Alcune decine di lettere inedite inviate da Giovanni Giolitti alla moglie, Rosa Sobrero, nel corso della XXV legislatura, sono pubblicate e illustrate da Aldo A. Mola col titolo “Giovanni Giolitti: il dovere verso l’Italia 1919-1921” sul fascicolo 1/2012 di Studi Piemontesi, la ricchissima rassegna di cultura, lettere, arte e storia del Piemonte pubblicata a cura del Centro Studi Piemontesi. Mola - che è animatore del Centro Europeo Giovanni Giolitti per lo studio dello Stato e che allo statista liberale ha dedicato la fondamentale biografia Giolitti. Lo statista della nuova Italia, più volta ristampata da Mondadori - si sofferma, in queste pagine, sull’ultimo gabinetto presieduto da Giolitti, fra il giugno 1920 e il giugno ’21, che dovette affrontare questioni immani, dall’occupazione delle fabbriche alla reggenza fiumana di d’Annunzio. Le lettere sono dense di notizie della vita quotidiana (compresa l’indicazione dei canoni da riscuotere dai singoli fittavoli), ma altresì di riflessioni politiche, di pennellate che ritraggono uomini politici, di considerazioni su rapporti con i partiti, di cenni ai problemi internazionali.