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Grandi numeri per l’edizione 2017 di Agrilevante, la rassegna internazionale delle macchine e delle tecnologie per l’agricoltura, che si tiene alla Fiera di Bari dal 12 al 15 ottobre. Sono 300 le industrie espositrici presenti, provenienti da 21 Paesi, la superficie impegnata è pari a 55 mila metri quadrati, le delegazioni ufficiali di operatori economici esteri provengono da 40 Paesi, e l’aspettativa è di avere un pubblico superiore alle 60 mila unità in rappresentanza di 60 Paesi. Queste le credenziali di una manifestazione – presentata questa mattina in una conferenza stampa nella sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura - che costituisce il punto di riferimento per gli operatori agricoli della vasta area che comprende l’Europa meridionale, i Balcani, il Medioriente, l’Africa settentrionale e sub-sahariana. “La scelta di localizzare la rassegna a Bari – ha spiegato nel corso della conferenza Massimo Goldoni, Amministratore Delegato di FederUnacoma Surl (la società di servizi che è organizzatrice della manifestazione insieme con l’Ente Fiera del Levante) è nata dalla constatazione del ruolo strategico della Puglia, che rappresenta una regione d’eccellenza per quanto riguarda le produzioni agricole, ma che ha anche una grande tradizione nel settore espositivo”. “L’idea è stata vincente – ha detto ancora Goldoni – e possiamo oggi dire che Agrilevante non soltanto è cresciuta in modo consistente, ma che presenta ancora grandi margini di sviluppo, considerando il fatto che il fabbisogno di meccanizzazione agricola nel bacino mediterraneo e nelle regioni africane è enorme, e che molti Paesi di queste aree stanno sviluppando efficaci politiche di sviluppo dell’economia primaria”.

“Con questa edizione Agrilevante si conferma punto di riferimento importante per gli operatori specializzati italiani ed esteri - ha detto Nicola Zanardi, consigliere d’amministrazione di Fiera del Levante srl - offrendo occasioni di incontro e confronto su temi di grande importanza per il comparto, oltre ad un’ampia panoramica sulle più moderne tecnologie agricole. La collaborazione con Federunacoma, che ci auguriamo nel tempo potrà ulteriormente consolidarsi dando vita a nuove sinergie, anche quest’anno offrirà risposte esaurienti alla domanda sempre crescente di innovazione del comparto, attraverso una manifestazione storica della Fiera del Levante, che attira nel quartiere barese migliaia di visitatori”.

La rassegna è nata come evento dedicato alle filiere agro-industriali tipiche dell’area mediterranea (vedi soprattutto quelle vitivinicola, olearia e cerealicola), ma poi si è estesa anche ad altre tipologie merceologiche pur mantenendo la propria connotazione di fiera professionale e specializzata. I settori che hanno trovato una felice collocazione all’interno di Agrilevante – è stato spiegato nel corso della conferenza – sono quello delle tecnologie per le filiere bioenergetiche (spazio organizzato grazie alla collaborazione con ITABIA), il settore del gardening e della manutenzione delle aree verdi, il Salone della multifunzionalità M.i.A., che si è andato caratterizzando come area dedicata alle manutenzioni del territorio e alla prevenzione dei rischi ambientali, e infine l’area espositiva dedicata ai droni, che esordisce quest’anno e collega la rassegna alla tematica dell’agricoltura di precisione che avrà sviluppi formidabili negli anni a venire. Di rilievo anche il salone dell’agricoltura hobbistica e part-time “Vita in Campagna”, e spazio ai convegni e agli incontri di approfondimento: nei quattro giorni della rassegna sono in calendario circa 50 fra meeting e seminari su temi di carattere politico, economico, agronomico ed ingegneristico, tutti riferiti alle realtà produttive delle aree geografiche alle quali la rassegna di Bari si rivolge in modo specifico.

Sono stati oltre 400 gli studenti delle scuole del Centro Studi Polivalente di Bari che questa mattina hanno partecipato alla manifestazione “Insieme per Donare”. L’evento, organizzato dal Centro di servizio al volontariato San Nicola con le associazioni di volontariato, ha offerto ai ragazzi l’occasione di toccare con mano il volontariato, di conoscere da vicino chi vive ogni giorno l’esperienza del dono di sé.

