Metrò collinare: 37 anni di attese e di speranze

“Se Napoli sprofonda nella classifica per la qualità della vita, ultima secondo la recente indagine annuale stilata dal Sole 24 ore, lo si deve anche alle tante opere pubbliche incompiute che si trascinano da lustri afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Spicca tra queste un’opera fondamentale per il trasporto pubblico e per la soluzione dei problemi legati alla viabilità, che affliggono il capoluogo partenopeo, come di mostrano ancora una volta le vicende di questi giorni col ritorno all’antico e vituperato provvedimento delle targhe alterne “.

“Era il 22 dicembre 1976, un mercoledì, quando sul palco allestito in piazza Medaglie d’Oro, nella zona collinare di Napoli, cominciava, alla presenza dell’allora sindaco di Napoli, Maurizio Valenzi, con la posa della prima pietra, con una linea sulla carta e senza un centesimo in cassa, l’avventura della costruzione di quella che venne poi chiamata la linea 1 della metropolitana – ricorda Capodanno -. Sono decorsi ben 37 anni da quella data ed ancora il sogno di vedere la metropolitana completa non si è realizzato “.

“Un progetto – puntualizza Capodanno - che nel 1963 fu redatto dall’Ente Autonomo Volturno e regalato all’amministrazione comunale per la costruzione della quinta funicolare che doveva collegare piazza Medaglie d’Oro con il rione Sanità. Trent’anni dopo, nel 1993, s’inaugurava la prima tratta Vanvitelli - Colli Aminei. Praticamente c’è voluta più di una generazione perché il collegamento con almeno una parte delle stazioni entrasse in funzione. Allo stato i cantieri in corso da diversi lustri dovrebbero consentire entro la fine di quest’anno, ma il condizionale è d’obbligo visti i precedenti, di arrivare con i treni fino a piazza Garibaldi “.

“Successivamente – continua Capodanno - dovrà essere aperto l’ultimo tratto fino all’aeroporto di Capodichino, passando sotto il Centro Direzionale, per completare l’intero percorso con una sorta di cerchio ferroviario. Quando ciò accadrà non è dato sapere, ma di certo occorreranno ancora diversi anni “.

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI