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Carissimi,

in questa solenne festa del nostro santo patrono San Corrado Confalonieri, nel quinto centenario della sua beatificazione, gli ho chiesto di raccontarci in prima persona cosa avvenne nell’istante della sua conversione. A Lui la parola:

“Un cammino sul crinale della morte /dove la legge è ferrea nel suo giro / «non si può amare senza morire»/ la morte è nulla, /ma anche grembo/ quell’istante è niente travolgente / tanto è fecondo, creativo / inchiodato da un’evidenza potente / “come può fiorire il deserto”/ “può crescere un giardino in tanta arsura”.
Ho indagato me stesso/ tutta la vita passata, /in essa contemplai anche la futura, /rannicchiata in quell’istante /custodita nel suo nucleo incandescente /nel fuoco della memoria bruciata /goccia d’acqua in un braciere ardente.

È un peregrinare nell’anima /i cui confini non trovi mai /perché immenso è il suo logos.

Uno spettacolo di vita nella morte /da un baratro gemina esistenza /chi sono io in quest’ora /sono ora io, chi io sarò in quest’istante /il dolore ha riempito gli occhi di pianto /e da qui si vede chiaro nel futuro/il cuore fissa le assenze / è intuito che scende o s’innalza / in orizzonti comunque sconfinati / là dove sempre si avanza / per risorgere di nuovo rigenerati.

Un grido prorompe in quest’istante/ attraversa i moti impenetrabili dell’animo mio /so del perdono, ne ho bisogno, ora lo invoco / se Tu a me colpevole lo doni /sto in ginocchio: “Signore mio e mio Dio”.”.

Grande san Corrado, uomo convertito dalla misericordia. Speriamo possa dirci qualcosa di più anche domani.

Un abbraccio +don Tonino Staglianò

Vescovo di Noto

Un'occasione di incontro, per stare insieme e per condividere emozioni e sentimenti in cui i protagonisti sono i genitori dei bimbi “speciali”. Si chiama “Il thè delle cinque” l'iniziativa che ha preso il via nel centro di riabilitazione per disabili del Consorzio Siciliano di Riabilitazione di Augusta, in Contrada Costa dei Conti. L'obiettivo è creare un gruppo di genitori che, attraverso incontri periodici, abbiano l'opportunità di vivere momenti di ascolto, confronto e condivisione delle esperienze genitoriali.

Il progetto, avviato in maniera spontanea e “sperimentale” prima del Natale, adesso è stato reso pienamente operativo e – dopo alcune riunioni preparatorie, l'ultima delle quali si è svolta ieri, mercoledì 17 febbraio – partirà ufficialmente mercoledì 24 febbraio.

Il gruppo di genitori coinvolti funge da “ponte” tra le famiglie degli Assistiti e l'equipe di riabilitazione, ma soprattutto tra il Csr e la realtà esterna, individuando attività ed iniziative “alternative” alla riabilitazione individuale.

Durante i singoli incontri, i mercoledì pomeriggio per due volte al mese, verranno affrontati temi specifici, proposti dai genitori, partendo dai loro bisogni emotivi e psicologici. Sono stati inoltre programmati incontri tecnici con specifiche figure professionali e incontri ludico-ricreativi nei quali i protagonisti sono i bambini. E infatti durante il Natale, i bimbi del Csr sono stati coinvolti nei laboratori creativi e, insieme ai genitori, hanno realizzato gli addobbi natalizi con cui è stato decorato l'albero del Centro riabilitativo.

“Il nome dell'iniziativa non è casuale – racconta Rossella Monaco, mamma di un assistito del Csr di Augusta – ma vuole essere un incontro conviviale, leggero e piacevole, in grado di alleggerire le difficoltà che ogni genitore vive nella gestione di una disabilità e si conclude condividendo una tazza di thè fumante e deliziosi biscotti”.

Per l'appuntamento di mercoledì prossimo, 24 febbraio, il tema scelto è “Raccontami una fiaba”: durante il pomeriggio verrà letta, rivisitata e discussa la favola del Brutto Anatroccolo.

Assieme ai genitori, ci saranno anche la psicologa e l'assistente sociale del Csr, che hanno il compito di indirizzare la discussione e stimolare temi, in un percorso di dialogo e confronto.