L’incontro si è aperto con la plenaria di presentazione della manifestazione. Davanti ad una platea numerosissima, il presidente del Csv San Nicola, Rosa Franco, ha spiegato il senso della giornata, quel voler essere “insieme” delle associazioni al di là di qualsiasi sigla per parlare di volontariato, del valore del dono di sé che solo può creare relazioni e società coese. Un testimonial d’eccezione, l’attore barese Nicola Pignataro, ha entusiasmato i giovani con il suo intervento in cui, con il sorriso e l’ironia, ha raccontato la sua esperienza personale di scoperta di volontariato in seguito ad un incidente stradale. Ai giovani ha spiegato che non bisogna credere di essere autosufficienti: abbiamo sempre bisogno dell’altro.

A seguire, i ragazzi hanno invaso i numerosi laboratori interattivi animati dalle associazioni in cui attraverso giochi, simulazioni, video, esercizi hanno conosciuto le buone pratiche delle associazioni impegnate nell’ambito della donazione di sangue, organi, midollo osseo; della cultura, della sanità; della povertà; della clownterapia;  della povertà; della clown terapia. Cosa lasceranno i 30 minuti trascorsi in ciascun laboratorio? "Cambierà il mio modo di guardare le persone che hanno bisogno di aiuto" e "Cambierà il mio modo di vedere il lavoro dei volontari, dopo avere visto da dentro la passione che ci mettono" raccontano due ragazzi.

Rosa Franco, presidente del Csv San Nicola conclude la giornata affermando: “Non basta dire ai ragazzi che è importante o bello donare, ma bisogna appassionarli, fare vivere un’esperienza coinvolgente e significativa di relazione con l’altro. È ciò che è avvenuto in questa giornata. Queste buone pratiche vogliamo continuare a fare toccare con mano ai giovani nel percorso di collaborazione avviato da anni con molti istituti scolastici di ogni ordine e grado, con l’Ufficio scolastico regionale e con l’Università”.

Hanno festeggiato la ‘Giornata mondiale del sorriso’ cantando alle piantine dell’orto, messe a dimora in queste ore, e giocando nel cortile dove è stato piantumato un mandorlo,  i bimbi della scuola materna statale L. Ranieri di Bari. L’orto didattico è stato realizzato con la collaborazione della rete delle imprese di Campagna Amica per mostrare ai piccoli consumatori come nascono cavoli, insalate e finocchi che, al termine dell’inverno, saranno sostituiti dalle verdure estive.

“Osservare la natura, il ciclo degli alimenti, imparare a mangiare sano mettono di buon umore – e mangiare e sorridere fanno, quindi, bene alla salute. E’ stato scelto – spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - il cortile della Scuola Materna Statale L. Ranieri, perché di fronte all'ex Fibronit, l’ecomostro tristemente noto per l’amianto. Con il progetto di educazione alla Campagna Amica si fa scoprire il valore socio-culturale e psicopedagogico dell’agricoltura e nasce dall’esigenza di proporre agli allievi delle scuole dell’obbligo, alle famiglie e agli insegnanti una conoscenza diretta dell’agricoltura e del percorso che compie un alimento dai campi alla tavola”.

Il primo venerdì del mese di ottobre si celebra la giornata mondiale del sorriso. Il “World Smile Day” nasce per la prima volta da un’idea di Harvey Ball, il papà dello smile, la faccina più famosa del mondo che ha conseguentemente ispirato – ricorda Coldiretti Puglia - tutte le emoticon che usiamo per comunicare. Un’idea che nasce nel 1963, quando Ball inventò lo Smile per una compagnia di assicurazioni di Worcester e da allora la faccina ne ha fatta di strada, e a partire dal 1999 si è guadagnata un giorno tutto suo da celebrare: “"Lo smile non ha partito politico, non ha geografia, non ha religione - si può leggere come “manifesto” sul sito del World Smile Day - l'idea di Harvey era di dedicare un giorno ogni anno a sorridere".

“In Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti -  nel progetto delle masserie didattiche 90mila bambini e 270 scuole, a cui partecipa attivamente la rete di aziende agricole di Coldiretti Donne Impresa e Campagna Amica. Il nostro obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità – aggiunge – perché numerose sono le malattie causate da una alimentazione scorretta. Ciò dimostra l’importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della ‘buona e sana tavola’, educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare per vivere meglio e più a lungo. I prodotti tradizionali e tipici rispondono all’esigenza di garantire sicurezza alimentare, tutela ambientale e salvaguardia della storia e del patrimonio di tradizioni del territorio”.

Secondo il Rapporto Osservasalute 2016 Le prevalenze di sovrappeso ed obesità tra i minori aumentano, significativamente, passando dal Nord al Sud del Paese (33,0% al Sud rispetto al 19,7% del Nord-Ovest, al 22,5% del Nord-Est, al 23,8% del Centro e al 24,8% delle Isole), con percentuali particolarmente elevate in Puglia (31,4%).

Le attese non sono state deluse, ottimo il riscontro della “Sagra dell’Impanata” di Castellana-Grotte, che sabato 23 e domenica 24 settembre ha visto la cittadina del Barese onorare il piatto locale per eccellenza.
Tra l’energia dei “Triuske” e dei “Cipurridd”, la mostra di mezzi di locomozione “a emissioni zero” – traìni, sciarrètte e sciarabballe, le esposizioni d’artisti in erba, le estrazioni a premi, le majorette, gli show-cooking - che hanno posto a confronto i titolati maestri Vito Giannuzzi e Massimo Sgobba, alle nonne dei fornelli capitanate da Concetta Sgobba, le esibizioni artistiche, le sfilate di abiti antichi, i giochi d’un tempo e i percorsi fotografici tra le icone votive, un fiume di visitatori ha popolato le viuzze lastricate del nucleo antico.
Anche a non voler tener conto dei numeri, poi, se una manifestazione può dirsi riuscita quando resti qualcosa sul campo, qui la messe è stata copiosa: promettenti prospettive di crescita per il territorio, nuove sinergie tra produttori, HORECA, istituti d’istruzione, operatori culturali e mondo associativo.
Molte le idee scaturite: dal panino dedicato, al piatto DECO nei menu delle strutture ricettive cittadine, all’Impanata d’oltremare, grazie agli chef come Massimo Sgobba, ambasciatori del buon cibo italiano nel mondo. Si comincia così, un passo alla volta, ma si può andare lontano.


Naturalmente, non è mancata l’opportunità di degustare la prelibatezza, insignita del marchio De.Co., che ha dato il nome alla manifestazione: ingredienti semplici - come fave, pane raffermo, patate, olio extra-vergine di oliva e saporiti companatici - peperoni, olive, cipolle.
E poi buon vino, intrattenimenti per i più piccoli, momenti di approfondimento guidato alle emergenze architettoniche, storiche e artistiche del territorio, come la tappa castellanese dell’iniziativa regionale “99 Borghi”.
Preziosi frammenti di stile, prodromi di un nuove modalità di intrattenimento, sono stati i siparietti musicali: note da un piano, in un angolo di piazza Vecchia, note da un balcone per la meraviglia degli astanti.
Estremamente soddisfatte le associazioni organizzatrici, la Pro Loco “don Nicola Pellegrino”, presieduta da Piero Longo e Castellana Conviene Confesercenti, guidata da Giampiero Galiano.
A loro, con la collaborazione del Comune di Castellana-Grotte – Assessorato alla Cultura, dell’I.I.S.S. “Consoli-Pinto”, dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e delle associazioni cittadine si deve la piena riuscita della manifestazione.
Dalla prima edizione della Sagra, ideata dai pionieri Concetta Sgobba e Luigi Saponari, nel 1978 di strada, insomma, se ne è fatta. L’auspicio, assieme alla crescita dell’iniziativa in termini di visibilità e qualità, è che non si tradisca la natura della manifestazione, che - ammaliati dalle sirene del commerciale, facile e omologato – non si volti le spalle a quanto di bello, di buono e di unico la nostra cittadina possa offrire.



