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“Per tutti noi non c’è dubbio: il quadro focus centrale della mostra a Ragusa, è di Caravaggio”. Si conclude con una certezza il simposio promosso venerdì 3 giugno per parlare del quadro “San Giovanni giacente” di Caravaggio e cuore della mostra “Caravaggio: ultimo approdo” in corso nei suggestivi spazi della Chiesa della Badia e che sta trovando sempre più grande interesse da parte di visitatori e turisti. Si chiudono le polemiche, soprattutto di natura politica piuttosto che di storia dell’arte, che hanno riguardato il quadro. E adesso, dopo la presentazione degli studi, delle analisi e dei risultati della ricerca scientifica, presentati nel simposio, per gli esperti presenti, storici dell’arte, chimici e fisici, quel quadro è di Caravaggio così come testimoniato già dai documenti del ‘600 e dalle indagini successive. La Happee Place, che assieme a Mediatica ha promosso l’esposizione a Ragusa secondo un’ottica di marketing territoriale, ha voluto favorire il libero confronto ospitando tutte le voci. Tra gli interventi, tutti puntuali, quelli degli storici dell’arte Roberta Lapucci ed Emilio Negro, del fisico diagnostico di opere d’arte Teobaldo Pasquali, del dott. Francesco Moretti membro del comitato organizzativo della mostra e del chimico Leonardo Borgioli. Per il curatore della mostra, lo storico dell’arte Pierluigi Carofano, il simposio ha favorito l’ulteriore dibattito sul quadro nel rispetto dei documenti: “E’ vero che certezze nell’ambito della storia dell’arte non ce ne sono, però, anche alla luce degli interventi presentati, possiamo dire che questo quadro sia autografo, un dipinto eseguito da Caravaggio nell’ultimo periodo della sua vita”. Si tratta di un’opera a lungo studiata da Roberta Lapucci, che lo ha anche restaurato, e che ha pochi dubbi in proposito: “Il quadro è di Caravaggio! Le ricerche che sono state condotte per più di 20 anni consentono di avere tanti elementi che non pongono dubbi sulla sua autografia. Piuttosto è chiaro che un’attribuzione su Caravaggio continua nella storia perché i documenti che noi abbiamo coprono archi temporali piuttosto ampi per le opere di Caravaggio ma non abbiamo la catena chiusa di provenienza. Su quest’opera continueremo a fare altre indagini, è prevista una macro x-ray fluorescence, quindi la ricerca è perenne. Un’opera d’arte continua ad essere sempre curata ma ad oggi non abbiamo elementi che vanno contro l’autenticazione tecnica e contro l’attribuzione”. E anche l’altro storico dell’arte presente, Emilio Negro, sostiene l’autenticità dell’opera attribuita al Merisi: “Personalmente non dico mai è un’opera certa, perché sarebbe presunzione ma lo dico quantomeno tra parentesi, quello è un quadro effettivamente di Caravaggio. E il simposio, con voci anche differenti, è stato un utile confronto. Ma resto del mio parere ovvero che il San Giovanni giacente è una splendida opera tarda del Caravaggio”. Il fisico e diagnostico Teobaldo Pasquali, ribadisce che la riflettografia ad infrarossi eseguita sull’opera certifica che la tecnica è compatibile con quella di Caravaggio. L’esposizione presenta altre quattro opere di importanti autori che si rifanno all’arte cavaraggesca e può essere fruita fino al prossimo 15 ottobre 2022.

 

Il primo fine settimana di “Scenica Festival” si è concluso con un grandissimo coinvolgimento da parte del pubblico che ha seguito e applaudito tutti gli artisti e le compagnie protagoniste della manfiestazione. Il viaggio alla scoperta delle arti performative, tra circo, teatro, danza e musica continuuerà a ritmo serrato anche con incontri infrasettimanali prima di dare il via al week-end conclusivo. L’associazione Santa Briganti, da sempre organizzatrice del festival con la direzione artistica di Andrea Burrafato, ha voluto dare vita, per questa quattordicesima edizione, anche ad appuntamenti durante i giorni che dividono i due fine settimana in cartellone. Si torna in scena già questo martedì 17 e giovedì 19 maggio con due rappresentazioni teatrali entrambe nate dai seguitissimi lavoratori condotti a Vittoria da Orazio Condorelli, che firma anche la regia. Il primo appuntamento, in programma martedì alle 20 e successivamente alle 21 presso la Sala delle Capriate, sarà con lo spettacolo “Zeta”.

