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Antonio Presti, maestro d’arte e di bellezza, che da oltre venti anni opera a Librino in sinergia coi cittadini del quartiere per diffondere l’arte, la cultura e la legalità, ha ricevuto dal sindaco Enrico Trantino il riconoscimento della Candelora d’Oro. La cerimonia di consegna si è svolta ieri sera nella Corte di Palazzo degli elefanti, con la partecipazione delle autorità religiose e cittadine di Catania, oltre a una gran folla di devoti della Santa Patrona.

La serata, animata dall’orchestra giovanile Musicainsieme di Librino, composta da 35 elementi tutti ragazzi del quartiere, è stata condotta da Ruggero Sardo.  

Il sindaco Trantino, nel sottolineare l’incessante opera di Presti a Librino ha spiegato:”Tramite Antonio Presti è stato dato un riconoscimento al quartiere -ha detto il primo cittadino- che ha dimostrato di apprezzare questa collaborazione garantendo queste opere d’arte e di bellezza che sono state realizzate. Quello di Presti è un modello vincente -ha aggiunto Trantino- perché coinvolgendo i cittadini, soprattutto i ragazzi, si riesce a garantire ciò che viene realizzato. E’ un ringraziamento per un’intera comunità che anche grazie a questa azione riesce a risollevarsi dalla condizione di disagio e marginalità e Antonio Presti ne è l’interprete straordinario”. 

Il sindaco ha anche esortato i presenti ad amare sempre più Catania, rispettando le regole, per crescere tutti insieme nel segno di Agata:”Chi è devoto alla Santa Patrona, deve per forza amare e rispettare Catania”.

Antonio Presti, dopo avere ricevuto il riconoscimento, ha ricordato il lavoro svolto:”La Luce e la bellezza sono il balsamo dell’anima -ha detto Presti-. Ringrazio il sindaco e l'amministrazione per la sensibilità nei miei confronti e soprattutto verso Librino, dove vivono ragazzi e cittadini straordinari che sono la speranza di tutti noi”.  

Subito dopo la consegna del riconoscimento della Candelora d’Oro, il sindaco Enrico Trantino e il parroco della Cattedrale Barbaro Scionti, nell’atrio d'ingresso del Municipio, hanno proceduto alla rituale accensione della lampada votiva in onore della Santa Patrona Agata, a cui e seguito l’omaggio floreale dei vigili del fuoco sul prospetto della Cattedrale, con la partecipazione delle numerose autorità presenti.

In Sicilia è iniziata la formazione per le nuove leve della filiera vitivinicola con il programma di azioni di Vino Connect Sicilia, il progetto nato per mettere in rete cantine, scuole, istituzioni, imprese, associazioni e professionisti del settore. Tra vigne, aziende e laboratori formativi, saranno oltre 100 gli studenti coinvolti grazie al nuovo acceleratore di conoscenza della cultura enologica, per tramandare, innovare e potenziare il know how e gli effetti a lungo termine necessari per il futuro delle terre dei vini.

Ai laboratori pratici e didattici, saranno accostati i seminari su enoturismo, accoglienza, enogastronomia, sanità ambientale; le attività di formazione sulla gestione e sull’economia della cantina faranno conoscere i metodi di accesso al credito per fare impresa e le diverse competenze delle figure professionali che ruotano intorno alla filiera vitivinicola. Dall’innesto alla potatura, dalla spollonatura alla legatura, dalla vendemmia all’ospitalità in cantina. Coinvolgere le nuove generazioni nella viticoltura è uno dei più importanti obiettivi di Vino Connect Sicilia: l’intento è creare nuovi stimoli, mappare il territorio e far scoprire i tratti distintivi dei borghi del vino. «È un momento importante e storico per il territorio – spiega Walter Guarrasi, presidente Vino Connect Sicilia e Vivi Vinum Pachino - i giovani impareranno a gestire la vigna e a conoscere a fondo le cantine, le strategie di sviluppo e di accoglienza della filiera, che alimenta l’economia della comunità. Le aziende vitivinicole e le imprese coinvolte potranno attingere nuove risorse con competenze mirate. Facendo network creeremo nuovi scambi enogastronomici ed esperienziali con altri territori regionali, nazionali ed internazionali e costruiremo le condizioni per dare impulso all’enoturismo».

