeans”, pittore di area lombarda, attivo nella seconda metà del ‘600, “specializzato” nel dipingere soggetti che indossano abiti in quel tessuto di origine italiana, diventato poi popolare grazie alle grandi manifatture americane.     Sono il Rinascimento e il Barocco italiani che Maurizio Canesso ha scelto come specializzazione della propria ricerca, allargando il campo anche agli artisti non italiani che però hanno operato nella penisola. In questi 30 anni di attività della Galleria, Maurizio Canesso è diventato uno dei più accreditati mercanti d'arte italiana al mondo. Opere passate dalle sue mani sono tra le eccellenze delle più importanti collezioni private e musei di diversi continenti. Metropolitan di New York, Getty Museum di Los Angeles, National Gallery di Ottawa, National Gallery di Melbourne, Kunsthaus di Zurigo, Capodimonte a Napoli, Uffizi a Firenze, Gallerie dell’Accademia a Venezia, Louvre a Parigi e Abu-Dhabi, tra i tanti. Veneziano d’origine, Canesso scopre la passione per l’antiquariato quando ragazzino entra in una galleria d’arte. Appena ventenne, muove i primi passi da mercante d’arte e rimane affascinato da quel mondo. Il suo primo acquisto, seguito da immediata cessione, è un dipinto di Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone. Due anni dopo propone a Piero Corsini, uno tra i più autorevoli mercanti attivi in America a quel tempo, un’opera incompiuta di Carlo Portelli. L’offerta non ha seguito ma il dipinto è acquisito dagli Uffizi. Corsini, colpito dalla capacità del ragazzo, lo assume. Per Canesso è il modo perfetto per approfondire conoscenze e relazioni con istituzioni e grandi musei americani ed europei. Nel 1988 Maurizio Canesso, smette di lavorare per Corsini e decide di mettersi in proprio. Sceglie di stabilirsi a Parigi dove si trasferisce con la sua famiglia. Negli anni che precedono l’apertura della sua prima galleria, approfondisce le sue conoscenze con ricerche sui maestri del passato e frequentando storici dell’arte, esperti e conservatori di museo. Uomo discreto, lavora pazientemente alla costruzione del proprio futuro. Quando si sente pronto, nel 1994 apre la prima galleria, senza vetrina, al primo piano, lontano dai rumori della città che potrebbero guastare la contemplazione dei dipinti. «L’opera d’arte è una sospensione del tempo», diceva Pierre Bonnard. Maurizio può finalmente condividere il suo personale gusto. Scoprire, studiare, promuovere, trasmettere sono la sua quotidianità. Negli anni ha appreso anche l’importanza della pazienza: «bisogna saper conservare l’opera, valorizzarla prima di volerla cedere» spiega «ci vuole una grande forza per non privarsene troppo rapidamente; la difficoltà del mestiere è tutta qui». Nel 2010 Maurizio Canesso apre una galleria a Lugano e nel 2021 una nuova sede, diretta da Ginevra Agliardi, nello storico quartiere di Brera a Milano. «Dopo tanti anni lontano dall’Italia, è una gioia tornare nella mia terra, che è sempre stata al centro dei miei interessi”.  fonte Studio ESSECI Tue, 02 Apr 2024 15:57:39 +0000 Arte Grande successo al Nordic Workshop 2024 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32586-grande-successo-al-nordic-workshop-2024.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32586-grande-successo-al-nordic-workshop-2024.html Si è svolto il 25 marzo, a due giorni dalla data ufficiale del Nordic Day (23 marzo), il Nordic Workshop a Milano, il consueto appuntamento annuale che mette in contatto il settore commerciale del turismo italiano e l’offerta turistica dei cinque Paesi Nordici - Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. L’edizione 2024, ha visto la partecipazione di 92 acquirenti italiani da 71 aziende che hanno incontrato i 53 operatori dei cinque paesi: dalle catene alberghiere ai musei, dai fornitori di escursioni ed esperienze, alle compagnie aeree e di traghetti, senza dimenticare i DMC (aziende per la promozione di destinazioni turistiche) e uffici del turismo locali. La giornata ha riscosso un successo, con un notevole interesse da parte degli operatori turistici italiani verso i Paesi Nordici. Queste destinazioni stanno vivendo una forte crescita di pernottamenti italiani, grazie all'attrattiva di viaggi lenti, soluzioni di turismo sostenibile, e un'ampia scelta di attività all’aperto ed esperienze autentiche, posizionandosi inoltre come mete godibili tutto l’anno - dalle estati fresche e piacevoli, agli inverni magici e “colorati”. I Paesi Nordici offrono infatti una vasta gamma di prodotti, che vanno dai soggiorni brevi ai viaggi individuali in autonomia, dai soggiorni in città ai percorsi in treno, dalle attività all'aria aperta alle escursioni, fino alle magiche luci dell'aurora boreale. La gastronomia locale, i festival, e le visite culturali completano l'offerta, sia per chi viaggia in gruppo che individualmente. Immersi in paesaggi da cartolina, i Paesi Nordici sono noti inoltre per lo stile di vita che li colloca tra i paesi più felici del mondo. Vengono premiati per la loro gastronomia creativa, riconosciuti per l'architettura innovativa e le città "intelligenti", e adorati dai lettori per i loro thriller. Non stupisce dunque che il Nordic Workshop anche quest’anno si sia riconfermato per acquirenti e venditori un appuntamento imperdibile, per creare nuove opportunità B2B e mantenere alta l’interesse per le destinazioni nordiche. Il Nordic Workshop è stato organizzato e coordinato dalle organizzazioni turistiche ufficiali VisitDenmark, Visit Finland, Visit Norway, Visit Iceland, e da Gateway South, società di consulenza che promuove destinazioni e aziende turistiche svedesi sul mercato italiano.(gn)  Venezia più vicina al Nord L’evento commerciale ha visto anche la partecipazione di Javier Roig Sanchez, direttore marketing per il Sud Europa della compagnia di bandiera finlandese, Finnair, che ha ribadito l’importanza del mercato italiano, citando tra le novità dalla compagnia il collegamento da Venezia per Helsinki e vv. che rimane  giornaliero anche per tutto l’inverno 2025. Una risposta della compagnia alla notevole richiesta dei viaggiatori in partenza dal Nord Est, ricordando che verso Helsinki operano anche i voli stagionali (da aprile a ottobre) da Bologna, Verona e Napoli.  Sanchez ricorda come l’Italia sia  il terzo mercato europeo per capacità, al primo posto si colloca la Germania e al secondo  la Gran Bretagna, con voli pieni circa all’80%, e con capacità di posti cresciuta del 22% rispetto al 2023. Con riferimento all’aeroporto di Venezia, su cui Finnair opera dal 2006 con collegamenti stagionali verso Helsinki, saranno incrementati i collegamenti nel corso del 2024, con ulteriori voli. Nella stagione estiva le frequenze settimanali passeranno da 7 a 8, arrivando a 9 nei periodi di punta. Inoltre, l’operatività tra Venezia e Helsinki vedrà la disponibilità del collegamento anche nella stagione invernale 2024/25 Per l’anno corrente i voli complessivi in partenza dall’Italia sono 2.260, pari ad un +10% di voli operati in Italia quest’anno rispetto al 2023; ammontano, invece, a 4.520 i voli che arrivano e partono dall’Italia, con 600 voli aggiuntivi. Finnair, che l’anno scorso ha festeggiato il centenario della sua istituzione,  dispone di una di flotta 80 aerei. (gn)   Thu, 28 Mar 2024 10:05:41 +0000 Attualità “Premio Roma Evo”: conclusa la XXXI edizione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32585-premio-roma-evo-conclusa-la-xxxi-edizione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32585-premio-roma-evo-conclusa-la-xxxi-edizione.html Si è svolta a Roma, nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma la cerimonia ufficiale di premiazione dei vincitori di “Premio Roma Evo”, XXXI Concorso regionale per i migliori olii extravergine di oliva del Lazio.   Il Concorso è promosso dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso Sviluppo e Territorio, Azienda Speciale per lo sviluppo e la crescita di Roma e della regione Lazio, con il supporto tecnico-scientifico di Agro Camera, in collaborazione con la Regione Lazio, le associazioni di categoria di settore e le altre Camere di Commercio della regione. I lavori sono stati introdotti e moderati da Pietro Abate, Segretario generale della Camera di Commercio di Roma, che ha sottolineato l’importanza del Concorso regionale - giunto alla sua trentunesima edizione - che si conferma come alto momento di valorizzazione delle produzioni olivicole regionali. Strategico il ruolo del Concorso anche in un’annata difficile come quella attuale, condizionata dalla prolungata siccità e piogge primaverili che hanno danneggiato la fioritura, limitando le produzioni, ma non la qualità. Il Lazio continua, ancora oggi, ad attestarsi su circa la metà della produzione storica.   “L’olivicoltura nel Lazio – ha spiegato Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – ricopre, da sempre, un ruolo strategico nel panorama agroalimentare e la sua importanza, che coinvolge tutte le province della regione, è ben spiegata anche dai numeri: circa 83.000 ettari di superficie olivetata, ben 127.865 aziende complessivamente coinvolte nella filiera e 319 frantoi attivi. Non solo. Il riconoscimento di una quinta denominazione, l’Olio di Roma IGP, è un’ulteriore testimonianza della dinamicità e della qualità produttiva delle nostre imprese. Una qualità che viene riconosciuta anche al di fuori dei confini regionali”.   “E’ necessario puntare decisamente sulla qualità dei prodotti - afferma David Granieri, componente di Giunta della Camera di Commercio di Roma per il settore Agricoltura - perché il mercato internazionale è pronto per un made in Italy distintivo e di identità. Per questa ragione dobbiamo usare bene i marchi di qualità europei e dare al consumatore la certezza della migliore qualità di quello che compra”.   Nonostante un raccolto difficile, la selezione si conferma come una importante certezza per le imprese facendo registrare la partecipazione di 37 aziende per un totale di 46 etichette, con la seguente partecipazione territoriale: Latina 17, Viterbo 12, Roma 11, Rieti 6. Ben 22 aziende hanno manifestato interesse a partecipare al concorso nazionale “Ercole Olivario” con 37 oli. Oltre alla categoria extravergine di oliva dunque, sono in concorso le 5 denominazioni regionali: Sabina DOP, Canino DOP, Tuscia DOP, Colline Pontine DOP e Olio di Roma IGP.   I premi sono attribuiti ai primi due classificati per ognuna delle categorie in concorso (DOP-IGP ed extravergine) che si articolano, sulla base del fruttato, in leggero, medio e intenso.   I vincitori sono stati selezionati, attraverso specifiche sessioni di assaggio, da una Commissione esaminatrice composta da degustatori professionisti individuati, tra l’altro, in base all’anzianità di iscrizione nell’Albo ufficiale degli assaggiatori e all’esperienza specifica di sedute di assaggio degli oli regionali. I lavori del panel si sono svolti nel Laboratorio Chimico Merceologico della Camera di Commercio di Roma.   In occasione della cerimonia di premiazione sono stati, inoltre, attribuiti i seguenti riconoscimenti:   • il miglior olio biologico, ottenuto da aziende che utilizzano tecniche produttive a basso impatto ambientale e senza l’uso di prodotti chimici di sintesi;   • il miglior olio monovarietale (ottenuto da un’unica varietà di olive);   • il miglior olio ad alto tenore di polifenoli e tocoferoli;   • il Premio Tonino Zelinotti per la migliore confezione, con l’obiettivo di evidenziare le caratteristiche che una bottiglia e soprattutto una etichetta devono avere, non solo sotto il profilo squisitamente estetico. Molta importanza, nello schema di valutazione, viene attribuita alla completezza e trasparenza delle informazioni riportate, sia per la parte obbligatoria, sia per le informazioni facoltative;   • il Premio Grandi Mercati attribuito all’olio, per il cui lotto in concorso viene dichiarata una disponibilità pari almeno a 80 hl, ritenuto di particolare interesse per i mercati nazionali ed esteri.   • il Premio della Critica, assegnato da uno speciale gruppo di assaggio - costituito da alcuni nomi del giornalismo di settore - che ha degustato, alla cieca, gli oli ai vertici della classifica per ciascun territorio, decretando quello ritenuto migliore.   • il migliore tra gli oli partecipanti prodotto da giovane imprenditore; •   • il migliore tra gli oli partecipanti prodotto da impresa femminile; •   • la migliore Carta degli oli novità di questa edizione allo scopo di sensibilizzare la ristorazione a promuovere e presentare la ricchezza degli oli del Lazio.    Quest’anno saranno 15 le etichette del Lazio che approderanno alla selezione finale dell’Ercole Olivario: un risultato importante che colloca il Lazio al primo posto tra le 17 regioni italiane partecipanti. La presenza del Lazio nella storia del concorso nazionale, del resto, è sempre stata all’insegna del successo. In passato, su trenta edizioni dell’Ercole, gli oli della regione sono saliti sul podio nazionale con più oli nelle diverse categorie a dimostrazione del primato qualitativo del Lazio che vanta radici antiche. Sono intervenuti alla cerimonia di premiazione i rappresentanti delle Associazioni di categoria di settore (CIA, Coldiretti, Confagricoltura), il giornalista enogastronomico Antonio Paolini che ha fornito un interessante contributo sulle leve della comunicazione vincente per impostare strategie commerciali di successo, dove la valenza territoriale gioca un ruolo di primo piano. Hanno preso parte alla premiazione, inoltre, Giancarlo Righini Assessore regionale al Bilancio, programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, caccia e pesca, Parchi e Foreste e l’On. Marco Cerreto Capogruppo Commissione Agricoltura Camera dei deputati. La Camera di Commercio di Roma, con il supporto tecnico delle Aziende Speciali Sviluppo e Territorio e Agro Camera, conferma il proprio impegno a supporto del prodotto locale in occasione di diverse iniziative anche successivamente al Concorso con un’attenzione particolare al mercato nazionale e internazionale. A tale proposito, ad aprile una delegazione di buyer stranieri sarà accolta in Camera di Commercio allo scopo di organizzare una serie di incontri bilaterali con le imprese del Lazio per agevolare l’incrocio tra domanda e offerta. L’iniziativa è promossa in collaborazione con ICE nell’ambito delle iniziative di promozione dell’Ercole Olivario.   Premiati della XXXI edizione   EXTRA VERGINE   FRUTTATO LEGGERO: 1° Soc. Agr. Colli Etruschi soc. coop. Blera VT Colli Etruschi Io Bio 2° Az. Agr. Casino Re Sonnino LT Casa Rossa   FRUTTATO MEDIO: 1° Cantina Sant'Andrea Terracina LT Cantina Sant'Andrea 2° Az. Agr. Riccardo Palombelli Cori LT Itrana   Menzione speciale Op Latium: Soc. Coop. Agr. Roma RM Oleum Nostrum   FRUTTATO INTENSO: 1° Az. Agr. Cosmo Di Russo Gaeta LT Verdemare 2° Az. Agr. Alfredo Cetrone Sonnino LT Cetrone In   Menzione speciale : Az. Agr. Biologica Paola Orsini Priverno LT Riserva Paola Orsini Menzione speciale: Diamante Verde Latina LT Diamante Verde Menzione speciale: Frantoio Cioccolini Vignanello VT Monocultivar Caninese Thu, 28 Mar 2024 09:59:40 +0000 Attualità In Scozia è pericoloso sostenere che i sessi sono due https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32584-in-scozia-e-pericoloso-sostenere-che-i-sessi-sono-due.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32584-in-scozia-e-pericoloso-sostenere-che-i-sessi-sono-due.html In Scozia è stata approvata una legge chiamata Hate Crime act. Contro i crimini d'odio. Nonostante questi reati sono diminuiti, il primo ministro Humza Youssaf, ha deciso di introdurre la legge. In pratica si introduce il crimine di incitamento all'odio. Improvvisamente questa legge diventa una priorità nazionale, tanto che dal primo aprile sarà esecutiva. Finora erano previsti soltanto i casi di razzismo, ma con la nuova legge verrà allargato notevolmente ad altri casi. Vedi l'età, la disabilità, religione, orientamento sessuale e identità transgender su cui diventerà impossibile esprimersi. Il tema è stato affrontato su La Verità da  Francesco Borgonovo. In pratica “non sono previste punizioni solo per chi molesta o aggredisce le persone, ma anche per chi si esprime negativamente su determinate categorie. Il che pone serie questioni di libertà di espressione”. (F. Borgonovo, In Scozia dire che i sessi sono due è reato d'odio: si può finire in cella, 14.3.24, La Verità) Ha illustrato la legge un esponente della Scottish National Party, Siobhian Brown, ministro per le Vittime e la sicurezza della comunità. Il governo è impegnato a costruire comunità più sicure che vivano libere dall'odio e dai pregiudizi. Il crimine d'odio è un comportamento criminale. Bisogna lanciare una nuova campagna per spiegare che cos'è il crimine d'odio. Ma secondo Borgonovo, la natura del crimine di odio fornita dal governo scozzese è molto vaga. Il rischio come sostengono gli esperti è che arrivi “un diluvio” di segnalazioni di presunti crimini d'odio alla polizia, che di suo ha già il bel da fare per perseguire altri crimini. Come si fa a distinguere quando una persona è realmente vittima di un attacco? E' un nodo gigantesco che si pone con tutte le norme sull'odio e sulla discriminazione. Peraltro, “in una democrazia si dovrebbero punire le azioni e non i pensieri. Invece queste leggi tendono a colpire precisamente i pensieri e le opinioni”. Dunque secondo il vice direttore de La Verità, “il pericolo concreto è che ogni idea  contraria all'ideologia dominante divenga perseguibile penalmente”. Naturalmente c'è tanta preoccupazione nei comuni cittadini scozzesi, da aprile è rischioso dire che un uomo trans non è una donna, come ha fatto l'autrice di Harry Potter, J.K. Rowling, la quale vivendo ad Edimburgo, ora potrebbe essere incriminata. Intanto “se la democrazia arriva a perseguire reati del genere, viene il sospetto che abbia smesso di essere democratica”. Thu, 28 Mar 2024 09:54:22 +0000 Società e costume Una nemesi mediatica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32583-una-nemesi-mediatica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32583-una-nemesi-mediatica.html Roma - La nuova sede romana dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, ASEI, inaugurata in presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha dato occasione ai media italiani ed esteri che hanno descritto l’evento di rinnovare memorie, di vario genere, sul trentennio berlusconiano attraversato dall’Italia, poiché la stessa sede era stata la residenza romana del magnate e politico italiano per molti anni. Si è ricordato, nelle descrizioni mediatiche, l’allergia di Berlusconi ai contatti con i corrispondenti, le occasioni di numerosi incontri politici, e poco politici, che avvenivano tra le museali stanze del secentesco palazzo Grazioli, proprietà di una famiglia nobiliare romana. Non sono mancate citazioni pruriginose sulle vicende personali del presidente del Consiglio dell’epoca, che sono state una manna per i cronisti di cronaca nera o rosa, e che forse sarebbe ora di riporre negli scaffali della storia politica e del costume italiana. Come scritto da taluni, la nuova sede al primo piano del palazzo, che assomiglia indubbiamente più ad un museo che ad una struttura per lavoro, ha subìto importanti ed autorizzati rifacimenti che la recedono senza dubbio unica in Europa, e forse nel mondo, come centrale operativa dei circa 400 corrispondenti della antica Associazione, fondata nel 1912 da un manipolo di corrispondenti basati a Roma a quel tempo. Dopo il rituale saluto al Presidente Mattarella dalla Presidente dell’Associazione,  la turca Esma Çakir, il capo dello Stato italiano, che aveva fatto un rapido giro nella sede, ha ringraziato per l'invito a essere presente in un momento così significativo: l'inaugurazione della nuova sede dell'Associazione Stampa. Nel formulare gli auguri, dicendosi lieto di vedere una così bella nuova sede, anche come socio onorario, Mattarela ha detto di apprezzare tale condivisone, ricordando come, oltre un secolo fa, sia iniziata la storia dell'Associazione, Come ricordato dal Presidente, era il momento in cui l'Europa attraversava la ‘belle époque’, poi travolta, dopo due anni, dalla terribile condizione della Grande Guerra. Fino a due anni fa, l'Europa viveva non in una belle époque, ma in una ‘époque de paix’, che si spera di riuscire a difendere, preservare e ripristinare appieno. È una storia importante quella dell'Associazione, con i corrispondenti esteri che si sono moltiplicati, insieme agli strumenti dell'informazione che cambiano continuamente in questa epoca. Tutto questo non ha visto cambiare lo spirito della presenza dei corrispondenti a Roma, in Italia. Mattarella ha detto di aver sempre accompagnato questo lavoro, questa attività, con due impegni: l'indipendenza di giudizio e la conoscenza approfondita dell'Italia. Queste attività integrative dell'Associazione - come conoscere meglio la cultura italiana, il cinema, la cucina, lo stile di vita italiano e lo sport - sono fondamentali per interpretare e raccontare l'Italia in maniera autentica. Il ruolo della libera stampa è decisivo, essendo il presidio indispensabile della libertà delle persone. Il Presidente ha evidenziato come la Repubblica italiana esprime riconoscenza verso i corrispondenti dei media esteri augurando buona fortuna per la loro attività, consapevole che il mondo è sempre più integrato e interconnesso, richiedendo rapporti collaborativi. Hanno fatto eco a Mattarella il ministro degli Esteri Antonio Tajani e quello delle Imprese e Made in Italy,Adolfo Urso, con interventi di apprezzamento e di sostegno all’Associazione. È giusto ricordare che quest’ultimo ha la competenza sulla concessione della sede all’Associazione, sede che è messa a disposizione dallo Stato italiano, il che costituisce probabilmente un unicum nel mondo. Urso ha detto, tra l’altro, che “sin dall’inizio della legislatura abbiamo migliorato il contesto per l’internazionalizzazione economica del nostro paese e per gli investimenti esteri. In questi mesi gli investimenti esteri sono notevolmente cresciuti ed è notevolmente cresciuto, più di ogni altra borsa, l’indice di borsa italiana”. Si sono poi susseguiti interventi degli sponsors che hanno collaborato all’allestimento della nuova sede. (gn) *   corrispondente di media finlandesi dal 1989 e membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione della Stampa Estera Thu, 28 Mar 2024 09:50:26 +0000 Attualità Dalle alluvioni alla siccità: emergenza idrica in Sicilia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32582-dalle-alluvioni-alla-siccita-emergenza-idrica-in-sicilia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32582-dalle-alluvioni-alla-siccita-emergenza-idrica-in-sicilia.html Solo 158 milioni di metri cubi di acqua disponibili - a fronte dei 317 necessari per concludere l’anno senza dover razionare le risorse idriche in alcune aree - e appena 7 dighe collaudate su 25 negli ultimi 50 anni su tutto il territorio siciliano. Questi i numeri illustrati dal ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare Nello Musumeci, durante il convegno “Acqua: troppa, troppo poca, troppo sporca”, promosso dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania e dal DICAr e tenutosi ieri - 22 marzo - nell’aula magna del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università etnea. Un focus volto a individuare soluzioni per la gestione integrata di una risorsa definita dai relatori “preziosa e non infinita”, operando, come sottolineato da Musumeci, con «responsabilità». Un comune denominatore per istituzioni, professionisti, ricercatori e società civile, per far fronte agli effetti dovuti al cambiamento climatico e al ritardo infrastrutturale e gestionale. «In Sicilia è stato possibile mappare il quadro dell’isola, dei bacini e dei corsi d’acqua solo dopo il 2018, anno in cui è stata istituita l’autorità di bacino - aggiunge Musumeci - Un’analisi da cui è emerso un forte deficit strutturale per affrontare le emergenze idriche, sia alluvionali, che siccitose. Credo che una buona manutenzione delle attuali dighe, la realizzazione di laghetti aziendali nelle campagne e la riqualificazione delle reti di distribuzione urbana potrebbero far vedere risultati positivi nel giro di qualche anno». Criticità che accomunano il resto del Paese e che «hanno messo in moto la macchina governativa per raccogliere idee e progetti - prosegue il ministro - dei 700 pervenuti ne sono stati reputati idonei 500, di cui 50 provenienti dalla Sicilia. Realizzarli tutti avrebbe un costo di oltre 1 miliardo o e mezzo di euro, motivo per cui il passo successivo sarà individuare delle priorità».  Uno spunto di riflessione per istituzioni, professionisti, ricercatori e studenti, invitati a collaborare per «colmare il gap infrastrutturale - commenta il presidente dell’Ordine degli Ingegneri etneo Mauro Scaccianoce - Occorrono opere che migliorino i deflussi in condizione di pre-urbanizzazione, invasi per la raccolta di acqua e il suo riutilizzo, miglioramenti alle reti idriche, agli impianti di depurazione e a quelli di fognatura, di cui abbiamo carenza. Arretratezza confermata dalle quattro misure sanzionatorie ricevute dalla Comunità Europea, di cui due già esecutive, che pesano nelle casse della Regione circa 150mila euro al giorno». Altro player di questa partita è la società civile, «che va sensibilizzata sul tema, per far prendere coscienza, a partire dalle scuole, che l’acqua non è una risorsa infinita e che non va sprecata», sottolinea Scaccianoce. Stessa linea per la Consulta Ordini Ingegneri Sicilia: «Si tratta di una risorsa naturale sempre meno rinnovabile - aggiunge il presidente Fabio Corvo - complici i fenomeni della desertificazione, il cambiamento dei regimi delle precipitazioni, lo sfruttamento delle falde, l’inquinamento e i cambiamenti climatici, che incidono ad ampio spettro. Alla luce di questi fattori è necessario sostenere una nuova cultura dell’acqua: una mission dei prossimi anni, per tutelare un bene che in futuro sarà sempre più prezioso». Stringendo il campo di osservazione, «l’Amministrazione di Catania è particolarmente sensibile al tema - dichiara il vicesindaco Paolo La Greca - e ha posto l’attenzione su come affrontare il duplice problema della difesa dall’acqua e dell’acqua, tenendo conto della conformazione del territorio, del mutare delle stagioni e del clima. Un’analisi a cui si affiancano i lavori per la realizzazione e il completamento del canale di gronda».  A confermare i crescenti episodi estremi è stato il presidente dell’Associazione Idrotecnica Sicilia Orientale Salvatore Alecci. Fenomeni non controllabili, ma da poter contrastare con i giusti rimedi - come afferma il presidente del TAR Sicilia Pancrazio Savasta - al fine di creare sviluppo e ricchezza. Osservazioni che trovano conferma e risposta dal commissario straordinario unico per la Depurazione Fabio Fatuzzo: «L’acqua è poca perché i cambiamenti climatici e la siccità hanno colpito la zona del Mediterraneo. La scommessa è mantenerla dove è presente e non sprecarla, per riutilizzarla nel settore industriale, agricolo e sanitario - ovvero per la pulizia di strade, edifici pubblici e privati - e in tutto ciò che non rientra nell’uso potabile». Prospettive che vedono coinvolto anche il DICAr e il suo corso di laurea magistrale “Ingegneria Acque e Trasporti”, «con l’auspicio di formare nuove figure professionali che non dovranno contrastare le emergenze, ma garantire la stabilità», afferma il direttore Matteo Ignaccolo.  Nel corso dell’incontro spazio agli approfondimenti sugli aspetti gestionali, normativi e sui rischi. Gli interventi - moderati da Enrico Foti (professore del DICAr) - sono stati curati da Rosario Mazzola (presidente nazionale Utilitatis), Salvatore Cocina (dirigente della Protezione Civile Sicilia), Girolamo Andrea Cicero (Enel Green Power), Vincenzo Belgiorno (consulente Commissario Unico per la Depurazione), Paolo Roccaro (DICAr UniCT), Antonio Cancelliere (DICAr UniCT), Aurora Gullotta e David J. Peres (DICAr UniCT).  I possibili scenari futuri della città di Catania, le problematiche, gli investimenti e le ipotetiche soluzioni per le situazioni di emergenza e per il sistema fognario hanno rappresentato l’atto conclusivo del dibattito. A coordinare la tavola rotonda il giornalista Mario Barresi, che ha dato spazio a Fabio Fatuzzo (commissario straordinario Unico per la Depurazione), Davide Giugno (presidente Consiglio di gestione SIE), Francesco Fatone (Università politecnica delle Marche), Marisa Meli (Dipartimento di Giurisprudenza UniCT), Michela Le Pira (DICAr UniCT), Carlo Pezzini (Assemblea Territoriale Idrica Catania), Elita Caudullo (responsabile Servizio Fognatura SIDRA Spa), Giovanni Saitta (consulente del commissario straordinario per le Depurazione) e Giacomo Antronaco (RUP degli interventi Struttura commissario straordinario unico per la Depurazione).   Wed, 27 Mar 2024 08:46:47 +0000 Catania Iniziati i lavori al Teatro Antico di Taormina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32581-iniziati-i-lavori-al-teatro-antico-di-taormina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32581-iniziati-i-lavori-al-teatro-antico-di-taormina.html Sono iniziati al Teatro Antico di Taormina i lavori di restauro conservativo del “porticus post scaenam”, il retro della scena che si apre a sud sul grandioso paesaggio dell’Etna e del mare. Un intervento voluto e programmato dal Parco archeologico Naxos Taormina, diretto dall’archeologa Gabriella Tigano, che segue a distanza di circa settant’anni lo storico restauro del grande archeologo Luigi Bernabò Brea, al quale si deve l’attuale configurazione del complesso monumentale con cui da allora (1958-59) è conosciuto in tutto il mondo.   A sostenere il progetto si è unita anche American Express che, con il coordinamento di Artfin, ha partecipato allo studio progettuale architettonico, propedeutico a questi interventi di restauro e conservazione di uno dei monumenti più iconici del patrimonio archeologico siciliano.  «Anche stavolta, come è accaduto nel 2022 per il restauro delle gradinate, non sarà necessario interrompere la fruizione del sito da parte dei visitatori che anzi, laddove possibile, osservano con interesse e curiosità i restauratori all’opera – ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, durante il sopralluogo effettuato insieme con la direttrice del Parco archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano – I lavori saranno completati entro l’inizio dell’estate e della consueta stagione degli spettacoli».  Strategica, per consentire la fruizione dei visitatori durante i lavori di restauro, la configurazione del ponteggio “su misura”, realizzato nelle due ali del post scena e che ha salvaguardato lo scenario, unico al mondo, dove il paesaggio e la natura diventano un unicum con il monumento. Una scelta che, se da un lato ha reso più complicato il lavoro dei restauratori – per intervenire sull’intero prospetto devono infatti scendere e salire dalle singole impalcature anziché spostarsi in orizzontale da un lato all’altro del ponteggio – ha consentito di non intaccare il panorama tanto caro ai visitatori, sia pure temporaneamente incorniciato dal cantiere di restauro. Senza contare che, non potendosi agganciare al monumento, il ponteggio ha richiesto una sofisticata soluzione ingegneristica ed è stato progettato come struttura autoportante. Al suo interno comode scale consentono anche agli studiosi di essere “a tu per tu” con la parete del post scena (un grandioso edificio a tre piani di età imperiale romana) e di poter osservare da vicino il monumento e alcuni elementi architettonici e decorativi anche a quote solitamente irraggiungibili. Grazie, infatti, a queste impalcature di oltre 12 metri d’altezza sono stati raggiunti alcuni ambienti dell’ultimo piano con frammenti di scale che conducono al terzo livello della scena e sino ad oggi inaccessibili per gli studiosi.  «È un momento fondamentale per lo studio del teatro – spiega la direttrice e archeologa Gabriella Tigano - L’edificio post scaenam sarà, infatti, oggetto di analisi mirate che consentiranno di acquisire nuovi dati sui materiali da costruzione utilizzati. Come la composizione dei conglomerati antichi, ma anche dei mattoni di rivestimento, sia antichi che moderni, che presentano stati avanzati di degrado: dati indispensabili per procedere con il restauro di questo settore del monumento».  Questo primo lotto di interventi riguarda la parte di teatro più compromessa e danneggiata dal tempo e dagli agenti atmosferici, già scrupolosamente mappata col rilievo laser 3D ad altissima risoluzione fatto realizzare dal Parco nel 2021 e che ha consentito di ottenere un modello digitale tridimensionale vicinissimo alla realtà. Il lavori saranno completati entro l’inizio dell’estate e della consueta stagione degli spettacoli. “Si procederà per piccoli lotti – spiega Daniela Sparacino, architetto e dirigente del Parco Naxos Taormina – a cominciare dall’alto e procedendo verso il basso, in modo da smontare progressivamente i ponteggi che più impattano alla vista alterando la percezione del monumento e la sua iconica integrazione nel paesaggio”.  I lavori di restauro in corso sono interamente finanziati dal Parco Naxos Taormina per un importo di circa 500 mila euro. Il progetto è del “Laboratorio per l’Architettura Storica stp srl” di Palermo, il direttore dei lavori è l’architetto Saverio Renda, l’impresa esecutrice è la ditta “Siqilliya srl” di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) con la direzione tecnica dell’architetto/conservatore Francesco Mannuccia. Nota informativa sull'intervento di restauro Oggetto di questo primo lotto di interventi è il grandioso edificio a tre piani, ricollegabile alla fase di ristrutturazione d’età imperiale romana, parzialmente distrutto dal terremoto del 365 d.C. (al pari della frons scaenae), al cui interno insisteva, fino a qualche settimana fa, un impalcato di sicurezza, montato in occasione del G7 nel 2017. L’edificio, una costruzione in conglomerato cementizio e laterizi, si sviluppava anticamente su tre piani: uno ipogeico (costituito da un unico lungo corridoio, oggi utilizzato per il montaggio dei camerini degli attori), uno mediano (alla quota della scena, costituito da un portico di grande altezza a sette arcate, coperto da volta a botte ribassata) e uno superiore, che completava da sud la parte superiore della scena.  Wed, 27 Mar 2024 08:29:31 +0000 Messina AMA Calabria: Giovanni Puddu e Luca Violini in concerto a Lamezia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32580-ama-calabria-giovanni-puddu-e-luca-violini-in-concerto-a-lamezia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32580-ama-calabria-giovanni-puddu-e-luca-violini-in-concerto-a-lamezia.html Una vibrante connessione tra musica e letteratura quella di domenica 24 marzo. “Avec et sans paroles”  nel Foyer del Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, è stato un concerto dalle infinite emozioni create da Giovanni Puddu, alla chitarra, e Luca Violini, voce recitante. La “strana coppia” è riuscita a esprimere le rispettive doti artistiche in un crescente armonico attraverso la musica e le parole. L’evento, organizzato da AMA Calabria, associazione diretta da Francescantonio Pollice, è stato finanziato con risorse PAC 2014/2020 erogate ai sensi dell’Avviso Pubblico “Eventi di promozione culturale” emanato dalla Regione Calabria - Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura”. L’approccio talmente appassionato con la sua chitarra, al punto da farlo apparire viscerale, ha confermato quanto sia grande la sensibilità artistica ed emotiva di Giovanni Puddu. L’immensa padronanza dello strumento è stata al centro di una esibizione entusiasmante, veicolo di ricche sensazioni e profonde emozioni. Il suono pulito e sempre rispettoso della scrittura originale, ha messo in mostra un musicista che in ogni sua esecuzione esprime un forte lirismo. In “Avec et sans paroles” Giovanni Puddu ha spaziato attraverso diversi periodi. Dall’Ottocento di Franz Schubert, Felix Mendelssohn Bartholdy e di Mauro Giuliani si è arrivati al Novecento, con l’esecuzione del capolavoro della musica letteraria, “Platero y yo” di Mario Castelnuovo-Tedesco, su testo lirico dell’autore Premio Nobel José Ramón Jiménez, unico brano recitato da Violini in lingua originale. “Lob der Thränen”, di Franz Schubert è stato il degno inizio del concerto. Una performance che, sviluppatasi tra gioia e malinconia, ha dato vita appieno all’espressione musicale voluta dall’autore. Giovanni Puddu, visibilmente commosso, ha voluto dedicare questo brano a Maurizio Pollini, deceduto alcuni giorni fa. Dello stesso compositore il chitarrista ha scelto due Lieder tratti da “Schwanengesang”, la raccolta postuma pubblicata dal fratello di Schubert. La trascrizione per chitarra di Johann Kaspar Mertz ha avuto una resa perfetta. Le parole hanno accompagnato “Platero y yo” il poema che Juan Ramon Jimenéz ha dedicato alla sua terra. L’opera composta da 138 capitoli è stata parzialmente musicata da Mario Castelnuovo-Tedesco, che ha scelto solo ventotto capitoli, a suo modo di dire tra i più belli e significativi della storia di un giovane contadino in compagnia di Platero, il suo asino. Recitato in spagnolo da Luca Violini, la musica di Castelnuovo-Tedesco e il testo di Jiménez hanno messo in luce una estrema complessità e, al tempo stesso, una inattesa leggerezza. Il felice incontro tra musica e letteratura sottolinea l’importanza di quello che può essere considerato uno dei capolavori teatrali del Novecento. La presenza della voce recitante di Luca Violini, presente in questo brano, ha dato il senso di quanto sia importante il potere della voce. Le immagini, la storia e i luoghi descritti hanno creato suggestioni profonde nel pubblico presente. Una voce che completava la musica e viceversa, in uno scambio continuo di ruoli. Con la romanza “Lieder ohne Worte” di Felix Mendhelssohn sono tornate a mancare le parole. Pur prive di esse, sono state le note a dare un senso ai sentimenti dell’animo umano. E’ questo che i quattro Lieder del compositore tedesco selezionati da Giovanni Puddu, nella loro semplicità, riescono a esprimere. In ognuno di essi, ancora una volta, l’abilità tecnica esibita consegna un momento di chitarrismo superbo. Il finale riserva un tributo a Gioacchino Rossini attraverso la “Rossiniana, op. 120 n°2” di Mauro Giuliani, uno dei sei pot-pourri da lui composti che ha concluso la serata confermando quanto Giovanni Puddu sia da considerare con assoluta fermezza di appartenere al gotha dei chitarristi classici. Inevitabili, al termine della serata, gli applausi calorosi di riconoscimento con cui il pubblico ha salutato il duo Puddu e Violini, nell’ennesimo appuntamento di rilievo organizzato da AMA Calabria. Sabato 6 aprile al Teatro Comunale di Catanzaro e domenica 7 aprile al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, la stagione teatrale di AMA Calabria avrà come protagonista Max Giusti con “Bollicine”, spettacolo in cui indosserà gli abiti del mattatore, confessando al pubblico ciò che non direbbe mai al suo amico più caro. Wed, 27 Mar 2024 08:25:49 +0000 Catanzaro Settimana Santa: riti suggestivi e partecipati https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32579-settimana-santa-riti-suggestivi-e-partecipati.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32579-settimana-santa-riti-suggestivi-e-partecipati.html Il fervore religioso, durante i suggestivi riti della Settimana santa a Ragusa, resta in primo piano. Anche nel pomeriggio del lunedì, e sino a sera inoltrata, con lo straordinario fascino della città antica a fare da cornice, la perpetuazione di celebrazioni risalenti a secoli addietro. E’ proseguito, infatti, il solenne momento rituale del “Quarantore di adorazione del Santissimo Sacramento”, esposto solennemente nel Duomo di San Giorgio, in ricordo delle quaranta ore durante le quali Gesù rimase nel sepolcro. Altre due, ieri, le processioni animate dalle confraternite, con al seguito la banda musicale San Giorgio Città di Ragusa, dopo quelle che, a partire da quella con il simulacro dell’Addolorata, già avevano caratterizzato l’avvio di queste fasi di intensa spiritualità nel pomeriggio di domenica scorsa. In particolare, in occasione del Lunedì santo, dalla chiesa di San Giacomo Apostolo, all’interno del Giardino ibleo, l’arciconfraternita omonima, che risale al 1563, dopo la celebrazione della messa, ha dato vita alla processione del gruppo statuario di “Gesù nell’orto degli ulivi” che da piazza Odierna, transitando per corso XXV aprile, ha raggiunto piazza Duomo e da qui la chiesa Madre dove è stato tenuto il fervorino eucaristico. Subito dopo il rientro a San Giacomo del suddetto simulacro, è stata la volta della confraternita della Buona Morte, la più antica, che, dalla chiesa di Santa Lucia in via Torrenuova, ha animato la processione del gruppo cinquecentesco della Pietà sino ad arrivare all’interno, anche in questo caso, della chiesa Madre. Ieri pomeriggio in chiesa Madre la solenne esposizione del Santissimo Sacramento ha preceduto la santa messa tenutasi in duomo e nella chiesa di San Tommaso. Nella chiesa di San Filippo Neri, ha preso il via, alle 20,00, la processione della Veronica, seguita, in chiesa Madre, dal fervorino eucaristico dell’arciconfraternita San Filippo Neri. Alle 21, sempre in chiesa Madre, l’incontro di preghiera carismatica. Wed, 27 Mar 2024 08:21:03 +0000 Ragusa La serie evento internazionale Sandokan approda a Isola di Capo Rizzuto https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32578-la-serie-evento-internazionale-sandokan-approda-a-isola-di-capo-rizzuto.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32578-la-serie-evento-internazionale-sandokan-approda-a-isola-di-capo-rizzuto.html È ufficiale: le scene della serie evento internazionale Sandokan con Can Yaman, prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, verranno girate anche in alcune zone del territorio di Isola Capo Rizzuto. Questa notizia era nell'aria già da mesi, fin dai primi contatti con la Lux Vide e la Calabria Film Commission, che hanno condotto dei sopralluoghi nell'area di Le Castella, accompagnati anche dal Vice Sindaco Andrea Liò che seguirà anche la fase organizzativa sul territorio.  La troupe ha manifestato entusiasmo per la location, scegliendo subito la zona del castello come una delle principali ambientazioni. In seguito sono state valutate anche altre aree del territorio, soprattutto spiagge, ma queste sono ancora in fase di esame. La richiesta di mantenere il massimo riserbo sulla notizia è stata rispettata, e ora la Sindaca Maria Grazia Vittimberga esprime soddisfazione e gratitudine: “E’ bello ed emozionante ospitare sul territorio le scene di un film che sicuramente sarà di grande successo, quando ci hanno prospettato questa cosa abbiamo detto subito si senza esitare, mettendoci a piena disposizione”. “Il nostro – continua il Sindaco – è un territorio che negli anni è stato spesso set cinematografico, penso a l’Armata Brancaleone di Monicelli, con Vittorio Gassman protagonista, che è diventato un classico del cinema italiano; il “Vangelo Secondo Matteo” di Pierpaolo Pasolini e tanti altri meno conosciuti tra cui un film di produzione ceca premiato con miglior film dell’anno in Repubblica Ceca”. “Sandokan – ribadisce il primo cittadino - è altrettanto attraente e di sicuro sarà una produzione di grande successo, già solo a leggere i nomi degli attori presenti sono certa che milioni di telespettatori lo stanno già aspettando e quei milioni di spettatori vedranno le immagini del nostro territorio. Una vetrina di promozione molto importante, perciò ringraziamo Lux Vide, Calabria Film Commission, Rai Fiction, la Regione Calabria e tutti colori che hanno promosso la nostra località”. Wed, 27 Mar 2024 08:11:48 +0000 Crotone Taxi solidale per i più bisognosi: lanciata la raccolta fondi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32577-taxi-solidale-per-i-piu-bisognosi-lanciata-la-raccolta-fondi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32577-taxi-solidale-per-i-piu-bisognosi-lanciata-la-raccolta-fondi.html Un servizio di accompagnamento totalmente gratuito per anziani e malati a basso reddito. È il “Taxi Solidale”, iniziativa di carattere sociale promossa dall’associazione Cuore Colorato Aps e costantemente supportata da MCL Palermo, che dal 2023 garantisce alla fasce di più deboli di Palermo la possibilità di spostarsi in città e nei comuni limitrofi.   Per potenziare ulteriormente il servizio, particolarmente apprezzato e richiesto da sempre più utenti, MCL Palermo ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe con l’obiettivo di raggiungere la somma di 20mila euro. Con questa cifra sarà infatti possibile acquistare altri due mezzi da destinare al servizio offerto dai volontari di Cuore Colorato Aps che potranno così soddisfare un numero sempre maggiore di richieste d’aiuto.   “Sosteniamo con convinzione l’iniziativa del Taxi Solidale tramite l’erogazione di una somma mensile, ma non vogliamo e non possiamo fermarci qua - dichiara Giuseppe Gennuso, presidente di MCL Palermo - I ragazzi di Cuore Colorato Aps, ai quali va tutta la nostra stima e gratitudine, hanno bisogno di nuovi mezzi per migliorare il servizio. Per questo motivo mi rivolgo a tutti i miei concittadini chiedendo loro un atto di amore verso la nostra comunità. Anche il più piccolo gesto d’altruismo da parte di ciascuno di noi può portare a traguardi inaspettati”. Per donare è necessario collegarsi alla piattaforma Gofundme.com Wed, 27 Mar 2024 07:58:45 +0000 Palermo La Presidente Succurro incontra i sindacati della Polizia di Stato https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32576-la-presidente-succurro-incontra-i-sindacati-della-polizia-di-stato.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32576-la-presidente-succurro-incontra-i-sindacati-della-polizia-di-stato.html  Si è tenuto nella mattinata di ieri 26 marzo 2024, nella Sala Giunta del Palazzo della Provincia, l’incontro fra la Presidente Succurro e i Sindacati della Polizia di Stato. Presenti i rappresentanti provinciali di SIULP, SAP, SIAP COISP, FSP POLIZIA E SILP-CGIL, che hanno paventato il fondato timore della chiusura del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale di Cosenza, con sede a Rende, a causa di un progetto di revisione e di razionalizzazione degli uffici dedicati al controllo del territorio. Contro questo Progetto i Sindacati di Polizia si appellano alle Istituzioni e alla politica, chiedendo l’autorevole intervento del Presidente della Provincia di Cosenza al fine di scongiurare un’operazione che rischia di rappresentare un grosso vantaggio per la criminalità organizzata, oltre che abbassare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini. Il Reparto rappresenta una importante task force di intervento rapido della Polizia di Stato, le cui pattuglie operano per la maggior parte nella provincia di Cosenza – la quinta in Italia per estensione e seconda nel Sud, il cui territorio è pari al 44,1% della superficie calabrese; inoltre le UOA (Unità operative automontate) lavorano con iterazione nella provincia di Crotone e per esigenze particolari anche fuori dalla regione. «Un presidio importantissimo contro la lotta alla criminalità organizzata, in un territorio che occupa i primi posti nei reati di mafia che si registrano in continuo aumento e che, proprio per questo, non può fare a meno di un Reparto adeguatamente addestrato ed equipaggiato» – ha dichiarato la Presidente Succurro, che si è detta disponibile a intervenire con una richiesta scritta di informazioni e chiarimenti al Ministro Piantedosi, chiedendo altresì «un incontro teso a trovare le possibili soluzioni per scongiurarne la chiusura, che priverebbe l’intera Calabria Settentrionale di un punto di riferimento importantissimo nel contrasto alle mafie e alla criminalità». Wed, 27 Mar 2024 07:52:13 +0000 Cosenza Al Museo Archeologico Nazionale la mostra “Castelli e Chiese di Calabria e Basilicata” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32575-al-museo-archeologico-nazionale-la-mostra-castelli-e-chiese-di-calabria-e-basilicata.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32575-al-museo-archeologico-nazionale-la-mostra-castelli-e-chiese-di-calabria-e-basilicata.html Inaugurata al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria la mostra “Castelli e Chiese di Calabria e Basilicata”. In esposizione le preziose miniature della Fondazione Carical, realizzate dal maestro Domenico Chiarella per la Calabria e dal maestro Franco Artese per la Basilicata. All’inaugurazione c’erano il presidente della Fondazione Carical, Giovanni Pensabene, il direttore del Museo Archeologico Nazionale, Fabrizio Sudano e l’assessore comunale Anna Briante. Sono venti manufatti, riproduzioni fedeli di alcuni tra i più importanti monumenti del territorio calabrese e lucano: il Castello Aragonese di Reggio, la Cattolica e il Castello di Stilo, la Cattedrale di Gerace e le monumentali Certosa di Serra San Bruno e Chiesa rupestre di San Pietro in Barisano di Matera. «Si tratta di una iniziativa meritevole – ha evidenziato l’assessore Briante – ho già fatto un giro nei castelli e nelle chiese e devo rilevare che Calabria e Basilicata sono accomunate da questi tesori del territorio. Da un lato castelli e fortificazioni che hanno segnato secoli di lotte e conquiste e, dall’altro le chiese che, secondo me, potrebbero essere rivalutate attraverso dei percorsi specifici». E, a proposito della mostra: «Anche la visione coi droni non regala un'immagine così completa come queste miniature – ha aggiunto l’assessore - complimenti ai maestri che le hanno realizzate, alla Carical per l’iniziativa e al Museo che è protagonista di eventi preziosi. L’intreccio tra enti, istituzioni, scuole e museo deve essere costante per rendere palazzo Piacentini ancora più vivo». Wed, 27 Mar 2024 07:48:39 +0000 Reggio Calabria "Un sogno ad Istanbul" incanta il teatro Manfroce https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32574-un-sogno-ad-istanbul-incanta-il-teatro-manfroce.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32574-un-sogno-ad-istanbul-incanta-il-teatro-manfroce.html Il teatro Manfroce di Palmi si è immerso in "Un sogno ad Istanbul". La rassegna Synergia 48, organizzata dell’associazione culturale Nicola Antonio Manfroce e finanziata con l’avviso pubblico Promozione Eventi Culturali 2022 della Regione Calabria, ha proposto al pubblico un viaggio dentro l'amore che salva e dentro la guerra che ha insanguinato i Balcani dove, nonostante tutto, nevica ancora. Sul palcoscenico Maddalena Crippa, Maximilian Nisi, Mario Incudine, Adriano Giraldi spaziano dalla vibrante interpretazione, alla narrazione, alla voce fuori campo, al canto e alla danza. Così dimensioni private, collettive, corali ed epiche si intrecciano in questa «ballata per tre uomini e una donna», sottolinea Maddalena Crippa, che anche a Palmi, ultima tappa ma solo di questa stagione, ha inanellato un grande successo. Diretto da Alessio Pizzech "Un sogno ad Istanbul" è ispirato al best seller di Paolo Rumiz “La cotogna di Istanbul”, con testo teatrale di Alberto Bassetti. I saluti del presidente dell'associazione Amici della musica Manfroce, Antonio Gargano, e del magistrato anche promotore del Festival Nazionale di Diritto e Letteratura a Palmi, Antonio Salvati, hanno preceduto l'inizio del viaggio. Max è un ingegnere austriaco inviato a Sarajevo nel 1997. Maša è una donna che da subito si mostra piena di bellezza e carisma straordinari. Pur avendo conosciuto l'inferno della guerra fratricida, non ha dimenticato il paradiso che era quella stessa terra ferita. «Quelle strade chiuse dalla guerra, oggi sono strade percorribili e vivibili. Del dolore resta il ricordo. Un sollievo da un male terribile e scampato, almeno per alcuni. Non tutto finisce con la morte», dice. Lei ha due figlie. È vedova e divorziata. Con il suo racconto, affascinante e pregno di suggestioni, della distruzione e della rinascita della sua Sarajevo incanta Max. «Lei racchiude la vita in un giro di stelle che si librano nel cielo, leggere». Un legame scandito dal distacco e poi dal ritorno segnato dalla malattia di Maša. Circostanza che non impedirà al loro amore di germogliare e alla passione di esplodere in infinite primavere, intense e gioiose. Una trasposizione teatrale cangiante che si nutre di forti simbologie. Dai capelli rossi lunghi e fluenti, poi divorati dalla malattia di Maša, alla terra, elemento naturale che attraverso il suo tocco e la sua gestualità parla, racconta, testimonia. E la storia incede su un'alternanza fatta di parole narrate e intonate, di ritmi antichi e atmosfere rievocate, di suggestioni e speranze che vibrano in canti struggenti e in danze vivaci. «Non è una commedia con musiche, non è un musical, non è uno spettacolo teatrale tradizionale. È una ballata assolutamente originale plasmata da "La Cotogna di Istanbul" di Paolo Rumiz, un poema in endecasillabi molto corposo. Ci sono, dunque, i dialoghi e c'è anche il racconto epico che la musica dilata. Una storia privata - spiega l'attrice Maddalena Crippa - ma anche corale perchè richiama la guerra nei Balcani. Maša è una donna straordinaria che incarna la femminilità che l'Occidente sta smarrendo, assorbito come è dal rincorrere la dimensione maschile. È una donna che desidera la maternità, conosce la cura, la dolcezza e la bellezza che in essa risiedono. Conosce la nostalgia di un mondo passato, in cui lei musulmana bosniaca poteva sposare un serbo ortodosso. Conosce l'identità profonda del suo popolo e, attraverso gesti come il lavaggio delle mani oppure la preparazione del caffè, rituali pregni di significato, la incarna, la custodisce e la tramanda. Dunque forza e dolcezza convivono in lei», spiega ancora l'attrice Maddalena Crippa. «Una ballata, che è un inno alla musicalità - spiega l'attore Maximilian Nisi  - i piani del racconto sono molteplici e intrecciati. C'è il piano di un amore travolgente nonostante il tempo che fugge e i distacchi. C'è una guerra che mette a nudo quanto l'Europa sia fragile, avendo consentito che il peggio avvenisse e seminasse disgregazione frammentazione. C'è una vita che va oltre la morte e che reclama e trova spazio nella narrazione intrisa di struggente speranza di Maša e nel viaggio che Max, ingegnere austriaco e figlio di un nazista, compie innanzitutto dentro sé stesso. Un viaggio attraverso il quale raggiunge, passando da una Sarajevo ferita dalla guerra, una parte di sé stesso alla quale altrimenti mai sarebbe arrivato. Un'autentica epifania per lui. Un'esperienza sul palcoscenico molto particolare, molto poco consueta nel teatro contemporaneo». Legano questi piani del racconto la musicalità e la tradizione che culminano nella Canzone che salda per sempre, al momento del distacco, Max e Maša. «La canzone "La Cotogna di Istanbul" celebra il frutto, emblema della terra e delle origini», conclude l'attore Maximilian Nisi. La canzone è, dunque, la chiave di volta della narrazione perchè «spalanca le porte sigillate del destino e apre le porte nere della notte». Wed, 27 Mar 2024 07:36:06 +0000 Reggio Calabria Le difficoltà dell'Alleanza https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32573-le-difficolta-dell-alleanza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32573-le-difficolta-dell-alleanza.html Un attacco della Russia in Romania spaventa la Nato. Anche perché, con la guerra in Ucraina, le truppe di Mosca sono a meno di 500 km da Bucarest. Più precisamente in Crimea. Insieme alla flotta navale nel Mar Nero. Condizioni elencate nel report del Cepa, Center for European Policy Analysis, coordinato dal generale dell’esercito americano Ben Hodges. Un'azione del Cremlino paralizzerebbe l'Europa. Che per questo sta investendo nella difesa. C'è chi può non crederci, ma un intervento della Nato in caso di invasione russa della Romania potrebbe non essere così tempestivo. Perché? Precarietà delle infrastrutture e delle comunicazioni nella zona. Due sono le possibili vie analizzate per l'attacco. Quella che preoccupa maggiormente è un'operazione di terra da parte della Russia attraverso la Porta Focsani. Che è considerato il punto più critico per la difesa della Romania, ma anche l'elemento di maggior debolezza dei confini Nato. Si tratta di una parte del territorio di Bucarest compresa tra i fiumi Danubio e Siret. Secondo gli esperti militari, l'esercito russo posizionate sulla costa nord-occidentale del Mar Nero raggiungerebbero la capitale in poco più di 24 ore. Un'operazione anfibia lanciata dalla Crimea, occupata dopo l’annessione nel 2014, oppure un attacco via terra attraverso il Mar Nero. Questi i possibili scenari di un'invasione russa. Ce n'è anche un altra, anche se più remota, presa in considerazione dagli analisti. Ovvero la possibilità di occupare prima l'Ucraina e la Moldavia, e solo dopo la Romania. Ci sono, però, degli elementi che rendono questa possibilità molto remota. E lo scenario che stanno cercando di "rimediare da parte della Nato" in un possibile attacco verso l'alleanza che sarebbe la fragilità nello spostamento di truppe e munizioni, le influenze di Putin nei Paesi confinanti e il punto debole nel territorio che consentirebbe di arrivare alla capitale in 24 ore. Servirebbero infatti enormi preparativi e un tempo molto lungo per operazioni del genere. E la Nato non li ignorerebbe. Ma se ciò dovesse accadere, la Romania potrebbe perderebbe contro la Russia in meno di 24 ore. Questa la simulazione dell’accademia delle forze terrestri di Sibiu. Perché? La risposta della Nato impiega dalle 48 alle 72 ore per raggiungere qualsiasi posto dell’Alleanza. Ma ci sarebbero delle difficoltà a raggiungere la Romania a causa delle infrastrutture precarie. A maggio l’Ue ha approvato la partecipazione di Stati Uniti, Norvegia e Canada all’iniziativa per aumentare la mobilità militare. Costo 1,5 miliardi di euro Per rispondere a un attacco russo, secondo il quotidiano il Messaggero, la Nato dovrebbe portare 20 brigate (tra i 60.000 e i 100.000 soldati). Inoltre servirebbero 20 milioni di litri di gasolio e 12.000 tonnellate di munizioni. Da dove partirebbe le operazioni di difesa? Dalla Germania, attraverso Polonia e Ucraina, oppure dal Sud, in particolare dall’Italia e sfruttando i porti della Grecia, per poi passare attraverso la Bulgaria. Ma non tutte le rotaie, i ponti e i tunnel sono in grado di sopportare il trasporto di attrezzature pesanti. Tant’è che si prende in considerazione anche l’utilizzo di gru per aggirarli. Il più critico? Ruse-giurgiu sul Danubio. Se la Russia lo colpisse “porterebbe al fallimento del movimento delle forze dell’Alleanza”. L'alternativa è un sistema di chiatte sul Danubio che possa creare passaggi sul fiume e trasportare i treni. Secondo l'agenzia Nova in questo momento è fuori questione che la Russia attacchi la Romania. Lo ha detto il ministro della Difesa romeno, Angel Tilvar, in un'intervista all'emittente televisiva "Digi24". Il ministro ha affermato che è normale nutrire qualche preoccupazione per i piani di Mosca, dato che l'Ucraina è uno dei vicini della Romania, ma ha precisato che non vi è alcun pericolo immediato.  C'è un livello di preoccupazione per il comportamento aggressivo della Russia, un livello che ha dimensioni globali considerando l'aggressione non provocata e contro qualsiasi norma del diritto internazionale che la Russia ha messo in atto contro uno Stato sovrano.  E per noi, essendo un Paese vicino, un Paese in prossimità di un conflitto di tale portata, è normale avere delle reazioni, preoccupazioni ed elementi di riflessione riguardo alle situazioni che possono crearsi. E' un fatto normale. Ovviamente la Nato, e lo si vede dal fatto che nell'ultimo vertice sono stati approvati dei piani regionali, tiene conto degli scenari che partono da quelli più negativi, fino a quelli con un approccio che genera meno preoccupazione, ciò di cui si discute ora riguarda la situazione esistente ed è avvenuta durante i due anni di conflitto", ha detto Tilvar.  Fonte il messaggero / A.Rosi /  Agenzia Nova / e varie agenzie     Tue, 19 Mar 2024 17:11:05 +0000 Prima pagina A colloquio con Paola Venturini https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32572-a-colloquio-con-paola-venturini.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32572-a-colloquio-con-paola-venturini.html Ci siamo visti con Paola a Roma alla vecchia sede della stampa estera prima che chiudesse per il trasferimento alla nuova sede, e abbiamo parlato di musica. Io appassionato, lei una musicista e abbiamo chiacchierato per il Corriere del Sud. Come ti è venuta l'idea del bass and voice solo ? Ho ideato nel 2000 il progetto "Paola Venturini Bass&Voice Solo", un'idea originale attraverso la quale ho sviluppato in Italia e non solo, un nuovo modo di suonare il basso elettrico "facendolo cantare". L' idea ha successivamente ispirato bassisti, chitarristi e cantanti sia in Italia che all' estero. Sono stata il primo bassista solista italiano (tra uomini e donne) che ha reso il basso elettrico uno  strumento "protagonista"  (non solo di accompagnamento), abbinando la voce e la loop station e lanciando una vera e propria moda oltre che una nuova figura cantautoriale e cioè basso e voce invece dell' ordinaria formazione chitarra e voce o piano e voce; mi sono trovata in grandi cartelloni con i più grandi bassisti del mondo come Marcus Miller, Alain Caron, Billy Sheehan, e grandi chitarristi come Mike Stern e Irio De paula. Come è cambiata la tua carriera di bassista con quella tua ideazione? In realtà quando uscii, ventiquattro anni fa con questa nuova idea, mi giunsero subito proposte interessanti e vincenti dagli Stati uniti, dal Brasile e dal resto di Europa, mentre in Italia risultava ancora troppo "avanti" rispetto ai tempi, ma dopo qualche anno ho notato con grande piacere che tutti hanno iniziato ad imitarmi. Molti altri musicisti hanno preso ispirazione e ad oggi sono ancora l' unica solista che, da sola, porta in scena uno spettacolo innovativo, originale, virtuoso, e tecnico che spazia nei vari generi dal jazz alla classica, al funky, alla canzone d' autore fino ad arrivare a brani inediti.  La loop station è come un registratore a pedale; ogni volta che, suonando, premo questo pedale registro dal vivo (di fronte al pubblico) ciò che sto eseguendo, così pure con la voce, arrivando a sovrapporre anche dieci, quindici tracce come se vi fossero diversi musicisti mentre invece sono in formazione solista. Ho ideato inoltre la tecnica del basso orizzontale, vale a dire posizionato in orizzontale simulando un pianoforte (vedi Every Breath You Take sul mio canale Youtube). Sono stata fin da subito un punto di riferimento per il basso elettrico e pioniera di tecniche come il Tapping ed il Walking bass chitarristico applicato al basso, tecniche che, abbinate al virtuosismo mi hanno permesso di proporre uno show di grande effetto. Ad oggi scrivo una rubrica per la rivista mensile Guitar Club e porto in scena il solismo con il basso elettrico in Italia e all' estero. Essendomi sempre rivolta anche all' aspetto spirituale delle cose ed essendo laureata in Scienze motorie dal 1995, nelle mie clinics suggerisco anche percorsi per sviluppare al massimo potenzialità e talenti con particolare riguardo all' aspetto anatomo funzionale e spirituale. Sono endorser da diciassette anni per marchi prestigiosi tra cui lo sono stata per Jean Larrivèe, Trace Elliot, G&L, Bbe, attualmente, per Gr bass, Aria Bass e Kremona Guitars. Come sono le tue collaborazioni artistiche ? Ho molte collaborazioni artistiche tra cui ho messo in scena uno show tra voce, contrabbasso e danze lindy, charleston, in una Swing Orchestra, ma il mio cuore rimane nel progetto "Paola Venturini Bass&Voice Solo" ove ho aggiunto ormai da una quindicina di anni chitarra, contrabbasso classico (arco) e piccole percussioni articolando uno show di grande impatto. Grazie Paola per questa chiacchierata Biografia Cantautrice, Bassista, Contrabbassista, Chitarrista, Loop Station Performer. ENDORSER Larrivèe, G&L, Trace Elliot, BBE. Direttrice Artistica di Vele e Chitarre in Maremma - Festival Internazionale della Chitarra - in collaborazione con Aramini Strumenti Musicali e Comune di Orbetello Paola Venturini, nata a Cagliari e trasferitasi presto in Toscana, è un' Artista eclettica e di grande energia con spiccato talento e brillante originalità. Ha iniziato a suonare e a cantare all' età di cinque anni e si è successivamente perfezionata effettuando studi jazzistici presso l' Accademia Nazionale del Jazz di Siena e classici presso il Conservatorio. Paola Venturini utilizza in modo strepitoso i LOOPERS dal 2000, destando l' attenzione di un vasto pubblico e degli addetti ai lavori, rappresentando una reale unicità nel mondo artistico italiano ed internazionale. Ideatrice (dal 2000) ed interprete del Progetto "PAOLA VENTURINI BASS&VOICE SOLO", cui molti si sono ispirati, Paola utilizza in contemporanea, una loop station per basso ed una per voce, in Formazione Solista, progetto che si è ad oggi migliorato aggiungendo un looper per Chitarra e creando dei veri e propri inimitabili Show! Ha prodotto nel 2009 insieme a Trace Elliot e G&L due suoi DVD “PAOLA VENTURINI BASS&VOICE SOLO” (standard jazz e cover) e “AVE MARIA di F. Schubert “ (un suo Arrangiamento per basso e voce solista) con Tour 36 Date e Presentazione al NAMM di Los Angeles e MusicMesse di Francoforte. Nel 2013 è uscito il suo disco “Me and My Bass” dove spazia nella sua originale chiave Bass&Voice Solo dal jazz, al cantautorato, al funky, all’ RnB senza tralasciare brani storici come The Chicken in onore di Jaco Pastorius. I brani sono eseguiti sia in acustico che con il Basso elettrico in un mix sensazionale di suoni e ritmiche. Paola è Cantautrice, ha scritto circa cinquanta canzoni (parole e musiche) dove si accompagna suonando il basso o la chitarra creando un' atmosfera calda e raffinata. Compone dal jazz al pop al blues, arrivando dritta al cuore delle persone. Ha prresenziato, come Ospite d' onore a Sanremo Doc - Festival di Sanremo, esibendosi in questa nuova figura cantautoriale Voce e Basso Solista, mostrando inoltre un modo nuovo di suonare il basso, in orizzontale, simulando un pianoforte (vedi su youtube Every breath you take). Collaborazioni: Paco Aguilera, New Trolls, Milo Levell, Tony Stone, Red Ronnie, Dezy Kedjour, Stefano Bollani, Shaggy, Paul Moss, Petra Magoni, Massimo Moriconi, Vocal S. (Raiuno, Rete4, Radio Montecarlo, Premio Quartetto Cetra), Buddy Russle, Stefano Cocco Cantini, Massimo Manzi, Luca Ravagni, Nico Gori, Danilo Daita,Walter Martino, Davide Ragazzoni, Achille Succi, Massimo Manzi, Maurizio Picchiò, Giovanni Palombo, la Pittrice Simona Sarti e moltissimi altri. Ha suonato nei migliori Festival tra cui: Music Italy Show, Midem di Cannes, Acoustic International Guitar Meeting, Festival Internazionale EuroBassDay in un cartellone di grandi bassisti quali Marcus Miller, Alain Caron, Billy Sheean; Festival Internazionale per la Pace "Assisi Festival", Festival Jazz di Villa Celimontana, Festival Internazionale del Cinema, Festival Internazionale dell’ Elettronica, Siena Jazz , Donna di Scena Siracusa, Chitarre in Villa Bologna, Festa della Cultura Roma; M.E.I., Telethon, Lizard, A.F.I., Bassisti.com, Festival di Sanremo (Sanremo Doc) Alexander Platz, Vele e Chitarre in Maremma Festival Internazionale della Chitarra, Roxy Bar,, Etnojazz Castrovillari International Festival, Un sorriso per Albinia (a favore degli alluvionati), Vox Noctis Volterra Jazz Festival e moltissimi altri. Ha preso parte a Spettacoli Televisivi con Paolo Bonolis, Luca Laurenti, Enrico Brignano, Nino D'Angelo, Nando Variale, Dado, gli attori Dario Ballantini, Ugo Conti, Fabio Testi. E' stata Docente di Basso Elettrico e Canto presso la Scuola Music Academy di Firenze e Vocal Jam di Grosseto, ed ha presentato il Metodo di Batteria Etno Afro di Armando Bertozzi (Carish) con un Tour Italiano 35 date nei Conservatori, Music Store e Scuole di Musica in collaborazione con Aramini.net. Ha scritto la canzone "Ritornerà anche il Sole" dedicata agli alluvionati di Albinia. E' stata evidenziata fra i migliori artisti di musica black da" Christian Music" insieme a grandi artisti come Stevie Wonder, Donna Summer, Sting ed altri Artisti italiani ed internazionali. Ha interpretato la parte di una delle sette spose nel film "Al centro dell'area di rigore" di Bruno Garbuglia e Roberto Ivan Orano. Negli anni '90 si è diplomata alla Scuola per Istruttori di Danza Hip Hop con il californiano Milo Levell (coreografo di Michael Jackson, Jennifer Lopez..), e ha frequentato la Scuola di Funk  con il noto ballerino-coreografo italiano Fabrizio Della Nave, affettuando e coreografando spettacoli di vario tipo ed acquisendo una sempre maggiore capacità scenica di stare sul palco, presentando il suo New Group PAOLA VENTURINI FUNKY MACHINE MUSIC & SHOW, connubio di musica e danza. Paola Venturini è laureata in Scienze Motorie dal 1994, è una ex Atleta Azzurra di karate (Team Nazionale Italiana Federale al Torneo Mondiale di S.te Maxime); ha gestito un 'Associazione Sportiva C.o.n.i. per venti anni ed una Scuola di Vela in cui ha operato attivamente come Insegnante di Vela e di Windsurf  per ventisei anni (www.scuolavelaalbinia.it), prestando inoltre, nel passato, la sua opera tecnico-didattica nei settori giovanili ed agonistici del C.O.N.I., e collaborando, in qualità di Didatta, con Scuole Materne, Medie Inferiori ed Associazioni private. Fonte Intervista con Paola Venturini Tue, 19 Mar 2024 17:07:01 +0000 Moda e spettacolo Protocollo D’Intesa tra Lions e Comunità Ellenica di Roma e del Lazio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32571-protocollo-d-intesa-tra-lions-e-comunita-ellenica-di-roma-e-del-lazio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32571-protocollo-d-intesa-tra-lions-e-comunita-ellenica-di-roma-e-del-lazio.html Nella splendida cornice del Tanagra Caffè Concerto giovedì 14 marzo 2024 si è svolto un Protocollo D’Intesa tra il Distretto 108L e l’Associazione Comunità Ellenica di Roma e del Lazio contestualmente a una raccolta fondi a favore dell’MKONLUS. Alla  presenza del Governatore del Distretto 108L  Michele Martella e del Vice Governatore Salvatore Iannì, ed il Presidente della Associazione Comunità Ellenica di Roma e del Lazio Akis Spanakis con una rappresentanza della stessa.  Ringrazio Akis Spanakis e Luisa Mariotti per l'invito come Corriere del Sud alla firma del protocollo ... Erano presenti altresì, i presidenti dei Lions Club: Bracciano -Anguillara -M. Sabatini, Monte Porzio Catone, Roma Amicitia, Roma Appia Antica, Roma Ara Pacis, Roma Mare, Roma Minerva, Roma Palatinum, Roma Quirinale, Roma, Roma Host, Roma Sistina, Sabaudia-San Felice Circeo che hanno aderito all’ Interclub. Dopo il saluto del Presidente del Lions Club Roma Minerva Sergio Santelli, ha preso la parola Akis Spanakis, Presidente della Comunità Ellenica  che ha dato il benvenuto ai presenti ed ha spiegato che l’associazione  ha come obiettivo di promuovere attività socio-culturali e la lingua Greca. A seguire il Governatore Michele  Martella è intervenuto illustrando che il Lions International  è un Associazione  di Club di servizio più  grande del mondo con 1,4 milioni di soci in oltre 47.000 Club in tutto il mondo e che il  Distretto Lions 108 L-Italy raggruppa 132 Club tra la Sardegna, l’Umbria e il Lazio. L’obiettivo dei Lions è dare modo ai volontari di servire le comunità, rispondere ai bisogni umanitari e portare aiuto con impareggiabile integrità ed energia ovunque sia necessario, nelle Comunità ed in tutto il mondo. Subito dopo il Governatore e il Presidente della Comunità Ellenica hanno stipulato il Protocollo d’Intesa. In particolare: • realizzare risultati sinergici e dare concretezza alla  solidarietà verso chi ha bisogno • essere vicini, con sempre maggiore incisività e tendere una mano alle nostre comunità in modo scambievole  e condiviso • sviluppare programmi che esaltino la nostra comune cultura • creare un punto di incontro per risolvere e sostenere cause umanitarie Tale  Protocollo è un impegno a lavorare insieme per rendere il mondo un luogo migliore e per alleviare le sofferenze dei nostri simili. La carità e la solidarietà  superano l’indifferenza e dimostrano che l’ingiustizia e il bisogno di una persona sono questioni che riguardano tutti noi, rafforzando il legame fraterno tra le Associazioni e la loro comunità. Nel prosieguo della serata Luisa Mariotti, Delegato Distrettuale per MKONLUS  ha sottolineato che  il Lions international, infatti, è presente anche in Burkina Faso, dove realizza un progetto di aiuto per una popolazione tra le più povere dell’Africa grazie a MK onlus del Multidistretto 108 Italy, successivamente ha  illustrato le attività sostenute dall’MK ONLUS evidenziando  che la raccolta fondi  è per i C.R.E.N. (Centri di Recupero ed Educazione Nutrizionale) finalizzato all’acquisto di latte in polvere per la prima infanzia dei bambini che soffrono di malnutrizione. Inoltre, attraverso una lotteria si è potuto contribuire anche al  service distrettuale “Semi per il Futuro” per donare un futuro migliore alle famiglie attraverso lo sviluppo  dell’agricoltura nei villaggi. Quello che conta è nei fatti, nella concretezza: certo, ci dedichiamo ad un incontro di festa, ma facciamo gruppo senza mai dimenticare che il nostro scopo ultimo è servire, raccogliere fondi ed essere utili agli altri.  In sintesi, quindi, il servizio da rendere alla comunità è stato posto come punto centrale della serata. Possiamo dunque, noi Soci tutti dei Lions Club presenti e la Comunità Ellenica, essere davvero lieti, perché, ancora una volta, siamo riusciti a dar prova della nostra coerenza e fedeltà alla tradizione Lionistica.   Fonte  Luisa Mariotti Delegato Distrettuale per MKONLUS Tue, 19 Mar 2024 17:01:28 +0000 Roma Prima volta in India? Il viaggio perfetto unisce mare, natura e spiritualità https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32570-prima-volta-in-india-il-viaggio-perfetto-unisce-mare-natura-e-spiritualita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32570-prima-volta-in-india-il-viaggio-perfetto-unisce-mare-natura-e-spiritualita.html Primo viaggio in India? Questo Paese è magico, noto per la sua grande spiritualità, i luoghi splendidi e la gentilezza della popolazione, ma allo stesso tempo è immenso, caotico e ricco di contraddizioni. Se hai deciso di trascorrere le tue prossime vacanze qui, di certo vivrai un'esperienza unica, che ricorderai per sempre. Ma perché il tuo viaggio in India sia perfetto e memorabile, l'ideale è affidarsi a un tour operator online come Tramundi che è in contatto con guide locali e ha studiato con i globetrotter itinerari unici e che ti sapranno sorprendere, tappa dopo tappa. In base alla durata della vacanza, e alla tua anima traveller, l'ideale è focalizzarsi su una tipologia di viaggio (per esempio culturale, green o all'avventura) o su una zona, come il Nord o il Sud dell'India. Un'altra idea è esplorare le città e le mete principali, magari alternandole con visite nei quartieri, nei bazar o provando qualche esperienza unica, come una lezione di cucina con una famiglia indiana o una prova d'abiti tradizionali, per entrare in contatto con la gente locale e capire al meglio la cultura e l'essenza di questo magico posto. Le tappe da non perdere? Delhi, per visitare il Red Fort e la tomba di Humayun; Agra, in cui si può ammirare il Fatehpur Sikri, il forte e il famoso Taj Mahal; Jaipur con il suo forte e la fantastica città rosa di Amber. Si può pensare anche a un viaggio spirituale, visitando località importanti per la religione come Varanasi, assistendo a diverse cerimonie sulla riva del Gange, o Pushkar, ai margini del deserto del Thar, in cui si trova uno dei laghi più sacri dell'India. Se di questa magica terra, invece, vuoi scoprire il lato più naturale puoi dirigerti a Sud e visitare Periyar, famosa per le sue colline, le piantagioni e il lago in cui intere mandrie di elefanti si tuffano per giocare nelle sue acque o Kumarakom, sulle Backwaters del Kerala, che vanta una splendida riserva ornitologica. Particolare anche Alleppey, nota anche come “la città più pulita dell'India” in cui ci si può perdere ammirando panorami di rara bellezza tra le numerose lagune. Qui si può anche salire a bordo di una casa galleggiante utilizzata per raccogliere riso e merci in tutto il Kerala. Sempre a sud si trovano località balneari e spiagge splendide in cui rilassarsi. Un esempio? Kovalam, una tranquilla località balneare sul Mar Arabico circondata da spiagge spettacolari e da palme da cocco rigogliose. Un posto magico in cui lasciare alle spalle lo stress e godersi bagni di sole sulle spiagge incontaminate e massaggi ayurvedici. Tue, 19 Mar 2024 16:51:07 +0000 Economia Il diritto (che non esiste) di uccidere una vita innocente https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32569-il-diritto-che-non-esiste-di-uccidere-una-vita-innocente.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/attualita/32569-il-diritto-che-non-esiste-di-uccidere-una-vita-innocente.html Anch'io mi associo come il professore Mauro Ronco, all'impegno pubblico di verità ribadendo che l’aborto volontario è l’uccisione di un essere umano innocente. Pertanto non può costituire l’oggetto di un diritto di alcuno, né della donna che lo porta in grembo, né di qualsiasi altra persona o dello Stato. (L'Aborto non può essere un diritto...,14.3.24, alleanzacattolica.org) Non ci si può astenere “dal deplorare pubblicamente l’ingiustizia morale e giuridica della legge che la Repubblica francese ha promulgato l’8 marzo 2024 che proclama essere l’aborto un diritto costituzionale”. Pertanto, non condannare questo atto legislativo equivarrebbe a un’omissione moralmente colpevole. E soprattutto per chi è cristiano, bisogna ascoltare il monito di San Luca: “Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona” (Lc. 16, 13). Sembrava che in Occidente dopo la scoperta dell'immane sterminio nazionalsocialista degli ebrei, bollati come senza valore, “si potesse risvegliare il senso di umanità che era stato eroso a partire dai paesi anglosassoni e germanici in un secolo intero di evoluzionismo materialista ed eugenista”. Infatti, Ronco ricorda che negli ambienti culturali tedeschi e anglosassoni, in particolare nelle università, dettavano legge per decenni gli accademici che avevano dichiarato guerra agli inadatti per sradicarli dal mondo. In quegli anni sia le persone di buon senso che la stessa Chiesa cattolica sotto la guida del venerabile Pio XII, avevano dimostrato preoccupazione per la deriva scientistica in corso per decenni nell’Occidente più avanzato. Ma già negli anni 50 del secolo scorso,“il movimento mondiale per l’aborto riprese nuovo vigore. Furono però cambiate le strategie di fondo per introdurre la liberalizzazione nelle legislazioni: si passò dalla strategia autoritaria e pseudo-scientifica a quella liberale e libertaria”. E così siamo giunti al giorno d'oggi, dopo che le varie legislazioni degli Stati hanno legalizzato l'aborto, definendolo eufemisticamente, interruzione della gravidanza, ora la Francia, primo Paese al mondo, lo inserisce nella sua Costituzione. “In pratica – scrive Marco Invernizzi - l’aborto viene esaltato come un diritto bello e positivo, e pertanto si parla di gioia incontenibile delle femministe, ma in generale di tutte le forze politiche francesi. In effetti, e anche questo merita attenzione, tutti i partiti presenti in Parlamento hanno votato a favore dell’iniziativa, compresa Marine le Pen. I pochissimi voti contrari sono venuti da singoli parlamentari di centro o di destra. E colpisce ancora di più un recente sondaggio secondo il quale l’80% dei francesi sarebbe favorevole. Da oggi in Francia c’è un solo diritto da tutelare, l’autodeterminazione della donna, mentre il bambino concepito è completamente alla sua mercé e di quella dello Stato”. (Francia primogenita del male, 11.3.24, alleanzacattolica.org) Quello del Parlamento francese, è “un deficit di buon senso”, scrive Massimo Gandolfini, “il furore ideologico ha cancellato la naturale dote di buon senso, che ci deve insegnare ad affrontare una questione così delicata come l'aborto [...]”. (Parigi ora è una minaccia per tutti, 14.3.24, La Verità) La ruspa ideologica, ha spazzato via il diritto alla vita del bambino, come materiale organico indesiderato. “Risuonano sempre più profetiche le parole di Madre Teresa di Calcutta: 'l'aborto è il più grande attentato alla pace”. E la marcia contro la vita di Macron sembra non avere fine ora minaccia di introdurre l'eutanasia, trincerandosi dietro formule ipocrite come “aiuto attivo a morire”. A questo punto,“Manca ora un bell'appello a favore delle droghe e poi il catalogo delle pompe funebri è completo”, scrive Francesco Bonazzi su La Verità, non solo, Macron, “dopo aver sistemato vecchi e bambini, ha pensato anche ai giovani del vecchio continente, che vuole mandare a morire al fronte in Ucraina”. Una micidiale tripletta che lasciano muti i sostenitori del presidente francese in Italia. Un'altra inquietante notizia viene sempre dalla Francia, in questi giorni è apparso un manifesto ufficiale dei Giochi Olimpici, dove è scomparsa la croce sulla cupola degli Invalides. “E’ un altro episodio di cancel culture, la nuova forma di suicidio culturale dell’Occidente. E forse è la stessa ideologia che unisce le donne (e gli uomini) che gioiscono per avere esaltato, portandolo in Costituzione, il diritto di uccidere l’innocente: gioire per essersi liberati dalla croce (falsificando la realtà) nel manifesto olimpico”. Un Occidente che corre verso l'abisso. E non appare azzardato il paragone proposto da Invernizzi: “Da una parte la dissoluzione di ogni principio, anzi l’esaltazione dell’omicidio e il progredire della cancel culture in Occidente, dall’altra la violenza della forza militare scatenata dall’ansia imperialistica della Federazione russa contro il popolo libero d’Ucraina”. Non sono due cose diverse, in realtà entrambe sono prospettive di morte e di profonda ingiustizia contro bambini innocenti e popoli liberi. Alla base di entrambe le prospettive c’è l’odio contro la realtà, contro la vita innocente, contro la propria tradizione, contro la libertà di un popolo di affrancarsi dal dispotismo russo. Fri, 15 Mar 2024 15:38:34 +0000 Attualità A Roma, AALTO – Aino Alvar Elissa La dimensione umana del design https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32568-a-roma-aalto-aino-alvar-elissa-la-dimensione-umana-del-design.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32568-a-roma-aalto-aino-alvar-elissa-la-dimensione-umana-del-design.html Una mostra attualmente in corso al MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma da dicembre a maggio prossimo, ripercorre la storia dell'idea progettuale di Alvar, Aino ed Elissa Aalto, caratterizzata da un'architettura e un design in armonia con le persone e il mondo circostante. Architettura, arte e design sono tutti interconnessi nel pensiero degli Aalto. Gli edifici progettati dallo studio di architettura del finlandese Alvar Aalto continuano a ispirare gli architetti di tutto il mondo; le idee di design degli Aalto possono essere viste in oggetti prodotti in serie in molte case, con diversi pezzi degli anni '30 ancora in produzione oggi. La mostra presenta 11 progetti edilizi completati dallo studio di Aalto nel corso della sua lunga carriera. L'allestimento sperimentale offre ai visitatori diversi modi per esplorare queste opere di fama mondiale. Nella visione di Aalto, architettura, arte e design sono parti inscindibili di un unicum. Edifici divenuti icone che influenzano gli architetti di tutto il mondo e oggetti di design che, anche grazie all’attenzione dell’azienda alla produzione di massa a basso costo, sono entrati nelle case di molte persone e sono ancora oggi in produzione. “La vera architettura esiste solo dove l’essere umano si trova al centro”, Alvar Aalto, 1958. Sono esposti un numero considerevole di disegni originali provenienti dalle vaste collezioni della Fondazione Alvar Aalto. Oltre ai disegni, la mostra comprende documenti in prestito dal fondo documentario della Fondazione e oggetti, come vetri, mobili e apparecchi di illuminazione, dalla sua collezione di oggetti. Il prestito di quasi 250 oggetti per questa mostra è il più grande realizzato dalla Fondazione Alvar Aalto nel 2023. La visita alla mostra può essere integrata con la lettura di un libro appena uscito in Italia, con un'eccellente versione di Nicola Rainò per l'editore Salani, una biografia visiva di Aino e Alvar Aalto. “Aalto nomina sempre le sue mostre e firma le sue opere con il nome di Aino e Alvar Aalto. Non è solo un gesto da gentiluomo mettere al primo posto il nome di tua moglie; fin dai primi anni di studio, la base del loro matrimonio solido e stabile è stata la collaborazione e la condivisione degli obiettivi. Al di là di questo, il loro vero segreto forse è il fatto che, pur essendo persone completamente opposte, erano allo stesso tempo anche uguali. Alvar Aalto è inquieto, esuberante, imprevedibile, così come Aino è sempre stato concentrato, diligente e riservato. È come se uscissero dal Kalevala. Meno male che attorno a un vulcano scorre ancora acqua." 'Aino e Alvar Aalto. Una storia di amore e architettura', un libro del nipote dei due grandi architetti e designer che segue il dipanarsi di un progetto di vita che ha unito amore e lavoro, idee e genio. La mostra è curata da Space Caviar. Contemporaneamente alla mostra, e dal 27 febbraio 2024 al 24 marzo 2024, due film raccontano ed esplorano la vita e le opere dei maestri finlandesi dell'architettura e del design moderno. Dedicato a un'unica e straordinaria opera di Aalto – l'unica realizzata in Italia dall'architetto finlandese – il documentario di Roberto Ronchi e Mara Corradi, ‘Non abbiamo sete di scenografie – La lunga storia della chiesa di Alvar Aalto a Riola’ va alla ricerca del prezioso e complesso progetto la cui realizzazione ha richiesto ben tredici anni, fino alla sua inaugurazione nel 1978 dopo la morte dell'architetto, ripercorrendo in parallelo le vicende sociali ed economiche che hanno caratterizzato la provincia di Bologna tra gli anni Sessanta e Settanta. AALTO di Virpi Suutari, invece, ci conduce in un incantevole viaggio attraverso i processi creativi e i progetti più iconici di Alvar e Aino Aalto tra Finlandia, Russia e Parigi, fino agli anni '50, che aprirono una nuova fase nel lavoro di Alvar, segnata dalla perdita della prima moglie e successivo matrimonio con Elissa. Attraverso materiale d'archivio inedito e le testimonianze di amici e studiosi, il film ripercorre i momenti più significativi della vita di Aalto e la straordinaria progettazione riguardante la storia del modernismo. Proiezioni: Non abbiamo sete di paesaggi – La lunga storia della chiesa di Alvar Aalto a Riola (2018 – 63′) regia di Roberto Ronchi, Mara Corradi, lingua: italiano con sottotitoli in inglese, tutti i giorni, ciclo dalle 11:30; AALTO (2020 – 103′), diretto da Virpi Suutari lingua: finlandese con sottotitoli in italiano, realizzato da Fondazione In Between Art Film. Informazioni sull'evento 14.12.2023–26.05.2024 MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma A cura della Fondazione Alvar Aalto, MAXXI Fri, 15 Mar 2024 15:34:23 +0000 Arte Mantovano illustra a Blinken il piano anti fentanyl https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32567-mantovano-illustra-a-blinken-il-piano-anti-fentanyl.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32567-mantovano-illustra-a-blinken-il-piano-anti-fentanyl.html Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano è a Vienna, per partecipare ai lavori della 67esima sessione annuale della Commissione Stupefacenti (Cnd), organismo dell'Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine (Unodc). Mantovano è stato ricevuto a Palazzo Metternich dall'ambasciatore d'Italia in Austria, Giovanni Pugliese. Mantovano era accompagnato dalla Rappresentante Permanente italiana presso le Organizzazioni Internazionali nella capitale austriaca, Debora Lepre Il Sottosegretario alla Presidenza del consiglio Alfredo Mantovano ha tenuto oggi a Vienna un breve colloquio con Antony Blinken, Segretario di Stato USA, al quale ha consegnato il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e di altri oppioidi sintetici recentemente approvato e presentato dal Governo, comunicando l’intenzione di inserire i temi del contrasto alle droghe nel quadro di attività della presidenza italiana del G7. Il Segretario Blinken ha ringraziato per l’impegno italiano nella prevenzione dell’abuso di fentanyl e per l’impegno finora speso sul G7. L’incontro è avvenuto nella seconda giornata della 67esima sessione della Commissione Stupefacenti (CND) dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine (UNODC). “L’incontro con il Segretario Blinken e con gli altri interlocutori tenuti a Vienna hanno grande importanza”, dichiara il Sottosegretario Mantovano, “poiché il contrasto alle droghe non può essere condotto soltanto a livello nazionale, avendo il narcotraffico una dimensione pericolosamente globale. Così pure, il problema va affrontato preventivamente e non solo fronteggiando quando assume i caratteri dell’emergenza, come accaduto con il fentanyl negli Stati Uniti: anche su questo approccio abbiamo incontrato la condivisione di tutti i nostri interlocutori”. Mantovano nella giornata di oggi ha incontrato poi Taulant Balla, Ministro dell’Interno dell’Albania, e Barrye Price, Eric Siervo e Ronald S. Rochon del CADCA, la Comunità delle Coalizioni Anti-droga d’America, la principale organizzazione per la prevenzione dell'abuso di sostanze negli Stati Uniti, che lavora in oltre 30 nazioni in tutto il mondo. Il Sottosegretario ha inoltre intrattenuto un bilaterale con Gabriela Sommerfeld, Ministro degli Esteri dell’Ecuador, dove il presidente Daniel Noboa ha dichiarato lo stato di “Conflitto Armato Interno” a causa dell’aumento di omicidi e atti di criminalità a opera dei narcotrafficanti.   Fonte Uff.St.Palazzo Chigi   Fri, 15 Mar 2024 15:28:57 +0000 Prima pagina Il Caracalla Festival 2024 celebra Puccini https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32566-il-caracalla-festival-2024-celebra-puccini.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32566-il-caracalla-festival-2024-celebra-puccini.html Il debutto all'opera dell'archistar Massimiliano Fuksas con Tosca e Turandot. L'eleganza di Dior nelle notti della danza con Eleonora Abbagnato. Il ritorno di Roberto Bolle. Il grande cinema di Walt Disney con le musiche eseguite dal vivo. Un omaggio ai cent'anni della Rhapsody in Blue di Gershwin con Wayne Marshall. Ma anche circo contemporaneo, teatro e una rassegna di film che celebrano Puccini nel centenario dalla sua morte. Grandi voci della lirica come Sonya Yoncheva, Vittorio Grigolo, Angela Meade e Brian Jadge. E poi star del pop come Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, John Legend, Antonello Venditti e molti altri. È il Caracalla Festival 2024, il cartellone estivo dell'Opera di Roma che, dal 3 giugno al 10 agosto, torna a far vivere gli storici spazi delle terme romane: l'arena con 4.500 posti e il Teatro del Portico, nell'area del cosiddetto tempio di Giove, che torna ad accogliere nuove e differenti esperienze artistiche. Caracalla Festival 2024 e tutte le attività della Fondazione sono rese possibili grazie alla collaborazione con i Soci Privati della Fondazione Opera di Roma come Camera di Commercio di Roma e ACEA. Così come è fondamentale l’apporto di aziende che da anni - o anche più di recente - hanno scelto di sostenere le nostre attività in qualità di Mecenati e Sponsor: Banca del Fucino, Terna, BMW Roma e Aeroporti di Roma. «Anche quest’anno opere e artisti prestigiosi torneranno ad arricchire il già ampio cartellone estivo dell’Estate Romana, continuando nella valorizzazione di un luogo magnifico e unico come le Terme di Caracalla - dice il Sindaco Roberto Gualtieri - È un lavoro prezioso quello portato avanti dall’Opera di Roma anche attraverso un appuntamento che è ormai un punto di riferimento, seguito ogni anno da oltre 100mila persone. Grazie davvero alla Fondazione e a questa bella collaborazione tra pubblico e privato, tutti uniti dall’obiettivo di promuovere iniziative culturali di qualità e la fruibilità di un altro spazio storico tra i tanti che stanno tornando protagonisti della vita cittadina, spesso dopo un grande lavoro di recupero». «Per il secondo anno consecutivo, il Teatro dell’Opera di Roma torna a Caracalla con un vero e proprio Festival - dice il Sovrintendente Francesco Giambrone - Si rafforza così l’idea di un progetto multidisciplinare che troverà pieno compimento nel 2025, anno del Giubileo, quando la programmazione sarà realizzata dal regista Damiano Michieletto, a cui abbiamo dato carta bianca. Per celebrare il centenario della morte di Puccini, abbiamo affidato all’architetto Massimiliano Fuksas il progetto creativo di entrambe le opere in cartellone, Tosca e Turandot; Fuksas ha realizzato per noi un'installazione specifica appositamente pensata per lo spazio del Teatro Grande di Caracalla, con Francesco Micheli che ne cura regia. Il successo di presenze ottenuto lo scorso anno, con 115.980 biglietti venduti, ci ha spinto ad aumentare da 50 a 60 il numero complessivo delle serate - in particolare crescono quelle d’opera, che passano da 10 a 16 - e a rinnovare l’ampia proposta che comprenda reading teatrali, cinema e quest’anno anche circo contemporaneo. Tutto nel segno di Puccini». «Da 87 anni la musica, l’opera, il balletto popolano in estate le Terme di Caracalla - spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – portando una ventata di spettacolo all’interno di uno dei siti archeologici più amati della Capitale. La collaborazione con l’Opera di Roma è dunque un momento rilevante delle attività di valorizzazione della Soprintendenza Speciale di Roma nell’impianto termale, che ha visto la presenza di importanti mostre, eventi culturali e un ampliamento degli spazi di visita, che si svilupperà ulteriormente nel prossimo futuro. Quest’anno la Soprintendenza e il Teatro dell’Opera offrono delle visite guidate speciali che precedono lo spettacolo e, inoltre, la sezione Caracalla Off si tiene nel nuovo spazio inaugurato l’anno scorso davanti al cosiddetto tempio di Giove, normalmente fuori dal circuito di visita. Il Festival Caracalla, grazie alla sua programmazione che vede coprotagoniste le Terme con la loro scenografia, è dunque uno stimolo alla crescita culturale della città sia per i romani sia per quanti sono in visita nella Capitale». OPERA In occasione del centenario della scomparsa di Puccini, l’edizione 2024 del Caracalla Festival omaggia il grande compositore con due nuove produzioni di Tosca e Turandot proposte con progetto creativo e scene di Massimiliano e Doriana Fuksas, al loro debutto con l’opera lirica. La regia di entrambi i titoli è affidata a Francesco Micheli, mentre i costumi sono di Giada Masi e i video di Luca Scarzella. Il cartellone si inaugura il 5 luglio proprio con Tosca, in replica fino al 9 agosto. Sul podio sale Antonino Fogliani. Nel ruolo del titolo si alternano Carmen Giannattasio (5, 17, 26 luglio; 3, 7 e 9 agosto) e Sonya Yoncheva (24 e 31 luglio), mentre Cavaradossi è incarnato da Saimir Pirgu (5, 17, 26 luglio; 3, 7 e 9 agosto), Vittorio Grigolo (24 e 31 luglio) e Arsen Soghomonyan (26 luglio). Yoncheva e Grigolo tornano a interpretare insieme i protagonisti del più romano dei capolavori di Puccini dopo il grande successo ottenuto nella tournée della Fondazione Capitolina in Giappone a settembre 2023. Nella parte di Scarpia invece, si alternano Claudio Sgura (5 luglio; 3, 7 e 9 agosto) e Roberto Frontali (17, 24, 26 e 31 luglio). Dal 16 luglio al 10 agosto è la volta di Turandot. Sul podio sale Donato Renzetti. Nel ruolo della protagonista si alternano due interpreti d’eccezione: Angela Meade (16, 25, 28 luglio; 2 e 4 agosto), che torna all’Opera di Roma dopo il successo dell’Ernani del 2022, e Lise Lindstrom (6, 8 e 10 agosto), apprezzatissima protagonista del recente allestimento della Salome di Strauss con la regia di Barrie Kosky al Teatro Costanzi. Nella parte di Calaf sono impegnati Luciano Ganci (16 luglio; 4, 6, 8 e 10 agosto), Brian Jagde (25, 28 luglio) e Arsen Soghomonyan (2 agosto); in quella di Liù Maria Grazia Schiavo (16, 25, 28 luglio; 4 agosto) e Juliana Grigoryan  (2, 6, 8 e 10 agosto). Orchestra e coro, diretto da Ciro Visco, con la partecipazione della Scuola di Canto Corale, sono quelli del Teatro dell’Opera di Roma. La proposta operistica si completa con i giovani talenti di “Fabbrica”, lo Young Artist Program del Teatro, e della Scuola di Canto Corale. Tre gli appuntamenti al Teatro del Portico: il 26 giugno è in scena Regnava nel silenzio, omaggio alle musiche di Verdi e Donizetti con i cantanti del progetto “Fabbrica”, mentre il 28 giugno e l’8 luglio sono in programma due concerti della Scuola di Canto Corale. DANZA La proposta coreutica si inaugura il 9 luglio - con replica il 10 - con Le notti romane di Dior, una serata che unisce moda, musica e danza. Protagonista Eleonora Abbagnato che, insieme alle étoile, ai primi ballerini, ai solisti e al Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, indossa le creazioni di Maria Grazia Chiuri della Maison Dior realizzate per due diversi balletti: Nuit Romaine di Angelin Preljocaj - con musiche su base registrata che vanno da Vivaldi ai Daft Punk - nato nel 2020 come progetto filmico ambientato nel cuore di Palazzo Farnese e poi messo in scena al Costanzi nel 2022; e Nuit Dansée di Giorgio Mancini, coreografia sui tre movimenti del Tirol Concert for piano and orchestra di Philip Glass, eseguito dal vivo. Quest’ultima è un nuova creazione. Lo spettacolo viene presentato per la prima volta in Italia a Caracalla dopo la tournée con il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma a Parigi e Dubai. Tra i principali interpreti l’étoile Rebecca Bianchi e il primo ballerino Michele Satriano. Sul podio dell’Orchestra della Fondazione sale Alvise Casellati. Anche quest'anno la proposta coreutica si completa con la tradizionale serata di Roberto Bolle and Friends, che torna a Caracalla per due appuntamenti il 19 e il 20 luglio. CONCERTI La grande animazione di Walt Disney trova spazio in una data unica, il 23 luglio, per un concerto sinfonico che abbraccia anche il cinema. Dopo il successo di The Great Dictator di Charlie Chaplin dello scorso anno, Timothy Brock torna sul podio di Caracalla con Fantasia Disney - Live in concert. Sul grande schermo, sempre accompagnati dalla colonna sonora eseguita dal vivo dall’Orchestra dell’Opera di Roma, sono proiettati alcuni dei momenti più salienti di Fantasia (1940) e del suo sequel Fantasia 2000, due tra i film d’animazione più celebri della Disney. Tra le note sequenze animate costruite su brani classici sono inclusi L’apprenti sorcier (L’Apprendista Stregone) di Dukas, la suite da L’oiseau de feu (L’uccello di fuoco) di Stravinskij, la suite dallo Schiaccianoci di Čajkovskij, la versione orchestrale del Clair de lune di Debussy, la Quinta Sinfonia di Beethoven e altre celebri pagine sinfoniche. Il 30 luglio, invece, Wayne Marshall, nella doppia veste di pianista e direttore, omaggia i cento anni della Rhapsody in Blue di George Gershwin. Accanto alla celebre pagina, composta da un Gershwin appena venticinquenne ma già capace di una straordinaria sintesi tra musica colta, jazz e blues, Marshall - che del compositore americano è uno dei più affermati interpreti - propone una scelta di brani da Porgy and Bess, An American in Paris e l’ouverture dal musical Girl Crazy. In programma anche la suite Three Dance Episodes da On the Town di Leonard Bernstein. CINEMA   Sempre a Puccini è anche dedicata la rassegna cinematografica Piccolo Cinema Puccini, a cura di Giuliano Danieli, con tre serate in programma al Teatro del Portico. Il 27 giugno il grande compositore rivive attraverso Puccini e la fanciulla di Paolo Benvenuti (2008) e il filmato d’epoca Un giorno con Puccini (1918 circa), restaurato e reso disponibile dalla Cineteca di Bologna. La serata del 1° luglio è invece dedicata a tre riletture della storia di Madama Butterfly, con la prima italiana di Madame Butterfly’s Illusion di Wagoro Arai (1940, dal National Film Archive of Japan), Aria di Pjotr Sapegin (2001) e M. Butterfly di David Cronenberg (1993). Infine, il 4 luglio due film ispirati a Tosca: un frammento, restaurato dalla Cineteca di Bologna, della Tosca di Alfredo De Antoni (1918) e Avanti a lui tremava tutta Roma di Carmine Gallone (1946) con Anna Magnani protagonista, messo a disposizione dal CSC – Cineteca Nazionale, con cui si rinnova la proficua collaborazione già avviata lo scorso anno. Al compositore Vincenzo Ramaglia sono commissionate le colonne sonore per i due film muti inclusi nella rassegna. Tutte le serate sono arricchite da introduzioni a cura del Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca. TEATRO Due gli spettacoli teatrali ospitati nello spazio del Teatro del Portico. Il 29 giugno e il 2 luglio Massimiliano Finazzer Flory omaggia Puccini con Vissi d’arte, vissi d’amore. Aspettando Giacomo Puccini, un reading con intermezzi musicali dal vivo che unisce il centenario di Puccini a quello della prima trasmissione radiofonica. Nello spettacolo la radio, fondamentale strumento d’incontro tra la musica di Puccini e la gente, diventa il mezzo attraverso il quale ripercorrere la vita e l’opera del compositore lucchese. Il 17 e il 20 luglio, invece, sempre nel Teatro del Portico, Valerio Magrelli è in scena con Romantici&Co., esplorazione sul tema del romanticismo e della sua evoluzione dall’Ottocento ad oggi. CIRCO CONTEMPORANEO Novità nel cartellone di Caracalla 2024, il 25 e il 26 giugno, sempre in occasione del centenario pucciniano, la compagnia Cirko Vertigo porta in scena al Teatro del Portico Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti. Protagonista dello spettacolo un coro di donne in movimento, il cui spostamento nello spazio si struttura in coreografie aeree e terrene accompagnate dalla musica Puccini, con interferenze di elettronica. Donne che si sostengono, cadono e rialzano, facendo emergere di volta in volta caratteristiche, segni e personalità di cinque protagoniste delle opere pucciniane: Tosca, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Turandot e Mimì. JAZZ Spazio anche al jazz al Teatro del Portico, con due concerti in programma il 18 luglio e il 5 agosto, e tre serate di Late night jazz il 31 luglio, il 2 e 3 agosto. Queste ultime sono programmate in un orario che consenta la partecipazione degli spettatori dell'opera, in scena nelle stesse serate prima delle notti jazz. POP Gli immancabili appuntamenti con la musica pop iniziano già dai primi giorni di giugno. Sul palcoscenico del Teatro Grande sono protagonisti Fiorella Mannoia il 3 giugno, Francesco De Gregori e Checco Zalone in duo il 5 giugno, Ornella Vanoni il 6 giugno, Samuele Bersani il 7 giugno, Il Volo l’8 giugno, John Legend il 10 giugno, i Pooh l’11 e il 12 giugno, Biagio Antonacci il 13 e 14 giugno, Antonello Venditti il 18, 19 e 21 giugno. COLLABORAZIONI ISTITUZIONALI La creazione di un Festival comporta l’interazione di un ampio numero di forze, e per il Caracalla Festival 2024 si rinnova e si allarga la rete d’importanti collaborazioni istituzionali dell’Opera di Roma: prima fra tutte quella con la Soprintendenza Speciale di Roma e poi con CSC – Cineteca Nazionale, Cineteca Nazionale di Bologna, Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca, National Film Archive of Japan, Casa del Jazz.     Fonte Uff.St.teatro dell'opera di Roma     Fri, 15 Mar 2024 15:25:11 +0000 Società e costume Putin: "Mai pensato di usare armi nucleari in Ucraina" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32563-putin-mai-pensato-di-usare-armi-nucleari-in-ucraina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32563-putin-mai-pensato-di-usare-armi-nucleari-in-ucraina.html La Russia è "pronta dal punto di vista tecnico-militare" a una guerra nucleare, è disponibile a una trattativa sulla guerra in Ucraina "ma solo a patto che si basi sulla realtà emerse sul terreno, non sui desideri espressi dopo l'uso di psicofarmaci" e si prepara a schierare le sue truppe al confine nord-occidentale con la Finlandia dopo l'ingresso di Helsinki nella Nato.  Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di non avere mai pensato di usare armi nucleari tattiche in Ucraina. L'uso del nucleare, ha affermato in un'intervista televisiva, è previsto solo nel caso in cui venga messa in pericolo "l'esistenza" e "la sovranità e indipendenza" della Russia. Vladimir Putin si dice "pronto per i negoziati" ma solo negoziati che si tengano "sulla base delle realtà che si sono sviluppate, come si dice in questi casi, sul terreno, e non su desideri derivanti dall'uso di psicofarmaci". In un'intervista a Ria Novosti e Rossiya 1 il presidente della Federazione russa ha poi affermato che "possibili negoziati non sono una pausa per il riarmo di Kiev, ma una conversazione seria con garanzie di sicurezza per Mosca". In un'intervista fiume a Rossija 1 e a Ria Novosti, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali, il presidente russo Vladimir Putin, torna a ribadire punto per punto la versione del Cremlino. A cominciare dalla minaccia nucleare, più volte agitata da Mosca come risposta potenziale a una escalation nei rapporti tesissimi con gli Usa, la Ue e l'intero Occidente. La Russia è pronta a usare armi nucleari se vedrà minacciata l'esistenza dello Stato russo o se subirà un attacco contro la sua sovranità e indipendenza, ripete Putin. Dal punto di vista tecnico-militare siamo ovviamente pronti" per una guerra nucleare: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista alla tv statale e all'agenzia Ria Novosti, aggiungendo tuttavia di non aver mai pensato di utilizzare l'arsenale nucleare."Gli Stati che dicono di non avere linee rosse verso la Russia devono capire che la Russia non avrà linee rosse verso di loro", ha aggiunto Putin. "Le armi esistono per essere usate - dice - abbiamo i nostri principi". Fino a oggi tuttavia, aggiunge il capo del Cremlino, Mosca non ha mai contemplato la necessità di utilizzare tali armamenti. "Perché avremmo bisogno di usare armi di distruzione di massa? Non c'è mai stata tale necessita'", ribadisce. Quanto all'Ucraina, Putin ripete che la Russia è pronta a sedersi a tenere dei negoziati, ma questi devono basarsi sulla realtà consolidata sul terreno. "Siamo pronti per i negoziati? Sì, lo siamo. Non sulla base di alcuni desideri emersi dopo l'uso di psicofarmaci, ma sulla base delle realtà che sono emerse sul terreno", dice. "Siamo pronti per un dialogo serio e vogliamo risolvere tutti i conflitti, e soprattutto questo conflitto, con mezzi pacifici. Ma dobbiamo essere chiaramente certi che questa non sia una pausa che il nemico vuole prendersi per il riarmo, e che questa sia una conversazione seria con garanzie di sicurezza per la Federazione Russa", aggiunge. Il presidente russo ripete che Mosca "non intende interferire nelle elezioni presidenziali Usa" e lavorerà "con qualsiasi leader goda della fiducia del popolo americano" e torna anche ad attaccare la Nato, in particolare la Finlandia, che da poco ha dato il suo via libera all'ingresso nell'Alleanza Atlantica. "Non avevamo nemmeno truppe schierate" al confine con la Finlandia, "le avevamo rimosse tutte da lì, dal confine russo-finlandese. Perché hanno aderito alla Nato?  Questo è un passo assolutamente insensato dal punto di vista della tutela dei propri interessi nazionali. Noi non avevamo truppe lì, ora le schiereremo". Putin infine risponde alle parole del presidente francese Emmanuel Macron, che aveva parlato della possibilità di inviare truppe di terra occidentali a combattere in Ucraina: "i militari dei Paesi occidentali sono presenti in Ucraina da molto tempo", dice Putin, secondo cui la loro presenza "non cambierà comunque l'esito" della guerra.   Fonte Agi e varie agenzie     Wed, 13 Mar 2024 15:46:56 +0000 Prima pagina Giornata nazionale del paesaggio https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32562-giornata-nazionale-del-paesaggio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32562-giornata-nazionale-del-paesaggio.html Archeologia, natura e paesaggio, un connubio inscindibile a Pompei che trova la sua ulteriore valorizzazione con l’apertura al pubblico dal 14 marzo, in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, del percorso verde fuori le mura che da piazza Anfiteatro, lambendo la necropoli di Fondo Pacifico attraverso il Bosco Sacro e la passeggiata dei mandorli, percorre le mura e il perimetro esterno dell’Anfiteatro fino a Porta Sarno, immettendosi su Via dell’Abbondanza. Il 14 marzo il nuovo percorso - un itinerario alternativo nel verde, inclusivo e accessibile a tutti, immersi nella natura e nel paesaggio della storia - sarà inaugurato alle ore 12:00 dal Direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel. Interverranno Matteo Tanteri, Amministratore Unico di Arbolia, Carlo Grieco, CEO di Sa.gest, che hanno contribuito al rimboschimento dei siti del Parco archeologico di Pompei e alla valorizzazione della biodiversità, Giovanni Minucci de Il Tulipano e dai ragazzi del Liceo Pascal di Pompei. La mattinata ospiterà anche due diversi momenti di inclusione e svago con i ragazzi del Tulipano Art Friendly,  giovani adulti con autismi e/o disabilità cognitive coordinati e guidati dalla Cooperativa Sociale “Il Tulipano” che collaborano con il Parco da oltre un anno in attività di raccolta di frutta e verdura, produzione di marmellate e succhi di frutta, laboratori di progettazione partecipata di aree inclusive. Con la presentazione delle attività di agricoltura sociale a Pompei e al Polverificio Borbonico di Scafati faranno provare le loro biciclette inclusive da utilizzare sotto il viale dei mandorli. Con le classi artistiche del Liceo “E. Pascal” di Pompei si svolgeranno poi delle sessioni all’aperto di pittura del paesaggio e della natura con la realizzazione di pannelli che andranno ad arricchire gli spazi della “Casetta di Plinio”, la futura sede operativa, poco distante nel Parco, dei Ragazzi del Tulipano.   Fonte Uff.St.parco archeologico Pompei         Wed, 13 Mar 2024 15:43:37 +0000 Società e costume La Regione Lazio ha presentato le sue strategie sull’Aerospazio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32561-la-regione-lazio-ha-presentato-le-sue-strategie-sull-aerospazio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32561-la-regione-lazio-ha-presentato-le-sue-strategie-sull-aerospazio.html Si è svolto presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo di Lazio Innova “Aerospazio Innovation Day: B2b – Tendenze Industriali – Misure Regionali”, il primo di una serie di appuntamenti che la Regione Lazio organizza, attraverso Lazio Innova, a cadenza periodica con appartenenti alle principali filiere industriali del territorio (grandi operatori industriali, PMI e centri di ricerca), per far emergere le frontiere tecnologiche, gli orientamenti di sviluppo delle tecnologie, supportare appuntamenti di collaborazione tra i partecipanti, oltre che fornire idee e proposte per la realizzazione di iniziative di innovazione aperta. Negli ultimi 20 anni, la Regione Lazio ha sostenuto la Ricerca e Sviluppo del Lazio, investendo circa 100 milioni di euro in ambito aerospaziale, dei quali circa 18 milioni sono stati assegnati nel dicembre 2023 a 32 progetti aerospazio e sicurezza vincitori dell’Avviso Pubblico “Riposizionamento competitivo RSI”. «L’ecosistema aerospaziale del Lazio costituisce un’eccellenza unica nel panorama produttivo italiano del settore, con competenze industriali e di ricerca che coprono tutta la filiera. Secondo quanto previsto dalla Strategia di Specializzazione Intelligente del Lazio, la Regione sta sostenendo lo sviluppo del settore aerospaziale con investimenti finalizzati a potenziare l’evoluzione tecnologica insieme al digitale, l’industria e gli attori della New Space Economy, a rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese e favorire la nascita di nuove esperienze innovative. Tramite Lazio Innova, è tra i protagonisti della nascita del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospaziale (CTNA), per competere a livello europeo e nazionale. Per questo intendiamo sfruttare appieno i fondi europei della programmazione 2021-2027 e le opportunità del PNRR, con l’obiettivo comune di consolidare le attività di ricerca e innovazione delle imprese, il trasferimento tecnologico, lo sviluppo di imprese innovative e derivate di ricerca» – ha dichiarato Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore Sviluppo economico della Regione Lazio. «Il Lazio è ricco di eccellenze per quanto riguarda il settore aerospaziale. Da parte dell’amministrazione regionale, c’è’ un impegno concreto per sostenere questo ambito, che conta circa 300 aziende. Anche nelle recenti missioni in Giappone e negli Usa, le nostre imprese hanno ricevuto riconoscimenti per la grande professionalità e competenza. Il nostro obiettivo, come istituzione, deve essere quello di accompagnare le nostre attività in questo percorso di crescita, anche creando nuove opportunità di collaborazione con l’estero, in un processo di internazionalizzazione che deve vedere il nostro territorio come assoluto protagonista. Naturalmente, questo sviluppo può generare ricadute positive sia sull’indotto che nei territori della nostra regione» – ha sottolineato Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio. Nel corso dell’evento, una tavola rotonda sugli sviluppi di mercato e le strategie territoriali ha visto il coinvolgimento di ASI – Agenzia Spaziale Italiana, ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, AIAD – Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza, AIPAS – Associazione delle Imprese per le Attività Spaziali, ASAS – Associazione per i Servizi, le Applicazioni e le Tecnologie ICT per lo Spazio, AIRBUS Italia, AVIO S.p.A., Comune di Colleferro, CTNA – Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio. Gli elementi raccolti nella tavola rotonda saranno utilizzati da Lazio Innova per la definizione del nuovo bando Fesr sul Riposizionamento Competitivo che vede nell’Aerospazio uno degli assi principali di intervento. Il bando è previsto nella seconda parte dell’anno. Per la Regione Lazio e Lazio Innova è stata inoltre l’occasione per lanciare la Open Innovation Challenge “Smart Integration Satellite Capability” di Thales Alenia Space Italia. «Thales Alenia Space e  la Regione Lazio collaborano attivamente ormai da tempo interpretando al meglio un modello di innovazione che valorizza e sfrutta a pieno le competenze e le capacità presenti nell’ecosistema laziale», ha dichiarato Massimo Comparini, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia. «Quale realtà produttiva ben radicata nel territorio, Thales Alenia Space accoglie le sfide di un futuro che punta sempre più allo Spazio come uno dei settori strategici della sua economia in sinergia con la filiera spaziale locale, insieme alla Regione Lazio, attraverso attività comuni utilizzando le infrastrutture della nostra azienda, sia quelle esistenti sia quelle in fase di realizzazione». Si tratta di una sfida per imprese innovatrici che sono chiamate a individuare e proporre soluzioni per lo sviluppo di fabbriche intelligenti (Smart Factory) basate su linee integrate per l’assemblaggio, l’integrazione e test (AIT) da utilizzare sulle componenti di bordo di piccoli satelliti in una logica innovativa, aperta e digitalizzata. Una competizione aperta a cui possono partecipare le imprese innovatrici e le PMI innovative costituite da non oltre 60 mesi, oltre ai derivati di Università o Centri di Ricerca chiamati a proporre soluzioni innovative per l’assemblaggio automatico, la riduzione del peso e del costo dei cablaggi, la riduzione delle dimensioni e della massa e del costo delle strutture meccaniche a sostentamento delle celle solari e delle antenne di satellite. Questa sfida, in particolare, fa leva sull’investimento di Thales Alenia Space Italia per la costruzione della Space Smart Factory nell’ambito del più ampio “Programma Space Factory 4.0” del PNRR, finanziato dall’UE e gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana, con l’obiettivo di costituire una rete di fabbriche, connessa alla filiera di produzione e dedicata alla realizzazione di piccoli satelliti su tutto il territorio nazionale. Al termine del percorso di tutoraggio, la prima squadra classificata riceverà un premio di 20.000 euro e, assieme al secondo e al terzo classificato, l’accesso diretto al programma “Go to market” e fruirà, inoltre, di servizi specialistici presso lo Spazio Attivo Roma Tecnopolo della Regione Lazio gestito da Lazio Innova. Per partecipare alla open innovation challenge è necessario candidarsi entro le ore 12.00 del 13 maggio 2024 attraverso la piattaforma dedicata su https://www.lazioinnova.it/innovazione-aperta/iniziativa/smart-integration-satellite-capability/. Durante l’Innovation Day gli attori del settore Economia dello Spazio si sono infine incontrati per sviluppare sinergie, con l’obiettivo di trasferire tecnologie, prodotti e servizi nati nei comparti dell’aerospazio e applicarli in altri mercati. A tal fine, sono otto le imprese innovative che si sono presentate alle grandi aziende dell’Aerospazio: quattro per tecnologie, prodotti e servizi relativi a tutto ciò che viene inviato nello spazio, a partire dai satelliti (Involve Space, C-Shark, Arca Dynamics, Finis Terrae); e quattro per l’ampio campo di potenziali applicazioni in mercati differenti basate su tecnologie sviluppate per l’aerospazio ovvero su dati prodotti da dispositivi in orbita (Nhazca, Space 11, Science & Technology Italy e Wise Robotics). Si tratta di una collaborazione aperta, in cui innovative e derivate del settore Nuova Economia dello Spazio, medie e grandi imprese interessate a trovare soluzioni innovative derivanti da tecnologie spaziali, organizzazioni, enti e associazioni di settore, trovano ulteriore spazio di confronto sulla comunità loro dedicata sul sito www.lazioinnova.it per collaborare, con l’obiettivo di creare processi di innovazione e di trasferimento tecnologico. Tra i progetti presentati nel corso dell’Innovation Day, la call ESA BIC Lazio lanciata dalla Regione Lazio insieme all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e all’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), per sostenere l’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori di attività. Giunta alla sua quarta edizione, con uno stanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro, ha coinvolto 64 imprese innovatrici  di cui 10 ad oggi incubate. È stata prorogata l’ultima finestra 2023, con la possibilità di candidarsi entro lunedì 8 aprile 2024, ed è attualmente in corso il rinnovo per il quadriennio 2024-2027.    Tue, 12 Mar 2024 16:47:30 +0000 Roma La nave Duilio abbatte altri due droni sul Mar Rosso https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32560-la-nave-duilio-abbatte-altri-due-droni-sul-mar-rosso.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32560-la-nave-duilio-abbatte-altri-due-droni-sul-mar-rosso.html "L'area del Mar Rosso è "una zona diventata pericolosa e si è passati (dagli attacchi, ndr) dalle navi mercantili a quelle militari, una evoluzione continua delle modalità di attacco. Anche questa notte gli attacchi sono stati condotti in modo diverso e più pericoloso rispetto alle altre volte".  Nell'ambito dell'operazione dell'Unione Europea Aspides, la nave Caio Duilio ha abbattuto due droni aerei, "in attuazione del principio di autodifesa. Lo rende noto lo Stato Maggiore della Difesa, ricordando che l'Operazione Aspides "ha il compito di difendere la libertà di navigazione e le rotte commerciali". La nave Duilio continua la propria attività". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto parlando dell'abbattimento dei due droni, senza fornire ulteriori dettagli per ragioni di sicurezza, nel corso di un videocollegamento con la fiera LitExpo. "La situazione si evolve di settimana in settimana - ha poi aggiunto - dovremmo con i nostri alleati e il massimo del coinvolgimento arrivare ad una soluzione in tempi brevissimi perché l'intensità e la pericolosità sta aumentando di settimana in settimana". "Noi ci siamo mossi, ma non basta l'approccio militare e la scorta che serve a dare sicurezza alle navi mercantili, il tema delle prossime settimane è affiancare anche altri sistemi, interventi e trattative politiche e diplomatiche per far cessare questi attacchi che alla fine non incidono come vorrebbero gli Houthi nella guerra a Gaza ma solo nell'economia italiana ed europea", ha spiegato Crosetto.  "Calcoliamo che il 90% delle merci mondiali viaggiano nel mare, il 50% del cibo del prossimo secolo arriverà dal mare e l'80% della popolazione mondiale vive entro 200 km dalla costa quindi il nostro interesse di questo e altri passaggi fondamentali è che rimangano sicuri o tornino ad esserlo. Quello che sta succedendo nel Mar Rosso e a Panama sta creando una enormità di problemi". Finora attaccavano obiettivi civili e non militari  : "gli Houthi uccidono civili innocenti con un attacco missilistico". Lo scrive su X il Comando centrale americano (Centcom). "Intorno alle 11:30 (ora di Sanaa) del 6 marzo, un missile balistico antinave (ASBM) è stato lanciato dalle aree dello Yemen controllate dai terroristi Houthi, appoggiate dall'Iran, verso la M/V True Confidence, una nave liberiana battente bandiera delle Barbados", si legge nel post. "Il loro missile ha colpito la nave e l'equipaggio multinazionale segnala tre morti, almeno quattro feriti, di cui tre in condizioni critiche, e danni significativi alla nave. L'equipaggio ha abbandonato la nave e le navi da guerra della coalizione sono intervenute e stanno valutando la situazione. Questo è il quinto ASBM lanciato dagli Houthi negli ultimi due giorni. Due di questi ASBM hanno colpito due navi da trasporto - la M/V MSC Sky II e la M/V True Confidence - e un ASBM è stato abbattuto dalla USS Carney (DDG 64)", si conclude. gli attacchi dei ribelli yemeniti sostenuti dall'Iran causano vittime. Colpita la True Confidence, battente bandiera delle Barbados ma di un armatore ellenico. Gravemente danneggiata, è stata abbandonata dall'equipaggio. Gli Usa: uccidono civili innocenti   fonte Agi e varie agenzie Tue, 12 Mar 2024 16:44:04 +0000 Prima pagina L’Avanguardia nel deserto: una storia mai raccontata https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32559-l-avanguardia-nel-deserto-una-storia-mai-raccontata.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32559-l-avanguardia-nel-deserto-una-storia-mai-raccontata.html La mostra “Uzbekistan. L’Avanguardia nel deserto” presenta per la prima volta al pubblico italiano e del mondo occidentale una pagina straordinaria e ancora poco nota dell’arte della prima metà del XX sec. Il progetto espositivo, che si dispone nella sede prestigiosa di Ca’ Foscari Esposizioni a Venezia, è promosso e sostenuto dalla Fondazione Uzbekistan Cultura ed è curato da Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, direttori del Centro Studi sull’Arte Russa dell’Università Ca’ Foscari Venezia, coadiuvati da un prestigioso comitato scientifico internazionale; mette insieme, in un arco cronologico dalla fine dell’Ottocento al 1945, circa 100 opere (soprattutto dipinti su tela e su carta, cui si aggiungono emblematici reperti della tradizione tessile uzbeka) provenienti dal Museo Nazionale di Tashkent e dal Museo Savitsky di Nukus, quello che la stampa internazionale indica da qualche anno, non impropriamente, come “il Louvre del deserto”. È la prima esposizione nella storia a stabilire delle precise relazioni tra le due più importanti raccolte d’arte del Novecento presenti in Uzbekistan: si tratta di un elemento fondamentale per comprendere la profondità di una vicenda artistica come questa, ma non è l’unica novità della mostra. Finora si era pensato infatti alle opere e agli artisti anche più innovativi che lavorano in Centro Asia nel terzo e quarto decennio del Novecento come a una declinazione periferica e marginale della grande svolta operata nelle capitali russe dal 1898 al 1922 da una straordinaria generazione di artisti (Fal’k, Kandinskij, Ekster, Lentulov, Rodčenko ecc.). Ciò che invece si potrà osservare è la genesi e il successivo sviluppo di una autentica scuola nazionale, di una “Avanguardia Orientalis” affascinante e unica. Un risultato straordinario, che è stato possibile ottenere solo affiancando la raccolta del Museo Nazionale di Tashkent (dove già all’inizio degli anni ’20 erano presenti importanti capolavori dell’Avanguardia russa, tra cui 4 opere di Kandinskij) con quella di Nukus: da una parte l’anticipata ricezione di una matrice di grande modernità, che riprende e diffonde anche tutte le esperienze dell’Europa occidentale, dall’altra la sua trasformazione in un linguaggio totalmente originale, multietnico e interdisciplinare. La mostra presenta come sottotitolo “La forma e il simbolo”. Il primo termine rinvia all’influenza esercitata sulla pittura del Centro Asia dall’Avanguardia storica russa mediante le opere in parte inviate a Tashkent, in altra parte raccolte da Savickij a Nukus: una selezione di segni di straordinaria qualità, mai in precedenza inviati fuori dei confini dell’Uzbekistan, tra cui 4 opere di Kandinskij (due olii e due disegni su carta): Lentulov, Maškov, Popova, Rodčenko, Rozanova sono solo alcuni dei protagonisti di uno scenario, quello della nascita dell’astrattismo, da tempo riconosciuto come uno dei fondamenti dell’arte mondiale del Novecento. A queste si aggiunge un’ampia selezione di opere dell’Avanguardia Orientalis. Sono l’esito di un dialogo culturale e artistico profondissimo: da una parte le secolari tradizioni delle sete sfavillanti e la raffinata palette delle decorazioni architettoniche che riprendono i colori del cielo e degli scenari naturali, l’incedere degli animali e i suoni di una lunga vicenda musicale; dall’altra l’esigenza non più rinviabile di un codice pittorico nuovo, mai in precedenza sperimentato nell’Oriente islamico. È proprio questo rapporto a conferire uno spessore simbolico alle opere su tela e su carta che sono esposte. Si tratta inoltre di un dialogo interculturale, che mette insieme artisti uzbeki, kazaki, armeni, russi d’Oriente, siberiani, quasi tutti formatisi a Mosca e a Pietrogrado, ma tutti radicati in una terra che scoprono e in cui scelgono di vivere e lavorare. L’Avanguardia Orientalis è pertanto un’Avanguardia inclusiva, di confronto e collaborazioni, di incontri e di comuni ascendenze. È una storia spesso avventurosa, che la mostra di Venezia ha scelto di declinare ponendo su un piano di pari dignità i segni pittorici e grafici e quelli delle arti applicate, con una selezione di manufatti tessili che da una parte rivelano insospettabili consonanze con le moderne frontiere dell’arte, e insieme trasmettono, dall’altra, un patrimonio culturale profondamente simbolico, legato ad antichi culti e a pratiche millenarie. La rassegna di Ca’ Foscari è anche l’occasione per richiamare l’attenzione internazionale sulla figura e l’opera di Igor Savickij. La leggendaria figura di Savickij è la base del percorso, che ha tra i suoi obiettivi anche quello di far conoscere a un pubblico di non solo addetti ai lavori una personalità essenziale per preservare e tramandare molti aspetti, non solo dell’arte del XX sec., ma del complessivo Cultural Heritage dell’Uzbekistan. A lui si deve, nel bel mezzo del deserto nel Karakalpakstan, nella parte nord-occidentale dell'Uzbekistan, la costituzione di una delle più grandi collezioni di arte d'Avanguardia russa nel mondo, seconda in termini di quantità solo a quella del Museo Russo di San Pietroburgo, e pressoché unica testimonianza di uno dei più importanti movimenti artistici della storia russa del XX sec. Archeologo di formazione, pittore per diletto e talento, collezionista per felice ossessione, dalla fine degli anni ’50 e fino agli anni ’70 del ‘900 Savickij ha raccolto a Nukus migliaia di reperti archeologici e manufatti di artigianato e arte popolare della regione, affiancandoli col tempo ad altre molte migliaia di dipinti e di fogli di grafica provenienti dall’Uzbekistan e dall’Unione Sovietica, in una concezione attualissima di “museo sintetico”, che la mostra riprende e ragiona nell’ampio catalogo Electa, come pure nella disposizione delle opere e nell’originale allestimento multimediale veneziano. Savickij ha viaggiato senza sosta per raccogliere migliaia di opere d’arte che nel frattempo erano ormai scomparse anche dall’orizzonte e dalla memoria degli studi: le ha rintracciate negli atelier degli artisti o le ha acquistate da vedove ed eredi, nei “deserti” del rifiuto staliniano e post staliniano per la modernità dell’Avanguardia di inizio Novecento. Ha mantenuto al centro dei suoi interessi le opere degli artisti che avevano vissuto a lavorato nel Turkestan, dove lui stesso era stato evacuato negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Ha fatto rivivere nel deserto di Nukus le radici dell’arte moderna in Uzbekistan. A  Savickij  si deve anche la comprensione e la raccolta di un importante, e pressoché inedito, gruppo di opere, pittoriche e grafiche, del Gruppo Amaravella (il termine, sanscrito, di etimologia incerta, probabilmente relativo a “spazio in espansione”), impegnato, in un breve volgere di anni, tra 1923 e 1928, a tradurre visivamente, nel solco della lezione di Nikolaj Roerich, i nodi cruciali delle teorie consiste all’epoca diffuse nel mondo russo. Il Museo di Nukus è il principale contenitore (e tra i pochissimi al mondo) di opere del Gruppo, che saranno esposte per la prima volta a Ca’ Foscari.   Fonte Università Ca' Foscari Venezia /  Studio ESSECI         Tue, 12 Mar 2024 16:37:37 +0000 Arte Attacco a Odessa, bombe a 150 metri da Zelensky e Mitsotakis https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32556-attacco-a-odessa-bombe-a-150-metri-da-zelensky-e-mitsotakis.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32556-attacco-a-odessa-bombe-a-150-metri-da-zelensky-e-mitsotakis.html Inutile girarci intorno. Ieri mattina a Odessa, intorno alle 11.40, si è arrivati a 200 metri dallo scoppio di una guerra globale. E’ la distanza che ha separato l’esplosione di un missile russo sul porto della città Ucraina e le delegazioni di Zelensky e del Premier greco Mitsotakis. Che ha dichiarato di non aver fatto in tempo a mettersi in sicurezza. “E’ stata un’esperienza impressionante”, ha detto il Primo Ministro greco. L’episodio ha inasprito ulteriormente i rapporti fra la Russia e l’Occidente. In particolare, è stata l’Unione Europea a rilasciare le dichiarazioni più dure nei confronti di Mosca. “Condanniamo l’attacco a Odessa”, ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. “Un altro segno delle tattiche codarde della Russia nella sua guerra di aggressione contro l’Ucraina”. Michel poi ha rincarato la dose: “Quello che è successo è riprovevole e addirittura al di sotto delle regole del Cremlino. Il pieno sostegno all’Ucraina e al suo popolo coraggioso non vacillerà”.  Esprimo la mia più netta condanna per l'attacco perpetrato oggi a Odessa durante l'incontro tra Volodymyr Zelensky e Kyriakos Mitsotakis. Questo ennesimo atto di intimidazione russo non sortirà alcun effetto e non indebolirà la resistenza ucraina, al fianco della quale l'Italia e il suo governo sono schierati senza cedimenti". Queste le affermazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le bombe sono cadute a 150 metri dal luogo in cui si trovava nella zona portuale della città il corteo di auto con Zelensky e Mitsotakis. Il bilancio è di 5 vittime. Nessun componente delle delegazioni al seguito di due leader è rimasto coinvolto. Avete visto con chi avete a che fare, a loro non importa dove colpire. Così Zelensky nel corso di una conferenza stampa. Abbiamo sentito il suono delle sirene dei raid aerei e delle esplosioni molto vicino a noi, non abbiamo avuto il tempo di andare nei rifugi. E’ quanto ha spiegato Mitsotakis, parlando di un’esperienza impressionante. Nessuno è intimidito da questo nuovo tentativo di terrorismo, ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Gli attacchi contro Odessa dimostrano che gli aiuti militari all'Ucraina sono "urgenti", ha sottolineato la Casa Bianca in una nota. Il ministero della Difesa russo ha affermato che il bombardamento missilistico era diretto contro un hangar portuale militare dove si costruiscono droni marini, obiettivo che è stato colpito Nataliya Humenyuk, capo del centro stampa congiunto delle Forze di difesa del sud dell'Ucraina, ha negato che l'attacco a Odessa sia collegato alla visita di Zelensky in città, in occasione del viaggio del premier greco Mitsotakis. "Quello che accade è che la Russia è terrorista e continua ad attaccare le infrastrutture portuali", ha detto Humenyuk. Sale la tensione, in tutto il mondo, per i tanti fronti aperti e per la minaccia, sempre più concreta, di una nuova guerra mondiale. Dalla guerra in Ucraina a quella nel Mar Rosso, passando per Israele e Palestina, Taiwan, Corea del Nord e le rivolte in Africa. La paura è tanta e chi al momento si ritrova a governare il mondo non diffonde molta tranquillità. Cosa sta per succedere, dunque? Ne ha parlato anche Mario Giordano nel suo consueto editoriale all’inizio della trasmissione “Fuori dal coro”, nella puntata in onda il 6 marzo su Rete4. “Questi sono pazzi”, ha attaccato subito il giornalista senza usare mezze misure. E poi lancia l’allarme: “Ci stanno portando alla guerra mondiale, alla guerra nucleare”. Ha detto Mario Giordano nel suo editoriale: “Non fanno altro che parlare di missili, di invasione. Non c’è mai nessuno che parli di pace. L’altro giorno il presidente francese Macron ha ipotizzato la presenza di truppe Nato in Ucraina ma le truppe Nato in Ucraina vuol dire fare un passo decisivo verso la guerra mondiale, quindi verso il rischio di guerra nucleare”. E ancora, Giordano ha sottolineato le parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha detto che “dobbiamo correre a comprare le armi come abbiamo comprato i vaccini”. Insomma, anche per Giordano ora il rischio catastrofe è davvero concreto. Archiviati i risultati del Super Tuesday, la sfida per le presidenziali Usa entra davvero nel vivo. Certo, le primarie non sono ancora terminate ma entro pochi giorni Donald Trump dovrebbe ottenere con certezza matematica la nomination del partito che fu di Ronald Reagan. E contro un avversario che ha asfaltato con facilità l’ex astro nascente del Gop Ron DeSantis, governatore della Florida, e Nikki Haley, ex ambasciatrice all’Onu, la campagna di Joe Biden si prepara a spendere cifre record per cercare di garantirsi altri quattro anni alla Casa Bianca. Si stima che saranno 2,7 miliardi di dollari che verranno investiti in pubblicità. I super Pac legati al presidente, Future Forward e American Bridge, hanno già predisposto una batteria di spot da 450 milioni di dollari e gli uomini di Biden precisano che i gruppi a sostegno del vecchio Joe spenderanno più di 700 milioni per fermare Trump. "Da qui a novembre sarà guerra”, afferma a Politico Bradley Beychok, co-fondatore di American Bridge, spiegando che il Super Tuesday ha fatto chiarezza sui reali candidati che si affronteranno tra meno di otto mesi. E adesso quindi per Beychok la valanga di pubblicità si rende necessaria per ricordare agli elettori quanto sia stata caotica la presidenza dell’ex star di The Apprentice. Fonte varie agenzie fuori da coro il giornale    Thu, 07 Mar 2024 15:11:57 +0000 Prima pagina L’evoluzione in 100 domande e risposte https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32555-l-evoluzione-in-100-domande-e-risposte.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32555-l-evoluzione-in-100-domande-e-risposte.html 100 domande e 100 risposte. Può sembrare un programma ambizioso per qualsiasi argomento e se l’oggetto è l’evoluzione il programma appare ancora più incredibile. Perché? Perché l’evoluzione, intesa come quel “vasto ed erudito affresco del nostro passato che trova nell’uomo il suo punto culminante”, è un tema intoccabile che, durante il percorso scolastico, viene affrontato come un “fatto” da descrivere nella sua storicità più evidente. Le risposte vengono da uno studioso, non di biologia o di paleontologia, ma di filosofia, Dominique Tassot, laureato in ingegneria all’École des Mines di Parigi, per curiosità intellettuale si laurea in filosofia e si occupa dei rapporti tra scienza e fede. Sul tema dell’evoluzionismo ha molto scritto e dibattuto, forse proprio perché filosofo e quindi più libero di fronte ad un tema tabù tra molti scienziati. Chi non lo vede come un tabù è, però, Pierre Rabischong, medico, ex preside della Facoltà di medicina di Montpellier che ha scritto la prefazione all’edizione francese (Via Romana, 2021), tradotta ora in italiano col titolo, L’evoluzione in 100 domande e risposte (edizioni Piane, ottobre 2023). Rabischong prende atto del complesso problema che ci troviamo davanti e si pone anche lui delle domande: se “esiste un’unica verità o dobbiamo accettare diverse visioni, (…), più o meno appassionate se non appassionanti?”. Altra domanda se “tutti questi cambiamenti e la comparsa di nuove varianti siano frutto del caso o se siano dovuti a un intervento esterno di una grande sapienza tecnica”. Tassot parte dai fossili che, nella vulgata comune, sono “sinonimo di evoluzione”, ma che si manifestano come un problema per la teoria stessa mancando quelli intermedi. La teoria degli equilibri punteggiati (Stephen J. Gould, Nils Eldredge) ha cercato di mettere la famosa toppa peggiore del buco, arrivando “ai limiti della prestidigitazione”. Il gradualismo rendeva credibile la teoria di Darwin, ma mancano gli anelli intermedi, allora arriva l’idea degli equilibri punteggiati: niente evoluzione graduale, ma brusca e rapida che spiega l’assenza di fossili di transizione.  Abilissimi Gould ed Eldredge, ma “a patto di non dimenticare che questa dimostrazione non ha nessun valore, perché presuppone il “fatto” di questa evoluzione invisibile che dovrebbe dimostrare”. Altra frase “magica” è “la sopravvivenza del più adatto”, la fitness, il vantaggio selettivo che “non è altro che la capacità di sopravvivere. Dire che i più adatti sopravvivono è una tautologia. Abbiamo l’impressione di aver capito, ma in realtà non abbiamo dimostrato nulla”. Un grande matematico, René Thom, parlò infatti dell’evoluzionismo come di una teoria “puramente linguistica, non matematica”. Dieci capitoli con dieci domande ciascuno che affrontano tutti i temi più controversi: gli organi vestigiali, le mutazioni casuali che sono regressive e non producono nuove informazioni genetiche funzionali che potrebbero portare a una nuova forma di vita. Il mutante è l’albino o il daltonico, non il superuomo. Un capitolo interessante è quello della critica attraverso la logica esaminando “il valore dei suoi ragionamenti e il rigore delle dimostrazioni”. Il termine “evoluzione” non avrebbe senso se non distinguiamo la macro (“comparsa di un nuovo organo all’interno di una specie”) e la microevoluzione (“variazioni ereditarie all’interno di una specie”) e gli evoluzionisti, “mantenendo la stessa parola per questi due significati molto diversi, quasi opposti, (…) usano le numerose prove ben attestate della microevoluzione per dar credito alla macroevoluzione, l’unica ipotesi con importanti implicazioni ideologiche”.  L’evoluzione è un fatto e ben accertato e basta, “allora non c’è bisogno di dimostrazioni”, ma il “fatto” evolutivo necessita di una spiegazione che manca. Entra così in campo il fattore “tempo” che, da solo compirà il miracolo e che moltiplicato per la selezione naturale “può avere effetti prodigiosi: «non resta che aspettare», ma continuiamo a non dimostrare nulla: “perché una pietra diventi una statua, lo scultore deve tagliarla e darle la forma”. Altri capitoli si soffermano su l’uomo e i suoi antenati, gli aspetti politici e sociali dell’evoluzione e il rapporto con le religioni. Proprio su questo si può fare un appunto all’autore: quello di avere completamente ignorato gli scritti del Card. Joseph Ratzinger-Benedetto XVI nonostante l’ultimo capitolo dedicato proprio alla Chiesa cattolica, ma il libro resta interessante e ricco di stimoli per approfondire un tema per niente scontato.     Thu, 07 Mar 2024 14:44:51 +0000 Corriere letterario Federico Bianca vola in alto con “Riscatto” al Premio Roma International https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32553-federico-bianca-vola-in-alto-con-riscatto-al-premio-roma-international.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32553-federico-bianca-vola-in-alto-con-riscatto-al-premio-roma-international.html Federico Bianca con il suo esordio letterario ha vinto il riconoscimento “Silver Book” alla prima edizione del “Premio Roma International”, manifestazione nata con lo scopo di scoprire nuovi talenti, portando nella Città eterna – inimitabile culla di cultura - autori provenienti da ogni parte del mondo. Il contest ha stimolato gli artisti a nuove creazioni ispirate dalle bellezza che la città stessa esprime, ed ha riscosso gradimento e una folta partecipazione.  Dopo il primo posto della sezione Narrativa Saggio di “Etna book”, i racconti di “Riscatto” (alcuni erano già apparsi su antologie e concorsi nazionali), per i tipi di Felici Editore, continuano a ricevere consenso professionale. La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 16 marzo presso lo splendido Teatro Ghione, a Via delle Fornaci nr. 37.  Vi presenzieranno prestigiosi ospiti provenienti dalle varie discipline artistiche, a ritirare sul palco un doveroso tributo alle loro carriere. L’inizio della cerimonia è previsto alle ore 20.00, e l’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti. Infine, il giorno 18 marzo, presso lo Spazio5 in via Crescenzio 99/d, a partire dalle ore 18.00, si potrà assistere alla prima presentazione romana di “Riscatto”.  Relatori per l’occasione: la giornalista, scrittrice e conduttrice tv Cinzia Tani ed il regista, sceneggiatore e anche giornalista Pierfrancesco Campanella. Letture tratte dal volume a cura dello scrittore e poeta Alessandro Porri. Thu, 07 Mar 2024 14:31:39 +0000 Corriere letterario A “Falcone e Vespaziani – Un’Alleanza per la Verità ”, il Premio Silver Book https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32552-a-falcone-e-vespaziani-un-alleanza-per-la-verita-il-premio-silver-book.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32552-a-falcone-e-vespaziani-un-alleanza-per-la-verita-il-premio-silver-book.html Amalia Mancini (nota nell’ambiente letterario come Amélie) ha vinto il Silver Book al Premio Roma International, manifestazione della Associazione Culturale Pegasus, portando nella Città eterna - inimitabile culla di cultura – autori provenienti da ogni parte del mondo. Il contest ha riscosso forte gradimento e nutrita partecipazione. Il titolo del volume protagonista: “Falcone e Vespaziani – Un’Alleanza per la Verità” è reperibile al momento su Amazon.  La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 16 marzo presso lo splendido Teatro Ghione, a Via delle Fornaci nr. 37. Vi presenzieranno prestigiosi ospiti provenienti dalle varie discipline, a ritirare sul palco un doveroso tributo alle loro carriere. Tra i premi speciali a personaggi del panorama artistico, il cantante Amedeo Minghi, la soprano Maria Dragoni, il doppiatore cinematografico Fabrizio Manfredi, il critico Enrico Stinchelli, il giornalista Aldo Dalla Vecchia.  L’inizio della cerimonia è previsto alle ore 20.15, e l’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti. Il riconoscimento al Teatro Ghione  conferma la ricchezza del mondo letterario di Amelie,  pieno  di sensazioni e sentimenti. In “Falcone e Vespaziani - Un'Alleanza per la Verità. La Straordinaria Collaborazione tra il Magistrato e l’Avvocato”, l’Autrice si immerge nell'incredibile mondo di due giganti della giustizia e racconta la storia poco conosciuta di una collaborazione, trasformatasi in amicizia, tra il giudice Giovanni    Falcone,  vittima  della  mafia  nella  tragica strage  di  Capaci del 1992,   e l' avvocato Giovanni Vespaziani, oggi novantaduenne (zio materno di Amelie). Durante gli eventi narrati nel libro, Vespaziani era il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Rieti, incaricato da Falcone di difendere il pentito di mafia Antonino Calderone.  Le vicende storiche testimoniano questo contributo cruciale, che insieme a quelli di Tommaso Buscetta ed altri collaboratori di giustizia, ha permesso a Falcone di tracciare la strada per il leggendario maxiprocesso di Palermo contro Cosa Nostra. Amalia Mancini è una stimata giornalista, ma anche una scrittrice.  Sceneggiatrice, ma anche sapiente critico musicale. Negli ultimi tempi, si sta consolidando soprattutto la sua carriera di scrittrice, iniziata del resto giovanissima e che negli anni ha visto assegnarle,  in  questa specifica veste,  numerosi premi. Ancora vivo è  l’eco del successo per il suo “Emozioni Private – Lucio Battisti. Una biografia psicologica” (Arcana Editore), penultimo lavoro, in ordine di tempo, della sua penna abile. Thu, 07 Mar 2024 14:28:28 +0000 Corriere letterario Prorogata la mostra "Calabria angioina" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32551-prorogata-la-mostra-calabria-angioina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32551-prorogata-la-mostra-calabria-angioina.html Museo Civico di Altomonte -  Visto il successo della mostra “Calabria angioina (1266-1382). Novità gotiche e tradizione bizantina al tramonto del Medioevo”, ideata e curata da Stefania Paone, Professoressa Associata di Storia dell'arte medievale nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, aperta al pubblico il 30 ottobre 2023,  l’Amministrazione comunale di Altomonte, in accordo con la Curatrice, ha inteso prorogare l’evento fino al 30 marzo 2024, al fine di consentire una più ampia partecipazione delle scuole del territorio e dei tanti visitatori, parte di un flusso turistico, che si concentra maggiormente nella stagione primaverile.  Il Sindaco di Altomonte Gianpietro Carlo Coppola, sottolinea l’importanza della proroga del progetto espositivo che oltre ad evidenziare il valore storico del nostro territorio, mostra la bellezza fisica e spirituale, visibile ed invisibile delle opere d’arte, restituendo un nodo storico e artistico della Calabria e del Mezzogiorno non ancora sufficientemente indagato. Inoltre, il Sindaco esprime un sentito ringraziamento a tutte le Istituzioni che hanno partecipato, alle chiese e ai Musei prestatori delle opere e soprattutto alle persone che, con ruoli e competenze diverse, in un encomiabile sforzo sinergico, hanno collaborato alla realizzazione e alla proroga di questa importante mostra, accompagnata da un prezioso catalogo a cura di Stefania Paone, edito da Rubettino Editore.   Il progetto espositivo - racconta il ricco patrimonio artistico della Calabria durante la dominazione angioina, tra la seconda metà del Duecento e la fine del Trecento. Un patrimonio che si articola intorno a due poli, uno latino e gotico che guarda alle novità importate dalla Francia attraverso la mediazione di Napoli, capitale del nuovo Regno degli Angiò, l’altro greco e bizantino che attesta la lunga durata della cultura orientale nella regione.  Si tratta della prima grande esposizione d’arte sul Basso Medioevo calabrese, un inedito allestimento che riunirà ad Altomonte – nella cornice più adatta dal punto di vista storico e artistico – un complesso di opere e manufatti solitamente disgregato sul territorio regionale. Testimonianze spesso dimenticate che, grazie al supporto della tecnologia, “dialogheranno” con capolavori originariamente collocati in chiese distrutte dai terremoti o fortemente danneggiate nel corso degli ultimi sette secoli, guidando turisti e visitatori alla scoperta di un tassello importante della storia della regione.  Il percorso ha inizio nella chiesa di Santa Maria della Consolazione nella stessa Altomonte, uno degli edifici più significativi del Gotico meridionale, commissionata dal conte Filippo Sangineto, Siniscalco di Provenza e uomo di fiducia del r e Roberto d’Angiò.  Indossando visori per la Realtà Virtuale i visitatori potranno esplorare la ricostruzione 3D della chiesa, creata da 3DResearch, spin-off dell’Università della Calabria, per scoprire la storia del feudo e l’aspetto originale che l’edificio aveva al tempo degli Angioini.  Il percorso della mostra prosegue nell’attiguo Museo Civico, dove oltre 40 opere, oreficerie, sculture, documenti, monete, affreschi staccati, tavole dipinte e disegni, provenienti da tutta la Calabria e in molti casi mai esposte, saranno organizzate in cinque sezioni tematiche con pannelli didattici e proiezioni multimediali per guidare i visitatori alla scoperta di un tassello importante della storia della Calabria.  Calabria angioina, è un progetto reso possibile grazie al finanziamento della Regione Calabria (PAC 2014/2020-Azione 6.8.3 Eventi culturali 2021), al sostegno e patrocinio del Ministero della Cultura, in collaborazione con i suoi organi periferici, il Segretariato Regionale, la Direzione Regionale Musei e le Soprintendenze, e i contributi di Fondazione Carical e BCC Mediocrati.   Thu, 07 Mar 2024 09:50:22 +0000 Cosenza Sognando il camice bianco: oltre 200 gli aspiranti medici https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32550-sognando-il-camice-bianco-oltre-200-gli-aspiranti-medici.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32550-sognando-il-camice-bianco-oltre-200-gli-aspiranti-medici.html Il percorso di Biologia con Curvatura Biomedica, nato per orientare i liceali a fare scelte universitarie e professionali consapevoli; per aiutare a sviluppare l’interesse per le materie scientifiche potenziando le competenze, verificando e favorendo attitudini, propensioni e capacità degli studenti interessati alle facoltà mediche, negli ultimi sei anni ha coinvolto 255 licei, 105 Ordini provinciali, 24mila studenti, 800 docenti e 5mila medici. Questi sono i numeri della sperimentazione nazionale che ha prodotto risultati interessanti.   L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania da anni ha avviato anche nel capoluogo etneo il percorso di Curvatura Biomedica, e ieri pomeriggio (5 marzo) presso l’Aula Magna del Policlinico-Rodolico sono stati presentati i risultati maturati dal 2018 ad oggi in cinque licei della nostra provincia (Cutelli, Principe Umberto e Galileo Galilei di Catania; Archimede di Acireale e Leonardo di Giarre).  Il convegno organizzato dall’Ordine etneo e dal Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Catania ha coinvolto oltre 200 giovani: «Abbiamo presentato i risultati di un’esperienza quinquennale vissuta presso i licei di Catania, dove abbiamo attuato il percorso di Curvatura Biomedica, ideato e realizzato dalla Fnomceo (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici) insieme al ministero dell’Istruzione e del Merito - ha dichiarato Alfio Saggio, presidente dell’Ordine - in questi anni i ragazzi hanno potuto seguire le lezioni: 150 ore nei tre anni (terzo, quarto e quinto anno di Liceo, ndc) in cui spieghiamo loro cosa significa fare il medico e diamo le indicazioni in merito agli sbocchi professionali. Tutto questo serve a orientare gli studenti e potenziare le loro conoscenze in ambito biomedico, così da arrivare agli esami pre-iscrizione universitaria con una conoscenza sicura».    I dati sviscerati da Maurizio Vancheri, coordinatore scientifico “Progetto con Curvatura Biomedica” dell’OMCeO di Catania, hanno definito un quadro molto interessante: gli studenti si approcciano al Percorso e alcuni abbandonano per avere acquisito la consapevolezza di non avere attitudine alla professione medico-sanitaria. Inoltre, da uno studio eseguito sui licei classici etnei, dal 2018 al 2024 sono stati 220 gli studenti che si sono iscritti al Percorso: 71 hanno completato il percorso, 30 hanno superato il test di accesso a numero programmato. «È stato un incontro di fondamentale importanza perché in tutte queste attività di orientamento in ingresso, ma anche nelle attività di accompagnamento al lavoro che noi facciamo nel post-laurea in collaborazione con l’Ordine dei Medici di Catania, gli studenti avranno modo di comprendere com’è organizzato il nostro Corso di Laurea, quali sono gli sbocchi professionali - ha affermato Daniela Puzzo, presidente Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Università di Catania - Il nostro obiettivo è far approcciare gli studenti con consapevolezza affinché la loro sia una scelta sicura e consapevole».  Al convegno hanno preso parte Pietro Castellino (presidente Scuola di Medicina Università di Catania), Emilio Grasso (dirigente USR Sicilia - A.T. Catania), Elisa Colella (dirigente scolastica liceo Cutelli di Catania e promotrice nazionale del Percorso nei licei classici), Violetta Brundo (delegata Rettore “Orientamento in ingresso” Università di Catania), Adriana Di Gregorio (consigliere OMCeO Catania, Componente Osservatorio Giovani FNOMCeO) e due giovani, Sofia Brida (studentessa al primo anno di Medicina) e Giorgio Pulvirenti (il più giovane medico di famiglia d’Italia).    Ad accompagnare gli studenti, i dirigenti scolastici Maria Carla Di Domenico (liceo “Principe Umberto di Savoia” Catania), Riccardo Biasco (liceo “Archimede” Acireale), Tiziana D’Anna (liceo “Leonardo” Giarre), Emanuele Rapisarda (liceo “Galileo Galilei” Catania) che hanno esposto i risultati maturati in questi anni.  Thu, 07 Mar 2024 09:41:55 +0000 Catania “SquisITA: L’Italia in un boccone” https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32548-squisita-l-italia-in-un-boccone.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32548-squisita-l-italia-in-un-boccone.html Nella cornice del “Ristorante Traiano” dello chef Andrea De Salvo a Roma, METRO Italia ha organizzato un confronto sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, sostenendo il legame con il territorio di origine e favorendo l’adozione da parte dei ristoratori di materie prime eccellenti, simbolo della tradizione locale. Valorizzare le eccellenze tipiche del territorio e sostenere i produttori locali: sono solo alcuni dei pilastri della strategia di sostenibilità di METRO Italia, che favorisce il dibattito tra tutti gli attori della filiera dei consumi fuori casa sulla valorizzazione dell’enogastronomia Made in Italy della Regione Lazio. Presenti al dibattito i Consiglieri dell’Assemblea Capitolina Valerio Casini, Gianmarco Palmieri e Filippo Carpano. L’evento ha rappresentato la settima tappa del tour “SquisITA – L’Italia in un boccone”, promosso da METRO Italia nel 2022 in occasione del suo 50° anniversario per sottolineare il forte legame dell’azienda con le produzioni eccellenti del territorio in tutto il paese.   Nel territorio laziale, METRO impiega circa 400 persone, ha quattro Punti Vendita, il primo aperto a La Rustica nel 1974, e un deposito a Passo Corese, inaugurato nel 2021. Nell’ultimo anno le vendite sono aumentate in entrambi i canali, registrando +7% nell’area metropolitana di Roma e +20% nel deposito.   A livello nazionale, METRO conta circa 7000 prodotti locali in assortimento nei propri Store, di cui 710 del territorio laziale. Per garantire un’ampia offerta di eccellenze regionali, METRO Italia collabora con 162 aziende e piccole e medie imprese del Lazio, che forniscono numerosi prodotti come vino, formaggi, salumi, ortofrutta e pesce, molti dei quali certificati IGP (4), DOP (3), DOC-DOCG (37) e PAT (33). METRO sostiene così il tessuto socioeconomico locale, permettendo ai professionisti dell’HoReCa laziali di creare un'offerta più distintiva e di valore, facendo leva su prodotti locali e di   “Le tradizioni culinarie e le tipicità del Lazio rivestono un ruolo centrale per la nostra cultura gastronomica, un tesoro inestimabile che noi di METRO Italia vogliamo continuare a promuovere e valorizzare. Per farlo, scendiamo in campo al fianco dei produttori e dei professionisti dell’HoReCa, sostenendo il tessuto socioeconomico locale anche in un’ottica di sostenibilità.” - afferma Marco Cosi, Head of Beverage, Wine, Near Food and Localism - “Abbiamo deciso di tenere a Roma la settima tappa del tour SquisITA perché il territorio laziale gioca un ruolo fondamentale per l’azienda nel supportare una strategia che punta sempre di più alla valorizzazione del Made in Italy.”   “La mia passione per la cucina è una eredità preziosa che risale ai miei nonni. Mia nonna è originaria del Piemonte, mentre mio nonno è nato in Calabria. Fin da giovane, entrambi mi hanno trasmesso le nozioni fondamentali delle loro tradizioni culinarie, arricchendo così le mie conoscenze già radicate nella cucina romana. Grazie a loro, ho imparato i segreti e i sapori autentici delle ricette locali, che ho poi integrato e reinterpretato nella mia cucina personale. Questo legame con le radici culinarie della mia famiglia mi ha ispirato a esplorare, sperimentare e adattare le tradizioni culinarie regionali, creando così un mosaico unico di gusti e sapori che caratterizzano la mia cucina. – dichiara Andrea De Salvo, chef del Ristorante Traiano - Nel mio percorso culinario, ho sempre abbracciato una filosofia che celebra l'autenticità e la diversità dei sapori locali. Ogni piatto che creo è il risultato di una profonda connessione con le tradizioni culinarie della mia famiglia, arricchite dalla mia creatività e passione per l'innovazione. Valorizzare i prodotti locali è al centro della mia cucina: li considero tesori da esaltare e trasformare in esperienze gastronomiche uniche, dove la semplicità, il sapore e il gusto si fondono armoniosamente per deliziare i palati dei miei ospiti. “Il nostro territorio ha un valore immenso: un’area incastonata nell’Alta Tuscia, tra Umbria e Lazio, che dal Lago di Bolsena si estende per 260 ettari fino alle colline intorno a Orvieto. Qui, condizioni pedoclimatiche adatte alla coltivazione della vite s’incrociano con una tradizione secolare e con l’orgoglio per i nostri vitigni”, affermano Dominga, Marta ed Enrica Cotarella, proprietarie dell’azienda Famiglia Cotarella. Wed, 06 Mar 2024 14:47:33 +0000 Società e costume Voices, festival europeo del giornalismo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32547-voices-festival-europeo-del-giornalismo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32547-voices-festival-europeo-del-giornalismo.html La prima edizione di Voices, il Festival europeo del giornalismo e dell’alfabetizzazione ai media, si terrà a Firenze presso la Stazione Leopolda dal 14 al 16 marzo 2024. Voices sarà un luogo d'incontro per giornalisti, professionisti dei media, studiosi e cittadini di ogni età, incentrato sul ruolo fondamentale del giornalismo e di un approccio critico al nostro rapporto con l’informazione.   La serata inaugurale, il 14 marzo, sarà dedicata interamente alla libertà di stampa in Italia. Seguiranno le giornate del 15 e 16 marzo, ricche di attività e opportunità di apprendimento, con eventi sia in inglese che in italiano. Dibattiti, laboratori rivolti ai professionisti del settore ma anche a cittadini e famiglie, proiezioni di film e mostre contribuiranno a stimolare le riflessioni su temi chiave, tra cui le sfide che il mondo della stampa si trova ad affrontare oggi, l'impatto dell'intelligenza artificiale sui media, la disinformazione, le elezioni europee e la cittadinanza attiva, nonché le sfide al benessere individuale nell'ambiente digitale. Le condizioni sempre più difficili che affrontano i giornalisti nello svolgimento della professione saranno affrontate nel dibattito ‘We are humans, hear our stories’ (in inglese con interpretazione in italiano), dove ascolteremo la storia personale di Matthew Caruana Galizia, attivista per la libertà di stampa in seguito all’omicidio della madre Daphne, assassinata nel 2017 per le sue indagini sulla corruzione del governo maltese. Altri partecipanti di rilievo includono Mark Marginedas, giornalista rapito dall'ISIS nel 2013, Maura Gancitano, saggista e opinionista italiana attiva nell'ambito della divulgazione, Elizabeth Milovidov, responsabile di Digital Child Safety presso la LEGO Group e la giornalista tedesca Georgine Kellerman, attiva nel contrasto all’odio in rete. La serata del venerdì prevede la proiezione di ‘Io Capitano’ (2023), un film di Matteo Garrone che racconta il lungo viaggio verso l'Europa di due giovani senegalesi. La proiezione sarà accompagnata da un dibattito sull'importanza di una copertura giornalistica accurata e responsabile sul fenomeno della migrazione. L'accesso al Festival è completamente gratuito, ed è possibile registrarsi anticipatamente. Ulteriori dettagli sul programma sono disponibili sul sito ufficiale del Festival. Voices è frutto della collaborazione di sette partner europei, guidati dal Centre for Media Pluralism and Media Freedom all’Istituto universitario europeo. E’ un progetto co-finanziato dall’Unione Europea.   uff.St. Giulia Giannasi     Wed, 06 Mar 2024 14:41:02 +0000 Cultura Biden: "Ora dipende da Hamas" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32546-biden-ora-dipende-da-hamas.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/prima-pagina/32546-biden-ora-dipende-da-hamas.html Due giorni di negoziati al Cairo, dove Israele non ha inviato la propria delegazione, non hanno ancora consentito di trovare la quadra. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che l'accordo per un cessate il fuoco a Gaza "è nelle mani di Hamas in questo momento". Gli israeliani hanno collaborato. Non ci sono scuse, dobbiamo garantire più aiuti a Gaza. Dobbiamo arrivare ad un cessate il fuoco perché, se la situazione si trascina fino al Ramadan, le cose potrebbero diventare molto pericolose in Israele e a Gerusalemme" in particolare. Niente fumata bianca tra Hamas e Israele, l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza e per la liberazione degli ostaggi rapiti il 7 ottobre non è ancora andato in porto. L'obiettivo di formalizzare l'intesa prima dell'inizio del Ramadan, che comincia il 10 marzo, è ancora raggiungibile. Il tempo a disposizione però diminuisce, mentre la palla viene spedita da un lato all'altro del campo con relative responsabilità per lo stallo. Il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha detto di ritenere legittima la richiesta di Israele di ricevere da Hamas una lista degli ostaggi ancora in vita, uno dei punti chiave dell'intesa. "Hanno preso gli ostaggi, continuano ad averli. Se continuano ad averli, devono sapere dove sono", ha commentato Miller, dopo che Hamas ha detto di non sapere dove si trovino tutte le persone rapite il 7 ottobre. "Se si sta discutendo un accordo per la liberazione di un certo numero di ostaggi, è una domanda legittima chiedere ad Hamas se possono rispettare l'accordo: mostrare dove sono questi ostaggi e confermare che sono vivi - ha detto Miller - pensiamo che sia una richiesta più che legittima da parte dello stato d'Israele". Le sollecitazioni hanno indotto Hamas a compiere, a quanto pare, ulteriori sforzi. L'organizzazione sta verificando dove si trovano gli ostaggi prigionieri a Gaza e qual è la loro situazione. Alla luce di queste operazioni, Israele sarebbe pronto a dare "un'opportunità finale" per un accordo. Il governo israeliano avrebbe chiesto specifiche informazioni su una quarantina di ostaggi il cui potenziale rilascio è al centro dei colloqui. Hamas chiede che le forze armate israeliane lascino Gaza, che siano ammessi aiuti umanitari su larga scala e che ai palestinesi costretti a lasciare le proprie case possano tornare nel Nord della Striscia. Non è chiaro cosa abbia impedito finora ad Hamas di produrre l'elenco degli ostaggi. Si ipotizza che potrebbero esserci problemi di collegamento e comunicazione tra le 'anime' dell'organizzazione dentro e fuori Gaza. Inoltre, alcuni ostaggi potrebbero essere nelle mani di altri gruppi, con la necessità di negoziare quindi con elementi della Jihad islamica. Sullo sfondo, l'ipotesi che la linea di Hamas non sia univoca: all'interno della struttura, un'ala potrebbe lavorare per ostacolare un accordo. Israele ha posto come conditio sine qua non per una tregua che Hamas fornisca la lista degli ostaggi ancora vivi. L’organizzazione palestinese, tramite il suo funzionario politico Basim Naim, ha fatto sapere che «tecnicamente e praticamente, è impossibile sapere esattamente chi è ancora vivo, chi è morto per i raid israeliani o per fame a causa del blocco israeliano». Gli ostaggi, ha aggiunto, «si trovano in zone diverse, nelle mani di gruppi diversi». Hamas, ha spiegato, abbiamo chiesto una tregua anche per raccogliere informazioni», ha aggiunto. Intanto a Gaza, dove oltre 30mila persone sono morte dall'inizio dell'offensiva di Israele, la popolazione civile attende aiuti in una situazione ogni giorno più drammatica. Gli Stati Uniti, che hanno iniziato ad inviare aiuti umanitari per via aerea, con alcuni partner stanno valutando di portare cibo, medicine e altri beni di prima necessità dal mare. Assieme ai partner internazionali "stiamo esaminando le opzioni per un corridoio marittimo per l'assistenza umanitaria a Gaza, comprese opzioni commerciali e su contratto", ha detto il portavoce del Pentagono Pat Ryder, citato dalla Cnn. A delineare il quadro della situazione al valico di Rafah, anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra. "Centinaia e centinaia di tir e autocarri sono fermi in attesa di poter entrare nella Striscia di Gaza. Abbiamo parlato con alcuni di questi autisti, addirittura ce ne sono alcuni che sono qui, fermi, da 15-20 giorni in condizioni che tutti possono ben immaginare. E soprattutto in quali condizioni, in quali condizioni saranno le merci che hanno trasportato fin qui? Ci sono autobotti e camion pieni di acqua pulita, chissà che problemi di sicurezza deve essere questo tipo di carico", le parole del parlamentare italiano. Dall'altro lato del campo, si punta il dito contro il premier israeliano. "Netanyahu non vuole raggiungere un accordo, la palla ora è nel campo degli americani" a cui spetta il compito di riportare Israele al tavolo, secondo Basem Naim, responsabile dell'ala politica di Hamas a Gaza, come riferisce il quotidiano britannico Guardian. "Negli ultimi due giorni, il movimento ha presentato la sua posizione sulla proposta avanzata dai mediatori del Qatar e dell'Egitto", ha detto a Beirut, in Libano, Osama Hamdan, alto funzionario di Hamas, come riportato dal Jerusalem Post. "Abbiamo riaffermato le nostre condizioni per un cessate il fuoco: un ritiro totale dalla Striscia e il ritorno degli sfollati nelle aree che hanno lasciato, in particolare nel nord". L'emittente egiziana Al-Qahera News, considerata vicina all'intelligence e ai servizi del Cairo, ha riferito che "i negoziati sono complessi ma proseguono". La delegazione di Hamas, quindi, avrebbe deciso di rimanere nella capitale egiziana almeno per altre 24 ore.   Fonte adnkronos e varie agenzie       Wed, 06 Mar 2024 14:37:42 +0000 Prima pagina Mostra fotografica "Visioni" alla Reggia di Caserta https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32544-mostra-fotografica-visioni-alla-reggia-di-caserta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32544-mostra-fotografica-visioni-alla-reggia-di-caserta.html Oltre cento opere protagoniste della mostra “Visioni” raccontano l'ingegno illuminato di Luigi Vanvitelli visto con gli occhi di Luciano D'Inverno e Luciano Romano. Fino al 15 luglio, negli spazi della Gran Galleria della Reggia di Caserta, sarà possibile ammirare l’esposizione dei progetti "Attraversamenti" di Luciano D'Inverno e "Genius et Loci - La drammaturgia dello sguardo" di Luciano Romano, visitata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso 29 febbraio. I due progetti, oltre a fornire un ulteriore contributo alla conoscenza della figura di Vanvitelli, intendono affinare lo sguardo, sempre più incline a comunicare attraverso le immagini, e a evidenziare come la fotografia contemporanea possa essere in grado di rappresentare con sempre maggiore efficacia gli episodi salienti della storia dell’arte, grazie alla propria capacità di veicolare con immediatezza il significato e il senso. “Nell’era del fluire e del sovrapporsi veloce e sconnesso delle immagini, del succedersi indistinto di prodotti visuali, ammassati come quantità indistinta e priva di qualità, il fascino della fotografia - commenta il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano - rimane inalterato. La foto cattura la realtà, come molti altri strumenti tecnologici, ma imprimendo una unica e poetica sospensione all’attimo che imprigiona con lo scatto. Contro il tempo che veloce passa e contro il pastiche mediatico che tutto banalizza, la fotografia diviene gesto con cui custodire l’istante e renderlo eterno”. La mostra Visioni si inserisce nel l'impegnativo percorso promosso dal museo Reggia di Caserta in occasione delle celebrazioni dei 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli (1773/2023). La Reggia di Caserta è tra i vincitori della seconda edizione di Strategia Fotografia, bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Gli scatti, selezionati dal Museo, confluiscono in un’unica esposizione, curata da Gabriella Ibello, pensata come un ipertesto e un metatesto che offrono al visitatore una lettura a più voci dell’opera vanvitelliana. Di qui la scelta di non creare delle vere e proprie sezioni, ma un percorso suggerito da seguire per orientarsi nei circa 130 scatti che abbracciano una buona parte dei 3mila metri quadrati di spazio negli ambienti consegnati parzialmente dall’Aeronautica Militare che vengono restituiti alla dignità museale e ampliano l’offerta culturale della Reggia di Caserta. Il progetto è relativo all’ala nord-ovest del Palazzo Reale. Gli spazi del piano terra ospiteranno attività educative, una sala convegni e un nuovo bookshop. Al secondo piano, negli ambienti della Gran Galleria, avranno luogo mostre temporanee, di cui la prima sarà proprio “Visioni” nell’allestimento affidato ad Opera Laboratori. “Non a caso abbiamo scelto - precisa Tiziana Maffei, direttore della Reggia di Caserta - una mostra fotografica: l’inquadratura da sempre è protagonista dell’opera vanvitelliana. Eredità del padre Caspar Van Wittel, celebre vedutista, sviluppata in architettura da Luigi con la sapiente gestione della composizione spaziale secondo i tre principi vitruviani dell’utilitas, firmitas, venustas. Il linguaggio della fotografia è apparso il più adatto per fermare e trasmettere l’architettura di Vanvitelli”. Con “Attraversamenti”, Luciano D'Inverno riscrive per immagini la storia di una visione che, con la sua potenza, rese possibile la grandiosa opera di architettura e ingegneria idraulica dell’Acquedotto Carolino, ripercorrendo con le sue foto i passi di Vanvitelli e seguendo la via dell’acqua. Luciano Romano, con “Genius et Loci. La drammaturgia dello sguardo”, intende rendere omaggio al contributo fondamentale fornito dal maestro all’evoluzione della cultura architettonica moderna, mostrando attraverso la sua fotografia tutta la bellezza dell’opera vanvitelliana nei diversi luoghi d’Italia. “Nella loro diversità di visioni - sottolinea la curatrice della mostra Gabriella Ibello - Attraversamenti e Genius et Loci ritraggono con grande esattezza la struttura della prospettiva vanvitelliana e cercano di fissarne all’interno della fotografia gli elementi sensibili, mettendo in evidenza ciò che rischia di sfuggire persino allo sguardo dell’osservatore più attento”. “Visioni” sarà visitabile fino al 15 luglio, nei giorni di apertura del Museo, dalle 8.30 alle 19.30 con ultimo accesso alle 18.30. L’accesso è consentito ai titolari delle diverse tipologie di biglietto Parco+Appartamenti (Intero Parco+Appartamenti, Ridotto Parco+Appartamenti, Gratuito Parco+Appartamenti e Serale Appartamenti) e dell’abbonamento Reggia Card 2024. Fonte  Reggia di Caserta Mon, 04 Mar 2024 14:06:53 +0000 Arte 25 beni archeologici restituiti all'ambasciata della Colombia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32543-25-beni-archeologici-restituiti-all-ambasciata-della-colombia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32543-25-beni-archeologici-restituiti-all-ambasciata-della-colombia.html Il recupero di 24 oggetti archeologici, nonché di un’importante scultura in terracotta, tutti di arte precolombiana, è il frutto di due distinte attività investigative, rispettivamente condotte dal Nucleo Carabinieri TPC di Firenze, coordinato dalla Procura della Repubblica di Firenze e dal Nucleo Carabinieri TPC di Torino, coordinato dalla Procura della Repubblica di Torino. I reperti sono stati individuati nel corso di indagini finalizzate a contrastare il traffico illecito di beni culturali e ricondotti, grazie anche alla cooperazione fornita dalla Rappresentanza Diplomatica della Colombia in Italia, al patrimonio culturale nazionale di quel Paese. La restituzione degli antichi manufatti celebra la conclusione delle seguenti indagini di polizia giudiziaria svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale: 24 oggetti archeologici di arte precolombiana, tra cui coppe e sculture di differenti forme e tipologie, trafugate dalla Colombia e riconducibili alle regioni archeologiche di Muisca, Guane, Quimbaya e Nariño. I beni sono stati individuati e sequestrati dal Nucleo TPC di Firenze nel corso di mirati controlli preventivi presso esercizi commerciali di settore, in particolare in una casa d’aste di Firenze, ove erano stati posti in vendita dall’erede di un collezionista deceduto, privi di alcuna documentazione giustificativa circa la provenienza; scultura in terracotta di arte precolombiana, raffigurante un dignitario seduto. Individuata e sequestrata dal Nucleo TPC di Torino nel corso di una perquisizione a carico di un commerciante di quella città, indagato per un imponente traffico di opere d’arte contemporanea contraffatte. Il commerciante deteneva presso la sua abitazione, senza alcuna documentazione giustificativa, diversi reperti provenienti dal Sud America, tra cui la pregevole scultura colombiana. I beni, altissima espressione storico-artistica della Colombia, il cui valore commerciale non è quantificabile, sono stati restituiti il 29 febbraio 2024, nel corso di una cerimonia tenutasi nella sala “La Marmora” del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, dal Generale di Divisione Francesco GARGARO, Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, a S.E. Ligia Margarita QUESSEP BITAR, Ambasciatrice della Colombia in Italia, alla presenza del Consigliere Amb. Clemente Contestabile, Consigliere Diplomatico del Ministro della cultura. In tale contesto, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, in ossequio ai principi dettati dalle convenzioni internazionali, opera da decenni avendo come obiettivo non solo il rimpatrio dei beni culturali trafugati dall’Italia, ma anche la restituzione di quelli appartenenti ad altri Paesi che hanno subito i medesimi “saccheggi”. La natura del mercato degli oggetti d’arte comporta la quasi quotidiana necessità per i Carabinieri del TPC di estendere le indagini all’estero, attraverso i diversi canali di cooperazione. La restituzione degli importanti beni culturali testimonia, quindi, l’importanza dei rapporti internazionali consolidata nel tempo, in questo caso con le Autorità della Colombia, che hanno permesso di addivenire all’eccellente risultato, ovvero il ritorno al contesto originale di inestimabili beni culturali e dimostra come la loro restituzione alla collettività garantisca la ricomposizione di percorsi storici, culturali e sociali, altrimenti leggibili solo parzialmente, contribuendo, pertanto, al rafforzamento di un comune sentimento di appartenenza e di una forte coscienza identitaria.  Fonte Carabinieri CT.P. Mon, 04 Mar 2024 14:01:57 +0000 Roma Il neodirettore generale dell'ASP 3 di Catania in visita a Bronte https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32542-il-neodirettore-generale-dell-asp-3-di-catania-in-visita-a-bronte.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32542-il-neodirettore-generale-dell-asp-3-di-catania-in-visita-a-bronte.html “Mi vedrete spesso a Bronte. So cosa vuol dire vivere in un Comune distante e mal collegato dai grandi ospedali”. Sono le parole del neodirettore generale dell’Asp 3 di Catania, Giuseppe Laganga Senzio. Il direttore è venuto a Bronte, insieme con il direttore sanitario dell’Asp, dott. Antonino Rapisarda ed il dott. Angelo Tarascio, direttore del Dipartimento Materno Infantile, per incontrare il direttore dell’ospedale, dott. Salvatore Pillera ed i medici. Appena si è sparsa la voce della sua presenza però, il sindaco, Pino Firrarello, ha deciso di recarsi in ospedale per riceverlo da primo cittadino ed affrontare con il neodirettore i tanti problemi che attanagliano il Castiglione Prestianni. Per questo all’incontro hanno partecipato, il presidente del Consiglio comunale, dott. Aldo Catania, il vicesindaco, dott. Salvatore Pizzuto ed il presidente della Commissione consiliare alla Salute, dott. Ernesto Di Francesco. Ne è venuto fuori un dialogo schietto, con il neodirettore pronto a creare con il Comune le sinergie possibili per affrontare i problemi e dotare al territorio la necessaria offerta ospedaliera. “Un tempo – ha affermato Firrarello – questo ospedale era un fiore all’occhiello. I cittadini potevano contare su tutti i servizi essenziali, ed unità operative come Ortopedia e Urologia attiravano pazienti da paesi lontani. Oggi non è più così. – ha continuato – Mancano i medici, Urologia non c’è più, in servizio c’è un solo ortopedico ed i medici che vi operano lo fanno con impegno, sacrificio e responsabilità. Questo perché i piccoli ospedali non ricevono le giuste attenzioni, dimenticando che quelli grandi posso svolgere bene la propria funzione solo se quelli piccoli funzionano a dovere. La Regione ed il Governo devono affrontare il problema”.  “Ci ragioneremo sopra. – ha risposto il dott. Laganga Senzio – Ovviamente tutto va visto nell’ottica della rete ospedaliera. La carenza di medici è un problema perché la domanda maggiore dell’offerta permette ai professionisti di scegliere dove lavorare. Gli incentivi economici previsti in finanziaria per i medici che operano nelle zone disagiate, forse ci aiuteranno. Nel frattempo – ha continuato - vi dico che conosco le criticità di questo ospedale che affronterò con la collaborazione e il supporto di tutti gli stakeholder”. Sindaco e direttore generale si incontreranno nuovamente fra una decina di giorni. Fri, 01 Mar 2024 10:46:28 +0000 Catania L'I.C. Papanice investe in sicurezza https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32541-l-i-c-papanice-investe-in-sicurezza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32541-l-i-c-papanice-investe-in-sicurezza.html Nell’ottica di garantire un ambiente scolastico sempre più sicuro e preparato ad affrontare situazioni di emergenza, l’Istituto Comprensivo Papanice di Crotone ha recentemente compiuto un passo significativo nell’addestramento del proprio corpo docente alle manovre salvavita e al primo soccorso. Quindici docenti dell’IC Papanice hanno partecipato attivamente a un corso formativo intensivo, focalizzato sulle tecniche di Base di Supporto Vitale (BLSD) e sul Primo Soccorso. Durante le giornate di formazione, il personale docente si è dimostrato particolarmente interessato ed entusiasta, evidenziando un forte desiderio di acquisire competenze fondamentali per la gestione di situazioni di emergenza all’interno della scuola. Il corso, tenuto con professionalità dal Direttore di Centro e Corso, il Dott. Giovanni Capocasale e dalla Dott.ssa Anna Maria Sulla, è stato supportato dagli istruttori nazionali Ilenia Dell’Amico, Daniele Ermanno e Gaetano Nicoletta. Grazie alla loro guida, il corso ha riscontrato un notevole successo, consentendo al personale docente di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per intervenire prontamente in situazioni di emergenza. Una delle caratteristiche distintive di questo corso è stata la sua applicabilità pratica e concreta. Oltre alla componente teorica, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica le loro conoscenze attraverso simulazioni di situazioni di emergenza, permettendo loro di acquisire fiducia e competenza nell’applicare le manovre salvavita e nel fornire assistenza immediata. L’IC Papanice ha visto nel corso la possibilità di distribuire il personale formatore nei vari plessi che compongono l’istituto, garantendo così una diffusione capillare delle competenze acquisite e un’ulteriore sicurezza per gli studenti e tutto il personale. In conclusione, l’impegno dell’IC Papanice nell’investire nella formazione del proprio personale docente evidenzia la priorità attribuita alla sicurezza e al benessere dei propri alunni e non solo. L’addestramento alle manovre salvavita e al primo soccorso non solo migliora la capacità di risposta in situazioni di emergenza, ma promuove anche una cultura della prevenzione e della sicurezza che beneficia l’intera comunità scolastica. Fri, 01 Mar 2024 10:38:42 +0000 Crotone Luciano Violante all'Università Magna Graecia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32540-luciano-violante-all-universita-magna-graecia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32540-luciano-violante-all-universita-magna-graecia.html Prende il via, presso l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, con il seminario di apertura tenuto dal Prof. Luciano Violante, il secondo ciclo annuale dei seminari del Corso di Dottorato in “Diritto della società digitale e dell’innovazione tecnologica”, coordinato dal Prof. Fulvio Gigliotti, Ordinario di Diritto Privato e Responsabile del Centro di Ricerca “Rapporti privatistici della P.A.”. Il corso di Dottorato, che intende approfondire, tra l’altro, le implicazioni giuridiche della c.d. “rivoluzione digitale” (o quarta rivoluzione), si articolerà, per l’anno 2024, in un denso ciclo di Seminari e tavole rotonde, nel corso dei quali saranno trattate - in una prospettiva interdisciplinare (che travalicherà, quindi, la dimensione strettamente giuridica) – le molteplici sfide poste dalle nuove tecnologie e dalla loro profonda incidenza sull’assetto della società contemporanea, con la necessaria attenzione alla crescita della domanda di nuove forme di tutela e di garanzia dei diritti fondamentali. In questa prospettiva, formeranno diffusamente oggetto di considerazione e discussione le più attuali questioni poste dai rapporti tra uomo e macchina nell’era digitale e le implicazioni derivanti dall’uso dell’intelligenza artificiale, con specifica analisi delle potenzialità e criticità giuridiche nell’utilizzo e con particolare attenzione anche al contesto europeo. A discutere di tali tematiche il corso di Dottorato chiamerà alcuni tra i più autorevoli e qualificati specialisti del settore, i quali spazieranno dalla trattazione degli aspetti più propriamente tecnici dei fenomeni indagati (a partire dalla stessa considerazione dell’essenza dell’intelligenza artificiale, affidata al Prof. Georg Gottlob, uno dei massimi esperti mondiali sul tema), fino alle relative implicazioni etiche, sociali e giuridiche. Numerose e assai autorevoli le presenze istituzionali programmate, tra le quali, ad es., il Direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia, Prof. Giorgio Metta; il Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Prof. Pasquale Stanzione; il Presidente dell’Agenzia per l’Italia digitale, Ing. Mario Nobile; il Presidente della Commissione governativa A.I. per l’informazione, Prof. Paolo Benanti; oltre, naturalmente, ad altri assai autorevoli e prestigiosi Relatori, in prevalenza, ma non soltanto, giuristi. Di particolare rilevanza il seminario di apertura del corso (previsto per il 4 marzo p.v., presso la sede del Dipartimento giuridico dell’Ateneo) che tratterà di “Algoretica e umanesimo digitale” e sarà affidato al Presidente della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine (nonché Presidente emerito della Camera dei deputati), Prof. Luciano Violante. Chiuderà il corso, a dicembre, l’intervento di un Maestro del diritto civile (il Prof. Pietro Perlingieri, Presidente della Società italiana degli studiosi del diritto civile) sul tema “Diritto civile e nuove tecnologie” Il programma completo del corso è disponibile sul sito dell’Ateneo catanzarese. Fri, 01 Mar 2024 10:33:56 +0000 Catanzaro Città dei Ragazzi: una risposta al degrado https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32536-citta-dei-ragazzi-una-risposta-al-degrado.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32536-citta-dei-ragazzi-una-risposta-al-degrado.html La Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado di città e periferia, guidata dall'onorevole Alessandro Battilocchio, è stata ieri a Catania ed ha voluto ascoltare anche le esperienze sociali presenti nell'Area di San Cristoforo, fra cui la Città dei Ragazzi di via Gramignani. Una scelta opportuna ed anzi doverosa, per affermare come la grande Area che si estende fa le vie Plebiscito, Acquicella, Concordia e Colombo, si è scoperta Periferia più che altre, a causa dell'incapacità di riproporre un modello culturale moderno, dopo aver perso l'identità operosa del passato, quale dei pescatori, degli artigiani, del piccolo commercio.Tanti abitanti sono "fuggiti" verso zone più tranquille e al loro posto si sono insediate tante comunità straniere, ibridando ancor di più la cultura del territorio. Negli ultimi tempi, c'è stato anche un boom turistico, ma assolutamente slegato da un progetto sociale, culturale, economico; mentre si sono ridotti enormemente i presìdi pubblici a sostegno delle persone e delle famiglie. “Quando circa un anno fa abbiamo riaperto la Città dei Ragazzi di via Gramignani, ci siamo trovati come un mendicante nel deserto, e intorno a noi altre realtà "chiuse" come fortini in un territorio ostile. Ci siamo sbracciati le maniche per affermare che quel territorio, quella città nella città poteva e può ancora essere accogliente e il risultato delle centinaia di famiglie che si sono avvicinate alla nostra Opera dimostra che non ci eravamo sbagliati: serve proporre un nuovo modello culturale che sia aperto a tutte le originalità e che metta in rete le esperienze che lo vogliono: le Scuole, le Parrocchie, le Associazioni devono dialogare e far sentire insieme la loro presenza, recuperando anche gli spazi pubblici inutilizzati e con un forte sostegno istituzionale.” dice Marco Barbarossa, rappresentante e ri-fondatore della Città dei Ragazzi, durante il suo intervento.Dobbiamo segnalare come le scelte dell'Amministrazione comunale siano incoerenti: ad una presenza del Sindaco nelle occasioni importanti (dall'inaugurazione della Scuola calcio "Catania Sud" all'inaugurazione del Centro per l'Autismo Mario & Bruno De Luca), fa da contraltare l'ostracismo dell'Assessorato alle Politiche sociali, che non ha mai risposto ai nostri inviti ed, anzi, ha ostacolato le nostre proposte, in particolare proprio quella che sosteneva la candidatura di San Cristoforo come "periferia inclusiva". Oppure l'idea di non valorizzare la "Biblioteca Alberto Sordi”, l'unico polmone culturale pubblico che c'è a San Cristoforo, riutilizzandolo per l'accoglienza delle persone senza dimora" Risuonano allora le parole del Sindaco Trantino, riprese dal suo comunicato ufficiale, in cui "ha esplicitato un ampio spettro di questioni cardine della città, dando conto di ogni singola attività finalizzata proprio alla "ricucitura" tra il centro e le periferie, più in generale le zone dove si registrano maggiori disagi sociali, non necessariamente solo nelle parti estreme del territorio urbano".Occorre scegliere come priorità il recupero e la valorizzazione dell'Area di San Cristoforo, farlo con forza e determinazione, partendo dal dialogo con tutte le Realtà che vi operano ogni giorno e proponiamo all'Amministrazione di convocare con urgenza un'Assemblea pubblica e di costituire un Comitato civico. Wed, 28 Feb 2024 10:05:55 +0000 Catania Sos Beni Culturali: Anfiteatro ancora non accessibile https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32535-sos-beni-culturali-anfiteatro-ancora-non-accessibile.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32535-sos-beni-culturali-anfiteatro-ancora-non-accessibile.html E’ dal lontano 15 novembre del 2021 (ma anche tra il 2019 e il 2020 rimase interdetto ai vistatori) che l’Anfiteatro Romano di piazza Stesicoro rimane inaccessibile ai visitatori siano essi catanesi che provenienti dalle altre città della Sicilia da altre Regioni italiane da varie nazioni europee e non che giornalmente si osservano verso l’Anfiteatro per poterlo visitare per poi restarne deluse. E’ stato lo stesso Presidente della Regione di allora, Musumeci, accompagnato dall’assessore ai Beni culturali e all'Identità siciliana a consegnare i lavori di riqualificazione dell’area monumentale realizzati con risorse comunitarie per un importo complessivo di poco più di 500 mila euro. Ecco una parte delle dichiarazioni di Musumeci così come riportate nel sito web della Regione: «La riqualificazione dell'Anfiteatro romano - rilevava il presidente Musumeci – non era più rinviabile. Quello che avviamo oggi è un progetto impegnativo, condiviso dal direttore del Parco archeologico, su cui il Governo regionale si era impegnato e che sostiene con entusiasmo. Si tratta di lavori importanti che restituiranno splendore e sicurezza a un sito che connota fortemente il centro storico di Catania, ne miglioreranno la fruizione e daranno anche una nuova immagine, grazie alla realizzazione di un impianto d’illuminazione che certamente valorizzerà le peculiarità di un bene monumentale già molto attrattivo».  Forse ha dimenticato o non immaginava quanti anni sarebbero durati tali lavori o meglio quanti anni sarebbe durata la chiusura al pubblico di uno dei monumenti più importanti della città e del periodo romano che peraltro non aveva nulla da invidiare (15 mila posti a sedere) al Colosseo di Roma e da sempre uno dei più visitati in Sicilia.  La durata prevista dei lavori era di dodici mesi e avrebbe dovuto comprendere la sistemazione dell’area d’accesso sia da piazza Stesicoro sia dal vico Anfiteatro ( questo da utilizzare come accesso al monumento per le persone con disabilità) oltre al consolidamento del paramento murario esterno e al restauro dei reperti marmorei e lapidei presenti. Dall’inizio dei lavori di riqualificazione  sono trascorsi oltre due anni quando dovevano essere conclusi il 15 novembre del 2022, giorno più giorno meno, e la struttura contemporaneamente riaperta ai visitatori,  ma tuttora rimane sprangata e non accessibile anche se i lavori di restauro sarebbero conclusi da qualche tempo. Eppure Catania, grazie al suo illustre passato e alle bellezze storiche e architettoniche, ma anche ambientali come la costa e l’Etna,  è considerata una delle città siciliane con la maggiore attrazione turistica di visitatori provenienti da ogni parte del pianeta, per non parlare delle continue visite didattiche di scuole di ogni ordine e grado a partire da quelle catanesi e siciliane  che annualmente si svolgevano all’interno di  tale bene storico-culturale. Ogni giorno da oltre due anni centinaia di turisti restano delusi e contrariati dal non poter visitare  tale monumento,  come lo dovrebbe essere ogni cittadino di questa città: nessuna insegna all’esterno dell’Anfiteatro chiarisce il motivo di tale chiusura quando fino a poco tempo fa vi era esposta un’insegna che chiariva i motivi del divieto e la data in cui tali lavori avrebbero dovuto avere fine. Scomparsa, guarda caso! Alfio Lisi In Verde Veritas Wed, 28 Feb 2024 09:23:02 +0000 Catania Grande successo sulle passerelle milanesi per il fashion designer Claudio Greco https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32534-grande-successo-sulle-passerelle-milanesi-per-il-fashion-designer-claudio-greco.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32534-grande-successo-sulle-passerelle-milanesi-per-il-fashion-designer-claudio-greco.html Dai colori della sua amata Calabria al nero, fino a toccare diverse sfumature di bianco. Il fashion designer Claudio Greco ha regalato un assaggio del suo talento e della passione per la moda, sfilando sulle passerelle milanesi la collezione autunno-inverno 2024/2025. Guest star dell’International fashion tra le bellezze dell’Enterprise Boutique di Milano, domenica pomeriggio ha rappresentato le mille personalità della donna attraverso i tessuti, dagli eleganti mantelli alle calde pellicce ecologiche, tra paillettes, piume e lustrini, nonché i preziosi tessuti della storica bottega d’arte Celestino di Longobucco. E se in ogni abito ha visto l’anima di una donna, non poteva mancare l’innocenza e la vitalità di una dolce giovane modella di dieci anni, che con un abito originale in tinta rossa con le pecorelle,  ha sorpreso i presenti e omaggiato una grande icona di stile, Lady Diana. "In ogni mio schizzo c’è un’emozione che mi è stata donata, ho deciso in questa capsule di rappresentare la mia terra e rendere omaggio ad una grande donna che donato e dona tuttora ,nella sua memoria, forti emozioni" ha dichiarato Claudio Greco.   Wed, 28 Feb 2024 09:15:46 +0000 Cosenza Insegnanti, genitori, tutti contro i manganelli https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32531-insegnanti-genitori-tutti-contro-i-manganelli.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32531-insegnanti-genitori-tutti-contro-i-manganelli.html La nuova governatrice Alessandra Todde, parte male, scrive Il Giornale, dopo una prima frase che ovviamente è di circostanza, ha assicurato: "Sarò presidente di tutti". Uno slogan buono per tutte le occasioni. Ci saremmo stupiti del contrario. Lo dicono tutti quanti, a destra e a sinistra. Subito dopo passa al corpo a corpo, senza esclusione di colpi: "La Sardegna ha risposto ai manganelli con le matite", ha detto. Del resto pare che andasse in giro a dire "Al governo sono tutti fascisti", a urlare come una Schlein qualunque. E ora che è governatrice, la prima in Sardegna (altro che il Pd!), eccola buttarla in vacca legando il voto alle mazzate di Pisa. Come se in cima ai pensieri dei sardi ci fossero le piazze pro Palestina, le teste calde nei cortei e le manganellate della polizia. Comunque tralascio ogni commento sulle regionali sarde e passo ai gravi incidenti delle manifestazioni “pro-Palestina” a Pisa e a Firenze. Tra gli interventi, quello che reputo più interessante l'ho letto su LaNuovabussola di oggi, (Stefano Magni, Educazione e disordine. Tutti contro i poliziotti. Insegnanti e genitori con i rivoluzionari, 27.2.24, lanuovabq.it) Tutti abbiamo visto le immagini della manifestazione di Pisa, dove le Forze dell'Ordine sono stati costretti a bloccare energicamente, utilizzando anche i manganelli, un corteo di studenti, di “ragazzi” che volevano forzare il cordone della polizia. L'episodio ha scatenato una serie di discussioni e di dibattiti. Ma quello che, forse, non si era visto prima, c'è stata una “vera mutazione antropologica in atto”, secondo Magni. In pratica, “gli educatori, dunque genitori e insegnanti, sono diventati militanti al fianco dei figli in piazza”. Il ministro Matteo Piantedosi ha tentato di dare delle risposte all’indignazione dei vari oppositori del Governo, ha esposto il punto di vista delle forze dell’ordine: «Siamo intervenuti per difendere la sinagoga di Pisa e il consolato statunitense a Firenze, e il tutto è avvenuto durante manifestazioni non preavvisate che non seguivano il percorso concordato, violando le prescrizioni impartite. Ora sono in corso accertamenti su come si sono svolti i fatti ma non dimentichiamo che si è agito soltanto per difendere i due obiettivi sensibili. Resta da capire se c’era un’alternativa alle cariche di alleggerimento». Mentre, Franco Zucchelli, segretario provinciale (di Roma) del sindacato Mosap, intervistato dal quotidiano Libero, spiega: «Le manifestazioni devono essere sempre autorizzate. E se chi non è autorizzato a essere in strada tenta anche di passare laddove non dovrebbe, ad esempio verso una sede diplomatica da proteggere… be’, io non vedo alternative alla carica».   Leggendo le lettere aperte e le interviste di insegnanti e genitori dei ragazzi coinvolti, emerge chiaramente, che non vengono presi in considerazione tutto quello che ha esposto il ministro e gli uomini delle forze dell'ordine. Praticamente i genitori o i docenti, sono intenti a difendere a oltranza i propri ragazzi minorenni. A partire dai professori del liceo di Pisa direttamente interessato, il Russoli, che hanno scritto una lettera aperta in cui dicono di essere: «… rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri». Già, chissà perché. E concludono: «Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi». Ancora sempre nella loro lettera aperta si legge anche: «Come insegnanti ed educatori intendiamo denunciare un simile comportamento da parte di un’istituzione il cui compito precipuo è quello di garantire l’incolumità e la sicurezza dei cittadini. Quale fiducia nelle istituzioni può generare un attacco così gratuito alla libertà di manifestare pacificamente il proprio pensiero, una libertà che è la nostra Costituzione a garantire?». Evidentemente solo i manifestanti hanno diritti. A questi insegnanti si sono uniti altre scuole e genitori, compresi i sindacati. Questi ultimi, arrivano a sostenere che l’azione delle forze dell’ordine hanno un valore sostanzialmente diseducativo. Ad esempio la Federazione Gilda degli insegnanti di Pisa - UNAMS espone così la sua posizione: «La sproporzionata violenza della polizia non avrà conseguenze solo sui corpi delle ragazze e dei ragazzi colpiti dai manganelli ma soprattutto sulle loro menti che faranno fatica ad aver ancora fiducia nelle istituzioni e a credere che la Costituzione di cui gli parlano le/i docenti a scuola esista realmente». Stesso concetto espresso anche dall’associazionismo. La Rete Scuole di Pace, che invita il Questore e la polizia a chiedere “pubblicamente scusa e rimedino ai danni inferti non solo ai singoli studenti ma all’intera comunità” . Quindi il ruolo dell’insegnante di educazione civica non è quello di educare gli studenti al rispetto delle istituzioni, ma quello di rieducare i poliziotti al rispetto degli studenti, quando manifestano per la Palestina senza autorizzazione. Ai professori si sovrappongono i genitori. E spesso sono le stesse persone. Ad esempio anche una docente, la mamma di una delle studentesse minorenni colpite dagli agenti della polizia sul proprio profilo Facebook scrive, fra le tante altre cose: «Quanto a voi poliziotti, con quali occhi stasera guardate in faccia i vostri figli? Ancora ho il disgusto e i brividi per quello che è accaduto a mia figlia, e ai nostri studenti...».   Mentre un'altra mamma intervistata da La Repubblica pare che ha deciso di fare causa per chiedere i danni. Dell’esperienza del figlio dice: «…è ancora sotto shock. Vediamo se torna a scuola». Non accetta eventuali scuse della polizia: «A me delle scuse importa fino a un certo punto. Voglio che queste cose non succedano più». In queste parole, non emerge nessun senso di colpa, nessun dubbio che il figlio possa, magari, aver sbagliato. Dulcis in fundo: il primo che dovrebbe invitare al rispetto delle forze dell’ordine e del loro ruolo è in teoria il comandante in capo. Scrive Magni. E però il presidente Mattarella stesso, in questo caso, ha rilasciato una nota in cui sostiene: «Lʼautorevolezza delle Forze dellʼOrdine non si misura sui manganelli, ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento». Siamo dunque di fronte al paradosso che il rivoluzionario è di sistema: ha dalla sua i genitori, gli insegnanti, i media e il presidente della Repubblica. L’unica figura sovversiva, in questo scenario, a questo punto resta il poliziotto. E torna alla mente quel che diceva, mezzo secolo fa, Pier Paolo Pasolini, dopo gli scontri di Valle Giulia: «Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte coi poliziotti, io simpatizzavo coi poliziotti! Perché i poliziotti sono figli di poveri». Wed, 28 Feb 2024 08:23:30 +0000 Società e costume A Lamezia due giornate cardiologiche nella terra dei due mari https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32530-a-lamezia-due-giornate-cardiologiche-nella-terra-dei-due-mari.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32530-a-lamezia-due-giornate-cardiologiche-nella-terra-dei-due-mari.html Venerdì 1 marzo e sabato 2 marzo, ancora una volta grazie all'ottimo lavoro organizzativo del provider Xenia di Francesca Mazza, al THotel di Lamezia Terme avranno luogo due giornate cardiologiche “nella terra dei due mari”. Il doppio momento di confronto tra medici e professionisti del settore, con le quattro sessioni previste ed accreditato su Agenas, è alla prima edizione. Il direttore scientifico è il dottor Eliezer Joseph Tassone. Mentre la segreteria scientifica è curata dal dottore Giuseppe Carullo. “Le malattie cardiovascolari costituiscono la prima causa di mortalità nei paesi industrializzati; questo dato epidemiologico è stato enfatizzato dalla pandemia da Covid appena trascorsa, che ha messo in ginocchio la Sanità tutta. Il riscontro obiettivo di una Sanità in sofferenza, ancor più pronunciato in una terra martoriata e di difficile gestione come la Calabria, che non riesce a garantire i servizi essenziali alla popolazione del luogo, costretta sempre più spesso all'emigrazione sanitaria, alle lunghe attese per esami considerati di routine o che richiedano effettuazione urgente o peggio ancora alla rinuncia delle cure che vengono scoraggiate dalla lunghezza dei tempi e dalle difficoltà logistiche, contribuisce, inevitabilmente, a generare maggiore morbilità e mortalità tra le persone spesso più fragili e anziane, maggiore incremento delle ospedalizzazioni che influenzano negativamente la prognosi, incremento concomitante dei costi sanitari e quindi della spesa sociale e, in ultima analisi, maggiore sfiducia nella Sanità e nelle istituzioni”, afferma il dottor Eliezer Joseph Tassone. Alla luce di queste considerazioni, “vi è l'obbligo di riconsiderare la Cardiologia tutta (ospedaliera ed extraospedaliera) quale branca clinica incentrata alla prevenzione cardiovascolare (primaria e secondaria) e di intensificare i percorsi di diagnosi e cura finalizzati alla riduzione dell'ospedalizzazione e delle complicanze”, si legge nel razionale scientifico. “L'obiettivo formativo di questo evento è quello di creare una sinergia tra territorio, MMG, specialista territoriale e ospedaliero, al fine di condividere nuove significative evidenze cliniche e scientifiche inerenti alla gestione delle più importanti e frequenti malattie cardiologiche (cardiopatia ischemica scompenso cardiaco, valvulopatie, fibrillazione atriale, tromboembolia polmonare, dislipidemie, ipertensione arteriosa, malattia diabetica, malattia vascolare periferica) per poter poi trasferire nella pratica clinica creando dei percorsi assistenziali che possano recuperare una gestione ottimale della sanità in ambito cardiologico, dal punto di primo intervento periferico fino al centro di III livello ospedaliero”, spiega il responsabile scientifico, il dottor Eliezer Joseph Tassone. Wed, 28 Feb 2024 08:16:04 +0000 Catanzaro Vivere d'Asburgo per vivere felici https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32529-vivere-d-asburgo-per-vivere-felici.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32529-vivere-d-asburgo-per-vivere-felici.html Secondo Edoardo d'Asburgo-Lorena, si può eccome. Lo spiega in un agile pamphlet di 150 pagine pubblicato recentemente dalla coraggiosa Casa editrice D'Ettoris Editori di Crotone. Il titolo del testo,“Vivere da Asburgo. Sette regole per tempi difficili”. Comincio con delle domande provocazione dell'Arciduca: “Perchè nel secolo XXI si dovrebbero fare le cose 'alla maniera degli Asburgo'? Non sono forse gli Asburgo sovrani di un'epoca ormai trascorsa, una polverosa famiglia imperiale scomparsa da tempo dalle scene del mondo? E poi non dovremmo diffidare di sovrani, re, imperatori e dei tiranni in generale? Quale connessione potrebbe mai esserci tra il mondo passato dei monarchi e la società, la politica e i costumi della contemporaneità?”. Sono queste ed altre domande che troveranno risposta in questo libro, naturalmente l'arciduca Edoardo Asburgo ci tiene a precisare che lui non è uno storico e non farà certamente una storia approfondita della sua famiglia. “Sono semplicemente un membro della famiglia Asburgo che intende riflettere sui principi importanti cui la mia famiglia si è conformata, le regole che – credo – l'abbiano fatta prosperare per molti secoli”. Aggiungo che Edoardo attualmente è ambasciatore dell'Ungheria presso la Santa Sede e il Sovrano Ordine di Malta. Il testo inizia con una breve panoramica della storia degli Asburgo, facendo riferimento a cinque date importanti, facili da memorizzare. Poi si passa alla presentazione delle sette regole, principi o massime, che sono alla base del pensiero, dell'azione, della politica e della vita familiare degli Asburgo. Per ogni regola Edoardo farà riferimento ai sovrani asburgici, uomini e donne, che hanno saputo interpretarla meglio. Naturalmente, non tutte le regole sono state osservate alla perfezione da ciascuno dei moltissimi Asburgo vissuti nel corso di quasi mille anni. Tuttavia Edoardo ha la pretesa di mostrare come queste regole continuano ad essere osservate e incarnate nella famiglia anche oggi, nonostante da molto tempo non ci sia più la monarchia austro-ungarica. Anzi secondo l'arciduca Edoardo il nostro mondo di oggi sarebbe migliore se provassimo a fare almeno alcune cose “alla maniera degli Asburgo”. Il testo è curato da Maurizio Brunetti che ringrazia l'arciduca Edoardo per la sua disponibilità alla pubblicazione di questa edizione italiana di “The Habsburg Way”. Brunetti è consapevole che non sarà facile per il lettore italiano accettare un testo apologetico sugli Asburgo dopo oltre un secolo di racconti e leggende risorgimentali e di guerra sul Piave. “Vivere da Asburgo” è preceduto da una premessa del primo ministro ungherese Viktor Orban, che ricorda la secolare storia degli Asburgo collegata al popolo ungherese: “ci siamo aiutati l'un l'altro con le armi sui campi di battaglia o stringendo alleanze nei campi della politica e della diplomazia”. Orban ricorda che nonostante le differenze, “il perenne obiettivo degli ungherese e degli Asburgo è sempre stato lo stesso: provare a rimanere se stessi nel corso dei secoli, rendendo l'Europa Centrale un attore forte e indipendente sulle scene della politica mondiale”. Orban non esita nel sostenere che non bisogna meravigliarsi se un combattente per la libertà dell'Ungheria, scriva ora la premessa a questo splendido libro sugli Asburgo. Siamo di nuovo dalla stessa parte, come ottocento anni fa”. Dopo l'introduzione, il testo di Edoardo, prima di analizzare le sette Regole, in breve sintetizza la storia degli Asburgo. Naturalmente non è semplice memorizzare tutti i protagonisti della celebre casata e la lunga storia a loro collegata. Ricordo soltanto che tutto ha inizio in un cantone svizzero e poi nel 1273 quando Rodolfo fu eletto re, il primo ad essere sovrano dell'impero. E' la prima data da tenere in mente. Poi c'è quella del 1500, quando gli Asburgo ampliarono i propri possedimenti in Austria e in tutta Europa, infine nel mondo, grazie alle politiche matrimoniali. Altra data da ricordare, il 1700, periodo storico all'insegna di Maria Teresa con i suoi sedici figli, in vent'anni di matrimonio. Per poi arrivare al 1806, quando sostanzialmente si dissolse il Sacro Romano Impero. Passiamo alle Sette Regole che caratterizzano la casata degli Asburgo: Regola N° 1 è quella di Sposarsi (e avere molti figli), motivo di grande felicità. L'arciduca ammette di essere imparziale sul matrimonio: nella sua vita è stato motivo di gioia, essendo padre di sei figli. Naturalmente questo capitolo, è un autentico spot a favore della famiglia naturale e dell'importanza dei bambini per l'intera società. Che cosa pensare dei pochi leader politici, almeno in Europa, che vivono senza matrimoni felici e senza figli. Gli Asburgo hanno da sempre dato un'importanza fondamentale alla famiglia. Edoardo ci tiene a precisare che ha circa trecento cugini sparsi  in tutto il mondo. Sin dal XIII secolo gli Asburgo si preoccuparono di stipulare alleanze e di preservare l'equilibrio e la pace tra le diverse nazioni. Per ottenere questo scopo, per costruirsi una base solida di potere, furono attivate politiche matrimoniali. “I matrimoni dinastici creavano legami generalmente molto più stretti di un semplice accordo politico”. Inoltre i matrimoni con molti figli tendevano ad assicurare la continuità politica, fattore, tra l'altro, di riduzione dei conflitti. Certo Edoardo ribadisce che erano quasi sempre matrimoni mirati, per assicurarsi territori o regni. Su questo tema, l'ambasciatore, pone l'attenzione su alcune figura importanti del casato a cominciare da Massimiliano, l'ultimo cavaliere, bello e coraggioso. Il suo matrimonio con Maria di Borgogna, figlia di Carlo “Il Temerario”, rappresenta una delle imprese più affascinanti e romantiche della storia europea. “Nella sua armatura dorata, sembrava un arcangelo”. Analizzando i quasi centottanta anni, intorno al 1700, in cui hanno regnato le due linee asburgiche distinte, quella spagnola e quella austriaca. Si è accentuato un fenomeno quello dei matrimoni tra consanguinei degli Asburgo e quello del cosiddetto “mento” asburgico. Naturalmente questi matrimoni furono dannosi per la salute e la genetica della famiglia. Infatti la mortalità infantile all'interno delle linee asburgiche austriache e spagnole, era più alta rispetto alla mortalità media della popolazione. Alla ragion di Stato, i membri della famiglia (maschi e femmine) accettavano senza problemi di sposare principi e principesse di altre famiglie. In pratica scrive Edoardo, “arciduchi e arciduchesse venivano educati sin da piccoli all'idea che avrebbero dovuto sposare una persona che non avevano scelto e che spesso incontravano il giorno delle nozze per la prima volta”. Tuttavia nonostante questo, i matrimoni si sono rivelati quasi sempre uno strumento che ha reso più felici entrambi i coniugi coinvolti. Matrimoni che funzionavano rispetto al giorno d'oggi, perché c'era la fede condivisa, la comune consapevolezza della sacralità dell'indissolubilità del matrimonio, credere entrambi alla famiglia ed essere generosi nell'accogliere la vita nascente. Concludo il capitolo segnalando soltanto alcuni dei sovrani che hanno maggiormente influenzato le loro epoche come Maria Teresa, Francesco Giuseppe ed Elisabetta, Francesco Ferdinando, infine il beato Carlo e Zita. Regola N. 2: Essere Cattolici (E praticare la propria fede) Gli Asburgo, per la maggior parte, erano e sono cattolici. In alcuni casi, nei secoli passati, “essere un sovrano cattolico comportava spesso fare cose che oggi sembrano non cristiane [...]”. In quei secoli, “si credeva davvero che solo vivendo la fede cattolica si potesse andare in Paradiso; perciò, incoraggiare i propri sudditi a essere cattolici – se non addirittura esigerlo – era non solo parte del proprio dovere di imperatore, ma anche un atto di carità, in quanto avrebbe aiutato il prossimo a raggiungere la salvezza eterna”. Inoltre c'è un altro fattore per noi occidentali sgradito, non riusciamo a capire quei sovrani, perché l'idea che la religione debba essere separata dallo Stato, per noi è un dogma, pertanto, questo comporta che “qualsiasi manifestazione pubblica di fede religiosa debba essere rigorosamente limitata”. Edoardo indaga sukka pietà fervorosa degli Asburgici. Al tempo di Carlo V e Martin Lutero l'Impero si divise, la Riforma luterana sembra affermarsi su tutti i fronti. La tentazione dei principi di incamerare tutti i beni della Chiesa era abbastanza forte. Ci furono divisioni anche all'interno delle varie corti; il cattolicesimo era in grave difficoltà. Gli imperatori asburgici in questo periodo si dimostrarono “deboli” nel difendere la fede cattolica. Ma a dare la svolta in senso cattolico, arrivarono i figli di Ferdinando I, soprattutto, ci ha pensato l'arciduchessa Maddalena (1532-1590), sorella di Massimiliano II, l'unica venerabile della famiglia Asburgo. Maddalena ha fondato un convento di nobildonne, operando in  campo culturale, impegnandosi nella produzione di volumi di spiritualità per controbilanciare l'offensiva dei predicatori luterani e della letteratura protestante. Un altro difensore della fede cattolico fu Leopoldo I che ha sconfitto i turchi nel 1683 a Vienna, grazie al re polacco Jan Sobieski e al cappuccino Marco d'Aviano. Sorvolo sull'ambiguo Giuseppe II, conquistato dalle idee illuministe, che ha soppresso tutte le comunità contemplative del suo Regno. Il capitolo chiude puntando l'attenzione sulla grande cattolicità dell'ultimo imperatore Carlo I, diventato poi beato. Regola N. 3: Credere nell'Impero (E nel principio di Sussidiarietà) La parola chiave per comprendere il Sacro Romano Impero e la monarchia austro-ungarica è la sussidiarietà. Principio fondamentale della dottrina sociale cattolica da tempo immemorabile. Applicare questo principio dà luogo a politiche sensate ed efficaci. “Quando un'istituzione è vicina al problema che deve affrontare, di solito è meglio attrezzata per risolverlo”. Oggi purtroppo viviamo in un'epoca in cui si vuole centralizzare tutto dall'alto. Si tende a penalizzare e a far scomparire i livelli inferiori (Stati, regioni, comuni e persino le famiglie). I vari “Paesi che facevano parte dell'Impero in modo federalista, rispettando il principio di sussidiarietà; semplicemente non sarebbe stato possibile governarlo altrimenti. Gli arciduchi asburgici hanno sempre dovuto coltivare per se un 'cuore .internazionale', perché il destino avrebbe potuto riservare loro il governo di una pluralità di nazioni; quanto alle arciduchesse, esse imparavano abitualmente molte lingue poiché, con un buon margine di probabilità, avrebbero sposato un principe di un altro Paese”. L'impero asburgico per la sua complessità è un fenomeno da studiare attentamente: popoli diversi, religioni, lingue, tradizioni, unite da un principio unificante che era il cristianesimo. Regola N. 4: Tutelare il Diritto e la Giustizia (E amare i propri sudditi). L'arciduca ambasciatore Edoardo è consapevole che il nostro mondo ha notevoli difficoltà a capire o accettare che le istituzioni monarchiche soprattutto tradizionali, il loro scopo era quello di tutelare la legge, la giustizia e la pace per i propri popoli. Oggi noi immaginiamo la monarchia e il re come un tiranno oppressivo, seduto su un trono remoto. Oggi noi non consideriamo,“come venivano formati gli eredi al trono e gli altri membri delle famiglie reali, come questi vivevano l'assunzione delle prime responsabilità fino al momento in cui avrebbero preso il posto dei loro genitori ed educato, a loro volta, i propri figli”. L'autore del libro precisa che che queste persone, principi e principesse, fin dalla più tenera età, sono state educate a servire, proprio come facevano i loro genitori e nonni. Servire significa mettere in secondo piano i propri gusti e interessi: “in un Paese i cui abitanti non parlano tutti la stessa lingua, significava che il sovrano non ne avrebbe privilegiato alcuna, ma avrebbe provato a parlare tutte”. Edoardo è consapevole che la mentalità di questi “servitori” della Patria, è completamente diversa dei vari politici odierni, abituati a non essere responsabili, usano i loro incarichi per il proprio tornaconto e per coltivare la propria carriera. Del resto è notorio a tutti come l'elettorato si allontana sempre più dalla politica. Attenzione studiamo bene la storia a tratti entusiasmante di questa casata nobiliare, non lasciamoci offuscare dai pregiudizi. Regola N.5: Essere consapevoli di ciò che si è (e vivere comportandosi di conseguenza) “Chi non sa da dove viene non può sapere dove sta andando, perché non sa dove si trova”, diceva Otto d'Asburgo. Regola N.6: Essere coraggiosi in battaglia (o avere dei bravi generali). Purtroppo i conflitti nella storia sono inevitabili, ci saranno sempre. Anche gli Asburgo sono stati costretti a scendere sul campo di battaglia in prima persona. Qui Edoardo ricorda le battaglie che hanno salvato la Cristianità: Lepanto nel 1571 e Vienna nel 1683. La battagli di Aspern del 1809 contro Napoleone dell'arciduca Carlo con lo stendardo alla mano si tuffò con coraggio nel mezzo della battaglia. E poi l'imperatore della pace il beato Carlo I d'Austria che cercò in tutti i modi di porre fine al I conflitto mondiale nel 1916, accettando il monito del papa Benedetto XV. Regola N. 7: Ben morire (e avere un funerale memorabile). Qui l'arciduca ricorda il “Rituale delle tre bussate”, davanti all'ingresso del Convento dei Cappuccini a Vienna, luogo dove si accolgono le spoglie mortali di molti Asburgo. Chiude il libro una breve descrizione dei vari componenti della Casa degli Asburgo oggi, ci sono dei particolari che non conoscevo completamente.   Mon, 26 Feb 2024 16:54:41 +0000 Corriere letterario Grande successo per la mostra Mirò – La gioia del colore https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32526-grande-successo-per-la-mostra-miro-la-gioia-del-colore.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32526-grande-successo-per-la-mostra-miro-la-gioia-del-colore.html   Si è inaugurata lo scorso gennaio la mostra “Miró – La gioia del colore” a cura di Achille Bonito Oliva in collaborazione con MaïthéVallès- Bled e Vincenzo Sanfo, destando molto interesse da parte del pubblico che è già accorso numeroso. A solo due mesi dall’apertura si sono registrati più di 6000 visite. Dopo “Omaggio a Mirò” a Trieste e “Mirò a Torino” nella capitale sabauda, conclusasi con una presenza di più di 50.000 visitatori, Catania ospita il terzo capitolo di una serie di mostre dedicate al grande maestro catalano. Dal 20 gennaio al 7 luglio 2024 presso la sede del Palazzo della Cultura sarà possibile visitare Il progetto espositivo promosso da Navigare con il patrocinio della Regione Siciliana, dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, del Comune di Catania – Direzione Cultura e dell’Ambasciata di Spagna, in coproduzione con Art Book Web e Diffusione Cultura. Radio KissKiss e Catania Today sono media partner e Sky Arte è media cover dell’evento.  «L’esposizione "Mirò, La gioia del colore” – dichiara il Sindaco di Catania Enrico Trantino - celebra la genialità artistica di Joan Mirò, un'opportunità per immergersi nella vastità della sua creatività e di esplorare il fascino senza tempo delle opere di un grande artista,  il cui contributo al mondo dell'arte è stato tanto rivoluzionario quanto affascinante. Questa mostra non è solo un omaggio alla maestria tecnica di Mirò, ma anche un viaggio attraverso i reconditi recessi della sua immaginazione, dove ogni tocco diventa un mezzo per esprimere emozioni profonde e concetti astratti.»                                             “Miró – La gioia del colore” raccoglie circa un centinaio di opere che coprono un arco temporale di circa sessant’anni - dal 1924 al 1981 - dipinti, tempere, acquerelli, disegni, sculture e ceramiche, oltre ad una serie di opere grafiche, libri e documenti - provenienti da collezioni private italiane e gallerie francesi. Ad arricchire e ampliare il percorso espositivo dalla doppia lettura cronologica e tematica ci sarà anche una sezionefotografica e video che approfondirà alcuni aspetti della vita privata e pubblica dell’artista surrealista. Ulteriori sezioni di questa mostra antologica su Miró è quella focalizzata sui suoi lavori grafici realizzati quando collaborava con la famosa rivista Derrière le Miroir, edita dalla galleria Maeght e quella multimediale. Le aree tematiche: 1.Ceramiche, 2.Poesia, 3.Litografie, 4.Pittura, 5.Derrier le Miroir, 6.Manifesti, 7.Musica  «La mostra di Mirò, che si è da poco aperta a Catania presso il Palazzo della Cultura, luogo che ha ospitato grandi mostre – spiegano i curatori Achille Bonito Oliva, Maithe Vallès-bled e Vincenzo Sanfo - si compone di oltre 100 opere del grande maestro catalano tra cui, dipinti, disegni, ceramiche, litografie, acqueforti oltre ad una interessante sezione dedicata al rapporto tra Mirò e la musica. La mostra intende comporre un percorso di tipo antologico nel magico mondo di Joan Mirò, uno dei tre grandi di Spagna che, con Dalì e Picasso, compone la triade che ha cambiato il mondo dell’Arte. A corredo, anche un importante corpus fotografico che svela Mirò nel suo privato con immagini realizzate da alcuni trai più grandi fotografi dell’epoca, tra cui il suo grande amico Man Ray. La mostra comprende opere raramente esposte in quanto custodite in importanti collezioni private, francesi e spagnole, oltre a quelle provenienti da importanti gallerie come Adrien Maeght, Lelong, Bailly, Tamenaga e De la Présidence. Grazie a queste collaborazioni si è potuto portare a Catania una mostra totalmente inedita e costruita per gli spazi espositivi del Palazzo della Cultura consentendo di conoscere tutto l’arco evolutivo del grande maestro, a partire dagli anni ‘30 sino agli ultimi lavori, realizzati poco prima della sua scomparsa. Una importante mostra di Miro manca a Catania da molti anni e siamo certi costituirà un evento imperdibile per i Catanesi e non, grazie anche alla complessità e alla ricchezza delle opere esposte.»  Nato a Barcellona nel 1893, dopo aver studiato economia, a seguito di un importante problema di salute si trasferisce a Parigi dove incontra Picasso e frequenta il circolo Dada di TristanTzara dedicandosi alla pittura, alla scultura e alla ceramica. Dopo dodici anni, ritorna in Spagna da cui riparte di nuovo alla volta di Parigi a seguito del secondo conflitto mondiale. Quando però le truppe naziste assediarono la capitale francese, decise di andare a Palma di Maiorca, dove morì nel 1983 all’età di cento anni.  Maestro indiscusso del surrealismo, Miró ha sin da subito espresso il suo biasimo nei confronti della pittura convenzionale. Per lui il mondo reale, ciò che ci circonda è solo la realtà. La realtà per Miró è un punto di partenza, mai di arrivo. Le opere di Miró nascono dallo stretto legame tra le tinte forti del giallo giallo, nero, rosso o blu e il suo segno sintetico che insieme rileggono la realtà circostante sottraendole tutto ciò che non è essenziale.  “Miró – La gioia del colore” è realizzata insieme ad Art Book Web. La mostra è visitabile da lunedì a venerdì dalle 09.30 alle 19.30, sabato, domenica e festivi dalle 09.30 alle 20.00. All’interno del bookshop sarà possibile acquistare il catalogo, testi di approfondimento e tanti gadget e oggetti di design come la coffa realizzata dalla fashion designer Gisella Scibona che riporta l’opera “Le Jardin” di Mirò. La scelta dei materiali, la combinazione scintillate dei colori rendono unico e speciale questo manufatto. Mon, 26 Feb 2024 11:05:49 +0000 Arte La lotta alla camorra nelle aule di Scienze dell’Educazione: Ciro Corona incontra gli universitari https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32525-la-lotta-alla-camorra-nelle-aule-di-scienze-dell-educazione-ciro-corona-incontra-gli-universitari.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32525-la-lotta-alla-camorra-nelle-aule-di-scienze-dell-educazione-ciro-corona-incontra-gli-universitari.html Nuovo appuntamento formativo promosso dall’insegnamento universitario di Pedagogia dell’Antimafia attivo presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società dell’Università della Calabria. Domani, martedì 27 febbraio, alle 9.00 presso l’aula Hera (cubo 18/B, secondo piano), Ciro Corona, presidente dell’associazione partenopea R-Esistenza anticamorra Scampia e fondatore dell’Officina delle Culture “Gelsomina Verde”, incontrerà gli studenti e le studentesse di Scienze dell’Educazione dell’UniCal per parlare di pedagogia militante e ricostruzione dei diritti nelle periferie di Napoli. Il leader dell’anticamorra napoletana, insignito nel 2020 del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella, sarà introdotto dai saluti istituzionali di Rossana Adele Rossi, Coordinatrice del Corso di Studio Unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche dell’ateneo, che avvierà altresì i lavori seminariali e da Walter Nocito, docente di Diritto Pubblico presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, che concluderà anche la giornata di studio. Sono inoltre previsti gli interventi di Luisa Giglio, avvocato e attivista dei diritti civili e sociali, e Valentina Serianni, dottoressa in Scienze dell’Educazione. Giancarlo Costabile, docente di Antimafia presso il DiCes, coordinerà la tavola rotonda. L’evento è parte integrante del progetto “Per una Pedagogia della Costituzione”, percorso interdisciplinare di riflessione sull’educazione alla cittadinanza ideato da Giancarlo Costabile e Walter Nocito, che sarà presentato proprio nel corso della manifestazione. Il seminario rientra infine nelle attività di formazione critica alla democrazia che sta promuovendo da anni il progetto Barbiana 2040, rete nazionale di scuole che attualizzano la metodologia di don Lorenzo Milani e della Scuola di Barbiana. Mon, 26 Feb 2024 11:01:11 +0000 Cosenza All'Asp di Catanzaro altri 10 medici cubani https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32523-all-asp-di-catanzaro-altri-10-medici-cubani.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32523-all-asp-di-catanzaro-altri-10-medici-cubani.html Entreranno in servizio il 26 febbraio dieci nuove unità di medici assegnati all’Asp di Catanzaro. I nuovi professionisti, che fanno parte del terzo contingente di medici cubani arrivati in Calabria, si andranno ad aggiungere agli undici già assegnati e presenti nel Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme.  I dieci medici verranno accolti il 26 febbraio alle ore 9:30 nel presidio Ospedaliero "Giovanni Paolo II". Dopo l'accoglienza, cinque di loro saranno trasferiti al Presidio Ospedaliero di Soverato.  Nello specifico sono stati così suddivisi: cinque nel Presidio di Lamezia Terme, nei reparti di Ortopedia (2), Radiologia (2) e Medicina (1), e i restanti cinque nel Presidio ospedaliero di Soverato nei reparti di Pediatria, Cardiologia, Pronto Soccorso, Medicina e Chirurgia. I nuovi professionisti resteranno in servizio per almeno un anno, tale è infatti la durata del contratto.  Come in precedenza, i 10 medici sono stati assegnati in base alle specialità possedute. Prima di entrare in servizio hanno frequentato un corso in lingua italiana all'Università della Calabria unitamente a periodi di informazione sul servizio sanitario regionale.  La loro presenza rappresenta un sostegno fondamentale soprattutto per i presidi che continuano a registrare carenza di personale a fronte delle numerose richieste di prestazioni sanitarie da parte di una popolazione sempre più anziana.  Nei mesi scorsi erano già arrivati altri professionisti cubani, 11 assegnati al Presidio di Lamezia Terme, di cui 4 in Pronto Soccorso, 2 in Ortopedia, 2 in Cardiologia, 1 in Pediatria, 1 in Chirurgia, 1 in Radiologia; 4 invece al Pronto Soccorso di Soveria Mannelli. Anche nel Presidio di Soverato nei mesi scorsi erano arrivati sette medici cubani. L’inserimento negli organici dei medici cubani rappresenta un ulteriore potenziamento dei servizi sanitari di strutture ospedaliere che sono punto di riferimento per tutta l’area centrale della Calabria.  L'Asp ha così rinforzato tutti i reparti, affiancando agli specialisti altri specialisti che hanno già dimostrato di essere portatori di competenze importanti che permetteranno di migliorare i servizi e di ridurre i tempi di attesa per gli utenti.  I riscontri positivi continui che si rilevano confermano la visione anticipatoria  della Regione Calabria che, grazie agli accordi di cooperazione sottoscritti dal presidente Roberto Occhiuto con il governo caraibico, consentono oggi di avere forza lavoro per colmare le gravi carenze di personale che affliggono tutta la sanità italiana.  In parallelo, procede il reclutamento dei medici italiani; la prossima settimana avverranno i colloqui per le assegnazioni della disciplina, cruciale, di emergenza urgenza.  Mon, 26 Feb 2024 10:36:48 +0000 Catanzaro Gara d'appalto per il restauro e la riqualificazione della Scala di Santa Maria del Monte https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32522-gara-d-appalto-per-il-restauro-e-la-riqualificazione-della-scala-di-santa-maria-del-monte.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/catania/32522-gara-d-appalto-per-il-restauro-e-la-riqualificazione-della-scala-di-santa-maria-del-monte.html   Caltagirone. Via libera alla gara d’appalto per i lavori (550mila euro, assegnati con la legge regionale 25 maggio 2022 n. 13 – Legge di stabilità regionale 2022-2024) per il restauro e la riqualificazione del monumento simbolo di Caltagirone: la Scala di Santa Maria del Monte, che si trova nel centro storico riconosciuto dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità. La Giunta municipale ha approvato la variazione di bilancio “per interventi di ristrutturazione e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della Scala” e inviato gli atti alla Cuc (Centrale unica committenza) di Comiso per l’espletamento della gara.  “Si tratta – dichiarano il sindaco Fabio Roccuzzo e l’assessore ai Beni culturali e al Patrimonio Unesco Claudio Lo Monaco – di un contributo che fu reso possibile da una meritoria iniziativa del deputato regionale Francesco Cappello. Un’iniziativa di grande valore, con cui il monumento conosciuto in tutto il mondo, che più e meglio identifica Caltagirone, potrà essere oggetto di interventi di recupero e manutenzione. L’intera istruttoria che ne è seguita è stata curata dall’Utc diretto dall’ing. Gianpaolo Sottile con il coordinamento dell’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Paolo Crispino”.  Il progetto è stato reso esecutivo in collaborazione con la Struttura didattica speciale di Architettura dell’Università degli studi di Catania.  “Con questo primo intervento per 550mila euro, che sarà realizzato nel corso del 2024 e che costituisce un primo, significativo passo nel processo di riqualificazione e messa in sicurezza del luogo più identitario della nostra città – aggiungono Roccuzzo e Lo Monaco -, porteremo avanti un progetto di sicura utilità. I lavori saranno eseguiti tenendo conto della necessità di rispettare alcuni appuntamenti immancabili e di grande richiamo turistico quali l’Infiorata di maggio e la Scala illuminata di luglio e agosto”.   Fri, 23 Feb 2024 11:05:17 +0000 Catania La copia originale del Decameron che si fa arte contemporanea https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32520-la-copia-originale-del-decameron-che-si-fa-arte-contemporanea.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/arte/32520-la-copia-originale-del-decameron-che-si-fa-arte-contemporanea.html   Nella terra natale di Giovanni Boccaccio, lì dove è ambientata la famosa novella VI, 10 del suo celebre Decameron - raccontata da Dioneo sotto il regno di Elissa - dal 2 marzo al 12 maggio 2024 a Certaldo (FI) arriva “Stars and Stones”, la nuova mostra di Vincenzo Marsiglia a cura di Davide Sarchioni, promossa dal Comune di Certaldo con il supporto della galleria ArteA Gallery di Milano e coordinamento di Exponent. Dopo aver inaugurato l'Art Fair di Parigi lungo gli Champs Elisées e la fiera Roma Arte in Nuvola, Vincenzo Marsiglia torna con un nuovo progetto d'arte contemporanea dedicato al borgo toscano, capace di creare relazioni inedite tra linguaggi digitali e consistenze materiche ispirate all'importante patrimonio storico, artistico e letterario del luogo. Tra opere in marmo e tessuti, ardesie e alabastri, disegni e fotografie, ma anche installazioni luminose, ologrammi e mappature in realtà mista e aumentata, il borgo ubicato lungo la Via Francigena diventa così il protagonista di una narrazione contemporanea, in cui nuovi linguaggi artistici incontrano antiche bellezze senza tempo, tra letteratura e architettura, affreschi e storia, per offrire al visitatore uno sguardo trasversale sul patrimonio culturale italiano. “Stars and Stones” è un viaggio poetico e visivo attraverso l'arte di Marsiglia, che si articola tra alcuni dei luoghi più importanti e iconici del borgo medievale, tra la Casa del Boccaccio con la sua torre panoramica e il suggestivo Palazzo Pretorio, sede principale della mostra. Un itinerario costituito da un ampio gruppo di opere di diversa tipologia, per la maggior parte inedite e appositamente realizzate per questo progetto che nell'insieme sintetizzano l’attitudine multidisciplinare dell'artista e gli esiti più recenti della sua ricerca rivolta all'impiego di materiali eterogenei e all'esplorazione dei media digitali. Il percorso espositivo contamina sia spazi interni che esterni, luoghi fisici e virtuali e si snoda a partire dalle sale del Palazzo Pretorio, simbolo di Certaldo ubicato alla fine di via Boccaccio, dalla Sala del Vicario con un'installazione site-specific di ologrammi e proiezioni digitali in dialogo con gli affreschi di Pier Francesco Fiorentino della fine del XV secolo. Si prosegue con le opere in marmo nero del belgio (“Burning Stones”), in alabastro (“Shadow Stones” e “Shadow Star Cloud”), con le grandi stelle in tessuto, con i neon (“Prospect”), fino alle opere su carta. L'ultima sala ripercorre l'innovativa esperienza immersiva in realtà mista e aumentata “Map (Star) the World – Certaldo” vissuta in prima persona dall'artista mappando e rivestendo con pattern stellati virtuali alcuni tesori di inestimabile valore storico-artistico custoditi nei musei e nelle chiese di Certaldo per mezzo del visore HoloLens 2, come il “Tabernacolo dei Giustiziati” (1464-65), capolavoro di Benozzo Gozzoli nella chiesa di San Tommaso e Prospero, la tomba di Boccaccio nella Chiesa Madre dei Santi Jacopo e Filippo e le pagine della copia originale del “Decamerone”, in un'inedita ed affascinante rilettura del passato storico, artistico e letterario italiano tra visione analogica e digitale. L'esperienza è restituita mediante una selezione di scatti fotografici e un video visionario dove compaiono anche vedute panoramiche e dettagli del borgo storico di Certaldo. All'esterno, nella loggia di Palazzo Pretorio è collocata un'installazione a neon di luce azzurra a forma di stella. Una seconda stella più grande irradia di nuova luce la Casa di Boccaccio che, ancorata sulla loggia, incontra visivamente quella della loggia del Palazzo Pretorio creando una diagonale luminosa a indicare il cammino lungo la via principale del paese. La riflessione artistica di Marsiglia è imperniata attorno alla continua elaborazione di un segno a forma di stella a quattro punte (Unità Marsiglia), interpretabile come un'unità di misura, un carattere alfabetico e un simbolo, che viene formulata  sia singolarmente sia come pattern, incidendo o rivestendo materiali e superfici secondo svariate tecniche e modalità, sollecitando significati e risultanze estetiche inattese e sorprendenti. Così il titolo della mostra “Stars and Stones” include i due termini chiave “Stelle” e “Pietre” che si riferiscono sia alla stella, segno distintivo dell'artista, sia alle pietre impiegate per realizzare le opere, ma fornisce anche suggestioni ulteriori e implicazioni più ampie che possono spaziare liberamente in ambiti differenti, come le coordinate per indicare il cielo e la terra, le contrapposizioni tra ciò che è spirituale e ciò che è terreno, tra irrazionale e concreto, tra la luce e il buio, tra impalpabile e tangibile, tra digitale e analogico e molte altre ancora. “Mi piace pensare a Vincenzo Marsiglia come un re Mida che nobilita tutto ciò che tocca mediante il suo segno distintivo. - dichiara il curatore Davide Sarchioni – La sua stella è un segno estetico e razionale, ma anche poetico, simbolico e carico di rimandi, la cui formulazione amplifica e dischiude intenti e significati sempre nuovi che cambiano al variare della tecnica e dei materiali impiegati, così come dei contesti in cui agisce. Riflettendo sulle peculiarità del luogo in cui la mostra è allestita, le pietre pregiate incise con la forma o la sagoma di una stella a quattro punte rimandano anche a significati ancestrali, legati all'origine dell'umanità, mentre le mappature stellate digitali che rivestono oggetti e architetture, coinvolgendo anche paesaggi e contesti di rilevanza storica e culturale, trasformano la percezione del reale sollecitando riflessioni futuribili. In entrambi i casi le opere di Marsiglia connettono il passato con il futuro collocandosi in un tempo cristallizzato fatto di stelle e di pietre”. Fri, 23 Feb 2024 09:28:26 +0000 Arte L’Aeronautica Militare saluta l’iconico elicottero dopo oltre 40 anni di attività https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32519-l-aeronautica-militare-saluta-l-iconico-elicottero-dopo-oltre-40-anni-di-attivita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/societa-e-costume/32519-l-aeronautica-militare-saluta-l-iconico-elicottero-dopo-oltre-40-anni-di-attivita.html La cerimonia di phase out si è svolta sull’aeroporto militare di Grazzanise (CE), sede del 9° Stormo “Francesco Baracca” Si è tenuta oggi, giovedì 22 febbraio, presso l'aeroporto militare di Grazzanise (CE), sede del 9° Stormo “Francesco Baracca”, la cerimonia di "phase-out" dell'elicottero HH-212A, che dopo oltre 40 anni di attività in numerose missioni fuori dai confini nazionali ed  in campo nazionale, termina la sua vita operativa in Aeronautica Militare.   Entrato in servizio all’inizio degli anni ’80, l’iconico elicottero ha concluso oggi la sua vita operativa dopo aver volato per oltre 180 mila ore e aver contribuito al salvataggio di centinaia di persone in pericolo di vita.  La cerimonia è stata presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, ed ha visto la partecipazione del Comandante della Squadra Aerea Generale di S.A. Alberto Biavati, del Comandante della 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali, Generale di Brigata Riccardo Rinaldi, del Comandante del 9° Stormo, Colonnello Salvatore Florio, e di autorità civili, militari e religiose locali, oltre al personale dello Stormo ed agli equipaggi di volo e personale specialista che nel corso degli anni hanno operato su questo iconico elicottero militare. Nel corso di questi quattro decenni, l’elicottero è stato protagonista, insieme agli equipaggi dell’Aeronautica Militare, in numerose missioni operative oltre i confini nazionali (Afghanistan) ed in campo nazionale, partecipando a missioni di ricerca e soccorso in particolari eventi che hanno colpito la popolazione civile, come le alluvioni del Piemonte, quella di Sarno e quella in Friuli o anche a seguito del terremoto che ha colpito l’Isola di Ischia. Il Comandante del 9° Stormo, Colonnello Salvatore Florio, nel suo discorso ha ricordato gli anni di vita operativa del 212: “[…] anni in cui l’assetto dell’AM ha garantito un’eccellente affidabilità  e consentito agli equipaggi che si sono succeduti nelle diverse generazioni di operare in ogni circostanza con tempestività, efficacia e massima sicurezza.” Nel corso del suo intervento ha voluto ”dedicare un pensiero a colleghi ed amici che, in pace ed in guerra, hanno sacrificato la propria esistenza nell’esercizio della nostra professione, in servizio, nel rispetto del giuramento prestato”. “I risultati ottenuti sono stati raggiunti perché poggiati su solide fondamenta e sulla meticolosità, all’unisono, dei gesti quotidiani dei suoi equipaggi.” Ha poi concluso il Col. Florio. “Questo è forse il miglior augurio che possiamo fare a coloro che continueranno, senza soluzione di continuità, questo difficile e silenzioso lavoro. Solo tenendo sempre presente quanto è stato fatto per arrivare fino a qui, ma rimanendo sempre concentrati sui prossimi obiettivi, potremmo raggiungere i traguardi futuri e superare le sfide che la nostra Forza Armata ci chiederà di affrontare.”  Il Generale Goretti, nel corso del suo intervento, ha voluto sottolineare l'importanza di questo particolare evento: "noi oggi salutiamo orgogliosamente una macchina che ha fatto la storia dell’Aeronautica, ma soprattutto il personale che ha reso eccezionale questo elicottero." Riferendosi poi a tutti gli equipaggi ed il personale che hanno operato su questo aeromobile ha evidenziato: "Quando c’è un’alluvione, un’emergenza, quando c’è da recuperare qualcuno, anche con il brutto tempo, voi ci siete sempre  in maniera incondizionata, anche mettendo a rischio la vostra vita, perché state andando a salvare la vita di qualcun altro."  "E questo"  ha poi continuato "come Forza Armata lo facciamo perché convinti che, quando c’è da salvare un nostro collega o concittadino, lo sentiamo intimamente come un nostro compito e non perché obbligati dalla legge."  Il Capo di SMA ha poi concluso dicendo: "Cambiano le macchine, cambiano le persone, ma lo spirito rimane: quello spirito vincente che contraddistingue l’Aeronautica ed è stato dimostrato nel corso del Centenario. Passione, forza, gioco di squadra. Siatene fieri." L’HH-212A è un elicottero medio con rotore a due pale mosso da due turbine Pratt & Whitney PT6T da 1.342 Kw. È derivato sostanzialmente dal modello 205 da cui si differenzia per la fusoliera allungata. L’Aeronautica Militare acquistò i primi tre esemplari nel 1979 per il poligono di Decimomannu (Cagliari), dove furono inquadrati nella 670ª Squadriglia del Reparto Standardizzazione e Sperimentazione Tiro Aereo. Nel 1984 furono ordinati 32 esemplari, destinati alle nuove sezioni soccorso delle squadriglie collegamenti 603ª (Villafranca), 604ª (Grosseto), 609ª (Grazzanise), 632ª (Brindisi), 651ª (Istrana), 653ª (Linate), 660ª (Amendola). A seguito del programma ICO (Implementazione della Capacità Operativa), nel 2006, l’assetto ha operato in Afghanistan con il 21° Gruppo “Tiger” del 9° Stormo con compiti di ricognizione, trasporto di personale, trasporto sanitario, evacuazione sanitaria d’urgenza e controllo del territorio, totalizzando in territorio afghano oltre 2.000 ore di volo in oltre 1.800 missioni.  La cerimonia di “Phase-out” dello storico elicottero HH-212A, oltre ad avere una connotazione commemorativa, rappresenta anche un simbolico passaggio di consegne tra l’HH-212A e il nuovo HH-101A, che continuerà a fornire il supporto alle operazioni speciali. Nuove macchine con nuove tecnologie per l'Aeronautica Militare sempre pronta ad operare negli scenari operativi moderni a difesa del Paese, degli interessi nazionali e a protezione della collettività.   Fonte Aeronautica Militare Thu, 22 Feb 2024 17:42:49 +0000 Società e costume Una nuova area per camper a Marina di Ragusa https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32515-una-nuova-area-per-camper-a-marina-di-ragusa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32515-una-nuova-area-per-camper-a-marina-di-ragusa.html Una nuova area per camper a Marina di Ragusa. “Sono ormai settimane – dice il consigliere comunale di Ragusa, Federico Bennardo – che, con l’assessore Andrea Distefano, siamo a lavoro per identificare nella località rivierasca una area idonea che si presti a diventare zona attrezzata per sosta camper e che sia, allo stesso tempo, performante e non di disturbo per residenti e villeggianti. La richiesta era pervenuta da numerosi camperisti che lamentano l’inadeguatezza, soprattutto in termini di dimensioni, di quelle esistenti a fronte di una domanda notevolmente più alta. Non è un mistero che Marina di Ragusa sia, soprattutto durante la stagione estiva, meta ambita per numerosi turisti e fra questi anche i camperisti. Oggi quello che accade è che per l’insufficienza di spazio, a fronte della domanda, ci sia un abuso del parcheggio degli stessi camper in aree non conformi o, ancora, a discapito dei comuni parcheggi. A questo si aggiunge la necessità di riqualificare le aree di sversamento dei liquami ma anche della giusta pubblicizzazione delle stesse affinché sia semplice per i turisti individuarle. I dati del Sole 24 Ore ci dicono che, rispetto al 2022, il 2023 ha registrato un aumento degli acquisti di camper, nonostante l’aumento dei listini prezzi, del 20% ed è quindi ragionevole prepararsi affinché la nostra città non sia impreparata ad accogliere questo fenomeno e il suo trend positivo. D’altronde, ogni servizio aggiuntivo offerto al turista è dirimente in un mercato competitivo come quello delle città barocche del Val di Noto”. Wed, 21 Feb 2024 09:07:44 +0000 Ragusa Presentato il Premio Nazionale Graphic Novel Italiana "Magna Grecia Comics" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32512-presentato-il-premio-nazionale-graphic-novel-italiana-magna-grecia-comics.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32512-presentato-il-premio-nazionale-graphic-novel-italiana-magna-grecia-comics.html Oggi si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Premio Nazionale Graphic Novel Italiana  "Magna Grecia Comics" inserito come illustrato da Giovanni Lentini, Direttore Generale di Fondazione Odyssea, nell'ambito del XXII edizione del Festival dell'Aurora "Ri(e)voluzione". Il Presidente ed ideatore del Premio, Simone Carozzo, ha spiegato di aver voluto creare il primo premio italiano alle Graphic Novel, al fine di far elevare questo genere editoriale alla stregua degli altri (Narrativa, Saggistica, Poesia), definendolo una forma d'arte che unisce le parole alle immagini fumettistiche.  Un'idea che nasce su ispirazione del Premio Caccuri per la Saggistica, che negli anni si è storicizzato e diventato un punto di riferimento per la cultura letteraria nazionale.  La richiesta del Presidente è che questo evento possa essere percepito come un'occasione per l'intero territorio e che veda la partecipazione dell'intera popolazione del bellissimo borgo di mare, simboleggiato dal Magico Castello Aragonese che sorge in mezzo al mare. I vincitori delle diverse categorie saranno premiati con una creazione del Maestro Orafo Michele Affidato, un'altra eccellenza di questa terra, già autore di molti premi tra cui quelli del Festival di Sanremo.  Un evento che porterà, come illustrato da Romano Pesavento, Direttore Artistico del Magna Grecia Comics,  nella cittadina di Le Castella alcuni tra i più famosi ed apprezzati autori del fumetto nazionale che vantano collaborazione con le più grandi ed importarti case editrici nazioanali e internazionali come la Sergio Bonelli Editore, Marvel, DC Comics. Ricordando che molti di questi non sono mai venuti in Calabria e che evento sta attirando l'attenzione di molti a livello nazionale, tanto che durante l'inaugurazione di Venerdì pomeriggio dove saranno presenti i molti ospiti, vi sarà un collegamento online con il Ministero della Cultura e il Comune di Lucca, per dimostrare il legame che esiste con il Lucca Comics and Games, la principale fiera del settore italiana. Ed ha aggiunto che oltre i molti workshop per gli studenti delle scuole e gli incontri con il pubblico, gli ospiti effettueranno un firma copie dei loro album ed ognuno di loro ha donato all'evento una loro stampa che verrà distribuita gratuitamente in sole 50 copie numerate, che sicuramente attirerà i molti collezionisti del settore. Ha altresì ricordato che oltre agli ospiti e premiati già affermati sarà allestita un'area dove esporranno giovani artisti che vogliono confrontarsi con il pubblico e magari chiedere consigli ai professionisti con la speranza di crescere artisticamente.  A colorare ambiente saranno i Cosplayer presenti, ragazzi che si vestono come i personaggi dei fumetti, film e cartoni animati che faranno un raduno e scatteranno foto nella suggestiva Le Castella.  L'intervento di Raffaele Gareri, Consigliere Provinciale e consigliere del Consiglio comunale di Isola di Capo Rizzuto, ha plaudito questa iniziativa, che potrebbe essere una risorsa per il territorio e che si augura che possa diventare storicizzata e attirare sempre più attenzione ed importanza. La chiusura è spettata a Maria Grazia Vittimberga, Sindaco del Comune di Isola di Capo Rizzuto, ricordando il sostegno dell'amministrazione comunale in tale iniziativa che potrebbe creare un nuovo indotto turistico diverso da quello solitamente estivo e quindi una occasione che il territorio non può perdere.   Wed, 21 Feb 2024 08:30:11 +0000 Crotone Restituiti alle autorità peruviane 11 reperti archeologici https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32506-restituiti-alle-autorita-peruviane-11-reperti-archeologici.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32506-restituiti-alle-autorita-peruviane-11-reperti-archeologici.html Il 20 febbraio 2024, alle ore 11:00, presso l’Ambasciata del Perù in Italia, il Ten. Col. Andrea Ilari, Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Roma, restituirà a S.E. l’Ambasciatore, undici beni archeologici provenienti dalle culture delle coste centrali del Perù. L’indagine, che ha consentito il recupero dei beni archeologici, è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo TPC di Roma coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, e ha avuto origine da attività info-investigativa finalizzata a contrastare la commercializzazione di reperti archeologici importati illecitamente dai Paesi del Centro Sud America. Si procedeva al sequestro di nr. 11 reperti di presumibile interesse storico archeologico risalenti alle civiltà precolombiane e/o preispaniche, custoditi presso l’abitazione di un collezionista romano. Con la collaborazione dei funzionari archeologi della Direzione Generale di Difesa del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura peruviana, si accerta che gli 11 reperti archeologici sequestrati erano indiscutibilmente autentici, collocabili al periodo “intermedio tardo” (400 -900 d.C.) e provenienti dalle culture delle Coste Centrali del Perù. Per gli undici beni archeologici, i funzionari del Ministero della Cultura peruviana ne richiedevano la restituzione in quanto pertinenti al patrimonio culturale dello Stato. Il 21 novembre 2023 veniva emesso dal Tribunale di Roma il relativo decreto di dissequestro e restituzione dei beni archeologici autentici alle Autorità peruviane.   Fonte : Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale Roma   Tue, 20 Feb 2024 15:43:34 +0000 Roma Vigili del Fuoco di Catanzaro in sciopero https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32504-vigili-del-fuoco-di-catanzaro-in-sciopero.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32504-vigili-del-fuoco-di-catanzaro-in-sciopero.html Anche i Vigili del Fuoco di Catanzaro hanno aderito allo sciopero nazionale di 4 ore proclamato dal sindacato Conapo per sabato 17 Febbraio 2024 dalle ore 9 alle ore 13.  “Fra le motivazioni dello sciopero c’è l’inaccettabile ritardo nelle promozioni del personale e nei pagamenti degli scatti convenzionali per il quale chiediamo di anticipare i tempi per il futuro, la mancata di notizie sulle date di assunzione di 654 unità del Corpo nazionale già da tempo autorizzate, il mancato adeguamento delle indennità per il lavoro notturno e festivo a quelle degli altri Corpi dello Stato che ricevono un trattamento ben 4 volte superiore al nostro, oltreché buoni pasto con valore ridicolo e non più sufficiente a garantire la consumazione della mensa di servizio da parte dei pompieri che devono prestare soccorso ai cittadini”, dichiara Massimo Conforti, segretario provinciale del Conapo Catanzaro.  “Vi è poi il problema delle carriere degli specialisti aeronaviganti, sommozzatori e nautici dei Vigili del Fuoco, bloccate da troppi anni e i cui nuclei operano con difficoltà crescenti. La componente telecomunicazioni del Corpo nazionale è sempre più bistrattata dalla nostra Amministrazione. Per non parlare del personale direttivo che attende di ricevere retribuzioni stanziate sin dal 2018. L’azione di sciopero – spiega Conforti - ha interessato tutte le sedi del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, comprese le sedi portuali ed aeroportuali. Per la provincia di Catanzaro sono stati interessati la sede centrale del Comando di Catanzaro e tutti i distaccamenti compreso la sede dell’aeroporto di Lamezia Terme. “Va detto – precisa il sindacato Conapo - che dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte del Conapo, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha finalmente accolto alcune nostre richieste, bandendo il concorso Capo Squadra 2023 (in ritardo di 1 anno), decretando le promozioni a ruolo aperto (in ritardo di 1 anno), decretando gli scatti retributivi (in ritardo di 1 anno) e regolamentando la ferie solidali (in ritardo di 2 anni) riconoscendo finalmente e con ritardo questo diritto ai colleghi con figli malati o disabili. Ma restano ancora tante, troppe criticità e troppi ritardi da risolvere. I Vigili del Fuoco meritano più attenzione e non soluzioni in perenne ritardo. Per questo lo sciopero sarà una vera e propria richiesta di attenzione allo Stato da parte del Corpo più amato dagli italiani”. “Nessun disagio per i cittadini perché i Vigili del fuoco hanno garantito comunque e sempre gli interventi di soccorso, il nostro è un grido di allarme verso chi al Ministero dell’Interno si dimentica troppo spesso della nostra categoria. Auspichiamo di ricevere la dovuta attenzione da parte del ministro dell’ interno Matteo Piantedosi e del sottosegretario con delega ai vigili del fuoco Emanuele Prisco””, fa sapere il Conapo.     Tue, 20 Feb 2024 08:55:04 +0000 Catanzaro Premio Speciale “Lucia Abiuso” contro il cyberbullismo. Al via la fase di votazione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32502-premio-speciale-lucia-abiuso-contro-il-cyberbullismo-al-via-la-fase-di-votazione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32502-premio-speciale-lucia-abiuso-contro-il-cyberbullismo-al-via-la-fase-di-votazione.html Con questa iniziativa il Comitato Regionale per le Comunicazioni della Calabria si distingue come pioniere tra i Corecom italiani nell’impiego dei social media per la selezione dei vincitori. “Promuovere la cultura dell’uso consapevole ed etico del web, il rispetto delle regole della comunicazione digitale, ma anche la valorizzazione degli individui, attraverso l’attenzione e il rispetto delle diversità, nonché l’accrescimento della propensione alla solidarietà. Questi gli intenti cardine del Premio speciale “Lucia Abiuso” la cui finalità primaria di “media education” è quella di sensibilizzare i cittadini, in particolare i giovani, sul fenomeno del cyberbullismo. Il Co.re.com Calabria, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale della Calabria e con il patrocinio di AGCOM, annuncia l’apertura della fase di votazione per il Premio Speciale “Lucia Abiuso”, dedicato alla memoria della professoressa Abiuso, che con la sua attività ha lasciato un ricordo indelebile nel contesto dell’educazione scolastica calabrese. Quest’evento riveste una straordinaria importanza poiché segna un nuovo e innovativo approccio nella selezione dei vincitori attraverso l’uso dei social media. La manifestazione si propone di promuovere e sostenere progetti educativi diffusi su tutto il territorio nazionale, concentrandosi sulla media education e sulla lotta al cyberbullismo, con particolare attenzione alla tutela dei minori e alla protezione degli utenti online. La votazione avverrà su tre piattaforme social: Facebook, Instagram e YouTube, e sarà aperta fino al 15 aprile. Gli utenti avranno l’opportunità di esprimere le proprie preferenze votando i video che incarnano i valori del premio dedicato alla compianta docente. I tre video con il maggior numero di preferenze complessive saranno proclamati vincitori nelle rispettive sezioni di Facebook, Instagram e YouTube. Il video più votato riceverà il titolo di vincitore assoluto della manifestazione e sarà promosso attraverso i canali ufficiali del Co.Re.Com. Calabria. «Saranno dichiarate vincitrici le opere che, a decorrere dalla data di pubblicazione sulle pagine/canali social del Co.Re.Com. Calabria e fino alle ore 12 del 15 aprile 2024, otterranno il maggior numero di preferenze complessivo (like o mi piace), in senso assoluto e per categoria», - ha dichiarato al riguardo l’avvocato Michele Ripepi che, - con il supporto dei dipendenti Alessandra Chianese, Rita Cotroneo, Massimo Idone, Teresa Sando - in stretta collaborazione con il Comitato, ha coordinato l’iter tecnico-burocratico del premio di seguito delineato. Corecom Calabria. L’impegno di Scarpino, Mazza e Petrolo al fine di: “Promuovere nelle nuove generazioni calabresi l’uso consapevole del web attraverso la media education” Il vicepresidente Mario Mazza si dichiara «soddisfatto per l’innovativo approccio del Co.Re.Com. Calabria nell’utilizzo dei social media per la selezione dei vincitori, stabilendo così un nuovo standard di eccellenza e coinvolgimento nella comunità. Il premio Lucia Abiuso - ha chiosato Mario Mazza - intende accendere i riflettori nelle scuole calabresi, al fine di porre un ulteriore argine al cyberbullismo e a tutti gli atti di tipo offensivo e prevaricatorio perpetrati attraverso l’utilizzo dei social e di internet». «L’intento cardine che intendiamo perseguire è quello di promuovere, attraverso la media education, un approccio etico e consapevole dell’uso del web da parte delle nuove generazioni - ha affermato al riguardo il segretario regionale del Corecom, Pasquale Petrolo. La rete presenta tante opportunità ma anche tante insidie, quali appunto il cyberbullismo. Da qui la necessità e quindi l’impegno del Corecom della Calabria di sviluppare - di concerto soprattutto con le scuole e le università calabresi - la comprensione critica di tali fenomeni e accrescere le competenze riguardo i nuovi linguaggi del mondo digitale, dei social e dei nuovi media».  Il Presidente del Co.Re.Com. Fulvio Scarpino ha sottolineato: «L’importanza del Premio Speciale “Lucia Abiuso” come tributo all’impegno degli insegnanti e al talento dei giovani, che rappresentano il futuro della società. Il Premio si propone di celebrare il potere trasformativo dell’istruzione e di fornire a ogni giovane l’opportunità di realizzare il proprio potenziale per il bene della collettività. Questa iniziativa non solo contribuisce alla sensibilizzazione sulle tematiche cruciali della sicurezza digitale e della formazione mediatica, ma offre anche una piattaforma per il talento e l’impegno degli studenti, ispirando speranza e cambiamento in un mondo sempre più interconnesso digitalmente». Tue, 20 Feb 2024 08:40:51 +0000 Cultura Carnevale tra Vibo e le frazioni, soddisfazione dell’amministrazione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/32500-carnevale-tra-vibo-e-le-frazioni-soddisfazione-dell-amministrazione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/32500-carnevale-tra-vibo-e-le-frazioni-soddisfazione-dell-amministrazione.html Due giorni di grande partecipazione, entusiasmo e divertimento per il Carnevale di Vibo Valentia, che ha animato anche le frazioni e portato sana allegria tra grandi e piccini. All’indomani degli eventi, l’amministrazione comunale di Vibo Valentia guidata dal sindaco Maria Limardo, tramite il consigliere delegato allo Spettacolo, Antonio Schiavello, esprime soddisfazione per la riuscita della manifestazione e ringrazia tutti coloro che hanno collaborato. “Dopo il rinvio per maltempo nel giorno consueto, abbiamo voluto recuperare i festeggiamenti perché sappiamo quanto la gente ci tenga, e soprattutto i più giovani. Il Carnevale è una festa di colori, musica e divertimento, e con poche risorse - spiega Schiavello - crediamo di essere riusciti nel nostro intento. Sabato pomeriggio nel capoluogo ed a Bivona, domenica pomeriggio a Vibo Marina, e dopo l’evento di sabato scorso che si era comunque svolto a Porto Salvo (dove il ricavato di una raccolta fondi servirà ad acquistare un defibrillatore), con la fondamentale collaborazione delle associazioni del territorio - Dog Days, Mamma che festa - fino alla parrocchia di Bivona ed al coinvolgimento delle scuole che hanno risposto presente al nostro invito, siamo riusciti a creare un movimento che ha riscosso grande apprezzamento da parte delle famiglie. La sfilata delle mascherine con la premiazione, la musica con tante performance, il raduno dei giganti a Vibo Marina, insieme al carro allegorico della scuola materna Santa Chiara di Mileto, sono state solo alcune delle attrazioni. Un insieme di iniziative che ha trasformato il weekend appena trascorso in due giorni di passione e allegria. Per questo mi sento di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, anche solo con la presenza, alla riuscita del nostro Carnevale”. Tue, 20 Feb 2024 08:22:57 +0000 Vibo Valentia Prosegue la formazione BLSD a Melissa https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32499-prosegue-la-formazione-blsd-a-melissa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32499-prosegue-la-formazione-blsd-a-melissa.html Il 17 Febbraio si è tenuto con grande successo il secondo corso di formazione BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) presso la scuola Giovanni XXIII di Melissa. Questa iniziativa, volta a formare il personale laico e sanitario sulle pratiche di rianimazione cardiopolmonare, ha rappresentato un importante passo avanti per la comunità locale. La formazione BLSD è cruciale per fornire le competenze necessarie per intervenire in caso di arresto cardiaco, salvando vite in situazioni di emergenza. Il coinvolgimento del personale laico amplia la rete di individui pronti a rispondere in modo tempestivo e efficace a tali situazioni critiche. Si è trattato di un corso altamente partecipato e coinvolgente, durante il quale i partecipanti hanno avuto l’opportunità di acquisire conoscenze fondamentali sulla rianimazione cardiopolmonare, sull’utilizzo del defibrillatore e sulle procedure di emergenza. L’entusiasmo e l’impegno dimostrati dai partecipanti hanno reso l’esperienza formativa estremamente gratificante e promettente per il futuro della sicurezza e del benessere nella comunità di Melissa. Un ringraziamento speciale va alla scuola Giovanni XXIII di Melissa e al dirigente scolastico per la loro preziosa collaborazione e il sostegno nell’organizzazione di questo corso di formazione. Senza il loro impegno e la loro disponibilità, non sarebbe stato possibile realizzare un evento così significativo e benefico per la comunità. Il coinvolgimento del personale laico rappresenta un passo avanti nella promozione della sicurezza e della prontezza nell’affrontare situazioni di emergenza nella nostra città. L’importanza di una formazione diffusa sulle pratiche di rianimazione cardiopolmonare non può essere sottolineata abbastanza, e questo corso ha dimostrato il potenziale trasformativo di un’impegno comunitario condiviso verso la salute e il benessere di tutti. Guardando al futuro, ci auguriamo che iniziative simili possano continuare a crescere e ad avere un impatto positivo sulla nostra comunità, preparando sempre più persone a essere pronte ad agire in caso di emergenza e a salvare vite umane. Tue, 20 Feb 2024 08:20:14 +0000 Crotone Commissione d’inchiesta sul Covid: è fatta! https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32496-commissione-d-inchiesta-sul-covid-e-fatta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32496-commissione-d-inchiesta-sul-covid-e-fatta.html Fratelli d’Italia porta a compimento un’altra promessa fatta agli italiani, in cerca della verità su uno dei periodi più bui della storia. Le responsabilità del governo giallo-rosso su ritardi, sprechi e limitazioni vengono a galla La pandemia da Covid-19 è da considerarsi uno dei periodi più complicati della storia della Repubblica: tra ospedali mal forniti, contagi e morti continui, imprese che fallivano e cittadini disperati, l'Italia ha dovuto fronteggiare ingenti difficoltà come non se ne vedevano dal secondo dopoguerra. E se un certo grado di scusabilità per l'immediatezza di scelte così complicate poteva all'epoca dei fatti essere accettato, più passa il tempo, più vengono fuori nuove informazioni e più aumentano le responsabilità in capo ai membri del governo giallo-rosso, le cui sciattezza e negligenza frammiste a dilettantismo, impreparazione e disistima, hanno provocato danni maggiori di quanti avrebbero dovuto normalmente aversi. Bagarre in aula, un botta e risposta così pesante da costringere il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli a sospendere la seduta. Il motivo è stato la discussione sulla proposta di Fratelli d'Italia e della maggioranza di istituire una commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia da parte del governo giallo-rosso. Una decisione che arriva a quasi quattro anni dal primo lockdown che ha devastato i risparmi degli italiani, costretti a restare chiusi in casa per mesi senza lavorare, in attesa di risposte, di informazioni certe, di cassa integrazione, mentre a Palazzo Chigi si cercava disperatamente di limitare i danni creati nella più totale improvvisazione: il centrodestra ha così deciso di voler riaccendere i riflettori su uno dei periodi più bui nella storia della Penisola. “Questa commissione – ha spiegato l'onorevole Alice Buonguerrieri, deputato di Fratelli d'Italia e relatrice del provvedimento – è ciò che ci chiedono milioni di italiani, che hanno subito lockdown, green pass, restrizioni, soluzioni che non avevano nessun supporto scientifico ma che sono state adottate come misure di cieca disperazione, per usare le parole di Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza e consulente del governo Conte”. Le reazioni concitate delle opposizioni, specie di Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle, possono essere in un certo senso giustificate: la commissione, che sarà composta da 15 senatori e altrettanti deputati, punterà i riflettori su vari temi, come la mancata applicazione del piano pandemico, pur risalente al 2006, e il suo mancato aggiornamento, le spese folli su app immuni, centri primule, banchi a rotelle e mascherine “ordinate, pagate e mai consegnate”: “Magari ci spiegheranno a chi sono finiti tutti questi soldi pubblici!” ha tuonato Buonguerrieri. Si farà luce sul periodo pre-lockdown, quello in cui Conte sapeva ma non ha agito, quello in cui gli allarmi del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e addirittura degli scienziati vennero deliberatamente ignorati, reputati eccessivamente pessimisti. Quello in cui, mentre i posti di terapia intensiva terminavano, i pronto soccorso si avviavano al collasso e mancava qualunque tipo di misura preventiva, Zingaretti proponeva l'aperitivo sui Navigli di Milano; quello in cui l'unica minaccia per la sinistra era la possibilità di sfociare nel razzismo verso i cinesi, che il PD invitava ad abbracciare perché, d'altronde, non c'era nessuno pericolo per la salute. S Si farà luce poi anche sul periodo del lockdown, quello in cui, invece, il governo Conte dovette correre ai ripari, proponendo però pesanti quanto inutili limitazioni alle libertà personali a colpi di DPCM. Il tutto, seguendo un “modello – secondo il giudice di pace di Frosinone già nell'estate del 2020 – di quelle adottate da stati non democratici come la Cina, che hanno un ordinamento costituzionale autoritario”. Si farà luce anche sul perché l'Italia, nonostante ben due lockdown, importante spesa pubblica e alto tasso di vaccinazione, sia stato uno dei Paesi con più morti a livello mondiale. Insomma, incostituzionalità degli atti (non si possono limitare libertà con DPCM, in quanto semplici atti amministrativi), tenebre circa la spesa pubblica di quegli anni (vedi il caso già citato delle mascherine) e inefficacia delle gravose restrizioni fanno ora tremare i membri del governo giallo-rosso, che non hanno preso benissimo la notizia della commissione. Giuseppe Conte corre ai ripari con parole che quasi suonano come una minaccia: “State creando uno strumento abnorme, quello della Commissione d'inchiesta per attaccare politicamente il governo precedente, ma non governerete a vita e questo potrebbe rivelarsi un pericoloso precedente”. La concitazione dell'Aula è notevolmente cresciuta quando Buonguerrieri ha dichiarato che “è giusto che gli italiano sappiano che Fratelli d'Italia ha trascinato in tribunale Conte e Speranza per ottenere trasparenza e verità. Ed è – ha continuato – solo grazie alle sentenze con cui sono stati condannati che noi abbiamo ottenuto quegli atti e quei documenti troppo a lungo secretati”. Le repliche dei grillini: “È una menzogna, nessuna condanna” ha detto Conte, mentre Speranza ha parlato di “intervento squadrista”. La furia della sinistra travolge anche Rampelli, accusato di “non aver tutelato le opposizioni dal discorso ingiurioso e violento della Buonguerrieri”. Ciononostante, la proposta, che aveva già ottenuto il sì del Senato, è stata approvata anche alle Camera con 132 voti favorevoli tra i quali si contano anche quelli di Italia Viva, che faceva parte dell'incriminato governo giallo-rosso.  Una primissima e rozza ammissione di colpa? Lo deciderà la commissione, ma ciò che appare ovvio è che vive ancora in tutti gli italiani il triste ricordo della pandemia. Un periodo in cui migliaia di bare sfilavano per strada scortate dai militari mentre al loro interno erano rinchiuse salme di defunti non riconosciuti. Un periodo in cui si favorì la circolazione del virus nelle Rsa mentre si vietava alle famiglie di dare l'ultimo saluto a genitori, nonni, figli destinati a non ricevere cure per carenza di mezzi. Insomma, “uno dei periodi – secondo Buonguerrieri – più drammatici della nostra storia, che l'Italia ha avuto la sfortuna di affrontare con il peggior Presidente del Consiglio dei Ministri e il peggior Ministro della Salute: Giuseppe Conte e Roberto Speranza”. A riportare in auge la questione pandemia è un'inchiesta del quotidiano La Verità, che pubblica un'informativa dei carabinieri di Bergamo dalla quale, pur essendo estrapolata da un'altra inchiesta sulla gestione dei migranti, emergono importanti informazioni sulle primissime ore della pandemia, in particolare su quel periodo tra la metà di febbraio e il 9 marzo, inizio del lockdown, in cui si era capito che il Covid non era uno scherzo, ma a Palazzo Chigi si glissava l'argomento.  Protagonista della vicenda il sindaco dem di Bergamo Giorgio Gori, dalle cui telefonate intercettate dagli inquirenti emergono importanti informazioni: Gori, come tutto il mondo dem, era preoccupato per una possibile chiusura totale, era contrario e spaventato per le intenzioni della Regione Lombardia a guida Attilio Fontana, che propendeva per la linea dura. Era fine febbraio, il bergamasco appariva come la zona più colpita e più i giorni passavano, più i casi aumentavano. Ma per Gori era “eccessivo” fermare tutto “per un solo caso di contagio”.  Contrarietà a una eventuale zona rossa per Bergamo arrivavano anche da esponenti del governo: il 26 febbraio Antonio Misiani, viceministro dell'Economia, riteneva inutile la chiusura anticipata delle attività alle 18, mentre il 3 marzo rassicurava Gori sul fatto che il ministro Speranza non voleva inserire Bergamo nella zona rossa. Intanto, sono interessanti le conversazioni tra il sindaco e suo fratello Andrea, medico, che parlava di pressioni del governo su Fontana per riaprire le attività e, in un secondo momento, raccontava che l'unico ad aver recepito la gravità della situazione fosse il leghista stesso, senza però trovare ascolto a Roma. Il 6 marzo la débâcle di Gori stesso, che ammetteva al sindaco di Milano Giuseppe Sala che ormai una zona rossa a Bergamo sarebbe stata inutile, essendosi il virus già pienamente diffuso. La svolta l'8 marzo: secondo il presidente della Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali, solo dopo l'attenzione del presidente della Repubblica per i dati allarmanti comunicati da Fontana, Conte si sarebbe mosso per misure più restrittive. Insomma, si aggrava la posizione del governo giallo-rosso, che sapeva ma non ha agito. Circoscrivere le zone maggiormente interessate dal contagio poteva essenzialmente essere la svolta, per salvare tantissime vite ed evitare chiusure peggiori, come il lockdown totale: le differenti entità del contagio nelle varie zone d'Italia in quei giorni richiedevano misure più efficaci a livello territoriale, come una divisione a fasce che si è avuta solo un anno dopo. Intanto, con gli ospedali già in tilt, mascherine che mancavano e posti in terapia intensiva di numero ignoto, il governo Conte, pure sotto le spinte della Regione Lombardia, ha scelto la strada del far finta di nulla, lasciando Bergamo e la Val di Susa alla deriva. Salvo poi pentirsene, ricorrendo a misure estreme in tutta la Nazione che, alla fine dei conti, neppure occorrevano, se non a ridurre alla canna del gas milioni di italiani in attesa di cassa integrazione. Altro che “modello Italia”!   Fonte La Redazione de La Voce del Patriota Gazzetta Tricolore FDI         Mon, 19 Feb 2024 15:44:09 +0000 Politica La Storia “ragionata” di Grottaglie, in Terra di Puglia, nel nuovo libro di Anna Montella https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32493-la-storia-ragionata-di-grottaglie-in-terra-di-puglia-nel-nuovo-libro-di-anna-montella.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32493-la-storia-ragionata-di-grottaglie-in-terra-di-puglia-nel-nuovo-libro-di-anna-montella.html Domenica 25 febbraio 2024 Anna Montella* presenterà al pubblico “Paese mio… che stai sulla collina…” il suo nuovo libro sulle vicende storiche di Grottaglie, città del Nord Salento in Terra di Puglia. L’incontro/dibattito è previsto a Grottaglie (TA), per le ore 18,30, al civico 45 di via Umberto I (anticamente via Scarpari nel cuore della Giudecca Ebraica) presso la sede di Grott’Art, Associazione di promozione turistica. Interviene il prefatore del volume, lo Scrittore e Storico Giuseppe Stea. Introduce Maria De Marco, Presidente Grott’Art. ...tra intrighi e delitti, manoscritti e quesiti irrisolti, antiche strade e chiese del 1600, poeti santi e briganti, angherie esodi rivoluzioni e scomuniche... l’autrice riporta alla memoria della propria comunità uno "slice of life", ossia uno spaccato di quella che era la realtà di Grottaglie, in Terra di Puglia, nei secoli scorsi con particolare riferimento al XVII secolo, cogliendo, altresì, l’occasione di “ragionare” su alcune ricostruzioni storiche la cui narrazione tradizionale, per quanto radicata nell’immaginario popolare e ricca di suggestioni, non sempre trova riscontro oggettivo nei documenti. Un progetto di ricerca che va a concludere un percorso iniziato anni fa con la rielaborazione di una Planimetria della Grottaglie del XVII secolo e che matura in una logica di micro-learning, un promettente ambito in tendenza crescente basato sulla creazione di piccole unità di conoscenza focalizzate su uno specifico argomento proponendo, inoltre, come nel caso specifico, una reinterpretazione di spazi già noti. Il volume, dal linguaggio semplice e scorrevole alla portata di tutti, si rivolge in primis alle Scuole per incentivare tra le giovani generazioni una maggiore conoscenza del territorio, ma anche a quell’ampio target di utenza ormai fuori dai percorsi scolastici che, pur avendo molteplici interessi e curiosità, non ha le opportunità, gli strumenti o il tempo di approfondire. Il volume di 230 pg, in formato 16x23 cm, realizzato con il patrocinio culturale del Caffè Letterario La Luna e il Drago, a corredo e comprensione del testo è riccamente illustrato con le fotografie a colori di Carmela Montella, le illustrazioni di Pasquale De Angelis e di Alessandro Lenti, le foto d’epoca di Salvatore Brittanico. L’evento gode del patrocinio culturale dell’Accademia Tiberina di Roma - già Pontificia - Istituto di Cultura Universitaria, La Camerata dei Poeti di Firenze, Circolo Iplac Insieme per la Cultura, sodalizio Assosinderesi per una cultura etica, sodalizio culturale Rette Parallele, Grott’Art Associazione di Promozione Turistica, Cipressino d’oro e Kiwanis International (organismo internazionale di Volontariato), Centro Studi Ricerche Francesco Grisi, Cenacolo Internazionale di Arti e di Lettere Le Nove Muse, CIESART (Cámara Internacional de Escritores y Artistas), UMPPL Asociación (Unión Mundial de Poetas por la Paz y la Libertad). A conclusione della serata tutti i presenti riceveranno in omaggio un set di tre cartoline assortite realizzate con le illustrazioni d’autore contenute nel volume. *Anna Montella, autrice poliedrica che si muove con grande disinvoltura tra i diversi generi di scrittura, dal romanzo al racconto breve, dalla mitologia e la fiaba alla ricerca storica, dagli articoli di informazione alla poesia e al drabble, dal 2000 ad oggi ha pubblicato due quaderni (serie “Il fascino del Meraviglioso”) e quattordici libri, oltre ad aver curato circa quaranta raccolte di Autori Vari e undici numeri della webzine del Caffè. Già giornalista pubblicista, esperta in marketing no profit e comunicazione sociale, operatore e promotore culturale, membro e/o presidente di giuria nonché consulente in premi letterari internazionali di prestigio, dal 2009 è ideatrice/curatrice del Caffè Letterario La Luna e il Drago con una progettualità di ampio respiro. Fri, 16 Feb 2024 10:52:16 +0000 Corriere letterario Si firmerà a Crotone il Manifesto della Fede, Ambiente e Lavoro Onesto per tutti https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32489-si-firmera-a-crotone-il-manifesto-della-fede-ambiente-e-lavoro-onesto-per-tutti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32489-si-firmera-a-crotone-il-manifesto-della-fede-ambiente-e-lavoro-onesto-per-tutti.html Sarà firmato a Crotone il Manifesto della Fede, dell'Ambiente e del Lavoro. La città di Pitagora sarà per i Meridionalissimi d'Italia, come la Ventotene del Sud, un’isola ideale dove la forza universale della fede, il bisogno sempre più avvertito di ambiente salubre, saranno i due elementi propulsivi per generare forza lavoro onesta, generalizzata e sicura, almeno per i prossimi decenni. Si dice, e pare che sia vero, che non tutti i mali vengono per nuocere, così come è vero il detto antico che narra "chi prima inizia è già a metà dell'opera." Crotone si troverà in futuro, a vivere anni di alta congiuntura economica e ambientale, perché non sarà certo necessario che lo dica io, dove la fede è forte, la solidarietà umana diventa forza lavoro, economica e sociale, sia verso i più fortunati, che nei confronti degli ultimi, i più indifesi e i fragili. Nei giorni scorsi sono stato invitato a Crotone, prima da un incontro con i vertici regionali e provinciali di ANCE; a seguire ho partecipato ad un evento organizzato da FenImprese, CISL, CGIL e UIL, in cui erano presenti il Presidente del Consiglio Regionale della Regione Calabria, Dott. Filippo Mancuso, il Consigliere Regionale On. Antonello Talerico, in rappresentanza del Presidente della Regione Calabria On. Roberto Occhiuto, il Sindaco di Crotone Ing. Enzo Voce, il Presidente della Provincia Dott. Sergio Ferrari, il Presidente dell'Ordine Nazionale dei Geologi, Ing. Franco Violo, i Presidenti degli Ordini Professionali, Imprenditori, Rappresentanti del Presidente delle Camera di Commercio Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone, dott. Pietro Falbo, Confindustria, il Segretario Generale della UIL Crotone, Dott. Fabio Tomaino, moltissimi giornalisti, artigiani e molta altra gente interessata ai lavori. Nel corso dei lavori sono intervenute in video collegamento da Roma, la Vice Ministro On. Vannia Gava e la Sen. Tilde Minasi, le quali hanno voluto lasciare ai presenti un loro video-messaggio ben augurante a proseguire senza tentennamenti o ritardo alcuno sulla strada della bonifica. Dopo aver ricevuto una importante e molto gradita telefonata da parte del Signor Prefetto della Provincia di Crotone, Dott.ssa Franca Ferraro, sempre molto puntuale, attenta e presente, all'interno della vita reale della Comunità Territoriale Provinciale di Sua competenza, la quale mi ha chiesto con la nota determinazione, come proseguono i lavori della Struttura Commissariale, a beneficio della tanto attesa bonifica e recupero ambientale delle aree del SIN di Crotone.  Prima di recarmi presso le sedi dove si sono tenuti gli eventi, il buon Dio mi ha guidato verso la sede della Curia Diocesana Arcivescovile di Crotone e Santa Saverina, dove sono stato accolto con grande umanità e spiritualità dall'Arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta. Invito tutti i lettori di trovare il tempo necessario, per consultare il ben strutturato sito della Curia Diocesana; navigando troverete informazioni utili per comprendere quanto cose belle, ricche di umanità in cammino, vengono assicurate concretamente ai figli di nessuno e i primi degli ultimi. La mia innata curiosità mi ha spinto di chiedere di saperne di più, così ho chiesto informazioni dirette al nostro Arcivescovo, il quale non si è certo limitato nel raccontarmi quante iniziative pro primi e ultimi, vedono impegnati gli Uomini e le Donne della Madre Chiesa di Crotone e Santa Severina. Ho conosciuto la Mamma e la Sorella del Vescovo, le quali non lesinano lavoro e molta dedizione personale a favore della Comunità Cristiana e Religiosa di Crotone e non solo. Con l'Arcivescovo Don Angelo, ho parlalo di lavoro, del passato, presente e futuro, delle complesse e complicate realtà ambientali della città e Provincia di Crotone, una realtà ambientale che porterà benessere e lavoro in un territorio maltrattato per molti e molti decenni. Non è mancato il commento alle due Encicliche di Papa Francesco, “Laudate Si e Laudate Deum”, libri preziosi e neanche costosi che vi invito a leggere con calma e attenzione. Poi ci siamo ritrovati assieme tra la Comunità degli imprenditori, industriali e lavoratori.  I lavoratori del Mare e della Terra, sono la forza sana e sanificante della natura, veri difensori e protettori dell'ambiente terrestre e marittimo. È bene sapere che a Crotone, il lavoro notoriamente duro del contadino e del pescatore, dell'artigiano, dell'imprenditore agricolo e della pesca, sono più faticosi e per questo i frutti della terra e le risorse ittiche del mare, valgono molto di più, rispetto alle altre realtà regionali. A breve inizieranno a Crotone, come ho assicurato al Signor Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, il Dott. Giuseppe Capoccia, entro e non oltre 6 mesi, le operazioni di bonifica e recupero ambientale dei territori contaminati del Sito di Interesse Nazionale (SIN), dei fiumi, torrenti, canali, porto commerciale e mare di Crotone, così come è già avvenuto per la bonifica e riqualificazione ambientale degli ex siti contaminati di Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria. Tali attività, attuate con risorse finanziarie pubbliche e private rilevanti saranno impiegate sul territorio di Crotone e Provincia con mezzi tecnologici messi in campo, sia dalla Struttura Commissariale, che da Eni Rewind S.p.A. e Edison S.p.A., per iniziare e ultimare la bonifica nei previsti tempi tecnici necessari per la realizzazione degli interventi. Come più volte ho sostenuto, non risparmierò le mie energie psicofisiche, adoperandomi in tal senso per conseguire tanti, piccoli o grandi obiettivi ad alto tornaconto economico, ambientale e occupazionale, a beneficio in primis degli abitanti e residenti nei vasti territori fertili e ricchi di fede, della città pitagorica e dei 27 Comuni della Provincia di Crotone. A Crotone, è bene che tutti siano consapevoli, che con la cooperazione a somma positiva, vincono tutti, nessuno escluso.  (Emilio Errigo, attuale Commissario Straordinario Delegato per gli interventi di bonifica e recupero ambientale del SIN di Crotone-Cassano e Cerchiara) Wed, 14 Feb 2024 09:48:10 +0000 Crotone Grande successo per il Carnevale Giarratanese 2024 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32488-grande-successo-per-il-carnevale-giarratanese-2024.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32488-grande-successo-per-il-carnevale-giarratanese-2024.html   Se, alla fine del momento dedicato alla sfilata, sul palco di piazza Martiri d’Ungheria, il sindaco di Giarratana, Lino Giaquinta, è arrivato a definirlo il Carnevale più bello degli Iblei per questo 2024, un motivo ci sarà. E la folla variopinta che ha animato la serata conclusiva di ieri, con gente proveniente anche da fuori, è una ragione più che valida, oltre alla voglia di divertimento e di aggregazione che l’ha fatta da padrone. Il Carnevale giarratanese, promosso dall’Amministrazione comunale e dalla Puma events, ha superato l’esame a pieni voti. Molto apprezzata la sfilata dei gruppi mascherati e dei carri allegorici, che hanno attirato l’interesse del pubblico lungo l’itinerario scelto e che ha coinvolto le vie principali della Perla degli Iblei, con ciascuna squadra che si è poi resa protagonista di un momento di animazione proprio in prossimità della piazza. Molto partecipato pure il preserata a cura dell’Asd Spazio Libero della maestra Eliana Curiali con i balli di gruppo che hanno coinvolto grandi e piccini. E, infine, il gran ballo mascherato sempre in piazza con i deejay di Radio Rtm che è andato avanti sino a notte fonda. Un cocktail esplosivo, insomma, che, supportato da Cerretanum cantiere culturale e dall’associazione Gli Amici Ro Cuozzu, oltre che da alcuni sponsor privati, ha centrato nel segno, dando vita a tre giornate di assoluta allegria, così come nell’intento degli organizzatori. “Abbiamo cercato di fare rivivere il Carnevale della tradizione giarratanese, di cui era rimasto uno sbiadito ricordo – afferma Giacomo Puma della Puma events – lo scorso anno avevamo raccolto i primi segnali che si sono confermati quest’anno con una partecipazione straordinaria. Ringraziamo tutti coloro che si sono spesi per la riuscita di questa edizione, rimanendo convinti che sia questa la strada giusta per ridare slancio al nostro Carnevale. E’ stata davvero un’emozione straordinaria per tutti che ci consente di guardare oltre, in particolare di guardare alle potenzialità di Giarratana che vuole continuare lungo questa strada per riuscire a calamitare sempre di più l’attenzione dei turisti e dei visitatori”. Wed, 14 Feb 2024 09:41:49 +0000 Ragusa Conclusa la tappa dell’Italia Cup Ilca https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32487-conclusa-la-tappa-dell-italia-cup-ilca.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32487-conclusa-la-tappa-dell-italia-cup-ilca.html L’Italia Cup Ilca è uno degli eventi più importanti del panorama velico nazionale e la prima tappa, conclusasi nelle ultime ore a Marina di Ragusa, lo è ancor di più, non fosse altro perché è proprio quella d’esordio. Circa 350 atleti delle classi Ilca 4, Ilca 6 e Ilca 7 con i loro coach e, in alcuni casi, anche le famiglie al seguito si sono dati appuntamento a Marina di Ragusa per quattro giorni di regate da venerdì 9 a lunedì 12 febbraio. La località marinara è stata animata da mattina a sera per diversi giorni da giovani velisti provenienti da circa 40 circoli velici italiani, giovanissimi che hanno appena lasciato la classe Optimist (gli Ilca 4) e ragazzi che con la loro deriva non hanno mai smesso di divertirsi ma che adesso cominciano a fare sul serio e a sognare le competizioni internazionali e, perché no, le Olimpiadi (ricordiamo che Ilca 6 è disciplina olimpica femminile e Ilca 7 lo è in campo maschile). Giovani tutti determinati e agguerriti e pronti a sfidarsi a bordo della deriva, senza mai perdere il sorriso e la voglia di divertirsi in uno spirito di sana e bella competizione. L’evento sportivo organizzato dal Circolo velico Kaucana, su specifico incarico dell’Associazione italiana classi Ilca, ha preso il via venerdì mattina con un momento celebrativo appositamente organizzato per sensibilizzare sulla quantomai attuale tematica della violenza di genere. Alla presenza del presidente del Circolo velico Kaucana, Nunzio Micieli, dell’assessore allo sport e alle Politiche giovanili Simone Digrandi e dell’assessore alle Pari opportunità e inclusione Elvira Adamo, del Comune di Ragusa, e dei rappresentanti di alcune associazioni di volontariato operanti in tale ambito, è stata posizionata nello spazio antistante la sede del Cvk una panchina rossa, con sopra delle scarpe femminili dello stesso colore, simbolo del tema. Sulle vele di ciascun concorrente è stato apposto un nastro rosso, e tutti gli atleti, dall’inizio alla fine della competizione, hanno tracciato sul loro viso due segni rossi, a testimoniare la loro attenzione verso un tema che li riguarda così da vicino. La tematica della violenza di genere è stata ripresa in occasione della cerimonia di premiazione alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il viceprefetto vicario di Ragusa Cettina Pennisi e il questore Vincenzo Trombatore. I quattro giorni di regata, purtroppo, sono stati fortemente condizionati dal meteo, come accade spesso in questo momento dell’anno: niente prove venerdì, a causa della quasi totale assenza di vento, sabato i velisti erano tutti scesi in acqua con entusiasmo ma, un improvviso mutamento del tempo, con un fortissimo vento ben oltre i 30 nodi, ha, per ragioni di sicurezza, determinato il rientro in porto di tutti i regatanti. Domenica e lunedì vento forte e mare agitato, con onde alte fino a 3 metri, non hanno impedito di disputare le prove, seppure con un grande numero di abbandoni, soprattutto tra i più giovani e i meno esperti. Ma, nonostante il meteo, alla luce dei fatti si può affermare che sono state regate belle che hanno messo in luce il potenziale sportivo ma anche il bellissimo territorio ibleo. Centinaia di persone che frequentano e popolano la cittadina nei giorni delle competizioni, in un periodo dell’anno non prettamente turistico, rappresentano una boccata d’ossigeno per tutti, sicuramente, ma costituiscono anche un riflesso turistico notevole. Il valore aggiunto delle regate, e delle competizioni sportive in genere, è anche questo: il turismo velico e i circoli come il Cvk che se ne fanno promotori e organizzatori, supportati dalla Federazione italiana vela e dalla classe Ilca, rappresentano un’occasione unica per promuovere, una volta di più, questo bellissimo litorale. La cerimonia di premiazione, svoltasi lunedì pomeriggio in un clima di festa sulla terrazza del porto turistico di Marina di Ragusa che ha ospitato la manifestazione, ha visto, oltre alle autorità già citate, la presenza del sindaco di Ragusa Peppe Cassì, dei deputati regionali Giorgio Assenza e Nello Dipasquale, mentre hanno fatto pervenire un messaggio di saluto l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, l’onorevole Ignazio Abbate e il commissario del Libero consorzio comunale Patrizia Valenti. Al termine questi i risultati: per la Classe Ilca 7, primo posto assoluto per Andrea Crisi (Yc Cannigione), seguito da Mattia Santostefano (Svoc) e da Antonio Barabino (Yc Olbia). Per la categoria U21 ancora Mattia Santostefano e Antonio Barabino.  Per la classe Ilca 6 femminile, primo posto assoluto Zofia Wojcik (Tognazzi Marine Village), prima anche per U21, secondo posto Alice Consalvo (Tognazzi Marine Village), prima anche nella classe U19, e terzo posto Valentina Chelli (Cv Laspezia). Per la classe U17 Marina Murri (CN Lampara). Nella classe Ilca 6 primo posto maschile Antonio Pascali (Fv Riva), anche primo nella classe U19, secondo Nicolò Cassitta (Yc Olbia) e terzo Manuel Henk Vos (Fv Malcesine), quest’ultimo anche primo U17, mentre per gli Over 30 primo posto di Andrea Sgarallino (Va Livorno). Nella classe Ilca 4 per le donne primo posto per Chiara Pallua (Fv Malcesine), secondo posto per Livia Beltrano (Lni Ostia) e terzo per Giulia Marella (Cv Venezia). Nella categoria U16 il primo posto va all’atleta di casa Cvk Gilda Nasti, seguita da Irene Vaglini (Cn Livorno) e da Martina Volpicella (Cv Bari). Nella classe Ilca 4 maschile il giovane atleta del Cvk, Paolo Salvo sale sul secondo gradino del podio, dietro Lorenzo Ghirotti (Fraglia Vela Riva) e seguito da Giovanni Bedoni (Fraglia Vela Riva), quest’ultimo primo U16. Al secondo ed al terzo posto degli U16 Claudio Crocco (Fraglia Vela Riva) e Lorenzo Gabrieli (Sn Pietas Julia). Grande soddisfazione del circolo organizzatore anche per i risultati dei propri atleti agonisti della Classe Ilca che si sono comportati molto bene nella classe Ilca 4 con un secondo posto assoluto di Paolo Salvo e un primo posto U16 femminile di Gilda Nasti. Wed, 14 Feb 2024 09:38:50 +0000 Ragusa L’Andimoda Ragusa torna a giocare in casa https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32479-l-andimoda-ragusa-torna-a-giocare-in-casa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32479-l-andimoda-ragusa-torna-a-giocare-in-casa.html Torna in campo l’Andimoda Ragusa per l’undicesima giornata di andata del campionato di Serie B dopo il turno di pausa che è stato osservato. Il sette allenato da Salvatore Russo, reduce dal successo di Scicli nel derby con l’Agriblu, giocherà domenica in casa. Alle 18,30, nella palestra Sebastiano Parisi di via Bellarmino, ospiterà l’Aretusa Siracusa. Un test alquanto complicato per i locali che se la dovranno vedere con una delle formazioni più ben organizzate del torneo e che, non a caso, veleggia nelle zone che contano della classifica. “Ce la dovremo vedere – spiegano dall’Andimoda – con un avversario molto veloce che, seppur formato per la stragrande maggioranza da giovani, è costituto da un gruppo di atleti che si sono sempre allenati insieme, che sono cresciuti molto all’insegna dell’unità e della coesione sul piano agonistico e che, adesso, stanno mettendo a frutto tutti gli anni di esperienza che hanno avuto modo di maturare sia sui campi di Serie B che di Serie A2. Per quanto ci riguarda, dal canto nostro, saremo chiamati a dare continuità al successo di Scicli, a sfruttare al meglio qualche nuovo arrivo che ha dato ulteriore consistenza all’organico e a cercare di mettere in campo le nostre migliori qualità per tentare di mettere in saccoccia altri due punti. Sappiamo che non sarà facile ma giocando tra le mura amiche dovremo fare tesoro di tutto ciò che di buono sarà possibile capitalizzare. Ci aspettiamo un buon sostegno anche da parte dei nostri tifosi e speriamo che la concentrazione e l’impegno, per quanto ci riguardi, non manchino”. Fri, 09 Feb 2024 09:46:55 +0000 Ragusa Il Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria fa tappa a Berlino per Fruit logistica   https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32470-il-consorzio-del-bergamotto-di-reggio-calabria-fa-tappa-a-berlino-per-fruit-logistica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32470-il-consorzio-del-bergamotto-di-reggio-calabria-fa-tappa-a-berlino-per-fruit-logistica.html     Anche il Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria fa tappa a Berlino per Fruit Logistica, la fiera mondiale dedicata al mercato ortofrutticolo. Insieme alla Regione Calabria, il Consorzio si presenta a Berlino durante l’edizione 2024 di Fruit Logistica, presentando il suo frutto e l'essenza in un contesto di eccellenza. In Germania, dal 7 al 9 febbraio, spazio dunque al Bergamotto di Reggio Calabria ed ai produttori calabresi, rappresentati da Ezio Pizzi. In fiera Giovanna Pizzi, produttrice e componente del Cda, Luigi Frammartino noto produttore dell'oro verde di Calabria e Salvatore Friscia produttore e trasformatore.  L’evento rappresenta un’importante opportunità per le aziende del comparto alimentare, così come per quelle operanti nella lavorazione alimentare e nell’industria dei processi alimentari. La Calabria e le sue aziende agroalimentari si posizionano in prima fila, grazie all’incessante lavoro dell’Assessorato regionale all’Agricoltura e dell’Arsac. Oltre alla promozione dei prodotti, la tre giorni berlinese prevede momenti dedicati all’approfondimento. In particolare, nel pomeriggio del 7 febbraio a partire dalle ore 15, nell’area della Regione Calabria, si discuterà degli agrumi calabresi, con particolare attenzione proprio al bergamotto di Reggio Calabria, in uno speech del Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, insieme al cedro di Santa Maria del Cedro, alla clementina di Calabria e al limone di Rocca Imperiale, che vede la conclusione dei lavori della dirigente del dipartimento, Alessandra Celi.   "Siamo felici di partecipare attivamente all'evento berlinese, che vedrà la partecipazione del direttore del Dipartimento Agricoltura, Giacomo Giovinazzo, e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo. Siamo convinti che si riuscirà, ancora una volta, ad enfatizzare l’importanza e la qualità del frutto e dell’olio essenziale di Bergamotto protetto dal marchio Dop, sul palcoscenico internazionale", assicura il presidente del Consorzio Ezio Pizzi. Wed, 07 Feb 2024 11:05:28 +0000 Reggio Calabria Inaugurato l’anno accademico dell’Accademia Euphonía https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32469-inaugurato-l-anno-accademico-dell-accademia-euphonia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32469-inaugurato-l-anno-accademico-dell-accademia-euphonia.html CROSIA – “La musica si fa insieme: le competenze musicali nell’ottica della condivisione e dell’inclusione", è stato questo il titolo del convegno-concerto che si è tenuto presso il palateatro "Carrisi" di Mirto Crosia. L’iniziativa, svolta con il patrocinio del Comune di Crosia, oltre a celebrare l’inizio del nuovo anno accademico, ha permesso di presentare ufficialmente la convenzione tra l’Accademia musicale Euphonia di Mirto Crosia, diretta dal maestro Salvatore Mazzei e il Conservatorio Statale di Musica “P. I. Tchaikovsky” di Catanzaro. Un accordo che conferma e fortifica la centralità artistico-formativa del sodalizio ionico che conta centosessanta allievi, ventuno docenti, oltre alla prestigiosa Orchestra di fiati “Franco Rizzo” e alla corale polifonica diretta dal maestro Giuseppe Fusaro. L’evento, nello specifico, ha puntato i riflettori sul ruolo dell’insegnamento musicale quale mezzo di condivisione di idee e progetti trasversali indirizzati a creare un unicum socio-culturale volano di inclusione e di sviluppo per l’intero territorio. Alla tavola rotonda, coordinata dal sociologo specialista e giornalista, Antonio Iapichino, sono intervenuti ospiti illustri tra i quali il maestro Filippo Garruba, vicedirettore del Conservatorio di musica "Tchaikovsky" che, dopo aver portato i saluti del direttore Valentina Currenti, ha messo in risalto la comunione d'intenti che guida le azioni dell'Accademia Euphonía e del Conservatorio. La dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Crosia, Rachele Anna Donnici, che,  nel ribadire la preziosità dell’azione socio-culturale di Euphonía, ha sottolineato l’importanza del linguaggio musicale quale strumento ideale per l’inclusione dei ragazzi con bisogni educativi speciali e per gli alunni stranieri. Nell’ambito dei saluti istituzionali sono intervenuti l’assessore comunale di Crosia, Giuliana Morrone e il consigliere regionale Davide Tavernise. Il maestro Salvatore Mazzei, direttore dell’Accademia Euphonia, ha evidenziato l’importanza della cooperazione nelle attività formative ed educative. A dargli manforte, sono intervenuti dalla platea, il maestro Damiano Morise dell'Associazione "Adiemus" di Cirò Marina con cui la struttura crosimirtese condividerà masterclass e concerti nelle scuole, e la dottoressa Giuseppina Stasi del Centro didattico specializzato "GiCa" con cui l'Accademia Euphonia ha sottoscritto un protocollo d'intesa per l'avviamento di percorsi didattici speciali e di musicoterapia. Il maestro Nico Fuscaldo, docente di pianoforte principale del "Tchaikovsky" e referente per le scuole convenzionate, ha messo in risalto invece gli elementi cruciali della convenzione riguardanti sia i corsi pre-afam che propedeutici. "La nostra mission" - ha affermato - "è quella di creare una filiera solida e qualificata che accompagni i giovani discenti verso il successo formativo e artistico". La serata è stata aperta dalle gioviali note della Junior band "Franco Rizzo" diretta dal Maestro Giuseppe Blefari. Nel corso della serata si sono esibiti i maestri Giuseppe Fusaro e Salvatore Mazzei (tuba e piano) e il duo Mariafrancesca Anastasio e Giuseppe Blefari (voce e pianoforte). L'attenta e folta platea è stata deliziata inoltre dalla straordinaria performance del duo pianistico Fuscaldo-Garruba e dall'originale mostra di velieri dell'artista Franco Forciniti. (Fonte: Associazione Euphonia / Comunicazione: Studio di Sociologia e comunicazione Dott. Antonio Iapichino).   Wed, 07 Feb 2024 10:59:02 +0000 Cosenza Le opere del maestro Affidato approdano a Sanremo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32467-le-opere-del-maestro-affidato-approdano-a-sanremo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32467-le-opere-del-maestro-affidato-approdano-a-sanremo.html Inizia la settimana del Festival della Canzone Italiana, la kermesse musicale più attesa dal mondo della musica. Nel corso della trasmissione VivaRai2! è stato consegnato a Rosario Fiorello il Premio “Numeri Uno - Città di Sanremo”. All’interno del glass, da dove in questa settimana verranno trasmesse le puntate dello show Rai mattutino, il riconoscimento è stato consegnato al conduttore siciliano dal Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e dal Patron del Premio Ilio Masprone. Il maestro orafo Michele Affidato ha dato forma all’opera, che raffigura una palma in argento affiancata dal numero “1” nel quale sono stati incastonati un fiore in argento ed un topazio azzurro che simboleggiano i fiori ed il mare della città di Sanremo. Il Premio è stato assegnato da una giuria composta dal Presidente Roberto Alessi di “Novella 2000”, da Marinella Venegoni de “La Stampa”, da Dario Salvatori di “Rai Uno” e da Mario Luzzatto Fegiz del “Corriere della Sera”. Un tributo alla straordinaria carriera di Fiorello e al contributo che continua a dare al mondo dello spettacolo. Questo riconoscimento viene consegnato a coloro che, nel tempo, hanno contribuito a far conoscere il Festival di Sanremo. Nelle passate edizioni è stato, infatti, assegnato a personaggi come Pippo Baudo, Fausto Leali, Al Bano Carrisi, Toto Cutugno, Rita Pavone, Giorgia, Iva Zanicchi e Tony Renis. Da 14 anni il maestro Affidato realizza i Premi speciali del Festival. Negli anni Affidato ha dato forma a prestigiose opere come il Premio per il 150° anniversario dell’Unità D’Italia, che ha premiato la canzone più conosciuta nella storia della musica Italiana, assegnato ad Al Bano Carrisi con l’interpretazione del “Và Pensiero” del Nabucco di Verdi, i vari Premi Cover, ed ancora il Premio “Sala Stampa Lucio Dalla” ed il Premio della “Critica Mia Martini” che verranno assegnati nella serata finale del Festival.   Wed, 07 Feb 2024 10:41:29 +0000 Crotone Protesta degli agricoltori, La Rosa: "Speriamo che le solite promesse non rimangano tali" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32461-protesta-degli-agricoltori-la-rosa-speriamo-che-le-solite-promesse-non-rimangano-tali.