Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Venerdì, 19 Aprile 2024

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:502 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:532 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:718 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1324 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1444 Crotone

Prosegue la formazione BL…

Feb 20, 2024 Hits:1279 Crotone

Si firmerà a Crotone il M…

Feb 14, 2024 Hits:1450 Crotone

Le opere del maestro Affi…

Feb 07, 2024 Hits:1498 Crotone

La nuova sede del Centro per l’Impiego di Catanzaro, destinato ad ospitare oltre 80 nuove unità di personale, sorgerà nel cuore della città grazie ad una dotazione finanziaria di 1 milione e mezzo di euro da parte della Regione Calabria.

Ad annunciarlo è il sindaco Nicola Fiorita nel sottolineare che è stata raggiunta un’intesa preliminare con il Presidente della Provincia, Ferdinando Sinopoli – trasmessa all’attenzione della Regione - per l’alienazione al Comune di Catanzaro della parte dell’immobile, sito in Piazza Le Pera, di proprietà dell’ente intermedio e attualmente in uso alla Questura. I locali sono stati individuati e ritenuti idonei dall’amministrazione dopo che era stato esperito, senza esito, ogni tentativo di reperire immobili comunali con caratteristiche congrue alle esigenze funzionali legate al potenziamento dei centri per l’impiego sul territorio.

Gli stessi spazi potranno essere liberati una volta completato il trasferimento degli uffici della Questura nell’immobile adiacente di Piazza Cavour, già sede originaria. “Con questa operazione abbiamo voluto lanciare un segno tangibile di impegno e attenzione per il centro della città che, negli ultimi decenni, è stato penalizzato dalla perdita di importanti funzioni e uffici direzionali”, ha commentato il sindaco Nicola Fiorita.

A fargli eco il Presidente della Provincia Sinopoli il quale ha evidenziato "la proficua sinergia istituzionale tra i due enti che, nel rispetto delle diverse posizioni politiche, ha consentito di ottenere un risultato positivo per la crescita del territorio ed il bene della collettività". Il Sindaco Fiorita ha rimarcato ancora che "grazie ad un percorso condiviso con la Provincia e la Regione, l’amministrazione comunale potrà acquistare l’edificio di Piazza Le Pera, che una volta ospitava il Liceo Einstein, e procedere con il necessario adeguamento dal punto di vista impiantistico. Una scelta strategica che consentirà non soltanto di mettere a disposizione spazi efficienti per il nuovo Centro per l’Impiego, interessato a breve da una mole importante di assunzioni, ma anche di favorire l’utilizzo del trasporto pubblico per raggiungere il centro storico grazie alla vicinanza della funicolare. Un impegno, quindi - ha concluso il primo cittadino - che potrà restituire linfa vitale ad un’area nevralgica dove, in poche centinaia di metri, si concentrano diverse sedi di uffici e servizi per la cittadinanza”.

 

L’Amministrazione comunale di Catanzaro, nei giorni scorsi, ha incontrato l’architetto Sergio Dinale per una prima ricognizione sul Piano strutturale comunale (Psc). L’incontro è stato promosso dall’assessore all’Urbanistica e vicesindaco Giusy Iemma e dal sindaco Nicola Fiorita.
Hanno preso parte anche l’assessore alle Attività produttive Antonio Borelli, l’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Scalise, il coordinatore dell’area tecnica ingegner Giovanni Laganà, il RUP Arch Laura Abramo, il dirigente del settore Urbanistica Architetto Ottaviano Adelchi e i tecnici dell’ufficio di Piano.
L’architetto Dinale ha illustrato lo stato di avanzamento dell’importante strumento di pianificazione urbanistica della città, le attività svolte, le potenzialità del territorio comunale e gli obiettivi che il Psc si pone come il consumo di suolo zero, la valorizzazione dei quartieri in un’ottica di crescita ordinata di sviluppo territoriale.
L’ architetto Dinale ha in premessa riconosciuto che l’iter del Psc non ha goduto di un consistente apporto di partecipazione attiva e concreta della cittadinanza e degli stake holders del processo di pianificazione.
Su questo aspetto, l’amministrazione guidata dal sindaco Fiorita ha manifestato la volontà di avviare sin da subito e in tempi brevi, strumenti ed iniziative capaci di raccogliere e valorizzare gli stimoli e le proposte che arriveranno dai cittadini, dai quartieri, dagli ordini professionali e dalle associazioni di categoria.
Un obiettivo, quello dell’ampia condivisione e partecipazione, parte fondamentale e distintiva dello strumento di pianificazione “PSC”, al quale è delegata la funzione di pianificazione e raccordo tra i bisogni ed i servizi di una città.
“Il nuovo PSC del Comune di Catanzaro è uno strumento indispensabile per il riordino urbanistico della Città e per la programmazione delle linee di sviluppo che devono essere sostenibili e rispettose del territorio, e che devono anche tenere conto delle esigenze  e delle potenzialità dei territori confinanti, con i quali è fondamentale aprire un tavolo di confronto ed unire le sinergie. Per questo motivo- ha affermato la vicesindaco Giusy Iemma- vogliamo aprirci al confronto con i cittadini, le associazioni e gli ordini professionali”.

