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€ 822.000,00 per i lavori di efficientamento e potenziamento degli impianti e dei corpi illuminati: sono questi i numeri del Bando per la riqualificazione ed efficientamento energetico indetto dal Comune di Trebisacce tramite la procedura del Project Financing.

Il Bando prevede, tramite il sistema del Project Financig, la messa a bando della gestione di tutti i servizi legati all’illuminazione pubblica, relativamente alla manutenzione preventiva, programmata e correttiva dei beni compresa la somministrazione dei servizi energetici, l'implementazione e l'aggiornamento dell'anagrafe tecnico-patrimoniale, la gestione del sistema informativo per il controllo e la programmazione delle manutenzioni, la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori e, per l’intera durata della concessione, oggetto di miglioria, gli interventi e le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Oltre alla gestione del servizio, il Bando prevede diversi interventi relativi all’efficientamento delle strutture esistenti, partendo dalla sostituzione dei corpi luminosi, al fine di introdurre nel circuito cittadino una serie di miglioramenti sotto il profilo qualitativo e quantitativo, e un miglioramento dell’inquinamento luminoso ambientale

Stiamo compiendo un ulteriore, importante, passo verso la modernità – ha dichiarato il Sindaco di Trebisacce Avv. Franco Mundo – Trebisacce, grazie ad un progetto di riqualificazione ed efficientemento energetico vivrà un importante restyling nell’ambito della propria rete elettrica e del sistema di illuminazione pubblica. Non solo questo progetto ci permetterà di ammodernare il sistema strutturale, ormai obsoleto, ma al tempo stesso consentirà una serie di investimenti finalizzati a rendere i corpi luminosi più efficienti e meno inquinanti. Continua la nostra opera finalizzata a ridisegnare i servizi essenziali di Trebisacce: dopo gli intensi lavori sulla rete idrica e l’impegno nell’ambito dei servizi ai cittadini, ora è tempo di dare una nuova luce alla nostra splendida cittadina! I nuovi corpi illuminanti contribuiranno a rendere più bella, più moderna e più elegante la nostra città!”.

Il 15 marzo 2021 in diretta streaming è stato inaugurato il progetto Vittorio Occorsio: la sua storia, la nostra storia. La Giustizia adotta una scuola.

Il Progetto, dedicato al magistrato Vittorio Occorsio, vittima del terrorismo nel 1976, è promosso dalla Fondazione omonima e dal Ministero dell’Istruzione, Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali, diretto dalla Dott.ssa Giovanna Boda.

La cerimonia di inaugurazione è stata avviata dal Ministro dell’Istruzione, Professor Patrizio Bianchi ed è proseguita con gli interventi di illustri personalità quali il Giudice Costituzionale, Francesco Viganò, il Procuratore Generale della Corte di Cassazione e Presidente del comitato scientifico della Fondazione Vittorio Occorsio, Giovanni Salvi, il presidente della Fondazione, Eugenio Occorsio, il sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione, Pasquale Fimiani, il segretario generale della Fondazione, prof.ssa Carmela Decaro, il magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo, lo storico Guido Panvini.

Moderatore dell’evento il noto giornalista Rai Edoardo Camurri.

Si tratta di un progetto-pilota, che vede il Liceo Julia rappresentare la Calabria per gli Istituti secondari.

La prestigiosa iniziativa propone l’adozione di una classe da parte di un magistrato che condurrà studentesse e studenti in un percorso di conoscenza e conservazione della memoria degli anni Settanta, anche grazie all’aiuto di validi storici e studiosi.

Il magistrato “tutor” che seguirà e supporterà il Liceo Julia nelle fasi del progetto è la dott.ssa De Marco Maria Giovanna, Giudice del Tribunale di Cosenza.

Per la realizzazione del progetto il Liceo Julia ha attivato un gemellaggio con altri due Licei: il Liceo “Galileo Galilei” di Siena e il Liceo “Niccolò Copernico” di Udine per creare occasioni di confronti, crescita e studio comparato dei fenomeni storici.

Nello scorso weekend si è svolta a Lorica, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, la formazione "modulo neve" dedicata agli aspiranti OSA (Operatore Soccorso Alpino) appartenenti alle Stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico Calabria. La formazione, diretta dagli istruttori nazionali e regionali, ha visto impegnati gli operatori nella movimentazione su terreno innevato con gli sci, la ricerca di persone coinvolte da valanga, progressione su ghiaccio oltre che la predisposizione degli ancoraggi su neve per la calata di una barella. Prossimo appuntamento sarà il "modulo roccia" per gli aspiranti OSA.


“L’industria del turismo, l’intera filiera sottesa e l’indotto che è capace di generare, rischiano di perdere ogni opportunità di ripartenza a causa della bassissima percentuale di persone vaccinate”. Lo dichiarano il presidente Unindustria Turismo Calabria, Demetrio Metallo ed il presidente Confesercenti Calabria, Vincenzo Farina che in una nota congiunta indirizzata al Commissario alla Sanità Longo, al presidente della Regione Calabria Spirlì ed al Ministro alla Salute Speranza denunciano il fatto che la Calabria occupi l’ultimo posto tra le regioni italiane nella campagna vaccinale in corso e mettono a disposizione gratuitamente le strutture ricettive degli imprenditori associati affinché si proceda celermente.
I rappresentanti delle due Associazioni evidenziano una condizione difficile da giustificare in una regione in forte crisi economica e con tali e gravi tensioni sul versante occupazionale al punto da rischiare di minare la stessa tenuta sociale. “Non è pensabile che si possa arrivare al mese di aprile – dichiarano Metallo e Farina - con un basso numero di persone ad aver ricevuto le dosi necessarie ad abbassare i rischi di contagio. Se dovesse continuare l’attuale ritmo di somministrazioni giornaliere, temiamo che questa ipotesi possa drammaticamente diventare certezza. Occorre mettere in atto un’organizzazione capillare ed efficiente, come sta avvenendo in altre regioni italiane, con l’impegno di tutto il comparto della sanità, delle organizzazioni di volontariato e, se del caso, l’aiuto dei medici militari già operativi nella regione”. Dalla denuncia alla proposta il passo è breve: “le nostre organizzazioni di categoria, se dovesse risultare utile, sono disponibili a mettere a disposizione le proprie strutture ricettive a titolo gratuito come luoghi per la somministrazione”.
Unindustria Calabria sezione Turismo e Confesercenti Calabria fanno appello al senso di responsabilità delle istituzioni interessate, in uno con l’impegno del Governo, perché sia assegnata assoluta priorità alla somministrazione dei vaccini come unica metodologia efficace per contenere e sconfiggere il coronavirus causa di questa non più sostenibile pandemia. “È il primo passo per tentare di rilanciare l’economia – concludono Metallo e Farina. La Calabria non può restare ulteriormente indietro”.

Una rete per la valorizzazione delle esperienze e competenze universitarie ed imprenditoriali che dia luogo a progetti congiunti capaci di generare e favorire lo sviluppo di imprese innovative e spingere la crescita del territorio.

Questo, in sintesi, l’obiettivo del protocollo d’intesa tra Confindustria Cosenza e Università della Calabria presentato, in una conferenza online, dal presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli e dal rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone, con i contributi del direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda e del delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico Maurizio Muzzupappa.

“Le azioni che abbiamo già identificato per dare concretezza all’accordo – ha dichiarato il presidente Fortunato Amarelli - intendono dare voce alla volontà condivisa di creare nuove opportunità per il territorio. La diffusione dell’innovazione tecnologica, che la pandemia ha contribuito ad accelerare, è tra le missioni delle nostre organizzazioni: l’università rappresenta un polo d’eccellenza anche in questo ambito e le imprese che vogliono guardare al futuro sanno bene che le competenze legate all’innovazione costituiscono una opportunità ma anche una necessità. Attraverso il nostro sportello di assistenza alle start up e le azioni di tutoraggio dei nostri associati agli aspiranti imprenditori cerchiamo di sostenere la nascita di imprese sane e competitive. E’ fondamentale la rigenerazione industriale perché, in un certo periodo, abbiamo perduto la capacità di costruire industria. E’ questa la partita del futuro che sarà possibile vincere grazie alle tecnologie studiate e messe a punto in ambito universitario in uno con la capacità degli imprenditori di applicarle”.

“Aprirsi al territorio, condividere il sapere e contribuire all’innovazione e alla crescita culturale e sociale - ha asserito il Rettore Nicola Leone - è l’obiettivo della cosiddetta “terza missione” dell’università. Nel caso della Calabria, essendo una terra dal punto di vista economico svantaggiata, per l’Unical questa diventa quasi una missione primaria. Una visione che ho inserito nel mio programma di mandato e che sto cercando di attuare con forza. Una missione che deve rappresentare un’apertura anche nel mondo sociale, culturale e nel public engagement. Per fare questo è indispensabile interloquire con tutti gli attori presenti sul territorio e, per quanto riguarda gli aspetti legati all’innovazione e allo sviluppo economico, Confindustria è certamente uno dei soggetti con i quali l’Unical intende interagire. Condividere competenze e obiettivi significa illuminare la strada dello sviluppo ed è con questo spirito che nasce l’accordo di oggi. È innegabile – ha proseguito Leone - che per crescere bisogna fare rete e l’università deve superare il vecchio approccio che la vede arroccata sulla sua torre d’avorio, per confrontarsi con tutti i soggetti esterni, compresi gli imprenditori, perché ottenere risultati di eccellenza scientifica senza che questi impattino sullo sviluppo del territorio non sarebbe sufficiente. Per questo motivo è opportuno colmare il distacco esistente tra l’ateneo e il tessuto imprenditoriale, in modo da trasformare le idee innovative in successi aziendali che diano occupazione e benessere”.

Confindustria Cosenza e Unical, attraverso il suo incubatore TechNest, si sono impegnati a collaborare in attività e programmi volti alla realizzazione di progetti di innovazione per le imprese mediante l’apporto di conoscenze da parte di startup innovative e gruppi di ricerca, alla nascita e allo sviluppo di startup innovative attraverso l’impiego di competenze manageriali e di mercato, all’accesso a finanziamenti privati da parte delle startup anche tramite accordi con operatori specializzati.

“Si tratta di un passo importantissimo – ha affermato il professore Muzzupappa – che va nella direzione di non dispendere il capitale umano generato dall’università, per il vantaggio dei laureati e del territorio. Abbiamo l’obbligo morale di assicurare ai nostri studenti la possibilità di scegliere fra andare all’estero perché lo vogliono, oppure rimanere perché hanno la possibilità anche qui di affermarsi. E questo accordo favorisce ciò, risultando in linea con il lavoro che da anni svolge il Liaison Office d’Ateneo e l’incubatore TechNest”.

Già pronte per l’avvio le prime attività concordate: l’apertura dello “Sportello startup” che prevede l’assistenza da parte degli uffici di Confindustria Cosenza a favore delle imprese dell’incubatore TechNest dell’Unical; il coinvolgimento di Confindustria Cosenza nei percorsi di formazione d’impresa Unical come il “Contamination Lab”; la definizione del progetto “Adotta una startup” che consiste in servizi di tutoraggio per startup innovative, da costituire o già costituite, grazie al coinvolgimento di imprenditori esperti; l’organizzazione di webinar su Industria 4.0 tenuti da startup e spin-off Unical per le aziende del sistema Confindustria.

Prime iniziative, alle quali ne seguiranno altre, utili a costruire un sistema imprenditoriale capace di contare su una serie di servizi e opportunità di affermazione sul mercato. A raccontare come nasce una startup e di cosa c’è bisogno affinché cresca, sono stati i co-founder di due imprese Unical: Carmine Maletta della spin-off “2SMArtEST” e Giuseppe Luci della startup “MediCal”.

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