Gli studenti che beneficeranno dei laboratori didattici e formativi alla scoperta delle uve, dei tralci e delle pregiate radici saranno accolti dalle cantine già partner e da quelle che stanno manifestando nuovi interessi per svolgere attività formative e informative. Gli alunni fanno parte delle terze, quarte e quinte classi dell’istituto superiore P.Calleri di Pachino (indirizzo agrario e alberghiero). Vino Connect Sicilia vedrà anche il coinvolgimento dell’istituto superiore Michelangelo Bartolo e degli istituti comprensivi Silvio Pellico e Giovanni Verga per l’educazione alle tradizioni, alle arti e mestieri della filiera. I giovani saranno coinvolti in stage presso le aziende e le strutture di servizi.

«Stiamo coltivando nuove competenze e investendo sulle nuove generazioni – afferma Maurizio Campo, direttore di progetto per Vivi Vinum Pachino - per dare una svolta culturale, sociale ed economica alla produzione, per favorire nuove condizioni di sviluppo creando opportunità di lavoro, per garantire un futuro alla vocazione vitivinicola siciliana».

 

Vino Connect Sicilia nasce attraverso il progetto "Il Credito Cooperativo acceleratore per lo sviluppo nelle aree dalla Val di Noto alla Val Di Mazara: terre dei vini”, gestito e coordinato dall’associazione Vivi Vinum in sinergia con la Bcc Pachino e la Bcc di San Cataldo, Federcasse, Confocooperative Sicilia, supportato da Azure Consulting e finanziato da Fondo Sviluppo Spa.

Grazie all’intesa tra le cantine siciliane già aderenti, Vino Connect Sicilia contribuirà a potenziare nel tempo la performance della Sicilia del vino.

 

 

Per la festa più colorata dell’anno, anche i boulevard di Sicilia Outlet Village si animano di sfilate, musica e personaggi fantastici.

“Su le maschere”: è tempo di travestimenti. Domenica 11 febbraio, intrattenimento, spensieratezza e straordinarie sorprese per tutti i visitatori che festeggeranno il Carnevale 2024 nel cuore dell’Isola, tra le 140 boutique dei marchi più prestigiosi nazionali e internazionali.

 Per grandi e bambini sarà una giornata ricca di incontri insoliti: sembrerà di vivere nel fantastico mondo di Alice in Wonderland, perché - tra le vetrine griffate e gli spazi verdi - il pubblico potrà avvistare il bizzarro Bianconiglio e il Cappellaio Matto. Gli scenografici personaggi di Candy Circus poi, coinvolgeranno tutti in una particolare atmosfera zuccherata tra giocoleria e spettacoli.

 Tra i brand – con i saldi in corso, che in queste settimane raggiungono fino al 70% sul prezzo outlet - le maschere che sfileranno nella straordinaria location dell’Outlet Village saranno da sogno e renderanno la domenica di Carnevale “formato-famiglia” spiritosa e coinvolgente. Durante la giornata, per incorniciare l’evento burlesco, con scatti fotografici itineranti sarà possibile posare tra stelle filanti e coriandoli per poi ricevere gratis una polaroid con cover personalizzata.

 La domenica di Carnevale al Village, punto di riferimento per lo shopping di lusso in Sicilia, si svolgerà con continui momenti dedicati al divertimento e tre spettacolari sfilate (ore 11.30-13.00; 15.00-16.30; 17.30-19.00).

I bambini in maschera all’infopoint riceveranno dolci e colorati gadget a tema. Inizia il conto alla rovescia: nel Village mascherato, una giornata di festa all’insegna del divertimento.