Si è concluso giorno 30 maggio il progetto “Occhio ai bambini” promosso su scala nazionale dall’IAPB Italia Onlus e realizzato a Catanzaro dalle locali sezioni territoriali dell’IAPB, dell’UICI e dell’UNIVOC. Il tutto reso possibile anche e soprattutto grazie all’imprescindibile collaborazione e sostegno degli oculisti dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese – Ciaccio” di Catanzaro e privati. 

Lo scorso 5 Maggio dunque il progetto ha avuto avvio con la sua prima tappa, proseguendo poi il suo tour itinerante in 18 plessi dei diversi Istituti Comprensivi della provincia catanzarese. Un appuntamento nato quindi con lo scopo di garantire ed effettuare uno screening oculistico gratuito con particolare attenzione all’acuità visiva tramite tavola ottotipica di "Snellen", valutazione della visione stereoscopica con il Test di Lang e valutazione della percezione dei colori attraverso le tavole di "Ishihara" per circa 900 bambini ed eseguito da medici specialisti che insieme ai volontari UNIVOC e UICI hanno divulgato materiale informativo e nozioni utili di prevenzione con il coinvolgimento anche di genitori, insegnati e istituzioni, al fine di sensibilizzarli e formarli su una serie di patologie accidentali che colpiscono i bambini. 

Entrando nello specifico, durante le fasi di screening, i bambini di età compresa tra i 3 e gli 11 anni sono stati sottoposti ad una visita oculistica ed ortottica completamente gratuita con l’obiettivo di individuare precocemente le patologie che interferiscono con il processo di acquisizione dell’immagine e di motilità compromettendo un normale sviluppo dell’apparato visivo. 

“L’iniziativa – afferma il Presidente IAPB di Catanzaro Luciana Loprete – nasce dalla consapevolezza che in Italia ed in particolare qui in Calabria, nonostante le diverse campagne informative, esiste ancora una parte di popolazione dove la cultura della prevenzione non è pienamente realizzata e il progetto “Occhio ai bambini”, attraverso l’informazione e un controllo visivo, mira proprio a tutelare la vista dei più piccoli”. Dallo screening è emerso infatti che la maggioranza degli scolari è affetto da uno strabismo latente (in maggior quantità è stata riscontrata una exoforia), nonché la presenza di sintomi astenopeici accompagnati dalla presenza di una insufficienza di convergenza mentre in altri casi invece sono stati riscontrati ptosi e la presenza di ambliopia, quest’ultima mai diagnosticata e di conseguenza mai trattata.  

In tutti questi casi è stata consigliata una visita oculistica ed una valutazione ortottica approfondita a breve scadenza. 

In altri alunni invece, dove sono stati riscontrati difetti refrattivi, migliorabili con correzione ottica è stata consigliata una visita oculistica da realizzarsi in tempi brevi. 

Come facilmente valutabile, i dati allarmanti emersi sono stati in molti casi la mancanza di una visita oculistica fino ai 10 anni, una cattiva abitudine posturale, un mancato controllo ortottico ed un adagio su montature non più corrispondenti alla necessità senza sottovalutare i numerosi effetti prodotti dalla pandemia e dal relativo lockdown, non solo di natura medica per l’aumento dell’uso di video terminali e tablet, ma anche di natura organizzativa all’interno degli istituti scolastici. 

Le finalità del progetto “Occhio ai Bambini”, sono come ogni anno, quelle di sensibilizzare l’opinione pubblica e permettere alle famiglie ed ai bambini di usufruire di momenti di crescita e di prevenzione ed è per questo motivo che la sede territoriale IAPB di Catanzaro da sempre attenta alla salute di tutta la cittadinanza con particolare attenzione ai più piccoli proseguirà costantemente con le sue opere di prevenzione della cecità.  

 

‘Scrivere, è annerire una pagina bianca; fare teatro, è illuminare una scatola nera’. Le parole del drammaturgo francese Joël Jouanneau sono la sintesi di ciò che è accaduto nella terza stagione teatrale di AMA Calabria, ideata e diretta da Francescantonio Pollice. La luce del teatro ha brillato sul palcoscenico del Teatro Comunale di Catanzaro, restituendo alla cultura cittadina il ruolo che le spetta di diritto. Accanto alle storie raccontate dalle numerose commedie hanno trovato il giusto spazio anche momenti legati alla musica.

