presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione. Martesì il premier sarà a Milano per fare un punto con i vertici dell'Esposizione universale.
'L'unica cosa da non fare - dice Cantone in una intervista al Mattino e come riferisce l ansa - è cancellare Expo. Sarebbe ammettere che l'illegalità ha vinto. Bisogna andare avanti e il governo ci mette la faccia'. il magistrato chiede alla politica di 'rialzare la guardia'. Cantone ravvisa un 'filo comune' tra le vicende Expo, Berlusconi, Scajola e Dell'Utri e spiega che 'la politica tarda a liberarsi da un diffuso malcostume' e 'i partiti non hanno saputo attrezzarsi con delle regole chiare di finanziamento trasparente, anticorpo contro il malaffare'.
Per il governatore della Lombardia Roberto Maroni, 'la vicenda è tutta nelle mani del Governo' ed è una buona idea la scelta di Cantone. ''Questa brutta vicenda getta un'ombra sull'Expo'', ma ha aggiunto di vedere ''il bicchiere mezzo pieno, perché vuol dire che il sistema dei controlli funziona''. ''Ora - ha però concluso - bisogna garantire che l'Expo si faccia in tempo''.
«Ma le nostre sono meno care degli altri - dice l'ex Dc Gianstefano Frigerio -, noi chiediamo l'1%». Bontà loro, si accontentano. L'1% di un miliardo.
Eccolo, dunque, il grande business degli appalti. Un calcolo possibile ripercorrendo le carte dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Frigerio, Greganti & Co. La prima gara riguarda il Servizio di pulizia dell'azienda ospedaliera di Melegnano. Valore: 14,6 milioni di euro. Altro ospedale, il San Carlo Borromeo di Milano. Procedura aperta per l'aggiudicazione del servizio di pulizia, sanificazione, raccolta e trasporto rifiuti: 19 milioni per il periodo 2013-2019. Terzo ospedale, quello della Provincia di Lecco: 34 milioni per il servizio di disinfezione, lavaggio e confezionamento di biancheria e materassi. Solo questo comparto, dunque, vale oltre 67 milioni.
Ma la cupola scrive il Giornale gioca anche sul tavolo del nucleare, con i tentativi di piazzare un uomo di fiducia dentro la Sogin, sede legale a Roma e ministero dell'Economia quale socio unico. La Sogin è responsabile della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina. Nel dicembre del 2012, un raggruppamento di imprese si aggiudica un appalto da 98 milioni. Per i giudici, quella gara sarebbe stata truccata grazie alle manovre di Giuseppe Nucci e Alberto Alatri, ad e manager della società, figure di riferimento della cricca. Sommati ai 67, si arriva così a 165 milioni.