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32461-protesta-degli-agricoltori-la-rosa-speriamo-che-le-solite-promesse-non-rimangano-tali.html   “Abbiamo assistito alla solita manifestazione pubblica di costernazione da parte dei rappresentanti delle istituzioni. Ora, però, speriamo che dalla riunione dell’unità di crisi, in programma domani a Palermo, possano arrivare delle risposte e che le solite promesse non siano così difficili da mantenere. Perché stiamo assistendo a un vero e proprio dramma che riguarda migliaia di produttori in provincia di Ragusa e che non possiamo fare passare sotto silenzio”. Lo dice il presidente provinciale del movimento politico Sviluppo ibleo, Andrea La Rosa, dopo avere preso atto delle proteste di questi ultimi giorni che hanno interessato anche il territorio provinciale di Ragusa. “Purtroppo – continua La Rosa – la Politica si dibatte da anni in questo guado senza che sia stato individuato lo sbocco adeguato rivolto all’intero comparto. Sosteniamo i nostri agricoltori che stanno protestando per salvare le nostre linee produttive di cibo dalle sbagliate politiche europee. Il Parlamento europeo è sotto assedio; lungo le strade e nelle piazze italiane, nella nostra provincia, a Vittoria, si sente forte la protesta di chi rivendica i propri diritti e la propria autonomia professionale. Basta con le imposizioni dell'Europa. Noi consumatori dobbiamo stringerci attorno a questa protesta, altrimenti questa politica agricola europea non lascerà futuro ai nostri giovani. Non possiamo stare a guardare. Occorre incidere in maniera concreta sulle scelte della Pac che sono decise a Bruxelles. Tutto accade sopra le nostre teste. Dobbiamo, per questo, sollecitare i nostri rappresentanti istituzionali a vari livelli a fare meglio, soprattutto dopo che è stato registrato un simile disagio. Bene formare un fronte comune. Ma facciamolo laddove le decisioni che contano possano essere influenzate nella maniera più produttiva possibile. Non è la prima volta che assistiamo a manifestazioni del genere. E probabilmente non sarà neppure l’ultima. Speriamo, però, che possa essere l’ultima in cui assistiamo a questi mal di pancia. Speriamo che il futuro possa fornirci indicazioni adeguate e, soprattutto, una classe dirigente in grado di dare risposte all’altezza”. Mon, 05 Feb 2024 08:41:25 +0000 Ragusa Einaudi-Alvaro: gemellaggio tra Palmi, Granada e Iraklio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32458-einaudi-alvaro-gemellaggio-tra-palmi-granada-e-iraklio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32458-einaudi-alvaro-gemellaggio-tra-palmi-granada-e-iraklio.html Tra i progetti eTwinning attivati quest'anno dagli studenti dell’Einaudi-Alvaro di Palmi ce n’è anche uno dedicato all'educazione alimentare e agli stili di vita funzionali alla salute e al benessere, a partire dal cibo e dalla cucina. “You are what you eat” è stato portato avanti dagli studenti delle classi 4BL e 4AL del Liceo Linguistico, grazie al lavoro della coordinatrice dei progetti Erasmus di istituto prof.ssa Ester Mura, delle referenti eTwinning prof.sse Serena Stilo e Amelia Cugliandro, del tutor didattico prof.ssa Carmela Sgrò. Il progetto ha visto il gemellaggio delle classi della scuola pianigiana con l'IES “Miguel Cervantes” di Granada. Un altro progetto, incentrato sull’intelligenza emotiva e l'educazione affettiva, intitolato “From emotions to feelings” ha visto gemellata la 4AS dell’indirizzo Scienze Umane dell’Alvaro con il 4th Lyceum of Iraklio, località nei pressi di Atene. Tutor didattico di quest'ultimo progetto è il prof. Fabio Domenico Palumbo. Gli studenti della 4AS hanno lavorato insieme ai pari età greci sul riconoscimento, l’espressione e la gestione delle emozioni. Si tratta di opportunità che coniugano la didattica interdisciplinare, le competenze linguistiche e digitali, le soft skills e l’intercultura. Gli studenti dell'Alvaro avranno infatti la possibilità, con i progetti di mobilità europea, di passare un periodo a Granada e a Iraklio conoscendo la realtà scolastica di quei paesi e socializzando con i loro coetanei spagnoli e greci. Allo stesso modo, gli studenti stranieri potranno visitare la scuola palmese nel corso di quest'anno solare Mon, 05 Feb 2024 08:13:48 +0000 Reggio Calabria Pallanuoto, bellissima prova per l’Arvalia Lamezia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32456-pallanuoto-bellissima-prova-per-l-arvalia-lamezia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32456-pallanuoto-bellissima-prova-per-l-arvalia-lamezia.html Domenica 4 febbraio, si è giocata la seconda giornata del campionato di pallanuoto categoria Ragazzi. Impegnata tra le compagini in gioco la formazione dell’Arvalia Nuoto Lamezia, che ha sfidato, durante la trasferta crotonese, i pari categoria della Rari Nantes. La bellissima prova dei lametini ha fatto sì che alla fine del match il risultato finale segnasse il punteggio sul tabellone di 7 a 1 a favore dell’Arvalia: ordine e gioco di squadra hanno portato a casa i 3 punti importanti per il morale e per il prosieguo del campionato. Soddisfazione da parte di mister Enzo Mirante e del suo vice Pierluigi De Fazio, che finalmente hanno visto i propri ragazzi giocare una bella pallanuoto. Un plauso va a tutti gli atleti protagonisti di questo importante risultato: Felice Baratta, Agostino Viola, Angelo Labonia, Giuseppe Barbieri, Gianfranco Rettura, Antonio Torcasio, Francesco Anello, Pietro De Sarro, Gabriele Bernardini, Matteo Federico, Domenico Chiaravalloti, Giuseppe Graziano e Joshua Della Porta. Mon, 05 Feb 2024 08:02:27 +0000 Catanzaro Giornata ecologica a Ragusa https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32455-giornata-ecologica-a-ragusa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/ragusa/32455-giornata-ecologica-a-ragusa.html   La presidente della commissione Ambiente, Mariagrazia Criscione e l’assessore comunale all’Ecologia, Mario D’Asta, hanno lanciato l’idea, che subito è stata accolta, di una prima giornata ecologica dal “sapore” particolare. Un appuntamento, quello di sabato scorso, simbolico da un lato e concreto dall’altro che ha visto scendere in campo i rappresentanti delle istituzioni per animare quella che è stata definita una sorta di start up sperimentale attuata al Petrulli e in via Berlinguer. Due vulnus più volte evidenziati del territorio rispetto a cui si è proceduto ad avviare buone pratiche di raccolta dei rifiuti e di pulizia del territorio assieme ad altri assessori e ai consiglieri comunali che hanno raccolto l’invito. “Ringraziamo, intanto – evidenziano D’Asta e Criscione – l’assessore Catia Pasta, i capigruppo Marco Antoci e Giovanni Sortino, i consiglieri Oriana La Licata e Carla Mezzasalma, per avere risposto presente e avere fatto squadra. Abbiamo puntato i riflettori, anche in seguito a un input del sindaco, Peppe Cassì, sul decoro dell’ambiente e sulla necessità di garantire adeguata pulizia al territorio. Un evento che ha assunto anche e soprattutto un valore simbolico. Le buone pratiche adottate per il territorio possono diventare punto di riferimento per la comunità locale. Infatti, quella di sabato scorso è la prima di iniziative analoghe che intendiamo portare avanti nel corso dell’anno. Le istituzioni sono chiamate a dare l’esempio, al netto dei populismi”. L'assessore Pasta, i consiglieri Sortino, Antoci, Mezzasalma e La Licata aggiungono: “Certo, una gocciolina nell’oceano ma intanto è il primo passo. E va tenuto in considerazione. E chissà che non possa servire a smuovere le coscienze. Trascorrere un poco di tempo insieme, al servizio della nostra comunità, è l’altro aspetto che merita grande attenzione”. D’Asta e Criscione concludono: “Siamo alle porte della scrittura del nuovo progetto per la gara dell'igiene urbana e siamo consapevoli che questa rappresenta una delle sfide più importanti per la nostra città. Ecco perché è opportuno creare le migliori condizioni che ci consentano di affrontare questo articolato percorso nella maniera migliore”. Mon, 05 Feb 2024 07:58:08 +0000 Ragusa Palazzo Alvaro si rinnova: al via i lavori per l'efficientamento energetico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32450-palazzo-alvaro-si-rinnova-al-via-i-lavori-per-l-efficientamento-energetico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32450-palazzo-alvaro-si-rinnova-al-via-i-lavori-per-l-efficientamento-energetico.html Hanno preso il via a Palazzo Alvaro, sede della Città metropolitana di Reggio Calabria, i lavori di manutenzione straordinaria e messa a norma di tutto il pacchetto di copertura del palazzo, relativi  all’efficientamento energetico e climatizzazione, compreso il ‘giardino d’inverno’. Si tratta di un intervento reso necessario per via delle condizioni di ammaloramento dell’impermeabilizzazione sia del terrazzo che della volta a padiglione che sovrasta l’aula consiliare e molti altri ambienti. L’importo del progetto ammonta a circa 600mila euro, seguito dal settore Edilizia, guidato dal dirigente, arch. Giuseppe Mezzatesta, rup arch. Loredana Brianti, con la progettazione e direzione lavori dell’architetto Umberto Sorrenti. I lavori principali, già in esecuzione, prevedono la rimozione completa dell’attuale pacchetto di copertura e la rimozione delle macchine costituenti l’impianto di climatizzazione. Inoltre sarà realizzato un massetto in aderenza per creazione delle pendenze, la posa in opera di barriera a vapore e di uno strato isolante, la realizzazione del massetto cementizio desolidarizzato previa stesura di uno strato separatore orizzontale, la stesura finale di una prima e di una seconda mano di impermeabilizzante, la posa in opera della pavimentazione del terrazzo di tipo galleggiante, costituita da lastroni in cemento vibrocompresso con finitura in ciottoli montati a secco, al fine di consentire, in futuro, che gli eventuali interventi manutentivi sul manto impermeabilizzante possano avvenire smontando e rimontando la pavimentazione, senza distruggerla. “Palazzo Alvaro è un edificio di assoluto interesse che, nella sua complessità, esalta ed omaggia la cultura, la storia e la bellezza del nostro territorio, raccontati dai grandi artisti reggini del ‘900. La sua ricostruzione, dopo il sisma del 1908, su progetto dell’ingegnere Gaetano Spinelli e dell’arch. Camillo Autore che completò l’opera, ha voluto racchiudere stili architettonici, colori ed arredi di notevole fattura, rendendo onore anche ai grandi personaggi reggini e alle rispettive città”. Così il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà che aggiunge: “Era quindi opportuna e necessaria, una operazione di ristrutturazione, adeguamento energetico e mantenimento artistico di Palazzo Alvaro, che presentava in più punti, diverse criticità. Ci auguriamo infine - ha concluso il primo cittadino metropolitano – di rendere fruibile anche un ulteriore spazio culturale: il giardino d’inverno, uno spazio finora mai utilizzato, che si trova proprio sul tetto del Palazzo. Questo per aumentare gli spazi e naturalmente il confort di utilizzo di un Palazzo che nel tempo è diventato la casa dei cittadini metropolitani, con decine di iniziative ogni giorno, mostre d'arte, convegni, conferenze, workshop e tavoli tematici. Un approccio di apertura quindi del Palazzo Istituzionale che costituisce un centro pulsante di attività istituzionali, culturali, artistiche, a servizio dell'intera comunità”. Fri, 02 Feb 2024 10:39:55 +0000 Reggio Calabria Giornata della Memoria all’ITE di Palmi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32446-giornata-della-memoria-all-ite-di-palmi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32446-giornata-della-memoria-all-ite-di-palmi.html In occasione del Giorno della Memoria, l'ITE di Palmi, parte dell'Istituto di Istruzione Superiore “Einaudi-Alvaro”, così come gli altri plessi dell'Istituto, ha voluto dedicare una serie di attività al ricordo e alla commemorazione del più grande orrore del secolo scorso, una pagina della storia che l'umanità si augura non si ripeta mai più. Gli studenti, i giovani, sono particolarmente sensibili alle tematiche relative al senso di umanità, di solidarietà e alla cultura della pace, che sono gli unici antidoti possibili al perpetrarsi di atroci genocidi come l'Olocausto. Di fronte a questo, i nostri studenti rappresentano la speranza per il futuro, simboleggiata dalla frase di Anna Frank che gli studenti dell'ITE hanno scelto per racchiudere il senso del loro impegno commemorativo: “Credo nel sole anche quando piove”. Gli allievi si sono cimentati nella produzione di video sulle testimonianze di donne e uomini sopravvissuti allo sterminio e testimoni dell'immane tragedia degli ebrei nel corso del XX secolo, concentrandosi sulle figure di Liliana Segre, Edith Bruck e Sami Modiano. Gli studenti, guidati dai loro docenti, hanno infine approfondito il contenuto delle vergognose leggi razziali emanate e applicate in Italia e in Germania negli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, orribili strumenti della discriminazione, della persecuzione e dello sterminio degli ebrei. Ricordare è fondamentale per non ripetere, questa la lezione che hanno voluto sottolineare gli studenti dell'ITE e i loro docenti. Thu, 01 Feb 2024 15:03:23 +0000 Reggio Calabria L'alta Formazione approda a San Giovanni in Fiore https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32440-l-alta-formazione-approda-a-san-giovanni-in-fiore.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32440-l-alta-formazione-approda-a-san-giovanni-in-fiore.html Lo scorso anno, l’ITS IRIDEA Academy, che opera nell’ambito dell’alta formazione agroalimentare, aveva presentato un percorso di alta formazione post-diploma sulle filiere agroalimentari del comprensorio silano: corso che grazie alle risorse nazionali del PNRR assegnate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito è diventato realizzabile. Appena diffusa la notizia, la risposta dei giovani diplomati di San Giovanni in Fiore non si è fatta attendere, tanto che già dai primi giorni dello scorso mese di dicembre ben 25 soggetti interessati avevano sottoscritto una manifestazione di interesse. Da qualche giorno è stato invece pubblicato on line il bando ufficiale per la selezione di 20 corsisti, ed è già noto che per la fine del mese di febbraio il corso dovrebbe essere avviato presso l’istituto alberghiero del centro silano, con laboratori attrezzati ad hoc, di cui uno sulla filiera dei grani antichi presso il Centro Florens, che tornerà a sfornare, è il caso di dire, figure professionali di altissimo profilo. Agrifil, questo il nome del “Corso Tecnico Superiore della gestione delle filiere agricole (olio-vino-carni-salumi-formaggi-frutta) dell’internazionalizzazione, dell’innovazione e dei sistemi di certificazione”, che ricade nell’Area 4 - Nuove tecnologie per il Made in Italy - avrà una durata di 1800 ore, di cui 720 per tirocini formativi in azienda e 1.080 per lezioni frontali e laboratoriali. Una grande opportunità che segna la strada verso la valorizzazione dell’eccellenza nell’agricoltura della nostra montagna, ma soprattutto un percorso formativo, completamente gratuito, che consentirà di ottenere numerose certificazioni, comprese quelle linguistiche, conferendo crediti formativi da spendere in concorsi pubblici o addirittura in percorsi universitari. Il diploma ITS Academy è riconosciuto in Europa come un livello 5 del quadro europeo delle qualifiche (EQF): un livello di competenze molto importante. L’altopiano silano, con le sue importanti filiere, quella ortofrutticola e quella delle patate della Sila IGP in primis, oltre quella lattiero-casearia, del Caciocavallo DOP, di funghi, carni, salumi e dolci, con la tradizionale pitta ‘mpigliata, necessita di figure professionali in grado di gestire l’innovazione sia in agricoltura che nella trasformazione dei prodotti, anche per quanto riguarda la commercializzazione, la comunicazione e il marketing, ambito legato al territorio che assume un valore sempre più distintivo. Gli ITS Academy si stanno rivelando un ponte essenziale tra la scuola tradizionale e il mondo del lavoro, offrendo corsi innovativi e altamente specializzati, che creano opportunità tangibili per sviluppare competenze pratiche e teoriche, direttamente applicabili in ambito professionale. Il coinvolgimento di 25 giovani diplomati nel primo corso ITS Academy a San Giovanni in Fiore non solo testimonia la valenza della proposta formativa offerta, ma anche quella della crescente consapevolezza tra i giovani dell'importanza di acquisire competenze specifiche e attuali per accedere nel mondo del lavoro. Wed, 31 Jan 2024 11:10:17 +0000 Cosenza Il sindaco Falcomatà: “Costruire alleanza strategica per far restare, o tornare, i nostri giovani” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32438-il-sindaco-falcomata-costruire-alleanza-strategica-per-far-restare-o-tornare-i-nostri-giovani.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/reggio-calabria/32438-il-sindaco-falcomata-costruire-alleanza-strategica-per-far-restare-o-tornare-i-nostri-giovani.html "Dal Rapporto Italiani nel Mondo si evince che esiste un’altra Reggio Calabria, lontana da Reggio, con oltre 100mila residenti, qualcuno è partito per scelta, chi invece perchè era l'unica scelta.  Noi dobbiamo lavorare però anche per favorire un meccanismo di ritorno, che in parte è già in atto. Sempre più cittadini di Reggio, dopo gli effetti del Covid, con lo smart working e le altre formule di lavoro in remoto, stanno decidendo di rientrare a lavorare in città”. Così il sindaco metropolitano e di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenendo, oggi, al Seminario arcivescovile di Reggio Calabria, alla presentazione del Rapporto Italiani nel Mondo 2023, a cura della fondazione Migrantes. “In questa direzione - ha aggiunto il primo cittadino - occorre sviluppare sempre di più quelle politiche di sviluppo del territorio con un’alleanza strategica istituzionale, come ha auspicato il nostro Arcivescovo, che ringrazio per il suo fattivo e concreto spirito di collaborazione, con tutti coloro che hanno un interesse verso le nostre realtà, Curia compresa, affinchè si aumentino quegli spazi che consentono ai cittadini che vogliono tornare in città di svolgere al meglio la propria professione, la propria arte, penso anche in smart working. Questa è una cosa alla quale stiamo assistendo, è un segnale positivo che va alimentato e sostenuto. Ecco perché - ha evidenziato Falcomatà - le politiche di programmazione devono andare esattamente in questa direzione”. “Allo stesso tempo - ha ricordato - esiste un fenomeno immigrazione verso il nostro Paese, in particolare anche verso le nostre coste. Non abbiamo mai fatto mistero, e siamo orgogliosi, di come la città si sia comportata in questi anni di maggiore flusso di migranti verso il nostro territorio. Un elemento di cui andiamo orgogliosi, perché è un esempio di sinergia e di collaborazione istituzionale. Il coordinamento sbarchi ha fatto un lavoro eccezionale, offrendo un’opportunità ai tanti giovani giunti da noi di poter decidere di rimanere nella nostra città”. “C’è chi ha studiato, completando la propria formazione magari con una laurea, chi ha acquisito altre competenze, costruendo un futuro a Reggio Calabria. Tutto questo - ha concluso Falcomatà - è emblematico del fatto che la nostra città può diventare una città delle opportunità, nella quale rimanere o ritornare e non solo da dove partire”. Wed, 31 Jan 2024 10:58:14 +0000 Reggio Calabria Il nuovo romanzo di Nicoletta Capasso https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32432-il-nuovo-romanzo-di-nicoletta-capasso.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/corriere-letterario/32432-il-nuovo-romanzo-di-nicoletta-capasso.html Ci siamo visti con la scrittrice Nicoletta Capasso alla stampa estera, dove tra una chiacchierata e un caffè, mi ha rilasciato questa intervista in esclusiva per il Corriere del Sud. Il libro di Nicoletta ha una particolarità che mi ha colpito : è stato tradotto contemporaneamente in lingua Greca ed è già stato presentato all'isola di Samos..oltre che a Roma. Vediamo prima di tutto chi è la scrittrice Italiana innamorata del mio Paese al punto di scrivere questo Romanzo di mare, di sogni e di amore .. Nicoletta Capasso appartenente ad una famiglia di musicisti è storica dell’arte e archeologia cristiana. Tra i suoi interessi di studio: l’arte bizantina, la storia dei popoli del Mediterraneo, le danze tradizionali, in particolare quelle greche e quelle orientali. Ha collaborato con il Museo Civico di Albano Laziale, con la cattedra di Storia dell’Arte e Museologia del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. E’ impegnata nella valorizzazione degli spazi archeologici e museali e di quelli architettonici di Renzo Piano dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma.Ha curato recensioni di mostre e musei. Scrive su riviste specializzate. Ha collaborato al volume Auditorium Parco della Musica il Cantiere e la sua Storia, (2003); è autrice dei volumi Nel Cuore di Creta, appunti di viaggio, (2004); Il Cammino di Aristaios, storia, arte e archeologia all’Auditorium di Roma, (2018), presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino 2022; Lo Spirito e il Viaggio, romanzo di mare, di sogni e d’amore, (Prima edizione 2019); I Cassetti del Tempo, (2021); Il Presepio. Rappresentato, scritto, cantato, (2021); Il Tempo incompiuto. Studi d’arte, archeologia e storia, (2023); Lo Spirito e il Viaggio, romanzo di mare, di sogni e d’amore, (Seconda edizione 2023); Το πνευμα και το ταξιδι. αφήγημα θάλασσασ, ονείρων και έρωτα (2023);   In poche parole il suo libro parla del mistero del nome del nonno che ispira il protagonista Sabiniano a compiere un viaggio in Grecia verso l’isola di Samos dove accadrà qualcosa di straordinario. Là, nella terra di Pitagora, di Aristarco, di Epicuro, di Policrate e perfino di Hera la regina degli dei, Sabiniano si confronterà con il passato, con la profonda cultura ellenica antica e moderna. Accompagnato da una galleria di personaggi, il protagonista verrà introdotto per mano dentro la cultura greca, ma su tutti, sarà un maestro inaspettato proveniente dal passato a segnare il percorso di Sabiniano che ritroverà se stesso nelle comuni radici mediterranee. Cara Nicoletta grazie della tua disponibilità..parlami di te dove sei nata i tuoi studi Caro George, grazie a te per questa chiacchierata. Di dove sono mi chiedi, sono romana, amo profondamente la mia città ed è romana che mi sento. Sono di madre teologa nata a Roma da sangue siciliano e padre musicista di origini campane. Ho sempre vissuto a Roma, tra varie incursioni in quella straordinaria regione che è la Sicilia vissuta tra i vecchi racconti di mia madre e la strabiliante bellezza e l’immensa cultura dell’isola. Ho sempre vissuto a Roma, ma con indimenticabili estati della mia infanzia vissute con i nonni paterni nel loro paese in Campania con tutto l’affetto, il calore e la passione di quel meridione fatto di sole e di sale. Nonostante Roma sia profondamente e imprescindibilmente in me, sento forte il richiamo verso tutto ciò che è Sud ed è questo forse che naturalmente mi ha portato sempre ad approfondire e ad interessarmi a certe tematiche che hanno sempre al centro il Mediterraneo, la sua storia e le sue storie. Tutto questo si riflette in tutti i miei libri, che siano saggi o romanzi come “Lo Spirito e il Viaggio” che è un grande affresco Mediterraneo. L’amore per la mia città mi ha portato ad interessarmi a studi storico artistici ed archeologici, mentre parallelamente non potevo esimermi dagli studi musicali dal momento che il ramo paterno della mia famiglia veniva da una grande tradizione e carriera musicale. Ti dirò in breve. Sono una storica dell’arte, come tale, dopo aver percorso la materia in lungo e largo, ho scelto di approfondire la storia dell’arte bizantina, poi la meravigliosa arte delle icone e altro. Dopo la laurea ho continuato gli studi sull’età tardo antica e alto medioevale specializzandomi in archeologia cristiana presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. Questi furono anni di studio intenso di un’epoca vasta, complessa e articolata, conclusisi con una ricerca iconografica presso il cubicolo del Buon Pastore delle catacombe di Priscilla.  Ovviamente, come sai, non si finisce mai di studiare, lo studio e la creatività sono come muscoli che una volta allenati non puoi e non vuoi più fermare. Non a caso ho parlato insieme di studio e creatività, perché nel mio lavoro di scrittrice si riflettono l’uno nell’altra.Come iniziata la tua passione per la scrittura al punto di scrivere questo romanzo  ? Parlami del tuo Romanzo " spirito e il viaggio La mia passione per la scrittura non è iniziata, infatti piuttosto che essere nata in me, direi che è innata in me. Ho amato la scrittura fin da bambina, scrivere, descrivere, narrare, giocare con le parole con i loro significati e anche con le loro diverse sottili sfumature mi ha sempre appassionato. La scrittura è un mezzo potente, è suono, colore, immagine, sentimento, racconto, realtà, fantasia e non vado oltre, anche se potrei farlo. Basti pensare che la vera grande invenzione che ha cambiato le sorti dell’uomo è stata proprio la scrittura, essa ha segnato l’ingresso nella storia dell’umanità nel suo cammino verso le conoscenze. Pensa che mezzo potente che è! Tornando alla tua domanda, mi ricordo ancora il primo libro che lessi, “Le avventure di Pinocchio”, e mi ricordo anche che impatto forte ebbe su di me, così piccola, scoprire attraverso la lettura il mondo meraviglioso e terribile di quella fiaba.  E si, se mi chiedi di risalire al momento in cui presi coscienza di amare la scrittura, ecco direi che fu proprio quello nel quale fui in grado da sola di leggere quel libro. Ovviamente, questo fu anche merito di quella grande insegnante che fu la mia maestra, Suor Cecilia, che sapeva riconoscere e tirar fuori dagli alunni le loro inclinazioni. Molto dobbiamo agli insegnati, a quelli bravi per davvero, dico. Questo fu il momento nel quale compresi che la scrittura era la mia passione, ma ci fu un altro momento fondamentale, in questo mio percorso: quando iniziai a scrivere, ma questo te lo racconterò la prossima volta. Ho scritto, ad ora, cinque libri e tra questi “Lo Spirito e il Viaggio” è il primo romanzo e l’ho voluto far tradurre in greco; quindi, sono state pubblicate due edizioni del libro, una in lingua italiana (Lo spirito e il viaggio, romanzo di mare, di sogni e d’amore) e una in lingua greca la cui traduzione è stata curata direttamente presso l’isola di Samos (Tο πνευμα και το ταξιδι. Αφήγημα Θάλασσας, Ονείρων Και Έρωτα. Traduzione: Manolis Papatheodorou, text editor: Katia Zachariou). Il libro, edito da Antiqua Res Edizioni, è in vendita sia in Italia che in tutta la Grecia dove è possibile acquistare l’edizione in lingua greca. La versione greca è stata presentata lo scorso 20 agosto presso il Museo delle Antiche Concerie della città di Karlovasi (Samos), presentazione voluta dal Sindaco locale. La prima edizione italiana è stata presentata presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma. Invece questa seconda edizione, lo scorso 20 gennaio con uno spettacolo di danze delle isole dell’Egeo di Nord-est a cura del gruppo danze elleniche Τερψιχώρι, poiché la danza, insieme anche alla musica, è un altro dei molti aspetti presenti nel testo. La tua domanda sembra semplice, "parlami del tuo romanzo", ma per me non lo è affatto e ti dico che ad ogni persona che me lo chiede, mi ritrovo sempre a dare risposte diverse. Quindi ti descriverò brevemente al contenuto. Ti accennavo prima che si tratta di un grande affresco mediterraneo. Ambientato nell’isola di Samos, l’intreccio narrativo diventa un pretesto per recuperare e portare all’attenzione del lettore il ruolo della Grecia nella cultura occidentale. Il protagonista è Sabiniano, professore di matematica, romano. L’isola ha dato i natali a Pitagora e ad altri personaggi imprescindibili per la storia della nostra civiltà e con i quali Sabiniano si troverà a confrontarsi.  Un maestro inaspettato segnerà il suo percorso, un mistero legato a un nome lo spingerà a intraprendere un viaggio verso Samos alla ricerca della storia. Seguendo un intenso itinerario storico-archeologico, egli sco­prirà lo spirito dell’isola e della sua gente, il racconto è una voce che, attraverso i secoli, arriva ai nostri giorni. Il romanzo è uno spunto per recuperare le origini della cultura dei po­poli del Mediterraneo, dalla Grecia di Pitagora a Roma, fino alla diffusione in tutto il mondo. Il personaggio principale si muove su quel filo sottile della storia che separa il presente dal passato, il conscio dall’inconscio, tra musica e danza, tra filosofia e arte, laddove tutto prende forma tra Oriente e Occidente. Il racconto si svolge nella terra degli dèi, di chi credeva nell’armonia sopra ogni cosa: di Aristarco, di Epicuro, di Hera. Tutto succede là, nell’antica terra di Pitagora. Siccome poi, incredibilmente sono gli altri, piuttosto che l’autore stesso, a trovare le varie sfumature di un libro, voglio dirti ciò che una volta il traduttore mi disse di questo romanzo: Il libro è un affresco dell’isola lungo i secoli, immortala luoghi e persone come in un’istantanea di un mondo in rapida evoluzione, un mondo che è stato e che presto non sarà più. L’essenza del libro è il ponte. Un ponte tra Oriente ed Occidente, con la convinzione che popoli, seppur divisi da contrasti e rivalità antiche, si possano arricchire a vicenda attraverso la cultura e le culture. Un ponte tra Passato, Presente e Futuro, poiché nell’epoca moderna, il mondo cambia costantemente ad una velocità tale che non permette agli esseri umani di adattarsi alle novità. Questo libro si pone sulla porta del tempo, per riscoprire e recuperare le nostre comuni radici.  Come mai tradurre il tuo lavoro nella lingua greca, cosa ti ha spinto a fare un passo del genere  Già mentre lo scrivevo, pensavo, sognando ad occhi aperti, sarebbe bello se fosse tradotto in greco, mai pensando che questo sarebbe stato possibile. Poi, finito di scrivere, l’idea continuava a tornarmi in mente e chi leggerà la storia, capirà. Sabiniano si muove in un grande quadro mediterraneo, quello che io ho definito affresco mediterraneo e che nello specifico del libro si declina in un inno egeo ed era giusto riportare questo testo là dove esso è ambientato e il modo per realizzare ciò era farlo parlare greco perché potesse dialogare con i lettori greci. il tuo libro scrive nella copertina Romanzo di mare di sogni e d' amore ..spiegami perché? E una storia vera romanzata ? O pura fantasia La storia che io ho intessuto e i suoi protagonisti sono frutto della mia creatività, ma per le tipologie dei personaggi mi sono lasciata ispirare dalla realtà quotidiana e dal mondo che vedevo e vedo, muoversi attorno a me, ma tengo a dire che ogni mio personaggio ha una valenza simbolica, primi fra tutti Sabiniano, la protagonista Anastasia e Pitagora stesso. Il sottotitolo poi, “Romanzo di mare, di sogni e d’amore” è complesso spiegarlo. Il mare è simbolo del viaggio, con tutte le sue sfumature; i sogni rimandano all’aspetto onirico del racconto; l’amore è riferito alla conoscenza, alla ricerca, al sapere e anche alla bella Anastasia che rappresenta la vita e Sabiniano innamorandosi di lei, si innamora della vita. hai scoperto anche te come il tuo professore del romanzo le radici della cultura europea attraverso la Grecia ? già eri appassionata della cultura Ellenica a punto di scrivere un romanzo ? E perché l'isola di Samos ? Entrambe le cose: ero già appassionata della civiltà ellenica e anche qui avrei molto da raccontarti, ma anche questo lo lascio ad una prossima volta. Ad ogni modo, studiare e approfondire questa cultura sul luogo, mi ha fatto arrivare alle radici stesse della cultura europea e all’idea di scrivere questo libro. La Grecia tutta è qualcosa che va oltre l’entità geografica. La Grecia è uno stato d’animo, è un modo di sentire le cose, la percepiamo così proprio perché è radicata nelle nostre comuni radici mediterranee. Chi va e torna in Grecia, dopo averla girata abbastanza, trova sempre un posto che sente maggiormente suo, ma Samos non è solo questo per me. Trovo che da quest’isola sia partito un forte impulso e messaggio di civiltà occidentale, un nome su tutti: Pitagora. Il mondo di oggi corre veloce, fini e confini si fondono e si confondono e per colloquiare con il resto del Mondo che è sempre più uno, dobbiamo sapere chi siamo. Se non sappiamo da dove veniamo, non sappiamo neppure dove andiamo.   Ringrazio Nicoletta per la nostra chiacchierata, per le sue risposte per i lettori del Corriere del Sud  Mon, 29 Jan 2024 17:51:14 +0000 Corriere letterario Grande affluenza agli impianti di Lorica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32428-grande-affluenza-agli-impianti-di-lorica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32428-grande-affluenza-agli-impianti-di-lorica.html Ferrovie della Calabria, attraverso il suo amministratore ing. Ernesto Ferraro, esprime soddisfazione per l'alta affluenza sulle piste di Lorica registrata nelle scorse settimane vissuta all’insegna della sicurezza e del divertimento. Sabato 13, la bellissima giornata ha fatto registrare 1500 passaggi dagli impianti, mentre domenica 14, nonostante il tempo incerto, sono stati toccati i 2000 passaggi. “La passione per gli sport invernali è in evidente crescita”, dichiara Ernesto Ferraro giunto sulle piste di Lorica insieme all’assessore regionale Emma Staine, anch’essa desiderosa di vedere in prima persona l’affluenza degli utenti che hanno fruito degli impianti. Entrambi hanno espresso la propria profonda soddisfazione per l'entusiasmante partecipazione di tutti gli appassionati degli sport invernali. In particolare, l’ing Ferraro sottolinea con piacere “l'alto numero di utenti che hanno usufruito degli impianti di risalita per godere la bellezza delle nostre montagne e l'emozione degli sport sulla neve. La significativa presenza di sciatori e snowboarder testimonia non solo la vivacità della nostra comunità e di tutti i fruitori giunti dalle regioni limitrofe, ma anche dell'importanza degli investimenti e delle infrastrutture dedicate allo sviluppo del turismo invernale”. Ferraro inoltre ha voluto complimentarsi per il lavoro instancabile degli operatori, riconoscendo il loro impegno nel garantire sicurezza per tutti i visitatori. “Grazie a tali sforzi congiunti, il fine settimana ha rappresentato un successo straordinario per la promozione delle nostre risorse montane e delle opportunità turistiche nella regione”. L’amministratore Ferraro auspica che "questa notevole partecipazione continui ad accrescere, incoraggiando ulteriori iniziative per promuovere il turismo invernale e sostenere l'economia locale. La Presidenza resta impegnata nell'assicurare che le nostre montagne rimangano un polo attrattivo per gli amanti dello sci e per coloro che desiderano godere della bellezza innevata del nostro territorio”. Mon, 29 Jan 2024 10:55:42 +0000 Cosenza Il presidente degli industriali calabresi sull'intimidazione Callipo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32427-il-presidente-degli-industriali-calabresi-sull-intimidazione-callipo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32427-il-presidente-degli-industriali-calabresi-sull-intimidazione-callipo.html «Ci troviamo purtroppo costretti a registrare l’ennesima intimidazione di matrice criminale ai danni di un’impresa calabrese. A pochi giorni dal vile gesto nei confronti del Gruppo Citrigno, un altro episodio analogo e altrettanto vile ha per protagonista il Gruppo Callipo e il suo insediamento produttivo di San Pietro Lametino, nell’area Zes. A Pippo Callipo e a tutti i suoi collaboratori va la nostra più profonda solidarietà. Come già evidenziato nei giorni e nelle settimane scorse, appare evidente che per rispondere alla recrudescenza dell’azione intimidatoria da parte della criminalità, urgano contromisure forti e immediate da parte di tutti gli apparati dello Stato e delle Forze dell’Ordine. Turbare la libertà d’impresa nella nostra regione equivale a condannare il territorio a rimanere arretrato, a non sviluppare il suo enorme e straordinario potenziale; a impedire l’evoluzione socio-economica della Calabria», scrive in una nota il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, a nome di tutti gli industriali calabresi. «Si tratta – aggiunge Ferrara – di un tema che più volte abbiamo sollevato: la sicurezza è precondizione imprescindibile per la capacità della nostra regione di attrarre nuovi e importanti investimenti. Se gli imprenditori non hanno garanzia di essere tutelati, a poco serviranno i vantaggi economici e fiscali derivanti dalle misure della Programmazione 21-27 e da altri strumenti di sostegno all’attività imprenditoriale. Anzi, l’insicurezza percepita sarà la motivazione alla base della scelta delle imprese calabresi, italiane e straniere di investire altrove anziché nella nostra regione». «In quest’ottica, com’è evidente, si pone l’esigenza di avere strumenti di controllo, protezione e vigilanza delle aree deputate agli insediamenti industriali. Nei mesi scorsi, un primo segnale positivo è arrivato con l’avvio, da parte del commissario Zes, Giosy Romano, di un programma di interventi per la sicurezza delle aree Zes, a valere sui fondi Pon, che attualmente è in fase di realizzazione. Ma accanto a questo serve implementare la dotazione finanziaria per rafforzare gli interventi e soprattutto garantire che gli impianti godano della necessaria manutenzione», conclude Ferrara. Mon, 29 Jan 2024 10:50:04 +0000 Catanzaro Pompei, la rivista digitale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32423-pompei-la-rivista-digitale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/cultura/32423-pompei-la-rivista-digitale.html Quando iniziarono gli scavi a Pompei, nel 1748, era persino vietato prendere appunti e fare disegni senza apposita autorizzazione da parte della corte borbonica. Oggi il Parco Archeologico di Pompei, istituto dotato di autonomia scientifica e gestionale del Ministero della Cultura, pubblica i dati scientifici da nuovi scavi e ricerche on-line in un’apposita rivista digitale, l’E-Journal degli scavi di Pompei, spesso mentre le indagini sul campo sono ancora in corso. Una “scelta di trasparenza radicale”, come l’ha definita il direttore del sito Unesco, Gabriel Zuchtriegel, che risale a maggio scorso. Ora i primi nove articoli, pubblicati nel corso dell’anno 2023 in occasione di importanti scoperte sul sito web del Parco Archeologico sono stati raccolti in un unico volume – sempre in formato digitale.   “La rete sta cambiando il nostro modo di vivere e l’archeologia non si potrà sottrarre a questa trasformazione – dichiara il direttore Zuchtriegel – ora il nostro compito è di gestire la trasformazione digitale in maniera proattiva per sviluppare l’enorme potenziale. Tramite l’E-Journal e la nostra piattaforma open.pompeii sites.org, oggi possiamo raggiungere un livello di accessibilità dei dati inimmaginabile nel passato, e possiamo condividere i dati quasi in tempo reale. Tutto ciò cambierà il modo di fare archeologia: si va verso un modello di conoscenza collettiva e connettiva, supportata in futuro anche da strumenti di Intelligenza Artificiale che, come ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, va concessa e dominata. Pompei si conferma all’avanguardia dell’archeologia del XXI secolo.” Dal  Editoriale,E-Journal 2023 :   Il primo volume delle Notizie degli Scavi di Antichità uscì nel 1876, grazie soprattutto a un archeologo e manager della cultura con una grande visione: Felice Barnabei. Nato nel 1842 nel piccolo borgo di Castelli in provincia di Teramo, nel 1875 diventa il segretario del Direttore Generale dei musei e degli scavi, Giuseppe Fiorelli, al quale succederà nel 1896. Nel decennio precedente, dal 1865 al 1875, mentre Fiorelli dirigeva gli scavi di Pompei, Barnabei aveva insegnato latino e greco presso il Convitto Nazionale di Napoli: un’occasione per il giovane studioso di occuparsi anche dell’archeologia delle città vesuviane e non solo.  La finalità di Notizie degli Scavi, rivista annuale pubblicata dall’Accademia dei Lincei, è semplice ma avrà un grande seguito, che continua fino ai giorni nostri: pubblicare tempestivamente i risultati delle indagini archeologiche in corso su suolo italiano, mese per mese, regione per regione. Il valore di tale iniziativa è inestimabile: chi è del settore sa quanto preziosa sia la rassegna annuale di nuove scoperte, e quanto ci mancherebbe oggi in termini di conoscenza e dati se l’idea di Barnabei non fosse divenuta realtà. Un periodico, con la possibilità della sottoscrizione, all’epoca era il mezzo più rapido e più efficace per diffondere le novità nelle biblioteche di università e studiosi in tutta l’Europa e oltre. Era l' internet di allora. Perciò, portare avanti la visione di Barnabei e Fiorelli oggi vuol dire usare la rete per diffondere tempestivamente e in formato digitale i dati che continuamente emergono dagli scavi e dalle ricerche in corso a Pompei e nel territorio circostante.  È con questo obiettivo che nel 2023 il Parco Archeologico di Pompei ha fondato l’E-Journal degli Scavi di Pompei, a seguito di un confronto con il Consiglio Scientifico dell’ente. Il titolo è un voluto omaggio al “Giornale degli Scavi di Pompei” di Fiorelli. Con la fondazione della rivista online si è voluto aggiungere una base scientifica alla divulgazione mediatica di nuove scoperte, avvenute sia nell’ambito di interventi seguiti dal Parco sia nel corso di progetti di università italiane e straniere. Una divulgazione che corrisponde a un’esigenza giusta di trasparenza e informazione della comunità, che finanzia con fondi pubblici e con i biglietti d’ingresso il proseguimento delle ricerche. Da maggio 2023, la diffusione delle importanti novità archeologiche è sempre accompagnata dalla messa in rete di un primo inquadramento scientifico dei dati emersi sul nostro E-Journal. In tal modo, il Parco Archeologico di Pompei si è allineato con le best practices della ricerca scientifica, dove è uso annunciare nuove scoperte contestualmente alla pubblicazione in rivista accreditata e sottoposta a controllo di qualità. Il comitato scientifico dell’E-Journal degli Scavi di Pompei, presieduto dal direttore del parco pro tempore, è composto dai funzionari archeologi, architetti, antropologi, restauratori e ingegneri del sito.  Ciò non solo è una garanzia della qualità scientifica pluridisciplinare dei contributi, ma vuole essere anche un segnale: i musei e i parchi archeologici, da statuto ministeriale, hanno tra i loro compiti anche quello della ricerca. Coinvolgere i funzionari nella gestione della rivista è un tentativo di dare corpo a questa missione dei nostri enti e di valorizzare le competenze all’interno dell’amministrazione. Ovviamente questo non significa una chiusura verso il mondo dell’università, che anzi speriamo di avere sempre al nostro fianco nella realizzazione di una prassi archeologica all’altezza della società del XXI secolo: l’E-Journal per noi vuol dire archeologia trasparente, democratica, condivisa e accessibile per tutti e su tutti i livelli in tempi brevi.   Fonte : UF.ST. Parco Archeologico di Pompei       Fri, 26 Jan 2024 17:50:43 +0000 Cultura Il patrimonio della " Pier Giorgio Frassati" si arricchisce di 395 nuovi volumi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32419-il-patrimonio-della-pier-giorgio-frassati-si-arricchisce-di-395-nuovi-volumi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/crotone/32419-il-patrimonio-della-pier-giorgio-frassati-si-arricchisce-di-395-nuovi-volumi.html La Biblioteca “Pier Giorgio Frassati” della Fondazione D'Ettoris ha ricevuto il contributo che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali offre annualmente per l’acquisto dei libri. L’apporto, che per il 2023 ammonta a €8.464,15, ha permesso di rinnovare ulteriormente il patrimonio di 395 nuovi volumi acquistati presso librerie locali e regionali. Particolare attenzione è stata riservata all’incremento della sezione relativa alla Letteratura per l’Infanzia, cara al progetto Book Baby Boom che la Fondazione sta attualmente portando avanti al fine di diffondere la lettura e i suoi benefici tra le famiglie, specialmente nella sottovalutata fascia d’età 0-6 anni. I libri per bambini, tra cui i noti Prelibri di Bruno Munari interamente realizzati a mano, saranno collocati nelle scaffalature montessoriane presenti nella sala lettura dedicata all’infanzia realizzata grazie ai finanziamenti del Cepell. Con il contributo del ministero sono state inoltre implementate le sezioni di saggistica, di filosofia, di classici e di narrativa per ragazzi, in particolar modo sono state ampliate le saghe fantasy di J.K. Rowling, Tolkien e C.S. Lewis, scegliendo edizioni adatte ai giovani. In occasione degli ottocento anni dalla morte di San Francesco D’Assisi che vengono celebrati nel triennio 2023-2026, la Fondazione ha acquistato l’opera di pregio a tiratura limitata sul patrono d’Italia con copertina dipinta a mano ed espositore in legno edita come omaggio al santo da Editalia e Treccani. Novità di quest’anno è stata infine l’acquisto dei classici della letteratura in lingua originale affinché possano essere un aiuto concreto non solo per lo studio delle lettere antiche, moderne e contemporanee mondiali ma anche per l’apprendimento delle lingue.    Wed, 24 Jan 2024 18:02:42 +0000 Crotone Grande colpo della T&T Royal Lamezia: torna Laiana Ferreira https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32413-grande-colpo-della-t-t-royal-lamezia-torna-laiana-ferreira.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/catanzaro/32413-grande-colpo-della-t-t-royal-lamezia-torna-laiana-ferreira.html   La T&T Royal Lamezia ha annunciato con grande soddisfazione il ritorno di Laiana Ferreira nel proprio roster. La talentuosa calcettista italo-brasiliana ha infatti deciso di indossare nuovamente la maglia biancoverde dopo una strepitosa stagione nello scorso campionato.  Laiana Ferreira si è distinta tra le file della T&T Royal Lamezia, dimostrando un'incredibile maturità e intelligenza tattica nella gestione delle situazioni di gioco. Il suo tempismo impeccabile e la sua capacità di capire rapidamente le dinamiche di una partita le hanno permesso inoltre di segnare numerosi gol decisivi.  Il ritorno di Laiana Ferreira rappresenta una grande aggiunta per la T&T Royal Lamezia, che ora avrà la possibilità di sfruttare ancora una volta le sue abilità nella corrente stagione calcistica. L'entusiasmo dei tifosi è alle stelle, e la squadra si prepara con grande determinazione per sfruttare al massimo il suo ritorno.  Non resta che attendere la riapertura del campionato per godersi le sue straordinarie giocate e tifare con passione per la T&T Royal Lamezia e per la sua nuova protagonista.  Abbiamo rivolto qualche domanda a Laiana.  -Perché sei voluta ritornare? La Royal è stata la squadra che mi ha aperto le porte nel Futsal Italiano e insieme siamo riusciti a ottenere l'accesso alla Serie A. Mi piacerebbe continuare questa passeggiata insieme per centrare traguardi più importanti. -Cosa ti aspetti da te e dalla Royal? Da parte mia, darò il massimo per aiutare la squadra.  - Conosci Mister Iamunno? Non conosco personalmente il mister, ma abbiamo già avuto un piccolo contatto tramite messaggi e mi ha trattato molto bene. Credo che faremo un ottimo lavoro insieme. Wed, 24 Jan 2024 09:22:00 +0000 Catanzaro Intervista all'on.le Gianna Gancia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32388-intervista-all-on-le-gianna-gancia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32388-intervista-all-on-le-gianna-gancia.html L’On. Gancia ha presentato un’Interrogazione con richiesta di risposta scritta all’Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri sul tema “Strategie UE in Risposta alla Crisi del Mar Rosso” interpellando, affinché spieghi “come intende promuovere un coordinamento efficace tra gli Stati Membri dell'UE per fronteggiare questa crisi in modo unitario e strutturato, evitando azioni frammentarie che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione”. La recente ondata di attacchi da parte dei ribelli Houthi dello Yemen, ha avuto un impatto significativo sulle rotte commerciali, con importanti compagnie come Maersk che hanno dirottato le navi per evitare l'aumento dei rischi nella regione. A pagare uno dei prezzi più alti, in termini economici, sono i paesi che si affacciano sul Mediterraneo, come l’Italia. Lo stretto di Suez è da oltre cento anni una porta d'accesso fondamentale per il commercio Europa-Asia, da lì passa il 40% del nostro import-export marittimo per un totale di 154 miliardi di euro (analisi di SRM, Centro studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo pubblicata a fine dicembre). La decisione di importanti compagnie di navigazione di dirottare le proprie navi intorno al Capo di Buona Speranza in Africa, a causa degli attacchi Houthi nel Mar Rosso (23 dal 19 dicembre 2023), si traduce in un aumento di costi valutabile fino a un milione di dollari in più per viaggio. Parlando con il Corriere del Sud, l'Onorevole Gancia  ci spiega :“Costi che, inutile girarci attorno, ricadono sulle nostre tasche”, denuncia l’Onorevole Gianna Gancia, europarlamentare del gruppo ID (Identità e Democrazia), lanciando un appello all’Unione Europea, tramite una interrogazione alla Commissione Europea, affinché intervenga in modo unitario e con forza sulla crisi commerciale del Mar Rosso.“È questo un esempio concreto di come un conflitto che sembra lontano abbia conseguenze vicino a noi”, continua Gancia, che da Bruxelles ci spiega le conseguenze di quanto sta accadendo a livello internazionale. “Viaggiare attorno al Capo di Buona Speranza e non attraverso il Canale di Suez - roba folle, che ci porta indietro di più di 150 anni - può aggiungere circa 10 giorni ai tempi di viaggio. Significa aumenti vertiginosi delle tariffe per il trasporto, ad esempio delle mele del Piemonte - la mia Regione di provenienza. In ballo ci sono famiglie, aziende, posti di lavoro. Problemi che riguardano non solo noi italiani, ma noi europei tutti. Ecco perché dobbiamo muoverci uniti e compatti. In Libia, basti pensare, ci sono le forze militari di Turchia e Russia: ci rendiamo conto che stiamo cedendo ad altri player quello che dovrebbe essere per noi un interesse strategico come il Mediterraneo, situato tra l’Europa, il Nord Africa e l’Asia occidentale? Finiamola con le piccole beghe ideologiche che non portano a niente e concentriamo la nostra attenzione politica sulle vere questioni, quelle grosse, che toccano le tasche dei cittadini. Perché anche se noi non ci occupiamo di Europa, anche se non ci occupiamo di Mediterraneo, il mondo ormai è collegato e la politica internazionale si occupa di noi. È l’Europa il nostro potenziale più grande alleato, non Washington, né tanto meno Mosca”.Questo ha un legame con la sua ultima campagna di comunicazione sugli autobus urbani di Torino con tanto di slogan: “Né con Washington né con Mosca”?“Certo”, replica l’europarlamentare. “L'Europa deve essere una risorsa, non un ostacolo. Capito questo, quello di cui abbiamo bisogno è un'Europa più forte, libera e indipendente: un’Europa governata da politici eletti dai popoli e non dai burocrati. Ecco l’Europa unita che sogno, quella che mette insieme i popoli, quella con una voce estera unica, un’Europa libera con un esercito comune e una difesa unica, in modo che la smettiamo di essere dipendenti tutte le volte dagli Stati Uniti e dalla Nato. Che non significa uscire dalla Nato, che è un ottimo strumento difensivo, ma riconoscere che la Nato era nata con le logiche della guerra fredda, che oggi in un mondo multilaterale sono più complesse. Abbiamo come Europa la forza di reggersi sulle nostre gambe. Ma per farlo, dobbiamo essere uniti. Significa superare i meccanismi di veto, per evitare di essere bloccati continuamente da piccoli ricatti, da tutta una serie di lacci e laccioli che ci sono adesso, che purtroppo lasciano l'Europa più in mano ai burocrati, che non ai rappresentanti dei cittadini. Ricordo, a questo proposito, che i burocrati sono forti quando la politica è debole”.Non dimentichiamoci però che la gente, a volte, si sente lontano dalla politica che si fa a Bruxelles…“Come ho detto prima: anche se tu non ti occupi di Europa, l’Europa si occupa di te”, risponde l’On. Gancia. “Altrimenti si lascia tutto in mano ai burocrati, questa è la conseguenza del populismo. E poi è troppo tardi per lamentarsi, perché ci sono  conseguenze concrete sull’economia locale, sui posti di lavoro, sui costi per le famiglie”.Tornando al suo slogan: “Né con Washington né con Mosca”, non è in contraddizione con quanto dice il suo partito e Salvini?“La tradizione della Lega si fonda su questi concetti”, spiega l’europarlamentare. “In un’Europa più forte, un'Europa veramente federalista, che è sempre stata la linea portata avanti dalla Lega Nord da sempre: l’Europa dei popoli, l'Europa federale. Un’Europa più forte e non un’Europa dei burocrati. La mia, semplicemente, è una visione pragmatica e concreta, affinché le frasi non rimangano solo uno slogan, ma possano trovare applicazione nella realtà. In questo senso ho fatto prima degli esempi concreti: il meccanismo dei veti, l'esercito unico, la difesa unica europea, una politica estera comune… una politica energetica unica per l’Europa. Non è ammissibile che l'energia abbia un costo in Francia e un altro in Italia: serve una politica energetica unica dell'Europa per garantire a tutti gli stati membri gli stessi prezzi e le stesse facilitazioni di approvvigionamento. Se l'Europa fosse indipendente a livello energetico, i singoli stati non sarebbero più ricattabili, come abbiamo imparato in prima persona, a caro prezzo, con il conflitto Russia-Ucraina. Non voglio fare allarmismo, ma se pensiamo che il peggio sia passato, quello che sta succedendo sul Mar Rosso non è certo un buon segnale. Come anticipato, il Canale di Suez non è solo un passaggio chiave per il commercio globale, ma anche un’importante rotta per le spedizioni di energia: vi transitano il 12% del petrolio e l'8% del gas naturale liquefatto (GNL). A livello regionale, una campagna prolungata degli Houthi contro il trasporto marittimo nel Mar Rosso metterebbe a serio rischio la sostenibilità delle esportazioni di petrolio e gas dai principali produttori regionali come Iraq, Libia e Algeria, che hanno un ricorso più limitato all'aumento delle esportazioni tramite oleodotti rispetto all'Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti, limitando i guadagni di reddito nel breve termine durante un periodo di prezzi elevati degli idrocarburi”.I salassi di luce e gas… un film già visto da milioni di italiani da scongiurare oltre le nostre mura, grazie a un’Europa davvero unita, più forte, libera e finalmente indipendente. Ringrazio l On.Gancia per la nostra chiacchierata per i lettori del Corriere del Sud.   Gianna Gancia Nata a Bra il 31 dicembre 1972, Gianna Gancia è una politica italiana, attualmente europarlamentare dal 2019 dove fa parte del gruppo ID (Identità e Democrazia). Proveniente dalla famiglia Gancia, rinomata produttrice di vini, è cresciuta a Narzole. Inizia la sua carriera politica nel 1991 come consigliera comunale. Eletta nel 2009 a Cuneo come la più giovane presidente di provincia in Italia, Gancia si è distinta per il suo impegno in diverse aree, tra cui Grandi Infrastrutture e Sostegno all'economia locale. Nel 2014 è stata eletta nel Consiglio regionale del Piemonte e nel 2019 ha vinto le elezioni europee diventando europarlamentare. Sposata con il politico della Lega Roberto Calderoli, ha un figlio, Giampiero, nato nel 2000. “L’interrogazione” Interrogazione con richiesta di risposta scritta al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Oggetto: Misure di Coordinamento e Sicurezza nel Mar Rosso e Strategie UE in Risposta alla Crisi Si interpella l'Alto Rappresentante affinché: 1. Elucidi come intende promuovere un coordinamento efficace tra gli Stati Membri dell'UE per fronteggiare questa crisi in modo unitario e strutturato, evitando azioni frammentarie che potrebbero aggravare ulteriormente la situazione. 2. Fornisca dettagli sulle iniziative previste per assicurare e rafforzare la sicurezza del traffico marittimo nel Mar Rosso. 3. Spieghi quali strategie verranno adottate per coinvolgere partner internazionali e regionali nella risoluzione della crisi nel Mar Rosso.       Mon, 15 Jan 2024 16:27:57 +0000 Politica Caso Moro nuove rivelazioni di Report https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32380-caso-moro-nuove-rivelazioni-di-report.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32380-caso-moro-nuove-rivelazioni-di-report.html L'ex 007 Francesco Pazienza avrebbe "dato una mano" a Report per realizzare l'inchiesta sul caso Moro secondo Adn Kronos. A rivelarlo è l'ex Br Paolo Persichetti, oggi ricercatore storico e autore di libri e inchieste sul rapimento e l'uccisione dello statista democristiano, che sul suo blog e spiega di essere venuto in possesso di uno scambio WhatsApp tra Francesco Pazienza e Cristiano Lovatelli Ravarino, giornalista italo americano, avvenuto nella fase preparatoria della trasmissione. "Smentisco nella maniera più assoluta quanto affermato da Persichetti in merito alla puntata di 'Report' sul caso Moro. Quello che ha scritto è pura fantasia, gli sarebbe bastato fare una telefonata al sottoscritto per verificare che l'informazione che ha dato è totalmente falsa". Ad affermarlo all'Adnkronos è Sigfrido Ranucci, commentando così le dichiarazioni dell'ex br Paolo Persichetti che, sul suo blog e sostiene che l'ex 007 Francesco Pazienza avrebbe 'dato una mano' alla trasmissione nell'inchiesta sul caso Moro andata in onda ieri sera. "Il programma è stato realizzato in piena autonomia dal collega Paolo Mondani, come tutti i servizi di 'Report', e la puntata è arrivata chiusa", sottolinea Ranucci. Che scandisce: "Abbiamo letto che ricalca molto il lavoro della seconda commissione Moro, quindi non c'è stato alcun depistaggio. E oltretutto, dagli screenshot mostrati non si evince che ci sia stato alcun depistaggio". Lo Stato venne a sapere della morte di Aldo Moro ore prima della telefonata con cui le Brigate Rosse annunciavano la presenza del cadavere in via Caetani. Il caso Moro è un cold case, secondo Quotidiano Nazionale, che non trova mai una conclusione. Non sono bastati cinque processi e due Commissioni d’inchiesta parlamentare a far luce sui 55 giorni del sequestro dello statista Dc che si concluse con la sua morte. Stavolta a fare notizia sono le parole dell’ex vicesegretario del Psi, Claudio Signorile, intervistato dalla redazione di Report , la trasmissione d’inchiesta di Rai Tre che sostanzialmente dice due cose. La prima: Signorile era nello studio di Cossiga, allora ministro dell’Interno, e seppero della morte di Moro tra le 9.30 e le 10 mentre la telefonata del postino Br, Valerio Morucci, arrivò solo alle 12.15". La seconda: c’era una presenza ossessiva dei servizi, soprattutto inglesi. Due punti su cui è cruciale ascoltare il parere di Beppe Fioroni, ex ministro dc, che dal 2 ottobre 2014 al 6 dicembre 2017 (poi il Parlamento si sciolse) è stato presidente della seconda commissione parlamentare d’inchiesta sul rapimento e la morte di Aldo Moro. "Basta leggere i documenti, le tre relazioni presentate dalla Commissione. In quelle migliaia di pagine c’è già scritto tutto". Intervistato dai giornalisti della trasmissione televisiva,come riferisce Ansa, ricorda quanto avvenuto la mattina del 9 maggio 1978, il giorno in cui venne ritrovato il corpo del presidente della Dc, quando si trovava nella stanza di Cossiga. "Si accende il cicalino e dal cicalino la voce - racconta Signorile - Due messaggi. Il primo: la macchina rossa eccetera dentro, poi il secondo dopo qualche minuto: la nota personalità, linguaggio burocratico del ministero degli Interni, per personalità si tratta eccetera, eccetera a quel punto mi dice mi devo dimettere e io dico, fai bene. Ci abbracciamo".Il giornalista fa presente che quella telefonata arrivò di prima mattina, intorno alle 9.30, mentre quella delle Br arrivò solo alle 12,15. Dunque Cossiga, allora ministro dell'Interno, avrebbe saputo della morte di Moro ore prima del ritrovamento ufficiale. Il programma di Sigfrido Ranucci pubblicherà anche altre interviste e testimonianze di quei giorni, in cui si ipotizza anche un coinvolgimento nel caso dei servizi segreti inglesi. Nonostante i numerosi processi e le due Commissioni d'inchiesta parlamentare, il caso Moro rimane un cold case irrisolto. Ci sono ancora punti oscuri e silenzi che devono essere indagati per far luce sui 55 giorni del sequestro dello statista Dc che si concluse con la sua morte. Le recenti dichiarazioni di Signorile, rilasciate durante un'intervista con la redazione di Report, aggiungono ulteriori elementi a un puzzle ancora incompleto. Fonti : Adn Kronos/ Ansa / QN     Tue, 09 Jan 2024 16:49:22 +0000 Politica Ekipe Orizzonte Catania, ultima vittoria prima del letargo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32379-ekipe-orizzonte-catania-ultima-vittoria-prima-del-letargo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32379-ekipe-orizzonte-catania-ultima-vittoria-prima-del-letargo.html Netta vittoria dell’Ekipe Orizzonte nell’ultima partita del 2023 prima della lunga sosta di campionato, che resterà fermo per quasi tre mesi. Le catanesi tornano dalla trasferta calabrese con il successo per 30-5 sul campo del Cosenza Pallanuoto, conquistato nella decima giornata di Serie A1 di pallanuoto femminile. Certamente il modo migliore quindi per le rossazzurre per iniziare il girone di ritorno e mantenere delle sensazioni positive durante la pausa. Il match è stato condotto sin dall’inizio dalla squadra allenata da Martina Miceli, che ha vinto tutte le frazioni di gioco, rispettivamente per 8-3, 8-1, 7-0 e 7-1. Aurora Longo è stata la top scorer assoluta con 6 reti, mentre Dafne Bettini è andata a segno 5 volte. Quattro gol per Morena Leone, tre a testa per Gaia Gagliardi e Masha Borisova. Due reti ciascuno per Giulia Viacava, Veronica Gant e Claudia Marletta, una per Bronte Halligan, Chiara Tabani e Valeria Palmieri. Al fischio finale bilancio affidato alla numero 9 dell’Ekipe Orizzonte, che ha evidenziato l’atteggiamento positivo di tutta la squadra nella gara odierna: “Oggi – ha sottolineato Gaia Gagliardi – era una partita importante per l’umore. Siamo state brave perché volevamo dimostrare il nostro vero valore e la reazione c’è stata. Ora inizierà un periodo di stop del campionato nel quale ognuna di noi, chi da casa e chi in nazionale, penserà al proprio miglioramento in maniera individuale per poterlo poi trasmettere a livello collettivo. Torneremo in campo solo alla fine di febbraio, ma sappiamo bene quanto valiamo e sta a noi dimostrarlo”. IL TABELLINO DEL MATCH: OLIO DI CALABRIA IGP COSENZA PN-EKIPE ORIZZONTE 5-30 Parziali: 3-8, 1-8, 0-7, 1-7  OLIO DI CALABRIA IGP COSENZA PN: M. Brandimarte, L. Stavolo, M. Ciudad Herrera 2, E. Salcedo Garcia, A. Manna, C. Malluzzo, F. Morrone 1, E. Ermakova 1, C. Sesti, S. Zaffina, F. Nistico’, M. Le Fosse, G. Reda, V. Occhione 1. All. Fasanella EKIPE ORIZZONTE: L. Celona, B. Halligan 1, C. Tabani 1, G. Viacava 2, V. Gant 2, D. Bettini 5, V. Palmieri 1, C. Marletta 2, G. Gagliardi 3, M. Borisova 3, A. Longo 6, M. Leone 4, G. Condorelli. All. Miceli Arbitri: Baretta e Iacovelli Note: Uscita per limite di falli Ciudad (C) nel terzo tempo. Brandimarte (C) para un rigore a Gagliardi dopo 2’15” del primo tempo e a Borisova dopo 6’36” del terzo tempo. Spettatori: 350 circa.   Fri, 29 Dec 2023 17:37:37 +0000 Sport Una mostra permanente “1908 CittàMuseoCittà" al Museo Regionale di Messina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32375-una-mostra-permanente-1908-cittamuseocitta-al-museo-regionale-di-messina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32375-una-mostra-permanente-1908-cittamuseocitta-al-museo-regionale-di-messina.html E’ stata inaugurata al Museo Regionale di Messina l’esposizione permanente “1908 CittàMuseoCittà”, dedicata al terremoto che cambiò il volto alla Città dello Stretto.  Per questa esposizione, che si sviluppa su una superficie di 1000 metri quadrati, sono utilizzati gli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff). La mostra, che sarà aperta al pubblico a partire da martedì 28 novembre, permetterà ai visitatori di camminare tra i reperti architettonici recuperati dalle macerie dopo il tragico sisma e di visionare documenti storici e filmati d’epoca. La tecnologia ha il ruolo importante, perché grazie all’utilizzo di sofisticati occhiali, i fruitori potranno vivere la città di Messina prima che venisse distrutta dal terremoto, per poi accedere alla sala immersiva, in cui vivranno la tragica notte del 28 dicembre 1908. Presenti alla cerimonia inaugurale gli assessori regionali ai beni Culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato e l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata. L’assessore Scarpinato ha commentato: “Grazie a questa mostra viene realizzato un percorso affascinante ed emozionante per entrare in contatto con le memorie reali, fisiche e materiali della città, che mutò il suo volto a seguito del terremoto del 1908. Un’esposizione dotata di una parte fisica ed una virtuale, in cui i visitatori potranno vivere dal vero la città durante la tragica notte che ne mutò aspetto e assetti, per custodire il passato preservando la memoria. La data simbolica del regio decreto sottolinea l’impegno costante nel non dimenticare. Un monito per guardare al futuro con uno sguardo sempre rivolto al passato, per non perdere le tracce di quello che siamo stati e di quello che abbiamo vissuto”. Quella di oggi, infatti, è una data simbolo, perché il 26 novembre 1914 fu emanato il regio decreto n. 1475, con cui fu istituito il Museo nazionale di Messina con il compito di raccogliere, custodire, allestire ed esporre le testimonianze artistiche della città dopo il terremoto. L’assessore Amata ha aggiunto: “Inaugurare, questa mostra, che rappresenta la memoria storica di un tragico avvenimento che ha raso al suolo la mia Città, è stata una forte emozione. Messina è nata una seconda volta dopo il 1908 e, per questo motivo, è importante tramandare e non dimenticare un patrimonio fortemente identitario come quello che rappresenta autorevolmente la Città dello Stretto. E’ un appuntamento di grande interesse per la Città che rafforza significativamente e ulteriormente il forte connubio tra turismo e cultura. Voglio formulare, nella qualità di Assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il mio più vivo apprezzamento per l’iniziativa che implementa, tra l'altro, ulteriori occasioni sinergiche tra le diverse Istituzioni e la Città di Messina”. Infine, il Direttore del Museo Regionale di Messina, Orazio Micali, ha dichiarato: “Oggi abbiamo posto una nuova pietra di ricostruzione di Messina, più immateriale che fisica. Questa mostra è un punto di partenza, da qui in avanti sarà compito della cittadinanza che dovrà interrogarsi per comprendere la reale portata di quell’evento. Ma l’impegno del Museo non finisce qui, anzi tutt’altro. Stiamo già lavorando alla crescita dei contenuti, al potenziamento delle sezioni, all’inserimento di ulteriori tecnologie pensando anche alle scuole e alle generazioni più giovani”. La mostra “1908 CittàMuseoCittà” è realizzata in collaborazione con Capitale Cultura / ARtGlass, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive. Gli allestimenti sono curati da Floridia Allestimenti, gli impianti elettrici e speciali sono di Gaetano Previti e la promozione dell’evento è affidata allo studio creativo Sincromie. Thu, 28 Dec 2023 16:01:14 +0000 Messina Crosetto: preoccupato per le tendenze emerse nella magistratura https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32369-crosetto-preoccupato-per-le-tendenze-emerse-nella-magistratura.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32369-crosetto-preoccupato-per-le-tendenze-emerse-nella-magistratura.html Il ministro della Difesa Guido Crosetto torna sulle sue recenti dichiarazioni sulla magistratura, quando aveva parlato di "opposizione giudiziaria al governo". Nell'informativa urgente alla Camera spiega che gli "era stato riferito che in varie riunioni ufficiali della magistratura e congressi venivano dette delle cose che dovevano sollevare preoccupazioni istituzionali, un dibattito. Il mio non è stato un attacco alla magistratura, le mie sono state riflessioni e preoccupazioni riguardo ad alcune tendenze che vedo emergere non in modo carbonaro ma in modo molto evidente". Ho ascoltato quattro ore di dibattito di un congresso di una delle correnti dei magistrati. La cosa che mi ha colpito di più, negativamente per il mio Paese, era il senso di attacco che vivevano questi magistrati. Sarebbe l'ora di costruire un tavolo di pace nel quale si definiscono le regole per la convivenza per i prossimi anni. Noi non possiamo aver portato avanti questo scontro dal 1994 a oggi, senza riportare la discussione all'interno di quest'aula che è il luogo, secondo quanto stabilisce la Costituzione, dove le regole vengono fatte e dove il popolo trova la sua sostanziale rappresentanza". "Il mio non è stato un attacco alla magistratura. Le mie sono state alcune riflessioni e preoccupazioni riguardo ad alcune tendenze che vedo emergere non in modo carbonaro ma in modo molto evidente". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto in aula alla Camera per l'informativa urgente del governo in merito alle sue recenti dichiarazioni sulla magistratura rilasciate alla stampa. "Penso sia legittimo che noi ci chiediamo e definiamo, con questo Parlamento e non il governo, le regole entro le quali si confrontano, interagiscono, lavorano i poteri dello Stato: la rappresentanza appartiene alla politica", ha aggiunto il ministro. "La rappresentanza non appartiene alla magistratura e neppure all'Esecutivo: appartiene per la Costituzione a quest'aula e a quella del Senato, appartiene al Parlamento". "Io penso sia importante se noi vogliamo uscire dallo stallo in cui la politica italiana è da quasi 30 anni, uscire da questo scontro pregiudiziale tra politica e magistratura, definendo le regole entro le quali si muovono il potere esecutivo, legislativo e giudiziario. La volontà popolare risiede qui. La volontà popolare e le Camere fanno le leggi" ha poi aggiunto il ministro "io penso che tutti gli organi costituzionali devono operare nella libertà e nella tranquillità istituzionale e che nessuno debba sentirsi sotto attacco dall'altro o limitato. Per questo alcune dichiarazioni mi hanno preoccupato". "Io non sono un esperto di diritto costituzionale. Ma rispetto le istituzioni a differenza di qualche presente. - ha chiarito il ministro - Penso sia legittimo che questo Parlamento definisca le regole in cui i poteri dello Stato interagiscono. La rappresentanza appartiene alla politica. Non appartiene alla magistratura né al potere esecutivo. La rappresentanza appartiene a quest'aula e a quella del Senato". "Principio base è prevedibilità giudizio e alcune frasi magistrati la minano" Uno dei "principi base" su cui "poggia la democrazia" è la "prevedibilità del giudizio e i termini in cui abbiamo sentito parlare prima, della giurisprudenza come contrapposta alla legge mina la prevedibilità del giudizio", ha concluso il ministro della Difesa,, dopo aver letto alcune frasi di magistrati che, ha affermato, destano "preoccupazione". "Quando la legge diventa un accessorio perche' la giurisdizione pensa che qualcuno possa superarla io mi faccio una domanda che si facevano i latini 'quis custodiet custodes'?, chi decide in quel momento qual è la linea da seguire?". Per Crosetto la legge la decide il "Parlamento", non la magistratura, come prescrive la "Costituzione".   Fonte tg24 / agi     Wed, 20 Dec 2023 17:20:06 +0000 Politica IGM - Nomisma Wine Monitor: posizionamento e prospettive dei vini italiani di qualità https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32365-igm-nomisma-wine-monitor-posizionamento-e-prospettive-dei-vini-italiani-di-qualita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32365-igm-nomisma-wine-monitor-posizionamento-e-prospettive-dei-vini-italiani-di-qualita.html Si è svolto a Roma il consueto appuntamento di fine anno che Istituto Grandi Marchi dedica all’approfondimento della situazione dei nostri vini di qualità sui mercati internazionali. Dopo le ricerche dedicate alla Germania, al mercato britannico dopo la Brexit e alla situazione globale nel post pandemia, sono stati Giappone e Corea del Sud i Paesi protagonisti del rapporto 2023. L’Osservatorio, come sempre a cura di Nomisma Wine Monitor, si è posto l’obiettivo di mettere a confronto due dei più interessanti mercati dell’estremo Oriente per comprenderne, nella fascia dei vini di qualità, i comportamenti di acquisto e di consumo, la percezione, il ruolo che giocano la notorietà del marchio e dei territori e, nel complesso, le tendenze che differenziano e accomunano questi due mercati. “Continua la nostra collaborazione con Nomisma Wine Monitor – ha sottolineato Piero Mastroberardino, Presidente IGM – volta a indagare le dinamiche del segmento vini di qualità sui mercati internazionali. La scelta di Giappone e Corea del Sud non è casuale, visto che questi Paesi saranno teatro della nostra missione in calendario per il prossimo novembre. L’indagine ha rivelato un quadro più che promettente, dimostrando il crescente interesse che il vino italiano di qualità gode anche in Estremo Oriente. In quest’ottica noi di Istituto Grandi Marchi da sempre ci poniamo come ambasciatori dell’eccellenza enologica italiana, con l’obiettivo di rendere accessibili a tutti i consumatori la tradizione, la territorialità e l’insieme dei valori etici che costituiscono il valore delle nostre etichette.” L’indagine è stata sviluppata su un campione di 1.600 consumatori di vino, residenti in alcune delle grandi città giapponesi e coreane (Tokyo, Osaka, Seul e Busan) nel periodo ottobre-novembre 2023. La panoramica globale sui consumi del vino nel continente asiatico evidenzia la Corea del Sud come un mercato emergente, visto l’aumento del +168% nei consumi e del +200% nelle importazioni negli ultimi cinque anni. Per quanto concerne il Giappone si può parlare di un mercato consolidato visto il consumo, da anni pressoché stabile, di 3 milioni di ettolitri e un lieve calo nei numeri d’importazione (-3%) supportato però da un aumento medio del valore delle etichette del +47%. Le prime evidenze dell’Osservatorio riguardano i comportamenti di consumo: incidenza più alta in Giappone (il 45% della popolazione consuma abitualmente vino) con obiettivo prevalente degli ultra 50 (Gen X e Baby Boomers); poco più bassa in Corea del Sud (39%) dove la Gen Z incide più dei Baby Boomers (18% contro 16%). Il prezzo è il principale catalizzatore di acquisto, ma anche il territorio di provenienza, (per il 34% dei consumatori giapponesi) e il valore del marchio (per il 19% dei coreani), fanno la differenza durante l’acquisto e costituiscono i principali parametri per identificare un vino di alta qualità. Un altro dato rilevante emerso dall’indagine riguarda il ruolo dei ristoranti italiani da considerare come una delle principali leve di comunicazione e diffusione dei vini di qualità: infatti i consumatori di entrambi i Paesi considerano degustazioni e saggi di cucina interessanti momenti di approfondimento, nonché una delle occasioni di consumo più ricercate. Riguardo all’imballaggio, in entrambi i Paesi si fa particolare attenzione ai dettagli e ai richiami territoriali in etichetta e in Giappone emerge un grande apprezzamento per i tappi di sughero che non rappresentano invece una priorità per la Corea del Sud. Tracciato il quadro attuale delle percezioni e dei comportamenti dei consumatori dell’Estremo Oriente, l’ultima sezione dell’Osservatorio Nomisma ha riguardato le previsioni e le prospettive future che, tra l’altro, risultano positive per vini italiani. “Nonostante la preminenza detenuta dalla Francia con il 58% delle importazioni di vini in Giappone e il 35% in Corea del Sud “ha evidenziato Denis Pantini, Responsabile Nomisma Wine Monitor, “il 21% dei consumatori giapponesi prevede di aumentare- nei prossimi 3 anni - il consumo dei vini di qualità italiani (a fronte di un 7% che invece presume di ridurli). In Corea del Sud le prospettive sono ancora più rosee, con quasi un consumatore su due che pensa di aumentarne l’acquisto, contro un 17% di chi invece immagina di ridurli e un 9% che non cambierà abitudine”.    Mon, 18 Dec 2023 17:13:56 +0000 Economia Italo Treno inaugura la nuova “Lounge Italo Club” di Roma Termini https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32359-italo-treno-inaugura-la-nuova-lounge-italo-club-di-roma-termini.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32359-italo-treno-inaugura-la-nuova-lounge-italo-club-di-roma-termini.html - Nuove località nel network ferroviario: diventano 54 le città servite e 62 le stazioni collegate, per un totale di 118 viaggi al giorno - Da 26 a 56 servizi giornalieri intermodali treno più bus: la rete Italo – Itabus si amplia al Sud e debutta in regioni quali Basilicata, Marche e Abruzzo, oltre a raggiungere le mete sciistiche invernali. - Nuova Lounge di Roma Termini: oltre 300 metri quadrati per accogliere i viaggiatori in massimo comfort - Obiettivo 2023: 25 milioni di viaggiatori - Forte crescita del settore business (105 mila azienda viaggiano con Italo) e del segmento leisure (incremento della domanda anche estera, da Paesi come USA, UK, Olanda e Spagna) Montezemolo (Presidente Italo):“Siamo il primo gruppo intermodale in Europa” La Rocca (AD Italo): “Vogliamo essere un hub intermodale sempre più ricco di servizi”   “Italo” inaugura la nuova Lounge Italo Club di Roma Termini e presenta la stagione invernale 2023-24. Alla presenza del Presidente, Luca Cordero di Montezemolo, e dell’Amministratore Delegato, Gianbattista La Rocca, è stato inaugurato il nuovo spazio a Termini: oltre 300 metri quadrati al piano superiore della stazione, dove i viaggiatori potranno trovare assistenza e attendere il loro treno in totale comfort, utilizzando i servizi dedicati come wi-fi, quotidiani e ristorazione espressa. Una sala dove predomina il bianco come elemento di unione fra tutti gli altri colori, che accoglie gli elementi distintivi del brand Italo reinterpretati dalle innovative lastre di vetrite retroilluminate di rosso. Un luogo che stupisce, sinonimo di eleganza e unicità per dare valore aggiunto allo spazio in cui attendere il proprio treno. Stile unito ad innovazione: le informazioni di viaggio appaiono dietro dei magic mirror (specchi che consentono la retroproiezione di led ad alta risoluzione), il pavimento è in gress statuario oro e grigio cemento. Un fiore all’occhiello, dunque, del servizio che Italo dedica ai viaggiatori, che da sempre apprezzano questi ambienti, come dimostrato dagli oltre 70.000 ingressi (di cui il 50% è rappresentato dalla clientela business) che la precedente lounge di Termini ha fatto registrare nei primi 11 mesi dell’anno. Inaugurazione della Lounge che va di pari passo con il lancio del nuovo orario invernale per la stagione 2023-24. Crescono città e stazioni collegate: grazie all’ingresso nel network di Pavia, Voghera e Tortona diventano 62 le stazioni per un totale di 54 località collegate. 118 servizi giornalieri a cui si aggiungono 56 collegamenti intermodali treno più bus. Grazie all’acquisizione di Itabus (avvenuta lo scorso maggio), oggi Italo è in grado di offrire servizi intermodali con la comodità di un unico biglietto, per coprire capillarmente tutta Italia. Con il nuovo orario da 26 diventano appunto 56 le connessioni giornaliere Italo – Itabus, ampliando la rete a regioni quali Basilicata, Marche e Abruzzo, andando ad intercettare una forte domanda di trasporto ancora inespressa. Non solo nuove regioni però, vengono potenziati i servizi anche là dove già presenti: con l’introduzione dei notturni (si arriva a tarda serata in stazione e si prosegue con Itabus di notte per ottimizzare i tempi di viaggio) viene implementata la frequenza in Puglia, Calabria e Sicilia, che stanno rispondendo positivamente all’offerta proposta da Italo. Attivati poi 10 servizi al giorno per raggiungere Cortina d’Ampezzo, Aosta, Courmayeur ed altre località sciistiche, per accompagnare i viaggiatori sulla neve. Una rete che consente quindi di servire dalle grandi città ai piccoli centri a forte vocazione turistica, per soddisfare le esigenze delle diverse tipologie di clientela. Dall’implementazione dei servizi per il mondo business che sceglie sempre più le soluzioni di Italo per i viaggi di affari (sono infatti oltre 105mila le aziende con le quali la società ha stretto accordi corporate), alle nuove proposte per i gruppi turistici sempre più presenti, con una forte trazione dal mercato estero specie da Paesi quali USA, UK, Spagna e Olanda. “Italo è un’azienda giovane e di successo. La dimostrazione che la concorrenza, quando si riesce a realizzare, porta vantaggi a tutti. Abbiamo rappresentato la più importante liberalizzazione italiana dopo quella della televisione. Siamo partiti 11 anni fa, abbiamo rivoluzionato in positivo il modo di viaggiare degli italiani portando vantaggi per tutti i cittadini sia per la riduzione dei prezzi che per il miglioramento del servizio. Sembrava una scommessa azzardata, oggi rappresentiamo una storia industriale di successo. Con l’arrivo di MSC come azionista di maggioranza diamo vita al primo gruppo intermodale in Europa, per offrire un reale servizio di mobilità integrata: treno, autobus e a breve nave. Agevoleremo gli spostamenti a viaggiatori e turisti, creando un servizio utile al Paes” afferma Luca Cordero di Montezemolo, Presidente Italo. “Vogliamo rendere Italo un integratore di servizi, in grado di offrire al cliente soluzioni che arricchiscono e facilitano l’esperienza di viaggio. Per questo stiamo investendo nella creazione di una piattaforma integrata e stiamo sviluppando i nostri canali digitali con funzionalità che riescono ad integrare diversi mezzi e servizi per un’esperienza sempre più completa ed efficiente. Sempre in quest’ottica rientrano gli investimenti intermodali, offrendo combinazioni intelligenti tra il treno alta velocità ed altri mezzi di trasporto. Non vogliamo solo raggiungere il “door to door”, ma andare oltre per offrire un servizio sempre più completo e per soddisfare a pieno le esigenze dei nostri viaggiatori” dichiara Gianbattista La Rocca, Amministratore Delegato di Italo. Wed, 13 Dec 2023 17:17:17 +0000 Economia Convegno a Roma sui due statisti protagonisti della Prima Repubblica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32354-convegno-a-roma-sui-due-statisti-protagonisti-della-prima-repubblica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32354-convegno-a-roma-sui-due-statisti-protagonisti-della-prima-repubblica.html Apertura dei lavori: Margherita Boniver (Presidente della Fondazione Bettino Craxi ETS). Introduce: Giovanni Orsina (Luiss “Guido Carli” - Presidente Comitato storico-scientifico della Fondazione Bettino Craxi ETS). "Presentazione del volume "Craxi Andreotti. Politiche, stili e visioni tra conflitti e collaborazioni". Sono intervenuti: Stefania Craxi, Fabio Martini, Umberto Ranieri, Claudio Signorile, Francesco Verderami, Stefano Andreotti. Si può affermare che la politica italiana degli ultimi trent’anni è un film che non sarebbe decollato senza Craxi e Andreotti. Nonostante l’immensa diversità, sono stati negli anni ’80 i pilastri della politica estera italiana nel suo momento di maggior successo, quando insieme, lavorando solo di diplomazia, avevano reso la penisola la vera potenza locale nel Mediterraneo. Di quella fase e del loro peso hanno discusso ieri in un convegno organizzato al Senato dalla fondazione Craxi storici, giornalisti, intellettuali assieme a Stefano Andreotti e Stefania Craxi, i figli dei due statisti. Un forte atlantismo, "coniugato con dignità e grande indipendenza" per usare le parole della presidente della Fondazione, Margherita Boniver li ha uniti: sul fronte internazionale le differenze, se c’erano, riguardavano lo stile, non la sostanza. Andreotti fu d’accordo anche nella mossa più drastica dell’allora premier Craxi: quell’ordine, impartito ai carabinieri, di circondare a Sigonella i marines che circondavano a loro volta l’aereo che doveva portare in salvo il terrorista palestinese leader del gruppo responsabile del dirottamento della nave da crociera Achille Lauro e della morte di un passeggero statunitense. Il rapporto con i palestinesi, del resto, era sì sincero, ma anche strategico: era una delle leve che permettano di oliare i rapporti con i paesi arabi. Quella politica si basava soprattutto su un rapporto con il mondo arabo e con i paesi mediorientali produttori di petrolio molto più stretto di quanto non gradissero, per ragioni politiche, gli americani e per ragioni di competizione energetica inglesi e francesi. Con il senno di poi non si può non concludere che quella linea fu vincente: "Volevano ritagliare un ruolo importante del nostro paese per la pace nel mondo", sottolinea Stefano Andreotti . Ricorda ancora Stefano –  il rispetto era profondo e sopravvisse allo tsunami di tangentopoli: "Fino all’ultimo – continua – papà cercò nei limiti delle sue possibilità di trovare una soluzione umanitaria per consentire a Craxi di curarsi in Italia". Allora l’eco di Tangentopoli era ancora troppo fragoroso perché ci riuscisse. Oggi forse inizia ad essere possibile valutare gli anni ottanta, gli anni di Craxi-Andreotti con maggiore lucidità e obiettività. Mentre gli storici concordano sul fatto che Bettino "fu vittima del sistema che voleva riformare", la figlia Stefania sorride amaramente: "Andò in Tunisia non solo perché temeva il carcere, ma aveva pure paura di essere ucciso in prigione". Sospira: "Dopo la sua morte in esilio – dichiara – Andreotti ha partecipato ad ogni iniziativa che ho fatto per mio padre". Il dibattito è stato organizzato  da Fondazione Bettino Craxi e Franco Angeli editore. Due uomini siffatti perno dell’intero sistema politico e con loro la memoria di ciò che è stato, anzi la memoria di ciò che siamo stati. La fondazione dedicata allo studio del pensiero e dell’azione politica di Bettino Craxi tenta di colmare questo vuoto con una giornata di studio e riflessione su Bettino Craxi e Giulio Andreotti, protagonisti di rilievo del panorama politico-istituzionale italiano per un lungo tratto di storia del secondo Novecento. L'iniziativa muove dall’ambizione di proporre una prima e originale analisi storico-scientifica a carattere comparato tra due figure che nel corso della loro lunga esperienza pubblica hanno alternato fasi di vicinanza politica e umana a momenti di conflittualità esasperata.Coadiuvata dalla presenza fra i relatori di personalità del mondo accademico, la Fondazione tratteggia un approccio inedito nel contesto della ricerca storiografica, offrendo le chiavi interpretative utili a riflettere in parallelo sulle visioni politico-istituzionali, sulle ricette economiche, sugli orientamenti di politica internazionale che hanno nutrito le visioni dell’esponente socialista e di quello democristiano in merito al futuro del Paese nel contesto della modernità globale.       Thu, 07 Dec 2023 18:04:56 +0000 Politica Manifestazione davanti al Parlamento per le irregolarità Tolc Med Vet https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32350-manifestazione-davanti-al-parlamento-per-le-irregolarita-tolc-med-vet.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/economia/32350-manifestazione-davanti-al-parlamento-per-le-irregolarita-tolc-med-vet.html Con tre giorni di ritardo rispetto ai termini fissati dai giudici del Tar Lazio,  il Cisia, ha finalmente presentato la relazione di chiarimento in ordine al funzionamento del cosiddetto equalizzatore e alle altre problematiche che i giudici avevano richiesto lo scorso 25 ottobre durante la prima udienza. I giudici amministrativi hanno considerato fondate le motivazioni del  ricorso  depositato dallo studio legale Leone-Fell & C. che assiste oltre 3mila ricorrenti e, infatti,  hanno chiesto le dovute spiegazioni al Cisia per capire l’esatto funzionamento dei test come il «Numero dei quesiti componenti la banca dati; criteri e modalità di individuazione dei quesiti da sottoporre ai candidati nei vari turni della medesima sessione e nelle diverse sessioni; modalità di calcolo del punteggio equalizzato, a tal fine indicando gli effetti del meccanismo di equalizzazione sul punteggio del singolo quesito, in relazione a ciascun possibile esito (risposta esatta, errata o non data) e, per ciascuno di detti esiti, rispetto a diversi scenari di difficoltà del quesito, e prendendo altresì specifica posizione sugli esempi numerici dedotti a supporto delle censure mosse». La relazione sarà sottoposta a esperti che possano avvalorare  la tesi del ricorso e per sostenere questa battaglia il prossimo 9 gennaio, alle ore 11.00 davanti al Parlamento a Roma,  il Comitato #iononhoimbrogliato ha organizzato una manifestazione di sostegno alla battaglia contro le irregolarità del Tolc Med Vet 2023 in vista dell’udienza di merito del 10 gennaio che sarà discussa presso il Tar del Lazio e che, finalmente, metterà fine e farà luce su quanto è avvenuto. Ricordiamo che  tra aprile e luglio  la ripetizione dei quiz  ha portato alla creazione, da parte dei candidati e di diverse  scuole di preparazione, di una vera e propria banca dati contenente centinaia e centinaia di quiz poi diffusi e venduti  sul  web ad uso di chi non ha avuto nessuno scrupolo a utilizzarli fraudolentemente. Al termine delle prove i candidati non hanno potuto neanche visionare i propri elaborati e verificare la correttezza delle risposte date e i parametri utilizzati dall'amministrazione per la determinazione del punteggio equalizzato e, infine, i problemi con la formula dell’equalizzatore in quanto le domande non sono state poste allo stesso numero di persone e, pertanto, il coefficiente di equalizzazione ha falsato la graduatoria. A tutti questi quesiti deve rispondere la relazione del Cisia.  Fonte Rosella Presciuttini uff.Stampa         Wed, 06 Dec 2023 17:43:34 +0000 Economia Nasce Destra Sociale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32343-nasce-destra-sociale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32343-nasce-destra-sociale.html Il termine destra sociale rappresenta una dottrina che nell'ambito della destra coniuga la giustizia sociale con la tradizione, la gerarchia e l'organicità, il comunitarismo o il nazionalismo e le altre istanze tipiche della destra tradizionale europea, comprendendo il corporativismo, la socializzazione dell'economia e forme ibride del cosiddetto socialismo nazionale. Secondo Marcello Veneziani il comunitarismo è: “il senso del radicamento in un orizzonte sociale e culturale avvertito come orizzonte comune, plurale e significativo. Comunitario è chi assegna valore all'identità, alla provenienza, dunque all'origine; e alle vie che conducono alle radici, come le tradizioni. Comunitario è chi assegna valore al legame sociale, religioso, familiare, nazionale, che non vive come vincolo ma come risorsa. Comunitario è chi ritiene che ogni Io abbia un luogo originario o eletto, che avverte come patria. Il comunitario infine è colui che assegna importanza al comune sentire, ai riti, le usanze e i costumi di un popolo”. Nasce Destra Sociale  che viene da lontano, siamo quelli che dopo la nefasta  Nascita di Alleanza Nazionale, come sottolinea Paolo Maccari vice Presidente della nascita del nuovo soggetto politico, che  non hanno accettato la conseguente chiusura dell'MSI, ed immediatamente abbiamo fondato il Movimento  Sociale Fiamma Tricolore guidato dall'ex Segretario Nazionale dell' Msi l'on. Pino Rauti.  Con An nei primi anni abbiamo avuto diverse diatribe riguardanti il simbolo. Dopo alcuni anni alla guida della Segreteria Nazionale passava al Prof. Luca Romagnoli  che è diventato successivamente Europarlamentare. Dopo alcuni anni a seguito di diverse posizioni politiche all'interno del Movimento, continua Maccari subito dopo un Congresso che aveva di nuovo nominato Romagnoli  alla guida, una parte del Movimento si stacca portandosi con se la dicitura Fiamma Tricolore, la parte maggioritaria del Movimento sottolinea Paolo Maccari segui la corrente interna del Segretario Nazionale Romagnoli, quella di Destra Sociale con la quale per oltre 10 anni abbiamo svolto la nostra azione politica diventando Associazione  politica. Alcuni anni fa', con la nascita di Fratelli d'Italia, mi dice Paolo Maccari, nasceva il sogno di riunire tutte le realtà politiche presenti sulla  scena politica di destra. Anche Destra Sociale ha partecipato alla federazione con Fratelli d'Italia. Dopo diverse delusioni e promesse non mantenute da parte di fratelli d'Italia Luca Romagnoli decide di interrompere il discorso Destra Sociale. Ecco allora che alcuni Dirigenti Nazionali si sono fatti avanti e preso in mano  le redini dell'assicurazione tornando immediatamente sulla scena politica italiana, non più Federati con Fratelli d'Italia. Dopo il necessario  avvicendamento delle cariche interne, sottolinea Paolo Maccari al Corriere del Sud, l'Ass.pol. Destra Sociale riprende la sua azione politica, non più Federata a Fratelli d'Italia. Un cambio di passo che si è reso necessario in virtù delle tante e volute "dimenticanze" verso questa Comunità Militante, per non parlare inoltre della deriva centrista ancora in atto. Una svolta voluta dalla Militanza per riportare sullo scenario della Destra politica italiana  tematiche,  azioni e progetti, per noi assolutamente fondamentali. Chi è SOCIALE  mi dice il vice Presidente non può condividere solo politiche conservatrici. Per noi Stato,Tradizione, Identità, non sono belle parole per fare scena , sono la base della nostra azione politica, fondamentale  per tornare nuovamente  ad essere quel faro politico che emana le chiare luci della politica Sociale di destra. Noi Possiamo, perché abbiamo una sola storia, una sola identità chiara e cristallina. Siano gente leale, coerente, che praticano con impegno e passione quei  ideali che da sempre sono la nostra vita politica fatta di sana Militanza. Come qualcuno già ha potuto notare abbiamo provveduto a cambiare il simbolo, motivo precauzionale, non volevamo incappare in eventuali ricorsi da parte della Fondazione AN, attuali padroni del simbolo della fiamma oppure da parte degli attuali affittuari, qualora ci venisse in mente di salire gli scalini del Viminale. Sarà possibile nel prossimo futuro effettuare accordi ed alleanze elettorali con altre formazioni politiche ? Solamente se costoro, verso di NOI, non ci vengono a chiedere l'analisi del nostro chiarissimo DNA. Ringrazio Paolo Maccari che ci ha scelto per presentare i nuovo soggetto politico di Destra Sociale  Fonte :  V. Pres. D.S. Paolo MACCARi e il Pres. D.S. Sergio ARDUINI         Mon, 04 Dec 2023 17:21:31 +0000 Roma Celebrati i cento anni dalla nascita della Kallas https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32342-celebrati-i-cento-anni-dalla-nascita-della-kallas.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32342-celebrati-i-cento-anni-dalla-nascita-della-kallas.html La comunita Ellenica di Roma e Lazio e il Presidente Akis Spanakis, hanno organizzato una bellissima serata al ristorante Greco Tanagra, una serata piena di musica ed emozioni! Dedicata alla nostra Divina Maria Callas, che sono 100 anni dalla sua nascita 1923-2023 Ho sentito in una maniera Stupenda  Carmen, Tosca, La Bohème, Norma, la Traviata cantate dalla soprano Cinzia Forte, e la mezzosoprano Anna Pennisi , accompagnate dal bravissimo pianista Catello Milo! Grazie mille e tanti applausi che gli merita, al Presidente della Comunità Ellenica, l'amico Akis Spanakis perché ha organizzato una serata perfetta in tutti i dettagli al suo bellissimo ristorante Tanagra! E oggi in occasione del Centenario della nascita di Maria Callas, l'Ambasciata della Repubblica Ellenica in Italia e il Teatro dell'Opera di Roma hanno  organizzato ad un recital del soprano Myrtò Papatanasiu con il pianista Ioannis Tsanakaliotis  presso il Teatro dell'Opera di Roma. Anna Pennisi  mezzosoprano “Avevo due, tre anni, quando ha iniziato ad appassionarmi il canto”, ma più che di passione – per il mezzosoprano Anna Pennisi – si tratta di un amore. Un amore vero, fatto di sacrifici e di rinunce, ma che ad oggi l’ha portata ad essere conosciuta e ricercata in tutto il mondo. Anna nasce ad Acireale, da due genitori insegnanti, severi ma che allo stesso tempo, hanno poi compreso che la loro piccola di casa, non poteva far altro che diventare quello che è oggi: un mezzosoprano internazionale. La nostra intervista si è rivelata una vera e propria chiacchierata, fatta di flashback, racconti, tra un salto nel passato e un occhio al futuro. Ma chi è Anna Pennisi? Dopo gli studi al Magistrale, una sera d’estate, un documentario su Maria Callas fu la folgorazione. Anna decide di intraprendere la carriera solistica studiando per il diploma di canto e acquisendo delle competenze anche teatrali. Due anni dopo, la prima esperienza da corista in cui prende confidenza con il palco. A 23 anni il viaggio dalla Sicilia le costerà il debutto da solista, con l’opera siciliana di Giovanni Verga “Cavalleria Rusticana”, al teatro Sociale di Mantova, nel ruolo di Lola. Qualche anno dopo, il volo nella capitale francese segnerà la svolta decisiva nel panorama internazionale con l’ingresso all’Accademia di Parigi. Al teatro Massimo, nel concerto dedicato a Rossini, canterà con l’orchestra del Conservatorio e il collega Calogero Palermo sulle note delle ouvertures de “La gazza ladra”, “L’Italiana in Algeri” e “Il Barbiere di Siviglia” per poi passare all’Introduzione e il Tema con Variazioni per clarinetto e orchestra de “La danza” dalle Soirées musicales e ancora “Oh patria… di tanti palpiti”, recitativo e cavatina dal Tancredi e “Cruda Sorte” dall’Italiana nell’interpretazione di Anna Pennisi. Da corista a solista, per Anna, il passo è stato breve. “Non ce la facevo a stare in mezzo ad una massa di persone. Fremevo. La mia voce non la sentiva nessuno”. Nel 2005, quindi, Anna si sposta a Roma e va a studiare con il  mezzosoprano Bruna Baglioni e ancora a Torino e altrove. “Volevo avere sempre più una consapevolezza maggiore di quello che accadeva nel mio corpo”. C’è da dire che una delle cose più particolari di un cantante lirico è il fatto che il loro strumento è il corpo. Ed è proprio per questo che il corpo di un cantante lirico deve essere “perfetto”. Importante è anche studiare. “Tutta la vita, tutta la carriera è studio. Non si smette mai di studiare”. Da solista debutta con “Cavalleria Rusticana” al Teatro Sociale di Mantova nel 2008 nel ruolo di Lola. Il debutto arriva, dunque, con una delle poche opere liriche siciliane ma, la svolta vera e propria, arriva nel 2011 grazie ad un concorso per entrare all’Accademia di Parigi. La preparazione a questo concorso, arriva grazie ad un maestro d’orchestra, a Roma. Anna vince e dà una svolta alla propria vita. Lì arriva il trasferimento a Parigi, in quella che il mezzosoprano definisce “casa mia”. Nel 2011 “ho fatto valere la mia voce”. Diverse sono le opere registrate dalla RAI e poi diffuse nei vari cinema italiani, in Sicilia, purtroppo, nessuno ha mai aderito e questo non significa che qui non ci sia la cultura lirica.Il lavoro di un mezzosoprano nasconde dietro sacrifici immani tra mesi di lavoro, spostamenti continui, cambio di ruoli e tanto altro. Un discorso tanto ampio che è impossibile spiegarvi tutto qui e tutto oggi.  Cinzia Forte, napoletana di nascita e romana di adozione, inizia gli studi musicali all'età di 5 anni sotto la guida del padre. Prosegue gli studi al Conservatorio e, contemporaneamente agli studi classici si diploma in Pianoforte e Canto Lirico. Vince numerosi concorsi internazionali tra cui il "Giacomo Lauri Volpi" di Latina e l' "A. Belli" di Spoleto. Dopo il debutto avvenuto al Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto viene invitata dai più prestigiosi Teatri e istituzioni concertistiche internazionali tra cui il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Massimo di Palermo, il Teatro Regio di Torino, il Teatro dell'Opera di Roma, il Teatro Comunale di Bologna, l'Auditorium di S. Cecilia di Roma, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Teatro Luciano Pavarotti di Modena, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro Verdi di Trieste, il Teatro Regio di Parma, il Covent Garden di Londra (The Royal Opera House), il Royal Concertgebouw e la Nederlandse Opera di Amsterdam, il Teatro Liceu de Barcelona, il Teatro de La Maestranza di Siviglia, l'Opernhaus di Zurigo, la New National Theatre di Tokyo, il Théâtre des Champs Elisée di Parigi, il Teatro Nacional de Sao Carlos di Lisbona, Deutche Oper Berlin, l’Opéra Royal de Wallonie di Liegi, il Deutsche Oper di Berlino e il Teatro Real di Madrid. Soprano lirico di agilità, applaudita nelle opere di Belcanto e particolarmente apprezzata per le sue interpretazioni di Violetta ne La Traviata della Contessa d'Almaviva ne Le Nozze di Figaro, di Desdemona in Otello e di Anna Bolena. Il suo repertorio che conta oltre 90 ruoli debuttati, comprende, tra gli altri titoli, opere di Mozart (Le nozze di Figaro - Susanna, Contessa; Die Zauberflöte - Pamina; Così fan tutte - Despina) Bellini (La Sonnambula), Donizetti (Lucia di Lammermoor, Don Pasquale, L’elisir d’amore, Anna Bolena) Rossini (Le Comte Ory, Il viaggio a Reims, La gazzetta, La gazza ladra, Il turco in Italia, Tancredi), Verdi (La traviata, Otello, Rigoletto, Un ballo in maschera) e opere francesi quali Manon e Roméo et Juliette. Collabora con direttori d’orchestra di fama internazionale tra cui Claudio Abbado, Paolo Arrivabeni, Maurizio Benini, Giampaolo Bisanti, Elio Boncompagni, Bruno Campanella, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung, Jesus Lopez-Cobos, James Feddeck, Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, René Jacobs, Fabio Luisi, Michele Mariotti, Stefano Montanari, Donato Renzetti e Jeffrey Tate e registi quali Arnaud Bernard, Roberto De Simone, Willy Decker, Dario Fo, Michael Hampe, Mario Martone, Jonathan Miller, Ferzan Ozpetek, Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi, Emilio Sagi, Jérôme Savary, Graham Vick, Franco Zeffirelli. Nelle passate stagioni si è esibita con successo ne La Traviata (Violetta) al Teatro Massimo di Palermo, alla Palm Beach Lyric Opera, al Teatro dell'Opera di Roma diretta da Gelmetti con la regia di Zeffirelli, al Teatro San Carlo di Napoli con la Regia di Ozpetek e al Teatro Comunale di Bologna sotto la direzione di M. Mariotti, Falstaff (Nannetta) al Teatro Comunale di Bologna, Carmen (Micaela) al Teatro San Carlo di Napoli e all'Arena di Verona, La fille du régiment (Marie) di nuovo a Roma e a Bologna, Don Giovanni (Donna Anna) ad Oviedo, Lucia di Lammermoor ad Amsterdam e alla Fenice di Venezia, Orfeo all’inferno (Euridice) al Teatro Lirico di Cagliari, Le nozze di Figaro (Susanna), Rigoletto (Gilda), Ilia in Idomeneo al Teatro Real di Madrid, Rigoletto (Gilda) a Charleroi, Glauce in Medée al Teatro Regio di Torino, L'elisir d’amore (Adina) al Teatro Filarmonico di Verona e alla Fenice di Venezia, La vedova allegra (Valencienne) al Teatro San Carlo di Napoli, teatro con il quale è stata poi protagonista di una importante tournè in Cile, riscuotendo un enorme successo di pubblico e critica. Particolarmente interessante la collaborazione con L'Opéra Royal de Wallonie di Liegi dove Cinzia Forte è stata applaudita per le sue interpretazioni de Il matrimonio segreto (Carolina), La gazza ladra (Ninetta Villabella), Rigoletto (Gilda), Traviata (Violetta - e di cui è stato realizzato un Dvd edito dalla Dynamic) e dove ha anche debuttato il ruolo della Contessa d'Almaviva ne Le Nozze di Figaro. Al Maggio Musicale Fiorentino ha cantato il ruolo di Aphrodite nella prima esecuzione italiana della Phaedra di Henze, teatro nel quale è poi tornata come Norina nel Don Pasquale. Di grande successo la sua Violetta ne la Traviata andata in scena alla New Israeli Opera di Tel Aviv nella produzione nata a Liegi e il suo recital rossiniano con I Virtuosi Italiani a Città di Castello. Cinzia Forte è stata applauditissima Anna Bolena a Trieste e ha ricevuto il plauso di pubblico e critica come Desdemona in Otello al Teatro Lirico di Cagliari. Sul versante sinfonico è stata protagonista ne La missa solemnis con L’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Gianluigi Gelmetti a Palermo e del Requiem di Mozart al Teatro Filarmonico di Verona. E' tornata sul palco del Teatro Comunale di Bologna interpretando una deliziosa Susanna ne Le nozze di Figaro nella produzione firmata da Mario Martone e diretta da Michele Mariotti e Violetta nella Traviata opera che ha interpretato anche per l'inaugurazione del cartellone del Teatro San Carlo, sempre diretta da Mariotti con la regia di Ferzan Ozpetek. Maria Callas nacque il 2 dicembre 1923. E, proprio in concomitanza del centenario dalla sua nascita, a maggior ragione ci si accorge di quanto sia ancora vivo il ricordo di un'icona del canto lirico che ha segnato per sempre l'immaginario di mezzo mondo. Talento formidabile, ma anche personalità vulcanica e poco facilmente imbrigliabile, la soprano greca nata negli Stati Uniti è passata alla storia per il suo bel canto, che ha ben illustrato in opere di Donizetti, Bellini, Rossini, ma anche Verdi, Puccini e Wagner. Dopo aver cantato nei maggiori teatri degli Stati Uniti e d'Italia, nel 1951 debuttò alla Scala di Milano, che divenne la sua casa per quasi un decennio. Accanto alla sua carriera ci furono parecchi scandali e avvenimenti tempestosi, ma anche una sublime performance nel film Medea di Pier Paolo Pasolini. Morta precocemente nel 1977, ormai ritiratosi a Parigi, il ricordo delle sue esibizioni, ma anche del suo fascino e del suo temperamento, l'hanno consegnata alla storia come una diva assoluta e indimenticabile, avvolta da leggende e curiosità che ricordiamo anche qui. il matrimonio con l'armatore greco Aristotele Onassis fu sicuramente la pagina più intensa e burrascosa dell'ultima parte della sua vita, tanto che molti sostengono che Callas morì a soli 53 anni il 16 settembre 1977, proprio per il dolore della separazione da lui. Lo conobbe nel 1957, mentre era ancora sposata con l'imprenditore Giovanni Battista Meneghini; quando la loro liason suscitò eccessivo scalpore sulla stampa, nel 1959 lasciò il marito per vivere con Onassis (rinunciò anche alla cittadinanza americana per accelerare le pratiche di divorzio). Alcuni osservarono che quel matrimonio fu una salvezza da una carriera ormai velocemente in declino, ma pochi dubitano che quello di Callas non fosse un amore potentissimo. Uno dei suoi biografi, Nicholas Gage, sostiene che i due ebbero un figlio morto poco dopo la nascita, nel marzo 1960, ma non ci sono documenti a provarlo. Altre voci vogliono che, dopo la fine della loro relazione nel 1968 perché Onassis le aveva preferito Jacqueline Kennedy, i due avessero continuato a frequentarsi in segreto a Parigi. Nonostante tutto, fu proprio quel cuore spezzato ad accelerare la triste fine. Fonte Tanagra / e biografie delle due soprano     Mon, 04 Dec 2023 17:18:45 +0000 Moda e spettacolo È mottolese il campione nazionale di cioccolateria https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32335-e-mottolese-il-campione-nazionale-di-cioccolateria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32335-e-mottolese-il-campione-nazionale-di-cioccolateria.html È salito sul gradino più alto del podio: con i suoi 27 anni, il mottolese Gianluca Trisolini è campione nazionale di cioccolateria nel concorso Belcolade Award 2023. È arrivato primo, dopo un percorso durato circa 6 mesi con decine e decine di concorrenti da tutta Italia. E il giovane pasticcere è stato in grado di conquistare la giuria con una ricetta davvero preziosa: cioccolato e attaccamento al territorio. Perché l’opera che ha realizzato - e che gli è valsa il prestigioso premio - è un una scultura di oltre un metro, un inno d’amore per Taranto e la Puglia abbinato al tema della sostenibilità. «Sono ancora incredulo. Nel nostro ambito, è tra i concorsi più importanti nel mondo della cioccolateria e pasticceria a livello nazionale. È stata un’esperienza fantastica, professionalmente stimolante e umanamente ricca di scambi. Ringrazio la giuria e gli organizzatori del concorso per questa grande opportunità. Il livello dei partecipanti era altissimo, con prove complesse. All’inizio la mia iscrizione è nata quasi per gioco, poi è stato un crescendo che mi ha portato a crederci sempre di più. Sino al traguardo. E adesso l’emozione è davvero tanta». La finale, a Milano, ha previsto tre prove: la realizzazione di una pralina a basso contenuto di zuccheri, di uno snack senza glutine e di una vera e propria scultura di cioccolato. Gianluca Trisolini ha ideato un progetto con focus Taranto, in rapporto al tema della sostenibilità richiesto da concorso. «Ho scelto di parlare della mia terra, creando una tartaruga in cioccolata posata sulle onde del mare, tra vari zampilli. Ho subito immaginato la tartaruga Caretta Caretta, animale a rischio estinzione che, nei nostri mari, trova un habitat ideale. E poi ho realizzato anche delle pale eoliche, simbolo di energia rinnovabile, e una dalia per sollecitare l’attenzione sul cambiamento climatico che riguarda la natura sotto molteplici aspetti». Un lavoro di straordinaria abilità che, ancora una volta, ha dimostrato il forte legame di questo ragazzo con le sue origini. Del resto, il suo attaccamento lo aveva già dimostrato con il “Mottolozzo”, dolce della tradizione italiana adattato nel nome e nel gusto alla città di Mottola – dove ha sede la sua pasticceria - composto da brioche e gelato artigianali e panna montata. Già premiato come miglior gelatiere emergente nazionale, giovane imprenditore del sud Italia, Gianluca Trisolini ha alle sue spalle anche una formazione in cake design e lavorazione del cioccolato. Adesso è anche neo campione d’Italia nel mondo della cioccolateria. In parallelo, coltiva la passione per la musica: è maestro di violino, diplomato al conservatorio Piccinni di Bari. A decretare i vincitori di Belcolade Award, una giuria di altissimo livello. A cominciare dal presidente, il Maestro Davide Malizia, campione mondiale di pasticceria e allenatore della Nazionale italiana di pasticceria che tra i suoi riconoscimenti vanta il Sucre d’or come miglior artista al mondo dello zucchero, la Stella del World Pastry Star, il premio Migliori Pasticceri del mondo by Iginio Massari e la pergamena nel Leone d’oro di Venezia per meriti professionali. Altri giurati: Francesco Elmi, Emanuele Valsecchi, Rocco Scutellà, Marco De Vivo, Luca Mannori (campione del mondo di pasticceria), Thierry Bamas (tra i suoi titoli, anche quello di Meilluer Ouvrier de France Pâtissier nel 2011). Thu, 30 Nov 2023 10:44:07 +0000 Taranto Potenza: Gli arcieri club lido lasciano il segno https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32333-potenza-gli-arcieri-club-lido-lasciano-il-segno.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32333-potenza-gli-arcieri-club-lido-lasciano-il-segno.html Ottima prestazione per il team del quartiere lido di Catanzaro alla manifestazione sportiva della città di Potenza, quattro i podi conquistati. Nella location del centro sportivo Caizzo di Potenza, organizzata dalla società sportiva Arcieri Lucani Potenza del  presidente Scuccimarra, sotto la perfetta guida di Luciano Spera e Nicola Taddei, domenica 26 novembre si è svolta una manifestazione sportiva di tiro con l’arco, valevole per le qualifiche ai prossimi campionati indoor di Pordenone del febbraio 2024. La società del quartiere Lido di Catanzaro, gli Arcieri Club Lido, partecipano all’evento con il settore giovanile gestito dal tecnico Demasi Pasquale, il quale con impegno e dedizione si concentra sull’intero settore dando consigli preziosi in materia di tecnica sportiva e approccio alle competizioni. I risultati ottenuti danno conferma della qualità sportiva dell’intero settore, infatti i giovani atleti conquistano quattro medaglie in totale, tre di oro e una di argento. Nell’olimpico juniores maschile Francesco Poerio Piterà Segna 583 punti con uno score nella seconda parte di gara di 297 punti su 300, Oro per Anastasia Poerio Piterà nel compound Juniores Femminile con un totale a fine gara di 560 punti, un altro oro va Fabio Ludovica che è in netto miglioramento e crescita sportiva, così come la seconda classificata (medaglia di Argento) Falcone Samanta che pur essendo della la casse giovanissima gareggia tra i ragazzi. Un grande ringraziamento va da parte della società ai genitori che accompagnano i ragazzi nella trasferte,  Maria Garcea e Gulia Sabrina, che allietano i viaggi dei ragazzi e sono di prezioso aiuto per il team societario. Un grazie per l’ottima accoglienza, il mister Demasi Paquale, lo riserva a Luciano Spera e Nicola Taddei, ottimi padroni di casa che accolgono i ragazzi della nostra società con calore e amicizia, facendoli sentire come se fossero a casa. Ora, continua il Mister Demasi ci concentriamo per i prossimi impegni sportivi per la stagione indoor ancora in corso.  Thu, 30 Nov 2023 10:35:27 +0000 Sport Azienda trapanese premiata in Europa per i suoi vini https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/32332-azienda-trapanese-premiata-in-europa-per-i-suoi-vini.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/32332-azienda-trapanese-premiata-in-europa-per-i-suoi-vini.html       Un oro e due argenti. Lo Zibibbo, il Nero d’Avola e lo Chardonnay di “Colomba Bianca-Biocantine di Sicilia” tra i migliori vini secondo la “International Bulk Wine Competition”.  La Fiera internazionale di Amsterdam ha premiato i migliori vini del 2023 nel segmento “sfusi”, che quantitativamente rappresenta quasi un terzo del mercato globale, di cui l’Italia è il secondo esportatore nella classifica mondiale, solo dopo la Spagna. Il presidente dell’azienda siciliana Leonardo Taschetta ha ricevuto il premio rappresentando un team, composto da enologi, agronomi e consulenti, che da anni opera per far crescere il brand Colomba Bianca in Italia e all’estero.    Medaglia d’oro per lo Zibibbo, «prodotto nelle zone collinari che vanno da Marsala verso le montagne di Salemi - spiega l’enologo dell’azienda Mattia Filippi – custodisce il carattere delle uve maturate grazie al clima mediterraneo litorale e a quello collinare e montuoso di Salemi, dunque composto da terreni a medio impasto sabbiosi, dove lo zibibbo si esprime al meglio dal punto di vista aromatico».  Medaglia d’argento per il Nero d’Avola, «espressione dell’entroterra della provincia di Trapani, da Marsala fino a Castelvetrano - ha aggiunto Filippi – solo qui i terreni argillosi incidono distintivamente sul Nero d’Avola, per ottenere vini con riconoscibile profondità che profumano di ciliegia e fragola».  Medaglia d’argento per lo Chardonnay «che offre al palato la leggiadria delle zone collinari dei Comuni di Vita, Salemi e ancora Calatafimi e Segesta - ha concluso l’enologo di Colomba Bianca – lascia percepire la finezza e i pregi delle uve raccolte nel cuore della provincia di Trapani, nella zona con ricca presenza di calcare e gesso. Dunque lo Chardonnay assume un profilo verticale e acquisisce grande sapidità».  «I premi di respiro europeo rappresentano un grande risultato per noi - ha affermato il presidente Taschetta, presente in fiera con l’enologo Francesco Asaro (in foto) - arrivano a coronamento di un percorso lungimirante intrapreso dalla nostra azienda con un team composto da agronomi, diretti dal nostro Filippo Paladino e dagli enologi. Questi riconoscimenti ci riempiono d’orgoglio e premiano gli sforzi profusi dai nostri piccoli viticoltori locali, sono loro da sempre il cuore pulsante della nostra esperienza produttiva».   L’ennesimo risultato di caratura internazionale per Colomba Bianca, come sottolineato dal direttore vendite e sviluppo commerciale dell’azienda Giuseppe Gambino: «Al podio siamo arrivati partendo dalla vigna e percorrendo ogni fase di vinificazione con innovazione, impegno e passione. La Fiera internazionale di Amsterdam dedica grande attenzione ai produttori di vini sfusi, dunque è più orientata a valorizzare le produzioni delle cooperative. Per noi ricevere un oro e due argenti è la conferma di un grande lavoro fatto negli anni. Curato dai nostri agronomi, passo dopo passo: dalla potatura alla vendemmia, dalla trasformazione delle nostre uve in vino, all’imbottigliamento. Vogliamo guidare solo progetti di qualità per puntare ad obiettivi di prestigio». «Da un lato i premi riconoscono l’impegno che è stato profuso lungo la filiera - ha concluso Taschetta - inoltre conferma che la nostra Cantina si sta evolvendo con vini di pregio, adesso riconosciuti a livello internazionale. Continueremo a lavorare bene con sguardo attento sui vitigni autoctoni e sui mercati internazionali».  Thu, 30 Nov 2023 10:31:42 +0000 Trapani Conclusa la terza edizione Festival dei Circoli del Cinema https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32329-conclusa-la-terza-edizione-festival-dei-circoli-del-cinema.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32329-conclusa-la-terza-edizione-festival-dei-circoli-del-cinema.html  Si è conclusa la terza edizione del Festival dei Circoli del Cinema che si è svolta al Cinema Lux di Messina.  La manifestazione, che ha riunito tutti i membri della Federazione Italiana dei Circoli del Cinema con sede in Sicilia, ha ospitato il Congresso regionale FICC Sicilia, dedicato a nuove prospettive di Media Education e alle opportunità offerte dal Piano Nazionale Cinema per la Scuola.  Al termine dell’assemblea è stato nominato nuovo segretario regionale Francesco Torre (Ass. Arknoah), che succede a Nino Genovese (Cineforum Orione), confermando, quindi, la presenza della segreteria regionale a Messina. Il nuovo esecutivo regionale sarà altresì composto da Angela Paratore (Cineforum Orione), Elio Cassarino (Stella Maris – Gela), Sebastiano Favitta (Movimento Continuo – Caltagirone), Gino Interi (Albatros – Chiaramonte Gulfi), Laura Mancuso Prizzitano (Uscita di sicurezza - Nicosia), Tiziana Spadaro (Cineclub 262), Franco Pace (Groucho Marx - Comiso).  Particolarmente significativa, tra i tanti eventi presentati nell’ambito del festival, la serata dedicata al tema del contrasto alla violenza di genere e, in particolare, alla memoria di Omayma Benghaloum, con la prima proiezione cittadina del cortometraggio “Omayma”, prodotto dall’Associazione Arknoah per la regia di Fabio Schifilliti. Questo evento, svoltosi in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha registrato un grandissimo successo da parte del pubblico messinese, che ha affollato tutte le repliche previste nel corso della serata e tributando calorosi applausi al termine delle proiezioni.  I partecipanti del Congresso hanno anche approvato il seguente documento politico da porre all’attenzione dei media, delle istituzioni e di tutti i cinecircoli d’Italia:  Oltre al finanziamento pubblico annuale previsto dalla Legge su cinema e audiovisivo per tutto l’associazionismo culturale cinematografico, l’occasione offerta dai due ministeri MiC e MIM tramite i bandi del Piano Nazionale Cinema per la Scuola rappresenta senza dubbio un imperdibile momento di sviluppo delle politiche di promozione e diffusione della cultura cinematografica e per la creazione di nuovo pubblico, che rivitalizza l’associazionismo cinematografico e consente ai cinecircoli di avere un ruolo attivo e legittimato sul piano nazionale e territoriale come partner privilegiato per l’importante funzione di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico e difesa dei diritti del pubblico e del cinema di qualità. Tanti anche a livello regionale i cinecircoli coinvolti nella terza edizione del Piano Nazionale Cinema Scuola in collaborazione con scuole di ogni ordine e grado e in progetti che hanno registrato larga partecipazione e il raggiungimento degli obiettivi costitutivi del bando ministeriale. Tuttavia, sono numerose le preoccupazioni che riguardano il proseguimento di questo percorso culturale a proposito del raggiungimento del traguardo di un proficuo ed ordinario rapporto di collaborazione tra cinecircoli, sale cinematografiche, professioni specialistiche del cinema e istituzioni scolastiche. L’assenza di adeguata valorizzazione del ruolo degli operatori di educazione visiva a scuola, opportunamente formati dal Ministero e in prima linea nelle attività fin qui realizzate, come pure il mancato rinnovo di meccanismi che incentivino gli istituti scolastici ad avvalersi di operatori culturali provenienti dal mondo dell’associazionismo cinematografico e di sale cinematografiche come luoghi deputati alla proiezione cinematografica, lasciano forti dubbi sulla possibilità che le future progettazioni possano adempiere agli obiettivi iniziali. Il Centro regionale FICC – SICILIA è fermamente  convinto che gli istituti scolastici debbano continuare a giovarsi di competenze esterne radicate nei territori di appartenenza, mantenendo un proficuo rapporto di collaborazione con i cinecircoli, le sale cinematografiche e i professionisti del cinema, affinché il Piano Nazionale Cinema Scuola continui a rappresentare quella possibilità di creazione di reti di sviluppo sociale e culturale allargati e di difesa della specificità dei percorsi didattici di Media Education e Film Literacy che solo una convergenza pubblico-privato e la presenza di professionalità esterne possono garantire.  Con l’intento di valorizzare il ruolo dell’associazionismo culturale e cinematografico e in difesa del pubblico, al fine di garantire maggiori opportunità per la visione di film di qualità e di filiere culturali non commerciali, Il Centro Regionale FICC – SICILIA propone anche l’avvio di un percorso di dialogo con istituzioni regionali e locali al fine di garantire un adeguato riconoscimento del ruolo dei cinecircoli anche tramite appositi strumenti legislativi (per esempio tramite modifica della vigente normativa riguardante il cinema) per la tutela dell’enorme pubblico che l’associazionismo rappresenta, soprattutto in territori privi di presidi culturali e di sale cinematografiche. Più concretamente, si propone l’organizzazione di un momento di confronto tra l’Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo e le associazioni cinematografiche regionali, e in questo senso si recepisce la necessità di una maggiore collaborazione tra le diverse federazioni nazionali e regionali di settore, auspicando la convergenza di strategie comuni e di politiche attive consorziate, anche al fine di rafforzare il ruolo complessivo degli enti di diffusione per la cultura cinematografica nei singoli territori e presso gli interlocutori istituzionali nazionali e regionali.  Fondamentale risulterà a questo proposito un lavoro di ricognizione delle reti associative consolidate nei territori, per comprendere numeri e target dei pubblici rappresentati e valore complessivo dell’intervento sociale e culturale svolto nei territori di riferimento, e per questo si conferisce incarico ai cinecircoli Arknoah di Messina e Cineclub 262 di Modica di provvedere ad effettuare un lavoro di ricerca che possa approfondire e aggiornare i dati della rappresentanza e l’elenco delle attività svolte.  Al fine di migliorare il dialogo tra i vari circoli che fanno riferimento al Centro Regionale FICC – Sicilia e per incoraggiare lo sviluppo di nuovi percorsi associativi, si propone infine per il prossimo biennio di aumentare le occasioni di dialogo e confronto anche con l’ausilio di strumenti digitali (per esempio tramite l’organizzazione di riunioni online), e si programma anche la creazione di adeguati strumenti di comunicazione e aggiornamento delle attività (come un sito internet e pagine social) con la prospettiva futura di avere un ufficio stampa che possa comunicare all’esterno le attività del centro regionale. Allo stesso tempo, si propone di valutare l’ipotesi di offrire ai circoli aderenti alla FICC – SICILIA e a quelli di nuova istituzione una serie di servizi quali ausilio alle procedure di creazione dei documenti costitutivi tramite attività di tutoraggio, creazione e manutenzione sito internet e pagina social, comunicazione, grafica, consulenza per licenze, programmazione e scelta titoli, noleggi film e pratiche Siae, dietro corresponsione di una quota annuale o richiedendo al Centro Nazionale FICC un contributo per il rimborso per le spese che tali servizi potranno richiedere. Thu, 30 Nov 2023 10:17:52 +0000 Messina Rizzo e Alemanno contro il sistema e in campo per l''Indipendenza' https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32319-rizzo-e-alemanno-contro-il-sistema-e-in-campo-per-l-indipendenza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32319-rizzo-e-alemanno-contro-il-sistema-e-in-campo-per-l-indipendenza.html Una alleanza per 'l'Indipendenza' nel nome della Costituzione "dove c'è anche traccia di Giovanni Gentile". Una alleanza "che non può che portarci a vincere". Gianni Alemanno scommette sul futuro del suo nuovo movimento -'Indipendenza' appunto il nome scelto- che sottoscrive a Roma l'intesa con l'ex  comunista Marco Rizzo. Formazione nuova di cui l'ex sindaco di Roma, ha svelato ieri simbolo (con fiocco tricolore) e programma e che potrebbe essere già in campo alle prossime europee. Un raggruppamento 'multipolare' che vede insieme ex di An, come Fabio Granata e Marcello Taglialatela, l'ex Casapound Simone Di Stefano, Massimo Arlechino, anche lui ex An e ideatore del simbolo. E personaggi appunto come Rizzo e Francesco Toscano, del gruppo di 'Democrazia sovrana e popolare'. Converge anche Cateno De Luca, sindaco di Taormina, presente in sala e tra gli intervenuti. Non manca un ex leghista come il veneto Vito Comencini, che promette il suo appoggio per le battaglie "identitarie". L'ex rifondazione comunista scandisce il programma: "Vogliamo un'Italia indipendente che non faccia parte della Nato e dell'Ue, che non sia sotto la dittatura dell'euro". Critiche al premier arrivano anche dall'ex leghista veneto, Vito Comencini. Il percorso è iniziato mesi fa: si è partiti dal comitato 'Fermare la Guerra' - che, ispirato dalle parole di Papa Francesco, chiedeva la risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina -, per arrivare al 'Forum dell’Indipendenza Italiana'. Alemanno è stato portavoce di entrambi e oggi si propone come ariete del nascente movimento che però sarà incentrato soprattutto sul "Noi". Un partito che andrà oltre destra e sinistra e che cercherà di parlare anche con il mondo del dissenso attirato da alcuni temi. Tra questi spiccano sicuramente il rifiuto dell'europeismo sfrenato e, soprattutto, dell'atlantismo e dell'iper atlantismo. "Uno dei 5 pilastri su cui si fondano i principi del nostro nostro movimento è la Dottrina sociale Cattolica", ricorda parlando con l'AGI Alemanno che non nasconde di essere stato ispirato più volte dalle parole di Papa Francesco sul mondo multipolare. Non sarà un partito cattolico in senso stretto, ma un movimento che guarderà con grande interesse al mondo dei credenti e avrà, tra i fari, la Dottrina sociale della Chiesa. Unirà alcune battaglie identitarie a difesa della famiglia tradizionale, della vita e contro l'aborto alla lotta per il diritto delle classi più svantaggiate e di una borghesia ormai schiacciata dalla grande finanza industriale e dalle multinazionali. Valori di destra dunque, ma idee di sinistra (citazione by Diego Fusaro, controverso filosofo torinese). La nuova creatura politica di Gianni Alemanno è pronta ad esordire (non si sa ancora se già alle elezioni europee del giugno 2024) e a stupire (l'obiettivo non dichiarato è superare l'asticella del 4%). Si chiamerà 'Movimento dell'Indipendenza Italiana' e, a farne parte, oltre all'ex sindaco di Roma ed ex ministro dell'Agricoltura, ci saranno, tra gli altri, l'ex CasaPound Simone Di Stefano; Massimo Arlechino, già ideatore del simbolo di Alleanza Nazionale, gli ex An Fabio Granata e Marcello Taglialatela e Nicola Colosimo, portavoce dei giovani di 'Magnitudo'. "L’Italia, per posizionarsi in un mondo multipolare, deve rilanciare il proprio rapporto con i paesi Brics Plus, sviluppando progetti di cooperazione economica, finanziaria e culturale, nel quadro di un positivo e rispettoso rapporto tra Occidente e Oriente, e cercando di coinvolgere le altre Nazioni europee in questi progetti con il 'Sud globale' che è uno spazio abitato da 6.4 miliardi di persone e che rappresenta un grande mercato potenziale per il nostro paese", si legge ancora nel documento. E, per fare questo, "bisogna mettere da parte ogni retorica sulla 'superiorità della civiltà occidentale' e sul 'pericolo delle autocrazie'". "Oggi nasce un nuovo movimento che ne mette insieme tanti. Così come sono tantissimi i temi e le proposte che faremo: dalla risposta alle emergenze del sociale, a quelle sanitarie e ai vaccini", conclude Di Stefano. E proprio ai vaccini e soprattutto a Big Pharma è dedicata la quinta e ultima parte del programma. "Le multinazionali del farmaco, Big Pharma, stanno costruendo la dittatura sanitaria - si legge -, cominciata con le campagne vaccinali per il Covid e oggi proiettata a conferire ad una Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) privatizzata il controllo della sanità mondiale e della salute di ognuno di noi e delle nostre famiglie".  "Non condivido il sarcasmo e il corale disprezzo manifestato in questi giorni verso Gianni Alemanno e Marco Rizzo e la loro presunta alleanza "rosso bruna", come è stata definita dai media allo scopo di screditare in partenza. Lo dico oggi in occasione del Forum per l’indipendenza italiana che ha indetto Alemanno a Roma, a cui parteciperà Rizzo. Conosco Alemanno da svariati anni e ho simpatia per Rizzo; condivido molte delle loro critiche al mainstream e all’establishment, al capitalismo globale, alla politica estera e alla politica sottomessa. Le loro idee sono tutt’altro che isolate, stravaganti o marginali; esprimono anzi un diffuso sentire e un più diffuso scontento, a partire dall’inevitabile delusione nei confronti dei governi che hanno guidato e guidano l’Italia da alcuni anni. Il caso Olanda o Argentina dovrebbe indurre a chiedersi come mai vincono spesso i leader e i movimenti più ostracizzati e screditati dai media". scrive Marcello Veneziani Fonte adnkronos/affaritaliani/marcello Veneziani/Agi e varie agenzie   Mon, 27 Nov 2023 15:09:36 +0000 Politica Inaugurata la mostra permanente “1908 CittàMuseoCittà" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32318-inaugurata-la-mostra-permanente-1908-cittamuseocitta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32318-inaugurata-la-mostra-permanente-1908-cittamuseocitta.html E’ stata inaugurata al Museo Regionale di Messina l’esposizione permanente “1908 CittàMuseoCittà”, dedicata al terremoto che cambiò il volto alla Città dello Stretto.   Per questa esposizione, che si sviluppa su una superficie di 1000 metri quadrati, sono utilizzati gli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff).  La mostra, che sarà aperta al pubblico a partire da martedì 28 novembre, permetterà ai visitatori di camminare tra i reperti architettonici recuperati dalle macerie dopo il tragico sisma e di visionare documenti storici e filmati d’epoca.  La tecnologia ha il ruolo importante, perché grazie all’utilizzo di sofisticati occhiali, i fruitori potranno vivere la città di Messina prima che venisse distrutta dal terremoto, per poi accedere alla sala immersiva, in cui vivranno la tragica notte del 28 dicembre 1908.  Presenti alla cerimonia inaugurale gli assessori regionali ai beni Culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato e l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata.  L’assessore Scarpinato ha commentato: “Grazie a questa mostra viene realizzato un percorso affascinante ed emozionante per entrare in contatto con le memorie reali, fisiche e materiali della città, che mutò il suo volto a seguito del terremoto del 1908. Un’esposizione dotata di una parte fisica ed una virtuale, in cui i visitatori potranno vivere dal vero la città durante la tragica notte che ne mutò aspetto e assetti, per custodire il passato preservando la memoria. La data simbolica del regio decreto sottolinea l’impegno costante nel non dimenticare. Un monito per guardare al futuro con uno sguardo sempre rivolto al passato, per non perdere le tracce di quello che siamo stati e di quello che abbiamo vissuto”.  Quella di oggi, infatti, è una data simbolo, perché il 26 novembre 1914 fu emanato il regio decreto n. 1475, con cui fu istituito il Museo nazionale di Messina con il compito di raccogliere, custodire, allestire ed esporre le testimonianze artistiche della città dopo il terremoto.  L’assessore Amata ha aggiunto: “Inaugurare, questa mostra, che rappresenta la memoria storica di un tragico avvenimento che ha raso al suolo la mia Città, è stata una forte emozione. Messina è nata una seconda volta dopo il 1908 e, per questo motivo, è importante tramandare e non dimenticare un patrimonio fortemente identitario come quello che rappresenta autorevolmente la Città dello Stretto. E’ un appuntamento di grande interesse per la Città che rafforza significativamente e ulteriormente il forte connubio tra turismo e cultura. Voglio formulare, nella qualità di Assessore Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il mio più vivo apprezzamento per l’iniziativa che implementa, tra l'altro, ulteriori occasioni sinergiche tra le diverse Istituzioni e la Città di Messina”.   Infine, il Direttore del Museo Regionale di Messina, Orazio Micali, ha dichiarato: “Oggi abbiamo posto una nuova pietra di ricostruzione di Messina, più immateriale che fisica. Questa mostra è un punto di partenza, da qui in avanti sarà compito della cittadinanza che dovrà interrogarsi per comprendere la reale portata di quell’evento. Ma l’impegno del Museo non finisce qui, anzi tutt’altro. Stiamo già lavorando alla crescita dei contenuti, al potenziamento delle sezioni, all’inserimento di ulteriori tecnologie pensando anche alle scuole e alle generazioni più giovani”.   La mostra “1908 CittàMuseoCittà” è realizzata in collaborazione con Capitale Cultura / ARtGlass, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive. Gli allestimenti sono curati da Floridia Allestimenti, gli impianti elettrici e speciali sono di Gaetano Previti e la promozione dell’evento è affidata allo studio creativo Sincromie. Mon, 27 Nov 2023 11:33:33 +0000 Messina Quinto risultato utile di fila per il Ragusa calcio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32317-quinto-risultato-utile-di-fila-per-il-ragusa-calcio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32317-quinto-risultato-utile-di-fila-per-il-ragusa-calcio.html   Quinto risultato utile di fila per il Ragusa che compie un altro piccolo passo in avanti in classifica, mettendo fieno in cascina, fortificando ancora di più la propria difesa visto che il gruppo azzurro è da tre partite che non subisce un goal. Sono alcuni degli aspetti salienti del pari a reti bianche di ieri a Portici per quanto concerne l’undici allenato da mister Giovanni Ignoffo che ha animato una gara accorta, a tratti dirompente, come accaduto nel frangente iniziale del primo tempo, e poi prudente per evitare di prenderle proprio nel finale quando, a quel punto, anche un punticino da portare a casa, come poi accaduto, sarebbe risultato prezioso. Ci ha pensato Freddi, con un paio di generosi interventi tra i pali, a chiudere in cassaforte il risultato di parità mentre, sempre nella parte finale della ripresa, con le azioni create da Mbaye e Brugaletta, il Ragusa stava “rischiando” di passare. In ogni caso, un’altra grande prova di maturità per l’intero gruppo come evidenzia l’allenatore. “Sì, è vero – sottolinea mister Ignoffo – ci abbiamo provato sino alla fine. Anche nel primo tempo abbiamo avuto tre-quattro situazioni potenzialmente molto pericolose in danno agli avversari che non abbiamo saputo sfruttare al meglio. C’è da dire che, in circostanze del genere, basta poi poco per rischiare anche di perdere la partita come stava succedendo. Quindi, ci prendiamo questo punto ma senza dimenticare che abbiamo sempre molto da lavorare e soprattutto da fare. Dobbiamo essere più cattivi nella fase finale. Riusciamo a creare, riusciamo ad arrivarci ma senza saper finalizzare con l’adeguata determinazione. E’ stata, comunque, una buona prestazione e sono contento di quanto fatto vedere dai nostri ragazzi”. Continua l’allenatore azzurro: “Da questa trasferta portiamo a casa una specifica consapevolezza e cioè che dobbiamo continuare a essere quadrati sotto certi punti di vista. Dobbiamo migliorare, lo ribadisco, la fase conclusiva. Se creiamo molto e poi sprechiamo, non va bene. Serve maggiore cinismo. Devo dire la verità. A un certo punto ho avuto anche paura di perderla nonostante avessi messo un altro giocatore offensivo per dare maggiore incisività alla nostra azione, maggiore qualità alla fase conclusiva. Non ci siamo riusciti ed è un peccato perché alla fine era una partita che possiamo considerare alla portata. Comunque, continuiamo il nostro percorso e ci prendiamo questo punto ottenuto sul campo di una squadra in crescita dove, secondo me, saranno molte le formazioni che troveranno difficoltà”. Mon, 27 Nov 2023 11:27:31 +0000 Sport All’Unical evento-dibattito sulle produzioni audiovisive promosso dal DiBEST con Filmare Festival https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32289-all-unical-evento-dibattito-sulle-produzioni-audiovisive-promosso-dal-dibest-con-filmare-festival.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/cosenza/32289-all-unical-evento-dibattito-sulle-produzioni-audiovisive-promosso-dal-dibest-con-filmare-festival.html Si è svolto all’Università degli Studi della Calabria un affollato evento di alto valore culturale e scientifico su “Le produzioni audiovisive - tutela del mare -  sostenibilità ambientale “  promosso dal Dipartimento di Biologia, Ecologia, e Scienze della Terra (DiBEST) in stretta collaborazione  con Filmare Festival – i cortometraggi che raccontano il mare e l’ambiente – che ha chiuso di fatto l’edizione 2023 con la consegna dei Premi ai vincitori delle opere in concorso.   All’evento, voluto e coordinato dalla Prof.ssa Elvira Brunelli del DiBEST, sono intervenuti il Commissario Straordinario di Calabria Film Commission Anton Giulio Grande, il direttore Rai Calabria Massimo Fedele, il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente (DIAm ) Giuseppe Mendicino e il prof. Mario Maiolo Referente del Corso di Laurea in Tecnologie del Mare e della Navigazione. Sull’importanza del cinema e dell’audiovisivo la Dott.ssa Angela Maiello, docente di Cinema e Media mentre sulle tematiche sociali è intervenuta la prof.ssa Giovanna Vingelli, Delegata del Rettore Pari Opportunità e docente del Dipartimento di Scienze e Politiche Sociali ( DiSPeS).  Nel corso dell’evento, dopo la sezione scientifica tenuta dai docenti Unical, sono stati consegnati i Premi del Filmare Festival 2023: Anton Giulio Grande ha consegnato il premio “miglior regia” per la “La Pescatora “è stato consegnato a Lucia Lorè che ha vinto anche il Premio di “miglior attrice”. Il premio di “miglior attore“ è stato consegnato ad Andrea Pannofino, figlio d’arte, e premiato per l'interpretazione nel corto "Anche il riccio respira" del giovane regista calabrese Domenico Pietropaolo. Premio Speciale Filmare “Fotografare il mare” consegnato a Francesco Sesso più volte Campione mondiale di foto subacquea ed apprezzato Ricercatore DIAm dell’UniCal.  I Premi sono stati realizzati dal maestro orafo Michele Affidato.  Un saluto ai lavori è stato portato anche da Michele Guardia, sindaco di Sangineto, comune che da due anni ospita l’evento finale del Festiva. Presenti anche Cataldo Minò sindaco di Cariati e la brava cantautrice e compositrice Antea premiata da Filmare per  la sua musica e le sue produzioni video clip  che promuovono le tematiche ambientali.  Conclusione migliore dell’edizione 2023 – con la solita e perfetta conduzione di Francesca Russo - per il Filmare Festival non poteva esserci mentre l'Ass. Culturale Calabriartes di Enzo De Carlo e dalla DRB di Beniamino Chiappetta organizzatori del Festival, sono già al lavoro per la prossima edizione, per la quale si preannunciano già le novità dell’istituzione anche di un’apposita “Sezione documentarista/scientifica” per le opere audiovisive a carattere ambientale che volessero concorrere, corroborate proprio da una serie di attività culturali che saranno realizzate di concerto ai due Dipartimenti (DiSPeS e DiBEST) dell’Unical con i quali Filmare e la DRB hanno stipulato Protocolli d’Intesa per la realizzazione di attività congiunte, mentre già si delinea l’inserimento nel progetto della quarta edizione Filmare 2024 di nuovi Partners sia Istituzionali che del Terzo Settore.    Filmare ha avuto quest'anno il sostegno della Calabria Film Commission, il riconoscimento del Ministero della Cultura - Direzione generale Cinema e audiovisivo-, il patrocinio editoriale di Rai Calabria e le strette Collaborazioni con l'ENEA, con il Ministero della Transizione ecologica, Confapi Calabria, il FLAG "La Perla del Tirreno " e l'UNPLI - Comitato provinciale di Cosenza-,  nonchè il patrocinio dei Comuni ospitanti le serate del Festival (Scalea, Soverato, Cariati , Sangineto e l'Associazione Laghi di Sibari).  Thu, 16 Nov 2023 11:36:18 +0000 Cosenza La Pallacanestro Viagrande beffata nel finale dalla Stella Palermo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32271-la-pallacanestro-viagrande-beffata-nel-finale-dalla-stella-palermo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32271-la-pallacanestro-viagrande-beffata-nel-finale-dalla-stella-palermo.html Seconda sconfitta stagionale, per la Pallacanestro Viagrande, battuta tra le mura amiche del “PalaTomarchio” dalla Stella Basket Palermo per 63-64. Il match della terza giornata della Serie B femminile è un'altalena di emozioni. Le etnee partono col piede premuto sull'acceleratore e guadagnano subito un break di 14-0. Le ospiti sono tramortite, ma non perdono lucidità e pazientemente risalgono la china fino al 20-13 della prima sirena. Nella seconda frazione le distanze vengono limate ulteriormente, perché dopo il momentaneo canestro del +10, firmato da Giulia Spampinato sul 34-24, le ospiti riescono ancora una volta a ricucire il break con il centro di Toure Lam e con il 2 su 2 di Riccobono dalla lunetta. Si va alla pausa lunga sul 34-28. Al rientro in campo le palermitane tornano a portata d'aggancio con la tripla di Giulia Niccoli (34-31). Le etnee tentano un nuovo allungo con Lombaro e Spampinato, che le ricacciano momentaneamente sul -5 (41-36), ma il break successivo della Stella (0-6) permette il sorpasso con Toure Lam ancora efficace sotto la plancia per il 41-42. Nel finale di frazione Viagrande allunga ancora con la tripla di Scordino e il canestro di Lombardo (49-44), che poi aggiunge un centro dalla “linea di carità”, ma la tripla di Kronfuss riaccorcia ancora le distanze scrivendo il 50-47 della penultima sirena. Negli ultimi dieci minuti le padrone di casa provano il nuovo sprint con il centro di Scordino e la doppia tripla di Martina Lombardo, che porta i conti sul 58-51. Palermo si rifà sotto, sull'asse Malara – Toure Lam(59-56). L'uno-due di Annalisa Scordino riaggiorna lo score sul 63-56. Negli ultimi due minuti Manuela Riccobono piazza due centri dall'arco, che riportano le ospiti in linea di galleggiamento, sul 63-62 ad un minuto dalla fine. A dieci secondi dalla fine Viagrande perde una palla sanguinosa e consente a Riccobono di firmare il canestro del sorpasso. Sull'azione seguente il lancio lunghissimo all'indirizzo di Scordino sorprende le ospiti, ma alla giocatrice etnea, complice il rientro delle avversarie, non riesce l'appoggio a canestro a fil di sirena. Finisce 63-64. A fine gara coach Tania Seino commenta: “Avevamo iniziato la gara con la giusta intensità e mentalità. E' stato un match caratterizzato dal grande agonismo e qualche errore di concentrazione, nel finale, non ci ha permesso di portare a casa il risultato. Questo deve spingerci a lavorare ancora più duramente. Ogni giocatrice deve prendersi le proprie responsabilità, perché nessuno può permettersi di allentare la concentrazione o di risolvere da sola le gare. Mai lamentarsi, mai scoraggiarsi e soprattutto giocare sempre di squadra. Con qualche rotazione in più sono sicura che questa squadra potrà portare a casa risultati con più continuità”. Martina Lombardo, top scorer del match con 21 punti, fa eco all'allenatrice: “E' stata una partita dai due volti. Abbiamo cominciato bene, impattando la gara per come l'avevamo preparata in settimana. Sapevamo che la Stella Palermo è squadra aggressiva e all'inizio siamo riuscite a contenerla. Abbiamo fatto in maniera importante almeno il primo quarto e mezzo. Nel terzo parziale siamo entrate scariche e l'inerzia si è ribalta. Ci hanno messo le mani addosso e abbiamo sofferto la pressione. Alla fine tutto quello che è successo fa parte della pallacanestro. Non è questione di chi ha perso palla, di chi ha fatto un fallo o meno. Sono tanti eventi che, messi insieme, condizionano la gara. Dovremo ripartire da quanto di buono fatto nel primo quarto e mezzo e dall'intensità, che comunque non è mai mancata su tutti i 40'. Chiaro che soffriamo un po' il fatto di non avere tantissime rotazioni. Con qualche cambio in più possiamo fare meglio, perché siamo quelle del primo quarto e mezzo. Personalmente? Vengo da una categoria diversa, nella quale le responsabilità vengono un po' meno. Devo capire che in alcuni frangenti devo gestire bene la situazione e prendermi responsabilità importanti. Stasera, a livello personale, non è andata malissimo. Ma conta poco, se non porti a casa i due punti è poca roba”. Mon, 13 Nov 2023 12:22:00 +0000 Sport Reggio Calabria: Volley Reghion quarta vittoria in campionato https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32270-reggio-calabria-volley-reghion-quarta-vittoria-in-campionato.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/sport/32270-reggio-calabria-volley-reghion-quarta-vittoria-in-campionato.html   Reggio Calabria. Seconda vittoria consecutiva per la Volley Reghion che, dopo aver vinto lo scorso weekend il match esterno contro la Com. Fer., si ripete davanti al proprio pubblico contro la BricoCity. Vittoria netta quella della formazione allenata da Cesare Pellegrino, che inanella il quarto successo in campionato e vola in quinta posizione, al termine di una giornata che ha dato altre precise indicazioni su quello che sarà il proseguo del torneo. Nel match del PalaColor, la Reghion si è imposta 3-0 grazie ai parziali di 25-13, 25-18, 25-16, confermando quanto di buono visto in queste prime giornate di campionato. Surace in cabina di regia, capitan Fiorini e Sara Speranza bande, De Franco e la Panetta al centro, con Giulia Speranza opposta e Ponton libero la formazione schierata contro le siciliane, ripescate dopo la retrocessione subita lo scorso anno: non si è fidato dunque Pellegrino, che è riuscito a schierare il suo sestetto titolare grazie al recupero della Panetta, uscita anzitempo nel match di Palermo. Nei primi due set, l'equilibrio iniziale si è rotto a metà gioco, con le reggine brave ad amministrare e aumentare il vantaggio accumulato, mentre la conquista del terzo parziale è arrivata grazie all'ottimo avvio, seguito da una gestione tranquilla del punteggio. «Siamo felicissime per questa vittoria in casa più che meritata - spiega Antonella De Franco, centrale della Volley Reghion e autrice del punto finale del match di sabato - abbiamo avuto qualche difficoltà nei primi due set, ma siamo state brave a non mollare ed a restare unite. Questo dimostra che siamo una squadra». In virtù dei risultati maturati sugli altri campi, con la vittoria della capolista Modica in casa della V. Valley FuniviaEtna e del successo arrivato al tie-break da La Saracena contro la Races Finance, la Reghion adesso si trova appaiata in quinta posizione proprio col San Lucido, mentre la V. Valley adesso è lontana solo due lunghezze. Prossimo match di campionato in casa della Todo Sport VV, che vincendo in quel di Paola, non è più fanalino di coda. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina facebook ed il profilo instagram “Volley Reghion”. Mon, 13 Nov 2023 12:17:43 +0000 Sport Inaugurazione della sede dell'H.I.C.D. a Roma https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32262-inaugurazione-della-sede-dell-h-i-c-d-a-roma.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32262-inaugurazione-della-sede-dell-h-i-c-d-a-roma.html Il 10 novembre 2023 si svolge la cerimonia di inaugurazione del nuovo Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale presso l'Osservatorio Astronomico di Roma a Monte Porzio Catone. L’H.C.I.D. ha deciso di festeggiare l’apertura della nuova sede con l’evento, a tema astronomico, “Under the same sky”, in forma di conferenza sull’intersezione tra la Diplomazia Culturale e le Scienze Astronomiche con la partecipazione di esperti di entrambi i settori. La scelta dell’astronomia come tema centrale del primo evento della sede a Roma è dettata dal voler collegare temi moderni e attuali. La cultura greca, come quella italiana, è ricca di storia e tradizioni che si tramandano da generazioni. Al di là dei tratti più conosciuti, quali la filosofia, l’architettura, o la gastronomia, Grecia e Italia condividono anche relazioni culturali profondamente radicate a livello scientifico, dall’antichità classica all’età contemporanea.  La diplomazia culturale è l’arte di costruire ponti tra le nazioni, favorendo la comprensione, la cooperazione e la pace. È proprio tra le varie sfaccettature della diplomazia culturale che vogliamo inserire l’astronomia e celebrare l'inaugurazione della sede di Roma. L'astronomia ha la capacità di superare i confini nazionali, conferendo un punto di vista più ampio, e di avvicinare le persone attraverso lo scambio culturale e l’osservazione del cielo notturno, che suscita meraviglia a Roma come ad Atene. Scoprire il nostro posto nell’universo ispira un sentimento di cittadinanza globale: viviamo tutti sotto lo stesso cielo L’istituto Ellenico della Diplomazia Culturale (Hellenic Institute of Cultural Diplomacy, H.I.C.D.) è un’organizzazione scientifica non governativa fondata ad Atene il 25 marzo 2017, la cui missione è quella di riaffermare e promuovere la visione della Grecia, al proprio interno e nel mondo. È l’unico promotore per la ricerca, promozione e studio della Diplomazia Culturale in Grecia e si propone di sviluppare attività, come la ricerca e la sensibilizzazione, per promuovere i princìpi della Diplomazia Culturale.  Le attività svolte dall’Istituto includono: consulenza per la promozione della Cultura e sostegno ai gruppi sociali più vulnerabili; seminari, mostre d'arte, conferenze, programmi di scambio culturale, istituzione e assegnazione di premi e borse di studio. La nascita dell’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale è stata dettata dalla necessità di ricostituire la diversità culturale greca e di ridefinirsi nel mondo non più in termini di riproduzione, ma di creazione. L’ H.I.C.D. desidera essere leader nella promozione della vita intellettuale greca contribuendo a valorizzare giovani artisti e alla creazione di un bagaglio culturale.  Ad oggi l’Istituto conta ben 16 sedi in diverse città greche e all’estero, tra Europa, Africa e America. Lavorando a stretto contatto con enti pubblici e privati, organizzazioni accademiche e scientifiche sia in patria che nel mondo, ogni istituto è responsabile dello sviluppo e della realizzazione di una serie di attività culturali, con la supervisione della sede centrale di Atene. Impegnandosi nella ricerca e nello sviluppo dei diversi campi della Diplomazia culturale, l'H.I.C.D. mira a costruire ponti di fiducia e cooperazione e a promuovere il dialogo tra le diverse culture. Ciò contribuisce a rafforzare i legami diplomatici regionali e multilaterali, a migliorare le relazioni tra le nazioni e a comunicare valori e principi universali che solo la cultura può trasmettere. È in occasione della giornata della Scienza per la Pace e lo Sviluppo, 10 novembre, che quest’anno si inaugura la nuova sede dell’H.I.C.D. a Roma Fonte H.I.C.D.   Bianca Chellini Fri, 10 Nov 2023 15:16:00 +0000 Roma Un evento contro la violenza di genere https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32255-un-evento-contro-la-violenza-di-genere.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32255-un-evento-contro-la-violenza-di-genere.html Evento organizzato dalla Associazione Assadakah per sensibilizzare contro la violenza di genere. Ospiti relatori: Inas Mekkawy, capo missione diplomatica Lega Araba Roma; Asmahan al Toqi, decano Consiglio Ambasciatori arabi Roma; Zeinab Ismail, presidente Consiglio Amministrazione Moschea al Huda Roma. Infine, premio Assadakah all’artista marchigiana Francesca Guidi. Partners per l'occasione: il Movimento dei Focolari, Welcome Association Italy, Associazione culturale Occhio dell’Arte APS. Diretta dell’evento a cura di Eurocomunicazione. Un incontro fortemente voluto dalla Associazione Assadakah avra’ luogo a Roma il prossimo 24 novembre, a partire dalle ore 18.00, presso il Focolare Meeting Point di Via del Carmine nr. 3. L’Italia nel mondo Arabo e il mondo Arabo in Italia:  è questo l’obiettivo che si propone da tanti anni il giornalista corrispondente della Stampa Estera in Italia Talal Khrais (National News Agency Lebanon NNA, Reporter), responsabile dell’Úfficio delle Relazioni Internazionali di Assadakah, con la totale stima di Roberto Roggero, che di Assadakah  ne è Editore, amministratore e Direttore Responsabile. In un clima di cooperazione interculturale ed interreligiosa, per ribadire un autentico “no” a tutte le violenze di genere,  illustri ospiti si riuniranno per l’occasione, auspicando di far riflettere sul clima di intolleranza che sta prendendo sempre più preoccupante spazio in tutto il mondo (in alcune aree geografiche più di altre). L’appuntamento, la cui organizzazione ha la collaborazione sia del Movimento dei Focolari che della Welcome Association Italy, sarà ad ingresso libero, seppur con necessità di prenotazione causa posti limitati, e perseguirà l’intento di sortire effetto di  sensibilizzazione  contro ogni atto di forza e ferocia, per favorire atti concreti di dialogo, rispetto, pace.  Relatori per l’occasione: Inas Mekkawy, capo missione diplomatica Lega Araba Roma; Asmahan al Toqi, decano Consiglio Ambasciatori arabi Roma; Zeinab Ismail, presidente Consiglio Amministrazione Moschea al Huda Roma. Durante l’incontro – a cui potranno aggiungersi prestigiosi ospiti dell’ultima ora attualmente non previsti -  verrà consegnato il Premio Assadakah all’artista Francesca Guidi per il suo forte impegno sociale ed interculturale. La nota performer ed operatrice culturale, sempre al fianco dei piu’ deboli,  giungerà nell’Urbe direttamente dalle Marche, dove abita. La comunicazione stampa sarà gestita dall’Associazione culturale Occhio dell’Arte APS.  Diretta evento a cura di Eurocomunicazione   Fonte occhiodellarte Tue, 07 Nov 2023 16:43:37 +0000 Roma All'Accademia di Pozzuoli un simposio sulla capacità ipersonica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32254-all-accademia-di-pozzuoli-un-simposio-sulla-capacita-ipersonica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32254-all-accademia-di-pozzuoli-un-simposio-sulla-capacita-ipersonica.html L’evento si terrà giovedì 9 e venerdì 10 novembre con la partecipazione dei maggiori esperti nel settore provenienti dal mondo della Difesa, del comparto aerospaziale italiano, nonché docenti e studenti delle più prestigiose realtà universitarie italiane e straniere “Una nuova sfida: sviluppare la capacità ipersonica”, questo il titolo del simposio tecnico-scientifico organizzato dall’Aeronautica Militare nell’ambito delle iniziative che hanno accompagnato il 2023 per il Centenario della Forza Armata e che vedrà riuniti presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, il 9 e 10 novembre prossimi, i maggiori esperti nel settore provenienti dal mondo della Difesa, del comparto aerospaziale italiano, nonché docenti e studenti delle più prestigiose realtà universitarie italiane e straniere. Circa sei mesi di ricerca ed analisi da parte di oltre 80 tra tecnici, scienziati ed esperti civili e militari del settore verranno riassunti, nella due giorni del simposio, attraverso l’esposizione di cinque panel tematici che faranno una sintesi degli studi condotti su varie aree ritenute di interesse per sviluppare in futuro le capacità ipersoniche: dall’aerodinamica alle comunicazioni, dai propulsori ai materiali, dagli spazioporti al diritto spaziale, fino agli aspetti legati alla fisiologia umana nello spazio. Un tema, quello della tecnologia ipersonica, di grande attualità e rilevanza per la confluenza di sfide ed opportunità che porta con sé, con implicazioni di vasta portata per l’ingegneria aerospaziale, per la difesa nazionale e per l’esplorazione scientifica. In un’era - come quella in cui stiamo entrando - caratterizzata da una sempre maggiore dipendenza dalla velocità e dalla capacità di adattarsi e reagire, fattori che nell’immaginario collettivo sono da sempre strettamente legati alle forze aeree e spaziali, il simposio di Pozzuoli vuole rappresentare uno sguardo su un futuro ormai prossimo, quello che andrà “oltre Mach 5”, e che per la complessità delle tecnologie coinvolte necessita di uno sforzo coordinato in termini di ricerca, sviluppo ed investimenti. Il simposio, che sarà aperto dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, rappresenta solo l’atto conclusivo di questo lungo e complesso progetto di ricerca multidisciplinare avviato dalla Forza Armata in sinergia con il mondo accademico e dell’industria, ed ha l’obiettivo di indicare una prospettiva politico-strategica in un settore di significativa importanza per la Difesa nazionale, che possa essere anche da stimolo per il consolidamento di una “economia della Difesa” quale forza motrice per l’innovazione tecnologica del Paese. Al termine dei lavori verrà presentato in anteprima un documento conclusivo dei lavori, che verrà messo successivamente a disposizione della comunità scientifica e dei decisori militari e politici nazionali, che riassume le possibili linee di azioni per lo sviluppo della capacità ipersonica come leva strategica per la competitività del Sistema-Paese. In collegamento dagli Stati Uniti, interverranno anche il Colonnello Luca Parmitano, pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare ed astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), e Nicola Pecile, in passato pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare ed attualmente pilota collaudatore negli Stati Uniti di veicoli suborbitali. Fonte Aeronautica Militare   Tue, 07 Nov 2023 16:41:10 +0000 Scienza Coldiretti Puglia, Al via raccolta cotone 100% made in Italy a San Severo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32227-coldiretti-puglia-al-via-raccolta-cotone-100-made-in-italy-a-san-severo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32227-coldiretti-puglia-al-via-raccolta-cotone-100-made-in-italy-a-san-severo.html Al via la raccolta del cotone 100% italiano grazie alla riscoperta di una fibra naturale che in Puglia coinvolge oltre 100 ettari grazie a una riscoperta della coltivazione da parte del mondo della moda che sempre di più cerca tessuti nazionali per le sue creazioni. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base del report “2023, il ritorno del cotone italiano” diffuso in occasione dell’entrata in azione delle raccoglitrici nei campi della Capitanata, in contrada Valle di Iaccio a San Severo in provincia di Foggia, nell’azienda agricola Luciani. Con la raccolta partita in ritardo per l’andamento del clima con le piogge di giugno e il caldo persistente fino alla prima metà di ottobre - spiega Coldiretti Puglia - il cotone italiano 2023 è di qualità eccellente, anche per la nuova varietà a fibra media, con una resa superiore del 15% rispetto allo scorso anno e una produzione di oltre 35 quintali ad ettaro, con quotazioni di 140 euro al quintale se biologico e 110 euro al quintale se tradizionale. La coltivazione costa tra gli 800 e i 1.200 euro ad ettaro per l’acquisto dei semi, la concimazione, l’irrigazione, la manodopera, il gasolio per i macchinari e la raccolta. Il cotone inoltre rappresenta una ottima coltura da rinnovo, che consente di allargare le rotazioni con colture da reddito, rispondendo ad una esigenza fondamentale, in particolare per l’agricoltura biologica.   La pianta, la Gossypium, appartiene alla famiglia delle Malvacee, teme il freddo e la carenza d’acqua, cresce bene in zone molte esposte al sole e alla luce e si adatta a vari tipi di terreno, basta che non siano troppo compatti e con ristagni idrici che aumentano il rischio di marciume delle radici. Dopo circa tre mesi dalla semina – spiega Coldiretti - le piante sono già cresciute e hanno l'aspetto di arbusti di media altezza. In cima agli steli ci sono grandi fiori di colore giallo pallido o bianco dai quali arriva il frutto, che è una vera e proprio capsula. Quando il frutto è maturo, i filamenti si distendono e la capsula si apre naturalmente liberando una bambagia soffice. Il cotone – evidenzia Coldiretti - è naturale al 100%, biodegradabile, ecologico e riciclabile, composto al 95% da cellulosa, ipoallergenico, permeabile all’aria e traspirante, e ideale per la tintura e la stampa. E non è un caso che esista una sola varietà nazionale ufficiale, la "Gela" alla quale la ricerca agronomica sta cercando di affiancare altre varietà che ben si adattano al territorio italiano. Il ritorno del cotone in Italia è anche il risultato della tropicalizzazione del clima che ha già fatto registrare negli ultimi anni l’introduzione di nuove specie coltivate in sud Italia come il mango, l’avocado e le banane e che ha fatto spostare molto a nord l’areale di presenza della coltivazione dell’olivo. “Il ritorno della coltivazione del cotone è un’ottima dimostrazione della capacità delle imprese agricole di scoprire e sperimentare nuove frontiere e soddisfare i crescenti bisogni dei nuovi consumatori”, afferma il presidente di Coldiretti Foggia, Mario de Matteo, nel sottolineare che proprio da queste esperienze di green economy si aprono opportunità di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale della nostra regione”. Il cotone, la più importante pianta tessile al mondo, è presente in tutte le aree geografiche con Cina, Stati Uniti, India, Pakistan che sono i maggiori produttori, mentre in Europa viene coltivato in Grecia e Spagna. Un tempo diffusa anche in Italia, in molte aree della Puglia, della Calabria, della Sicilia fra l’Agrigentino e la piana di Gela, è stata abbandonata a partire dagli anni ’60 per l’avvento delle fibre sintetiche, lo strapotere del prodotto straniero e il peso dei costi di produzione considerato che la raccolta all’epoca avveniva esclusivamente a mano. In Italia, dove le importazioni nel 2022 hanno superato i 212 milioni di chili per un valore di oltre 1,3 miliardi di euro, la coltivazione del cotone torna alla ribalta per rispondere alla grande richiesta di fibre e tessuti 100% Made in Italy. Aldilà della tessitura per l’abbigliamento, il cotone ha un utilizzo molteplice – spiega Coldiretti – dal mangime per la zootecnia all’olio per cosmesi e farmaceutica, mentre la pianta, in grado di raggiungere anche i tre metri di altezza a seconda della varietà, può essere ridotta in trucioli da sfruttare come combustibile nelle centrali termiche per il recupero energetico della biomassa vegetale. Dalla fibra – continua Coldiretti - si producono anche cotone idrofilo e ovatta. Nell’Italia patria dell’alta moda il ritorno della coltivazione del cotone – sottolinea la Coldiretti - è la risposta degli agricoltori alla richiesta da parte dei consumatori di produzioni sempre più 100% Made in Italy, dalla tavola all’abbigliamento. Un impegno concreto – conclude la Coldiretti - di fronte all’esigenza di garantire sostenibilità ambientale e sociale nei processi di filiera. Fri, 20 Oct 2023 07:12:20 +0000 Moda e spettacolo In Trastevere la mostra "Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32194-in-trastevere-la-mostra-illustrazioni-per-libri-inesistenti-artisti-con-manganelli.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32194-in-trastevere-la-mostra-illustrazioni-per-libri-inesistenti-artisti-con-manganelli.html Uno straordinario spaccato della vita culturale a Roma e a Milano, tra gli anni Sessanta e Ottanta, ricostruito attraverso la collaborazione fra Giorgio Manganelli, uno dei maggiori scrittori del Novecento, e undici artisti del suo tempo (Lucio Fontana, Fausto Melotti, Carol Rama, Toti Scialoja, Gastone Novelli, Achille Perilli, Franco Nonnis, Gianfranco Baruchello, Giovanna Sandri, Giosetta Fioroni e Luigi Serafini) è proposto nella mostra "Illustrazioni per libri inesistenti. Artisti con Manganelli", ospitata dal 22 settembre al 7 gennaio 2024 al Museo di Roma in Trastevere. L'esposizione, a cura di Andrea Cortellessa, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con la collaborazione del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giorgio Manganelli. Organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Catalogo edito da Electa. A Roma Giorgio Manganelli (Milano, 15 novembre 1922 - Roma , 28 maggio 1990) ha intrattenuto le sue maggiori relazioni con il mondo dell'arte fra gli anni Sessanta e Settanta, intrecciando sodalizi - per esempio con Gastone Novelli, Gianfranco Baruchello e Toti Scialoja - altrettanto, se non più profondi, di quelli tenuti con letterati della stessa generazione. Si colloca invece negli anni Ottanta prevalentemente a Milano una seconda fase, in stretta complicità con Lea Vergine che a Manganelli commissionò una serie di testi per le mostre da lei curate, introducendolo così all'"altra metà dell'avanguardia" (come l'aveva definita lei), cioè ad artiste come Carol Rama. In mostra al Museo di Roma in Trastevere circa 60 opere tra pittura, scultura, grafica, fotografia, libri e documenti, provenienti da importanti collezioni private ma anche dalle Fondazioni degli artisti coinvolti e dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea. L'esposizione analizza la cospicua mole di scritti di Manganelli dedicati alle arti visive, che abbracciano un considerevole repertorio sia in termini cronologici che tipologici (per la prima volta raccolti da Cortellessa nel 2022, in occasione del centenario della sua nascita, e da poco pubblicati da Adelphi nel volume Emigrazioni oniriche). Il fulcro dell'esposizione è dedicato al ciclo delle ventitré tavole di Gastone Novelli su Hilarotragoedia, il libro d'esordio di Manganelli pubblicato nel 1964: le tavole, tutte dello stesso formato (35 x 50 cm) e conservate in due diverse collezioni private di Milano, sono presentate nel loro insieme per la prima volta a Roma proprio in quest'occasione. In un'altra sezione della mostra vengono approfonditi i legami con due grandi artisti, oggi al massimo delle loro fortune, che Manganelli ebbe modo di frequentare in periodi diversi: Gianfranco Baruchello, recentemente scomparso, e appunto Carol Rama. Sono presenti opere di importanti artisti dei quali Manganelli ha scritto e che erano con lui in rapporti di amicizia e collaborazione, come Achille Perilli, Giosetta Fioroni e Toti Scialoja e anche di due grandi maestri del Novecento come Fausto Melotti e Lucio Fontana, ai quali Manganelli ha dedicato importanti scritti. In esposizione anche uno spazio che ospita opere degli artisti suoi amici e compagnons de route, o da lui commentate nei suoi pezzi mentre nell'ultima sala è possibile ammirare libri rari e di pregio, pieghevoli delle mostre d'antan e altri memorabilia di quel tempo. Fra questi, le due diverse edizioni della Pulcinellopaedia di Luigi Serafini (commentata da Manganelli in un articolo del 1985), designer dalle opere misteriose con il quale lo scrittore vagheggiò di realizzare un fumetto noir a quattro mani. Questo libro "non nato" ovviamente non è qui esposto ma rimane un esempio perfetto dell'inesistenza, così tangibile ed evidente, riferita nel titolo stesso della mostra. Il titolo della mostra è lo stesso di un articolo che Giorgio Manganelli scrisse per la rivista "FMR", nella rubrica Salons, che nell'87 lo stesso Franco Maria Ricci raccolse in un fastoso volume. Era dedicato alla pittura surrealista accusata di essere "letteraria", in particolare a Paul Delvaux: quei dipinti erano "illustrazioni", ma appunto di libri "inesistenti", mai (o forse non ancora) scritti. A corredo dell'esposizione, da settembre a dicembre 2023, verrà proposto anche un ciclo di incontri, dal titolo "Manganelli con artisti", ideato e coordinato dal curatore Andrea Cortellessa. In ogni incontro verrà approfondito il legame fra lo scrittore e uno o più degli artisti in mostra, in particolare fra quelli attivi a Roma dagli anni Sessanta a oggi, da Gastone Novelli a Luigi Serafini, l'incontro col quale concluderà il ciclo e idealmente, con esso, la mostra.   Fonte Zetema Thu, 21 Sep 2023 14:07:00 +0000 Roma Matilde Pettinari “World Top Model Italia 2023” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32192-matilde-pettinari-world-top-model-italia-2023.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/32192-matilde-pettinari-world-top-model-italia-2023.html Lo scorso 16 settembre 2023 a Torre dell'Orso nel Salento, presso la splendida location Araba Fenice Village, si è svolta la finale nazionale del “World Top Model 2023”, prestigioso concorso di bellezza che, giunto alla sua XXXIII edizione, si conferma tra gli eventi di punta della Fashion Industry Internazionale. La vincitrice è la diciottenne Matilde Pettinari, studentessa di Jesi (Ancona). Matilde, oltre allo scettro di “World Top Model Italia 2023”, ha vinto, come altre concorrenti, un contratto esclusivo di lavoro, supervisionato personalmente dal Presidente di giuria Guido Dolci della prestigiosa Agenzia Internazionale Major Model Management e rappresenterà l’Italia alla finale mondiale del "World Top Model 2023", che avrà luogo a Monte Carlo nel prossimo dicembre 2023. Al secondo posto si sono classificate ex aequo Vittoria Basso, 23 anni, di Como e Alessia Bertolli, 16 anni, di Varese. Quindi, grande successo di bellissime modelle in passerella ed un parterre di personaggi noti del mondo della moda e dello spettacolo. La serata, organizzata da Fiore Tondi - Patron dell'evento - è stata condotta da Francesca Cavalera - Top Model - ed Annachiara Navone - WTM Italy 2021. Special Guest Lele Dinero, meglio noto come il John Travolta Italiano. Fra gli applausi, hanno sfilato le 70 modelle finaliste, selezionate fra oltre 2000 candidate in tutte le Regioni italiane. La priorità del Patron Fiore Tondi era che tutte le modelle finaliste si aggiudicassero, come premio, una settimana gratuita presso l'Accademia del "World Top Model" nel periodo compreso tra maggio e settembre 2024. Il concorso, che si è sempre svolto in splendide location italiane e alla presenza di professionisti del settore, ha accolto negli anni testimonial importanti come Claudia Schiffer, Valeria Mazza, Grace Jones, Nina Moric, Brigitte Nielsen, Markus Schenkenberg, Randi Ingerman, Richard Clayderman, Zucchero, Gabriella Carlucci, Alessia Marcucci, Renato Balestra, Aldo Coppola. Le più belle città del mondo hanno, invece, ospitato nelle precedenti edizioni la finale mondiale; fra esse Zurigo, Limone sul Garda, Berlino, Palma di Maiorca, Roma, Budapest, Milano, Lugano, Praga, Manila, Santo Domingo, Cali, Lima, Santa Cruz, Buenos Aires, Montevideo, Miami e Monte Carlo. Tue, 19 Sep 2023 15:27:21 +0000 Moda e spettacolo Trani - Grande successo per la "Notte delle Lanterne" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/32187-trani-grande-successo-per-la-notte-delle-lanterne.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/32187-trani-grande-successo-per-la-notte-delle-lanterne.html Grande successo di pubblico per la terza edizione di “Notte delle lanterne” un evento di condivisione, aggregazione, promozione, valorizzazione e esaltazione dei prodotti di qualità del territorio, delle materie prime sostenibili, innovative e a km 0 che si è tenuto giovedì 31 Agosto e Venerdì 1 Settembre a Trani.  "Notte delle lanterne" è un evento che prende forma attraverso un percorso di degustazione di prodotti tipici del territorio, caratterizzato dalle incantevoli lanterne pugliesi accompagnato da musica live e ospiti. Dopo due edizioni ai piedi della Cattedrale di Trani, quest’anno, la location, è stata il Monastero di Santa Maria di Colonna a Trani.   Con il Patrocinio dell'assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia e con il sostegno economico del Comune di Trani in collaborazione anche con  l’Istituto alberghiero “ A. Moro” e dell’Associazione “Trani Autism Friendly”, e la presenza del presidente Associazione Cuochi, lo Chef Michelangelo Sparapano, che vanta numerose collaborazioni televisive, tra queste diverse edizioni della Prova del cuoco con Antonella Clerici, su Rai 1.L’Evento, offre un momento spettacolare di grande valore, ai cittadini, turisti e visitatori.   Durante la serata finale attesissimo il momento dedicato alla premiazione del miglior prodotto, assegnato a Terre Divine, per la sostenibilità assegnato all’associazione Time Out, prodotto innovativo a Sabino Leone, prodotto della tradizione a Conte Spagnoletti Zeuli e al miglior enologo, dottor Cristoforo Pastore. A condurre l’evento è stato Kevin Dellino, già reduce dal successo della sua trasmissione televisiva Punto di vista, in onda ogni mercoledì in prima serata su Cusano Italia Tv al fianco di Emilio Fede, con lui sul palco anche l’ospite d’onore della terza edizione Beppe Convertini, il sindaco Amedeo Bottaro ed il vice sindaco Fabrizio Ferrante.   L’ Associazione Culturale Forme con i suoi diversi ambiti d’azione crea e sperimenta nuove “FORME espressive” di attività legate al mondo delle comunicazioni, della moda, del marketing, del mondo editoriale e dell'enogastronomia. Propone e realizza progetti di forte spessore culturale, recuperando, riqualificando ed esaltando il patrimonio storico, artistico, culturale, figurativo, letterario, editoriale, gastronomico, ed ambientale del territorio, creando le condizioni di impatto attrattivo turistico. Collabora con aziende Private ed Enti Pubblici per l’organizzazione di eventi mirati principalmente alla promozione del territorio. Oramai alla terza edizione : NOTTE DELLE LANTERNE , evento ideato da Cesare Natalicchio responsabile eventi dell’Associazione Forme diretto dall’impeccabile Elena Brulli entra di diritto nell’elenco delle manifestazioni più caratteristiche dell’estate al Sud, e che vanta un importante interessamento da parte del pubblico e dei turisti. Appuntamento al prossimo anno per la terza edizione. Complimenti a tutti!   Foto Malvina Battiston Sat, 16 Sep 2023 15:40:49 +0000 Barletta Marcello Nitti espone a Martina Franca https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32170-marcello-nitti-espone-a-martina-franca.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/32170-marcello-nitti-espone-a-martina-franca.html Puntuale, come la vivace e densa estate culturale locale, è ritornata a Martina Franca, perla della Valle d'Itria, una nuova mostra di fotografie d'arte del fotografo Marcello Nitti. La nuova esposizione, intitolata, anche in onore ai numerosi visitatori esteri che affollano la cittadina pugliese,  "SURREALISTIC LIFE" , ( vita surrealista) è aperta nella cittadina pugliese dal 23 giugno per concludersi in agosto. Per la sua realizzazione, Marcello Nitti ha realizzato 10 immagini di varie dimensioni che riflettono il suo pensiero surrealista e romantico applicato alla fotografia. Tutte le foto sono analogiche e realizzate sia a colori che in bianco/nero. Il docente di letteratura Piero Russano ha introdotto l'inaugurazione; inoltre, come lo scorso  anno, sono esposte, nella forma 'mattonelle' , poesie di Barbara Gortan.  La mostra è visitabile nella stradina del centro storico di Martina Franca dalle ore 17 e fino all'inizio del tramonto, senza luci artificiali che la illuminino ma solo con luce naturale. L'autore, nell'invito al pubblico, dichiara di sperare " di restituire attraverso le immagini momenti di armonia e di riflessione". Tutte le foto sono realizzate con Hasselblad 500 C/M, e tutte le stampe e la comunicazione sono realizzate da Printme di Taranto.  Marcello Nitti è nato, da mamma nocese a Taranto, dove continua a vivere, con frequenti periodi a Noci. Per oltre 30 anni ha sviluppato il suo rapporto con la fotografia, sfidando la sua pazienza e ampliando i suoi limiti e continuando a sperimentare. Una volta soddisfatto di aver catturato la visione, che può richiedere anche un anno e che lo impegna anche a posizionarsi in posizioni scomode per lunghi periodi di tempo, con un solo clic ferma l’immagine. Poi, senza alcuna manipolazione digitale, la traspone su carta fine art con inchiostro di alta qualità in vari formati. Ha al suo attivo varie mostre in Puglia e già cinque mostre in Svezia, a Stoccolma e Göteborg, tra il 2015 ed il 2023. Ogni foto è numerata, firmata, autenticata e garantita. Mon, 31 Jul 2023 14:56:29 +0000 Taranto Si è conclusa la quinta edizione InCastro Festival che ha colorato di arte il borgo di Castroreale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32169-si-e-conclusa-la-quinta-edizione-incastro-festival-che-ha-colorato-di-arte-il-borgo-di-castroreale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/32169-si-e-conclusa-la-quinta-edizione-incastro-festival-che-ha-colorato-di-arte-il-borgo-di-castroreale.html Si è conclusa la quinta edizione di InCastro Festival, l’evento multidisciplinare che unisce danza, musica e paesaggio, con la direzione artistica di Giorgia Di Giovanni e Pierfrancesco Mucari e la direzione organizzativa di Danila Blasi, sostenuto da: Ministero della Cultura, Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Comune di Castroreale e Unione dei Comuni – Valle del Patri. La tematica dell’edizione 2023 è stata Abilità nell’Abitare, a conferma della vocazione di questo festival multidisciplinare al coinvolgimento diffuso del borgo di Castroreale (Messina) e della sua comunità, valorizzando anche le specificità del luogo. I direttori artistici, Giorgia Di Giovanni e Pierfrancesco Mucari tracciano un bilancio positivo di questa edizione appena conclusa: “Sentirci dire che con le nostre performance abbiamo colorato di arte il borgo di Castroreale, ci rende felici e orgogliosi. Hanno raggiunto il nostro piccolo comune ben 35 ragazzi di diverse fasce età e provenienti da tutta Italia, che hanno frequentato i nostri laboratori. Quest’anno in particolare ci siamo sentiti supportati tantissimo dalla comunità, che ha aiutato negli allestimenti, nella logistica e che, in generale, è stata coinvolta a pieno dal nostro progetto artistico e, proprio questo, era uno dei nostri obiettivi principali. Ringraziamo i ristoratori, gli operatori commerciali e le famiglie che hanno ospitato artisti e collaboratori del Festival. Infine, un grazie speciale va ai nostri meravigliosi artisti ed artiste che hanno lavorato in modo incredibile sui luoghi. Anche la direttrice organizzativa Danila Blasi si dice soddisfatta: “E' stato bellissimo vedere il borgo intero trasformarsi in un immenso teatro a cielo aperto, Vedere le piazze allestite con mobili antichi, abiti ottocenteschi, semafori, automobili anni settanta, balle di fieno, diventare tanti piccoli e grandi palcoscenici. Seguire gli spettacoli itineranti per le vie del centro. Divertirsi a scoprire dove fossero incastonati i performer, in quali vicoli, in quale portoni, in quale balconi. Possiamo dire che Castroreale è stata decisamente abitata da InCastro per tutta la durata del festival”.   Le artiste e gli artisti: Virgilio Sieni  Giuseppe Comuniello Spartaco Cortesi  Delfina Stella Giuseppe Muscarello Maud de la Purification  Cristiano Calcagnile  Gianni Mimmo  Pierfrancesco Mucari Collettivo Macula | Priscilla Pizziol & Edoardo Sgambato Erin Mee Emanuela Serra Alessandro Pallecchi Arena Giorgia Gasparetto Vitus Denifl Michele Di Stefano Philippe Barbut Sebastiano Geronimo Mariana Cerino Calazans Manfredi Perego Chiara Montalbani Silvia Dezulian Filippo Porro  Lorenzo Covello Gabrio Bevilacqua Rori Palazzo  Antonio Maggio Simona Scaduto   Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni PinDoc /Produzione e Promozione Danzacontemporanea Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza Zerogrammi IterCulture  Balletto Civile Balletto Civile/Michela Lucenti mk TIR Danza AZIONI fuori POSTO   Elenco partner: Associazione Culturale Andromeda Banda Musicale "M° Settimo Sardo" Centro Internazionale di Studi UNIVERSITEATRALI dell’Università degli Studi di Messina Istituto Comprensivo L. Capuana Fondazione Fiumara d’arte PinDoc Rete Teatri Riflessi – IterCulture Pubblimer Insegne Luminose Studio Sozzi, C.E.D.  Studio Sottile  I Tintori Della Provvidenza    Con il sostegno di: Al Duomo, Grani antichi e Caffè Amiamo Castroreale Casa Faranda Castro Pub Azienda Contrada Crizzina Don Chisciotte Ristorante La Casa di Maria B&B Piccolo Museo della Moto – Circolo Alza Valvola Sylvaticus Decor casa  La zappa e il lombrico  Farmacia Dott. Vincenzo Venuto Coppola e Maranzano - Pasta Secca Artigianale  DivinExperiences Le Cose Buone Della Botteguccia  Oleificio Mandanici snc  Mulino Coppolino  macelleria Bellinvia di Torre pescheria La perla Marina Una Finestra sulle Eolie  ASAC Pro Loco Artemisia Castroreale    Mon, 31 Jul 2023 14:52:10 +0000 Messina Proteste per il reddito di cittadinanza https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/32168-proteste-per-il-reddito-di-cittadinanza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/32168-proteste-per-il-reddito-di-cittadinanza.html Manifestazione a Napoli davanti alla sede dell'Inps, in via De Gasperi, per protestare contro l'abolizione del reddito di cittadinanza. Una delegazione dei manifestanti che questa mattina ha organizzato un presidio contro l'abolizione del reddito di cittadinanza sta incontrando il direttore dell'ufficio Inps di Napoli, in via De Gasperi. Quella di oggi è di fatto la prima manifestazione organizzata dopo l'sms che ha annunciato venerdì scorso la cancellazione del sussidio. In piazza tra le 30 e le 50 persone tra aderenti al sindacato Usb e a Potere al Popolo oltre a una serie di percettori del reddito di cittadinanza. A vigilare sulla manifestazione uno spiegamento di forze dell'ordine. Solo in provincia di Napoli sono 21.500 le famiglie che percepivano il reddito. Al momento la situazione, sulla quale vigila uno spiegamento di forze dell'ordine, è tranquilla."Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù", Questo lo striscione di Potere al Popolo, che ha organizzato il presidio assieme al sindacato Usb, esposto all'esterno della sede dell'Inps. In piazza, a manifestare, circa 50 persone. Una delegazione dei manifestanti ha incontrato il direttore dell'ufficio Inps di Napoli. Questa è di fatto la prima manifestazione organizzata dopo l'sms che ha annunciato venerdì scorso la cancellazione del sussidio. In piazza tra le 30 e le 50 persone tra aderenti al sindacato Usb e a Potere al Popolo oltre a una serie di percettori del reddito di cittadinanza. A vigilare sulla manifestazione uno spiegamento di forze dell'ordine. Solo in provincia di Napoli sono 21.500 le famiglie che percepivano il reddito. 533 mila cittadini, per un totale di 208 mila nuclei familiari. Numeri in costante crescita rispetto al 2021 e al 2022, che fanno della Campania la prima regione per numero di persone destinatarie della misura di contrasto alla povertà. Se si considera l'importo medio, stimato in 663 euro, a giugno il reddito di cittadinanza in Campania è costato oltre 353 milioni. Su un totale di 169 mila famiglie a livello nazionale, sono circa 43 mila quelle campane (22 mila tra Napoli e provincia) che hanno ricevuto il messaggio che sospende il diritto al sussidio a partire da agosto. Negli ultimi mesi e anni ci sono state numerose truffe messe in atto per riscuotere il reddito pur non avendone diritto. Considerando solo il periodo tra giugno del 2021 e ottobre 2022, in provincia di Napoli sono state accertate oltre 4mila truffe e rintracciati circa 15 milioni, finiti nelle tasche di circa 660 'furbetti'. Una ventina di ex percettori del reddito di cittadinanza sono in presidio davanti alla sede dell'Inps di Napoli, per protestare contro la stretta del Governo sul sussidio. Con loro manifestano anche alcuni attivisti di Potere al popolo e Usb, che hanno promosso il sit-in. "Le guerre tra poveri le vincono i ricchi", recita uno striscione. Su un altro campeggia, invece, la scritta "Per loro evasione e vitalizi, per noi schiavitù". Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal direttore della sede Inps di Napoli, Roberto Bafundi. Ecco chi lo percepirà ancora  : persone con dipendenze, donne vittime di violenza, persone in carico ai servizi psichiatrici: sono alcune delle tipologie che rientrano tra quelle che potranno continuare a percepire il Reddito di cittadinanza fino a fine 2023 e poi chiedere dal 2024 l'Assegno di inclusione sociale. E' quanto prevede la legge sulle nuove misure contro la povertà ma l'elenco completo dovrebbe essere contenuto nel decreto attuativo della legge che non è ancora uscito. Resta il problema del termine per la presa in carico da parte dei servizi sociali che è stato spostato dal 30 giugno al 31 ottobre creando un possibile un buco nel quale le famiglie potranno restare senza sussidio in attesa di essere prese in carico dai servizi sociali.    Secondo la legge oltre alle famiglie che hanno un componente minore, disabili o over 60 - spiega il ministero del Lavoro nelle slide di spiegazione della nuova normativa - "potranno continuare ad usufruire del Reddito di cittadinanza fino a fine 2023 i nuclei con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. "Sono da considerarsi in condizioni di svantaggio, ad esempio, spiega il ministero, le persone in carico ai servizi per le persone con disabilità, le persone in carico ai servizi per le dipendenze le persone in carico ai servizi per le donne vittime di violenza, le persone in carico ai servizi psicologici per la salute della persona, le persone in carico ai servizi per le malattie psichiatriche le persone senza fissa dimora, le quali versino in una condizione di povertà tale da non poter reperire e mantenere un'abitazione in autonomia e in carico ai servizi sociali territoriali".   Fonte varie agenzie ansa e Agi Mon, 31 Jul 2023 13:17:23 +0000 Napoli I falsi miti della Rivoluzione francese https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32162-i-falsi-miti-della-rivoluzione-francese.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32162-i-falsi-miti-della-rivoluzione-francese.html I manuali di Storia raccontano che il 14 luglio scoppia la Rivoluzione Francese con la cosiddetta “Presa della Bastiglia”. Per Rino Cammilleri è il “mito di fondazione”, anche se sostanzialmente fu una “presa per i fondelli”, come ha scritto Vittorio Messori, che peraltro la abbina ad altre due prese, anch'esse “prese per i fondelli”, quella di Porta Pia e quella del Palazzo d'Inverno. La Bastiglia assediata da una settantina di insorti, tra delinquenti comuni, disertori e prostitute, si recarono alla fortezza sperando di trovare armi. Leggo dal testo di Cammilleri, “Fregati dalla scuola. Breve guida di liberazione ad uso degli studenti da affiancare al normale manuale”, (Effedieffe, 1997) La fortezza, “era presidiata da invalidi svizzeri, e deteneva alcuni falsari, un giovane depravato (fatto internare dalla famiglia) e due pazzi [...]”. Il governatore della Bastiglia invitò a pranzo gli assedianti, ma finì decapitato. Lo stesso avvenimento è stato trattato da Jean Dumont, ne “I falsi miti della Rivoluzione Francese” (Effedieffe, 1989), lo storico francese, che ha preferito il contatto diretto con gli archivi, invece di svolgere la professione nelle università. Dumont è diventato un punto di riferimento per tre generazioni di studiosi di Storia, avendo rivisto, annotato, commissionato oltre mille opere storiche. Così leggo nell'introduzione di Giovanni Cantoni. Il prezioso testo smonta ad una ad una le menzogne create ad arte sui vari miti della Rivoluzione Francese. Inoltre spiega perché si rifiuta di festeggiare di celebrare le menzogne, le incapacità, le ignominie e infine,“la morte di quanto ci sta a cuore”. In sintesi il libro si rifiuta di festeggiare il 1789. La prima è quella della pretesa “presa della Bastiglia da parte del popolo di Parigi”. Questo mito è la più grande costruzione della propaganda rivoluzionaria, montata nel corso della seduta dell'Assemblea succeduta ai fatti accaduti, allo scopo di trasformarli in un avvenimento storico. Poi il pittore David fu incaricato di dipingere un quadro che creasse il mito della Bastiglia. Gli stessi futuri capi rivoluzionari ammettono che si è trattato di un'azione di sparuti gruppi di vagabondi e di disertori, soprattutto stranieri. Il popolo di Parigi si è tenuto ostentatamente alla larga da quell'azione, contrariamente da quanto pretendono di far vedere le illustrazioni stampate appena dopo. I capi rivoluzionari appaiono soltanto dopo, quando comincia lo sfruttamento politico. “Non si è trattato di nessuna 'presa' ma di un ingresso dalla porta, aperta per ordine del governatore”. Ormai con questa narrazione sono d'accordo i più importanti storici di sinistra come Michel Vovelle, che parla di “interpretazione simbolica”. Dal 14 luglio 1789, la superpotenza del mondo di allora, finì travolta dalla follia rivoluzionaria, con la ghigliottina che lavorava a tempo pieno contro i “sospetti”, i “traditori”, i preti. “Senza il golpe – scrive Cammilleri – che a un certo punto eliminò Rebespierre nessun francese sarebbe rimasto vivo”. Il testo di Dumont è corredato da diverse tavole che rappresentano la Rivoluzione nella realtà dei fatti. Una delle prime rappresenta la catastrofica situazione economica della Francia sotto la Rivoluzione. La chiusura dei laboratori e gli operai nella disperazione. Una incisione che smonta la menzogna della pretesa “modernizzazione” portata dalla Rivoluzione. Il deputato conservatore inglese Edmund Burke, può scrivere: “I francesi [della Rivoluzione] si sono dimostrati i più abili artefici di rovina che mai siano esistiti al mondo [...]”. Altra menzogna da sfatare è “il popolo al potere” sotto la Rivoluzione. Niente affatto governano le bestie feroci della borghesia. “La Rivoluzione fu un martirologio operaio. Rappresentò la disperazione per gli uomini e le donne del popolo che la miseria faceva cadere per inedia nelle strade e portava al suicidio”. Ecco rappresentata in due pagine “la carestia del pane”. Non ci fu durante la Rivoluzione neanche la pretesa della felicità del popolo. Di una grande evidenza è la tavola che rappresenta le teste decapitate delle varie classi sociali in Francia. Praticamente le vittime nobili della ghigliottina erano molto meno numerose di quelle del popolo. Per Dumont la menzogna maggiore è quello di nascondere il vero progetto della Rivoluzione: l'anticristianesimo. Il suo unico vero progetto sia iniziale che finale era l'anticristianesimo totalitario. Il 14 luglio 1792 e nei giorni successivi avvengono massacri di sacerdoti un po' dappertutto in Francia. La Chiesa viene laicizzata, separandola da Roma, mentre i sacerdoti hanno l'obbligo di prestare giuramento alla Costituzione civile del clero. Ogni sacerdote refrattario in un individuo “sospetto” può essere trasferito o imprigionato. La 3a parte del testo si occupa del Terrore poliziesco e l'arresto dei “sospetti”, che comparivano davanti ai cosiddetti “Tribunali del popolo”. Il Terrore giacobino viene descritto senza giri di parole all'origine dei crimini totalitari moderni a cominciare dal Gulag sovietico o i Lager nazionalsocialisti. Del terrore giacobino saranno esemplari discepoli il KGB, la Gestapo, i Khmer rossi di Pol Pot. Il terrore poliziesco è meticoloso quanto universale: “da quando siamo liberi non possiamo più uscire dalla città senza passaporto”. Ma a volte non è sufficiente nel proprio comune di residenza occorre esibire anche il certificato di civismo, rilasciato dal comitato rivoluzionario di quartiere, in cui risiede la feccia della società. Senza certificato di civismo non vi è possibilità di nutrirsi, serve per comprare il pane e altri alimentari. Inoltre lungo la strada viene richiesto il passaporto sull'abbigliamento, dapprima solo per gli uomini, poi anche per le donne. C'è il controllo sistematico della coccarda tricolore, guai chi viene trovato senza. Peraltro fa notare Dumont, durante questi controlli, bisogna essere sempre entusiasti obbligatoriamente. Attenzione durante il terrore ci deve essere sempre una classe di individui punibili sempre e comunque. Con la Rivoluzione francese nascono le deportazioni e i campi di concentramento e di sterminio. 75.000 sacerdoti deportati, la metà del clero francese. “Bisognava rimandare questi appestati nei lazzaretti di Roma e dell'Italia”, tuonava l'ispiratore di questa deportazione il deputato Maximin Isnard. Un razzismo anticlericale, anticristiano molto simile a quello antigiudaico dei nazionalsocialisti. Siccome bisognava costruire l'uomo nuovo, allora con i cosiddetti massacri di settembre, si mette in atto un crimine eugenetico, un olocausto ordinato dai giacobini “filosoficamente puri” che annientano, compresi i sacerdoti, tutti i prigionieri politicamente e intellettualmente impuri. Un massacro di tutti quelli che possono rappresentare un insulto al Contratto Sociale di Jean-Jacques Rousseau. Una gigantesca epurazione razzista poi copiata da Adolf Hitler. Naturalmente poi viene raccontato il genocidio del popolo vandeano, quasi 600.000 vittime. Un genocidio che fino al 1989 era stato nascosto dalla storia ufficiale, ma che poi grazie soprattutto al professore Reynald Secher, è stato raccontato e conosciuto in Francia e in tutto il mondo.         Wed, 26 Jul 2023 15:46:08 +0000 Storia Protocollo d'Intesa tra Caritas di Potenza ed Asp: “bagno caldo” e “taxi solidale” per rafforzare l'assistenza domiciliare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/32151-protocollo-d-intesa-tra-caritas-di-potenza-ed-asp-bagno-caldo-e-taxi-solidale-per-rafforzare-l-assistenza-domiciliare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/32151-protocollo-d-intesa-tra-caritas-di-potenza-ed-asp-bagno-caldo-e-taxi-solidale-per-rafforzare-l-assistenza-domiciliare.html E' stato sottoscritto il 4 luglio un importante Protocollo d'Intesa tra Caritas Diocesana di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo ed Asp  finalizzato ad attuare il progetto di implementazione dell’agenda socioassistenziale in cure domiciliari con l'attivazione sperimentale di una struttura di prossimità fisica e virtuale per pazienti con situazioni di fragilità tutelate. Il Progetto in questione prevede che la UOC Critica Territoriale Cure Domiciliari e Palliative dell’ASP di Potenza abbia competenza nella realizzazione delle attività con il fondamentale coinvolgimento di Caritas in qualità di Organizzazione no-profit che cooperi nella realizzazione delle attività tenuto conto delle comprovate competenze, della professionalità e dell’esperienza del personale volontario anche in virtù della presenza di una struttura operativa ovvero di un Centro d’Ascolto nel quartiere Bucaletto a Potenza, individuato nel Progetto ai fini dell’allocazione della struttura di prossimità. Il Protocollo avrà validità sino al 31.12.2024. Caritas Diocesana di Potenza - Muro Lucano - Marsico Nuovo si impegna, per garantire la corretta realizzazione del progetto, a mettere a disposizione il proprio Osservatorio Diocesano dove da anni, attraverso la piattaforma OSPO Web, vengono censiti bisogni, risorse ed interventi per ogni singola persona/famiglia che accede presso i Centri di Ascolto per richieste di aiuto e la rete dei Centri di Ascolto già presenti in città (1 Diocesano e 13 Parrocchiali). Azioni specifiche di natura sociale: “bagno caldo” e “taxi solidale” Il progetto ha una ratio prettamente sanitaria e sociale al fine di sostenere al tempo stesso le famiglie dei pazienti, dalla mobilità alla cura della persona. Con il “Taxi Solidale” saranno consentiti gli spostamenti dei pazienti per l’esecuzione di esami strumentali o interventi presso strutture ospedaliere o ambulatoriali. Tale servizio usufruirà di un mezzo di trasporto acquistato dall’ASP di Potenza e la gestione spetterà alla Caritas Diocesana che, a tal fine, individuerà, mettendoli a disposizione, i propri volontari (nel numero di 2). Le prestazioni di Taxi Solidale verranno organizzate secondo un calendario di 2-3 giornate settimanali preventivamente programmate. I volontari di Caritas Diocesana impiegati nello svolgimento del servizio Taxi solidale riceveranno apposita copertura assicurativa per responsabilità civile. Con il servizio “Bagno Caldo” a domicilio sarà garantita l'igiene ai pazienti allettati: l’attrezzatura verrà acquistata dall’ASP di Potenza mentre l’esecuzione del servizio verrà garantita dai volontari di Caritas Diocesana. Si prevede personale OSS, ritenendo necessaria la presenza di operatori dotati di specifiche competenze. Sarà, inoltre, garantita l’attivazione di una centrale spoke di Telemedicina, da attuarsi a mezzo di una dotazione informatica di telemedicina e per la valutazione multidimensionale; nello svolgimento del predetto servizio dovranno essere coinvolti operatori OSS, individuati dalla Caritas Diocesana. L’ASP metterà a disposizione, per la gestione del mezzo “Taxi Solidale”, una card carburante ricaricabile trimestralmente con apposita determina dirigenziale e la Caritas Diocesana si impegna a trasmettere trimestralmente le ore effettive espletate per le attività di “bagno caldo” e di “taxi solidale”.    Thu, 13 Jul 2023 08:52:36 +0000 Potenza Parte da Palermo la quinta edizione della settimana Internazionale del Liberty denominata " L'Art Nouveau week " https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32127-parte-da-palermo-la-quinta-edizione-della-settimana-internazionale-del-liberty-denominata-l-art-nouveau-week.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32127-parte-da-palermo-la-quinta-edizione-della-settimana-internazionale-del-liberty-denominata-l-art-nouveau-week.html Si è svolta questa mattina presso Villa Igea la conferenza stampa di presentazione della quinta edizione della Settimana Internazionale del Liberty denominata  "L'Art Nouveau week ". L'iniziativa, promossa dall'associazione Italia Liberty le cui attività sono curate da Andrea Speziali insieme al comitato scientifico, parte da Palermo e si articolerà in tutta Europa dall'8 al 14 luglio con un palinsesto ricco di appuntamenti, tra visite guidate, mostre, performance, convegni e spettacoli con il patrocinio di Ministero della Cultura e dell'Enit.  Di seguito la dichiarazione dell'assessore alla cultura Giampiero Cannella intervenuto questa mattina all'incontro. "Palermo è una città che si caratterizza per la presenza di molteplici periodi storici di cui ne è testimonianza. Oltre al periodo normanno, Il liberty è uno dei momenti più caratterizzanti della storia di Palermo che ha lasciato tracce profonde non soltanto nell’architettura ma anche nell’arredo, nei complementi d’arredo, nel gusto, nella moda e quindi riscoprire quel periodo e valorizzarlo significa dare una visione e un’immagine di Palermo anche a livello internazionale fuori dai cliché e dagli stereotipi che finora hanno caratterizzato la nostra città. Per questo l’amministrazione sta lavorando con tutta una serie di soggetti per valorizzare questo percorso liberty in tutte le sue declinazioni. Una delle prime cose che abbiamo fatto, per esempio, è stata la mostra su Basile, presso l’archivio storico comunale, dove abbiamo esposto alcuni documenti inediti compresi i piani costruttivi del Teatro Massimo. Abbiamo inoltre ridenominato i cantieri culturali alla Zisa, aggiungendo la denominazione officine Ducrot per riscoprire la vocazione originaria di quello spazio. E ancora, stiamo lavorando con studiosi, ricercatori e istituzioni per poter valorizzare ancor di più il percorso liberty palermitano". Wed, 05 Jul 2023 12:26:56 +0000 Palermo All’Ocean Live Park di Genova è arrivata WindWhisper, la prima barca https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32121-all-ocean-live-park-di-genova-e-arrivata-windwhisper-la-prima-barca.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/32121-all-ocean-live-park-di-genova-e-arrivata-windwhisper-la-prima-barca.html Una giornata intensa ed emozionante. All’Ocean Live Park è arrivata WindWhisper Racing Team che ha vinto la terza tappa della VO65 Sprint Cup di The Ocean Race aggiudicandosi la vittoria finale. Ma è stato anche il giorno della visita del presidente del Coni Giovanni Malagò, della premiazione della Regata 999 con protagonisti i ragazzi dei Centri educativi sociali del Comune di Genova e di due importanti incontri sui temi della sostenibilità.   Un benvenuto al sapore di pesto. La barca polacca ha tagliato il traguardo in soli sei nodi di vento alle 12:27:52 con un tempo finale di 10 giorni 23 ore 17 minuti e 52 secondi. Le altre imbarcazioni sono attese nella giornata di Martedì 27 giugno. Sul molo dell’Ocean Live Park ad attendere i vincitori il Sindaco di Genova Marco Bucci che come primo atto ha offerto a ogni membro dell’equipaggio un piatto di trofie al pesto. Poi festa grande sul palco con la premiazione affidata all’assessore allo sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi.   La giornata stata contrassegnata anche dalla visita del presidente del Coni Giovanni Malagò che ha visitato il Fiv Experience Village e l’area dedicata a Genova 2024 Capitale dello Sport accompagnato dal presidente della Federazione italiana Vela, Francesco Ettorre, e dalla stessa Alessandra Bianchi. “Portare qui The Ocean Race è un’altra grande scommessa vinta”, ha sottolineato Malagò. “Per Ocean Race le varie istituzioni hanno giocato insieme, compatte e oggi siamo qui per onorare l’organizzazione. Oggi sento e vedo che Genova è il centro del mondo e dell’attenzione nello sport e soprattutto della vela. Stamattina, parlando con altri colleghi dello sport, dicendo di andare a Genova tutti mi hanno chiesto se fosse per Ocean Race. Penso che Genova oggi sia un riferimento prezioso sul tema della sostenibilità. La vela rispetto ad altri ha la sostenibilità e il rispetto ambientale nel dna. Genova è una di quelle città che sta vivendo un periodo di entusiasmo anche per questi eventi e l’amministrazione ha fatto molto bene ed è un dato di fatto. Dall’Ocean Race a Genova 2024 qui lo sport è davvero un fatto re di crescita e di straordinaria visibilità».   A Genova è stata presentata anche l’impresa di Luca Rosetti e Alessandro Torresani, gli unici solitari italiani al via della prossima Minitransat, classica e prestigiosa regata oceanica in partenza da Les Sables d’Olonne (Francia) il prossimo 24 settembre. Non poteva esserci un contesto migliore della “Mini6.50 Academy”, ospitata e voluta dalla Federazione Italiana Vela in concomitanza con il Grand Finale del giro del mondo, per presentare un’altra prestigiosa sfida bagnata dal blu intenso dell’Atlantico.   “Siamo orgogliosi di essere al centro del mondo sportivo e della vela in queste intense giornate”, sorride l’assessore allo Sport del Comune di Genova, Alessandra Bianchi. “La presenza del presidente Malagò impreziosisce ancora di più questo Ocean Live Park e conferma quanto sia importante questo evento e tutto il lavoro che Genova sta svolgendo dal punto di vista sportivo in vista di un anno importante come il 2024 in cui saremo Capitale Europea dello Sport”.   Genova “punto di riferimento” sui temi della sostenibilità. In attesa dell’Ocean Summit di domani, l’Ocean Live Park ha ospitato due importanti forum. È stata presentata, in anteprima mondiale, l’Agenda condivisa dei sindaci per la transizione, un piano comune che vedrà la collaborazione tra i comuni - con Genova capofila - e la Commissione europea. Al centro della giornata, oltre al tema dell’acqua come risorsa sempre più preziosa, il confronto tra l’agenda europea e i piani di lavoro delle realtà locali, con il reciproco impegno di fare fronte comune. “Presentare oggi la prima agenda di transizione comune dei sindaci è un punto di arrivo ma anche di partenza verso un ambizioso lavoro in sinergia dedicato alla cultura e tutela degli oceani”, spiega il Sindaco di Genova Marco Bucci. “La EU Mission Charter nasce per costruire un nuovo modo di rapportarsi con il mare e con l’acqua, oro blu che sta alla base delle nostre vite. Le città a vocazione portuale hanno il dovere di impegnarsi e attivarsi per tutelare l’ambiente marino e sostenere concretamente la blue economy: Genova sta lavorando per diventare la città pilota per sviluppare l’economia del mare nel rispetto dell’ambiente”. La Missione “Oceani e Acqua” si pone come obiettivo quello di velocizzare il processo di rigenerazione della salute dei mari e dei bacini di acqua dolce, nel rispetto delle politiche internazionali. Genova è stata la prima città europea ad aver aderito alla Missione già nel settembre 2022 e ha promosso la coalizione dei sindaci. Gli obiettivi di sostenibilità dovranno essere perseguiti da tutti i soggetti coinvolti che dovranno fare squadra e tagliare tutti insieme il traguardo del 2030. Oggi, oltre  ai rappresentanti delle realtà locali italiane e spagnole che hanno già aderito alla Missione e ai messaggi di saluto della presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e del ministro degli Esteri Italiano, già presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, sono intervenuti i rappresentanti della Commissione Europea tra cui Kestutis Sadauskas vice direttore generale DGMARE, il parlamentare europeo genovese, Marco Campomenosi, il vice ministro Italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il presidente di Gruppo IREN Luca Dal Fabbro e rappresentanti di Università, di Banca Europea degli Investimenti, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, la Guardia Costiera, la Marina Militare e 40 Sindaci fra quelli italiani e spagnoli aderenti alla Coalizione.   Genova ha tenuto a battesimo anche "Eyes on Plastic", un progetto pilota per l'applicazione delle tecnologie aerospaziali alle attività di monitoraggio e individuazione di cumuli di plastica sul territorio e nel mare, per dare un futuro di benessere e sostenibilità all'ecosistema marino, a tutto l'ambiente e all'umanità.  Al progetto stanno lavorando Esa (Agenzia Spaziale Europea), Enel e Comune di Genova attraverso un Protocollo d'intesa che mira alla messa a terra di una progettualità inserita nel solco dei grandi programmi europei e globali di contrasto e raccolta di plastiche abbandonate nel mare e nell'ambiente.  Al convegno hanno partecipato l'assessore comunale al Porto Francesco Maresca, il parlamentare europeo Marco Campomenosi, il direttore marittimo della Liguria ammiraglio Sergio Liardo, l'Head of Electrification di Enel Sonia Sandei e Davide Coppola, Head of Space Applications Initiatives di Esa.   Sono stati i ragazzi della Regata 999 dei Municipi di Genova a dare il benvenuto alla prima imbarcazione che ha concluso The Ocean Race. Gli oltre 80 ragazzi erano presenti all'Ocean Live Park per la premiazione della Regata, realizzata dal Comune di Genova - Genova Blue District, Job Centre - all'interno del progetto C-City Genova Città Circolare. Dopo la vivacissima cerimonia, che ha visto vincere il Municipio Centro Est, i ragazzi hanno animato l'area dell'Innovation Village, cimentandosi nei tantissimi laboratori e esperienze proposte nei 9 stand delle soluzioni innovative per la tutela del mare e dell’ambiente. Secondo posto per Municipio Centro Ovest e terzo per Municipio Valpolcevera; quarto posto ex aequo per tutti gli altri partecipanti, nel nome della condivisione e della sportività.    Nel pomeriggio, l'Innovation Village ha ospitato il Sea Forum, un incontro tra esperti per approfondire il legame tra Genova e il mare in ottica della promozione di spazi inclusivi e accessibili attraverso l’innovazione, il rinnovamento, l’arte e la cultura nelle città costiere.   Con l’arrivo delle altre barche attese e l’Ocean Summit, la giornata di martedì 27 sarà segnata da un’ondata di felicità. Protagonista di un charity event unico nel suo genere nella storia della nautica sarà Alice Leccioli con il suo esoscheletro “Felicità”, così lo battezzò la ventunenne ferrarese affetta dalla nascita da diparesi spastica quando nel 2019 una donatrice anonima, a seguito di una campagna di sensibilizzazione, le regalò EKSO. Si tratta di un esoscheletro riabilitativo robotizzato per la deambulazione di persone con deficit motori agli arti inferiori (paraplegie e tetraplegie complete e incomplete, emiplegie, sclerosi multipla, ictus). Un gioiello della tecnologia distribuito in Italia dalla genovese Emac e figlio delle ricerche della californiana Ekso Bionics di Richmond. All’Ocean Live Park Alice grazie al suo esoscheletro e accompagnata da Paolo Moretti, direttore della UOC di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini, salirà per la prima volta a bordo di una barca per lanciare una campagna crowdfunding Gaslininsieme per l’acquisto di un robot riabilitativo destinato al reparto di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’Istituto Giannina Gaslini. Fri, 30 Jun 2023 13:10:46 +0000 Scienza Al via l'Estate romana 2023 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32103-al-via-l-estate-romana-2023.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/roma/32103-al-via-l-estate-romana-2023.html Quattro mesi di eventi in tutta la città tra proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali, concerti, mostre, incontri, visite guidate, laboratori per bambini e ragazzi e tanto altro. È questa l’Estate Romana 2023 – che inizia oggi e che continuerà fino al 15 ottobre – promossa da Roma Capitale, in collaborazione con la Siae e i servizi di comunicazione di Zètema Progetto Cultura, presentata oggi al Teatro India, dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, e dall’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor. Sarà diffusa su tutto il territorio cittadino, sono coinvolti i territori di tutti i 15 Municipi della città, con eventi di ogni dimensione: rassegne di cinema, concerti, spettacoli teatrali e festival ma anche piccoli eventi a dimensione di quartiere. Un’Estate Romana che sarà all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’accessibilità per tutti. Elemento caratterizzante di questa edizione sarà il cinema, con ben 24 arene all’aperto che punteggiano tutta la città e che saranno realizzate dai vincitori del bando Estate Romana 2023-2024, oltre che da varie istituzioni culturali cittadine. ·Quanto ai progetti vincitori del Bando, sono 14 quelli che daranno vita in diversi periodi dell’estate a proiezioni cinematografiche. Di questi progetti, 10 sono risultati vincitori della sezione 3 del Bando, specificamente riservata alle arene a ingresso gratuito: San Lorenzo Cinema con Sapienza (Municipio II), Il Cinema Oltre – Arena Cinema Parco Labia (Municipio III), Cinema sul tetto – Visioni periferiche (Municipio V), Cinematic – Così lontani così vicini (Municipio V), Karawan – Festa di Cinema Commedie e Culture (Municipio V), La periferia raccontata dal Cinema (Municipio VI), Cinema alle Mura… e non solo (Municipio VII), Punta sacra Film Fest (Municipio X), Cinecorviale Estate (Municipio XI), Ciak Cinema Arena (Municipio XV). Altre 4 arene sono poi previste da altrettanti progetti della sezione 1 del Bando, quella generale, come: Notti di Cinema a Piazza Vittorio (Municipio I), Isola del Cinema presenta: Cantieri dell’Immaginario (Municipio I), Arena Garbatella, (Municipio VIII), l’Arena Cinevillage Monteverde (Municipio XII). Ci saranno poi numerose altre iniziative gratuite dedicate al cinema e ai suoi protagonisti che verranno realizzate grazie al sostegno di Roma Capitale. Le tre arene dell’iniziativa Cinema in Piazza della Fondazione Piccolo America con un programma di proiezioni fino al 16 luglio, nelle arene di San Cosimato a Trastevere (Municipio I), del Casale della Cervelletta nella Riserva Naturale Valle dell'Aniene (Municipio IV) e al Parco di Monte Ciocci a Valle Aurelia (Municipio XIII). Diverse poi le iniziative organizzate dalla Fondazione Cinema per Roma, a partire – dopo il grande successo dell’anno scorso – dalla seconda edizione di Roma Cinema Arena, la grande arena da 1.000 posti situata al Parco degli Acquedotti. Sempre a cura della Fondazione Cinema per Roma, si svolgerà all’aperto – nel Teatro Ettore Scola, immerso nel verde di Villa Borghese – anche la programmazione estiva di Casa del Cinema (Municipio II). Con il progetto ZCI – Zone a Cinema Illimitato, frutto della collaborazione di Zètema Progetto Cultura e Fondazione Cinema per Roma, la settima arte verrà portata in tre diversi territori: a Tor Bella Monaca, con l’arena cinematografica di via dell’Archeologia (VI Municipio), a Corviale (XI Municipio), con la sala all’aperto presso la Biblioteca Renato Nicolini, e a Monte Mario (XIV Municipio), con l’arena allestita nel comprensorio di Santa Maria della Pietà. Inoltre, Alice nella Città per conto di Cinema per Roma organizzerà al Laghetto di Villa Ada (Municipio II) l’arena del Floating Theatre. Ci sarà infine cinema all’aperto anche presso il Teatro India (Municipio XI) che ospiterà un’arena estiva con una rassegna di cinema italiano sul teatro e la città di Roma, curata dalla Fondazione Cinema per Roma in co-realizzazione con la Fondazione Teatro di Roma. Ma l’Estate Romana 2023 sarà anche molto altro; qui di seguito una selezione degli eventi e delle rassegne previste in città per questa edizione: Bando biennale 2023-2024 L’avviso pubblico biennale “Estate Romana 2023 -2024” pubblicato il 16 marzo scorso è stato pensato per selezionare progetti culturali in grado di attirare un pubblico più ampio possibile e dal carattere diffuso, coinvolgendo i territori di tutti i Municipi di Roma Capitale. Nell’avviso, inoltre, ai proponenti è stata richiesta una particolare attenzione alle tematiche ambientali, per quanto riguarda gli allestimenti e l’organizzazione, e l’accessibilità per tutti. Oltre alle arene cinematografiche finanziate con l’avviso e già sopra elencate, qui di seguito, a titolo di esempio, alcuni dei progetti vincitori della sezione generale (la n°1) del bando, i primi classificati per ogni Municipio: Eventi che cominciano nel mese di giugno Sull’isola pedonale di via Pesaro e in altri luoghi del V Municipio è in programma la X edizione di Bande de Femmes, il festival di illustrazione e fumetti che propone tra giugno e agosto incontri con scrittrici, scrittori e artisti, ma anche live painting e mostre ospitate da librerie indipendenti e da studi d’artista del quartiere Pigneto; A largo Alessandrina Ravizza (Municipio XII) prenderà il via a giugno (fino a settembre) l’arena Cinevillage Monteverde (tra quelle già elencate) con un palinsesto di proiezioni di anteprime, incontri con registi e attori, eventi speciali appuntamenti culturali e spettacoli dal vivo, oltre a un villaggio dello sport realizzato in collaborazione con il Coni; Appuntamento al parco di Torre del Fiscale (Municipio VII) per Attraversamenti Multipli, festival che tra giugno e luglio proporrà 45 appuntamenti in dialogo con la natura urbana. In programma performance ed eventi site specific presentati da 19 compagnie, di cui 5 internazionali, laboratori e talk; Prende il via a giugno anche il Youth Fest, festival multidisciplinare focalizzato sulla creatività under 30 che coinvolge giovani artisti, e artisti provenienti dall’Italia e dall’estero selezionati da una giuria under 25. Fino a luglio al Teatro India (Municipio XI), spettacoli, concerti, mostre, proiezioni, incontri, passeggiate urbane e workshop per gli studenti. Eventi che cominciano nel mese di luglio A luglio appuntamento con la III edizione di Sempre più fuori, la rassegna multidisciplinare che al Goethe Institut e all’Accademia Tedesca di Roma a Villa Massimo nel Municipio II propone una serie di eventi (presentazioni di libri, performance, spettacoli, proiezioni e una mostra fotografica) pensati per favorire l'incontro di culture e abilità diverse; Arcadia Urbana – Festa di Teatro Eco-Logico a Roma è in programma a luglio al Parco delle Valli di via Conca d’Oro (Municipio III). Una rassegna teatrale all’insegna della sensibilità ecologica: sfruttando la morfologia e le strutture già esistenti, gli eventi si svolgeranno senza l’utilizzo di corrente elettrica. Si prosegue ad agosto con: ·Energie Creative. Espressioni dal vivo nel territorio la rassegna teatrale, musicale e di danza che in diverse sedi del Municipio XIII (Teatro Aurelio, piazza Ormea, piazza Pio IX, parco Paparelli, largo S. Maria delle Fornaci, centro culturale Aurelio) proporrà otto appuntamenti all’insegna dell’inclusività e multiculturalità, con protagonisti artisti ed artiste emergenti e performer affermati; ·Roma Città Aperta darà vita, nel Municipio IV, a una serie di appuntamenti open visit negli atelier dei numerosi artisti e artiste coinvolti, con la guida di esperti di arte contemporanea e la presentazione di mediatori culturali; Cous Cous Unplugged presenterà nel Municipio XIV, nell’area parcheggio dell’Istituto comprensivo Pablo Neruda in via Casal del Marmo, un festival che esplora i temi della vita in periferia, della forza della musica e delle parole, della sostenibilità ambientale e dell’intercultura; ·All’anfiteatro del porto turistico di Roma di Ostia Lido (Municipio X), si svolgerà la settima edizione di Teatri d’Arrembaggio: piraterie, incanti e castelli di sabbia, manifestazione rivolta a un pubblico intergenerazionale con appuntamenti teatrali per adulti e ragazzi, spettacoli di stand up comedy con anteprime e artisti emergenti, e laboratori multidisciplinari; Scenarte. 29° Festival di teatro urbano porterà nel Municipio XV (tra Isola Farnese, Cesano, Labaro) vari spettacoli di compagnie italiane e internazionali, laboratori per anziani e per tutti, una mostra di pittori locali; Anomalie. La sperimentazione in periferia porterà nel Municipio VI (Parco delle Canapiglie e Teatro Tor Bella Monaca), la XVI edizione del festival dedicato al Nuovo Circo contemporaneo e alle Periferie, con la partecipazione di artisti italiani e internazionali. A settembre poi: Decima festival che nel quartiere Torrino nel Municipio IX proporrà attività rivolte a diverse fasce di età, tra teatro, concerti di musica elettronica e dj set, festival di cortometraggi con grande attenzione ad artisti emergenti, laboratori e conferenze; La XIV edizione di Festival della Letteratura di Viaggio si terrà tra la Biblioteca Casa delle Letterature e il Palazzetto Mattei a villa Celimontana (Municipio I) e si articolerà in presentazioni di libri e incontri con autori e giornalisti, laboratori di scrittura, film-making e fotografia, percorsi di trekking urbano con appuntamenti riservati a persone diversamente abili, workshop per operatori professionali del settore turismo; Chiasma – Interazioni Festival, la manifestazione multidisciplinare di arti e culture contemporanee che in diverse sedi nel Municipio VIII – tra cui Teatro Palladium e Spazio Rossellini – proporrà 20 appuntamenti tra performance, spettacoli di teatro e danza, concerti, tavole rotonde e workshop con la partecipazione di oltre 40 artisti singoli, relatori e compagnie anche dal respiro internazionale. A completare l’offerta del bando biennale anche tre manifestazioni che si svolgeranno in tre aree caratterizzate per l’elevata attrattività di pubblico durante la stagione estiva (previste nella sezione 2 dell’Avviso):   Tra giugno e agosto sulla penisola del laghetto di Villa Ada (Municipio II) si accendono i riflettori della nuova edizione del Villa Ada Festival. In cartellone concerti, Dj set, stand up comedy, presentazioni editoriali, mostre e installazioni site-specific, new media arts, videomapping e laboratori. Tra gli artisti attesi: Marlene Kuntz, Elodie, Ben Harper e Franz Ferdinand; ·A Villa Celimontana (Municipio I) da giugno a settembre torna Village Celimontana, storica manifestazione dedicata alla musica jazz. Accanto ai concerti, in programma un calendario di incontri, lezioni di ballo, laboratori musicali per bambini e ragazzi e talk sulla storia del jazz; Concerti, stand up comedy, laboratori di scrittura musicale e fumetto, lezioni di danza, dibattiti, e bookcrossing sono gli ingredienti di Piazza Gianicolo, in programma da giugno a settembre a piazzale Garibaldi (Municipio I). Altri Eventi Oltre a quelli elencati finora, l’Estate Romana 2023 offrirà anche molti altri eventi proposti e realizzati dalle principali istituzioni culturali cittadine. Qui alcuni esempi: LETTERATURA Tra gli appuntamenti più attesi della stagione estiva c’è LETTERATURE – Festival internazionale di Roma, giunto quest’anno alla XXII edizione, a cura dell’Istituzione Biblioteche di Roma. Allo Stadio Palatino, nel cuore della Roma antica, un programma di cinque serate a ingresso gratuito (3, 5, 9, 11 e 13 luglio) dal titolo La memoria del mondo in omaggio all’opera di Italo Calvino del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita. Tra gli ospiti Margaret Atwood, William T. Vollmann, Fernando Aramburu, Jeanette Winterson, David Diop, Maaza Mengiste; Anche quest’anno il Festival sarà preceduto da un’anteprima alla Casa delle Letterature con alcuni appuntamenti, tra i quali l’incontro con la Cinquina del Premio Strega 2023 (16 giugno) e quello con Anna Maria Gehnyei, in arte Karima 2g (22 giugno); MUSICA Il Teatro dell’Opera di Roma firma una nuova stagione di grandi eventi alle Terme di Caracalla con un cartellone estivo di 50 serate tra opera, danza, teatro, musica sinfonica, jazz e pop. Fino al 10 agosto, un programma trasversale in cui non mancherà un omaggio a Giuseppe Verdi, nell’ambito del progetto “VIVA Verdi”, e che vedrà in scena grandi nomi del panorama artistico nazionale e internazionale tra cui Roberto Bolle, Myung-Whun Chung, Derek Deane e Moni Ovadia; Ancora un omaggio a Giuseppe Verdi per l’apertura il 12 luglio della programmazione estiva dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Sempre nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, quattro i concerti in cartellone fino al 20 luglio: un programma di alto livello, all’insegna della grande musica colta, che vedrà ospiti sul palco artisti quali Gianandrea Noseda, David Garrett e Stefano Bollani; ·È un’estate all’insegna di tour e concerti delle più grandi star nazionali e internazionali quella del Roma Summer Fest, la rassegna a cura della Fondazione Musica per Roma. Fino al 27 settembre nella cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone oltre 40 artisti saranno protagonisti di una stagione unica, tra cui Bob Dylan, Sting, Ludovico Einaudi, Caetano Veloso ed Elvis Costello. Per quanto riguarda la musica italiana, un cartellone per un pubblico di ogni età, da Antonello Venditti e Francesco De Gregori fino a Carl Brave, Madame, Tananai, Baustelle e tanti altri; Fino al 6 agosto appuntamento con Summertime, la stagione estiva prodotta dalla Fondazione Musica per Roma alla Casa del Jazz che porta al pubblico le migliori proposte del jazz contemporaneo italiano e internazionale. Oltre 60 tra concerti e spettacoli con focus specifici dedicati ai nuovi talenti italiani e stranieri (Rising stars), alle nuove tendenze (New Waves), alle grandi orchestre (Large Ensembles), ai virtuosi di basso, chitarra e sassofono (Guitar, Bass & Sax Heroes) e alla contaminazione (Cross over). TEATRO L’estate della Fondazione Teatro di Roma accenderà i riflettori negli spazi all’aperto del Teatro India e del Parco di Villa Torlonia. Due suggestivi luoghi sotto le stelle che dal 24 giugno al 27 luglio vedranno alternarsi: un interessante festival di circo contemporaneo “Circoinfest”, un laboratorio intensivo di teatro e cura nell’opera cechoviana del “Piero Gabrielli”, tre concerti del Teatro dell’Opera di Roma e altri cinque appuntamenti in collaborazione con il Municipio II. DANZA È in corso in questi giorni “Corpo Libero” la prima edizione della Festa della Danza, che è stata una sorta di manifestazione di apertura dell’Estate Romana e che proseguirà fino a domenica 18 giugno. Si tratta di un’importante novità nel panorama culturale della città, una serie di appuntamenti dedicati alla danza, con eventi diffusi sul territorio all’insegna della partecipazione, dell’intrattenimento e della condivisione, di spazi e linguaggi. Oltre 500 le danzatrici e i danzatori coinvolti, per un totale di 45 compagnie professionali e circa 125 repliche di spettacoli diffusi in tutti i 15 Municipi cittadini; Inoltre, appuntamento a partire dal 6 settembre con la 38ᵃ edizione del Romaeuropa Festival, a cura della Fondazione Romaeuropa, che torna con un’ampia programmazione diffusa in 13 spazi della Capitale con 90 spettacoli, 300 repliche e oltre 500 artisti provenienti da tutto il mondo per esplorare le “geografie” del nostro tempo, tra musica, danza, teatro, nuovo circo, creazioni per l’infanzia e arti digitali. ARTE A tutti questi appuntamenti si aggiungono poi le numerose mostre in programma a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, del Palazzo delle Esposizioni, del Mattatoio e del MACRO.   Fonte Zetema     Thu, 15 Jun 2023 12:43:23 +0000 Roma La Grecia torna alle elezioni il 25 giugno, Mitsotakis vuole la maggioranza assoluta https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32079-la-grecia-torna-alle-elezioni-il-25-giugno-mitsotakis-vuole-la-maggioranza-assoluta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/politica/32079-la-grecia-torna-alle-elezioni-il-25-giugno-mitsotakis-vuole-la-maggioranza-assoluta.html Il premier e leader del partito conservatore greco Kyriakos Mītsotakīs, uscito vincente dalle elezioni di domenica, chiede un nuovo voto: "Ci stiamo dirigendo verso nuove elezioni (...) il prima possibile", ha dichiarato Mitsotakis durante un incontro con il presidente della Repubblica, Katerina Sakellaropoulou "possibilmente il 25 giugno" ha aggiunto. Nonostante la vittoria schiacciante con oltre il 40% dei voti, Mitsotakis non raggiunge il suo obiettivo di una maggioranza assoluta dei seggi nel nuovo Parlamento e dunque porterà il Paese di nuovo alle urne prima di luglio per consolidare il risultato. E una vittoria schiacciante, quella del partito conservatore di Kyriakos Mitsotakis nelle elezioni parlamentari di ieri in Grecia. Tuttavia, è chiaro che Mitsotakis non raggiunge il suo obiettivo di una maggioranza assoluta dei seggi nel nuovo Parlamento e dunque porterà il Paese di nuovo alle urne entro luglio per consolidare il risultato. Nuova Democrazia (ND) ottiene il 40,8% dei voti (su risultati ancora parziali), in netto vantaggio sulla sinistra dell'ex premier Alexis Tsipras, che si ferma al 20% dei voti, davanti al partito socialista Pasok-Kinal che incassa l'11,6%. Salutando la sua vittoria come "un terremoto politico", Mitsotakis, al timone dal 2019, ha già fatto capire che vuole andare a nuove elezioni, che potrebbero tenersi alla fine di giugno o all'inizio di luglio, e gli consentiranno, se confermerà questa performance, di ottenere la maggioranza assoluta. "Il risultato ha dimostrato che ND ha il consenso dei cittadini a governare da solo", ha detto il leader conservatore.   Le elezioni di ieri si sono svolte infatti con un nuovo sistema elettorale proporzionale, che elimina l'assegnazione dei 50 seggi al partito più votato, ma quando si tornerà a votare il premio di maggioranza verrà reintrodotto: e al governo di destra basterà il 37% dei voti per governare con la maggioranza assoluta dei seggi. Mitsotakis, laureato ad Harvard ed ex consulente di McKinsey, è arrivato al voto con il vento in poppa. La Grecia gode quasi di buona salute economica: la disoccupazione e l'inflazione sono diminuite, la ripresa del turismo post-Covid ha portato la crescita al 5,9% nel 2022.   Il risultato è un duro colpo per Tsipras, che ha perso la sua quarta battaglia elettorale consecutiva dopo essere stato premier dal 2015 al 2019, mandato durante il quale ha condotto i negoziati molto difficili con i creditori che fecero quasi uscire la Grecia dall'euro. Tsipras ha lasciato sul terreno un terzo dei voti ottenuti nel 2019, e in alcune aree è perfino arrivato alle spalle del partito socialista Pasok-Kinal, guidato dal 44enne Nikos Androulakis.   Un'altra vittima del voto è stato l'ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, il cui partito di sinistra anti-austerità MeRA 25 non arriva in Parlamento. Del resto, il migliore alleato del governo di destra sono state le divisioni dell'opposizione, che è andata al voto frammentata e conflittuale. Mitsotakis ha commentato: "Correremo più velocemente, per migliori stipendi, posti di lavoro, un migliore sistema sanitario, una Grecia più forte" e ha aggiunto: "Sono fiero e sento il peso della responsabilità per un risultato così importante". Il voto di ieri è il primo della Grecia da quando la sua economia ha cessato di essere sotto stretta supervisione da parte di istituti di credito internazionali che avevano fornito fondi di salvataggio durante la quasi decennale crisi finanziaria del Paese. La politica, per Kiriakos Mitsotakis, è cosa di famiglia dai primi istanti di vita. Si dice «nato prigioniero politico», perché quando il 4 marzo 1968 è venuto al mondo era ai domiciliari, imposti al suo clan dalla giunta militare. Quando aveva sei mesi di vita i suoi lo portarono in Turchia, in un esilio che sarebbe durato sei anni. Poi i colonnelli sono caduti. I Venizelos-Mitsotakis no. Certo Kiriakos Mitsotakis non è il solo politico greco ad appartenere a una dinastia. Il suo ex ministro dei Trasporti, che poi si è dimesso in seguito al tragico incidente ferroviario di Tempi, il 1 marzo scorso, è nipote di presidente, un altro dei tre Kostas Karamanlis che si sono avvicendati nella politica del Paese, uguali persino nel nome. A marzo si è dimesso, scusandosi per le colpe infrastrutturali che hanno portato al peggiore incidente ferroviario della storia greca (57 morti, 85 feriti).  Alle elezioni di maggio si è ricandidato ancora con Nea Demokratia, e gli elettori — della sua circoscrizione di Serres, in Macedonia Centrale — hanno perdonato anche lui. Poi ci sono i Papandreou; i Bakoyannis — come il 47enne Costas, sindaco di Atene, anche lui di Nea Demokratia — imparentati ancora con i Mitsotakis. Ma nessuno riesce come Kiriakos Mitsotakis, ora alle soglie del secondo mandato, a presentarsi come un «uomo nuovo», quasi un outsider, al servizio della svolta del Paese verso il progresso. Dal 2019, quando Mitsotakis è diventato premier per la prima volta, Tsipras e il suo partito sono sempre stati di sei punti percentuali fissi sotto di lui, nei sondaggi. Ma il voto di ieri ne ha divorati altri 14. Come è stato possibile? «Il vero avversario della sinistra non è nemmeno Mitsotakis, ma la sinistra stessa. Continua a non trovare un’identità dopo gli anni della crisi», spiegava al Corriere la notista politica di Kathimerini Dora Antoniou. Il partito socialista Pasok, andato bene dopo anni di vacche magre, ha fatto palesemente incetta di voti di Syriza. Bene anche i comunisti del KKE. «E poi Syriza ha inanellato errori clamorosi». Quasi incredibili. Venerdì, secondo il corriere della sera,a poche ore dal silenzio elettorale, l’ex ministra di Tsipras Theano Fotiou ha detto che «le riforme le deve pagare la classe media». Cioè chi guadagna, e lo ha ripetuto, «più di cinquemila euro l’anno». Il giorno prima l’ex ministro George Katrougalos si era fatto scappare un «tasseremo gli autonomi» che lo ha costretto a ritirarsi dalle elezioni. «E a parte queste boutade, l’assenza di una politica economica credibile da parte di Syriza, a cui la gente non ha ancora perdonato l’austerity del 2015, è costata carissima».  Nemmeno le politiche migratorie dure — sottolinea il corriere della sera,la costruzione e la proposta di prolungamento di un muro con la Turchia per fermare chi arriva dall’Asia centrale; il video di pochi giorni fa che mostra la guardia costiera greca abbandonare in mare un gommone di donne e bambini - gli costano troppo dissenso. L’economista radicale Yanis Varoufakis, il cui partito alle elezioni è rimasto sotto la soglia di sbarramento e quindi archiviato, ha parlato di una «orbanizzazione» o di una «erdoganizzazione» del Paese, con la vittoria di Mitsotakis: pugno duro, paura per lo stato di diritto, sovranismo e liberismo economico. Una ricetta che ai greci, reduci da un decennio nero di osservati speciali dell’economia europea, evidentemente non fa paura. Mitsotakis si propone soprattutto come l’uomo della crescita, e delle riforme che «per metterle in atto», ha detto nel discorso in cui ratificava la vittoria elettorale, «hanno bisogno del mandato pieno degli elettori». Tradotto: con il voto di ieri Nea Demokratia guadagna 146 deputati. Ne mancherebbero cinque per la maggioranza assoluta, e nulla osterebbe alla vecchia tradizione politica del «mercato delle vacche»: si potrebbe, e si è sempre fatto, convincere qualche deputato neoeletto a passare con i conservatori. O si potrebbe tentare un’alleanza improbabile con i socialisti, i cui telefoni il governo di Mitsotakis ha intercettato fino all’estate scorsa in uno scandalo che non è costato, nei sondaggi, neppure un decimale. Ma anche questa strada resterà percorsa solo formalmente, e a breve Kiriakos Mitsotakis rimetterà il mandato di formare il governo nelle mani della Presidente della Repubblica. Che lo passerà al secondo classificato, Tsipras: il quale però non ha i numeri, né gli alleati, per una proposta concreta. Venticinque giorni dopo il nulla di fatto — dunque si pensa il 25 giugno o il 2 luglio — la presidente riconvocherà le urne. Con la nuova legge elettorale, che ritorna ai vecchi, cospicui premi di maggioranza (fino a 50 deputati), Mitsotakis sarà primo ministro praticamente per acclamazione, e potrà governare da solo. Fonte corriere della sera . rai..e varie agenzie Thu, 25 May 2023 08:38:34 +0000 Politica Dal 23 al 25 aprile a Garbatella sarà festa della Resistenza https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32036-dal-23-al-25-aprile-a-garbatella-sara-festa-della-resistenza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32036-dal-23-al-25-aprile-a-garbatella-sara-festa-della-resistenza.html Far conoscere in modo più approfondito una pagina fondamentale della storia cittadina, nazionale ed europea, come è stata quella della lotta per la Liberazione tra il 1943 e il 1945 e avere un’occasione per confrontarsi con i valori e i principi su cui si fonda la nostra Repubblica democratica. Sono queste le motivazioni alla base della Festa della Resistenza, che si terrà il 23, 24 e 25 aprile a Roma, alla Garbatella. L’evento – promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, curato da Electa e realizzato col supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura e la collaborazione del Municipio Roma VIII, della Federazione Unitaria Italiana Scrittori e la media partnership di Rai Radio 3 e Rai Play Sound – si svolgerà in vari spazi del quartiere: l’Archivio Flamigni, il Teatro Palladium e la Biblioteca Hub Culturale Moby Dick, anch’essi partner dell’iniziativa, che affacciano su piazza Bartolomeo Romano, e poi nella piazza Damiano Sauli. Il programma dei tre giorni proporrà molti temi legati alla Resistenza, che verranno approfonditi con: lezioni, concerti, proiezioni di film, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, tavole rotonde, laboratori per ragazzi e mostre. Ci saranno poi percorsi sulla memoria territoriale in giro per Garbatella e un “Pranzo della Liberazione” organizzato dal Municipio VIII in piazza Sauli. Tutto questo con l’obiettivo di coinvolgere le cittadine e i cittadini nella riscoperta di quella stagione di lotte e di passioni che è stata la Resistenza, animata da un movimento partigiano composto da forze di ispirazione politica e ideologica di vario tipo ma unite dall’antifascismo e dall’amore per la libertà, che sono state alla base dell’Italia democratica di oggi. Il ricco programma di iniziative, ideato da Gabriele Pedullà, è stato costruito assieme a un Comitato scientifico composto da alcuni tra i più importanti studiosi che hanno approfondito e spiegato la Resistenza attraverso temi e discipline diverse: Alessandro Campi, Stefano Carrai, Lucia Ceci, Chiara Colombini, Davide Conti, Victoria de Grazia, Filippo Focardi, Sergio Luzzatto, Giancarlo Monina, Ilaria Moroni, Silvio Pons, Michela Ponzani, Adriano Roccucci e Nadia Urbinati. Numerose le personalità di ogni orizzonte che interverranno, tra docenti universitari, giornalisti, artisti, musicisti e storici; qualche nome a titolo di esempio: Ambrogio Sparagna, Ezio Mauro, Marco Damilano, Gad Lerner, Paolo Taviani, Marco Belpoliti, Umberto Gentiloni, Sergio Flamigni, Ascanio Celestini, Isabella Insolvibile, Marino Sinibaldi, Benedetta Tobagi, oltre al sindaco, Roberto Gualtieri. Porteranno le loro testimonianze anche rappresentanti varie associazioni partigiane e di ex combattenti e deportati come: Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi),Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (Aned), Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (Anppia), Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (Anfim), Federazione Italiana Associazioni Partigiane (Fiap), Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (Anpc), Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza (Irsifar). fonte zetema   Mon, 17 Apr 2023 15:01:44 +0000 Storia Palermo aderisce a “Cities With Nature” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32026-palermo-aderisce-a-cities-with-nature.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/32026-palermo-aderisce-a-cities-with-nature.html Palermo ha aderito a “Cities With Nature”, la piattaforma che connette città, governi subnazionali, comunità ed esperti del settore, in uno spazio internazionale, integrando politiche, persone, idee, sul tema della biodiversità nel tessuto urbano. I dettagli dell'iniziativa, che nasce nel 2018 in Canada sotto forma di partnership, sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta a Palazzo delle Aquile, alla presenza del sindaco Roberto Lagalla, dell’assessore alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta, che è stato il promotore del progetto e la responsabile globale della rete Stefania Romano. La piattaforma d'azione Cities With Nature è riconosciuta dalla Convenzione sulla diversità biologica come il "luogo" in cui le città monitorano, si confrontano e riferiscono sui loro impegni e sugli obiettivi che riguardano la biodiversità a livello nazionale e globale. Cities With Nature fornisce strumenti, casi studio e altri materiali di conoscenza per informare, educare e ispirare città e comunità su una vasta gamma di argomenti, raggruppati in aree tematiche, relativi alla natura urbana: biodiversità, ecosistemi e ambiente edificato, cambiamenti climatici e riduzione del rischio di disastri, salute e benessere sociale, affari, economia e finanze e governance e gestione. Per quanto riguarda Palermo, tanti sono i progetti in programma e riguardano la mobilità dolce, le piste ciclabili, la piantumazione di nuove alberature, l'implementazione di mezzi di trasporto non inquinanti, la riqualificazione della Favorita. Cities With Nature permetterà, inoltre, un gemellaggio con altri grandi centri d’Europa e del resto del mondo (è già previsto quello con la città di Istanbul), centri che si sono già da tempo avviati verso la completa transizione ecologica. «Siamo felici che Palermo entri a far parte di Cities with nature - ha dichiarato il sindaco Lagalla -. Faremo parte di una importante rete internazionale che ci darà la possibilità di un ampio confronto sul tema della rigenerazione urbana, ma soprattutto ci fornirà strumenti utili per la valorizzazione del nostro patrimonio naturale e per rendere il nostro territorio ancora più attrattivo. Migliorare la qualità dell’ambiente significa migliorare la qualità della vita dei cittadini, che è certamente un obiettivo di questa amministrazione». Per l'assessore Carta «Palermo non è nuova a interventi sul tema della rigenerazione vegetale, abbiamo diverse sfide ambientali in corso, ma non abbiamo mai misurato adeguatamente l’impatto sociale di questo tipo di interventi, ed è arrivato il momento di farlo. Questa rete ci consente di iniziare a pensare alla città in termini di produzione di benessere, una città capace di prendersi cura dei suoi cittadini. Entrare a far parte di questa rete internazionale ci fa onore e fa parte di una sfida più ampia, che è quella della rigenerazione urbana per rendere Palermo più vivibile in termini di sostenibilità e di servizi al cittadino». «E' un onore essere oggi qui, a Palermo - ha detto Stefania Romano - per raccontare questa importante sfida. Avere Palermo dentro questa iniziativa internazionale è un inizio molto importante per il nostro territorio. Cities With Nature può essere pensata come una piattaforma che mette insieme numerosi soggetti istituzionali in grado di fornire alle città aderenti strumenti utili a integrare la natura nelle loro politiche urbanistiche, con notevoli ricadute in termini di benessere». Thu, 06 Apr 2023 13:28:52 +0000 Palermo Chi sono le vittime dell'attentato di via Rasella https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32017-chi-sono-le-vittime-dell-attentato-di-via-rasella.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/32017-chi-sono-le-vittime-dell-attentato-di-via-rasella.html Continua il linciaggio della sinistra contro Ignazio La Russa per le sue frasi sull’attentato di Via Rasella, (certamente approssimative, sulle caratteristiche dei militari “tedeschi”) si va da un sindacalista in libertà che si è sentito autorizzato di inveire minacciosamente contro, rispolverando una retorica violenta e aggressiva. Mentre il solito fotografo radical chic che si è permesso di apostrofare il presidente del Senato definendolo come “il solito pseudo fascistello”. Mentre tutto l'ambaradan delle sinistre chiede le dimissioni, mettendo in atto una raccolta di firme. Non bastano le scuse di La Russa. Non sono mancate le parole di Corrado Augias intervistato ieri sera da Gramellini su Rai 3, che ha trattato La Russa quasi come un deficiente, un ignorante, un pover'uomo che non conosce la Storia. Chissà chi ha frequentato e frequenta La Russa, probabilmente conoscono una pseudo storia parallela. Bene. Ripeto noi non abbiamo problemi di affrontare i temi storici, anzi affrontiamo volentieri anche quelli più complessi e divisivi. Marco Cimmino, docente di Storia sul quotidiano Libero ha spiegato, cercando di non prestarsi ad analisi ideologicamente inquinate, chi erano veramente i soldati tedeschi di via Rasella. (Marco Cimmino, Via Rasella, lo storico Cimmino: chi sono state davvero le vittime, 1.4.23, Libero). A Roma scrive Cimmino, c'erano i gappisti che miravano a fare attentati proprio per poi scatenare l’inevitabile rappresaglia dei tedeschi nazisti. “Ma i gappisti avevano, probabilmente, anche un secondo obbiettivo, se vogliamo assai più sotterraneo, in quanto assai più imbarazzante. La sicura rappresaglia avrebbe colpito, presumibilmente, ostaggi già nelle mani della polizia fascista: carcerati antifascisti, ebrei, renitenti e così via. A Regina Coeli, la maggioranza dei prigionieri politici era composta da resistenti non comunisti: il loro sacrificio avrebbe eliminato, per così dire, parte della concorrenza. So che pare un ragionamento orribile, tuttavia, in altri casi le fortissime rivalità all’interno della Resistenza produssero simili aberrazioni: basti Malga Porzus per tutte”. Secondo Cimmino i gappisti agirono autonomamente, anche perché nel Cln, non tutti condividevano la loro strategia insurrezionale. Ma veniamo alle vittime dell’attentato: trascurando i danni collaterali, i trentatre morti di via Rasella furono immediatamente ascritti al novero dei nazisti, quando non addirittura delle SS. Del resto è “abbastanza diffuso quello di rubricare come nazisti tutti i militari tedeschi, tra il 1939 e il 1945, non tenendo conto di quella che è, in tutti i fenomeni storici di questo tipo, la maggioritaria “zona grigia”. Non tutti i soldati tedeschi erano dei fanatici nazisti: esistevano anche i militari di leva puri e semplici e, nel caso dei morti di via Rasella, perfino dei tedeschi che erano lì proprio per il loro scarsissimo nazismo”. La descrizione di Cimmino la dedichiamo all’ex deputato del Pd Emanuele Fiano, che ieri sera a rete 4 intervistato ha detto di aver fatto uno studio su questi soldati “tedeschi”. “Tanto per cominciare, i caduti del “Bozen” erano, tecnicamente, italiani, divenuti tedeschi in virtù dell’annessione dell’Alto Adige all’Alpenvorland. E non erano soldati in senso stretto né SS: erano reclute di una sorta di polizia ausiliaria, l’Ordnungspolizei.  Perdi più, questi Tirolesi erano prevalentemente cattolici praticanti, assai tiepidi verso il nazismo e molto poco bellicosi: subivano scherzi e vessazioni dai veri soldati tedeschi e venivano frequentemente insultati per la loro scarsa fede nel Capo e per la loro poca marzialità. Erano, insomma, qualcosa a metà tra un reparto di punizione e un gruppo male assortito di militari di second’ordine. Non erano musicisti e non erano nemmeno antinazisti in senso stretto, ma, certamente, erano tutt’altro che un reparto d’élite fiero del proprio nazionalsocialismo e che marciava impettito: erano dei poveracci, reclutati in malo modo a Bressanone o Brunico e mandati in territorio ostile per far loro scontare il proprio spirito religioso. Carnefici e vittime, in un gioco degli specchi che è difficile decifrare fino in fondo: il bene e il male, spesso, nella storia, giocano a rimpiattino. E non sempre i buoni sono assolutamente buoni e i cattivi assolutamente cattivi”. Per il momento mi fermo nel prossimo intervento racconterò di un attentato simile a quello di via Rasella compiuto sempre dai partigiani comunisti in quel di Piazzale Loreto a Milano.   Wed, 05 Apr 2023 14:52:58 +0000 Storia I Carabinieri restituiscono 61 cinquecentine alla Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31979-i-carabinieri-restituiscono-61-cinquecentine-alla-biblioteca-ludovico-ii-de-torres-di-monreale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31979-i-carabinieri-restituiscono-61-cinquecentine-alla-biblioteca-ludovico-ii-de-torres-di-monreale.html Il 17 marzo 2023, alle ore 11.30, presso il prestigioso Salone “Roma” del Palazzo Arcivescovile di Monreale, il Comandante del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, Ten. Col. Gianluigi Marmora, ha restituito al Direttore della Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale, Don Giuseppe Ruggirello, 61 libri, di grande valore storico e culturale, risalenti al XVI secolo, trafugati negli anni ‘80 del secolo scorso. Alla cerimonia di restituzione erano presenti: -     il Procuratore della Repubblica di Palermo, Dott. Maurizio De Lucia; -     il Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, Dott.ssa Claudia Ferrari; -     l’Arcivescovo di Monreale, Mons. Gualtiero Isacchi; -     il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Roma, Generale di Brigata Vincenzo Molinese; -     il Comandante del Gruppo Carabinieri TPC di Roma, Ten. Col. Andrea Ilari; -     il Vice Presidente del “Getty Museum” di Los Angeles, Dott. Stephen W. Clark; ed altre Autorità civili e militari. L’esito positivo dell’attività d’indagine è il frutto del coordinamento della Procura della Repubblica di Palermo e della costante collaborazione esistente tra il Nucleo Carabinieri TPC di Palermo ed i responsabili della Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale. Le 61 cinquecentine, oggetto di furto avvenuto negli anni ’80 all’interno della Biblioteca “Ludovico II De Torres” di Monreale, sono state individuate dai Carabinieri del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo sul sito web del “Getty Research Institute”, durante il monitoraggio quotidiano dei siti internet. Gli ulteriori approfondimenti, sviluppati mediante la collaborazione dell’Arma territoriale, certificavano che l’Ufficio Esportazione delle antichità e degli oggetti d'arte della Sicilia della locale Soprintendenza non aveva mai rilasciato alcuna autorizzazione per l’esportazione dei beni librari. A seguito della Rogatoria Internazionale avanzata dalla Procura della Repubblica di Palermo, i responsabili del “Getty Museum” di Los Angeles riconoscevano la validità della rivendicazione e restituivano spontaneamente i beni, nell’ambito di una collaborazione ormai decennale con i Carabinieri dell’Arte. Alcune cinquecentine costituiscono delle vere e proprie rarità, mentre altre sono esemplari unici al mondo, quali: “Li grandissimi apparati e reali trionfi fatti per il re & regina di Franza nel la città di Baiona, nell'abboccamento della regina catholica di Spagna Li grandissimi apparati e reali trionfi fatti per il re & regina di Franza nel la città di Baiona, nell'abboccamento della regina catholica di Spagna doue si narra l' honoratissimo accetto, il combattere uno castello incantato, combattimenti in mare, uccisione d'una balena & altri mostri marini, combattimenti a campofranco, con ninfe, soni & canti, & un castello che andava da se stesso, & altre cose, come leggendo intenderete. In Padova, 1565”; "Successo della giostra fatta nella inclita Città di Verona Ordinata per i Clarissimi Rettori di Terra ferma, l'anno 1567 del carnevale. In Padoa, Per Lorenzo Pasquati, 1567”; “Relatione di qvanto e successo nello sponsalitio della Catholica Maestà del re Philippo, di cui ordine, & à Suo nome il serenissimo prencipe Carlo arciduca d'Austria sposo la serenissima principessa Anna figlia dell 'imperatore Massimiliano, e della serenissima imperatrice donna Maria nella città di Praga”;la cui coperta, le miniature e le illustrazioni calcografiche sono di notevole fattura. Riguardo alle descrizioni dei libri restituiti, lo stesso “Getty Research Institute” indicava, in quasi tutte le note di catalogazione, elementi che riconducono all’Arcivescovo Ludovico II De Torres di Monreale, quali le manoscritture apposte sul frontespizio di ogni esemplare quali: “L. Arcivescovo di Monreale” ovvero “L. Archiepisc. Montisregal”, “L. Arcivesc.° di Monr.le”, “L. Archiepisc.° di Monr.le” e similari che tuttora si trovano nei libri custoditi presso la biblioteca monrealese. Tali contrassegni si trovano riportati esclusivamente sulle migliaia di libri che il Cardinale portò da Roma a Monreale, contrassegnati con la propria firma, accompagnati da una Bolla Pontificia di Papa Clemente VIII del 22 gennaio 1593, che stabiliva l’inalienabilità a pena di scomunica latae sententiae (ossia la pena del diritto canonico così congiunta al precetto, cui si incorre per il fatto stesso di averlo trasgredito) per chiunque avesse sottratto un libro, anche se con l’intento di prenderlo in prestito o per poco tempo o se ne fosse appropriato a qualsiasi titolo. La Bolla Pontificia può essere ancora letta nell’epigrafe marmorea posta accanto all’ingresso della Biblioteca. Di fondamentale importanza si è rivelata la consultazione della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti” del Ministero della cultura e gestita in via esclusiva dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la più grande del mondo con oltre 1,4 milioni di files relativi a beni da ricercare.  Fonte Uff.St.Carabinieri Fri, 17 Mar 2023 14:59:37 +0000 Palermo Inaugurazione Sale Vanvitelli Reggia di Caserta https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/31948-inaugurazione-sale-vanvitelli-reggia-di-caserta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/31948-inaugurazione-sale-vanvitelli-reggia-di-caserta.html Inaugurate oggi le Sale Vanvitelli, percorso espositivo negli Appartamenti Reali della Reggia di Caserta dedicato all'architetto che, proprio oggi, il 1° marzo di 250 anni fa, moriva. La mostra permanente rientra nel progetto "1773 -2023 Luigi Vanvitelli il Maestro e la sua eredità", promosso e sostenuto dal Museo Reggia di Caserta, in collaborazione con il Comune di Caserta.   Gli ambienti, retrostanti della Sala delle Guardie del Corpo del Palazzo reale, sono luogo privilegiato e, da oggi, sempre visitabile di narrazione dell’opera di Luigi Vanvitelli. L'esposizione celebra l'eredità, materiale e immateriale, del Maestro quale genio del Settecento italiano ed europeo attraverso la valorizzazione di alcuni beni delle collezioni della Reggia di Caserta e il linguaggio digitale che consentirà di fruire di contenuti complessi.   "Omaggiare Luigi Vanvitelli in occasione dei 250 anni della sua morte è doveroso - afferma il direttore Tiziana Maffei - Il programma annuale delle celebrazioni sostiene tre linee di azione: conoscenza, divulgazione e cura condivisa della sua eredità. Con l’apertura delle nuove sale consentiamo al grande pubblico del museo d’intraprendere il viaggio di emozione della Reggia avendo gli strumenti per comprendere meglio l’artefice della sua realizzazione e vivere con maggiore consapevolezza le suggestioni del più grande lascito del Maestro".   Il percorso museale si snoderà lungo quattro sale.   Nella prima, “La chiamata del Re”, Luigi Vanvitelli si presenta e accoglie il visitatore. La scultura dell'architetto - modello preparatorio di quella posta nella omonima piazza del centro di Caserta - apre l'esposizione mentre alla sua destra, su un player multimediale, si materializzano i suoi ricordi: dalla formazione, alle committenze, passando per le sue vicende biografiche. Sono esposti in questi spazi "Ritratto di Luigi Vanvitelli", olio su tela di Giacinto Diano; il modello in gesso di Onofrio Buccini raffigurante Vanvitelli; il modello ligneo della facciata della Reggia di Caserta.   Nella sala 2, “La Dichiarazione dei Disegni”, la narrazione museale prosegue con il progetto della Reggia di Caserta: dalla presentazione dei disegni alla posa della prima pietra. Un allestimento riconducibile a quello con cui il maestro mostrò il suo piano originario per la Reggia di Caserta ai Sovrani nel 1751. Sono qui esposte le prime tavole e disponibili approfondimenti su un supporto tattile: dalla rielaborazione del progetto nella Dichiarazione dei Disegni del 1756, ad alcuni passi delle lettere, alle celebrazioni della posa della prima pietra.   Nella terza sala prende vita il cantiere vanvitelliano. Restituendo al visitatore le espressioni dell'architetto sulla scelta delle maestranze, dei macchinari e delle materie prime, sull’intenzione di rendere la Reggia il centro di un nuovo piano regolatore per la città, sulle invenzioni realizzate, si dà la possibilità di vivere l’esperienza brulicante e il fermento della sua opera. Il racconto sulla grande parete interattiva è accompagnato anche qui da opere appartenenti al patrimonio museale.   Nell'ultima stanza “L’eredità del Maestro Luigi Vanvitelli: la Reggia di Caserta", in uno spazio interamente video-proiettato, il visitatore assisterà alla nascita del Complesso architettonico costituito da Piazza, Palazzo, Parco e Acquedotto. Nel grande schermo l’evoluzione costruttiva dell’opera è raccontata attraverso la successione degli elementi chiave che caratterizzano il Complesso Vanvitelliano. Il percorso espositivo - dall’idea al progetto, dall’esecuzione alle suggestioni attuali anche di luoghi non accessibili normalmente al pubblico - sintetizza il senso profondo di vent’anni di lavoro dell’architetto e la sempre incredibile Meraviglia della Reggia di Caserta.   Tiziana Maffei, cura e coordinamento del progetto  “Sale Vanvitelli” Vincenzo Mazzarella e Anna Cipparrone, concept, ricerca storico-artistica e redazione contenuti di base Luciano Turchetta con la collaborazione di Vincenzo De Luce, progetto museografico Opera Laboratori, allestimento Punto Rec Studios s.r.l., progettazione e sviluppo del percorso immersivo multimediale Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Università degli Studi della Campania ‘Luigi Vanvitelli’, elaborazione grafica e progetto identità visiva Si ringrazia tutto lo staff del Museo, il Nucleo Reggia dell'Associazione nazionale carabinieri, le ditte Vincenzo Modugno srl, Hera Restauri, CIAL Allarmi, CT Impianti e Siass srl. Le Sale Vanvitelli sono visitabili tutti i giorni, in piccoli gruppi, negli orari di ordinaria apertura degli Appartamenti Reali, fatta eccezione per le giornate di gratuità e per eventuali esigenze di sicurezza e tutela. L'accesso è incluso nel costo ordinario del biglietto di ingresso agli Appartamenti reali e dell'abbonamento Reggia Card 2023. Gratuità e riduzioni come previste per legge.   Fonte Reggia di Caserta   Thu, 02 Mar 2023 14:14:22 +0000 Napoli Ad Helsinki una Turandot che affascina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31924-ad-helsinki-una-turandot-che-affascina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31924-ad-helsinki-una-turandot-che-affascina.html La Turandot di Giacomo Puccini, che ha debuttato alla Opera Nazionale di Finlandia il 27 gennaio e che ha subito affascinato il pubblico, sarà trasmessa in diretta streaming gratuitamente sul servizio di streaming Stage24 dello stesso teatro dell’Opera e sul servizio OperaVision delle compagnie d'opera europee giovedì 16 febbraio alle 17:50 (CET). OperaVision fornirà i sottotitoli per l'opera in inglese, italiano e finlandese, e lo spettacolo potrà essere visto in tutto il mondo su https://operavision.eu/performance/turandot-2. Una registrazione dello spettacolo sarà disponibile per la visione fino al 23 agosto 2023. L'emittente finlandese Yle è responsabile dell'audio dal vivo e realizza una registrazione audio per la radio, che sarà trasmessa sabato 18 marzo su YLE Radio 1.  L'opera Turandot di Giacomo Puccini ebbe la sua prima mondiale a Milano nel 1926. È la storia della principessa Turandot che pone tre domande ai suoi corteggiatori. Chi non risponde correttamente perde la vita. Alla fine, il principe Calaf sorprende Turandot sopravvivendo alla prova. Insieme all'affascinante storia, la popolarità di Turandot è giustificata dalla sua bellissima musica, in particolare la famosa aria "Nessun dorma". La svedese Sofia Adrian Jupither, regista della nuova Turandot dell'Opera Nazionale Finlandese,sottolinea la dimensione psicologica dell'opera e collega i temi della storia alla società contemporanea. “A livello generale, la storia di Turandot vale per tutti noi: ci fa riflettere su chi e cosa dovremmo essere nella nostra società. Le persone spesso vogliono costringersi a vicenda in compartimenti e vedere gli altri solo attraverso i propri preconcetti. Guardo Turandot come un oggetto di oppressione da parte delle strutture di potere: la sua vita pubblica come principessa è solo una facciata che è costretta a difendere”, dice la regista Jupither. Le scenografie di Turandot sono di Erlend Birkeland, i costumi sono stati disegnati da Maria Geber e le luci sono di Ellen Ruge. Nella diretta del 16 febbraio Astrik Khanamiryan sarà Turandot, Mikheil Sheshaberidze Calaf e Reetta Haavisto Liù. Lo spettacolo è diretto dall’affermato romano Pietro Rizzo. Turandot è una coproduzione dell'Opera Nazionale Finlandese e dell'Opera di Malmö. Mon, 13 Feb 2023 15:22:55 +0000 Moda e spettacolo Guglielmo Giuseppe Chaminade a un passo dalla ghigliottina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/31916-guglielmo-giuseppe-chaminade-a-un-passo-dalla-ghigliottina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/31916-guglielmo-giuseppe-chaminade-a-un-passo-dalla-ghigliottina.html Insisto nello studio di figure di santi o quasi santi per lo più sconosciuti che hanno segnato la Storia della Chiesa. Voglio presentare la figura di un prete francese, attraverso il libro di Rino Cammillleri, “Guglielmo Giuseppe Chaminade. Un prete tra due rivoluzioni”, (Piemme, 1993). Visse in Francia tra il 1761 e il 1850, operando principalmente a Bordeaux. Da giovane sacerdote visse gli anni terribili della Rivoluzione francese e durante il “Terrore” fu più volte a un tiro dalla ghigliottina. Alla fine, fu costretto come tanti altri religiosi all’esilio ritornato in Francia, organizzò la ricostruzione spirituale della sua patria. Tra le tante iniziative di apostolato Chaminade è conosciuto per aver fondato “Le Figlie di Maria Immacolata” e “La società di Maria”. Chaminade è il fondatore dei Marianisti, un nome poco noto in Italia, ma l’originalità del suo carisma e la valorizzazione del laicato, hanno anticipato di un secolo e mezzo le intuizioni del Concilio Vaticano II. Cammilleri è uno storico che per decenni ha curato una rubrica “Il Santo del giorno” su Il Giornale, è autore di diversi libri, tra questi “I Santi militari”, “I Santi di Milano”. Il libro oltre a raccontare la storia di questo sacerdote francese ripercorre la storia della nazione francese, in particolare gli anni più bui del Paese transalpino. Nella prefazione il professore Franco Cardini scrive: “Il nome di Guillaume-Joseph Chaminade è assente dalla maggior parte delle pubblicazioni che trattano del Sette-Ottocento, incluse quelle di storia della Chiesa e del cristianesimo e quelle che si dicono cattoliche”. Tuttavia per Cardini, non è “poi così strano se la storia di un Occidente che vuol presentarsi come fondato sulla libertà e sulla tolleranza censuri figure come quella del padre Chaminade”. Probabilmente si evita di parlarne per non evocare gli orrori, le persecuzioni, i furti, gli assassinii commessi contro la Chiesa cattolica e i suoi membri durante la Rivoluzione francese. Non solo poi alla fine, trattando figure come Chaminade, ma ce ne sono tante altre sia in Francia che in Italia, “si dovrebbe mostrare come la carità, l’assistenza, l’educazione nei sistemi d’ancien regime erano tutti affidati alla Chiesa”. E quando essa non fu più in grado- in quanto spogliata e perseguitata – di assolvere a quei compiti, assistenza e pubblica istruzione decaddero rapidamente in quanto i governi laici, non erano capaci di assolvere quel compito. Il sacerdote esule in Spagna, secondo Cardini è stato ispirato per la missione che lo attendeva “nel santuario della Vergine del Pilar a Saragozza, quella stessa Vergine che gli spagnoli vollero Capitana Generale delle loro truppe durante la guerra del 36-39”. E sarà una coincidenza se proprio i Marianisti hanno fra i loro santi, dei martiri della guerra civile spagnola. Il libro di Cammilleri racconta i vari passaggi dell’attività apostolica svolta da Chaminade attraverso le varie fasi della storia francese: il Terrore, il Termidorio, il Consolato, l’Impero, la Restaurazione e la monarchia di Luigi Filippo. Narra le peripezie, le ansie e i dolori di un uomo perseguitato nelle sue certezze. Il testo di Cammilleri descrive alcuni episodi che hanno visto Chaminade sfuggire alle varie perquisizioni dei giacobini che lo cercavano in tutti i modi per portarlo sul patibolo. Oltre alla vita del sacerdote sono interessanti da leggere le “digressioni” storiche che Cammilleri propone al lettore. Sono dei messaggi controcorrente che sfatano alcuni miti intorno alla Rivoluzione dell’89. A cominciare da quello della Francia povera: era uno dei Paesi più prosperi del mondo, forse anche il più potente. Per quanto riguarda i giacobini e i vari clubs che avevano preso il potere e sprofondato la Francia nel Terrore, che si definivano “il popolo”, erano in tutto seimila persone, quasi tutti residenti a Parigi, che imposero il loro volere al resto del paese. Interessante la descrizione di Cammilleri del periodo del “Terrore” in Francia. I due regnanti prigionieri dei giacobini e il piccolo erede, completamente isolato, al buio in uno stanzino umido, senza servizi igienici, in pratica verrà lasciato morire così. “Nel giro di soli tre anni, - scrive Cammilleri - la prima superpotenza del mondo si ritrovò allo sfacelo, in mano a un pugno di fanatici sempre assetati di sangue e ossessionati dall’idea del ‘complotto’, nomi che sono passati alla storia non perchè fossero grandi ma perché era grande quel che riuscirono in breve tempo a distruggere, Danton, Marat, Robespierre, Saint-Just e decine di altri, tutti accomunati dall’astrazione sociale (grafomani e legulei di provincia, senza arte né parte), dalle tare psichiche e fisiche (Marat era un ex pornografo malato di scrofole, Saint-Just inclinava all’omosessualità, Robespierre soffriva di nervi), dall’ambizione smisurata” In pratica, questi capi rivoluzionari, “morirono tutti ammazzati, perché la Rivoluzione era qualcosa di più grande di quelli che l’avevano messa in moto: era un processo metafisico di grandezza satanica, che divorava i suoi figli”. Il metodo giacobino di colpire i “nemici del popolo”, farà scuola. Da questo momento “ogni rivoluzione sociale e politica, ogni utopia che pretende di realizzarsi e cozzerà contro la sua impossibilità teorica e pratica, avrà la necessità di creare il ‘nemico’”. A questo punto la Rivoluzione prende di mira il clero, con un decreto vengono espulsi tutti i preti, religiosi “refrattari”, quelli che non hanno giurato per la Rivoluzione. Due settimane di tempo per abbandonare la Francia, se non lo fai ti aspetta la morte. Immaginate la difficoltà per quei tempi che si viaggiava a piedi o a cavallo. Non furono pochi quelli che restarono e quindi salirono sul patibolo. Il nostro protagonista raggiunse Saragozza in Spagna, ma anche qui in esilio i preti francesi non erano ben visti. Chiusa la fase “calda” della Rivoluzione, subentra quella “fredda” del consolato di Napoleone. Il Primo Console chiudeva la lugubre stagione dei massacri e della disperata resistenza dei Vandeani concedendo al paese la libertà religiosa. Così Chamenade ritorna in Francia, dove trova un paese semispopolato e circa ventimila cittadini eliminati. Certo ancora la situazione non era favorevole alla Chiesa, ma Chamenade e i suoi si danno da fare a cominciare dalla signorina Marie Therese Lamourous, sua figlia spirituale, che si occupava delle ragazze abbandonate di strada. A poco a poco si avvicinano al prete diversi giovani volenterosi, collaboratori che vedono in Chamenade un religioso carismatico pronto a tutto. Inizia a organizzare le persone in congregazioni, i “Padri di famiglia”, che si occupavano degli ospedali e delle prigioni; le ragazze ebbero l’Associazione delle dame del Ritiro. Comincia a dettare le regole e poi le riunioni, gli incontri, i ritiri, l’apostolato. Chamenade comprende dell’importanza dei buoni libri. “Raccoglieva avidamente tutte le pubblicazioni atte a edificare, cedeva ai librai il vino che produceva a Saint-Laurent in cambio di libri”. Durante la Rivoluzione aveva salvato dalla distruzione o dalla dispersione un numero incredibile di libri, tutti gelosamente da lui custoditi. Precisa Cammilleri che il bello è che nonostante i tanti impegni, i libri li leggeva, li studiava e li annotava. Ha subito investito quello che aveva in una biblioteca circolante gratuita. Nella diocesi di Bordeaux arrivò ad avere ben 173 depositi di libri pronti per essere diffusi in tutta la Francia. Per quanto riguarda l’associazionismo religioso proposto dal sacerdote francese, Cammilleri ne descrive le caratteristiche nell’11 capitolo. Si trattava di un’associazione del tutto nuova, senza abito, esistenza giuridica, però posta sotto la protezione di Maria, sterminatrice di tutte le eresie. L’associazione, “la società di Maria” “la nuova associazione sarebbe stata il tallone della Vergine per schiacciare il capo all’errore”. Ma per farlo spesso il nostro temporeggiava, si prendeva il suo tempo. Interessante la sintesi che ne fa Cammilleri su l’intuizione di Chamenade: La presenza dei preti e dei laici nella stessa associazione religiosa.”La Chiesa Cattolica - scrive Cammilleri - ha per missione di annunciare sempre la stessa cosa a generazioni di volta in volta nuove, guai perciò se non sapesse parlare un linguaggio di volta in volta comprensibile a ciascuna di esse. Da duemila anni è un adattarsi continuo alle esigenze dei tempi e dei luoghi per additare il Cielo via via al soldato romano, al cavaliere medievale, al mercante cinese, al borghese fiammingo, allo schiavo africano,[...] Per fare questo la Chiesa ha inventato quell’autoriforma continua che sono i Concili, ed ha sguinzagliato per le vie del mondo e nelle varie epoche i suoi uomini migliori, con la consegna di escogitare sempre nuovi modi di essere efficaci ‘pescatori d’uomini’”. Ecco, nell’epoca di Chamenade era arrivato il tempo dei laici e il Nostro l’aveva capito bene. In questo secolo stupido che pensa che la religione sia affare dei preti, sono i laici che possono sconcertare i nemici della religione. L’idea di Chaminade era chiara: ammettere i laici a tutte le funzioni e gli incarichi della Società che non richiedessero lo stato sacerdotale. “Preti e laici insieme, uniti da uno scopo comune: la moltiplicazione dei cristiani. Cioè l’apostolato”. Ci sarebbero da affrontare altri temi come quello dell’insegnamento delle scuole aperte da Chamenade, il suo metodo. Anche l’insegnamento doveva contribuire a moltiplicare i cristiani. La religione doveva avere lo spazio necessario senza togliere niente alle altre discipline. Occorreva mettere ordine alle idee, dopo che la Rivoluzione aveva fatto tanto danno. “Chaminade andava avanti come una valanga, creando, inventando, escogitando, sperimentando ogni sorta di scuole, metodi, opere educative: ‘lo spirito filosofico corrompe tutte le età, tutte le condizioni e i sessi, impiegando molto destramente mezzi di tutti i generi”. Per questo il sacerdote “metteva in piedi differenti generi di opere e formiamo o facciamo formare dei soggetti ben capaci di liberarsi di esso”. La seconda edizione del 2001 del libro di Cammilleri, c’è la postfazione scritta dal Superiore Generale dei Marianisti padre David Joseph Fleming, concludo con le sue parole dopo la sua beatificazione, di Chamenade, avvenuta il 3 settembre 2000, “il nostro Fondatore non appartiene più alla nostra Famiglia: fa parte del patrimonio di tutta la Chiesa e dell’umanità. Donando il padre Chaminade a tutta la Chiesa, il papa Giovanni Paolo II ci ha mostrato un nuovo volto del Fondatore che bisogna approfondire. Il Santo Padre ci sorprendeva tutti quando diceva, nella sua omelia per la beatificazione, che il nuovo Beato “ricorda ai fedeli il loro dovere di escogitare continuamente nuove modalità per essere testimoni della fede, soprattutto per avvicinare tutti coloro che sono lontani dalla Chiesa e non hanno a disposizione i mezzi ordinari per giungere alla conoscenza di Cristo”. Il Santo Padre ha espresso il senso della novità del padre Chaminade. Ha messo in rilievo il nostro Fondatore come protagonista di una “nuova evangelizzazione” nella sua epoca e come modello apostolico per la nostra”.     Thu, 02 Feb 2023 15:32:49 +0000 Storia Progetti Pnrr, firma protocollo d'intesa tra Comune e Guardia di Finanza https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31904-progetti-pnrr-firma-protocollo-d-intesa-tra-comune-e-guardia-di-finanza.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31904-progetti-pnrr-firma-protocollo-d-intesa-tra-comune-e-guardia-di-finanza.html   Oggi, presso la Sala Giunta di Palazzo delle Aquile, sede dell’Amministrazione Comunale di Palermo, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Guardia di Finanza di Palermo e il Comune di Palermo. Il documento, siglato dal Sindaco, Prof. Roberto Lagalla e dal Comandante Provinciale Gen. B. Domenico Napolitano, prevede una stretta collaborazione, nell’ambito dei rispettivi fini istituzionali e in attuazione del quadro normativo vigente, allo scopo di consolidare il sistema di prevenzione e contrasto delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari del Comune di Palermo, con specifico riguardo agli interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L’intesa protocollare, in linea con il contenuto del Regolamento UE 241/2021, ove viene prevista, tra l’altro, l’adozione, da parte degli Stati membri beneficiari, di adeguate misure di prevenzione e tutela, consentirà alla Guardia di Finanza di accedere, in maniera rapida ed efficace, a una gran mole di dati, notizie, informazioni che permetteranno di implementare le analisi di contesto già avviate, utili a orientare e rafforzare l’azione di prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti economici e finanziari in danno del bilancio del Comune di Palermo, dello Stato e dell’Unione Europea.  Oltre al Sindaco e al Comandante Provinciale della Guardia di Finanza erano presenti Il Dr. Paolo Basile, Ragioniere generale del Comune di Palermo, Il Prof. Angelo Cuva, Coordinatore del Tavolo Tecnico fiscalità e bilanci degli enti locali della Città Metropolitana di Palermo e il T. Col. Nicola Coppola del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.  Il Sindaco di Palermo, Prof. Roberto Lagalla, ha sottolineato come “l’intesa tra il Comune e la Guardia di Finanza, oltre a essere strategica, rappresenti un ulteriore e solido muro di contrasto a qualsiasi tentativo di infiltrazione criminale nei progetti finanziati dal Pnrr. In questo momento sono una sessantina le operazioni finanziate dal Pnrr per il Comune di Palermo che hanno già avuto il via libera dallo Stato per un totale di circa 800 milioni di euro. Sono orgoglioso della firma di questo protocollo che rappresenta uno strumento di garanzia e trasparenza sull’utilizzo di fondi necessari per il bene della città e ringrazio la Guardia di Finanza per il prezioso contributo e il supporto che saprà dare in questo ambito al Comune”. Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Gen. B. Domenico Napolitano ha a sua volta sottolineato l’importanza del protocollo che garantisce un più rapido e aggiornato flusso informativo tra Comune e Guardia di Finanza che consentirà di affinare ancor di più quegli alert di rischio determinanti ai fini dei controlli. Il Generale Napolitano ha, inoltre, precisato che l’attività della Guardia di Finanza non rallenterà in alcun modo il dispiegamento delle risorse, ma sarà sempre diretta, d’intesa con il Comune, ad assicurare la corretta destinazione e un più trasparente impiego delle medesime risorse.       Mon, 30 Jan 2023 17:38:08 +0000 Palermo L'alba sulla terra. Alla scoperta delle origini della vita https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/31875-l-alba-sulla-terra-alla-scoperta-delle-origini-della-vita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/31875-l-alba-sulla-terra-alla-scoperta-delle-origini-della-vita.html L'uomo, fin dalle epoche più remote, ha sempre cercato di penetrare i misteri sulla comparsa della vita sulla nostra Terra, mistero che tale rimane anche alla fine della lettura del volume L'alba sulla terra. Alla scoperta delle origini della vita (tab edizioni, 2022) scritto da Alessandro Giorgetti, biologo, già ordinario di Zootecnica Speciale all’ Università di Firenze. Ovviamente non è un racconto "giallo" e non c'è nessun assassino da scoprire, quindi, la lettura resta interessante e stimolante perché vengono presentate in modo semplice e ben comprensibile le varie definizioni di vita (Cap. l) che ci introducono in un mondo dove si riscontrano difficoltà da parte degli stessi scienziati a trovare una definizione condivisa. Giorgetti conclude il primo capitolo con una sintesi: la vita come noi la conosciamo è caratterizzata da una nascita e una morte, nel mezzo ci sono le funzioni fondamentali: alimentarsi, espellere i prodotti di rifiuto, crescere, reagire all'ambiente, riprodursi. Semplice e lineare. Questa vita si fonda su delle basi, degli "elementi plastici" che costituiscono il materiale che permette a questa vita di "essere": idrogeno, carbonio, ossigeno, azoto che assieme ad altri macroelementi formeranno le molecole «più o meno complesse, sia di natura organica che inorganica». Tutto questo servirà alla nascita della cellula. Le cose cominciano a complicarsi quando si parte con l'indagine sulla nascita della Terra e la comparsa della vita (Cap. 3). È l’”alba" che ci interessa maggiormente e più stimola l'immaginazione e la curiosità non solo del mondo scientifico. Forse 4.1 miliardi di anni fa c'era già qualche forma vivente, ma non tutte le fonti concordano. «Anche se non sappiamo esattamente come sono andate le cose possiamo ipotizzare», questo è il leitmotiv di tutte le ricerche storiche sulle origini della vita: ipotizzare. Non c'era nessuna telecamera nascosta a registrare l'evento e «forse quando sarà stata messa a punto una macchina del tempo potremo sperare di avere delle risposte» conclude Giorgetti, ma, nel frattempo non è inutile cercare di capire il più scientificamente possibile come la vita sia apparsa sulla Terra. Forse nel mare, ma «non troppo in superficie a causa dell'azione negativa delle radiazioni ultraviolette» o forse nell'atmosfera. «Alcune tendenze di pensiero attuali, che per le origini della vita fanno riferimento a substrati solidi come sede dei processi di sintesi delle prime macromolecole organiche, possono in teoria giustificare sia origini in ambiente liquido che aereo su una superficie». Dalla cellula procariote, abbastanza “semplice” si passa a quella eucariote, molto più grande e complessa e siamo nell'Algonchiano (Precambriano). «La cellula eucariote. possiede un nucleo, delimitato da una membrana, che contiene il materiale genetico e diversi tipi di organuli specializzati per lo svolgimento di altrettante funzioni». Con la comparsa di queste cellule compare la riproduzione sessuata con tutto quello che ne deriva: aumentano gli scambi genetici, la variabilità di ciascuna specie e così via. Come si sono formati questi mattoni indispensabili? «Non è chiaro (...), molto probabilmente attraverso l'associazione di più cellule procariote caratterizzate da differenti specializzazioni», cellule che «rappresentano anche un passaggio evolutivo fondamentale per la successiva comparsa di organismi pluricellulari, sia vegetali che animali». Ma bisogna aspettare il cambriano per assistere al Big Bang della vita. Ma «come si sono originati i primi esseri viventi?», è la domanda che apre il capitolo 4. Le risposte sono molteplici, «ma (…) nessuna (…) può avere la pretesa, dal punto di vista scientifico, di rappresentare la verità assoluta». Le ipotesi sulle “origini”, secondo Giorgetti, sono raggruppate in due famiglie: creazionismo e abiogenesi. Tutte le religioni riconoscono un Dio creatore e «particolarmente articolata è la storia della Creazione presso le fedi abramitiche» con la narrazione descritta nella Genesi (1, 11-31) condivisa «da ebrei e cristiani almeno fino a tutto il Medioevo». Da quel momento in poi si comincia a mettere in dubbio la narrazione letterale fino a rivalutare le teorie abiogenetiche. Questo nonostante molti scienziati abbiano dimostrato che la vita nasce dalla vita e che la generazione spontanea non esiste: Francesco Redi (1626-1697) lo dimostra per gli insetti, l’abate Lazzaro Spallanzani (1729-1799) per i protozoi e Louis Pasteur (1822-1895) per i batteri. Proprio Pasteur dette il colpo di grazia definitivo a questa teoria che, però, risorse nel secolo scorso con l’abiogenesi moderna e la teoria di Alexandr Oparin (1894-1980) - John Bordon Haldane (1892-1964) che cercarono di dimostrare scientificamente la nascita della vita. Stanley Miller (1930-2007) e Harold Hurey (1983-1981) cercarono con un esperimento (1953) la conferma che «non andò oltre la sintesi di due aminoacidi (…) molto lontana dal definirsi “vita”». Infatti, sono continuati gli esperimenti e la formulazione di nuove teorie: Leslie E. Orgel (1927-2007) propose l’Rna come molecola originaria della vita anche se rimaneva la difficoltà di assemblarlo «senza un adeguato corredo enzimatico». Il solito dilemma: sono nate prima le proteine o gli acidi nucleici, l’uovo o la gallina? Sidney W. Fox (1912-1998) «si può considerare uno tra i più autorevoli rappresentanti del primato proteico». Ma «dava per scontato che miscele di aminoacidi fossero presenti sulla Terra» e che «da questi si potesse passare a macromolecole». Mentre Oparin ipotizzava la nascita della vita nel mare, Fox la vedeva sulla terra disponendo gli aminoacidi su pezzi di lava calda dove si sarebbero formati i “proteinoidi” che, col dilavamento, sarebbero arrivati al mare «organizzandosi in microsfere delimitate da una membrana semipermeabile». Tutto ancora da dimostrare, almeno in laboratorio. Se il mondo a Rna trova dei limiti nella sua complessità, Orgel ha pensato a qualcosa di più semplice, il Tna (acidi treonucleici), simili all’Rna e più semplici da sintetizzare, ma, qualsiasi mondo si ipotizzi, l’ostacolo insormontabile è il «passaggio successivo all’organizzazione di macromolecole enzimatiche o polinucleotidiche che è quello della cellularizzazione; infatti, un conto è una macromolecola organica e un conto è una cellula organizzata». In conclusione, come ebbe a dire Fred Hoyle (1915-2001) nel 1982, «la comparsa spontanea di un organismo unicellulare da una casuale combinazione di composti chimici è probabile quanto il montaggio di un Boeing 747 a opera di un tornado che attraversi un deposito di rottami». Se già l’origine della vita e della prima cellula riconosce notevoli difficoltà, i passaggi ulteriori fino ad arrivare alle specie viventi attuali, che sembra abbiano finito di evolversi, comportano altre difficoltà. Per risolverle è entrato in scena il darwinismo, da Charles Darwin (1809-1882): «quelli che hanno maggior successo riproduttivo hanno caratteristiche che conferiscono loro un migliore adattamento all’ambiente (fitness); attraverso la selezione naturale le generazioni successive si arricchiscono così degli individui dotati dei caratteri più vantaggiosi e da qui deriva una progressiva differenziazione nel tempo di una qualsiasi specie rispetto alle situazioni precedenti». Ma la selezione naturale non basta ecco che entrano in scena le mutazioni che «molto raramente portano ad un miglioramento della fitness». Entra allora in campo la deriva genetica e i flussi genici che «possono spiegare la nascita di nuove specie o, al limite, di generi diversi», ma per la macroevoluzione «cioè quella che dovrebbe spiegare l’esistenza di famiglie, ordini, classi e addirittura regni diversi le cose si fanno più complicate». Interessanti le critiche a selezione naturale e mutazioni fatte da Lynn Margulis che vede come motore dell’evoluzione l’«associazione simbiotica tra organismi appartenenti a taxa diversi». Complesso è spiegare certi organi e strutture solamente con l’azione del Caso che, in queste situazioni dovrebbe avere una «intelligenza e una volontà che non dovrebbero essere sue caratteristiche». Le critiche aumentano e nuove ipotesi si presentano: l’ipotesi Gaia e l’Intelligent Design. La prima «vede la Terra nel suo insieme come un sistema vivente con «la biosfera (…) entità autoregolante in grado di mantenere costantemente ordine nel sistema tramite il controllo di entrambe le sue componenti biotica (…) e abiotica». C’è chi vede in questo una nuova teleologia che spiega la non accettazione da parte del mondo scientifico. L’Intelligent Design (ID) vede la vita biologica funzionare «in modo troppo complesso per essere spiegata solamente con la selezione naturale, le mutazioni casuali e il drift, ma deve essere il risultato di un Intelligent Designer». L’ID nasce negli anni novanta del secolo scorso al Discovery Institute di Seattle grazie a Stephen Meyer e Jonathan Wells autore di Icons of Evolution: Science or Myth? Altri autori di riferimento sono Michael Behe con il suo Darwin’s Black Box (1996) che descrive la “complessità irriducibile” di molte strutture biologiche che difficilmente possono essere nate «per caso o con aggiunte successive». Altro autore citato da Giorgetti è William Dembski, filosofo e matematico che afferma come i sistemi a complessità irriducibile «non possono essere spiegati dalla teoria dell’evoluzione darwiniana; da ciò si dedurrebbe la necessità dell’intervento di un progettista intelligente che abbia creato la vita o comunque guidato l’evoluzione». «L’ID non nega né l’evoluzione né la possibilità di derivazione dei primi esseri viventi da molecole inorganiche», ma contesta «solo il “motore” di tali eventi: non il caso ma un progettista intelligente». Le teorie sono tante e la ricerca delle origini della vita vede molti scienziati dedicarsi a queste ricerche «allo scopo di contribuire a una migliore comprensione di una serie di possibili eventi che (…), comunque, per ovvie ragioni, non potranno mai sollevarsi al di sopra della “teoria” ed essere scientificamente dimostrati come verità assoluta». Tue, 24 Jan 2023 15:07:34 +0000 Scienza Ciminna, studenti del progetto Erasmus in visita ai luoghi del film “Il Gattopardo” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31839-ciminna-studenti-del-progetto-erasmus-in-visita-ai-luoghi-del-film-il-gattopardo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31839-ciminna-studenti-del-progetto-erasmus-in-visita-ai-luoghi-del-film-il-gattopardo.html Studenti del progetto Erasmus di sei nazionalità diverse, in visita a Ciminna ai luoghi del celebre film “Il Gattopardo” guidati da BCsicilia. I giovani, provenienti da Spagna, Bulgaria, Croazia, Turchia, Polonia e Italia, hanno aderito al programma dal titolo “S.O.F.T. Start Our Future Today – soft skills trainomg in introducing the label market in studentes”, nato dall’esigenza di preparare i ragazzi a vivere in condizioni di economia di mercato e consentire di acquisire conoscenze e competenze pratiche che facilitino l’attuazione di piani professionali. Durante il soggiorno a Ciminna oltre a sviluppare il loro percorso didattico sull’autogestione del tempo, l’organizzazione del lavoro, la comunicazione efficace e il lavoro di squadra, la dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Lascari ha voluto far scoprire agli alunni i luoghi del film “Il Gattopardo”, ispirato al famoso romanzo di Giuseppe Tomasi Lampedusa. La visita alla mostra è stato realizzata in collaborazione con BCsicilia e il Centro Studi “La Donnafugata del Gattopardo”. Gli allievi sono stati accompagnati dalle insegnanti, prof.ssa Francesca Pollaccia e prof. Giovanni Sapore, alla più grande mostra fotografica ospitata nei locali dell’ex pretura che racconta i ciak, i personaggi e i fuoriscena di uno tra i maggiori capolavori della filmografia internazionale. A raccontare ai giovani i tre mesi in cui il paese venne trasformato nella indimenticabile “Donnafugata” del romanzo, resa celebre dal regista Luchino Visconti, è stato il Presidente della sezione locale di BCsicilia Giuseppe Cusmano, che ha spiegato con accuratezza l’eccezionale galleria di immagini realizzati durante la lavorazione, le “scene tagliate” e la partecipazione “corale” dei cittadini di Ciminna alla realizzazione della famosa pellicola. Ampio apprezzamento tra gli studenti per la bellissima e ricca esposizione che fa rivivere una tra le più belle storie mai raccontate dal cinema italiano. Wed, 21 Dec 2022 10:38:58 +0000 Palermo Claudia Conte: da Firenze una risposta straordinaria https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31830-claudia-conte-da-firenze-una-risposta-straordinaria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31830-claudia-conte-da-firenze-una-risposta-straordinaria.html Una grande serata all’insegna della solidarietà. Con gli occhi dei bambini, il Christmas charity event ideato dall’imprenditrice culturale e anchorwoman Claudia Conte fa il pieno di donazioni nel suo debutto fiorentino. La cifra totale raccolta, che servirà a sostenere l’opera preziosa dell’UNICEF Innocenti – Global Office of Research and Foresight, ha raggiunto i 200mila euro. «Un risultato straordinario che ci riempie di gioia – sottolinea Claudia Conte (che per l’occasione ha indossato un abito di Alberta Ferretti) –. I gesti di solidarietà non sono mai scontati, dobbiamo ringraziare la generosità dei numerosi partecipanti alla serata e delle aziende che hanno deciso di compiere un gesto vero, concreto, che ci aiuterà in questa preziosa opera di sostegno dell’Unicef e dei bambini». La serata, organizzata a Palazzo Vecchio all’interno del Salone dei Cinquecento e in collaborazione con il Comune di Firenze, ha vissuto diversi momenti di emozioni e intrattenimento grazie alle performance dei numerosi artisti presenti che si sono succedute sul palco. Una delle più gradite dal pubblico presente, oltre 250 persone, e totalmente inattesa, è stata quella che ha visto Paola Turci, presente alla serata insieme alla moglie Francesca Pascale, cantare ‘O sole mio accompagnata al violino dal sindaco Dario Nardella, che in seguito si è esibito da solo anche sulle note di (e non poteva essere altrimenti in una giornata speciale come il 13 dicembre) Santa Lucia e Mattinata fiorentina. Ad applaudirli, tra gli ospiti, anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini assieme alla compagna produttrice Francesca Verdini. Molto apprezzate anche le esibizioni di Annalisa Minetti, che ha cantato Invincibile, Pino Calabrese che ha recitato la poesia Tre ppiccerille di Eduardo de Filippo, e gli interventi sul palco degli attori Chiara Francini, Roberta Giarrusso, Daniel McVicar e del maestro e ambasciatore dell’UNICEF Italia Beppe Vessicchio La serata, che ha avuto il patrocinio della Regione Toscana, ha visto inoltre la partecipazione del presidente Eugenio Giani, del direttore generale dell’UNICEF Italia Paolo Rozera, del prefetto di Firenze Valerio Valenti, del prefetto di Pistoia Licia Donatella Messina, della vicesindaca di Firenze Alessia Bettini, dell’assessora all’Educazione Sara Funaro, dell’assessora all’Urbanistica Cecilia Del Re, del direttore del Museo del Novecento Sergio Risaliti, della presidente dell’Istituto degli Innocenti Maria Grazia Giuffrida, del presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, del presidente della Fondazione Marini San Pancrazio Carlo Carnacini, dei produttori cinematografici Andrea Occhipinti e Maite Bulgari e di varie personalità del mondo dell’industria e della finanza. Presenti anche diversi influencer molto popolari sui social media come Luca Campolunghi, Emily Shaqiri e Asia Busciantella. La serata di fundraising è stata possibile grazie al sostegno di aziende donatrici: Nexi, Tim, Engineering Ingegneria Informatica, Alma Società tra Avvocati, Base Digitale Group, Cedacri, Credit Factor ed Europa Factor, Eagle Pictures, Fenix Entertainment, Garbo Produzioni, Generalfinance, Ilbe e TaTaTu, LUCKY RED, Oxy Capital Italia, Pegaso 2000, Piccini 1882, Portobello SpA, RINA Prime Value Services e Gabetti Property Solutions, Value Italy SGR, Confindustria Firenze, Carratelli Luxury Homes, Cassetti Gioielleria dal 1926. Partner tecnici: Sammontana Italia; Mastercard; Zonin 1821; Tenuta Sette Ponti e Feudo Maccari; Hotel Helvetia & Bristol Florence; Le Cirque Catering & Banqueting Firenze, ICE Independent celebrities endorsements, The Luxury Beauty Salon.Media partner: Firenze Made in Tuscany Magazine Gruppo Editoriale; MyMovies.it.           Fri, 16 Dec 2022 14:42:19 +0000 Moda e spettacolo Inaugurato oggi l'asilo nido comunale Drago https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31761-inaugurato-oggi-l-asilo-nido-comunale-drago.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31761-inaugurato-oggi-l-asilo-nido-comunale-drago.html «Oggi è un giorno bellissimo per la quarta circoscrizione e per l’intera città. Da quando la nuova Amministrazione si è insediata abbiamo spinto affinché venissero aperte subito le iscrizioni così da rendere il nido operativo per l’anno scolastico in corso. Un ringraziamento va a tutte e tutti coloro che si sono adoperati per la riapertura del Drago tra cui il consigliere comunale Abbate, il presidente della Quarta circoscrizione Giuseppe Di Vincenti e tutti i consiglieri. La direzione è tracciata: con i fondi del PNRR la città di Palermo vedrà sorgere sei nuovi asili nido e altri sette saranno riqualificati, ristrutturati e messi in sicurezza». Mon, 31 Oct 2022 14:33:56 +0000 Palermo Bollette, Coldiretti: torna il fai da te in cucina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31711-bollette-coldiretti-torna-il-fai-da-te-in-cucina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31711-bollette-coldiretti-torna-il-fai-da-te-in-cucina.html Il caro bollette nel carrello spinge oltre 8 italiani su 10 (81%) a preparare in casa dalle conserve al pane, dalla pasta alla salsa di pomodoro per risparmiare e ridurre gli sprechi, ma anche per garantirsi un’alimentazione più genuina, naturale e 100% nazionale. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in occasione della festa dei Nonni al Villaggio Coldiretti di Milano, con i consigli per fronteggiare la crisi risparmiando a tavola senza rinunciare al gusto, ma anche a Monopoli e a Lecce nei mercati contadini di Campagna Amica con le ricette anti spreco raccontate dai senior che tramandano ‘trucchi’ e tradizioni rurali per non buttare il cibo avanzato. In cima alla classifica dei prodotti più preparati dagli italiani in casa c’è la pizza, seguita da pasta, salsa di pomodoro, pane, conserve e marmellate, ma sulla spinta del caro carrello c’è anche chi sceglie il fai da te anche per lo yogurt e il gelato, secondo Coldiretti. Se fare in casa la pizza consente di non rinunciare ad uno dei simboli del Made in Italy senza andare a cena fuori in pizzeria, con il prezzo della pasta rincarata del 25,8% nel giro di un anno, anche preparare tagliatelle, tortellini, lasagne o ravioli in casa è tornato di grande attualità di fronte ai rincari shock. Se in passato erano peraltro soprattutto i più anziani ad usare il matterello adesso – precisa la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di preparazione, grazie anche alle nuove tecnologie e all’arrivo sul mercato di farine da grani antichi che consentono di portare in tavola un prodotto di alta qualità. Un’opportunità anche per fare in casa il pane, soprattutto dopo che il costo di panini e pagnotte non è mai stato così alto nell’Ue, trasformando il prodotto più presente sulle tavole degli italiani quasi in un bene di lusso. Ma l’inflazione spinge anche la preparazione delle conserve in casa secondo una tradizione del passato sembrava destinata a perdersi. La preparazione più gettonata – spiega Coldiretti - è quella della trasformazione del pomodoro. Una pratica che prevede semplici, ma importanti operazioni come la selezione e il lavaggio accurato dei pomodori, l’asciugatura, la cottura in acqua bollente per favorire il distacco della buccia dalla polpa e infine la spremitura, l’imbottigliamento e la sterilizzazione delle bottiglie. Non meno diffusi sono i sott’oli cioè con ortaggi di stagione come zucchine e melanzane che vengono precedentemente lavati e scottati in acqua, aceto o vino, fatti asciugare, messi in vaso con diversi aromi e sterilizzati. Immancabili poi tra le conserve fatte in casa sono le marmellate. Una volta scelta, la frutta preferita va lavata, tagliata e lasciata a macerare con succo di limone e zucchero per una notte intera prima di essere cotta a fuoco medio per una trentina di minuti in modo da farla addensare prima di metterla in vasetto e sterilizzare lo stesso. Una opportunità che consente di utilizzare frutta molto matura che, proprio per tale motivo – informa la Coldiretti – si può acquistare a cassette a prezzi convenienti, contribuendo ad evitare sprechi che quasi tre italiani su quattro (71%) si sono impegnati a ridurre o annullare nell’ultimo anno secondo le elaborazioni Coldiretti/Ixe’. L’attività di trasformatori “fai da te”, comunque – conclude la Coldiretti – comporta l’osservanza di precise regole in quanto la sicurezza degli alimenti conservati parte dalla qualità e sanità dei prodotti utilizzati, ma non può prescindere da precise norme di lavorazione che valgono per il settore agroindustriale, ma che devono valere anche per i consumatori casalinghi, soprattutto nella fase della sterilizzazione. Tue, 04 Oct 2022 11:31:50 +0000 Bari "Alta Moda Caput Mundi" premia lo stilista Carlo Alberto Terranova https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31649-alta-moda-caput-mundi-premia-lo-stilista-carlo-alberto-terranova.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/spettacolo/31649-alta-moda-caput-mundi-premia-lo-stilista-carlo-alberto-terranova.html Domenica 11 settembre 2022, nella splendida  location del Teatro Centrale di Roma, si è svolto  l'evento "PREMIO ALTA MODA CAPUT MUNDI", organizzato dal Direttore Artistico Steven Torrisi, che ha dichiarato - “Ho voluto fortemente questo premio, per rilanciare il territorio di Roma attraverso la moda, la cultura e la storia grazie a questo progetto internazionale, che unisce la moda e la cultura, intesa come una efficace vetrina della città aperta al mondo; sono sicuro di riportare l’alta Moda a Caput Mundi”. A pochi passi dall’incantevole piazza Venezia, una serata davvero speciale, nel corsi della quale sono state consegnate le statuette alla categoria Vip e targhe speciali alle eccellenze che gravitano nell'universo della moda. Nel corso della manifestazione, la cui conduzione è stata  affidata all'attrice Natalie Caldonazzo, è stato premiato il noto stilista di Alta Moda Carlo Alberto Terranova, delfino dell'indimenticabile Maestro Fausto Sarli e in passerella sono stati presentati alcune sue preziose ed inconfondibili creazioni. Nel parterre erano presenti vari ospiti del mondo dello spettacolo, della cultura, dell'informazione e della politica, fra i quali: Manuela Arcuri, Massimo Boldi, Savino Zaba, Patrizia Miriglini, Cristina Ciacci, Angelo Petruccetti, Turchese Baracchi, il cantante Narciso, Metis Di Meo, Arianna David, Nando Moscariello, Antonio Zequila, il mago Heldin, l'onorevole Massimo Romagnoli, l'imprenditore Salvatore Starita, la giornalista Patrizia Algerini, l'Atelier Maria Celli Spose, Mario Ermito e Linda D. e gli stilisti: Alviero Martini Nino Lettieri Anton Giulio Grande Carlo Alberto Terranova Giovanni Cannistra’ Barbara Basciano. Gli invitati sono stati  accolti con un cocktail di benvenuto dell’azienda vinicola Casale del Giglio  e, a seguire,  all’interno del teatro con un brindisi di apertura della tenuta Schiavon. Hanno collaborato alla realizzazione dell'evento Hair Stylist Italia Concept, Makeup Jonathan Tabacchiera,  Tenuta Schiavon e  Casale Del Giglio, Agenzia The Fashion Management, Agenzia Infantino Consulting, Event Manager/Producer Terry Devol e la responsabile del coordinamento la giornalista Patrizia Faiello, titolari dell’agenzia TP Blondes Management. Le interviste audio/video sono state realizzate dal giornalista Cesare Deserto e trasmesse all’interno del suo programma “Un caffè nel Deserto” in onda in Italia fm 90.0, a New York su Radio ICN e a Tenerife su Radio Axel 24 fm. Le foto pubblicate sono del Ph Roberto Magno. Wed, 14 Sep 2022 09:01:56 +0000 Moda e spettacolo Business della cannabis: corsi universitari e controversie https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/31618-business-della-cannabis-corsi-universitari-e-controversie.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/31618-business-della-cannabis-corsi-universitari-e-controversie.html La discussione intorno alla cannabis light va avanti ormai da qualche anno: c’è chi ancora non riesce a staccarsi dall’immagine legata alla droga e chi la considera solo un prodotto naturale con diversi benefici. In realtà più che di opinioni si tratta di informazione. Il punto focale della questione è la differenza fra CBD e THC, ovvero le due principali sostanze che compongono la canapa. La seconda è la causa degli effetti psicotropi ed è tuttora  illegale, il CBD, invece, non dà assuefazione né ha controindicazioni. E’ questo che c’è alla base dei prodotti come l’olio o i cristalli CBD - per saperne di più in merito, clicca qui. Con la nascita di nuovi prodotti a base di quella che viene definita cannabis light è nato quindi un business, che si prospetta divenire molto redditizio in futuro. Servono quindi professionisti del settore, che si devono formare presso corsi specializzati. È così che sono nati veri e propri corsi universitari: prima negli Stati Uniti, quasi sempre pionieri nelle novità a livello sociale, poi anche in Europa e in Italia. L’obiettivo? Formare  una sorta di sommelier della marijuana, che sappia riconoscerne qualità e origine per indicarne l’uso migliore in commercio. Corsi universitari all’estero, di cosa trattano Come detto, le prime università a fare formazione in materia di cannabis sono state quelle statunitensi. I corsi sono diversi in base al punto di vista dal quale si affronta l’argomento. C’è quello prettamente scientifico: studi e ricerche che ogni giorno scoprono nuove applicazioni e benefici della cannabis, anche e soprattutto in campo medio. E poi c’è tutta la questione economico-legale. Stiamo parlando di un mercato in forte espansione: si stima che entro il 2028 varrà 123 miliardi di euro in Europa, pari al 70% di quello che è il complessivo fatturato del settore farmaceutico continentale.  Insomma, non si può improvvisare, né lasciare che questo settore cresca sotto regolamentazioni poco chiare. Per questo anche in Italia si stanno facendo i primi passi. Università pioniere in Italia: Roma, Padova, Milano Il primo ateneo italiano che ha aperto corsi di studio legati alla cannabis ha sede nella capitale, ovvero l’Università La Sapienza di Roma. Tra i corsi della laurea magistrale di Scienze Applicate, nel 2019 è comparso questo titolo: “Analisi socio-economica del mercato della cannabis”. Un percorso accademico quindi non prettamente scientifico, ma incentrato sulle commistioni economiche e sociali dell’uso della cannabis light. A Padova invece l’Università degli Studi ha istituito un corso di Cannabiologia vero e proprio, che quindi affronta la materia da un punta di vista più tecnico. L’obiettivo è formare professionisti che potranno operare nel settore medico-sanitario, anche come consulenti, data la sicuramente sempre più ampia applicazione del CBD in campo medico. Infine, l’Università degli Studi di Milano, nella figura del dipartimento di Scienze Farmaceutiche, ha aperto un corso di perfezionamento diviso fra momenti di didattica e applicazione pratica in laboratorio. Si parte dagli aspetti agro-alimentari della canapa, per poi esaminarne gli effetti clinici e terminare con l’analisi del quadro legislativo. La normativa: confusione e controversie Il quadro normativo italiano – come quello di altri Paesi Europei – non è ancora così chiaro. Partiamo da un presupposto: tutti i prodotti a base di CBD con una concentrazione di THC inferiore allo 0,2% sono legali e possono essere commercializzati. Questo è un concetto chiaro, affiancato però da alcune controindicazioni: è possibile usare il CBD a scopo cosmetico o alimentare, ma non è possibile consumarlo per combustione, ovvero fumarlo. La questione è regolata dalla legge  242, entrata in vigore nel 2017, e riguarda anche la coltivazione e la produzione di canapa. Qualsiasi rivenditore deve sempre essere in possesso della documentazione relativa all’origine del prodotto che sta vendendo per eventuali controlli, pena pesanti sanzioni. A livello europeo poi ci sono regole diverse in base ai diversi Stati, anche per quanto concerne il trasporto di prodotti a base di CBD fra un Paese e l’altro. Una confusione che non facilita, al momento, il commercio, ma neppure lo ha frenato. E’ indispensabile, però, che nei prossimi anni si arrivi a una maggiore chiarezza e coerenza a livello internazionale, per non creare confusione nei consumatori. Usare prodotti certificati Nel frattempo, chiunque può acquistare prodotti a base di cannabis, rivolgendosi sempre a rivenditori qualificati. In questo modo si avrà la certezza di avere articoli con la corretta percentuale di THC. Ovviamente è possibile l’acquisto online, per esempio sull’eCommerce Justbob, uno dei leader di questo settore. Fra gli articoli più venduti potrete trovare l’olio di CBD, che si assume per via sublinguale e che aiuta a contrastare lo stress, gli stati ansiosi e l’insonnia.     Tue, 19 Jul 2022 06:15:59 +0000 Scienza Festino di Santa Rosalia, celebrata oggi la Messa a Palazzo delle Aquile https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31616-festino-di-santa-rosalia-celebrata-oggi-la-messa-a-palazzo-delle-aquile.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31616-festino-di-santa-rosalia-celebrata-oggi-la-messa-a-palazzo-delle-aquile.html Di seguito la dichiarazione del sindaco Roberto Lagalla in occasione della Messa celebrata oggi dall'Arcivescovo Corrado Lorefice a Palazzo delle Aquile e le foto del tradizionale omaggio floreale dei Vigili del Fuoco alla statua di Santa Rosalia. “La nuova amministrazione comunale deve essere guidata da una politica del fare, dell’incontro e della solidarietà”. Lo ha detto il sindaco Roberto Lagalla nel corso della Santa Messa a Palazzo delle Aquile, officiata dall’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, in occasione dei festeggiamenti di Santa Rosalia. “Il Festino – ha aggiunto il sindaco Lagalla - è l’occasione per affidare alla Santuzza e alla sua benevolenza le speranze della nostra città. L’arcivescovo Lorefice ha consegnato alla nuova amministrazione comunale un incoraggiamento, ma anche un monito, affinché possa lavorare in maniera efficace e generosa, in modo da poter aiutare i cittadini, invece di pensare a se stessa e ai propri privilegi”. Thu, 14 Jul 2022 12:12:20 +0000 Palermo Castellammare del Golfo - Premio persona dell'anno a Gregory Bongiorno https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31546-castellammare-del-golfo-premio-persona-dell-anno-a-gregory-bongiorno.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31546-castellammare-del-golfo-premio-persona-dell-anno-a-gregory-bongiorno.html È Gregory Bongiorno la “Persona dell’Anno” 2021: al presidente di Sicindustria è stato consegnato sabato sera il “Premio Città di Castellammare del Golfo” nell’aula consiliare di palazzo Crociferi. Il premio, raffigurante lo stemma della città di Castellammare del Golfo – realizzato dall’artista Giuseppe Bosco- è stato consegnato a Gregory Bongiorno dal sindaco Nicolò Rizzo e da Rosaria Vitale, presidentessa dell’associazione “Kernos” che ha organizzato il premio in collaborazione con il Comune. «Abbiamo voluto riconoscere l’imprenditore e l’uomo: il giusto equilibrio che fa di una persona motivo di orgoglio della nostra città e di tutto il territorio» -hanno detto all’unisono il sindaco Nicolò Rizzo e la presidentessa dell’associazione Kernos Rosaria Vitale, premiando Gregory Bongiorno, 47 anni, sposato, padre di due figli. La motivazione del premio “Persona dell’anno”: «Il suo impegno imprenditoriale per Castellammare del Golfo si concretizza fin dal 2005, quanto diventa consigliere delegato dell’azienda Agesp operante in Italia nel settore dei Servizi Ambientali con oltre 300 dipendenti. Si è battuto per diffondere la legalità nel nostro territorio, ma anche per il potenziamento dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani – Birgi. La sua attività rivolta ai settori produttivi più vulnerabili, lo ha indotto a sottoscrivere importanti protocolli per l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese, oltre ad interventi finanziari e commerciali – si legge nelle motivazioni del premio al castellammarese presidente di Sicindustria, Gregory Bongiorno-. Ma la commissione ha guardato anche all’uomo, al padre di famiglia a chi non esita a sdraiarsi sul tappeto di casa e giocare con i propri figli con la Playstation, o assecondarli nei loro impegni adolescenziali. È estremamente riservato ma il suo cellulare è sempre acceso, la sua porta sempre aperta ai bisogni degli altri». La seconda edizione del premio «E’ già in cantiere la seconda edizione del premio che in primo piano vede la città di Castellammare del Golfo che ha molti figli illustri dei quali siamo orgogliosi: tantissime le eccellenze castellammaresi, cittadini che si impegnano quotidianamente in più settori o che compiono azioni meritevoli perché nell’interesse della comunità -afferma il sindaco Nicolò Rizzo-. Ci scusiamo ancora con chi merita e non è stato citato o menzionato ma a partire dalla seconda edizione del premio. sempre in collaborazione con l’associazione Kernos e la sua Commissione che ringraziamo ancora, attenzioneremo più nominativi di cittadini e azioni meritevoli di citazione». Le sette menzioni di merito Una commissione ha esaminato i nominativi di cittadini ritenuti meritevoli di riconoscimento purché di origine castellammarese o con stretti legami alla città ed oltre al premio alla persona dell’anno sono state consegnate 7 menzioni di merito ex aequo -La prima a Mario Corso, premiato dall’architetto Giovanni Picciuca perché “Ha reso orgogliosa la nostra Città di Castellammare del Golfo per essere stato esempio di onestà compiendo un gesto di grande valore etico” (La consegna ai carabinieri di un portafogli pieno di denaro ritrovato in terra) -Seconda menzione per lo studente Francesco Stabile, dell’istituto Superiore Piersanti Mattarella premiato dalla professoressa Mirella Rizzo perché “Ha impedito che un’azione di bullismo scolastico potesse degenerare, preservando l’incolumità delle persone coinvolte ed evitando danni alle strutture scolastiche”. -Terza menzione di merito per i “Trekker del Golfo” Gianni La Piana e Vito Lentini, consegnata dall’assessore Maria Tesè “per aver trasmesso valori solidaristici compiendo, nel rispetto degli animali e della natura, una difficile impresa destinata a chi ne ha più bisogno. La Città di Castellammare del Golfo esprime affettuosa ammirazione”. -Quarta menzione di merito per la violinista Laura Sabella che ha deliziato i presenti suonando due brani e premiata da Mario Maimone perché   “il suo talento coinvolge per l’evidente sensibilità artistica. Castellammare del Golfo plaude alla virtuosa orchestrale, orgoglio della nostra terra”. -Quinta menzione di merito per Faro Como, premiato da Rosaria Vitale perché “maestro nell’arte comunicativa e anima del teatro popolare siciliano. Fondatore della compagnia teatrale Filodrammatica del Golfo, ha mantenuto alto il livello di prestigio della Città di Castellammare del Golfo su importanti palcoscenici italiani ed esteri”. -Sesta menzione per il vigile del fuoco Vincenzo Ligotti, premiato da Francesco Bianco “per avere coordinato e partecipato, presso le terme segestane, all’operazione di salvataggio di quattro persone in pericolo di vita per l’esondazione del Fiume Caldo in data 24/10/2021. Il ringraziamento della Città di Castellammare del Golfo”. -Settima menzione di merito per il capitano medico Giovanni Asaro, premiato dal presidente del consiglio comunale Mario di Filippi “per aver partecipato ad azioni militari di respiro internazionale. Ufficiale medico animato da entusiasmo e alto senso del dovere, è esempio e orgoglio per la Città di Castellammare del Golfo”.  Una targa alla memoria  Il sindaco Nicolò Rizzo ha anche consegnato alla figlia Alice, una targa alla memoria di Pietro Angelo - morto di Covid19- perché   “lavoratore modello del servizio antincendio boschivo della Forestale di Castellammare del Golfo, si è speso per la collettività non preoccupandosi di mettere a rischio la propria vita e portando a termine pericolose operazioni di salvataggio di concittadini in difficoltà ed in difesa dell’amato ambiente naturale”. Sat, 21 May 2022 07:22:32 +0000 Trapani Intitolazione rotonda a Luigi Cortese https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31488-intitolazione-rotonda-a-luigi-cortese.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/palermo/31488-intitolazione-rotonda-a-luigi-cortese.html Stamattina ha avuto luogo l’intitolazione della rotonda (via Salvatore Cappello) a Luigi Cortese, comandante partigiano, parlamentare regionale e docente universitario. Ha partecipato alla cerimonia, in rappresentanza della Città di Palermo, l’assessore alle Attività economiche, Cettina Martorana. Erano presenti i figli di Gino Cortese, Domenico ed Enrico, nonchè Angelo Ficarra, presidente vicario dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI). L’assessore Martorana esprime apprezzamento per l’intitolazione di questa rotonda a Gino Cortese che ha vissuto la propria vita ribellandosi alle ingiustizie, difendendo gli ultimi, guidando la Sicilia verso l’ingresso nella società democratica e divenendo educatore ai valori dell’Italia da costruire negli anni della Resistenza. Per il sindaco Leoluca Orlando Palermo rende omaggio alla memoria di Luigi Cortese, partigiano, protagonista dell’antifascismo, della lotta di liberazione che è fondamento della nostra Carta Costituzionale. "Cortese - ha aggiunto il sindaco - appartiene a quella generazione coraggiosa che contro ogni totalitarismo ha lottato per costruire un'Italia democratica e libera. Ha saputo guidare, con grande forza e in tempi difficili, la Sicilia nel cammino di liberazione dal potere politico-mafioso. E ha dedicato il suo impegno politico in difesa dei valori di giustizia e solidarietà verso gli ultimi, stando sempre accanto agli invisibili". Thu, 21 Apr 2022 11:58:15 +0000 Palermo Coldiretti: al via l'agrididattica per i bambini con i contadini https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31485-coldiretti-al-via-l-agrididattica-per-i-bambini-con-i-contadini.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31485-coldiretti-al-via-l-agrididattica-per-i-bambini-con-i-contadini.html Al via l’agrididattica per alunni e studenti a scuola e in campagna in Puglia, frutto dell’intesa sottoscritta tra il Ministero dell’istruzione e la Confederazione Nazionale Coldiretti. E’ quanto annuncia Coldiretti Donne Impresa Puglia che con Campagna Amica hanno organizzato le lezioni di educazione alimentare e sostenibilità ambientale a scuola e nelle 300 fattorie della Puglia.   L’Ufficio Scolastico regionale della Puglia, sensibile ai temi della sana e corretta alimentazione, ha invitato gli istituti scolastici di ogni ordine e grado ad aderire al percorso formativo di Coldiretti che consente l’integrazione tra le lezioni di educazione alimentare in classe con attività esperienziali complementari come le visite nelle fattorie didattiche, nei mercati di Campagna Amica e negli orti urbani, con una adesione straordinaria – annuncia Coldiretti Donne Impresa Puglia – delle scuole di tutta la Puglia che coinvolgerà oltre 30mila alunni e studenti. Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni – riferisce Coldiretti Puglia - sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche migliaia di alunni, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Il progetto per lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare riguarda le lezioni di agridattica a scuola, con la necessità di garantire al contempo che nelle mense scolastiche siano somministrati agli studenti pasti preparati con prodotti agricoli del territorio a Km0, quando più di un pugliese su quattro (28%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche dove si stima ne vengano consumati 90 milioni all’anno per 585.000 studenti, nella sola refezione della scuola dell’obbligo. L’obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. I percorsi virtuosi sull’approvvigionamento delle mense scolastiche con il cibo a Km0 dovranno diventare prioritari, considerato che una netta maggioranza del 71% dei genitori ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 12 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più. Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità, ma anche per educare le nuove generazioni, la Coldiretti sollecita a privilegiare negli appalti delle mense scolastiche i cibi locali e a km 0 che valorizzino le realtà produttive locali e riducano i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni, valorizzando i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura. Le fattorie didattiche sono aziende agricole multifunzionali che grazie alla legge di orientamento possono fare formazione in campo per le nuove generazioni puntando – precisa la Coldiretti – sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile. Le fattorie didattiche possono svolgere un ruolo fondamentale – evidenzia Coldiretti Donne Impresa Puglia - nel sostenere le famiglie e i genitori, in particolare le madri, che rientreranno al lavoro in concomitanza con la fine delle lezioni scolastiche e al fine di offrire servizi educativi con particolare attenzione al benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi. Per questo la Coldiretti mette a disposizione, delle autorità sanitarie, politiche e amministrative competenti, la sua rete di Fattorie Didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno ai genitori e ai bambini.     Wed, 20 Apr 2022 12:54:34 +0000 Bari Sant'Onofrio - Concluso il progetto “Comunichiamo” del Forum Famiglie Calabria https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/31446-sant-onofrio-concluso-il-progetto-comunichiamo-del-forum-famiglie-calabria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/31446-sant-onofrio-concluso-il-progetto-comunichiamo-del-forum-famiglie-calabria.html Invecchiamento attivo e solidarietà fra le generazioni – Intergenerazionalità, questo l’obiettivo del progetto “Comunichiamo”, finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ”con  Ente capofila il  Forum nazionale delle Associazioni familiari. Il progetto che ha avuto come coordinatore per la Calabria Onofrio Casuscelli, si è concluso con un convegno finale: “Sperimentiamo la "Silver Economy" finalizzato a diffondere a tutti gli stakeholder coinvolti, in modo particolare le associazioni, che hanno svolto diverse iniziative, i risultati ottenuti in termini di: cooperazione tra le generazioni, sviluppo del territorio e miglioramento qualitativo della vita sociale dei giovani e, in particolare, degli anziani per favorire il processo di "invecchiamento attivo. La crisi della natalità sta favorendo giocoforza i processi di desertificazione in essere nei piccoli comuni, dove riuscire a conservare e accrescere il patrimonio demografico e il coinvolgimento sociale dei giovani e' vitale per preservarne l'esistenza. Per questo urgono politiche serie e strutturate per rendere appetibile la permanenza de giovani nei medesimi territori e rilanciare la natalità in tutto il Paese. Queste le considerazioni scaturite dal convegno promosso dal Forum delle Associazioni Familiari in collaborazione con Istat e della presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia, tenutosi alla presenza di Gian Carlo Blangiardo, presidente Istat, Tiziana Zannini, Direttrice generale dell’Ufficio Politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gigi De Palo, Presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari e Emma Ciccarelli, vicepresidente, Paolo Proietti, amministratore Fast (Federazione per l'Accoglienza e lo Sviluppo Turistico).Il progetto, avviato un anno fa in cinque comuni in Italia ha avuto per la Calabria il Comune di Sant’Onofrio (VV) e ha visto coinvolte diverse associazioni. . E’ stata  fornita una fotografia sulla condizione dei giovani e sui loro rapporti con le altre generazioni e si e' avvalso dei risultati della "Ricerca statistica sulla condizione giovanile e i rapporti tra generazioni con focus sui piccoli comuni", a cura dell'Istat, mediante la quale si e' proceduto a calcolare un indice detto di "attrattivita' giovanile", per sintetizzare la capacità di ogni comune italiano di esercitare una forza attrattiva (o espulsiva) nei riguardi della popolazione giovane. Tra buone pratiche avviate e nuove sperimentazioni, il progetto ha dato vita a modelli metodologici e linee-guida per favorire l'intergenerazionalità come leva di riattivazione socio-culturale dei territori.”Sono molto soddisfatto dei risultati del progetto – ha commentato il Coordinatore per la Calabria Casuscelli – abbiamo consolidato alcuni percorsi importanti e c’è stato un reale protagonismo del mondo associativo con la nascita anche di associazioni, quali l’ammodernamento della biblioteca, la ripresa di percorsi storico culturali quali il cippo della via Popilia e l’attualizzazione di personaggi che hanno dato lustro a Sant’Onofrio come Pasquale Marcello e lo sport come attività che integra le diverse generazioni. Il presidente del Forum Famiglie Calabria Claudio Venditti ha dichiarato che il progetto proseguirà con focus specifici di approfondimento per consolidare le indicazioni e i risultati ottenuti”: Sat, 09 Apr 2022 07:35:11 +0000 Vibo Valentia Coldiretti: con clima tropicale boom avocado e mango made in Italy https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31310-coldiretti-con-clima-tropicale-boom-avocado-e-mango-made-in-italy.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31310-coldiretti-con-clima-tropicale-boom-avocado-e-mango-made-in-italy.html Crescono i consumi di frutti tropicali, con la Puglia che registra una impennata delle coltivazioni di avocado, mango e melograni Made in Puglia insieme a tante altre produzioni esotiche di largo consumo come le bacche di aronia, le bacche di goji, le banane e il lime. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Puglia, in riferimento ai dati diffusi con l'annuncio della terza edizione del Tropical Fruit Congress, in programma a Macfrut 2022 che registrano un aumento dei consumi di di frutti tropicali del  45-50% nel quadriennio 2017-2020. “Anche a seguito dei cambiamenti climatici in atto e alla tropicalizzazione si è passati da pochi ettari piantati con i superfrutti esotici ad oltre 500 ettari con un incremento esponenziale negli ultimi anni. Il fenomeno della frutta esotica in Puglia, spinto anche dall’impegno di tanti giovani agricoltori, è un esempio della capacità di innovazione delle imprese agricole pugliesi nel settore ortofrutticolo che troppo spesso viene però ostacolata da un ritardo organizzativo, infrastrutturale e diplomatico”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.  Originario della zona che dalle montagne centrali ed occidentali del Messico arriva fino alle coste del Pacifico dell’America Centrale – spiega Coldiretti Puglia -  l’avocado è un frutto tropicale che ha trovato nel clima del sud Italia un perfetto habitat a cui adattarsi. A Castellaneta sono state piantumate altre 32mila piante di avocado, mentre in Salento si parla di 100mila piante di avocado e 8mila piante di mango e altrettante piante di lime, mentre fanno capolino timidamente le coltivazioni di banane 100% made in Puglia. Le rosse bacche della Pianta di Goji spesso definite frutti della salute per le loro funzioni antiossidanti e antiinfiammatorie grazie a sostanze nutritive – dice Coldiretti Puglia - che danno alle Bacche di Goji tali caratteristiche sono rilevate in grande quantità, molto di più che in altri vegetali per una dieta sana e naturale tanto che la Bacca prodotta dalla Pianta di Goji è centrale nell'alimentazione di molte zone dell'Asia orientale. Le bacche di aronia arrivano dall'America, ma ormai sono diffusissime nell'Est Europa – aggiunge Coldiretti Puglia - hanno numerose proprietà benefiche, dovute soprattutto al loro elevato apporto di antiossidanti. Il segmento di mercato della frutta esotica sta crescendo vertiginosamente considerato che oltre sei consumatori su 10 (61%) acquisterebbero banane, manghi, avocado tricolore se li avessero a disposizione invece di quelli stranieri, secondo un sondaggio Coldiretti-Ixè. Il 71% dei cittadini sarebbe inoltre disposto a pagare di più per avere la garanzia dell’origine nazionale dei tropicali. Una scelta motivata dal maggiore grado freschezza ma anche dal fatto che l’Italia – precisa la Coldiretti – è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%), quota inferiore di 1,6 volte alla media dell’Unione Europea (1,3%) e ben 7 volte a quella dei Paesi extracomunitari (5,5%). Quello delle piante tropicali Made in Italy – sottolinea la Coldiretti – è un fenomeno destinato a modificare in maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni, ma anche le scelte produttive delle stesse aziende agricole per gli effetti del surriscaldamento determinati dalle mutazioni del clima. Il 2021 in Italia – spiega Coldiretti – è stato fino ad ora il dodicesimo anno più caldo della Storia da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800 con una temperatura superiore di 0,69 gradi rispetto alla media storica nei primi 10 mesi secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr. E non è un fatto isolato ma strutturale in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine – conclude la Coldiretti – anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003. Fri, 11 Feb 2022 14:36:33 +0000 Bari Coldiretti: in Puglia è fungo mania https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31292-coldiretti-in-puglia-e-fungo-mania.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31292-coldiretti-in-puglia-e-fungo-mania.html L’emergenza Covid spinge la voglia di salute e sicurezza dei consumatori con un boom degli acquisti di funghi, con il cardoncello che ha varcato i confini regionali, conosciuto e apprezzato ormai anche nelle altre regioni italiane. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati raccolti nelle principali fungaie pugliesi, con una performance molto positiva per un prodotto prelibato che piace a tutti, considerato da vegetariani e vegani un’alternativa alla carne, perché contiene proteine di buona qualità e per la sua consistenza molto funzionale a numerose preparazioni gastronomiche. La crescita delle vendite in Italia e all’estero sostiene l’aumento della produzione coltivata nelle fungaie che in Puglia è variegata dal cardoncello al prataiolo (o champignon bianco e crema), dal tartufo al porcino, dal Pleurotus Cornucopiae al Pleurotus Ostreatus, fino al pioppino,  al Salmineus il fungo rosso dell’amore e alle cornucopie, ma è proprio il cardoncello ad essere balzato in cima alla lista degli acquisti.   “Il cardoncello soprattutto negli ultimi due anni – spiega Gianvito Altieri, referente del settore fungicoltura della Coldiretti Puglia – si è affermato sui banchi della grande distribuzione anche in altre regioni d’Italia. La Coldiretti invita a verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione e che l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, compresi tartufi e funghi spontanei”. Ma con il Covid c’è stata una vera e propria svolta autarchica – aggiunge Coldiretti Puglia - in quattro famiglie su dieci (44%) che hanno portato in tavola cibi di propria produzione, spingendo anche la coltivazione dei funghi a casa propria con i kit fai da te. “Anche per i funghi cardoncelli, la coltivazione è possibile anche con kit che consentono di raccogliere i propri funghi abbastanza agevolmente nel giro di una ventina di giorni”, conferma Altieri. I funghi cardoncelli sono noti ed apprezzati fin dall’antichità. Anche nel MedioEvo li si consumava abitualmente ed erano molto graditi. Ai tempi si riteneva che essi avessero proprietà afrodisiache, infatti in Santo Uffizio li mise all’indice in quanto alimento capace di distrarre i Cristiani durante le penitenze. Alcuni esperti li definiscono funghi “onesti” – conclude Coldiretti Puglia - proprio perché non sono confondibili con altre varietà, ma anche discreti e democratici, perché il loro sapore è gustoso senza esagerare, valorizza tutti i sapori senza coprirne o sovrastarne alcuno.   Mon, 07 Feb 2022 14:06:41 +0000 Bari Rete Imprese Villa Franca: Consuntivo 2021 e previsioni di sviluppo per il 2022 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/31288-rete-imprese-villa-franca-consuntivo-2021-e-previsioni-di-sviluppo-per-il-2022.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/31288-rete-imprese-villa-franca-consuntivo-2021-e-previsioni-di-sviluppo-per-il-2022.html Lo scorso 31 gennaio, presso la sala ricevimenti di Casa Resta a Francavilla Fontana, si è tenuta la riunione del Comitato di Gestione di Rete Imprese Villa Franca e l’assemblea dei soci per la presentazione ed approvazione de Conto Consuntivo 2021. L’occasione è stata utile per approfondire la conoscenza tra gli imprenditori e i consulenti intervenuti, al fine di creare le giuste sinergie e collaborazioni tra gli operatori. Obiettivo principale è, infatti, la creazione di progetti che portino ben presto sviluppo economico e occupazione nel nostro territorio. A seguito dell’ultimo incontro di gennaio con il sindaco Antonello Denuzzo, l’assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce, il consigliere regionale Maurizio Bruno, il consigliere provinciale Mimmo Tardìo e il dirigente del settore Urbanistica Leonardo Scatigna, gli imprenditori di Rete Imprese Villa Franca hanno preso atto della volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di dare una svolta definitiva all’area Pip. In particolare, il sindaco Denuzzo aveva dichiarato che la variante alle norme tecniche di attuazione, così come approvata dalla Regione, sarebbe approdata in Consiglio Comunale nella prima occasione utile. In tal modo si potrà riprendere, sicuramente già dalla convocazione di questa settimana, l’iter che porterà all’adozione definitiva nei termini temporali previsti dalla legge. Ottenuto ciò, sarà finalmente possibile l’insediamento delle attività commerciali e dei servizi nell’area Pip, e l’assessore Lonoce, supportato dal dirigente Scatigna, potrà proseguire il suo lavoro per la soluzione delle altre problematiche presenti, tuttora gravate dall’obsolescenza di diversi strumenti regolatori, quali il piano particolareggiato e il regolamento per gli espropri. Si spera, dunque, che gli imprenditori, come richiesto espressamente dal consigliere regionale Bruno, possano ricevere ben presto dall’Amministrazione Comunale un cronoprogramma che, se rispettato, possa permettere di usufruire delle opportunità offerte dal PNRR e dalla ZES Jonica finalmente in avvio. Ed è rimarcando questi aspetti che il vicepresidente della Rete Vincenzo Di Castri chiede di portare avanti il progetto per il completamento della zona industriale, affinché si possano realizzare le strade, l’illuminazione e gli espropri che permettano ad altri imprenditori di investire creando nuove attività e occupazione. Con l’avvio recente della consultazione preliminare di mercato per la locazione del centro di carico intermodale di Francavilla Fontana, tra l’altro, l’Amministrazione Comunale potrà anche valutare i progetti di Rete Imprese Villa Franca, permettendo il recupero di una struttura abbandonata da anni e nella quale sono stati investiti ingenti fondi pubblici senza alcun beneficio per la collettività. Il presidente della Rete Francesco Fullone è certo che se queste premesse saranno confermate, Rete Imprese Villa Franca sarà protagonista di progetti non solo locali, ma anche relativi a comuni limitrofi che già “bussano alla porta”, assumendo un’importanza sempre maggiore anche a livello regionale. Fri, 04 Feb 2022 15:14:00 +0000 Brindisi Welfare: Il contributo di ANCI Puglia alla programmazione regionale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31281-welfare-il-contributo-di-anci-puglia-alla-programmazione-regionale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31281-welfare-il-contributo-di-anci-puglia-alla-programmazione-regionale.html Ieri mattina il Presidente di ANCI Puglia Domenico Vitto e il delegato al Welfare Pasquale Chieco hanno incontrato l’Assessora regionale al welfare Rosa Barone per consegnare il documento programmatico che sintetizza il contributo dei Comuni pugliesi al Piano regionale delle politiche sociali, in fase di imminente approvazione. Il documento, elaborato da un gruppo di lavoro istituzionale, composto da diversi sindaci e assessori dei Comuni pugliesi, individua alcune delle priorità d’intervento che occorre affrontare nello sviluppo delle politiche di welfare dei prossimi anni. “Le politiche sociali, - ha dichiarato il presidente Domenico Vitto - rappresentano un uno degli ambiti d’intervento prioritari per l'Anci e per i Comuni pugliesi, fondamentali per fornire risposte ai bisogni dei cittadini, in particolare in questa contingenza storica caratterizzata dall’emergenza epidemiologica”. Per il sindaco Pasquale Chieco: “La proficua collaborazione con l’Assessorato regionale al welfare è una costante del lavoro di ANCI Puglia, che si conferma in questa occasione. I Comuni pugliesi partecipano attivamente al processo di costruzione del nuovo Piano regionale delle politiche sociali, condividendo con la Regione Puglia l’obiettivo di rafforzare il sistema dei servizi, consolidando l’approccio al welfare di tipo comunitario, nella prospettiva della promozione della coesione sociale.” Nei prossimi giorni il Piano sarà formalmente approvato dalla Regione e i Comuni e gli Ambiti sociali pugliesi avranno un nuovo strumento di lavoro per programmare i servizi sul proprio territorio. Tue, 01 Feb 2022 14:24:33 +0000 Bari Coldiretti: Messa di ringraziamento con benedizione degli ulivi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/31149-coldiretti-messa-di-ringraziamento-con-benedizione-degli-ulivi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/31149-coldiretti-messa-di-ringraziamento-con-benedizione-degli-ulivi.html Giornata del Ringraziamento a Lecce, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), per rendere grazie per il raccolto dei campi e benedire gli ulivi pronti ad essere piantati, un gesto di speranza per la rinascita del Salento dopo la grave infezione causata dalla Xylella che ha fatto seccare gli olivi, con la messa celebrata in occasione proprio della giornata mondiale degli alberi 21 Novembre nata per tutelare la natura e la ricchezza botanica italiana. Oltre 300mila nuovi alberi, quasi 8 milioni di metri quadrati aggiuntivi di parchi e giardini, 16mila nuovi terrazzi e balconi fioriti nei prossimi tre anni grazie alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici. In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante. Una spinta a rendere più belle le case e le città ma anche un contributo a ridurre l’inquinamento e a contrastare i cambiamenti climatici che deve essere accompagnato anche dall’impegno dei comuni tra i quali pero’ – sottolinea la Coldiretti regionale – più di 1 capoluogo di provincia su 2 (54%) è ancora fuorilegge sul verde urbano per non aver rispettato legge 10 del 2013 che impone a tutti i Comuni con oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato. Una esigenza in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi. Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali. Giornata del Ringraziamento a Lecce, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei), per rendere grazie per il raccolto dei campi e benedire gli ulivi pronti ad essere piantati, un gesto di speranza per la rinascita del Salento dopo la grave infezione causata dalla Xylella che ha fatto seccare gli olivi, con la messa celebrata in occasione proprio della giornata mondiale degli alberi 21 Novembre nata per tutelare la natura e la ricchezza botanica italiana. Oltre 300mila nuovi alberi, quasi 8 milioni di metri quadrati aggiuntivi di parchi e giardini, 16mila nuovi terrazzi e balconi fioriti nei prossimi tre anni grazie alla proroga del bonus verde prevista dalla manovra di bilancio che pone l’Italia all’avanguardia nella lotta allo smog e ai cambiamenti climatici. In Puglia la maggior parte delle città possiede una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante. Il rischio è legato anche alla scarsità di aree verdi, con Barletta che registra una percentuale di verde pubblico dello 0,2%, Foggia, Andria e Brindisi dello 0,3%, Lecce e Trani dello 0,4%, Taranto inferiore all’1, solo Bari supera il 2%, con molte città della Puglia - spiega Coldiretti Puglia - dove la dotazione di verde pro capite non supera i 10 metri quadrati per abitante, con Bari che conta 9,2 metri quadri di verde pubblico, mentre il valore più basso si registra a Barletta pari a 3,9 metri quadri per abitante. Una spinta a rendere più belle le case e le città ma anche un contributo a ridurre l’inquinamento e a contrastare i cambiamenti climatici che deve essere accompagnato anche dall’impegno dei comuni tra i quali pero’ – sottolinea la Coldiretti regionale – più di 1 capoluogo di provincia su 2 (54%) è ancora fuorilegge sul verde urbano per non aver rispettato legge 10 del 2013 che impone a tutti i Comuni con oltre 15mila abitanti di piantare un albero per ogni nuovo nato. Una esigenza in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana che consentono di piantare 6,6 milioni di alberi attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi. Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali. Wed, 24 Nov 2021 10:15:08 +0000 Lecce Settimana sociale nazionale, Coldiretti: in Puglia oltre 200mila persone in povertà assoluta https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31074-settimana-sociale-nazionale-coldiretti-in-puglia-oltre-200mila-persone-in-poverta-assoluta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31074-settimana-sociale-nazionale-coldiretti-in-puglia-oltre-200mila-persone-in-poverta-assoluta.html Sostenibilità sociale, ambientale ed economica, sviluppo delle aree rurali, difesa della proprietà intellettuale, rispetto dei diritti dei lavoratori, tutela delle biodiversità, contrasto ai cambiamenti climatici e lotta allo spreco, alla fame e alla povertà sono alcuni degli importanti impegni sui quali occorre ora passare atti. E’ quanto afferma la Coldiretti che con una delegazione di giovani italiani, accompagnati dal Consigliere Ecclesiastico Nazionale di Coldiretti, Monsignor Nicola Macculi, sta partecipando alla 49ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani sul tema ‘Il Pianeta che Speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso’, alla presenza del Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dei Vescovi Italiani, del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, Sergio Gatti, direttore generale Federcasse, Stefano Russo,  segretario generale della CEI, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, del Vescovo di Taranto, Filippo Santoro, dei Sindaci di Taranto, Rinaldo Melucci  e Brindisi, Riccardo Rossi, con i direttori di Coldiretti della Puglia e di Taranto, Pietro Piccioni e Aldo De Sario. L’emergenza Covid ha impoverito più di una famiglia su quattro (28,8%) che ha dichiarato nel 2020 un peggioramento della situazione economica rispetto all’anno precedente – ricorda Coldiretti Puglia - con oltre 200mila persone che in Puglia si trovano in una situazione di povertà assoluta. La punta dell’iceberg delle difficoltà in cui si trova la Puglia è rappresentata dal numero cresciuto esponenzialmente di persone a rischio povertà, con un’incidenza media pari al 30,4%. Si tratta del valore più elevato degli ultimi quindici anni – aggiunge Coldiretti Puglia - dove fra i nuovi poveri sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Le iniziative solidali sono tanto più importanti considerato che l’avanzare dell’emergenza coronavirus ha fatto salire di oltre 200mila i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto anche per mangiare per effetto della crisi economica e sociale provocata dalla pandemia e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro. Una catastrofe sociale senza precedenti dal dopoguerra contro la quale – aggiunge Coldiretti Puglia – è importante garantire interventi anche sul piano alimentare a chi si trova in difficoltà. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti regionale – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. Contro la povertà – sottolinea la Coldiretti regionale – è cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini. Con la crisi un numero crescente di persone è stata costretta a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente – sottolinea la Coldiretti – ai pacchi di aiuto alimentare, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia. Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. In realtà il piano di aiuti pubblico– continua la Coldiretti – è stato già anticipato nei fatti dall’impegno di quasi 1 italiano su 3 (30%) che ha partecipato quest’anno a iniziative di solidarietà, fa beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza Covid. Nel 2020 sono stati oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti e Campagna Amica per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia Covid. Si tratta – conclude la Coldiretti – della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento.   Fri, 22 Oct 2021 13:18:14 +0000 Bari Castellammare del Golfo - Wine export manager e tecnico per la sostenibilità alimentare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31032-castellammare-del-golfo-wine-export-manager-e-tecnico-per-la-sostenibilita-alimentare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/31032-castellammare-del-golfo-wine-export-manager-e-tecnico-per-la-sostenibilita-alimentare.html Aperte le iscrizioni ai corsi di alta specializzazione post diploma ed a titolo gratuito per “tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing delle produzioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali- wine export manager 2.0” e il corso per “tecnico della sostenibilità alimentare”: altre due nuove qualifiche professionali che è possibile conseguire frequentando l’“Emporium del Golfo” uno degli 11 Istituti Tecnici Superiori (ITS) della Regione Siciliana. «Il Comune di Castellammare è tra i soci fondatori della fondazione “Emporium del Golfo” che ha come scopo l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con la creazione e la formazione di figure altamente specializzate -sottolinea il sindaco Nicolò Rizzo-ed al passo con le moderne tecnologie e competenze. Invitiamo i giovani diplomati che intendono specializzarsi ad iscriversi ai corsi per diventare professionisti nel settore agroalimentare con opportunità lavorative certamente più ampie». Fino al 20 ottobre, è possibile iscriversi ai corsi post diploma di durata biennale proposti dall'ITS Emporium del Golfo che consentono di conseguire il diploma di tecnico superiore con la certificazione delle competenze corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework). Per favorire la circolazione in ambito nazionale ed europeo, il titolo è corredato dall’EUROPASS diploma supplement. Pubblicato anche l’avviso pubblico per il programma “garanzia giovani” con corsi formativi di inglese o informatica: avranno una durata di 180/200 ore e sono rivolti ai corsisti NEET (Not in Education, Employment or Training) ovvero non studenti e non lavoratori di età compresa tra i 18 ed i 29 anni (https://forms.gle/trRC8uXoU4jCZGBNA) Wed, 06 Oct 2021 14:06:09 +0000 Trapani Arrivano le castagne 100% made in Puglia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31026-arrivano-le-castagne-100-made-in-puglia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/31026-arrivano-le-castagne-100-made-in-puglia.html Arrivano le prime castagne pugliesi, un patrimonio della biodiversità a rischio di estinzione in Puglia, con i superbi castagneti che campeggiano sul Gargano, tra Vico del Gargano, Carpino, Ischitella e Cagnano, nel basso Salento tra Supersano, Alessano e ai Paduli, sulla Murgia, strappati a fatica ai virus alieni e al mal dell’inchiostro. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base del monitoraggio della produzione in Puglia dell’albero del pane, il castagno. “Si tratta di un ritorno atteso di un prodotto molto gradito dai consumatori che è a rischio di estinzione in Puglia anche per la presenza del cinipide galligeno del castagno proveniente dalla Cina. Contro questa minaccia è stata avviata una capillare guerra biologica, così come la difesa contro il mal dell’inchiostro”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. A pesare - sottolinea Coldiretti Puglia - sono stati, oltre al clima, gli attacchi del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. Il mal dell’inchiostro, invece, è una malattia provocata dall’agente patogeno Phythophthora cambivora – spiega Coldiretti Puglia - ovvero un fungo appartenetene alla classe degli Oomycetes che provoca danni visibili dalle macchie necrotiche che hanno una caratteristica forma a “lingua di fuoco”. E’ proprio questa la storia di Peppe Calabrese, un agricoltore eroico di Vico del Gargano, che si prende cura di un castagneto di 80 anni, strappato al cinipede del castagno attraverso la lotta biologica con la diffusione dell’insetto antagonista naturale Torymus sinensis e dal 29 settembre – racconta Coldiretti Puglia – ha iniziato la raccolta della prelibata varietà di castagne San Michele. “L’umidità del mese di settembre ha provocato un calo del raccolto, ma la qualità è straordinaria – dice Peppe Calabrese – con la castagna dalla buccia lucida che viene via molto facilmente e il frutto è molto dolce”. Si resta ancora lontani – sottolinea la Coldiretti - dai fasti produttivi del passato per quello che Giovanni Pascoli chiamava “l’italico albero del pane”, simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Basti ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili. Le castagne sono consumate dall’uomo fin da tempi immemorabili, ne parla per primo lo storico greco Senofonte, vissuto tra il 430 e il 355 A. C, che definisce il castagno “l’albero del pane”, poi nel 40 a.c. Marziale. Di castagne parla ancora Virgilio (il quale suggerisce d’innestare il castagno sul faggio) che le ricorda cucinate con il latte e mangiate con il formaggio. Per secoli un vero alimento, o un obbligato surrogato, grazie alle castagne, tante comunità rurali hanno potuto fronteggiare carestie, crisi economiche. Poi un lento abbandono con lo spopolamento delle aree interne della nostra penisola. Il rischio è quello di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e dalla Grecia, considerato che le importazioni nel 2019 sono risultate pari a ben 32,8 milioni di chili di castagne, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. Ancora peggiore è la situazione dei trasformati, per i quali non vi è l’obbligo di etichettatura di origine e per le farine di castagne che, non avendo un codice doganale specifico, non è neppure dato a sapersi quante ne vengano importate. Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, la Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o quelle sagre che si potranno svolgere in questi giorni dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne. Un patrimonio che continua a essere presente nelle tradizioni alimentari autunnali degli italiani da consumare – conclude la Coldiretti – in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.   Tue, 05 Oct 2021 12:42:04 +0000 Bari Dopo 35 anni riapre il Museo Civico Archeologico di Noto https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/31010-dopo-35-anni-riapre-il-museo-civico-archeologico-di-noto.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/31010-dopo-35-anni-riapre-il-museo-civico-archeologico-di-noto.html Dieci sale espositive, centinaia di reperti che vanno dall’Età Preistorica a quella Medievale, due piani da visitare e zero barriere architettoniche: da ieri pomeriggio Noto ha ritrovato il suo Museo Civico Archeologico, allestito nei bassi del Complesso Monumentale del Santissimo Salvatore - Ex Monastero delle Benedettine, in pieno corso Vittorio Emanuele. Ieri l’inaugurazione, alla presenza del Soprintendente di Siracusa Salvatore Martinez e del direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai Carlo Staffile. Da domani sarà aperto al pubblico.   “Dopo tanta fatica e il coinvolgimento di tante persone e tanti Enti - ha detto il sindaco Corrado Bonfanti - riapriamo un Museo che è espressione ritrovata delle nostre radici. Un Museo che aveva cominciato le sue attività nel 1965, per poi chiudere i battenti definitivamente nel 1986. Sono passati 35 anni, dunque. Ho la necessità e il desiderio di ringraziare tutte le persone che si sono impegnate in questo lungo lavoro collettivo: Sovrintendenza, Parco Archeologico, professionisti e tante altre strutture intermedie che hanno reso meno difficile il percorso, oltre alle maestranze e alle Ditte che hanno appaltato lavori e servizi. Non è stato facile, sia chiaro, perché c’è voluto un approccio delicatissimo a millenni di storia che solo figure competenti ci hanno permesso di ricostruire, con innesti legati anche alla nuova tecnologia che renderanno più avvincente la visita al Museo. E mi ritengo anche fortunato: se le elezioni amministrative non fossero state rinviate, non sarei arrivato ad inaugurare questa nostra creatura, il nostro Mucian”.   Noto ritrova dunque le sue origini, tra manufatti e oggetti risalenti a decine di campagne di scavi realizzate tra Monte Finocchitto e la Necropoli di Castelluccio, con l’epigrafe del Gymnasium recuperata a Noto Antica e i resti del santuario di Demetra e Kore dell’antica Eloro, la colonia Greca sul mare. E’ un viaggio tra le origini di Noto, arricchito dalle ricostruzioni al computer e, al momento, anche da un cratere prestato dal Museo Archeologico Regionale di Siracusa Paolo Orsi.   “Avete fatto un bellissimo lavoro - ha commentato il Sovrintendente di Siracusa Salvatore Martinez -  all’interno di questo grandissimo contenitore, grazie anche alla sinergia dei vari Enti coinvolti. Noi dobbiamo condividere spazi, per condividere il nostro patrimonio artistico ed archeologico che spesso finisce in capannoni nascosti e difficili da visitare”.   Prima del taglio del nastro e della prima visita alle sale, il sindaco Bonfanti ha presentato il direttore del Museo, l’archeologo netino Paolo Marini, egittologo, curatore e coordinatore delle mostre itineranti del Museo Egizio di Torino, con cui partirà presto una collaborazione, ringraziando un’altra archeologa netina, Laura Falesi, curatrice dell’allestimento del Museo, finalmente riaperto dopo 35 anni di inattività.   “Un pensiero doveroso - ha concluso il sindaco Bonfanti - deve essere poi rivolto a Gioacchino Santocono Russo, studioso di archeologia e artefice del primo Museo Civico Archeologico di Noto inaugurato nel 1965. Di Paolo Orsi, Luigi Bernabò Brea e Giuseppe Voza, non finiremo mai di esserne riconoscenti per averci restituito le nostre radici”. Mon, 27 Sep 2021 14:17:27 +0000 Siracusa L'Avis di Noto ha donato al Comune una nuova J.O.B. Chair https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30941-l-avis-di-noto-ha-donato-al-comune-una-nuova-j-o-b-chair.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30941-l-avis-di-noto-ha-donato-al-comune-una-nuova-j-o-b-chair.html Da mercoledì scorso a Lido di Noto è disponibile una nuova J.O.B. (Join on the beach) Chair. E’ stata donata al Comune di Noto dall’Avis di Noto, nel segno della condivisione e della solidarietà: sarà utilizzata dai bagnini della Protezione Civile Avcn di Noto per permettere a chi ha problemi di deambulazione di poter fruire della spiaggia e del mare in totale sicurezza.   Stamattina la simbolica cerimonia di consegna, presenti il sindaco Corrado Bonfanti, l’assessore al Welfare Roberta Garofalo con il dirigente di settore Claudio Corte, il presidente Avis Noto Paolo Saetta con tutto il nuovo direttivo appena insediatosi, i bagnini dell’Avcn di Noto impiegati nel progetto “Spiagge Sicure” per l’assistenza ai bagnanti e il dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola.   “Grazie di cuore all’Avis di Noto - ha detto il sindaco Bonfanti - che ha voluto donare questa J.o.b. Chair che permetterà a chi ha problemi di deambulazione di poter arrivare in spiaggia e godersi il nostro mare in totale sicurezza. Da 10 anni anni, attraverso la Protezione Civile, assicuriamo l’assistenza a tutti i bagnanti e posso affermare che quella per i diversamente abili è il nostro fiore all’occhiello. Ringrazio tutta l’Avis di Noto: ancora una volta si è dimostrata attenta alle esigenze del territorio ed auguro buon lavoro al nuovo direttivo presieduto da Paolo Saetta”.   “Siamo stati portavoce della volontà dei nostri donatori - ha aggiunto Paolo Saetta, nuovo presidente Avis di Noto - grazie ai quali è stato possibile portare avanti questa iniziativa che riteniamo sia molto utile e importante. Iniziativa che ci permette di diffondere la nostra attività e, ci auguriamo, di riuscire a trovare sempre più donatori di sangue”.   Un appello, quest’ultimo, rilanciato dal dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola. “C’è sempre bisogno di mettersi a disposizione degli altri - ha detto - perché spesso donare il sangue aiuta a salvare la vita, di un parente ma anche di uno sconosciuto. Dobbiamo stare vicini a chi ha bisogno e oggi ne abbiamo avuto un esempio molto importante”. Mon, 02 Aug 2021 08:37:38 +0000 Siracusa Coldiretti lancia l'allarme cinghiali https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/30907-coldiretti-lancia-l-allarme-cinghiali.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/30907-coldiretti-lancia-l-allarme-cinghiali.html Con l’emergenza Covid che ha ridotto per mesi la presenza dell’uomo all’aperto proliferano, con un aumento del 15%, i cinghiali che invadono città e campagne in Puglia. E’ quanto emerge dalla stima di Coldiretti Puglia, in occasione della protesta di agricoltori, cittadini e istituzioni in tutta Italia a partire da piazza Montecitorio a Roma con mobilitazioni nelle principali città capoluogo di regione, a Bari con l’invasione gialla di oltre 1000 agricoltori e allevatori sul  Lungomare Nazario Sauro dinanzi al Palazzo della Regione Puglia. I branchi – sottolinea la Coldiretti regionale - si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone. La situazione è diventata insostenibile nelle campagne con danni per almeno 15 milioni di euro all’anno alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti Puglia - viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale. Senza dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute che ribadisce come i cinghiali abbiano una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana (Psa) e dunque una delle misure necessarie in Italia è la gestione numerica della popolazione di questi animali. L’azione dunque secondo il Piano – continua la Coldiretti Puglia – deve essere indirizzata alla riduzione sia numerica che spaziale attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo della legge 157/92 articolo 19 e le azioni programmabili nella rete delle aree protette. In Italia dopo il lockdown per l’emergenza Covid i cinghiali hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari – sottolinea la Coldiretti – con gli animali selvatici nelle città alla ricerca di cibo tra i rifiuti, nei parchi e addirittura nei cortili delle case con evidenti rischi per la salute. C’è chi si è ritrovato un cinghiale in piscina, chi li ha incrociati in mare e anche chi – evidenzia la Coldiretti – li ha fotografati mentre si godono la siesta su un materasso abbandonato accanto ai bidoni della spazzatura. La Coldiretti chiede che le Regioni si coordinino strettamente con lo Stato e operino in modo risoluto per attuare le misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali, affinchè: gli agricoltori possano avanzare richiesta di intervento e procedere direttamente in quanto muniti di apposita licenza; l’attività di coordinamento delle azioni di contenimento e prelievo spettino alla polizia municipale e provinciale; gli agricoltori vengano coadiuvati dalle stesse forze dell’ordine, da guardie venatorie volontarie ma possano delegare le attività a cacciatori abilitati iscritti all’apposito registro regionale; il calendario venatorio venga allargato fino a comprendere i mesi che vanno da settembre a gennaio; che la regia complessiva di tali azioni di contenimento e prelievo sia affidata al prefetto in quanto “competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza. Tue, 13 Jul 2021 14:11:27 +0000 Bari Pompei - Il 30 giugno, il Santuario apre anche di notte https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/30879-pompei-il-30-giugno-il-santuario-apre-anche-di-notte.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/30879-pompei-il-30-giugno-il-santuario-apre-anche-di-notte.html Il 30 giugno, il Santuario di Pompei torna ad aprirsi di notte grazie alla nuova edizione de “Una notte in Santuario”. Organizzata dall’Associazione Pompei Tutors, l’iniziativa prevede una visita guidata notturna dello straordinario e affascinante luogo di culto fondato dal Beato Bartolo Longo alla fine dell’Ottocento. Un percorso tra fede, arte, storia e racconto che offrirà ai cittadini pompeiani e a tutti i visitatori la conoscenza della Nuova Pompei e della sua storia, ricca di particolari e aneddoti affascinanti. Un modo per far innamorare ancora di più tutti di questa straordinaria città e del suo singolare passato. Fascino e suggestione accompagneranno i visitatori durante il percorso, lungo il quale potranno lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera di questo luogo che racchiude interessanti aspetti religiosi e storico-artistici. I percorsi guidati partiranno alle 20.00, alle 20.45 e alle 21.15. Il tour, della durata di circa quarantacinque minuti, prevede la visita del pronao d’ingresso, della Basilica, della Facciata monumentale e, infine, novità di questa edizione, anche del nuovo portale, con la spiegazione di don Battista Marello, il sacerdote artista che lo ha realizzato e che, per la prima volta, illustrerà ai visitatori il significato della sua opera. Il nuovo portale è stato inaugurato il 5 maggio scorso, giorno del 120° anniversario dell’inaugurazione della Facciata Monumentale dedicata alla Pace Universale. Per partecipare all’iniziativa occorre effettuare la prenotazione: ogni tour prevede, infatti, un massimo di 25 persone. L’ingresso sarà da Piazza Bartolo Longo. A fare da guida saranno i Tutors e, il ricavato del biglietto, del costo di 2 euro, servirà per l’autofinanziamento dell’Associazione che ha dato vita all’iniziativa. Fri, 25 Jun 2021 09:00:58 +0000 Napoli In visita a Noto l'ambasciatrice polacca in Italia S. E. Anna Maria Anders https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30855-in-visita-a-noto-l-ambasciatrice-polacca-in-italia-s-e-anna-maria-anders.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30855-in-visita-a-noto-l-ambasciatrice-polacca-in-italia-s-e-anna-maria-anders.html Lo scorso venerdì pomeriggio il sindaco Corrado Bonfanti ha accolto in città l’ambasciatrice di Polonia nella Repubblica Italiana S. E. Anna Maria Anders, accompagnata da Krzysztof Czarniecki, addetto alla Difesa dell’ambasciata polacca in Italia, e dal Colonnello Miroslaw Jaros, comandante della guarnigione polacca alla base di Sigonella. Il momento istituzionale si è svolto nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio. Presenti anche il Presidente del Consiglio comunale Veronica Pennavaria e la Giunta comunale. L’ambasciatrice Anders ha firmato il libro degli ospiti illustri, tra le cui pagine ci sono anche le firme dell’ex Primo Ministro del Regno Unito Tony Blair e degli ambasciatori di Turchia e Cina in Italia, con una dedica speciale alla città ed ai netini. Qui si è svolto anche un simbolico scambio di omaggi: il sindaco Bonfanti le ha consegnato alcuni libri su Noto, mentre l’ambasciatrice Anders ha ricambiato con la consegna di due preziosi gemelli da camicia.  “È una visita graditissima quella dell’ambasciatrice Anna Marie Anders - ha detto il sindaco Bonfanti - nel nome di Igor Mitoraj, al quale abbiamo dedicato la nostra mostra open-air sulle scalinate della nostra straordinaria Cattedrale. L’ambasciatrice è figlia del Generale Wladyslaw Anders, che a capo del 2º Corpo d’armata polacco si è distinto nelle azioni di liberazione dal nazifascismo di molte nostre città. Il 18 maggio 1944 liberò Cassino, mentre il 21 aprile 1945, liberò Bologna e la bandiera polacca fu issata sulla sommità della Torre degli Asinelli. Una giornata storica, che non dimenticheremo mai: sono anche i rapporti internazionali come questi che permettono di far crescere la nostra Noto”. La delegazione polacca si è poi postata in Cattedrale, dove è stata celebrata una messa in polacco, officiata da don Lukasz Matuszczak (cappellano del contingente polacco alla base di Sigonella) e don Eugenio Boscarino. Al termine la visita alla mostra dello scultore polacco Igor Mitoraj, le cui opere e la cui figura sono state presentate da Grazyna Czogala, presidente dell’associazione Italo-Polacca Triskeles. L’ambasciatrice Anders ha poi incontrato a Palazzo Nicolaci le comunità di connazionali che vivono e lavorano a Noto e nella Sicilia Orientale, su invito dell’assessore Marta Fitula, originaria della Polonia, per poi far rientro in sede.   Tue, 15 Jun 2021 14:01:31 +0000 Siracusa La tradizione napoletana nel Regno di Napoli https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30829-la-tradizione-napoletana-nel-regno-di-napoli.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30829-la-tradizione-napoletana-nel-regno-di-napoli.html Avevo promesso in conclusione del suggestivo studio di Francisco Elias de Tejada, “La Monarchia tradizionale” di sviluppare il tema dell’ultimo capitolo in riguardo al Regno di Napoli. De Tejada, studioso e filosofo spagnolo, nonché esponente del carlismo politico spagnolo, è vissuto a Napoli per sette anni, peraltro sposando una donna napoletana. Nella parte conclusiva del testo, pubblicato in Italia per la prima volta, dalle Edizioni dell’Albero nel 1966, affronta il tema della tradizione di Napoli, per certi versi si tratta di un inno alla napoletanità. È uno studio che Tejada aveva accarezzato già dagli anni dell’infanzia. E’ un richiamo del sangue che lo ha spinto “a cercare notizie su quel paese azzurro e oro in cui le memorie dei miei antenati e la curiosità dell’incantesimo tessevano leggende”, nonostante tutto senza mettere piede in via Toledo. Già si sentiva Napoletano di cuore. I suoi antenati erano partiti da Napoli tre secoli fa ai tempi del re Filippo IV, per stabilirsi in Estremadura. Tejada ritornando nel 1956 a Napoli, precisa che ha trovato un’altra città rispetto all’immagine che i suoi gli avevano tramandato. “Non era il regno di Napoli, ma una provincia dipendente da signori che la governavano da Roma, dove la lingua ufficiale era il toscano ed i soldati vestivano uniformi piemontesi. Non era la capitale del primo degli stati della penisola italiana […]”. L’unica cosa che rimaneva a Napoli “era la grazia popolare, ma purtroppo questa grazia era disprezzata dagli stessi napoletani, primi attori nel drammatico suicidio collettivo che riduceva il napoletanismo al ‘folklore’”. Era la Napoli del realismo di Salvatore Di Giacomo, “in quella disgraziata Peppenella che batte il marciapiede senza pane né acqua”. Tejada è consapevole che ora il popolo napoletano ignora il suo passato, quando Napoli era libera e indipendente, la Napoli di oggi è avvolta in un fatalismo orientalizzante. E’ interessante citare le parole del filosofo spagnolo che si esercita in una dura e spregiudicata requisitoria della Napoli odierna. “Ora la sua classe media, ubriaca di garibaldinismo, alla ricerca di vantaggi personali, continua a vagare nella leggenda nera forgiata nel XIX secolo contro Napoli tradizionale; l’aristocrazia decadente o decaduta, oscillante tra la frenesia di rinnegare le proprie glorie per essere più in armonia coi tempi e un isolamento mortale; il clero impegnato in un vaticanismo di marca democristiana che sogna una repubblica guelfa nella quale Napoli non conta”. In questo caos Tejada nota che “alcuni, sono socialisti ed altri monarchici savoiardi, alcuni papalini, altri garibaldini, alcuni rivolti verso Mosca ed altri verso il Vaticano…ma nessuno pensa a Napoli, nessuno è napoletano”. Addirittura, Tejada arriva al punto di scrivere che per sette anni si è sentito nella città partenopea come una belva in gabbia, una fiera isolata pronta ad assalire, ma appoggiato dalla sua eredità del sangue (hidalguia) e dal giuramento fatto ai suoi morti di chiarire la passione napoletana, in che cosa consiste la tradizione napoletana, cioè, l’anima della mia adorata Napoli. In sintesi, Tejada espone la storia del regno di Napoli a partire dal XVI secolo, da quando comincia ad esistere come entità sociale, grazie a Ferdinando il Cattolico, che “doma la ribelle nobiltà e pone il bene comune napoletano al di sopra delle ambizioni politiche di infiniti monarchi reucci quasi onnipotenti, capaci di vendere il Regno allo stesso Turco, come più di una volta avevano pensato di fare”. Tejada ripete spesso che Napoli è Regno e non monarchia che naviga come una nave senza timoniere. A questo punto il nostro studioso fa riferimento ai diversi passaggi delle dinastie che governarono il regno scontrandosi con i nobili e principi rivoltosi. Pertanto, per Tejada “il regno di Napoli acquista solida struttura quando i suoi re domineranno la nobiltà rivoltosa […] cioè, quando il regno napoletano entra nella confederazione delle Spagne”. Il segno più evidente di questa entità politica al di sopra dell’anarchia delle epoche precedenti furono “la presenza dei procuratori popolari alle riunioni di ‘Cortes’ introdotte da Alfonso il Magnanimo come adattamento napoletano alle libere istituzioni catalane”. Il rappresentante del re cattolico preferiva fare ricorso al popolo napoletano e lo convocava immediatamente a “Cortes”. “Con la formazione del Regno nasce la tradizione napoletana, perché si delinea il corpo politico istituzionale che permetterà di differenziare Napoli dagli stati vicini non quale mobile mucchio di anarchiche sabbie feudali, ma quale corpo politico dotato di una struttura robusta e permanente”. Tejada è preciso nella descrizione della composizione del sistema politico di quel tempo: “Il vicerè, il Sacro Consiglio Collaterale, la Corte della Vicaria, la cancelleria organizzata da Ferdinando il Cattolico nel 1505, i parlamenti con rappresentanza popolare, i seggi della capitale dotati di potere deliberanti, intessono una trama coerente che era il meglio che si potesse attuare in quel tempo ed in quelle congiunture”. In pratica esisteva una forte alleanza tra la Corona ed il popolo, a tal punto che quando la nobiltà aizzò le sommosse del 1547 contro don Pedro di Toledo, non furono rivolte contro il re delle Spagne, ma contro le angherie dei signorotti, infatti il tumulto di Masaniello, “fu una reazione contro i soprusi dei nobili, come testimonia Paolo Antonio di Tarsia nel suo ‘Tumultos de la ciudad y rayno de Napoles’, quando da un lato segnala che i napoletani ‘si sono dimostrati vassalli leali al loro Re, anche nell’impeto delle sommosse e dei tumulti’ e dall’altro che erano insorti a causa delle ‘prepotenze perpetrate dai potenti sulla povera gente’””. Ecco l’intento di Tejada di dimostrare l’esistenza di un Regno con un corpo politico autonomo, con istituzioni proprie, con un particolare diritto, con consigli e Corte separati, modellati da Ferdinando il Cattolico e rafforzati dai suoi successori, sempre in una unione profonda tra la Corona e il popolo. Nel terzo paragrafo lo scrittore spagnolo evidenzia le caratteristiche della Cultura napoletana. È interessante leggere queste pagine, perché si scopre un mondo sconosciuto di letterati, studiosi, facenti parte a pieno titolo della cultura italiana: il miglior poeta in toscano che viveva a Napoli era Benito Gamet, nato a Barcellona, molto più dotto di tanti altri più conosciuti. Tejada fa alcuni nomi: Bernardino Martirano, Fabrizio Luna, Benedetto di Falco, Luigi Tansillo. Questi scrittori napoletani secondo Tejada, “vivono nella speranza di vedere l’Italia intera intorno al trono dei loro re, ed aspirano parimenti alla monarchia universale di Carlo V”. Ad una prima abitudine di servirsi del toscano, si arrivò poi ad una successiva offensiva antitoscana, come si può dedurre dagli scritti di altri autorevoli studiosi. La cultura napoletana è presente nel campo del Diritto, della scienza giuridica, una caratteristica di Napoli, nei secoli XVI e XVII, a cominciare da Andrea d’Isernia. Tejada per conoscere meglio le varie scuole napoletane invita a leggere il suo Napoles hispanico (pubblicato in Italia, in sei volumi da Controcorrente). “Per identificare le energie intellettuali di tanti giureconsulti che fecero di Napoli la culla della scienza giuridica. Sorgono così una serie di scuole che compongono il più ricco mosaico di studi giuridici di cui abbia memoria, non superato né prima né dopo da nessun popolo”. Questa cultura napoletana fu possibile perché i re delle Spagne furono “fermi al loro credo tradizionalista di rispettare la personalità storica del regno, anche quando suggerimenti provenienti dagli stessi napoletani li incitavano alla castiglianizzazione del Regno napoletano”. Tejada porta l’esempio di Tommaso Campanella che consigliava a Filippo III nella Monarchia di Spagna di “spagnolizzare” il Regno napoletano con l’imposizione della lingua e degli usi e le leggi di Castiglia. Il buon re della vera Napoli ha rifiutato il consiglio. Con l’indipendenza culturale nelle lettere e nel diritto il Regno napoletano ebbe una missione storica: “difendere la verità cattolica del Cristo contro i nemici del nord e del sud, contro il protestantesimo e l’Islamismo”. Tejada rileva che si tratta di un compito che lui chiama, “guerra intellettuale”, ma che benissimo si può intendere come una “battaglia delle idee”. Comunque sia Tejada precisa che anche se è difficile per alcuni comprendere questa “guerra”, certamente, la genialità storica di allora “salvò la Cristianità dall’essere divorata dai suoi nemici, mercè i sacrifici che con gli altri popoli della Confederazione spagnola, i miei antenati affrontarono coraggiosamente”. Tejada a questo punto può scrivere che quei popoli federati nella monarchia spagnola furono strumenti di Dio. “Se il Protestantesimo e l’Islamismo non poterono chiudere il cerchio che avrebbe stritolato quella Cristianità che ancora sopravviveva alla rivoluzione antropocentrica europea, fu perché Iddio si servì dei nostri popoli come strumento della Sua gloria e perché i nostri antenati poterono consacrarsi completamente alla impresa di combattere le battaglie del Signore nei leggendari ‘tercios’ o nei banchi di Trento, nelle flotte di guerra o nella stampa dei libri”. E’ un accostamento affascinante questo di Tejada: “la massima gloria della tradizione napoletana è codesto senso missionario, codesta guerra intellettuale contro l’Islam e contro l’Europa. Ignorarla o disconoscerla è voler ignorare o disconoscere coscientemente l’essenza del Regno di Napoli”. Attenzione serve fare una precisazione, L’Europa che Tejada contrasta è quella nata dalle idee illuministe, dalla Rivoluzione francese, le idee di Voltaire e di Rousseau. Tuttavia, i più grandi scrittori napoletani, una infinità di nomi proposti da Tejada, hanno avversato i vari padri dell’Europa, da Lutero a Machiavelli, fino a Bodin, a Hobbes. Infatti, la mentalità assolutista tipicamente europea sconosciuta nelle Spagne, teorizzata da Jean Bodin, “era incompatibile con la mentalità della Napoli tradizionale”. Pertanto, conclude il paragrafo sostenendo che “il pensiero politico napoletano, come quello spagnolo in generale, fu antieuropeo, antiluterano, antimachiavellico, antibodiano, schiettamente aderente alla Controriforma. L’Islam e l’Europa furono i nemici nazionali. Fino al 1700 il Regno formò un blocco con il resto dei popoli della monarchia federata ispanica difendendo il teocentrismo intransigente della Cristianità di fronte alla nuova civiltà antropocentrica europea”. Dopo queste affermazioni si comprende meglio il perché nei libri di Storia i combattenti di questa monarchia federata, a cui fa riferimento lo scrittore spagnolo furono derisi e per secoli considerati reietti dell’umanità. Insomma, per Tejada la Napoli tradizionale si fissò su tre punti: “la difesa intransigente del Cristianesimo cattolico, il mantenimento appassionato delle libertà del Regno inteso come corpo politico perfetto e totale, il fervido servizio al Re, capitano dell’impresa della Controriforma e paladino della Cristianità missionaria”. Era evidente che un Paese con questo curriculum non poteva che essere osteggiato dai corifei della Rivoluzione europea. Pertanto, la storia dei popoli spagnoli degli ultimi tre secoli “sarà la lotta delle rispettive tradizioni spagnole contro l’estraneo spirito europeo”. Infatti, Per Tejada, anche lo sviluppo del Regno di Napoli, “si identificherà con la polemica intorno alla sua tradizione assalita dall’assolutismo francese nel secolo XVIII, dal garibaldinismo liberale nel secolo XIX e dal sogno ‘romano’ del fascismo nel secolo XX che si succederanno lottando gli uni contro gli altri senza mai permettere una soluzione autenticamente napoletana”. Il secolo XVIII vede il trionfo delle idee europee sulle Spagne, divise e spezzettate. Anche l’anima nazionale napoletana viene straziata. Scrive Tejada: “l’eroico idealismo della difesa della Cristianità viene sostituito dal volgare pragmatismo di moda alla corte di Versailles”. I letterati come Genovesi, Beccaria, Filangeri, Pagano, “disprezzano la loro storia per inginocchiarsi ai piedi dell’idolo Voltaire”. Anche nel Diritto, Napoli ora scopiazza formule straniere. “Solo il popolo protesta e continua a parlare napoletano, quel napoletano che gli eruditi disdegnano, come disdegnano le lettere, la filosofia e la giurisprudenza napoletane facendo a gara nel portare a termine un vero e proprio suicidio nazionale […]”. Tejada, applica le triste parole di Ferdinando Galiani e intravede un furore collettivo dei napoletani nel rinnegare le proprie tradizioni. Una parte del popolo napoletano abbandonato a sé stesso cercò di continuare ad essere napoletano, tra questi Giambattista Vico, che “rappresenta l’ultima voce tradizionale con la sua avversione alla cultura moderna, con la sua lotta contro il pensiero europeo, fedele alla comune tradizione spagnola, fedele a Francisco Suarez […] nemico di Hobbes e Machiavelli, quali empi, distruttori della giustizia, scandali del pensiero […]”. Giambattista Vico, ultimo nome della Tradizione napoletana. Tejada non è tenero con i Borboni, perché hanno fatto perdere l’amore dei napoletani nei confronti dei monarchi spagnoli, proprio per il napoletanismo, “rimasto incompreso dai Borboni francesi”. Siamo nel 1799, Vincenzo Cuoco potrà dire, “il popolo non amava più il re […] amava ancora la sua religione, amava la patria, e odiava i francesi”. Ancora Tejada sostiene che nel XVIII secolo “la tradizione napoletana perde il senso della monarchia autentica, ma sente la nostalgia delle libertà spagnole, continua ad odiare l’Europa, e crede nella realtà tradizionale di Napoli. Il suo grido di battaglia sarà l’evviva la ‘Santa Fede’ ed il ‘popolo napoletano’”. Così che Antonio Capece Minutolo, il Principe di Canosa, più che una soluzione monarchica (imbrigliata nell’assolutismo) auspicava una repubblica aristocratica in unione con i “cavalieri della Città”. L’aspirazione del Canosa era quella di avere “una Napoli fedele alla tradizione nazionale dei tempi spagnoli, tradizione più che intuita che conosciuta […]”. Ma tutti quei pensatori a Napoli come in Spagna che auspicavano un governo tradizionale, basato sulle libertà concrete, non soffocato dal liberalismo e dall’assolutismo, rimasero senza ascolto. Pertanto, nel 1860 sentenzia Tejada, “i liberali trionfarono sugli assolutisti ed i piemontesi sostituirono i francesi. Napoli non moriva allora, già era morta da 150 anni quando era uscita dalla confederazione monarchica delle Spagne”. Ora dagli antichi grandi ideali, il popolo napoletano conserva solamente la fede cattolica, e le stupide minoranze, stanno lavorando per abbattere l’unico baluardo che resta della vera tradizione. Lo studio di Tejada si conclude con una passeggiata simbolica nella vecchia via Toledo, meta prediletta da tanti napoletani purosangue. E anche qui a passeggio con l’amico fraterno Silvio Vitale, l’ultimo tradizionalista napoletano, continua la polemica nei confronti di quei napoletani che ignorano la tradizione napoletana e se ne vantano pure. Tra questi Tejada mette il comandante Achille Lauro che non ha creato cattedre, centri di cultura, case editrici, patrocinare ricerche, per una vera rivolta spirituale, per salvare il salvabile della tradizione napoletana. E’ la solita deficienza che si riscontra in tutte le cosiddette politiche di destra o pseudo destra.     Mon, 07 Jun 2021 13:10:13 +0000 Storia Forum Scientifico "Energia ed AMBIENTE" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/30825-forum-scientifico-energia-ed-ambiente.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/30825-forum-scientifico-energia-ed-ambiente.html Il Rotary Club Roma  Castelli Romani, presieduto dall’Avv. Maria Elisa Lucchetta Quercia, ha organizzato per la mattinata del  29 maggio 2021 il  Forum scientifico dal titolo “Energia ed Ambiente”; l’iniziativa si svolgerà a Castel Gandolfo presso il Centro Mariapoli, con inizio alle ore 9.30, e tratterà l'impatto ambientale delle fonti energetiche, a beneficio del territorio ma non solo. Sottolinea la Presidente Maria Elisa Lucchetta Quercia: “Noi organizzatori auspichiamo, tra relatori in presenza e collegamenti a distanza, di coinvolgere un considerevole panel di esperti in materia, dai prestigiosi curricula e dalle inconfutabili esperienze professionali, con la possibilità di condividere questo forum con  chiunque sia interessato e si colleghi nei luoghi virtuali dove sarà annunciata  la visione streaming in diretta”.                                                     Alcune sinergie di rilievo accompagneranno l’organizzazione di questo convegno, tra cui  quelle con l’ Associazione ASTRI  (Associazione di Scienziati e Tecnologi per la Ricerca Italiana), presieduta dal Fisico Nucleare Sergio Bartalucci, che precisa : “La transizione ecologica, che punta nella direzione delle energie rinnovabili come soluzione al problema dei cambiamenti climatici, impone una seria riflessione, scientificamente fondata e scevra da pregiudizi ideologici, sulle conseguenze che ne derivano per l’economia e l’ambiente di un Paese sviluppato come l’Italia”. Il Forum sarà dedicato ad un tema specifico nel quadro della problematica energetico-ambientale, e cioè il costo, economico ed ambientale, delle varie fonti di energia, raggruppate in 3 settori: le fonti fossili (FEC), carbone, petrolio e gas, le fonti rinnovabili (FER), solare, eolico, idroelettrico, geotermico, biomasse ed altre minori, e il nucleare da fissione (NUCL). L’obiettivo che si prefiggono gli organizzatori è  di contribuire ad una presa di coscienza della realtà complessa che fa scenario al dibattito sul futuro energetico dell’umanità, in cui motivazioni di stampo ideologico, improntate a visioni spesso grossolanamente errate della storia del progresso scientifico e tecnologico, non dovrebbero trovare posto. Oltre alla Dr. M. Elisa Lucchetta, che porterà i saluti del Rotary Club Roma Castelli Romani, sarà presente il Fisico Sergio Bartalucci, che introdurrà i prestigiosi relatori, tra quelli in presenza e quelli in collegamento video. In ordine sparso, si alterneranno gli interventi della Prof. Emilia Costa (UniRoma1 - ASTRI), il Dr. Enrico Mariutti (Pres. IsAG), il Prof. Pierangelo Sardi (ex Cons. CNEL - ASTRI), l’ Ing.Massimo Sepielli (ENEA - ASTRI), il Prof. Angelo Spena (Uniroma2 - ASTRI). Un contributo prezioso giungerà anche da parte del Dr. Enrico (Chicco) Testa (Presidente FISE/Assoambiente). In collegamento dalla Basilicata, parleranno Marco Zipparri nelle vesti di Sindaco di  Marsicovetere - (PZ) e l’ Avv. Cinzia Pasquale (Pres. CFA). Infine, dall’Istituto L. Pasteur di Parigi, si collegherà anche il  Dr. Valerio Laghi (Rotaract  Club Roma Castelli Romani). Il coordinamento sarà affidato al  Dr. Marco Ferrazzoli, Capo Ufficio stampa CNR-Consiglio nazionale delle ricerche. Il Rotary, fondato a Chicago il 23 febbraio 1905 dall’Avvocato Paul Harris, è  un’associazione internazionale di servizio tra le più rappresentate e le più rappresentative al mondo, ed è costituita da uomini e donne  provenienti dal mondo degli affari e delle professioni, che si impegnano per realizzare progetti umanitari e di assistenza alle comunità, incoraggiare il rispetto di rigorosi principi etici in tutti i campi, soprattutto in ambito professionale, diffondendo pace e buona volontà tra i popoli della Terra. Il Forum è dedicato ad un tema specifico nel quadro della problematica energetico-ambientale, e cioè il costo, economico ed ambientale, delle varie fonti di energia, raggruppate in 3 settori: le fonti fossili (FEC), carbone, petrolio e gas, le fonti rinnovabili (FER), solare, eolico, idroelettrico, geotermico, biomasse ed altre minori, e il nucleare da fissione (NUCL). Il costo economico deve (o dovrebbe) tener conto di tutti costi inerenti alla costruzione, installazione, gestione, manutenzione, all’ammortamento del capitale investito e allo smaltimento a fine vita di un impianto di produzione di energia, e quindi basarsi su quello che si chiama tecnicamente Levelized Cost of Electricity (LCOE). A questo occorre aggiungere un’attenta valutazione della “qualità” dell’energia prodotta, che porta ad una netta distinzione fra energia programmabile e energia non-programmabile, essendo questa non-sostenibile se il fattore capacità, ossia il rapporto tra energia prodotta ed energia massima producibile, diviene molto basso. Il rischio, infatti, è che nei periodi di alta produttività venga superata la domanda di energia, generando instabilità nella rete con possibili blackout e aggiungendo costi ulteriori per gli utenti, conseguenti allo stop forzato degli impianti programmabili. Il costo ambientale è meno facile da quantificare, perché deve tener conto di aspetti non parametrizzabili in modo universamente condiviso, come ad esempio l’aspetto estetico (basti pensare alle pale eoliche) e in buona parte soggettivi, come ad esempio la percezione del rischio che hanno gli abitanti delle zone che devono ospitare grandi impianti energetici, di qualunque tipo essi siano, per non parlare dell’impatto sulla salute umana e sulla qualità della vita. Un altro aspetto spesso trascurato è occupazione del suolo, delle acque interne e delle coste marine di un Paese da parte d’impianti FER per produzione intensiva d’energia, che comporta limitazioni per altri usi, come quello agricolo ed abitativo e quindi può avere un impatto sui costi. E questo è dovuto alla bassissima resa energetica del solare e dell’eolico, in termini di potenza elettrica per unità di superficie, in confronto agli altri sistemi convenzionali di produzione, in particolare il nucleare (da 150 a 500 volte minore). Allo stesso modo l’approccio ben noto del Life Cycle Assessment (LCA) non dà quasi mai risultati univoci e convincenti quando applicato ad impianti energetici, spesso perché si trascura l’impatto ambientale determinato dalla crescente necessità di materie prime, e non solo di combustibili, per la loro realizzazione. Quello che appare evidente, ma non banale, è che i costi complessivi delle scelte energetiche vanno valutati singolarmente per ogni Paese, con le sue caratteristiche specifiche, che non permettono quindi facili confronti con altri Paesi con caratteristiche diverse. In questo senso sarebbe opportuno che i policy-maker adottassero scelte energetiche che tengano in maggior conto queste specificità, invece di conformarsi a decisioni prese da organismi internazionali o appiattirsi sulle posizioni di Paesi dominanti. L’obbiettivo del Forum è quindi di contribuire ad una presa di coscienza della realtà complessa che fa scenario al dibattito sul futuro energetico dell’umanità, in cui motivazioni di stampo ideologico, improntate a visioni spesso grossolanamente errate della storia del progresso scientifico e tecnologico, non dovrebbero trovare posto.   Fri, 04 Jun 2021 13:36:08 +0000 Scienza Castellammare del Golfo - Al via il secondo week end dedicato all'inclusione sociale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30782-castellammare-del-golfo-al-via-il-secondo-week-end-dedicato-all-inclusione-sociale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30782-castellammare-del-golfo-al-via-il-secondo-week-end-dedicato-all-inclusione-sociale.html Al via il secondo week end dedicato all'inclusione sociale: dopo il riscontro della prima settimana, “DisabilidaMare” torna sul lungomare di Castellammare del Golfo, alla spiaggia Playa, per abbattere le barriere grazie alle attività che il Comune ha programmato in collaborazione con la Fipsas, la Capitaneria di Porto e la Direzione di Rai per il Sociale. Il progetto - coordinato e ideato dalla “Gianfaby production” - riparte con delle giornate formative dedicate a ragazze e ragazzi diversamente abili. Un percorso che faranno con il pluricampione del mondo Stefano Makula che proporrà nell’area del lido senza barriere ‘Darsena’, nel pieno rispetto della normativa anti contagio da covid 19, attività volte alla scoperta del mondo marino. Il secondo dei tre week end riparte oggi, con 5 disabili che inizieranno con l'approccio all'acqua e con delle tecniche di respirazione e stage per altre persone con disabilità di stand up paddle (SUP), variante del surf, variante del surf, con il progetto “sup for all” organizzato da Sup Around Sicily con Gioacchino Migliore e Gabriele Pizzo, primi in Europa ad aver costruito un Sup per disabili. Nel pomeriggio corso di Yoga con Alice Palermo e torneo di bocce, con la collaborazione delle associazioni Fiore Daphne ed Insieme si può Odv, ma anche attività di StreetArt - a cura dell’associazione di volontariato TrinArt - che prevede la realizzazione di un murales a ira di Spos art (info 3291968423). Possibile anche visitare il museo del mare “Uzzareddu” di Antonino Paradiso. Domani - sabato 22 maggio - invece si comincia con lo stage di apnea, che affronterà il tema della vestizione e dell'utilizzo dei materiali, per passare a degli esercizi per corpo e mente da parte di stand up paddle (SUP). In più anche un workshop di Arte Urbana, e nel pomeriggio spazio a Nadia Lauricella, 26enne siciliana affetta da focomelia che, con Rosario Farruggia, si racconterà, insieme all’influencer Nina Rima presso la sala conferenze dell’Hotel “Punta Nord-Est” (per info e accesso contingentato: 3202110066) La domenica mattina, fra corso di apnea e giro in SUP, la spiaggia Playa si colorerà grazie a “Un aquilone per amico” a cura dell'associazione “Genitori di buona volontà”. Poi, alle 11 alla spiaggia Playa, l'esibizione di Nadia Lauricella ed i volontari di Motor life. Nel pomeriggio la consegna degli attestati a tutti i ragazzi che hanno partecipato al weekend. ‘DisabilidaMare’, - nome del format gratuito - terminerà il 31 maggio e lo farà con una giornata particolare, quella in cui verrà coinvolto il Polo Statale I.S.S. ‘Piersanti Mattarella’: agli studenti, infatti, verranno proposte le ‘lezioni di mare’ dove i 15 disabili che hanno preso parte ai corsi di Stefano Makula, esponenti della Guardia Costiera, ed esperti interagiranno con gli alunni prima dell’inizio della stagione estiva. Sarà Stefano Makula a concludere la giornata con i racconti dal blu, l’incontro in Turchia con lo squalo bianco e il record di Ponza. Fri, 21 May 2021 15:59:03 +0000 Trapani Noto - Ecco l'infiorata dedicata a Dante https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30773-noto-ecco-l-infiorata-dedicata-a-dante.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30773-noto-ecco-l-infiorata-dedicata-a-dante.html “Dopo l’Infiorata della resistenza, adesso l’Infiorata della ripartenza”. Con queste parole il sindaco Corrado Bonfanti ha dato il via alla 42^ edizione dell’Infiorata di via Nicolaci, quest’anno dedicata a Dante Alighieri, il Sommo Poeta. Fino a tarda sera i maestri infioratori netini hanno lavorato per trasformare l’elegante via del centro storico netino in un prezioso e profumato tappeto infiorato che, causa restrizioni antiCovid-19, non sarà visitabile. Sono stati 8 i bozzetti realizzati, nel rispetto delle normative attualmente in vigore e con il presidio delle forze dell’ordine e dei volontari di Protezione Civile e della Croce Rossa, tutti ispirati a Dante Alighieri: il selciato di via Nicolaci si apre con gli ultimi versi dell’Inferno “E quindi uscimmo a riveder le stelle” e si chiude con gli ultimi versi del Paradiso, e dunque della Divina Commedia, “L’amor che move il sole e l’altre stelle”. Un forte richiamo, dunque, alla voglia di normalità in vista, anche, dell’ormai sempre più probabile ritorno della Sicilia in zona Gialla e con una stagione turistica ormai alle porte. “Oggi il mio pensiero è rivolto ai nostri maestri infioratori - ha commentato il sindaco Corrado Bonfanti - che con maestria, dedizione ed impegno ogni anno trasformano via Nicolaci in una galleria d’arte effimera. E’ grazie a loro che ogni anno offriamo l’immagine di una città in cui si respira arte e si rigenera l’animo. Un ringraziamento anche al presidente, ai componenti del consiglio direttivo e a tutti i figuranti del Corteo Barocco, rievocazione storica dei nostri antenati, presenza irrinunciabile nel “Saluto alla Primavera” e testimoni nel mondo della nostra storia attraverso gli eleganti e curati abiti settecenteschi, così come a tutti i volontari coinvolti in questa 42^ edizione della nostra Infiorata. Ringraziamento speciale all’assessore al Turismo Giusi Solerte, al settore Turismo e a tutti i settori comunali, impegnati in prima linea per la perfetta riuscita dell’evento”. Hanno realizzato gli 8 bozzetti: il liceo Artistico Matteo Raeli, le associazioni Petali d’Arte, Opificio 4, Perla del Sud, Maestri Infioratori, CulturArte, l’Istituzione Musicale Città di Noto e il gruppo di Corrado Roccaro. L’associazione Pro Noto, in collaborazione con i ragazzi del progetto Casa Tobia, ha invece curato l’allestimento delle colonnine che decorano il selciato di via Nicolaci. Stasera gli ultimi appuntamenti, con Salvo La Rosa e Mimmo Contestabile a condurre la lunga diretta, trasmessa sul profilo Facebook del Comune di Noto ed anche su Video Regione, canale 16 del digitale terrestre, e su Tgs, canale 15 del digitale terrestre. Spazio allo spettacolo: si comincia alle 18:30, con il Corteo Barocco, con una mostra di abiti storici che ripercorre la storia di Noto, per poi proseguire alle 20 con il concerto Dolce StilNoto che vedrà esibirsi sul sagrato del Santissimo Salvatore i cantautori Mario Incudine e Carlo Muratori. Gran finale, poi, con lo spettacolo di luci e suoni, sempre sul sagrato del Santissimo Salvatore, a cura di Elisa Nieli.   Sat, 15 May 2021 08:57:09 +0000 Siracusa Marco Tangheroni, un gigante della storia medievale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30751-marco-tangheroni-un-gigante-della-storia-medievale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/30751-marco-tangheroni-un-gigante-della-storia-medievale.html In questa ennesima recensione intendo celebrare, un professore, uno storico, uno studioso che possedeva un talento raro: non solo di spiegare il passato ma, di spiegare i compiti e le responsabilità dello storico. Tangheroni ci ha lasciato prematuramente l'11 febbraio 2004, a causa di una malattia renale, che aveva bisogno di tre trasfusioni del sangue alla settimana, una“lunghissima e drammatica storia sanitaria”,- sono parole sue, scritte sempre nel 2002 -, un autentico calvario vissuto come una buona battaglia ha trovato significativo epilogo nella ricorrenza liturgica della Madonna di Lourdes.   E' stato professore ordinario di Storia medievale, ha insegnato nelle Università di Barcellona, Cagliari, Sassari e Pisa. Oltre a questi incarichi istituzionali, è stato anche socio fondatore di Alleanza Cattolica. Cercherò di presentare Tangheroni attraverso il saggio “Della Storia. In margine ad aforismi di Nicolás Gómez Dávila”, a cura di Cecilia Iannella e con la Presentazione. Marco Tangheroni di David Abulafia, Sugarco, (Milano 2008, pp. 144, € 15,00). Tangheroni è autore di una ricca produzione storiografica e pubblicistica. “Della Storia” è stata pubblicata postuma grazie alla revisione redazionale di Cecilia Iannella, docente  del dipartimento di Medievistica dell'Università di Pisa, dove Tangheroni era direttore. L'opera nasce da un seminario svoltosi nello stesso dipartimento sui temi relativi alla “Riflessione epistemologica sulla conoscenza storica”, che rappresentano il contenuto centrale dell'opera stessa. Nella Nota la curatrice fa parlare lo stesso professore che presenta il suo metodo di fare Storia, “Un discorso che procede piuttosto per associazione di idee, sovente pure per associazione di citazioni, senza preoccupazioni di rigore trattatistico, di disposizione sistematica, di tendenza alla completezza [...]Non rinunciando, tuttavia, ad un certo tono colloquiale, non alieno dalla parentesi, aperto talora ai ricordi personali. [...]In fondo, le considerazioni qui svolte sono da considerare come frutto di lezioni, in parte realmente tenute, del resto. Queste pagine sono state scritte col giro mentale di un professore che sta colloquiando con i suoi studenti” (p. 26). Nella presentazione David Abulafia, fa un ritratto scientifico e umano del professore Tangheroni, che sapeva parlare con una voce chiara, simpatica ed originale che al gran pubblico e anche ai colleghi medievisti”. Io ricordo benissimo le sue lezioni con la cadenza tipicamente pisana, toscana. L’opera si articola in un’introduzione, otto capitoli e un’appendice, ognuno concepito come commento a uno o più aforismi del colombiano Nicolás Gómez Dávila (1913-1994), riconducibili, fra i tanti prodotti del pensatore iberoamericano, al tema della storiografia e della sua conoscenza. Tangheroni si è avvicinato alla lettura dei testi di Gomez Davila, attraverso la mediazione dell’amico Giovanni Cantoni, reggente nazionale e fondatore di Alleanza Cattolica, associazione di cui lo storico è stato autorevole esponente fin dai suoi inizi. Cantoni a cui è dedicato il saggio, ha contribuito a far conoscere Gómez Dávila al pubblico italiano con alcuni suoi saggi e soprattutto con il testo, Per una civiltà cristiana nel terzo millennio. La coscienza della Magna Europa e il quinto viaggio di Colombo, Sugarco, (Milano 2008). Per il professore Tangheroni la Storia è ricerca della verità, una descrizione vera del passato, così come la scienza è descrizione vera del mondo. Certo Tangheroni era consapevole che la “verità” dello storico rimane sempre una “verità relativa”, che non pretende mai di essere verità oggettiva, o almeno definitiva. Tuttavia Tangheroni possedeva una grande capacità di intendere il lavoro dello storico, che era non solo di spiegare il passato, ma come vedremo in questo libretto, «di spiegare i compiti e le responsabilità dello storico. Questo libro apre la via verso la storiografia libera da pregiudizi ideologici, umanistica (nel senso migliore della parola) e anche umile, perchè noi, studiosi delle vite dei nostri antecessori, dovremmo sempre agire con umiltà nei nostri tentativi di ricostruire le vite degli uomini e donne che hanno realmente respirato, pensato e sognato». Nell'introduzione vengono indicati non solo alcuni fra i maestri e le opere di cui Tangheroni si dichiara debitore, come lo storico del Medioevo, docente nello stesso dipartimento pisano, Cinzio Violante (1921-2001), e lo storico francese Henri Marrou (1904-1977), ma anche l’ambito entro cui collocare il valore e il ruolo della riflessione epistemologica. Quello dello storico è innanzitutto un lavoro di ricerca, di conoscenza e di rappresentazione del passato, che si esprime in testi e in opere. Lo storico, secondo Tangheroni, non dovrebbe mai rinunciare a “una certa inquietudine […]non come una parentesi, ma come qualcosa che si intreccia strettamente col suo lavoro quotidiano”, interrogandosi su che cosa conosce, come conosce e quali sono i limiti della sua conoscenza. Sono questi i problemi che hanno attirato lo studioso pisano fin da giovane studente universitario a Pisa e a Cagliari, poi da ricercatore e docente, come si può attestare dai suoi studi di storia medievale  - mediterranea, sarda, pisana e toscana in particolare - con una sequenza d’interessi fra cui rientrano, oltre quelli economici, quelli religiosi, politici e sociali. «I fili con cui è costruita la trama dei singoli capitoli, oltre che dagli aforismi gomezdaviliani, sono rappresentati da una messe di riferimenti a testi di metodologia storica, dagli esempi tratti dalla storia medievale, e non solo, dalle ricerche personali e da osservazioni di carattere filosofico e scientifico che Tangheroni tratta con rispetto e cautela, a conferma di uno degli aspetti della sua dimensione umana e culturale: l’apertura a mondi epistemologici diversi da quello proprio». (Sandro Petrucci, recensione a “Della Storia. In margine ad aforismi di Nicolas Gomez Davila, in Cristianità n. 351, 2009) Nel primo capitolo, (Della complessità, dei limiti e del mistero della storia), si ragiona sulla complessità, che riguarda la storia non solo come passato ma anche come conoscenza, e che è dimenticata o sottovalutata sia dagli storici dilettanti e dai curiosi della materia, desiderosi di ottenere facili spiegazioni, sia dagli storici professionisti. Tangheroni a questo proposito, condivide l’avvertimento di Gómez Dávila: “Lo storico che parla di causa, e non di cause, deve immediatamente essere valutato negativamente”. E' stata la storiografia marxista, che secondo Gomez Davila, a usare “un lessico di dieci parole […] per spiegare la storia”. Tangheroni, ricorda come alcune formule - per esempio, “crisi della borghesia” o “rifeudalizzazione”, siano utilizzate meccanicamente, soprattutto in opere di sintesi come i manuali scolastici. Altre formule del «riduzionismo semplificante, più sofisticate e più insidiose, sono individuate nella cosiddetta dietrologia e nel decostruttivismo». Anche qui c'è un orientamento di ispirazione marxista secondo cui «compito dello storico è svelare gl’interessi della classe sociale dominante, le cui scelte costituiscono sovrastrutture dei rapporti economici». Pertanto per lo storico pisano, occorre avere sempre presente che gli avvenimenti storici sono complessi, e che bisogna fare i conti con i limiti dello storico e della possibilità di conoscere il passato. Avere sempre presente questa questione significa che va coltivata l'esegesi delle fonti, le cui attendibilità e plausibilità vanno continuamente verificate.“Solo riconoscendo i propri limiti la ragione fonda la validità del proprio operare”. D'altro canto all’origine dell’operare dello storico ci deve essere sempre una lezione di umiltà. Infatti, “[…] lo storico non è Dio” . La ricerca dello storico non si deve basare su illazioni, su apparenze, ma su certezze Al centro della conoscenza storica vi dev'essere, il dialogo fra lo storico e il passato, attraverso le testimonianze rimaste. Lo storico secondo Tangheroni,“[…] non può restituire a quei morti tutta la vita”, perché li conosce solo parzialmente e di ciò deve tener conto, ma il suo talento consiste innanzitutto nel saper porre“domande intelligenti […] le domande giuste al momento giusto”; in questo modo “[…] lo storico trasforma i morti in morti parlanti […]. In ogni caso, sullo sfondo rimane un mistero della storia, non perché vi siano realtà volutamente occultate, ma perché non solo la spiegazione — non si deve spiegare tutto e forzatamente — bensì anche la conoscenza risulta sempre limitata, pure nei casi in cui la documentazione si presenta particolarmente ricca. Nel secondo capitolo, (Dell’originalità nella ricerca storica nonché dei rapporti di questa con le scienze umane), si analizza la tentazione dell’originalità, subita dallo storico anche accademico, spesso condizionato nella scelta delle sue ricerche dalle mode e dall’ambiente in cui è immerso. Questa tentazione è caratteristica, in modo particolare, dalla cosiddetta “nuova storia”, versione della scuola francese delle Annales di cui viene discusso un particolare orientamento, che in qualche caso ha condotto a uno snaturamento della conoscenza storica: la ricerca di uno stretto rapporto con le altre scienze umane. Questa scuola ha conosciuto esiti positivi, ma spesso sono stati gli storici a farsi condizionare dalle categorie delle altre discipline, in particolare dalla sociologia, come anche dalla psicoanalisi, mentre i rapporti con le scienze giuridiche hanno conosciuto un affievolimento, forse perché queste conservano tratti più tradizionali. E tuttavia lo storico secondo Tangheroni, non dev'essere condizionato dalle altre discipline, ma deve basarsi sul lavoro personale, sulla penetrazione continua, sull'interrogare ripetutamente il passato. “[…] molto dipende dalla maturazione della [sua] personalità” e dalla consapevolezza dello specifico della sua ricerca, che dovrà condurlo ad affrontare il dialogo con le altre scienze umane non da posizioni subalterne o deboli, ma sapendo correggere e adattare ogni stimolo. Un altro rischio per il professore pisano, tra l'altro, meno avvertito, è l’eccessiva specializzazione della ricerca storica, anche se il professore non è contro la specializzazione, soltanto che mette in guardia da due pericoli: restringere a tal punto il campo d’indagine da conoscere “tutto, ma sul quasi-niente”; non comprendere adeguatamente un argomento circoscritto, perché slegato da un quadro più ampio e destinato a divenire un frammento isolato e ultimamente inesplicabile. Lo storico dovrebbe mantenere viva la curiosità, che lo aiuta a cogliere la complessità. Lo storico deve rapportarsi in modo ampio e profondo con l’umano del passato, evitando di ridurlo a situazioni particolari per quanto studiate in modo dettagliato. Pertanto lo storico attraverso il suo lavoro di ricerca, entra in relazione con i protagonisti del passato: essi «hanno caratteri di uguaglianza — la natura umana — e di diversità, la cultura, gli ambienti e le condizioni». A conclusione di questo capitolo si trova un rinnovato richiamo ai documenti: l’incontro fra storico e passato avviene nella faticosa, paziente, ma anche suggestiva lettura delle fonti e delle carte raccolte in quegli archivi che hanno, anch’essi, la propria storia. Nel terzo capitolo, (Del determinismo e della causalità), lo storico pisano definisce il determinismo come “la dottrina della necessità causale” che, applicata dal campo della fisica a quello storico, stabilisce “una relazione necessaria (appunto: determinata) tra gli eventi passati e il presente, come tra il presente e gli eventi futuri”. L’esito di tutto questo è che la storia “[…] vista come uno svolgimento necessario, in cui si dispiega una forza immanente, provvidenziale e razionale”. Le conseguenze di una tale impostazione sono,“sia l’impossibilità di esprimere qualsiasi giudizio di valore, sia la difficoltà di concepire criteri di responsabilità individuale”. Sostanzialmente si tratta di ridurre gli individui a “pure cause efficienti, strumenti di una forza che è più grande di loro e che persegue i suoi fini a dispetto delle loro intenzioni”. Nel quarto capitolo, (Della critica di Kierkegaard a Hegel), Tangheroni ha il merito di valorizzare il pensiero del filosofo danese Søren Kierkegaard (1813-1855). e di mostrare la rilevanza della categoria della “possibilità”, per cui ogni evento, implica la libertà degli uomini che ne sono protagonisti: niente nel passato è già scritto prima che avvenga. Si tratta di una lezione dalle grandi implicazioni non solo storiografiche. Contrariamente a quanto comunemente si afferma, la storia si fa proprio con i se, “[…] cioè ricostruendo il passato nella ricchezza delle sue possibilità, anche proprio per meglio intendere le possibilità diventate realtà” Nel lungo quinto capitolo, (Del generale e dell’individuale), anche in questo capitolo Tangheroni sviluppa molte sollecitazioni di Gómez Dávila, giungendo a una serie di conclusioni sulla definizione della conoscenza storica. Una delle constatazioni importanti è che ogni fatto storico è unico e irripetibile: “la storia non si ripete”.  Lo storico pisano sottolinea quanto la conoscenza storica sia debitrice al cristianesimo, cioè all’idea dell’uomo come imago Dei. Per cui la persona è irriducibile ad ambienti, culture, condizioni economiche o sociali. L’idea cristiana dell’uomo non solo ha liberato la storia da una visione ciclica, ma ne evita anche la tentazione riduzionistica. Per una parte della storiografia la storia collettiva o la storia di quanto si ripete, del regolare, contiene quei tratti scientifici che sfuggono invece alla storia individuale. Esempio di una tale impostazione, aldilà del valore storiografico e dell'importanti contributi che ha lasciato, è lo storico francese Fernand Braudel (1902-1985). «Il lavoro dello storico, mira a collocare i fatti in un contesto, in un racconto, in un ordito testuale ragionevole, ma non conclusivo [...]». Per il nostro esiste una pericolosa deriva storiografica che giunge a considerare i concetti non strumenti cognitivi, ma realtà oggettive, quasi fossero fatti storici. “I concetti ed i termini sono da maneggiare con prudenza”. La scelta del linguaggio da utilizzare nella rappresentazione del passato, è un terreno particolarmente problematico e insidioso. Nel breve sesto capitolo, (Della storia, dei sistemi, delle strutture), Tangheroni pone l’indagine sul significato di una delle espressioni più ricorrenti nel recente vocabolario storiografico, cioè “sistema”, rappresenta un esempio di quanto lo storico debba essere attento al linguaggio che utilizza, spesso proveniente da altre scienze umane, in particolare la sociologia, per non rimanerne irretito, ma per saper servirsene al meglio. Alcune delle riflessioni svolte nelle pagine precedenti vengono riprese nel settimo capitolo, (Della verità della storia), con ulteriori declinazioni e conclusioni. Innanzitutto la conoscenza storica “[…] è ricerca della verità, di una descrizione vera del passato, così come la scienza, secondo la definizione galileiana, è descrizione vera del mondo”. Comunque sia, la verità che lo storico raggiunge con la sua ricerca e con il suo studio è sempre relativa, ma all’origine del lavoro dello storico non può esservi un atteggiamento scettico, bensì di fiducia, di colloquio, di quella simpatia che traspare in alcune pagine dello studioso pisano verso i pochi o tanti documenti che possono offrirci informazioni intelligibili sul passato più o meno remoto. Lo storico medievista, risponde alla solita domanda, che spesso viene posta nelle scuole: A cosa serve, dunque, la storia? Di solito si tende a rispondere che la sua utilità consiste nel comprendere il presente, è un refrain quasi ossessivo che troviamo nei manuali scolastici. Per Tangheroni è un’operazione del tutto anti-storica, la riduzione dei secoli trascorsi a quello attuale. Niente di più errato. Richiamandosi a un altro aforisma del pensatore colombiano —“Lo storico non si installa nel passato con l’intento di intendere meglio il presente. Quello che siamo stati non ci interessa per ricercare ciò che siamo. Quello che siamo interessa per ricercare ciò che siamo stati. Il passato non è la meta apparente dello storico bensì quella reale”. All’inizio dell’ottavo capitolo, (Dell’utilità della storia e del rapporto passato-presente), Tangheroni contesta il ricordato convincimento, dimostrando «che esso conduce inevitabilmente a compiere una selezione che sacrifica la complessità del passato sulla base dell’idea che solo quanto ha avuto continuità o conseguenza nel presente è meritevole di essere studiato». Invece, il passato va conosciuto per quello che è stato, nella sua totalità, per quanto possibile. Tangheroni insiste:“il passato è passato. Può sembrare una banalità, ma non lo è. Esso è diverso dal presente, anche quando è un passato recente o recentissimo”. Peraltro per Tangheroni, la storia, non offre risposte alle domande essenziali sull’uomo, come fanno la filosofia e la teologia, ma aiuta a capire che l’uomo non è Dio. In conclusione, “[…] la vera utilità della storia consiste […] nell’abituare all’incontro con l’altro da noi, con civiltà e culture lontane nel tempo, senza appiattimenti sul Novecento”.     Mon, 10 May 2021 13:15:00 +0000 Storia Festa della mamma, Coldiretti: fiori dal 60% dei pugliesi e cuori solidali https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/30747-festa-della-mamma-coldiretti-fiori-dal-60-dei-pugliesi-e-cuori-solidali.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/bari/30747-festa-della-mamma-coldiretti-fiori-dal-60-dei-pugliesi-e-cuori-solidali.html Restano fiori e piante i regali più gettonato con il 60% dei pugliesi che sceglie calle, lilium, fiori di campo e primule  per la festa della mamma, ma il 19% dei cittadini non ha potuto acquistare alcunché per colpa della crisi causata dal Covid. E' quanto rileva Coldiretti Puglia, sulla base dell'analisi svolta nei mercati contadini di Campagna Amica della Puglia. Per tutte le mamme nei mercati a Foggia e a Taranto i contadini di Campagna Amica hanno preparato omaggi floreali Made in Italy con il vademecum su come conservare al meglio piante e fiori ma anche assicurargli una “seconda vita”, oltre a regali contadini come saponi al latte di asina, sacchetti di erbe aromatiche, dolcetti di mandorla e vasetti di miele, accompagnati da poesie e ricette. Nel mercato di Brindisi non solo piante e fiori, ma anche spazio alla solidarietà per aiutare le famiglie in difficoltà, dalla spesa sospesa di Campagna Amica all’operazione Solo Dal Cuore l’iniziativa promossa da Coldiretti Donne Impresa insieme ai volontari del Cuamm Medici con l’Africa. "La forza delle donne e delle mamme contadine è anche nella capacità di mobilitazione per iniziative di solidarietà come il progetto “Prima le mamme e i bambini” con il quale le imprenditrici agricole della Coldiretti stanno sostenendo la raccolta di donazioni per la costruzione in Africa di un reparto di maternità e di una scuola per neo ostetriche a Rumbek, in Sud Sudan. Abbiamo creato una rete femminile collegata a un simbolo, un cuscino a forma di cuore realizzato dalle agrisarte di Sant’Erasmo isola della laguna di Venezia, cucendo insieme due tessuti, uno Made in Italy l’altro Wax africano la cui imbottitura è in fibra naturale di mais e ortica", ha spiegato la responsabile nazionale e regionale di Coldiretti Donne Impresa, Floriana Fanizza. A fronte di una maggioranza assoluta che dona fiori, c’è - precisa Coldiretti regionale - quasi 1 cittadino su 5 (19%) che quest’anno non regalerà nulla a causa della crisi economica, mentre un ulteriore 12% non fa mai regali in queste occasioni. Il segnale del forte impatto che la pandemia ha avuto sulle disponibilità economiche degli italiani, oltre che sulle categorie produttive. Il fatto che la stragrande maggioranza dei cittadini si sia indirizzato verso un omaggio floreale rappresenta una boccata di ossigeno per il Vivaio Puglia, uno tra i settori più colpiti dall’emergenza Covid con un danno stimato dalla Coldiretti Puglia pari a 120 milioni di euro. Dopo 2 mesi di chiusure con la Puglia per 8 settimane in zona rossa e arancione, la festa della mamma è il primo appuntamento che apre uno spiraglio di speranza con i cittadini pugliesi in zona gialla da lunedì 10 maggio. I CONSIGLI COLDIRETTI PER CONSERVARE I FIORI Acquistare fiori in ottimo stato, senza ammaccature o foglie di colore scuro e con lo stelo abbastanza robusto. Giunti in casa accorciare il gambo tagliando i 3- 4 cm finali dello stelo, non con le forbici che schiaccerebbero i canali di transito dell’acqua all’interno del fiore, ma con un coltello affilato e con un taglio netto e obliquo. Cambiare l’acqua ogni giorno, e fare attenzione che sia sempre fresca e pulita. Sciogliere nell’acqua un’aspirina o 3-4 gocce di candeggina per litro d’acqua al fine di impedire la formazione di batteri che ostruirebbero i canali per portare l’acqua al fiore. Evitare l’esposizione alla luce diretta e le correnti d’aria sia calda sia fredda e la vicinanza a fonti di calore. Tenere i fiori lontani dalla frutta che ne accelera la maturazione e ne accorcia la vita. Un fiore, come un ricordo, è per sempre. Quando inizia a deperire, essiccalo e conservalo per abbellire la tua casa Sat, 08 May 2021 08:47:44 +0000 Bari Noto - Palazzo Ducezio, il sindaco Bonfanti riceve la bandiera della Croce Rossa Italiana https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30731-noto-palazzo-ducezio-il-sindaco-bonfanti-riceve-la-bandiera-della-croce-rossa-italiana.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30731-noto-palazzo-ducezio-il-sindaco-bonfanti-riceve-la-bandiera-della-croce-rossa-italiana.html Una delegazione di volontari del Comitato di Noto della Croce Rossa Italiana con la presidente prof.ssa Antonina Coletta, ha consegnato questa mattina la bandiera con croce rossa su fondo bianco al sindaco Corrado Bonfanti. Sarà esposta a Palazzo Ducezio per tutta la settimana, celebrando così la Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in programma poi sabato 8 maggio. In quell’occasione, inoltre, il Comune illuminerà di rosso un monumento.    E’ stata l’occasione per condividere le tante attività che in questi anni hanno visto protagonista il Comitato di Noto, riassunte dalla presidente prof.ssa Coletta. Dal supporto nelle attività di accoglienza negli hub vaccinali presenti in città alla consegna dei farmaci e delle spese a domicilio in piena pandemia nel 2020, fino al prossimo corso per l’utilizzo del defibrillatore che i volontari terranno all’istituto superiore Matteo Raeli. Un impegno continuo, uno spirito di condivisione e un’etica comportamentale che durante questa settimana saranno “raccontati” anche ai giovani degli istituti comprensivi Melodia e Maiore, ai quali saranno distribuiti saponette e gel disinfettati donati proprio dalla CRI e dall’azienda Palmolive.   “Esporremmo con grande orgoglio a Palazzo Ducezio la bandiera della Croce Rossa Italiana - ha commentato il sindaco Corrado Bonfanti - ed esprimo il mio più grande apprezzamento al Comitato di Noto ed ai suoi volontari per essere stati sempre presenti, in un periodo che ci ha messo tutti a dura prova. Abbiamo sempre avuto davanti agli occhi una divisa rossa, che ci ha dato senso di tranquillità e serenità: il Comitato di Noto è cresciuto tantissimo, in numero di volontari e di attività, ma soprattuto è cresciuto in professionalità. Viva la Croce Rossa Italiana”. Tue, 04 May 2021 13:34:11 +0000 Siracusa L’Ust Cisl Ragusa Siracusa aderisce alla Giornata mondiale della salute https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30662-l-ust-cisl-ragusa-siracusa-aderisce-alla-giornata-mondiale-della-salute.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30662-l-ust-cisl-ragusa-siracusa-aderisce-alla-giornata-mondiale-della-salute.html Anche l’Ust Cisl Ragusa Siracusa, così come sta facendo il sindacato a livello nazionale, aderisce all’iniziativa avanzata dal comitato italiano della campagna europea Diritto alla cura, promossa su Facebook: un click per “liberare” i brevetti dei vaccini da BigPharma con un milione di firme, una necessità urgente e indilazionabile (https://www.facebook.com/right2cure.it). “Non si può perdere altro tempo – sottolinea la segretaria generale dell’Ust Cisl Rg Sr, Vera Carasi – occorre “liberare” i brevetti dei vaccini dal controllo di BigPharma, con una sospensione almeno temporanea. Oggi, 7 aprile, ci sarà una diretta Facebook, dalle 18 alle 19:30, con decine di artisti e personalità della cultura e della scena nazionale, fra i più amati e prestigiosi, per una Giornata mondiale della salute davvero speciale: un click per la raccolta di un milione di firme per obbligare l’Ue a rivedere le regole sui brevetti”. E Carasi, rilanciando la presa della posizione della Cisl a livello nazionale, afferma: “Basta arrancare dietro le decisioni di questa o quell’altra azienda farmaceutica, che tengono sotto scacco l'intera umanità, decidendo quante dosi dare di vaccini e a chi darle solo in base al profitto. Quanto è accaduto in queste giornate di festività pasquali ne è la prova evidente: è giunto il tempo di porre fine a uno spettacolo indecoroso. L’unica soluzione è rendere disponibili i vaccini per tutti e nel minor tempo possibile”. “O i brevetti o la vita”: è la parola d'ordine che sarà rilanciata con il click day di oggi. “E’ in gioco – chiarisce ancora Carasi – la salute di tutti e dobbiamo ringraziare chi si è messo a disposizione. E’ evidente a tutti che le capacità produttive della aziende depositarie dei brevetti sono troppo limitate e non potranno mai soddisfare il fabbisogno mondiale: di questo passo due terzi dell’umanità resterà tagliata fuori dalle vaccinazioni, con conseguenze inimmaginabili per tutti. Tutti, invece, hanno diritto alla protezione da Covid-19. Lo diciamo a chiare lettere: nessun profitto sulla pandemia”. Thu, 08 Apr 2021 09:25:27 +0000 Siracusa Salemi - Torna il turismo crocieristico in uno dei Borghi più belli d'Italia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30651-salemi-torna-il-turismo-crocieristico-in-uno-dei-borghi-piu-belli-d-italia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30651-salemi-torna-il-turismo-crocieristico-in-uno-dei-borghi-piu-belli-d-italia.html Costa Crociere e Comune di Salemi ancora insieme. Il turismo crocieristico torna nella cittadina in provincia di Trapani, che dal 2016 è inserita nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia. Dopo lo stop dovuto alla pandemia, la compagnia di navigazione prevede di riprendere i suoi viaggi nella stagione estiva e tra questi ci saranno gli itinerari nel Mediterraneo, con tappa in Sicilia. Si rinsalda, quindi, l'intesa che già in passato aveva portato i turisti che viaggiano a bordo di Costa Crociere a Salemi: una proposta accolta con favore dall'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Venuti.I crocieristi che arriveranno a Palermo per visitare il capoluogo siciliano avranno anche la possibilità di ammirare le bellezze architettoniche e di usufruire della proposta culturale di Salemi: dal castello normanno-svevo al caratteristico centro storico, passando per la ex Chiesa Madre e il ricco polo museale. L'immagine della cittadina trapanese continuerà a essere diffusa a bordo delle navi di Costa Crociere con un video realizzato dalla compagnia."Siamo lieti e onorati di proseguire nella collaborazione con Costa Crociere - afferma Venuti -. Salemi, evidentemente, ha riscosso un buon successo nella precedente esperienza e così la nostra città sarà nuovamente nel bouquet offerto dalla compagnia ai propri viaggiatori. Un accordo importante che rappresenta anche l'ulteriore conferma delle grandi potenzialità del nostro territorio, apprezzato da uno dei brand più importanti del settore crocieristico. Potenzialità che stiamo cercando di ampliare con diverse leve che puntano tutte a un unico obiettivo: lo sviluppo". "Costa Crociere è da oltre 70 anni impegnata nel valorizzare il patrimonio turistico italiano presso un pubblico internazionale portando, insieme al tricolore delle sue navi, lo stile e l'ospitalità tipici del nostro Paese in tutto il mondo", dichiara Rossella Carrara, Vice President Corporate Relations & Sustainability di Costa Crociere. "Oggi più che mai come Costa Crociere vogliamo essere attori di un rilancio del turismo, vero motore economico e culturale dell'Italia, che passi non solo dalla promozione delle grandi città d'arte ma anche dall'inclusione di quelle destinazioni meno note ma ugualmente capaci di offrire un'esperienza autentica, quella delle tradizioni e del saper fare - aggiunge -. Salemi, uno dei borghi più belli d'Italia, è infatti una delle mete proposte in occasione degli scali delle navi Costa a Palermo e siamo lieti di contribuire a farne conoscere la sua bellezza e il suo fascino senza tempo". Tue, 06 Apr 2021 13:19:47 +0000 Trapani Noto - “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, l’Infiorata 2021 omaggia il Sommo Poeta Dante Alighieri https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30620-noto-e-quindi-uscimmo-a-riveder-le-stelle-l-infiorata-2021-omaggia-il-sommo-poeta-dante-alighieri.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30620-noto-e-quindi-uscimmo-a-riveder-le-stelle-l-infiorata-2021-omaggia-il-sommo-poeta-dante-alighieri.html La 42^ Infiorata di via Nicolaci si farà e sarà un omaggio a Dante Alighieri. Si svolgerà dal 14 al 16 maggio, nel massimo rispetto delle normative anticontagio da Covid-19, privilegiando ancora una volta il messaggio di forza, speranza e resilienza che Noto vuole mandare al Mondo intero, come già successo con l’edizione 2020 dal tema “La Bellezza è più Forte della Paura”.   Nei giorni scorsi, l’assessore al Turismo Giusi Solerte ha incontrato i rappresentati delle associazioni di Infioratori di Noto, condividendo i primi dettagli organizzativi legati, soprattutto, alla realizzazione dei quadri infiorati. L’intenzione dell’Amministrazione comunale è quella di non interrompere la tradizione, mettendo in primissimo piano il rispetto delle normative antiCovid-19 per permettere la realizzazione dei bozzetti su via Nicolaci e poter, per la 42^ volta, salutare la Primavera con l’elegante ed affascinante tappeto di fiori incastonato tra i dettagli del Barocco netino. Il tema di quest’anno sarà Dante Alighieri, nel 700° anniversario dalla sua morte. E l’annuncio arriva proprio oggi, in occasione del Dantedì, la giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta.   “Ci riagganciamo al messaggio virale dell’anno scorso - spiega l’assessore al Turismo Giusi Solerte - e quest’anno l’Amministrazione Bonfanti non vuole perdere l’appuntamento con tradizione e bellezza, facendosi interprete di una forte e comune voglia di ripartenza e speranza. Lasciamoci, dunque, alle spalle le tenebre della pandemia che ha inaspettatamente stravolto le nostre e vite e, con responsabile determinazione e passionale resilienza, apriamoci alla luce di speranza ed ai colori della vita”.    L’idea è già stata condivisa con le associazioni Maestri Infioratori di Noto, Petali d’Arte, Opificio 4, CulturArte, Istituzione Musicale Città di Noto, Perla del Sud, Musici e Sbandieratori Città di Noto e con il Liceo Artistico dell’istituto superiore Matteo Raeli. Sarà un’edizione rivisitata, dunque, alla luce delle evoluzioni normative ed epidemiologiche. I dettagli saranno definiti solo nelle prossime settimane e successivamente comunicati. a Fri, 26 Mar 2021 10:22:48 +0000 Siracusa Il Museo del Mare di Calabernardo intitolato al prof. Sebastiano Tusa https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30594-il-museo-del-mare-di-calabernardo-intitolato-al-prof-sebastiano-tusa.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30594-il-museo-del-mare-di-calabernardo-intitolato-al-prof-sebastiano-tusa.html Il Museo del Mare di Calabernardo è stato intitolato al prof. Sebastiano Tusa, archeologo, cattedratico e scrittore, Sovrintendente del Mare ed assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana. Stamattina il simbolico momento, svoltosi nel rispetto delle normative antiCovid19 attualmente vigenti, alla presenza della moglie, dott.ssa Valeria Li Vigni, attuale Sovrintendente del Mare, del sindaco Corrado Bonfanti, del presidente del Consiglio comunale Veronica Pennavaria, della Giunta comunale e di mons. Angelo Giurdanella, vicario generale della Diocesi di Noto, il quale ha officiato un breve momento di preghiera. “Questa è una intitolazione che vuol dire impegno - ha detto il sindaco Bonfanti - e che serve a ricordarci quale deve essere la strada da seguire per la valorizzazione di questo grande scrigno dei saperi sul mare del Golfo di Noto. Una strada che per primo ci fu indicata proprio dal prof. Tusa: con lui pensammo all’idea di un Museo del Mare che raccogliesse e tramandasse la storia del nostro mare e dei suoi abissi”. “Tutelare il mare, difenderlo e custodirne la storia - ha detto la dott.ssa Li Vigni - vuol dire continuare nel solco dei progetti lanciati da mio marito. E proseguire i suoi progetti vuol dire continuare a farlo rivivere tra di noi. Non posso che essere contenta di questa intitolazione, perché ricordo quanto Sebastiano credesse nella nascita di un edificio che racconta il mare, i suoi misteri, le sue scoperte”. Ricavato nell’ex caserma della Guardia di Finanza di Calabernardo, il Museo del Mare è stato inaugurato nel 2016. Nelle sue sale espositive conserva diversi reperti provenienti dalle campagne subacquee svolte nel mare di Noto, e un grande videowall su cui vengono proiettate le immagini dei fondali marini antistanti la città Barocca. Voluto dal sindaco Bonfanti durante il suo primo mandato, ospita conferenze ed appuntamenti legati alla difesa del mare, della sua storia e della sua cultura.   Thu, 18 Mar 2021 15:34:44 +0000 Siracusa Ingresso gratis a Taormina e Naxos ed eventi in memoria dell'archeologo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/30566-ingresso-gratis-a-taormina-e-naxos-ed-eventi-in-memoria-dell-archeologo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/30566-ingresso-gratis-a-taormina-e-naxos-ed-eventi-in-memoria-dell-archeologo.html Dopo l’attesa riapertura di ieri, lunedì 8 marzo, al termine di quattro lunghissimi mesi di chiusura imposta dall’emergenza covid nazionale, per un giorno intero il Teatro Antico di Taormina e il Museo e Area Archeologica di Naxos saranno aperti gratuitamente, come molti altri siti, in occasione della Giornata dei Beni Culturali Siciliani del 10 marzo dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa. Ingresso libero, dunque, dalle 9 alle 17 nel monumento-icona di Taormina: scavato nella collina che guarda a sud, incornicia sulla scena il mare e la baia di Naxos - primo approdo dei greci in Sicilia - e l’Etna, dove da un mese a questa parte è in corso una vivace attività vulcanica. Per tutto il mese di marzo ingresso da via Bagnoli Croce. Ingresso libero, nella stessa fascia oraria, anche a Naxos, nel Museo e nell’Area Archeologica dove, nello spirito della manifestazione in memoria di Tusa, alle 11 e alle 15 sono previste due visite guidate gratuite a cura dell’archeologa, Maria Grazia Vanaria, dedicate al mondo dell’archeologia subacquea e all’epopea dei primi ritrovamenti di reperti sommersi nella Baia di Naxos avviata negli anni Cinquanta da subacquei col pallino delle antichità, come Franco Papò. All’incontro parteciperanno alcuni subacquei del territorio, testimoni di importanti ritrovamenti degli anni passati. Gli ingressi saranno limitati, si consiglia di prenotare sul sito tramite il concessionario Aditus. Visite gratis, come di consueto, anche al M.A.FRA, il Museo Archeologico di Francavilla di Sicilia dalle 10 alle 18. I visitatori devono essere muniti di mascherina propria e sarà misurata la temperatura. L’orario di visita aumenta progressivamente con la stagione primaverile, pertanto si consiglia di consultare il sito. E sono francesi i primi turisti del 2021 al Teatro Antico: due parigini che ieri mattina, sotto un cielo plumbeo e minaccioso, accompagnati da una guida hanno visitato con grande stupore il monumento, aperto per la prima volta al pubblico quest’anno. Da domani, come ogni mercoledì, faranno tappa i crocieristi. “Immensa gioia” per la riapertura del teatro è stata espressa dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, che ieri era a Taormina con la direttrice del Parco archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano, e il sindaco Mario Bolognari. Per la simbolica cerimonia che segna la ripresa delle attività al pubblico del polo culturale e, progressivamente, di tutta la filiera del turismo nella città e nel comprensorio, sono state accese le luci del Tricolore sulla scena del Teatro Antico. “Un messaggio di speranza per tutta la comunità”, ha sottolineato il sindaco. Una coppia francese, giunta da Parigi, la prima prima giornata di riapertura, sotto un cielo plumbeo, “Conoscere, contemplare, respirare la bellezza dell’arte – aggiunge Samonà – significa tornare a vivere e a guardare al domani: i luoghi della cultura sono per il governo Musumeci un potente fattore di attrazione, la cultura stessa è un motore necessario per l’economia di piccoli borghi e grandi comprensori carichi di storia, come quello di Taormina”. Da parte sua la direttrice Tigano ha ricordato il lavoro fatto in questi mesi in vista della riapertura e orientati a mesi a venire: “Non siamo mai stati chiusi così a lungo - spiega - ma da novembre ad oggi abbiamo lavorato su più fronti, progettando la fruizione dei mesi a venire. La riapertura del Teatro Antico è strategica per Taormina anche se per qualche settimana dovremo ancora rinunciare al weekend, nel rispetto delle precauzioni anti-covid predisposte dal governo nazionale. Intanto i croceristi che arrivano ogni mercoledì potranno finalmente visitare il sito. Torneranno le visite serali in estate e per la primavera stiamo progettando degli eventi al tramonto compatibilmente con le decisioni governative legate ai cicli della pandemia. A Isola Bella è cominciata al ristrutturazione per riaprire alle visite alcuni padiglioni di Villa Bosurgi, perfetta sintesi di architettura e paesaggio, e primo passo per una migliore musealizzazione del sito; fra qualche settimana, infine, a Naxos daremo il via a una nuova pagina della sua storia, con il recupero del Castello di Schisò (futuro Museo Archeologico e centro polifunzionale) con l’avvio dei cantieri di ristrutturazione e, contemporaneamente, dei cantieri di scavo archeologico”. Chiuso per alcuni mesi, come precedentemente annunciato, il sito di Isola Bella per lavori di manutenzione straordinaria che, alla loro conclusione, restituiranno ai visitatori la fruizione di alcuni ambienti ad oggi inaccessibili per ragioni di sicurezza. Come da disposizione governativa, fino alla data di sabato 27 marzo 2021 permane in Sicilia come in tutta Italia lo stop alle visite nei siti monumentali nei giorni di sabato e domenica.        Wed, 10 Mar 2021 15:03:48 +0000 Messina Da “L’Attimo fuggente” ad una proposta educativa cattolica https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/30468-da-l-attimo-fuggente-ad-una-proposta-educativa-cattolica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/30468-da-l-attimo-fuggente-ad-una-proposta-educativa-cattolica.html Ambientato nel 1959 in un collegio maschile del Vermont, L'Attimo fuggente (Dead poets society) è un film americano del 1989 diretto da Peter Weir e sceneggiato da Thomas Schulman. La trama sembra anticipare la radicale spinta al cambiamento che animò la contestazione giovanile degli anni ’60 e che prese di mira l'istituzione scolastica prima e quella familiare in seguito. In 129 minuti Weir ritrae un’adolescenza sensibile e fragile, in contrapposizione ai genitori, invogliata all’anticonformismo da un nuovo insegnante di lettere moderne, John Keating (l’attore Robin Williams) che spinge gli alunni ad accettare una metodologia e una filosofia d'apprendimento “innovativi”. Ispirandosi al carpe diem di Orazio, ai versi di Thoreau (“Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita”), a quelli di Pitts (bisogna cogliere “la rosa quando è il momento / che il tempo lo sai vola / e lo stesso fiore che sboccia oggi / domani appassirà”), i ragazzi sono invitati a “non uniformarsi al gregge” e a “scoprire se stessi”, ma, come ha spiegato il critico Franco Olearo, il professor Keating «manca di trasmettere il valore di alcuni principi assoluti irrinunciabili» e, nel complesso, il film «appare molto manicheo: i bravi e i sensibili da una parte, i cattivi e gli inflessibili dall’altra» (https://familycinematv.it). Così il regista oppone il preside e gli altri professori che si ispirano al motto “tradizione, onore, disciplina, eccellenza” ai giovani ragazzi che sono invitati a non reprimere i propri impulsi e a “ragionare” con la loro testa dallo stesso Keating (informale nel vestire, irriverente nel parlare), declamatore di poesie e convinto istigatore all’edonistico principio del “succhiare tutto il midollo della vita”. Quando il sensibile Neil, avversato dal padre che non gradisce il suo impegno teatrale, si suicida, i nodi vengono al pettine. Keating viene mandato via, anche se acclamato da quel "Capitano, Mio Capitano" che dà voce alla manifestazione di solidarietà degli studenti plagiati dal suo metodo. Gli insegnamenti di Keating presentano molte falle perché non suggeriscono i principi ideali a cui ispirarsi nella vita. Il film, che regala momenti di grande intensità emotiva, è un prodotto furbo e demagogico, che con il suo dolciastro sentimentalismo ricatta lo spettatore, costringendolo a schierarsi con il carismatico Keating e i ragazzi “anticonformisti”. L’alternativo professore, umanamente parlando, possiede tutte quelle caratteristiche che non possono non renderlo un idolo. Anche il gesto del far salire in piedi sui banchi gli studenti per vedere le cose da una prospettiva entusiasma. Ma dal “suo” stile educativo emergono: un certo nichilismo (“l'uomo non è che cibo per i vermi, il suo destino è di diventare freddo come il marmo ed essere concime per i fiori”); una buona dose di superficialità; una certa contraddittorietà rispetto alla tanto declamata necessità di guardare le cose in profondità e da angolazioni diverse, perché l'orizzonte che Keating offre ai ragazzi è l'assurdità, il non-senso. Se pensiamo che letterati e filosofi, anche non credenti, si sono seriamente impegnati per cercare un senso alla vita, Keating fa esattamente il contrario: sprona sì i suoi ragazzi a vivere fino in fondo l'esistenza ma li priva della ricerca dei perché della vita. La “pedagogia” de L’Attimo fuggente non riesce a trasmettere ai ragazzi le virtù della fortezza e del coraggio dinanzi alle difficoltà, della determinazione e della tenacia nelle lotte della vita (tanto che Neil arriva al suicidio vedendo la morte come la via d'uscita migliore). Keating, nella sua concezione antropologica, affida poteri salvifici ai sogni. Ma il sogno, che è molto diverso dall'ideale, è sinonimo di illusione e pretesa sulla realtà. «Ideale e utopia non sono la stessa cosa - ricordava il grande sacerdote ed educatore don Luigi Giussani (1922-2005) -. Sogno e utopia nascono dalla testa, dalla fantasia. Invece l’ideale è il centro della realtà. L’ideale è quella soddisfazione verso cui ti lancia il cuore, qualcosa di infinito che si realizza in ogni istante. […] Ogni vero ideale richiama Dio. L’ideale si distingue dal sogno perché nasce dalla natura, nasce nel cuore dell’uomo. Perciò non tradisce. Seguilo, non ti tradirà. Sogno e utopia ti portano via dalla vita» (https://it.clonline.org). La coscienza della realtà secondo la totalità dei suoi fattori dovrebbe far emergere in tutti che nell'essere umano c’è una ferita, il peccato originale. Il trascurare ciò può aprire il varco a una concezione onnipotente, ipertrofica ed egoistica dell'io e delle sue possibilità. Weir, inoltre, identifica famiglia e scuola come delle sovrastrutture totalmente negative. Poteva mettere in luce le contraddizioni rispetto alla loro funzione naturale, ma si è spinto oltre arrivando a rappresentarle come strutture di potere, di ingabbiamento dell'io, di frustrazione, stravolgendone la loro vera identità. Mentre prima il gruppo di amici si ritrova in gruppi di studio, si organizzava, ognuno portava la propria abilità in una materia particolare, si vivevano momenti di vita quotidiana in comune (a pranzo, nelle camere del college ecc.), ci si confrontava, ci si imitava, insomma si cresceva, dopo l’arrivo del professor Keating il gruppo si ritrova in una caverna, si rifugia nella sessualità, nel fumo, nell’alcool. Così tra gli esiti più prevedibili di una pedagogia-antropologia alla Keating possiamo mettere in conto un vitalismo irrazionale, la perdita della percezione del tempo (per soddisfare il solo desiderio presente), la pretesa nei confronti della realtà e la conseguente fragilità psicologica di fronte alla delusione e al male. «Dal momento in cui è diventato usuale affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra esistenza - ha scritto il già citato fondatore del movimento Comunione e Liberazione -, una tale follia ha coinciso coll'uccidere la parola destino con cui la parola Dio si identifica. E soltanto se c'è un destino l'istante ha corposità, è valore, e funzione di qualcosa. In caso contrario […] la vita diviene una serie di occasioni perdute, un rimpianto di ciò che non è stato e che avrebbe potuto essere» (Luigi Giussani, La coscienza religiosa nell’uomo moderno, Jaca Book, Milano 1985, p. 43). Quando ciò che conta è vivere emozioni, sentimenti, non la verità di ciò che si vive, la vita diventa una continua rincorsa a consumare emozioni sempre più forti, come vediamo ai nostri giorni nella cultura dello sballo a tutti i costi. In questo L’Attimo fuggente è stato davvero profetico! L'autonomia e l'indipendenza dei ragazzi sono certo importanti mete educative da perseguire, ma perché questo accada è necessaria una compagnia adulta, autorevole, che solleciti la responsabilità del ragazzo, lo spinga a confrontarsi con una proposta precisa. I valori proposti ne L’Attimo fuggente, invece, sono quelli di libertà delle azioni umane spinte dall’istintualità. Valori atei legati alla sola vita terrena. Superando in chiave cristiana e dunque pienamente umana la prospettiva del personaggio Keating, è da proporre un piano educativo che si fondi: sul superamento del nichilismo; sul cercare di conciliare le varie discipline scolastiche con “i perché fondamentali della vita”, dando così la giusta prospettiva ad ogni scienza positiva; sul superamento dei sentimenti passeggeri e delle emozioni a vantaggio dei criteri di verità, giustizia, amore e felicità; sul prendere atto che c’è nell'essere umano una ferita originale che non si può trascurare. L’ordine, il silenzio, il rispetto, la disciplina, hanno i loro aspetti positivi. Se è da stigmatizzare il rapporto freddo e formale degli insegnanti con i loro alunni, tuttavia in una classe scolastica applicare le minime regole di buona educazione è assolutamente necessario. La scuola è un ambiente che educa. Se è vero che la conoscenza non è un semplice passaggio nozionistico, tuttavia anche nozioni e dati sono importanti. Scuola e famiglia, che nel film sono intenzionalmente rappresentate negativamente, quasi come una caricatura, tali da suscitare antipatia e da giustificare qualsiasi ribellione nei loro confronti, nella realtà sono due agenzie educative insostituibili, senza le quali masse di giovani crescerebbero senza saperi e privi di molte e diversificate esperienze, alcune buone altre cattive, tutte importanti per il proseguo della vita. Una sana pedagogia non può basarsi sulle emozioni. È necessario far capire la verità di ciò che si vive! Tue, 02 Feb 2021 14:16:00 +0000 Pagina tre Mitilicoltura sostenibile, sperimentazione al via con cooperative e Università https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30457-mitilicoltura-sostenibile-sperimentazione-al-via-con-cooperative-e-universita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30457-mitilicoltura-sostenibile-sperimentazione-al-via-con-cooperative-e-universita.html Allevare i mitili in modo più sostenibile e rispettoso dell’ecosistema marino si può. Accade a Taranto grazie ad un progetto che coinvolge l’Università, il mondo cooperativo della ricerca scientifica e, soprattutto, i mitilicoltori locali. L’obiettivo è sostituire, nelle fasi di allevamento dei mitili, i materiali tradizionali come il nylon, a favore di altri, ecocompatibili e innovativi, in grado di degradarsi qualora finiscano in mare. L’attività di sperimentazione vede insieme la Cooperativa HYDRA - Istituto di Ricerca per la Pesca e l’Acquacoltura di Lecce, il gruppo di Tecnica delle Costruzioni del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento e la Cooperativa Mytilus Tarenti di Taranto. Area di sperimentazione sarà il Mar Piccolo di Taranto, che vanta peculiari caratteristiche geo-morfologiche del territorio e una storica tradizione nella mitilicoltura, che lo pone al primo posto in Puglia per numero di impianti. Il progetto è finanziato dalla misura 2.47 del PO FEAMP Puglia 2014/20, finalizzata a sperimentare soluzioni innovative per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi nella mitilicoltura, attraverso la cooperazione fra esperti scientifici e imprese acquicole pugliesi. «Con il progetto MIAMI (Materiali Innovativi per l’Allevamento dei Mitili), si stanno ricercando le migliori soluzioni per ridurre l'impatto ambientale sui fondali marini e sulla costa a seguito di possibili rotture delle reti di contenimento dei mitili, avviando così percorsi virtuosi all’interno di questa importante filiera produttiva». Così anticipano i promotori, spiegando poi che una delle fasi più delicate della lavorazione è il cosiddetto “reincalzo”, durante il quale migliaia di retini in plastica, incidentalmente o per distrazione, finiscono in mare con gravi danni per l’ambiente marino. A questo proposito, è già partita la fase di studio e individuazione di tecnopolimeri adatti per la realizzazione di bio-calze affidabili dal punto di vista tecnico e in grado di degradarsi una volta disperse in mare. Un lavoro minuzioso, considerando che il materiale deve avere carichi di rottura adeguati e rispondere alle esigenze di lavoro dei mitilicoltori. «Uno dei punti di forza della nostra attività, spiega il gruppo di lavoro, è la preziosa sinergia con i mitilicoltori locali, che testeranno in prima persona la funzionalità degli attrezzi innovativi, avendo un ruolo di primo piano non solo nella filiera ma anche nella progettazione a lungo termine, finalizzata ad un sistema di allevamento di mitili sempre più eco-sostenibile e a vantaggio della collettività. Da qui, la progettazione e l’uso di calze di diversa lunghezza e diametro, a seconda delle fasi di “reincalzo”, alle quali si aggiungeranno reti biodegradabili di grammatura differente per l’insacchettamento e la vendita finale dei mitili. «Per Taranto, concludono Cooperative e Università, è un settore prezioso che necessita di azioni mirate per valorizzare sempre più la “Cozza Tarantina”, prodotto d’eccellenza, simbolo indiscusso del territorio. Come in ogni sperimentazione e attività di ricerca innovativa, non sappiamo quali potranno essere i risultati, ma ci auguriamo possano rappresentare una risposta concreta ai bisogni dei mitilicoltori e a quello più generale del territorio tarantino che, soprattutto in questi ultimi anni, sta incentivando l’adozione di pratiche che riducano l’impatto sulle risorse e sull’ecosistema marino, da proteggere e valorizzare».       Thu, 28 Jan 2021 14:00:15 +0000 Taranto Pescatori Mazara liberati, soddisfazione Portavoce M5S di Messina https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/30377-pescatori-mazara-liberati-soddisfazione-portavoce-m5s-di-messina.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/30377-pescatori-mazara-liberati-soddisfazione-portavoce-m5s-di-messina.html “E’ appena arrivata una bellissima notizia. Sono stati liberati i 18 membri dei pescherecci l’«Antartide» e il «Medinea» bloccati in Libia da 108 giorni.  I pescatori di Mazara del Vallo, in stato di fermo un carcere in Libia, sotto la sorveglianza dei militari del generale Haftar, a breve torneranno a riabbracciare i loro familiari.  La notizia è stata comunicata dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, volato a Bengasi insieme con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio per il passo conclusivo che porta alla liberazione”, dichiarano i portavoce nazionali messinesi del MoVimento 5 Stelle, Grazia D’Angelo Francesco D’Uva, Barbara Floridia, Antonella Papiro e Alessio Villarosa. “Nonostante gli attacchi strumentali ricevuti dalle opposizioni, il nostro Governo ha risposto sul campo, concludendo una importante e delicata operazione di diplomazia attraverso la nostra intelligence”, conclude la senatrice Grazia D’Angelo (M5S).   Thu, 17 Dec 2020 16:26:16 +0000 Messina Malattie rare: un nuovo farmaco per la pericardite idiopatica ricorrente https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/30336-malattie-rare-un-nuovo-farmaco-per-la-pericardite-idiopatica-ricorrente.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/30336-malattie-rare-un-nuovo-farmaco-per-la-pericardite-idiopatica-ricorrente.html Sul The New England Journal of Medicine pubblicati i risultati di uno studio internazionale che documenta l’efficacia del rinolacept. Coinvolti nella sperimentazione l’Università degli studi di Milano, con il Fatebenefratelli Sacco di Milano come centro Promotore in Italia, la Città della Salute e della Scienza di Torino, e il Bambino Gesù di Roma, unico centro pediatrico.  Un nuovo farmaco per il trattamento di una malattia rara autoinfiammatoria che colpisce il cuore, la pericardite idiopatica ricorrente. Sul The New England Journal of Medicine sono stati pubblicati i risultati dello studio internazionale che confermano l’efficacia del rinolacept, sviluppato da Kiniksa. La sperimentazione ha coinvolto diversi centri negli Stati Uniti, in Israele e in Australia. In Italia hanno partecipato la Città della Salute e della Scienza di Torino, l’Ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano e il Bambino Gesù di Roma, unico ospedale pediatrico.  LA MALATTIA  La pericardite idiopatica ricorrente è una malattia rara autoinfiammatoria, di cui non si conosce la causa né la reale incidenza. La malattia è caratterizzata da episodi ricorrenti di infiammazione del pericardio (pericardite), la membrana che riveste il cuore. Gli episodi di pericardite acuta si manifestano con febbre, dolore toracico, astenia (debolezza generale), affanno e difficoltà respiratoria e sono spesso caratterizzati dalla presenza di versamento pericardico, cioè di liquido nel pericardio. Si tratta di una condizione che va valutata tempestivamente. In Italia esiste una associazione di malati molto attiva: il GILP: Gruppo Italiano Lotta alle Pericarditi. Da qualche anno è stato dimostrato come nell’origine della malattia svolga un ruolo chiave una molecola infiammatoria chiamata Interleuchina 1.   LE TERAPIE ESISTENTI  Questa patologia può essere curata con la colchicina e con i farmaci antinfiammatori non steroidei che nel bambino rappresentano la prima scelta poiché hanno minori effetti collaterali rispetto agli antinfiammatori steroidei (cortisone)). Tuttavia spesso tali farmaci non sono sufficienti a prevenire le ricadute e quindi è necessario utilizzare il cortisone, anche per lunghi periodi, con tutti gli effetti collaterali che tale terapia purtroppo comporta nel lungo termine.   LO STUDIO  Lo studio internazionale pubblicato sul The New England Journal of Medicine ha coinvolto 86 pazienti di età superiore ai 12 anni. Si è trattato di uno studio di fase 3, che è l’ultima prima della commercializzazione. Il farmaco utilizzato nella sperimentazione, il rilonacept, è un nuovo inibitore dell'Interleuchina 1. Oltre a essersi dimostrato efficace nel trattare l'episodio acuto di pericardite, è risultato efficace nel prevenire le recidive. Ha consentito inoltre di diminuire rapidamente, fino a eliminare, eventuali terapie concomitanti tra cui il cortisone, con tutti i suoi effetti collaterali. Presenta anche il vantaggio di essere somministrato sottocute una sola volta a settimana. Il suo utilizzo sui pazienti con pericardite idiopatica ricorrente ha consentito e consentirà un netto miglioramento della qualità di vita dei pazienti, con evidente riduzione dei ricoveri ospedalieri e delle complicazioni associate alla malattia.  La ricerca Italiana da anni è all’avanguardia in questo campo, e lo studio pubblicato da un lato permette un approccio mirato e moderno alle pericarditi, dall’altro apre una finestra importante sulla fisiopatologia e farmacologia dei nuovi modelli dell’infiammazione.    Wed, 02 Dec 2020 16:27:17 +0000 Scienza Castellammare del Golfo - Variazione al bilancio: il consiglio comunale approva la manovra di oltre un milione e settecentomila euro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30325-castellammare-del-golfo-variazione-al-bilancio-il-consiglio-comunale-approva-la-manovra-di-oltre-un-milione-e-settecentomila-euro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30325-castellammare-del-golfo-variazione-al-bilancio-il-consiglio-comunale-approva-la-manovra-di-oltre-un-milione-e-settecentomila-euro.html Il consiglio comunale ha approvato la variazione al bilancio di previsione che per il 2020 prevede una manovra di un milione e 776.646,23 euro: 14 i consiglieri presenti nella seduta convocata su piattaforma a distanza dal presidente Mario di Filippi ed il provvedimento è stato approvato con i voti favorevoli di 11 consiglieri (contrari i tre consiglieri di minoranza Coppola, D'Aguanno e Di Gregorio). Soddisfazione espressa dal sindaco Nicolò Rizzo e dall’assessore al bilancio Giuseppe Cruciata che hanno ringraziato il consiglio comunale «per aver responsabilmente approvato nei termini legge previsti il bilancio e adesso la sua variazione». La variazione di bilancio vede per il 2020 un accertamento di maggiori entrate per 1.253.170,47 euro e di minori spese per 523.475,76 euro, nonché un accertamento di minori entrate per 786.685,15 euro e di maggiori spese per 989.961,08 euro per un importo complessivo a pareggio di 1.776.646,23 euro. «Impinguiamo alcuni capitoli per programmare interventi con uno strumento finanziario rispondente alle esigenze della città: aumentate le entrate grazie a finanziamenti quali ad esempio il parco giochi inclusivo, l'efficientamento energetico delle scuole, cantieri di lavoro per rifare i marciapiedi in alcune vie ed abbiamo predisposto -spiegano il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore al Bilancio Giuseppe Cruciata- maggiore spesa per la viabilità e le infrastrutture stradali e per la copertura di debiti fuori bilancio per altri 190 mila euro. Al riguardo abbiamo chiesto a tutti gli uffici di fare una ricognizione per avere contezza di quei pagamenti rimasti inevasi. Intendiamo diminuire quanto più possibile la documentazione cartacea per cui tra le maggiori spese vi sono anche somme predisposte per il potenziamento del servizio informatico. Maggiori spese annuali sempre per il randagismo per il quale abbiamo già attivato una convenzione con l’Asp per la sterilizzazione e stiamo avviando una campagna per incentivare l'adozione con agevolazioni sulla Tari e tentare di diminuire i costi eccessivi aumentati per il corrente anno di altri 125mila euro». Il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore Giuseppe Cruciata fanno poi presente che «ci sono minori entrate per 265 mila euro tra Ici ed Imu, per 230 mila euro tra Tari e lotta all’evasione Tarsu. Minori entrate per 135mila euro anche per i parcheggi a pagamento e 50mila euro circa di minori introiti per pubblicità, imposta di soggiorno e sanzioni amministrative. Inoltre una diminuzione di spese postali e di aggio per 90mila euro e diminuzione di introiti pari a 44mila euro anche nel campo scolastico per la mancata attivazione della mensa e del trasporto ed altre economie-concludono il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore Giuseppe Cruciata- legate alle spese del personale, a incarichi per esame pratiche di sanatoria e minori costi per rette di ricovero». Tra le maggiori entrate dell’Ente ci sono 500mila euro con i decreti statali, 167mila euro dalla Regione. Quindi contributo regionale per la valutazione del rischio sismico nelle scuole pari a 126.537,64 euro, 42 mila e 500 euro per il finanziamento del parco giochi inclusivo che nascerà dentro il parco urbano villa Olivia, 90mila euro per l'efficientamento energetico delle scuole Pitrè e Mignosi ed un altro contributo di 70mila euro per la riqualificazione edifici scolastici. Inoltre finanziamento di due cantieri di lavoro per il rifacimento dei marciapiedi del centro storico per 175.685,44 euro ed i contributi di progettazione per la messa in sicurezza e la realizzazione di marciapiedi di collegamento di diversi tratti stradali, nonché per la progettazione della strada pedonale denominata via Euclide che collega il parcheggio del cimitero con piazza Petrolo per complessivi 128.897,00 euro. Mon, 30 Nov 2020 10:48:40 +0000 Trapani Taormina Book Festival e Agenzia Nazionale per i Giovani presentano l’Agenda digitale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/30289-taormina-book-festival-e-agenzia-nazionale-per-i-giovani-presentano-l-agenda-digitale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/30289-taormina-book-festival-e-agenzia-nazionale-per-i-giovani-presentano-l-agenda-digitale.html “Youth E-@ge: A Digital Agenda for the Youth Participation”: è già tutto nel titolo il focus del progetto proposto all'inizio dell'anno in corso dal Taormina Book Festival all’Agenzia Nazionale per i Giovani, che l’ha prontamente approvato nella prima convocazione del 2020, in quanto perfettamente aderente al programma comunitario Erasmus Plus nell’ambito dell’Azione Chiave 3-Incontro fra giovani e decision makers. La partecipazione attiva delle nuove generazioni alla vita democratica è infatti condizione auspicabili, anzi necessaria, affinché le loro istanze vengano inserite nelle agende delle politiche giovanili da perseguire. Il progetto ha così rafforzato la collaudata sinergia tra Taobuk e ANG, i quali hanno portato a termine - attraverso varie fasi - un altro fruttuoso, articolato percorso, i cui esiti saranno oggetto del Meeting di Disseminazione dei risultati, fissato per venerdì 20 novembre alle ore 17 in modalità webinar. Un’occasione importante per la presentazione dell’Agenda digitale, che costituisce appunto il prodotto costruito dai giovani e per i giovani: una base imprescindibile, alla quale i politici dovranno attenersi nella realizzazione del loro programma di azione relativo alle politiche giovanili e non solo. Ad aprire i lavori sarà Antonella Ferrara, presidente e direttore artistico di Taobuk, mentre in rappresentanza di ANG, mentre la moderazione dell'incontro è stata affidata a Beatrice Bruguglio, responsabile del progetto, che lo illustrerà mettendo in rilevanza le correlazioni con le finalità di Erasmus Plus. Sono previsti gli interventi di Carlo Giaquinta, sindaco di Alì Terme, Matteo Francilia, sindaco di Furci Siculo, ed Ernesto Sigillo, assessore allo Sport, Turismo, Spettacolo e Politiche Giovanili del Comune di Santa Teresa di Riva. Le tematiche dell’Agenda Digitale saranno presentate da Antonino Costa, assessore alle Politiche Sociali, Giovanili e Culturali del Comune di Villafranca Tirrena; Chiara Costumati; e ancora Antonio Messina, Agata Palermo, Andrea Novembrino, Gregorio Crudo, Federica Schillirò. Il webinar sarà trasmesso da Taobuk sui canali ufficiali Facebook e Youtube. E interessanti si preannunciano i dati di un work in progress esemplare, sviluppato e strutturato in diversi step. La prima fase ha visto in estate la selezione di giovani di età compresa tra i 15 e i 22 anni provenienti da tutta Italia. Nella seconda fase, il gruppo si è riunito a Taormina per l’evento clou, un seminario nazionale che ha avuto luogo durante le giornate della decima edizione del Festival (2-5 ottobre) e al quale hanno partecipato 127 giovani provenienti da Calabria e Sicilia, 15 decision makers, 7 consulte giovanili territoriali e numerosi esponenti di associazioni giovanili. Il seminario è stato un’occasione di incontro e dialogo tra i giovani e i responsabili per le politiche giovanili, locali e regionali, condividendo idee e scambiando buone prassi fra gli amministratori e le nuove leve, attraverso la promozione del “dialogo strutturato” come metodo di lavoro per mezzo del quale i giovani possano collaborare con i decision makers alla vita politica nazionale ed europea. Gli ambiti tematici affrontati durante i workshop pubblici, le tavole rotonde e il World Cafè, hanno avuto lo scopo d’indagare il ruolo delle istituzioni locali nella gestione delle forme di partecipazione attiva dei giovani; la promozione del dialogo fra istituzioni, giovani e associazioni giovanili; il futuro dei giovani nell’Unione Europea; i temi di partecipazione e Youth Empowerment; il volontariato giovanile e il Corpo europeo di solidarietà; la possibilità di garantire il diritto di voto a partire dai sedici anni. Le attività del seminario hanno previsto la creazione dei gruppi di lavoro in cui i partecipanti si sono confrontati e hanno discusso, stabilendo in plenaria 10 punti che rappresentano i Dieci impegni che i decision makers si assumeranno per il 2021 in relazione alle politiche giovanili nel loro territorio, da racchiudere in un’Agenda Digitale per le Politiche e la Partecipazione Giovanile “Digital Agenda of Youth Policies involvement - Youth, the Future is Now”. Perché la democrazia, per definizione inclusiva, deve avere nei giovani interlocutori privilegiati. Thu, 19 Nov 2020 09:51:27 +0000 Messina Scoperto un nuovo gene che causa un grave ritardo del neurosviluppo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/30283-scoperto-un-nuovo-gene-che-causa-un-grave-ritardo-del-neurosviluppo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/scienza/30283-scoperto-un-nuovo-gene-che-causa-un-grave-ritardo-del-neurosviluppo.html Sulla rivista scientifica Brain, uno studio multicentrico realizzato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena ed altri centri in Francia, Canada e Arabia Saudita.     È stato identificato un nuovo gene la cui alterazione è responsabile di una malattia congenita rara senza nome caratterizzata da un grave ritardo del neurosviluppo. Lo studio ha riguardato 10 pazienti in tutto, provenienti da 6 famiglie diverse non imparentate tra loro, ed è stato condotto dai ricercatori del laboratorio di genetica medica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, diretto dal Prof. Antonio Novelli, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena e altri istituti in Francia, Canada e Arabia Saudita. Il lavoro è stato appena pubblicato sulla rivista scientifica Brain, una delle più importanti del settore.    La nuova patologia è dovuta alla mutazione del gene YIF1B ed è ereditata secondo un meccanismo di trasmissione autosomico recessivo. Vuol dire che entrambi i genitori sono portatori sani del gene mutato, e che per manifestarsi come patologia l’alterazione dev’essere presente in duplice copia nel bambino, cioè dev’essere trasmessa sia dalla mamma che dal papà. Le caratteristiche cliniche dei pazienti portatori di mutazioni YIF1B non si adattano a nessuna patologia precedentemente descritta. A oggi sono noti solamente 16 casi al mondo.     Nello specifico, i ricercatori hanno eseguito il sequenziamento genetico dell’intero “esoma”(WES-Whole Exome Sequencing) di uno dei 10 pazienti (mentre gli altri sono stati esaminati dagli altri centri coinvolti). L’esoma è la parte “codificante” di tutto il genoma, quella cioè che esprime i geni capaci di sintetizzare tutte le proteine del nostro organismo. Lo studio dell’esoma – effettuato grazie alle apparecchiature per il sequenziamento genomico di nuova generazione – ha comportato l’analisi contemporanea di oltre di 20.000 geni. Tra questi, i ricercatori sono riusciti a identificare un gene – denominato YIF1B – la cui alterazione appare responsabile della condizione di malattia del paziente, caratterizzata da ritardo globale dello sviluppo psicomotorio, deficit visivo e anomalie del sistema nervoso (dilatazione dei ventricoli, alterazioni della mielinizzazione e atrofia cerebellare).     A livello cellulare, il difetto di YIF1B causa alterazioni dell’apparato del Golgi, del reticolo endoplasmatico (deputate entrambi allo smistamento delle proteine) e del cilio primario (deputato alla rilevazione dei segnali provenienti dall'ambiente esterno). L’alterazione di queste componenti cellulari ha messo in evidenza per la prima volta un collegamento diretto tra due gruppi importanti di patologie, quelle che coinvolgono l’apparato di Golgi e le cosiddette ciliopatie, causate da un difetto del cilio primario. Ciò ha permesso agli autori del lavoro di ipotizzare l’appartenenza di queste malattie a una classe più ampia di patologie che coinvolgono lo sviluppo del sistema nervoso.    Lo studio ha quindi dimostrato come il gene YIF1B sia essenziale nelle prime fasi dello sviluppo in epoca post-natale tanto da poter essere considerato come un nuovo target genetico da testare nei pazienti che manifestano un ritardo del neurosviluppo nel primo anno di vita.    Come per la maggior parte delle malattie genetiche non esiste attualmente una cura, ma è possibile solamente trattare i sintomi. Grazie alla definizione delle sue basi biologiche, tuttavia, è possibile migliorare il programma di presa in carico, offrendo anche una consulenza genetica mirata alla famiglia Tue, 17 Nov 2020 16:29:58 +0000 Scienza Pompei: In diretta televisiva e in streaming i riti e le celebrazioni del 13 novembre https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/30270-pompei-in-diretta-televisiva-e-in-streaming-i-riti-e-le-celebrazioni-del-13-novembre.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/30270-pompei-in-diretta-televisiva-e-in-streaming-i-riti-e-le-celebrazioni-del-13-novembre.html Sarà Canale 21, la storica emittente campana, a trasmettere in diretta televisiva alcune delle celebrazioni che si terranno al Santuario il 13 novembre, 145° anniversario dell’arrivo del Quadro della Vergine del Rosario a Valle di Pompei. Quest’anno, infatti, a causa dell’emergenza sanitaria non sarà possibile onorare la ricorrenza con la tradizionale Discesa del Quadro. Per motivi igienico-sanitari, infatti, non è stato possibile organizzare la venerazione diretta dell’immagine sacra e il tradizionale bacio. Ma il Santuario intende commemorare comunque l’anniversario del giorno che viene considerato come la vera data di nascita della Nuova Pompei. Il 13 novembre 1875, su un umile carro di letame, giunse a Pompei la prodigiosa immagine della Vergine del Rosario, portando nuova vita nella valle abbandonata. Come ha affermato l’Arcivescovo di Pompei, Mons. Tommaso Caputo: «Sarà un 13 novembre diverso, nel rispetto delle norme per il contenimento della pandemia. Lo vivremo nella centralità dell’Eucarestia. Offrendo a Maria i dolori e le difficoltà di ogni giorno, Le chiederemo di sostenerci nel cammino di questo complicato presente». È stata prevista, pertanto, una differente organizzazione della giornata per garantire, anche in questo tempo difficile, celebrazioni che possano solennizzare una ricorrenza così importante per la città mariana. Canale 21 trasmetterà, dunque, alle 7, il rito dell’Apertura del Quadro, presieduto dall’Arcivescovo Caputo, e, alle 7.30, la santa Messa, durante la quale si pregherà per la fine della pandemia. Alle 12 in punto, Canale 21 trasmetterà la recita della Supplica, la preghiera composta nel 1883 dal Beato Bartolo Longo, fondatore della Nuova Pompei. La recita dell’“Ora del Mondo”, come il Beato chiamava la Supplica, sarà guidata dal Prelato. Alle 19, invece, l’Arcivescovo della città mariana presiederà la santa Messa delle 19, che si concluderà con il rito della Chiusura del Quadro (trasmessi sempre in diretta su Canale 21). «Una lunga giornata televisiva – commenta l’editore della tv campana, Paolo Torino – per far vivere ai nostri telespettatori uno straordinario momento di fede e partecipazione popolare in totale sicurezza. Canale 21 si conferma in questo modo televisione della comunità che in un momento così difficile riesce ad offrire informazione, intrattenimento ed occasioni di condivisione». Altri due momenti della giornata saranno, invece, trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook del Santuario di Pompei la celebrazione Eucaristica delle 11, durante la quale, anche in vista della Giornata Mondiale del Povero, che sarà celebrata per il 4° anno consecutivo il prossimo 15 novembre, si pregherà per i poveri e gli ammalati, e il “Santo Rosario per l’Italia” delle 18. Tutte le celebrazioni si terranno in Basilica, i fedeli e i devoti della Madonna che vorranno partecipare dovranno prenotare presso l’Ufficio Rettorato, chiamando ai numeri 0818577379 e 0818507000. Il 13 novembre, inoltre, la trasmissione “Bel Tempo si Spera”, in onda dal lunedì al venerdì, alle 7.30, su Tv2000, dedicherà uno spazio allo speciale evento, con interviste e collegamenti da Pompei. La città mariana vivrà, dunque, questa giornata in maniera diversa, ma manifestando alla Vergine tutta la gratitudine per aver scelto Pompei come luogo privilegiato della sua presenza e protezione.   Thu, 12 Nov 2020 10:29:45 +0000 Napoli Concluse a Lipari e Salina le riprese del film di Fabio Segatori dedicato allo statista sardo Emilio Lussu https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/30211-concluse-a-lipari-e-salina-le-riprese-del-film-di-fabio-segatori-dedicato-allo-statista-sardo-emilio-lussu.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/messina/30211-concluse-a-lipari-e-salina-le-riprese-del-film-di-fabio-segatori-dedicato-allo-statista-sardo-emilio-lussu.html Si sono concluse a Lipari e Salina le riprese del film Documentario “LUSSU” di Fabio Segatori, con protagonisti Renato Carpentieri e Galatea Ranzi, prodotto da Paola Columba per la Baby Films Srl di Roma.  Troupe interamente siciliana, coordinata dal produttore esecutivo Gigi Spedale. Realizzato con il sostegno di MIBACT, Regione Sardegna, Sardegna Film Commission, Cineteca Sarda, Regione Siciliana e Sicilia Film Commission; con la collaborazione di Istituto Lussu, del Centro Studi Eoliano, del Comune di Lipari e di S. Marina Salina e del Comune di Malfa, il lungometraggio narra, procedendo per flashback con la voce di Emilio Lussu da anziano, gli episodi salienti della sua vita eroica ed esemplare.  La ricostruzione dei fatti avvenuti tra il 1927 e il 1929, dopo aver ripercorso i luoghi della Sardegna, racconta del confino di Lipari e della clamorosa e rocambolesca fuga notturna via mare, alternando materiali di repertorio e scene di ricostruzione storica, supportata dagli studiosi Giuseppe La Greca e Antonino Saltalamacchia. A interpretare il ruolo del grande statista sardo sono Renato Carpentieri (David di Donatello per La Tenerezza di G. Amelio) e Giacomo Fadda (To Rome With Love di Woody Allen); il ruolo di Joyce Salvadori Lussu è interpretato da Galatea Ranzi (La Grande Bellezza di P. Sorrentino, Oscar 2014 e Premio Ubu in teatro).  Gli altri personaggi delle vicende accadute a Lipari, sono stati interpretati da giovani e valenti professionisti siciliani, selezionati in collaborazione con il Dipartimento COSPECS e il DAMS dell’Università di Messina e da promettenti attori esordienti isolani.  Hanno preso parte alle riprese in Sicilia gli attori Clara Schwartzenberg, Michelangelo Maria Zanghì, Giuseppe Capodicasa, Simone Di Mauro e Andrea Dugoni; il direttore della fotografia Fabio Vita, la costumista/scenografa Cinzia Muscolino, l’aiuto regia Giuseppe Ruggeri, il fonico Emanuele Pusceddu, il truccatore Francesco Paolo Catalano. Completavano la troupe professionisti e stagisti universitari: Emanuela Licciardelli, Morgan Maugeri, Sabrina Sproviero, Tino Caspanello, Joe Pagliaro e Aldo Scandurra.  I produttori hanno manifestato particolare gratitudine per la disponibilità dei cittadini eoliani e per il sostegno da parte di imprenditori sensibili e illuminati, come Clara Rametta, Federico Rando, Mauro Leva, Angelo Zavone, Giovanni Maria Bonci, che hanno consentito il completamento delle riprese programmate, nonostante le notevoli riduzioni del budget previsto e le difficoltà imposte dall’attuale emergenza.  Fri, 16 Oct 2020 12:16:00 +0000 Messina A Taranto si preparano operatori per la gestione del turismo legato al mare https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30182-a-taranto-si-preparano-operatori-per-la-gestione-del-turismo-legato-al-mare.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30182-a-taranto-si-preparano-operatori-per-la-gestione-del-turismo-legato-al-mare.html Turismo culturale ed economia del mare, il mare di Taranto protagonista del biennio di alta specializzazione ITS "Management 4.0 del turismo per lo sviluppo di una blue destination", in partenza entro ottobre 2020, grazie al Protocollo di Intesa tra Comune di Taranto e Fondazione ITS Turismo e Beni Culturali della Puglia. L'obiettivo è quello di formare 25 tecnici esperti nella gestione della filiera dell’Economia del Mare e delle nuove forme di turismo (esperienziale, lento, emozionale,ecc..) che, attraverso la valorizzazione e la messa in rete di tutte le risorse territoriali, operino per una effettiva integrazione, nell’ottica di una gestione di destinazione per l’economia del mare. La valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione del territorio sono una componente della programmazione e dello sviluppo economico di Ecosistema Taranto e comportano ricadute positive sia in ambito strettamente turistico, sia in ambito culturale ed economico, contribuendo alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla promozione del diversificato patrimonio di un territorio. Le iscrizioni sono aperte su itsturismopuglia.gov.it e saranno accettate fino al raggiungimento del numero massimo di candidature previste. Il 7 ottobre alle 10, a Palazzo Pantaleo, a Taranto,  l’assessore allo Sviluppo Economico, Promozione Territoriale e Turismo Fabrizio Manzulli e la presidente della fondazione “ITS per l’Industria dell’Ospitalità e del Turismo Allargato” Giuseppina Antonaci, presentano il percorso di studi su citato. La collaborazione tra l’ente e l’Istituto Tecnico Superiore è nata a inizio agosto con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa finalizzato proprio all’avvio di questa attività di alta formazione con lo scopo di preparare figure professionali in grado di far fronte alle esigenze del turismo del mare e del turismo nautico, prevedendo anche una collaborazione con Costa Crociere.  Tue, 06 Oct 2020 13:10:06 +0000 Taranto Arte e fotografia si incontrano in cortile a Martina Franca https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30145-arte-e-fotografia-si-incontrano-in-cortile-a-martina-franca.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30145-arte-e-fotografia-si-incontrano-in-cortile-a-martina-franca.html Da venerdì 18 fino al 30 settembre, nella splendida cornice del cortile di uno palazzi settecenteschi più suggestivi di Martina Franca, sito lungo corso Vittorio Emanuele al n. 38, è in corso tutti i giorni la mostra dal titolo INCONTRI IN CORTILE con i dipinti realizzati da Vito Marzo e le fotografie di Marcello Nitti, ad ingresso libero nel pieno rispetto nelle norme anti-covid. Uno spazio espositivo originale e che, in un certo modo, rompe con la tradizione dello spazio chiuso di una galleria per offrire un accesso aperto e libero, inserito in un contesto di una cittadina nota per la vivacità dei suoi fermenti culturali. Gli acquerelli di Vito Marzo in mostra sono stati realizzati in gran parte nel periodo della chiusura, e hanno come tema alcune immagini femminili e sensazioni di attesa, solitudine, riflessione; a sua volta, Marcello Nitti ha già realizzato rinomate mostre delle  sue fotografie all’estero, in Svezia, e quelle esposte in cortile sono un estratto delle sue tematiche illustrative, qui sintetizzate in giochi di trasparenze monocromatiche. L'allestimento è ideato e realizzato secondo criteri minimalisti, che rispettano il contenuto delle opere allo stesso tempo valorizzando il contenitore che le accoglie. La mostra si offre quasi come un contrappunto tra due forme espressive che spesso si assimilano a seconda dei contenuti trattati e delle quali spesso è difficile distinguere la caratteristica artistica o documentaria. Tue, 22 Sep 2020 08:31:30 +0000 Taranto Inaugurata la scuola di musica Musicainscena The School https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/30141-inaugurata-la-scuola-di-musica-musicainscena-the-school.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/30141-inaugurata-la-scuola-di-musica-musicainscena-the-school.html E’ stata inaugurata questo pomeriggio, alle ore 16, in via Gelsi Rossi, a Salerno, la Scuola di Musica “Musicainscena The School” Yamaha Music Point, diretta dal Maestro Dino Di Leo. Il taglio del nastro della nuova scuola di musica, è stato fatto dal Maestro Di Leo e dal Managing Director della Yamaha Raffaele Volpe. Subito dopo il brindisi di buon augurio, c’è stata la presentazione dei docenti e dei corsi che si terranno nella struttura. Le lezioni di pianoforte classico/moderno, di tastiera e canto pop e musica d’insieme saranno tenute proprio dal direttore Di Leo, le lezioni di chitarra classica, acustica ed elettrica saranno tenute da Marco De Simone, quelle di batteria da Massimo Sammartino, quelle di violino da Shaady Mucciolo, quelle di violoncello da Serena Giordano, quelle di arpa da Assunta Caputo, quelle di basso elettrico da Vincenzo Autuori, quelle di sassofono da Rosa Pia Genovese e Davide Marchese, quelle di fisarmonica da Marco Di Domenico e quelle di percussioni, tammorra e canto popolare da Christian Brucale. “Siamo felici di aver sostenuto il maestro Dino Di Leo, - dichiara il Managing Director della Yamaha Raffaele Volpe - nella realizzazione di questo suo sogno, siamo felici di vedere soprattutto come è riuscito a realizzarlo. Yamaha c’è e ci sarà sempre per Dino Di Leo, che ha fatto questo grande investimento dando lustro al nostro marchio e ai nostri corsi. Quindi noi saremo sempre presenti e pronti a sostenerlo anche per iniziative future”. Emozionato, soddisfatto e felice il direttore della scuola il maestro Dino Di Leo… “In questa scuola si terranno corsi con il metodo Yamaha, ovvero, che permettono un approccio molto pratico e non prettamente orientato alla teoria della musica. Seguiremo un programma didattico che coprirà tutti gli aspetti tecnici e musicali e le capacità necessarie per suonare i vari strumenti. Sono corsi permetteranno a tutti, bambini, adolescenti e adulti, di divertirsi fin da subito a suonare lo strumento prescelto. Le lezioni sono collettive e sono condotte a piccoli gruppi di allievi. Si imparerà anche a leggere la notazione musicale, a fare musica d’insieme, ad accompagnare le canzoni. Inoltre ci tengo a sottolineare una cosa che reputo di fondamentale importanza, ovvero, che la Yamaha school  è diventata  ente di formazione accreditato presso il Ministero dell'Istruzione pubblica  e questo è un riconoscimento molto prestigioso”. La Scuola di Musica “Musicainscena The School” Yamaha Music Point, aprirà ufficialmente le sue porte per gli open day dei corsi collettivi ed individuali, il 19 e 20 settembre e poi il 26 e 27 settembre dalle ore 10,30 alle ore 13,30 e dalle ore 17,30 alle ore 20,30, per partecipare basta prenotarsi telefonando ai numeri 3476208073 – 089 9309623. Tue, 22 Sep 2020 08:10:48 +0000 Salerno Inaugurato a Porto Empedocle il parco letterario realizzato grazie alle donazioni M5S Siciliav https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/30096-inaugurato-a-porto-empedocle-il-parco-letterario-realizzato-grazie-alle-donazioni-m5s-siciliav.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/30096-inaugurato-a-porto-empedocle-il-parco-letterario-realizzato-grazie-alle-donazioni-m5s-siciliav.html Grazie alle donazioni del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars a Porto Empedocle nell’Agrigentino sono state installate e inaugurate questa mattina le sei panchine letterarie dedicate al genio di Andrea Camilleri, a poco più di un anno dalla scomparsa e a Luigi Pirandello. La presentazione delle panchine alla cittadinanza è avvenuta alla presenza dei portavoce del Movimento 5 Stelle all’Ars Giorgio Pasqua, Stefania Campo (presidente dell’associazione Movimento 5 Stelle), Roberta Schillaci (vice presidente dell’associazione Movimento 5 Stelle), Giovanni Di Caro, Luigi Sunseri, Nuccio Di Paola, Jose Marano, oltre che del sindaco della città Ida Carmina, autorità e altri portavoce M5S a più livelli istituzionali. Per la realizzazione del progetto, l’Associazione “Movimento Cinque Stelle Sicilia” ha donato 20.000 euro mentre le panchine sono state realizzate dall’associazione A Tutta Vita. A realizzare le opere, sotto il coordinamento di Chiara Giordano e della presidente dell’associazione  A Tutta Vita, D’Asta, sono state le artiste Antonina e Giovanna Bommarito, due giovanissime sorelle originarie di Terrasini. Antonina, 20 anni, diplomata al liceo artistico, è una studentessa del corso di laurea in Beni Culturali a Palermo, mentre Giovanna, appena 17 anni, è una studentessa del Liceo artistico «Catalano» di Palermo. “Oggi Porto Empedocle - spiegano i deputati Ars - il Movimento 5 Stelle dà prova concreta di vicinanza ai cittadini e alle istituzioni locali, supportando le nostre amministrazioni a voler realizzare progetti in grado di valorizzare luoghi e creare nuove opportunità di lavoro. Se si muove un’associazione, si muove una città, si impegnano giovani, si crea rigenerazione urbana e si incentiva il turismo culturale. Abbiamo sposato con entusiasmo il progetto della nostra sindaca di Porto Empedocle, Ida Carmina, di realizzare un parco letterario proprio nella città che ha dato i natali ad Andrea Camilleri e quale miglior occasione se non farlo proprio in vista dell’anniversario della sua nascita, il 6 settembre. Oggi è una grande festa non solo per Porto Empedocle, ma per tutta la Sicilia. Grazie a qeusta iniziativa la città potrà incuriosire i sui visitatori attraverso un vero e proprio percorso letterario che si snoda nelle vie cittadine che rappresenta dunque un valore aggiunto alla bellezza di questa città”.  “Porto Empedocle e la Sicilia tutta - aggiungono ancora i deputati - sono un simbolo concreto di accoglienza. Le persone che, per ragioni diverse, si trovano clandestinamente in Sicilia vanno trattate con dignità perché, prima di ogni cosa, sono esseri umani. Non sono tollerabili strutture totalmente inappropriate, poco sicure e mal allestite come la tensostruttura di Porto Empedocle che la nostra sindaca Ida ha voluto far smantellare. Le continue fughe dai centri d’accoglienza come quello di Siculiana delle scorse ore ne sono la triste dimostrazione. Lo Stato ha il dovere di governare il processo dell’accoglienza, dallo sbarco fino al rimpatrio o al permesso di soggiorno. I flussi migratori sia di tipo umanitario che economico sono fonti di enormi speculazioni, esiste una vera e propria filiera della tratta di esseri umani. Siamo fermamente convinti che diminuendo i flussi di denaro che girano attorno all’immigrazione diminuiranno anche il flussi migratori”. “Stamattina - ha detto la sindaca di Porto Empedocle Ida Carmina - ho tenuto a ribadire il ringraziamento mio personale e della mia città ai deputati regionali del Movimento 5 Stelle per aver condiviso il progetto di fare di questa città una pagina di letteratura vivente. Abbiamo voluto collocare le  panchine, in posti  di particolare rilievo e significato per la storia della città che si lega a doppio filo a quelle personali e letterarie di questi due figli della nostra terra e ambasciatori della sicilianità nel tempo e nel mondo”. “Ringrazio Stefania Campo per averci dato l’opportunità di realizzare questo progetto - dichiara la presidente dell’associazione A Tutta Vita Roberta D’Asta - in continuità con quanto già realizzato a Terrasini. Ma ringrazio anche gli straordinari volontari dell’associazione A Tutta Vita, l’artigiano Giuseppe Mineo che ha realizzato le panchine, la coordinatrice della logistica, Chiara Giordano, l’agenzia Nubes per il supporto sulla comunicazione. L’obiettivo è stato quello di rendere omaggio a tutte quelle eccellenze che hanno fatto della Sicilia una terra con un patrimoniale artistico e culturale senza pari. Grazie alle artiste Giovanna e Antonina Bommarito per la professionalità e la sensibilità artistica dimostrata nella realizzazione delle panchine. Oltre al patrimonio naturalistico del territorio, le panchine vogliono essere simbolo di accoglienza e integrazione, in un porto, quello della moderna Vigata, che per storia e vocazione non si è mai sottratto al dovere di salvare vite” - conclude.   Tue, 08 Sep 2020 08:47:59 +0000 Agrigento Si è concluso l'educational tour Tour Taranto Opera Festival https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30095-si-e-concluso-l-educational-tour-tour-taranto-opera-festival.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30095-si-e-concluso-l-educational-tour-tour-taranto-opera-festival.html Si è concluso con un buon riscontro l’educational tour inserito nel programma del Tour Taranto Opera Festival. Nel capoluogo ionico e nella provincia, sono stati presenti per alcuni giorni 12 tra operatori turistici, rappresentanti di agenzie di viaggio e giornalisti del turismo provenienti da tutta Italia, coinvolti in un percorso che ha abbracciato musica, cultura e gusto. La delegazione di esperti del mondo del turismo ha preso parte con interesse all’educational tour guidato dai promotori della manifestazione. E’ stata ricevuta a Palazzo di Città, nella sede del Comune di Taranto, in piazza Castello, dall’assessore al turismo Fabrizio Manzulli e dall’assessore alla cultura e vicesindaco Fabiano Marti; ha partecipato, poi, ad un aperitivo nella Città Vecchia. Nel pomeriggio, dopo la sosta all’Hotel Plaza (in cui è stato previsto anche il pernottamento), gli ospiti hanno visitato il Marta, Museo archeologico nazionale di Taranto, il Castello Aragonese, la Cattedrale di San Cataldo e i vicoli della Città Vecchia. In serata, hanno preso parte all’ultimo concerto del Tour Taranto Opera Festival: “Due voci ed un trio” (Francesca Ruospo, mezzosoprano, Nico Franchini, tenore, trio Domenico Savino composto da Luigi Di Fino, Francesco Amatulli e Paolo Cuccaro); è seguito un percorso enogastronomico sul canale navigabile, con l’assaggio di vini, formaggi, olio extravergine del territorio, prodotti da forno e pietanze calde, come le orecchiette e verdure preparate secondo la tradizione. In un’altra giornata, la delegazione ha fatto visita ai delfini in Mar Grande, con partenza dal Molo Sant’Eligio. E’ seguito un tour nella terra delle 100 masserie di Crispiano, con, in conclusione, un aperitivo in un vigneto di Masseria Mita. In particolare, l’educational tour è stato organizzato da Go4Sea e dal Taranto Opera Festival. Storia, musica e sapori, con visite guidate nei luoghi di maggiore interesse storico ed architettonico, percorsi gastronomici pugliesi ed appuntamenti musicali di prestigio, sono stati il denominatore dell’intero progetto “Tour Taranto Opera Festival”, pensato dagli organizzatori del Taranto Opera Festival con il coinvolgimento di partner istituzionali e di due tour operator: Go4sea e Todo Modo. E’ questo il valore aggiunto dell’iniziativa, sposata appieno dai due tour operator, che hanno puntato, attraverso l’offerta variegata pensata intorno ai singoli appuntamenti, a coinvolgere turisti e visitatori, promuovendo Taranto e il territorio tarantino. Il Tour Taranto Opera festival è stato promosso dal Taranto Opera Festival, dall’associazione musicale Domenico Savino e dal Comune di Taranto (assessorato alla cultura), che ha dato il patrocinio; ha goduto anche del patrocinio della Regione Puglia e ha visto come collaboratori Antonella Masella experience, Touring Club Italiano (Taranto), Banca di Taranto ed Eni (in qualità di main sponsor). La proposta ha riscontrato un grande successo di pubblico e di critica: gli appuntamenti hanno ricevuto il pieno delle prenotazioni. Gli operatori turistici e i giornalisti del turismo hanno mostrato interesse e curiosità per le iniziative, che hanno fatto conoscere da vicino alcuni aspetti dell’offerta turistica di Taranto e della sua provincia. L’obiettivo è stato promuovere, attraverso la fruizione di varie iniziative, la città di Taranto ed il territorio tarantino. Taranto ha mostrato il suo volto più bello, rimarcando che è la città che nell'ultimo anno ha incrementato molto i servizi per il turismo. Fare sistema con gli operatori è necessario, soprattutto per portare avanti l’obiettivo del “turismo esperienziale”, puntando su una proposta variegata e sulle visite, oltre che nei siti di maggiore interesse storico, in luoghi a contatto con la natura. Tue, 08 Sep 2020 08:38:18 +0000 Taranto Noto ritorna set cinematografico, è stata scelta dal regista inglese Joe Wright per girare "Cyrano" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30081-noto-ritorna-set-cinematografico-e-stata-scelta-dal-regista-inglese-joe-wright-per-girare-cyrano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/siracusa/30081-noto-ritorna-set-cinematografico-e-stata-scelta-dal-regista-inglese-joe-wright-per-girare-cyrano.html Noto ritorna set cinematografico, il regista e produttore cinematografico inglese Joe Wright ha scelto la città Barocca per girare il suo prossimo film dal titolo “Cyrano”, liberamente tratto dall’opera del poeta francese Edmond Rostand. Wright, insieme con i suoi collaboratori, ha già svolto alcuni sopralluoghi in città, accompagnato dai responsabili della Noto Film Commission, individuando tra i palazzi e le vie del centro storico le location ideali per ambientare il suo prossimo lavoro. Regista di fama internazionale, Wright ha diretto alcuni film da Oscar come “L’ora più buia”, incentrato sulla figura di Winston Churchill e vincitore nel 2018 di due statuette; “Espiazione”, vincitore nel 2008 di una statuetta; “Orgoglio e Pregiudizio” e “Anna Karenina”. “La Noto nel cinema - commenta il sindaco Corrado Bonfanti - è ricca di pellicole di grande successo entrate nella storia della cinematografia internazionale, con attori e attrici protagonisti e registi indimenticabili. Con Joe Wright siamo sicuri che contribuiremo ad arricchire il già prestigioso elenco di film girati a Noto, facendo vivere alla nostra comunità giorni indimenticabili. Verrà il giorno, come fatto per il passato, che si commenterà quella scena o quell’attore con l’emozione del ricordo ancora viva e l’orgoglio di affermare: io c’ero!”. "Siamo per consapevoli che in questi mesi - conclude Bonfanti - dovremo pagare il prezzo di una città che si trasforma in set cinematografico. Ma allo stesso tempo siamo consapevoli che stiamo tutti scrivendo una nuova pagina di storia culturale della nostra stupenda Noto”. Le riprese partiranno ad ottobre e saranno anticipate a settembre da una conferenza stampa a cui parteciperà il regista insieme con i produttori, per svelare gli interpreti e i dettagli del film. Wed, 02 Sep 2020 08:36:16 +0000 Siracusa Taranto, ottimismo per l’estate turistica 2020 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30075-taranto-ottimismo-per-l-estate-turistica-2020.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30075-taranto-ottimismo-per-l-estate-turistica-2020.html L’estate turistica 2020 a Taranto, non ancora conclusa, ha di fatto registrato un incremento per gli arrivi e le presenze rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In particolare, si registra un incremento rilevante a Taranto città e lungo la costa. «I primi dati derivanti dalle comunicazioni raccolte su un campione del 50% delle strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere sono positivi per l’intera regione - ha affermato l'assessore al Turismo del Comune di Taranto Fabrizio Manzulli -, ma soprattutto per alcune zone della Puglia, tra cui la nostra Taranto. È ipotizzabile che Taranto città e tutta la costa abbiano fatto registrare un incremento superiore alla media regionale». Quella di Taranto è una crescita che continua dal 2018 e che ha portato quasi a triplicare gli arrivi in pochi anni. E per il 2020, nonostante la durissima pandemia, si va verso una riconferma di questa tendenza. «Tra qualche mese tireremo le somme di questa stagione estiva - ha aggiunto Manzulli - ma nel frattempo dobbiamo già pensare alla prossima stagione al fine di non farci trovare impreparati. Dobbiamo puntare a potenziare servizi per i turisti, ma anche per i cittadini, affinché alla crescita turistica possa accompagnarsi una migliore accoglienza per chi decide di trascorrere un periodo di ferie in città e una migliore vivibilità per i residenti. Un percorso che faremo insieme alle associazioni di categoria e agli operatori turistici, che sono i veri protagonisti di questa crescita di Taranto, senza dimenticare la centralità dei cittadini e, quindi, dei residenti, perché un Borgo Antico senza anima perde la sua autenticità. La storia e le tradizioni non vanno cancellate». Recentemente, il sindaco Rinaldo Melucci e l’assessore Manzulli,  avevano un ampio sopralluogo nella rada di Mar Grande e in Mar Piccolo , ampio nei temi affrontati e negli approcci adottati, quelli relativi al turismo culturale legato al mare di Taranto e allo sviluppo della “economia azzurra”. In particolare, lo specifico interesse si riferisce alla possibilità d’inserimento del patrimonio culturale “vista mare” e legato ai servizi di turismo esperienziale in un processo unico di sviluppo economico e valorizzazione, che agisca su questi due elementi, ma che al contempo produca un risultato complessivo sul territorio. «Continua il processo di messa a sistema cui si rivolgono gli sforzi progettuali e di pianificazione dei servizi turistici – il commento del primo cittadino –, da presentare alle prossime fiere internazionali di settore in cui Taranto sarà protagonista». La valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione del territorio, infatti, sono una componente della programmazione e dello sviluppo economico di “Ecosistema Taranto” e comportano ricadute positive sia in ambito strettamente turistico, sia in ambito culturale ed economico, contribuendo alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla promozione del diversificato patrimonio di un territorio. Un nuovo elemento di studi sul turismo, quindi, aperto dall'introduzione del tema della creatività nella progettazione e nella fruizione turistica, e dall'interesse per uno specifico oggetto della fruizione culturale legata agli itinerari culturali “vista mare”. In questo contesto si colloca il bando pubblico, che governerà vendita e riqualificazione delle numerose unità immobiliari che compongono i 7 edifici appartenenti al Comune di Taranto oggetto del bando, e che è disponibile sul sito dell’ente al  link. Ci sarà tempo fino al 20 novembre perché imprese, agenzie, società o privati cittadini presentino le loro proposte. Allegate al bando sono disponibili le schede degli immobili e ogni proposta, al fine di redigere la graduatoria, sarà valutata secondo tre parametri principali: ecosostenibilità, destinazione progettuale e contratto di sponsorizzazione. Gli aggiudicatari avranno un anno di tempo per avviare il cantiere. «Con la pubblicazione del bando – ha commentato il sindaco Melucci – il progetto “case a 1 euro” inizia il suo ambizioso percorso. L’interesse verso questa opportunità ha prodotto corrispondenza proveniente da tutto il mondo, il fascino di Taranto e della sua storia si è già rivelato un potente attrattore. Un euro è un contributo simbolico per un obiettivo epocale: ripopolare dopo decenni la Città Vecchia, la nostra Isola Madre». L’Amerigo Vespucci a Taranto Intanto, un’attrattiva in più premia i visitatori in questi giorni nel capoluogo ionico: la nave più bella del mondo, l’Amerigo Vespucci, è arrivata il 22 agosto a Taranto, e, dopo il suggestivo attraversamento del canale navigabile, è ora alla fonda in mar Piccolo, non lontano dal castello Aragonese. Lo splendido veliero, nave-scuola della Marina Militare, sosta nella città dei due mari per concludere la campagna di addestramento 2020 degli allievi ufficiali, partita lo scorso 29 giugno da Livorno. «Il profilo inconfondibile del Vespucci si staglia di nuovo sul panorama del golfo di Taranto - le parole del sindaco Rinaldo Melucci -, un’immagine che racchiude l’essenza di un rapporto secolare, quello tra Taranto e la Marina Militare. Un’immagine di eccezionale bellezza che racconta il destino di Taranto, “capitale di mare” che grazie agli sforzi che abbiamo compiuto negli ultimi anni si riappropria di un ruolo e di una ricchezza che aveva perso per strada».     Thu, 27 Aug 2020 08:48:40 +0000 Taranto La Cultura Rinnova: il filo rosso del Progetto di Tropea capitale italiana della cultura 2022 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/30064-la-cultura-rinnova-il-filo-rosso-del-progetto-di-tropea-capitale-italiana-della-cultura-2022.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/30064-la-cultura-rinnova-il-filo-rosso-del-progetto-di-tropea-capitale-italiana-della-cultura-2022.html A circa dieci giorni dall’invio al MIBACT, si svelano il senso e le ragioni del filo conduttore del progetto Tropea Capitale Italiana Della Cultura.  “La Cultura Rinnova”, con cui la “La Perla del Tirreno” propone non solo se stessa ma tutta la Calabria al prestigioso riconoscimento, non è frutto di pura creatività, affonda, invece, le radici nella storia cittadina ed è il simbolo dello spirito del documento che vuol essere una proposta profondamente legata al contesto.  “Si è voluto elaborare un prodotto culturale autentico, e non artificioso, che rispecchiasse l’anima della Città e della Regione” osserva il Sindaco Giovanni Macrì “ecco perché nel percorso elaborato tutto è legato alle vicende della Gente di Calabria e di quella che, nel tempo, ha edificato il magico sito di Tropea, sia dal punto di vista materiale che spirituale.”. Per chiarire il senso della frase che dà il nome al Dossier e le motivazioni che ne hanno determinato la scelta, occorre partire da Piazza Ercole, cuore della Città entro le mura. Nello storico slargo, che ospita anche il busto del filosofo Pasquale Galluppi, si eleva un essenziale fabbricato, molto amato dai Tropeani: il Sedile di Portercole. Edificato nel 1703, per ospitare il parlamento dei Nobili di Tropea, da sempre e con ragioni diverse è stato vissuto intensamente dalla Città tanto che oggi oltre ad essere la sede della Pro Loco è diventato il salotto buono che apre le sue porte agli eventi più esclusivi oltre ad accogliere incontri delle realtà associative importanti per la crescita del territorio. É proprio da questo luogo, carico di simboli che esprimono la storia della Comunità, che inizia il percorso chiarificatore dello slogan e per farlo occorre alzare lo sguardo e puntare in alto. Lo Stemma del Sedile, posto sopra la loggia, bellissimo e fascinoso, è la chiave esplicativa: un leone coronato, affiancato da un altro leone e un’idra, sono sormontati da una fenice che sorge dalle fiamme stringendo nel becco un nastro con la frase “Renovant incendia nidos”. Questo il suggerimento, legato alle radici, da cui si è partiti per tracciare il motto e il fil rouge dell’intero fascicolo.                                                                        . La Cultura rinnova significa riconoscere il valore insostituibile del sapere che consente di superare la qualsivoglia difficoltà recuperando l’energia necessaria a rialzarsi e a ricominciare. La fenice, uccello di fuoco, resuscita dalle proprie ceneri dopo la morte, “Post fata resurgo”, divenendo simbolo di rinascita spirituale. “La cultura, come rinnovamento e carica vitale vuol essere il principio ispiratore e la stella polare anche in riferimento alla nostra terra, la Calabria” continua il Sindaco Macrì “che, come ogni sud del mondo, è stata più volte ferita ma è riuscita e riesce a risollevarsi, sempre orgogliosa e fiera. Ecco perché siamo sempre più convinti della bontà della scelta che ci vede candidati in questo prestigioso e ambizioso torneo. Ce l’abbiamo messa tutta e la condivisione anche istituzionale della Regione, nelle sue varie articolazioni ed espressioni, ne è la più gratificante dimostrazione. Attendiamo fiduciosi gli esiti della competizione con la certezza di non aver sprecato tempo nel raccogliere organicamente le eccellenze di una Regione splendida come la nostra.”. La Cultura Rinnova è un ottimo punto di ripartenza anche in riferimento alla congiuntura vissuta e la fenice che rinasce dalle sue ceneri, legata alla storia tropeana, spinge a rimettersi in gioco con forza fiduciosi nell’oggi e nel domani: è questo il messaggio più forte di Tropea Capitale Italiana della Cultura 2022 ed è proprio il caso di dire, usando la celebre espressione latina, “Nomen omen”.    Wed, 05 Aug 2020 05:28:26 +0000 Vibo Valentia Castellammare del Golfo - Ritornano le zone a traffico limitato in centro città https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30047-castellammare-del-golfo-ritornano-le-zone-a-traffico-limitato-in-centro-citta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/30047-castellammare-del-golfo-ritornano-le-zone-a-traffico-limitato-in-centro-citta.html «Dopo esserci confrontati con attività, associazioni e cittadini ritorniamo ad attivare la limitazione di accessi e sosta in centro ricordando che sono in vigore precise misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica in corso. Le zone a traffico limitato sono state ridimensionate ma occorre consentire la vivibilità del centro storico e regolamentare il traffico anche in questa fase dell’emergenza da Covid-19. L'anno scorso, dopo un lungo periodo di sperimentazione ed adattamento, la ztl in centro è stata bene accolta da residenti e visitatori che adesso la richiedono e anche per questo riattiviamo le misure anche se limitate e senza i bus navetta». Lo affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore alla Viabilità Vincenzo Abate, comunicando che dal 1 agosto al 15 settembre, nelle zone centrali di Castellammare ripartono le zone a traffico limitato dopo l'approvazione con delibera di giunta del regolamento comunale per la disciplina di Ztl e aree pedonali. Anche quest'anno i cittadini hanno a disposizione la WebApp “Mobilità sostenibile Castellammare del Golfo” al link https://arcg.is/1bbbGe «Occorre rendere pedonali alcune zone nevralgiche della città in modo che il centro cittadino sia più accogliente perché  le zone a traffico limitato hanno positive ricadute in termini di sicurezza- proseguono il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore alla Viabilità Vincenzo Abate-, tutela dell'ambiente, rispetto del diritto al riposo e alla quiete pubblica, fruizione dei beni. Per velocizzare le procedure i residenti ed aventi diritto che lo scorso anno hanno ottenuto il pass transito e sosta per auto, motocicli e veicoli elettrici potranno riutilizzarlo gratuitamente anche quest’anno. Per il rilascio di nuovi pass dovrà essere presentata domanda alla polizia municipale anche nel caso di cambio residenza o mezzo».  Divieto di transito e sosta dalle 21 alle 3 tutti i giorni di agosto e a settembre solo il venerdì, sabato e domenica in corso Garibaldi (da via XX Settembre), in via Largo Castello (arancione), nel quartiere Madrice (zona viola), nella ztl Nord (area rossa, a nord di via G. Marconi, corso B. Mattarella, via canale Vecchio) e ztl sud (area blu, compresa tra corso B. Mattarella, via canale vecchio, corso Garibaldi, via Quintino Sella e via villa Galante), zona “Timpa” (via arciprete Militelli e largo Petrolo nel tratto di fronte hotel Al Madarig). Ztl nel quartiere “Chiusa” (area rossa) tutto il giorno tutti i giorni dal 1 agosto al 15 settembre così come nella ztl nel borgo di Scopello (marrone) che rimarrà chiuso al traffico tutto il giorno.   La Ztl in viale Zangara cioè la “cala marina” (area azzurra), ad agosto sarà in vigore tutti i giorni dalle ore 21 alle 3. La domenica dalle ore 17 alle 3. Inoltre dalle ore 22 all’una non sarà più possibile accedere alla Marina dalla via Alberto Mario. Il venerdì e sabato alla cala marina da giorno 1 settembre e fino al 15, la ztl sarà in vigore dalle ore 21 alle 3. Le domeniche di settembre dalle ore 17 alle ore 3. Area pedonale anche in zona “Petrolo” tutti i giorni di agosto dalle ore 21 alle ore 3 e solo il venerdì e sabato a settembre. Nelle domeniche di settembre chiusura anticipata alle ore 17 e fino alle 3. L’area pedonale “Petrolo” è attiva tra via Marina di Petrolo e via Marconi (all'altezza del distributore di carburante “GP Service”) e piazza Santangelo ed i parcheggi pubblici e privati continueranno ad essere accessibili, previo controllo del personale presente al presidio del varco che verificheranno il raggiungimento del limite di capienza consentendo anche l'alternanza dei mezzi in entrata ed uscita. Piazza Europa area pedonale tutti i giorni, fino al 15 settembre. Rimangono aree pedonali permanenti (gialle) il corso Bernardo Mattarella (tra corso Garibaldi e via Alcide De Gasperi), Piazza Madonna delle Grazie, corso Garibaldi basso, piazza Petrolo, via Fiume, via Bolzano, piazza Madrice Thu, 30 Jul 2020 12:58:18 +0000 Trapani Festival dei sensi: l'unico safari culturale dedicato alle emozioni https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30031-festival-dei-sensi-l-unico-safari-culturale-dedicato-alle-emozioni.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30031-festival-dei-sensi-l-unico-safari-culturale-dedicato-alle-emozioni.html Torna dal 28 al 30 agosto il Festival dei sensi, la manifestazione che per un  week end intero animerà con lezioni di altissima qualità, argomenti inattesi, mostre speciali e conversazioni sorprendenti la mitica valle dei trulli. Le emozioni sono al centro di questa nuova edizione.  Un safari culturale – nelle parole di chi lo ha ideato, Milly Semeraro - che per primo ha aperto al pubblico i luoghi più belli e sconosciuti di quell’angolo di Puglia, da Martina Franca a Cisternino, alla scoperta di autentici gioielli che sarebbero altrimenti rimasti segreti. “Non basterebbe una pagina per elencare le scoperte di questi anni – prosegue la curatrice - dalle dimore principesche alle antiche cave dismesse, dai ponti ai trulli diroccati. Senza mai tradirli, questi luoghi, senza camuffarli, mostrandoli per quello che sono”.  Ma le scoperte non si esauriscono qui, al Festival dei Sensi idee e temi lontani dagli usuali approcci accademici, esperti di fama internazionale e talvolta anche persone semplici, daranno vita a un programma fuori dal comune, a una manifestazione pensata per persone curiose del mondo, amanti della cultura e appassionate di paesaggio: una comunità sempre più numerosa proveniente da tutta Italia che ogni anno a fine agosto si ritrova in Valle d’Itria.  Si comincia il 28 agosto con l'inaugurazione, quando il Festival tornerà alla Masseria San Paolo di Martina Franca, luogo dalla bellezza intatta, dove si potranno ammirare al pascolo alcuni tra i più splendidi cavalli murgesi di tutta la Puglia. Ad attendere il pubblico un programma intrigante con il quale, anche in questa edizione, si confronteranno nomi di altissimo prestigio. E già l’immagine di copertina, che più scherzosa non si potrebbe, lancia un messaggio: al Festival dei Sensi si gira al largo dal melodramma. Così, l’unico cuore si potrà avvistare in un appuntamento che verte sulle relazioni tra le persone e i robot -Cuore matto, matto da legare- dove anziché Little Tony, troverete il sociologo Derrick De Kerckhove, eminente allievo di Marshall Mac Luhan, in compagnia di Edoardo Fleischner, spumeggiante analista multimediale. Oltre ai ragionamenti sul futuro e sulle emozioni artificiali ci saranno naturalmente anche quelli sulle emozioni “sempre attuali”, come l’agognata Felicità, con Paolo Legrenzi, professore emerito di psicologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, che suggerirà anche dei modi per avvicinarsi al mitico obiettivo. Non mancherà il gioco della seduzione e dei segnali estetici nel mondo animale, con Giorgio Vallortigara, un pioniere della neuroscienza italiana. Poi una parola senza tempo, Bambini, raccontata da un maestro come Alberto Oliverio, emerito di psicobiologia che insegna la stessa materia nell'Università di Roma La Sapienza. Si scopriranno anche le emozioni degli altri, e l’antropologo Adriano Favole partirà dall’Oceania per arrivare fino ai riti funebri in streaming e all’iconico smiley, simbolo incontrastato degli emoticon contemporanei. Un architetto giardiniere autorevole come Antonio Perazzi, noto anche per i libri e le molte rubriche –una forte confidenza con la penna è quasi naturale quando si è nipoti di Oriana Fallaci-, propugnatore di una filosofia che vuole i giardini ecologicamente integrati nell’ambiente che li circonda, progettati in modo da richiedere un consumo minimo di risorse e di manutenzione. E poiché dall’architettura al paesaggio il passo è breve, Mario Cucinella, noto per il suo impegno nell’architettura sostenibile -e autore del primo progetto del genere, realizzato per la prima volta in Italia più di vent’anni fa- interrogato dal critico Manuel Orazi, dirà la sua sulla Città emozionale. Il Festival dei Sensi è anche l’opportunità di incontrare personalità fuori dal comune, come Franco Toselli: cinquant’anni di ininterrotta, poetica esplorazione nei territori dell’arte contemporanea. Un percorso che lo porta a muoversi in spazi espositivi dalle caratteristiche ambientali mutevoli, dove si avvicendano gli artisti più rappresentativi del panorama internazionale. Toselli ha realizzato mostre memorabili, prendendo parte alle avventure dei maggiori movimenti: idee, lavoro, sogni, in una intensa conversazione con la storica dell'arte Angela Vettese, autorità in materia. In questo anno emotivo, torna a far capolino nel programma del Festival anche il teatro, con un doppio sguardo: la grande tradizione napoletana di Isa Danieli, una vita con le vele ampiamente spiegate al teatro di Eduardo, al cinema della Wertmuller, e perfino al mega sceneggiato Un posto al sole, continua imperterrita –e assegnataria per ben tre volte del premio Ubu- a solcare tutti i mari del palcoscenico; e poi il mitico Teatro dell’Elfo, tra i punti di riferimento della cultura milanese, impersonato da Elio De Capitani e Cristina Crippa. La conversazione, dal giusto titolo Ragione e sentimento, sarà condotta dal filosofo Armando Massarenti. “Non è un festival che cerca il consenso facile, ed è il suo bello - dice ancora Milly Semeraro - indipendente e spartano”. Nessuna sorpresa quindi, se la rassegna proporrà un tema che più contemporaneo di così non si potrebbe: Le emozioni della politica. La politica delle emozioni. Elsa Fornero dialogherà con Francesco Merlo.  Il festival, inoltre, inaugurerà a Martina Franca, nel Palazzo Ducale, il 28 agosto la mostra Puglia 1900 – 1950. Lo sguardo del Touring Club Italiano. 55 Fotografie provenienti dall’archivio Touring Club Italiano, gran parte delle quali inedite, oltre a curiosità d'epoca. La mostra, aperta solo per un mese, chioserà le Giornate Europee del Patrimonio, dedicate quest'anno alla formazione continua veicolata attraverso il patrimonio culturale e materiale, immateriale e digitale. Saline, trulli, piazze, ulivi, chiese, facce che non si dimenticano.   Il Festival dei sensi ha il patrocinio della Regione Puglia, dei comuni di Martina Franca, Locorotondo e Cisternino, della Città Metropolitana di Bari e del FAI. Mon, 27 Jul 2020 06:36:51 +0000 Taranto Lo Svimez promuove Taranto, volano di sviluppo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30015-lo-svimez-promuove-taranto-volano-di-sviluppo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/taranto/30015-lo-svimez-promuove-taranto-volano-di-sviluppo.html La Svimez, Associazione per lo sviluppo. dell'industria del Mezzogiorno, ritiene che il Piano del Sud proposto dal Governo ed in particolare dal Ministro Provenzano non sia adeguato e che non risponda alla necessità di un progetto strategico per il Mezzogiorno che abbia un quadro ed una vision sostenibile e la necessità di strumenti operativi capaci di indirizzare la spesa pubblica e gli investimenti privati. È il pensiero condiviso dai relatori intervenuti al seminario webinar “Il Mezzogiorno nello Sviluppo del Paese”, promosso dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appenino Meridionale su iniziativa del Comitato Civico CammiNaTA, insieme con  l’Area Metropolitana di Napoli, da CGIL, CISL, UIL Taranto. “In questo momento il Mezzogiorno è la risorsa fondamentale per il Paese purché ci si investa e lo si sappia interpretare. Se si guardano i numeri, ci accorgiamo che il Sud e il Paese nel suo complesso hanno perso la terza guerra mondiale rispetto agli altri Paesi europei – lo dice Adriano Giannola, Presidente Svimez - L’istituto che presiedo ha proposto un Piano per l’Italia al Ministro Provenzano che con poche operazioni può rimettere in moto il Paese e invertire la marcia, assestare e recuperare - prosegue Giannola. -  Abbiamo individuato quattro poli, quattro realtà nuove, le aree ZES: Bari, Taranto, Napoli  e Gioia Tauro. I quattro migliori porti del Mediterraneo sono in queste città. Un quadrilatero che è il Mezzogiorno continentale. Se si mettono in moto questi 4 motori collegandoli all’agricoltura e governando le aree di retro porto si aiuta il Paese a crescere. C’è bisogno di burocrazia zero e zone doganali intercluse per esempio. Non servono investimenti ma occorre renderle attrattive.  Adriano Giannola nel corso del suo intervento ha citato più volte il lavoro di Vera Corbelli come esempio di buone pratiche parlando di aree vaste e di filiere territoriali – logistiche che se connesse diventano sistemi e crescita economica del Paese. “Il fatto che l’Europa abbia chiesto scusa all’Italia e poi abbia promesso risorse economiche con precise condizionalità – spiega Giannola -  nasce da una riflessione strategica ed opportunistica: l’Italia e il Mezzogiorno sono il baricentro del Mediterraneo. Si tratta di un mare strategico, il più trafficato del mondo.  L’Italia è un ospite in quel mare e lo è anche la Germania. Dunque perdere la frontiera sud dell’Europa significa la fine dell’Unione Europea. Ecco dunque che oggi ci sono le condizioni affinché il Mezzogiorno possa essere rilanciato. Non è per bontà questa corsa per salvare l’Italia, ma c’è l’interesse comune perché il Mediterraneo è cruciale  Facciamo una operazione verità: per 15 anni c’è stata intollerabile gestione delle risorse nel Paese. Ogni anno circa 60 miliardi di euro non vanno al sud ma al nord in barba alle leggi e gli Stati Generali non hanno fatto emergere questa cosa. L’aiuto dell’Europa oggi è fondamentale. Per la prima volta l’Europa ha capito il significato euro – mediterraneo” Il Distretto dell’Appenino Meridionale, guidato da Vera Corbelli, ha stilato un “Piano per il governo e della gestione delle risorse acqua e suolo e del sistema territoriale ed infrastrutturale connesso”, quale significativo contributo al rilancio della “macro regione del Mezzogiorno” nel contesto del Bacino del Mediterraneo. “Abbiamo presentato la nostra proposta per il piano per il Mezzogiorno al Ministro Provenzano ma ad oggi non se ne vedono gli effetti “, ha detto Vera Corbelli, Segretario del Distretto dell’Appenino Meridionale e Commissario Straordinario per la bonifica di Taranto.  “Il Mezzogiorno è spesso oggetto di slogan e di annunci, per noi è stato un luogo dove  far emergere le eccellenze. La bonifica in corso a Taranto ci ha consentito di operare per diventare modello innovativo e best practices. Le attività di rigenerazione ambientale oggi in corso sull’Area Vasta di Taranto rappresentano un modello da applicare in altri luoghi con criticità ambientali simili, così come sta accadendo per Bagnoli, in Campania. In 5 anni di attività a Taranto abbiamo fatto un percorso innovativo unico, sia  dal punto di vista amministrativo burocratico che dal punto di vista dei processi scientifici e metodologici adottati.  Taranto può e deve essere protagonista di un’azione di rilancio del Mezzogiorno e dell’intero Paese. Tale attività passa anche per un altro patrimonio del territorio: la risorsa acqua. Un patrimonio sul quale noi già stiamo investendo con la pianificazione strumenti a livello europeo nazionale ed europeo. L’area  del Distretto dell’Appennino Meridionale che si configura con una sua dimensione fisiografica, - ha aggiunto la  Corbelli -  rappresentando nel contempo uno scenario sul quale  impostare una strategia attiva e partecipata del governo del sistema territoriale-ambientale, quale volano per l’avvio di processi economici e sociali di estremo rilievo nell’attuale congiuntura economica, concorrendo all’attivazione di dinamiche di crescita i cui riverberi positivi possono ricadere sui tessuti socio-economici del Mezzogiorno e del Paese. Ad oggi, nel contesto nazionale ed internazionale, “processi e percorsi integrati” configurati in una visione olistica, come quella ipotizzata, sono stati sviluppati e in corso di realizzazione in ristrette aree o per singole tematiche che hanno dato e stanno fornendo riscontri particolarmente positivi. La stessa Autorità ha in corso azioni così strutturate in aree pilota ed in contesti altamente complessi, con ritorni tecnico-operativi-gestionali di alta significatività, come è il caso del laboratorio in scala reale Taranto”. Si tratta di temi sui quali opera e lavora l’Associazione Cammina_Ta, promotrice del seminario e impegnata per il rilancio del Mezzogiorno. “Le leggi operanti in materia di pianificazione, intesi come sintesi di urbanistica e economia, sono spesso poco aderenti alle complesse realtà territoriali e alle loro necessità di sviluppo socio-economico. La prima legge risale al 1942 - spiega Terenzio Lo Martire, Presidente CammiNaTa - e tutte quelle che sono succedute non hanno mai perso le radici dello standard urbanistico, che se andava bene nel periodo della ricostruzione post bellica oggi purtroppo non va più bene. Purtroppo se è necessario parlare di infrastrutture “nazionali” è altrettanto evidente che la domanda da porsi è se queste infrastrutture sono realmente importanti per lo sviluppo strategico , o forse è il caso di cominciare a parlare di aree strategiche per le quali le armature rappresentano lo scheletro di supporto ? Forse è il caso di cominciare a pensare lo sviluppo come un sistema organico e funzionalmente gerarchizzato”.     Tue, 21 Jul 2020 07:47:35 +0000 Taranto Marinella vince il derby con il cavallino rampante della città metropolitana di Napoli https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29962-marinella-vince-il-derby-con-il-cavallino-rampante-della-citta-metropolitana-di-napoli.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29962-marinella-vince-il-derby-con-il-cavallino-rampante-della-citta-metropolitana-di-napoli.html Il Salone degli Affreschi della storica Maison E. Marinella, nel palazzo Satriano alla Riviera di Chiaia di Napoli, è stata la sede della presentazione e della consegna al vicesindaco dell’Ente metropolitano  Francesco Iovino del prototipo della cravatta istituzionale per la Città Metropolitana di Napoli. Di seta jacquard in blu ministeriale tinta unita con il logo sottonodo riportante il cavallino rampante, simbolo millenario dell’indomabile popolo napoletano, la cravatta esalta la classicità e l’eleganza riecheggiando la bellezza del nostro patrimonio e il valore delle nostre eccellenze. Molto leggera, praticamente estiva, di cm 148 per 7,50,  sarà probabilmente donata alle delegazioni che saranno in visita alla città di Napoli e non sarà in vendita. «La cravatta serve a dare un tocco di originalità a chi la indossa - riferisce Maurizio Marinella - diceva mio nonno e mio padre che un bel vestito grigio sarà sempre un vestito grigio, la cravatta esprime le sensazioni del momento. Un tempo ci si vestiva per la mattina e ci si cambiava per la sera, oggi noi non abbiamo più tanto tempo, pertanto l’unica cosa che ci diversifica è la cravatta e il fazzoletto da taschino. Mio figlio Alessandro ha  rinvigorito l’usanza per i giovani laureandi di indossare  una cravatta beneaugurante con la stampa di disegni  rossi». A chi chiedeva i motivi per non aver messo nella loro collezione delle mascherine protettive come fanno in tanti, la risposta di Maurizio Marinella è stata ovvia: «La mascherina è una cosa seria, noi avremmo potuto farle  foderate di seta, preferiamo lasciare la produzione  delle mascherine alle strutture sanitarie».         Francesco Iovino, numero due della Città Metropolitana di Napoli, già delegato ai rapporti con le imprese, nel dicembre 2019, durante l'evento Arte Sartoriale di E. Marinella, svoltosi  presso il Salone degli Affreschi,  consegnò allo stilista partenopeo Alessandro Marinella, quarta generazione della maison napoletana, un riconoscimento dedicato alla giovane imprenditoria dell'area metropolitana di Napoli, per essersi distinto anche e soprattutto per la sua attività di internazionalizzazione aziendale. In tale occasione Iovino manifestò il desiderio di far realizzare una cravatta personalizzata per la Città Metropolitana. Maurizio e Alessandro Marinella raccolsero la sfida e, a pochi mesi di distanza, realizzarono  cinque prototipi, è stato lo stesso Vice Sindaco a scegliere quello definitivo: stile, rigore  e sobrietà per una cravatta dal forte carattere istituzionale che rimanda alla bellezza del nostro patrimonio partenopeo artistico e paesaggistico ed esalta il know how delle nostre eccellenze artigianali e imprenditoriali. «Pubblico e privato devono concorrere al bene comune - ha sostenuto il Vice Sindaco Iovino nel corso del suo intervento - unendo il nostro grande capitale culturale alle tante energie del nostro tessuto produttivo. Il nostro compito, il compito della politica, è quello di contribuire ogni giorno alla crescita del territorio ». Gli ha fatto eco Maurizio Marinella: « E’ per me motivo di grandissimo orgoglio che sia stata scelta l’azienda Marinella per creare il prototipo della cravatta rappresentativa della Città Metropolitana  e sono particolarmente contento che la cerimonia si svolga in questo stupendo salone decorato con affreschi dell’ottocento che presto sarà il nostro museo per riportare le  tappe più significative legate ai 106 anni  della nostra  storia». Alessandro Marinella al termine della cerimonia di presentazione e consegna ha riferito: «Rappresentare la città dove sono nato e cresciuto è un’esperienza unica, io mi impegno per invogliare i miei coetanei a restare a Napoli e la cravatta è un simbolo dell’unione per combattere il Covid che divide sempre di più. Oggi si parte da Napoli ed è bello ritornare a stare tutti insieme, abbiamo rappresentato la napoletanità in tutto il mondo, questa è il prototipo della cravatta che deve rappresentare Napoli e l’eccellenza della Città Metropolitana nel mondo, per cui tutte le scelte compiute sono state volte ad esaltarne la classicità e l’eleganza». Alessandro si occupa di dare alla Maison un respiro più giovane e digital, nel rispetto dei valori e della tradizione familiare. Già si parla di realizzare la cravatta  anche in altre tonalità o declinarla in altri progetti, magari per una maggior diffusione del simbolo della nostra Città quale veicolo promozionale del Made in Naples all’estero. L'evento, come anche la kermesse Arte Sartoriale di E. Marinella 2019, è stato curato da Beatrice Gigli, PR della Beatrice Gigli Communication. Mon, 06 Jul 2020 09:00:38 +0000 Napoli Cuore Amico: distribuiti oltre 10mila pacchi alimentari https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/29826-cuore-amico-distribuiti-oltre-10mila-pacchi-alimentari.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/29826-cuore-amico-distribuiti-oltre-10mila-pacchi-alimentari.html Continua l’opera di Cuore Amico che dalla fine di marzo, ha cambiato momentaneamente mission. In questo particolare momento di crisi economica dovuta alle misure di distanziamento e dunque allo stop del mondo del lavoro sono tantissime le famiglie in difficoltà.In modo silente, mantenendo il completo anonimato dei tanti richiedenti, la Onlus del Presidente Paolo Pagliaro ha già distribuito oltre 10mila pacchi alimentari, muovendosi in tutto il Salento, di comune in comune, di parrocchia in parrocchia, da associazione in associazione, con lo slogan che bisogna andare avanti perché nessuno deve rimanere indietro.Su questa linea di pensiero, in questi giorni, Cuore Amico ha iniziato a donare direttamente ai Vescovi delle diocesi salentine in modo da dare un aiuto sostanziale a chi è sempre in prima linea per aiutare il prossimo.La prima tappa è stata dal Vescovo della diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca, Mons. Vito Angiuli e successivamente ci sarà l’incontro con Mons. Michele Seccia dell’Arcidiocesi di Lecce. Un importante incontro fondato sull’unità di intenti per il bene comune e sui buoni rapporti, sempre più saldi, tra l’associazione Cuore Amico e la Chiesa. «Questo è un gesto rilevante innanzitutto per la quantità dei generi alimentari di prima necessità che sono stati donati, per la caritas e per tutti i poveri, che già serviamo ma di cui sappiamo che il numero è aumentato. Al di là della quantità, però, il gesto mi sembra significativo proprio per l’interessamento ed il restare vicini alle persone, e farlo  come dice lo “stemma” con un cuore amico, perché non basta solo donare, bisogna farlo col cuore, perché i generi alimentari sono importanti ma ciò che conta è il cuore, è la solidarietà. - Afferma Mons. Vito Angiuli - Ed io voglio ringraziare perché il gesto acquista un valore di simbolo, una moltiplicità di soggetti ma che lavorano tutti in maniera sinergica per portare un po’ di aiuto in questo momento di grande difficoltà; e diventa anche un augurio per tutti noi, come il melograno simbolo dell’abbondanza». Infine il Vescovo di Ugento plaude all'iniziativa della onlus salentina: «Va bene mettere in evidenza gesti come questo perché le persone vedano ciò che si fa».  «Siamo scesi in campo per aiutare le famiglie e le persone in difficoltà, sono tantissime le chiamate alla nostra segreteria e questo ci ha dato la vera misura del problema. In questo momento la gente ha bisogno di noi e noi ci siamo. Abbiamo incominciato nell’ultima settimana di marzo, siamo andati in giro ovunque, in tantissimi paesi del nostro Salento e abbiamo ascoltato storie, incrociato sguardi, respirato la difficoltà. Adesso abbiamo deciso di voler dare un altro segnale di generosità forte, che poi è la generosità dei salentini, e stiamo donando direttamente ai Vescovi delle diocesi della provincia di Lecce, perché siamo convinti che soprattutto loro hanno bisogno, per i tanti fedeli, di una mano e proprio loro conoscono meglio di altri, vivendola in prima persona, la situazione. Chiudo con un messaggio intrinseco a questo momento: noi ci saremo fino a quando ci sarà bisogno ma aspettiamo che tutto passi presto e arrivino adeguate misure di sostegno da parte del Governo, in modo che riparta il mondo del lavoro e l’economia inizi a respirare, perché il popolo salentino non è un popolo che vuole vivere di carità ma è un popolo orgoglioso, formato da grandi lavoratori, che ha solo bisogno di rimettersi in piedi». Queste le dichiarazioni di Paolo Pagliaro, presidente di Cuore Amico. Sat, 16 May 2020 07:46:56 +0000 Lecce Pompei: Il popolo di Maria attende l’Ora del Mondo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29802-pompei-il-popolo-di-maria-attende-l-ora-del-mondo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29802-pompei-il-popolo-di-maria-attende-l-ora-del-mondo.html Pompei e il mondo intero si preparano a recitare la Supplica alla Vergine del santo Rosario, la preghiera composta dal Beato Bartolo Longo nel 1883. Sarà il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli e Presidente della Conferenza Episcopale Campana, a presiedere l’intero rito, durante il quale centinaia di migliaia di fedeli ringrazieranno la Madonna e la supplicheranno di risollevare i loro animi dalle sofferenze e dai problemi di ogni giorno, soprattutto in questo momento segnato dall’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus. A concelebrare il rito, che avrà inizio alle 11, l’Arcivescovo-Prelato di Pompei, Mons. Tommaso Caputo. I devoti di Maria e i fedeli di ogni parte del globo, non potendo raggiungere la Basilica mariana e ritrovarsi sul Sagrato di Piazza Bartolo Longo, dove tradizionalmente si svolge il rito che, quest’anno, nel rispetto dei decreti emanati dal Governo, si terrà all’interno del Santuario, senza partecipazione di popolo, pregheranno in unione spirituale. Il rito sarà trasmesso in diretta da Canale 21, la tv campana che da sempre segue le celebrazioni del Santuario mariano, da Tv2000, l’emittente della Conferenza Episcopale Italiana, visibile sul Canale 28 del DTT, 157 di Sky e 18 di tivusat, e in diretta streaming sulla pagina Facebook ufficiale del Santuario di Pompei. Nel pomeriggio, dell’8, alle 18 si reciterà il santo Rosario, seguito alle 18.30 dall’inizio della Novena di Ringraziamento e dalla santa Messa che si concluderà con la Chiusura del Quadro. Anche queste celebrazioni potranno essere seguite in diretta streaming sulla pagina Facebook del Santuario. Intanto, anche nei giorni precedenti, i fedeli potranno seguire, sempre in diretta streaming sulla pagina Facebook del Santuario, le celebrazioni che si terranno in preparazione alla Supplica. Il 6 maggio, 81° Anniversario di Dedicazione della Basilica, alle 18, si terrà la Discesa del Quadro e il santo Rosario, guidato dall’Arcivescovo Caputo. A seguire, alle 18.45, la Novena d’Impetrazione e, alle 19, la santa Messa, sempre presieduta dal Prelato della città mariana. Giovedì 7 maggio, vigilia della Supplica, alle 18 si reciterà il santo Rosario solenne, mentre, alle 19, la Novena d’Impetrazione. Monsignor Caputo presiederà la santa Messa delle 22. Nel frattempo, continua alle 6.30, dal lunedì al sabato, l’appuntamento con il “Buongiorno a Maria”. La preghiera è trasmessa in diretta televisiva da Canale 21 e in diretta streaming sulla pagina Facebook ufficiale del Santuario.    Tue, 05 May 2020 08:22:05 +0000 Napoli «La Spagna dei Legionari», un diario italiano di guerra https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/29795-la-spagna-dei-legionari-un-diario-italiano-di-guerra.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/storia/29795-la-spagna-dei-legionari-un-diario-italiano-di-guerra.html A due settimane dalla conclusione di una guerra civile insorta in Spagna per frenare il processo di sovietizzazione e scristianizzazione imposta da chi, nel 1936, deteneva le leve del potere politico, il 16 aprile del 1939, il papa inviò ai cattolici di Spagna un radiomessaggio nel quale – senza alcuna remora clericale – si dichiarava felice dell’esito della guerra: «Con immensa gioia Ci rivolgiamo a voi, figli dilettissimi della Cattolica Spagna, per esprimervi la Nostra paterna felicitazione per il dono della pace e della vittoria con il quale Dio si è degnato di coronare l’eroismo cristiano della vostra fede e carità, provato da tante e così generose sofferenze. […] La Nazione eletta da Dio come principale strumento di evangelizzazione del Nuovo Mondo e come baluardo inespugnabile della fede cattolica, ha testé dato ai proseliti dell’ateismo materialista del nostro secolo la più elevata prova che al di sopra di ogni cosa stanno i valori eterni della religione e dello spirito». Il venerabile papa Pio XII (1939-1958) auspicava poi, in questo che è tra i suoi primissimi atti di magistero, che nell’opera di pacificazione tutti, in Spagna, seguissero «i princípi inculcati dalla Chiesa, e proclamati con tanta nobilità dal Generalissimo [Francisco Franco Bahamonde (1892-1975)]». Il testo del radiomessaggio è opportunamente inserito in appendice a La Spagna dei Legionari, volume pubblicato per la prima volta nel 1942 e riproposto dalla casa editrice Solfanelli nel 2019. La definizione di «diario di guerra» sta decisamente stretta a questo testo, che non si limita alla scabra registrazione di eventi bellici. Vi si trovano, infatti, suggestioni artistiche e geografiche, come anche molte testimonianze, fra cui quella dell’epico difensore dell’Alcazar di Toledo,  il colonello José Moscardò Ituarte (1878-1956), e quella di diversi popolani e borghesi incontrati nelle zone appena liberate dal giogo dei rojos. Accattivante anche solo dal punto di vista letterario, lo stile non è quindi alieno da quello dei «diari di viaggio» dell’età romantica, la cui ambizione principale era quella di cogliere l’ethos della nazione straniera visitata. Ma c’è ancora un’altra ragione per non lasciarsi sfuggire questo libro: poiché dà la possibilità di esplorare in presa diretta, senza cioè un’intermediazione eventualmente viziata da pregiudizi ideologici, l’orizzonte ideale degli italiani che, senza essere costretti dalla povertà, decisero di arruolarsi nel Tercio de Extranjeros  e rischiare la vita a supporto delle forze spagnole nazionaliste. Uomo d’armi, giurista e scrittore, l’autore de «La Spagna dei Legionari» è infatti l’avvocato penalista napoletano Tullio Rispoli (1899-1974), che combatté in Spagna dal gennaio del 1937 all’ottobre del 1938 nel Corpo Truppe Volontarie col grado di capitano, peraltro meritando una medaglia di bronzo per meriti acquistati sul campo nel corso della battaglia di Guadalajara (8-23 marzo 1937). Nel diario di Tullio Rispoli non mancano episodi e pagine francamente toccanti. Per esempio quando si legge che a Oliete, «un piccolo paese che i rossi per la loro fuga precipitosa non erano riusciti a saccheggiare, né a distruggere»,  «un povero padre […] aveva nascosto in casa il figliuolo prete murandolo nella stalla» per 19 mesi per sottrarlo all’eccidio di sacerdoti, religiosi e religiose perpetrato sistematicamente dalle bande di miliziani anarchici e comunisti. Ne era uscito «un povero giovane dalla barba lunga, dalla pelle bianca, dalla vista che non poteva reggere la luce del sole». Oppure quando, a proposito della fierezza della Navarra, Rispoli racconta come, dopo più di mille anni dalla buccina del paladino Orlando, ne era suonata un’altra: «quella della nazione che non ha voluto morire. […] Tutta la Spagna nazione considera la Navarra come culla della riscossa anti-bolscevica e queste boine rosse [i berretti tipici dei Requetés carlisti] come la migliore espressione dei vecchi sentimenti tradizionalisti. Dio, Re, Patria: ecco il programma secolare di questa provincia che con la Castilla, con l’Aragona e il Leon già riuscì per il passato a far la Spagna Una, Grande y Libre». Il volume si chiude con un’acuta post-fazione del curatore Gianandrea de Antonellis che, a ottant’anni dal vittorioso esito della Cruzada, individua nel perdurare anche dopo la guerra dell’unificazione imposta da Francisco Franco nel 1937 fra i falangisti e i requetes, uno degli errori politici che fecero perdere al Caudillo… il dopoguerra. Indebolito il fronte culturale e politico che avrebbe potuto, almeno in tesi, impedire la deriva zapateriana del secolo XXI, la Spagna si è purtroppo trasformata in «una nazione di punta del “politicamente corretto”, ben più invertebrata di quanto lamentava nel 1921 Ortega y Gasset [1883-1955]». Tue, 28 Apr 2020 12:46:31 +0000 Storia Al via la V edizione de "L’Amore Conta" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29606-al-via-la-v-edizione-de-l-amore-conta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29606-al-via-la-v-edizione-de-l-amore-conta.html Al via la V edizione de L’Amore Conta" evento che si svolge ogni anno a Cicciano (Napoli) in memoria di Vincenzo Napoletano. La Direzione artistica sarà come di consueto affidata al Direttore di StreetNews.it Davide Napoletano e coadiuvata dai presentatori Maurizio Viviani e Ada De Rosa.  Hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione l’Associazione “Amici a 4 zampe” del Presidente Nicola Pezzillo; il ricavato della serata sarà utilizzato per procurare uno stallo da offrire ai cani abbandonati. Durante la serata sarà trasmesso anche uno spot dell’Associazione.  L’evento vedrà la presenza di numerosi artisti nel campo dello spettacolo: dalla musica al cabaret; inoltre, numerosi artisti noti nel territorio campano saliranno sul palco per omaggiare gli spettatori con piacevoli momenti di intrattenimento.  Tra i cantanti, saliranno sul palco Myky Petillo, il vincitore del Talent Show di Italia 1 “All Together Now” Gregorio Rega, Roberto Rescigno, Paolo Pensati, Aniello De Luca, Icaro, Martina Furino, Marco Capuano, Umberto Sanselmo, Serena Nardi, Massimo Montanile, Monica Pignataro e il mitico Luca Sepe con Nino Nero e Pasqualino Maione, oltre ai cabarettisti Mariano Ciccone e Gianni Marino. Ma "L’Amore Conta" vedrà la presenza anche di altri artisti, come i ballerini Vincenzo Gaetano Napolitano e Raffaella Gaetano Napolitano, la danzatrice del ventre Nawal ed infine Nunzia e Gabriella Ciccone. Sul Red Carpet altri ospiti, fra cui gli Youtuber Raffaele Molisso (Rafelopazz), che fa da  spalla ai già citati Luca Sepe e Nino Nero con Carmine Migliaccio (alias Carolina).  Mimmo Foresta sarà il trasformista della serata e sempre per restare in tema di illusionismo e magie,  sarà presente il Mago Pepe. Ed ancora, ospiti della serata Stefania Guarracino e Antonio Ciccone ed alcuni dei più importanti mezzi d'informazione locali e nazionali, fra i quali Il Mattino. Previsti anche momenti per fare beneficenza i cui fondi raccolti saranno destinati per portare avanti attività di sostegno sociale. Gli sponsor che hanno aderito e finanziato questa iniziativa di solidarietà sono: Offside Sport di Claudia e Daniele, Hollywood Animazione di Gennaro Spizuoco, Il Fiorista, Cartolibreria Guarino, Studio contabile dott. Saverio De Luca. La regia e le attività tecniche audio e luci saranno  affidate a Nicola Morelli, James Bond 007, Davide Trematerra, Vecchione Service. Per Streetnews ha collaborato la redazione nelle persone di Rosalba Lisbo Parrella, Milena Casale, Annalaura Ammaturo, Margherita Saporito, Antonella Caccavale, Ciro Sannino, Roberto Itri, Mario Mix, Ilaria La Mura, Viviana Papilio, Alessandro Testa, Maurizio Viviani, Nicola Morelli, Davide Napoletano, Angelo Bonfiglio, Myky Petillo, Claudia Napoletano e Giuseppe De Carlo. L'appuntamento a domenica 1° marzo 2020 alle ore 20 presso il Teatro Nadur di Cicciano. Mon, 17 Feb 2020 15:22:30 +0000 Napoli Trapani Comix: presentate le date della seconda edizione alla BIT https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/29597-trapani-comix-presentate-le-date-della-seconda-edizione-alla-bit.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/29597-trapani-comix-presentate-le-date-della-seconda-edizione-alla-bit.html Presentata ufficialmente alla BIT di Milano la seconda edizione del Trapani Comix che si svolgerà l’8, 9 e 10 maggio. Trapani Comix and Games è il primo Festival Mediterraneo della Cultura Pop che si svolge nella città di Trapani. La seconda edizione, come il passato anno, prevederà un evento dedicato alla celebrazione della cultura pop come il fumetto, il cinema d'animazione, il mondo videoludico e l'editoria. Il Trapani Comix and Games si ispira ai più acclamati Festival internazionali del settore prendendone spunto e portando in città tutte le novità e gli spettacoli che è possibile ritrovare in tutta Europa, creando per qualche giorno un’ambiente internazionale straordinario e decisamente originale, fatto di musica, fumetti, cultura, libri, giochi di ruolo e video-games, youtubers e influencers. La location scelta e riconfermata per la prossima edizione è la Villa Comunale Margherita che si è rivelata strategica e identificativa per l’evento, non solo per la posizione e la conformazione, ma anche per ciò che rappresenta. Al suo interno è stato creato un circuito dove i partecipanti possono svolgere varie attività come conoscere gli ospiti nelle aree dedicate, rilassarsi o semplicemente chiacchierare nei punti ristoro che offrono vari tipi di cucina. Ma è anche possibile acquistare dai negozianti di settore i gadget e l’abbigliamento locale e d’oltreoceano, e conoscere le offerte di lancio degli sponsor che hanno aderito e aderiranno all’evento. «La presentazione dell’evento svolto alla BIT – dicono Francesco Tarantino, Gianni Federico e Erick Cannamela – ci permette di aprire un nuovo corso per la manifestazione. L’obiettivo di questa seconda edizione - affermano i rappresentati di Nerd Attack, che organizza il Trapani Comix – è quello di incrementare gli allestimenti in tutta la Villa Margherita, aumentando il livello culturale e mediatico attraverso la partecipazione di ospiti acclamati e associazioni strutturate per far impegnare e dilettare le famiglie in tre giorni di evento con oltre un centinaio di appuntamenti e spettacoli di ogni genere». L’evento, inoltre, ha l’interesse a coinvolgere, oltre gli appassionati e addetti ai lavori, anche turisti e visitatori per favorire un afflusso in città anche in un periodo notoriamente di bassa stagione. Per raggiungere questo obiettivo, tra le novità introdotte, ci sarà un pacchetto speciale che includerà, oltre al biglietto d’ingresso ed altri benefit particolari all’interno del Festival, anche alcuni servizi turistici, come alloggio ed altri servizi complementari, realizzato in collaborazione con Elite Island. Nei prossimi giorni, all’interno del sito di Trapani Comix, saranno rilasciate le informazioni dettagliate e sarà possibile prenotare. «Nel resto d’Italia questa pianificazione turistica si sta intensificando in realtà molto affermate – spiega Giacomo Incarbona di Elite Island che ha presentato il progetto alla BIT - , siamo all’inizio di un percorso con un evento che può diventare una tradizione. Crediamo fortemente anche in altre forme di turismo perché il nostro territorio si presta tantissimo a sperimentazioni diverse. Associare le bellezze del Trapanese con la peculiarità della cultura pop è un’ottima intuizione che già lo scorso anno ha portato buoni risultati. Quest’anno, con il nostro sostegno, vogliamo migliorare ancora di più i flussi turistici in un periodo storicamente difficile». I dépliant descrittivi dell’evento sono stati ospitati anche nello stand del Distretto Turistico Sicilia Occidentale.  Thu, 13 Feb 2020 14:44:27 +0000 Trapani Legalità e carità: il 14 febbraio un convegno alla Casa del Pellegrino a Pompei https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29595-legalita-e-carita-il-14-febbraio-un-convegno-alla-casa-del-pellegrino-a-pompei.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29595-legalita-e-carita-il-14-febbraio-un-convegno-alla-casa-del-pellegrino-a-pompei.html Legalità e carità, queste le linee guida del Convegno, organizzato dall’Azione Cattolica e dalla Prelatura di Pompei, che si svolgerà venerdì 14 febbraio, alle 18, alla Casa del Pellegrino della città mariana. Durante la tavola rotonda, intitolata “Legalità e Carità è la Città giusta”, ispirata allo slogan dell’iniziativa annuale dell’AC che accompagna il cammino di fede dei bambini e dei ragazzi dell’Acr e sulla scia degli insegnamenti del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario e della Nuova Pompei, si parlerà di come “La Carità spira le sante istituzioni e spiega la sua efficacia sulla società con frutti di sana educazione e di vera civiltà” (Beato Bartolo Longo). Ripercorrendo la storia di fede e di carità della città mariana, nata proprio dalla volontà di Bartolo Longo, beatificato da San Giovanni Paolo II il 26 ottobre 1980 per il suo esempio di Apostolo della Carità, propagatore del Rosario e testimone della fede, durante i lavori si rifletterà su come oggi il Santuario e la città tutta continuino a percorrere la via del bene sulle orme del Fondatore. Tra gli interventi che daranno il via al Convegno ci saranno quelli dell’Arcivescovo, Mons. Tommaso Caputo, del sindaco, Pietro Amitrano, e di don Giovanni Russo, Assistente AC e cappellano del carcere di Secondigliano. A trattare in modo specifico il tema legalità ci saranno Margherita Di Giglio, Magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Antimo Cicala e Antonio Belardo, rispettivamente comandante e insegnate del carcere napoletano. Poi, la testimonianza del detenuto Pierdonato Zito, autore del libro “Indimenticabile Padre: ricordi di un ergastolano”, in cui narra della gratitudine verso il suo papà che, nonostante non approvasse le sue scelte, lo ha amato incondizionatamente. Infine, le riflessioni di Gennaro D’Alessandro, insegnante della Scuola Primaria “I Circolo didattico di Pompei”, e le conclusioni del presidente di AC, Loredana Ciancio.        Il giorno successivo, sabato 15 febbraio, alle 17, nella Sala Marianna De Fusco, si terrà la presentazione del libro di mons. Giuseppe Lungarini, “Il Vangelo secondo Matteo. Ponte tra l’antico e il nuovo testamento”. «Il commento spirituale al Vangelo di Matteo – si legge nella prefazione a cura di don Giuseppe De Virgilio, docente della Pontificia Università della Santa Croce – è un ulteriore dono che l’autore fa alla comunità ecclesiale e ai suoi numerosi lettori». Al suo secondo lavoro, infatti, Lungarini, direttore dell’Ufficio per la Pastorale familiare e del Consultorio “San Giuseppe Moscati”, guida il lettore attraverso le pagine dell’opera matteana, considerata inizio e fondamento della fede neotestamentaria. Dopo i saluti dell’Arcivescovo, Mons. Tommaso Caputo, sarà proprio De Virgilio a presentare il volume.   Thu, 13 Feb 2020 14:04:42 +0000 Napoli Turismo: la Sicilia Occidentale vola alla Bit a Milano https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/29574-turismo-la-sicilia-occidentale-vola-alla-bit-a-milano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/trapani/29574-turismo-la-sicilia-occidentale-vola-alla-bit-a-milano.html I Comuni di Castellammare del Golfo, Erice, Favignana, Pantelleria e San Vito Lo Capo, il Gac Isole di Sicilia, Liberty Lines e Funierice volano alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo che prende il via domenica 9 febbraio a Fiera Milano city sotto un’unica insegna, “The Best of western Sicily”, il meglio della Sicilia Occidentale. Otto partner riuniti in un’area espositiva (padiglione 3, stand A09-C08, di fronte allo spazio della Regione Siciliana) progettata e coordinata dall’agenzia Feedback di Palermo fanno sinergia per promuovere insieme un territorio ricco di storia, cultura e bellezze naturali. Nell’ambito del programma della Bit saranno presentate a giornalisti, viaggiatori e operatori del settore le strategie di promozione turistica, il calendario degli eventi e le principali attrattive di questa area della Sicilia. Si comincia domenica 9 febbraio alle ore 11 con l’appuntamento dedicato al Comune di Castellammare del Golfo-Scopello: “destinazione da scoprire, emozioni da vivere”. A raccontare le bellezze della cittadina, tra gli altri, il sindaco Nicolò Rizzo, l’assessore allo spettacolo Maria Tesè e Maria Grazia Culcasi, tra gli organizzatori del Djoon Experience festival che quest’anno si svolgerà a Castellammare. Alle 12:30 è il turno del Comune di San Vito Lo Capo, perla del turismo trapanese, che racconterà le sue bellezze ma anche tutte le iniziative messe in campo per la promozione turistica: dal tradizionale appuntamento con il Cous Cous Fest al San Vito Out door festival.  All’incontro parteciperanno, oltre al sindaco di San Vito Lo Capo Giuseppe Peraino e all’assessore comunale al turismo Nino Ciulla, anche Mareme Cisse, la chef senegalese campionessa in carica del Cous Cous Fest e Federico Quaranta, conduttore televisivo e radiofonico. Al termine della presentazione si svolgerà una degustazione di cous cous alla sanvitese a cura degli chef Enzo Caradonna e Peppe Peraino. Lo showman Sasà Salvaggio farà una simpatica incursione allo stand. Al festival internazionale di San Vito Lo Capo sarà dedicata anche un’esclusiva serata ad inviti, il Cous Cous Fest Soirèe, al ristorante Filippo La Mantia, a Milano: un percorso attraverso la tradizione gastronomica della Sicilia Occidentale tra gusti, profumi e colori che esprimono la Sicilia e le sue mille anime. Dopo lo chef e attore Andy Luotto e il cuoco siciliano La Mantia, quest’anno altri due personaggi saranno proclamati Ambassador del festival nell’ambito della serata. Domenica 9 febbraio alle ore 14:30 si prosegue con l’appuntamento del Comune di Favignana e si chiude, alle ore 16, con la presentazione del libro di Federico Quaranta, "Terra. Riscoprire le nostre origini per costruire un futuro migliore" (Sperling & Kupfer). Il programma della Borsa internazionale del turismo prosegue lunedì 10 febbraio alle ore 11 con l’incontro dedicato alla società Funierice, che gestisce il servizio di trasporto pubblico e turistico in funivia con il piccolo borgo medievale; alle 12 si parla dei progetti dell’amministrazione di Erice alla presenza, tra gli altri, del sindaco Daniela Toscano Pecorella, di Salvatore Denaro, dirigente del settore turismo, cultura e centro storico del Comune di Erice e di Bruno Bertero, direttore marketing DMO della Regione Friuli Venezia Giulia mentre alle ore 13:30 spazio alle strategie turistiche di Pantelleria, “la Sicilia che non ti immagini, l’Africa a portata di sguardo” con il vice sindaco Maurizio Caldo, Danilo Giglio di Vivere Pantelleria e Vincenzo Pernice del Vivaio Federico Paulsen; si prosegue alle 14:30 con tutte le destinazioni gestite dalla compagnia di navigazione Liberty Lines, raccontate dal direttore commerciale Nunzio Formica: dalla Sicilia alla Puglia, dalla costa istriana alle isole greche. Alle ore 16 si chiude con l’appuntamento del Gac Isole di Sicilia, presieduto da Giuseppe Pagoto, che sarà incentrato, soprattutto, sulle tecniche di pesca artigianale. Chiude il programma della Bit, martedì 11 febbraio alle ore 11, l’incontro dedicato ad Unicredit, dal titolo “Unicredit4TheBestofWesternSicily”, al quale parteciperanno, tra gli altri, Vittorio La Placa, Head of retail Sicilia Unicredit , Massimo Itta, Vice President Account Management Mastercard  e Claudia Vassena, Head of Buddybank. Sat, 08 Feb 2020 13:13:27 +0000 Trapani Confesercenti: 50 milioni di euro erogati dalle banche alle nostre imprese nel 2019 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29563-confesercenti-50-milioni-di-euro-erogati-dalle-banche-alle-nostre-imprese-nel-2019.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/napoli/29563-confesercenti-50-milioni-di-euro-erogati-dalle-banche-alle-nostre-imprese-nel-2019.html Si è tenuto stamane, presso la sede di Napoli di Confesercenti Campania, l’importante convegno dal titolo «Il ruolo delle banche territoriali nello sviluppo delle PMI campane mediante il sostegno dello strumento della garanzia MCC». Un argomento di grande attualità: gli istituti di credito forniscono crediti alle imprese grazie all’imprescindibile intermediazione di Confesercenti Napoli e Campania, che forniscono garanzie alle banche sulle imprese e, nel contempo, favorisce le aziende a ottenere i fondi. Confesercenti Napoli e Campania e la CO.SVI.G. (Consorzio Sviluppo Garanzie), del resto, grazie al sostegno delle banche locali, hanno contributo a erogare oltre 50 milioni di euro ad oltre 12mila imprese campane nel 2019. Ha aperto il convegno il presidente di Confesercenti Interregionale (Campania e Molise) Vincenzo Schiavo: «Confesercenti è leader nel credito garantito agli imprenditori. In qualità di presidente nazionale Co.Svi.G. mi preme sottolineare che siamo il primo consorzio italiano per le garanzie alle imprese. I numeri parlano chiaro: oltre 45mila imprese per oltre 5 miliardi di euro di garanzie concluse negli ultimi anni sul territorio nazionale. In Campania sono oltre 50 i milioni di garanzie che eroghiamo alle imprese e che garantiscono 3mila posti di lavoro nelle 12mila aziende coinvolte. Confesercenti Campania, dunque, scende in campo per garantire, con l’ausilio delle banche del territorio e con l’ordine dei commercialisti, massima tutela e sostegno alle nostre aziende regionali. Questo perchè crediamo fortemente che il nostro territorio possa avere sviluppo e risorse economiche per far crescere sia la forza lavoro che la nostra economia». Nel convegno si è sviluppato un focus, insieme agli istituti di credito che in questo momento stanno sostenendo le PMI (piccole e medie imprese campane), sul mutato fabbisogno finanziario delle imprese campane alla luce dei dati consuntivi 2019, con un sguardo alle stime per il 2020. «Il futuro della nostra regione – aggiunge Vincenzo Schiavo - è nella forza delle piccole banche territoriali che stanno tornando ad avere un rapporto diretto con le imprese e sostengono maggiormente le PMI, fornendo massime garanzie di sostegno finanziario all’imprenditore anche in casi di difficoltà». Al convegno hanno partecipato anche Marco D’Onofrio, direttore Co.Svi.G. Italia, Domenico Ranieri, presidente ODCEC Nola e Luigi Tagliaferro, responsabile banca digitale di Banca Igea: «Confesercenti Campania – ha detto Tagliaferro - ha un ruolo fondamentale per la conoscenza dell'impresa e del tessuto locale, ci coadiuva per avere informazioni più aggiornate possibili sull’azienda ad essa affiliata, al punto che ci consente anche di intervenire in maniera preventiva e non, come succede normalmente, ex post, dopo che si è avverato il problema. Confesercenti Campania ci trasmette la qualità dell’informazione e delle imprese oltre i dati ordinari. La banca e l’impresa talvolta hanno linguaggi distanti, Confesercenti Campania in questo senso ha un fondamentale ruolo di pivot nella relazione perchè consente alla banca di comprendere meglio l’azienda e viceversa». Wed, 29 Jan 2020 16:34:59 +0000 Napoli Natale, Coldiretti: a Foggia spesa +29% rispetto alla media europea https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/29416-natale-coldiretti-a-foggia-spesa-29-rispetto-alla-media-europea.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/29416-natale-coldiretti-a-foggia-spesa-29-rispetto-alla-media-europea.html In provincia di Foggia la spesa di una famiglia per le festività natalizie sarà in media pari a 620 euro, il 13% in più rispetto al resto d'Italia e addirittura il 29% in più rispetto alla media europea. E' il risultato dell'analisi elaborata da Coldiretti e Campagna Amica, in occasione dell'inaugurazione del primo Mercato dei Contadini in Via San Lazzaro 22 a Foggia con la mostra delle eccellenze agroalimentari della Capitanata a disposizione dei consumatori nel pieno centro cittadino. La famiglia foggiana conserva tradizioni radicate sul cibo per le feste - spiega Coldiretti - dove non possono mancare le tradizionali anguille, oltre a spigole, cozze, mazzancolle, scampi, canocchie, cannelli, seppie e polpi, gallinella e triglie, per passare agli acquisti di carne locale come agnello per gli ‘spamparill’, turcinelli, il ‘cappello del prete’ per la brasciola, le puntine di maiale, in dialetto foggiano ‘indracchi’, le cotiche, la ventresca e la salsiccia a punta di coltello per il ragù, con le tavole ricche di sottoli, formaggi freschi e stagionati, salumi, verdure e ortaggi cucinati nei modi più disparati, con il pancotto in bella mostra al centro delle tavole. La carrellata di dolci è ritenuta immancabile con le cartellate, i mostacciuoli, le mandorle atterrate ricoperte di cioccolata e l'ostia di Monte Sant'Angelo ripiena di mandorle zuccherate. “Con il progetto economico ‘Campagna Amica’, è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente  attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei Mercati di Campagna Amica e nelle Botteghe regionali, che contano 9.000 giornate di apertura, 750 produttori coinvolti, 22mila giornate lavorative (tra lavoro autonomo e dipendente), 6.500 tonnellate di prodotto commercializzato. I Mercati di Campagna Amica sono divenuti punti di incontro e di prossimità dove, oltre alla vendita diretta, trova spazio la comunicazione, l’informazione, il racconto attorno al cibo, spesso salvato dall’estinzione grazie al lavoro dei custodi della biodiversità, i nostri agricoltori che quotidianamente si impegnano nella produzione e al contempo nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente”, commenta con soddisfazione il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, per l'apertura del Mercato cittadino a Foggia. Alla vigilia della festività dell’Immacolata che apre ufficialmente lo shopping delle feste, a Foggia è stato preso d’assalto il ‘Salone dei Sigilli di Campagna Amica della Capitanata’, il primo appuntamento dedicato al Natale a tavola, la tradizione più radicata nella cultura dei pugliesi, con la preparazione fai da te dei tradizionali cesti da mettere sotto l’albero, con i tutor contadini che hanno guidato i consumatori su come allestire la tavola di Natale a Km0. “La famiglia foggiana  mensilmente per il cibo 457 euro – ha detto il presidente di Coldiretti Foggia, Giuseppe De Filippo – con un prepotente ritorno alla dieta mediterranea e l’aumento della spesa per l’olio d’oliva (+11%), frutta e verdura (entrambe con +4%), pane e pasta (+1%) nonché la riscossa della carne dopo anni di costante calo dei consumi, di pesce e formaggi. Contro la crisi della quarta settimana diviene determinante il riequilibrio nei rapporti tra imprese agricole, distribuzione e consumatori con accordi e controlli per la verifica dei margini. Nei Mercati di Campagna Amicai c’è una guida naturale al consumo consapevole, grazie al quale il 56 per cento delle famiglie  ha ridotto gli sprechi facendo la spesa in modo più oculato magari direttamente dal produttore con l’acquisto di cibi più freschi che durano di più, il 34 per cento ha ridotto le dosi acquistate, il 27 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cento prestando più attenzione alla data di scadenza”. Grande attività per la pescheria del Mercato – continua Coldiretti - per far conoscere caratteristiche, qualità ed aiutare a fare scelte di acquisto consapevoli, con il pesce a miglio zero offerto direttamente dai pescatori, al centro delle ricette natalizie della tradizione. Spazio alle degustazioni dei piatti provinciali storici delle feste e alla carrellata dei dolci natalizi, con l’approfondimento di Coldiretti su ‘La spesa a tavola dei foggiani’, con le previsioni su quanto spenderanno le famiglie della provincia per Natale e su quali saranno i prodotti maggiormente acquistati.  La vendita diretta permette di avere a disposizione cibi più freschi, che durano più a lungo, visto che non devono percorrere lunghe distanze – aggiunge Coldiretti Puglia - permettendo di ridurre al massimo gli sprechi. Accanto ai tradizionali luoghi di acquisto dei cibi delle feste un crescente successo viene così rilevato per i mercati degli agricoltori di Campagna Amica che per le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura,  dove spesso – conclude la Coldiretti – si realizzano anche show cooking degli agrichef per aiutare la riscoperta delle ricette natalizie del passato.     Mon, 09 Dec 2019 15:31:39 +0000 Foggia Continua l’avanzata della Xylella https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/29226-continua-l-avanzata-della-xylella.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/29226-continua-l-avanzata-della-xylella.html Continua l’avanzata della Xylella fastidiosa con altri 73 ulivi infetti nelle province di Taranto e soprattutto Brindisi, dove si sta rischiando di assistere a quanto già accaduto ad Oria e Francavilla. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dei risultati delle analisi che si riferiscono ai campioni di olivi prelevati durante il secondo monitoraggio 2019 e pubblicati su Infoxyella, di cui 38 a Ostuni, 5 a Fasano, 2 a Latiano, 6 a Ceglie Messapica, 2 a Montemesola, 1 a Monteiasi e 19 a Carovigno. “Le nuove infezioni accertate confermano che continua la virata e l’avanzata della malattia sul fronte tarantino verso Matera, mentre la numerosità delle infezioni riscontrate a Carovigno – lamenta Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - disegnano uno scenario oscuro già visti nei casi di Oria e Francavilla, dove per non abbattere 47 ulivi malati, con espianti bloccati dai ricorsi al TAR, sono morti  3100 alberi, consentendo al vettore di continuare ad infettare migliaia di esemplari anche monumentali, così come sta aumentando il numero di ulivi infetti conclamati a Fasano. La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l'Italia potesse conoscere, che ‘cammina’ ad una velocità impressionante, considerato che in 6 anni il danno del patrimonio olivetato ha superato 1,6 miliardi di euro”. “Non esistono cure per salvare gli ulivi monumentali infetti da Xylella, unica strada per tentare di salvarli è la pratica dell’innesto. E’ necessario che la Regione Puglia recuperi i gravi ritardi e definisca quanto prima “un protocollo” tecnico di utilizzo, in modo da avere riferimenti chiari. L’innesto può rappresentare una speranza per il mondo produttivo olivicolo-oleario, ma soprattutto può rappresentare la speranza della tutela paesaggistica soprattutto della Piana degli Ulivi Monumentali”, insiste Muraglia. “Continua a mancare una strategia condivisa e univoca tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro ai territori che hanno perso l’intero patrimonio olivicolo e paesaggistico”, aggiunge ancora Muraglia. “Per la lotta alla malattia il Consiglio regionale ha assunto un orientamento chiaro il 31 maggio 2018, approvando un ordine del giorno all'unanimità che prevede la discussione sul tema Xylella attorno al tavolo istituzionale, di cui Coldiretti Puglia chiede da anni invano la convocazione urgente perché il dramma della Xyella in Puglia continua ad essere affrontato e gestito a pezzi, senza una strategia condivisa anche dai differenti enti preposti della Regione Puglia”, conclude il presidente Muraglia. La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) – precisa la Coldiretti - ha lanciato l’allarme sulla diffusione della Xylella che minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo con il contagio che avanza inarrestabile verso nord.  Sotto accusa però ci sono anche le responsabilità comunitarie a partire – sottolinea la Coldiretti – dal sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione – conclude Coldiretti - si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che provato stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale anche con l’avvio di una apposita task force. Fri, 25 Oct 2019 08:03:26 +0000 Brindisi "La Bellezza... la via che conduce a Dio" , intervista a Salvatore Faraci https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/28394-la-bellezza-la-via-che-conduce-a-dio-intervista-a-salvatore-faraci.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/28394-la-bellezza-la-via-che-conduce-a-dio-intervista-a-salvatore-faraci.html In occasione della conferenza "La Bellezza... la via che conduce a Dio", tenutasi a Caltanissetta, abbiamo rivolto alcune domande ai relatori, qui proponiamo un estratto della conversazione con l'arch. Salvatore Faraci, docente di storia dell'Arte. Marc Chagall scrisse che "i pittori per secoli hanno intinto il loro pennello in quell'alfabeto colorato che è la Bibbia", pensa che oggi gli artisti possano essere ancora ispirati dal Magistero della Chiesa Cattolica? … Paolo VI colse, con la sua grande sensibilità verso le cose dell’arte, il bisogno di liberare gli artisti dalle imposizioni riguardanti il rispetto del concetto di imitazione, della tradizione e dei canoni dell’arte; si scusò con essi (discorso del 7 maggio 1964), riaffermando l’amicizia della Chiesa con il mondo dell’arte. Benedetto XVI , san Giovanni Paolo II e oggi papa Francesco, hanno promosso eventi (per esempio il Giubileo del 2000) legati a ricorrenze, alle opere e ai maestri dell’arte, per sottolineare l’importanza del lavoro creativo degli artisti, “della spinta propulsiva generata dall’atto creativo, espressione eletta del trascendente, incarnazione della presenza divina…”, nel costante riferimento alla bellezza, “quale splendore di verità”. Gli artisti di oggi, nella molteplicità delle forme e dei linguaggi, possono e devono avere uno stretto legame con il Magistero della Chiesa, che può trasmettere questa grande ricchezza di stimoli presenti nei documenti. E’ importante anche il ruolo delle Commissioni, a partire dalla Pontificia Commissione per i Beni culturali di Roma, fino alle Commissioni Diocesane legate al territorio; queste ultime devono avere la competenza in materia, aperti alle sensibilità e ai linguaggi artistici del nostro tempo, in un dialogo continuo con gli operatori. Le chiese locali devono avvertire anche l’urgenza di formare i futuri sacerdoti all’arte sacra, al raggiungimento di adeguate competenze nella gestione degli spazi sacri, sempre affiancati da esperti del settore. Le comunità ecclesiali devono promuovere iniziative per l’acquisizione dell’”alfabeto della bellezza”, quello che ci insegna a provare un’intima emozione, una gioia profonda, tanta serenità di fronte a un’opera d’arte, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni. Sembra che l'architettura ecclesiastica contemporanea abbia perso il senso del sacro e soprattutto del bello, come ribaltare questa tendenza? Anche l’architettura sacra, a partire dal secolo che ci ha preceduti, prima del Concilio Vaticano II, ha sperimentato (mi riferisco all’Italia) nuove forme e nuovi linguaggi, utilizzando i materiali edilizi e le tecniche costruttive “moderne”. Spesso i risultati sono stati disastrosi, brutture e bruttezze hanno dominato la scena italiana, associate a goffi tentativi di imitare l’architettura classica negli schemi compositivi in pianta e nei prospetti. Architetture disarmoniche, spesso “capannoni”, contenitori dove la comunità non si identificava e manifestava un disagio nel vivere quegli spazi, che tutt’oggi non aiutano a pregare, a celebrare. Ma abbiamo avuto anche esempi di “buone architetture sacre”: cito soltanto i progetti di Giovanni Michelucci, Renzo Piano, Mario Botta, Paolo Portoghesi, Ludovico Quaroni nella chiesa di Gibellina, ma ce ne sono ancora tanti… Una grande occasione è stato il concorso internazionale “la chiesa del 2000”, indetto dalla curia di Roma per le nuove chiese del Giubileo. Meritatissimo vincitore è stato Richard Meier con la chiesa di “Dio Misericordioso”. In questo nuovo secolo non mancano le sperimentazioni per arrivare a progettare spazi sacri, anche con l’utilizzazione di materiali eco-compatibili; nuovi linguaggi, liberi da correnti predefinite, a volte producono brutte architetture, specialmente quando non promuovono soluzioni che aiutano l’assemblea attorno all’altare delle celebrazioni a sentirsi “comunità”. Vorrei prendere alcuni spunti dall’intervento che il cardinale Gianfranco Ravasi ha fatto nella facoltà di Architettura di Reggio Calabria l’8 settembre del 2017 (youtube: “Ravasi, il progetto dello spazio sacro, 08.09.2017”) per ribadire alcuni punti fermi, fondamentali nella progettazione delle chiese: 1) l’”antropologia dello spazio”, la chiesa è lo spazio dove la persona si ritrova, sta bene, non viene meno la sua identità; 2) la “teologia dello spazio”, il tempio, spazio “finito” che deve contenere Dio, “infinito”, dove i fedeli cantano e fanno la liturgia, incontrano Dio e i fratelli; 3) dialogo tra “spazio interno e spazio esterno alla chiesa”, significa dare dignità allo spazio sacro e al contesto in cui si colloca; 4) “la luce”, che non significa soltanto illuminare con finestre gli spazi interni, ma trasferire la “Trascendenza nell’immanenza” attraverso la luce naturale o artificiale che aiuta il fedele a celebrare e vivere gli spazi; 5) la bellezza, che non è estetismo, nella costruzione di spazi che aiutano a vivere intensamente l’umanità e la trascendenza del popolo di Dio; 6) l’architettura e l’arredo sacro devono trovare punti di incontro, devono conciliarsi le figura professionali dell’architetto e dell’artista nella definizione degli arredi, dei poli liturgici; infine 7) la funzione fondamentale dell’acustica, che deve favorire la comprensione della Parola proclamata e la liturgia che si celebra. Da questi punti fermi si deduce che è fondamentale la formazione dei professionisti che si cimentano nella progettazione degli spazi sacri, in stretta collaborazione con gli organismi diocesani e centrali preposti che devono promuovere la bellezza nell’architettura sacra, la “via che conduce a Dio”, in tutte le sue componenti. Fri, 11 Jan 2019 15:22:47 +0000 Caltanissetta "La Bellezza... la via che conduce a Dio", intervista a padre Salvatore Rumeo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/28393-la-bellezza-la-via-che-conduce-a-dio-intervista-a-padre-salvatore-rumeo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/28393-la-bellezza-la-via-che-conduce-a-dio-intervista-a-padre-salvatore-rumeo.html In occasione della conferenza "La Bellezza... la via che conduce a Dio", tenutasi a Caltanissetta, abbiamo rivolto alcune domande ad uno dei relatori, Padre Salvatore Rumeo, parroco della Chiesa Sacro Cuore di Caltanissetta, e Direttore dell'Ufficio Catechistico e Servizio per l'Insegnamento della Religione Cattolica per la diocesi di Caltanissetta. Padre Salvatore, durante l'edificazione della Sagrada Família, Antoni Gaudí iniziò un percorso parallelo di edificazione della chiesa e del suo edificio spirituale. Può oggi la bellezza essere "la via che conduce a Dio", anche per chi si trova lontano dalla fede?Vicini o lontani da Dio. Dentro o fuori il mistero della grazia. Dio continua ad essere segno di contraddizione per molti. La Bibbia racconta di strade che avvicinano a Dio o portano fuori da ogni grazia. O fedeli al Suo Vangelo o contro Dio. Dirsi lontani dalla fede significa prendere le distanze da Dio e da ogni forma di trascendenza. Eppure anche per chi è lontano c’è uno spiraglio di luce, una nota che può trasformarsi in una stupenda melodia, una pennellata che può diventare un affresco di giovinezza. E il cammino è lungo e faticoso. Perché ci si trova immersi nella strada che conduce alla bellezza non solo quando si è dentro i canoni tradizionali della meraviglia o della bellezza oggettiva, ma anche quando la bellezza si svela a noi nella Luce del mistero rivelato in Cristo Gesù, «il più bello tra i figli degli uomini»: anche nelle pieghe più nascoste delle nostre sofferenze, fisiche o spirituali. La stessa bellezza può senza dubbio costituire una via per avvicinare l'anima al cielo e a quella patria celeste dove ogni inquietudine troverà appagamento. La chiesa per questo non dovrà tralasciare il dialogo con i non credenti e far della bellezza la chiave per un sereno confronto. Pensa che la bellezza, oltre ad incoraggiare l'animo umano a ritrovare il cammino, possa essere portatrice di speranza ed un valido aiuto per non sprofondare nella disperazione? Studiosi, pensatori, spiriti liberi, guru dell’ultima ora, predicatori social, dipingono in modo nefasto le ore della nostra terra propugnandosi come i veri guaritori di turno di questa nostra amata terra. In verità troppa sofferenza ruota dentro e fuori il cuore dell'uomo. Viviamo tempi in cui la speranza trova poca cittadinanza. Siamo avvolti da tragedie mondiali e sofferenze comuni, quelle della porta accanto...! Un vero umanesimo non può che ridire la speranza a più voci e non possiamo tacere come cristiani la profetica forza che viene dalla resurrezione di Gesù. Molti secoli hanno trovato nella Bellezza la strada per uscire dal buio e ritrovare la via del ritorno. Siamo chiamati a ri-pensare la polis come luogo di tutti e la bellezza come comune denominatore e piattaforma per progettare un futuro per tutti e non per pochi. Un cuore egoista non può prestare servizio alla causa della bellezza. Diamo la bellezza vera in mano a tutti e porteremo Dio nel cuore di tanti.         Fri, 11 Jan 2019 15:17:48 +0000 Caltanissetta I e II posto al concorso Sala e Barman per gli allievi del Don Pino Puglisi di Centuripe https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/28256-i-e-ii-posto-al-concorso-sala-e-barman-per-gli-allievi-del-don-pino-puglisi-di-centuripe.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/28256-i-e-ii-posto-al-concorso-sala-e-barman-per-gli-allievi-del-don-pino-puglisi-di-centuripe.html Un oro e un argento per gli allievi dell’Istituto professionale per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera "Don Pino Puglisi" di Centuripe. Al “Concorso Juniores “Finger Cocktail Service”: Concorso in squadra “Sala, Cucina e Bar” , che ha visto la partecipazione degli allievi delle scuole alberghiere italiane competere  sul tema" Simposium Abruzzo", gli studenti selezionati si sono cimentati nella creazione di nuove ricette di cocktail composte da succhi, sciroppi, frutta fresca, acque gassate, spumanti e prodotti tipici delle diverse senza tralasciare il mix perfetto con le tipicità abruzzesi. Nella rassegna internazionale italian style 2018 - organizzata da "Ristoworld", le giurie, costituite dalle più alte cariche delle associazioni di categoria del settore food & beverage della Siciliati, hanno decretato vincitori del concorso, al 2° posto, Giuliana Leanza, Luca Todaro e Flavio Biondi che hanno presentato in italiano ed inglese il cestino di lenticchia rossa  PAT con filetto di maialino croccante adagiato su purè di patate guarnito da corallo e foglia di menta, rotolo di  crema di riso ripieno con vellutata di zucca ricoperto di nocciola polvere di fiore di zafferano ed il suo petalo e filetto di orata in olio cottura alle mandorle su maionese all' aceto di mele e cracker di farro accarezzata da zucca disidrata. Il tutto è stato accompagnato da un cocktail a base di liquore di genziana abruzzese, arancia bionda "novellino" e centrifugato di fichidindia dell'Etna D.O.P. Primo posto, invece per lo chef intagliatore centuripino Giuseppe Rosano, che ha presentato un’opera a tema floreale. Giuseppe pratica questa straordinaria tecnica tailandese da qualche anno e la passione e l'amore per il bello gli hanno permesso di conseguire un risultato altissimo, conquistando il 1º posto e l'oro assoluto. La vittoria degli allievi del don Pino Puglisi costituisce un altro punto a favore per l’Istituto alberghiero di Centuripe, che , attraverso la promozione della gastronomia etnea ed ennese, forma professionisti in questo  fantastico settore che non conosce crisi. Wed, 14 Nov 2018 14:21:42 +0000 Enna Matera città del Natale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/28220-matera-citta-del-natale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/28220-matera-citta-del-natale.html Dopo l’ambito riconoscimento di Capitale Europea della Cultura 2019 Matera si appresta a vivere il titolo di Città del Natale 2018, proprio alla vigilia del suo anno magico. A Matera quest’anno il Natale inizierà prima di ogni altra parte d’Italia dal giorno di Santa Cecilia, giovedì 22 Novembre, a domenica 25 Novembre, con i Mercatini di Natale sotto la neve artificiale nel centro storico da sempre considerato il salotto buono della città, il vero Santa Claus, quello più popolare d’Europa con la barba vera, protagonista di campagne pubblicitarie sulle reti televisive nazionali che aspetterà i bambini per le tradizionali letterine presso il Castello Tramontano al Centro della città ed il Fast food con i bocconi del conte ed i dolci caratteristici del Natale,  non mancheranno degustazioni di vini e caldarroste delle quali la Basilicata è tra i principali produttori in Italia. Tutto questo nell’atrio del Castello. Non mancheranno la pista di ghiaccio, le luminarie e, soprattutto, tanto Spirito Natalizio che si respirerà a Matera per tutto il periodo del Natale. Le associazioni locali di Confcommercio e Confesercenti hanno invitato tutti i commercianti ad allestire per l’occasione le vetrine dei loro negozi. Offerte da parte di tutte le strutture ricettive per i soggiorni in questi quattro giorni. E’ sicuramente questo un esempio reale di destagionalizzazione del turismo. Matera ha guadagnato la vittoria di Capitale Europea della Cultura 2019 per le sue bellezze paesaggistiche e storico-artistiche, quella di Città del Natale per lo spirito natalizio che il suo territorio riesce a dispensare. Il suo peculiare territorio procura a tutti coloro che lo visitano, emozioni indescrivibili per tutti i dodici mesi dell’anno, ma a Natale l’atmosfera è straordinariamente coinvolgente. Il nuovo brand Città del Natale, ideato dall’Associazione Culturale Events & Promotion di Roma e diretto da Antonio Rubino Organizzazioni, che parte quest’anno proprio da Matera, promuove le città che, più di altre, vivono il Natale nella sua interezza, alla riscoperta delle proprie tradizioni che possono essere sì diverse, ma proprio per questo affascinanti. Il know how di Città del Natale è perché, in questi luoghi inizia prima di ogni altra parte d’Italia e coincide con il giorno di Santa Cecilia, una delle feste più popolari della tradizione che segna l’inizio dell’Avvento in tante città del Sud Italia, l’alba dei festeggiamenti natalizi, in netto anticipo rispetto a tutti gli altri paesi in cui si respira aria di festa solo dall’Immacolata o da Santa Lucia. Il ripetersi di antiche usanze rende vivo il legame con il passato. Come dicevamo, in alcune città del Sud, il 22 Novembre vive la tradizione di preparare le pettole fritte, addobbare l’albero di Natale ed iniziare a raccogliere le statue per preparare il presepe. Matera citta del Natale 2018 quest’anno promuoverà le tradizioni della città dei sassi con il Patrocinio del Comune di Matera A Matera, dunque, saranno allestiti i Primi mercatini di Natale d’Europa, insieme a quelli di Bolzano, Vienna, Strasburgo, Stoccolma, Dresda. Trasuderanno di autentico spirito natalizio nel bellissimo Centro storico adibito esclusivamente ad isola pedonale. L’altra grande novità sarà la Neve artificiale che emozionerà tutti i visitatori che potranno acquistare gli oggetti, gli addobbi, le statue, i presepi, ma anche i primi regali da mettere rigorosamente sotto l’albero di Natale, frutto del proprio ingegno di abili e creativi hobbisti, tra i fiocchi di neve come se ci si trovassimo in una città del Nord Europa, sempre che la neve non cada anche a Matera e renda inutile quella finta. A circa 250 metri dal centralissimo centro storico sorge il meraviglioso Castello Tramontano, su una collinetta chiamata di Lapillo, all’interno di un parco dove sarà installata la pista di ghiaccio. Davanti al bellissimo castello che gli antichi materani, stanchi di essere vessati dal tiranno Conte, riuscirono a conquistare, assassinandolo nella Via denominata ‘del riscatto, bella quanto suggestiva. E’ proprio qui, davanti al Castello che giungerà il Vero SANTA CLAUS, quello con la barba vera della pubblicità televisiva nazionale su tutte le reti televisive di una grande catena di Supermercati. Per   la verità, i Santa Claus saranno due e sui social tutti potrete scegliere chi dei due siederà nella Casa davanti al Castello, da mezzogiorno a mezzanotte, aspettando tutti i bambini che gli porteranno la letterina. Sandro o Ambrogio? Chi sarà il vero Santa Claus? Sulla pagina Facebook di Santa Claus potrete deciderlo voi. Il Castello di Tramontano sarà illuminato con delle video proiezioni e luci fantastiche. Infine profumi e sapori della tradizione natalizia davanti al castello, ad iniziare dalle pettole, il vin brûlé, le caldarroste, i bocconi prelibati del Conte, i vini, la cioccolata e tante altre ghiottonerie. L’atmosfera sarà fantastica, con degli artisti di strada che saranno i benvenuti a Matera città del Natale 2018.   Tue, 30 Oct 2018 15:41:32 +0000 Matera Confartigianato: come prevenire la corruzione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/28195-confartigianato-come-prevenire-la-corruzione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/28195-confartigianato-come-prevenire-la-corruzione.html Giovedì 18 ottobre 2018, presso la sede provinciale di Confartigianato Imprese Foggia, si è tenuto il primo di una serie di appuntamenti dedicati alle evoluzioni normative con cui sono chiamate a confrontarsi le aziende del territorio. “I sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione” è infatti il titolo del seminario gratuito dedicato all’approfondimento della certificazione UNI ISO 37001 come asset per la prevenzione della corruzione in tutte le realtà aziendali. Organizzato da Confartigianato in collaborazione con Bureau Veritas Italia, leader a livello mondiale nella verifica, valutazione ed analisi dei rischi in ambito qualità, ambiente, salute e sicurezza e responsabilità sociale, l’appuntamento si è aperto con il saluto del presidente della Federazione PMI di Confartigianato, Vincenzo Simeone, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, “una delle prime organizzate sul tema”, argomento quanto mai attuale per la vita delle imprese perché “il fenomeno corruzione è articolato, complesso e produce conseguenze terribili per l’economia. Spesso si parla di “rivoluzione” culturale: è vero, la produzione di norme e la repressione da sole non bastano a contenere il problema. Per noi di Confartigianato – ha spiegato il presidente – esiste un punto fermo da cui partire: la corruzione produce solo arretratezza, rappresenta un freno alla crescita, un peso per l’economia ed un ostacolo allo sviluppo delle imprese. Strumenti come quello che presentiamo oggi, la certificazione ISO 37001, permettono alle nostre organizzazioni di tenere sotto controllo il rischio e sviluppare una sana cultura della trasparenza e della legalità”. E’ toccato all’avvocato Sandra Melillo, esperta in Diritto penale di impresa, disegnare l’attuale contesto normativo italiano in materia di anticorruzione, contesto particolare poiché nato “nel 2001 sotto la spinta e la pressione delle normative europee” che hanno di fatto “ribaltato il dogma che voleva le società non perseguibili per reati penali, introducendo elementi di novità rispetto al passato, come la responsabilità ibrida, ed una serie di sanzioni particolarmente afflittive, culminanti con la confisca”. Il quadro si è ulteriormente definito nel 2012 “con una riforma epocale che ha messo a fuoco il ruolo del mediatore, ha codificato l’evoluzione del concetto di tangente ed ha fissato per la prima volta la nozione di prevenzione, attraverso l’istituzione dei piani triennali anticorruzione. Un adeguamento normativo” – ha concluso l’avvocato Melillo - “che nel giro di poco tempo, dal 2012 al 2018, ha permesso al paese Italia di salire dal 74esimo al 50esimo posto nella graduatoria della Trasparency International”. Quali sono i vantaggi offerti da una certificazione ISO 37001? A questa domanda hanno provato a rispondere Claudia Strasserra e Maurizio Genna, rispettivamente Certification division-sustainability sector manager e Ict sector manager di Bureau Veritas Italia, società internazionale di certificazione presente in 18 regioni italiane. “La scelta di certificarsi produce una serie di vantaggi economici ma non solo. Costituisce sia un supporto per enti e società che devono adempiere  agli obblighi legislativi previsti in materia sia, più in generale, un’opportunità per tutte le imprese che intendono acquisire nel tempo una capacità di controllo maggiore dei rischi e dei costi collegati al fenomeno corruzione. Inoltre - hanno spiegato i responsabili di Bureau Veritas -, nei rapporti con la P.A., l’azienda, certificandosi, dimostra serietà, affidabilità e sensibilità sul problema, con ricadute positive sul calcolo dei punteggi di bandi e gare d’appalto. La certificazione, infatti, consente di ottenere non solo un alto rating per trasparenza e legalità ma rappresenta l’attestazione della buona reputazione dell’impresa”.   Fri, 19 Oct 2018 13:28:57 +0000 Foggia Mirabilia Network da oggi conta fra i soci 17 Camere di commercio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27935-mirabilia-network-da-oggi-conta-fra-i-soci-17-camere-di-commercio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27935-mirabilia-network-da-oggi-conta-fra-i-soci-17-camere-di-commercio.html Da progetto di rete a associazione che coinvolge sempre più Camere di Commercio italiane e estere, Mirabilia Network punta sempre lo sguardo all’Europa ed è parte integrante di un protocollo d’intesa fra Unioncamere nazionale e MIBACT. L’associazione Mirabilia Network, costituita a dicembre 2017 da Unioncamere nazionale e dalle 13 Camere di Commercio che promuovono i luoghi riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, ha tenuto, questa mattina alla Camera di commercio di Matera la prima assemblea dei soci. Organo sovrano dell'associazione, l’assemblea dei soci ha deliberato l’ingresso, come soci ordinari, delle Camere di commercio di Benevento, Crotone, Messina e della Sicilia orientale –Siracusa, Catania e Ragusa. Si amplia, così, a 17 Camere di commercio la partecipazione all’associazione Mirabilia Network. Da oggi ne fanno parte Unioncamere nazionale e le Camere di commercio di Bari, Benevento, Caserta, Crotone, Genova, Matera, Messina, Molise, Pavia, Perugia, Potenza, Riviera di Liguria, Sassari, Sicilia orientale, Udine, Venezia Giulia e Verona. Tenuta a Matera in omaggio alla città in cui nel 2010 è nato il progetto di rete fra Camere di commercio Mirabilia, alla prima assemblea dei soci hanno partecipato il Segretario Generale dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio Giuseppe Tripoli e i presidenti e i segretari generali delle 17 Camere di commercio. “La caratteristica di Mirabilia è di sviluppare con equilibrio tanti settori – ha sottolineato Segretario Generale dell’Unioncamere Giuseppe Tripoli - la promozione turistica genera un ecosistema fra saperi tecnologici e consente la crescita delle piccole e medie imprese del settore culturale e creativo, oltre che del turismo e dell’enoagroalimentare. Il settore turistico genera una filiera da 250 miliari di euro all’anno. In Italia abbiamo 53 siti Unesco distribuiti in 18 regioni, ed è nei luoghi Unesco che è concentrato il 40 percento delle imprese culturali e creative del Paese. Un settore che attrae talenti e che riverbera i suoi effetti su tutte le altre imprese. Il valore di progetti come Mirabilia è in questa capacità generatrice di sviluppo economico oltre che culturale. Ed è per questo che, a fine maggio, Unioncamere ha inserito il progetto di valorizzazione in chiave turistica dei territori “Mirabilia Network” nel protocollo siglato con il MIBACT”. Da progetto di rete nazionale, Mirabilia si è aperto all’Europa: sono attive relazioni con Camere di commercio spagnole, greche, croache, bulgare e slovene oltre che con 10 Camere di commercio francesi per un vero sviluppo di un network europeo. “Un lavoro coordinato dal responsabile della sede Unioncamere a Flavio Burlizzi e concretizzato dal segretario generale della Camera di commercio di Matera Luigi Boldrin – ha ricordato il presidente della Camera di commercio di Matera e primo presidente dell’associazione Mirabilia, Angelo Tortorelli – c’è grande attenzione a Mirabilia da parte dell’Unione europea”. Attenzione dimostrata anche con la disponibilità del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani che, presente a Matera per la Festa di Avvenire, questa sera incontrerà i presidenti e i segretari  generali delle Camere di commercio dell’associazione Mirabilia Network. Chiave europea che si riverbera anche sulla settima edizione della Borsa internazionale del turismo culturale. L’evento annuale di Mirabilia si terrà a ottobre a Pavia e in Francia. “Rispetto alle date annunciate abbiamo anticipato la VII Borsa internazionale del turismo culturale a venerdì 26 e sabato 27 ottobre l’evento a Pavia – ha detto il Segretario generale delle Camere di Commercio di Matera e Pavia Luigi Boldrin – perché dal 29 al 30 ottobre la VII Borsa internazionale del turismo culturale proseguirà in Francia come Mirabilia en France”. All’assemblea dei soci è intervenuto, portando il saluto dell’amministrazione comunale di Matera, il sindaco Raffaello De Ruggieri. Wed, 27 Jun 2018 13:48:29 +0000 Matera Presentato il concerto Paolo Fresu & Orchestra di fiati R. D’Ambrosio di Montescaglioso https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27930-presentato-il-concerto-paolo-fresu-orchestra-di-fiati-r-d-ambrosio-di-montescaglioso.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27930-presentato-il-concerto-paolo-fresu-orchestra-di-fiati-r-d-ambrosio-di-montescaglioso.html Tradizione e innovazione per il concerto clou del Matera Spring Music Festival. Venerdì 29 giugno, con inizio alle ore 21, nell’abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso si terrà il concerto che vedrà protagonisti l’Orchestra di fiati “Rocco D’Ambrosio” di Montescaglioso e un solista d’eccezione: il jazzista Paolo Fresu. Tradizione con l’Orchestra di fiati Rocco D’Ambrosio, erede della tradizione bandistica della città di Monteescaglioso, e innovazione con l’apporto da solista di Paolo Fresu. Innovazione anche nell’esecuzione dei brani, che spazieranno dal repertorio classico della banda a arragiamenti per banda di composizioni del jazzista. Il concerto, organizzato e promosso dal Laboratorio Arte, Musica e Spettacolo (Lams) Matera e dall’associazione culturale Rocco D’Ambrosio, è stato presentato questa mattina a Matera. “L’abbazia di Montescaglioso sarà cornice di un concerto unico – ha affermato, nel corso dell’incontro con i giornalisti, Giovanni Pompeo, direttore artistico del Lams  - il pubblico potrà ascoltare i brani che sono propri della tradizione bandistica, come le più belle arie d’opera di Verdi, Puccini e Rossini, con le parti da soliste che saranno eseguite alla tromba da Paolo Fresu. Nella seconda parte del concerto, proporremo alcune composizioni dello stesso Fresu arrangiate per la formazione bandistica. Il programma di sala del concerto – ha proseguito Giovanni Pompeo, che venerdì 29 giugno dirigerà l’orchestra di fiati – sarà costruito nei due giorni precedenti, quando proveremo con Paolo Fresu. Il concerto rientra in un progetto di alta formazione”. Progetto illustrato dal sindaco di Montescaglioso Vincenzo Zito: “L’abbazia benedettina di San Michele Arcangelo è un luogo ricco di storia, un monumento restaurato che necessitava di contenuti. L’amministrazione comunale, attraverso accordi come quello sottoscritto con il Lams per il settore musicale, ha ideato il progetto Civitars promosso da Ales (ex Arcus). Un progetto, finanziato dal Ministero per i Beni culturali e il Turismo, che consentirà alla nostra abbazia di divenire un Centro di eccellenza delle arti del Mediterraneo, su quattro assi portanti: la musica, l’arte culinaria, l’archeologia e il restauro”.  “Il concerto doveva essere a ingresso gratuito – ha poi precisato il sindaco Zito - a causa dell’elevato numero di richieste e considerato che lo spazio per il pubblico non è molto ampio, siamo stati costretti a prevedere un biglietto di ingresso del costo di 5 euro”. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il presidente della Fondazione Matera – Basilicata 2019, Salvatore Adduce, e il vice sindaco di Matera Nicola Trombetta. “Un connubio "inedito" per salvaguardare, valorizzare e proiettare nel futuro la tradizione musicale delle bande da giro – ha detto il presidente della Fondazione Matera – Basilicata 2019 Adduce, ricordando che le bande da giro saranno protagoniste della cerimonia d’apertura del 2019 – un concerto che rientra in quella “dimensione europea” delle iniziative culturali che l’Europa ci chiede”. “Paolo Fresu che suona con l’Orchestra di fiati di Montescaglioso è un concerto che sarà in grado di raccogliere il gradimento di più generazioni e dei più diversi estimatori dei generi musicali – ha affermato il vice sindaco di Matera, Trombetta – Matera non può essere la sola protagonista di questa felice stagione, deve abbracciare i territori limitrofi. Progetti di alta qualità, come quello realizzato a Montescaglioso dall’amministrazione comunale e dal Lams, troveranno a Matera sempre la massima attenzione e collaborazione istituzionale”. Apprezzamento e soddisfaIone è stata espressa dalla dirigente dell’Ufficio sistemi culturali e turistici della Regione Patrizia Minardi, che in un messaggio agli organizzatori del concerto ha scritto: “la programmazione culturale tra Regione Basilicata e MiBACT ha saputo costruire, in maniera costante e integrata, con attenzione e passione appuntamenti di qualità e momenti di formazione del pubblico. Con il 2018 iniziamo un nuovo cammino con il Fus, mettendo in primo piano, ancora una volta la costruzione della filiera culturale, l’occupazione del personale artistico e la valorizzazione dei luoghi potenzialmente vocati all’ascolto della musica“.   Informazioni e biglietti 29 giugno – ore 21 – Montescaglioso – Abbazia di San Michele Arcangelo PAOLO FRESU & ORCHESTRA DI FIATI “R. D’AMBROSIO” DI MONTESCAGLIOSO Il Jazz incontra la più pura tradizione bandistica con un “solista” d’eccezione Biglietti euro 5,00 (in vendita dalle ore 20,00 nel luogo del concerto) Mon, 25 Jun 2018 08:17:03 +0000 Matera Cala il sipario su "Tutti in Calabria" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/27908-cala-il-sipario-su-tutti-in-calabria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/27908-cala-il-sipario-su-tutti-in-calabria.html Cala il sipario sul quarto torneo di beach volley tra le tifoserie di Superlega "Tutti in Calabria"! L’evento tenutosi presso il villaggio “Baia di Zambrone”, a Zambrone (VV) ha constatato diverse prime volte! La prima volta in cui la squadra vincitrice in carica (Molfetta) non ha potuto difendere il proprio scettro, la prima volta storica di Piacenza che è non è arrivata ultima e soprattutto la prima volta di Vibo che dopo tre terzi posti consecutivi nelle tre edizioni precedenti sbaraglia la concorrenza senza mai perdere una partita e alza con merito l’ambito trofeo!! Ma andiamo con ordine! Dopo l’arrivo tra giovedì e venerdì delle varie squadre del torneo Vibo Civitanova Piacenza Modena e Verona, nonché anche delle altre tifoserie non partecipanti ma comunque presenti Ravenna Latina e Molfetta, il torneo ha avuto il suo apice di pathos, agonismo e spettacolarità nelle tre sfide incrociate da quelle che da tutti erano considerate le tre squadre favorite Vibo Civitanova e Modena!! Civitanova sembra perdere colpi perdendo entrambe le sfide e qualificandosi solo grazie alle vittorie con Piacenza e Verona; Vibo, dal canto suo, vince tutte le gare del girone soprattutto il big match contro Modena in un incontro tiratissimo finito al terzo set! Sabato si completano le ultime gare del girone con la vittoria storica anch’essa in tre set di Piacenza su Verona in un autentico scontro diretto che decide l’ultima semifinalista!! Le semifinali incrociate Vibo- Piacenza e Modena- Civitanova di sabato stravolgono letteralmente i programmi!! Vibo fatica parecchio contro la straordinaria difesa dei lupi biancorossi avendo la meglio solo in quattro set tirati e incerti fino alla fine; ma la sorpresa vera e propria arriva dall’altro match con Civitanova, in enorme difficoltà nei match di venerdì, che cambia volto e mostra le sue armi migliori infliggendo un pesante 3-0 a Modena, arrivata seconda nel gironcino iniziale!! La Lube nel cuore è ancora in finale per il quarto anno consecutivo contro i padroni di casa del volley club G Callipo. La finale, nel pomeriggio è un miscuglio di emozioni altalenanti da una parte e dall’altra con Civitanova che scatta subito molto forte dai blocchi di partenza vincendo il primo set, ma che poi subisce nel secondo set la reazione di Vibo con un pesante 25-9! Si arriverà al quinto, dopo un terzo set appannaggio sempre di Vibo e un quarto deciso su pochissimi punti (24-26) in favore di Civitanova! Nell’ultimo parziale però la formazione di casa mostra più grinta, più orgoglio e più voglia di vincere conquistando finalmente questo trofeo che mancava nella bacheca giallorossa!! Nella finalina (3-4 posto) facile la vittoria di Modena su Piacenza che quindi finisce sul podio! Il sabato sera è la serata di gala con la cena tra tutti i tifosi arrivati in Calabria, con la presenza tra gli altri del Team manager della Tonno Callipo Peppe Defina, degli sponsor, ed altre autorità del comune di Zambrone, con in testa il vice sindaco! Poi la premiazione con l’apoteosi dei campioni di Vibo, la consegna di cestini e targhe e la nomina dei due miglior giocatori del torneo Sara Freddoni di Civitanova e Daniele Carini di Modena!! Il loro premio, grazie all’apporto della Fipav, nella figura in particolare del suo presidente Carmelo Sestito, assente x motivi federali, sono state due magliette dei due atleti della nazionale, De Gennaro e Giannelli! Tutto conclusosi sotto una cornice straordinaria di fuochi di artificio e taglio della torta che hanno sancito la fine di questa manifestazione! Da oggi tutto ciò sarà storia in attesa che questi 364 giorni passino in fretta per dare il via alla quinta edizione! Wed, 20 Jun 2018 07:57:00 +0000 Vibo Valentia Protocollo d'intesa fra le Camere di commercio di Matera e Pavia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27896-protocollo-d-intesa-fra-le-camere-di-commercio-di-matera-e-pavia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27896-protocollo-d-intesa-fra-le-camere-di-commercio-di-matera-e-pavia.html Le Camere di Commercio di Matera e Pavia propongono un modello all’interno del sistema camerale con un protocollo d’intesa. Il documento consentirà di presentarsi unite sullo scenario internazionale che si aprirà, nel 2019, con Matera Capitale europea della cultura. Firmato questa mattina nella città dei Sassi dal presidente della Camera di commercio di Pavia Franco Bosi e dal presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, il testo del protocollo prevede iniziative di collaborazione e s’inserisce appieno nell’ambito delle nuove competenze attribuite alle Camere di commercio dalla recente riforma in materia di valorizzazione del patrimonio culturale nonché di sviluppo e promozione del turismo. La firma, avvenuta nella sede della Camera di commercio di Matera al termine della riunione fra le due giunte camerali, rappresenta il primo passo su un percorso di promozione di iniziative della città di Pavia e della sua provincia nell’ambito di Matera Capitale europea della cultura 2019, con particolare riferimento ai settori agro-alimentare, artigiano e turistico. In discussione durante l’incontro diversi temi fra cui l’opportunità di condividere iniziative promozionali e il progetto Mirabilia Network. “Da questo presupposto partiamo per costruire relazioni più solide e durature a cominciare dalla Borsa internazionale del Turismo culturale di Mirabilia che si terrà, dal 28 al 30 ottobre a Pavia. – affermano i presidenti Angelo Tortorelli della Camera di commercio di Matera e Franco Bosi della Camera di commercio di Pavia – Sotto il profilo dell'offerta turistica ed enogastronomica Matera e Pavia sono complementari e forme congiunte di promozione fra i territori potranno solo accrescere i flussi turistici”. Alla riunione ha partecipato anche il sindaco di Pavia Massimo Depaoli, che ha sottolineato la grande collaborazione con l’ente camerale sulla promozione turistica e che ha salutato la firma del protocollo d’intesa come scambio di buone pratiche fra territori lontani ma paragonabili sotto gli aspetti di vivibilità e vivacità culturale. A suggellare questo scambio culturale si è svolta la sera precedente la firma una degustazione enogastronomica con prodotti tipici e di qualità dei rispettivi territori. Ai fornelli un team di cuochi pavesi e materani che hanno valorizzato con ricette della tradizione di altissimo valore salumi, formaggi, riso e pasta, ortaggi, vini, prodotti da forno e frutta. Tue, 19 Jun 2018 13:48:34 +0000 Matera Alla Camera di commercio il CONAI ha presentato il progetto: “Matera capitale europea della cultura 2019" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27831-alla-camera-di-commercio-il-conai-ha-presentato-il-progetto-matera-capitale-europea-della-cultura-2019.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27831-alla-camera-di-commercio-il-conai-ha-presentato-il-progetto-matera-capitale-europea-della-cultura-2019.html Un progetto di alta formazione per creare nuove competenze nel settore della gestione integrata dei rifiuti con particolare attenzione al riciclo degli imballaggi, per creare “lavori verdi”, green jobs. Un progetto in piena linea con l’azione “Be Green, Be Matera 2019” messa in campo dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 e volta a rendere gli eventi del percorso verso il 2019 più sostenibili. E’ quello presentato nei giorni scorsi alla Camera di commercio di Matera dal CONAI il Consorzio Nazionale Imballaggi. Consorzio privato senza fini di lucro e che offre una risposta delle imprese private ad un problema di interesse collettivo: quello ambientale, il Conai ha incontrato a Matera i referenti della Fondazione Matera Basilicata 2019, della Regione, dell’Agenzia di Promozione Territoriale, dell’Università degli Studi della Basilicata e del Comune di Matera. Walter Facciotto, direttore generale del CONAI, ha illustrato il progetto di alta formazione che prevede: un master e un mini master destinati a laureati e due seminari per addetti ai lavori, privati e pubblici. L’incontro alla Camera di commercio di Matera non è stata una semplice presentazione delle azioni che il CONAI metterà in campo nelle Regioni del Sud Italia a partire dalla Basilicata, ma un momento interlocutorio con i rappresentati di enti e istituzioni per condividere con loro ulteriori attività che rafforzino l’impegno nella creazione di green jobs. “L’etica del “riciclo, riduco, riuso”, evitando inefficienze e sprechi, è già uno dei capisaldi di Matera 2019. Con l’impegno del CONAI vogliamo rafforzare il tema della sostenibilità ambientale promuovendo corsi di alta formazione per avere professionisti sempre più qualificati nel settore della gestione integrata dei rifiuti – afferma Angelo Tortorelli, presidente dell’ente camerale materano – Con La Fondazione Matera 2019 e l’Università degli Studi della Basilicata, la Camera di commercio di Matera sta valutando alcune proposte nate nel corso del recente incontro. Come ente camerale, ad esempio, potremmo formare giovani laureati sui temi della certificazione ambientale e dei marchi ambientali applicate alle strutture ricettive per un turismo sostenibile”.         Wed, 30 May 2018 16:17:50 +0000 Matera La Camera di commercio di Matera premia la classe V A dell’ISS Giovanni Battista Pentasuglia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27818-la-camera-di-commercio-di-matera-premia-la-classe-v-a-dell-iss-giovanni-battista-pentasuglia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27818-la-camera-di-commercio-di-matera-premia-la-classe-v-a-dell-iss-giovanni-battista-pentasuglia.html Un lavoro corale, non solo per il progetto di alternanza scuola-lavoro ma anche nella realizzazione del video che ha ottenuto il primo premio, a livello territoriale per la provincia di Matera, al Concorso Storie di Alternanza. A vincere questa prima fase del concorso è stata la classe V A del corso d’informatica dell’Istituto tecnico settore tecnologico Liceo scientifico opzione Scienze applicate “Giovanni Battista Pentasuglia” di Matera. Classe che parteciperà, come da bando, alla fase nazionale del Premio Storie di Alternanza. Gli alunni della V A sono stati premiati, questa mattina all’IIS Pentasuglia, dal presidente della Camera di commercio di Matera Angelo Tortorelli e dalla presidente della commissione giudicante la docente Elvira Bianco. Nel consegnare ai ragazzi gli attestati, il presidente Tortorelli ha sottolineato l’importanza dell’alleanza fra scuola e imprese: “Il premio Storie di Alternanza, promosso da Unioncamere e dalle Camere di commercio italiane, vuole valorizzare e dare visibilità ai racconti di progetti d’alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici italiani di secondo grado – ha detto Angelo Tortorelli, presidente della Camera di commercio di Matera – racconti che, come nel caso del video realizzato dalla V A dell’IIS Pentasuglia, mettono in risalto la positiva interazione che nasce fra scuola e imprese grazie ai percorsi di alternanza scuola – lavoro”. Gli alunni del Pentasuglia di Matera, coordinati dal docente Franco Lascaro e con l’ausilio di tutto il corpo docente, hanno realizzato un video racconto di quasi sei minuti. Dalla sceneggiatura, alla ripresa e montaggio delle immagini, i ragazzi sono stati protagonisti del video. In pochi minuti hanno condensato il lavoro svolto in un’azienda di medie dimensioni di Gravina in Puglia: «Progettazione e realizzazione di un Database per la gestione del personale della società FEMA». La Camera di commercio di Matera ha assegnato anche un secondo premio, nei giorni scorsi i docenti e gli studenti dell’Istituto d’istruzione superiore "Isabella Morra" di Matera hanno ricevuto gli attestati di merito. Tue, 29 May 2018 15:39:27 +0000 Matera Serata di festa con Povia alle officine Cantelmo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/27717-serata-di-festa-con-povia-alle-officine-cantelmo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/27717-serata-di-festa-con-povia-alle-officine-cantelmo.html Pienone alle Officine Cantelmo di Lecce ieri sera per il concerto di Povia. È stata una serata di festa tra parole, pensieri, concetti, musica e beneficienza: tutto il ricavato delle offerte, perché l’ingresso era gratis, è stato devoluto all’associazione Onlus Cuore Amico. Il cantautore lombardo di origini Pugliesi, che già precedentemente si doveva esibire a Lecce al teatro Paisiello ma poi vide cancellare la sua presenza improvvisamente dopo le proteste e le pressioni della comunità Lgbt, ha ringraziato l’organizzatore dell’evento, Paolo Pagliaro, per aver voluto ristabilire la democrazia sancendo la vittoria del libero pensiero sulla censura. Durante lo spettacolo, unico nel suo genere, Povia ha espresso più volte il concetto di Libertà come linea guida di una società che rischia di omologarsi sul pensiero di pochi perdendo di vista i veri valori. Senza nessuna paura di essere politicamente scorretto ha trattato con sagacia, ironia, e intelligenza, ma in modo serio, spiegando e documentando temi molto importanti: finanza e poteri forti, politica, immigrazione,  razzismo, economia, amore, denunciando gli attacchi ai bambini da parte delle lobby farmaceutiche e parlando contro la teoria gender, contro i radical chic, contro la barbara pratica dell’utero in affitto, e contro tutte quelle situazioni che vogliono omologare il pensiero altrui, ha poi affrontato la delicata questione meridionale in chiave revisionista. Il cantautore non è mai stato banale.Durante il concerto, molto partecipato dal pubblico, Povia non ha esitato a mostrare il cartello No Tap sposando una causa molto cara ai salentini.La serata si è chiusa con l’abbraccio ai tantissimi bambini presenti in sala. Un grande successo per Povia e per la democrazia.     Mon, 23 Apr 2018 12:17:21 +0000 Lecce Aprocal: La Calabria pioniera della biodiversità https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/27667-aprocal-la-calabria-pioniera-della-biodiversita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/27667-aprocal-la-calabria-pioniera-della-biodiversita.html Doppio risultato strategico per APROCAL al convegno regionale tenutosi qualche giorno fa. Da un lato, gli apicoltori produttori calabresi hanno visto riconosciuto a livello istituzionale il peso del loro ruolo, fondamentale per l’attivazione della misura straordinaria 10.1.9 "Apicoltura per la Preservazione della biodiversità" del PSR Calabria 2014-2020. Dall’altro, è stato fatto un passo importante nella discussione per l’adozione di una certificazione che attesti e protegga l’origine del miele calabrese. I dati recenti della Banca Dati Apicoltura regionale dicono che in Calabria ci sono circa 750 aziende apistiche che gestiscono, in oltre 2.000 apiari, circa 80.000 alveari con una produzione lorda vendibile, relativa al solo miele, stimabile in più di 20 milioni di Euro. Si tratta quindi di un settore dal grande potenziale, da sostenere attraverso interventi mirati di valorizzazione e salvaguardia. Alessandro Zanfino, dell’Autorità di Gestione PSR 2014/2020 Regione Calabria, ha spiegato come la misura 10.1.9 sia orientata a supportare progetti per la biodiversità, un settore definito “strategico per il futuro”. Per il dirigente regionale il contributo economico riconosciuto agli allevatori apistici rappresenta un vero e proprio “premio per la realizzazione della biodiversità”. Anche Mauro di Zio, vice presidente nazionale di Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, ha parlato di biodiversità e apicoltura in termini strategici: “dove c’è apicoltura c’è biodiversità” ha detto, aggiungendo che “è essenziale consolidare la spesa storica in termini di finanziamenti all’agricoltura e strutturare il mondo dell’apicoltura in Calabria, dove la biodiversità è presente in maniera preponderante e la qualità dell’ambiente è altissima”. A indicare la direzione in questo senso è stato Giuseppe Cefalo, presidente nazionale di UNAAPI - Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani, il quale ha detto chiaramente che “la crescita non può prescindere da una dimensione associativa, perché un apicoltore solo è un apicoltore morto”. Un riferimento diretto alla necessità di superare gli antichi individualismi per convergere in gruppi organizzati di produttori come APROCAL. A questo punto, come ha dichiarato Raffaele Denami, del Dipartimento Agricoltura Regione Calabria, il Dipartimento si farà promotore di una serie di incontri per definire gli step successivi e l’APROCAL dovrà dotarsi di una struttura tecnica per supportare gli apicoltori nella compilazione della domanda informatizzata. Sul versante della certificazione d’origine si è iniziato a fare chiarezza sul fatto che prima di pensare al tipo di certificazione (igp o dop) vanno individuate le caratterizzazioni dei mieli, per poi concentrarsi sulla filiera (chi produce, che cosa, a chi vende) e infine individuare di conseguenza lo strumento di certificazione più adeguato. Maria Lucia Piana, uno dei massimi esperti italiani di miele, ha evidenziato la possibilità di individuare nuove direttrici per caratterizzare il miele calabrese nell’ottica di una certificazione d’origine, superando le tre tradizionali differenziazioni: organolettica, botanica, geografica. In tal senso un suggerimento è arrivato dal professore Vincenzo Palmeri dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il quale ha parlato di una possibile dop “Miele di Calabria”. Il presidente di APROCAL, Gaetano Mercatante, ha sintetizzato il risultato del convegno: “É stato il primo momento di discussione per trattare il tema della certificazione d’origine, ora dobbiamo analizzare le varie zone di produzione per capire le potenzialità produttive in termini di specie mellifere e di salubrità. Passo dopo passo APROCAL è stata pioniera anche nel campo della salvaguardia dell’habitat naturale, avendo avuto il merito di individuare nella biodiversità il tema centrale per il futuro”. Thu, 12 Apr 2018 12:59:21 +0000 Vibo Valentia Pomodoro, Coldiretti Puglia: etichettatura per futuro 2.0 del comparto https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/27591-pomodoro-coldiretti-puglia-etichettatura-per-futuro-2-0-del-comparto.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/27591-pomodoro-coldiretti-puglia-etichettatura-per-futuro-2-0-del-comparto.html La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 47 del 26 febbraio 2018 del decreto interministeriale per l’origine obbligatoria sui prodotti come conserve e salse, oltre al concentrato e ai sughi, che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro, firmato dall’ex Ministro per le Politiche Agricole Martina, di concerto con quello dello Sviluppo Economico Calenda sarà uno strumento di tutela e promozione della produzione pugliese, in particolare della provincia di Foggia e la base di partenza per il futuro del comparto, secondo quanto emerso nel corso del convegno organizzato oggi a Foggia. “Il 40 percento del pomodoro italiano viene proprio dalla Capitanata - precisa Lorenzo Bazzana, Responsabile Settore Ortofrutta - Area Economica della Coldiretti Nazionale – e la provincia di Foggia è leader nel comparto con 3.500 produttori di pomodoro che coltivano mediamente una superficie di 26 mila ettari, per una produzione di 22 milioni di quintali ed una Produzione Lorda Vendibile di quasi 175.000.000 euro. Dati ragguardevoli se confrontati al resto d’Italia con i suoi 55 milioni di quintali di produzione e i 95mila ettari di superficie investita. A completare il quadro è da precisare che, pur essendo investiti a pomodoro 32mila ettari di superficie in Puglia, la maggior parte degli stabilimenti della trasformazione – in totale 223 – sono fuori regione, in particolare, 134 in Campania e 32 in Emilia Romagna.  E’ evidente, dunque, il danno arrecato alle imprese agricole pugliesi e alle produzioni tipiche e di qualità regionali dalle 82.000 tonnellate di concentrato di pomodoro provenienti dalla Cina per produrre salse ‘italiane’”. Per la Coldiretti l’etichetta deve riportare obbligatoriamente la provenienza della materia prima impiegata per la frutta e verdura trasformata come i derivati del pomodoro, come chiede peraltro l’84 per cento degli italiani secondo la consultazione pubblica on line sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari condotta dal ministero delle Politiche Agricole, che ha coinvolto 26.547 partecipanti sul sito del Mipaaf. Il consiglio della Coldiretti è, comunque, di preferire i prodotti, concentrato o sughi pronti, che volontariamente indicano sulla confezione l’origine nazionale 100% del pomodoro utilizzato. “Si tratta di una attesa misura di trasparenza per produttori e consumatori dopo che dall’estero – rileva il Presidente di Coldiretti Foggia, Giuseppe De Filippo - sono arrivati nel 2017 ben 170 milioni di chili di derivati di pomodoro che rappresentano circa il 25% della produzione nazionale in equivalente di pomodoro fresco. Un fiume di prodotto che per oltre 1/3 arriva dagli Stati Uniti e per oltre 1/5 dalla Cina e che dalle navi sbarca in fusti da 200 chili di peso di concentrato da rilavorare e confezionare come italiano poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro. Nel 1985 il pomodoro da industria veniva pagato 180 lire. L’attuale prezzo è identico a quell’anno dell’anno scorso e del 1985. Ovviamente gli industriali continuano a chiedere di ridurre la produzione nazionale perché ritenuta eccessiva, mentre continuano inarrestabili gli sbarchi di pomodoro concentrato dall’estero, un affronto alle nostre produzioni di qualità made in Italy”. “I derivati del pomodoro – aggiunge il Direttore di Coldiretti Foggia, Marino Pilati - sono il condimento più apprezzato dagli italiani che ne consumano circa 30 chili a testa all’anno a casa, al ristorante o in pizzeria secondo le stime della Coldiretti. Ad essere preferiti, sono stati nell’ordine le passate, le polpe o il pomodoro a pezzi, i pelati e i concentrati. Finalmente sarà possibile fare scelte di acquisto consapevoli e decidere se acquistare prodotti che arrivano da migliaia di chilometri di distanza spesso senza garantire gli standard di sicurezza europei oppure pomodori Made in Italy per sostenere l’economia e il lavoro sul territorio e l’indicazione dell’origine consentirà di valorizzare la qualità delle produzioni tricolori”. La Cina - sottolinea la Coldiretti - ha conquistato il primato nel numero di notifiche per prodotti alimentari irregolari perché contaminati dalla presenza di micotossine, additivi e coloranti al di fuori dalle norme di legge, da parte dell’Unione Europea, secondo una elaborazione della Coldiretti sulla base della Relazione sul sistema di allerta per gli alimenti relativa al 2015. Su un totale di 2967 allarmi per irregolarità segnalate in Europa, ben 386 (15 per cento) - precisa la Coldiretti - hanno riguardato il gigante asiatico. Il decreto – spiega la Coldiretti – prevede che le confezioni di tutti i derivati del pomodoro, sughi e salse prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture: a) Paese di coltivazione del pomodoro: nome del Paese nel quale il pomodoro viene coltivato; b) Paese di trasformazione del pomodoro: nome del paese in cui il pomodoro è stato trasformato. Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE. Se tutte le operazioni avvengono nel nostro Paese si può utilizzare la dicitura "Origine del pomodoro: Italia". Per consentire lo smaltimento delle scorte – continua la Coldiretti - i prodotti che non soddisfano i requisiti previsti dal decreto, perché immessi sul mercati sul mercato o etichettati prima dell’entrata in vigore del provvedimento, possono essere commercializzati entro il termine di conservazione previsto in etichetta.   Wed, 21 Mar 2018 17:51:29 +0000 Foggia Via Crucis in costume d'epoca per le vie del centro storico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27586-via-crucis-in-costume-d-epoca-per-le-vie-del-centro-storico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27586-via-crucis-in-costume-d-epoca-per-le-vie-del-centro-storico.html Si terrà domenica 25 marzo (Domenica Delle Palme) la XXXI edizione della Via Crucis in costume d'epoca, che attraverserà le strade del centro storico cittadino. Come da tradizione, anche quest’anno, alle ore 18, da piazza Flavio Gioia, partirà la rievocazione della Via Crucis, che attraverserà piazza Portanova, via Dei Mercanti, via Dei Canali, via Tasso, per concludersi in Largo Abate Conforti. Organizzata dalla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie e San Bartolomeo di Salerno la Via Crucis in costume d’epoca, come detto è giunta alla sua XXXI edizione e vede tra i partecipanti decine e decine di residenti del centro storico, che per un giorno indossano i costumi dell’epoca per dare vita alla passione e alla crocifissione di Gesù Cristo.La Direzione artistica è affidata a Giovanni Giordano che insieme con il Sacerdote della Comunità Don Alessandro Gallotti è sempre attento allo spirito religioso della rappresentazione. Tra i tanti che prenderanno parte alla manifestazione, ricordiamo che Gesù sarà interpretato da Fabio Lamberti, Maria da Grazia Torraca, Pilato da Armando Giordano, il Centurione Ebraico da Rosario Giordano. Appuntamento quindi domenica, 25marzo, alle ore 18 in piazza Flavio Gioia, per la XXXI edizione della Via Crucis in costume d’epoca. Wed, 21 Mar 2018 17:30:57 +0000 Salerno Recupero di 37 opere d'arte effettuato dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27543-recupero-di-37-opere-d-arte-effettuato-dal-comando-carabinieri-tutela-patrimonio-culturale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27543-recupero-di-37-opere-d-arte-effettuato-dal-comando-carabinieri-tutela-patrimonio-culturale.html I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) in esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno, che concordava con le risultanze investigative prodotte, hanno sequestrato 37 opere d’arte di epoca compresa tra il XVI e XX sec., tra cui spiccano per importanza 5 pale d’altare sottratte da due chiese della provincia de L’Aquila, chiuse al culto perché dichiarate inagibili a seguito del sisma del 2009 ed un dipinto attribuito al Maestro Guido Reni.   Il gruppo criminale, effettuava furti di pregevoli opere d’arte che poi andavano ad arricchire l’arredo di alcune ville di lusso della costiera amalfitana, accrescendo il loro fascino per i turisti stranieri, che ne beneficiavano nei loro soggiorni di vacanza. L’operazione, avviata a settembre 2017, s’inquadra nel novero delle attività preventive e repressive attuate dal Comando TPC e, in particolare, in quelle info-operative svolte sul mercato clandestino di beni d’arte, che hanno permesso di acquisire elementi su imprenditori che avevano, nella loro disponibilità, numerosi beni di natura antiquariale di probabile provenienza furtiva. Gli ulteriori approfondimenti investigativi, coordinati della Procura della Repubblica di Salerno, hanno consentito di identificare sia personaggi dediti alla ricettazione di opere d’arte antica, sia collezionisti, pronti ad acquistare beni culturali senza verificarne, pur di ampliare la loro raccolta, la lecita provenienza. Le successive perquisizioni e la comparazione delle immagini dei beni rinvenuti con quelli censiti nella Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC, hanno confermato la corrispondenza di 37 opere, permettendo di risalire a 16 furti perpetrati, negli ultimi 20 anni, in varie province italiane e di denunciare a piede libero 3 persone. Questo importante recupero consentirà, a breve, di rendere nuovamente fruibile al pubblico opere d’arte di inestimabile valore storico, artistico e devozionale, tra cui si evidenziano, per importanza, le cinque pale d’altare risalenti al XVII-XVIII sec., sottratte in data antecedente al dicembre 2012, dalle Chiese di San Nicola a Capestrano (AQ) e San Giacomo Apostolo a Scoppito (AQ), due tavole del XVI sec., parte del polittico della Chiesa di “San Rocco” di Formia (LT) dell’artista Gerolamo Stabile e il dipinto, raffigurante “Cristo che prega nell’orto” attribuito al pittore bolognese Guido Reni, sottratto nell’agosto del 2012 a una famiglia nobiliare napoletana.   Wed, 14 Mar 2018 18:09:29 +0000 Salerno Grande successo per il Convegno 'Una scelta oltre la vita' https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/27478-grande-successo-per-il-convegno-una-scelta-oltre-la-vita.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/27478-grande-successo-per-il-convegno-una-scelta-oltre-la-vita.html Si può definire una prova superata a pieni voti quella degli studenti delle classi quarte ad indirizzo Sanitario dell’IISS “E. Majorana” di Brindisi organizzatori del convegno sulla tematica della donazione degli organi dal titolo "Una scelta oltre la vita" tenutosi questa mattina sabato 24 febbraio 2018 a partire dalle ore 9:30 presso l’Aula Magna dell'Istituto di via Montebello nel quartiere Santa Chiara del Capoluogo Adriatico. Gli alunni delle classi 4^A e 4^B ad indirizzo Tecnologico-Sanitario hanno relazionato con entusiasmo e competenza sulla importanza etica e medico-scientifica alla base della scelta di diventare donatori di Organi, Tessuti e Cellule in vita e la rilevanza dei trapianti come terapia salva-vita davanti ad una platea composta da genitori, insegnanti, alunni delle terze classi e rappresentanti di altre associazioni di volontariato e alla presenza del Dirigente Scolastico dell’IISS “E. Majorana” Salvatore Giuliano e alla Presidente Provinciale Aido Brindisi Carmen Di Coste. A moderare gli interventi una allieva che dividerà il ruolo con il giornalista Nico Lorusso, Addetto Stampa Aido Brindisi. L’iniziativa, intesa come evento conclusivo del progetto di alternanza Scuola-Lavoro, dall’omonimo titolo, è il frutto di un protocollo d'intesa siglato tra i vertici del Gruppo Comunale Aido - Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule “Marco Bungaro” di Brindisi e la scuola superiore di secondo grado brindisina e si è svolto nei mesi di gennaio-febbraio 2018. Il convegno, trasmesso anche in Diretta Streaming sulla pagina Facebook di Aido Brindisi con un seguito di oltre 100 spettatori, ha quindi visto come assoluti protagonisti gli scolari, 60 ragazzi dell’Istituto Majorana che, coordinati dai Tutor Aido si sono divisi in ben 14 gruppi di lavoro ognuno dei quali è stato impegnato nella propria attività in un contesto di continuità e sinergia con tutti gli altri. Tra loro hanno poi scelto i compagni che, seduti al tavolo in qualità di relatori, con interventi specifici hanno idealmente preso per mano il pubblico presente relazionando su quanto appreso durante il percorso formativo che hanno frequentato attivamente L’incontro si è concluso con la consegna degli attestati ad opera del Dirigente Scolastico Salvatore Giuliano e la consegne delle magliette Aido. Il Gruppo Comunale “Marco Bungaro” ha così dato vita all’atto conclusivo del Progetto "Una scelta oltre la vita", idea rientrante nel Decreto Scolastico “Buona Scuola”, che prevede i percorsi di alternanza scuola-lavoro anche presso o su proposta di organizzazioni del Terzo Settore e negli enti no profit e di volontariato. Nel particolare Aido Brindisi ha così offerto ai giovani studenti un cammino formativo, della durata di circa 40 ore, durante il quale hanno operato Medici specializzati, Psicologi, Professionisti della comunicazione e Volontari Tutor appositamente selezionati e alternatisi tra lezioni frontali Medico Sanitarie e Psico-Socio-Pedagogiche finalizzate, ma non esclusivamente, alla promozione della cultura della donazione di organi, tessuti e cellule.      Mon, 26 Feb 2018 15:56:58 +0000 Brindisi Convegno sul sovraindebitamento alla Camera di Commercio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27244-convegno-sul-sovraindebitamento-alla-camera-di-commercio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27244-convegno-sul-sovraindebitamento-alla-camera-di-commercio.html Le contingenze della vita possono portare a contrarre debiti, è capitato anche a Maurizio Costanzo. A raccontarlo è stato lo stesso Costanzo in collegamento video da Roma con la sala convegni della Camera di Commercio di Matera dove, ieri mattina, si è svolto un incontro dibattito sul sovraindebitamento. “Quando ero un ragazzo, ho fatto anch’io dei debiti – ha detto Costanzo - avevo 17 anni, mio padre era venuto a mancare a mia madre e mia zia si erano ammalate. Iniziavo allora a lavorare come giornalista e, per gli impegni lavorativi, non potevo accudirle. Ho contratto dei debiti per garantire ai miei familiari la necessaria assistenza. Per fortuna il lavoro è proseguito nel migliore dei modi e ho potuto estinguere i debiti”. In un periodo storico ancora sotto lo scacco della crisi economica, i cui effetti si faranno sentire ancora a lungo come dichiarano gli economisti, riuscire a estinguere i debiti può risultare più complesso. Esistono degli strumenti di legge, come quello della Composizione delle crisi da sovraindebitamento: una seconda chance che può portare fino all’esdebitazione: il beneficio della liberazione dei debiti non onorati.  A gestire l’iter per il sovraindebitamento è l’Organismo Sovraindebitamento Unioncamere Basilicata, unico soggetto in Basilicata a essere iscritto (n.59 dal luglio 2016) al Registro tenuto dal Ministero della Giustizia. Ed è per divulgare sempre più questa possibilità, riservata a imprenditori e consumatori, che la Camera di Commercio di Matera ha organizzato il convegno Se potessi avere mille euro al mese. Perché le famiglie s’indebitano, rimedi per non essere travolti. All’incontro, con testimonial il giornalista Maurizio Costanzo, hanno partecipato due classi del Liceo scientifico Dante Alighieri e dell’Istituto tecnico commerciale Adriano Olivetti di Matera. Nutrito il parterre dei relatori, all’incontro hanno portato i saluti istituzionali il Prefetto Antonella Bellomo e il sindaco Raffaello De Ruggieri. seguirà I lavori, moderati dal giornalista Edmondo Soave, sono stati introdotti  dal presidente del Tribunale di Matera Giorgio Pica. A relazione sugli aspetti tecnici sono stati l’avvocato Paolo Porcari, la vice segretario generale Unioncamere Tiziana Pompei e la psicologa Caterina Rotondaro. Don Basilio Gavazzeni, della Fondazione lucana antiusura Mons. Vincenzo Cavalla, ha offerto una sua riflessione. “Da ottobre 2016 l’Organismo Sovraindebitamento Unioncamere Basilicata ha offerto consulenza gratuita a quanti si sono rivolti per ottenere informazioni – ha spiegato il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli - delle tante richieste d’aiuto giunte, sono 32 le domande depositate e, per 17 di queste, è già stato avviato l’iter. Le altre 15 sono in fase d’istruttoria. Delle 17 pratiche istruite, 13 casi riguardano la provincia di Matera e 3 quella di Potenza. Riteniamo che ci siano ancora molte famiglie che potrebbero rivolgersi al nostro sportello, in via Lucana a Matera, o a quello aperto presso la Camera di commercio di Potenza. Un senso del pudore a rappresentare le situazioni di difficoltà, spesso, porta a non chiedere aiuto. Con il convegno di questa mattina abbiamo voluto trasmettere il messaggio che esiste una possibilità per liberarsi dei debiti e l’invito e a rivolgersi ai nostri uffici per valutare se si può accedere allo strumento del sovraindebitamento”. Tutte le informazioni per conoscere chi può e quali requisiti deve avere per accedere a questo strumento di legge, quali documenti e in che tempistica presentarli, sono rintracciabili sul sito di Unioncamere Basilicata al link http://www.bas.camcom.it/P42A202C13S10/Crisi-da-sovraindebitamento--la-modulistica.htm L’ufficio Mediazione della Camera di Commercio di Matera – in via Lucana, 82 - tel. 0835.338411 – è a disposizione per offrire informazioni e supporto. Tue, 12 Dec 2017 14:06:28 +0000 Matera Il premio Charlot nella casa di Charlot https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27105-il-premio-charlot-nella-casa-di-charlot.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27105-il-premio-charlot-nella-casa-di-charlot.html La trentesima edizione del Premio Charlot, inizia con un importante riconoscimento, sicuramente il più importante ricevuto in questi tre decenni, in cui la manifestazione ideata e curata da Claudio Tortora, si è dedicata alla ricerca di giovani talenti della comicità e a premiare le eccellenze italiane del mondo del teatro, del cinema, della televisione ecc… Infatti sabato 4 novembre il patron Claudio Tortora è volato fino a Ginevra dove ad attenderlo c’era Eugene Chaplin, figlio del grande Charlie. Con lui, Tortora, si è recato prima sulla tomba del “Vagabondo” per un momento di preghiera e poi nell’ex residenza di Charlie Chaplin ora divenuta Museo, (inaugurato la scorsa primavera in occasione del quarantennale della sua dipartita) per donare la statuetta di ceramica del Premio Charlot, quella che ogni estate viene consegnata come Premio ai vincitori delle categorie cinema, teatro, libri, televisione, ecc…. “E’ stato un momento di grande soddisfazione. – ha commentato Claudio Tortora – L’accoglienza ricevuta dalla famiglia Chaplin è stata straordinaria. Un riconoscimento, questo che abbiamo avuto, che premia più di tutto un cammino di trent’anni. Una grande organizzazione quella del Museo. Un vero esempio di come si tutela e si promuove un’immagine internazionale, come quella di Chaplin. Esorbitante il numero di visitatori da tutto il mondo. In questo l’Italia ha tantissimo da imparare perché di storie da raccontare, di personaggi, ma ancor più di beni architettonici, musei, monumenti e quant’altro, noi ne abbiamo tantissimi. Se chi è addetto alla promozione di tutto questo, decidesse di andare a vedere come si fa, Vevey vicino a Ginevra, non è poi tanto distante. Trent’anni di Premio Charlot sono ora nel museo di Charlie Chaplin, ma ancor più in quella che era la sua casa ora diventata museo, il castello di Manoir de Ban sur Corsier come si fa a non emozionarsi?”   Wed, 08 Nov 2017 17:20:18 +0000 Salerno Beni culturali e Intelligence nell'ultima giornata della BMTA https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27049-beni-culturali-e-intelligence-nell-ultima-giornata-della-bmta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27049-beni-culturali-e-intelligence-nell-ultima-giornata-della-bmta.html L’attività di investigazione delle forze dell’ordine, prima tra tutte quella dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, sono oggi allargate all’azione dei professionisti e alla sensibilità dei cittadini. Il web aiuta e fornisce gli strumenti moderni, ma nelle Università di tutt’Italia sorgono Master di specializzazione in questo campo. È il concetto di Cultura e Bene Culturale che è cresciuto e proprio questo elemento di modernità è stato colto dal Convegno che ha un po’ rappresentato l’evento di chiusura della XX Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. Protagonista è stato Fabrizio Parrulli, Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, leader nel mondo con la loro attività nata nel 1969 per la prevenzione e la repressione. Focus sulle novità: effervescenza nel settore della vendita on line; ritrovamento della testa di Tiberio di Sessa Aurunca, recuperata qualche mese fa in un museo di Cleveland in Ohio; creazione di iTPC, app per conoscere le principali opere da ricercare in tutto il mondo (solo le principali sono 22mila); la task force che dal 2016 è pronta a mettere a disposizione la propria conoscenza nelle aree di crisi (già intervenuta nell’agosto del 2016 nelle aree colpite dal terremoto); l’addestramento del personale e delle forze di polizia in Iraq. Il Comandante Parrulli ha rivelato che oltre 21mila opere sono state messi in sicurezza da agosto, oltre a quelle di Ischia, dopo il terremoto di questa estate. Accanto alle forze di polizia nascono quindi nuove professionalità. Ne hanno parlato Mario Caligiuri, Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria, che ha ricordato come le guerre del XXI secolo saranno economiche e culturali, mentre dal web e dalle sue informazioni dipenderà la capacità di contrastarle e come sarà necessario tenere sotto controllo l’immigrazione e la nuova Via della Seta, che non è solo una strategia economica e commerciale, ma una strategia di sicurezza nazionale; e Tsao Cevoli, Direttore del Master in Archeologia Giudiziaria e Crimini contro il Patrimonio Culturale del Centro Studi Criminologici di Viterbo, che ha ricordato i dati: si stima che dall’Italia, dagli anni Settanta ad oggi, siano stati portati via 1.500 reperti, che 3 reati contro il patrimonio vengono scoperti ogni giorno in Italia, che 15 milioni di contesti archeologici sono stati distrutti dagli anni Settanta a oggi. Sono intervenuti Stefano De Caro Direttore Generale dell’ICCROM, Rossella Muroni Presidente Nazionale di Legambiente, Paolo Matthiae Archeologo e Direttore della Missione archeologica in Siria della “Sapienza” Università di Roma. Hanno salutato il Direttore della Borsa Ugo Picarelli; il Segretario Generale MiBACT Carla Di Francesco, il Consigliere di Amministrazione del Parco Archeologico di Paestum Alfonso Andria, il Sindaco di Capaccio Paestum Francesco Palumbo che ha ricordato l’ideale collegamento tra la Rosa del Deserto, il Museo di Palmira, e la tipica Rosa di Paestum. Ha moderato la giornalista Cinzia Dal Maso.  Un eccezionale crocevia di autorità, ricercatori e testimonial di livello internazionale, una straordinaria occasione di diplomazia culturale in cui il dialogo tra Paesi trova sempre più, di anno in anno, una sede privilegiata, un luogo unico di approfondimento e divulgazione per addetti ai lavori, operatori turistici e culturali, viaggiatori e appassionati: si conferma un evento originale nel suo genere la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico conclusasi oggi a Paestum.  Il Ventennale del format di successo, testimoniato dalle prestigiose collaborazioni di organismi internazionali quali UNESCO e UNWTO (le Nazioni Unite della Cultura e del Turismo), ha attirato in quattro giorni - dal 26 al 29 ottobre - oltre 12.000 visitatori tra il Parco Archeologico, il Museo Archeologico Nazionale e la Basilica Paleocristiana, suggestive location della XX edizione.   La BMTA, ideata e organizzata dalla Leader srl con la direzione di Ugo Picarelli, è promossa e sostenuta da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum.  Dodici eventi unici al mondo tutti in una Borsa. ArcheoExperience, laboratori e rievocazioni nella più grande rassegna di Archeologia Sperimentale in Italia, con 120 archeotecnici e rievocatori provenienti da diverse regioni italiane che hanno fatto rivivere, lungo la Via Magna Grecia e presso il Foro Romano nel Parco Archeologico, le antiche tecniche di produzione e lavorazione degli oggetti adoperati dai nostri lontani antenati e le scene di vita quotidiana con accampamenti, addestramenti, dimostrazioni di combattimenti, rituali e cucine da campo.   Oltre 70 tra conferenze e incontri, con ben 400 relatori, hanno offerto una ricchissima e ampia panoramica su più fronti, dagli ArcheoIncontri (presentazioni di progetti culturali e di sviluppo territoriale), ad ArcheoLavoro (l’orientamento post diploma e post laurea con presentazione dell’offerta formativa a cura delle Università presenti nel Salone), ArcheoStartUp (presentazione delle nuove imprese culturali e progetti innovativi nelle attività archeologiche) e gli Incontri con i Protagonisti.  ArcheoVirtual, l’innovativa Mostra internazionale e il Workshop dedicati alle tecnologie multimediali, interattive e virtuali in collaborazione con CNR ITABC Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali.  Centoventi gli espositori di cui 25 Paesi esteri nell’unico Salone Espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico, di circa 300 mq, con le new entry di Etiopia, Mongolia, San Marino e Sud Africa e la partecipazione importante delle regioni italiane del Centro-Sud oltre a Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto.   Dedicato all’opportunità di business nel turismo culturale il Workshop con i buyers esteri selezionati dall’ENIT e provenienti da 8 Paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Spagna, Svizzera). All’International Archaeological Discovery Award intitolato a Khaled al-Asaad hanno portato la loro testimonianza i tre figli dell’archeologo di Palmira - Waleed, Fayrouz e Omar - con cui la Borsa si è impegnata a svolgere, il prossimo anno, un momento di confronto sul futuro di Palmira.Integrare sul sito ufficiale www.bmta.it la lingua araba si è confermata una scelta molto positiva: fino al 29 ottobre si sono registrati quasi 40.000 mila accessi, con un incremento di oltre il 30% rispetto alla precedente edizione e 100.000 mila pagine visitate. Tra le più visionate, oltre al programma, si annoverano quelle relative agli espositori presenti e quella riservata al Premio dedicato alla memoria di Khaled Al-Asaad.Dodici le dirette streaming disponibili sia su Facebook che sul sito per un totale di 20 ore di trasmissione live: più di 8.550 visualizzazioni totali su Facebook. Maggiore interesse è stato dimostrato nei riguardi della conferenza su “La tutela del patrimonio culturale, la difesa dell'arte e il ruolo dell'intelligence” (2797 visualizzazioni) e l’“International Archaeological Discovery Award Khaled al-Asaad” (1517 visualizzazioni).   Durante i giorni dell’evento sono stati superati i 18.000 like sulla pagina Facebook della Borsa sulla quale, solo in questo mese, hanno interagito quasi 20.000 persone. L’hashtag #BMTA2017 è stato nuovamente trend topic su Twitter per tutti e quattro i giorni della manifestazione confermandosi stabilmente nei primi quaranta risultati delle tendenze italiane nel corso dell’intera giornata e toccando l’apice venerdì 27 quando si è collocato in sedicesima posizione. La Borsa è stata protagonista anche di molteplici Instagram Stories e di fotografie sul medesimo social che hanno ritrattato la bellezza delle location e immortalato i momenti più significativi di questa edizione.Il Ventennale della BMTA ha visto premiato anche il suo fondatore e ideatore Ugo Picarelli per la sua opera di raccordo svolta “con professionalità, passione e competenza”. È stato il Segretario Generale della World Tourism Organization Taleb Rifai a consegnare al Direttore Picarelli il riconoscimento speciale da parte dell’UNWTO, con la seguente motivazione: “In riconoscimento del contributo significativo di Ugo Picarelli allo sviluppo sostenibile del turismo archeologico e culturale, per la sua visione straordinaria e il suo impegno a favore del turismo e della partnership culturale nell’area Mediterranea e oltre”.   Il Direttore della Borsa Ugo Picarelli in chiusura della XX edizione ha dichiarato: “Il sostegno e il patrocinio morale delle Nazioni Unite del turismo e della cultura, con Unesco e Organizzazione Mondiale del Turismo testimoniano l’impegno della Borsa in questi lunghi venti anni. La promozione delle destinazioni turistiche archeologiche e il confronto sul dialogo interculturale fanno sì che la Borsa sia sempre più riconosciuta best practice internazionale di relazioni e opportunità. Tutto questo è estremamente importante nel contesto attuale che la società contemporanea vive in quanto oggi più che mai la diplomazia culturale è non solo la politica estera dei Paesi che con responsabilità cercano di assolvere a questo compito, ma soprattutto per trovare le soluzioni perché nel nostro pianeta ci sia soprattutto pace e serenità affinché il turismo possa essere sempre quello strumento di conoscenza e di sviluppo locale e di occupazione dei territori. È estremamente importante che la Borsa è sempre più riconosciuta tramite di relazioni a favore della cooperazione culturale. Con l’augurio che l’Italia, che ha un patrimonio ineguagliabile soprattutto per la diversità della sua offerta, possa intercettare sempre più una domanda internazionale legata al turismo culturale, diamo appuntamento alla 21esima edizione dal 25 al 28 ottobre 2018”.   Un programma cui hanno dato il loro straordinario contributo tanti Enti ma anche tante Associazioni, con la partecipazione prestigiosa di: Ignazio Abrignani Presidente Osservatorio Parlamentare per il Turismo e Vice Presidente Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, Mai bint Mohammed Al-Khalifa Presidente dell’Autorità per la Cultura e le Antichità del Bahrein, Fayrouz, Waleed e Omar Asaad, Moncef Ben Moussa Direttore del Museo del Bardo di Tunisi, Mounir Bouchenaki Consigliere Speciale del Direttore Generale Unesco, Antimo Cesaro Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo, Tith Chanta Vice Ministro del Turismo del Regno di Cambogia, Silvia Costa Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, Stefano De Caro Direttore Generale dell’ICCROM, Eva Degl’Innocenti Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Carla Di Francesco Segretario Generale MiBACT, Dana Firas Presidente del Petra National Trust, Meaza Gebremedhin Vice Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica Democratica Federale d’Etiopia, Paolo Giulierini Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Antonio Lampis Direttore Generale Musei del MiBACT, Carmelo Malacrino Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Paolo Matthiae Archeologo e Direttore della Missione archeologica in Siria “Sapienza” Università di Roma, Massimo Osanna Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Fabrizio Parrulli Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Antonia Pasqua Recchia Consigliere del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’attuazione della riforma del Ministero, la ricerca e la programmazione, Taleb Rifai Segretario Generale Unwto, Fryad Rwandzi Ministro della Cultura, del Turismo e delle Antichità della Repubblica d’Iraq, Mohamad Saleh Ultimo Direttore per il Turismo di Palmira, Francesco Scoppola Direttore Generale Educazione e Ricerca del MiBACT, Francesco Sirano Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Gianni Torrenti Coordinatore Commissione Beni e Attività culturali e Assessore alla cultura, sport e solidarietà Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Tusa Archeologo e Soprintendente del Mare Regione Siciliana, Vladan Vukosavljevic Ministro della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia, Gabriel Zuchtriegel Direttore del Parco Archeologico di Paestum.   Tue, 31 Oct 2017 11:02:19 +0000 Salerno Rimpatriata cancellarese in terra emiliana https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/27042-rimpatriata-cancellarese-in-terra-emiliana.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/27042-rimpatriata-cancellarese-in-terra-emiliana.html Nella penultima domenica di ottobre, si è rinnovato il conviviale appuntamento con i numerosi  cancellaresi sparsi in Emilia Romagna. Un appuntamento attesissimo che quest’anno ha visto la partecipazione istituzionale del sindaco di Cancellara - Fancesco Genzano - seguìto da alcuni amministratori. La rimpatriata si è tenuta in un ristorante di Casalecchio di Reno in un clima festoso e amichevole dove i convenuti hanno percepito una sensazione di fratellanza, poiché accomunati dal medesimo senso di appartenenza alla propria terra di origine e dalla quale sono stati "strappati" per motivi di lavoro o di studio. Una fuga iniziata fin dai tempi della “valigia di cartone” che ancora oggi si ripete e non solo per ragioni di studio. Tra ricordi nostalgici, nuove conoscenze, baci, abbracci e tante emozioni, si è felicemente conclusa la grande rimpatriata tra cancellaresi in terra emiliana. Una terra generosa che li ha adottati, offerto lavoro e benessere, ma che non potrà  mai sostituirsi emotivamente al paese natio, del quale i cancellaresi rimarranno eternamente “innamorati”. Il primo cittadino ha ringraziato e salutato tutti a nome dell’intera comunità cancellarese, ritenendosi pienamente soddisfatto per aver condiviso una piacevole giornata con tanti compaesani e orgoglioso di appartenere a una terra accogliente e ricca di tradizioni. E come da tradizione, non poteva mancare il brindisi collettivo con l’allegra compagnia per auspicare futuri incontri sempre più numerosi e sorprendenti.   Mon, 30 Oct 2017 10:47:50 +0000 Potenza A Nardò da dicembre La Fabbrica8, la casa delle arti https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/27040-a-nardo-da-dicembre-la-fabbrica8-la-casa-delle-arti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/27040-a-nardo-da-dicembre-la-fabbrica8-la-casa-delle-arti.html Cos’è La Fabbrica8 Un luogo unico in cui trovare un temporary restaurant, teatro cabaret, live music, concept bar, street food e corsi di cucina: esiste, si trova a Nardò, si chiama La Fabbrica8 e aprirà ufficialmente le sue porte dal prossimo 8 dicembre. L’impronta è netta ed è tutta metropolitana, dettagli urban e reminiscenze industriali che lasciano spazio all’arte e alla filosofia della condivisione. Una casa delle arti, centro nevralgico per tutto il Salento, attorno al quale ruoteranno attori, musicisti, chef e artisti di levatura nazionale. Il primo teatro cabaret del Salento La novità assoluta per la provincia leccese è senza dubbio il teatro cabaret, il cui palcoscenico sarà calcato già nei fine settimana di dicembre 2017 e gennaio 2018 da alcuni dei nomi più noti del panorama comico italiano, come Ficarra e Picone, Mago Forest, Nuzzo e Di Biase, Giovanni Cacioppo, Paolo Caiazzo, Pino e gli Anticorpi. L’idea è dare vita ad un teatro tematico alla maniera milanese e newyorkese. Il venerdì sarà live Un’area sarà dedicata alla live music: una resident band composta da sette musicisti si esibirà ogni venerdì riproponendo i classici della musica italiana in chiave moderna, alternando arrangiamenti jazz e swing, per allietare quanti vorranno ascoltare comodamente seduti a degustare un panino gourmet o un calice di buon vino. Ma non mancheranno gli ospiti, musicisti che troveranno alla Fabbrica8 la loro casa dell’arte. L’enogastronomia d’eccellenza: fra street food e temporary restaurant Alle eccellenze enogastronomiche è dedicato l’altro polo attrattivo de La Fabbrica8, declinato in tre forme. Lo street food ogni sabato, quando nella “piazza” della struttura, si alterneranno specialità regionali tipiche italiane, dal pane e panelle della Sicilia alle tigelle toscane, passando per la farinata ligure. Un Temporary Restaurant che vedrà ogni settimana un menu pensato da uno chef ospite, così da permettere agli avventori di sperimentare i dettagli di alcune delle cucine più rinomate d’Italia. Tra le prime ad essere ospitate nella “cucina” della Fabbrica8, i piatti siciliani con Marco Zavatteri dal ristorante Brancato di Siracusa, le declinazioni del panettone con Cosimo Russo dal ristorante Aqua di Porto Cesareo, la cucina campana con Luigi Lionetti dal ristorante Monzù di Capri, la Puglia in chiave moderna con Domingo Schingaro dal ristorante Due Camini di Fasano, del noto resort Borgo Egnazia. A lezione dagli chef Infine, un ricco programma di corsi di cucina, della durata di tre giorni, per la formazione per aspiranti chef o semplici appassionati. Tra le prime proposte i piatti della cena della vigilia di Natale, le farine e il loro impiego, la cucina campana rivisitata, la cucina biologica a chilometro zero. I due padroni di casa I due padroni di casa della Fabbrica8 sono Manuel Cirignaco, giovanissimo e creativo imprenditore salentino del settore ristorazione, e Attilio De Razza, produttore cinematografico, fra gli altri, di tutti i film di Ficarra e Picone e vincitore del David di Donatello 2017 come miglior produttore dell’anno per il pluripremiato film “Indivisibili”. Una fabbrica che rinasce e cambia pelle: la storia Nata nei primi del Novecento come manifattura dei tabacchi, la struttura conserva il fascino del passato, di quando centinaia di donne svolgevano un lavoro duro, con uno spirito collaborativo, allegro e responsabile. Nei primi anni '60 subì le influenze del capitalismo intensivo delle grandi multinazionali, che la portarono alla cessazione definitiva di ogni attività. Negli anni '80 venne ritrovata in totale stato di abbandono, con gli interni devastati da vandali e le pareti imbrattate. Un coraggioso imprenditore locale, Luciano Barbetta, vide del potenziale, la acquistò per farne un laboratorio tessile e, con molta cura e dedizione, recuperò gli interni conservando la struttura originaria. Nel 2010 l'immobile venne lasciato per un ambiente più grande, e rimase chiuso fino al 2015, quando un nuovo imprenditore ne rimase affascinato. Pensò bene di ridare vita a quel luogo, reinventando gli spazi per varie espressioni d'arte. Un polo attrattivo per i giovani, volto a riempire i vuoti delle serate invernali di paese e ridare smalto, stimolo e prestigio con una nuova realtà. L’8 e il concetto filosofico di spazio Il progetto della Fabbrica8 ruota attorno alla concezione filosofica di "spazio", luogo di intersezione tra il mondo delle idee e quello degli enti finiti. Ognuno di noi nella propria esistenza ha la possibilità di creare i propri spazi, di vivere quelli comuni e di utilizzare quelli che gli altri ci mettono a disposizione. Per Sorokin la concezione di spazio non è altro che l'insieme di individui, gruppi e manufatti ma anche di sistemi di significato che egli individua in 8 punti: linguaggio, scienza, filosofia, religione, arte, etica, diritto e tecnica. L'idea de La Fabbrica si basa proprio sull'evidenziare uno spazio sociale per stimolare incontri, scambi culturali, partecipazione e passione per l'arte e per tutto ciò che aiuta a far crescere una comunità intorno ad uno spazio d'élite. Ecco perché "La Fabbrica8", il numero che richiama i sistemi di significato e che mette in evidenza gli 8 servizi differenti che La Fabbrica proporrà. Mon, 30 Oct 2017 10:32:56 +0000 Lecce Paestum - Cooperazione tra Siti Unesco, progetto della Regione con ruolo centrale della BMTA https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27039-paestum-cooperazione-tra-siti-unesco-progetto-della-regione-con-ruolo-centrale-della-bmta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27039-paestum-cooperazione-tra-siti-unesco-progetto-della-regione-con-ruolo-centrale-della-bmta.html L’Ambasciatore Francesco Caruso, Consigliere ai Rapporti Internazionali e all’Unesco del Presidente della Regione Campania, ha annunciato questa mattina, nel corso della XX Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, l’idea di un Progetto, da presentare alla Commissione Europea, per la valorizzazione di tutti i Siti Unesco del Mediterraneo in cooperazione tra i vari Paesi interessati. “La sede di Paestum, con la sua Borsa – ha spiegato Caruso - potrà essere incubatore o trampolino di lancio e la Regione Campania vuole essere pilota di questa strategia”. Hanno partecipato all’incontro Paolo Giulierini Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Massimo Osanna Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Francesco Sirano Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Gabriel Zuchtriegel Direttore del Parco Archeologico di Paestum, Vladan Vukosavljevic Ministro della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia, Moez Eddine Sinaoui Ambasciatore della Repubblica Tunisina in Italia, che hanno mostrato interesse per l’idea. Nell’ambito dell’incontro è stato riconosciuto il ruolo centrale del Direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Ugo Picarelli in questa operazione di contatto e di intreccio di relazioni internazionali, volte al recupero di finanziamenti utili alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale dei Paesi del Mediterraneo. L’appuntamento è al prossimo anno e alla prossima edizione della Borsa, per valutare lo stato dell’arte dell’elaborazione o della valutazione che il progetto avrà ricevuto dalla Commissione Europea. Tablet con sensori subacquei per ammirare, nel corso della visita-immersione, come era la Villa con ingresso a Protiro al Parco Archeologico della Città Sommersa di Baia in età romana: è l’ultima frontiera della sfida per la fruibilità del patrimonio in fondo al mare presentata alla BMTA dal Direttore del Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea (NIAS) Barbara Davidde nel corso della Conferenza “Ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale sommerso mediterraneo” organizzata in collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Uno strumento interattivo che valorizzerà e renderà ancora più suggestiva ed emozionale la visita nel sito, sviluppato dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro MiBACT grazie al progetto internazionale iMareculture finanziato con fondi europei. La realtà aumentata sott’acqua è solo l’ultima di una lunga serie di tecniche innovative che negli ultimi anni hanno permesso non solo di tutelare, ma anche di rendere accessibili ai turisti i tesori sul fondo del Mediterraneo. “Il turismo subacqueo è diventata una realtà effettiva soprattutto nelle piccole aree – ha evidenziato Sebastiano Tusa, Archeologo e Soprintendente del Mare Regione Siciliana – l’interesse sempre più vasto, unito allo sviluppo di tecniche e metodiche, hanno fatto sì che oggi tutti possono fare immersioni e ammirare i reperti sotto il mare. In Sicilia, per assicurarci che tutto ciò avvenga in sicurezza, abbiamo stretto accordi con i diving club che ci aiutano anche nella custodia e nell’ottimizzazione della visita installando, ad esempio, i pannelli informativi accanto ai reperti”. Ben 27 i Parchi realizzati in 12 anni dalla speciale Soprintendenza che dirige, vere e proprie aree archeologiche subacquee visitabili e godibili anche grazie a palmari che si possono mettere al polso e che, con un sensore puntato sui pannelli informativi, offrono al turista sub tutte le descrizioni e informazioni utili.   Sistemi elettroacustici, osservazione diretta con i sommergibili e immersione tradizionale il circuito integrato utilizzato dai più autorevoli specialisti a livello internazionale dell’archeologia subacquea intervenuti alla conferenza, mostrando le meraviglie ammirabili nei fondali del Mediterraneo, dalla Villa sottomarina ad Epidauro e la Britannic, la sorella del Titanic, affondata nelle vicinanze di Kea presentati dalla studiosa greca  Angeliki Simosi (Director of The Ephorate of Underwater Antiquities Hellenic Ministry of Culture and Sports), agli oltre 150 siti tra sarcofagi, pietre da macina, relitti navali, colonne e capitelli sotto le coste della Turchia mostrati da Harun Ozdas (Institute of Marine Sciences and Technology Università di Izmir “Dokuz Eylül”). “Buone pratiche che l’Unesco riunirà in un unico registro per renderle accessibili a tutti gli studiosi” ha assicurato Arturo Rey de Silva, Associate Specialist for the Underwater Cultural Heritage Programme dell’Unesco. “La sistematizzazione delle conoscenze, la ricognizione e standardizzazione delle buone pratiche sarà la nostra futura missione”, ha concluso Elena Calandra Direttore dell’Istituto Centrale per l’Archeologia, Direzione Generale ABAP Archeologia, Belle Arti e Paesaggio MiBACT, mentre il neo Segretario Generale del MiBACT Carla di Francesco ha ipotizzato un potenziamento del Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea  dell’ICA per sviluppare strutture, mezzi, intelligenze e formazione utili alla valorizzazione del patrimonio sommerso italiano. Sat, 28 Oct 2017 12:30:48 +0000 Salerno Paestum - L’Organizzazione Mondiale del Turismo premia il Direttore Picarelli “per la sua visione straordinaria” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27035-paestum-l-organizzazione-mondiale-del-turismo-premia-il-direttore-picarelli-per-la-sua-visione-straordinaria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/27035-paestum-l-organizzazione-mondiale-del-turismo-premia-il-direttore-picarelli-per-la-sua-visione-straordinaria.html La parola d’ordine è “rispetto”. Per le testimonianze del passato. Per la Storia dei popoli che quelle testimonianze raccontano. Per la grande bellezza che esse esprimono e veicolano. Taleb Rifai, che oggi ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Capaccio–Paestum, deliberata nel corso di una riunione straordinaria del Consiglio comunale svoltasi nell’area del Parco archeologico, ha ripetuto spesso questi concetti nel corso del suo applauditissimo intervento che ha introdotto i lavori della Conferenza Mondiale sul Turismo sostenibile svoltasi nell’ambito della seconda giornata della XX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Una tavola rotonda nella Basilica Paleocristiana a cui hanno preso parte personalità di quattro continenti, provenienti non solo dall’area del Mediterraneo, ma anche da America Latina (Perù) e Asia (Cambogia). “Nell’anno che l’Onu ha dedicato alla sostenibilità – ha affermato il Segretario Generale della World Tourism Organization – il turismo ha confermato il proprio trend di crescita costante: 1 miliardo e 235 milioni di viaggiatori al giorno, che diventeranno quasi due miliardi entro il 2030, un giro d’affari di 3,2 miliardi di dollari al giorno. Per il settimo anno consecutivo il settore ha sopravanzato tutti gli altri comparti economici. Perché questa tendenza continui – ha sottolineato Rifai – è necessario che il binomio turismo – cultura si rafforzi e si consolidi sempre più”. E quella legata alla fruibilità dei beni culturali resta senz’altro la forma di turismo più sostenibile. “D’altronde – ha sottolineato nel corso del suo intervento il Sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali e al Turismo, Antimo Cesaro – il turismo o è sostenibile o non è”. Per il rappresentante del governo italiano, la parola sostenibilità va però “declinata in tutte le accezioni possibili. In particolar modo – ha chiarito – essa va messa in relazione con le opportunità occupazionali che il turismo può creare per le nuove generazioni. Quest’anno – ha affermato Cesaro, il Ministero di cui faccio parte ha puntato sulla bellezza dei piccoli borghi. Questa strategia si è rivelata utilissima perché l’elemento capitale umano diventasse centrale nelle dinamiche di sviluppo turistico”. Moderata da Mounir Bouchenaki Consigliere speciale del Direttore Generale Unesco, la tavola rotonda ha registrato gli interventi Mai bint Mohammed Al-Khalifa Presidente dell’Autorità per la Cultura e le Antichità del Bahrein, Tith Chanta Vice Ministro del Turismo del Regno di Cambogia, Dana Firas Presidente del Petra National Trust del Regno Hascemita di Giordania, Meaza Gabremedhin Vice Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica Democratica Federale d’Etiopia, del rappresentante dell’ambasciata peruviana in Italia. Una carrellata di best practices in materia di turismo sostenibile e, nello stesso tempo, il potenziamento di un network mondiale dei beni e dei Parchi archeologici, che nella BMTA trova da 20 anni un punto di coagulo e sintesi. Per quest’opera di raccordo svolta “con professionalità, passione e competenza”, Taleb Rifai ha consegnato al Fondatore e Direttore della Borsa, Ugo Picarelli, un riconoscimento speciale da parte della World Tourism Organization, con la seguente motivazione: “In riconoscimento del contributo significativo di Ugo Picarelli allo sviluppo sostenibile del turismo archeologico e culturale, per la sua visione straordinaria e il suo impegno a favore del turismo e della partnership culturale nell’area Mediterranea e oltre”. Il momento celebrativo del Dialogo Interculturale, concetto base del Ventennale, ha visto riunite alcune delle figure chiave nella narrazione dell’attacco che attualmente subisca la Cultura in tutto il mondo. Nella Basilica Paleocristiana di Paestum si sono confrontati il Direttore del Museo del Bardo di Tunisi Moncef Ben Moussa (“un museo che racconta oltra tremila anni di storia”), il Ministro della Cultura, del Turismo e delle Antichità della Repubblica d’Iraq Fryad Rwandzi (“firmerò progetti con Italia, Giappone, Australia per ricostruire pezzi importanti del patrimonio iracheno”), l’ultimo Direttore per il Turismo di Palmira Mohamad Saleh (“prima di restaurare le rovine dobbiamo restaurare la mentalità della gente”), il Ministro della Cultura e dell’Informazione della Repubblica di Serbia Vladan Vukosavijevic (“la prevenzione del conflitto è una delle priorità, la cultura è una vittima”); Silvia Costa della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo (“il dialogo interculturale non è più una opzione, ma una necessità”). Ha moderato il Consigliere Speciale del Direttore Generale Unesco Mounir Bouchenaki. In platea il Segretario Generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo Taleb Rifai e gli Ambasciatori di Algeria e Croazia. Targhe a Costa, Bouchenaki e Rifai. Presentato ieri, nel corso della la XX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico – BMTA di Paestum, il progetto di realizzazione del “Sistema integrato dei Beni e Siti UNESCO della Campania”, attuato dalla Scabec e posto in essere dalla Direzione Generale per le Politiche Culturali ed il Turismo della Regione Campania, per un importo  di 2,5 milioni di euro di fondi POC  2014-2020.“La peculiarità dei Siti UNESCO della Regione Campania risiede nella varietà delle tipologie che riguardano siti archeologici, centri storici, paesaggi culturali, siti seriali e transnazionali. L’amministrazione regionale intende valorizzarli proponendo un'offerta turistica di servizi integrati di supporto e assistenza che parte dall'ascolto dei territori e dall'analisi dei fabbisogni” dichiara l’Assessore al Turismo Corrado Matera. Il sistema si articola in tre sotto-azioni, consistenti in: costruzione della rete tra i Siti partendo dalla conoscenza e dalla valutazione dei fabbisogni e delle specifiche problematiche, per arrivare alla definizione di servizi integrati di supporto e assistenza che assicurino migliori condizioni di fruizione e di informazione; attività di valorizzazione, comunicazione e promozione, realizzate secondo una strategia comune con una chiara riconoscibilità che indirizzeranno l’attenzione degli utenti anche su piattaforme digitali e sui principali network turistici attraverso l’uso consapevole del “Brand UNESCO”; predisposizione della riproposizione del dossier di candidatura all’iscrizione nella Heritage List del territorio dei Campi Flegrei, per l’inserimento nella lista del Paesaggio Culturale e predisposizione del dossier per la procedura di una nuova definizione del Sito UNESCO “Reggia di Caserta” con l’ipotesi di estensione al Real Sito di Carditello. “Le singole attività che si porranno in campo prevedono, tra i vari interventi, la creazione di partenariati pubblico-privato, attività di formazione e informazione per la P.A., la creazione del catalogo integrato dell'offerta culturale e turistica, la progettazione di una segnaletica omogenea per tutti i siti ad oggi inesistente coordinamento e collaborazione con le istituzioni formative e scolastiche, al fine di diffondere e valorizzare la conoscenza dei Siti Unesco e offrire servizi di assistenza culturale e di ospitalità per il pubblico” - spiega il Direttore Generale per le Politiche Culturali ed il Turismo della Regione Campania, Rosanna Romano - “L’obiettivo è quello di creare un’immagine coordinata del brand UNESCO facilmente riconoscibile dal pubblico”. Sat, 28 Oct 2017 11:57:19 +0000 Salerno La Camera di Commercio di Matera a Barcellona https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27023-la-camera-di-commercio-di-matera-a-barcellona.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/27023-la-camera-di-commercio-di-matera-a-barcellona.html Azioni sinergiche e di supporto alle imprese lucane e del materano in territorio spagnolo, eventi di promozione per Matera 2019 e la possibilità di realizzare progetti in ambito comunitario, sono stati questi i temi dell’incontro di mercoledì 25 ottobre fra la Camera di Commercio di Matera e la Camera di Commercio italiana di Barcellona. Nella città catalana il presidente Angelo Tortorelli e il segretario Luigi Boldrin della Camera di Commercio di Matera hanno incontrato il presidente Igor Garzesi e il segretario Federica Falzetta della Camera di Commercio italiana di Barcellona. “C’è grande interesse per la città di Matera e per l’imminente anno in cui sarà Capitale europea della Cultura. Interesse che abbiamo potuto riscontrare nei giorni scorsi a Verona e, adesso, anche a Barcellona. – afferma il presidente della Camera di Commercio di Matera Angelo Tortorelli – con il presidente Garzesi abbiamo avuto un positivo confronto su iniziative di promozione, destinate al pubblico catalano, per Matera 2019. Attività da realizzare tramite la Camera di Commercio di Matera e che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi”. Il tavolo di lavoro ha posto l’accento anche su possibili accordi fra alcune Camere di Commercio spagnole nel cui territorio insistono beni Unesco, come Terragona con l’Ensemble Archeologico di Tárraco. Non da ultimo si sono poste le basi per la realizzazione di progetti comuni in ambito europeo. Fri, 27 Oct 2017 15:15:04 +0000 Matera Mondiali Master di scherma, i risultati dei foggiani: Oro a squadre per Nicastro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26977-mondiali-master-di-scherma-i-risultati-dei-foggiani-oro-a-squadre-per-nicastro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26977-mondiali-master-di-scherma-i-risultati-dei-foggiani-oro-a-squadre-per-nicastro.html Ottimi risultati per gli atleti del Circolo Schermistico Dauno di Foggia impegnati a rappresentare l’Italia ai XXI Campionati del Mondo Master (Veterans Fencing World Championship) in corso a Maribor, in Slovenia. Ieri, splendido successo di Carlo Nicastro che nella sciabola maschile a squadre, ha vinto il titolo mondiale assieme agli altri azzurri Stefano Lanciotti, Giulio Paroli, Riccardo Carmina, Fabrizio Filippi e Francesco Eugenio Negro. Il team italiano, dopo aver chiuso il girone con due vittorie e nessuna sconfitta, hanno battuto nei quarti la Russia per 30-13 e in semifinale la Germania per 30-27, per poi trionfare nella finalissima, contri la Gran Bretagna per 30-19. Nell’individuale, la corsa di Carlo si era fermata nel tabellone a 16, contro l’altro italiano Filippo Carlucci (che ha vinto 10-9), dopo che il foggiano aveva battuto nel tabellone a 64 l’austriaco Felix Lee per 10-8 e nel tabellone a 32 il tedesco Hart. Ottimi risultati, anche per la fiorettista foggiana Maria Grazia Lattanzio, che mercoledì aveva conquistato il decimo posto individuale nella categoria A –migliore delle italiane- mentre ieri è giunta sesta nella prova a squadre, assieme a Mariagrazia Michieli, Gianna Cirillo, Gianna Della Corte e Mariella Nicolosi. Ottimo anche l’obiettivo centrato oggi da Gabriella Lo Muzio nell’individuale di sciabola categoria A: la foggiana è stata la prima delle azzurre, conquistando il 13° posto, dopo aver perso di misura contro la quotatissima tedesca Friederike Janshen per una sola stoccata, 9-10. Un bilancio più che positivo, considerando che Carlo Nicastro e Maria Grazia Lattanzio erano esordienti in una prova mondiale, mentre Gabriella Lo Muzio aveva già vestito la casacca azzurra ai Mondiali di Stralsund (Germania) lo scorso anno, piazzandosi tra le 16.     Fri, 20 Oct 2017 15:13:45 +0000 Foggia Alternanza Day, alla Camera di Commercio di Matera positivo confronto fra dirigenti scolastici, associazioni di categoria e imprese https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/26974-alternanza-day-alla-camera-di-commercio-di-matera-positivo-confronto-fra-dirigenti-scolastici-associazioni-di-categoria-e-imprese.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/matera/26974-alternanza-day-alla-camera-di-commercio-di-matera-positivo-confronto-fra-dirigenti-scolastici-associazioni-di-categoria-e-imprese.html “Un incontro proficuo quello di giovedì pomeriggio alla Camera di Commercio di Matera che ha visto la partecipazione attenta e qualificata di dirigenti scolastici, associazioni di categoria e imprese sul tema dell’Alternanza scuola-lavoro”. E’ quanto afferma il presidente della Camera di Commercio di Matera all’esito dell’appuntamento organizzato per divulgare le iniziative e i servizi messi in campo dal sistema camerale per dare ulteriore impulso all’alternanza scuola-lavoro e per presentare i bandi pubblici per contributi/voucher a imprese che partecipano a questi percorsi di professionalizzazione delle competenze acquisite a scuola. I contributi/voucher intendono favorire la progettazione di percorsi di qualità e concorrono coprire le spese che le imprese che ospitano gli studenti sostengono. “A breve i bandi saranno pubblicati sul sito dell’ente camerale – prosegue il presidente Tortorelli – per accedervi è necessario che le imprese siano iscritte al Registro Nazionale per l’alternanza scuola-lavoro (RASL) istituito presso le Camere di commercio. Per effettuare tale iscrizione, che ricordo è  del tutto gratuita, è possibile chiedere assistenza alla Camerali di Commercio di Matera”. I bandi emessi dalle Camere di commercio in ciascun territorio si possono consultare sulla pagina web di UNIONCAMERE: http://www.unioncamere.gov.it/P42A0C3489S147/contributi-alle-imprese-per-l-alternanza.htm Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i risultati del Progetto Excelsior e il premio “Storie d’Alternanza”. Dedicato a tutti gli studenti che effettuano i percorsi di alternanza scuola-lavoro e che vorranno raccontare la propria esperienza con un breve video, il premio “Storie d’Alternanza” consentirà, dopo una selezione a livello provinciale, di concorrere a livello nazionale a un cospicuo premio in denaro. Per partecipare al Premio è necessario inviare alla Segreteria organizzativa di Unioncamere all'indirizzo e-mail: storiedialternanza@unioncamere.it e alla Camera di Commercio di Matera : cciaa@mt.legalmail.camcom.it la seguente documentazione: 1) domanda di iscrizione;2) racconto in forma di video; 3) scheda di sintesi relativa ai risultati del progetto di Alternanza scuola-lavoro;4) liberatoria. La documentazione deve pervenire entro: Sessione II semestre 2017 - dal 1 settembre al 27 ottobre 2017 e Sessione I semestre 2018 - dal 1 febbraio al 20 aprile 2018. Fri, 20 Oct 2017 14:56:50 +0000 Matera Mesagne da scoprire, una serie di appuntamenti autunnali per valorizzare i beni culturali della città https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/26965-mesagne-da-scoprire-una-serie-di-appuntamenti-autunnali-per-valorizzare-i-beni-culturali-della-citta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/26965-mesagne-da-scoprire-una-serie-di-appuntamenti-autunnali-per-valorizzare-i-beni-culturali-della-citta.html Si chiama “Mesagne da Scoprire, visite guidate d’autunno tra storie e racconti” ed è un vero e proprio programma articolato per promuovere e valorizzare i beni culturali della Città tramite visite guidate che si terranno nei fine settimana di ottobre e novembre. L’iniziativa è promossa dall’Associazione promoCultura, dall’Assessorato alla Cultura e dall’Info Point Turistico di Mesagne. Tra gli obiettivi, sfruttando anche la positiva ondata turistica sviluppatasi durante la scorsa estate, c’è anche quello di contribuire a rendere Mesagne una città attrattiva anche fuori stagione. Si inizia domenica 22 ottobre alle 18.00 con una visita guidata gratuita al Centro Storico. Sarà questa l'occasione per fare una piacevole passeggiata serale tra le viuzze e le piazze alla scoperta di uno dei centri storici più caratteristici e affascinanti della Puglia. La visita guidata sarà un percorso suggestivo con la possibilità di ascoltare le storie e i racconti, molti dei quali poco conosciuti, che hanno caratterizzato la storia di Mesagne e i suoi luoghi più caratteristici. Domenica 29 ottobre alle 18.00 ci sarà poi l’occasione per scoprire il Museo del Territorio e la storia dei Messapi; i visitatori potranno così ammirare i reperti di eccezionale valore custoditi nel museo cittadino e scoprire importanti ed eccezionali testimonianze archeologiche che testimoniano l’antichissima storia della Città; questo appuntamento richiede il ticket d’ingresso al Museo.   Si continua poi domenica mattina 5 novembre alle 10.00 con “Il Castello Segreto”; sarà questa una visita guidata gratuita esclusiva ed eccezionale con accesso straordinario agli ambienti particolari in genere non visitabili e chiusi al pubblico: dalle prigioni al pergolato, dalle cisterne dell’olio al loggiato, dal piano ammezzato alla gran sala, ambienti che raccontano l’affascinante storia del Castello che va dall’età medioevale a quella moderna. Si potrà quindi scendere eccezionalmente nelle antiche prigioni tramite una piccola scala a chiocciola, per poi continuare la visita passeggiando per il caratteristico loggiato dal quale ammirare il panorama della Città. Si potranno poi osservare da vicino come mai prima d’ora, con una breve sosta, le merlature, le feritoie e le caditoie dell’antico torrione orsiniano. Sarà questo un percorso emozionante che porterà il visitatore a scoprire le storie, le leggende e i racconti di uno dei monumenti più importanti della Puglia meridionale. A completare il programma ogni sabato pomeriggio sarà offerto un servizio di accoglienza e di visite guidate presso il Castello e il Museo del territorio. Per partecipare alle visite guidate domenicali è necessario prenotare e per avere maggiori informazioni è possibile contattare anche con con whatsapp il numero 3280014735 o rivolgersi all’Info Point Turistico sito nel Castello e che risponde al numero telefonico 0831738898.     Thu, 19 Oct 2017 05:19:54 +0000 Brindisi Piccolo Teatro di Foggia: Al via la XXII stagione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26900-piccolo-teatro-di-foggia-al-via-la-xxii-stagione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26900-piccolo-teatro-di-foggia-al-via-la-xxii-stagione.html Parte sabato 14 ottobre la nuova attesa stagione del  Piccolo Teatro di Foggia, che celebra il traguardo della XXII edizione con una straordinaria proposta di spettacoli, appuntamenti, eventi e laboratori organizzati in sinergia con alcune delle più vivaci realtà culturali del territorio. Infatti, la programmazione 2017/2018 si annuncia quanto mai ricca di interessanti novità, come spiega Dino La Cecilia che, insieme a Fabio Conticelli, guida l’Associazione Culturale Palcoscenico nella gestione quello che è ormai da considerare una vera e propria “officina creativa” nel cuore della città. “Da quattro anni stiamo portando avanti, con molta soddisfazione, il nostro progetto di condivisione di spazi, idee ed energie. Quest’anno  abbiamo deciso di rilanciare la formula delle alleanze progettuali per proporre al nostro pubblico nuove esperienze. Alle tradizionali produzioni di teatro dialettale, sette spettacoli prodotti dalla compagnia residente,  si aggiungono i quattro appuntamenti della  nuova rassegna di teatro famiglia, organizzato in collaborazione con  la compagnia Crew Slup di Paolo Citro, e uno spettacolo  inedito di Nuova Drammaturgia, “Suonavo ad Auschwitz” che ho scritto e interpretato”. Aggiunge, poi La Cecilia: “Spazio quest’anno, poi, alla sperimentazione con il progetto Percorsi d’arte una sorta di cartellone "Extra", con pièces di teatro contemporaneo, danza e concerti che saranno dislocati anche fuori dal palco, negli spazi del foyer e delle sale laboratori destinati ad ospitare mostre e performances estemporanee. Un inedito esperimento di commistioni artistiche, realizzato anche grazie alla collaborazione dell’asso. Belcanto di Maria Gabriella Cianci e Davide Longo .” Particolarmente nutrito anche il programma relativo alla formazione. Come illustra l’attore e regista:  “Sono ben quattro, infatti, le proposte artistiche riservate a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alle arti sceniche. Dalle lezioni di Flamenco, Danze spagnole e Teatro-danza di Est Ovest-Danza di Fausta Maiorino alla Scuola di Musica Moderna  La Bequadro  - coordinata dal musicista Luca di Maggio -  che propone corsi di batteria, chitarra, basso e piano per adulti e piccini,dal Corso di dizione condotto dal dott. Pierpaolo Orlando al  Laboratorio di esercitazioni sceniche a cura di Dino La Cecilia. A inaugurare questo entusiasmante programma uno spettacolo di cabaret musicale:  “Nu variete' da manecomije”. Si tratta  di una rivisitazione del varietà che ha chiuso l’apprezzato cartellone   della scorsa stagione,  riproposto per accontentare il numeroso pubblico di appassionati che a grande richiesta ha voluto di nuovo  in scena  Dino La Cecilia, Fabio Conticelli, Angelo Fulchini, Tonia Di Maggio, Rosario Curcelli, Alfredo Scarano, Oreste Delle Donne, Lello Damato e Ciro Carnevale con la straordinaria partecipazione della Unza Unza Band. Un appuntamento all’insegna della comicità corale e la musica in programma due week end di seguito - 14, 15, 21 e 22 ottobre  alle ore 20.30  - per iniziare con brio una stagione che si annuncia quanto mai innovativa. Conclude La Cecilia: “Questo è un anno importante per lo staff del Piccolo Teatro, che ha deciso  di impegnarsi per rispondere alle nuove richieste di un pubblico sempre  più vasto – per età e gusti – e molto attento alla qualità delle nostre proposte. Una stagione in cui, forti delle radici della tradizione,  intendiamo proiettarci verso le nuove frontiere dell’impresa culturale. Infatti, stiamo anche  realizzando un nuovo sito web e potenziando la nostra presenza sui social”. Si ricorda che l’ingresso è riservato ai soli soci. Per tesserarsi basta rivolgersi alla Segreteria aperta tutti i giorni ( escluso il lunedì) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.30. Wed, 11 Oct 2017 15:13:59 +0000 Foggia Al teatro sociale di Fasano al via "FestivAbile" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/26830-al-teatro-sociale-di-fasano-al-via-festivabile.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/26830-al-teatro-sociale-di-fasano-al-via-festivabile.html “AccordiAbili” è l’Associazione di Promozione Sociale presieduta dal maestro Vincenzo Deluci, musicista jazz reso tetraplegico da un incidente d’auto e che grazie alla all’informatica e alla robotica, è riuscito a riprendere a suonare la tromba con il supporto di ausili tecnologici. Il sodalizio fasanese, sin dalla sua nascita, si è posto l’obiettivo di avvicinare un disabile all’utilizzo di uno strumento musicale attraverso la realizzazione di strumenti su misura o adattamenti di strumenti preparati per ogni specifica disabilità motoria. L’esperienza fatta finora ha consentito di concretizzare il sogno di suonare a svariati disabili. Alcuni di loro si esibiranno giovedì prossimo, 5 ottobre, alle ore 20:30, sul palco del Teatro Sociale, in una serata a loro dedicata: il “FestivAbile”, un evento ad ingresso gratuito che sarà coordinato da Davide Saccomanno che è anche il direttore del corso “La musica per tutti”, organizzato in collaborazione con il Laboratorio Urbano di Fasano che ha dato la possibilità a molti disabili di approcciarsi alla musica. Anche Vincenzo Deluci si esibirà nella serata del “FestivAbile” che sarà anche occasione per il lancio della raccolta fondi finalizzata alla realizzazione della terza edizione del corso “La musica per tutti”. L'iniziativa del FestivAbile rientra nel progetto, approvato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, “Giovane bene collettivo - spazio per la creatività giovanile”, di cui l'associazione “Le Nove Muse” è capofila e l’associazione “AccordiAbili” è partner della rete. Sicuramente il “FestivAbile” sarà occasione di socializzazione e confronto non solo sulle problematiche legate alla disabilità, ma soprattutto sulla musica che è uno straordinario motore riabilitativo e terapeutico nonché un modo, probabilmente il migliore, per condividere le emozioni. Wed, 04 Oct 2017 08:55:01 +0000 Brindisi A Foggia la V Giornata Europea delle Fondazioni https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26756-a-foggia-la-v-giornata-europea-delle-fondazioni.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26756-a-foggia-la-v-giornata-europea-delle-fondazioni.html Domenica 1° ottobre 2017 si terrà la quinta edizione della Giornata Europea delle Fondazioni, iniziativa ideata da Dafne (Donors and Foundations Networks in Europe), l’organizzazione che riunisce le associazioni di fondazioni del continente, a cui aderiscono in Italia Acri, che associa le Fondazioni di origine bancaria, e Assifero, l’associazione che riunisce altre fondazioni ed enti di erogazione. Si tratta di un’occasione per conoscere un po’ meglio le fondazioni: enti spesso sconosciuti al grande pubblico, ma che insieme al mondo del volontariato e del terzo settore concorrono ad alimentare e innovare il welfare nel nostro Paese. Alla celebrazione della Giornata Europea aderiscono molte fondazioni che da nord a sud organizzano eventi, convegni e spettacoli, momenti per incontrare le loro comunità a favore delle quali intervengono in diversi campi: dal welfare all’istruzione, dalla cultura all’ambiente. Come ogni anno, anche la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia aderirà all'iniziativa. Le celebrazioni partiranno domenica 1 ottobre con una giornata di apertura straordinaria della sede dell'ente, in via Arpi 152, (dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20): curiosi ed appassionati avranno l'occasione di visitare l'antico palazzo della Fondazione, la splendida collezione d'arte moderna e contemporanea in esposizione permanente e la mostra di illustrazioni "Il mare racconta", allestita nella galleria della Fondazione in occasione della manifestazione "Aspettando Buck".   Domenica 8 ottobre 2017, invece, presso la sala "Rosa del Vento" del palazzo della Fondazione, lo scrittore Ivan Cotroneo sarà il protagonista di un incontro pubblico, incentrato sul tema scelto dall'Acri per promuovere l'iniziativa: "E' una questione di educazione. Comunità e crescita delle nuove generazioni". L'incontro sarà moderato dalla professoressa Mariolina Cicerale. Note sull'autore Ivan Cotroneo è nato a Napoli, il 21 febbraio del 1968. Nato a Napoli, dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza si trasferisce a Roma, dove nel 1992 si diploma in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. I suoi primi approcci con il cinema avvengono grazie al regista Pappi Corsicato, per il quale Cotroneo scrive l'episodio La stirpe di Iana incluso nel film collettivo I vesuviani e la sceneggiatura del lungometraggio Chimera. Nel 1999, edito da Bompiani, pubblica una raccolta di citazioni intitolata Il piccolo libro della rabbia. Nello stesso anno ha collaborato alla sceneggiatura di In principio erano le mutande di Anna Negri, assieme a Renato De Maria e Francesco Piccolo ha scritto la sceneggiatura di Paz!, portando sul grande schermo i personaggi creati da Andrea Pazienza. Nel 2003 collabora con Daniele Luchetti e Stefania Montorsi per Dillo con parole mie e scrive per Alex Infascelli il cortometraggio L'ultimo giorno. Nel 2003 pubblica il suo primo romanzo, Il re del mondo, mentre nel 2005, sempre edito da Bompiani pubblica il romanzo Cronaca di un disamore. Cotroneo ha lavorato come sceneggiatore per diverse produzioni televisive, come fiction e miniserie tv, come Un posto tranquillo e Raccontami una storia. Sempre per la televisione, ha fatto parte del team di autori del programma L'ottavo nano, di Serena Dandini e Corrado Guzzanti, per la Dandini è stato inoltre autore per tre stagioni del talk show Parla con me. Oltre al cinema e alla televisione, Cotroneo lavora anche per il teatro, ha adattato l'edizione italiana di Closer di Patrick Marber e Le regole dell'attrazione di Bret Easton Ellis, inoltre ha scritto alcuni spettacoli comici e ha scritto per Claudio Gioè il monologo Se stanotte sono qui. Nel 2007 collabora alla sceneggiatura di Piano, solo, adattamento cinematografico di un libro di Walter Veltroni, nello stesso anno pubblica il suo terzo romanzo, La kryptonite nella borsa. Nel 2008 scrive assieme a Maria Sole Tognazzi L'uomo che ama, film d'apertura del Festival Internazionale del Film di Roma 2008, e torna a scrivere la televisione, con la fiction Tutti pazzi per amore, di cui è autore del format originale, e un nuovo adattamento televisivo di Pinocchio. Nel 2009 ha scritto insieme a Sandro Petraglia e Fidel Signorile la sceneggiatura di "La prima linea" di Renato de Maria, e insieme a Barbara Alberti, Walter Fasano e Luca Guadagnino la sceneggiatura di "Io sono L'amore". Insieme a Ferzan Ozpetek nello stesso anno scrive la sceneggiatura del film di Mine vaganti, vincitore del Globo d'Oro 2010 per la migliore sceneggiatura e candidato, per la sceneggiatura, al David di Donatello e al Nastro d'argento 2010. Nell’ottobre del 2007 Bompiani pubblica il suo quarto libro, Un bacio. Sta lavorando all'adattamento cinematografico del suo romanzo "La kryptonite nella borsa", la cui sceneggiatura è scritta, oltre che da Cotroneo, da Monica Rametta e Ludovica Rampoldi. Il film verrà prodotto dalla Indigo Film di Francesca Cima e Nicola Giuliano. È il traduttore ufficiale per l’Italia delle opere di Hanif Kureishi e Michael Cunningham. Thu, 28 Sep 2017 13:34:02 +0000 Foggia Presentato a Barletta il progetto della Cittadella della Musica Concentrazionaria https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/26656-presentato-a-barletta-il-progetto-della-cittadella-della-musica-concentrazionaria.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/26656-presentato-a-barletta-il-progetto-della-cittadella-della-musica-concentrazionaria.html C' è il sogno di un singolo uomo che è già Storia, e ora quel sogno si è aperto alla condivisione con il resto del mondo. E' il sogno del musicista pugliese Francesco Lotoro che ha passato gli ultimi trent'anni in giro per il mondo raccogliendo la musica scritta da artisti internati, e spesso uccisi, nei lager militari e civili di tutto il mondo, dal 1933 al 1953. Una ricerca dagli esiti monumentali che mostra come l'arte possa intersecarsi con la vita al punto da diventare un fattore  indispensabile per la stessa sopravvivenza. Tutto il materiale raccolto attende ora di avere una sede appropriata per la quale Lotoro ha scelto la sua Barletta, città dove lo scorso 17 settembre è stato presentato il progetto della Cittadella della Musica Concentrazionaria. Si tratta di un complesso polifunzionale e multimediale di 9 mila metri quadri, suddiviso in cinque sezioni (Campus delle Scienze Musicali, Biblio-mediateca Musicale, Museo dell'Arte Rigenerata, Teatri Nuovi Cantieri, Libreria Internazionale del Novecento)  che nascerà nell'area e nelle strutture storiche della ex Distilleria cittadina, come hanno spiegato l'architetto Nicolangelo Dibitonto, autore del progetto di recupero e riqualificazione, e lo stesso Francesco Lotoro. Un'operazione di altissimo valore culturale, morale, e anche urbanistico, che la Fondazione Istituto di Letteratura Concentrazionaria, presieduta da Lotoro, ha promosso ai massimi livelli, come testimonia il finanziamento di 5 milioni di euro già stanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, cifra che ora dovrà necessariamente essere integrata da altri fondi affinché l'iniziativa vada a buon fine. Intanto il vortice di vite ed emozioni di cui è pregna l'innumerevole quantità di spartiti musicali riportata alla luce da Lotoro, non ha mancato di toccare la sensibilità di pubblico, istituzioni e giornalisti che domenica scorsa hanno gremito la sala dello splendido Palazzo della Marra dove si è svolto l'incontro moderato dal giornalista RAI Michele Peragine, seguito da una visita al cantiere della Cittadella e da un concerto presso il Teatro Comunale Curci. “La grande soddisfazione che provo oggi – ha detto Francesco Lotoro – è di percepire come il sogno della Cittadella della Musica Concentrazionaria non sia più solo mio, ma nostro, di questa città e di una generazione di uomini e donne che da oggi si assume un grande compito: quello di disegnare le linee della storia della musica dei prossimi anni e riaprire questa immensa “biblioteca di Alessandria” che è il patrimonio musicale creato nei lager. Per me è un onore consegnare tutto ciò alla mia città con l'obbligo morale e storico di dare a questa musica il nome di "Letteratura musicale" che significa rendere onore ai compositori, far diventare normale la loro opera, farla entrare nella letteratura musicale come quella di Bach e degli altri musicisti del passato. Il materiale musicale recuperato sarà custodito nel Museo della Musica Rigenerata, che abbiamo scelto di denominare così in antitesi all'espressione “musica degenerata” usata con disprezzo dai gerarchi del Terzo Reich. Mi preme infine ricordare che grazie alle ricerche fatte dal maestro Paolo Candido, la biblioteca della Cittadella avrà anche una sezione dedicata ai compositori e musicisti barlettani come Giovanni Leonardo Primavera, Giuseppe Curci, Renato Virgilio, Vincenzo Gallo, Antonio Gallo, Giuseppe Fanciulli, Giovanni Petrucci, Daniele Varola, Raffaella De Nittis, Giuseppe De Leone e altri”. Di grande interesse le prospettive delineate dall'intervento di Giuseppe Langella, professore ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “I have a dream..., ha esordito, aggiungendo che “è muovendo da questo semplice anelito che molti uomini hanno seguito il proprio pensiero e cercato di realizzarlo, e così molte idee apparentemente utopiche sono diventate realtà. Tuttavia, affinché un sogno diventi realtà è necessario che tutti lo condividano ed è impossibile non condividere un progetto come questo, nel quale si difende la dignità di tutti i musicisti morti nei lager e dei sopravvissuti. In gioco c'è la difesa ad oltranza dei valori umani ed è per questo che l'Università Cattolica ha dato il suo pieno e incondizionato assenso al progetto. Una delle forme in cui vorremmo dar corpo a questa collaborazione è la organizzazione di summer school destinate a coloro che vorranno studiare e quindi conoscere meglio la musica scritta in cattività da compositori famosi ma che non hanno avuto la fortuna di uscire vivi da quei terribili luoghi di morte. Il mio invito dunque è: siate orgogliosi e custodite questo progetto”. Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Regione Puglia  ha a sua volta definito il progetto della Cittadella“pienamente in linea con la logica che spinge la Regione a volerlo valorizzare e finanziare e cioè quella di rendere fruibile il territorio tutto l'anno, il che significa destagionalizzare e internazionalizzare, offrendo quanto di meglio abbiamo ai turisti che arrivano per ammirare le nostre bellezze artistico-architettoniche e paesaggistiche. Stiamo infatti investendo tanto affinché il nostro territorio esca definitivamente da una condizione di sottosviluppo, allineandosi ai migliori standard internazionali. In tale direzione, nell'ambito del progetto regionale Smart-In, abbiamo inserito la Cittadella della Musica Concentrazionaria fra le risorse culturali di maggior rilievo della Puglia.” E' quindi intervenuto Riccardo Pacifici, già presidente della Comunità ebraica di Roma e da sempre attento alle più importanti problematiche dell’ebraismo italiano, che ha elogiato il lavoro condotto sinora da Lotoro, invitando le Istituzioni ad accompagnare con maggior forza e convinzione la costruzione e la crescita della Cittadella perché possa un giorno diventare autentico “luogo di Vita e Arte ebraica”, lungi da aspetti commemorativi e memorialistici che sono pur importanti ma non rendono l’idea dell’energia pulsante, del colore e della ricchezza sonora di questa letteratura musicale. Ha quindi sottolineato l’importanza storica, morale e umana della Cittadella anche nei riguardi dello Stato d’Israele (non a caso l’ambasciatore israeliano a Roma Ofer Sachs ha inviato a Lotoro una bellissima lettera di supporto al progetto, letta pubblicamente durante la conferenza) e la preziosità del Campus delle Scienze Musicali interno alla Cittadella come luogo specificatamente dedicato alla musica ebraica. Riccardo Pacifici ha inoltre donato alla Cittadella l’immenso archivio fonografico e cartaceo di suo padre Emanuele, storico e testimone della Shoah, e per tal ragione, il Polo Nazionale della Musica Ebraica che nascerà nell'ambito della Cittadella sarà dedicato a Emanuele Pacifici. “Il canto e la musica – ha concluso Riccardo Pacifici - sono l'essenza della vita degli Ebrei. Per noi, quelli ritrovati non sono canti e musiche per non dimenticare, ma sono come il segno stesso della vita, rappresentano la continuità della vita e dobbiamo tentare di ribaltare l'immaginario collettivo che vede negli Ebrei soltanto vittime della Shoah. Noi ci siamo, vogliamo raccontare, vogliamo esserci!” Il Sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, ha invece ricordato come il recupero dell'area storica dell'ex Distilleria sia da tempo al centro della progettualità amministrativa del Comune: “Quello che per molti è un sogno – ha dichiarato - per me è un assillo. E' noto infatti come questo luogo costruito a fine '800 sia stato sempre sotto i riflettori. In quell'area si sarebbe potuto costruire e invece va dato atto ai cittadini di essersi opposti con forza all'abbattimento, e anzi di aver voluto la salvaguardia della distilleria, simbolo della vivacità e capacità imprenditoriale dei barlettani e quindi della storia locale. Abbiamo così deciso di sostenere il progetto della Cittadella puntando sul finanziamento pubblico e privato, lasciando che assolva ad una funzione pubblica perché la cultura deve essere fruibile da tutti. Ritengo che questo progetto possa essere da esempio per tutto quello che c'è ancora da fare in questa città”. Fra le varie personalità che hanno seguito l'incontro c'erano anche Giuseppe Mastromatteo, ordinario di Politica Economica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano, e il regista franco-argentino Alexandre Valenti, autore del docufilm The Maestro, una coproduzione franco–italiana realizzata nel 2015 in versione televisiva e cinematografica che racconta la straordinaria opera di ricerca compiuta da Francesco Lotoro nell'arco di 30 anni. Tratto dal volume “Le Maestro” del giornalista e scrittore francese Thomas Saintourens, il docufilm è stato presentato in anteprima assoluta a Barletta e quindi in successione presso la sede Unesco di Parigi, al Los Angeles Italia Film Festival, nelle sale e sulla TV italiane e via via in altri Paesi. E' di ieri la notizia della sua vittoria al Film Festival di Pale, in Bosnia, dove il prossimo 23 settembre si terrà la cerimonia di premiazione. Thu, 21 Sep 2017 15:43:56 +0000 Barletta Karate, Federica Caccavella bronzo al 32° Open Internazionale di Lignano Sabbiadoro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26562-karate-federica-caccavella-bronzo-al-32-open-internazionale-di-lignano-sabbiadoro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/26562-karate-federica-caccavella-bronzo-al-32-open-internazionale-di-lignano-sabbiadoro.html Tribuna gremita al Palasport Ge.Tur di Lignano per la gara di Karate Internazionale denominata “32° Open Mondiale di Lignano Sabbiadoro”. L’evento, svoltosi il 26 e 27 agosto scorsi, ha coinvolto 20 Nazioni, 265 Club e 1321 atleti. Ottimo il livello tecnico, garantito dalla presenza di atleti affermati, molti dei quali appartenenti alla Squadra Nazionale Giovanile ed a Club stranieri. L’atleta cintura nera Federica Caccavella, allieva del Maestro Cosimo Leone, ha conquistato la medaglia di bronzo nella categoria WKF Juniors 53 kg. L’ostinazione di Federica a far bene non è stata scalfita nemmeno dal gran caldo, che ha reso ancora più duri gli allenamenti che hanno preceduto la preparazione della gara. Intanto la stagione agonistica prosegue senza soluzione di continuità per la giovane karateka della Asd “LEONE”, che sarà impegnata il 24 settembre a guadagnarsi la qualificazione ai prossimi Campionati Italiani Juniores.   Mon, 04 Sep 2017 08:47:01 +0000 Foggia Cancellara - Successo di pubblico per gli intramontabili Cugini di Campagna https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26494-cancellara-successo-di-pubblico-per-gli-intramontabili-cugini-di-campagna.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26494-cancellara-successo-di-pubblico-per-gli-intramontabili-cugini-di-campagna.html Un autentico bagno di folla - domenica 16 luglio - nella piazza principale di Cancellara per assistere al concerto dei Cugini di Campagna, organizzato in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Carmine. La band, fondata da oltre 40 anni ad opera dei “cespugliosi” gemelli Michetti, ha letteralmente incantato i presenti con l’esibizione di brani musicali che hanno fatto da colonna sonora a tantissime storie d’amore. Ivano, lo showman del gruppo, ha ripercorso la loro longeva carriera musicale che ha avuto il suo esordio  con “Anima mia”, la mitica canzone riproposta nel corso degli anni in varie lingue e da artisti d’eccezione: Dalida, Frank Sinatra, Claudio Baglioni ecc… L’eccentrico look, in netto contrasto con la delicatezza delle canzoni, ha sbalordito i presenti e ha contribuito a consolidare nel tempo la loro identità oltre alla particolare voce in falsetto, attualmente affidata al giovane Daniel Colangeli. In un clima festoso e coinvolgente, i Cugini di Campagna hanno intrattenuto piacevolmente il pubblico, regalando emozioni e facendo sprofondare i meno giovani nei favolosi anni settanta, quando per ascoltare una canzone si ricorreva al juke-box o si aspettava il venerdì alle ore 13.00 per sintonizzarsi sul 2° canale radio dove veniva trasmesso il programma “Hit Parade” presentato dalla storica voce di Lelio Luttazzi. Durante lo spettacolo, con un’insolita performance, hanno eseguito il famoso brano “Malafemmina”, in omaggio al grande Totò. Infine, sulle note della canzone “Anima mia”, cantata in compagnia di alcuni volontari del pubblico, i Cugini di Campagna hanno salutato e ringraziato tutti per la calorosa accoglienza. E come ogni festa che si rispetti, la serata si è conclusa con una scintillante cascata di fuochi d’artificio. Fri, 21 Jul 2017 13:15:48 +0000 Potenza Cancellara - Straordinario successo a Bucine per il “Festival delle Regioni” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26333-cancellara-straordinario-successo-a-bucine-per-il-festival-delle-regioni.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26333-cancellara-straordinario-successo-a-bucine-per-il-festival-delle-regioni.html Si è conclusa domenica 28 maggio - a Bucine - la 14^ edizione del Festival delle Regioni: la kermesse che ospita ogni anno 20 regioni italiane rappresentate da comuni e associazioni varie. Una delegazione di Cancellara composta da Amministratori e componenti della Pro Loco, accompagnati rispettivamente dal sindaco Francesco Genzano e dalla Presidente Donata Claps, ha avuto il prestigioso compito di rappresentare la Basilicata, terra generosa e ricca di reconditi tesori. Non è la prima volta che il comune di Cancellara e la Pro loco partecipano al tradizionale appuntamento che coinvolge tantissime associazioni presenti sul territorio nazionale ed estero e dove si intrecciano culture e tipicità di ogni genere, dando origine ad un caleidoscopio di variegate e colorate sensazioni. A fare la differenza quest’anno, ci ha pensato il gruppo folk “La Rondinella” che a suon di organetto, canti e tarantelle ha invaso allegramente le strade di Bucine. Ospite speciale del gruppo cancellarese è stata Rita Funghini, meglio conosciuta come la barbiera di Arezzo dal sangue lucano, che con la sua esplosiva simpatia ha conquistato l’intera delegazione. La festosa manifestazione ha rappresentato per Cancellara e per le delegazioni intervenute una straordinaria vetrina per promuovere le eccellenze di ciascuna regione, destinate talvolta a rimanere sopite. Dunque, un’Italia che grazie all’impegno solerte e operoso dell’Associazione “Bucine un comune in fiore”, continua a darsi appuntamento ogni anno nella ridente e ospitale cittadina toscana per un proficuo scambio di esperienze e per rinsaldare il comune senso di appartenenza ad un Paese ricco di tradizioni, sapori e inesauribili risorse. Thu, 01 Jun 2017 12:23:28 +0000 Potenza Cancellara - Pellegrinaggio a Maratea in onore del Santo Patrono https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26301-cancellara-pellegrinaggio-a-maratea-in-onore-del-santo-patrono.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26301-cancellara-pellegrinaggio-a-maratea-in-onore-del-santo-patrono.html Nella mattinata del 13 maggio, quando i primi raggi di sole indoravano il borgo di Cancellara, un gruppo di pellegrini, ancora assonnato, si apprestava a raggiungere Maratea per assistere ai solenni festeggiamenti di San Biagio. A guidarlo c’era don Giuseppe Calabrese, accompagnato dal primo cittadino Francesco Genzano e alcuni amministratori che hanno accolto di buon grado l’invito del sindaco di Maratea, Domenico Cipolla. Non è un caso che il sindaco di Maratea abbia esteso l’invito ad un comune così distante dal suo e il motivo della scelta è proprio San Biagio, in quanto è il Patrono di entrambi i comuni. Si, perché l’amatissimo San Biagio, Vescovo e Martire, oltre ad essere Patrono e compatrono di tantissimi comuni sparsi in Italia e nel mondo è anche il Patrono di Cancellara dove viene festeggiato il 3 febbraio, data del suo martirio. Sebbene la data e i riti religiosi si differenzino molto, entrambi i comuni sono devotissimi al Santo e questa condivisione è iniziata a Cancellara quando, in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono, è intervenuta una delegazione di Maratea e in tale circostanza fu presentato il libro “San Biagio a Maratea” dell’autrice Tina Polisciano. Da qui è nato l’impegno da parte di don Giuseppe e del Sindaco di Cancellara di voler ricambiare la visita a Maratea durante i festeggiamenti del Santo Patrono. Promessa mantenuta, dunque! Un gesto molto apprezzato dal sindaco Cipolla che ha reso pubblico durante i saluti alle autorità intervenute, esprimendo viva gratitudine nei confronti del comune di Cancellara per la sua presenza e riservando all’intero gruppo una calorosa accoglienza. A presenziare ai solenni festeggiamenti c’erano numerose confraternite e diversi comuni, nonché il Prefetto della provincia di Potenza, Giovanna Stefania Cagliostro e il consigliere regionale Mario Polese. Presente anche Mons. Sirufo in sostituzione dell’Arcivescovo Orofino che ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica, congratulandosi, durante l’omelia, con il gruppo di Cancellara per la partecipazione decisamente considerevole. Molto caratteristica  la processione  con il busto di San Biagio che si è snodata tra viuzze suggestive e tappezzate da petali di fiori lanciati al suo passaggio da finestre e balconi. Al termine della processione, il busto di San Biagio è stato riposto nella Chiesa dell’Annunziata per essere riportato il giorno successivo nella Basilica Pontificia, sede definitiva del Santo. Il pellegrinaggio dei cancellaresi a Maratea è stato anche un modo per ammirare i paesaggi mozzafiato, la lussureggiante vegetazione, i vertiginosi strapiombi, la bellezza senza fine del mare cristallino e non ultimo, la maestosità della statua del Redentore che dall’alto del monte S. Biagio, sospesa tra cielo e mare, sovrasta l’intera città. Senza dimenticare, ovviamente, l’obiettivo primario del viaggio, ovvero rilanciare la figura di San Biagio nei suoi molteplici aspetti, condividendone nel contempo il culto con la città di Maratea e consolidare i rapporti appena nati, in vista di un auspicabile gemellaggio fra i due comuni. Durante il percorso in autobus si è tenuta una lezione “itinerante” da parte del prof. Saracino e don Giuseppe Calabrese, rispettivamente sulle origini del culto di S. Biagio a Maratea e sulle apparizioni della Madonna di Fatima ai tre pastorelli, ricorrendone il centenario proprio quel giorno.   Tue, 23 May 2017 12:11:49 +0000 Potenza Buccino (SA) - Uno sguardo diverso, allegro, sulla terza età https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/26195-buccino-sa-uno-sguardo-diverso-allegro-sulla-terza-eta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/26195-buccino-sa-uno-sguardo-diverso-allegro-sulla-terza-eta.html Il 22 Aprile, presso Buccino (Sa) è stato presentato nel corso dell’inagurazione del centro polivante di Buccino, il progetto “Coro Volceiano”. Il coro Volceiano nasce dalla voglia di valorizzare il patrimonio di forza, saggezza, bellezza della terza età. Un coro di ultra ottantenni si esibiiscono in remake di antiche canzoni del patrimonio Buccinese. Il progetto di Maria Pia Cerulo, è finanziato  dalla Banca Bcc di Buccino,  dal Comune di Buccino e da Terzo Tempo, di Ester Magaldi. In una società  sempre più liquida come la definisce il sociologo Bauman, in un mondo in cui si può  comunicare  con tutto e con tutti sempre, è fondamentale il ritrovare le proprie tradizioni, come una sponda sana e solare a  cui ancorarsi, per non perdersi nel confronto universale. E la terza età è un patrimonio di tradizioni e saggezza, a cui attingere, non un peso da sopportare ma un ancora sicura in cui non fermarsi, ma appoggiarsi per raggiungere e vivere i mondi della modernità. Si ringrazia il maestro di coro Vito Russo.   Wed, 26 Apr 2017 14:02:36 +0000 Salerno Cancellara - Rita l'aretina, barbiera per passione https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26114-cancellara-rita-l-aretina-barbiera-per-passione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/26114-cancellara-rita-l-aretina-barbiera-per-passione.html Da sempre il termine barbiere è associato alla figura maschile ma non per Rita, la singolare barbiera di Arezzo che da circa quarant’anni è alle prese con forbici e rasoi per una clientela esclusivamente maschile. Non ancora maggiorenne, Rita si sentiva “intrappolata” a Rigutino, frazione di Arezzo dove risiedeva con la famiglia; sognava di vivere in città e l’occasione le fu fornita da un annuncio per apprendista barbiere che non si fece sfuggire. Fu assunta presso una barberia di Arezzo e dopo un’adeguata formazione si mise in società con due colleghi, di cui Aldo, prematuramente scomparso, al quale era legata da una profonda riconoscenza e al solo ricordo le brillano gli occhi. Da circa quattordici anni, Rita lavora da sola nel suo storico salone e nel frattempo i clienti si sono moltiplicati. Nonostante le interminabili code, sembra che gli avventori non siano poi tanto dispiaciuti poiché l’attesa è ripagata dall’atmosfera cordiale che si respira, dal caffè che si sorseggia, dalle orchidee che allietano lo sguardo e dalla garbata esuberanza della padrona di casa. Sì, perché Rita non si limita solo a fare barba e capelli, ma ama coccolare i suoi clienti, tutti indistintamente: dal bambino di un anno al vecchietto di novant’anni, dallo studente squattrinato al ricco imprenditore. Altamente professionale e generosamente affabile, Rita conosce di ciascun cliente la propria storia, disposta sempre ad ascoltare e offrire ad ognuno il dovuto riguardo senza mai cedere al pettegolezzo. L’insegna del suo salone è l’unica che rimane accesa fino a tarda sera e lei è ancora lì, pronta per ricominciare. Si trasforma in un vulcano quando in Tv ci sono le partite, soprattutto dove i giocatori sono anche suoi clienti e ne approfitta per ammirarne il “taglio”. La sua singolarità non conosce limiti ed è per questo che non è passata inosservata allo scrittore e giornalista Giorgio Ciofini che nel suo libro “Il Can de' Svizzeri” l’ha pittorescamente descritta. Nelle sue vene scorre anche sangue lucano e precisamente di Cancellara, un suggestivo borgo medievale dove da bambina trascorreva le vacanze dalla nonna che abitava nel castello. Da qualche anno ha ripreso a frequentare il paese per ricomporre il puzzle della sua famiglia, regalando ogni volta un’esplosione di entusiasmo a parenti ed amici. Sat, 01 Apr 2017 15:21:45 +0000 Potenza Il Ballerino Cosimo Barra al serale di Amici https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/26050-il-ballerino-cosimo-barra-al-serale-di-amici.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/salerno/26050-il-ballerino-cosimo-barra-al-serale-di-amici.html Cosimo Barra nasce il 26 gennaio 1994 ad Eboli in provincia di Salerno. Oggi ha solo 22 anni, bello, giovane e con un talento che emoziona tutti. Questo è quello che scrivono i suoi fan sui social che attualmente vengono seguiti dalla sua amica conosciuta nella scuola di Amici Raffaella Prisco. Il giovane ballerino inizia a danzare all'età di 6 anni per volontà della mamma che lo iscrive in una piccola scuola di danza della sua città nativa. Sin dalla giovane età si intuisce la sua passione per questo mondo, mentre gli amici si divertono a giocare a calcio, Cosimo si forma per  partecipare a competizioni di Danza Sportiva, ottenendo per la sua categoria, quei risultati che man mano fanno crescere in lui una voglia sfrenata di andare avanti e di poter diventare quello che oggi vediamo in tv. All’età di 11 anni decide di avere una formazione che gli permettere di mostrare il suo talento non più nella sua città ma a livelli nazionali ed inizia a frequentare una nuova scuola di danza poco distante dalla sua città, dove incontra il suo attuale maestro. Da quel momento la carriera di Cosimo ha acquisito notevoli risultati in campo nazionale vincendo  innumerevoli competizioni. Nel 2012 incontra la sua attuale partner Diana Sharipova e con lei toccano i vertici, tanto che nel 2016 vincono la coppa Europa disputata ad Alassio e arrivano terzi alla gara più prestigiosa nel mondo del ballo , il GOC che si è disputata in Germania esattamente a Stoccarda. La sua vita non è stata facile, in realtà per mantenersi le spese per gli studi e realizzare il suo sogno di vincere i campionati del mondo, Cosimo ha dovuto rimboccarsi le maniche lavorando duramente come magazziniere già dalla giovane età di 16 anni, questo gli ha fatto rinunciare a tutte quelle cose che i ragazzi a sedici anni fanno ma a lui non importa ed è felice cosi, gli basta l’affetto che i tanti amici, la scuola di danza di Battipaglia e la sua famiglia gli danno ogni giorno. Cosimo è uno dei concorrenti più amati della 16esima edizione di Amici di Maria De Filippi ed ha conquistato già il Premio Vodafone per un corso di perfezionamento. Inoltre grazie a Giuliano Peparini,  lo vedremo protagonista al tanto atteso serale e faremo tutti il tifo per lui. Mon, 20 Mar 2017 15:49:38 +0000 Salerno Il Percorso Oncologico regionale riparte da Lecce https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/26042-il-percorso-oncologico-regionale-riparte-da-lecce.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/26042-il-percorso-oncologico-regionale-riparte-da-lecce.html Gestire la malattia oncologica in ogni sua fase per migliorarne il percorso all’interno della struttura sanitaria. E con effetti positivi sulla vita dei pazienti, dentro e fuori una corsia d’ospedale. E’ il progetto DMO Disease Management Optimization, ovvero ottimizzazione della gestione della malattia, realizzato da ARES Puglia, ASL Lecce e BIP Life Sciences, con il contributo di Roche, nell’Ospedale “Vito Fazzi”. Un “laboratorio” ideale per disegnare un percorso omogeneo in cui prendersi cura dei pazienti oncologici, con i loro bisogni e patologie specifiche alle quali offrire risposte efficaci ed efficienti, migliorando allo stesso tempo la capacità delle strutture e delle professionalità sanitarie di gestire, in modo semplice e preciso, la complessità. Anche eliminando, o riducendo al minimo, sprechi, ridondanze e criticità. Un anno di impegno, dal giugno 2015 al giugno 2016, per verificare e puntellare - partendo dal progetto-pilota di Lecce - la “spina dorsale” del Percorso Oncologico regionale. I cui primi risultati sono stati presentati giovedì scorso nel Polo Oncologico “Giovanni Paolo II”, fulcro operativo del progetto assieme alla Direzione Sanitaria della Asl Lecce, alla Chirurgia Toracica e alla Radioterapia del “Vito Fazzi”, sotto il coordinamento di Giovanni Gorgoni, direttore Ares Puglia, di Ettore Attolini, dirigente Programmazione Sanitaria Ares Puglia, e del direttore sanitario ASL Antonio Sanguedolce. Fondamentali i dati raccolti ed elaborati che, a partire dal focus sul carcinoma del colon retto e del polmone, riflettono un quadro di graduale quanto effettivo miglioramento delle modalità con le quali la Sanità pugliese, e in particolare leccese, sta affrontando la lotta quotidiana contro la malattia oncologica. Un confronto non sempre facile, ad esempio sul versante della crescita della quota di pazienti presi in carico tramite team multidisciplinare: 2,5% per il colon retto, 5% per il carcinoma polmonare. Numeri ancora limitati su cui bisognerà concentrare gli sforzi, ma che costituiscono l’humus su cui innestare il cambiamento in atto. Tendenza certificata, per il colon retto, da performance più marcate in termini di riduzione della degenza media per i pazienti operati (2,4 giorni, meno 15%), oppure nel tempo medio d’accesso alla chemioterapia, calcolato in 6,9 settimane, quindi entro il range di 4-8 previsto dalle linee guida, così come per la mortalità post-operatoria: inferiore al 2% nei 30 giorni successivi per interventi programmati e al 10% per quelli urgenti. Numeri positivi confermati anche sul fronte del carcinoma polmonare, dove la mortalità post-operatoria è infatti inferiore al 2% e 3%, rispettivamente nei 30 e 90 giorni successivi all’intervento. Richiederà un maggiore impegno, invece, riuscire ad abbassare la degenza media dei pazienti in fase pre-operatoria: sono 2 (a Lecce) e 3 (in media in regione) le giornate ancora da “limare” per raggiungere la soglia attesa di 12 giorni. Più incoraggianti i tempi di ricovero connessi con un intervento maggiore programmato, che a Lecce non superano gli 8,3 giorni, quindi sotto la soglia fissata a 9, così come la riduzione del 60% del tempo medio trascorso tra il sospetto diagnostico e la prima visita specialistica (12 giorni nel 2015). Analisi, monitoraggio e rimodulazione hanno riguardato anche i pazienti operati entro un mese dalla diagnosi, la cui quota è cresciuta costantemente. Ed è stata valutata positivamente la progressiva concentrazione delle attività nei centri regionali di riferimento, come avvenuto nella Chirurgia Toracica del “Fazzi”, reparto d’eccellenza con circa 200 interventi l’anno, mentre a livello regionale operano ancora diverse strutture con volumi di attività programmata inferiore alla soglia minima attesa di 65 casi l’anno. Ad un livello più profondo rispetto alle cifre, va quindi letto l’approccio globale alla malattia oncologica, che mette in gioco le attuali modalità di gestione clinica ed assistenziale del paziente, identifica gli ambiti di miglioramento del percorso, approfondendo gli elementi epidemiologici, clinici, organizzativi ed economici e quindi generando elementi quantitativi in grado di supportare un confronto costruttivo all’interno del gruppo di lavoro regionale. Il traguardo, indicato dal direttore Gorgoni, è già in vista: «Definire in modo condiviso le priorità di intervento per migliorare il percorso a parità di risorse. Abbiamo perciò tracciato le linee guida dell’iniziativa che fa di Lecce il punto di riferimento per un modello innovativo, perfettamente in sintonia con le direttive regionali, che ha come obiettivo principale la verifica, attraverso un modello scientifico, del percorso dedicato al paziente oncologico». «Partire dai dati – ha sottolineato il dg Silvana Melli – è fondamentale per riorganizzare e ricalibrare i servizi in termini di terapia e di risultati finali: il Polo Oncologico del “Fazzi” è il luogo giusto e d'eccellenza per la presa in carico adeguata e continuativa del paziente». Linea condivisa dal direttore sanitario Antonio Sanguedolce, che a maggior ragione ha rimarcato «l’importanza di riallineare i dati amministrativi ed economici con quelli più squisitamente clinici, che insieme danno la misura e il valore del lavoro svolto all’interno del percorso oncologico». Una “strada” che ha trovato nell'esperienza di Lecce un test tanto attendibile da poter essere replicato su scala regionale. Sat, 18 Mar 2017 17:49:33 +0000 Lecce Nicola Maria Nocera responsabile nazionale del settore Protezione Civile Libertas https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25901-nicola-maria-nocera-responsabile-nazionale-del-settore-protezione-civile-libertas.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25901-nicola-maria-nocera-responsabile-nazionale-del-settore-protezione-civile-libertas.html La giunta nazionale del Centro Nazionale Sportivo Libertas, nella seduta del 27 gennaio 2017, ha deliberato su proposta del Presidente Nazionale Prof. Luigi Musacchia ha deliberato la nomina di responsabile nazionale del settore Protezione Civile a Nicola Maria Nocera presidente della Prociv Augustus Vibo Valentia affiliata al Centro Provinciale Sportivo Libertas di Vibo Valentia. Nocera vanta oltre 20 anni di esperienza nel mondo della protezione civile, di cui 14 nella Croce Rossa. Da 4 anni è presidente e rappresentante legale della Prociv Augustus Vibo Valentia. Ha iniziata la collaborazione con il mondo Libertas circa 2 anni fa  collaborando con  il Centro Provinciale Sportivo Libertas di Vibo Valentia e il Centro Regionale Sportivo Libertas Calabria alla promozione ed organizzazione dei corsi di formazione incentrati sul blsd. Soddisfazione espressa dal manager sportivo Francesco De Caria: da presidente provinciale Libertas esprimo viva soddisfazione per tale nomina. Da parte nostra massimo supporto. Thu, 16 Feb 2017 09:35:47 +0000 Vibo Valentia Cancellara, l’Arcivescovo Sirufo in visita alla sezione Unitre https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/25823-cancellara-l-arcivescovo-sirufo-in-visita-alla-sezione-unitre.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/25823-cancellara-l-arcivescovo-sirufo-in-visita-alla-sezione-unitre.html Nei giorni scorsi il neo Arcivescovo di Acerenza, S.E. Mons. Francesco Sirufo, è stato ospite presso la sezione Unitre di Cancellara. A fare gli onori di casa nella gremita saletta è stato il Presidente dell’Associazione, prof. Rocco Saracino, che ha illustrato le attività svolte nel corso dell’anno e le iniziative future. Mons. Sirufo, dopo aver ringraziato tutti per la calorosa accoglienza, ha lodato i numerosi anziani seduti tra i “banchi di scuola” che oltre a mantenere attiva la mente, sono da stimolo ai più giovani. L’argomento proposto dal presule “dall'Ebraismo al Cristianesimo” è stato anticipato dalla distribuzione di uno schema dove erano riportate le tappe fondamentali che hanno determinato il passaggio dall'Ebraismo al Cristianesimo. Con estrema chiarezza, Mons. Sirufo ha raccontato fatti e personaggi che hanno scandito la storia del popolo Ebraico fino all'origine del Cristianesimo, evidenziando differenze e similitudini tra le due religioni. Ha accennato, inoltre, alle varie lacerazioni avvenute all'interno della Chiesa a partire dal Grande Scisma d’Oriente, seguito dalla Riforma Luterana e infine dalla nascita della Chiesa Anglicana, auspicando che il Movimento Ecumenico con le numerose iniziative, possa portare un giorno non lontano all'Unità dei Cristiani. Al termine della conferenza, è seguito un momento di convivialità, durante il quale l’Arcivescovo si è “mimetizzato” con gli allievi per scambiare alcune opinioni. Presenti all'incontro don Giuseppe Calabrese, parroco di Cancellara, Don Michele Cillis e Francesco Genzano, sindaco di Cancellara, con il quale l’Arcivescovo si è intrattenuto per un'amichevole conversazione.           Fri, 03 Feb 2017 13:48:32 +0000 Potenza Sgarbi: il Museo Limen come la Triennale di Milano https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25782-sgarbi-il-museo-limen-come-la-triennale-di-milano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25782-sgarbi-il-museo-limen-come-la-triennale-di-milano.html Continua il successo del Museo Lìmen della Camera di Commercio di Vibo Valentia che già aveva portato alla proroga della mostra fino al 18 febbraio p.v., e ora arriva uno dei più importanti critici d’arte viventi, il prof. Vittorio Sgarbi, che ritorna a Vibo dopo che nel 2010 aveva inaugurato il Premio Internazionale Lìmen Arte e nel 2011 aveva visitato la relativa edizione. Ad accoglierlo alla Camera di Commercio, ieri come allora, il presidente dell’Ente Michele Lico, che lo ha accompagnato nella visita alle diverse sale destinate al Museo, illustrandogli le varie tappe che hanno garantito alla Città un presidio culturale di qualità e le progettualità per promuovere legalità, formazione, lavoro e servizi innovativi proprio attraverso l’arte e la cultura, anticipando i temi della riforma del sistema camerale. Sgarbi, nell’occasione accompagnato dal prof. Mario Caligiuri e con a seguito un nutrito gruppo di amici e curiosi, si è soffermato su ogni opera, con la curiosità che lo contraddistingue, non mancando commenti e considerazioni con la verve che gli è propria e che trasforma le sue espressioni di pensiero in vere e proprie lezioni su artisti, scuole e movimenti. In particolare Sgarbi ha posto l’accento sulla capacità della Camera di Commercio di accogliere tanti giovani artisti, che rappresentano la nuova avanguardia e la nuova frontiera della creatività. Una evidenza dei valori che stanno prendendo piede e che è difficile oggi definire in maniera certa Quindi il Museo d’Arte Lìmen è per Sgarbi testimonianza della provvisorietà della contemporaneità che, paradossalmente, trova stabilità proprio nel Museo. Soddisfazione del presidente Michele Lico e del Direttore Donatella Romeo che hanno accolto i complimenti dell’autorevole critico che ha paragonato l’organizzazione degli spazi e l’allestimento a quelli della Triennale di Milano. Fri, 27 Jan 2017 15:26:26 +0000 Vibo Valentia Il Liceo Farinato di Enna primo in Sicilia nella classifica di Ludum https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/25740-il-liceo-farinato-di-enna-primo-in-sicilia-nella-classifica-di-ludum.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/25740-il-liceo-farinato-di-enna-primo-in-sicilia-nella-classifica-di-ludum.html Il Liceo Farinato di Enna è il primo liceo siciliano nella graduatoria da Ludum, lo Science Center isolano. La classifica è stilata in base ai voti conseguiti il primo anno di Università dagli studenti provenienti dai Licei Scientifici della Sicilia sud orientale e quelli provenineti dal Farinato di Enna sono tra i primi per rendimento. I dati sono ottenuti da una analisi delle statistiche fornite dalla fondazione Agnelli. “Il segreto? – dice il dirigente scolastico Anna Marmo -  Un corpo docente, che da 14 anni sono orgogliosa di dirigere, stabile ed entusiasta, impegnato ad accrescere la motivazione allo studio e a guidare i giovani alla scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali”.  Il Farinato, infatti, si avvale di un sistema formativo aperto alle innovazioni tecnologiche ed agli stimoli culturali del territorio. Un sistema completo che cura globalmente, e con la stessa passione, sia l’ambito umanistico che scientifico, dando pertanto una preparazione a trecentosessanta gradi e consentendo così la scelta di qualsiasi facoltà universitaria. Una crescita culturale permeata da una ottica di  provincia che qui sa essere una forza. “Una gratificazione per tutti noi, docenti, il personale non docente, gli studenti – continua la Marmo - Una valutazione che non può che far piacere alle famiglie dei ragazzi che animano la quotidianità della scuola, ma anche a quelle di chi da queste aule ha avuto lo slancio giusto per il proprio futuro. Una spinta a fare bene da parte di tutti docenti e discenti, mantenendo alto l’impegno silenzioso e fattivo delle singole componenti come in ogni squadra vincente”. Sat, 21 Jan 2017 14:15:53 +0000 Enna Tropea - 1° Raduno dei Costumi Tradizionali Calabresi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25504-tropea-1-raduno-dei-costumi-tradizionali-calabresi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/25504-tropea-1-raduno-dei-costumi-tradizionali-calabresi.html Grandissimo successo per il 1° Raduno dei costumi tradizionali Calabresi, svoltosi Domenica 27 Novembre 2016 a Parghelia e  coordinato dal Gruppo folk “Città di Tropea”, in occasione della fiera di Sant’Andrea e dei sapori d’Autunno fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale, dalla Pro Loco e dalla Parrocchia di Sant’Andrea. Presenti ben nove gruppi provenienti da varie zone della Calabria che, con una rappresentanza in abito tradizionale, si è radunata presso il sagrato del Santuario della S.S Madonna di Porto Salvo da dove è partita la sfilata in direzione della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, guidata dal Gonfalone del Comune di Parghelia e dal proprio abito tradizionale e seguita dai Labari dei gruppi della Pacchianeddra Sansustisa da San Sosti, dal Gruppo folk di Serrastretta, dal gruppo folk le Chiazzarole di Tropea, dal gruppo folklorico “Città di Castrovillari”, dal gruppo folk “I Strinari” di Catanzaro,  dal Gruppo Folk “I Miromagnum” da Mormanno, dal gruppo folk dei “Due Mari” di Catanzaro  e dal Gruppo Folk “Città di Tropea”. A aspettare all’ingresso della chiesa di sant’Andrea, per dare il benvenuto ai gruppi Don Giuseppe Florio e il Sindaco Maria Luisa Brosio che, dopo i saluti ufficiali, hanno accompagnato in sfilata percorrendo la navata della chiesa i gruppi, che hanno intonando un canto alla Madonna in lingua popolare. L’arciprete Don Giuseppe Florio, nella sua omelia ha sottolineato come la nostra Calabria ha bisogno di queste belle iniziative, dove si trasmettono le tradizioni, i colori, le relazioni e le memorie dei nostri popoli, che sono la vera cultura. Iniziare l’Avvento in preparazione al Natale – continua Don Florio – con questa bella manifestazione, significa comunicare alle nuove generazioni, gioia, bellezza e allegria che danno dignità alla nostra terra di Calabria.  Prima della comunione i gruppi hanno reso omaggio portando per l’offertorio i cesti contenenti i prodotti della propria terra e molto interessante è stata la spiegazione di ogni rappresentate del proprio abito tradizionale, tra cui lo storico vestito da sposa di fine 800, portato per l’occasione dal gruppo folk “Città di Castrovillari”. L’amministrazione ringraziando e facendo i complimenti ai rappresentati, ha consegnato loro una targa, affinchè ogni gruppo portasse con se un ricordo della splendida giornata passata insieme. Va inoltre sottolineato che la funzione è stata accompagnata dai canti religiosi in lingua popolare eseguiti per l’occasione dal Maestro Pasquale Ranuio, rappresentante del gruppo folk “La Pacchianeddra Sansustisa”. Infine Andrea Addolorato Presidente del Gruppo folk “Città di Tropea” che ha curato l’organizzazione, dopo aver ringraziato l’amministrazione, e i gruppi presenti per i tanti chilometri percorsi per essere presenti, ha tenuto a precisare che tutti i 9 gruppi folklorici fanno parte della Federazione Italiana Tradizioni Popolari e ha  portato quindi i saluti del Presidente Nazionale Benito Ripoli che non è potuto essere presente per la concomitanza con un importante raduno Nazionale svoltosi a San Giovanni Rotondo. Alla fine dell’emozionante funzione i gruppi fuori i sagrato della Chiesa hanno allietato i cittadini di Parghelia con i propri balli e canti popolari. Splendida la giornata quindi, ed entusiasti tutti, cittadini, commercianti, fedeli e organizzatori e sicuramente, a detta del Sindaco Maria Luisa Brosio, dell’Assessore alla Cultura e al Turismo Anna Sambiase, del Presidente della Pro Loco Tommaso Belvedere e del  responsabile della Parrocchia di San’Andrea Apostolo Don Giuseppe Florio questo sarà, molto probabilmente, il primo incontro di una lunga serie. Wed, 30 Nov 2016 15:48:18 +0000 Vibo Valentia Cancellaresi a Bologna per un conviviale incontro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/25297-cancellaresi-a-bologna-per-un-conviviale-incontro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/25297-cancellaresi-a-bologna-per-un-conviviale-incontro.html Una settantina di compaesani si sono dati appuntamento a Bologna il 23 ottobre scorso intorno ad una tavola riccamente imbandita. Tutti originari di Cancellara, un minuscolo e suggestivo borgo situato nel cuore della Basilicata. Non erano compagni di classe e nemmeno affiliati di un’Associazione, ma semplicemente un insieme di persone accomunate dalla voglia di rinsaldare vecchi e nuovi  legami e condividere il comune senso di appartenenza alla propria terra d’origine. Un gruppo, dunque,  piuttosto eterogeneo che comprendeva lavoratori, pensionati e studenti dimoranti nel comune di Bologna e dintorni. Una sorta di appuntamento al buio dove non sono mancate sorprese e “carrambate”. L’incontro, permeato da forti emozioni, ha raggiunto il suo culmine durante la lettura di un inaspettato, quanto gradito messaggio inviato dal primo cittadino di Cancellara - Francesco Genzano - che, nel rammaricarsi per la mancata presenza, ha manifestato la sua vicinanza a tutti i partecipanti. Ha promesso, inoltre, di non mancare in futuro e di impegnarsi affinché questo evento diventi un appuntamento fisso da rinnovare annualmente. Tanta soddisfazione per Rocco Erario, Giuseppe Scarfiello e Franco Caputo ai quali va il merito per aver organizzato l’evento che si è svolto all'insegna della spontaneità e della convivialità, dove ciascun partecipante si è sentito membro di una grande famiglia e fiero di appartenere ad una terra per la quale non esistono tempi o distanze in grado di affievolire il profondo legame che li tiene uniti sin dalla nascita. Mon, 31 Oct 2016 09:14:33 +0000 Potenza Due nuove cinture nere nel Karate foggiano https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/25273-due-nuove-cinture-nere-nel-karate-foggiano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/25273-due-nuove-cinture-nere-nel-karate-foggiano.html Nella grande famiglia della Asd LEONE Karate Foggia si fa festa per un’importante novità: domenica scorsa a Conversano, in occasione degli Esami Regionali di graduazione per cintura nera 1°, 2° e 3° Dan, due giovani atlete della società foggiana hanno conseguito il grado di cintura nera I Dan. Caterina Greco (diciotto anni, atleta agonista che vanta la partecipazione a svariati Campionati Italiani) e Incoronata Cianci (soltanto sedicenne ma già promettente agonista) hanno superato brillantemente il difficile esame di fronte alla prestigiosa commissione federale composta da maestri  di altissimo livello, quali il Maestro benemerito cintura nera 8° Dan Vito Simmi, il Maestro benemerito cintura nera 7° Dan Carmelo Malleo e dal vice Presidente del Comitato Regionale FIJLKAM e Maestro cintura nera 5° Dan Sabino Silvestri. Le atlete hanno eseguito alla perfezione varie tecniche di kihon (esercizi di base con tecniche di calci e pugni codificate), kata (tecniche codificate rappresentanti un combattimento immaginario contro più avversari) e kumite (combattimento libero attraverso la dimostrazione di tecniche di proiezione). Grande soddisfazione espressa dal Maestro Cosimo Leone, al fianco delle karateche foggiane da circa dieci anni, per l’impegnativo percorso che ha condotto all’agognato traguardo. Fri, 28 Oct 2016 08:20:15 +0000 Foggia Il centro storico conquistato dall’Innovation bar https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/trani/25212-il-centro-storico-conquistato-dall-innovation-bar.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/trani/25212-il-centro-storico-conquistato-dall-innovation-bar.html Per una sola serata, quella del 16 Ottobre scorso, il centro storico tranese è divenuto un punto d’aggregazione informale per gente incuriosita dal format immediato dell’Innovation bar. Artisti locali con opere in mostra, musica innovativa, aperitivo gratuito prodotto con ingredienti biologici o a chilometro zero, per una proposta vicina a chi di “innovazione” ha sempre sentito parlare, rinunciando ad approfondire per la paura di confrontarsi con un linguaggio tecnico e ostico. Un’iniziativa sostenuta anche dal Comune di Trani con la chiusura al traffico della centralissima via Mario Pagano, che ha permesso all’incredibile afflusso di interessati – circa 300 le presenze confermate  –  di conoscere e usufruire con comodità dei servizi proposti, tra i quali l’applicazione NIDOnet, disponibile gratuitamente su Play Store per rimanere aggiornati sulle prossime tappe in programma. Tra gli ospiti e relatori dell’evento, Maurizio Lotito, founder di Postpickr, Marcella Loporchio, crowd mentor, Maria Teresa Amoruso, direttrice del portale Sì Puglia, e Giancarla Trizio, founder e CEO di Tou.Play. La serata ha coinvolto gli esercenti della zona e le rispettive attività commerciali, trasformando per poche ore via Mario Pagano in un piccolo salotto dell’innovazione.  Abbiamo raccolto le parole di Elio Palumbieri, presidente dell’associazione, a margine dell’evento: "Trani è anche cultura e innovazione, e non c’è risposta migliore di questa per chi ancora dipinge il meridione come un luogo spento e senza iniziativa. Siamo orgogliosi di aver vissuto con i tranesi una serata che ha ridestato interesse per il nuovo, al punto da avere in serbo per questa città un altro appuntamento targato Innovation bar" .   Wed, 19 Oct 2016 14:37:22 +0000 Trani Libertà di espressione negata https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/25176-liberta-di-espressione-negata.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/25176-liberta-di-espressione-negata.html La Costituzione della Repubblica italiana all’art. 21 recita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Addirittura la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo all’art. 19 recita: “Ogni individuo ha diritto alla libertà d'opinione e d'espressione, il che implica il diritto di non venir disturbato a causa delle proprie opinioni”. Ma evidentemente la libertà di manifestazione del pensiero, che è uno dei diritti fondamentali riconosciuti negli ordinamenti democratici, trova sempre meno spazio in Italia. Un esempio lampante di questa deriva totalitaria è quanto accaduto nei giorni scorsi a Caserta dove si è tenuta una «Marcia per la vita» che ha come obiettivo la salvaguardia della vita nascente minacciata da un sempre crescente numero di aborti permessi dalla contestata legge 194. Il corteo, che si è snodato lungo le strade del centro cittadino, ha visto la libera partecipazione di numerosi gruppi studenteschi. La bontà della manifestazione, tuttavia, non ha evitato polemiche strumentali scatenate da sparute sigle associative e sindacali che hanno avuto come obiettivo il primo promotore della manifestazione, il preside Paolo Mesolella dell’Isiss «Foscolo» di Teano. In particolare sono stati contestati la presunta costrizione degli studenti alla partecipazione alla marcia e la presunta violazione della imparzialità e laicità della scuola su un tema così importante come quello della vita. Quanto al primo punto, urge chiarire che gli istituti scolastici possono consentire la partecipazione dei propri alunni a manifestazioni inerenti anche materie non curriculari. È evidente la previa autorizzazione scritta dei genitori di quegli studenti che intendono aderire. Tutte formalità adempiute dagli istituti scolastici coinvolti. In merito al secondo punto, invece, dovrebbe essere ovvio a tutti che la promozione da parte della scuola di attività a tutela della vita e la formazione civica degli studenti al rispetto della vita nascente e alla non violenza hanno finalità altamente educative e non divisive. Inoltre non v’è stata alcuna violazione della laicità in quanto la difesa dei nascituri non è affatto monopolio della sfera religiosa. Eppure coloro che si oppongono alla maturazione umana dei giovani hanno ottenuto da parte del Ministero l’invio di ispettori presso gli istituti scolastici interessati nonché il richiamo dei rispettivi presidi. È palesemente incoerente l’atteggiamento di coloro che si vantano di essere paladini della libertà di espressione e delle libertà civili e che contemporaneamente intendono ledere il principio dell’autonomia scolastica e della libertà di insegnamento. La verità è che forze politicizzate hanno dimostrato con pretesti ideologici di voler difendere la libertà e la Costituzione a giorni alterni, di non aver alcun rispetto per le idee altrui e soprattutto di adottare atteggiamenti violenti e questi si divisivi. Pare evidente la lesione di principi ulteriori quali il pluralismo delle proposte formative, la libertà di insegnamento, l’autonomia scolastica – tanto decantate quando si vuol imporre anche ai più piccoli discenti una visione pervertita dell’essere umano –. La scuola pubblica – e per riflesso pezzi consistenti di quella privata, sempre più abbandonata e minacciata –, pare diventare sempre più una scuola di regime, indirizzata dalle potenti lobby internazionali di cui ha più volte parlato Papa Francesco e che vogliono stravolgere le radici antropologiche della nostra esistenza. Ci pare esser stata ben diversa la reazione di certi burocrati ministeriali allorquando in diverse realtà italiane gruppi associativi gay hanno distribuito – senza alcun preventivo avviso o parere ai genitori – materiale disgustoso o realizzato spettacoli vari per propagandare le unioni omosessuali e l’utero in affitto. Ci sono già diversi casi in Italia di docenti «inquisiti» per le loro posizioni a favore della famiglia naturale e della Vita, e che al momento stanno affrontando – o hanno da poco affrontato – dolorosi contenziosi e situazioni di mobbing. Forse siamo ad una svolta epocale nell’ambito dei principi che presiedono il nostro ordinamento? È l’ora che le Istituzioni e i cittadini prendano coscienza di quanto sta accadendo. ALLEANZA CATTOLICA GIURISTI PER LA VITA COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI DI CASERTA COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI DI NAPOLI FONDAZIONE CENACOLI DI MARIA ASSOCIAZIONE ORA ET LABORA Thu, 13 Oct 2016 08:28:55 +0000 Caserta Presentata la tappa foggiana della FAI Marathon 2016 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/25169-presentata-la-tappa-foggiana-della-fai-marathon-2016.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/foggia/25169-presentata-la-tappa-foggiana-della-fai-marathon-2016.html Nella sala giunta di Palazzo di Città a Foggia, è stata presentata ufficialmente l’edizione foggiana della FAI Marathon 2016, l’annuale appuntamento, giunto alla quinta edizione, attraverso il quale il Fondo Ambiente Italiano offre una originale chiave di lettura delle nostre città nuove prospettive e ricchezze spesso nascoste dei centri urbani di tutto lo Stivale.     Si tratta dell’evento di punta della campagna mensile di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia”: iscrivendosi al FAI o offrendo contributi volontari ai punti di raccolta e nelle delegazioni, si contribuisce all’impegno che da oltre 40 anni la fondazione nazionale profonde nella salvaguardia e nella valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici del nostro Paese. Domenica 16 ottobre 2016, più di 3.500 volontari del FAI, in 150 città di tutto il Paese, accompagneranno i visitatori alla scoperta di oltre 600 luoghi di interesse storico ed artistico, attraverso itinerari tematici ed eventi speciali. Nessun traguardo da raggiungere, nessun punto di partenza da cui iniziare e neppure una corsa, ma una passeggiata che ci si può costruire a piacimento, tappa dopo tappa. Sul sito del FAI (http://faimarathon.it/luoghi#/) sono segnalati siti e orari di apertura dei luoghi visitabili in tutta Italia. La Delegazione del FAI di Foggia, dopo alcune ha riportato quest’anno nel capoluogo l’importante appuntamento che, negli ultimi anni, aveva toccato altri luoghi della Capitanata. L’evento gode del patrocinio del Comune di Foggia  e dell’Ufficio Scolastico Provinciale, oltre alla collaborazione di Cicloamici Foggia FIAB e dell’associazione di volontariato di protezione civile “I Falchi” di Foggia. Ad illustrare percorso e particolari della FAI Marathon di Foggia sono stati l’Assessore comunale alla Cultura Anna Paola Giuliani, il Capo Delegazione FAI Foggia Nico Palatella, la Vice Presidente Regionale del FAI Marialuisa d’Ippolito, la prof. Lucia Onorati in rappresentanza del Provveditore agli Studi Antonio d’Itollo e il Mario Tosques dei Cicloamici di Foggia. La partenza della manifestazione è  in programma il 16 ottobre, alle ore 9.30, su Corso Garibaldi,, all’altezza di Palazzo Trifiletti. Lungo il percorso (Corso Garibaldi, Piazza Piazza Siniscalco-Ceci, Via Le Maestre, Piazza De Sanctis -dove saranno presenti i gazebo del FAI, Via Arpi, Piazza Nigri, Piazza Purgatorio- dove si trova la sede del FAI Foggia) saranno presenti, a tappe, volontari del FAI che illustreranno i luoghi di interesse storico ed architettonico.                     Thu, 13 Oct 2016 07:24:56 +0000 Foggia Serie B: Nissa Rugby, presentazione del progetto prima squadra https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/25123-serie-b-nissa-rugby-presentazione-del-progetto-prima-squadra.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/25123-serie-b-nissa-rugby-presentazione-del-progetto-prima-squadra.html Si è svolta mercoledì scorso alle ore 12:00 nella sala gialla di Palazzo del Carmine, la  conferenza stampa per la presentazione del progetto prima squadra nel campionato nazionale di serie B della società nissena Nissa Rugby asd, al tavolo erano presenti otre al sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo e all’assessore con delega allo sport Carlo Campine il  presente dell’Amatori Messina Nello Arena e il presidente della Nissa Rugby Giuseppe Lo Celso, che hanno presentato all’amministrazione ed alla stampa il progetto che porterà la città di Caltanissetta a disputare il campionato nazionale di serie B. La neonata unione tra due realtà che oramai sono acclamate sia a livello regionale che nazionale potrà rappresentare l’intera isola a livello nazionale. A guidare la squadra sono stati chiamati due  tecnici argentini Daniel Insurralde e Adrian Giusto che avranno il compito di portare in alto la squadra. Entusiasta il sindaco Ruvolo per quello che il progetto vuole realizzare e per come due grandi società lavorino in sinergia per arrivare allo scopo prefissato. Dello stesso parere l’assessore Campione che oltre ad appoggiare totalmente quello che sta realizzando la Nissa Rugby, plaude la società nissena per tutto il lavoro svolto con i settori giovanili. Univoce le parole dei due presidenti delle società coinvolte nel progetto, a fine conferenza Arena ha voluto presentare ufficialmente la maglia con la quale le nuova franchigia affronterà il campionato che riporterà otre gli stemmi delle città di Caltanissetta e Messina anche gli stemmi delle due società Nissa Rugby e Amatori Messina Mon, 10 Oct 2016 05:39:13 +0000 Caltanissetta Attesi migliaia di pellegrini per l'arrivo della Reliquia di Santa Rita ad Enna https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/25102-attesi-migliaia-di-pellegrini-per-l-arrivo-della-reliquia-di-santa-rita-ad-enna.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/25102-attesi-migliaia-di-pellegrini-per-l-arrivo-della-reliquia-di-santa-rita-ad-enna.html Una settimana dedicata a Santa Rita da Cascia e alla sua reliquia quella in programma ad Enna dall'8 al 16 ottobre che attrarrà migliaia di devoti provenienti da tutta la Sicilia.  Sará don Giuseppe Fausciana, parroco della chiesa di Sant'Anna, che organizza, insieme al "Convegno Maria Cristina di Savoia" , e con il patrocinio del Comune, questo evento, a partire dal 6 ottobre prossimo,  alla volta di Cascia dove si custodisce e si venera il Reliquiario con la Santa Reliquia di un pezzo d'osso “uncinato”, contenuto in una piccola rosa d'oro.  Il 7 ottobre presso la Basilica di Santa Rita di Cascia , avverrà la Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Rettore della Basilica di Santa Rita , Padre Mario De Santis e da Don Giuseppe Fausciana . Subito dopo la Santa Messa il Reliquiario della Santa verra' consegnato in modo solenne dalla Madre Badessa  del Monastero di Santa Rita, Suor Natalina Todeschi, davanti alle  consorelle e al Rettore, al parroco di Sant'Anna , e partirá alla volta di Enna. Sarà una settimana di celebrazioni nel capoluogo, che si aprirà con l'arrivo della Reliquia Sabato 8 ottobre alle ore 17 e 30 , dalla Chiesa piccola di Sant'Anna si muoverà ' un corteo storico , allestito dalla "officina Medievale " che rappresenterà  le varie fasi della vita di Santa Rita e  sarà accompagnato e seguito  dal Sindaco, Maurizio Di Pietro e dall'amministrazione comunale, da autorità civili, militari e religiose, rappresentanze di varie comunità ed associazioni religiose e laicali, e club Service di Enna e dei paesi vicini .Ogni rappresentanza recherà un cesto di Rose , simbolo di Santa Rita , ed un " cesto della Misericordia " contenente offerte  di diversa natura da destinarsi, a scelta di ciascun gruppo partecipante , a diversi soggetti destinatari della Misericordia . Il corteo giungerà alla Chiesa nuova di Sant'Anna dove si terrà la Solenne Concelebrazione, presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo Monsignor Rosario Gisana . Al termine avverrà la cerimonia della benedizione delle rose . Nell'auditorium della parrocchia, per salutare la reliquia della Santa, si terrà , in serata , l'esibizione del coro Lirico Sinfonico della Città di Enna.  Durante la settimana la Reliquia  verrà portata da Don Giuseppe , con i suoi Ministri Straordinari dell'eucarestia, a Valguarnera, Calascibetta e Gela ,  visiterà gli ammalati della nostra comunità, i carcerati e gli anziani delle case di riposo , ed incontrerà le confraternite di Enna " dice Melina Greco, presidente provinciale del Convegno Maria Cristina di Savoia, vera anima, insieme a don Fausciana, della concessione della reliquia ad Enna -  Anche i ragazzi delle scuole andranno a visitare la reliquia e riceveranno una particolare benedizione insieme ai lori insegnanti ed ai dirigenti scolastici che li accompagneranno . " La novità assoluta sará l'appuntamento del 9 ottobre alla parrocchia di Sant'Anna con  la celebrazione del congresso  Ritiano, - dice Don Fausciana - É il primo che si celebra nella nostra diocesi e vedrà confluire i devoti della Santa da tutta la regione Sicilia nonché le rappresentanze della Sicilia degli iscritti alla"Pia Unione Primaria Santa Rita da Cascia " guidati dalla Responsabile Regionale Lilla Buggemi . Venerdì 14 ottobre, al Teatro Garibaldi si terrà una conferenza organizzata dalla sezione di Enna del " Convegno Maria Cristina di Savoia " dal titolo " Rita riflesso della Misericordia del Signore " . Tra i relatori, il direttore editoriale della rivista di Rinnovamento nello Spirito, Luciana Leone,  Eleonora Chiavetta di Giovanni, delegata regionale e vice presidente nazionale del "Convegno Maria Cristina di Savoia" e Don Giuseppe Fausciana .  " La presenza della reliquia di Santa Rita nella città di Enna offre a tutta la comunità una importante riflessione sulla misericordia a partire dalla testimonianza di Rita che ha vissuto la sua fede all'insegna del perdono -  conclude Don Fausciana - attraverso la testimonianza dei santi è possibile costruire il tessuto ecclesiale del presente. Sono i Santi , infatti, che indicano il modo in cui è possibile rendere attuale il Vangelo, la buona notizia dell'avvento del regno di Dio" .  Il prezioso Reliquiario è stato realizzato dai Padri Agostiniani nel 2007, in seguito alla visita, a Cascia, nell'ottobre del 2006 di Sua Eccellenza Mons. Giancarlo Bregantini, allora Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace che, in quella circostanza, manifestó il desiderio di portare nella sua Diocesi una Peregrinatio di una Reliquia di Santa Rita . Un'idea che piacque alla madre Badessa, alle suore, ai padri e al rettore che diedero l'avvio ai preparativi per la realizzazione dell'artistico Reliquiario per porre un pezzo d'osso del suo corpo. Le suore anziane, parlando con la Madre Badessa, ricordarono che, in una delle ultime ricognizioni del corpo della Santa, erano stati presi tre piccoli ossi ed erano tenuti nel Monastero. Cosí la prima pellegrinatio del reliquiario venne fatta a San Luca (RC). Da allora ad oggi la reliquia ha raggiunto tanti luoghi  d'Italia ed è stata visitata da migliaia di pellegrini . Wed, 05 Oct 2016 07:04:31 +0000 Enna Genzano di Lucania - A Palazzo Dell’Agli successo straordinario per l’anteprima nazionale di ‘Malombra’ https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/24977-genzano-di-lucania-a-palazzo-dell-agli-successo-straordinario-per-l-anteprima-nazionale-di-malombra.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/basilicata/potenza/24977-genzano-di-lucania-a-palazzo-dell-agli-successo-straordinario-per-l-anteprima-nazionale-di-malombra.html Ha compiuto 99 anni e torna in scena con rinnovato vigore grazie all’acquisizione di suoni, rumori e musica di grande impatto. Il film muto ‘Malombra’ - del 1917, per la regia di Carmine Gallone, tratto dal romanzo di Fogazzaro, restaurato dalla Cineteca di Bologna - rivive una seconda vita grazie all’inedita e straordinaria operazione di sonorizzazione nata da un’intuizione del Maestro Pasquale Menchise e dal sostegno della Lucana Film Commission. Un sostegno ampio, riconosciuto all’intero e più ambizioso progetto che, da qui ai prossimi tre anni, proseguirà con la composizione di colonne sonore anche per altre due celebri pellicole che hanno segnato la storia del cinema muto dei primi decenni del secolo scorso: ‘Cabiria’ e ‘Napolen’. Emozionante l'anteprima nazionale della versione musicata di ‘Malombra’, ieri sera, nella cornice dello storico Palazzo Dell’Agli a Genzano di Lucania. Durante la proiezione le partiture musicali, composte dal Maestro Pasquale Menchise - talento orgogliosamente lucano, riconosciuto in tutto il mondo e che, tra l’altro, il prossimo primo ottobre dirigerà l’Orchestra del teatro ‘San Carlo’ di Napoli al Musikverein di Vienna - e dal Maestro Luca Salvadori - che ha già firmato colonne sonore per film di grande rilievo come, solo per citarne alcuni, ‘Le fate ignoranti’, ‘La finestra di fronte’, ‘La ricerca della felicità’ e per fiction tv come ‘Nerone’, ‘Soraya’, ‘Un posto tranquillo’ - sono state eseguite dal vivo dall'ensemble di quintetto d’archi, flauto, clarinetto e pianoforte (1°violino: Gerardo Sathià Ungaro; 2°violino: Massimo Rosa; viola: Carmine Caniani; violoncello: Vito Stano; contrabbasso: Bruno Pace; flauto: Domenico Picciani; clarinetto: Gennaro Chirico; pianoforte: Francesco Paolillo) magistralmente diretto dallo stesso Maestro Menchise. “Avrei potuto organizzare questa anteprima nazionale di ‘Malombra’ – ha spiegato il Maestro Menchise  –  in qualsiasi altro posto o città. Ma ho voluto che fosse qui, a Genzano. Il progetto sul cinema muto, a cui sto lavorando insieme al Maestro Salvadori, è molto interessante e, al tempo stesso, molto impegnativo. Ho voluto che fosse inteso come un regalo alla  comunità genzanese e all’intera Basilicata perché credo fermamente che lo sviluppo dei nostri territori possa e debba, sempre più, passare attraverso la leva della cultura e che, proprio, dall’incrocio di cinema e musica possano derivare valide prospettive di crescita”. “In un film muto – ha spiegato il Maestro Salvadori – la musica deve coprire l’intera durata del film: in questo caso, abbiamo dovuto comporre 75 minuti di musiche. A mancare, infatti, non sono solamente i dialoghi, ma c’è assenza totale di qualsiasi voce, suono, rumore, pausa o esitazione: è proprio questa la difficoltà quando devi scrivere musica per i film muti, in bianco e nero, che hanno innegabilmente ancora oggi un fascino straordinario. Il lavoro di squadra condotto per mesi con il mio amico, il Maestro Menchise, è stato appassionante e siamo davvero molto soddisfatti del risultato raggiunto, un mix inedito di musica classica d’orchestra e, anche, qualche incursione di suoni elettronici”. Presente all’anteprima il sindaco di Genzano di Lucania, Roco Cancellara, ha salutato con vivo apprezzamento per il progetto che “certamente l’intera comunità – ha detto – è lieta di ricevere in dono. E’ quanto mai doveroso rinnovare l’impegno e la volontà di dare seguito all’intuizione di costruire, in particolare, attorno alla narrazione del castello di Monteserico e al mito di Lyda Borelli validi progetti di promozione culturale nel solco del cinema muto e della grande musica d’orchestra di rilievo internazionale”. Il giorno prima, sempre a Palazzo Dell’Agli, è stata l’occasione per approfondire il tema  “Cinema e territorio: cultura e turismo” alla presenza dell’on. Salvatore Margiotta, componete della Commissione Vigilanza Rai; del direttore generale Apt Basilicata, Mariano Schiavone; del direttore Lucana Film Commission, Paride Leporace; del giornalista Rocco Brancati; del professore e docente Unibas Angelo Lucano Larotronda; dell’attore e regista Giuseppe Pambieri. Entrambi gli appuntamenti sono stati promossi nell’ambito della terza edizione de “Il castello si racconta”, a cura dell’Amministrazione comunale di Genzano e in collaborazione con la locale Pro-Loco, l’Orchestra da Camera e Sinfonica lucana e la Cineteca Lucana. Tue, 20 Sep 2016 07:19:25 +0000 Potenza 15 mila presenze alla festa di Confartigianato ad Enna https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24899-15-mila-presenze-alla-festa-di-confartigianato-ad-enna.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24899-15-mila-presenze-alla-festa-di-confartigianato-ad-enna.html E’ stata una tre giorni di festa la prima edizione di “Artigianando 2016”, evento organizzato dalla Confartigianato con il patrocinio del Comune che ha festeggiato l’artigiano e la sua famiglia. Quindicimila le presenze che hanno visitato i 35 stand allestiti nel centro storico della città. Ieri sera la cerimonia di premiazione sul palco di Piazza Umberto che aveva visto, per l’inaugurazione, celebrata giovedì scorso,  tutto il gotha della Confartigianato nazionale, tra cui il presidente Giorgio Merletti,  regionale e provinciale. Il presidente provinciale, Maurizio Gulina, il suo vice, Peter Barreca, e il segretario, Enzo Mantegna hanno consegnato, a ciascuno standista, un gadget in ricordo di questa festa. Premiati gli artigiani più anziani, un maestro falegname di Troina , 81 anni, iscritto da artigiano dal 1959, Nunzio Giuseppe La Ferrera e Salvatore Agliozzo, 23 anni, ennese, anche lui maestro falegname dal 2014 . Premiati anche i responsabili della associazioni sportive, la Uisp,  ADP Dojo Karate, ASD Polisportiva Progetto Enna Sport 2000, La Clave che, con le loro esibizioni, hanno animato le aree dello sport. “ Artigianando 2016 è andata oltre le aspettative . 15 mila presenze è un successo della manifestazione che ha incontrato il favore non sono degli ennesi, ama dei tanti che sono arrivati da fuori provincia e dei tantissimi turisti che hanno affollato l’area food. La cosa che ci inorgoglisce di più è, dopo avere tanto faticato per cercare gli standisti che credessero in questo progetto, oggi raccogliere il plauso dei tanti che si sono fidati di noi e di quelli che già ci chiedono di partecipare ad una prossima edizione.”. Erano anni che non si vedeva tanta gente in giro per la città. IL centro storico si è popolato di famiglie e giovani e meno giovani a testimonianza che quando si organizzano manifestazioni che dietro hanno un progetto, la gente torna a riappropriarsi della città.  Tutto ha funzionato al meglio. Anche l’avere previsto due aree parcheggio, villa Farina e Cimitero,  con bus navette anche abilitate al trasporto per disabili, che hanno fatto la spola tra le zone di sosta e  l’area fiera. Vincente è stata la scelta di affiancare all’area espositiva tutta una serie di attrazioni per piccoli e grandi. Il luna park,  organizzato da l’Animazione Il Delfino, le aree sport, con tante associazioni che si sono esibite nei tre giorni , la musica e l’area dello street food . Sono, infatti, quasi 4000 mila i ticket venduti dalla Confartigianato per accedere agli stand del food, con una presenza costante e massiva di consumatori che ha affollato piazza 6 Dicembre apprezzando le prelibatezze preparate da ristoratori, panettieri, pasticceri, e degustando un buon calice di vino . Suggestiva poi la sfilata di acconciature della scuola Cea di Catania con sede anche a Nicosia. Le ragazze hanno sfilato, con la direzione artistica del maestro Giovanni Botano, lungo la passerella allestita in piazza Vittorio Emanuele. Tra queste anche Vanessa Ardone, Miss Nissoria, Miss Estate 2016 alla Scala della Moda, I^ classificata provinciale e II^ alle finali nazionali del concorso Bellezze di Sicilia. Apprezzati anche i tanti concerti e le performance musicali, tra i quali la cantante catanese Cristina Russo, la vincitrice dell’edizione 2016 del Microfono d’Oro, l’ennese Ilenia Navarra e friends e l’esibizione della Bma, Accademia del Musical e della Canzone, così come anche il grande Roberto Cohiba. “Chiusa con grande soddisfazione la prima edizione, lavoriamo già a progettare la festa del prossimo anno. Vogliamo rendere questo un appuntamento fisso, nel cuore della Sicilia e, dunque facilmente raggiungibile da tutte le province.  Un momento di confronto, di festa ma anche di speranza per il comparto artigiano, ancora forte in Italia e nel nostro territorio “.   Tue, 13 Sep 2016 11:44:09 +0000 Enna Il primo Buskers Fest del centro Sicilia, oltre 50 artisti di strada per le vie del centro storico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24601-il-primo-buskers-fest-del-centro-sicilia-oltre-50-artisti-di-strada-per-le-vie-del-centro-storico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24601-il-primo-buskers-fest-del-centro-sicilia-oltre-50-artisti-di-strada-per-le-vie-del-centro-storico.html Laboratori di riciclo e riuso creativo, piazza della danza, piazza letteratura, degustazione e vendita di prodotti tipici locali, mercato dell’altro consumo e dell’artigianato prodotto in loco ma, soprattutto, numerosissimi spettacoli di Street Art. Enna e il suo centro storico diventeranno teatro del primo Buskers Fest del centro Sicilia, giovedì 29 e venerdì 30 luglio. Due intere giornate dedicate all’arte di strada; sarà possibile ammirare le performances di circa 50 artisti, di cui circa 35 professionisti del settore (acrobati, equilibristi, giocolieri, trampolieri, maghi, teatranti, musicisti, mangia fuoco, danzatrici, ect.); e poi ben 2 laboratori (giocoleria e riuso creativo) per bambini in fascia pomeridiana. E ancora, un mercatino del gusto e uno dell'artigianato con 11 associazioni di categoria coinvolte; hanno già confermato 60 stand. “Un successo senza precedenti, - affermano soddisfatti i componenti dell’associazione che organizza l’evento, La Fabbrica, - questi sono numeri da capo giro”. “L’Enna Buskers Fest – continuano - è pensato come un modello di rigenerazione artistica e culturale del centro storico. Fondamentale la collaborazione con altre associazioni culturali e di categoria presenti sul territorio. L’idea portante del progetto è la rivitalizzazione culturale della nostra città. Gli organizzatori aggiungono: “gli artisti, per questa prima edizione, sono tutti siciliani. Una scelta etica, così da promuovere le eccellenze della nostra terra oltre al nostro territorio”. “La promozione turistica, - concludono - con il coinvolgimento della Pro Loco Proserpina e del Distretto turistico “Dea di Morgantina” sarà determinante e garantirà la conoscenza del territorio ennese attraverso la distribuzione di materiale informativo e pubblicitario”. Nel progetto sono coinvolti anche diversi Grest coi loro bambini coinvolti nell'allestimento della città con striscioni e festoni. E ancora, un contest Instagram, una mostra fotografica alla Galleria Civica, e pittori che terranno delle estemporanee d'arte in giro per la città. La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Enna che ha sposato l'iniziativa. Per l’occasione, il centro storico sarà chiuso al traffico; è possibile beneficiare del servizio bus navetta Pisciotto-Cimitero dove sarà possibile parcheggiare l'auto. Per ulteriori dettagli, visitare il sito internet ennabuskersfest.com Tue, 19 Jul 2016 09:25:05 +0000 Enna Il Corteo Barocco vince il concorso di Nicosia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24539-il-corteo-barocco-vince-il-concorso-di-nicosia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24539-il-corteo-barocco-vince-il-concorso-di-nicosia.html Il gesto più bello dopo un lungo e faticoso pomeriggio fra le salite di Nicosia, è arrivato dall’Araldo delle Grida del Corteo Barocco di Noto. L’associazione netina ha vinto il concorso ennese per cortei storici di Sicilia e Peppe Montalto, salendo sul palco a ritirare il premio, ha consegnato la targa ricevuta dai rappresentanti istituzionali del Comune di Nicosia, ad Angelo Vella quale capo-delegazione del Corteo, perché simbolicamente era stato tutto il gruppo ad aver meritato quel riconoscimento. Un nobile gesto da un nobile uomo e non solo per il portamento e la rappresentatività del ruolo: “Abbiamo onorato la nostra città in quel di Nicosia – ha detto Montalto esprimendosi sul suo profilo social -. Ci siamo distinti in tutto, come si è soliti fare e i "miei" figuranti (consentitemi il possessivo) sono stati letteralmente un colpo d'occhio. Una gioia indescrivibile, onore a loro, onore al Corteo Barocco e onore all'inestimabile tesoro che risponde al nome di Noto. Non è stato facile per l'itinerario quasi impossibile e dalla pendenza in certi tratti molto difficoltosa, mantenere il portamento, la compostezza, la signorilità nel proporci. Ed è stato fatto, come sempre, tutto ugualmente alla perfezione. Nessuna sbavatura e i complimenti per noi sono andati al di là dell'immaginabile. Ho avuto al seguito un gruppo meraviglioso. Grandi sotto ogni aspetto”. Miglior riconoscimento, dunque, non poteva arrivare per i circa 40 figuranti del Corteo Barocco di Noto, se non dall’Araldo delle Grida, che ha sintetizzato il messaggio e gli apprezzamenti ricevuti per aver vinto il "Corteo Storico Carlo V Visita Nicosia - Civitas Costantissima", dedicato alla visita che l’imperatore Carlo V effettuò nell’ottobre del 1535 a Nicosia. A fare da contorno anche l’esibizione di un gruppo di Musici e Sbandieratori Città di Noto, sempre puntuali e precisi come ha aggiunto il capo-delegazione Angelo Vella: “Si è creato un unicum importante – ha detto – che ci permette di ottenere ancor più consensi di quanto già non ricevessimo, ogni qualvolta facciamo esperienze simili. E tutti questi apprezzamenti ricevuti a Nicosia e la grande attesa che riveste la nostra associazione, è segno che negli anni abbiamo lasciato un segnale importante fra cortei storici di Sicilia e non solo. Merito di tutti, soprattutto dei figuranti che anche in situazioni non sempre idonee riescono a dare il meglio di sé con grande professionalità”. Il gesto più bello dopo un lungo e faticoso pomeriggio fra le salite di Nicosia, è arrivato dall’Araldo delle Grida del Corteo Barocco di Noto. L’associazione netina ha vinto il concorso ennese per cortei storici di Sicilia e Peppe Montalto, salendo sul palco a ritirare il premio, ha consegnato la targa ricevuta dai rappresentanti istituzionali del Comune di Nicosia, ad Angelo Vella quale capo-delegazione del Corteo, perché simbolicamente era stato tutto il gruppo ad aver meritato quel riconoscimento. Un nobile gesto da un nobile uomo e non solo per il portamento e la rappresentatività del ruolo: “Abbiamo onorato la nostra città in quel di Nicosia – ha detto Montalto esprimendosi sul suo profilo social -. Ci siamo distinti in tutto, come si è soliti fare e i "miei" figuranti (consentitemi il possessivo) sono stati letteralmente un colpo d'occhio. Una gioia indescrivibile, onore a loro, onore al Corteo Barocco e onore all'inestimabile tesoro che risponde al nome di Noto. Non è stato facile per l'itinerario quasi impossibile e dalla pendenza in certi tratti molto difficoltosa, mantenere il portamento, la compostezza, la signorilità nel proporci. Ed è stato fatto, come sempre, tutto ugualmente alla perfezione. Nessuna sbavatura e i complimenti per noi sono andati al di là dell'immaginabile. Ho avuto al seguito un gruppo meraviglioso. Grandi sotto ogni aspetto”. Miglior riconoscimento, dunque, non poteva arrivare per i circa 40 figuranti del Corteo Barocco di Noto, se non dall’Araldo delle Grida, che ha sintetizzato il messaggio e gli apprezzamenti ricevuti per aver vinto il "Corteo Storico Carlo V Visita Nicosia - Civitas Costantissima", dedicato alla visita che l’imperatore Carlo V effettuò nell’ottobre del 1535 a Nicosia. A fare da contorno anche l’esibizione di un gruppo di Musici e Sbandieratori Città di Noto, sempre puntuali e precisi come ha aggiunto il capo-delegazione Angelo Vella: “Si è creato un unicum importante – ha detto – che ci permette di ottenere ancor più consensi di quanto già non ricevessimo, ogni qualvolta facciamo esperienze simili. E tutti questi apprezzamenti ricevuti a Nicosia e la grande attesa che riveste la nostra associazione, è segno che negli anni abbiamo lasciato un segnale importante fra cortei storici di Sicilia e non solo. Merito di tutti, soprattutto dei figuranti che anche in situazioni non sempre idonee riescono a dare il meglio di sé con grande professionalità”. Tue, 12 Jul 2016 08:02:35 +0000 Enna A Galatone incontro con Hafez Haidar, candidato al Premio Nobel per la Pace https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/24523-a-galatone-incontro-con-hafez-haidar-candidato-al-premio-nobel-per-la-pace.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/24523-a-galatone-incontro-con-hafez-haidar-candidato-al-premio-nobel-per-la-pace.html Venerdì 8 luglio 2016, presso il Palazzo Marchesale di Galatone, si è svolta la seconda serata del “Festival dell’Arte e della Cultura” organizzato dall’Associazione Culturale Internazionale “VerbumlandiArt” nell'ambito dell'Estate Galatea, promossa dall'Assessorato alla Cultura della città salentina. Tema dell’incontro, di straordinaria attualità, il dialogo interculturale e interreligioso: “La Pace attraverso il Dialogo: l’era della discussione”. Interessanti analisi, testimonianze ed approfondimenti sono emersi nel corso della conversazione che Rosa Nicoletta Tomasone, scrittrice e presidente del Centro Culturale “Luigi Einaudi” di San Severo, e Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, per molti anni amministratore e vice sindaco dell’Aquila, hanno tenuto con il prof. Hafez Haidar, candidato al Premio Nobel per la Pace. Hafez Haidar, poeta e romanziere, libanese per nascita ed italiano d’adozione, è docente di Lingua e Letteratura Araba presso l'Università degli Studi di Pavia. Considerato uno dei maggiori studiosi delle religioni a livello mondiale, ha scritto, curato e tradotto numerose opere ed è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti. E’ promotore ai massimi livelli del dialogo tra religioni e dell’integrazione culturale tra i popoli. Primario impegno della sua vita è quello di promuovere e favorire il dialogo tra il mondo cristiano e quello islamico, un’operosa convivenza e un comune impegno per la Pace, sulla base dei principi posti a fondamento delle due culture e religioni. Nato nel 1953 a Baalbeck, antica città romana in Libano, Hafez Haidar ha studiato Filosofia Greca e Araba all’Università di Beirut. Nel 1978 si trasferisce in Italia, studiando dapprima a Perugia e poi all’Università di Milano, dove si è laureato in Lettere Moderne e poi specializzato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica. Nel 1986 ha abbandonato la carriera diplomatica per dedicare tutta la sua attività all’insegnamento e alla scrittura, come ponte di dialogo tra culture e religioni. Molto conosciuti e diffusi i suoi libri di narrativa, saggistica e poesia, pubblicati dalle principali case editrici. Ha presentato e condotto la serata e il dibattito Luigi De Giorgi, dirigente scolastico in pensione, con la collaborazione di Regina Resta, presidente dell’associazione VerbumlandiArt, e di Maria Teresa Infante, consigliere dell’associazione con delega alla Poesia. Nel corso della serata sono stati conferiti i seguenti riconoscimenti: Attestato di Gran Merito ad Hafez Haidar, poeta e scrittore, Borisav Blagojevic, poeta e scrittore (Serbia), Carlo Roberto Sciascia, critico d’arte e docente, e Nadia Celi, critico d’arte. Targa “Premio alla Carriera” a Rosa Nicoletta Tomasone, Goffredo Palmerini, Wojtek Pankiewicz, docente Università del Salento, Enrico Longo, operatore culturale già dirigente scolastico. Targa “Premio alla Cultura” a Rosaria Ricchiuto, attrice e regista. Nel corso della serata Don Giuseppe Venneri ha presentato il progetto “Peace Together Uganda” destinato ai bambini orfani e poveri di Pajule (Uganda), organizzato dal Centro Missionario Diocesano di Nardò-Gallipoli in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali di Galatone. Tue, 12 Jul 2016 07:03:27 +0000 Lecce The Matrix Reloaded rivive in DanzAndria Passion Show 2016 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/24454-the-matrix-reloaded-rivive-in-danzandria-passion-show-2016.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/24454-the-matrix-reloaded-rivive-in-danzandria-passion-show-2016.html Ennesimo successo per la scuola di danza “Monton de Estrellas” di Gianpaolo Brescia, che conclude questo anno accademico. Piazza gremita, emozioni e adrenalina pura in occasione della sesta edizione di DanzAndria Passion Show, tenutosi domenica scorsa nella centrale Piazza Catuma ad Andria. Il saggio di fine anno si è ispirato al famoso film di fantascienza The Matrix Reloaded, dove il Maestro con il suo team e tutti i suoi allievi di varie fasce di età e di corsi, si sono esibiti sulle colonne sonore futuristiche con passi di salsa, merengue e bachata. Non solo momento di aggregazione e di spettacolo, ma anche di inclusione sociale per la partecipazione e l’esibizione di due allievi con sindrome di down che hanno emozionato il pubblico. Non è mancato il clima caraibico: tripudio di colori per gli abiti realizzati da Gino Iannone, per le scenografie, il make-up fashion realizzato dall’Accademia Effe.Di e la sfilata moda mare, a cura di Lambo biancheria. Presenti, in rappresentanza del sindaco di Andria, la Presidente del Consiglio comunale di Andria Laura Di Pilato, l’assessore Gianluca Grumo e l’assessore Giuseppe Raimondi, che sul palco si sono complimentati con l’organizzazione per lo show e per aver trasmesso con passione la danza e aver integrato i più giovani. “Sono estremamente felice e soddisfatto del successo ottenuto per la sesta edizione del DanzAndria Passion Show, spiega il Maestro della scuola di danza “Monton de Estrellas”, Gianpaolo Brescia. Continuo a ricevere tanti complimenti che mi danno sempre più forza di andare avanti in meglio e di trasmettere la mia passione agli allievi. Ringrazio vivamente tutti i miei allievi che con dedizione contribuiscono ogni anno a rendere unico il mio spettacolo, ringrazio ancora tutto il mio staff e Gino Iannone, che ha curato tutta la parte scenografica e costumistica”. Ma, appena, si chiude un anno accademico già si pensa al prossimo, infatti la scuola di danza “Monton de Estrellas” di Andria cerca di apportare grandi novità all’interno del proprio Staff di professionisti, per dare ai propri allievi la possibilità di studiare nuove discipline e tecniche. Oltre ad aver riconfermato per l’anno accademico 2016/2017 i campioni mondiali Karen Forcano e Ricardo Vega per tecnica prese e salsa cabaret, la “Monton de Estrellas” avrà l’onore di ospitare da ottobre e per tutto l’anno Adrian e Mileydi. Direttamente da Cuba, saranno per la prima volta in Italia qui ad Andria e si occuperanno di insegnare la vera essenza dei balli cubani con lezioni di rumba, timba, santeria cubana e afro. Wed, 06 Jul 2016 05:26:59 +0000 Andria Latiano - Concluso il progetto "Diritti a Scuola" https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/24408-latiano-concluso-il-progetto-qdiritti-a-scuolaq.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/24408-latiano-concluso-il-progetto-qdiritti-a-scuolaq.html Si è concluso nei giorni scorsi a Latiano con un evento pubblico il progetto Diritti a Scuola promosso dalla Regione Puglia e realizzato dalle maestre delle scuole elementari dei plessi Bartolo Longo e Filippo Errico in collaborazione con alcune docenti esterne incaricate per il progetto. L’eccellente risultato raggiunto nasce anche da una intensa e proficua collaborazione tra le istituzioni scolastiche, l’Assessorato alla Cultura della Città di Latiano e le associazioni del territorio. I protagonisti del percorso sono stati 40 bambini che, con diligenza ed entusiasmo, hanno partecipato ogni giorno alle attività proposte, ottenendo grandi risultati su più livelli. La prima tappa del progetto ha visto i bambini impegnati con Claudio Santoro che ha curato le visite guidate alle Masserie Grottole e Partemio e alla Cripta di San Giovanni raccontando la magia delle erbe spontanee e della flora autoctona. Guidati da Christian Napolitano i bambini hanno avuto modo di conoscere il patrimonio archeologico presente a Muro Tenente approfondendo quanto scoperto con i laboratori creativi finalizzati alla realizzazione di trozzelle, anfore e altri monili con pasta di sale e cartapesta con la supervisione dei ragazzi del Liceo Palumbo impegnati nel progetto di Alternanza Scuola-Lavoro. Oltre alle visite guidate, le attività hanno toccato l'arte con dipinti e storie raccontate e poi trasferite su tela con materiali di riciclo a cura dell'artista Tiziana Bardaro. Grande chiusura con Tonino Papadia con la notte di San Giovanni sulle tradizioni popolari con la collaborazione di Erminia Parlati e Mauro Rubino e ancora con Claudio Santoro che ha guidato i ragazzi nella conoscenza e costruzione dei giochi antichi. Una esperienza importante per i ragazzi, che, dopo i laboratori e le attività didattiche, hanno arricchito il proprio bagaglio di vita. Mon, 04 Jul 2016 06:03:03 +0000 Brindisi La festa della Musica dedicata ai detenuti https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24303-la-festa-della-musica-dedicata-ai-detenuti.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/24303-la-festa-della-musica-dedicata-ai-detenuti.html La Festa della Musica ha fatto tappa anche dentro la Casa Circondariale di Enna “Luigi Bodenza” con un appuntamento che ha visto i detenuti protagonisti di un caffè concerto. L’iniziativa era inserita nel cartellone della Festa della Musica di Enna, organizzata da Luigi Orofino di Mille metri in Musica, che si è svolta al Belvedere Marconi. All’evento, promosso dall’associazione “Spiragli”, che da anni opera con i suoi volontari e il suo presidente Giuseppe Petralia all’interno della struttura, hanno partecipato sua eccellenza il prefetto di Enna, Maria Rita Leonardi, e una cinquantina di ospiti esterni. Il presidente del Tribunale di Sorveglianza, magistrato competente per il carcere di Enna, Renata Fulvia Giunta, impossibilita a partecipare per motivi istituzionali, ha inviato un caloroso saluto a tutta la comunità penitenziaria e agli ospiti presenti. Tra il giardino del carcere e la sala polivalente, i visitatori hanno consumato i prodotti offerti da alcune ditte ennesi, rosticceria, vini e cocktail, serviti da uno staff di detenuti, guidati dai maestri pasticceri dell’Ampe, Liberto Campisi e Angelo Cascio, indossando i grembiuli generosamente offerti dalla cantina Tasca di Almerita. Grazie alla partnership con Confartigianato e Cna, l’Associazione Maestri Pasticceri Ennesi, che hanno fatto da raccordo con le aziende, la Festa della Musica del carcere, ha avuto una forte connotazione territoriale. Con gli arancini della rosticceria Europa e della pasticceria Caruso, i prodotti di Di Dio Store e del Caseificio Cavalcatore , i vini della Tommy’s Wine Enoteca e del Boulevard Cucaracha, i fiori di Sinfonia Floreale e La Palma, i servizi della cartoleria Napoli e i gadget della tipografia Incisiva. “La musica unisce aldilà delle razze, religione e sesso” ha detto il direttore della casa Circondariale, Letizia Bellelli, in apertura. Applausi a scena aperta per il gruppo di detenuti extracomunitari che, guidati dall’attore Franz Cantalupo e dal maestro batterista Francesco Argento, accompagnato dal presidente della Associazione Mousikè Andrea Barbarino, si sono esibiti con le percussioni e le danze tipiche dell’Africa nera con intermezzi della musica del dj Franz Scavuzzo. Il video della esibizione è stato trasmesso in differita alla Festa della Musica di Enna, che era in corso di svolgimento al Balvedere Marconi. “ E’ stato un evento che ha unito la musica, l’integrazione e la solidarietà realizzato grazie alla generosità e all’impegno di tanti, primi fra tutti le associazioni di categoria, il direttore dell’area trattamentale del Carcere, Cettina Rampello, che ha coordinato la festa, tutto il personale del Corpo di Polizia penitenziaria, in testa il comandante Marco Pulejio , che hanno garantito la sicurezza del carcere. La somma raccolta sarà destinata al “Fondo detenuti indigenti”, gestito dal volontari del carcere”. Thu, 23 Jun 2016 13:28:24 +0000 Enna La bellezza secondo Roger Scruton https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/24244-la-bellezza-secondo-roger-scruton.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/24244-la-bellezza-secondo-roger-scruton.html “Personalmente, penso che stiamo rischiando di perdere la bellezza. E vi é il pericolo che, con questa, perderemo anche il senso della vita”. Così si esprime uno degli ultimi filosofi puri del Vecchio Continente, l’inglese Roger Scruton, il quale ha pubblicato un saggio assai impegnativo e molto politicamente scorretto su un tema di perenne attrazione – l’idea di bellezza – (R. Scruton, La bellezza. Ragione ed esperienza estetica, Vita & Pensiero, Milano, Euro 16,00) che pur partendo da orientamenti di partenza ‘altri’ (Scruton è anglicano) arriva, da non cattolico, a sposare i contenuti nella migliore tradizione estetica cattolica rispolverando classici d'annata e antiche lezioni d'autore. Il risultato è un testo formidabile, etichettato ovviamente già come fuori moda dalla cultura egemone, perchè vi compaiono – e anzi vi dettano letteralmente lo spartito – termini ormai scottanti come ‘verità’, ‘ragione’, ‘vita’ e ‘morte’. Già la premessa metodologica è quantomai provocatoria per un pubblico tendenzialmente relativista: il filosofo è convinto infatti che “la bontà e la verità non si contrappongono mai e la ricerca dell'una é sempre compatibile con il giusto rispetto dell'altra” (pag. 12) il che vuol dire essenzialmente due cose, tutt'altro che scontate al giorno d'oggi. Anzitutto che il bene e il vero esistono sul serio e non sono concetti filosofici immaginari o termini vuoti del vocabolario, quindi, in secondo luogo, che è possibile ad ognuno comprenderli e realizzarli personalmente. Riguardo alla bellezza, evocando sullo sfondo San Tommaso d'Aquino, l’Autore aggiunge che la sua esperienza, come il giudizio che essa determina, rappresentano “una prerogativa degli esseri razionali” (pag. 35) dal momento che solo gli esseri razionali nutrono interessi estetici: d'altra parte, un'osservazione attenta al reale non dovrebbe fare molta fatica a cogliere che la razionalità degli uomini “é coinvolta dalla bellezza [almeno] come lo é dal giudizio morale e dalla convinzione scientifica” (pag. 39). Se siamo onesti con noi stessi, riflettendo sulle scelte piccoli e grandi del nostro quotidiano, anche senza avere studiato tomi enciclopedici, ci accorgiamo immediatamente che “in una vita realmente vissuta il gusto é una componente fondamentale” (pag. 57). Insomma, checché ne pensi l'ultimo critico d'arte che va in tv ad elargire sciocche filastrocche prese per oro colato e condite da applausi in quantità (del tipo “non é bello ciò che é bello ma è bello ciò che piace”), l'argomentazione seria di Scruton si fonda sul fatto (un fatto, non un'idea) che la bellezza di per sé costituisca un valore reale e universale, profondamente radicato nella nostra natura razionale (solo l'uomo giudica il bello e ne prova piacere). Inoltre, per il filosofo britannico “nella nostra esperienza il bello e il sacro sono contigui [e] i nostri sentimenti per l'uno si riversano costantemente sul territorio rivendicato dall'altro” (pag. 73). Questo é forse il punto più delicato in assoluto dello studio e il campo oggi più minato perché associare il bello direttamente al sacro é quanto di più anti-moderno e contemporaneamente contro-rivoluzionario si possa fare. Tuttavia, per il non-cattolico Scruton le cose stanno davvero così. Anzi, il fatto che il sacro sia stato di fatto espulso dall'arte contemporanea alla fine spiegherebbe logicamente anche come mai il brutto, l’osceno e persino l'orrido e l'indecente siano diventati così comuni nelle tele dei pittori e nelle rappresentazioni teatrali. Tuttavia, “il punto non é solo che gli artisti, i direttori, i musicisti e altre figure che hanno a che fare con l'arte sono in fuga dalla bellezza. Ci troviamo davanti al desiderio di sciupare la bellezza, con atti di iconoclastia estetica. Ovunque la bellezza ci tenda un agguato, può intervenire il desiderio di prevenirne l'attrattiva, facendo sì che la sua esile voce non sia udibile dietro le scene di dissacrazione” (pag. 148). Tutto questo è paradossale, se non proprio assurdo, dal momento che invece “l'esperienza della bellezza ci spinge anche ad andare al di là di questo mondo, in un 'regno di fini' in cui il nostro desiderio ardente di immortalità e di perfezione trova finalmente una risposta. Come affermavano sia Platone, sia Kant, quindi, il sentimento nei confronti della bellezza é prossimo alla mentalità religiosa, poiché emerge da un senso umile del vivere con imperfezioni pur aspirando all'unità suprema con il trascendente” (pag. 149). Illuminanti tal proposito le considerazioni senza peli sulla lingua rivolte all'irreligiosa cultura di massa postmoderna, talvolta violentemente anti-cristiana, e alla banalizzazione che essa veicola continuamente dell'amore umano e del suo fine. “La forma umana é sacra per noi perchè reca il segno dell'incarnazione. La profanazione intenzionale della forma umana, attraverso la pornografia del sesso o la pornografia della morte e della violenza, é diventata, per molti, una sorta di compulsione. E, questa profanazione, che sciupa l'esperienza della libertà, é anche una negazione dell'amore. Si tratta di un tentativo di rifare il mondo come se l'amore non ne facesse più parte. Questa é certamente la caratteristica più importante della cultura postmoderna [...] una cultura senza amore, che ha paura della bellezza perché é turbata dall'amore” (pagg. 151-152). Per questo, insiste Scruton, “chiunque abbia a cuore il futuro dell'umanità dovrebbe studiare il modo di infondere nuova vita nell''educazione estetica', come la definiva Schubert, che ha come scopo l'amore della bellezza” (pag. 158). Il punto centrale è che in un'epoca in cui la fede va declinando (alcuni sociologi per la verità parlano già, abbastanza esplicitamente, di un Europa post-cristiana) l'arte con il suo semplice e silenzioso esserci “rende duratura testimonianza della fame spirituale e dell'ardente desiderio di immortalità della nostra specie [...] perciò, l'educazione estetica conta oggi più che in qualsiasi periodo storico precedente” (pag. 159). Eppure, ciononostante, il degrado dell'arte, sotto gli occhi di tutti, non é mai stato più evidente. Lontano da schematismi, interpretazioni di maniera, correnti e canoni manualistici, la battaglia decisiva, ancora una volta, pare allora giocarsi nel cuore umano di ognuno, attore o spettatore che sia. Viene in mente qui l'indimenticabile Fëdor Dostoevskij, la sua finissima metafisica in prosa e i Fratelli Karamazov quando lo scrittore russo fa dire a Dmitrij Karamazov quelle parole celebri, letterarie, insieme metaforiche e sempre valide: “La Bellezza é una cosa terribile. E' la lotta tra Dio e Satana e il campo di battaglia è il mio cuore”. Difficile ribattere che stesse parlando a vanvera uno che non se intendeva. D'altra parte, basta dare un'occhiata ai capolavori oggettivi di sempre dell'arte slava (e non solo) per comprendere come mai, a partire dall'artista stesso, realizzare un'opera d'arte volesse dire quasi sempre cercare d'illuminare con luci, riflessi e colori, conferendogli un'attrattiva inedita pro populo, le pagine più ardue della teologia cristiana. Per concludere, insomma, “la vera arte é un appello alla nostra natura superiore, un tentativo di affermare l'altro regno, quello in cui prevale l'ordine morale e spirituale [...] Ecco perché l'arte conta. Senza la ricerca consapevole della bellezza, rischiamo di cadere in un mondo di abituale dissacrazione e di piaceri che generano dipendenza, un mondo in cui il valore dell'esistenza umana intesa come esperienza che vale la pena vivere non é più percepibile con chiarezza [...[ La bellezza sta scomparendo dal nostro mondo perchè viviamo come se fosse priva di importanza; e viviamo così perchè abbiamo perso l'abitudine al sacrificio e cerchiamo sempre, con ogni mezzo, di evitarlo. La falsa arte del nostro tempo, macchiata di kitsch e dissacrazione, ne é un segno. Fare riferimento a questo aspetto della nostra condizione non significa sollecitare la disperazione. E' un segno distintivo degli esseri razionali il fatto che essi non vivono solo – o nient'affatto – nel presente. Essi hanno la libertà di disprezzare il mondo che li circonda e di vivere in maniera diversa. L'arte, la letteratura e la musica della nostra civiltà ce lo ricordano, e, inoltre, indicano la strada che é sempre aperta davanti a loro: la strada che permette di uscire dalla dissacrazione alla volta di ciò che é sacro e sacrificale. E ciò, in poche parole, é quello che ci insegna la bellezza” (pagg. 162-164). La prossima pubblicazione di Scruton, in uscita per D’Ettoris, è la traduzione di ‘How to be a conservative’ un manifesto ragionato del conservatorismo come pensiero, gusto e modo di vivere. Da non perdere. Thu, 16 Jun 2016 13:20:44 +0000 Pagina tre Focu sul trattamento percutaneo delle valvole cardiache https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/24237-focu-sul-trattamento-percutaneo-delle-valvole-cardiache.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/24237-focu-sul-trattamento-percutaneo-delle-valvole-cardiache.html Una due giorni di lavoro intensa, ma nello stesso tempo, proficua. Le tappe di Trapani, Sciacca e Agrigento hanno chiuso, almeno per il momento, la serie di “focus sul trattamento percutaneo delle valvole cardiache”, tenuti in tutta la Sicilia dal professor Corrado Tamburino, Direttore dell’Unità U.O.C. Cardiologia con UTIC P.O. Ferrarotto Catania, e dalla sua equipe. La due giorni ha preso il via, martedì 14 giugno all’Hotel Tonnara di Bonagia di Trapani; si è proseguito a Sciacca, all’Ospedale Giovanni Paolo II, per, poi, chiudere i lavori ad Agrigento, all’Ospedale San Giovanni di Dio. Il risultato, come nel caso dei precedenti, appuntamenti, è stato eccellente. Numerosi i partecipanti ai tre corsi: specialisti della cardiologia, medici di base, ma anche persone comuni interessate all’argomento e alla possibilità di curare determinate patologie cardiovascolari con un trattamento, quello percutaneo, poco invasivo rispetto alla chirurgia. A Trapani, come a Sciacca e Agrigento è stato il Prof. Corrado Tamburino ad aprire i lavori incentranti, come da programma, su Tavi, insufficienza mitralica ed auricola. L’argomento Tavi è stato introdotto da Tamburino con quello che è diventato, ormai, un must dei discorsi del coordinatore dei corsi: “Nel giro di 5 anni il trattamento percutaneo soppianterà la chirurgia”. La conclusione del tour di focus è stata anche occasione per tracciare un bilancio di questa esperienza. “Il bilancio – dichiara il professor Corrado Tamburino – è certamente favorevole, perché abbiamo affrontato delle tematiche moderne, riguardanti la cardiologia interventistica strutturale. Una branca di cardiologia trattata pochissimo centri. Esiste una grande esigenza, per l’utenza medica, di conoscere quali sono gli sviluppi tecnologici e i risultati clinici, sia immediati che a distanza, di queste tecniche innovative che hanno necessità di una super specializzazione e di centri adeguatamente formati.” Si è trattato, dunque, di un aggiornamento di fondamentale importanza dedicato sia agli specialisti di cardiologia, sia ai medici di base. La base di partenza è stata l’informazione: il paziente, infatti, deve conoscere quali sono le nuove possibilità di cura di patologie che, fino a qualche tempo fa, non potevano essere affrontate con un intervento, per l’invasività di quest’ultimo soprattutto su soggetti anziani. Il trattamento percutaneo, invece, ha rivoluzionato il modo di intendere e di intervenire in cardiologia, ma i pazienti devono essere informati e ad informarli devono essere i medici di base e gli specialisti. L’obiettivo dei corsi voluti dal professor Tamburino è proprio quelli di diffondere, in tutta la Sicilia, il “verbo” del trattamento percutaneo provando a capire le migliori metodologie, anche per la scelta dei pazienti. Proprio per questo, durante, i corsi è stato dato ampio spazio all’interattività: dopo gli interventi di Tamburino e dei suoi collaboratori, infatti, si è dibattuto di casi reali, provando a capire in quali situazioni si può intervenire con il trattamento percutaneo e in quali no. “Gli interventi con catetere su valvole cardiache – continua Tamburino – sono riservati ai pazienti anziani, oltre gli 80 anni, o ai pazienti che, anche in età più giovani, hanno un rischio cardiochirurgico troppo elevato. Un numero di pazienti che aumenta sempre di più, pazienti che tempo fa venivano rifiutati dal cardiochirurgo e che, verosimilmente, andavano incontro alla morte. Oggi questa categoria di pazienti può beneficiare di interventi a rischio bassissimo, con una possibilità elevatissima di risoluzione del problema”. Una rivoluzione, dunque, per i pazienti, in termini di quantità e qualità di vita.   Thu, 16 Jun 2016 12:18:45 +0000 Agrigento Anna Petruzza, la mammineja di Briatico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/24001-anna-petruzza-la-mammineja-di-briatico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/calabria/vibo-valentia/24001-anna-petruzza-la-mammineja-di-briatico.html Oggi Anna Petruzza è una ostetrica in pensione, la si vede camminare per le strade di Briatico dove viene riconosciuta da tutti come 'a mammineja, la mammina, la levatrice del paese. La sua esile figura, la sua eterna dolcezza e pacatezza nasconde tanta umanità, una storia personale affascinante ed avventurosa che merita di essere raccontata. Nata a Caraffa il 26 aprile del 1928, figlia di contadini, Anna Petruzza la sua professione la deve ad una insegnante di scuola elementare che, vedendola passare davanti alla scuola, le disse “Anna perché non vieni a scuola?”. Lei andò a casa, domandò la stessa cosa a suo padre che, preso dagli scrupoli, la iscrisse subito. Cominciò a frequentare la scuola elementare che, allora, non era obbligatoria, era il lontano 1935. Anna Petruzza conseguì la licenza media a Catanzaro e si iscrisse successivamente al corso di ostetrica presso l'ospedale civile, nel 1945. Il padre, per portale il necessario, percorreva a dorso d’asino il tragitto tra Caraffa e Catanzaro, in quel tempo non esistevano collegamenti adeguati. Dopo tre anni di corso Petruzza consegue il diploma di ostetrica, era il 15 giugno del 1948, subito dopo si iscrive all’ordine delle ostetriche. La sua prima esperienza da ostetrica la vive a soli 19 anni, quando ancora non era diplomata, a Caraffa, nel proprio paese, chiamata a sostituire una collega assente. Da diplomata esercita per due mesi a Conflenti dove fa nascere un bambino in un casolare di campagna, al buio, perché si era spenta la candela. Poi la chiamata da Briatico, il 5 settembre del 1948, per sostituire l’ostetrica titolare, ormai anziana e alle soglie della pensione. Quando arriva a Briatico Anna Petruzza ha solo 20 anni e svolge la professione su tutto il territorio comunale ed anche fuori comune, a Porto Salvo, nei comuni di Cessanti e Zambrone, in sostituzione delle ostetriche assenti. Alcuni paesi, in quel tempo, non erano ancora collegati da strade, pertanto Petruzza era costretta a raggiungerli a piedi, attraversando percorsi accidentati, mulattiere, stradine sterrate, fiumare, torrenti e campagne. Il suo mezzo di trasporto spesso era una bicicletta, si faceva luce con le lanterne, percorreva anche la linea ferrata per raggiungere i caselli ferroviari, sotto la pioggia, con il freddo ed anche in piena notte. "Una volta - racconta Anna Petruzza - nel percorrere una mulattiera per raggiungere Paradisoni, mi si sono rotte le scarpe e ho dovuto sistemarle alla meglio con dello spago. La perdita di tempo non mi ha permesso di assistere la partoriente che, nel frattempo, aveva già dato alla luce il bambino con l’aiuto di un'amica. Quando riuscì a raggiungere il luogo del parto il bimbo aveva ancora il cordone ombelicale attaccato". A Briatico, nel 1949, Petruzza conosce un uomo, è Filippo Borello di Favelloni di Cessaniti, che diventerà poi suo marito. Borello era un grande lavoratore, un commerciante e produttore di olio di oliva, si occupava della raccolta e della macinazione delle olive. Con Filippo si sposerà il 12 agosto del 1950, con lui avrà quattro figli, tre maschi ed una femmina. "A Briatico - ricorda - il primo parto è avvenuto sette giorni dopo il mio arrivo, nel 1948 e gli ultimi nel 1979, poi arrivò il tempo dove le partorienti preferivano far nascere il proprio bambino in ospedale. I luoghi delle nascite erano spesso casolari di campagna, poveri, disagiati e molto modesti". La Petruzza ricorda ancora che "in una casa povera una donna aveva dato alla luce un bambino sorretta da un sacco di grano. In più di trent'anni a Briatico, in alcune famiglie, ho fatto nascere padri, figli e nipoti. Quando a Briatico sono arrivati i militari per i disordini di Reggio Calabria, una signora che abitava a Pordenone era tornata per partorire nel proprio paese". Dopo la nascita della bambina erano sopraggiunte gravi complicazioni e la mammineja Anna, resosi conto del pericolo di vita a cui poteva andare incontro la partoriente, oggi ricorda: "sono intervenuta per arrestare una emorragia in atto ed ho chiesto aiuto ai militari per un medico ed un mezzo per trasportarla in ospedale. I militari si sono resi disponibili con un ufficiale medico e fornendomi una jeep con la quale hanno trasportato in ospedale la partoriente. La paziente si è salvata e il reggimento ha regalato alla bambina una collana d'oro, era il 1970". Alla sua pensione è stata premiata con la medaglia d’oro dall’Ordine delle Ostetriche di Catanzaro. Oltre all’attività di ostetrica 'a mammineja, donna instancabile e piena di energia, ha avviato, insieme a suo marito e ai suoi figli, altre due attività, un forno per la produzione di pane e la gestione di un ristorante, negli anni in cui Briatico pullulava di turisti ospiti dei numerosi campeggi presenti sul territorio. Wed, 25 May 2016 13:37:40 +0000 Vibo Valentia L'atleta ennese Pietro Scavuzzo vince i campionati giovanili https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/23971-latleta-ennese-pietro-scavuzzo-vince-i-campionati-giovanili.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/23971-latleta-ennese-pietro-scavuzzo-vince-i-campionati-giovanili.html Primo posto ai Campionati Giovanili Studenteschi, per l’allievo del Liceo Scientifico “Farinato” di Enna, Pietro Scavuzzo, 15 anni, che si sono disputati allo stadio delle Palme di Palermo. Scavuzzo, con un tempo di 15” 2 sui 110’ ostacoli, si è piazzato così sul podio, al primo posto, guadagnando il pass per partecipare ai Campionati Italiani Stedenteschi, in programma a Roma il prossimo 31 maggio e 1 giugno, dove l’atleta ennese porterà i colori del Liceo Scientifico ennese, prima scuola in Sicilia ad avere avviato, lo scorso anno, una sezione sportiva del liceo scientifico. Una disputa,  quella allo Stadio delle Palme, non semplice per Pietro, che ha dovuto ripetere la gara, insieme ai malcapitati della sua batteria, perché i cronometristi avevano sbagliato a prendere il tempo. Scavuzzo cresciuto con la società sportiva “Pro Sport 85”, ha affinato le sue qualità grazie anche alla professionalità dell’insegnante di Educazione Fisica del liceo sportivo ennese,  Manuel Monasteri, che ha da subito investito sul giovane talento. Pietro Scavuzzo è, infatti, da 4 anni leader indiscusso, nel panorama regionale, di ostacoli veloci. Sat, 21 May 2016 12:39:12 +0000 Enna AICS, tre "leonesse" conquistano il titolo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/23955-aics-tre-qleonesseq-conquistano-il-titolo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/23955-aics-tre-qleonesseq-conquistano-il-titolo.html Sabato 14 e domenica 15 si è svolto al Palasport di Andria il Campionato Nazionale di Karate Sportivo AICS organizzato dal comitato regionale AICS e dal comitato regionale FIJLKAM. Nella due giorni di gara si sono affrontati oltre 750 atleti cintura nera e marrone. Gli atleti foggiani della Asd “LEONE” hanno fatto incetta di riconoscimenti nel Kumite: ben 7, infatti, sono state le medaglie vinte e 9 gli atleti del Maestro Cosimo Leone partecipanti. Le leonesse che hanno conquistato il titolo italiano sono: Desiree Eronia nella categoria Esordienti A femminile (12 – 13 anni) 47 kg, Chiara Mele negli Esordienti A 68 kg ed Eleonora Pepe nei Cadetti (16 – 17 anni) 53 kg. Brillanti le prove delle vincitrici delle medaglie d’argento Federica Caccavella, che nei Cadetti 53 kg ha disputato una finale tutta in casa contro la compagna di squadra Eleonora Pepe, e Giorgia Giannetti, ancora alle sue prime esperienze di gara, impegnata nella Juniores (18-19-20 anni) 50 kg. A completare i premi le due medaglie di bronzo di Valentina Ronchi negli Esordienti B (14 – 15 anni) 63 kg, anche lei agli esordi in queste prestigiose competizioni, e di Mohammad Khouchan che ha gareggiato nella Senior (oltre 21 anni) 75 kg. Ottimi anche i due quinti posti di Maria Aurora Corvino e Pasquale Moffa che hanno permesso alla Società di piazzarsi al quarto posto nella classifica generale ad un passo dal podio. All’evento erano presenti il Maestro Giuseppe Zaccaro, arbitro mondiale e responsabile nazionale della commissione arbitri FIJLKAM, il Maestro Sabino Silvestri, vice presidente FIJLKAM settore Karate, il Maestro Antonio Lallo Thu, 19 May 2016 06:09:02 +0000 Andria Gettonopoli, si indaga anche a Caltanissetta? https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/23948-gettonopoli-si-indaga-anche-a-caltanissetta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/23948-gettonopoli-si-indaga-anche-a-caltanissetta.html “Dietro il sequestro degli atti della commissioni consiliari potrebbe esserci gettonopoli? Bene l'attenzione della magistratura potrebbe mettere argine a quello che sembra un fenomeno tutt'altro che insignificante a Palazzo del Carmine, come i numeri messi assieme dal M5S locale hanno evidenziato”. Ha appreso con soddisfazione, il deputato regionale nisseno del M5S Giancarlo Cancelleri, la notizia del sequestro di atti delle commissioni, dietro al quale potrebbe esserci una indagine sul fenomeno gettonopoli. “Se è così – afferma Cancelleri - l'attenzione della magistratura non potrebbe essere che salutare per le casse del Comune. L'indagine, infatti, finirebbe col limitare in futuro un fenomeno che al Comune di Caltanissetta sembra tutt'altro che trascurabile. I dati raccolti dagli attivisti del M5S locale infatti parlano di qualcosa come quasi 1200 commissioni fatte in un anno e di un costo del Consiglio comunale di oltre 350 mila euro”. Prima di Caltanissetta il M5S aveva scoperchiato il pentolone gettonopoli un po' ovunque in Sicilia, scoprendo di tutto: dalle commissioni lampo di Palermo (anche meno di 5 minuti) con toccate e fughe di consiglieri (sedute singole di 5, 10 minuti), alle commissioni messe in piedi per i motivi più assurdi, come alcune ad Acireale, fatte per seguire la sfilata dei carri allegorici. Sulla insufficiente trasparenza degli atti comunali a Caltanissetta il M5S ha anche prodotto una interrogazione all'Ars. Thu, 19 May 2016 05:37:50 +0000 Caltanissetta Automobilismo, Domenico Morabito vince a Fasano https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/23927-automobilismo-domenico-morabito-vince-a-fasano.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/23927-automobilismo-domenico-morabito-vince-a-fasano.html Enorme la soddisfazione di Elisa Denisi e Giuseppe Denisi, rispettivamente direttore sportivo e presidente della Scuderia reggina Piloti per Passione di Sambatello per il prestigioso successo del pilota Domenico Morabito nella 59° Coppa Selva di Fasano. Nella cronoscalata pugliese che ha registrato ben 32 iscritti soltanto tra le bicilindriche, Domenico Morabito con la sua Fiat 500 (preparata da padre Rocco) splendente con la nuova livrea, grazie ad una intelligente ed accorta linea di guida è salito sul gradino più alto del podio del Gruppo VBC. Vittoria tenacemente voluta per il portacolori della Scuderia Piloti per Passione, ma conquistata sul filo dei centesimi: 28 sul secondo classificato Pasquale Coppola e 55 sul terzo classificato Antonio Ferragina, a dimostrazione di una gara durissima ed al tempo stesso entusiasmante. Per gli amanti delle statistiche e dei tempi, Domenico Morabito con il numero 327 sulle fiancate ha vinto con il tempo complessivo nelle due manche di 6’ 19” e 18 (M1 3’ 10” e 45 - M2 3’ 08” e 73), davanti a Coppola Pasquale che ha concluso la gara con il tempo complessivo di 6’ 19” e 46 (M1 3’ 10” e 96 - M2 3’ 08” e 50), lasciando la terza piazza a Ferragina Antonio che ha fatto registrare al cronometraggio il tempo complessivo di 6’ 19” e 73 (M1 3’ 09” e 66 - M2 3’ 10” e 07). Eppure nella prima manche Angelo Mercuri (poi costretto al ritiro) aveva fatto tremare il sangue nelle vene a tutti i piloti della classe VBC realizzando un ottimo 3’ 08” e 56 lasciando intendere che la vittoria nel gruppo non era facile. Morabito che si è classificato 1° di Gruppo e 1° di classe è riuscito a conquistare il successo dopo il terzo posto maturato nelle qualifiche. Domenico Morabito, figlio d’arte, ovvero figlio del pluricampione italiano Rocco Morabito, nel 2015 si è laureato Campione Italiano Minicar 700 alla guida della sua Fiat 500 preparata dallo stesso padre. Padre, sempre al fianco di Domenico ed al tempo stesso preparatore tecnico del bolide e supertifoso. Una gara quella in provincia di Brindisi che ha visto ai nastri di partenza “appena” 256 autovetture per uno spettacolo che ha appagato il pubblico nelle due manche di gara, di questa 59 Coppa Selva di Fasano, gara di velocità in salita valida quale seconda prova del Campionato Italiano Velocità della Montagna. Il successo è arriso al sassarese Omar Magliona (Norma M20 FC), davanti al catanese Domenico Cubeda (Osella PA2000), ed al fasanese Francesco Leogrande (Lola B99/50-Judd). Nella stessa domenica altra soddisfazione per la Scuderia “Piloti per Passione” è giunta da San Giorgio Albanese ove nel locale 1° slalom, il pilota della Scuderia di Sambatello, Carmelo Barbaro ha conquistato il 3° posto assoluto con la sua Elia Avrio, alle spalle di Casillo e Piria. In vista dei prossimi impegni lo staff del Direttore Sportivo Elisa Denisi sta seguendo gli ultimi “ritocchi”  che i tecnici stanno apportando alle vetture per poter, quindi, avere  la disponibilità, di tutti i piloti della Scuderia “Piloti per Passione”; per la disputa del 1° Slalom di Gambarie - organizzato proprio dalla Scuderia presieduta dal Dott. Giuseppe Denisi – (aggiornamenti su https://www.facebook.com/groups/601202553368625/ ) in programma il prossimo 5 Giugno sul caratteristico ed impegnativo tracciato da Mannoli a Gambarie realizzato sul percorso della cronoscalata Santo Stefano Gambarie. La foto di Domenico Morabito è uno scatto di Arcangelo Palumbo. Wed, 18 May 2016 12:25:18 +0000 Brindisi Sicilia Outlet Village, Stefania Petyx "giudice d'onore" per “Stile a 4 zampe” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/23571-sicilia-outlet-village-stefania-petyx-qgiudice-donoreq-per-stile-a-4-zampe.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/enna/23571-sicilia-outlet-village-stefania-petyx-qgiudice-donoreq-per-stile-a-4-zampe.html «Amo tutti i cani, follemente e indistintamente, ecco perché durante la sfilata saranno i padroni a fare la differenza». Stefania Petyx scherza divertita sull’evento “Stile a 4 zampe”, che la vedrà protagonista a Sicilia Outlet Village, sabato 30 aprile, a partire dalle 16.00 in Piazza Eventi. Ad accompagnarla ci sarà naturalmente l’inseparabile bassotta che da pochissimo le ha regalato la gioia di diventare “nonna”, dando alla luce quattro teneri cuccioli. Sarà infatti l’amata giornalista di Striscia la Notizia a decretare la coppia cane-padrone più glamour dell’Isola: davanti alla giuria da lei presieduta sfileranno in passerella i partecipanti del casting fotografico lanciato nelle scorse settimane sulle pagine Facebook e Instagram di Sicilia Outlet Village, con l’hashtag ufficiale #stilea4zampe. «Trovo divertentissima l’idea di fare una foto con il proprio amico peloso per partecipare a un concorso – afferma la Petyx – non vedo l’ora di scoprire cosa accomuna queste coppie», perché si sa, “tale cane, tale padrone”. «La somiglianza è un classico – continua – conto quindi sulla creatività dei siciliani per far venire fuori il carattere, la personalità e l’amore che ci legano ai nostri fedeli amici». Appuntamento dunque per sabato 30 aprile nella piazza del Village, non solo per le coppie cane-padrone che fino al 20 aprile avranno totalizzato più like su canali social, ma anche per tutti gli amanti degli amici a quattro zampe. Nella stessa giornata infatti, a conclusione della sfilata, alle 17.30, spazio all’abilità dei cani con dimostrazioni di agility e una lezione con un esperto comportamentista cinofilo. Tue, 19 Apr 2016 13:55:46 +0000 Enna DDL "Cirinnà", il comitato "Si alla Famiglia" auspica un sereno dibattito https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/23321-ddl-qcirinnaq-il-comitato-qsi-alla-famigliaq-auspica-un-sereno-dibattito.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/23321-ddl-qcirinnaq-il-comitato-qsi-alla-famigliaq-auspica-un-sereno-dibattito.html Abbiamo appreso con un certo disappunto che venerdì 8 c.m. presso la biblioteca comunale Scarabelli di Caltanissetta è previsto un “incontro/dibattito” sul ddl “Cirinnà” organizzato dal PD. Il disappunto nasce dall’amara costatazione che i relatori siano anche tra i firmatari ed i principali sostenitori del testo originario del ddl “Cirinnà”, che all'art. 5 con la “stepchild adoption” avrebbe legittimato “de facto” la pratica della “maternità surrogata”: i senatori Sergio Lo Giudice e Giuseppe Lumia. Ci poniamo anche alcune domande. Chissà se sarà eventualmente  possibile intervenire dalla platea per rivolgere “scomode” domande ai relatori ed avanzare anche dubbi e perplessità, o si rischia di far la fine che han fatto centinaia di pacifiche  “Sentinelle in piedi" in tutta Italia e cioè essere presi a colpi di uova, urla, spintoni e violenze dai "democraticissimi" gruppi LGBT? Ci chiediamo anche a che titolo l’assessore alla cultura dott.ssa Castiglione abbia deciso di intervenire all’evento ed in particolare se la sua presenza voglia rappresentare la posizione ufficiale dell’amministrazione Ruvolo in merito al ddl Cirinnà o sarà li a dibattere eventualmente da "altre posizioni" in un incontro così chiaramente orientato? E se non svolgerà questo ruolo non vi era altro da fare in una città che sta letteralmente affondando ? Vorremmo infine chiedere all’assessore Marina Castiglione se come donna non possa provare un certo disagio di fronte al senatore Lo Giudice che assieme al “marito” il nisseno Michele Giarratano ha acquistato un figlio affittando l’utero di una donna. E  chi tra i presenti, a far parte del coro, al pomeriggio nel PD locale, ritenesse di essere " credente" si sente proprio al massimo della coerenza? Ci chiediamo inoltre se la nostra assessora alla cultura sia a conoscenza del fatto che più di 200 personalità italiane del femminismo, della cultura, dell’arte, del cinema, della letteratura e del sociale hanno firmato un manifesto contro la pratica dell’utero in affitto. E si tratta di nomi importanti. Tra tutti Dacia Maraini, Cristina Comencini, Giuseppe Vacca presidente della “Fondazione Gramsci”, Aurelio Mancuso esponente di spicco dell’associazionismo gay. Ci chiediamo infine cosa pensino i dirigenti ed i tesserati del PD nisseno – assessora compresa -- del fatto che una personalità PD come Livia Turco abbia definito quella della “maternità surrogata” o “utero in affitto” “una PRATICA semplicemente ABOMINEVOLE”. Thu, 07 Apr 2016 12:33:08 +0000 Caltanissetta Supersano - "Incontri d'Autore", Simone mele presenta il suo nuovo libro https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23295-supersano-qincontri-dautoreq-simone-mele-presenta-il-suo-nuovo-libro.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23295-supersano-qincontri-dautoreq-simone-mele-presenta-il-suo-nuovo-libro.html Ha scritto, stampato e venduto, superando le 4 mila copie, "l'ozio è il padre dei vizi, lo zio il padre dei cugini" libretto che ha reso celebre a Lecce e provincia Simone Mele. Ha pensato di rifarlo, ed ecco che lo scorso dicembre è arrivato "Lo scemo del villaggio", giochi di parole che muovono il sorriso pescando nella ricchezza della lingua italiana, calembour, un'ironia giocosa e disincantata. "Lo scemo del villaggio" ha poi conquistato i famosi inviati di Striscia la notizia Fabio e Mingo ed è diventato l'inviato dal Salento per "Luciano - L'Amaro Quotidiano" in onda su Telenorba. Le sue battaglie, per lo più contro le nevrosi del linguaggio e del pensiero, sono anche su Facebook e su youtube. Sabato 9 aprile alle ore 19 Simone Mele sarà ospite della rassegna "incontri d'Autore" organizzata dall'associazione "Fuori dal Comune" nella suggestiva cornice di Palazzo Ferrazzi in via Vittorio Emanuele 109 per presentare il suo ultimo libro. Dialoga con l'autore Antonio Merico. CHI E’ SIMONE MELE Classe '71. Dopo tumultuosi anni da liceale e svariati colpi accademici a vuoto si tuffa da autodidatta in studi matti e disperatissimi non disdegnando la strada come palestra di vita. Civetta con la filosofia orientale accarezzando l'idea di diventare monaco zen e ritirarsi di buon grado. Coltiva da sempre il calembour e l'ironia come arma di difesa nei confronti degli stereotipi e dei luoghi comuni. Dall'amore per il lessico nasce la sua prima opera "L'ozio è il padre dei vizi, lo zio è il padre dei cugini” Caso editoriale locale. Dal successo del libro inizia un avventura nel mondo della comicità. Sketch e cabaret diventano dei contenitori nei quali il Mele ha la possibilità di raccontare le sue storie che diventano un format dal titolo paradigmatico LO SCEMO DEL VILLAGGIO anche titolo della sua seconda fatica. Thu, 07 Apr 2016 05:42:43 +0000 Lecce Latiano - Catello Maresca presenta il libro “Male Capitale” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/23284-latiano-catello-maresca-presenta-il-libro-male-capitale.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/23284-latiano-catello-maresca-presenta-il-libro-male-capitale.html Ha inferto un durissimo colpo alla Camorra, trascorre la vita sotto scorta e ha scritto due libri sull'ascesa e il patrimonio dei clan malavitosi e la vita dei boss in latitanza. Venerdì 8 aprile alle ore 19,30 Catello MARESCA, magistrato della Direzione Antimafia di Napoli che il 7 dicembre 2011, stanandolo da un bunker a Casapesenna, non molto lontano da Casal di Principe (Caserta), catturò il boss del clan dei casalesi Michele ZAGARIA, presenterà IN ESCLUSIVA presso la Taberna Libraria di Latiano, come UNICA TAPPA IN PUGLIA il suo nuovo originalissimo libro “Male Capitale – La misera ricchezza del clan dei Casalesi” (editore Giapeto) Siamo a Napoli, in una terra brutalizzata anche nell'ambiente, una terra dove per "affari", per denaro, si violentano le proprie radici, l'aria che si respira, si uccide il futuro. Il magistrato, nella sua opera, racconta la mafia campana attraverso la parodia, mostrandola per quello che è: falsità e idolatria, un impero costruito su emblemi falsi, contornati da un lusso volgare, che testimonia una grandezza inesistente e inutile. Debole di contenuti di fronte all’avanzare delle indagini, alle manette e ai sequestri patrimoniali. Per esorcizzare il clan decapitato dall'arresto di Zagaria, Maresca nel libro cambia il nome del clan dei Casalesi con “il clan dei Caponesi”. Il suo fondatore Antonio Bardellino diventa “Antonio Porcellino”. Il boss Francesco Schiavone detto Sandokan, diventa Francesco Liberone detto “la Perla di Labuan”; lo stesso Michele Zagaria diventa “Bagaria”. La città di Marcianise “Puccianise” e Casapesenna è “Casapennata”. Nomi falsi che però descrivono fatti veri, precisi e puntuali, vicende che hanno riempito la cronaca giudiziaria. Catello MARESCA è anche autore del libro “L'ultimo bunker” pubblicato quattro anni fa, un'opera che ha analizzato con minuzia di particolari e dettagli sconosciuti le fasi investigative della cattura di Zagaria, utilizzando un linguaggio a metà tra la cronaca giornalistica e il romanzo e mettendo a nudo il ragionamento dei boss, il loro modo di difendersi e dove si nascondono. I rifugi sotterranei che hanno raggiunto una sofisticazione e un confort sorprendenti, bunker dove i capiclan si rintanavano come topi, ricavati nelle terre devastate dall’inquinamento prodotto dallo smaltimento scellerato dei rifiuti In merito a questa vittoria dell’antimafia rispetto all’intricato sistema di criminalità organizzata, lo stesso Magistrato Catello MARESCA dichiarò “I tre anni della caccia a Zagaria sono stati intensi e istruttivi: auguro a ogni collega di avere la fortuna di vivere un’esperienza del genere. È stato un insieme di sentimenti e sensazioni unici, spesso contrastanti: esaltazione ed euforia quando capti indicazioni positive, delusione e rammarico quando i risultati non arrivano.” Dopo la pausa Pasquale, la rassegna "Cultura spettacolo e ..." organizzata dalla Taberna Libraria di Latiano, in collaborazione con Chez Vous di Piero FUMAROLA e Centro Studi Meridiani di Latiano, patrocinata dell'Amministrazione Comunale di Latiano e di Francavilla Fontana, riprende quindi con un appartamento davvero imperdibile. Wed, 06 Apr 2016 12:38:26 +0000 Brindisi Festa in piazza Duomo con Cuore Amico https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23150-festa-in-piazza-duomo-con-cuore-amico.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23150-festa-in-piazza-duomo-con-cuore-amico.html Cuore Amico è solidarietà, unità, passione sociale, reciprocità, comunione, condivisione, amore! In una Piazza Duomo bagnata dal sole, con i ramoscelli di ulivo che sventolavano nelle mani dei fedeli che hanno celebrato  la Domenica delle  Palme, si è svolta la consegna delle  auto attrezzate e  dei contributi alle famiglie beneficiarie della XV edizione del Progetto Salento Solidarietà. Dopo la consueta benedizione delle autovetture da parte di S.E. Monsignor Domenico D’Ambrosio, ha avuto inizio l’attesissima cerimonia. Un modo speciale per dire: “Grazie Salento”, grazie per essere riusciti nuovamente a scuotere gli animi, a scalfire l’indifferenza, ad abbattere il muro della vergogna, a vincere la diffidenza e a restituire un sorriso a tanti bambini. E alle loro famiglie che, con dignità e coraggio tentano di guardare al futuro con fiducia e speranza. L’associazione onlus CuoreAmico ideata e fondata dal presidente Paolo Pagliaro, in  15 anni ha aiutato 559 bambini delle province di Lecce e Brindisi, acquistato e donato 140 auto attrezzate, raggiungendo l’incredibile cifra di 4milioni, 340mila e 108 euro.  Ma la macchina della solidarietà non conosce freni:  in questa nuova  edizione alla famiglia del Progetto Salento Solidarietà si sono aggiunti altri 10 bambini e due nuove auto  attrezzate che vedremo scorrazzare per il Salento. Mon, 21 Mar 2016 14:04:16 +0000 Lecce “Gladio rossa”: l’apparato paramilitare del PCI https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/23052-gladio-rossa-lapparato-paramilitare-del-pci.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/23052-gladio-rossa-lapparato-paramilitare-del-pci.html Con l’espressione “Gladio rossa” viene comunemente indicata una struttura paramilitare di natura clandestina, organizzata nel 1945 e sciolta nel 1974, costituita da ex partigiani e militanti del PCI. Il nome venne coniato dalla stampa presentando l'apparato come simmetrico ed opposto alla funzione anticomunista di “Gladio”, l’organizzazione segreta italiana inserita nella rete “Stay behind” coordinata dalla NATO, sorta nel secondo dopoguerra in quasi tutti i Paesi occidentali europei (inclusi paesi neutrali come Svizzera e Austria) allo scopo di contrastare un’eventuale invasione sovietica. Sull’argomento negli ultimi anni vi sono state diverse pubblicazioni; fra queste possono essere ricordate il libro del Professore Gianni Donno, consulente della commissione Mitrokhin (e in precedenza della commissione stragi) e ordinario di Storia contemporanea presso l'Università di Lecce, La gladio rossa del PCI (1945-1967), edito da Rubbettino nel 2001, che presenta la prima documentazione organica sulla struttura paramilitare del PCI con ampio contributo in termini di documenti d’archivio. Donno nella sua pubblicazione distingue due fasi, la prima delle quali tra gli anni 1945-1954, nella quale si determina la formazione dell'apparato paramilitare, sottolineando come al momento del disarmo delle disciolte formazioni partigiane le armi più moderne ed efficienti non furono restituite e venne invece creato un nucleo di azione clandestino (con base soprattutto nel centro e nel nord del paese), costituito in maggioranza di ex-membri delle brigate comuniste Garibaldi. Tale forza clandestina sarebbe stata direttamente dipendente dalle strutture dirigenti del Partito Comunista Italiano, in particolare da Pietro Secchia. Nelle intenzioni dei dirigenti del PCI tale forza poteva essere utilizzata con successo in un intervento armato volto alla costituzione di uno stato comunista in Italia, appoggiato da un sollevamento della popolazione. Il fatto che Mosca fosse costantemente informata dell'esistenza della forza paramilitare è confermato in un rapporto dell'ambasciatore sovietico ai suoi superiori, 15 giugno 1945, il quale riferisce che «i partigiani del Nord continuano a nascondere le loro armi» e la circostanza è confermata anche da Victor Zaslavsky nel suo libro Lo stalinismo e la sinistra italiana (edito da Mondadori nel 2004) a proposito delle elezioni del 18 aprile 1948, alla vigilia delle quali il PCI riteneva che la DC non avrebbe riconosciuto un esito elettorale favorevole al Fronte popolare. Zaslavsky sottolinea come l'apparato paramilitare fu tenuto in stato di allerta per tutta la durata della campagna elettorale, pronto ad intervenire in tale eventualità. Nell'imminenza delle elezioni il segretario del PCI Palmiro Togliatti chiese un incontro con l'ambasciatore sovietico Kostylev per chiedere «se si deve, nel caso di una o più provocazioni da parte dei democristiani, iniziare l’insurrezione armata delle forze del Fronte democratico popolare per prendere il potere». Nel corso del colloquio, che ebbe luogo il 23 marzo 1948 in un luogo segreto fuori Roma, riferì che i membri dell'apparato paramilitare erano stati allertati (soprattutto nell'Italia settentrionale), rassicurandolo sul fatto che prima di lanciare un'eventuale insurrezione armata avrebbe chiesto il consenso di Mosca. La risposta del governo sovietico giunse il successivo 26 marzo: Mosca fece sapere che soltanto in caso di attacco alle sedi del PCI i militanti avrebbero dovuto imbracciare le armi ma, «per quanto riguarda la presa del potere attraverso un'insurrezione armata, consideriamo che il PCI in questo momento non può attuarla in nessun modo». La circostanza nella quale l’ipotesi di insurrezione generale fu prossima a realizzarsi si ebbe in occasione dell' attentato a Togliatti del 14 luglio 1948. Zaslavsky indica che l'organizzazione paramilitare del partito ritenne che fosse giunto il momento di agire, indipendentemente dal consenso di Mosca e il Paese fu teatro di disordini, occupazioni di fabbriche ed edifici pubblici, blocchi stradali, scioperi, requisizioni di mezzi militari, assalti alle forze dell'ordine, con un bilancio di morti e feriti (come è noto il rischio di un’insurrezione generale fu scongiurato dall’intervento dello stesso Togliatti dall’ospedale). Nella riunione del Consiglio dei ministri del 19 luglio 1948 si affermò che «Il tentativo insurrezionale c'è stato, tanto che a Milano i carabinieri hanno fatto denunce per atto di insurrezione contro i poteri dello Stato. Dopo aver visto in un'ora assumere dai comunisti posizioni di battaglia, non si può negare l'esistenza di programmi prestabiliti» (riportato nel saggio, “I timori di guerra civile nelle discussioni dei governi De Gasperi», di Aldo G. Ricci, in AA.VV., a cura di Fabrizio Cicchitto, L’influenza del comunismo nella storia, Rubbettino 2008, p. 86). Una interessante prospettiva sull’argomento è quella del libro di Salvatore Sechi Compagno cittadino – Il PCI tra via parlamentare e lotta armata, edito da Rubbettino nel 2006, che investiga il tema della struttura paramilitare del PCI alla luce delle fonti d’archivio dei rappresentanti statunitensi in Italia. Sechi rende noto come la prima relazione "occidentale" conosciuta sull'articolazione dell'organizzazione venne redatta a Milano, nel febbraio 1947, dal console statunitense. Quest’ultimo riportò che, «A capo dell'apparato vi sarebbero Longo, Sereni e Grieco, a loro volta comandanti dalla sezione Comintern di Ginevra-Lisbona. Le operazioni militari sono gestite dall'ex-partigiano Cino Moscatelli. L'articolazione interna è suddivisa in vari nuclei e settori comandati dalla legazione sovietica in Milano di Via Filodrammatici 5» (S. Sechi, op. cit., p. 350). Secondo le fonti americane la forza così costituita avrebbe contato tra i 130.000 e 160.000 miliziani, mentre altre stime ritenute più attendibili li valuterebbero in circa 77.000. L'organizzazione paramilitare comunista avrebbe ottenuto aiuti di uomini, armi e mezzi dalla Jugoslavia e sarebbe stata guidata da combattenti addestrati dai sovietici o da ex-comandanti partigiani. Secondo altre fonti l'apparato ebbe contatti anche con la Politická škola soudruha Synka (trad It.: “Scuola politica del compagno Synka”), la formazione armata attiva in Cecoslovacchia. Che le strutture paramilitari del partito fossero finalizzate a compiti offensivi lo dimostra il fatto che i militanti comunisti italiani venivano militarmente addestrati oltre cortina a tre livelli, guerriglia, sabotaggio e intercettazione, del tutto sproporzionati se si accettasse l'ipotesi dei soli compiti difensivi. La struttura paramilitare del PCI fu predisposta al fine di sostenere una possibile insurrezione armata in Italia ed, alla bisogna, per operare come "quinta colonna" in caso d'attacco da parte dell'Unione Sovietica sul continente europeo. Sat, 12 Mar 2016 15:13:08 +0000 Pagina tre XXI Premio Biol a Lecce dal 18 al 21 marzo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23048-xxi-premio-biol-a-lecce-dal-18-al-21-marzo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/lecce/23048-xxi-premio-biol-a-lecce-dal-18-al-21-marzo.html Evo always healthy: extravergine sempre sano. E’ all’insegna di questo slogan che dal 18 al 21 marzo Lecce sarà capitale mondiale dell’olio biologico. Per la prima volta il capoluogo salentino ospiterà infatti il XXI Premio Biol, la più grande kermesse internazionale dedicata all’olivicoltura bio che pone la Puglia al centro dello scenario mondiale del settore, grazie alle eccellenze olivicole selezionate nei vari continenti. La nuova edizione, realizzata dal CIBi - Consorzio Italiano per il Biologico (che ne cura l’organizzazione tecnica) e promossa da Camera di Commercio di Bari e Regione Puglia - Assessorato all'Agricoltura, è stata presentata stamattina alla stampa. “Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento Biol, evento atteso da olivicoltori, produttori – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – e da tutti i consumatori attenti alla qualità del nostro olio. Un momento di formazione e informazione qualificata, che permette di scandagliare i processi innovativi legati alla realtà dell'olio bio. Per noi il biologico, in particolare nell'olivicoltura, è un settore strategico dal punto di vista sia economico sia culturale, antitetico all'abuso della chimica in agricoltura. Come Regione Puglia continueremo a incoraggiare la cultura bio: vogliamo essere gli attori di una nuova rinascita economica e sociale basata sul rispetto dell'ambiente”. A illustrare l’evento, nella Presidenza della Regione Puglia, l’assessore regionale all’Agricoltura Leonardo Di Gioia, il presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro Ambrosi, e il coordinatore del Biol Nino Paparella. Dopo le ultime edizioni andriesi e baresi “la scelta di portare il Biol a Lecce – ha sottolineato Di Gioa - è un chiaro segnale: il mondo dell’olivicoltura bio riaccende i suoi fari proprio sul Salento, epicentro del caso Xylella, lanciando il messaggio insito nel citato payoff del Biol 2016, Evo always healthy. Dunque, la qualità del prodotto resta indiscutibile, e non è minimamente intaccata dal cosiddetto batterio killer”. Stigmatizzato l’ok dell’Ue alle importazioni senza dazi di olio tunisino nei nostri mercati l’assessore ha ribadito “la qualità nostro prodotto. Serve un’azione mirata e intensa di comunicazione a difesa del nostri prodotti, e Biol è un’occasione preziosa. Il comparto dell’olio è determinante nella programmazione dei nostri fondi comunitari, tant’è che assieme al partenariato, alle associazioni agricole, lo abbiamo ritenuto un asset strategico. Il nostro PSR 2014-2020 valorizza con premialità, e quindi con più risorse, il settore dell’olio, a cui dedica una misura specifica”. Per Ambrosi “il Biol è un esempio concreto di come la visione politica possa virtuosamente incrociare il sitema delle imprese. L’evento è cresciuto con la Camera di Commercio di Bari; ma abbiamo sposato in pieno lo spostamento a Lecce, visti i fini. E l’obiettivo comune di ribadire la qualità dell’olio”. Quest’anno il programma illustrato da Nino Paparella (dettagli su premiobiol.it) prevede momenti di studio, conversazioni a tema, una Mostra-mercato della sostenibilità, la scenografica esposizione degli oli in gara, ben 400 da 16 Paesi, e le sessioni di assaggio del panel dei giurati – formato da esperti di vari contenineti, molyti anche stakeholdres – per stabilire i vincitori delle varie categorie. Il Premio Biol è patrocinato da Ministero delle Politiche Agricole, Comune di Lecce, Ifoam, AgribioMediterraneo, Associazione BiolItalia e Consorzio Puglia Natura. Sat, 12 Mar 2016 14:45:07 +0000 Lecce Agrigento - Venerdì doppio appuntamento con Le Soste di Ulisse https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/23004-agrigento-venerdi-doppio-appuntamento-con-le-soste-di-ulisse.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/23004-agrigento-venerdi-doppio-appuntamento-con-le-soste-di-ulisse.html Venerdì 11 marzo una giornata da non perdere per appassionati e gourmet della città dei Templi. Gli chef de Le Soste di Ulisse,  l’associazione che riunisce i migliori ristoranti gourmet e gli charme hotel della Sicilia si riuniranno per la prima volta ad Agrigento per un doppio imperdibile appuntamento. Alle 18,00, in occasione della Sagra del Mandorlo in Fiore 2016, gli chef Pino Cuttaia, Angelo Treno e Damiano Ferraro al PalaFOOD parleranno dell'uso della mandorla nella cucina gourmet. Alle 20,00 appuntamento all’Hotel Villa Athena di Agrigento, nell’ incantevole cornice della Valle dei Templi per un evento esclusivo per celebrare l’eccellenza enogastronomia siciliana, interpretata da quattro grandi chef siciliani. Si comincia con un aperitivo sulla terrazza che si affaccia sull’imponente Tempio della Concordia , poi la cena all’interno del ristorante La Terrazza degli Dei. Per la prima volta quattro grandi chef insieme per sorprendere con piatti inediti per un menù dal sapore innovativo, per celebrare la bellezza della Valle dei Templi, riconosciuta dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Lo chef due stelle Michelin Pino Cuttaia de La Madia di Licata, Damiano Ferraro del ristorante Capitolo Primo di Montallegro; Salvatore Gambuzza executive chef della Terrazza degli Dei dell’Hotel Villa Athena ed Angelo Treno del ristorante AL Fogher di Piazza Armerina, in abbinamento si potranno degustare i vini dell’azienda Firriato. In un contesto di natura ed archeologia di importanza mondiale, la professionalità degli chef da una parte e l’eccellenza della materia prima dall’altra, in un connubio straordinario. L’hotel Villa Athena e Le Soste di Ulisse con questo evento intendono promuovere la cucina d’autore della Sicilia, che negli ultimi anni ha visto crescere notevolmente la qualità della propria offerta gastronomica ed il numero dei ristoranti che hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Wed, 09 Mar 2016 15:55:43 +0000 Agrigento Agrigento, da ENOtria i prodotti di eccellenza de La Perla del Sud https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22993-agrigento-da-enotria-i-prodotti-di-eccellenza-de-la-perla-del-sud.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22993-agrigento-da-enotria-i-prodotti-di-eccellenza-de-la-perla-del-sud.html Dal pomodoro Datterino, alla Melanzana Perlina, dal pomodoro black chocolate al ciliegino. Questi ed altri prodotti, come il concentrato di datterino arricchiranno il gustoso menu di ENOtria per una serata esclusiva all’insegna del gusto. L’enoteca di Via Atenea dedicherà sabato 12 marzo una serata ai prodotti che meglio esprimono la forza e la brillantezza del sole di Sicilia; il tutto, come sempre, accompagnato da ottimi vini selezionati da ENOtria. La parmigiana, una delle ricette della cucina siciliana, più conosciute ed apprezzate sarà proposta in diverse versioni per andare incontro ai gusti di tutti. Inoltre anche delle proposte originali dai cocktail ai panini, alle insalate, per valorizzare al meglio i prodotti de La Perla del Sud, a cominciare dalla Melanzana Perlina, una piccolissima melanzana che pesa appena 35 grammi, dalla buccia sottile e la forma allungata, nata da un progetto di miglioramento della melanzana ragusana. La Perla del Sud è un’azienda agricola interamente a conduzione familiare, specializzata nella produzione orticola (raccolta, confezionamento e commercializzazione dei prodotti). Il pregio di questo tipo di gestione risiede sia nel recupero di sistemi di coltivazione caduti in disuso, sia nella possibilità di acquisire quelle innovazioni del processo produttivo in sintonia con scelte che privilegiano la qualità. Gli ortaggi vengono coltivati in serre, che si estendono su di una superficie di circa 30.000 mq. L’azienda si trova nella Sicilia Sud-Orientale, nel territorio di Vittoria, in provincia di Ragusa; le serre in cui nostri prodotti sono coltivate si trovano tra Ragusa e Santa Croce Camerina, dove avviene anche il confezionamento dei prodotti. Il territorio, caratterizzato da un clima mite e da una elevata insolazione consente di produrre, anche in inverno, ortaggi di elevata qualità. La gamma di prodotti comprende che verranno presentati nel corso della serata comprende: il pomodorino datterino, il pomodorino ciliegino, il pomodoro vesuviano e il ramato. il peperone a polpa spessa verde, giallo e rosso; la melanzana tonda, lunga e tonda viola e, fiore all’occhiello della nostra produzione, la Baby melanzana “Perlina”, un ortaggio che pesa in media 35 grammi, dalla buccia sottile e la forma allungata, che nasce da un progetto di miglioramento della melanzana ragusana.   Wed, 09 Mar 2016 09:47:34 +0000 Agrigento Il mercato di Francavilla Fontana diventa pulito e sostenibile https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/22971-il-mercato-di-francavilla-fontana-diventa-pulito-e-sostenibile.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/brindisi/22971-il-mercato-di-francavilla-fontana-diventa-pulito-e-sostenibile.html Il mercato di Francavilla Fontana (Br) diventa pulito e sostenibile grazie all’Ecomercato, un intervento strutturato che sarà avviato sabato 12 marzo, ideato e realizzato dall’associazione EMS – Ente Modelli Sostenibili, una delle realtà del network CulturAmbiente Group e con il sostegno dalla Monteco srl, gestore del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani della città. Il progetto è realizzato su proposta dell’ANTA – Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente coordinamento provincia di Brindisi, partner del progetto, e grazie al patrocinio dall’Amministrazione Comunale. Dopo gli interventi già avviati a Mesagne (Br) e Novoli (Le), il modello di riduzione dell’impatto ambientale sarà sperimentato in uno dei mercati più estesi del Salento, con una presenza di circa 240 ambulanti in un’area di 47mila mq nel quartiere Pescheria. Grande novità di questa nuova applicazione del modello dell’Ecomercato è la collaborazione attiva della ditta Monteco che, oltre a sostenere economicamente il progetto, ha offerto supporto tecnico-organizzativo e formazione tecnica agli informatori impiegati sul campo. L’iniziativa per rendere pulita e accessibile l’area mercatale urbana che in occasione del mercato settimanale si riempie di rifiuti abbandonati. Il progetto prevede il monitoraggio dei punti di raccolta per differenziare lo scarto umido negli appositi bidoni e la distribuzione di buste per la raccolta di carta e plastica grazie all’intervento di un team di informatori ecologici formati dagli esperti ambientali di E.M.S. e Monteco. Gli informatori accompagneranno i cittadini e operatori commerciali nel corretto conferimento dei rifiuti ogni sabato mattina fino a settembre 2016 per dare nuova vita a vetro, plastica, carta, metalli e rifiuto umido, gestire la raccolta di imballaggi e cartoni e lasciare l’area pulita. La quantità prodotta durante il mercato, infatti, incide in maniera significativa nel computo complessivo del totale prodotto per ogni Comune con un impegno economico per i costi di conferimento che interessa sia l’Amministrazione che i cittadini. «Abbiamo accolto la sfida di adattare il modello dell’Ecomercato – spiega Ilaria Calò, presidente di E.M.S. – Ente Modelli Sostenibili – a Francavilla Fontana, uno dei mercati più estesi e frequentati del Salento e ringraziamo la Monteco per la preziosa alleanza: questo ci permette di affinare il servizio, lavorando in sinergia con chi gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti in città». Il primo Ecomercato in Puglia è stato avviato a Novoli nell’autunno del 2014 con ottimi risultati: dal monitoraggio semestrale è stato riscontrato un incremento in media del 15% della raccolta differenziata di carta e plastica dei giorni successivi al giorno del mercato. CulturAmbiente group è un network di tre realtà non profit unite da una storia decennale di impegno a tutela dell’ambiente ed è costituita dall’omonima organizzazione di volontariato, dall’associazione di promozione sociale E.M.S. – Ente Modelli Sostenibili e dalla neonata cooperativa di lavoro InnovAction. Tra le esperienze più significative del network, l’ideazione di Ecofesta Puglia, vincitrice nel 2012 del bando del Miur sulla Social Innovation e l’introduzione della prima compostiera elettromeccanica di comunità in Puglia. Tue, 08 Mar 2016 15:10:13 +0000 Brindisi Eclettica riapre la vecchia pista di pattinaggio chiusa da 15 anni, il M5S Sicilia finanzia il progetto con 120 mila euro a fondo perduto https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/22853-eclettica-riapre-la-vecchia-pista-di-pattinaggio-chiusa-da-15-anni-il-m5s-sicilia-finanzia-il-progetto-con-120-mila-euro-a-fondo-perduto.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/22853-eclettica-riapre-la-vecchia-pista-di-pattinaggio-chiusa-da-15-anni-il-m5s-sicilia-finanzia-il-progetto-con-120-mila-euro-a-fondo-perduto.html La pista di pattinaggio, grande oltre 3000 mq e chiusa da 15 anni, viene restituita alla collettività. L’area non più abbandonata (accanto la piscina), riprende vita con il Cantiere Party di eCLettica, domenica 21 febbraio, dalle ore 16, in via Rochester, a Caltanissetta. Si tratta del progetto vincitore del concorso di idee Boom Polmoni Urbani, promosso dal MoVimento 5 Stelle Sicilia in collaborazione con Farm Cultural Park di Favara. Street Factory eCLettica aprirà poi al pubblico tra pochi mesi (finiti i lavori di adeguamento). All’associazione eCLettica vanno 120 mila euro a fondo perduto che saranno erogati a tranche annuali di 40 mila euro; l’iniziativa è finanziata con le somme cui rinunciano mensilmente i deputati a sala d’Ercole. “Boom Polmoni Urbani – affermano le deputate Cinquestelle che più da vicino hanno seguito tutta l’operazione Gianina Ciancio e Claudia La Rocca – è un’esperienza molto importante per noi, ci ha dato la prova che ci sono siciliani che vogliono mettersi in gioco e che non vogliono vivere di assistenzialismo, i vincitori hanno tutte le carte in regola per innescare un circolo virtuoso, per portare avanti uno sviluppo reale”. La vecchia pista di pattinaggio viene riqualificata come piattaforma pioneristica ricreativa,  il progetto intende realizzare un polo attrattivo sportivo-culturale e di aggregazione sociale a Caltanissetta, attraverso la riqualifica dell’impianto in disuso, integrandone all’interno lo skatepark comunale, anch’esso in totale degrado poiché ubicato in un’area inadatta e mai gestita. Oltre all’ambito di intervento sportivo, l’idea mira ad un connubio artistico-culturale realizzando una “Street Factory”, la prima nel suo genere in Italia e in tutta Europa. Il programma di domenica prevede la presentazione del progetto, dalle 16; e quindi, degustazioni “cusipodarisiduna” e “cuvolirestariresta”. Protagonisti del pomeriggio gli sport di strada, skate, pattini, bmx, hockey, basket, free climbing. Sarà previsto una spazio dedicato alle diverse forme d’arte e quindi la galleria e giardino d’arte, street art, scultura, installazioni, arredo urbano, videoproiezioni, musica. E inoltre, un’area sarà dedicata in modo permanente al green con la micro filiera a km0, orti urbani, aiuole didattiche, chiosco genuino, conferimento cittadino di raccolta materiali di riuso e riciclo ed energia rinnovabile. Eclettica si avvale di altri partners quali Prism promozione internazionale Sicilia-mondo, il Comune di Caltanissetta, Slow Food Enna e Caltanissetta, Push IT Rosk & Loste, Chilometro7, Sale&Pepe, l’iIng. Donato Mancuso, Red Fox Hockey, AlterErgo Factory, Hitechsolutions Randazzo Michele. Per info scrivere a info@streetfactory.it, o consultare il sito www.streetfactory.it. Ricordiamo che il progetto di Eclettica si è classifico al primo posto del concorso Boom Polmoni Urbani, ed è stato selezionato da una giuria esterna di professionisti composta da Caterina Seia, esperta in economia della cultura, dal giornalista Emilio Casalini e da Annibale D’Elia, esperto di innovazione sociale e politiche giovanili. In totale i progetti finanziati sono tre, gli altri due rispettivamente a Mazara del Vallo, “Periferica”, e  a Catania, “Trame di quartiere”, vengono fuori da una scrematura che ha visto ai blocchi di partenza oltre 120 proposte progettuali. Sat, 20 Feb 2016 15:28:58 +0000 Caltanissetta Le tradizioni siciliane alla Sagra del Mandorlo in Fiore https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22827-le-tradizioni-siciliane-alla-sagra-del-mandorlo-in-fiore.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22827-le-tradizioni-siciliane-alla-sagra-del-mandorlo-in-fiore.html Il secondo weekend della Sagra del Mandorlo in Fiore di Agrigento, che ha preso il in via lo scorso 11 febbraio e che continuerà fino al prossimo 13 marzo, sarà dedicato alle tradizioni siciliane ed alla siciliani, come le sue migliori espressioni artistiche e culturali.Sabato 20 febbraio al PalaMandorlo saranno di scena gli episodi dei cicli epici tradizionali con le colorate marionette tradizionali dell’Opera dei Pupi, con due intensi spettacoli che si terranno alle ore 9,00 ed alle ore 11,00.Dalle 16,30 le vie cittadine saranno invase dalla gioiosa quanto contagiosa sonorità folcloristica siciliana. Gruppi folcloristici siciliani, nei costumi tradizionali, sfileranno per le strade di Agrigento, per poi alle 21,00 salire sul palco del PalaMandorlo, per un’esibizione che porterà in scena le musiche ed i balli tradizionali siciliani.Domenica 21 febbraio dalle ore 10,00 la Festa dei Carretti Siciliani. Decine di carretti, provenienti da tutta la Sicilia, invaderanno le strade di Agrigento per rivitalizzare le antiche tradizioni siciliane.I cocchieri, che indosseranno i tradizionali costumi siciliani, guideranno la sfilata dei carretti in legno, costruiti e dipinti a mano dai valenti maestri siciliani, verranno trainati da maestosi cavalli parati a festa, con scintillanti e colorati addobbi.I carretti siciliani saranno preceduti dai gruppi folcloristici siciliani, provenienti da tutta la Sicilia, e seguiti da un corteo di cavali Andalusi e Frisoni.Dalle 14,00, inoltre, sarà possibile ammirare i carretti che rimarranno in esposizione fino alle ore 18,00.Alle ore 16,00 in scena i gruppi folcloristici siciliani che si esibiranno al PalaMandorlo in un travolgente spettacolo folcloristico tradizionale.Sabato e domenica, inoltre, presso il PalaFOOD, di Piazza Vittorio Emanuele, dalle 19,00 alle 23,00 sarà possibile degustare le migliori espressioni dello street food siciliano.15 febbraio 2016Sagra del mandorlo in Fiore 2016SABATO 209,00 – Opera dei Pupi PalaMandorlo11,00 - Opera dei Pupi PalaMandorlo16,30 – Sfilata dei gruppi folk siciliani da piazza Pirandello a piazza Cavour21,00 –  Esibizione di gruppi folk siciliani PalaMandorlo (ingresso libero)Dalle 19,00 alle 23,30 – Street food siciliano – PalaFOOD (Piazza Vittorio Emanuele)DOMENICA 2110,00 – Sfilata dei gruppi folk e dei carretti siciliani. Corteo di cavalli Andalusi e Frisoni da piazza Pirandello a piazza CavourDalle 14,00 alle 18.,00 – Esposizione dei carretti e degli addobbi- piazza Vittorio Emanuele16,00- Esibizione di gruppi folk siciliani PalaMandorlo (ingresso libero)Dalle 19,00 alle 23,30 – Street food siciliano – PalaFOOD (Piazza Vittorio Emanuele) Tue, 16 Feb 2016 17:37:24 +0000 Agrigento Tutto pronto per l'inizio della Sagra del Mandorlo in Fiore 2016 https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22755-tutto-pronto-per-linizio-della-sagra-del-mandorlo-in-fiore-2016.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/22755-tutto-pronto-per-linizio-della-sagra-del-mandorlo-in-fiore-2016.html Tutto pronto per l'inizio della Sagra del Mandorlo in Fiore 2016 che prenderà il via giovedì con il Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”. Ma sarà un gesto di solidarietà a dare il via al Festival: i ragazzi del gruppo della Russia, “Eralash” di Cheliabinsk alle ore 10, 00 di domani (mercoledì 10 febbraio) faranno visita ai bambini ricoverati presso il Reparto di Pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento dove porteranno un sorriso, una carezza ed anche momenti di folklore. “Un bel gesto da parte degli organizzatori del Festival con i quali abbiamo da anni istaurato una alleanza”. A dichiararlo Giuseppe Gramaglia  Primario del Reparto di Pediatria.“Grazie ai Bambini del Mondo - continua Gramaglia - anche in ospedale arriva la Sagra, portando un po’ di allegria ma anche amore per i nostri piccoli degenti”. “I Bambini del mondo sono pronti ad aprire la Sagra del Mandorlo in Fiore 2016, coniugando il folklore con la promozione umana e sociale per difendere i diritti dei minori e per continuare a diffondere nel mondo i grandi valori della  pace, della fratellanza e della concordia tra  popoli”.  A dichiararlo Giovanni Di Maida, co-fondatore e presidente del Festival.Sono sette i gruppi internazionali partecipanti che arrivano da: Albania, Artistic Ensemble  “Kaltersia” di Tirana; Bulgaria, Dance Ensemble “ Plamache” di Sofia; Georgia,  Children Ensemble “Merani” di Tiblisi; Corea,  “Woori -Doori” di Seul; Polonia, “Mali Gorzowiacy” di Gorzów Wielkopolski; Russia, “Eralash” di Cheliabinsk e Italia, “I Tamburellisti di Otranto”, Puglia. Con loro i gruppi agrigentini: Gergent, Oratorio Don Guanella, I Piccoli del Val D’Akragas, I Picciotti da Purtedda, Fabaria Folk  e Herbessus. Il primo appuntamento con il Festival del folklore è con le scuole agrigentine, per loro infatti, presso il PalaMandorlo di piazza Vittorio Emanuele, si terranno giovedì 11 febbraio due spettacoli, inizio ore 9,30, il primo e 11,30 il secondo, con la presenza di tutti i gruppi internazionali partecipanti e con loro anche i gruppi agrigentini. Nel pomeriggio alle ore 16,00 i gruppi internazionali partecipanti al Festival “I Bambini del Mondo”, nominati dall’Unicef, Ambasciatori di pace nel mondo, per la promozione dei grandi valori di fratellanza, solidarietà e concordia tra i popoli, saranno ricevuti presso il Collegio dei Filippini dal sindaco di Agrigento Lillo Firetto, per il saluto ufficiale della città.Sempre al PalaMandorlo si terranno gli spettacoli in programma venerdì 12 febbraio alle ore 9,30 e 11,30. Sempre venerdì alle ore 20,30 ancora spettacolo e l’assegnazione del “Premio: Italia, Immagini e Pensieri”, a cura della Società Dante Alighieri. Tue, 09 Feb 2016 14:08:05 +0000 Agrigento Identità maschile e femminile: l’una indispensabile all’altra https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/22727-identita-maschile-e-femminile-luna-indispensabile-allaltra.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/22727-identita-maschile-e-femminile-luna-indispensabile-allaltra.html «Mi chiedo se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione che mira a cancellare la differenza perché non sa più confrontarsi con essa». Queste ferme parole di Papa Francesco, pronunciate nell’udienza pubblica di mercoledì 15 aprile 2015, incoraggiano a non farsi intimidire dalla «colonizzazione ideologica» che i fautori della teoria del gender stanno tentando in Italia e in tutto il mondo occidentale. «Abolire la differenza tra il maschile e il femminile- ha commentato in proposito il direttore della rivista mensile “Studi Cattolici” - auspicando una sorta di neutralità sessuale è una guida all’infelicità, oltre che un’aberrante contorsione mentale.È bene attrezzarsi culturalmente per non farsi intimidire da questa pervasiva campagna d’opinione» (Cesare Cavalleri, Consiglio per chi parla di gender: imparate dall’uomo selvatico, inAvvenire, 22 aprile 2015). Un ottimo sussidio bibliografico da quest’ultimo punto di vista è “Il maschio selvatico/2” (Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2015, pp. 288, euro 14,50), nuovissima edizione, aggiornata e ampliata, di un libro di grande successo pubblicato nella sua prima ed originaria versione, ben ventidue anni fa, dallo psicologo e psicoterapeuta Claudio Risé. Il saggio spiega come l’ideologia del gendermetta oggi «sotto scacco non solo la natura, cui si cerca di sostituire un mondo totalmente “fabbricato”, costruito da strumenti e processi meccanici e tecnici, ma anche l’uomo e la donna, l’essere umano sessuato».Riséraccoglie quindi la sfida che l’ideologia del gender, contrastata anche dagli omosessuali che non si sentono rappresentati dalla lobby LGBT (cioè di Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali),sta lanciando con grandi risorse mediatiche. Egli denuncia come nell’attuale società mediatica, sradicata e dominata dalla pseudo-cultura di massa, «all’uomo si chiede, e spesso si impone con forza, di rinunciare a essere maschio. Questo diktat è oggi all’origine di buona parte dei disturbi presenti nel mondo maschile».   Il maschio, il vero Eroe Con l’Isis sull’altra costa, la natalità a zero, gli aborti tanti quanti gli immigrati, i “matrimoni” gay, l’ideologia del “gender”, i giornali che rilanciano le pretese di vecchie e nuove lobbies, non è più possibile continuare così! Continuare cioè a indebolire se non a demolire la famiglia demonizzando l’uomo, il suo ruolo paterno e l’identità maschile in generale. Il libro di Risérappresenta unpotente invito a tornare al senso profondo della natura del maschio che salva, come accennato, anche dall’ideologia della “neutralità sessuale” (il “genere” che vorrebbe prendere il posto del sesso biologico). Quando Charles Péguy (1873-1914) parlava del padre di famiglia come del vero eroe del mondo moderno, sentiamo allora dal più profondo del cuore che aveva, e che ha, del tutto ragione. Basta del resto guardarsi intorno per vedere gli attacchi, le difficoltà e i drammi che si trova a fronteggiare ogni famiglia. Claudio Riséparla diun vero «“characterassassination”del genere maschile», e di «una vasta campagna di denigrazione tesa a distruggere credibilità e reputazione di un intero gruppo sociale». Come se ne può uscire?   Il ritorno alla natura Innanzitutto con il ritorno alla natura. Il “maschio selvatico” è infatti l’uomo che conosce la natura profonda e incontaminata, è il tipo umano capace di “salvarsi” sia fisicamente sia spiritualmente, insegna Risé. Proprio la natura è «lo scenario simbolico dell’incontro tra maschile e femminile»: «l’amore profondo tra uomo e donna è un profondissimo evento naturale, non un prodotto culturale. Anche se la cultura lo racconta e lo arricchisce». È affascinante seguire questo studioso di formazione e orientamento psicoanalitico junghiano nelle sue incursioni nei miti celtici, accompagnarlo mentre ripercorre l’iniziazione di Parsifal, ascoltarlo quando commenta le Elegie duinesi del poeta RainerRilke(1875-1926). E le sue argomentazioni sono suffragate dagli esempi attinti dalla sua esperienza di analista: un sogno può rivelare molto di più di ciò che percepiamo a livello di coscienza. Di particolare interesse sono le sue pagine in cui mette a confronto due antropologi contemporanei tedeschi, le cui ricerche hanno valore anche per gli psicologi: Norbert Elias(1897-1990), «studioso della civiltà delle buone maniere», e Peter Hans Duerr(1929-2014), conoscitore della Wildnis,cioè «la condizione selvaggia». Risé, come facilmente si deduce dalle cose fin qui dette, propende per Duerr, dato che la civiltà delle buone maniere «produce solo un sistema di inibizioni altamente sofisticato, che allontana l’uomo dai suoi contenuti originari e dai suoi più profondi orientamenti morali». Non si tratta, certamente, di vagheggiare un ritorno alla foresta, ma di prendere coscienza che la riduzione della natura a mero spazio di piacere, come impone l’ideologia egemone, esprime un’immagine di uomo «regredito a un’imitazione dell’infanzia, incapace di partecipare alla realtà se non in termini di godimento protetto». Invece, «nella natura selvaggia, e nella ricerca di essa dentro di sé, l’uomo cerca e trova la non eludibile contiguità tra vita e morte, tra gentilezza e ferocia, la conoscenza della realtà propria dell’istinto, cacciato lontano da ogni civiltà delle buone maniere». Tutto questo, sostiene Risé, è molto lontano da qualsiasi romantico «smarrirsi nel primitivo». Duerr insiste molto sul ritorno, dopo un’arcaica esperienza di pienezza, alla dimensione abituale.   5 domande e risposte “Il maschio selvatico 2” è un cult book che, ora che il “delitto”della svirilizzazione dell’uomo e della società è sotto gli occhi di tutti, pone nuove domande e offre nuoverisposte. Di seguito, in estrema sintesi, ne riportiamo cinque. 1. Perché rimpiangere il maschio selvatico? L’uomo ha cominciato a star male, fisicamente e psicologicamente, dice Risé, quando si è allontanato dalla natura, sposando uno stile di vita robotico. Il “selvatico” teorizzato dallo studioso è invece capace di un appassionato rapporto con l’ambienteincontaminato, «non per ragioni estetiche o di performance sportiva» ma perché vi trova «pienezza ebenessere fisico, spirituale e creativo». L’allontanamento dalla Wildnisintesa anche come luogo selvaggio,avrebbe minatoanche i rapporti fra i sessi: «Nelle antiche saghe, il selvatico vede la fanciulla in una radura, se ne innamora e la prende sul suo carro: questa immediatezza oggi è aborrita dentro relazioni costruite dalla A alla Z, intellettualizzate, mentre l’amore è la scoperta dell’altro dentro di te, è il bosco dove scopri la bambina a cui vuoi bene». 2. Perché parlare del maschile è diventato “politicamente scorretto”? Quando nel 1992 Risépensò il suo primo Maschio Selvatico, molti provarono a dissuaderlo. Ma qual è lo specifico maschile che disturba? La risposta fa riflettere: «I moderni sistemi economici e politici hanno spinto le donne nel mondo del lavoro per poterle sfruttare e pagare poco. Per indurle all’affermazione, era necessario costruire l’immagine di un uomo predatore e distruttivo, da demolire. In quest’ottica, il maschio selvatico imbarazza perché non è aggressivo e cade innamorato delle donne». 3. Perché il maschio contemporaneo è insicuro e debole? Oggi l’uomo è “il colpevole”, deve chiederescusa, è un mostro o un cretino, a prescindere. I ragazzi non scrivono più sui muri “Jessica ti amo”ma “Jessica ti chiedo perdono”. «La cultura della colpa» spiega Risé«è comoda anche per i maschi, i quali, chiedendo scusa, possono dirsi che è tutto a posto e accantonare la responsabilità di mettere a fuoco il loro progetto di vita e di relazione». 4. Le pratiche sessuali definiscono davvero l’identità di una persona? Mentre avanzano nuove teorie digenere e lo scientistaUmberto Veronesiha sostenuto che saremo tutti bisessuali, in molte scuoleitaliane si è eliminata dai moduli la dicitura “madre e padre” a favore di pseudo-identità come“genitore 1 e genitore 2”. «Si fa confusione tra identità e orientamento sessuale», accusa Risé, «il genere è fondativo dell’identità della persona, le pratiche sessuali sono una cosa diversa».Nell’azzerare le differenze, a partire dal linguaggio, stiamo ingabbiando le identità in schemiche escludono la ricchezza espressiva, affettiva e spirituale, dei maschi in particolare. 5. Potremo davvero fare a meno dei maschi? Qualcuna teorizza che presto la donna gestirà totalmente la maternità con la fecondazione artificiale e sarà la disfatta totaledel maschio, relegato a facchino, giardiniere, uomo di fatica. Ma siamo sicuri che il mondofunzionerà meglio? «Il maschile e il femminile sono aspetti presenti dentro di noi, non possiamo distruggerli senza creare un disastro nella psiche. E non è vero che i figli senza padre stanno benissimo, gli studi in proposito affrontano archi temporali brevi, sono organizzati su base volontaristica e non sono attendibili» assicura Risé.«Buona parte della propaganda sulla maternità senza padri è spinta dagli interessi delle società di ingegneria genetica e biotecnologica». Infine, una postilla sulle donne. Oltre al “maschio selvatico” si sono perdute anche «Le donne selvatiche», titolo di un libro scritto dal prof. Risé con la moglie MoidiParegger,sempre per le EdizioniSan Paolo. «Le donne che seguo in analisi non sono gratificate, né rinfrancate dal sistematico assassinio del maschile» osservano. Insomma, gli studi di Risé ci confermano che l’identità maschile e quella femminile sono complementari. Rimangono e quindi non potranno che rimanere sempre l’una indispensabile e, diremmo, “indissolubile”, all’altra.   Fri, 05 Feb 2016 17:52:58 +0000 Pagina tre “Il via libera UE alla commercializzazione delle viti del Salento primo atto concreto contro la Xyella” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/22152-il-via-libera-ue-alla-commercializzazione-delle-viti-del-salento-primo-atto-concreto-contro-la-xyella.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/22152-il-via-libera-ue-alla-commercializzazione-delle-viti-del-salento-primo-atto-concreto-contro-la-xyella.html “Il via libera del Comitato fitosanitario dell’UE alla commercializzazione delle viti salentine è un primo risultato concreto nella lotta alla Xylella e una risposta alla preoccupazione che ho posto a Bruxelles in occasione del workshop del COPA – Cogeca il 12 e 13 novembre scorsi che questa area della Puglia dovesse essere sottoposta ad una quarantena ingiusta e infinita, diventando alla fine un deserto, prospettiva inaccettabile contro cui ci batteremo in ogni sede. Già la certificazione che il contagio non riguardasse la vite faceva ben sperare che potesse essere eliminata dall'elenco delle specie ospiti del ceppo CoDiRO sottoposte a regolamentazione. Lo studio che certifica il fatto che Il ceppo di Xylella per il genere Vitis, denominato CoDiro, e rinvenuto a Lecce, non contamina la vite protegge i 39 milioni di valore delle esportazioni Made in Italy realizzati nel 2014 di talee innestate e barbatelle di vite, messe a rischio da ingiustificate misure protezionistiche adottate da diverse Paesi”. E’ positivo il commento del Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla notizia che il Comitato fitosanitario dell’UE ha deciso di permettere senza restrizioni sull'intero territorio europeo la commercializzazione delle barbatelle di vite salentine, autorizzando l’uso di uno specifico trattamento a caldo prima della vendita. Le misure sono completate da ispezioni ufficiali nei campi di produzione. Destava molta preoccupazione la situazione dei vivaisti salentini e di un comparto che fattura 20milioni di euro l'anno, con una produzione di 12 milioni di piante e 70mila giornate lavorative garantite all'indotto, bloccato per la malattia e per l'embargo di Paesi come Francia, Marocco, Algeria.." "Il prossimo passo è dare sostanza al laboratorio scientifico a cielo aperto, comprendente l’intera area dichiarata infetta da Xylella fastidiosa - aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - dove si possa realizzare un’infrastruttura immateriale che sia nodo di una rete di relazioni tra ricerca scientifica e aziende agricole, tra ipotesi scientifiche e trasferimenti di conoscenze, tra formazione degli operatori e informazione dei cittadini. La decretazione del Salento come unica area europea affetta da Xylella e la formazione di uno stabile cordone sanitario a nord di Lecce devono essere affrontate costruendo traiettorie di futuro per olivicoltori, frantoi e cooperative salentini”. “Dovremo trattare le barbatelle dormienti una volta estirpate in una vasca a 45 gradi – spiega il Presidente del Consorzio Vivaisti Viticoli Pugliesi, Ferdinando Miggiano – e non ci è richiesto alcun altro intervento e soprattutto nessun ulteriore campionamento. E’ certamente una notizia molto positiva. Il trattamento viene già usato con successo per eliminare la “flavescenza dorata”, dove talee, barbatelle e innesti vengono trattati in fase di quiescenza, rendendoli commercializzabili verso le zone protette dell’UE”. Resta ancora da definire il quadro delle piante ornamentali – ricorda Coldiretti - che in Puglia ha raggiunto i 185 milioni di euro di valore, con un incidenza dell’11,4 percento del valore della produzione regionale su quella nazionale. Dal punto di vista percentuale, considerato il quadro nazionale, i maggiori incrementi sul numero di aziende in termini assoluti si sono avuti in  Puglia con un aumento di 632 unità. Nel sub-comparto del vivaismo la Puglia è emergente, tanto da contribuire in misura rilevante, negli ultimi dieci anni, alla crescita nel Mezzogiorno, dove le aziende salgono a 1.651 unità (+643) per una superficie di 1.552 ettari (+783). In Puglia gli investimenti di aree (1.619 ettari) risultano superiori rispetto alla Sicilia anche se sono relativi ad un numero di aziende inferiore (1.416 unità). Tue, 24 Nov 2015 08:43:16 +0000 Andria Quando l’eroismo del cardinal Mindszenty ispirava i vescovi italiani https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/21597-quando-leroismo-del-cardinal-mindszenty-ispirava-i-vescovi-italiani.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/21597-quando-leroismo-del-cardinal-mindszenty-ispirava-i-vescovi-italiani.html «Ieri sera, quando seppi della sentenza, ebbi un sentimento di superbia di cui ho chiesto perdono a Dio. Mi sentii cioè vicino ai sacerdoti e ai laici che al di là della cortina di ferro vengono quotidianamente trascinati a pene orribili. Non sono degno però di baciare le catene del cardinale Mindszenty ed altri, ma sento, che, sia pure in piccolissima misura, Gesù mi ha associato a queste sante creature… Se qualcuno pensasse che il vostro vescovo si metterà a tacere, costui fortemente s’illude». Sono le parole di mons. Pietro Fiordelli (1916-2004), vescovo degno di nota del quale è appena uscita una interessante biografia a cura di Giuseppe Brienza, intitolata La difesa sociale della famiglia. Diritto naturale e dottrina cristiana nella pastorale di Pietro Fiordelli, pronunciate in una data destinata a rimanere nella storia, non solo di Prato, ma anche dell'Italia. Era il 1° marzo 1958 e il Vescovo di Prato era stato appena condannato, in primo grado, dal tribunale di Firenze per diffamazione nei confronti dei coniugi Bellandi. Era il famoso caso «dei pubblici concubini». Quel giorno la comunità ecclesiale di Prato si strinse attorno al suo pastore e alle 18, venne celebrata in duomo una messa, su richiesta dei sacerdoti della diocesi toscana e della locale Azione cattolica. Nel suo discorso, mons. Fiordelli, si riferiva alla gloriosa vicenda del primate di Ungheria, il Servo di Dio József Mindszenty(1892-1975), arrestato prima nel 1944 dal governo filo-nazista del suo Paese con l’accusa di alto tradimento e, poi, nel 1948, da quello comunista a causa della sua Fede in Cristo e della sua ferma obbedienza al Santo Padre. Anche per questo, Papa Pio XII, nella lettera apostolica Dum maerenti animo, del 29 giugno 1956, rivolgendosi alla Chiesa perseguitata nell’Europa dell’Est, scrisse: «Ci rivolgiamo anzitutto a voi, diletti figli Nostri, cardinali di santa romana Chiesa, Giuseppe Mindszenty, Luigi Stepinac e Stefano Wyszynski, che noi stessi abbiamo rivestiti della dignità della romana porpora per gli insigni meriti da voi acquistati nel disimpegno dei doveri pastorali e nella difesa della libertà della Chiesa». «All’animo nostro addolorato – continuava l’ora Venerabile Pio XII – è sempre presente quanto voi, ingiustamente allontanati dalle vostre sedi e dal vostro sacro ministero, avete sofferto e continuate a soffrire con fortezza per Gesù Cristo». Mons. Fiordelli, nella “cattolica Italia” (o, meglio, “democristiana Italia”) degli anni Cinquanta, come ricorda Brienza, era querelato e condannato in primo grado per aver denunciato dal pulpito come «pubblici peccatori e concubini»una coppia di coniugi della diocesi, Mauro Bellandi e Loriana Nunziati, perché sposati con il solo rito civile. I fatti risalgono al 1956 e causarono al giovane vescovo un processo per diffamazione intentato dalla coppia di cittadini pratesi (lui era un noto militante comunista)ed una condanna in primo grado al pagamento disanzione pecunaria. Dopo molteplici interrogatori e deposizioni, Fiordelli venne, a distanza di anni, assolto in appelloper l’«insindacabilità dell’atto» a lui imputato. Il fatto che, per così dire, accese la miccia fu la lettera da lui indirizzata ad un sacerdote della diocesi di Prato, don Danilo Aiazzi, responsabile della parrocchia alla quale appartenevano i sopra menzionati coniugi Bellandi, pubblicata il 12 agosto 1956 sul giornale parrocchiale. Intrisa di una fermezza alla quale alcuninon erano più abituati, dopo che fu resa nota fu intrapresa, da parte degli ambienti comunisti e laicisti, una campagna stampa internazionale per screditare, assieme al vescovo Fiordelli, quello stesso Papa che lo aveva nominato e lo appoggiava convintamente, cioè Pio XII. Persino la rivista americana Life contribuì, con grandi fotografie pubblicate della famiglia Bellandi al completo, comprese alcune della neo-mamma“scomunicata” con il proprio bebè in braccio, ad amplificare la vicenda. Dopo discussioni sul diritto canonico e concordatario,i giudici condannarono il vescovo di Prato ad una ammenda di 40.000 lire, una condanna simbolica anche se moralmente grave, che suscitò le vivaci proteste della Santa Sede e del mondo cattolico internazionale. La segreteria di Stato vaticana denunciò la sentenza come un atto illegale della magistratura che avrebbe favorito in futuro ogni abuso laicista, e condannò la debolezza dimostrata nella vicenda dal Governo italiano. Fra gli altri messaggi di solidarietà pervenuti a mons. Fiordelli e che sono stati riportati nel volume biografico appena pubblicato dalla casa editrice diretta da Mons. Antonio Livi (il quale ne firma anche una accurata Postfazione), sono di particolare interesse storico anche quelli inviati da personalità di notorietà internazionale, perseguitate dalle autorità comuniste al potere, come quello dello scrittore rumeno Vintilă Horia (1915-1992). Mons. Pietro Fiordelli, per 37 anni vescovo di Prato (dal 1954 al 1991), è da considerarsi fra i più intrepidi difensori della vita e della famiglia in un’ Italia, come quella del post-Concilio e del Sessantotto, nella quale anche molti cattolici si sono adeguati al liberalismo ed al marxismo imperanti. Fra i suoi meriti vi sono quello di aver promosso, nei primi anni Settanta, l’organizzazione capillare di “Centri” e “Servizi di aiuto alla vita” che, ancora oggi, cercano di scongiurare l’aborto e, nel 1979, di essersi inventato quella “Giornata nazionale per la vita”, doverosamente celebrata ogni anno in tutte le parrocchie d’Italia, a partire dell’approvazione della legge che ha introdotto l’uccisione volontaria dei nascituri nel nostro Paese (la famigerata l. n. 194 del 1978). Quella di mons. Pietro Fiordelli presentata in questo saggio biografico pubblicato nel decimo anniversario della sua morte (2004-2014), corrisponde esattamente alla visione di vescovo che, secondo Papa Francesco, la Chiesa “vuole avere” (Discorso alla Congregazione per i vescovi, 27 febbraio 2014). Determinato a compiere scelte libere da «[…] condizionamenti di scuderie, consorterie o egemonie», ed annoverabile fra quei pastori santi che, ha indicato l’attuale Pontefice, vivono come «[…] seminatori umili e fiduciosi della verità», questo vescovo si è adoperato in un’opera indefessa per la restaurazione della dignità del matrimonio e contro il comunismo. Noncurante delle calunnie e delle accuse mossegli da coloro che avversavano la sua concezione sociale cristiana, Fiordelli si è fatto senza compromessi araldo dei valori morali e familiari, coniando fra l’altro durante il Concilio Vaticano II una delle espressioni che è oggi comunemente utilizzata, cioè la famiglia “Chiesa domestica”, destinata ad edificare, in chiave civica, quella famiglia di famiglie sicuro ancoraggio di Tradizione e di futuro. Mons. Fiordelli e gli operai «Nella città che, al momento del suo insediamento, contavanei vari rami economici oltre 45.000 lavoratori occupati, ilvescovo Fiordelli impostò una capillare pastorale nelmondo degli operai e degli imprenditori. Promosse adesempio, fin dal 1957, la “Pasqua nelle fabbriche”, istituendocontestualmente in diocesi una delle più attive sezioniterritoriali di quell’Opera Nazionale di AssistenzaReligiosa e Morale degli Operai (onarmo), che era stata fondatanel 1926 in seno alla Sacra Congregazione Concistoriale,oggi Congregazione per i vescovi, proprio per cercare di ispirareil movimento operaio ai principi della dottrina sociale della Chiesa e, così, sottrarlo alle pericolose e fallaci “esche” delsocial-comunismo. Si trattava di un’opera che Mons. Fiordelli seguì sempre con grande attenzione, sull’esempio di quantopromosso e fatto personalmente nella sua diocesi a Genovadal card. Giuseppe Siri (1906-1989), un pastoreche emerge come uno dei maggiori protagonisti e teologidella Chiesa del XX secolo» (Giuseppe Brienza, La difesa sociale della famiglia. Diritto naturale e dottrina cristiana nella pastorale di Pietro Fiordelli, Vescovo di Prato, con Invito alla lettura di mons. Luigi Negri, Casa editrice Leonardo da Vinci, Roma 2014, pp. 21-22 - € 15, acquisti@editriceleonardo.net-). Fri, 11 Sep 2015 15:02:09 +0000 Pagina tre Santa Caterina da Siena, patrona dell“apostolato dell'opinione pubblica” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/21401-santa-caterina-da-siena-patrona-dellapostolato-dellopinione-pubblica.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/21401-santa-caterina-da-siena-patrona-dellapostolato-dellopinione-pubblica.html «Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro»,è il titolo del primoMessaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Socialiche, il 4 marzo, Papa Francescoha pubblicato in occasione della XLVIIIedizione di questa iniziativa, istituitanel 1967 da Paolo VI per valorizzarel’impegno della Chiesa nei mass media. Fin dal 1964, fra gli altri, è stato il fondatore dell’Opus Deimons. Josemaría Escriváde Balaguer(1902-1975),a promuoveresempre maggiori attività in tale strategicocampo formando e sensibilizzando al proposito i membri dell’Opera e scegliendo quale intercessore per l’apostolato dell’opinione pubblica una santa della quale era molto devoto come Caterina da Siena (1347-1380). In considerazione della pubblicazione sulla rivista ufficiale dell’Istituto Storico San Josemaría Escrivádi un saggio che ricostruisce le circostanze cheindussero il sacerdote spagnolo,canonizzato nel 2002da Giovanni Paolo II, a sceglierela figlia di Giacomo di Benincasa come modello e patrono dell’apostolato della comunicazione (cfr. Johannes Grohe, Santa Caterina da Siena,san Josemaría Escrivá e l’“apostolato dell’opinione pubblica”, in Studia et Documenta, n. 8-2014, pp. 126-145), sembra utile presentarne i principali passaggi, anche per rispondere all’invito di Papa Bergoglio che, nel citato Messaggio per le Comunicazioni Sociali, ha invitato gli operatori dei media «a farci sentire più prossimi gliuni agli altri; a farci percepire un rinnovato senso di unità della famiglia umana che spinge alla solidarietà e all’impegno serio per una vita più dignitosa» (Francesco, Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro, Città del Vaticano,24 gennaio 2014). Santa Caterina, elevata all’onore degli altari daPio II nel1461e designata patrona d’Italia da Pio XII (è anche dottore della Chiesa e co-patrona d’Europa), rappresentò per san Josemaría un modello di apostolaanzitutto perché, con l’infaticabilededizione alla carità ed il suo carisma nella trasmissione della Fede, indussemoltissime persone, rappresentanti di tutti i ceti della società del tempo, a convertirsi nel più profondo dell’anima. E’ nota la sua consuetudine di scriverelettere –in effetti dettate -, dirette non solo a laici e religiosi delle terre a lei vicine ma anche a vescovi,abati, cardinali e papi dell’epoca il cui stile, annota il prof. Grohe, appare del tutto sorprendente perché,«pur esprimendosi congrande forza e tenacia, Caterina riesce nel contempo a condurre il destinatario dellalettera, usando parole dolci e convincenti, a ciò che ella − che “scrive nelsangue di Cristo” e termina molte delle sue lettere con l’esclamazione “Gesùdolce, Gesù amore” − ritiene essere la volontà del Signore» (art. cit., p. 127). In particolare dal suo carteggiocon i pontefici emerge come la santa riesca ad unire all’amore filiale ed obbediente per il successore di Pietro − è caratteristica la sua espressione «il dolce Cristo in terra» - l’affermazione ferma e decisa delle istanze che credenecessarie nella Chiesa dell’epoca, dall’esigenza di una vita personale esemplare da parte di tutto il clero, all’urgenza di una riforma dei costumi nella Curia, per finire con la ricerca di rapporti di pace ed armonia nel governo degli Stati Pontifici edi un comune sforzoper liberare i cristiani ed i Luoghi Santi. Il capolavoro di Caterina è il Dialogo della divina Provvidenza, operadettata ai discepoli sulle visioni della santa negli ultimi anni della sua vita, che mons. Escrivàlesse e meditò più volte. Anche per questo san Josemaría usavachiamare Catalinas(Caterine) i suoi Appuntipersonali, nei quali metteva per iscritto delle considerazioni che meditava poi nell’orazione. In una lettera indirizzata ai membri dell’OpusDeidel 1932, egli così descriveva una regola fondamentale per santificare la comunicazione pubblica: «I santi sono sempre delle persone scomode, uomini o donne – la mia santa Caterina da Siena! −, perché con il loro esempio e laloro parola sono un continuo motivo di disagio per le coscienze che sonoimmerse nel peccato». San Josemaría ammirava la franchezza con cui Caterina difendeva laverità, per sua indole e perché considerava questa sincerità una virtù fondamentale:«Sono sicuro − scriveva in un’altra lettera diretta nel 1957 ai suoi figli spirituali − che ci saranno alcuniche non mi perdoneranno facilmente il mio parlar chiaro, ma devo farloin coscienza e davanti a Dio, per amore verso la Chiesa, per lealtà verso la Chiesa Santa e per l’affetto che ho per voi. Nutro una particolare devozioneper Santa Caterina − quella ‘grande brontolona’! − che diceva grandi veritàper amore di Gesù Cristo, della Chiesa di Dio e del Romano Pontefice». In uno scritto del 1964, il fondatore dell’Opus Dei torna a trattare il tema della verità che bisogna affermare senza timore, soprattutto quando c’è in ballo il retto discernimento della coscienza: «le controversie, gli errori, gli eccessi o gli atteggiamenti esaltati sono sempreesistiti in tutte le epoche: e la voce che ha superato queste barriere è semprestata la voce della verità unta dalla carità. La voce dei sapienti, la voce del Magistero; la voce, figli miei, dei santi, che hanno saputo parlare in tutti i modi per chiarire, per esortare, per richiamare ad un autentico rinnovamento». L’invito di san Josemaría agli “apostoli dell’opinione pubblica”, quindi, è quello ad innamorarsi come lui della fortezza di Santa Caterina che, con i mezzi di comunicazione del tempo, ha sempre detto la verità anche allepiù alte personalità con ardente amore e chiarezza senza preoccuparsi delle ricadute temporali che potevano conseguirne per lei o la sua famiglia spirituale. Nel corso di una conversazione familiare con alcuni membri dell’Opus Dei avvenuta nel 1964, nel giorno della ricorrenza liturgica di santa Caterina, mons. Escrivà appunto notava: «Desideroche si celebri la festa di questa santa nella vita spirituale di ciascuno di noi enella vita delle nostre case o centri. Ho sempre avuto una grande devozioneper santa Caterina: per il suo amore alla Chiesa e al papa e per il coraggiodimostrato nel parlare con chiarezza quando era necessario, mossa precisamenteda quello stesso amore […]. Prima era considerato eroico tacere, e così fecero i vostri fratelli. Ma adesso è eroico parlare, per evitare che sioffenda Dio Nostro Signore. Parlare, cercando di non ferire, con carità, maanche con chiarezza». Il 13 maggio 1964 san Josemaría decise di mettere in pratica i concetti che, da ultimo, aveva espresso nel corso di quest’ultima tertuliae, senza troppe formalità, decretò che l’apostolato che i membri dell’Opus Dei svolgono in tutto il mondo al fine d’informare rettamente l’opinione pubblica, sia raccomandato alla speciale intercessione di questa santa, «considerando conquanta chiarezza di parola e con quanta rettitudine di cuore rivelò con coraggio e senza eccezione alcuna per nessuno le vie dellaverità agli uomini del suo tempo».   L’Istituto Storico San Josemaría Escrivá La vita di san JosemaríaEscrivà e lo sviluppo dell’Opus Dei, che è una prelatura personale, in pratica una “diocesi senza territorio” istituita per attuare peculiari opere pastorali della Chiesa, stanno suscitando, negli ultimi decenni, l’interesse di sempre più storici, sociologi, giuristi e persone comuni, affascinate dalla storia e dallo spirito dell’Opera. L’Istituto San Josemaría Escrivá (ISJE), creato il 9 gennaio 2001 daMons. Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei, ha come finalità la promozione degli studi storici sul santo spagnolo e l’Opera da lui fondata in Spagna il 2 ottobre 1928, nonché l’elaborazione di pubblicazioni scientifiche, di carattere teologico, canonistico e pedagogico, sugli aspetti concernenti lo spirito, gli insegnamenti e le attività di apostolato promosse da mons. Escrivà.L’ISJE cura la pubblicazione delle opere complete del fondatore dell’Opus Dei, offrendoa studentie ricercatori la più vasta informazione documentaria e bibliografica su san Josemaría, nonché sulle attività, passate e presenti, della Prelatura dell’Opera. Per promuovere la ricerca su questi temi, l’Istituto ha avviato nel 2007 la pubblicazione di una rivista specializzata, Studia et Documenta che, con cadenza annuale, accoglie studi storici e di attualità sui principali aspetti ed eventi culturali e scientifici riguardanti san Josemaría o l’Opus Dei. L’ISJE ha la sua sede a Roma, nell’edificio della biblioteca della Pontificia Università della Santa Croce (via dei Farnesi, 83), e si avvale della collaborazione del Centro di Documentazione e Studi Josemaría Escrivá (CEDEJ), sezione dell’Istituto presso l’Università di Navarra.Edita anche il sito www.isje.org/, costantemente aggiornato in lingua spagnola, portoghese ed italiana, che ne presenta le principali attività e pubblicazioni. Omar Ebrahime Sat, 18 Jul 2015 16:22:38 +0000 Pagina tre Maria Rosaria Madonna «Sono con studenti e insegnanti» https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/20950-maria-rosaria-madonna-lsono-con-studenti-e-insegnantir.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/20950-maria-rosaria-madonna-lsono-con-studenti-e-insegnantir.html “Sono solidale con docenti, studenti, personale amministrativo e genitori che stanno manifestando in questi giorni il loro dissenso contro il progetto di riforma della scuola del Governo Renzi.” Si esprime in questi termini Maria Rosaria Madonna, candidata a un posto nel Consiglio regionale della Campania, per le elezioni del 31 maggio 2015, nella lista Caldoro Presidente. “La scuola - sottolinea Madonna - da sempre è la maggiore agenzia educativa, luogo di coesione sociale e di formazione, in cui i docenti operano con professionalità ma, soprattutto, tenendo ben saldo il principio costituzionale della libertà di insegnamento. La riforma proposta dal Governo Renzi - incalza Madonna - lede dalle fondamenta questo principio, in quanto vorrebbe affidare alla discrezionalità del singolo, nello specifico il dirigente scolastico, la scelta su chi e come dovrebbe insegnare. Inoltre, il ddl ha un’impostazione privatistica, tema che, peraltro, non dovrebbe appartenere a uno schieramento di sinistra. I giovani - prosegue la candidata casertana - sono la risorsa più importante del nostro territorio, rappresentano la scommessa sul futuro, la qualità della formazione dovrebbe, quindi, rappresentare l’obiettivo prioritario di ogni Governo. Non si potrà mai avere la qualità mortificando la professionalità dei docenti italiani che, oltretutto, rispetto agli standard europei, hanno stipendi inferiori. Mi auguro che ci sia un totale ripensamento sul ddl, nel pieno rispetto delle istanze che l’intero mondo scolastico sta portando avanti. Le politiche giovanili – conclude Madonna - rappresentano uno dei punti fondamentali del mio programma elettorale. La sfida, per potere inserire i giovani nel mondo del lavoro, si gioca principalmente sul terreno della formazione e dell’informazione. Fornendo supporti concreti, si potrà incentivare l’imprenditoria giovanile, dando la possibilità di crearsi spazi di lavoro autonomo nei più svariati settori, non ultimo, visto che siamo in Campania felix, quello agricolo, che potrebbe rappresentare un ottimo sbocco occupazionale.” Thu, 07 May 2015 12:54:41 +0000 Caserta Stato e diritto nel pensiero di Joseph de Maistre https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/20794-stato-e-diritto-nel-pensiero-di-joseph-de-maistre.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-14-15-53-27/pagina-tre/20794-stato-e-diritto-nel-pensiero-di-joseph-de-maistre.html Per molti aspetti la riflessione ed il pensiero politico di Joseph de Maistre (1753-1821) su Stato e diritto più che al “reazionario” fanno pensare al recupero ed alla rielaborazione in chiave originale dei fondamenti della filosofia giuridica neoscolastica. Il conte savoiardo muove infatti da principi e da una concezionedella vita, della società e dell’uomo di cui siserve come capisaldi per formulare le critiche alla società illuminista del suo tempo che molti, dopo di lui, hanno ripreso. E', insomma, in nome di valori che de Maistre agisce, che scrive, che si impegna e ciò sarà ancorapiù chiaro quando si prenderà egli si prenderà la briga di proporre un piano sistematico per la ricostruzionedel “suo” mondo, cioè quell’ancien régime che, pure, necessitava di adeguamenti. L’Autore delle Serate di San Pietroburgo non crede, dunque, alleteorie e sta ai fatti e la sua è una semplicissima politica, èuna politica sperimentale, l’antidoto più efficace alle specioseideologie che con l’illuminismo si erano diffuse intutto il continente. Ritornando al tema specifico del pensiero di de Maistre su Stato e diritto, va preliminarmente detto che, il conte savoiardo, come tutti i grandi pensatori della tradizione occidentale, sapeva perfettamente che, per la ricostruzione diun certo tipo di civiltà, di unordinamento politico ordinato in una certamaniera, occorre prendere in esame innanzitutto l’uomo, conoscerlo, studiarlo in tutta la sua realtà, con i suoi difettied i suoi pregi, con i suoi istintitendenti versoil basso ed i suoi slanci ideali; e poi dall'uomo passareagli aggregati sociali: la corporazione, la famiglia, la nazione con alvertice lo Stato che ordina tutte queste forze lequali, altrimenti, tenderebbero ad un moto centrifugo. Era la lezione di Platone quella che egli aveva recepito,del Platone espressione dell'Ellade dorica e severa e ditutta l'antichità con i suoi insegnamenti perennemente validi. E' chiaro che per de Maistre sarebbe stato utopisticotendere ad uno Stato, tale quale l'aveva delineato il filosofo greco, così organizzato e così strutturato; ma ciò non toglieche i principi eterni, universali ed immutabili potevano dal conte essere utilizzati e messi in pratica anche nel “suo” mondo. E la lezione di Platone per il Nostro fu questa: importanza preminente va data alla sfera dei valori spirituali,eroiciedideali; al di sotto, essendo di rango inferiore, vaposta la sfera di tutto ciò che sa di economia, di sociale,di materialistico. Proprio per questo de Maistre in quasi tutte le sue opere, tratta dell’uomo, della società, della nazionee dello Stato. Facendo ciò, e negando l'esistenza di uno stato di natura, egli giunge e ripete una affermazione paradossale, apparentementein contrasto con tutto il pensiero settecentesco: «Non esiste l'uomo nelmondo. Nel corso della mia vitaio ho conosciuto francesi, italiani, russi; grazie a Montesquieuso anche che si può essere persiani; ma in quanto all’uomo dichiaro di non averlo mai incontrato: se esiste, esiste senza che io lo sappia» Si rompe così quell'universalismo che aveva imperato durante l'Illuminismo. Non è possibile considerarealla stessa stregua tutti gli uomini e tutti i popoli perché le differenze esistono e pongono scottantiproblemi. De Maistre non rinnega gli uomini, ma l’uomo astratto ed irreale dell'Illuminismo. L'uomo isolato hauna esistenza inconcepibile anche da un punto di vistaesclusivamente teorico. L'uomo reale, viceversa, esiste nelgruppo e dunque nella storia; egli è inimmaginabileal di fuori della società essendo l'aristotelico animale sociale. Per cui l’uomo realizza se stesso, attua la sua libertà proprio vivendo nei corpi sociali che più gli sono naturali: la famiglia, la nazione e così via. E' chiaroche per de Maistre sarebbe stato inaccettabileuna vita che si esaurisse sul piano sociale: infatti ciòvorrebbe significare fermarsi alla sfera naturalistica, umana, mentre l’uomo non può e non deveperdere di vista il suo legame con la Trascendenza, con Dio, perché, altrimenti «l’uomo in rapporto con i1 suo creatore è sublime, e la sua azione è creatrice: al contrario, dacché ci si separa da Dio e opera da sé solo non cessa di essere possente perché questo è un privilegio della sua natura; mala sua azione è negativa e non tende che a distruggere» (J. De Maistre, Sul principio generatore delle costituzioni, par. XLV). La forza dell’uomo sta nel riconoscere la sua condizione, la necessità di qualcosa di superiore che deve essereinvocato, al momento del bisogno, con le preghiere e con l’assoluta sottomissione. De Maistre capì che la crisi del suo tempo si ponevacome crisi dell'uomo, come conseguenza dello smarrimento di quella missione, che è simile nell'uomo aristocratico, conquistatore delle più alte responsabilità, e nell'uomo semplice che sa compiere il proprio dovere al posto assegnatogli dalla Provvidenza nella società. Inoltre, comprese cheerano due concezioni dell'uomo che, innanzitutto, si scontravanoe che il mondo cosiddetto moderno aveva ingaggiatola sua lotta contro l’uomo ormai abbandonato à sestesso, atomo in una massa di atomi, sciolto dai legami chelo tenevano avvinto ai naturali corpi sociali, solo senza nemmenoil conforto della preghierae di Dio; e, quindi, sapevache la rivoluzione e le sue idee non avrebbero avutoragione dell'uomo, come egli lo intendeva, nella misura incui l'uomo stesso avesse avuto ragione di sé e della suaparte tendente verso il basso, cioè nella misura in cuiavesse riacquistato la coscienza delle sue potenzialità maanche dei suoi limiti, congiuntamente alla consapevolezzadella necessità di ripristinare e ricostruire il legame con ilCreatore. Ed è proprio per questo morivo che de Maistre tentavadi riancorare l'uomo a Dio,   Della società, della nazione Il problema centrale dell'Illuminismo era stato quellodella ricerca dell'origine della società. Dopo la rivoluzionequesto è già un problema dimenticato per cui lo stesso deMaistre lo trascura non avendo per 1ui alcun interesse lediscussioni sull’origine contrattuale o meno della società. La società è sempre esistita o se vi è stato un periodoorecedente,questononhaalcun interesseper noi.Soprattutto non è mai esistito uno stato di natura: «Non c'è mai stato per l'uomo un periodo precedente 1a società, perché prima della formazione delle società politiche l'uomonon è realmente uomo». La vita dell'uomo in società è comportata dalla sua stessa natura e poiché questa, al pari di tutte le cose create, deriva da Dio, anche là società è il risultato della volontà divina. Infatti la legge divina è il vero principio generatore e rigeneratore delle società. Le istituzioni politiche e sociali saranno perfette e durevoli nella misura ín cui tenderanno al vero bene. Ora i gruppi fondamentali per 1a storia sono le nazioni, chedeMaistre intende ancora come «il sovrano el’aristocrazia». Era troppo presto, senza dubbio, perché nell'acceso clima de1la rivoluzione un contro-rivoluzionario potesse intendere per nazione la totalità dei membri di essa sia pure con compiti diversi e diversi gradi di partecipazione. Ogni nazione ha le sue caratteristiche che si esprimonoattraverso i “pregiudizi” nazionali. Perpregiudizi de Maistre intende quel complesso di idee che formano il patrimoniospirituale di un popolo e che non può essere tradito senza snaturare le istituzioni stesse, come invece intendevafare 1'Illuminismo. L'Illuminismo volle sostituire la ragione individuale dipochi ideologhi al patrimonio dottrinario accumulato neisecoli, che solo può, oggi come allora, dare la forza di progredire. Proprioin questo tenere nella giusta considerazione il patrimoniospirituale di un popolo, Benedetto Croce ha visto una affinità di impostazionitra de Maistre e Giambattista Vico. Infatti, parlando dellecorrenti culturali del tempo, il filosofo napoletano ha tenuto a dire, con un insegnamento da riconsiderare a mio avviso anche ai nostri tempi, che l’«affinità di concetti, se non di tendenzepolitiche, tra vichiani e storicisti da una parte, e reazionarie romantici dall'altra, rende naturale che essi sicercassero, si istruissero e si rafforzassero a vicenda». Mon, 13 Apr 2015 12:33:43 +0000 Pagina tre Presentata a Caltanissetta Ala l’Associazione Libera Allevatori https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/20442-presentata-a-caltanissetta-ala-lassociazione-libera-allevatori.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/20442-presentata-a-caltanissetta-ala-lassociazione-libera-allevatori.html “La recrudescenza di reati contro il comparto dell’agricoltura e dell’allevamento in Sicilia sono il frutto di una organizzazione criminale che, contrariamente a quanto fa lo Stato, si è accorta che nelle campagne siciliane si fa economia. Questi reati vanno però combattuti dagli stessi soggetti che combattono la mafia e con strumenti adeguati come le intercettazioni”. A dichiararlo è l’Assessore Regionale all’Agricoltura Nino Caleca, intervenuto a Caltanissetta in occasione della presentazione della neonata associazione “Ala”, l’associazione composta da allevatori che hanno deciso di fare rete contro l’abigeato, le ecomafie ed i reati connessi al comparto agricolo e zootecnico. L’Associazione Ala Libera Allevatori, opererà in sinergia con le prefetture siciliane ed i sindaci costituendosi parte civile nei processi per furti di bestiame avvalendosi di personale legale e specifiche competenze. Alla presentazione cui ha preso parte anche il presidente della Commissione Antimafia all’Ars Nello Musumeci, hanno partecipato decine di allevatori ed imprenditori provenienti da tutta l’isola tra cui il noto imprenditore Salvatore Zappalà. “Siamo tornati indietro di 100 anni – ha dichiarato il presidente della commissione antimafia all’Ars Nello Musumeci – quando era la mafia a controllare le campagne. Ebbene oggi purtroppo dobbiamo lavorare per fare in modo che la mafia termini di essere più efficiente dello Stato”. Rappresentate le associazioni di categoria, l’assessorato regionale alla Sanità ed il mondo veterinario. A presiedere l’associazione è un giovane allevatore ennese, Stefano Di Maria, anch’egli protagonista suo malgrado di furti di bestiame e danneggiamenti nella sua azienda agricola. A raccogliere il grido d’allarme degli allevatori siciliani il deputato dell’NCD Alessandro Pagano che a Montecitorio ha presentato una apposita interrogazione al Governo Renzi sulla necessità di un maggiore presidio sul territorio con la richiesta di potenziamento di organico delle forze dell’ordine. “Risulta chiaro – ha dichiarato Pagano - che la criminalità organizzata sta andando a colpire laddove ha capito che si produce reddito. Dietro tali reati ci sono azioni ben pianificate che occorre individuare e reprimere con pene certe”. I numeri di tale business sono impietosi. Nel 2014 almeno 100mila animali sono stati rubati per essere destinati alla macellazione clandestina. A questi vanno poi aggiunti i capi (soprattutto cavalli di razza e tori) sottratti agli allevamenti per usarli come riproduttori o per chiedere il riscatto. L’abigeato è una delle voci più rilevanti del fatturato della cosiddetta “agromafia”, l’insieme dei fenomeni malavitosi a danno delle campagne che secondo la Direzione nazionale antimafia produce un giro di affari di 7,5 miliardi di euro, tra furti di bestiame, attrezzature e mezzi agricoli, racket, estorsioni, il cosiddetto “pizzo” anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, truffe nei confronti dell’Unione Europea e caporalato. “Non vogliamo essere lasciati soli in questa battaglia – dichiarano gli allevatori – chi denuncia un furto, dato che nel nostro paese non ci sono pene certe, corre sempre il rischio di trovarsi i malviventi dietro casa la sera. Chiediamo per questo motivo un intervento immediato delle forze dell’ordine, un maggiore controllo del territorio ma auspichiamo che le forze dell’ordine abbiano i mezzi adeguati per poterlo fare, sia in termini di numero che di equipaggiamento”. Gli operatori del comparto zootecnico siciliani aderenti ad Ala, si ritroveranno le prossime settimane a Nicosia in provincia di Enna per incontrare ancora operatori del comparto zootecnico ed i sindaci dell’area centro orientale della Sicilia. Mon, 23 Feb 2015 11:12:36 +0000 Caltanissetta Sagra del Mandorlo in fiore ad Agrigento: il programma dei treni storici in Sicilia https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/20347-sagra-del-mandorlo-in-fiore-ad-agrigento-il-programma-dei-treni-storici-in-sicilia.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/agrigento/20347-sagra-del-mandorlo-in-fiore-ad-agrigento-il-programma-dei-treni-storici-in-sicilia.html Sabato 21 e domenica 22 febbraio 2015, ad Agrigento si svolgerà la 70esima edizione della Sagra del Mandorlo in fiore. Un appuntamento imperdibile con il Festival internazionale del Folklore, che vedrà la presenza di centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo per dare vita alla festa della pace tra i popoli nel suggestivo scenario della Valle dei Templi di Agrigento. Anche quest'anno, come da tradizione, sarà possibile raggiungere la Città e la Valle dei Templi a bordo dei treni storici di Fondazione FS Italiane, grazie all'organizzazione delle associazioni TrenoDOC e Ferrovie Kaos che hanno predisposto un gran numero di servizi per soddisfare tutte le esigenze di trasporto, offrendo, al contempo, la possibilità di viaggiare a bordo di meravigliose vetture d'epoca tra i mandorli fioriti. Ecco il dettaglio dei treni. Sabato 21 Febbraio 2015 Ad Agrigento sarà possibile effettuare diverse corse in treno storico, rivolte in particolare a scolaresche e gruppi di turisti, con partenze dalle stazioni di Agrigento C.le, Tempio di Vulcano e Porto Empedocle C.le, con spole quasi continue programmate tra le 8.30 e le 14.30. Sarà possibile effettuare visite guidate al Giardino della Kolymbetra, visitare l'ottecentesca stazione ferroviaria di Porto Empedocle ed il relativo parco ferroviario, recentemente insignito di una menzione speciale dal Ministero ai Beni Culturali e, ovviamente, la leggendaria Valle dei Templi di Akragas. Per assicurarsi un posto, e prenotare le relative visite, sarà necessario prenotare contattando l'associazione Ferrovie Kaos al numero di telefono 329 9570774 o inviando una mail all'indirizzo info@ferroviekaos.it con possibilità di acquisto online. Domenica 22 Febbraio Nel giorno "clou" della sagra in Sicilia circoleranno un gran numero di treni storici. Dalla stazione di Palermo C.le alle ore 7.45 partirà alla volta dell'antica Akragas il tradizionale "Treno del mandorlo in fiore" composto dalle pregiatissime vetture 'centoporte' anni '30 e locomotiva d'epoca. Fermate intermedie programmate a Bagheria (8:00), Termini Imerese (8:22), Roccapalumba-Alia (08:55), Aragona Caldare (10:00) Agrigento Bassa (10:15) ed arrivo a Agrigento Centrale alle ore 10:30. Durante il tragitto sarà possibile usufruire del servizio bar a bordo treno, inoltre sarà presentato il libro di Daniele Billitteri “I Racconti del Treno” - con letture a bordo treno,  e musica folk dal vivo offerta dal gruppo Angelo Salvatore Daddelli & I Picciotti accompagnati dalla ballerina Maria Alba Mangione. A bordo, Yaku Videomakers si occuperà delle riprese dell'evento. A bordo treno sarà possibile acquisire dei biglietti per partecipare all'estrazione di alcuni premi offerti da Spazio Cultura ed Effe Model. L'arrivo ad Agrigento Centrale è previsto per le 10.30:  durante la giornata tempo libero a disposizione per partecipare alla 70^ Sagra del Mandorlo in Fiore. Sarà possibile raggiungere la Valle dei Templi, dove è in programma la premiazione finale,  attraverso due littorine storiche che partiranno dal marciapiede della stazione di Agrigento C.le alle 12.55 pagando un supplemento di 5 euro al costo complessivo della giornata. Le littorine faranno ritorno ad Agrigento Bassa alle 17.25 dove troveranno la coincidenza con il loro treno storico che ripartirà da Agrigento C.le alle ore 17.40 da Agrigento C.le per il rientro a Palermo. Per tutte le informazioni e prenotazioni contattare l'organizzazione dell'associazione TrenoDOC di Palermo all'indirizzo info@trenodoc.it , mentre per acquistare i biglietti contattare la GlobalSem viaggi  di Via Giusino 51 Palermo, al numero  0917848420. Possibilità di acquistare online. Ticket di partecipazione: € 20,00 adulti, € 10,00 ragazzi fino a 12 anni non compiuti e gratis bambini fino a 2 anni non compiuti, senza diritto al posto a sedere. Per tutte le info sul viaggio, la possibilità di pranzo e i servizi accessori consultare il sito www.trenodoc.it. E sempre Domenica 22 Febbraio 2015 ad Agrigento sarà garantito il servizio metropolitano di trasporto urbano tra Porto Empedocle, Agrigento e la Valle dei Templi espletato, per la prima volta, con i treni storici di Fondazione FS Italiane, e con la collaborazione della Direzione Trasporto Regionale di Trenitalia. Ad organizzare le "corsette metropolitane" in treno storico è l'associazione Ferrovie Kaos che ha predisposto numerosi treni per consentire ai cittadini di poter lasciare comodamente la propria autovettura nel piazzale antistante la stazione di Porto Empedocle C.le e raggiungere i luoghi delle manifestazioni comodamente in treno storico. Ecco gli orari dei treni metropolitani: Treno 1 Agrigento C.le (8.00) – Porto Empedocle C.le (8.33); Treno 2 Porto Empedocle C.le (9.10) – Agrigento C.le (9.45) con fermata per servizio viaggiatori a Tempio di Vulcano (9.15); Treno 3 Agrigento C.le (9.55) – Porto Empedocle C.le (10.28); Treno 4 Porto Empedocle C.le (10.45) – Agrigento C.le (11.20) con fermata per servizio viaggiatori a Tempio di Vulcano (10.50; Treno 5 Porto Empedocle C.le (13.45) – Agrigento C.le (14.20) con fermata per servizio viaggiatori a Tempio di Vulcano (13.50); Treno 6 Agrigento C.le (14.30) – Porto Empedocle C.le (15.05) con fermata a Tempio di Vulcano (14.57); Treno 7 Porto Empedocle C.le (15.20) – Agrigento C.le (16.05) con fermata per servizio viaggiatori a Tempio di Vulcano (15.25); Treno 8 Agrigento C.le (16.30) – Porto Empedocle C.le (17.05) con fermata per servizio viaggiatori Tempio di Vulcano (16.57). inviando una mail a info@ferroviekaos.it . Per tutte le informazioni 3299570774. Per l'accesso all'area del giardino della Kolymbetra è necessario acquistare un ulteriore ticket di ingresso di 1 euro, reperibile presso la biglietteria della stazione di Porto Empedocle. "Un grande sforzo organizzativo, finalizzato a dar vita ad una vera e propria festa nella festa, a bordo dei treni storici di Fondazione Fs Italiane - scrivono in una nota congiunta il presidente di TrenoDOC Daniele Fucarino e di Ferrovie Kaos Pietro Fattori - che in via del tutto eccezionale 'affolleranno' i binari senza tempo della Sicilia in occasione della 70esima edizione della Sagra del Mandorlo in fiore. Un appuntamento da non perdere, sia per gli appassionati di cultura ferroviaria, che per turisti, amanti del folklore, ed in generale per chi vuole salutare in maniera originale e con un viaggio unico nel suo genere, l'arrivo della Primavera in Sicilia". Fri, 06 Feb 2015 15:56:04 +0000 Agrigento La Nissa Rugby riparte da Catania https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/19790-la-nissa-rugby-riparte-da-catania.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/sicilia/caltanissetta/19790-la-nissa-rugby-riparte-da-catania.html La Nissa Rugby asd riparte da Catania, battuti i Briganti di Librino per 13 a 66. ​Partita dalle due facce, in una prima fase, solita Nissa sprecona, che nel primo tempo costruisce tanto gioco ma stenta a concludere (solo 3 mete), e spumeggiante nel secondo tempo dove dimostra finalmente il suo valore, mettendo in atto un gioco fatto di velocità, di continuità di avanzamento, di mete in prima fase, di veloci scambi tra compagni di linea, eludendo la difesa avversaria che non riesce a prendere nessuno dei protagonisti dell’azione. ​E’ finalmente il gioco tanto predicato dai tecnici della squadra, un gioco adatto alle caratteristiche dei giocatori, un gioco di squadra svolto da ogni singolo giocatore che dimostra fiducia nei compagni in sostegno, che sostiene opportunamente e che, per tutto ciò, trova facilmente la meta. ​Come detto all’inizio, avevamo visto la solita Nissa, che svolge un grandissimo volume di gioco, ma che, vuoi  i numerosi errori individuali, vuoi l’ostinata aggressività di avversari mai domi, “Briganti” non solo di nome ma anche di fatto, fatica non poco a segnare, nonostante “drive” avanzanti da touche, gioco in penetrazione ben assistito, punti d’incontro giocati velocemente e parecchie azione di gioco al largo in cui manca solo l’ultimo passaggio. ​L’infermeria piena di titolari, da Carbone a Nicolosi a Valenti, da un lato ha dato la possibilità di giocare a chi è stato meno coinvolto in questa prima parte di campionato, come Platania, Guglielmino, Pereira, De Fazio, e dall’altro ha costretto, nel puro segno del nostro sport, a chiedere qualche sacrificio in più a giocatori non ancora completamente recuperati come Lo Celso e Catania, lasciando solo un posto in panchina per Ventorino e Caratozzolo, sempre a disposizione ma con la preoccupazione di non aggravare il loro stato un po’ ancora precario. ​I sostituti non più giovanissimi come Tringali e Patti (veri guerrieri in campo !) e gli emergenti come Taschetta e Cambria, subentrati ai titolari hanno fatto del loro meglio e in qualche caso anche di più. ​La mediana Aimi e Gorgone ha sviluppato molto gioco che ha finito per mettere alla corda anche i più agguerriti avversari. ​Il reparto delle terze linee sta crescendo notevolmente, nonostante la forzata assenza di Capitan Carbone, con Salvo Catania (non ancora recuperato e non al meglio della condizione, ma, onestamente, non ce ne siamo accorti !!) e con Antony Viscuso e Salvo Ivan, brillantemente impegnati anche da saltatori in touche; la prima linea, nonostante i frequenti cambi comincia a imporre spinta e personalità anche in mischia chiusa. ​Il reparto dei ¾ ha oggi vissuto una grande giornata di gloria, con Jonathan Strazzeri riconosciuto “man of the match” anche dagli sportivissimi avversari e come tale premiato nel contesto del terzo tempo, con un rientrante Graziano Murabito, quasi sempre all’altezza della situazione, un emergente Dario De Fazio con qualche ombra difensiva, un Carmelo Viglianesi un po’ titubante e non ancora completamente recuperato, un Emiliano Di Maura che stenta a trovare la personalità da estremo, nonostante incrementi il risultato con i suoi piazzati, fortunatamente un po’ più precisi del solito, e che ha reso sicuramente di più quando è stato schierato da ¾ centro. ​Prestazione opaca anche per l’arbitro, reo di avere concesso ai “Briganti” un calcio piazzato non passato sopra la traversa, e per un “ingeneroso” cartellino giallo per placcaggio “quasi alto” assegnato a Emiliano Di maura, che, suo malgrado, gli costerà una “guantiera di pasticcini” (secondo le rigide regole della squadra). ​La battaglia a distanza con il Cus Catania continua con lo stesso divario di punti  (19 a 15) ma con una consapevolezza della squadra e con un ritrovato “gioco” che lascia ben sperare nel futuro. ​Domenica prossima la partita casalinga con Le Aquile del Tirreno chiuderà questo primo scorcio di campionato con il girone di andata e si riprenderà a giocare dal 30 novembre con il girone di ritorno. Il lavoro di queste tre settimane (sosta per i test match di novembre della Nazionale italiana, impegnata nella preparazione del “Six Nations”) sarà preziosissimo per migliorare ancora la prestazione della squadra nissena impegnata in questa grande avventura. Formazione della Nissa Rugby asd: 15 Di Maura, 14 Viglianesi, 13 Strazzeri, 12 Murabito, 11 De Fazio, 10 Gorgone, 9 Aimi, 8 Catania, 7 Salvo, 6 Viscuso, 5 Guglielmino, 4 Pereira, 3 Lo Celso, 2 Platania Biagio, 1 Emma A disposizione: 16 Venturino, 17 Patti, 18 Bongiorno, 19 Taschetta, 20 Cambria, 21 Tringali, 22 Caratozzolo Tabellino: Primo tempo: 15' meta Catania trasformato da Di Maura 30' meta Strazzeri trasformata da Di Maura 38' meta Viglianesi trasforma da Di Maura Secondo tempo: 5' meta Pereira non trasformata da Di Maura 13' meta Catania trasformata da Di Maura 14' meta Aimi non trasformata da Di Maura 16' meta Strazzeri trasformata da Di Maura 20' meta Andrea Lo Celso 28' meta Tringali trasformata da Di Maura 33' meta Strazzeri trasformata da Di Maura   Mon, 27 Oct 2014 11:46:55 +0000 Caltanissetta Il CTIM e il ricordo dei caduti del Micca a Barletta https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/19137-il-ctim-e-il-ricordo-dei-caduti-del-micca-a-barletta.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/barletta/19137-il-ctim-e-il-ricordo-dei-caduti-del-micca-a-barletta.html Ha scritto Hemingway che l’uomo non è fatto per la disfatta, può essere distrutto ma non vinto. Rivolgere un pensiero ai caduti del Micca (due ufficiali, 62 fra sottufficiali e marinai e anche un operaio) che sono stati ricordati dall’ANMIG G. Carli sez. Barletta lo scorso 27 luglio, è significativo per il CTIM. Nella chiesa di S. Cataldo in Puglia si ricorderà un sacrificio e un gesto di coraggio, oltre che di dedizione alla causa. “Il concetto stesso di sconfitta come ci ricorda l’autore de Il vecchio e il mare si presta a molteplici interpretazioni. Quella che mi piace sottolineare – osserva il Segretario Generale del Ctim, Roberto Menia – è che sopra tutto c’è l’uomo: con le sue emozioni, i suoi impulsi, le sue genialità. A quelle virtù messe in atto dai caduti della Micca va il pensiero del Ctim”. Il sottomarino Pietro Micca, appartenente al tipo «Bernardis» a semplice scafo con controcarene laterali e doppi fondi resistenti fu progettato negli anni 30 dal capitano del Genio Navale ingegner Cavallini (uno dei principali progettisti di sommergibili italiani); fu però di notevoli dimensioni (anche se non fu il più grande sommergibile italiano in termini di dislocamento lo fu in termini di lunghezza, con 90 metri), molto complesso e soprattutto molto costoso, per cui non fu riprodotto in più unità. Dopo la consegna alla Regia Marina fu dislocato a Taranto, in seno al IV Gruppo Sommergibili. Con l’ingresso dell’Italia nel secondo conflitto mondiale il Micca si trovava già in missione (al tempo era inquadrato nella XVI Squadriglia Sommergibili di La Spezia e comandato dal capitano di fregata Vittorio Meneghini) da una settimana; nella notte del 12 giugno 1940 effettuò la posa di 40 mine nei pressi del porto di Alessandria d'Egitto. A inizio aprile 1941, mentre era in navigazione da Taranto a Lero, avvistò a sud di Creta un convoglio che attaccò lanciando due siluri da 1500 metri: furono avvertiti due scoppi (ma non esistono riscontri), mentre il sommergibile si allontanava in immersione. Giunto a Lero, il 5 aprile, fu gravemente danneggiato dallo scoppio di un siluro scivolato fuori da uno dei tubi di poppa (altre fonti attribuiscono l’esplosione ad una mina); trainato in porto, dopo le prime riparazioni d’emergenza, si portò a Taranto dove furono effettuate le grandi riparazioni, protrattesi da giugno a novembre del 1941. Nel '42 avrebbe dovuto incontrarsi al largo di Santa Maria di Leuca con un’unità scorta, la Bormio; ma fu individuato dal sommergibile britannico Trooper che, alle 6.05 de 29 luglio, gli lanciò una sventagliata di sei siluri uno dei quali centrò il Micca a mezza nave, provocandone il repentino affondamento a 3 miglia per 207° dal faro di Santa Maria di Leuca. Il comandante Scrobogna e 17 fra ufficiali, sottufficiali e marinai furono sbalzati in mare e tratti in salvo da barche di pescatori dalla Bormio sopraggiunta poco dopo; con il Micca scomparvero due ufficiali, 62 fra sottufficiali e marinai e anche un operaio. Secondo varie fonti parte dell'equipaggio rimasto intrappolato nel relitto (adagiato a 72 metri di profondità) non morì subito: si udirono rumori per due giorni dopo l'affondamento, e secondo alcuni pescatori il terzo giorno furono sentiti degli spari. Wed, 30 Jul 2014 14:21:31 +0000 Barletta Premio Biol, domani gran finale con 600 bambini a Castel del Monte https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/17931-premio-biol-domani-gran-finale-con-600-bambini-a-castel-del-monte.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/puglia/andria/17931-premio-biol-domani-gran-finale-con-600-bambini-a-castel-del-monte.html   Tutto pronto per il gran finale del XIX Premio Biol, domani, con Castel del Monte invaso da 600 bambini all’insegna dell’olio biologico e del consumo sostenibile. Anche quest’anno è dunquededicata alle generazioni future del BiolKids la chiusura della kermesse concorsuale organizzata dal CiBi e promossa da Regione Puglia - Area Politiche per lo sviluppo rurale, Camera di Commercio di Bari e Città di Andria,che da mercoledì vede Andria capitale mondiale dell’olivicoltura biologica. Conclusi oggi i lavori della Giuria internazionale: i 27 esperti (provenientianche da Gran Bretagna, Spagna, Grecia, Germania, Tunisia, Usa, Giappone, India e Cina)hanno valutato i finalisti tra gli oltre425 oli provenienti da 17 Paesi, sullo sfondo della tradizionale mostra degli oli all’Oratorio Salesiani. Archiviato anche il convegno internazionale sull'olio d'oliva biologico tra produzione e mercato, col suo focus su Cina, Giappone e Usa, ci si concentra ora sulla spettacolare giornata conclusiva didomani, venerdì 21, incentrata appunto sul BiolKids. Quest’ultimo è promosso con l’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, col prezioso supporto del Gal Le Città di Castel del Monte - che, dice il suo direttore Paolo De Leonardis,“ha sposato il progetto con entusiasmo peressere al passo con un futuro che parla di rispetto, valori tradizionali e sostenibilità” - e in collaborazione con l’Acu. Da febbraio il progetto ha visto percorsi formativi e laboratori di assaggio degli oli bio per gli alunni (e seminari per docenti e insegnanti) di 26 quarte e quinte classi di scuole primarie delle sei province pugliesie - novità di quest’anno - anche sette classi calabresi, sarde e liguri, coinvolgendo in tutto 800 ragazzi. Dunque, la giornata BiolKids partiràalle 9 all’Oratorio, dove 30minigiurati affiancheranno gli esperti del panel senior per individuare l’olio in gara più affine ai giovani palati. Poi raggiungeranno alle 11 Castel del Monte, dove dalle 9 ben 600 scolarianimeranno “I laboratori della terra e del villaggio sostenibile”allestiti all’Altro Villaggio dei Padri Trinitari, alle pendici del Castello: fino alle 15, si alterneranno le attività - a cura di Masseria dei Monelli, Sibilla Potenza e IISS “E. Di Savoia” di Bari - che accoglieranno i ragazzi pugliesi e i rappresentanti di quelle calabresi, sarde e liguri, all’insegna dei laboratori Le EcoBombe, Mi porto l’orto, Facciamo le Intorchiàte, Le foglie d’olivo, Lo spaventapasserino, Il telaio umano, I portapensieriBiolKids, Incorniciamo la natura e le analisi sensorialidei Gustodesk. Le attività saranno poi sospese per il grande corteo, con animazioni del Trio di Biolmusici, che alle 11.30 porterà bambini e docenti al piazzale del Castello, per la proclamazione degli oli vincitori del Premio Biol, a cui interverranno anche l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, il presidente della Camera di commercio di Bari Alessandro Ambrosi, il sindaco di Andria Nicola Giorgino con l’assessore comunale allo Sviluppo economico Benedetto Miscioscia, il direttore del GalPaolo De Leonardis e il coordinatore del BiolNino Paparella. Per i bambini la giornata proseguirà con il bio pranzo BiolKids e la ripresa dei laboratori. Alle 18.30 epilogo ad Andria, alle Officine San Domenico, per l’ultima “Biol Officina”, con un incontro pubblico sul miele bio, tenuto da Daniela Caretto (Premio BiolMiel), Vincenzo Panarelli (cenni su norme ed etichette) e l’esperto Giuseppe Rosini (ApiPuglia); in parallelo il laboratorio di videoarte “Organico; dalle 21BiolBar in collaborazione con la LILT, con vendita di cibi bio per beneficenza, e nutrizionisti ad illustrare i vantaggi salutistici del biologico; a seguire, concerto gratuito dei Saluti da Saturno. Il Premio Biol è patrocinato da Provincia Bat, Ifoam, AgroBioMediterraneo, e si svolge in collaborazione con Associazione BiolItalia, Gal - Le Città di Castel del Monte, Consorzio Puglia Natura, Lilt e Axiom Group. Thu, 20 Mar 2014 15:03:34 +0000 Andria Seminario Claai alla Camera di Commercio https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/16731-seminario-claai-alla-camera-di-commercio.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/16731-seminario-claai-alla-camera-di-commercio.html   Si è tenuto, presso la Camera di Commercio di Caserta, il seminario dal titolo “DM 37/08: CONOSCENZA E APPLICAZIONE “Stato dell’arte”, promosso dalla CLAAI provinciale e dal Collegio dei Periti Industriali di Caserta. L'incontro, organizzato da Antonio Razzano, responsabile del Polo Tecnologia e Ambiente CLAAI, e dal coordinatore della Commissione Impianti Elettrici ed Elettronici del Collegio dei Periti Antonio Rauccio, è stato un proficuo momento di informazione e chiarimento in merito al decreto ministeriale 37/08 e di largo confronto con la platea costituita principalmente da professionisti del settore. "Il seminario ci ha aiutato a comprendere una legge complessa e dalle mille sfaccettature - ha dichiarato uno dei professionisti presenti - E' importante che un sindacato di categoria si cali nei problemi reali e quotidiani di noi professionisti ed artigiani". Presenti all'incontro, moderato da Giuseppe Iodice e Silvana Narducci, il Presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone, il Presidente Provinciale CLAAI Adelaide Tronco, il Presidente del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali laureati Michele Merola, il Coordinatore del Polo Tecnologia e Ambiente Antonio Razzano, il Coordinatore della Commissione impianti elettrici ed elettronici Antonio Rauccio, il Responsabile dell’Ufficio Accertamenti e Verifiche della Camera di Commercio Anselmo Augusto Tommasone. La trattazione Tecnica è stata affidata ai relatori Antonio Rauccio, Anselmo Augusto Tommasone, Salvatore Corradini, Antonio Di Vaia, Michele Corletti e Pietro Delle Cave. L'ampia partecipazione all'iniziativa (del tutto gratuita) ha convinto gli organizzatori ad approfondire ulteriormente questo tema e di proporre nuovi argomenti su cui far luce, per venire incontro alle esigenze dei tecnici e degli artigiani costretti a farsi strada ogni giorno tra le mille leggi e norme non sempre di facile comprensione. Tue, 12 Nov 2013 15:00:13 +0000 Caserta Gli Studenti del Convitto Nazionale di Maddaloni omaggiano la giovane Medaglia d’Oro Carlo Santagata https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/16366-gli-studenti-del-convitto-nazionale-di-maddaloni-omaggiano-la-giovane-medaglia-doro-carlo-santagata.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/16366-gli-studenti-del-convitto-nazionale-di-maddaloni-omaggiano-la-giovane-medaglia-doro-carlo-santagata.html   Dal primo formale intervento pubblico avuto in qualità di Rettore del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni, il prof. Michele Vigliotti, ha chiarito il suo scopo: contribuire a formare le persone del “domani”, consci dei veri eroi della Storia e della nostra Terra. Già il 12 settembre scorso il prof. Vigliotti anticipò l’iniziativa di portare dei Fiori Bianchi ad un giovane eroe Carlo Santagata, raccontando tra l’altro, un episodio personale che lo vide contribuire a far “riscoprire” e valorizzare la stele che ricorda il sacrificio umano e del come, da quanto ciò accadde, ogni anno accompagna con profonda partecipazione i suoi alunni in loco per ricordare la “nostra storia”. Carlo Santagata è stato, volendo accennare a qualche elemento biografico, un eroe della resistenza ed insignito della medaglia d’oro. Giovanetto nel 1943 sacrificò la propria vita in nome dei valori quali la patria e la libertà. Carlo Santagata nacque a Portici (NA) il 18 settembre 1927,dopodiché si trasferì a Capua con la sua famiglia nel 1936. Era conosciuto da tutti come un giovane buono e di grande coraggio, tant’è che, appena sedicenne, prese parte alla Guerra di Liberazione, subito dopo l’armistizio. La partecipazione degli alunni delle classi terze del Liceo Classico annesso al Convitto Nazionale "Giordano Bruno" di Maddaloni è avvenuta lo scorso 8 ottobre. In quella occasione si sono recati gli alunni ed una rappresentanza del corpo docente, oltre il Rettore prof. Michele Vigliotti, a Capua, per rendere omaggio, offrendo un fascio di fiori bianchi, sulla stele che ricorda l' uccisione dell'eroe bambino Carlo Santagata, posta nella strada a lui intitolata, sotto un albero di gelso al quale, il giovanissimo eroe della nostra terra fu impiccato, il mattino del 5 ottobre 1943, da un gruppo di soldati nazisti, che incattiviti e inferociti dall’odio verso gli italiani ormai ex-alleati e considerati traditori dopo l’8 settembre, infierirono ulteriormente, sparando raffiche di mitra sul corpo del giovane, ormai già morto. Carlo Santagata riposa nel cimitero di Capua tra gli eroi e gli uomini illustri. Sulla stele che lo ricorda si legge la motivazione della Medaglia d’oro di cui Carlo Santagata è stato insignito: "Giovane sedicenne,pur reso edotto del pericolo cui andava incontro,si impegnava,da solo,in azioni di guerriglia contro le truppe tedesche ripieganti tra S.Maria C.V. e Capua.Catturato dal nemico,seviziato ed impiccato,immolava la sua giovane esistenza con serenita' e virile coraggio. Luminoso esempio del tradizionale eroismo della gioventù italiana".  “Un esercito ben armato e forte di milioni di soldati – ha ricordato il Rettore, prof. Vigliotti - si era squagliato come neve al sole, ed un re che era il simbolo vivente dell’unità della nazione era fuggito alla chetichella, senza lasciare ordini e direttive…. invece un povero ragazzo affamato e all’oscuro di tante cose, con coraggio prendeva il fucile per riscattare quell’onore, e donava la sua giovane vita in uno slancio di solidarietà e di patriottismo che nessuno che abbia cuore e sentimento potrà mai dimenticare”. Con la l’appuntamento dell’8 ottobre 2013, a cui a distanza di pochi giorni segue l’11 ottobre 2013 un'altra importante commemorazione e ricordo, quella dedicata a Franco Imposimato, continuano con una certa periodicità le attività di promozione della cultura, storia e territorio di Maddaloni a cura e nel Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni.     Fri, 11 Oct 2013 08:47:18 +0000 Caserta AssoTutela: “Asl Frosinone verso il declino” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/frosinone/15851-assotutela-asl-frosinone-verso-il-declino.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/frosinone/15851-assotutela-asl-frosinone-verso-il-declino.html “Due Poli ospedalieri come Alatri e Sora declassati, il nosocomio di Anagni cancellato, neanche 4000 operatori in servizio, contro i 6000 di cui ci sarebbe bisogno e una atavica carenza di posti letto per acuti”. Ė la situazione della sanità frusinate, analizzata dal presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che dichiara: “Non si può uccidere un uomo morto, l’atto aziendale va rivisto sulla base delle esigenze della popolazione. Le strutture sanitarie a Frosinone e provincia - argomenta Maritato - hanno già subito una pesante battuta d’arresto con la creazione della cosiddetta ‘macroarea’, idea della precedente amministrazione che non ha fatto altro che penalizzare una provincia già povera di strutture. Ci chiediamo da chi sia composta la commissione dei cosiddetti ‘saggi’ che hanno provveduto alla stesura dell’atto aziendale e quante risorse aziendali siano state destinate a tale gruppo. Se questi sono i saggi – chiosa il presidente – non credo che la sanità regionale sia destinata a compiere grandi passi avanti”. Wed, 04 Sep 2013 13:33:52 +0000 Frosinone “Montemarano Wine Excellence” parte nel migliore dei modi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/avellino/15818-montemarano-wine-excellence-parte-nel-migliore-dei-modi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/avellino/15818-montemarano-wine-excellence-parte-nel-migliore-dei-modi.html   Taglio del nastro ufficiale e grande affluenza di pubblico, nonostante il giorno infrasettimanale. E’ partita nel migliore dei modi la manifestazione Montemarano Wine Excellence, la rassegna enogastronomica che unisce cantine e imprenditori locali nella promozione dell’Aglianico di Montemarano, in programma fino a domenica 1 settembre.Coniugare sviluppo locale, filiera corta e responsabilità sociale di impresa, con l’attenzione ai temi della solidarietà. Obiettivi ambiziosi, per un evento che si preannuncia ricco di sorprese. Sapori ed odori nel centro storico di Montemarano, con gli stand enogastronomici ed artigianali pronti a “coccolare” i visitatori. Il programma di oggi (venerdì 30 agosto) Degustazioni di grappe in piazza del Popolo, mostra dei quadri “Oli e pastelli” dei maestri Luigi Grassia e Alessandro Minichiello nella sede di “Amo Montemarano”. E alle 20 il concerto di musica classica della Corale di Sant’Ippolisto diretta da maestro Simone Basso nella cattedrale di Santa Maria Assunta.   Asta di solidarietà Alla degustazione del vino e dei prodotti tipici del territorio, le Cantine Unite di Montemarano hanno voluto associare l’impegno a sostegno delle attività di ActionAid Italia, attraverso due aste nelle quali saranno battute alcune tra le loro migliori bottiglie di vino. Il ricavato andrà a favore di Operazione Fame, la campagna di ActionAid per il diritto al cibo. Le due aste questa sera di venerdì 30 e sabato 31, sempre alle ore 20, vedranno come ‘battitori’ due noti artisti irpini, Carlo Maria Todini ed Eugenio Corsi.Gli attivisti di ActionAid saranno presenti durante le 4 serate per sensibilizzare il pubblico e fornire informazioni sul lavoro dell’organizzazione.   Il programma di sabato 31 agosto Si parte con il trekking attraverso i sentieri del bosco di Montemarano alle 9.30. In mattinata è previsto anche un convegno su “Aglianico: le difficoltà di promuovere in Italia e all’estero questo vino”, con il sindaco di Montemarano, Beniamino Palmieri, ed esperti del settore. Alle 10.30 e alle 15.30 sarà possibile una visita guidata nei vigneti delle aziende di Montemarano. Alle 17 è previsto il simposio a cura della Pro Loco ProMontemarano “In vino veritas – valore e valori del vino irpino” presso l’auditorium del Comune. Alle 19 stage di danza a cura della Scuola di Tarantella Montemaranese. Fri, 30 Aug 2013 14:09:33 +0000 Avellino AssoTutela: “Asl di Latina, si soffoca in Rianimazione” https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/latina/15595-assotutela-asl-di-latina-si-soffoca-in-rianimazione.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/lazio/latina/15595-assotutela-asl-di-latina-si-soffoca-in-rianimazione.html “Ė un paradosso. Proprio il reparto in cui si dovrebbero riportare i malati gravissimi a condizioni di vivibilità accettabili, ristabilendone in primo luogo la respirazione, in questi giorni di afa sconsiderata si soffoca per malfunzionamento dei condizionatori”. La denuncia arriva da Michel Emi Maritato, presidente di AssoTutela, che spiega da quanto tempo l’Associazione tenga sotto controllo l’efficienza degli impianti refrigeranti degli ospedali regionali. “Siamo in prima linea per controllare che non si verifichino disagi ai cittadini ricoverati nelle strutture regionali e alla direzione della Asl, che amministra l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, sono arrivate segnalazioni dal mese di giugno, sia da parte dei parenti che dei ricoverati e soprattutto degli operatori. Proprio i dipendenti – continua Maritato – sono esasperati per la sciatteria con cui si esegue l’ordinaria manutenzione degli impianti. E non solo. Anche situazioni apparentemente di facile risoluzione, come la riparazione di una zanzariera, per l’ufficio tecnico della Asl di Latina diventano problemi insormontabili, come accaduto di recente nel reparto di Medicina. Chiediamo alla Regione Lazio trasparenza sulla destinazione dei 33 milioni e 600 mila euro destinati nel mese di giugno - con immediata liquidità a ogni ospedale per 1 milione e 600 mila euro – per le manutenzioni urgenti delle strutture”. Mon, 29 Jul 2013 15:58:18 +0000 Latina Ritorna “Ozi di Capua”, dal 19 al 28 Luglio un calendario ricco di eventi https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/15411-ritorna-ozi-di-capua-dal-19-al-28-luglio-un-calendario-ricco-di-eventi.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/15411-ritorna-ozi-di-capua-dal-19-al-28-luglio-un-calendario-ricco-di-eventi.html Dopo il successo dello scorsa edizione, con circa 50.000 presenze, ritorna, a partire da venerdì 19 luglio 2013, presso il Parco delle Fortificazioni della città di Capua, la manifestazione “Ozi di Capua”, organizzata dalla Pro Loco di Capua presieduta da Maurizio Orsi e patrocinata da Regione Campania, Provincia di Caserta, Camera di Commercio di Caserta, Comune di Capua, Ente Provinciale per il Turismo e Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane, che con un calendario ricco di eventi per tutte le fasce di età animerà il territorio fino a domenica 28 luglio. “La Pro Loco di Capua – dichiara il Presidente Maurizio Orsi organizzatore della manifestazione – ha profuso il massimo sforzo per garantire anche quest’anno alla città di Capua e alla provincia di Caserta l’organizzazione degli Ozi di Capua. Il successo di pubblico e i consensi ricevuti lo scorso anno ci hanno dato ragione su un punto sostanziale: il localismo della proposta si deve integrare con la globalità del marketing.  Le Istituzioni devono comprendere che il territorio è un’entità complessa, composta da attori, risorse e relazioni che è necessario valorizzare partendo dal suo spirito, dalla sua vocazione: è in questo senso che si può parlare di marketing territoriale. Non si possono lasciar morire eventi che promuovono e qualificano il territorio. Desidero ringraziare – conclude Orsi – l’Amministrazione Comunale di Capua e tutti coloro, in particolar modo Andrea Rauso, che, a vario titolo, hanno creduto in me e stanno collaborando per la riuscita di un evento che qualifica ulteriormente il territorio casertano”.   “Ozi di Capua – ha aggiunto il Sindaco Carmine Antropoli -  rappresenta  un appuntamento di grande valenza culturale ed attrattiva. L’encomiabile lavoro degli organizzatori permetterà di ammirare rappresentanze carnascialesche di grande pregio provenienti da varie parti d’Italia e del mondo. Il successo ottenuto nel corso della prima edizione è il frutto dell’intelligente impegno profuso da Maurizio Orsi, nel quale l’Amministrazione Comunale ha sempre creduto. Ozi di Capua si configura come istanza progettuale che trova nel Comune un interlocutore attento e da tempo impegnato nell’opera di tessitura di una trama ricca di riscoperte di giacimenti  culturali di assoluto rilievo. La valorizzazione di tali risorse – chiosa Antropoli - si trasforma, così, in un’ulteriore occasione di rivalutazione della nostra comunità”. “… Fu una pausa non di riposo ma di piaceri quella che caratterizzò la sosta di Annibale e delle sue truppe a Capua nel 212 a.C., una tappa intermedia sulla strada per Roma dopo la vittoria di Canne che si rivelò fatale, perché due anni di vita spensierata, buon vino e gli “Ozi” di allora si rivelarono più forti del più forte esercito. Secoli dopo, ancora Capua, fece da scenario a una delle tragedie dell'umanità, la distruzione della città con il sacco del 1501 voluto da Cesare Borgia per vendicarsi delle nozze negategli da Federico d'Aragona, sovrano di Napoli, con la figlia Carlotta ...”   Grazie ad una brillante intuizione di Maurizio Orsi, Imprenditore e Presidente della Pro Loco di Capua, quest’arco di storia è stato racchiuso e rappresentato dall’evento “Ozi di Capua”, che anche quest’anno proporrà al pubblico  un articolato programma, nel quale spiccano le seguenti iniziative:  Venerdì, 19 luglio 2013, alle ore 21:00, presso il Parco delle Fortificazioni, Inaugurazione con Anteprima del Carnevale Estivo e Social Dance con DJ e Animazione. Sabato, 20 luglio 2013, si comincia alle ore 18:00, con il Carnevale dei Bambini, presso il Parco delle Fortificazioni dove sarà allestito un vero e proprio “Paese dei Balocchi” per i più piccini, con giochi, musica e gonfiabili. Alle ore 19:00, da Piazza San Francesco, partirà la Grande Parata del Carnevale Estivo di Capua con ben undici  gruppi carnascialeschi tra i più importanti e suggestivi d’Italia che sfileranno per la città sulle note della U.S. Naval Forces Europe Band (la banda musicale della N.A.T.O.) che suonerà in esclusiva per gli Ozi di Capua.   Questi i gruppi che si esibiranno a Capua: Ravinis e il suo Carnevale Artistico (Paluaro – Udine); il Carnevale d’Abruzzo (Alba Adriatica – Teramo); Lis Mascaris (Castions di Strada – Udine);  Carnevale Figlio di Bocco (Castiglion Fibocchi  - Arezzo); Le Maschere del Castello di Anna Lorenzetti (Camerata Picena –Ancona) che in occasione del Carnevale Estivo di Capua ha preparato un esclusivo e particolare costume di farfalla (vedi foto allegata); Carnevale di Misterbianco che sfilerà con gli esclusivi abiti del carnevale catanese; Carnevale di Venezia con l’Associazione Amici del Carnevale; Carnevale di Manfredonia (Foggia); Girlesque Street Band, l’unica band italiana tutta al femminile direttamente dalla Toscana; Telefunk’n Marching Band (Roma); Guggen Band Muja (Muggia – Trieste).   Alle ore 20:00, in Piazza dei Giudici, avrà luogo la presentazione dei gruppi folkloristici e delle band con Erennio De Vita. Alle Ore 21:30, i gruppi si ritroveranno e si esibiranno presso il Villaggio del Carnevale, che sarà allestito nel Parco delle Fortificazioni. A seguire il Radio Marte Show con il Dj Gigi Soriani e la Vocalist Mary Boccia che intratterranno il pubblico fino a notte fonda con musica, balli e schiuma party. Domenica, 21 luglio 2013, dalle ore 10:00 “Scopriamo la Città” con visite guidate al patrimonio storico e artistico di Capua. A partire dalle ore 19:00 la Grande Parata sarà riproposta con partenza da Via Napoli e con l’aggiunta de “La Brincadeira”,  un importantissimo gruppo proveniente da Barcellona (Spagna) che farà tappa a Capua in occasione del proprio tour europeo. Ritrovo alle ore 21:30 al  Villaggio del Carnevale, presso il Parco delle Fortificazioni, con il Radio Marte Show e la presenza del Vocalist Gigio Rosa e del Dj Gigi Soriani.   A partire da Venerdì 19 luglio fino a Domenica 28 luglio 2013, presso il Parco delle Fortificazioni, avrà luogo il PizzaFest organizzato con  l’Associazione Pizzaiuoli Napoletani con la partecipazione delle più importanti pizzerie partenopee.   Mercoledì 24 e Giovedì 25 luglio, tra il centro storico di Capua e il Parco delle Fortificazioni, avrà luogo il “Capua Buskers Festival”, il festival riservato ad Artisti di Strada provenienti da tutto il mondo. Domenica, 29 luglio 2013,  sarà ricordato il Sacco di Capua, “uno dei più funesti episodi che la terra abbia esposto al cielo”, con una grande rappresentazione storica con più di 200 figuranti che evocheranno le scene di battaglia di quel tragico giorno. Questo il programma: Si inizierà alle ore 10:30, tra le strade della città, con percorsi a tema nei luoghi simbolo del Sacco che saranno ripetuti più volte nell'arco della giornata.  Alle ore 19:00, sfilata dei 200 figuranti con costumi del '500 per le strade del centro storico con i Cavalieri della Pergamena Bianca, i Trombonieri di Sant'Anna all'Oliveto, gli Sbandieratori di Cava de' Tirreni, la Corte storica del Liceo Luigi Garofano, il Corteo medievale di Sant'Angelo in Formis "Ricorda, Racconta, Cammina...". Seguiranno la Rievocazione dell'Eccidio con la rappresentazione storica dei momenti più cruenti della strage e il Lancio delle Rose nelle acque del Volturno. Alle ore 21.00, presso il Parco delle Fortificazioni, sarà di scena il “Palio delle Ottine”, con spettacoli equestri e premiazione della contrada vincitrice con “Il Palio di Sant’Agata” realizzato dal maestro Gerardo Iorio del Museo D'Arte Contemporaneo di Capua. Con “Ozi di Capua” cultura, teatro, musica, arte si misceleranno tra loro dando vita ad un unico grande spettacolo dal vivo, ambientato nella cornice di una città d’arte come Capua, che, per l’occasione si trasformerà in un accogliente salotto all’aperto.  Il centro storico della città di Capua sarà animato in ogni suo angolo, coinvolgendo tutte le attività commerciali e offrendo al visitatore/turista numerose occasioni di scoperta, conoscenza e svago.   Tue, 16 Jul 2013 13:36:29 +0000 Caserta Alla scuola Lombardi Radice presentato il percorso formativo Ponmania https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/15071-alla-scuola-lombardi-radice-presentato-il-percorso-formativo-ponmania.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/15071-alla-scuola-lombardi-radice-presentato-il-percorso-formativo-ponmania.html Ieri mattina, sabato 8 giugno 2013, con inizio alle ore 10.00, presso il II Circolo Didattico “Lombardi Radice” di Via Roma, si è concluso la prima esperienza del percorso formativo dal titolo “PONMANIA” per l’ attuazione del Piano Integrato  annualità 2011, con una manifestazione briosa organizzata con i bambini coinvolti nei diversi corsi/progetti. Il ventaglio di offerte formative è stato di ben 6 moduli/corsi ( Comunicazione verbale e corporea (Arti marziali-Teatro); Inglese 1 e 2, Matematicamente, Ricicliamo con arte e Informatica azione C-1-FSE-2011-581 per Migliorare i livelli di conoscenze e competenze dei giovani -Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave) e, in mani esperte, ha ravvivato l’ambiente formativo della nostra scuola portando una ventata di freschezza, di novità e di motivazioni che hanno reso decisamente più efficace gli esiti apprenditivi degli alunni interessati. Gli alunni hanno potuto recuperare e/o potenziare le competenze disciplinari attraverso didattiche laboratoriali innovative ed accattivanti; hanno espresso le loro potenzialità, consolidando altresì l’autostima, i rapporti interpersonali e comportamentali, nell’ottica di una sana e consapevole convivenza civile. Esperti e Tutor hanno accolto le famiglie per illustrare l'iter formativo e gli esiti a cui gli alunni sono pervenuti. Gli interventi caratterizzati dall'utilizzo da parte degli Esperti di metodologie e strategie innovative (cooperative learning, uso della LIM, ricerca azione, metodo sperimentale, learning by doing, apprendimento costruttivistico) hanno suscitato interesse, impegno, motivazione e desiderio di crescita, attraverso una partecipazione costante alle attività pomeridiane che si concluderanno con la manifestazione finale. Oltre ad essere un momento di festa e spensieratezza per tante famiglie, questo evento rappresenta il risultato di un lavoro di equipe che, integrando risorse e competenze, dimostra come la scuola pubblica italiana, anche in questa fase , possiede un patrimonio umano motivato, professionale e responsabile. Un ringraziamento "speciale" alla Dirigente scolastico dott.ssa Emilia Nocerino che ha sempre creduto nella opportunità formativa del PON e alla DSGA Dott.ssa Antonella Grasso, a tutto lo staff impegnato nel progetto ed al personale ATA per il costante supporto organizzativo. Mon, 10 Jun 2013 15:40:44 +0000 Caserta Caivano - Wwf e guardie zoofile dell’EMPA scoprono deposito illegale di rifiuti speciali e pericolosi in via Sant’Arcangelo https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/14961-caivano-wwf-e-guardie-zoofile-dellempa-scoprono-deposito-illegale-di-rifiuti-speciali-e-pericolosi-in-via-santarcangelo.html https://www.corrieredelsud.it/nsite/2016-07-15-06-15-37/campania/caserta/14961-caivano-wwf-e-guardie-zoofile-dellempa-scoprono-deposito-illegale-di-rifiuti-speciali-e-pericolosi-in-via-santarcangelo.html   Nella giornata di lunedeì, il Nucleo delle guardie giurate zoofile - venatorie ed ambientali del WWF Italia, in collaborazione con l’ E.M.P.A. (Ente Mediterraneo Protezione Animali), hanno effettuato un controllo mirato a contrastare i reati di maltrattamento animale, bracconaggio, e attività anti-ambientali sul territorio. L’operazione ha riguardato nella fattispecie Via Sant’Arcangelo, dove veniva scoperto in aperta campagna, in presenza di coltivazioni agricole attualmente ancora in atto, un deposito illegale di rifiuti speciali e pericolosi composto da un cumulo di pannelli ondulati e canne fumarie presumibilmente in cemento-amianto, comunemente denominato “eternit”, nonché numerosi pneumatici fuori uso ed altro materiale proveniente da attività edile. La natura e la qualità del materiale individuato hanno fatto supporre alle Guardie la provenienza da una singola impresa edile. Le suddette Guardie hanno denunziato i fatti alla Procura della Repubblica ed alle altre Istituzioni competenti. “Abbandonare questo tipologia di rifiuti” –hanno affermato il Capo Nucleo Provinciale delle Guardie zoofile EMPA Giuseppe Salzano, ed il coordinatore delle guardie giurate del WWF per la Provincia di Napoli Bruno Cajano – “configura il “Reato ambientale”, previsto dal D.Lgs. 152/2006, oltre al danno per l’ecosistema ed il pericolo per la salute umana. È stato, infatti, scientificamente provato che non esiste una soglia minima d’inalazione di fibre d’amianto per contrarre i tumori, quindi ogni minima quantità può essere cancerogena. La bonifica dell’area contaminata” – hanno aggiunto i due volontari – “spetterà al Comune di appartenenza del sito in questione, quindi al Comune di Caivano. Il fenomeno dello smaltimento abusivo di rifiuti tossici, accompagnato dai relativi roghi, sta assumendo sempre di più proporzioni di notevole rilevanza e rappresenta il primo fattore di rischio per la salute della popolazione campana poiché” – hanno tenuto a sottolineare Salzano e Cajano – “genera di conseguenza la dispersione ed il deposito di polveri di amianto e di diossina sulle colture e l’inquinamento, altresì, delle falde acquifere”. Il Wwf e l’EMPA annunciano alla cittadinanza ulteriori azioni di contrasto al fenomeno in collaborazione con gli altri Corpi di Polizia presenti sul territorio. Fri, 31 May 2013 16:37:32 +0000 Caserta