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Promuovere una riflessione partecipata sul tema delle periferie, proiettandole verso il resto della città, intrecciando sentimenti, pratiche, progetti e storie di vita. Incentrato sui temi della genitorialità, della comunità, dei nuovi approcci socio-educativi, si è aperto venerdì a Bari, nel Centro Multimediale Karol della Fondazione Giovanni Paolo II, il Festival delle Periferie. Tre giorni dedicati alla “C di Comunità” con convegni, seminari, proiezioni, workshop e spettacoli sul circo sociale aperti a tutti: dirigenti scolastici e insegnanti, educatori e operatori dell’infanzia, operatori di circo e genitori. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Bari e dal Garante regionale dei diritti dei minori, si svolge nell’ambito del progetto Il Favoloso Mondo, con ente capofila la Fondazione Giovanni Paolo II Onlus.

Ad aprire il convegno “Verso la comunità educante. Genitori e figli: tra competenza e consapevolezza”. A far da specchio al titolo, l’esperienza - passata da modello sperimentale a buona prassi a favore della comunità - del progetto Il Favoloso Mondo, col suo Centro sperimentale per l'infanzia e la genitorialità ispirato a una didattica montessoriana (il fare, l’autonomia dei più piccoli) integrata da un approccio neoumanista, rivolto alle competenze emotive. “In quest’ottica – ha spiegato la sua coordinatrice Stefania Monopoli – percorsi di yoga comune per genitori e figli con il metodo Balyayoga, corsi di circo sociale, laboratori di educazione all’immagine e rassegne cinematografiche, emporio e boutique sociale per la prima infanzia e la maternità, hanno reso in poco tempo il Centro una fucina per sperimentazioni, interconnessioni e relazioni. Un luogo in cui si risponde ai bisogni delle famiglie e dei bambini, migliorando la qualità della dinamica familiare, valorizzando la funzione educativa e riqualificando le competenze dei genitori. In un anno di vita conta già oltre 1500 utenti e 440 nuclei familiari, anche di zone limitrofe”.

Il progetto - gestito in partnership col Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo di Bari, il Centro di servizio al volontariato San Nicola, le cooperative sociali Marcovaldo e I Bambini di Truffaut, le associazioni di promozione sociale Un clown per amico e Idee-Felicità Contagiosa - è stato selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, “che promuove la nascita di una comunità educante e si propone di rispondere in modo personalizzato ai bisogni dei bambini e delle famiglie”, come ha ricordato Paolo  Spinelli, presidente Fondazione Puglia - Impresa Sociale Con i Bambini, soffermandosi poi sulle strategie di finanziamento.  

Per Paola Romano, assessora comunale alle Politiche educative e giovanili: “Le periferie sono il luogo in cui possono esplodere risorse latenti. Qui, soprattutto con le fasce giovanili, si sviluppa il futuro della comunità cittadina, da integrare con investimenti pubblici per luoghi e servizi (pensiamo agli asili nido, passati da sette a undici in cinque anni). Il Favoloso Mondo e il suo taglio innovativo hanno arricchito non solo il quartiere ma la città. La pubblica amministrazione può apprendere da queste esperienze, puntando a un sistema integrato per tendere a un modello barese di comunità educante”. In linea, le parole di Teresa Masciopinto, segretaria generale della Fondazione Giovanni Paolo II: “Migliorare la qualità della vita di minori e adulti, connettere i concetti di bellezza e periferia, passano anche dello sperimentare, dall’innovare i sistemi educativi”.

Soprattutto in momento come questo, ha aggiunto il garante regionale dei minori Ludovico Abbaticchio, “in cui dei 12 milioni di minori in Italia il 12% è a rischio povertà: materiale, sociale, di cure, di istruzione. Ed ecco che il ruolo di paternità e maternità responsabili, gli interventi socio-educativi per l’infanzia e l’adolescenza – con bisogni ben distinti – necessitano di supporti e progettualità istituzionali”. Così come anche del riaffermarsi del concetto di comunità educante, la cui importanza è stata sottolineata sia dalla ricercatrice del Dipartimento Formazione dell’Ateneo di Bari Gabriella Falcicchio (“è un concetto antico ma rivoluzionario, che interroga sul ruolo dei professionisti della cura nei modelli socio-educativi”) sia dal sociologo e presidente del Terzo Municipio Nicola Schingaro, che ha posto anche l’accento sulla necessità di programmazioni pubbliche di ampio respiro, per dare continuità ai progetti.