I vincitori dei concorsi a premi

Ecco i fortunati vincitori delle iniziative a premi abbinate alla manifestazione.
Lotteria della Pro Loco “don Nicola Pellegrino”.
n. 1454 - Adozione dell'asino Marco
n. 649 - 50 litri di olio extra-vergine di oliva
n. 252 - 10 kg di fave e verdure
n. 1447 n. 1 orologio da donna offerto dal socio Franco Ciliberti
n. 707 - n. 1 confezione profumeria "Lorizio"
n. 604 - 10 litri di olio extra-vergine "Vecchio Frantoio Pace"
n. 806 - n. 1 cena per due ristorante Villa Maria
n. 842 - n. 1buono consumazione da € 40,00 offerto dal ristorante "Il Piatto Fumante"
n. 591 - n. 12 confezioni di prodotti sottovuoto dell'azienda "Agri Nitti"
n. 1868 - n. 1 confezione da tre bottiglie di vino dell'azienda "Terre Carsiche"
n. 1485 - n. 1 confezione da tre bottiglie di vino dell'azienda "Aiello Giovanni"
n. 1906 - n. 1 cesto di prodotti tipici da forno del "Panificio San Marco"
n. 2459 - n. 1 foto di un'aurora "Un giorno da ricordare" di Pasquale Ladogana
n. 2403 - n. 1 lattina da 5 litri di olio extravergine di oliva dell'azienda agricola "Gentile"
n. 518 - n. 1 buono consumazione da € 20,00 per la trattoria pizzeria "Da Angelo"
n. 830 n. 1 lattina da 1 litro di olio extravergine di oliva del Frantoio oleario "Festino"



Attenzione: i premi potranno essere ritirati presso la sede della Pro Loco "don Nicola Pellegrino" entro due settimane dall'estrazione; l’associazione vigilerà sulle condizioni fisiche e sulla felicità dell’asinello adottato.
L’iniziativa, promossa da Castellana Conviene Confesercenti, legata all’installazione dell’app gratuita “I love Castellana”, ha visto Francesco Gioia vincere un buono cena da € 50,00 offerto dal ristorante “Il Casalicchio”. Ad Antonella Centrone, invece, sono andati venti kg di olio extra-vergine offerto dall’Oleificio Rotolo.
Premiati, per i migliori allestimenti degli stand dedicati all’arte contadina, l'associazione “Giochi delle Contrade” - con un buono spesa da € 50,00 da spendersi nei negozi associati a Castellana Conviene Confesercenti e Francesco Secondo.
Ancora qualche giorno d’attesa, invece, per conoscere quei vincitori del concorso "Disegna l'Impanata", riservato alle Scuole Primarie castellanesi, che verranno premiati nella Sala delle Cerimonie del Palazzo Comunale di Castellana-Grotte, il prossimo 2 ottobre, alle ore 18:00, alla presenza delle autorità cittadine, presso la Sala delle Cerimonie del Palazzo Comunale

Crediti

Hanno contribuito alla riuscita della manifestazione la Civica Amministrazione di Castellana-Grotte – Assessorato alla Cultura e Attività Produttive, il Comando di Polizia Municipale di Castellana-Grotte, la Stazione dei Carabinieri di Castellana-Grotte, la Multiservizi spa, la Confesercenti Terra di Bari, l’UNPLI, Concetta Sgobba regina dell’Impanata, l’I.I.S.S. Consoli-Pinto di Castellana Grotte, gli Istituti Comprensivi “Angiulli – De Bellis” e “Tauro - Viterbo”, l’associazione nazionale “Città dell’Olio”, AGRI NITTI, l’associaizone “Giochi delle Contrade”, l’associazione musicale culturale “Nino Rota”, Pino Recchia ed Elvira Spartano, Party Shop Fuori di Festa, Centro Ludico Prima Infanzia Giro Giro Tondo, a.s.d. Passito Bailante, a.s.d. Star Dance, associazione Stalagmites, associazione Giovani Castellanesi, Donato Mastromarino, le parrocchie di San Leone Magno e San Francesco d’Assisi, l’A.N.P.A.N.A. Onlus, Domenico Ladogana ed Enrico Romita, Mara Pace stilista, i musicisti Gianvito Gentile, Silvia Laurenzano, Mary Adone, Sergio Genco e Alisia Leone, Masseria Atipica, Coldiretti Castellana-Grotte, gli chef Massimo Sgobba e Vito Giannuzzi, Franco Bellino, Daniele Tauro, Franco Mastroleo, Michele Micca Longo, Luca Laera, Giuseppe Dell’Aera, Casa Musicale Luisi, ViviCastellanaGrotte e Radio Puglia media partner, Piantare con Arte, Vivaio Vitti, Vivaio La Zoofloricola, Studio Grafico Frigulti Vincenzo, FOS Architetti e Studio Fotografico Pasquale Ladogana.


 

Una domenica all’insegna dell’educazione alimentare e ambientale per grandi e piccini nei Mercati di Campagna Amica di Lecce, Bari e Vieste. Lezioni di pigiatura in diretta su Piazza Bottazzi a Lecce con i due personal trainer Giuseppe Carrozzo e Luigina Sozzo che hanno coadiuvato i bimbi nella spremitura di uve negroamaro e a Bari con l’uva primitivo sotto la guida di Pietro Convertino, mentre a Vieste i giovani consumatori si sono divertiti salendo su trattori costruiti con simil lego di legno. Sono prove generali del grande Villaggio di Coldiretti e Campagna Amica che accoglierà migliaia di visitatori dal 29 settembre al 1° ottobre a Milano e toccherà 11 città italiane, tra cui Bari.

“L’attenzione a come si alimentano i ragazzi al di fuori delle mura domestiche – commenta il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – è un preciso dovere di tutti, a partire dagli enti locali - Comuni, Province e Regioni - delle istituzioni scolastiche che dovrebbero preferire i prodotti tipici e tradizionali non solo per i pranzi somministrati agli alunni, ma anche per i brevi momenti di ristoro, dei pediatri che dovrebbero consigliare, sin dai primi anni di vita dei bambini una corretta alimentazione, magari indirizzando le mamme verso cibi che siano costruiti il meno possibile ‘in laboratorio’, piuttosto in casa. Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori. In Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 90mila bambini e 270 scuole. Il nostro obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti”.


Secondo il Rapporto Osservasalute 2016 Le prevalenze di sovrappeso ed obesità tra i minori aumentano, significativamente, passando dal Nord al Sud del Paese (33,0% al Sud rispetto al 19,7% del Nord-Ovest, al 22,5% del Nord-Est, al 23,8% del Centro e al 24,8% delle Isole), con percentuali particolarmente elevate in Puglia (31,4%).

“L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità– insiste il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti -  perché il 35% dei tumori, secondo i dati della Lilt, si sviluppa a seguito di una alimentazione scorretta. Ciò dimostra l’importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della ‘buona e sana tavola’, educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare per vivere meglio e più a lungo. I prodotti tradizionali e tipici rispondono all’esigenza di garantire sicurezza alimentare, tutela ambientale e salvaguardia della storia e del patrimonio di tradizioni del territorio.
Da ciò l’impegno della Coldiretti Puglia, attraverso il progetto di Campagna Amica, di offrire agli studenti e alle loro famiglie, agli insegnanti e, più in generale, ai consumatori una visione concreta e reale dell’agricoltura regionale e un serio programma di educazione alimentare”.

Coldiretti Puglia auspica la piena condivisione del Presidente della Regione Puglia Emiliano e dell’intero Consiglio Regionale sulla delicata questione ancora aperta del DdL sull’uso dei prodotti agricoli regionali nelle mense pubbliche da approvare in Consiglio regionale, che dovrà prevedere stringenti protocolli di controllo di tutte le fasi dalla produzione alla somministrazione. Vanno date risposte serie e concrete – aggiunge Coldiretti Puglia - all’83 per cento dei genitori pugliesi, convinto che le mense dovrebbero offrire cibi più sani anche per educare le nuove generazioni alla sana e corretta alimentazione e tutelare la salute dei bambini.

Oggi meno della metà (45%) dei giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni consuma frutta tutti i giorni, come conferma il Rapporto sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza, realizzato da Eurispes in collaborazione con Telefono Azzurro, che per l'occasione ha intervistato oltre cinquemila ragazzi. Ma la stessa indagine – conclude Coldiretti Puglia - rileva che i giovani non consumano frutta solo a tavola con la famiglia, ma in un caso su dieci (9,6%) anche come snack fuori pasto preferendola secondo Eurispes alle merendine (8,2%), alle patatine fritte (6,4%), alla cioccolata e caramelle  (6,2%) anche se la pizza è al top del consumo con il 24,3% delle preferenze, seguita da gelati e yogurt con il 20,8% e infine dai panini con il 16,1%.

 

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