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Anche quest'anno, in occasione dell' Epifania, è stata rispettata la tradizione da parte della Consap( Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia)
Il Sindacato di Polizia in collaborazione con il Segretariato Provinciale di Roma, ben rappresentato dal Dirigente dott. Gianluca Guerrisi, ha voluto fortemente essere ancora più vicino ai bambini  come sempre accade da 9 anni a questa parte, e nonostante il Covid, ha voluto realizzare in virtuale l'evento più importante dell'anno dedicato ai più piccoli, agli anziani, ai disabili e ai malati di Covid e ai meno fortunati.

Le tante famiglie italiane e non solo, visto che l'evento è stato seguito anche in Sud America e  negli Emirati Arabi, già dal primissimo pomeriggio si sono collegati con la piattaforma Zoom per vedere i tanti  Vip che hanno reso magico il pomeriggio festivo.

Dal Teatro Leontini di Roma, presentati dalla splendida conduttrice Daniela Fazzolari, protagonista della fiction Cento Vetrine,  si  sono alternati  tanti ospiti  d' onore .

Nella prima parte del collegamento sono intervenuti interpellati dal direttore artistico Nino Capobianco , Fausto Leali, Jimmy Ghione,  Moreno, Davide De Marinis, Paolo Mengoli, Tony Santagata, Gegia, Carmen Russo, Enzo Paolo Turchi, Adriana Russo, Edy Angelillo, Gabriele Marconi, Alvaro Vitali, Stefania Corona, Mandy Mandy, Daniele Pecci, Raffaello Balzo, Tommaso Paradiso.
Poi nella seconda parte arrivano in ordine il cantante di Cellino San Marco
Al Bano  che addirittura si prenota per una performance dal vivo per il prossimo anno,mentre Gigi D'Alessio fa i complimenti ai poliziotti che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita per la nostra sicurezza.

Intanto arrivano altri due grandi ospiti, Valeria Marini madrina dell' evento, con tanto di mascherina fashion trasparente tutta tempestata di strass, e il gotha dei presentatori Il mitico Pippo Baudo che in diretta saluta e ringrazia il Capo della Polizia dott. Franco Gabrielli  appena collegato, e insieme augurano a tutto il mondo un anno ricco di gioie e soprattutto di rinascita.
Arrivano, a seguire , il Mago Heldin che regala ai bambini momenti di divertimento con i suoi immancabili trucchi, i calciatori Aldo Serena, Alberto Di Chiara, Stefano Tacconi, Franco Selvaggi mentre il Campione del Mondo Marco Tardelli fa gli auguri  da Milano in attesa di prendere parte alla Domenica Sportiva e Paola Ferrari dagli studi Rai di Via Teulada invia un saluto prima di 90° minuto.

Ci sono anche i giovani cantanti Serena Rigacci e Giovanni Segreti Bruno che dichiara a tutti "Ti voglio bene", l'influencer e presentatrice sportiva Ilenia De Sena, l'imitatore e comico Gianfranco Phino, Marco Ferradini con il suo Teorema che non è quello di Pitagora.

Infine dopo essersi fatta attendere arriva finalmente la Befana accompagnata dagli Abba The best sulle note di Mamma Mia.

 

Grande successo per la kermesse Storie di Donne ospitata quest'anno a Roma e dedicata nel 2020 alle Donne di Scienza, con i riconoscimenti consegnati che sono stati firmati dall' Artista dei Led Francesca Guidi.  

Le  premiate di questa VI edizione organizzata dalla giornalista Lisa Bernardini Presidente dell' Associazione culturale Occhio dell'Arte APS, quest'anno in collaborazione con l'Associazione ASTRI : Scienziati e Tecnologi per l'interesse nazionale capeggiati dal fisico nucleare Sergio Bartalucci, sono state: la Neuropsichiatra Emilia Costa, già Prima Cattedra di Psichiatria Sapienza Università di Roma e Direttore Centro Disturbi Condotta Alimentare Policlinico Umberto I°; l' Ingegnere Nucleare Alessandra Di Pietro esperta in Meccatronica e in Sicurezza ed efficienza energetica;  l'Astrofisica internazionale Sandra Savaglio già copertina del Time, attualmente Assessore all'Istruzione, Università, Ricerca Scientifica e Innovazione nella Giunta Regionale della Calabria. In collegamento Zoom da Milano c'era anche la virologa Maria Rita Gismondo, Cattedra di Microbiologia Clinica l'Università Statale di Milano, Direttore dell’ UOC Microbiologia Clinica e Virologia e Bio Emergenze presso il Polo Universitario L. Sacco, Milano,  nonché Responsabile del Laboratorio BSL4, Centro di rif. naz. per le emergenze infettivologiche.  