“Il confronto ed il sostegno reciproco sulla disabilità del proprio figlio rendono il Csr non solo un luogo di riabilitazione, ma anche di aggregazione” commenta con soddisfazione il responsabile del Csr di Augusta, Mario Roggio, per una iniziativa che consente al singolo genitore di rendersi risorsa e strumento privilegiato di riabilitazione, apprendimento, crescita e sviluppo delle capacità emotive, cognitive e comportamentali del figlio.

Carissimi,
vogliamo ribadirlo con chiarezza: “Si”, alla misericordia del Padre di Gesù. “No”, al misericordismo dell'idolo. In quest’anno giubilare il magistero di papa Francesco ben ci guida e ci dirige sulle vie sante della misericordia, sia con le sue quotidiane omelie, sia con le sue Encicliche ed esortazioni apostoliche, ma soprattutto con il suo esempio di vita. Noi dobbiamo andare avanti, guardando a Lui come a un modello che ci ripresenta al vivo Gesù e la sua misericordia, attraverso la maternità e la tenerezza della Chiesa cattolica. La Diocesi di Noto ha per altro un santo patrono che è stato ed è modello straordinario di Misericordia, San Corrado Confalonieri. Guardiamo allora anche a Lui, alla sua conversione (frutto della misericordia di Dio) e alla sua vita operosa di carità. Dal mio viaggio in Africa, in visita pastorale alla Diocesi gemella di Butembo-Beni, mi sono rimaste nel cuore le opere di misericordia promosse dalla nostra Diocesi: il centro Cardiologico “Pino Staglianò” e la Scuola di formazione agraria “Nino Baglieri”, insieme a tantissimi altri gesti di prossimità che tanto bene stanno facendo alla povera gente di là. Anche all’interno della nostra Diocesi, San Corrado sta ispirando e creando diverse belle iniziative, attraverso le quali tutti possiamo impegnarci a dar corpo all’amore. Penso a quella che integra al lavoro categorie di persone disagiate (ex tossico, ex carcerati, disabili mentali) nelle nostre terre della Zisola, attraverso la Cooperativa “Si può fare”. Mi piace anche indicare la Mensa San Corrado a Noto, finalmente aperta tutti giorni, per offrire un pasto caldo ai più indigenti, ai nostri fratelli più poveri. Vorrei incoraggiare ad andare avanti con ritmo – come si sta facendo- sulle strade della carità, attraverso l’operatività della Caritas, in particolare per le iniziative direttamente riferite ai fratelli “profughi” che a frotte ormai giungono sulle nostre coste e vanno accolte “umanamente” con amore cristiano. L’amore quando è vero “prende corpo”: è generativo, sempre. Con affetto
don Tonino Staglianò
Vescovo di Noto

Il Comune di Ferla, municipalità iblea dell'entroterra del siracusano, ospiterà Sabato 20 Febbraio la prima Assemblea Regionale de "I Borghi più belli d'Italia" in Sicilia, relativamente all'annualità 2016. E' tradizione del Club, che vanta da ultimo ben 19 borghi nella Regione Siciliana, organizzare annualmente, su cadenza bimestrale o trimestrale, delle assemblee su scala regionale in cui si condividono le esperienze di sviluppo e crescita tra comuni, si pianifica e ci si confronta con personalità del mondo accademico, economico e politico per rendere sempre più incisiva e tangibile l'azione e l'immagine di questa rete di piccole municipalità siciliane.
Per tale occasione, la cittadina iblea ha calendarizzato sabato 20 Febbraio tanti mini eventi, inglobati nella manifestazione stagionale "Borgo in Festa. Inverno sugli Iblei", che avrà come momento clou della giornata, il meeting tematico “Una rete tra i borghi: scorci alternativi e strategie smart del turismo esperienziale” a cui interverranno ospiti d'eccezione quali il Presidente nazionale de "I Borghi più belli D'Italia", Fiorello Primi, l'Assessore Regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, il Vicepresidente dell'Ars, Giuseppe Lupo, l'assessore al Turismo e vice Sindaco della città di Siracusa Francesco Italia e delle personalità di spicco del mondo accademico e del turismo tra cui Anna Mignosa, Docente del Dipartimento di Economia e Impresa dell'Università di Catania e presso l'Erasmus School History Culture and Communication in Olanda, e Rosa Maria Musco, Responsabile dei Borghi d'Italia Tour Network.
L'Assemblea, inoltre, sarà contraddistinta nel pomeriggio da un importante momento istituzionale per i borghi siciliani, rappresentato dalla firma da parte dei singoli comuni. della carta di costituzione di un'unica aggregazione, un'ATS,  Associazione Temporanea di Scopo, per divenire, non solo nella condivisione di idee e obiettivi, ma anche nella forma, un soggetto ad una sola voce, ufficialmente necessario ed indispensabile per il conseguimento di fonti di finanziamento adeguate allo sviluppo di questa parte autentica e,quindi, da tutelare e valorizzare della Sicilia.
​"Mi ritengo onorato della scelta effettuata dal Club, di organizzare la prima assemblea del 2016 a Ferla, e di pianificare contestualmente la stipula ufficiale dell'ATS nel mio comune. Reputo tale passo - commenta il Sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa - un momento di crescita e di coesione fondamentale da cui non si poteva prescindere, se vogliamo veramente creare una rete dei borghi che incida effettivamente sul territorio, intercettando finanziamenti regionali e comunitari, pianificando strategie d'azioni comuni che contribuiscano concretamente allo sviluppo turistico e socio-economico delle piccole municipalità quali quella da me guidata".
"Le nostre Comunità, - conclude il coordinatore regionale dei borghi per la regione sicilia nonchè vice sindaco di Novara di Sicilia, Salvatore Bartolotta, -  da sole, nel contesto regionale e nazionale, hanno una voce molto flebile, destinata a rimanere spesso, ahimè, inascoltata, ma  insieme, risuonando da più luoghi, saremo in grado di creare un coro polifonico di tradizioni, culture e microcosmi dialettali in grado di riecheggiare nella nostra intera isola e di affacciarci, come per il festival recentemente ospitato a Gangi, su scala nazionale".

Carissimi,
quell’immagine di Nostra Signora di Guadalupe è più che una “immagine”: è un evento permanente di comunicazione di una presenza benedicente di Dio del tutto particolare. Quando ne scoprii la bellezza, solo nel 1999 – “tardi ti amai, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti amai”-, rimasi folgorato dal suo volto: la Morenita si presenta con un volto scuro (quello dei meticci) quando ancora il meticciato non esisteva in quei territori. Giungeva in quel momento della storia di quel popolo (12 Dicembre 1531), ma già anticipava il futuro nuovo della gente di quel territorio. Stella dell’evangelizzazione, è quell’immagine che “sbloccò” la comunicazione del Vangelo, compromessa dal fatto che i frati francescani parlavano di amore e di Gesù, ma erano “amici” degli spagnoli colonizzatori, schiavisti e sfruttatori. Con il segno della Virgen morenita, speranza per gli ultimi, - come ha detto papa Francesco: "Dio ha risvegliato e risveglia la speranza dei più piccoli, dei sofferenti, degli sfollati e degli emarginati, di tutti coloro che sentono di non avere un posto degno in queste terre". Il viaggio del papa esprime quella “Chiesa in uscita” verso le periferie geografiche ed esistenziali, di cui parla l’Evangelii gaudium, nelle quali si trova la salvezza e l’autenticità di un cristianesimo da rigenerare, risuscitato dalle tante forme barbere del suo imborghesimento in Occidente. Certo, occorre andare verso le tante periferie esistenziali – sempre nuovamente forgiate dalla società dell’ipermercato e dall’angosciante mentalità consumista-, per ridare nuova linfa umana e spirituale a certo cattolicesimo esangue, freddo, imbalsamato (spesso da tanti compromessi con il potere!). Non dovremo però mai disertare anche le periferie esistenziali cui costringe oggi il pensiero unico: prima tra tutte la famiglia (fondata sul matrimonio di un uomo e una donna nell’unica unione generativa esistente in natura, cioè nella realtà). Considerate: non è “questa famiglia” divenuta periferica? Oggetto di scarto? Così, la cultura dello scarto fagocita con il suo nulla le strutture umane di base, quelle fondamentali, e contribuisce alla costruzione babelica della “condizione post-umana” (che non è più una chimera, ma ormai divenuto progetto finanziato con milioni di dollari). Nostra Signora di Guadalupe ci copra tutti con il suo manto (bajo su manto) misericordioso e dia a tutti noi il coraggio della testimonianza della fede.
Vi abbraccio di cuore
+don Tonino Staglianò
Vescovo di Noto
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