 Il Comune di Caltagirone parteciperà alla Bit di Milano (4-6 febbraio), la Borsa internazionale del turismo che costituisce un’importante vetrina turistica internazionale. Nell’ambito dello stand della Regione siciliana “Sicilia oltre le attese. Un’estate che non finisce mai”, infatti, Caltagirone troverà spazio sia in quanto città della ceramica, con un “talk” (domenica 4 febbraio, alle 16) dedicato alla presentazione del passaporto della “Strade della ceramica siciliana” (a cura del Comune di Caltagirone), sia con un “desk” dedicato alle città tardo barocche del Val di Noto e a Siracusa con la necropoli rupestre di Pantalica. Il Comune di Caltagirone, con il sindaco Fabio Roccuzzo, presidente dell’Autorità di gestione del sito Unesco “Città tardo barocche del Val di Noto”, guiderà il gruppo e, nel pomeriggio di lunedì 5 febbraio, interverrà alla presentazione delle peculiarità di questi luoghi attraverso il “talk” su: “Città tardo barocche del Val di Noto. Meraviglia architettonica, natura e luce”.

          La delegazione presente alla Bit sarà formata: dallo stesso primo cittadino Roccuzzo; dal vicepresidente nazionale dell’Aicc (Associazione italiana città della ceramica) con delega alle isole, Claudio Lo Monaco, che è anche assessore alle Attività ceramiche e culturali e al Patrimonio Unesco; dal direttore dell'Ente gestore del sito Unesco ''Città Tardo Barocche del Val di Noto'', Paolo Patanè, e dal presidente dell’Associazione ceramisti Nicolò Parrinello.

         “Siamo impegnati – dichiarano Roccuzzo e Lo Monaco - a valorizzare le grandi potenzialità della nostra città e a puntare in maniera precipua sia sull’apprezzata produzione ceramica, sia su ciò che l’appartenenza al sito delle città tardo barocche del Val di Noto può determinare in termini di crescita turistica, in linea di continuità con la nostra presenza, a fine novembre 2023, al vertice Unesco che riunì quasi 200 delegazioni nazionali da tutto il mondo. La partecipazione di Caltagirone, nella duplice veste di città Patrimonio dell’umanità e di città della ceramica, a un evento di sicuro rilievo come la Bit – concludono i due amministratori -, può contribuire a rafforzare la nostra offerta turistica, con ricadute positive sulla città e sul territorio”.

 

Il monumento a Vincenzo Bellini, realizzato dallo scultore Giulio Monteverde nella seconda metà dell’800, su commissione del comune di Catania e inaugurato il 21 settembre del 1882 in piazza Stesicoro, sta per rinascere a nuova vita grazie un intervento voluto dalla giunta Trantino.

La priorità dell’intervento di rigenerazione, già in corso, curato nella fase progettuale e di esecuzione dai tecnici dell’assessorato ai lavori pubblici guidato da Sergio Parisi con la direzione operativa di Fabio Finocchiaro, è finalizzata al restauro e al recupero di tutti i materiali costitutivi del monumento del Cigno catanese, danneggiato in più punti dall’usura del tempo e dallo smog cittadino.

Il monumento a Bellini, in marmo bianco è alto quindici metri. Sul basamento alto circa tre metri, poggiano sette gradini, a indicare le note musicali. Alla sommità della scala è posta una statua del grande compositore catanese seduto su una sedia. Ai quattro lati della colonna sono poste quattro statue come allegoria delle sue quattro opere più celebri: Norma, I puritani, La sonnambula e Il pirata. L’esecuzione dei lavori, affidati a esperti maestri restauratori che utilizzeranno tecniche di salvaguardia del monumento, prevede anche il ripristino delle note musicali presenti sui gradini del monumento sul supporto in marmo e la riverniciatura dei caratteri delle scritte.

Oltre al complesso statuario centrale, i lavori di recupero interesseranno anche i 4 piloni laterali che unitamente alla ringhiera in ferro delimitano perimetralmente il monumento e la porzione di pavimentazione in essa compresa nell’area di piazza Stesicoro.

“La riqualificazione del complesso monumentale di Vincenzo Bellini, rappresenta un altro tassello di puzzle di rinascita e valorizzazione dei monumenti che segnano la nostra identità -ha commentato il sindaco Enrico Trantino- Nei mesi scorsi, anche grazie all’impulso del capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, abbiamo riconsegnato alla città la fontana dell’elefante di piazza Duomo e quella dei Sette Canali della Pescheria dopo i lavori riqualificazione. Ora tocca a un altro simbolo della nostra città affinché sia ben chiara a catanesi e visitatori il valore universale del talento musicale di Bellini di cui andare orgogliosi e mostrare al meglio ai turisti che visitano Catania”.  

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