Menzione speciale per il Pianeta Scuola andata alla  studentessa Diletta Picardo, in rappresentanza del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate con Integrazione Biomedica dell'Istituto Lasalle-Pio IX Aventino, a Roma, diretto dai Fratelli delle Scuole Cristiane.

In collegamento via zoom, oltre la Gismondo, era presente Fratel Andrea Biondi (direttore istituto Piio IX Aventino in Roma), Maria Elisa Lucchetta (Presidente Rotary  Castelli Romani).

Ospiti in presenza, accolti da Maurizio  Gasparri: Massimo Sepielli (ingegnere nucleare e dirigente Enea), Marco Tullio Barboni (sceneggiatore e scrittore), Stefano Mainetti (compositore e direttore d'orchestra), Antonino Sciortino (socio ASTRI) e Maria Massullo (socia ASTRI); infine, Marco Bersaglini (tesoriere Occhio dell'Arte).

Ha portato i suoi saluti dal vivo l'onorevole Maurizio Gasparri.
Presentatore della giornata il conduttore tv Anthony Peth. Nel pomeriggio si è unito virtualmente al prestigioso parterre  il virologo Giulio Tarro, mentre in presenza si sono aggiunti il giornalista greco George Labrinopoulos, l'economista Antonino Galloni, la blogger virale ed imprenditrice Emilia Clementi, il Presidente Sindacato Nazionale Antiusura e Riabilitazione Protestati Avv. Francesco Petrino, conosciuto alle cronache per la sua feroce lotta all' usura delle banche e all'Equitalia oltre che per essere docente di Sovranita' Monetaria e Diritto Bancario.

Festeggiamenti a pranzo in un tipico locale romano adiacente, brindando con l'ottimo vino  offerto generosamente ai presenti dalla Casata Mergè.

 

Intervenendo ad una conferenza stampa in streaming, riservata ai corrispondenti della Stampa estera in Italia e moderata dalla romena Julia Sandra Virsta, il presidente dei medici italiani, il pugliese Filippo Anelli ha espresso “la piena solidarietà, mia e della FNOMCeO, a tutti i medici italiani, costretti, in questo momento difficile, insieme agli altri professionisti della salute, a reggere sulle loro spalle il Servizio Sanitario Nazionale, scontando carenze e inefficienze, organizzative e di sistema, dovute alle politiche degli anni passati, che consideravano la sanità come terreno di risparmio e non come risorsa su cui investire”.

Il presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, ha ricordato, nel giorno in cui salgono a 188 i colleghi morti a causa del Covid, le ultime due vittime, i medici di famiglia Domenico Pacilio, di Napoli, e Giorgio Drago, storico medico, per 40 anni, del “Quartiere Cristo” di Alessandria, dove, dopo la pensione, continuava la sua attività come libero professionista. E proprio durante una visita domiciliare a uno dei suoi pazienti avrebbe contratto il virus. E ha citato il grido d’allarme del sindacato Cimo-Fesmed, che invoca il lockdown per raffreddare il contagio ed evitare l’”esplosione” degli ospedali. A questa, si aggiunge la denuncia dei medici internisti, geriatri e infermieri di Medicina interna, che constatano come gli ospedali siano ormai vicini al collasso, per carenza di personale e mancanza di posti letto a fronte dell’abnorme afflusso di malati. Mentre Agenas avverte: in Italia, il 52% dei ricoveri nei reparti di area non critica degli ospedali riguarda pazienti Covid, il 37% nelle terapie intensive.

Non va meglio sul territorio, dove i medici di medicina generale portano avanti il loro lavoro in solitudine, imbrigliati in modelli organizzativi ormai superati dalla realtà dei fatti. E, a volte, denigrati dai media, con il solo conforto della gratitudine dei pazienti. Anelli ha ricordato come  l’organizzazione dei servizi territoriali sia la stessa di vent’anni fa, mentre, in tutto questo tempo, sono nate nuove professioni sanitarie; sono stati fatti enormi progressi scientifici, clinici, tecnologici; è mutata la demografia della popolazione generale, con un invecchiamento e aumento della cronicità, e anche di quella medica, con una carenza di medici di medicina generale dovuta ai pensionamenti non compensati da nuovi ingressi. E, in questo scenario così mobile, il medico di medicina generale è sempre, nell’immaginario collettivo ma anche nei fatti, il vecchio medico condotto, armato di borsa e fonendoscopio.

Rispondendo alle numerose domande dei giornalisti dei media esteri, Anelli ha affermato come sia giunto il momento di un colpo di reni, che faccia emergere questo lavoro oscuro ma efficace, che, anche con questa scarsità di risorse, salva ogni giorno migliaia di vite, e che occorre ora collaborare con le altre professioni, affiancando al medico di famiglia l’infermiere, lo psicologo, l’ostetrica, il fisioterapista, il tecnico di radiologia, l’assistente sanitaria il personale amministrativo e di studio. È il momento di coordinarli con gli specialisti ambulatoriali; di metterli in rete con il 118 e i colleghi dell’ospedale. È il momento di dotarli di strutture e strumentazioni adeguate, di metterli in condizione di prescrivere le terapie più appropriate e di fruire di tutte le possibilità offerte dalla telemedicina e dalle nuove tecnologie. Perché non è solo un modo di dire che l’unione fa la forza. L’unità tra i professionisti, la solidarietà tra i diversi attori, la sintonia con i cittadini è la sola chiave che aprirà le porte per uscire dalla pandemia. Ed è un diritto dei cittadini quello di avere a disposizione, con la maggiore prossimità e capillarità possibile, e con la massima sinergia, le migliori competenze per la sua salute nel momento e nel luogo in cui ne ha bisogno. “I medici ci sono, fedeli ai valori del loro Giuramento – ha concluso -, così comene siamo certi – ci sono gli altri professionisti sanitari. Ma non si può contare sempre sulla disponibilità del singolo, magari criticandolo e additandolo perché ottiene un giusto riconoscimento economico per il proprio lavoro. Senza pensare ai contratti e alle convenzioni ferme da dieci anni, agli straordinari, per gli ospedalieri, non pagati, alle ferie non fruite. È vero, sono le persone a fare il sistema. Ma è, dall’altra parte, il sistema che deve riconoscere e valorizzare, anche concretamente, il ruolo dei professionisti della Salute, investendo sul capitale umano del nostro Servizio Sanitario nazionale. Servizio sanitario che ha retto sinora grazie alla forza, alle idee e anche ai sacrifici dei medici e degli altri operatori”. Rispondendo alla domanda di un corrispondente di testata finlandese,Anelli ha dichiarato che la sua organizzazione è disponibile a dare il massimo contributo possibile quando il vaccino anti Covid appena annunciato sarà disponibile per l’erogazione in Italia, data anche la sua particolare esigenza di una logistica molto particolare.

Apre al pubblico dal 23 ottobre ROMAISON 2020 - Roma, una Maison straordinaria: archivi e produzioni dei laboratori di Costume,  prima edizione del progetto fortemente voluto dalla Sindaca Virginia Raggi, per valorizzare e sistematizzare quel prezioso unicum creativo che caratterizza la città, come uno straordinario laboratorio progettuale diffuso.
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Contributo tecnico di Rinascente. Si ringraziano Fondazione Cineteca di Bologna, Istituto Luce – Cinecittà e Fondazione Cinema per Roma.

"Roma capitale della creatività. ROMAISON 2020 racconta una città unica dove moda e cinema generano da sempre un sistema creativo apprezzato in tutto il mondo. Grandi registi e produzioni internazionali scelgono Roma per i loro capolavori. Anche in questo momento storico la nostra città rappresenta uno scenario perfetto per realizzare opere cinematografiche, un laboratorio dove poter fare ricerca continua e realizzare costumi. Il cinema  ispira la moda e la moda ispira il cinema in un continuum temporale unico. ROMAISON 2020, innovativo progetto curato con garbo e tenacia da Clara Tosi Pamphili, è un omaggio alla storia e alla capacità delle sartorie romane, eccellenze del made in Italy.

Questa mostra è un evento che esalta la produzione stilistica capitolina e le grandi firme che da sempre vestono le icone del cinema. Questa grande industria è un esempio di eccellenza e di economia circolare concreta: un patrimonio di cultura grazie al quale i costumi si riadattano, coniugando innovazione, sostenibilità e conservazione. Una cura di patrimoni, anche di terza generazione: è così che migliaia di abiti divengono oggetto di studio e ricerca per molte realtà, soprattutto per le “case” e le scuole internazionali di moda.