Nel pomeriggio poi, la proiezione del film “La guerra dei cafoni” ha dato il là alla discussione - moderata dal critico cinematografico Giancarlo Visitilli, presidente della cooperativa sociale I Bambini di Truffaut - tra i registi Davide Barletti e Lorenzo Conte, il giovane cast  e i ragazzi e la rete del territorio, con l’intervento anche dell’assessora comunale alla Cultura, Ines Pierucci. Scandagliando dinamiche comuni e non tra il tipo di comunità rappresentata nel film del 2017 – in una terra selvaggia, un’atavica guerra tra figli dei ricchi e figli della terra, per narrare la crescita nell’adolescenza: anni in cui ogni cambiamento è sinonimo di guerra - e le comunità giovanili dei contesti periferici.

Si è tenuta giovedì 24 ottobre al Grand Hotel La Chiusa di Chietri, in occasione della Giornata Mondiale della Polio, la presentazione del service, compartecipato dal Rotary e dal Rotaract, con lo scopo di contribuire alla eradicazione della poliomielite nel Mondo.

Alla tavola rotonda hanno preso parte i Presidenti dei Rotary Club Putignano, Monopoli e Acquaviva delle Fonti-Gioia del Colle, nonché Davide Giorgio Presidente del Rotaract Club Putignano e Paolo Iannone Presidente del Rotaract Club Bari Agorà.

Nel corso della conferenza di presentazione del service “End Polio Now”, il PDG Luca Gallo ha ripercosso l’excursus storico e l’impegno annuale del Rotary nel radunare il Mondo intorno alla causa volta a eradicare la malattia per sempre.

Successivamente, i Presidenti dei Rotaract Club Putignano e Bari Agorà hanno illustrato il loro progetto finalizzato alla raccolta fondi mediante vendita di oggettistica elettronica per contribuire alla causa.

 

La merenda perfetta, tradizionale, stagionale, gustosa, a km0, fatta di pane e olio extravergine di oliva a Bari, pane e marmellata a Brindisi e Lecce, latte di mucca a Foggia e latte d’asina a Taranto, è stata servita e spiegata direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica e dal gruppo dei volontari di giovani e donne di Coldiretti in Puglia agli scolari dell’Istituto Comprensivo Statale Mazzini-Modugno di Bari, della Scuola Primaria Dante Alighieri di Foggia, dell’Istituto Comprensivo Armando Diaz di Laterza in provincia di Taranto, dell’Istituto Comprensivo "Teresa Sarti" di Campi Salentina in provincia di Lecce e del plesso Lanzillotti dell’Istituto Comprensivo di Carovigno in provincia di Brindisi. A darne notizia è Coldiretti Puglia che, in occasione della giornata mondiale dell’alimentazione ha dato ‘Lezioni di Agricultura’ ai consumatori in erba con la merenda giusta, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione per ricordare l'anniversario della data di fondazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, comunemente conosciuta come FAO, istituita a Québec il 16 ottobre 1945.

“Intendiamo valorizzare la funzione educativa delle imprese agricole ed agrituristiche che si aggiunge alla tradizionale funzione produttiva di beni, alla funzione protettiva dell’ambiente rurale e alla funzione turistico-ricreativa, volta alla fruizione del paesaggio naturale, attraverso il progetto di educazione alla Campagna Amica, nato dall’esigenza di proporre agli allievi delle scuole dell’obbligo, alle famiglie e agli insegnanti una conoscenza diretta dell’agricoltura e del percorso che compie un alimento dal campo alla tavola per contribuire a formare la ‘Generazione Alpha’ ad una sana e corretta alimentazione”, spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Le finalità del progetto di educazione alla Campagna Amica consistono nell’offrire agli studenti e alle loro famiglie, agli insegnanti e, più in generale, ai consumatori una visione concreta e reale dell’agricoltura regionale, un programma di educazione alimentare con alcune informazioni “immediate” e reali sulle produzioni agricole e, non da ultimo, uno spaccato sulla difesa dell’ambiente e del territorio e sulla salvaguardia del paesaggio. “In sintesi intende contribuire a fare dei giovani studenti consumatori consapevoli, sia attraverso la valorizzazione e la scoperta del territorio rurale che attraverso il consolidamento dei legami con le loro radici”, conclude Muraglia.

