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Sindrome di Stendhal per la sfilata di Gerardo Sacco a SanremoSindrome di Stendhal per la sfilata di Gerardo Sacco a Sanremo

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Il Maestro orafo Gerardo Sacco ha presentato per l’apertura dei festeggiamenti del festival di Sanremo la sua ultima collezione presso il Roof Garden del Casino di Sanremo, evento organizzato dalla “New Generation”.

Gioielli unici hanno sfilato sul rinomato palco, accolti con grande entusiasmo e stupore; da occhi sognanti di signore di tutte le età destando però la preoccupazione dei loro accompagnatori, vista la prossima festa di San Valentino.

Bellissime modelle, vestite di bianco e nero, come i tasti di un pianoforte, hanno saputo comporre, assieme alle creazioni di Gerardo Sacco, una sinfonia di colori e forme capaci di provocare sensazioni d’incommensurabile bellezza.

Hanno sfilato pezzi storici del noto marchio Gerardo Sacco come la spilla indossata dalla divina Liz Taylor nel film di Zeffirelli “Il Giovane Toscanini”, gli orecchini che Isabella Rossellini indossava in “Inmortal Beloved”, la collane con perline indossate da Glenn Close nell’Amleto di Zeffirelli, il bracciale che Monica Belluci indossava nel film di Virzì “N io e Napoleone”, i gioielli realizzati per Elena Sofia Ricci e Gabriella Pession indossati nella Fiction “Orgoglio” ed ancora spille ed anelli indossati da Martina Stella in “Freccia Nera” che hanno raccontato di un incontro straordinario tra arte orafa e cinematografica.

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Ma l’arte orafa ha saputo, con maestria, fondersi con quella musicale, dando vita a pezzi unici dedicati alla canzone italiana; applauditissima, infatti, la parure che si ispira alla canzone della Zanicchi “Zingara” in oro e perle, vera sintesi di quella bellezza affermata dal principe Miskin nell’Idiota di Dostoevski.

A conclusione della serata è stata presentata la collana, realizzata proprio per l’evento, con l’antica tecnica del Cellini “A Cera Persa” in oro, diamanti e smaltata interamente a mano; essa rappresenta l’ambito e prestigiosissimo premio “il leone di Sanremo” con il re della giungla attorniato dai fiori della città ligure da una parte e una palma stilizzata dall’altra.

Chissà se questo gioiello potrà diventare un nuovo premio: “Rino Gaetano”, artista crotonese, come quello istituito nel 1982 “Premio per la critica Mia Martini”.

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