Un ringraziamento va alla straordinaria Tilda Swinton, artista poliedrica che ha scelto Roma per una performance unica: “Embodying Pasolini". Segno della centralità e della continua attenzione che cinema e moda hanno per Roma e l’Italia” afferma la Sindaca Virginia Raggi.

Allestita negli spazi del Museo dell’Ara Pacis e curata dalla storica e critica della moda Clara Tosi Pamphili, la mostra riunisce le più importanti sartorie di Costume romane: Annamode, Costumi d’Arte - Peruzzi, Sartoria Farani, Laboratorio Pieroni, Tirelli Costumi, con la presenza di bozzetti dall’archivio personale di Gabriele Mayer - un fondo di riconosciuta importanza storica, che sarà donato alla Galleria Nazionale - e con una sezione dedicata a Mensura, storico produttore di manichini.

Il percorso si apre con una mappa che permette di visualizzare la presenza degli atelier sul territorio, disegnando un ipotetico museo d’impresa in itinere. Successivamente il visitatore si trova immerso nell’ambiente di un grande atelier, ricreato per l’occasione: qui la dimensione del lavoro, della tecnica, dell’artigianalità e dell’ispirazione - tipiche dell’ambito laboratoriale  -  dialoga con l’aspetto della ricerca e della conservazione, sviluppato dagli archivi delle singole maison.

Tavoli, strutture metalliche a muro, pedane, tracciano le direttrici per i continui rimandi tra la produzione e le straordinarie raccolte di pezzi storici originali delle collezioni delle sartorie: un corpus alimentato con cura e passione, in quasi un secolo di attività.

Veri e propri tesori compongono una raccolta di capi spesso inediti, arricchita dalle continue donazioni effettuate da privati, che contribuiscono a rendere vive e a rinnovare queste straordinarie collezioni. In un gioco di rimandi tra pezzi d'epoca e costumi, abiti eccezionali che vanno da Charles Frederick Worth, il sarto inglese a cui dobbiamo la nostra concezione di moda, fino a Paul Poiret; dalla romana Maria Monaci Gallenga di cui sono esposti anche i blocchi per la speciale tecnica di stampo a oro e argento su velluto, fino a Madame Gres e agli atelier di alta moda romani come Schubert e Zecca. E, ancora, i grandi dell'alta moda francese come Christian Dior e Balenciaga dialogano tra loro con i costumi straordinari de “Il Conformista” e “L'Ultimo Imperatore” di Bernardo Bertolucci, ma anche con la famosa “Cleopatra” interpretata da Elizabeth Taylor, con gli abiti di “Salò” di Pasolini, o con quelli di “Miss Marx”, presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, fino alle serie tv  di grido, come “Penny Dreadful”.

I Costumi dei grandi nomi come Pescucci, Canonero, Atwood, Squarciapino, Donati, Tosi, fino ai più giovani Catini Parrini e Torella, per citarne alcuni, sono messi a confronto diretto con i magici archivi di questi luoghi, per loro fonte di ispirazione.
Il rapporto tra Moda e Costume “meravigliosamente ambiguo, in una dimensione parallela di ispirazione reciproca soprattutto a Roma” - come scrive la curatrice nel testo che introduce alla mostra - è il filo sotteso a questo insieme eterogeneo di storie affascinanti, che si snodano per oltre un secolo, dalla nascita di Cinecittà nel 1937 alle prime produzioni internazionali girate negli studi romani, come il "Principe delle Volpi” del 1949, dalla stagione dorata del cinema italiano ad oggi.

Un corto circuito che irrompe nella rappresentazione di alcune icone cinematografiche, di bellezza e fascino atemporale: Florinda Bolkan che indossa un vero abito di Gallenga come costume nel film “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, Donyale Luna - la prima modella di colore che compare sulla copertina di Vogue nel 1966 - in “Satyricon”, Silvana Mangano, icasticamente glamour mentre indossa le sue parure Bulgari con ametiste, quarzi e diamanti in “Gruppo di Famiglia in un Interno”, Jane Fonda nel celebre “Barbarella”.

Con l’obiettivo di evidenziare una continuità tra il passato e il futuro di questo genius loci, ROMAISON dedica una sezione alle scuole e accademie di moda che, attraverso una didattica che unisce lo studio della tradizione alla sperimentazione, formano i nuovi talenti: con cadenza settimanale, a rotazione, saranno esposti i migliori progetti realizzati dagli studenti di: Accademia di Alta Moda Koefia, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia di Costume e Moda, IED Istituto Europeo di Design, NABA Nuova Accademia di Belle Arti.

