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Si è svolto domenica 21 novembre a Dasà, nella chiesa parrocchiale di San Nicola e San Michele, il sempre nuovo ed antico rito della fusione dell’oro che servirà per la realizzazione di una Raggiera per il simulacro del Cristo Risorto. Nel giorno della Solennità di Cristo Re e Signore dell’Universo, al termine della Santa Messa, presieduta dal Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea S.E. Rev.ma Mons. Attilio Nostro, si è proceduto alla fusione degli ex voto. Il maestro orafo Michele Affidato insieme ai suoi collaboratori ha fatto vivere a tutta la comunità di Dasà questo suggestivo e storico evento. Un rito antico quella della fusione dell’oro ex voto, praticato sin dall’antichità, che simboleggia l’unione di un popolo: ogni proprio gioiello fuso con gli altri in un solo crogiuolo. La fusione realizzata dal maestro orafo Affidato, ha prodotto una grande attesa in tutti i fedeli del comune vibonese e non solo. Da sempre i fedeli, esprimono la propria devozione portando alla statua del Cristo “ex voto” in oro, essendo questo metallo prezioso il primo dono che i Re Magi presentarono a Gesù per sottolinearne la regalità. Il parroco Don Bernardino Comerci insieme ai fedeli hanno dato incarico per la realizzazione dell’opera al maestro orafo Michele Affidato noto orafo calabrese che ormai da molto tempo, è conosciuto a livello nazionale ed internazionale per le tante ed importanti opere di arte sacra realizzate. Affidato ha già realizzato il progetto grafico della raggiera che da alcuni mesi è esposto nella chiesa madre di Dasà. Durante la funzione partecipata da numerosi fedeli nel rispetto delle misure anti Covid erano presenti il sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio, autorità civili e militari. “Aver avuto il compito di poter fare la fusione per realizzare poi l’opera mi riempie di gioia – ha detto Michele Affidato – Realizzare la raggiera da apporre sul capo del Cristo risorto, vuole esprimere e  racchiudere la devozione di un intero popolo, mi riporta sempre alla mente di come momenti come questo, siano importantissimi all’interno di una comunità, perché danno la possibilità di evidenziare sempre l’unione che ci lega all’altro. Fondere tanti oggetti, appartenenti ai singoli per creare un pezzo unico, dimostra che in questo gesto c’è tanta voglia di unirsi e formare un unico senso unitario dell’essere popolo – ha aggiunto il maestro orafo - Fondere e fondersi, vuole oggi significare darsi sostegno a vicenda, volendo fare comunità”. 

Chopin, Beethoven, Liszt tre grandi che hanno scritto la storia del pianismo internazionale capaci, ancora oggi di commuovere intere generazioni.

Ed è quello che è successo nel concerto organizzato dalla Società Beethoven Acam nell’Auditorium  del Liceo Musicale “O Stillo”, domenica 20 Novembre, nell’ambito della Stagione concertistica l’Hera della Magna Grecia IV edizione.

Tantissimi i presenti, abbonati alla stagione, che hanno letteralmente sommerso di applausi la giovane artista Angela Longobucco che attraverso le musiche di Chopin “Notturno op.9 n.1”, Beethoven la famosissima “Sonata op.27 n.2”, Liszt  -“Rapsodia Ungherese n.5 e 12”, li ha  incantati con un tocco e una virtuosità tecnica da grande e matura esecutrice.

Di Chopin ha saputo cogliere e trasmettere la delicatezza tipica dello stile personale e inconfondibile del musicista polacco, mentre nella esecuzione della Sonata “Al chiaro di luna” ha saputo coglierne la sua peculiare sonorità pianistica.

Un adagio con un suo naturale respiro cantabile all’interno d’una semplice forma tripartita e d’impercettibili mutamenti di luce e di una lieve intensificazione dell’espressione che, dopo un breve Minuetto esplodono in un presto agitato fino a schiantarsi su un accordo violentemente ribattuto

Un presto finale tempestoso e incandescente nel suo dinamismo ritmico nel quale vigorosi e possenti accordi rinserrano il canto travolgente, che si arresta solo per due battute di adagio, di un effetto psicologico straordinario, prima di concludere la corsa di angosciosa inquietudine, tra i culmini emblematici della musica romantica.

La Longobucco, ricca di un naturale virtuosismo, ha saputo poi concludere una bellissima serata con la fantasiosa libertà, dal carattere improvvisativo delle rapsodie Lisztiane, dove agli episodi lenti, trasognati, seguivano dei rubati con tensione crescente animati da ritmi danzanti.

Naturalmente bis a ripetizione hanno rimandato tutti al prossimo appuntamento Domenica 28 Novembre nella Chiesa dell’Immacolata alle ore 19.00 con il pianista Stefano Malferrari che eseguirà il primo concerto di Chopin accompagnato dall’orchestra “O Stillo” .

Domenica 14 novembre presso il Centro Polifunzionale “Pasqualino Gagliardi” a Lamezia Terme, si è tenuta la Fase regionale del campionato Italiano Juniores (16/17 anni).  L’ASD Accademia Karate Crotone ha brillato ancora una volta ed è volata sul gradino più alto del podio nella speciale classifica generale bissando il successo ottenuto anche il mese scorso nei cadetti. Soddisfazione del M° Rosario Stefanizzi e del Coach Angelo Arditi   i quali hanno  potuto gioire di ben sette medaglie  così suddivise:

Due medaglie  d’Oro  con  Desirè Lumare (66kg) e Salvatore Valente (50kg); una medaglia d’Argento con Antonio Oliverio (86kg); quattro medaglie di Bronzo  con Francesco Scicchitano (55kg), Alessandro Lerose (61kg), Andrea Cafarda (68kg) e Luigi Giardino (86kg); un 5° posto con Salvatore Gaetano.

Alla presenza dello staff dirigenziale del settore karate Fijlkam Calabria, guidato dal Vicepresidente Gerardo Gemelli, i giovani calabresi convenuti, giudicati dallo staff Arbitrale diretto dall’Ufficiale di gara Internazionale Vincenzo Martino, si sono misurati per conquistarsi il pass d’accesso alla Finale nazionale.

L’organizzazione, curata dalla Delegazione Provinciale di Catanzaro guidata dal dott. Vincenzo Ruberto, in collaborazione con le società lametine ASD Sporting Center e Accademia Karate Lamezia, ha visto presenti anche il M° Luciano Dichiera, Commissario Tecnico Regionale e M° Francesco Bellino  Responsabile Centro Tecnico Regionale i quali hanno curato il momento della premiazione degli atleti. La classifica finale delle società ha visto dunque: 1^ Accademia Karate Crotone (KR), 2^ Sport Karate Curinga(CZ), 3^ Karate San Marco Argentano e 4^ Martial Kroton  Ryu (KR).

Anche il 2021 è stato un'anno ricco di appuntamenti musicali per la Stagione Concertistica Incontri Musicali Mediterranei, organizzata dall'Associazione Culturale Incontri Musicali Pitagorici ETS in collaborazione con il Consorzio Jobel. Sono ben quindici i concerti,  iniziati nel mese di giugno e che termineranno il prossimo 18 dicembre con il M° Giuseppe Maiorca, impegnato a portare a Crotone per la prima volta l'esecuzione integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven in sei appuntamenti. Ci sono stati due concerti della nostra orchestra impegnata anche in diverse prime esecuzioni, ospiti illustri e giovani talenti del pianoforte che hanno incantato il pubblico. Di assoluto valore anche gli incontri tematici con il compositore Vincenzo Palermo e l'ing. Mario Marcello Murace.

Dal 2013 gli Incontri Musicali Mediterranei sono diventati una delle stagioni concertistiche più importanti nel Sud Italia, acquisendo sempre di più una vocazione internazionale. In questi anni presso il Museo di Pitagora, sono stati organizzati circa 100 concerti in cui si sono esibiti diversi illustri musicisti italiani e internazionali provenienti da Francia, Grecia, Spagna, Giappone, Germania, Guatemala, Bulgaria e Romania. Fiore all'occhiello della stagione concertistica è l'Orchestra degli Incontri Musicali Mediterranei, formata dai migliori talenti calabresi che collabora stabilmente con direttori internazionali come il M° Grigor Palikarov, direttore dell'Opera di Sofia.

Intorno a questa realtà musicale di alta qualità che si estende per quasi tutta la durata dell'anno, si è creata una comunità di persone che si nutre delle ricche proposte, ricollegandosi idealmente alla comunità pitagorica. Il tesseramento proposto annualmente da la possibilità con un piccolo contributo di assistere non solo ai concerti in programma ma anche a diverse altre iniziative artistiche organizzate presso il Museo di Pitagora. 

Si rinnova anche la collaborazione con il Liceo Musicale Gravina in un progetto che da la possibilità agli studenti di interagire con i musicisti ospiti e di curare anche la guida all'ascolto dei concerti.

Un crescendo di partecipazione, di un pubblico desideroso di riappropriarsi della perduta libertà e alla riscoperta di alcuni valori, come la cultura, che sembravano passati in secondo piano.

Sono state questa le sensazioni suscitate nel vedere tantissima partecipazione di giovani e meno giovani, nella Chiesa Madre di Santa Severina, Domenica 14 Novembre, nel concerto organizzato dalla Società Beethoven di Crotone in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

La pianista Russa Tatiana Malguina, accompagnata dall’Orchestra “O.Stillo”, ha veramente coinvolti tutti, anche i non adusi all’ascolto di un programma tanto complesso quanto raffinato.

L’apertura della serata è stata riserva all’orchestra che ha eseguito la Suite numero tre di Haendel.

Subito dopo al pianista, con un tocco da grande virtuosa ha presentato il “Concerto in La Magg.”  del portoghese Carlos  Seixsas, superbamente sostenuta dall’orchestra .

Un brano mai eseguito in Italia che ricalcava, sia pure nella sua totale originalità, il periodo di Haendel e Bach.

La Malguina ha faticato non poco, per ricreare sul pianoforte, tutte quelle sensazioni e particolarità timbriche proprie del clavicembalo.

Come il terzo brano l’orchestra ha eseguito la bellissima “Suite in Re Magg  BWV 1068” di J S Bach.

Un’opera questa, che senza ombra di dubbio, mette in difficoltà anche le orchestre più blasonate.

L’Orfeo Stillo ha ancora una volta, sempre che ve ne fosse bisogno, dimostrato di essere in grado di affrontare con sicurezza anche i brani più difficili e impegnativi.

Suono caldo, corposo e chiarezza timbrica sono state le caratteristiche più evidenti, di una compagine orchestrale formata tutta da professionisti provenienti dai conservatori calabresi, che fa onore alla Calabria tutta.

Ultimo brano in programma la bellissima “Sonata per pianoforte e orchestra sempre di Bach BWV 1056”

Una esecuzione quella della Malguina, sostenuta sempre da un’orchestra coesa e sicura, che in particolare  nel Largo, ha suscitato vera commozione.

La prima sensazione arrivata all’ascoltatore è stata come se l’esecutore ragionasse all’unisono con il compositore.

La Tatiana Malguina è riuscita a trasmettere una sensazione teatrale e di preghiera al tempo stesso, come se l’impiego del contrappunto e la calibratura dei colori realizzati sul pianoforte  facessero respirare  un ‘ariosità più orizzontale  e una sicurezza analitica rara.

Una serata veramente bella nella quale, cultura, arte e interpretazione si erano date convegno.

Naturalmente una serie di bis hanno ringraziato gli applausi calorosi di un pubblico sempre più attento e partecipe

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