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Prove generali di regata nazionale. E’ il titolo perfetto per il soleggiato weekend, quello dello scorso fine settimana, all’insegna dello sport e della vela. Il Circolo velico Kaucana ha infatti organizzato la prima regata zonale classe Ilca dell’anno 2024, valida per le qualificazioni alla Italia Cup 2024, la cui prima tappa verrà disputata ancora al porto turistico di Marina di Ragusa sotto l’egida del Cvk.

Due giornate di prove, non solo in acqua ma anche a terra, che sono servite agli atleti per guadagnarsi un posto nella prima e partecipatissima tappa della competizione nazionale e che hanno costituito un valido test per la macchina organizzativa del Circolo ibleo in preparazione del grande evento sportivo in programma dal 9 al 12 febbraio.

Cinquanta atleti tutti della Settima zona Fiv si sono presentati sabato mattina presso il porto turistico pronti a regatare, ma un cielo caldo e un flebile vento hanno consentito di disputare soltanto una delle tre prove previste. Anche nella giornata di domenica il vento si è fatto attendere ed alla fine sono state completate le tre prove solo per la classe Ilca 6 mentre la classe Ilca 4 non ha potuto completare la terza ed ultima prova.

La classifica finale ha doppiamente premiato il circolo ospitante che è riuscito a piazzare sul podio Ilca 4 i due atleti Paolo Salvo, secondo posto, e Gianmarco Livoti, terzo; mentre sul gradino più alto è salita Chiara Cartia del Circolo della Vela Sicilia. Primo classificato per la categoria Under 16 Damiano Livoti, sempre del Cvk. Ma la soddisfazione maggiore arriva al termine della regata quando la ranking list zonale decreta che alla attesissima prima tappa dell’Italia Cup 2024 su 17 atleti selezionati dalla Settima zona federale ben otto sono del Circolo velico Kaucana, che già da tempo si prepara ad accogliere questo importantissimo evento sportivo.

Si conferma con i fatti che il Cvk si pone con sempre maggiore forza e determinazione al centro del panorama sportivo regionale e nazionale, facendosi promotore e organizzatore di eventi sportivi di alto livello e garantendo all’interno degli stessi la partecipazione di un sempre maggior numero di atleti iblei.

Dal 9 al 12 febbraio oltre 350 atleti provenienti da tutta Italia ma anche dall’estero saranno presenti presso la cittadina rivierasca iblea per quattro intensi giorni di regate. Oltre agli atleti, istruttori, dirigenti ed accompagnatori saranno ospiti del Circolo ibleo animati da uno spirito di sana competizione. C’è grande attesa per questo lungo weekend, che, in concomitanza del Carnevale, sarà una buona occasione per promuovere le bellezze paesaggistiche ed architettoniche del territorio.

 

 

L’olio dop tra i banchi di scuola. Una giornata di studio (Educational tour) dedicata interamente all’olio dop dei monti Iblei con una parte teorica (che sarà caratterizzata dalla relazione del capo panel Giuseppe Cicero e del presidente del Consorzio di tutela Giuseppe Arezzo) e una parte dedicata alla cucina con la preparazione di un piatto elaborato dagli studenti dell'Alberghiero utilizzando l'olio dop.

Un olio dal profilo organolettico importante, ma soprattutto un prodotto con proprietà salutistiche integre e alti valori nutrizionali. L’Educational tour è organizzato e coordinato da Dos Sicilia, l'associazione di consorzi per la promozione e valorizzazione di produzioni tipiche agroalimentari siciliane a marchio Dop, Igp e Qs. La mission di Dos Sicilia è favorire lo sviluppo e il progresso in campo alimentare della Regione Siciliana. La manifestazione si svolgerà il prossimo 19 febbraio nella sede dell'istituto alberghiero Galileo Ferraris di Ragusa. Il progetto si pone come obiettivi primari quelli di insegnare a leggere l’etichetta, riconoscere e apprezzare le qualità dell'olio dop e il legame che unisce marchio, territorio e tradizione. Si tratta, in questo senso, di un percorso a sostegno dell’olivicoltura e di sensibilizzazione sulle tematiche dell’educazione alimentare, della sostenibilità e della tutela ambientale. Gli studenti possono scoprire i temi fondanti della coltivazione, della produzione e della corretta alimentazione.

 

Arriva un’altra sconfitta, nel campionato di Serie B, per l’Andimoda Ragusa sul campo della Pallamano Girgenti ad Agrigento. Il sette ibleo allenato da Salvatore Russo è stato costretto ad arrendersi con il risultato di 39-31 (20-11 il primo tempo) dopo che, soltanto a metà della ripresa, gli iblei hanno cercato di ricucire lo strappo, anche abbastanza evidente, che era maturato dopo la prima frazione. Gara condizionata, nel finale, dai due cartellini rossi che sono stati comminati a Pavone e a Giummarra, ragione per cui i ragusani hanno dovuto disputare l’ultima parte del match senza avere la possibilità di potere contare sulla squadra al completo. “Resta il rammarico – sottolineano dall’Andimoda Ragusa – perché questa, al pari delle altre, era una partita di certo molto abbordabile visto che, tra l’altro, il primo tempo era iniziato abbastanza bene salvo prendere la presa nei confronti degli avversari prima della chiamata negli spogliatoi. Nella ripresa pensavamo di riprenderla ma poi le due espulsioni ci hanno tagliato praticamente le gambe. E’ necessaria, per quanto ci riguarda e lo sappiamo, maggiore concentrazione in difesa perché la nostra è una disciplina sportiva che non può consentire alcuno svarione in questa parte del campo in quanto altrimenti, come abbiamo visto, si paga un tributo troppo elevato”.

 

Seicento ingressi. Un successo senza precedenti. Una festa straordinaria. Tutti assieme per celebrare, con salsiccia e frittelle, la serata di San Martino. Un momento speciale quello tenutosi sabato sera nel salone teatrale della parrocchia Sacro Cuore di Gesù dove gli organizzatori hanno saputo aggregare al meglio chi ha partecipato. E poi la musica di Damiano Scollo e i balli a rendere il tutto ancora più coinvolgente. Insomma, meglio di così non si poteva sperare. Lo dice lo stesso parroco, il sacerdote Marco Diara. “Avevamo avuto sentore, dalle telefonate ricevute per le prenotazioni – sottolinea – che sarebbe andata bene. Ma così abbiamo superato, e di molto, ogni più rosea previsione. Ringrazio i componenti del comitato e tutti coloro che si sono dati da fare sul fronte organizzativo. Ringrazio chi ha partecipato facendoci vivere momenti di unione che hanno contrassegnato in positivo un appuntamento ormai diventato fisso nella tradizione di questa parrocchia. Sono molto contento che sia passato il messaggio dello stare assieme all’insegna del rispetto e dell’attenzione nei confronti degli altri. Direi che è andato tutto bene e che questa festa di San Martino rimarrà a lungo impressa nei nostri cuori. Questo ci fornisce lo stimolo per organizzare altri momenti aggregativi durante l’anno”.

 

È più che positivo il bilancio della tappa siciliana di “Coltiviamo Cultura”, l’iniziativa ogni che apre le porte delle dimore storiche in tutta Italia per ospitare le aziende agricole del territorio, che si è tenuta ieri a Palazzo Arezzo di Trifiletti a Ragusa in occasione della Festa dell’Agricoltura. Ad organizzarla i Giovani di Confagricoltura (ANGA) e l’Associazione delle Dimore Storiche Italiane (ADSI). In totale, per questa seconda edizione, sono state 13 le dimore storiche aderenti all’iniziativa e circa quaranta le aziende agricole in otto regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Calabria e Sicilia.

In una giornata baciata dal sole, le imprenditrici e gli imprenditori di ANGA hanno accolto i numerosi turisti italiani e stranieri in un palazzo che è uno scrigno di bellezza rara nel cuore pulsante di Ragusa Ibla, presentando con orgoglio le loro eccellenze: dalle farine ai vini, dalle marmellate ai prodotti cosmetici, passando per le produzioni da agricoltura idroponica e i prodotti dolciari. Un biglietto da visita in cui c’è tutta la passione di chi crede nel futuro ed è in campo per costruirlo. 

Soddisfatto il presidente di ANGA Sicilia, Edoardo Orlando: “Una straordinaria giornata in cui abbiamo avuto modo di porre al centro lo stretto legame tra il mondo agricolo e quello delle dimore storiche, mostrando a cittadini e istituzioni la centralità di questo potente connubio. Abbiamo bisogno di strutturare un turismo esperienziale che sappia esaltare il legame indissolubile tra cibo e territorio, per un racconto autentico della nostra identità territoriale”. Anche il presidente di ANGA Ragusa, Lorenzo Cannella, traccia un bilancio positivo della giornata: “Abbiamo fatto un gran lavoro, i nostri stand sono stati visitati da un gran numero di visitatori che, oltre ad apprezzare l’eleganza e la bellezza di stucchi, architetture e arredamenti storici del Palazzo, hanno voluto conoscere le nostre storie aziendali e i nostri prodotti. Abbiamo davvero unito bellezze monumentali e produzioni innovative e di qualità, dimostrando la ricchezza enogastronomica e storico-culturale di un territorio che merita di essere conosciuto e visitato”.

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