In occasione dell’apertura della mostra, ROMAISON lancia il suo prossimo progetto, in programma per il 2021: “Embodying Pasolini” performance ideata e curata da Olivier Saillard, fashion curator ed ex direttore del Museo Galliera di Parigi, intorno ai costumi realizzati dalle sartorie romane per i film di Pasolini, con un’icona del cinema internazionale attuale, Tilda Swinton. L'attrice scozzese, Leone d'oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, sarà protagonista di un'azione che riflette sul potere evocativo dell’abito, che di volta in volta diventa alter ego, partner, opposto.

Grazie alla preziosa collaborazione con Fondazione Cinema per Roma, la mostra ROMAISON 2020 sbarca all'Auditorium Parco della Musica in occasione della Festa del Cinema di Roma, con un percorso fotografico promozionale creato ad hoc. Fino al 25 ottobre un'esclusiva selezione di immagini fotografiche provenienti dalle prestigiose sartorie di Costume romane sono esposte nella Galleria tra Foyer Petrassi e Teatro Studio.

A seguire, grazie al contributo tecnico di Rinascente, il percorso fotografico sarà esposto nel Cavedio Interno del Flagship Store di Via del Tritone. Anche le vetrine degli Store romani di Rinascente saranno un piccolo palcoscenico promozionale.

La storica Associazione via Sistina-via F. Crispi, nata circa un secolo fa, dopo alcuni anni di oblio è stata rifondata e, poi, ampliata includendo, oltre alle due storiche vie: via Gregoriana, via Capo le Case, Piazza della Trinità dei Monti e Viale Trinità dei Monti.

Alle redini del nuovo gruppo il dr.. Roberto E. Wirth, proprietario e direttore dell’Hotel Hassler, già Presidente dell’Associazione Trinità dei Monti e Piazza di Spagna.

Wirth, che da anni è impegnato e si batte per la riqualificazione e il decoro del centro storico, ha deciso di intraprendere questa nuova avventura per amore del rione dove è nato e cresciuto. In questo momento storico, lo scopo dell’Associazione è quello di rilanciare, più che mai, una parte del centro così importante sia per i romani che per il turismo nazionale ed internazionale. L’obiettivo dell’Associazione è quello di formare un gruppo forte e coeso - composto da albergatori; commercianti; residenti; artigiani; gallerie d’Arte, tra cui La Gagosian e biblioteche, del calibro della Biblioteca Hertziana -  atto a rilanciare e migliorare, in collaborazione con le Istituzioni, la zona con eventi culturali ed omaggiare, così, la città di Roma e il pubblico straniero con questo patrimonio dove tradizione ed innovazione si incontrano e convivono.

Tutta l’area, crocevia dei più importanti hotel della Capitale, era ed è luogo d’incontro di intellettuali, artisti, pittori, scrittori, uomini politici e d’affari. Via Sistina, così come tutte le strade riunite nell’Associazione, è una strada ricca di storia, arte e cultura. Parte della lunghissima “Strada Felice”, la via fu costruita per volontà di Papa Sisto V alla fine del 1500 per collegare il Pincio a S. Croce in Gerusalemme.

Gli storici Palazzi presenti custodiscono magnifici ed inimmaginabili cortili e prestigiose terrazze per ammirare le cupole e la magnificenza della Città Eterna. Tra tutti, lo storico Palazzo Zuccari, sede della Biblioteca Hertziana, con il suo caratteristico portone, su via Gregoriana, a forma di una gigantesca bocca spalancata e con il naso a fare da chiave di volta della struttura di ingresso.

Degna di nota, la maestosità di Piazza della Trinità dei Monti con la meravigliosa chiesa della Ss. Trinità e l’obelisco Sallustiano alto 13,91mt realizzato in epoca romana imperiale ad imitazione degli obelischi egiziani.

Gioielli nascosti e sconosciuti a molti come il Ninfeo Romano delle Suore di Nostra Signora Lourdes, con mosaici policromi opera, con ogni probabilità, di maestranze greche, le stesse che lavorarono alle terme Eleniane.

La zona è, inoltre, sede di attività e botteghe storiche, artigiani di fama mondiale, luoghi d’incontro del Jet set internazionale e di hotel di tale prestigio che hanno ospitato ed ospitano ancora Capi di Stato e movie stars.

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