Una performance teatrale realizzata interamente da ragazzi nati tra il 1995 e il 2012, appartenenti a quella generazione denominata zeta che dà pure il nome allo spettacolo in cui si racconteranno le innumerevoli prove che tocca superare per affrontare l’età più delicata della vita. L’appuntamento con il teatro tornerà successivamente anche giovedì 19 maggio alle ore 21 presso il cortile della Centrale Elettrica con lo show “Ubu” che narra le vicende di un balordo disposto a tutto pur di conquistare il trono della Polonia. Ubu rappresenta una maschera grottesca, delirante e crudele, guidata però, proprio come una marionetta, dalla perfida madre. Temi forti e con tragici rimandi all’attualità di questi tempi. “Siamo pienamente soddisfatti del successo e del riscontro che il primo fine settimana di Scenica edizione 14 ha ottenuto – ha dichiarato il direttore artistico Burrafato – Mai come quest’anno abbiamo voluto organizzare un calenadrio fitto di appuntmenti per poter offrire alla città ed agli appassionati un ritorno alla vita normale in grande stile, caratterizzato sempre dalla varietà del mondo delle arti performative”. Il programma della quattordicesima edizione di “Scenica Festival” continua dunque a pieno ritmo offrendo sempre spunti e chiavi di lettura diverse e moderne.

Evoluzioni acrobatiche straordinarie in un contesto di comicità e leggerezza sottolineato dalle reazioni divertite e stupite del pubblico. Queste le emozioni vissute durante la giornata d’apertura della quattordicesima edizione di “Scenica Festival” con lo spettacolo “Gap of 42” del duo Chris&Iris, andato in scena giovedì scorso al Chiostro delle Grazie. Stupore e divertimento che travolgeranno il pubblico anche durante questo fine settimana per ritrovarsi ancora anche il prossimo weekend con artisti provenienti da ogni parte d’Europa. Per la manifestazione promossa dall’associazione Santa Briganti con la direzione artistica di Andrea Burrafato, gli artisti si alterneranno in un continuo susseguirsi di spettacoli che variano su tutto l’ampio fronte delle arti performative, dalla danza e la musica al circo, al teatro. Un programma intenso già a partire da questo venerdì 13 maggio in cui il gruppo “Ultimi Fuochi Teatro” porterà in scena lo spettacolo teatrale “Come va a pezzi il tempo” riservato a soli quattro spettatori alla volta e per cui sarà obbligatorio l’acquisto in prevendita (13 maggio ore 16, 17, 18, 19, 20 e 14 maggio ore 16, 17, 18, 19 e 20 - casa privata). Sempre rimanendo in tema teatrale “Le mille e una Bruna” è lo spettacolo in programma oggi di Riccio/Becucci e i loro personaggi emblematici Franchino e Bruna (13 maggio ore 21:00 – Chiostro delle Grazie). Durante la serata ci sarà ampio spazio anche per la musica con il concerto “Iotatola” di Serena Ganci e Simona Norato (13 maggio ore 22:30 – Cortile Centrale Elettrica) che con una band d’eccezione composta da Roberto Cammarata, Marta Cannuscio e Giulio Scavuzzo, torneranno dopo circa dieci anni dall’ultimo concerto per mostrare ciò che è sopravvissuto al tempo e al furore. Sarà invece la sperimentazione il cuore dello spettacolo site-specific “Prontuario di Topografia Circense”. Quest’ultimo, nato durante il festival e dentro una residenza condivisa da artisti selezionati tramite una call, rappresenta una delle grandi novità di quest’anno e verrà riproposto anche questo sabato sera (13 maggio ore 20 e 14 maggio ore 20 e 21 – Castello Henriquez). La giornata di sabato 14 maggio, verrà impreziosita anche dalla presentazione pomeridiana del libro di Dario Muratore “Shuma - tragliabissi” pubblicato da Torri del Vento edizioni. Un racconto basato sulla storia reale del bambino profugo annegato e trovato con la propria pagella della scuola cucita all’interno della giacca. All’incontro, previsto alle ore 17 presso il cortile Elena Formica, prenderà parte anche il regista e interprete Peppe Macauda che ha dato vita allo spettacolo Shuma tratto dall’omonimo libro. Spazio invece al divertimento dei più piccoli grazie allo spettacolo “Ambarbarì” della compagnia Unterwasser che proporrà un’avvolgente performance di suoni, luci e ombre per i bambini di ogni età. Uno spettacolo magico che permette di interagire e sperimentare in prima persona la tecnica del teatro d’ombre (14 e 15 maggio ore 17, 18 e 19 – Sala delle Capriate). Teatro nuovamente protagonista con lo spettacolo di Massimiliano Barbini dal titolo “Shakespeare da tavolo”. Un lavoro a tratti surreale per mettere “a tavola” alcune delle opere più conosciute del drammaturgo inglese in cui un tavolo e alcuni oggetti comuni diventeranno palcoscenico e attori (14 e 15 maggio ore 18 - Castello Henriquez). Ma non mancherà neanche il circo in questa quattordicesima edizione di “Scenica Festival” con gli show “Circus Follies”, di Japo e Luludi (14 maggio ore 20 – Piazza del Popolo) e “En Eventail” (14 maggio ore 22 e 15 maggio ore 19.30 - Chiostro delle Grazie). Nel primo spettacolo, con Jacopo Candeloro e Flor Luludì, un eccentrico giocoliere e la sua straordinaria assistente metteranno in scena una collezione di esibizioni originali di giocoleria ed equilibrismo; nel secondo invece, portato in scena dalla compagnia francese Five Foot Fingers, ci si immergerà in uno spettacolo tutto al maschile tra le atmosfere tipiche del cabaret americano e caratterizzate da un senso del kitsch. L'alternanza di stili, ritmi ed interpreti renderà variopinti e unici i tanti momenti di “Scenica Festival”. Domenica 15 maggio si aggiungeranno anche gli spettacoli della compagnia Babel “Mutu cu sapi u jocu” e de La Pentola Nera e lo spettacolo “Con sorte”. “Mutu cu sapi u jucu” è un’opera di Giuseppe Provinzano con Federica Aloiso e Roberto Galbo che unisce la narrazione di un cunto della tradizione siciliana e la danza contemporanea in un viaggio tra i giochi di strada per tutti gli adulti che questi giochi (forse) li conoscono ma se ne sono (forse) dimenticati e di bambini che, generazionalmente, ne hanno perduto la conoscenza e l’interesse (15 maggio ore 17.45 e 18.45 – Sala Giudice). A chiudere il primo fine settimana di spettacoli sarà invece lo spettacolo di Giacomo Guarneri con Cristina Martucci: “Con sorte”, una rappresentazione teatrale intensa e profonda in cui una giovane coppia che gestisce una gioielleria riceve continue minacce estorsive da parte della mafia, fin quando un giorno il marito si ribella al ricatto denunciando tutto, mentre la moglie, in segreto, cede alle minacce con tutta una serie di conseguenze che inevitabilmente si ripercuoteranno sul matrimonio (15 maggio ore 21 – Castello Henriquez). Sono questi i protagonisti del primo fine settimana della quattordicesima edizione di “Scenica Festival” che si sviluppa secondo un percorso di ricerca e studio dedicato agli spettatori accolti a Vittoria. L’arte performativa tornerà ad animare i luoghi più iconici della città ipparina anche durante la giornata di martedì 17 maggio con la rappresentazione teatrale di “Zeta” e quella di mercoledì 19 maggio con lo spettacolo “Ubu”, due restituzioni in scena conclusive dei laboratori svolti a Vittoria da Orazio Condorelli. Numerosi ad attesi appuntamenti animeranno successivamente il centro storico di Vittoria durante l’ultimo fine settimana previsto da venerdì 20 a domenica 22 maggio.

Il ritorno della Madonna della Medaglia. Dopo due anni di attesa. Domenica scorsa, dalla Cattedrale, l’uscita dell’artistico simulacro della compatrona della città di Ragusa. Un momento salutato con grande giubilo da devoti e fedeli. Un momento che ha rinnovato un patto di fiducia tra la comunità iblea e la Madre celeste. La processione per le vie del centro storico ha poi regalato un segnale di speranza a tutti coloro che sono andati al seguito dell’artistico simulacro per sperare in un ritorno pieno di normalità dopo il lungo periodo dell’emergenza sanitaria. “Abbiamo chiesto alla comunità – ha detto don Giovanni Filesi, vicario parrocchiale a San Giuseppe artigiano, durante l’omelia della celebrazione eucaristica che ha anticipato l’uscita del simulacro – la preghiera personale per le vocazioni. Chiediamo al Signore vocazioni per la nostra Chiesa, per il mondo, affinché attraverso i suoi ministri possa continuare la sua opera. La vocazione che nasce dall’impegno di una persona malata è santa in quanto fondata sul sacrificio e l’immolazione dei nostri fratelli. Voglio ringraziare gli operatori dell’Unitalsi, qui presenti, che si spendono per i fratelli che vivono nel corpo la sofferenza di Gesù”. Il parroco della Cattedrale, il sacerdote Giuseppe Burrafato, ha invitato i fedeli a partecipare alla processione con le candele accese. Il corpo bandistico “San Giorgio – Città di Ragusa” ha accompagnato la processione mentre l’impresa ecologica Busso Sebastiano ha provveduto a garantire un minimo di decoro nelle aree interessate dal passaggio del corteo religioso. Al rientro della processione, l’assistente spirituale dell’ospedale Giovanni Paolo II, il sacerdote Giorgio Occhipinti, ha celebrato la santa messa. Il prossimo appuntamento di maggio, mese mariano, è già programmato per il 25 con la celebrazione in Cattedrale, alle 19, della santa messa presieduta da don Roberto Asta, vicario generale della diocesi di Ragusa, nel 65esimo anniversario della morte del venerabile mons. Giovanni Jacono, vescovo di Caltanissetta.

