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L’esportazione dei prodotti agroalimentari. Hong Kong HUB per la Cina” è il titolo del workshop che si terrà mercoledì 18 settembre presso la Sala Verde della Camera di Commercio di Bari, organizzato dalla Camera di Commercio Italo Orientale, con la collaborazione della Regione Puglia – Area Politiche per lo Sviluppo Rurale Servizio Alimentazione, dell’HKTDC, dell’Associazione Italia Hong Kong, di Cathay Pacific e dello Studio Legale De Bedin & Lee, a cui prenderanno parte anche le aziende protagoniste della missione economica “Apulia Food Orient 2013” conclusasi con enorme successo.

Per l’occasione gli imprenditori potranno dare testimonianza sull’esperienza positiva che hanno vissuto e che ha potuto dare loro concreti contatti, raggiungendo così gli obiettivi del progetto, ovvero promuovere la conoscenza, il consumo e le particolari caratteristiche salutari del pregiato prodotto italiano, l’olio extra vergine d’oliva, nel mercato di Hong Kong che rappresenta un hub strategico per vendere in Cina ed in tutti i paesi dell’area asiatica.

Punto cardine dell’evento promozionale è stata la partecipazione, dal 15 al 17 agosto, al Food Expo, importante esposizione internazionale dedicata al settore agroalimentare, dove la Camera e le aziende hanno avuto la possibilità di essere presenti con uno stand sia nella Trade Hall, sia nelle due aree di passaggio della Public Hall (Area Gourmet e Premium Product), consentendo di avere maggiore visibilità.

Nei giorni di permanenza, i partecipanti alla missione sono stati protagonisti, con i loro prodotti, di diverse attività tra cui: una cena di degustazione in uno dei più prestigiosi ristoranti italiani ad Hong Kong ed un cooking show dimostrativo all’interno della fiera, durante i quali buyers, opinion leaders, giornalisti di settore, blogger e personalità di spicco della comunità italiana hanno potuto assaporare le prelibatezze offerte per le occasioni.

Gli eventi programmati dalla CCIO per questa missione, già alla sua seconda edizione nel territorio, sono stati molto apprezzati dalle aziende che, attraverso gli incontri previsti, hanno avuto l’opportunità di prendere contatti con i buyers di settore e di testare direttamente i consumatori attratti dall’italian food.

La presenza ad Hong Kong ha confermato, ancora una volta, che il made in Italy risulta essere tra i più richiesti per la qualità, contribuendo di fatto al pieno raggiungimento dell’obiettivo previsto, tanto che gli imprenditori, soddisfatti dell’organizzazione, hanno ritenuto di voler ripetere l’esperienza per la prossima manifestazione.

Un fiume di gente fra i viali. C'è chi ha visitato la Fiera per la prima volta, chi invece come da tradizione, è entrato in bicicletta o a piedi, per trascorrere una domenica all'insegna del gusto e del piacere.

Passeggiando fra i viali, si incontrano non solo i baresi, quelli che la Fiera ce l'hanno nel cuore, ma anche quelli che vogliono curiosare e scoprire. Tanto infatti c'è da vedere in questa 77esima edizione. Lo sa bene un gruppo di 52 persone, arrivate in pullman da Benevento. "Siamo qui dalle 6.30 - ha detto uno di loro - e fino ad ora (le 10.30 ndr) ci siamo dedicati al buon cibo. Abbiamo assaggiato i vostri taralli, i prosciutti e il vino. Fra poco curioseremo nei padiglioni".

La Fiera del Levante ha aperto i battenti con il segno più. Il fine settimana, infatti, è stato un successo di pubblico. Code ovunque e padiglioni affollati, alla ricerca della novità e dell'oggetto da comprare.

"Ho sentito che quest'anno è ritornata la Fiera di una volta, con la Galleria delle Nazioni e dell'enogastronomia", racconta una donna che da Rionero in Vulture è arrivata a Bari per la Fiera del Levante. Ed infatti le sue aspettative non sono state disattese. Una Fiera che riparte da zero, come ha detto il presidente Ugo Patroni Griffi, ma non nei numeri, che hanno raccontato altro, già dalle prime ore della mattinata, con le code alle biglietterie. Una Fiera che incuriosisce, grazie alla presenza dei numerosi padiglioni nei quali si trova di tutto e che innova nel rispetto della tradizione. Quella dei film, che ogni sera saranno proiettati nel Cineporto alle 18.30, come un tempo accadeva in tv, quella della Galleria delle Nazioni in cui fare il giro del mondo e portare a casa un po' dei 25 Paesi presenti e quella dell'agroalimentare. Ma la Fiera è anche eccellenza. Il Made in Puglia piace davvero a tutti. Anche ad un gruppo di buyer cinesi che ha trascorso la domenica nei vari padiglioni, degustando vino, olio, cibo e toccando con mano l'arte dei maestri della nostra Terra. Una Fiera su misura, che quest'anno ha pensato anche ai piccoli, con il Fantapadiglione, lo stand dei giochi vintage in cui poter giocare e lo stand del Coni, in cui ad esempio potersi dedicare alla scherma, a calcetto o ad una partita di pallavolo, seguiti dagli istruttori. E per gli amanti dell'arte con un flash mob, organizzato nell'ambito di I-MAKE project, il progetto nato per lanciare il Ri-generazioni Festival e realizzare uno spot, girato dai se videomaker di "Cinema Cielo" diretti da Carlo Bruni. Una Fiera che merita di essere vissuta, raccontata, gustata e ascoltata.

"In Italia si può e si deve investire bene, perché appetibile per gli stranieri". A questo sono giunti esperti di economia e finanza, che si sono confrontati in occasione della tavola rotonda "Le opportunità di investimento dei fondi sovrani in Italia", che si è tenuta durante la prima giornata della 77esima Fiera del Levante di Bari. Un incontro fortemente voluto dal vicepresidente della Fiera del Levante, Lorenzo De Santis. Ad aprire i lavori il presidente della Fiera, Ugo Patroni Griffi che ha spiegato l'importanza dei fondi sovrani, quali fondi di investimento che hanno la particolarità di essere detenuti da Stati che li utilizzano per investire il loro surplus. Certo, ha spiegato il presidente della Fiera, ci sono preoccupazioni di carattere politico che nascono dalla natura pubblica dal soggetto che investe. Per Patroni Griffi, però questo non è il momento delle diffidenze ma di investire.

Per il vicepresidente della Provincia di Bari, Nuccio Altieri, in questo momento la Puglia deve essere appetibile dal punto di vista turistico. Senza tralasciare, per l'assessore al commercio del Comune di Bari, Rocco De Franchi, il sistema Puglia, che è attento e recettivo alle novità. Alla tavola rotonda ha partecipato anche il presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini, il quale ha sottolineato l'appetibilità dell'Italia per i fondi sovrani, anche se molto dipende dalla nostra capacità di creare condizioni per attrarre investimenti. Del resto, anche il premier Enrico Letta, durante la cerimonia inaugurale della Fiera, ha parlato del progetto di attrazione degli investimenti, "Destinazione Italia" che verrà presentato in queste settimane a tutti i leader della comunità internazionale.

I fondi sovrani hanno delle enormi disponibilità finanziarie e investono già in molti settori, quale ad esempio quello delle infrastrutture. Ma, anche in questo settore, come ha spiegato Massimo Rustico, ministro plenipotenziario, consigliere diplomatico del presidente e coordinatore iniziative per l'estero dell'Ance, è necessario dare il senso di regole certe e termini economici chiari.

 

Sabato pomeriggio alle 16 alla Fiera del Levante sono state firmate due lettere di intenti, dai presidenti e amministratori delegati, delle fiere di Bari e Genova. Ugo Patroni Griffi e Sandro Ambrosi per la Fiera del Levante e Sara Armella e Antonio Bruzzone per la Fiera di Genova.

La prima iniziativa mira a portare le due fiere a Shangai, attraverso la costituzione di una rete operativa per confrontarsi sulle azioni e sugli strumenti necessari per ricercare nuove opportunità per le imprese italiane ed europee. L’idea è costituire un padiglione espositivo dedicato al “food”. Una scelta non causale se si pensa che la Cina è cresciuta ad un tasso medio annuo del nove per cento ed è il primo destinatario di investimenti diretti, tra i Paesi asiatici.

La seconda guarda al settore florovivaistico, “un settore che rispecchia un’eccellenza sia per la Puglia che per la Liguria e che attraverso questo accordo svilupperà la nostra presenza all’Estero. Questo accordo sarà veicolo di internazionalizzazione per entrambi” ha commentato il presidente della Fiera, Ugo Patroni Griffi. L’impegno comune è di realizzare una manifestazione fieristica, “Flowermed” della tipologia mostra-mercato, nel settore del florovivaismo, condividendo i costi e suddividendo gli eventuali utili. La rassegna si terrà a Bari la prossima primavera. La manifestazione avrà cadenza triennale e durerà dieci giorni.

La partnership tra le due fiere è frutto di un pensare comune, spiega il presidente della Fiera di Genova, Sara Armella, di “un profondo processo di ripensamento, della fiera in quanto tale, che necessita di qualcosa di diverso, di moderno. Bisogna creare le condizioni affinché il processo sia continuativo e non una semplice vetrina”.

Un processo di cambiamento sottolineato anche da Sandro Ambrosi “quando due entità che solitamente si fanno concorrenza iniziano a ragionare insieme, significa che c’è una inversione di tendenza. Questo è un segnale importante”.

L’accordo, come ha evidenziato Patroni Griffi, è una iniziativa maturata dal vicepresidente Lorenzo De Santis e da Sandro Ambrosi.

Noci,  chiesetta di S. Maria di Barsento

 

È in corso di svolgimento la 12a edizione del “Premio Noci per la storia locale”, indetto dal Comune di Noci (Bari)- Biblioteca comunale “Mons. Amatulli” per incentivare gli studi storici locali. Le opere concorrenti possono essere presentate entro il 13 dicembre.

Il concorso è articolato in tre sezioni: la prima è riservata a opere e a tesi sulla storia di Noci; la seconda è riservata a saggi sulla storia dell'area intorno a Noci comprendente i comuni di Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Casamassima, Castellana Grotte, Castellaneta, Cisternino, Conversano, Crispiano, Fasano, Gioia del Colle, Locorotondo, Martina Franca, Massafra, Monopoli, Mottola, Palagianello, Palagiano, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari e Turi; la terza sezione, intitolata al dr. Antonio D'Elia, è riservata ad articoli o brevi saggi sulla storia di Noci redatti da giovani che non abbiano compiuto i venti anni alla data del 31/12/2011.

Le sezioni sono dotate rispettivamente del premio di € 2.200,00 la prima, € 1.000,00 la seconda ed € 350,00 la terza.

Al Premio possono essere presentati lavori inediti oppure pubblicati nel biennio 2012-2013 e tesi di dottorato, di specializzazione e di laurea magistrale discusse nello stesso periodo.

La commissione esaminatrice sarà composta dal Sindaco di Noci, dal presidente della Società di storia patria per la Puglia, da tre esperti di discipline storico-umanistiche e dal direttore della Biblioteca comunale.

Le opere concorrenti, corredate da una scheda sottoscritta e contenente le generalità dell'autore o degli autori, dovranno pervenire in sette copie, franche di ogni spesa, alla segreteria del Premio Noci per la storia locale, presso la Biblioteca comunale "Mons. Amatulli", Via Cappuccini, n. 4 – 70015 Noci (Ba), entro le ore 13.00 del giorno 13/12/2013.

Maggiori informazioni possono essere acquisite rivolgendosi alla Biblioteca comunale (tel. 0804977304, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) o consultando la pagina Facebook Premio Noci per la storia locale. Su Facebook sono disponibili il bando di concorso e il modello della scheda di partecipazione. È inoltre possibile accedere a notizie sulle edizioni precedenti: bandi, commissioni giudicatrici, vincitori, foto di alcune cerimonie di premiazione ed altro ancora.

Noci, 20.000 abitanti, deve il suo nome ai numerosissimi alberi di noci esistenti anticamente nella zona, e si trova a metà strada tra Bari e Taranto, su un'amena collina delle Murge, a ca. 420 metri s.l.m., nel comprensorio turistico dei trulli e delle grotte.

Noci, stradine del centro storico, foto G. Nitti

 

 

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