Nel corso della conferenza stampa odierna tenutasi alla presenza dei candidati sindaco della città capoluogo calabrese, Nino Campo, Francesco Di Lieto, Valerio Donato, Nicola Fiorita e Antonello Talerico, il direttore artistico Pollice ha parlato della rassegna mettendo in evidenza la soddisfazione dei risultati ottenuti, nonostante le difficoltà e i disagi determinati dalla pandemia.

L’ANALISI DI POLLICE. «La stagione teatrale – ha dichiarato Pollice – si è articolata in 14 appuntamenti che hanno avuto luogo, nell’arco di 6 mesi, dal 3 novembre 2021 al 30 aprile 2022 durante i quali si sono alternati, in un approccio multidisciplinare, spettacoli di teatro, danza, musica e cinema con protagonisti di livello internazionale. Accanto alle presenze di attori del valore di Geppy Gleijeses, Marisa Laurito, Benedetto Casillo, Sebastiano Lo Monaco, Amanda Sandrelli, Veronica Pivetti, Giorgio Marchesi, Mariangela D’Abbraccio, Carlo Buccirosso e Massimiliano Gallo si sono aggiunti giganti della danza come Miguel Ángel Zotto e grandi musicisti di livello mondiale come il bandoneista Héctor Ulises Passarella, e il violinista Guido Rimonda. Abbiamo poi dedicato tre serate alla produzione teatrale calabrese. Tre compagnie che hanno espresso una elevata qualità artistica e organizzativa, con attori come Salvatore Arena, Ernesto Orrico e Teresa Timpano che vengono apprezzati in tutta Italia e non solo, ma che sono disconosciuti dalle grandi istituzioni pubbliche della nostra regione».

Quello del direttore artistico è stato un breve excursus di ciò che è stato nei mesi scorsi. Pollice ha anche posto l’accento «sull’impegno che AMA Calabria ha voluto dedicare ai catanzaresi, anticipando un’esigenza poi emersa costante in tutta la sua importanza in questi ultimi anni. L’esigenza rappresentata dalla necessità di questa città di operare l’indispensabile transizione verso una Catanzaro moderna capace di aspirare ad essere protagonista anche nella vita culturale non solo regionale».

L’intervento di Pollice si è concluso con alcune domande rivolte ai candidati a sindaco, incentrate sul ruolo che nella prossima amministrazione verrà attribuito alla cultura e sul rapporto che essa avrà con l’associazionismo culturale presente in città.

LE DICHIARAZIONI DEI CANDIDATI A SINDACO. Da qui l’esigenza di invitare i candidati sindaco, i quali hanno risposto alle domande poste loro da Pollice, esponendo le loro idee sull’argomento cultura a Catanzaro, con interventi misurati e ben argomentati. Per Nino Campo «sono tutte domande alle quali è difficile dare risposte certe poiché in campagna elettorale potremmo raccontare tutte le favole del mondo. Il mio progetto strategico territoriale prevede idee concrete, tra cui alcuni aspetti riguardanti il centro storico, che dovrebbe essere un’attrattiva. Dobbiamo rendere Catanzaro di nuovo attrattiva rendendola una città delle luci, dell'arte, della musica, a costo zero».

Secondo Francesco Di Lieto «i privati annaspano, non solo per la mancanza di fondi pubblici, ma anche per la mancanza di spazi che dovrebbero essere concessi da un'amministrazione che, spesso, gioca sulla competitività delle associazioni. Per quanto riguarda la programmazione teatrale, purtroppo l'amministrazione non fa rete con le varie organizzazioni, dando vita ad alcune scelte davvero miopi che hanno finito per rovinare la cultura in città».

Valerio Donato ha espresso l’idea che «Catanzaro debba riappropriarsi del ruolo di capitale della cultura. Il Teatro Politeama viene utilizzato come un cineforum delle arti, la biblioteca come mera custodia dei libri e molto viene affidato alle iniziative delle associazioni private. E’ necessario incentivare luoghi come i teatri con iniziative che porteranno questi luoghi ad essere più dinamici nel presente. In questo modo possiamo dar vita a progetti importanti che il Comune deve sostenere».

Nel ringraziare AMA Calabria per il lavoro fin qui svolto, Nicola Fiorita ritiene che «i privati hanno fatto moltissimo in questa città, nonostante l'amministrazione. Questo perché le politiche culturali della città sono state affidate ad un gruppo troppo ristretto di persone che vorrà continuare a gestire risorse e possibilità. Non so la percentuale che verrà destinata alla cultura, non importa quanto spenderemo ma come lo spenderemo. Le risorse non sono mancate, ma non sono state utilizzate al meglio».