Mare, eventi, enogastronomia, natura e soprattutto barocco divenuto patrimonio dell’Umanità. Sono le caratteristiche che hanno ispirato il logo che d’ora in poi identificherà la destinazione turistica “Enjoy Barocco - sicilian experience” per promuovere i territori dei Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina raggruppati dal GAL Terra Barocca. Un’unica destinazione, un unico logo, cinque tematismi abbinati a cinque colori che si richiamano ai bundle esperienziali previsti dal masterplan di sviluppo turistico. Azzurro per il mare, rosso per l’enogastronomia, marrone per la cultura e il barocco, arancio per gli eventi e verde per la natura. Questa la scelta cromatica che ha portato alla creazione del logo le cui forme si rifanno ad alcuni monumenti identificativi del territorio, dalle cupole di alcune chiese ai fari lungo la costa. Il logo è stato presentato ieri dal presidente del GAL, Ignazio Abbate, assieme al vicesindaco di Ragusa, Giovanna Licitra (componente del cda), all’assessore del Comune di Santa Croce Camerina, Patrizia Mandarà, al direttore GAL Salvatore Occhipinti, al docente universitario Marco Platania, coordinatore del gruppo che ha redatto il masterplan.

“Finalmente si parte con un’unica destinazione turistica attraverso una sinergia che vede i cinque Comuni, racchiusi nel GAL, lavorare e operare tutti insieme, remare verso un’unica direzione per raggiungere i turisti con l’obiettivo di invogliarli a venire a conoscere la nostra realtà - spiega il presidente Abbate - Puntiamo su quello che la nostra terra ci offre, i nostri tesori più importanti ovvero il buon cibo, il nostro mare, i nostri paesaggi, gli eventi e il nostro straordinario barocco. Anche il logo si concentra su questi concetti, con forme, figure e colori che rappresentano il nostro territorio in modo geometrico e stilistico, un’armonia di elementi che svela dettagli unici e la nostra mission: Enjoy Barocco, perché è proprio così, chi viene a trovarci come turista va via più felice”. 

La destinazione Enjoy Barocco nasce a seguito del masterplan realizzato dal GAL Terra Barocca che ha permesso di analizzare nel dettaglio l’intero settore, valutando punti di forza e criticità, verificando le ricerche effettuate dai turisti e valorizzando gli attrattori. Un partenariato di oltre 70 soggetti, nato tra hotel, case vacanze, agriturismi, aziende agricole, tour operator, fondazioni, enti di culto, gestirà la destinazione seguendo le linee di sviluppo turistico indicate dal masterplan. Cinque le combinazioni prodotto-mercato da proporre ai turisti: “Alla scoperta del barocco”, improntato su itinerari legati al barocco e al cibo; “Folk and cult”, che promuove le tradizioni religiose e popolari espressi attraverso gli eventi; “Food and fields”, collegato al turismo rurale; “Mare e sole”, ossia il balneare tradizionale; “Calici pieni”, cioè il wine and food tourism. Si sta lavorando su più fronti, compreso quello riguardante la segnaletica turistica che sarà presto uniformata sui vari Comuni. E in rete ci saranno anche gli infopoint turistici, e più esattamente i centri di accoglienza turistica, che i cinque Comuni stanno avviando grazie al bando 7.5 a loro destinato con attività collegate alla comunicazione e alla creazione del portale turistico tramite bando a regia diretta del GAL.
A Modica ieri è stato inaugurato il primo infopoint turistico Enjoy Barocco, situato nel piazzale Falcone-Borsellino, proprio all’ingresso della città. Come spiegato dal presidente Abbate, sarà presto intitolato, con una prossima cerimonia, al giornalista Giorgio Buscema, per decenni corrispondente del quotidiano La Sicilia ma anche promotore di eventi ed iniziative culturali, vicepresidente della Pro Loco di Modica. L’infopoint ha al suo interno un’area per il deposito bagagli e sul retro i servizi igienici a disposizione dei turisti. Con la sua area esterna ben curata, rappresenta un biglietto da visita per la città e per la nuova destinazione turistica. Nei prossimi giorni sarà inaugurato anche l’infopoint del Comune di Ragusa al Castello di Donnafugata mentre a Punta Secca, nel territorio di Santa Croce Camerina, l’attuale infopoint già attivo verrà identificato con il logo Enjoy Barocco. In dirittura d'arrivo anche i progetti di Scicli e Ispica. 

 

 

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