E’ in continua espansione la rete di imprese agricole ed agrituristiche, divenute punti di riferimento per l’educazione alimentare ed agroambientale sul territorio. Il progetto di Educazione alla Campagna Amica intende contribuire alla costruzione dell’identità alimentare dei giovani studenti, sia attraverso la valorizzazione e la scoperta del territorio rurale che attraverso il consolidamento dei legami con le loro radici.

Per aiutare tutto il sistema scolastico e le famiglie ad alimentare al meglio le giovani generazioni e l’intero nucleo familiare, da anni il Progetto di Educazione alla Campagna Amica ha agevolato l’incontro tra i bambini e i prodotti agricoli ‘fatti’ dagli agricoltori, con un grande impulso dato dalle imprenditrici di Coldiretti Donne Impresa. In Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 90mila bambini e 270 scuole. L’obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti, conclude Coldiretti Puglia.

 

Il Meeting del Volontariato, organizzato dal Centro di servizio al volontariato San Nicola, anche quest’anno ha seminato la cultura della gratuità e della solidarietà in Fiera del Levante, ha portato in Campionaria idee e progetti innovativi per la costruzione del benessere delle comunità. Migliaia i visitatori che hanno incontrato le 140 associazioni e gli oltre 2000 volontari presenti nel Padiglione Nuova Hall; oltre 1000 gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che hanno conosciuto il mondo della cittadinanza attiva.

Convegni, mostre, spettacoli teatrali, concerti hanno dato forma alla proposta culturale del Csv San Nicola, che ha voluto dedicare il Meeting alle “Nuove GenerAzioni”. “La mission del Csv San Nicola – ha dichiarato la presidente del Centro Rosa Franco - dedica una particolare importanza alla promozione della cultura del volontariato. Ciò implica un’azione educativa a partire dai giovani. Per questo abbiamo dialogato con gli studenti, abbiamo proposto testimonianze significative per fare loro una proposta di vita interessante e creare le condizioni per avviare un percorso comune di condivisione di idee, progetti e azioni”.

Gli studenti hanno potuto incontrare testimoni d’eccezione, tra i quali Luciano Violante, presidente emerito della Camera dei deputati, il quale, parlando di polis ai giovani ha posto l’accento sull’impegno personale perché “essere cittadini è una responsabilità, non un certificato: la democrazia è frutto del coraggio, dell’intelligenza e della volontà di ciascuno”; Claudio Risè, psicoterapeuta e scrittore, che ha parlato di affettività, “della necessità di incontrare l’altro, di fare esperienze di vita significative per crearsi un’identità libera e solida”; don Gianni De Robertis, direttore della Fondazione Migrantes, che ha discusso di accoglienza esortando a “incontrare personalmente l’altro per non cadere nelle categorie, nei luoghi comuni che sempre alzano barriere”; Giorgio Paolucci, giornalista e scrittore, il quale ha proposto il modello “dell’identità arricchita, quella a cui dobbiamo tendere in una società italiana ormai mutata a fronte delle migrazioni”.

Significativi gli interventi di chi opera sul nostro territorio  in diversi ambiti, dalla scuola all’imprenditoria sociale, per accrescerne il benessere: Davide Sirago, ceo e co-funder Carepy srl, Irene Milone, presidente del consorzio Nuvola di Francavilla Fontana, Patrizia De Pergola, presidente della Comunità La strada e le stelle, Franco Lorusso, dirigente scolastico, Giovanni Vacca, direttore della Fondazione Opera Santi Medici Cosma e Damiano di Bitonto.

Di rilievo gli incontri delle associazioni in cui sono stati affrontati una molteplicità di argomenti: diritti delle donne; agricoltura e reti sociali; giovani, reati e giustizia riparativa; comunicazione per il sociale; famiglie e affidamento; droga e informazione; testamento biologico e fine vita; povertà e usura; diversità; tumore e prevenzione; morale ed etica; arte e giovani.

Tanti gli esponenti del mondo delle istituzioni e non solo che hanno voluto esserci al Meeting del Volontariato: il già citato presidente emerito della Camera dei Deputati Luciano Violante, il Ministro agli Affari regionali Francesco Boccia, il governatore della Puglia Michele Emiliano, il presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro Ambrosi, il sindaco di Bari Antonio Decaro, il direttore del Centro per la Giustizia minorile Giuseppe Centomani, il presidente della Consulta Nazionale Antiusura mons. Alberto D’Urso, il consigliere regionale Mario Conca, il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura della Regione Puglia Aldo Patruno, il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive Piero Rossi, l’assessore al Welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico.

“La presenza di rappresentanti istituzionali e non ha testimoniato che stiamo assimilando una nuova mentalità, ossia che chi costruisce il territorio non sono solo due categorie, istituzioni e mondo profit, ma tutti i soggetti che operano per promuovere il benessere delle persone, per rendere migliore la qualità della vita della gente” ha dichiarato la presidente del Csv San Nicola Rosa Franco a conclusione dell’evento lanciando l’augurio che “il cammino intrapreso possa arricchirsi ogni giorno di incontri tra persone, tra ricchezze e capacità di quel poderoso capitale umano e sociale di cui abbonda Terra di Bari”.

“Esiste un evidente squilibrio nella distribuzione del valore lungo la filiera, favorito anche da pratiche commerciali sleali come i casi di aste capestro on line al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione, nonostante il codice etico firmato dal Ministero delle Politiche Agricole e dalle principali catene della grande distribuzione, che avrebbe dovuto evitare questo fenomeno che spinge a prezzi di aggiudicazione che non coprono neanche i costi di produzione”, ha denunciato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, nel corso dell’incontro sul mercato del lavoro.

Chiaro il riferimento del presidente Muraglia anche alle responsabilità della politica regionale per il necessario supporto “al processo di crescita degli occupati dipendenti regolari che deve essere sostenuto dallo snellimento delle procedure amministrative e dalla semplificazione attraverso i SuperCAA, dallo sblocco del PSR che consenta ai 5000 giovani che hanno presentato domanda di insediarsi di poter realizzare i propri sogni e a tutte le aziende agricole, che attendono da anni di poter investire, di ampliare le proprie aziende e dare impulso all’innovazione e all’occupazione in agricoltura”.

"Se nei passaggi della filiera venissero riconosciuti prezzi adeguati ai prodotti agricoli in campagna – ha insistito il presidente Muraglia - le imprese agricole sarebbero disposte a pagare gli operai anche oltre quanto definito dal contratto provinciale del lavoro, perché c’è la profonda consapevolezza che vada garantita con ogni mezzo dignità del lavoro sia alle imprese agricole che ai lavoratori. Per questo Coldiretti ha chiesto, tra l’altro, al Ministro del Lavoro Di Maio la necessaria semplificazione del mercato del lavoro, passando attraverso il pit stop della legge anti caporalato in tempi brevi e certi, uno strumento da non stravolgere, ma certamente da migliorare nelle parti che non hanno funzionato, prevedendo azioni comuni da intraprendere per far incontrare in maniera trasparente domanda e offerta di lavoro in agricoltura".

" L'asta elettronica al doppio ribasso – ha insistito il vicepresidente di Coldiretti Bari, Carlo Barnaba - prevede che i fornitori di un prodotto facciano una prima offerta di prezzo di vendita e che poi quel valore diventi la base per una seconda asta on line dove i partecipanti devono scendere ancora per aggiudicarsi la commessa. In questo modo non si tiene conto in alcun modo della qualità e delle differenze produttive con prezzo finale arriva al di sotto dei costi di produzione mandando in perdita a cascata agricoltori e trasformatori.  Si aggravano così i pesanti squilibri di filiera della distribuzione del valore visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi, secondo Ismea”.

Per Coldiretti vanno create le condizioni di una tangibile e concreta semplificazione, ad iniziare dalle visite mediche preventive e pulendo le sacche di grigio, a partire dal trasporto dei lavoratori nei campi che rappresenta un aspetto fondamentale del business dei caporali, facendo controlli mirati, in particolare nei confronti delle cooperative senza terra che svolgono solo ed esclusivamente servizi agricoli.

 

 

 

 

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