Nel suo intervento Antonello Talerico ha sottolineato che è necessario «superare un dato di mentalità nell'approccio alla cultura, occorre creare una rete, non ne abbiamo una museale e non possiamo farlo senza avere un piano cultura. Dobbiamo creare rassegne ed eventi di respiro internazionale ed è incredibile che nel periodo estivo il centro storico si sfolli, quindi portare in quel periodo eventi culturali, altrimenti non riusciremo a rilanciare questa città».

GLI OPERATORI CULTURALI. Interessanti le considerazioni fatte dagli operatori culturali intervenuti. Francesco Passafaro (Teatro Comunale), Antonietta Santacroce (Festival d’Autunno), Chiara Giordano (Armonie d’Arte), Daniela Faccio (Amici della Musica), Salvatore Conforto (Nuova Scena ACLI), Salvatore Corea (Edizione Straordinaria Scuola di Teatro “Enzo Corea”), Venturino Lazzaro (Circolo Placanica) hanno sottolineato la carenza di supporto avuto negli ultimi anni dalle Amministrazioni Comunali.

Allineandosi alla linea sposata da AMA Calabria, tutti hanno unanimemente riconosciuto le enormi potenzialità culturali della città di Catanzaro che, grazie al loro impegno, sono riusciti a tenere vive, colmando di fatto le lacune della politica cittadina. Un’assenza che può trovare una soluzione nel lavoro che chiedono di svolgere al futuro sindaco, atto a sostenere le iniziative culturali private che agiscono sul territorio, senza preclusioni di luoghi e non trascurando le realtà più piccole.

Sarà importante un’azione di marketing ad ampio raggio, che possa dare la giusta visibilità e l’adeguata risonanza agli eventi culturali e ai poli museali sul territorio nazionale. Azione che creerebbe anche un indotto turistico, commerciale e lavorativo. Richieste legittime che, se attuate, potranno ribaltare l’attuale situazione inadeguata e lacunosa della cultura a Catanzaro.

Cultura ed economia sono il binomio sul quale la Camera di Commercio di Catanzaro ha inteso, ormai da tempo, costruire un percorso virtuoso e di prospettiva nel rilancio sociale ed economico della provincia di Catanzaro.

In quest’ottica, l’Ente ha inteso promuovere una serie di incontri e approfondimenti sui temi culturali più legati al territorio. Tra questi, nella giornata di martedì, si è tenuto quello dedicato alla tradizione serica catanzarese.

Inserito nel novero delle iniziative del cartellone “Cultura [è] Economia” dell’Ente camerale, l’appuntamento ha visto la partecipazione dell’archeologo Francesco Cuteri e delle imprenditrici del settore tessile Miriam Pugliese e Marianna Bartuca, che a San Floro e a Cortale hanno recuperato la tradizione dalla coltivazione del gelso fino alla tessitura. L’incontro è stato introdotto da Raffaella Gigliotti, responsabile della biblioteca camerale, e moderato dal direttore della rivista “Globus”, Fabio Lagonia, che ha collaborato all’organizzazione dell’incontro.

Alla presenza di alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e del liceo classico “Galluppi”, il commissario straordinario dell’Ente camerale, Daniele Rossi, ha sottolineato l’importanza «della conoscenza della storia e delle tradizioni della città perché possano essere un punto di partenza e uno stimolo per l’avvio di prospettive imprenditoriali nuovi e legate al territorio. Come dico sempre, smentendo quanto detto da un ministro qualche anno fa, con la cultura “si mangia”, anzi proprio dalle nostre parti il concetto di investire nella promozione della culturale e nella sua fruizione, sono certo ci possa dare nuove e grandi occasioni per la costruzione di un’offerta turistica sempre più qualificata e quindi attrattiva. Non è un caso che questo ruolo di sostegno alla cultura sia affidato proprio al sistema delle Camere di Commercio ed è per questo che sin dal mio insediamento ho inteso orientare l’attività dell’Ente proprio alla promozione della cultura».

La storia della tradizione serica – di cui la Camera di Commercio di Catanzaro conserva un’importante testimonianza come gli Statuti, Capitoli et Ordinationi dell’Arte della Seta del XVI secolo – oggi rivive nel coraggio imprenditoriale e nella passione di Nido di Seta (Miriam Pugliese) e Marianna Bartuca (Dal baco alla seta), le cui esperienze sono più volte state raccontate dalla stampa locale, nazionale e internazionale: «Per noi è sempre stata una tradizione “normale” – ha detto Marianna Bartuca, che dal 1980 opera nel settore della gelsibachicoltura e della tessitura -. Certo non è mai stato semplice, ma fino alla fine degli anni novanta, finché era ancora presente la tradizione dei copriletto ad esempio, c’era molto lavoro. Oggi, con passione, lavoriamo cercando sempre nuove modalità perché il nostro prodotto sia d’interesse sul mercato e facendo sì che non si perda questa antica tradizione».

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI