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La giornata europea del Patrimonio entusiasma Napoli

Napoli Palazzo Reale

Al via la trentunesima edizione delle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione ideata nel 1991 dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione Europea. Si tratta di un'occasione di straordinaria importanza, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, per riaffermare, presso l'opinione pubblica, il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche sociali italiane.

La Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e provincia, guidata dal Soprintendente Giorgio Cozzolino, propone per sabato 20 visite alla mostra: Sguardi di facciata, fotografie di Luciano Pedicini presso l’ Ambulacro di Palazzo Reale di Napoli. Si potrà osservare, attraverso le foto d'insieme e di dettaglio, la facciata storica di Palazzo Reale, attualmente coperta da ponteggi per il restauro, che durerà tre anni e costerà trentacinque milioni di euro. Hanno collaborato al progetto gli architetti della Soprintendenza partenopea: Annalisa Porzio, Gina Ascione, Donato Calicchio, Antonio Mariano, Paolo Mascilli Migliorini e Catello Pasinetti. In occasione della Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea, che terminerà il 31 dicembre, la Soprintendenza ha inteso anche sensibilizzare il pubblico dei visitatori sul tema dell'Unità Europea. Il Servizio Educativo e Coopculture hanno elaborato un itinerario di visite, che inizia domenica 21, alle sale dell'Appartamento Storico con l’intento di divulgare la nascita del concetto d'Europa e la sua storia. L'itinerario propone l'osservazione dettagliata delle iconografie dell'Europa, presenti negli affreschi, nelle decorazioni in stucco, nelle porcellane e nei tappeti del Palazzo Reale.

Intanto nella sala esposizioni della Biblioteca Nazionale di Napoli è stata allestita la mostra “Il ritratto a Napoli tra Ottocento e secolo breve”, frutto di una sinergia tra l’ Archivio Parisio e la stessa Biblioteca Nazionale, che presenta le fotografie della Collezione Piccirilli, per documentare la ritrattistica fotografica di fine Ottocento-inizio Novecento. Sono in esposizione ritratti di personaggi più o meno noti, che appaiono insieme a foto di famiglia, immagini di re, regine, principi, oppure di militari, di artisti o di importanti uomini politici del momento, attrici e attori. Una raccolta che, al là del numero elevato di foto, è arricchita da molti preziosi contenitori fotografici. Sono album dei primi del Novecento dall’elegante fattura, che svolgevano la funzione di libri illustrati della genealogia familiare e della mitologia sociale. E poi in mostra un consistente numero di «carte da visita» , grandi appunto come dei biglietti da visita, cui si deve il loro nome, raccolte in album di diverso formato, con copertine in pelle o stoffa, decorate con fregi, disegni e borchie. Più numerose sono le foto in formato, «Salon» o «Cabinet», più grande del precedente ed elaborato dopo il 1866, che dava modo al fotografo di esprimere al meglio le sue capacità tecniche e artistiche, a cui si aggiungono un cospicuo numero di foto dal formato ancora più grande, contornate nella quasi totalità da eleganti passpartout.

Ad evidenziare l’evoluzione del concetto di ritratto fotografico sono anche in mostra circa quaranta ritratti, realizzati fra la fine degli anni Venti e gli anni Trenta, dall’ eclettico Giulio Parisio, che non si occupò mai di cronaca, ma rivendicò sempre il suo ruolo di artista. Nel 1995 un gruppo di studiosi, guidato da Stefano Fittipaldi, ha rilevato dal figlio Fabrizio quello che rimaneva del suo importante archivio. È di questi giorni la notizia della imminente chiusura dell’Archivio Parisio, che vantava circa un milione di negativi fotografici originali, ridotti poi a settantamila. L’importante patrimonio fotografico, che mette in evidenza i momenti più significativi dello sviluppo di Napoli, è stato riconosciuto come luogo di interesse culturale e vincolato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Giulio Parisio ritraeva gli artisti come Gemito, Irolli, De Corsi, Caprile nei loro atelier.

Anche il Comune di Napoli aderisce alla Giornata Europea del Patrimonio e accogliendo l'invito del Presidente nazionale dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni d'Italia) e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l'Assessore alla Cultura e al Turismo, Nino Daniele, di concerto con l'Assessore ai Giovani, Alessandra Clemente, hanno programmato per sabato 20 l’apertura fino a mezzanotte, con biglietto di ingresso di un euro, di due importanti strutture del Comune. Si tratta del Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, dove si potranno visitare le mostre e le installazioni realizzate nell'ambito del Forum Universale delle Culture: “Words” - Mostra Fotografica di Luisa Menazzi Moretti e “Streets of… 7 cities in 7 minutes” a cura di Aldaterra Projects. Sarà possibile inoltre vedere la mostra “Capolavori in dettaglio” con il pagamento di un biglietto d'ingresso di un solo euro ed il Maschio Angioino che darà la possibilità di visitare gratuitamente alcuni spazi museali del castello nel corso della serata, che prevede per l'iniziativa “L'etica del bere”, il concerto di James Senese & Napoli Centrale.

ingresso monumentale al Palazzo Reale

 

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